"Progetto per Napoli Metropoli Europea" presentazione del libro dell'architetto Aldo Loris Rossi

In qualche misura tra corresponsabile non soltanto dell'incontro ma
Posso probabilmente ancora peggiore volume dal momento che lo ha introdotto e qui
Porta soltanto il ruolo
Devi ascoltare
E perciò ho accettato con piacere l'invito che mi è stato rivolto dall'amico Aldo Loris Rossi a venire qui
Invito che peraltro sia cresciuto nel
Compiacimento non soltanto perché i presentatori sono particolarmente autorevole
Ma anche perché
C'è una coppa residenza tra l'amico Mazzetti M. quindi questo rapporto questo rafforza naturalmente ammesso che ce ne fosse bisogno la presidenza
Cercheremo di fare come abbiamo fatto qualche giorno fa con professore Baldassarre un'alternanza nella presidenza in modo che se uno dei due provoca guasti l'altro cerca di prepara
Ovviamente questo ruolo di riparatore toccherà agli arresti perché i guasti non posso fare con me compie commettono ma non ha mai
E sicuramente non commettono diciamo così un errore se prego in primo luogo l'amico professore Galasso di prendere la parola
Grazie
E debbo dire che ha mi ha molto accolto con grande piacere
L'invito di Aldo Loris Rossi non lo vedevo più pensavo che si fosse eclissata dopo di essersi reso responsabile del volume con grande piacere non solo per
La antica seguiti
Collaborazioni
Di occasioni di collaborare che abbiamo
Ha avuto fra noi spesso per cause non del tutto popolari debbo dire ma insomma
Numerosa serie di occasioni sia perché
Il libro che presentiamo stasera se ne pensi tutto quello che si vuole maltese bellissima ma Rizzi però ha un merito che io credo vada subito sottolinea un merito che da sola basta a giustificare il libro
Ed è
Che esso ripropone agli ripropone il problema di Napoli nella sua globalità
Questo è un punto forte del volume
Tanto più da ricordare e sottolineare in quanto viviamo ormai da parecchio tempo
In discorsi che hanno l'apparenza di essere molto generali e globale su certi indiani ma quando si va poi nella operatività nella quale precisamente il libro vuole incidere allora la globalità non si ritrova più nella stessa misura anzi spesso non si ritrova a
E già oltre questo primato e a mio avviso come dicevo
Fondamentale merito
Il libro ne presenta altri
Quelli ad esempio di una stimolazione a riflessioni
Che qualche volta non sono di tutti i giorni qualche altra volta sono banali
Sono ovvie per più che banali ma che tuttavia lei quando non sono di tutti i giorni quando sono ovvie
Hanno il merito di riferirsi ad aspetti fondamentali di questa questione di Napoli a cui il libro per intero i globalmente si riferisce
Ecco a me una primissima
Riflessione che mi è venuta dalla lettura del libro è questa
E cioè che veramente
Napoli ancora molto bisogno di essere studiata perché tutto ha sempre bisogno di essere studiate perché lo studio per la definizione
è un processo
Di conoscenza di analisi
Non chiuso sempre aperti
E tuttavia di Napoli noi ormai sappiamo pressappoco tutt'possiamo perfino dire che per Napoli manca tutto tranne che le idee
Perché il problema di Napoli da almeno da un secolo e ha i più a questa parte
è stato sviscerato spesso da Inter letti
Preparati e profondi pressoché in ogni suo aspetto
Presso che da un secolo a questa parte il problema principale di Napoli non è più tanto quello delle idee per Napoli che forse sono anche troppo numerose quanto invece il problema delle scelte e delle realizzazioni e questo libro richiama almeno nella mia esperienza di lettura anche a questo
Alla necessità di sottolineare con forza
Il momento della scelta e della riflessione
è una seconda riflessione chi pure mia nata dal libro è la seguente
Con ciò che ho detto io non voglio dire che scelte realizzazioni a Napoli da un secolo a questa parte non ve ne siano state tutt'altro sarebbe stata materialmente impossibile e comunque a Napoli non si è mancato né di scegliere né di
Realizza
Voglio soltanto dire
Che la scelta e la realizzazione come cercherò poi di dimostrare
E mancata sul piano del progetto globale quello al quale libro richiama
Ma la seconda riflessione queste che non solo non dobbiamo credere
Che il problema principale sia quello di idee per ma non dobbiamo neppure credere
All'idea che a Napoli si debba sempre cominciare da zero che a Napoli si debba sempre partire dal lungo che fino ad oggi nulla sia stato fatto e al contrario portare a maturare la Satta parteciperà percezione del punto da cui
Parti
E mi sembra che queste due riflessioni
Che non manchiamo di idee per Napoli e chi più importante scegliere e realizza e secondo che non è vero affatto che per Napoli bisogni partire da zero
Possano essere accompagnata anche
Da una terza riflessione a cui mi ha riportato proprio la prima parte del libro ma che almeno per quanto mi riguarda una mia vecchia convinzione
E cioè di smettere farla finita se posso dirlo così
Con l'esaltazione molto spesso retorica
Del passato
Cittadino di Napoli in quanto passato metropolitana
Bisogna convincersi
Che i problemi di Napoli dall'Unità d'Italia in poi
Sono una filiazione in parte solo in parte
Provo prodotte dai tempi e dalle circostanze nuove ma nella parte fondamentale sono una filiazione e spesso la materiale prosecuzione del modo in cui si era sviluppata la Napoli capitale
I problemi della casa
Del lavoro della struttura economica e della stratificazione sociale sono problemi che a Napoli si pongono nel secolo sedicesimo ricchi dal secolo sedicesimo Napoli nonna riso
Napoli deve molto alla sua funzione di capitale diciamo la verità se non fosse assurta a capitale del regno
Non sarebbe stata la Parigi del Mezzogiorno
E non avrebbe avuto la straordinaria carriera di città che ha avuto però anche pagato carissimo conseguì la sua funzione di capitale
La polemica degli illuministi sacrosante
Contro
La voracità metropolitana di Napoli contro il monopolio di Napoli Rispetto alle Province
Questa polemica sacrosanta degli illuministi napoletani
Era però unilaterale e ingenerosa verso la città che aveva goduto i privilegi del ruolo di capitale ma come ho detto aveva anche pagati adesso
Una serie di prezzi che continua a scontare oggi quando da centotrenta o centoquaranta Nissan non è più la capitale
E anzi è proprio il rapporto a questo passato Bina Poli a questa sua malsana crescita di capitale che si può meglio intendere il positivo che nella storia di Napoli va pure registrata per quanto riguarda il periodo dall'Unità d'Italia in poi perché di solito questo periodo viene connotato come quello della fatale decadenza
Di Napoli
E se ci si mettesse un un certo piano
Se ci si mette sul piano della retorica municipali istiga o di Nostalgia passatisti via o semplicemente dell'ignoranza e della confusione allora la decadenza diventa una buona categoria esplicativa se ci si mette sul problema della seria analisi storica e strutturale ci possono essere aspetti sono aspetti per cui si può parlare di una decadenza di Napoli dal mille ottocentosessanta in poi in funzione della sua perdita del ruolo di capitale
Ma questo è solo un aspetto
Dello sviluppo napoletano dal mille ottocentosessanta impone perché c'è stato e non poco anche del positivo nello sviluppo di Napoli dal mille ottocentosessanta in poi che
Le tre riflessioni iniziali che ho fatto
Mi sembra confortino aiutino nella lettura di questo positivo
Ecco anche perché mi pare che
Il parlare come spesso di fa di un continuo fallimento napoletane quindi di quella continua partenza da zero di questo continuo ripartire dal voto dal nulla
Assoluto
Possa utilmente cedere il campo sul piano logico e sul piano storiografico
A una definizione di successi parziali o di insuccessi magari grossi ma non totale
Insuccessi e successi di che cosa dei vari progetti delle varie idee di città che si sono susseguiti dal mille ottocentosessanta in poi
Anche in questi libro fornisce molti elementi e non era questo essenzialmente fino a del libro
Però fornisce molti elementi in questa direzione a voi mi permetterete di ricordare a volo d'uccello quelli che mi sembrano voi
Progetti
L'idea di Napoli
Susseguita sì dal susseguitisi dal mille ottocentosessanta ad oggi
è difficile intanto
Parlare
Di un progetto di Napoli o di un'idea di Napoli i primi venti anni dell'Unità diciamo fra il mille ottocentosessanta e il mille ottocentottanta
Seppure un Progetto vi fu
Spesso
Si porta una testimonianza
Di un progetto per Napoli
Le parole
Di Cavour nel suo ultimo nobile debbo dire delirio
E in cui egli parlava dei napoletani
Caputo conosceva i napoletani in esilio cioè conosceva all'élite delle Little dei napoletani
Parlava delle buone qualità dei napoletani
E diceva che il problema di Napoli era di trasformare Napoli in una città industriale
Cavour aveva in mente
La sua Taurino che allora andava accelerando il suo passo industriale e pensava che il problema di Napoli fosse evidentemente in qualche modo analogo a quello di Torino
Ma
Ecco questa idea di industrializzare Napoli non prese corpo né nel mille ottocentosessanta nessi eccessivamente
E anche difficile sarebbe stato che prendesse piede
Perché in quell'epoca storica l'industrializzazione fu un processo spontanee della società civile ed economica
In seguito sono venuti i ruoli dello stato per del l'industrializzazione inglese
L'ha fatto l'ha fatta l'Inghilterra l'agente inglese dopo è venuto lo Stato ha avuto un ruolo importantissimo più o meno lo stesso
Si può dire in gran parte fino a un certo punto della Francia ancora di più si può dire del Belgio dell'Olanda di gran parte della Renania non più per la Germania seguito non si sarebbe potuto dire lo stesso neppure
Per l'Italia
Comunque io considero molto grave il fatto che all'inizio dell'unificata del periodo unitario italiano non vi sia stata ben vedere un vero e proprio progetto per Napoli non vi sia stato perché quei vinti anni
Tra il mille ottocentosessanta e il mille ottocentottanta
Che furono decisivi da molti punti di vista
Pregiudicare uno fortemente la posizione di Napoli da punti di vista in quale di solito non si vada per esempio pregiudicano radicalmente il rapporto di Napoli con le altre regioni
Del Mezzogiorno
Fino ad allora il Mezzogiorno aveva gravitato
Come ho detto prima anche per il monopolio napoletano anzi soprattutto in funzione del monopolio napoletano
Aveva gravitato sul Napoli dal mille ottocentosessanta con una rapidità impressionante c'è un vero e proprio processo di disarticolazione
Di questa struttura Napoli Centrica del Mezzogiorno
La Puglia la Calabria
Cominciano a guardare alle regioni settentrionale l'Abruzzo sito umanizza rapidamente dopo il mille ottocentosettanta naturalmente e già alla fine del secolo già alla fine dell'Ottocento si dirà che è la più grande città abruzzese Roma perché a Roma o vivono duecento mila abruzzesi allora oggi sembra che siano più di trecento miglia lo si nota perfino in quello che fu un elemento fondamentale della struttura di base della nuova Italia unita cioè le linee di comunicazione
E per esse innanzitutto e soprattutto le Ferrovie l'importanza delle ferrovie allora era di gran lunga maggiore di quello che può essere stato inseguito l'enorme importanza delle autostrade le ferrovie italiane hanno due linee lungo la penisola l'Adriatica e la Tirrenica
