"La sinistra: partito democratico o socialista democratico ?" org. dalla Fondazione "Pietro Nenni"

Otto arredato l'inizio
Non inattesa dei soliti ritardatari aggiunge il TAR datario
Eccellente l'altro relatore
E cioè
No non errori
Cioè Ranieri
Che sarà perso in qualche ingorgo romano se Ranieri non arriva
Io farò un'introduzione parlando pianto per dargli il tempo di arrivare
Se Ranieri non arriva
Noi chiederemmo alla coppia successiva
Ruffolo e Trentin di dare altro spazio a Ranieri per arrivare comunque questa
E una riunione tra intimi tra affezionati a questo tipo di discussione
Che oggi mi pare che sono completamente fuori moda
Per cui possiamo tra di noi anche perdonare ac queste mancanze
Ed è un una riunione che può apparire addirittura originale singolare perché sei degli interlocutori
Di questo convegno sono socialisti
Che non rappresentano qui nessun partito anche se qualcuno ha una tessera ma sono qui nella qualità
Di socialisti
Forse possiamo dire che rappresentano un comune patrimonio di idee di lotte di conquiste che è stato una componente
Fondamentale della storia
L'Italia
Fu un arco ormai ultra secolare
Io credo che questo fatto permettetemi di interpretarlo in questi termini sia un altro segnale della convinzione che si diffonde che quei valori
Che sono profondamente radicati non sono stati dispersi dalla bufera che ha spazzato via il ceto dirigente dell'ultimo PSI
Come recuperarli è cosa che non entrerà nel dibattito di oggi è un'altra cosa
Però credo di poter dire che non sono state disperse insieme corna cento dirigente
Dell'ultimo PSI
Sono vivi e qui sono rappresentati
Più o meno modestamente ma sono rappresentati
Come tali come valore
Voi vi ricordate la battuta di stare né quante divisioni ha il Pata
Io credo che questa battuta di Stalin
Non si possano in nessuna misura costi misura limitata applicare alla politica
Cioè la forza come unico fattore
Di successo di consenso
Certo che i socialisti
Rappresentano solo le divisioni interne le divisioni di elettori sono di altri però ecco il tema
Combattere contro il centrodestra vincere
E basta no le divisioni
Le cose
Le grandi cose diceva Pietro Nenni
Il Progetto
Diceva Lombardi
Sono credo altrettanto necessario
Per vincere
Perché
Detto così terra terra la gente non volta sono contro qualcuno ma vota anche per qualcos'
Ed il contributo di questa giornata
Di sei esponenti qualificati di una tradizione gloriosa forse significa che il socialismo che non è nato con Craxi non è finito neanche con il craxismo
Poi ci sono
Gli altri relatori
Che appartengono al PDS mi pare che stamattina non ce ne sia nessuno
O forse solo Trentino
E della forza
D'Alema ha detto che il PDS si allontana sempre più dal comunismo
E noi tutti lo constatiamo ogni giorno però almeno in Merriman è l'interrogativo si allontana dal comunismo per andare dove per approdare su quale
Nuova spiaggia
Recentemente Bobbio ha espresso
Io parlo lentamente ma non serve a niente
Ha espresso una sua delusione nei confronti del PDS
Ritenendo che l'impegno di questo partito come partito di sinistra o tu sei arrivato allora io posso andare più veloce Benedictus
L'impegno di questo partito come partito di sinistra si sta affievolendo
Certo quando il PDS i pidiessini agli amici del PDS parla della loro identità ai socialisti
Fanno presente che sono nell'Internazionale che Occhetto e vicepresidente uno dei vice presidente del Partito socialista europeo
Ma allora noi chiediamo scusate lo faccio sia per riuscire per gli atti in modo
Sottilmente provocatorio noi chiediamo
L'identità del PDS finisce o sistemi farà una volta passati confine rientrati in Italia
Le divisioni necessarie per battere la destra sono del PDS
Non c'è dubbio anche se non bastano
Nessuno
Ecco ma non vorremmo sapere dopo la sperata vittoria
Che cosa ci darà il PDS anzi vorremmo sapere prima
Delle elezioni
Nel PDS ci sono autorevoli esponenti che propongono l'approdo al Partito Democratico
Stamattina dovrebbe venire Veltroni così già assicurato e io sarei curioso di sentire da Veltroni che cosa si intende per partito democratico in un Paese europeo come l'Italia
Le cui tradizione l'Europa parlo la cui presente della sinistra è una presenza di carattere socialista democratico laburista comunque non solo democratica
Il primo tema è l'identità
Credo che non sia un tema astratto
Perché è una forza politica
Non è la tattica della giornata o della stagione elettorale una forza politica
E in gran parte la sua storia la sua cultura il suo insediamento e una eccessiva mobilità può rischiare di sradicare le una forza politica senza radici a vizi chez e muore vedete
In questi giorni si discute di razzismo di posizioni della lega di una parte della lega
Che possono sembrare razziste allora domandiamo
Ma la tattica utile e necessaria
Può spingersi al di là delle frontiere oltre il quale le radici vengono sradicate
Sì Popper un'alleanza allo scopo di vincere contro la destra oscurare i principi fondanti di una forza politica
Ecco la sinistra
Alcuni li mettono in dubbio che la sinistra
Abbiamo più uno spazio che le distinzioni tra destra e sinistra sono superate
Io senza ovviamente non voglio fare una nave seduto della vita quotidiana mi accorgo sempre che c'è
Ci sono i deboli quelli meno deboli
Ci sono settori che non sono protetti che ci sono problemi visti da un settore in un modo a un settore un altro negare che ci sia il conflitto
Ce l'ha ricordato ancora recentemente Dahrendorf non mi pare che l'ha fatto il nome di Marx
Negare che ci sia un conflitto ho tanti conflitti che vanno naturalmente poi aggregati in un disegno complessivo significa negare la realtà quotidiana cambia la realtà del dell'evidenza
Secondo me le linee portanti della sinistra la libertà per un maggior numero di uomini e di donne la giustizia a difesa degli interessi
Dei più deboli queste linee portanti sono valide certo vanno interpretate alla luce di straordinari cambiamenti che sono venuti nell'ambito nazionale ma soprattutto in un ambito ben più alto in cui
La nazione il territorio nazionale lo Stato nazionale si viene diminuendo sempre di più
Ora in Europa e noi siamo in Europa sempre di più in Europa
I socialisti si interroga
Ma si interrogano non già per cancellare il socialismo ma per essere più moderno più in sintonia con le esigenze nuove
Per essere più moderni e quindi vincente
E l'Arcuri processo dell'abuso non prese ad esempio da tutti
Io voglio fare l'esempio limite per per cercare di capirci
Veltroni ha giustamente notato che Toni Blair
Ha dichiarato che il partito laburista deve fare sua quella che era una vecchia parola d'ordine della destra
Love and organi legge e dove ma perché
Forse per diventare un partito di destra no perché dice Tony Blair il problema della sicurezza adesso riguarda la gente la comune
La criminalità si è diffusa al punto di da investire settori che la sinistra deve difendere e diventando un'esigenza di difesa
Di di persone deboli tentate le donne esposte
All'aggressione
Della violenza
Con questo Tony Blair non dice che dobbiamo abbandonare il socialismo dice dobbiamo rendere più moderno il socialismo
Se una sinistra c'è
Anche se bisogna ripensare tante cose aggiornare tante cose renderla moderna
Il progetto
E qui sono veramente alla fine che
Possiamo dare subito inizio ai lavori
Cioè del Progetto cioè del progetto economico sociale e politico un punto che rilascia perplesso che spero sia affrontato e quello che si definisce la necessità di conquistare il centro per potere battere la destra
E infatti noi parliamo di centro sinistra
Ma il centro che consente
Non non voglio rifare le analisi di Marx
Che mi pare che qualunque sociologa qualunque economista sacche cento ancora nella società attuale quello che una volta si chiamava il ceto medio gli strati intermedi cioè interessi basti subculture
Diffuse che caratterizzano una certa parte della società
Io ho l'impressione che anziché guardare a questi interessi a queste subculture a questo mondo
La sinistra guardi a quelli che si definiscono esponenti di queste aree
Ha un quadro dirigente a partiti a movimento forse delle volte spesso anche a ai leader auto deprimenti sui leader di c'è
E quindi anziché sente buttare attrezzarsi per conquistare con i programmi con le iniziative con le battaglie politiche per conquistare i consensi di quest'area
Si preoccupano prevalentemente principalmente di
Allearsi con questi beh
Io dico Bossi perché
è un esponente di centro
Cioè solo per il federalismo no si può benissimo essere di si distrae di essere federalisti perché
E quando Di Pietro critica fatemelo dire con argomenti critica il Parlamento i partiti con argomenti
Rosati sono usati dalla destra populista
E dicendo
Che ci azzecca
Col centro un tipo di critica e di posizione di questo genere
Allora io ho finito spero di essere stato abbastanza provocatore
Una sinistra moderna cerca di conquistare di elettori prima di tutto
Anche alleanze politiche ovviamente anche con alleanze politiche
Ma nella distinzione tra un'identità
Di sinistra
E le altre formazioni politiche nella distinzione
Quale distinzione non significa contrapposizione ma è
La premessa giusta per arrivare ad alleanze politiche
Sulla base di programmi concordati in pista dell'elezione la maggioranza e di un governo altri venti
Se per conquistare questo centro alla sinistra debba camuffarsi nascondersi
Parlare il linguaggio dei moderati rendere omaggio ai centri del potere economico e finanziario
Se si accetta di con questa se si vuole conquistare questo terreno in questo modo
Mi pare che si snatura per vincere
E probabilmente vince per per nulla
Ricordate dallo troppo terra vitam vivendi perdere causa
Ranieri è arrivato ricordo la parola all'onorevole Giolitti scusate la lunghezza ma è stata grazie è stata finalizzata
Certamente significativo e non casuale a mio avviso
Che la prima domanda
Di identità
Cui ci si propone di cercare una risposta e appunto
Quella sulla identità
Che allarga e approfondisce mettendo in tutta evidenza l'incertezza la perplessità
L'interrogativo scelto per titolo a questo convegno
La sinistra due punti Partito Democratico o socialista democratico
Dove è evidente mi pare il dubbio che il dubbio la perplessità
Sì puntualizza sulla obsolescenza o validità o opportunità dell'aggettivo socialista democratico o socialista democratico
Conserverò subito preliminarmente che la domanda posta in questi termini e in questa sede Fondazione Nenni
è davvero drammaticamente indicativa del precipizio in cui
Sprofondato il PSI
Del resto recentemente in altra occasione in sede non meno qualificata di questa quella dove abbiamo proceduto alla presentazione del volume dei discorsi parlamentari di Claudio Treves un'autorevole personalità con la qualifica di socialista l'onorevole Valdo Spini dichiarava che il Partito socialista era ormai ridotto a virgolette un cumulo di macerie chiuse le virgolette ma no io dico la vicenda catastrofica del PSI tre craxiano
è un episodio troppo limitato provinciale che non proietta un'ombra addirittura sepolcrale sulla storia e sul ruolo del socialismo
Ma certo bisogna stare attenti ma certo bisogna stare attenti a tener lontani possibili focolai di infezione
A questo proposito va subito fatta una netta distinzione
Fra la triste e misera sorte di un partito in una ben identificata e delimitata congiuntura politica e giudiziaria
E invece la storia e il ruolo di un'idea e di un movimento che hanno dimensioni secolari ed europee
Anche il titolo di quell'incontro sui discorsi parlamentari Claudio Treves era significativo come io ebbi allora rilevare eloquente
Socialismo e riformismo dall'età giolittiana al fascismo così si intitolava
Quel con la quel quell'incontro quel convegno
Socialismo riformismo dall'età giolittiana il fascismo vi si coglieva chiaramente la conseguenza disastrosa della separazione appunto tra socialismo e riformismo
Ecco questo è il primo punto che vorrei mettere in evidenza e proporre alla nostra discussione
Che mi auguro anzi prevedo sarà proficua considerando la qualità e la miscela dei relatori
Qui non andremo io penso e propongo alla ricerca di una identità perduta
Compito semmai degli storici bensì della identità da definire e costruire intorno a linee di tendenza di lungo periodo
Tratte da analisi socio economiche e intorno a un programma di governo coerente con quelle linee
Un confronto e una verifica di divergenze e convergenze per procedere a un processo federativo mirante a una formazione politica di sinistra riformista
In consonanza con analoghe formazioni in Europa e con quella presente e attiva nel Parlamento europeo
Aperta alla alleanza con l'area del centro riformista
Una identità chiara e precisa non una confusa e ambigua
E non troppo variegata come oggi quella rappresentata dalla metafora botanica della Quercia dei cespugli
è questa la condizione per una solida coalizione di governo
In altri termini si tratta mi pare di portare a compimento il passaggio dalla identità ideologica
Che schiacciava quella riformista alla identità programmatica di governo e operativa nella società civile
Nella storia dei socialisti il socialismo ideologia è stato il connotato prevalente il DNA
Ha generato il socialismo reale tra virgolette e il massimalismo inoperante
Viceversa il vituperato riformismo ha contribuito a rendere praticabile e vivibile
La società caratterizzata dal mercato in economia e dalla democrazia liberale nell'ordinamento sociopolitico
La sua grande conquista è quella designata con le parole Welfare State
Rispetto al quale a mio avviso non si tratta di voltare pagina bensì di irrobustire Leo
Con una concezione e una pratica più austere e rigorose e in cui siano ben presenti le responsabilità e i doveri accanto ai diritti e ai benefici
Ciò premesso
Io sostengo sottopongo alla vostra attenzione verifica la tesi che socialismo e riformismo sono ingredienti inseparabili per l'identità di una sinistra
Che si proponga di valere e operare nel quadro di una democrazia effettiva ed efficiente
Cioè di una democrazia istituzionalmente imperniata sulla possibilità di alternativa offerta all'esercizio della sovranità popolare
Tra le due tendenze che si confrontano nella sua nelle società sviluppate e negli Stati democratici del mondo contemporaneo e che vengono convenzionalmente designate con le denominazioni
Di topografia parlamentare destra e sinistra
Certo il socialismo riformista non copre tutta l'area della sinistra ne pretende di egemonizzare la rivendicando l'esclusiva della parola socialismo
Finalmente
L'unità della sinistra o meglio delle sinistre
è un idolo che sta scomparendo insieme a quello della unità dei cattolici dalla scena politica italiana
Ce ne ha fornito recentemente la riprova non un qualsiasi polemista politico ma uno storico accademicamente qualificato e politicamente impegnato Marco Revelli
Il quale per tenere in piedi quell'idolo dell'unità delle sinistre
Si trova a dover escogitare sul manifesto l'appoggio giorni fa
Il tour de force di espellere il PDS e dall'area della sinistra e così attribuire in esclusiva a Rifondazione comunista la rappresentanza di una Sinistra Unita
Ma io sono grato a Marco Revelli di avere così ribadito una tesi che ho sempre sostenuto e sostengo meglio ho sempre condiviso e condivido e cioè che fisiologicamente
Che è fisiologica e insopprimibile
Specie in società sviluppate complesse e contraddittorie come la nostra l'esistenza di quello che tanto per intenderci chiamerò il culto della utopia
Candidamente dichiarato del resto nella denominazione Rifondazione Comunista
E cioè di quella nella topografia parlamentare
Si usava designare e ancora oggi lo si dovrebbe col termine estrema sinistra in sostanza poi quell'exploit polemico di Marco Revelli ripete ancora una volta la separazione che il socialismo dal riformismo
E con ciò l'autoesclusione del socialismo da qualsiasi responsabilità di governo nella società borghese
Per quanto riguarda l'accusa rivolta al PDS di subalternità alla destra tecnocratica ed elitaria sono le parole usate da Revelli
Che mi ricorda quella di cedimento che il PC acquario a quei tempi rivolgeva nei primi anni del sessanta i socialisti che si stavano anzi ci stavamo impegnando nel centrosinistra
Io credo che effettivamente non solo il PDS ma per ma non solo per il PDS ma per tutta la sinistra riformista
Valga la considerazione critica che non basta
Per definire la nuova identità rispetto alle precedenti dichiarazioni ideologiche ed esperienze politiche
Del partito comunista e del Partito Socialista PC e PSI non basta la scoperta del mercato e la esecrazione dello statalismo
Una conversione sia chiaro che non riguarda solo il PC ora PDS e il Piz PSI ora scomparso
Ritorno nei minimi mi viene in mente una una il ricordo del del della discussione che si fece
All'epoca della formazione di quel così del partito unificato vi ricordate il cosiddetto partito bicicletta alle due ruote PSI Happy piece di per e si formò Orsi formulò si stese una carta della costituente socialista in cui a un certo punto i due leaders dissero ma qui manca un periodo che definisca chiaramente la la la la la la la la natura del socialismo dobbiamo scrivere
Concordemente Rillo dissero Nenni e Saragat dobbiamo scrivere che noi miriamo alla virgolette proprietà collettiva delle Inesi riproduzioni di scambio chiuse le virgolette dopodiché voltiamo pagina
E parliamo dell'oggi limitato dallo statuto dell'abilità Vito nella forma mi capitò poi di dire o un giornalista uscendo da quella riunione
La carta aveva era abbastanza ben fatta ma c'erano delle inutili suppellettili da mettere in soffitta questo venne pubblicata sul giorno dopo fui aggredito da sarete da Nenni incombe
Se avessi pronunciato un sacrilegio quindi dico questa questa impronta ideologica questa derapamento alla ideologia della che de ticket che poi si che si è tradotta nella realtà storica nel cosiddetto socialismo reale è un dato che perché ha pesato
Per lungo tempo sulla sulla sinistra
è un'aberrazione di natura ideologica che ritroviamo anche in altra versione più sofisticata
Quella che assegna il compito che assegna al socialismo riformista il compito di introdurre elementi di socialismo e allora aprire la strada all'avvento appunto poi il vero socialismo
No io penso che l'identità della sinistra riformista è rintracciabile a tutto tondo
Nel segno profondo che essa la sinistra riformista compreso il Partito comunista italiano in quella fase in quella sede ha lasciato nella prima parte della Costituzione della Repubblica
Cioè
Volete sapere che cosa significa socialismo riformista
E qual è l'identità del partito che deve incarnare lo andate a leggere la prima parte della Costituzione specialmente il titolo secondo rapporti etico-sociali e il titolo terzo rapporti economici
Dove gli articoli dal ventinove al quarantasette sono un manifesto del socialismo riformista in consonanza e collaborazione con il riformismo cristiano sociale e dove l'articolo trentasei
Con la dichiarazione del diritto a virgolette un'esistenza libera e dignitosa
Procurata dal lavoro
Fornisce quel tanto di utopia leggera come ha scritto recentemente il mio amico Furio Diaz a proposito di utopia dell'utopia liberale che anima forme concrete di azione politica
Ma poi si tratta di tradurre quel manifesto in una concezione della democrazia
Come educazione permanente attraverso la partecipazione e le riforme che per definizione sono sempre da completare e perfezionare al vaglio dell'esperienza
E quindi in un programma di governo che non sia soltanto come spesso accade un elenco di problemi di e promessa di future soluzioni inattesa di consigli e contributi da parte di esperto
è quella a mio giudizio la carta di identità
Ma più precisamente in concreto oggi identità di quale formazione politica di quale partito
Identità del PDS anzitutto e dei cespugli che stanno intorno alla Quercia e infine dell'Ulivo io sono un po'stufo lo confesso delle interminabili Variazioni su questo tema espresso con metafore botaniche
Un tema che sarà svolto tra poco
Mi pare dai relatori Tamburrano e Zani io mi permetto a conclusione di questo mio intervento di sottoporre alla loro attenzione l'appello che insieme con altri il cui alcuni sono qui presenti e interverranno ho sottoscritto per un processo federativo che impegni PDS e altre aggregazioni precariamente presenti nell'aria della sinistra e specialmente quelle che hanno la qualifica di socialiste
Nella impresa di informare un nuovo grande partito socialista democratico della sinistra
Non più duello a sinistra di cui ancora si sentono E.T. e velleità di rianimazione
Se lo sguardo è rivolto al presente e soprattutto al futuro più che al passato non c'è ragione di divisione tra ex comunisti e ex socialisti
E allora
E allora io concludo distinguendo i specificando nel tema che la Fondazione Nenni ha proposto alla nostra discussione l'aggettivo e il sostantivo certo io penso che non possiamo non dirci socialisti
Se vogliamo proporci come alternativa di sinistra o di centro sinistra al governo del paese
La qualifica di socialista ha mantenuto e mantiene la sua validità storica e politica dopo il fallimento clamoroso del socialismo reale
Figuriamoci se la perduta irrimediabilmente per effetto del craxismo
Ma politique d'abord
Come diceva la persona che dà il nome a questa fondazione
E allora l'attenzione si sposta dall'aggettivo al sostantivo partito
Un partito
Con una precisa identità
Ho una costellazione a geometria variabile con tanti colori dal rosso al verde
Questo è il problema essere o non essere
L'aggettivo viene dopo
Io spero che dalla nostra discussione
Venga un valido contributo per una risposta positiva a questo ormai incalzante interrogativo
Grazie all'onorevole Giolitti purtroppo la discussione sul partito non ci sarà perché l'onorevole Zanetta è avvertito all'ultimo momento di essere stato precettato dal segretario in Sicilia e io non non ho voluto approfittare facendo da solo questa relazione
Forse anche un bene che sia stato così perché ha ragione Giolitti
Il sostantivo e cosa tanto importante
Da doverci dedicare probabilmente una riflessione più ampia di quella consentita
Da due relazioni
Nel numero di sei
Avremo quindi più spazio per il dibattito perché io la mia parte di tempo ma la sono Presa
Qui non parlo più e do la parola
Io ringrazio Tamburrano per
Avermi
Certo la possibilità di partecipare a questo a questa discussione
E mi proverò a svolgere alcune considerazioni su un tema
Impegnativo e controverso l'identità del
Della sinistra mi ha parlato efficacemente Giolitti ed io concordo con tutto il suo ragionamento
Alcune riflessioni avendo ben presente il dilemma che questo incontro propone
Partito socialdemocratico Partito
Democratico
Ora la mia convinzione per dirla chiaramente che il tema all'ordine del giorno non sia in Italia quello della costruzione del partito democratico
Io resto dell'avviso che il vero tema irrisolto
Il sistema politico italiano sia quello della
Costruzione di una
Sinistra di governo intesa come forza che
Sia in grado autonomamente in prima persona di costituire uno dei perni di una democrazia dell'alternanza
Una moderna sinistra riformista e socialdemocratica
La cui mancanza costituisce la vera anomalia del sistema politico italiano rispetto ai modelli europei
Io sostengo da tempo tale linea di ricerca
Ricordo gli anni in cui dopo l'ottantanove si avviò la trasformazione del Partito comunista
Molti non avevano dubbi che
La fuoriuscita dalla vicenda comunista dovesse avvenire nella costruzione di di di una forza della sinistra collocata senza imbarazzi e senza complessi
Nel campo del socialismo democratico e liberale europeo
Colmando
Difetti provinciali e vuoti culturali del riformismo della sinistra italiana
E francamente io credo che al di là delle convincenti alleanze politiche
Questo sia il problema strategico che il PDS la sinistra hanno
In Italia
Questa mancanza di una formazione socialdemocratica
Potenzialmente maggioritaria
Nel nostro Paese un problema antico
Che ha origini nella stessa vicenda storica della sinistra italiana
L'intera sinistra
Italiana non è un mistero ha condiviso almeno sino agli anni Sessanta
Una valutazione del riformismo socialdemocratico come versione debole del cambiamento
Sottovalutando a lungo il significato
E poca alle dei mutamenti indotti dal riformismo socialdemocratico tra gli anni Quaranta e Settanta nelle società
Che hanno sperimentato fasi di governo della sinistra
Ha pensato una sorta di dopo lotta arretratezza nella cultura politica della sinistra italiana
Un certo provincialismo della discussione teorica sul riformismo ha tenuto la sinistra italiana
Distante dal dibattito europeo forse forse solo alcune intuizioni di Gramsci
Si avvicinarono alla ricchezza di di di di di apporti e significati
Che ebbe il dibattito nel nel nel socialismo europeo negli anni trenta quaranta
Non a caso l'eco della riflessione europea sul riformismo e revisionismo sul socialismo costruttivo si avvertirà su un versante laterale della cultura democratica italiana pensò Socialismo liberale di Rosselli l'Italia in sostanza è stata lontana da un dibattito che fu influenzato anche dalla grande lezione di Weber Michele segni di Keynes che fece da sfondo all'avvio degli esperimenti di governo socialdemocratici
In primo luogo quello scandinavo e alla costruzione dello Stato sociale contemporanea
La verità è che manca del tutto se non in poche personalità e arie della cultura della sinistra italiana sta in parte di matrice azionista questa dimensione che la portata del riformismo che il riformismo di governo
Ebbene Groppali
Del resto la stessa storiografia di sinistra Rin serrata nel caso italiano ha mostrato a lungo disinteresse sottovalutazione verso correnti culturali e politiche riformiste con un'interpretazione svaluta attiva dell'intera tradizione del socialismo revisionista
Ora considerato che così sono andate le cose e proprio il caso ci si potrebbe chiedere
Di riproporre oggi che il Progetto socialdemocratico appare in difficoltà alla sinistra italiana di assumerlo
Qui andiamo alla sostanza dei
Problema
Esaurito il progetto socialdemocratico
è un modello superato dalla crisi fiscale dalla conclusione delle politiche keynesiane
Dagli effetti della globalizzazione in un mondo unificato da una sorta di cosmopolitismo delle se fare
è fuori discussione che i movimenti socialdemocratici attraversano una fase di difficoltà
Che sono riprese da anni con esiti diversi
Con uno sforzo di revisione programmatico culturale della tradizionale piattaforma della socialdemocrazia i laburisti ci stanno provando ma non è un'impresa si
Si tratta di mutare Stato scritto alcuni paradigmi della esperienza socialdemocratica sono stati ricordati a più riprese l'ottimismo nella possibilità di una crescita duratura e lineare nel superamento del riformismo nazionale
Lo spazio nuovo delle tematiche anti Burak pratiche nelle politiche del volesse
Il posto che il lavoro occuperà in una società in cui il progresso tecnico come diceva Keynes procede a una velocità maggiore della nostra capacità di riflettere sui bisogni
Della società e sulle connesse responsabilità
E poi la socialdemocrazia da ripensare anche le forme della propria organizzazione
Perché
Siano meno chiuse che nel passato i partiti socialdemocratici sono stati troppo spesso macchine chiuse e burocratizzato insomma
Non c'è dubbio che l'impresa politico culturale della della della riforma dell'autoriforma del socialismo democratico sia impegnativa e in chi la ripresa della socialdemocrazia si gioca interamente sulle capacità di risposte Attali interrogati
Una delle personalità più avvertite del del del del socialismo democratico Chuck dello ha scritto in questi giorni riflettendo sulle difficoltà della la sinistra socialdemocratico che certo egli scrive sotto la pressione della mondanità J-Ax mondializzazione soprattutto delle sconfitte aggiunge il movimento socialdemocratico è diventato più liberale
E attribuisce sempre maggiore importanza i concetti
Di mercato di economia aperta
Vuole fare i conti con il fatto che lo Stato assistenziale o e assistenziale è diventato una pentola bucata
