Buona giornata da Sergio Turone
Al microfono per il consueto editoriale
Nella cronaca politica di ieri di una giornata cioè in cui hanno avuto peso soprattutto i drammatici problemi internazionali
Il fatto a mio giudizio più rilevante non è stato il discorso di Craxi in Senato
Ma una frase che ha pronunciato a Washington il nostro ministro della Difesa Spadolini e che è passata quasi inosservata
Sul discorso del Presidente del Consiglio non ci sono molti i rilievi da fare
Craxi come sappiamo ha disapprovato l'invasione statunitense dell'isoletta di Grenada lo ha fatto con toni cauti
E soprattutto dopo che una ben più incisiva critica a uno shinto era stata mossa da Gran Bretagna Francia Svezia Messico Germania Grecia Olanda e decine di altri paesi più o meno importanti
Insomma prima di sbilanciarsi Craxi ha voluto accertare che la condanna dell'Occidente per regalano fosse unanime quella dell'Est era scontata
D'altronde bisogna capirlo il nostro presidente del Consiglio era stato solo pochi giorni fa in visita da Reagan
Tutta la stampa di regime aveva suonato la grancassa dell'incommensurabile e tenera amicizia sorta fra Ronald Reagan e Bettino Craxi
Un giornale aveva persino dato notizia di una lettera inviata a Palazzo Chigi dal presidente americano lettera che cominciava caro Bettino e finiva tuo Ron
Ma l'affettuoso Ron stavolta a addirittura dimenticato di avvertire l'alleato italiano della spedizione di Grenada
Lo ha ammesso ieri lo stesso Craxi quando ha riferito che Washington aveva informato Roma dell'impresa solo a cose già cominciate
Come dire che anche lui il caro Bettino aveva avuto le prime notizie come noi di radio radicale dalle agenzie di stampa
In questa circostanza insomma
Ha trovato dimostrazione puntuale ancora una volta l'assioma secondo cui in politica gli alleati più servili sono quelli che più spesso e più agevolmente vengono trattati additate negli occhi
Fin qui insomma niente di nuovo
Niente di nuovo nemmeno nelle frasi che Craxi ha dedicato al problema Libano era scontato che avrebbe ribadito il proposito di non ritirare le truppe davvero da Beirut
Qualcosa di nuovo al contrario è venuto da Spadolini
Il ministro della difesa
Immissione di fedeltà a Washington proprio in coincidenza con la nefanda spedizione di Grenada
Non solo si è ben guardato dal sussurrare una parola di critica in merito all'impresa che fa il paio per infamia con l'invasione dell'Afghanistan da parte sovietica
Ma ha trovato l'occasione per parlare invece del Libano e in termini di zelante ossequio alla logica reaganiana
Spadolini infatti cito a memoria le sue parole come sono state riferite ieri sera dal TG due
Ha detto che se il conflitto libanese dovesse proseguire sarà necessario pensare a sostituire la forza di pace con una forza di tipo diverso
Capitola delicatezza delle o femminismo
Quale sfoggio di astuta diplomazia Grotto logica nell'annunciare senza ricorso alla parola guerra che l'Italia e punta a trasformare la propria presenza in Libano in un vero intervento militare
Se io fossi per Fido penserei che Spadolini sia in questo momento geloso dei suoi colleghi ministri della difesa di Stati Uniti e Francia i quali ora possono andare orgogliosi dei loro eroici morti
Ma non sono perfido ed escludo che Spadolini sia così crudele
Piuttosto Spadolini è tanto vanesio che se occupa un ministero deve fare di tutto per valorizzarlo
Diventasse chessò Ministro delle Finanze metterebbe tasse anche sugli starnuti
E per valorizzare il ministero della difesa che cosa è meglio di una bella guerra
Sergio Turone e vi saluta dandovi la risentirci a dopo il congresso giro riprenderemo cioè questi editoriali quotidiani dalla mattina del quattro novembre a risentirci dunque
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per la consueta conversazione
La prima decisione resa dalla segreteria del partito radicale dopo il congresso di Rimini riguarda il depositò alla Corte di Cassazione delle domande relative a quattro referendum da proporre
Contro il finanziamento pubblico dei partiti contro la legge sull'editoria che sovvenziona i giornali
Contro il monopolio della RAI TV e contro le norme che regolano le unità sanitarie locali
C'è chi ha manifestato meraviglia per un'iniziativa che nella mozione congressuale non era preannunciata
Ma la meraviglia e fuori luogo perché anche se è vero che nel documento manca la parola referendum
Tutta la mozione di Rimini è una serrata critica alle infamie della partitocrazia
E i quattro referendum ammessi in gestazione rappresentano un impegno concreto appunto conto il regime partitocratico
Va detto anziché in tema di polemica sulla partitocrazia il congresso è stato veramente unanime
Io pur sostenendo che nella degenerazioni in atto permangano spazi per una nazione democratica attiva ho votato a Rimini a favore di quella mozione
D'altronde mi sembra accertato al di là di ogni dubbio che anch'egli astenuti condividono senza riserve la sostanza della lotta anti partitocratica
E se mai qualcuno poteva temere come me che la polemica contro la partitocrazia rischiasse di far passare in secondo ordine la doverosa polemica contro il governo Craxi e Andreotti
Ebbene i quattro prossimi referendum hanno valore unificante perché il meccanismo della consultazione popolare su quei temi
Attirerà una battaglia democratica diretta e contro la partitocrazia e specificamente contro il Governo in carica
Come ha precisato la segreteria radicale la presentazione delle domande non equivale di per sé alla decisione di proporre il referendum è solo un primo passo
Nelle sedi opportune di partito si valuterà se e come e quando compiere i passi successivi
Molto dipenderà anche dalla risposta dell'opinione pubblica almeno di quella che riusciamo a raggiungere perché la raccolta delle firme per il prendo un un operazione estremamente costosa che richiede un impegno assoluto di militanti molti quattrini ahimè ma in ogni caso la direzione indicata dalla segreteria con questa iniziativa a mio parere la direzione giusta
Se mi è consentita una testimonianza personale dirò ma l'ho già dichiarato più volte che nel precedente referendum sul finanziamento pubblico dei partiti
Chi vi parla votò per il finanziamento perché il finanziamento spesso non fosse abrogato
Allora non ero iscritto al partito radicale e ritenni nonostante i dubbi e perplessità che gli argomenti a favore del finanziamento dei partiti prevalessero su quelli contrari
Mi dicevo sediamo denaro pubblico ai partiti egli obblighiamo attenere bilanci trasparenti e controllabili elimineremmo il ricorso alle sovvenzioni illecite
Proprio avendo votato allora per il finanziamento pubblico ritengo di avere pieno titolo oggi per dichiarare che i partiti politici hanno abusato della fiducia loro accordata da chi nel mille novecentosettantotto votò contro l'abrogazione
Non solo il finanziamento pubblico non ha eliminato la corruzione politica
Ma al contrario la alimentata scatenando l'avidità dei partiti e da ha cresciuto le ruberie
Sarò lieto dunque se un referendum oggi mi consentirà di capovolgere il mio voto d'allora e mi impegnerò al massimo perché tale referendum si possa tenere
Uno è il discorso non dissimile si può fare sulla legge chi finanzia i giornali
A suo tempo pur riconoscendo la fondatezza delle obiezioni mosse contro tale cosiddetta riforma dai radicali io non presi posizione aperta contro la legge sull'editoria
Ebbene ho sperimentato sulla mia pelle dal giornalista quanto il finanziamento pubblico della stampa abbia reso la stampa stessa schiava del potere
Anche se non pochi giornalisti riescono ancora a fare con pulizia il loro mestiere
Quelli per intenderci che non hanno dirette responsabilità relative alla linea politica dei giornali
Io posso dire con piena cognizione di causa che dalla fine del fascismo in poi mai il livello della libertà d'informazione in Italia è stato così basso come da quando tre anni fa è entrata in vigore la cosiddetta legge sull'editoria
Il referendum messi in cantiere
Sempre che si riesca a portarli avanti
Potranno essere il colpo forse decisivo contro quello che Mario Boneschi definisce il regime democristiano una RAI cime che volta a volta ha trovato e trova complici necessari nei liberali né i socialisti né i repubblicani né i comunisti nei missini
Sergio Turone mi saluta dando vita risentirci domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Al microfono per il consueto commentino quotidiano
