"La giustizia sociale" lezione di liberalismo presso l'Istituto "Nazareno" di Roma

Innanzitutto vorrei iniziare fiutando il professor Infantino il professor D'Anna
E poi prima di dare luogo alla nostra consueta non so consueto incontro vorrei ricordare per quanto di voi non avessero avuto occasione che fuori sul tavolo delle firme c'è un invito relativo ad una come emanazione del settantesimo anniversario della morte Di Pietro Gobetti liberale
Che si terrà il sedici febbraio mille novecentonovantasei alle undici a Palazzo Giustiniani nella Sala Zuccari
Saranno presenti
Francesco Rutelli Enzo marzo Raffaello Morelli Fausto tra Berge Valerio Zanone inoltre il sarà presente il presidente del Senato della Repubblica
Ecco per quanti di voi fossero interessati possono ritirare fuori l'invito a questo punto passerei a delle brevissime comunicazioni allora per un problema tecnico non stiamo tentando di di stampare questo dischetto ma ci sono incompatibilità tra sistemi di scrittura e vi comunico comunque che il tredici febbraio si terrà la lezione del professor Antonio Martino
Quindi io vi prego non solo di intervenire perché egli è uno forse degli esponenti liberali più conosciuti i peraltro quinte restanti tra l'altro nostro cosiddetto docente stabile nel senso che ha sempre ha dato il proprio contributo
Anzi nonostante momento prima abbastanza in fibrillazione stato riuscito
è riuscito comunque ad Asciano disponibilità in brevissimi tempi egli parlerà qualcosa sulla rivoluzione liberale soprattutto penso su vuole liberali in questo momento che sono chiamati a svolgere insomma funzioni particolari e invece devo purtroppo disdire la notizia che avevo dato la settimana scorsa cioè dell'intervento della l'onorevole Sgarbi il quindici purtroppo ha avuto un impegno improvviso che ha dovuto che ha dovuto assolutamente accettare e quindi è rinviata la la la sua lezione comunque speriamo entro la serata di riuscire a stampare appunto il programma altrimenti vero daremo sicuramente in occasione della lezione professor Martino vi pregherei peraltro qualora voi conosceste altri vostri colleghi di passare questa notizia perché ritengo che sia comunque insomma importante che sin chiare questo contributo passo quindi molto brevemente ad introdurre professo Lorenzo Infantino
Anche lui è uno dei cosiddetti docenti stabili lo zoccolo duro della dei liberali veri che compongono questa questa nostra diciamo staff di docenti che ogni anno dare il suo contributo prezioso
Fino all'anno scorso il professore c'aveva parlato in genere
Della Società aperta quest'anno cambiamo un po'argomento anche perché appunto eletto moti della Dell'Anna dell'anno e appunto alla Società del del benessere
Il professore come molti di voi peraltro sapranno insegna e docente alla Luiss di Sociologia e peraltro studioso di un liberale
Poco conosciute poco famoso Ortega e Gasset tra che io consiglio a tutti voi di leggere perché riserva delle sorprese non indifferenti e che peraltro è filosofo studioso comunque
Pensatore assolutamente non citato se non forse nell'aula del professor Infantino e qualche altro poco
Appalti pochi professori in tutt'Italia
Comunque il professore di recente a pubblicato l'ordine senza piano le ragioni dell'individualismo metodologico nell'Anis che in qualche maniera credo sviluppi e riprenda peraltro le le argomentazioni addotte negli anni passati alla scuola del qui chi di voi fosse interessato anche leggendo
La versione dell'anno scorso degli appunti e volesse approfondire l'argomento io consiglio questa lettura perché veramente molto interessante e peraltro vi si trovano una serie di indicazioni quindi possono anche essere utili per capire i liberali quelli veri da i sedicenti che in questo periodo vanno in giro in giro senza così senza definizioni di etichetta d'oltre a questo punto passò la parola al professor Infantino e poi spero che il professor D'Anna seguito nella produzione voglia eventualmente fornire sì sì certamente
Grazie dottoressa serve per
Bene
Quando la dottoressa Cerritelli e mi chiese l'argomento per questa nostra conversazione
Io pensai di
Di non parlare in generale della della Società aperta
Tema
Col quale io mi misuro da lunghissimi anni ma di intrattenermi in particolare quest'anno sul problema della
Dell'ugual Fast pay quindi della questo problema dell'intervento dello Stato
Per aiutare le posizioni più deboli
Sono stato ispirato a trattare quest'argomento da una considerazione molto banale perché quando si parla di liberalismo sembra che il liberalismo sia la dottrina o la teoria di coloro i quali vogliono uccidere i bambini i poveri i malati gli indigenti
E allora è il caso di misurarci con questo problema e di far vedere come classici autori del liberalismo è sicuramente il più grande liberale teorico liberale di questo secolo Friedrich von Hayek
Ha affrontato questo tema con grande serietà dando delle risposte che meritevoli di molta attenzione da parte di tutti
Ovviamente non posso parlare immediatamente del di questo problema della
Dell'aiuto di colori quale si trovano in posizioni socialmente più deboli senza spiegare che cos'è la Società aperta
Quindi una parte sulla parte iniziale del mio intervento dovrà fare i conti con questo problema perché oggi come voi sapete e parlare di moda parlare di Popper di moda parlare della Società aperta però mi sembra che che questa moda superficiale nasconda sovente un un profondo strato di ignoranza e di approssimazione
Il
Il problema della Società aperta è presto detto
Noi siamo vogliamo essere liberi perché siamo ignoranti e fallibili la società aperta si fonda su queste semplici banali considerazione
Ogni volta che sentite parlare della Società aperta contermini
Oscuri
E con frasi incomprensibili diffidate di colori i quali vi parlano di queste cose noi vogliamo essere liberi per due banali semplici considerazioni ripeto perché siamo ignoranti e perché siamo fallibili
Siamo ignoranti perché la conoscenza e dispersa nella società c'è una distribuzione sociale della conoscenza nessuno di noi sa tutto quanto nessuno di noi sa tutto quanto
E quel poco che sappiamo e fallibile
Di per modo che dà origine ha conseguenze intenzionali ti ha conseguenze in intenzionali le conseguenze intenzionali a loro volta possono essere positive e possono essere negative e quindi come vedete
Il nostro agire e dominato da una coscia da una conoscenza molto limitata la nostra condizione e dominata da una conoscenza molto limitate
Per dirvi
Di più in dettaglio di questo problema vorrei fare ricorso ad una bellissima frase a un
A un brano tratto dalla ricchezza delle nazioni di Adams messa
Che io considero
Fra i padri fondatori del liberalismo di tipo evoluzionistico al quale non solo Smith manda Lilium i moralisti scozzesi si rifacevano ma cui si è rifatta anche la scuola austriaca di economia
Ed è questo il solco nel quale molto modestamente anch'io credo di trovarlo
Adam Smith diceva
Proprio in una pagina della ricchezza delle nazioni
Diceva evidente che ognuno
Nella sua condizione locale può giudicare meglio di qualsiasi uomo di Stato o legislatore quale sia la specie di industrie interna che il suo capitale può impiegare
L'uomo di Stato che dovesse cercare di indirizzare i privati relativamente al modo in cui dovrebbero impiegare i loro capitali
Non soltanto si addosserebbe una cura non necessaria ma assumerebbe un'autorità che non solo non si potrebbe affidare tranquillamente a nessuna persona singola
