Consiglio Nazionale del Patto Segni

C'è la Finanziaria da votare ed è un passaggio difficile
E
Se insomma
L'astronomico prima di alle ci siam tutti spiega Mario
Faccio vedere
Allora se prendiamo posto iniziamo
Apprendo i lavori di questa nostra Consulta nazionale io devo porgere innanzitutto le scuse nostre per il ritardo dovuto alla Finanziaria inaugura e scuso anche i i nostri colleghi parlamentari che sono lì in questo momento a fare il loro dovere
Noi siamo usciti un attimo per ci alterne Remo io penso in questa mattinata per poter mantenere
Non tanto il numero legale quanti voti necessari per far passare la manovra
Oggi
Amici una giornata importante perché noi siamo
Portati a prendere una serie di decisioni per la nostra
Posizione politica
E
Nella mia introduzione io cercherò di mettere i punti di discussione sul tappeto
In modo tale che siano chiari a tutti di quel di ciò di cui stiamo discutendo e di ciò di cui si dovrà dibattere
In questa mattina
Innanzitutto io sottolineo una cosa che ho detto più volte anche all'aperto del patto dall'amico Perrelli a Cosenza
Una cosa che penso sia la nostro DNA
Noi siamo una forza di cambiamento
Il Patto Segni e nato per essere una forza di cambiamento istituzionale è una forza di cambiamento
Di questo Paese
Noi non siamo nati
Per mantenere le cose come stanno
Non siamo nati
Per farsi che è una sorta di conservatorismo e di gattopardi ISMU come i due poli oggi di fatto mostrano continui
Oggi noi siamo in una situazione in cui i due poli
Sia l'Ulivo dalla parte sia il Polo così detto dall'altro
Musto non soltanto una voglia di continuità non una voglia di cambiamento
Noi ci auguriamo che ci possa essere una stagione di cambiamento in questo Paese
Ci stiamo accorgendo invece che si sta aprendo una palude che ormai i cittadini più attenti stanno verificando
Se guardate tutti i sondaggi se guardate ma se parlate anche con gli amici i vicini senza bisogno di guardare i sondaggi di accorgerete che la gente in questo momento non guarda più ai due poli come alla risposta politica che aspettava
Ma vuole qualcosa di nuovo ancora e noi che siamo una forza di cambiamento dobbiamo cercare di dare speranza alle attese agli ospizi della gente
Perché l'Italia deve essere cambiata
Questi due anni che abbiamo fatto in Parlamento di cambiamenti non ce ne sono state
Si è parlato di riforme si è parlato di
Di volontà di cambiare ma in effetti non c'è stato nulla
E allora noi lanciamo oggi l'abbiamo già lanciata ma sostanzialmente oggi la formalizziamo
Beh lanciamo la nostra battaglia sul presidenzialismo è una battaglia in cui tutto
Il patto si deve organizzare noi vogliamo continuare la nostra battaglia per le riforme
Però diciamo e lo diremo con dei ma con dei materiali che vi manderemo quanto prima lui diciamo il patto continua la battaglia per le riforme sì al presidenzialismo per eleggere direttamente il Sindaco d'Italia
Cioè noi vogliamo
Fare una battaglia
Una battaglia che possa permettere irreale cambiamento del Paese il paese si può cambiare soltanto dal vertice non si cambia
Dalla base in una sorta di continuismo costituzionale
Noi da tempo chiediamo che ci sia una specie di spartiacque tra la prima e la seconda Repubblica noi vogliamo un'assemblea costituente
Che di fatto sancisca il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
Perché cambiando forma di Stato e forma di governo questa non può essere cambiata soltanto soltanto amici attraverso una legge elettorale come è stata fatta
La legge sul maggioritario che i nostri referendum dei referendum di Mario Segni hanno obbligato il Parlamento ad adottare non è sufficiente e la situazione di stallo che noi viviamo adesso in Parlamento
è significativa perché non si è prodotta una stabilità di governo non si è prodotto una maggioranza si è prodotta soltanto una proliferazione dei partiti ormai ne contiamo quattordici voi li avete visti
Anzi ventidue voglio le piste plasticamente per quelli che hanno seguito quello spettino spettacolo di Funari domenica e questa è la situazione della frammentazione del nostro Parlamento
E allora bisogna ripartire da lì
Bisogna ripartire nel tentativo di riuscire a cambiare si cambia cambiando il vertice delle istituzioni
Non si può pensare di continuare a cambiare soltanto di fare piccoli passi bisogna fare un passo decisivo
Un passo decisivo
Il passo decisivo lo si fa soltanto se introduciamo una forma di retta di legittimazione del governo
E la forma diretta di recite l'azione del governo prevede soltanto l'elezione diretta del primo ministro questa è la risposta dal dei cittadini
Della società civile alla politica
Se noi passiamo come vorrebbero alcuni attraverso la mediazione dei partiti
Noi non riusciremo mai a cambiare questo stato noi dobbiamo riuscire a capovolgere di nuovo come abbiam fatto col sistema maggioritario il rapporto tra cittadini e Parlamento e istituzioni l'elezione diretta del primo ministro permette venendo direttamente dal popolo permette poi il superamento della partitocrazia che oggi si riaffaccia
E che in entrambi i poli ormai sta trovando posto forza e consolidamento basti pensare
Alle cose di questi ultimi giorni anche mastica mente all'asse De Mita
D'Alema queste la rappresentazione plastica di quello che sta avvenendo nel nostro Paese
E allora
Si apre chiaramente una forte conflittualità all'interno dell'Ulivo
Dobbiamo combattuto la battaglia all'interno dell'Ulivo per cercare di spostare
I spostarli verso
Il presidenzialismo siamo arrivati anche a una forma di mediazione l'abbiamo annunciata
Qualche giorno fa noi saremmo anche pronti accettare il semipresidenzialismo alla francese perché non lo stessa logica del presidenzialismo ti chiediamo nuovi cioè la riforma cioè la elezione diretta del capo del governo
Perché un'istituzione eletta direttamente dalla gente
Però anche su questo la risposta per noi è voi siete degli sfasciacarrozze
Quando la stessa domanda lappone di Pietro
Invece sembra che la cosa possa andare bene poi quando la cosa se a Quetta ritornano di di fatto invece la volontà conservatrice perché diciamocelo chiaro amici
Guardando e leggendo il programma dell'Ulivo leggendoli in profondità in attenzione con attenzione
è un programma di continuità rispetto a questo a questo stato non è un programma di cambiamento di questo Stato
Non è un programma di rinnovamento di questo Stato non c'è un'idea forza in cui lo dica
C'è il sogno per italiani finalmente di passare dalla prima alla seconda Repubblica c'è la volontà invece di continuare
E soprattutto nella fase istituzionale questo e presenti si
Quando loro dicono Primo Ministro vuol dire che pensano che i partiti sono mediazione della società
E poi i partiti lavoro non nelle istituzioni creando le condizioni per un governo e questa è la forma vecchia dello Stato non è lo Stato che può raccogliere la sfida che l'Italia di fronte nei prossimi cinque anni per rimanere io dico per rimanere in Europa per rilanciare l'Europa
E allora noi denunciamo il programma dell'Ulivo
è un programma vecchio è un programma conservatore
è un programma continuista
è un programma che non fa sognare
è un programma che non comunica
E quindi noi non andremo all'Assemblea che si organizza
Nelle varie province
Noi non andremo ad assemblee ma faremo io sono provocatorio forse io sono un po'più provocatorio gli altri ma io dico che noi dobbiamo fare di fronte a quelle assemblee la nostra battaglia per il presidenzialismo perché la gente e sul presidenzialismo sono i vertici dei partiti che non sono sul presidenzialismo questa è la realtà e noi riprodurremo soltanto in quelle assemblee provinciali con piccoli partitocratiche di quadri dirigenti
Riproducendo soltanto la situazione che c'è qui a Roma e allora noi vogliamo andare dalla gente di nuovo riprendendo la nostra battaglia referendaria
Questa volta per completare le riforme le riforme ripeto si completano con l'elezione diretta del capo del Governo questo è il programma che noi voglia lo facciamo i provocatoriamente
Non bisogna andare bisogna combattere per far capire che gli elettori dell'Ulivo sono sulle nostre posizioni
Mentre non solo sulle nostre posizioni soltanto la dirigenza vecchia e conservatrice che a capo dell'Ulivo ma gli elettori io sono convinto sono con noi non lo dimostreremo con la nostra campagna
Un altro punto è opportuno
Perché questa è la battaglia di programmi importantissima per il Paese importantissima per l'Italia
Ma c'è un punto politico da fare noi vogliamo costruire il centro
Io direi meglio le vogliamo costruire il nuovo noi diamo lavorati in tutti questi questo tempo da quando siamo qui
In Parlamento con il Patto Segni per costruire questo centro
Un centro moderato che non si riconosce nella destra di Fini e Berlusconi perché non è un centro moderato
Che non si riconosce nella sinistra di D'Alema
Noi vogliamo costruire un centro
Di moderata
Che abbiano la capacità di fare quel cambiamento che il Paese vuole
E se voi ci pensate bene il cambiamento in questo Paese è venuto dal centro
Io ricordo a tutti che è venuto dai referendum di Segni
Che hanno colpito l'aspetto istituzionale e il sistema di forma di Stato e forma di governo
è venuto bisogna dirlo è venuto dalla lega di Bossi nel suo molti amici meridionali possono dire ma la battaglia di Bossi soprattutto all'inizio è una battaglia contro il centralismo romano non contro il Sud
O gli USA per il sud in maniera provocatoria
è venuta io dico cui simboli da Tangentopoli con Di Pietro che ha combattuto la corruzione della degenerazione partitocratica queste son tutte persone di cento non abbiamo visto uno dalla destra che ha fatto questa battaglia in nome di un'Italia diversa non abbiam visto uno della sinistra che ha fatto uno ha fatto una battaglia in nome di un cambiamento
Questa è la realtà e allora noi dobbiamo continuare a costruire questo centro
Dobbiamo intercettare in questo centro tutte le persone che possono insieme a noi costruirlo
E dobbiamo farlo seriamente
Sapendo i rischi anche di isolamento che potremo avere ma dobbiamo farlo con tenacia con capacità perché queste l'unico modo per permetterci di essere una forza di cambiamento nel nostro Paese
C'è un punto nuovo però all'ordine del giorno
Che altrettanto politico
E il punto nuovo e quello del governo
Ieri in polo ha fatto un'apertura
Ha detto vediamo se esiste in questo Parlamento la possibilità la possibilità di un governo di larghe intese
Io non so quanta sincerità ci sia nella loro quanta strategia meglio ci sia nella loro affermazione perché viviamo in momenti in cui tutti fanno tattiche pochi fanno strategia però io ricordo anche che D'Alema disse se c'è il Polo da una parte allora si può fare
Ma ieri D'Alema ha detto
Io scarico di
E questo non va bene
Non va bene perché vediamo sostenuto per un anno Dini
L'abbiamo sostenuto con grande difficoltà abbiamo sostenuto in Parlamento con numeri risicatissima l'abbiamo sostenuto sulla nostra pelle potendo
Votando in condizioni talvolta disperate voi tutti ricorderete la mozione di sfiducia di qualche di qualche mese fa
Non si può dimenticare che Dini ha portato avanti questo Paese in questo momento
In grandissime difficoltà con un governo che tecnico debole sostenuto da nubi noi l'abbiamo sostenuto in modo disinteressato oggi noi non non molliamo
Soprattutto oggi che c'è la possibilità di aprire una fase nuova che era sempre quella che assegni fin dal primo giorno aveva chiesto
Cioè un governo di larghe intese un governo istituzionale capace oggi in questo Parlamento che non ha una forte maggioranza ma avendo due minoranze son senza sostanzialmente di potere fare di potere fare le riforme necessarie
Di poter avviare la fase costituente nei modi e nelle forme che che vedremo che tratteremo ma che ci sono sul tavolo abbiamo formato un comitato promotore per l'assemblea costituente
Questo sarebbe il vero spartiacque come ho detto prima tra la prima e la seconda Repubblica quando ci sono le evoluzioni la nostra è stata una rivoluzione quando ci sono le evoluzioni si passa si cambia si mette fine a una fase riscrivendo la Costituzione
La Costituzione va riscritta
Perché il maggioritario ha cambiato tutti i pesi e contrappesi che erano propri invece costituzionali propri del proporzionale
Noi siamo in una fase completamente nuova
Abbiamo bisogno di riscriverlo
E di riscriverla inserendovi ovviamente il presidenzialismo
Noi dobbiamo aiutare il governo questo il tema del giorno
Noi dobbiamo aiutare Dini
Dopo le sue dimissioni a fare
Un governo di larga intesa per le riforme
Andare alle elezioni oggi sarebbero elezioni inutili
Si registrerebbe la stessa situazione attuale per di più la cerata ancora di più tra il tra i due schieramenti perché c'è di mezzo ci sarebbe stata una campagna elettorale
E allora noi dobbiamo avere la saggezza
Di lavorare perché un governo di larga intesa ci possa essere
Amici noi oggi come ho detto all'inizio siamo chiamati a prendere decisioni forti
Decisioni dure anche decisioni che possono anche mettere in pericolo la vita del nostro movimento
Io sono convinto che noi anche soli potremmo farci
Io sono convinto che anche soli noi avremmo la possibilità la possibilità di riuscire a segnare la nostra diversità la nostra voglia di cambiamento la nostra forza di cambiamento
Perché non sono soltanto i numeri perché c'è la gente che vuole questo cambiamento
E allora io non dico altro anche per lasciano spazio al dibattito gli altri interventi ma chiudo su questo oggi
In questo momento è solo un primo passaggio dovrà io vi do appuntamento già fin da adesso ai primi di gennaio perché lì dovremo decidere tutti quanti insieme
La strategia definitiva del nostro movimento grazie
Passo sì passò allora facciamo un attimo il programma
Preso passo la parola professor Baldassarri che
Vi parlerà
Brevemente proprio stato breve però ma perché mi avevano accusato la brevità conoscendo la mia lunghezza ogni tanto
Passo la parola al professor Baldassarri dopo il polso dalla Sari sono aperti gli interventi quindi vi pregherei non so se avete qualche modulo di iscrizione comunque il cominciare a passare a onorevole viola le iscrizioni e poi credo compatibilmente con i lavori della Camera interverrà l'onorevole segni
La parola professor Baldassarri passò anche il microfono
Dunque solo qualche
Riflessione sul
Sul programma
Io però prima di commentare il programma vorrei fare una premessa
Già Diego Masi ha detto chiaramente noi siamo i moderati
E quindi non è un problema di definire geograficamente la collocazione di sinistra centro e destra
Ma siamo i moderati che vogliono rifondare in gran parte sul piano istituzionale economico e sociale il Paese ormai il termine abusato
E quindi diciamo il passaggio da una Repubblica ad un'altra
Repubblica
Io vorrei chiarire però che la radice di fondo
Di chi si riconosce in questa area politica
è in realtà che noi siamo moderatamente rivoluzionari
Cioè il nostro moderatismo serve a costruire qualcosa di nuovo e di diverso quindi se intendiamo storicamente il senso vero profondo della rivoluzione allora io mi sento un moderato rivoluzionario
Allora diciamo il programma di un
Rivoluzionario che non prende il fucile ma che può essere ancora più efficace nel rimuovere il terreno
E quindi far riemergere diversi rapporti fra Stato e cittadino famiglie e imprese
E io lo vedo su tre punti fondamentali l'assetto istituzionale la sera
L'assetto economico l'assetto sociale
Allora sull'assetto istituzionale c'è un po'diciamo
O meglio su tutti e tre questi assetti di questi atti questi temi ci sono delle cartine al sto al torna Sorel per capire chi è moderatamente rivoluzionario e chi è invece rivoluzionaria mente conservatore
Allora qui emerge la definizione destra sinistra centro ecco in questo senso il centro
Che che io immagino un centro appunto che moderatamente ma per costruire una cosa diversa per dire
Casini Buttiglione sono moderatamente moderati ecco questa la differenza moderatamente moderati e gli altri sono invece rivoluzionari conservatori come quello coloro che a sinistra destra secondo le loro radici visioni ideologiche pensano di fare lotta politica allora le le cartine al tornasole che io vedo sono le seguenti primo sull'asse sul piano istituzionale questo concetto banale ma di fondo
Quello che noi vogliamo è che il cittadino scelga il governo a tutti i livelli a cerchi concentrici nella società civile e politica non deleghi la rappresentanza
Questa è la chiave del capire tutte le mille e mille proposte problema alla fine di dell'analisi delle proposte ci dobbiamo tutti chiedere con questi marchingegni elettorali eccetera
Il cittadino sceglie il governo o delega una rappresentanza se vogliamo che nel momento in cui il cittadino vota
Questo determini una scelta di un governo
Non più la semplice delega di rappresentanza
Questa è la cartina al tornasole poi le formule vediamo nel mille però deve essere chiaro che non è il gioco dei partiti a determinare la composizione la linea politica di un governo ma è la volontà degli elettori quando si esprime la seconda cartina al tornasole
Sul piano economico
Noi vogliamo che lo Stato ritorni a fare lo Stato tale cioè quella entità collettiva che dalle regole per liberare le risorse economiche
E quindi per massimizzare le potenzialità di crescita e di sviluppo il che vuol dire che bisogna subito prendere in mano grandi ma Cetti
E tagliare tutto in quello stato produttore imprenditore burocratizzato che in realtà non fissa le regole perché questo è un Paese senza regole in economia e negli ultimi mesi abbiamo avuto casi gravissimi
Di un Paese senza regole vai casi in Borsa a finte privatizzazioni e quant'altro e quindi in realtà è uno Stato che mette vincoli per soffocare sviluppo occupazione
E quindi al di là delle chiacchiere delle varie proposte questa è la seconda cartina al tornasole terza cartina al tornasole sullo Stato sociale
Va be'mettiamo al centro
Cancellando l'ipocrisia ideologica che vedeva assegnato da destra e da sinistra più palesemente la sinistra ma anche da destra
Il il compito di rispondere ai bisogni sociali della popolazione veniva confuso con la istituzione di un assetto pubblico statale
Come se la creazione di un apparato automaticamente garantisse il soddisfacimento dei bisogni
C'è un problema di sanità allora si fanno gli ospedali pubblici
Senza chiedersi se l'ospedale pubblico affronta e risolve il bisogno di sanità c'è un problema di istruzione e allora si fa all'istruzione statale
Attenzione statale non pubblica collettiva statale che è diverso qui il concetto
Che noi sulla base del principio di sussidiarietà marciamo sulla strada del comunitarismo
C'è una netta distinzione tra bisogni collettivi e sociali che debbono essere in qualche modo organizzati e gestiti collettivamente socialmente ma dalle comunità a cerchi concentrici con il controllo diretto della comunità di cittadini verso la quale viene in qualche modo organizzata la il soddisfacimento dei bisogna il che vuol dire di fatto rovesciare il concetto del volontariato e delle non profit
Finora utilizzato il concetto è stato lo Stato si occupa di tutto nelle briciole iter negli spazi negli angoli E.T. dove si lascia qualche libertà di autorganizzazione nasce e prospera o meno nasce comunque ora fa la sua attività il volontariato
In realtà questo va rovesciato cioè la comunità locale regionale e statale diciamo sulla Asso attraverso il filtro della del del principio di sussidiarietà
è in realtà al centro l'organizzazione del volontariato locale è al centro
Della lo strumento principe del portare i e il soddisfacimento dei bisogni verso la comunità che esprime questi bisogni e non a pioggia dall'altro lo stato che arriva a determinare se a Cosenza piuttosto che a Torino
è necessario stabilire un certo rapporto di posti letto un certo rapporto tra classi scuola oltre a docenti e alunni o categorie ovviamente con una base di assetto sociale comune in questo senso abbiamo già detto tante volte non abbiamo un'occasione storica ed è una battaglia civile da fare sul piano territoriale locale quindi da fare da parte delle singole comunità locali
Con un raccordo nazionale perché è una e
Determinante battaglia sul territorio ma che ha un rilievo nazionale gigantesco che è quello da un lato delle fondazioni
Delle banche e dall'altro lato quello delle aziende autonomia
Cioè concretamente la a liberazione delle fondazioni dalla gestione delle banche e idoli riempire le fondazioni del ruolo di essere il perno centrale nella organizzazione
Dei servizi sociali e quindi del controllo diretto da parte delle comunità locali
E dall'altro lato i grandi servizi di pubblica utilità sul piano territoriale e
E locali ovviamente questo e chiudo qui passo può miei giudizi sul programma dell'Ulivo
Questo implica come ho detto all'inizio una cosa moderatamente forse neanche moderatamente rivoluzionaria perché significa rivendicare da parte di tutti i cittadini diritto di essere parte di una fondazione che la smetta di cooptare i circoli ristretti di non si sa chi
E quindi di fatto si tratta di imporre regole per selezione democratica di coloro che sono chiamati a gestire attraverso lo strumento dalla Fondazione o attraverso altri strumenti
La a lo stato sociale sul territorio
Ora alla luce di queste Brevi note o memorie per tutti noi
La lettura del programma dell'Ulivo che nella sintesi iniziale di Romano Prodi e oggettivamente molto bello sul piano letterario insomma Micelli stimola molto
La fantasia
E le prime pagine sono quelle che probabilmente ciascuno di noi avrebbe scritto seconda cosa l'indice delle ottantotto tesi i titoli sono probabilmente anche qui con qualche magari taglio qua e là ma probabilmente esattamente gli ottantotto oppure gli ottantasette o il pure i novantadue titoli che ciascuno di noi avrebbe scritto il problema è quando si legge all'interno perché perché ha già accennato Diego
Non è un problema di sedersi al tavolo e aggiustare qua e là nell'ambito di un compromesso politico di una coalizione dove partecipano tante forze quindi va be io cedo da una parte quello c'era l'altra per fare un programma comune ma è una logica di fondo
Cioè è un ottimo programma di manutenzione ordinaria della Prima Repubblica
Per qualche aspetto un poster ordinaria ma di fatto insomma il concetto di base che sta in un po'in tutte le tesi è che il sistema precedente era deve jet del genere degenerato in tanti aspetti il problema è scolo stare il sistema precedente da queste degenerazioni iniettare ci un po'più di efficienza e questo è garantito dalla esperienza storica del vecchio partito comunista che laddove gestiva le imprese pubbliche locali la sanità sul piano territoriale forse riusciva ad essere un po'più efficiente perché l'organizzazione centralistica comportava magari minori
Maggiori controlli e minori possibilità di furti ruberia inefficienza e quant'altro ma la logica
In qualche modo la manutenzione ordinaria imposta ordinaria del del precedente sistema e del precedente
Assetto politico economico e sociale cioè non cambiano i rapporti fra Stato e cittadino non cambiano i rapporti fra comunità locale
Stato centrale non cambiano i rapporti fra uno stato che determina le regole ma non soffoca con i vincoli si riducono un po'i vincoli ma questo non cambia la logica e la chiave di tutto questo sta anche nel capitolo sull'Europa
Nella quale si è messo un titolo infelice secondo me che è quello di dire rivediamo Maastricht qui c'è un concetto di fondo
L'idea che sta dietro un po'a alla logica con la quale chi ha scritto quella parte
Ha prodotto buoni saggi scientifici accademici ma la logica è
L'Italia si può aggiustare piano piano
Un passetto alla volta non possiamo pretendere cambiamenti forti evoluzioni a tempi bene questa logica diciamo
Cioè c'è il rifiuto della necessità di approfittare di questo momento per cambiare effettivamente il Paese il cambiamento è visto in una prospettiva di medio lungo periodo e anche qui la logica è va be noi arriveremo in Europa due anni più tardi
Questa cosa che appare razionale
Forse banale ma chi ce lo fa fare di fare poi non è possibile eccetera in realtà a mio parere non già parlato con Spaventa sta scritto questa cosa
A mio parere si sta perdendo l'occasione storica perché il Trattato di Maastricht
Non è un problema per nove averlo firmato e come ho già detto altre volte se non l'avessimo firmato e se non esistesse quella cosa là
Noi ce la dovremmo inventare e fare una novella di ringraziamento alla Madonna tutti i vari santi perché c'è piovuto sul capo perché perché non ha non se capita una cosa
Che il processo lento di aggiustamento in termini di assetto e quindi di banalmente finanza pubblica disavanzo spesa pubblica spesa sociale sistema fiscale che cosa vuol dire
Vuol dire che noi continuiamo a far finta di discutere scontrarci su mille lire
E tutti insieme tutti i cittadini e tutti i partiti politici continuiamo insieme a pagare duecento mila miliardi interessi sul debito pubblico a trasferire di questi duecento mila miliardi cento mila miliardi in più
Perché questa è la differenza tra i tassi d'interesse Italia Germania bene noi se non aggrediamo questo problema ci auto con Damiano a pagare per i prossimi cinque sei sette anni cento mila miliardi in più
In più dispensa pubblica che dobbiamo guardare a chiedere da un'altra parte cittadini ora finanziamo interviste succede il disastro o dobbiamo chiedere tasse ai cittadini e e quindi la logica è
Forse manterrei del programma dell'Ulivo forse manterremo la pressione fiscale quasi sicuramente c'è bisogno di aumentarla
Ma non si renda un ci si rende conto che questo è il prodotto di una scelta ex ante che è quella di dire abbiamo chiaro chiaro si reca prendiamo arriveremo due o tre anni dopo
Questo è un costo gigantesco il fatto di arrivare due o tre anni dopo prendo discorso dell'Europa perché più diretto ma vale in tutti gli altri campi la riforma della sanità dell'istruzione cioè arrivare piano e lentamente significa non arrivare mai in questo mondo
