"L'Ulivo: le radici, il futuro" 2^ Assemblea Nazionale dei Cristiano Sociali

Pali
Perché abbiamo molto lavoro soprattutto questa mattina dovremo conciliate la partecipazione al dibattito dei nostri delegati con
Visitatori test armi ai quali pure dovremmo dato il modo di parlare
Scusi sì
Quindi chiede il sacrificio coloro che sono nota per primi di prendere la parola anche se lasciala non ancora piena avremmo come prima iscritta Marcella Lucidi ma la presidente della commissione verifica potere lasciata insediando questa mattina
La la verifica poteri si svolge dalle nove alle dieci stamattina mandato un pezzo di carta ma insomma via dal nove dieci stamattina si svolge voi vedremo gli altri orale allora preghiere i Giordano Martini di Biella di prendere la parola e prepararsi Paola Di Blasio Di Biasio dell'assegno poi qui arrivano iscrizione
Va bene
Scusi
Come
Ha rinuncia
Fino ma voglio dire tutto verbalizzato
No no come
Assolutamente erano
Io però io peraltro io peraltro ho seguito l'indicazione di corrieri che
Apposto ieri quello di
Possibilmente mantenersi
A quello che l'ordine del giorno
Io
Tentano di farlo però nelle ultime ventiquattro ore rispetti in materiali test rispetto al materiale che stiamo trattando ho avuto modo di leggere il documento nazionale ieri e sentire al tempo stesso la relazione dei capricci
Quindi elementi ancora di chiarezza non ci sono prendete questo comunque un tributo sincero in ogni caso
Vorrei appunto semplificando rispetto anche i tempi io sono uno di quei militanti
Che sosteneva che sostiene di essere contento di far parte del movimento perché tutto sommato in una fase dove il modello dei partiti tradizionali
Alludo negli ultimi cinque anni in modo particolare
Veniva messo in discussione
E ringrazio
E subiva la drammatizzazione della politica
L'essere io un movimento
Permetteva di avere elementi dinamici
Più consoni alla società fin qui trattati schematicamente sostenevo e sostengo che in un movimento
è un movimento è un'espressione viva che cresce si sviluppa e muore
Se ho ben capito
Arriva Carniti io vi dico credo che come movimento non moriamo la sua relazione almeno così ho letto
Perché appunto lui dice non rinneghiamo affatto la nostra cultura
Tuttavia comprendo che è utile a tutti noi avviene aver Kakihara la consapevolezza dei tempi della politica oggi più che mai visto che ci obbliga rapidamente a ragionare e come si diceva ieri decide siamo a ragionare sulla possibilità concreta di dare corso al patto federativo della sinistra democratica
E attraverso il dibattito assembleare osservare quella che la propensione di insieme e io credo senza condizionamenti né l'opportunità di maniera decidere
Io non vorrei fare la figura di quello che si attarda e poi scopre di essere in contraddizione perché la politica ti brucia quello che avevi detto ieri
Però ecco io qua mi sento di fare un passo indietro e sono per dire appunto del documento nazionale
Anche la stessa relazione che in parte
Nel da alcune sottolineature sottolineature
Resta per noi
Un elemento di ancoraggio
Ma io credo che l'orientamento ovvero che ne discende dalla nostra discussione quello che fa testo
Mi sento di esprimere questi
Non voglio di sapere se gli elementi propri che hanno determinato il documento a maggioranza anche se come ha detto ieri il compagno senese ed altri che sono intervenuti
A volte la periferia non abbiamo tempestivamente il polso della situazione
Non nego che a me interessa particolarmente invece stabilire una ricerca quella di una forte composizione delle anime interne
Sono convinto che così facendo ne scaturisce una identità Chiara sul versante politico e programmatico
Per chiarezza voglio aggiungere che non è in questione l'impianto del documento nazionale
Ne politicamente si ritiene di azzerarlo
Non penso di ipotesi di democrazia l'inverso che veda la maggioranza dei voti al documento non legittimata penso seriamente a percorsi democratici
Dove l'unità del movimento è tale se le anime al di là dei pensieri diversi si permea di una posizione per dirla con un termine a noi caro dentro forte dentro di un forte processo di contaminazione dite ed è la propensione dalla base che noi rappresentiamo
Ritengo che nel momento nel quale discutiamo il ruolo dei cristiano sociali nella Sinistra democratica si debba capire se la nostra esperienza come dice Carniti
è un'esperienza che me bisogna mettere a favore della sinistra democratica per arricchirla culturalmente nel presente e corroborato da da chi come noi da senza aspettarsi che lo facciano gli altri
Io credo che questo sia nella fase un dato irreversibile
Se questo dato è certo l'approvato a una federazione di forze che già esistono apro una parentesi come ho fatto Carniti è vero che altre potenzialmente se ne possono aggiungere
Tuttavia ritengo che non abbia recidere quello che è la prima assemblea alla prima assemblea nazionale Corriere definiva la nostra ragione sociale
Per questi lo sgombro il campo e con grande senso di quanto stiamo facendo sono per affermare la nostra identità
Non facciamo
Che per incidenti di percorso si ricorre anche noi dall'ortopedico
Ciò detto non vuole essere un modo per fissare la nostra bandiera
E o alimentare
E infatti Zandolin l'orgoglio di parte
O volere negare la proposta di dare vita qui ad un patto federativo della sinistra democratica
Non sono uno che vive male quale cespuglio della Quercia
Non è esercizio il peso specifico del PDS sulle forze minori della coalizione anzi
Giudico sincere le espressioni di D'Alema
Nella nostra prima assemblea del marzo scorso
Tuttavia alcuni dubbi sulla linea politica che intraprendiamo
Li introduce la stessa relazione Forte nell'impianto dell'analisi a partire dalla confusa situazione del Paese
E degli assetti internazionali che sottendono alle difficoltà della transizione italiana molto rapida nell'affrontare la proposta in discussione nell'Assemblea
Qualcuno può dire Pucci a Carniti
No io sono convinto probabilmente lo stesso ha inteso posso il dibattito colmarlo quanto manca
E qui fin qui comunque
Si può capire quindi la necessità derivante
Dal sistema elettorale
Le ragioni storiche politiche
Come le puntualizzazioni su di merito secondo me devono ancora uscire dal dibattito o comunque attendono un contributo più esteso in questo ambito ben vengano le sollecitazione da parte anche dei leader politici
Io auspico al di là della capacità di dare un giudizio compiuto perché oggi l'ho detto in premessa non sono in grado
Su ciò che costituisce il processo federativo
Oggi avendo chiaro soltanto nell'approccio teorico un contenitore il quale laboratorio
è lì per misurare la possibilità di far crescere la speranza
Ponendoci comma come coalizione di governo
Io detto queste in ogni caso sono fiducioso
Che questo gruppo dirigente rinnovato nei consensi
Sì porrà senz'altro all'altezza del grande impegno
Sono convinto che tutti noi dobbiamo offrire nostro contributo nelle forme coerenti con la nostra origine e la nostra natura per questa via credo non sfugga lo sottolineo l'elemento delle identità resta da dire la cosa più importante che Corriere coniò per noi nella prima nazione prima Assemblea nazionale
Io mi sento di riso vi esprime la pari pari
Il reciproco impegno di continuare tutti quali che siano le decisioni a lavorare nel e per il movimento dei cristiano sociali
Parolo affollato di Plovdiv viaggino scusate si prepara Marco Bondi
Buongiorno a tutti credergli essere molto bene sarò molto breve
Vado subito al nocciolo della questione
Penso chiedono di Cristiano sociali sia quello di coniugare la politica con l'etica della giustizia
Per riportare la politica che considero una categoria alta che lo spirito
Alla gente
Nella quale e sempre più frequentemente Silva insinuante un qualunquismo di fondo difficilmente difficile da sradicare
Di fronte al quale direi nessun discorso politico sembra avete
Ascolto
Ci troviamo di fronte a un muro
La gente i
Identifica la politica con la partitocrazia
E
Difficilmente ripeto e con molta fatica si riesce a far cambiare idea queste persone perciò il ruolo di Cristiano sociali potrebbe essere proprio all'interno di questo patto federativo della sinistra Sperto potrebbe essere e quello di
Una coscienza morale direi
Questo patto federativo della sinistra Berto ritengo che sia importante e mi auguro che altre forze si possano aggiungere a seconda dei tempi e delle tappe evolutive di ciascuna forza politica però per approdare sicuramente
Ad un partito unico della sinistra perché non sistema maggioritario non può che essere questo l'approdo
A meno che non cambino le regole ma ripeto in un sistema maggioritario
La l'approdo lo sbocco è quello su tempi più o meno lunghi di un partito unico della sinistra questo senza che e noi
E dobbiamo almeno io non la sento aprire nel suo complesso nei confronti di partiti più forti
Nei quali diciamo nel in questi partiti noi dal perciò essere più chiare nei confronti del PDS nel possiamo svolge un ruolo determinante
Io direi qualificante
E per arrivare e finisco sulla questione del lavoro
Dico che non dobbiamo rinunciare allo stato sociale è vero che lo Stato sociali diventata nella maggior parte dei casi assistente assiste lo Stato assistenziale è stato che ha elargito e attraverso il malgoverno però lo stato sociale almeno quello che
Nelle leggi scritto e che si è conquistato dopo tante fra lotte sindacali non è assolutamente da buttar via in nome di un liberismo io dico tutto italiano
Che mentre da una parte il tocca la libera contrattazione il libero mercato dall'altra si arrocca assumono poni granitici
Su poco un'economia legata a un'oligarchia familiare che ormai che ha condizionato lo sviluppo del nostro Paese per esemplificare noi abbiamo chilometri di coste e i trasporti sono tutti su strada
E potremmo farne altri esempi più recenti sì potremmo parlare
Del monopolio dell'informazione ma il discorso ci porterebbe molto lontano e i tempi non ci sono
Quindi il ruolo
Di Cristiano sociali e quello di far sì che questo partito unico si qualifichi per una politica di sinistra
Che sia realmente di sinistra non possiamo stare a fare il verso alla destra noi dobbiamo qualificarci deve essere un partito di sinistra ed essere un partito di sinistra significa proteggere le fasce più deboli
E in questo e sento anche una donna dico che in queste fasce inserisco le donne perché un'ultima ne faceva faceva riferimento anche Carniti di ieri
Questo discorso sulla partitura famiglia monoreddito e di reddito e eccetera è vero che bisogna prima proteggere le famiglie senza reddito e cercare di risolvere quelli per i problemi di queste famiglie però è anche vero che quando si fa un distinguo tra la famiglia monoreddito e vive edito assentato senza trovare i meccanismi adatti sul piano fiscale significa riportare le donne sono nell'ambito della famiglia
Sono nell'ambito della casa
Per un lavoro non qualificato che nel non quelli non perché non lo sia ma perché non lo si conosce
Significa chiudere le porte Ermini fare della famiglia
Non un luogo di confronto ma un luogo di emarginazione perché l'alcolismo nelle casalinghe aumenta e non solo dall'alcolismo
Quindi quando si fa politica fiscale non si può non tener conto di queste fasce più deboli questo per me è politica di sinistra altrimenti siamo una fotocopia sì
Grazie a Paolo figlio Di Biasio
Marco Ponti Emilia Romagna
Si prepari Nanni Russo
Cari amici a scuola ci andavo insegnato che il nostro patrimonio genetico il patrimonio genetico di ciascuno di noi
Cosiddetto genotipo è scarsissima mette modificabile
Dall'ambiente che ci circonda
Dalle nostre frequentazioni dalle nostre amicizie buone o cattive tutt'al più tutte queste cose ne modulano marginalissimo a mente il modo di esprimersi ma il patrimonio genetico resta quello che ognuno di noi a ebbene io credo che nel patrimonio genetico del nostro movimento
Una presenza nello schieramento progressista
Siano scritte in modo indelebile le linee fondanti della nostra azione politica
Un movimento che ha come obiettivo come ragione sociale si è detto lo sforzo per le politiche sociali e del lavoro
Che ha raggiunto credo lo scopo di rendere visibile organizzata una presenza di cristiani nello schieramento di sinistra per la prima volta della storia democratica del nostro Paese
E quindi uno schieramento un un movimento che vede nella federazione
Come l'ha definita giustamente Carniti ieri unica e plurale solidaristica rispettosa delle regole del mercato regole però non immodificabili del mercato vede nella federazione
E nella nostra opzione verso di essa un qualcosa scritto nel nostro patrimonio genetico come strumento di semplificazione dello schieramento
Progressista funzionale alla scelta bipolare e della alternativa ed anticipatore del partito democratico ecco credo che se riflettiamo un attimo sul perché siamo nati sul perché ci siamo mossi sul perché abbiamo anticipato tutta una serie di scelte dei cattolici in politica credo che non possiamo non riconoscere tutti che l'opzione verso la federazione ha un'opzione che innata nel nostro fare politica
Però nonostante questo ci abbiamo creduto tutti abbastanza poco tanto che c'abbiamo investito quasi niente noi
Poco quasi niente in particolare il PDS che pure la accettata come obiettivo strategico del medio periodo e ad essa si è detto disposto a pagare un prezzo non piccolo in termini di immagine
Certo le difficoltà a perseguire questo obiettivo a spendere nel tempo e impegno politico intorno a questo obiettivo sono tante ed in Manenti ed hanno finito per monopolizzare l'attenzione di tutti singoli e movimenti che fossero
Sono tante esterne ai partiti e ai movimenti come questo problema della vacanza della politica del sopravvento dei poteri forti
Come questo problema dell'ambiguità istituzionale di un governo tecnico che non finisce più come questo problema della fragilità estrema di una maggioranza di cui facciamo parte che dobbiamo per forza di cose sostenere difficoltà anche interne ai partiti e ai movimenti che si sostanziano il in una in una parola nello spirito di appartenenza
Presente in tutti e che trova nel movimento verde e ambientalista la sua punta più spigolosa
E questo problema non è stato ancora affrontato fino in fondo all'interno della sinistra e andrà affrontato perché è ben più grande
Di quello dei generali senza truppa su cui in un momento di stizza in politica ed inutile da parte di qualcuno si è recentemente insistito ebbene queste difficoltà vere non artificiose si badi bene hanno però indotto tutti specie i più grandi il PDS in particolare intorno ad lire a preoccuparsi con accanimento della regolarizzazione della situazione quasi che normalizzare la situazione attraverso le elezioni in una situazione di transizione come questa
Che è di per sé è una situazione anomala normale fosse l'obiettivo principale da perseguire
Normalizzare la situazione possibilmente dopo avere modificato alcune delle regole
Esigenza giustissima questa delle elezioni ma difficile da soddisfare in tempi brevissimi per una serie svariata di ragioni economiche istituzionali e di schieramenti
Di qui da questo scenario confusamente rapidissimamente delineato il teatrino della politica della primavera dell'estate e adesso possibilmente purtroppo anche dell'autunno la gente non lo capisce
Alimenta la demagogia alimenta le aspirazioni personalistiche a buon mercato alimenta Erevan SISMI di gruppo
E di gruppuscoli e le nostalgie di terzi poli
In definitiva credo favorisce la destra
Forleo la band è finita questa atmosfera di palude io la temo ci farà perdere e allora che fare occorre definire e sgomberare il campo da questo grosso problema delle lezioni e dire una volta per tutte noi progressisti che si faranno a giugno si faranno a giugno rischiando il serto la situazione parlamentare instabile ma i nostri Carpi si devono ricordare di essere leader di schieramento e non capigruppo parlamentari
E come leader di schieramento smetterla di alimentare un dibattito politico inebetiti o sulla data del voto ormai da sette otto mesi
Occorre sfruttare le contingenze che ci sono e non sono banali la par condicio la finanziaria l'Antitrust il semestre europeo Scalfaro per spendere il tempo che c'è da qui a giugno a riprendere a fare politica
Allora spendere il tempo politico a identificare i contorni e a definire i progetti della Federazione democratica
Superando attraverso la sua definizione la sua presentazione come proposta politica forte che segna tra l'altro la ripresa del processo di cambiamento indispensabile nel PDS le perplessità di chi teme prevaricazioni dei più forti
Non è amici tentando alchimie per bilanciare gambe di tavoli perennemente sbilenchi
Sul piano dei numeri che riusciremo a superare le difficoltà le diffidenze dell'elettorato moderato bensì attraverso la visibilità di un processo di crescita comune
E del PDS in primo piano che si sostanzi in cambiamenti visibili di uomini di simboli e di comportamenti e che sia supportato da programmi che Prodi finalmente Prodi finalmente offre al dibattito della società civile
Allora io finisco tornando all'inizio
Nostro patrimonio genetico ci porta qui credo non altro i non in altro posto che qui la nostra esperienza di movimento sarà bensì pesa se saremo capaci di dare un contributo in questa direzione
Caro Forleo chissà che non possiamo contribuire a far nascere quel vento coraggioso della politica
In grado di spazzare via l'aria immobile ed appiccicosa della palude
Per noi cristiano sociali e progressisti è questione di vita o di morte politica perché credo come hai detto tu
Che nella palude Prosperi no gli alligatori e più prosaicamente aggiungo io la destra ci sguazza
Allora avanzi a Bondi il senatore Nanni Russo chiede di posticipare
Il suo intervento tocca a Cusco sabato o sabato Fusco
Si prepari Carlucci coloro che intervengono se potessero condensare in dieci righe il loro intervento sarebbe pubblicato su Cristiano sociali Minutes
Allora Sabato Fusco
C'è no
Allora promettiamo dell'ultim'Carlo accenni
No non c'è né chip del padre Marcella Lucidi
Per brevità voglio dichiarare subito
Che aderisco incondizionatamente alla scelta che si sta delineando che il movimento in sostanza sembra aver già compiuto
E do il mio consenso agli indirizzi di fondo della relazione introduttiva
Non mi dilungo perché il nostro coordinatore del circolo di Siena già spiegato la nostra posizione alla quale sono perfettamente allineato
Tuttavia
Voglio esprimere in questa sede
Una certa
Insoddisfazione per il modo in cui stiamo affrontando il problema
Della
Costituenda Federazione della Sinistra democratica
Mi sembra che siamo troppo in ritardo
Nel passaggio dalla fase di generica ideazione alla fase di una progetta
Di una concreta progettazione
Sono d'accordo con Carniti
Laddove dice che la nostra decisione può rappresentare un fattore importante
Per un decollo per il decollo del del progetto della federazione
Quindi
Le mie perplessità e le riserve sul modo sulla inadeguatezza a mio parere con la quale e ci accingiamo a questa importante operazione
Non
Vuol significare una proposta Dio rallentamento del processo anzi
Io credo che sia necessaria una forte accelerazione
E da questa nostra assise
Del deve scaturire un invito alle altre
Componenti potenziali della Federazione in particolar modo al PDS
Per muoversi con maggiore dice determinati determinazione e convinzione
Io suggerisco
Che all'indomani di questa assemblea
Il Consiglio nazionale del movimento
Tenga una riunione monotematica
Sulla federazione entrando nel merito
Con per giungere a proposte concrete
Anticipatrici anche rispetto agli altri partners del Sinistra democratica
Magari facendo precedere consiglio nazionale da un lavoro di gruppo seminariale propositivo
Moto che il Consiglio possa pesci non perdere tempo e decidere su precise proposta
Scusate se io ma forse
Porta il discorso sul terreno troppo pratico e pragmatico
Ma io ripeto che non sono per niente tranquillo di fronte a questa prospettiva che ci stiamo aprendo davanti
Per noi il rischio è grosso
è troppo grosso perché possiamo
Procedere in maniera
Troppo spensierata
Come mi sembra di aver rivelato rilevato da un dibattito che piacevolmente si muove troppo sulle alti
Se le se gli alti livelli della della dell'idealista e della della fantasia
Il rischio è grosso
Perché a me sembra che siamo di fronte alla impreparazione
Sì la nostra
Nostra dei cosiddetti cespugli
Che del PDS
L'operazione la federazione non può essere un'operazione di vertice
Così come
L'operazione Prodi
Deve radicarsi a livello di base anche la Federazione della Sinistra democratica
Per essere una cosa seria duratura e per avere possibilità di sbocco quale noi auspichiamo deve radicarsi a livello di base
E questa è la cosa più difficile che possa possano esserci come facilmente
Tutti comprendere
Non sono il PDS a livello di base di quadri intermedi
è impreparato
Culturalmente mentalmente impreparata
In troppi ambiti troppi deve
Lo rileviamo in troppe circostanze
Ma e questo è quello che più mi preoccupa
Il nostro movimento
E gli altri le altre
Componenti minori del auspicata federazione
Il nostro movimento
è chiaramente inadeguato
Ad affrontare questo impegno
Non per incapacità di elaborazione per incapacità di proposta perché queste lacune che io già orribile o così dichiarata esistere possono essere colmate
Non dico facilmente ma con un certo successo
Ma la nazione inadeguatezza stanno nella capacità di presenza e di elaborazione programmatica
Ai vari livelli
Sotto quello nazionale
Leggo ragiona regionale che a livello locale
Sia perché ancora non abbiamo credo io io ragiono soprattutto per la realtà per quale sarà inserito che quella toscana
Voglio parlare per conto degli altri altri coi dovranno USA a mio parere dare test esprimersi e dare pareri e giudizi
Simili o contrari almeno
Inadeguati per la nostra
Capacità di presenza
Il PRA nostra capacità di costituire momenti continuativi di programmazione
Perché noi se una cosa seria deve essere questa federazione
Dovremmo essere capaci dorme Stalingrado
Di poter essere presenti
Dal livello comunale fino a livello regionale la sua parte il livello nazionale
Degli organismi paritari
Che dovrebbero presiedere alla costituenda speriamo neonata Costituzione
Federazione
E non possiamo certamente in questi a questi livelli far valere la vostra
Forse
Numerica la vostra consistenza evidenti
E nemmeno saremo capaci di essere presenti dovunque tutti Comuni tutte le Province
Ma soprattutto a livello regionale non possiamo mancare
E nella maggior parte possibile dei livelli provinciali e comunali
Con le nostre capacità di elaborazione di proposta su Asperti su problemi su temi fondamentali sul quale richiamare a coerenza l'operatività degli enti locali dalla Regione alcune
Ed essere capaci di cui condurre
L'azione politica
Del partito i componenti la federazione all'esperto di una strategia complessiva concorda altrimenti che federazione sarebbe
Computer nuovi nuove
E ripeto per l'ennesima volta condono dico più a mio parere
Difficile da assolvere
Ma se non saremo capaci di essere sufficienti sotto questo punto di vista
Il mio timore è che la federazione
Della sinistra democratica
Borsa avessero ciò che non è assolutamente non voglio c'è una semplice al di là della volontà stessa del PDS
Più per nostro demerito per la sua incapacità che per sua volontà
Una operazione di camuffamento pre-elettorale del PDS
Una ho finito un'operazione di camaleonti ritmo magari in parte voluto in parte non voluto
E con più ruolo dei
Cristiano sociali degli altri così ci dominano cespugli
Come a un semplice ruolo di elementi componenti della cosmesi del PDS questo nessuno di noi vuole e quindi prendiamo atto di ciò che occorre fare perché ciò non avvenga grazie
La parola e a Marcello Lucidi dopodiché se non ha difficoltà a vorrei pregare senatore Rino Serri
Dei Comunisti unitari di prendere la parola ringraziamo in particolare serve perché ha seguito diligentemente i nostri lavori anche nell'intero pomeriggio
Rispondo a nome del dei cristiano sociali del Lazio alla domanda con la quale Ermanno Gorrieri avviato ieri la discussione
Il Lazio è disponibile ad un'aggregazione federata della sinistra
Siamo disponibili a portare il nostro contributo perché emerga una sinistra riformista e moderna oltre la tradizione comunista e socialdemocratica
Oltre una ricomposizione una sinistra unitaria e plurale un'Italia unita nella sostanza politica e plurale nelle sue espressioni culturali
Siamo di disponibili a scrivere questo nuovo copione
Consapevoli che quando la storia di un Paese
Come il nostro conosce svolte momenti di rottura
Conosce una fase di transizione assai seria
C'è una posta in gioco
Sono in gioco le idee guida della democrazia
è in gioco il buonsenso
Sono in gioco le certezze delle culture storiche
è in gioco la ridefinizione della modernità
E occorre rilegittimare il potere politico occorre evitare il senso e credibilità
Ah linguaggio politico
Il Paese deve ora ritrovare una sua classe dirigente
E c'è un compito che affidato a questa classe e a chi rappresenta la politica il compito di farvi multare ai cittadini i luoghi della politica
Quando parliamo di normalità
Diciamo che la normalità deve essere affidata ad un'opera di creazione di una civiltà di una società politica che individua i conflitti che esistono al suo interno e opera perché questi conflitti vengano addomesticati
Formula tre anni di vita
Rende compatibili lo sviluppo individuale che occupazione istruzione sanità scuola
Lavoro
E lo sviluppo di genere
Questo penso che sia pane per i denti della sinistra ed è pane per i denti dei cristiano sociali
E invece mettiamo al lavoro donne e uomini
Sotto questa sigla cristiano sociali un
Quando ci mettiamo a parlare di adesione al patto federativo
Parliamo del della sua attualità tra di noi e questa Assemblea a questo scopo
E poi andiamo oltre si interroghiamo anche su qual è la futuribili ITA
Del patto federativo dove si porta ci interessa questa discussione ci interessa in questo dibattito e siamo disponibili anche a pensare a forme diverse l'espressione che che
Il Lazio ha dato e anche nella disponibilità pensare ad un soggetto unico unitario che venga dopo il patto federativo ma non facciamo questo perché togliamo mano all'aratro
Perché abbiamo trovato un trattore
Ma ne facciamo questo perché c'è un solco e quello da cui abbiamo cominciato a lavorare
E che ci spetta ancora corresponsabilità continuare a tracciare
Diciamo alla sinistra
Con giusta ambizione credo e noi ne siamo una cultura
Bene non è la cultura coloro che provengono dal mondo dell'associazionismo del volontariato sindacato no
Medico loro che con il mondo dell'associazionismo del volontariato del sindacato continuano ad operare in un orizzonte politico che comune
Che è quella della formazione dei giovani
è quello della tutela dei deboli richiamata più volte dei vescovi è quella della tutela dei lavoratori
Della tutela dei poveri
Ci si i monaci
Usano dire tra di loro una frase molto bella
Se
I miei gesti non ti dicessero nulla le mie parole Eating neri etero
Bene in politica di parole ce ne sono tante
Noi non inganniamo
Nel Mato diamo la politica comune esperienza Etica nell'esercizio di un fare concreto
E ci domandiamo il valore generale di quello che facciamo ma nell'esercizio delle fare
Siamo entusiasti come cristiano sociali
Venire meno alle passioni
E ora da qui da questa Assemblea credo che dando questa nostra disponibilità ci diamo anche un impegno di visibilità
Visibilità significa affermazione della nostra appartenenza politica
Visibilità significa anche una sorta di solidarietà interna da sviluppare nel movimento sia sul piano programmatico ma sia sul piano anche delle responsabilità organiche al movimento
E sul piano delle responsabilità istituzionali
Ognuno di noi si sente di rappresentare nel momento nella misura in cui viene rappresentato
Vogliamo individuare strategie strumenti e luoghi perché la nostra elaborazione ne abbiamo fatta tanta sulla scuola sull'immigrazione pensiamo alle pagine dei giornali di stamattina il lavoro che c'è in pietra da parte
Enti che ha terza
La proposta del centrodestra queste no ad oggi nella significherà ridefinire la differenza tra nuove e vecchie la differenza tra centro e sinistra e che siano sani meccanismi immigrazione l'hanno fatto sultanato
Nelle povertà sul tema della famiglia sul tema del lavoro paragoniamo che questa elaborazione abbia una ricaduta a pioggia
Sulle realtà sociali e al nostro interno sulle nostre realtà territoriali e sono poi ieri terminati
Dell'elaborazione
I cristiano sociali del Lazio presentano a questa sembra una mozione
Chi dà notizia convocata un'assemblea nazionale degli eletti
Chiedono credo anche con i coordinatori regionali ci pensavo potremmo anche convocare un'assemblea regionale dei non eletti perché c'è tanta gente che ha dato disponibilità generosamente a candidarsi nelle scorse elezioni
E chiedono anche iniziamo restituito uno chi sia un politico nazionale che Quadrini il coordinatore nazionale nell'opera di elaborazione viene strategia di presenza del movimento
Chiediamo anche sostegno conforto in questa mozione perché e concludo
In politica vogliamo operare in aggiusti
Però teniamo anche chiesto le conseguenze Cina Cannes addebitate
Ma non le conseguenze nelle nostre alchimie politiche ma le conseguenze del nostro operare
E lo facciamo
Mettendo in atto anche
Quella dossier di agonismo che ognuno di noi porta che è stata data in varia misura ciascuna Dinoi e che mettiamo al servizio del movimento grazie
Grazie Marcella dell'intervento e anche di tutta l'opera che svolge al Centro nazionale sociali allora pregherei il senatore Serra nei di volere di essi nessuno
Dopo abbiamo d'onore dei mila dopodiché pregherei Franco Passuello di venire a prendere la parola cerchiamo di andare avanti
Cari amici e cari compagni io credo che il già voi tutti sappiate che con il nostro ringraziamento per l'invito e il contributo che pensiamo di portare non è davvero per niente formale
Ci sono almeno due dati sui quali e credo che anche questo non vi sorprenda c'è una sintonia una sensibilità spesso persino un linguaggio
Vicino o comune
Il primo di questi dati
Il concepire l'agire politico
Come impegno personale etico ideale e morale
Il secondo dato è quello di assumere come preoccupazione assillo obiettivo dell'agire politico i problemi della gente in carne ed ossa
E in primo luogo le difficoltà dei deboli
Le sofferenze degli emarginati il dramma del povero del senza lavoro
Dell'escluso sono due dati che non dominano oggi la cultura corrente
E qualche volta forse troppo spesso nemmeno quello della sinistra
Eppure io sono convinto che è da qui che bisogna ripartire anziché solo da cui si può ripartire
Se tutto si riduce come spesso è accaduto ad alleanze a schieramenti a manovra tattica quotidiana se le stesse eppure impellenti questioni degli assetti istituzionali
Delle regole del gioco delle garanzie si distaccano dalla vita reale dai problemi dai drammi delle persone dei cittadini dei lavoratori
Perdono d'interesse possono essere manipolate deviate sulle più diverse soluzioni
Compreso oggi il presidenzialismo plebiscitario di autoritario che propone la destra
E vero sono del tutto d'accordo con Carniti
La transizione in Italia ristagna pericolosamente si fa incerta la conclusione del governo dei tecnici la data delle elezioni il modo come arrivarci
Io non voglio adesso il adesso discutere qui ogni aspetto che di quello che deve fare la sinistra e la coalizione Prodi
In questa fase c'è tuttavia una questione chiave
Che io credo di condividere con voi
Bisogna riportare la barra del dibattito politico sui problemi reali della società dei lavoratori dei disoccupati dei redditi delle famiglie o per dirla con Carniti dei diritti inalienabili della persona
Il lavoro il salario l'occupazione prima di tutto nel Mezzogiorno
Un efficiente giustizia fiscale la scuola la sanità le questioni dell'immigrazione abbiamo fatto bene a puntare i piedi ieri tutti quanti su questa questione
E bisogna riportare la barra da due angolazioni la prima una valenza immediata
Il risanamento economico e finanziario del Paese una scelta doverosa da continuare a perseguire con determinazione anche con la prossima Finanziaria
Ma il costo non può continuare ad essere pagato in prevalenza dai lavoratori dai disoccupati o con la riduzione dei diritti di circa di cittadinanza e non è non è non non è una cosa giusta e non regge alla lunga
Voi noi quasi tutta la sinistra
Noi con un atto duro difficile di rottura anche col nostro partito ci siamo fatti carico
Di sconfiggere all'assalto della destra il consentire che il governo Dini avviasse una politica di stabilizzazione democratiche di Risanamento
Non ne siamo pentiti ma proprio per questo dobbiamo dire allo stesso Dini
La politica di risanamento può e deve proseguire se è capace di reperire Risorse risparmi non solo sul salario sugli stipendi sulle condizioni dei più deboli
Ma sugli sprechi sull'evasione fiscale sulla qualità degli investimenti sulle risorse che possono derivare da nuovo occupazione
Io credo che questo sia il terreno sul quale si parla al Paese si mobilitano impegno e speranze
In su questo terreno la sinistra e la coalizione Prodi senza forzature e compie in un senso di responsabilità al di là di Marzotto di giugno come data delle elezioni
Darà un indirizzo al Paese scopre la destra o le nostalgie centriste e oltretutto prepara davvero le condizioni della sua vittoria
Ma c'è un altro aspetto che riguarda in modo più specifico le prospettive della sinistra
E a partire da qui dai grandi e nuovi problemi sociali economici della formazione della comunicazione che la sinistra riformatrice deve ricostruire senza assolutismi ideologici un suo progetto
Che dia forza consistenza non cartacea anche ad un concreto realistico programma di governo
E qui viene il nodo della federazione
Di una nuova forma politica unitaria pluralista della sinistra
Essa non nasce secondo me solo dalle esigenze di combattere la dispersione
E non nasce nemmeno solo da le pure esige esistenti necessità della efficacia elettorale
Io credo che la ragione essenziale di questa proposta sta nel fatto che bisogna ricostruire in Italia e per molti aspetti in Europa una identità e un progetto della sinistra capace di agire spostare vincere nella società di oggi e con la gente di oggi
Si è dimostrato che i criteri del mercato della competitività non bastano a far vivere una società migliore più giusta
Più libera per tutte le persone anzi essa produce negli stessi Paesi sviluppati e nei confronti del resto del mondo spesso nuove povertà
E Marangi nazioni lacerazioni drammatiche
Occorre riconoscere questi criteri ma immetterli in una politica in un progetto diverso
Oggi sappiamo anche noi comunisti sulla nostra pelle