Le comunicazioni tra i due mari
Sono anche oggi andare da Napoli a Lecce è molto peggio che andare da Napoli a Milano andare da Napoli a Pescara
Ecco le scelte di quei primi riempie anni condizionarono molto
è una scelta particolarmente importante per lo sviluppo economico della città fu anche quella a mio parere qui esprimo un'idea del tutto personale può anche quella che riguarda il Banco di Napoli
Rimesso praticamente all'amministrazione napoletana dei maggiori gruppi di potere di influenza nella città
Con risultati che nel complesso non furono buoni anche perché il banco si fissò soprattutto sulla sua natura di banco universale di banca che esercitava tutte le funzioni bancarie riteneva che un privilegio sensazionale fosse quello di essere un banca emittente di moneta
Pubblica
E il non bado che intanto si andavano andavano nascendo altre forme di credito e la vita economica aveva bisogno di altre strutture
Creditizio ecco questo primo progetto fu piuttosto dunque un project evanescente se Progetto vi fu come dicevo
Anche con questo non voglio dire che non si sia fatta Chieti a Napoli in quei venti anni certo e però che quando nel mille ottocentottantaquattro vi fu il colera
Quello fu un campanello d'allarme che suonò in modo che nessuno aveva previsto fu una rivelazione bisogna leggere le ripercussioni di questo avvenimento nella stampa italiana e internazionale
Per vedere come la gente prendesse atto come di una disillusione come della scoperta di qualcosa che non si sarebbe mai pensato realmente
In essere
Ne nacque come sapete l'operazione Risanamento
Criticatissima
Di quanti urgente molto facile replicarsi
Poi però anche far presente
Che la città messa su dall'operazione risanamento
Che essa poche tutto quanto noi abbiamo finito con le Seat dire come parte moderna e mirabile di Napoli
Da via Caracciolo
A Santa Lucia
Al rettifilo abbia Depretis
Voglio anche fare
Presente
Che il risanamento avanzò ha dei suoi modi ho detto criticabili sì ma io non sto facendo l'attacco Apologia risanamento anzi dico solo che è fin troppo facile critica poi dirò qual è il vero punto di criticati non viene di solito messo inutili
Seguì anche un'idea di decentramento perché la prima idea di grandi quartieri popolari periferici a Napoli Arenaccia basto
Anche di decentramento borghese intorno a piazza Campitelli scusatemi decentramento e borghese è un termine per molto sommario il pittoresco ma insomma tanto per
Intenderci quindi attenzione anche a questa criticato risanamento
Che provocò un guaio non piccoli anche da tra l'altro dal punto di vista della conservazione del patrimonio storico napoletano in qualche caso questi guai non sono stati più riparabile ma in sostanza ecco lì almeno c'era un'idea c'era un'idea di una mini Parigi col suo grande boulevard
Del rettifilo
C'era l'idea di una Parigi marittima col suo grande lungomare cede all'idea di una città moderna che cominciasse a decentra arsi anche
Secondo me la critica più forte che storicamente devo si possa rivolgere
Al risanamento tuttavia non è su questo piano mai sul piano della vita economico sociale di Napoli perché il risanamento fu il consolidamento
Che per certi aspetti si deve dire e per non si può mai dire definitivo in queste cose ma consentite membro che momento di di il consolidamento definitivo della vocazione edilizia
Dell'imprenditoria e per capitale
Napoletana
La suggestione
Del reddito e della rendita
Fondiaria di tutte e due le cose che già erano iscritte abbondantemente
Nella storia napoletana in quel caso si
Concentrarmi siamo conobbero un punto di coagulazione molto forte attraverso l'operazione risanamento
Io voglio mettere in rilievo questi progressi napoletani
Alla luce anche delle critiche che ho avanzato degli anni ottanta e novanta e anche perché in questo periodo un poco poco prima in un poco poco dopo che nasce anche
Quella che fino ai io forse fino a stamattina è rimasta la rete infrastrutturale di base di Napoli
Le tranvie provincia le funicolari
Le ferrovie secondarie e tutta creazione di questi due o tre decenni dopo
I primi con qualche ripeto con qualche sfasatura temporale dispetti ma insomma diciamo a partire dagli anni ottanta
Questo secondo progetto di Napoli fu dunque essenzialmente edilizio e infrastrutturale
Il progetto più importante fu quello che seguì fu il progetto Nitti il più geniale
Un progetto finalmente globale per Napoli
Che comportava
La ristrutturazione del territorio cittadino la ristrutturazione amministrativo
Della città comporta e quindi anche una ristrutturazione istituzionale
Ah su scala municipale comportava una divisione infrastrutturale molto più completa di quella precedente
E comportava un punto assolutamente nuovo di incentivazione economica per la formazione a Napoli di un grosso apparato di economia reale di un grosso apparato produttivo
Industriale
Debbo dire che Gritti ha scritto il programma per Napoli in un certo senso una volta per sempre più che in un certo senso
Deputate naturalmente tutti i termini che sono enormemente mutati da allora il problema è ancora quello anche Progetto netti riuscì in parte riuscì in parte un po'
Perché neppure Nitti era perfetto non lo siamo noi che siamo piccoli uomini ma neppure i grandi uomini sono mai del tutto perfetto
Detti per esempio commi è stato uno dei primi a nutrire l'idea che bisognasse mettere in atto un sistema di incentivi e di promozione perché si avviasse un posto un processo di sviluppo auto propulsivo
Ed autosufficiente un processo di induzione che partendo da un centro sollecitato poiché esse robustezza in vigore
Proprio all'organismo sollecitate questo noi oggi tragicamente sappiamo che è vero e nello stesso tempo non è vero è una condizione che può essere utile non è mai una condizione Soffici
Sotto valutava anche Nitti
Le condizioni che si erano determinate nell'Italia unita a lui sembrava ancora non solo a luglio e all'opinione del tempo sembrava ancora colmabile la distanza
Tra il Mezzogiorno per meglio dire Napoli in questo caso e il resto dell'Italia e lì c'era uno sottovalutazione perché la distanza era già molto poco
E poi c'era una sopravvalutazione credo ieri Nitti delle risorse
Napoletane
Una sopravvalutazione delle risorse e di iniziative di capitali diciamo
E c'era invece una incomprensione della settore che ha sempre nonostante quello che si dice costituita la parte forte
Della struttura economica napoletana e cioè il commercio il grande commercio e il piccolo Commercio incomprensione non riportare in tutto anni più
Ma comunque ho già detto che questo progetto Nitti hanno variamente accolto dalla politica nazionale e locale
Ma tuttavia tradotto effettivamente in realtà collegata a un'ipotesi di sviluppo nazionale altro elemento forte del Progetto nicchiano perché era collegato alla elettrificazione allo sviluppo dell'industria idroelettrica in Italia
Questo Progetto ripeto
Ha conosciuta anch'esso un successo soltanto parziale debbo dire ha conosciuto però il successo maggiore i due in fondo la struttura napoletana è quella che si forma diciamo tra la fine degli anni ottanta col risanamento su un certo piano e quella rete infrastrutturale di trasporti di cui ho parlato
E quella dell'apparato produttivo e della zona industriale che si forma convinti e con l'idea Nitti Anna
Alla quale ora accennato
Vorrei
Vorrei non dire niente del progetta fascista che pure vi fu Napoli regina del Mediterraneo Napoli capolinea dell'intero
Progetto che appello così oggi recita porto sorridere però aveva una sua razionalità in quel quadro politico
Con una deformazione purtroppo che rimasta nella struttura cittadina e cioè la prevalenza della struttura sta dell'industria statale e dell'industria bellica come settori portanti dell'economia industriale napoletana
Napoli fu anche teatro dei visto USA e opere del regime sulla cui valutazione neppure mi soffermo in realtà non viene rilevato che il fascismo si muoveva su una base di sostanziale subordinazione di Napoli a Roma ecco il Progetto mi pare che anche
Dagli elementi cui fornito forniti questo sì vero non vorrei neppure dire nulla del Progetto Laura
Che si muoveva su tre punti diciamo il turismo il porto e l'edilizia
E che era in sostanza una degenerazione un depotenziamento
Del progetto fascista se già era fuori tempo il Progetto fascista quello Taurino che depotenziata e avviava il senso degenerativo i lati meno razionale del precedente progetto era ancora di più
Negativa e poi vi sono state gli ultimi trent'anni che io
Vorrei considerare unitariamente diciamo dal sessanta al novanta
Perché
Mi appaiono accomunati
Tutto tutto questo periodo mi appare accomunato
Da una spinta Forte
Nel senso di impostare globalmente il problema di Napoli nel senso di elaborare
Un progetto di Napoli anche qui con parziali realizzazioni né l'uno né l'altro periodo di questo trentenne che si dovrebbero valutare caso per caso
Ma viziato da due errori a mio avviso
Fondamentali
Da un lato la presunzione che il discorso sul Napoli
Fosse un discorso essenzialmente urbanistico e questa è una di quei tipici casi in cui la stessa affermazione nello stesso tempo è del tutto vero e vede non è del tutto verrà perché non c'è dubbio sulla su una priorità dimensionale urbanistica per Napoli però
Nessuna impostazione urbanistica del problema di Napoli
Né di Napoli né di altro che per la verità ma nel cast di Napoli in modo particolare può valere se non è finalizzata se non è funzionalizzata ad un'ipotesi strutturale generale su questo secondo terreno le carenze in questo trentennio sono state Forti il secondo
Aspetto negativo mi pare dei progetti di questa
E l'essersi rimessi
Con un atteggiamento molto colpevole in questo caso alla politica generale della mano
Alla politica generale dell'intervento pubblico nell'economia specialmente nel settore
Industriale
Abbiamo quindi avuto una progressive elefantiasi del triangolo urbanistica opere pubbliche industria statale la fine di questo periodo è stata come voi sapete pessima
E però insomma
Rimane il fatto che almeno questo doppio insegnamento lo dovremmo ritenere
Priorità certamente una certa priorità dimensionale del discorso urbanistico in rapporto a Napoli
Ma sempre che la dimensione urbanistica sia il
Aperta a una globalità
Di considerazioni strutturali e secondo che non c'è possibilità di sviluppo
Per Napoli se non
Si rinuncia all'idea
Che lo sviluppo possa essere indotto artificialmente nella città e nella società
Che divide
E lo sviluppo va autoprodotto questo è il l'insegnamento
Forse principale di questo
Naturalmente ho astratto dagli elementi politici
Dagli elementi sociali
Dei primaria importanza non per ignorarle o per tacere
Cosa che non servirebbe a nulla e non ne sarebbe neppure possibile data la macroscopicità di questi elementi ma per cercare di giungere al centro della
Prospettiva
Che con suo grande merito il libro curato da Loris Rossi e da una serie di altri autori che è troppo lungo leggere perché mi pare sono ventitré se ricordo bene
Di cui ha troppo lungo leggere i nomi
Viene come ho detto all'inizio formulate ad Amman da questo volume ammenda
Oltre la sollecitazione iniziale che ho detto e di un tornare a parlare di Napoli in termini globali