In una democrazia si può criticare un giudice quando si ritenga che abbia sbagliato
Certo si può e si vede
Si può anche scrivere come ha fatto giorni addietro il direttore dell'Avanti Ugo Intini criticando il pubblico ministero del processo barbone
Che la decisione di un magistrato arreca dico testualmente una offesa mostruosa alla morale al buon senso alla legge
Bene sì in democrazia si può anche questo a patto beninteso che sia poi concesso anche di affermare che il direttore dell'Avanti
Sparando raffiche di accuse maniche contro ogni magistrato accusato di manifestare i giudizi sgraditi al PSI
Compie una irresponsabile operare beh stabilizzatrice ed eversiva non meno grave dell'azione compiuta dai cultori della violenza estremistica
A consentirmi di trattare oggi in chiave di attualità il caso barbone Intini che risale ad alcuni giorni addietro
è una lettera scritta da senatore penso R. di quest'Agnoletti a la Repubblica
La lettera è apparsa ieri
Per i questi animaletti un uomo di cultura e di grande rigore morale fiorentino è un vecchio socialista che uscì dal PSI nel mille novecentottantuno
Al tempo della piccola scissione Codignola dopo che il partito del Garofano si era trovato coinvolto nello scandalo della P due e lo scandalo dei miliardi di Roberto Calvi
Ora senatore della Sinistra indipendente e Request Agnoletti ha presentato con due suoi colleghi un'interrogazione al ministro della giustizia
Per sapere se non ritenga che i rilievi dell'Avanti rappresentino un'indebita pressione intimidatoria
Tanto più essendo stati stampati sul giornale ufficiale del partito che oggi esprime il Presidente del Consiglio
Ebbene in un Paese dove il giornalismo trova già così esigui margini di libertà non sarò certo io ad invocare interventi restrittivi in tema di stampa
Anche se non posso non rilevare che nel caso in questione Ugo Intini più che da giornalista ha agito da esponente di partito e solamente in quanto tale si è potuto permettere una così fin controllata libertà di giudizio sicuro dell'impunità che deriva dal potere
Ma l'Inter ma la riflessione che in proposito mi preme fare è un'altra e mi pare che nessuno l'abbia fatta finora
Il magistrato contro cui ha sferrato la sua dura polemica il direttore dell'Avanti è il pubblico ministero del processo per l'assassinio del giornalista Walter Tobagi
Fu quella una pagina fare più mostruose del terrorismo
Ebbene per il maggiore imputato il giovane assassino Marco Barbone il pubblico ministero ha chiesto una pena esigua
Proprio contro l'esiguità di questa richiesta è insorto Ugo Intini
Ora dimentichiamoci per un momento che il giornale del PSI da circa tre anni attacca pesantemente tutti e soltanto i magistrati che in qualche modo toccano gli interessi del PSI
Proprio l'Avanti pubblicò corsivi velenosi contro i giudici milanesi che avevano incriminato il banchiere Calvi tanto generoso verso il PSI
Poi contro i giudici savonese che arrestarono Teardo e la sua banda ma tralasciamo i pur significativi precedenti e limitiamoci alla vicenda barbone Intini
Anche a noi sembra pur tenendo conto della giovane età dell'imputato
Che la richiesta del pubblico ministero sia davvero troppo indulgente nei confronti di Marco Barbone
Almeno in questo dunque siamo d'accordo con Intini ma si è domandato il direttore dell'Avanti in base a quali leggi che il magistrato ha formulato la sua proposta
Lo sa Intini che grazie al Governo di cui il suo partito è colonna anzi grazie alla maggioranza istituzionale di cui fanno parte di quattro partiti di governo più comunisti e missini
Abbiamo in Italia le mostruose leggi eccezionali che vincolano i giudici a concedere sconti inauditi a quei terroristi assassini che richiamino un interessato pentimento
Va avanti non si è mai accorto che anche un killer sanguinario come Savasta l'ha fatta franca grazie a quelle leggi
Finché sono i radicali pressoché isolati a lottare contro il mantenimento di quelle inique leggi Intini Thatcher sorge stavolta perché l'assassinato Walter Tobagi un giornalista di limpido coraggio era un socialista
L'indignazione dell'Avanti insomma esplode a comando solo in difesa delle tessere di partito
Intini però non osa prendersela con le leggi eccezionali lanciare raffiche di insulti contro il magistrato che le applica
Ahi noi povero vecchio avanti come sei ridotto
Sergio Turone vi saluta con la risentirci domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto appuntamento quotidiano
Ora si parla di fare santo Giorgio la Pira che fu sindaco di Firenze
Quanti hanno avuto la ventura come chi vi parla
Di frequentare le scuole elementari nella seconda metà degli anni Trenta ossia quando il fascismo al culmine del potere trasformava ogni struttura sociale in strumento di martellante propaganda
Ricorderanno forse che una delle più diffuse parole d'ordine era quella che definiva l'Italia paese di santi di eroi di navigatori
Ebbene in regime italiano d'oggi benché non sia ancora paragonabile a mio giudizio con la dittatura fascista
Si sta così rapidamente avvicinando a quel modello che persino i motti propagandistici degli anni Trenta finiscono col recuperare una loro inquietante attualità
Lasciamo pure da parte i navigatori che per un fatto di tecnologia più avanzata difficilmente possono tornare di moda in una società che va sempre più sostituendo la nave con l'aereo
Ma in fatto di eroi e di santi se ci riflettiamo un po'sembra imporsi una volta culturale non dissimile da quella di cinquant'anni fa
In fatto di eroi fu un ministro socialista Lelio Lagorio che un anno fa quando partì il primo contingente italiano per l'impresa libanese risponderò alla retorica della virilità militare in un tripudio festoso di bandiere al quale partecipavano tutti eccettuati i soliti rompi con gli oli dei radicali
Mentre questa sola voce tentava di mettere in guardia l'opinione pubblica sul rischio che l'impresa libanese si rivelasse come poi è avvenuto una trappola funesta
Tutti i partiti italiani di centro di destra e di sedicente sinistra appoggiavano l'iniziativa consentendo al presidente del Consiglio Spadolini e all'allora ministro della Difesa Lagorio
Devi fare la ruota sbandierando il mito degli eroi in uniforme
A un anno di distanza quel mito sta provocando angoscia il sangue ma in campo governativo nessuna voce ancora si è levata permettere in discussione la parola d'ordine dell'eroismo
Quanto ai santi e poi c'è un'inflazione che farebbe invidia la Banca d'Italia
Il caso di Giorgio la Pira viene buon ultimo e chissà poi se sarà davvero l'ultimo
Dopo i casi devi generoso carabiniere martire Salvo D'Acquisto e dell'attrice cresca Elli la quale secondo l'autorevole parroco romano avrebbe tutti i requisiti per diventare santa
Intendiamoci un laico laicista quale io sono
Uno che per dirla col compagno Franco Roccella ha sempre preferito Volterra a Sant'Agostino
Si guarderà bene dall'interferire sul pieno e indiscusso diritto della Chiesa cattolica di fa santo chi vuole in particolare sui nomi di cui si parla
Giorgio La Pira è stato sicuramente un uomo di grande onestà e pulizia interiore Salvo D'Acquisto che sacrificò la propria giovane vita per salvare quella di altri inermi
Rappresenta un esempio di assoluta bontà umana che valica i confini dalla religiosità
Quanto aggredisca egli francamente preferisco sospendere ogni giudizio in attesa che si pronuncino la commissione episcopale e quella per i premi Oscar
Ma ho voluto richiamare la riflessione degli ascoltatori su questo inconsueto tema
Non per mettere in discussione il pieno diritto della Chiesa cattolica a regolarsi come crede nel proprio campo
Ben bensì esclusivamente per osservare che questa improvvisa fiorescenza di proposte santifica attrici viene dopo un gran numero di decenni in cui salvo errore la chiesa ha proceduto con estrema cautela in fatto di santificazione
è lecito domandarsi se per caso non si voglia con una eccezionale distribuzione di aureole dare un contentino al popolo cattolico desideroso di valori nuovi
Si fa Santa Grace Kelly perché non si riesce a dissuadere Ronald Reagan dal mettersi in gara con antropomorfo nella mortale logica della distruzione
Sì beatifica Giorgio la Pira perché non si ha il coraggio di sconfessare quegli uomini politici di etichetta cattolica che si alleano alla camorra e alla mafia
