"La coscienza della morte" org. da Liberation Times, OLIS con l'adesione della Fondazione "Maitreya", della Comunita' Yoga Dharma e dall'Associazione Culturale "Kivani"

Vita e morte siano gli antipodi siano o addirittura in contrapposizione è una convenzione è una convenzione sbagliata cioè e la nascita che agli antipodi della morte
La vita comprende la nascita per la morte processo evolutivo che ha un inizio e a una fine
E questo come dire
E la Palestina hanno nel momento in cui viene evidenziato e però a causa del condizionamento culturale sarà capitato a voi a me nel corso di questi anni di elaborazione del convegno recapitato centinaia di volte di trovare gente diciamo a perché un convegno sulla morte perché non facciamo un convegno sulla vita no immediatamente la mente fa a una fittizia contrapposizione
Allora non c'è questa contrapposizione
La scelta di individuare la vita come momento essenziale del per eccesso di coscienza nel rapporto con la morte non è un gioco di parole ma è semplicemente perché il primo passo per incominciare ad affrontare la tematica della morte quindi entrare in un rapporto di Presa di coscienza e capire che la ditta
Un susseguirsi di piccole morti non c'è bisogno di aspettare l'ora X il grande incontro oppure di un parente di un amico per non parlare di noi stessi
Ma invece proprio la ditta un susseguirsi di piccole morti nella nostra e la nostra quotidianità e imparare a morire soprattutto imparare a riconoscere questi momenti di morte mi riferisco alle nostre relazioni amorose e mi riferisco ai nostri lavori alle passioni
Anche il proprio lavoro cioè le esperienze del quotidiano se non cominciamo a comprendere a saper riconoscere quando il momento in cui un'esperienza muore
E invece di cercare di invalsa Marla per un attitudine alla ricerca di una sicurezza fittizia o per tappare un buco affettivo
O per cercare appunto di sbarcare il lunario no sopravvivere ecco queste queste terminologie riflettono bene un'attitudine alla ditta che è già in partenza un'attitudine che ci impedisce di arrivare a morire bene cioè di arrivare a riconoscere il momento finale della morte perché si vive male
è speculare
Più si vive male più si rendono si rende difficile il il l'incontrare la morte
Come dire in piena coscienza quindi il fuoco
Nella mia nel mio processo TT di di comprensione è proprio che capire i momenti le scansioni che la vita ci fornisce viverle con totalità senza rimandare senza posporre senza trascinare dietro il appunto le le esperienze quando sono semi finite è il primo passo per un processo di i tre di presa di coscienza erano morte
E dicevo prima che era di tal fatta di Nascita e morte no sul ai i suoi l'inizio e la fine
Ed è vero ed è facile riconoscere che nella nostra cultura
Negli anni settanta per esempio la nascita avuto un momento forte di presa di coscienza nel tessuto collettivo
Abbiamo avuto il movimento delle donne che ci ha aiutato moltissimo
Ma
Mettere a fuoco nel momento l'importanza del momento della nascita abbiamo avuto l'esperienza di le boy ieri
Che pian piano poi entrata in anche in in tanti istituzioni cioè c'è stato un pensiero c'è stato una letteratura c'è stato un pensiero c'è stato un un'esperienza che è cresciuta su questa coscienza
Sulla morte e questo non è accaduto
Cioè sulla fase del compimento della vita questo non è accaduto
Ed è questo che con queste iniziative ferite convegni cerchiamo di incominciare a come dire anni apporre a porre in atto
Poi c'è un fatto personale per esempio qualcuno spesso mi chiedo ma come in atto il l'idea no cioè il momento in cui c'è stato un ora X Ancarani esperienza
E questo si riferisce poi che l'aspetto del convegno che invece riguarda più gli obiettivi concreti perché ci sono anche degli obiettivi concreti
Questa mia piccola ora x è stato quando è morta mia sorella e mi son trovato io roccia in un percorso di ricerca personale spirituale
Mi son trovato in questo Vittorio col corpo di mia sorella sul su un tavolo laccio
Becchini che andavano avanti indietro giravano portavano e io mi son trovato in un come dire che che sembrava un un incubo
In cui non non ho trovato la possibilità di un momento di relazione con con lei uno spazio un tempo possibile
Di relazione
E poi la memoria mi è andata a tanti altri invece momenti in cui per esempio grande personalità hanno lo la la possibilità di avere un una camera ardente
Ad hoc
Oppure altre occasioni in cui in chiesa anche persone non credenti in qualche modo utilizzavano questo spazio per un momento di riqualificazione ed è lì che è nato in qualche modo con una scintilla di tiranna
Come è possibile che una società laica
In una repubblica laica non ci sia la possibilità di avere uno spazio città in quest'epoca Milano
Non sia previsto uno spazio dove un cittadino che non si riconosca nelle chiese per cui non ampia proprio luogo di culto dove rituali passare un tempio abbia la possibilità al cittadino comune non una grande personalità ma cittadino comune non abbia la possibilità di avere uno spazio o di silenzio uno spazio di Dick celebrazione di di qualsivoglia virtualizzazione corrisponda alla alla sua cultura
Per ora qui è in atto quello che
E poi adesso una delle richieste che noi facciamo ai comuni
Abbiamo anche redatto un appello ai sindaci con questa richiesta
In modo che in ogni città venga di Tito uno spazio laico neutro senza simbologie
In cui i cittadini che non appartengono a chiese organizzate abbiano la possibilità se vogliono di avere un momento di rituali trazione con
Il proprietario ecco questo
Di volta in volta riempirlo dei propri simboli per proprie
O delle proprie musiche o del proprio silenzio delle proprie danze hotel quale che sia la forma di ritualità che corrisponda alla alle esigenze del singolo o del gruppo
Queste sono le prime richieste
Abbiamo la
Con il piccolo risultato già a Milano a Torino di aver ottenuto questo questo spazio Torino Franco è stata una cosa
Rapidissima che che il convegno è stato sabato e domenica scorsa
E ieri l'assessore
Ai cimiteri
Ha confermato al
Consigliere Carmelo Palma che c'è uno spazio che è stato individuato che verrà allestito in pochi mesi in cui a Torino si possano in uno dei due cimiteri avere una uno spazio questo tipo questo è uno ter il diciamo delle richieste
Concrete che poi il convegno porta
Ve n'è un'altra
Che invece si riferisce alla alla Regione
E cioè una proposta di legge regionale
Dove si chiede che venga inserita nel
Nell'unità Spedaliere il la medicina palliativa cioè venga riconosciuta la possibilità di avere degli spazi a di Pitti per i malati terminali
Dove possano essere assistiti
Diciamo i malati senza speranza e questo è sembra anche qui incredibile che in Italia non ci sia già non sia già riconosciuta questa esigenza come accadde nel lei nei Paesi civili del mondo ma siamo così a questo punto
Ora ancora due cinque parole invece sul
Sull'associazione che insieme oneste
Una presenza Marco Guzzi che poi dirà anche lui una piccola introduzione
Perché non la conoscete immagina una grande maggioranza delle persone politiche ZEN nell'associazione che inizialmente a promossi i termini convegni
Insieme al alla rivista ridere Jean Times
Che porta avanti le tematiche del dell'associazione
Non è casuale che l'associazione politiche Zenga abbia focalizzato questa tematica perché è uno del come dire uno degli scopi
Dell'associazione e proprio individuare
Le problematiche esistenziali che ci attraversano e che sono rimosse dal politico comunque non prese in considerazione dal mondo politico
E cioè svolge re quello che una volta svolgevano le le associazioni culturali è quello di essere un trait d'union tra le istanze
Esistenziale del cittadino con quello che poi dovrebbe essere interlocutore politico che in teoria dovrebbe rispondere alle istanze
Allora io mi fermo mi fermo che con questa piccole introduzione lascia la parola Marco Cuzzi condirettore ti Ognissanti e l'altra di vista che promuove qui a Roma il convegno
Grazie
Poche parole
Dirigo da questo mese police è una rivista che si propone come sottotitolo
Idee per una nuova era
E credo che se si apre un tempo nuovo nella difficoltà estrema del tempo che viviamo
Sarà un tempo in cui noi riusciremo a rimettere insieme parti dell'esperienza che sono uscisse e che nella loro scissione stanno perdendo progressivamente di vitalità e Vincenzo
Vedendo questo film che è un film tremendo non è solo un film credo sulla morte ma è un film sulla sofferenza
Prima ancora che sulla morte
Credo che ci rendiamo conto forse ciascuno se ne rende già conto nella propria vita privata nell'esistenza più o meno faticosa che ciascuno attraversa in questi anni
Come le domande ultime
Stiano probabilmente diventando li prime che ciascuno quasi costretto a corsi
Per potere proseguire in un qualunque cammino sensato nella propria esistenza affettivo lavorativo politico
Questo grido della sofferenza insensata che il film già manifestato come diceva giustamente
Come un un qualcosa che prende lo stomaco prima ancora che la mente
è qualcosa che chiede una risposta molto complessa
Chiede una revisione generale dei parametri della conoscenza
Chiede una riconsiderazione radicale dei fondamenti dei saperi su cui abbiamo fondato la nostra attività privata e collettiva di fronte al dolore straziante di un uomo
La nostra civiltà sa offrire alcune risposte quelle che il film ci ha mostrato
Il medico la tecnologia ospedaliera tutte cose naturalmente ottime anche se abbiamo visto quanto parziali unilaterali talvolta il diritto problemi giuridici
Eutanasia sì eutanasia no
Al massimo un'assistenza di tipo psicologico no
C'era Freud nella camera
Della protagonista insieme ad Einstein
I due capisaldi in fondo scientifico e psicoanalitico su cui tuttora noi in fondo sfondiamo la nostra
Credenza su ciò che la vita e su ciò che quindi la morte
Abbiamo visto nel film come queste nel questi meccanismi pur funzionanti molto ben funzionanti se in Barak che Mancino un obiettivo che alla fine è quello centrale dare una risposta dissenso
Umana
Una risposta umana
A al travaglio di quella donna di quella famiglia
Queste persone sono lasciate nella loro disperazione questo è un film profondamente disperato disperati
è un film in cui la vita e come carcerata nell'orizzonte insensato della tecnica o del diritto
De la brutalità del caso no come dice lei
O come dice Lugli anche no la sventura capita per caso tocca tutti toccanti
Dio non cento
Ecco questo orizzonte di vita e di esistenza io credo che non solo non sia più tollerabile per ciascuno di noi nella vita privata non solo ci renda ormai incapaci di creare delle comunità
Tra di noi che abbiano l'Energia
Per proporre qualcosa di nuovo e di ulteriore che tanto urgentemente pressante nel nostro tempo ma e anche del tutto incapace
Di riorientare un progetto complessivo di trasformazione potremmo dire politica ecco mi piace politica e Zenden questa connessione
Di cui parlava la minore
La domanda sul senso della morte
Una domanda che oggi si pone secondo me a fondamento perfino di una possibile rianimazione del territorio della progettualità storica
Credo che sia ormai illusorio credere che noi possiamo affrontare i problemi ultimativi del terzo millennio planetari di sopravvivenza ecologica
Se non arriveremo a mettere in questione nella progettazione politica le angosce radicali che questo film ci hanno già fatto come emotivamente percepire non si costruisce una civiltà planetaria che non metta in gioco la questione del senso della sofferenza
Non si costruisce una idea politica che non sia animata dalla domanda sul senso profondo della sofferenza e quindi della morte
Potremmo fare amministrazioni carcerarie nuovi ordini mondiali che durano sei mesi
Ma non riusciremo a creare un progetto che entusiasmi di nuovo l'uomo per qualcosa di ulteriore
Nella anche comunità mondiale e politica
La morte e rimossa nella nostra società tecnico mercantile perché il problema della morte e l'anticamera della domanda sul senso delle cose
La rimozione della morte che è oggi in atto in una maniera spaventosa e poi ce ne rendiamo conto quando la morte implacabilmente ci raggiunge quale sia la rimozione
Questa rimozione non è che la necessaria inconsapevole strategia di sopravvivenza di una civiltà indirizzata all'insensatezza pura
Qualunque domanda sul senso e quindi sulla morte e sovversiva
Perché mette in questione radicalmente i fondamenti su cui questa civiltà continua a proliferare in maniera sempre più evidentemente omicida
Quindi ben venga un convegno sul senso della morte
Perché un convegno sul senso della morte e un venire insieme a richiederne citeranno voi insieme se è possibile vivere un'assenza pizza dell'esistenza
Sì è possibile intravedere anche nella sofferenza un senso che traspare richiamo drammaticamente amoroso alla trasformazione
Che si insinua nel dramma della vita fin nel momento della morte
E se su questa nuova coscienza che secondo me sta emergendo proprio dalle catastrofi psichiche personali e storiche in cui stiamo in cui siamo dilaniati questa nuova coscienza sia poi in grado di creare nuova aggregazione umana
Nuovo Modotti stare insieme
Nuova parola
Per la vita e quindi anche per la morte
Questi uomini del film ma non sanno più dire niente di fronte alla morte
Non hanno però
Sanno semplicemente balbettare di fronte ad una persona morente ancora come per trattini Rolla sulla terra TIR ricordi tutti i sensi di colpa che in quel momento dovrebbero in qualche modo essere già profondamente alleggeriti
Non sanno che ricordargli passa non c'è una parola di apertura
Non c'è una parola di alleggerimento come diceva Stockhausen in una bellissimi incontro che io ebbi con lui l'uomo diventa musica
L'attraversamento e questo lo sperimentiamo anche nella vita nelle sofferenze a colte come metamorfosi sperimentiamo il nostro alleggerimento
Questa civiltà è una civiltà che non ha più Parrot perché non ha più parola dissenso nei sulla vita né sulla nascita né sulla morte ed è per questo che Tele dalla tecnica e cioè al meccanismo spersonalizzare queste dinamiche fondamentali
La tecnica e l'alibi per non parlare per avere il diritto di non parlare di fronte agli eventi fondamentali
Per potere fingere ancora con le maschere mortuarie di quel medico che abbiamo visto che la cosa sia un problema tecnico che la morte sia un problema tecnico
Che si risolve con le apparecchiature o squame o non si risolve si muore e a non è un problema medico no continua a dire di questo non è un problema medico problema giuridico allora vai dal medico oppure va dall'avvocato o ai dall'assistente sociale
A nessuno che abbia una parola che il raccolto che ha anche umilmente
Anche balbettando
Nel senso di quell'evento
La nostra cultura che rimuove la morte è una cultura morti era perché la morte o agisce come dinamica trasformati in bivacchi colta nella sofferenza quotidiana come veniva detto
Nelle morti continue cui siamo sottoposti perché ogni perdita è una morte ogni passaggio trasforma chi vuole una morte lo sapevano le civiltà tradizionali
Ogni iniziazione è una morte il Battesimo nel cristianesimo è una morte e anche la crisi ma è un rinnovamento della morte
Ma questo anche la nostra civiltà cristiana occidentale lo ha dimenticato progressivamente anch'essa oggi anzi proprio lei è incapace di liturgie della morte
Cose che erano ancora presenti anche cinquant'anni fa in in paesi della nostra delle nostre Province si moriva nelle case si moriva con la famiglia
Si moriva nella comunità si avvertiva il paese con una campanella talvolta precisa che qualcuno moriva si andava a visitare si accompagnava il morto verso un'ulteriore dimensione
Tutto questo naturalmente non potrà essere recuperato
Non si torna indietro secondo me ma si può andare oltre si può andare avanti si può ricercare nella Pinardi una mancanza quei germi quei seni
Quelle esperienze che forse già emergono sia pure frammentaria mente nel nostro tempo
Io credo che questo sia come dicevo il luogo anche per un ripensamento della politica una politica che Sacchi a rianimarlo sì a queste profondità che sono ormai ineludibili
Ci si illude se si può credere che noi questa nostra umanità possa impegnarsi politicamente sì il progetto politico non assumerà dentro di sé queste profondità queste radici dell'angoscia e cioè essenzialmente la paura della morte la paura di una morte insensata e la paura sempre maggiore perché non esiste io credo umanità che abbia più paura della nostra noi abbiamo paura anche di andare dal dentista giustamente perché terrorizzante
Ma pensate la nostra ipersensibilità di fronte alla sofferenza che tipo di paralisi poiché la creazione può creare e sta creando quindi un pensiero politico come un pensiero culturale deve ripartire da qui e quindi questo convegno io lo saluto oltre che come direttore né mi assumo una parziale responsabilità lo assumo come un segno importante in questo tempo particolarmente oscuro e barbarico
In cui il dibattito culturale e il dibattito politico sono arrivati a livelli vergognosi di inconsistenza
Con questo ringrazio tutti voi di essere qui e speriamo di potere contribuire ad una schiarita dei cuori grazie
Questa mattina terra alla
La presidenza il professor Francesco campione docente di Psicologia presso l'onestà di Bologna e direttore della rivista Z
Buongiorno
Allora mi tocca il compito io mi presento un attimo appunto io sono docente di Psicologia medica Bologna mi occupo da molto tempo di assistenza psicologica malato terminale al morente
Sono direttore del rischio italiano di tautologia chiama Z
Molti non conosceranno che esiste dal mille centottantasei
Sono qui anche in rappresentanza di due esperienze importanti una il Servizio di aiuto psicologico alle persone istituzione di lutto che ne abbiamo presso il Dipartimento di Psicologia dove lavoro
E l'altra è l'associazione l'associazione che è sorto a Bologna l'anno scorso due atti circa due anni fa ormai chi ama rivivere è un'associazione che ha lo scopo di aiutare di organizzare l'aiuto alle persone in lutto
Quindi questa è fondamentalmente in due parole
Quello che faccio io ecco adesso il mio compito appunto è di regolare il traffico e quindi lo regolerò
Chiamo il dottor Giuseppe Casale a parlare che è consigliere la Società italiana di cure palliative responsabile dell'associazione chi chiama Antea un'associazione per l'assistenza domiciliare ai malati oncologici terminali
Prego credo che proietterà delle diapositive e quindi io mi sposto
Buongiorno
Sono stato molto contento di
Di partecipare finalmente
A un convegno
Di cui
In cui si parla di di qualcosa che fa parte della vita che alla morte io solo oncologo sono un medico
Lavoro dal mille novecentottantasette
Con un'associazione che l'Antea associazione che si occupa di assistenza ai malati oncologici gravi di Roma
Perché
Perché noi siamo qui
Proprio perché abbiamo purtroppo un'esperienza quotidiana di rapporto con il malato sofferente
Il malato che ha dolore
Il malato che soffre
Per farla partire
Se esse cioè il sette
Se al contrario benissimo
Comunque e oltre a rappresentare
L'Antea Associazione
Zac sono al contrario
Benissimo
Rappresento chiedo scusa convenienti alla rappresento la Società italiana di cure palliative
Alla perché questa questo abbinamento noi facciamo assistenza ai malati oncologici gravi a domicilio
Facciamo assistenza applicando i principi delle cosiddette cure palliative
Le cure palliative io ho sentito parlare di appunto di eutanasia purtroppo solo io notati non ho visto il filmato comunque così ho chiesto un pochino
Comunque sia le per le vostre sentiamo spesso di parlare di eutanasia e video oppure che spesso sentiamo parlare di accanimento terapeutico
Le cure palliative non sono altro che quelle cure
Perché si
Articolato in mezzo tra l'eutanasia e l'accanimento terapeutico
Cioè sono le cosiddette cure del paziente
Che soffre
Di che ha dolore in
Che applica vagamente a al al paziente stesso tutte quelle nozioni non soltanto scientifica
Ma soprattutto umane per aiutarlo ad arrivare aiuti o momenti della sua vita
Noi infatti del trattamento del dolore quando io parlo di dolore non parlo il dolore soltanto fisico del paziente
Cosiddetto terminale il dolore fisico è facilmente controllabile dai farmaci oggi come oggi si arriva
A a su Pirlo anche novantacinque novantotto per cento dei casi
Quello che invece è difficile da combattere
Il cosiddetto dolore totale
Il dolore che ha diverse componenti
Che ha la componente il dolore fisico ma ha soprattutto la componente
Di questi pazienti che è il senso di abbandono in cui si trovano il senso di sfiducia verso la vita nel senso di frustrazione sono pazienti in cui
Si vedono da un momento all'altro di un po'del proprio più realizzare i propri sogni di un po'del più pensare a domani organizzo questo
Quindi si trovano veramente in una in una situazione in cui
Sia la la paura
Completa di tutto
Si sentono abbandonati quindi al si abbracciano e si attaccano in maniera quasi
Spasmodica a al medico perché il medico un commento lì si pensa che possa essere l'unico a poterli aiutare per combattere il dolore
Calcolate che il dolore prima settimana di mal di denti giustamente cioè il mal di denti che
Più di qualcuno avrà provato dalla vita
è peggiore durante la notte si apre la questione promette Anica fisica perché stando dissi si aumenta il dolore cioè eccetera ma anche perché durante la notte si apre il senso di paura di non sapere a chi rivolgersi
In questi pazienti è proprio questo il terrore che non si sa più a chi rivolgersi perplesso la paziente in ospedale non li vogliono più Negro Licari non solo pazzia che possono essere messi dei propri cari lasciamo stare l'uno sul discorso Spedale precari perché siamo contraddice completamente tutte e due le forme per questo tipo di pazienti
Sono certi che vengono letteralmente buttati fuori dall'ospedale per quale motivo perché sono pazienti che non rendono più all'azienda ospedaliera
Quella frase che ultimamente se non ci sono dei decreti legge c'era e per risparmiare fondi cioè soldi eccetera eccetera il le strutture sanitarie sono stati la somma di aziende e quindi l'azienda in un'azienda normalmente dipendenti devono rendere e per rendere devo vedere qual è la cosa che rende di più di Maude Minale rende pochissimo perché non si fanno interventi chirurgici ha bisogno dell'assistenza continua ha bisogno di qualcuno che lo ha ragione a letto
Spesse volte
E quello è un costo non è una resa per una struttura
Che posso
Proiettare
Ho fatto scusate ore di Rosie presunta aveva solo quindi
Caoticamente la montagna
Calcolate che s'soltanto nel Lazio cioè per darvi così dei numeri velocissimi soltanto alla se si calcola che ci siano
Dieci mila malati terminali hanno
Questo è giusto per smorzare un pochino questo clima
Allora noi praticamente che cosa diciamo questo che è un artista che l'abbia conosciuta sul verso Moena qui abbia coinciso questa diapositiva
Simpatica in come lui immaginava all'ospedale effettivamente la sua Spedali ora quanto ci possiamo piangere addosso non è che siano provo realtà così
Però però d'altra parte dieci mila malati terminali hanno significa
Io do una come ero polemico prima verso la situazione finanziaria verso aziende ospedaliere eccetera però significa riempire gli ospedali e trasformarli così
Allora lo Stato li unisse la sanità
Tutte le aziende cioè dei dei ministeri servizi sociali cioè c'era dovrebbero preoccuparsi di queste persone
Che seppur non attive non più attive quindi non più con una forza sindacale perché questo discorso cioè difficilissimo ne possiamo vedere in piazza o davanti al Campidoglio davanti al ministero della Sanità
Dieci mila malati terminali che protestano perché non ce la fanno
Perché hanno altro a cui pensare
Perché i familiari hanno altro a cui pensare perché devo pensare frumento lì a salvaguardare attenere attenere alto il morale del profano ignare quindi non hanno nemmeno il tempo andare a protestare
E quindi nessuno ne prende in considerazione di questi pazienti nutriamo delle situazioni non da terzo mondo
Nelle case ma da Quinto Mondo c'era un'eccezione in cui c'è gente abbandona veramente abbandonata perché perché il la situazione da punto di vista sanitario
Cioè quella che il medico di famiglia spesso ho delle cioè non ha il tempo o non ha le nozioni specifiche perché per applicare delle per poter non fa soffrire costruire pazienti ci vogliono delle nozioni veramente cioè una professionalità compete diversa dalla medicina generale
Allora si niente se non si troverà una una scappatoia tutto questo
Sicuramente arriveremo a delle situazioni veramente incredibili alla che cosa si fa per una caratterizzazione l'ospedale di mette il paziente lo manda a casa gli dice faccia raccolgo usata gli faccia una fiala di morfina e lo invia a casa così ha risolto lo stato e lo Stato siamo noi rivolgerci ricordiamoci bene
Cioè noi risolviamo queste situazioni dicendo il problema è duo tu stai morendo vattene a morire a casa e arrivederci da quali siano le do sofferenze
Niente qualche maniera chiama il medico
Questo purtroppo è e la realtà ancor cui noi ci scontriamo giornalmente
Vediamo se riusciamo a farlo
Questo è quel discorso dicevo cioè dell'ospedale che quella freccia che butta fuori seriamente il paziente oggi come oggi vengono veramente le letteralmente buttati fuori e paziente o si trova nella sua città perché questa situazione specialmente nelle grandi città sonoramente
Situazioni incredibili
Perché mentre cerca aiuto dove dal medico curante alle guai SL
All'interno in maniera un po'così ma insomma reduci assonante ante a Roma
La vidas a Milano altre associazioni che sono nate in maniera copre avete spontanea in tutt'Italia semplice perché mi sono accorta che esiste un problema cioè il problema dei malati terminali oggi in Italia è affidato solamente alle agli enti non profit
Difficilmente dello Stato ne prende un minimamente in considerazione la situazione dice è un problema che bisogna risolvere
Benissimo ciò io lo anni per risolvere però intanto tutti i giorni Mojo persone abbandonate sole di qualsiasi età perché nato termine dove siamo sempre andati sente anziano mentre noi malato terminale consideriamola
Bambini
Gente persone in età lavorativa fino ad arrivare agli adulti
Questi sono i pazienti che noi eseguiamo anno per anno ma non questo fa una frana comunque forse
Col medico faccio pareva comunque per noi è importante
è importante
Dare ai pazienti
Come associazione ci siamo organizzate lentamente per dare ai pazienti tutto ciò che è possibile per sollevarli almeno dal senso di abbandono dal senso di frustrazione
In cui vengono a trovarsi a casa
Alla che cosa abbiamo fatto abbiamo sito dell'équipe
Questa è già una diapositiva diciamo dell'anno scorso ma abbia costi dell'équipe dell'unità di cure palliative così e da medici infermieri psicologi altri solo studenti personale sanitario eccetera eccetera
Gli altri sono soprattutto volontari qui abbiamo cinquantadue volontari attualmente ne abbiamo centocinquanta pesa l'aumento tanto fortuna demente le persone interessate a questo problema
I i volontari per affrontare i pazienti vengono addestrati dai file vengono fatte di corsi appositi per poi poter dare loro da maniera sia di non essere danneggiati
Loro stessi perché sanno a contatto con delle realtà dalla mattina alla sera sta abbastanza coerente
Sia per non danneggiare il paziente perché chiaramente devono avere quelle piccole nazioni si appunti sommandosi appunto Issa psicologico ma anche tecnico in cui possono dare veramente una mano al paziente altrimenti vanno come spesso diciamo
Soltanto a creare più disagio la famiglia perché in certe situazioni abbiamo visto dei volontari che arrivano a casa della famiglia
E a casa del paziente scusate e creano più disagio nel senso che non sanno dove mettere le mani quindi oltretutto si trovano la condizione che dietro gli ospiti quindi dai familiari oltre al problema che al marito allettato so io eccetera dovrà occuparsi anche del volontario di e buongiorno si accomodi prenda caffè c'è c'era purtroppo sono situazioni che si che si trovano quindi l'addestramento di personale che vada a casa che sappia muoversi per me fondamentale
Questo
Quello che dicevo prima cioè l'accanimento l'accanimento terapeutico
Io ultimamente ne abbiamo aggiunto anche l'accanimento diagnostico
Attenzione cioè del malato terminale oltre la terapia cioè che si porta avanti per forse comunque e che
Tutto sommato si sta vedendo perché potrebbe anche essere punibile per legge perché il la trasformazione di una persona pensante
Di una persona che comunque sia non ha più la capacità di avere delle cognizioni di avere delle un rapporto con le con gli altri in una presentato che vive così come un automa non so se voi avete mai visto sicuramente avere visto persone che hanno fatto chemioterapie distruttive
Con interventi critici distruttivi con amputazioni
Dice sì vive
Ma dire per chi perché il paziente lo vuole spesso il paziente non sa nemmeno di avere un tumore o perlomeno è un problema delle nuove noi sulla nostra esperienza è difficile anche se il paziente non sa sa che di cioè non sa di avere un tumore
Noi ieri vivamente il dubbio di chiedere
Forse perché ha paura di
E quindi si nasconde non chiede qui si sottopone a tutto ciò che i medici propongono e spesso sono i familiari a spingere il paziente o i medici stessi ad applicare terapia su terapie superati eccetera eccetera finalità delle condizioni in cui poi i familiari vanno dal medico e dicono
Fate qualcosa fatelo morì
Attenzioni e di quei familiari perché il paziente difficile
Che dica o che richiedono cosa eccetera
Questo ripeto la nostra esperienza cioè noi abbiamo avuto su un mille oltre mille cinquecento persone io due volte dello sanzioni per richiedere questo fatto
Una donna di venticinque anni che volontariamente si era sottoposta a tensione contro il parere contrario del dei medici e c'è la terapia di qualsiasi genere
Sia completamente trasformata
Fisicamente alla fine mi disse
Mi faccia morire
E io dissi così in maniera molto semplice io posso aiutarla
A morire
Però non posso farla morire
Vediamo se questa
Le cure palliative come dicevo prima
Via cosa si occupano
Per i mente
Ne siamo contrari alla classica frase non c'è più nulla da fare
Le le terapie normali che si applicano attualmente da punti di vista medico psichiatrico psicologico
Cioè sul paziente è la cura
La cura significa la cura per guarire
Noi diciamo è molto importante invece prendersi cura del paziente che una un discorso molto più globale il