Ma dei loro continua siamo tutti a favore di un'economia di mercato aperta ma Cossa è che il mercato non può fare
Qual è la parte di regolamentazione che non spetta al mercato ma è di pertinenza dello Stato delle parti sociali
Come mantenere si chiede ancora dei loro una coesione sociale minima senza la quale una nazione non esiste più e l'individualismo prende le forme
Di un torvo egoismo
Ecco qui
Ritorna l'attualità di
Complesso di di principi di valori che si ispira alla tradizione
Socialdemocratici certo qui devono entrare in campo nuove idee per ridare vigore alla socialdemocrazia
La ricerca di uno statuto cooperativo nelle relazioni internazionali
La socialdemocrazia non può essere protezionista
Quando nel mondo ci sono miliardi di persone che non hanno il minimo per sopravvivere
L'idea di solidarietà le parti sociali non possono più negoziare i salari
Senza pensare a chi non ha un lavoro
La costruzione
Scrive dell'ordine micro comunità di base che evitino il frantumarsi individualistico
Il superamento di un ruolo eccessivo dello Stato
Nuove forme
Di lavoro la socialdemocrazia certo non può abbandonare l'idea dello sviluppo la socialdemocrazia non esista Ignazio mista per definizione ma la sfida è di indirizzare lo sviluppo tenendo conto di nuovi vincoli i fattori importanti e non solo quelli ambientali
Insomma l'autoriforma del socialismo deve rendere evidente questo mi pare
Nudo la differenza tra l'ultra liberismo
E un liberalismo sociale dall'altro
Insomma a me pare che la ricerca intorno a queste tematiche
Debba condurre ad una piattaforma programmatica di cui siano evidenti caratteri antistatalisti anti burocratici
L'aderenza alle esigenze di flessibilità di autonomia individuali che sono centrali nel funzionamento
Dell'economia e della società moderne
Ed ecco perché io sottolineerei il carattere liberale del socialismo del riformismo socialista di cui oggi occorre rappresentare le ragioni del resto
Insomma la socialdemocrazia a mio parere va considerata sempre di più come la versione
Emancipati IVA il lato dinamico della democrazia
L'ideale di emancipazione interno al Progetto democratico
Lo stesso Dahrendorf
Scritto queste cose definisce un come direzione auspicabile di una risposta progressista
Un liberalismo con una fortissima componente sociale ecco perché non so se Quit ritorna la disputa su le due scelte ma insomma i confini tra questo social liberalismo e la versione europea democratica moderna liberale della socialdemocrazia sono mobili
Sono Cluj
Torno al punto iniziale per cui
Tali innovazioni non invalidano il grappolo di valori su cui si è distinta la tradizione socialdemocratica
Che sono quelli che ricordava Giolitti l'assoluto primato della democrazia il nesso tra giustizia sociale ed efficienza il rispetto del mercato del ruolo dell'impresa l'estensione dei diritti di cittadinanza cioè questi sono i dati della carta di identità del socialismo democratico
Che valgono a fissarne i valori riferimenti ideali i valori che Marshall sintetizzò nel concetto di estensione del diritto di cittadinanza
Aprendo ad una configurazione del socialismo democratico questo mi sembra molto efficace come il permanente processo riparatore degli affetti insoddisfacenti del mercato
Del capitalismo
E credo a chi si interroga su la differenza tra America ed Europa che il Governo il Progetto di governo socialdemocratico
è venuto costituendo un modello di gestione della modernizzazione che distingue per i suoi effetti temperati di arricchimento delle chance di vita la storia europea
Da altre forme di governo del capitalismo avanza
Ora la mia opinione e che
Le ragioni questo è il punto che io proporrei per una riflessione a chi sostiene l'altro
L'altro l'altro approccio e l'altro approdo della sinistra
Le ragioni di una forza di ispirazione socialdemocratica non vanno dette rendo
Insomma contrariamente a ciò che hanno pensato molti vi sono processi in atto che sono destinati a riproporre una sfida tra destra e sinistra in Europa e a rilanciare le ragioni di una forza portatrice di un'ispirazione sociale
Di una tensione correttiva degli spontanei ismi del mercato universale
Penso alla riorganizzazione delle economie occidentali sottoposta alle grandi sfide della globalizzazione
Alla costruzione estetista dell'identità europea io non so se è così ma se come scrive Albert dopo il terremoto della tragica illusione dell'economie pianificate non possiamo non dirci capitalisti
Sarà opportuno considerare che non esiste un solo e univoco modello di capitalismo
C'è il modello americano c'è il modello germanico
In questo dopoguerra si sono scontrati all'interno dell'economia di mercato e sostenere che l'Europa deve adottare il modello dell'economia sociale di mercato piuttosto che il modello del capitalismo del casino non è un'esercitazione teoriche su questi punti ritorna di attualità
L'esigenza di un popolo socialista o socialdemocratico
Nella sinistra italiana che si candidi ad essere maggioritario nel Paese
Ecco perché io penso che partito democratico della sinistra il PDS e la sinistra hanno in Italia un problema strategico che va oltre le dispute sulle alleanze per per per giungere alla campagna elettorale
E alla ricerca di di di di di di di di come dire Progress così
Accrescimento i progressivi dell'arco delle forze nello schieramento
Così detto di centrosinistra insomma io penso che al di là di queste storie il vero problema è il tema della costruzione
Di una sinistra che in in prima persona sia in grado di sprigionare una capacità di attrazione verso strati
Essenziali per conquistare la maggioranza prima persone direttamente insomma
Questo il problema
Perché questo accade occorre che il profilo culturale ideale di questa forza sia il profilo di una grande forza il movimento socialista socialdemocratico europeo con tutti i problemi e con tutte le potenzialità ecco perché certe il patto federativo della sinistra
Prima di tutto insomma non può che riguardare forse che condividevano una comune ispirazione riformista socialista
Altrimenti si tratterebbe di un'illusione di una velleità che durerebbe lo spazio di un mattino ci permetterebbe solo di affrontare un problema tecniche elettorali
Il vero problema è quello della insomma la Federazione della Sinistra può essere solo considerati il primo passo verso la costruzione di quella una brutta parola lo dico quel contenitore unico
Nuovo Partito una nuova formazione l'analogo in Italia di quello di quello che negli altri paesi d'Europa sono esperti Partito Socialista francese socialisti spagnoli
Gli scandinavi insomma quello l'anomalia italiana e quei contesti insiste in questo nel fatto che manca questa forza imitati ed il problema è che costruirla costruirla sapendo che le ragioni
I valori prima del delle delle della grande tradizione socialista socialdemocratico pur dovendo affrontare la prova di di di di innovazione di cambiamenti restano attuali dinanzi alle sfide e ai cimenti del nostro tempo grazie
Mi pare che sia Giolitti che Ranieri hanno sostenuto la pronto socialista democratico anzi secondo Ranieri questo approdo della sinistra
è un altro contributo alla europeizzazione dell'Italia adesso la parola
è fuori dovette lasciare il posto spia nasce alla seconda coppia
A Roma Foro deputata europee tra l'altro trentenne io vi prego di venire
Qui accanto a me
Se si sta bene vai tranquillo non sarai lasciato solo
Ma parola l'onorevole Ruffolo
Ranieri
Credo la la parola l'onorevole Fava bene grazie a voi
Ma
Confesso che per me c'è una certa difficoltà a superare danza
A parlare di programmi e di programmazione di di progetti e di progettazione
E questo perché probabilmente in qualche imperscrutabile sede dell'al di là questo ruolo mi è stato assegnato a vita
E come a certi caratteristi di Hollywood che poi cercano disperatamente di liberarsi della loro parte ma sta di fatto che cercherò di svolgerla anche in questo breve intervento questa tedesca parte di esperto in programmi o sedicente tale
Per tutta la vita poi ho avuto il dubbio che avesse ragione quel Secondino Tranquilli
Al al secolo Ignazio Silone che quando era un disinvolto rivoluzionario di ripeteva una frase leninista chi è un programma chi ha un programma è un reazionario parte
E di fatto mi sono sempre trovato in una strana situazione che in una certa fase della mia vita sono stato indicato come reazionario perché avevo un programma riformista eh
E in un'altra seconda fase della mia vita mi sono trovato ad essere indicato come un pericoloso utopista perché chi ha un programma nega la formidabile Neuro vegetativa potenza del mercato
Del liberismo economico anche da sinistra qualche volta s'dalle stesse persone prima e dopo ma insomma svolgerò quindi questa parte molto rapidamente
Perché a me pare che mai come in questo momento a sinistra si abbia bisogno di un orientamento programmatico e mai come in questo momento sia grave il pericolo il rischio che le aggregazioni successive alle quali si tentano di lui Scano il messaggio e l'identità come è stato richiamato poco fa
Di una sinistra democratica in questo paese sempre mai più si insiste essi perseguono alleanze e coalizioni sempre meno sì indica attorno a che cosa si aggregano o debbano o possano aggregarsi queste alleanze e queste coalizioni
Mi pare che in particolare per quanto riguarda la coalizione di centrosinistra
Questo rischio sia evidente sia imminente
Una coalizione che si ad una rispetto attorno ad una leadership rispettabile molto rispettabile ma non sempre incontestata
Attorno ad una esigenze che si poi si concreta non nello sbarrare il passo ad un avventurismo della destra pericolosissimo questa è ragione sufficiente certamente per raccogliersi attorno ad una coalizione che si presenti all'elezione per vincere per sbarrare il passo non è una coalizione sufficienti non evolve condizione sufficiente per governare
E poiché il compito della sinistra oggi
In Europa e in tutto il mondo è o dovrebbe essere quello di offrire una alternativa di governo
Io non vedo come questa alternativa di governo possono essere presentate resa credibile se non attraverso una chiara indicazione di messaggio
Che cosa si intende per Progetto il messaggio
Io credo che dovremmo evitare
Due insidie e due interpretazioni sbagliate di questa esigenza io dovremmo dovrebbe credo che dovremmo evitare l'interpretazione del Progetto del messaggio come Elenco
Ecco l'interpretazione riduttiva come una serie di appuntamenti una serie di scadenze una serie di iniziative una serie di misure anche per una ragione molto semplice
Qualunque sia la lista da compilare all'indomani delle elezioni è già mutato il
Il panorama delle cose da fare
Se ci si limita ad un orizzonte pragmatico ed empirista di cose da fare queste cose da fare mutano il giorno dopo le elezioni
Un governo è sempre costretto a definirsi a governare rispetto a questioni che gli sono poste ad ordini del giorno che gli sono imposti dalla attualità che cangiante e mutevole
E quindi sarebbe assurdo pretendere un programma che definisca in termini esaustivi l'azione del governo la prede finisca all'azione di un governo possibile
Queste liste sono ad alta biodegradabilità
E quindi sono nella loro esigenza di concretezza c'è un fondamentale un difetto di utopismo il potere predeterminare l'ordine del giorno
D'altra parte bisogna anche riguardarsi da un'altra guardarsi da un'altra insidia che quella del programma che io definirei aria in due sensi nel senso musicale
Come romanza e anche nel senso chimico come inconsistenza e cioè e una serie di proponimenti di valori di di auspici la libertà la giustizia la solidarietà il mercato quant'altro che poi possono essere indifferentemente posti sulle spalle come mantello della destra della sinistra
Che non distinguono niente dunque il programma elenco il programma aria dovrebbero essere
A te
Evitati
E quali in che cosa possiamo individuare una l'esigenza programmatica
Nella definizione certo difficile ma non impossibile di certe idee forza che però abbiano dei corrispettivi in strategie
Voglio fare per non eccedere né nel tempo né nella astrattezza del ragionamento degli esempi
Se io dovessi dire quali sono alcune idee forza fu fondamentali che una coalizione di sinistra che una sinistra democratica potrebbe e dovrebbe porre a questo Paese certamente una è quella che riguarda la forma dello Spartak questi un'opzione che sia per esempio di parlamentarismo efficace ecco tra il presidenzialismo e il parlamentarismo proporzionalista di tre per di democrazia governante
Sul terreno dell'amministrazione
Uno stato che un'amministrazione che sia posta al servizio del cittadino rovesciando l'attuale vettore per cui è l'amministrazione e la per sé cultrice del cittadino e che individua tutta una serie di riforme e di
Mutamenti di dello stato attuale dell'amministrazione radicali
For tra l'altro di cui dà occasione ai quali gli apre prospettive la cosiddetta rivoluzione informatica che cosa sarà la rivoluzione informatica se non sarà una trasformazione dell'amministrazione al servizio
Del cittadino che non sia più un suddito della stessa della burocrazia
Terza idea forza quella sulla quale vorrei voi
Trattenermi per qualche minuto soltanto quella della occupazione è possibile tradurre operativamente il dettato costituzionale la Repubblica è fondata sul lavoro quando invece la Repubblica è fondata sulla disoccupazione
E possibile mentre certamente occorre rifiutare il l'interpretazione di variabile indipendente del salario invece accettare realizzare e il concetto di lavoro come variabile indipendente da dare al mercato non da ricevere dal mercato ecco un'altra idea forza che poi trova le sue possibili realizzazioni in una serie di novità di innovazione
Riformisti che è possibile indicare l'Europa come progetto federale e non soltanto come aggregazione di mercati
è possibile indicare nell'educazione e nell'informazione nella scuola il fulcro di un'azione riformisti gamma in una scuola totalmente rinnovata secondo il concetto l idea forza dell'educazione permanente ecco io mi domando se il progetto se il programma se il messaggio non dovrebbe essere l'indicazione di queste quattro cinque
Sei idee forza attorno alle quali poi misurarsi e misurarsi nella sola possibile nel solo possibile confronto che irrealizzabile nell'attuale quadro storico
Nel quale non si può pretendere come si pretese Roccon rovinosa presunzione di eliminare il mercato e il capitalismo ma nel quale non si deve neppure accettare che quella che è e deve essere un'economia di mercato diventi una società di mercato che cosa
Molto diversa
Ecco allora
Il problema che è stato lucidamente definito dell'identità della sinistra come riformismo Comer Infermi Smoke errante
Si colloca progettualmente nel quadro di quello che si potrebbe chiamare un nuovo compromesso con il capitalismo tutto muta il capitalismo muta
Certo anche i programmi socialdemocratici riformismo deve mutare rispetto a un capitalismo che non è più nazionale che non è più costretto entro le maglie dello Stato nazionale e quindi un riformismo che non può essere neppure più nazionale statalista ma un nuovo compromesso con il capitalismo operante che non pretenda di sopprimerlo come si pretese che non pretenda neppure o che non si rassegni ad accettare le leggi del mercato come se fossero leggi della società il mercato diceva un economista è un ottimo allievo un pessimo maestro
E quindi bisogna saperlo governare
E credo che se avviandomi alla conclusione
Dovessi prendere da quella piccola lista o da quelle esempi che o tratteggio
Svilupparne brevemente uno quello dell'occupazione qui noi constatiamo che cosa sia mutato e che cosa non debba mutare del programma di una grande partito socialdemocratico socialista democratico
O socialista liberaldemocratico come lo volete chiamare di una sinistra democratica e riformista
Di un asilo una sinistra democratica riformista deve tenere fermo quello che è stata la gloria
E il successo fondamentale dell'UE queste la piena occupazione avete notato che neanche a sinistra si parla più di piena occupazione si parla di lotta contro la disoccupazione ma non è la stessa cosa
Lotta contro la disoccupazione una strategia difensiva e arretra ante deve essere ripreso e può essere ripreso Illy idea forza della piena occupazione calata in programmi concreti io penso che lo possa essere se noi dalla mutazione fondamentale del capitalismo quella della crisi del modello fordista
Del modello taylorista i fordista traiamo le conclusioni dovute se è vero che ormai non c'è più una corrispondenza univoca per crescita
Occupazione e produttività come era nell'ambito del paradigma fordista e taylorista
Se è vero che la crescita non corrisponde più proporsi all'app la occupazione non corrisponde più proporzionalmente alla crescita perché nelle attività di mercato la crescita e assorbita per così dire dalla produttività
Non resta che ovviamente in modo molto preciso di capire che la piena occupazione può essere raggiunta in due modi che sono complementari che non sono affatto conflittuali uno ristrutturando l'offerta di lavoro soprattutto attraverso una modulazione degli orari della durata del lavoro
Della riduzione della durata della durata del lavoro e della redistribuzione dell'orario della durata del lavoro secondo attraverso una ristrutturazione della domanda che la da d'una domanda a tutta concentrata sui beni privati sulle automobili sui televisori eccetera
Sia orientata sempre più verso servizi beni collettivi sociali e culturali quelli che danno occupazione senza avere che che aumentano la qualità sociale senza diminuire senza ridurre anzi aumentando l'occupazione dunque
Di un problema che si pone negli stessi termini obiettivi della piena occupazione ma non più secondo le strategie keynesiane come un aumento del livello indifferenziato della domanda com'ma come una ristrutturazione
E dell'offerta e della domanda di lavoro questo è un buon compromesso possibile con il capitalismo naturalmente non tutto è semplice come può per sembrare per queste frettolosi Issime e sintetici simile accenni ma io credo che su questa strada la sinistra si debba porre deve promettere di impegnarsi sulla piena occupazione non deve semplicemente balbettare
Sulla flessibilità del lavoro sul costo del lavoro su tutti gli elementi dell'offensiva neoliberista che ci portano ad un certo una società di crescita senza occupazione
E di crescita senza aumento anzi con degradazione della qualità sociale
In altri termini io penso che il progetto debba essere al centro della formazione però perché il progetto non sia un elemento metafisico ma sia un elemento concreto
Beh deve rapportarsi a qualche disegno di identità politica e qui Rite riemerge il problema del partito della sinistra questo è un problema all'ordine del giorno e ridicolo veramente
Trastullarsi nel risse nel
Batracomiomachia tra cespugli e arbusti querce ulivi eccetera bisogna porre finalmente in questo Paese il problema ma perché questo Paese non ha un partito della sinistra
Ma perché è anomalo ma perché dobbiamo tenerci questa anomalia
Io mi sono sentito sempre dire che il caso italiano è anomalo e con una certa compiacenza che noi siamo forse più intelligenti degli altri
Gli altri avevano i partiti socialdemocratici che naturalmente da una certa sinistra erano vituperati e sprezzanti come anticaglie da mettere in soffitta mentre costruivano lo stato sociale in Svezia in Inghilterra
E negli altri Paesi del nord e adesso ci dobbiamo sentire dire che dobbiamo indicare figuriamoci superati i partiti su socialdemocratici dobbiamo costituire un partito democratico all'americana non sola secondo quali altri ispirazioni Jeffersonian eccetera
Ma perché siamo anomali ma perché non vogliamo essere da questo punto di vista D'Alema ha ragione ma poi non ne trae le le le conseguenze
Normali la normalità da questo punto di vista e il coraggio di fondare una nuova realtà politica elitaria nella quale finalmente tutte le tradizioni della storia italiana mantenendo la loro caratteristica possano riconoscersi ecco questo forse indicheranno a una minore intelligenza e fantasia ma se qualche volta c'è da domandarsi riuscissimo ad essere un po'più stupidi
Bene
Ringrazio io voglio ringraziarti anche per quest'invito gazzette
Scusandomi in anticipo per la possibile eterodossia delle mie riflessioni almeno rispetto ad un va bene così all'andazzo dominante o all'andamento dominante del dibatto su la sinistra le sue crisi di identità nel
E gli sbocchi di questa crisi
Scusandomi anche senza
Queste riflessioni possono avere un sapore
Che non credo personalmente di nutrire di nostalgica per
Determinati valori che io ritengo vanno rivisitati ma certamente non liquidati nel patrimonio
Della sinistra
Dicevo che molto di moda parlare di crisi di identità mi hanno parlato prima
Antonio Giolitti Ranieri
Crisi d'identità della sinistra in cui si mette naturalmente in uno
Solo recipiente la crisi del socialismo reale e i movimenti comunisti
Dei movimenti socialisti e dei movimenti democratici che hanno caratterizzato la sinistra in senso lato
Generalmente questa riflessione almeno nella letteratura più corrente identificata con le implicazioni rovinose del nella caduta dei regimi di socialismo reale
Forse si è riflettuto e si riflette ancora troppo poco
Sul fatto che questa crisi d'identità mio parere risale ad un periodo molto più
Lontano
Egli ha le sue radici in una vera e propria crisi di Progetto il dissenso
Di fronte alle impetuose trasformazioni economiche sociali istituzionali
Che hanno attraversato il mondo occidentale prima di tutto nel corso degli ultimi vent'anni
Con la crisi di quello che è stato uno dei pilastri delle politiche
Riformistico riformatrici
Cioè la crisi dei vecchi sistemi di risarcimento redistributivo
Sul quale si è fondato il tentativo di
Nella sinistra di compensare in qualche modo come si diceva una volta gli effetti sociali negativi di un progresso economico e tecnico del ineluttabile
Su questa crisi è nata poiché la controffensiva neoliberista che
Ha messo in difficoltà insieme nello schieramento di sinistra
Ora è sintomatico il fatto che e
Di fronte a questo dato e sottovalutando molte volte le radici queste difficoltà non pochi tendono a rimettere in questione
Ad un tratto di penna i fondamenti stessi dell'idea socialista
Quelli quell'idea quei sistemi di valori
Quelle qui sistemi anche di concezione etica
Nella società che stavano alla radice delle diverse diversissime cultura del movimento socialista
Prima di tutto l'emancipazione o la liberazione chiamatela come volete
Del lavoro
Attraverso la promozione di nuove opportunità di autorealizzazione da persone
Senza alcun obbligo alla felicità
Liberandosi questo fu certamente un dei meriti delle culture socialiste dar
Dai miti giacobini
Ma assumendo come tema centrale quello della realizzazione della persona
Ed è la creazione attraverso un sistema anche di diritti formarli e di azioni positive
Di nuove opportunità per questo per il conseguimento
Di questo obiettivo
Ora come si scopre
Bella scoperta che nei Paesi industrializzati il numero dei lavoratori dell'industria manifatturiera è in diminuzione relativa in qualche caso in diminuzione assoluta
Si scopre che quindi la classe operaia
E quindi il proletariato B-Max a questo punto hanno cessato di essere il referente passi sociale possibile oltre che la classe motrice
Il mondo del lavoro subordinato in crescente espansione in tutte le aree del mondo viene ricondotto al al vecchio schema del proletariato mondi si desume
Che il movimento socialista avendo perso il suo referente sociale
Non ha più senso anche in quanto tale e non sono pochi quelli che dichiarano la morte
Di qualsiasi idee cultura socialista partire evitarla
Tendenziale scomparsa del cosiddetto al proletariato
In secondo luogo con
La crisi
Di cui ho già parlato in dubbio del dell'egualitarismo distributivo
Sconfitto del resto non solo dalla crisi fiscale degli Stati ma anche dalla da lì sviluppi inediti che ha avuto l'organizzazione della scelta civile in tutti i Paesi industrializzati
Ha portato alla liquidazione frettolosa di una tradizione nel movimento socialista per la conquista di nuovi diritti civili e sociali
Prima di tutto per il mondo del lavoro
E la battaglia per una riforma nella società civile intesa come fondamento di una riforma dello Stato
In una società civile intesa come luogo possibile di nuove forme di solidarietà in alternativa ad uno Stato padrone e benefattore
Ecco io ritengo invece che da quei valori rivisitando li certamente criticamente bisogna ripartire
Facendo i conti con le trasformazioni gigantesche che impongono a tutti noi in nuove risposte e prima di tutto il nuovo approccio a queste opzioni
A questi che io chiamo i valori ricorrenti delle culture socialisti
Questo implica a mio giudizio e anche questo è un tema di riflessione che soprattutto
La sinistra di tradizione o di origine comunista deve compiere ma non solo lei
Questo implica una faticosa rottura
Con quella che io chiamerei l'ideologia della transizione
Che è stata incentrata in buone sosta in buona sostanza con tutte le sue varianti inattesa del famoso salto di qualità
Verso una società diverso
Nell'attivazione di processi
Redistributivi attraverso la macchina statale
Ripeto ci son tante varianti
Di questa dell'applicazione pratica di questa ideologia della transizione quella che ricordava Giorgio poco fa chi fa un programma e vorrei azione
C'è anche quella appunto
Della governabilità
A cui è approdata poi tanta parte della sinistra da non so socialista
E mi pare non solo nel passato
Il mito ossesso della stanza dei bottoni
Rievocato da cross l'anno e poi anche da Nenni a partire dal quale comincia un anno nella storia
Non è senza rapporto con questa i biologia dell'altra
Che rimanda ad un altro tempo di novanta non fosse altro che la conquista del Governo
L'elaborazione di un progetto riformatore
Nella società qui ed ora e scusate anche qui se un po'come Lombardia ho il vezzo di parlare prima progetto riformatore piuttosto che di progetto riformista nel senso che anche il riformismo ha avuto
Le sue storie non sempre omogenei
E molte volte contraddittoria è stato il riformismo di Treves ma è stato anche il foglio di creazione di contrarre se mi pare che non siano la stessa cosa
Una sinistra voce lista non può che definirsi quindi con un progetto di società e ritrovare la sua identità in un progetto di società in un sistema di valori
Che tracci le linee di un percorso riformatore per la società italiani
E non può quindi che definirsi anche con uno schieramento sociale e politico
Il quale trova a sua volta i propri connotati in un programma di governo che io non confondere
Viste riformatore ossia su di un compromesso programmatico trasparente
Di cui si ha parte
Il progetto socialista almeno attraverso le prime tappe di sperimentazione di alcuni suoi obiettivi prioritari
Quale progetto
Qui le mie obiezioni in molti casi coincidenti con quelle sono state esposte da da Giorgio Ruffolo poco fa
Esprimono anche in tutta la loro una penalità un'esperienza mia un'esperienza collettiva penso guardi
A quella vissuta almeno in alcuni momenti del movimento sindacale italiano
Un'esperienza che ritengo sia stata ripetutamente rimossa e negata qualche volta
Da quell'ideologia dell'autonomia del politico che ha pesato su tanta parte
Della sinistra italiana in questi ultimi trent'anni
Si tratta cioè
A mio parere di avere il coraggio di ripartire dal lavoro
E dalla promozione di nuove opportunità per la realizzazione della persona attraverso il lavoro in un'epoca in me
In cui il tradizionali confini canonici
Fra il lavoro l'opera l'attività per ricordare Hannah Arendt
Tendono a sfumare assi scomparire in alcuni casi almeno ai confini del lavoro subordinato
Il passare quindi da una vecchia ottica
Del risarcimento
Per gli scacchi volle esclusione
Subiti da tanta parte della cittadinanza e dei lavoratori in modo particolare alla promozione di quelle nuove opportunità di autorealizzazione alla persona di cui parla
Questo vuol dire