Papa Wojtyla farà Santo Salvo D'Acquisto che salvò dalla morte decine di innocenti
Per farsi perdonare ed essersi rimangiato gli impegni assunti quando si impegnò a far salvare milioni di vite dallo sterminio per fame
Con questi interrogativi Sergio Turone mi saluta evita la risentirci a domattina
Buona giornata da Sergio Turone alla microfono per il consueto editoriale
Il voto di fiducia Espresso ieri dalla Camera sul decreto previdenziale con la dichiarata assenza dei parlamentari radicali tranne uno mi costringe a toccare quello che per noi un punto dolente il codice di comportamento dei compagni eletti alla Camera e al Senato
Dico punto dolente a ragione veduta perché mi procura dolore affrontare un tema su cui mi trovo in dissenso netto con i compagni che guidano il partito e che stimo ai quali voglio bene
Proprio questa stima e questo affetto mi spingono a non eludere la divergenza che resta grave
E a ribadire le argomentazioni che ho già espresso al congresso di Rimini contro un codice di comportamento assenteista velleitario a mio giudizio autolesionisti
Nel partito radicale non esistono correnti è noto e non esistono non perché come avviene nel PC una ideologia dogmatica dei biglietti
Ma piuttosto perché nel partito radicale ciascun iscritto è un cervello pensante che fa correnti a sé anche quando come per fortuna è quasi sempre accaduto si inserisce in una coerente lotta politica comune
Non c'è dunque nel Partito radicale una corrente per esempio vigili Mele Carlo e se per caso ci fosse io non ne vorrei far parte ma condivido la posizione di Gianluigi Mele che ha che ieri alla Camera ha votato radicale isolato contro la fiducia al governo
Beninteso non è stata la sua un'impresa eretica perché lo statuto del partito radicale come sappiamo recita testualmente all'articolo cinque
Mi eletti nell'esercizio della loro attività rappresentativa non sono vincolati da mandati né da alcuna disciplina
La libertà di voto non è limitata data da deliberazioni dei gruppi degli eletti deliberazioni che hanno valore indicativo
Voglio dire non ci vuole nessun coraggio particolare vista la piena libertà garantita agli eletti da uno statuto di partito davvero lungimirante per sottrarsi al codice di comportamento
Ne occorre alcuna dote di spregiudicatezza o anticonformismo da parte mia per criticarlo anche in questa sede dove so bene che nessuno mai mi censura
Gli eletti radicali come sappiamo si sono dati questo codice di comportamento per protestare contro la partitocrazia che di fatto condizione e annulla la libertà dei parlamentari
è dunque una posizione di principio che ha motivazioni politicamente calzanti legittimi apprezzabili è infatti verissimo che per i sordidi interessi della partitocrazia il Parlamento è divenuto un'istituzione agonizzante
Tanto che poteva essere una scelta giustificata quella di non andarci proprio ossia di non partecipare alle elezioni per non dover sedere come si diceva allo stesso tavolo dei vari ma visto che adesso i radicali in parlamento bene o male ci stanno e visto che il Parlamento sia pure oppresso
Prende pur sempre decisioni che hanno conseguenze operative di cui poi sono i cittadini a dover fare le spese come per il provvedimento approvato ieri
Una questione di principio impostata sulla rinuncia a votare è una questione di principio a mio parere è sbagliata
Si faccia magari alla Camera e al Senato lo sciopero del silenzio visto che il più delle volte gli oratori parlano in un'aula semivuota che si riempia solo anche si riempie solo al momento del voto
Ma si eviti quell'inutile sacrificio masochista che il cosiddetto sciopero del voto
è vero che nel corso della campagna elettorale che ha preceduto il ventisei giugno la posizione ufficiale del partito è stata la richiesta del voto nullo o bianco
Ma riflettiamo
L'ho già detto al congresso di Rimini
I dieci radicali che sia che risultano eletti alla Camera e l'undicesimo eletto al Senato sono stati mandati al Parlamento non dall'elettorato radicale ortodosso che ha seguito le direttive del partito e da attuato lo sciopero del voto
Sono stati mandati al Parlamento da quegli elettori che disobbedendo al partito hanno da una parte dimostrato di saper pensare anche in contrasto col partito
E dall'altra hanno espresso una esplicita posizione contraria al cosiddetto sciopero del voto
Sia chiaro io non pretendo certo di parlare a nome di tutti mi ottocentoundici mila elettori che il ventisei giugno hanno votato la Rosa nel Pugno
Però in linea di massima mi pare che i compagni eletti nel momento in cui attuano nelle votazioni parlamentari lo sciopero del voto
Si comportino come se a mandarli in Parlamento fossero stati gli elettori obbedienti ortodossi che hanno attuato lo sciopero del voto
E che facciano in assoluta buona fede come ieri un paradossale sberleffo a quelli che li hanno votati
Quanti degli ottocento undici mila elettori i quali hanno fatto certamente una scelta di rigorosa opposizione al potere quando hanno scelto la Rosa nel Pugno
Si sentiranno ingannati o almeno disorientati nel vedere i loro parlamentari che nei pochissimi momenti decisivi in cui il Parlamento può esercitare un peso sì auto eliminano e rinunciano a votare
Non ci rendiamo conto che per un partito d'opposizione rinunciare al voto significa votare per metà a favore del Governo
Io credo che non si possa essere contro la partitocrazia come tutti noi vogliamo essere se non si è anche con tutti i mezzi leciti e senza tregua contro un governo che della partitocrazia è figlio fratello e marito incestuoso
Ho ancora due righe da aggiungere se quei radicali che a Rimini hanno manifestato col voto bianco o nullo in Congresso il loro dissenso rispetto al codice assenteista
Adesso scegliessero per lo smarrimento o sfiducia di non reiscriversi al partito compirà ebbero anch'essi un gesto gravemente autolesionista
Io mi sono iscritto è ora iscritto fra i primi cento raddoppiando la mia quota occorre che affluiscano a rafforzare il partito anche tutti quei compagni che hanno motivi di dissenso
Perché il partito radicale è ancora il solo in Italia in cui per genuina forza di confronto democratico il dissenso può pesare fino a diventare fattore di consenso
Il cosiddetto Codice di comportamento è frutto del partito radicale del mille novecento ottantatré il partito del mille novecentottantaquattro se sarà forte e numeroso a tutti i titoli per modificarlo
Sergio Turone vi saluta evita la risentirci non a domani e domenica perché facciamo la solita pausa bensì a lunedì mattina quando dopo l'editoriale leggerò e commenterò anche le lettere ricevute a risentirci dunque a lunedì
Buona giornata da Sergio Turone alla microfono per il consueto editoriale
Domenica mattina l'altro ieri sulla mia vecchia centotrentuno leggiamo sull'autostrada per Napoli quando qualche chilometro prima di Frosinone il motore avuto uno strano sbuffo e la velocità dell'auto è diminuita
Pochissime cose per me sono tanto misteriosa quanto le improvvise incoerenze di un motore
Perciò mi fermai al primo distributore di benzina
Il benzinaio apre il cofano pasto sfruttò poi con lo sguardo simile a quello di un pediatra che deve dare a una madre notizie allarmanti sulla salute del bambino mi consigliò di fermarmi a Frosinone per cercare un meccanico esperto e la domenica mattina ahimè e trovare un meccanico disposto ad ascoltare il vetusto motore della mia FIAT non fu un'impresa facile
Quando lo trovai stava per andare a pranzo mi disse di ripassare alle due
Proprio alle due era in programma una riunione alla siete napoletana del Partito Radicale
Ma che potevo fare attesi
Il meccanico arrivò bontà sua alle due e mezza aprì il cofano tasto scaduto poi scosse la testa
Disse che c'era un pezzo da cambiare ma di domenica dove trovarlo
Cercavamo da un suo collega che però non l'aveva
Provarlo provavo da un altro che è andato alla partita
Ormai erano quasi le quattro le posso fare una riparazione provvisoria sperando che tenga fino a Roma disse il meccanico
Fu così che alle cinque della sera anziché proseguire per Napoli mi avviai piano piano sulla via del ritorno a Roma
Più che per la malattia della centotrentuno tuttavia e ho dispiaciuto per aver mancato la riunione con i radicali napoletani impegnati con tutto il partito come quelli di re di Reggio Calabria nella campagna elettorale amministrativa
Perché ho raccontato la mia triste domenica automobilistica