Non soltanto la cura del sintomo fisico del sintomo psicologico che ho sentito parlare per sette dell'assistenza dalle ai ai parenti il lutto il sentire comunque sia vicini tutti i problemi che possono affacciarsi atta siete voi ha detto ci siamo trovati con i familiari che ci chiedono ma potete aiutarmi per mia figlia che adesso che mio marito è morto non so come farla lavorare cioè eccetera
Non è la raccomandazione che si chiede e che sanno che comunque siano d'altra parte una
Un'associazione in qualche maniera loro ha dato lì appoggiati gli ha dato un un appoggio reale e quindi sono l'unica persona a cui si rivolgono perché avere un aiuto quindi al paziente bisogna dare tutto tutto significa l'approccio terapeutico appunto Issa medico avvolto ciò che significa l'assistenza ai familiari senese siamo solo il paziente e i familiari li sottovalutiamo il paziente si dovrà attorno dei nemici che sono i loro stessi familiari
Lettera la nostra assenze alla famiglia la globalità della famiglia la intramoenia alle tutto diventa molto molto più semplice
L'assessore cento
Noi per l'assistenza al paziente significa
Assistenza globale cioè le ho messo cosa deve sia semplicemente per dire cella senza domiciliare quella che viene fatta dalle Whò s l c'è prevista al sistema sanitario nazionale non prevede l'assistenza di ventiquattro su ventiquattro
Non prevede si prevede la fornitura di materiale sanitario ma la burocrazia lentezza la burocrazia eccetera spesso ne abbiamo visto arrivare a casa del paziente
Un lettino o un un lettino per anzi decubito eccetera dopo che il paziente era deceduto
Quindi è inutile comprare ritenute la la la richiesta c'è la burocrazia andare li metterei invece lo ci siamo così organizzati come molte altre associazioni per portare a casa del paziente questo materiale pescecani farlo vivere al meglio possibile
E quello che noi speriamo
Era per discorso tutta l'assistenza a costo di pazienti che siamo contrari all'ospedalizzazione
Per Etò intesa come oggi oppure a vincere questi pazienti in
Nei così detti croniche Ari non so se qualcuno di voi ha è andato ad un croniche aria spesso è entrare in una specie di Ilaria era c'è vedere delle persone che girano e sono soprattutto persone anziane
Calcolare ripeto il malato terminale un malato che va dagli otto anni ai novanta e oltre
Alla che cosa succede noi come molti ha scritto in Ossezia parlare appunto di strutture per ad assistere posso dire paziente
Cioè oltre alla casa dove è possibile assistere la casa va benissimo perché se c'è una famiglia di avere spalle va benissimo purtroppo le nostre famiglie e voi sapete in Italia sarà vietato sette più piccole
Questi pazienti non possono essere assistiti a casa o che vivono soli
Perché un paziente allettato che vive solo lo capite bene che è impossibile assistere a casa perché dovremmo organizzare l'assistenza continua ventiquattro su ventiquattro sale verso delle persone lì dentro
Se ci fosse la famiglia non sarebbe possibile quindi l'unica l'unica alternativa cosa che si sta facendo che è stato fatto nei paesi
Non più sviluppati perché non credo affatto essi ci sia più sviluppo al di fuori dell'Italia perché noi abbiamo forse tutto sommato
Delle cose che altri non hanno però sono stati creati gli hospice cioè delle case accoglienza dei posti c'è una né di chi è la che la chiamiamo la casa
Un ulteriore casa per questo paziente dove può essere assistito non è un ospedale un hospice per un male una
Così saranno delle camere dell'unità abitative con lo richiamiamo completamente indipendenti l'una dall'altra il paziente porterebbe si potrà portare dentro perfino il cane perché non è una struttura sanitaria
Potrà portarsi ante di atto il canarino
In ospedale scale uno non sopportare queste sembrano cose banali però noi ci siamo trovati anche queste situazioni in cui il paziente aveva il gatto e dice di altro l'ascesso
Quindi ricoverato in ospedale piatto che ok sembra un problema piccolo però per un paziente sta morendo molto molto grande
Niente
Ho quasi vetro chiedo scusa
Quindi per me molto importante e notavo contea stiamo cercando di realizzare a Roma un hospice
Realizzare questo significa scontrarsi con mille realtà il che non è assolutamente facile perché bisogna fare il posto bisogna ai finanziamenti vi ricordo cioè mi piace ricordare che tutte queste associazioni sono associazioni non profit
Metti una sera come sopravvivere
E facciamo risparmiare allo Stato centinaia di miliardi l'anno tra parentesi
Quindi l'assistenza presepio domiciliare a questo di paziente significa
Se c'è la disponibilità della famiglia perché una cosa bisogna tenerne molto conto perché non sempre i familiari sono disponibili ad accettare osservazione che a casa se c'è l'assistenza garantita perché otto su ventiquattro
Se si possono fare tutti gli esami possibili a casa senza prendere il paziente portarlo a toccare e portarlo in ospedale per riportarla a casa è un viavai continuo tutto questo comporta un netto miglioramento la qualità della vita in questo tipo di pazienti cioè sicuramente ne abbiamo visto che dopo il nostro intervento dove il paziente a la la certezza che Psa si sia qualcuno migliora anche il sintomo dolore anche quello fisico
Ma non soltanto noi dopo visto che ci dà anche l'intervento della vidas Simone ed è un'esperienza che hanno anche loro
Cioè avere la certezza che c'è qualcuno cui rivolgersi già quella dà una sensazione di così di di di un senso di abbandono un senso di paura
Noi abbiamo avuto soltanto il cinque per cento dei pazienti che hanno richiesto di nuovo di essere ricoverati ed è sicuro di questo cinque per cento che ad una percentuale bassissima ottantacinque cinquecentouno situazioni che sono andati a morire in ospedale
Ma non solo perché per per vari motivi per motivi logistici perché erano bambini piccoli in casa varie situazioni
Ma non perché si trovavano sì cioè si sentivano abbandonati
Io ho finito chiedo scusa se mi sono dilungato troppo
Grazie
Solo Simonetta Lagorio responsabile attività culturali DDoS associazione per l'assistenza migliori rimedi tanto ammiraglio
Leggo comune
Proprio
Bene io lavoro da circa tredici anni
In un'associazione che si chiama vidas che è nata a Milano nel nell'ottantadue quindi io se mi invitasse fin dalla sua nascita con lo scopo di offrire un servizio di assistenza domiciliare completo ai malati di cancro Pius più poveri e più bisognosi quando giungono alla fase terminale della malattia
Un servizio di assistenza domiciliare completo e gratuito che attraverso delle cure continuative consente appunto a questi malati di cancro più bisognosi e spesso più soli
Di vivere nella loro casa in maniera dignitosa la parte conclusiva e cioè la parte più difficile più dolorosa del loro percorso umano oltre che della loro malattia
Il cammino di dell'associazione in cui opero è stato lungo e direi comunque bello perché lei diciotto malati che noi abbiamo assistito nell'ottantadue
Ne abbiamo assistiti cinquecentoventicinque lo scorso anno quest'anno a novembre mi abbiamo già assistiti più di seicento
Noi siamo partiti con un primo nucleo pilota di volontari appunto se ne sono aggiunti sempre di nuovi di anno in anno ogni anno formati selezionati seguiti psicologicamente
Poi abbiamo cominciato ad avere un medico nostro un infermiere e da questo primissimo dubbio abbiamo continuato a crescere fino ad ad oggi e oggi abbiamo trenta operatori professionali tra medici infermieri psicologi assistente sociale
E persone che sono che lavora mi invitasse che sono disponibili e reperibili ventiquattro ore su ventiquattro trecentosessantacinque giorni l'anno cioè anche in quei periodi come l'estate in cui in città come Milano
Ci si rende conto di come sia difficile vivere anche quando si è sani oggi noi seguiamo attualmente mediamente cento malati al giorno
Che sono seguiti completamente con un servizio che infatti chiamiamo Spedale a casa in cento punti diversi della città io credo che se si pensa che anche uno un reparto oncologico
Ospedaliero fortunatamente fornito di letti non mi ha mai più di una ventina ci si rende conto del così dell'importanza di questo servizio che invece porta all'ospedale in casa in cento punti diversi della città
Quando vidas ha cominciato a operare cioè nell'ottantadue la situazione generale era abbastanza diversa da oggi la parola cancro ancoreranno difficile da accettare si parla comunemente di male incurabile
Neanche inguaribile proprio incurabile
La frase che già è hanno detto prima non c'è più niente da fare era la frase più comune per questi malati
Direi che fortunatamente immutato a livello di opinione pubblica l'atteggiamento di disinteresse totale nei confronti di questi malati anche perché oggi questi malati rappresentano sia pure in maniera ancora poco
Poco seguita una un problema grosso per la nostra sanità oggi se ne parla forse perché possano sono cioè sono visti cominciano a essere visti
Da un punto di vista economico perché si comincia a pensare al risparmio Fiona assistenza domiciliare rappresenta rispetto alla degenza ospedaliera comunque dire che a parte questo forse si sono ancora sicuramente quasi del tutto assente i reparti che prevedano dei posti letto a lunga degenza primati terminali
E se ancora ci sono moltissimi malati che vivono in solitudine gli ultimi momenti della loro vita
Però si sono moltiplicati in tutte le città le iniziative come quella di Antea prima come quelle di vita se a Milano ma anche a Roma e a Milano soltanto ce ne sono altri che è che in quasi tutte le città sono nate associazioni che sostituiscono quante servizi adeguati
Le carenze delle delle strutture pubbliche e che però non vogliono sostituirlo in eterno cioè il fatto che le sostituiscono credo e spero rappresenti anche comunque sempre uno stimolo a ad agire anche al pubblico
E io credo che anche di queste generale crescita di attenzione nei riguardi di questo tipo di problematica se possa essere orgoglioso perché comunque noi ci siamo tolti fin dall'inizio al problema dell'assistenza ma parallelamente
Crediamo in un progetto etico e e abbiamo cercato di diffonderlo il più possibile c'è un progetto etico che prevede una la cura il rispetto
Del malato perché si deve rispettare ogni uomo in ogni momento della sua vita e quindi gli si deve consentire di ridere intimità non soltanto la sua vita ma anche la sua morte
E io volevo fare qualche appunto qualche riflessione sul perché è così difficile occuparsi di malati terminali perché la medicina è stata sempre l'arte del guarire e oggi come abbiamo visto anche in quelli tristissimo film
Essa è una scienza che è impegnata a ricercare strumenti sempre più sofisticati a migliorare i lavoratori gli apparati scientifici e tecnici
Però la medicina rimasto impotente alla morte il malato terminale rappresenta sempre un segno evidente della sconfitta della medicina
E se si pensa che ho visto di recente che nel settantanove e quindi non non due mila anni fa un libro scritti dal in America
Sulla conquista della morte aveva come sottotitolo perché potremmo essere l'ultima generazione che muore come quando la medicina sconfiggerà definitivamente le malattie
Ma ci rendiamo conto che la morte è ancora vista molto spesso con un handicap da dimenticare
E che l'isolamento in cui viene lasciato il morente
Il rifiuto da parte non solo delle strutture sanitarie ma anche della società nel suo insieme di affrontare correttamente il tema della morte che come già è stato detto più volte stamattina è il nuovo tabù della nostra epoca
Una volta la morte non riferimento costante un evento che faceva parte della vita normale
Insisteva la possibilità di allontanare i bambini presente l'aria calda letto del morente
Si manifestava il proprio lutto oggi l'atteggiamento nei confronti della morte cambiato non ci si veste di nero non si fa il funerale per la strada e si evita comunque sempre il contatto con chi sta per morire
Lo si allontana lo si nasconde nella casa lo si nasconde nelle corsie di un ospedale
E la morte e molti emarginata negli ospedali il professor Ghislandi che è un primario oncologo che responsabile sanitario del servizio di gas dice sempre che qua numero di minuti di assistenza è inversamente proporzionale alla gravità del male cioè tanto più la malattia grave il paziente si avvicina la fine
Tanto più che medico non ha tempo perché il medico è attento a un organo malato ma molto disattento alla persona nella sua globalità e spesso non sa avvicinare e soprattutto non sa ascoltare Simone
E quindi io credo che in questo senso proprio l'assistenza domiciliare sia la soluzione ideale in quanto è l'unica capace di coniugare tutte le componenti che sono essenziali nell'approccio a questo tipo di malato
Perché da un lato c'è la competenza di operatori cioè di medici infermieri psicologi c'è una corretta applicazione delle cure palliative cioè delle tecniche che servono ad alleviare non solo il dolore
Ma anche tutti quei sintomi che rendono invivibile la vita di un malato terminale
Con la consapevolezza che si può sempre appurare anche dove non si può guarire se si mette il malato al centro di ogni attenzione ai geni
I geni in carenze
Quindi da un lato la certezza di poter garantire un'assistenza sanitaria completa a casa
E una persistenza che non sia inferiore a quello Spedaliere ma dall'altro si offre al malato la possibilità di concludere la propria vita nel proprio ambiente che familiare per rumori per odori
Per colori per consuetudini e soprattutto lontani da quell'ospedale che non è proprio il luogo più adatto per morire
La morte s'
Esso si dice disturba l'efficienza dell'ospedale infatti anche nell'ospedale la morte viene velocemente occultata
E niente quando nei tempi dell'ospedale sono normalmente i tempi dei ritardi delle attese la morte invece viene nascosta il più in fretta possibile
E poi io credo e questa credo che sia anche la cosa più più importante
L'assistenza domiciliare consente sia chi muore chiacchiere sta una riflessione approfondita sul significato dell'insistenza e del valore dell'uomo anche valore legato non tanto alzare all'agire ma proprio a quello che uno può essere nei confronti degli altri e all'importanza che si può assumere per loro
Anche una persona malata anche una persona che muore ha qualcosa da dire agli altri soprattutto qualcosa da dare
Per una società come la nostra che misura tutto col criterio dell'efficientismo e della produttività il malato terminale può anche essere definito come dice polemicamente
Ma gli anni professor Mariani quello che ha terminato di produrre
E in questa società ovviamente chi termina di produrre non è più interessante ma proprio la io credo che la sconfitta di questa società si misuri non tanto nella trecento etici muore nell'isolamento quanto in quella di chi lo lascia Skip di chi lascia solo un morente
Il compito di una buona assistenza e di affiancare un malato quando è solo quando è sofferente impedendogli di cadere nella disperazione e garantendogli la possibilità di vivere dignitosamente gli ultimi giorni della sua vita
Chi sta accanto a un morente può essere un familiare o un amico un volontario
Deve saper rispettare il modo di essere e di sentire di chi ha di fronte che può essere tanto un uomo di fede quanto un uomo laico in questo caso invece di forzare ripensamenti tardivi sul tema della dell'aldilà
O a complicare delle preghiere dettati dalla paura e dall'incertezza
Credo che chi sta accanto al morente si dovrebbe proporre come l'interlocutore di un dialogo estremo soprattutto volto al recupero del passato delle esperienze che si sono fatte delle scelte che ne sono scaturite cioè il volto soprattutto al recupero del senso che si è dato alla propria vita
Io credo che il recupero di quello che si è stati e di quello che si può ancora rappresentare per gli altri soprattutto in un momento in cui la malattia sembra cancellare i ruoli consueti
Sia un grandissimo viatico morale per chi sente che la sua vita e finisce con lui
E io naturalmente più mi rifaccio all'esperienza di quegli oltre trecento volontari Vidas che in questi anni hanno accompagnato più di tre mila cinquecento persone alle al passo estremo io credo che spesso la la presenza amica di un volontario un attimo la sua attenzione discreta la sua capacità di
Di fare un gesto affettuoso
Possano cancellare le barriere per la malattia del pudore e possano consentire rapporti umani più veri
E forse resi anche più veri dell'immanenza della morte spesso il volontario è proprio l'unica persona con cui il malato può liberamente esprimere la sua paura la sua angoscia di morte
Anche perché spesso all'interno delle famiglie non si parla quasi mai veramente si parla di questi problemi e tutti fingono di non sapere tutti sanno e quindi così con l'idea di non far soffrire gli altri forse si impediscono un'occasione al unica irripetibile di autenticità
Certo per morire in maniera umana in maniera consapevole l'uomo dovrebbe sapere che sta per morire
E questo è uno degli argomenti di cui già si è parlato stamattina col film ed è uno degli argomenti che col in ogni corso di preparazione volontari ci viene richiesto più volte ma io cosa devo dire sì mi chiedono che la nostra esperienza ci ha insegnato che l'unica risposta il malato è il malato cioè non esiste una verità Priori
Bisogna adattarsi a Luís alle sue richieste cercare di leggervi dentro e di capire la sua reale capacità di sopportare la ferita
Anche la Federazione nazionale degli ordini dei medici lo scorso giugno ha varato un nuovo Codice deontologico in cui si parla di Serena informazione che il malato deve dare al paziente
E e quindi per la prima volta anche codice deontologico prende in esame la possibilità di giungere se si pensa appunto che fino agli inizi del Novecento si diceva meno i malati sapranno la verità meglio sarà per loro questa è la frase di un medico
Ci si accorge che molte cose sono cambiate resta però vero che almeno un venti per cento di malati non vuole sapere la verità
E allora credo che oltre all'autonomia del malato
Sì è necessario saper rispettare anche la sua fragilità e come dice la nota Elisabeth Kübler rossa
Ai pazienti si deve dire che sono gravemente malati quando sono pronti a sollevare il problema della morte del morire dobbiamo rispondere ascoltarli prestare attenzione alle loro domande
E credo che da questi tratte da questo colloquio
Estremo da questa vicinanza con il malato fosse emergere in tutti una una coscienza nuova perché sì saper cogliere come dicevo prima il senso che si è dato alla vita una un farsi chiaro necessario ed essenziale per chi muore
Altrettante essenziale è saper accompagnare a questa chiarezza il tempo che precede la morte può essere anche quello dell'arricchimento di chi sta attorno al morente
Io penso che molto si possono sempre fare nel campo della relazione con l'altro quando proprio sembra che non ci sia più niente da fare soprattutto si può ancora amare ed essere amati
è uscito recentemente un bellissimo libro in Francia di Meridiani Selke
Cura malati terminali pure unità di cure palliative libro intitolato la morenti in e in questo libro c'è una frase che mi ha molto colpito
Lei dice molti malati al momento di lasciare la vita ci hanno lasciato questo messaggio pregnante non passate mai soltanto vicino alla vita non passate mai soltanto vicino all'amore
Mi sembra che questa frase posso dare bene il senso
Che noi vogliamo dare all'assistenza domiciliare che vogliamo dare al rapporto con questi malati
Dentro i tempi grazie dottoressa Lagorio io però se non lo dico dopo quando torna Bolognini Tiziano anche a Bologna l'abbiamo un'associazione che assiste e noi assistiamo otto centocinquanta malati non cento quindi moltissimi l'associazione la elettivi che si occupa di dalla Tequila da molto tempo britannico in cui io coordino
Il Servizio di psicologia e laghetti non c'è solo a Bologna ma c'è anche a Modena c'è anche a Ferrara c'è anche a Napoli c'è anche a Brindisi quindi lo dovevo dire perché sembrava che che
Che fossero
Bisogna dirlo perché altrimenti
Quando la bolognese non l'hai detto per
Bene ora proseguiamo con la tavola rotonda e io spero anche il dibattito
Io chiamerei qui la professoressa Immacolata Mazzotti
Che è docente di Sociologia per sé e per sé la Sapienza di Roma
Il dottor Massimiliano Poli Ketti
Laureato in in studi orientali
Ha conseguito il diploma perfezionamento post-laurea credo di orientale tiene conferenze ha ricoperto il ruolo di circa dorme non dico altro adesso si presenterà a luglio accomodatevi
è troppo lungo prego mettermi a sedere qui tutti e due
Ecco io organizzare le cose in questo modo
Adesso mi darei la parola e poi la darei a voi
Grazie benissimo adesso solari appena parlarsi presente per
Purtroppo non abbiamo potuto incontrarci prima
Questo
Bene allora il compito che mi era stato assegnato quando ho parlato con gli organizzatori spero che si che venga incontro alle sollecitazioni che erano state date finora e anche alle cose che verranno dette dopo
Era quello di parlare naturalmente le cose che so io e cioè di parlare della problematica della evoluzione lei rituali funerari e della crisi dei rituali funerari in relazione all'evoluzione del problematiche e delle
Del lutto nel modo di concepire il lutto
Già sono state accennate queste tematiche
Con molta forza anche nell'introduzione da da qualcuno
Io comincerò col dire che i rituali funerari tradizionali sia laici che religiosi
Sono in crisi e che siano in crisi nel nostro contesto culturale credo che sia elemento di constatazione comune non credo che serva aggiungere altro tutti sanno quando muore qualcuno che e difficilissimo
Rintracciare percorsi sociali sapere cosa si fa virtualizzato e questi momenti come invece una volta era come della società tradizionale era sia dal punto di vista religioso dal punto vista la
Ora per spiegare questa crisi ci sono fondamentalmente due punti di vista che derivano dall'esperienza c'è chi dice
Io ho seguito anche i colleghi psicologi che dicono ma per forza che sono in crisi per esempio i i funerali di qualunque tipo perché non con non coinvolgono più nessuno
Fare uno va lì e non ci sono emozioni difficilmente si sente qualcosa magari qualche volta c'è anche qualche sfumatura di ipocrisia
E questa sarebbe una delle ragioni cioè sono diventati efficaci dal punto di vista
Naturista emotivo
L'altra ragione che viene addotta e anche questa deriva dall'esperienza e che essi questi rituali funerari non siano più necessari non sono più necessarie
Perché perché in definitiva qualcosa di arresi inutili è superfluo che cosa
Due processi fondamentalmente i processi dell'Astra Matiz azione del morire i processi trasformati d'azione del morire nella nostra altro contesto culturale sono due
La rimozione della morte il tabù della morte per cui la morte si sdrammatizza perché non se ne parla perché non si tocca
Perché non ci si occupa di essa oppure la banalizzazione della morte che è l'altro risvolto in America per esempio la morte di sdrammatizzare non è sdrammatizzare non parlandone come si fa con la mentalmente in Europa ma è stramazzato a banalizzando la
Quindi in definitiva
Ci sono queste due possibili spiegazioni della crisi da una parte e sono in crisi rituali funerari perché in fondo non coinvolgono emotivamente quasi più nessuno oppure sono stati resi inutili da qualcos'altro cioè dalle
Drammatizzazioni che si attuano efficacemente attraverso la
Da una parte il tabù Della Morte la rimozione dalla morte dall'alto attraverso la banalizzazione Della Morte
Ha naturalmente molta importanza stabilire
Perché i rituali funerari sono in crisi perché è ovvio che se una di queste due
Spiegazioni fosse quella giusta
Le conseguenze le ricadute sarebbero molto diverse
Nel primo caso cioè nel caso che la negazione della crisi rituale funerari fosse che non coinvolga emotivamente più nessuno
Ne dovremmo trarre la conseguenza che i rituali funebri non sono altro che tecniche sociale più o meno efficaci e quando come oggi ne abbiamo di inefficaci bisogna metterne a punto di più efficace
Che è quello che sostiene qualcuno
Non sono efficaci facciamone altre di più efficace
E queste non sono altro che tecniche sociali
Mentre nel secondo caso cioè nel caso che i rituali funerari fossero inutili nel secondo caso tutte le volte che qualcuno sentirà il bisogno di rituali Giare il funerale dovremmo concluderne che per costruì
Le tecniche sociali della sdrammatizza azione non funziona
Cioè in definitiva che
Non è inutile quando le tecniche per rendono inutile
Non funziona perché possono anche non funziona cioè uno può non riuscire a sdrammatizzare la morte può non riuscire a non parlarne può non riuscire banalizzarlo
In entrambi i casi tuttavia i rituali funebri sono concepiti come strumenti che si mettono a punto con un certo fine pratico e non strutture simboliche che rappresentano ed esprimono certe premesse e certi significato
Questo è estremamente importante perché si sostiene da più parti e ci tornerò su questo che la nostra epoca è caratterizzata da una crisi del simbolico cioè in definitiva quella che è stata evocata
Continuamente stamattina il trionfo della tecnica non è altro che il trionfo dell'idea che in realtà abbiamo fatto tutto quando abbiamo fatto il possibile per superare le situazioni
Mentre tutto ciò che è simbolico che non serve a superare le situazioni di fatto ma che serve a superarle simbolicamente invece è super
Invece è un conto
Ecco allora un primo punto importante sei rituali funerari sono tecniche sociali messe in atto per ottenere una finalità concreta si può cercare di prevenirne l'utilità tramite altre tecniche sociali che sdrammatizza e non la morte oppure le si può rendere emotivamente più coinvolgenti tramite
Adeguate retoriche cioè manipolando bene ecco supponete per esempio che uno va al funerale e che al funerale trovi della bella musica trovi qualcuno che gli tocca la
Che gli prende la mano trova qualcuno che piange cioè si può manipolare la situazione in modo tale da
Rendere più emotivamente coinvolgente il funerale stesso del meretricio Pesaro esatto laddove
Come era d'altra parte una volta sì sì prendevano le presi che erano le piange in quelle che piangeva un appagamento in alcuni porti ci sono ancora
Laddove si rituali funerari sono invece attività simboliche che non hanno fini pratici ma fini culturali
Cioè quello di rappresentare ed esprimere certe concezioni e certi significati che si danno alla morte
La crisi del rituale funerario non è altro che la rappresentazione l'espressione della difficoltà della nostra epoca di concepire la morte evitarlo un senso cioè l'altra possibilità è che
E tale e tanta la difficoltà della nostra epoca di mettere di tenere la morte dentro la vita come si diceva no
E tale e tanta la difficoltà che in realtà non facciamo altro non possiamo fare altro e tenerla fuori non parlarne
E la il fatto che non ci siano
Processi di simboli trazione cioè che non ci sia niente di culturale ma che tutto sia tecnico anche in questo campo
In realtà esprime questa difficoltà
Che nell'epoca della tecnica della tecnica come fine e non come mezzo l'epoca in cui il valore massimo si dall'efficienza anche rituali funerari tendono ad essere considerate tecniche sociali non desta ovviamente nessuna meraviglia nessuno
Siamo tutti pratici no
Ecco allora che si assiste ai tentativi più disparati per fare quelle due cose
Che sarebbero utili tecnicamente utili
Cioè per rendere inutili i rituali funerari facendo della morte un passaggio biologico indolore che non turbi la ricerca di una vita piena di benessere e che quindi quando arriva non resta che lasciarla passare come qualunque altro evento della vita
Cosa realizzabile perseguendo una morte la più dolce possibile la più indolore possibile la più immediata Bossi
Tutte le inchieste coincidono anche uno che avevo fatto no e Bologna quando si chiede alle persone come vogliono morire tutti giovani e vecchi oggi rispondono in grandissima maggioranza senza accorgersene sento dolori nel suo
Cioè
Questa cosa vuol dire vuol dire che in realtà il desiderio del la buona morte di oggi corrisponde perfettamente a questo tentativo
Di
Rendere inutili rituali funerari
Facendo della morte un passaggio biologico indolore che non turba l'esistenza si muore spiccavano sarà ONU chiudo gli occhi
C'è una bellissima frase che esprime questo del sociologo tedesco grande sociologo tedesco Norbert Elias che nel suo libro solleva il morente dice dalla morte che sarà pure uno chiude gli occhi la spediti sono con la differenza che non si taglia più
Che sarà
Ecco allora che il funerale diventa una specie di orpello tradizionalista che bisogna in qualche modo organizzare ma che si pensa debba diventare via via sempre più superfluo
Ma cosa succede quando non si riesce a rendere il funerale inutile
Perché qualche volta non ci riesce allora si cerca di vent'di farlo diventare più efficace tecnicamente più efficace voi sapete per esempio gli Stati Uniti esiste una professione è una delle più gettonate dai giovani americani che la professione del Funeral director
Il direttore di funerale c'è una specie di maestro di cerimonia il la la cui funzione e appunto quella di rendere il funerale emotivamente tutto emotivamente di dare al funerale la giusta atmosfera
Il che poi
Farsi del funerale se proprio non possiamo rendere inutile lo possiamo far diventare un bel funerale
Un evento della vita pieno di sensazioni positive per esempio attraverso le consolazioni del senso di appartenenza ci finalmente ho visto i miei amici non ci vediamo mai il funerale ci siamo visti Cabello ci si sente tutti uniti così eccetera
Dal calore umano e dalle libagioni c'ero siberiana
Ora non è stato sempre così
Cioè non è stato sempre
Valdo il tentativo che vige nel nostro tempo di rendere il funerale o inutile o bello
Ci sono state poche in cui rituali funerari e non solo questi anche altre rituali sono state espressioni culturali simboliche del modo di concepire la morte ridarle senso
Ora qualcuno i pessimisti dicono che è la prima volta nella storia dell'umanità che c'è una società che non fa funerali simbolici
Che tende a fare solo funerali tecnici o non farli affatto
Io non so se se bisogna essere così pessimisti certo i dati per essere pessimisti ci sono
In queste epoche nell'epoca in cui i rituali funerari
Erano espressioni culturali e non solo tecniche
I rituali funerari erano un linguaggio di simboli umani per dire significativamente la morte