Assumere il mondo del lavoro come il precedente principale referente sociale
Di una sinistra socialista e riformatrici
In questo quadro io vedo due grandi tematiche che non possono essere escluse da un progetto
Da un progetto di società
Che la sinistra deve avere il coraggio di definire
Scontando anche quelli inevitabili
E io non li chiamerei neanche rischi
Elementi di utopia che sono contenuti in un progetto di società e che possono
Non diventare pericoloso se sfuggendo ad ogni millenni arrivismo uno ad ogni visione scientifica della storia sono capaci di
Diventare un
Un programma in progresso
Di auto correggersi
Di affidarsi fondamentalmente alla sperimentazione al controllo democratico prima di tutto il passaggio so di dire una banalità ma dentro ci sono
Molte implicazione da
Dal Welfare State dallo stato sociale
Che in Italia poi assunto caratteristiche molto particolare
Ad una società del della solidarietà ad una welfare society
Incentrata sull'iniziativa comunitaria
Su iniziativa delle collettività locali
Dell'impresa delle associazioni volontarie Comba promozione dello Stato ma non con l'intervento sostitutivo dello Stato centrale
Questo comporta
Una cosa che la sinistra non è mai stata capace di realizzare negli anni nei decenni passati cioè un approccio
Sinergico
E interattivo
Alla promozione delle opportunità di realizzazione della vita
Deraglia insomma da persone in tutto l'arco della vita
Che appunto governi in sinergia i vari settori tradizionali intervento dello stato sociale
Dalla ricerca alla formazione permanente alla promozione i processi innovativi
Costituiscono la la grande ricchezza delle nazioni di oggi
In un processo di mondializzazione
E quindi al centro io metterei
Non soltanto la promozione della scuola ma una legislazione sulla formazione permanente
Come elemento caratteristico e qui parliamo
Diciotto anni dopo le prime proposte che sarebbero fece
E in Francia
Di un progetto socialista di società
Una riforma della previdenza fondata molto più su
L'erogazione di servizi
E quindi la possibilità di promuovere nuove forme di attività dei cittadini che su una
Infinite a ripartizione di redditi
Una politica della sanità che abbia come obiettivi mirati a livello territoriale l'aggressione delle cause dei fenomeni ricorrenti di mobilità o di handicap
Una politica di intervento sull'ambiente
Che sia non solo creatrice di nuove fonti di occupazione qualificata
Ma che sia al servizio appunto di una politica della sanità della previdenza della formazione
Un governo del mercato del lavoro fondato su nuovi diritti e su nuove certezze una promozione di nuove forme di organizzazione del lavoro
Le sole che possono consentire anche
Una redistribuzione degli orari
Di lavoro
Incentrate su
Vecchio grande obiettivo della valorizzazione delle risorse intellettuale creative della persona
In una società quel fare
Fondata su una gestione decentrata comunitaria
Capaci di attivare risorse che stanno al di fuori della macchina statale fa soltanto del terzo settore come insieme di associazioni e volontari via società no-profit ma anche di società che operano nel mercato
Rispettando le regole da comunità
Ma parlo anche di una politica fiscale distributiva fondata finalmente sul PATI trasparente
Tra cittadini
Nella misura in cui sono collegati a obiettivi mia e questo è soltanto possibile io credo a livello della comunità regionale della comunità locale
Superando il grande limiti di grande il vizio dello stato sociale in tutte le sue forme
Di portare a delle forme come ha detto Rosa un valloni non so scritto di solidarietà
Indecifrabile e incontrollabile
Che starà dice del rivolta fiscale
Vedo in questo quadro una politica dell'occupazione come promozione di nuovi valori e vede in questo quadro la possibilità di riproporre con coraggio l'obiettivo della piena occupazione
Come obiettivo figlio di questa società
Del benessere possibili
Il secondo tema mi accenno soltanto ma secondo me e il pilastro che regge il primo
è quello di una riforma istituzionale
Certo anche dello Stato
Che riprende
Il patrimonio dell'idea federalista di tanti menti socialisti
In un lontano passato ma anche di fronte alla ventuno del fascismo che attraversava l'euro
Ma di una riforma istituzionale dello Stato che Poggi
Io direi innanzi tutto su una grande riforma istituzionale della società civile
Parlo di una nuova legislazione dei diritti civili prima di tutto individuali in terreni
Decisivi per il futuro che sta di fronte a noi come il diritto all'informazione di diritti all'informazione
E parlo delle nuove dimensioni che assumono i diritti alla formazione all'educazione
Ma pensa a una riforma suonare la società civile che riconosca assuma il ruolo che sono destinate ad assumere in associazione volontari
Nella vita del nostro Paese ridefinendo le regole la rappresentanza affrontando la questione fondamentale degli Enti ficcare le nuove frontiere della rappresentanza sociale in un Paese fatto non solo di occupati ma di disoccupati i sottoccupati di lavoratori precari
Scegliendo la strada di cambiare
Contro i processi di esclusione una voce prima di tutto agli esclusi piuttosto tiepidi ripiegare
Sul vecchio e ormai impraticabile rimedio assistenziale
Penso alla promozione di nuove forme di vita democratica della comunità fondata su l'autonomia delle strutture associative
Ma anche su un processo decisionale che prende in conto la loro realtà penso concludendo
E siamo confrontati in realtà in questa fase in cui la sinistra sembra in qualche modo giocare di rimessa di fronte all'offensiva
Liberista perché spesso si chiama liberale abusivamente di fronte ad un nuovo confronto storico epocale fra democrazia e leader come l'abbiamo conosciuto all'inizio del diciannovesimo secco
Siamo a una nuova fase di questo storico confronto
Fra una democrazia progresso
E un liberismo conservatore che non nasconde in molti casi le sue vocazione autoritaria
E mi sembra vorrei dire dato che si era ricordato proprio Dahrendorf che la scelta di Dahrendorf aldilà dei nominalismo si colloca proprio sul primo versante quello di una democrazia in progresso che assume il conflitto di conflitti come tu ricordava come un elemento motore essenziale
Alla democrazia e alla sua vitalità
Ecco io credo che un socialismo libertario riformatore
Può costruire una risposta autentica e non più difensiva
Alla crisi dello statalismo molto monocratico
E al populismo reazionario che questa crisi ha liberato grazie
Pregare trentina Ruffolo si lasciava il posto a una coppia successiva
Io credo che già a questo punto possiamo dire che le scelte
Sulla identità si sono precisate
Ed è il modello socialista democratico europeo
E i contorni di un progetto che non rinnega i valori come ha detto trentino ma li rende attuali stanno emergendo
Io non ho sentito tra un folle Trentin nessuna vivi nessuna distinzione nessuno steccato nessuna frontiera di due tradizioni diverse le provenienze sono diverso
E allora ho fiducia lo permetta Giorgio Ruffolo
Esprimo l'ottimismo fiducia che diventeremo stupidi pure Noemi
Bassanini
Sì
Io penso che
Si possa cominciare
Proprio dalle ultime parole di di Bruno Trentin
Le ultime tra parole di Bruno Trentin hanno sottolineato
Una sfida
Tra democrazia e liberismo ma potremmo anche dire tra democrazia liberale
E il liberismo conservatore
Affrontando il tema delle istituzioni io credo che questo argomento sia al centro
Della possibile riflessione applicata al caso Italia
Chi nasce anche consentitemelo da una
Rapida riflessione delle caratteristiche
Alquanto
Peculiari
Della
Destra Italia o almeno di buona parte della destra Italia
La destra italiana e questo è importante nel momento in cui si ragione sulle a possibili riforme istituzionali sulle nostre idee in materia di istituzione
A destra italiana non ha molto in comune
Con altri partiti e altre culture moderati o conservatrici europee
La cosa sul versante istituzionale particolarmente e particolarmente evidente Progetto
Di democrazia
Di Berlusconi Pannella e Fini ha poco in comune con quello di colpo di Giscard o di John McCain
E più diciamo un mix
Per dirla un po'brutalmente le tra Newt Gingrich ce però
Un mix un mix quante
L'andar per
Però però
Un ma un mix tra radicalismo di destra tra radicalismo di destra e populismo
E populismo con venature con venature plebiscitaria
E questo è singolare nell'ambito del panorama europeo
E pone immediatamente una questione nel panorama europeo
La riflessione istituzionale tiene alcuni punti fermi che sono propri del moderno europea
Una democrazia pluralista organizzata dove continuano a giocare un ruolo fondamentale nell'organizzazione della democrazia grandi partiti democratici poi possiamo riflettere su che cosa sono in Europa i partiti rispetto ai partiti italiani ma va anche sottolineato che i padri italiani sono in fase di
Forte e non sempre come dire
E non sempre governata trasformazione
Nel loro ruolo e nella loro struttura non sempre pensato
Trasformazione da una democrazia pluralista organizzata
Un sistemi politici nei quali
Continua ad essere rilevante proprio perché i soggetti politici fondamentali sono grandi associazioni collettive caratterizzate da un programma
Di governo
Comune
Continua a essere rilevante la distinzione fra destra e sinistra anche si assume connotati in continua trasformazione
L'accettazione di un sistema che potremmo chiamare appunto alla tedesca di economia sociale di mercato di cui poi destra e sinistra danno variamente interpretazioni diverse e tendono naturalmente a a
Riformare
O trasformare con diversi obiettivi ma che non è messo in discussione che addirittura è talora costituzionalmente sancito la costituzione di bon lo sancisce costituzionalmente
Un sistema di diritti dei cittadini che non comprende solo i diritti individuali di libertà ai diritti politici ma anche i diritti sociali
E quindi pone un problema di strumenti e di opportunità per realizzare
Così che l'alternanza al governo che pur sempre il meccanismo chiave di una democrazia vere di una democrazia compiuta
Avviene con
Diversità anche molto forti di programma politico e di programma di governo comune su una piattaforma
Comune però
Di
Regole e di valori
E di idee in ordine alla organizzazione della della società
Questo non è vero oggi in modo molto evidente negli Stati Uniti d'America questo non è vero in Italia
Proprio perché in Italia in questo momento la sfida tra il modello europeo di democrazia liberale di economia sociale di mercato variamente poi articolato
E invece un sistema diverso
Liberista radicale
Con istituzioni che hanno connotati fortemente populisti plebiscitarie è una sfida in questo momento aperti
Questo a mio avviso comporta una serie di conseguenze sulle nostre
Riflessioni
Comporta una serie di conseguenze che riguardano tutti i punti centrali del riflessione su un progetto
Su un progetto
Istituzionale riforma di riassetto delle istituzioni ma io credo che in Italia si debba dire di riforma e non solo di riassetti
Peraltro sottolineo che anche in altri paesi che hanno forse meno di noi un problema di
Arretratezza del sistema istituzionale la sinistra
La sinistra socialista o socialdemocratico laburista e anche
Le forze liberaldemocratiche parlano in termini di riforma persino del paese che sul terreno istituzionale a tradizioni i cultural politica e più fortemente
Conservatrici come Gran Bretagna insomma il Progetto chi è in campo è un progetto
Di forte riforma del sistema inglese perché pone il problema
Dell'introduzione di una costituzione scritta
Modificabile con forme di rigidità costituzionale rilevante
Ecco che preveda almeno la costituzionalizzazione dei diritti e delle libertà fondamentali e delle regole democratiche pone il problema è una riforma del sistema elettorale
Pone il problema di una riforma della forma ed è stato in un senso che gli inglesi non chiamano federale macchietta sostanzialmente in quella direzione
Ebbe le l'Economist l'Economist lancia il tema del voto alternativo all'australiana è che in Italia è stato
Ripreso e riproposto più volte da Valerio Zanone che qui davanti anche se lo fa come dire come un'assoluzione
Più facilmente
Più realistica più facilmente accettabile da parte di legislatori eletti con il first past the post con il sistema uninominale secco
Rispetto ad altri sistemi come il sistema tedesco di cui l'Economist vede i vantaggi ma che ritengo ritiene realista talmente accetterebbero non non proponibile poi registrato una
Un sondaggio di cui per la verità io ignoravo l'esistenza di qualche mese fa che avrebbe segnato un favore del sessantuno per cento dei del campione per un sistema elettorale proporzionale che abbastanza
Singolare anche sì si può anche capire nel senso che i meccanismi poi elettorali vanno sempre valutati in relazione a due questione
Il primo qual è il meccanismo elettorale di partenza e quindi dove si dirigono le istanze di cambiamento
Il secondo è qual è il grado di qual qual è la la la struttura del sistema politico è più facile pensare che possa funzionare bene è un sistema proporzionale dove il sistema politico è relativamente
Semplice semplificato a sostanzialmente tre partiti nazionali come in Inghilterra sei partiti locali ma sono partiti locali che noi invece dove la frammentazione politica e molto forte come ovviamente
Ora
Io penso che
Diciamo questo quadro comporti conseguenze molto rilevanti su tutte e quattro le questioni fondamentali per la definizione di un progetto di riforma istituzionale della sinistra
E di una sinistra socialdemocratica
Quale quella a cui noi pensiamo né vi faccio qui tra le relazioni che ho sentito a quella di
Di Ranieri e e anche a quella di Roma
I diritti
La forma di Stato
La forma di governo di una democrazia governante e l'amministrazione questi sono poi la cosa è abbastanza banale voglio dire i quattro i quattro elementi fondamentali
Sulla forma di Stato
Io vorrei sottolineare con forza possiamo qui addentrarci nei particolari l'approccio che prima Trentin ci ha suggerito
Il passaggio dal
Un Welfare State
Alla welfare society
Impone
Impone una diversa forma di Stato una forma di Stato in cui sia molto più rilevante il ruolo la responsabilità del sistema delle istituzioni regionali e locali e attraverso una forma di Stato di tipo federale che è possibile impostare i rapporti tra
Istituzioni società impresa cittadini associazioni e così via in termini molto più di dialogo di promozione e dove serve di regolazione invece che di intervento e ridistribuzione dall'altra
L'approccio è quindi quello di un federalismo che
Interpreta pienamente il principio di soli di sussidiarietà
Unito al principio di solidarietà
E quando dico unito al principio di solidarietà il riferimento evidentemente ai grandi modelli di federalismo cooperativo
Quello tedesco né un esempio
Ma non non sottovalutando peraltro il fatto che
Il modello federale implica un certo grado
Di concorrenza
Di emulazione
Di diversità
Cioè deve trovare un equilibrio
Tra gliele gli elementi e le istituzioni della solidarietà traspare
Che si traduce nella garanzia di un nucleo fondamentale di diritti di cittadinanza per tutti
E le istituzioni del dell'autogoverno responsabile nel quale ovviamente ciascuno come dire cerca la sua strada
E si misura sulla sua capacità di organizza governare meglio il funzionamento di una
In una collettività di un sistema che ha un sistema civile economico sociale
Se su questo tema
La le opinioni oggi le convergenze oggi sono molto più larghe ieri almeno in apparenza rispetto alla sinistra
Tuttavia dietro a questa apparente unanimità su quasi unanimità sull'obiettivo di una riforma della forma di Stato in senso federale
Ci sono cose molto diverso
Ci sono da una parte e progetti che hanno poco a che fare col federalismo e per e ancor meno con il federalismo cooperativo
Sono più progetti confederali o addirittura progetti tendenzialmente secessionisti
Ci sono e però ecco però qui andrebbe verificato fino in fondo se poi la risposta di una riforma federale
E di un federalismo fiscale che comporti quei patti trasparenti di cui parlava prima Bruno Trentin non sia una risposta in grado di svuotare
Quegli elementi di disagio di protesta e anche di
Fuga in avanti di tipo localistico egoistico che alimentano oggi spinte secessioniste o separatiste
Più forte che in altri momenti obiettivamente più forte che in altri momenti della storia d'Italia anche perché riguardano aree forti del paese aree forti dal punto di vista economico e sociale pensiamo al nord est del Paese
Dall'altra parte il federalismo spesso appare come una concessione
Di bandiera
Che nasconde però una cultura ancora fortemente statalista
E centralista
In Alleanza nazionale questo DirectX
Seconda questione vado ovviamente solo per accenni
La forma di governo
La democrazia governante
Beh qui la questione
Secondo me si presenta come
Particolarmente
Complessa da affrontare in questo momento
Se noi guardiamo al modello europeo
Il modello europeo oggi vede sostanzialmente la Scelta all'alternativa
Tra sistemi di prima Ruffolo richiamava di parlamentarismo governante no quindi
Democrazie parlamentari
Non di tipo assembleare
Che garantiscono attraverso idonei meccanismi elettorali
E o attraverso la struttura del sistema politico e istituzioni costituzionali la sfiducia costruttiva i poteri del primo ministro del cancelliere
E e così via i rapporti la distribuzione di poteri di funzione dice e di strumenti di intervento tra Governo e Parlamento
Che garantiscono maggioranze omogenee formate intorno a programmi di governo
E stabilita ed efficacia dell'azione dei governi questo da un lato quindi si scarta tendenzialmente parlo nell'esperienze euro del dell'Occidente euro diciamo dell'Europa centrale ed occidentale nell'Est siamo ci sono ancora paese in cui invece il vecchio modello del parlamentarismo assembleare
è prevalso e sta creando non pochi problemi di funzionalità e di efficacia del sistema del sistema istituzionale ma nel nella Mitteleuropa nell'Europa settentrionale in Europa occidentale diciamo cioè il modello del della democrazia parlamentare governante non assemblea
E c'è il modello semipresidenziale
Che è un modello semi parlamentare vorrei che fosse chiaro questo concetto nel nel nel sistema della Costituzione francese ancor più
Nelle costituzioni portoghese o o austriaca l'elezione diretta del Presidente della Repubblica capo dello Stato non comporta
Il venir meno di di uno dei meccanismi fondamentali della forma di governo parlamentare l'esecutivo deve avere la fiducia del Parlamento
E che quindi è determinante la maggioranza parlamentare ai fini della configurazione dell'indirizzo politico di governo
Tuttavia in questi sistemi si è pensato attraverso l'elezione diretta di un presidente della Repubblica di dare un elemento di la stabilità alle istituzione
Diverso e parallelo rispetto al meccanismo proprio della alla formazione di maggioranze parlamentari della responsabilità politica del Governo di fronte al Parlamento proprio del
Democrazie parlamentari classiche
Nei Paesi europei invece non c'è il sistema presidenziale all'America
Nei paesi
Dell'Europa centrale e occidentale
Che rappresenta una soluzione fortemente diversa rispetto alle due indicate
E che pone i problemi che conosciamo
La doppie separata legittimazione dell'esecutivo rispetto al Parlamento
Accompagnata da una serie di contrappesi e di garanzie di cui il primo è la rigida separazione tra potere iter legislativo i poteri dell'esecutivo
E comporta nell'esperienza americana i rischi e i problemi del vivaio di Adriano
Che conduce in alcuni momenti quasi alla paralisi della realizzazione dell'indirizzo politico programmatico
Su cui si è formata la scelta degli elettori ed elezione del presidente
Pare che questo ormai avviene anche indipendentemente dalla esistenza di due diversi indirizzi politici tra la maggioranza
Ho partitici tra la maggioranza del congresso e il presidente i primi due anni di Clinton il congresso della maggioranza democratica ma Clinton incontrato difficoltà rilevantissimi nell'attuazione del suo programma ed è stato costretto a rinunciare ad una parte consistente nel suo programma
Cardine del suo programma di governo e del suo programma del suo programma elettorale
Ma è proprio il meccanismo istituzionale della doppia legittimazione che spinge a questo esito a meno di non rinunciare secondo poi il in modelli o le derive di alcune esperienze soprattutto sudamericane
Agli elementi di contrappeso e di garanzia in primo luogo alla rigida separazione dei dei poteri
Ma in questi casi la forte concentrazione di Poteri che avviene tutta ed esclusivamente intorno
Al capo del governo Capo dello Stato eletto direttamente senza alcuna garanzia e senza alcun contrappeso per di più in un sistema in cui ormai diventa molto forte
Nella comunicazione politica e nella formazione delle scelte politiche
Informazione audiovisiva e soprattutto visiva
Tutto questo comporta rischi per il mantenimento del democraticità
Sistema
C'è il rischio appunto della
Della del peronismo catodico per così dire come lo ha definito l'Hammond un paio un paio un paio di anni sta
Nel quel sistema peraltro porta con sé quasi inevitabilmente questa almeno è la mia convinzione porta con sé quasi inevitabilmente la rinuncia ad alcuni di quegli elementi fondamentali del modello europeo di cui discutevamo prima
Perché e già insito in questo sistema la formazione non di forze politiche che si costruiscono intorno
Ho un progetto di trasformazione della società in quanto meno ad un programma di governo
Ed è proprio di quelle sistema
Che la rielezione degli eletti non sia giocata sul successo sull'insuccesso del programma di governo
Del presidente
A cui sono legati per affinità di partito o a cui sono contrapposti sempre per affinità di partito
Il senatore o deputato degli Stati Uniti non si giocano la loro rielezione se sono democratici sul fatto che ha avuto successo il programma di Clinton a Mosè sono repubblicani sull'opposto
A massello gioco hanno assai di più su elementi che sono legati al loro rapporto con il collegio e la loro difesa degli interessi prevalenti nel collegio o comunque di un match di interesse in grado di
Garantirgli la maggioranza la maggioranza nel collegio allora quel sistema di democrazia pluralista organizzata
Che è tipico dell'esperienza europea come dire tende a sfrangiata s'e i sostenitori bionda del ed ENI e e coloro che ragione hanno che discettano sull'alternativa Partito democratico Partito socialdemocratico dovrebbero anche tener conto di questo
Così come i ragionamenti che si fanno sulla forma di governo complessivo
Io penso che questo debba portare sia scegliere con molta nettezza
Per una delle due
Dei due modelli europea
Ripeto i due modelli europei sono una democrazia parlamentare rafforzata e stabilizzata
Che nel caso italiano comprende una legge elettorale maggioritaria
Germania e Svezia non c'è ma in Italia è necessaria dato il forte grado di frammentazione politica
Che favorisca il bipolarismo
Su questo si potrebbe discutere a lungo perché una legge elettorale che favorisce il bipolarismo non è nel necessariamente una legge elettorale che favorisce il bipartitismo
Peraltro io dubito fortemente come il professor Sartori che il bipartitismo possa essere creato a colpi di ingegneria elettorale e penso che leggi elettorali che funzionano bene in un sistema bipartitico rischiano di non funzionare affatto in un sistema multipartitico molto pluralistico molto articolato che va spinto verso un grado di sufficiente per semplificazione aggregazione
Ma che non può essere costretto nelle forme del di un sistema che va bene per un paese bipartitico altrimenti succedono tutti quegli affetti che abbiamo conosciuto e che l'articolo di ieri di Giovanni Sartori metteva bene i lucci allora o un o un sistema di democrazia parlamentare
Con una legge elettorale maggioritaria
Eccone istituti che favoriscono l'omogeneità e la stabilità delle maggioranze e dei governi
Da questo punto di vista il sistema ma il sistema maggioritario deve essere a doppio turno
Perché è un sistema turno ultimi coi non Paese non bipartitico
Non consente la formazione di maggioranze omogeneo relativamente omogenei unite da un programma di governo
Ma non voglio dire che costringe però incentiva formata
Fortemente quello che è avvenuto anche il ventisette e ventotto marzo cioè la formazione di cartelli elettorali molto ampi e privi di omogeneità dal momento che non si può far conto sulla scelta del secondo vesto da parte degli elettori come non si stemma a doppio turno che consente la convergenza
Su tra la convergenza è la scelta sull'alternativa di governo possibile
Sulle due maggioranze di governo possibile e la scelta tra le due
E istituti costituzionali come possono essere la sfiducia costruttiva
Il potere i la definizione dei poteri del primo ministro nel mantenimento dell'unità e dell'omogeneità dell'indirizzo politico del governo
Un sistema di scioglimento automatico almeno nel caso cambiamento della maggioranza
Io ho più dubbi che questo debba essere legato anche alle vicende personali del primo ministro perché irrigidisce assai
Oggi se ha un sindaco viene un coccolone
Per così dire bisogna ripetere le elezioni allora tanto varrebbe pensare invece un meccanismo per cui c'è un ticket un sindaco un vicesindaco e così domani che un premier e un vicepremier per cui i casi di questo genere
Si può ugualmente far fronte Anna
Alle esigenze di continuità e stabilità nell'azione dei copre
L'altro corno l'altra possibilità
E un sistema semi parlamentare
Che preveda una forma di elezione diretta del Presidente è chiaro che tra il caso austriaco o portoghese quello francese ci sono delle differenze di un qualche col
La valutazione della a adattabilità di questo sistema l'Italia
E complessa
Perché
Deve tener conto di alcune caratteristiche del sistema dell'informazione e anche della cultura o se volete incultura politica italiana
Dopo tutto in Francia
La successione dei presidenti
De Gaulle Pompidou Giscard Mitterrand Chirac ha dimostrato che gli elettori francesi sceglievano tra personalità dotate di esperienza politica rappresentative di un programma politico eccetera visto che in Italia invece
La scelta sia tra Di Pietro
Abbastanza forte insomma voglio dire però è un è un modello secondo me di cui si può tenere due parole soltanto perché ho già parlato troppo
Diritti
E amministrazioni
Una delle proprio uno degli elementi caratterizzanti di un programma istituzionale della sinistro accennava già prima Trentin e che noi
A differenza del modello a liberista radicale
Non possiamo non ritenere centrale
La
Definizione
Di diritti fondamentali dei cittadini di diritti di cittadinanza
E l'invenzione delle regole e degli strumenti che non possono più essere quelli del vecchio
Un welfare stette per renderli effettivi intermedi promozione di opportunità in termini di uguaglianza dei punti di partenza insieme né di creazione di
Possibilità e questo è un un grandissimo tema da da affrontare
Che è molto collegato come diceva Ruffolo al tema della riforma che in Italia dovrebbe su una vera e propria rivoluzione della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici questo è un tema sul quale la destra italiana tende normalmente a considerarlo un tema inesistente perché la pubblica della pubblica amministrazione secondo la destra più amicale si può fare almeno poi c'è un altro pezzo della destra che in totale contrapposizione dialettica pensa invece che la pubblica amministrazione vada
Difesa e rafforzata secondo l'ottica tradizionale secondario la la l'ottica tradizionale della pubblica amico amministrazione vista secondo interessi dei dipendenti pubblici Alleanza Nazionale
Come possono comporsi queste due parti della destra italiana è ovviamente il problema che non riguarda noi
Ma riguarda loro
La nostra posizione totalmente diverso e cioè quella di una riforma radicale della pubblica amministrazione perché diventi effettivamente al servizio dei cittadini ma questo aprirebbe lungo discorso che non posso fare
Continueremo contenere muova quando questa mattina