Perché ieri un compagno napoletano mi ha telefonato domandandomi se per caso la mia assenza dalla riunione dei candidati a Napoli volesse esprimere vista la posizione da me tenuto al congresso di Rimini
Un tacito dissenso in merito alla campagna per lo sciopero del voto
Ebbene no assolutamente no
Se l'autostima e cedente avesse avuto la forza di portarmi fino a Napoli io avrei espresso la mia piena adesione in questa circostanza Allo sciopero del voto
E se avessi fatto il comizio volante in programma avrei esortato senza riserve gli elettori napoletani a non votare o ad annullare la scheda
Ho infatti accettato la candidatura di bandiera a Napoli e a Reggio Calabria nella convinzione che stavolta l'elettorato di queste due città
Non abbia strumento più efficace dell'astensionismo per delegittimare una classe dirigente è pessima
D'altronde le critiche da me espresse a Rimini e più di una volta anche da questo microfono riguardavano e riguardano soprattutto il codice di comportamento in base al quale i parlamentari radicali eletti rinunciano al voto
Continuo a ritenere che per quanto validamente motivate siano le polemiche contro un Parlamento ridotto a bivacco della partitocrazia
Il non voto dei parlamentari Possa apparire all'opinione pubblica
Come un pretesto ambiguo non voto dei parlamentari radicali posso apparire all'opinione pubblica come un pretesto ambiguo per fare i pesci in barile senza stare né con la maggioranza né con l'opposizione
Ma diverso molto diverso è il caso del cittadino elettore
Certo anche a questo livello l'astensionismo non deve diventare consuetudine deve rappresentare una strategia eccezionale cui ricorrere solo in casi di gravità estrema
A Napoli e a Reggio la situazione è appunto di gravità estrema
Le speranze di riscatto in queste due città gloriose di storia passano attraverso una condanna drastica del potere locale
Occorre fare tavola rasa per poter ricominciare non da tre come nel famoso film di Troisi bensì davvero in politica non esistono ricette sempre valide la politica è faticosa quando non si scelga il potere la politica e faticosa proprio perché implica la necessità di continue verifiche saluto via radio i compagni napoletani pregandoli di perdonare me e la mia auto negli Arda e lancia loro un augurio per domenica prossima alloro e compagni di Reggio buon non voto
Buona giornata da Sergio Turone
Si conclude oggi a Montecitorio uno dei più fastidiosi e fasulli dibattiti parlamentari che io ricordi quello sulla politica estera e sulla prossima installazione dei missili a Comiso
Entrambi i maggiori contendenti ossia il Governo con annesso MSI e il gruppo comunista con annesso dunque
Appaiono convinti vincenti solo quando elencano le ragioni per cui il rispettivo antagonista ha torto
Per esempio anche chi ha ormai poca stima come chi vi parla per l'attuale presidente del Consiglio deve riconoscere che Craxi è stato persuasivo nella polemica verso il PC quando ha ricordato che la logica dell'ombrello nato da cui discende tutta la strategia dei missili fu esplicitamente accettata non molti anni fa durante il governo della cosiddetta solidarietà nazionale dallo stesso Berlinguer
Quei missili medesimi che andavano bene quando il PC faceva parte della maggioranza sono diventati diabolici da quando il PC tenta di accreditarsi di nuovo come partito d'opposizione
D'altra parte Ingrao e Luciana Castellina per esempio sono stati a loro volta convincenti quando hanno sottolineato che il Governo italiano è all'avanguardia nello zelo Atlantico nucleare
E che il bla bla di Bettino Craxi sulla volontà di pace è ben diverso dalla posizione propositiva assunta dai socialdemocratici tedeschi
Beninteso
Mettendo in luce le contraddizioni di entrambi non mi sottraggo ad una scelta e dichiaro che in ogni caso per quanto convinto dell'artificiosità di un dibattito incentrato sulla sola vicenda comico in un Paese dove sono già disseminate più di mille testate atomiche
Voterei contro l'installazione dei missili di Comiso
Detto questo mi sembra che l'informazione più doverosa da dare all'opinione pubblica italiana
Frastornata da uno scontro simulato
Stia nell'incisiva denuncia fatta ieri alla Camera dagli oratori radicali
Non ho potuto seguire l'intero dibattito
Così di Cicciomessere e di Giovanni Negri o ascoltato solo alcuni incisivi brani
Ho ascoltato per intero invece Gianfranco Spadaccia
Il cui intervento a mio parere assegnato uno dei momenti certamente più elevati
Di una mediocre giornata parlamentare
E ha messo in luce un gioco delle parti angusta mente propagandistico Hong leggermente realistico è stato un intervento d'ampio respiro quello di Spadaccia che ho seguito dopo l'abbagliante prevedibilità di tanti precedenti discorsi compartecipe adesione perché ha fatto emergere nel suo aspetto migliore la diversità radicale
Lo dico tanto più volentieri perché negli ultimi sei mesi dal congresso straordinario di maggio in poi
Sono state più le occasioni in cui con Gianfranco Spadaccia mi sono trovato in parziale dissenso che quelle in cui ho condiviso del tutto le sue posizioni
Caro Gianfranco ricordi il discorso che fa gesti al congresso straordinario dell'Eur contro la partecipazione di liste radicali alle elezioni politiche
Ricordi il puntuale rigore delle argomentazioni con cui sostenerti la totale inutilità della presenza radicale in un Parlamento dominato dalla partitocrazia
Ebbene io che a quel congresso dell'Eur e ho imparato con molte perplessità cui persuaso allora dalle tue argomentazioni da quelle analoghe di Franco Roccella ed al discorso di replica limpidissima o di Pannella
Sì che tradursi la mia incertezza iniziale in un voto contrario alla partecipazione alle elezioni di giugno
Poi ricordiamo tutti come andavano le cose
Ci trovammo coinvolti
Assillati un po'dalle scadenze e un po'dai regolamenti televisivi nella decisione oscillatori a di partecipare alle elezioni ma per fare in primo luogo propaganda a favore del voto nullo
Il partito radicale ebbe ottocentoundici mila voti si può dire suo malgrado perché egli ebbe senza aver richiesti
Ebbene caro Gianfranco
Io che pure in maggio mi ero schierato contro la partecipazione radicale alle elezioni non mi vergogno affatto di mercanti attendeva già nel corso della campagna elettorale e di aver fatto propaganda a favore del voto alla Rosa nel Pugno
E sono francamente grato agli ottocento undici mila elettori
Disobbedendo al partito hanno votato radicale
Grazie a loro nell'aula di Montecitorio si sono potute ascoltare ieri le voci dei deputati radicali che sottraendosi agli schemi delle contrapposte meschinerie propagandistiche hanno smascherato l'opportunismo degli uni e degli altri
Insomma caro Gianfranco lo Spadaccia di ieri a clamorosamente e felicemente smentito lo Spadaccia che a maggio sosteneva l'inutilità della presenza radicale in Parlamento
Abbiamo constatato che si tratta di una presenza non solo utile ma indispensabile alla quale bisogna dare forza sempre maggiore con ogni mezzo lecito
Sergio Turone di saluta evita la risentirci a domani mattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Vogliamo per una volta parlare di calcio
Però gli ascoltatori che non amano lo sport e scelgono questa radio per la sua dichiarata caratterizzazione politica non sfuggano atterriti
Pur confessando Center Riserve di amare il calcio e di provare a volte per una partita il godimento che mi dà un'opera d'arte
Mi guarderò bene dal fare in questa sede l'Apologia della palla e soprattutto dal commentare l'incontro internazionale di ieri
No facciamo piuttosto qualche riflessione sul calcio in chiave politica
Cominciamo da Campobasso
Squadra priva di gloriose tradizioni e fino a ieri annaspa ante nel grigiore delle serie minori quest'anno il Campobasso fra le squadre protagoniste della serie di
E dalla scorsa domenica occupa con pieno merito alla pari con l'Arezzo il primo posto in classifica
Dunque fra le candidate alla promozione Ina
Il presidente del Campobasso un costruttore edile
Ha dichiarato al Corriere della Sera
La voglia di andare in a l'abbiamo e sarebbe una corda magnifica per l'intero Molise
I politici dovrebbero essere i primi a capirlo e anzi se ne stanno rendendo conto
Queste le parole del presidente le Campobasso
I politici io mi domando ma che c'entrano i politici
AN