E strumentale tecnico era erano altre cose erano per esempio il trattamento del cadavere le tecniche del seppellimento e della riesumazione quelle Rapetti
Dove si metteva
Il cimitero o vicino le chiese o fuori come si trattava il cadavere se nelle cripte dei Cappuccini in modo da farlo seccare naturalmente oppure in modo da quelle erano le tecniche ma il funerale non era un fatto tecnico era qualcosa di simbolico
Ora la domanda che io vorrei che ci ponessimo e questa è stata un'evoluzione o è stato un'involuzione
Cioè nel passaggio dal rituale funerario culturale e simbolico al rituale funerario tecnico
Che non è più neanche un rituale ovviamente
Abbiamo
Guadagnato qualcosa o abbiamo perso è stato l'evoluzione portato un'involuzione
Il mito dell'era della tecnica è il progresso questo il paradosso mai stato vero progresso
Non torno più interessante economista francese che si chiama Serge Latouche se l'è chiesto a proposito dell'occidentalizzazione del mondo e della mega macchina che lo caratterizza non ci dobbiamo chiedere a proposito dei rituali funerari
Certo
è vero come ha mostrato De Martino che anche il lamento funebre tradizionale
Nelle aree mediterranee ha come finalità un fare che somiglia a quello del medico aiutare superstite a superare la crisi della presenza il dubbio che la cultura la storia non servono a niente dato che si deve morire cioè anche nei rituali tradizionali quindi il lamento funebre
C'era una funzione tecnica quasi medica
Quello di far superare il dubbio che se si deve morire poi non serve a niente costruire farsi la casa salvo far sacrifici tutto tutti quei sospiri che sono contro tutte quelle cose che sono contenuti dei sospiri che noi facciamo al cimitero
Il due novembre
Quindi è verissimo che il funerale o rituali funerari hanno sempre avuto una funzione tecnica una funzione cognitiva però è anche vero che ogni rituale funebre se non avesse in sé qualcosa che non può essere ridotto ad una tecnica
Come potrebbe
Far tornare a vivere che ha subito una perdita importante se non avesse nessun niente di simbolico ma fosse soltanto una tecnica sociale potrebbe aiutare le persone a rivivere
Allora c'è un processo che il processo psicologico che si innesca tutte le volte che una persona cara muore che si perde una persona cara e il processo del lutto
Processo dell'elaborazione del lutto
Ora questo processo non bisogna credere che si svolge sempre allo stesso modo
Cambia a seconda dell'impostazione esita
Alla vita all'uomo ai rapporti
E quindi alla morte
Per cui per esempio
Se si concepisce l'uomo come un essere biologico che ho è vivo o è morto o c'è o non c'è quando qualcuno muore l'unica cosa che si può fare e cercare di dimenticare al più presto possibile con l'unica medicina disposizione cioè l'attività e può sostituirlo perché l'unica cosa che disturba è il fatto che sposa soddisfare i bisogni che soddisfaceva l'essere che sia me la cavo
In questa
Se le cose spesso in questo modo cioè se noi concepì sino l'uomo comune essere biologico e i rapporti con gli altri quindi l'amore come rapporti che servono a soddisfare dei bisogni
Sarebbe giustissima la proposta che ci fa la nostra società la nostra società non ci fu non ci fa altro che questa proposta quando muore qualcuno quello non c'è più è inutile che ti Attardi lì soffrì resti e basta
Non attardati torna subito le tue consuete attività dimentica il più presto possibile e legati se poi ad altri
Prima che voi sostituisci
Questo però a che fare con un certo modo di concepire la morte
Se l'essere un essere biologico o c'è o non c'è o il presente
O o è assente
Per esempio non si può dare il caso
Che noi viviamo nella nostra vita la nostra
Io espressi al profondo nostrani per cui sentiamo che una persona cara c'è e denunce
C'è
Cosa può voler dire che c'è e non c'è
C'è dentro e non c'è fuori
Si dice dentro di me nessuno me lo può togliere
E questo fa capire fatto che uno dica così fa capire come mai va sulla tomba e ci parla con quello che è lì
La tomba non altro spesso che rappresentare il fatto che io l'ho seppellito vivo dentro di me non è che una proiezione del fatto cioè non è che o c'è o non c'è in questo caso c'è e non c'è c'è dentro ma non c'è più fuori
Belle come faccio con una tecnica io rappresentare quest'
Un posto
Devo avere un simbolo cioè ci vuole qualcosa che in qualche modo rappresenta il fatto che io dentro lo vivo vivo e fuori lo vivono
C'è un altro modo per dire che una persona può c'è e non c'è e cioè uno può essere legato a un altro dal desiderio può volergli bene a tal punto che pensa capisci che può continuare a volermi bene anche se non c'è più anche se non risponde
E che l'unica cosa che può fare nei confronti la sua morte e di cercare di riportarlo in vita presentandolo agli altri io parlo di mio nonno ne parlo ti dico che c'è stato anche lunghi
è stato importante nella mia vita cioè io in quanto c'è e non c'è in un altro senso
C'è quando lo presento quando lo riporti in vita quando lo lo faccio vivere con me non c'è quando vivo per conto mio mio con altri che ho incontrato dopo
E così via c'è e non c'è come si fa ad esprimere quest'altra
Doppiezza
Non certo con la logica per cui uno c'è o uno non c'è perché uno ci può anche essere e non essere contemporaneo esserci dentro non esserci fuori esserci quando lo si presenta e non esserci
Quando non lo si presenta
Non la faccio tanto lunga sto per finire
In effetti
In altri termini se l'uomo non essere biologico che interagisce con l'ambiente in base alle leggi della chimica della fisica valgono anche per il mondo non vivente di in organico si servirà del suo cervello per ragionare così
La morte inevitabile ed è inutile opporvisi ma ci si può opporre alle sue conseguenze
Ad esempio alla perdita della soddisfazione che che è morta portava soddisfacendo certi bisogni
Ergo il modo giusto di reagire la morte di un cane e cercare di recuperare le soddisfazioni perdute e in questa ottica i rituali funerari non sono altro che tecniche sociali di promozione di tale via
Un esempio per tutti incontrarsi e banchettare in occasione della morte di un amico quante volte non rappresenta un mezzo per essere autorizzato ad intrecciare altre relazioni relazioni sostitutiva di quella perduta che spesso si innescano proprio durante il funerale
Si vedeva una cosa simile nel film decide si vedeva
Ma ci sono anche quelli Dinoi che non si fanno ridurre a macchine biologiche volute e che quando muore una persona cara non pensano che è morto qualcuno solo qualcuno che soddisfaceva dei bisogni che bisogna quindi solo sostituire come semplice un pezzo mancante
Molti non penso questo
Per esempio c'è c'è un esempio dell'esperienza professionale di psicologi certe volte muore un un coniuge
Di una coppia che sono stati insieme tutta la vita affiatatissimi stavano benissimo muore la moglie il marito dopo una settimana che ha altre domande e i figli sono minori
Non capiscono
E no perché quello era legato alla moglie ci stava perché ci stava bene
Quando è venuta meno lumi soffre perché non ha perché la moglie non li fa più della Summit e tutto il resto e lui cerca una
Figli sono inorriditi perché perché per i figli e la mamma insostituibile
Non è lo stesso rapporto un rapporto completamente differente
Allora in questi casi
Quelli che hanno fatto dei cari una parte di sé
Quando questa parte di se non c'è più all'e sterno cercano di evitare che muoia
E di farla vivere all'interno
Quelli che hanno vissuto nel desiderio del bene dell'altro quando questo muore cercano di continuare ad amarlo desiderarlo nell'unico modo possibile portandolo con sé nella vita presentando agli altri ridendo anche un po'per lunghi
Ai primi la sostituzione di chi non c'è più fa orrore perché l'altro insostituibile e unico c'è una parte di me per i secondi la sostituzione superfluo poiché non era sostituire qualcuno che non manca ma che è assente ogni tanto e poi presente quando lo presentò
è un'altra cosa è tutto un altro mondo di concepire la morte
In entrambi questi casi i rituali funerali non possono essere mere tecniche perché chi deve far vivere l'altro dentro di sé e lasciare che muoia fuori ha bisogno di dire di dirsi che la idealizzato per poter fare dell'esistenza simbolica dell'altro dentro di sé un'esistenza vera
Se uno a dei sensi di colpa infatti o è arrabbiato con chi se n'è andato non riesce mica portarselo dentro a farlo vivere dentro di sé delle prime realizzarlo tutti mafiosi sulla tomba su tutti brave persone i più grandi padri di famiglia
C'è un processo di realizzazione che si lo devo far vivere dentro di me non posso mica e per farlo cosa devo fare c'è un processo simbolico non può essere una tecnica c'è un processo culturale
C'è qualcosa di completo di più complessa
E in cui inoltre chi deve vivere nel desiderio dell'altro che non potrà con la sua presenza alimentare tale desiderio deve riuscire a dare l'espressione rappresentazione simbolica dell'altro la presenza spirituale e indispensabile per poter continuare a desiderare va male che non c'è più
Significa in altri termini che in questi due altri casi i rituali funerari tenderanno ad essere rispettivamente rituali simbolici di purificazione il primo
Di sublimazione del defunto
Per poter sopportare l'interiorità oppure rituali simbolici ripreso indicazione nel secondo caso a Napoli per un po'di tempo il vero funerale consiste nel continuare ad apparecchiare il posto
Il congiunto che non c'è più
Cosa vuol dire col dire che lo facciamo vivere con noi mica micro scacciamo perché è morto no è presente non è assente no
E e tutto ma come potrebbe sono matti napoletani no è un procedimento simbolico non c'è né di tecnico non cede di efficace non non ci rende e e un fare simbolico si fa finta che si fa come se fosse presente oppure ci sono quelli che già dal funerale cominciano a ritagliare per chi non c'è più un posto dove è sempre presente
Una volta era il posto degli antenati nel Giappone c'è ancora posto degli antenati
Cioè il posto in cui
Ecco allora ma perché ci sia quel posto lì non è possibile che sia una tecnica razionale bisogna che ci sia un processo simbolico fare come se uno Valli e parla con i suoi morti grazie
Bene adesso la professoressa ma con l'altra
Ma Ciotti della universitario nel
Allora grazie io vorrei dire che inizialmente hanno chiesto di partecipare a una tavola rotonda e di non far una relazione
Perché sapevo che queste armi erano giornate molto impegnative per una serie di impegni che già vivo e che non avrei potuto elaborare un testo ben fatto adesso mi trovo a parlare in maniera un po'singola quindi mi trovo un po'a mal partito comunque
E poi il secondo motivo di perplessità da parte mia che io non sono né un medico che si è occupato appunto di malati terminali in via uno psicologo che ha avuto lo stesso tipo di attenzione quindi non so quanto sono legittimato in questa si ride
Però quel vino che la morte per quanto sia un fatto individuale e nel contempo e nello stesso momento anche un fatto sociale
Si muove da soli ce l'hanno detto tutti quanti in ma questa morte coinvolge altre quindi necessariamente è un fatto di cui un sociologo deve tenerne conto ci sono c'è stato detto dei rituali sociali
Ci è stato spiegato che in passato fosse la morte era più sentita che adesso noi rimuoviamo questo problema
Ma non non avrei tutta questa certezza così di solide così dura riguardo devo dire avrei delle posizioni più sfumate veramente anche se non sono in grado di sostenere le con statistiche
Diciamo che secondo quello che possono vedere capire sono cambiati alcuni modi di alcuni comportamenti alcuni rituali
Ma non sono così certa diciamo di un peggioramento così forte in senso qualitativo per esempio si diceva in passato alla morte le più sentita adesso non se ne vuole sapere Abodi ricordate che in certe case di paesi di campagna Peña premiamo per esempio a Rizzo
All'inizio le case ancora adesso hanno e voi che vedete distintamente le vecchie case hanno una porta a sé stante da cui passava il morto va bene perché perché non doveva passare dalla porta dove passavano i vivi
Andava messo da parte una porta che veniva svuotata per far passare la barra Erri murata immediatamente dopo et voglio dire tutto sommato non mi sembra che quello fosse un modo di
Il di aprire diciamo così faranno UIL morto
Ci sono stati una serie di feste di rituali
Le feste non sono soltanto feste gioiose lo sapete a livello popolare in tante parti d'Italia che sono proprio rituali di allontanamento del motto in un modo o nell'altro proprio per la paura che turni lo spirito a disturbare
La pace familiare oramai che è morto fuori e non se ne vuole sapere
Ecco io perché l'Iraq fosse sarà come è stato detto fino adesso non ho queste certezze così ferree al riguardo
La sociologia si è mai occupata di questi temi se n'è occupata come se ne occupa per la storia come se ne sono occupate le scienze umane in genere
è stato già citato il nipotino Bertelli asse sulla solitudine del morente fosse potrei richiamare quest'opera così bella diaria esche conoscerete immagino che si chiama l'uomo e la morte
Dal Medioevo a oggi c'è una traduzione italiana della Laterza che può sempre essere interessante prendere in mano tutti noi abbiamo diciamo fatto consuetudine con questo argomento o per esperienze tristi dirette o attraverso la letteratura e l'insegnamento anche religioso
Tutti noi siamo nati immagino un larga parte di nuovo in un contesto cattolico ci sono state insegnate alcune cose
Tutti noi siamo andati a scuola ci siamo imbattuti per esempio in elaborazioni letterarie importanti in merito nel richiamo rapidissimamente vetri per esempio tutti noi ci ricordiamo l'abbiamo studiata memoria probabilmente più vecchi e più
Una i Sepolcri di Foscolo per dirne una va bene
Ma noi forse abbiamo anche saputo di come morto Orlando a Roncisvalle Orlando che era un paladino di Francia
Che era il fiore del cristianesimo che aveva avuto una vita difficoltosa perché bene o male si era perduto rispetto al bene si era perduto dietro a una donna
Nell'elaborazione italiana che ha addirittura perso il sindaco se vi ricordate
Muore però da buon cattolico nuove eroicamente naturalmente perché muove guardando con la faccia il nemico muore avendo messo in fuga l'ultimo dei nemici
Muore avendo spezzato la sua spada perché non cada in mani utili
Buone avendo suonato Loli Fante per chiamare re Carlo Magno indietro e l'ha suonato così forte che gli si sono spezzate le tempie
E quando muore tende il guanto verso l'alto il guanto che viene raccolto dall'Angelo
Quindi una morte esemplare in qualche maniera che ci riconferma nella sua fede cattolica nel suo essere il difensore del cristianesimo il nipote di un imperatore e un gran gentiluomo in qualche modo c'è poco dopo nel in Torquato Tasso la morte di Clorinda che forse anche ricorderete debba anche di scuola Florinda questa Virginia e pagare una terrore del mestiere cattoliche
Viene uccisa in combattimento da Tancredi Tancredi che l'Ama ma che non sa che sta combattendo contro di lei e non sa che sta ammazzando la lo saprà quando l'elemento lirismo se voi ricordate ci sono dei versi di Torquato Tasso bellissimi in questo passaggio in cui si ricorda il pallore divisione di cui si copre il volto Tilley
E anche qua è una morte esemplare perché Clorinda chiede il batti Simo chiede il battesimo che Tancredi Ida con il Battesimo
Vita a chi aveva tolto la vita con le armi
Quindi abbiamo una certa consuetudine diciamo cattolico letteraria alle nostre spalle quando affrontiamo questa tematica
ARIES nel suo testo sia il fatto il storia invece a Tolstoj e alle tante morti kettle stoici propone morti esemplari
O anche morti disdicevoli morti nella sporcizia morti nel fango morti che avvengono negli escrementi
Morti disdicevoli agli occhi del sociale in qualche maniera quindi ne abbiamo tanti diversi motivo di Pupo sì
Ieri è stato detto sì se si va a ostentazione intorno alla morte oggi forse c'è una maggiore discrezione che questo significhi distacco e noncuranza non lo so io direi che ancora da dimostrare francamente l'abbiamo inventato l'individuo in Occidente Henze stiamo moltissimo sull'individualità cresciamo con questa idea in mente
E quindi questo non può non riflettersi anche in un momento finale
Io ricordo che per esempio mia madre quando stava male al contrario della signora del film a un certo punto ha detto che non voleva più vedere i nipoti per piacere perché voleva che loro ricordassero il sua no loro la loro nonna com'era quando stava bene quando era una donna efficiente intelligente brillante e non ridotta con la fleboclisi al braccio
Abbiamo trovato del tutto legittimo questo e non perché ci fosse disaffezione verso i nipoti al contrario era una profondità di affetti nei loro confronti e i ragazzi l'hanno capito tutti benissimo e hanno accettato con tranquillità questo fatto
Diciamo che
Ci sono crème modi secondo gli studi con cui si vive questa questo problema della morte il primo è di coloro che vivono come se non fosse accaduto nulla ci ha detto il secondo
E quello di coloro che fanno trasparire poco ma non necessariamente non sentono nulla sono due cose molto diverse
Il terzo e l'ostinazione nel lutto che la società contemporanea e in questo io sono d'accordo con il collega con quanto è stato detto viene vista in questo caso come una cosa abnorme un po'da Follini gli hanno
è vero che in questo caso diciamo chi è in lutto viene evitato che c'è una negazione in qualche modo di questo fenomeno io credo che si tratti di un modo di Cantimori diciamo e non di quello necessariamente dominante prevalente
Credo anche diciamo che certo ci sono stati dei cambiamenti sociali per esempio di studi su Dell'Atti di lui cimiteri sono un fatto importante cieca richiesta da Monti che ha fatto un bel libro su questo diciamo che
Da cosa certamente un senso anche sociale forte
A parte le lapidi noi abbiamo appunto i cimiteri fino adesso come luogo di riflessione per le nuove generazioni dire come ordini come ci è stato detto per il passato ma anche nei cimiteri abbiamo tanti tipologie diverse
Questa Pepe che c'è per esempio il perno ascesa Parigi non so se qualcuno di voi lo conoscete è bellissimo però è molto monumentale è un monumento alla grande in qualche modo ci sono tombe importanti sono su qualsiasi guida di Parigi poi trovata diciamo indicato il per la scienza di regola a Roma abbiamo il più piccolo perché circoscritto ma bellissimo cimitero degli inglesi e non so se voi conoscete
E se non lo conoscete andateci perché molto bello e dedito alla Piramide Cestia praticamente era stato cantato da Pasolini ancelle perbene
Anche quello
Un celebre cimitero con personaggi importanti c'è la tomba per esempio di Shelley che coperta di violette
Lo sapete che il figlio con la in colore tipico per esempio del lutto ma anche della legalità e della vita in qualche modo
E credo anche che noi dobbiamo tenere conto del fatto che la morte non riguarda solo chi muore ammanchi muore ma anche chi resta
E allora io capisco il fatto che uno dica vorremmo capire in fretta per evitare il dovuto e credo che fosse per lui sarà anche un gran bene probabilmente diciamo questo da meno tempo alla famiglia ai parenti di rendersi conto di questo processo e forse più difficile l'accettazione ma sono evidentemente processi di interazione che in qualche modo poi vanno visti insieme certo si è devo dire la verità
Che io da ragazzina mi ricordo che non capivo per niente perché dovessi pregare perché mi fosse evitata una morte rapida se voi ricordate nelle litanie cattoliche è libera nos Domine ce n'è una che dice appunto liberaci da una morte non mi ricordo la parola precisa Serra affida il concetto è questo da ecco perfetto liberaci da una morte subitanea io certamente non ho mai parlato in questo senso non vedo perché dovrei farlo comunque sia mi rendo conto del problema poi sarebbe Perkin resta questo è indubbio
Ecco quello che vorrei ancora dire che utilissimo che c'è invece una crisi in qualche modo delle rituale non religioso cioè noi abbiamo un bellissimo funerale religioso collaudato da secoli non abbiamo cerimonie laiche abbastanza
Diciamo consolidate però tenete anche presente che il funerale per esempio cattolico così come funerali in altri tipi di credenze religiose hanno centinaia di anni alle spalle il rituale Lai con non ce l'ha e in qualche modo è ancora da vedere da inventare
Allora io faccio o esempi che sono così vicini a me per vari versi io mi mi muovo in un ambito chiaramente culturale dato il mestiere che faccio quindi la mia risposta può essere del tutto parziale
E può essere vista come assolutamente non interessante da tanta gente però l'anno scorso per esempio
Sono morti due miei carissimi amici uno un amico d'infanzia si chiamava Niccolò Zapponi ieri o l'ho saputo leggendo il giornale la sera non mi ricordo se era il ventuno o il ventidue dicembre ho aperto il pubblica e colletto
è scomparso lo storico del fascismo Niccolò Zapponi io pensato ma non può esserne io l'ho sentito da poco ci aveva dato un pezzo per la critica sociologica avevamo avuto un dibattito insieme sul dopo Berlusconi
Mi sono riletta questo pezzo non poteva che essere dicono Zapponi perché uno che aveva studiato e strappando esperto del fascismo delle dell'ideologia dell'epoca eccetera non c'era dubbio
Mi sono ritrovata non so se il ventidue o il ventitré dicembre a questo funerale come diceva lui con molti amici che non vedevo da vent'anni a cosa annuncia per niente fatto piacere devo di France Dinoi proprio per nulla
Però abbiamo pensato che non potevamo lasciare le cose così ecco siccome eravamo in qualche modo ripeto
Forse una categoria un po'atipica è un po'particolare cosa abbiamo pensato vanno raccolti gli scritti di Niccolò Zapponi vanno pubblicati se possibile bisogna che noi ricordiamo il pensiero di Niccolò perché lui era un intellettuale quindi la cosa viva di Nicolò è il pensiero evidentemente
E allora uno di noi che lo conosceva meglio che aveva avuto a che fare con cui più a lungo ha scritto un pezzo per Niccolò Zapponi adesso esce un numero monografico della rivista della LUISS che ricostruisce il suo pensiero e la sua opera questo mi pare un modo bellissimo di ricordare una persona forse perché ripeto che c'è una deformazione professionale non lo so
E non abbiamo finito qua perché c'è in sala l'ho vista entrare c'è Lavinia Oddi Baglioni
La linea c'ha un piccolo circolo culturale molto pregevole al che si chiama Montevecchio al Montevecchio noi abbiamo fatto una serata in ricordo di Niccolò Zapponi c'era uno storico che ci ha parlato di studi di Niccolò
Lavinia Oddi Baglioni ed io l'abbiamo ricordato nella infanzia comune per esempio
E anche questa è stata una serata importante per tutti quelli che c'erano per le figlie che erano presenti e così via
E poi c'è stato un terzo modo che anche mi sembra bellissima quindi ve lo dico
Ed è che c'è stato un apertura di conto corrente e chi voleva versava una piccola quota adesso sono arrivati nelle nostre case di noi che abbiamo fatto questa piccola sottoscrizione di cartellini dei pezzettini di carta in cui ci si dice
Che in Israele c'è da qualche parte sulle montagne il nome di Niccolò Zapponi con trecento alberi in turno
Allora mi sembra che questo sia un fatto molto bello
E mi ricordo che nella mia famiglia ne hanno sempre raccontato che ogni volta che nasceva uno Dinoi si piantava un albero allora l'albero che viene messo sulla tomba di un amico che muove che viene fatto nascere per ricordare una persona che muore
Mi sembra un bellissimo pensiero denso di significati simbolici quindi io non son d'accordo che viviamo in un'epoca in cui abbiamo espunto i simboli
E mi sembra che vada nel senso che indicava prima Valcarenghi quando parlava dei forti legami fra la vita e la morte del fatto che la morte poi prelude alla vita
Ultimo esempio che fa ciò pochi giorni dopo è morta anche qua in maniera del tutto inaspettata un altro mio amico
Che non era un amico d'infanzia ma invece a un collega che abbiamo con quel piano passato insieme molta parte degli ultimi anni insegnava all'Università di Bari sociologi chiederà un dirigente RAI
Si chiamava Ettore De Marco
La la la famiglia era distrutta perché questo è stato un fatto inatteso è stato un infarto non c'è stato nessun preavviso e quando io ho parlato con loro ma hanno detto ma noi pensiamo forse non so di fare una borsa di studio il ricordo di Ettore
E anche qua io forse ho forzato in qualche modo alle situazioni ho detto perché per una borsa di studio che poi magari si perde nel nulla non è detto che la persona che la riceve poi faccia davvero qualcosa io ho avuto pessime esperienze in questo senso
Facciamolo dico invece una pubblicazione del rettore
Adesso sta uscendo abbiamo già corretto tre volte le bozze stiamo guardando la copertina eccetera il prossimo numero della critica sociologica un numero doppio dedicato ai Ettore De Marco ci sono dentro testimonianze dei suoi amici dei suoi colleghi
C'è un pezzo l'ultimo inedito di Ettore che io avevo in mano perché aveva partecipato al mio convegno io avevo la sua elezione convegno sulle attese apocalittiche
Facciamo la presentazione il diciannove dicembre Abba a Bari certo questo non c'è dalla persona che non c'è più
Però chi voleva conoscerlo chi non l'ha potuto conoscere lo ritroverà e chi lo conosceva gli ha voluto bene credo che possa ritrovarlo con tranquillità in questa iniziativa la seconda che io spero che servirlo
E di mettere insieme tutti i suoi scritti lesivi utili che riusciamo a trovare perché in questi casi tante cose voi lo sapete si perdono specie se accanto c'erano persone che non ha realizzato subito l'importanza delle carte per esempio
Comunque cercheremo di mettere insieme i suoi scritti riusciremmo io spero fra un anno
Con un'opera che sarà Illuzzi minime del pensiero di Ettore De Marco sui tanti temi a cui non si è di cui lui si è fatto carico di cui si è dedicato se dedicato invita e poiché erano l'emarginazione sociale il cattivo funzionamento dei manicomi lo sfruttamento del lavoro minorile
Il desiderio di aiutare la situazione per esempio di donne particolarmente sfruttate come le prostitute specie se immigrate e così via ecco io credo che questo sia un atto di grande affetto
Di grande fiducia nella città e nel futuro e quindi tutto sommato vorrei chiudere questo brevissimo intervento dicendo
No io non sono affatto dell'avviso che siamo in una società così meccanizzata in cui tutto e disumani dato in cui non c'è il significato credo al contrario che siamo una società contraddittorie c'è di tutto
E che non esiste uno stereotipo comune parlate destro da una città che la Capitale d'Italia che Roma ma provate andare in piccoli paesi ti dei dintorni perché se ne sentiva la morte della gente
Cioè non possiamo dimenticarci che siamo in una società multipli scenica di contraddizioni
In cui certo ci sono tante cose che non vanno ma ci sono anche tante che vanno benissimo
Bene dopo questa nota di ottimismo
La parola al dottor Poli Ketti
Direttore scientifico dell'opera enciclopedica il Buddha dirigente della Fondazione Matranga
Prego
E io mi hanno detto che all'una e venti dobbiamo chiudere
A quindi mi hanno detto lei adesso nel momento migliore così da lasciare spazio al dibattere poi contro un po'mi sentivo in fondo dice allora io entro un po'in punta di piedi a questo punto del convegni in quanto non era programmata la mia presenza a questa presso questa tavola rotonda l'intervento avverrà domani nella mattinata e avrà per argomento
Lars non rientri l'arte della morte in quella particolare ideologia religiosa
Definita tra le tante terminologie Baggio Raiano per il veicolo della Folgore adamantina che con la forma di buddismo nata nell'India nordorientale e conservata dalle gerarchie religiose del buddismo tibetano fino ai nostri giorni
Però entro senz'altro volentieri si muove in questo in questa darla prima di tutto perché come ognuno di noi o titolo a parlare
In quanto mortale
Quindi spero che poi gli altri colleghi in questa condizione si affacceranno poi nel dibattito che succederà almeno Breve prometto breve intervento
Ma al contempo però diciamo nella mia nella
Cammino esistenziale che cerco di recitare un
Risultati più o meno efficaci in questa vita attuale Socci al cambio di formarmi come filosofo della religione
Allora ecco volevo sullo spunto degli ottimi interventi che mi hanno preceduto dare forma questo mio contributo
Riallacciandomi senz'altro all'ottimismo della professoressa macho ti ottimismo che di carattere voi sociologico quindi lo senz'altro che qualsiasi rapporto apparentemente affrettato o misurabile come tale dall'esterno che noi contemporanei abbiamo con il fatto della mostra della morte dei nostri congiunti o della morte in generale non può a prescindere dal campo della simbologie e comunque nuovi produciamo delle valenze simboliche riguarda tutto quello con cui entrano in contatto tanto più condannati così
Fondamentali forti come la fine all'estinzione del corpo fisico
Il motivo d'ottimismo però
Va come dire circostanziato anche su base filosofica
Permettetemi di citare il filosofo Aristotele già nel secondo libro della retorica distingue nettamente l'angoscia
Dalla paura l'angoscia è un sentimento che si prova in concomitanza di fattori irriducibili ingovernabili la paura e una è una forza e un'energia che sorge che in qualche modo ci aiuta a superare a governare dei fenomeni degli accidenti degli accadimenti che invece ai quali invece è possibile dare un inserimento una collocazione una razionalizzazione o un'utilizzazione
Tradizionalmente
Le la maggior parte delle dell'ideologia religiose
O forse proprio in quanto tali in quanto religiose sono a questo punto ottimista cioè non producono o comunque i membri appartenenti a una società religiosa piumino gerarchicamente strutturata tendono a non avere un'ansia in senso aristotelico
Perché secondo l'antropologia razionale di uno dei numi che la Branca preposto allo studio della Fenomenologia umane all'interno della venerabile tradizione cattolica definisce stesa secondo questa antropologia l'uomo non è servito
E l'affermazione l'uomo non è solo il corpo specifica un po'quello che
Diceva nel precedente intervento il professore quando
Periodicamente diceva Russell uomo e biologico una se lo e allora allora io aggiungerei se l'ho messo solo un accadimento biologico
Allora trarre in una serie di circostanze una serie di conclusioni quello che conterà sarà in realtà quello che rimane cioè non lui viventi che più o meno Aned utilizzeremo la morte