Paralizzante vorrei fare tante domande a Bassanini cominciare dalla dal doppio turno se tra i primi due arrivati o se proprio alla francese ma per ora la parola raggiro giorni spero che ne parli Lori
No l'andamento della discussione anziché le relazioni perché discussione non c'è stata una ci permetteva di trascendere un po'questi aspetti molto specifici collegati collegati al dibattito politico che c'è oggi in Italia
E io vorrei cercare di mantenermi in equilibrio senza che di aree i presenti con temi troppo articolati sulla congiuntura attuale col rischio poi di precipitare con la domanda quando faremo le evidenzio quando si voterà che è la domanda che ormai domina egemonizzata dibattito politico
Dire le istituzioni le istituzioni nell'ambito non di un programma perché condivido condivido la dura condanna che nel concetto di programma ha fatto Giorgio Ruffolo ma nell'ambito di una cultura di ispirazione socialista non è un tema di facili e di agevole trattazione fu Bobbio nel mille novecentosettantasei aprire quel famoso dibattito sulla mancanza di una cultura marxista dello Stato
Ricordo solo quello poi molti molti molto cammino è stato fatto non sulla cultura marxista dello Stato ma sulla cultura socialista o socialdemocratica dello Stato
Però vorrei partire da questa constatazione
Che l'esperienza socialdemocratica fin dal suo esplodere ha condotto ad una profonda modificazione di quella che poi è la base sostanziale della democrazia
E cioè la struttura di formazione del consenso i canali di formazione del consenso
Perché proprio dal primo Novecento dall'avvento dei partiti socialdemocratici che furono i primi e in molti casi restavano anche esclusivi partiti di massa
Che il processo di formazione diventa un processo veramente di carattere capillare
E si attesta soprattutto nell'esistenza né lo Stato moderno di grandi strutture partitiche alcune anche con una spiccata tendenza a monopolizzare consenso manifestazioni della vita civile culture se qualcuno ha avuto esperienza di viaggiare nei Paesi centro nordici non mora ma venti trenta e magari anche qualche anno di più si sarà accorto come a differenza di quello che avveniva in Italia poi tutto considerato e ivi essere socialista o socialdemocratico significa significava veramente adottare un percorso di vita quasi separato dagli altri anche come allocazione di quartiere
Ora su questo che è cresciuto poi una cultura istituzionale che ha trovato la sua espressione più coerente del metodo nel nel metodo proporzionale
Come come come come metodo elettorale come metodo per poi
Portava questo consenso a convertirsi voti e da voti a convertire da conversione in voti in seggi a convertirsi poi in azione di governo
La rete la Costituzione di Weimar è lo specchio di questa cultura e questa cultura è una cultura di impronta fortemente socialdemocratica
L'abbiamo riportata in gran parte sulla nostra costituzione
E in fondo la cultura istituzionale che la ispira e in gran parte una cultura di stampo quali Mariano salvo alcune salvo un'esasperazione di carattere per parlamentari dico
Che vi esiste e che certamente non ha dato e c'è una prova eccezionale
Ora è constatazione molto facile che possiamo fare tutti è stata anche giustamente ricordato la Franco Bassanini ora
Che il modo di formazione del consenso
Non passa più come prima attraverso il i veicoli dalla vita di sezione con la vogliamo semplificare un po'così
Ancora un possibile ancora un po'per esempio nell'Italia dove sopravvivere il Partito democratico della sinistra come ex partito comunista ma direi come partito che ha forse dopo nel suo impianto culturale ideologico ma certamente nel suo impianto strutturale eredità ereditato soci
Il patrimonio sociale
Perché ha fatto appunto di una ramificazione organizzata che va nel profondo della struttura sociale
Però ormai invece la formazione del consenso si trasferisce sempre di più e vorrei dire drammaticamente
Sul piano del linguaggio comunicativo che ha dominato Polita dall'immagine e dalla televisione dalla tenebra televisione poi l'apparecchio insomma intendiamo cioè il fatto che e in esso si traduce una cultura dell'immagine
La cultura dell'immagine molti in molti casi vediamo e antagonistica rispetto alla cultura del consenso così come l'abbiamo trasferito nelle nostre istituzioni
Io mi ricordo una contrapposizione che mi colpì molto
E fu la contrapposizione che
In cui abbiamo memoria che abbiamo toccato con mano giusto un anno fa quando ci fu l'inno le grandi manifestazioni un milione di persone a Roma per la lotta contro il tentativo di riforma pensionistico fatto nella legge finanziaria
Ecco direi che fu un momento occulta nati ho detto a Berlusconi salatissimo Barbetta
A voler essere un elemento di malizia e di complicazione gioco per la calzatura termitani raccoglie Martello ma
Ma se voi lo sviluppo che segue lo sviluppo era tornerà sarò la paternità
Che cosa accade in quella circostanza accade accade che l'elettorato che nel ventisei ventisette e ventotto marzo era stato totalmente passivo e i Velvet edito dall'apparecchio televisivo li ebbe un momento di grande risveglio comunicativo perché nelle piazze la gente si incontrava parlare il successo del delle manifestazioni fu fondamentalmente quello che era un modo per rimettersi in rapporto con gli altri
E solo che non è che questo linguaggio comunicativo possa perpetuarsi
E eternamente attraverso mobilitazione di massa e quindi anche quella è stata un'esperienza che ha dimostrato che probabilmente c'è bisogno che questo bisogna avvertito
Che in modi di formazione del consenso attraverso il video non sono poi tutto neanche per distratti tutto considerato potremmo considerare il più passivi ascoltatori
Però ha messo in evidenza una divaricazione sostanzialmente che però se le cose resta da questo stadio
Diventano diventerà sempre più accentuatamente in favore del più moderno mezzo comunicativo che in mezzo vedere della trasmissione di retta attraverso l'immagine
No qui io innesto alcune considerazioni sul sistema istituzionale hanno caratteristiche un po'pessimiste e più che altro servono a mettere allerta ad avvertire
Nei confronti di soluzioni che potrebbero favorire agevolare questo processo di traduzione della del linguaggio comunicativo da uno a all'altro modo e di esasperare lo comunque esiti di carattere pericolosi per la stessa democrazia
Io parlo a un pubblico e avendo un che in gran parte ha avuto un'esperienza abbastanza analoga la mia nell'ambito della quale come sapete il l'idea della riforma istituzionale
Fu lanciata prima del prima di di altri partiti prima che Accio pervenisse la sensibilità di altri partiti
Ed al principio degli anni Ottanta forse un po'prima anche Franco ti ricordi progetto socialista che viene a fronte Niva affrontato il tema della riforma istituzionale
Ci furono alcune tappe significative sì fu una ipotesi che incontro largo margine di popolarità e fu anche un forte fattore di rottura con la cultura istituzionale domanda dominante e che fu l'ipotesi presidenzialista
Credo che tutti ricorderete che a un certo punto in una certa fase il Partito Socialista Italiano a braccio l'idea presidenzialista bene io devo mettere all'erta
Contro il rischio del presidenzialismo
Ma lo faccio Congo facile processo di carattere autocritico il presidenzialismo così come era stato concepito e al quale io avevo dato anche qualche argomento di carattere di carattere intellettuale o tecnico questo presidenzialismo aveva come obiettivo fondamentale quello di rompere il la condizione di inerzia del sistema politico
Polarizzato su partitiche sopravvivono a se stessi in un equilibrio che sopravviveva a se stesso
Da questo punto di vista il presidenzialismo avrebbe avuto un effetto probabilmente pari a quello che hanno avuto i referendum del mille novecentonovantuno che hanno costituito una forma di rottura ahimè forse ha rotto più di quanto non fosse necessario in una condizione di questo tipo però in cui i partiti sono giunti alla fase di collasso e cui salvo un paio di residui diciamo i partiti non sono più in grado di organizzare il consenso
Il presidenzialismo da mezzo per rimettere in moto un meccanismo di democrazia dei partiti capace anche di condurre al al all'alternanza che cosa diventa diventa uno strumento che fila dritto verso una forma di bonapartismo
E se non ci fila dritto c'è fila per traverso
Ma l'esito finale non è più il movimento organizzato di consenso tra i suoi canali propri attraverso i quali si sceglie anche la candidatura per la presidenza degli Stati Uniti nonostante tutto
E pur avendo partitiche sono strutturalmente anche proprio partito partiti deboli alla fin dei conti hanno un processo di aggregazione del consenso che passa attraverso i partiti tradizionali e le loro grandi convenzioni
Delle ultime elezioni c'è stato lo spero perché appunto ha rappresentato il segno che anche quel meccanismo lì presente al i suoi limiti se non se non me i suoi momenti di crisi
Pensate ad una campagna orientata su una scelta presidenzialista nel nostro Paese oggi
Dal momento della selezione che molto probabilmente sarebbe auto selezione
Guardate che i due poli su cui oscillano hanno oggi le opzioni politiche Berlusconi e Prodi sono frutto di otto selezione lo dico anche di Prodi solo perché lo sappiamo tutti visione però
Beh anche Berlusconi è stato l'acciaio è stata è stato lanciato di direttamente da una regola una regola riguardano sospettano sottosopra di proprietà no una struttura di consenso
E non è che si è fatto un partito da cui è nato il consenso invito Berlusconi farsene creato L'Unità è molto peggio già
Però ecco in queste quel su questo io potrei soltanto tirare una poi due conclusioni uno è attenzione attenzione a tentazione in questa direzione
Attenzione anche all'idea dell'elezione diretta del premier perché se il premier viene e letto come una legittimazione autonoma
Tipo sindaco perché abbiamo l'esempio in casa
Il rischio e che cinque a noi apriamo una pauroso divaricazione tra la democrazia rappresentativa che sta nel consiglio comunale o sta nel Parlamento
E la democrazia carismatica che invece si esprime della figura del premier
Che non hanno comunicazione tra di loro in cui la sfida può essere una sfida costante a darmi parliamo
Se vogliamo salvaguardare il meccanismo di democrazia rappresentativa allora possiamo accettare perché direi le circostanze poi finirebbero per imporla e poi ce la vediamo già addosso questo
Questa soluzione la indicazione del premier
Ma la legittimazione non può mai essere Diretta deve essere una legittimazione che proviene da un Parlamento Daniele investito anche del compito di legittimare il premier ecco in queste condizioni chi l'equilibrio democratica mantenuto cioè poi se vogliamo andare avanti nel discorso diciamo che bisognerebbe cercare da qualche parte un nuovo tutto capire che descrivesse
La fisionomia della democrazia moderna oggi in questa crisi dei mezzi di formazione del consenso e non non non io certamente sono in condizione di affrontare questo tipo di discorso
Sistema elettorale e sistema elettorale
Purtroppo
Se vogliamo intanto collocare dentro di esso una indicazione del premier
Mi pare che dobbiamo fare operare la scelta tra i vari modelli che sono in circolazione che sono Tatarellum Mattarellum Barbera il maresciallo Lombardo Barbera barare avanza
E ed è esisteva che molto probabilmente invece pensare a quello che ci condurrà l'elezione
Non credo io vorrei che si giungesse ad un esito doppio turno ad una riforma doppio turno ma o l'impresa
No non credo che il Parlamento sarà in condizione di Re Artù di darci questo risultato
Di fatto però è che l'attuale sistema a mono turno rispetto al quale il fattore di turbamento introdotto dal dalla quota proporzionale a me sembra del tutto trascurabile tutto considerato trascurabile forse un termine eccessivo ma ha un'importanza ha un effetto molto marginale
Questo sistema è un sistema che solo apparentemente ha liquidato il il proporzionalismo e ha introdotto un meccanismo di sicurezza di stabilità questo anzi sappiamo che non è vero grave e non ha e e ha introdotto anche un sistema di semplificazione
Io ho sentito una definizione una definizione mi è piaciuta molto sistema il sistema del mono turno è un proporzionalismo protetto e perché eccome ve li ricordate i tuoi chi ne ha esperienza e qui i congressi fatti a tavolino
E stessa corre si fa tavolino la divisione si dice che Bassanini sarà candidato in un collegio a certe probabilità perché ci son più elettori vicini al suo partito dove e che e così via immaginate poi la
A pagina no cento cento e cento metri è stato negato a Milano centro dove non c'era nessuna
Hai mai assunto il massimo di rischio lo sappiamo conferma questo è stato un atto un atto volontario una un atto di sacrificio come quello di Spaventa nel centro di Roma
Ma il problema di il problema è che la perpetuazione di questo sistema ci condurrà sempre più lontano rispetto alla formazione di una forza politica di sinistra o anche di destra con caratteristiche omogenee io ho sentito all'inizio le e c'è il le relazioni di Giolitti Ruffolo gli atti altri gli altri che hanno preso la parola Ranieri radiati che hanno preso la parola di grande interesse ma l'idea che si possa arrivare ad una unificazione delle sinistre mantenendo le affettate
E poi portando lei unificarsi a un tavolo di trattativa sulla distribuzione dei seggi elettorali
E qualcosa direi che fa proprio pugni con l'esigenza di unificazione
Rispetto alla quale infinitamente meglio sono meccanismi come il doppio turno che una specie di prima di grande primaria d'altra parte e guardate da questo punto di vista allora colgo l'occasione sto parlando un po'in libertà
Per esprimere l'opinione che anche un patto federativo o una federazione della sinistra
In quanto restino intatte le attuali formazioni cioè una grande e autentica e altre che sono poi più o meno fasulle non serva assolutamente a niente anzi è una sanzione della diversità di ciascuno
E direi che è una riproduzione poi della esperienza dei progressisti
Che partirono lancia in resta con l'intenzione di diventare poi un grande movimento unitario poi si ritrovarono in Parlamento a di a dividersi in tanti gruppi e sottogruppi
E soprattutto qualche più grave a comportarsi come tanti gruppi e soprattutto sottogruppi e soprattutto a cercare di acquistare visibilità all'interno dello schieramento progressista
Con azioni che sono spesso di carattere puramente ed esclusivamente emulativo
Quindi potremo parlare ancora di tante altre cose perché naturalmente sarei ben lieto di raccogliere uno stimolo in introdotto da da Bruno Trentin
La la società una una welfare society in luogo di un Welfare State o concorre o naturalmente in tecnico o un Welfare State integrato dentro ma questa society che è un'intuizione di carattere fondamenta
Che tarato mettemmo redditività
Tutta una struttura e un impianto di di di carattere statua apistico che quello che ha presieduto allo sviluppo del nostro sinte nostro Stato sociale in particolare in Italia perché ci ha messo le mani anche il fascismo
Fu fascismo che unificò tutte le mutue nel mille novecentoquarantadue tra l'altro avrà poteva fare altro
Nella gigante inoltre per fare un esempio della penetrazione
Della concezione stato Ristich non è soltanto butta ai ruoli che la sinistra e tata anche frutto di un'altra stagione diversa diciamo pure che la sinistra però
Questi errori qui serie incorporati e assimilati molto bene e ha condotto una sua azione che ha trovato poi la sua sanzione finale nella sua riforma sanitaria del mille novecentosettantotto che ha un'impostazione tutta di decentramento ma di carattere pubblicistico per cui è una impostazione di Carate è di natura eminentemente stato artistica
Basta credo che qui saremo tanti temi da affrontare sul rispetto ai quali mi sembra che eccetera è di gran lunga i limiti di tempo che mi sembra siano stati abbastanza rispettati per ad aggravare
Zanon è stata chiamata in causa per
Il voto alternativo ricordano prego d'iniziativa nuovi Allavena parlare d'altra
Ringrazio favola invito devo esprimere un'opinione l'ha fatta dalle società
Spettro io
Avvertito nella
Dalla parte della relazione di Ranieri che ho potuto ascoltare poi quelle successive
Mi dispiace di lavorare potuto ritiro la relazione di fritti perché
Mi dispiace di non aver potuto sentire la relazione di Giolitti perché chi abita sulla Braccianese arriva ai convegni sempre con una relazione di ritardo spero che di poterla leggere però da Ranieri poi insomma ho visto che uno spettro si aggira per l'Europa il liberismo allora su su questo la mia personale impressione che l'ondata liberista abbia una portato a tutto sommato inferiore a quella che largamente gli si attribuisce
Certamente sulla accezione del termine sì si dovrebbe discutere ma se prendiamo per liberismo quello vero e proprio cioè l'individualismo strenuo di matrice sostanzialmente americana
Io credo che l'importanza che si attribuisce questo movimento si assai superiore alle sue effettive possibilità di affermazione politica anche in Italia
E soprattutto forse in Italia
Sostanza il il liberismo alla Freemont alla Nozzi credo fino le sue versioni estreme di tipo analogo capitalistico
è un modello che non esiste storica no è un modello storicamente
Non avverrà birra diciamo
Ossia in altri termini è una ideologia
E come altra ideologia mi sembra anche questo destinato a nome affermarsi perciò ciò che è veramente importante a mio modo di vedere nella prospettiva del prossimo futuro
In campo liberale
Nell'alternativa diciamo fra individualismo liberisti Ico e democrazia liberale e alla seconda e non è il primo
Ridurre la questione ad un altro tenzone
Il grande dibattito degli anni settanta
Fra rose così
Mi sembra ormai concluso
A sostanziale beneficio del primo rispetto al secondo la parte che poi non si oppure ha cambiato idea messa delle sue ultime
Dei suoi ultimi scritti ma mi sembra che se noi abbiamo insomma compiamo una una valutazione del l'enorme importanza che la cultura liberale di questi anni ha avuto il la democrazia liberale di Rolls rispetto all'individualismo libertario di no così che i termini del problema siano abbastanza chiare
Se questo è vero
La possibilità di politiche comuni fra Hong socialismo o una sinistra democratica comunque che non storcono il naso di fronte al mercato
Dura democrazia liberale che si ponga sia pure in termini diciamo legati alla centralità dell'individuo
Il problema della equità dico dando dalla giustizia sociale che avrà un termine molto fuorviante ma dalla equità
è una
Credo uno politica destinata ad affermarsi anche contro quelle che potrebbero essere l'apparenza di oggi no
Non mi pento di aver concorso con Giuseppe Tamburrano ad una riunione qualche mese fa fra la Fondazione Nenni e la Fondazione Einaudi proprio in cui si erano posti alcuni presupposti per una discussione
Di questo genere anzi mia andrà è ancora un poco più in là cioè io immagino che gli sviluppi dei prossimi anni democrazia liberale
Essa come si può dire immobili anche molti tratti comunitari mi sembra che già
Quella che si sta affermando in America fra gli stessi seguaci discepoli di Rolls sia una democrazia liberale che comprende però in sé aspetti importanti di di carattere comunitario l'alternativa secca fra democrazia fra individualismo e democrazia comunitaria e anche questo è una cosa che si dovrebbe correggere
Resta un punto che non tocco perché non a farmi occuparmene ma insomma come da tutto questo dà questa possibilità di coniugazione fra Sinistra Democratica democrazia liberale si possono formare un soggetto politico contro questo
Credo che siamo molto distanti d'avere individuato una buona strategia io sono totalmente d'accordo con Bassanini o gli altri che hanno insistito sul fatto che anche con un sistema maggioritario e com'dei correttivi che facilitino incentivino l'alternativa
La democrazia in Italia non è e senza in sé proprio nella sua essenza bipartitica non è riducibile a due partiti
Ogni forzatura in questo senso contiene in sé ciò che non mi piace nella destra ossia o una tendenza neo autorizzare io semplificare le cose
Ho una tendenza neo populistica il personaggio televisivo che riassume in sé un consenso diciamo di tipo video traffico o insieme a tutto questo il disprezzo per la politica che è una tendenza oggi
Molto molto connota attiva di questa nuova destra in cui persino i miei amici liberisti non sono altro che dall'est piccole minoranze io non credo che la la nuova destra
Si assesterà veramente su un programma vigorosamente liberisti go perché il liberismo è minoritario ed è in termini elettorali molto costoso insomma
Come dire richiede delle attitudini poco demagogica di come la nuova destra populista demagogica
Non sarà neppure liberista ecco però per conto mio quello che prevarranno i prossimi anni non è l'individualismo liberisti con la democrazia liberale presto volevo dire vi ringrazio
Noi alle tre e mezza dobbiamo riprendere i lavori con le relazioni di Boggi ed emiliane faccine Vittorelli se ci sono richieste d'intervento io do la parola
No si può anche parlare oggi pomeriggio su tutto bene
Quindi non ci sono limiti alla sono limiti di tempo ma i limiti alla alla alla materia ma se qualcuno vuole parlare questa mattina
Allora tutte le richieste d'intervento sono rimandata a questo pomeriggio ci vediamo alle tre e mezza grazie
Ciao
Pregherei tende pure io
Ma
Buonasera ai presenti crosta mattino fatto un discorso in in attesa di di Ranieri
Ma oggi pomeriggio sono stanco non me la sento di dire far perdere un po'di tempo con le mie parole in attesa dei ritardatari
E quindi
Passerei subito la parola
Ai due relatori i primi due relatori della della giornata
Le rotture riguardano l'informazione tema caldissimo
Penso che onorevole Bogi si parlerà dell'informazione radio televisiva e l'onorevole Miliani dell'informazione cartacce
Allora
La parola all'onorevole
Sì
Io vivendo come mi sembra giusto adatto il clima e l'ora un
Un ragionamento molto schematico
Dunque assunto come dire quello che veniva detto stamani cioè la sinistra come libertà ed equità
Caratterizzata da valori obiettivi diventa un meccanismo di perseguimento processuale non da da intenzioni ideologiche
Il diritto all'informazione come è stato accennato anche stamane è uno dei connotati sui quali ovviamente è uno degli obiettivi sui quali la sinistra è tenuta a muoversi
Da sempre il diritto all'informazione si lega col problema del libero formarsi dell'opinione inutile che tener lustri particolare nel caso più recente cioè nel momento attuale
In corrispondenza di questo elemento certamente un poco mitizzato cioè la società dell'informazione un po'mitizzato ma in realtà però certamente rilevante è tutt'altro che virtuale
Il il problema del diritto all'informazione acquista alcuni connotati ulteriori che attengono a comportamenti
Particolari nella società fino come dire all'accrescimento delle proprie nozioni utili all'espletamento di attività stamani veniva giustamente detto
Che è uno dei meccanismi di realizzazione della persona era basata sulla formazione permanente sulla sulla necessità che vi fosse valorizzazione della competenza in quanto tale nella società dell'informazione il meccanismo di informazione o di comunicazioni in senso lato diventa uno degli estremi anche di costituzione di questa possibilità tradizionalmente il diritto all'informazione
Fu distinto come dire nel dibattito fra diritto ad informare tipicamente normato in Costituzione all'articolo ventuno comma libertà di manifestazione del pensiero
E un assunto quello del diritto ad essere informati che in realtà attiene e ovviamente alla possibilità che la molteplicità delle fonti informative consenta appunto una informazione tendenzialmente completa ed attiene poi in realtà ad alcune scelte politiche che il il potere latamente inteso può o no intrapresi
In termini informazione come di accennava Tamburrano per quanto riguarda l'informazione stampata avvenne parlerà più specificamente Emiliano
Emilia esso scosse esatto se si emiliane sarebbe e
Un connotato solo mi interessa da sempre la molteplicità nella carta stampata è stata discretamente elevata al di là della capacità di metter di penetrazione dei vari mezzi
E soprattutto un connotato fondamentale la distingue dall'informazione con i mezzi successivi prevalentemente quello televisivo
La diversa entità della soglia finanziaria di entrata che poi distingue assieme ad altri elementi i due settori dei mezzi
L'ingresso alla soglia di ingresso finanziario nel settore della comunicazione televisiva è di gran lunga più elevata e questo già riduce il numero dei possibili soggetti e pone quindi dei problemi molto rilevanti
In relazione alla molteplicità sufficiente a garantire come dire
Una concorrenza di fonti diverse per avere una completezza tendenzialmente
Come dire corrispondente alla sufficienza
In termini di informazione radiotelevisiva e poi vi dirò secondo me a quali problemi di fronte la sinistra ma per avere come dire un terreno comune di scambi d'opinione dirò che in termini di comunicazione televisiva
Per esprimermi al massimo della velocità
I dati fondamentali sono la sua lo swap potere suggestivo diciamo così la capacità di penetrazione
Il fatto della elevata soglia finanziaria per accedervi a maggior ragione poi negli avvenimenti recenti quando la soglia fra radio televisione e telecomunicazioni praticamente si è persa
E quindi la soglia finanziaria si è ulteriormente elevata
E poi il problema tradizionale della emissione televisiva da un punto
Cioè quando si chiama il broadcasting cioè da un punto si diffonde per una grande massa di persone ed è questo che tradizionalmente ha distinto latte radio diffusione dalle telecomunicazioni distinzione che in questo momento non è più sostenibile dove per radio diffusione si intendeva lati persone da un punto a Massa e per telecomunicazione in collegamento punto-punto io telefono a mia zia M. è e metto come Canale cinque da Milano per per tutta Italia
Non è più una distinzione fruibile anzi tutti i tentativi tuttora in corso di normare tendendo distinta radio file di televisione da tele comunicazione possono soltanto indurre fortissimi squilibri nella normazione ma forti interessi come dire attestati sì nei singoli settori al di là del meccanismo come si dice di convergenza tecnologica intendo con intendendo con questo il fatto che qual sia si mezzo e ormai in grado di fare tutto cioè non è che voi una volta facevate telegrafo con un mezzo telefonia con un altro televisione come un terzo ancora ormai è la più netta convergenza tecnologica consente di fare con qualsiasi mezzo qualsiasi prestazione
Quello che tarda ancora e ovviamente la convergenza imprenditoriale imprenditori attestate su un particolare versante del mercato
Della comunicazione difendano settorialmente questo mercato in attesa di essere pronti a fare tutto le conseguenze nel mondo politico sono che comincia continuiamo ancora a ragionare anche in questi giorni
In in sede parlamentare
Di radiotelevisione di telecomunicazioni quando questo non è assolutamente più possibile farlo nel senso che televisione può andare come si dice peretta nel cioè per radio frequenze a terra
Può venirvi da satellite la potreste avere per cavo come la fibra ottica sarà diffuso
E per tutti questi mezzi potrete fare telefonia trasferimento dati sa e quindi non è proprio più possibile operare questa distinzione
La distinzione restino anche normativa corrisponde certamente alla configurazione determinati interessi costituiti sì a meccanismi di difesa di questo ecco il il problema in nella diffusione della comunicazione per immagini diciamo così il problema della tendenziale completezza è di genere
Per lo meno quantitativamente poi diventa qualitativamente diverso dalla carta stampata e per il problema che vi dicevo l'elevata soglia d'ingresso finanziario ed anche una oggettiva limitazione di mezzo per questa frase le rate del per la fase le radio frequenze sono mezzo limitato
Inducono una riduzione del numero di soggetti e quindi di fonti diverse nella comunicazione