Mi pare
Che si possa vivere sempre a proposito del volume
Che esso cerca anche di evitare un altro aspetto di quelle discussione degli ultimi tempi a Napoli in cui molto spesso non si fa che ripetere riscoprire e non sempre di formulare il meglio le cose che si sono dette
In precedenza
Ad esempio debbo dire le riserve che fa Loris Rossi in un programma parte
Per Bagnoli a me sembrano molto ragionevole sembrano dei riserve di grande interesse o un solo punto di dubbio
Quello che riguarda la questione del porto turistico perché secondo me quella è un aspetto importante del problema
Ma andrebbe discusso a
Su una scala più vasta di quella soltanto di Bagnoli perché
La limitazione del Progetto Bagnoli a Bagnoli è uno dei difetti fondamentali del Progetto Bagnolese con questa voglio anche dire quali sono i tre problemi di fondo che il libro
Parlo in chiave personale ha profondamente confermato in me
E cioè che il problema di Napoli ha tre aspetti
A parte sempre quegli aspetti politico sociale quegli aspetti culturali che si possono facili
Mi mantengo sullo Stretto terreno della di un aspetto democratico un aspetto metropolitano è un aspetto economico
Per l'aspetto demografico purtroppo non si è presa ancora coscienza
Che la sovrappopolazione napoletana è una realtà di fatto difficilmente governabile nella città proprio città noi abbiamo una struttura economica che probabilmente e della dimensione di una città forse tira un po'a indovinare ma non credo di andare molto lontano dal bere di nascita di sei o settecento mila abitanti gli abitanti sono il doppio Napoli ha più o meno una struttura economica
Poi inferiore a quello di Genova Genova a quattro cinquecento mila abitanti in meno
Di Napoli
E su questo punto io non ho sentito fare proposte convincenti da nessuna parte io stesso non saprei come rispondere a questo problema poi c'è l'aspetto metropolitana prima lo dicevo per Bagnoli ma in realtà non c'è nessun problema urbanistico o di altro tipo economico sociale napoletano che si possa risolvere sulla scala comunale io non capisco perché
Io ho sempre cercato di sostenere questo senza nessun successo fatica io non capisco perché i sindaci dei comuni dell'aria napoletana non si associno come la legge consenta di fare
Per conseguire ma come si pensa di stabilire certe norme del traffico a Napoli quando da Napoli si entra in altri Comuni da San Giovanni a Teduccio a Casoria dove volete voi senza soluzione di continuità e se Napoli realizzasse che io sono
Non sono portato a credere la perfezione delle norme del traffico arrivati al confine comunale e così è per il traffico e così è per i servizi e così è per tutti
No non c'è possibilità di superare questi problemi fuori della considerazione metropolitana e io vorrei azzardare armi perfino a dire che il piano regolatore in piani regolatori comunali sono su questo piano
Una possibile fonte di errore
Perché si dovrebbe ma proprio con urgenza rinunziare al Piano regolatore cittadini adottare mi esprimo barbaramente un piano regolatore metropolitana
Il terzo elemento è quello economico io insisto a dire che questo problema non può essere risolto dall'esterno qui io abbiamo la capacità di
Sì mettere nell'economia napoletana con le facilitazioni che sarà possibile logico con le incentivazioni che sono congruenti a una logica di mercato con tutto quello che volente ho però siamo in grado di avviare da noi anche un piccolo processo di sviluppo economico e sociale della città nostro
Ho bisognerà fare il massimo
Per avere aiuto sostegno eccetera eccetera ma non ci illudiamo che il cuore del problema venga acconcio
Risolti ho visto con molto piacere che viene preso in esame nella seconda parte del volume anche qualche aspetto per esempio che di solito nei ragionamenti sul Napoli non viene preso in considerazione e mi riferisco alla considerazione antiche fatte in questo volume alla utilizzazione delle risorse agricole dell'hinterland napoletano anche questo è un elemento di bisogna mettere sul conto bisogna di rendere quanto più complesse possibile la considerazione
Per
Per venire a capo di qualcosa ecco voluto esprimere e scusatemi se forzo l'ho fatto io occupando troppo tempo una serie di sollecitazioni
Che mi sono venute alla lettura di questo libro
E
E che ho cercato di dare ad esse un un aspetto quanto più organico possibile naturalmente il libro presenta anche aspetti che possano essere guardati con maggiore
Con minore ammirazione
Per esempio la prima parte del libro non sempre soddisfacente nella ricostruzione storica
Dei fatti
Io poi
Non amo molto debbo dire ma questo è un fatto che riguarda
Mail solo il citare sempre
I grandi nomi che hanno scritto qualche frase sul Napoli magari passando per Napoli sette otto giorni
Non mi pare qualche volta si può e si deve citarne qualcuno perché fa bene alla salute perché certe volte
Ma
Poi debbo anche dire che quando vede in un certo settore ripubblicazione continuamente citate la carta di Atene alla carta di Amsterdam ma la carta di Helsinki la carta di non so dove ebbe quasi diciamo come punti decine riferimento
Era Angelici biblici
Mi viene un poco da sorridere questa l'ho voluto dire anche per dirvi che non è che sono venuto qui a fare l'esaltazione a criticare l'ho voluto dire per dire per sottolineare con maggiore forza il vivo consenso che questo Libra sollevato in me
Nella direzione delle riflessioni che ho esposto
Per la infinita di dati che esso propone per la molto funzionale distribuzione del libro in tre parti la seconda parte tutti in Schede di una pagina ciascuna e anche diciamo praticamente molto felice
E
Soprattutto perché si tratta anche di riflessioni che nascono presso tutti i collaboratori lo si vede subito
Da un'esperienza vissuta sul campo che è poi un patrimonio
Che è una delle ragioni per cui concludendo come voi e ho iniziato non è detto che da Napoli e che a Napoli si debba sempre ripartire da zero
Ringrazio il professore Galasso che con l'autorevolezza del grande storico di Napoli che ha mi sembra introdotto nel modo migliore con una serie a sua volta di sollecitazione forse persino di provocazioni il dibattito su questo libero io purtroppo mi debbo scusare in modo particolare con gli altri due relatori serio Caprara ma la mia giornata nonostante il mio desiderio di vederla concluderà un certo momento non sia conclude ancora e quindi sono costretto ad allontanarmi me ne rincresce molto perché sono sicuro che alla altre presentazione saranno non meno ricche interessante come ho detto anche opportunamente provocatorio di quelle del professor Galasso mi è di conforto il fatto che il la presentazione e l'eventuale dibattito sia diretto peraltro da uno specifico competente di questi problemi come l'amico mazzette non da un abusivo come me quindi credo che il almeno la manifestazione avrà tutto da guadagnare da questa vi prego di credere sincera e rammaricata miliardaria assenza
Credo che Ernesto potrà dare la parola a Michele serie non voglio disturbare o non so
Allora senza frapporre indugio dopo la parola che avesse
Recentemente ho partecipato a una trasmissione su Telemontecarlo
La conduttrice e Carla Urban prima di andare in onda parlava con gli ospiti in un corridoio con ognuno di loro concordano i termini dell'intervista indiretta
Chiacchierano a lungo con ogni ospite a me invece non rivolse nemmeno la parola notando il mio sconcerto disse con lei è inutile parlare tanto l'argomento è obbligato lei vive a Napoli dunque parleremo di Napoli e della sua rinascita
In quel momento ricordo divenni preda del più classico dei c'era più ricorda i tanti anni prima quando incise un disco e andai Milano per promuoverlo
Ricordo che tutti mi dicevano beato te che vivi a Napoli con Pino Daniele Edoardo Bennato lì c'è la rinascita culturale e civile
Più tardi ho lavorato a Bari nel teatro e anche lì ricordo che mi dicevano beato te che vivi a Napoli adesso con Ruccello e De Simone potrà godere in pieno la rinascita culturale civile
Più tardi a Parigi ricordo un tassista di origini napoletane che mi disse beh adesso a Napoli sarebbe una meraviglia avete ben sei ministri campani nel governo erano De Lorenzo Gava Pomicino e altri
Adesso naturalmente la rinascita è quella di Bassolino e degli Almamegretta dunque tutti a invidiare mi perché vivo in questo specie di paradiso in terra
Io per mesi caparbiamente ho difeso un'immagine del tutto diversa della mia città ho scritto un romanzo tosto violento sull'argomento ho partecipato a congressi e convegni sostenendo il ruolo davvero ingrato di Bastian contrario
E naturalmente ho beccato i miei bravi insulti fascista qualunquista disfattista tutte le finali mista del vocabolario sono state saccheggiate per bollare mi escludere mi perfino di fra marmi
Allora ho capito che al Nord nel resto d'Italia e perfino all'estero nessuno interessato alla realtà di Napoli ma tutti godono in maniera quasi morbosa delle sue interpretazioni
Perfino i napoletani non vogliono conoscere la verità su se stessi d'altronde ci sono scrittori che si sono costruiti una carriera inventando identità nobili per una situazione di totale sfacelo
Ma qualcosa sta cambiando un po'l'ho intuito dall'insperato successo del mio romanzo a Napoli in tutt'Italia ma adesso ne ho la certezza grazie al libro che qui oggi presentiamo questo libro dal titolo un po'neutro Progetto per una metropoli europea in realtà è un vero e proprio miracolo di fronte al quale quello di San Gennaro pare roba da avanspettacolo
Innanzitutto viene scritto a ventitré immani e questa non sarebbe una novità il miracolo sta nel fatto che le ventitré mani appartengono ad altrettanti intellettuali napoletani
Tutti parlano di Napoli capitale di tutto e del contrario di tutto ma io personalmente mi riconosco in un solo campo il titolo di capitale quello dell'invidia in particolare fra gli intellettuali
Ma i miracoli non finiscono qui
Il libro pur essendo un saggio e costruito come un thrilling spesso viene addirittura usata la tecnica dei capitoli lunghi una pagina così la lettura è facile e sarebbe quasi gradevole se i contenuti non fossero necessariamente quelli che su uno nella prima parte vi troviamo una ricostruzione in chiave horror della storia di Napoli
I famosi periodi di grande fasto locale vengono qui riportati alla loro verità storica
Il fasto era parente e non reale di pochissimi e non di tutti a Napoli è vero sono nati uomini grandissimi ma in molti casi hanno vissuto nell'isolamento e sono diventati grandi Malgrate l'ambiente dove operavano
L'unico grande evento collettivo in quegli anni lontani forse è stata la nascita e lo sviluppo della camorra
Nella seconda parte vengono presi in esame gli infiniti problemi di Napoli uno per uno con una ponte Elio sita davvero agghiacciante dalla casa agli ospedali dalla scuola alle strade
E il quadro che ne emerge è davvero scoraggiante
Napoli è oggi una città invivibile ci viene comunicato alla prima pagine primo rigo e classificata dai geografi urbani come aria senescenza funzionale urbana ormai al collasso
In Italia è uno dei capoluoghi con il reddito pro capite più basso secondo un rapporto del Censis è una delle città più invivibili della penisola secondo il Sole ventiquattro Ore all'ultimo posto nei settori relativi a tenore di vita