In questo quadro che che ci sia allora la scelta che dobbiamo porre è noi vogliamo continuare a fare questa gigantesca perversa redistribuzione di reddito da chi lavora e paga le tasse a chi sta a casa e prende rendita parassitaria sui titoli del debito pubblico
Per altri cinque sei e sette anni
E non volendo pro procedere sulla proposta folle di Bertinotti che siamo coglie il tema sbaglia la proposta perché Bertinotti pone questo tema solo dello risolve dicendo va be'aderiamo i titoli operiamo più abile sul cioè Noè dopo la differenza che noi proponiamo una strada che attraverso il mercato
Possa toglierci di dosso nel giro di un paio d'anni nel giro di un paio d'anni questi cento mila miliardi di spesa pubblica buttata
Allora sì che i partiti politici possono confrontarsi sul serio su quale struttura fiscale quale riduzioni di imposte quale spesa pubblica quale spesi per le infrastrutture
E così via perché ci sono le risorse
Sì che c'è questo macigno stiamo discutendo di cose inesistenti possiamo litigare su cento lire di benzina mille miliardi due mila miliardi in più o in meno di altri provvedimenti ma rimaniamo sempre con questa cappa
Ed è ovvio che questa cappa ce la possiamo togliere rapidamente soltanto ad una condizione
Alla condizione che il Paese dal punto di vista finanziario diventi credibili credibile come gli altri Paesi europei e questa condizione oggi è soltanto praticabile col cambio della moneta
Quindi il problema è per gli altri e non è per noi di tutto questo ripeto nel programma che ha scritto molto bene è un'ottima lettura da fare
è un ottimo Pepper diciamo a carattere quasi scientifico universitario ma secondo me non aggredisce i tre punti fondamentali istituzioni economica e stato sociale
è un buon programma di manutenzione ho chiuso gratis
Adesso ha chiesto iniziamo con come sia per far sì trenta ecco iniziamo con le iscrizioni a parlare il primo essersi scrittore nostro amico gentile Pugliese il
Io raccomanda Luís a tutti di contenere l'intervento entro i cinque minuti apre perché diciamo già molte iscrizioni la giornata odierna era proprio destinata ad ascoltare il parere
Nella più parte di noi quindi per consentire uno spazio sufficiente per tutti conteniamo gli interventi in cinque minuti stavolta sarò rigoroso nel farle rispettare per raffronto lo stato rimproverato di non esserlo stato
Ne bastano anche due o tre
Mi sono Gentile coordinatore provinciale di Taranto
Prima di venire a questo incontro
Dal fatto in sé che la direzione nazionale ci aveva inviato già era nell'aria che stamattina vi fosse qualche cosa di serio da discutere fiscalmente
E quindi ci eravamo un po'già sentiti sull'argomento pur non conoscendolo e stamattina credo che sia stata molto chiaro l'onorevole Masi quando ci ha illustrato che comunque il nostro movimento deve assumere delle decisioni
Così come ritengo che ognuno di noi debba tornare
Nella propria terra dove opera con delle idee molto chiare rispetto a quello che noi non ci vogliamo fare in futuro
E quando ma si diceva mettere in pericolo il nostro movimento credo che il nostro movimento ed in pericolo se non assumiamo non assumessimo le decisioni che in qualche modo è tracciato stamattina
Certe che dobbiamo costruire il centro
è un passo secondo me obbligato pubblicato dal fatto che chi amministra con il PDS io sono uno di quelli credo che hanno ben cambiato poco rispetto al Perillo e al vizio
E credo che abbiamo sempre avuto enorme difficoltà al riguardo
Oltretutto credo che l'elettorato nell'ultima nelle ultime competizioni regionali provinciali ci abbia indicato
Che tipo di chi governo vuole e come il nostro movimento debba muoversi
Quindi credo che costruire il centro Mother moderato sia un passo obbligato
Perché ci eravamo illusi di frodi che raggrupparsi
E a chi vedesse un un movimento di centro rispetto a quello che e abituato a fare la storica a sinistra italiana
Per quanto attiene presidenzialismo io gradirei
Che questa direzione nazionale inviasse a tutti i sindaci di Cali un costone chiedendogli
Se vogliono ritornare ad essere alla mercé dei partiti o se intendono amministrare come attualmente amministrate
Così
Ai presidenti di provincia e i presidenti di regione
E siccome ho dei sindaci d'Italia presidenti sono di estrazione di cari di centro di destra di sinistra e quindi fatti di alloro come la pensa e sfidarli su questo campo
Io credo che tutti risponderebbero che vogliamo il presidenzialismo perché oggi un sindaco con un suo programma con i suoi uomini ne risponde a quelle che sono l'indirizzo sia quelle che sono le volontà nella scelta dei cittadini
E quindi su questo dobbiamo essere i primi a sfidarli inviando ad ognuno di loro come Patto Segni dei questionari al riguardo
E poi da quei risultati naturalmente pubblicarli e farne tesoro
Quindi siamo per il presidenzialismo certo
Chi ha letto la rivoluzione interrotta di Mario Segni credo che abbia capito che bisogna comunque andare avanti
E che sarebbe un errore oggi attestarsi su un'area di centro sinistra
Mentre ci converrebbe attestare su un'area di centro moderato rispettando quello che di buono in un asse che va dalla destra moderata alla sinistra moderata
E quindi era essere noi invitati a farne parte in quelle condizioni non rincorrere i meno amati per la politica italiana
Per quanto attiene il governo di larghe intese per per le riforme anche qui dobbiamo essere molto ma molto chiari rispetto a quello che sta sono state le nostre grandi battaglie quindi ritengo doveroso camminare su questa strada
Quindi tutto sommato le decisioni che questo movimento che per quanto ci riguarda parlare meridionale
Credo che siamo d'accordo su su costruibile reticente
Siamo d'accordo ad abbandonare quell'Ulivo che ritenevamo così come in altre occasioni abbiamo ritenuto che fosse la strada giusta
Perché poi manco a farlo apposta che tutte le nostre idee io tutte le nostre iniziative poi alla fine vengono sposate o da questo o da quell'altro partito perché siamo in tempo
Per non mettere in pericolo il nostro movimento ritengo che la strada è quello di un centro moderato e quello di stare accento è quello di costruire insieme ad altri un centro forte scegliendo quello che di buono ripeto come asse portante di bilanciamento fra un'ala dall'altra quindi questo è l'augurio Guido per quanto riguarda breve tentazioni sono d'accordissimo con quanto diceva il dottor Barlos Baldassarre avendo sopportato
In terra jonica la premeditazione dell'IVA
E quindi abbiamo esperienza in tal senso
Quindi mi auguro che le cose che ha detto forse porterà avanti perché l'abbiamo pagata a caro prezzo una privatizzazione data gratis con migliaia e migliaia di posti di lavoro in mente questo non è proprio questo è terrorismo di prevaricazione Belingardi
Bene
La parola adesso a Mimmo Trotta che osservatore regionale della Basilicata
Cerco di limitarmi in due minuti e mezzo col microfono
Naturalmente non posso che condividere tutto ciò che è stato detto da Diego Masi stamattina anche perché era nell'aria appunto
E dobbiamo proseguire anche in questa costruzione del grande centro non ci dobbiamo dimenticare che da una parte c'è A.M. che minaccia l'uso di diserbante
Evidentemente grande esperienza in materia di olio di ricino in passato
Il PDS dall'altra parte sta parlando di un unico partito che non sia il tentativo di far rinascere il tipi un po'parallela il chiedo scusa bici un po'parallelamente freudiano stesse
Previa come anche De Mita che va dicendo che vuole ricostruire la dieci ed ecco perché noi dobbiamo essere pronti a andare avanti nella costruire di non sai chi a De Mita amava moduli al pone per l'export purtroppo c'è uno che si chiama residente
E quindi la necessità di questo costruire di
Ma ritardo
Io penso che anche in questo siamo arrivando in ritardo
Siamo stati il ritardo prima quanto quando abbiamo deciso
Di affrontare da soli
Abbandonando un po'i vari schieramenti
E in questo momento finalmente decidiamo di uscire dall'Ulivo anche se vogliamo restare colloquiare con l'Ulivo
Penso che l'abbiamo fatto in ritardo l'abbiamo fatto in ritardo perché in passato ci siamo accorti che quando abbiamo fatto sciagurate alleanze insieme al PPI prima abbiamo fatto per rinascere ATC
Quando l'abbiamo fatto insieme alle sei abbiamo fatto rinascere i socialisti anche se credo che troveranno molte difficoltà a rinascere ma ci stanno riprovando
Andiamo da soli
Ritardo in questo ritardo anche nell'Assemblea costituente nella proposta di Assemblea Costituente io avevo scritto una lettera il diciannove giugno mille novecentonovantacinque ma troppi per caso
Nella quale proponeva Mario Segni la necessità di affrontare questa battaglia le battaglie che non esce stiamo portando avanti per garantire la governabilità e la stabilità del governo
Di affrontarla in un modo diverso non più con per mezzo dei referendum sappiamo quali sono qual è la sorte che stanno avendo questi referendum in mano a Pannella
Sinceramente mi auguro che non arrivano S cinquecento mila firme
E ritenevo costando pertanto a a giugno che l'unico modo per Darren la possibilità agli italiani di scegliere cinquanta cento persone naturalmente esperte
Costituzionalisti che potessero dar una mano a una sostanziale riforma delle istituzioni dovesse essere quella per l'Assemblea costituente nominata proporzionalmente eletta proporzionalmente
Ne questo scandalizzi perché il sistema maggioritario ovvio per quanto riguarda il governo non si può fare per una elezione di un'Assemblea
Un'Assemblea che abbia compiti delimitati cercare oltretutto di
Calmare Bossi il quale gli evidentemente nell'Assemblea a altre prospettive da presentare mi riferisco in particolare al suo sempre mai dimenticato desiderio di arrivare alla scissione dell'Italia
E comunque un'Assemblea che venga letta immediatamente
Direi con legge costituzionale questa ma questo un fatto immagino che dovremmo delegare a un comitato almeno noi
Perché i problemi costituzionali sono tantissimi non ultimi a quello di Farr convivere due sì finisco subito
Di far convivere due assemblee il Parlamento l'assemblea costituente chiedo scusa non avevo il senso del tetto dell'avviso
Concludo subito
è appunto propongo perché non sia troppo tardi anche se in una certa misura nove la costituzione di questo comitato di studi che posso poi a affrontare con altri partiti che intendono anche essi proporre questa Assemblea costituente
O su motivazioni più giuridiche la l'elezione di questo organismo talmente importante come in questo momento riteniamo grazie
Adesso la parola all'invio con osservatore regionale dell'Emilia Romagna
Chi usa questi il quale essendo anche mia compagna Parlamento europeo è abituato a parlare Indro tempi brevissimi quindi sono sicuro che rispetterà eccetera
Ma io sono innanzitutto molto d'accordo su una delle affermazioni che faceva Diego Masi
Alla fine del suo intervento quando diceva
C'è bisogno di decidere di riflettere iniziamo stamattina
E diamoci un metodo dei tempi all'interno dei quali decidere tutti insieme
Quindi iniziamo stamattina mi permetto da questo punto di vista di aggiungere che nel momento nel quale noi ipotizziamo anche dei tempi all'interno dei quali realizzare un percorso congressuale
Siccome noi peraltro non siamo i fautori delle elezioni politiche a breve la cosa più logica mi sembrerebbe oggi avviare un discorso e concluda con la fine del percorso congressuale
Detto questo io vorrei fare una considerazione di fondo
Che un po'questa per farvi capire un po'qual è la mia sensazione il mio stato d'animo che credo da quello scambio di opinioni con Uto anche stamattina con le province dell'Emilia Romagna presenti sia anche la sensazione l'umore della regione
Le cose che sono state dette qui stamattina sul piano cioè sulla grande riforma sul fatto che noi dobbiamo riprendere questa battaglia
Le cose che ha detto il professor Baldassarri
Non tanto nella lettura critica al programma dell'Ulivo ma nella prospettiva propositiva
Non sono novità
Sono le cose che noi abbiamo sempre detto
E quindi io non ho ovviamente nessuna obiezione a ritrovare amici
A sottoscriverle
E a portare avanti una battaglia politica forte
Su questi contenuti
Io però ho l'impressione che il problema oggi sia un altro
E cioè in quale prospettiva politica noi collochiamo questi contenuti
In quale prospettiva politica noi collochiamo la nostra battaglia su questi contenuti
Questa è la questione sulla quale noi dobbiamo aprire una discussione
E sulla quale i nostri aderenti i nostri simpatizzanti chi nostri attivisti si interrogano soprattutto da quando all'interno dell'Ulivo è nata una dialettica che noi ingiustamente abbiamo alimentato sul versante dei contenuti
Perché il rischio dell'Appia testa dell'appiattimento c'era e c'è e quindi abbiamo fatto bene io ho condiviso sembra questa battaglia e non ho nessuna riserva su questo aspetto
Le perplessità di interrogativi mi nascono quando sento parlare di centro
E non mi si dice subito che per centro noi intendiamo riproporre in termini aggiornati moderni l'esigenza di fare emerge né all'interno del centro sinistra
Un'aggregazione moderata
Equilibrata che abbia quelle caratteristiche che diceva il professor Baldassarri ma no no no no Maldini siccome il primo intervento ha dato una interpretazione precisa che io non condivido assolutamente allora
Lo voglio chiarire subito
Allora noi siamo quelli che han fatto le battaglie referendarie abbiamo la fatto la battaglia per il sistema dell'alternanza
Questo per me un punto fermo indiscutibile sul quale voglio dire mettono in discussione significa tradire vuol dire l'identità del nostro movimento
Allora noi dobbiamo qui essere io venendo così a mia scelta di grande difficoltà però noi dobbiamo decidere se intendiamo rilanciare il movimento referendario
Come movimento trasversale che rimane o ridiventa meglio movimento politico
E che essi rincara teorizza
Per la richiesta di un'adesione di una militanza su quella battaglia della grande riforma o se noi tentiamo oggi di diventare finalmente partito politico
Che diventa determinante nella scena politica di questo nostro Paese
Allora secondo me noi abbiamo di fronte unicamente due prospettive
O c'è la prospettiva di ritentare perché noi ci abbiamo provato mille volte compreso subito dopo i referendum
Di avviare un processo di riaggregazione dopo la fase della diaspora
Che ci permetta di fare emergere questa area che non è la sinistra che non è il PDS
E che dentro alla grande coalizione
Andando anche ad un processo di aggregazione di aggregazione di nuovo elettorato facendo scendere in pista nuove leadership assieme alle nostre che ci sono e che vanno riconfermate
E allora discutiamo io sono interessato un ragionamento di questo genere
Ma se questa prospettiva non c'è
Che noi non possiamo su questo
Affidarci solo alle idee cioè il progetto non dobbiamo fare un progetto
Alla nostra gente dobbiamo proporre una delle idee ma dobbiamo proporre una Progetto credibile praticabile
Io o c'è quindi questa prospettiva e allora ne ragioniamo
E ci lavoriamo
Perché noi nei referendum elettorali avevamo diversi obiettivi a rinnovare lo Stato cambiali sistema elettorale e a rinnovare il sistema politico su quest'ultimo pezzo
Abbiamo dei ritardi grandissimi quindi io sono convintissimo su questa battaglia ma se non c'è questa prospettiva
E noi non possiamo fidarci a interessi e disponibilità di persone che le manifesto alcune da qualche mese altre danni ma che poi non hanno non scendono in pista e non sia solo la sua responsabilità se non c'è questo
Allora io dico
Noi dobbiamo fare una battaglia dura esplicita senza riserve sui contenuti ma la dobbiamo fare all'interno di quello schieramento che abbiamo scelto come nostra collocazione questa è la mia opinione
Io credo che questo sia il dilemma ecco sul quale noi dobbiamo lavorare e di partire dal basso con un lavoro molto serio molto capillare che valorizzi anche i risultati elettorali che abbiamo ottenuto e mantenere altissima la critica sul piano dei contenuti
E la grande riforma incerto uno di questi temi
Sapendo però che noi una scelta politica l'abbiamo fatto
Se c'è un qualche cosa di diverso ma di concreto ne ragioniamo e se c'è allora ragioniamo anche di altre prospettive
Questo mi sembra secondo me il modo equilibrato di affrontare il problema c'è quello di voler rimanere e giustamente Masi lo ha detto io lo ribadisco forza di rinnovamento e di riforma
Da un lato e dall'altro però rimanere coi piedi per terra e nella condizione
Ti aumentare consenso a quello cadiamo piuttosto che mettere in crisi ed in difficoltà quello che abbiamo su questo solo una battuta noi almeno nella mia regione abbiamo il meglio dei nostri attivisti
Che subito dopo le sette che in questa sala abbiamo fatto quanto abbiamo costituito il Patto dei democratici abbiamo chiesto a Romano Prodi di sempre in pista
Subito dopo si sono impegnati in meglio dei nostri attivisti sono gli animatori dei comitati Prodi
Con una difficoltà che hanno già vissuto perché condividevano le nostre battaglie sui contenuti e volevano essere testimoni di una Alleanza chiamo costruito fare delle scelte oggi che non siano molto motivate dal commentate potrebbe da questo punto di vista provocare delle grandi lacerazioni nel movimento
La parola adesso a l'amico D'Anna che consigliere provinciale a Caserta
Vite cooperare FIAT un poco di tempo
Dicendo tre cose essenzialmente la prima cosa
E che io Agorà Mario Segni imboccata la strada di non tornare indietro
Perché i problemi sono essenzialmente poche e oggi io ho alla fine di questo percorso
Più o meno lungo
Ognuno di noi fosse spleen messi chiaramente perché ho la sensazione che questa riunione stamattina serva per ascoltare noi
E non perché l'establishment
O il nostro leader abbia deciso le cose le cose
Le cose da fare anche perché le cose che ci si parano davanti non sono di facile soluzione
Provi qualcosa al bar recuperata la spinta referendaria e va recuperata in termini di visibilità tutto ciò che deve essere il riordino delle istituzioni
E dello Stato mi pare che a tal proposito vorrei segnalare all'amico Segni per brevità
Il discorso è per brevità di tempo tutto ciò che gli amici di Liberal con il documento che il gruppo di pressione
Lo scritto Adornato Martinazzoli Baldassarre ed altri
E penso che lì dentro ci sia buona parte al di là della del fatto che le proposte siano emendabile o siano accettabile nella Ring Tereza c'è tutta la filosofia la filosofia dei dei riformatori e dei referendari
E noi dobbiamo recuperarla
Questa visibilità
Il secondo punto è che noi dobbiamo decidere dobbiamo decidere
Di non essere più un movimento mai di andare ad occupare un'aria politica
Questo lo si fa
Assumendo sul territorio non solo le battute grandi battaglie ideali Maldura preciso organizzazione politica che ci trasformi probabilmente da Dotti pensatori anche i militanti che operano ed incitano sulle realtà locali
La terza cosa che non si debba costruire il centro però come secondo Piet
Del più vasto schieramento di centro sinistra su questo non si discute Parolo lo si deve fare facendo capire alla gente quello che il dottor Baldassarri vicini
Che siamo contro lo statalismo contro l'assistenzialismo controlla la politica che vuol continuare a fare attraverso Romania l'acqua tiepida di Romano Prodi
La politica delle calende eterei cioè non l'ho questo stato Lodi formiamo Allodi saliamo quando e se ce ne saranno le condizioni
Se noi saremo capaci di fare queste tre cose abbiamo un grande cammino che ci si para davanti se queste cose ripeto riappropriarci in termini incisivi della riforma
Delle istituzione dello Stato e rimando agli amici per la questione sul documento del gruppo di pressione di libera per ciò che riguarda la nostra il nostro trasformarsi in partito meglio trasformarci da movimento a un gruppo di persone che occupano un'aria politica terzo quest'aria politiche sia uno il centro del centro sinistra e si contrapponga ai neo statalisti
E coloro i quali attraverso il PDS vogliono mantenere
Le vecchie gabbie politiche
E vogliono attraverso l'assistenzialismo e quel modello superando di sussidiarietà mantenere quello che erano le vecchie prebende vecchi ammortizzatori sociali che servivano a mantenere le clientele della vecchia Democrazia cristiana e del vecchio partito comunista grazie
Però
La parola adesso anni inni in serra che il coordinatore provinciale di Catania
Io ero preoccupato quando durante il viaggio perché pensavo di essere anomalo in questo Paese non avevo capito il con il programma di Prodi e non mi era piaciuto
Stamattina mi sono tranquillizzato
E vorrei partire da questo aspetto perché la versione alcune considerazioni che valga la pena di fare sull'andamento dell'Ulivo e dei comitati Prodi per decidere poi che cosa vogliamo fare noi
Va be'è stato detto per con chiarezza sia da Masi che da Baldassarri quindi non torno sulla inconsistenza sostanziale del programma di Prodi
Cioè non soltanto manca il colpo d'ala non soltanto manca il sogno degli italiani ma è anche Porto male perché ottantotto tesi non se regge nessuno
Se vogliamo un programma per dialogare col Paese non è un programma di ottantotto tesi funzionano meglio per quanto ridotte nei contenuti le tesi le dodici tesi di Di Pietro certamente funzionerà male il programma di Prodi
Ma c'è un secondo aspetto che secondo me dobbiamo considerare con estrema attenzione e io arrivo ad una conclusione diversa da quella cui arrivato Massimo
Ed è la funzione e il funzionamento dei comitati Prodi
I comitati Prodi a mio avviso sono diventati un tentativo uno strumento per compiere il tentativo di omologazione che non è riuscito al PDS attraverso la formazione del centrosinistra
E però
E però nei fra i Comitati Prodi
Se molta
Di quella gente che avremmo che avrebbe voluto Prodi ci fosse e che è rimasta fuori per colpa dei partiti c'è molta di quella gente che ancora ritiene che il Comitato Prodi sia uno strumento per entrare in politica
Io qui non sono d'accordo con Masi se noi abbandoniamo i Comitati Prodi quelli di noi che ci sono e li lasciamo nelle mani del PDS di abbandoniamo completamente abbandoniamo al loro anche questa gente che non soltanto i perdiamo come referente
Politico per il nostro movimento ma probabilmente di perdiamo come referente politico per tutta l'aria di centrosinistra
E qui arrivo alla ulteriore considerazione
Cioè non abbiamo fatto una scelta che è stata una scelta sofferta
Io sono d'accordo molto d'accordo con Baldassarri mi è piaciuta l'immagine non soltanto siamo dei moderati rivoluzionari ma io aggiungerei che siamo dei moderati Russia incassati e ne abbiamo il diritto
Ne abbiamo il diritto perché i nostri sforzi che sono iniziati con referendum
Hanno prima condotto ad una riforma elettorale che non risponde alle istanze che noi abbiamo avanzato
Hanno poi condotto ad una gestione politica del Parlamento che non risponde all'esigenza del Paese
E noi su questo abbiamo speso il nostro sangue e lo sanno i tipi coordinatori provinciali che vedono giorno dopo giorno
Perdere pezzi di movimento perché la nostra presenza in questo modo nel centrosinistra si Anna
Allora io di quel momento in cui usciamo con chiarezza dicendo che noi siamo più che un movimento
Noi siamo un partito che ha una idea precisa che si colloca in un'aria politica precisa che su questo fa battaglia che non intende farsi omologare da nessuno noi non siamo gli ha donato di turno
Non possiamo giocare su quel terreno
Abbiamo fatto una scelta abbiamo creato un'organizzazione l'abbiamo creata come ponte per un momento più lunga più più avanti quando il bipartitismo il bipolarismo sarà completo
Allora probabilmente potremo parlare di una estinzione di forme organizzate
Ma siamo portatori di valori di idee politiche di organizzazione di un'idea dello stato che altri non hanno e se questi valori se queste idee
Poli questi queste proposte politiche questa idea dello Stato non si sostanzia in un partito che li tiene vivi per la società
Allora non capisco cosa ci stiamo a fare
Io credo quindi che le suggestioni che Masi ci dava stamattina vanno intese
Andando in questa direzione quindi rafforzando il peso di organizzazione questo sforzo dobbiamo farlo
Molti come me io sono un pessimo organizzatore dobbiamo cercarci gli amici che ci collaborino per organizzare la diffusione delle nostre idee sul territorio
Anche perché sappiamo che la stampa non ci aiuta
Non ci aiuta quando diciamo le cose locali non ci aiuta quando diciamo le cose regionali quindi se non parliamo con la gente
Arrivandoci direttamente cioè non si tratta piolo l'ho detto nel mio & intervento al congresso provinciale non si tratta di ripetere un partito di massa che apre il conto il controllo territoriale ma un partito di militanti che diffonda le idee questo sì
E che questo partito abbia come fondamento non e l'obiettivo della realizzazione di candidature ma quello di fornire un servizio al Paese questo sia e questo dobbiamo tenerlo in piedi non possiamo disperdere il patrimonio che abbiamo costruito in questi anni
E da ultimo sempre a proposito le assemblee Prodi o sono vi dicevo perché dei comitati Prodi chi di noi centrato ci rimanga
Perché la scelta del centrosinistra ci mette in coda e la partecipazione alle assemblee ci mette in condizione di contrastare fortemente il disegno di omologazione che nasce dentro il PDS
Ma sono d'accordo con Baldassarri quando dice che poiché manca il sogno nel programma di Prodi questo sogno dobbiamo darlo
E dobbiamo darlo anticipando le assemblee dei comitati Prodi non facendo i banchetti davanti
Facendo prima delle assemblee attraverso le quali offriamo un sogno al Paese e il sogno è quel modello di organizzazione dello Stato che Baldassarri più volte ci ha rappresentato fin da Napoli non ricordo Napoli Novara prima del gennaio del novantaquattro da ultimo stasera
Quello è un sogno per il Paese il sogno che fa parlare i sindaci
E il sogno che far richiedere la formazione di aree metropolitane che siano realmente coaguli di interessi
E di a di capacità di auto amministrazione il sogno che fa vedere un un un un Paese che sia governato dei suoi cittadini e in questo sta il completamento di questo sogno e il completamento della riforma istituzionale