Ma nemmeno a nessun consiglio o Senato e che in nessun luogo potrebbe essere più pericolosa che nelle mani di un uomo tanto folle da ritenersi capace di esercitarla
Quindi smette che cosa ci dice e ci dice che nessun uomo può possedere tutta quanta la conoscenza della società
E un uomo che presume se ciò sarebbe un uomo folle
E questa conoscenza non può essere posseduta nemmeno da un'assemblea o da un Senato
Da un organo qualsivoglia la conoscenza nella società e dispersa
Questo questa idea o questa concezione e basilare e fondamentale per capire come si passi dall'ordine di una società chiusa o tradizionale all'ordine di una società
Per l'appunto aperta o libera
Perché non lontano chissà quanto ma Cartesio riteneva ancora che l'ordine dalla Società cioè a dire la compatibilità delle azioni individuali dovesse essere determinata da un unico legislatore
Nel discorso del metodo Cartesio dice per parlare di cose umane credo che se Sparta sia stata un tempo così fiorente ciò non è dovuto a nessuna delle sue leggi in particolari
Visto che molti erano assai strane e perfino contraria i buoni costumi ma al fatto che essendo state inventate da uno solo tendevano tutte al medesimo fine
Ecco non ci sia
Non ci siamo
Perché la Società libera epocale se non ci sono Fini obbligatori
Ecco allora
L'ignoranza la dispersione della conoscenza
E il fatto che nessun legislatore possa guidare il resto della società verso un unico fine o o verso un sistema di Fini organizzati i fini devono essere decisi individualmente dagli individui
Da ciascuno di noi dai singoli devono essere decisi se i fini sono decisi dagli individui allora siamo in una società aperta
Se i fini sono decisi dal legislatore o dal pianificatore siamo immediatamente in una società chiusa perché dove c'è una gerarchia di Fini obbligatori
Non è possibile perseguire Fini individualmente decisi e chi li voglia perseguire e immediatamente un nemico da abbattere da sconfiggere
O qualcuno in ogni cosa in ogni caso da espellere da quella società con i campi di lavoro con gli stermini e compagnia bella
Ed allora che cosa significa tutto questo significa che la società aperta impone una sola cosa regole procedurali ma non contenuti esistenziali
Ciò che è obbligatorio sono le procedure
Come diceva AIAC regole di mera condotta
Ma il contenuto esistenziale lo scelgo io io nella mia vita attraverso numerose cerchie sociali ciascuno di noi appartiene a numerosissime cerchie sociali
Noi adesso ci troviamo qui poi ciascuno di noi andrà non so a giocare a tennis chi andrà al cinema chi andrà a casa e sono altre cerchie sociali che noi attraversiamo in ogni cerchia noi partecipiamo
Con una parte limitata della nostra personalità c'è sempre una riserva negativa che noi spenderemo altrove
E in queste cerchie noi entriamo sottoponendo ci alle condizioni che ci vengono richieste per entrare se non ci stanno bene queste condizioni possiamo immediatamente
Recedere
Non fare parte di questa
Chi viene in un'università deve sottoporsi all'esame d'ingresso deve sottoporsi al pagamento della retta chi viene qui alla scuola deve sottoporsi a un orario eccetera eccetera per entrare in queste cerchie non ci sottoponiamo a determinate condizioni
Ma possiamo benissimo in qualunque momento recedere andar via nulla è obbligatorio tutto viene da noi scelto e la nostra vita si svolge prevalentemente in gruppi che noi scegliamo
Un unico gruppo noi abbiamo obbligato ovviamente e quello della nostra famiglia
Al momento della nascita per il resto sono tutte scelte obbligatori e la nostra vita la nostra personalità si svolge in questa pluralità dice
Qual è il legame che ci tiene uniti
Il legame che ci tiene unite è un legame economico se volete
Il legame che tiene uniti gli uomini e un legame economico
Perché è un legame economico perché noi
Scambiamo con gli altri
Eccola
La chiave per capire il funzionamento della società aperta la Società aperta e basata su che cosa sulla
Sulla consapevolezza che lo scambio produce vantaggi reciproci
L'uomo non è autosufficiente noi ognuno di noi ha bisogno dell'altro ed allora scambiano con costumi
E veniamo qui incominciamo a entrare nel vivo dal nostro argomento
Noi stiamo indiano questo scambio e volontari
Lo scambio quando è volontario e uno scambio vantaggioso nessuno mi impone di dicevo poc'anzi apparteniamo a tante cerchie sociali dentro queste cerchie scambiamo scambiamo all'interno di tutta quanta la società gli scambi essendo volontari sono vantaggiosi
Quello che bisogna porre in evidenza e esattamente questo queste la grande scoperta
Dell'economia politica il i vantaggi reciproci dello scambio se lo scambio non producesse vantaggi reciproci se la copre non protetto
Nel non sarebbe possibile alla cooperazione non sarebbe possibile la società stessa perché la società stessa si basa sul fatto che il rapporto con l'altro e un rapporto vantaggioso se questo rapporto non fosse vantaggio sono i non copre avemmo con gli altri
Società e il nome che noi diamo alla cooperazione volontaria con gli altri
E questa cooperazione e possibile perché e vantaggiosa nessuno coopera con gli altri perché e a svantaggio su a meno che non si tratti di un malato
Gli uomini sani cooperano con gli altri perché questa cooperazione e vantaggiose
Ed allora
Come fa funzionare questa società aperta in cui non ci sono dei fini comuni verso cui andare una società in cui ciascuno sceglie il proprio fine
è presto detto proprio perché con gli altri noi cerchiamo solo un rapporto di cooperazione voi sapete chi ha studiato diritto fra voi sa che nel negozio giuridico i motivi del negozio sono irrilevanti
Questo significa che se io comprò un appartamento non devo dichiarare al venditore i motivi per cui io compro questo appartamento
Ne egli deve dichiarare a me i motivi per cui vende l'appartamento io posso fare qualunque cosa fare della beneficenza oppure andare a giocare al a casa al Casino il ricavato di questa vendita nessuno può sindacare questo mio fine
L'accordo quindi su cui si regge la Società aperta e un accordo sui mezzi non un accordo sui fini
Questa è la linea di demarcazione fra una società chiusa è una società aperta
Una società chiusa e basata su un accordo sui fini una società aperta invece si regge su tanti accordi che riguardano i mezzi ecco perché il legame e un legame economico
Perché l'accordo riguarda i fini che riguarda i mezzi e non infine
Ed allora quando noi parliamo in una società aperta di libertà di giustizia di tutte queste cose dobbiamo capire che la libertà stessa e un mezzo attraverso cui noi raggiungiamo questi fini
Sia chiaro non voglio dire che la libertà non sia un valore ma la libertà e la giustizia devono essere il terreno che noi calpestiamo per poter vivere con gli altri per poter cooperare con gli altri che per poter conseguire Fini individualmente decisi
Ora vedete ragazzi
Passando da dall'idea di una società chiusa in cui c'è il pianificatore
Passando da quell'idea all'idea di una società aperta in cui gli uomini volontariamente scambiano
è chiaro che l'idea stessa di giustizia sociale
Su cui vorrei intrattenermi nella seconda parte proprio di questa nostra conversazione
è chiaro che questa idea di giustizia sociale non di giustizia di da dinanzi alla legge ma di giustizia sociale
Questa idea di giustizia sociale passando da quel tipo di società chiusa un tipo di società aperta perde significa
