"Il programma fondamentale per una nuova formazione politica" Festa Nazionale dell'Unita'

Per stasera che penso sia una delle iniziative centrali della nostra festa era unita in quanto la discussione nella sede della festa nazionale sul idee proposte per il programma cioè gli elementi per la definizione del nuovo programma da formazione politica cui vogliamo dare dare vita con il lavoro che si è avviato dopo il congresso nazionale
Sul progetto che è stato predisposto da una commissione coordinata dalla compagno Antonio Bassolino
Che è qui presente e che risponderà alle domande dei giornalisti Giancarlo Bosetti vicedirettore dell'Unità e Sandro Medici direttore del manifesto
Io credo compagni che questo sia anche il modo migliore per ricordare e onorare la memoria del compagno Pajetta che aveva sofferto
Che diceva la sofferta ce lo hanno ricordato l'unità tanti giornali proprio in questi giorni drammatici la divisione del partito e che aveva non ha mai cessato di indicare come le divisioni si devono superare andando nel merito dei problemi andando a cercare le risposte
Per un partito della sinistra italiano e per i problemi che la gente ha quindi credo che questo sia il modo migliore per affrontare la questione della realtà del futuro del nostro partito
Io do la parola ai giornalisti adesso penso che si tratti di fare un dibattito anche di botta e risposta sulle questioni do la parola a inizialmente Sandro Medici per la prima domande
Se mi permetti da primato umanitarie
Vorrei rivolgere a Antonio Bassolino riguarda ancora la figura di Giancarlo Paietta
Antonio certi ci ha detto adesso che tornato pochissimo tempo qui a Modena proveniente da Roma dove ha partecipato ai funerali alla manifestazione in memoria di Giancarlo Pajetta forse mi sembra utile e probabilmente è un modo bello per ricordare il compagno paglietta se Antonio ha voglia di raccontarci un po'questa manifestazione del del pomeriggio davanti alla a Montecitorio
Sì vorrei vorrei farlo
Nel modo anche più breve e più semplice
Dato che so bene come Finn da ieri mattina qui alla festa di Modena vi siano state più occasioni per ricordare la figura del compagno Giancarlo Paietta
Io sono rimasto molto colpito
In tutta la giornata di oggi
Dalle testimonianze di stima e di affetto
Che ha avuto Giancarlo Pajetta e tramite di lui il nostro partito
Manifestazioni di stima e di affetto
Da parte delle più alte autorità dello Stato
Presidente della Repubblica in primo luogo
E le straordinarie manifestazioni di affetto della gente del popolo
Sono stato per tutto il giorno le botteghe oscure
E mi ha molto colpito
L'espressione di affetto che è venuta da quella straordinaria realtà che il popolo comunista
Con le sue tradizioni con la sua storia
E mi ha molto colpito che si sia ripetuto alcun Giancarlo Paietta
Una scena che lei ha abbiamo visto già anni fa
Alla morte di Enrico Berlinguer
E cioè tanta gente semplice donne e uomini lavoro lavoratrici lavoratori compagni anziani
Che sfilavano attorno alla sua bara
Ognuno a suo modo
Il vecchio compagno comunista magari alzando in Ciro il pugno chiuso in segno di saluto
La vecchia donna Romano meridionale che si faceva in fronte il segno della croce
Ognuno a suo modo ma tutti che secondo me si dicevano dentro si domandavano che cosa sarebbe l'Italia di oggi senza uomini come Giancarlo Pajetta e questo nostro partito comunista italiano
è stata questa manifestazione
Di affetto anche io penso la più giusta risposta
A quella offese a quegli attacchi alla resistenza che tanto avevano fatto soffrire
Giancarlo in questi ultimi giorni
E penso che noi abbiamo il dovere di dire
Che noi non solo non abbiamo da vergognarci del nostro passato e la nostra storia
Non si tratta soltanto di dire qualche cosa di difensivo
Ma abbiamo il dovere di dire qualcosa di più molto di più
Abbiamo il dovere di esprimere di far sentire a tanti anche la fierezza e l'orgoglio per una grande storia
Per una grande battaglia di massa e popolare come è stata la resistenza
E il dovere di rispondere a tanti che hanno cercato di distruggere nei giorni scorsi di cancellare il Partito comunista italiano dalla storia di questo Paese che l'Italia di oggi la democrazia di oggi la resistenza
Contro il fascismo portò il volto vero di Gian Carlo Pajetta queste la nostra storia
Ed è per questo ancora una volta che vogliamo ricordare Giancarlo con l'affetto di tutti i compagni dei compagni anziane dei compagni giovani perché la storia che alle nostre spalle appartiene a tutti quanti noi e tutti quanti noi dobbiamo impegnarci a portarla avanti
Entrare ora nell'argomento centrale del tema che è stato posto questo dibattito
Dopo le parole che ha detto Bassolino
Penso che entrare in questo momento significa affrontare non una questione settoriale
Perché il programma non è un problema settoriale il programma
L'anima e per molti aspetti nel di più tipo di evoluzione che ha
La vita politica il programma è in larga misura l'identità stessa di un partito
Il programma adesso
Steso dall'ufficio di cui Bassolino e responsabile adesso c'è c'è una bozza di programma dopo molti anni durante i quali come si sa questo tema spinoso si ripresentava
Intorno alla costruzione di un programma
Si registravano tutte le difficoltà di una discussione interno ora un programma cioè è stato presentato
E a raccolto giudizi varia raccolto anche molte critiche
Oltre che consensi e apporti parleremo anche dei consensi degli apporti ma direi di cominciare dalle critiche
Sono state rivolte diverse critiche a questo programma io ne voglio
Presentare sottoporre a Bassolino prima di tutto una quella che questo non è un vero e proprio programma
Di governo non è una piattaforma politica di proposte
Presentate alla al popolo italiano perché perché valuti e decida la sua scelta politica il consenso da dare a a un partito che cambia come i pesci ma è un documento che
Riflette l'esigenza di una di una discussione interna che riflette il tentativo di comporre la presenza di diverse anima di diverse anime nella nel partito il programma dovrebbe essere l'anima e l'identità del partito invece quello che ci troviamo davanti
Osserva chi fa questa critica è un documento che cerca di mediare fra le diverse anime quindi impedisce di prospettare un quadro di proposte di proposte chiara insomma è un documento che ha una valenza in Terna provvisoria ma non è il programma
Che sul quale impicci vuole costruire la nuova formazione politica di cosa risponde a questa obiezione
Ma rispondo in primo luogo che
Questa parola mediazione mediare
Non so quanto
E possibile definirla come
Una brutta parola un qualche cosa vedere soltanto in senso negativo
Uno dice un compagno che
In anni ormai cominciano a essere lontani per tutti quanti noi
Aveva spesso L'Espresso critiche
Ad un certo unanimismo
E non solo ad una giusta e legittima tensioni unitarie che a volte c'erano il nostro partito
Mi capitò parecchi anni fa ormai lontano mille novecentosettantotto di dire in un'intervista Giampaolo Pansa su Repubblica
Che era forse il tempo di pensare a maggioranze in minoranze
Dentro il partito comunista italiano maggioranze e minoranze al plurale
Su grandi temi su grandi questioni e allora questo era tema molto delicato e difficile del nostro partito
Io vorrei primo luogo osservare che se noi dobbiamo lasciarci alle spalle ogni vizio danni mistico
Se dobbiamo sapere che l'unità non è più una a priori
Ma chi è da costruire le forme possibili io però non vorrei che passassimo nella storia e la vicenda del nostro partito
Da eccessi di unità e perfino di unanimismo quasi alla preoccupazione
Del non vere mai giusti sforzi che portino più avanti la possibile unità del nostro partito
Io penso che questo sia uno sforzo doveroso
Non facendo mediazioni pasticciate
Nonni elaborando testi che riguardino soltanto alle nostre anime interne
Ma affrontando un'altra questione che io ritengo decisiva
Noi stiamo cercando di costruire
Con opinioni in mezzo a noi molto diverso se un nuovo partito della sinistra italiana ed europea
Io ritengo decisivo per realizzare questo obiettivo
Che noi i comunisti italiani attuali tutti quanti noi con le nostre differenze
