Abitare il carcere. Gli spazi della quotidianità nella detenzione

Ora se ragazza che sarà venuti oggi pomeriggio accolto l'invito dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale il mio dell'ufficio del Garante
Delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte fare questo approfondimento che abbiamo voluto organizzare su questo tema per non centrale del carcere latita dentro il carcere delle strutture detentive e della loro funzione diciamo basilare essenziale cella abitare in carcere quindi di avere strutture che possano corrispondere al dettato costituzionale al senso di umanità e di funzionalità una struttura penitenziaria che ha compiti costituzionali chiaramente definiti ma ne parlerò poi dopo introducendo meglio gli ospiti do subito la parola
Al consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte Mario Salvatore Castello che porta i saluti istituzionali dall'alto non ho avuto occasione di dirlo prima anche il presidente mitico Amanda un messaggio scritto
Ovviamente dicendo che però il saluto da questi portato tu a nome di tutto il Consiglio regionale
Grazie grazie a tutti di essere fa presenti
Oggi il diciassette marzo è una data importante perché la festa dell'Unità d'Italia è una festa che ci riconosce tutti essere uniti e anche l'affetto e altri l'ultimo giorno per la candidatura per essere di nuovo garante
Io auguro a chi si presenterà come garante di avere l'ambizione
E di avere la sensibilità che ha avuto Bruno il nostro caro amico Bruno in questi anni ha dimostrato a tutti la la sua voglia di essere sempre
Presente di essere presente sia con le sue idee sia con la sua voglia e sia con con con tutta la sua determinazione
Questo è un augurio che faccio non solo al nuovo garante ma tutti noi per poter continuare a collaborare nel migliore dei modi
Col in questi pochi mesi che siamo stati con con Bruno a a confrontarsi sul tema abbiamo affrontato diversi diversità calcato in carcere
Alle varie condizioni alle varie criticità reali anche al qualche esempio di miglioramento all'interno del carcere
Queste è un nuovo va bene come tutti i vari eventi che organizza Bruno molto importante che abitare il carcere gli spazi del ostilità nelle detenzione e la detenzione
Quando ho ricevuto questo invito Pisano ingegneri evidenza anche architetto ho pensato che è un tema molto molto importante ho pensato a una cena di un film
Che è quello di I cento passi
Dove parla della bellezza perché voglio leggere proprio un un il messaggio ci dicono che che parla proprio impedimento è stata dice sai cosa penso
Che queste rapporti in fondo non è brutto anzi visto così dall'alto uno sale questo qua sopra e potrebbe anche pensare che la natura dice sempre che anche più forte dell'uomo e invece non è così
In fondo tutte le cose anche le peggiori una volta fatte poi si trova una logica una giustificazione per il solo fatto di esistere
Pane queste cave schifose con le finestre in alluminio i muri in mattoni vivi ma mi sta eseguendo dibattito balconcini
La gente celata evitare ci metterete Invimit gerani le divisioni e dopo un po'tutto fa parte del paesaggio esistenti nessuno si ricorda di come era prima non ci vuole niente a distruggere la bellezza
E allora invece della lotta politica la coscienza di classe tutte le manifestazioni dei periferie bisognerebbe ricordare alla gente che cos'è la bellezza aiutarla riconoscerla e difenderla è importante la bellezza
Di quella Celica tutto il resto
Aggiungo io parlando di bellezza tipicamente farebbero quella pura autentica quelle che attraverso gli occhi l'udito e respiro arriva all'anima e da lì non può più cancellarla vorrei sempre cercando in ogni cosa circondarsi di essa questo è lo spunto da cui quando Bruno mai invitato ho cercato di collegare l'abitare dentro il carcere con la bellezza ma la bellezza non solo sull'aspetto fisico ma di collegando anche nell'anima perché una volta che uno cerca la bellezza anche quando poi uscirà dal carcere
Cercherà di migliorare
Sì alla società
Che anche se il testo ringrazio Bruno del suo carissimo invito ringrazio tutti voi della presenza porto qualche saluti dei contributi dell'indipendenza del presidente iniquo che anche lui molto sensibile al tema
è autore a tutti di col sempre di confrontarci e di coinvolgersi in questa unità di intenti e di quella di migliorare non solo il carcere nelle sue mura ma anche nel nelle nella persona di cui vive grazie a tutti e buona continuazione
Al quartiere Castello grazie per il suo saluto non formale ma sostanziale a questo appuntamento
Nell'introdurre gli ospiti dico solo una cosa in più
Stiamo celebrando quest'anno i cinquant'anni dall'ordinamento penitenziario la legge trecentocinquantaquattro del luglio del mille novecentosettantacinque
Una legge fondamentale che ha ridisegnato non solo l'ordinamento penitenziario ma la logica la filosofia dell'esecuzione penale in carcere
E tale varie cose come spesso succede in Italia anche cambiati i nomi i nomi delle cose il carcere sito penale e diventato Casa di reclusione Casa circondariale casa lavoro
Casa famiglia protetta per le mamme con bambini al seguito si sono superati e poi dopo un paio di anni anche quelle che erano le case manda mentali che hanno dato buona prova di sé Merano molto disseminate sul territorio in una logica diciamo di razionalizzazione sono state chiuse ma noi presento come garanti abbiamo più volte riportato una qualità su questa dimensione più territoriale dell'esecuzione della pena però la dimensione della casa come una dimensione sostanziale per l'esecuzione penale
Con prescrizioni di una vita quotidiana il più vicino possibile alla vita quotidiana Esterna cercando di ricreare quelle relazioni quei contatti quelli positivi rapporti che dovrebbero caratterizzare la vita di tutti noi e nell'ottica di un recupero e di un reinserimento e se non solo una valvola di sfogo ma anche una chiave di lettura è una rete su cui lavorare perché l'esecuzione penale
Laddove è necessaria sia anche indistinzione anche utile sì anche positiva sì anche seconda di risultati
Di cambiamento
Il garante della Regione Campania che il nostro portavoce nazionale della Conferenza dei garanti che ha ha partecipato anche a sostenere questa questa iniziativa ricorda sempre come la parola carcere sia anche diciamo anagramma abile con cercare quindi l'idea che quando si parla di carcere non bisogna avere delle risposte definite ma bisogna cercare le risposte più adeguate per le persone
Per le persone inserite per ciascun individuo inserito in una esecuzione penale in carcere ma dall'altro punto di vista richiama anche una origine del termine
Dall'antico ebraico di carcere che riporta ad una parola che vuol dire tumulazione
Ovviamente da garanti noi imporci giochiamo su questo termine il rischio di avere delle carceri che sono delle tombe
Con i suicidi comma la chiusura diciamo all'e sterno di tutte le problematiche sociali che non vogliamo vedere
Dall'altro punto di vista un carcere che invece sempre più dovrebbe essere attento alla dimensione individuale familiare e sociale dell'individuo per creare le azioni positive per il recupero e reinserimento e l'ora la l'incontro di oggi nasce
Da un conto che non è recente con Simona Canepa in particolare ma anche con
Professor che Santhià Pagnano
Per un lavoro fatto sul campo con una ricerca
Negli anni passati legati agli spazi alla gestione degli Stati alla costruzione del disegno degli spazi e dall'altro punto di vista una ricerca questa ultima Della Porta essa Canepa sugo una
Confondo fare alta diverse di istituti diversi che servivano per dare degli stimoli di riflessione per l'attualità il tutto fatto con
Il costante Confortola costante del pungolo di suggerimento e di critica
Dell'architetto Cesare Burdese a cui mi lega una conoscenza ormai antica ormai antica
Ma che obiettivamente un esperto del settore a in questi anni offerto la propria competenza le proprie capacità anche a molte commissioni ministeriali
E da ultimo ad una commissione specifica che era stata voluta
Dal ministro buona fede poi confermata dall'Istat Cartabia che ha voluto riflettere su gli spazi dell'esecuzione penale sull'architettura degli dell'esecuzione penale
Producendo anche dei lavori e delle indicazioni puntuali rispetto ai nuovi edifici rispetto alle strutture di quella Commissione faceva parte per il Piemonte non solo Cesare Burdese ma anche Paolo Mellano non è mio parente lo dico sempre ma che in qualche modo poi unifica questo questo gruppo di di persone perché Paolo nell'anno docente al Politecnico di Torino architettura
Allora io termino con la presentazione poi sicuramente ci saranno occasioni comincerei subito testimonia suona Canepa chiedo ha bisogno del gas dell'avvicinarsi al computer fa una relazione che parte per la sua ricerca ha fruttato anche risultati accademici significativi che abbiamo voluto presentare qui oggi poi discuteremo come Campagnaro compiutezza
Comunque
La richiesta
Va bene allora buongiorno buona sera a tutti grazie per essere fare grazie soprattutto a a Bruno per averne organizzato questo quest'incontro
è uno dei tanti a cui ho partecipato e però a quello dove effettivamente parliamo di spazio partecipata quelli organizzato sul tema della della porosi ultima della dell'istruzione questo del carcere ancora mancava e quindi insomma cerchiamo di vedere oggi appunto un po'alcuni di questi
Mille delle caratteristiche bisognerebbe lungo periodo Consiglio regionale Milano due a ecco anche se ci conoscevamo già
A faccio una raccomandazione film come
Il turismo ho capito che vale
Gamba bene
Allora io parto da questo da questo dato di fatto che il carcere in Italia è una è un'emergenza civile
La corte europea dei diritti dell'uomo nella nel due mila tredici con la sentenza Torregiani aveva condanna ha condannato l'Italia per la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo ma aveva anche messo in evidenza che le condizioni delle strutture
Carcerarie erano imputabili ad un malfunzionamento cronico del sistema
