"Un nuovo patto tra le forze riformatrici; la riforma delle pensioni" Organizzato nell'ambito della festa nazionale dell'Unita'

Prematuro anziché affollato d'accordo il resto vedova la parola e all'inizio e poi la prossima sulla base delle navi dimostrare fare oggi verrebbe
Allora diamo inizio al dibattito chiediamo scusa del ritardo ma per poiché gran parte degli oratori e vengono da fuori Bologna ci sono state anche difficoltà dei mezzi di trasporto
Io c'è nessuno
Vorrei dire che da almeno dieci anni il festival dell'Unità di Bologna sia che si tratti di festival provinciale o nazionale come questo
Dedica almeno una sera al dibattito sul problema delle pensioni alla condizione della degli anziani alla certezza del diritto per i futuri pensionati a volte abbiamo posto maggiore attenzione ai problemi dei servizi sociali della città altre volte abbiam parlato dell'Università della terza età
In altre occasioni e in alcuni anni abbiamo dovuto parlare delle pensioni d'annata dalla ristrutturazione dell'INPS
Diverse volte abbiamo discusso nel corso di questo decennio della possibile riforma delle pensioni per il nostro Paese
Con l'iniziativa di questa sera da una parte riaffermiamo la nostra intenzione a non abbandonare una delle nostre migliori tradizioni e dall'altra per una serie di ragioni questa iniziativa va oltre il valore del mantenimento delle tradizioni e vorrei ricordare quali sono le novità secondo me di questo dibattito
Prima una delle novità positive è il livello degli interlocutori di questa sera è la prima volta che un ministro del lavoro avviene al festival nazionale dell'Unità
A discutere di un tema scottante quale quello della riforma delle pensioni e io desidero sottolineare l'importanza di questa presenza e ringraziare il ministro Marini
Inoltre fra le novità abbiamo anche il nostro ministro ombra il compagno Adalberto Minucci che è una novità perché
Perché è in altre circostanze noi non avevamo governo ombra ma non è una novità in assoluta perché al compagno Minucci si occupa di problemi sociale del lavoro da molto tempo
Partecipa al dibattito compagno Giuliano Cazzola un bolognese che trasferito a Roma da diversi anni
Dalla segreteria nazionale della CGIL era responsabile del settore della sicurezza sociale cioè la compagna Elena Cordoni dalla sezione femminile nazionale e membro della direzione del PDS
Anche il compagno minuzie naturalmente membro della direzione PDS
Il compagno Massimo Paci che è professore ordinario di Sociologia all'università di Ancona che contrariamente a come annunciato
L'altoparlante non è consigliere regionale delle marche da un po'di tempo ma è membro della direzione del PDS
E il compagno Rastrelli segretario nazionale dalla più grande organizzazione dei pensionati d'Europa il sindacato pensionati e dalla CGIL
L'altra novità positiva è data dal fatto che con questa iniziativa è vero che continuiamo le nostre migliori tradizioni ma è altrettanto vero che con quest'anno con queste iniziative con quelle che dovremo organizzare nelle prossime settimane
Per dar vita in vigore a quella che accompagna Occhetto ha definito la nostra campagna d'autunno intendiamo operare una sorta di rottura
Con un anno di lavoro durante il quale ci siamo attardati molto anzi molti compagni dicono troppo a discutere di questioni interne
Abbiamo bisogno di tornare in fretta ai motivi per cui si ha dato vita a questo nuovo partito i motivi per cui abbiamo dato vita
Al PDS sono da una parte infatti internazionali e dall'altro il bisogno di rinnovare la società politica italiana un partito nuovo senza vecchi schemi
Capace di dare un contributo per fare cambiare più in fretta la società stessa
Un partito capace di a vere sui problemi più scottanti dell'agente una proposta programmatica chiara da gestire quando è al governo in base alla quale lottare quando è all'opposizione
Direi che il tema dalla riforma delle pensioni e forse il primo grande banco di prova di fronte al quale ci troviamo
Ci troveremo di fronte su cui misurare la nostra capacità di condurre una battaglia di opposizione costruttiva tale da rendere più credibile la nostra proposte di alternativa di governo
La terza novità positiva è che per la prima volta dopo il mille novecento settantanove e questo in gran parte per merito della insistenza il ministro Marini
Noi ci troviamo di fronte a un disegno di legge del governo perché fino ad oggi nel corso dal mille novecentosettantanove oggi
Noi abbiamo sempre avuto delle basse che circolavano dei ministri che non hanno mai raggiunto il Consiglio dei ministri
In questo caso invece c'è già stata una prima discussione e io mi auguro che al più al più presto il consiglio dei ministri approdi un disegno di legge
Sulla riforma delle pensioni in questi anni non siamo state sommerse da una serie di notizie
Secondo le quali la riforma stava per arrivare a volte alla televisione cent'c'è addirittura informati nel dettaglio su quali erano quale sarebbe stata la legge tanto che in alcuni casi molti anziani non aveva ben capito e credevano che la legge andasse in funzione il giorno dopo e invece si è portato via via sempre più spesso di annunci ai quali non ha fatto seguito un disegno di legge concreto quindi mi pare che questo sia un elemento positivo anche se un qualche rischio c'è ancora e io vorrei ricordare che questa e questo per dire che c'è l'esigenza di andare avanti con una proposta di riforma
Questa altalena di annunci e di rinvii di legge promesse e non realizzate ha creato due danni da una parte con le parole non si risana niente anche se si dice che c'è una situazione da risanare
E si indebolisce la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema previdenziale pubblico dall'altra i preannunci di tagli e di decreti hanno creato
Molti timori specie da parte dei dipendenti pubblici che si sono dimessi prima del tempo aggravando in questo modo il problema del funzionamento dei servizi pubblici e dalla finanza pubblica in generale
Nel settore pubblico circa l'ottantasette per cento degli uomini e l'ottanta per cento delle donne ha lasciato il lavoro prima di aver raggiunto l'età pensionabile
Sarebbe interessante sapere quanti di questi si sono dimessi anticipatamente nel corso di questo decennio in coincidenza con il preannuncio governativi
Quindi è importante lo stadio in cui è arrivato questo disegno di legge
Il secondo aspetto che desidero sottolineare positivamente è il fatto che il Progetto Marini
Viene presentato dopo una idea di diciamo di riforma di modifica del sistema previdenziale presentata dal ministro Carli
Proiettata più a risanare la finanza pubblica attraverso i tagli alle pensioni anziché affrontare problemi di giustizia sociale che il nostro sistema
Per per quale nostro sistema pensionistico ha particolarmente bisogno
La proposta Merini è quella che che allo stato delle cose gode del consenso più largo rispetto alle precedenti poste fatte circolare dai vari ministri del lavoro
Essa è stata definita la più morbida è la più graduale
Noi abbiamo apprestato noi del PDS abbiamo pressato anche il modo con cui è stata fondato il problema la contrarietà ad affrontare questo problema attraverso decreti legge che noi abbiamo salutato positivamente
Il rapporto con le forze sociali
Ma la strada di questo disegno di legge è ancora disseminata di qualche trabocchetto
è da ricordare che la Confindustria sia dichiarata delusa per la eccessiva gradualità dell'arrivo dalla riforma che il ministro Carle ha ottenuto per intanto l'aumento dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti da subito con la legge finanziaria del novantadue e il rischio che tutta la discussione si risolva in un aumento reale dei contributi dei lavoratori e in una insabbiamento della legge di riforma è un rischio vero
Per cui io credo che come il PDS dovremo incalzare il ministro Marini ad andare avanti e di cercare di avere il massimo dei consensi per fare una riforma necessaria per ottenere il massimo dei consensi ed isolare Conservatorio coloro che hanno un altro obiettivo rispetto al nostro l'opposto
Cioè l'obiettivo di distruggere il nostro sistema previdenziale pubblico noi invece lo vogliamo difendere lo vogliamo migliorare
Dicevo per ottenere questo massimo dei consensi è necessario ascoltare anche l'osservazione di un grande partito come il nostro
Speriamo che il dibattito di stasera serva ad aprire un dialogo che continueremo nelle Aule parlamentari e nel Paese nelle prossime settimane
Io prendo l'occasione di avere microfono per porre almeno qualche U qualche problema qualche domanda
Io uno degli interrogativi che vorrei porre che riguardano le questioni più controverse su cui discute la gente
E questa questione relativa all'età pensionabile
Età pensionabile dai le barre sia pure con gradualità per tutti per arrivare a sessantacinque anni
Sia per uomini e per donne naturalmente gli altri interlocutori porranno altri problemi a me interessa porne uno che è questo
Nell'incontro coi sindacati anche nel corso di un festival dell'Unità Suzzara il ministro marine ha sostenuto che si vogliamo davvero mantenere la percentuale di prelievo dal salario del trentanove e mezzo per cento siamo costretti ad alzare gradualmente l'età pensionabile
Ora io vorrei porre qualche domanda che può apparire tecnica ma nella sostanza politica si sostiene che l'aliquota di equilibrio per il per le pensioni dell'INPS è del trentanove virgola cinque per cento
Io chiedo non non so come si fa a fare questi conti so che la cifra è venuta fuori dall'INPS ma a mio parere è sbagliata perché tutti i lavoratori sanno che pagano per la pensione tra loro il datore di lavoro il ventisei e ventinove per cento
A questo bisogna aggiungere circa il sei per cento che viene utilizzato dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti per pagare le pensioni che è quello che oggi si paga per gli assegni familiari
Si arriva al trentanove per cento dei questa aliquota di equilibrio ma che cosa c'è dentro
C'è dentro due milioni e mezzo di lavoratori per i quali c'è là sotto contribuzione cioè penso ai contratti di formazione lavoro agli apprendisti agli sgravi contributivi del Mezzogiorno eccetera allora in questo modo non vi è dubbio che si arriva a un'aliquota di equilibrio del trentanove
E mezzo persi per cui io pongo una prima questione la situazione dalla previdenza è grave
Ma io vorrei che portassimo le cifre con chiarezza non presentandola in modo catastrofico perché credo che i lavoratori abbiano coscienza del problema anche se lo si presenta senza esagerare
Cioè voglio dire che bisogna forse che anche il ministro del lavoro ci dia una mano nel fare chiarezza anche nei confronti della stampa a proposito della differenza che c'è tra assistenza e previdenza
E noto ad esempio che l'anno scorso il governo nell'ottantanove non ha dato dieci mila miliardi per cassa integrazione per prepensionamento che sono andati a carico dei lavoratori dipendenti
E nel mille novecento novantasette mila miliardi sono stati sostenuti dai lavoratori dipendenti ed erano soldi che doveva pagare lo Stato
Quindi credo che bisogna affrontare anche queste cose l'altra questione questo lo pongo come donna
L'alternativa per raggiungere l'equilibrio delle pensioni della gestione delle pensione è senza dubbio prima di tutto quello di fare una riforma però non c'è alternativa tra l'aumento dell'aliquota contributiva e la riduzione delle prestazioni o lo sballo della finanza pubblica
Perché forse l'equilibrio si può ottenere anche in altro modo e io lo chiedo proprio al ministro che non è solo della previdenza sociale ma anche del lavoro
Se non è possibile pensare per il futuro a un contributo che può avvenire per le le maggiori entrate dal mondo del lavoro in modo particolare da parte delle donne
In questi anni c'è stato un aumento dall'occupazione femminile notevole mentre quella maschile è rimasta stazionaria
Nel secondo la Fondazione Agnelli nell'ottantasette le donne occupate erano il trentasei per cento nel due mila sette si può prevedere gli arrivarono occupazione femminile attorno al quarantatré per cento
Allora non è vero che la riduzione delle nascite da sola crea questo enorme squilibrio tra lavoratori occupati e pensionati
Si può creare un maggiore equilibrio tra contribuzione prestazioni anche aumentando l'area di coloro che contribuiscono cioè attraverso una politica del lavoro che occupi
Più gente
Le domande potrebbero essere molte altre ma io mi fermo qui perché nel mio compito non è quello devi essere fra gli oratori gli oratori stasera
Sono come ho detto prima persone molto qualificate quindi io
Passo se vorranno potranno rispondere o meno a questa mia domanda io passo subito la parola al compagno Massimo Paci membro della direzione nazionale del PDS e ordinario di sociologia all'università di Ancona
Va bene io dirò subito che nei confronti del progetto del ministro Marini
Ho dei sentimenti opposti da un lato nel retro gli aspetti positivi anche importanti non trascurabili diciamo
E dall'altra mi è chiara anche la distanza che separa però questo progetto da una riforma complessiva da una riforma effettiva che io credo che si potrebbe e si dovrebbe fare o sugli aspetti positivi dirò poche cose perché forse in questa sede conviene più che diciamo le cose che ci dividono anche per fare il dibattito però fatte mi almeno elencare gli aspetti che ritengo importanti anzitutto una cosa molto importante la parificazione normativa tra i vari regimi previdenziali in particolare tra dipendenti privati e i dipendenti pubblici
L'eliminazione di una serie di sperequazioni di privilegi di differenze tra le categorie questo è un punto a favore di Marini
Mi sembra poiché c'è anche la difesa dei diritti acquisiti la promessa di non andare a una riduzione delle prestazioni