Ritengo decisivo che siamo tutti quanti assieme nel nuovo partito della sinistra italiana ed europea
Se questo non dovesse essa
E dovessero esserci lacerazioni io penso che questo condannerebbe al fallimento dico con franchezza la mia opinione
Tentativi ipotesi giusti di rinnovare profondamente la cultura il modo di essere la nostra identità
Se vogliamo essere tutti quanti assieme nel nuovo partito abbiamo il dovere io penso
Dicevo cercare di definire alcune basi comuni
Punto comune orizzonte politico ideale
E non solo di vedere un programma di governo in senso stretto
Perché un partito come questo come il nostro non si tiene assieme soltanto se siamo d'accordo sulla riforma della casa o della sanità
Ma si tiene assieme sia assieme ad alcune scelte riformatrici abbiamo per quanto è possibile non su tutto ma abbiamo una comunanza su alcuni grandi ideali e valori
Su alcune scelte che Montino la militanza politica
Oggi e in un nuovo partito della sinistra italiana ed europea e questo perché
Per tutti quanti noi credo
è fondamentale sapere quali riforme vogliamo fare ma poi noi sappiamo che non costruiremo una grande festa pure questo
Non avremmo quella grande volontariato comunista che è tipico della nostra storia
Non riusciremmo ad avere tanti azioni di solidarietà
Se in mezzo a noi non si mantenessero vivi rinnovati in altro modo tenendo conto che siamo negli anni novanta e non a cinquant'anni fa però grandi speranze
Un sistema di valori e di ideali io penso che l'elaborazione graduale di un programma fondamentale debba contribuire a rispondere grandi domande di identità
Di valori di ideale ridefinire una forte identità fare intendere ai nostri compagni e chi ci guarda con interesse che noi vogliamo essere in modo nuovo ma una grande forza alternativa
Che non vuole soltanto aggiustare migliorare quello che c'è
Ma vuole costruire un'altra prospettiva vuole costruire una società molto più giusta molto più avanzata di quell'attuale che abbia davvero al centro la persona umana le donne e gli uomini io penso che via via un programma dire misurarsi su queste questioni e per questo penso che dobbiamo ricercare
Un orizzonte politico ideale assieme
Darci un quadro unitario più largo altrimenti sono io a domandare altrimenti come si pensa di mantenere sino a questo partito
Le grandi forze che abbia
Con opinioni così diverse in mezza noce
Se oltre a vedere l'accordo succo su ciò che possiamo fare oggi non cerchiamo il minimo di consenso almeno il minimo di quadro unitario anche su qualche cosa che va al di là dell'oggi che guarda al domani al futuro
E fa intendere al vecchio compagno
Iscritto magari di cinquanta da cinquant'anni al nostro partito che noi vogliamo andare avanti non perché rinunci amo ai grandi ideali e valori del socialismo
Ma perché nell'epoca di oggi
In altro modo praticando nuove stremate vogliamo continuare a praticare grandi viale grandi speranze di libertà e di socialismo questo io penso e l'impegno di fronte a noi
Allora mi sembra Bassolino ci abbiamo un po'spiegato ma l'intenzione di fondo
Che ha animato il suo lavoro e che poi ha portato alla stesura di questa bozza
Che tanto fa discutere allora cercando di andare un po'più avanti e e quindi entrare nel merito
Riprendendo quelle critiche che alla alla al documento sono state rivolte che ricordava prima abusi
Vediamo un po'allora mi sembra che la critica principale
Che e viene fatta in questo testo
E che non è un programma
Ma appunto una tentativo
Tendenzialmente interno al partito di tenere insieme
Le sue tanti questo poi nei fatti non succede perché appena presentato e pubblicato dall'Unità il testo
Vengono pubblicati a valanga una serie di interventi molto critici che provengono da un'area del partito abbastanza riconoscibile
E che cosa contengono queste critiche si dice che Bassolino non sceglie
E che cosa non sceglie di non scegliere
Il capitalismo cioè non sceglie la centralità dell'impresa e del mercato come discriminante intorno alla quale poter far crescere non solo la forza del partito comunista ma anche delle prospettive di governo dello stesso partito
Secondo queste critiche l'unica possibilità perché questo avvenga è appunto un'accettazione delle regole del mercato e quindi un accoglimento delle compatibilità per quelle che se sono in questo momento in questo Paese
Credo che
Bassolino ha risposto in parte interviste eccetera credo che questa sia l'occasione giusta
Perché
Invece Luigi sentiti rispondere a queste critiche esattamente come quelle critiche erano nel merito forse Bassolino oggi deve rispondere a queste critiche ma insomma
Bassolino attenti piace questo capitalismo non ti piace
Io penso che
Il capitalismo non possa essere
L'orizzonte
Di una forza autenticamente di sinistra
Nei
Del partito comunista italiano né di una nuova forza da costruire autenticamente di sinistra
Non penso che il capitalismo possa essere inteso come la fine della storia
L'ultimo approvato
Un qualche cosa di
Naturale
Che ha la pretesa di corrispondere lo dico in questo modo alla natura più intima delle cose e delle persone degli uomini e delle donne
Non so di una forza autenticamente di sinistra
Debba venire un'attenzione critica tesa a mettere in discussione questa pretesa del capitalismo di essere la fine l'orizzonte ultimo dei trasporti
E di un capitalismo vorrei aggiungere che è visto in una dimensione mondiale
Dimostra di essere del tutto incapace di rispondere a grandi grandi bisogni di tre quarti dell'umanità
Che vivono alla dipendenza di un quarto dell'umanità
Dove si concentra
La gran parte della produzione e del consumo
Della ricchezza
Delle tecnologie dell'innovazione
Visto in una dimensione mondiale
Il capitalismo ha aggravato i aggrava le grandi contraddizioni tra nord e sud del mondo
E in un Paese come il nostro
Noi abbiamo io penso il diritto e il dovere di non ragionare in termini di centralità dell'impresa
Una forza autenticamente di sinistra ragioni in termini di centralità della persona
Di G. uomini e delle donne concrete
E di una forza
Che deve cercare di darsi sua compatibilità questa è la parte nuova e difficile
Dell'elaborazione programmatica
Sua compatibilità che non sono quelle dell'attuale sistema economico sociale e di potere
Ma nostre coerenze compatibilità
Che il movimento operaio deve darsi autonomamente
Si vuole portare avanti un suo disegno di trasformazione
E senza più scissioni tra l'oggi e il domani i medici
è un punto nuovo e difficile anche rispetto al meglio della tradizione il Partito comunista
Perché fin quando
Era il nome di per sé
Con la sua grande carica simbolica
Che poteva consentire di non fare i conti fino in fondo
Con la elaborazione di un compiuto programma
Voi potevamo anche vere come abbiamo avuto tanti scissioni tra il domani Locci
Tra un domani lontano invocato dal nome
E un oggi un quotidiano che a volte era in aperta contraddizione
Con quel domani evocato dall'anno
Elaborare in via via ed è compito io penso molto arduo e difficile
Un nuovo programma fondamentale del Partito comunista in trasformazione e della nuova forza da costruire significa fare i conti con queste scissioni tra l'oggi e il domani
Dire non solo ciò che vogliamo oggi dall'opposizione
Ma dire di fronte ai lavoratori
Cosa ci impegniamo a fare
Però il governo del Paese
In una prospettiva di alternativa
Dire ai nostri sia i nostri no
Fare scelte operare una selezione una gerarchia di problemi di risposta
Sapendo che operava scelte selezioni comporta contraddizioni anche in seno al nostro popolo
A una parte del nostro blocco sociale
Ma io penso che noi siamo obbligati a farlo
Vorrei citare
Siamo a Modena
Un solo esempio
Per dire come contraddizioni di solo ma dobbiamo affronta
La recente legge sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori delle piccole imprese
Che tante polemiche ha suscitato in mezzo anno
Che io difendo pienamente
E penso che noi abbiamo circa fatto bene a cercare di non mediare sette
E di non mettere sullo stesso lato della bilancia sui due piatti assieme contemporaneamente
Diritti dei lavoratori che non esistevano nelle piccole imprese e problemi delle piccole imprese abbiamo scelto
Spostato l'accento sui diritti dei lavoratori