Ecco io credo che sotto il profilo della iniziativa
Se chiediamo lo sforzo di concretizzare in pochi punti chiari ma immediati quello che stamattina c'è stato proposto
Partiamo sulle assemblee prima dei comitati Prodi e poi andiamo ai Comitati Prodi portando i risultati delle assemblee che noi abbiamo fatto dicendo con orgoglio che noi siamo il Patto Segni siamo coloro che vogliono costruire una coalizione di partiti nell'area del centrosinistra che rappresenti realmente moderati che non voglia essere omologato dal PDS ma consentitemi che non voglio neanche essere omologato da quelli che ieri sono stati definiti Brigi di
Perché siamo attenti questo rischio esiste
Di ricreare attraverso una presunta volontà della Chiesa attraverso la presunta
E unificazione su valori una nuova forma di De vecchia Democrazia cristiana in cui il cemento sia soltanto l'aggettivo ma non i valori cristiani che ci stanno dietro
Lì l'elemento unificante sono i valori immobiliari più che altro senta Santino benzinai i di Siena
Non c'è
Arriva
Si prepari Giuseppe Macciotta di Cagliari
Pronti
Dunque io sarò molto breve io sono Santino re in Cina e di Siena
Sono qui che rappresento il coordinatore Gianni Rossi in quanto non è potuto venire
Quindi però quello che dico siccome io della mia schiettezza per la mia semplicità dico subito che parla a titolo personale
Perché dal l'ultimo incontro che abbiamo avuto l'altra sera
Se si fosse votato io sarei stato in minoranza
Quindi siccome sui cicloni sono molto pochi io arrivo subito
Adesso io senza riserve approvo
Quanto ha detto Masi e Baldassarre no perché mi voglia fare buoni Baldassare perché condivido in pieno ora però perdonatemi due minuti ma due minuti le vedevo rubare perché devo farvi
Un esempio perché sono d'accordo con
Con Masi e Baldassare io ve io sono capogruppo del Patto
Di minoranza a Sinalunga che senz'altro non lo dovrei dire ma tanto per dirlo ma avete veduto a mister Giovanni il quattordici giugno dopo dove in televisione ho fatto quell'incontro con il sindaco di Reggio e il sindaco Giovine Italia
E qui c'ho i dati Carosi e c'è anche un giornale che diceste prima facciamo delle riforme con il PDS e poi diciamoci addio sa che io leggo sono un autodidatta un sogno il professore rende però per per restare a fa la minoranza trentacinque anni essere eletto per l'ottava volta perdonatemi se fa un discorso troppe
A Sinalunga dove la un po'i democristiani society col PDS un pochi democristiani sono andati con la destra e all'ultimo momento mi permetto con degli amici una lista giovani di vent'anni
Il venticinque di ventiquattro nordici a uno adulto come me
E ti porto un esempio o pressoché l'otto per cento
Guarda caso all'ultimo momento questa ascoltare tutti
Ho dovuto diciamo così compilare la lista
Nella provincia dove la Provincia faceva capo al PDS so sempre il santo Santino alle comunali del patto ho preso il sette per cento e ve lo dimostro il sette e l'otto per cento mentre facendo che se andando candidato sempre nel collegio di Sinalunga seguiti mie ho preso il treno ventisette per cento perché quell'altri quando hanno venduto che santino in Cina e stiamo zitti che manifesta andranno messe allo strumento se non peggiore
Hanno dato questa volta hanno portato in bianco
Quindi concludo perché cinque non sono pochi
Cari amici senz'altro tutti non sarete d'accordo con me
Qui caro Segni non sapeva ma non l'Italia cioè tela rimane valida hai dato lo scossone alla Prima Repubblica siamo sempre in tempo bisogna ripartire come siamo partiti da Prada che qualcuno vedo lui che c'era io vengo da lontano sapete tutti per attacca manifesti soltanto denunciata anche la Procura
Va bene quindi vengo allontano io c'ho problemi a dire il mio passato qui noi bisogna ripartire bisogna ripartire da e formare un grande centro un grande centro moderato e qui perdonati di qualcuno perché io mi dispiace e quando il giornale se fosse vero io
Vi dico subito anche il problema di questi di questi comitati Prodi i nostri rappresentanti che vanno lì ma non soltanto il Patti non comanda ma niente
Fanno fanno l'arroganza ancora il partito il Partito comunista perché anche se il PDS in parte o comunista si serva nove si servano
Della nostra del nostro colore ed è nostro aiuto quindi non mi voglio ripetere al lungo io
Stamattina do detto parlo
A titolo personale come rappresentante del Patto Segni a Siena perché saremo due o tre
Che condivido senz'altro questo questa mia posizione però vi dico parlo a nome di tanti e tanti cittadini mandò di si allunga
Il sette per cento siccome io purtroppo anche per lavoro sono che giro
E dicono per lo e non lo sanno che un suo nessuno son semplici Santin originali un'oca portano sempre e il vino ha dovuto all'atto ma son contento così però con trentacinque anni di servizio alla comunità con le mani pulite
Dice Mario devi dire assenti Lerna piccola battuta un farmacista la provincia di Siena dirgliela detta anche il farmacista ricostruiamo un grande centro questo però
Giustamente bisogna bisogna che ci pensi gli organi cioè dà segni ecco il discorso di Masi condivide bisogna ripartire
Mi ripeto già dopo altre bisogna costruire un grande centro segni
E lo dico a tutti voi perché ha sentito di già qualcuno dice ma noi siamo disattento all'Ulivo
E siamo disattenta altri comitati però vi doveste fa dire ancora quanto sostenuto in considerazione
Anche a costo di lasciare qualche poltrona a questo punto ci sono in Toscana ci saranno altri Milano Magna non importa si tornerà fa consiglia esca una casa mangia dare un contributo bisogna pensare che non abbiamo certi valori valori cristiani e quindi perché oggi c'è un altro problema che non si è capito che si che che il Partito Comunista si serve di noi e c'è e c'è un'altra cosa noi mio come diceva D'Alema e non c'ha bisogno di Generali ci abito nella truppa noi allora andiamo noi a cercare a truppa che c'è questa truppa che ci segue
Mario Segni Pietro seguito fin da Praglia siamo arrivata grande soddisfazione a tante vittorie sei sempre una persona stimata quindi partito dare un segnale
E quindi noi ho detto il mio il mio piccolo nel mio piccolo esempio qui
Si può veramente risalire e allora dovrebbero Filippo a cercarci anche i i parchi partiti elettori sia moderati del centro sinistra ho capito mi perdoni trentacinque anni non ci parlo a strati profondi farli parla è così è così anche tanti e tanti elettori che sottovalutiamo anche a a allinearsi allinearsi a Buttiglione H Sini a tanti altri so convinto per un discorso serio disinteressato con un programma preciso qui carissimi amici deputati
E senatori bisogna fare anche un programma dell'istruzione il affrontare i problemi di tutelare dei cittadini
Perché occorre anche presto ridare valore ed ascoltare la base perché o vuole o non vuole la base che porta voti
Lascia passo la battuta deve D'Alema ma invece D'Alema si non non non non sacche il Patto Segni Nuccia soltanto generali ma se si vuole ci anche le truppe match anche bersaglieri di Siena e di tutta Italia
Alto
Giuseppe Margiotta Mariani
Giuseppe Marzotto di Cagliari
Sono Giusepe Macciotta e sono consigliere comunale a Cagliari voglio rubarvi soltanto qualche minuto
Più che altro per ribadire dei concetti che ho già
Con soddisfazione sentito esprimere
Devo dire che condivido nella totalità tutti i passaggi concettuali del discorso che l'onorevole con cui l'onorevole Masi aperto questa riunione
Li condivido tutti
Attendevo da tempo di sentirli ma ne condivido uno in maniera particolare
Che è il passaggio più delicato al quale dobbiamo andare incontro credo che in questo momento al di là di ogni valutazione strettamente numerica
Al di là di ogni valutazione tendente a capire quanto contiamo quanti siamo che incidenza possiamo avere nel panorama politico italiano è necessario che il Patto Segni sì riappropri prima di tutto della propria identità
Identità culturale identità ideologica ma soprattutto identità morale io capisco che è difficile
A così breve distanza
Dall'ingresso dalla coalizione dell'Ulivo
Dover ammettere a chi ci ha creduto a chi responsabilmente a seguito questo progetto perché pur consapevole della scarsa omogeneità delle forze che lo componevano era consapevole che quell'alleanza era un fatto necessario
Un male minore forse comunque un'alleanza necessaria per far fronte a un rischio che era e probabilmente ancora seppure in misura minore il rischio più forte quello di una destra che non avremmo mai accettato come caratteri comportamentali è come regole etica
Ebbene oggi considerare che questa illusione è definitivamente svanita capisco non è semplice e quindi comprendo anche le voci
Un po'dissenzienti rispetto al tema dominante di questi primi interventi che dicono non c'è possibile adesso abbandonare i Comitati Prodi
Io non lo credo
Porto drammi mio modestissimo contributo per dire che in questo momento il recupero dell'identità deve essere un recupero drastico
Noi non abbiamo altre strade in quanto e l'illusione di poter trovare all'interno dell'Ulivo un prova prospettiva di dialogo e di azione politica è svanita non c'è
Non esiste
Oggi come oggi abbiamo un ulivo che è caratterizzato da una presenza che non potrà mai rassegnarsi ha un ruolo non egemone e in quanto tale soffoca e nasconde ogni altra forza era il partito democratico nella sinistra una certa incertezza in quelle scelte istituzionali fondamentali che hanno sempre costituito il punto di forza del nostro movimento
E per altro verso aspetto ancora più delicato una pericolosa tendenza proprio sulla scelta delle persone che è sempre stata la carta vincente
Del patto che ha sempre avuto le idee ma le ha fatte cavalcare sulle gambe di persone perbene pure assolutamente al di fuori da ogni compromissione allora un ulivo che resuscita De Mita e che in Sardegna
Include nel comitato dei saggi l'onorevole Giorgio Carta una vecchia Cariatide della politica regionale nel saggio nel rimpianto nel nuoto
Che ha fatto tanti che è l'esempio di un certo tipo di politica per la quale abbiamo combattuto in questo ultimo quinquennio è un segno pericoloso
Se non altro non hanno gli uomini non ce li hanno e sono costretti anche se non lo facessero intenzionalmente a resuscitare vecchi personaggi che nulla hanno a che vedere col nostro programma allora il discorso fondamentale è questo
Il patto deve secondo me uscire con la massima tempestività dai Comitati Prodi perché la presenza sarebbe comunque un ibrido noi non siamo in grado di esprimere una voce i nostri rappresentanti hanno un ruolo assolutamente marginale lo hanno in Sardegna come credo lo abbia un'altra regione perché perché non sono riusciti ad esprimere quella loro forza e credo siano stati utilizzati siamo stati utilizzati per dare all'Ulivo quella peste esteriore quella peste diciamo così di grande presa sulla gente quando poi l'idea referendaria è stata abbandonata
Quindi io voglio dire credo che le il passaggio di uscita dall'Ulivo sia assolutamente necessario sia una tappa ripeto estremamente complessa estremamente difficile da accettare
Ma tutti quelli che credo con grande responsabilità hanno accettato tutto quello che è successo
Dalla moglie e dalla vittoria referendaria in poi hanno accettato i momenti di grande e trionfo hanno accettato i momenti così di minore incisività ma hanno capito credo io personalmente hanno sempre capito qual era la strategia che Mario impediva intendeva seguire anche quando era difficile comprenderà anche quando come in quest'ultimo anno e mezzo siamo stati costretti parlo personalmente anche nel così nella Assemblea nella quale rappresento il patto a un dialogo con una forza politica che non è tanto distinta nelle componenti ma è ideologicamente distinta nel fondamento e col quale ovviamente il dialogo è complesso
Allora io voglio dire uscire dai Comitati Prodi
E poi attendere un attimo ecco questo è un concetto
E che vorrei rappresentare cioè attenzione a non avere e la troppa premura di una nuova alleanza il patto credo in questo momento deve prima di tutto riacquisire la propria autonomia
Gli acquisì la propria autonomia che è un'autonomia fondata prima di tutto sul valore di chi lo rappresenta e questa assemblea credo lo confermi sulle caratteristiche morali perché in Sardegna come in Emilia dovunque il patto mandato degli uomini a rappresentare i propri elettori in tutti i consessi l'immagine e la dignità la preparazione e la competenza e nelle ed equilibrio gestionale non solo da tutti il patto
Perché deve necessariamente andare ad aggregarsi
Può darsi che sia un sogno di chi come me è un'immagine era ed è un altro Pala EUR per ricominciare di nuovo
Con i Popolari per la riforma un'altra volta ma questo puramente un sogno però il patto deve rimanere fermo e può darsi che diventi Luís
La forza aggregante intorno alla quale altri compari o per chi ha di più qualcosa a la capacità degli uomini e anche la capacità del leader esce da tre anni difficili non toccato dal nulla
Sempre e diciamo così
Distaccato da tutte le vicende coerente anche sulla propria pelle sulla pelle
Di chi lo ha votato e l'ho appoggiato in questa a distanza di tanti a differenza di tanti altri e si sono perduti in avventure illusorie come quelle di Forza Italia e che potrebbero Medicines resisi conto della distanza morale che ci separa dalla destra in da quel centrodestra che si è distaccato potrebbero far ritorno al movimento dal quale se sono partiti il il più del novanta per cento degli italiani è stato con noi si è allontanato dimostriamo la nostra capacità di non avere bisogno di nessuno
Mentre meno del partito democratico dalla sinistra
Probabilmente ritorneranno delle scelte in grado di appoggiarci grazie
Alfredo Bianchi osservatore regionale della Liguria
Subito dopo abbiamo Carlo odore di Cagliari
Questo
Ora
Chiedo scusa sono arrivato e ritardano ho sentito le conclusioni di Diego Masi non non ho sentito alla la parte iniziale del suo intervento tra punti presidenzialismo centro e programma
Io
Sul presidenzialismo no al minimo dubbio è una battaglia importante è la nostra battaglia è qualcosa a cui non si deve derogare perché è la prima regola è quella che permette poi di attuare le altre
Quindi è inutile accettare dei compromessi sul fatto che il popolo che deve eleggere direttamente il capo dell'esecutivo perché dalla mancanza di raggiungimento
Dell'obiettivo dalla riforma elettorale compiuta non ne deriveranno le altre riforme che oggi quanti cerchiamo però a me sembrava che anche la nostra ultima riunione avesse evidenziato come se noi riceviamo questa battaglia diventa ininfluente la collocazione a destra al centro a sinistra perché è una battaglia trasversale
è una battaglia che deve essere collocata allatto della nostra collocazione politica e questo non lo trovo nelle conclusioni di Diego Masi
Perché mi domando se il
Se trasversale perché dobbiamo collocarci al centro a me sembra che all'epoca con noi ci fossero da Biondi a Occhetto non c'era il Partito popolare non c'è oggi
E francamente non riesco a pensare che Buttiglione Casini siano la pensino diversamente da leopoldo Elia non riesco a trovare nell'Animus della Democrazia Cristiana come era originaria questa disponibilità al presidenzialismo
è inutile io dico che all'interno dell'Ulivo è più facile le troviamo dei compagni di strada a sinistra che accentra i nostri problemi sono al centro non si proibisce loro di dialogo col centro col Partito popolare opera non riesco a coniugare ma torno a ripetere non ho sentito la prima parte dell'intervento non riesco a coniugare la conclusione così come l'ho sentita
E noi dobbiamo avere una collocazione politica
Perché la gente non ci capisce vedete con i referendum c'era un obiettivo definibile noi vogliamo andare a rispondere su questo quesito
L'uomo della strada che quella qui dobbiamo rivolgerci perché io su questo concordo pienamente sono le strutture dei partiti che sono il nostro nemico trasversalmente l'uomo della strada che dobbiamo raggiungere con il quesito referendario era raggiungibile in maniera semplice e chiara
Oggi quando noi parliamo di presidenzialismo di neo presidenzialismo come ricorderete che l'ultima volta io appoggiai la definizione diverte Bicocchi sul nuovo sindaco per l'Italia perché temevo come mi è sembrato accadere che il termine neo presidenzialismo avrebbe ingenerato confusione Prevelato il destro a delle dialettica che non aveva
Dico dobbiamo trovare un modo per parlare con chiarezza e cittadini
Il nostro obiettivo solo loro non c'interessa niente parlare con gli esperti con gli addetti ai lavori Pietro sappiamo come sono
Quindi in questo momento di fronte a questa difficoltà se noi aggiungiamo una confusione di collocazione politica la gente non ci segue
Non possiamo prescindere dalla nostra storia
Qualcuno diceva Mario Segni ha avuto in mano all'Italia l'abbiamo avuta noi non è vero che poi è stata persa
E l'evoluzione delle cose ciascuno e come sia una squadra di calcio dove c'è sempre sia alla stessa persona fare sempre la sito la stessa persona se contribuisce a un percorso che è di una nazione è il percorso di un nuovo chiaramente caratterizzato da un uomo il nove sta sempre lì
Va però il percorso di una nazione non possiamo dimenticarci questo o se ci mettiamo di questo cambiamento al circo ci troviamo soli perché il mondo va avanti con un suo ritmo
Anche sotto questo profilo critica al programma
Beh critica al programma io dico uscire oggi non andare alle assemblee come io vi dico francamente non riesco a capire è credibile il nostro silenzio io condivido pienamente l'analisi di Baldassare ma credibile nostro silenzio fin qua
Zitti
Cioè doveva bravo quando quello stilava gli ottantotto punto siamo stati zitti
è vero che il dibattito nelle assemblee si apre oggi ma allora andiamo a dibattere
E perché se la questione è noi non partecipiamo si è stati zitti fino adesso e oggi non partecipiamo non c'è consequenzialità non c'è chiarezza non c'è linearità io francamente non ho grande stima di Romano Prodi non ce l'ho chi mi conosce lo sa io credo che quel termine liberaldemocratici non se uno slogan sia qualcosa che e nel mio intimo profondamente intimo
Ma non accetto di gestire le cose in una maniera che può capire solo qualche duro e la gente non capisce
Io vado nel porto il messaggio con chiarezza la periferia la periferia la mando nelle assemblee discussione del programma a portare avanti a dibattere questo tema con molta chiarezza con molto rigore l'appoggio con la campagna nazionale
Ma non riesco oggi
Diciannove di di di di dicembre dalle assemblee pubbliche
Oppure oppure forse non capisco allora forse sono io che non riesco più a seguire l'ultima volta ereditiera evidenziato un dubbio l'Osservatorio regionale dal sette detto ma noi siamo di qua solo di unicamente priva cioè Berlusconi
Oggi dagli applausi francamente credo questo dubbio permane resiste e credo dentro di noi un problema di identificazione di collocazione
è fuori di dubbio esistere
Pigliamo né coscienza
E decidiamo se vogliamo decidere adesso dove collocarci come se il sistema bipolare fosse compiuto o se vogliamo rimandare e quindi manteniamo chiarezza di linearità con una collocazione bipolare lo facciamo un passo indietro
Il centro scusami Diego per me così come si era presenterebbe verso l'esterno io credo di capire come lo vuole rappresentare tu ma diventerebbe una collocazione indefinita
Che è contrario al bipolarismo che è il frutto del maggioritario
Così non riesco a vedere altre altre altre spiegazioni dobbiamo far le cose in modo che si ero spiegabili rappresentabile verso l'esterno
Quindi a io suggerisco individuare la nostra collocazione finale quando ci siamo bipolare sarà compiuto
Non escludo diverse né da una parte e dall'altra perché sono un moderato
Moderato si collocherà al secondo se si formerà un forte polo di sinistra cioè Rifondazione Comunista sarà molto forte il per il baricentro sarò molto adesso la sede ci sarà un'alleanza nazionale molto molto forte il baricentro sarà verso sinistra credo che questo determinerà la collocazione di molti di noi
Ma è questo il tono e dobbiamo portare avanti il presidenzialismo dove ha portato avanti con chiarezza in modo intellegibile e quindi va a vedere non dobbiamo uscire ma dobbiamo lottare con questo obiettivo
Molto chiaro
Carlo dove di Cagliari
Dato che la prima volta che prendo la parola in una in un raduno diciamo così di esponenti dei le dal patto Segni patto Democratici mi presento mi chiamò Carlo odore sono stato candidato alla carica di sindaco di Cagliari non l'ultima Nelli nell'ultimissima occasione ma un anno e mezzo fa
Sono capogruppo capo gruppetto anzi
Sono pienamente d'accordo su la parola che ha caratterizzato l'intervento del mio collega di gruppo Macciotta che ha parlato poco fa
Cioè la parola dobbiamo ritornare alla nostra identità a questo punto finisce la corda la concordanza con Macciotta e con tanti altri a cominciare dalla onorevole Masi e il quale peraltro ho la massima stima
La nostra identità cari cari signori cari amici hanno severità è già stato detto non inutile che lo ripeta ma forse forse tenuto conto di quello che si è sentito va ribadito la nostra identità
è il bipolarismo noi abbiamo fatto una battaglia ci siamo Sven atti ai tavolini e Mario Segni a c'ha ha lasciato gli anni migliori della sua vita in questa in questi tutte le sue energie
In questa spasmodica lotta è riuscito in questo in questo in questo tentativo ha cambiato la politica italiana però ci dice giustamente la rivoluzione un certo punto si è interrotto
Però cari signori se qui ricominciano a parlare di grande centro allora andiamocene tutti a casa
Perché a meno che qui non si tratti di qualcuno che arrivato all'ultimo momento o che forse è ancorato a vecchie nostalgica del passato e non ha capito mai che cos'era il Patto Segni
Ogni i Popolari per la riforma il movimento e la riforma elettorale allora sciogliamo ci andiamo a cena a casa e e rendiamoci conto che se noi ci ripete ci riproponiamo come fautori del grande centro
A parte il fatto che facciamo una cosa oscena perché i compagni la grande centro saranno Casini saranno Mastella sarà Buttiglione sarà Ombretta Fumagalli Carulli sarà che ne posso dire Berlusconi perché perché queste problema sarà Berlusconi sarà Previti e compagnia bella bene a questo punto voglio spoglio vedere cosa diremmo a coloro che venivano ai tavolini a versare le firme
Quando noi dicevamo che volevamo un regime europeo un regime di alternanza veramente facciamo ridere l'abbiamo fatta tutti l'esperienza del centro sulla sulla nostra pelle
Perché dicevamo che in quel momento il bipolarismo non era maturo ma questo qui qui siamo arrivati a una sorta di bipolarismo e allora proseguiamo nella battaglia di Mario Segni proseguiamo sulla sulla strada del del presidenzialismo con le dovute cautele caro Mario perché perché poi ci daranno ancora degli irresponsabili perché noi in questo momento non abbiamo le regole non abbiamo l'Antitrust
Non abbiamo non abbiamo la par condicio chi ha fatto una campagna elettorale in queste condizioni anche in una piccola realtà realtà
Si rende conto di che cosa significa fare oltre pare una competizione elettorale in queste condizioni quindi puntiamo sul presidenzialismo andiamo avanti su questa strada ma contemporaneamente puntiamo sulle regole puntiamo sulle regole e stiamo molto attenti alle regole anzi direi prima le regole e poi presidenzialismo perché se no cari signori
Io credo che noi Mario Segni e tutti gli altri siamo quelli che un anno fa un anno e mezzo fa abbiamo salvato l'Italia dalla dittatura perché noi stavamo andando verso una dittatura sudamericana e l'abbiamo salvata non voi
Eh dico che l'abbiamo salvata noi prendendo quella quella quella strada
Di di di di andare per il centro sinistra è bene in questo caso Mario Segni probabilmente sarebbe diventato presidente del Consiglio ha rinunciato a questa cosa ha fatto un atto del quale io son convinto che la generazione le generazioni future
Tra gli dedicheranno qualcosa nei libri di storia perché questo è stato un passaggio fondamentale nella storia della della Repubblica italiana cioè aver spaccato l'Italia tali da quello che poteva essere un Paese americano però a questo punto stiamo attenti a quello che facciamo
E soprattutto non ci permettiamo noi qui presenti che pure rappresentiamo qualche cosa
Non ci prego permettiamo di prendere delle decisioni senza sentire la base cari signori noi rappresentiamo qualcuna ma dobbiamo rendere conto a qualcuno queste un passaggio importante e decisivo di di di di una delicatezza estrema allora cerchiamo di sentire la base bene cari signori il Patto Segni credo che ha fatto liberaldemocratici credo che a livello italiano
Abbia all'incirca poco meno del del tre per cento dei voti noi Sardegna abbiamo avuto il quindici per cento io chiaramente non rappresenta la realtà Santa sono una piccola cosa nella realtà sarda
Però vi posso dire che quando in Sardegna si è trattato di decidere cosa si doveva fare dopo le regionali
Presente Mario Segni che con molta con molta delicatezza voluto sentire la base bene la base era perlomeno intorno al sessanta settanta per cento per quell'esperienza questa esperienza
E appena iniziata prosegue bene abbiamo piazzato delle persone di primo ordine abbiamo dei consiglieri regionali
E abbiamo degli assessori abbiamo un presidente di amministrazione provinciale eletto coi voti del centrosinistra bene siamo molto attenti a quello che facciamo e soprattutto rispettiamo la base e poi per concludere per concludere abbiamo abbracciato questo questo programma dell'Ulivo
Combattiamo la nostra battaglia all'interno dell'Ulivo con la massima determinazione col massimo rigore
A a difesa delle nostre delle nostre idee dei nostri principi però non facciamo la sciocchezza di lasciare questa formazione perché rendetevi conto noi spacchiamo il movimento dei due
E allora quel movimento che ha forse il tre per cento dei voti finirà bene che vada per per per avere ancora l'uno e mezzo per cento grazie