In particolare per quanto riguarda le conseguenze dell'ampliamento del periodo base
Per il calcolo della pensione da cinque a dieci anni mi sembra positiva la promessa del ministro
Di mettere a punto meccanismo efficiente di rivalutazione delle retribuzioni pregresse e forse sarebbe anche interessante segni se si dicesse qualche cosa su questo punto più in generale mi sembra che sia da apprezzare la presa di distanza che il ministro ha operato rispetto alle posizioni per esempio della Confindustria
O di chi insomma vorrebbe inquadrare la riforma delle pensioni in un'ottica diciamo ragionieristica in senso stretto cioè vista soltanto all'interno del problema del risanamento dei conti dello Stato noi non possiamo ad operare la riforma delle pensioni per risanare nel breve periodo i conti dello Stato le questioni previdenziali sono questioni che hanno sempre Effeti nel lungo periodo
E su questo punto diamo atto al ministro di aver risposto bene secondo me alla Confindustria ci sono poi due aspetti del progetto che non condivido
In parte solo quando parzialmente diciamo l'ampliamento del perito di riferimento per il calcolo della pensione e il problema dell'innalzamento dell'età di pensionamento
Io sono d'accordo che si debba agire su questi due fronti perché perché questo ci permette diciamo di non ridurre le prestazioni ma di tentare di aumentare le entrate piuttosto che ridurre le uscite sono d'accordo quindi con questa impostazione
Non sono d'accordo però sulle modalità penso che appunto l'innalzamento dell'età di pensionamento debba essere incentivata fortemente perché intendiamoci io credo che si debba andare ad un innalzamento dell'età di pensionamento
E fisiologico è nella natura delle cose
è in linea con quanto succede negli altri Paesi ritengo però appunto dobbiamo individuare dei meccanismi che incentivino fortemente lasciando al lavoratore era lavoratrice la libertà di decidere però se andare e quando andare in pensione
Per quanto riguarda l'ampliamento del periodo base per il calcolo della pensione ritengo che se questo deve servire ad eliminare l'evasione
Contributiva allora sarebbe meglio ampliare il Periodo base a tutta la vita lavorativa e contributiva come hanno proposto il sindacato pensionati della CGIL e lo stesso nel questi due punti sono legati tra loro
Vogliamo veramente convince i lavoratori a ritardare l'età di pensionamento e contemporaneamente vogliamo eliminare l'evasione contributiva ebbene allora
Bisogna recuperare un effettivo collegamento tra la contribuzione i contributi che lavoratori versano nel corso della loro vita lavorativa e il livello finale della loro pensione oggi questo collegamento non c'è è del tutto casuale
Oggi ci sono lavoratori che ottengono
Più di quello che dovrebbero in base alla loro contribuzione ed altri che ottengono meno
I lavoratori invece deve poter vedere con chiarezza che c'è un rapporto tra i contributi che paga e la pensione che ottiene e che questo rapporto sia termini relativi uguale per tutte le categorie
Io credo che ampliando il perito di riferimento a tutta la vita lavorativa e modulando il tasso di rendimento dei contributi in modo da incentivare lunghe carriere contributive ne possiamo tenere entrambi gli obiettivi che dicevo prima e cioè da un lato combattere l'evasione
E dall'altro incentivare l'innalzamento spontaneo e non imponendo quindi la un determinato innalzamento dell'età di pensionamento
Ma diciamo la colpa principale che mi sento di addossare al progetto del ministro è una colpa di omissione mi sembra cioè un grave errore il rinvio di ogni intervento di riforma sui due terreni più scottanti e forse decisivi la questione della previdenza integrativa e quella del minimo pensionistico o meglio dei rapporti tra previdenza e assistenza
Su questi due terreni si gioca forse il futuro finanziario del nostro sistema pensionistico perché dico questo
Perché ormai è evidente che il finanziamento contributivo per quanto lo vogliamo strizzare non è più sufficiente all'interno della ricchezza nazionale che pure è in crescita la base contributiva e in diminuzione relativa è chiaro cioè che in prospettiva sarà decisivo l'apporto finanziario che potrà venire dal risparmio dei lavoratori da risparmio delle famiglie tramite la previdenza integrativa e soprattutto dal finanziamento diretto dello Stato dal finanziamento diretto dello Stato
E quindi se noi stralciamo questi due punti o rinviamo questi due punti noi rinunciamo in partenza a una a una riforma complessiva forse facciamo è una un un secondo
Adesso è il secondo poi oggetto delle conclusioni su cui voglio tornare punto il rapporto tra previdenza e assistenza mi sembra punto grave perdere l'occasione di mettere ordine finalmente dei rapporti tra previdenza e assistenza rinunciando a dar vita a un sistema nazionale diciamo così di garanzia del reddito pensionistico minimo che altri Paesi hanno sistema nazionale di assistenza
La mia proposta a questo proposito è quella della introduzione di una pensione di base che potrebbe essere erogata a favore dei cittadini al di sotto di un certo reddito
Oppure potrebbe essere estesa a tutti i cittadini salvo a rivalersi su quelle più abbienti in sede fiscale
Una pensione in questo secondo caso che possiamo chiamare di cittadinanza una pensione finanziata
Direttamente dallo Stato per via fiscale
Personalmente io ritengo questa seconda ipotesi preferibile non posso entrare qui nei dettagli dirò solo che il costo di questa proposta non è eccessivo non sarebbe eccessivo perché si tratta per una parte importante
Di razionalizzare una spesa esistente infatti questa pensione
Di base o di cittadinanza potrebbe assorbire l'integrazione al minimo e la pensione sociale quella di invalidità le relative maggiorazioni indennità ma anche potrebbe essere messe nel conto il recupero degli sgravi contributivi esistenti per molte categorie nonché l'assegno al nucleo familiare forse la detrazione per il coniuge a carico per i soggetti superiori a sessantaquattro anni
Naturalmente al di sopra di questo che io chiamo zoccolo garantito a tutti resterebbe l'attuale pensione che chiamiamola così lavorativa
Che secondo quanto detto prima dovrebbe essere fondata su un più stretto rapporto tra contributi versati e livello della pensione
Quello che salterebbe sarebbe il limite dei quindici anni minimi per aver diritto alla pensione che tra l'altro è molto alto che non trova riscontro in nessun altro Paese europeo in Germania per esempio cinque anni
Dunque io sono contrario comunque
All'idea di avere due minimi pensionistici garantiti dallo Stato uno più basso per i cittadini ed una più elevato per i lavoratori il minimo deve essere uguale per tutti e i lavoratori
Potranno aggiungere adesso la loro pensione contributiva in sostanza cosa vorrei vorrei dare maggiore certezza al diritto pensionistica
Il lavoratore deve sapere cosa può avere dallo Stato e cosa può ricavare dalla sua vita contributiva si deve uscire dall'attuale situazione di dipendenza da decisioni politiche prese di volta in volta da concessioni ad hoc dai minimi che sono oggi aumentati domani resi più selettivi dal meccanismo infernale delle pensioni d'annata
Insomma questo della certezza del diritto pensionistico è un obiettivo fondamentale soprattutto per il Partito democratico della sinistra per una sinistra moderna riformista che non a caso si autodefinisce oggi una sinistra dei diritti
Una sinistra cioè che fa dei diritti di cittadinanza democratica e sociale la sua bandiera
Io mi auguro che il ministro Marini non voglia perdere l'occasione per realizzare una vera riforma delle pensioni completa in ogni suo aspetto
Oggi dobbiamo essere un po'all'altezza dei tempi il mondo attorno a noi cambia con un'accelerazione tremenda possibile che soltanto in Italia dobbiamo sempre a rincorrere l'emergenza quotidiana con interventi parziali spesso tardivi io credo che l'invito che ci viene da questa festa dell'Unità
Quello di affrontare a viso aperto il passaggio al futuro debba essere raccolto anche per quanto riguarda la riforma delle pensioni
Siamo ora la parola Giuliano Cazzola segretario della CGIL
Un compagnie dei cari compagni io
Sono notoriamente
E spesso anche con qualche difficoltà personale
Tra i principali difensori del progetto Marini
E cerco visto che mi trovo tra compagni visto che mi trovo a parlare di queste questioni
Cerco anche di cogliere l'occasione per spiegare il perché
E per fare in questa circostanza anche un'azione di spiegazione del progetto Marini delle valutazioni che il sindacato la mia organizzazione
Da del Progetto Marini anche perché credo che non dobbiamo dare tutto per saputo e non dobbiamo dare tutto per scontato
Sulle pensioni le pensioni sono un argomento molto delicato sono l'argomento che suscita che coinvolge quarantaquattro milioni di cittadini italiani tra i pensionati di oggi e quelli che un giorno andranno in pensione
è un argomento che suscita giustamente una serie di preoccupazioni una serie di perplessità è una serie di dubbi
Molti di questi dubbi sono fondati anche su elementi di una informazione approssimativa o affrettata
Perché sono uno delle dei sostenitori del progetto Marini lo sono anche se ne vedo i limiti e i limiti principali che al progetto Marini sono quelli che ricordava Paci poco fa
Marini
In qualche modo
Chiude il libro aperto da Scotti dodici tredici anni or sono
Da alla questione della riforma previdenziale una impostazione abbastanza tradizionale
Certo con il suo progetto non immagina la previdenza
Della Società dei lavori non e immagina la previdenza della Società italiana di oggi e di domani
Anche se mi rendo conto che è molto difficile farlo è molto difficile avere progettualità nella vita politica e sociale di oggi soprattutto è molto difficile impostare una riforma dello spessore politico di quella del mille novecentosessantotto che guardava ad una società industriale matura in una scampolo ormai di legislatura come l'attuale con i frangenti politici che che ci attendono
Quindi io saluto questo tentativo della ministro del lavoro perché rompe un immobilismo gli ultimi decennio e soprattutto perché e lo dico questo come sindacalista quindi come sindacalista che guarda la bottega come sindacalista cadere anche rappresentare degli interessi è superato perché un progetto moderato io sono convinto che se si perde questa occasione
Probabilmente il Paese noi il sindacato saremo costretti a ritornare sulla questione della previdenza in condizioni peggiori
In primo luogo perché anche se sono d'accordo con l'analisi che faceva Adriano di prima
La situazione previdenza del Paese senza metterci mano è destinata a peggiorare
Lo dicono tutti tutte le analisi concordano nell'affermarlo anche se ovviamente non siamo oggi allo sfascio non siamo oggi al crollo del sistema pubblico anche se c'è tanta strumentalità di cui occorre liberarsi
In secondo luogo quindi noi saremo costretti da alcuni anni o a bruschi cambiamenti
Di fronte ad una crisi peggiore dell'attuale del sistema previdenziale pubblico
O altrimenti non saremo in condizioni il Paese non sarà in condizioni di sfidare il consenso di sì di mettere di mettersi contro una serie di interessi e più o meno grandi più o meno piccoli più o meno legittimi che sia nido nel sistema previdenziale
E lasceremo perdere
Con abbiamo lasciato perdere per tredici anni però ecco il sistema pubblico a quel punto andrà e giù per una discesa per forza d'inerzia
E quindi sistema pubblico finirà per subire un logoramento
Che finirà anche per diventare i inarrestabile
E da questo punto di vista vero diceva Adriano Lodi prima un governo da Repubblica badate non è ancora sicuro che questo avvenga
Che si assuma dopo dopo che il veleni del mille novecentosettantotto che non avviene che sa assuma la responsabilità di un progetto di riforma moderato anche se questa legislatura non dovesse avere alle condizioni temporali politiche e per portarlo a termine ma dovesse magari iniziare il dibattito parlamentare farlo provare da una delle due Camere
Insomma impegnare un governo da Repubblica su un progetto di questo tipo vorrebbe dire che la staffetta infinita dalla previdenza ha fatto un passo in avanti
Rispetto al al all'immobilismo che a Carla caratterizzata in questa epoca va dato l'immobilismo per quanto riguarda la riforma generale
Perché in questi anni delle cose sono state fatte anche delle cose importanti soprattutto per merito del sindacato pensionati anche si sia avuto a riferimento diciamo i trattamenti in essere e non la riforma per il futuro
Cosa giudico importante del progetto Marini
E dico e di questo diciamo è ribadendo e sottolineando uno dei cavalli di battaglia che la mia organizzazione la sinistra tutta ha sempre sostenuto quando si parlava di riforma previdenziale
Io non ho nessun dubbio da fermare qui e sono in condizione credo di dimostrarlo
Che il livello di unificazione normativa
Che viene prefigurato cioè tra i diversi regimi e quindi tra i trattamenti privati e pubblici dal Progetto Marini è il più alto che si sia messo in campo dal Progetto Scotti ad oggi e questo fatto che venga da un ex segretario generale della CISL e da un ministro democristiano credo che vada salutato a sinistra come un fatto positivo
Non ci sono regimi esclusi
Il progetto Formica il project che era è un pezzo di carta perché il Consiglio dei ministri non l'ha mai approvato i progetti i disegni di legge il caso di parlarne e Cristofori e gli emendamenti Demichelis come vi ricordate escludevano alcuni fondi dalla dalla riforma i giornalisti dirigenti i militari e e via e via di questo passo