Andare via all'istante
Ma sapete come sono costruiti thrilling all'inizio il protagonista sembra perduto tutte le strade gli sono precluse lettore si chiede come diavolo riuscirà poi nella seconda parte ecco si apre qualche spiraglio
E infatti nella seconda parte del libro cominciano a fioccare le soluzioni ad ogni problema la sua proposte piene di buonsenso a mio parere tutte praticabili ottantasei problemi ottantasei proposte di soluzione una di quelle che più mi ha colpito e la possibilità di uno sviluppo agricolo
Sapete per uno come me metropolitano fin nel midollo delle ossa l'agricoltura è un fatto quasi mitico mia figlia se un giorno mai vedrà una mucca cercherà istintivamente il telecomando per abbassare il volume del nutrito
Pensare grazie all'agricoltura sarebbe possibile uno sviluppo economico in armonia con le l'ecosistema pare un'utopia ma a quanto pare non voi
Altro pezzo forte l'intuizione di uno sviluppo urbanistico e produttivo in direzione delle zone interne per decongestionare la città in questa maniera tra l'altro si di qualificherebbe lo sfasciato hinterland napoletano insomma l'uovo di Colombo
Ottima anche l'idea di dismettere gli ospedali situati in edifici fatiscenti prendiamola Scalisi
Una volta li ricovera il mio padre perché si trova a pochi metri da casa mia e tanto mi è bastato ho lasciato detto ai miei che in caso di malattia preferisco un colpo di revolver al ricovero tanto il risultato sarebbe lo stesso
Già vi chiederete a questo punto visto che le cose soluzioni ci sono perché non attuarle subito e qui come in tutti thrilling che si rispettano dobbiamo cercare il colpevole
Per fortuna ci viene indicato fin nelle prime pagine e quello che viene definito il partito unico degli affari questo partito comprende il portiere economico e quello politico con l'ausilio e qui emerge tutta l'originalità della nostra cultura del potere camorristico
I politicanti viene detto a pagina ventotto hanno la facoltà istituzionale di deliberare ma gli occorrono denari e voti dunque devono chiederli alla camorra nel frattempo la camorra dipende più potente proprio grazie a questa influenza politica
Dunque si fa a sua volta imprenditrice il procuratore Cordova ci rivela che il sessanta per cento delle aziende commerciali napoletane sono in mano alla camorra dunque il cerchio affaristico tra imprenditoria politica e camorra si salda
Al Sud arrivano cooperative di sinistra imprenditori di destra tutti uniti nel nobile scopo di fregarsene anticipazioni statali e lasciare poi lavori pubblici in subappalto alla camorra
Ed è tipica del partito degli affari l'idea di stendere un'ennesima colata di cemento stavolta su coro voglio nonché il delirante progetto di costruire un porto turistico in quella zona laddove ve n'è uno naturale a pochi metri di distanza quello di Nisida
Altra idea aberrante quella di abbattere per buona parte le vere il quartiere dormitorio e ricostruirlo in altri luoghi
A nessuno viene la brillante idea di riqualificare le strutture esistenti dotarle di verde di teatri parchi giochi impresa che tra l'altro costerebbe molto meno per quale motivo
Semplice la macchina mangiasoldi e sputa cemento va oleata di continuo
I parassiti hanno bisogno che il meccanismo non si inceppi
Se dalla corruzione si passa alla meritocrazia questi dovranno emigrare in nei deserti di Hammamet e passare il tempo con i loro pari cioè i serpenti a sonagli agli alligatori
Dunque conosciamo il delitto e i colpevoli allora cosa ci separi dall'acquirente da lieto fine con l'arresto dei cattive il trionfo del bene
Temo che la responsabilità di questa défaillance narrativa sia dovuta e mi agli intellettuali alloro imbelle corpo posso capire gli universitari complici dei costruttori quelli partecipano al banchetto grosso con prebende promozioni varie ma poi ci sono gli altri scrittori saggisti cinematografari giornalisti costoro si vendono per un piatto di lenticchie basta la partecipazione spezzata qualche convegno la collaborazione alle testate locali un premio qua una cenava e questi diventano esegeti e correnti del partito degli affari la verità è che in questa città e nel sud manca l'opposizione intellettuale tutti sono persi nei giochini destra e sinistra legati a pali eolici concetti come quelli di solidarietà
Oggi la solita la solidarietà non è un fatto etico come ci vogliono far credere ma un lubrificante sociale
Le società avanzate sono tutte solidaristiche perché altrimenti escluderebbero nelle loro contraddizioni
E poi la società la solidarietà è sostenibile solo in società funzionanti in società dissestate come quelle meridionali che consumano e non producono la solidarietà puzza di imbroglio lontano un miglio
Piuttosto oggi sarebbe qui utile ben lineare l'identikit del partito trasversale della conservazione appunto il partito degli affari e poi indicare chi vi si oppone ma beninteso che l'opposizione avvengano i fatti non a chiacchiere come capitato negli anni di Tangentopoli
Ecco dunque per quale motivo questo libro alla fine si propone come carta dei diritti verso la città e l'ambiente
Esprime così l'esigenza nella Napoli del due mila di creare un nuovo blocco sociale culturale che rompa gli equilibri esistenti
Questo blocco a mio parere è già delineato dagli eroi che hanno scritto queste pagine ebbene coagularsi su queste idee su queste ipotesi d'azione
Certo ormai vicina celebrazione della rivoluzione del mille settecentonovantanove getta una luce un po'sinistra su queste persone non vorrei e per ricordare i martiri di quella rivoluzione i nostri cari concittadini avvertissero l'esigenza di un replay
E questi ventitré audaci arriverebbero davvero a proposito certo oggi non esiste più la fucilazione o l'impiccagione ma esiste il silenzio dei mass media e indolore pacifico che ottiene gli stessi risultati
Anche perché il partito degli affari li controlla per buona parte anzi la scarsa diffusione di questo saggio pure firmato da nomi di prestigio dovrebbe far pensare
In ogni caso io proporrei agli estensori del libro una convocazione entro l'anno prossimo in questo stesso luogo altrove per discutere quale riscontro hanno avuto queste tesi
Per far conoscere all'opinione pubblica agli interlocutori politici e intellettuali che le hanno appoggiate né i fatti
Altrimenti avremmo partecipato a un altro dibattito inutile ingannando per l'ennesima volta per l'ennesima volta noi stessi e gli altri
Insomma come ne thrilling più classici anche in questo caso potrebbe non mancare il lieto fine e quale sarebbe vi chiederete semplice le idee espresse in questo libro che diventano realtà
Bene complimenti a voce con Michele Serio per le sue beffarda ma molto amato e molto senza considerazione a margine di questo libro
Mi ha colpito riflessione in ordine al grado di obbedienza del
Devo dire che a giudicare dalla mancanza del pm Carlo erede al sonno in genere il segno più vistoso del lavoro suscitato da un lungo dibattito temi urbanistici
Ecco credo che sia da imputare questa mancanza dall'affollata dove per le gambe alle mie scarpe al fatto che si parla di un progetto per Napoli mentre se si fosse proprio un progetto per Milano Napoli probabilmente resta un uomo come qualche anno fa
Ricordo che accadeva si sarebbe verificate certo grado a otto io ho l'impressione che questo tuo sforzo al quale poi da alcuni colleghi amici hanno cercato di dare loro minimo contributo ma il merito credo sia giusto
Solo ventitré firme però ce n'è uno che sovrasta su tutte la firma di Aldo Loris rosso
Credo che
Sarà difficile il
Il blocco delle proposte
Divenga ho fatto operativo Siatkowa otto come si suol dire nulla reale futuro urbanistico di scelte per la città perché perché
Questo libro probabilmente oltre a sconvolgere come tu facevi di terzo ora con interventi anche vibranti a dibattiti che si svolgeva in un'altra sede donne in questa
In cui si parlava di una progettualità che destava qualche
Preoccupazione qualche serba
Anche rispetto a una nuova progettualità che emerge mi pare che sia in linea di controtendenza dei conseguenza mira sommessa opinione che l'itinerario della progettualità dei rossi e dei colori del quale più o meno collaborato a un lavoro di ad allestire dei proposta di Russia e così un itinerario io ho detto di ostacoli mi auguro che tutto sommato io sia pessimista e ora la parola a Massimo Caprara ci darà il suo contributo proprietà intellettuale anche lui esponente della vita politica la povertà
Ma io mi trovo nella
Singolare
Utile
Condizione
Di potere essere un testimone del tramite
Possibile
Oltre che necessaria
Tra luoghi della elaborazione delle idee
E del confronto di idee come questo
Al quale questa sera stiamo insieme partecipando
E il luogo in cui questi confronto delle idee può diventare può diventare scelta materialità Ignazio
Vengo infatti dalla seduta tutto l'importo del consiglio comunale
Ci sarà Consiglio comunale domattina
Nella settimana ventura
Il giorno diciannove e venti per la precisione inizierà nel consiglio comunale di Napoli
Nella più alta sede democratiche
Che gli elettori hanno stabilito per la città nostre per le città italiane
Comincerà il dibattito su alcuni dei temi di fondo che questo libero
Non è vero quindi che esiste un luogo delle idee
è un luogo dell'azione
Il nostro impegno e la capacità anche di cercare
Questa coniugazione questa dialettica fra idee fatti e fa prevalere le bonifiche
E i buoni fa questa mi pare che sia essenziale
Ricordare nel momento in cui parliamo di questo libro
Perché questo libero e a mio parere un contributo eccezionale
Non solo al dibattito come giusto delle grandi opzioni scientifiche dottrinari ideale storiche e disciplinari mai e un'indicazione materiale per l'azione e per l'attività concreta
Questo libro che è stato curato da Aldo Loris Rossi
Presentato da Bruno Zevi Zeni del resto ne ha parlato ricordo d'averlo letto nell'Espresso nel novembre del novantaquattro ne ha parlato in modo diffuso introdotto da Fulvio Tessitore
Che è stata l'abbonato da una serie di intellettuale di grande livello che vanno da Massimo Rosi Lea Vergine
Questo libro a un carattere originali a mio parere e dunque era tre che va ricordato
Io devo ricordare di essere anche è stato molto impressionato
Dall'incontro con Aldo Loris Rossi
Al quale riconosco una particolare combinazione di dottrina
E di passione
Di dottrina convincente
E di passione trascinante
Ma questo libro ha un carattere originale non solo per quegli elementi di globalità
Dei quali più che opportunamente ha parlato il professore Galasso
Ma perché questo libro e un lampo illuminante
E un lampo concreto e razionale
In quell'agitarsi
Consentitemi ch'io lo dica
In quell'agitarsi forse foto scorer lamentoso
Oppure illusorio o patetico
Che in genere la pubblicistica nazionale quando si occupa di Napoli
La nostra città
Da questo punto di vista dal punto di vista dei rapporti con la stampa e con media una deriva particolare
A una dialettica irrazionale
Noi siamo sommersi
Da chi ingenerare OC insulta
E ci definisce demoni
O da chi ci compiangere e ci considera ormai spacciati da secoli oppure da chi ritiene che siano bastati cinquantacinque miliardi di lavori in occasione del G7 perché Napoli abbia imboccato definitivamente la strada