Che è un progetto di società non esiste definito in astratto ideologicamente che vive e cresce e si modifica continuamente nel processo reale
Ma questo non riduce anzi accentua l'esigenza della tensione ideale della motivazione etica
Ieri qualcuno diceva della ricerca della creatività e la fantasia della partecipazione delle moltitudini questo enorme lavoro non credo lo possa fare una sinistra
Frammentata in pezzi storici in gruppi di testimonianza
O in altri pezzi che vivono sul regime legittimazioni pur grandi ma trascorse
Sarà se volete la nostra esperienza in Rifondazione comunista
Avevamo detto appunto Rifondazione ma per ora non ci si è riusciti forse nessuno ci riesce da solo
O perlomeno occorrerebbero tempi troppo lunghi rispetto alle esigenze
Dunque credo le esperienze e le culture le diverse azioni si incontrino si misurino insieme in modo impegnativo responsabile con la realtà e da qui trattiamo riflessione teorica e azione politica quotidiana più incisiva
Questo può produrre una nuova vitalità della sinistra una nuova proiezione verso il futuro una nuova partecipazione delle forme dell'associazionismo del volontariato delle singole delegazioni culturali o delle singole persone
In questo si supera oggi spinta legge monismo di qualcuno alla concezione burocratica ogni tentazione alla pura sopravvivenza Orrù o riproduzione di ceti politici
Io credo che in Italia questa prospettiva
Possa essere realistica concreta proprio perché oltre alla tradizione socialista che vuole sopravvivere al craxismo c'è stata una cultura politica comunista originale democratica
E un cattolicesimo democratico la cui componente di sinistra è sempre stata significativa forte forse io lo so lo sento particolarmente perché vengo da una città Reggio Emilia
E dal dialogo che già da tempo ci raccontò Setti che con i suoi e infine c'è una terza ragione perché è realistica questa prospettiva perché il movimento operaio
E il mondo cattolico in Italia
Hanno alimentato una società civile che ha una forte socialità non corporativa
E che oggi è capace di proprie autonomie politiche e non solo nel senso sindacale ascolteremo subito Franco Passuello
Questo il fondamento la prospettiva le ragioni vere di una costruzione federativa di un nuovo soggetto della sinistra democratica
In questa visione il contributo vostro non solo può essere determinante ma io credo sia insostituibile
D'altra parte così concepita la federazione un processo davvero aperto a tutte le componenti della coalizione in ogni caso essa può agire da subito come rafforzamento della coalizione
Perché ne riduce le esigenze di mediazioni eccessive puramente verbali o dettate da pur legittime esigenze di ruolo di visibilità sposta l'asse sui problemi sui progetti sull'iniziativa politica
Dall'altra parte un tale soggetto della sinistra costruisce per tutta la coalizione quel rapporto radicato nel Paese diffuso partecipato dal basso che è la vera alternativa possibile
Alla coalizione della destra perché plebiscitaria della manipolazione della pura immagine della comunicazione io concludo consegnandovi
Un pensiero che viene anche dal mio personale voi potete capirlo credo senza sforzo eccessivo per un democratico comunista impegno insofferenza degli ultimi anni è stato notevole grande
Fino allora la rottura con un partito che avevamo appena fatto
Per schierarci con gli altri progressisti in un momento decisivo della storia del nostro Paese recente si può forse dire e forse ha ragione
Che tali sofferenze derivano anche dagli errori nostri niente degli altri compagni comunisti unitari
Forse in parte è vero
E pur tuttavia c'è una lezione che vale non solo per noi ma anche per le scelte difficili del PDS per i travagli dei compagni socialisti per le scelte vostre di altri
Io non ho risposte compiute ai problemi ma una scelta mi Appia mi appare chiara ineludibile
La sinistra beve può affrontare una nuova fase della sua storia oggi soltanto se vuole essere efficace vincente e non parlo solo elettoralmente soltanto se si unificano
Sì si unifica in una nuova forza pluralista ricca dotata di Autonomie con una nuova dinamica in questo trovare di nuova efficacia nella produzione intellettuale
E politica io vedo in questo non nel fare nuovi partiti per quanto ci riguarda le ragioni del nostro impegno del mio impegno se voi deciderete di essere protagonisti di questo processo io credo davvero davvero
Potrete dare un contributo determinante e comunque di questo io vi ringrazio grazie
Un ringraziamento particolare a Rino Serri il quale ci ha portato l'impegno la volontà di chi legato alle radici che hanno dato vita al comunismo
Il mondo in Italia ma
Dimostra di essere consapevole
Che chi è ancora legato queste radici non può isolarsi ma deve concorrere insieme a tutte le altre forze della sinistra per creare un'alternativa alla destra in Italia
Quindi la partecipazione di Serri in rappresentanza dei Comunisti italiani è particolarmente significativa è importante
Prima di dare la parola Dolores dei da vorrei salutare l'onorevole Gambale deputato della Rete con molta soddisfazione affetto si tratta di amici che sono a noi contigui per così dire
E così Luca Borgomeo
La Puglia comune origine sindacale abbiamo ben presente che ore presidente del consiglio regionale della regione Lazio allora la parola a Dolores dei da vorrei pregare
Franco Passuello presidente delle ACLI di può prendere la parola dopo la doloso
Questa seconda assemblea nazionale dei cristiano sociali a una preciso momento decisionale
Ed è quello che riguarda la proposta del patto federativo della sinistra
E credo che su questo debba esserci un pronunciamento chiaro tutti quelli che intervengono
Quindi io comincio con il dare l'adesione alla proposta così commenta è stata formulata nella relazione di Pierre Carniti
E che credo risponda pienamente alla messaggio che nelle sue conclusioni il senatore Sergi ci portava SR
Cioè noi siamo disponibili ad un patto federativo della sinistra democratica
Se questo patto significa qualcosa di nuovo sulla scena politica del nostro Paese se non è semplicemente
Come dire una nuova etichetta che mette insieme le vecchie sigle della sinistra scomposta
Ma se invece c'è l'inizio di un processo politico nuovo aperto a tutte le forze singoli individui che intendono partecipare a questo processo questo moto di cambiamento di rinnovamento profondo della società italiana
Credo che i cristiani sociali quindi nel momento in cui assumono questo proposta di patto federativo l'assumono proprio con questa precisa connotazione
Cioè di non fare una proposta semplicemente di immagine ma di dar vita ad un processo politico nuovo
Io credo che forse non è stata sufficientemente analizzata la crisi della politica
Nel nostro Paese
Ma credo che tutti conveniamo sul fatto che la crisi politica che si è aperta in Italia si è aperta da destra e non da sinistra
La sinistra è stata accomunata in un giudizio come dire che la resa simile alle altre forze del sistema
è stata considerata una forza conservatrice una forza incapace di rispondere ai nuovi bisogni alle nuove tensioni del Paese
Il nostro obiettivo e quello di chiudere la crisi di portare a sbocco questa lunga transizione
Da sinistra quindi trovare costruire uno sbocco
A sinistra della crisi che si è aperta nel nostro Paese
Questo ci dà l'idea di quale
Come dire obiettivo tremendo difficile bisogna costruire
Perché questo obiettivo comporta la capacità di riaccreditare la sinistra
Come soggetto del cambiamento come soggetto capace di affrontare e di risolvere i nodi strutturali del nostro sistema economico e politico
Come soggetto capace di sintesi politica di progettualità di lungo periodo e non solo con me risposta ad interessi contingenti di gruppi particolari
Quindi queste il compito che ci attende in pochissimo tempo riuscire a dimostrare che la destra e restaurazione e privilegio dei più forti emarginazione dei più deboli
Perché la sinistra
E la forza potenzialmente capace di rispondere agli interessi dei più deboli riuscendo a rappresentarli però all'interno di un programma che risponde agli interessi generali del Paese
Ora questa sinistra
Non esiste al momento attuale è una sinistra potenziale è una sinistra come è stata detta divisa disarticolata litigiosa conflittuale al suo interno né il primo passo e quello di riportare questa sinistra ad una base comune di iniziativa di programma di intesa
Ma sappiamo che i problemi da risolvere e su questo da questo punto di vista non sono così legati semplicemente al giorno per giorno c'è da riscrivere l'intero pensiero economico e l'intero pensiero politico
Perché la sinistra in ogni a più uno suo nel momento in cui il compromesso keynesiano
Che era stata alla base della crescita della sinistra in Europa non è più agibile non è più agibile per il mutamento delle condizioni economiche per il coordinamento delle condizioni geo politica
Dobbiamo anche capire che la crisi dell'Italia non è soltanto
Interpretabile con categorie propria del nostro Paese la crisi dell'Italia in qualche modo quindi anche della sinistra italiana va vista più in generale nel contesto dell'Europa
E a questo livello vanno ricercate anche le soluzioni comune Ornella specificità del nostro modello nazionale
Io condivido il giudizio che è stato dato sulla impossibilità che il centro oggi ridiventi
Un punto di riferimento
E di aggregazione per l'assoluzione
Dei mali storici di questo paese non esistono più le condizioni perché il centro possa rappresentare questo ruolo politico che pure ha rappresentato in passato
Il centro oggi non sarebbe in grado di attaccare fortemente quello che il male storico principale
Del nostro Paese che il trasformismo il trasformismo
Che allarmi il giorno dopo le elezioni del ventisette di marzo
Anche il giornale francese le monde diceva
Essere
Il vero male oscuro di questo Paese il male storico che ci portiamo appresso
Da centinaia di anni allora il trasformismo può essere superato soltanto se c'è una riorganizzazione delle forze politiche degli schieramenti politici per cui non sia più possibile assicurare tutto a tutti e tutto e il contrario di tutto
Il trasformismo avrà superato facendo delle scelte chiare mette e questo è il momento delle scelte re io credo che il movimento dei cristiano sociali in questo momento sta dimostrando con le scelte politiche che sta facendo
Questa sua capacità di essere sale il fermento della sinistra storica di questo Paese
Proprio perché la nostra è una scelta inequivocabile non siamo mai stati tentati come dire da posizioni intercambiabili
Il nostro dato costitutivo quello di stare a sinistra
è un dato che abbiamo accompagnato con la riflessione gli approfondimenti di questo Periodo e che ci hanno portato oggi a riproporre con forza e con determinazione
Il patto
Federativo con me condizione per aprire un processo di rigenerazione della sinistra italiana e quindi di rigenerazione della società italiana
E queste alla posizione che oggi qualifica i cristiano sociali ed è su questa che dovremmo dimostrare nei prossimi mesi la nostra capacità chiudo dicendo che non basterà che noi decidiamo
Oggi
Di andare avanti con questo progetto politico insieme a tutte le forze che lo condividono
Bisognerà che siamo capaci di fare uno sforzo eccezionale
Nella società civile per proporre questo nuovo Progetto a quanti oggi sono potenzialmente interessati adesso al di là delle forze dei cespugli delle sigle politiche che oggi esistono bisogna proporre questo Progetto alle forze vive della Società del volontariato dell'associazionismo dei singoli individui perché chi non ha trovato motivazioni sufficienti per aderire ad alcuna delle formazioni politiche oggi esistenti può trovare invece motivazioni forti
Per aderire alla Federazione democratica
Noi sia piano che potenzialmente appunto c'è una forte ricerca di identità di appartenenza politica ma che questa non può essere indirizzata verso le formazioni esistenti allora bisogna che il patto federativo non nasca come proposta chiusa ma nasca invece come Progetto non solo aperto ma Progetto la cui costruzione viene proposta a tutti quanti uomini e donne credono che bisogna unire le forze per cambiare la società e cambiare noi stessi grazie
Prego ora Franco Passuello presidente delle Acri dipenda dalla parola questo suo i sua presenze questo suo intervento
è di grande rilievo per il nostro movimento movimento che è nato non da iniziative di associazioni ma di uomini che rivestivano responsabilità importanti nelle amministrazioni nelle associazioni
Dobbiamo ricordare che quando si cominciò a parlare delle liste di iniziativa dei cristiano sociali accanto a Carniti e a me si era Giovanni Bianchi
Poi abbiamo avuto forse un momento in cui è la presenza non di dirigenti che non è quella che non pretendiamo ma del mondo acquista si è un po'forse forse affievolita
La presenza dei pass abbiamo sempre avuto la presenza di Lucca che quel mondo rappresenta degnamente
La la partecipazione di Passuello ci fa sperare in un maggiore impegno non delle Hakki in quanto tali ma del mondo delle arti insieme hanno voi
Per costruire questa piccola ma importante realtà nella
Politica italiana grazie caro tra
Se sono qui è proprio perché alle ACLI stare a cuore il cammino dei cristiano sociali
Stanno a cuore le vostre scelte
E noi siamo da sempre tra quelli che non guardano alla soggettività politica in termini di quantità ma soprattutto in termini di qualità
E credo che le scelte che voi state per fare è una scelta che attiene a questa dimensione del problema
Del resto lasciatemi dire che le cristiano sociali anche con qualche sacrificio da parte dell'associazione sono impegnati alcuni dei dirigenti migliori che per la verità avevamo preparato per il futuro dell'associazione questo vuol dire che stiamo anche investendo qualcosa in questo movimento
La relazione DPR a differenza di altre una relazione in cui mi muovo con qualche difficoltà perché è una relazione lucidamente come dire intenzionata
Ad un passaggio che giocoforza è un passaggio di Ingegneria dello schieramento di ingegneria della soggettività della coalizione dell'Ulivo che non è esattamente il mio terreno preferito come piazza ci conosciamo da tanti anni
E tuttavia è un passaggio oggi obbligato al quale non ci si può sottrarre
Io condivido moltissimo diciamo tutto il filo delle analisi che tu fai nella tua relazione
Siamo in uno scarto drammatico tra le esigenze di governo politico del Paese l'immaturità del processo politico sulle due ali dello schermo
Però le contraddizioni della destra mi appassiono poco mi appassiona di più
Mi appassionano di più le difficoltà che Lulli la costruzione dell'Ulivo sta conoscendo e proprio un episodio di queste ultime ore dice che siccome non esiste va posto può esistere un governo dei tecnici ma non esiste un governo tecnico quando la politica
Intesa come capacità di Progetto di programma crea vuoti qualcuno li riempie tanto più le riempie un Governo che obbligato a fare i conti non con l'ordinaria amministrazione ma con emergenze drammatiche come necessità di orientarsi dentro trasformazioni epocali e di Oriente e di tentare di governare la questione degli immigrati Elia dirlo
C'è stato detto che questa idea di di introdurre permettendo così l'Italia credo all'ultimo posto in Europa su quanto a a legislazioni in in proposito il reato di immigrazione clandestina
è un modo tecnico per tentare di far funzioni di riuscire a espellere un po'più da tecnici sia stato spiega un po'più di immigrati
Dal paese magari la valutazione che dagli attuali otto mila si potesse arrivare a sedici mila espulsioni quindi una motivazione
I valori la civiltà per
Non c'entra
Altro però se ha un significato politico questa pretesa di un di introduzione tecnica di questa norma
Ho visto che per fortuna la reazione è stata forte corale che per ora questo governo si è fermato
E tuttavia questo episodio non ci dice nulla probabilmente sullo schierarsi o non schierarsi di Dini a cui tutte le sirene oggi si rivolgono ci dice però purtroppo che se non ci si sbriga se non ci fosse non cresce rapidamente la capacità di costruzione dell'Ulivo e non è che ci sarà un vuoto politico
Credo che i sondaggi dicono che qualcuno sta già riempiendo questo qua
Quindi è urgente
Consumare meno energie
Del da parte del ceto politico delle diverse articolazioni dell'Ulivo nella dialettica Interna
Nel nelle logiche di schieramento interno e proiettarsi di più a spiegare al Paese chi è cosa vuole perché cosa si candida al governo del paese
E ho l'impressione che non sempre questo sia presente diciamo nella dinamica attuale che si sta svolgendo all'interno delle diverse articolazioni
Della coalizione se dunque
In un'assemblea come questa
Voi date un contributo a superare questa fase ad entrare veramente finalmente nella logica di una coalizione che non può essere un condominio di piccole lobby
Sì date veramente questo contributo dato date nella direzione giusta
E io capisco perché vengo da un'associazione da sempre impegnata su questo versante che nel momento in cui una soggettività politica deve come dire un pochino trascendere la propria identità
Senza dimenticare le proprie radici permettersi al servizio di della contaminazione della costruzione di qualcosa di più grande
Le Paure spesso sono come dire superiori
Alla spinta propulsiva
Perché in effetti specie quando la soggettività ha radici che vengono da lontano radici forti salde generose
La paura di perdersi cioè sempre
A parte che da credente trovo più una paura che un credente non dovrebbe coltivare molto semplicemente
Lasciatemi dire questo che forse è un po'il politico
Sono cresciuto in una teologia in quei cristiani sono lievito nella pasta mi è stato anche insegnato che gli è mite per agire d'avere quel minimo di massa critica che gli consenta di fermentare di agire come fermento
Ecco per questo dico una cosa come dire grossa Pierre giustamente polemizza con chi sogna grande centro moderati lo facciamo con altrettanta precisione durezza
Mi sembra che riconosca che esista il problema che la faccia dell'Ulivo non sia soltanto la faccia del PDS e dei suoi leader
Mi sembra che abbia a cuore la
Il fatto che comunque nel in questo processo di questa ingegneria di costruzione della coalizione possa anche come dire determinarsi un processo che si muove in un'aria diversa da quella della sinistra democratica
Credo che saggezza e semplicemente realismo pensare che sarà e che debba essere così
Dico questo che tuttavia questo problema di una faccia come dire un po'esuberante eccedente del PDS e dei suoi leader nella costruzione della dell'olivo si risolve in due modi
Uno è quello di far Crespo l'ortopedico di cui parli della tua relazione secondo me è comunque giusto
Che dalla disseminazione della disarticolazione di soggetti che nate venuta dalla crisi
Del degli ultimi anni come dire ci sia una riarticolazione che metta in campo in un'area diciamo sull'ala
Del centro che guarda a sinistra una soggettività
Vi è di Xabi appeso sufficiente per riequilibrare questo eccesso di peso del PD ex ma l'altro modo di risolvere il problema e di essere interlocutori
Di un processo che spinga a compimento il processo di revisione che il PPI PDS avviato e credo che questo si ottenga meglio dentro la dinamica politica che ecceda il recinto dei partiti i dati di tutti i soggetti dati e inneschi una dinamica nuovo
E sembra a me che non si debba avere nessuna preoccupazione ma che debba essere anzi considerato un giusto contro una utilissimo contributo quello che voi date con l'assemblea di oggi di sì così deciderete
Naturalmente nella vostra autonomia di camminare verso questo patto federativo della sinistra democratica
Per quel che so del punto non proprio del tutto maturo a cui a questo processo credo che si debba pensare ad una prima fase di questo patto di costruzione di questo patto con una fase appunto di
Nella quale le diverse identità
Come dire si confrontano tra di loro si contaminano
In qualche modo diciamo non da forza forza ma aprendo sia un processo no
Io metto tre sottolineature a quella quell'aggettivo azione aperto che tu vicino alla tua relazione
E quindi con la seconda cosa che mi interessa cuori e poi chiudo
Quale processo di ingegneria di costruzione di soggettività politica è oggi necessario
Ho l'impressione che debbo dirlo ricavato anche dall'assemblea del PDS a cui dodici o
Ho partecipato che dopo una fase in cui si è ecceduto nella critica è come dire nel dare quasi per liquidata la la soggettività dei partiti delle forme partito ci sia oggi una tendenza a
Come dire
Richiedenti chiudere nuovamente la dinamica politica dentro la dinamica tra il ceto politico dei partiti che ci sono
Tu lo dici nella tua relazione Pierre che ci sono anche altri soggetti in campo mi fa piacere che Massimo D'Alema si è arrivato adesso così ascolta anche
Perché il tema che altre volte abbiamo affrontato anche nel nel dialogo col partito che che dirige
E
Nella tua relazione tu giustamente Poloni con forza in luce come dire lampi nuovi le nuove dinamiche che quelli che sono in Terna la società italiana mai stiamo vivendo Tura utilizzi per i per confutare la teoria del nuovo centro io dico che questo c'ha qualcosa da dirci anche sul versante della costruzione della sinistra democratica viviamo ormai una società che al centro diciamo che nella sua grande maggioranza una lunga catena di ceti medi che non esprimono oggi altra soggettività politica che quella delle lobbies
Abbiamo una minoranza basta troppo vasta come tu dici di poco di viarie popolari impoverite escluse
Senza soggettività politica e abbiamo una soggettività politica molto forte dei poteri forti basterebbe vedere la cronica di questi mesi
Se non ci si pone la questione di una cosa coalizione che riesce a ridare anzitutto soggettività politica la società
Prima che essere dinamica interno al ceto politico noi rischiamo per l'appunto di doverci trovare continuamente ad inseguire una politica ridotta la logica degli interessi dei poteri forti e dice
Ed è un rischio molto duro
Questo per dire che non può darsi costruzione né di una coalizione dell'Ulivo né di un patto della sinistra democratica senza porsi la questione
Non sono genericamente di aprirsi ma di promuovere un confronto continuo con quei corpi intermedi che faticano che sono anch'essi in difficoltà che cercano di esprimere in questa società di classe senza classi
Cercano di dare una soggettività politica la società prima di condurla a quel difficilissimo compito che hanno oggi i partiti di trasformare le domande della società in progetto in governo politico
Allora io spero che molto rapidamente la coalizione della siderale la sia la coalizione dell'Ulivo
Che sta per ora elaborando i suoi programmi un po'tra esperti che stanno seduti a tavolino
E a maggior ragione mi attendo da un patto dalla sinistra democratica dell'attivo dalla Sinistra democratica che rapidamente divenga aperto no semplicemente ad altre sigle del panorama frastagliati Simo della politica nel nostro Paese ma a queste soggettività
Che stanno dentro la società
Sapete che su questo c'è un lavoro grande che è in corso finalmente qualcosa si muova anche sul versante diciamo del della concreta operatività politica e di governo sapete che oggi l'idea del terzo settore dell'economia sociale
Sta crescendo nel Paese io mi attendo che i cristiano sociali dentro il patto con dal quale si stanno avviando
Portino con forza
Non tanto la voce
Ma l'urgenza di aprirsi a questa di a questa dinamica di costruzione della coalizione e del patto federativo da ultimo all'ultimissima cosa
C'è un bel è vero come tu dici che finalmente la politica è stata ridotta allo stato laicale mi è molto piaciuta la battuta che c'è nella tua relazione
E tuttavia finalmente come credenti siamo liberi di esprimere la nostra laicità
E la laicità del cristiano l'assetto solo quello di farsi ingegnere tra gli ingegneri
Ma di avere sempre la capacità di un discernimento spirituale sul mondo
Piacere un esercizio di profezia profezia non quella paludata quella dei grandi santi dei grandi profeti ma quella del discernimento quotidiani paziente anche sul proprio operato
C'è un gran bisogno c'è una grande crisi di questa laicità nella Chiesa italiana io mi attendo che un soggetto come i cristiano sociali
Sia finalmente dopo decenni di stato di emergenza prima nell'opposizione alla modernità poi nella questione comunista che oggi finalmente un laicato cristiano in politica sappia esercitare questa profezia
Avete visto tutti l'entrata di Massimo D'Alema che ovviamente ringraziamo molto non solo in modo formale ma anche perché D'Alema
Approfittò del nostro bravo nostra prima Assemblea di febbraio per lanciare l'idea della Federazione della Sinistra democratica sono passati alcuni mesi a sono intercorsi incontri nel frattempo
Siamo interessati a conoscere se il PDS a qualche ulteriore chiarimento da darci in ordine a questo che uno dei temi fondamentali della nostra assemblea
In attesa della di data parola Pietro Scoppola leggo una un messaggio che proponiamo di inviare al Presidente della Repubblica
La seconda assemblea nazionale dei cristiano sociali riunito a Chianciano per dare il suo contributo alla vita democratica
Con la mia e del lavoro a rivolgere a lei signor presidente garante dei grandi e gli irrinunciabili valori della Costituzione repubblicana
Ferdi un fervido saluto e il sentimento di gratitudine per l'opera svolta a tutela della democrazia in questa delicata fase di transizione nazionale
Chi approva
Vi leggo ora un messaggio di Romano Prodi voi sapete che del tandem dell'Ulivo avremo la presenza di Walter Veltroni
Prodi era stato ovviamente insistentemente invitato ma il suo staff ha dimostrato di non funzionare alla perfezione perché via
Gli ha fissato due impegni nello stesso momento e quindi non essendo dotato della ubiquità
Ha dovuto scegliere gli altri impegni che sono due incontri due convegni residenziali
Per la formazione dei quadri dei comitati per l'Italia che vogliamo che si svolgono uno a Torino oggi e uno abbassano domani
Del resto dobbiamo dire che Prodi è stato presente al nostro convegno del ventiquattro giugno a Bologna sui temi del sostegno della famiglia
Credo che sia di grande interesse che uomini che hanno responsabilità generali riescano anche a dedicare qualche momento di tempo a teme che toccano il modo di vivere della gente
Il teatrino della politica che ha caratterizzato il dibattito di quest'estate e le amplificazioni giornalistiche
Certamente non rappresenta una risposta a quello che i cittadini attendono dalla politica
Noi pur dovendo in svolgere questa nostra Assemblea per sviluppare ancora il tema nella formazione del patto federativo e della Federazione della Sinistra
Sapete che questo pomeriggio abbiamo inserito una sessione programmatica sul tema del lavoro io vorrei semplicemente sottolineare l'importanza di questo lavoro del pomeriggio perché i problemi del lavoro così come i problemi più in generale della politica sociale
Costituiscono la caratterizzazione del nostro movimento costituiscono il patrimonio attraversi il quale noi possiamo dare un contributo non numerico che debole ma di idee e di esperienze alla Sinistra democratica e più in generale alla coalizione dell'Ulivo
Per cui
Voglio richiamare sia l'importanza del lavoro in questo pomeriggio sia l'importanza della partecipazione di Prodi al nostro convegno di giugno leggo ora il suo messaggio cari amici
Vi ringrazio moltissimo per l'invito rivoltomi a partecipare ai lavori della vostra seconda assemblea nazionale
La sua concomitanza col primo ciclo di seminari di formazione dei comitati per l'Italia che vogliamo a Torino e Bassano del Grappa mi impedisce di essere tra voi
Vi giunga quindi il mio cordiale augurio di buon lavoro
Dalla vostra assemblea mi attendo un ulteriore contributo alla costruzione della nostra coalizione democratica
Essa riunisce per la prima volta in oltre centotrent'anni di storia unitaria italiana
Tutte le grandi tradizioni culturali del movimento democratico da quella cattolica democratica a quella socialista riformista
Ed è per mezzo di questa coalizione che abbiamo creato le condizioni ed è la prima volta che cade nel nostro Paese per una reale alternativa di governo
La nostra vera forza risiede proprio nella pluralità di tradizioni culturali che abbiamo unito per uno scopo comune
La tradizione socialdemocratica ha certamente segnato la storia europea di questo secolo e le conquiste dello stato sociale le debbono molto in Europa tuttavia altri movimenti non non riconducibili ad essa si sono battuti per l'affermazione di una sezione Società più equa e solidale
La tradizione del cattolicesimo democratico su tutte la compresenza di diverse ispirazioni ideali all'interno del campo democratico è in particolare una ricchezza del nostro Paese
Di questa compresenza voi siete una delle più grandi espressioni ed è per questo che vi sono sempre stato vicino con tanto affetto
Sono certo che non mancheranno occasioni per incontrarsi presto
Per questa volta vi prego di considerarmi anche se fisicamente assente Pde idealmente assieme a voi
Augurandovi di nuovo buon lavoro mi è gradita l'occasione per porgervi i più cordiali saluti
Cosa che la parola al professor Pietro Scoppola
Senza profitto sui blocchi di partenza
Qui mi ero messo in regolari Sandro Antoniazzi
Dunque al centro della relazione che io ho molto apprezzato di Pierre Carniti
C'è questa proposta del patto federativo e mi pare la circostanza fortunata che possiamo riprendere approfondire questa discussione alla presenza dell'onorevole D'Alema
Patto federativo mi pare di avere capito bene per la coalizione Carniti insiste molto su questo e su questo nesso patto federativo coalizione che io vorrei proporre qualche osservazione se mi è possibile qualche integrazione a quanto Carniti ci ha detto
Perché dobbiamo dirlo subito con molta franchezza la coalizione così come come sta oggi
Difficilmente
Potrà reggere
La tesa probabile
Dei sei mesi o forse dell'anno
Che ci separa dalle prossime elezioni i segni di crisi di debolezza sono evidenti soprattutto in quel settore che siamo soliti definire dei cespugli
Io sono d'accordo con Carniti nella critica ad una collocazione discente lo in un sistema che anche se non lo è compiutamente tende al bipolarismo sarei cauto nel liquidare ma Carniti non lo ha affatto la tradizione di cento intesa come qualità della politica come una cultura
Per quello che ha rappresentato nella storia del nostro Paese di senso dello stato di senso della del limite della politica di senso di moderazione e di senso di responsabilità
Ma questa qualità della politica che il centro ha rappresentato soprattutto in età degasperiana non lo dimentichiamo non si salva oggi
Costituendo il centro come una seconda gamba come un corpo distinto rispetto alla sinistra
Si salva si valorizza questa eredità culturale del centro che è forte nel nostro Paese che non va gettata via mia idea che non si getta mai via nulla ma si costruisce sul passato e con gli elementi del passato ci ha fornito questa eredità si salva si valorizza innestando la nella coalizione tutta intera
Va sulla cioè sottolineata la unità della coalizione e nomi il dualismo della coalizione cespugli
Eccome
Sono convinto con Passuello sentito adesso non si riequilibra illo l'obiettiva forza
Prevalente del PDS con delle aggregazioni con degli sforzi
Sul terreno aritmetico aggiungiamo un due per cento ma forse c'è qualche altra cosa lo si riequilibra sul piano della qualità dando alla coalizione tutta intera un contributo di qualità culturale di cui essa ha bisogno per essere credibile per vincere
Noi parliamo di coalizione perché non possiamo parlare di partito democratico io non mi faccio illusioni su questo è un orizzonte
Al quale credo non si debba rinunciare ma non è realistico porlo nei tempi Brady come obiettivo ma che cos'è una coalizione
Sì ma attenti a non immaginare la coalizione che si costruisce nel maggioritario nuovo per l'Italia
In un momento di crisi dei partiti con le coalizioni come si concepiva lo nel proporzionale
Non possiamo ragionare sulla coalizione dell'Ulivo come se fosse una coalizione del tempo della proporzionale i da questo punto di vista la definizione centrosinistra è infelice
Perché crea un rapporto datato oggi sia che non è fondata storicamente il centro sinistra di oggi se vuole vincere non deve somigliare dal punto di vista della qualità del modo di essere della rapporto fra le sue componenti al centrosinistra di allora
Non basta un accordo diventi cifre parti perché i partiti sono tutti in crisi
In una crisi di sistema
Io sono ben convinto lo dico qui
In un momento delicato nella vita del PDS
Che ci sia una forzatura un sillogismo privo di fondamento una presunzione priva di fondamento nella conclusione che ha portato un magistrato italiano a inviare un avviso di garanzia all'onorevole D'Alema al quale voglio esprimere mi piacciono i fatti personalmente credo interpretando un sentimento comune
La fiducia e la stima la convinzione
La convinzione di un esito positivo della vicenda
Perché la fiducia personale contro ma non c'è dubbio che sin qui un segno politico di una crisi di sistema che almeno tale è avvertita a livelli diversi lo mettiamo tutto sullo stesso piano per carità ma c'è una crisi di sistema immaginare che in questa situazione i partiti bastino
A fare coalizione nuova rispetta l'esigenza del maggioritario sarebbe illusorio
O come un radicamento nuovo che non cancelli ma intendo i partiti è stato detto molto bene ieri da una signora rappresentante del dell'Ulivo di un comitato dell'Ulivo
è in atto un processo nell'Ulivo
Abbiamo letto sappiano assemblee adesioni con versamento di una certa quota poi votazioni per l'elezione di delegati a una convention nazionale poi una convention per discutere il programma e quant'altro non sto qui adesso a descrivere il processo che ormai è noto a tutti come è impensabile
Che questo processo di aggregazione nuova non alternativo ma che fiancheggia i disagi e le difficoltà diede definizione del ruolo dei partiti Possa essere escluso
Da le modalità di definizione delle nuove candidature ma vogliamo davvero immaginare di tornare ai tavoli a quell'esperienza triste dei tavoli per le candidature con dei giochi di bussolotto
E con dei cambiamenti poi il il PDS che sia sfrenato per dai collegi sicuri a chi lo avrebbe poco dopo poi attaccato in nome di una valorizzazione della affossamento del PCI
Evidentemente no
Nessuno vuol sostituire i partiti ma si dovesse un'integrazione dopo bisognerà trovare un modo di far funzionare insieme di raccontare con un obiettivo fondamentale quella di dal peso alla base del Paese
Alla gente che ha voglia di fare politica
Diminuendo viceversa
La decisione che scenda dall'alto già definito in tutti i sospetti aggiungo per una coalizione che sia all'altezza della sfida