Penitenziario
I dati aggiornati forniti dal ministero della Giustizia al ventotto febbraio ci dicono che dentro centonovanta istituti penitenziari oggi in funzione in Italia ci sono più di sessantadue mila
Persone a fronte di una capienza regolamentare che e di cinquantuno mila trecento la capienza regolamentare viene calcolata utilizzando il criterio di nove metri quadri era singolo detenuto e ne vengono aggiunti cinque per ogni detenuto aggiuntivo utilizzando un nello stesso criterio utilizzato per l'edilizia residenziale quindi quello che dice la prima Bruno carcere come casa
Parte anche da questo
Da questo dato di fatto quello che però è importante riconoscere la capienza effettiva dei delle carceri
E questo ci viene dallo studio dal dall'ufficio del garante nazionale per le persone sottoposta alla privazione della libertà personale che ci dicono che al sei marzo dentro le le carceri ci sono circa quatto e quarantasei mila e sette nove novecento persone e questo vuol dire che nell'istituto posti posti scusate questo vuol dire che medi negli istituti c'è un sovraffollamento medio dei cento trentadue per cento
Che però in alcuni istituti come per esempio San Vittore Brescia Foggia
Supera abbondantemente il duecento per cento ancora il garante riportati ci sono circa venti mila
Condannati che hanno un residuo di pena inferiore Alia ai tre anni oppure compresi quelli che hanno una pena infinita fino ai tre anni che potrebbero essere fruitori delle misure alternative alla detenzione andando quindi ad incidere sul tasso del sovraffollamento
Sovraffollamento non significa so semplicemente troppe persone dentro uno spazio certo è un dato significativo che va a incidere sulla divinità degli spazi detentivi ma anche indirettamente di tutte le quelle risorse di cui è costituito il carcere
Risorse che se restano invalidate diminuiscono ma mai ho tentato di sovraffollamento cresce
Di conseguenti ci sono meno opportunità di formazione e di lavoro
Ma c'è anche meno possibilità di integrazione con i funzionari giuridico credo che oggi ci con i volontari con gli assistenti sociali senza dimenticare il rapporto con i gli agenti di polizia penitenziaria
E come come architetti possiamo dire che il sovraffollamento non è soltanto una questione di numeri quello che è emerso dai sopralluoghi dopotutto effettuare in questi in questi anni e che ci sono troppe persone in spazi totalmente inadeguati alla funzione che
Al loro interno deve deve essere svolta allora
Dietro una conformazione spaziale risiede sempre un idea e tra i diritti dei detenuti intesi come cittadini quindi il diritto alla salute alla famiglia all'istruzione al lavoro
E gli spazi della pena possiamo dire che c'è un legame molto stretto un legame intimo perché attraverso l'articolazione degli spazi detentivi può realizzarsi vederli di carcere che corrisponde a determinati diritti o meno
E mi spiego se noi pensiamo all'esecuzione della pena solamente come la restrizione delle libertà personali quindi un concetto esclusivamente retributivo allora il carcere può essere assimilato ad una scatola dentro cui vengono messi di vengono messe le le le persone ovviamente garantendo una
Condizioni di detenzione che non vadano a violare l'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo ma altro e se si vuole invece pensare ad una carcere che sia conforme ai principi della della Costituzione
Quindi che rispettino il senso di umanità e della finalità della pena che all'articolo ventisette indirizzato alla ed educazione cioè alla restituzione della persona alla vita ordinaria della Società libera quindi la costituzione configura da un lato un dovere in capo allo stato e questo vuol dire che lo Stato all'obbligo di mettere la persona
Ristretta nelle condizioni di poter essere riabilitata attraverso la l'offerta di attività trattamentali ma anche attraverso spazi idonei già al loro interno devono poter ospitare queste attività e dall'altro si configura come un diritto in capo al detenuto qual è quello
Della riabilitazione
E e voglio qui ricordare una cos'abbia amato Marella Sant'Angelo docente di composizione architettonica urbana
All'università Federico secondo di Napoli
Nonché membro di tanti tavoli istituzionali lei dice il carcere e l'unico edificio pubblico abitanti in cui si entra in buona salute consapevolmente in cui lo Stato ti mantiene chi nutre e di cura
Una definizione che troppo spesso non trova riscontro negli istituti penitenziari che sono invece molto più simile alla descrizione che è stata data del carcere da parte del poeta russo Brodskij che parlava di mancanza di spazio compensata da un eccesso di tempo un tempo che in una situazione del genere si configura come un tempo vuoto perché privo di di significato qui voi vedete nella slide sintetizzate le categorie tipologiche in cui e classificati né il patrimonio edilizio italiano ci sono principalmente sei categorie la la categoria della degli istituti più vecchi quelli che sopra le righe adattamento di edifici nati con una funzione erano fortezze erano palazzi signorili conventi che sono caratterizzati da una configurazione principalmente accortezza
Altri invece presentano una tipologia radiali Ostellari Pecchia dei padiglioni detentivi ASPI ispirata al modello del panottico e si tratta di complessi che sono stati realizzati a cavallo dell'Unità d'Italia
La terza tipologia fa riferimento al palo telegrafico di matrice francese che interessò il Periodo dal mille ottocentottantanove Cioran l'anno della riforma del Codice penale chiede il primo finanziamento all'edilizia carceraria fino al mille novecentoquarantotto dove vedete che i corpi di fabbrica sono disposti parallelamente collegati da un corridoio di distribuzione che forma dei cortili
Aperti in modo da garantire adeguata illuminazione e ventilazione naturale agli spazi interni
Una quarta tipologia e quella che è conosciuta come disposizione a colpi di Rizzi differenziati che ha cercato in qualche modo di
Di superare la rigidità del modello precedente poi diamo una debole una tipologia
Compatta che e quella che fa riferimento agli anni ottanta ispirata a criteri di elevata sicurezza per far fronte al fenomeno del terrorismo si tratta certamente di un unico corpo a cinque piani dotato poi di un'asta in una piastra di un unico livello che contiene il gli spazi dei servizi e delle attività trattamentali
Infine passata l'emergenza l'ultima tipologia ha visto il ritorno al modello del palo telegrafico dove però colpiti Rizzi sono collocati in modo alternato rispetto al corridoio di di distribuzione all'interno della del patrimonio edilizio penitenziario non ci sono esempi recenti di architettura carceraria dobbiamo infatti andare indietro di diversi decenni per ritrovare qualche istituto degno di nota nella composizione nella ricerca compositiva della degli spazi e qui vedete nella nella parte di sinistra
Il Progetto di Mario Ridolfi per il carcere di Cosenza della
Dei cinquantatré dove attorno a questo nucleo centrale a forma di mandorla destinato a India ai giardini sì organizzavano i passeggini coperti con la medesima forma
Dalla parte opposta c'erano le aule c'erano la cucina e c'erano gli uffici
Nella nella parte a nord dal passeggio coperti si dipartivano poi due blocchi destinati agli spazi detentivi maschile organizzati in celle e a Menotti che avevano la caratteristica di avere questo corridoio che si apriva
A cannocchiale verso gli spazi avverte dell'aria nella parte sud
C'erano poi tutta un'altra serie di
Edifici destinati all'accettazione alla Chiesa all'Auditorium c'era il carcere il carcere femminile e l'ospedale anch'essi caratterizzati da questo allungamento delle forme
Nell'aria nel nell'area verde circostante
L'immagine di destra invece fa vedere l'organizzazione il Progetto
Della carcere di ridica di Sergio Lenci della del cinquantanove
Si tratta di i padiglioni detentivi formati da tre bracci
Caratterizzati da un corridoio centrale di distribuzione e
Le celle a destra e a sinistra questi padiglioni erano poi collegati o alata adesso delle lunghe gallerie al blocco dei servizi generali
Linci e che cosa fa impegna anzitutto la sua idea è quella di pensare al carcere come ad una casa costituita da un corridoio tante camere alla destra e alla sinistra e per fare questo rinuncia alla alla tipologia del ballatoio che era ancora presente nella nel Progetto di Mario Ridolfi e
Costituisce quindi questi bracci a tre piani e eliminando il ballatoio ogni piano diventa indipendente pone anche attenzione proprio all'organizzazione interna delle delle celle che ha previsto di due tipi quella quella singola con apparecchi Cilicia vista e quelle che invece era terra la c'è la collettiva a tre posti
Dove dispone
I letti perpendicolarmente alla parete separati da un armadio in modo tale garantire una sorta di
La sorte di privacy tra le diverse postazioni
E ho inserito qui una frase che ho trovato leggendo un un testo di Gio Ponti amate l'architettura dove appunto lui dice Amati buoni architetti moderni esigibile da loro
Scuole istituti bellissimi per i vostri figli esigente da loro teatri stupendi per la vostra cultura e si debbono fare ospizi umanissimi per la vostra stanchezza e dei tanti
Clinica è perfetta per la vostra guarigione ma devono fare anche recluso ori civilissime con quei questo venga fine degli anni Cinquanta si immaginava che gli architetti potessero ovviamente dare un contributo di un certo peso alla alla
All'edilizia all'edilizia penitenziaria
Ancora ancora un esempio questo un pochettino più avanti negli anni stiamo Neglia settanta settantatré e il progetto del carcere di Sollicciano nella periferia
Di di Firenze frutto di un concorso bandito negli anni e settantatré dove i padiglioni detentivi erano collocati alle estremità dell'otto erano con vesti verso
La città quindi le celle si affacciavano