Il Progetto Marini non esclude dalla riforma nessun fondo salvo ovviamente vedere alcune caratteristiche particolari per quanto riguarda taluni istituti come può essere un solo età pensionabile per le attrici o per i militari o Perre altre e figure o per altre figure professionali
Sono istituti che vengono unificati sono fondamentali e vengono unificati anche per i lavoratori attualmente in forza seppure con una discreta
Salvaguardia diciamo così dei diritti acquisiti
Sono diversi e i più importanti di questi istituti che vengono unificati per i dipendenti pubblici prive i dipendenti privati riguardano anche le questioni che gridano più vendetta
Perché sono le questioni su cui batte di più l'ingiustizia del sistema previdenziale di questo Paese
Si mette una pietra tombale sui pensionamenti anticipati del pubblico impiego
Sia pure con gradualità sia pure salvaguardando con cautela i diritti acquisiti e si mette una pietra tombale su un calcolo della pensione che nel pubblico impiego fa riferimento all'ultima retribuzione
Nel senso che il calco di dieci anni ovviamente un gradualità diverso e che per l'impiego privato viene esteso a tutti a tutti i i fondi oltre a questo e qui ha pesato il confronto con il sindacato
Il ministro si è impegnato nei confronti che abbiamo avuto a estendere l'omogeneizzazione l'uniformità dei diversi regimi non solo da alcuni istituti come era nel progetto iniziale ma anche a tutte le normative
E quindi si tratta di vedere se questa cosa la si fa solo per i nuovi assunti la si fa pro-rata la si fa con possibilità d'opzione ma noi dovremmo nel giro dei prossimi decenni mettere una una parola fine risolutiva su è il fatto
Che e vissuto con una grande ingiustizia soprattutto i dipendenti privati di quarantasette regimi che erogano trattamenti DiVersi
Se pure a fronte delle medesime condizioni condizioni di lavoro
Poi ci sono alcuni problemi del progetto di Marini che sono discutibili
E rispetto ai quali noi delle delle del del sindacato la mia organizzazione tutto perché azioni sindacali hanno delle obiezioni rivolgono delle critiche
Però da questo punto di vista è bene che ci diciamo le cose come stanno fino in fondo
In tutti i tentativi di riforma portati avanti nel mondo nel nostro Paese ci sono state due linee
Una prima linea che si è rivolta ha cercato di ridurre i rendimenti
Ragioneria generale dello Stato ministero del Tesoro Confindustria
Per certi versi se volete anche alcuni aspetti per esempio di precedenti progetti di precedenti ministri del lavoro pensiamo per esempio al al ministro defunto a Donat Cattin che seppure con un progetto che non ha mai avuto una grossa formalizzazione
E puntava indubbiamente a dare una grossa botta in testa ai rendimenti
Sono i tentativi che Mirano a ad esempio a manomettere
La pensione d'anzianità trentacinque anni o che mirano a manomettere il rendimento del regime generale
Cioè e l'ottanta per cento della retribuzione della pensione della retribuzione pensionabile dopo quarant'anni
Questo è il la direzione in cui il cui punto la Confindustria la direzione a cui ho puntato il ministro del Tesoro le pupille proposte ragioneria generale dello Stato oppure tentativi per esempio questo c'era anche del progetto Formica che pure era un progetto moderato tentativi di alzare il requisito contributivo minimo portandolo da quindici a vent'anni
Noi ci siamo sempre opposti a questi tentativi di ridurre i rendimenti della previdenza mentre ci sono una serie di altri istituti
Come per esempio l'età pensionabile o come la base di calcolo che sono stati rivisitati
In tutte le circostanze in cui in Europa nel mondo industrializzato si è cercato di adeguare i sistemi previdenziali ai mutamenti demografici occupazionali che sono intervenuti cioè in tutto il mondo
Anche le operazioni più moderate hanno rimesso mano alla base di calcolo hanno rimesso mano l'età pensionabile perché perché per fortuna sono aumentate le aspettative di vita
In Italia l'aspettativa di vita nel giro di dieci vent'anni sono aumentate di otto anni per gli uomini di undici anni per le donne e non c'è dubbio che questo ha portato di per sé un aumento dei costi della previdenza
In tutti i Paesi si cerca quindi di agire su questo istituto sull'istruzione età pensionabile ovviamente tenendo conto cercando d'armonizzarlo con esigenze di flessibilità che sono proprie di una moderna società Marini propone di portare con la gradualità che tutti conoscete gli uomini e le donne a sessantacinque anni
Questo lo reazioni sindacali non va bene noi abbiamo detto siamo per fare dei passi in avanti sull'età pensionabile crediamo però che basta fermarsi a sessanta anni per uomini e donne dando alle donne non solo delle garanzie rispetto a le donne
Che oggi sono sul mercato del lavoro ma anche delle garanzie strutturali
Permanenti per il futuro in termini di maggiore flessibilità in termini di riconoscimento del lavoro di cura quando e nel corso di tutta la vita lavorativa e non solo come sconto finale di cinque anni alla fine su questo punto il ministro del lavoro alcune aperture le ha fatte
Però è opportuno che noi combattiamo una un'opera di disinformazione che viene fatta che è quella di caricare una norma non condivisibile inaccettabile come quella che a Marina propone di un significato generale
Perché le cose non stanno così
Chi dice che con questo progetto le lavoratrici e i lavoratori italiani saranno nel costretti a lavorare fino a sessantacinque anni dente per la gola
Perché le cose non stanno così
Perché in primo luogo ci sono alcune norme di nuova introduzione che oggi non esistono
Che attutiscono l'impatto dei l'alzamento obbligatorio dell'età pensionabile
Queste norme sono uno
Il recupero di quattro anni della disoccupazione
Intervenuta dell'inoccupazione intervenuta prima di cominciare a lavorare
Che diventa anzianità contributiva a tutti gli affetti
Due
La regole il recupero come contribuzione figurativa di tutti i periodi malattie di infortunio che quindi pesa sull'anzianità contributiva conta sulla sanità contributiva trenta la possibilità di forme di pensionamento
Flessibile progressivo
Quattro l'introduzione di uno sconto di cinque anni per attività usuranti
Queste sono norme nuove e sono norme che in effetti attutiscono l'impatto rilassamento nel tacco della dell'età pensionabile
Ma la cosa più importante qual è
è che chi ha una storia contributiva
Sta stabile
Chiamiamola così vera
Continua anche quando il Progetto Marini sarà approvato se sarà approvato così e noi cercheremo di migliorarlo
Continuerà ad andare in pensione
All'età di oggi
Con i rendimenti di oggi
Visto che uno non sparisce la pensione d'anzianità trentacinque anni che ovviamente non si prenda trentacinque anni e poi basta
Si prende a partire da trentacinque anni d'anzianità contributiva a salire
Quindi chi ha lavorato trentacinque anni mettendo nel conto dei trentacinque anni la disoccupazione la malattia i lavori usuranti si adibito lavori usuranti eviti e andare in pensione
Non deve aspettare i sessantacinque anni
Ma ci può andare l'innalzamento quindi dei sessantacinque anni
E su questo chiudo anche pregava cordolo farmacologo l'ho fatta lunga ma è importante credo che ognuno di noi colga un pesto poi ci sono un'altra serie di cose coglie la compagna mastelli per quanto riguarda il rischio di pensionati cosa fa perché c'è quest'innalzamento dei sessantacinque anni
Questo finisce per danneggiare e quando uso gareggiano lo usano John veduta alcune situazioni
Che ovviamente solo prevalentemente su settori deboli del mercato del lavoro
Che hanno un rapporto con il lavoro con la pensione o con la previdenza di questo tipo
Avenia lavorare il il il meno possibile essere costretto sceglierà la voglia di lavorare il meno possibile riuscirà a raggiungere una pensione il più presto possibile anche se questa pensione passa e poterla potere il PPI per il più lungo tempo possibile io dico che questi sono problemi reali problemi che vanno affrontati però che per certe misure sono anche Problemi impropri
Di cui un sistema previdenziale non può caricarsi e che probabilmente opportuno che questo Paese cominci a pensare di darsi politiche sociali specifiche mirate accogliere situazioni che non possono essere assommati una Fastello indistinto sul sistema previdenziale
Ecco queste sono le considerazioni che volevo fare tante altre si possono fare ma credo che ognuno di noi della farà la sua parte e portare un pezzettino di verità o delle sue opinioni a questo dibattito grazie
Ringraziamo Cassola per il suo intervento mi è venuta una domanda che probabilmente molti si fanno anche dei presenti
Nel metodo di calcolo del visto che si pensa di portare i pubblici dipendenti
Nella stessa direzione di quelle del settore privato forse conviene che nel progetto di legge ci sia anche una proposta relativa alla retribuzione pensionabile dei pubblici dipendenti
Cioè voglio dire che mentre i lavoratori del settore privato è vero che sono svantaggiati perché la pensione perché viene calcolata sugli ultimi cinque domani sugli ultimi dieci anni mentre i pubblici dipendenti sull'ultimo mese
Però è altrettanto vero che i pubblici dipendenti non hanno calcolato l'intera retribuzione ai fini della pensione spesso indennità di mansione ore straordinarie eccetera sono escluse
Quindi nel fare giustizia forse bisogna tener conto anche di queste cose chiedo scusa se ogni tanto aggiungo delle cose
Propongo adesso deve barra farà la compagna Elena Cordoni membro della direzione del PDS
Beh il mio intervento dopo quello di Paci e sicuramente poi dopo quello di Minucci è un intervento parziale dichiaratamente parziale che si vuole misurare con la proposta di riforma
Della ministro Merini da un punto di vista delle donne
E perché riteniamo come dalle del PDS che la riforma delle pensioni sia un'ottima occasione sia per il PDS di rinnovare
Le forme e contenuti della politica e dei suoi delle sue dei suoi contenuti
A partire da modificare il concetto di lavoro per passare a quello dei lavori come per quello di affermare una nuova politica di tempi
Noi riteniamo che la riforma delle pensioni
Passa essere un'occasione per modulare nuovi tempi di lavoro nell'arco della vita
Cioè riteniamo che mentre si dà luogo a una riforma delle pensioni non possiamo riproporre un modello esistente rigida obbligatorio è uguale per tutti
No no riconoscendo le differenze dei lavori differenti delle opportunità di vita e di scelta
Ecco riteniamo che la riforma delle pensioni debba essere inizio
Per misurarsi con o nuovi tempi di lavoro con la possibilità di attivare strategie di vita e un utilizzo delle risorse in una direzione di una maggiore libertà responsabilità individuale
La seconda valutazione e considerazione che voglio stare
Perché quando si parla di riforma delle pensioni è necessario d'obbligo attori opercolo occorre tutti coloro che lo affrontano
Di misurarsi con la collocazione delle donne nel sistema pensionistico perché le soluzioni che si propongono non sono differenti sei soggetti su cui si decadono sono uomini e sono donne
Perché le donne hanno con il lavoro e cori l'appalto una con un apporto storicamente attualmente diverso da quello che hanno gli uomini
Perché per gli uomini si parla di piena occupazione per le donne non siamo a questo terreno e siccome il diritto alla pensione si matura nel nostro Paese
Prevalentemente attraverso il diritto attraverso il percorso di lavoro ci sono molte generazioni di donne che sono esclusi dal sistema pensionistico
Oppure ci sono generazioni di donne
Che prendono la pensione ma mediamente una pensione più bassa di quella maschile del trenta per cento per varie ragioni
Sia perché ancora esistono redditi stile salari diversi fra uomini e donne ci sono dati che dimostrano nel mille novecentonovanta in tutti i settori che le donne prendono mediamente una retribuzione pari al trenta per cento inferiore a quelle degli uomini e quindi ha un riflesso anche sulle pensioni
Sia perché le donne
La votano in termini di tempo molto meno di quello che lavorano gli uomini in io non poteri chiamare dei dati nel senso che ai dati del primo gennaio novanta le pensioni di vecchiaia femminili arrivano a cinquecentosettantasei mila lire di media quelle degli uomini sono ottocentocinquanta mila
Per quanto riguarda la contribuzione volontaria è un fenomeno tipicamente femminile sono oltre l'ottantadue per cento leggi
E più divenne vent'anni di contributi mentre gli uomini sono soltanto il venti per cento
Le donne che riescono ad avere contributi per oltre trent'anni sono solo il venti per cento e sono il trentadue sono attestate livelli sopra i trent'anni
E pare il terreno dell'assistenza cioè in quelle benedette pensioni sociali le donne sono quasi la totalità sono l'ottantaquattro per cento così come per quanto riguarda l'integrazione al minimo io credo che richiamare questi dati
Sia necessario perché significa che c'è una ci sono generazioni di donne che hanno con il rapporto con il lavoro un tipo di lavoro fluttuante precario così come è stata nella loro storia vita lavorativa
Certo io non voglio speculare che dagli anni Settanta specialmente dagli anni ottanta c'è un nuovo rapporto delle donne con il mondo del lavoro
Sì di appunto tutte le statistiche ci dicono che l'ha mai le donne non abbandonano più lavoro nei momenti della maternità e della famiglia ma non mantengono strenuamente quindi s'è rotta quella c'è diciamo oggi una permanente lineare si è rotta la curva entro uscita dal lavoro
Quindi c'è siamo non subito ma in un futuro prossimo
Noi avremo davanti una generazione di lavoratrici capace anche di sostenere le pensioni delle donne anziane oggi stiamo ancora invece in un sistema pensionistico
Che deve continuare a giocare una solidarietà non solo tra giovani ed anziani l'altra donne e uomini proprio perché il movimento operaio in questo senso