Sapendo che si creavano contraddizioni anche con settori tv dove Partito Comunista con settori di imprenditoria piccola e media abbiamo fatto deliberatamente una scelta che io considero giusto
Poi dobbiamo saper parlare queste forze
Batterci perché si diano aiuti al credito all'innovazione all'esportazione ma io penso che abbiamo fatto bene lo stare in una situazione in cui per fare contemporaneamente assieme l'uno e l'altro erano più di quarant'anni
Che una grande parte di lavoratori italiani non arriva alcun diritto nell'impresa e sotto i sedici dipendenti
Penso che abbiamo fatto bene ad affermare diritti che non possono essere scambiati
Perché nelle piccole imprese da decenni non entrava alla costituzione Italia e l'imprenditore anche il piccolo anche quello democratico e di sinistra che magari votare il voto eroi e noi dobbiamo cercare di mantenere anche il consenso suo aveva però un arbitrio enorme
Il potere di licenziare una donna e un uomo senza alcuna ragione e senza alcuna motivazione noi abbiamo fatto una grande conquista di civiltà io penso che su tante altre questioni il fisco
I problemi della sanità
Noi andando avanti sulla linea riformatrice aggreghiamo forse essi creano problemi penso che dobbiamo farlo cura gioiosamente
Senza scissioni tra l'oggi e il domani avendo lo stesso linguaggio lo stesso colpo oggi all'opposizione e domani al governo del paese
Dimostrare di avere questa forza
E andare avanti nella definizione di un programma di alternativa che contesti le attuali compatibilità che non sono naturali date una volta e per sempre e cerchi di affermare nostre autonome in nuove compatibilità che abbina al centro
Quella grande variabile davvero indipendente
L'unica variabile davvero indipendente che io penso ci debba essere una forza di sinistra che è la persona umana che deve essere al centro di tutto inizio io il fine nel senso di finalità
Di ogni attività di politiche economiche sociale di ogni intervento dello Stato perché altrimenti se è una forza di sinistra non ragiona così come una forza di sinistra ecco perché il programma provoca anche i problemi e divisioni
Delle quali non dobbiamo sorprenderci io stesso non mi sorprendo
Penso che devono andare avanti io sono il primo a sollecitare
Una discussione via via più ricca come stiamo cercando di volgere a fare sempre più di merito
Di merito
Io non solo per la centralità dell'impresa
E penso che anche andando avanti nella elaborazione del programma del PC in trasformazione
Verso una nuova forza non posso certamente essere questa la posizione nostra
Se la sinistra negli anni scorsi ha potuto qualche volta parlare di centralità dell'impresa io penso che ha sbagliato
E che noi dobbiamo parlare invece dice eventualità del lavoro
Delle donne e degli uomini e della persona umana e dobbiamo avere come nostro primo punto di riferimento la classe operaia e il mondo del lavoro in tutte le sue articolazione
Dall'operaio metalmeccanico di terzo livello ai tecnici e quadri
Alle figure professionali più alta a questo mondo del lavoro in tutte le sue articolazione ma questo è il nostro referente sociale
Questa è la base della quale dobbiamo riuscire a parlare questo innanzitutto il momento che noi dobbiamo cercare di rappresentare
Alla domanda se il Partito Comunista Italiano la nuova formazione politica che nascerà dal proprio come se riuscirà ad avere un buon programma chiaro netto o scelte limpide senza confusioni mediazioni ecco a questa domanda
è chiaro che chi a chiunque di questa platea si rivolgesse a questa domanda risponderebbe dipenderà dagli sviluppi della discussione interna al partito comunista e da che esito avranno le polemiche e le divisioni attuali per fare un buon programma diciamo ci vogliono buone conoscenze tecniche tecnico economiche cioè non non pare che al Partito comunista italiano sia difetti no oggi siano difettata in passato
Le forze necessarie per pensare un buon programma dunque senta oramai difficile da fare è stato difficile in questi anni e lo è ora è perché ci sono divisioni
Che riguardano questioni di carattere ideologico politico più generale ecco io voglio chiedere
A Bassolino
Non soltanto la sua previsione sullo sviluppo di questa discussione che può creare le condizioni per realizzare una capacità programmatica nuova chiara efficace capace di conquistare consenso gli voglio chiedere quella cosa che tutti sulla quale tutti ci interroghiamo qual è oggi lo Stato delle tensioni interne qual è la temperatura del confronto interno dopo l'incontro
Dopo l'incontro cosiddetto del del caminetto dei dirigenti più anziani del partito al al quale Bassolino non ha potuto partecipare ma per ragioni anagrafiche
Ma sul quale avrà sicuramente informazioni da darci sul quale si sarà confrontato con altri dirigenti del partito dopo questo incontro oggi chi con che spirito con che aspettative possiamo guardare agli sviluppi della discussione
L'incontro ha dato a mio avviso
Di positivo quello che poteva dare
Quello che
Tutti credo ci auguravamo che desse
Un clima più disteso
L'impegno
A costruire
Nuove regole di convivenza
E questo è molto importante
Anche perché vorrei osservare
C'erano state delle settimane precedenti
Alcune
Dichiarazioni esplicite
Alcuni articoli
Che parlavano
Anche da diverse parti
Della possibilità di separazioni di rottura del nostro partito
C'era stato agli inizi di agosto
Un articolo sull'Unità noto a tutti i compagni del compagno Dario Cossutta
In cui si prospettava una ipotesi una possibilità di separazione
C'era anche stato vorrei aggiungere
C'erano anche stati affermazioni
Di intellettuali
Pur sostenitori
Della svolta
E della necessità di un nuovo partito
Penso ad una lunga intervista di Cacciari a Panorama
Che io ho considerato che considero del tutto sbagliate e dannosa
Cacciari è infatti
Detto esplicitamente
Siamo ad una situazione molto difficile ad una stretta
Bisogna ormai stringere e vedere che succede
Dicendo
Se vinciamo noi
Cioè l'attuale maggioranza del partito che è stata favorevole alla svolta e alla costruzione di un nuovo partito
Allora gli ingrati anni
Uso
Il linguaggio di Cacciari
Dovranno decidere se restare dentro
O fare la scissione
E io penso dice Cacciari
Che decideranno di restare dentro
Se invece dovessero vincere loro
Arriva ha detto Cacciari
Allora il problema è nostro
E dovremmo essere noi voi maggioranza per ragioni di coerenza a trarne le conseguenze e a fare la scissione
Noi chi
Io certamente no
Lo dico per chiarezza di posizione
E come me penso tanti Etta tante tante compagnie tanti e tanti compagni della maggioranza
Noi non possiamo ragionare in questo modo
Dobbiamo invece ricercare assieme regole di convivenza
Che ci consentono tutti quanti assieme pur nelle differenze
Di poter andare avanti
Costruire una nuova impresa io non ho alcun dubbio
So che è difficile si può anche pensare e dire facile è difficile quasi impossibile Maya e tanti compagni a stragrande maggioranza della maggioranza
Gli ha messo in dubbio che anche se a un con al Congresso quale andiamo
Dovesse vincere
La prospettiva diversa da quella della maggioranza
Sarebbe dovere nostro doveri mio in ogni caso restare comunque nel partito
Anche se vincesse un'altra mozione un'altra ipotesi continuando a sostenere le proprie idee sulla necessità di un profondo rinnovamento
Così noi dobbiamo uccidere tutti i compagni
Di altre mozioni
Ricercando assieme a quelle regole di convivenze quella base comune politico ideale
Che ci consentono di mantenere questa grande forza perché altrimenti questa è la mia opinione
Noi non avremmo più partiti
Due partiti più o meno forti
Noi avremmo nel caso di lacerazioni soltanto un partito piccolo
Il quale avrebbe di fronte a sé ineluttabilmente io credo
La prospettiva di un'azione di testimonianza
No
Ma di testimonianza
Nel mondo e militare di oggi
E quindi con una difficoltà di prospettiva
E aggiungo con una difficoltà di un ruolo internazionale questione decisiva
E avremmo un altro partito nuovo
Meno piccolo più grande più forte
Ma che se non avesse tutta l'attuale forza del Partito Comunista Italiano vedrebbe mille volte resa più difficile la sua azione di profondo rinnovamento in questo senso perderemmo tutti