Non basta un programma di governo non basta la proposta di un premier occorre una cultura Nolli culture della coalizioni ho partecipato ieri no l'altro ieri a una a una tavola rotonda alla festa dell'Unità le culture della coalizione già li ho detto
Dobbiamo inventare una cultura che non è una cultura onnicomprensiva non è una visione del mondo
Ma è un'idea mobili tant'è una nuova frontiera
Per riprendere l'immagine famosa di Chennedy un'espressione che nella cultura americana una risonanza grana da noi dobbiamo inventare qualcosa che nella nostra tradizione popolare abbia una risonanza e sia unificante
La destra propone individualismo esasperato e propone un presidenzialismo che in qualche modo è la delega al capo per non pensare per non assumere lo diceva Cerri mi pare stamattina per non assumere la responsabilità le due cose si tengono l'individualismo ha bisogno che la delega al capo non dobbiamo proporre il contrario
Dobbiamo proporre l'assunzione di responsabilità dei cittadini la pienezza di una cittadinanza democratica in cui si congiungono e si saldano i due grandi temi
Nessuno dei quali possiamo abbandonare come coalizione
Ma credo anche come cristiano sociali i temi istituzionali del compimento di questa transizione della democrazia italiana verso le forme dell'alternanza e i grandi temi sociali della socialità si congiungono nell'idea di una compiuta cittadinanza democratica
Cittadini devono decidere di più i cittadini devono esercitare i loro diritti anche sociali con responsabilità e dobbiamo introdurre nel nostro Paese questo elemento che manca e che la debolezza storica della nostra democrazia che l'idea del costume scientifico
E che manca perché il nostro Paese è vissuto di appartenenze partitiche e non è vissuto fin qui di cittadinanza democratica come se come avviene in tutte le grandi democrazie consolidate storicamente
Quindi credo che bisogna su questo terreno fare proposte non basta a blindare il centotrentotto che pure considero un'operazione molto importante
Ma occorre fare una proposta alternativa a questo presidenzialismo Katie deresponsabilizzazione della cittadinanza
Se tutto questo è vero perché pensare soltanto ad un patto federativo della Sinistra democratica e non più semplicemente ma più efficacemente a mio giudizio a un patto federativo democratico
Che unisca tutte le forze della coalizione
Vedete io in questo disco ho trovato facendo da tempo efficace di ripeterlo qui davanti a D'Alema che fu
Con grande
Queste cose le esprimere delle scelte ci possono esprimere le opinioni desiderosi di verificare le
Che la Federazione della Sinistra
Possa accentuare
Il dualismo della coalizione che è il pericolo che la coalizione ecco oggi la debolezza della coalizione è il dualismo della coalizione
Bisogna superare il dualismo non accentuare nello e oggi la creazione della Federazione della sinistra nel momento in cui d'altra parte non c'è niente
Perché ci sono i cespugli in Orissa spesso a fra loro anche con loro e con la Quercia e non farebbe che accentuare il dualismo non solo ma il pericolo più grave è che la formazione di questa Federazione della Sinistra democratica
Lasci il cento esposto anzi lo spinga verso le tentazioni del pendolarismo
E invece il problema obiettivo oggi l'esigenza oggettiva e quello di agganciare stabilmente il centro con i suoi valori con la cultura che rappresenta alla coalizione di centrosinistra inserirlo comune elemento visivo
Culturalmente nella coalizione
E ancora rappresenterebbe
Un forellino
Al processo di incontro culturale cui accennato io non mi illudo che si realizzi la cultura unica
Ma elementi unici di cultura che abbiano pesa a livello popolare e che rappresentino una stagione nuova della democrazia italiana
E che si pongano come alternativi
Ai motivi che hanno una fortissima poesia nella popolazione italiana della destra questo individualismo sfrenato e questa sottile tentazione di rinuncia
Alle responsabilità democratiche che oggi la forza della destra se noi non elaboriamo tutti insieme una cultura alternativa e non la presentiamo come cultura della coalizione
Siamo facile siamo deboli nel confronto
Io temo che la Federazione della sinistra sarebbe non un passo verso la federazione di tutti
E così Carniti la correttamente proposte ma sarebbe un Folino nel processo verso un partito democratico verso una federazione che prepari un avvenire diverso ma soprattutto
La Federazione della Sinistra democratica così come è nata diciamolo sarebbe una federazione di partiti Dinoi viceversa abbiamo bisogno di raggiungere strati più profondi della società italiana che non sono paletti eticamente collocati lo ripeto non leggete in queste mie parole una sfiducia una condanna dei partiti io modestamente sono uno studioso
Della storia dei partiti e son l'importanza che hanno avuto importanza che ancora hanno e che avranno ma attraverso una transizione che nessuno possiede che nessuno può controllare e che deve essere appena detta all'innesto
Di elementi di novità che fermentato nella società italiana
Per me la Federazione democratica deve essere federazione di partiti ma diresse federazione son d'accordo con Passuello di realtà sociali di associazionismo di cittadini che vogliono tornare ad occuparsi di politica
Che non vogliono considerare la politica una cosa finita una cosa morta
Lucas che si era rotta
Certamente in questo in questo scenario giusto delineando ci saranno ci sono resistenze poemetti ci saranno esistenza dello stesso PDS non lo so sarei curioso di sentire ma non necessariamente oggi è una riflessione che dobbiamo aprire insieme
Senza dogmatismi ci saranno resistenze dei dei popolari io credo che sono la forza più significativa poi nella coalizione dopo il PDS
Io credo che i popolari dovrebbero comprendere che la grande tradizione politica che rappresentano si salva innestando la in una coalizione tutta intera e non chiudendola in un piccolo partito
Che poi fu l'intuizione di De Gasperi all'inizio
Il menu varia è una coalizione e non chiudere in un circuito di partito tutta la polemica De Gasperi Dossetti era legata anche a questo diverso modo di concepire il ruolo complessivo
E qui nasce la questione del simbolo io quest'estate in una intervista all'unità che bisogna dirlo ormai è diventato uno dei più dei giornali più liberali del nostro Paese pubblica
Anche cose che non rappresentano la linea ufficiale del del partito ho lanciato l'idea che il proporzionale sia il che l'Ulivo sia il simbolo non solo del Minale come già deciso
Ma che sia il simbolo anche per il proporzionale per tutti quelli che nella coalizione si riconoscono così come di fatto avviene per il Senato perché per il Senato nelle elezioni per il Senato il meccanismo di recupero proporzionale tale da non mettere in evidenza le identità dei singoli partiti in alternativa alla coalizione
E viceversa la legge famosa che sia stata voluta è stata ad hoc creata per la Camera consente con il doppio voto che siano indicate le identità dei tredici quei partiti anche di quelli che fanno parte della coalizione cosicché va notato pur molto lucidamente Carniti
Si disfa con una si fa con una mano e stilista con l'altra si unisce nell'uninominale e poi gli stessi partiti delle nominale sui moniti sì confrontano e si combattono nel proporzionale per conquistare più spazi
Ci saranno delle resistenze legittima ma sarebbe curioso che Segni si opponesse
Perché nello spirito del del referendum
Che facemmo insieme a luglio al quale il PDS dette un apporto decisivo
E c'era proprio questo cioè chi si mette d'accordo si mettesse d'accordo e figurasse comuni entità unità elettoralmente non come una somma i partiti che perché sul sull'uninominale che però poi si dividono il proporzionale
La legge è stata una forzatura rispetto allo spirito delle ferendo ci possono essere resistenze dei verdi o non lo so masse impossesso potesse partire
E il l'Ulivo fosse il simbolo anche per il Polo azionare per decisione di una parte prevalente della coalizione io voglio vedere
Chi avrebbe il coraggio di rischiare la soglia del quattro per cento presentando poi listarelle separati e distinti
E allora si avrebbe l'effetto valanga
Occorre che qualcuno questa iniziativa la prenda che si renda visibile la coalizione che si faccia uno sforzo di dare una cultura di fondo unitaria alla coalizione una cultura che abbia una risonanza popolare che non sia uno fatto accademico
Occorre che al di là della candidatura Prodi io considero un fatto importantissimo fondamentale si crei un movimento per la coalizione
Perché altrimenti non si va al confronto finito subito ecco quindi io alla proposta che ha fatto Carniti
Ne aggiungo un'altra voi dire prioritaria
Perché non votare per la coalizione democratica di tutti e sono in linea subordinata se ci saranno dei rifiuti allora si poteva considerare con ben altra credibilità con ben altro per con ben altro questi zio perché è stato rifiutato il di più
Si poteva considerare la proposta della federazione della sinistra democratica grazie
La parola Sandro Antoniazzi coordinatore della Lombardia si prepari Attilio Torre naturalmente noi siamo pronti a dare la parola a D'Alema quando ritiene opportuno
Credo che la nostra Assemblea ma anche in relazione evidentemente i problemi del Paese abbia di fronte due problemi uno che non vuole chiamare della federazione
Il vero problema che abbiamo di fronte credo in molto sintonia anche con quanto diceva adesso Scoppola e come riuscire a realizzare l'unità dare corpo dare sostanza prospettiva all'insieme della coalizione di centro sinistra
E in secondo luogo io credo che ci sia il problema connesso credo alla prospettiva della coalizione di centrosinistra di come rilanciare la politica nel senso dell'affrontare i grandi problemi della società
Per la proposta di Carniti credo che tenda la federazione di tutta l'area coi
La sua relazione dice siccome in questo momento ci sono difficoltà a realizzarla accettiamo una federazione
Più limitata ma che non è contro che non è alternativa che non si pone evidentemente come elemento di rottura all'interno della coalizione ma lo accomuna prima aggregazione
Io credo che possa essere accettata questa proposta ma rimane io credo il compito e il dovere anche da parte nostra
Di dire qual è la strada per arrivare all'obiettivo principale che è quello della Federazione di tutta la coalizione di centro sinistra
E dobbiamo dire se quello che facciamo e solamente come dire un pezzo di questa costruzione o effettivamente la strada che porterà anche gli altri in questa prospettiva su questo io un insieme di dubbi gli oli espressi molto bene Scoppola non so quanto questa nostra decisione sarà un esempio anche per altre forze soprattutto quelli di centro
Il rischio di una cristallizzazione
Ho sentito per esempio la relazione del segretario del PDS di Milano che dice la Federazione è una cosa molto rapida faremo rapidamente e poi il partito dalla sinistra
Ora siccome questo non mi sembra una tesi che noi sosteniamo sosteniamo una federazione parziale ma in vista di una federazione globale mi sembra una prospettiva radicalmente diverso
Quindi abbiamo problemi verso il centro che probabilmente non seguirà questa strada è un rischio anche all'interno dalla sinistra l'interpretazione diverso del passo del passo che facciamo
Io qui ho sentito parlare molto di sinistra pochissimo dal Partito Democratico è vero che un orizzonte però certamente da un'idea diversa dalle scelte che oggi noi stiamo che oggi noi stiamo facendo che cosa fare io credo la mia opinione questa che si possa accettare la proposta che viene dal gruppo dirigente nazionale
Anche sulla base degli orientamenti già scaturiti nel comitato realizzato a Bologna ma che questo non debba essere l'unica strada
Io credo che gli stanno più strada cioè se l'obiettivo non è parziale ma l'obiettivo è quello della L'Unità di tutta la coalizione di centro sinistra io credo che dobbiamo lavorare
A a certi diverso di su in diverse prospettive dobbiamo lavorare anche con gli altri anelli di questo centro dobbiamo lavorare anche con le altre con le altre forze
E allora proporrei almeno tre altri punti fondamentali oltre a questi uno che mi sembra sia stata forse poco rimarcato è stato sollevato ieri da un intervento c'è certamente nella relazione di Carniti ma credo debba essere molto più esplicitato è il discorso nei confronti dell'Ulivo e di Prodi perché questa è una prospettiva di unità di tutta la coalizione di centrosinistra e deve essere valutata da questo punto di vista cerca evidentemente nelle sue espressioni migliori può darsi che in tante province in tante luoghi questo non avvenga
Nella nostra realtà invece molto spesso a parte che le nostre forze sono tutte impegnati in questa prospettiva ci sono tanti altri nostri amici che non aderiscono ai cristiano sociali ma di area cattolica progressista di area cattolica democratica che sono impegnati decisamente in questa prospettiva penso per esempio la persona come come Franco Monaco ed altre
Sono in questi in questi incontri in questi luoghi in questi circoli impegnate tante persone che non aderiscono a nessun partito
Ed è un problema che qui è stato sollevato quindi io credo l'Ulivo sia una strada molto importante
Qui ci ha accennato alla possibilità che l'Ulivo rappresenti anche ci rappresenti tutti anche nelle proporzionale io vorrei ricordare con molta modestia con molta cautela perché so benissimo quali sono i problemi reali ma che anche il problema delle primarie
Nelle votazioni maggioritarie non è un problema da scartare io ho avuto modo di sentire D'Alema in un incontro a Milano per la rivista i democratici dice il problema è primaria sarà che lo è Reggio Emilia dovremo andare due volte a spiegare ai nostri compagni con l'abbiamo votare primario qualcosa devo votare
A Reggio Emilia si io sono sicuro che in in tre quarti per non dire nel novanta per cento dalla Lombardia non avviene così perché le condizioni sono molto diverso invece questa è un'occasione favorevole di incontro
Molti Comitati Prodi non rappresentano nessuno molti comitati Prodi sono stanno diventando un luogo molto significativo di incontro fra forze diverse e anche di possibilità di parlare più ampiamente all'opinione pubblica
Quindi l'Ulivo secondo accordo seconda questione che nasce anche questo dall'esperienza i nostri rapporti con i diverte con le forze politiche sono a diverse a seconda delle diverse situazioni
Ritengo che sia giusto che noi facciamo una federazione livello nazionale ma ritengo anche che sia giusto tener presente la possibilità di articolazioni diverse a livello locale
Intanto in presenza delle elezioni locali in cui dovremo impegnarci di più ma anche veramente come possibilità avvolta di aggregare a questa federazione anche dalle altre forze e quindi stiamo attenti a fa delle cose troppo chiuse
Perché altre forse sono disponibili in diverse situazioni a lavorare in questa direzione e poi una questione nei confronti del Partito popolare
Come Lombardi avevamo già fatto mettere nel documento nazionale e che va a ripresa
Il Partito popolare e
Abbastanza fermo e abbastanza indeciso su una certa più centrista una scelta decisamente più favorevole alla prospettiva che noi sosteniamo di una graduale confluire in una unica direzione in un'unica prospettiva in un'unica cultura il lavoro che si può fare col PPI è essenziale per questa scienza se noi decidiamo con una come dire comunque seccamente può darsi che anche qua troviamo dei problemi del previo sulla città di Milano stiamo lavorando strettamente col PPI e con altre aree cattolica ma in una prospettiva che qua nel centrosinistra ma abbiamo delle prospettive molto officine dal nel lavoro io ritengo una cosa molto significativo
Potrei fare degli altri esempi ultima questione in questa direzione io credo che un accordo stretto con la Rete sia molto importante a Milano e in Lombardia saremo già pronti anche all'unificazione
Significa anche la possibilità io credo domani di proporci
Anche il significato al nostro presenza io penso per esempio che potremmo anche
Rinunciare dico una cosa del tutto nuova domani forse rinunciare anche al termine cristiano sociale non certo per rinunciare alla nostra cultura alla nostra tradizioni ai nostri ai nostri rapporti ma anche per indicare una prospettiva in politica come è noto e sempre laica
Anche perché esistono tantissime persone che fanno difficoltà per la parola cristiano ma che sono assolutamente persone parlo di persone che sono assolutamente d'accordo con le nostre impostazioni
Due parole al rilancio della politica io abbiamo delle forze modeste non possiamo affrontare tutti i problemi ce lo dice sempre corrieri ma qui il problema non è affrontare tanti problemi
Ma cogliere da dove viene chi la crisi della politica e i problemi sociali non sono una fetta dei problemi
Invito tutti a leggere quest'ultimò volumetto di Dahrendorf che dice evidentemente molto meglio di quanto potrei dire io cose però credo dicendo da tempo
Che qui siamo di fronte a un tipo di sviluppo che crea la divisione sociale non è più lo sviluppo che crea inclusione sociale lo sviluppo crea estrusione che distrugge il sociale
Che distrugge la coesione sociale e distrugge per questo anche le basi della democrazia
La crisi del nostro paese è sostanzialmente legata a questi problemi il discorso sulla politica sociale non è solamente il discorso su qualche bisognoso o su strati più ampi di disoccupati
Beh esulta e su come si può ricostruire ancora coesione della società violetto Scoppola il suo libro sulla Resistenza ho letto anche recentemente questo triplo disco Rising sulla DC Unione in America
Dove dice che anche in America c'è un pericolo di di di dice unione io non credo è molto importante aver interpretare la resistenza all'antifascismo
Per vedere se essi possono essere ancora una base seria di riferimento dai valori comuni nel nostro Paese maturate che valori comuni a nostro società sono state sostanzialmente il fatto che promettevano cittadinanza prospettiva di progresso prospettiva di miglioramento delle opportunità per tutti e che questo sta venendo meno
E qui come in tanti altri Paesi che questo sia la questione fondamentale e non sono d'accordo nemmeno con Bobbio su questa distinzione fra destra e sinistra
Qui se la destra sarebbe per la libertà la sinistra sarebbe per l'uguaglianza io credo che la sinistra sicuramente quale tradizione cattolica
Ma per quello che capisco io anche i tradizione comunista e socialista
La sinistra è stata quella che si è interessata di tutti noi interviene cattolici diciamo il bene comune quella che si preoccupa che nessuno rimanga escluso questa è la preoccupazione vera e il vero rilancio secondo me della politica della politica di sinistra oggi
E quindi quando parliamo coi di programmi e chiudo non vorrei ma mi sembra che ci fosse un accenno serio da questo punto di vista la relazione di Canneto qualche pessimi ci pensiamo che i programmi sono delle questioni
Programmatiche o solo delle questioni come dire che adesso che non c'è più in biologia abbiamo trovato quasi una scorciatoia per affrontare i problemi
I programmi devono essere quelli che affrontano le grandi questioni le grandi contraddizioni un programma per la scuola un programma per l'occupazione un programma di riforma dello stato sociale vuol dire affrontare nodi centrali di scontro nel nostro Paese
Io non so quale sarà il programma di Prodi gli elementi che abbiamo visto finora sono elementi accettabili
Ma sulle menti di buonsenso nella sistemazione dei problemi più immediati più gravi del Paese non abbiamo bisogno di un programma che sia rilancio son totalmente d'accordo sulle cose che diceva a proposito spopola
è la base della cultura nuova che dobbiamo costruire insieme la perché mentalmente come dire il succo delle grandi decisioni che ci orienteranno nei prossimi dieci vent'anni questo il problema che dobbiamo costruire
Io non vorrei fare una Federazione della sinistra se non fosse parallela ma non c'è il prima e dopo se non fosse un processo di questa natura
Non penso che sia solamente un problema vedo poco queste robe burocratiche i vari livelli le varie dobbiamo fare un processo dove discutiamo insieme di queste grazie se si rilancia questa grande questi grandi problemi io credo che ci troviamo favorevolmente uniti inizialmente con tutti gli altri amici compagni a fare questo lavoro comune grazie
Arrivato Valdo Spini
Anche a
Vorremmo anche pregarlo di prepararsi rapidamente a un intervento se non esatte
Preparato perché abbiamo bisogno di procedere con rapidità intanto diamo la parola ad Attilio Torre delegato di Potenza
Raccordo volentieri l'invito di Ermanno ad essere molto sintetico
Però ci tengo a precisarvi che sono sono qui a dirvi queste pochissime cose
Che non sono solo delle mie personali deduzioni ma anche il frutto di un sereno confronto
Avuto prima dell'assemblea con gli amici che come me
Circa due anni fa decisero di aderire con entusiasmo a questo movimento
Condividendo in pieno il manifesto politico programmati
Ho voluto fare questa precisazione
Perché sia nella prima Assemblea che in questa fase dei lavori
Ho avuto la sensazione che molti molti di noi delegati parlino e spesso anche molto bene
Ma solo a titolo personale
Dimenticando che il ruolo e lo spirito con cui un delegato
Deve partecipare ad un'Assemblea
Per prendere delle importanti decisioni
Decisioni che vanno prese anche alla luce degli ultimi risultati elettorali
A cui pochi hanno fatto riferimento
Ma che hanno costituito usa un banco di prova scusa un attimo è solo per richiamare l'assemblea al silenzio timore scambiare due parole come al solito può andar fuori prego
Stavo dicendo che le ultime elezioni hanno costituito un banco di prova severissimo per il nostro giovane movimento
Giovane e spesso molto sprovveduto
Ermanno già nella prima assemblea chiariti e nessuno di noi si aspettava che il movimento potesse avere grandi aspettative in senso numerico
E fummo tutti invitati a dare il nostro contributo fattivo nei circoli Prodi
E questa è stata una scelta più o meno felice
Che molti di noi cristiani sociale abbiamo condiviso anche se spesso si è corso il rischio di portare acqua al mulino che non è il nostro ad un meccanismo che ci fa perdere di vista le autentiche motivazioni per cui siamo nati
La sensazione di essere entrati in un circuito dove si si parla un nuovo politichese di allontanarci dalla gente
Di navigare al di sopra di orizzonti reali o realistici
E questa sensazione è presente anche qui in questa Assemblea
Non sono riuscito a seguire bene tutti i passaggi della relazione di Pierre anche se il nostro coordinatore ieri sera il coordinatore per la Basilicata ha dato la nostra piena adesione
Ma la conclusione della sua relazione mi è molto chiara
La politica e la società quindi potrà migliorare se noi sapremo essere migliori
L'invito di Pieve esplicito e coerente
E l'invito a coltivare il nuovo soprattutto dentro di noi
Con l'informazione con la conoscenza delle problematiche sviluppando la capacità di analizzare i diversi aspetti e collegarli organicamente tra di loro
è un invito ad essere persone concrete radicate tra la gente con l'impegno ogni giorno a far crescere una nuova cultura politica e non in astratto ma sul territorio attraverso azioni concrete che facciano breccia nel tessuto civile
Per imparare a vivere la politica come servizio per coinvolgere la gente dei quartieri i movimenti hanno i vicini il volontariato le forze sociali su un unico ideale quello del bene comune
Ma tutto questo non si può fare se si imbavaglia un movimento che invece ha la necessità di crescere in termini numerici organizzativi è di formazione di una nuova classe dirigente
Stiamo correndo il grande rischio di essere si presenti ai diversi tavoli ma di allontanarci sempre di più dalle famiglie in difficoltà
Per i disoccupati dei pensionati dai giovani e dagli emarginati
Accomunati tutti da un'unica esigenza quella di sopravvivere
Il nostro coordinatore regionale ieri poneva l'accento forse con un po'di colorito in più sul problema dei giovani e soprattutto degli adolescenti
Migliaia sono i ragazzi
Disorientati indifesi insicuri che vivono allo sbando
Senza tensioni familiari senza guida senza riferimenti istituzionali dispersi in un'eterna provvisorietà
Quando nel rispetto della legge viene condannato un ragazzo costretto da sembra d'una vita impossibile
Non possiamo fare a meno di pensare che quel ragazzo e anche vittima parte lesa di un grande maxiprocesso che non sarà mai celebrato dagli uomini
Quello che vedrebbe imputati tutti coloro che pur avendone il dovere non progettarono condizioni di vita dei quadri non offrire un'opportunità né alternative
Non investivano nella scuola non attuano politiche di prevenzione e promozione sociale
La speranza che tutto questo possa migliorare centri se accanto al volontariato agli assistenti sociali alle famiglie anche la scuola e le altre istituzioni scommettono sul pianeta giovani
All'amico Forleo che con animo di vecchio scout
Ci riportava la poetica immagine di un prato fiorito dove ognuno può esprimere i pro
Moriamo e più simile ad un aggiuntiva
In cui molto spesso bisogna conquistarsi spazi dove dobbiamo diventare arbusti spinosi sì non vogliamo soccombere varie frondosi e querce o soffocati da medici di giovani ulivi o imbavagliati da fiori o piante parassite o peggio ancora appassire
Sotto i raggi di un sole sempre sorridente
Tutti compromessi nove cristiano sociali abbiamo il bisogno di riconquistare un bene prezioso la fiducia nella politica
E meglio di me lo diceva Scoppola prima abbiamo bisogno di riconquistare questo valore importantissimo e di farlo riconquistare alla gente
A chi non fa politica attiva chi è sfiduciato
Tutti insieme abbiamo saputo dire no a chi pensava che si potesse ricostruire il Paese sulle macerie di Tangentopoli
Tutti insieme abbiamo il dovere di dire no con forza a chi vorrebbe distruggere o stravolgere l'ambiente risanare l'economia a scapito dell'equità sociale
Ridistribuire la ricchezza penalizzando lo sviluppo avviare il federalismo disarticolato l'unità nazionale
Solo così daremo una risposta quella società che non vuole pagare lo scotto di rimanere isolata dalle scelte del Paesi di una società che vuole essere degnamente rappresentata
Di una società che come noi cristiani sociale vuole contribuire attivamente alla rinascita della nostra Italia grazie
Pregherei allora l'onorevole Valdo Spini i prende dalla parola
Care compagne e cari amici il mio intervento a queste vostre assemblee sempre un intervento che si situa dall'interno
Proprio perché quando si parla di cristianesimo socialità OP socialismo certamente io mi sento cittadino di ambedue i termini e soprattutto teso a rivendicare l'amico Maselli lo sa della
Ha qualità e della modernità in questo momento di un socialismo dei valori è vero oggi una bella intervista sull'Unità Giorgio Ruffolo diceva criticamente che cosa è rimasto alla socialdemocrazia europea
è rimasta quella di perseguire un liberismo un pochino temperato da una accento di solidarietà e di umanità una ristrutturazione economica e finanziaria in cui si cerca di salvaguardare i valori umani
E vero e i fatti basati sui valori umani socialismo dei valori non è di per sé certamente sufficiente però noi sappiamo che certi valori in questo momento in questo periodo hanno effettivamente servito efficacemente
Per potere contrastare una deriva di carattere individualistico e liberisti go estremamente pericolosa in particolare per i ceti meno privilegiati i più disagiati del nostro Paese
Quindi socialismo dei valori su cui costruire come dicevano anche chi mi ha preceduto progetti programmi precisi in modo riformista in modo laico ma certamente un socialismo dei valori che penso dobbiamo rivendicare e certamente questa avviene in una temperie politica
Di grande grande durezza
Io riflettevo in questi giorni su alcuni avvenimenti che sono avvenuti
Ed in particolare su questo processo di legittimazione reciproca
Dei due poli dei due schieramenti
Berlusconi che va al congresso del PDS Fini applauditissimo alla festa de L'Unità come dicevo cerchio questo è un dato nuovo
Nel nostro Paese però credo che sia un dato nuovo di cui non dobbiamo sottovalutare anche certi rischi
In altre parole
Quello che suggerirei anche a Massimo che parlerà dopo di me
E vero il PDS certamente aveva un problema
Di legittimazione reciproca
Ma conviene a questo punto dopo avere dato spazio e tempo delegittimazione reciproca col Polo alla venuta di Fini alla festa e L'Unità
Conviene a questo punto dare anche un po'l'occhiata a se si può ricomporre un'area sociale socialista che è rimasta disorientata e senza voto e nell'astensionismo e vedere se si porta al lo schieramento dell'Ulivo un altro due o tre per cento in più che certamente oggi non gli farebbe del tutto male
Ecco allora perché io ho visto con grande simpatia e con grande interesse
Alla risultati del vostro congresso le relazioni Pierre Carniti almeno a che quello che ne conosco perché appena arrivato qui non mi hanno consentito di leggerla e mi hanno subito fatto parlare ma ne ho visto sintesi cioè a dire porsi il problema di un continuo rinnovamento della sinistra italiana in cui la componente cristiana cristiano sociale e per poi non parlare poi di diciamo così siamo in Italia la componente cattolica deve a portare un grande contributo
Porsi questo problema significa oggi certamente affrontare uno scontro politico molto duro nel quale ciascuno deve giocare la sua parte e noi possiamo avere in particolare una funzione quale abbiamo la funzione di guardare alla nostra federazione certamente semplicemente un dato burocratico o di semplificazione ma di farne un momento di avanzamento del rinnovamento dell'intera sinistra italiana nel senso del suo pluralismo nel senso della sua novità
Ecco che questa allora aiuta anche il Partito democratico della sinistra il suo processa
Perché la Federazione deve essere un momento di passaggio secondo me verso la costruzione di un soggetto politico nuovo in cui ciascuno possano militare a parità di dignità con gli altri grandi piccoli cristiani e non cristiani che l'abbiano preceduto queste grande tema mi sembra che abbiamo di fronte
E allora su questo dobbiamo anche giocare un po'più insieme
è un po'come avviene nelle chiese cristiane che sono così divise
Ognuno di noi ha la sua chiesetta Ruffolo c'ha la sua voi avete la vostra voi laburisti abbiamo la nostra e si potrebbe continuare così
Ma se guardiamo un po'le cose ci sono vaste aree culturali in cui siamo indubbiamente credo confinanti quando Ruffolo oggi Keita dell'OLAF credo che sia sul solco e sulle prospettive che noi ci riconosciamo
E quando io vedo con molto piacere accanto a De Lollis sospendi locare che sono di provenienza protestante ugonotta vedo che c'è questo filone che sta animando e allora da questo punto di vista questo riformismo del socialismo è stato fortemente animato dei movimenti cristiani dai sindacati cristiani che poi ci sono le citati come in Francia
Ma l'ho dato un grosso contributo in questa direzione allora io credo che proprio anche nella concezione che dobbiamo avere dello schieramento dell'Ulivo noi dobbiamo dare questa spinta e dobbiamo darla più insieme
Al rinnovamento della sinistra nel quale italiano e del quadro europeo perché senza il quale europeo evidentemente non si può fare assolutamente niente oggi nessuno può pensare di fare qualcosa che si è ristretta all'ambito nazionali né può pensare di potere automaticamente cooptare lo schieramento del genere Gerardo Bianco il Partito popolare siamo di fronte a scadenze politiche di carattere diverso lo dobbiamo fare i conti con la realtà oggi quello che dobbiamo riuscire a costruire è un grande partito pluralista
Di un socialismo europeo articolato pluralista in senso della presenza dei cattolici dei non cattolici nel senso della presenza dei cittadini delle varie provenienze se facciamo questo credo che daremo anche un grande spinta all'Ulivo perché ma perché oggi nell'Ulivo sembra che ci sia la situazione alcuni inquilini
Che stanno un po'scomodi e stando un po'scomodi alzano la voce poi magari chiedono qualche qualche contraccambio in esecutivi o in organi di lavoro poiché i DS e poi Prodi ecco se noi diamo attraverso questo processo federativo
La capacità di potere dimostrare far vedere
Che siamo di fronte ad un processo che nella prospettiva va oltre il PDS così come abbiamo conosciuto credo che sia il modo più efficace di dare una mano a Romano Prodi quello non ho mai accettato
E non ho mai concepito e che si dia una mano a Romano Prodi logorando Los qualificandolo e parlarne male ogni giorno questo francamente ho mai capito amicizia
Una mano in questa direzione
Certo
La vostro ruolo è particolarmente strategico importante
Perché assistiamo a un processo del resto legittimo del resto anche anche prevedibile ma che balletto politicamente
Cioè a dire i cattolici presenti in politica
Nell'un polo stanno cominciando a aggregarsi Buttiglione e Casini dialogano sempre più fitto
E se ho capito bene questa riunione dei cespugli centristi
Beh alla fine sì certo c'è anche la Malfa ma mi sembra una riunione molto di ex democristiani per molti aspetti questa riunione di bianco disegni c'è quindi una tendenza e delle due delle due diciamo Partia
Farsi riconoscere come l'area centrista di ciascuno degli schieramenti
Siccome non credo che si debba andare verso una nuova sorta di unità bipolare dei cattolici che sta da una parte chi sta dall'altra ma comunque si sta al centro per pesare in senso moderato ecco che io credo che il vostro ruolo la vostra funzione sia di particolare rilievo è di particolare interesse per non ricreare dei nuovi collateralismi che sarebbero assolutamente fuori della del del termine ma per dare invece una spinta formalistica vera reale all'insieme
Della sinistra italiana
Ecco allora
Che per questo
Ci siamo permessi ieri anche sapendo di venire qui c'è poi stasera Reggio Emilia la peste L'Unità
Ieri nella direzione laburista nome non mi dispiacerà spero se non altro a parte per la mi colava ormai mi spiacerà per tanti aspetti e per tante conseguenze ad siamo permessi di dire
Ha detto a Walter a Massimo benissimo adesso avete fatto i vostri incontri vi siete legittimati perché non dato un'occhiata e perché non pensato un po'vedere se si quota verso questa federazione allargare ulteriormente l'aria elettorale politica dell'Ulivo
Io mi sono fatto dare degli studi per quello che riguarda la mia area e questi studi elettorali dicono che c'è ancora un vasto assenteismo elettorale una sospensione di giudizio
Ma questa sospensione anche giustificato da quello che spesso è accaduto cioè da un anno messa in un cantuccio