In questo ampio spazio che era trattato avrebbe organizzato con piazze percorsi impianti sportivi che si alternavano agli edifici che qui vedete poiché sì indicati con dei numeri che non sono nient'altro che gli spazi dedicati alle attività formative le attività ricreativi e lavorative gli spazi Petra per il culto che si diversi dipartivano da questo corridoio centrali di distribuzione una sorta di asse viario urbano ancora nella carcere di Sollicciano questo un pochettino più avanti negli anni nella partì dall'ottantacinque un gruppo di detenuti politici insieme alla all'architetto Giovanni Michelucci lavorarono a un progetto di spazio per incontri con con le famiglie questo è l'ultimo progetto di Giovanni Michelucci viene presentato
Nella sua versione definitiva nella o un mese della morte degli architetti e dell'architetto ed era ultimato soltanto nella nel due mila sette
E un giardino pensato anche per la città questo questo spazio e collocato qui
Nella parte sud della il del carcere
E ed è strettamente collegato con l'aula la sala avidità
A spazio al coperto Deja dei colloqui caratterizzato come vedete in da questo schizzo ma poi vedremo un'immagine di come oggi da pilastri a forma di albero che sembrano
Spuntare dal Tirreno con radici
Di forma diversa che fungono da seduta e la caratteristica di questo spazio è che
Dava un'idea completamente diversa rispetto a quelle che erano le stalle colloquio del tempo e quello che sono ancora oggi sono sale monotone
Dove e praticamente impossibile muoversi invece in questo spazio vi era la possibilità di movimento Petra i detenuti e i i familiari ma nello stesso tempo era consentito ai bambini ai figli dei detenuti di poter giocare in questo grande spazio dopo queste esperienze sia assistito ad un allontanamento dell'architettura dal carcere nonostante i dettami contenuti nella nella riforma dell'ordinamento penitenziario va approvata appunto le settantacinque come ha detto Bruno avessero rapporti la potenzialità di contribuire ad una spinta in in questo senso
La legge che a come pilastri fondanti parole comunità rispetto per la dignità del detenuto
Individuazione del trattamento rieducativo sottolineava l'esigenza di dotare gli spazi del carcere non soltanto di dibattito di locali individuali ma anche di locali per la vita collettiva era necessario predisporremo bidoni per lo svolgimento di attività lavorative da questo momento la il lavoro perde il carattere afflittivo viene remunerato ma anche spazi per attività religiose sportive
Ricreative e culturali era necessario ricavare uno spazio da dedicato alla alla biblioteca quindi si puntava ad avere un carcere che da una funzione punitiva ed emendativa
A vista diventare a allettata apporta alcuna farsi portavoce di una funzione presso Cerizza ante anche attraverso i con
Infatti con l'ambiente esterno e come ha detto Bruno prima le carceri hanno cambiato nome con questa legge ma che cosa ne è stato degli spazi
Ben poco è cambiato io qui ho riportato alcune frasi scritte da architetti alti dirigenti delle tappe dal Garante nazionale dei detenuti che hanno sottolineato come
Si sia andati spesso in una direzione opposta cioè dove lo Stato
Sembra non farsi carico di quel doveri di cui ho accennato nella nella seconda
Nella seconda slide anche se non sono mancate le iniziative come la convocazione degli stati generali dell'esecuzione penale nel due mila quindici
Due mila sedici in cui attorno a diciotto tavoli tematici c'erano esperti multidisciplinare il primo di questi tavoli era proprio dedicato Allo spazio della pena
Tuttavia quest'iniziativa ministeriali non è stata in grado di sortire gli architetti auspicati
Qualcosa li vedo puntuale sul territorio negli ultimi sette otto anni e arrivato a compimento soprattutto a essere utilizzato si tratta di interventi di piccola entità che si configurano come esperienze di uno stretto legame fra università e territorio
Alcune scuole di architettura interloquendo con le direzioni tracciando il loro territorio hanno messo a disposizione
Opportunità di indagini e di ricerca e anche di realizzazione sotto forma di attività partecipata con detenuti e agenti e qui vedete nell'immagine alcune di queste realizzazioni illa alcuni cortili di passeggio nella casa
Di reclusione di Bollate lo spazio di incontro tra le detenute e le proprie famiglie nella Casa di reclusione di di Rebibbia a Roma gli allestimenti nei grandi corridoi di Poggioreale come spazi destinati alla socialità e qui quello che invece abbiamo fatto come il Politecnico di Torino al Dipartimento di architettura e design lo spazio per incontri all'appello dei detenuti in particolare quelli con che hanno figli minori nel carcere Lorusso Cutugno e lo spazio anche ora a trattamento avanzata avanzato nel Carla Casa di reclusione di alle Stanga non va dimenticato che nell'ambito di questa iniziativa
Destinata ai detenuti è stata anche realizzato uno spazio di socialità spazio relax terra lei il personale evidenziato
Dal momento che istituti di pena solo difficilmente interpretabili dall'esterno e non ci sono così tante immagini disponibili on line up durante il mio percorso di ricerca e immerso l'esigenza di conoscere davvero questi luoghi perché cercare di capire
E comprendere l'organizzazione dei lati gli spazi lì dei gerarchi e che li costituiscono quale attività si svolgono che atmosfera si respira negli spazi esterni spazi di reazione negli spazi più privati
Anche perché ero rimasta incuriosita dalla lettura di alcuni di testi di alcuni direttore del carcere prima di tutto quello di Giacinto Siciliano di cuori di coraggio e poi il testo di Cosima Buccoliero senza sbarre
Dove non è mai stata sottovalutata l'importanza dello spazio nella gestione ecco della della quotidianità del carcere d'altronde Piero Calamandrei nel quarantotto parlando alla Camera dei deputati diceva che per rendersi conto di come il fatto un carcere bisogna esserci
E gli studi che
Uscendo per come sopralluoghi sono stati scelti in base alla tipologia di detenzione quindi se fate circondariali piuttosto che case di reclusione
Alla tipologia edilizia a Lubecca la loro abitazione nel territorio
E precisamente si tratta delle case di reclusione di Bollate quella di Alessandra delle case circondariali di Torino perché San Vittore Sollicciano e a Regina Coeli per ogni istituto
è stata redatta una planimetria in cui sono state inserite in rapporto della dell'istituto con il la città e il e il territorio gli spazi dove dormono i detenuti ma dove dormono anche gli agenti di polizia gli spazi destinati alle attività formative quelle per le attività lavorative nonché gli spazi dove si fanno attività insieme attività di relazione attività culturali religiose e sportive qui vedete la planimetria della del cancello chiuso Cutugno che comparata con la planimetria del carcere di Regina Coeli a Roma ogni complesso ha delle caratteristiche proprie però esistono delle degli affinità
De la prima sicuramente e che
Alcuni edifici si caratterizzano per essere vecchi e quindi in generale dice il sigaro di interventi di ristrutturazione anche da un punto di vista statico due veste i raggi di San Vittore sono Office in lizza perché hanno problemi strutturali
Ma anche strutture recenti sono invecchiate precocemente qui vedete alcuni spazi interni di distribuzione del carcere di Sollicciano ma vedete anche la condizione in cui versa versano le facciate del carcere di di Torino
All'interno la luce naturale scarseggia specie meglio e camerieri in quanto alle sbarre delle finestre frequentemente appesi occupato ad asciugare una finestra e schermata quando l'istituto al collocati in una posizione centrale
Contornato da edifici abitati come nel caso di
Di di Regina Coeli la luce e per lo più artificiale e detenuta Cesa anche quando fuori splende il sole lo vedete da da queste immagini e ovviamente questo
Di colori con la luce artificiale tendono a perdere di intensità e qui questo certamente rivincite sulla percezione degli spazi
Ci sono ambienti chi più di altri sembrano interessare poco
E essere considerati marginali nell'organizzazione
Generale di complessi ma che invece sono parte integrante della normale quotidianità vissuto in primo luogo dai detenuti ma anche da chi gli ha da chi lavora si tratta di ambienti interni ed esterni in cui sembra
Non essere presi in considerazione il rapporto
Spazio attrezzatura mi riferisco in primo luogo alle sale di socialità denti sezione dove poteva trascorre insieme agli altri distretti momenti della vita collettive e quindi di condivisione questi spazi non possono essere soltanto una cella che cambia destinazione d'uso
Oppure demolendo il muro tra due tra due spazi può ancora il muro del corridoio che ci separa che separa questi spazi dalla
Dal resto della sezione
Ma mi riferisco anche ai porti di passeggio che sono spesso assimilabile è stato di cemento senza un un coperchio o peggio ancora negli istituti più vecchi come Regina Coeli sono hanno delle piante a Trecate a Pizzo scalino dove praticamente impossibile praticare qualunque tipo di attività sportiva di gruppo o dove spesso ma anche una protezione per l'utilizzo in caso di pioggia o ancora l'utilizzo sotto il sole cocente o se guardate queste immagini sono dotate di attrezzature per giocare a volle ma le attrezzature non sono ammalorate non vengono cambiate e quindi illa il cortile di passeggio non può non può essere utilizzato qui stiamo nella sezione femminile del carcere di San Vittore
Ci sono poi degli spazi non appositamente attrezzati per la funzione che devono essere assolte come la sala colloqui con le famiglie dove il detenuto dovrebbe poter continuare a coltivare impropria spetti e dove è importante cercare di dare una sensazione di domestici TAC all'ambiente così come avviene nella nel giardino degli incontri questo e lo spazio
Oggi come si presenta rispetto all'lo schizzo che avete visto in in precedenza
Invece spesso le sedute sono fissata pavimento quindi sono inamovibile questo l'immagine della della casa circondariale di Torino ma lo stesso avviene nella a Regina Coeli oppure le postazioni sono troppo ravvicinate non garantendo quindi prime passi tratti gruppi familiari