In questo senso io considero decisivo andare avanti giungeva prossimo appuntamento mantenendo assieme indifferenza e grandi che ci sono che non si cancelleranno che anche l'elaborazione programmatica non cancella tutte perché alcune differenze politiche
Impatti anche strategiche resteranno
In parte resteranno ma su altre possiamo lavorare per darci una base unitaria questo è il compito io penso grande di fronte al nord portare l'intero corpo di il partito comunista italiano
Perché noi abbiamo bisogno di tutti
Io che l'abbiamo anche bisogno di un reciproco ascolto
Di sapere ognuno sostenitore delle proprie idee cercare di vedere la parte di verità Kitchen l'argomento dell'altro compagno
Dell'altra mozione
Con questo atteggiamento giusto
Di reciproco ascolto
E con maggiore disponibilità di quanto non ci sia stata da parte di tutti quanti noi in questi mesi maggiore disponibilità assedi di confronto unitario
A ricercare questioni e soluzioni difficili di fronte a noi a sapere che
Dopo quello che è successo
In questi ultimi anni e dopo lo straordinario e mille novecentottantanove noi abbiamo bisogno di uno straordinario sforzo di intelligenza di elaborazione Idi creatività
Già tutti quanti assieme avremo bisogno di ulteriori energie e di altre forze ma per questo è decisivo
E per questo vorrei usare un termine caro al compagno ingrato per questo testardamente
Io continuerò al lavorare su questa strada
Per ricercare di Elia quante possibile
Senza cedere a mediazioni pasticciate sollecitando il testo del programma
Ne è in qualche modo per le discussioni una prova
La discussione anche la più franca in mezzo a noi ma lavorando testardamente per darci di unitario quello chi è possibile
Poi controlliamo tutti discutere al Congresso dopo
Vedremo via via se riusciremo a risolvere altre differenza però io avverto molto questo bisogno e questa attenzione questo messaggio che deve essere data ecco
Se l'incontro di fatto riuscita a dare a tutto il corpo del partito pur sapendo che sono rimaste dopo fattori ci grandi differenze di merito
Che non potevano essere sciolte in quell'incontro
Ma se quell'incontro è riuscito a dare un messaggio più distensivo al partito un messaggio in più
Di speranza di fiducia
Io penso che questo sia molto importante
E che spetta a tutti quanti voi quadri anziani e giovani al centro e in periferia allargare questo messaggio e costruire via via questi spazi di dialogo interno al nostro partito
Non sono i nomi di permettere un una piccola raccomandazione e non per
Attenuare la tua
Vis oratoria e anche polemica
Noi siamo di qui abbiamo molte domande da fare
E probabilmente tu hai voglia di rispondere a tutte le domande che vogliamo fare
Allora ti pregheremmo di essere un pochettino più coincise
Scusi
Io ho conosciuto Bassolino nel mille novecentottanta
Quando era segretario della della campagna e ci conoscemmo perché c'era stato il terremoto lui andava in giro per questi paesi distrutti eccetera parlando con i compagni eccetera
Insieme ad altre forze anche al sindacato tentava di mettere in piedi degli oggetti strani che si chiamavano comitati popolari
Ed erano delle cose formate dai militanti di sinistra da la gente più sensibile di questi paesi che di fronte a quel disastro
Si dettero immediatamente da fare e in alcuni casi formare uno di veri e propri contropoteri nel senso che l'altro potere quello dello stato delle autorità delle istituzioni
Improvvisamente crollo insieme a le casse in quei Paesi il terremoto fece crollare anche quel poco di Stato che c'era in quei Paesi
Passarono un paio di mesi anche molto esaltanti dal punto di vista politico malgrado i cadaveri delle casse da morto e
Arrivo da quelle parti il Luciano lama che allora era il segretario della CGIL fece un'Assemblea unitaria CGIL CISL UIL
E in cui vennero decise delle cose tra cui quella di chiedere a questi comitati popolari di tornarsene praticamente a casa
Dicendo che adesso lo Stato era tornato nella pienezza delle sue funzioni che quindi non c'era più bisogno
Di queste forme di potere popolare uso un termine forse un po'eccessivo ma per capirci
E il compagno Bassolino ci rimase male allora
Questa non è che un piccolo episodio peraltro anche autobiografico
Ma per dire una cosa e più grande e cioè che per quanto io conosca Bassolino la sua storia nel Partito comunista è stata una storia di continua contrapposizione
A i settori diciamo così più di destra del partito via si è sempre trovato dall'altra parte nei confronti di questi altri compagni
Negli ultimi mesi invece si trova in una maggioranza in cui ci sono anche loro mentre i compagni che normalmente erano più vicino alle posizioni di di Bassolino stanno dall'altra parte
Bassolino anche spiegato queste cose ci ha riflettuto la sua riflessione in parte è stata pubblica in parte credo sia privata
La domanda a questo punto io voglio rivolgerle e rivolgerti è questa ma in questa situazione soprattutto dopo questo tuo lavoro che ha subito le critiche che dicevamo proprio sempre de quei settori lì
No non ti ha mai avvenuta la tentazione di di fare una quarta mozione
In pratica l'altra sera qui Ingrao ha fatto un appello atti e ai suoi compagni diciamo che nel passato si erano trovati vicini alle sue posizioni
Cogliendo una contraddizione lui diceva
In questi compagni tra quello che dicono in parte per esempio Bassolino con questo programma e poi quello che fanno cioè il loro comportamento all'interno del partito e quindi rivolgeva un appello a questi compagni a una maggiore coerenza penso che sia giusto che tu da questa stessa sede rispondessi al compagno in grado
Sì io darò adesso
Compagno Sandro Medici una risposta breve Abdul domanda lunghe scherzo solo adesso molto più conciso ma dipende dalle domande naturalmente a una domanda sul capitalismo la risposta lunga realtà fin troppo Brema
Nella maggioranza vi sono
Opinioni diverse
A volte anche molto diverse
La maggioranza è stata
Unità
E si è tenuta assieme
Su un punto fondamentale
E questo punto fondamentale era la coscienza la consapevolezza
Della giustezza
Di avere un nuovo partito della sinistra italiana ed europea
Questo è stato il principale punto
Di riferimento unitario della maggioranza
In uno schieramento nel quale voi convivono opinioni diverse anche anime diverse
Come a volte o spesso si dimostra anche
Opinioni analoghe differenza io penso che sia un bene per il partito si si esprimano
Sempre più limpidamente c'è un punto unitario importante
Che io penso tutti ognuno nella maggioranza
Vogliono continuare a salvaguardare e questo io penso sia importante per il partito l'impegno cioè a costruire un nuovo partito della sinistra italiana ed europea poi discutiamo apertamente sulle caratteristiche di questo partito
Sulle sue finalità sui sui grandi obiettivi sulle scelte di merito e di contenuto che si dà
E io penso che sia un bene che questa discussione diventi sempre più esplicita
Devo quindi opinioni differenti opinioni differenti vi sono anche
Sul merito e non solo sul punto politico nuovo partito
Tra me e compagni della minoranza
Tra i quali anche c'è un'articolazione una dialettica che io penso sia bene che si espliciti per esempio sul testo del programma una dialettica io penso che sia un bene sia esplicitata anche nell'AMA nella nella della minoranza
Il compagno materia ritenuto io
Naturalmente ho grande rispetto per questa opinione
Come ho grande rispetto per la opinione molto critica che hanno espresso alcuni compagni della maggioranza
Il compagno madri ha ritenuto di dover pubblicamente addirittura
Dire esplicitare che lui non aveva niente a che fare con il testo programmate
Io posso confermare che questo è vero
Prendo atto e intendo che si sviluppi una discussione di merito
Ritengo che sia stato utile poi l'articolazione di dibattito ma anche espresso un giudizio molto severo
Sul quale bisognerà discutere altri compagni della minoranza forze intellettuali da Pietro Barcellona Mario Tronti ad Alberto Asor Rosa
Ci sono dimostrare invece molto interessate disponibili a un dialogo
Mi sembra che dopo alcune primi affrettate dichiarazioni
Adesso sia dentro la maggioranza che dentro la minoranza incominci una discussione più di merito