Perché perde significato per una semplicissima ragione
Perché in una società chiusa c'è il pianificatore c'è il legislatore il quale in base a criteri suoi ed esclusivamente suoi determina ciò che è socialmente giusto
Quindi la giustizia sociale e uni determinata determinata da colui il quale si trova al centro e determina il cammino di degli altri
Decide come gli altri si devono comportare e quindi decide anche le ricompensa che gli altri devono ricevere
Ma in una società di mercato ciò non avviene non c'è un pianificatore o un legislatore che decide che cosa noi dobbiamo fare e quali devono essere le nostre ricompensa le nostre ricompense sono decise
Nella trattativa che noi intratteniamo con gli altri le nostre ricompense vengono fuori dallo scambio che noi abbiamo con gli altri
Ed è chiaro
Che noi scambiamo con gli altri
Nella misura in cui questo è vantaggioso
Se per rifarmi all'esempio di prima della vendita di un appartamento io che vendo l'appartamento ritengo vantaggioso venderlo e colui il quale lo acquista ritiene vantaggioso acquistarlo tutte e due traiamo un vantaggio
Quindi la riprova di questo l'abbiamo a che se domani io mi ripresento dal venditore egli non mi dirà io ti restituisco i soldi tu dammi l'appartamento ormai tutti e due siamo convinti di avere fatto un affare di avere tratto vantaggio da questa transazione
Chiaro che senso ha parlare dice Hayek di giustizia in un sistema del di giustizia sociale in un sistema del genere
Non c'è più il pianificatore che decide le ricompense sono io che determino che cosa è giusto nella mia vita e che cosa non è giusto
Perché parlare allora di giustizia sociale giustizia sociale che cosa significa che la distribuzione delle risorse deve essere uguale all'interno de la sua deve essere giusta uguale all'interno dalla società
Ma in un sistema di mercato questa espressione non ha senso perché non c'è un centro pianificatore che distribuisce le risorse le risorse vengono allocate attraverso gli atti di scambio atti di scambio che noi volontariamente cerchiamo
E non solo
Da che cosa viene determinata la diversità della mia posizione in termini di ricchezza all'interno o di reddito all'interno della società
Da che cosa viene determinato tutto questo in una società di mercato tutto ciò viene determinato dalla domanda dei consumatori
Noi potremmo attraverso l'intervento un intervento autoritativo
Ridistribuire tutta la ricchezza della società e porre gli individui tutti allo stesso livello e ripartire da capo
Ma immediatamente si determinano delle nuove disuguaglianze dovuta al fatto che ci sono dei cittadini che preferiscono le prestazioni
Di un calciatore piuttosto che le prestazioni di un docente di Sociologia le cui lezioni ci sono
Poche decine di persone che non ci sono cento mila spettatori come negli stadi di calcio
E immediatamente si determinano delle nuove differenze quindi chi determina questa differenza le richieste dei consumatori
Parlare di giustizia sociale in un sistema del genere non ha senso dice agli atti e questo è una tardissimo
Cioè è un'eredità che ci portiamo dai sistemi chiusi in cui c'è qualcuno che è posto al centro che distribuisce le risorse e che ha un'unica scala della preferenza
Ma se questo sistema viene meno va in frantumi e dello scambio
Che distribuisce risorse e attraverso lo scambio che vengono allocate le risorse ed allora non possiamo più parlare di giustizia sociale nei termini in cui questa espressione veniva usata prima
Le posizioni quindi
Le posizioni vengono determinate dallo scambio vengono determinate dai consumatori se anche noi facessimo quell'opera di redistribuzione immediatamente si determinerebbero nuove differenze
Dovuta le preferenze dei consumatori ma le preferenze dei consumatori non sono determinate una volta per sempre
Le preferenze dei consumatori cambiano chi è primo o più rapido una volta non è sempre il primo è il più rapido e colui che più lento e ultimo non è sempre il più lento e l'ultimo
Ecco che qui che cos'è un sistema per e un sistema di competizione di concorrenza in cui le posizioni non sono fissate una volta per tutti
Qui è un sistema in cui i produttori producono beni che non si sa se saranno richiesti
E i consumatori si presentano al mercato senza sapere che beni troveranno
Questo è concorrenza perché hai a che ci spiega e ci dice che la concorrenza e un procedimento di scoperta esattamente per questo
Perché nessuno di noi sa essendo produttore che cosa il i consumatori richiederanno e nessuno di noi in quanto consumatore sa che cosa troverà sul mercato
Dice AIAPP a proposito della concorrenza c'è un bellissimo brano che desidero segnalare la vostra attenzione
Se ognuno potesse sapere tutto ciò che la teoria economica chiama i dati i dati la concorrenza sarebbe inutile e rovinosa
Ma quali beni siano scarsi o quale cose siano dei beni e quanto siano scarsi e che valore abbiano sono esattamente queste le cose che la concorrenza deve scoprire
Noi non abbiamo dati quelli che gli economisti chiamano dati non esistono
A posteriori saranno dati ma a quel punto non servono più nel senso che se io ho prodotto
Dei capelli e invece il pubblico chiede delle scarpe e i dati sono le scarpe la mia produzione di capelli è una produzione che non potrà stare sul mercato io vengo estromesso
Devo subire delle perdite
E le risorse residue devono essere convertite
In un'altra produzione questo e il mercato
E questa è la concorrenza un procedimento di scoperta
Il che ci consente ovviamente di migliorare le soluzioni che diamo ai nostri problemi
Le posizioni non sono stabilite una volta per tutte e nella ricerca di migliorare ciò che gli altri atti già forniscono noi troviamo soluzioni nuove quindi si instaura o si innesca che cosa un processo evolutivo
Un processo evolutivo
E qui e il caso di essere chiari
L'evoluzione non sappiamo in che direzione ci porta
Come ha
Ha scritto Robert Nozzi
La l'evoluzione e quella divinità modesta che non conosce l'essere che intende creare
E qui ovviamente questa definizione sì innesta completamente alla teoria delle conseguenze in intenzionali
Nel senso che noi non solo siamo ignoranti ma produciamo una cascata di esiti intenzionali e in intenzionali
Intenzionale ciò che immediatamente vediamo in intenzionale e ciò che noi non vediamo
Che può essere positivo e che può essere negativo quelli negativi vengono corretti quelli positivi sono ciò di cui noi ci avvaliamo nella vita di tutti i giorni
E le stesse norme sociali le stesse istituzioni nascono in intenzionalmente perché la norma sociale che cos'è e un insieme di condizioni che reciprocamente
Che reciprocamente accettiamo
Questa è una norma sociale il rapporto in cui una prestazione si scambia con un'altra prestazione
Come il prezzo il rapporto in cui un bene si scambia con un altro bene l'insieme delle condizioni che rendono possibile lo scambio sono una norma e una costellazione di norme sociali dà vita a una istituzione sociale
è inutile che io qui rammenti l'origine in intenzionale della Città del mercato dello stato del diritto del linguaggio
Tutte sono tutte queste cose che nessun pianificatore ha creato ma che sono nate dall'interazione di individui
Che non avevano in mente ciò che hanno creato dice Mandeville e nella favola delle api nessuno sente il bisogno di ciò che non conosce
E allora