Della sua resurrezione
Mi pare che qui ci sia un deficit di realismo
Un deficit di buonsenso
C'è chi ritiene
Che noi siamo sommersi nel bene e nel male
Irrimediabilmente
Sommersi in un cumulo
Di luoghi comuni
Per cui non c'è inviato che venga a Napoli che non scopra nato a
Noi siamo scoperti quotidianamente
Ogni giorno c'è qualcuno che ci scorre
Nel bene e nel male
Ogni giorno c'è qualcuno che scopre che a Napoli il popolo si chiama previa chissà perché
Ogni giorno ci scoprono che noi siamo diverso
Non si sa bene da che e da cosa
E anche amici carissimi ai quali va pubblicamente non soltanto il mio dispetto
Ma Baglini affetto pluriennale
Scopre che noi siamo diverse
E a furia diversi devo dessert Diversi finiamo con di conoscerci reale
Concreti materiali
E sembra che tutti i nostri problemi sono problemi immateriali
Che sono problemi non solo irrisolvibile ma sembra che siano problemi che non sono aldilà che non sono concepibili nell'arco di una vita di una concretezza di una materialità
Ogni volta come è stato detto giustamente dobbiamo ripartire da zero
E questo diciamo nello stesso momento in cui noi diciamo di essere i carichi di un'antichissima civiltà
Ma questa civiltà
Non ci è servita a niente dobbiamo ogni volta di cominciare dazi
Io rifiuto questo luogo comune
Io credo invece che noi dobbiamo fare veramente piazza pulita
Non dobbiamo accettare più di essere nominato la palestra della retorica e della faciloneria
Dobbiamo non essere più l'affanno la palestra dell'estero
Per cui tutto quello che accade a Napoli
Di carattere miracolistico
Badate noi adesso abbiamo io vivo per motivi di lavoro del nord
Vive in questa grandissima
Città di Milano
E badate che noi godiamo in questo momento di un fascino particolare
Devo successo insperata
Danni
I tassisti di Milano stringevano la mano
A un passeggero napoletani
Hanno cominciato a considerarci
Delle persone normali
Delle persone quale si può anche dare un saluto e gli stringe la mano figuratevi quando poi parliamo
Del sindaco Bassolino io credo che il merito di Bassolino siano immani
Ma anche questa estate in Sardegna per compiacere
Per compiacere il giudizio favorevole di Gentile intelligenti signore ben volenti milanesi
Lombarde settentrionali
Per Napoli bastava parlar bene di Bassolino e io aggiungevo in maniera demagogica che io lo conosco benissimo lo frequento tutti i giorni e lo posso persino a toccare da vicino vi posso persino mettere la mano da vicino badate tutto questo
Ci fa bene tutto questo c'è inutile tutto questo ci giova tutto questo può essere evidentemente qualche cosa che aiuta questa rinascita di Napoli ci sono carovana importante di i viaggiatori che vengono a Napoli e che sono benvenuti e che devono essere invitati a venire che fanno il giro di via Caracciolo del decumano maggiore e che sentenziano
Napoli cambiata
Napoli e diverso Napoli è salita
Io credo che qualche elemento di diversità
In questa città di Napoli esiste oggi
Dobbiamo continuare a ripetere a noi stessi e convincerci che noi effettivamente siamo diversi
Perché noi non siamo soltanto una città
Ma noi siamo una genesi
Noi abbiamo le caratteristiche di un'Agenzia di un popolo
Di una nazione
Di una cultura noi diamo un contributo il rinunziabile non dal nostro Paese
Mar Mediterraneo
E all'Europa senza Dinoi non esisterebbero possibilità della democrazia nel Mediterraneo e non esisterebbe possibilità della unità nazionale italiana
Ma se vogliamo però stare per i piedi per terra
Se non vogliamo scoprire ogni giorno da Palazzo D'Anna Donna Anna che noi siamo diversi noi dobbiamo vedere in che modo siamo diversi
Dell'unica diversità importante che io riterrei di dovere oggi sottolineare in maniera concreta
è grosso modo questa prima Primo
Che il danaro che è stato profuso in questi anni nel Mezzogiorno
Non ha ridotto la distanza del reddito pro capite tra noi e al resto del Paese
E che il reddito pro capite e al sud del sessanta per cento di meno di quello danno
Ecco una prima diversità
La seconda diversità
Che non compare mai in queste in questi articoli ispirati in cui magari ti telefono per dire anche ma tu che ne pensi di questa diversità
E di così diversità ma vado a vedere però che già il sessanta per cento di redditi meno mi pare una diversi
Assistente la seconda diversità che il Mezzogiorno
Il Mezzogiorno d'Italia e il sud del Mediterraneo
Stanno vivendo oggi la pensa la peggiore crisi economica degli ultimi anni
E la diversità di Napoli
Sta nel fatto
Che il buco nero della disoccupazione della nostra città
E di queste dimensioni
Che questo buco nero della di verde la disoccupazione corrisponde al nove virgola cinque per cento della popolazione a Milano
Corrisponde al diciotto virgola nove per cento a Roma
Corrisponde al trentaquattro virgola otto per cento a Palermo
Ma corrisponde al quarantadue virgola sette per cento a Napoli
Ecco l'altra
Ecco la nostra Marissa Ima diversità
Della quale noi stessi siamo colpevoli
E badate amici che quando io parlo di diversità del buco nero
Parlo di disoccupazione che non comporta un malessere
Ma che comporta la via d'uscita illegale illegittima attraverso forme che le stesse istituzioni nazionali e locali oggi sono costrette a colmare
Non è un segreto per nessuno
Che in questa città ci sono fondi pubblici iscritti nel bilancio dello Stato anche nella finanziaria
In cui si premino quelli che non hanno fatto e che non sono stati disoccupati per anni ma campano soltanto qualifiche di essere ex carcerati
Oppure appartenenti Alleghe storiche della disoccupazione napoletana ecco dove siamo diversi ecco dove c'è una nostra corresponsabilità
E badate che qui io non desidero affatto trasformare questa sede non sarebbe
O altre per fare questo tipo di
Di ragionamenti però dobbiamo noi liberamente citare Ching giudizio senza aspettare
Qualche procuratore generale
Il protagonista che giudice
Qualche procuratore generale che fa più intervista la televisione che sentenze dei tribunali
Per sentirci colpevoli e quindi chiamati in giudizio è di questo che tutt'
Che dobbiamo rispondere cerca
Qui a Napoli ha operato con comitato politico affaristico una cupola come è stato scritto giustamente in questo libro
Che ha evidentemente che è intervenuto pesantemente nel meccanismo del blocco sociale di questo Paese del blocco sociale che ha beneficiato di fondi pubblici e di fondi privati
Se andassimo a vedere
Ciò che è accaduto per esempio per un luogo come Bagnoli
Che oggi deve essere raso al suolo
Nessuno di noi cittadini napoletani e prima di tutto noi politici napoletani
Potremmo dire che siamo esenti da questa responsabilità
Badate non dalla responsabilità di aver fatto venire qui
Miliardi
Di avere gettato miliardi a Bagnoli io non dico quello
Abbiamo fatto bene a chiedere questo danaro sia necessario come fece bene il sindaco La Pira chiedere per Firenze
Che ci fosse l'Api Unione
E si trovasse quindi occupazione io non dico che questa è la nostra responsabilità la nostra responsabilità e la responsabilità in prima persona di crediti di quelli che seguono già i seggi più alti di quella città è di non aver avuto capacità di Progetto previsione di a vere continuato a gettare miliardi in una fornace che l'Europa aveva già chiuso dove l'Europa aveva già detto che quell'acciaio quel tipo di acciaio era assolutamente impraticabile
Badate bene
Non vorrei che mi si rispondesse con la demagogia di dire volevi forse mandare gli operai di Bagnoli in mezzo alla strada no volevo trovargli un'occupazione più certa più sicura legarli al futuro e non al passato dall'assistente ma è stata soltanto questa classe politica
E sindacale
E qui del resto il libro affronta dalla sua parte iniziale tutta questi problemi ma qui c'è stato una corresponsabilità della classe imprenditoriale di una parte degli intellettuali napoletani
Di una parte del giornalismo napoletana perché qui non dobbiamo possiamo nasconderci di dietro un dito
E non senza qui entrare nell'ambito del dibattito politico ma qui ci sono state cooperative di sinistra che hanno avuto una posizione emergente nella ricostruzione
Emergenza ed importante
Qui il libro documenta che sono nell'aria nella ricostruzione dell'area metropolitana il primo posto
Nell'importo dei lavori assegnati per la ricostruzione è stata segnata alle cooperative di Bologna
Cioè nella ricostruzione della città di Napoli il terzo posto è stato quello assegnato di lavora segnato alle Cooperative di Ravenna
Badate bene questo non significa che io sostiene che ci sono state le illegalità
Significa che il prodotto è tornato tranquillamente al nord
è tornato e Vieri vasto tranquillamente
Non è che noi siamo stati assistiti
C'è stato con la diffusione controllata di danaro che molto spesso è arrivata dove già danaro ce n'era e dove già c'erano capacità attitudini forze intelligenze organizzazioni che noi non avevamo avuto ecco quindi l'importanza di libri di questo genere
L'importanza di libri
Critici ma fortemente ottimisti
Io giudico questo libro un grande contributo
All'ottimismo della
Di queste città
E di questa regione
E sono particolarmente d'accordo con quelli che ritengono che è impossibile badate parlare di Napoli senza parlare di area metropolitana
Non esiste nessun problema da quello dei rifiuti a quello della sanità
Che possiamo risolvere soltanto noi
Nel consiglio comunale di Napoli
E credete voi che il problema dell'area metropolitana che badate imposto dalla legge dello Stato non è che dobbiamo fabbricato da noi
L'area metropolitana non ha fatto solo passo avanti
Non c'è un sindaco che è disposto a cedere una parte dei suoi poteri per realizzare insieme una dimensione non soltanto urbanistica ma civile sanitaria culturale analogo per la nostra città questo è lo Stato
E badate che Formentini
Non fa di meglio semmai assai peggio ma queste tipo di cultura col quale dobbiamo dobbiamo cimentarci ed è giusto quello che ha detto che nella premessa perché
Questa Campania Felix
Questa Napoli e Campania Felix
Qualche cosa con i quattro milioni e più di abitanti
Etnea quanti ne hanno la Norvegia e la Finlandia
Norvegia e Finlandia badate
Con questo particolare però
Che vengano collocate questi milioni di cittadini su un territorio novanta volte più piccolo
Di quello
Di queste grandi paesi di questi grandi Paesi e di grandi nazioni questa e la diversità di Napoli
E questa è la realtà
Con la quale noi dobbiamo dobbiamo cimentarci certo noi oggi qui a Napoli ed ecco il mio ottimismo
Noi oggi qui a Napoli possiamo cogliere un'occasione straordinaria positiva che non è capitata nessuna città d'Europa
Né alla Parigi limiterà
Nella Parigi del Re Sole
Noi oggi possiamo dobbiamo a Napoli
Rifare due città
Dobbiamo rifare tutta la zona occidentale di Napoli
Bagnoli Korolyov dobbiamo rifare tutta la zona occidentale di Napoli San Giovanni
Barra Ponticelli
Due città bisogna ricostituire
Ecco l'importanza di un libro come questo
Ma con quali idee e qui ecco il rapporto fra Consiglio fra Consiglio comunale fra istituzioni
E le persone che hanno scritto questo libro gli intellettuali che hanno scritto questo libro che io ringrazio in particolare come consigliere comunale di Napoli
Perché noi dobbiamo andare verso una strategia
