Derrick

Per la puntata seicentosessantasei di Derrick facciamo il punto sul mercato europeo italiano del gas naturale approfittando di un eccellente articolo di Bruegel
A firma di che lì a Oscar hi-tech Tagliapietra Saccomanni uscito il due aprile e il cui link metto sul blog Derrick energia
Nel due mila ventiquattro rispetto all'inizio della guerra all'Europa ridotto a un terzo le importazioni di gas russo malgrado l'aumento notevole di quelle via nave
Queste ultime peraltro sono le uniche in cui l'UE abbia introdotto un qualche tipo di sanzione vietando da qualche tempo il transhipment di questo gas
Cioè la possibilità di Reyes tra darlo verso mercati terzi
Questa limitazione riduce le possibilità della russa Gazprom di raggiungere mercati dell'Est non sufficientemente interconnessi da gasdotti in partenza dalla Siberia e quindi dovrebbe essere un altro colpo ai bilanci già devastati di Gazprom
Un'altra azione europea è stata all'inizio di quest'anno il non rinnovo dell'accordo di transito di gas russo sui gasdotti ucraini
Tutto sommato un atteggiamento cauto da parte dell'Europa sebbene ma col senno di poi è facile dirlo
I numeri mostrino che l'abbondanza di infrastrutture il calo dei consumi rispetto all'inizio della guerra avrebbero permesso di essere più duri con il gas russo senza aspettare come di fatto è avvenuto che fosse Mosca a chiudere per lo più i rubinetti
L'introduzione di sanzioni sul gas russo via tubo tra l'altro come scrive blu del aiuterebbe gli importatori europei a terminare unilateralmente contratti di importazione di lungo termine con meno rischi di penali negli arbitrati che ne gestiscono le controversie ma secondo criteri c'è un'alternativa più furba al bandire il gas russo o a limitarne le quantità con quote e sono i dazi un tema parecchio di moda recentemente i dazi non colpiscono solo l'esportatore ma anche il consumatore del paese che gli impone che perde una fonte competitiva di un bene il bilanciamento tra i due dipende dalle alternative di chi compra e di chi vende ed ai costi di chi vende
Se un esportatore non ha margini per abbassare il suo prezzo o alternative altrettanto remunerative per piazzare la merce l'importatore del Paese che ha messo i dazi se vuole ancora consumare quel bene importato dovrà pagare un prezzo aggravato di gran parte del dazio
Ma se l'esportatore non navali di mercati alternativi e ampi margini sui costi vivi di produzione allora verosimilmente abbasserà Luís suo prezzo per difendere la quota di mercato secondo Bruegel la Russia è in questa condizione per l'export di gas soprattutto via tubo in Europa
E quindi imporre tariffe potrebbe essere un'ottima sanzione producendo un gettito per l'Europa senza rinunciare subito gran parte della fornitura e senza aumentarle troppo il prezzo la riflessione che aggiungo io eh potremmo fare lo stesso con il gas liquefatto americano per rispondere ai tassi di Trump
Vediamo negli USA il prezzo interno dedicasse una frazione di quello eurasiatico
E il principale mercato alternativo la Cina ha addirittura rinunciato ad approvvigionarsi dagli USA
Quindi sì ci sono i margini per abbassare il prezzo e criticità nel trovare mercati alternativi di conseguenza dazi sul Casti Trump potrebbero essere un'ottima idea
O almeno una minaccia efficace perché credibile che l'imbarazzata Meloni potrebbe usare per ritrovare un po'della sua sicurezza nei rapporti con gli USA
Testi Righi Darryl sul blog Derrick energia un saluto la Michele Governatori