Faccio faremo finta di poterlo riportare in vita con rituali con simbologie più o meno consono a quello che il mio sentire il mio lato emotivo ma non dimentichiamo che ancora oggi gran parte degli esseri umani intelligenti di questo che limita rifiuta di affermare l'uomo è solo la parte biologica
Allora
Abbiamo accennato alla ad Aristotele
L'esito inevitabile il tunisino agli studenti quindi San Tommaso anche lui fa proprio le le riflessioni contenute espresse dal nel secondo libro della retorica questi riguardi quindi anticattolici separano l'ansia
Dalla paura e danno attribuiscono a questi termini lo stesso Effetto aristotelico
Le altre religioni in qualche modo la pensano o comunque si rapportano allo stesso modo
Una non bassa di citazioni perché il principe Amleto non si suicidarono ricorda no essere o non essere banale citare questo Conte consesso però
Potrebbe tranquillamente suicidarsi quando morire e dormire nove anche questa è un'affermazione che è stata fatta cos'è che trattiene
Il pugnale dal trafiggere il cuore i sogni
Quali sono sopra avverranno al sonno della morte finché la morte dell'uomo
Può come si cerca soprattutto in questo epoca post industriale posto dopotutto non so come definirlo insomma
E solamente un evento biologico fisiologico quindi la morte di non è paragonabile a un televisore che si spegne
Cioè
L'unico problema è cosa ne sarà di quelli che rimangono dopo
Le religioni comunque più intendendo per i geni che ammiri sapienziali tradizionali torneremo su questi concetti forti nell'intervento di due negli interventi di domani mattina che vedranno più posizioni religiose
A questo riguardo
Un collega mini sapienziali tradizionali l'uomo viene concepito come una somma integrale diremmo olistiche avvenuta da
Per far piacere alla lista una somma integrale della
Una parte visibile diremmo l'hardware dell'uomo è una parte invisibile perdonatemi la battuta il software dell'uomo il software in questa visione che vi propongo in questa analogia sopravvive
E indipendente perché punto comune a tutte le religioni siano esse di tipo tennis dico
Come il giudeo cristianesimo e l'Islam e parte delle scuole induiste o siano esse di tipo attivo cioè nel senso che non prevedono necessariamente l'esistenza
Di un Dio creatore personale così come nel mille religioni più o meno rivelate vuol dire più o meno perché alcune scuole indù pure essendo un Paese non possiamo considerarle riceve rivelate in senso forte buone succede nella tradizione giudaico cristiana e musulmana
Queste
Scuole questi atteggiamenti questi ambienti questi campi di energia mentale che continuano nonostante tutto a fare la storia di questo pianeta
Non credo no affatto dell'uomo sia limitato alla somma degli accidenti misurabili verificabili statisticamente e così via
La professoressa ricorda mettendo così il il suo vissuto la
Perplessità del dovere richiedere all'Ente Supremo addio Benedetto la Santissima Trinità il caso della venerabile tradizione cattolica perché devo chiederle morte subitanea quanto il buonsenso terribile buonsenso tutte le culture buonsenso giocano più di un perché il buonsenso il buonsenso che vuole che i nomadi vengono cacciati leganti no quindi attenzione al buon senso allora il buonsenso chiede una morte improvvisa così soffro ente certi se il presupposto non è di tipo religioso
Senz'altro ma se il praticante di quella determinata ideologia religiosa e riuscito ad annullare o comunque arrendere come dire meno inconsistente il baratro i cattolici parlo di barrato tra ortodossia e orto prassi Enti marxisti di una torto Cossiga corto prassi
Secondo una terminologia più attuale il baratro che ci può essere tra la dottrina e il vissuto storico dando come tappa intermedia l'etica e il vissuto atteso comunque riesce a vivere pienamente la sua fede non può primo non essere ottimista con Fujitsu sta facendo una tanto amata patria che San Tommaso del Sant'Agostino e Cicerone
Cioè Gianni romani ce ne sa forte presa di coscienza del fatto che l'uomo non è creatura limitata solo alle contingenze di questo mondo fuggì diremo e lo sognava agisce in un giornale
Verso il cielo come verso la vera partita la vera definitiva parti la richiesta di una morte subitanea è perfettamente plausibile all'interno di una tradizione sapienziale
Con le spalle larghe fondamentalmente rischia la burrata come la tradizione cattolica guadagni se un membro della chiesa militante faccio riferimento al dogma della comunione dei santi ovviamente guai se un membro della Chiesa militante quindi per l'abile
Non avesse il tempo di suscitare la necessaria evitabile resipiscenza cioè la conversione del cuore nel momento delicatissimo
Che lo porta tramite la morte nascita della morte del corpo al cospetto della Santissima Trinità
E talmente un dato come dire sacro nell'etimo ottenibile
Perché la iconografia cattolica rimuove questo processo
Per quanto attiene la Morte della Vergine Maria noi abbiamo ancora oggi le icone bizantine che rappresentano da morte il passaggio della Vergine Maria
Distesa sul letto di morte
Con gli apostoli San Giovanni più vicino ovviamente e carissimo presso la Vergine Maria con una bambino in fasce quella bambina nasce nell'anima della Vergine Maria che viene pretesa e portata all'interno della vita intima della Santissima Trinità ma
Della circoli in cessione dovrebbe parlare un sacerdote cattolico
Nel cattolicesimo soprattutto in pieno quello che definito salvo viene definito sacro purismo cioè Gesù non più con bene il dio dell'uomo terribile ma fondo come un personaggio abbastanza gradevole che viene no cioè
Chiedo scusa e la
Il dato viene rimosso è la Dormitio scompare il corpo della Vergine non si vede più la Reggina diventano assunta
Maniche noi diremo in termini di buddisti tibetani il Bardo cioè lo stato intermedio tra la morte è una è una rinascita però poter parlare di morte rinascita presuppone che l'uomo non è
Esclusivamente il dato biologico
Presuppone che la fine del corpo non è la fine di tutto e molto mi mi complimento con l'amico Valcarenghi è stato scelta come Epitome di questo convegno una citazione dalle OPA Richard
Che sono tra i più importanti testi sapienziali della tradizione indiana brahmanica non buddista ma di quella quindi culturale che appunto fa riferimento al primato dello spirito ecco questa è la novità sovversiva
Che si aggiunge c'è questa è la spiegazione in termini metafisici del perché spaventa farsi domande sulla morte perché il passaggio logico e domani accennerò un po'ai presupposti razionali
Per cui non è illogico non sono degli illusi religiosi e cercano di abitare di esprimere anche politicamente il loro credo religioso non è sull'irrazionale
Ci sono delle scuole completamente irrazionali come protestante anche scuole che non sono e gli stessi cattolici tengono a ribadire che c'è l'impegno a garantire i presupposti razionali della fede figuriamoci buddisti dove è ancora più presente questo il passaggio ad oggi è a
Ma loro
Chiunque può all'unico e potere politico qualunque capo ufficio qualunque ministro qualunque poliziotto non potrà danneggiare il centro più segreto la mia interiorità più dedica
è questo che spaventa perché portando a riflettere sulla morte ci si accorge che si è liberi
E questo non fa comodo forse la prima parte che tema perché teme che comincia a tremare il nostro egotismo cioè la malattia delle dell'IVA non leggo il se stesso che un povero strumento comunale l'articolazione di un atto no
Però rigorismo si spaventa e l'egotismo organizzato è chiaro buone espressione terribile espressione nei regimi dittatoriali
Trema per questo motivo io vi ringrazio e spero che
Succederà traffico
Allora diamo la parola adesso al dottor Maurizio Mottola e lo psichiatra coordinatore dell'associazione la libera scelta della spesa sanitaria
Allora il mio intervento è sulla sul tema dei medicalizzate la morte
Il quasi obbligo di essere assistiti medicalmente nell'evento morte è un processo ancora in corso ed io l'ulteriore radicamento
Dalla danza guidata da uno scheletro danza della morte del Rinascimento
Dal trapasso del vecchio dissoluto nella camera da letto dell'anziano régime
Dal medico itinerante che lotta contro gli spettri vagabondi della consunzione della peste nel diciannovesimo secolo
Dal clinico che si interpone tra il paziente e la morte di quest'ultimo nella prima metà del secolo ventesimo si è giunti progressivamente all'odierna morte sotto cura ospedaliera intensiva
Nelle società primitive la morte era il frutto dell'intervento di un agente esterno
L'esito della volontà malefica di qualcuno il vicino invidioso è fonte di malocchio la strega l'antenato che torna a prendere il discendente
Nel Medioevo cristiano ed islamico alla morte è stata sempre concepita come il risultato di un deliberato intervento diretto di Dio correlativi Angelo del demonio che si contendevano l'anima che veniva fuori dalla bocca del morente
Con il quindicesimo secolo si è sviluppi sono sviluppate condizioni per le quali la morte non è più stata il risultato prodotto da una decisione esterna
Ma l'espressione di una parte intrinseca e ineluttabile della vita umana
Nel sedicesimo secolo la morte ha cessato di essere concepita sostanzialmente come una transizione all'altro mondo ed è stata ritenuta come fine della vita terrena
Nell'immaginario collettivo sia iniziata formare allora la concettualizzazione della morte naturale
Si è dunque passato da una concezione di una morte sentite in precedenza
Come evento di passaggio dalla comunità dei vivi alla comunità dei trapassati ad una concezione di una morte personale definitiva incombente ed intima
Da quel periodo in poi ognuno avrà di fronte la propria morte per l'appunto personale e definitiva
Divenuta dunque la morte una forza naturale si è cercato di dominare la imparando l'arte o capacità di morire
Il povero che moriva in quel Periodo non era assistiti in genere Medal prete dal medico
Quest'ultimo il medico
Ho aiutava la guarigione oppure favoriva viceversa una morte facile e rapida
Che abbia aiutato a guarire oppure ad andarsene il medico dell'epoca si è sempre sforzato di collaborare strettamente con la natura giudicando blasfemo ogni tentativo di interferire nell'ordine delle cose
Con il tentativo di prolungare la vita
Senza escludere la trascendenza la morte dunque divenne un fenomeno naturale chi si spiegava senza più di il bisogno di accusare un agente esterno malefico
Ma
Con lo svilupparsi della rivoluzione industriale
E invece ha cominciato a diffondersi il criterio del prolungamento della vita come di un nuovo dovere del medico ed è comparsa una nuova classe agiata disposta a pagare
Perché si facesse il tentativo in quanto questa classe non accettava l'idea della morte se non a patto che coglie i simboli condizioni di salute di validità per quanto avanti negli anni
Comparvero quindi il rifiuto di mettersi da parte prima dell'ultima ora ed il ricorso all'assistenza medica anche per uno Stato incurabile
Da allora in poi la capacità di morire di morte naturale e divenuta prerogativa di coloro ingaggiati che potevano permettersi di morire nelle condizioni di Pazzini
La salute
Divenne il privilegio di attendere la morte a tempo debito
Qualunque prestazione medica fosse necessaria a questo scopo
L'illuminismo dunque veniva da attribuire al medico un potere nuovo senza sapere se avessi o meno acquisito un diverso controllo sull'esito delle malattie pericolose
Pertanto la morte da chiamata di Dio si era trasferito nata in evento naturale espressione della forza della natura e quindi ancora con un ulteriore mutazione
Si era convertito in un fenomeno prematuro allorché i colpisse chi non fosse vecchio dei genitori
Essa dunque a mano a mano va divenendo esito di malattie specifiche attestate dal medico
In poche parole come si piuttosto che morire noi fossimo colpiti da malattie omicide
La forza generale della natura già definita come il Lamorte si è venuta dunque trasformando in una quantità di cause specifiche responsabili del decesso clinico
Dal singolare la morte si è passato al plurale lei morti
E compasso pertanto il medico che lotta al capezzale del paziente contro malattie personificata
La speranza del medico di riuscire a controllare il decorso di specifiche malattie va determinando la nascita del mito di una sua potestà sulla morte
La morte a tempo debito accompagnata dai relativi sintomi clinici assegnato dunque il definitivo passaggio dell'evento morte nella sfera del controllo sanitario
Siamo alla medicalizzazione della morte
Il diritto alla morte naturale viene formulato come richiesta di un eguale consumo di servizi sanitari e la Società diviene responsabile di impedire la morte di ogni suo componente l'intervento terapeutico efficiente o meno può mutarsi in un dovere qualunque decesso che avvenga senza cure mediche potrà interessare la giustizia
L'incontro con un medico comincia a diventare quasi ineluttabile quando l'incontro con la morte
La buona morte ora è ormai irrevocabilmente quella del consumatore tipo di cure mediche
Previdenza obbligatoria Scolari da obbligatorio assistenza sanitaria obbligatoria e la mano a mano anche morte sottocura obbligatori sembrerebbe che non ci sia scampo
Quando il medico ha cominciato a frapporsi tra l'umanità e la morte quest'ultima ha smarrito l'immediatezza e l'intimità acquisite nei secoli precedenti
La propria dignità di evento inesorabile della natura che va affrontato da ognuno
Come nelle culture primitive ricompare di nuovo qualcuno a cui dare la colpa se la morte a vini
Non più certamente l'incantesimo dello stregone oppure la maledizione di un nemico o la rottura del filo nelle mani delle parrocchie
Oppure iddio che ha mandato il suo angelo di morte ma invece un'assistenza sanitaria inferiore agli standard stabiliti oppure l'ospedale troppo lontano o la mancanza del medico che sia che presenzi l'evento del morire
Chi muore basta e considerato morto senza assistenza medica e quindi indiziato di cattiva morte o precoce o perlomeno differibile
La tradizionale caccia alle streghe che si scatenava la morte del capo tribù si va modernizzando per ogni morte prematura o clinicamente ingiustificata si può sempre trovare la persona o l'ente irresponsabile che ha ritardato impedito l'intervento medico
Come il parto in ospedale così la morte in ospedale e indice inattaccabili di civiltà il decesso in ospedale diviene un valore sociale da perseguire per una omologazione di tutti verso lo stesso tipo di morte quella medaglia medicalizzata
Catalogando come sotto sviluppo cui bisogna porre rimedio con un'ulteriore espansione delle istituzioni sanitarie tutti gli altri modi di affrontare l'evento morte
Con la medicalizzazione della morte l'assistenza sanitaria è diventata l'unica vera religione mondiale obbligata
La morte naturale e oggi unicamente quel punto in cui l'organismo umano rifiuta ogni altra applicazione terapeutica
Morendo il cittadino moderno obbligatoriamente tutelato Harris incapaci di provvedere da sé realizza in forme estreme la forma estrema di resistenza in quanto consumatori
E da oggi la persona più impossibilitata a stabilire la scena della propria morte e il malato terminale
La società attraverso il sistema medico decide quando e dopo quale dosaggio di accanimento terapeutico potrà morire
Dunque e concludo possiamo adoperarci per un passaggio da una cultura di medicalizzazione della morte ad una cultura non violenta dell'accompagnamento alla morte
Bene adesso credo che sarebbe indispensabile il dibattito ma l'ora è tarda e credo che il dibattito sarà differito alla fine del pomeriggio quindi se qualcuno aveva voglia di parlare dovrà aspettare
Ci ci si ritrova alle quindici
La pausa pranzo
Le tre e mezza
L'avevamo detto iniziamo con l'intervento della dottoressa Anna Maria del maestro del Servizio di psicologia clinica dell'ospedale Spallanzani di Roma
Che parlerà con un titolo da il gruppo di auto-aiuto ne consentiva di diverse trasformazione dell'esperienza della qualità di vita
Ringraziamo prego si
Innanzitutto ringrazio
Gli organizzatori del convegno per avermi dato l'opportunità di fare questo breve intervento
E di parlargli quindi della
Mia esperienza che quotidianamente svolgono presso il Servizio di psicologia clinica appunto dell'ospedale Spallanzani di Roma come credo tutti sapete l'ospedale Spallanzani l'ospedale di malattie infettive
E
Quindi prendere in cura
I malati di sieropositive cioè con l'infezione HIV e malati dializzati
è un esperienza che faccio più vivo quotidianamente dal mille novecentottantasette
è stata definita la malattia del secolo
Devo dirvi sinceramente che quando mi sono trovata ad affrontare nell'ottantasette
Quindi questo tipo di malattia intanto con questi queste persone indifferente ma la del è stato un impatto veramente Grosso difficile
E nei primi anni anche ho pagato su una sulla propria pelle
Trovarmi di fronte a una malattia nuova
E provando una grossa anche in crisi
E come persona e anche come professionista io sono una psicologa
Mai avrei immaginato di dovere affrontare
Nel lavoro una patologia così complessa
E così anche in certi aspetti così grave
Vi racconto brevemente che tipo di persone ci troviamo davanti Empoli perché queste soggetti e così trovano ad affrontare
L'ospedale Spallanzani
Accoglie diciamo intanto tutte quelle persone che vogliono fare il teste per vedere la sieropositività
E Gianni inizia il dramma di queste persone
Nel momento della comunicazione
Dell'infezione
Ci sono le reazioni più svariate
Dalla rabbia
Dalla disperazione
La depressione
Quindi questo già è il primo impatto ha quindi dobbiamo dannare in qualche modo una risposta
Accogliere queste persone
E spiegare che cosa è capitato al loro all'improvviso nella loro vita
Tante voi spesso anzi ogni volta dare da parte noi operatori questo tipo di comunicazione
Sembra quasi dare una condanna a morte le persone la vivono così
Ed ecco che già al primo diciamo impegno nostro agli operatori è quello di
Informare forse metterli al corrente meglio a far capire loro
Che cos'è intanto questa infezione
Non farli cadere nella disperazione
Accogliere le quindi l'accoglienza è un momento veramente fondamentale
Essere intanto un primo contenitore di questa loro rabbia di questa loro disperazione e di questa loro depressione
Questi sentimenti probabilmente non non li lasceranno mai mi accompagneranno lungo tutto l'iter della loro malattia possiamo proprio dire così Viterbi un iter che sta diventando lunghissimo negli ultimi anni
Perché grazie non so se dire grazie alle cure che ci sono ad alcuni farmaci la vita di queste persone insieme allungata
Ma vediamo
Che tipo
Di paure e di problemi presentano queste persone
è una malattia particolare non si tratta più del non sono malati terminali quindi ma malati inguaribili infatti non parliamo mai di guarigione
E in più ad a delle connotazioni particolari rispetto a un malato terminale vile dica
Innanzitutto la paura di infetti
Quindi la paura
Dell'emarginazione
Io non posso dire questo quello che oggi non lo posso comunicare agli altri perché gli altri non si avvicineranno a mentire non mi vorranno
La paura di essere giudicati la paura della vergogna
Quindi capite bene il grosso problema nell'isolamento
L'isolamento che non è soltanto nel lavoro ma anche un isolamento più profondo l'isolamento anche familiare
La paura della perdita del lavoro
La paura
Della sofferenza
è una paura che non lascerà mai
E poi la paura della morte
Dicevamo prima che la vivono come una condanna a morte infatti nel momento in cui sanno di essere sieropositivi sanno che dovranno morire e da quel momento la loro vita cambia o dovrà cambiare
Col passar degli anni ci siamo chiesti cosa possiamo offrire o tentare di sanare per queste persone
Come possiamo star vicino a loro e aiutarli in qualche modo
Abbiamo fatto ormai dare diversi anni queste esperienze di gruppi abbiamo alcuni gruppi già avviati da diverso tempo e che vanno avanti
La paura della morte si inserisce proprio come imprevedibilità dell'evento la persona che
Vive la sua vita quotidianamente lavora i suoi affetti le sue relazioni sociali si trova improvvisamente come se crollasse il mondo addosso
Come se dovesse direbbe adesso che cosa faccio cosa devo fare cosa cambierà nella mia vita ma insomma qual è il senso della mia vita
Beh noi cerchiamo di appunto
Cogliere proprio questo
Questi i loro dubbi questo Europeo umore
Questa loro ricerca
E li abbiamo portati in un gruppo nato prima come un gruppo di riscossione
E diventato poi lungo il cammino anche un gruppo di auto-aiuto sono le persone o stesse che tra di loro si confrontano che si dicono le cose che comunicano
Ce l'hanno chiesto proprio loro
Vediamo se con un gruppo possiamo trasformare questa nostra esperienza di sofferenza
In un'esperienza forse più alta e più significativa cerchiamo di trovare un senso
A questa nostra sofferenza questo fatto così improvviso che ci è capitata nella vita chiediamoci e forse che senso ha questo che c'è capitato
Le persone si devono adattare a questo loro essere emanati
Ma è un adattamento che non riescono mai a trovare
Perché perché è una malattia che evolve continuamente che cambia
E giorno per giorno c'è sempre qualcosa di nuovo per queste persone che devono affrontare non fanno in tempo ad adattarsi alla loro situazione chiedevano
Trovare un'altra forma di adattamento a una situazione nuova che gli si affaccia quotidianamente
I pazienti che frequenta nel nostro gruppo in questo momento sono tutti i pazienti che frequentano soprattutto il day hospital quindi persone che hanno dei problemi fisici hanno cominciato ad avere delle infezioni
Le defezioni anche importanti
Loro vogliono parlare di questo in gruppo si confrontano tra di loro
Il gruppo diventa una ricerca interiore vogliono trovare un senso in quel momento della loro vita buoni o no
Soprattutto trovare ancora una progettualità del loro vivere quotidiano
E quello che noi dalla nostra esperienza abbiamo capito è proprio questo
Aiutare a fare ancora dei progetti
Progetti però
Giorno per giorno
Trovare ancora l'ideologia la forza
Avviare il loro una ricerca interiore del loro senso di vivere
è chiaro che questo ci fa anche affrontare i temi più grossi o almeno tentare discutere quindi la ricerca della spiritualità
Il parlare della morte
Parliamone insieme
Senza spaventarci
La realtà
La morte è una realtà una realtà che tocca poi ognuno di noi
Mi parlano insieme evitando di trasformare il morire non in una sconfitta ma quasi trovare un atteggiamento eroico
Nel senso
Di una ritrovare innanzitutto una comunicazione con se stessi cosa che si accorgono di aver perduto
Loro lo dicono noi non sappiamo per parlare con gli stessi
Che cosa c'era dentro di noi cosa c'è nel nostro profondo commossa
Effettivamente desideriamo
Quindi il gruppo diventa anche un momento di espressione dissi intimiditi delle emozioni
Delle paure vedi angoscia
Ma anche la gioia di ritrovarsi insieme di condividerle
Quindi
Un il gruppo è uno strumento ambientale perché quello diventa anche il luogo importante per loro un punto di riferimento dove sanno che possono parlare di questo
In questo momento quando loro parlano di se stessi
Raggiungono forte anche una certezza
Quindi la
Di non vivere più il sentimento della morte come un'impotenza ma non lo vogliono fare ancora qualcosa
Noi spesso appunto abbiamo avuto la sensazione che queste persone prima di morire vogliono risistemare le cose
I loro rapporti le loro relazioni
Tutto ciò che inizio speso lo vogliono sistemare vogliono lasciare qualcosa di proprio
Questo è la dimostrazione che ognuno di noi in prima persona può assumere un ruolo attivo sempre in ogni momento della propria vita
Rimanendo così sempre vivo anche per gli altri
Nell'ultimo seduta ultima di gruppo che abbiamo avuto la settimana scorsa
Ho chiesto ma che senso ha ditemi qualcosa al nostro che senso ha questo gruppo questo camminare insieme
Beh si sono avute risposte diverte ma tutte molto bene
Benedico qualcuna
Vivere con gioia
Vivere con amore
Vivere con serenità scrivere con la consapevolezza
Vi posso ecco solo dire che è un esperienza molto bella
Visto arricchisce ogni giorno rapporto stupendo che si riesce a stabilire con queste persone e a capire quanto c'hanno dentro
E quanto possono comunicare dare agli altri
L'esperienza che anche per me devo dire mi ha dato tanto
E sono veramente felice di continuare spera ancora
H del lavorare accanto a queste persone
Vi ringrazio
Per l'attenzione che avete prestato a questo intervento ringrazio ancora gli organizzatori per aver evitato questa opportunità
Ringraziamo di nuova dottoressa Annamaria del maestro adesso continuiamo con la relazione del dottor Franco diversi nella medicina antroposofica
Buonasera a tutti
Volevo
Volevo innanzitutto confessare la mia dimensione che quella di un malato estremamente grave
Che sa che morirà
Quando non lo so
E questo da una ovvia considerazione
Ho un corpo o una realtà fisica
E ho questa garanzia
Che morirò
è una garanzia fondamentale che sta alla base di ogni libertà
E sono anche molto infettivo
In quanto sono essere sociale
E con ciò che io penso
E con ciò che anche dico infetto profondamente tutti quelli che mi stanno accanto e subiscono l'infezione di tutti quelli che mi stanno accanto
L'esperienza della morte sta alla base dell'esperienza della vita
E spero che ognuno di noi abbia avuto l'opportunità
Di vedere e di sentire profondamente
La presenza di un neonato
Di un piccolo essere umano che viene al mondo
Frequentemente mi si dice che il neonato essendo piccolo essendo senza forze essendo totalmente vincolato alla madre
Alla merce e senza alcun potere alcuna forza
Ma mi sono sempre chiesto perché
Quando una persona definita sana
Si trova in una casa dove viene un neonato
Percepisce sempre che sia sano nella propria anima la necessità di un atteggiamento estremamente
Silenzioso
Abbassa il tono della voce
A quasi vergogna della sua
Faggioni fisica di adulto
è interiormente
Non è molto distante l'esperienza del sentimento della devozione
Questo piccolo essere e Piccolo o errore
E allora se è un'esperienza perché tale interiormente parlando che cos'è che interiormente Nievo per questa necessità
Un'altra osservazione
Spero vi sarà capitato di avere accanto a voi dei nonni o delle percezione di una certa età
Che per loro vicissitudini
Fatte spesso di silenzi e di non comprensioni
Non comunicano
Con i propri familiari
E hanno difficoltà a relazionarsi anche con altre persone della propria età
Senonché
Un bambino piccolo che riesce come si dice l'allarme ai mettere i primi vocalizzi
Evoca in quello che a tutta prima sembrava un individuo che si stava apprestando a vivere una vita vegetale
Una grande
Azione nell'animo un risveglio
E si nota anche la complicità
Che sottintende una comunione
Tra questi bambini molto piccoli
E questi uomini e donne che sono alle soglie della fine della loro esperienza terrestre
Che cos'è
Che li unisce
Un'immagine potrebbe essere quella di chi andando in una stazione ferroviaria
Vedesse sulla stessa lunghezza visiva il bambino e il vecchio
Il bambino sta provenendo da una direzione il vecchio sta andando nell'altra direzione
Ma hanno una contemporaneità
Come si fa a parlare di morte se prima non si cala
Il pensiero come Arturo di conoscenza
In quello che è l'essere vitale
Perché nel momento in cui una persona sta morendo
E come un bambino
Frequentemente parlando con amici
I bambini li definisco dei monaci zen
Perché non permettono di avere con loro un rapporto dialettico formale
Se noi diciamo sì e pensiamo uno
Il bambino si relaziona con il no che noi non con il sì che astrattamente facciamo finta di
Esplicitare
è una persona che sta lasciando l'esperienza terrena
Ha bisogno di autenticità
E allora qui giunge un problema come avere autenticità di un fenomeno qual è il passaggio della soglia terrestre
Eliminando di fatto l'opportunità che questo si è vissuto da qualcuno che abbia attraversato questa stessa storia
E quindi poter riferire per esperienza
Cosa è ecco Ferone
Perché questo una tutto lo può fare con un bambino
Si può rapportare tramite la propria esperienza sapendo innanzitutto che proprio non assoluta ma è una realtà e tramite questa realtà cercare di sviluppare nell'individuo le forze di crescita autonome
Ma di fronte a un essere che sta morendo quale strumento abbiamo
Che sia autentico e quindi nonno consolatorio nonno soffocante un anziano che alla bassa la necessità della conoscenza
Nel pensiero di Rudolf Steiner ritiene accennato ad un evento della possibilità della percezione
Da parte di un essere umano che nelle esperienze terrestre
Della percezione della dimensione spirituale
E questa percezione lui la definisce come l'ammissione diretta del concetto
Che cos'è un essere vivente un essere vivente innanzitutto qualcuno
Se parliamo delle piante una una realtà che ha portato a vita qualcosa che vita non ha in se stessa
Ciò che noi visti vediamo come mancante di vita in se stessa a tutta prima e al regno minerale
Regno minerale una caratteristica di avere una forma che Heinze la propria necessità e soggiace alle leggi fisiche e chimiche
Che cos'è dentro di noi che a questa stessa qualità
E tutto ciò che non è contenitore dell'essere vivente e ciò che noi chiamiamo cadavere
Il cadavere in noi
Corrisponde a ciò che è fuori di noi e il mondo dei minerali soggiace alle leggi fisiche chimiche
Soggiace alla necessità
Di essere analizzato fino nelle più piccole sostanza dita
Se noi osserviamo
Una pianta la definiamo vivente
E quando un essere umano che vivente e quindi condivide con questa stessa pianta questo quid
Che la rende viva
Nel momento in cui l'essere umano è come una pianta abbiamo un termine clinico che lo stato del comma durante il quale l'essere umano è uno stato vegetale
E poi andando avanti ne osserviamo un essere umano
E lo riconosciamo vivo
Ma non vesto
In uno stato dormiente
E quindi vi è qualcos'altro
In questo essere vivente che non è minerale e che non è neanche soltanto ed esclusivamente pianta
Vi è un qualcosa e questo qualcosa
Estremamente presente in particolare quando noi siamo svegli
Questo qualcosa lo possiamo valutare dalle sue conseguenze
E ciò che permette il movimento e ciò che ci anima
Al di fuori dell'essere umano
Vi è un essere vivente che precipuamente questo e l'animale
Che cos'è che permette però all'uomo
Di avere memoria disse
E quindi di avere una cultura
E quindi di non dover reiterare le stesse
Esperienze di chi lo ha preceduto
è un quid
è un qualcosa