Per gli spazi destinati all'ibrido chiamate che con la pandemia Anna vissuto un situato il Pulitzer di utilizzo in parte mantenuto anche successivamente specie per i detenuti le cui famiglie risiedono lontano
O o all'estero e con l'organizzazione di questi spazi dipende dalla disponibilità dell'istituto che a volte
Mette a disposizione degli spazi con diverse postazioni pensiamo per esempio a San Vittore dove le postazioni sono separate anche da degli elementi fono assorbenti anch'io invece sono le gli spazi del dei colloqui on line nel carcere di Torino che sono assimilabili a a delle delle dal PD piccoli di piccoli depositi che abbiamo nelle nostre nelle nostre case e con le
Di visite
Hanno evidenziato la totale mancanza di un ambiente dove consumare il pizzo in modo comunitario se essi eccettua la sezione di comunità nel carcere di Torino e quindi i detenuti consumano il basti che vengono forniti dall'amministrazione penitenziaria
Nelle loro nelle loro camere
E preparano ciò che acquistano lo spaccio come soprabito all'interno del servizio igienico e quindi assume anche la funzione di Mirko cucina perché nella stanza non c'è altro spazio dove
Dove prepararli
Per gli spazi destinate all'intimità formative e lavorative molto dipende dal dal tetto al tessuto del territoriali in cui il carcere ubicato
Quello che posso dire che non sono rispondenti al numero dei detenuti è questo lascia nell'ozio la maggior parte i loro di conseguenza le camere di pernottamento che
Dal due mila così come vengono chiamate le celle tale giugno del Duemila cioè con l'approvazione del Regolamento di attuazione dell'ordinamento penitenziario continuano a essere lo spazio principale dell'abitare della del detenuto in particolar modo nelle case
Circondariali allora che cosa
Occorre beh occorre che anche nel carcere così come si procede nello studio e nel Progetto delle altre tipologie edilizie l'utente parlando di carcere in primo luogo il rifiuto ma anche tutti quelli che lavorano e i familiari che si recano in visita e con l'utente sia al centro del Progetto con i suoi bisogni e le sue esigenze senza trascurare sottovalutare il ruolo che
Le dimensioni degli spazi le proporzioni che visuali materiali le forniture colori e anche la luce possono a bere sul bimestre il fisico e psicologico quindi il progettista a il compito non facile di lavorare sia sul dato fisico che definisce lo spazio sia sul dato psicologico che definisce il Benessere affinché le stanze di pernottamento si trasformino da
Una condizione
Spesso vissuta come insofferenze ma l'essere ad un'opportunità di arricchimento reciproco gli spazi comunitari diventiamo davvero un luogo di socializzazione idee condivisione e non Kura Kura
Occupazione spaziale e gli spazi colloquio
Mantengano vivo il l'attività con quelli che stanno fuori
Il carcere come ha scritto Mauro Palma dovrebbe essere un complesso presidenziale speciale
Entro il quale riconquistare una responsabilità sociale in tutte le sfere dell'agire quotidiano
Come rilanciati in molti paesi europei e qui vedete alla immagino che alcuni istituti penitenziari del Nord Europa possono anche italiani dove vedete che le stanze sono rigorosamente singole e possono essere assimilate Harmattan meriti lo studentato piuttosto che di un piccolo albergo
Gli spazi della socialità sono anche dotati di parete attrezzata della cucina quindi detenuti possono preparare insieme e consumare poi basti modo comunitari
Qui alcune immagini dei cortili di passeggio e qui alcune immagini degli spazi di incontro in particolare queste immagini fa vedere uno spazio per i colloqui intimi
Nella carcere di Dial dentro
Per concludere e assolutamente indispensabile provare a prendersi cura della degli spazi con la convinzione che dall'ascolto delle istanze dei fruitori
Si possa approvare ad elaborare un progetto che sia davvero calato sulle esigenze di Turiddu USA dette non in specie sia un progetto imposto dall'alto in grado di contribuire tanto la crescita individuale
Quanto alla crescita collettiva
Cercando di rispondere ad esigenze di convivenza relazione e inclusione
Spazi dove il presidente Mattarella nel discorso di fine anno dice che i detenuti devono poter respirare un'aria diversa quelle che li ha condotti alla illegalità e al crimine
Grazie Simona grazie davvero
Devo dare atto che ho seguito questo lavoro di Simona perché possiamo dirlo adesso conclusa la vicenda diciamo l'amministrazione penitenziaria tra le tante cose anche dice di non rispondere non nascondere ai detenuti
Risponda agli operatori non rispondere ai garanti mani anche all'università quando propone delle ricerche e quindi han certo punto ho incontrato Simona su questi convegni che abbiamo fatto in ragione mi ha chiesto se insomma conoscevo qualcuno qua qualcuno l'ha per poter in qualche modo segnalare che c'è una richiesta
Di ricerca
Qualificata come costante dell'università e e del Politecnico e quindi poi mi sono anche offerto di accompagnarla alcuni istituti che non conoscevo
E devo dire che è stato particolarmente significativa la cosa voglio dare atto che passate tornerà dopo anche la consigliera regionale sarà di sabato che ci segue sempre quando facciamo iniziative o SMA
Su questi temi è molto attiva
E adesso do la parola a Kristen Campagnaro che appunto docente del Politecnico architettura
Si occupa di architettura e design e anche con lui abbiamo avuto l'opportunità di io ho avuto l'opportunità di seguire alcune progettazioni proprio che poi hanno portato anche area a degli esiti di progettazione in alcuni casi anche di realizzazione ma sicuramente di studio offerti in primo luogo all'amministrazione penitenziaria
Gli spazi sono quelli insomma modificarli spesso è difficilissimo complicato
Alle Dario utilizzarli sfruttarli in un modo più significativo credo che sia una sfida invece quotidiana che può benissimo fare leva anche sulla competenza su gli studi di chi questo fa di professione cristiana
Va bene grazie Serena ma
Grazie all'invito allora io son Designer mi occupo di impatto sociale di inclusione e di processi partecipativi
Mi fa piacere essere qui perché mila e nove inizia quando iniziato a fare le prime attività
Con una ricerca azione che si chiamava abitare il dormitorio oggi siamo qua parlare di un lavoro di ricerca che parla di evitare il carcere
E credo che nelle considerazioni che sono state fatte da da Simona ci siano molte cose in comune e molte cose che
Corrispondono non tanto anche nelle difficoltà con cui abbiamo affrontato insieme questo percorso di cui peraltro ringrazio Simona
Sì non è stata è stata lei a chiedermi invitarmi ad occuparmi di questo tema io mi occupo da tanto tempo di questi spazi degli spazi delle persone senza dimora
Dei dormitori come si chiamavano al tempo e quindi mi sembrava che ci fosse una continuità e di fatto la continuità c'è nel senso che quello che abbiamo vissuto in quell'esperienza le esperienze che abbiamo vissuto con me Cosimo
Faccio alcune premesse la mia come dire una un intervento che che salta su alcuni contenuti alcuni saranno a ribadire quello che ha detto ha detto Simone
Allora la prima cosa che mi viene da dire
Nel due mila nove quando abbiamo iniziato a lavorare la prima cosa che ci hanno detto di operatori era
Sì va be'voi siete dei Designer entrate fatte due nuove carine
E poi ve ne andate
Qual è
L'impatto che intendete generare all'interno di questo progetto con la cosa lasciate cosa qual è il cambiamento che non potrebbe succedere se non ci foste
E di fronte a quella domanda io sapevo rispondere non benissimo negli anni come che mi sono reso conto che una domanda trabocchetto intanto era un ricordare che non basta lavorare sugli spazi e che gli spazi vanno progettati e qui e c'era la risposta solo in presenza di un progetto
E non è quello che facciamo noi architetti ad esaminare ma del progetto che fa l'istituzione che gestisce questi spazi
Così come quando poteva incomincia ad occuparci di interventi sperimentali sulla condizione di senza dimora di nuovo il tema era questo che ruolo hanno gli spazi all'interno del progetto di vita della persona
Beh anche in questo caso quando parliamo di carcere io credo che bisogna chiedersi qual è il progetto di vita
Che accompagna che questi spazi devono accompagnare qual è la prospettiva che le persone che che che diamo alle persone
Che stanno all'interno di questi spazi che vivono questi spazi quindi secondo me un po'il tema Eva questo no nel senso la sensazione a volte anche nell'esperienza che abbiamo fatto con Simona che questo progetto non ci sia
Ok il progetto di vita rispetto al quale questi spazi vengono allestiti o gestiti non sia
Adeguato che non sia un progetto di vita che non permette alla persona di disporre degli spazi di mettere all'interno di questi spazi nato dei funzionamenti diversi da quelli che l'istituzione
Si aspetta e
Di spazi che non permettono la persona di prendersi cura di sé completamente e di prendersi cura degli altri completamente e qui parlo anche del personale che gestisce
La quotidianità degli spazi
Di detenzione quindi insomma questi sono alcuni elementi che che ricorrono nel nel progetta infatti fare i gli architetti è facile
Facile quando abbiamo qualcuno che ha un progetto per il quale progettare quando abbiamo un committente presente che risponde che magari discutere che ci dice di no ecco anche queste cose sono cose che nel due dal due mila e nove ad oggi anche nell'esperienza con Simona abbiamo vissuto come assente
L'assenza di interlocuzione
Nel merito del progetto che quegli spazi dovevano accompagnare Silenzi
Le attese infinite
Nella risposta questi sono elementi altra cosa che però architetto Endesa ENEL sono sono facili e quando ci sono le risorse
Non parlo solo di risorse economiche tante risorse economiche