Come si fa in una sit in una società del genere in una società del genere ad aiutare colori i quali
Sono più deboli sono più poveri sono più bisognosi colori i quali non sono stati aiutati dal caso
Bisogna aiutarli ma non bisogna alla seguire la via dell'interventi Isma'statale
Hai a che su questo punto e molto chiaro
L'interventismo statale che cosa determina l'interventismo statale e figlio di una illusione ottica di trovo immediatamente un brano di Aia che ve lo leggo perché è importantissimo
Dice agli atti
Dal momento che il valore della libertà si basa sulle opportunità che essa fornisce per azioni non previste e in tredici brevi raramente siamo in grado di apprezzare che cosa perdiamo in conseguenza di una particolare restrizione di essa ogni restrizione ogni coercizione diversa dall'implementazione di regole generali a Prescott il raggiungimento di qualche particolare risultato prevedibile
Ma di solito non è noto ciò che essa state attenti ma di ciò non è noto ciò che essa impedisce gli effetti diretti di ogni intervento sono chiaramente visibili
Ma altrettanto spesso gli effetti remoti e indiretti non saranno noti e quindi verranno trascurati noi non saremo mai completamente a conoscenza di tutti i costi resi necessari dal perseguimento di un particolare risultato attuato mediante una tale interferenza che cosa significa tutto questo significa che noi quando pensiamo tramite l'intervento dello stato di risolvere problemi abbiamo di vista osserviamo semplicemente l'effetto immediato di questo intervento ma non ci rendiamo conto del danno che stiamo facendo hanno gli stessi e soprattutto alle future generazioni
Perché l'intervento ci fa vedere il risultato conseguito ma quelle sono risorse che noi avremmo potuto impiegare per fini più urgenti
Per altri scopi ed allora abbiamo un risultato ma noi dobbiamo tenere conto anche di ciò che non conseguiremo a causa di quell'intervento
Noi ci siamo impediti l'esplorazione dell'ignoto utilizzando quelle risorse per scopi notti e meno urgenti
E quindi la nostra impediamo alla nostra conoscenza di progredire ci intendiamo la creazione di nuove risorse
Ci impediamo di agire più razionalmente soddisfacendo esigenze più urgenti che ci consentono di produrre maggiori risorse e ci consentono di investire e di creare posti di lavoro per le future generazioni
Uno dei grandi drammi del nostro Paese e la mancata creazione di posti di lavoro per le future generazioni
Perché siamo caduti nella trappola nell'illusione ottica dell'interventismo che ci fa vedere dei risultati immediatamente conseguiti ma ci nasconde i risultati che avremmo potuto conseguire senza quell'intervento di star però delle risorse collettive
E allora non è necessario aiutare i più deboli certi bisogna aiutarli
Ma dico di più un'associazione una società ricca può consentirsi di aiutare i più deboli non una società povera
Noi possiamo essere solidali con il prossimo sempre che siamo ricchi sempre che ci siano delle risorse disponibili se non abbiamo queste risorse non abbiamo il mercato che li produce noi non possiamo aiutare colori quali sono meno favoriti di noi
E chi produce queste risorse queste risorse sono prodotte dal meccanismo del mercato il mercato e la base di una società libera perché il mercato è basata sulla proprietà sulla frantumazione delle risorse
Dove le risorse sono possedute da una sola persona dall'apparato burocratico
Non è possibile alla lì la libertà perché chi possiede tutti i mezzi possiede tutti i fini
Se lo Stato possiede tutte le tipografie io non potrò esprimere la mia libertà perché se la mia idea diversa da quello che la burocrazia mi sarà impedito di esprimerla
Solo quindi il mercato può garantire la libertà dove non c'è mercato non ci può essere libertà
Come si fa ci sono delle persone delle categorie di persone che devono essere aiutate sì certamente ai acché fa un lungo elenco
E dice
Mi trovo subito immediatamente questo elenco di persone che ai H individuato che che devono essere eccola qui
Dice Iaia
C'è una classe di rischi rispetto ai quali
è stata riconosciuta solo recentemente
La necessità di azioni governative
Dovuta al fatto che come risultato della dissoluzione dei legami della comunità locale degli sviluppi di una società aperta immobile un numero crescente di persone non è più strettamente legato a gruppi particolari su cui contare in caso di disgrazia
Si tratta del problema di chi per varie ragioni non può guadagnarsi da vivere in un'economia di mercato quali malati vecchi handicappati fisici e mentali vedove e orfani cioè coloro che soffrono condizioni avverse
Le quali possono colpire chiunque e contro cui molti non sono in grado di premunirsi da soli
Ma che una società alla quale abbia raggiunto un certo livello di benessere può permettersi di aiutare
Quindi in questo brano di Hayek che cosa c'è c'è la considerazione
Per coloro i quali si trovano in situazioni disagiate ma c'è anche la consapevolezza che senza il meccanismo di mercato produttore di risorse noi non potremo mai aiutare costo
Quindi solo una società ricca aiuta i deboli e come si fa ad aiutare costo
Già
Gianna Schelotto mille c'aveva messo in guardia da che cosa dall'idea di poter lo Stato offrire direttamente dei servizi ai cittadini
Bisogna aiutare queste persone ma non è lo Stato che deve fornire questi servizi
Perché lo Stato li fornirebbe in maniera irrazionale non economica
E l'intervento dello Stato a favore di queste categorie può trasformarsi nella giustificazione perché delle cricche politiche utilizzino le risorse a proprio vantaggio e a vantaggio dei propri sodali
Questo è questa che la trappola che noi dobbiamo evitare perché ogni volta che il politico dice di voler utilizzare le risorse dalla collettività per scopi a favore
Di persone di categoria di persone che siano svantaggiate ecco allora c'è il pericolo che questa sia semplicemente la giustificazione per raggiungere altri fini la storia del nostro Paese e fin troppo nota perché io abbia bisogno di ulteriori parole per illustrare questo meccanismo
Allora noi dobbiamo raggiungere l'obiettivo aiutare i più deboli allora dobbiamo scegliere la strada più giusta i mezzi più giusti più idonei per aiutare costoro abbiamo sperimentato che l'offerta di servizi da parte dello Stato non è la via giusta
Perché non otteniamo l'obiettivo che ci siamo prefissati cioè dire quello di aiutare queste categorie
Ma soprattutto diamo nelle a ai politici mettiamo nelle mani dei politici gli strumenti attraverso cui e si possono avere una giustificazione per allargare a dismisura il loro potere
Quindi il Welfare State non è altro che lo strumento attraverso cui la classe politica aumenta la propria invadenza a scapito della società civile
Aumentar l'utilizzo delle risorse della collettività l'utilizzo politico delle risorse dalla collettività noi siamo in un paese in cui la pubblica amministrazione assorbe quasi il sessanta per cento del PIL
Che è una rapporto che si realizzava nella Germania nazista questo ha vergogna dei governanti di questo Paese
Allora che dobbiamo fare questi servizi devono essere resi lo Stato che cosa deve fare lo Stato deve garantire un salario minimo ai bisognosi un salario minimo
Non lo Stato deve gestire servizi lo Stato deve garantire un salario minimo deve dare ai cittadini bisognosi le risorse perché costoro possano raggiungere i loro compiti
Ma i servizi devono essere offerti in competizione