Di aree e di spunti ideologici e culturali che sembravano in qualche modo messi nel pianerottolo in secondo piano rispetto alla coalizione dell'Ulivo allora se la Federazione ha si fa la si deve fare ambiziose
Con l'ambizione con la volontà che questo significhi non soltanto da razionalizzazione le nostre porte ma la capacità di essere ancora più convincenti e di poter ancora più allargare la nostra capacità di appello nella società italiana nelle sue ampie di per infrazioni nelle sue articolazioni e delle sue del dei risvolti che vogliono effettivamente qualcosa di politicamente nuove ecco allora perché questa grande borsa che il PDS ha saputo mantenere e i coltivare aumentare credo che sia legittimo e giusto chiedere che venga messa al servizio di un disegno di rinnovamento che non venga coltivata diciamo così come contemplazione della forza fine assistenza deve essere messa al servizio d'un grande di rinnovamento se questo viene fatto allora supereremo anche legittime perplessità sappiamo benissimo che nel mondo cattolico e voi giustamente l'avete anche espresse diciamo perplessità circa il rapporto quello che dice Prodi no dormire con l'elefante come dice Prodi pare col PDS ha detto all'Economist
Ad andare in bagno deplora che devo dormire o comunque e ci sono queste perplessità ma spetta a noi sapere superarle e sapere portare avanti positivamente queste cose come dicevo prima uno dei momenti fondamentali
E cercare di non avere un rapporto a stella in cui ciascuno di noi guarda con diffidenza all'altro di porterà del collegio
Quanti ne prenderanno cristiano sociali quanto i laburisti e c'era e quindi si parla solo col PDS qualche Rando che naturalmente quello guardi con più solido di più a noi che a voi o così via ebbene credo che anche il superamento di questo dato
Sì è un elemento di modernità su un elemento di apertura e qualcosa devono portare avanti perché il momento è duro
E qui io vorrei fare un fermo richiamo all'attualità
Personalmente siccome sono eretico ho fatto una cose replica quest'estate ho detto che l'Ulivo deve avere una una strategia se ci sono le elezioni a novembre ma dovrebbe averne una di riserva anche se l'elezione novembre non ci sono ormai non ci sono forse tutti i torti non ce l'avevo
Cosa vuol dire questo B vuol dire che oggi noi ci giochiamo queste partite torniamo in Europa o non ci torniamo ci torna mezzo paese oggi torna tutto nel senso che ci possiamo anche tornare ma con Mezzogiorno in certe condizioni di fatto il Mezzogiorno non entra in euro
Ci giochiamo la partita del semestre di presidenza italiana Comunità europea io oggi inviterei a guardare una cosa ci sta creando in Europa non delude europea il groppo un direttorio cinque
Che è formato dagli Stati Uniti dalla Russia dalla Gran Bretagna la Germania e la Francia
E non è un caso che noi non siamo in questo gruppo di contatto e che si è per ora rinunciato anzi a fare il mercato fa gli aerei invisibili all'entrata dell'Italia del Gruppo di contatto perché mi sembra che la teorizzazione che sta avvenendo
Della sistemazione degli equilibri politici europei sia questa
Un reingresso degli Stati Uniti preso atto che l'Europa non ha saputo cavarsela da sola una richiamo in campo della Russia con grosse responsabilità di carattere continentale
Un'associazione dei tre grandi Paesi economicamente o o diciamo storicamente forti Francia e Germania
E Gran Bretagna
Allora io
Sollevo l'accento su un punto
Noi avremo la presidenza dell'Unione europea dal primo gennaio del mille novecentonovantasei durante il processo di pace di Ugo slavi
Se la gestiamo bene rientriamo in questo processo di pace se la gestiamo debolmente lì l'Italia potrà essere protagonista di un'Europa che cerca di reinserirsi in un processo di questo genere se non la gestiamo durevolmente avremo perso una grande occasione non soltanto primo tipo dica interno alla lira allo smembramento le cose che diciamo ma anche di fronte a questi problemi della pace di carattere europeo di carattere planetario
Credo quindi che noi adesso dobbiamo essere estremamente attenti ai mandati che diamo
Certo noi siamo ansiosi tutti di misurarsi elettoralmente ansiosi di potere sciogliere con le elezioni questa sorta di impotenza della politica italiana
Ma è stato infatti giusto cominciare da ieri giorno per giorno tema per tema l'argomento per argomento non dobbiamo non vederlo perché gli arriva all'elezione dobbiamo impegnati tema per tema argomento per argomento per la sua intrinseca importanza tra sé intrinseca forza
E per la cosa che noi riusciamo ad esprimere in altre parole in questi mesi sono forse decisivi per la struttura italiana
Anche perché tante cose succedono forse noi non ci dedichiamo sufficiente attenzione
Ci siamo a un certo punto tutti accolti anche un po'vergognati che siamo il Paese con la più grande percentuali economia dello nel male dello Stato il Paese dice o più a socialismo reale nel mondo occidentale e ci siamo posti il problema di smantellare
Però non ci siamo posti un problema che finito il fatto che il era lo Stato protagonista delle ristrutturazioni finanziarie attraverso con modello di spesa pubblica che certamente riproducibile il protagonista delle situazioni finanziarie diventa che riesce a mettere i piedi rimane in piedi soldi per poterlo in qualche modo fare
E che riesce a mettere in piedi soldi poterle in qualche modo fare e ivi AIMA cabina di regia tale da poter raccogliere forze il capitalismo italiano perché ci sono i Dogi Mediobanca la FIAT e così via
Giusto quindi che Prodi invochi quattro cinque Mediobanca ma quattro cinque Mediobanca e non si fa dall'oggi al domani perché quattro cinque Mediobanca devono avere poi le forze e le risorse e la capacità di intervento di quello che ci abbia e allora che cosa è avvenuto è avvenuto che noi in questo periodo abbiamo sottovalutato l'analisi di quello che succedeva nel posto partecipazioni statali nel posto economia diciamo così fortemente in mano pubblica e l'analisi di come potere
Dettare come politica non più lo Stato imprenditore al vecchi tempi male
Lo del gioco di un sistema che sia effettivamente pluralista e che poi lo sia dell'informazione e che lo sia in tutti gli aspetti che abbiamo cercato di vedere quindi io credo
Prego
Non ho capito si poneva limitare un po'il tempo ah sì giusto nome da soli nelle persone chiese meglio non o meglio subito perché dopo di me deve parlare qualcuno più grosso di me quindi io smetto subito
Sono abituato a piccole percentuali e tuttavia quella dei laburisti è sempre più a opportunità di protestanti quindi mi sento bene politicamente
Ma e termina diciamo così in questo modo termina dicendo che questi accenti mi sembra di averli trovati in questo congresso
Mi sembra deve ritrovati in modo convincente
E termino dicendo questo ecco noi ci siamo trovati qualche volta la discussione sulla federazione in posizioni simmetriche
Qualche volta imposizioni reciprocamente
Critiche certamente io credo che proprio questo dibattito
E la volontà di dare all'esperienza dei cristiano sociali un orizzonte strategico che li caratterizzi in questa ristrutturazione politica in campo del mondo cattolico
Penso che proprio questo dibattito potrà darsi la forza per superare questi elementi e per poter dire che in questa stagione parte effettivamente qualcosa di nuovo per rinnovare fino in fondo la politica del nostro Paese
Ecco ora prego di Massimo D'Alema di venire a prendere la parola
Se non sono indiscreto correttamente
L'interesse
Vorrei dirgli che non si parli di Affittopoli né di sentenze o citazioni un po'stamane
Perché noi siamo qui per discutere di politica e non di diversivi giornalistici o meno contro la politica appena visto oggetti
Io ringrazio Gorrieri per questo invito va
D'altro canto non si deve pensare che purtroppo queste vicende non abbiamo a che fare con la politica
Sono un modo per cercare di condizionare anche l'evoluzione del
Vita politica italiana
I
Qualcosa anche che ci deve preoccupare adesso non mi riferisco tanto all'azione della magistratura che
Dalla quale ben presto avremo modo di replicare risponde di spiegare di chiarire
Il nulla che si deve chiarire ma
Mi riferisco
Ad una campagna a mio giudizio abbastanza pianificata
Studiata che tende a spostare il confronto sul terreno
Della
Diffamazione personale degli avversari politici
Non credo che si fermerà alle vicende degli affitti
Penso che andrà avanti e penso che sia un tema sul quale dobbiamo riflettere
E dimostra che forse
Diciamo
Non dico che ci sia stata un'intenzione errata
Ma forse una qualche ingenuità nel ben da parte nostra
Nel pensare che Kill aprire un dialogo civile con questa destra fosse sufficiente a portarla nel suo complesso sul terreno di una concezione civile e democratica del confronto politico
Ma chiusa questa parentesi diciamo
Io credo che la vostra Assemblea sia
Una buona occasione
Per riprendere un dialogo sulle prospettive politiche del Paese
E ora ma è un appuntamento annuale per me sulla strada della conclusione della festa nazionale dell'Unità dato che e
Questo dico anche chiedendovi scusa per la brevità della mia presenza perché diciamo poiché appunto devo continuare
Per andare
Alla conclusione della festa nazionale
Io non partirò dal tema della Federazione della Sinistra anche se senza dubbio diciamo lì voglio arrivare
Per cercare di
Sospingere in avanti quella riflessione quel processo che sia avviato proprio a partire dalla vostra Assemblea dell'anno scorso
Io voglio partire dal tema politico che abbiamo di fronte
Si è riaperto il grande problema del Governo del nostro Paese
Si è consumato fino a fallire il tentativo della destra di dare un governo all'Italia
E
Ciò è stato non soltanto il frutto degli errori e delle debolezze della destra nel governo del paese
Ma anche il frutto di un'azione di opposizione forte intelligente
Che ha cercato di costruire
Un'alternativa al governo della destra
Di rendere evidente agli italiani
Non i termini di uno scontro ideologico fra destra e sinistra
O come preferirebbe il cavalier Berlusconi tra moderati e comunisti
Modo da vincere a tavolino diciamo pensare anche dovere presentare un'idea un programma ma lo sforzo che abbiamo compiuto è stato quello di mettere in campo una coalizione democratica
Una coalizione democratica raccolta intorno alla candidatura di Romano Prodi
E capace di allargarsi ben al di là dei confini della sinistra
O di quell'alleanza progressista
Della quale siamo stati insieme protagonisti una battaglia importante
E che resta un momento importante nella costruzione di una democrazia del maggioritario
Questa coalizione democratica
Della quale possiamo essere soddisfatti preoccupati Vassallo
Però io inviterei come dire a un maggiore rispetto di noi stessi sono questa coalizione democratica ha già vinto alcune importanti basta
Noi abbiamo dimostrato che la forza di questo Progetto
è stata tale da superare infinite difficoltà politiche insomma noi abbiamo affrontato le elezioni regionali ed amministrative nelle condizioni più disperate
La crisi drammatica del Partito popolare si sapeva se c'è se Chávez con un simbolo diciamo è
Colpito alle spalle e dal suo segretario a tradimento diciamo nel momento in cui si presentavano le liste
Eravamo dati per spacciati
Io ricordo diciamo le sentenze i de profundis oramai
Noi abbiamo Pinto conquistato il governo noi oggi governiamo dieci delle sedici regioni italiane che hanno votato con i nuovi sistemi elettorali
Noi governiamo l'ottantatré per cento degli città delle province di questo Paese
Cioè questa collaborazione democratica fra la sinistra e i cattolici laici è un Progetto diciamo è esperienza di vita di una quantità enorme di di
Di assemblee democratiche di di e voi sapete quanto importante diciamo
Questo straordinario rapporto con i cittadini
Che si realizza attraverso il governo locale noi parliamo della necessità di mettere in campo attraverso nuovi criteri e certo primari discutiamo io sono ma siamo aperti diciamo
Un nuovo ceto politico ma che cosa sono
Queste migliaia di sindaci
Forse apparato se no una parte della società civile sciistiche la coalizione democratica ha messo in campo
Una nuova classe dirigente che si sta formando nel rapporto con i cittadini noi siamo protagonisti di tutto ciò
Cioè questo Ulivo non lo dobbiamo piantare ha già delle radici profondamente i piantate nella realtà di questo paese
Il tempo a mio giudizio non gioca contro di noi
Abbiamo tante cose da fare per esempio governare quasi tutte le città d'Italia diciamo per costruire così un rapporto più esteso con i cittadini più radicato
Ecco io dico veramente a noi stessi diciamo
A volte noi siamo prigionieri di angosce che
Che produciamo la destra una capacità sia pure nella relativa miseria della sua condizione di comunicare una sicurezza molte volte fasulla diciamo ai cittadini
Quando noi invece spesso finiamo per comunicare incertezza evitando
Ben al di là
Delle ragioni fondate di preoccupazione pure debbano esservi quando saremmo in grado io dico di comunicare maggiore sicurezza e fiducia in noi stessi e nel Progetto di cui siamo portatori
Si va verso le elezioni politiche
E visto che Carniti
Prima con un qualche riferimento polemico PDS vuole rinviare
Poi con il senso di una sfida giusto che condivido si può votare a dicembre
Sì certo sposare accetta non so se sia opportuno diciamo se sia conveniente sia ragionevole ma certo che si può
Il problema non è questo
E chiaro che dal momento che non non matura un'intesa
Tra le forze politiche fra gli schieramenti
Per una tregua che serva a realizzare una grande riforma costituzionale
Perché se ci fosse questa possibilità
Io ritengo che noi dovremmo seriamente ragionare
Sulla utilità per il Paese anche di uno spostamento in avanti dell'infezione
Ma dato che questa possibilità non c'è perché la destra la respinge
è del tutto evidente che si va verso le elezioni quindi confronto
Attraverso il quale gli italiani sceglieranno una maggioranza
Politica non perché ora la politica sia sospese io trovo che questo ragionamento
Ragionamento superficiali o la democrazia sospese non mi metterei appare e ecco
Ai proclami berlusconiani da questo punto di vista
Rovesciamento del governo Berlusconi è stato un grande fatto politico
Il fatto che il centrosinistra le forze del centrosinistra abbiano deciso di sostenere un governo tecnico è stato una scelta politica
Che ha dato risultati positivi per il nostro Paese
Nel senso del processo di risanamento economico che è premessa indispensabile delle riforme e dello sviluppo e nel senso di una ripresa del prestigio internazionale dell'Italia altro che politica sospese
Abbiamo fatto buona politica togliendo di mezzo un cattivo governo e dando all'Italia un buco per
Per le cose limitate che si proponeva di fare e che ha fatto
La riforma delle pensioni è stato un grande fatto politico
E la scelta del governo di fare la riforma delle pensioni attraverso il dialogo e l'intesa con i sindacati è stato una grande scelta politica del tutto contrapposta rispetto alla scelta politica del governo Berlusconi
Di andare allo scontro frontale alla delegittimazione del movimento sindacale
Anche qui credo che dobbiamo rivendicare il valore di un cammino percorso
Che fra l'altro a senza alcun dubbio rafforzato la credibilità della sinistra italiana come forza di governo e confermato che noi siamo una forza che guarda in primo luogo agli interessi generali del Paese
E che si è fatta carico in un momento così delicato e difficile della salvezza della nostra economia della lira ed il prestigio della credibilità internazionale dell'Italia
Ma detto questo il vero problema a me sembra come si fa perse le elezioni
Che cosa si può utilmente fare
Nel periodo che ci separa dalla prova elettorale
Non soltanto per proseguire l'azione nel campo della politica economica
Ci aspettiamo una legge finanziaria che contenga qualche robusto segnale di carattere sociale
Per dare una speranza di lavoro ai giovani del Mezzogiorno
Per il sostegno alle famiglie più povere
Dando risposta ad una grande questione sociale
Che so vista molto a cuore
E intorno alla quale tante volte Gorrieri ci ha indicato una straccia insegnato come stavano le cose
Anche ad una sinistra
Anche ad una sinistra l'ho detto più volte attenta nella difesa dei diritti del lavoro
Ma non di rado disattenta nei confronti di un'area di estrema emarginazione di povertà e non è la stessa cosa dei lavoratori
Qualcosa di diverso realtà diverso che pure esiste
E all'attenzione verso la quale tante volte Gorrieri ci ha richiamato
Quindi ci sono delle cose da fare subito politiche
Bisogna rinnovare i contratti
Bisogna che gli stipendi e i salari recuperi non so che hanno perduto rispetto all'aumento del costo della vita
E ci sono alcune grandi questioni che dobbiamo cercare di rilanciare riproporre
Io non so se noi riusciremo a rivedere la legge elettorale prima del
Lo so è difficile
Ma ritengo che noi abbiamo il dovere di riproporre questo terremo aperti
Ognuno si prenda le sue responsabilità non abbiamo una legge elettorale che non garantisce ai cittadini
Che il voto che si chiede per dare all'Italia una maggioranza politica dia all'Italia una maggioranza politica quella legge non lo garantisce abbiamo il dovere di dirlo una classe dirigente responsabile
Cercherebbe un rimedio la destra non lo vuole se ne prenda la responsabilità io non credo che noi possiamo rinunciare dire questo perché il giorno dopo di quelle elezioni
Se non c'è una maggioranza politica o se ce n'è una la camere una diversa al Senato tutto il mondo riderà di noi io voglio avere la coscienza tranquilla voglio essere
Da quegli uomini politici e queste cose le hanno dette prima
Poi ognuno si prenda le sue responsabilità
E ci sono regole
A cominciare da quelle di cui si discusse nel famoso tavolo delle regole che possono e debbono essere definite prima del voto
Poi c'è tutto un grande lavoro L'Ulivo suo programma
Sulla strada indicata da Prodi
La costruzione di un programma che è appunto una grande proposta al Paese
Attraverso un processo che coinvolga non solo i partiti
Ma le associazioni la società ed i cittadini
Perché non c'è dubbio che la cento deve essere messo sulla coalizione
Nei mesi che abbiamo di fronte
Sulla forza sulla capacità di presa dell'Ulivo sul valore aggiunto che la coalizione portare rispetto alla somma dei soggetti politici che la compongono
Ma nello stesso tempo io credo che noi dobbiamo tenere aperti una riflessione
Sull'evoluzione del sistema politico italiano io ho ascoltato con molto interesse il ragionamento di scorporo e suggestivo
Ma a mio giudizio
Nuove da un convincimento che non trova nella realtà un riscontro
E cioè l'idea che l'evoluzione del sistema politico italiano possa essere quello verso un bipartitismo bipolarismo bipartitico
Io non credo non vedo questo processo Lima
Non credo che stiamo andando in questa direzione
Né d'altro canto i sistemi maggioritari sono tutti
Di carattere bipartitico
Non riesco a capire dentro quale tradizione dentro quale realtà politica europea dato che poi noi siamo un pezzo dell'Europa politica sempre più strettamente integrato si inneschi un partito democratico
La cui costituzione presupporrebbe dall'altra parte perché sono processi di sistema diciamo
Il sorgere di un partito conservatore di cui non si vede traccia anzi tutte le tendenze in atto e non solo per una cattiva legge elettorale sono in un'altra direzione
Se mai ad un ritorno di particolarismi io non vorrei che noi rimanessimo prigionieri di un mito
La tesa ad un partito democratico
E nel frattempo la resa
Alla più incredibile e inevitabilmente rissosa frammentazione e l'attesa che mentre una mitica ora x in cui si costituisce il partito democratico nel frattempo
L'accettazione di una condizione di frammentazione inevitabilmente rissosa
Perché in un sistema politico in una in una modo di fare politica dominato dalla logica degli dell'informazione spettacolo
L'unico modo di apparire è la rissa con i vicini chi vuole andare sui giornali deve dare un colpo a chi gli sta vicino non non fa
Se i cristiano sociali dicono qualcosa in polemica con la destra non fanno notizia se può apparire che c'è una una puntura contro il PDS diventa una notizia e se non c'è e la si mette è inevitabile
E la logica la logica e inevitabile diciamo del
E la frammentazione produce una immagine di rissosità pensino maggiore rispetto alla rissosità reale alla fine ai motivi reali del contendere
Io vedo molto questo rischio la tesa di un momento che non sappiamo se verrà e che non mi pare nelle tendenze diciamo della evoluzione politica italiana
Non mi pare negli intendimenti e delle forze con cui siamo alleati che puntano a oggi
Se mai a dare forza e visibilità
Ad una componente chiaro chiamerei di cento lire al più moderata dell'Ulivo
Moderata anziché
Direi che qualche volta è apparso che noi scavalca simboli moderazione i nostri alleati moderati diciamo perché io penso che la moderazione è un'altra cosa rispetto al moderatismo
Ma anche il moderatismo non è necessariamente un disvalore diciamo nella costruzione del bipolarismo in Italia una parte di quello che è stato lo schieramento moderato sceglie di allearsi con la sinistra
Ma pensa pensano questi nostri amici
Che questa operazione avrà tanto la maggiore forza in quanto essi manterranno una loro distinzione che non significa contrapposizione una distinzione del loro ruolo
E mi pare che tendano a rendere di è più evidente questa loro funzione persino mi pare progettando una qualche intesa ma qualche federazione da partiti e stretta collaborazione fra di loro
Giusto o sbagliato io vedete mentre sono contrario all'idea della ricostituzione di un centro motore immobile della politica italiana
Valuto diversamente il peso il valore anche positivo che può aprire una presenza visibile
E quindi organizzativamente distinta
Di componenti moderate e democratiche nella coalizione dell'Ulivo perché questo può non è può avere anche una forza elettorale specularmente ad una destra all'interno della quale anche lì
Forze più moderate rispetto all'estrema destra tendono a
Presentarsi come quelle che meglio possono aiutare la conquista di un elettorato di centro
Non mi sento di esprimere un giudizio negativo se è chiaro
Che questo processo sta dentro il bipolarismo e non dentro il trasformismo
Allora il problema questo è lo stato reale delle facciamo
Io non credo che dette dei cristiano sociali debbano anche rinunciare
Ad essere una componente testimone di un'aspirazione che va oltre lo stato delle cose
E cioè di un'aspirazione ad una ricomposizione del campo democratico interno
Però a questo ruolo
Non contrasta
Con la possibilità di contribuire oggi
Alla riaggregazione possibile
A quella che necessariamente cose e cioè a rilanciare
La prospettiva di una Federazione della Sinistra democratica
Che non sia annullamento di diverse identità storie e culture
Ma neanche giustapposizione la ricerca di una sintesi certamente
A sottolineare il valore davvero il valore innovativo di una presenza dei cristiani nella sinistra
In cui ci si siano molto forti questi due elementi la difesa d'identità ma anche la scelta di essere nei grassi
Come testimonianza della fine di una certa idea diciamo dell'unità politica dei cattolici
E contribuire così ad un rinnovamento della sinistra italiana
Sapendo che agli amici quanto questo rinnovamento della sinistra italiana è essenziale perché vinca l'Ulivo
Cioè costruire in Italia una nuova sinistra democratica di tipo europeo
Che non sia e non possa più essere presentata come la somma degli ex comunisti degli ex quali
è una condizione della innovazione del sistema politico italiano
Ma come mi è capitato di dire più volte noi da soli diciamo così potremmo essere
Se cambiare molto ma saremo sempre diciamo gli ex comunisti che poi hanno cambiato e sono ex ex comunisti
Ci sono delle cose che da soli non possiamo fare da soli certo non possiamo costruire una grande forza di sinistra che sia l'incontro di diverse storie e culture questa è una cosa che possiamo fare solo insieme con gli altri
E
Valore di questa operazione
Va molto al di là della somma numerica
Perché significa mettere in campo una nuova figura una nuova immagine della sinistra italiana e la forza d'attrazione di un processo di questo tipo
Si misura nella capacità secondo me elevata di conquistare una nuova generazione agli ideali e i valori rinnovati di una sinistra democratica
Ecco perché io noi riproponiamo questa grande questione
E penso che dobbiamo tornare a discutere
E penso che la forza di questo Progetto sta nel collocare patto federativo esplicitamente nella prospettiva della costruzione di una formazione politica nuova
Grazie ministro
Perché questo che fa assomigliare il patto federativo ad un patto costituente e non invece alla ipostasi di un tavolo progressista
Ed è un patto costituente un project
Anche dal punto di vista delle forme di organizzazione innovativo perché io penso che una formazione politica nuova non può essere un partito di tipo tradizionale e dovrà mantenere diciamo quell'impianto federativo
E cioè quella capacità di fare vivere poi diverse identità
Ma questo progetto ha una grande forza d'attrazione
Se la Federazione appare come un tavolo progressista permanente io credo non avrà forza d'attrazione ecco noi vi proponiamo
Senza iattanza diciamo questo Progetto
E sono convinto
Che dalla relazione di Carniti dal vostro dibattito questo progetto può ricevere non solo un incoraggiamento ma anche un apporto serio di idee di stimoli
Subito dopo bisogna che ne discutiamo insieme grazie temono
Ringraziamo Massimo D'Alema chi ha riproposto l'impegno a riflettere seriamente accusa significa questo patto federativo e il suo sbocco
E darei la par
Luca ma vorrei chiedere a Veltroni
Che ci porti subito dopo la voce dell'Ulivo
Non arriva con il numero uno arriva col numero due ma a noi va bene lo stesso
Vedo cerco di evitare di fare il prosciutto
Mezzo panino se ci riesco
Fatto
Sconosciuto però è vero che siamo prosciutto crudo
No
Ha chiesto
La politica italiana ridotta povera cosa
Spesso è costretto a vivere una fase di vera e propria avarizia programmatica ad inseguire contenuti ad attendere che si riesca a concentrarsi sulle cose che importano davvero all'Italia che lavora che fatica che vuole cambiare
E invece in pieno funzionamento del teatrino pericoloso degli scandali bene o presunti è in corso di frenetico allestimento la scenografia delle manipolazioni giornalistiche di un modo no proprio civile
Di esercitare il controllo di legalità nel nostro Paese
Si estendono le code velenose della Prima Repubblica
Si diffonde una concezione della lotta politica come quella totale per l'annientamento dell'avversario
Si assiste impotenti all'imbarbarimento dei rapporti politici tra opposti schieramento
Si passano le settimane i mesi a fare le congetture le previsioni sulle prossime elezioni pur sapendo che bene o male un Governo c'è che dovrà affrontare una legge finanziaria e qua e rigoroso sostenuta da un Parlamento nel quale le forze politiche dovranno occupare il tempo che resta della legislatura non molto io credo per modificare alcune regole istituzionali in grado di sottrarre la democrazia italiana al rischio della dissoluzione aziendalistica e della deriva plebiscitaria
Vediamo cari amici è una situazione difficile e di forte deperimento del valore della politica
In cui riemergono prepotenti le forze di un cinico qualunquismo la cultura dell'affermazione dell'interesse individuale ad ogni costo i fantasmi dell'antipolitica
Chi avesse in mente un progetto ancorato il valore di promozione della famiglia del lavoro dell'equità sociale rischia di essere considerato fuori dalla vita concreta dei soggetti forti che sono in campo delle loro culture delle loro pratiche
A destra e qualche volta non solo da quelle parti rischia di essere Gemona una libertà cinica priva di valori che non siano appunto quelli esaltati dalle regole del mercato dei suoi derivati dove oggi in queste forze c'è una cultura civile diverso
Dove sono i resti che non siano rovina di un valore forte della vita del lavoro della solidarietà
Siamo contro corrente può darsi esprimiamo un pensiero forte sulla politica quando è di moda un pensiero debole
Desideriamo una nuova socialità delle istruzioni per le istituzioni quando i più guardano le sirene di un liberismo senza regole
Siamo animati da ragione di speranza di coraggio quando veniamo invece sospinti verso il fatalismo
Qui stanno le ragioni le radici di un patto tra le forze migliori del nostro Paese per salvare la politica quello che resta
Per rinnovare ricostruire l'Italia noi discutiamo oggi in questa prospettiva della stessa possibilità di dare vita ad una sinistra più grande l'orale perché è più ricca di componenti di idee di progetti di esperienza ed in grado per questo di accrescere il patrimonio di fiducia di consenso fin qui accumulato
Conoscete la mia opinione ed esprimo quindi il mio consenso rispetto alla relazione di Carniti
Si tratta di un primo passo verso un indispensabile processo di riaggregazione politica
Un Ulivo attorno a Romano Prodi dia un contributo importante alla stabilizzazione del processo bipolare
Di una sfida per far convivere un alto grado di autonomia delle singole componenti con una sintesi politica unitaria che consegni a questo nuovo soggetto federativo un potere di attrazione superiore
Sono convinta tuttavia oggi più di ieri della necessità e dell'urgenza di un movimento politico dei cristiani nella Sinistra democratica
E di una forte autonomia politica dei cattolici in Italia
Una organizzazione che non sono quindi non smobilitare la nostra ma che rilancia la sfida per recuperare un valore forte dalla politica una dimensione centrale della parola e che sappia esprimere una solidarietà sociale creativa e coraggiose
Tale presenza di cristiani non poche collocarsi oggi con determinazione e forza capacità di confronto in un progetto di riforma e di progresso
Essere nel cuore di uno schieramento democratico
Un programma che non cento che ha già tardato molto e che deve invece essere posto al centro dei lavori dell'Ulivo al più presto per porre fine al riso risolutamente a questo teatrino sulla data delle elezioni a questo confronto privo di contenuti
Bisogna trentenne superare rapidamente questa idea curiosa che la coalizione democratica si possa sviluppare attorno a Prodi per la sola ragione che egli è lì dal competente e autorevole una personalità prestigiose capace
Serve invece un lavoro duro un lavoro costante servono una coalizione più compatte meno litigiosa più convinto delle sue possibilità di successo sempre più stretta attorno al suo leader
La rimozione di personalismi il superamento di una idea della coalizione solo come tavolo come semplice sommatoria di forze ed i partiti politici
Non servono ecco non canteranno le dichiarazioni a getto continuo le diffide gli ultimatum di quelli che sanno sempre quello che si deve fare e che non si fa
Dobbiamo lavorare con maggiore rispetto reciproco con maggiore senso di una comune appartenenza per far crescere l'identità dell'Ulivo e per far maturare i suoi frutti adesso domani dopodomani non nel Terzo Millennio dell'era cristiana e c'è anche bisogno dunque nella politica italiana di una presenza cristiana discreta ma vigorosa mite ma persuasiva
Diffusa ma visibile per uscire da questa dimensione effimera della politica bisogna avere coraggio
Essere ambiziosi non di potere ma di prospetti di idee di progetti sarà al centro di una colata di una coalizione come l'Ulivo Calò
Caro Scoppola
Essa è al centro di una coalizione come l'Ulivo è insieme protagonisti consapevole di una nuova prospettiva della sinistra democratica italiana ed europea le due cose non sono contraddittori
Tutta mettere in campo queste idee ambiziose immergersi in questa avventura non temendo di essere oggi piccola cosa siamo certo vaso di coccio ma non abbiamo il complesso del cespuglio
Scontiamo piuttosto un ritardo sensibile nell'avvio del processo di aggregazione politica sia dell'Ulivo che della sinistra democratica
L'urgenza dei tempi le indecisioni retaggi dell'antico proporzionalismo
La stessa cultura vedutista di chi è preoccupato esclusivamente del suo quattro per cento sul proporzionale ci vedono impreparati di fronte ad una scadenza decisiva per il rinnovamento del sistema politico italiano
Rischio sapete qual è quello di salvare più una forma di rappresentanza un manipolo di superstiti litigiosi piuttosto che a un progetto Poli ed ecco allora l'urgenza di lanciarsi
Di lanciarsi in una proposta più coraggiose di provocare un evento di creare una novità in grado di richiamare nuove energie passioni politiche bisogna citare anche l'emozione di tanta gente una prospettiva cioè che non ecceda l'immediato presente che abbia l'ambizione dei comprenderlo al futuro
Ha ragione Pier mai non siamo nati per diventare un partito non abbiamo cambiato idea
Ma non abbiamo fatto la fatica fin qui per arrivare e per dichiarare adesso che il compito sia esaurito e che la missione è compiuta
Non è non disperdere mo'questo piccolo ma prezioso patrimonio
Noi non rinunceremo ad un'autonomia culturale e politica del movimento dei cristiano sociali
Sarebbe un errore pensare conservare questa autonomia come indifferenza rispetto alla esigenza di riduzione della frammentazione politica
Ci amiamo ci avviamo verso un cammino più difficile ed impegnativo per questo che ci chiederà una maggiore fedeltà alle radici che ci legano la tradizione del cristianesimo sociale
Che essa possa andare dispersa non costituisce un danno solo per noi ma per la democrazia oltre che per la sinistra italiana siamo cresciuti in questa tradizione e ci sentiamo impegnati a viverla al futuro
Prodi e l'Ulivo si rafforzeranno e cresceranno
Se anche i cristiano sociali sapranno saranno capace di aiutare la sinistra democratica a compiere per intero il cammino di sviluppo programmatico di revisione culturale necessario per diventare una indispensabile componente di una coalizione che si propone di governare il Paese
Non c'è un problema di dualismo però la sinistra e il centro
Le aggregazione di centro dell'Ulivo
Vado verso le conclusioni Caliendo
Noi non temiamo
Il futuro non rinunciamo ad accogliere questa spinta abbiamo fiducia nelle nostre capacità di tenere il passo di un confronto con forze assai più robuste e più radicate Dinoi nella società italiana mai sappiamo di rischiare la dispersione che rischiano la perdita di una identità sociale culturale e politica ancora fragile ed incerto Carniti ci ha ricordato che un patrimonio si conserva in quanto si valorizza se non resta espressione per quanto gloriosa di una memoria storica ebbene noi non dobbiamo mai dimenticare che alla base delle ragioni che hanno dato vita al nostro movimento ci sono le esperienze e il vissuto di formazioni sociali e sindacali espressione di quel cristianesimo sociale dal quale non vogliamo staccarci e del quale desideriamo rappresentare la sensibilità politica