Parlo di risorsa della possibilità di avere materialmente qualcosa con cui cambiare quei contesti anche questo stato difficile quando parlo di risorse farlo addirittura delle risorse con le quali Simone ed io abbiamo dovuto prendere le misure in alcuni spazi
A spanne
Disegnando voi immaginando ricordando sia memoria quali erano le caratteristiche di quegli spazi che vivevano bene allora così diventa come dire da una parte o molto difficile molto facile fare i progettisti architetti o fai quello che vuoi che ti piace
Che pensi sia giusto magari leggendo oppure rinunci
Beh insomma
E difficile prendere fare una decisione assuma una decisione
Poi c'è il senso di responsabilità che ti porta a continuare a sviluppare questi progetti ma insistere a continuamente dialogare beh insomma siamo ancora qui che aspettiamo alcune risposte la disponibilità a portare avanti dei progetti
Che sembravano sposare il progetto di vita delle persone che lavorano lì delle persone che
Parte passano una parte del proprio tempo all'interno questo spessore insomma
Mi è piaciuta la la la suggestione di di Bruno quando ha detto ci sono degli interventi grossi disegniamo un nuovo carcere e ci sono degli interventi piccoli che io chiamo di prevenzione secondaria sono interventi minimi
Veramente tattici con i quali si tenta di fare in modo che quegli spazi
Siano capaci di contribuire alla vita delle persone al benessere delle persone quando parlo di spazi minimi stiamo parlando di una sede in un posto il muro dipinto in un certo modo di un'illuminazione una determinata posizione stiamo parlando di interventi radicali sono interventi tattici di piccola modifica ma che hanno la capacità di suggerire un'idea diversa di abitare il carcere un'idea diversa di relazionarsi con le persone e sono interventi veramente di poco di poco impatto economico bisogna volerli
Bisogna accettarli bisogna riconoscerli
Questo uno degli ostacoli più grossi che abbiamo avuto all'interno dei nostri delle nostre sperimentazione ma guardate sono gli stessi problemi che abbiamo quando lavoriamo sui dormitorio
Gli stessi problemi
Si costruiscono gli spazi e ci si dimentica che all'interno degli spazi qualunque essi siano ci deve essere un un servizio
Che ha delle caratteristiche e soprattutto c'è una dimensione organizzativa c'è un'organizzazione che funziona all'interno di questi spazi che li fa funzionare quindi
Non è un progetto solo degli spazi me un progetto complessivo quello che che che abbiamo cercato di fare e che quotidianamente io faccio anche in altri contesti è la cosa più difficile è proprio quella di incontrare
Quella dimensione organizzativa di dialogare con quella dimensione organizzativa di progettare coprogettare insieme quindi quegli spazi
Mi sono fatto mi sono preso degli appunti alcuni Rio depennati man mano che
Simone ammetteva giù una serie di considerazioni
C'è un tema di barriere ecco c'è un tema di alleanze
Che servono le alleanze nel progetto sono fondamentali anche quello è stato molto difficile trovare alleati all'interno di questo percorso
Anche solo nel personale che abbiamo incontrato che come dire ci ha riconosciuto ci ha colto e però poi è mancata la possibilità di continuare a dialogare con questo personale progettando insieme a loro anche spazi che avevano una loro utilità uno dei progetti che abbiamo sviluppato insieme a Simona a che fare non con il
I detenuti le persone in condizioni di detenzione ma con le persone che lavorano negli spazi sorvegliano gli spazi che li controllano bene dall'analisi emerge con il fatto che
Queste persone avevano unica sedia là dentro quattro quindi passavano gran parte del loro tempo come dire in piedi appoggiate alla bell'e meglio in uno spazio dove effettivamente forse
Insomma le esigenze di di di lavoro erano di altro tipo
Anzi continuano a essere in piedi continua a esserci una sedia continuiamo ad aspettare risposte chiudo molto rapidamente con alcune considerazioni perché veramente alta la trasfusione ti ringrazio perché alcune cose non le avevo
Percepite così bene come le raccontate
L'altra settimana è uscito un libro che si chiama Di Paolo venture Flaviano Zandonai che parla di desiderio
E una delle cose che dice le cose accadono solo se si deciderà trattato no se si desidera intensamente le cose possono accadere
Beh insomma secondo me nell'esperienza che abbiamo avuto è mancato qualcosa ecco aggiungerei posto che non sia implicito nella loro definizione di desiderio un altro concetto certo bisogna desiderare molto le cose perché le cose accadano perché i cambiamenti si realizzino perché le trasformazioni eh
Noi però questo desidero abbiamo incontrato
Tutte le persone con le quali abbiamo in conto che abbiamo incontrato con la breve abbiamo incominciato a parlare hanno mostrato un desiderio per queste trasformazioni
Forse è mancato un altro aspetto che è l'accudimento non lo so quale sia il termine il termine più preciso che mi viene in mente e l'accudimento cioè il fatto di aver generato qualcosa
E poi però di non averlo accudito di non averlo fatto crescere di non averlo accompagnato nel nel tempo e con la sensazione e questa l'esperienza sui dormitorio l'esperienza del carcere hanno in comune questo la possibilità di iniziare dei progetti accompagnati da un desiderio e norme di cambiamento no da una promessa enormi di cambiamento ma poiché rimangono orfani
Orfani dalle persone che li dovrebbero accudire insieme a noi accompagnare fare crescere e dando una condizione di continuità questi cambiamenti che
Nella pratica non abbiamo visto come dire verificato l'ultima parola e promessa
E torna però a collegarsi con una come dire di di il progetto di vita delle persone che stanno all'interno di questi spazi qual è la promessa di cambiamento che facciamo con questi progetti qual è la promessa che il carcere
E i servizi che sono collegate al carcere fanno
Alle persone che sono all'interno di questi spazi che ci lavorano e che passa una parte del tempo
E in che modo siamo in grado di mantenere questa promessa mi sembra che come dire nell'esperienza degli spazi emerge un po'questa incapacità
Di non tanto promettere ma di mantenere le promesse nonché di vederle realizzate questo è un po'il mio pensiero grazie
Questo io nel dare la parola a Cesare borghese che appunto presentato prima architetto esperto faccio ma un saluto alla da Pompeo consigliere regionale un'amica
Anziché seguire sovente le nostre iniziative vogliamo fare
Quattro punti Capablanca sollecito del cose del padre sarà Christian suo l'intensità del desiderio e la voglia di cambiamento e la convinzione con cui si sostiene il cambiamento
Io avevo già pensato di dire queste cose ma devo rilette nell'ottica della
Può suggerimento noi siamo in un contesto in cui citavamo prima la riforma dell'ordinamento penitenziario del settantacinque
Che ha messo nero su bianco in una legge fondamentale che ordinai coordina l'esecuzione penale in carcere il lavoro il trattamento il lavoro non ci sono spazi per il lavoro lo ha testimoniato la ricerca di Simona lo sappiamo tutti le carceri sono quando sono state costruite di più recente avevano un'ottica meramente di sicurezza legata al terrorismo all'epoca in cui sono state studiate
La riforma del settantacinque doveva implementare quegli spazi ma siamo ancora lì a discutere dove si può fare il laboratorio della ditta che magari è sensibile vorrebbe entrare
E non dico cose a vanvera perché c'è un rapporto che anche come Ufficio del Garante abbiamo spinto comma Confindustria e l'altra settimana ero nel carcere di Alda ma due settimane prima nel carcere di Cuneo dove gli industriali ventitré dei principali industriali della provincia di Cuneo sono andati a vedere cosa possiamo fare e dove
E cosa possiamo fare dove è un problema è un problema vero
Però confido che le cose potranno maturare diversamente settantacinque ma volevo citare anche sanità riforma epocale la sanità diventa regionale il primo aprile del due mila otto applicando con DPCM la riforma del novantanove
I luoghi più difficile del carcere in questo momento sono proprio gli ambulatori sanitari perché non hanno spazi perché non hanno spazi per la strumentazione spesso perché sono esposti al passaggio dei detenuti che diventano anche quando non dovrebbero entrare nella ballatoio Medico perché magari hanno chiesto una visita e non è stata concessa e quindi Penta c'è l'altro detenuto entra anche quello che protesta
E questo del due mila otto non da ieri e anche un desiderio tradotto in legge una norma di legge
Le il sovraffollamento di cui abbiamo parlato tantissimo e in varie occasioni però e due mila nove la prima sentenza
Sulejmanovic è il due mila tredici la seconda sentenza fondamentale Torregiani che dice all'Italia quello che non va dell'esecuzione penale rispetto agli spazi tentando anche di dare visto che siamo stati un po'disattenti alla prima sentenza
Dei parametri oggettivi dicendo che quando si dice che la cella deve essere uno spazio vitale
Vi diciamo anche devono avere almeno tre metri quadrati perché altrimenti se le venti ore su ventiquattro vengono vissute lì in cui si fa tutto di vento compreso il mangiare il dormire il passare del tempo e diventa insostenibile e infine è stato citato en passant da da Simona ma è questione di assoluta urgenza è una sentenza di un anno fa della corte costituzionale so che ne parlerà sicuramente
Cesare dopo sentenza sull'affettività in carcere che dice esplicitamente che il nostro ordinamento laddove non prevede la possibilità di colloqui non controllati visivamente dagli operatori quindi non permettendo una certa intimità in carcere è incostituzionale
Sentenza numero dieci del due mila ventiquattro criticata da alcuni giuristi perché addirittura troppo regolamentare c'è una sentenza che dice cosa fare come farei chi lo deve fare
Passato
Oltre un anno e siamo nell'attesa di capire l'esito della commissione che è stata fatta DAP per decidere come fare
In modo omogeneo un'assicurazione per tutti i detenuti di entrare a contatto con i familiari
Che vuole anche dire sessualità e questo è la cosa che
