L'Associazione lombarda dei giornalisti ha espulso dal sindacato dei giornalisti Feltri, Vimercati e gli altri direttori di quei giornali usciti durante lo sciopero del 19-21 ottobre

Il consiglio direttivo dell'Associazione lombarda dei Giornalisti constatato che durante lo sciopero contrattuale della categoria proclamato per i giorni diciannove venti ventuno ottobre alcuni giornali sono usciti per responsabilità dei rispettivi direttori
E constatato che tale comportamento è gravemente lesivo della disciplina sindacale visto l'articolo ventisei comma tre dello Statuto federale
Delibera il provvedimento di espulsione dal sindacato dei giornalisti questo il testo con cui appunto il consiglio direttivo la situazione lombarda dei Giornalisti
A espulso dalla sì indagato il direttore del Giornale Vittorio Feltri il direttore di Italia Oggi e quello dell'Indipendente Daniele Vimercati su questa decisione
E chiaramente che stanno scatenando polemiche non vogliamo subito sentire il parere della sindacato dei giornalisti siamo collegati telefonicamente con Paolo Serventi Longhi segretario
Dellas della sua azione stampa Romano intanto ecco questa decisione un commento a caldo Serventi Longhi io condivido totalmente la decisione apre dal Associazione lombarda dei Giornalisti
D'altra parte la offerto cerchione Associazione stampa romana in dal primo dei tre giorni di sciopero aveva
Informato i colleghi di quello a cui andavano incontro perché perché e un una persona un cittadino un lavoratore
Decide di aderire liberamente a un'organizzazione sindacale decide naturalmente di conformare alle le regole alletta tutti di questa organizzazione sindacale
E la nostra organizzazione sindacale si può criticare il nostro Statuto preveduto statuto della Federazione prevede appunto l'espulsione automatica per coloro che non partecipino agli scioperi contrattuali l'Associazione Stampa Romana ha riunito il suo direttivo direttivo ha dato mandato alla Giunta e la Giunta ha convocato per mercoledì prossimo in associazione i seguenti
Colleghi giornalisti
Emilio Fede direttore del TG quattro Paolo Liguori direttore di Studio aperto Gianni Bucci capo della sezione romana dell'indipendente e Andrea Pucci capo della redazione romana del giornale
Per loro si prefigura l'espulsione Associazione stampa romana però intende prima di prendere il provvedimento ascoltare i colleghi in
Ecco ma a proposito di polemiche uno dei colpiti da questo provvedimento Daniele Vimercati il direttore del tempo e del scusami nel dell'Indipendente dice è un provvedimento sovietico in sostanza dice non fa altro che e facilitare la nascita di un secondo sindacato che è proprio quello che chiede il direttore del tempo Mottola ecco questa analisi la condividi
No non la condivido io sono tra i più strenui io sono stato e sono tuttora in quindici anni attività sindacale registra i giornalisti
Più strenui sostenitori dell'unità del non è unicità del sindacato dei giornalisti però io credo che indagato debba dal regie perseguire quelle strategiche noi con questo contratto di lavoro e il futuro nella storia del sindacato dei giornalisti ci giochiamo il nostro futuro
Spero che gli ascoltatori capiscono cosa imballo è in ballo in sostanza la sostituzione di una generazione o più generazioni intere di giornalisti
Ci vogliono fare i giornali fotocopia uno uguale all'altro chi vuole cancellare le redazioni sostituirle con come dire tempi in cui pochi capi e molti molti giovani limite
Coscienza professionalità capacità lavorano per produrre un giornale uguale all'altro questa è
La soluzione non difendiamo soltanto il posto di lavoro o irta Lario naturalmente le nostre condizioni di vita difendiamo la capacità e la possibilità che gli ascoltatori abbiano dei giornali diversi l'uno dall'altro allora io dico che noi
La posta in gioco è talmente alta
Che e la la lotta del sindacato deve essere adeguata questa posta in gioco quindi deve essere forte eviterà ancora dura nei prossimi giorni gli ascoltatori non avranno i loro giornali
E gli ascoltatori non sentiranno i notiziari della televisione della radio di Stato
Questo è che lo si capisca e allora che
Alcuni nel sindacato nel nostro organismo non condividono è legittimo che loro non condividano Marchese mettono in atto comportamenti per panificare la nostra rotta
Per stravolgerà per annullarla e loro devono trarre le conseguenze io preferirei che si dimettesse loro dal sindacato
Dopodiché se vogliono costituire un altro sindacato un organo un altro organismo sindacale
Perché evitare assolutamente legittimo e nelle regole della democrazia italiana un'ultima battuta e nei prossimi giorni di sciopero manterrei temi pensate questa linea dura nei confronti di chi non ha via
Non c'è in queste vicende con una linea dura una linea morbida c'è una linea sola quella dell'estrema determinazione difendere avevano sorpreso sopravvive
Grazie a Paolo Serventi Longhi segretario di Associazione stampa romana