Torino Perrelli osservatore regionale per la Calabria scusate io vorrei un attimo a Torino e parlai evitare risse possibile essere brevissimi dedito potere sintetici Tonino Di Caprio tutti quanti dopodiché io non voglio concludere
Alla una vorrei parlare dopo conteniamo debba
Quindi facciamo interventi eppure alla uno Carlo Tonino giunte è un modo un po'strano oggi di procedere ma io preferisco che sia strano che ho ascoltato parlo e il contenuto io sarò
No no no no no non avrebbe
Intervenga
Con
Quale
Aveva
Io sarò telegrafico anti ultrà telegrafico
E e facendo alcune semplicemente brevissima osservazione
In verità
Dopo la vista a Cosenza
Del l'onorevole Massimo e le conclusioni dell'onorevole Segni che ha risposto facendo domande degli elettori Nuccio Fava
Gli ambientalisti hanno detto tanto tuonò che piovve
Gli umanisti invece i cultori delle humanae litterae
Hanno detto parcelle dei critici ex debellare Supercross
I commendatori dando queste interpretazioni hanno voluto dire che la Cosenza partiva orgogliosamente con le parole
E la sera prima di di romanzi e il giorno e due giorni dopo dell'onorevole Segni partiva il nuovo corso politico il Patto Segni intendeva interpretare nella storia del Paese e nella storia del passato
Ahimè qualcuno potrebbe dire no
Quando ho visto quella sera dopo il discorso dico massima che Illy coordinatore regionale dell'Ulivo
Applaudiva freneticamente
Al discorso Diego Masi tagliente deciso che finalmente ci ha dato l'orgoglio di riprendere il vecchio cipiglio nel fare certe battaglie
Io sono mi sono recato la sera stessa e ho detto a quello del
Coordinatore dell'Ulivo regionale battute scusami
Bruno siano Maiolo
E tu me la fai una cortesia è stato il tuo un applauso gli conviene di convenienza perché ed è stato ospite avrei parlato con noi oppure era deciso sentito
No Celli dissi perché finalmente voi avete cominciato a dire con chiarezza quello che volete anche nello sci riguardo e noi vi siamo grati per questo per averci detto queste cose perché sentite non è questione di andarcene dall'Ulivo o restare nuovi purtroppo in molte regioni d'Italia L'Ulivo siamo stati noi noi ci ha mandato a raccogliere cioè dieci mila firme sosteniamo Ulivo
Con freddo con caldo
Dovendo e abbiamo data adesso loro si sono impadroniti alcuni mandando certi di ieri
Un dio romano magari evitando per le regioni l'Italia a raccogliere questi successi e queste firme che non erano d'accordo
Sentite il parlo vivo non rappresenta proprio niente
L'Ulivo è rappresentato dalla nostra forza della nostra presenza tanto nei che loro ultimamente sommessa fare dei comitati elettorali dicendo
Mettiamoci d'accordo e per le candidature
Io ho detto quali insospettati incoerenza voi parlate prima di programma patria assemblee parlate del nuovo che bisogna che avanza ogni giorno di più il nuovo che emerge e cimeli Borgo delinei certe cose e poi venite a dire
Facciamo le candidato cioè l'idea la strada che abbiamo intrapreso io posso dire perché vivo in mezzo alla gente io rappresento un pochettino mi chiamavano un brigatista bianco almeno accidenti
E che io mi chiama un indiano perché avevo per niente tu il tiro nel fare certe battaglie adesso che Ingold alcune persone già ha finalmente avete preso tra giusto queste la vostra star
Coincida abbia mollato l'orgoglio non solo a quelle del Patto Segni ma abbiamo voglia i cittadini che credo ogni giorno in questo non c'è posto
Per cui la battaglia per il presidenzialismo
La battaglia per dire la nostra autonomia noi essere volevo e non abbiamo la voglia del centro ma quando uno ha chiesto ieri sera ma che fate romani a Roma vogliamo portare l'Ulivo
Perché è tempo che ormai venga portato e che con le nostre cose ci debba e ci posso seguire noi vogliamo fare questa battaglia e ci crediamo e allora se ci crediamo caro professor Baldassarri voi maestro di tante cose io ricordo
Sembra perché vi seguo forse pedissequamente parola per parola Repossi scorso dove certe volte anche se avete ha mandato di cupa doglianza a un certo momento della vostra venuta il convegno di Cosenza acquisita con vendite di dire una cosa sola
Lodi voi avete letto in ogni
Scusami
Voi avete detto
E i
E oggi l'avete ribadito andiamo
Questo programma non ci piace
Noi veramente difficile rinvieremo per il programma andremo nell'Assemblea
Siccome siamo più rappresentative c'erano più numerosi
E diremo che questo programma non raccoglie le anziani ci sono le speranze la gente
Noi prendiamo andando in ogni assemblea prendano il discorso del parà Euro dove Mario Segni e unitamente a Romano Prodi hanno detto che è quella che eravate varata la speranza cominciamo a farlo reggere l'Assemblea
Per vedere chi ha cambiato perdere chi ha chiarito perverrà coerenza per vedere chi ha interpretato più fendente per esigenze popoli tenete la gente lasceremo questa pellicola dirle queste cose
Centodieci capiranno ma se l'agenda angoli ora io a ognuno e ho fatto stampare
Il discorso di Prodi unitamente a quelli di seguire il fatto i Popolari per la Riforma andiamo inverso sempre ed erano queste cose professor badessa poggiare detto in ogni occasione c'avete letto
E ora di rimboccarsi le maniche tuttora vive dimettere vero questo il in uno delle giornate calde nell'albergo
Dei Parioli dove siamo stati c'avete detto è ora di rimboccarsi le maniche mettere il pugnale in bocca
La vanga lavorare perché bisogna crescere credere
Però questo non deve essere semplicemente per i pochi addetti ai lavori sentiamo queste cose questo sentimento questo atto di fede oggi noi oggi diamo lo facciamo qua riprendiamo la banca riprendiamo il pugnale rimborsare imbocchiamo il cinema le le maniche però facciamolo tutti quanti
E non resti semplicemente veramente rivolge parole perché il popolo è stanco di sentire le parole non siano più il nostro libro dei sogni ma dividendo ogni giorno una grande realtà
Adesso Alvise torme osservatore regionale del Veneto
Io sarò realmente brevissimo
Devo devo solo porre delle domande a tutti quanti perché probabilmente io non ho capito quindi chiedo scusa
Al di là della battaglia presidenziale credo tutti condividiamo ma c'è nulla da dire su questa io mi trovo nelle difficoltà nella mia regione fosse una regione particolare una regione speciale non lo so però mi fanno delle domande a cui io non so dare delle risposte mi chiedono ma il Patto dei democratici chi è il Patto Segni cos'è nel Patto democratici Issey Ken ha lasciato l'Ulivo che cosa ha comportato nel Patto dei democratici
Sono tutte domande alle quali io non so dare una risposta sono tutte domande che mi vengono fatte regolarmente alle quali io cerco di dare delle risposte personali sicuramente sono sbagliati
Allora io chiedo per partire con una grande una forte azione di promozione di questa campagna per il presidenzialismo bisogna che prima siamo noi chiari nei confronti delle persone a cui vogliamo andare a parlare
Dobbiamo essere chiari nel dire chi siamo
Con chi siamo se siamo da soli se siamo con qualcun altro
E
Presentiamo ci in qualche modo non non creiamo questa grande confusione alla quale non si sa poi chi deve prendere decisioni siamo nell'Ulivo non siamo nell'Ulivo mi rendo conto che oggi si siamo qui per parlare di questo ho sentito che qualcuno c'è qualcuno è già uscito sono state prese delle decisioni da alcune parti ecco io faccio solo queste domande perché obiettivamente non riesco a dare una risposta a tutto questo
Quindi promuovere una campagna che forse condividiamo anzi sicuramente condividiamo tutti e i suoi principi è impossibile nel momento in cui non c'è una chiarezza interno grazie
Padovani coordinatore provinciale di Verona
C'è un po'più brevi di Alvise ma è certo che noi esprimiamo sicuramente un disagio io esprime un disagio da essere qua perché non ho capito che cosa siamo venuti a fare salute ad ascoltare delle decisioni che avete già preso siamo venuti a decidere insieme
Credo che Diana somiglianza con una problematica avevamo avuto qui a Roma nell'associazione nove giugno a cui partecipavo
Certo punto è sceso Berlusconi e Associazione nove giugno per sei mesi ha discusso se dovevamo essere a destra borsinista finché si è spaccato qualcuno andata restava quella più sinistra siamo allo stesso punto
Praticamente stiamo discutendo se la nostra identità o a sinistra
O a destra perché siamo sicuri che non siamo né di destra né di sinistra
Alla fine in realtà noi per un anno un anno e mezzo avevamo accettato di stare a sinistra ma di non essere di sinistra e di lavorare affinché sinistra non fosse uguale essere di sinistra
Ora vorrei che torna torniamo che tornassimo a questo tipo di discussione
Perché come partito e non come movimento possiamo pure decidere di appoggiare una campagna sul presidenzialismo anche se per quanto riguarda la mia esperienza locale il presidente della Regione il Presidente della Provincia il sindaco
E frutto di contrattazioni che solo temporalmente che solo temporalmente
Non sono decise dai partiti dopo le elezioni ma sono decisi dai partiti prima delle elezioni
Allora a questo punto io capisco che noi dobbiamo la nostra netta sul presidenzialismo è vera noi ci crediamo noi abbiamo un'identità nostra che dobbiamo difendere però vorrei che non fosse su decisioni astratte di centoundici dentro vorrei che fosse chiaro che siamo a sinistra che partecipiamo nell'Ulivo almeno questa è la mia personale
A Scelta se poi prenderemo tutti una scelta non stare nell'Ulivo ci comporteremo di conseguenza qualcuno di noi probabilmente lascerà e sceglierà l'Ulivo io personalmente nell'Ulivo non noi problemi col PDS o il problemi col PPI
Grazie
Paolo appigli tu
Osservatore regionale dell'Umbria
Dovendo cedere la parola segni vettori stare nei cinque minuti il a oggi o risentito di affermare le due
Idealità fondamentali e primigenia del nostro movimento uno il nucleo due nuclei concettuali
Le riforme istituzionali e un programma di cui Baldassare ci ha riproposto la sintesi che è quello del Patto di rinascita nazionale contrabbandato non applicato e insuperato
Poi ho sentito riprendere uno spirito battagliero e che stava bene i primi tempi quando potevamo essere integralisti perché non avevamo fatto due grosse compromissioni quella delle politiche
E quella delle amministrative
Quelle hanno rappresentato indubbiamente un percorso di crescita e non voglio mettere nemmeno in discussione però nell'una abbiamo dovuto necessariamente scegliere un centro e tutti gli osservatori rimasti sanno con quanta ripugnanza e ai di si parlava ancora di De Mita
E nelle amministrative abbiamo invece fatto una scelta faticosissima ma che doveva essere consona veramente almeno al presupposto del bipolarismo e dell'alternanza una scelta che allora tono battagliero stare soli che cosa vuol dire rompere tutto e rompere continuamente tutto perché oggi qui come è stato detto il de profundis del Patto dei democratici è stato praticamente recitato
Significa rompere tutto per fare una manovra per vedere se possiamo con Dini
Con Di Pietro o che cosa ma io direi che stare soli ex deve significare identità allora contenutistica mente riprendiamo fondamentalmente con molta coerenza
Quei concetti delle riforme istituzionali e di certi contenuti del programma ma dicendo chiaramente che non sono stati realizzati non ci mostriamo troppo delusi del centrosinistra l'abbiamo scelto da un anno c'è costata moltissima fatica andare con il PDS lo sapevamo che cosa significa un partito forte un partito che tende ad essere egemone sopportare il PPI un rapporto preferenziale con il PDS era metterci con i socialisti e con antichi io è stata una cosa estremamente autodistruttiva se vogliamo sotto profilo psicologico
Eppure abbiamo sopportato tutto questo perché ci sembrava funzionale ad una scelta di campo che era evolutiva nel senso della nostra realtà politica che Prodi fosse la maschera del PDS lo sapevamo nessuno di noi può essere così bambino da pensare che è un uomo de nicchiano deliri potesse essere qualche cosa di più
Che il suo programma venisse fuori come le tesi di Lutero sulle indulgenze soprattutto provocatoriamente ce lo potevamo aspettare perché se no siamo troppo ingenui de Cappuccetto Rosso non possono stare in politica adesso allora a questo punto a questo punto vogliamo riparlare di centro per carità e e qui veramente negare l'identità allora stiamo soli per non parlare di centro ma stiamo soli per poi vedere che cosa fa Dini ma io direi che l'atteggiamento nei confronti di Dini deve essere molto critico Dini ci poteva persuadere il molto di più alle origini come salvatore della patria adesso fa una botta a sinistra una botta a destra per che ci siano delle ragioni Machiavelli che per andare avanti per arrivare a novantasette cioè i nostri obiettivi sono traghettarci a novantasette
Ricostituire un grande centro direi proprio di no insomma ecco in questo senso
Io chiedo che ci sia una grande forza ideale di fedeltà a quei principi di riforma istituzionale e di contenuti del programma del Patto di rinascita una forza che si faccia sentire anche in senso critico nei confronti di una finanziaria che con il terzo emendamento ha fatto quell'operazione stomachevole nei confronti dei media sette pagando con centinaia di miliardi la possibilità di compromettere ecco quindi posizione molto decisa anti consociativa perché consociativismo quello che continuiamo a vedere con le le manovre di Dini sui contenuti reali ma anche pazienza
Nel rimanere con attendismo ma con forza nell'ambito del centrosinistra io non dico come alcuni necessariamente di rimanere nei Comitati Prodi in alcune regioni hanno dato buon esito nella nostra l'abbiamo visto subito non da capo ceti Rossi che erano insolito democristiano il solito gente che si riciclava però non possiamo rinnegare un lo schieramento che non è il migliore dei possibile anzi non va bene perché Prodi è una maschera ma non solo quello che è peggio ancora il PDS
è una scatola vuota non è un interlocutore politico serio quindi questo è molto grave nello schieramento però da questo schieramento
Per ora noi non ci dobbiamo muovere né tanto meno riparlare di grande di nostalgie centriste piuttosto dobbiamo essere condizionanti il che è molto difficile se ci prendono
Niente ma ecco forse quello che abbiamo finora patito ci serve ad avere voce in capitolo
In questo momento perché mi pare che la importanza che è stata data anche all'interno dell'Ulivo alle prese di posizione di Segni sia stata e dalla stampa e da quelli che possono essere i poteri rilevanti sia stata una un appoggio importante allora facciamoci vedremo se dover rompere quando saranno le elezioni perché poi questo quadro cambiasse le lezioni sono a breve o se sono nel novantasette ma facciamo affidamento sul momento organizzativo
Che è importantissimo è in cantiere sull'essere una forza sola nel senso di avere un'identità che non si compromette facilmente ma che critica e vediamo se tutto questo può essere condizionante nei confronti di un PDS che come ripeto per ora e troppo scatola vuota grazie
Bene
Oggi
La parola adesso a Mario Segni
L'andamento della riunione di oggi è un po'anomalo
Cioè normalmente
Io dovrei parlare o all'inizio alla fine invece preferito parlare a metà
E poi continueremo quanto corrette
E ho preferito parlare a metà perché intanto Vieri vuole Mario Baldassarri hanno detto cose importanti
Volevo in parte sentire ma non volevo solo conclude perché io non ho intenzione semplicemente devo dirvi di registrare tutto quello che avete detto mi ha ascoltato con grande attenzione
Io ho intenzione di proporvi alcune cose e alcune cose nette
E difficile
Certamente
Ma prima di tutto voglio che noi abbiamo chiaro il significando del nostro compito
Lamentele giusto un po'
Carlo dove Carlo Dorio ascoltato con molta attenzione credo che ha detto Carlo domanda siamo al tre per cento
Se facciamo una certa scelta andiamo al due all'uno eccetera ma ragazzi
Ci dimentichiamo qual è il nostro compito perché noi siamo nel
Perché abbiamo continuato nonostante siamo oltre siamo stati o quello che siamo e le difficoltà enormi che abbiano
Davvero dobbiamo pensare che la nostra vocazione e quella di essere un partito del tre che magari se le cose vanno bene arriva al quattro e quattro virgola uno al quattro virgola due
Ma davvero cinque anni fa abbiamo scomodato milioni di italiani per una cosa di questo genere
Ma davvero dobbiamo pensare solamente che noi il problema nostro essere partito compari organizzarci in periferia essere qua essere presenti non perdere alcune posizioni di potere stiamo attenti
Poi ci scontriamo poi qualcuno si offende si dispiace fosse ci cacciano via da qualche comitato Prodi
E questa la politica che vogliamo fare
Cari amici guardate sei Cuesta io non la faccio questa politica
Siamo nati con l'obiettivo alto
E abbiamo fatto cose grandi in Italia
Ok siamo dimenticati se oggi l'Italia è una fase completamente diverso da quella che dice se comunque entrata in una fase politica nuova
Se abbiamo
Cancellato un sistema che era distrutto negli ultimi
Per avviare l'Italia duramente faticosa negli
A quello che noi consideriamo lo stato del domani
Lo Stato bipolare dell'alternanza i modelli delle grandi democrazie europee
Cioè noi pensiamo che su questo si debba ridisegnare tutto lo Stato italiano che solo questa sia la base sulla quale l'Italia deve può e in grado di affrontare le grandi sfide degli anni Duemila
Perché altrimenti fatalmente saremo fuori dall'Europa perché altrimenti il Sud non riusciremo affrontarlo come problema perché altrimenti sappiamo che ci pioveranno addosso
Problemi drammatici me se tutto questo è veramente quello per cui noi abbiamo iniziato ma che importanza che noi siamo in tre l'uno il due il quattro il cinque
Ma cosa volete che ce ne importa di questo io vi dico chiaramente se qualcuno di e legittimo e badate bene
Io so che è perfettamente legittima è perfettamente legittimo costruire partitini e perfettamente legittimo
Costruire strumenti di questo genere non contesto nulla ma badate io non sono disposto a impegnarmi in una battaglia politica
Se non sia una battaglia politica che riprende l'idea forte del referendum
Che non è quella di costruire un partitino ma di completare la transizione italiana che noi abbiamo iniziato nel mille novecentonovanta e che ancora purtroppo nel pantano questo è il nostro unico compito in Italia e questo dobbiamo
Chiaramente un compito di questo genere un compito e no
Che pone rischi
Che obbliga a scendere in campo petto
Che richiede scelte dure drastiche
Seguite
Le sue idee si possono vincere o si possono perdere e ne
La paura di perdere ci deve mobilitare
Perché
Per quale motivo dovremmo fermarci solamente perché abbiamo paura di Perrino di perdere qualche cosa di quello che si è faticosamente costruito
Non è questo il campo il il nostro la nostra esigenza il nostro dovere e volare alto
Il nostro dovere è parlare agli italiani una storia di uscire dal pantano dei tredici dei quattordici partiti dei diciotto l'uso più neanche quello quanti eravate da Funari Antonio
Ventitré e ventiquattro dire che noi per primi vogliamo non vogliamo rimanere un'esperienza i partitini ma puntiamo in alto puntiamo ricostituire un grande movimento che faccia andare avanti vitale e dentro questo puntiamo a grandi aggregazioni questo il nostro obiettivo non ci importa nulla essere un partitino non vogliamo continuare a essere partitino non vogliamo essere continuamente
Pato il padre semplicemente uno strumento per andare incontro e siamo pronti a scioglierlo anche oggi se necessario se necessario per andare avanti e per costruire cose
Allora questo è prima di tutto lo spirito
Col quale dobbiamo affrontare perché ci prima di tutto un problema di spirito
C'è prima di tutto un problema di atteggiamento
C'è prima di tutto un problema di stato d'animo con le quali si affronta questo problema
Siamo un partito un partitino che mira esclusivamente alla sua sopravvivenza e quindi con l'obiettivo è quello di trovare qualche accordo che comunque metta al riparo qualcheduno
Per le prossime elezioni politiche che comunque consigliabile ad alcuni costruiti qualche posto di assessore di consigliere provinciale e regionale o di presidente o siamo invece un gli eredi del movimento referendario che ha lanciato la sfida all'Italia
La sfida è stata vinta ma solo in parte che oggi si rende conto che c'è ancora un grande compito a fare e che intende riproporre questa sfida costi quello che costi vinca o perda se perdiamo siamo pronti ad andarcene Malaspina equestre dobbiamo tenerla alta
Questo è il problema che ci mettiamo chi vuole fare partitino io non ci sto
Io sto per fare un grande movimento che riprende i grandi temi vitali e vada avanti su questo e spirito di quanti olivo l'olivo ore non Polo ci sono cose più grosse oggi dell'Ulivo del Polo in ballo ed è queste dobbiamo cominciare per ad affrontare aperto
Questo significa
E vengo subito
Per chiarire qualche cosa rinunziare alla scelta che è stato fatto
Cioè di dire che c'è una destra
Che è nata dopo
Le elezioni con l'elezione che ne abbiamo dato un giudizio su questa destra
E che su questo ne abbiamo lavorato per costruire un'alleanza tra il il vero parte liberale moderata dettare a sinistra evoca questo è tutto quello che abbiamo fatto in questa
Dobbiamo rimangiarci questo neanche per idea questo tema
è giusto abbiamo fatto pentimento
Non c'è nulla di inedito quello che cent'induca
Ah pentirci ma questo ci basta
Dobbiamo fermarci a dire che le cose come oggi vanno e tutto va bene che l'Italia sia via brillantemente al futuro di una grande democrazia che votiamo a febbraio mettiamo giugno votiamo condotti hanno abbiamo risolto tutti i problemi che da una parte c'era grande
Destra finalmente liberale d'altra parte c'è la sinistra moderna eccetera eccetera vogliamo dire questo se vogliamo dirlo facciamo finta chiudiamo gli occhi di fronte alla realtà
La realtà è che lì tanto un paese ben diverso da questo l'Italia è un Paese in cui la rivoluzione istituzionale se schermata diciamo s'impantana e in cui gli schieramenti politici sono ancora ben lontani da quelli che devono questo non è un motivo di drammatizzazione non è un motivo di scoramento non è un motivo per fermarsi motivo per lavora
La transizione sta rivelando molto più lungo di quello che si pensa svolte ebbe di quello che pensa se io per i primi molto più complicata molto più difficile benissimo lo riconosco
Il Hillary il passaggio istituzionale che noi dovevamo che credevamo di aver in qualche modo già compiuto
Ma questo passaggio ancora lo scopriamo lo vediamo vediamo da quello che sta capitando in questi giorni in queste settimane in questi mesi lei è quello che ha ridato in quest'anno è lontana ancora dall'essere concluso purtroppo è lontana
Questa è la realtà Italia non è motivo di scoramento non emotivo degli di
Di autoflagellazione il motivo semplicemente di riflessione e di determinazione
E la determinazione deve essere questa perché questo è il punto reale che noi dobbiamo tenere sempre presente e dobbiamo ricordarcene in qualche modo che abbiamo l'uno e il tre il cinque il cento per cento avessimo non cambia nulla sopra questo che noi siamo quelli che abbiamo messo in moto il processo di cambiamento che noi siamo quelli che abbiamo promesso agli italiani di portare l'Italia dall'altra parte di avere l'Italia migliori di aver Italia moderna di avere l'Italia europea e questo non c'è
E che il nostro dovere questo e dobbiamo batterci sino all'ultima goccia per le nostre energie perché questo arrivi questo non è solamente il nostro compito diritto
Questo è il nostro dovere perché questa Italia noi l'abbiamo promesso agli italiani e questa Italia bene o male dobbiamo riuscire a Dario e sapete cosa vi dico che io sono convinto che sarà lungo difficile e non so se saremo noi alla fine
A a traghettare come si dice a guidare ma io so che questo traguardo sarà raggiunto so che il nostro compito vincerà
Perché io sono convinto che alla fine il referendum comunque in tutta la sua evoluzione storica avrà portato davvero l'Italia a quel grande stato quel grande Paese che merita di essere e noi potremo essere fieri di aver iniziato un processo storico che ha scritto delle pagine da via
Ma questo processo storico noi dobbiamo rimanere fedeli non ha logica dei partiti e dei partiti
Allora
La prima cosa
E la battaglia istituzionale
Dagli istituzionale la continuazione di quella referendaria
Non siamo rigidi sulle formule nonostante qualche volta
Abbiamo un modello che preferiamo
E quello che lancia
Il sindaco di tale
Che la trasposizione a Roma
Della riforma che ha funziona
E quella dei Comuni
Cioè è ragione quando dici partiti trattano prima
Però trattano prima non trattano
E una volta trattato non possono più tornare indietro
E una volta scelto il sindaco ed elettori dell'iperico tra
Va be'ma guardi breve ma dare ma la la non solo la democrazia ma la verità è questa anche perché crediamo togliamoci dalla testa che togliamoci da va be non non pensiamo di avere bacchette magiche che assicurino l'età dell'Oro l'età dell'Oro non esiste perché ogni ma problema ogni storia ogni fase storica e sui problemi e sui limiti
Noi non è che risolviamo d'un colpo tutti i problemi noi diamo all'Italia uno Stato moderno efficiente funzionale questo vogliamo dare che non c'era prima e non c'è solo in parte Manni comuni in parte c'è perché non è un caso che dai Comuni sta nascendo una nuova classe dirigente
Perché si saranno scelti dai partiti ma guardate quello che capita
Il sindaco scelto dai partiti anche il più partito pratico anche quello che esce fuori dagli apparati ha una logica fatale che una volta letto lo porta ad essere in contatto con gli elettori lo porta a scontrarsi con suo partito lo vede nella mia città per prima lo vedrete voi dappertutto per usare al meglio eccezionalmente al peggio come come dappertutto ci sono
Le scelte in tutti i Paesi del mondo ci sono governati buoni e bravi belli o che attiene
Non non siamo sicuri ma questa è la logica
Questa è la e la storia di comuni che non passano più