Diciamo in qualche modo e pruriginosa ma può anche dire la possibilità di una carezza di una mamma con il figlio di una di un genitore un colloquio davvero riservato che non sia in quelle sale conti abbiamo visto che tu hai documentato Como cinque tavoli che se si parla in due Giannuzzo ci si sente più neanche a un metro di distanza l'una dall'alto
O come minorile non stanza senza finestre
Al vino olive di Torino una stanza senza finestre allora questa è una sentenza una sentenza della corte cosacca ha cambiato la norma e siamo inattesa chiudo dicendo che
Ho avuto l'opportunità in questi giorni calato foto dopodomani mercoledì di su questi temi rappresentare tutti i garanti regionali italiani nell'incontro con il ministro Nordio abbiamo avuto un incontro ad agosto abbiamo avuto uno martedì della settimana scorsa stato interrotto per un impegno del ministro ritorneremo mercoledì di questa settimana perché finalmente Cesare forse non lo sanno ancora
Il ministro ha deciso di rompere gli indugi e di fare una circolare
Perché c'era l'attesa di fare una legge sull'affettività in carcere quindi calende greche di fare una circolare per dire sostanzialmente a quei direttori che già ci sono e che hanno degli spazi che potrebbero esserci già adeguati o potrebbero essere velocemente adeguati di cominciare a sperimentare
Perché poi tra l'altro non è più neanche una cosa così scontata che il detenuto voglia incontrare in ambito penitenziario la moglie
Sposta magari anche agli occhi agli sguardi degli altri insomma è una cosa culturalmente anche complicato non solo per il lato agenti anche per i il lato detenuti
Ma quindi i nostri desideri almeno i desideri delle dei garantisti son tradotti in norme di leggi ma siamo siamo qua
Cesare Burdese tratto un po'di assist so che
Non avevi bisogno equivale corretto intervento c'è qualche microfono
Buonasera a tutti
Ora servono che autorizzò filosofica se la domanda come che il carico bellico
D'ora in avanti autorizzo ufficialmente a presentarmi come il Forrest Gump del carcere costruito perché su quarant'anni mi sono alzato dalla sedia non mi sono ancora affermato
Questo per dire che
Anch'io avrei da raccontare delle esperienze personali battutacce nel corso di quarant'anni di frequentazione dell'ambiente carcerario ossia
Nelle strutture vere e proprie quindi continuo entrare nelle strutture fino nelle celle quindi credo di avere una consapevolezza piuttosto approfondita di quella che è la realtà
Del carcere costruito non solo del carcere costruito
Ma anche con una consapevolezza che gli deriva
Da quella che è l'amministrazione penitenziaria
Tutto sommato come avete capito dai racconti che hanno fatto i colleghi ed è è un osso duro
Ma è un osso duro
Perché è un sistema che complesso e complicato
Quindi io non vorrei nemmeno essere così presuntuoso e superficiale di mettermi a stigmatizzare criticare il comportamento di chi opera nella pubblica amministrazione
Perché la pubblica amministrazione a delle regole ferree e la pubblica amministrazione è condizionata ovviamente fortemente
Dal governo in carica del momento non è che un direttore generale del Dipartimento di amministrazione penitenziaria si muove secondo le sue logiche i suoi critici chiunque sempre condizionato appunto dal momento politico di chi governa e questo bisogna prenderlo come un punto
Fisso che ci condiziona ovviamente
Concetto a questo punto l'ultima ruota del carro in questa vicenda
Ma l'architetto anche
Quando si afferma lì penitenziario come disse appunto
Un Grande penitenziari sta ottocentesco lui matura in modo Christoph l'architetto della prigione e il primo esecutore della prima egli è il primo artefice dello strumento del supplizio
L'impegno ideale dell'architetto contemporaneo nel dare coerenza spaziale carcere rispetto agli strumenti internazionali che stabiliscono obblighi degli stati e le linee guida per il mio esecuzione penale conforme ai diritti umani
Promuovendo un approccio riabilitativo e non solamente punitivo
Rende attuali quelle parole
Quando io disegno io ho disegnato il
Ho disegnato continua a disegnare carceri
è vero mi muovo nuovo questa matita nel rispetto di quei principi
Nel rispetto della Costituzione rispetto all'ordinamento
Anche disegnata grazie così a fantasia
Nel caso dell'Italia e il monito poco funzionale che ovviamente ci guida all'articolo ventisette comma tre che recita le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E devono tendere alla rieducazione del condannato
Il richiamo all'abilità e all'umanità dell'ordinamento penitenziario miranti al rispetto dei diritti fondamentali delle persone detenute quindi tutto ciò diventa caposaldo della nostra progettisti sia
Bruno Mellano nella nell'introduzione parla di figure di garanzia evidenti ma anche di persone competente consapevoli nell'usare il settore specifici quindi la tutte
Quindi è chiaro
Questo fatto
Il modello architettonico deve coniugare sicurezza
Con il rispetto della dignità umana
Appunto il mare prospettiva di recupero e l'inserimento sociale del detenuto
Ora l'ambiente costruito e quello che privilegia il benessere nell'edificio
In risposta ai difficili che vengono rese sempre più tecnologici virtuosi dal punto di vista della sicurezza ma per lo più non dal punto di vista ambientale il carcere e qualcosa che non appartiene
A questi motivi e questi temi tuttalpiù appunto si può essere un impegno tutto incentrato sulla sicurezza quindi sulle questioni tecnologica bar risolvendo un problema
Di benessere ambientale sia per il detenuto che versi lavora
Ma problemi legati alla sicurezza va bene
Sarebbe ora
Di passare da queste questioni legate alla sicurezza
Chi agli aspetti funzionali tecnici fisiologici per abbracciare una visione della società e dell'architettura spionistica dove l'utente generico dalla prigione
Sia considerato nel suo insieme fisico emotivo spirituale evidente della regione come ha detto
Verso la persona detenuta
E il personale di custodia gli operatori e anche i visitatori occasionali vedi parenti
Quindi se vogliamo essere o un duali come architetti dobbiamo dire che la considerazione nell'azione progettuale orientata in tal senso
Ebbene dobbiamo considerare quegli affetti e grande influenza hanno sul benessere e sulla salute della persona
Le forme dello spazio l'uso dei colori della luce naturale il controllo del rumore la gestione degli odori l'inserimento del verde e dell'arte negli ambienti la qualità delle richieste dal suo teste sono cose che se io le dico così un po'atleticamente
Sì va bene possiamo capire non tradire
Ma io queste cose le dico perché queste cose ledendo ovvero nove vedo nelle carceri dove entro nelle celle dove mi siedo sul lettino ancorché celle sempre
Sopra sottodimensionate
Per cui quando tu vivi quotidianamente l'attuale appunto giornata detentiva povero voi l'attualità detentiva
Ma anche la tua giornata lavorativa ingordigia del problemi alla vista perché questo succede perché non mai profondità di campo e la retina in verità e quindi si ammala quando tu non devi mai fuori quando tu sei sempre sotto la luce
Artificiale neo
Ed è allora si capiscono queste parole che io ho detto prima che si possono fare l'elenco così un po'
Astratto estemporanee
Quindi veramente
Il problema e superarlo questo edificio carcerario che mortifica che annienta
Anziché valorizzare viabilità o come
E però la la realtà nostre realtà
Nazionale a differenza di
Alcune realtà dove le buone prassi progettisti che doveva il debito a nessuno coinvolgendo artisti possono esprimersi abbiamo tanti esempi se guardate su internet forte
Vedete nelle immagini grande qualità riferendosi detto Magellano Tomasello allora
Quando io progettare da quando io mi occupai appunto di una
Ricerca per informare dell'architettura
Ed in modo di illustrare questa discrepanza che c'entra l'architettura penitenziaria internazionale l di Lipsia nazione
Ora il tema della progettazione guard
L'aria per forza di cose riconduce al tema della progettazione delle opere pubbliche e voglio citare
Riprendendo un testo che appunto in quell'inchiesta curare nel due mila tredici Carlo pur conoscendo bene che ci sia un architetto professore docente universitario contenitori
Ed è Carlo consacrò la questione della oggettistica carceraria nell'altro nell'alveo delle opere pubbliche che in Italia denunciano come lui dice
In realtà un problema culturale molto radicale
Una loro riduzione assunzione circolare assunzioni circolare curare apprendere punire che genera nel migliore dei casi tipologie da replicare
Del tutto decontestualizzare cattedrali nel deserto per richiamare una metafora degli anni ottanta quello che è un po'provocatoriamente o si può dire oggi Italia a Lucera nel due mila tredici ma attuale ancora oggi
Utile appunto Carlo Olmo e che la progettazione diventa un lusso
Nelle opere pubbliche la progettazione diventa un lusso tanto più in carcere e queste sono esperienze Sinibaldo
Ha fatto sul proprie pelle nodo archiviarli raccontato Bear meglio di come la progettazione per l'amministrazione penitenziaria diventi un russo
E chiaro e quando si dice progettazione va bene
Indicato
Indicato sui triangoli progettare
Ora
Ottima sempre oggi insieme alla cultura dell'emergenza perché noi siamo perennemente nell'emergenza nella architettura nelle nell'edilizia penitenziaria
C'è una cultura dell'emergenza sempre prevalsa e sono divenute dominanti la cultura tecnocrati problem solving è quella pigliando innominabili produce reddito e occupazione
Un quando dovrebbero noi cittadinanza
Ora io Ilaria e
Visto che siamo al cospetto del Garante
Regionale ma di tutte leggendo ottantasette carceri nazionali
Presente no i stessi problemi
Sono carceri afflittive
Solo grazie che hanno tutti i limiti
Di un carcere punitivo quindi la narrazione che spesso si fa del carcere in Italia ieri a villa del carcere romano perché la costruzione è una narrazione è falsa
Di fatto la realtà e so che è diventata a volte una narrazione che si trasforma in uno slogan richiede ritiri noi dobbiamo cessare