E il riequilibrio dell'Area metropolitana senza di che non potremo far nulla
Quando andremo la settimana ventura parlare di Bagnoli dovremmo necessariamente parlare dei confini
Della città di Napoli e quando dovremo cominciare a parlare dell'aria orientare dovremo necessariamente a parlare di San Giovanni di San Giorgio di Portici
San Sebastiano al Vesuvio parlare cioè di tutta l'area che sta insieme a noi e parlargli in modo concreto in modo immediato
A condizione però che ci siano principi
E chi mi pare interessante voglio citarla
Nel modo più breve possibile una citazione che è stata presa da un grande meridionalista
I quali il quale meridionalista sosteneva che doveva essere posto termine a questa che chiamava giallorossi curate mille novecentotredici chiamava già allora democrazia consociativa
E questo altare questo meridionalista sosteneva la necessità che si manifestassero forze antagoniste alle attuali alleanze di vertice
Forze antagoniste non necessariamente partiti antagonisti ma individualità antagoniste
E diceva questo meridionalista quello lì tra i democratici che si sentono disorientati
Ferrari gli ideali democratici
A cui continuano a credere voler credere e la pratica democratica di quest'ultimo decennio che giustamente li disgusto
Non ripetiamo quel che dicevano i Fraticelli del Trecento
Agli uomini del loro tempo
Disorientati anche sinistra la fede cristiana e lo spettacolo giornaliero per la vita del colera
Dicevano rimanente nella vostra chiesa Maribel latte di contro il vostro vescovo
Era niente di meno
Che è un laico
Come Gaetano Salvemini
Che scriveva queste cose nel mille novecentotredici siamo proprio sicuri noi
Che tutti i vescovi di oggi siano vescovili
Immacolati
Siamo tutti sicuri che questi vescovi siano sufficientemente liberati dagli idoli e dall'ideologia del passato
Certo non è questa
La sede
Del dibattito
Perché questo rischierebbe di essere AN
Politico
Visto che c'è questo discusso della politica io non vip non vorrò non voglio provocare qui
Lasciatemi però che dica
Che la politica e comunque quando essa viene eticamente vissuta la forma più alta di disinteresse e di cultura
Che la politica e essa stessa cultura
E che senza la cultura che senza la politica non si costruiscono
Gli avvenire l'avvenire del Paese cultura è politica
Lasciamo stare
Le forme degenerativo
Parla quella politica con la P per maiuscola con la quale l'Italia è stata ricostruita nel dopoguerra
E Napoli stesse
è stata rimessa su base della
Parlo della politica e della cultura di quella che si tratta qui in queste Aule di questo istituto
Dal quale sono partiti gli appelli più anche alla cultura mondiale
Alla cultura cioè della filosofia
E dell'umanesimo quella e una cultura che serve alla politica perché crea le condizioni
Perché vi sia una politica e non voglio qui neanche affrontare perché sarebbe molto semplice qui le dichiarazioni che sono state fatte all'Hammond
A proposito di grandi avveniristici progetti di Bagnoli qui si parla di Napoli potrà entrare
Nel ventunesimo secolo delle tecnologie nuove me ne compiaccio vedremo poi praticamente voglio dire soltanto una cosa
Siamo certi che i principi ai quali si ispira questa ricostruzione benvenuta di Napoli siano principi giusti
Io ho lette quotidianamente leggiamo che l'amministrazione comunale
Persegue l'obiettivo di fare di Napoli una città d'arte e di cultura sfruttandone le sue enorme risorse
Certo
Napoli è una città
Di ricchissima eccellenza culturale
Ma crediamo davvero
Che ci siano esempi al mondo
Di città che dicono solo della loro cultura
Ci sono esempi al mondo di città che vivono da sole
Di attività culturale
E non crediamo invece come credo personalmente che sia meglio che bisogna creare una sinergia fra culture ideale produzione materiale
Che bisogna cioè creare un rapporto tra difesa ambientale e sviluppo industriale
Badate è stato ricordato qui Nitti
Ma senza Nitti
Senza la cultura industriali Diana non della sinistra ma di un uomo di centro e di destra Napoli non sarebbe stata la capitale che è stata perché l'industria e cultura
Perché l'industria e lotta concreta alla costruzione collettiva e collegiale perché l'industria
è una delle forme avanzate della lotta alle storture del sistema e quindi alla formazione di un nuovo ceto
D'una nuova responsabilità ed una nuova coscienza di massa
Qui aveva ragione Francesco Compagna
Quando scriveva che a Napoli la questione industriale si risolve contesto atto contestualmente al problema dell'urbanizzazione o non si risolve affatto
Industrializzazione urbanizzazione non sono due cose contrapposte sono due cose che vanno avanti insieme si possono fare dei grandi monumenti di grande bellezza industriale
Come l'Olivetti di Pozzuoli
E quindi andare avanti anche sul terreno dalla costruzione dell'industria
Seconda questione
La regione più ricca del nostro Paese che oggi è la Lombardia
Il distacco tra la Lombardia e le regioni più poveri la differenza di reddito e di quasi due volte e mezzo
Non la riempiamo soltanto
Con la benemerita importante benvenuta passeggiata domenicali e non dimenticare
Al decumano maggiore ci vuole un motore industriale per la città come la nostra certo non la vecchia industria
Non la siderurgia
No la vecchia industria ottocentesche terroristica che era una grande divoratrice di spazi ma una cultura avanzata una cultura della tecnica avanzata delle ricerca avanzata della ricerca dell'informazione delle tecnologie una cultura cioè che sia in quel mondo in quello stesso momento alto livello industriale
E quindi occupazione e cultura e modernità e insieme democrazia
Io credo che questo sia importante dirlo
Ed io sono d'accordo particolarmente col sindaco di Venezia
Che il sindaco di una città al quale alla quale non si può certamente negare la qualifica di città d'arte il quale sindaco di Venezia non dice vogliamo vivere soltanto dei musei di Venezia
Vogliamo essere soltanto una città d'arte noi dobbiamo essere una città d'arte perché questo è importante ma questo non basta
Cacciare dice qui sulle monte di questo luglio di quest'anno dice
Dice il più intellettuale dei sindaci che la città dei dodici sia mai data si sforza di arginare la monocultura turistica
La monocultura turistica chi vampirismo
Cioè che dissangua la città
Il sindaco di Venezia vuole evitare che in una generazione questa città non divenga una sontuosa conchiglia vuota
Noi non vogliamo che Napoli sia una brillante riserva indiana
Nella quale far circolare personaggi esterrefatto estatici di fronte alla bellezza della nostra città noi abbiamo bisogno di cultura
Ma abbiamo bisogno di batterci perché ci sia effettivamente una ripresa un rilancio una riqualificazione
Di una politica per il Sud del nostro Paese che non è più giustamente la politica meridionalista che è stata effettivamente chiusa giustamente con la legge del mille novecentonovantadue un nuovo rilancio d'una politica industriale qualificata degna di questo nome
Nella quale ci sia posto per l'attività privata per l'equilibrio privato e per l'attività e l'ingegno degli uomini
E io credo che noi se facciamo questo e mi pare che questo sì ho ben capito sia l'indirizzo di alcuni capitoli del libro quali insisteva appunto Aldo Loris Rossi
Io credo che noi qui non dobbiamo andare molto lontano
Noi dobbiamo sentirci veramente una città d'Europa come sempre siamo stati nella storia di questa città
E dobbiamo anche cogliere quello che esiste perché esiste per esempio un piano dell'orco per l'occupazione che pone all'Europa un obiettivo immediato quello dell'aumento dell'incremento di attività per l'occupazione
Ma quando si dice che l'Italia attuale non ha più politiche estere
Ma si dice una cosa sacrosanta ma perché questa specie di impegno questi documenti e queste attività non viene preso dal nostro Paese come una righe sulla quale un binario sul quale camminare ma non è soltanto un documento di parole
Ci sarà probabilmente ci sarà sicuramente nei prossimi giorni un'occasione importante per cui Napoli forte dell'idea anche di questo libro
Per cui Napoli può svolgere un ruolo importante
Nel prossimo novembre ci sarà a Barcellona
La conferenza intergovernativa sullo spazio strategico per lo sviluppo e per la pace che il Mediterraneo
Ebbene con l'idea di questo libro
Napoli deve andare a questo convegno di Barcellona
Con le sue rappresentanze istituzionali con i suoi intellettuali con le persone che di Napoli si occupano per proporre la propria funzione il proprio ruolo
Del proprio ruolo deve essere secondo me
E finisco quello che il libro indica
Indica il ruolo per Napoli appunto di una metropoli europea
Io voglio concludere dicendo qualche cosa di più
Che proprio forte di questo libro
E di questa analisi che assieme attenta e appassionata
Intelligente concreta
Che non è teatrale macché fondata sui fatti le cifre gli opinioni la verifica le discipline
Io credo che Napoli deve presentarsi come una metropoli europea capace di essere
Una sorta
Di sublime porta dello dell'Occidente verso l'Oriente
E che sia davvero il genio di Napoli la storia di Napoli
Di Napoli che questa città tollerante
Moderna attiva polifunzionale
Così potremo uscire dalle nebbie e a fermarci e vive grazie
Al loro lavoro responsabile di tutto ciò a Ugo Lorusso l'osservatorio pochissime parole di ringraziamento per gli autorevolissimi interventi degli amici Galasso serio e Caprara
De a voi tutti alla pazienza che avete dimostrato sentendo queste cose molto interessante con grande attenzione e naturalmente ai miei colleghi chi coi quali abbiamo fatto questo lavoro in due anni
Volevo dire un soltanto che noi aggiorneremo che questo testo periodicamente proprio per rispondere a questa esigenza che si è detto e sottolineato poco fa per non ricominciare da capo
Noi riteniamo che se questo corpo di
Idee viene revisionato affinato precisato
E ripubblicato con continuità vedendo gli aggiornamenti ragione serio quando si dice non ci dovevo vedere l'anno prossimo noi diciamo ogni tre anni faremo il bilancio di quello che è stato fatto di quello che non è stato fatto
Segnalando un problema gravissimo oggi Napoli
In una fase di straordinario cambiamento non dimentichiamo che la demagogia e la retorica possono nascondere la drammaticità sconvolgente dei problemi che ne abbia ha ragione Caprara quando sottolineava questo problema la piana Campana cioè tra il massimo della penisola sorrentina i monti chi Fratini e il mare che l'antica Campaign altra Felix e oggi abitata da oltre quattro milioni di persone
C'è quanto la Norvegia
O la Finlandia ma concentrata suonare a novanta volte più piccola senza un'armatura industriale adeguato senza un sistema di trasporti pubblici di massa senza l'inquadramento territoriale
Un territorio diviso in clan politici e camorristici spesso collusi quindi le abbiamo i problemi di una nazione con una congestione spaventosa
Come si fa a governare questo territorio senza un piano di sviluppo economico e di assetto del territorio ragione Galasso quando sottolinea che ne abbiano bisogno di un sul piano di sviluppo economico
Da cui discende il piano di assetto del territorio
Non è assolutamente possibile governare una città con le spalle rivolte al territorio i problemi di Napoli non si risolvono più all'interno della città ma queste da un bel pezzo