Parlo ovviamente del volontariato cattolico degli scout dell'associazionismo delle accuse di molti amici della civiltà del movimento cooperativo queste sono le risorse
Questo è il patrimonio che noi non possiamo pensare di rappresentare per delega ricevuta a tempo indeterminato ma con il quale città per città regione per regione dobbiamo mantenere un rapporto vitale un rapporto di dialogo di comunicazione di crescita comune dobbiamo ho concluso poterci avvalere delle capacità di elaborazione culturale di questi mondi essere in condizione di ricevere e di intendere i segnali e le domande di cui sono portato restituire sensibilità politica responsabilità istituzionale coerenza progettuali ecco perché investire un patrimonio non è impresa più grande come quella della costituzione della sinistra dalla costruzione della Sinistra democratica per noi non può significare dispersione omologazione annessione se scioglie Simone righe si affievolì stima la nostra identità l'identità di questo patrimonio della storia politica e sociale italiana non se arriveremo più a niente e a nessuno non saremo neppure li evito per la pasta
Ecco perché non dobbiamo avere paura dobbiamo avere coraggio compiere un passo alla volta sapendo che l'orizzonte davanti a noi e non dietro alle nostre spalle nella sinistra nella coalizione democratica con il nostro movimento non senza
Allora prendiamo Walter Veltroni riprenderà la parola lo ringraziamo anche perché questi giorni come del resto D'Alema sono costretti a correre avanti indietro alla
Fine e altri
Noi siamo molto lieti di fratello di averlo presente no
Siamo molto contenti di averlo presente Prodi l'abbiamo avuto nel giugno scorso e gli abbiamo parlato di problemi della famiglia di sostegno alla famiglia
Vi considero che Prodi nel dichiararsi d'accordo sulle conclusioni che lui è i propri proprio mo'proponeva hanno ma detto in un orecchio però di questa roba non frega niente a nessuno
Io vorrei che la presenza di Veltroni a questo nostro incontro sia aiutasse anche cinque ore alzarsi a proseguire in questa nostra offesa di pungola mento sugli argomenti sui temi che interessano la vita della gente
Bene allora
Allora
Ma
Io per prima cosa vorrei dire questo intanto ringraziare per l'invito dire anche a nome di Romano che questa mattina in uno dei seminari che appunto l'Ulivo sta organizzando
Che però si guarda proprio con grande interesse invece a al lavoro programmatico risponde al quesito che Corriere poneva perché questo questi tira il la ragione
E l'impegno principale dell'Ulivo nelle prossime settimane ma ci tornerò di qui a un attimo prima
Loro fare una rapida considerazione che questa nella sua introduzione Piero
Ha parlato secondo me ha ragione di una certa difficoltà della conclusione della transizione italiana
Il tempo che stiamo vivendo il tempo politico nel quale questo congresso si iscrive e appunto un tempo segnato da questa difficoltà e dalle
E da fenomeni morbosi per usare un'espressione di di tipo gramsciano che questa transizione che non si chiude porta consiglio
Io credo che noi oggi possiamo avere la consapevolezza che spetterebbe a noi non dico soprannomi Ulivo spetterebbe a noi che oggi abbiamo responsabilità politiche
Cercare di consentire a questo Paese di uscire da quelle collo diciamo dell'imbuto nel quale ancora si trova un po'sospeso a metà un Paese che non è riuscito a trovare un quadro di riferimento tale da fare ritenere che l'espressione Seconda Repubblica non sia un luogo retorico piuttosto che un dato dalla realtà un Paese che ancora alla ricerca di quella che appunto è stata definita la sua normalità
Noi oggi quali sono gli elementi di certezza che abbiamo intanto le caratteristiche dello scontro politico scontro politico è e sarà non so quando si voterà ma sono portato a credere che e sarà lo scontro tra un polo di centro sinistra è un polo di destra
L'altra certezza che non ci sono le condizioni politiche per la ricostituzione di una forza di centro che nasca sulla base di una sorta di equidistanza rispetto agli altri due
Tuttavia se noi vogliamo conclude la transizione e l'unico modo per concludere la transizione e non tornare dall'altra parte dell'imbuto ma uscire dal dal collo dell'imbuto spesso e cioè non ritornare verso la proporzionale ma scegliere completamente il sistema maggioritario comunque il sistema dell'alternanza noi dobbiamo imporre una accelerazione a questo processo
Io ripeto non so quando si voterà non sono in grado di dirlo nessuno di noi è in grado di fare su questo valutazioni e credo che anzi le parole da questo punto di vista si siano consumati
Penso però che l'attenzione nostra si debba spostare ai contenuti delle settimane che abbiamo di fronte
Alcuni riguardano la legge finanziaria
Sulla legge finanziaria noi credo che la riunione che abbiamo fatto dell'Ulivo con i gruppi parlamentari se è stata una riunione molto positiva da questo punto di vista ne vogliamo affermare con molta forza
La necessità di introdurre nella Finanziaria dei delle misure di equità e di cogliere l'occasione di questa manovra per diminuire quella forbice che si è allargata eccessivamente tra le condizioni di vita degli strati più deboli
In generale l'andamento dell'economia italiana il costo della vita eccetera
Quindi bisogna fare una legge finanziaria che abbia dentro di sé una quota di equità una quota di giustizia molto maggiore di quella che fin qui si è riuscito a imporsi
Peraltro verso non abbiamo bisogno di concludere il lavoro delle regole
Vorrei ricordare a tutti noi
Che noi definimmo in quel tavolo delle regole dell'Ulivo con la destra un accordo su quattro questioni
Due delle quali avevano delle traduzioni politico parlamentari a tempi brevi ancor prima delle star
Quando due di quelle questioni in particolare la par condicio la riforma del meccanismo di elezione del consiglio di amministrazione del della RAI sono arrivate in Parlamento noi abbiamo registrato una incapacità di questo si tratta
Una incapacità della destra di corrispondere agli impegni presi
Questo apre un problema su quale tornerà un attimo circa la natura della destra italiana così come noi oggi la vediamo problema politico di prima grandezza proprio per la conclusione dalla fase della transizione il nostro perché
E quindi la finanziaria le regole e però su tutti noi credo aleggia un interrogativo
Gli ha fatto riferimento Massimo D'Alema ma credo che chiunque guardi alle cose del nostro Paese non possa sottovalutarlo mi è capitato discuterne l'altra sera in quel dibattito confini avendo risposte sostanzialmente non non positivo
E tuttavia appunto io credo sia giusto riproporre questo problema si dice c'è una crisi della politica e questo aspetto mi pare che sia evidente ormai da molti anni non siamo in una fase nella quale questo Paese non è in grado di esprimere un governo politico compiuto le condizioni tra vita politica si sono fatte molto difficile nel frattempo ci sono gigantesche ristrutturazioni del potere di organizzazione del potere che avvengano in qualche misura a prescindere dalla capacità di intervento di regolazione o comunque di finalizzazione diciamo così che il potere pubblico può definire attraverso scelte politiche
è del tutto evidente che questa fase non può continuare all'infinito
Paesi ad a prendere decisioni rilevantissime ad affrontare questioni che riguardano la sua collocazione dell'Europa ad affrontare problemi di risanamento dell'economia
Grandi riforme strutturali enormi problemi di equità e di pari opportunità e per fare questo non può che esserci un mandato politico molto forte
E tuttavia
C'è qualcosa che aggrava questa inquietudine
E cioè la preoccupazione che io almeno molto forte che
Il sistema elettorale che noi ci siamo dati
Non ci consenta di fare questa operazione
Noi siamo un Paese che appunto purtroppo ha coltivato le sue anomalie quasi sempre in maniera abbastanza catastrofica tutte le nostre anomalia si sono rivelate non fattori dinamici non cose delle quali poter andare orgogliosi
Non siamo l'unico Paese al mondo che è riuscito a scegliere un sistema maggioritario che non dà governabilità
è un paradosso abbastanza singolare sistema Giuditta riservano a quello altrimenti si scelgono i sistemi proporzionali visto che né l'uno né l'altro possono essere considerati importatori di più o meno democrazia la verità è che l'Italia in questo momento a un grande bisogno di stabilità di governabilità e di alternanza
E dunque avrebbe bisogno di concludere che la transizione dalla quale Pier parlava
Proprio attraverso non solo una riforma elettorale ma anche una riforma elettorale che consenta le condizioni perché si realizzino
Queste garanzie delle quali il Paese ha bisogno stabilità e alternanza
Quasi tutti i sondaggi quelli veri non quelli che che circolano diciamo di fucili con più o meno interesse da parte dell'uno dell'altro i sondaggi veri dicono che i due schieramenti sono sostanzialmente
Concorrenti con più o meno analoghe possibilità di vittoria
I sondaggi proiettati sulla base dell'attuale meccanismo elettorale ci confortano in una preoccupazione
E cioè che il risultato elettorale potrebbe con altissime probabilità non risolvere il problema del governo politico di questo Paese
Cioè noi potremmo trovarci a nuove elezioni le quali o non danno una maggioranza solida condanna maggioranza divisa nei due rami del Parlamento o se danno una maggioranza la danno talmente risicata da rendere assai difficile
Penso in particolare diciamo nel caso in cui governa seguono i visto in grado di irresponsabilità almeno di una parte della destra italiana rendono assai possibile l'attuazione di un programma che poi in fondo è la natura stessa del mandato con il quale si viene eletti in Parlamento da parte di uno schieramento che ambisce al governo
Questa preoccupazione non la dobbiamo avere molto forte io vorrei che tutti noi riflettessimo su questo oggi per evitare di dover riflettere su questo il giorno dopo delle elezioni perché sarà troppo tardi
Se noi il giorno dopo le elezioni dopo che per mesi ceto politico italiano si è cimentato con il tema delle elezioni chiamiamo per la terza volta in pochi anni ricordiamoci che abbiamo dietro le spalle due legislature tutte e due bruscamente interrotto
Noi chiamiamo per la terza volta
Dopo aver avuto anche referendum sul sistema elettorale dopo aver avuto altri sistemi elettorali provati sperimentati in questo caso con successo nelle amministrazioni locali ma lo chiamiamo per la terza volta votare gli elettori e al termine di un ciclo politico quale quello che abbiamo dietro le spalle non si riesce a produrre un governo capace di governare il rischio di avvitamento della crisi democratica di questo Paese è un rischio molto forte
Il rischio che vadano su è Canova controllo
Aspetti decisivi
Della vita di un Paese quale per esempio la stabilità della lira il la salute dell'economia l'andamento del mercato quando si dice ma c'è il rischio di finire come in Sudamerica vorrei che ci ricordassimo che gli ambasciatori dei Paesi sudamericani
Ormai quando noi usiamo questa espressione di protesta e ci dicono badate che in Sudamerica si dice se continua così finiamo come in Italia
Quindi bisogna starci un pochino più un pochino più alti
Noi abbiamo il dovere non so se ci riusciremo ma abbiamo il dovere di proporre
In primo luogo ai nostri avversari
Abbiamo il dovere di proporre
Di studiare una soluzione
Perché si possa garantire a tutti gli italiani
Che il giorno che si va a votare sia un giorno che produce un Governo e che elezioni non producano nuove elezioni e che invece di produrre stabilità producano instabilità
Questo significa porsi il problema di rinviare le elezioni no io vorrei persino dire fissiamo insieme la data delle elezioni andiamo tutti per mano dal presente al non lo so troviamo il modo per cui tutti insieme diciamo si vota in quel mese naturalmente se presenta pubblica dovesse ritenere questo scenario praticabile immagina
Aprilia marzo aprile maggio giugno nostro
So però che per mettere mano ad una riforma elettorale che legge ordinaria non legge costituzionale non ci vuole un tempo limitato
Per fare la legge regionale bisognava farla non correggere come sarebbe il caso di fare nella circostanza da quale parliamo per fare la legge regionale ci sono volute cinque settimane
E si è trovato un punto d'intesa io non sto assolutamente proponendo quel modello so dicendo dal punto di vista dei tempi
E dunque ci sono tutte le condizioni che sono lo si voglia
Perché si possa dare al Paese sicurezza che si esce da una consultazione elettorale condurre e dunque io rinnovo di San dopo averlo fatto l'altra sera questa proposta e mi auguro che ci possa essere una qualche disponibilità ad affrontare un tema che ripeto attiene alla responsabilità nazionale degli schieramenti politici
Ho detto prima che i comportamenti da destra costituiscono un problema per la transizione italiana
Vedete non è casa che
Su alcune delle persone che sono state rappresentate come più buone Minniti no Prodi il sottoscritto da lei ma faccio riferimento solo a quelli contenuti nel Progetto di Gianni Pilo consegnato a Berlusconi con analisi allegati dossier Bari
Le tre persone chiamate in causa sono quelle le quali si sono diciamo più esposte
Con l'ambizione il disegno e il desiderio di ricostruire in questo Paese
Le condizioni di un confronto politico civile
Evidentemente questo è ciò che si paventa di più
Io capisco che così sia
E tuttavia non c'è dubbio che noi abbiamo registrato a partire dall'estate una regressione della destra
Una pericolosa regressione dalla destra io l'ho detto anche l'altra sera Fini le sue parole sono un conto
Ciò che succede dentro il suo partito
Nel quale una parte sembra essere tornata indietro
Sembra avere nostalgica del movimento sociale non voglia di costruire una destra europea è un altro conto
Quello che succede
In una parte della destra italiana ci fa leggere scorgere decifrare invece che
Una Marciana lunga quella che noi abbiamo fatto noi abbiamo costruito una sinistra democratica e uno schieramento di centro sinistra che come in tutti i Paesi democratici concorre alla direzione politica del Paese
Avremmo voluto abbiamo lavorato lavoriamo affinché vi saranno le condizioni per farlo
Perché la destra faccia una marcia analoga e cioè anche la destra diventi una destra europea ma invece l'impressione è che dentro la destra questa scelta sia molto contrastanti
E che dentro la destra riemerga no spiriti di carattere un po'populistico e un po'di tipo come dire di riflesso
Non voglio usare parole troppo grosse ma insomma simili a quelle che abbiamo vissuto dei momenti peggiori del governo Berlusconi che possono essere molto rischiose
E dunque bisogna avere consapevolezza di questo io penso anche che poi c'è una parte che riguarda più direttamente noi e della cosa sulla quale vorrei concludere
L'Ulivo non è una scelta momentanea
L'Ulivo non è un accordo elettorale fatto per cercare di prendere più voti possibili che pure è un obiettivo che non bisogna non darsi in politica
L'Ulivo è una scelta strategica vorrei persino dire una scelta senza alternative
La sinistra italiana sa benissimo
Che non vincerà da solo alle elezioni
Il centro che sta dentro il centrosinistra sa benissimo che da solo non vincerà le elezioni
Aggiungo che oltre a questa valutazione di necessità vi è un'esperienza compiuta fatta insieme
Nelle amministrazioni locali
In parlamento io vorrei che ci sono qui molti colleghi parlamentari questo non fosse sottovalutato nel sostegno al governo Dini è maturato un'esperienza politico parlamentare molto importante che costituisce una base di riferimento importante per lo sviluppo di un unico anche qui io non so quando si voterà ammassò che l'Ulivo non è in discussione non è in discussione nell'Ulivo nella leadership che
Rappresenta al tempo stesso la garanzia per la sinistra democratica e la testimonianza di una cultura di centro di una Cantù cultura che viene dalla tradizione cattolico democratica e questa leadership quella di Romano Prodi vorrei dire persino che oggi siamo ad una condizione molto diversa da quella che avevamo quando Berlusconi vendendo ricorderete al congresso del PDS allora Berlusconi ci disse che non sapeva si avrebbe potuto legittimare
Prodi come suo avversario adesso dopo quest'estate dopo le dichiarazioni degli esponenti del Polo
La situazione si è capovolta siamo noi che siamo in attesa di sapere chi sarà il nostro avversario nella lotta per la guida politica
Voi
Noi vogliamo rafforzare la natura dell'Ulivo e io vorrei proporre ufficialmente l'abolizione non lo posso chiedere ai colleghi dei giornali quali ovviamente non potrebbero sottostare ad una decisione di questo genere ma l'abolizione nel linguaggio politico almeno nostro
Della parolacce studi la parola cespugli è una parola offensiva
è una parola sbagliata
è una parola che non corrisponde ad un dato politico che io cito non qui per gentilezza né per voglia di tenere unita una coalizione che comunque unità è e sarà
Naturalmente di quell'unità che nasce dal confronto dalla convergenza di identità diverse non dall'annientamento di ex e dunque un'unità che si costruisce che non è un'acquisizione una volta per tutte ma Dio ci scampi dalla presunzione
Il misurare
Sulla base del numero dei voti la grande lati alle elezioni precedenti la qualità delle idee politiche dei contributi programmatici che possono venire ad una coalizione di centrosinistra come
Il nostro lavoro di costruzione la capacità nostra di raccogliere penso per esempio al lavoro programmatico fatto su tanti temi e non da oggi
Da una cultura quale quella che oggi si esprime né cristiano sociale quanto questo possa al di là della valutazione numerica pensare e di incidere nel lavoro di definizione del programma e dell'identità dell'Ulivo
L'Ulivo non può essere messo nel PDS nell'alleanza tra il PDS e popolari L'Ulivo sarà
La forza che assumerà su di sé la responsabilità politica della direzione di questo Paese nella misura in cui si presenterà agli italiani come la coalizione dei democratici
Capaci di rappresentare ed esprimere tutte le diverse identità che dentro questa coalizione ci sono per fare questo c'è bisogno di un lavoro programmatico che stanno andò avanti
I nostri esperti che hanno lavorato i sette saggi come sono stati definiti sono ad un buon punto del loro lavoro hanno consultato esponenti di forze politiche di gruppi parlamentari esperti anche loro e hanno registrato una convergenza molto
Noi vogliamo ora come Prodi ha annunciato ieri fare queste convenzioni programmatiche di collegio far votare centinaia di migliaia di persone sul programma e poi
Andare ad una convenzione programmatica nazionale a metà di gennaio per varare definitivamente programmi
Noi come dire l'obiettivo che abbiamo è quello di
Radicare ancora di più l'unico non ci sarà vento diciamo così che possa come nelle settimane passate respirare che possa farci cambiare idea opinione su questa scelta che ripeto è una scelta strategica non ce ne sono altri
Né per la sinistra di governo né per il centro cattolico o laico che ambisce a a farsi maggioranza possibile la nostra alleanza è una scelta e un'opportunità ma è anche qualcosa che corrisponde al fatto che oggi per la prima volta nella storia italiana e questo sarà tanto più forte
E tanto più capace di produrre risultati positivi se noi e accelereremo la transizione anche attraverso le forme Toraldo
Mai come oggi in questo Paese ci sono le condizioni perché la cultura della quando siamo espressione di fronte ad una destra verificava di calma ed estremista possa costituire la maggiore garanzia di stabilità e di cambiamento per questo pezzo
Viva l'Ulivo potremmo commentare dopo questo intervento
Adesso dobbiamo ordinare i nostri lavori perché manca poco più di un quarto d'ora all'una e abbiamo la presenza di Gerardo Bianco
Salutiamo con molto piacere
Abbiamo presente anche Franco Danieli Terna Rete ma soprattutto abbiamo abbiamo Leoluca Orlando
Una possibilità che noi abbiamo di finire i nostri lavori in modo che nel pomeriggio si possa passare ad affrontare il tema del lavoro
Ci costringe a chiedere a Leoluca Orlando un intervento e a bianco
Come
E in immediata successione successione a Gerardo Bianco dopodiché andiamo a maggio
Veniamo loro
Ermanno ha usato il sostantivo manomesso l'aggettivo Goggi in cuoio Breve un intervento breve è stato breve sicuramente sono sicuramente bravi cercando di portare e spero di riuscire a De esprimere la simpatia e la condivisione la grande sintonia con il percorso dei cristiano sociali
Voglio aggiungere anche spero di riuscire a comunicare la grande serenità che provo nel vivere un percorso per tanti aspetti comune alcuni cristiano sociale
Un percorso che io mi auguro diventi sempre più forte è sempre più comune nell'interesse complessivo della coalizione che noi crediamo possa candidarsi e debba candidarsi al governo del paese abbiamo già deciso alcune iniziative in comune
Iniziative che cerco di ricordare che è possibile promuovere lo sviluppo senza disperdere il valore della solidarietà il nostro contributo specifico e questo in una realtà nella quale in troppi si dice
Che chi promuovere solidarietà e nemico dello sviluppo noi vogliamo dirlo ai lavoratori ma anche agli imprenditori gli operatori economici che crediamo sia possibile coniugare sviluppo e solidarietà ed è questo il nostro contributo ed è questo con grande serenità ma con grande forza anche il nostro contributo a dare risposta ad un sud che non c'è più e che ha purtroppo ceduto il passo ai tantissimi perché oggi del Mezzogiorno non parla più nessuno
E oggi sembra che ogni regione sia chiamata a trovare a cercare il proprio percorso originale di sviluppo
Diventa sempre più importante che vi sia un luogo una serie che vi sono dei soggetti che pensino a elaborare evitando che i tanti Sud diventano la somma delle disperazioni
Possono in qualche modo essere presso da bandire centrifughe rispetta la necessaria indiscutibile unità dell'ordinamento vogliamo dare un contributo voi della retta alla costruzione di una sinistra fatemelo usare questa espressione fatto usare questa espressione sinistra senza complessi da uno che non è mai stato marxista
Per venire il giorno in cui finalmente anche in Italia potremo usare l'espressione sinistra senza dover spiegare di che cosa stiamo parlando in tutti i Paesi moderni
Paesi moderni si parla di sinistra senza avere bisogno di andarsi a mettere una qualche altra specificazione ma tante
Noi della sinistra intesa nel senso più ampio possibile siamo Prati e abbiamo dimostrato di essere credibili quando parliamo di diritti di cittadinanza e per questo che vinciamo anche nelle elezioni comunali non perché abbiamo candidati sindaci che sono belli bravi o che hanno consenso ma perché noi siamo più credibili quando parliamo di diritti che sono legati alla cittadinanza
Appariamo invece incerti quando ha cerchiamo di affrontare i problemi che riguardano lo sviluppo economico dell'intero Paese
Abbiamo alcuna scorie ideologiche abbiamo alcuni appesantimenti che ci impediscono di essere credibili quando parliamo di economia e di sviluppo del Paese
Noi crediamo noi dalla Rete crediamo che sia possibile che debba essere possibile lavorare per riparare l'attuale momento nel quale si continua ancora a parlare di centrodestra e di centro sinistra Walter Veltroni proponeva di non parlare più dei cespugli io proporrei di non parlare più di centrosinistra perché è una brutta parola centrosinistra
è una brutta parola perché sostanzialmente sembra il frutto della sommatoria di Monopoli ed egoismi
Perché c'è una sinistra che per definizione di matrice marxista Apple cioè tutti lo stesso che c'abbiamo un centro così bianco e contento perché può aspirare a guidare il centro e D'Alema è contento perché può aspirava a guidare la sinistra e io che vorrei stare con tutti e due insieme dove vado come faccio in qualche modo a dare il mio contributo per costruire una grande alleanza
Allora io credo che ciò che occorra fare
è di smetterla di vivere il Complesso
Di una destra che ha bisogno di un centro per essere credibile è di una sinistra che ha bisogno di un centro per essere credibile occorre rendersi conto che questo è il modello del partito democratico per quale anche Scoppola parlato
Questa mattina e che mi trova assolutamente d'accordo se questo il modello che Luís
Immagina identifica cospirazione una grande coalizione una grande coalizione nella quale siano presenti con pari dignità che non significa egual numero di candidati nei collegi elettorali
Massima presenti con pari dignità la coalizione di sinistra liberale a Tyson di sinistra socialiste marxista la coalizione di sinistra ambientalista
E adesso sinistra consentitemela di dirla per ultimo è la mia cattolico democratica il padre sia questo il Grande Progetto il grande contributo
Che noi possiamo dare per questo io guardo con grande attenzione alla Federazione di sinistra proposta da Massimo D'Alema Tom grande grandissima attenzione ma non è il mio progetto non è il mio progetto anche se sono convinto che è importante che si costruisca una federazione di sinistra una federazione di sinistra che mette insieme coloro i quali si riconoscono la matrice in un identità ma che ho comprende anche Gerardo Bianco scusate ma questa mattina sto abusando di citazioni
Avremo dopo il topo di correggere o comprende anche la tradizione cattolico democratica nel suo insieme senza problemi o diventa una dei tanti partiti che si rifanno alla internazionale socialista
E su questo versante su questo terreno io non ho preoccupazioni arrestare da solo
Nel senso che voglio dire che guardano con affetto e simpatia anche gli amici della retta che dovessero aderire alla Federazione
Di sinistra quadrato con affetto e simpatia gli amici della lega perché alla fine il PDS ha comunque un alleato non è un avversario e quindi saremo comunque sempre dalla stessa parte ma essa è chiaro che questo non è certamente il mio progetto dico di più se mi è consentito per deliberate la rete non è neanche il progetto della Rete che in questo senso si è chiaramente espresso come vorremmo dare il nostro contributo sapendo che qualcuno dirà che tempi non solo maturi
Ma sapendo anche che occorre pure che ci sia qualcuno che non abbia l'angoscia dei tempi
Abbiamo vissuto sei mesi di vita politica angosciati alle elezioni di novembre reazioni a novembre o si tengono esce rimasta soltanto l'angoscia perché di fatto abbiamo ritardato la costruzione di qualcosa perché il nostro problema era quando si andrà a votare consentirete che qualcuno si collochi in una condizione nella quale dice si voti quando si voti a me non interessa e mantiene alto il progetto di costruzione di una grande una grande alleanza che io chiamo con l'espressione sintetica Partito Democratico e mette insieme liberali cattolici democratici
I marxisti gli ambientalisti i socialisti questo nostro paese so che è difficile qualcuno potrà anche dire che occorrono due tempi che occorre cioè che ci sia un primo tempo nel quale si organizzino
Al le forse le stanno attorno al PDS ed è forse che stanno attorno ad un altro polo pazienza vuol dire che il tempo necessario
Che questo avvenga non verrà largamente presente il protagonista non è obbligatorio esserci comunque ci dev'essere pur qualcuno che dice un minuto dopo
Che si rafforza quello che si chiama con la brutta parola il centro e si rafforza quello che si chiama con la parola inesatta la sinistra
Qualcuno che dica e adesso qualcosa in più costruiamo cioè questa grande coalizione che io chiamo il Partito Democratico
E di questo Partito Democratico Romano Prodi può essere io dico può essere ancora un lievito importa io vorrei rivolgere un appello pubblicarono Prodi un appello che ho rivolto privatamente qualche giorno fa Romano Prodi deve tornare ad essere il tecnico The candidato a tutti voi alla presidenza del consiglio dei ministri deve avere tutta l'autorevolezza il distacco la indipendenza di un tecnico che ha fatto una chiara scelta politiche perché diversamente il rischio percorre Romano Prodi che sta correndo in questi giorni Romano Prodi e quello di apparire qualcuno novanta
Più rispetto al progetto Business indica e che noi vogliamo siano del Progetto Vincenzo il suo inseguire se mi consentite di comitati Prodi nei collegi
Guardate quant'è pericoloso immaginare che si possa collegare il momento programmato con i Comitati Prodi collegio per collegio significa mettere in moto un meccanismo che porterà a Romano Prodi a subire la pressione agosto Mita mento di un personale politico col quale lui non beveva un po'aveva un rapporto diretto perché lui deve essere il tecnico per il punto di riferimento che ha fatto una chiara scelta politica senza lasciarsi prendere da queste euforia di collegi che in giro per l'Italia nove sappiamo esser composta non da scienziati
Che dando il contributo al programma ma tranquillanti candidata quel tipo di collegio che sanno che oggi parlo di programma per finta è qua e parleranno di candidature sul serio
Ecco le ragioni per le quali io sono stato contento di questo nostro invito per dire a voi le preoccupazioni che sono certamente nostre perché penso possano anche essere vostra perché noi vogliamo vogliamo vincere vogliamo far avanzare il livello politico del nostro Paese e vogliamo avere alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Un tecnico che abbia fatto una chiara scelta politica che non si chiama Dini ma che si chiama Prodi grazie
Ora prendiamo Gerardo Bianco di concludere
Col suo intervento il lavoro che era mattina
Io ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto e dico subito che porto saluto ai cristiano sociali del Partito popolare italiano quindi già comprenderete dal fatto che gli ho portato il saluto
Implicitamente intendo dire che noi vogliamo continuare una tradizione e non intendiamo scioglierci nessun altro raggruppamento Cristo per dare una immediata risposta a chi ha come dire idee diverse
Io
Sono rammaricato ieri abbiamo avuto un consiglio nazionale molto interessante dal abbiamo approfondito alcuni temi che interessano il Paese naturalmente ci sono stati degli esiti ancora continuate questa mattina e mi rammarico di non essere venuto dall'inizio come pure avrei voluto perché l'interesse indubbiamente forte
Innanzitutto io
Vedo che c'è sintonia noi eravamo democratici cristiani ci siamo chiamati popolare adesso praticamente di termini cristiano rimasto soltanto a voi cristiano sociali
Ai democratici cristiani uniti che si sono uniti dopo che avevano diviso il partito e poi
Al centro Cristiano cristiano democratico quindi malgrado questa comunanza di termine io penso tutto sommato nero tutto sommato che voi non vi possiate
Ricongiungere con gli altri in rapporto al termine e tutto sommato possiamo dire che di ritrovare sicuramente dal punto di vista degli indirizzi dell'orientamento più vicino a noi io quindi sono particolarmente interessato e direi che sotto certi aspetti se voi fermaste a dire cristiano sociali pre potremmo subito
Aggiungere e popolare e andare avanti insieme ma voi avete fatto una definizione e qui io voglio subito chiarire un punto ed è fatto una definizione nella quale DT ruolo dei cristiano sociali
Nella sinistra democratica per me quello che non piace quel nella perché io invece vorrei sostituirla invece che con nella con la sinistra democratica che la nostra scelta ed è il nostro orientamento ma adesso a parte le battute e gli orientamenti diversi che ovviamente noi rispettiamo che non aveva il ovviamente noi rispettiamo l'ho detto in bario mo'in vario modo ma ovviamente vuole un poco anche caratterizzare dicendo questo quello che noi vogliamo esserci io ho da fare qualche considerazione
E la faccio per brevità alla pagina tredici dell'intervento di Canciani di appunto Carniti chissà perché ha scelto la pagina tredici per fare alcuni i rilievi sul centro e sulla inesistenza l'ambiguità la vendita del cinque io vi dico subito che la nostra scelte il nostro orientamento è quella di essere un partito dici
Mi dispiace Orlando parola sinistra non è affatto una cattiva parola tutt'altro però noi riteniamo che la situazione politica italiana rigida una cultura un equilibrio un recupero della
Parola di centro interpretata non Carniti come tu dici come neo centrismo
Ma come metodo della politica come cultura e della politica
Hai scritto in pagine precedenti come vedi ho letto il tuo intervento cose interessanti interpretando De Gasperi io credo che proprio rileggendo De Gasperi comprendendo come hanno scritto peraltro storici
Che non solo la nostra parte pensa un Piero Craveri su che cos'era la politica di De Gasperi e che cos'era il neo centrismo di De Gasperi si capisce bene perché noi siamo attaccati a questa tradizione
La tradizione del il centrismo degasperiana non è lungo tutto l'arco
Della sua l'esperienza politica che da governante è stata breve ma da politica è stata lunga non significa ma anche dia un'interpretazione fissarne un'interpretazione sociologiche non l'interpretazione di un ammassamento informe di forze ma significa sempre un costante metodo che cerca di trovare l'equilibrio fra le tensioni esistenti nel Paese e cerca di uscire come dissi in un celebre discorso del quarantanove
Una via di uscita che non sia giacobina che non sia di sinistra ma che in qualche maniera coinvolga sempre democraticamente ICI questa è la interpretazione che noi diamo ecco perché in qualche maniera noi riteniamo che il centro debba soprattutto in questa fase continuare a svolge nel un ruolo e allora io dico che non si tratta come ARPA diceva Orlando che sembra non riuscire a trovare poi una sua collocazione ma io so che ce l'ha perché c'era all'interno dell'Ulivo
Noi non immaginiamo una sorta di amalgama che sarebbe in qualche modo come dire anche in artificiale noi abbiamo visto che ci sono stati tentativi in questi ultimi anni di mettere insieme filoni diversi sotto determi i simboli ma questi filoni diversi sotto per determinati simboli non hanno fortificato molto sono riprodotte all'intero tutta una serie difficoltà
Ma invece pensiamo che apparse della nostra intesa del nostro accordo non posso qui dire perché noi siamo per il il centrosinistra e per l'accordo io uso questo termine perché è un termine che non mi dispiace lo dico con franchezza e siamo d'accordo nel L'Ulivo
Ma io pongo a base della costruzione del nostro futuro il principio di coalizione
Un principio di coalizione che significa sostanzialmente un progressivo avanzamento verso la coerenza della coalizione stesse e qui la proposta che Scoppola come al solito con grande intelligenza fa di fare a fruttificare all'interno della intesa
I filoni culturali e politici che ciascuno di noi porta avanti non credo che questo possa realizzarsi attraverso una sorta di scioglimento in ambiti più vasti e più artificiali