Di usare espressioni nella maniera che suonino come slogan ma incominciare veramente a parlare
Chiaro per quella che è la realtà drammatica e non abbiamo scampo oltretutto rispetto a
Prospettive migliori linee non puoi vecchie perché poi voglio concludere entrando nel merito delle prossime
Programmazione verifica attori sono più vendetta
Allora prima è già stato detto perché le nostre carceri nonostante la riforma continuano ad essere luoghi che contraddicono la Costituzione italiana terrorismo che hanno attività organizzata quindi
Simona cos'è stata molto chiara
C'è ancora l'ironico nonostante passata l'emergenza
Succede nell'ottantadue
Viene proprio
Dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria uno schema
Che poi ha informato le carceri dei decenni successivi
Che nostre lo stesso architetto Sergio Bellucci
è stato
Nel recente passato un innovatore della tipologia carceraria del nostro Paese
Lui definisce questi schemi e ricordati sistemi sono servizi progettare tutte le carceri abbiamo funzioni italiano tante a
Li definisce
Definisce questo schema
Come corrisponde ad uno stato di sporco e assolutista prego costituzionale indifferente ai problemi della detenzione
E preoccupato solo della custodia e di un detenuto reso al massimo grado inerme
Quello schema e la procedura di realizzazione delle nuove
Commesso instaurate
Non sembrano appartenere a una repubblica democratica
Faticosamente in cammino verso un aumento delle garanzie civili una riduzione dell'intrusione del potere pubblico sulla persona
Un'estensione di fiducia non sembrano essere
A questo dobbiamo aggiungere ovviamente deporre lo Stato materiale strutture
Piemontesi e non solo piemontesi perlopiù sovraffollati fatiscenti oltre che limitate nella disponibilità di spazi per l'attentato al padre tale Bruno è stato chiaro leggendo quali sono gli spazi che mancano
A questo punto
Rimaniamo molto perplessi
Sulla base queste premesse
Per come il nostro ministro della giustizia in carico intenda fronteggiare il cronico sovraffollamento carcerario dopo aver commissariato dibattimento dall'amministrazione penitenziaria con la nomina di un commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria
Il commissario ordinario è una figura che ciclicamente Vito però è anche una figura che sancisce il fallimento di un'amministrazione se un'amministrazione londinese commissariata
Vuol dire che non è in grado di assolvere al suo mandato
Siamo già al secondo commissario sottolineando i nostri quello del due mila tredici
Ora il ministro norvegese attraverso
Lui dice
Recuperare
Perché hanno un incidente all'interno
Finalmente vedendo il progetto di San Vito al Tagliamento questo parole che disse ha detto pochi giorni fa presentando il progetto vedendo un campo da calcio secondo il mio sogno è quello di poter fare fare dello sport ai detenuti allarme e poi terzo sogno e farli lavorare
Questo ci sembra un modo un po'
Follini intatto
Nell'affrontare il tema del trattamento penitenziario degli spazi ma tante
Ma quello che ci preoccupa non è tanto l'idea di rifugio di utilizzare
Perché tanto non riusciranno in quanto ci vogliono vent'anni fare in carcere quindi è inutile che stiamo parlare questioni sono realizzabili non sono solo poi non possiamo pensare che il ministro non abbia consapevolezza di quello che carcere allora noi possiamo dire senza tema di smentita che lei oggi sono a logiche sono di natura partitocratica di natura
Propaganda elettorale vi potrei dire un aneddoto non molto puntuale
Sul fatto che lo supporta e funzionale dando a risanare corpo quando a rendere inermi a sera perché stanchi i detenuti
Così la polizia penitenziaria almeno problemi queste sono cose che
Abbiamo proprio assistito
Non vivo altro
Allora quello che invece preoccupa di questo programma
Se noi non riteniamo all'altezza ma abbiamo capito che le logiche sono e quella dei dai
Perché
Quando noi sappiamo che il carcere che abbiamo preceduta da sette casi sono sovraffollate sono già volge dal teste non hanno spazio non hanno risorse anche umane non hanno risorse di personale il personale giovane e inesperto avete letto l'altro ieri sulla stampa
L'articolo sulla ruota del Ferrante Aporti dove recitano testualmente che i ragazzi
Hanno avuto gioco facile perché il personale di custodia era gioca
Appena entrato inesperto e questo è un accordo che sentiamo fare Garcia quando entriamo ormai vecchi se ne sono andati sono quelli che avevano esperienza
Oggi abbiamo già ad ogni cosa facciamo
Spieghiamo secondo programma ministeriale abbiamo comprato dice il ministro migliaia di moduli prefabbricati
Da mettere Maryland carceri in tutte le carceri dove ci sia spazio libero
Caro Bruno doppiezza imbattuto veri Baglioni cambiamento da ottanta posti che io insieme ai miei colleghi ho progettato nella commissione ministeriale adesso di ritroverà Italia combattere altro che con la decisione della Commissione ministeriale in cui tutti i contanti accadde rimettono pure sul famoso campo di calcio di assi piuttosto che questo CIPE perché allora dove andiamo
Andiamo a finire a pensare idee carcere oggi prossima ventura ma già oggi già adesso sanato delle oggetto attesi dove si fronteggiavano
Detenuti elementi
Evidentemente il giorno appresso sparandogli a sarà separato fisicamente sicuramente perché il problema
Ancorché legittimo è quello del sindacato che rivendica che continuano sempre più le aggressioni
E ricordo cosa vogliamo fare
Come quali
Pensieri possono venire se non quelli che stiamo peggiorando proprio con l'edilizia
Più vi era nelle soluzioni c'è però da dire una cosa perché queste cose le dicono i miei amici dell'amministrazione penitenziaria
Quando russa il nell'amministrazione fiduciaria di riprendere una decisione ma ancor prima quando tutto il ministro di prendere una decisione pronti perché già l'Europa se non distrazione
Ma io non fa parte uccidiamo aspettare che gli architetti illuminati vengano a fornire lumi adatti tuteli subito
Però è sicuramente dare una risposta dimostrando all'Europa che sei all'altezza delle sue aspetti
E trovando soluzioni praticabili
Quindi
Cosa possiamo dire prendiamo atto prendiamo atto che la strada che abbiamo guardate guai conta che abbiamo intrapreso e questi dati
E non c'è scampo allora
E poi luogo anche il collega Bitetti ancorché accademici io son solo un soldato in trincea avvocato ma loro sono accademiche e quindi hanno una visione
Ancora superiore
Cosa possiamo dire ma qui mettiamo in dubbio il valore della cultura
In generale e anche il valore del due storia possiamo chiudere i viveri
Non solo dura ormai in generale severo veleni non può fare a meno che non metterci le contabile non può non non ha tempo non può c'è l'emergenza
Di studiare programmare ricominciare seriamente intorno a un tavolo a sederci Tutino
E allora dico una cosa e ho finito
Ma noi guarda qualche altra religione questo un documento che noi abbiamo lavorato a conclusione di una commissione ministeriale è stato accennato queste son modo progetto nell'anno non non ha lasciato non ha voluto giustamente forse congiuntamente non lo so non entro nel merito sono parte in causa
Ad Asti
Allora Michele ma noi abbiamo lavorato dieci anni su mandato
Istituzionale
A tre tavoli tecnici dove aveva parlato di architettura dove abbiamo finalmente portato o abbiamo fatto emergere i valori culturale
Per fare architettura dieci anni tre Commissioni documenti
Lavoro per finire a impiantare con grande nelle nostre carceri ritenendo poniamo oggi in Ungheria di Roma le catene ragazzi mi rivolgo agli accademici poniamoci la questione voglia io ho scritto al presidente La Repubblica per riportare nell'alveo culturale anche il tema del carcere
Non ho ancora avuto risposta ma non è questo il punto il molto che c'è un problema problema gravissimo e mi rivolgo regolare
Punta Penne so cosa che vi ho già detto anche in privato cosa facciano accettiamo questa roba qua andiamo avanti così io non ci sto non so gli altri
Grazie Cesare charter previsto storico appassionato
Adesso chiederò se c'è qualcuno che vuole fare un intervento devo aggiungere non corregge assolutamente perché condivido le cose di Cesare Bruzzese che uno degli degli obiettivi della mia presenza la scorsa settimana e mercoledì nell'incontro che molto cortesemente il ministro ha voluto concedere ai garanti pepato quello di andare a cercare di spiegare da osservatore esterno che da undici anni vai in carcere può vedere con sguardo intrusivo le questione e che sicuramente se si intende rispondere alla quale al sovraffollamento Conca
Sette mila posti aggiuntivi con i container tipo Albania dentro le carceri attuali
Eccetto è una risposta di celle aggiuntive ma non dà nessuna risposta rispetto al trattamento rispetto alla sanità rispetto alla formazione rispetto alla gestione che gli istituti hanno molto problematica di di questi anni ma sarà un aggravio
Un aggravio forte Della vita dentro gli istituti penitenziari
Quindi il nostro tentativo di garanti di Conferenza nazionale garantire proprio invece quella di una interlocuzione forte ma che parte anche dalla consapevolezza che quando per esempio abbiamo posto il problema di Asti non è
Che non si voleva nel nostro giardino uno degli otto padiglioni ma
L'idea che in un carcere che è appena stato trasformato da casa circondariale a casa di reclusione ad alta sicurezza
Quindi un percorso lungo che aveva comportato un cambio in corso d'opera di tutte le attività sanitarie formative scolastiche lavorative perché era totalmente cambiata la popolazione detenuta
Circondariale in genere settanta per cento stranieri Giovanni con problematiche di tossicodipendenza di marginalità sociale l'alta sicurezza tutti italiani tutti anziani tutti c'è hanno problema di fisioterapia e non dire al collo o tossicodipendenza e in un contesto in cui l'aggregazione di un nuovo padiglione che all'epoca non era il tuo d'ottanta vera quello ordinario fotocopia da centoventi posti aveva una tale controsenso Candela segnalazione me l'ha fatta