Abbiamo bisogno di una strategia generale per riequilibrare il territorio e l'area metropolitana l'area metropolitana di Napoli e dieci volte mezza più popolata di quella di Palermo
Noi abbiamo problemi terrificanti che vengono nascosti
Io non so se intenzionalmente o inavvertitamente o chissà altro da questa demagogia che finisce per nasconde la realtà dei problemi allora noi abbiamo un dovere storico diretto quello di individuare con precisione con rigore la drammaticità di questi permessi ignara agli alla pubblica attenzione
Non solo ma di indicare le strade per uscire dal labirinto del sottosviluppo
Questa idea di aggiornare questo testo ogni tre anni due tre anni novità perseguiremo con molta come dire tenace
E nata nelle rivolgendo alla un appello a tutti gli intellettuali e agli esperti che vogliono aiutarci in questo opera di precisazione e di affinamento oggi sconvolgimenti io vorrei ringraziare Gerardo Marotta per la sua disponibilità sempre dimostrata verso le tesi che ne portiamo avanti molte volte sono tesi che possono sembrare
Come dire eccessivamente provocatorio noi abbiamo presentato questo manifesto per un progetto alternativo per Bagnoli abbiamo delle tesi sulle quali vorremmo essere come dire contestati
E se invece si riconosce che queste tesi hanno un fondamento come del resto anche l'amministrazione comunale a dimostra l'avete accettato le nostre critiche
Al Progetto per Bagnoli noi pensiamo di essere sempre costruttivi nelle nelle nelle critiche noi quando proponiamo un una critica denunciamo un fatto negativo proponiamo una soluzione alternativa io questo ha detto credo che questo potrebbe essere il come dire la spia per evitare demagogiche da parte di chi vuole solo provocare o da parte di chi tiene detti il potere e non è in grado di avevi l'apertura per capire gli altri che che invece hanno sugli argomenti
Io la
Concludo dicendo appunto che ringrazio vivamente il rigore con cui appunto Galasso analizzato il testo la le folgorazione di Michele Serio e l'appassionato discorso di Caprara e ringrazia lamenti e tutti i miei colleghi collaboratori che hanno fatto uno sforzo insieme a me per questo lavoro
Pregherei appunto di sì ci sono interventi di Sarli con molta franchezza
Chi sia avvenuto questo dibattito questa sera intorno a questo studio serio che è libero di Rossi e dei suoi ventitré collaboratori ho ammirato non ti stimo
Il discorso che hanno fatto i vari presentatori
Michele Serio Caprara il professor Galasso
Però
Io devo avvertire
Che esiste
Un problema di fondo
Che è il vero problema Della caduto in ginocchio dalla nostra repubblica
Ed è saccheggio delle Dario dallo Stato
è che il problema della violazione delle leggi sulla contabilità dello Stato che sta venendo dal mille novecentosettantadue quando il governo Andreotti presentò al Presidente della Repubblica il primo decreto criminogeno
Che fece venire un infarto a Pasquale Saraceno col quale si autorizzava
Per un anno ad erogare alle leggi sulla contabilità generale dello Stato
Naturalmente questo argomento non è noto
La borghesia di Napoli la classe dirigente napoletane meridionale
Non è al corrente di questi problemi tant'è vero che quando abbiamo provocato due dibattiti a Parlamento di di Roma alla Camera dei deputati il primo Natale del Cenacolo il secondo non osava dalla sacrestia
Di fronte all'evidenza schiacciante di questo problema
Valitutti che presiedeva la riunione al Cenacolo si alzò e disse egli senatore dalla Repubblica Dio che cosa abbiamo fatto
Qual è la ragione per cui ci sono due milioni di miliardi di debito pubblico
Qual è la ragione per cui vitale non riesce a risollevarsi qual è la ragione dalla svalutazione della nostra moneta quale lavaggio la ragione del malcostume sempre di più
Grazie abbia grave e sempre di più in aumento la ragione una
Quella dalla violazione della contabilità generale dello Stato
E non è e condanne canta agendo Aubry sia fermato questo crimine quando agendo per non si è fermato perché legge sulla previdenza privatizzazione le leggi sul palazzo di giustizia di Napoli
Le leggi sull'edilizia scolastica attuale si stanno distribuendo mille cinquecento miliardi a Napoli
Avvengono tutto con la deroga alle leggi sulla contabilità dello Stato che cosa significa questo significa che i principi generali che sono contenuti nella legge dei lavori pubblici e che sono contenute nella legge sulla contabilità dello Stato per cui non si può dare neanche una lira di anticipo agli imprenditori prima dell'inizio dei lavori viene ampiamente violate viene data il cinquanta per cento di anticipo per lavori pubblici all'imprenditore su un contratto di mille miliardi vengono dati cinquecento miliardi di Antibes tipo in mano a questo mascalzone il quale si rimette in banca il lavoro era la comincia sano dopo sette otto anni me lo riconoscevano in questi giorni i senatori della Repubblica riuniti per la legge del mille delle delle celebrazioni del mille settecentonovantanove
è chiaro diceva Sarego che se si anticipa una lira all'imprenditore
Prima dell'inizio dei lavori non si può fare il bilancio dello Stato
E quindi noi siamo andati dal mille novecentosettantadue di anno in anno Sempre peggiorando e quando le dicevamo a Pasquale Saraceno ma
Il decreto del Presidente della Repubblica dice per un solo anno
Pasquale Saraceno rispondeva vedrete che verrà prorogato di anno in anno per altri dieci anni e così fu ma dopo i dieci anni si aprì un ventaglio di e G. particolari sull'edilizia scolastica sulle caserme sul diario porti in cui si davano migliaia e migliaia di miliardi in anticipo
Ai signori del cemento
I quali signori del cemento quando hanno ricevuto il cinquanta per cento in anticipo hanno ritenuto che quello fosse il loro profitto e hanno dato in subappalto per il restante cinquanta per cento l'intera opera alla camorra e alla mafia
Ecco che questo blocco indistruttibile ed ecco perché Pasquale Saraceno nei suoi rapporti del novanta del novantuno rivolgendosi agli italiani diceva l'unico modo per superare i gravi problemi le grave
Tradizione economiche è quello di battere questo blocco sociale affaristico che comprende politici corrotti che comprende amministratori corrotti è che comprende
Forze imprenditoriali legate alla mafia e alla camorra
Diceva nel suo intelligente intervento
Caprara lo diceva anche Michele Serio
Che i lavori sono andati a beneficio magari di industrie e di di lavori pubblici di Ravenna e io aggiungo di Venezia e di altri posti d'Italia è vero
Molti grandi imprenditori sono scesi dal Nord lo stesso Agnelli ha comprato quattro grandi imprese di lavori pubblici perché Agnelli ha detto io con la FIAT guadagna quattro cinque per cento
Ora i lavori pubblici al cinquanta per cento ha decimato e allora si è precipitato al dirupi anche la FIAT si è precipitata nell'acquistare grandi imprecise già aveva l'imprenditore l'Impresit Lin Premoli ter ma ha comprato
Altri grandi imprese perché su un contratto di cento miliardi siamo i cinquanta miliardi d'anticipo con avendo dieci imprese di lavori pubblici si possono dragare centinaia e centinaia e migliaia di miliardi
E quindi è vero
Che questi imprenditori del Nord sono calati
Verso mezzogiorno per prendere questo premio che davano le leggi sul terremoto legge sulle concessioni e tutte le altre leggi particolari ma è vero anche che gli imprenditori di Napoli dicevano va bene fate costruite
Ma dateci la percentuale annulli e diceva un imprevisto
Noi dobbiamo solo Hardy cogliere dicevo l'impresa napoletana
Perché praticamente non facevano niente data quella percentuale ai politici e agli amministratori disonesti sì distribuivano tra loro la camorra aveva la sua parte la mafia aveva la sua parte
Gli imprenditori napoletani alla maggior parte facevano poco o niente
Però in ingrassano con miliardi e miliardi di percentuale loro
Noi abbiamo fatto questi convegni al Cenacolo alla sacrestia nel Parlamento italiano e quando noi abbiamo detto badate questo dipende dalla disonestà dei nostri parlamentari
Perché non è possibile che si approvi ogni giorno in Parlamento italiano leggi in violazione alla contabilità allo Stato che hanno fatto venire l'infarto a Pasquale Saraceno ma che avrebbero fatto morire di colposa rido se fosse stato vivo
Ebbene sì ad uso un consigliere dei lavori pubblici Tomasi Kyo
Viventi attualmente perché abbiamo tanti testimoni il quale disse quello che ha detto l'avvocato Marotta è la pura verità
Perché non esiste disegno di legge dei lavori pubblici che non sia stato preparato dagli avvocati dei grandi imprenditori dagli avvocati dell'Ance se il ministro ha sbagliato una virgola perché hanno saputo copiare quindi tutto questo è vero ed io aggiungo un'altra cosa che purtroppo l'idea della deroga la contabilità dello Stato avvenuto a Napoli c'era questa città geniale intelligente ma che è geniale nel bene e nel male
E quindi i napoletani hanno inventato questa formula giuristi napoletani hanno inventato questa forma dalla deroga alla contabili dallo Stato che avrebbe fatto di abbrivi dire chiunque e che ha fatto rabbrividire dei tedeschi militari hanno hanno mandato commissioni a Brussel per spiegare che era molto ben viva questa deroga perché permetteva di imprenditori di accumulare un capitale importante è lo sappiamo altro John il presidente della commissione cultura al Senato metà avvocato Marotta ma io pensa ma che lei portasse avanti una tesi astratta invece ho conosciuto Deren prese che hanno preso cinquanta cento miliardi di anticipazione da sette anni non hanno cominciato ancora i lavori
Ecco la la ragione la radice
Dalla rovina del nostro Paese è questa la via non è che si è arrestata perché leggi criminogene continuano Bertoni ma detto alpino casino da Palazzo di Giustizia votato per averlo ma mai più mai più un altro deputato ha detto essi questo è un problema gravissimo ma come si fa ad uscirne
I giudici dalla Corte costituzionale mi han detto è anticostituzionale
Ma
Dato che questi concetti non sono prede penetrati nella nell'opinione pubblica dato che a un certo punto quando abbiamo finito questa riunione c'è torniamo indifferenti a casa nel ricordo del bellissimo libro di Aldo Loris Rossi
Ma praticamente non si approfondisce
Questo tema delle leggi criminogene come l'hanno chiamato i magistrati italiani
Non si approfondisce il problema della formazione vorrà stringente non ci si ricorda d'appello di Pasquale Saraceno l'Italia deve battere questo blocco sociale
E deve creare ecco Massimo Caprara e Michele Serio deve creare un nuovo blocco di forze sane che governi e sia la classe dirigente della nazione
Non c'è niente da fare il funzionamento era chiaro quando si distribuirli migliaia e migliaia di miliardi però duecentodiciannove a Napoli la camorra si presentò agli industriali dei lavori pubblici
è vista la camorra dateci i subappalti
Va bene se degli industriali ma prima mettetevi d'accordo tra voi
Comincia una sparatoria con duecento morti
Processo che sta davanti al tribunale di Napoli perché camorristici ucciso la tra loro e quindi di imprenditori bene avevano capito come dovevano rispondere a alla camorra e quindi furono loro che poiché Tavano la legge
Ma signori tutto questo incide sul malcostume