Da quando Giulio Andreotti celebra il tifoso della Roma ha manifestato su tutti i teleschermi d'Italia la propria gioia di tifoso per lo scudetto giallorosso come sia vincevano non fossero stati i conti e Falcao
Ma lui in persona il primatista di resistenza ministeriale
Da allora si è diffuso in tutto il mondo sportivo italiano il convincimento che una squadra di calcio
Se vuole assicurarsi qualche successo deve procurarsi nella campagna acquisti non un terzino o una mezza punta ma un ministro autorevole
Noi un portiere esperto ma un segretario di partito
Ho cercato nell'Annuario della Camera i nomi dei deputati di Campobasso
Sono quattro
Il comunista Petrocelli e Di Livio
Francamente il meno indiziato che ha ottenuto dieci mila duecentottantanove voti preferenziali
I democristiani dai nostri Olindo quarantatré mila quattrocento preferenze
La penna Girolamo trentasei mila quattrocento e sedati Giacomo trentatré mila centoquarantanove
Nelle stesse elezioni il mio amico Luigino del gatto alla faccia delle clientele ha avuto a Campobasso Isernia duecentoventidue voti
Ebbene orale dei deputati suddetti sarà l'Andreotti del Campobasso
L'onorevole daino più Olindo oppure la penna Girolamo
Veda un po'ai molisani di farsi spiegare dal presidente della loro squadra che cosa ha voluto dire quando ha auspicato l'interessamento dei politici
E si domandi mosse in questi casi l'onorevole che fa un favore alla squadra o non piuttosto la squadra che si fa strumento propagandistico al servizio del boss politico locale più furbo
E poi ci sarà di che essere tanto orgogliosi in confidenza se il Campobasso raggiungerà la massima serie grazie alle buone arti diplomatiche dell'onorevole dai ma Florindo
Ora lasciamo la Provincia e trasformista e trasferiamo la nostra riflessione a livello nazionale
Soffermandoci su un'altra notizia di questi giorni in cui sono collegati calcio economia e politica clientelare
Le società professionistiche di calcio hanno ottenuto grazie all'influenza del presidente della lega che il deputato democristiano Antonio Matarrese
Un mutuo agevolato che sarà erogato entro sei mesi durerà dieci anni e sarà di circa centotrenta miliardi
Come si sa mutuo agevolato equivale a dire sovvenzione l'agilità con denaro pubblico
E perché denaro pubblico alle squadre di calcio
Gli interessati imboccano il confronto col teatro e con il cinema
Ebbene il confronto non regge e chiunque non sia del tutto idiota lo capisce
Beninteso io preferirei vivere in un Paese nel quale anche teatro e cinema fossero in grado di sopravvivere autonomamente gli spettacoli culturalmente davvero validi non hanno bisogno di finanziamenti pubblici
In ogni caso il discorso insostenibile per il calcio ma come nella Repubblica in cui il governo ha mitizzato il rigore e le urla le pensioni a chi è vicino alla fame
Si lambiscono soldi pubblici alle società calcistiche per mettere in grado di acquistare in Brasile in Argentina in Danimarca atleti da un miliardo appiedata
E i rigoristi del Governo tacciono
Forse è sempre l'antica furbizia del potere
Ora che non c'è più religione il calcio si presta a diventare l'oppio dei popoli e il governo sa che un popolo drogato non pone problemi di governabilità
Ho formulato questi rilievi proprio perché amo il calcio e francamente mi dispiace vedere che il regime si stava divorando anche lo sport più bello del mondo
Sergio Turone di saluto evita la risentirci domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale al termine del quale oggi resterò
Alla radio come ogni lunedì per leggere e commentare alcune lettere ricevute nel corso della Facchetti ma
è così raro per me trovarmi d'accordo con i democristiani
Così raro e starei per dire così innaturale che quando questo accade mi dà fastidio ammetterlo
Per la verità non mi era accaduto mai in trent'anni e più che seguo le vicende politiche italiane
Di condividere senza riserve come accade in questi giorni a proposito dei giudizi manifestati dai diversi partiti sulla rappresaglia francese nel Libano l'opinione dei massimi esponenti democristiani
Il presidente della Democrazia Cristiana Flaminio Piccoli personaggio di potere che non mi piace affatto sull'iniziativa di guerra dei francesi una dichiarazione sulla quale concordo pienamente
Di rappresaglia in rappresaglia ha detto piccoli la strada della pace finisce per essere sbarrata da noi stessi
Giudizi analoghi ha espresso ieri il segretario della DC De Mita
Ebbene se un tale afferma che tre per cinque fa quindici e noi sappiamo che quel tale è un bugiardo non per questo dobbiamo sostenere che tre per cinque faccia quattordici o sedici
Flaminio Piccoli De Mita Fanfani Scalfaro Andreotti hanno ragione quando condannano la rappresaglia francese
Soprattutto mi dà fastidio l'essere d'accordo con Andreotti
Chi segue queste mie conversazioni sa quanto io sia convinto dell'estrema pericolosità di Andreotti
L'attuale ministro degli esteri ha dato infinite prove di cinismo in quarant'anni di carriera politica ha sostenuto le posizioni più diverse e contraddittorie con l'unico fine di rafforzare ed accrescere il proprio potere
Non è un caso se blu su di lui su Craxi
Non è un caso che su di luglio su Craxi puntasse Licio Gelli per realizzare il suo progetto di governabilità repressiva
Nel si può escludere che se in questi giorni raccordo fra Andrea OCSE Andreotti e Craxi di nuovo saltato ciò sia avvenuto perché Gelli latitante ed emarginato non riesce più a far giungere al vertice del potere le sue direttive
Nulla dunque mi indurrà ad attenuare il mio giudizio pesantemente negativo su un autocrate infido come Giulio Andreotti
Ma nelle polemiche di questi giorni il ministro degli esteri attenuto a mio parere una posizione responsabile
Anche ammesso che l'abbia fatto come al solito per secondi fini d'opportunismo personale
Il dato oggettivo eh che l'invasione americana di carina di Grenada meritava il voto di condanna Espresso all'ONU e che il bombardamento di rappresaglia attuato dai francesi in Libano meritava e merita ogni deplorazione
Se un governo del prestigio di quello francese si assume l'onere di mandare una forza di pace in un Paese devastato da una tremenda guerra civile
E ad una criminosa aggressione risponde con la stessa moneta quale contributo da alla pace
Quale differente segnale di civiltà esprime rispetto alla sanguinaria logica tradizionale della guerra
Se dopo la rappresaglia avvilente decisa da Mitterand Giulio Andreotti ricorda che i francesi avevano concordato sulla necessità di affidare la salvaguardia della forza multinazionale a una iniziativa politica
Coerenza vuole che si dia atto ad Andreotti di aver detto una cosa giusta una cosa giusta e aggiungerei persino ovvia
Ciò che ha finito col fare risaltare come paradossalmente anticonformista la posizione assunta da Andreotti
è stato l'incredibile servilismo filo reaganiano e filo Mitterrand Viano
Presso da altri esponenti del Governo di cui Andreotti fa parte i socialdemocratici di Longo i repubblicani di Spadolini con qualche margine di imbarazzo in più i socialisti di Craxi hanno finito col fare apparire i democristiani come dei capitani coraggiosi campioni il fatto di autonomia di giudizio
Ed è curiosa la posizione in cui per due volte in pochi giorni è venuto a trovarsi il Presidente del Consiglio Craxi
Prima va negli Stati Uniti viene ricevuto con mille salamelecchi da Reagan il quale però si guarda bene dal dire lì che in quelle stesse ore le truppe americane stanno preparando lo sbarco a Grenada
Poi Bettino Craxi incontra Mitterand non soltanto alleato ma pure suo compagno di fede politica
Proprio nelle ore in cui si svolgono i colloqui nel Libano si contano i morti causati dal bombardamento di rappresaglia
Deciso dai francesi senza che Mitterand avesse neanche lontanamente pensato di informare della cosa il compagno Bettino coincidenza fatalità oppure qualche influsso subliminale
Dobbiamo temere che se Craxi incontrasse il presidente della Confederazione elvetica lo stesso giorno le truppe corazzate svizzere invadere abbiamo la Repubblica federale tedesca e Craxi lo saprebbe la sera dal telegiornale
Ed eccoci alla corrispondenza
Oggi o lettere un tantino lunghe prego tutti gli ascoltatori che scrivono di contenersi quanto a spazio perché soprattutto quando le lettere come in questo caso sono interessanti a me dispiace doverle riassumere o o stralciare per cui è preferibile che gli stessi corrispondenti cerchino di essere il più possibile sintetici oggi sono costretto a limitarmi a tre lettere e a rinviare alla settimana prossima altre che sono arrivate nei giorni scorsi