Ho visto che il coordinamento della seconda mozione dichiarazione compagno Angius ritiene il testo una base di discussione
Anch'io penso che il testo debba essere inteso suoi cd più di questo come una base di discussione e io sono il primo a sapere tutti i limiti di questo testo
Quanto lavoro ci sia da fare invidio chi pensa di avere tutto e risposte pronte
Io sono del tutto consapevole delle grandi difficoltà delle mie debolezze di analisi e di proposta
Dei problemi di limiti di un'elaborazione più collettiva
Credo che dobbiamo sollecitare un contributo creativo
Adesso sviluppiamo questa discussione di merito io penso che sarebbe sbagliato da parte di chiunque
Di citare in qualunque senso
Adesso che la discussione è incominciata quella di merito ed era il pieno sviluppo decidere quale debba essere l'articolazione congressuale
Sulle differenze più programmatiche e politiche chi ci potranno essere ora sviluppiamo tutti liberamente questa discussione ognuno con la sua testa
Colli suoi idee senza rigurgiti appartenenze di mozione e di schieramento
La maggioranza è unita su un punto fondamentale
Discutiamo liberamente vedremo poi ognuno liberamente con la coscienza a sua e per il bene del partito quale potrà essere l'articolazione più giusta delle posizioni da discutere al prossimo congresso ma se nessuno di noi vuol fare l'oggi che
Politicista fermo restando il punto di unità politica sul nuovo partito io penso che noi oggi abbiamo il dovere di discutere di programmi e di contenuti facciamolo bene
Antico molte critiche possibilmente con molte critiche costruttive e proposta e poi cerchiamo di andare
A un congresso vero io mi Hapoel più ricco dell'altra volta
E io per questo credo molto alla discussione sul programma
Perché non risolveremo affatto tutto io non ciò nessuna illusione che possa essere la panacea
Però se noi avremo un confronto programmatico serie vero potremo ognuno di noi andare a congresso prossimo avendo a differenza di quello precedente
Un quadro di riferimento più ricco alle nostre spalle
Potremo dire tutti quanti non solo un sì è un grosso nome ma avere anche differenze articolazioni discussioni più concrete di merito su grandi questioni di contenuto
Vorrei semplicemente capire meglio in relazione l'ultima risposta di Bassolino
In concreto Casey sviluppi avrà la discussione nel senso di quali sono le tappe che stanno davanti al Partito comunista italiano perché quella che si sta svolgendo non è una discussione programmatica nel senso stretto non c'è una divisione forse ci sono anche le divisioni pro programmatiche in senso stretto ma si discute in termini del tutto generali della dell'impianto politico che la nuova formazione politica non c'è una discussione sulla riforma della pubblica amministrazione o sulla caccia
Ho sulle politiche per all'industria o sulla o sulla sulle pensioni quella che abbiamo davanti a una discussione di carattere generale ora che cosa succede avremo una fase di discussione programmatica che dovrebbe guardare di più ai contenuti della della piattaforma della nuova formazione politica e poi avremo un congresso che definirà
La natura la forma definirà anche l'area di di di di partecipazione scongiura rase ci riuscirai a rischio di scissione o registrerà delle divisioni ecco non non è non è contraddittorio questo svolgimento delle cose ora che poi è emersa una divisione in materia di politica estera in materia di politica estera
Nel voto parlamentare sulla sulla crisi del del Golfo è ancora possibile
Prevedere questo calendario dello sviluppo della vicenda della marcia di questo partito verso il suo congresso
Io penso che sia interesse di tutti quanti noi l'incontro di fatto c'è
Andava in questa direzione portava un aiuto e un contributo in questo senso
Che sia interesse di tutti quanti noi
Avere
Ben presenti e chiare le tappe che possono aiutarci di più
La tappa le tappe che avremo nelle prossime settimane
Della conferenza programmatica nazionale
Per cercare di fare passi in avanti anche rispetto all'attuale testo
E dire seminario sulla forma partito
Queste due sedici aiuteranno a vedere
I punti di unità e le differenze
Subito dopo il Comitato centrale del partito
Convocherà il congresso
E avremo
Una comunque inevitabile articolazione
Per mozioni diversa
Sulle differenze politiche che resterà
Il congresso nazionale sarà la successiva tappa
Infine per quanto riguarda rielaborazione graduale di un programma fondamentale vero e proprio per invece evidente
Che dopo questo testo la conferenza il congresso
E continuare avendo ben chiare queste tappe i passi in avanti da fare e via via continuare a lavorare perché come Bosetti sa bene
E come ci dimostra tutta l'esperienza dei grandi partiti la sinistra europea
Anche per ragioni di serietà l'elaborazione di un programma fondamentale richiede i suoi tempi
Il suo coinvolgimento non solo delle forze il partito ma di tante forze intellettuali per questo fin dal primo istante l'abbiamo presentato come un lavoro introversa tappe
La Conferenza programmatica e una prima significativa tappa poi il congresso
E poi ci daremo una ulteriore scadenza per avere l'elaborazione di un programma fondamentale compiuto vero e proprio io penso che con intelligenza dobbiamo saper rispettare queste tappe
Senza farci prendere da nervosismi
E comprendere che noi abbiamo tutti bisogno di una seria fase di discussione programmatica e di contenuti
Perché questo non è pasticcio
Questo aiuta a vivere meglio anche le differenze
Le rende più concrete una volta che la discussione programmatiche di contenuto ci fa vedere meglio e di più ciò che ci unisce e ciò che ci differenzia in questo senso io penso che sia
Interesse di tutto il partito rispettare le tappe che ci siamo dati
L'intenzione di Bassolino mi sembra chiara e peraltro è meritorio cioè quello di tentare di fronte a queste divisioni del partito una discussione di merito nella quale ci si possa confrontare in maniera più vera e forse forse al di là di schieramenti precostituiti
Allora una domanda di merito Bassolino tra i vari punti del programma di questa bozza di programma c'è un punto che niente è stato particolarmente che riguarda la rappresentanza nei posti di lavoro
In questo brano del del tuo testo
Si parla di sindacato di crisi del sindacato di crisi dell'unità sindacale
E insomma si fanno delle proposte anche a proposito di una nuova forma di rappresentanza che metta al centro il lavoro e come dicevi prima la persona che lavora ho notato che in questo scritto questo pezzo questa parte della della della bozza di programma ho notato che ci sono alcune Analogie con il documento preparato qualche mese fa
Dai trenta quei trentanove dirigenti della CGIL che si stanno impegnando in una battaglia per la democrazia nella CGIL
Volevo sentire cosa ne pensano che sia nel merito del del tuo testo e anche in rapporto a questa battaglia che c'è nella nella CGIL
Tema della democrazia sindacale
E il tema in realtà della sta
Regia sindacale
Di quello che deve essere un moderno sindacato di classe
è uno dei più impegnativi di fronte nocive
Perché almeno per i miei evidente
Nessuna prospettiva riformatrice di sinistra in Italia dal vero è possibile
Se non c'è anche un sindacato profondamente rinnovato
E in grado di essere
Un autentico soggetto di trasformazione
Per poter esercitare questa funzione di soggetto politico di trasformazione e quindi non solo per fare il suo mestiere tradizionale
Il sindacato ha di fronte si problemi difficili di strategia e problemi molto delicate Didimo Croazia
Io credo che il tema sia ben presente non solo ai compagni di firmarlo all'ora un manifesto e un appello
Ma attenti a tantissime forse del movimento sindacale
Alla stragrande maggioranza dei lavoratori di dirigente sindacale
Il problema eccome risolto
Io penso che noi siamo un punto molto delicato è un punto limite
Facciamo l'esempio molto concreto solo in piedi contratti di lavoro di grandi categoria
E bisogna battersi perché abbiano un esito positivo
Io considero decisivo
Che i sindacati riescono a stabilire un rapporto democratico con i lavoratori
E badiamo considero decisivo
Prima ancora che la questione referendaria anche il referendum