Ha riconosciuto il tipo di rapporto
Di lago con il lavoro che intere generazioni di donne hanno avuto nella loro vita
E quindi è stato attraverso anche il riconoscimento della differenza dei cinque anni un riconoscimento di questo tipo di rapporto con il lavoro come riconoscimento di un lavoro di cura che ancora permane sulle spalle delle donne sia per mancanza di servizi sì anche perché non vi è ancora una redistribuzione del lavoro familiare in misura è uguale fra uomini e donne
E allora un'azione riformatrice
Che vuole misurarsi e introdurre regole e norme uguali deve fare attenzione che poi si rischia di non introdurre invece norme che aumentano le differenze proprio perché i soggetti di riferimento sono soggetti diversi
Ecco noi riteniamo quindi che nel momento in cui ci si appresta a una riforma delle pensioni che per le donne di un interesse vitale quello del mantenimento di un sistema pubblico
Dobbiamo riuscire anche a ad misurarci con queste differenze a introdurre norme che siano capaci di tener conto di questa presenza delle donne nel sistema pensionistico quindi norme che facciano i conti con questi dati che io velocemente ho riportato e che siano anche però capaci di misurarsi
Con la soggettività femminile con il nuovo rapporto che le donne hanno con il lavoro e con il nuovo rapporto con il lavoro che hanno integrato intere generazioni di giovani
Che hanno diciamo l'idea di un rapporto con il lavoro più flessibile e più fluttuante di entrata e di uscita di possibilità di interruzione per motivi personali per motivi familiari per motivi di studio nell'arco della vita
Questo per uomini e per donne io credo che le cose che diceva Cazzaro nelle proposte anche CGIL CISL UIL siano proposte che parlano a tutti uomini lavoratori e lavoratrici e non solo alle lavoratrici
Quindi quando nella proposta Marini si propone di elevare a sessantacinque anni
Ha un e proponendo insieme quindi aumento dell'età pensionabile ma anche Parisi creazione tra uomini e donne obbligatoriamente anche se gradualmente noi non crediamo che si rende non soltanto più gravose le condizioni di lavoro
Ma è o si mettono in discussioni prospettive di vita oasi o si rompe un principio di solidarietà fra uomini e donne ma anche una rinuncia ecco ad una vera azione riformatrice
Ad una progettualità capace di misurarsi con i cambiamenti avvenuti nel nostro paese nel nuovo rapporto con il lavoro così come l'altra cosa su cui noi non siamo d'accordo e che riteniamo che debba essere accantonata
Eventualmente dentro una discussione che Paci faceva prima sulla questione di via ricco riconnettere la questione dell'assistente della pensione di cittadinanza
Che è quella di proporre come propone la proposta Merini almeno per quello che finora conosciamo
Quando si propone di coniugare il diritto all'integrazione al minimo con il mi con il reddito del coniuge
Fare questa proposta dobbiamo dirlo con grande consapevolezza significa da una parte rinunciare Ungheria un diritto individuale
Che è quello del diritto alla pensione e poi di fatto si propone la riduzione dell'importo delle pensioni alle donne perché come ho detto prima più del novanta per cento sono le sono donne coloro che prendono l'integrazione al minimo e quindi non sono sicuramente le pensioni che riguardano gli uomini quindi
Noi proponiamo a una pensiamo a una normativa che sia valida che costruisca un sistema di flessibilità per uomini e donne
Una flessibilità che riguardi sia i congedi parentali di cura ma anche personale di studi di quella parte di queste siano a carico del sistema contributivo pubblico così come oggi a carico del sistema contributivo pubblico ci sono c'è questa differenza di età queste norme però devono essere norme che valgono per uomini e per donne come dicevo prima ma che valgano anche per lavoratrici del settore privato e del settore pubblico
Quando io credo che che questo tipo di possibilità di modificazione la proposta Marini
Sia un terreno di possibilità di maggiore sostegno a questa proposta io vengo da una riunione che abbiamo fatto di pomeriggio
Con le donne dei coordinamenti femminili CGIL CISL UIL con le donne democristiane con le donne socialiste e da questo incontro è avvenuto ha posposto deve annunciare che ci sono le condizioni per un patto fra donne una trasversalità unitaria
Che faccia sua forte e quindi si pongano un confronto con il Progetto Marini per la costruzione di una riforma delle pensioni
Di un sistema flessibile volontario che punto costruisca percorsi
Di vita che si misurino con i cambiamenti ora qualcuno dice che si vive più a lungo e quindi in quale donne vivono mediamente più a lungo e quindi godano di un maggior numero di anni
Di pensioni di quello degli uomini però abbiamo visto quante donne usufruiscono delle pensioni e di quali livelli essere usufruiscono comunque noi riteniamo sia per uomini che per donne
Che questa conquista della scienza del patto della medicina delle latte che il movimento operaio ha fatto per migliorare le proprie condizioni di vita di lavoro
Non possono essere Vital certi contro le donne e gli uomini abilitando inutile Danner lavorare dieci anni di più Eluana i cinque anni di più
Oppure ci dicono che per ci per convincerci che questa è una cosa giusta ci dicono che questo è un tributo alla parità
Che questo che in Europa ci sono tutti per
Proposte unificate cioè tutti si va in pensione nello stesso modo cosa che non è vero ci sono già ancora differenze tra uomini e donne
Ma quando siamo d'accordo perché isola mettere regole uguali per soggetti differenti sì significa compiere un'ingiustizia
Allora nessuno può negare non c'è indagine che lo nega ma non credo non c'è esperienza di vita
Che il carico familiare è ancora non è ugualmente distribuito tra uomini e donne le danni fanno mediamente quaranta ore di lavoro familiare sulle spalle mentre gli uomini fanno mediamente sei ore alla settimana
E quindi qua ci sono donne che anche per il tipo di lavoro produttivo non è tutto in pubblico impiego
Si parla dell'industria si parla del settore terziario perché il piano non sono solo le banche o settori avanzati spesso sono i lavori marginali atipici cosiddetti
Che sono stancano spediscono spesso prima dei cinquantacinque anni di età
Quindi e poi c'è un altro elemento che diceva Adriana che io penso che però va da un po'più raccolto nemmeno accantonato anche da parte della sinistra
Che se è vero che la disoccupazione in questo Paese è prevalentemente femminile e giovanile e poi aggiungiamo meridionale io non lo so se abbiamo deciso che questa non è una battaglia della sinistra quello dell'arredamento dell'occupazione
E però dobbiamo anche sapere comunque anche se il per prima non sono convinta che c'è un facile automatismo
Frate prepensionamenti e occasioni di lavoro certo proporre che tutte le donne lavorano per dieci anni di più significa togliere qualche occasione di lavoro per le nuove generazioni
E questo certo perché specialmente rivolta alle donne che hanno il tasso di disoccupazione che abbiamo detto non è un problema su con cui non confrontarsi
Dopodiché io potrei aggiungere ma così per inciso che quando si ragiona sulla riforma delle pensioni e sia un propone l'aumento dell'età pensionabile come uno dei del del dei livelli
Dobbiamo fare i conti anche con altre contraddizioni questo lo dico anche al sindacato ma non solo quando pensiamo al fenomeno dei prepensionamenti cioè insomma noia il movimento operaio alla sinistra non ha una politica dei tempi aggiornata agli anni Novanta
Però ce l'hanno il padronato perché con i prepensionamenti con la cassa integrazione con i contratti di formazione lavoro e dieci anni che la Confindustria un progetto di governo del tempo un Progetto padronale
La sinistra il movimento sindacale non riesce a mettere in campo un nuovo Progetto di governo del tempo che venga fatto però da parte dei lavoratori e delle lavoratrici
Allora la riforma delle pensioni certo non risolve tutto non può essere lo strumento attraverso il quale noi affrontiamo tutte le questioni che io ho detto ma può essere l'occasione in cui noi introduciamo prima i principi di governo del tempo quel poco di autogoverno che i lavoratori e le lavoratrici possono possedere nella propria vita ma è necessario che questa operazione venga almeno iniziata
Due ultime proposte proprio visto che la discussione serve anche al ministro per conoscere anche nel merito
L'abbiamo mandato nel mese di luglio una lettera aperta al ministro Marini come donne del PDS comitato promotore come gruppo interparlamentare per far conoscere meglio le nostre proposte ma riteniamo
Che presenti il perito di maternità
Quelli prima di un rapporto di lavoro devono essere riconosciuti ai fini della maturazione della pensione come contribuzione a carico della collettività se è vero che la maternità è un valore sociale
Ma anche sui lavori nocivi faticosi sa che c'è una commissione in corso io vorrei che si aprisse una discussione molto ampia nel nostro Paese su questo terreno
Perché non si può continuare a sostenere che i lavori pesanti sono quelli che tradizionalmente conosciamo cioè
E i piloti o i minatori io credo per esempio a questo allargherebbe il fronte dei consensi invece che diminuire no che cominciare a dire così come noi facciamo sulla nostra legge sui tempi
Che chi lavora di notte di sabato e domenica a turno sia nel pubblico che nel privato è un lavoro lo c'è Ibra un lavoro usurante allora perché non cominciare a dire che sia l'operaio che l'operaia che lavora nel ciclo continuo sia l'infermiera che fa il lavoro di ciclo continuo nell'ospedale
Sia la poliziotta per dire una cosa oppure chi lavora sui treni che cioè tutte quelle categorie di lavoratori che sono abilitati per il tipo di lavoro a fare un lavoro a turni in orari così detti e sociali non debbano rientrare sui lavori usuranti io credo sia un modo con cui si spezzano anche fronti poi di corporativismi e di aggregazioni e si trovano anche maggiori
Solidarietà fra i lavoratori che sono disponibili a sostenere la riforma delle pensioni
Anche se va di mezzo alcuni l'olio immediati interessi ma riescono a prospettare insomma io concludo per dire che a partire dalla riforma delle pensioni
Si può realizzare un pezzo significativa della riforma dei tempi di lavoro insomma di quelle idee che il PDS ammessa anche la base della sua costruzione e della sua a della sua nuova identità io credo sia un banco di prova per il Partito democratico della sinistra perché
A maggio con cui ci rivolgiamo alle modificati in maniera concreta e con politiche concrete
Alla vita degli individui io in queste concludo apprezzo infatti la proposta comunque il fatto che il ministro neri ne abbia deciso di affrontare la riforma delle pensioni perché rispetta una dei cambi o anche come una riforma della politica
Perché si rimette al centro del paese del Tagliamento delle parti sociali e politiche l'entità degli lane delle donne in carne ed ossa e la politica comincia a richiesta era una causa a che a che fare con la vita degli individui
Lasciamo la Campania d'accordo nel dare il suo contributo al diamo la parola al compagno Rastrelli dopo Diana parole amministra francamente perché poniamo tutte le domande
Io
Se è possibile restare nei prezzi minimi
Finiamo buio comincio da un'osservazione
E fare un rapido
Per il resto
La proposta del ministro Marini
Tende a dare una sistemazione al sistema previdenziale
Per i prossimi trenta quarant'anni
Non so se questo e sempre tenuto presente
Per le dimensioni e la prospettiva del problema di cui si tratta
E
La proposta del ministro del lavoro
Prende nome a smantellare
Il sistema sociale
Ma a consolidare
Sistema pubblico così detta ripartizione che vuol dire
La solidarietà
Quando da molte parti anche ultimamente
Se il peso prima si tende oggi
A
Distruggere il sistema pubblico fondato sulla solidarietà
Voi abbiamo apprezzato le cose sono state dette da Cazzola ad altri
Sottolinea anch'io che i criteri ispiratori di Marini è giusto
Ma questo non significa
Che il sindacato
Considera il Progetto Marini così come completamente valido noi abbiamo fatto ai facciamo delle critiche al progetto Marini pur condividendo appunto
L'ispirazione diffonde anche alcune proposte importante
Ma
Io voglio dire siccome si decide
Il futuro del sistema previdenziale per o si sta per decidere
Il futuro del sistema previdenziale per i prossimi trenta quarant'anni allora io voglio sottolineare però anche la parzialità del Progetto Marini rispetta questa prospettiva
Non per allargare il discorso e poi non fare niente del Progetto Marini
No affatto
Ma perché si cominci contemporaneamente però a discutere anche in sei diversi in tempi diversi ma per vedere una discussione che allarghi veramente
L'intero all'intero problema di un sistema previdenziale assistenziale per esempio
Il Progetto Marini non affronta nel problema della separazione dell'assistenza dalla spesa assistenziale da quella previdenziale
Non affronta il problema della riforma della contribuzione
Non affronta il problema della riforma degli enti non voglio che Marini l'affronto in quel disegno di legge
Ma io desidero e credo tutti noi desideriamo che il Governo a partita misto e lavoro comincia a dire qualcosa su cosa vuole fare a meno a grandi linee sull'insieme del problema stato sociale per individuarne le prospettive di fondo perché non si può decidere qualcosa di importante in modo parziale senza aver presente tutto il resto
Allora
Lo spunto appunto
A progetto e dico insieme a tantissimi e non sto a ripetere considerazioni dette dalla Lodi da Massimo Paci dalla Elena Cordoni io dico due no
Molto precisi vi sottolineo con forza
Io dico no