Che da tempo immemore è stato definito io
Quindi
La caratteristica precipua dell'umano
In quanto che differenzia l'umano dall'animale dal vegetale e dal minerale
E la presenza dell'IVA
E la memoria che il suo arto nelle forze dell'anima
Ci può colpire
A questo punto il fatto che una delle malattie più gravi
In quanto più presenti nell'umanità attuale
Sia una malattia inerente al sistema immunitario
Che cos'è il sistema immunitario
Lo possiamo vedere dal fenomeno del rigetto
E la capacità di riconoscere come eterologo Esterno Annoni
Qualcosa che non è identico a noi
E cosa succede quando viene meno questa capacità
Non è una perdita di memoria
Perché per essere sempre noi ogni giorno accettiamo quest'evento
Che è un evento
Perché è una sconfessione giornaliera
Delle forze che vivono nel terrestre
Ogni giorno che noi mangiamo subiamo un tentativo di avvelenamento
Ogni volta che non giriamo qualcosa la dobbiamo distruggere sin nelle parti minerali
La dobbiamo riprendere secondo uno schema che ci si confà
La dobbiamo digerire e la dobbiamo rendere simile a noi
Chi è che permette questa assimilazione
Nell'assimilazione si dà per scontato il mantenimento di una memoria di una forma che è
Perché mantengo la mia corporeità ogni giorno
Allora
Vi è un'opportunità da un punto di vista scientifico
Di considerare l'evento che a tutta prima passa sotto i nostri organi di senso
Noi vediamo un bambino
Che nasce da un punto di vista corporeo e fisico del reale
E vediamo una persona anziana o non anziana che muore
E questa è una possibilità di rapportarsi con il reale
Ma ogni giorno
Noi sconfessiamo questa opportunità come unica
Perché giornalmente si leggono delle vicende quasi sempre negative che sono create da qualcosa di non visibile
L'odio l'amore la Fratellanza
Non sono assolutamente visibili eppure agiscono
E allora
Chi è che può decidere su cosa sia vero
Vi è un'altra opportunità
Laddove noi ci troviamo di fronte a dei fenomeni peculiari dell'essere umano le cosiddette qualità innate
Ritenere che ciò che si ha qualità
Se essenzialmente il frutto di esperienze
Vissute con tutta la nostra realtà
Ma il bambino a qualità innate che si sviluppano nel tempo a secondo del posto dove vive
Se il posto dove vive
E pedagogicamente corretto
Quindi permettermi di esprimere la propria realtà queste qualità innate si manifestano
è lecito
Proporre scientificamente
L'esistenza
Di una vita
Precedente a quella attuale
Ed è lecito prevedere una vita seguente a questa attuale
Perché se la vita è una malattia che finisce sempre con la morte
Noi sappiamo che il senso della malattia
E sempre ed esclusivamente
Una terapia
Per un qualcosa che precedentemente
Doveva essere rivisto
Quando mai abbiamo la febbre la febbre non è la malattia
E la terapia che noi mettiamo in atto per curarci da una problematica precedente di disordine
E nessuno
Guarisce dalla malattia rimanendo come prima
O ne esce fuori qualitativamente meglio o ne esce fuori qualitativamente peggio
Non è compito della malattia rendere automatica
L'evoluzione però è una potentissima opportunità
E se la malattia
Se la vita e malattia
è lecito che ci sia possibile
Superarla
E quindi qualitativamente vivere una futura vita migliore della precedente in quanto nonno priva di ostacoli
Ma più vissuta con coscienza della nostra realtà umana quindi extra terrena
Allora ovviamente non ho alcun
Possibilità né desiderio di dire che e o non è sarebbe antiscientifico
Proporsi in questi termini
Ma è anche antiscientifico accettare un'unica opzione
E allora dobbiamo valutare interiormente quale
Delle opzioni
Intellettiva mente osservate con criterio di spregiudicatezza
Possa essere fonte di maggiore profondità dell'esistenza di maggiore responsabilità
E di maggiore opportunità di evoluzione
Questo attraversa ogni singolo individuo attraversa ogni singolo destino e non è emendabile
A leggere notizie su qualsiasi testo o qualsiasi conferenza
Il riconoscimento di una verità innanzi tutto passa tramite il sentimento della verità
Noi abbiamo un qualcosa che ci permette a tutta prima in modo confuso di sentire che forse una posizione
Può essere vera
Guai se a questo sentire
Non aggiungiamo una coscienza quindi un pensiero destro
Perché altri venti vivremmo in un modo particolare che quello morto
Possiamo dire quindi che siamo dei morti viventi
Grazie
Da sorelle di Lidia Ravera
Dicono che sei stanco
Stanca
Qual è l'asset scivolare
Certe volte
Quando se ne vanno piangi
Finge di dormire Tianjin
Lattine vanno giù senza singhiozzi
Si fa davvero silenzioso il dolore quando si allarga
Come la larga calma di un lago è diversa dal tram estivo di un torrente
Niente spruzzi niente sassi
Niente trattiene l'acqua ed è finita la forza d'accelerazione dei dislivelli quel precipitare di se uguale che rende pericolosa
La navigazione
è così che si muore
è così e finisce la corsa
Non con uno schianto
Mai nulla mento
Lidia Ravera per favore
Bene
Il faccia una professione molto esposta caccia alla scrittrice
Sono quello che si dice un personaggio segni Pubblico uno di quelli che
Riescono addirittura a
Mettere pezzi disse
Sui banchi delle librerie e quindi anche una certa consuetudine a parlare in pubblico la cosa non mi provoca
Alcun tipo di emozione in genere non ho neanche bisogno di prepararmi molto ma faccio una scaletta una lunga esperienza
Allora io
Vi vorrei dire innanzitutto che non ho fatto una scaletta
Secondariamente ritiro che o ritrovato un momento di voti Bondo tremore che non ricordavo da una ventina d'anni
Quindi sono già due novità che Maneggio a fatica
La terza cosa
A che vedere con quanto si diceva stamattina cioè a che vedere con la rimozione
Vi dirò che dopo avere risposto no poi mi poi si ma alla richiesta di intervenire con la mia esperienza
Che è un'esperienza di accompagnatrice si può dire
Di una persona a me molto care molto vicina anche morta quasi due anni fa
Questa sorella a cui ho dedicato il racconto di cui sono state lette le ultime quattro cinque righe
Allora dopo avere detto Sini no sì ma ho detto sì e poi cercato di scordar nello ho detto questo sì un paio di mesi fa
Questo è l'uscita mettermi in condizioni di non pensare a questo momento cioè al momento in cui sarei stata qui
Davanti a persone
Che si sono mosse per ascoltare e riflettere sul tema della morte quindi sul tema del tempo
O della vita in quanto tempo
O dell'accettazione del limite
O di questo minimo comune denominatore forse l'unico che riesce a unirci tutti ma proprio tutti che è per l'appunto la mortalità allora io ho cercato di non concentrarmi neanche per un secondo su che cosa vi avrei detto
E anche questo è ben strano
è ben strano soprattutto una per una professione come la mia
La professione della letteratura se così si può dire
Che ha per argomento
Esattamente questo
Cioè raccontare la vita cioè raccontare la morte e quindi riflettere Sempre tutti i giorni
Spesso tutto il giorno proprio su questi temi
Che sono i temi della narrazione che sono quelli che in genere
Vengono messi tra parentesi
Allora
Mi premeva dirvi queste cose perché credo che modifichino il tipo di rapporto tra voi che ascoltate e me che farlo
Dico le cose che dico anch'io per la prima volta in qualche modo ci annunciò pensato
Pensare a un intervento
In una situazione come questa cioè nel settore esperienziale dice macigni io lo chiamo di testimonianza
In un convegno come questo mettersi a preparare una scaletta secondo me può già dire prendere una distanza cioè difendersi in uno dei tanti modi possibili
Perché non sono troppo distanti
Perché ci sono vari modi di prendere la distanza da questo uno ha forse quello che hanno attuato i mezzi di comunicazione di massa non dando notizia di questo convegno dandone maniera abbastanza sporadica
Quasi che
Mamma mia porta jella lasciamo per
Ho la reazione immediata di rifiuto di qualsiasi discorso sulla morte si chiama porta jella
Ma sei matto
Convegno sulla ma sabato e domenica ma stiamo scherzando allora questo è un modo diciamo un po'
Bah Albano però molto diffuso
Di prendere le distanze poi ci sono dei modi più sottili che sono per l'appunto la scaletta cioè intellettuali Zare tutto quanto il discorso trovare gli argomenti
Che permettano in qualche modo comunque di trasformare anche la morte di tua sorella di tuo figlio di tua madre in una
Esperienza intellettuale spiegabile in qualche cosa è come un po'ammansire le bestie cioè trovare un posto dove farla stare ecco se li devo comunicare l'esperienza con la sincerità
Che secondo me in chi comunica un'esperienza assolutamente necessaria perché se no non ha senso io non sto facendo un intervento teorico allora se vi devo entrare e fare un salto entrare dentro questa dimensione
Un po'
Difficile da praticare perché già le parole sono menzogne in qualche modo già nel descrivere un'esperienza nel scegliere le parole hai già fatto un'operazione di decodificazione eccetera eccetera
Però con la sincerità possibile io vi posso dire che questa bestia la bestia della morte di tua sorella
E una bestia che non si fa ammansire
Per molti motivi
Uno dei quali forse almeno per me il più dirompente e che fai esperienza del tuo egoismo del tuo imperdonabile nel senso che non riesce a perdonarla stessa egoismo
Chi muore e comunque l'altra
Non sei tu
E non c'è amore non c'è contiguità non c'è vicinanza che modifichi
Il profondo orrore di questa esperienza di impotenza
Che l'esperienza dell'impossibilità di condividere la morte è un'esperienza che chi muore non condividere con nessuno la morte e qualcosa che non è narra bile
Chi la attraversata non può narrare Anna può narrarci la prima come aspettativa quando è ancora dentro il sistema simbolico dei vivi
Oppure può raccontarcela Chilla sofferta nei suoi affetti ma ci racconta sempre la morte dell'altro mai la sua allora quando con le migliori intenzioni che sono le intenzioni dell'amore
Tu cerchi di stare vicino a una persona che sta morendo
Chissà che sta morendo
Fai esperienza di questa impotenza assoluta
è vero che chi sta per morire in qualche modo rassomiglia al bambino molto piccolo perché di nuovo dipendente
E perché di nuovo ci provoca
Quella enorme angosciosa tenerezza che ci provoca un figlio neonato
La differenza che
Il bambino tu lo puoi aiutare ai un posto accanto a lui il neonato a un futuro e il suo futuro in parte dipende da te in grossa parte ditte che lo accudisce fai per lui quello che lui non può fare per se stesso
Per una persona che muore non puoi fare niente è un bambino in acque udibile
E quindi la negazione della possibilità di soddisfare quello stimolo così forte che è la pietà
Lo stimolo dell'accudimento quel sentirti madre ecco tu con la persona che muore non lo puoi soddisfare quinti trovi attonito
A non poter fare assolutamente niente e alla fine e questo è veramente terribile
Alla fine ti rendi conto che sei l'unica che ha guadagnato qualcosa
Perché dall'esperienza della morte vissuta come accompagnatori
Si guadagna un rapporto diverso con la vita
E quindi è un regalo che la persona che muore Tiffany ictu in cambio puoi fare ben poco o comunque nulla di veramente fondamentale e quindi ti ritrovi con questa specie di pacchetto in mano ed è un pacchetto che scotta perché nel momento stesso in cui lo scarti e che accorgi che norme regalo c'è dentro
In questo stesso momento ti senti in colpa la morte degli altri ci fa sentire in colpa questo e un'altra riflessione io sono molto disordinata ma perché delle porto così come mi vengono in questo momento
La morte dell'altro ti provoca sensi di colpa
Il tutto irrazionali però è vero io penso che l'insopportabilità del lutto sia queste anzi al senso di colpa di essere rimasto di avere ricevuto questo regalo che non puoi contraccambiare stabilisce un debito
In qualche modo tu sei in credito verso una persona cui non puoi restituire l'enormità del regalo che ti ha fatto nel caso particolare di mia sorella su cui ho avuto l'impudicizia di scrivere un racconto
Vi assicuro tra mille perplessità e sporcata da tutta la volgarità che nel nostro Paese circonda al mercato della cosiddetta cultura quindi anche contro una parte di me un pochino più massaia un pochino più
Attenta all'immagine che mi sconsigliata di fare questa cosa cioè di scrivere questo racconto
Io ho scritto questo racconto molto lo scritto quasi subito o quasi subito dopo la morte di mia sorella molto spinta
Da due motivazioni una forse molto infantile io sono sorella minore lei è morta che aveva poco più di quarant'anni comunque è la differenza d'età tra noi era poca erano nemmeno quattro anni
Quindi c'era questa grande vicinanza allora io conoscevo la straordinarietà di questa persona
Che mi era stata confermata dagli ultimi tre anni della sua vita perché ha avuto questo rapporto con la morte
Molto consapevole molto
Intelligente usando la parola in senso alto e quindi volevo in qualche modo farne un omaggio questa mattina una professoressa non mi ricordo come si chiama
Diceva parlando di Niccolò Zapponi che morto di recente che anch'io conoscevo noi abbiamo rituali basato la sua morte pubblicando i suoi scritti
E con mia sorella era una
Dirigente d'azienda quindi una persona che non scrive che era meglio scriveva al sulle relazioni per il suo lavoro niente di
Io non avevo la possibilità di pubblicare i suoi scritti non sapevo che Mausoleo costruirle attorno condannate tutte e due alla laicità fine
Dai primi rifiuti dell'infanzia della religione di famiglia con tutta la sua disperazione suo formalismo eccetera storia molto tipica nella mia generazione non sapevo come consegnarla a un dopo
E allora in parte ho scritto su questa motivazione infantile la sorella minore che ho sempre visto mia sorella con un gigante
E volevo che anche gli altri sapessero come era stata intelligente e come aveva saputo viaggiare
In questo viaggio così difficile
Forse l'unico vero viaggio cioè veramente uno spostarsi da una dimensione all'altra che non ha a che vedere con la quantità di miglia che si percorrono allora questa era la motivazione infantile
Poi ce n'era un'altra invece che aveva a che vedere con quel debito di cui parlavo prima cioè io volevo in qualche modo
Consegnare anche agli altri questo pacchetto regalo che lei gli aveva consegnato a me e così ho scritto questo racconto che ripercorre
La nostra vita dall'infanzia de interrotto da questi dialoghi
Che incominciavano quando io sbarcava a Milano nel pomeriggio e tante volte si concludevano all'alba che avvenivano su quello che chiamavamo lotta per pone che era al suo letto chiaramente una zattera in mezzo ai flutti perché eravamo tutti e due aggrappate alla parola
Forse c'è chi si aggrappa ad altro ma io e lei sempre avevamo vissuto nella parola
E quindi alla parola ci siamo aggrappate
E abbiamo ripercorso in queste nottate un po'la nostra vita di sorelle prima bambina in poi ragazzine poi donne
E tutto questo però si mescolava col presente e presenterà la malattia il presenterà l'incombenza della morte la cosa curiosa è che si rideva anche molto abbiamo riso molto un po'erano delle risate necessarie perché bisognava spezzare questa attenzione che può farsi veramente insopportabile
E ogni tanto erano risate anche proprio perché lei stava riuscendo a fare un passo indietro
A guardare il quadro
Da una certa lontananza come in un museo ma farci cadere la luce giusta e questo le permetteva
Quella arma straordinaria è così difficile da maneggiare che l'ironia lei riusciva a fare d'ironia sulla sua malattie anche sulla morte anche sul suo rapporto con gli altri
E allora io ho voluto in qualche modo partecipare
La collettività sconosciuta dei miei lettori usando uno strumento che ho cessò di avere che la scrittura ho voluto fosse condividere con altri il peso di questo pacchetto
Per il quale non potevo in nessun modo sdebitarmi
Allora io mi vorrei fermare qui però vi vorrei leggere una pagina visto che entrata in questa dimensione come se ci conoscessimo dall'infante avessimo pascolano le vacche insieme
Io vi leggerò una paginata una lunga lettera che mia sorella mi ha lasciato pochi mesi prima
Di morire
In risposta a uno dei vari tentativi che facevo io di
Darle una motivazione per attraversare quella tempesta e ciascuno offre la sua
Mia madre voleva sempre farla mangiare per esempio perché le mamme sono nutrizionali e mia madre è un'ottima cuoca e allora cercava continuamente di cucinare cose a questa donna malata di cancro che ovviamente col cibo aveva un rapporto alquanto difficile allora mia madre cucinava in continuazione io parlavo in continuazione e nei momenti della sua disperazione che c'erano perché ci sono c'è una sorta di ciclo ti mia ci sono intanto un'euforia dei pochi momenti in cui ti sembra di acchiappare il bandolo
Della matassa e dei momenti invece di caduta libera verso il basso allora in quei momenti l'unico tipo di materassi in auto io riuscivo a mettere sotto per attutire il colpo era proporle il mio rapporto con la scrittura perché ciascuno a una persona che ama
E che sta in una situazione così difficile cerca di proporre i suoi trucchi
Allora siccome io so che io scrivo per intrattenere il boia cioè come credo chiunque abbia scritto nella vita o in genere la creazione artistica e proprio raccontare storie per raddoppiare il tempo che c'è a disposizione in qualche modo quasi come c'era Zadra fermare un attimo
Allora io le proponevo questo
E soprattutto verso la fine dicevo ma guarda tu mi stai dicendo delle cose straordinarie virtù perché non le scrivi col computer fai poca fatica poi teneri cuscini messi così
Oppure parli nel registratore podio Telos Bobino li avevo trovato anche un editore cioè io ero ciascuno si muove con gli strumenti che hanno lei mi guardava
Buffo agitarsi di quelli che lì vivono attorno che cercano disperatamente di ritrae scenario non è l'unica dimensione che loro sanno che quella della soddisfazione narcisistica scrivere un libro averlo pubblicato avere un oggetto sul tavolo avere una firma sotto qualcosa
è logico e umano
E lei mi lascia parlare mi faceva anche credere che l'avrebbe fatto poi invece mi ha scritto solo questa lunghissima lettera di cui voglio leggere una pagina aprendo volete sentire
Allora si chiama
C'ha messo anche un titolo e la sua calligrafia
A si chiama diario da in mezzo al guado
Guado cioè passaggio difficile faticoso lento pericoloso anche ma passaggio da che cosa a che cosa
Dalla malattia la guarigione dalla vita alla morte dalla in coscienza alla consapevolezza
Quali sono i due termini che segnano il passaggio e ne precisano di carattere e la direzione
Diario di un percorso o di un viaggio che per definizione deve partire da un luogo poco importa se interno esterno se simbolico reale un posto una posizione che su qualche carta geografica deve potersi segnare magari su una mappa dei sentimenti degli stati interiori
Viaggio per arrivare a qualche altro luogo del proprio cammino interiore o di uno spostamento fisico reale nel tempo e nello spazio meta prefissata o inconsapevole e incontrollabile approdo
Forse la difficoltà di individuare punto di partenza e di arrivo del mio percorso può essere superata cercandone definizioni meno univoche e perentorie
Per esempio Piaggio da uno stato di salute inconsapevole
Di vita senza riferimento alla morte vissuta sulla rimozione della malattia e della morte ad un nuovo stato di vita consapevole del suo limite
Non salute
Ma sentirsi bene
Uno star bene limitato e contingente dimenticare la morte non aiuta la vita eppure tutto il nostro modo di vivere è costruito su questa grande rimozione
La malattia non è che un incidente di percorso da cancellare da nascondere di cui non parlare
Vergognosa inadeguatezza da circoscrivere il più velocemente possibile il più nettamente possibile
Perché non minacci
La limpida onnipotenza di questa vita disancorata dalla morte
Più volte ho percepito già in me stessa ancor prima che nel turbamento freddo quasi ostile degli altri l'indecenza di parlare della mia malattia
Una inopportuna provocatoria evocazione della morte che non è permesso fare così all'interno
Di una normale conversazione in taxi o dal parrucchiere ma solo in momenti particolari nelle debite forme e con i dovuti rituali
Qui voglio parlare della mia malattia come di un viaggio no come un incidente di percorso su cui non è il caso di soffermarsi
Per timore di ricordarci che in ultima analisi e per quanto non ci piaccia il nostro viaggio finisce sempre e inevitabilmente e naturalmente nella morte
Anche se ancora non so dove mi porterà a questo viaggio seguono un'altra ventina di pagine
E pochi mesi
Pochi mesi di vita dopo questa lettera una delle ultime cose che mia sorella mi ha detto che voglio proporre la vostra riflessione forse una settimana prima di morire
è stata una sensazione
Che mi ha comunicato con una frase lei mi ha detto misto staccando
Questo forse ci riporta al tema che ha aperto questa giornata il tema del film che abbiamo visto questa mattina
Cioè questa opportunità
Che spero riusciamo ad ottenere per tutti di scegliere il momento in cui interrompere
L'esperienza
E che questo momento possa essere scelto in piena consapevolezza
Dal discorso del misto staccando
Sono passati
Pochi giorni
E poi è sopravvenuto un effetto collaterale della chemioterapia un incidente imprevisto e quindi
Un altro regalo che mi ha fatto mia sorella
Non ho dovuto prendermi la responsabilità
Che mi ero presa con lei di darle io la morte perché lei mi aveva chiesto due cose
Una era di adottare sua figlia e questo l'ho fatto
E l'altra era di impedire l'accanimento terapeutico e questo io gliel'ho promesso ecco la sua infinita generosità si è mossa in modo che non fosse necessario
Daniela da scimmie trattiamo Luigi De Marchi
Da molto tempo
Da quando lei era morta in quel modo atroce
Inizi naturalistici erano entrati in crisi
Nell'uomo non vedevo più il figlio di genere perverso
Di una natura buone provvida
Moderna versione del vecchio barbuto buon Dio
Ma una sventurata e gloriosa scimmia del laboratorio cosmico
Che sera spesso impazzita per le tremende tensioni della sua condizione esistenziale era anche riuscita esplorare l'universo cui suoi occhi pulce inventarsi sogni d'amore di armonia
Di libertà di giustizia di felicità sconfinata
Da contrapporre alla giungla spietata e ripetitiva della natura
Una mattina sul muro d'un Quetta stradetta romana dietro l'angolo di casa mia
Mi apparve all'improvviso gigantesco il messaggio di uno studente alla sua ragazza
Scimmie cantiamo
E subito sentite quelle parole erano anche la mia nuova definitiva dichiarazione d'amore all'essere umano
Professor lecite ma anche per favore
Di sentire questa cosa mia
Poi
Letta così bene mi ha commosso di nuovo
Mi commuove ritrovare Majid Valcarenghi perché stranamente credo che non ci vediamo da una ventina d'anni
Quando il PCI
Ci vedemmo forse
L'ultima o la penultima volta perché non sono proprio sicuro che non ci siamo anche intravisti o in uno era opportuno comunque in una di quelle architetture di incubo che ci ha regalato
Appunto all'architettura contemporanea
Lorenzo mio vedo affatto mi ricordo un'intervista strana intitolata ma lei Terna che o non è una spia della CIA
Quello che magiche forse non sa è che quell'articolo tra l'altro mi costò non poche telefonate minatorie che dei
Così
Dei soldatini
Patetici della rivoluzione
Per ricatti vista
Che mi diceva non nel telefono nemico del popolo si gambizzati Remo in quegli anni amici anni di delirio terranno il Cales forse molti di voi son troppo giovani per esserne per poterli ricordare
In realtà sì tutto diventava demoniaco o angeli
Che
Tale era la voce diffusa che io fossi una spia della CIA perché non cantavo in un coro Corsini Stresa e alla moda ma anzi dicevo che purtroppo il comunismo
Era
Come poi disse
Non marxista americana delusa
La definite Fini marxismo mi ricordo la versione storicamente vincente
Del fascismo
In quegli anni appunto correva voce che De Marchi fosse spia della CIA perché questi poveracci che mi avevano visto
Fino al punto al sessantasette sessantotto
Guidare una rivoluzione per diritti civili nel campo della sessualità nel campo della contraccezione
L'ingegnere nel campo proprio del costume improvvisamente si erano trovati davanti a una persona che si opponeva apertamente al questa
Parodi Lilian sinistra della libertà che era appunto
La contestazione leninista
Allora tutti siccome si diceva che era una spia della CIA ricordo che un giorno venne
L'uomo che leggeva il contatore né mio figlio mi vide parlottare con lui sulla porta quando lui se ne andò mi disse matto attacco c'è una spia della CIA o dell'ARCEA
Eppure eppure queste cose e tragicomiche erano strettamente imparentate con il tema di oggi
Perché come spero di diretti tra poco secondo me
Uno dei regali tragici che ci ha fatto la rimozione della morte nella storia in particolare nella storia del pensiero politico è stato il fanatismo
Ma forse dobbiamo andare un po'più per ordine
Questa amica che ha letto questo mia riflessione anteposta libro scimmietta ti amo
Mi ha riportato proprio alla all'origine di questa mia riflessione
Perché anch'io ero stato dentro al mito
Millenarista non era il mito millenarista
Politico era invito naturale millenarista naturalistico
Ma in fondo credo che retrospettivamente oggi in mi mi rendo conto che erano due formazioni diverse ma
Ma forse non così lontani
Informazioni difensive Rispetto
Rispetto appunto al problema incalzante della morte ma incalzante sottopelle incalzante in modo subliminale
Perché negato appunto era il modus
Come era nata questa specie di illuminazione era nata dal disperazione della morte di Daniela sta donna tanto amata
Con cui avevo vissuto tutto l'ultimo anno di sofferenza
Diaconia
E a cui oggi retrospettivamente mi domando se non ho negato la morte cioè se no no in qualche modo ruba con la morte perché conforme appunto i pregiudizi che avevo in quel tempo ritenevo quasi doveroso nasconderle che io sapevo che lei doveva morire
Io credo che lei l'abbia intuito benissimo perché era una donna di
Dichiarare intuizione
Però
La tragedia della morte a cui accennava poco fa Lidia Ravera ha colpito anche me cioè ha colpito me e lei mi ha che temo
Perché eravamo immaturi
Ha colpito me lei perché ci siamo nascosti
Di sapere che sapeva com'era quel titolo del film non so io so che tu sai che io so conseguenti
E quindi da quel momento è cominciata quando lei è morta
Una riflessione chi forse non è mai Fini
Ed è stata una riflessione tra l'altro è estremamente illuminante
Una delle cose belle dell'essere umano
E questa incredibile inesauribile creatività questo libero più scritto cinquantasette anni per me è stata la svolta più più vitale giovanile della mia vita alla mia più personale svolta
E da allora sì mi sento che c'è qualcosa di meravigliosa mentre rinnovabili nel nella nel nostro spirito
E questo tra l'altro da un sindacato permanente al vittima
Ad ogni modo io invece una scaletta ma insomma preparata
Ma perché poco tempo per la paura fatale di parlare di un tema tanto grande
E tanto pervasivo
è un po'anche perché mi è rimasta nella testa una frase meraviglioso di Monterey
Che dice se o scrisse scrisse nei saggi
Filosofare e imparare a morire
E imparare a morire imparare inattesi ecco secondo me qui c'è un distillato di saggezza che io almeno io non dimentico romani
Quindi credo che sia importante riuscire a filosofare se per filosofare si intende pensare riflettere
Anche sulla morte ed è importante riflettere
Sicuramente in termini autobiografici come faceva poco fa a Lidia Ravera olio in apertura ma credo che se noi guardiamo in questo buco nero dove tirato come possiamo guardare
Se facciamo questo viaggio
Nelle tenebre ci possono venire grandi Luminal sia unico per capire però più il gran pasticcio in cui la povera scimmietta umana si è ficcata
Da quando è sorta in lei la coscienza e la coscienza della morte che io direi che
Interessante il tema di questo convegno proprio perché i
La mia sensazione è che
Sia quasi coi va alla nascita della coscienza in la nascita della coscienza della morte
L'ipotesi che io ho formulata in questo libro
E proprio che
La la cultura in genere sia stata almeno così come l'abbiamo conosciuta finora una formazione reattivo difensiva a questo show esistenziale con la coscienza
Con lo sviluppo della corteccia cerebrale se volete chiamarlo così o con qualche miracoloso intervento del regista cosmico se se avete altre i temi più spiccatamente
Religiose
è successo questo
Agli atteggiamenti troppo questa percezione
Della della finitezza dell'esistenza umana
E da lì
Sono nate le difese le difese contro questo sciocche vissuto in moto terrorizzante e traumatizzante
Credo che abbiamo le prove questo
Come forse sapete le più antiche tracce di cultura umana sono le sepolture
Neandertal diane giri ottanta cento mila anni fa che tra l'altro precedo no
Che almeno cinquanta mila anni le prime tracce di al terrone tipo di cultura se per cultura intendiamo l'insieme delle credenze
E delle rappresentazioni simboliche di un gruppo ma
Ebbene
In queste sepolture Neandertal chiaramente noi vediamo abbiamo trovato
Sappiamo come scimmiette umani in questo caso le scimmiette archeologico hanno trovato fiori fossilizzati asceta caccia
Anche cibi fossilizzarsi cioè esattamente gli stessi tipi di reperti funerari che poi si trovano in una quantità di sepoltura storico
Il che testimoniano appunto il desiderio dei vite entri di dare al defunto
Una possibilità di vita felice nell'oltretomba
Con la morte nasce quindi nell'uomo questa formazione reattivo difensiva io no no le incertezze spiritual riviste di vari altri partecipanti a questo convegno
Devo anche dire che non ho affatto le certezze al triste
Di fronte a qualche osservatore forse esterno convegni
Però
Credo sinceramente di doverti dire che molto nel mio cuore si oppone al ha una visione religiosa almeno tradizionale spesso mi mi è venuto di pensare che se esiste davvero un regista
Dell'universo de Alfred Hitchcock era un dilettante al confronto
Perché troppe troppe cose che ridanno orrore e dolore
Non so se sapete che quel bellissimo quadro di far comunque l'urlo con tutte quelle
Obiettivo di terrore e di angoscia che si diramano dalla figura dell'urlante
Rappresenta l'urlo che Munch sentivo uscire dall'andatura non dalla storia
Non dalla vita sociale dalla natura
Perché spesso alcuni esponenti di certa religioni di di certe religioni provvidenziali viste
Ci dicono che l'orrore della storia
è solo frutto della malvagità umana
Ma io credo che chiunque guardi la natura come dice il vecchio meno partecipando dice guardate