è un grande strumento democratico
Che ci sia quella che io chiamo una vera democrazia del mandato
E cioè che i dirigenti sindacali
Trattino e concludano sulla base di un chiaro mandato dei lavoratori
Il che non significa recepire puramente e passivamente significa discutere avere discussione confronto perfino lotta politica
Ma significa io penso che questo sia doveroso e necessario significa che chi firma un contratto io penso che sia nel bene dello stesso sindacato e non solo di lavoratori che lo faccia sulla base di un Manta Alento sentito e discusso con la grande massa dei lavoratori l'arrivo pezzi sindacale è un po'difficile
E a un punto limite
Rischia di essere una di moka zia senza regole
Non a caso vorrei fare osservare
Che nel testo il documento programmatico sulla democrazia sindacale se ne parla della parte istituzionale
Perché io ritengo che in Italia il problema delle riforme istituzionali non sia soltanto quello
Del governo del Parlamento e diranno gli alti delle istituzioni
Ma che una vera strategia istituzionale riguarda il rapporto tra potere e cittadini perché è un grande tema istituzionale e democratico e il problema delle regole sindacali attualmente
Non esistono regole chiare e condivise il movimento sindacale
Io penso
Che sia giusto avere una legge
Cioè avere un intervento legislativo di sostegno della democrazia sindacale
Penso che la strada migliore che i sindacati trovi un accordo tra di loro
E che poi il Parlamento possa intervenire sulla base di un accordo sindacale autonomo
Se questo non dovesse esserci io penso che sia dovere del parlamento intervenire perché fino a quando in un Paese come il nostro i contratti di lavoro valgono erga omnes
Fin quando c'è questo allora devono esserci regole chiare di rapporto democratico tra sindacati e lavoro
E per questo io penso che come legislazione di sostegno magari è meglio sulla base di un accordo tra i sindacati
Ma che ci debbono esser regole chiare che prevedono l'intervento di lavoratori di e che sia vincolante e decisivo il pari re dei lavoratori queste permette questione essenziale di democrazia e su questa strada io penso che metta firma
E giusta sia debba essere la posizione del nostro partito
Restiamo per un attimo su questa questione fondamentale molto concreta del sindacato Bassolino ha risposto alla domanda di medici sul versante interno della democrazia sindacale delle sue regole
Io gli voglio chiedere invece sul versante del mestiere del sindacato di cui ha parlato come si trasforma questo mestiere e come affronterà il maggior partito della sinistra queste nuove difficoltà quando una serie di processi di trasformazione in corso e di riforme necessarie
Sia nel settore dell'industria privata trasformazioni
Cambiamenti nel modo di essere delle aziende flessibilità sia non parliamo del versante pubblico
Della pubblica amministrazione dove il mestiere del sindacato sembra destinato a diventare praticamente impossibile come di chi deve soltanto cedere e non si capisce che cosa possa chiedere nel momento in cui all'ordine del giorno si ponesse il problema della licenziabilità dei pubblici dipendenti e cose di questo tipo
Ecco come è destinato con un mestiere del sindacato che è destinato a trasformarsi in modo così radicale in presenza di queste novità
Che risposta da quale strada indica al movimento sindacale il la maggiore partito della sinistra
Ma il movimento sindacale ha il diritto e il dovere
Di andare avanti e di elaborare via via una sua autonoma strategia
Io quello che mi sento di dire nell'aprire il riciclo che autonomia tra partito e sindacato
Che da parte nostra non debba venire a sindacato nessun invito
A tornare al vecchio
Miss fiere
Di difesa del salario
Questione sacrosanta
E su cui grandissima diresse l'attenzione del sindacato
E a tornare invece magari indietro sulla strada il sindacato soggetto politico
La vera discussione a mio avviso da fare come il sindacato è soggetto politico
E da che cosa trae la sua legittimità
Se l'attuale questa legittimità come sostengono anche pezzi di movimento sindacale
Dal rapporto con le istituzioni
Oppure se il sindacato come io penso la sua legittimità essere soggetto politico generale
L'attrae la deve trarre Sempre dar rapporto con i lavoratori
Perché lui è il fondamento della sua legittimità
E un sindacato che sappia fare i conti con grandi questioni politiche
Che attengono al sindacato e a noi per esempio Bosetti dice
Di fronte all'oggi
Ma noi oggi abbiamo di fronte una questione molto delicata il documento la fronte esplicitamente
è uno dei punti su cui io mi auguro che la discussione diventa diventi più esplicita
Al di là di alcune osservazioni di metodo
Ed è il giudizio sulla fase attuale
Quel giudizio sull'attuale fase italiana
Economica e sociale
E del mondo capitalistico
è a mio avviso confermatoria accentuato dai rischi di recessione che vi sono in questo momento so che il compagno e Pietro Ingrao parlando qui l'altra sera
Ha usato questo credo un'espressione di questo tipo
Anche il grande padronato aumentarlo indente in questo momento
Io sono molto d'accordo
E il documento cerca di sviluppare un lungo ragionamento sul mutamento di fase che di fronte ai minori
E su cui a sinistra e anche ne il PCC discute ancora troppo poco
Il decennio che è incominciato vorrei dirlo in questo modo non lei non sarà la semplice continuazione del decennio che alle nostre spalle
Sta mutando una intera fase
Un intero ciclo economico e produttivo è giunto un suo limite
Quella grande impresa capitalistica cui prima si richiamava Sandro Medici ha problemi nuovi di fronte a sé
Perché la strada sulla quale Romiti ha vinto negli anni ottanta
è una strada che mostrò limiti
Quella strada cercare di unire assieme
L'automazione di alcune parti del processo produttivo e l'intensificazione dello sfruttamento
Quella strada la grande impresa dato molto negli anni ottanta
Gli ha fatto pagare prezzi pesantissimi ai lavoratori alla classe operaia ma adesso su quella strada non ce la si fa più
Perciò anche Romiti è costretta a parlare di qualità totale
Cioè di ricercare una sua strada
Nella quale l'operaio il lavoratore non ha una sua autonomia non ha una sua creatività ma anche Romiti ha ragione in Galles tarlo del padronato
Sa che il vecchio modello fordista e taylorista di grande impresa è giunta ha un limite e ha una sua crisi e anche i padroni anche la grande impresa deve ricercare nuove stragi
Stanno tentando strade diverse
Non c'è ancora una risposta unica
C'è chi pensa a introdurre in Italia il modello giapponese
Chi risiede per il patronato della grande imprese altre strade
Questo però che cosa vuol dire
Che se il modello fordista e taylorista ecco la discussione interessante tra me Ingrao tra tanti compagni e seconda e punti di unità che ci possono essere sostanziale
Se il moderno aggiunge alla crisi
Vuol dire che per lo si aprono spazi
Per il partito comunista la sinistra il sindacato
Se sappiamo farci si aprono spazi ci può essere una ripresa di conflittualità
E qui torna in campo non solo il partito ma il sindacato se abbiamo in campo oltre una sinistra più capace di fare i conti con queste novità anche un movimento sindacale e assi ma la sinistra ha ragione e si dice
La fase sta mutando
Noi tutti
Continuiamo a ragionare come se stessimo ancora negli anni Ottanta
Di fronte a una storia che si ripete uguale a se stessa oppure invece ecco
Ecco la discussione seconda
Nella maggioranza e della minoranza la discussione che ci serve ci aiuta oppure invece nella fase che muta la sinistra come è protagonista
Il Partito comunista italiano il sindacato come sanno stare in campo per rendere più larghi questi spazi che si aprono
Di qui tra di norma chiudo sarebbe molto lunga la discussione perché questo per me vuol dire mettere al centro i grandi temi della qualità del lavoro
I temi dell'autogoverno operaie di lavoratori ecco vorrei dirlo questi pezza perenne una importante risposta di sinistra
Riprendere il grande tema di controllo degli operai di lavoratori
Ria attualizzato dello riprenda il meglio di una grande tradizione altroché centralità della grande impresa
Ma anche nessuna Nostalgia per le disastrose soluzione trovata nell'Est europeo