All'elevamento dell'età pensionabile in modo obbligatorio e non mi convincono le argomentazioni che il ministro Marini
Porta a difesa del suo Progetto su questo punto cioè sulla brigata retate elevamento dell'età pensionabile quando dice se cade questo cade l'intero disegno di legge l'intero sistema che io propongo di riforma non mi convince affatto
Non mi convince perché con il sistema della volontarietà come lo diciamo è certamente anche qui in modo collaterale ci vogliono anche altri provvedimenti lo so
Per esempio le proposte hanno fatto i sindacati dei pensionati in modo unitario per cambiare o modificare sì lo si vuole in collegamento all'elevamento dell'età pensionabile volontaria se si vuole come si dovrebbe prevedere di modificare se si vuole ripeto
L'ultima fase lavorativa in modo che l'ultima fase lavorativa o menta ma si trasforma si trasforma e si collega a quello che sarà poi il futuro pensionamenti io sono profondamente convinto e rispetta la gradualità che il viceministro Marini di raggiungerla fra venti anni l'età pensionabile a sessantacinque anni e son convinti avremo dei risultati più immediati più a breve scadenza
Perché è chiaro se tu incentivi queste chiaro che la gente è andata a lavorare più tardi i giovani hanno studiato di più
Provano più difficoltà a trovare il primo impiego quindi vanno a lavorare più tardi è chiaro che poiché raggiunge i trentacinque quarant'anni hanno l'interesse a prolungare se lo vogliamo l'attività lavorativa io sono convinto che questo lo si farà è stato fatto un tentativo ma mi permetta Marini perché non l'ha fatto lui
E mi permetto sì non faccio riferimento al povero ministro del lavoro io però voglio dire non mi si risponda come qualcuno mi ha risposto che l'età volontari allevamento detta in modo volontario non è possibile perché già è fallito perché già attualmente c'è una norma di legge che dice che si può andare in pensione a sessantadue anni se si vuole ma non mi si porti questo esempio premi perché nessuno conosce questa norma secondo non c'è nessuno provvedimenti essendo su un provvedimento che permette di utilizzare questa norma
E quindi è stata una presa in giro non vogliamo altre cose
E i risparmi si fanno veramente ma si fanno con il consenso della gente perché il problema non è tanto l'elevamento dell'età
Pensionabili insieme il problema su cui bisogna riflettere sia rileva anche se gradualmente l'età pensionabile possa avere tutte le garanzie modo obbligato ad posso avere tutte le garanzie e ancora Marini e propone delle altre siamo d'accordo
Per in modo più flessibile ci ha però a un certo punto
Ancora ci sarà per lungo per un lungo periodo forse sì
Raggiungerà appena i quindici anni o poco più dei quindici anni e quindi a quelli che andrà oggi uno può andare in pensione se è stanco e se decide d'andare può andare in pensione con il minimo
Se io lungo l'età anche se gradualmente in modo migratoria anche fra cinque anni
Io intanto elimina lasciano di pensionamento una parte di persone che hanno e vogliono fare una scelta diversa di vita non posso io toglie questo diritto così in modo obbligatorio sia pure gradualmente
Noi lo vogliamo in modo volontà discutiamo facciamo i conti proviamo sperimentiamo ma non credo che seccato e questo dato è tutto il pilastro perché altrimenti sarebbe poco la proposta invece è consistente la proposta del ministro Marina Bianchi innovativo
Su tanti altri aspetti
Secondo no e anche dei voglio se possibile da Marino una risposta
Noi lì nella proposta di Marini si prevede il congelamento delle pensioni integrate al minimo
A partire dal mito della coppia sono d'accordo quella cordoni ora io voglio qui dire primo
Che non è giusto
Congelare
Le pensioni integrato al milione giusto perché io sono te cosa vuol dire questo vuol dire che questa pensione piano piano diminuisce
Nel suo valore
Ora non si va a portare argomento siccome dentro quelle centinaia di migliaia di pensioni integrate al minimo certo che cosa dallo Stato
Certo
Ma non si può perché lì dentro ci sono delle persone che non avrebbero diritto
Lei vale per tutti o congelare quindi ridurre il livello della pensione integrata al minimo perché nel tempo questa si va a ridurre notevolmente perché non è più incentivata la più quell'incentivazioni anche se modesta dell'altra tensione allora me ne fare primo ingiusto
Secondo mi pare una contraddizione con tutto l'altre parti del sistema previdenziale riformato che prevede Marini perché si basa specialmente per il Pubblico impiego Marini ripetutamente ha detto noi salvaguardiamo per i i lavoratori e particolarmente quelli del pubblico impiego i diritti acquisiti anzi meglio i diritti maturati
Ora io non capisco perché si deve salvaguardare i diritti maturati
Per i lavoratori in essere e non si deve maturare lo si deve salvaguardare i diritti maturati per i pensionati integrata al minimo mi pare una contraddizione a mio parere inaccettabile
Allora che cosa vuol dire che noi siamo chiusi
A rivedere questi istituto delle pensioni integrate al minimo l'ha fatto
Marini sa perché l'abbiamo detto unitariamente come confederazione come sindacato dei pensionati e siamo disponibili a discutere la riforma di questo istituto vediamo discutiamo non siamo fermi non siamo conservativi decreto siamo delle come dire dei dirigenti o dell'organizzazione di conservazione no vogliamo innovare però discutiamo bene Marini ha detto su questo
Doveva essere giusto devo dare atto che nell'ultimo incontro con i sindacati mi sto Marino ha detto va bene io sono d'accordo a esaminare questo problema vediamo consideriamo riflettiamo su quello che voi dite
Ma io su questo credo
E dobbiamo essere molto fermi almeno come sindacati
Altro problema
Io do atto al ministro Marini guardate non è poco
Perché da tempo si dice bisogna levare le indicizzazioni alle pensioni
O per lo meno si dice leviamo né lunga facciamone una sola il ministro Marini Maratelli va sottolineato che esplora
Spunta una lancia a favore del ministero ma importante miste Marini prevede nel Progetto
Di mantenere e migliorare la scala mobile per i pensionati mantenere la quale scala mobile migliorarla e prevede
L'altro un un miglioramento
Un nuovo sistema di aggancio delle pensioni e la dinamica salariale
Visto Marini prevede queste due cose
E dovrebbe entrare in vigore con l'inizio dell'entrata in vigore della riforma che lì si prevede al primo gennaio mille novecentonovantatré noi Marini si ricorda delle cose che ha detto naturalmente in piazza San Giovanni
E quindi tiene fede a quell'impegno anche ce n'è un'altra veste quindi lo ringraziamo è coerente su questo ed è importante sottolineare però
Noi facciamo una critica su questo non possiamo per quanto riguarda le pensioni e l'aggancio delle pensioni e salari aspettare l'inizio della riforma a parte non sappiamo quando ci sarà parte la data che vedete Marini insomma che i pensionati
Da sei anni da sei anni a titolo
Di aumento delle pensioni rispetto alla dinamica salariale non hanno da sei anni una lira salvo una parentesi è del mille novecentottantanove e le due sette per cento lordo
Ora dice Marini io sono d'accordo con voi però non ci sono i soldi bene
Franco io ti dico che proprio stamani mattina poi verificare
Abbiamo verificato che ci sono i soldi per dare una soluzione ponte a questo problema perché nati dallo e ci sono ci sono
Ci sono perché poi verificare
Con i suoi un lavoratori Lindsey questa mattina ha fatto i conti da noi richiesti per quanto riguarda l'utilizzazione dei finanziamenti in essere per il mille novecentonovanta mille novecentonovantuno come noi abbiamo previsto e come anche che abbiamo detto in qualche incontro ebbene nell'applicazione della legge sulla rivalutazione avanzano in questi due anni novecentocinquantaquattro miliardi in parte erano previsti perché si pensava che si doveva dare anche una soluzione minima pure una soluzione al problema dell'aggancio le pensioni e salari
Questi novecentocinquanta miliardi sono sufficienti senza gravare sulle spese dello stato per dare una soluzione ponte
In attesa della riforma delle pensioni ai salari perché noi non ci dimenticheremo mai come pensionati che fra lavoratori e pensionati stessi abbiamo raccolto più di due milioni di firme su questo problema non ci dimentichiamo mai che per noi la avvertenza sulle pensioni d'annata sarà chiusa definitivamente se veramente si elimina le pensioni d'annata senza la rivalutazione delle pensioni anche l'apporto modesto
Alla dinamica salariale le pensioni non si perderanno sempre il loro valore d'origine quindi ci ritroveremo quando andrà a regime la la legge nuova
Di rivalutazione mille novecentonovantaquattro avete dato dei soldi ai pensionati ma nell'uso tempo le pensioni sono svalutate quindi no ci sono i soldi costa di meno dare una soluzione sul terreno della riforma oggi
Su questo aspetto e su questo problema chiuso
Dicendo noi siamo perché il consiglio dei ministri approvi il disegno di legge lo porta in Parlamento con le osservazioni dei sindacati
Si apre un confronto nel Parlamento
Dico anche e assicuro tutti voi e tutti noi e se ci fosse bisogno di un sostegno Forte
Ad una vera riforma come probabilmente c'è bisogno i pensionati unitariamente saranno e sono disposta a riprendere la lotta grazie
Allora
Tutti i problemi che ci sono e quelle che probabilmente dovreste porre anche voi adesso diamo la parola al ministro del lavoro Marini
Ma
Dopo gli diamo la parola però se vuol parlare
Ma io
Vorrei ringraziare la Lodi per aver sottolineato la mia presenza qui questa sera
Voglio dire che non è per caso
Andando avanti nella preparazione del mio progetto
Su una questione che ritengo tra le più grandi che questo Paese oggi ha davanti a sé per trovare una giusta soluzione
Prima di predisporre un disegno di legge che ho portato al Consiglio dei ministri
E che fino ad oggi è stato approvato nel suo impianto e nelle sue linee generali
E c'è l'impegno ad approvare tutto l'articolato prima della riapertura delle Camere cioè attorno al venti venticinque di questo mese ed io chiederò che venga rispettato questo impegno
Io ho avuto un incontro ufficiale con il governo ombra del PDS
Con Minucci e altri compagni del partito
Non per un atto di cortesia esterno alla maggioranza
Ma perché ritengo che su una materia come questa
Un corretto rapporto
Tra le forze politiche parlamentari dovrebbe spingere qualsiasi governo a ricercare il massimo consenso possibile
Qui si tratta degli interessi di tutti gli italiani praticamente la maggioranza il governo ha il diritto e il dovere di fare una sua proposta
Secondo me ha il dovere di confrontarsi anche con l'opposizione quando l'opposizione in particolare a un tale radicamento come il vostro in mezzo all'area del lavoro dipendente dei pensionati che sono interessati a questa riforma
Vorrò portare avanti questa linea perché uscito dal Consiglio dei ministri come io spero lavoro per queste il provvedimento in Parlamento cercherò il confronto più largo con le forze che sono presenti in Parlamento
Perché adesso vi dirò le ragioni per cui io ritengo che un Governo che si rispetti un ministro che all'iniziativa non si pone nemmeno il problema se ci sono quattro cinque sei mesi di legislatura
Quell'estate una cosa urgente
E bisogna cercare di farla andare avanti
Seconda riflessione iniziale poi cerco di entrare nel merito io debbo dire che questa sera
O quasi una Nostalgia in fondo questa sera sono chiamate a confrontarsi
In questo dibattito così seguito perché quando si parla di pensioni l'attenzione c'è giustamente sempre forse le forze più responsabili e non voglio dire voi avete sentito che non siamo d'accordo su tutto
E io difenderò le mie posizioni rispetto ad alcune osservazioni fatte però all'area delle forze che essendo qui sono quelle più responsabili perché fuori da questo tavolo ci sono altre due posizioni nel dibattito politico in Italia che io combatterò
Nelle ai limiti delle mie possibilità c'è una posizione in particolare espressa dalla Confindustria molto duramente
Che dice
Che dice che occorre ridimensionare la previdenza pubblica
Per lasciare spazi magari alla previdenza integrativa molto largo non sono d'accordo e vi dirò perché c'è anche un'altra posizione qua e là una posizione demagogica
Probabilmente più pericolosa per i lavoratori e per i pensionati che dice non toccate nulla
Qualsiasi discorso si fama si toccano i diritti state attenti qua non bisogna toccare nulla
La prima riflessione sul dibattito vuole essere la seguente secondo me degli interventi che ci sono stati sui quali già aver espresso un giudizio con i quali mi voglio positivamente confrontare
Sottolineano poco l'urgenza dell'intervento e la drammaticità della situazione
Io ho rifiutato di ragionare sulla riforma delle pensioni per tappare le falle del bilancio dello Stato ho avuto dibattito anche dentro il governo
Non è giusto nel lungo periodo aiutando i conti dello Stato una previdenza in equilibrio immediatamente non è giusto per tappare troviamo altre strade
Io credo che questa riforma non solo sia urgente Massiah assolutamente in ritardo per l'interesse dei cittadini dei lavoratori e dei pensionati voglio insistere su questo il sistema così com'è non regge nei prossimi anni perché ci sono alcuni cambiamenti che sono stati richiamati oggi si vive di più bene e quindi si sta più a carico del sistema pensionistico
Secondo si va a lavorare più tardi per il tipo di organizzazione dalla società terso l'occupazione nelle grandi imprese più controllabili
Diminuisce si allarga l'area della piccola piccolissima impresa dove è più difficile controllare la contribuzione di per sé l'azione del governo in questi ultimi mesi è stata forte per il recupero contributivo