Tre quarti del loro tempo ad aprire e chiudere crisi o a litigare su tutto quello su tutto lo scibile umano ma scelgono invece che una volta scelto Avigliano
Poi in nuove
Veramente questo il modello che ci sembra più utile più funziona
E che noi vogliamo portare a Roma diciamo che non siamo rigidi
Non siamo rigidi perché per esempio ci va bene anche
Che lo chiamano proposta Sartori o no cioè il sistema francese soprano stiamo a sottilizzare noi basta assicurare stabilita
Capacità di governo e potere di scelta diretto dell'evento
Con gli strumenti possono essere ma
Ci siamo innamorati di questa riforma come di quella referendaria
Solamente perché più bella perché più divertente legge il sindaco
Così come avviene adesso invece che come si faceva prima perché sarà più divertente domani leggere del Presidente della Repubblica o il capo dello Stato ma
Noi ci siamo innamorati di questa riforma a partire dal referendum
Perché crediamo che la ricostruzione dello Stato sia il problema numero uno delle
Perché crediamo che questo sia il vero Handicap dell'Italia
Rispetto agli altri Paesi
Perché qui è il nostro punto per
E perché vogliamo incominciare dall'altro
Perché siamo convinti che se non c'è uno Stato diverso le politiche economiche di cui parla Mario Baldassarri non saranno fattibili anche con i Presidenti del Consiglio i ministri del Tesoro più bravi del mondo che ha fonderanno tutti i giorni nelle paludi del Parlamento
E noi l'abbiamo varie volte sottolineato ai falsi invalidi anch'
Alle lentezze alle lungaggini alle disfunzione che imprenditore lo sa benissimo il dramma di avere a che fare con la pubblica amministrazione ma anche chi cita Lina diciamo la verità
Non è risolvibile se non c'è uno Stato forte
Perché il nel concerto europeo noi saremo sempre secondi o saremo terzi o saremo in fondo alla all'UE all'ultimo vagone se non avremo uno stampato nel vero senso della parola
Perché non è il problema degli immigrati nel problema del Sud pezzi e del sud sa bene cosa significa questo e risolvibili ma nemmeno lontanamente se non c'è una cosa di Festuccia
Bene però ritenevamo che i referendum avessero chiuso il problema
Ho pensavamo comunque che la spinta referendaria avrebbe in qualche modo poi travolto ogni resistenza e portato hanno
C'erano sbagliate
Quella è stata abitando quest'anno ci mostra che in realtà
Noi siamo ancora nel pantano
Che se non ci sono altre grandi riforme
Il pantano e profondo elitario e dall'altra parte del guado non c'era
Lo dimostrano i fatti di questa è caduto un governo si è rotta la maggioranza ma non se ne creata un'altra
Lo dimostrano i problemi dell'Ulivo
Quando sì continuamente
Oscilla tra l'andare da sono l'esigenza di fare i famosi accordi di desistenza che sono quello che sono lo sapete benissimo
Che significano praticamente ammettere che questo sistema probabilmente per vincere bisogna portarsi alla ingovernabilità e le inefficienze
Questo problema cominciano a capirlo di nuovo l'Italia
Cioè
Non ci sarà più una stagione referendaria nel senso delle mozioni che abbiamo vissuto ma c'è un problema
Di questo genere non è un caso che l'industriale che si riuniscono a Rimini
Mettono questo tema come primo punto non è un caso che le principali pensatori e politologi italiani ne riparla no non è un caso che nascono attorno al liberal per dire
Riviste fenomeni di aggregazione di questo genere non è un caso che la gente abbia capito che noi abbiamo innalzato col presidenzialismo la bandiera che seria che è forte che è profonda
Perché non è fatta certamente per scherzo ma che quella che noi consideriamo ma continuazione del cambino per farle
Dentro questo
Sappiamo benissimo che dentro questo schema
Non c'è niente da cambiare c'è solamente da dire che quello che si sperava fosse un centro sinistra se sta sempre più colorando di sinistra
E che il nostro compito
Non è quello certamente di passare a ingrossare le fila della destra
Ma quello di creare un centro forte che non c'è non piccola parole mi chiede la parola può essere interpretata male ma per creare per la seconda gamba o quell'altro albero quello che volete che oggi assente dalla politica
In questa allinea non cambia sotto il sospetto
Ma che non cambi la linea non significa che noi però
Dobbiamo usare gli stessi strumenti qui invece c'è bisogno di un colpo dal
Qui invece c'è bisogno di uscire fuori dagli schemi del passato
Qui invece c'è bisogno di lavorare in maniera diverso
Abbiamo condotto
Dentro l'Ulivo la battaglia dura
E credo che
Solo la nostra determinazione
Abbia portato
A smuovere quello che sembrava immobile
Abbia portato a cancellare cose che prima erano considerate tabù
Però intendiamoci
Il traguardo è stato raggiunto
La proposta istituzionale nostra non è nelle tesi pedoni
E non dimentichiamoci che
Io sento oggi tutti interrogativi sugli sviluppi della situazione italiana della situazione politica
Ma quindici giorni fa io ho scritto a tutti i leader dell'Ulivo
Che se noi avessimo dovuto scegliere tra l'Ulivo e la continuazione delle riforme referendarie noi avremmo tenuto fede alla nostra linea referendaria
Nessuno di voi ma scritta o una parola dissenso ho avuto sono telefonante fax o telegrammi di consenso a questa
A questa linea ve lo dico subito io intendo rimanere fedele sino alla fine
Voglio dire costi quello che costi in termini personali in termini politici
Perché son convinto che noi facciamo un favore all'Italia perché son convinto che questo è il nostro dovere perché son convinto che solo la nostra determinazione può fare uscire oggi la storia d'Italia dal pantano in cui dice
Allora
Domani o quando sarà
L'unico presenterà le sue tesi
E a parte le il rilievi giusti
Molto importante
Che ha fatto Mario Baldassarre
E che noi abbiamo comunicato gli altri approvi anche altri per la verità hanno
Ne prendiamo atto che le nostre proposte istituzionale non cessò
Io voglio che
Voi sta stiate o e noi tutti stiamo un po'cauti
Quando la la stampa dipinge un po'troppo facilmente un polo presidenzialista
E il rinnovatore un Ulivo parlamentare conserva
Beh diciamo la verità
Io vedo dall'alta la parte del Polo molto spesso agitato questo problema
In modo strumentale
Mi mi pare di capire che molto spesso c'è più voglia di farne un argomento di campagna elettorale che di risolvere veramente il problema profondo dell'Italia
E quindi a parte gli altri argomenti
Non è non è che dobbiamo approvare o bocciare ma dobbiamo andare avanti con la nostra
Ma è questo il punto
Possiamo pensare che in una battaglia e questo richiede di questo tipo sia risolvibile dentro l'assemblea dell'Ulivo
Pensiamo che sia realistico non realistico che sia quella la sede in cui si deve sviluppare la nostra azione
Glielo dico subito no
Non è quella s'la sede sono i cittadini la sede fuori
Non fu fuori dell'Ulivo è dentro il Polo l'assente e la società civile la sede in cui dobbiamo sviluppare
La nostra battaglia istituzionale sono i cittadini
E lì che si vince o si perde
Come abbiamo vinto perso con i referenti
E lì che si fa la battaglia Elli che alla fine se vinciamo l'Ulivo sarà trascinato
Non è certamente in assemblee che certamente c'hanno opinioni diverse ma che fatalmente saranno tratte da quadri perché tale perché questa è la situazione
Il TAR La sette il luogo in cui noi dobbiamo lanciare la nostra battaglia istituzionale
Da oggi non è più né l'Ulivo né tanto meno il Polo non sono gli attuali schieramenti ripartiti e la società Esterna sono che i cittadini la battaglia da oggi la facciamo qua
E la facciamo qualche andò
Subito
Appena ci riesce
Movimenti trasversali
Aperti a tutti
Non è che questa è una battaglia contro l'Ulivo quest'
C'è gente che è d'accordo con noi su questo come sappiamo che Occhetto lo scrive la scritto varie volte dentro il PDS vi sono fermenti
Negli altri panni partiti laici ci sono posizioni contrastanti soprattutto nell'opinione pubblica nei cittadini vi sono tensione di questo genere ma credetemi
Noi abbiamo con la nostra determinazione smosso acque fatto cose che probabilmente erano impensabili sino a poche settimane fa
Ma in questo momento questa battaglia la si vince fuori la si vince presso la società civile
E questo è il primo motivo perché io vi dico novità oggi dobbiamo combattere la nostra battaglia fuori dall'Ulivo
Essere autonomi e indipendenti da ogni schieramento su questo
E condurre la nostra battaglia con tutti gli strumenti che avremo a disposizione
Presso i cittadini questa è la nostra sede questa è la nostra missione non si tratta di passare da un polo all'altro queste sono sciocchezze che solamente qualche commentatore
Si tratta di volare alto di andare sopra su questo DC parlare alla gente di dire che questa è una grande battaglia per l'Italia che supera gli schieramenti che noi ci rivolgiamo a tutti a trecentosessanta gradi
Che da oggi noi siamo in i dal dal comune dal Parlamento all'ultimo comune
Dalla città più grande alla più piccola noi siamo i promotori il e studieremo i modi le iniziative poi vedremo come fare di tutti le iniziative di tutti i cittadini di tutte le forze di tutti i movimenti di tutte le persone e politica non politiche che con noi vogliono condurre questa battaglia
Vedremo se ci saranno altri referendum vedremo quello che potrà fare gli strumenti li troveremo se noi convinciamo e portiamo su questo i cittadini alla fine i cittadini vincono ricordiamocelo e questo è il nostro compito principale
Su questo io son convinto che
Da questo nasce poi anche
Possiamo e questo si sviluppa Santer
Quella forza
Liberale moderata
Che oggi non c'è
E l'Ulivo sta diventando la sinistra
Questa è la verità non è perché l'etica rete a prendere un dato di fatto
Fino invece non abbiamo cambiare campo ma dobbiamo costruire l'aria liberale moderata alleata con la sinistra che non si faccia mettere in piede sta su questo il punto e questa battaglia non gli strumenti più importanti per ricostruire
Perché la sto anche questa non si farà per aggregazioni o possiamo farla con i popolari che sono più vecchi che mai non possiamo farla convivere con altri pezzi di partito poi chi ci starà ci sarà
Dobbiamo farla ex novo
Questa è questo è il il programma
Questo è il punto
è un punto che spaventa
Sì
Nessuno è coscritto su questo non ci sono ordini dei medici io vi dico
Questo è un compito e no
Questo è un compito grandioso
Questo è il compito che ci aspetta
Per questo vi dico noi non è che rompiamo da una parte per passare dall'altra
Ma noi oggi riacquistando tutta la nostra autonomia ci muoviamo liberi dall'Ulivo e da tutti gli altri per portare al Paese un messaggio creiamo il nonostante e in questo ha una formazione
E quindi
Io vi chiedo di essere prima di tutto
Sentito partito non partito eccetera
Ora oggi io vi chiedo prima di tutto di ricordarci che noi non siamo un partito che
A prima di tutto partito partitini per obbligo e come obiettivo la sua sopravvivenza con la sua
Presenza in alcune strutture
Noi oggi io vi chiedo oggi di essere prima di tutto il movimento
Scendere giù i cittadini che non significa affatto intendiamoci che rinunziare a impegnarsi nelle istituzioni nei comuni e il Parlamento
Ma significa che su questo dobbiamo saltare tutte le aggregazioni
Significa che su questo
Chi vuole andare in assemblea dell'unico ci vada pure ci mancherebbe altro è riuscito a farlo
E ottime quanto ma su questo l'azione nostra
L'azione del movimento trasversale che nasce deve avere l'assoluta autonomia dall'Ulivo da tutti e andare dritta a parlare con la gente a convincere tutti i cittadini che questo il nostro programma che questa continuazione del referendum e che questo è l'obiettivo
C'è una contraddizione tra questo e l'idea di creare
Il centro liberale non non fatemi attardare a dire che non vogliamo fare il centro e centrini come le hanno chiamate sui Brigi Dini mi ricordo bene come avete detto Meriggi viene
La terza forza a tutte quante l'abbiamo detto ridetto quaranta volte non torniamo sull'argomento andiamo dal notaio non mettiamo per iscritto se vuole
Sappiamo che non è così quello che sappiamo però è che
C'è tanta gente oggi
In cerca di un punto di riferimento
Che questo punto di riferimento fatica a trovarlo
Che ci sono milioni di italiani che intuiscono di avere sbagliato il ventisette marzo dell'anno scorso a votare Berlusconi
Ma non sono convinti
Oggi
Di qualcosa che appare troppo egemonizzato da D'Alema
E questi ne dobbiamo dare un punto di riferimento che una casa preciso c'è qualcosa di scandaloso in questo e qualcosa che contro quello che abbiamo fatto e in contrasto col bipolarismo e in contrasto con la linea referendaria e in contrasto con le le nostre idee
Peter io non riesco a vederci luglio se non sia la continuazione di quello che abbiamo fatto finora e che oggi dobbiamo fare edifici le fa lo sa benissimo
Ciò non significa che dobbiamo rinunciarci anzi si vede dobbiamo combattere più che
Dopodiché arriveranno rinforzi bene non arriveremo alle
Ti stai in un sol questa è la nostra bandiera e non la porteremo fino in fondo io non so se vinceremo o perderemo vi dico che in questa strana io spenderò tutte le mie energie e chi è d'accordo come invito a far
Allora credetemi non abbia un compito ben più importante che
Che che rafforzare l'Ulivo passare al Polo ma stiamo scherzando
Noi dobbiamo in questo periodo riprende la nostra autonomia non per passare da lavoro dall'altra parte ma per condurre con una campagna presso i cittadini questo duplice obiettivo che è un obiettivo istituzionale è un obiettivo politico
Vi chiedo di lavorare su questo le forme non siamo disposti a tutto
Compresa la soglia il patto se fosse necessario compreso a trasformarci in una cosa diversa qualora fosse utile a questo non siamo innamorati essere partitini anzi diciamo che i partitini vanno superati che ci vuole una cosa più grande e saremo più forti ci diamo appuntamento subito immediatamente dopo le feste
In una riunione che a questo punto deciderà le modalità se la linea è questa e se siamo d'accordo su questa linea
Quello che voglio sapere oggi e se su questo siamo determinanti
Se su questo siamo pronti ad affrontare una battaglia che è difficile che è rischioso che è lunga se su questo siamo disposti a iniziare una lunga marcia dobbiamo saperlo dapprima guarda non sono cose che si vincono in pochi giorni né in poche settimane
Grandi compiti storici richiedono battaglie lunghe tenaci e Conti
Come in altre situazioni io non so se queste saranno traversate nel deserto so certamente che sono lunghe marce ma voglio dirvi che anche se noi partiremo solitari state tranquilli solitari poi alla fine non saremo
E allora
Puntiamo altro
Altro che problema di Ulivo cioè ben più più in là del gioco
Cioè occupiamoci anche dell'immediato tanto prego cupa ci dell'immediato io dico che se esiste una possibilità di fare in Italia un governo serio che affronti il tema delle riforme istituzionali
Oggi nonostante i malumori l'irritazione di D'Alema questo va fatto va fatto perché l'Italia ha tutto l'interesse a votare dopo che siano fatte le riforme piuttosto che a votare subito per andare incontro al Parlamento europeo
D'Alema per ricordarsi in questa veste è stata la posizione di tutti
Se c'è il suo averlo serio per le riforme lo si faccia se cambia idea ma andrà da sola è forte lo so benissimo si prenderà di fronte all'Italia le sue responsabilità che potrebbero essere quella di far precipitare una situazione drammatica
Per lui tra Parlamento e potrebbe essere peggiore di questo non facciamoci illusioni
Quindi non significa certamente a spararci dei problemi quotidiani che abbiamo in Parlamento che affrontiamo con grande responsabilità
E facendo anche dando anche i risultati
Più forti
Di quelli che
Le nostre forze esigue
Ma credetemi
Da in queste settimane
Il nostro compito non è quello di andare a baccagliare nei tredici e quattordici tavoli dell'Ulivo
Non è quello di andare in comitati o sottocomitati è quello di creare movimenti che agiscono le società civile per questi due temi la battaglia si vince o si perde su questo tema gli altri vadano avanti per la nostra strada noi andiamo avanti per la nostra
Allora
Parlato più del previsto
No suo finito nel caso finito ecco che nulla aveva
Ricordatevi che la nostra forza regolate da Rossella
Non è nel numero dei consigliere comunale che abbiano giusto gli eccessi
Non si rafforza in quello che non riusciamo a far capire a trasmettere alla gente
Nel messaggio e nel dire e nel far capire agli italiani che noi abbiamo una grande ereditato una grande missione e dobbiamo portarla
Allora io voglio che adesso si continua a discutere un suo c'erano interruzione perché qualcuno aveva giustamente procedure mangiare un panino sogna lascio agli organizzatori di deciderà le modalità
Mi pare giusto anzi continuare a discutere
Ma voglio dirvi
Che io intendo continuare questa strada
E questa mi sembra la linea nel nostro movimento
E che da adesso ci diamo appuntamento immediato subito dopo le feste
Andata noto nuovo detto il dieci ma ancora si può il dieci a domenica e non sia possibile non lo so
Una data in questo genere
Per stabilire in quella sede le modalità ma intanto la battaglia
Fuori dagli schemi attuali e quindi fuori anche dalla contrapposizione non per cambiare campo ma per i tirarci fuori al di sopra di una patta la battaglia per
Carli per questi due obiettivi fuori da un polo e dall'altro solitaria verso i cittadini inizia oggi e voi se siete in grado iniziate la sua un anello
Allora adesso sospendiamo per mezz'ora i nostri lavori di lacci sono dei tramezzini e dei supplizi cioè toccheranno grosso modo uno a testa e riprendiamo esattamente alle due e dieci
Vi prego di prendere posto
Abbiamo circa quattordici ancora acqua al momento quattordici iscritti a parlare
Allora si riprende accusiamo la porta da un teschio c'era Alfredo perché se no e chiudiamo la finestra entro giugno
Bene
Riprendiamo con Daniela dischetto coordinatore provinciale dei corpi Crotone
Il microfono
Ecco
Visto che siamo pochi potrei anche essere molto lungo però no
Dal testo per sorridere un po'no ma proprio perché non sono abituato a parlare a braccio mi sono ho preso già prima degli appunti per cui sarà veramente molto molto breve
Con il pubblico in ci conosciamo già da diversi anni ci conosciamo dai tempi delle prime battaglie referendarie
Ci siamo incontrati in tante assemblee nelle manifestazioni del Palaeur quell'entusiasmante del novantadue quella contorni ridotti al novantaquattro
Molti di noi io tra i primi hanno malvisto prima l'accordo con il Partito popolare che diede l'avvio all'esperienza del patto per l'Italia e poi quello con i socialisti italiani
Scusa
Per l'esperienza del Patto dei democratici
Messa da parte in malo modo la prima ci apprestiamo ad accantonare anche la più recente per apprestarci voi ad avviare anche da soli le grandi battaglie che da moderatamente rivoluzionari come ha detto stamattina
Professore
Vogliamo portare avanti le battaglie solitarie non mi hanno mai spaventato nel passato né mi intimoriscono per il futuro perché come tutti quanti voi per me la politica è un servizio da rendere al Paese non c'è una via per il successo personale
Ieri ci siamo entusiasmati per la solitudine in cui la vecchia partitocrazia c'aveva lasciato
E con il nostro servizio siamo arrivati ad una modica a una modificazione della rappresentanza parlamentare sostituendo il sistema proporzionale con il sistema maggioritario corretto
L'entusiasmo ed è il frutto dei tanti contatti che quotidianamente registravamo nelle strade entusiasmo che come movimento costituito per le riforme istituzionali eravamo riusciti a suscitare
Nella gente e che invece come partito politico probabilmente non siamo più riusciti a destare per costruire il partito politico probabilmente abbiamo commesso degli errori che ci hanno allontanato dalla gente non conosco quale sia il termometro della situazione in tutti quei collegi che non hanno eretto nostri deputati
Ma quello che debbo registrarne dei collegi che raccolgono la mia provincia quella di Crotone rappresentanza maggioranza
PDS
è una situazione di enorme difficoltà
Ritengo pertanto che la nostra azione debba svilupparsi su due linee quella politica
Io Tura all'interno dell'area e abbiamo scelto da tempo e quella movimenti istiga
Autonoma con la quale sostenere le battaglie politiche trasversali che ci consentono di fare emergere quelle istanze omogenee che possano volare zar l'attenzione della gente
Quindi non quel discorso uni di rottura e basta così come ho sentito fare ad altri anche dallo stesso Mario Segni noi dovremmo muoverci su queste due linee
All'interno dell'area politica che abbiamo contribuito a costituire dobbiamo recitare una parte principale
Andando via consegnamo all'area del Pd a quell'area la consegna ma il PDS a quelle forze della vecchio partito del vecchio Partito popolare secondo regole chimica si stanno ori affacciando alla politica
Nei Comitati Prodi con grande responsabilità dobbiamo operare senza cosa deve pensare di voler recitare ruoli di primo Piano e dobbiamo avere l'umiltà di essere una delle componenti non l'elemento essenziale
Comunque poiché non ha non dobbiamo dare l'impressione di essere peccati alle poltrone dobbiamo veramente metterci a disposizione della collettività senza senza di senza essere pronti a mollare quello che noi veramente abbiamo costruito con tanti sacrifici minori grazie
E succede a Carla Mazzuca che però andata seduta assentare perché una riunione della Commissione speciale d'inchiesta che lei presiede
Loro dove ora do la parola all'amico Paul van son coordinatore provinciale di Rovigo
No
L'uno Belluno scusa nello Pardo pausa
Valgono
Ma io sono sceso a Roma come tanti appunti con tante idee
Da sottoporre alla vostra attenzione direi che man mano che si è sviluppato questo dibattito
Mi sono accorto che
Come altre volte in pratica la direzione del movimento del partito ha già scelto quella che è la nostra linea e devo anche dire che tutto sommato è la linea che emerge dai contatti che periodicamente o comuni non molti iscritti della mia provincia
E questo mi potrebbe anche andar bene però sentendo anche quanto accade accade in altre realtà sicuramente c'è una diversità le norme fra il nord e il sud anche nel nostro movimento
Direi che è necessario frenare forse un attimo gli entusiasmi essere un attimo più realistica questo forse dipende anche dalla terra in cui sono nato in cui io vivo ma credo che sia utile a tutti quanti
Perché
Non bisogna dimenticare gli ultimi passaggi che abbiamo avuto in buona parte sofferti dalla base non ultimo quello del fatto che i democratici che adesso abbiamo capito che fine farà ma non è una bella fine per chi in politica
E credo lo faccia buona parte degli elettori ci ragiona un attimo sulle scelte di vari movimenti
Però non so onestamente dire se conti più il raziocinio oppure l'emotività qua mi sembra non sia si siano scontrate due tesi l'entusiasmo l'emotività e la razionalità
E il nostro capo mia anche in parte entusiasmato ha fatto una scelta decisiva
Però o io ho prestato quando dice ci ritroviamo presto all'inizio del nuovo anno e ha fatto una rata dieci che per me va benissimo e mi augurerei che potesse essere confermata oggi devo sentire un attimino la base perché dobbiamo sentire i nostri nel mio caso non molti scritti non mi risulta che non siano molti che sulla parte d'Italia
Ove la pensano ripeto la maggioranza dei miei e sicuramente convinta che l'Ulivo non ci faccia bene
Ripeto nella mia provincia non siamo mai entrati nell'Ulivo lo hanno costituito all'ultimo momento
E lì sono egemoni PPI e PDS uno più conservatore dell'altro quindi non abbiamo nessuna difficoltà e nessun trauma staccarsi però ho sentito che in qualche regione invece addirittura la forza preminente sembra essere quella dei pattisti
E allora perché hanno con uscire così di colpo senza senza una contropartita per cui io sarei non vorrei che domani uscisse sui giornali che il Polo o altro e parla la gente perché proprio qua che trovo il tallone d'Achille del movimento
Io frequento abbastanza le riunioni nazionali e ho già sentito discorso armiamoci e partiamo coltello fra i denti elmetto in testa ma dove sono le truppe da noi nel Nord vi garantisco sono molto molto scarse non molto motivate ultimamente
Per cui l'idea sola del presidenzialismo bella mi piace l'idea sindaco d'Italia da molto molto meglio che ci distingue dagli altri perché tutti vogliono il presidenzialismo tutti buona parte insomma anche all'interno del PDS
Per cui direi che sarei più contento sentire come la pensano anche la base e a essere un attimo più prudenti perché ormai l'équipe l'etichetta che ci hanno attaccato posso ed il pendolarismo segni che va di qua di là non vorrei che questa nostra uscita pur limpida
Fosse ci fosse etichettata un'altra volta come segno di pendolarismo ripeto non è un problema della mia zona dove o un gruppo di persone disposte ad iscriversi purché purché si esca dall'Ulivo quindi direi che dovrei hanno sfondato porte aperte da me però non è la stessa cosa tutte le parti e quindi prima di volare alto cerchiamo di avere i mezzi per volare e specialmente individuare oltre all'idea del sindaco d'Italia qualche altra idea che interessa molto di più la gente
Che il sindaco sia letto direttamente dalla gente la gente lo presta va bene ma più di tutto vorrebbe che il sindaco fosse in grado di espletare certe pratiche invece che in sei mesi in due settimane allora sarete ha prestato il sindaco del paese è anche sindaco Italia quindi dobbiamo promettere avere qualche altro obiettivo forse non così alto ma più vicino alla gente allora la gente ci ascolterebbe altrimenti ho dei dubbi che punto l'entusiasmo che abbiamo raccolto qua riusciamo a
A farsi seguire da parecchia gente grazie
Grazie
Adesso la parola va Mimmo Zambetti Assessore alla Provincia di Milano
Cioè mi Zanda avvia il caffè
Quindi avanti
Il dottor selvaggi
L'osservazione iscritto dato segni di Roma
Punto vediamo se non diamo la parola io sono un semplice stretto un patto così eccezionale
E decidiamo in altri termini esporre partire da o delle considerazioni che ha fatto l'onorevole segnava fino dove si è rivolto tutti Conte e ha detto che occorre una partecipazione praticamente dei cittadini