Soluzioni antichi operaia perché questo sono stata per decenni interi
Invece riscoprire il grande filone del controllo e dell'autogoverno degli operai e di lavoratori anche perché vorrei giungere e chiudo subito su questo punto anche perché poi
Questo è con franchezza Emilio opinione
Nessuno di noi deve dimenticare mai che il partito il sindacato non sono fini
Ma sono mezzi strumenti nelle mani di lavoratori e della gente
Ciocchetti conta alla fine non lei il potere in sede di un partito comunista o con altro nome
Oggi il potere in sedi un movimento sindacale ma è la crescita del potere autonomo degli operai dei lavoratori la crescita dell'Oro autogoverno io penso che noi dobbiamo ragionare su questa strada
Il per esempio penso che noi dobbiamo spingere dentro il movimento sindacale il movimento operaio a creare distinzioni più limpide anche tra diritti individuali e diritti collettivi
Perché ci sono una serie di diritti individuali che attengono al lavoratore in quanto tale sia iscritto allo al sindacato alcuni diritti della persona umana costituzionalmente garantiti che non possono essere scambiati con niente
Sono diritti universale e non scambiate e spinge su questa strada diritti individuali che appartengono al lavoratore singolo non soltanto al sindacato
Vuol dire cambiare i rapporti di potere non solo tra padroni e operai in fabbrica ma anche tassi intaccate e operaie perché significa spostare l'accento dal sindacato su alcune grandi questioni ai lavoratori in quanto tale compagne e compagni ma che cosa è stata
La nostra battaglie sui diritti alla FIAT
Se non questo
Il cioè il dire con forza Romiti
Ma a ricordare a tutti hanno gli stessi in primo luogo al movimento operaio e anche ai sindacati
Che discriminazioni individuali
Così come quelle che avvenivano nelle fabbriche FIAT non erano e non solo materie di scambio
Perciò la denuncia politica la battaglia ben al di là del sindacato e per questo io penso di una grande linea maestra sulla quale noi dobbiamo muoverci e questa linea dell'autogoverno degli operai dei lavoratori
Partiti e sindacati sono strumenti non Fini infine io penso è l'emancipazione
E la liberazione della classe operaia e del mondo del lavoro in quanto tale questa è per me una grande prospettiva di sinistra
Bassolino diceva che la grande impresa forse ci sono segnali è in un momento di difficoltà di esitazioni forse c'è qualche piccola crisi
Può rispondere con una tentazione classica
Che il capitale avuto né nei decenni passati
Comunque
Durante questo secolo e cioè
Quello di rispondere con il mercato di guerra
Speriamo di no
Ci sono però segnali allarmanti
è di oggi la notizia forse non tutti lo sanno
Che ci sono nuove drammatizzazioni nel Golfo il Governo italiano ha deciso di inviare uno stormo di tornato che sono questi cacciabombardieri molto sofisticati
La Gran Bretagna di mandare i cinque mila marines e altre navi un'altra fregata italiana partirà tra Breve
Rileggendo
Questo testo presentato dalla Commissione coordinata da Bassolino
Mi sono accorto di una cosa
E cioè che il suo ragionamento un'altra cosa di merito Bassolino che il suo ragionamento a proposito del rapporto tra nord e sud del mondo
Conteneva degli elementi estremamente interessanti
Non si parlava di imperialismo mi sembra che questa dizione non è mai usata ma la sostanza era quella
E cioè questo meccanismo di sfruttamento ormai piuttosto consolidato
Dell'Orto del più dei paesi ricchi del Nord verso quelli del Sud
E leggere questa questo questi brani nella nella bozza di programma e tentare di come dire coordinarli insomma e metterli in sintonia con le ultime vicende che tanto hanno travagliato il Partito Comunista stesso
è mi è sembrato piuttosto difficili ho trovato degli stridori piuttosto forti so che c'è stata una protesta energica del Partito comunista questa sera a proposito della decisione di inviare i Tornado nel Golfo e tuttavia quello uno strappo che e rimane abbastanza ha aperto una ferita piuttosto ancora fresca nel partito
Bassolino in quella fase tu sei rimasto un pochino silenzioso
Rispetto a le cose che tu pensi e quella crisi
Com'è che vedi questa situazione non trovi che ci sia uno stridore tra come e si è comportato il partito almeno la sua maggioranza e comunque quello che pensa in generale
La il popolo comunista e invece quello che tu hai scritto che comunque la tua Commissione ha scritto a proposito di quegli stessi problemi
Io penso che possiamo e dobbiamo soprattutto in queste ore nei prossimi giorni
Fare molto di più e scenderei in campo
Con tutte le possibilità che abbiamo non solo di fronte al fatto grave perché così io credo dobbiamo dire
Della decisione oggi assunto dal governo italiano che
Richiede reclama la più grande mobilitazione da parte nostra
Ma possiamo e dobbiamo fare di più soprattutto per fare assolvere questo mi sembra il problema
Sia sui temi della pace
Sia sui temi di un nuovo ordine internazionale del rapporto tra nord e sud dalla sinistra europea
Un ruolo molto più grande di quanto non abbia avuto
Una sinistra europea che si gioca molto di un suo futuro e della sua prospettiva
E che ha urgenza e necessità io penso
Di ragionare in modo sempre più rinnovato
In questo senso medici ci avrà fatto caso
Nel testo della bozza programmatica si usa una impegnativa espressione
Nuovo socialismo europeo
E cioè il nostro autonomo contributo dall'Italia
Non a portare avanti un socialismo occidentale in senso stretto
Ma costruire un nuovo socialismo europeo
Che possa essere costituito
Dal rinnovamento in corso e che deve essere molto più forte di grandi partiti socialisti e socialdemocratici
Dar rinnovamento in corso il Partito Comunista Italiano
Dar rinnovamento che noi dobbiamo stimolare nel Partito Socialista Italiano il quale deve essere da noi chiamato ad un forte rinnovamento
E in modo molto vivo
E dall'aiutare la crescita di una nuova sinistra democratica nei Paesi dell'Est
Che noi dobbiamo fare in modo
Aiutare a fare in modo che non siano costretti vorrei dirlo in questo modo
A chinare puramente la testa
Verso il modello capitalistico occidentale dopoché per vari decenni erano stati costretti a chinare la testa verso Mosca
Aiutarli davvero come Sinistra Europea
A ricercare strade democratiche autonome e originali
Che non ampie non niente a che fare
E il problema comunque è stato risolto dalla storia
Con i precedenti regimi dell'Est crollati sotto l'urto di grandi proteste popolari
E un nuovo socialismo europeo infine che saprà essere tale assolvere a una grande funzione se non si chiude in nessun ottica euro centri e se sa fare i conti fino in fondo con la grande contraddizione tra nord e sud del mondo
Il che significa c'è poco da fare qui un grande lavoro di elaborazione di impegno di lotta politica
Saper fare i conti con la contrizione nord e sud del mondo
Significa che la sinistra europea non può limitarsi a dire ai Paesi del Terzo Mondo
Di non vede uno sviluppo quantitativo magari inquinante
Ma deve essere capace di mettere in discussione dall'interno dell'Occidente capitalistico l'attuale modello di sviluppo
Dissipati Ivo di risorse per avere un nuovo modello di sviluppo molto più sobrio qualitativamente elevato che aiuti un vero sviluppo l'uomo dei Paesi del Terzo Mondo e questa è la grande funzione che spetta alla sinistra europea e hanno io dico con franchezza che bisogna ancora compiere tanta e tanta strada
Perché di fronte a questi compiti nuovi
Posti dalla nuova situazione internazionale e di fronte al dramma del terzo mondo la sinistra europea ha cominciato a rinnovarsi ha cominciato a ragionare in altro modo ma tant'è la strada da percorrere di fronte a noi e il nostro contributo in questo senso diverse ripieno autonomo e originali noi abbiamo non solo da imparare
Da grandi partiti socialisti e democratici credo che per la nostra storia e per la nostra originalità abbiamo anche qualche cosa da dare gli abbiamo da sollecitare noi e gli altri a ricercare a praticare queste strade nuove
Costretti per l'ultimo intervento
Nella nuova formazione politica resteranno le differenze diceva rispondendo alla precedente domanda