Crea un profondo malcostume perché un facile arricchimento prima io ti impedisce che ci si rivolga altre attività
Saraceni diceva se continuiamo a privilegiare l'industria dei lavori pubblici l'imprenditoria dei lavori pubblici e che arco privilegiare questo cinquanta per cento di aumento
Di anticipo e pago dieci per cento di aumento rispetto a rimbalzo dei lavori ma che volete che il capitale si metta si si si mettano l'avventura
Di creare industrie elettroniche o industrie di altro genere il capitale si incanala tutto si rivolgerà tutto alla speculazione dei lavori pubblici
Ma signori se io vi dicessi qual è il sistema francese da lavori pubblici no non si può rubare un'aringa
E qui invece si ruba allegramente tutti i giorni e si continua a rubare allegramente tutti giovani tutti i giorni e sembra quasi
Che il problema
Della deroga alle leggi sulla contabilità dello Stato e alle norme fondamentale della legge sui lavori pubblici quasi non esista
Quando questo è il principale problema
Forse tutti nudi alla fine della vita
Kappler comprendiamo che il problema è che ci è sembrato quello principale poi è un problema secondario Ossimo e che invece il problema principale
Era quello che non abbiamo capito la convivenza civile gli affetti l'onesta tutte queste cose soprattutto i doni dello Spirito che abbiamo buttati a mare e allora c'è stata questa riscoperta
Di una tomba
Di una né a Vibo Valentia di una fanciulla
Di pitagorica appartenente alla regione alla filosofia pitagorica che aveva una lamina età aurea sul cuore
E su questa lamina ettari aurea e scritte è una cosa quasi un avvertimento per le popolazioni meridionali per la classe dirigente meridionale su questa lamina Tauro iscritto
Quando sarà venuto a morte
E scenderà nell'Ade profondo non ti fermare alla prima fonte che è quella delle te il fiume dell'oblio
Lì la gente si accanisca perché ha fretta di dimenticare la propria bestialità la banalità con cui ha trascorso la vita di inutilità dalla propria esistenza deve dimenticare si accalca per bere quell'acqua che fa dimenticare ma tu che sei giusto perché è vissuto per l'interesse generale turchese è stato un bravo cittadino Touquet pensato alla polis prima
Kaito interessi personale e che anzi è trascurato i tuoi interessi personali oggi diremmo i grandi incarichi professionali i grandi a fare grandi tangenti
Tu J pensato semplicemente alla polis e all'educazione politica lavori su
Tu potrai andare più avanti e abbeverare piano altro fonte vi saranno custodi ma tu mi dirai mi manda il signore dell'eterno
O
Sete di quell'acqua l'acqua dalla fonte di Mary Mussi un dalla memoria storica come dicevano da Prada emigrare serio dalla memoria storica quella memoria storica potrà premiare atti con la vita eterna e dopo aver bevuto al per quell'acqua potrei andare per la via Sacra ma i giovani ai giovedì non abbiamo insegnato la via Sacra quale
è in questo palazzo quando si entra nel salone principale è scritto venturieri non in Memoir cioè la generazione settecento quella della Repubblica Napoletana mille settecentonovantanove viveva per la formazione di una per la Sea dirigenti e delle nuove generazioni e non viveva per intravedo Isma'personale e quando il duca Serra di Cassano in quest'aula disse
Noi nobili napoletani ci schieriamo con lei come ha fatto la nobiltà francese o cisti avremo con Mario Pagano ecco nelle onora Pimentel Fonseca
Per faremo noi siamo gli uomini più ricchi d Europa abbiamo feudi e castelli ville e palazzi ma non abbiamo il contante per mantenere l'Esercito Repubblicano e allora si alzò il conte Ettore Rafa duca di Lugo si alzò Pignatelli si alzò la più grande nobiltà d'Europa badate dissero Duca ma tu forse non hai due figli che già combatto l'Esercito Repubblicano e tu forse duca non hai scritto nell'atrio del tuo palazzo venturieri non immemore
Giurate o nobili napoletani di stare dalla parte della verità dalla giustizia dell'eguaglianza e in quel momento è intorno trenta vescovi da mezzogiorno su quaranta è dicono giochiamo anche nomi per una classe dirigente e sappia condurre il Paese ma vari professionisti napoletani oggi sanno condurre Napoli saranno imbrogli a lo è se non Poppone stando tesi perverse essa non mettendosi d'accordo per avere questo o quell'incarico
è trascurando completamente il fine pubblico quali gli avvocati forza che è stato d'accordo con la camorra o forse finge ieri che fanno i collaudi quando io fui chiamato in una commissione di collaudo per i lavori del terremoto mi trovai di fronte a venticinque persone
è il discorso fu avvocato Marotta ci fa piacere di avere in questa Commissione di collaudo il compenso e duecento milioni l'anno ma si possono avere anche vuota incarichi
E io dissi ma scusate ma che ci fanno qui dei magistrati e che ci fanno qui gli avvocati dello Stato H servono per un collaudo e che ci faccio io che non capisco niente
E non avete letto il rapporto del Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dice un corso di questo fatto che gli imprenditori i concessionari padroni collaudatori si è avuto un fenomeno tremendo nell'aumento
Del costo dei lavori pubblici e poi collaudatore ostacolo vogliono più popolare perché hanno una diaria per comprare una colazione Cina
No ad Everett queste cose ecco ma posso chi accetta di stare in mezzo a voi io penso che magistrati dovrebbero dimettersi io penso che gli avvocati dello Stato dovrebbero stare attenti a quei sa far parte di queste commissioni di collaudo e così spurie
E così fosche nella loro composizione e pagate da Olga Fai lavori e non dallo Stato e che significa
Per stia si hanno duecento mila di compenso senza fare niente all'anno
Queste e alla morale che è sorta nel periodo del terremoto ma che era sorta anche prima quando la Cassa del Mezzogiorno che nei primi dieci anni ha fatto un lavoro splendide formidabile per dotare gli ha
Tutti tutta l'Italia di opere pubbliche infrastrutturali importanti poi è passata ad una fase in cui gli imprenditori consortile di imprenditori progettavano l'opera
Progettando delle opere assolutamente inutili
E se andate in Lucania e vedete quelle dighe per me per cui ci sono spese migliaia di miliardi dighe che stanno lì come perenne al monumento in una classe dirigente sciagurata
Che ne vuole di più
Tenevo redditi Hürlimann a finire i soldi dallo Stato italiano lei e si è messo in ginocchio la Repubblica nei lavori pubblici
E lì praticamente si è creato un parametro per cui non è possibile l'industria del diversificata perché industria privilegiato dove si ottengono profitti immensi è quello dei lavori pubblici quindi questo polo elettronico e futura post
Napoli nella zona dell'Ilva posto delle delle acciaierie Ilva è assolutamente tramontato l'ha preso a Genova perché noi napoletani siamo rimasti in una posizione di minoranza e in una posizione di assenza completa
E allora dove stare una sedicente napoletana
è vero che questo Sindaut questa Amministrazione nuova hanno fatto già delle cose importanti ma bisogna dare forza ai Bassolino ai Granai Capraro e a tutti gli altri perché possono veramente cambiare Indirizzo politico a Napoli e possono inaugurare un'epoca in cui finisca
Il Parlamento italiano di emettere leggi perverse leggi criminogene a questo è un discorso impopolare questo è il discorso per cui la destra cadde nel Parlamento italiano un discorso per cui we Rothschild riuscì a corrompere la destra toscana in modo che vincesse la sinistra è un vecchio discorso ma è un discorso che rimonta Maria Carolina perché lo storico Raffaele Aiello in due puntate sulla Rivista storica italiana a Dino
Ladri che Maria Caroline accattoni si mettevano d'accordo per stanziare cifre colossali per lavori pubblici che non si facevano e la regina intascava i soldi queste storie stare la Rivista storica italiana sembra lo stesso comodi
Vogliamo seguire ci procura c'è qualcuno che vuole intervenire
O possiamo concludere
Ah prego prego
Prego
Vorrei fare vorrei cogliere l'occasione dopo il bellissimo intervento di Marotta di chiudere solamente con una citazione
Nell'introduzione di questo libro Bruno Zevi come spesso gli capita profetico città
Il paesaggista Franco Pieri
E dice
è concepibile formulare ipotesi che non so fuochino mai mancipi no che celebri noi il CIPE Escape il paesaggio povero magari derelitto anziché il piano del potere perseguiti ho e crogiola con i secoli amici Verdi è proprio questo il problema oggi a Bagnoli essere capaci di scegliere fra il paesaggio povero e magari derelitto e il piano del potere grazie
Altre persone
Prego illuso
Prego
Mi sarebbe piaciuto intervenire alla presenza Peppino Galasso mio
Quasi maestro siamo coetanei insomma non è proprio un mio maestro ma insomma ho militato colui negli anni ruggenti di Nord e Sud avrei voluto porgli qualche quesito mi sembra che lui così seguendo quello che l'andazzo corrente condanni la politica di incentivi come tale cioè non fanno a questioni tecniche dice questi incentivi sono stati strumentata in male e contro una politica di incentivi commenta mi sembra che questo sia il punto debole Dell'Anna anzi di Galasso che oggi come ieri l'avrebbe diviso da Francesco Compagna oltre che dagli amici della Svimez e questo è un punto delicato che andrebbe approfondito Ecuba questo avrei voluto dirle di dire lo all'Hui peccato che non si è presa allora se non è presente però lo dico ad Aldo Loris Rossi visto che aggiornerà il libro gli suggerisco una cosa gli suggerisco una cosa di studiare nel frattempo quelle che la politica di incentivi che fa la Germania per e le sue ragioni dell'Est i grandi istituti di ricerca economica calcolano che il divario sarà eliminato verso il due mila due due mila tre questa politica di incentivi è cominciata nel mille novecentonovanta
Quindi in sostanza la Germania in meno di un quindicennio sembra che risolverà il problema del suo grande divario noi non l'abbiamo risolta in quarant'anni ma ecco nell'equazione incentivi uguale questione morale uguale sotto sviluppo uguale ristagno ritardo corruzione del Mezzogiorno io mi vorrei ecco studiando il problema se lo sto e che voi introducesse questa variabile la politica di intervento straordinario in quarant'anni
Nel Sud è stata mediamente uguale soltanto allo zero virgola sette per cento del PIL in Germania viaggia già verso il cinque per cento
Va be'mi pare che possiamo
Concludere ingraziare qui
Della tolleranza dalla pazienza
Del consenso e quindi
Come
Ma
Tollerati signora
Poco
E comunque
Signora la ringrazio era in realtà il vero
Quando parlavo di tolleranza faceva
No no ma mi pare che la signora abbia riassunto mi pare che la signora abbia riassunto molto bene queste cose quando parlava di tolleranza signora parla di tolleranza nei miei confronti non nei confronti di tutti gli altri che becero statistici questa no dico comunque lei ha perfettamente ragione però guardi che una continuità anche se non ci vediamo così spesso una continuità a Napoli sta cominciando a fare qualche passo
Debolissimo nelle istituzioni e fuori delle istituzioni
E tra breve con le questioni
No
Certe
No
Dire la verità si però se qualche se proprio avversario sbaglio si può ancora dire o no sì
Beh Roma
Come vede siamo d'accordo
Grazie comunque buona sera
Roma domande
Totale