Il problema quindi della molteplicità affidando ad essa la tendenziale completezza è di soluzione più complessa nel sistema televisivo di quanto non sia nel sistema della carta stampata
è un problema che alla sinistra non può non interessare molto si dice ma fra poco l'evoluzione tecnologica consentirà un numero sostanzialmente meglio potenzialmente infinito di occasioni
Le cosiddette evoluzioni di compressione del segnale radiofrequenza
L'evoluzione in fibra ottica dei tardi attuali telefonici consentiranno un numero notevolmente più elevato di possibilità rispetta l'attuale limite costituito dalle radio fra in genere che sostiene questa tesi omette di dire che questa evoluzione richiede un numero un elevato consistente finanziamento che un tempo di realizzazione e non venga esempio ad oggi al mondo cito gli Stati Uniti dove evoluzione di questo genere Dutton ormai da circa una decina d'anni tranne compressione del segnale
Non v'è in questo momento un paese al mondo nel quale la comunicazione di tipo generalista quella televisive conosciamo adesso si sia abbassata sotto il sessanta per cento il che significa
E per un periodo sessanta per cento rispetto all'ordine asse cioè come dire ai collegamenti il che significa che per un periodo elevato il dato fondamentale nella comunicazione rispetto a formarsi dell'opinione
Sarà basata sulla televisione
Ecco allora ci si diceva perché volete limitare fra poco fra poco quattro fra dieci anni
Dieci anni di comunicazione
Non connotata da sufficiente molteplicità di un mezzo suggestivo come questo sono molto per cui politicamente dobbiamo tener conto di questa potenziale evoluzione ma di fatto i termini del problema sono sensibilmente diversi da quelli che teoricamente potrebbero essere comunicati
E quindi questa potenziale molteplicità ritarda e viene affidata ai proventi menti anti concentrazione istrici cioè la limitazione
Del della distribuzione diciamo così delle risorse possibili siano essi risorse tecniche di trasmissione in radiofrequenza e cavi satelliti insomma oppure che il meccanismo recente limitazione nell'acquisizione di quote di mercato per garantire una sufficiente pluralità si dice che nessuno acquisisca una quota X di mercato al di sopra della quale la sua il suo comportamento dominante potrebbe indiziari libero formarsi nell'opinione
Questa quota può essere valutata o in ordinasse cioè il numero di soggetti che vengano come lire messi in comunicazione con una certa fonte oppure in fatturato cioè in in proventi ricavati dal mercato entrambi i mercati nero totalità Dioniso di fatturato sono valutabili con la sufficiente attendibilità
Quindi il tentativo di corregge per il rischio di posizione dominante io di inadeguatezza in termini di molteplicità delle fonti esistenti
Viene fatto con una riduzione della capacità delle singole fonti di avere una quota di mezzo tecnico che c'era un certo livello e che quindi possono diventare per questo dominante o che ecceda l'acquisizione di un limite di quota di mercato
Correlativamente
Inter per compensare questo rischio vengano come dire spinti in ispecie in Europa non negli Stati Uniti i cosiddetti servizi pubblici
I quali mentre il privato non è tenuto a un rispetto tendenziale di completezza ed obiettività dell'informazione
Proprio di tendenziale obiettività Nordio obiettività che è un come dire un elemento non esistente per ovvi motivi esso alla mediazione di chiunque di noi non consente con trasferimento seccamente obiettivo del dato
Quello appunto che infine messo in evidenza è che il servizio pubblico diversamente dal privato e tenuto diciamo così a una tendenziale completezza che le leggi in genere dicono come obbligo
Di rappresentare il complesso delle opinioni religiose culturale politiche sociali esiste
Questi sono i tentativi di avere una molteplice
La sinistra a fronte di questa situazione ha fino ad ora operato con un suo con un suo filone come dire più attestato sul versante del diritto all'informazione e che anche nel dibattito stamane si sentiva come dire con prevalente attenzione all'organizzazione della società piuttosto che al governo del delle risorse fondamentali stamane furbe fatta questa distinzione fra l'obiettivo di andare al governo della sinistra
E il correlativo obiettivo non tanto alternativo ma a volte trascurato valorizzato da altri orientamenti di organizzazione della società si parlasse l'atto infatti due far society a fronte biografa State somma però un meccanismo di questo genere la sinistra ha avuto una corrente di pensiero che è corrisposto all'avvaloramento come dire del diritto ad essere informati
Di contro ad un'altra corrente non seccamente alterativa che era l'avvaloramento del diritto ad informare e quindi la molteplicità la diversità delle fonti e quindi meccanismi anti concentrazioni spicci
La l'obbligo di completezza per il servizio pubblico
L'evoluzione imprenditoriale tecnica e l'evoluzione come dire sovranazionale della comunicazione mette di fronte la sinistra ha un problema che nella comunicazione
In realtà non è stato così drammatica e cioè il rapporto fra diritti e mercato
Che è uno dei problemi di fronte ai quali è la sinistra
Generalmente secondo me nel momento in cui la sinistra abbandona il suo connotato prevalentemente ideologico e si pone il problema di obiettivi come dire di equità e di libertà da perseguire diciamo processualmente in quel momento nei paesi come dire a sviluppo capitalistico e di fronte al problema penso io del rapporto fra diritti e Merck come fa attenere correlati diciamo così costruttivamente inutilmente questi due termini un problema di questo genere
è stato non molto rilevante ma presente nel nel problema dell'informazione diventa molto importante in questo momento perché l'evoluzione che ci si attende nel sistema della comunicazione televisiva è caratterizzata dal fatto che i proventi finanziari dell'attuale sistema televisivo prevalentemente basati osso un flusso finanziario da cannone pubblica
O attraverso un flusso finanziario in entrambi i casi vengono stimati quasi al tetto delle loro possibilità
Per cui un'espansione del flusso finanziario del sistema
è un'espansione molto modesta percentualmente nel Dianti mente invece si annuncia una fonte che la tecnologia consente di avviare come nuovo flusso finanziario
E che è il pagamento diretto a fronte del servizio ottenuto
Che una consistente novità perché introduce un meccanismo di fortemente caratterizzato da note di mercato nell'informazione radiotelevisiva esso voi avete sentito parlare di video on demand oppure di di pay per view di pay-tv che sono meccanismi come dire degradanti rispetto alla possibilità di avere il servizio ma in tutti i casi
Non c'è più un punto EP diffonde un palinsesto precostituito ma la vostra capacità di costituirebbero pagando è di molto aumentato
Il momento di scatto in cui l'utente ebbe un potere Rispetto al palinsesto deciso a Roma in Rai fu quando ho fatto il telecomando nel senso che non ci sta da più al salda la poltrona per cambiare il canale e questo fu l'innesco come dire del tentativo di farsi un palinsesto personale la sera uno conoscere programmi prendeva questo qui allora quell'altro con una comodità dovuta al telecomando
Nel momento in cui si introduce il flusso finanziario appagamento in quel momento l'autonomia nella costituzione del del palinsesto cioè come dire del complesso dei programmi aumenta di molto ma introduce un meccanismo mercanti
Ma stando a quello che è successo nel mondo statunitense che ci precede insomma con connotati pur diversi ma somma certamente giudicabili come trasferibili in elevata percentuale
Il flusso finanziario complessivo rispetto alle risorse a cui vi accennavo prima dovute nel caso per ma meritano pubblicità
Il sopravvenire del flusso finanziario appagamento per specifico servizio rappresenta ad oggi il quaranta per cento del complessivo fra loro del mercato
è vero che rappresenta solo il venti per cento dell'audience il che poi sostituirà un problema particolare di cui la sinistra mi sembra sarà tenuta ad interessarsi questo però e il nuovo flusso finanziario la qualcosa introduce un meccanismo come dire nettamente commerciale e fortemente commerciale lo anche quello pubblicitario ma questo lo è molto più direttamente nel sistema della comunicazione televisiva
La sinistra e di fronte a questo problema non è in grado di fermare questo fenomeno ma una proprio in discussione e il problema del rapporto con il mercato
Ha il problema di capire in che misura un fenomeno di questo genere che non può fermare induce dei forti squilibri nell'acquisizione di informazioni questo qui
è chiaro che questo tipo di comunicazione che per essere offerta in termini mercantile e più pregiata
Perché voi non vi comprerei sette spendendo direttamente un prodotto che viene già offerto gratuita
Quindi vuol dire che è merce più pregiata è che tende quindi a selezionare un gruppo di cittadini nell'informazione oggettivamente privilegia
E da dove deriva il privilegio da due elementi fondamentali da uno minore irretito che avrà denaro per farlo si comprerà queste informazioni
Si comprerà le attrezzature per averla poi si comprerà i servizi in entrambi i casi il reddito diventa un elemento discriminante rispetto all'acquisizione di informazione diventano dale lo è molto meno com'è evidente nell'acquisizione di diritti quotidiani unitario
Diventa determinante un secondo elemento è la cultura cioè la capacità di discriminare rispetto al prodotto e quindi di scegliersi il prodotto
Coloro che sono culturalmente più attrezzati sceglieranno i prodotti che corrispondono alla realizzazione tra loro persone
E quindi acquisteranno come dire potenzialmente un'occasione civile superiore
Vi è poi un dato certamente minore ma non trascurabile la dimestichezza con il mezzo elettronico oltre una certa età l'acquisizione di questa di che dimestichezza costituisce
Un ostacolo superiore di quello che ha un ragazzo che col computer matura un rapporto di di Assoluce nasceva grezza
Allora la sinistra che ha di fronte al problema anti concentrazioni spicco nel sistema che conosciamo e che imposta nel modo che io non visto ad illustrare perché somma conosciamo tutti bene riff fronte a questo problema
E deve trovare una soluzione può ammettere che una parte di cittadini fermo restando che non è in grado di arrestare questa evoluzione può essere privilegiata ed alcuni potrebbero essere addirittura immaginati da questo flusso
Ecco questo è un problema
Non può farlo o altro e garantendo un flusso di informazioni non dipendenti nella loro qualità dalla dalla commercializzazione non può farla per questo fatto
E quindi deve immaginare un'attività di servizio pubblico che non vincolata commercialmente consenta la diffusione di una comunicazione a contenuti sostanzialmente comparabili con quelli del flusso concorrenziale
Da questo punto di vista devo dire colpisce l'intenzione RAI di andare nella televisione a pagamento
Poi la vettura
Gradevole veramente colpisce nel senso che a un canone raccoglie pubblicità e immagino un profitto appagamento ma per quello che vi dicevo prima non aggiungo di più veramente non ha senso comune non ha proprio senso come no per deve come se ne ricavano effetti immediati da questo più lunghi
Ecco questo è secondo me rispetto allo sviluppo del sistema della comunicazione televisiva è il problema
Che si aggiunge a quello anti concentrazioni di spicco di cui parlava Born è che c'è un problema di grande delicatezza
Nel contempo il mercato si sviluppa perché il confine nazionale non lo è
Nell'ambito economico finanziario lo sappiamo le internazione Enzo infatti economico-finanziari credo che sia uno dei grandi problemi che ha di fronte la sinistra nel senso che gli sta colpendo
L'area politica nella quale la sinistra abitualmente operato le sue politiche di riequilibrio che l'aria dello Stato nazionale
Lo Stato nazionale in questo momento di difficoltà di fronte ai processi di internazionalizzazione economica finanziaria
La sinistra e di fronte a una crisi della politica anche come crisi dell'area nella quale ha operato le politiche di correzione di quelle che lei ha inteso come squilibrio dovuti al comportamenti individualistico al comportamento di marca in un ambito di comunicazione lo sviluppo satellitari o che verosimilmente precederà lo sviluppo capo
Supera i confini nazionali
E siccome le tecniche consentono con compressore il segnale forse avete letto sui giornali un paio di settimane fa che la stessa tele più comincia a sperimentare la codetta trasmesso le dici
Significa che nello spazio di frequenza attuale in cui si manda un canale triduo con un canale audio fanno per una qualità almeno pari a quella toilette
Quattro canali video e dieci canali audio il che vuol dire che a livello internazionale i programmi potranno essere fatti in più di una linea quindi il confine nazionale salta vi parlo di cose che non si realizzano in sei mesi ma in quattro anni matematicamente forse in tre
Ciò per darvi io Marcella il numero di parabole per ricevere a settembre Gran Bretagna ebbe un'esplosione quando BSkyB che la immissione da satellite di Murdoch che da Lussemburgo autorizzata dal governo britannico ma dal Lussemburgo
Acquisì i diritti per il campionato di calcio e l'inglese si fa Paola parabola prevedere che ha creato il cachet in televisione dipende dal tipo di programma che le società riescono a conquistarsi gli italiani con del danaro disponibile acquistano i mezzi che per per comprarsi questo prodotto quindi si può stimare che fra tre quattro anni il mercato da satellite è un mercato sufficientemente robusto che supera appunto i confini nazionali
E avremmo certamente flussi di comunicazioni che aumenteranno la nostra molteplicità che potranno arrivare anche in lingua italiana per i programmi ovviamente convertibili quelle di quiz difficile farla traduzione del programma di quiz indiretta voglio dire ecco per ovvi motivi un programma sportivo un programma di informazione perché non sempre amo passo uno al è inutile che vive ecco questo è un meccanismo di moltiplicazione della molteplicità non c'è dubbio di sorta
E che però comporta un problema non trascurabile in termini di tutela dalla cultura nazionale che non è un fatto nazionalisti
Si sta come dire nella comunità internazionale col proprio connotato di identità se no
Ci si sta come dire come camerieri portandoli brioche al mattino a Letta qualcheduno marrone non è questo non è un connotato nazionalista un quotato di identità che appare sensato e però per dirvi un problema di cui la sinistra che in genere
Come dire è stata accusata secondo me giustamente di avere una insufficiente l'idea di nazione
A fronte come dire della crisi dello Stato nazionale dei problemi presentati dalle identità subregionale quelle ad sub nazionali quelle regionale
E dal problema delle comunità sovranazionale di fronte al problema dell'identità nazionale quindi anche per la sua concezione di nazione in termine appunto di sviluppo di questa comunicazione io vi chiudo questo poi immagino per i premi della professionalità e il ministro da queste sono degli elementi dell'articolarsi dalla pubblicazione vi parlerà certamente Vittorio emiliani volevo assorbirli un'ultima cosa di a cui la sinistra deve deve pensare c'è una timidezza della sinistra dovuta al fatto che fino a poco tempo fa immaginava che il mercato assai mangiasse i bambini
In questo momento la sinistra tende ad una corri vita
Rispetto come dirà le politiche pubbliche politica pubblica non vuol dire dirigismo quando si proprio la politica pubblica trovi sempre qualche fesso il quale ti dice che se dirigista
Grandi politiche pubbliche vengono fatte da Clinton negli Stati Uniti c'è una cosa è sono i grandi obiettivi ai quali viene chiamato a comporre l'imprenditore privato come altri ma la logica di politica pubblica è una logica fondamentale degli Stati moderni
Che la sinistra appare perseguire in questo momento con timidezza in ordine ai suoi precedenti io stesso mi son trovato di fronte a polemiche devo dire di di rara stupidità accusato cioè di essere di di vista perché se non ce l'ho l'esigenza di politiche pubbliche e nella fattispecie in questo momento in Italia non c'è alcun interlocutore
Se voi volete parlare del problema complessivo a un Charlie interlocutore avete dei pezzi di interlocutori per cui questo Paese in questo momento non ha una politica pubblica per il problema della comunicazione cioè non è che descrive è di due settimane fa una comunicazione che il governo britannico ha stabilito i tempi per la consueta digitalizzazione
Perché ci sia io con un progresso tecnologico l'aumento delle possibilità di usare mezzi tecnici trasmissioni è una critica pubblico e del danno i non sia notizia di quanto si potrà fare ecco
Quello che fatte le più se lo fa per i fatti propri ma non è che lo Stato italiano configura l'interesse generale di queste evoluzione tecnologica con le conseguenze che comporta in termini di normazione ecco quindi la sinistra quindi al problema come dire prepolitico di ripristinare la logica delle politiche pubbliche che non vogliono essere dirigismo purché sia
E ha poi il problema di sostenere come dire alla libertà e l'equità stando alle logiche di questo mercato particolare con questo forte connotato di supporto tecnologico
Quasi quasi mi dispiace che hai finito perché esposizione ma il fascino non solo dalla competenza ma particolarmente il fascino che non c'hai parlato delle reti del Cavaliere finalmente parla di queste cose e se ne parla in termini di sviluppo si guarda al futuro
Pure senza parlarne esplicitamente hai ben detto che ma l'evoluzione mentre che noi dobbiamo impedire che si consolidano situazione di monopolio
Io ho provato apprezzato particolarmente questo tuo richiamo alla sinistra ad essere coerente con se stessa e cioè a guardare
E programmare il futuro
Se non mi sbaglio di questi problemi si parla molto di più all'estero clinica
Ci si prepara non è solo una questione di di business ma è anche una questione programmazione di un futuro che è già cominciato anzi altrove è già andato molto avanti basta vedere la rivoluzione di internet con quale crescita esponenziale ci sta producendo nel mondo
Dunque la sinistra deve essere pronto progettuale abbiamo detto stamattina e mi pare che invece di essere concettuale molto conservatrici
Secondo
Che si trova e sa che in passato era accusata di non a bere
Per la nazione la cura necessaria oggi addirittura rischia di essere accusata di nazionalismo perché non vede la globalizzazione tutti i problemi connessi
E terzo per farsi perdonare grossi peccati statalisti del passato oggi l'UE meno di quanto è necessario sul terreno dell'intervento pubblico mi pare che il tuo contributo
Sia stato di grande interesse speriamo che la sinistra tediare
Alla carta stampata non si offrono i panorami di internazionalizzazione
Di cui parlava Poggi in questo momento per i media televisivi televisivi soprattutto in forza della sostanziale marginalità della lingua italiana rispetto alle lingue egemoni
Ne ha in gli stessi panorami di evoluzione straordinari dal punto di vista e tecnologie anche se su questo campo poi nulla si può prospettare con certezza una grande evoluzione tecnologica c'è stata
La carta stampata anche in Italia con una processi anche molto sofferti passando da una sorta di artigianato quasi di colpo alla nate improvvisazione molto spinta che ha riguardato poi anche il ruolo dei giornalisti a loro preparazione e professionalità
Quello che dice Boggi è vero la soglia di accesso al mercato per la carta stampata è sicuramente molto più bassa infinitamente più bassa rispetto a quella di una emittente o di altri network televisivo
Tuttavia le nuove tecnologie consentono oggi di produrre dei giornale inglese dinari periodici a costi infinitamente più bassi rispetto al passato caro carta parte che non è poca cosa per la verità soprattutto in questi ultimi mesi ma comitato anche strutturale però poi da sole di mercato si alza quando si passa alla diffusione perché se non costa molto in fondo produrre
Giornali è B costa molto di più riuscito diffonderli a dar loro una efficace distribuzione nodo alla distribuzione resta certamente quello che poi provoca volta insieme alla raccolta pubblicitaria la crisi delle testate
La storia della carta stampata nel nostro Paese costellata qua dei quotidiani in particolare costellata
Di punti di momenti di crisi oltre che dalla presenza di proprietà non strettamente editoriali anzi niente affatto editoriali e cioè industriali e ho finanziato però si dice in questi giorni che mai la crisi è stata acuta come quella che si vive in questi mesi
Ma i pericoli di concentrazione sono stati così forti nonostante la vigenza di una prima legge Mammì certamente più fortunata e anche più stringente più robusta di quella televisiva
Che tuttavia non impedì illa concentrazione della prima Gemina
Con il il momentaneo uno scacco dato Super Gemina sia evitata una ma non per ragioni per capacità
Della legge antitrust vigente che peraltro fu la prima è curioso notare l'Italia Italia non esisteva nessuna forma forma di legislazione antimonopolio
Nel generale né particolare questa sulla carta stampata fu la prima legge antimonopolio in assoluto prima centottantuno se non vado errato la prima
Poi integrate corretta successivamente ottantasette
Quindi questo dice lunga
Poi sulla situazione italiana da questo punto di vista
Certo è che se noi confrontiamo ma grande agitazione le polemiche ci furono per la concentrazione al tempo di Gemina
Coi silenzi imbarazzati e imbarazzanti della sinistra non di tutte ma certamente in gran parte da sinistra di fronte Super Gemina che pure concentrava le principali testate di Milano di Roma di Torino
Certamente la sinistra non esce con un'immagine molto chiara e rassicurante
C'è una crisi dei quotidiani che non è soltanto italiana per la verità in un mercato a ben più floride come quello americano che dava segni positivi fino a poco tempo fa si sta producendo una sorta di terremoto vi sono giornali che hanno chiuso battenti come gli orchi MINUSTAH dei il volti vorrei Mining Houston posta e grandi giornali che vantavano bilanci solidi come Los Angeles Times o il Philadelphia Enquirer qua e là che licenzierà hanno ottocento e duecento dipendenti rispettivamente
Ho colossi di provincia come l'Hartford curante Olmi Baltimore volti mossa en
Che anche qui licenzierà hanno centonovanta centoventi persone
E anche in Italia la situazione
Del maggior gruppo cioè RCS si presenti in questi termini
Si parla del taglio di quattro cinque testate periodiche e della licenziamento pensionamento forzoso di circa duecento giornalistici che si vanno quindi raggiungere ad un migliaio abbondante i disoccupati reale su quattordici ministri E.T. all'ordine dei giornalisti come professionisti
Ora tornando un po'indietro ad altri dati
Un altro dato strutturale dicevo è questo della estrema rarità
Di editori professionale che si chiamano pure io ricordo le infinite lezione digitale Eugenio Scalfari quando diceva ai miei cari milanesi agli editori di voi stessi come sono io
Quando vendette la sua quota diventò anche lui dipendente di un editore straordinariamente impuro
E bella cosa certo fu un'altra delusione storica anche quella
D'altra parte se noi dovessimo guardare agli editori professionali in questo momento in Italia troveremo ben pochi
Uno di quelli reperibili sul mercato sono di due titoli nel secolo decimo unanimi Genova
Che vai insomma con la così così ha dei problemi di mercato comunque la conduzione di Doriano conduzione nobile
E ma editore puro un certo signor ripensare che dal nonno petroliere organizza ereditato una fortuna editoriale soprattutto avendo piazzato quella petrolifera alleni a buon prezzo suo tempo
Che sta distruggendo sostanzialmente sul Garda la qualità quotidiani come la Nazione fondata da Bettino Ricasoli il come il Resto del Carlino che fu il giornale di Pascoli ma Valgimigli causa direttori come MD Biagi Spadolini eccetera
Quindi questa distinzione semmai discorso che viene fatto di più è proprio sulla
Latitanza certo di in di imprenditori professionali nel ramo della di editori veri avevamo la carta stampata
E anche di manager io ho avuto a che fare con dirigenti anche molto bravi che veniva a tutt'altri settori Bambi rendevo conto di quanta fatica facesse la calarsi nella stranezza anche nell'anomalia nella diversità
Dell'industria editoriale quotidiano in particolare rispetto alla chimica farmaceutica siderurgia da cui provenivano
Pene purtroppo non vorrei porre una nesso di causa-effetto ma certamente i racconti degli amici del Corriere della Sera
I quali ci raccontano ECM RCS di manager che vengono settore costruzioni foto settore meccanico orsetto utopistico ingegneri sostanzialmente questi racconti sono abbastanza agghiaccianti
E i dati di bilancio ahimè lo sono altrettanto e ancor di più
Ma se alle spalle il problema molto italiano
Di una massa di vendita diffusione quotidiana giornaliera che rimane veramente a livelli sconsolante dopo che abbiamo impiegato trent'anni a superare le quote del mio novecentotrentotto quando eravamo a quattro milioni duecento mila copie diffuse al giorno e eravamo arrivati a sei milioni e sette c'era sembrata di fare una grande rivoluzione oggi però purtroppo negli ultimi anni quelle quote di mercato sono diminuite
Siamo scesi da sei milioni e mezzo sei milioni e trecentocinquanta e nel novantaquattro a sei milioni e duecentocinquanta che vuol dire una copia venduta ogni nove abita
Con anche qui una divaricazione estrema fra le due zone del Paese mentre per la televisione che una diffusione sia uniforme
Per quanto riguarda la stampa assoluto la stampa quotidiana ne abbiamo una differenza che sta fra una coppia ogni quattro cinque abitanti della Liguria di Milano della stessa Roma
Non del centro Italia per la verità e una copia ogni quaranta abitanti della Basilicata una coprì trenta della politica ma vi sono anche regioni sviluppate del Centro come le Marche o come l'Umbria che non si segnalano poi per i grandi
Capacità di lettura di acquisto di quotidiani con l'uscita di quotidiani regionali la situazione è migliorata ma qualche anno fa io ricordo in Umbria si vendeva una copia ogni diciassette abita quindi
Molto peggio della media nazionale anzi più del doppio peggio veramente nazionale
Quindi questa forbice apertissima propone già un grande problema per la sinistra io credo come lo pone va ancora più desolante classifica
Degli acquisti sul mercato librario per quelli precipitiamo al quattordicesimo quindicesimo posto fra i Paesi del mondo sviluppato forse a quel punto neanche più tanto sviluppato o delle riviste quindi siccome le recenti indagini anche quelli Tullio De Mauro ci dicono che ristretti diceva giacché gli alfabeti
Ancora esistenti totali il nostro Paese non tutti anziani badate le cifre sono importanti impressionanti sono il tre virgola sei per cento che non è ancora non è tutto sommato poco
Che coloro che sono dotati di soli cento elementare sono svariati milioni una decina che coloro che sono minacciati di una regressione alfabetismo sono altri tre quattro milioni sommi a una quindicina di italiani e due milioni italiani adulti
Che certamente non sono in grado di essere forti acquirenti di giornali ma ancor più di libri
Quindi direi che per la sinistra uno dei primi compiti fondamentali strategici che si pone è evidente
Direbbe non so una una riformista di fine Ottocento e quella grande opera di educazione di incivili mento che è alla base poi lo sviluppo di una scelta in ogni tempo ma tanto più in tempi come i nostri dove analfabetismo
Tu corsi somma quelli informatico per esempio che è un elemento di freno all'occupazione anche laddove esistono possibilità di occupazione come in questo momento al centro nord e soprattutto a nord est io credo che dovrebbe essere uno dei grandi temi come lo ha posto anche Tony Blair nel suo discorso al grande discorso al congresso laburista in termini diversi intende perché la situazione