Comincio con la lettera di annienta pronti di Mariano la quale scrive da Torino
E la sua è una lettera estremamente interessante di una simpatizzante
Evidentemente non iscritta al partito radicale
Le scrivo da Torino e sono una donna di trentasei anni ho avuto modo di sentire la tempo fa a Prima pagina Radio tre e in seguito a Radio Radicale per questo ho acquisito una certa familiarità che mi consente di scriverle
Mi interessa di ciò che mi che mi circonda con curiosità e partecipazione
Detesto continua Anita Tronti torinese detesto tutti i dogmi sia religiosi che marxisti
Credo quindi in una democrazia laica e anni fa stavo serenamente vicino alla politica di Ugo la Malfa oggi guardo dall'esterno tutto quanto e scelgo giorno per giorno i miei compagni di cammino
La mia ricerca fin dall'adolescenza è stata laboriosa e ho acquistato sicurezza e una sorta di strana felicità quando ho lasciato ogni illusione di certezza assoluta e ogni speranza di vita eterna ho scoperto il coraggio di vivere solo per quello che conosco in quanto il ragionamento mi ha fatto accettare il mio limite
Più avanti Anita conti parla di Bert Trambus molte volte scrive ho pensato che Bertrand Russel che andiamo molto se fosse vivo oggi sarebbe radicale
Ma continua Anita ma gli ultimi atteggiamenti di Pannella mi pongono alcuni dubbi cioè come un'esasperazione un po'fissata in certe battaglie e una tendenza a dividere le persone in tutto buono o tutto cattivo
E questo mi richiama alla mente tonni da religioso da seminario da profeta che si staccano dal filone liberale a cui si ispira il radicalismo
Inoltre continua l'ascoltatrice torinese trovo che c'è stato troppo silenzio e troppa condiscendenza verso il clero rappresentato dal Papa polacco
E più avanti riprendo dalla lettera di Anita acconti
Un altro argomento che vorrei sollevare è quello dei Socialisti italiani
Anche qui Pannella mi sembra un po'illuso mentre lei Sergio mi sembra molto più realista e cioè lei ha capito benissimo che da Craxi vede i suoi giovani delfini l'Italia ha poco di buono da sperare
Noi qui a Torino stiamo vivendo una situazione grottesca buffa e assurda riguardo alla Giunta riguardo della giunta comunale
Una città che ha il quaranta per cento di comunisti
E i socialisti che si comportano da asilo infantile e che adesso in fretta e furia come i piccoli che nascondono la marachella vogliono fare la Giunta pentapartito sente neanche interpellare i cittadini
Secondo la signora Anita pronti da Torino un Craxi dominato
Vi sono in Italia c'è un Craxi dominato solo da una sciagurata per l'Italia ambizione personale con assoluto sprezzo verso chi porta idee ma non a qualcun Molino o incenso alla sua vanità
Io ringrazio la signora Anita pronti
I suoi riferimenti al La Malfa di dei primi anni e ha Bertrand Russel soprattutto e nessun luogo laicismo così lucidamente esposto mi inducono a sperare che Anita conti sì avvicini di più al partito radicale e si avvicini fino ad iscriversi
Non sempre un'ossessione questo nostro richiamo all'iscrizione ma io credo che quanto Maggiore sia il numero delle persone che si scrivono avendo qualcosa da dire oltre che qualcosa da dare sul piano dell'impegno dei contributi finanziari
Quanto maggiore è il numero delle persone che scrivono al partito del radicali avendo qualcosa da dire tanto maggiori siano le speranze di fronteggiare lui mali di questo Paese
Saluto dunque Anita con la speranza di vedere alla militante nel Partito radicale e passo alla lettera di Marcello Alessio questa stavolta opportunamente Breve Marcello adesso come forse ricorderete
Ha già scritto nelle ultime settimane
La la sua corrispondenza aveva preso lo spunto dalle ed è il mio giudizio duramente critico contro il provvedimento di sanatoria dell'abusivismo edilizio
Adesso Alessio scrive di nuovo caro Sergio ti ringrazio per aver letto la mia lettera lunedì scorso ma l'ha letto ma la lettura ha tolto spazio a quello che a me e a molti altri ascoltatori interessava di più cioè alla tua risposta
Insomma tu credi che questo tipo di Stati che abbiamo sotto gli occhi in Italia altrove inquinatori corruttori parassitari nemici del cittadino pericolosi a sé e agli altri
Sperpera torri di denaro pubblico complici e favoleggia toglie ogni tipo di Crema di criminalità
Credi dunque che questi Stati possano essere convertiti o recuperati a quella che sarebbe o che era la loro più pura vocazione di servizio e di guida per la collettività
Magari attraverso un gesto simbolico espiatorio quale intervento contro la fame nel mondo o non credi piuttosto domanda Alessio no o non credi piuttosto che sia meglio per tutti se Stati del genere
Si ritirino e sì e margini non definitivamente
Da una società civile che tutto sommato mostra di sapersi amministrati da sola non certo in modo perfetto ma sempre meglio di come vorrebbe amministrarla uno stato di questo genere
Cari saluti Marcello
Ebbene visto che tu mi domandi esplicitamente un parere io stavolta ti dico che no non sono d'accordo l'altra volta mio con limitato a leggere la tua lettera senza troppo commentarla un po'perché mi sono imposto di non ha vere sempre una risposta per tutto perché mi rendo conto che qua essendo al microfono mi trovavo in una posizione troppo facile è troppo facile a vere delle lettere e poter dare sempre una replica finendo con la vere sempre l'ultima parola
Ecco perché a volte come ho fatto la volta scorsa
Leggo le lettere che arrivano e magari mi limito a commenti non è semplicemente chiarificatori senza dare risposte anche quando quando non sono non sono d'accordo visto che però stavolta tu mi metti in un po'come dire alle corde
Mi solleciti una risposta ebbene io ti dico che non sono d'accordo Conte quando dice che tutto sommato la società civile sarebbe migliore di quanto non siano questi stati secondo me gli attuali Stati sono il frutto della società civile sì abbiamo degli Stati inquinatori corruttori parassitari nemici del cittadino come tu dici pericolosi a sé e agli altri eccetera eccetera
Non è perché l'entità Stato sia qualcosa di mostruoso ma è perché queste società civili non riescono ad esprime ad esprimere altro che questi stati io non credo che si debba genericamente
Partire lancia in resta nelle nostre polemiche contro questo tipo di Stati ma credo che si debba individuare quali sono le forze politiche i partiti che contribuiscono di più a questa generazione degenerazione
Impegnarci contro questi specifici partiti senza fare di ogni erba un fascio impegnarci contro i partiti che sono più colpevoli contro quelli che in questo momento per esempio costituiscono la partitocrazia come ho già detto più volte
L'attuale partitocrazia con con la quale noi dobbiamo batterci
Non si compone soltanto dei partiti che stanno al governo ma sicuramente i partiti che stanno al governo sono quelli che hanno le responsabilità maggiori e più dirette
Spero di essere stato esauriente caro Marcello
E passo all'ultima lettera che è piuttosto lunga e di Giancarlo Cancellieri che scrive da passo di Viterbo
è una lettera molto in Terna al al dibattito del partito radicale Giancarlo Cancellieri un iscritto radicale
è una lettera dicevo molto Interna al dibattito radicale è una lettera di garbata ma molto approfondita polemica nei confronti di alcuni alcune interpretazioni che io ho dato l'ultimo congresso
La leggo pressoché per intero
Quindi prego di pazientare se è un po'lunga ma ripeto estremamente interessante
Scrive dunque Giancarlo Cancellieri da passo di Viterbo caro Sergio ho appena ascoltato il tuo intervento a Radio Radicale venerdì undici e sono in preda
A due sensazioni non muove da sempre spiacevoli ma ormai insopportabili il decisorie e il senso di impotenza
Per il solo fatto di essere divorzista da diciassette anni e radicale da tredici continua Cancellieri ho acquisito sufficiente memoria storica per individuare nel tuo intervento una serie di incomprensioni circa il metodo radicale che non esce che non è scindibile dalla politica radicale come Coppi credibile credono
Intervento il mio secondo Cancellieri non dissimili non dissimili da quelli che alla lunga hanno allontanato dal partito i miei amici Ercolessi Ramadori Ripa e tanti altri di qui il dei cinofili