Perché quando un servizio non viene offerto in competizione noi non avremo una gestione razionale delle risorse come avviene nella scuola e come viene negli ospedali di cui tra poco vi dirò
Quindi è necessario fornire ai cittadini le risorse
Ma i servizi devono essere offerti in regime di competizione
E se lo Stato pensa di poter egli stesso trasformarsi in imprenditore
E di rispettare le regole economiche allora in questo caso non c'è bisogno che gli svolga questa attività perché la svolge perché pensa di non dover rispettare queste regole e con la violazione della regola economica è una cosa che noi non possiamo sopportare non si può sabotare il mercato attraverso la gestione diretta di servizi noi attraverso il prelievo diamo direttamente a chi ne ha bisogno le risorse e costoro sul mercato troveranno la soluzione ai loro problemi
Vorrei soffermarmi su due problemi adesso
Riguardano la scuola e la sanità come voi sapete io sono sostenitore del buono scuola e sono sostenitore del buono sanitario perché la situazione dalla scuola nel nostro Paese la situazione dalla sanità sono vergognose
è giusto che la scuola sia obbligatoria e gratuita per tutti questo è sacrosanto nessuno mette in discussione tutto questo
Ma è necessario che la scuola che le scuole siano in competizione fra loro
Bisogna smantellare il monopolio che c'è oggi in Italia della scuola e una cosa insopportabile e una cosa incivile non ha portato qui le statistiche oggi con me ma colori quali mi conoscono sanno che ho una una grossa documentazione su questo argomento e l'Italia è uno dei Paesi in cui il livello di statalizzazione della scuola e più alto al mondo
In Inghilterra in Irlanda anche nei Paesi del Terzo Mondo la scuola a un regime di competizione più alto che nel nostro Paese
Che cosa bisogna fare
Gli insegnanti si lamentano per la decadenza del proprio status ma non si devono stupire di tutto ciò chi non vive e non opera in competizione non può pensare di avere una grande considerazione sociale
Si ritrova in una nicchia ecologica protetta e non può lamentarsi del proprio destino disgraziato
Noi abbiamo bisogno nel nostro Paese di creare una un mercato della scuola una pluralità di offerte educative
Dal lato quindi dell'Offerta ci deve essere una pluralità e ci deve essere poi la domanda nel senso che lo Stato deve dare alle famiglie un buono scolastico e le famiglie decidono dove mandare i propri figli a scuola il ministro Lombardi ha recentemente detto
Che le famiglie non possono scegliere perché non sono in grado di scegliere
Io mi chiedo come mai noi consentiamo ai diciottenne di votare a questo punto se siamo in grado di scegliere i nostri governanti perché non dobbiamo essere in grado di scegliere gli insegnanti dei nostri figli
E perché dobbiamo mandare o obbligatoriamente i nostri figli in una scuola di cui noi non condividiamo nessun orientamento culturale nessun metodo didattico e nessun contatto contenuto formativo
Il ministro D'Onofrio disse
Quando si aprì il dibattito sulla questione della scuola disse che il buono scuola Piera si può si sarebbe potuto realizzare solamente nel paese di Bengodi
Il ministro D'Onofrio di modi mendica forse egli non l'ha studiato che già delle prime pagine di un manuale di economia si sa che in regime di concorrenza
Un in un regime di concorrere con un re in un regime di concorrenza e possibile e possibile contenere i i costi e che i costi vengono lievitati invece da un regime monopolistico qual è quello nel quale noi viviamo
La stessa cosa vale per il sistema sanitario
Non è possibile questa situazione
Perché le cliniche private prosperano a causa della situazione nella quale noi ci troviamo
Che sono un sistema di sfruttamento
Il sistema le cliniche private sono un sistema di sfruttamento della situazione creata dal monopolio pubblico
Allora questo monopolio va smantellato i cittadini se lo Stato vuole gestire dei servizi li deve gestire in concorrenza e quindi rispettando le regole economiche il cittadino deve avere un buono sanitario da spendere dove egli meglio tre
Se gli ospedali pubblici non sono in concorrenza fra loro in concorrenza con ospedali di natura privata noi non avremo mai né il rispetto del malato né il rispetto del vincolo economico
Noi abbiamo bisogno dell'una e dell'altra cosa abbiamo bisogno del rispetto del malato perché oggi non è rispettato nel nostro Paese gli abbiamo bisogno del vincolo del rispetto del vincolo economico perché
La situazione della spesa pubblica e tale che non ci possiamo consentire e ulteriori lussi
Perché l'inefficienza lo spreco
Il la mancanza di rispetto nei confronti del malato o a scuola del del dello studente
Sono lussi che noi non ci possiamo consentire sono delle offese nei confronti della civiltà che noi diciamo di avere raggiunto
Per tutti questi motivi io credo
Che
Tutto il sistema del welfare debba essere sottoposto a riflessioni
E che le cure che noi dobbiamo adottare le cure che dobbiamo siano inevitabili
E inutili è inutile farsi illusioni purtroppo ciò che in questo Paese nuoce ciò che in questo Paese nuoce e
La mancanza di una classe politica che sia completamente consapevole delle esigenze di una società aperti
Tutti i ritardi che noi abbiamo accumulato in questi anni sono dovuti Accio al veleno che la politica scarica sulla società civile
Noi non abbiamo una una classe politica in grado di affrontare i problemi del Paese
Ed allora a colori i quali come ne condividono questi de e questi principi non resta che partire dal basso cioè direi cercare di creare una cultura che sia sgombera
Dalle menzogne del passato dagli infingimenti dal passato dalle false drammatizzazione del passato per cercare di trovare soluzioni capaci di risolvere i problemi non di risolvere
Lo status della classe politica che ci ha governato Daring Lazio
Passerei ora la parola al professor D'Anna e sono certo che vorrà dare un suo contributo alla alla prolusione del professore poi aprire il dibattito con i ragazzi
Ma non avevo alcuna intenzione di togliere del tempo gli interventi ma invitato in questo modo
Intanto ringraziare il professore Infantino per questa conversazione così interessante dagli anche il benvenuto della European School of Economics in quest'aula insieme a tutti gli altri docenti della scuola del liberalismo ma certamente quando ci sia parecchio sul tavolo una serie di argomenti così interessante difficile poi resistere alla tentazione di dire qualcosa certamente quando il prossimo Infantino dice il mercato può garantire la libertà certamente c'è una cosa su cui si può essere d'accordo ma che cos'è la libertà ed è un discorso che ci porterebbe molto lontano come anche quello di dire che cosa è l'individuo o addirittura che cosa l'uomo perché mi pare che forse per semplificare quindi non necessariamente per una forma di cattiveria o di restringimento intellettuale si voglia escludere proprio quello che con la nostra ultima conversazione ho avuto occasione di dire
Un una dimensione di profondità
L'uomo non è uguale agli altri esistono diversi gradi e livelli Duomo esistono diversi gradi e livelli di libertà e se non escludiamo un concetto di profondità una capacità di aggiungere una dimensione ulteriore alla visione rischiamo di appiattire il discorso
La differenza fra dire sono liberale sono un uomo libero io credo che su questo punto