Ecco notevolmente diversa dovrebbe essere uno dei punti cardine di un programma della sinistra
Pochi giorni fa Giancarlo Lunati sulla Repubblica citava i dati di un sondaggio in cui si dice che soltanto il sessanta per cento dei laureati dichiara di leggere abitualmente un quotidiano
E la quota scende al venti per cento di quanti dispongono della sua licenza elementare
Che comparabili mente leggono di più di un laureato dei laureati
Ma cosa leggono ebbe dobbiamo tener conto che sulla massa corretto priva di sei milioni
Trecento mila copie diffuse ogni giorno ottocento mila sono quotidiani sportivi che è un fenomeno soltanto italiano di queste dimensioni
Che il più grande giornale italiano in certi momenti si ad esempio lo sport è un fatto che in Francia con Inghilterra assolutamente sconosciuto
Poi c'è questa aveva dei quotidiani provinciali e regionali che sono cresciuti che sono l'unico dato consolante del panorama e che assolvono un milione seicento mila copie su sei milioni e trecento mila quindi sono a quota importante
Ma non sono neanche questi giornali d'opinioni sul regionale formativo giornale che può formare meglio delle coscienze
Ora dicevo prima la qualità dei giornali noi ci siamo trovati di fronte ad una negli ultimi tempi soprattutto ad una crescente inseguimento da parte dei quotidiani del mondo televisivo
Prima la cosiddetta settanta settima nitrazione e poi il fatto che diventavano opinion leader opinion makers Maurizio Costanzo Gianfranco Funari io il giorno sei Emilio Fede
Ma un giorno sulla seconda pagina percorreva la sera che una volta insomma e al quotidiano è ancora sono uno di quelli che politicamente è un'informazione in più seria ho visto una certo stupore ma insomma anche rallegrato l'opinione di Serena Grandi su un leader politico fatto ma non l'ho più vista estetico vista politico
Cose che francamente da giornalista non non riesco molto a inquadrare e dopo tutta la ragione che ha ad Umberto Eco quando ha detto ma questa mania soltanto italiana
Vice negli Stati Uniti mio il Times
Darebbe notizie sulla Cnn solo se fosse assassinato il direttore della Cnn medesima ma mai sul programma dice no i programmi del della della sera ma mai non notizie così gonfiabile invece corrono pagine e pagine
è una sorta di suicidio io francamente non riesco a capire e condividere
Ora
Tutto questo
Problema
Complicato
Dalle ragioni strutturale di cui dirò subito dopo fa sì che si sia creata nella una sacca di disoccupazione professionale reale molto forte c'è un picco dicevo
Nel novantacinque ad un picco di trecento giornalisti professionisti in cassa integrazione guadagni contro i venti del novantuno
E con oltre mille disoccupati con la SPÖ simile sospensione delle scuole speciali di giornalismo che devo dire ben gestite erano tra tra i pochi luoghi di formazione di giornalisti
Che sapessero fare fin da ragazzi sia carte stampate serali in televisione borsisti selezionati mi pare ancora con molto rigore
Ci sono state ristrutturazioni
Molto brutali non tutti oneste
Pochi sanno regionalisti siamo accusati di essere molto corporativi e in parte lo siamo
Però pochi sanno per esempio che è il nostri studi previdenza che poi paga la cassa integrazione padre di Rita disoccupazione per due anni
Paga i prepensionamenti ecco chi paga loro scuse
L'ho capito
Ma mi sembra un'interruzione
Ecco no questo non lascio perdere continua
Continuo perché è una verità queste che visti una volta anche a chi non sapendo queste cose ci accusava accusa di corporativismo cioè nulla viene scaricato sullo stato questa cosa è gravissimo perché gli editori a questo punto procedono a ristrutturazioni lo stato di crisi viene concesso con una certa facilità
E viene concesso per quotidiani o per settimanali che hanno sbagliato completamente gli investimenti
Che ovviamente avendo sbagliato Investimenti riducono taglione testate tagli del personale scaricando sull'istituto di previdenza
Tutto il peso della ristrutturazione non quella Poligrafica che intenzioni ha
Va sullo stampato sull'INPS
Va anche qui
Cioè di errori ce ne sono commessi molti però è anche
Di una certa da dalla pensare che nuove testate siano tutte chiuse
Rinato l'indipendente ma incontra serie difficoltà si trasforma per sprigionare partito giornale movimento
E qui entra in gioco il rapporto un altro rapporto con la televisione il rapporto mercato pubblicitario
Siamo ormai mi pare attestati stabilmente su un riparto cinquantacinque quarantacinque
E di questo cinquantacinque per cento che va in televisione che ammette l'ottanta per cento ottanta accidentale è Fininvest RAI
Novanta
Fa tutto
Con società di raccolta pubblicitaria
Che è questo il punto debole della Mammì
Dell'antimonopolio non c'era
Questo snodo fondamentale che la società di raccolta pubblicitaria che sia nelle mani come in questo caso o della Fininvest operare cioè Publitalia
Sì però
Con una serie poi di operazioni di favorevoli sottoposto per una ferita esperte che sono andate avanti fino a Bagni ancora recenti
Con minimi garantiti assurdi che venivano ovviamente poi pagati d'arresto il mercato
Ecco questo è un punto di attacco credo che rimanga senza demonizzare nessuno ma
Certamente di Luna a situazione di legislazione antimonopolistica non si può non tener conto di questo aspetto che l'aspetto strategico centrali Ripa
Che soltanto il Brasile abbia una quota di pubblicità televisiva paragonabile a quella italiana
Nulla di paragonabile in Europa assolutamente
No no negli Stati Uniti
Soltanto per Gianni Germania modo di controllare Francia pure non ci sono situazioni di questo genere
Quindi è una debolezza questa strutturale è un gran buco enorme che va evidentemente Turato al più presto
Non bisogna tornare molto sull'altro lato strutturale che ahimè si riconduce a una cattiva politica industriale o agroindustriale nostro Paese
Cioè l'incapacità nonostante un ente specifico creato i danni lontani tempi cellulosa e carta che qualche merito forse aveva anche ma che è stato poi risolto nella crisi degli enti di Stato
Il costo della carta
Costo della carta
Arriva a pareggiare ormai il con la somma la somma dei costi della redazione della tipografia
Negli ultimi mesi i ricavi sono stati dell'ordine del settanta per cento siamo un Paese totalmente o quasi dipendente
Da approvvigionamenti esteri
E essendoci crescendo la domanda di carta in paesi in via di sviluppo di grande popolo sia con la Cina come ce l'ha così antico
E i produttori di carte ovviamente hanno la possibilità di alzare il prezzo in maniera veramente pesantissima ma qui è mancata tutta una politica italiana per il settore
A partire dal bosco
Dal Bosco ceduo Dal Bosco ad alto fusto che consentisse a sembrava che copio più cultura ci si arrivasse poi invece tutto
Non c'è stata che qui capacità imprenditoriale né pubblica né privata ma è un altro punto tutt'altro che secondario del problema pensate poi che anche per quanto riguarda la carta riciclata
Il Consorzio noi siamo finemente apprezzati sul piano industriale per il riciclaggio ma ricitiamo carta altrui
Cioè se lo sentono di povere di materia prima abbiamo eccellenti tecnologie eccellenti riciclatori siamo di carte cartoni che importiamo per ottocento mila quintali
Quindi il nostro non non hanno non avendo saputo far partire la raccolta differenziata ancora dei rifiuti mandando il novanta per cento dei rifiuti a discarica
E il dieci a recupero sì e no il rovescio esatto degli altri paesi che recupera novanta per cento Danimarca Svezia Germania e manda la discarica il dieci è chiaro che anche sul piano la carta siamo enormemente indietro
Vado rapidamente verso l'alto da Fini
C'è una forte strozzatura sul piano distributivo
Per aprire un centinaio di con in più a Roma
Duecento edicole sono una goccia nel mare quasi ci sono voluti dieci anni di fatiche inenarrabili e la situazione di Milano è anche peggio dico di Roma
Malgrado si fosse Lupatelli
Lupatini uomini quartieri totalmente privi di servizi e qui l'abusivismo che a Roma in genere risolvendo i problemi non poteva risolvere nulla perché c'è una occhiuta il feroce repressione dell'abusivismo da parte la categoria spesso
Il record un abusivo che gli attentati a priorità Balduina che vedi immediatamente chiuso dai suoi legali concorrenti
Quindi a che questo problema che mesi fa è stato varato dal governo un decreto che consentiva la sperimentò vendita sperimenta in dieci città in luoghi commerciali che non fossero le edicole
Ma questo decreto non va avanti sapete perché perché era così mal fatto o così maliziosamente confezionato per cui se tutte e dieci le regioni non avevano redatto il piante
Per questo tipo di diffusione extra edicole non partiva nessuno siccome non tutti lo hanno redatto il comparto nessuno
Decreto rimastogli
Non è che se parte la Lombardia e Milano poi parte da solo no tutte e dieci contemporaneamente erano tutte di riso rimasta al palo
E anche questo è un un incaglio proposto che anche qui in questo caso la politica liberalizzatrice mi sembra da sinistra più che proponibile
Dico la verità io sono stato amico nemico gli edicolanti ma certamente difficile trovare una corporazione tanto agguerrita intanto Combat combattiva privatamente
Una componente che invece si è naturalmente affievolite che era stato l'aristocrazia il movimento per I poeti poi i poligrafici le nuove tecnologie che hanno praticamente per due terzi eliminati
Mi in parte anche agevolati al fatto che quasi tutti i poligrafici avevano che un lavoro esterno
In tipologie di famiglie ad altre aziende non c'è stato una grandissima sofferenza dal punto di vista sociale perché crescevano poi lavori tipo commerciale altre cose
E certo è un taglio di due terzi sono andati alle tastiere di fatto è già al video Journey
E questo
Crea a mio avviso era da una parte un processo ineluttabile
Ma anche creato le condizioni per un netto abbassa il vento della capacità di elaborazione della creatività della professionalità dei giornalisti
Sopra sovente Stati minori bisogna dire che i giornalisti fanno soprattutto i tastieristi digitali tesi altrove
E poi per poca parte i pezzi propri per i quali hanno poco tempo tutto il materiale adesso internet errore che si vuole ma scarsissima
Possibilità poi anche culturale a mio avviso poi elaborare
C'è stata una politica di editori
Che anche qui purtroppo il sindacato è stato un sindacato certamente conservato tutti e due i sindacati dei giornalisti Piepoli trascorse o meno coi giornalisti però gli editori poi hanno fatto irruzione con operazioni quella per esempio delle sinergie
Tanto care al rischio Sarko citato prima del gruppo Monti ma che una catena di giornali avesse la stesse le stesse relazioni estere per esempio o la stessa redazione esteri in Italia
Mi sembra una cosa accettabile
Già diverso ad esempio nella stessa pagina gli spettacoli perché il Bologna non è Firenze
C'è un policentrismo italiano che va poi servito intuito raccontato e quindi sì sono in realtà quando sono andate avanti brutalmente queste forme di sinergia introducendo pagine confezionate o addirittura intere sezioni confezionate altrove hanno finito per omogeneizzare giornali che si giovavano della loro diversità come di quella diversità si sono trovate le città in cui escono questo è un dato purtroppo avvilente che non si riesce a sormontare questa costa andando avanti
Molto Anpi pesantemente perché con l'attuale contratto sotto che è in corso di
Vivi faticosa definizione da un anno con scioperi si preannunciano ancora gravi probabilmente
Il sistema di confezionare all'esterno
Come si faceva una volta per la fabbricazione precetti prodotti e di assemblare poi al giornale soltanto parti confezionati altrove e questo va avanti e allora anche la regia complessiva di un giornale la connotazione l'identità diventano molto problematiche non c'è dubbio
E più aggiungeteci questa guerra dissennata fra i grandi giornali sui gadget
Che ha spiegato
Anzi Renato loro stessi
Loro stessi
Dando al Corriere il primato ormai definitivo
E costringendo gli altri a una rincorsa affannosa
E
Creando situazioni di grave difficoltà per giornali mezzi minori soprattutto anche perché questo gioco prima di dello Terje
Del Bingo eccetera è una sorta di droga che quando li prima si fa la la le copie saranno probabilmente non ne rimane attaccata mensa
Cioè tutto gente compra il giornale per quello butta via verificare se la tesserina salito se ha perso si disinteressa completamente nel giornale
Quindi un anche una politica editoriale appunto perché fatta da non editori appunto perché realizzata da non manager editoriali
Che concorre a scelte che sono scelte spesso davvero dissennate
E nonna
Intonata criteri di professionalità
Ci metto anche un altro elemento e poi su questo chiudo
Una tradizione italiana che incide sulla qualità dell'informazione sopruso di quella politica tradizione latina la sua prosa italiana del giornale partito del giornale diretto da un direttore che si considera un leader politico
Che era la tradizione dei Bergamini Bergamini direttore creatore dell'Alitalia arrivo alle elezioni in cui era candidati alla presidenza del Consiglio Nitti
A per lettera diciamo lettere a vietare sono i corrispondenti di nominare i candidati nicchia
Miti perse familiari o al fascismo e anche Bergamini fu costretto andarsene a vendere il suo giornale anche Albertini in fondo la sua campagna violentissima che aprile contro il neutralismo degli impianti
Cioè il giornale che entra direttamente in politica gli esempi più chiaro in Italia sono quelli di scarto sicuramente anche di Montanelli a mio avviso in misura minore ma certamente anche Motta e la stessa voce io credo che avrei dovuto forse una strada diversa se non avesse assunto questa al ritorno di i giornali magistrati Gennari farsi odiare Di Pietro
Non ha raccolto pubblicità per la verità è questo il punto debole però temo che anche questo caratterizzarsi come giornale movimento giornale partito
Cosa che va bene invece a Feltri gli unici giornali che crescono negli ultimi anni sono il Giornale di Feltri che è una tribù una spregiudicati Issing come sappiamo di attacco violentissimo
E L'Unità il pool così un giornale di partito insomma anche se non lo è più è pur sempre un giornale però Jonas certamente molto migliorati questo va detto con una sedia tu e Sole ventiquattro Ore che prosegue la sua strada su piani sembra qualitativo pochi sanno per esempio che sono atti ma prevede più copia del Financial Times
Che ne vende cento mila all'estero
Ottanta mila mentre già italiano questa possibilità cioè è vero sarà di quattro ore a cento mila pone
E sono poi ancora agricoltori ai mercati le dico Fini aziende associazioni c'è però che arrivi un giornale economico avvenga realmente trecentocinquanta mila copie fondato
Uno dei pochi dati credo consolanti sola di questo panorama per finire
Credo che quindi una sinistra responsabile debba porsi anzitutto il problema di rafforzare le garanzie anti concentrazione senza Preioni esprima nei momenti e nei modi giusti
Che si tratti di crede pone il problema di ridurre le posizioni dominanti sul mercato da racconto pubblicitari
E questo in connessione
Specie se incrociate con proprietà di Rieti o di testate giornalistiche
Una strategia credo per i mesi approvvigionamento carta in particolare
Una politica distributiva liberalizzatrice dovrebbe valere per tutti e anche qui punto dolenti Assimoco delle Poste
Sembra problema nord da poco ma le poste sono inutilizzabili per la stampa quotidiana anche per quella periodica e questo in un Paese come l'Italia è grave perché anche con la teletrasmissione ce la si può fare fra grandi aree
Ma presto la Regione come l'Umbria
Presa come l'ombra che dovrebbe leggere parecchio invece non legge poi neanche tanto
A un trentatré per cento di popolazione che abita in frazioni di paese o in case sparse
D'inverno chi li raggiunge
Posti ma la posta e inutilizzabili correttamente
Una attenzione maggiore io credo che certe politica J. volate io non mi pento fatti sindacalista gli anni settanta e siamo stati accusati di aver poco
Spinto il pedale della della remunerazione retribuzione e di aver troppo favorito il risanamento e ricerca qualcuno magari anche dubbio
Però credo che si salvarono le testate più importante
Salvare forse qualche altro sarebbe stato utile tipo che vede il popolo
Però certo occorre una grande attenzione ai dati all'onestà di queste ristrutturazione
Perché ce ne sono stati molto dubbie attese o dello Stato ho deciso di previdenza
E qui occorre credo che un'alta autorità non più questo garante
è un garante
Sostanzialmente impotente
Che non ha mezzi
Che non a cappotti Poteri che non ha strumenti per realizzare tempestivamente i pochi poteri che non dispone di un osservatorio tempestivo raffinato penetrante ecco questa credo che debba essere
Rivendicazione da Paese civile per una sinistra civile responsabile
Panorama ampio completo
Noi faremo il possibile per recepire le questi
Indicazioni
E diffondere adesso passiamo all'ultimo tema della giornata e la politica estera io vi prego di lasciarla così
Ma l'onorevole Fassino l'onorevole Vittorelli
Allora io do senz'altro la parola onorevole Fassino
In ordine alfabetico rigoroso
Sul problema
Va bene allora naturalmente una reazione su alla politica estera è come dire
Larghissima quindi
Io siccome ci sono anche in sala molti amici compagni che si occupa di queste cose chiedo scusa in anticipo se farò una cosa schematica ma insomma se si vuole fare una discussione fare una cosa
Troppo noiosa troppo lunga
Allora procedo per punti così la cosa si fa più scena
Punto primo
Io contesto parto di qui da un presupposto che non ha riguarda il futuro riguarda il passato ma contesto il luogo comune
Che in genere si usa parlando di politica estera c'è l'Italia non ha mai avuto una politica estera è una fesseria
è una fesseria perché è una politica estera l'Italia se l'è data poi si può discutere sulla sua efficacia che questa è altra cosa
Ma la scelta atlantica nell'immediato dopoguerra e la scelta europea lungo tutto l'arco che va dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi non è che sono due piccole cose sono due scelte che hanno segnato l'identità politica internazionale dell'Italia la sua collocazione internazionale eccetera eccetera così come la presenza in Italia da un lato di un partito comunista del tutto atipico come il Partito Comunista Italiano
Che esprimeva una posizione soprattutto sui temi di politica internazionale distonica rispetto al movimento comunista internazionale
E sempre in Italia la presenza di una democrazia cristiana
Di un rilevante peso basta pensare che quasi tutti i presidenti della dell'Internazionale DC sono stati democratici cristiani italiani
E i collegamenti che la democrazia cristiana aveva con il Vaticano certe scelte hanno fatto sì per esempio che alcuni attori fondamentali dei nei decenni scorsi della vita politica e culturale dell'Italia giocasse sulla scena internazionale un ruolo particolare
Naturalmente adesso non voglio più la discussione se l'hanno giocato sempre bene male spesso brillanti agli storici lo fa ma per dire che quel luogo comune da cui si parte sempre l'Italia non ha mai avuto riverbera è una fesseria
La politica estera in Italia c'è stata si può naturalmente discutere se sia stata esercitata arco sufficiente grado di autonomia rispetto e sport diciamo diciamo meglio sfruttando tutti i margini di autonomia che equilibrio bipolare consentiva e probabilmente non sempre si è avuta questa capacità
E spesso si sono utilizzati minori margini di autonomia di manovra che pur nella logica bipolare erano praticabili si può discutere se le scelte via via fatte siano state tutte efficace conseguenti ma non c'è dubbio che l'Italia una sua politica estero la questo soltanto diciamo così non riguarda il futuro ma anomalia verrà stabilire un punto alla discussione
Secondo punto
In ogni caso non adesso discutiamo di che cosa abbiamo davanti e noti
Cosa abbiamo davanti lo sappiamo benissimo è
Il l'esaurirsi prima con la caduta del muro di Berlino e poi ecco x la dissoluzione dell'Unione Sovietica
L'esaurirsi e del blocco turn Unione Sovietica l'esaurirsi della equilibrio bipolare di quell'equilibrio che per cinquant'anni aveva retto le sorti del mondo
L'esaurirsi di quell'equilibrio
Comporta per ciascun Paese più libertà nel senso che sono maggiori i margini di autonoma determinazione delle scelte di politica estera
E la sua e naturalmente comporta anche però maggiore assunzione di responsabilità tre che quanto più si è liberi tanto più sì sia così dovrebbe essere capaci di assumere responsabilità e compiere decisioni scelte
E io credo che questo valga per tutti i Paesi vale anche per l'Italia
E quindi credo che i nuovi equilibri internazionali o meglio il superamento dei vecchi equilibri internazionali e la fase di transizione in cui sia vecchio equilibrio non c'è più muove equilibrio consolidato non c'è ancora offra oggettivamente ripeto obiettivamente poi la capacità soggettiva di utilizzare queste questi cosa e la discussione che dobbiamo fare ma offra obiettivamente uno spazio ampio a una iniziativa di politica estera italiana più visibile più efficace e più forte
Quindi c'è uno spazio maggiore
Terzo come gestire questo spazio
Io penso che
Questi anni successivi alla caduta del Muro questi sei anni che si stanno le spalle
Possono anche essere letti
Passatemi lo schema
Attraverso la manifestazione Asca livello planetario livello mondiale di una grande contraddizione
O comunque di due polarità
Da un lato la tendenza all'integrazione e dall'altro la tendenza alla disintegrazione
La tendenza all'integrazione è il portato di tutti i processi economici si dà sociali finanziari e culturali noi siamo in Europa dentro il processo d'integrazione più avanzato Unione Europea
Ma in questi stessi anni vorrei ricordare che nel cono Sud dell'America latina è decollato il Mercosur
Che
Il Nafta è un altro processo di integrazione conosciamo bene che in questi anni di grande sviluppo produttivo tecnologico e finanziario nel Pacifico sono andati avanti i processi di integrazione che perfino l'Organizzazione dell'Unità Africana cioè l'organizzazione del continente con il grado di sviluppo più arretrato si pone sia pure nei prossimi cinquant'anni l'obiettivo di costruire il mercato unico Africa quindi c'è una tendenza all'integrazione
Che è un portato storico
Di un mercato che è sempre più unico di un mondo che sempre più piccolo più interdipendente e più sovranazionale
Per altro verso in questi stessi anni però noi abbiamo assistito a processi di scriverti guerra Jugoslavia le vicende del Ruanda la Somalia eccetera eccetera quindi in realtà non è detto che
L'obiettiva tendenza al superamento alla dimensione nazionale e alla globalizzazione dei processi comporti necessariamente una io Renica scontata e naturale tendenza all'integrazione sul terreno politico istituzionale
L'integrazione politica istituzionale è una scommessa è una sfida di fronte alla quale sia
E allora il problema che abbiamo
Scusate spendo un ordigno qui
Il problema che abbiamo tutti è quello di vedere come stiamo dentro questa polarità
Io non credo che ci sia alcun dubbio che la sinistra non può che scegliere essere la forza che con più determinazione sceglie la battaglia per la integrazione a tutti i livelli contro ogni tendenza di disintegrazione di separazione di esclusione
Anche perché in questi sei anni se noi guardiamo a quello che è successo in molti scacchieri in giro per il mondo
Speriamo che ovunque i conflitti sono stati o risolti o avviate Risoluzione e dove è prevalsa la logica integrativa ovunque prevalsa una logica esclusiva o di separazione invece i conflitti non solo non si sono avviati a soluzione ma sono diventati più governare
Facciamo degli esempi
Processo di pace in Medioriente superamento dell'apartheid in Sudafrica democratizzare processo di democratizzazione in Angola e Mozambico pacificazione in Salvatore lezioni in Cambogia e ama Irlanda del Nord
Per fare degli esempi quindi di cose molto diverse
Tutti sono conflitti che o risolti o avviate Risoluzione lo sono sono dentro uno schema risolutivo perché è prevalsa la logica del riconoscimento reciproco tra i protagonisti del dialogo del consenso della integrazione
Dovunque è prevalsa la logica della separazione dell'esclusione Jugoslavia Ruanda Somalia i conflitti non hanno trovato soluzione e sono diventati governa
Quindi a me pare che una grande scelta che la sinistra devo fare prima e stiamo discutendo qui di politica estera e di sinistra diciamo questo è il tema è essere la forza che con più determinazione e consequenzialità assume la integrazione come un grande valore di riorganizzazione del mondo e dei suoi e quindi
E questo vale a maggior ragione per l'Italia
Vale a maggior ragione per l'Italia e non solo perché noi siamo dentro da cinquant'anni un processo di integrazione importantissimo come il processo europeo
Ma perché
Non c'è futuro per l'Italia fuori una politica di integrazione
E quindi voglio dire
La sinistra avuto sempre diffidenza a usare una categoria che invece nella politica internazionale è una categoria obiettiva la categoria dell'interesse nazionale no
Qual è l'interesse nazionale di un Paese la sinistra ha sempre teso a rifiutare questa categoria vedendo i pericoli di una deriva nazionalistica nell'utilizzo di queste categorie
Io provo per un attimo a usarla vogliamo dare una risposta democratica non nazionalistica allora l'interesse nazionale principale per evitare dell'Italia essere partecipe di tutti i processi di integrazione sovranazionale che si stanno realizza questo
Proprio perché l'Italia un Paese in Europa più debole di altri
E nei processi di integrazione al contrario di quanto si comunemente si crede non è il più forte che più interessato quel processo è più debole la Germania l'Europa la purificare anche da sola
Attorno al marco
Ma se l'Italia è stata fuori del processo di riorganizzazione europeo pagare i prezzi drammatici
Proprio perché ha accumulato maggiori debolezze di ordine strutturale del nostro Paese in confronto agli altri Paesi europei ad alcuni altri Paesi europei verso la Francia l'Inghilterra la Germania i paesi nordici
Non è che questo può diventare un comodo alibi
Per dire siccome abbiamo questa cosa allora io per esempio sono da sempre
Un nemico giurato di qualsiasi concessione che a sinistra si apra all'Europa a più velocità
Perché ci vedo dietro questa concessione non il realismo ma un alibi
Quando vedo gente di sinistra che con tanta facilità dice mastri che fallito mi sembra quelli che si buttano dal quinto piano per tre secondi credono di volare al quarto secolo
E finezza
Cioè se l'Italia sta fuori dei processi di integrazione non è che trae qualche vantaggio tra i solo delle degli svantaggi si mette in una condizione di ulteriore debolezza e marginalità
Quindi io penso che se c'è una forza perché de scegliere in generale il valore dell'integrazione come il valore come dire la chiave di volta fondante di un nuovo assetto del mondo sia nel rapporto Est-Ovest
Ha cambiato naturalmente connotati dimensioni con la sparizione della pura lì polarità capitalismo comunismo sia diciamo nel rapporto nord-sud ma anche alla Scala più specificatamente nostra cioè dell'Italia e dei diciamo e dell'area geopolitica e dei rapporti internazionali che l'Italia è stabile intrattiene la scelta dell'integrazione è una scelta fondamentale
E io penso che la chiave di volta della politica estera italiana sia queste quella di come l'Italia è conseguentemente partecipe
Del processo di integrazione europea di come concepisce una strategia di politica estera verso l'Europa centrale e orientale che sia
Di integrazione che gestisce la sua collocati la sua proiezione mediterranea in allora la logica di integrazione eccetera
Che gestisce i suoi rapporti nel mondo perché possiamo pur sempre con tutti i nostri guai Di Pietro siamo pur sempre il quinto Paese industriale del mondo quindi siamo un grande Paese come fa una politica estera su scala mondiale che sta dentro i grandi processi di integrazione economici