Ma avendo fatto nella mia vita continua Cancellieri il marinaio il meccanico il militante e i militanti a tempo pieno e ora anche il contadino cioè tutto tranne quello che si dice l'intellettuale
Sento tutta la mia inadeguatezza a spiegare a un compagno che amo e che non voglio perdere neanche fra vent'anni perché dissento dal suo dissenso e quindi il senso di impotenza
In passato di fronte a situazioni simili mi sono arreso quasi sempre continua Giancarlo sperando che qualcun altro più bravo di me riuscissi a trovare le parole che illuminasse con l'errante non volermene e autoironia
Cosa che è regolarmente non è successa
Mi consolava constatando che la perdita di quel compagno era il prezzo inevitabile della diversità radicale ultima o prima preziosa speranza per la democrazia italiana
I nostri compiti sono talmente gravosi che è quasi immorale impiegare le nostre energie scrive Cancellieri e quasi immorale impiegare le nostre energie ad aiutare un compagno che non sta al passo un Ciccio messe nere è comprensibile solo con questa chiave di lettura
Ma dopo aver votato una mozione come quella di Rimini
Forse quella lettera non sopporto di vedere te o meno Ega allontanarvi o meglio non continuare la marcia di avvicinamento al pr è come saltare su un treno in corsa
E allora al diavolo l'impotenza i dubbi di moralità gli impegni presi il lavoro a rotoli eccomi qui con carta e penna attentare l'impossibile con inadeguatezza
A questo punto Giancarlo Cancellieri disegna un grazioso fiorellino e poi continua la lettera
Divisa per titoli
Partito e Statuto
Non è vero che ogni radicale una corrente
Non prendermi alla lettera uso il tuo spesso schema per brevità
è vero invece che su tutto ciò che è contenuto nella mozione non è ammissibile il benché minimo dissenso essendo la mozione il minimo comun denominatore di tutti i radicali
E solo su questa indiscutibili vita degli obiettivi si basa storicamente la forza e la credibilità del pr
è vero invece continua Cancellieri è vero invece che su tutto ciò che non è compreso nella mozione né nelle decisioni complementari degli organi statutariamente previsti
Ogni radicale è libero di agire in base alle proprie convinzioni
Ma mai di dissentire nel senso di dedicare la propria attività
A questo da comportamenti altrettanto legittimi gli altri compagni quale che sia la funzione da essi svolta tali norme sono ovviamente implicite e non formalizzate in uno Statuto veramente libertario
A questo punto c'è una stellina come asterisco e la lettera i cancellieri consegue con questo sottotitolo eletti radicali
Alla base del tuo dissenso mi scrive Cancellieri sul codice di comportamento
C'è l'osservazione che gli ottocento undici mila elettori del Pr sono dei disobbedienti rispetto alle indicazioni del partito schede nulle
E probabilmente di dissenzienti dal codice di comportamento ne deduce che gli eletti farebbero bene a rispettarne la volontà
Essendo io uno di loro continua la lettera ritengo irrilevante informarti che ho votato pr semplicemente perché non ho avuto la forza di seguire ciò che la ragione mi dettava oggi forse ci riuscirai
Preferisco invece sottolineare che secondo Costituzione gli eletti non rispondono al loro elettorato
Pensa che bel deputato sarebbe Cutolo ma a tutto il popolo e che il pr aveva avvisato la Costituzione è stata scacciata chi verrà eletto potrà rappresentare solo il proprio partito
Se ci darete il voto non avremo gli strumenti istituzionali per essere vostri rappresentanti riflette ci Sergio a queste cose o ci si crede o non ci si crede oggi gli eletti radicali sono radicali eletti non sono rappresentanti che del loro partito è solo questi di autorizzare a dire la stessa cosa degli altri parlamentari
Altro titoli Rino codici di comportamento limitiamoci all'astensione dal voto credo che cancelliere si rinfresca l'astensione dal voto in Parlamento
Nella tua critica continua la lettera ho sentito riecheggiare nelle nella tua più assoluta innocenza la critica che Pirelli ha fatto in Congresso il vostro astensionismo rischia di risolversi in un insperato aiuto al governo Craxi queste cose lasciamole dire a Crivelli continua Cancellieri il quale legge solo l'unità o agli ignari lettori del quotidiano unico nazionale Chivu più i giornali
Ma tu conosci l'analisi dei radicali come puoi credere ancora che l'Italia di oggi sia governata dal Governo Craxi e occhi o non piuttosto Blair lingotti o al mio orti o tutti insieme notti
Che senso ha parlare di partitocrazia di maggioranza istituzionale delle dall'MSI al pc di P due P tre P quattro per poi credere che abbattere quei pochi dieci voti un governo fantoccio direzione socialista
Possa servire ad altro che ha rese di conti all'interno di una banda
Dove l'alternativa credibile dove un'inversione di tendenza molto meglio credimi non stare al gioco e preparare l'onda lunga di cui tanto lucidamente parli tu
Nota bene la lettera e quasi alla fine nel tuo intervento dice ancora Cancellieri non hai citato l'unico argomento sul quale concordo parzialmente Conte
è per me evidente che cito a memoria riesaminare il codice di comportamento
Al fine di rafforzarne l'efficacia non significa rafforzare l'astensione dal voto però non significa neanche il contrario Marco si arrabbi pure ma la frase è ambigua dettata spero solo dalla stanchezza
Spero anche che questo mio enorme credibili sforzo di dialogo serva a farsi che né tu né mi lega facciate leva su questo appiglio per prolungare un dissenso che eclettici diverrà alla lunga insostenibile historia docet
Credo che riuscirai a comprendere la stima e l'amore da cui sono mosso ti ringrazio
Per avermi dato un'occasione di grande tensione molto difficile molto costosa e perciò utile Giancarlo
Bene caro Giancarlo io ho letto pressoché per intero anti Polo per intero la tua lettera e nel commentarla senza pretendere di dare delle repliche
Cioè certe comincia dalla tua ultima frase quella in cui mi ringrazi e io ricambio per averti dato l'occasione come dici di una grande tensione molto difficile molto costosa
Credo che per quanta fatica ci costi con questa tensione morale
Noi dovremmo sempre convivere rinunciando alla speranza di aver raggiunto una volta per tutte la giusta ricetta di impegno politico perché le situazioni cambiano e anche le forze politiche devono sapere cambiare non certo per adattarsi opportunisticamente alla alle realtà nuove bensì per essere in grado di affrontare le difficoltà nuove
La tua memoria storica tu dici risale a diciassette anni fa
E abbastanza per consentirti di compiere lo sforzo di comprensione espresso dalla tua onestissima lettera ebbene io risalgo più indietro al mille novecentocinquantacinque quando questo partito radicale fu fondato io dico questo partito radicale perché ritengo che questo sia ancora lo stesso di allora del cinquantacinque
Perché se davvero il partito rilanciato nel mille novecentosessantatré da Pannella Roccella Spadaccia Teodori e altri Mellini e altri se fosse stata una cosa diversa rispetto a quella del cinquantacinque bene che avrebbero dato un altro nome non l'avrebbero chiamato Partito Radicale c'è una continuità storica nel radicalismo e un valore fondamentale che accomuna il radicalismo di tutte le epoche di tutti i Paesi almeno europei ed è il rifiuto della logica realistica in base alla quale il potere giustifica se stesso e pertanto considerati legittimi gli strumenti che gli consentono di consolidarsi se ci pensi bene caro Giancarlo anche una tematica modernissima come quella della lotta allo sterminio per fame nel mondo trova l'opposizione più dura proprio nella logica sedicente realistica del potere
Il modello di partito radicale adesso io non mi soffermo tanto su questo problema del Codice di comportamento ma dovrei fare così un discorso generale sui temi che la tua lettera suggerisce discorso ovviamente problematico
Il modello di partito radicale degli anni settanta quello che tu a mio parere vedi come un treno in corsa sul quale i nuovi venuti dovrebbero saltare
Non è un modello fisso immutabile così come non è un modello fisso immutabile il partito radicale del cinquantacinque tant'è vero che nel sessantatré è stato cambiato
Vi ricordate i ripetuti appelli di Pannella e di altri esponenti radicali negli anni scorsi ai veri comunisti e ai veri socialisti
E anche ai veri cristiani perché abbandonassero i rispettivi partiti corrotti e affluissero al partito radicale