Potremmo fare un parallelo tra la differenza fra la saggezza così come era conosciuta in Grecia fra il due mila ottocentodue mila cioè cinquecento e la filosofia la filosofia e la ricerca della saggezza
Così come liberalismo è una ricerca della libertà ma questa libertà
C'è l'utile
Quindi essere un uomo libero è una ricerca dell'individuo non c'è formula sociale non c'è filosofia che possa donarla ognuno deve cercare in si ecco io su questo punto naturalmente ci porterebbe molto lontano ma per me è un punto nodale perché non è il mercato che ci può dare la libertà non lo possiamo dire anche in termini semplificative libertà è una conquista dell'individuo
Che è un uomo speciale non tutti sono individui e se ci convinciamo che diventare individui è una ricerca e un impegno è un lavoro di ciascuno
Uscire dalla massa uscire dalle convenzioni uscire da pregiudizi dalle paure collettive è un lavoro che ognuno deve fare in proprio quando avremo più individui molti dei problemi che giustamente presso Infantino già proposte
E molte delle soluzioni che ha prospettato potranno diventare concreti grazie
Io comincerei con le domande perché il professore in genere preferisce di avere tutte le domande e poi rispondere per cui almeno alcune per cui chi volesse
Così chiedere qualcosa è pregato di venire qui perché come al solito abbiamo necessità di dover rendere tutti tutti non so se qualcuno vuole
Iniziare
Prego signora
Buonasera
Mi chiamo Rita Matteuzzi ed è il secondo anno perché frequento queste lezioni questa sera professore mi sono così ritrovata nelle sue parole che invece di porle una domanda le volevo proprio testimoniare con nonna mia esperienza quello che lei ha detto riguardo la sanità fino al mille novecentosettantanove io sono stato una lavoratrice quindi ho dato allo Stato italiano tutto ciò che esso mi chiedeva per poi al momento opportuno provvedere a quella che doveva essere la mia salute
Nel mille novecentottantaquattro ho contratto una malattia definita irreversibile e in quel momento io mi sono resa conto che invece di trovare una persona che fino a quel momento da me pagata potesse ritornare indietro
L'aiuto di quelle di cui io avevo bisogno invece ha trovato una barriera mi sono sentita intanto assolutamente trascurata mi sono sentita non protetta
E soprattutto ho dovuto difendere il diritto alla mia salute così come è stato stabilito dalla nostra costituzione attraverso ripetute minacce di rivolgermi alla magistratura
Perché sistematicamente veniva violato io ho diritto di Shelley
Penale
Siccome non rispondeva a quelle che erano le mie esigenze intanto io sono dovuta andar via da Roma ma questo comunque rientrava nella libertà ma quello al quale io non ho potuto veramente sottostare era il fatto che qualcuno doveva decidere per me che mi doveva curare e luogo dove dovevo essere curata un luogo che molto spesso a me invece era ostile nel senso che la convivenza con gli altri malati
Determinate cose che portavano anche momenti di di di di grossa depressione alla mia psiche allora ogniqualvolta richiedevo
Che qualcuno si occupasse della mia salute quando non ottenevo ciò che io volevo sistematicamente mi rivolgevo alla magistratura con esposti per veramente mancato servizio qualche cosa ha ottenuto certamente non ottenuto la salute grazie
C'è qualcun'altro
Dunque io mi chiamo Andrea carbonari e vorrei farle due domande professore la prima riguarda il concetto di bue buono scuola e buona svanita
Vorrei che lei siccome non ho ben capito cosa intende vorrei che lei me lo rispiega segni in tale particolare con intende una somma che lo Stato che ai tavoli a ciascuna famiglia o che ciascuna famiglia può diciamo trattenere dalle tasse o qualcos'altro la seconda è una curiosità personale che esula un po'dalla dal tema però riguarda sempre diciamo la tutela del singolo ma mettiamo il caso per esempio
Della tutela dell'ambiente come opera dovrebbe operare uno Stato liberale cioè se vediamo l'ambiente sempre un diciamo un interesse collettivo come può essere la sanità come tutela dovrebbe tutelare uno Stato liberale all'ingrato
Antonio libera Antonino bellicosa
Ecco lo faremo una domanda abbiamo parlato di regole vede penso che sia fondamentale che in uno stato liberale e liberista questi siano garantite dal le regole siano garantite dallo Stato il problema che mi che mi domando è ci vuole una grandissima modalità per perché poi le regole dalle persone dagli individui vengano poi fatti rispettare e a questo questo questo discorso serve introdurre il fatto di vivente
Come si pone la teoria liberista rispetto a coloro che partono già da
Da uno step più alto quindi che hanno una condizione sociale di eredità già che gli consente ovviamente li avete Lestrade aperti tutto qua
Grazie
Ci sono
Buonasera sono ancora Magnani sono Mariani infine sono d'accordo con lei praticamente su tutto
Prima cosa devono chiedere garanzie sul sempre sul sul buono se Bleve del buono scuola come una soluzione transitoria persona completa liberalizzazione d'esempio anche per il mercato delle e l'educazione della della sanità oppure l'avete anche con una diciamo un'ipotesi di soluzione definitiva
E se addirittura non prevede come possibile plausibile la non obbligatorietà esempi della scuola perché io Sempio letto anche delle leggendo Friedman mi sembra di parlare dei verdetti insomma degli Stati Uniti prima delle dei se Novecento in cui la scuola era obbligatorio ma guarda caso c'era la scolarizzazione completa e ad alto livello
Ci sono altre domande
Certo i testi del
Io volevo chiederle questo perché in questi ultimi tempi mi è capitato spesso di essere in mezzo a dei dibattiti e di essere peraltro siccome additata tu sei liberale cosa ne pensi allora si discute di Maastricht
Allora dalla parte di qua a tu sei liberale dovresti essere contenta perché consente ai ribelli di azioni di scambio dico sì però è anche vero che mi sembra una sorte di struttura che certo non lascia gli individui liberi a questo punto comincia a ritenere fondata che rispetto al Trattato di Roma dove c'erano dei liberali che vedevano la comunità europea come una zona
Con il con la quale milioni agli scambi e quindi aumentare la Pompei
La competitività invece mastica sia veramente una sorte di Pisone Piola del loro e quindi una sorta di struttura diciamocelo chiaramente più socialista
Allora siccome si parla poi molto di riforma di mastini come dovrebbe essere io volevo chiedere
A lei appunto cosa pensava in questo momento e quindi se in effetti concorda con quest'ipotesi che in questo momento
Non amare troppo all'Unione europea quando ciò significa imporre regole molto strette che sebbene in campo economico possono essere anche voglio dire di toccasana però impone comunque delle regolamentazioni molto forti il fatto che la comunità europea si occupi di redistribuzione
Perché i fondi sociali sono gli altri fondi sono la massima attività la comunità europea non significa in effetti un po'bloccare e quindi che tutto questa zona di libero scambio sono solo una una bella patina dietro la quale invece ci sono ben altri disegni
Queste domande per ma se poi ce ne sono al siamo secondi
Sono tutte domande che mi stimolano molto
Vorrei fare alcune precisazioni anche per rendere più chiaro quello che ho detto
I miei allievi qui presenti alcuni sanno che i temi che io ho trattato stasera si lì svolgono normalmente in un intero anno accademico quindi i quaranta minuti di conversazione di quarantacinque minuti di conversazione mi hanno necessariamente obbligato assaltare anche passaggi molto importanti e che