I politici eccetera quindi a me pare questa questa la questione a partire da qui
Declino alcune scelte più specifiche
Allora è evidente che se questo è lo schema diciamo di ordine generale la scelta dell'Unione Europea per voi una scelta assolutamente ineludibile
Una scelta di partecipazione all'Unione Europea
In tutti i suoi tutte le sue diciamo all'integrazione europea in tutte le sue fasi e al massimo livello intendiamoci ma sappiamo benissimo di essere davanti a una crisi
Del processo di integrazione europea perché il Trattato di Maastricht fu scritto e concepito a cavallo del passaggio tra il vecchio e nuovo
E sappiamo bene come sia sul terreno politico sia sul terreno economico finanziario lo scenario è mutato profondamente da quando quella carta fu scritta quindi sarebbe del tutto sciocco fare come dire i crociati della difesa di Maastricht
Come dire con una ragione ideologica
Ma sapere che mastri va profondamente rivisto all'aggiornato e non è il caso che si si è stata convocata una Conferenza intergovernativa per la revisione di quei trattati e sapere che oggi c'è da ripensare il processo di integrazione europeo significa però sapere una cosa che si tratta di ripensarlo in avanti no del passaggio indietro
Guai a qualsiasi tenuta in mutazione dia rinazionalizzazione della politica estera della politica internazionale la vicenda jugoslava ci dice a quali tragedie può portare un un mondo nel quale si pensi che il dopo ottantanove poteva sembrare altre quattordici
E quindi il problema è certo che l'intera intelaiatura del processo di integrazione europea va ripensato ma va ripensato partendo dal dato che si tratta di ripensare le coordinate per realizzare un processo di integrazione che in primo luogo deve essere un processo di integrazione
Politico istituzionale perché la vera crisi se volete del processo di integrazione così come lo stiamo vivendo e che il suo motore è stato negli anni essenzialmente dimensione economico forense a e la crisi dell'asse franco tedesco è la crisi di una concezione dell'Europa fondato unicamente sulla moneta io penso che la moneta unica un passaggio essenziale ma se la moneta unica diventa l'unico motore del processo di integrazione quel processo integrazione non si fa e la vera sfida di fronte al quale siamo e come governare
Dimensione d'integrazione economica finanziaria attraverso la realizzazione la moneta unica al tempo stesso costruzione di un soggetto politico istituzionale che si è in grado di dare visibilità alla all'integrazione europea appeso e governare lo stesso processo monetario ed ecco economico finanzia quindi la scelta europea è una scelta ineludibile
Se con e quindi io col credo che sia giusto l'obiettivo che Dini ha posto di all'ingresso nello SME che sia giustissimo porre il problema che noi vogliamo stare dentro il processo di integrazione a titolo pieno credo che dobbiamo cercare di evitare qualsiasi giunge spione che apre la porta
A Europa diverse velocità che è cosa diversa
Da altri dal accettare dal considerare che il processo di integrazione può avere delle flessibilità nella sua realizzazioni ma le flessibilità devono essere una condizione temporanea
Quando si dice un'OPA a due velocità o a tre non sa se c'è un'altra cosa si dice un'Europa gerarchizzata strutturalmente in fasce diverso
In cui c'è un nucleo di certi Paesi poi c'è una seconda fascia di alte e quella è strutturalmente la forma dell'integrazione europea questa inaccettabile
Diversa cosa che il processo di integrazione già quindici poi diventa la diciotto venti ventiquattro sia gestito flessibilmente nei processi di integrazione secondo un principio di unità differenziata nel quadro istituzionale deve essere l'unico perché questo è l'elemento di certezza
Della non gerarchizzazione
Del processo di integrazione
A partire in cui io penso che fatta questa scelta che la scelta fondamentale direi quasi una scelta di identità per il Paese
Io penso che l'Italia poi abbia altre due aree strategiche prioritarie e fondamentali per la propria politica
Che non sono come spesso si legge si scrive in alternativa anzi io credo che siano concorrenti
Una e l'Europa centrale e orientale segnatamente l'Europa centrale
Che già oggi è un'area nella quale l'Italia esercito una funzione strategica ancorché gran parte del Paese non lo sappia nessuno sa in Italia salvo chi se ne occupa che l'Italia il primo Paese investitore in Polonia il primo Paese investitore in Bulgaria il primo Paese investitore straniero in Romania
Siamo il secondo partner commerciale di tutti i Paesi dell'area siamo dopo la Germania il Paese che ha la maggiore presenza su tutta l'Europa centrale
Senza che ci sia particolarmente una politica
Chiaro senza che ci sia una politica
Perché voi andate a Praga dove abbiamo uno
Un ottimo ambasciatore e fatevi raccontare dall'ambasciatore Olivieri che è un ottimo ambasciatore qual è la presenza delle banche italiane Praga qual è la presenza delle banche tedesche austriache eppure nonostante questo nella Repubblica Ceca noi siamo insieme all'arte tedeschi più presente
No Italia non c'è e i tedeschi e gli austriaci hanno aperto banche dappertutto nonostante questo anche nella Repubblica Ceca noi siamo
Insieme a Germania Austria incolpa in quel caso siamo i terzi ma è l'unico Paese in tutti gli altri siamo i secondi Paesi presenti quella
è un'area contigua è un'area strategica vitale per l'Italia
Vitale l'Europa centrale e strategica tra l'altro nell'Europa centrale sono quasi tutti ormai Paesi associati all'Unione Europea
Si integreranno nell'Unione Serra Kano nel loro percorso di passi passaggio dall'associazione integrazioni pieno un Paese sponsor e una sponda l'Italia può avere una funzione strategica di ponte tra questi Paesi e l'Unione europea
Naturalmente non abbiamo la forza della Germania ma attenzione non abbiamo neanche verso di noi i sospetti che siano verso la Germania che non è poca cosa in politica
Che non è poca cosa in politica
Perché non abbiamo mai occupato quei Paesi salvo la Jugoslavia non siamo una potenza non abbiamo mire egemoniche per particolari come ad altri Paesi c'è traccia
Quindi
L'Europa centrale e strategica decisiva
Decisiva
Più di quanto non si dica o si pensi
Altrettanto decisiva è quella del Mediterraneo evidentemente ma le due cose stanno su piani diversi
Alla dico così schematicamente l'Europa centrale ci offre gigantesche opportunità
Il Mediterraneo ci pone giganteschi problemi
Di cui dobbiamo occuparci tanto quanto l'opportunità perché se non affrontiamo quei problemi esplodono ma sono su due piani diversi
Due piani diversi
No
Tra l'altro i Paesi dell'Europa centrale su tutti i Paesi abbassa Demografia e a picco la demografia perché stanno tra i due milioni e mezzo della Slovenia
E
Salvo la Polonia che ne ha trentanove quaranta quanti sono e il tredici i trenta della Romania che sono i dodici tredici della Bulgari tutti gli altri stanno in quella fascia due e mezzo la Slovenia quattro e mezzo la Slovacchia sei la Repubblica Ceca nove in Ungheria tre l'Albania
Cosa vuol dire questo vuol dire siccome bisogna sempre fare i conti con le risorse che si hanno
Quelli sono Paesi che demograficamente hanno dimensioni ed esigenze economiche compatibili anche quei problemi di bilancio italiani e con la forza economica e militare altra cosa è fare i conti con la Russia dove pure l'Italia è presente ma che voglio dire Nardi di grandezza
Diverso quindi d'Europa centrale anche l'Europa orientale perché badate la presenza che oggi lei è mia nel Kazakistan Indie di esistano in in Russia enorme ci sono posti l'unica vera società multinazionale che l'Italia lei altra cosa di cui che il Paese spesso ignora
Ci sono Paesi nel mondo degli uffici delle misure più importanti che l'ambasciata italiana per esempio appunto il Kazakistan tanto per dirne uno ma spesso chiusa questa parentesi
Quindi l'Europa centrale e orientale è una scelto una priorità fondamentale per la politica italiana
L'altra priorità e naturalmente di terra
Questo va da sé è ovvio per la proiezione che l'Italia perché tutte le contraddizioni che scoppiano in quest'area si ribaltano immediatamente sul nostro Paese perché l'Europa e Mediterraneo stamattina ho fatto abbiamo presentato le nostre proposte del PDS in vista la Conferenza euromediterranea ho detto io
Naturalmente adesso entrato nella questa parola euromediterranea usiamo l'arma è una parola impropria bisognerebbe parlare di i partenariato Inter Mediterraneo perché l'Europa è nel Mediterraneo
Parlare di euro-mediterraneo se del Mediterraneo sia solo l'altra sponda c'è anche questa sponda noi siamo mediterranei d'Europa dove dov'è il Mediterraneo non è il luogo dove si sono incontrate le tre culture che hanno segnato civiltà denunciato la cultura dell'Europa mi qui da questo punto di vista
La la politica mediterranea è una priorità assolutamente strategica decisiva tanto quanto l'Europa centrale e
Ripeto
è sbagliato pensare che si purché siano in alternativa sono concorrenti
Altra questione vado avanti sempre per punti chiedo scusa naturalmente un Paese grande come l'Italia importante con l'Italia ripeto con tutti i nostri guai siamo un grande Paese
E non è che può dire faccio politica come ogni tanto si dice io queste cose le trovo sempre un po'sciocco noi scegliamo di andare lì come scegliamo idealista in un mondo sempre più piccolo ti confronti colmo
è un Paese che il quinto Paese industriale del mondo non è che non ha
Il problema di una postazione strategica nell'area pacifica dal punto di vista tecnologico finanziario non è che può disinteressarsi dell'opportunità che offre un mercato come quello cinese
Non può non vedere che nell'America del Sud
è in corso da cinque o sei anni un processo di modernizzazione gigantesco che offre opportunità gigantesche che tra l'altro sono spuntate perché la STET per esempio concessionaria delle telecomunicazioni in Argentina tanto per fare un esempio no
Quindi in realtà un Paese
Come l'Italia che è un paese suo uso questa espressione che si sta non piace ma insomma vittima voi ci accusate le espressioni che che è una media potenza si può usare questa non è una grande potenza ma non è un Paese sottosviluppato che può fare una politica di media potenza democratica non nazionalistica non eccetera
Deve essere capace di avere una politica estera che sta nel mondo totalmente sta alle diverse scale perché
Nel restare nell'area pacifica essenzialmente un problema di politica economica internazionale più che di politica diplomatico di politica di sicurezza e milita evidentemente
Nel Mediterraneo invece le variabili sono accendevi saper giocare gli strumenti e le dimensioni in modo diverso no però deve avere una politica estera che come dire
Ha una capacità di visione del mondo e delle sue e delle sue tendenze
Uno specifico tema
Che mi pare abbia un rilievo particolare e tutto il tema della sicurezza
Che non è risolto come mi pare risulti evidente ormai a tutti dal fatto che caduto il Muro di Berlino venuta meno la contrapposizione di blocco
è venuta meno una certa un certo ambito una certa dimensione della politica di sicurezza accesso che non sa oggi il problema sicurezza non vengono più dallo scontro tra due campi ideologici politici militari ed economici contrapposti
Vengono da altre questioni da riesplodere del nazionalismo eccetera e tutte le cose che sappiamo per esempio Balcani sono un esempio classico ma un problema di sicurezza dice
Io penso che
Noi dobbiamo l'Italia deve avere su questo un ruolo attivo
Un ruolo attivo
In una ridefinizione del ruolo delle Nazioni Unite
Il cui problema principale badate sono però le nazioni anche qui uno dei luoghi comuni che si scrivono per tutti i giornali e il fallimento dello quando l'ONU fallisce bisogna che fra sorbirsi la verità il fallimento dell'ONU il fallimento delle nazioni non il fallimento dell'ONU perché l'ONU
è una struttura i cui poteri sono delegati
L'ONU è come una società per azioni che a centosessanta soci
Se i seicentosessanta soci che sono le nazioni non capitalizzano non danno l'amministratore delegato a Boutros Ghali Poteri quello lì che cosa fa is esso o di potere risorse cioè cosa fa
Quando metà dei membri delle Nazioni Unite non pagano neanche le quote associative annuali tutte le volte che c'è una crisi nel mondo la prima cosa che tutti i governanti dichiarano che bisogna che l'ONU intervenga poi quegli stessi sono assolutamente restia a dare al nono tanto così di potere per poterlo fare
Quando è caduta Zepa e Srebrenica e in un posto c'erano cinquantun caschi blu ucraini in un'altra duecento con cinquantun per skill ucraini è difficile avere un potere dissuasivo
Io non so se cinque mila avrebbero dissuaso ma forse un po'di più di cinquantuno ma per mandare cinque mila al posto di cinquantuno a bisogna che ci siano degli Stati che son disposti a mettere uomini
Soldi risorse ciò è inutile prendersela con loro
Trovo del tutto assurdo siamo proprio al classico proverbio cinese quando una mano indica la luna il trattino guarda il dito ecco
No e sono tutti lì a guardare il dito il problema è la loro e no e quindi da questo da questo punto di vista l'Italia io penso che la faremo una battaglia molto più determinata più forte per diciamo nel concerto di Paesi in particolare dei Paesi europei perché il tema di un rilancio delle Nazioni Unite con il trasferimento delle azioni unite di una quota sia pur minima io non parlo di governo mondiale mi pare un'espressione come dire talmente alta da essere velleitaria ma cominciare a ragionare che l'uno possa cominciare gradualmente progressivamente ad assumere alcune funzioni di un'autorità governante che mi sembra già un'espressione più realistica questo è una questione attorno a cui dobbiamo
La sinistra deve
Tema della sicurezza pone il problema naturalmente poi delle alleanze politico militare di cui l'Italia fa parte interrati in particolare della sicurezza europea
Atto due guerre su cui sarebbe questo sarebbe richiederebbe una discussione solo questo naturalmente
Mi pare però che ci sia una chiave che noi su cui noi dobbiamo essere più netti cioè il problema della sicurezza si pone sempre di più come un problema politico
Non voglio con questo dire che non c'è anche una dimensione militare chiaro
Ma
Il riesplodere dei nazionalismi e delle identità nazionali nei Balcani è difficile che tu lo risolve i cui carri armati
Perché un congruo con i bombardamenti aerei può intervenire va ovviamente era in guerra in Jugoslavia benissimo ma
Sempre di più la sicurezza è un problema politico sempre di meno è un problema solo militare o meglio lo strumento militare sempre di più in funzione di una gestione politica del problema ve l'assicuro
Questa è la questione
Anche il tema dall'allargamento della NATO che in via di principio figuriamoci nessuno contrari però si sta rivelando come dire una cosa assai complessa
E secondo me è l'unico modo per sdrammatizzare il problema dell'allargamento alla NATO accelerare invece l'allargamento dell'Unione Europea
Perché allargare l'Unione europea significa dare una risposta politica di sicurezza quei Paesi che sdrammatizza anche il problema dell'allargamento della NATO se l'unica cosa che vanta la chiamata nato pagato non si allargherà io vengo sostato quattro giorni a Mosca
La scorsa settimana avevo parlato di questo con l'intuito il colto e i russi per esempio da quello più estremista di destra quello più stilista esista non ce n'è uno che ne vuol sapere niente e bisogna tenerne conto
Il cuore
Che è un problema gigantesco tono Vallardi mica la NATO prescindendo da cosa pensano la
Devi ragionare capire perché se sposti semplicemente il confine della NATO sempre più a destra di sapere che scateni una reazione pericolosissima di un Paese che peraltro dimentichiamocelo male c'è qualche testata nucleare ancora lì sotto
Quindi
Il tema della sicurezza è un tema diciamo
Che ma affrontato in termini in termini sempre più politici e in diciamo anche la dimensione militare naturalmente è una dimensione essenziale come si è visto nell'ex Jugoslavia la sempre più riferita per una strategia politica di gestione assicura
Naturalmente finisco ultime due questioni quando si parla di sicurezza io credo che la sinistra debba essere la forza che si batte per
Accreditare sempre di più far crescere sempre di più
Una concezione la sicurezza globale
Sicurezza è che politiche demografiche si fanno nel mondo
Sicurezze che politiche ambientali si fanno nel mondo
Sicura no eh perché ormai il mondo viene messo in discussione diciamo in alcune sue fondamentali pilastri da questioni che non solo sole questioni strettamente politico-militare quella mobili più attente
L'enorme problema ambientale il problema del verde moschee demografico sappiamo tutti come una variabile decisiva il problema della criminalità organizzata gigantesco problema cioè ci sono ormai dimensioni dalla sicurezza che non sono quelle tradizionali della politica politica
E che su cui bisogna come dire essere in grado di produrre in più il più grande problema della transizione economica
Nell'Est europeo
E che buona parte delle risorse che stanno finanziando il processo di transizione dall'economia di piano l'economia di mercato sono soldi riciclati
è un problema o no perché in Russia tutte e tre il rischio è che l'economia sia nel giro di pochi anni nelle mani
No dico della mafia ma di una serie di organizzazioni come dire quanto meno
Il esiste ok minacce
A questo è un gigantesco problema di sicurezza
No che non risolve coi carri armati fino al allora quindi
E diciamo una concezione globale della sicurezza che ci porti a intervenire sulle diverse dimensioni del del del della sicurezza
Infine e finisco
Bisogna che la sinistra sia la forza che fa una battaglia su una cosa su cui in Italia
Di cui in Italia o si preoccupa che sono in Italia
Anche il dibattito sull'immigrazione ne è un esempio classico
Sì sì appassiona
Alle battaglie politiche di principio anche di contenuti sì sì
Disinteressa totalmente o dall'asta la strumentazione operativa con cui la politica si fa
Ora la politica estera non si fa
Senza avere degli strumenti
Questa è una questione di cui nessuno discute mai tanto è vero che
Nella legge finanziaria vedo cui autorevoli senatori tutte le volte che c'è da fare
Un qualche stanziamento inserì discussione qualcuno presenta un emendamento per fare il ponte sullo stretto di Messina piuttosto che l'autostrada Caltagirone Catania piuttosto che un'altra dove prende i soldi dal bilancio degli esteri tanto per dirne una dimostrazione o della difesa appunto che la stessa cosa non tanto per cioè di come si fa una politica estera dal punto di vista della strumentazione non se ne preoccupa nessuno paragonate questo un gigantesco problema
è un problema di risorse finanziari perché a politiche estere sono dico brutalmente si fa in due modi coi soldati o coi soldi non si fa coi santi
E in Italia crediamo di farla risale
Allora per fare una politica nell'Europa centrale
Tu devi mettere delle risorse in seguito la cioè fare una politica mediterranea devi mettere delle risorse io mi sono vergognato quindici giorni fa ho fatto relatore alla Camera i deputati sul Trattato di amicizia di cooperazione con la Russia ventidue pagine di impegno
Poi l'unico stanziamento e per tre dice sì tre
Non quattro tre funzionari
Che possono andare due volte all'anno a partecipare agli incontri bilaterali della commissione incaricata di di gestire il trattato non c'è una lira per niente cosa gestiscono quelli
L'iniziativa centro europea
Che l'erede della tenuta con Ale non è grande cosa ma è l'unica struttura di cooperazione regionale dell'Europa centrale e che potrebbe assolvere un ruolo non ha niente non ha una lira
Allora prima questione se si vuole fare politica estera bisogna destinare la politica estera una più ampia quota di risorse finanziarie se no non si
Secondo bisogna utilizzare la strumentazione una strumentazione plurima
La strumentazione plurima significa che politica estera si fa con tante cose
Per esempio si fa con gli istituti di cultura politica estera tanto più per un Paese come l'Italia per cosa rappresenta nella storia della civiltà della cultura mondiale
Ora noi siamo nella condizione in cui mediamente i nostri studi cultura in questi anni sono stati selvaggiamente tagliati nelle risorse negli uomini
Stiamo chiudendo degli istituti di cultura
I l'ambasciatore di Varsavia non questo suo predecessore mi disse una volta che era un bel guaio
Che fosse caduto il comunismo per l'Istituto di cultura
Perché quando c'era il comunismo sia dal mercato nero di valutare loro ricevevano venti milioni dalla dallo Stato italiano che cambiato nero gli davano più soldi adesso non lo possono più fa cioè noi abbiamo obbligato per anni i funzionari della diplomazia italiana in Polonia a fare mercato nero rivaluta per vivere è chiaro
Che è una demenza
No non era elegante Madia lo Stato non si è preoccupato cioè i funzionari per per far vivere visto di cultura facevano una cosa che delega
Cioè voglio dire siamo alla all'assoluto allora gli istituti di cultura all'istituto all'Istituto del commercio estero
Leni che uno spot che è un carrozzone oggi assolutamente inutile ma che invece potrebbe diventare una cosa l'Ente nazionale per il turismo
è una serie di altre strumenti lì si riorganizza o no in funzione di una politica il ministero degli Esteri
Siamo l'unico Paese al mondo che continua ad avere il ministero degli Esteri strutturato per verticalmente diversa negli affari politici di razza d'affari economici direzione affari culturali in ciascuna di queste di reazione c'è uno che si occupa che ne so della Russia di quale non si parlano tra loro
Perché la gerarchizzazione verticale
Quasi tutti le altri ministeri Esteri nel mondo ad una struttura geografica cioè c'è un responsabile per la Russia e quello gestisce tutto di una politica verso la Russia no a dimensione economica missione culturali missione politica che tra l'altro sono strettamente connesso sempre di più
Allora come si riforma Ministero degli Esteri
E lo si riorganizza
Fino ad altre cose il modello di difesa perché parlare di sicurezza di nostri integrazioni rapporto NATO UE eccetera significa riorganizzare l'esercito italiano le forze armate in funzione il modello dice cioè la gli strumenti di politica estera questa è una cosa di cui nessuno si occupa mai e invece è una questione decisiva perché tu devi cerca di capire che politica estera umori e io credo che oggi io ho cercato di dire io la penso non pretendo che sia così ma si può definire una politica estera italiana rapporti devi dare la strumentazione per farla
Invece noi rischiamo di essere drammaticamente
Come dire tra che mediamente schizofrenici tra la declamazione di obiettivi e l'incapacità di realizzare
Finisco su questo la vituperata legge Martelli che è giusto riformare modificare un po'dibatte sull'immigrazione vorrei far notare che due anni che non è rifinanziato
Quindi se tu non rifinanzia una legge poi non puoi dire che non funziona perché quella legge predispone che i Comuni facciano i centri di accoglienza le madonne eccetera con che soldi che non li dato neanche una lira dopo di che dice la legge non funzioni ecco voglio vedere come fa funziona cioè
Allora questa è una questione su cui la sinistra io credo debba
Fare una battaglia
Sia per per quello che riguarda la il bilancio della del del ministero degli Esteri Charlie e risorse per la politica estera sia per quello che riguarda la politica di difesa dei non possiamo essere il paese in Europa che spende in assoluto di meno dell'Olanda Danimarca eccetera eccetera molti paesi per pacifisti per la difesa perché siamo ormai a una spesa che copre soltanto la tinteggiatura dei muri delle caserme che non serva assolutamente a nulla no
Non fa nessun processo di riorganizzazione così cioè se se non vogliamo candidarsi a governare il Paese io penso che dobbiamo farlo e già fare i conti assumersi tutte le scelte le responsabilità che questo necessari problema non è mai aver paura ma di una politica il problema è sempre capire come la cui fare una politica le stellette la differenza tra chi si misura col Governo e chi non si misura
Bertinotti e le copertine hanno cioè sull'importante partecipare mai vincere e no invece voglio voglio dire cerchiamo di Nietzsche ma questo significa misurarsi con le questioni grazie
Molto bene
Mi pare che per un'altra via rimane confermato che la sinistra deve avere un programma perché io poi in questo programma vorrei vedere l'aumento degli stanziamenti per il ministero degli affari esteri
Ma il mantenimento per quello della difesa e assicurate le compatibilità se in ragione del decreto coprire ecco il programma programma compatibile
Io sono stato convinto di tutte le cose che
Sì l'ha detto l'unico problema credo che a nulla toccato in modo problematico è quello della NATO perché la NATO le risorse c'è la per intervenire a differenza dell'ONU Canova su questo io non ho dubbi senso della NATO l'unica struttura operativa tese punto lungo strutturale l'allargamento ecco e l'allargamento mi pare che per quanto riguarda la Jugoslavia un'intesa con la Russia si stia raggiungendo sei Minotti sei stamattina
Rillo insomma spendere cento non c'è ecco ecco l'intervento però resta della NATO trovato
Il modo di superare la questione di prestigio aggiustare che e quindi questo è un incoraggiamento ad andare avanti con estrema cautela perché la NATO possa essere utilizzata senza creare quei contrasti
è proprio vero pericolosissime la parola alla l'onorevole Vittorelli
Io ringrazio anzitutto la Fondazione Nenni
Per averci offerto
In occasione abbastanza eccezionale
Di discutere attorno alle ipotesi agli affitti di alle finalità
Di una politica estera della sinistra italiana
Può sembrare strano ma davanti
Alle urgenze che si impongono alle scelte una più recente dell'altra
Che si pongono al nostro paese come a tutto il mondo civile
Non ferve il dibattito nella stampa nella televisione né insieme ai partiti
E sono lieto che stasera
Pur partecipato a questo dibattito
Con retroterra di politica interna diversi diversi no molto distante tuttavia ecco su questo terreno riusciamo ad incontrarci agevolmente
E mi permetterò quindi accogliere
Le impostazioni di carattere generale e molte delle osservazioni particolare fatte dal compagno Fassino
Che mi trovano largamente consenziente e che permettono quindi
Un esame autocritico
E ci permette di ricostruire
Non le cose dette da Fassino perché altrimenti sarebbe una voluta copia di quello che ha detto lui salvo qualche piccola correzione qualche piccolo aggiustamento
Ma
L'altra faccia da medaglia soprattutto quella che
Egli stesso ha chiamato della strumentazione
Io vengo da una generazione molto più lontano della sua
E quindi ho fatto alcune esperienze
Che non son tutte da rigettare particolarmente in questo campo
Noi ci troviamo in questo momento davanti ad una delle grandi fasi di transizione
Dei rapporti internazionale nel mondo
Una fase che ci ricorda la fase dell'immediato dopoguerra guerra fredda
La fase successiva politica sovietica di Krusciov primi tentativi di avviare una politica di disarmo
Fino ad arrivare
Hanno crollo del muro di Berlino
Al riassetto degli equilibri interni in tutta l'Europa centrorientale e in particolare nella stessa vecchia Unione Sovietica
Una fase che richiede
Non soltanto decisioni ma anche molta riflessione
Perché tutto non è chiaro davanti a noi e tutto non è prevedibile
L'altra sera
Ascoltavo programma televisivo
E a un certo punto vedo annunciare sullo schermo
Un telegiornale straordinario
Ero convinto che mi dicesse qualcosa sulla salute
Di Eltsin
O sulla situazioni interne russe in quel giorno Siena leggermente complicata
E invece c'era stata una cosa forse più incresciosa
L'assassinio di Rabin
Ma queste due cose quello che può accadere in Russia o altrove nei Paesi dell'Europa orientale
Quello che è accaduto nel Medioriente quali saranno poi le conseguenze finali di questo assassinio di arabi
Che cosa accadrà in tutti i teatri di operazione
Limitrofi