Sotto guardate negli anfratti di quel giardino di fiori e di aver
Quanta crudeltà ecco credo che anche nella nel tour c'è molta infinita crudeltà e che
Se se non mondo che ci affascina ogni volta si forse è un
è un tipo privilegia di realtà che dobbiamo guardare con un occhio diverso per quello con cui lo guardano a volte anche i nostri cari agli ecologisti avete mai assistito a questi
A questi documentari sulla vita della natura con quanta come sanno glissa re Bennink sulla alcuni di queste creature divorate
Che anzi si divorano tra loro in questa lotta di omnes erga omnes
Ecco quindi perché
Nelle poche parole ha detto poco fa la nostra mica io parlavo del crollo dei miti naturalisti perché anch'io avevo creduto ai limiti naturalisti Funari dicevo poco fa
E allora ho dovuto mandare ma per cento nutritivo perché non venivo che la natura per quanto affascinante sia è una specie di mali Garda
Alla sua intorno però molto sadica
Che tormenta i suoi amanti
Perché io ho capito che in realtà anch'io mi difendevo l'Iraq è crollato nella mia breve biografia di intellettuale dell'Occidente era crollato il mito religioso ma ecco che io avevo dovuto costruirmi un mito naturalista
Intendiamoci
è un mito splendido è un mito in cui credo ancora in parte
Tra l'altro era arrivato al mito naturalista e forse anche questo è significativo attraverso un libero
Di devi Herbert loro i maschi e l'ho trovato nascosto tra i mutandoni di mio padre nel cassettone di casa
Quando avevo quattordici anni era una traduzione francese Lady Chatterley
E
E mi ricordo che mi sono fatto un'infinità di pipe su quel libro ma anche il cavo accanto ho capito la bellezza quello che Lawrence
Ci stava dicendo
è stata un'artista svolta secondo me non ha ancora preso apprezzato adeguatamente perché per due mila anni la cultura cristiana aveva avuto due sole visioni della sessualità o la statalizzazione
Pongo la
Lo scherzo
Fondo Giaccon Boccaccio che come sapete è folle poi distruggere il Decamerone in età avanzata e poi via via con tutti i nostri scrittori licenziosi si parlava di sesso con un sottinteso in fondo credo chiedendo alla clemenza della corte si fa per scherzo Sofia sappiamo bene che i veri valori sono altre in mano la peste infuria lasciateci scherzare
Concorrenza comincia un discorso assolutamente nuovo nell'Occidente cioè la presentazione e l'esperienza della sessualità come fatto politico anzi come fatto sacrale
E questo forse consente finalmente alla culture all'arte occidentale di ricongiungersi a quella orientale atto per questo non era mai venuto meno
Bene come dicevo
Questo mito naturalista a cui mi ero aggrappato che così e io cominciato a riflettere e mi sono accorto che chi era
Una delle due grandi modalità con cui lo spirito occidentale aveva cercato di reagire al crollo dei miti religiosi
Cioè cos'era successo come dicevano ancora queste poche righe la natura ai tempi di Jean Jacques Rousseau era diventata il sostituto del vecchio
Il barbuto Pompilio
La madre proprietà come prima c'era un padre però
E quindi tutte le sventure dell'uomo guarda dove regna dal fatto di essersi allontanato dalla Santa natura
Ma ritorniamo alla natura dicevano i naturalisti nel senso signor culturale del termine e saremo felici magari fosse così semplici
Quello che loro dimenticato a noi appunto c'è l'uomo nel frattempo
Era diventato un essere cosciente che appunto si era inventato questi splendidi
Valori queste splendide speranze questi splendidi sogni
Di bontà
E compassione
Di felicità
Di giustizia Kay
Per loro fortuna o per loro sventura io credo per loro sventura
Gli animali non hanno e che questa non era più compatibile con l'accettazione
E la divinizzazione della natura
Cosa che i nostri ecologiche oggi ho l'impressione non hanno ancora ben capito si limitano a rimuovere la crudeltà della natura negativi iniziarla
Come prima divinizzato no la storia perché molti di questi ecologico come ben sapete vengono
Dalla sinistra marxista delusa
Ed ecco l'altra modalità fondamentale con cui lo spirito occidentale aveva reagito al crollo dei miti
Religiosi era la modalità storicista
Come sapete nacque con
Yeager il quale praticamente trasformo la storia
Nel padre
O meglio il Padreterno nella storia
E in fondo giù al giudizio universale si sostituì il giudizio della storia etichette scrisse una frase
Una frase che grida vendetta tra l'altro contro l'umanità e che regolarmente non mi ricordo ma che suona all'incirca così
è la storia che dal che giudica il valore dei popoli degli uomini
E solo i popoli dieci uomini migliori hanno il premio della vittoria dalla storia
Questa frase o perlomeno questo concetto è stato alla base di tutte le infinite viltà degli intellettuali occidentali questo secolo direi
Perché quando ci si trovava di fronte a tiranno che fosse rosso nero poco importava
Quel tiranno diventava l'espressione della storia gas specie se era trionfante e opporsi al tiranno che si chiamasse Stalin o Mao Hitler o Mussolini poco importa
Significava opporsi alla storia e quindi alla nuova divinità
Da lì
Sono nate poi come sapete le grandi dittatore in lega i grandi totalitarismi del nostro secolo
E non è un caso che siano andate in coincidenza con il crollo dei miti religiosi
La la conclusione a cui ero costretto ad arrivare sviluppando questa riflessione iracheno appunto i grandi miti politici del nostro tempo in nome dei quali sono stati consumate infiniti delitti
Erano Mitri tempi sostanzialmente religiosi
Del resto chiunque abbia visto i filmati del dell'India per le adunanze di Norimberga s'invecchia con chiarezza la qualità rituale ecco il film di quelle cerimonie
E quindi mi sono dovuto rendere conto che il totalitarismo di cui noi siamo stati testimoni
E che potrebbe rinascere da un giorno all'altro tra parentesi è
Una delle tante espressioni
Del tentativo umano di rimuovere la morte che col saliranno in fondo i totalitarismi se non una edizione politica dei vecchi fanatismi religiosi
Al paradiso celeste promesso dalle religioni tradizionali sostituivano un paradiso terrestre tutti
Presso va di moda dire male soltanto del nazismo ma ci dimentichiamo che il nazismo aveva un suo paradiso che era un paradiso ma richiamano appunto fatto di uomini belli biondi con gli occhi azzurri
Che portavano avanti i valori di purezza
Che portavano avanti i valori di lealtà
In altre parole in fondo valori morale un senso di idealismo che grondava romanticismo
Ce n'è una bellissima intuizione in quel film cabaret non so se lo avete visto
In cui in un'osteria bavarese a un certo momento arriva un bel ragazzo della Hitlerjugend ricomincia a cantare un inno tra l'altro di tipo naturalista in cui canta le foreste i daini
Della Germania antica e poco a poco di avventori se si fanno travolgere da questo ritmo ed questo slancio ideale
Di purezza
Ecco credo che ogni totalitarismo vuole propone un paradiso terrestre che ha un surrogato del vecchio paradiso celeste
Sto andando a braccio ma credo poco a poco di riuscire a tardi quanto tempo ancora Maggi dieci minuti cinque minuti tre minuti cinque trattino sette minuti benissimo allora qui bisogna tirare i remi in barca amici allora dicevo
Questa è stato il tipo di riflessioni che poi come spesso capita agli intellettuali sistematici commettendo essere invio si è poi allargato ad altre spegnere della cultura umana
E mi sono reso conto che questo problema della formazione reattivo difensiva
Chi era presente nelle più diverse manifestazioni della nostra cultura certa la politica era il caso più lampante
Ma quante altri quante altre a Ray della cultura la filosofia stessa poteva essere letta in questa forma pensate che la prima testimonianza
Di filosofia esistente che è un presocratica concreto contro parla appunto di morte e di come sia giusta la morte
In altre parole è un tentativo dell'essere umano ti
Appunto
Si potrebbe dire far buon viso a cattivo gioco oppure si potrebbe dire venire a patti con una realtà insopprimibile o anche capire l'approfondita del problema ma certo è un discorso con la morte
Platone dice perché filosofare è come mettere in scena la morte
E così via non posso certo far pittura cioè lei
Gli esempi nella storia della filosofia
Però sicuramente chiunque guarda alla filosofia la vede divisa in due grandi famiglie da una parte la filosofia che ha tentato di giustificare razionalmente la fede e quindi con la fede la difesa dalla morte
Qui possiamo mettere la scolastica San Tommaso tutto quello che volete
Dall'altro invece la filosofia che attenta
Almeno fino ad epoca molto moderna di confermare in modo indipendente alcuni assunti del religione la crisi del mondo moderno in campo filosofico come ben sapete nasce con i filosofi della morte di Tizio
Con a fine nell'Ottocento e non a caso nascono anche lì come dicevo poco fa lei che era i grandi totalitarismi politici ma non solo filosofia avevo visto anche l'arte stessa poco fa dichiara aveva detto tre parole bellissime che ne dice in realtà io scrivo per
The Artist trarre il boia
Voleva dirci in sostanza io scrivo perché scrivendo sento di moltiplicare il mio spazio di vita
Io potrei dire che
Credo almeno che lei scriva come tutti noi per rendere questo spazio significativo
Però potrei anche dire che
Che scrive perché resti qualcosa di lei
Dice Otto Rank il più grande discepolo di Freud perché è stato regolarmente sepolto TV
Quando s'è cominciato a occuparsi di morte
Appunto parlando del problema della
è la morte
Nella
E l'attività clinica
Lui dice che in fondo il nevrotico è un artista mancato ed è una bellissima intuizione cioè
La persona che soccombe ore tensioni esistenziali ecco lei che non è riuscita a dare assicurano espressione creativa a risolvere crea attivamente la condizione esistenziale
E quindi compito del terapista sarà di aiutarlo a ritrovare o a trovare questa espressione creativa
E così
Particolare mi colpì un esame che feci in questo libro delle avanguardie artistiche del nostro secolo
Se avanguardie che come sapete sono state molti molto strettamente intrecciate alle ideologie totalitarie fasciste e comuniste e di nuovo mi domandavo Matteucci
E ho scoperto che alla radice delle avanguardie accenti Lando
Cioè con gli oggetti testi di Enzo ordine tutor monca dei cubisti dei dadaisti
Dei costruttivisti eccetera trovate valanghe di angoscia
Ed era quindi Attraverso l'aggancio col mito rivoluzionario col paradiso terrestre che tentavano di salvarsi dall'amico
E qui a questo punto però in questa marcia che va un po'in avanti un po'all'indietro
Voglio fare un'altra tappa intermedia il problema democratico io sono quarantadue anni Circo Togni svegliare le coscienze
Questa nostra classe politica
Balorda analfabeta arrogante
Alla gravità di questo problema ma non c'è verso
E allora ho dovuto dirmi pervenne ma perché perché il vero problema dell'esplosione demografica non è l'esplosione demografica e la sua negazione
Perché fascisti e comunisti perché cattolici e islamici hanno caparbiamente negato il problema dell'esplosione demografica perché si condannano a morte per Bersani
Decine di milioni di bambini ogni anno in nome dell'amore dell'infanzia
Perché pontificie sta Lilia
A domandarsi se lo spermatozoo intercettato due minuti prima o due minuti doppi e su questa sua considerazione schiaccia nel sangue centinaia di migliaia di donne
Ho milioni di bambini
Ecco il problema secondo me è ancora una volta quello di una bisogno di tantissimo
Ci sarà la moltiplicazione dei pani e dei pesci se sarà il Paradiso comunista o fascista o di qualunque razza Cesara abbondanza per tutti purché siano del popolo eletto purché militi non è la vera finite la solita su al tempo stesso a livello di massa però perché tanta indifferenza forse perché nella procreazione noi troviamo consolazione alla nostra finitezza quindi tante immensi problemi planetari
Trovavano una risposta e al la prima risposta che veniva riguardava proprio la religione qui vorrei concludere il mio intervento
Io credo che la religione sia stata la prima difesa eretta dall'essere umano
Contro la morte
Io so che i questo convegno è stato promosso da persone che hanno un
Loro profonda religiosità
Ecco io
Non non credo di riavere
La presunzione di innescare un bel niente né di affermare un bel niente
Posso solo dire cosa sento io non ho certezze spiritualista però sento anch'io una dimensione esso promana
Dentro di me fuori Chimenti certi momenti quando appunto sono in mezzo alla natura oppure sono innamorato
Oppure mi raccolgo meditazione
Ecco però grande rischio amici che la religione
E tinte generare in questa preti sa di fornire certezze
Perché se noi entriamo in questa ottica nuovi spalanca chiamo la porta tutti gli orrori che hanno caratterizzato la storia umana non dimentichiamoci che tutte le guerre sono guerre sante
Ce ne avessimo bisogno ma tutti ce l'ho tacciono beninteso basterebbe guardare alla Jugoslavia ai nostri vicini di casa
Nessuno ama ricordare che carnaio Marcello avviene lungo i confini delle confessioni religiose
O attraverso lei incompatibilità presunte o reali di queste confessioni
E non dimentichiamoci appunto che
Dalle Crociate all'invasioni islamiche dell'Europa poi via via tutte le altre guerre le guerre ritorni guerre rivoluzionarie
Oppure le guerre per il popolo eletto avevano una chiara dimensione religiosa in missione se noi entriamo nell'ottica missionaria siamo spacciati
E allora quello che volevo dirvi è per parte mia sento profondamente l'importanza della religiosità nella nostra esistenza
Sentire la la qualità
Misteriosa di questa insistenza sentire la dimensione sovrumana della nostra umanità se si può usare questo strano paradosso
Però però però ecco sì se questo resta libera ricerca se questo
Resta anche
Dubbio dubbio continuo e nello stesso tempo appunto superamento del dubbio io credo che
La religione può aiutarci a vivere in un modo più un banco
Altrimenti ricominceremo la solita solfa ed è una sorta ai meriti di delitti e di orrori che è stata inaugurata dalle vere chiese ed alle pere feriti grazie
Ho detto a Luigi che io ero d'accordissimo a scanso di equivoci
Prima di
Di dare la la la lettura
Sentivo di fare una condivisione brevissima
Mi ha evocato l'intervento di di di di acque anche diritti sul
Per la preparazione del convegno
E qui di diciassette quotidiani contattati in tempo rapporti personali spesso col capiredattori spesso ricevendo come dire attestati di stima eccetera eccetera
Bene allora i risultati sono che a Milano su diciassette quotidiani contattati in questo modo nessuno ha pubblicato tre righe di informazione dell'esistenza del convegno
A Torino
Quotidiano quattro righe
Diciamolo era la stampa ancor meglio che niente
A Roma quattordici quotidiani contattati da porno Priore dagli altri amici caratterizzato a Roma il convegno un quotidiano su quattordici trae ritiene il Messaggero ecco questo per credo che sia patrimonio la rimozione perché di rimozione si tratta non di scelta consapevoli o sono sicuro
Ma come sia interessante che diventi parte integrante della riflessione
Di questo convegno come agisce la rimozione della morte anche attraverso limiti al scusatemi la Parenti
Tra i giorni contati di Paolo Guzzanti
Sono davanti a papà
Per l'ultima volta nella luce di luglio
E lui non vedrà quella d'agosto e quella del prossimo autunno
I libri resteranno dove li ha lasciati
Aperti alla pagina abbandonata
E non andranno avanti
A quel punto ho gridato
A mio padre nella sua bara catturato dalle grinfie del nulla
Ho gridato così
Tu ritorneranno queste esatte parole
Gli ho gridato ci penso io e come evadere da Alcatraz e come scavare la buca sotto il muro di cinta la dinamite tra i denti la corda legata all'inferriata la sigaretta accesa
Tu stai tranquillo non devi avere avere paura
Sono io qui fuori
Un candelotto di dinamite nel cuore
Ci vorranno secoli questo sì ma si può fare
Bisogna avere fiducia nell'uomo nella scienza nella genetica i stringere i denti
Intanto vedo che non umano il Dio di cui parlano dovrebbe essere accostato con i sassi sul cavalcavia
Luigi ammazza la giovane mamma insieme ai bambini
Una selciato in fronte
Il padre che chiede come può essere che esistano assassini così crudeli
Spiegano che non si trattava di un qualsiasi teppista nello ma proprio di Dio visto nella sua infanzia
Uno di quei bambini che quando prendono un gattino per gioco
Gli sbatto la testa contro lo spigolo e lo stringono dicendogli caro finché lo stritola
Sì
Aveva ottantadue anni e il diabete
E allora
Tirare il sasso nel cervello dal tuo cavalcavia
Non è stata forse una mascalzonata
Paolo Guzzanti per favore
Ringrazio per l'applauso l'incoraggiamento di cui ho bisogno io non sono perché ogni tanto faccio delle infelici comparsate in televisione non amo parlare in pubblico
L'emozione del Kosovo credo che sia un fatto proprio se questo è vero
Di opposizione a che fare certamente Concita De Marchis comprende vecchio in definitiva tutto quello che a che fare con la sofferenza che fare
Direttamente o indirettamente con la morte devo dire che a sentire così il te anche Roma accompagnate da quelle note
Una pagina del del mio libro
Neanche un po'imbarazzato
E ha imbarazzato perché è vero
Fra l'altro è proprio così quella io avendo perso mio padre nell'estate del novantaquattro
Mentre era in villeggiatura c'eravamo sentiti il giorno prima per telefono io da Londra
Lo era stato colpito da alcuni cactus che gli avevano spento una quantità di quadri generali dei comandi della del corpo ma non della mente
Per cui aveva perso moltissime facoltà manda camminava male anche alcune facoltà mentali ma no quelle mentali superiori cioè poteva parlare solo di fisica filosofia di cose da da un certo livello in su se si scendeva più in basso si confondeva
Per cui c'era stato questo Periodo certo l'esperienza della morte del padre una delle esperienze più
Ovvio
Ci tocca tutti a meno che non non Premoli amo i nostri padri le nostre madri quindi
L'esperienza che non ha nulla di unico nulla di particolare ci dividiamo soltanto in chi l'ha già fatta in chi la farà
Tuttavia io ho la presunzione anche un po'piccolo senso di privilegio di avere vissuto un rapporto speciale con un essere umano chi era particolare come tutti gli esseri umani ogni essere umano è una copia unica anzi non è una copia affatto
è un individuo è un
La più piccola unità etnica minoranza etnica che meriti di essere presa in considerazione
Dunque ognuno di noi non è uguale a nessun'altro che sia esistente o che sia mai esistito che mai esisterà anche se certamente molto ci accomuna cioè molto ci séparé molto ci divide
E quando io mi trovai davanti alla baracca dentro da padre una giornata di luglio
Banalmente torrida non poteva essere ragionare Giulio banalmente torride
In una sala mortuaria invece invasa dal da un'aria condizionata cioè l'idea per cui c'era questo contrasto se ha una sua bellezza fra l'altro succede tutto e un'esperienza comune di fronte alla morte altrui se noi accompagniamo che noi seguiamo di persone qui siamo molto legati mentre viviamo la nostra sofferenza credo tutti facciamo l'esperienza di prendere nota mentale di una quantità di piccolissimi dettagli del sapore di quel caffè tutore di quella sigaretta quei fiori quella persona
Quel gesto perché tutto ciò che ha a che fare con l'andamento il motivo della nostra esistenze sempre legato a cose a oggetti non a caso qualsiasi letteratura della Nostalgia è sempre una descrizione
Di oggetti odori e sapori
Umori legati aderenti
E questo è il presupposto perché ci possa essere la comunicazione la comunicazione passa soltanto attraverso una trasmissione emotiva tant'è vero che una comunicazione fatta esclusivamente di informazione
Si può fare cioè ma è la cosa più noiosa per che proprio per il fatto che non è attrezzata per varcare la nostra capacità di con sentire in realtà appunto con sentire sul sentire di fronte alla morte e certamente la forma più comune più collettivo ancora comune collettiva di quanto non lo sia la sessualità perché
La sessualità non è altrettanto comune mettere tipo né per qualità né per quantità
Anche perché
Molte persone possono non fare della loro vita per mai le esperienze della sessualità magari perché vogliono piccole ma tutti fanno l'esperienza della morte
Dunque la morte rappresenta
L'elemento di base comune che ci rende riconoscibili tutti
E che ci rende conoscibili l'uno nell'altro
Il sesso lo metterei al secondo posto
E non sono neanche sicuro
Ma certamente
L'identità di ciascuno di noi
E quindi la nostra individualità si forma e si mantiene attraverso un costante contatto con l'operazione
Che noi iniziamo nascendo perché ultimi amo morendo ed è l'operazione della separazione una banalità ti ho fatto mi sono sottoposto molti anni fa non moltissimi insomma tra son passati quasi vent'anni
A una ortodossi Issime analisi freudiana di cui non so dire assolutamente se ne abbia fatto bene al nostro sia stato una cosa di grande vantaggio o no certamente ho capito però delle cose come dire di natura filosofica strutturale di natura antropologica e che hanno modificato il mio rapporto sia con me stesso sia con la vita sia con la morte
E credo che mi abbiano anzi certamente hanno modificato gradualmente anche il mio atteggiamento politico ideologico e questa a che fare con la separatezza
E la separatezza a che fare con la morte e la separatezza a che fare con l'amore della separatezza a che fare con nascere
E mi sono reso conto e questo era anche ciò che io pensavo mentre mi trovavo in questo frigorifero contenuto in un mondo arroventato del luglio del novantaquattro consideravo che quando noi per quando noi moriamo quando muore chi ci è molto caro
Avvertiamo questo senso di ingiustizia di angoscia truce
Che e se c'è un ordine del giorno dell'universo è stato previsto anche questo io non come le parti non non so come non so dirvi né ateo né credente dire che non credo va assolutamente in un Dio ordinatore anche qui nel mio libro ho giocato con questo fatto che se rinvio
Esiste si stesse si poteva capire se fosse esistito perché
Sì forse si può giocare con una serie di ipotesi beh ecco il trio sarebbe inquisiti idee per gli stessi strumenti di misura etica che ci ha fornito fra base ai codici non soltanto genetici ma di comportamento di valutazione che ci ha dato
Dovremmo inizialmente convocarlo sul banco
Quanto meno dei testimoni probabilmente degli imputati a chiedergli ragione di quel che ha fatto di quel che ci ha fatto di questi eccidi di quel che ci farà
E tra l'altro per la parte invece testimoniale mi veniva in mente sempre in quel momento vorrei sapere mi piacerebbe sapere perché oltre a darci la morte c'ha dato anche l'angoscia della morte
è vero il gli animali non hanno consapevolezza della morte
Semmai hanno paura hanno hanno il meccanismo il servo meccanismo della paura così che sono fa parte deserte quei meccanismi difensivi che abbiamo anche nuovi di fronte non so le vertigini di fronte al baratro oppure
Panicola timidezza il pudore sono tutte tutte
Programmi si potrebbe dire col linguaggio dei computer dei dischetti dei programmi di difensivi di cui noi disponiamo perché hanno uno scopo protettivo il più delle volte anzi sempre a non saperlo scopo protettivo
Altrimenti ci andremo a zonzo sui cornicioni col rischio di cadere di sotto tant'è vero che l'uomo ha prodotto sta producendo in questo secolo tra le altre sfide non del tutto insensate questa novità non so se l'avete vista se avete notato degli sport estremi
Di sport estremi sono degli sport che prima non esistevano che consistono nello addestrare il corpo umano a superare tutte le soglie tutte le soglie di
Di più della paura e anche della forza dell'equilibrio
E quindi sport estremi consistono queste cose pazzesche radiato si vedono in televisione quello che si butta senza paracadute dall'aereo con lo sci dal picco poi apre degli alettoni plana navigare fa fanno delle cose canoe tecniche imboccano cascata e più ficcanti
Tutte queste manifestazioni umane sono nuove
E questa era dall'altro filone di riflessione che mi veniva in quel giorno e poi riflessione che abita dentro il ministero da tempo
In questo nostro secolo di massa anche di macelleria in questo secolo che ha conosciuto
Le più grandi vette della vergogna specialmente della civiltà espressamente dalla città non soltanto occidentale dell'ordinario quest'estate mi sono studiato bene la guerra del Pacifico
Cominciata nel mille novecentotrentasei
Dell'aggressione giapponese in Cina e devo dire che abbassata la voglia di dire che tutta la vergogna colpa dell'Occidente devo dire che la razza umana il genere umano
Saltato il meglio del peggio di sete durante questo secolo tuttavia oltre ad avere dato
Tanto tanto male tanto distruzione
Nel nostro secolo si stanno vedendo si stanno verificando delle delle sfide
Di tipo conoscitivo e anche di riflessione sulla vita stessa
Che non si erano mai date prima e stanno accadendo una quantità di eventi che rompono per sempre definitivamente e per la prima volta tutto ciò che prima invece era codificato stabilito millenario antico eterno e apparentemente immutabile
Alcuni piccoli esempi dal la l'intelligenza dei bambini sta crescendo o meglio il l'età mentale di chi oggi da dieci anni con gli antichi aveva fino a ieri dodici anni ed è un conto il cha cha uno uno ci sono degli sviluppi questo naturalmente
Nel nell'Europa occidentale i bambini insegnano agli adulti non era mai successo la tecnologia Bertelli compiuto l'informatica hanno capovolto all'interno delle famiglie
Il rapporto tra chissà insegna e chi è piccolo deve imparare e impara e quindi sono scambiati completamente i rapporti d'autorità ma poi
Ed ecco il pretesto di questa pagina del di questa via testimonianza che è stata appena letta l'uomo sta imparando per la prima volta impiegheremo circa un secolo questo dice Dulbecco bastante imparando per la prima volta a decifrare
Questo partito specie di papiro Rosetta
Che il genoma umano
Sono fresco di studi perché mentre prima di venire qui e sto scrivendo un'inchiesta per la stampa intesa che non è Kamai che io amo moltissimo ma insomma la devo fare sull'Italia del due mila che poi non ha senso dormire fra cinque anni e che cambieranno per queste grandi cose comunque suddivisa privata dal punto della
Al capitolo della sanità che cosa sarà di qui a breve il rapporto con la salute ma cioè con la vita e con la morte cioè con la sfida col con l'allontanare da sé i da noi il l'approssimarsi della morte
E andando a parlare con
Con chi appunto prevede il programma
Queste prospettive ho scoperto ciò che peraltro molti di voi sapranno ve ne sono raccolto in questa circostanza che la medicina sta per diventare esclusivamente una prevenzione
Genetica in altre parole fra poco noi avremo in tasca un floppy disk con sedi romane non ho stampato una non so un certificato potrà assumere qualsiasi forma cartacea Elettronica
In cui saranno descritte le gli amminoacidi e proteine le molecole che compongono la nostra doppia elica rinascita adesso si dicono play con cui che è poi è una è un dischetto un disco programma
E qui non c'è scritto soltanto se noi siamo amanti della musica non c'è scritto soltanto
Compie sesso di quel di quale sesso siamo oppure come il colore dei nostri capelli ma c'è scritto ci sono informazioni molto più ci sono tutte le informazioni possibili per esempio sulla vita sulla durata di ogni nostro organo e quindi sulla durata complessiva del nostro organismo
Siamo tutti quanti delle bombe a tempo programmate con un meccanismo contanti meccanismi ad orologeria che fanno tic tac tic tac che non è il tempo il tempo di ciascuno di noi diverso da persona a persona
Di fatti già si pone il problema etico se dire o non utile a chi da a farsi questo esame genetico
Egregio signore più o meno lei dovrebbe morire nel in fra il marzo dell'aprile del supponiamo due mila dodici
Oppure del prossimo del prossimo anno
Infatti questo questa conoscenza permette l'intervento
Perché la
Ed è bellissimo il fatto che essi affacci in maniera così esistenziale così personale che tutti ci riguarda
Un problemone filosofico apparentemente teorico noioso studiato a scuola che era quello della del del dualismo fra determinismo il libero arbitrio oltretutto è determinato cravatta dunque dov'è la nostra libertà no la nostra libertà cioè perché aveva del questa storia si sta presentando il tra poco ce l'avremo a che fare alla usando questo non è una questione filosofica questa rete sto dicendo è una è una questione con cui si imbatte che con cui avremo a che fare tra breve
Con L'Unità sanitaria locale con la il servizio sanitario nazionale
Alcuni Paesi come il nostro sono stranamente non siamo sempre fanalino di coda di tutto invece in questo caso l'Italia è uno dei Paesi con malgrado tutto con una politica sanitaria sembra che ti
Con tutti i sfasci Casini che sappiamo
Però ha sempre navigato un po'abbastanza nella prevenzione insomma fatto sta che noi siamo ho ho appreso in queste statistiche l'Italia è uno dei cinque paesi più longevi del mondo condividendo questo primato insieme al Giappone dalla Svezia Svizzera
Parte della Francia non non non tutta la Francia
Mi pare che sono finito a questi sono stati i primi cinque gli Stati Uniti per esempio sono molto molto lontani negli Stati Uniti si pratica soltanto un una medicina
Riparatoria cioè avvicinare corre a con tecnologie sofisticate costi anche molto alti kitsch all'infarto intervenire subito sono si interviene quando Inter quando arriva l'Amati
Noi avremo presto a che vedere con questa e tutto il mondo avrà a che vedere mentre il professor Dulbecco premio Nobel va avanti
Con questa decrittazione no a questo a questo
Per cui trovano dei sedimenti DTT di tutti di di genere che sono quelli che dicono tutto sul secondo tratto anteriore del covo per esempio un altro invece perché il programma genoma al quale appunto lavora sul becco di una grossa struttura che tra l'altro costa un sacco di soldi
Vada avanti fino alla fine probabilmente passerà un secolo che sarà il primo secco del terzo millennio ma intanto il progetto già sta abbastanza avanti da consentire già oggi una quantità di notizie di vantaggi man mano che la nostra vita proseguirà e quel nostra quella dei nostri figli nostri diciamo fin dove anche la nostra lei morirà del futuro non soltanto del passato potrà arrivare questo questo problema questa nuova situazione stretta acquisterà una enorme attualità
E così ci troveremo ad avere a che fare con la morte
Con un diverso tipo di coscienza