Ma credo che questo possa meglio avvenire
Attraverso appunto la forti identità che ciascuna forza politica per poter poi realizzare attraverso l'apertura il confronto intese più vaste che si ritrovano nella linea e nella guida nella leadership di un leader politico
In certo senso nessuno di noi deve disperdere se stesso per ritrovarsi con gli altri
Io ritengo che una forza politica come la nostra ma credo anche come quella del PDS e gli altri gruppi più la forza loro stessi più ricercano per risposte opportune da dare al Paese più si cimentano con la sfida che c'è nel Paese più le posizioni si avvicinano e in qualche maniera arricchiscono le radici approfondiscono le radici
Ecco perché da questo punto di vista è il principio di coalizione secondo me che deve essere a base la nostra concezione che non significa minimamente dissenso vedete io quindi dico una cosa molto semplice ogni tanto i giornali parlano di dissenso all'interno dell'Ulivo
Dissensi poi Baia individuali e sono su cose secondarie ridicole sotto certi aspetti assolutamente banali in un qualsiasi sistema cioè su come fare il percorso della legislatura sul palco elezioni ma sentiamo sulle grandi questioni del Paese il risanamento della finanza pubblica
La esigenza di mantenere in termini di solidarietà in un rapporto appunto dalla finanza pubblica con la Società discussi e quindi mediante un problema che oggi si apre se aperto sul quale io tentato di dare una risposta sul piano dell'immigrazione
Sui problemi dell'europeismo che sono un patto fondamentali Carniti restiamo insieme l'europeismo oggi possiamo dire è il patrimonio comune e non divisibile con gli altri della coalizione di centro sinistra e a venire l'europeismo come punto di riferimento la carta d'identità non solo importante ma è un punto di riferimento a quale discende tutto il resto la destra in materia è completamente incerta indefinita
Sotto certi aspetti e ambigua fra tentazioni sciovinista e o nazionaliste e come dire recuperi di uno europeismo molto come dire incoerente
E incapaci quindi sono tutte cose che in qualche maniera ci incamminiamo verso una strada comune
Io ovviamente non posso abusare del vostro tempo potrei approfondire ancora di più il termine di centro ma c'è un dato che dobbiamo tener presente il centro è un metodo ed è un metodo di equilibrio
Ed è un metodo che in qualche maniera punta sempre ai di minare le estremizzazioni e io radicalismi il nostro nemico è il radicalismo io adesso non devo spiegare a Bowie
Perché lo sapete meglio di me perché siamo contro l'arresto ma potrei dare una risposta molto semplice perché oggi il pericolo del radicalismo avviene la per la parte da un radicalismo pericoloso come tutte le teste d'Europa e un certo senso una ripresa di arroganza e qui vorrei fare una battuta
Io mi meraviglio mi stupisco lo dico alla collega D'Alema che stimo molto e che apprezzo molto abbia avuto momenti di forte contrasto ai ho apprezzato e lui sembra un uomo leale e serio anche durante l'altra legislatura a qui voglio dire una cosa come mai quella cultura che pure si rifaceva Buy e diventata così devo in qualche maniera perfino succubi rispetto con arrogante cultura di destra per cui oggi noi diciamo ai salamelecchi reciproci
Anche ad una sorta di sottomissione
Per cui poniamo i radicali di sinistra Siri compirono con i radicali di destra io vedo una curioso balletto e dire sotto certi aspetti una sorta di cattiva coscienza che la cultura di sinistra per fortuna voi vi siete in arte vaccinati proprio chi vi siete spostati io dico verso il centro non ha specie di cultura di sinistra che in qualche maniera fra i salamelecchi per cui mentre a destra cerca di cancellare la storia di questa prima repubblica alcuni della sin strano circolo di rivalutare la storia del fascismo con effetti vero che sono a un certo punto anche come dire di incomprensibilità di carattere generale perché questo sta avvenendo leggo oggi proprio sul giornale che uno dei più vostre ardimentosi seguaci del per Sarkozy è un ammiratore di Mussolini eccetera quindi non so se l'avete partigiano oggi i giornali perché ci sono queste curiose situazioni e io da questo punto di vista dico perché ciò accade perché i radicalismi si congiungono
Anche anche no guardate sono cose sulle quali pregherei di riflettere capisco che siete in un non è un caso che oggi a sostenere Santoro si trovano insieme come dire Storace da una parte e qualche come dire nostalgico
Dall'altra parte perché essi gli estremi si incontrano ed è questo l'elemento fondamentale che noi intendiamo battere la politica della destra e della sinistra nell'Ovest Nizza azioni devono trovare una risposta in quell'indirizzo in quell'equilibrio in quella ricerca della verità in quella ricerca obiettiva delle cose che la politica del centro questo per dare caro Carniche risposta alla pagina tredici del tuo intervento che mi sembra il punto cruciale chiudo perché credo di avervi come dire forse annoiate anche abusato del vostro tempo voglio dire soltanto una cosa
C'è io credo sulle questioni di fondo una notevole sintonia Guerrieri per noi è stato sempre un punto di riferimento culturale e politico abbia ha ospitato abbiamo ospitato anche un suo recente articolo sul rinato al popolo ero con grande gioia e con grande e piacere le cose che voi dite sono da noi attentamente considerare io credo che quella ispirazione comuni sui valori ci grandi principi
Sul modo di far politica quello che noi intendiamo essere appunto l'essenza del cattolicesimo democratico dal punto di vista dei contenuti ci può trovare sicuramente insieme per un lungo tratto e credo che questa convergenza vada ricercata
C'è un punto sul quale noi forse divertiamo noi riteniamo che debba continuare l'autonomia
Politica dei cattolici democratici la lezione di Sturzo e di De Gasperi ci dice questo ne rimaniamo legati a questa visione Scoppola può pensare come anche scritto che sia in gran parte superata e che per parlarvi vere bisogna disperde sì riteniamo ancora che le radici vanno coltivate accanto a questo coltivando le nostre radici vogliamo mettere un pitone che possa rafforzare l'Ulivo Ulivo è il punto di riferimento comune Prodi è il punto
Al quale noi guardiamo come guida della coalizione apprezziamo la collaborazione che da Veltroni tutti quanti insieme credo che possiamo creare un seconda fase dalla Prima Repubblica poco dico modo dibattuto nulla confuso avvio di una inesistente Seconda Repubblica
E scusate scusate un momento
Forse sarebbe
è opportuna qualche parola a conclusione di questo dibattito della mattinata che è stato dominato dalla partecipazione di i nostri ospiti
Che
I nostri consente
I nostri ospiti che non sono degli esterni ma sono compone
Enti come noi della coalizione dell'Ulivo che si candida a governare il Paese
Io credo che su questo cenno sulla opportunità che si ritrovino coloro che si ispirano alla cultura
Cristiano democratica
Richiamo a unirsi ancora sia un fatto non so se ho capito bene sia un fatto superato ormai dalla Storia
Ogni
Assume il proprio impegno politico laddove ritiene che possano trovare maggiore dispendio disponibile
Noi stessi che ci chiamiamo cristiano sociali sappiamo che questa è una denominazione provvisoria avevamo bisogno avevamo bisogno o di una etichetta con me ne ha bisogno la Coca Cola per presentarsi e quindi l'abbiamo usata ma sappiamo bene che ormai
La qualifica di Cristiano di credente non è più un lasciapassare in politica mi pare che dobbiamo prendere atto che
Bianco ci ha dato una risposta molto chiara in ordine alla prospettiva che era stata in particolare avanzata da Scoppola cioè
La loro scelta di continuare una tradizione senza scioglimento di in
Quali nessun un soggetto nuovo più vasto ecco la può ridare l'azione di Carniti ha indicato
è la prospettiva di una coalizione che diventi federazione e che quindi cammini nel corso di un processo di cui non sappiamo i tempi cammini verso la formazione di un partito democratico noi tuttavia prendendo atto sapendo che non tutte le componenti dell'Ulivo sono no disponibili a camminare in questa direzione almeno per questo periodo noi crediamo di dovere scegliere la strada di
Realizzare una prima aggregazione per
Le evitare che l'Ulivo sia un tavolo di tanti cespugli o non cespugli non conta ma di tante piccole formazioni che in qualche modo
Finiscono per danneggiare l'immagine dell'Ulivo sostanza io vorrei richiamare la nostra Assemblea
Al al nodo del problema che abbiamo davanti continueremo la discussione politica doma anni oppure vedremo nel pomeriggio in relazione al numero di iscritti sa fare ma anche la seduta notturna annuncio che com'
Erano che oggi pomeriggio abbiamo una sezione programmatica sul tema del lavoro la relazione introduttiva sarà svolta dal professor Stefano Zamagni saranno presenti interverranno il ministro del lavoro Treu i tre rappresentanti delle confederazioni sindacali D'Antoni la rissa e Cerfeda sarà presente Livia Turco prima firmataria com'è noto di un progetto disegno di legge sui tempi
Marino Cabilia oli Gian Primo Cella Enzo Friso oltre ad altri delegati che già si sono iscritti vorrei solo segnalare che noi cominceremmo con assoluta puntualità alle sedici con una mezz'ora di ritardo rispetto al a vario non c'è atto per il fatto che abbiamo può trascinare
Do la mattinata ma non cominciamo con alcuni delegati cuscinetto inattesa che possano no noi cominciamo con la relazione di Zamagni quindi se la cosa vi interessa con insalate
Alle quattro sì la commissione mozioni presieduta da Sandro Antoniazzi si riunirà questa sera alle ventuno e trenta nella sala al piano superiore eccetera la commissione verifica poté ritiene dalle quindici alle sedici e trenta grazie arrivederci
Allora
Calabrese
Era a tutti cominciano dilatoria oggi pomeriggio non come annunciato con una relazione del professor Stefano Zamagni il cui titolo esattamente nuove tecnologie disoccupazione N parecchie organizzazione dell'allora un professor Zamagni parlerà per circa trenta minuti
Si succederanno poi gli interventi programmatiche saranno intercalati donna altri interventi dei delegati prendiamo tutti quanti di rispettare i tempi in modo che il nostro lavoro si possa organizzare in maniera ordinata grazie prego proteso ad Anagni
Bene grazie molte Fano
Molto dietro nel
Ringrazio Ermanno Gorrieri per l'invito che mi era stato rivolto potremmo Fathers qua con voi per confrontarmi dibattere su un argomento che effettivamente attorno a quale già da qualche tempo io stesso vado e vado riflettendo e devo dire che la scelta del titolo di questo incontro pomeridiano la questione del lavoro è particolarmente centrata a mio modo di vedere
Perché in effetti quella del lavoro è una questione non un problema semplicemente la differenza ovviamente non è semantiche il fatto è che i problemi si risolvono quando ci vuole risolverli con ricorso alla tecnica o agli algoritmi a seconda dei casi invece le questioni presuppongono qualcosa di più
Le questioni non si risolvono solo con il riferimento alla tecnica qua
Anche la più elaborate le questioni presuppongono comunque riferimento ad una visione e dunque a dei valori ed è proprio per questo che ritengo giusta la l'espressione la questione del lavoro o piuttosto che e a riduttivamente il problema della disoccupazione eccetera
E allora la questione del lavoro io ritengo che se è una vera e propria questione dunque presuppone il riferimento dei lavori valori ben precisi sia una questione essenzialmente di libertà
Non può essere quella del lavoro solo una questione di efficienza oppure di giustizia distributiva
è vero che la non l'occupazione la non piena occupazione o la disoccupazione
Rappresenta sicuramente una diciamo una diminuzione rispetto alle possibilità di sviluppo di un sistema e dunque rappresento una inefficienti come dicono gli economisti allocazione delle risorse
Guai a ridurre il problema meglio correggo la questione del lavoro solo a una questione di efficienza così come sarebbe
E del pari riduttivo pensare quella alla questione del lavoro solo in termini di giustizia distributiva come in altre epoche
Correttamente è stato fatto perché perché se fosse solo una questione di giustizia distributiva potremmo pensare di trovare metodi o modi per in qualche modo risolverla o alleviarlo
Io ritengo invece sia più corretto incorniciare la questione del lavoro nel contesto della libertà il fatto cioè che una società aperta come per usare l'espressione Celebre di Popper
Non può tollerare a lungo che una frazione più o meno alta dei propri cittadini rimanga esclusa dall'accesso al attività lavorativa
Nato il parole la disoccupazione visto in quest'ottica rappresenta un vero e proprio razionamento della libertà un razionamento che ripeto una società autenticamente liberale che non vuol dire ovviamente liberista non può tollerare a lungo
China la propria auto contraddizione
Ecco perché allora da questa dice vedi le tre messa di deriva che occorre che si allarghi l'orizzonte conoscitivo e dopo aver fatto questo necessario bisogna cominciare anche a bussare non perché ripeto a scanso di equivoci poi non lo ripeto più le misure di cui quotidianamente si parla nei vari ambienti da quegli accademici agli ambiti politici alla stampa eccetera non abbiano un fondamento e non siano valide ci mancherebbe altro
Dico solo che non sono sufficienti o meglio non sono risolutive questioni dissi la flessibilizzazione del mercato del lavoro è ovvio che ci deve essere pro Bois Aia illudersi che basti questo per risolvere la questione
Con la flessibilizzazione noi riusciamo a risolvere certi problemi di occupazione ma non la questione del lavoro ecco perché e su una questi su un problema su una dico una questioni di questo tipo importante una premessa di questo e allora se occorre allargare l'orizzonte conoscitivo il coi
Se osare
Impossibile
Se è necessario che e parte ad alcune caratteristiche dell'epoca di sviluppo nella quale siamo entrati in quell'epoca di sviluppo che caratterizza la cosiddetta terza rivoluzione industriale
Quella rivoluzione nella quale ora siamo inseriti la rivoluzione della delle nuove tecnologie informatiche eccetera
Ovviamente lungi da me l'idea di di di entrare nel merito specifico anche perché ho distribuito un testo e questo mi consente di sorvolare sulle questioni veramente non più tecniche però due tre osservazioni generali sulle caratteristiche delle tecnologie moderne meritano di essere qui ricordate la prima è che LAN Honda informatica e tale per cui esso sicuri processi intellettuali e quindi e dotata di una potenzialità applicativa pressoché illimitata questo vuol dire che il flusso delle innovazioni tecnologiche o è oggi endogeno al processo di crescita
Non così ieri ieri nella società industriale nella società industriali l'influsso delle innovazioni reso oggi non rispetto al processo produttivo
Quindi poteva in qualche modo esser regolato orientato oggi come i tecnologici dicono e il le nuove innovazioni che conosce un indotto nel suo e dire sono connaturate al processo di crescita spesso questo comporta chi non né più possibile oggi per affrontare la questione del lavoro riferirsi a una qualche versione della teoria della compensazione così si chiama
La teoria della compensazione quella che dice già Riccardo l'economista Riccardo all'inizio dall'Ottocento aveva punto sviluppato questa idea
E in base alla quale l'ingresso delle nuove tecnologie avrebbe inizialmente allontanato dal mercato al luogo di lavoro delle lavoratori ma dopo un certo lasso di tempo questi sarebbero state riassorbiti e della teoria della compensazione conosciamo diversi diverse versioni quella che opera dall'atto appunto dei prezzi dall'alto berretto non importa
Ebbene la cosa importante a mio modo di vedere che occorre tener presente e che per la caratteristica più appena enunciato e cioè dire che le nuove il flusso delle nuove tecnologie dell'influsso innovativo è intorno al processo di crescita Fassi che quelle versione tradizionale della teoria della compensazione non funzionano più
E questo a prescindere dalla considerazione degli tempi della transizione
Problema che già Riccardo e con lui il movimento socialista della prima generazione si era appunto apposta ricorderete tutti laude che appunto e le reazioni che il luddismo ha già aveva indicato
Questa è una prima una seconda caratteristica importante della epoca di sviluppo nostra vecchi il cosiddetto effetto aggancio il ketchup internazionale non è più in grado e o meglio l'aggancio che tra Paesi o tra aree geografiche diverso sul fronte tecnologico non può più essere garantito dalle politiche ville senza cioè dire dal libero scambio
Perché questo perché le nuove tecnologie tra le altre cose hanno questa caratteristica quella di incorpora arsi non tanto nelle merci nelle macchine
Ma soprattutto nei cervello ci vuoi dire nei il cosiddetto capitale umano allora questo significa che gli
Il e sono i limiti alla capacità di in assorbimento
Dell'informazione tecnologica rappresentare le principali barriere alla diffusione stessa e dunque che non è affatto sufficiente garantire
Il libero scambio le sa fare il sui tre idee che dir si voglia
Perché come peraltro era stato vero all'inizio
Questa libertà degli scambi potesse portare nel medio nel lungo periodo ad una convergenza nei livelli o nei ritmi dello sviluppo oggi quello che è vero e che il libero scambio attente a polarizzare piuttosto che ad avvicinare
Le diverse realtà proprio perché le nuove tecnologie oggi si incorporano nel capitale umano
E qui allora capite subito l'importanza strategica della dei processi di formazione
E il concetto di formazione oggi che ben più alto diverso dalla semplice addestramento o della semplice formazione addestrativa di cui si è parlato sino ad un recente appunto passa in altre parole per brillante Ermini e diversi
E il learning by doing come pure si dice oggi non è più affatto garanzia di apprendimento una volta si diceva
E prendo l'operaio il lavoratore lo metto a fare ripetitiva mente quelle mansioni un certo numero di volte dopodiché lui impara oggi questo non è appunto più o tu non è più necessariamente vero tace ecco l'ora
Perché la conoscenza
E presuppone un intervento a monte che gli stessi meccanismi del mercato il suo il libero scambio non sono in grado di e fra l'altro nota a piè di pagina e questo ci aiuta a capire perché il gap il divario che divide il nord ricco del mondo il Sud povero del mondo anziché annullarsi tende a dilatarsi
Non così invece nella prima stagione delle come dire greca liberale
E nella prima stagione dell'epoca da quella cioè della prima e della seconda rivoluzione industriale è stato vero bisogna riconoscerlo che il libero scambio ha consentito una certa come dire convergenza nei ritmi veloci
Una terza caratteristica della rivoluzione informatica che Carlo connota il nostro tempo
è che le nuove tecnologie tendono ad eliminare i lavori di routine cioè dire lei mansioni la fascia cosiddetta medio bassi
Per privilegiare invece lei fasce alte e quelle basse basse ora questo è un fenomeno che chi opera nel sul campo a una chiara percezione ma che ha una rilevanza notevolissima dal punto di vista del policy making delle politiche da implementare c'è una come dire testi pensiamo alla riduzione dei microprocessori quali hanno completamente cancellato quella fascia occupazionali intermedia che quello degli atti lo ho detto Dattilo oggi non esistono più le commissioni circa uno più
La miriade di Dean prese che e di o di presi o se volete di
E di scuole di formazione di questo tipo così come le nuove tecnologie presento non quelle affetto che una sociologo economista in americano chairman Uros già in un saggio di alcuni anni fa aveva chiamato l'effetto superstar
Cioè dire che in parecchi campi settori produttivi la tecnologia moderna sta mutando la natura della competizione in una sorta di gara nella quale chi vince prende tutto
Ora questa è una novità non era così nel passato passato ripeto vuol dire all'epoca della società industriale a Società della Prima e della Seconda rivoluzione industriale
E e qui capite subito che un effetto superstar di questo tipo porta come conseguenza immediata che non è più sufficiente ad esempio pensare di addestrato di formare dare garantire la cosiddetta formazione di base dopo di che uno entra nel processo produttivo nel mercato del lavoro e ci resta sino all'epoca del pensionamento
Perché ripeto il fatto che le nuove tecnologie tendono a eliminare la fascia intermedia
Anche qui nota a piè di pagina questo ci aiuta a capire il fenomeno di Working pupazzi
Tipico della situazione americana cosiddetti lavoratori poveri o i poveri che lavoro che la stessa cosa
E perché chi sono i poveri che lavoro sono coloro i quali hanno un lavoro però hanno un lavoro
Talmente di qualificati talmente abbassa produttività che il reddito che loro acquistano non è sufficiente a garantire loro di superare la soglia della povertà in qualche modo punto definita e così via
E le Iene queste caratteristiche delle moderne tecnologie sono per concludere su questo punto tali da farci comprendere
Che
I tradizionali effettiva
Compensativi quelli cui facevo riferimento poc'anzi cioè l'effetto compensativo diretto o di prezzo o l'effetto compensativo sia nuovi prodotti non sono più oggi in grado di produrre gli effetti desiderati e quindi chi
E devo dire anche tra miei colleghi economisti sono molti ancora dire troppi coloro i quali si intestardisse come in questa direzione nel senso cioè ancora troppi sono coloro i quali ritengono di risolvere
E o tentativo a mente risolve il problema occupazionale rispolverando o aggiornando in un modo o nell'altro le varie versioni appunto della teoria della compensazione
Ecco ragionare in questi termini vuol dire non cogliere le novità che il nuovo paradigma tecnologico la nuova tre attori tecnologica ci sta punto ponendo qual è allora a mio modo di vivere una versione della teoria della compensazione che è possibile oggi realizzare implementare è quella che passa attraverso l'allocazione del tempo ci vuole dire le politiche di uso del tempo chiaro
Pochi minuti cercano di chiarire il punto pugliese mai nel dibattito avrò modo di di di Saporito di dare ulteriori precisazioni più o meno tecniche su quest'idea però di base prima di entrare nel merito è chi li l'effetto compensativo che passa attraverso V Ulla riorganizzazione del tempo si differenzia dagli altri Effetti compensativi più tradizionali su un punto specifico e cioè che gli e affinché questo effetto di allocazione del tempo possa manifestarsi è necessario agire e modificare l'assetto istituzionale della società
Cioè dire necessario intervenire non solo sul mercato del lavoro ma anche su quell'assetto istituzionale che sta a monte e a valle del mercato del lavoro questo è un punto fondamentale
Cioè molti economisti del lavoro miei colleghi continua a non capire questo
Cioè di loro pensano che siccome la disoccupazione è un fenomeno che riguarda il mercato del lavoro la terapia alla questione del lavoro debba essere trovata dentro il mercato del lavoro io ritengo che questa sia una pia illusione
Una pia illusione non c'è da fare questo poteva avere senso ieri nella società industriale
Per le ma per le ragioni che ho detto
Se vogliamo battere la via delle come dire nuove regole di allocazione del tempo è necessario bensì prestare attenzione a quello che avviene dentro il mercato del lavoro però non basta
Non basta è necessario come dicono gli economisti usare una logica di equilibrio
Generale no di equilibrio parziale o settoriale che dir si voglia
è l'ora questo è importante che si dica perché come dicevo all'inizio cominciamo capire perché quella della pure una questione non un problema
Perché se il problema se quello della disoccupazione fosse un problema nel senso che ho definito prima potremmo continuare a cercare soluzioni di come dire
Più di aggiustamento di un tipo dell'altro rimanendo dentro l'ottica del mercato del lavoro il fatto invece che sia questo non più possibile ci fa capire come un lo spessore politico con la P maiuscola sia rilevante ed è questa la ragione per cui di questa questione si devono occupare non solo gli addetti al lavoro ai al lavoro cioè non è solo una questione di specialisti di mercato del lavoro
Ecco perché occorre dilatare dicevo prima l'orizzonte e cominciare ad alzare su questo tema il livello del dibattito come lei allora detto questo l'idea sostanzialmente della di agire sulla politiche di uso del tempo
Allora per rispondere lasciato anche qui che indichi molto brevemente alcune tendenze in atto nelle nostre economie avanzate circa l'uso del tempo le differenze sono diverso da paese a paese
Ad andare in zone geografiche regione però ci sono e siamo già oggi in grado basta lei l'evidenza statistica ce lo consente di mettere in evidenza alcune linee di tendenza comuni nei Paesi avanzati e non sto parlando di quelli del cosiddetto terzo o quarto mondo eccetera una prima tendenza è che la distribuzione di lavoro e il tempo libero
Oggi non si collega più in maniera stretta alla stratificazione sociale definita la solita maniera
Per dirla in battuta una volta si diceva
Il poveri lavorò molto i ricchi lavorano poco e quindi il lavoro dei poveri serviva anche a finanziario a pagare il tempo libero dei ricchi oggi non è affatto vero oggi chi lavora di più solo i ricchi
Uso un termine Anderson non non deve perché ma perché evidentemente come ad esempio lavoro della Shoah un economista americana molto bello pubblicato nel novantatré inviterei tutti a leggere mette in evidenza che l'americano medio nel mille novecentonovantatré l'americano medio nel novantatré lavora un mese in più all'anno dell'americano medio di venticinque anni prima
Questo è significativo
Perché mi permette di coglie che la come dire lì inclusione la distinzione inclusione esclusione oggi non passa più attraverso la distinzione tradizionale tra chi lavora più e lavoro meno ma attraverso la distinzione tra chi può scegliere
I propri tempi di vita i tempi di lavoro e chi no escluso da questo cioè la nuova forma di esclusione tipica le nostre società avanzate ripeto e che chi sci chi è appartiene alle fra alle frange di emarginazione non è in grado di scegliere sull'arco della propria vita i propri tempi di viti i propri tempi di lavoro
E mentre invece gli altri sì questa è uno forma nuova che ripeto non è più chi si aggiunge ovviamente non li sostituisce ma si aggiunge a quelle punto più tradizionale una seconda tendenze in atto che è possibile
Percepire echi la con l'aumento della crescita economica quale evidenziato dall'aumento dell'indicatore del prodotto interno lordo quello che sta mutando nelle soltanto la composizione degli dei consumi nostri come già la vecchia e ancora per certi aspetti legge di Engel ci all'abituale pensa
La legge viene ricordato è una legge che ci dice che quando aumenta il reddito medio di una famiglia di una persona cambia la composizione dei consumi cioè si smette di consumare certe categorie di beni
Tipicamente beni privati e si passa in termini relativi a consumare sempre più altre categorie di beni ad esempi beni pubblici i deliri i cosiddetti beni di merito beni meritori e beni relazionali e così via
Ora questo continua a essere vero però quello che è ancor più vero ed è più recente nella nostra esperienza e che con l'aumentare dei livelli medi di reddito
Cambia oltre a chi la composizione dei consumi cambia il modo di soddisfacimento degli stessi bisogni
E il quel fenomeno che un sociologo economista come via Suni ha chiamato innovazione sociale innovazione sociale vuol dire proprio questo il cambiamento del mondo in cui uno stesso bisogno viene soddisfatto nel corso del tempo
E e allora questo ha ripetuto un dato che è riscontrabile nel nelle nostre economie avanzate di alcuni attraverso un'analisi dei bilanci tempo
Quella dei bilanci tempo un'analisi ancora troppo poco diffuso in Italia ad esempio l'unico istituto quello portava anche la Banca d'Italia perché l'Istat non è anch'non è ancora prezzato io spero che possa esservi infetta per sviluppare analisi di questo tipo dei bilanci tempo è un'analisi che mostra come l'individuo la famiglia come alloca distribuisce il proprio tempo ebbene già questo e però i dati e disponibili ci dicono come e nel corso degli ultimi decenni
Sì vada riducendo il tempo di lavoro Salaria Minter il tributo mentre aumenta
Aumenta più o meno in parallelo il tempo di lavoro nocciola realmente retribuito quel tipo di lavoro che taluno può chiamare autonomo indipendente o di autoproduzione adesso
Non facciamo una questione nominalistica per essere corretto dovrei aggiungere che questo è vero per gli uomini e non ancora per le donne
Cioè si nota dalle evidenza statistica che le donne ancora come dire non sono arrivate a questo punto di svolta e le ragioni che sappiamo quindi non c'è bisogno che mi soffermo però ripeto questo per la componente maschile è già un dato codificato ci vuoi dire si riduce l'orario di lavoro
Sala veramente retribuito o meglio di quel tipo di lavoro che passa per il meccanismo di mercato mentre aumenta più o meno in parallelo il tempo di lavoro
Questo cosa vuol dire vuol dire che ci siamo qua saremo sempre più costretti a superare la dicotomia tradizionale che ci aveva abituato a pensare in termini di tempo di lavoro e tempo libero
Perché questa dicotomia oggi non rappresenta più la nostra situazione
Dovremmo passare ad una tricotomia
E cioè tempo di lavoro a o salariato o dipendente tempo di lavoro Bindi cioè il lavoro non salariato e ovviamente tempo libero questo è importante e si tende perché ancora troppo frequente io noto e Nenno comuni modi di ragionare l'idea che se uno non lavora ha necessariamente il tempo libero
E questo è un un sacchetto perché io posso lavorare di meno
Nella mia fabbrica e ad esempio lavorare di più sotto altra forma adesso poi diremo fa qualche riferimento queste forme cioè infine la terza tendenza che pure è possibile percepire è che questa e Lante e nell'uso del tempo echi l'aumento del tasso di consuma attività
E oggi progressivamente ha rifiutato dai cittadini di una società ad un'economia avanzata cos'è il tasso di consumo attività la brutta parola che ovviamente
Non ammette altro traduzione dall'inglese tasso di questo Mita vuol dire l'intensità
E all'acqua con la quale in una certa unità di tempo ad esempio la settimana lo aggiornato al mese sull'anno a seconda dei casi noi procediamo al consumo dei beni e servizi di cui facciamo domanda
Ora questo discorso del tasso di consumo attività in effetti già diversi anni fa in un libro
Molto bello e molto famoso anche sono avuto grande risonanza di Linda era stato l'Inter lo pubblica nel settanta mille novecentosettantuno se non vado errato era stato messo in evidenza e cioè già l'Inter con anticipando quello che poi sarebbe diventato a tutti evidente l'ha messo in evidenza come la il moderno stadio di sviluppo economico lui ripeto scriveva nel vent'anni fa ventiquattro anni fa quindi direi che
è stato un anticipatore perché già allora non era questo fenomeno così evidente però tecnicamente le persone di studio intelligenti anticipano gli eventi
E aveva messo in evidenza come dicevo lei Northwest società contemporanee presentano questa sorta di contraddizione e cioè che da un lato a seguito dell'aumento della produttività media del lavoro aumenta la capacità del sistema di produrre beni e servizi
E allora perché questa aumentata produzione di beni e servizi possa trovare sbocco possa essere cioè acquistata dai consumatori è necessario è necessario che la gente consumi sempre più in fretta
Perché per consumare occorre tempo
è un fatto questo cui forse non ci pensiamo
Ma per consumare occorre tempo sì io voglio ascoltare un un opera voglio sa inventare un'opera teatrale non posso accorciare i tempi l'opera intera tale mi obbliga ad ascoltare stante ATO tre ore
Non posso come dire che concentrarle ci devo vedere una performance di altro tipo e analogamente con tanti altri esempi da quelli più banali a quelle meno banali
Questo non vuol dire che però diceva già al limite l'aumento del tasso di consumo ma attività
Potremmo dire l'atteggiamento di frenesia con il quale siamo costretti a consumare intestare il dietro agli aumenti della produttività sassi che i soggetti individui le persone cittadini anziché trarre una maggiore utilità dal consumo e degli aumentati livelli di reddito di ricchezza la diminuiscono
E in effetti quello V e questo direi la terza tendenza che è possibile percepire notiamo che il paradosso perché di vero e proprio paradosso si deve parlare
è quello di notte e per cui non ti città concittadini Nettuno ci si rendono conto
Che hanno oggi a disposizione un potere di acquisto crescente
Che consente loro di comperare sul mercato beni e servizi di cui potrebbero fare tranquillamente a meno mentre non riescono a comprare altri beni e servizi di cui
Avrebbero piace che avrebbero piacere di consumare e te quali sarebbero disposti anche a pagare perché il potere d'acquisto c'è
Ora questo paradosso è un paradosso più sottile fanno su questo devo sorvolare di quanto non sia perché è un paradosso che mette in forse a quel principio che è sempre stato la base di ogni direi tesi opposizione liberale che il principio della sovranità del consumatore
Come voi sapete le società liberali hanno sempre sventolato questo vessillo e cioè a dire la società liberale come dire il migliore tra virgolette della Società pianificata allori il riferimento era alla società
Dell'est europeo perché consente al consumatore di essere sovrano sua dire di comperare di scegliersi sul mercato i dei o servizi di cui o ha bisogno o a maggiore preferenza ebbene alla luce di questo che ho appena detto non è più così per paradossale che la cosa può sembrare oggi il consumatore delle nostre società avanzate e meno sovrano
Del consumatore della società industriale
E se questo non viene notato è perché non confondiamo il concetto di libertà di scelta con il concetto di libertà di poter scegliere che è una cosa ben diversa
Cioè il fenomeno e oggi occultato dalla circostanza che quando ci rechiamo al supermercato non abbiamo come dire l'illusione di poter scegliere tra una gamma notevolissima di biscotti e di altre cose eccetera
Ma perché è un'illusione perché non non siamo posti di nella condizione di potere cuori nostre scelte di mercato indirizzare la produzione in un senso piuttosto che nell'altra eccetera ecco perché
Oggi la il consumatore e meno sovrano dissi
Perché i meccanismi di segnalazione che il consumatore come individuo manda all'atto della produzione sono talmente flebili
Che la produzione può benissimo trascurabile anzi fa prima addirittura a modificarle endogena mente Colli fenomeni di induzione eccetera eccetera