Bene è esattamente ciò che molti hanno fatto contribuendo io credo a raddoppiare per esempio l'anno scorso il numero degli iscritti radicali
Ora in nuovi venuti
Questi comunisti socialisti
Nuovi venuti se nel partito radicale hanno portato le esperienze della propria militanza precedente
Con tutti i limiti ma anche con tutta la sua ricchezza questi nuovi venuti vanno visti come ex infedeli da convertire io non credo
Credo che il processo di osmosi debba essere reciproco fra nuovi e vecchi fa vecchi di tutte le le date discrezione
L'esperienza dei nuovi venuti se il partito democratico e sicuramente lo è non può non esercitare un certo peso
A me pare che il congresso di Rimini sia stato bellissimo e importantissimo proprio perché dal dibattito è scaturita senza equivoci l'esistenza delle due anime i radicali
Quella definita radical democratica e quella di finita radicale non violenta
Due filoni culturali non due correnti caro Giancarlo
Io che pure sono stato il primo dal microfono di Rimini a definirmi radical democratico l'ho fatto in un contesto che riconosceva l'enorme valore del contributo di rinnovamento espresso dall'altra anima quella radical non violenta e accettandone indicazioni
L'elettorato italiano ha fame di un partito onesto di sinistra democratico noi e soltanto noi non certo di pini con le sue velleitarie Nostalgia operai stile soltanto noi che io credo abbiamo i titoli per occupare quello spazio potenziale non certo per diventare come gli altri ma proprio per dare sbocchi politici ai cittadini disgustati dalla partitocrazia
Ti sei mai domandato come mai ventisei giugno un partito di tre mila cinquecento iscritti abbia raccolto ottocento undici mila voti nonostante si fosse presentato agli elettori chiedendo in primo luogo il voto bianco un nullo
Ci hanno votato malgrado noi proprio perché il Paese sente il bisogno di un partito come il partito radicale
E adesso a questi ottocentoundici mila italiani lo rinviamo a dire che la vera arma democratica non è il voto ma che so io il digiuno non il voto ma il non voto
Sia chiaro e Giancarlo io non ho affatto
La certezza di aver ragione e credo che sbagli eremo se traumatizzati ma questo dissenso sul Codice di comportamento dei parlamentari radicali
Nelle differenze di giudizio che possono esistere fra noi non ci sono rischi di rottura e non c'è
Ne un allontanamento di una marcia di avvicinamento al pr
C'è solo da parte mia e mio soggettivo desiderio di partecipare come posso al dibattito politico del Paese e c'è la constatazione di un riuscire a farlo in un altro in alcun altro partito che il partito radicale
Colgo senza riserve la generosità della tua lettera
Ma ti rendi conto di quanto c'è di dogmatico paternalistico in una frase come aiutare un compagno che non sta al passo una frase che prendo testualmente dalla tua lettera pure scritta insicura e totale buona fede ma io credo che tutti stiamo al passo pecche ciascuno aiuti l'altro semplicemente con l'onestà di esprimere fino in fondo
I propri pensieri anche quando questi pensieri siano in qualche misura di dissenso perché in dissenso non implica motivi di cottura semmai i motivi di rottura
Nascono quando il dissenso viene mascherato per convenienza opere insufficiente coraggio la tua lettera comunque è stata onesta coraggiosa coraggiosa consenso ovviamente
Non non fisico ma nel senso della fatica che ci è costata e io ti ringrazio ringrazio tutti coloro che hanno scritto prego quelli le cui lettere ho dovuto rinviare a lunedì prossimo di pazientare
Sergio Turone vi saluta con la risentirci a domattina per il consueto editoriale
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Un primo rapido giudizio che si può dare a botta calda sull'esito delle elezioni amministrative tenutesi domenica e ieri è che a parte il fenomeno anomalo ma sintomatico della Südtiroler Volkspartei nel Trentino Alto Adige
Abbiano perso un po'tutti tutti quei partiti beninteso che chiedevano voti
Il dato senza dubbio più significativo eh soprattutto a Napoli il massiccio e indiscutibile aumento del non voto
L'aumento del non voto che a un preciso significato politico
Per il resto anti quei partiti che come il PSI e il PRC possono vantare incrementi di percentuale rispetto alle precedenti elezioni regionali o comunali
Ma non sempre rispetto alle politiche del giugno scorso
Registrano sotto l'ostentata euforia una risultato ben magro perché rischiano per qualche consigliere comunale in più di vedere andare in crisi a livello nazionale quel già scricchiolante pentapartito sul quale Craxi e Spadolini hanno puntato tutte le loro carte
Se infatti è vero che stavolta il partito di gran lunga più penalizzato dal voto è stato il PC è altrettanto vero che nemmeno la DC a motivi dalle grezza
Il regresso del PC merita un'analisi che tenteremo di fare fra poco ma non sembra dovere incidere sugli equilibri della legislatura in corso
Da questo punto di vista è assai più significativa la persistente crisi della DC che di fatto resta vicina
Nonostante parziali recuperi al minimo storico toccato il ventisei e ventisette giugno
Una conclusione mi pare certa la Democrazia Cristiana avendo dovuto cedere nel giro di pochi anni le due massime poltrone del potere la Presidenza della Repubblica e quelle del Consiglio
Ha perduto l'immagine di partito onnipotente che aveva conseguito il trentacinque anni di egemonia pressoché incontrastata e che le garantiva il monopolio dell'elettorato opportunista
Ora la DC deve dividere questo tipo di elettorato con i due partiti che sono riusciti a darsi un'immagine di clan vincente ossia il PSI e il PRC
Tuttavia l'impressione è che socialisti e repubblicani traggano dal potere guadagni complessivamente inferiori alle perdite democristiane
Se si aggiunge la stasi dei socialdemocratici il cui tradizionale clientelismo trova ormai una concorrenza implacabile nella neo clientelismo del PSI
Si deduce agevolmente che il pentapartito craxiano
Varato soltanto tre mesi fa con premesse di lunga e felice sopravvivenza
Non esce affatto dalle elezioni di domenica rafforzato come vorrebbero i commenti ispirati Hallo all'ottimismo ufficiale
è facile prevedere che le insofferenze nella DC aumenteranno
E che il segretario De Mita faticherà sempre più a controllare quei democristiani che mordono il freno smaniosi di recuperare la vecchia totale egemonia sulle poltrone
Ricordate le risse che già la settimana scorsa avvelenarlo nei rapporti interni al governo con tutti i democristiani a far quadrato intorno ad Andreotti contro i suoi critici
Giusto sabato Ciriaco De Mita difendendo le posizioni assunte da Andreotti in politica estera aveva lanciato un siluro a Bettino Craxi
è agevole prevedere altri siluri
Non sto auspicando la caduta dell'attuale governo Nestor solo constatando l'estrema debolezza
Ma qualsiasi governo è debole se imperniato più sulla logica del potere fine a se stesso che non sulla omogeneità del dei propositi
Un altro perdente certa o di queste elezioni è il PC
Dopo il lungo flirt con la Democrazia Cristiana che aveva fatto perdere a Berlinguer credibilità e voti
Le Botteghe Oscure avevano tentato in tutti i modi di accreditarsi nuovamente come il partito di intransigente opposizione
Da ultimo avevano persino riesumato l'armamentario propagandistico degli anni Cinquanta
Ma non sembra che gli elettori abbiano dato credito
All'immagine era inviante ai più piccini che fa la faccia feroce senza però rinunciare a cercare occasioni di compromesso continuo col regime
Mi si consenta infine un rilievo sul partito radicale
Che non solo ha ottenuto il sollecitato aumento cospicuo del non voto
E così frenato la prevista espansione missina che non c'è stata ma ha pure avuto il partito radicale suo malgrado un significativo numero di voti
Tutti i telegiornali che ho ascoltato ieri sera hanno detto che a Napoli DPR ha conquistato un seggio in consiglio comunale
Ma nessuno ha riferito che lo ha conquistato senza chiederlo anzi espressamente invitando l'elettorato napoletano a non votare o a votare nullo
Anche su questi voti dati per così dire a dispetto a un partito che non li chiedeva anche su questi voti sarà doverosa una riflessione Sergio Turone vi saluta con la risentirci a domattina
Registrazioni correlate
- 23 Dic 1983
- 7 Nov 1983
- 28 Set 1983
- 13 Ago 1983
- 7 Giu 1983
- 9 Mag 1983