Abbiamo avuto anche dei buoni risultati attraverso alcuni meccanismi ma non c'è dubbio che l'allargarsi dell'occupazione dalla grande impresa la piccolissima pone problemi
Queste tre questioni non le risolve nessuno a parole sono strutturalmente legate all'evoluzione dalla nostra società sono positive alcun e io credo che la vita media del si allungherà ancora non vogliamo e quindi i sistemi di pensione sono in difficoltà mica solo in Italia in Italia in Francia in Germania negli Stati Uniti in Belgio in Olanda e la stolta e mi fermo qui
Perché oltre le cose che ho detto per una situazione tipicamente italiana nel pubblico e nel privato
L'Italia è stato un Paese che ha fatto una buona riforma pensionistica la fine degli anni sessanta
Ha detto che con quaranta anni di contributi lavoro vero si può avere l'ottanta per cento degli dello stipendio medio degli ultimi cinque a cinque anni nel pubblico un'altra cosa
Sistema tra i migliori forse il migliore in Europa sul versante la previdenza pubblica però fino adesso noi abbiamo avuto un sistema che è caratterizzato da una grande evasione contributiva l'Italia a differenza dalla Francia e dalla Germania dal dopoguerra fino agli anni Sessanta avuto categorie intere edili lavoratori agricoli tessili in particolare nel Mezzogiorno ma anche al Nord o dove i contributi non li pagava nessuno
Per cui oggi il la media dei lavoratori italiani pur avendo questa normativa più favorevole a delle pensioni che non s'avvicinano all'ottanta per cento della retribuzione la media è più bassa
Nel novanta l INPS ha liquidato pensioni di vecchiaia e di anzianità mediamente per ottocento mila lire al mese la media degli stipendi del novanta erano almeno doppia alle ottocento mila lire al mese quindi noi gradualmente ci avviciniamo acque all'ottanta per cento oggi al tempo stesso scelte di governo in Italia volute da tutti dai sindacati certamente ai partiti di governo ma anche dal partito comunista ha fatto sì che noi abbiamo con scelte progressive
Dato attraverso le integrazioni al minimo pensioni di quattro cinquecento mila lire a soggetti che avevano una vita contributiva senza nulla
Quando diciamo le le integrazioni al minimo e troppo poco diciamo una cosa vera ma al tempo stesso dobbiamo porci il problema di una erogazione che non hanno una contribuzione adeguata
Nel dove sono nato io in Abruzzo in cima una montagna e marito e moglie che hanno pensioni sociali o pensioni al minimo senza che abbia rapito una vita contributiva sono molti e probabilmente non hanno vissuto mai bene come oggi con l'orto la casa eccetera
Quindi bisogna stare attenti queste cose costano lo stato italiano lungamente Liga scaricate sulla sulla previdenza pagata dai lavoratori dipendenti
Questa era assistenza giusta io dico giusta lo stato l'ha fatta pagare all'INPS ai conti previdenziali dei lavoratori che pagavano i contributi
Poi i prepensionamenti le casse integrazioni
Mammano che il le erogazioni previdenziali crescono perché la vita contributiva diventa più normale
Bene ma mano che crescano lo Stato quella parte assistenziale la deve pagare
La deve pagare direttamente noi alle imprese come è stato abbiamo dato nel novantuno cinquantotto mila cinquecento miliardi di erogazioni dello Stato in più ci sono i contributi
E in più le imprese per stare in equilibrio e pagare le vostre le nostre pensioni a utilizza il contributo per gli assegni familiari non è che li ruba qualcuno e noi una politica dalla famiglia non la facciamo forte
Qui i soldi dei Corbelli per gli assegni familiari vanno per pagare le pensioni
La la per più di due terzi oggi la situazione è tale che la normativa che abbiamo messi in piedi visto che ogni anno che passa la vita contributiva diventa più normale
Perché dal sessanta in poi si è migliorata la situazione ora le pensioni che vengono pagate si avvicinano non sono all'ottanta per cento ma ogni anno che passa si avvicineranno all'ottanta per cento
Io dico no a chi sostiene di tagliare l'ottanta per cento
Perché sarebbe un'enorme ingiustizia proprio ora che ci avviciniamo tagliando perché finora non è stato effettivo mai i conti previdenziali dei lavoratori privati e pubblici con questa normativa ogni anno che passa non saranno in equilibrio
All'impresa ancora ci reggiamo con questo contributo dello Stato
Nel pubblico abbiamo situazioni drammatiche
Noi paghiamo le pensioni ai ferrovieri ma se andassimo a vedere
Gli introiti oggi dell'appagamento dei contributi dei ferrovieri rispetto alle pensioni pagate nel rapporto attivi pensionati lo Stato oltre ai contributi che in casa ci mette due mila miliardi l'anno sopra
E le paghiamo pensioni diverso da quelli del privato
Così diventa di più sempre di più per altre categorie
Perché il rapporto occupato che paga il contributo pensionato incarico per l'età della vita che aumenti si rovescia allora con la normativa attuale questa situazione in equilibrio non resterà
Nemmeno nel privato
Per ora leggi tra dieci anni se non si fa nulla tra otto nove dieci quindici anni questo sistema salterà non ci sarà il Governo stato Parlamento in grado di assicurare il livello delle prestazioni che abbiamo oggi
Chi dice di non fare nulla è il peggiore nemico del pensionato e del lavoratore
Su questo i dati la matematica di dimostra questa cosa e quindi qualcosa bisogna fare i conti dello Stato sono quelli che conoscete
Vogliamo dire di chi è la colpa che i conti dello Stato sono in dissesto il discorso politico sarebbe molto ampio ma lo Stato ha un limite al dare
Dei soldi perché quest'anno se la lotta alla alla evasione non cammina invece di ciclo cinquantotto mila cinquecento miliardi lo Stato deve dare alle imprese per pagare le pensioni sessantaquattro mila miliardi allora qualcosa bisogna fare
Come come per io non trovo uno una per un partito una persona un sindacalista un dirigente che dica non è vero i conti stanno in equilibrio
Quello che stai dicendo il falso
Perché tra cinque sei sette otto dieci anni non è vero che può saltare la cosa la la situazione salta cosa fare come fare come muoversi
Perché se non fossimo d'accordo sul fare e a questo tavolo non c'è stato nessuno che ha detto che non bisogna fare io prendo atto di questo perché ho detto c'è però in Italia chi dice altre cose nome e cosa fare
Io credo che innanzitutto bisogna garantire le aspettative i diritti maturati le situazioni dalla gente che invenzione che sta per andarci
E infatti e unificare la normativa cosa dite che per i pubblici dipendenti andiamo troppo lentamente alla normativa generale unificata ebbero ci andiamo lentamente però i pubblici dipendenti che lavorava in uno delle giuste aspettative
Se avessimo cominciato quindici anni fa nel settantotto come diceva Cazzola beh probabilmente saremo Passavanti se non partiamo mai questa unificazione non ci sarà
La mia proposta e che nel giro di parecchi anni si vada ad una normativa comune
Che in prepensionamenti Sivana assieme il lavoratore pubbliche il privato se ha pagato trentacinque anni di contributi gradualmente e intanto però anche per i pubblici Jaguar salvaguardiamo certi diritti si deve fare si può fare questo si può fare
Quindi cerchiamo di salvaguardare i diritti acquisiti
Tiriamo una riga per oggi tutta l'anzianità maturata da chiunque nel pubblico e nel privato viene calcolata con la normativa attuale
Per gli anni che arrestano per andare in pensione gradualmente si mette una normativa nuova
Il risparmio per potere fare questo e dire no a chi sostiene che bisogna portare l'ottanta per cento con quarant'anni a al sessanta e bisogna lavorare sull'età
Ma cos'è questo dramma dei sessantacinque anni
Io più volte voglio spenderci qualche minuto la Francia io mi sento dire dalla dall'Area demagogica degli oppositori guardate che la Francia vanno in pensione tutti a sessanta uomini e donne
E non si propone per ora di alzare ma la Francia non ha la possibilità di andare in pensione con trentacinque anni di contributi
Non c'è la si va comunque a sessant'anni
Se tu nella vita riga trentacinque anni vai a lavorare a vent'anni vent'anni più trentacinque quando fa cinquantacinque in Italia puoi decidere di andartene in Francia hanno devi lavorare fino a sessanta in Germania chi ha trentacinque anni di contributo invece di andare a sessantacinque anni va in pensione a sessanta tre
Io difendo questo diritto in Italia nell'orrendo progressivamente uguale per il pubbliche per i privati
Però se uno va a lavorare a venticinque anni in Italia e per caso se ne vuole andare con trentacinque anni di contribuzione si eleva a sessanta
E oggi la vita contributive abbastanza più normale in più facciamo un'altra operazione
Noi nel progetto che ho preparato
E che è stata approvata in quei termini che ho detto prevediamo per i giovani che oggi si sa bene
Vanno a lavorare in genere più tardi dei vent'anni perché è più difficile trovare lavoro tra esse vanno tra i venti e i trent'anni possono riscattarsi nel corso della vita lavorativa
Quei quattro o cinque anni che fino ad oggi solo il Laureato si è potuto riscattare
L'operaio l'impiegato che va a lavorare tardi di diamo la possibilità di riscattarsi cinque anni seri paga a rate decorso nella vita lavorativa e se può andare in pensione a sessanta agiva
Ma c'è anche tanta gente che preferisce sia un lavoro abbastanza gratificante accettabile di andare a sessantacinque
Ma io do garanzie che la percentuale che gradisce lavorare fino a sessantacinque bus sessantacinque allevia i conti dello Stato e delle imprese
Quindi lasciando in piedi questa normativa e per le donne
Carla Cardoni per le donne per la prima volta inseriamo la possibilità del riscatto di periodi di assenza del lavoro per le cure parentali per la maternità si può riscattare la maternità pure fuori dal rapporto di lavoro
Tutti ieri la soluzione del problema generale delle parità io non credo non possiamo aspettare la soluzione del problema generale del parità per fare delle cose
Perché se non facciamo delle cose questo sistema salta per aria ma l'equità è garantita
Cos'è questa storia dei sessantacinque anni la massa della gente se vuole attraverso questi meccanismi che vi dico io può darsi anche prima
Però abbiamo e non vi dico che in molti Paesi questa cosa non è un dramma
E su questo cerchiamo di confrontarci qualcuno mi dice ma incentivate lasciate libera la possibilità dopo i sessant'dato un incentivo ma se noi siamo in difficoltà per pagare l'ottanta per cento io voglio difendere l'ottanta per cento al pubblico
Della pensione pubblica degli ultimi cinque anni o degli ultimi dieci anni rivalutati come Paci diceva
Bene se voglio difendere questo segnino l'incentivo pure superò l'ottanta per cento e ho bisogno di fare qualche risparmio
Perché la gradualità il diritto e la difesa dei diritti maturati la posso fare senza tagliare la posso fare se in qualche modo assicuro a questa curva un equilibrio altrimenti non la posso fare
Oggi è vero che una parte assistenza
Ma l'assistenza lo Stato dovrà pur pagarla
Vi state lamentando che voglio mettere qualche norma per limitare e razionalizzare l'integrazione al minimo perché da qualche parte qualche risparmio bisogna farlo ebbe non non non si può dire non non facciamo assolutamente nulla difendendo la gradualità i diritti acquisiti
Questo non è possibile perché oggi noi se difendiamo l'ottanta per cento facciamo una grande operazione
E lo rendiamo effettivo l'incentivo mi aumentar quell'ottanta per cento e la curva mi peserà di più oggi ci vuole il trentanove per cento e passa del monte salari per pagare le pensioni di questo trentanove per cento una parte lo paga lo Stato
è giusto che lo paghi sì perché assistenza ma l'assistenza la vogliamo uno la cassa integrazione la debbo cancellare o deve restare
Qualcuno deve pagare la cassa integrazione ha strillato la Confindustria perché nella legge di riforma del mercato del lavoro che ho fatto approvare ai primi con il sostegno anche del PDS
Nelle Commissioni lavoro ai primi di agosto abbiamo fatto pagare ottocento miliardi alla Confindustria per la cassa integrazione ordinaria per gli impiegati dicevano gli impiegati non ne hanno bisogno se leggete i giornali di oggi
I dirigenti della Confindustria dicono che la nuova ristrutturazione riguarda gli impiegati e noi l'abbiamo fatti pagare quei soldi però la cassa integrazione la vogliamo Oddo
I prepensionamenti sono discutibili cento che sono discutibili andate a dire ai lavoratori della Olivetti
O della il PM o dell'Ansaldo o dell'Alitalia o del eccetera ne ho tanti andategli a dire che il prepensionamento non serve
E gli accordi fanno i sindacati coi padroni per tentare questo ammortizzatore sociale dove l'occupazione è in discussione otite di nuovo il che non bisogna fare dei prepensionamenti chiedete meno i prepensionamenti costano una valanga di soldi allo Stato
Per la prima volta faccio pagare il trenta per cento alle imprese
Cioè quella legge che vorrei chiamato io che fa pagare il trenta per cento del costo del prepensionamento Halliday il settanta per cento lo paga lo Stato
Ma il trenino della Olivetti capo se andiamo a dire
Ai mille alla Indesit di Pozzuoli cosa e andiamo a dire che li licenziamo e basta
Come ai ferrovieri cosa gli diciamo alle migliaia di ferrovie li mandiamo a casa o vogliamo con questi ammortizzatori cassa integrazione accompagnarli chiariamoci su questo perché la demagogia o dire tutte facce non
Vanno bene ma io vorrei avere il tempo di tirar fuori le carte i dati le tabelle che sono stato costretto che non mi piacciono i numeri a me spero solo se
Do costretta a studiarne lì la proposta di dare la media dei dieci invece di cinque non tocca le retribuzioni