Ecco questa terza che ripeto caratteristica fasi che
Il consumatori il cittadino consumatore si venga a trovare di fronte a una situazione di estremo imbarazzo perché da un lato si rende conto chi ha un potere d'acquisto crescente che gli consentirebbe tra virgolette di stare meglio
Però i consumi che è costretto a effettuare non massimizza ma come dicono gli economisti la sua funzione di utilità allora e o sono rimasti ancora pochi minuti e qual è il senso l'ora di questo discorso proviamo mettono assieme
Come dire che cosa c'entra questo con la questione del lavoro c'entra perché se è chiaro il filo logico che ha sorretto il discorso ne deriva chili nell'attuale situazione vip nostri paesi avanzati e
Lo avrei detto dopo ma lasciato né questo inciso è chiaro che quello che sto dicendo riguarda anche il nostro Paese preso come media tra il nostro Paese un Paese particolare perché a una parte geografiche che si chiama mezzi sono per la quale questo discorso vale sì però non è sufficiente perché per il nostro Mezzogiorno accanto a questo discorso bisogna affrontare uno collaterale per due ragioni che magari diremo eccetera lo dico questo a scanso di equivoci perché so bene che il problema del mezzogiorno è un problema di reindustrializzazione
Però quello che sto dicendo e comunque valido anche per i nostri pari pari con cittadini del Sud chiuso l'apparenza dicevo se allora e proviamo a mettere insieme il il figlio del discorso e potremmo ragionare in questi termini se come è vero la produttività media del sistema aumenta del tre per cento all'anno circa più o meno la produttività non era il la propria vita aumenta del tre per cento all'anno
Se d'altra parte troviamo e svolge a questo esercizio mentale noi in si intestardisce con il mantenere lo stesso numero di posti di lavoro e di ore di lavoro o di orario di lavoro
D'accordo e sei come sappiamo la varietà dei delle produzioni non è tale da compensare gli aumenti di produttività
Cosa dovremmo concludere che l'unico modo per consentire al sistema di continuare a riprodursi e quello di assistere ad un aumento del tasso di consumo attività pari al tasso di aumento della produttività perché altrimenti il sistema si inceppa
Perché se il sistema ripeto la produttività aumenta del tre per cento all'anno il che vuol dire che anno dopo anno con le stesse risorse con gli stessi imputati il sistema economico riesce a produrre il tre per cento in più di beni e servizi
Sì allora vogliamo mantenere inalterati gli schemi di organizzazione del tempo
E se la varietà sua e dire per quanto ogni anno i i intervengono
Nel mercato nuovi dei
Però questa varietà non può aumentare allo stesso ritmo di aumento della produttività solo un aumento del tasso di consumo attività pari a quello della produttività sarebbe in grado di mantenere sistemi condizioni di sostenibilità
Ma questo voi capite che non è tecnicamente possibile
Poteva esserlo prima con la proposizione del modello consumista Moggi modello neo consumista inevitabilmente batte contro un tetto superiore che era un caso rappresentato dal vincolo di natura come dire ambientali ecologico eccetera
E dall'altro dal fatto che gli stessi cittadini si stanno stufa Ando come dicevo prima di consumare cose
Di cui potrebbero tranquillamente fare a meno i decessi in senso metaforico mentre ad esempio non hanno i servizi adeguati per gli anziani per i vecchi per gli ammalati oppure non hanno beni relazionali di vario tipo culturali eccetera eccetera
Ecco allora perché in una situazione di questo tipo occorra occorre ripensare le regole di organizzazione del tre
Certo arrivati a questo punto e qualcuno e voi lo sapete non c'è bisogno di fare i nomi propone di introdurre il metodo delle cosiddetti lavori socialmente utili
Cioè si dice se le cose stanno così se l'analisi è di questo tipo allora noi possiamo evitare l'aumento del tasso di consumo attività che provoca le distorsioni di cui si è detto come semplicemente proponendo o meglio imponendo di fatto dei lavori socialmente utili
Ora questo capisco che possa essere una soluzione io oso dire che è una soluzione di breve periodo e comunque non soddisfacente per due ragioni primo perché il problema diventa tra virgolette politico culturale
Chi è deputato a stabilire quali sono i lavori socialmente utili
In una società in continua evoluzione come la nostra
Se non vivessimo in una società stazionaria più o meno dopo un certo lasso di tempo potremmo anche addivenire ad un consenso
Potremmo decidere quali sono i lavori socialmente utili ma chi di noi può sapere fra cinque dieci anni quali saranno i lavori socialmente utili con il ritmo di innovazione sociale
Che caratterizza le nostre società in secondo luogo anche scartando questa difficoltà sì potrà poi come dire regolare implementare una politica di lavori socialmente utili
Qualcuno una qualche agenzia governativa e allora
Perché meglio come dire giocare a carte scoperte no e io critico questa posizione perché questa rappresenta un modo di fare entrare dalla finestra quello statalismo di cui si sta cercando di buttar via dalla porta
Perché lo statalismo io sono come sempre più convinto e il vero cancro delle nostre società
In particolar della nostra società Italia guardarti uso statalismo in senso proprio in senso tecnico non in senso lato eccetera
Ecco allora perché le politiche delle come dire dei lavori socialmente utili a mio modo di vedere non sono risolutive non perché nell'immediato non potrebbero creare ma il problema diventa chi decide
Cosa fa facciamo un super comitato
Nazionali che decide quali sono i lavori socialmente utili per tutti i cittadini e in secondo luogo una volta anche deciso questo
Si va a far realizzare chi obbliga il come dire il singolo disoccupato e gli si dice otto uguale a fare pulire il parco altrimenti non ha il sushi gli accenti
Capite che i problemi di implementazione non sono di secondaria importanza ecco perché invece io ritengo molto più fruttuoso e fattibile agire sulle regole di organizzazione
Ciò è necessario che livello ovviamente legislativo si arrivi a delineare attraverso delle adeguati schemi di incentivo
Adeguati schemi di incentivo una soluzione che consenta ai nostri cittadini di operare una scelta tratte in PD di di lavoro salariato tempi di lavoro salariato tempo di di cosiddetto tempo libero cioè un'articolazione di questo tipo consentirebbe di usare gli aumenti di produttività che ci sono
Per fortuna che ci sono grasse le nuove tecnologie perché questi aumenti di proprietà possono essere spedisce anziché in un aumento del tasso di consumo attività
Come la soluzione liberista o colori quali sipari come dire seguono ogni porzione liberista ci suggeriscono quindi la riproposizione di un modello neo consumista per intenderci gli aumenti e di della probità potrebbero essere spesi per dilatare l'orizzonte di libertà che è una libertà in questo caso intertemporale cioè a dire dare alle persone la possibilità di scegliersi il proprio piano di vita
Ad esempio a scegliersi periodi in cui uno lavora con periti in cui uno sta fuori del lavoro perché vuole formarsi perché vuole mettere al mondo dei nuovi figli per risolvi il problema della della famiglia e così via su questo dopo evidentemente interna elettrica
Questa qualcuno potrebbe subito dire mai possibile è chiaro che è possibile è chiaro che così e chi e fattibili sì cento ci vuole mi dite mente una come dire
Bisogna prima di tutto accettare il presupposto da cui il suo partito
Quando ho detto che la questione del lavoro e oggi è una questione di libertà soprattutto perché questo vuol dire oggi declinare la vera restituire la sovranità consumatori dando cioè la possibilità di scegliersi il proprio piano di vita ma perché mai un una persona deve entrare nel mondo del lavoro diciott'anni e rimanere lì ha fatto il lavoro per tutta la vita
Questo io non lo trovo adeguato a rappresentare le istanze di una società civile cioè perché la mobilità
Sino adesso è stata sempre declinati in termini geografici cioè spaziali non può essere una mobilità intertemporale per cui uno cambia nel tempo in relazione
Alle proprie aspirazioni
Mi direte voi cosa esige questo versione entro nel merito pur probabilmente Livia Turco potrà dire qualcosa a questo riguardo eccetera però è importante che si sappia che questo è possibile ossia mette però bisogna agire a livello di un
Come dire intervento sugli assetti organizzativi non solo limitati al mercato del lavoro ecco perché quella premessa da cui c'è un partito importante perché evidentemente questo a livello di asset istituzionale vuol dire dico subito e chiudo arrivare a una concettualizzazione nuovo del terzo settore
Una delle ragioni fondamentali per cui a me sta molto a cuore il discorso del terzo settore cioè dire o del non profit che dir si voglia eccetera proprio questa perché il terzo settore non è settore residuale che fa quello che non riesce a fare nello stato né il privato il terzo settore è un soggetto che deve reclamare una propria identità e dunque una propria autonomia anche politica perché questo è la grossa battaglia che dobbiamo come dire la sfida raccoglie e ovviamente vince
Perché altrimenti il terzo settore se non diventa autonoma indipendente dagli altri due settori sarà evidentemente la merce e io ritengo chi un'articolazione
Delle politiche di uso del tempo in questo non possa prescindere darla un terzo settore veramente autonomo e indipendente probabilmente alcune delle le ragioni perché questo sia ce li dirà adesso
Altri quaranta vini chiudo dicendo questo qual è se volete in termini sintetici l'orizzonte di senso sul cui vado a traguardare queste brevissime considerazioni
è quello di superare quella visione Poli molo oggi tra potremmo dire così del mercato che oggi imperante nel nostro Paese cioè dire quell'idea per cui il mercato viene usato con un come dire
Con connotati bellici badate che non è così Belice come generatore di conflitti e di guerre
Non è così all'origine non era così
Cioè è stato una deformazione soprattutto culturale quella di che ci ha fatto credere che l'aria del mercato comprenda soltanto una particolare versione dei rapporti di mercato e deve superare questa visione con le molotov rappresenta in questo nostro momento io ritengo le caratteristiche del nostro Paese una sfida di grande momento perché serve a direi rintuzzare coloro i quali ritengono che accettare
L'economia di mercato oggi non ci può accettarla voglia dire pari pari a citare la versione liberista del modello di mercati che non è affatto vero c'è una versione alternativa qualcuno la chiamò mercato con la mini mercato sociale in un porto alle parole ma una versione chi anche sul piano strettamente economico e più afferenti più capace di progredire
E l'idea in altre parole di muoversi verso una competizione di tipo cooperativo anziché una competizione appunto di tipo
Conflittuale Pelliccia
Grazie protestare Zanardelli questa sua relazione credo che ci sia molto da discutere sui nomi orizzonti entro cui lei ha collocata la questione del lavoro
Cina cecene constatare che il titolo di questa nostra sezione settimane di lavare l'abbiano azzeccando ternana appunto questione dell'amore non però Lella nell'allora
Vorrei segnalare anche il passaggio del professore ha fatto sto
La specificità della situazione meridionale rispetto al problema nell'amore nella disoccupazione perché se è vero che il lavoro non è Soro destinati al Mezzogiorno
E sente Tirreno e almeno in Italia la disoccupazione sempre più problema del Mezzogiorno
Area direi che Rino Carriglio voi può o intervenire ovviamente Rino conosciuta data a tutti noi dovremmo comunicarmi che e anche il neo direttore dell'agenzia dell'impiego del Lazio e facciano i nostri migliori auguri per questo no
Muoiono dall'abuso del tempo non Abu sette
Ma io penso proprio che la questione del lavoro debba diventare un dei temi nobili
Del nostro lavoro politico cioè uno di quei temi sui quali noi interveniamo con competenza con sistematicità con coerenza un po'come fa Gorrieri sulla questione di assegni familiari
E non dico questo perché molti di noi provengono dall'esperienza sindacale o a Christa c'è perché questa è un tema che ci portiamo dietro dal nostro passato dico questo perché da una parte la rappresentanza politica del lavoro è tema che attraversa l'intera società
Suoi bisogni interessi le sue intenzioni cioè è un tema di rappresentanza generale noi chiediamo nella non esprimiamo la rappresentanza del lavoro o dei lavori intendiamo o rappresenta bisogna politici economici culturali di larghissima parte della società e dico questo perché i processi di competizione spinta di globalizzazione
Fanno della qualità del lavoro e della esclusione dal lavoro un tema decisivo per la tenuta della coesione sociale prossima ventura
Uno dei volti più significativi come ci ha ricordato adesso il professor Zamagni del libertà moderno ecco la relazione già di Zamagni ci ha offerto gli elementi di profonda innovazione entro i quali noi siamo obbligati
A collocare il nostro dibattito e le nostre scelte ma non solo a me pare che la relazione ci ha offerto Zaman
Abbia anche altri meriti per esempio a finalmente riproposto l'ottica di un intervento per il lavoro da un lato centrata sul governo dei tempi
E dall'altro ci ha riproposto un intervento che non è che trascuri ma vale ben oltre l'intervento sul mercato del lavoro questo secondo me da apprezzare perché comincia finalmente a portarci oltre il dibattito un pochino ammuffito
Nel quale tutti quindi questa non è per nessuno vale per tutti coloro che hanno partecipato comincia ortodosso sottoscritto ci siamo un pochino adagiati in questi ultimi anni in questi ultimi anni sta per gli ultimi dieci quindici anni quindi non poco
Infatti quale quali sono stati i contenuti di questo dibattito economico sindacale sociale meno politico ha potestà polemico il telelavoro è stato sempre un pochino più tema un pochino più su Altran le debite eccezioni alle quali va reso merito e quindi via turco avveduto il diritto di rivendicare un'attenzione costante sistematica e i fatti ci sono però confrontate due tre ori una più liberista che diceva e continua a dire l'occupazione la disoccupazione si vince con lo sviluppo liberate lo sviluppo della città e vincoli dall'inventiva menti politici burocratici sindacali
E poi il resto verrà flessibilizzare tutto pure laddove secondo me non serve eccome questo salari nel Mezzogiorno Giaffreda flessibili Giada moltissimo flessibilizzare tutto e poi il resto e poi il resto verrà
Ma
Anche la teoria che dice allo sviluppo avrà effetti limitati
Perché l'innovazione perché la produttività che crescono più della produzione allocabili vere sul mercato e quindi lo sviluppo la risposta che darà automaticamente lo sviluppo sarà modesta e quindi cosa riduciamo gli orari di lavoro e quindi giù manifesti
Sulla riduzione generalizzata massiccia degli orari di lavoro erano gli anni alla fine degli anni settanta quando abbiamo fatto i nostri manifesti dell'utopia
Le trentacinque ore a metà degli anni ottanta che sono diventati con il passare del tempo dei manifesti alla memoria
I manifesti alla memoria perché nel frattempo che Nesi opponevano questo dibattito sterile in pochi e inconcludente i fatti sono andati per conto loro Ettore ci hanno portato infatti che sono affidati a loro stessi
Vecchia hanno portato guardiamo laddove il mercato ha vinto più di tutto qua abbiamo al Paese che viene considerato il paese più competitivo del mondo agli Stati Uniti
Porta da una società spaccata no Società diviso in due ricchi integrati che appunto lavorando tanto fasce marginali che non lavorano lavorano quando possono lavorano con forme di lavoro sempre più precarie lavorano con forme di flessibilità sociale che richiese radicale sistematicamente del loro ambiente siamo assai cioè da una mobilità utile opportuna per il funzionamento degli apparati anche un po'per una sorta di rimescolamento sociale ad una flessibilità sociale che molto spesso è stato apportatrice di uno sradicamento sociale Dimas
Dove ha vinto lo sviluppo senza condizionamenti sociali in una logica di globalizzazione sono aumentate le disuguaglianze in termini di reddito sono cresciute le fasce sociali estranee alla vita della comunità
Si è ridotto il lavoro specie con quello quello con retribuzioni dignitose accresciuta la disoccupazione di lunga durata minima miscela di disoccupazione libertà come appunto dice Dahrendorf ha giustamente citato da Sandro Antoniazzi questa mattina
La società non ha più bisogno di una fetta consistente e crescente
Dei suoi membri ecco io penso che questo futuro non sia un futuro obbligato per il nostro Paese
E penso però che non sia un futuro obbligato se da una parte noi chiudiamo quel dibattito finto
Cioè dobbiamo andare oltre un dibattito meramente sindacale sulla questione lavoro riproposti in termini di riduzione o meno generalizzato l'orario di lavoro e dobbiamo buttare la politica dentro la questione del lavoro
E per riempirlo con maggiore efficacemente dobbiamo fare questo evitando soprattutto la sinistra lo schieramento di centrosinistra dirò come gli pare soprattutto evitando due due due evitando un limite che a me sembra storico
Della sinistra e cioè che la sinistra in fondo si è quasi sempre interessano è nato un problema culturale propria anche politico quanta sinistra ci interessa e lavori che per esempio interessava solo dell'offerta del delle dell'offerta di lavoro
Quindi il ministero del lavoro e riduzione oraria gli ammortizzatori sociali lavori socialmente utili eccetera meno si è interessato della domanda di lavoro
Di intervenire sulla domanda Kilmister indulti investimenti pubblici aiuti alle imprese eccetera io credo che questo sia un limite da superare
Così come credo nelle politiche del lavoro si deve sentire la differenza tra noi e il centrodestra
Ma non è vero che il che non esistano differenze di contenuti e di qualità sulle politiche sociali sì
Questa differenza si sente nel momento in cui si fa una politica che si esce al di fuori dei luoghi comuni e allora buttare la politica nel lavoro buttarle tutte le direzioni e chiudo e comincio con come dire con un tema sul quale nessuno sembra acqua affezionarsi
E moltissimo nessuno si appassiona e secondo me uno dei primi temi sui quali appunto la politica vari buttata per fare della questione del lavoro
Un un tema ciò per affrontarlo in modo efficace
Ed è il funzionamento della macchina statale il funzionamento dell'apparato pubblico
Non si interessa nessuno quando qualcosa interessa come è accaduto con il referendum poi per l'eliminazione intervento straordinario viene fuori un disastro totali chi annuncia che aggiunge alle precedenti inefficienze ne aggiunge di nuove e chi più pesanti gli effetti di queste macroscopiche disfunzioni sono evidenti opere pubbliche quasi uscirne
Se si muovono solo con procedura d'urgenza
Non utilizzo delle risorse comunitarie processo diffuso di deresponsabilizzazione presso la gran parte dei dirigenti pubblici
Tre uguagliato in queste largamente apprezzabile una riforma del collocamento pubblico tra gli strumenti di intervento sul mercato del lavoro insieme regimi d'impiego
Io credo che bisogna a andare oltre non solo nelle competenze del ministero lavoro siamo di un unico Paese industrializzato al mondo che non ha un'agenzia nazionale per esempio di promozione di promozione industriale ne abbiamo una miriade di agenzie che pubbliche para pubblicazioni pubblica con potere incrociati che intervengo tutti sugli stessi temi spessissimo prestandosi piedi con definitivo e alla fine con la scarsa efficacia abbiamo una burocrazia pubblica frustrata demotivata continuamente minacciata che se trovate spesso un un come referente un interlocutore Politi l'evanescente attenti a questo tema del della burocrazia pubblica quando nella misura in cui continua questo atteggiamento questo questa voler colpire vorrei riportare punta il sei travette con una differenza sostanziale tra chi amministra la cosa pubblica e che amministra il privato che amministra il privato è bello bravo efficiente a risorse e mezzi
Gli si mette tutto a disposizione chi amministra la cosa pubblica invece deve essere povero con pochi mezzi non deve decidere ed è sempre risponde l'indulto attenti perché questo attacco alla macchina dello Stato è un attacco alla politica anche se viene il maschio ad un altro modo come Panucci normali siamo tutti i telefonini per tutta la facciamo tutta quanta anche se non si capisce perché non quando intermedi dell'ultima azienda va in giro che occorre un direttore un dirigente generale non debba nei cioè questa è cioè sotto questa cultura c'è un disprezzo della cosa pubblica che troppo spesso viene trascurato troppo spesso noi viviamo questi attacchi con con sensi di colpa il secondo punto e è quello della Destiny destinazione di risorse consistenti pubbliche alla creazione di nuovo lavoro qui non solo per le opere pubbliche secondo la buona vecchia pratica keynesiano ma insomma occorrono forti finanziamenti
Alle agenzie che creano lavoro aggiuntivo e qui ce ne sono molte anche che funziona da sull'Iva
Per l'imprenditorialità giovanile allo sviluppo della cooperazione attenti al signor al consenso anche in questo caso badate tutti gli attacchi vanno un po'nella stessa direzione da ha non mettiamo insieme allo sviluppo della cooperazione farti i finanziamenti qui il terzo settore di attività anche a fare un terzo dettati da tutto non promette un servizio attorno di attività di servizi alla persona e di servizi ad ambienti tesi cioè a migliora è la qualità sociale e ma io dico qui non illudiamoci di poter fare questo senza in qualche modo non ci sia una destinazione consistente di risorse pubbliche in in in questa direzione l'ultima cosa e chiudo è quella del del Governo dei tempi qui ci sono appunto già elaborazioni
Importanti e qui nel cielo soleggiato rielaborazioni importanti io credo che noi potremmo veramente dire una parola di grande speranza di grande novità non solo ai giovani ai giovani certo per Demi ma insomma poi alle donne vostri che vivono in questi tempi così e così così complicati così contraddittori
Potremmo su questo tema qui e di questo tema proprio farne un segno profondo il distintivo distintivo nel segno delitto pertanto anche delle libertà personali sia molto l'emancipazione va nel senso delle possibilità che lo sviluppo delle forze produttive offre alle singole persone
Per a e per procedere più velocemente in nel processo di liberazione personale esistono oggi
Le condizioni economiche culturali perché ci si possa ad avviare ad una sorta di autogestione dei propri tempi di vita attiva loro di studio del del proprio tempo libero presto oggi è possibile se non si fa problema di resistenze culturali
è un problema di resistenze di gruppi sociali che difendono strenuamente ciò che hanno hanno poi nulla di perdere ciò che hanno anche se potrebbe tutte essere utilizzato meglio e di una logica diversa questo significa un rapporto scuola lavoro scuola e formazione continua diversa peggiori alla aveva nominato una commissione al quale eravamo molti altri sono cioè o fate proposte una proposta di legge con i pochi formazione continua obbligatoria poi non so interruzione legislatura eccetera ma qui ci vorrebbe poco completo come si fa già in molti al i Paesi per impegnare il sistema dell'inglese per costringere in qualche modo ad avviare perché ci sono delle resistenze culturali organizzativa spezzato
Dei processi di formazione continua c'è il problema di riduzione modulare del degli orari di lavoro con post finanziamenti pubblici
Attraverso il fondo la proposta che è stata fatta quindi allargando anche l'aggressività ma nella doppia ottica flessibilità produttiva il sistema più si dirà utili per la persona necessarie per la persona è chiaro che per fare questo e chiudo occorre secondo me occorre una revisione nell'utilizzo delle risorse pubbliche a cominciare una revisione drastica nell'utilizzo delle risorse perdiamo autorizzo Charlie nel senso che nel Pd dovremmo distinguere di più e meglio di quanto non sia è stato fatto fino ad oggi quali giorni fa sui lavoratori
Che sono effettivamente da tutelare sino all'ultimo giorno dell'allora e quali sono invece le FARC Lavaudant i quali ancora oggi così come è stata riformata in cassa integrazione e mobilità rappresenta invece una costo dal per la spesa pubblica eccessivo che impedisce altre politiche utili anche per loro e i in qualche modo anche un percorso avvilente che chiude i singoli intesa penso a tanti giovani che vivono un'amica si integrazione straordinario un anno successivamente un anno di mobilità sono due anni
Disse educativi nella vita di un giovane che che io non dico che lo bisogna certamente favorì il passaggio da un'attività all'altra delle due anche trovare degli strumenti legare la formazione l'orientamento la formazione la ricollocazione fare tutti questi percorsi qui ma con interventi attivi no specialmente in questi caso appunto già ai giovani non con interventi che invece si limitano a da di redistribuire delle risorse vi ringrazio
Grazie H migliori
Purtroppo la corsa con il tempo oggi pomeriggio può farci venire la fanno
Quindi siamo un po'costretti come dire a a contenerci tutti quanti negli interventi ed è una raccomandazione che facciamo come Presidenza
Nel suo intervento Carriglio lì tra l'altro ha sottolineato l'importanza che si vedano le differenze
Tra la destra e la sinistra in questo ambito delle politiche del lavoro ora credo che una differenza sia visibile
In questa iniziativa che è stata appresa da Livia Turco parlamentare progressista proponente prima firmataria la proposta di legge proprio sull'uso del tempo una proposta che parte appunto dalle donne e che ora lei ci illustrerà grazie
Vorrei fare due premesse la prima è che sono molto contenta di essere qui a questa discussione quindi vi ringrazio per quest'invito
La seconda è che trovo di grande interesse e anche considero molto importante la relazione che c'ha proposto Stefano Zamagni mi auguro che trovi ascolto nel mondo della sinistra me lo auguro di cuore
Io nella mia riflessione vorrei partire da due dati forse troverete un po'eccentrici rispetto al tema ma io crede invece si è molto c'entrino molto due dati che hanno che in modo ricorrente occupano le pagine dei giornali
Il nostro è il Paese con il più basso tasso di natalità anzi siamo un Paese a natalità zero
Di recente si chiude oggi a Pechino la conferenza in nel mondiale delle donne il rapporto dell'ONU pubblicato quest'estate aveva molto per colpito per tanti dati ma soprattutto per un dato
Che le donne italiane sono quelle che lavorano di più di tutte le donne nell'ambito di donne e uomini nell'ambito dei Paesi industrializzati ecco io credo che questi due elementi che ci sia un forte legame per questi due elementi denatalità e questo carico di lavoro delle donne italiane
E credo che questi due ASP queste due grandi questioni non possono essere lasciate ai margini del dibattito politico
E che perché sono spia di qualcosa che non funziona nella nostra società
Io a differenza di alcune mie carissime amiche femministe non penso che la questione della denatalità non sia un problema penso che sia un problema molto grande
Penso che la denatalità non sia l'espressione della cosiddetta libertà femminile penso invece che ci sia un elemento di coercizione della libertà femminile
E e credo quindi che sia denoti qualcosa che non funziona un disagio
Di cui farsi carico e che interpella deve interpellare le politiche del lavoro e le politiche sociali le scelte che si devono andare a compiere
Appunto quando si sì sì lecito non si Anderson scelte che attengono la cosiddetta agenda politica
Io credo che ci sia un legame tra questo basso tasso di natalità il fatto che le donne
Hanno vedono italiano questo grande carico di lavoro
Sappiamo che le donne sono entrati in modo massiccio nel mercato del lavoro nonostante l'Italia abbia il tasso di occupazione femminile tra i più bassi a livello europeo
Qual è la questione che le donne hanno posto quando sono entrato in modo massiccio nel mercato del lavoro quello di costruire una relazione positiva vorrei dire una sorta di amicizia tra il lavoro nel mercato l'impegno professionale
L'organizzazione del lavoro i tempi del lavoro il ciclo lavorativo del mercato e appunto il tè
Un po'del lavoro di cura del lavoro familiare gli altri tempi della vita queste la grande questione credo nell'opposto questione che è stata sostanzialmente elusa nei fatti
Io credo che sia qui la ragione di quella
Di quel grande carico di lavoro delle donne e di quella
Per il basso tasso di natanti natalità
Ovviamente ci sono altre questioni da forti divisioni sessuale del lavoro il tipo di stato sociale che è stato costruito la mancanza di politiche familiari di sostegno alle famiglie nella cura dei bambini e nella cura degli anziani
Però io credo che ci sia un aspetto particolarmente proprio del nostro Paese che appunto che riguarda le strutture temporali
In particolare riguarda il rapporto tra tempo del lavoro del mercato e appunto il tempo del lavoro famiglia degli altri tempi di vita
Più precisamente più concretamente un aspetto del lavoro del mercato del lavoro italiano noi abbiamo avuto tutelato
Sul piano legislativo sul piano della contrattazione un modello lavorativo il modello lavorativo a tempo pieno mentre abbiamo considerato come atipici
E quindi non degni di sufficiente attenzione sul piano della legislazione della contrattazione quegli altri modelli lavorativi cosiddetti atipici precari marginali di lavoro nove a tempo pieno ecco io credo che questo sia un elemento che
Coppi tipico del nostro Paese che vada superato perché contraddice limita appunto le la libertà e limita soprattutto la possibilità di conciliare
Lavoro nel mercato del lavoro lavoro familiare io credo che questa questione non sia soltanto oggi cruciale per le donne sia appunto una sia importante per per poter rispondere al tema del del lavoro della qualità del lavoro per donne per uomini
E dimostra quindi scusatemi se ho patito a questo aspetto molto concreto però dimostra quanto sia cruciale la questione del tempo del dell'organizzazione del tempo del lavoro del tempo dei tempi sociali
Noi io questo
Questa difficoltà a tenere insieme lavoro nel mercato e lavoro familiare
E si è in qualche modo approfondite diventata anche più dura in questi ultimi anni
Grazie alle modificazioni che hanno interessato
Il mondo del lavoro mi riferisco beh spetti Zamagni con un'ottica molto come dire più trionfo elettorale affrontate con grande efficacia ne abbiamo da un lato lo sviluppo delle nuove tecnologie che comportano una riduzione del tempo di lavoro necessario alla produzione di beni di ricchezza
Che modifica anche la divisione internazionale del lavoro per cui pezzi di produzione sono
Come dire trasferibile in diverse parti del mondo sono fattibili o comunque questo è una delle ragioni per esempio che alla base della disoccupazione nel nostro Paese ma poi sempre più si è affermato
Si sta affermando quel modello snello di orario
Modello snello che è necessario per assorbire sul piano temporale le di elementi di incertezza e di variabilità provenienti dal mercato ma dello spinello che significa
Come dire forte richiesta di flessibilità da parte dell'impresa il calendario hanno non più soltanto l'orario settimanale lo sviluppo di lavoro a turni notturno il sabato la domenica
I lavori lavori intermittenti lavora regimi orari fortemente diversificati
Ecco questa
Realtà tra l'altro ci di è in qualche modo io credo un dato obiettivo io non penso che ne possiamo limitare le esigenze di flessibilità da parte delle imprese
Dall'altra stanno modificando radicalmente i regimi di orari presenti nel nostro Paese per cui il modello di riferimento il modello di ora ora il ferimento
Su cui organizzata l'imposta alle politiche dello Stato sociale l'organizzazione degli assetti delle nostre città lotte otto ore per cinque giorni la settimana non è più il modello prevalente
E comunque sicuramente non è l'unico modello
Ecco perché dicevo spesso accompagna comportato un antiquario nella condizione di vita di molti lavoratori di molte lavoratrici
Perché molto spesso questa questa esigenza di flessibilità da parte delle imprese
Non ha trovato delle contropartite sul piano del come si allega la fatica sul piano durante la distribuzione del del lavoro dell'occupazione e per quanto riguarda il rapporto tra tempo di lavoro regimi di orari e organizzazione delle città
Penso per esempio io non potrei citare tantissimi con contatti che hanno anche fatto discutere in questo in questo periodo recente dunque
Il problema che credo sia cruciale per quanto riguarda la politica dei tempi è come coniugare come costruire una armonia se è possibile o comunque una mediazione un incontro verrà scritto Corriere in un articolo su Repubblica da queste esigenze di flessibilità dell'impresa io credo non possiamo né demonizzare né semplicemente contenere e le esigenze di libertà degli individui
Le cosiddette come chiamava corrieri flessibilità sociali
Io credo che questo sia il punto importante punto fino al fino ad ora il russo sia dalla contrattazione e dalla legislazione e anche delle proposte di legge io poi dopo voglio
Proposte di legge anche recentemente presentati e poi dopo voglio conclude appunto con un punto tutto politico di che cosa si
è necessario fare da subito e vorrei dire che per esempio
Anche nella proposta del ministro del lavoro sul tema della riorganizzazione del mercato del lavoro queste che affronta giustamente il tema della flessibilità però questa esigenza di un incontro tra flessibilità dell'impresa e flessibilità sociali possibilità degli individui lo trovo ancora eluso ma avremo modo di di discutere quindi costruire una politica dei tempi significa
Venire incontro a queste esigenze affermare il diritto al lavoro nei termini in cui diceva professor Zamagni c'è come dimensione di libertà come questione che attiene alla sfera della libertà
Costruire un modello sociale cioè offrire le opportunità per cui donne e uomini insieme al lavoro possano dare piena espressione ad altre sfere della vita come la uno dei figli la cura degli anziani lavoro familiari il rapporto con gli altri la formazione e quindi la necessità di creare di avere anche un ciclo di vita
Che sia molto più flessibile
Che consenta a donne e uomini di vivere questi tempi della vita come tempi che sono costitutivi di ogni fase della vita perché ci si deve riposare quando sia anziano deve studiare soltanto quando si è giovani
E non invece non è possibile fare dello studio del lavoro del tempo per gli altri del lavoro di cura momenti costitutivi di tutte le fasi della vita queste
Credo la sfida di una politica dei tempi