Bassolino sulle questioni di programma resteranno le lei differenze dal cui confronto nasceranno le scelte di programma se saranno superate le divisioni più grave di cui si è parlato anche questa sera
Ecco io vorrei chiedere a Bassolino come secondo lui si regolerà la nuova formazione politica nel formulare i programmi nel fare le scelte sulle questioni che si dovranno quel punto affrontare che vedono differenti posizioni dalle questioni ambientali alle questioni economiche contrattuali o non lo so per esempio dalla contrasto fra la realtà di questa provincia dove il telo racemo è stato applicato alla produzione di maiali e dove raccolto alcune voci secondo le quali maiali sono due milioni e mezzo in provincia di Modena che realtà produttiva che è certa certamente
Indigni né in un contrasto da regolare con la qualità delle acque che si scarica nel Po e sul mare Adriatico e così via starà la nuova formazione politica stava con le ragioni della produzione dello sviluppo starà con le ragioni degli ambientalisti ma oltre che non voglio tanto di dalla possono ed in particolare su questioni come richieste come come che come come pensa di di di schierarsi magari anche questo ma soprattutto come si regolerà questa nuova formazione politica in presenza di di di divergenze saranno tagliate di netto con decisioni della maggioranza diciamo secondo il metodo del partito laburista
Oppure secondo un metodo di tipo più democristiano italiano si trascineranno posizioni diverse
Nel tentativo di raccogliere da una parte dall'altra consensi metodo che sembra funzionale della Democrazia Cristiana ma che sembra invece essere rovinoso per i partiti di sinistra quale di questi due metodi
Io penso che noi dobbiamo lo
Ricercare una nostra star strada
Autonome e originale
In un percorso che sarà difficile
Io penso che il nostro modello di partito di nuovo partito
Non può e non potrà mai essere in ogni caso
Un modello democristiano
Chi ha una sua storia anche una sua forza
Che si basa sull'essenza anche di un partito interclassista
Che tiene insieme interessi anche molto diversi
Ne naturalmente nessuno di noi può pensare
Lontanamente
Che sia possibile avere un modello di partito le regole interne come quelle che noi abbiamo storicamente conosciuto
Noi dobbiamo avere dovremo avere un partito pienamente pluralista
Nel quale possano stare compari legittimità e dignità
Diverse culture politiche
Nel quale vi saranno differenti opzioni politiche
E un partito che deve darsi regole di convivenza regole democratiche
Che facciano contare e pesare gli iscritti
I militanti al partito
E a regole che assicurino estive a questo a me sembra il punto vero di fronte a noi
Il pieno pluralismo
Una ricca di vocalizzi Lia
Con il fatto che un partito anche il partito nuovo deve essere un soggetto politico
Che pienamente discute
Garantisce il pluralismo di culture di posizione
Ed è soggetto politico che può stare in campo che pesa nel suo insieme
Perché solo così si può essere una forza di trasformazione
Un partito poiché politicamente e culturalmente io penso spinga molto sulla strada di una nuova i e diversa qualità dello sviluppo
Che sappia superare
Una vecchia ottica produttivistica industrialista ITA
Che in realtà è stata molto in comune all'Occidente capitalistico e a regimi dell'Est
La vecchio
Che è stato un tratto in comune
E che invece davvero riesca da affidare
Un'importanza prioritaria grandi questioni
Modernissime come quelle dell'ambiente
E sappia compiere scelte
Sarpi impegnarsi anche sulla linea e di riconversione industriale e produttiva che tenga conto della grande priorità dell'ambiente e della grande priorità della qualità
Di una nuova qualità dello sviluppo della persona umana delle donne e degli uomini io penso che questo accento sulla qualità
Debba essere una delle caratteristiche fondamentali
De la Rua forza
Di una forza e l'ultima cosa che voglio dire
Che deve riuscire a rendere chiaro ai nostri compagni e al Paese anche molto di più di quanto non siamo riusciti a fare in questi mesi
Che costruire un partito nuovo
Non significa rinunciare a grandi ideali non significhi accettare l'esistente così come ma significa cercare di costruire perciò io credo tanto al volo al valore dell'essere tutti quanti assieme nelle differenze uno strumento potenzialmente più grande dell'attuale partito comunista italiano
Una grande forza riformatrice
Che aiuti a costruire un'alternativa di governo e un ricambio di classi dirigenti e però una forza riformatrice che critica dell'ordine sociale i sistemi
Che non sia cui età che per usare credo un termine caro compagno Pietro Ingrao è una forza in cui vieta sull'esistente
Ciò ittica
Chi vuole trasformare profondamente ciò che esiste oggi e vuole costruire con milioni di donne e di uomini non solo la speranza
Ma la possibilità vuole costruire una Totti può
Di prospettiva
Una società molto più degna di essere vissuta da tante donne Ida tanti uomini in fondo
Cercare di portare avanti costruire quella prospettiva
Su cui tanto si impegnò studiò i ci ha detto uno come un compagno come Antonio Gramsci e cioè cambiare il rapporto tra governati e governanti
E cercare di portare al governo del paese
E alla prospettiva della costruzione di una società diversa da quella attuale
Molto più giusta libera da tante ingiustizia con donne e uomini molto più liberi di quanto non siano oggi la stragrande maggioranza dei lavoratori ed il popolo
Tante forze oppressa Yassine con loro tante forze intellettuale e questa prospettiva di governo e di liberazione che deve continuare avesse non solo la nostra speranza la nostra concreta utopia
Ma l'impegno di ogni giorno per far governare in questo Paese le grandi forze del nostro popolo
Sandro Medici per l'ultima domanda più che alla domanda è una battuta tanto per chiudere così in allegria volevo chiedere a Bassolino deve avere un attimo di pazienza
Se nella stesura di questo documento mai sentito il bisogno di consultare di rileggere qualche testo classico che che esso Carlo Marx oppure no
Solo
Il mio sentito il bisogno
Ma l'ho fatto per cercare
Di trarne ciò che ancora di vivo OSCE
Poi credo che su questo santo varicella del tutto d'accordo io credo
Che per costruire oggi nell'Italia del mondo del mille novecentonovanta
Una prospettiva autenticamente di sinistra noi abbiamo bisogno di andare ben oltre Carlo Marx di aprirci a tanti filoni culturali nuovi
A Carlo Marx scene
Tutta la parte oltre che tante parti tutta la parte sull'impresa
E sul rapporto tra impresa e lavoro e su che cosa deve essere la prospettiva per la per la classe operaia se posso dirlo in questo modo è una parte marxiana
Non di certi marchi SISMI deteriori minuti dopo ma io credo che la parte migliore di Carlo Marx dire suo insegnamento che l'impresa capitalistica
RAI e del movimento operaio di fronte a questo Carat
Autoritario della grande impresa
Ridurre via via
La
Pensa di potere che c'è
Tra operai e padrone
E oggi possiamo farli io credo perfino a maggior ragione dopo che abbiamo visto quanto fosse fallimentare
La prospettiva che risolvevamo tanti problemi compreso quello dell'Ali nazione con la proprietà privata dei mezzi di produzione la sto detto a quale disastri portava quella strada
Storie si oggi di oggi si dice però
Nessuno può pensare di buttare l'acqua sporco con il bambino la proprietà privata dei mezzi di produzione non risolveva il grande tema della limitazione della classe operaia
Tutto aperto di fronte a noi
Non per quella strada ma per altre strade controllo e auto-governo noi dobbiamo riscoprire Harry attualizzata la parte migliore del giovane Carlo Marx
Il Carlo Marx maturo di tanti insegnamenti
Il mondo di oggi e mantenere la sua ispirazione sul fatto che io penso coi decisivo per una forza autenticamente di sinistra e cioè che il suo principale obiettivo e non solo i Mancin pare mai ma in città
Derivare la classe operaia datata
Catene vecchie e nuove anche forme di sfruttamento e farla di
Forza dirigente questo vuol dire essere forze di sinistra in questo senso Carlo Marx centra eccetera anche molto
Come nella direzione del festival Sandro Medici
La loro partecipazione
E apriamo un dito
Avete una conferenza product
Abbiamo discusso