E di tutti i cittadini o formazione dallo Stato
Perché quello che è importante oggi in Italia e soprattutto ottenere una giustizia in Italia avere un'Italia più giusta per poter praticamente ottenerne di tali e più giusta
E necessario in altri termini tra a contatto con la gente e quindi sentire praticamente le esigenze delle singole persone
Ecco a questo sì non si può ovviamente a tenere conto delle esigenze delle singole persone se si prescinde dalle seminari i diversi contenuti
Quindi al di là di quelli che possono essere i diversi schieramenti
Che possono cambiare da un momento all'altro in relazione alle trasformazioni dalla politica che cambia da un giorno all'altro
Praticamente dobbiamo parlare di contenuti
E le alleanze si devono creare di volta in volta in relazione ai contenuti l'importante che questi contenuti vengono espressi prima che si facciano le votazioni e prima che si arrivi alle elezioni
Questo è dato fondamentale questo significa far partecipare i cittadini praticamente alla gestione dalla cosa pubblica
Questo è sancito dall'articolo due tre dalla Costituzione italiana questo è sancito dall'articolo sei delle Autonomie locali dove parla che il cittadino singolo o associato deve essere portatore di interessi collettivi
Sì a un certo punto si prescinda da questo fatto qual si si idea qualsiasi schieramento diventa una parola vuota e l'Italia non potrà mai a diventare quella nazione giusta a cui tutti quanti aspiriamo
Se vogliamo oltretutto che il Patto Segni da essere attualmente ancora un piccolo movimento in realtà diventi attratta diventi attrazione di consenso da parte di tutti i cittadini e oppure di molta parte di questi cittadini
Non è necessario ovviamente che venga a contatto con questa persona
E allora per venire a contatto accorre tener presenti i contenuti il contenuto uno istituzionale e l'altro è politico il contenuto istituzionale mi va benissimo la questione del presidenzialismo
Perché il presidenzialismo in fondo in fondo non fa altro che saltare il ruolo del singolo cittadino
Attraverso l'elezione diretta del Presidente le il ruolo del cittadino viene saltato
Perché non c'è più la mediazione dal partito bensì praticamente il voto diventa diretto e quindi a un certo punto il cittadino si elegge direttamente il suo presidente nello stesso tempo il cittadino elegge anche il parlamentare perché ovviamente il presidenzialismo non svilisce la funzione parlamentare
Praticamente il presidenzialismo diciamo che attutisce l'importanza del partito ma non del Parlamento il Parlamento nel suo ruolo istituzionale viene sempre garantito proprio perché il cittadino e legge il proprio rappresentante
Proprio perché il cittadino e artefice dell'elezione sia dal Parlamento che dal presidente a questo punto si riesce si ristabilisce quell'equilibrio tra i poteri dallo Stato che è fondamentale
Cioè l'equilibrio tra il potere legislativo il potere esecutivo
Ma per poter far questo ovviamente è necessario anche che il potere esecutivo
Non tradisca quello che la funzione del potere legislativo perché noi oggi esaminiamo ha un aspetto quanto mai strano
Che l'esecutivo in altri termini non si limita solamente a promuovere le leggi ma addirittura addirittura quasi si sostituisce al Parlamento
Per il semplice motivo che praticamente non gli emendamenti fatti dal Parlamento spesse volte non vengono tenuti presso il a un certo punto quinto la funzione legislativa che ne è stata molto ridotta e quindi anche le esigenze dei vasi dalle collettività attraverso praticamente il dal Parlamento a un certo punto è stata scritta
Oggi il cittadino in altri termini per poter in altri tempi fendere i i propri diritti è costretta a rivolgersi alla magistratura
La magistratura assunto una funzione supplente del potere legislativo il potere legislativo dovrebbe non solo emanare le leggi ma anche dare l'interpretazione autentica delle leggi quando queste vengono disattese dal potere esecutivo
E oggi c'è ecco che cosa significa moralizzazione dalla vita pubblica moralizzazione dalla pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione oggi non agisce nell'interesse dalla cittadinanza o pubblica amministrazione agisce nel proprio interesse
Tenendo perdendo di vista quello che l'interesse collettivo questo è il discorso il cittadino sì rivolti alla magistratura ogni volta che per vuol tutelare i suoi diritti
Ma con questa maniera il cittadino tutela i suoi diritti attraversò mai sentenza del magistrato che hanno efficace su prossimamente tra le parti in lite
Tale parte in contendenti non si estende a tutta la cittadinanza
Ecco perché a un certo punto è necessario tra il far riassumere ai diversi ai tre poteri dallo Stato ciascuno il suo ruolo nel senso che il Parlamento fa le leggi e le interpreta quando anche vengono applicati in modo distorto dal potere esecutivo
Questo significa ristabilire un rapporto di fiducia con i singoli cittadini
Questo significa praticamente atterrare i voti verso praticamente un movimento che indipendentemente dal chiamarsi di centro di destra o di sinistra è un movimento che si propone di trasformare da un'Italia iniqua in un paese giusto Enrico grazie
Bene la parola all'otto Mangiacavallo col coordinatore provinciale dirigendo
Cari amici io dichiaro preliminarmente che mi atterrò con pratica
A concentrare il mio intervento venne in cinque minuti non solo per rispettare l'indicazione e l'onorevole viola ma anche per rispettare l'uditorio che sicuramente stanco
Io non ho nessuna difficoltà
Nessuna meraviglia dire che mi trovo in perfetta linea con quanto dichiarato da Diego Masi da Baldassarre da Mario Segni che non mi stupisce perché ho ritrovato intatte con nella stessa valle di tale motivazione che mi hanno fatto scegliere tempo fa l'adesione al Patto Segni prestato per me motivo di meraviglia
è stato comunque motivo di sorpresa almeno sul piano della terminologia sentire ripetutamente che noi stiamo uscendo dall'Ulivo
E qua anche se io non sono esperto di botanica perché faccio il medico di professione desidera e fare una precisazione ritornando indietro nel tempo caro Vincenzo Manno stiamo uscendo dall'Ulivo io ho l'impressione che noi stiamo uscendo da una quercia innestata
Perché francamente e questo noi lo abbiamo ribadito a chiare lettere con un documento congressuale appena due mesi fa quindi non è una mia opinione personale ma io porto una proposta il messaggio una determinazione
Di un congresso al quale hanno partecipato il rappresentante di quattrocento iscritti in in provincia di Agrigento quando noi siamo entrati nell'Ulivo quando non abbiamo cominciato a parlare di Ulivo la realtà era completamente diversa
E non lo dico perché era la nostra impressione non lo dico perché era la nostra interpretazione lo dico perché lo abbiamo sentito
In maniera chiara e inequivocabile dalla voce di Romano Prodi che è venuto anche in Sicilia a dire qual era il suo progetto e in che cosa consisteva l'Ulivo
Allora molte persone si sono riconosciute in in questo nuovo anche se embrionale soggetto politico perché delusi dalle promesse fatiscenti della destra delusi dal procedere vergognoso del partito azienda non non volevano abbracciare il messaggio della destra
Però d'altra parte non volevano passare tout-court a un PDS che bene o male dimostrava fin da allora delle tendenze egemoniche
E ricordo che Prodi per dare l'idea anche figurata di quello che sarebbe stato l'Ulivo ha detto che avrebbe costituito una nuova pianta che avrebbe affiancato alla Quercia
A distanza regolamentare in maniera che tutte e due facessero frutti particolarmente ricchi così non è stato ma non per colpa del Patto Segni o per colpa del Patto dei democratici
Io non voglio dispensare colpe o accuse ma sta di fatto che quello che era il programma originario
All'indomani delle elezioni regionali è stato completamente modificato
Quindi se ci pensate bene non siamo noi che usciamo almeno da quell'Ulivo che avevamo inteso inizialmente ma è un nuovo progetto politico che non ci può vedere in linea di principio Lina di valori assolutamente coinvolti
E qua io desidererei a questo punto pare un pochettino di chiarezza perché ho letto nel volto di volti negli interventi di altri
Una perplessità fondamentale che a mio avviso ma fugata immediatamente
Ci ma usciamo dall'Ulivo dove andiamo
Che cosa significa la costituzione di questo grande centro lo ha detto Mario Segni ha fatto bene questo non significa uscire dal centrosinistra che la posizione politica che ci vede protagoniste sottolineo protagoniste
Questo non significa abbracciare le tesi della destra perché sarebbe un errore madornale e ingiustificato e ingiustificabile noi manteniamo quella posizione iniziale nel rispetto di una coerenza che ha contraddistinto l'agire politico di Mario Segni nonostante su questo si sia ripetutamente equivocato con queste definizioni gli ondivaghi istmo di pendolarismo e così via
E non mi preoccuperei più di tanto di capire con quali altre formazioni politiche noi andremo ad aggregarci
Perché fondamentalmente se è vero quello che dice il professor Mannheimer se è vero quello che dicono gli altri sondaggi di opinioni il quaranta per cento degli elettori italiani nona ancora deciso con chi stare ma attenzione
Non ha ancora deciso se stare con questo o con quell'altra formula politica con questo o con quell'altro partito politico e no perché la gente è stanca di CCD CCT PPI pappa ecco
Un un preciso impegno nei confronti dell'elettorato
Quello di continuare quella rivoluzione che ha iniziato magistralmente Mario Segni e vi ricordo che anche allora c'erano serie perplessità su quello che si doveva fare se c'era un'esigenza di aggregazione
Perché quando Mario Segni cominciò la battaglia referendaria
Non c'era una grossa aggregazione su di lui e c'erano perplessità anche allora quindi dobbiamo avere il coraggio di agire dobbiamo avere il coraggio di osare dobbiamo avere la capacità deve prendere quell'entusiasmo su valori non su messaggi elettorali
Che ci possano riportare a quella posizione di protagonismo a quella posizione differenziata rispetto a coloro i quali con lo slogan e spot pubblicitari più o meno elettorali vogliono mantenere ancora una struttura consociativa che noi abbiamo sempre condannato a chiare lettere
E per quello che ci riguarda hanno in Sicilia
Abbiamo un impegno particolarmente rilevante e con una scadenza immediata perché certo da noi il diciannove di maggio il ventisei di maggio andremo a votare
E quella sarà un'esperienza che noi dovremmo vivere intensamente con un messaggio forte
Non da rivolgere alle altre formazioni politiche
Dobbiamo parlare con la gente per dimostrare che i nostri messaggi sul piano istituzionale sul piano del programma sono forti noi avremo la possibilità di dimostrare che siamo cosa diversa
Da quelle forze consociative che al ad esempio in Sicilia vogliono ancora mantenere una legge elettorale che mantenga una vecchia classe politica una vecchia classe dirigente corrotta
Iniqua e pesante e chi più ne ha più ne metta
Quindi io sono perfettamente d'accordo che ora comincia l'impegno serio costruttivo al di là di quello che può essere il fatto elettorale non tanto per parlare con altre formazioni politiche
Ma per scendere in mezzo alla gente per poterlo fare la migliore le maniere bisognerà scegliere strumenti metodi e mezzi mi auguro che il quindici gennaio questi strumenti e questi mezzi possono essere in maniera precisa individuati grazie
La osso
Spavaldo capogruppo del Patto la provincia di Avellino
Come dire
La fama del leone
Quella sera tutti io devo dire che è la prima volta che partecipo a questi lavori l'ho fatto con estrema entusiasmo posso diretto però a casa più contenta e con più certezze rispetto a quando sono venuta qui ho condiviso molto l'intervento che ha fatto prima di me il medico di siciliano sicuramente non ricordo non ricordo a di Reggio Calabria
Non ricordo la città a farlo se di Agrigento quindi avevo capito bene o tutto l'accento è quello penso che abbia fatto un'analisi puntuale precisa dei dei possibili scenari che si aprono a tutti quelli che come noi sono scesi in prima persona per lottare contro i Titani
Che probabilmente la mia situazione ad Avellino e diversa visto che io vivo nella città di De Mita di Mancino di bianco di Gargani e ce ne sono ancora altri
E vi posso garantire che la voce del Patto Segni nell'ambito del Patto dei democratici ad Avellino si sta facendo sentire
E però ecco io chiedo io sono in continuo contatto con Enrico imbelli perché chiedo certezze chiedo certezze sulla nostra prospettiva io mi sono figurata una possibile prospettive però io da sola chiaramente non faccio niente rime certezze devono venire dai parlamentari
Che rappresenta nel Patto Segni e che prima Dinoi che rivestiamo le cariche istituzionali più basse devono essere in grado di essere buoni politici il buon politico quale io non lo sono probabilmente sono proprio una nuova della politica alla mia primissima esperienza
Nelle liste del Patto Segni e non mi sono mai candidata nemmeno nelle liste comunali il più piccolo comune lo d'Italia no voglio dire quanto ha grinta mi pare che nessuno di noi
Abbia attuative ne abbiamo più o meno tutti e questa è la cosa che serve alle persone che hanno creduto e nei movimenti del movimentismo e che probabilmente adesso credono in una forma un po'diversa di organizzazione
Che cosa deve fare il buon politico deve innanzitutto avere la capacità di fare quelle analisi preventive che gli consentono di capire quali sono i momenti di rottura oltre cui bisogna cambiare il proprio percorso la direzione del proprio percorso questo perché non possiamo inseguire gli avvenimenti ci schiacciano ebbero come ci hanno sempre schiacciato
E non è possibile che le nostre intelligenze siano schiacciate ancora in continuazione dalla partitocrazia perché la partitocrazia annulla l'intelligenza e allora quello che io ho sentito oggi mi convince che il mio impegno deve continuare continuerò a cercare i giornalisti a chiedere interviste in televisione contro De Mita contro Galgani contro Mancino e contro Bianco
Lo farò perché sono convinta che quello che si è detto stamattina anche se probabilmente non tutto è stato detto
E dipende poi dalla sagacia dall'intuito di coloro che ascoltano capire che cosa può succedere a fine dicembre la metà gennaio a fine gennaio
Dipenderà naturalmente anche dalle circostanze esterne
L'avverarsi di questo Progetto che noi oggi spero alle quattro alle cinque andremo tutti a coronare con i nostri consensi
Ebbene dicevo la nostra prospettiva e in quella di intraprendere un cammino che ci ridia entusiasmo sui valori questo ha detto il l'amico di Agrigento sono perfettamente d'accordo io me lo ero appuntato su un foglietto non lo dico più però non posso
Non posso non dire che non sono d'accordo il nostro valore quale il nostro valore fondamentale quello di avere rispetto
Per i cittadini italiani
E avere rispetto per i cittadini italiani significa anzitutto arginare le degenerazioni della partitocrazia che hanno corrotto tutto
Non solo si hanno costretto in più di qualche occasione a votare per degli emeriti imbecilli perché queste erano le mediazioni alle indicazioni dei partiti non solo se hanno costretto a vedere i nostri figli sbandati in preda
Ad incertezze che probabilmente si portano indietro sin dai primi anni di vita perché forse la famiglia si sta evolvendo con troppa fretta per cui non riusciamo più a sopperire alle carenze che la società presente
Non solo hanno voluto apparati deboli che non rispondessero ai bisogni dei cittadini perché la volontà dei partiti è proprio quella di avere apparati estremamente deboli che non siano punto di riferimento e che non rappresenti dei veri punti decisionali per le grosse decisioni d'Italia e per le grosse decisioni anche del più piccolo comune abbiamo visto l'occupazione di tutti gli enti intermedi e allora signori veramente noi pensiamo che la battaglia sul presidenzialismo significhi solo e soltanto riprendere a scendere fra la gente con i banchetti e non credo io penso che la battaglia sul presidenzialismo sia la cosa il punto di partenza fondamentale che ci deve legittimare a pieno titolo ad uscire dall'Ulivo perché l'Ulivo non è più quella forza equilibrata di centro sinistra L'Ulivo è una forza di sinistri sinistra che tenta di egemonizzare gli altri che ha stretto un bell'accordo con il Partito popolare il quale legittimando
Prodi della sinistra di base non lo dimentichiamo questa non deve dimenticarlo nessuno
Ha avuto
La possibilità di nominare un vice Prodi io ricordo perfettamente quando ho fatto la campagna elettorale sul mio manifesto figurava un ulivo
Io penso che qualcuno ci abbia ben legittimati ad usare quel manifesto non credo che ci siamo auto legittimati non l'avremmo fatto perché non si sia deputati sono troppo galantuomini
Allora qualcuno ci ha legittimato se qualcuno sia legittimato prima vuol dire che ora è un bugiardo
Io non posso tollerare di essere rappresentata da un bugiardo
Che prima era pieno di smalto e che dopo le elezioni esattamente il ventiquattro aprile novantacinque quando è stato nominato Veltroni come vice
Ha smentito tutto quello che aveva detto prima ha cessato di avere smalto ed ha cominciato ad essere una marionetta del Partito Popolare del Partito Democratico della Sinistra
Queste sono mie opinioni naturalmente personali che non mi indurranno mai a votare per la destra questo sia ben chiaro io mi sono candidata e ho preannunciato il mio pieno impegno per una sinistra che fosse democratica una sinistra che fosse di progresso una sinistra che si mostrasse veramente di rottura con il passato
Io non ho visto niente di tutto ciò io vedo ad Avellino il toto candidature De Mita candidato alla Camera Mancino candidato al Senato bianco pure la candidatura perché se il segretario di partito non può stare solo
Al Parlamento europeo
Tutti rivogliono la candidatura vedo il risorgere di ruderi zombie socialisti
Che chiudono accordi a livello personale ho visto la distruzione del Patto dei democratici per questa voglia affaristica di risorgere non per il risorgere della cultura socialista che altre noi come socialisti li abbiamo in questa stanza e hanno aderito al pop al Patto Segni
E allora noi rispetto a questa cosa rispetto a questi eventi ci dobbiamo difendere o vogliamo ancora prende schiaffi in faccia
Vogliamo cercare di crescere aggregando quel quaranta ma forse non sarà il quarantasei il trenta sarebbe ci sarà il dieci per cento di italiani che non possono essere posti soltanto di fronte alla scelta fra destra e sinistra questa destra e questa sinistra odiavo soltanto limitarci a tirare a campare come si dice a Napoli e a conservare quei cinque o sei sette Skra metti non lo so nemmeno che abbiamo in Parlamento e Signorini mi sembra vivente
Mi sembra davvero avvilente e allora cerchiamo di andare al di là di quello che si è detto oggi
Cerchiamo di manifestare le nostre perplessità restiamo qui se necessario anche sino a mezzanotte però andiamocene tutti convinti che la battaglia sul presidenzialismo
è una battaglia che ci legittime era a creare delle delle nostre dei nostri programmi alternativi perché io quello pre tenderò
E lo dico in questa sede all'onorevole Masi che ultimamente o molto molto apprezzato
E all'onorevole Segni fosse solo alla battaglia sul presidenzialismo non basta anche se quella è la battaglia fondamentale noi abbiamo bisogno per presentarci in maniera paritaria rispetto all'Ulivo formato attualmente dal PDS PPI e qualche altro salda satellite a cui probabilmente avranno offerto qualche collegio blindato in Emilia Romagna in Toscana o in vuoi lunghe non so bene
Noi dovremo presentarci con un programma nostro esauriente che Totti tutti i punti possibili noi dovremmo
Andare in giro dicendo siamo presidenzialisti per questi motivi perché la riforma della pubblica amministrazione la vogliamo fare così perché la riforma federalista delle regioni la vogliamo fare così perché in Europa ci vogliamo entrare in questo modo perché la politica redistributiva del reddito secondo noi
Da modificata perché vogliamo capovolge il principio di sussidiarietà ma lo vogliamo dire non come petizione di principio
Ma perché se perché si sarà formato attorno ai nostri leader attorno ai nostri parlamentari un gruppo di studio che sia capace di analizzare compiutamente i costi benefici di tutti o il programma che noi presentiamo e poi le donne
Io ho visto la settantanovesimo attese tanta nove edizioni forse non riesco nemmeno a dirlo
Tesi di Prodi non so poi ci sono le donne in questa sala ma qualcuno ha visto Prodi come ha trattato le donne adesso al di là dei fischi che ha ricevuto a Napoli la probabilmente era perché era impreparata aveva tutti maschietti al seguito e donne non c'entrano
Prodi ha detto esattamente no non ricordo a memoria ma insomma il senso è questo
Siamo convinti che portare avanti una politica delle donne che consenta un modo omaggio una loro maggiore presenza nelle istituzioni sia una cosa positiva per la famiglia per la società e per e per la pochi
Una loro maggiore presenza ma insomma veramente donne del Patto Segni ne vogliamo sempre aspettare l'obolo da parte dei maschietti io non penso che noi abbiamo un minore onestà migliore capacità il minore grinta per fare politica per portare avanti lei dentro vediamo e allora Naviglio diamolo questo programma di Prodi miglioriamo lo cambiava ore e poi andiamo dal PDS e dal Partito popolare a dire quel se l'area moderata che crede fermamente sul presidenzialismo questo il nostro programma
Vediamo se ci possono essere convergenze se possiamo modificarlo insieme se voi si dica un no netto e allora vuol dire che noi andremo dagli elettori a dire questo il nostro programma in queste cose noi crediamo votateci oppure non si votate vale continueremo grazie
Adesso la parola Federico C girata che ero osservatore regionale la Sicilia orientale
Ancora per poco Ferrara
Buongiorno io volevo soltanto dire un paio di cose
Innanzitutto vengo rinviato qui dalla Sicilia voglio dire da parte soprattutto dei figli dei coordinatori della Sicilia evitare che di recente sono stati contattati per la presenza di segni che è venuto in Sicilia
Segni ce l'aveva anticipato un po'i temi che ha trattato oggi per la verità appare sono sorti due effetti
Una parte è stato l'entusiasmo e una parte è stata la perplessità
Sono stato praticamente inviato oggi qui per chiarire bene la discriminante tra entusiasmo e perplessità
Ho ascoltato con attenzione
E certo quello che viene fuori
Da un lato una tematica di grande impegno di grande respiro che lascia intendere finalmente andare oltre il quotidiano e avere una prospettiva politica da poter essere presentata bisogna avere un grande vessillo è una grande bandiera perché dietro si raccolgono delle truppe che seguano
Devo dire che sarà una battaglia di particolare difficoltà perché i tempi oggi non sono quelli di quando sorsero i primi referendum il Paese profondamente diverso profondamente deluso
Ha subito un'infinità di referendum molti hanno cambiato molto poco ha creduto in tipi di referendum che non hanno sortito effetto oggi veramente siamo da scalare una parete dolomitica
Però abbiamo un target un progetto
E questo è importante
Quello che l'oggetto della perplessità era un altro già in Sicilia era stato tra le righe in un gioco di specchi
Alluso alla possibilità di una sostanziale liquidazione dell'attività politica e organizzativa in termini di struttura organizzata cioè di piccolo partito chiamiamolo movimento organizzato ma questo è
E questo ha suscitato forte perplessità
Io ricordo le riunioni fatte qui con in gaelico Masi re tentare di raggiungere integrare delle quote organizzare presenti sul territorio quanto questo sia costato a tutti noi
Fare quest'opera di cooptazione di aggregazione di inseminazione sul territorio credo che lo sappiamo tutti noi
E le lamentele delle nostre mogli quando concedevano arrivare la sera tardi perché eravamo a destra a sinistra a contattare qualcheduno pregandolo di partecipare con noi in questa battaglia politica Empoli mesi dice Berman non serve più a niente
Io l'oggetto della perplessità di tanti coordinatori della Sicilia orientale e dico anche quelli più avveduti e si può riassumere nelle frasi di uno dei più validi i più brillanti coordinatori quella di Messina
Che mi ha detto sostanzialmente questo beh caro Federico noi parlando di sé e il suo gruppo vogliamo fare politica allora i casi sono due o abbiamo la possibilità di fare politica
Anzi avendo beninteso questo badate bene non esclude la presenza di un progetto politico più ampio di più ampio respiro al contrario
Però significa anche avere una presenza politica nelle dare risposta le esigenze della gente
Oppure se questo non mi interessa più dei tornei ditemelo perché da qualche parte una repulsione per fare politica
Allora a questo punto io mi trovo di fronte a quando ritorno a dover fare da cinghia di trasmissione tra quello che è stato detto qui che condivido assolutamente sua ha detto Segni su tutte le cose su cui condividiamo credo non valga la pena parlare allora segno ha detto delle cose sacrosante che aspettavo da molto tempo plaudo che siano state dette finalmente una grande campagna di grande respiro indiscutibile dunque non è per lo più resta però il problema contingente
Nel momento che io faccio da osservatore regionale da cinghia di trasmissione con i coordinatori provinciali di coloro che cosa
Adesso facciamo politica e fare politica significa un piano inclinato significa diritti doveri interazioni
Oppure dico non facciamo politica facciamo movimento puramente legato al presidenzialismo
Che ci vuole si stacchino cioè Serena
Ognuna delle due scelte un crinale che provo una serie concatenate assolutamente indissolubile di doveri
Non si può pensare dopo di andare optare questo sì quello no