Sono sottintesi
Ma
Forse è meglio che qualche cosa Ivo aggiunga per non lasciarli in questo limbo ma per renderli palesi e chiari a tutti
Incominciamo con la questione del mercato
Io torno a ripetere il mercato e condizione necessaria per la libertà
Se le risorse non sono frantumate se i cittadini non non hanno la libertà di avere le risorse non possono avere la libertà di decidere i fini da perseguire
Il mercato
è giusto che io qui lo sottolineo non è la giungla il mercato e una regola in base alla quale individui posti sullo stesso piano dinanzi alla legge decidono liberamente di scambiare liberamente cioè a dire se lo trovano conveniente
Il mercato non vive nel vuoto
Il mercato è una regola che vive dentro altre regole il mercato e una istituzione che vive dentro altre istituzioni cioè a dire il mercato ha bisogno di un proprio habitat normativo
Non esiste
Il mercato giungla quella e la giungla ma non è il mercato perché il mercato si è sviluppato e si è affermato contemporaneamente allo stato di diritto
Quindi il mercato e stato di diritto sono un'unica e sola cosa senza certezza del diritto noi non possiamo avere il mercato avremo un'altra cosa
La rapina la pirateria ecco perché Max Weber faceva una notevole distinzione fra l'avventuriero e l'imprenditore capitalista l'avventuriero è colui il quale approfitta di ogni frattura nella certezza del diritto per conseguire vantaggi
In combutta anche col ceto politico come i fatti hanno dimostrato nella storia recente è passata
L'imprenditore che colui il quale e chiamato da una specifica vocazione produttiva
Devi avere questa vocazione produttiva perché se non ha questa vocazione produttiva a questo progetto egli non può essere presente nel mercato
Noi siamo tutti degli esseri programmatici ma l'imprenditore lo è per eccellenza più degli altri
E un essere che si compie non sa se questo suo progetto sarà accettato dagli altri non sa quali saranno i bisogni degli altri
Se i beni che egli produce saranno accettati se potranno essere venduti esse potranno essere venduti economicamente
Quindi diritto e mercato vanno di pari passo ebbene che noi soprattutto i più giovani che si affacciano e che dovranno
Fronteggiare queste discussioni che non per me non termineranno di qui a poco ebbene che tengano presente che mercato e diritto vanno di pari passo professor D'Anna mi dice ma c'è un'altra libertà quella di più individui quello dell'uomo che riesce a essere libero
Non tutti gli uomini riescono ad essere liberi
Vorrei dirvi
Che l'io e l'ultimo ad apparire nella nostra vita
Noi dapprima conosciamo dei tutti i genitori
Degli altri parenti ma li ho e l'ultima comparire nella nostra vita
Quanti uomini riescano ad essere nella coscienza liberi noi questo non lo sappiamo e non lo potremo sapere mai
Però dobbiamo
Determinare le condizioni perché questa libertà si possa realizzare
E se non abbiamo le condizioni istituzionali e inutile illuderci di poter di poter svegliare le coscienze
Le coscienze si svegliano se ci sono le condizioni perché ciò avvenga
Le altre domande che mi sono state fatte
Riguardano soprattutto la questione del buono scuola Del Buono sanitario la tutela dell'ambiente che cose del genere
Con quello che ho detto credo di avere risposto anche al giovane il mio collega perché ha studiato nella mia stessa università Antonello piccola vero che diceva regole garantite moralità ecco noi abbiamo bisogno di regole che garantiscano il minimo dei comportamenti la moralità e qualcosa che può venire anche dopo noi non escludiamo che ci siano uomini esemplari capaci di dare il meglio e il più
Però il liberalismo è una dottrina che punta a stabilire le dottrine minime della le regole minime della convivenza dice Mandeville e nella favola delle api
I migliori ministri migliori mare c'è cosa noi avessimo i migliori ministri migliori marinai i migliori funzionari migliori militare tutto questo sarebbe molto bello ma intanto abbiamo bisogno di ministri di marinai di funzionari di militari eccetera eccetera
Quindi ben vengano questi uomini esemplari ma noi abbiamo bisogno di regole solo le regole garantiscano qui garantiscono quel minimo che realizza l'interesse degli uni e degli altri Diego e di alta dice Popper non chi deve governare ma come devono essere organizzate le istituzioni perché politici incompetenti facciano il minor danno possibile o corrotti facciano il minor danno possibile quindi le regole che poi venga Madre Teresa di Calcutta ben venga Madre Teresa di Calcutta però io voglio delle regole in maniera tale che il politico non mi strumentalizzi non mi usi continuamente per i suoi fini poco confessabili
La tutela dell'ambiente
Il mercato e un procedimento di scoperta
Non è un difetto del mercato quello di non tutelare l'ambiente il mercato ci fa scoprire cosa che noi non scopriremmo perché il mercato convoglia informazioni
Se noi non fossimo in una società libera non è nemmeno sapremmo nemmeno saremmo coscienti del problema dell'inquinamento solo in una società libera noi possiamo
Essere cosciente di ciò
Ma il problema dell'inquinamento non si risolve non a causa del mercato non si risolve perché ancora non abbiamo escogitato un sistema attraverso cui penalizzare colui il quale inquina
Fargli pagare una tassa
Voi sapete che questa è la teoria prevalente
E queste cose si intravvedono già in Smith proprio in questa teoria della dispersione della conoscenza
Ma come si fa a a mobilitare questa conoscenza il mercato mobilita la conoscenza in Unione Sovietica sono successe delle
Cose catastrofiche ma i cittadini non erano nemmeno a conoscenza in una società libera dell'inquinamento non sia nemmeno notizia
Come fare sulla questione della scuola buono scuola credito d'imposta spieghiamo bene che cos'è il il buono scuola il buono scuola e un titolo comunque idolo di credito che si consegna le famiglie ed è in trasferibile
La famiglia lo spende presso la scuola che vuole e questo buono a un suo valore che deve essere determinato
La famiglia va e lo spende e la scuola quindi riscuote dallo Stato il valore di questo buono e la scuola voi redige il suo conto economico e vede quanti buoni ha ricevuto quanti sono le spese per gli insegnanti per gli edifici per i bidelli
E per eccetera e determina il suo conto economico
Io credo che in Italia questo problema del buono scuola non potremo risolverlo non potremo introdurlo immediatamente perché un buon politico deve sapere anche le reazioni che determinano le sue proposte
Io penso che se noi andassimo con questa proposta determineremo una reazione nei confronti di quest'idea
Molto Carocci
Perché la scuola e burocratizzata che quando si minacciano interessi consolidati la reazione e selvaggio
Io penso che è una soluzione
Ponte potrebbe essere quella del credito d'imposta
Cioè dire voi sapete che il credito d'imposta non è una deduzione
Non sono le deduzioni che si fanno il venti per cento dei dei gli interessi passivi e no il credito d'imposta si determina prima quanto ciascuno deve versare allo Stato e da quello si detrae ciò che viene spesso per retta scolastica
Questa potrebbe essere una soluzione una soluzione ponte che inserisce degli elementi di concorrenzialità in un sistema che oggi e monopolisti qualcuno potrebbe dirmi