Resta quello un uno per cento in più o invece perché ci mettiamo un pezzo della crescita della ricchezza nazionale sotto quello ci serve solo per combattere l'evasione contributiva perché nella piccola impresa il lavo l'attore parenti o non parenti si mette d'accordo col padrone e dice per vent'anni non li pagare i contributi o paga una lira basta che negli ultimi cinque anni mi paghi cinque lire in più e per una pensione maggiore chi paga questa cosa io ho fatto trovare un caso e c'ho mandato l'ispettore adesso dell'INPS a Como
Di una piccola azienda metalmeccanica dove si è trovato un soggetto che nel giro di quattro anni è passato da una retribuzione di trenta milioni mensili a centottanta milioni mensili io questo caso
Ma di questa in Francia Kipar in Francia chiedono di passare dalla media dei dieci anni alla media degli ultimi venticinque anni ha ragione Paci qua l'ideale sarebbe andare alla media di tutta la vita lavorativa e ci arriveremo secondo me
Ma intanto siamo al cinque si mena scandalo perché propongo la media degli ultimi dieci è più difficile fare gli imbrogli con l'avete
Degli ultimi dieci perché il lavoratore controllerà almeno dieci anni che non lo freddino sui contributi quindi queste sono le cose che bisogna cercare di affrontare
Per cercare di andare verso una conclusione
Restelli dice due no e torna nella discussione la Gorgone di tutti dalla Lodi anche di pace un po'questo discorso della integrazione al minimo a me mi si sta chiedendo fatti dare la delega non decide qui ci sono cose molto complicate
Ma in una parola perché sono sicuro che non tutti voi voi sapete bene di che cosa si tratta l'integrazione al minimo vuol dire che se una per una donna o un uomo ha lavorato solo dieci anni la vita e magari ha fatto poi cinque anni di versamenti volontari ce ne sono molti quando va in pensione magari avrebbe diritto per i contributi versati ad una pensi lunedì duecentocinquanta trecento mila lire al mese e quella è sua e nessuno io a può toccare lo stato italiano dice no se tu arrivi ad un minimo di tuo diritto di trecento io te ne metto sopra altre duecento
Se hai meno di tre milioni di di reddito l'anno Tito questa integrazione Kea invece i trecento che ti spetta l'Otello cinquecento io non dico e Quincy indagati ma hanno chiesto di riapprofondire lo accetta
Ma San perché l'ho accettato mica per fare un inchino a voi con i quali sono amico fraterno avendo fatto per una vita no perché io proponendo di unificare reddito di marito e moglie che pone un problema della soggettività del diritto mi rendo conto che il rischio di fregare e alzando però il reddito portandola diciotto diciannove venti milioni grazie
Rischio di togliere quell'integrazione al minimo che assistenza magari alla moglie del bancario che a un milione e mezzo di pensione e non l'ha tolto alla moglie del commerciante
E dichiarando del boom reddito di dieci milioni quando magari Celadin cento quello se la tiene e magari un lavoratore dipendente o chiamo esca dal pensione la perde ma qui qualcosa bisogna fare
Qui ci sono migliaia e migliaia di miliardi non è giusto dare la integrazione al minimo alla moglie del medico che guadagna cento milioni l'anno se la moglie del mese c'è un medico ci saranno che guadagna facendo io l'Iran o l'avvocato e alla moglie che ha lavorato in gioventù prima di sposarsi quei pochi anni e ha fatto la prosecuzione volontaria invece e invece delle duecento mila lire che gli spetterebbero noi ne paghiamo cinquecento anche se il marito ha un reddito in centocinquanta milioni l'anno ma è giusto questo dove li trovate i soldi per fare le altre cose io accetto di riapprofondire vediamo tutti i dati vediamo l'elaborato il calcolatore dell'INPS perché ci questa cosa che oggi i redditi più bassi sembrano quelli dei lavoratori autonomi per la situazione fiscale ma qualcosa bisogna fare non mi venite a dire che non bisogna fare niente perché poi Restelli chiede giustamente Enrico da me che l'ho detto a piazza San Giovanni quando facevo un altro mestiere dice no è vero che Marini nella sua proposta sia pure un po'avanti nel tempo vuole indicizzare le pensioni al cento per cento per tutti
Del costo della vita perché oggi le pensioni in un milione e mezzo sono indicizzati al settantacinque per cento no al cento per cento e ogni anno che passa perdono valore reale questo è giusto e facciamolo lui dice però anche l'andamento dei salari e io chiedo una delega vediamo ma per fare questo debbo rimettere in equilibrio il sistema quando trovò un segretario dei pensionati che mi dice va bene non devi fare nulla e non era estrema versioni di ci guardiamo meglio dentro ma non devi fare nulla nel pagare questa integrazione al minimo però mi devi dare l'aggancio ai salari quello in contraddizione perché questo insiste è un sistema che deve fare i risparmi altrimenti non ne usciamo
E la demagogia su queste cose è una nemica travolgente che colpisce i più deboli non colpisce certamente più forte
Io mi fermo qui per dire che
Io sono sicuro
Il vicepresidente del Consiglio Martelli
Ha detto due o tre giorni fa che insomma accettati da impostazioni generali adesso ragionando su uno o due punti con Marini troviamo la soluzione dell'articolato
Non non vi ho detto che per i lavori più usuranti usuranti che dobbiamo definire coi sindacati
L'età resta quella che vediamo basta che la cordoni come dice il suo tutti usuranti basta che l'undici queste chi ha detto per esempio Paris ora basta che ebbe Domenici se uno lavora la notte se lavora la domenica se lavora il sa
A soli continuasse io se io seguo riscosse se io seguo il tuo discorso e quelle delle donne della CISL dati della Vienna chi democristiane tiro la somma e dico che su tutti i lavoratori tu lavori usuranti noi non siamo a quell'errore neanch'
Io spero di no sì la contigua dinamiche interne io allora io ribadisco utili vediamo quali sono i lavori usuranti non voglio vedere coi sindacati mi pare giusto queste vediamo perché su questo troviamo la sul
Perché lavori usuranti possiamo lasciarli dove sta Martelli dice va be ci siamo visti ha fatto delle proposte ha fatto un comunicato dove indica qualche punto su quale l'accordo si può trovare
Si può trovare io per so quindi che il disegno di legge uscirà e mi auguro poi si è vero c'è qualche battuta di dirigente di partito che dice non siamo ancora lontani ma io alla fine debbo tener conto del parere dei partiti della maggioranza in apertura ho detto che voglio tener conto del parere del i DS che all'opposizione sarebbe ridicolo che non dicessi che tengo conto del parere dei partiti di maggioranza ma il disegno di legge non lo debbo mica fare coi partiti disegno di legge devo uscire dal Consiglio dei ministri poi party c'è un minimo di libertà voglio dire col mio me la vedo io e spero questa libertà di ridurli alla il più possibile una volta ma insomma capisco che in Parlamento nel confronto un minimo di libertà ai partiti ciò possono tenere
A me mi basta che dentro il Consiglio dei ministri Martelli ha dato una spinta in positivo in questa direzione prepariamo questo provvedimento lo presentiamo in Parlamento questo è un passaggio obbligato
Guardate non vi fidate di chi dice che non bisogna farne nulla poi ragioneremo io so che sarà difficile questa sarà una battaglia vera ma quanto meno parleremo nel merito
Io non rifiuto al confronto
Con le proposte Reed più Uto il dialogo che dice che va tutto bene perché se uno dice che va tutto bene perché le imprese così lo state l'ora non siamo d'accordo faremo il confronto ma se si riuscirà a fare con uno scatto d'orgoglio del Parlamento
La riforma delle pensioni vuol dire che in Italia cominciava a girare anche l'angolo e si cercherà di risolvere di più i problemi aperti per il popolo italiano a partire da questo grande problema e poi verranno gli altri grazie
Abbiamo
Forse nell'organizzazione del dibattito qualche cosa abbiamo sbagliato perché avevamo anche per vedere una partecipazione del pubblico invece da questa parte siamo in tanti e si finisce col parlare molte aule Minucci danni mi scuso perché poi dibattiti successivi cercherà di far parlare la gente in ogni caso dopo l'intervento di Minnucci possiamo valutare se ci sono domande può siamo anche prevedere una replica solo a delle domande e non a delle premesse mi dà la parola al compagno di Adalberto Minucci
Ma io vorrei cominciare
Ringraziando sessanta Franco Marini per le cose che ha detto a proposito della
Necessità che De lui del resto ha individuato fin dall'inizio di un confronto
Con il nostro partito come Forza fondamentale
Dei lavoratori in generale dei pensionati
In effetti questo confronto c'è già stato nelle settimane passate
Spero che continui fino all'aula parlamentare
E
Tuttavia devo dire che qualche dubbio sull'iter di questo progetto ce l'ho molto forte non mi viene attenuato dalle cose che ha detto Marini io sono molto lieto che annunci che entro pochi giorni il Consiglio dei ministri approverà il suo progetto che farà di tutto per portarlo in Parlamento al più presto
Pregherei scusa porvi attenzione proprio possibilmente un po'di silenzio ai lati dell'asset
Alla
E tuttavia se si leggono i giornali di questi giorni le dichiarazioni ufficiali e così via
La mia impressione è che le scadenze decisive della riforma delle pensioni già annunciata da tempo
E altre questioni cruciali PRI mondo del lavoro
La trattativa sulla struttura del salario ad esempio e sul costo del lavoro il destino della contrattazione sindacale della rappresentanza sindacale
Beh sono tutte scadenze messa in discussione da quello che sta succedendo nella sfera dei rapporti politici
Proprio stamane è una redattrice di solito bene informata di Repubblica parlando di queste questioni
Mi
Dice siamo di fronte a un rinvio ecco tutto un rinvio e io tra l'altro vorrei che Marini su questo punto desse una sua opinione più precisa
Di fatto mi sembra che le cose si siano messe in modo tale che la sua buona volontà e la credibilità che ha come
Come ex sindacalista come uomo io lo conosco da tanto tempo e l'ho sempre stimato venga messa in discussione da una situazione politica
E da una come dire vuoto di governo da un governo del dottore
Inesistente sul piano delle riforme venga messa in discussione tutto e quindi la mia impressione è che ci si possono fare se non c'è davvero un movimento di Los la delle illusioni sulle possibilità di realizzare queste riforme l'altra notizia fra l'altro che colpisce ancora dei giornali di oggi
è che si va incontro a una massa di licenziamenti vola di l'industria rinunce
Nuovi licenziamenti tu stesso facevi riferimento ai colpi che possono venire nel settore del di impiegati cioè il quadro non è allegro la volontà riformatrice di questo governo è ignota ed è se mai tutta da scoprire
Quanto al progetto di che con modestia Morini altri ma Marini ha chiamato di riordino del sistema pensionistico secondo me c'è un contenuto di riforma che va invece valorizzato quanta questo progetto dicevo
Predisposto dal ministro del lavoro io farei una prima considerazione
Il Progetto gli stessi aggiustamenti che vengono preannunciati
Quelli dei giorni scorsi dopo l'incontro tra il ministro e una delegazione di sindacalisti e poi una deviazione del Partito Socialista confermano questi aggiustamenti queste modificazioni che sulla questione delle pensioni c'è nel nostro Paese una situazione del tutto particolare
C'è un braccio di ferro una tensione continua
E c'è soprattutto però una capacità del movimento dei lavoratori soprattutto dei sindacati dei pensionati
Anche nostrani del
Principale diciamo partito d'opposizione di condizionare passo passo le scelte governative questo è un punto su cui Marini non può non fare affidamento e del resto anzi esplicitamente lo ha detto
C'è stata una pressione forte dei sindacati a nostra su alcuni punti del progetto Marini sul cosiddetto tetto all'integrazione sul cumulo dei redditi le coniuge così via sulle pensioni di reversibilità una pressione che acconsentito se ho capito bene ma Marini lo ha confermato
Di riproporre una certa elasticità diciamo per esaminare queste queste questioni e mi fa piacere che questo sia avvenuto
Dopo l'incontro Giuliano Cazzola con i compagni del PSI guidati da Martelli e con la delegazione composta essenzialmente da sindacalisti
è un impegno serio con l'etichetta PSI e di va benissimo
E tuttavia anche qui quante incertezze rimangono perché questa intesa è stata appunto propagandata da martedì con un comunicato ufficiale subito dopo c'è stata una presa di posizione
Anzi più prese di posizione della segreteria del partito socialista anche ho visto che anche i figli alla gazzarra piuttosto contrariato subito dopo e in cui invece di ed è messo in discussione il Progetto Marini e la possibilità di portarli in porto ed erano compagni autorevoli come Francesco Forte soprattutto Giuliano Amato
Ecco qual è quali sono gli inciampi e gli ostacoli che si preannunciano se si guarda al sistema politico e alla situazione attuale ora io vorrei fare una prima affermazione credo a nome e dell'intero PDS perché su questo punto c'è stata unità dei nostri organismi dirigenti noi vogliamo che questa riforma invece
Approdi subito in Parlamento e venga approvato atti prima della fine di questa di questa legislatura legislatura su questo credo che Marini non debba avere dubbi
Vogliamo naturalmente discutere
Modificare ottenere il più possibile da questa riforma ma siamo contrari a quelli che vedi diciamo cercano di mettere in qualche modo anche in modo mascherato dei bastoni fra le ruote e noi siamo convinti siamo su questo d'accordo con il tris
Il lavoro che il sistema pensionistico a un equilibrio precario che nei prossimi anni occorre andare diciamo a
Garantire questo equilibrio sa garantire poi l'avvenire dei lavoratori e dei pensionati e che questo è un problema da cui non si può prescindere non ci sono grandi spazi dinanzi a noi se vogliamo salvaguardare il carattere pubblico del sistema