La morte non sarà più soltanto sarà anche sarà sempre ma non soltanto un evento totalmente incontrollato se verrà sempre e soltanto nel modo più inatteso oppure
Irreparabile a meno che non sia possibile intervenire
Laddove è possibile con le pendici delle cure
Ci sarà sempre la morte inattesa la morte incontrollabile le medicine le cure ma si applica un ventaglio una una un angolo
Crescente di intervento umano
Che passa attraverso la conoscenza genetica che come dire
I piani dettagliati e definitivi
Di fabbricazione funzionamento dell'organismo di ciascuno di noi questo poi aprirà dei problemi mostruosi dal punto di vista morale perché certamente
Ci sarà il problema
Cioè c'è il rischio di nuovo nazismo insomma ecco tutta questa roba qua porta dritti sparati ad una serie di problematiche in cui
Usciranno sempre degli individui a proporre che quindi gli imperfetti per carità per il loro bene si intende mica mica per per per norma insomma se
L'emofilia col diabetico o evitiamo meritiamo la nascita meglio ancora e da evitare la nascita poi anche interventi successivi non tutto questo apre una una riproposizione in termini appassionanti io sono assolutamente fiducioso ecco di non vorrei darti l'impressione
Di una anzi di militare tra quelli che che spargono diffidenza e anzi un preventivo rancore nei confronti della scienza dalla conoscenza tecnica io sono assolutamente
Un
No io offrì ecco diciamo così io ho fiducia malgrado tutto
Ho fiducia esclusivamente nell'essere umano di fronte
A questa questione della morte o anche
Imparato un dramma lezione molto semplice perché
Porsi come problema centrale quello del senso dell'esistenza
E uno sbaglio una perdita di tempo
Senza riparo l'esistenza
A il senso che noi riusciamo a dare
In quei momenti in cui riusciamo a distrarci
Dal fatto che tanto siamo mortali e che quindi la nostra Corsetti ogni momento di ogni giorno è quella comunque contro la morte
Il il discorso immaginario anche se pensato che feci davanti al mio padre morto fu un discorso di fare di fiducia non di fede
Ma di fiducia ragionevole
Nell'arrivo
Teoricamente unicamente accessibile nell'arrivo all'immortalità
Da cosa che mi è sembrato molto più molto più appagante molto più
Soddisfacente molto più rassicurante
Elaborare una fantasia realistica
Di immortalità per mano raggiunta progressivamente per mano dell'uomo occorreranno sia pure secoli
Che non porsi in uno stato di panico inerte inerme ma tremebondo di fronte alla Mortensen
E allora questa fantasia è una fantasia accessibile
L'identità di ciascuno di noi non è altro che l'accumulo della sua memoria
E la coscienza di sé che forse
Il TV la parte più atroce del grande scherzo che ci è stato giocato
Se non avessimo la coscienza di se stessi
Saremmo come
Come il gatto io amo molto i gatti io ho una gatta che si chiama Zerlina che dalla quale alla mia età non più giovanissima
Ho imparato molte cose che da ragazzino con i gatti non avevo imparato
Una cosa che mi ha
Straziato per esempio è stato vedere questa creatura in calore
E il nella quale oggi verifichiamo del calore stavamo al mare in una casa chiusa fuori c'erano
Cercammo di
Fu un errore di di impedire a questa questa gatta di uscire
E queste questa animale
Diventò pazzo
Pazza e fece dalle cose di una di una disperazione di una violenza
Ubbidendo ad un ad un richiamo codificato così corruttele così imperioso che a un certo punto riuscì a sfondare la grata di ferro di una finestra lasciarla non so come
Uscì fuori tornò dopo tre quattro giorni tutta
Verrebbe ridotta tutta e mise al mondo tre gattini
Che sono anzi no cinque per procedevano gli altri tre sono stati regate ma io sono rimasi
Molto molto colpito dalla disperazione dall'angoscia dalla della della forza con cui agiva questo richiamo riproduttivo in questa in questa finale
E senza tirarne fuori c'era Cartesio che era odioso in questo senso perché Cartesio sosteneva che gli animali sono soltanto degli automi
Mentre spiegava questa sua brillante idea
Gli seviziata davanti a agli astanti ricevere questa era guardata prende a calci nel sedere guarisce simulando il dolore si comporta come se provasse dolore realtà non può non trova assolutamente nulla
E negli annali naturalmente hanno tutta la gamma delle sensibilità tradimento hanno anche delle sensibilità ulteriori e maggiori delle nostre ma non hanno la coscienza di sé e la coscienza e la coscienza del morire
Noi abbiamo invece dentro Dinoi a te io non atei che possiamo essere credenza intorno credente abbiamo dentro di noi tuttavia una idea
Mito speranza come quello ballare
Prospettiva religiosa ma l'idea
Della i morti del non morire l'idea della della l'immortalità raggiungibile possibile
Beh questa idea un'idea coltivabile ecco io
Ho soltanto maturato questa
Questa follia
Che l'idea di poter arrivare che l'uomo arrivi a ricostruire
Le identità e le memorie
E dar loro dar loro seguito
è unica è una fantasia con cui fondo più realistico giocare che non le fantasie religiose
Può non essere utile ma certamente non è dannosa non fa del male a nessuno
E offre il vantaggio di consentire tra l'altro meglio
Il rispetto
Che ciascun essere umano deve ad ogni altro specialmente nel dolore specialmente
Di fronte alla morte di fronte alla sofferenza
Di solito chi attende
Dell'etica grandi fedi estreme
Non riesce sempre approvare un rispetto alla pari rispetto semplice rispettoso magari del grande amore ma il rispetto è una cosa
Un po'diverse un po'ulteriore che non soltanto che non li importantissimo more
Fondamentale importanti rispetto significa garantire ciascuno di coloro che ci sono vicini ci sono intorno
Garantire che il suo confine non verrà calpestato
Rispetto significa appunto la il riconoscimento del margine della frontiera che separa ciascuno di noi italiani
E quel margine rispettando il quale ognuno di voi resta se stesso ed è il margine all'interno del quale necessariamente quando ciascuno di noi muore muore irreparabilmente da solo
Morì nella solitudine gli altri che ci sono intorno soffrono per la sua morte
E tuttavia soffrono per il proprio dolore che è proprio
Questo fatto della della solitudine irreparabile per morire
Un altro elemento sul quale sarebbe bene che non si facessero trucchi
Si muore da soli e quando ci vogliono persone care piangiamo la morte di noi stessi per quella quota
Che se ne va insieme
Alla persona amata altri molto ha rappresentato durante la nostra vita ma piangiamo la nostra morte
Mentre diciamo
Per semplificare le cose per ipocrisia
Che piangiamo la morte difficile
Sì sì spinto accanto
La fantasia dolce
Della del recupero di chi è già stato
Una specie di così di piccolo omaggio che gli è venuto
Mi è venuto per via poetica non è venuto per Piacentini circa
Nel momento in cui mi sono trovato vedrà situazione protetto
Io credo di non avere altro da dire anzi francamente non avevo neanche quello che ho detto da dire l'ho detto perché è venuto va un po'a catenella uscito insieme alla evocazione di queste di queste righe
Io vi ringrazio moltissimo
Mi auguro che si fare buon lavoro in questo convegno
Grazie
I prossimi interventi sono le testimonianze di Sergio D'Elia poi Giorgio il camper e poi ripropongo dopo dieci minuti di tre se siete d'accordo
Ne ero convinto
Da Passaggio in ombra di Maria Teresa Di lascia
No
Questo silenzio favoloso non è della stessa specie rocciosa dei sotterranei che ho già attraversato
Non è quello degli anni che trascorse nascosta né quello che avvolgendolo in come un sudario pro pago
Il suo fragore dal centro di me
Non è neppure il silenzio assordante delle voci messe a tacere
Né quello delle parole risentite
Orfani di qualcuno che non ne volle ascoltare
Questo silenzio
Che si lascia esplorare comunico mediano dove il passato si incarna nella fantasmagoria del sogno
Attraversa la sconfinata regione della salvezza
Se chiudo gli occhi mentre a dei dei santuari imponenti
Dove si celebrano tra ricchezze tanto meravigliose da apparire irreali
I riti incantati
Della memoria e del futuro
Ecco avanzano scambiandosi identici voti quel corpi intrecciati in una danza sincronica
Entrambi sono giovani
Entrambi sono vecchi e quando l'uno e il giovane l'altra veste il suo volto vecchio e quando l'altro il vecchio quella prende il suo molto giovane
Come la favola che inizia dove finisce
Come la vita che seguì alla morte come il giorno che nasce dalla notte e si sono gemelli
Il luna vive nell'altro
Con un sospiro guardo la pallida luce del giorno che se ne va
Con la sua ombra lunga sulle mie pezze
Nessuno più mi chiamerà nessuno mi verrà a cercare forse dice però ancora qualche lettera da Titina
Rivedrò la mia balia Rosina
Forse incontrerò a mio padre
E ci arrenderemo ha un sorriso
Forse
Vi dico
Forse
Sergio
Bene vi ringrazio
Io inizierò
Invece da una frase del che si trova all'inizio di passaggio no
Anzitutto vi dico che io sono
Spesso mi trovo in questa situazione di dover parlare Maria Teresa
E questa volta forse più che le nelle altre occasioni che insuccesso di Maria Teresa Di lascia del suo libro
Mi ha portato a parlare in pubblico di lei
Dico forse più che nelle altre occasioni questa volta sento la difficoltà
Perché ho l'impressione netta che
In qualche modo parlandone ne consumò un po'l'identità ricordo a memoria
Mi è successo
Più volte in questo anno da quando lei non c'è di frequentare appunto
Sì i momenti di mondanità ci
Legati al dal successo soprattutto del del premio Strega
E in questa occasione ho dovuto sempre ricordare com'era ma Maria Teresa perché non era un personaggio pubblico nonostante avesse
Già avuto successo nella politica era stata anche deputato del partito del Partito Radicale
Molti ascoltatori soprattutto di radio radicale lo hanno hanno conosciuta né fili diretti
Oppure nei congressi
Ecco mi trovo in questa situazione di dover parlare di lei e sempre di più li ho la netta sensazione che misi
Si consumi una cosa che invece un ricordo una un amore che voglio ancora coltivata
Le cose che ho sentito finora sono state molto belle
Il pregio di questo
Convegno credo sia quello proprio di conciliare un po'la nostra vita la nostra storia nostra esperienza con un'altra vita con un'altra storia altra esperienza che è quello della propria morte
Io questa esperienza della morte dello fatta attraverso appunto la morte di mia moglie
E quando
Maria Teresa è morta in realtà io o in qualche modo
Maturato ecco la coscienza della morte
E l'ho maturata in maniera in maniera serena
Il Passaggio in ombra si dice che è un romanzo autobiografico
Io credo che c'è molta preveggenza anche molta visionarietà
Anche
Prefigurazione della propria morte in Passaggio in ombra e ritengo che Maria Teresa con questo romanzo si sia in qualche modo anche lei conciliata
Con la propria morte credo anzi di più
Che lei abbia fatto con scrivendo questo
Romanzo un'esperienza della propria morte
C'è una sorta proprio di allenamento
Della propria coscienza verso
Verso la morte
Tant'è che quando Maria Teresa saputo o della sua madre malattie soprattutto della inesorabilità della sua malattia
Lei è ha detto sono pronta
Aveva già scritto il romanzo quindi
E consolava noi
Che invece eravamo addolorati consolava suo padre soprattutto
Maria Teresa pensava che
E la cosa più terribile che può succedere a un genitore un padre è proprio quella di sopravvivere alla morte del di ufficio
Lei era convinta di questo era una sua forse un'ovvietà era talmente convinta che lei ha impiegato le ultime sulla energie proprio nel consolare nella soprattutto nel corso del suo palazzo
Io devo confessare che quando Madre Teresa era in coma
Durato sei sette ore con Roma ma anche subito dopo che è morta
Ho pensato con una certa convinzione che lei
E potesse guardarci
E e guardare noi che eravamo piangenti che eravamo disperati intorno al suo corpo esanime
Mentre io la vedevo che invece non lei
Come dire non si spiegava il motivo della nostra disperazione
Non capiva perché noi eravamo addolorati anzi la vedevo che si addolorata del nostro del nostro dolore
Così come aveva fatto negli ultimi giorni della sua
Insomma della sua vita
Ho avuto cioè la percezione che lei in quella situazioni diverse una dimensione non solo di serenità direi quasi di asset di di felicità
Ecco la condizione del comma soprattutto della ma anche dopo della morte
Allora ho pensato che potessero avere ragione coloro che
Raccontano che una volta ritornati dal comma
Appunto di un'esperienza di vita felice di una grande luce nella quale sono immersi
Appunto di una assenza del dolore ma soprattutto anche di una incomprensibilità loro di quanto accade invece a coloro che rimangono c'è la disperazione il valore
Una testimonianza di questi racconti di ritorno dal comma dice addirittura
Di una sorta di rabbia nei confronti dei propri cari che si ostinano a trattenerli
Da un viaggio verso quale stanno
Stanno andando e che è un viaggio verso appunto una dimensione felice
E quindi di un'esperienza della coscienza che si stacca da anche dal peso del proprio del proprio corpo
Quindi dicevo che anch'io ho vissuto l'esperienza della morte attraverso la madre Teresa mi sembra di aver maturato proprio una
La coscienza serena della mia stessa morte
Cioè non vedo non ho più paura della morte questo credo che sia il frutto dell'esperienza che ho avuto da la morte di Maria Teresa
Anzi
Voglio dire forse una banalità si può pensare che io ho
Diciamo questa maturato questa consapevolezza è questa
Appunto dimensione conciliante nei confronti della morte perché
Di Maria Teresa che non c'è che non c'è più ma credo che sia qualcosa di
Non è neanche come dire aver maturato la consapevolezza di un evento ineluttabile
Linea dura l'ineluttabilità della morte una
E principio con cui si apre proprio di romanzo di Maria Teresa stata letta l'ultima pagina del romanzo racconta della vita della morte come realtà
Appunto un circolo cui una segue all'altra
E quindi invece nella frase iniziale del romano c'è scritto che proprio una cosa che poi oltre a una che potrebbe essere interpretata appunto e in qualche modo anche avvalorare la tesi di una preveggenza della morte di Maria Teresa Di lascia scritta già nel nel suo stesso romanzo perché la frase dice la morte verrà quando verrà nessuno ci potrà fare niente mi porteranno via per questa estratte strette scale dei palazzi moderni esattamente quello che è successo a Maria Teresa trattavamo al settimo piano di un palazzo moderno
Le così è stata portata via
Ma dicevo non è appunto la banalità del fatto che una parte di me se n'è andata con lei per cui io ho maturato questa
Serenità anche nei confronti dell'evento
Da molti che viene considerato più terribile
E non è neanche l'ineluttabilità di cui parla Maria Teresa all'inizio del suo romanzo ma io credo la consapevolezza di un al di là della morte
Non mi riferisco a un senso religioso ortodosso convenzionale ma proprio di un'altra vita
Proprio come si dice di un altro mondo e di un altro vita possibile
Ma vorrei ritornare ancora
A parlare di di Maria Teresa attraverso soprattutto le sue parole perché c'è un'altra dimensione della morte che quella è collegata
E con la malattia per esempio manco l'esperienza della malattia ma anche con la storia della medicina
E della scienza
In Passaggio in ombra Maria Teresa ci propone un punto di vista anche su questo non conformista non convenzionale
Che è proprio anche di queste altre esperienze o storie storie della nostra per la nostra vita come ad esempio la follia c'è un passo sulla follia
Bellissimo nel romanzo che poi se avrà tempo vi leggerò
E di questo Maria Teresa Di lascia ci parla anche in Passaggio in ombra per esempio sulla malattia
Lei ha scritto che
Una frase che Spee un concetto espresso un concetto che spesso viene negato ma viene negato anche con la violenza e con non soltanto con il conformismo proprio con la violenza delle istituzioni preposte
Alla cura delle nostre tracce
Passaggi nove tre stadi lascia sulla malattia per esempio dice ho sempre convenuto con chi sostiene che la malattia rappresenti il capolavoro di un'intera esistenza
E che esprimendo con i suoi terribili segni l'espansione negata del dio racchiuda volte il segreto più intimo di una vita
Quando soffocò incalzato dall'asma e non trovo respiro sottile che penetri chiuso più ingente dei miei polmoni mi dico
Chiara questo il tuo accanto questa la tua ribellione e ciò che rimane delle tue aspirazione questa sei tu accetta ebbene confrontare
Questa concezione della malattia con quella appunto dominante della scienza medica ma con tutto quello che poi si affianca alla scienza medica la chimica farmacologica
Il sistema concentrazionario presenta dell'ospedale ospedale come il carcere ogni volta che io entro in ospedale ho la sensazione di ritornare in carcere perché lo sistema credo che sia lo stesso di una violenza l'accanimento terapeutico per esempio ecco quanto le abisso di differenza proprio di mentalità tra questa concezione della malattia che ha Maria Teresa per esempio e la concezione dominante ma un abisso di differenza
Di mentalità ma anche di atto di libertà di dolcezza di umanità sanno non a parole
Maria Teresa poi aggiunge bisogna essere molto Cecchi per raggiungere nuove sofferenze all'eredità di dolore lasciata perché passato prima di noi e siamo sempre il passo di del romanzo in cui si parla della malattia con queste parole c'è Maria Teresa
Credo condanne in maniera definitiva la scienza come quell'assurdo progresso verso il dolore
Che ne consiste nel ridurre ad un'astratta fredda concatenazione proprio di formule
Quella spirale della vita come la chiama Maria Teresa che
Lei la paragona la chiave musicale delle del violino ma come pure anche la pericolosa
Illusione
Di di ridurre ad unità di trattamento
Appunto medico Spedale in cui tutti si assieme come se avessimo tutti la stessa malattia stesso reparto
E poi con gli stessi farmaci sempre su per la stessa malattia su persone che sono diverse ecco ridurre a questo unità di trattamento
Il prodigio invece delle come dice avete delle singole Issime vibrazioni che costituiscono l'identità unica e irripetibile di ogni nuova vita e anche di ognuno di noi che ci capita
Di essere da un lato l'unità di trattamento dall'altro
Ecco l'irripetibilità
E l'unicità della vita soltanto delle varie specie ma di ognuno di noi è la stessa
Della stessa specie un po'è un richiamo anche sono molte coincidenze che corrono anche in questo convegno nelle due ore qui ho potuto partecipare negli interventi che sono stati fatti in precedenza
Io ricordo i maîtresse presenta un'esperienza nei confronti proprio lei stava male della malattia d'esperienza proprio del delle dell'ospedale della cinica
Eravamo andati
A fare
La TAC per sapere cosa lei avesse
E la cosa a un certo punto quindi lei non se la seduta faticava a camminare a un certo punto vide passare una ragazza Bella
Con una minigonna ma molto bella con un corpo che esprimeva fu proprio salute e le diceva che era appunto una visione oscena di questo corpo in una situazione in cui si consumava il dolore di molte persone come può essere un ospedale
E proprio sulla malattia poi ho ritrovato nel romanzo un passo che in qualche modo a esprime questa
Un po'questa sensazione questa verità lei dice
Proprio sempre riferito a Roma orrore dell'IMI dell'onnipotenza feroce della dogmatica sordità che traccia il confine tra ciò che sanno il suo contrario
Tremo di fronte all'arroganza impietosa dei corpi sani all'oscena prepotenza della loro forza alla siccome era gloriosa con cui avanzano nell'universo tanto in pretendendo di essere i padroni vulnerabili
Niente più vanno folle di questa illusione
Bisogna essere un po'di pietra e dal però un po'di mare e di tuono per ricordarsi la notte originaria bisogna essere un po'mostri per sentire risuonare la meraviglia e l'orrore di altri mondi lontane
E su questo continua in questo senso passo sulla scienza sulla medicina sulla c'è anche un passo sulla follia
Che in conclusione io vi vorrei leggere
Su come viene considerato appunto la malattia ecco l'alienazione la follia
Appunto una devianza una cosa da da trattare e tutti allo stesso modo con gli stessi farmaci con lo stesso
Sistema concentrazionario composta no stesso luogo
Lei in qualche modo libera
La follia dà dignità questa
Dimensione della della vita
Ne con queste parole
Lei dice in altri tempi da quelli in cui l'angoscia ci stringe a vivere i folli furono celebrati come creature divine nelle quali circolava libero la sapienza onnisciente
E poi aggiunge con un ukase che non ammette eccezioni l'alieno viene piegato all'annientamento dei suoi mondi e il veleno sottile dell'invidia raggiunge il suo centro creativo distruggendo le centraline
Ridotto a un'oscurità senza mostri è un silenzio senza presagi finalmente appartiene a specie
Il caso o l'ineluttabile instabile fatalità mi hanno insegnato che la ragione sconfitta dalla vita ben più che la folti
E che questa infine l'estrema difesa inviolabile dell'esistenza di ognuno
Poi conclude è cambiata l'umanità il mondo sta diventando tutto uguale non c'è poesia non c'è parola non c'è speranza
Solo cattive ed è uguale per tutti non c'è nessuno che dica io sono diverso
Io credo che quest'ultima frase racchiuda molto bene il carattere sono ma è anche il modo di vedere la vita di di Maria Teresa Di lascia lei aveva una sua verità piccolo grande verità non so lei dice a prevedere che il carattere il destino
Cioè considerava che nei segni propri di una persona ne caratterizza per fossero già scritti i termini della propria del proprio futuro del proprio destino io non so qual è stato il carattere di Maria Teresa tale che l'ha portata
A morire a quarant'anni
Io quando lei è morto trovato un biglietto in cui ha manoscritto quattro-cinque righe in cui diceva
Il conto una frase
E qui c'è scritto lo scritto possono coltivarlo lo scrivere mi cresce dentro come necessità e nel libro c'è una frase sulla necessità in cui c'è scritto che la morte l'unica ed eterna necessità
Forse lei è morta proprio perché aveva scritto un grande romanzo
Giorgio Cannì
Con esse
Ho voluto
Partecipare a questa
Questo convegno perché il tema mi ha sempre
Molto interessato
Mi sembra importante che
Che ci sia della gente che pensi e che quindi pare avvenga
Siamo un po'travolti da
Da chiacchiere spesso inutili e spesso fastidiosi
L'idea di affrontare un tema così importante come la cultura dalla vita alla morte è un fatto rarissimo
Che ci capita incontrare
Praticamente mai
Viene quasi irritato
Non so se per esorcizzare lo o per l'incapacità di affrontare
Sono state dette cose sicuramente molto interessanti io sono arrivato un Q poco fa e quindi l'idea di mettermi
Raccontare anch'io nel miele più o meno esperienze
Indirette naturalmente sull'argomento
Mi è sembrato un po'inutile e ho preferito chiesto Majid leggervi una cosa
Che Luporini abbiamo scritto e che
è sull'argomento
è una cosa che abbiamo fatto in teatro qualche anno fa
Non mi sembra che qui si è adatto
Vado
La stanza è una specie di ampie anticamera uno studio di avvocato ordinato e pieno di libri
Dove spiccano alcune stampe vagamente antiche
è un comodi Bongusto serio settecentesco
Non importa
Taglio perché questi particolari non aggiungono niente alla storia
Forse sto vivendo uno di quegli attimi in cui non capisce bene che sta succedendo e perché
Ma siamo tutti qui davanti a quella porta che dà sulla Camera
Dove signora gusto vive forse le sue ultime ore
E senza l'assistenza dei suoi familiari
è una sua scelta
Forse pudore esasperato egoismo e altruismo chi lo sa
Forse perché in certi momenti le persone più vicine sì i figli la moglie
Pagina perché quasi impossibile capire come in certi casi possa essere straziante
Farsi vedere dai familiari
Come diverso
Riuscita a parlarmi anche in questi giorni
Evitava qualsiasi accenno la sua malattia
Soltanto una volta ha sussurrato
Da un giorno all'altro mi troverò improvvisamente privo di dolore
Molto bello come l'ho detto gli anziani sono quasi sempre belli
Forse perché i loro lineamenti si acquistano
Non devono più fare sforzi per apparire in un certo modo
Sono in pace con le loro rughe
E tutto diventa armonioso
Ecco come lo vedo io signor gusto e come se sentissi per lui una forma di ammirazione e di amore
Quasi sconosciuto
Tanti
Esce il medico
è tranquillo non soffre dice con tono rassicurante
Non ha più bisogno di me purtroppo
La moglie immobile su una sedia e il figlio e la figlia cammina avanti e indietro in silenzio lei ha gli occhi rossi di pianto
Strano che malgrado l'età io mi sia sempre più inteso col padre che con loro
Anche con la signora Rosita non mi sono mai capito mi sembra sempre di un'ovvietà disarmante anche un po'bigotta non cattiva ma insomma una donna non cresciuta
Taglio
Perché in fatto di miserie uno capisce solo quelle simili alle sue
Ma perché non vuole vederci dice la figlia quasi implorando
Forse non lo capirà mai
Da più di dieci giorni signor Robustelli dietro quella porta che incomprensibilmente recita le sue ultime ore con un'anziana infermiera
Un modo strano di allenarsi alla morte senza attorno quelli che gli vogliono bene
Probabilmente sono perché non vuole vederli soffrire
E allora io forse non lo sa quanto io
Sì strano sentirmi così attaccato un uomo che ha venticinque anni più di me
Un tempo era molto amico di mio padre mi portava a pescare quando ero piccolo
Poi mio padre trasmesso Augusto no
Così ho continuato ad andarci io
Aveva trovato per me una canna di bambù leggerissima e io riuscivo anche a prendere qualche pesce
Si trattava con un nipotino sì mi aveva scelto
Forse solo perché ci piace nell'arco
O c'era di più
Si stava DT per delle ore
Eppure mi ha insegnato tutto sulla pesca
Le sue mani si muovevano adagio con sapienza i gesti sicuri essenziali e poi l'immobilità fissa
Pagina
E se l'infermiera mi guarda
Può passare sessuale
La Camera in penombra
La prima cosa che sia perché un odore acre
L'odore delle stanze dei malati
Mi avvicina mi fermo a un metro dal letto lui mi guarda fisso senza parlare
Non sembra che sono e con una specie di calma
Molto cambiato il signor Augusto dall'ultima volta che l'ho visto
Mi allunga una mano con fatica io lo guardo gli sorrido li prendo la mano e gliela stringo affettuosamente
Ma con un po'di paura
Signor robusto
E qui davanti a me
L'avevo già visto venti giorni fa e sapevo tutto c'ero preparato
Ma è diverso diversissimo
Ora lui se ne fa proprio da un attimo all'altro io rimango fermo davanti a lui cercando di trovare la forza almeno per compatti
Balbetta qualche parola sullo stordito bloccato con tutti i muscoli contro
Capisco di non essere all'altezza
Ma non basta capire
Bisognerebbe ex
Dovrei trovare un altro uomo più grande Rimini per farlo morire dolcemente
Ora l'ho vissuta gocce così grosse che sembra che pianga con tutto il corpo
In questi momenti è straziante essere diventati poveri come si
Si manca di quasi tutto quello che occorre per aiutare un uomo a morire
L'UI è solo
Probabilmente stava accogliendo le sue ultime forse per capire cos'è la morte
Chiude gli occhi
Cos'è la morte
La vecchia morte quella che ti viene a prendere
La vecchia morte larga per la allieta la Dama con la falce linfomi
Papà cachet nessuno resiste al suo richiamo
Nessuno che voi che se ne faccia un uomo dal proprio corpo che siamo penale
Ecco perché si avvicina
Cabina nel giardino indifferente non tocca neanche terra non guarda né a destra né a sinistra e lì
Gironzola
Sento il suo odore acre
Ha già deposto l'uovo non ci abbandona mai
Chiudete le porte le finestre come Conte non ho mai detto che devi morire
Sempre sempre me l'hanno detto eppure mi disgusta certo non solo pronto ancora da fare e poi lo voglio decidere io il disgusto a quella spudorata quando arriva chi spia chi aspetta ti sfibrata e timori bianco come lei ti toglie il sangue non rimane niente di niente
Nemmeno un po'di rose intorno al naso siti nel posto del raffreddore
Ecco la
Arriva puntuale
Non veniva raso che ospitano di nemica per punitivo per abitudine per testardaggine
E puntigliosa precisa oppure ti prende approdino impone chiama Cascia per la strada in ospedale ma siccome le piacciono gli ospedali e i vecchi bambini tutti se li prende l'ingorgo è tutto suo
La fatica estenuante dei sei mila quattrocentoventidue antisemiti polmonari
La chitarra avviata dei dodici mila trecentoventisei gli alcolizzati
L'angoscia piena di domande dei ventisette mila ottocentosettanta ipertesi sussulti nervosi P quattro mila trecentosettantadue epilettici
L'ossessione sospetta per i diciotto mila duecentoventisette epatiti virali disprezzo l'incontenibile per quarantasette mila duecentoquindici tossicomane
Color supporto spero prevede già capita di caccia Rossi già nemici gli extra ma Tosi diabetici al boriosi paralimpici pazzi inutili troppo glielo abbastanza tutto il tutti dove tra il tono segnarono l'anima pietra pronti già rinnovato ricalcolato molto graduale rappresentano la vecchia paga salpa resoconto tutto ricavato le storie ci vuole il bilancio nel bilanciare esigente all'ultimo respiro
Ecco
Ancora lì
Giro insomma
Sento il suo odore a
Alla deposto l'uovo non ci abbandona mai
Escono
Infine vengono incontro
La madre rimane ferma raccolta nel suo angolo
è lì che pregano in silenzio
Non sapevo che si potesse pregare così bene
Voglio dire senza futuro
In strada sono già un altro uomo
Non basta sentire di avere toccato un'altra dimensione
Non basta essere andato un attimo nell'altro mondo
Appena in strada
Si ritrova subito nel corso dei giorni
Come l'abbiamo lasciato qui a strascicata
Il corso dei giorni
Normale miserabili precario
Ci aspetta
Taglio
Dieci minuti integralmente
Volevo è in sala Jutta Speyer Walter
Quindi nel microfono grazie
Io annuncio
C'è anche la lettera che è entrato in acqua cetrioli prima non ce la facciamo
L'annuncio cioè poi
A
Prego venga quanto frammenti di vita
Io posso anche
Garantito
Matrice
Non sono così perché i rifiuti patologici mentre invece per il la lettera
Non vi crea problemi
Per cortesia potete riprendere posto
Eccetera eccetera
Comincia bilanciati
Scusate
Devo devo fare delle comunicazioni perché volevo fare oggi ma non sei riuscito a fare allora intanto ripeto per chi volesse
O questa sera o domani a pranzo che mi abbia fatto lei ha avuto delle convenzioni con le risalenti vegetariani
Per lire venti mila auto venticinque mila al Margutta vegetariano e venti mila nel super naturale che è una
Pizzerie hamburgeria vegetariana però hanno anche dei primi che i secondi con venti mila lire anche quindici se si fa un piatto unico si mangia e sono quindi cinipide dice lei o di latta se mai potete andare