Colui il quale non ha diritto al credito d'imposta Better colori qua percorso che non ha un reddito benissimo per colui il quale non ha diritto al credito d'imposta e quindi non può detrarre eccetera eccetera
Per i figli di costoro lo Stato paghi
Perché come ci dice Hayek i deboli i bisognosi gli handicappati fisici e mentali tutti devono essere tutelati
Ma solo una società ricca consente la tutela di tutte queste categorie
La scuola deve essere obbligatorio non obbligatoria io credo che
Che il problema che questo
Per noi non sia più un problema nel senso che la scuola aumenta la civiltà di tutti la scuola e un grande investimento non vi sembri poco ortodosso parlare della scuola con un investimento la scuola e un investimento
Noi non possiamo consentirci di dilapidare le nostre risorse senza migliorare la capacità progettuale delle nuove generazioni e solo attraverso la cultura noi miglioriamo questa capacità progettuale
La scuola deve essere formativa deve essere efficiente non è possibile assistere come assistiamo ogni anno in questo Paese alle occupazioni delle scuole in un sistema libero io non vado a occupare l'Opificio il negozio di generi alimentari sotto che la mia perché mi ha venduto un prosciutto che non serve a niente io andrò da un altro
Venditori e così una scuola che non vale deve essere cambiata da colori quale neutro beneficiano ne usufruiscono non si occupa la scuola e inutile occupare l'ASP vola non raggiungiamo nessun risultato se non quello di disperdere ulteriormente le nostre energie
E di Lush
Ciara impreparate le nuove generazioni perché che cosa fanno durante i periodi di disoccupazione che cosa sono questi periodi di occupazione o di gesti di autogestione dalla scuola
Sono dei periodi in cui non si fa niente in cui nessuno studia in cui anche l'edificio anche gli attrezzi sono distrutti
Ma qui viviamo in un Paese in cui nessuno si vuole fare carico di queste cose e anche le famiglie e devo dire che non i controllarne non indagano perché l'occupazione è diventata la passeggiata scolastica di molto lontana memoria
E allora in un sistema competitivo quando io il mio buono scuola mando i i miei figli in un determinato posto se questa scuola non dai risultati che io mi aspetto cambia scuola
Non c'è necessità di occuparla come non occupiamo il forno
Se il pane che ci danno che ci vendono non è buono andiamo da un altro ma nessuno è mai saltato in mente di occupare il negozio del fornaio perché il pane di ieri non era stato buono non era stato sufficientemente cotto
O aveva troppo sale
Nella stessa cosa credo che
Sulla stessa direzione dobbiamo muoverci per la sanità
Dobbiamo
Molte volte
Dopo questa conversione repentina
Di tante persone al liberalismo molte volte qualcuno mi chiede anche i miei allievi anche i miei colleghi mi chiedono ma che cosa mi puoi dare una definizione di liberale che cos'è il liberalismo
Ogni provvedimento che aumenta la concorrenza e che contemporaneamente aumento alla possibilità di scelta dei cittadini e liberale ogni provvedimento che restringe la concorrenza e diminuisce la scelta dei cittadini non è libera
C'è la possibilità di De marcare ciò che liberale da ciò che non lo è l'interventismo statale non è liberale perché riduce le nostre possibilità di scelta sembra che stia per aumentarle perché mantiene dei posti di lavoro inutile sembra che stia per aumentarle
Ma quelle risorse sono state sospirati allo sviluppo e quindi ha diminuito la concorrenza i ha diminuito le possibilità di scelta delle generazioni future se noi riusciremo a capire questo potremo fare battaglie culturali e politiche in questo Paese se non capiremo questi lo e ci accontenteremmo furbescamente dei favori che il ceto politico ci concede pensando che noi otterremo favori maggiori dell'altro e l'altro pensava di ottenere favori maggiore dei nostri l'altra ancora penserà Ausili luterana di ottenere favori ancora più grande e allora se noi marce Remo lungo questa strada allora noi non potremo uscire dalla situazione nella quale ci troviamo
Io volevo sapere se c'era per caso qualcun altro che aveva anche a seguito di quello che il professore ha ha dato come risposta vedo prima battere il romanzo c'era qualcun'altro altrimenti sì c'è un
Una domanda prego venga no
No scusi dovrebbe venire qui perché deve essere registrato il tutto
Io sono uno spettatore anomalo comunque
Vice voglio onorare i minimi imposti dagli ordini professionali come riconsiderare il professor
Totalmente perché tutto ciò che è imposto e che non è determinato dal mercato non funziona gli onorari minimi sono cose che noi dobbiamo rigettare come dovremmo rigettare addirittura l'idea dell'ordine professionale
Che una che è una forma
Che è una forma di e di chiusura corporativa noi dovremmo abolire gli ordini professionali passa
Perfetto io ringrazio il professor inferior c'è una signora ultimissimi stima intervento sì prego siamo in tempo siamo in chiusura io semplicemente voglio ricordare a chi in questo momento approfitta di così di abbandonava perché sono ci sono tre cose varie che per chi tra alto potere al ritardo che martedì tredici c'è il professor Antonio Martino e quindi ecco vi pregherei insomma di assistere a questa lezione che sicuramente sarà
Assolutamente interessante
Prego
Adesso che tutti si definiscono liberali come ormai dicono tutti quanti il disprezzo e la connotazione negativa si è trasferita alla parola mercato ossia tutti dicono che essere liberali perché richiama la parola libertà e bello Prodi tv eccetera però il mercato è negativo perché il mercato richiama la parola mercato richiama tutto una serie di connotazioni che si sono ormai depositate nella parte conscia inconscia su consciamente le dell'individuo per cui è negativa questa parola lei se sta attento potrà anche vedere che si comincia a livello di mass media a instillare la reazione negativa proprio quando si pronuncia questa parola le chiedo sarebbe possibile sostituire una formula diversa a questa parola per poter
Avviare delle discussioni più proficue per poter lanciare che diciamo questi un messaggio più più produttivo in questo campo cioè se che è difficile però io penso che qualche cosa pure dovremmo inventarci in questo senso
Signora io direi di non inventarci nulla mi creda perché e la questione del mercato è cruciale qui c'è la demarcazione veramente perché dobbiamo rinunziare all'idea di mercato il mercato e la base economica del liberalismo
Chi non accetta il mercato non può definirsi liberale
Inutile non siamo noi a dovere cambiare
La storia ha dato ragione al liberalismo la storia non ha dato ragione alla pianificazione
Quindi colori i quali colori i quali si sentono liberali devono accettare anche Lidia di mercato che l'idea di competizione che l'idea di uomini posti sullo stesso piano dinanzi alla legge
Che esplorano l'ignoto che competono che cercano in competizione soluzioni a problemi comuni
Questo è il mercato
Ma siccome il mercato qui come ho già detto
è stato sempre presentato come disgiunto dall'aspetto istituzionale che esso contiene ed allora si intendono altre cose ma il mercato
Mercato e un processo istituzionale
Perché a una regola interna e ha delle regole esterne come ho detto e noi su questo punto non dobbiamo cedere cedano gli altri e studino e approfondiscano di più perché ancora mi sembra che siano deboli in queste discipline
Io ringrazio il professore ringrazio tutti voi do appuntamento martedì grazie