Che sono con una specie di pietra di una torre di Babele o di una piramide in cui togliendo una pietra rischia di caderci tutto addosso
E la sensazione che abbiamo che hanno soprattutto gli osservatori dei problemi internazionali dei problemi strategici
E che questo può cadere in qualunque momento in qualunque posto
Pur avendo una situazione di bonaccia
Che non trova nessuna situazione analoga paragonabile in tutto l'immediato dopoguerra
Cioè dal quarantacinque in poi in un modo o nell'altro o erano accaduti quegli equilibri contenuti dei trattati di Yalta di posta
Per gli incontri di Mosca di Churchill costali
Quella fase in cui
Tutto si concludeva con un bel trattato di spartizione questo a voi questo a noi che però poi lasciava il mondo relativamente tranquillo per un po'di tempo
Ecco questo non accade più
E apparentemente stiamo meglio di prima perché non c'è più guerra fredda non c'è più la lotta la la corsa agli armamenti
Non ci sono più tante di quelle cose che minacciavano la pace nel mondo sì cambiato perfino vocabolario oggi non si parla più di minaccia
Alla pace si parla di rischi della pace perché è una cosa più particolareggiata cioè sono piccoli incendi che si manifestano qua e là e che possano un certo punto divampare dar luogo a qualche cosa di peggio
Acquerelli Pausania è grave in sé SS naturalmente ma è particolarmente grave per i cosiddetti rischi che comporta per l'avvenire come finisce tutta questa storia
Ogni giorno abbiamo l'impressione che sia stata conclusa una regola che siano possibili le condizioni di un nuovo equilibrio fra i popoli della Jugoslavia e il giorno dopo ci accorgiamo che la guerra resa nota invece Cesare ha ripreso ecco tutte queste cose ci mettono in uno stato d'allarme che ci obbliga ad assumere responsabilità che non era alle nostre fino a questo momento che erano forse malauguratamente le responsabilità delle grandi potenze dei loro capi ma che non riguardavano se non per la pressione che potevano ed a Cesare esercitare nei popoli nei Parlamenti
Ecco in quell'epoca avevamo sviluppato tutta una serie di strumenti anche nel nostro Paese
Che
Ha lasciato delle tracce profonde
L'altro giorno quando ho sentito che
Il premio Nobel per la pace è stato conferito
All'organizzazione pago lasci
Che un'organizzazione di Chance licenziati di tutti i Paesi particolarmente
Dell'Europa orientale e occidentale e degli Stati Uniti
Beh ne sono stati se se lo stato fiero anche per noi fra di noi
Nel pago esce
Allora sempre lavorato molto intensamente un uomo in eccome il professor Calogero parallelamente al pub voraci militare scientifico avevamo negli anni Sessanta la fine degli anni cinquanta anni sessanta
Creata una organizzazione resto S molto particolare che affiancava il tango scelte che ha fatto ha dei problemi politici
Per l'Oriente
C'erano delegati competenti
Rappresentativi dell'opinione dei loro rispettivi governi quella era la situazione in Europa orientale era inutile andare a cercare i dissidenti era bene sapere fino a che punto volevano arrivare i dirigenti sovietici
Per l'Occidente
Ha deciso di mettere in piedi un'organizzazione con poche persone qua e là
Eravamo in due in Italia l'altro era iniziatore anzi era per l'Italia Riccardo Lombardi
Dovevamo
Confrontarsi periodicamente ogni sei o dodici mesi poi ogni tre o sei mesi
In una città dell'est o dello presso con
Delegazioni
Dei Paesi occidentali non comunisti non comprendenti nel loro se ne dei comunisti
Questo è d'accordo con i compagni sovietici perché si voleva conoscere fino in fondo la disponibilità degli occidentali ad arrivare a determinati tipi di accordi sul disarmo così come d'altra parte l'Occidente aveva interesse ad avere notizie più precise su quello che accadeva dall'altra parte in uno di questi convegni tenuto a Mosca
Nel mille novecentosessantatré
Formava una piccola commissione tecnico-politica
Che esaminò il problema di un possibile Trattato di non proliferazione
Ebbene dice non testo in questa Commissione c'erano il premio Nobel per la Pace noi welter
Il capo della delegazione francese alla commissione del disarmo prima dell'avvento di del gol giù il motto
Un generale sovietico e chi vi parla
Clausole di un possibile trattato di questo genere
Che licenziamo come ipotesi di lavoro naturalmente un testo che fu poi raccolto quasi letteralmente in tutti i suoi punti dai governi delle maggiori potenze nucleari
Che faranno in questo modo quella grossa cosa che fu il Trattato di non proliferazione anche se noi italiani ne abbiamo contestato alcune implicazione che fu una con una grossa cosa nella grande lotta nella grande battaglia che si faceva per la pace ed il disarmo nucleare altri episodi di questo genere si possono citare moltiplicando le riassumendo né gli interessi ma questo sta ad indicare come dei gruppi rifatti senza nessun contributo governativo almeno per quel che riguarda la parte occidentale
Fossero in grado di influire su un processo così complesso come la ripresa di trattative
Per il disarmo nucleare che uscissero dalla rotaia su cui erano state messe all'epoca staliniana e cioè eccedentaria né la bomba atomica abbasso con la bomba atomica occidentale
E poi dall'altra parte però precedente come se l'Unione Sovietica in quell'epoca non avesse la bomba atomica soltanto quando il numero di atomiche sovietiche superavano quelle occidentale che ci si accorse che forse era nell'interesse di tutti di contarsi dalle due parti e di avviare quel lungo processo che poi ha portato ai vari trattati relativi al disarmo prima nucleare
E poi convenzionale ma siamo sempre sotto la crosta dei governi
A livello di opinione pubblica e nemmeno di opinione pubblica organizzata nei Parlamenti ma di opinioni di esperti che in qualche modo direttamente o indirettamente in fruivano sia sull'opinione pubblica generale sia sui Parlamenti fin sia finalmente anche
Sui governi
Ecco nella situazione in cui ci troviamo che è una situazione di transizione dallo status quo esistente fino alla caduta del muro di Berlino stato scorre relativo alle
Politiche interne e internazionali dei vari Paesi soprattutto dell'Europa orientale
In una situazione di questo genere che in corso di rapido mutamento
Che ha prodotto tutta una serie di agitazioni in vari paesi del mondo particolarmente dell'Europa centro-orientale che cosa si fa
Per agevolare queste transizione che cosa si fa perché i problemi che possono emergere siano non risolti ma per lo meno avviate a soluzione
Che la prima cosa da fare
Rendere edotta l'opinione pubblica
Delle difficoltà nelle quali ci troviamo tutti quanti rendere edotta l'opinione che fra le priorità da indicare quelle ultime che indicava poco fa Fassino per quel che riguarda
Per farla breve il finanziamento della politica estera della politica militare italiana
Ecco che cosa si fa perché questa opinione pubblica chieda a ciascuno dei paesi interessati di assumere impegni corrispondenti ai propri mezzi vere e proprie disponibilità ecco questore un quadro di carattere generale ma per entrare un po'nel particolare
Io non so che cosa si possa fare
Perché i mezzi di comunicazione di massa e mass media
Si interessino di più a questi problemi però qualcosa si deve fare
So problemi vitali per la vita del nostro Paese nel nostro continente e non basta farsi piangere davanti alle scene di martirio che si verificano in tanti Paesi dell'Europa e dell'Africa
Bisogna anche fare qualche cosa di più bisogna offrire delle soluzioni prendere delle iniziative e a questo punto effettivamente
Una cosa così miseria come l'entità degli stanziamenti destinati agli esteri la difesa
è una cosa essenziale
Io son contento di aver incontrato oggi Fassino perché ho seguito alcune sue dichiarazioni negli ultimi mesi fatte su questi problemi fatte sulla sull'impegno anche materiale dell'Italia a far fronte alle proprie responsabilità mi hanno mostrato che
Fra di noi
Esiste oggi un linguaggio comune che non è esistito in altri tempi riferivo prima
La vicenda degli incontri
Bilaterale
Degli anni sessanta in quell'epoca
La diffidenza era tale che da un lato c'erano democratici occidentali senza i comunisti dall'altro e comunisti senza oppositori
A poco a poco però ci si dovette allargare e ci si allargò tagliate personalmente
Chiese Riccardo Lombardi di trovare un modo di inserire per lo meno un indipendente
E fuori rosa dovere
Nelle riunioni del nostro comitato e successivamente un altro indipendente non legato al partito cioè Segre
è sempre stato legato al partito che però era un uomo molto competente che gradirei di vedere più spesso nelle manifestazioni pubbliche
è che seguiva si lavori fino a quando questa Commissione continua a lavorare cioè fino a metà degli anni Sessanta
Il clima migliorò a poco a poco migliorò al punto che quando il governo italiano
Che ancora governo centrista socialisti non erano entrati in un governo di centrosinistra quando il governo italiano si pose il problema di completare
La delegazione italiana nelle istituzioni europee
Il Partito socialista rifiuto di offrire propri candidati fino a quando anche la parte comunista non vi fosse rappresentata perché non aveva nessun senso con un partito importante considerevole anche come dimensione come il Partito Comunista Italiano non era possibile fare
Considerare chiusa la partita della integrazione delle varie commissioni del Parlamento europeo
Del Consiglio d'Europa in quel momento
Senza la presenza dei comunisti
Oggi
Parliamo quasi lo stesso linguaggio
Abbiamo gli stessi problemi
E siamo consapevoli che siamo la sinistra in tutte le sue componenti e più ce n'è meglio è e più sono differenziate e meglio è
In tutte le sue componenti la quale si deve assumere delle grosse responsabilità
Responsabilità che con le sinistre
Fino a questo momento
Non ha riassunto come di dovere
Non c'era più solidarietà per certi versi
Nella lotta per il disarmo per una
Denuclearizzazione dell'Europa e del mondo di quanta ce ne sia stata inseguita
Oggi per esempio
Io sono convinto che con la forza di cui la sinistra dispone nel Paese essa potrebbe con iniziative e manifestazioni
Tentativi di rendere edotta l'opinione di questi problemi otterrebbe risultati assolutamente notevoli
Però bisogna far qualcosa di a muoversi
Anche perché incalzano dei problemi che pongono la stessa opinione pubblica italiana davanti a interrogativi che spesso non sono risolti
A tutti quegli interrogativi che derivano dall'assunzione da parte dell'Italia come nelle altre grandi potenze industriali di quelle responsabilità che ci si deve assumere per garantire la sicurezza nel mondo e qui entriamo in un campo
Che quasi minato bene faceva il mio
Collega
A dire prima
Bene faceva
A dire che
La gente non si rende conto delle responsabilità che incombono sul nostro Paese
Al punto che si dice facilmente l'ONU è fallita
Io concordo pienamente con le parole che ha espresso per giudicare questo stato d'animo
Perché effettivamente l'ONU siamo noi
L'onore l'ultimo tentativo l'ultimo perlomeno in termini cronologici in cui si tenta di assicurare sicurezza e pace su fondamenta giuridiche e politiche
Che dire una certa garanzia tutti quanti che non subordino
La sicurezza dei singoli
All'interesse delle grandi potenze che non facciano della sicurezza e nel disarmo una questione che riguarda soltanto le grandi potenze
Trattato di non proliferazione
Sì Stato firmato ed è stata una buona cosa ma gli impegni che sono contenuti nel Trattato di non proliferazione per le potenze nucleari non sono mai stati effettivamente rispettati
Tanto per cominciare
L'esplosione francesi a Mururoa
Sono esplosione non tanto
Viste di malocchio dalle popolazioni locali interessati ma in violazione dei termini del Trattato di non proliferazione
La Francia avrebbe dovuto avviare insieme con tutti gli altri un processo di riduzione degli armamenti nucleari invece di avviare quel processo
Ha ripreso gli esperimenti per rendere le sue armi nucleari
Più moderne più sofisticate più efficienti di quanto lo fossero prima
E questo evidentemente non può non suscitare oltre che senso di allarme anche senso di riprovazione se durissima nei confronti della Francia
Ma tornando al capitolo delle istituzioni internazionali
C'è intanto
Quello del potenziamento dell'ONU
Noi reclamiamo l'intervento dell'ONU
Ma dopo che l'amore la matta d'intervento dell'uomo incontriamo enormi difficoltà se c'è ricorrere a un intervento di carattere militare a mandare un solo uomo
Basta pensare alla vicenda
Dei soldati che avremmo dovuto mandare in Bosnia abbiamo sentito da quindici giorni tre settimane
Che reparti italiane mi pare mille e cinque mila cento due mila cento uomini dovrebbero un giorno altro partire
Primo non sono partiti secondo l'opinione pubblica è contraria terzo l'opinione pubblica italiana e degli stessi ambienti governativi parlamentare
Non si rendono conto del significato oltre che materiale anche simbolico di una partecipazione di questo genere
Fassino ricordava giustamente che siamo la quinta potenza industriale del mondo ci si aspetta da noi un contributo alla difesa della pace proporzionale alle nostre risorse
Esseri quinti in una situazione di questo genere
Significa
Dare più di quattro lire
Per partecipare alle spedizioni dell'ONU
E d'altra parte significa anche che non possiamo compiacerci delle esitazioni del nono che oggi e che ha mattone intervenire nei Balcani ma che domani potrebbe se chiamato a intervenire in difesa dell'Italia o di parte dell'Italia
Se fossimo sottoposti aggressione di qualche genere
Ecco tutto questo sta a indicare che
La coscienza
Delle proprie responsabilità internazionali della proprio collocazione del mondo della propria collocazione del Mediterraneo
Tutto questo
è un complesso di vane parole
Che ci obbliga a riflettere a medita anche perché non siamo ancora usciti dalla fase di pericolo
Nella quale
Siamo entrati con la fine degli equilibri esistenti fino a cinque anni or sono fino alla caduta del muro di Berlino che cosa accadrà dopo
Nessuno di noi vuol fare il profeta
Però visibile per tutti i fine non soltanto la situazione di parecchi Paesi europei
In difficile equilibrio ma che la stessa situazione interna della Russia
Esposta a qualunque sorpresa
Non soltanto per lo stato di salute del presidente russo ma per l'insorgere di tutta una serie di movimenti generalmente di carattere nazionalista anche quelli che si definiscono comunisti
Che sono una forma larvata di nazionalismo russo cupa rossa
Ecco
Dove porteranno tutte queste spinte non fra dieci anni
Ma fa dieci mesi
Quando noi pagare saremo ancora lì a lottare
Per vedere un po'per risultato bisogna ricavare
Dalle conversazioni fra i partiti se si fanno non si fanno le elezioni non si son già fatte si deve fare un governo
Mentre perderemmo il nostro tempo nel senso dell'importanza di questa pratica di tempo rispetto a tutto il resto invece di occuparsi di queste cose
Ecco io penso che
Lo stesso Parlamento italiano e le forze politiche
Dovrebbero essere consapevoli di questa situazione di crisi e tra queste forze politiche c'è un complesso di forze che solamente si può assumere questa responsabilità e sale forse di sinistra
E su questo terreno
E forse è più facile realizzare l'unità di quanto lo sia su alcune questioni spicciole di politica interna io preferirei un grande accordo
Fra tutte le forze della sinistra per la difesa della democrazia e della pace della democrazia sul terreno interno della pace sul piano internazionale
Piuttosto che un accordo che dia un seggio due in più o in meno a queste o quell'altra forza politica grande o piccola che sia perché chi sarà aspra eletto in quel modo sarà poi spazzato via abbastanza rapidamente mentre
Il Share problemi di questa
Importanza senza soluzioni ci espone a rischi che sono veramente insopportabili
Qualcuno chieda di parlare
Se nessuno chiede di parlare io concludo posso dire una cosa siccome no anzi due cose sono ci metto telegraficamente Po
Una questa è una questione di approccio culturale cioè
Noi parliamo tutti di
Esigenza di un nuovo ordine internazionale sperando in cuor nostro che sia maledettamente uguale a quello che c'era
Cioè dire che un vecchio equilibrio non c'è più
E che bisogna costruirne uno nuovo significa anche solamente con grande senso della realtà prudenza con tutte le attenzioni però fare i conti col fatto che il nuovo assetto del mondo non sarà esattamente uguale a quello che c'era se non ci sarebbe stato bisogno di passare da un vecchio mo'questo che dico è ovvio ma non è così ovvio pagate se noi guardiamo a come tutta la vicenda della Jugoslavia è stata gestita affrontate gestite tardivamente affrontata e poi gestita e riscontriamo in filigrana guardando avanti rivelava questa difficoltà
No di come dire credere che si possa più organizzare il mondo esattamente lungo i moduli attorno a cui è già stato organizzato ma quell'assetto lì è entrato in crisi non c'è più per tante ragioni bello buono che forse non è un giudizio di valore dire che è stato in crisi è un constatazione della realtà
Faccio un altro esempio la Repubblica Ceca la Repubblica Slovacca si sono separate senza conflitti politicamente sulla base di un accordo io non so se sia stato un bene o un male però così è ed è inutile come dire stabilire che siccome c'era la Cecoslovacchia o c'è la seconda chiama non va bene no cioè voglio dire mi sa avere un approccio che sapendo che passiamo da un vecchio certo una nuova faccia i conti anche con coordinate sollecitazione che non necessariamente rientra nelle categorie concettuali con cui abbiamo costruito il primo secondo
Sulla questione del degli degli italiani in Bosnia io
Credo che non ci sia nessun dubbio che noi dobbiamo dire dissi attualmente ad alcune condizioni la condizione principale che si va in Borsa sono d'accordo di pace siglato chiaro c'erano perfino gli americani han detto che non ci vanno giù non è così
E l'altra condizione che ci sia il consenso di tutte le repubbliche interessate a che l'Italia sia ripeto e poi altre cose
Ma quello che a me pare chiaro e che io sento due cose poi finisco su primo e non è che si può chiedere la pace poi chiedere che ci sia qualcun altro che se ne fa carico
Cioè questo modo di ragionare per cui non siamo tutti per la pace se però c'è da me avere un soldato in Bosnia ci vadano gli americani non funzioni io moralmente sento perfino ciò dovuto uno scrupolo a dirlo perché insomma c'è un minimo di faccia a dire le cose che sia sostenibile
No
Due poi un'altra cosa e mettersi nelle condizioni di andare nella massima sicurezza c'è quest'odio usavano nessuno è cretino con tutti i rischi insomma un conto è dire atteso che io mi faccio carico poi vediamo
Come mi faccio carico con tutte le condizioni di sicurezza altra cosa dire ci vuole la pace poi veda un po'qualcun altro di farsi carico che non funziona tanto come come schema di ragionamento
Secondo problema secondo aspetto
Io trovo che se un Paese vuole giocare un ruolo in una chiave democratica ripetono una chiave nazionalistica beh farsi carico anche di responsabilità io ho trovato massimamente contraddittorio
Che nel momento stesso in cui socialdemocratici tedeschi insieme in questo alla DC tedesca tutti uniti chiedono che la Germania diventi membro permanente qualcuno dice addirittura col diritto di veto del così sicurezza in quegli stessi giorni la Spd abbia detto che è stato sbagliato
Che degli aerei tedeschi partecipassero ai bombardamenti dispositivi in Bosnia perché le cose non stanno insieme non puoi credere di fare il membro consiglio di sicurezza all'ONU e poi ancora una volta via ho fatto alcuna cioè non esistono vere cose qui
Cioè in politica estera come anche in tante altre cose Lucio in politica estera
Bisogna anche sapere che c'è una coerenza di comportamenti tra quello che ti proponi le scelte che fai e le responsabilità che sul io credo che spero sia un salto per la sinistra decisivo perché questo il salto tra una cultura di governo una cultura non di governo
Molto bene molto giusto sì
Colonnello ricordando
Vorrà così intorno a
No
Dieci e invece no
Economicamente se un'operazione gigantesca
No va sciolti dentro e
Dieci Dailey
No senza la
Fotografate
S
L'a rischio la risposta la risposta Fassino ma io sono diciamo teoricamente l'idea di un esercito europeo è giusta proprio per la banale considerazione che se c'è un esercito solo difficile che si spari addosso finché ce ne sono dodici possono rischiare di farlo venti quindi figuriamoci naturalmente sappiamo tutti che un conto spiccare una cosa di questo genere
Altro conto come dire riuscire ad arrivarci voglio dire complicatissimo per tante ragioni se lungo non stiamo qui di carattere politico il primo luogo e non solo politico
Però io penso che appunto se ha riaperto la discussione c'è un grande cioè questo tema è posto già nell'agenda dal dal dal problema della UEO entro il mille novecentonovantotto quando scade il trattato istitutivo della UEO bisognerà decidere cosa fare della UE ci si rinnovava il TAR dato le se diventa struttura funzionale operativa dell'Unione europea se sparisse c'è quindi questo tema è all'ordine del giorno mente sapendo che le conseguenze operative sono di lungo periodo Iannelli
Marton tace
E nella nella natura umana partirà
E
L'autista
Eccolo
E poi
E dico
Certo
C'era il signor Bonato
Però
E in
Nessuna società
A
Dovrà quindi
Dicendo che
Ci sono
E occorrono
No
Penso che Berlusconi direbbe che è un comunista
Sì ma
Era
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Nuovo vero costa
Grazie
De adibite di brevissime
Sono rimasti buone notizie
Gli stranieri è stato
Allora
O
Ho assistito
E e e e socialisti
Comunica no fai stai parlando dell'infondati i compagni di Rifondazione
Delle comuniste onesti sono queste noi siamo i socialdemocratici poi ce ne sono fin quando va bene
Quando sono estremisti sono socialdemocratici io anni io mi riferisco socialdemocratico come ci sono autorevoli testimoni anche questa strada
Carlo stalle solare
Ma
Sì grossa buca
Qui dei clienti stesso
Sono
Ma
Però
Comunque
Probabilmente
Io mi chiedo ma
I programmi Piero della sinistra democratico
Però
Non lasciano
Va bene
Andiamo all'organizzazione che organizzazione a sinistra di organizza la problema comune della sinistra quindi comincia una quota i lavori questa
Ma
Adesso c'era
Ma ovvero
Salumi sarebbe ad Atene no
Agraria io rassegneremo
Alla situazione programma
Grazie
Grazie però candidarsi
Oggi
Ma un pubblico assume istanza
Sono
Una regola
L'azione grazie socialista
Durante conclusa
Solo e conclusivo L'Unità sì sopra spazia comunque io sono
La sembra sono sono una
Presenta ovini avvengono con testimonia o ma
Volanti
E quindi io e
Ho
O
Niente
Notizia essa ma nascono sia
Grazie a questa iniziativa se uno la
Una scommessa militare
Mi sfugge adesso che la Costituente cinque credo che l'occupazione sovvenzioni cultura intorno a socialista erotismo nessuno esterna
Anzi svolgere un uomo una e io il vino Svampa una sottoscrizione pure da sostengono
Nasce lascia il nome e l'indirizzo perché oggi ma però sa Massignano comprendere cosa sono
Gli ha ordinando un contributo reale perché obblighi si possano vorremmo
Io alla Dino ci sei ancora tu scusa stava pretermettendo ancora una volta
L'insegnamento
Quando a
Indica
Per
Sacrifici
Vuole sono resta testimone
Caro io aveva bellissima con le o
Fa
Dodici mesi fa
Sopra qual è sì Boscarino
O
Antonio Roma
Va bene va
Io
Ho Casini e Mastella farlo ma
Quando una Palermo al processo Andreotti
Niente resta difesa più lunghi norma
Vorremmo ma vogliono correre parere qui e dello sforzo compiuto a sinistra giusto però vuoto
Sul sull'istituto votazione prima studiare salgono sul palco commenta servetta
Con il collega nessuna
Tranquillamente a ci dovete concludere una proposta completa così esterna
Così
Ci sono io usato negli USA
Io
Beh io dell'arrivo non so dove
Prima
Dove dove sono viste però è stato
Senza decide allora siamo e salgono essa i sindacati originale una però non so
Però l'aereo possano programmare se ne discute certe ipotizzano anche il produttore dove una
Vita
E io
Ho
Però però alle verifiche dovessero arrivare ieri con un volantino che sa no ma questa volta
Ma se londinese richieste riunioni assemblee spiegazioni nomina sottolinea dove
Agricola queste
Che ha se si scegliesse diciamo ritornare sì ma nessun uomo
Riguarda
Quello che sta succedendo un avvocato
Quella dove
Affermazione condivisibile
Io mezzo secolo spiega centrosinistra l'opera
La
Carta già concorrenziali ecco considerevole in questa diciamo non non
Cerchiamo in ordine giudice
C'è gente che non Cerveno Luca interna ma oppure
Devasta solidarietà da
Grazie
Bene siamo rimasti in intimista mattina eravamo molto di più
E a le cose vanno così io ringrazio tutti coloro che hanno sollecitato la Fondazione Nenni a impegnarsi anche ancora di più
Non è che sia facile perché a proposito d'Italia tu parlavi dei tagli
Il ministero degli Esteri nella Finanziaria c'è un taglio del venti per cento delle spese culturale per cui se ci va bene noi avremo il venti per cento in meno del sussidio dello Stato cui perciò dico prendetevi nome indirizzi di chi
Offre di dare una mano sostitutiva il contributo statale
Però con le forze di cui disponiamo noi continueremo a fare questo lavoro tanto prendete atto che oggi si svolto in questa sala un dibattito sulle idee sui programmi sulla identità
Io non credo che se ne parli molto in giro non lo credo abbiamo fatto una giornata
Che a mio parere significa una fortissima
Deviazione rispetto al dibattito politico in corso
Una deviazione in alto una deviazione positiva
E avere cercato ad essere in parte riuscita di mettere nella discussione idee proposte non è già poco merito dalla Fondazione questo ci volete riconosce
Anche perché vedete qui hanno parlato persone di grande valore che vengono da tradizioni diverse da tradizione che non molto tempo fa non sono diverse ma erano in contrasto radicale
Se voi avete notato che c'è una leader uno vive una differenza ideologica non so tra Fassino e Vittorelli ditemelo quando parliamo di cose importanti di idee questa unità
Della sinistra cioè quei questa ricerca di un terreno comune tra le forze più importanti meno importanti però i numeri sono variabili che ti pendono anche dall'impegno delle per sono e oggi la componente socialista non è molto forte ma può rinascere io spero che rinasca bene questo diamo questo dialogo di oggi ci ha dato la certezza che sono cadute
Insieme col muro di Berlino anche i muri che una volta facevano tra due culture tra due tradizioni tra due componenti
Della sinistra italiana
E non è cosa di poco conto
Quando si parla di idee e non di piccole cose Lodi con legge ragione Vittorelli o di dispute su altre questioni di scarso rilievo noi parliamo un linguaggio comune io non so se Prodi farà finalmente il programma non lo so previa previa
Sarebbe ora nel gennaio è preannunciato un grande meeting
Vi pare migliaia di persone che in modo corale faranno il programma non lo so se un migliaio di persone possono fare il programma
Io spero che la quantità non vada a scapito dalla qualità però è tempo che questa sinistra
Dica la gente che cosa farebbe se vincesse
E temo
è tende è tempo perché
La democrazia dell'alternanza e queste io l'ho già detto stamattina non in alla gente non interessa tanto a votare contro la gente interessa votare pena per la soluzione di problemi reali bene noi stiamo aspettando di conoscere il programma di Romano Prodi però la Fondazione già qualcosa lo può fare perché noi possiamo abbiamo registrato tutto possiamo raccogliere il dibattito di oggi
Lo possiamo limare lo possiamo migliorare possiamo mandare le bozze agli illustri relatori che ci hanno onorato per la loro partecipazione
E già questo sarebbe credetemi un grande contributo
Perché le cose dette
Tra questa mattina e questo pomeriggio sul piano dell'impostazione generale e sul piano dette delle linee guida di una posizione della sinistra e sarebbero sono già un grande contributo alla definizione programmatica
Di una sinistra
Di una sinistra di governo se poi ci date una mano ripeto anche in termini finanziari ne possiamo fare anche di più aiutateci che vi aiuteremo grazie
Stallo