Ho assumiamo l'idea che facciamo politica o assumiamo l'idea che siamo un movimento trasversale su un'idea fondamentale di riforma e che poi ciascuno si orienti politicamente dove vuole con chi vuole e avendo i target che vuole
Questo il motivo della perplessità che aveva in Sicilia e mi hanno deciso di venire qui per a vere del motivi di chiarimento è sapere dove abbiamo no in Sicilia avremo come è stato detto prima del da Nené molto brillantemente avremo perenzioni regionali
Allora se si fa politica bisogna anche discutere coltivato come dato e spendo le mie nottate a tentare di discutere trovare spazi per della gente che si chiama Patto Segni non serve
Io voglio segni che qualcheduno mi dica
E io l'accetterò
Non sono qui per contestare ma per chiarezza
Che mi si dica da questo momento non si fa più politica non siete avvilita
Non avete titolo per fare si fa soltanto questo soltanto questo
Siccome io condivido le battaglie di principio ho aderito al Patto Segni per motivi di principio sono pro sono diversità ripresero una facoltà universitaria
Ho partecipato ad una linea di principio ritornano parti contino prima di principio ma è giusto che io sia chiaro con la gente che in periferia ho coinvolto questo è fondamentale perché prima di ogni altra cosa
Vale quello che una legge tra galantuomini
Che si impone in ogni caso per la nostra credibilità dunque questo è fondamentale
Che ci sia questo vanta a mio modo di vedere adesso io aggiungo nell'ambito dell'opinabile
A mio modo di vedere credo che una grande idea se non ha dietro delle truppe che lo sostengono resta dell'Italia
Motivo per cui ritengo che anche una piccola sparuta ma organizzata diffusa sul territorio capillarmente organizzazione serba a sostenere delle buone idee ma siccome io non sono un politico di professione posso aver torto e accetterò dell'indicazione dall'organizzazione perché mi dica di non farlo
Però resto deve essere assunta chiaramente e non con un gioco di specchi
Bisogna dire noi andremo in maniera informale
Spinti dall'onda dell'entusiasmo
Oppure dobbiamo dire noi serve un'organizzazione anche capillare
Anche piccola ma diffusa sul territorio perché questi agiscono come elementi di catalizzazione
Questo è fondamentale
Grazie io ho capito bene il concetto si riduce a questo noi abbiamo a livello centrale un grande progetto politico in periferia organizzate di con le vostre forze in termini organizzativi se questo è io così farò se questo non è gradirei una chiarezza inequivocabile
Per quel tratto il patto tra gentiluomini diceva Voltaire
Devo dire una top che nel momento in cui mi era giunta notizia perché nessuno di noi per vendere delle chiacchiere in giro che ci fosse una una tendenza all'aggregazione al centro con nomi che tutti sappiamo di giudici
Di figure di primo piano istituzionali
Improvvisamente questo mio lavoro di di soda Torre di un terra di un terreno fatto di sassi e di poca terra improvvisamente sono c'è stato un'effervescenza di interessi
Allora dire la gente ha bisogno di una prospettiva politica fatta di organizzazione di strutture di presenze di simboli
Altrimenti credo sarà una stupenda battaglia di grandi principi un po'radicale un po'chic
Molte elitaria con scarsa presenza sul territorio
La parola del saggio teorico che
Senza microfono
Neppure
Soprattutto quest'ultimo intervento e mi stimola molto e qualcosa devo rispondere
Credo che
Mario segni il nostro leader non a caso e quello che ha detto ci ha riassunto credo che ci sia data però abbia posto molto seriamente una perplessità che c'è in tutti noi quando Mario anche qualcuno prima quando Mario parte un po'alto qualcuno prima un po'brutalmente ha detto già altre volte network coltello bocca tante altre cose poi realtà no la realtà è dura come Enzo la realtà e dura
Mario ci porta in alto lui stesso tende a volare alto giustamente dobbiamo farlo ma giustamente dobbiamo anche misurare con estremo realismo quale poi la situazione cosa in realtà possiamo fare tradurre anche è anche compito nostro
Come dire del tavolo minore rispetto a Mario tradurre
Ecco spezzettare tradurre in organizzazioni scelte concrete le cose che Mario in qualche modo ci indica
Sgombriamo il campo il campo da alcune cose
Qualcuno ha detto anche oggi avete deciso
A mici se c'è una cosa che abbiamo fatto Arco con assoluta come dire non preparazione l'incontro di oggi ma era preoccupato per risultati all'esterno abbiamo parlato in assoluta libertà ma abbiamo ascoltato di Mario quello che ha detto
E cercano di capire cosa avrebbe detto perché non lo sapevamo quindi vi assicuro che proprio non non crediamo anche quando non ci sono per niente stavolta abbiamo abbiamo scritto sui giornali e abbiamo quanto che seguiva qui a parlare
In libertà tutti quanti insieme in maniera assolutamente forse anche troppo se volete Senza Rete ecco della pragmatica perda tanto per capirci se no modulo L'Abate per attuate c'era oggi pur direi quasi purtroppo semmai metro comunque non c'era la stiamo creando insieme e quello che Mario stessa dentro era anche incerto come formulare un po'come dirlo perché il tema voluto riprendiamo la nostra autonomia gli è venuto mentre parlava a me sembra riassuntiva della nostra posizione
Non è per uscire entrare o non entrare prima riprendere l'iniziativa
Riprendo l'autonomia autonoma riprendano città rispetto ai ai segretari dei partiti non farci chiudere nel chiuso delle stanze con i segretari ente sentirci importanti perché andiamo alla riunione o nazionale o locale del vertice dell'Ulivo ci sembra che possiamo accanto a Schietroma e accanto al a liberali evolutiva che siamo in un polo unico vigileranno io eccezionale di dipinti di potentissimi c'è D'Alema che conta ma ci sono anche persone che insomma contano quanto ciascuno di noi ecco
Quindi voglio dire ridimensioniamo anche le cose ecco comunque sia
Dico rispetto a questo noi abbiamo detto Mario coraggio per sul filo ma sorge c'ha c'ha detto quindi alcune cose di grande importanza
Accanto a questo il realismo da spartire delle nostre posizioni in particolare la domanda di sci rata molto precisa
E se Mario rilancia il movimentismo e per i più trasversale
è una cosa nobile ma sua insomma non troppo pesante rischia di essere lo scioglimento del partito politico in un movimento d'opinione trasversale e questo ha una visione molto precisa per cui non si può mica transige e su questa discusso anche certamente su questo sì
Allora credo di interpretare Mario anche poi insomma se non tanto lo precisa evidentemente
Io credo che lui a volato alto per lanciare il messaggio non implica affatto lo scioglimento della nostra struttura organizzativa anzi implica il rafforzamento della nostra struttura
Quindi perché in fondo mi sono sempre chiamati movimento non a caso non per il gusto di nuovismo ma perché appunto abbiamo fatto questo vino con grande fatica stiamo facendo dieci venti Milano sarei popolo sportivo facendo da dieci mila cerchiamo dalle venti mila e per avere un minimo di dignità perché non ci dicano che siamo quattro intellettuali no che non hanno nessuna rapporto nessuna presenza organizzata però sappiamo anche che non è questo no di per sé sufficiente non è che voi citavo dal minuti socialiste detenevano quarantacinque mila o meno dei paggio polare perché ne ha uno solo duecento mila però certamente non possiamo essere da cui crebbe di dieci persone evidentemente quindi facciamo uno sforzo di organizzazione di capi di razza azione e questo continua
No non basta dire questo giustamente si chiede qualcosa di più quindi certo non vogliamo fare quello che fa un partito compresenza delle istituzioni compresenza
Con un programma a tutto tondo con rapporti con gli eletti negli enti locali certamente anche queste cose ma non non non contesta questo
Dice solo e mi pare anche citato diceva prendiamo una battaglia che la nostra tipica visibile in un mondo di mass media cuspide pochissime cose gridate
A quell'aggiungiamo il resto lo fa battaglia liberaldemocratica ma indubbiamente del tema situazionale è il suo e il nostro come tema
Principale di maggiore visibilità di maggiore forza non l'unico certamente già sui temi istituzionali che certo riforma dello Stato la pubblica amministrazione
E anche il marito di volta di dirlo è più difficile o il fuori pista e ma dovremmo farlo a volte ha pensato di trasformarci un difensore civico collettivo a livello nazionale quindi ci sono spazi di movimento ma che vanno anche al di là del suo tempo presenzialismo anche solo del tema si funzionale e dovremmo percorrere ed Morgan zero C del percorso di qua e Tripoli insieme anche in questa direzione
C'è c'è il tema del rapporto tra noi e il trasversalismo anche questo anche nella battaglia istituzionale noi siamo una cosa la battaglia trasversale un'altra non ci sogniamo della battaglia trasversale
E l'avete notato voi la nostra battaglia Diretta e nostra è il Sindaco d'Italia
Questa è la battaglia nostra e la faremo come Patto Segni e la le cose che Diego ha fatto vedere solo come Patto Segni quindi Mario pone che come Pato se ne facciamo questa battaglia
Poi lui farà e anche noi sosterremo una battaglia trasversale sul presidenzialismo ma che come dire già di compromesso sul semipresidenzialismo solo punti di compromesso che troveremo con tante altre forze politiche culturali
E dice forse Complesso ma dobbiamo aveva capacità di stare su due piani parecchi scritto lo diceva su entrambi i piani sul piano da battaglia trasversale sul piano da battaglia nostra sia su temi sociali essere politici
Quindi allora noi proponiamo intanto già sul piano sociale una nostra battaglia sul piano del Sindaco d'Italia
Faremo prima di materiale che verrà rivela i primi di gennaio per fare noi come Patto Segni la battaglia sul sindaco l'Italia in tutto il Paese come nostra battaglia
Poi Mario e anche non aiuteremo proporrà movimento anche trasversale per portare avanti questa cosa come pure ferendo me ma con i due spazi all'interno di questo non so se il suo è chiaro questo primo punto la seconda domanda
Quindi insisto l'organizzazione ci vuole ma la seconda domanda è più diretto ancora non basta questo tante di citata e di altri il partito cioè l'esperienza politica come tale non basta una battaglia trasversale che in fondo oggettivamente rischia di portarci anche con molte persone de la Destra voglio dire in questo momento non possiamo dimenticare l'aspetto più direttamente politico delle alleanze certo
E anche su questo scusate eh oggi abbiamo fatto molte polemiche fuori campo perché non c'è nessuno tra noi che voglia non solo passare la destra ma fare neanche l'esperienza cui sono stati eletti quella de chi è stato eletto gli Omo ma sono quindi del centro
Perché sono stati sul centro e quaranta o scordiamo perché chi fa poi la prima sul centro dimentica che dalle campagne elettorali a mio padre ho fatto sul cento per mandare ricorre fare con la sinistra quindi è stata la nostra identità politico-culturale
Però prendiamo atto che anche molti di voi la parola centro provoca come dire il riflesso condizionato dalla vecchia DC o che siano dell'azione trasformisti che e nessuno vuol far questo
Quindi troviamo nel modo il tema politico che dobbiamo posto poniamo e porremo però è la costituzione della per la forza moderata del centro sinistra
E se volete i mi pare che non ebbe a me lo fanno i essere non usarli il centro del centro sinistra non il centro indifferenziato il centro del centrosinistra ma diciamo una cosa nuova
Amici ma che cos'era l'Ulivo
A cui tutti noi siamo in qualche modo attaccati e molti di voi no hanno rivendicato oggi
L'Ulivo non era l'alleanza della sinistra del PDS l'olivo la so inventato da noi e da Prodi perché fosse la seconda secondo albero accanto alla Quercia pose la seconda gamba se non ci scordiamo le tolse
Qual è stato il tradimento di Prodi e di D'Alema che era che ha trasformato questo nell'operazione la grande sinistra noi grande cento dalla grande sinistra
In curva il popolare si trova bene dentro perché già i suoi contropartita di potere Intermite assessorati in termini presidenza in termini di collegi futuri vuol dire e noi siamo invece ma oggi ne sia perché non si considera che vogliamo stare ai margini ordine ma e questo è una storia di un asse PC guardabile perde DS valido polare in con gli altri sono aggiuntivi
Ma ripeto
Scusate solo questo quindi chiamata l'acchiappo Trouble modo se di sensibilità diverse ci ragioneremo però questo mi pare ci accomuna tutti
No se no saremmo andati in altre esperienze politiche quindi questa posizione è la nostra mi pare che non ci sia dubbio che sia la nostra su questo piano allora
Qualcuno e concludo
Con realismo mi pare Filippi stamattina
E ci diceva Mario ma se ci dice dove si va non ci sono problemi se non ce lo dice ci sono problemi mica mica obiezione mica l'obiezione da tira via quello di l'obiezione seria evidentemente
E però cerchiamo di ragionare anche su questo ripeto io non so ognuno le sorretta provinciale se la misura per carità può darsi che in alcune zone ci diceva di usura Cosenza Perrelli e più forte di tutti ma normalmente almeno sul piano nazionale
Il nostro ruolo è marginale questo è un dato oggettivo che in gran parte le province un ruolo marginale dentro tale o no che non ce l'ha chi è molto forte Pavone continui se riesce a condizionare
E a far passare al tavolo Luís alla maggioranza passa candidati passa al programma fa l'assemblea e cuce al presenzialismo cade questo sarebbe una gran bella cosa mi pare
Quasi impossibile nella nostra realtà organizzativa
Allora rispetto a questo
Esiste una forza reale che il PDS esiste una forza in mezzo che è poi popolare che ci sta e c'è il bisogno di creare invece l'altra gamba chiama dell'Ulivo chiamata del centrosinistra chiamate l'alleanza queste Bramante mica inventato oggi è il nostro problema da sempre
E non sono da sempre superato l'Ulivo di Prodi è nato così
Allora continuiamo avviene questo problema
Cultura e ricorda del mondo per quello polare che non ci sta dei laici che non ci stanno che si fissi frantumano della supervisione dei partitini infiniti del patto democratiche rischia a sua volta la crisi dica una parola Patto democratici anzi una parentesi da poi chiudo subito
Anche questo amici il realismo che voi ci chiedete far sì che non tiriamo via questo piccolo filo che ancora c'è
Pochi lo porterà via nessuno liberale ha impedito dimenticare delle vostre realtà locali non viene dal nazionale l'indicazione rompete a tutti i livelli il Patto democratici no
Se si rompe e se la stazione locale e talché a rottura rompete però dico teniamolo congelato teniamolo come ancora come dire
Una cosa che in quella cabina dove si andrà però ripeto senza nessuna imposizione Kinder localmente di avere elementi di rottura fa gli elementi di rottura nessuno vi impone niente
Facciamo presente soltanto che se il problema è costruire la seconda gamba accanto al PDS dobbiamo tentare di costruirla con le forze possibili
Questo punto dentro il Patto democratici sono tre ipotesi preposti dietro Patto democratici allora una che è quella che fa di e dice siccome voglio colare non ci sta facciamo l'alleanza degli altri che non sono del PDS
E la dice le forze laico socialiste essenzialmente più segni se ci vuole stare
Questa è un'ipotesi mica non è gran che però non etico diventa quella che c'è dico perché attualmente c'è questa attualmente c'è questa quel pochini che lo stanno già col PDS nella Federazione della Sinistra e che non sono valido polare
Ecco è poca cosa è veramente poca corposa però dico quell'obolo propongono questo che al più realistico di tutti in questo momento se vogliamo essere Alistair rete quello che dice quasi nulla da quello che c'è
I socialisti propongono qualcosina di più dicono anche poi dopo Lare aggreghiamo tutti i non pidiessini e l'unica posizione
E anche Verdi
Che dire la realtà è che in queste cose ammette la terza posizione clip che la nostra mi pare quella di Segni ma mi pare che non vede se c'è difficoltà di tutti noi su questo e dire
C'è bisogno di qualcosa anche dall'esterno la somma di queste sigarette non fanno la forza politica visibile occorre qualche cosa che lo scuota qualche elemento di novità e qui l'invito a Di Pietro Dini
Nostro Signore se potesse riscende qualcuno che dico scenda con noi in campo per rifare contro la destra Nobel cioè fra contro la destra ma anche non sudditi de de del PDS la forza moderata del centrosinistra
E e abbiamo questo piccolo problema l'unica cosa che in tre tutte e tre le prospettive a oggi nessuna di queste neanche ancora non c'è neanche la zona dei tre voglio dire qui a oggi c'è la frantumazione tutti intorno alla Quercia e al palco polare queste il dato reale e questo non non se ne esce né noi contestando volevo contestando voi così questa è la realtà semplicemente brutta difficile che c'è
Allora rispetto a questo la riposta di Segni è non facciamoci chiudere nel tavolino le tredici
Né a livello nazionale a livello locale non pensiamo e non pensiate che in quanto di ammettono a un tavolino di tredici presunti campi avete fatto qualche cosa
Oddo quando fa rima stringere ci potranno fuori da tavolino almeno vi preghiamo dove ha potestà e da noi quando poi a ridere tali carature vi diranno chi siete voi ma chi va visto perché vi diranno così
Dopo almeno così io lo faccio la società umbra sono di costringe a rompere basta che non pensiate che siede uno e tredici che ce l'ha presa bene un tredicesimo dei seggi della vostra zona perché
Poi c'è tredici voli provincia vedi ceduo tre e quindi dico questo non si pone ma pago solo tredici non ci sarebbe lo stesso perché grossi ne vogliono tre o quattro cinque comunque
Quindi questo è il problema allora nome diciamo altro che questo le assemblee pure se qualcuno ritiene di fare la battaglia che diverrà sempre ci vada
Lo diciamo solo che se sappiamo come saranno le assemblee
Fatte di quadri prevalentemente mica tanto di cittadini no fino a domandarci sono dei quadri politici allora se presentiamo l'atteso presenzialismo sul sindaco d'Italia
Qui dentro probabilmente avremo il tre per cento o il cinque per cento o dieci per cento cioè rischiamo di fare diventare con una pseudopodi Azione democratica come respinto questa linea
Mentre secondo noi e secondo i dati nel paese è maggioritaria allora rivolgiamoci agli elettori non a chi ci andrà troppo se qualcuno con all'Assemblea è morta la pizza ritmo ci può andar legali sono glielo impedisce
Speriamo che non perda fischi e comunque se le prende se le prendeva bellica morì nessuno però la battaglia per far vincere inserivo si fa nella società ma la si fa allora e ho chiuso
Però quindi concludevo sono politico nei non siamo di estremo realismo teniamo tutti i contatti che possiamo temere
Sia dentro L'Ulivo sia come potenzialità discesa in campo non vogliamo fare operazioni avventate non vogliamo passare la clandestinità politica e torna della società civile vogliamo restare una forza politica quello che noi cerchiamo e di non stare a mediare dentro una su una cosina che ci ha uno spazio minimo mentre lo spazio che attraverso l'autorevolezza della riva di Mario Segni e la società e e la sorpresa sui temi che lo porta avanti Sousa possiamo dire molto più ampio di quello che non ci riconoscono a quel livello lì convinti che possa cambiare le posizioni sia sul programma perché ad esempio può vincere il centrosinistra perché la Pertosa le molteplici già in questi mesi quando era era solo segni oggi gonalgia più così
Sia sulla linea politica perché questa forza moderata che a oggi non c'è ha nel Paese un consenso del venti venticinque per cento nell'elettorato avrebbe potenziale qualcuno deve riempirlo o siamo matti non volevo riempire sia per incendio cioè sia per noi
Da soli non siamo in grado di Pirlo ma insieme con altri sì l'obiettivo è ottenere il consenso residua parte l'altra lo spazio dei voti moderati al cento per l'accordo del centro sinistra o per fare operazioni con la destra ma per fare con la sinistra trazione forti e seri
Con chi con chi ci starà
Però televisivo al domanda io vice Filippi se non partiamo voi con tutta la serietà c'è la prudenza chi pensiamo che avrà più coraggio di Mario Segni per partire in Italia nessuno
Vito Bardi
Borghini
Io
Sarò veramente telegrafico anche perché
Più che altro la mia vuole essere una testimonianza è un voler rassegnare
Il mio pensiero dicendo subito che peraltro mi hanno rubato benevolmente i contenuti di di quello che voleva essere un mio intervento gli amici che mi hanno preceduto prima e soprattutto mi riferisco al coordinatore provinciale abbia come cantieri vigente all'amica di di Avellino quindi non mi ripeterò ovviamente per l'economia di tempo
Dicevo voglio esprimere il mio pensiero subito immediatamente e perplessi che sicuramente il mio pensiero ma sarebbe ben poca cosa se fosse solo il mio pensiero bensì è il pensiero di tutto il patto della provincia di Catanzaro io ne sono il coordinatore provinciale e siamo reduci da circa venti venticinque giorni Darko primo congresso provinciale è un punto in cui peraltro oltre alla alla Verre ha avuto una certa rilevanza politica
Dall'altro riconosciuti un po'da tutti partite dalle forze politiche della Provincia dall'aver recuperato un rinnovato entusiasmo a continuare su questa strada
Abbiamo trattato profondamente diffusamente questi temi ditemi appunto della completamento delle riforme istituzionali del presidenzialismo del riforma della pubblica amministrazione e così via e su questi temi tutti
I pattisti della provincia di Catanzaro se sono ritrovati per cui io dico subito
Che mi ritrovo perfettamente già mi ritrovavo stamane con la linea tracciata da Diego Masi
E ovviamente mi ritrovo maggiormente con l'intervento diciamo l'Inter di intermezzo dirlo di Mario Segni è un intervento quello di Mario Segni che personalmente Miano cognati
Come dire spronato di più per continuare su quella strada per cui noi siamo nati questa è una questo è il motivo del nostro stesso essere devono essere stati prima Popolari per la riforma e dell'essere oggi Patto Segni
Non certamente quello di fare di fare altro se non quello di fare una battaglia veramente per il cambiamento di rinnovamento in questo Paese
E quindi di ricostruzione di questo Paese
Diceva qualcuno stamattina quello che hanno ripetuto in tanti noi siamo la vera forza del cambiamento in questo Paese e allora continuiamo su questa strada io credo che non ci siano altre altre opposizione su cui dovrà sì doverci eccessivamente a limitare qualcuno sosteneva prima che forse c'è la difficoltà di poter come dire fare politica
Specialmente nelle nostre realtà locali se andiamo a sposare solo ed esclusivamente la battaglia sul presidenzialismo io ritengo di no io ritengo che fare politica vuol dire anche questo fare delle battaglie veramente ideali e di grande rivoluzione come questa sul presidenzialismo e certamente non comporta in maniera né in termini negativi il dover fare politica e il dover avere dei programmi e quindi dei rapporti con la gente con le altre forze politico su quelle che sono le problematiche di carattere locale per le per le situazioni che ognuno di noi vive nelle proprie province
Quindi ribadisco la nostra la nostra diciamo
Convinzione profonda
Di continuare sulla strada di questa battaglia finalmente noi stiamo recuperando oggi io ho riscoperto e Mario Segni quell'entusiasmo e quella passione che forse da tempo non no non gli non gli riconosceva
E che e soprattutto una coerenza una coerenza di impostazione per in una coerenza che lo fa veramente connotare per quello che per quello che è il che sono state sono le motivazioni che hanno soppresso essere grazie
Se leggo bene Pietro Della Corte giusto
Dopo c'è Russo
Allora
Molto brava mente speriamo
E oggi tanto che stiamo vivendo una giornata molto importante del Patto Segni
E più in generale diciamo particolare per la riforma perché stiamo cercando di decidere qualcosa perché io sono convinto che poi non decideremo quest'oggi il proprio perché la cosa è molto difficile
Problema va be'questo in Italia secondo me diciamo caduto in un grosso equivoco quando parliamo dello schieramento di centro lo schieramento di sinistra uno di destra o di sinistra o bisogna stare di qui o bisogna stare di rito
Io mi sento di essere un politico moderato poi sarebbe di centro
Ma questo non ci dice che che io sono democristiano anzi io per la verità non lo sono mai stati con lo sa mai socialista
Ma significa io essere un politico moderato significa Inter perorare la politica nella maniera più moderna possibile allora se noi in Italia abbiamo due schieramenti forti uno di destra è uno di sinistra
Volti che non si alla Repubblica che di politica
Moderna non se ne fa
Per l'esame delle in maniera chiara
Perché certamente moderno non è Fini non ci dimentichiamo che votò contro il referendum quindi alla conservazione avere accesso non sarà da lei ma non c'era proprio
Ma il problema vero è poi è un altro
Cioè capire perché noi oggi siamo qui a gridare vivi presidenzialismo forse lo sappia
O no
Perché se non lo diciamo solo perché vogliamo crearci un ala di politica secondo me non lo spiegavano nel noi alle alle persone allora io dico una cosa molto semplice perché voi i discorsi istituzionale sono legati a quelli economici da quelli storici in cui viviamo
I partiti
Hanno creato in Italia due milioni e passa di miliardi debito
Che ci portano
Una crescita hanno cioè giornaliere di della passività di quattrocento miliardi al giorno
No
Abbiamo grazie ai partiti e alla consociazione politica ah sì sì da un altro fenomeno economico cioè che le ricchezze finanziarie sono finiti in mare di poca gente allora quando il professore Baldassarre mi viene a dire
Che noi possiamo recuperare cento mila miliardi a Lando riducendo il tasso dell'interesse dice una cosa giusta però
Quelli che ci hanno i soldi
Li vogliono prestare allo Stato guadagnando più di quello che guadagnerò oggi
Quindi c'è una tendenza
Da parte dei gruppi finanziari e a non fare abbassare i tassi di interesse allora se noi riusciamo che per ovviare a tutti questi problemi cause e concause uno dell'altra ci vuole
L'elezione diretta di un Presidente del Consiglio prove perché qui i libri