Poi ci sono delle persone poche persone che ci hanno chiesto se era possibile avere un'ospitalità anche con dietro compenso di fama
Per rimanere questa notte a Roma per poter partecipare al convegno di domani non avendo trovato un albergo quindi se qualcuno di voi avesse possibilità di ospitare una o due persone
Io personalmente stadi una donna poi non so se gli altri hanno chiesto se non in nomina delle donne comunque se mi potete lasciar sempre ammenda vostra disponibilità io poi mi mette in contatto e poi io volevo ricordare che questa sera c'è l'appuntamento con Anedda nemmeno agiva da che hanno scritto questo libro diventa con il tema della morte che si chiama cronaca di Varese incarnazione
Sono due importanti guide spirituali che grazie alle loro capacità abbastanza eccezionali hanno questi questa esperienza che ma gradualmente accompagnato una malata terminale di cancro verso un'esperienza più dolce della morte
Quest'incontro era dalle ventuno e trenta di questa sera alle ventitré e trenta circa
Sì è un incontro straordinario fuori dal convegno e si c'è un costo di quindici mila e l'ingresso
Quindi
Pechino riconosce chi riconosce l'esigenza il riconosce
Sarebbe carino riconosce grazie rilasciò alla signora io già segretario
Faccia
Allora
Prima dell'intervento di iuta che cofondatrice della campagna nord-sud
Le chiedemmo una lettera che ci ha mandato Marco Boatto ma qualcosa di più di all'ex l'ambiente
Le chiamate
Questa lettera un titolo addio all'ex
Da quando Alexander Langer tra il luglio scorso scelto deliberatamente di concludere la sua vita impiccandosi ad un albicocco sulla collina sopra Firenze
La mia vita non è più la stessa non è più lo stesso mio rapporto con la morte
Essendo state assai numerose sia la famiglia originaria di mio padre forse per questo iscritto fin dall'inizio all'AIED quando era un'attività quasi carbonara e quella di mia madre
Il rapporto con la morte mi è stato per così dire familiare fin da bambino
Ricorrendo come un evento normali in ogni fase della mia vita
Quand'ero quasi diciannovenne dal trentuno maggio al tre giugno mille novecentosessantatré fui profondamente segnato dalla preparazione alla morte di Giovanni ventitreesimo
Da qui la lunga agonia che pur nel dolore del distacco mi fece apparire la morte come un evento al tempo stesso sacrale naturale con una straordinaria e forse irripetibile partecipazione corale
Da quel tre giugno mille novecentosessantatré quando papa Giovanni morì in quel modo mi parve non avere più paura della morte
Da allora ad oggi è continuato il cadenzato distacco dei molti familiari
E nel novembre mille novecentosettantotto ho accompagnato il lodo dolorosissimo ma sereno passaggio di mio padre dalla vita alla morte quand'era malato terminale di cancro
Nel suo testamento ci ha lasciato scritto niente lutto né pianti tutti sappiamo dalla nascita che dobbiamo morire e quindi accogliere la morte come è naturale
In realtà ho pianto molto ma è stato liberatorio e ancora oggi penso a lui a distanza di diciassette anni tutti i giorni anche più volte al giorno
Negli ultimi vent'anni sono morti anche molti amici
Due di loro che Cozzo ottimi Piergiorgio lazzaretto sono morti di cancro e hanno preparato se stessi e i loro familiari e amici alla loro morte in un modo così straordinario
Del luminare di una luce particolarissima l'estremo congedo reso Serino e tenero pur nella tragedia
Anche all'ex prima di morire volontariamente ha lasciato scritto non siate tristi e si è quasi scusato per questa sua scelta estrema
Eppure a distanza di quattro mesi e mezzo dal suo suicidio sento in me stesso e avverto in molti suoi amici ancora una tristezza profonda un senso di impotenza e di disperazione
Il mio rapporto con la morte con la sua morte è cambiato
In tedesco la lingua materna di Alex Langer
Che pure conosceva molte lingue ENI attraversava agilmente i confini esiste la parola sex
Morde non so se implumi agli utenti
Che corrisponde al nostro suicidio
Ma esiste anche sei Toldo che banalmente si può comunque tradurre come suicidio ma letteralmente significa morte libera cioè darsi liberamente uscendo ieri liberamente la morte
Chi ha parlato e scritto del suo suicidio in tedesco non ha mai usato il termine Selest morto ma sempre con una convergenza impressionante dalle sponde che diventi la parola Saito
Ecco e proprio il fatto che Alex abbia scelto liberamente la sua morte e quaestor che questa volta mi rende così terribilmente difficile rapporto con la morte
Essere con chi muore è intitolata la prima sezione del vostro convegno sulla coscienza della morte non ne ho non ne abbiamo avuto il tempo prima della morte volontaria di Alex sono siamo stati con lui intensamente fortemente ma forse non abbastanza intimamente
Subito dopo la sua morte come in pellegrinaggio sono salito alla collina dove ha scelto in un luogo di straordinaria e struggente bellezza
L'albero un albicocco tra filari di viti comuni finito a cui al tramonto a tendere la corda comprata poche ore prima per due volte sono salito lassù un giorno dopo l'altro
E la prima volta sono addirittura salito sull'albero per cercare di capire dissentire cosa avesse potuto provare vedere all'ex prima di lasciarsi cadere con la corda al collo
I segni sul collo li ho visti il giorno dopo nella cella mortuaria dell'obitorio
Tentativi disperati di capire di essere con lui persona di sensibilità straordinaria forte e fragile come un cristallo dopo la sua morte non essendo riuscito evidentemente ad esserci abbastanza quand'era ancora in vita
La morte è un fatto naturale persino quando è morte volontaria ma resta un indicibile impenetrabile mistero e anche di questo bisogna avere coscienza Marco Boato
Quando sono stata chiamata solo ieri
Perché Marco non poteva venire che essere qui con voi
Mi sono sentita come scoperta nella nella mia in timidezza
Perché aveva appena letto il libro della Lidia tra vera sorelle
Scusa persecuzioni
Perché una volta sorella che Scapolo Emmrich altro
Sappiamo casuale Xuan e ho perso in quest'anno altri amici
Che hanno fatto che ci sono morti
Ma l'ex andava fatto ha scelto un'altra via di morte
Ha scelto e a se stesso di morire
Nella sua via nella sua scelta di lasciarsi soci soli
Non era una scelta dall'immediato
Mi fa leggere rivolgerle c'era una
Una lettera C due anni fa
E trovata ci trovate anche nella prevista una città che uno degli arrestati ultime progetti che Alexander
Che lui aveva scritto
Ma mai specchietto
Per ragioni personali ed interiori che non intendo rendere pubbliche riuscirci prendere concedo non so ancora sia tempo o per sempre per l'attività politica che sconcerto in varie forme
Ma sempre con forza e convinzione oggi ed impegno
In in Georgia in interrotta mentre accettate scendi
I vetri dieci anni anche nelle istituzioni rappresentative
Ti consequenzialmente mesi tutte le funzioni politiche che mi sono state affidate in particolare tra il mandato del Parlamento europeo
Dove mi subentrerà Grazia Francescato atto altresì trentadue Fitalia che spero avrà l'opportunità di perseguire tale mandato anche nella prossima legislatura
Ringrazio di cuore tutti con loro
Se la qui fu fiducia cooperazione sostegno ho potuto godere
Ricordo con piacere in molti insieme ai quali ho seminato e qualche volta anche raccolto dei frutti
Chiedo scusa e comprensione ha con loro le cui aspettative nei miei confronti fossero rimaste che Lucent
Perché ringrazio in modo del tutto particolare i miei collaboratori e con l'attrice più stretti
Concepito nel rispetto che si vorrà portare a questa mia recessione che non devo squarciare o discenti pare nessuno e dal silenzio con qui intendo porge Challant
Alle c'era stanco
E lo e sapevamo tutti quanti
Sarà era stanco come era Martucci sta anche noi perché il suo essere di per noi di essere potatore terrà te la speranza
Che essere qualcuno che va oltre i confini e costruire ponti e costruire ponti della convivenza
Tra essere diversi sia singolarmente sia come gruppi etnici come può come popoli
Quella sua spinta una sua profonda religiosità la sua profonda cernita
Ci stava per salire
Si stava per salire
Per vie che
Conosciamo fosse tutti quanti politiche che non danno spazio a quello che noi vogliamo nella convivenza
Qualcuno ci ha detto quando si accompagna persone che stanno sanno che devono morire
Che vogliono precetto accettare ancora la ditta
All'ex hanno stante la sua stanchezza che la preparazione verso questo fatto
Finale ha progettato la vita
Lui ha era un sostegno Ettore instancabile instancabile sta instancabile
Delle condizionale condizione vitali
Sì sia stato tetto che che voglio lasciarlo le cose in ordine
Alex gli ultimi il mese prima della sua scelta a messa tutte le sue cose in ordine
Cerchiamo scoccato sono troppo
Si stima rizzare i rapporti ha provato in tutti i quali che stava magari troppo tanto che io intenzione approvato Tinti
Ti metta in ordine
Quando era morto
La rapina mia era
Canta in mente grande si parlava prima dalla stampa su questo convegno che nessuno parlava
Quando mai ho visto così tanto spazio anche effettato ad Alexandra certamente e la stima per la persona che lui era Martena le sue idee dell'assicurato il suo impegno lui doveva lottare anche nei giornali amici spettante avere spazio per quelle e quelli fatti che lui ha fatto
Nel Parlamento europeo lui era uno dei più stimati politici
La persona che ha fatto più interrogativi era presente più di tutti quanti
La aveva la stessa stima ritorno reciproca anche da partiti o persone che non avevano la stessa convenzione nessuna
Ma ecco ma ma era stimato per la sua profonda serenità con quale Luigi suocera la sua attività come politico
Ha scelto una via di morire
Com'era la sua vita
E turca nata
L'educazione e con l'offerta
Una delle sue
Idee per quale lui si batteva che noi potessimo tutti quanti
Vivere con ciò egli ha con amore
Con serenità e con consapevolezza
Ma temo fondato insieme la campagna inoltre su biosfera aspramente le popoli otto anni fa
C'era un progetto in quale
La sua esperienza per la sua terra tra l'altro è la tua dice si potesse anche portare a popoli più lontani
La conoscenza del nostro il limite
Alex aveva
Nella sua conoscenza
Il limite che normalmente la morte ci porta Lecce stante tra anche oggi
Che mi sa nella lettera della sera sorella di Lidia
Chi c'era vivere pennelli miti
Sì vivere bene limiti quando quello noi conosciamo capiamo veramente che vuole dire aperto e forse una via ti vivere con la morte presente che al sacro provato di fare nella sua attività politica
Uno dei suoi sogni era vivere più profondo
Più duro il centro
E più lento
Era segretamente una persona
Chi viveva in carne profondità
Era molto dolce sensibile intelligente
Ma quello che non riusciva a vivere
Era vivere più lentamente
I limiti che lui ha visto proposto
Una competenza più pacifica tra essere singoli tra coppiette esce tra popoli lui non riusciva
Anche
Ad abbiano presente nella propria vita perché non riusciva a dire no
Ognuna richiesta o di una speranza
Ogni una
Telefonate che arrivano da lui lui doveva rispondere noi doveva fare lui doveva essere presente
Che non riusciva di avere più spazi per se stesso sparse per la propria vita
è stato detto anche oggi che
Quando qualcuno se ne va noi condanniamo
E forse è vero Alexandra ci ha lasciato tantissime regali
Era un uomo con grandi doni che ci ha lasciato in una vita ricchissima
Più di trent'anni di attività politica vuole dire che lui ha condiviso con noi Cucchi a far con chi ha fatto per faccia insieme
Le sue idee la sulle speranze le sue battaglie
Che ha condotto a Mila quando io lo conoscevo sempre con grande rispetto verso il prossimo ho perso la prossima
Con grande rispetto anche verso la vita
è una grande dignità
Verso che aveva intorno
E quello poteva essere realmente o anche simbolicamente lontano
Alle farà molto generoso
Se anche molto semplice nella sua nel suo agire
Ma la sua generosità era troppo grande
Non pensava a se stesso per la sua generosità
Chi conosce il
Estendere la morte nel suo impegno per l'ex Jugoslavia
Era per lui
Forse era un segmento non illude non è l'unico ma uno dei molti motivi che sono diventati veramente troppo pesante
In uno dei suoi ultimi articoli riscrivere scriveva
Sempre in questa rivista
In maggio allora tu un mese prima che lui morisse più o meno Enti arrivata all'Europa
Il tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia
Una iniziativa che ha visto molte delle sue battaglie istituito dall'ONU siete all'Aja
Per oltre un anno ha lavorato per completare compie completare i propri ranghi con investigatori cancelliere quartiere celle sale regolamenti procedure documentazione armati archivi
Enormi le speranze delle attivisti ex jugoslavi dei diritti dell'uomo grande la diffidenza delle diplomazie e delle potenze
Sullo sfondo una forma convinzione non espressamente proclamata ma tenuta dai democratici in Bosnia in Serbia in Croazia che l'uso è il non uso il tribunale dipenderanno al fine taglia corto i politici
Se oltre alla spartizione del territorio se ne considera anche lì incollati dai criminali
I giudici e le quartine London potranno essere mandati in cassa integrazione
Non la pensano così i protagonisti di questo organo oggi originalissimo organo di giustizia penale internazionale
Il presidente è un italiano il professor Antonio Cassese che tiene nella sua stanza dalle pareti alle Peretti una serie di fotografia dell'atrocità commesse
Qui mostra una lettera che che racconta di un possibile accordo orribilmente torturato
L'uomo ha trascinato la sua esistenza fino a quando ha potuto renderla soprattutto i posizione davanti all'egiziano Ceres
Vasco anni incaricato dall'ONU di compiere la prima indagine sui crimini contro l'umanità dell'Acquario jugoslava
Due settimane dopo il sì eccetera si è ucciso
Lasciando scritto che ormai l'unico scopo della sua esistenza pesi residua era stato compiuto e che ne era indice l'mente creato
Molti nell'ex Jugoslavia quanto una voce al procuratore sudafricano Rachel col Stone ed ai suoi investigatori
E sono rimaste sollevati quando il ventidue quattro aprile ha annunciato pubblicamente che si stava indicando anche contro il leader serbo questi ecco Carracci e il suo signora le natiche non solo contro responsabili minori
Le potenze invece non hanno gradito
Così non si favorisce il negoziato di pace
Hanno sentenziato
Chissà per quanto tempo il tribunale dell'Aja riceverà i fondi il personale necessario e potere per poter funzionare
Ma lei sarà un uomo politico
Sapeva benissimo
Muoversi nelle istituzioni nel Parlamento
Tra i lecci
Sapeva la sua professione
Mandava e l'oltre e che è rimasto umano
Era re rimasto un essere umano che ha sostenuto tante iniziative tanto sezione tante tasse cassoni
Che ha cercato le proprie capacità di queste persone per per far fiorire tanti fiori
Ne fa falliti tentare un prato grande sia sulla terra
Sua inattuati sì sia tra Italia e l'Europa anche tutto il mondo
Ha contribuito a far fallire fiorire i fiori
Ma forse Intel il più bel fiore sia tolto la vita
Giovanni Franzoni prefettizi
Si era
Partecipare
A questa la ricerca comune
Ho proposto quest'argomento della la sepoltura del Santo perché conserva non per essere ermetico rischia sia un pochino
Critico ma perché per conservare un carattere di ambiguità che c'è in e di limiti e quindi intrinseco
Che c'è nella memoria nella memoria del santo per Santo per morte del Santo
Non mi riferisco tanto a quella agiografica diciamo quella Little omiletica della predicazione della catechesi cui siamo più o meno abituati
Quanto a quello della tradizione giudaico cristiana così nei suoi riferimenti culturali
Più ampi
La morte
Si intreccia nella nell'immaginario cristiano indenne i testi antichi della Genesi
Si intreccia la tradizione giudaico-cristiana con la con la consapevolezza è vero che Paolo dice che con il peccato entra la morte
E che quindi con la redenzione
E ci si riscatta dalla morte ma in realtà visto in questo modo appare nulla da una parte con una specie di di crudele gioco filosofico come si nella tradizione giudaico-cristiana
Il Dio avesse creato l'uomo immortale e poi lo avesse privato della riporta l'italo avesse ferito nella nella sua stessa esistenza
Rendendolo mortale
è molto penetrante in questa la riflessione di Martin Buber
Immagini del bene e del male
Quando dice che proprio la trasgressione dell'uomo
Non consiste nel mangiare un frutto velenoso cioè la stessa combinazione di una di un pericolo di una alla stessa aspetto minaccioso che cedere nella nel mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male se ne mangi Rete vorrete solo superficialmente può far pensare che il furto sia velenoso
Ed è veramente una un'acrobazia filosofica pensare appunto che venga toccata la natura umana in realtà
Entrare nella conoscenza significa entrare anche nella consapevolezza quindi entrare nella mortalità umana Martin Buber
Cioè si esce da una modo per così dire di morire inconsapevole
S'che potrebbe essere anche quello così della dell'animale
E si entra in una consapevolezza della morte quindi in una morte veri zero praticamente ma anche per così dire in modo stimolante
Nella nella vita
Nel nel limite dell'esistenza
Ecco questa
Questa consapevolezza della morte ha portato probabilmente la specie umana ha portato anche a a una volontà una sfida a un continuo confronto con questo limite attraverso alla alla cultura anche l'adattamento
Attraverso la lirica attraverso l'immaginario alla mitologia un un confronto continuo che per così dire è ancora per noi di profondissimo attualità e che è per così dire un po'costa Colazzo invece da immagine o angiografi che o ideologiche
Della morte
Quale ci vengono in generale proposte dal religio da alcune delle religioni soprattutto quelle che più si preoccupano di catechizzare e di circondare a la morte di ritualità non gestite direttamente dalla dalla libertà dallo spirito dalla mente umana dal Consorzio dalla solidarietà ma gestite da da istituzioni gerarchiche sarà sacrali che gestiscono la morte essere costituiscono
Per così dire tutori vigilantes anche amministratori
In questo senso il santo cioè la persona non quindi Xanto agiografico il Sunset immagini Tribolo con l'aureola così
Ma la persona anche a tentato continuamente dividere su questo limite di vivere su questo confine di attraversarlo
E di essere gongola consapevole ecco il santo in questo senso ci porta una carica di cosa e se voi vari ripassato insomma con la mente a tanti adesso io consapevole del limite non non vi riferisco a dei dei testi che avevo portato ma il le immagini che noi abbiamo delle delle delle persone che hanno attraversato consapevolmente il limite della morte il solo immagini di persone che l'anno attraversato con verificando nella morte stesse il loro modo di di esistere il loro modo di di essere vivi il modo di di di dividere il la loro relazione con gli altri
Presente non so pensiamo alla Morte di Socrate
Sulla morte di bugie le devo ogni morte a un suo dal suo e caratteristiche alcune aspetti specifici
Alcune sue Modini e di espressione che dipendono dalla storia delle persone però è anche vero che i convergono in in queste pienezza di consapevolezza inerme per esempio non so solo molto lontana morte di Buzzati dalla morte di di Cristo Buddha così attraversa degli ultimi i suoi giorni giardini meravigliosi e profumati
Pieno di e circondato da dalla dall'affetto dei discepoli ascoltato fino fondo Gesù sale il suo calvario sudato
Flagellato Sandino lento che in un modo così da solo profondamente diverse eppure se noi prendiamo quell'espressione di Gesù di Nazaret quando dice io pongo la mia vita è la riprendo quando voglio cioè questo senso di gestire consapevolmente
La Pro il proprio passaggio e questo senso di necessità io me ne debbo andare perché altrimenti voi non riceverete lo spirito e profondamente vicino
A quello che dice Buddha che pure gestisce per un attimo la sanità ha la tentazione di restare fra i suoi per il beneficio per potere ancora fare del bene per poter ancora esercitare la sua compassione la sua benevolenza la sua gentilezza per poter ancora insegnare la sua dottrina e però dire questo con con la tentazione di Maro ed in quel momento che lui supera la tentazione la terra freme essi accinge ad accoglierlo quindi abbiamo anche delle profonde vicinanze diciamo anche nella diversità delle circostanze del del susseguirsi degli degli eventi
Ora perché ho voluto né parlare della sepoltura perché finché la morte rimane un'esperienza di consapevolezza
Vissuta con libertà ecco avvilita dalla persona è nelle mani della persona
Quando la morte diventa sepoltura si carica di ambiguità e e abbiamo quindi intorno alla sepoltura del Santo
Quando esse concepito come monumento come sepolcro come luogo sacro diventa un Moloch diventa un un mostro che inghiotte la memoria e diventa un luogo sacro separato dall'esperienza della gente non per nulla intorno al Santo Sepolcro di Cristo intorno garantito ma le spoglie di Buzzati si accendono dei conflitti
Tre venti noi sappiamo
Come
Le città sante recentemente abbiamo avuto quell'esperienza viario di via nel dove la moschea è stata distrutta da gruppo di di integralisti nazionalisti induisti che ha portato poi scontrino in Pakistan in in India eccetera con
Migliaia di morti ma insomma anche da noi se vogliamo
Una città troppo santa come Gerusalemme o pensiamo a Hebron con quello che c'è successo diventa da una occasione di
Di gelosia per così dire di possessività per impadronirsi di questo pezzo di terra nel quale vero si identifichi erano forse mostri atavici di possessività spinoso predatorio che c'è dentro Dinoi e quindi quello che è stato una memoria di di consapevolezza di passaggio e di di esercizio di uno Vita e di libertà diviene invece vessillo di di competizione di possesso della terra del di un
Altissimo personaggio tradizione uno oggetto vi stiate Mosè probabilmente volutamente signora il sepolcro
Ed è bellissimo questo Boselli Maurice secondo la tradizione rabbinica secondo anche i visti sia Leone o voli per
Il bacio della divinità quindi oserei dire poco sulle soglie della terra promessa però di cui non si conosce la sepoltura proprio perché
Ha vissuto vero questa sua condizione di passaggio senza impadronirsi nemmeno il permesso quadrato di terra che serve per
La sepoltura
Non esiste non esisterà dopo no
Beh tu puoi averla vista ed è bello che tu l'abbia vista Juan
Noi tutti riusciamo a produrre dei luoghi ma appunto al nostro poi oggetti di competizione proprio perché li vediamo noi e allora vedendo lì per così dire non sono sacrali non costituiscono un muro impenetrabile e non solo motivo per sguainare le spade e Ina stare scudi crociati
E allora prendo un un esempio di morte laica dal dal diario di Alice Gemmis che dice siccome è quanto di più bello si possa dire sulla
Sulla sepoltura del Santo
Ski vendere il tredici agosto dell'ottantanove o poco prima di morire quando qualcuno muore anche non ci sottraiamo poco poco lungo il cammino polveroso che poi Orta alla fine sfaccettature del nostro essere che si volgevano verso di lui non saranno mai più illuminate dai raggi che l'altro emanava come saranno scuri gli ultimi momenti se non avremo fatto completamente nostra quella sua inestinguibile particolare luminosità affinché questa possa riscaldare la memoria e di nominare la mente quindi mi pare che in questo senso la sepoltura sia non tanto un luogo
La città santa un Santo Sepolcro una lapide è una chiesa ma sia se pentirsi nella vita degli amici cioè depositare il i pochi palpiti le i propri pensieri
Le proprie memorie queste sfaccettature di luce di cui parla dice Jewels depositarle e farli fa trasformarle invita degli altri farne nutrimento ecco farne un'occasione
Di di di comunicazione in questo senso noi possiamo per così dire uscire da una visione pur se si va di di questa nostra vita ed entrare in una visioni una percezione cognitiva consapevole le tradizioni
Invece di tipo confuciano portano un altre culture penso per esempio alla cultura degli indiani d'America de
Sì portano invece popoli che vivono nella si dalla simbiosi con la con la foresta con la natura
Non pensano tanta seppellire la loro memoria nella memoria del del degli amici delle persone e quanta seppellire nella natura stessa
E questo credo che sia vicino anche a questo fremito
Che alla terra il quando muore saltano fremito che alla sera quando muore Buddha il fremito che alla terra il terremoto di cui parla anche il Vangelo quando muore Gesù si spacca il vetro del tempio questo fremito della terra e
Una riconoscibile into un saluto come se il il santo rientrasse nella sua matrice rientrasse dalla sua curva rientrasse in un percorso che il comune a tutti quanti ma sia dell'interprete Alice James da Fintecna
Inglese di di di di estrazione
Liberale
E quindi quindi individualista se vogliamo
C'è qualche cosa anche nel suo diario per così dire di un poco gustato nella morte di un di di vissuto con una consapevolezza che pronti probabilmente per un indiano d'America potrebbe sembrare eccessivamente personalista eccessivamente individualista però io ci trovo ugualmente ciascuno si seppellisce
Dove lo porta la sua cultura ecco la
Uno spirito si può identificare nella nella nella nel fremito nell'accoglimento della della della foresta stesse un un indiano d'America un altro spirito si può
Seppellire con la stessa dolcezza detta la memoria delle persone che hanno vissuto con loro importanza secondo me non creare questi confini non creare questi volumetti perché intorno a questo si gestisce
Nel senso proprio amministrativo pesante della parola il il sacro che diventa appunto in materia di commercio ma
Serie di scambio battelli di assoggettamento di costituzione di gerarchia i più vicini e più lontani ricordo così anche per alleggerire un po'l'intervento ricordo nella mia basilica via San Paolo c'è una chiesa l'avesse non tutti la possono vedere la somma setaccio una mancia ai custodi ve la fanno vedere sulla pietra con Paolo Apostolo martire poi rotta la pietra e Paolo e li vedete delle buche se chiamavano cataratte e sono buche nelle quali Pellegrini con la mediazione di qualche Monaco sempre preghiere Mosino ha mettevano dei pannolini e però le queste buche del nella pietra su inchieste
Caso forse con quelli di Paolo erano di diversa profondità e a seconda della generosità della serto uno poteva immerge verso pargoli Nusco prima ma Oscar secunda ma opposta da terza m'cateratta potrà avvicinarsi sempre di più al corpo del Santo ecco
La barzelletta drammaticamente vera per forse perché storica e non non non la debita se per carità ai monaci medievali di San Paolo perché la troverete anche cose simili le troverete dei dei templi buddisti dov'la lite in tutti i luoghi santi anch'io ho vinto di me ormai una profonda ripulsa per le città sante i luoghi santi Santi sepolcri e ritengo che estremamente importante per le potenzialità del nostro spirito vivere quotidianamente questo nostro consorzio questa nostra amicizia con sorella More cioè come diceva San Francesco e pensare a provvederei asse per dirci piano piano durante il cui decorso della nostra vita nella memoria dei nostri amici
Votare voglio fare che anche Álex sia Dini di degnamente sepolto grazie
Adesso
Proiettiamo il video Libro tibetano dei morti
Nella voce in inglese quella di Leonard Cohen occupa e qua invece ci sarà una voce italiana di tra botti molto più
Leggera
Intanto mentre sta pochi secondi per preparare il il video volevo s'se cercare di spiegare come mai non siamo riusciti a mettere né programma ufficiale il la conferenza di questa sera dei coniugi Givaudan e che purtroppo non ci siamo riusciti perché non pensavamo assolutamente che potessero venire perché loro erano in in tournée per una serie di conferenze in Africa ieri erano meno rozza Irem
E quindi fino all'ultimo non siamo riusciti a adesso non ricordo loro che invece ha voluto venire sapendo di queste iniziative in Italia io so che è un'esperienza la loro molto particolare è un'esperienza più esoterica che non appartenente a una cultura di ricerca come tanti di voi
Diciamo appartengono però questa del dell'esperienza borderline fra la vita e la morte il ritorno il momento del passaggio ecco però
Loro sono sicuramente fra le tantissime testimonianze di questo genere che affollano la letteratura esoterica tutto il mondo sono considerati nelle personalità diciamo più serie cioè le personalità più in qualche modo che hanno acquisito un patrimonio d'esperienza che tante occasioni hanno sconvolto il coinvolto centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo quindi non siamo riusciti a comuni Carlo in tempo perché tanta gente lo sapesse però ecco per quelli di voi che non lo sapevano anche magari stasera dopo cena preso altri impegni se potete è sicuramente un'occasione particolare quella di starlo a sentire parlare insieme a loro
Il patto spero che il video sia pronto all'interno non sulla mia testa
Prima per prima cosa spostato lo sul fianco destro
Si troverà quindi nella posizione in cui il Buddha morì
E gli sarà più facile sarà più facile per la sua forza vitale di abbandonarlo
Secondo il Libro tibetano dei morti
Chi sta per morire può a sentire i suoni e anche dopo morto per un certo periodo
Senso Anna
Siamo qui per aiutarti
Senin sana
Ascoltami con attenzione ascoltassero insomma
Ora il tempo perché tu abbia una perché tu presti attenzione non avere paura stai morendo
Le quattro forme del tuo corpo si stanno dissolvendo
Come se tu fossi travolto da una montagna squassato da un vento impetuoso
Questo è il Bardo dei morenti è importante che tu
Riconosca la tua natura non resisterà a non avere paura
Figlio di una famiglia nobile
La morte sta arrivando
Che la tua compassione si è limitata
Che la tua mente sia in pace
Che comprenda la bassa luminosità della mente
Il Libro tibetano dei morti descrive beh il dissolversi dei quattro elementi la terra nell'acqua l'acqua nel fuoco il fuoco nell'aria e la aria si dissolve nella vasca nella coscienza poi c'è un'esperienza di luminosità pura luce bianca una chiusa una chiara radiazione
In cui uno sperimenta la propria natura di fondo essenziale
Ora non c'è oscurità
Nessuna direzione Miss una forma solo luce
Una radiazione senza limiti
Riferita ai limiti della vita e della morte senza limiti serie in Zona
Ora
La Lucetti telepate completamente lo spazio dissolto in pura luce
L'esperienza delle menti di tutti butta
è importante che tu lo riconosca solo queste necessario