Il vecchio ispettore del carcere di Asti che mi diceva ma questi non hanno capito nulla di come si può gestire quei centoventi
In aggiunta ai trecento che già ci sono e che non potranno incontrarsi per nulla neanche per la messa di Natale
Allora il tentativo di osservatori esterni che cercheranno di spiegare come
I posti aggiuntivi dovranno tenere conto che sicuramente costruiranno perché ho avuto l'opportunità forse te lo dicevo Cesare di incontrare ed è un privilegio è stato il commissario straordinario
Profittando del fatto che ho scoperto essere di origine piemontese e quindi sono andato a colpo sicuro perché mi ha spiegato la il mandato che ha avuto e il compito che sta somme con capacità
Espletando Matteo volto a posti in più per detenuti
Già attuali il sovraffollamento ma che arriveranno per il momento non è stato posto all'attenzione e in questo contenitore per questioni di Cesare
Come questo abitare in carcere non può soltanto essere il dove mettiamo a dormire Mellano che arriva stasera arrestato al calcio di Torino ma che cosa facciamo fare da domani a Mellano per evitare la recidiva per cercare di garantire il percorso di reinserimento di recupero per garantire dissenso costituzionale della pena
Anche perché banalmente diciamo la Corte europea dei diritti dell'uomo ha sempre lì e sei noi ritorniamo agli stessi elementi alle stesse
Condizioni agli stessi fedeli della primavera Torreggiani diciamo si può dare un po'per scontato che rischiamo ulteriori sanzioni ulteriore
Noi per esempio abbiamo proposto e cercheremo l'ho già fatto l'altra settimana cercherò di portare il tema anche questa volta come il ministro con tutto il suo gabinetto sul fatto che il problema è anche differenziare gli istituti noi abbiamo adesso del circondario Ali che tengono dentro tutto dalle alghe ascolano al nuovo arrivato appena arrestato che magari nel giro di tre giorni esce avremo bisogno invece di strutture Voltaire recupero e reinserimento delle case di reinserimento che siano per quelli che hanno pene prede o che stanno a fine pena che devono già avere un piede fuori per misurare la capacità di tenuta rispetto al contesto sociale
Quindi abbiamo bisogno di qualcosa di diverso che non ha Mele e aggiunte di Ali detentive in quel forma palo info ci ha fatto cioè insomma perché un posto per farci un padiglione prefabbricato lo trovano
Non è detto che sia la risposta più c'è sangue aggiunge una cosa poi se c'è qualcuno si una cosa da completare il quadro dell'attualità
Anche Bruno l'aveva accennato allora
Tornando al discorso del padiglione ma semplicemente per dire che non gli architetti non abbiamo nessuna possibilità e addirittura non ha nessuna possibilità un organismo voluto da un ministro che la commissione quel padiglione famigerato
E io sto monitorando nella sua
Realizzazione di Progetto esecutivo
Era innovativo lo stanno snaturando nella fase progettuale esecutiva e quindi lo stanno riportando al passato vedete anche quali limiti noi se vogliamo innovare poi alla fine abbiamo hanno messo a gara
Un progetto innovativo quindi l'hanno messo loro la gara ma poi accettano e
Travolgono nella fase successiva quindi immaginate voi quando contribuiranno quello sarà quella roba lì finisco sempre per ritornare all'impotenza
Di tutti noi
Rispetto a chi ha in questo momento ma anche in passato e sia chiaro non fra non vorrei essere frainteso non sto facendo un discorso di parte politica sto facendo un discorso di via consapevolezza di come funzionava e di come funziona il sistema perché la mia esperienza e quarantennale quindi io passati tutti di i governi e le casacche senza avere a casa trattare l'affettività
Molto semplicemente il fatto e questo emblematico ma non perché è un fatto personale
Quando è uscita la sentenza
Come mi diverto a fare sei tre quando esce una circolare una sentenza una norma io prendo la matita e traduco quella norma quella sentenza
Architettonicamente
E quindi mi sono cimentato in una risposta architettonica per gli spazi l'affettività e intimità peraltro io ho visitato in giro per il mondo
Quei luoghi dove abitualmente ormai da da decenni ci sono spazi adeguati per consumare anche un rapporto intimo col partner della vita che ci viene a trovare in carcere
E questo progetto che si chiama il rossetto l'ho fatto per Ornella salvo del carcere di Padova
E ci siamo
Impegnati molto nel giro di un un mese un mese e mezzo bloccando ovviamente i lavori nel mio studio abbiamo realizzato o non è che ci voglia una chissà quanto al di là del fatto che invece il gruppo di lavoro dibattimentale ha lavorato più di un anno poi alla fine non sappiamo cosa abbia combinato si che lo sappiamo perché abbiamo contatti parliamo come addirittura i membri del gruppo ci dicono che di fatto non hanno fatto ma questo è un latte un discorso alate quindi quel progetto di Roseto che oltretutto era anche qualcosa di più è qualcosa di più perché non lo crede morto è qualcosa di più di un semplice fatto architettonico
è una cosa che si può fare in auto costruzione cui detenuti quindi parliamo della loro è una cosa che può anche essere sostenute economicamente da contributi esterni sono tutte esperienze già fatte quindi non è che ci siamo inventati delle nuove via delle nuove strade
La casalinga di Renzo Piano diciamo di Renzo Piano perché
è il nome altisonante anche se poi
In effetti hanno partecipato la professoressa Posocco dell'Università di Roma eccetera eccetera
è stato fatto in auto costruzione la casa e Tina che avete visto le immagini la cassettina rosso di di di di Bollate dell'architetto Di Franco Busso dissidenti è stata addirittura finanziata ancorché in auto costruzione finanziata da un un benefattore quindi alla fine se l'amministrazione penitenziaria volesse veramente diciamo leggermente dialogare leggermente aprirsi avrebbe mille opportunità di dare corso di dare vita qualcosa finisco
Nel due mila non mi ricordo più quando io ho ho svolto un incarico consolare per il carcere di Vercelli dove peraltro ho scoperto che c'è una c'è un direttore che anche architetto
Un ragazzo Giorgio di nuova nomina neanche architetto pensate voi quindi vediamo il risultato qualcosa dopo allora
Per dire come l'amministrazione che ha dei limiti che ripeto non è una critica puntuale ma dico quello che succede questo giardino mi è stato commissionato un giardino per incontri le visite antistante le sale colloqui
Io ho fatto
Un
Un progetto che è un testo poetico l'anno violentato e ridotto a un testo osceno
Solo perché io non ho fatto la relazione allora e quindi non ho potuto seguire Pelosi così vanno le cose noi possiamo fare il finimondo sulla carta ma poi quando sta roba entra nell'ambiente carcerario
Non ce n'è più per nessuno ripeto il padiglione dove io ho pensato al grande luogo sul tetto dove estraniarsi dagli odori dei rumori guardare il genio pregare il proprio Dio
Già quella roba lì l'hanno messa a gara ma l'hanno già annullato allora non abbiamo nessuno e torno al discorso da e allora la cultura architettonica
L'accademia che fanno
Punto
Allora confermo che ho fatto ho avuto l'opportunità di sarà accompagnato di accompagnare superpotenze nella le varie visite che abbia avuto la settimana scorsa con gli amici Nessuno tocchi Caino tra cui anche al carcere di Vercelli e quando faccia vedere il giardino che non aveva ancora visto il vero abbiamo temuto l'infarto
Perché
Obiettivamente insomma io l'avevo visto non avevo capito che quello era il frutto di un tuo lavoro perché obiettivamente era la cosa proprio poi senta
Sette senza scritta però chiudo dicendo che è stato trovato un'esperienza molto positiva perché lui poi rientrato in calce col metodo quindi abbiamo fatto di misurazioni delle stanze cosa che anche lì vale sentenza di condanna dell'Italia vale risarcimento per il detenuto vale situazione per cui l'Italia è stata condannata sull'articolo tre della Convenzione
Pene inumane e degradanti quindi
Va molto del senso dello Stato delle istituzioni che attraverso ovviamente ovviamente la faccia del carcere offriamo
Dobbiamo chiudere qui se c'è qualcuno che vuole aggiungere una cosa della famiglia poche corretti velocemente volevo dire Colorado ricordo chiedo pensato collegato a quello del detto proprio nelle ultime parole l'importante che noi abbiamo i politicanti che prende in giro per il mondo
No va be no non sono così cinico e
E poi rivendico la la nobiltà della politica siccome dobbiamo essere tutti invece consapevole che se non ci occupiamo di carcere poi alla fine le soluzioni magari davvero sono quelle più facile e a portata fatte magari in fretta e furia per corrispondere a un piano nazionali di recupero la resilienza per cui poi i soldi verranno comunque spesi e li hanno spesi male
Allora secondo me il nostro interesse da uomini delle istituzioni da donne delle istituzioni e quella di dire no discutiamone parliamone
Non è possibile che noi facciamo come garante una campagna durissima per far chiudere la sezione filtro di Torino
Che era un luogo veramente indegno dove si faceva il controllo delle feci dei detenuti che erano sospetti di aver in cui citato degli ovuli di droga siamo riusciti a liberare quella cosa perché era veramente pericolosa anche per l'amministrazione penitenziaria
Perché quei controlli li si devono fare in ospedale perché l'ovulo può esplodere
E da cinque anni siamo in attesa di capire
E quegli spazi vuoti debbano essere riutilizzati loro hanno fatto un po'oggetto in declino con le indicazioni dell'allora direttrice con l'indicazione del degli operatori penitenziari
A Torino con la mancanza di spazi che c'è a Torino con i mille cinquecento detenuti per mille posti
Noi siamo di a un intero piano di un padiglione vuoto fermo in attesa di allora c'è spazio per intervenire secondo me continuiamo a farlo magari in altra veste
Grazie a tutti grazie soprattutto a Simona Christian Cesare al nostro consigliere Castello