Questo sbilanciamento sociale economica allora me presidenzialismo mi sta bene perché effettivamente a quello che ci vuole
Però
Che qui dobbiamo farci stare molto attenti
Io l'ho detto ripetutamente lo ripeto anche oggi le forme politiche
Quando prevedono sistemi maggioritaria vanno in maniera perfettamente bilanciata cioè non possiamo commettere il secondo errore secondo me per questo che la gente ci segue poco ci vota Milva
Cioè noi non possiamo pensare di raddrizzare un sistema maggioritario senza scriverci una Costituzione
Adeguate in parallelo
In contemporanea
Allora noi dobbiamo dire siamo per il presente il presidenzialismo inteso come lezione del sindaco di dalle sue perfettamente d'accordo
Ma solo sei contemporaneamente ci adeguiamo la Carta costituzionale
Diversamente da me sarebbe ancora più giusto e tornare al passato perché almeno avrei una riforma elettorale che Compass con una carta costituzionale che oggi abbiamo una legge elettorale che non combacia con la Carta costituzionale questo è grave pericoloso leggende come Berlusconi
Capace di me stirare nel non solo in politica ha sfruttato bene una legge imperfetta perciò stati
Voglio dire anche un'ultima cosa e concludo cioè noi non possiamo confermarci solo sul presidenzialismo cioè noi dobbiamo essere un movimento politico
Vero avere la grande primi giorni Tura della riforma istituzionale però dobbiamo completarla di quel di quei contenuti programmatici essenziale persona pur dare una risposta concreta
Alla gente ai disoccupati alla giustizia e soprattutto al funzionamento della macchina istituzionale tutto le sue ramificazioni grazie
Franco Russo osservatore regionale della Puglia
Dove
Si sarà allontanato
E allora adesso nostro amico campus dalla Toscana
Non c'è neanche
Allora Enrico in belli
No no io ritengo che quest'incontro di oggi sia di fondamentale importanza siano modi vista politico anche per il futuro della nostra forza politica parla di forza politica non è un caso perché qui oggi se gli Stati Uniti quadri dirigenti nazionale provinciale
Quindi non è soltanto un discorso di movimento che abbiamo lutto coinvolge saremo fatto momento assembleare arrivo chiesto a tutti quanti di partecipare come molte volte abbiamo fatto quand'era un Popolari per la riforma ricordiamo
Perché tutti entravano parlavano finita la riunione vogliono tornare a casa i problemi rimanevano nell'ambito ristretto di un gruppetto di persone l'abbiamo vissuto quell'esperienza re momento forte del referendum era il momento in cui si lavorava e si batteva rispetto a scelte importanti nazionali quindi amo l'opinione pubblica la nostra parte
Oggi con il proprio quell'opinione pubblica non l'abbiamo più
E da tempo ormai non soltanto da Praglia
Che il movimento non è più il movimento di migliaia e migliaia di persone
Siamo ridotti a una sutura minimale ma questa struttura minimale ha sul territorio una delegazione europea parlare tra i parlamentari europei a una delegazione nazionale in Parlamento
A delegazioni regionali provinciali e consiliari questa è una realtà sulla quale noi non possiamo assolutamente non tenerne conto
E lo dico perché non è soltanto il discorso del dei coordinatori provinciali
Che come ha detto giustamente cita Bra
Si va a dare un senso di responsabilità che si va come ci gira ANCI girati si va a richiedere un senso di responsabilità è un impegno e si chiedono a conduzione politica sul proprio territorio
Ma è soprattutto un momento della condivisione politica di un progetto e la condizione politica di delle scelte di un movimento che partito per quanto minimale ma è un partito
Ecco perché cari amici vi invito con molta chiarezza l'ha fatto già il collega Bicocchi non voglio ritornare su quello che ha detto Masi o quello che ha detto Mario Segni perché mai l'abbiamo come dire assimilato l'abbiamo potuto discutere
Ma su quelle cose le considerazioni fondamentale che ha fatto Bicocchi che dobbiamo riprendere il senso di capire che per noi non è momento in a scelta di una svolta da un punto di cerveza attivo
è il momento di una svolta un po'di vista politico
Allora la nostra base lo dobbiamo ridare e dobbiamo riaffermare consolidare la certezza che la diresse nazionale crede in quello che sta facendo
Crede nella campagna derisione che l'abbiamo lanciato ma campagna adesioni vista non come il tesseramento non siamo mai stati capaci di farlo
Abbiamo difficoltà a fare le le adesioni sicuramente ma non per questo non ci possiamo formare affermare a non fare i congressi
Perché in congressi ha detto bene Vito Bordino sono il momento della partecipazione democratica della nostra base ma non perché vogliamo portare cinquanta cento cinquecento aderenti
Ai regge questo quelle portatore di Mazzetti Tess non è questo il Patto Segni non lessato anche Rachel Grazioli soprattutto che ne abbia svolto sinora
Hanno su queste cose dobbiamo chiarirci che congresso fatta a Catanzaro ora presentato fatta a Cosenza sono momenti importando anche a Roma di partecipazione di visibilità ma soprattutto di condivisione di un progetto politico
Se poi a questo progetto boliviano abbiamo scelto di farlo nell'Ulivo si creano delle discrepanze tra noi alleati
Chiaro bisogna chiede una verifica politica te cara verifica politica possiamo chiedere sulle grandi cose il presidenzialismo l'elezione diretta del premier l'abbiamo chiesto come atto non formale ma sostanziale
Ai vostri che il primo atto parlamentare che come gruppo abbiamo prodotto al Parlamento è stato nel maggio del novantaquattro la un proposta di legge a firma dei nove parlamentari perché quattro poi se n'erano andati sono destra perché Tremonti non solo tre molto da fare il ministro poi Michelini non riuscirà a farlo
Voglio dire per chiarezza e sta proprio nella una però se c'è pressione diretta del Presidente del Consiglio e del presidente della Regione
Bene la tesi della regione siamo riusciti a fare questa legge che cui noto lenta contro Vito Masi soluzione dirette presente Consiglio ci stiamo lavorando
Ci stiamo lavorando dico tutti perché queste da nessuna presa di coscienza da parte dell'elettorato di cittadini perché non è un discorso politico ne possiamo racchiudere tra una scelta del Polo è una scelta dell'Ulivo
L'abbiamo negli ultimi giorni fatta nostra proposta di Barbera perché selezione dovessero essere immediate volevamo anche dare un'indicazione del premier
La Rossi dal bere un pidiessino
Una persona perbene costituzionalista che ci è stato vicino grande referendum che abbiamo visto a Bologna pochi giorni fa ha riaffermato questa supposizione puliva in parte l'ha fatta propria non è un compromesso questo retorico di per sé presidenzialista perché Prodi è stato scelto secondo una mentalità di indicazione del premier
Non è stato letto però Prodi non è stato condivisa la scelta di Prodi ma sicuramente la scelta del premier è un'indicazione
Quindi rispetto a questo aspetto rispetto a questa diniego da parte dell'Ulivo dobbiamo capire che non c'è il disinteresse da parte di alcune forze Ulivo a non affrontare il problema
C'è il detto del Partito Popolare Italiano a dire no alla scelta dell'elezione diretta del premier queste chiavi
Allora se ne oggi diciamo no come l'amica di Avellino
Che sta facendo la battaglia è serissima a costi meno isolata
Perché farla parentesi il consigliere provinciale si del Patto democratici se dichiarato poi consigliere socialista
Ecco perché il discorso del Patto democratici è un discorso che deve venire consequenzialmente se ne facciamo delle proposte siamo progettuali facciamo un passo avanti andiamo avanti in progressione la politica bene chi ci segue chi sta sui nostri posizioni
S'affiancano voi chi non ci segue pronte tanto democratici
Perché tanti democratici lo ricordo è l'ultima elezione in Campania
Si è mantenuto perché due componenti dell'alleanza l'hanno tenuto in piedi o molto spesso gli amici socialisti hanno preferito l'identificarsi in liste socialiste
Non per questo l'abbiamo rotto a livello nazionale Patto democratici e abbiamo preso atto i nostri parlamentari non solo meno anche i colleghi di Alleanza democratico sono scesa fa accampamenti campagna elettorale per il Patto democratici
Bene allora su queste cose non ci dobbiamo confrontare né non possiamo fermarci a dire usciamo e poi quello che sarà lo diciamo andiamo avanti su un progetto politico se il presidenzialismo ci crediamo davvero allora Cigna mezza le strade riappropriarci della nostra identità
Di movimento queste curatore dei segni il credo che molti di voi saranno capaci ma avranno voglia il nuovo di gridare dei propri detta la gente nella strada
Ma non per fare la polemica di banchetti di fronte alla convention dell'Ulivo perché anche all'interno di assemblee disse di portare la forse non si ragioni perché avendo del confronto che possiamo che esce politicamente che chiarisce come organi serio mi son reso conto perché vengo dal movimento che noi in un anno e mezzo siamo cresciuti politicamente
Noi abbiamo avuto dei volontari della politica abbiamo dei volontari della politica oggi
Non abbiamo di politicanti abbiamo persone che hanno fatto una scelta precisa di stare dalla parte del Patto Segni non perché c'è il potere non perché c'è spartizioni interesse non perché c'è l'accordo sotto banco ma perché c'è stato sempre la chiarezza limpidezza di far politica nessuno di noi da lamentare i consiglieri comunali se venduto un'unghia del movimento nega la dignità di questo movimento del partito o della credibilità che abbiamo acquisito l'abbiamo fatto sempreché ci avevo creduto andremo avanti in questa direzione
Ha così sacrifici sappiamo che ordinatori provinciali quando ci vengono a dirla come facciate nella sede aperta
Come faccio a tenere a fare gli incontri se non c'è nemmeno la sede se la sede regionale la dobbiamo sostenere di tasca nostra su questo interverremo parlo come nazionale sulle sedi regionali
Perché poi sulla solvenza della nostra forza politica padre che siamo una forza politica onesta viviamo del nostro rimborsi elettorali dipende da quando avremo votare ne chiediamo le elezioni quanto più lontana è possibile
Ma andiamo contro le stessi perché più salutare lezione Pino ed avremo meno ossigeno Secas pedina con molta chiarezza
Però è chiaro che se non facciamo questo discorso e pura fedeltà al mandato soprattutto per quanto riguarda il nostro progetto politico
Vogliamo attuare le riforme è bene fare riforme non ci possono essere due mesi di tempo per realizzarle
Poniamo una chiarezza politica gli sera lodevole segna dato un comunicato stampa su quale detto con chiarezza siamo per un governo istituzionale ma questo non per fare la sponda Polo perché non abbiamo sempre detto alla ecco perché il discorso del vita annunciate del Mario Segni o del Patto Segni possono essere un grande di mite ma rappresenterà anche un grande investimento di mentalità allora su queste cose camici non dobbiamo vergognarci e niente nemmeno dobbiamo dire
Ma forse non abbiamo la forza per farlo la forse lo troveremo Man mano che andremo avanti
Ecco perché non ci siamo sulla riorganizzazione solo che stazionano sulla carta
Ebbene amici lo sanno che non stiamo facendo il possibile per essere presenti gli idoli qui siamo chiamati ma non so dove siamo chiamati che se c'è bisogno delle prese di quindi Curia necessario che c'è e oggi c'è se c'è bisogno di che a Benevento sia colmato una casella ci sono le persone che hanno decise invocarsi marchi di lavorare a Benevento
Però c'è bisogno che veramente non so lento si è piazzato su tutto il reticolo territoriali ci ha detto bene
Noi l'abbiamo bisogno di avere grandi forse ne abbiamo i sogni di quelle strutture minimale che ci consente di sapere che in quella città in quella provincia siamo coperti che in quella città in quella provincia sede parte un impegno per il presidenzialismo ci sta un gruppo di persone che scende per strada a quest'ora e lo fa e lo fa perché c'è una struttura che lo che DS interpretare questo bisogna politico ma c'è anche una struttura che lo se Tosel poco sappia comportarsi poeticamente sappia andare a confrontarsi con gli alleati
Per poter decidere chi si cadetti non si candida per aprire un tavolo delle trattative e poi poi del potere anche saper cacciarle Young al momento opportuno ceto forse non siamo stati meno bravi socialisti riscosse gli assessorati
Sicuramente questo non significa che non siamo stati meno capaci siamo stati fosse sicuramente meno brillanti o meno furbi ma siamo stati più coerenti perché gli amministratori che ne abbiamo indicati sono persone perbene e i nostri amministratori sicuramente non hanno avvisi di garanzia
Sono persone che sicuramente sapranno rappresentarci degnamente
Scusate io forse ho parlato più con il cuore che non con la ragione di chi deve organizzare un movimento ma mi sono mi sento troppo partecipe in questo per potere capire che qualcuno di voi passate il dubbio che il movimento che possa essere messa in discussione
Per noi la struttura e la nostra certezza e il nostro investimento
Senza quei quadri sul territorio una struttura nazionale Nora de che farsene del proprio simbolo soprattutto in provincia politico si rende i grandi impegni rimangono
Ma passano quello che rimarrà e quello che sono e noi siamo usciti a scrivere insieme allora io voglio soltanto ricordare la cosa voleva in Trentino con l'amico paia ci si guanti sintetizziamo quattro
Bene posso dire che questi quattro fanno il lavoro di quaranta persone
Perché se l'amico chi Sansal è stato letto a Rovereto consigliere comunale con settecentottantotto cento preferenze una campagna elettorale fatta in famiglia contro persone però significa che non estro la forza del candidato
Che attira su di sé la dizione perché ci sono gli amici di amici gli amici che lo votano significa che c'è qualcosa di più c'è una forza divide che non rappresenta soltanto se stessi ma rappresenta proprio quella che oggi Mario Segni ci ha detto e che soprattutto la forza che ogni giorno ci conduce ad andare avanti e ci convince sempre di più che al di là di tutti i sacrifici che ognuno di noi fa e che ognuno di voi fra ogni giorno sul territorio c'è questa grande speranza messo tutta la certezza che la nostra guida c'è un uomo che sia Mario Segni ma che oltre a Mario Segni c'è un quadro dirigente che non è soltanto la deputazione di come senza mente quella che è presente sul territorio eletto non eletta coordinatori nominato coordinatore eletti io ritengo che questo nome intorno la stagione dei congressi non deve essere solo celebrativa ma deve essere fondamentale per la tua partecipazione democratica e per la legittimazione dei nostri quali sul territorio io vi auguro buon lavoro ma soprattutto ci sono dei giovani qui c'è il progetto giovani che rappresenta anche e soprattutto la nostra speranza io vi chiedo soprattutto che in qualsiasi momento voi possiate rappresentare non soltanto al momento della protesta
Ma al momento della proposta e della condivisione di progetto che noi conduciamo tutti quanti insieme perché da soli non potremo mai conto davanti
Bene la parola Francesco Russo che l'osservatore regionale della Puglia e l'ultimo intervento poi andremmo farò io un breve intervento conclusivo ecco chiuderemo però di nostri lavori sarò sotto i cinque minuti
Anche perché intendo preliminarmente dare atto Bicocchi aver fatto una sintesi che sposa perfettamente quindi anche per brevità mi identifico in quello che è stato detto prima dà segni da tanti altri interventi video tema guida la sintesi che ha fatto Bicocchi
Voglio solo portare una raccontare piccoli episodi che è successo nella settimana scorsa in Puglia
Purtroppo qualche tempo fa è morto un deputato di Alleanza nazionale di un collegio importanti collegi di Trane Trani Corato Ugo collegio abbastanza significativo nella provincia di Bari in Puglia
è
All'interno della coalizione del centrosinistra
è emersa una indicazione di un vecchio marpione democristiano inquisito già passato già giudicato colpevole in primo grado insomma stava passando quella candidatura
Allora oltre la nostra posizione e quindi più di essere abbia dovuto prendere atto di questo dei Verdi anche che siano espresse la stessa maniera nostre quindi è stata tamponata non ancora bloccata ma tamponato e che si va a votare a fine gennaio in quel collegio
Però abbiamo notato con piacere ed era prevedibile la fibrillazione dei comitati Prodi
Che voi sono fatti in buona parte dai nostri vecchi amici dei Popolari per la riforma perlomeno se non sono loro sono loro parenti diciamo sono molto simili
Ora l'asse Lo Schiaccianoci PDS PPI in realtà io credo e temo che specie di televisione provocherà soprattutto questi episodi
Perché il PPI tende a recuperare l'elettorato che adesso è andato con col CDU eccetera attraverso una strada sbrigativa ma che non porta voti al contrario a rilegittimare vecchi esponenti democristiani con i loro pacchetti di voti per recuperare consenso anche se con la fine nella somma li perdiamo con coalizione io credo che su questo punto il patto possa giocare molto almeno ripeto nell'Italia meridionale o per lo meno ecco la mia esperienza recentissima mi dice che non su questo punto possiamo e il richiamo della P dritto al Patto di rinascita nazionale credo che non fosse peregrino ma in qualche modo si andasse a collegare a questo tipo di problematica olio credo che
Non prende le distanze dall'Ulivo ma in qualche modo distinguersi per creare questa nostra linea ormai da più di un anno e anche prima del guardare creare la seconda gamba del tavolo come diavolo vogliamo chiamare il secondo albero vada benissimo
E che però vada come dire sottolineato con particolare efficacia ed efficienza questo aspetto c'è questo asserviti PDS che tende a riproporre anche i fondatori tale sotto gli occhi di chi deve riproporre un vecchio sistema e che pure ha come Effetti particolarmente sgradevoli le riproposizione di candidature antiche
Io credo che su questi due punti oltre che sul tema voglio dire di movimento The presidenzialista e su altri temi noi possiamo giocare moltissimo e credo che potremo avere anche abbastanza senza farci illusioni ma abbastanza spazio che comunque una dignità
Come dire anche agli occhi dell'elettorato che ha votato altrove l'altra volta una dignità che possiamo recuperare grazie
Grazie Franco Russo veniamo a concludere i nostri lavorio intervento per ultimo a conclusione non vorrei essere molto prolisso per benché gli spunti di questa importante non storione siano stati tanti dalla riunione che è servita sicuramente
Per fare una messa a punto direi del drena messa a punto la messa a fuoco
Di opzioni di fondo che caratterizzano il nostro impegno politico e io la chiamo così perché francamente
Non mi sento di dire
Che oggi sono venute fuori dalle novità particolari oggi è stata ribadita sino in fondo alcune scelte di coerenza che noi abbiamo sempre fatto sin dall'inizio
E questo sotto il duplice profilo sotto il profilo istituzionale e sotto il profilo politico
Perché sotto il profilo istituzionale la nostra battaglia la ragione stessa per cui la più parte dei noi ha cominciato a fare politica qual è stata è stata quella di sposare la campagna referendaria allora unico strumento praticabile in un oppressivo regime partitocratico per tentare di portare avanti un discorso che al di là delle formule presidenzialismo o semipresidenzialismo doppio turno o singolo turno aveva un unico obiettivo
Alla gente non quando è andata a votare per il referendum che noi abbiamo proposto sono gli fregava più di tanto sapere se era un sistema maggioritario proporzionale a uno e nominava io non credo che fosse questo il problema di fondo quello che importava alle persone era sapere che con quel sistema
Loro potevano avere un ruolo diretto nella scelta di chi li doveva governare ai diversi livelli a cominciare dal Comune per andare per regioni per andare al governo del paese questo volevano i cittadini quando aveva detto sì questa era la sostanza del referendum
Questo è il motivo per cui abbiamo cominciato il nostro impegno politico questo è ciò che avverrà che sul gettito quelli non avverarsi sino in fondo di questa prospettiva se non a livello di comuni
E la ragione per cui possiamo dire assieme a Mario Segni e questa rivoluzione e ininterrotta di arrestata a mezza strada
E allora io credo che non si ponga nemmeno
Il problema di sì sa di sapere se dobbiamo continuare o meno su questa battaglia questa è la ragione stessa per cui abbiamo cominciato a fare politica molti il più di noi io per primo e allora
Questa battaglia guardate e in uno stagno e in un pantano
E la situazione come diceva bene Mario e tutt'altro che ferisce
Perché questa scelta non è una scelta da poco
Sapere di scegliere la battaglia dell'elezione diretta sia esso il Governo insomma della lezione diretto del del governo del paese significa ripensare profondamente il ruolo dei partiti italiani
Ed è questa la ragione cari amici per cui siamo soli nel condurre questa battaglia
è questa la ragione perché lo per cui l'abbiamo tutti contro perché sceglie e questa via significa scegliere la prospettiva del partito kennediano del vero partito democratico da una parte sceglierà la prospettiva del partito moderato dall'altra parte
Questa prospettiva significa la negazione dell'ASP ripartiti strutturati come sono state come pretendono di continuare ad essere
Ciò è il motivo per cui c'è retrovia mai ciò che continueremo a trovare pervicacemente contro la più parte di questi a cominciare dal PDS per andare ad Alleanza Nazionale non ante nonostante si trasformi e pretenda di per credere di essere un partito presidenzialista è uno dei partiti più strutturati che ci sono restati nello scenario politico italiano
E protende sì di essere strutturato con qualche difficoltà il Partito Popolare
Bene questi ti troveremo sempre contro su questa nostra questa strada galenici cavolo di questo dobbiamo essere coscienti nelle e sapere che tuttavia la battaglia la dobbiamo portare avanti
Con delle opzioni che probabilmente ci troveranno costretti dato lo scenario politico italiano dei passaggi intermedi
Ma che non ci deve fare perdere di vista l'obiettivo di fondo
Nessuno di noi ha un professionista della politica e nessuno ci vuole diventare alcuni strada facendo ci siamo ritrovati a dovere anche svolgete mandati elettivi me per primo
Vi porteremo in fondo ma non abbiamo nessuno di noi la vocazione di fare politica vita
Quando abbiamo cominciato a questa battaglia politica una dei nostri avversari erano i professionisti della politica ve lo ricordate tutti erano quei professionisti alla politica espressione di quella partitocrazia logorati e combattevamo e continuiamo a combattere
Erano quei professioniste della politica espressione di quella partitocrazia che aveva occupato il potere in Italia l'aveva occupato sottraendolo ai cittadini
E questo e quello che sostanzialmente sottostima
Diverso è formazione continua a fare
E allora la ragione di fondo ci sono tutte per non cambiare di una virgola la scelta di sempre
Ma ci sono anche sotto il profilo politico perché lo scenario politico che abbiamo pensato nel momento in cui scienza Simo di stare col centrosinistra qual era
Lo dicevano a ogni piè sospinto parlando con i nostri aderenti quello di costruire una grande alleanza tra moderati tra un centro democratico e la Sinistra democratica paritaria con eguale dignità
Per potere dare assicurare al Paese una legislatura di stabilità e di riforme che battesse questo centrodestra di
Fini e Berlusconi scompone S. il quadro politico italiano è riaprisse i giochi questo dicevamo è questo continuo ama dire questo abbiamo detto quando abbiamo
Tentato di costruire l'Ulivo secondo le indicazioni che peraltro lo stesso Romano Prodi aveva dato dalla prima paginetta di quel suo libretto dove teorizzava questa cosa assieme a noi la teocrazia
Se questo progetto è stato tradito non è una buona ragione perché noi lo dobbiamo abbandonare noi dobbiamo continuare a cavalcare lo sino in fondo perché ci credevamo allora e ci crediamo oggi la scelta di essere di riacquistare la nostra autonomia sul piano istituzionale sul piano istituzionale non contraddice per nulla tutto ciò
Non significa ovviamente né andare dall'altra parte né significa tanto meno proporre la creazione di un centro che si ponga come terza forza questa opzione non è possibile nello scenario politico italiano ma in qualsiasi scenario poi
Dico dove ci siano due forni due due poli uno di destra e uno di sinistra rende impossibile Matic praticamente matematicamente direi la nascita di un terzo polo di centro quando c'è una destra così forte inevitabilmente si finisce per essere schiacciato
E l'esperienza amara vissuta nel precedente elezione politica nessuno di noi ha intenzione ripercorre
Quindi la scelta sotto il profilo politico e anche essa una scelta di coerenza assoluta con quello che abbiamo sempre ripetuto
Lei decisioni assunte oggi e che meglio perfezioneremo il il dieci intorno al dieci quindici gennaio in un'assemblea ancora più partecipata che andremo a compiere
Ci devono spronare ad un ulteriore e maggiore impegno
Perché guardate
Su questa strada che noi percorriamo e inevitabile che troveremo tanti ulteriori nuovi compagni di strada perché questa realtà politica e sociale esiste in questo Paese non ce lo inventiamo esista in questo Paese
Un gran una grande fetta di elettorato moderato di elettorato riformista che non ha alcuna intenzione di vestire le vecchie casacche
Del partito popolare o di finire la sua carriera politica facendo l'indipendente di sinistra con la casacca del PDS ne esiste una quantità cari amici
Enorme
Gente che d'altra parte non si è riconosciuto allora nel centrodestra di Berlusconi e Fini
O se vi sia allora riconosciuta si è resa conto oggi di avere sbagliato a tutta questa grande fetta di elettorato italiano noi dobbiamo vi volle c'è possiamo rivolgerci portando avanti un discorso politico che sembra lo stesso discorso di coerenza di scelte che guardano non contingente ma guardano al futuro del nostro Paese grazie