Noi abbiamo colto fra l'altro l'occasione delle feste dell'Unità in tutta Italia per comincerà a lanciare una campagna
E dico insisto su questo punto una campagna d'iniziativa di mobilitazione pubblica popolare perché altrimenti
Temo che le buone intenzioni di Marini rimangano
E illusioni rispetto a quelli a quegli ostacoli a quelle trappole che già nella maggioranza governativa stanno emergendo la Confindustria arresto del resto molto nette e chiaro
Io credo che bisogna tener conto della sensibilità del Paese su questo problema voglio dire una cosa che questi Ega almeno dal mio punto di vista Franco una certa come dire una nettezza di
Contrarietà come dire di obiezione di riserva su alcuni punti del tuo progetto mentre la sostanza della riforma mi sembra chiaro
Noi abbiamo avuto nel decennio Ottanta cari compagni e forse va a partire dagli ultimi anni settanta un tentativo in grande parte riuscito di restaurazione sociale
E non si può fare a meno di dimenticarlo che ha tuttora in atto fra l'altro non mi sembra che siamo di fronte a una svolta positiva in questo senso
Dopo le grandi conquiste anche le grandi riforme
Dell'ultima parte degli anni sessanta e della prima metà degli anni settanta abbiano avuto un contrattacco contro che cosacco Totti altamente anche il salario dei lavoratori oggi c'è una questione salariale acuta per milioni di lavoratori dell'industria dei servizi
Ma contro soprattutto lo stato sociale
Contro l'autonomia e la funzione dei Comuni come erogatori di servizi soprattutto alle alle classi lavoratrice e così via c'è stato quindi un colpo alle condizioni al processo di avanzata comunque delle condizioni di lavoro di piano del tenore di vita e così via
Il sistema pensionistico è quello che ha tenuto di più dobbiamo dircelo dopo la prima riforma del sessantotto il sistema pensionistico è quello che non solo non è stato ributtato indietro
Ma ha ottenuto persino negli ultimi anni alcuni successi
Intendiamo nel dentro il sistema delle pensioni ci sono delle ingiustizie paurose
Delle delle pensioni da fa bene anche e tuttavia fra i vari elementi fra i vari indicatori della situazione economica e sociale del Paese
Il sistema delle pensioni non è quello che ne a Buscate di più ma anzi in qualche modo ha retto meglio a questo sforzo di restaurazione sociale
Pratica questo bisogna dare una grande importanza su questo punto da dedicare una grande attenzione e credo tutte le forze democratiche
Dovrebbero dedicare della perché la restaurazione sociale laddove passata creato distacco fra i lavoratori e la repubblica
Fra è la gente e le istituzioni fra gli elettori dei partiti
Tutto ha voluto diciamo tutta la il senso di distacco dalla vita politica dalla vita democratica guardate che non nasce da altro Nonda i motivi che porta avanti Bossi e la lega ma nasce soprattutto dal fatto
Che milioni di lavoratori nell'ultimo decennio si sono sentiti come indifesi ed quasi traditi incerta attesi
Certe riforme certe linee di tendenza che si erano aperte nei primi due nei decenni precedenti si sono improvvisamente sbarrate
E siepi e che cosa è successo soprattutto non dico un ritorno indietro della della gente non si dorme quasi mai indietro se non di fronte proprio ad una ad eccezione periodi eccezionali della storia ma c'è stato un dilatarsi delle differenze precetti mai io altri e i ceti diciamo di di i lavoratori dipendenti e molta in molti settori del lavoro occorrono c'è un distacco cresce gente fra le due fasce diciamo due grandi aree sociali e questo ha pesato molto ha creato un malcontento ha creato una sfiducia
Nella vita politica
Ora il fatto che il sistema pensionistico sia stato difeso
E abbia respinto il tentativo di metterla in discussione
Proprio di mettere in discussione il suo carattere pubblico la sua capacità di rispondere alle esigenze più elementari dei lavoratori anziani i tre eccetera è una questione che non riguarda soltanto i dodici tredici milioni di pensionati riguarda tutti i cittadini perché in qualche modo tutti siamo interessati
Alla alla prospettiva della della pensione
Ora c'è stata una prima offensiva contro il il il carattere pubblico del sistema è quella che porta il nome mi dispiace
Giuliano del ministro De Michelis non dobbiamo ricordare non dobbiamo dimenticare che alla fine della precedente legislatura
Fu proprio un ministro socialista che si posa la testa di una campagna tendente a portare ed eventi di privatizzazione quantomeno per fortuna è stato respinto
Pochi mesi fa è tornata la carica in quella stessa direzione in lista Carli
Ecco il mobile elemento di giudizio principale che era dobbiamo dare dell'operazione marittimi Marini si colloca su un crinale del tutto diverso
Insidiose insidiato dal mille resistenze ma certo il Progetto Marini aldilà dei suoi contenuti specifici
Noi intendiamo valutarlo perché essi collocati contro questo tentativo di distruggere il carattere pubblico del sistema Manzi valorizza questo carattere
E pone come dire
Propone una serie di questioni di difesa o anche di sviluppo del sistema pensionistico che sono sempre state poste per da sempre dal movimento sindacale Cazzola lo ricordava e dal nostro spesso
Movimento politico e cioè la la la il fatto che la la pensione di anzianità trentacinque anni non si tocca il rendimento del due per cento quando non si tocca Carli voleva
Liquidarlo voleva ridurlo nettamente e così via
E soprattutto ecco il dove mi sembra che
Il progetto Marini non sia soltanto una questione di riordino di riassetto ma sia contenga un nucleo di riforma effettiva è il l'avvio di un processo di unificazione
Delle normative e dei vari regimi dei trent'dei cinquantatré enti e del settore pubblico e privato che poi la questione più delicata secondo me dell'intera dell'intero dell'intero pacchetto sono questi i motivi che ci portano a dire dobbiamo impegnarci a far passare la riforma per altro verso però il progetto di Marini
Cerca e Franco tu potrà rispondermi di no naturalmente ma mi piacerebbe che tu facesse attenzione a queste a questa osservazione il tuo progetto cerca di te di attutire se vuoi le resistenze il contrattacco della destra anche interna al governo facendo qualche concessione diciamolo pure tu stesso dice di bisogna trovare dell'economia ristagna
Io rito ritengo che sarebbe un errore fatale sia stato compiuto non dico da tempo per il Governo deve dire che la destra al governo non ce certa lo capisco tempo dovere dirlo però io dico per esempio un errore fatale è stato dove è quello contenuto nel nel recente decreto estivo
I soliti decreti stangata in cui si è levato attraverso la fa la diciamo la formula del riallineamento si sono elevate le contribuzioni previdenziali
Questo allevamento che comporta una un introito per lo Stato ha speso e dei lavoratori di due mila cinquecento miliardi vuol dire che lo sa bene un aumento del costo del lavoro dell'un per cento quando tutta la manovra che il governo tenta di fare sul costo del lavoro vorrebbe portare a un obiettivo di riduzione del costo del lavoro del due tre per vediamo se ci riesce ma intanto un punto la l'avete aumentato non l'avete non avete ridotto quindi questo è stato secondo me un errore
Ma soprattutto altri errori sono possibili fa piacere che adesso si comincia a discutere di cambiamenti per esempio sull'integrazione al minimo e le cose che ha detto Elena Cordoni secondo me sono assolutamente giuste le l'integrazione al minimo
è e cioè il tetto il calcolo del reddito delle bonifiche s'è davvero un passo indietro secondo me
E dal punto di vista tra civiltà rispetto a quello che l'Italia è stata in questi ultimi ventitré ettari quello che ha portato di sviluppo de la mentalità della cultura il movimento delle donne
La la la il suo diritto il diritto della donna non dico del movimento il diritto tradotta essere considerata fino in fondo un soggetto anche dalla vita produttive economiche e così via
Quindi non aggiungo altro alle cose che ha detto
Elena ma il sono del tutto del tutto d'accordo
Infine l'altra questione insomma
L'elevamento il il la questione che mi interessa di più vi chiedo ancora due minuti di pazienza l'elevamento dell'età a sessantacinque anni io non voglio aggiungere altro alle cose già dette da tutti praticamente ma qui devo dire che la mia opposizione e
La posizione del PDS posso dirlo
è molto più netta forse di quella di tanti altri compagni e io diede gli stessi sindacati mi fa piacere che Rastrelli su questo punto sia stato molto netto e qui franchi trovo una contraddizione nelle cose che dici tu e mi consentirai la contraddizione più forte
Tu sia nel nei vari incontri anche in quello che abbiamo avuto ufficialmente come delegazione di pidiessini del PDS
Hai sostenuto che
Da queste misure che portano un'economia in primo luogo l'elevamento della età pensionabile voi
La questione
Per l'integrazione al minimo sono del Buzzi credo le due voci su cui tu pensi di realizzare l'economia più forte tu stesso ci dicevi però
Che nel complesso poi dal punto di vista economico risultate molto scarso
Dicesti che a regime queste modifiche a regime cioè nel due mila dieci se non sbaglio
Comporterebbero un'economia reale di venti mila miliardi al valore attuale cioè vuol dire niente se si considera l'inflazione tu dicesti però contenimento la mia impressione è che sia un contentino psicologico alla destra
Perché in realtà non significa niente dal punto di vista di quell'equilibrio che tu dici se è vero quello che dice e credo che l'allarmismo
Non giova mai ma non è eccessivo
Quando lo fai tu sentiero che dici che il sistema è prossima saltare non ce la fa non regge tra pochi anni allora queste modifiche che tu chi non c'entrano niente con riequilibra il sistema o o meglio non non comportano affatto nessuna garanzia che il sistema reggerà perché le economie che comportano sono assolutamente irrisorio e noi quando diciamo no all'aumento dell'età pensionabile o o no a un a un a una integrazione al minimo del tipo di quella proposta dal tuo progetto iniziare non ci limitiamo a dire no a qualsiasi cosa facciamo altre proposte la prima questione
Venti mila miliardi a regime
Ma diciamo c'è un'evasione contributiva e di quarant'stata di quarantatré mila miliardi del mille novecento novanta
Ora mi fa piacere che veda la questione della dei della revisione delle periodo di calcolo i dieci anni e come un modo per combattere l'evasione appunto e sono d'accordo con Paci
Prendiamo questi dieci anni semmai come tappa verso il calcolo dell'intera carriera perché sarà il vero modo per combattere l'evasione e tuttavia questa è la strada combatterà anche con altre misure è si faccia ho sempre caldi i raffronti con sistemi francese e tedesco eccetera andiamo a vedere come li si combatte l'evasione fiscale in genere e l'evasione contributiva in particolare certe metodologie forse basterebbe applicarle anche noi
Non sono forse è forse la mia dichiarano dico più facile per mutare civile per dare un come equilibrio al sistema ancora
Quello che li io definivo l'unificazione il nucleo vero che la riforma per l'unificazione dei regimi delle normative ma anche di Pippo venire una fortissima economia un fortissimo risparmio una forte razionalizzazione dei costi perché si tratta di eliminare sprechi non solo di va a battere soprusi e diseguaglianze
Ma si tratta anche qui di realizzare qualcosa che va diciamo aumentare la produttività ad esempio dell'amministrazione pubblica e la razionalità del sistema perché non imboccare con decisione queste vini dei tempi necessari naturalmente ma questo è il modo per dare davvero un equilibrio nuovo al sistema non ha delle a dei al ricorso con ricorso a ad
E le soluzioni che si rivelano e tu stesso in fondo la metti si erano di non grande momento infine e chiudo
Io credo cari compagni cari amici che resti con un problema al di là della del Progetto Marini resti un problema di un riequilibrio delle delle fasce basse del sistema pensioni delle del dei milioni di pensionati che prendono poche centinaia di migliaia di lire al mese
E otto milioni che prendono meno di un milione al mese
E vero non faccio un discorso indiscriminato so bene che in questi otto milioni volti hanno altri redditi e vanno valutati e sono valutabili ma ci sono milioni che non hanno altri redditi
E io credo che pensioni da fame come salari ingiusti perché un salario di un milione due milioni e trecento mila lire al salary giusto e non può essere compensato dal lavoro nero o da troppi straordinari perché questo non sarà non è un fatto di civiltà
Ora credo che salari bassi e pensioni troppo basse
Significano non una spinta ammodernare l'economia italiana
Ma significa un'area di depressione sociale significa anche un'area che fosse tanto alla reale a a modernità con una la reale ristrutturazioni in avanti delle commenta Diana proprio per questo credo che mai un impegno dobbiamo assumerlo al di là del riassetto proposto dal ministro del lavoro noi non dobbiamo demordere non dobbiamo dimenticare la battaglia
Per rendere più giuste le pensioni e salari perché questo è un una questione ripeto di giustizia ma anche di scelta di politica economica
Che ringrazio per la vostra pazienza della vostra attenzione e ringrazio tutti gli oratori naturalmente il dialogo e il dibattito no finiscono stasera consideriamo questa una tappa importante continueremo nelle prossime settimane a prendere iniziative
Nelle sezioni e nelle zone del partito
Noi invitiamo ministro Marini a fare la sua parte al Governo per rom per gli indugi e quindi presentarvi signor di legge da parte nostra ci impegniamo a condurre una battaglia in Parlamento e nel Paese per far approvare migliorare questo disegno di legge della
A
Da un
Sacco