Questo significa allora io credo a lavorare e agire
A quattro libri su quattro livelli primo
Ma una costruire una strategia di riduzione modulazione dell'orario di lavoro della durata del tempo di lavoro
Sapendo che questo significa anche intervenire sulle politiche di governo del mercato del lavoro non c'è dubbio che l'idea del posto fisso per tutta la vita
è un'idea che forse
Come dire è una possibilità un'opportunità
Che non potrà essere più per tutti che invece bisogna pensare alla carriera lavorativa come una pratica lavorativa in cui intervengono Bari pezzi vari momenti lavorativi varie esperienze lavorative il punto è
Di uscire a dare dignità a tutte queste esperienze lavorative fare sì che questa esperienze lavorative siano tutelate ha riconosciuto nei diritti qualificate e che davvero costituiscono una carriera lavorativa
L'altro terreno su cui invece intervenire è quello della produzione della valorizzazione di quei beni che oggi sono scarsi
Come la l'istruzione e la formazione
I servizi alla persona alla valorizzazione del lavoro di cura
Insomma i soldi e a partire di qui il sostegno di quel terzo settore io credo abbiano anche come presenza mani diventi centrale gli investimenti sulla formazione
Ed inoltre la valorizzazione e della e la la riforma anche della qualità urbana del modo con cui si vive nelle città ecco io credo che questi siano i piani che compongono una politica dei tempi e che sia sbagliato isolare un pezzo rispetto all'altro
Presidente io non credo che una politica di semplice riduzione dell'orario di lavoro possa essere efficace
Se non contestualizzata se non collocata dentro questo sforzo di costruire un modello sociale diverso
Parte di qui sono queste le premesse che sono alla base di due proposte di legge che abbiamo elaborato come gruppo progressista proposte di legge di cui io parlerò in termini molto sommari
Che voglio ci tengo però a dirlo tengono conto di un'elaborazione di riflessioni che sono avvenuti in vari campi io mi sono molto bassa degli studi che
Ha fatto professor Zamagni particolare per le cose che amo state pubblicate sulla rivista Progetto di studi
Della CISL di proposte della CISL del testo di legge che era stato elaborato nella precedente legislatura da dottor padiglioni oltre che delle elaborazioni delle donne e quindi elaborazioni più tradizionali della sinistra però voglio dire questo testo questi testi di legge tengono conto avvero della pluralità di riflessioni che ci sono sul campo quali sono gli obiettivi che si propone il primo a realizzare un incontro e una mediazione tra le esigenze di flessibilità proprio dell'impresa e le cosiddette esigenze di flessibilità sociale degli individui il secondo obiettivo redistribuire il lavoro e qui c'è una questione
Assolutamente urgente non abbiamo una legge che prevede quarantotto ore settimanali più otto ore di lavoro supplementare
Abbiamo un uso perverso dello straordinario anche qui posso citare anche le cose molto anticipatrici che alcuni anni fa aveva scritto e detto in merito
Gorrieri io credo che per esempio nel primo modo per una prima misura per redistribuire il lavoro si è quello di portare l'orario legale a trentanove ore avere per legge presenta dalle ore eh ridurre fortemente il ricorso allo straordinario
Terzo obiettivo quella della modulazione del tempo di lavoro questioni a cui ho tempo molto
Perché riguarda quelle la dimensione della libertà
E quel problema che in particolare vivono le donne italiana io credo che sia sbagliato contrapporre al modello lavorativa a tempo pieno semplicemente ad una diffusione generalizzata del part-time credo che sia giusto parlare di modulazione di orari di lavoro
Alla conferenza della CGIL di Chianciano questo proposta ha detto delle cose importanti
E c'è riuscire a tutelare sul piano legislativo e Positano contrattuale
Una pluralità di regimi di orari rigidi orari differenziati
E soprattutto prevedere la possibilità di entrare da un regime orario all'altro per esempio credo di sì una grande misura di libertà
Poter consentire a una parata di ad una lavoratrice ad un operatore
L'uscire da un lavoro a tempo pieno per fare è una fase della propria vita
Lavoro a tempo ridotto e potrà ritornare a tempo pieno questa questione per le donne è decisiva se si vuole affrontare il nodo del carico di lavoro delle donne italiane ed io credo che questo sia un passaggio decisivo
Ovviamente
Ecco dicevo però non stante soltanto non soltanto generalizzazione del part-time perché se guardiamo quell'esperienza europea penalizzazione del part-time significa poi anche
Gerarchizzazione Fante dei lavori quindi è molto meglio modulazione ma una modulazione su il rispetto alla quale non soltanto riconosci diritti ma ci investì anche dal punto di vista formativo per cui lo i tempi di lavoro l'orario ridotto non si riducono ad essere ora di lavori che qualificanti
L'altro obiettivo la modulazione del ciclo di vita con la possibilità di prendersi delle pause attraverso i concetti parentali personali familiari
Ed inoltre la valorizzazione del capitale umano attraverso la formazione io credo che sia importantissimo prevedere nei momenti di scambio tra orario formazione misure di riduzione di orario che favoriscano
La formazione in particolare la formazione continua
La proposta di legge inoltre vuole favorire un processo di riduzione del tempo di lavoro
Sia chiaro la via maestra per questa e la contrattazione su questo punto il testo di legge elaborato stabilisce come dire una ripensamento
No sto della sinistra rispetto ai precedenti testi di legge perché il testo di legge nostro delle donne precedente testo di legge Bassolino presidente Ghezzi sull'orario di lavoro prevedevano le trentacinque ore per legge ecco io credo che sia semplicemente sbagliato
Perché la riduzione deve avere come soggetti fondamentali la contrattazione
E la legislazione può essere una legislazione di sostegno oppure come questo è stato scritto da alcuni la legislazione deve creare un ambiente favorevole alla riduzione dell'orario non deve porre dei vincoli
Ma non perché dieci tengo moltissimo a ridosso dell'ora di lavoro
Quindi dico questo non perché penso che la
Però e in qualche modo offuscare l'obiettivo della riduzione dell'orario ma perché penso che una legislazione che ponga dei vincoli che dica tra tre anni trentacinque ore semplicemente inefficace quindi
La legge vuole favorire la strategia di riduzione di orario creare un ambiente favorevole a creare delle opportunità su questa parte in particolare abbiamo lavorato con alcuni economisti come l'economista del gesto e Claudio De vincenti abbiamo ritenuto necessario rispolvera alla obiezione è praticabile una riduzione di orario dal punto di vista dei costi e dal punto di vista della
Dell'obiettivo della creazione di lavoro
è stato fatto una valutazione dell'impatto occupazionale di questa proposta di legge anche dei suoi costi è
L'impianto è il seguente
E possibile sostenere una riduzione generale degli orari di lavoro
Generale ma non generalizzata
Generale nel senso che deve riguardare tutti i settori ma nelle sue modalità deve essere articolata settore per settore
Perché altrimenti sarebbe inefficace
Deve essere rapportata agli incrementi di produttività
Pagata con incrementi di produttività
E quindi gli incrementi di produttività sono redistribuiti tra attivamente in prese
Lavoro lavoratori sotto forma di riduzione di orario Edi aumento contenuto del salario
Quindi la riduzione di orario a parità di costo di produzione la valutazione fatta la dettate vede vincenti e quello che
Una ipotesi di riduzione di orario che porterà i trentacinque ore attraverso due due
Due tornate contrattuali e quindi pensare le trentacinque ore di qui al due mila
Secondo l'impianto che ho detto prima può comportare un aumento di quattrocentocinquantotto mila posti lavoro
Verificato ovviamente però ci sembra più giusto che qui la proposta di legge di riduzione doganali lavoro si ponesse il problema dei costi e della valutazione d'impatto occupazioni
Non voglio entrare nel dettaglio dei singoli
Desidero titolo la proposta di legge anche perché il mio tempo esaurito voglio dire che il
Il che questa parte della strategia di riduzione di orario nella legge perseguita attraverso tre strade
Una gestione negoziata regolata
Delle flessibilità il che vuol dire che le flessibilità sono previste
Le flessibilità richiesti dell'impresa sono ovviamente come dire assunte ma devono essere considerate terreno di esercizi di una democrazia sindacale ed è la vera delle contropartite sul piano per la riduzione dell'orario di lavoro
La seconda strada per ottenere appunto questa riduzione d'orario di lavoro
Era definizione di incentiverà impresa attraverso un fondo nazionale per la riduzione dell'orario
In questa parte prevediamo incentiverà impresa soprattutto anche per il sostegno ai regimi orari ridotti nei termini in cui dicevo prima
E la terza strada atroce in cui si vuole perseguire questo obiettivo della riduzione di orario e appunto la modulazione degli orari di
Di lavoro la possibilità di
Finalizzare alcune quote di riduzione di orario alla formazione permanente la riqualificazione professionale
L'ultima parte della legge quella relativa invece al ciclo di vita ai cosiddetti congedi parentali
Prevediamo la possibilità per donne e uomini di assentarsi per un determinato periodo di tempo per poter seguire i bambini familiari
E previsto anche la possibilità di un congedo per ragioni
Personali
Come viene pagato questo congedo si prevedono alcune possibilità la possibilità di usare in modo anticipato il Chieti Ischia per
La possibilità di
Come dire lo scambio di tempo uso adesso in congedo e vado più tardi in pensione quindi la flessibilità in uscita la possibilità di richiedere all'INPS un anticipo del pagamento
Ed inoltre introduciamo sempre per quanto riguarda i congedi
Una una norma che è stata che è stata assunta in alcuni paesi europei in particolare è stata assunta in Belgio perché venga definita interruzioni di carriera per dire la possibilità di interrompere il lavoro per tre anni
Qualora questo sia richiesto da esigenze familiari ovviamente queste interruzioni di carriera non da aggiunto a nessun trattamento se non alla possibilità di conservare il posto di lavoro
E poi è questi tre anni possono essere sostituiti da un lavoro a tempo determinato
E per sommi capi scusate perché io che ho visto illustrato questa proposta di legge voglio concludere però con una questione tutta politica
Ed è questa su queste tematiche
Del lavoro del tempo di lavoro delle politiche dei tempi
Quando la smettiamo di fare di convegni e quando iniziamo a costruire a e e fatti reali
Ci sono telai e ci sono degli appuntamenti degli appuntamenti contratti aziendali come si affronterà la che spazio avrà
La questione dell'orario nei prossimi contratti aziendali di pieno rispetto dell'accordo del ventitré luglio i dati dati della della CGIL forniti dalla CGIL relativi alla questione salariale dimostrano
Che
I io risposi detto salario di nel così detto saranno di fatto c'entra molto il ricorso allo straordinario
Allora nell'affrontare nell'osservare l'accordo del ventitré luglio per quanto riguarda la parte del salario Marco rispettare l'accordo del ventitré luglio significa anche a farsi carico di altre parti contenute in quella con io credo significa affrontare la questione dell'orario
Sul piano legislativo
Mi chiedo quando si inizierà a discutere davvero una legge sull'orario di lavoro che ottenga se non altro per i due obiettivi lo lei la radio trentanove ore e la forte contenimento dello straordinario credo
Che questo sia un obiettivo che potrebbe aiutare molto il sindacato l'attimo di contrattazione e potrebbe
Aiuta a essere una misura anche di redistribuzione del lavoro ed infine c'è un progetto di legge sui congedi parentali
Non solo nella precedente legge finanziaria devo dirlo con impegno molto dei cristiano sociali diciamo Gazzoni in particolare ci siamo battuti per ottenere un aumento degli assegni familiari e
L'uno stanziamento della legge sui congedi parentali
Abbiamo ottenuto questo stanziamento quando si riuscirà a mettere all'ordine del giorno la legge sui congedi parentali siamo quasi l'unico paese europeo e Nana questa registrazione su questi ultimi due punti io colgo l'occasione appunto di
Della presenza del ministro per chiedere un aiuto anche il ministro sa bene che c'è
Un uomo dei gruppi parlamentari della commissione parlamentare competente però credo che questo ben a perché se necessario appunto una concertazione di sforzi per fare sì che almeno queste ultime due questioni
Riforma dell'orario di lavoro a compiti obiettivi limitati legge sui congedi parentali che non so quali saranno le vicende di questa legislatura so però e devono costituire le priorità
Di della cioè dell'agenda politica
Perché se non si parte da queste piccole cose tutte a questa discussione estremamente interessante su il tempo di lavoro creare lavoro ai tempi di vita punta e destinato a rimanere nella convegnistica e francamente credo che questo alla lunga risulti inefficace
Grazie a Livia Turco per questo suo contributo ai nostri lavori prima di dare la parola ad Enzo Frisa vorrei comunicare che la commissione mozioni che è presieduta da Sandro Antoniazzi
Si è riunita questa sera alle ore ventuno e trenta nella sala al piano superiore la sala adiacente la sala stampa le mozioni dovranno essere consegnate al presidente della Commissione entro le ore venti
Ora la parola Henson Friso
Che ex segretario generale della CISL Internazionale scusa Enzo prima di cominciare il tuo intervento non lo dico solo per per bisogna che riusciamo a contenere gli interventi entro dieci minuti altrimenti non riusciamo a dare la parola a tutti quelli che l'hanno chiesta oggi pomeriggio grazie vede lo vorrei innanzitutto
Nel ringraziare il coordinamento del nostro movimento che ha avuto l'amabilità
Di distribuire ai partecipanti un contributo scritto
Anche perché non è facile poco tempo dibattere su un tema così importante come il nostro in questo momento
Credo che dobbiamo riconoscere che i problemi con il quale il mondo del lavoro e confrontato sono compressi
E non di facile soluzione e in particolare il problema della disoccupazione
è anche vero però che la destra economica sta influenzando
Le istituzioni intergovernativa in tali specializzate quindi governi dei Paesi industrializzati
Aderenti a queste istituzioni
Ad adottare misure che quando applicate mentre non lo portò ad una vera soluzione al problema dell'impiego
Provo con una riduzione generale generalizzata dei salari reali
Un impoverimento della popolazione
Ma provocano anche l'indebolimento del movimento sindacale
Del comunicato finale dall'ultimo incontro dei capi di Stato dei sette Paesi più industrializzati che si è svolto a dare il fax
Dove l'Italia rappresentata dal nostro presidente del Consiglio Dini si trova un chiaro riferimento a suggerimenti alle politiche indicate dall'Organizzazione della cooperazione e lo sviluppo economico OCSE organismo questo che come tutti sanno raggruppa i venticinque Paesi più industrializzati del mondo
I suggerimenti di questo organismo
Ai quali seppure indirettamente ha fatto riferimento il presidente del Consiglio Dini nel suo discorso all'inaugurazione la Fiera del Levante includono tra le altre cose il superamento del contratto di lavoro a tempo indeterminato
L'abrogazione delle leggi a salvaguardia dell'occupazione onde assicurare agli imprenditori ampia libertà nei licenziamenti
La fissazione a livello aziendale dei salari e delle Consigliere delle condizioni di lavoro nonché dell'orario di lavoro
La riduzione dei salari in particolare quelle dei giovani in cerca di un primo impiego
La riduzione dei benefici sociali e previdenziali
Sono suggerimenti questi è questa la mia opinione e non solo la mia opinione e buona parte influenzati
Non tanto dalla ricerca se non dal modello di relazioni industriali esistente negli Stati Uniti d'America
Relazione caratterizzate da un tasso bassissimo di sindacalizzazione
Relazioni caratterizzate da una contrattazione collettiva che interessa unicamente ed esclusivamente i lavoratori aderenti al sindacato
A un numero sempre maggiore di lavoratori quindi senza alcuna protezione i cui salari e le condizioni di lavoro sono pensati individualmente quindi sono fissati dall'impresa da una contrattazione collettiva che si svolge a livello aziendale da una mancanza di protezione contrattuale o resistere attivato i matti era di posto di lavoro
Ed è così
Che esperti interessati è il libretto di Pierre Carniti
Dal titolo non c'è più lavoro lo indicava in maniera molto chiara che esperti interessati ripeto
Hanno potuto dimostrare che la capacità competitiva dell'economia americana sarebbe superiore a quello appena inebetiti
Mentre le contribuzioni sociali
In Europa incidono sui costi per il cinquanta per cento le contribuzioni sociali negli Stati Uniti d'America incidono solamente per il venticinque per cento
E questo dato medio nasconde il fatto che in questo Paese sono decine di milioni i lavoratori che prestano la loro opera senza una reale protezione sociale
Mente
Tra l'Europa si parla di riduzione dell'orario di lavoro
Ma secondo dati ufficiali forniti dall'ottobre scorso gli operai delle fabbriche sono obbligati a lavorare in generale mediamente quattro ore e quarantadue minuti di straordinario per settimana
Con punte che proprio con l'orario di lavoro che va dalle sessanta alle settanta ore settimanali
E senza che questo senza che questo provochi una protesta il Polo a parte lavoratori interessati non perché sono ricchi ma semplicemente perché hanno un bassissimo livello salariale
Che il tasso di disoccupazione di stati di avere che oggi dell'ordine del cinque virgola sei per cento ma il libretto di Carniti dice
Che sembra mentre scusi mentre in Europa comunitaria del dieci per cento e nella zona dell'Associazione europea di libero scambio dall'otto per cento però se non tenessimo conto quando lo fanno gli americani
Della lavoro si chiama nero
Cioè del lavoro del lavoro
Dei sottoccupati il dieci per cento europeo si ridurrebbe considerevolmente
Perché questo quello che illegale nel nostro Paese lavorare senza contratto di lavoro lavorare senza protezione sociale e negli Stati Uniti d'America è negare per cui si si tenesse in considerazione in questi dati il lavoro dei sottoccupati che il dieci per cento in Italia e scuse che in Europa si ridurrebbe considerevolmente
Quindi contrariamente a quanto avviene negli Stati Uniti d'America Nori abbiamo grazie a Dio un movimento sindacale che si fa carico dei problemi di tutti i lavoratori
Siano essi iscritti o non iscritti al sindacato siano essi occupare disoccupati o pensionati
Che si fa carico in dialogo con le associazioni degli imprenditori con il governo dal problema del paese come la competitività dell'economia nazionale del mercato mondiale
Il problema previdenziale la disoccupazione lei disparità regionali d'ambiente eccetera un movimento sindacale
Che tratta tutti i livelli compreso quello aziendale e che non fa in maniera autonoma al riparo di ogni ricatto come occorrerebbe se l'agente contrattuale come si cerca di indicare anche per il nostro Paese l'agente contrattuale a livello aziendale fossero i lavoratori dipendenti e senza le gambe il punto con il sindacato e quindi con il rischio di creare una miriade di Covo di comitati di base che sono per eccellenza orde microrganismi senza alcun senso di solidarietà
E certo
Che sono intervenuti i fenomeni nuovi e importanti nel campo economico come l'introduzione di nuove tecnologie
Il superamento in tutto in parte del terrorismo
Ma anche il rifiuto crescente del lavoratore moderno più istruito di quello delle passate generazioni però non ha progettato fin nei minimi particolari da altri e che esclude ogni sua partecipazione attiva e intelligente al processo produttivo
Il sopravvento in tutto o in parte del fordismo
L'eliminazione delle barriere doganali eccetera fenomeni questi che devono essere presi in considerazione da tutti compreso il sindacato questo però non può farci accettare l'idea che lo stato sociale pur con gli accorgimenti necessari quale bisogna portare e diritti sindacali a acquisiti con decenni di lotte sindacali e politiche
Siano diventati oggi in Europa un ostacolo alla soluzione del problema dei senza lavoro
Quanti vogliono farmi crede Facci credo se questa contro verità
Sono gli stessi che si sono battuti con successo purtroppo contro l'applicazione dalla clausola sociale
Anche il nostro governo non ha aderito l'acqua sociale e quando Berlusconi citava l'altro giorno una grande conquista il successo del suo Governo il fatto che un ambasciatore italiano si è diventato direttore generale
Dell'organizzazione che ha sostituito il gatto fate attenzione che questo signore è stato invitato
Votato anche dai Paesi asiatici detti tipica dei asiatiche quindi con l'impegno di non più parlare di clausola sociale
Clausola sociale in materia di scambi commerciali
Vale a dire impedire ogni tipo di importazione di prodotti provenienti da Paesi dove i diritti fondamentali dei lavoratori non sono riconosciuti
Come il delitto di organizzarsi in sindacato e il diritto alla contrattazione collettiva dove esiste il lavoro forzato
Dove esiste lo sfruttamento dei bambini lo scopo era ed è quello di impedire una competitività
Nel mercato
Dovuta non ad una maggiore produttività ma lo sfruttamento della mano d'opera come il caso in particolare
Delle cosiddette tiri asiatiche vale a dire paesi a democrazia precaria
Paesi con residui autoritari
Ho apertamente dittatoriale come il caso dell'arcigno
Un famoso sociologo britannico diceva recentemente lucido
Il modello asiatico piace a molti uomini d'affari
E i politici conservatori è sempre lui che parla da Margaret Thatcher a Silvio Berlusconi cerco di seguire i valori asiatici e l'autoritarismo benedicente concludeva
Sono diventati la nuova tentazione bisogna riconoscere tuttavia e in questi paesi padrone alcuni di essi
La Corea del sud parlo della Malesia lo stesso Taiwan
C'è un processo di democratizzazione
E i sindacati
Cominciano a essere molto più autonomia molto più combattivi per cui cioè speranza che a breve scadenza le condizioni di quei lavoratori
Siano migliorate e diventino quindi le loro economie meno aggressive e competitive sì ma unicamente sul piano della capacità vedano loro produttività
L'aumento dell'offerta porta inevitabilmente a una diminuzione dell'impiego se non è compensata
Da un aumento della domanda
La politica che vedono i consumi interni
E l'aumento all'esportazione e la politica di tutti i Paesi industrializzati e senza eccezioni qua c'è un Paese che dice io voglio d'importazione vale a dire e tutti sì per errore le esportazioni ed è questa una politica e poi c'è contro un mondo in via di sottosviluppo è che interessa due terzi della popolazione mondiale
La presidente Staggia sfornando sul microfono se lo usava anche prima questo metodo oggi in questo momento probabilmente
Eccetera eccetera
E uno facendo uno ecceduto
E quindi io non voglio minima misura
Interviene nel dibattito che esiste nel nostro Paese di patto fatto con grande serietà e e consapevolezza ma quota solamente la mia esperienza
Assoluta fatto di dire
E nelle zone arretrati chiamando
L'applicazione di bassi salari
Come nel caso delle tigri asiatiche
Potrebbe facilitare l'occupazione
Io non invito i sindacalisti
In questo momento
Se però qualcuno che lei che le tigri asiatiche siano diventate tali solamente perché avevano Salaris bassi si sbagliano di grosso
Sono paesi che hanno investito risorse enormi sul piano delle migrazioni
Palo di tagli quanto alla Malesia alla Corea del Sud per cui hanno creato le condizioni sul piano delle infrastrutture per attirare gli investimenti
Perché in particolare che i salari bassi da soli risolve il problema della disoccupazione pensate all'Africa più bassi di quelli si muove
No c'è una cessi al pretore salari bassi anche peggiore l'unica soluzione sarà e i salari reali diminuivano emolumenti e va all'occupazione in nessun posto
Questo un fatto importante per voi dobbiamo prendere in considerazione
Concludo
Dicendo
Che un governo e per finanziare le proprie attività e per risolvere il problema del debito pubblico
Si affida particolarmente all'imposte indirette come è stato nel passato
Ed esclude per principio uno aumento dalle poste su delle imposte sui redditi al di sopra di certi livelli
Non solamente compie un atto di profonde ingiustizie
Non solamente facilita il fenomeno dall'inflazione
Ma ciò che è ancora più grave non sarà in grado di procurarsi metti indispensabile per assicurare tutti i cittadini indipendentemente dalla condizione sociale o dalla regione di appartenenza
Identiche opportunità in termini di infrastrutture economiche sociali
Per avere un lavoro e riuscire la vita
L'obiettivo resta quello di aumentare la capacità Coppi competitiva della nostra economia attraverso una maggiore produttività investendo sul nuovo aumentando le sue capacità professionali
Adottando la scuola ai dieci alle esigenze di un'epidemia
Economia incostante trasformazione poteva
Grazie avente appresa prende ora la parola Walter Cerfeda che è segretario confederale della CGIL e che ringraziano per aver accettato questi invitato
Sono io che ringrazio voi avermi dato l'opportunità di poter intervenire
Su un argomento molto importante e decisivo nelle sorti del nostro Paese nei prossimi giorni e vi confesso
Che non hanno che ascoltavo il dibattito la discussione che stiamo facendo e quindi ma mano appare sempre con più evidenza
Come le risposte di fiato corto di corto respiro che sono in atto anche nel nostro Paese un particolarmente non sia un Paese una discussione di questi giorni
In ordine a come affrontare il problema del lavoro essenzialmente sul Tirreno o dentro il mercato del lavoro la sua flessibilità o dentro una logica di pura abbattimento di costi e di tutti i fattori di costo
In una ricerca infinita di un punto di pareggio che poi come dimostra le ristrutturazioni in atto non si riesce mai a trovare e che quindi occorre alzare davvero il livello della riflessioni in ordine alla grande sfida della che ci pone la tecnologia nel nostro nelle economie avanzate nelle civiltà di questa di questa fase del mondo
Per la separazione lacerazione profonda che introduce irrimediabilmente tra produzione e produttività
E come da questo versante come dice il professor Zamagni vada ripensato il rapporto tra produzione produttività i tempi di lavoro
Perché costruire anche un senso sociale
Perché qui non se ne parla ma non v'è dubbio che la caduta la lacerazione tra produzione produttività che ha comportato la fase della attuale disoccupazione tecnologica ha introdotto anche nel livello sociale quegli elementi di incertezza
Insicurezza verso il proprio futuro che uno delle chiavi dei germi più profondi più terribili che in questa fase introducono elementi di rottura di solidarietà ed equità
Tra le classi sociali tra i lavoratori tra le attese le opportunità di lavoro
Ma mentre ascoltavo queste convenivo quindi sull'esigenza di andare i nodi profondi che ci propongono le questioni delle tecnologia e dello sviluppo del lavoro davanti a questi questi grandi problemi
Mi domandavo se in qualche caso involontariamente non facciamo fa di non esercizio di volontarismo
E cioè ci convinciamo fra Dinoi della giustezza
Dell'ipotesi del ragionamento che mettiamo sul campo
Ma che la discussione che facciamo in realtà inefficace appena usciamo da questo albergo da questa riflessione
Penso cioè che noi dobbiamo trovare una ragione sociale una ragione economica forte
Che induca e dia una priorità vera e non apprezza politica che faccia della discussione sul tempo sugli orari e sul lavoro davvero una priorità assunto da questo Paese
Per farlo bisogna che facciamo un passo avanti
La realtà la constatazione credo di non dire nulla di eccezionale
E quella per cui oggi ormai da molti anni il lavoro ma direi l'economia reale e una derivata nel nostro paese del risanamento del debito pubblico
Terreno ovviamente irreversibile
Terreno su cui ci siamo cimentati negli ultimi tempi ma che hanno fatto dell'economia reale dei problemi dell'economia reale quasi una variante dipendente
Come se l'economia reale avesse in sé la forza di poter auto-governo are e di poter in qualche modo rispondere da solo ai grandi problemi che poi percorrono la società italiana
Ora è giunto il momento di dire un punto mette un punto fermo
Io credo che la ragione economica
Non soltanto quella sociale e politica
Per cui oggi è necessario mettere il lavoro al primo punto dell'agenda politica e sociale di questo Paese deriva dal fatto dalla constatazione
Che l'economia reale in una fase di crescita e di sviluppo come quello che abbiamo conosciuta in Italia negli ultimi due-tre anni
In realtà non ha risolto i problemi
Ma in realtà ci lascia oggi in eredità un'Italia spaccata in due
Con un organze Nordeste con il mercato del lavoro saturo l'utilizzo degli impianti altrettanto e una situazione del mezzogiorno Italia in cui la disoccupazione ormai di un giovane su due è crescente a Napoli dove ero ieri i giovani disoccupati iscritti a liste di collocamento superano ormai il sessanta per cento
E mentre questa è la fotografia che ci lascia l'economia reale abbandonata a se stessa
Dall'altra abbiamo una nuova fase di un processo di ristrutturazione che si apre in questi giorni in queste settimane di cui si parla poco
Occorrerebbe invece parlare riflettere a lungo e cioè la fase per la quale probabilmente declinano
Le ragioni e le condizioni che hanno consentito negli ultimi due anni Alitalia restare legata la competitività e lo sviluppo perché declinano la possibilità di giocare a lungo sul differenziale di cambio perché ci viene impedita dall'eletti dalla comunità europea
E dalla volontà politica del governo che ha ragione o torto punta rientrare nello SME riducendo un fattore che ha consentito la crescita sia pure distorta imperversa e dall'altra
La grande redditività dell'impresa
Mediobanca dice sedici mila miliardi nell'ultimo nell'ultimo anno su un campione di mille cinquecento in prese
Norme distribuita
Tra lavoro e capitale non investita in momento di capacità produttiva
Oggi al grande rischio la grande tentazione di trovare uno sbocco puramente di carattere finanziario come dimostra ieri Gemini che oggi la ricapitalizzazione di Olivetti
Con il che si apre una fase del processo di ristrutturazione alla quale la grande impresa la grande finanza riscopre la propria centralità e il valore del lavoro e il lavoro come dimostra ancora una volta il caso Olivetti la richiesta di cinque mila esuberi torna a essere continua a essere una pura derivata dal debito pubblico dei conti economici dell'impresa
Senza uno straccio di politica industriale senza uno straccio di strategia per il proprio futuro sui mercati internazionali senza uno straccio di futuro per questo Paese
E questo avviene paradossalmente
Come ci ricordava Friso qui propriamente nel mondo la centralità dei grandi poteri finanziari hanno passato la mano come fattore di economia di competitività a una competizione basata su sistemi e sul valore del prodotto e del bene del dell'atto umano del valore del lavoro incorpora con i prodotti ora noi abbiamo da questo punto di vista da mettere i con i piedi per terra la discussione che stiamo facendo e decidere qui adesso e subito in Italia la questione lavoro come si identifica e che cosa facciamo
Io penso che la questione lavoro oggi in Italia si identifica come socio largamente con Mezzogiorno
Penso che le politiche in atto la discussione in atto adesso qui in Italia sul Mezzogiorno esclusione sbaglia
L'insistenza
Che Confindustria fa
Nell'idea anche l'abbattimento di un differenziale salariale
Consenta la ripresa dello sviluppo e del lavoro nel Mezzogiorno è una falsità
A cui bisogna dare una risposta in qualche modo conclusiva di buonsenso ed equilibrata nel Mezzogiorno già oggi
I salari hanno differenziale Ferrari di fatto un differenziale di oltre il venticinque per cento in tutti i settori manifatturieri per quello che riguarda la contrattazione legare mente largamente diffusa l'evasione contrattuale contratti in nero
E nonostante questo grandissimo differenziale economico e salariale non un posto di lavoro non a convenienze non investimenti più serializzato
Se è così vuol dire che nel Mezzogiorno
Declinano
E si smettano nei prossimi anni il differenziale di di vantaggio di incentivo che veniva data dalla fiscalizzazione le regioni meridionali ma che si si pensa di dover trasferire dallo Stato ai disoccupati del Mezzogiorno questo venti per cento in più
Che le imprese vengono a smettere come incentivo all'investimento io trovo questo è immorale se non di una logica davvero difficilmente come dire eticamente definibile penso invece che nel Mezzogiorno la partita va giocata in carattere differente
Penso che molto ha fatto il governo dirà il ministro Treu per quello che riguarda il libro bianco
E ovvero lo sbocco delle opere pubblica ma di opere pubblica si tratta non di superamento delle svantaggi territoriali e oggi l'economia e la competizione si gioca sugli svantaggi territoriali basati sulla capacità di sistemi di competere
Se i sistemi territoriali sono infrastrutturati se ovvero vi sono le reti
Di Energia di trasporto di telecomunicazioni stradali di acque che consente a un sistema di fornirvi servizio di attirare i capitali per poter essere investiti di questo non si parla io chiedo al governo in questa finanziaria adesso
Oltre il libro bianco le opere pubbliche e di aprire qui adesso un protocollo per quello che riguarda i grandi enti ferrovie spetterà per consentire l'utilizzo gli investimenti nei prossimi mesi nel Mezzogiorno delle grandi investitura reti
Eh penso che sarebbe un atto politico di straordinario valore
Se decidessimo che tutti i proventi delle privatizzazioni vadano definiti e indirizzati allo sviluppo del Mezzogiorno è al lavoro nel Mezzogiorno
Penso che in questo scenario le parti sociali sindacato la Confindustria debbano poi esercitare il proprio ruolo in grado di consentire l'incentivo all'Investimenti
Non negoziando riduzione dei salari ma negoziando induzione dei costi che altra cosa
Negoziando e contrattando le flessibilità l'utilizzo degli impianti le turnazioni
I premi di produzione
I volumi di formazione soluzioni pienamente a Gioia Tauro non ha consentito un abbattimento concreto del costo del lavoro senza consentire un abbattimento del salario
Questo credo sia una discussione seria
No una polemica
L'escussione seria a cui detiene predare seriamente le risposte penso accanto a questo poi termino
Dovremo avere una politica sui tempi
Perché è vero quello che dice va preso ma anche ricordava Livia Turco
In Italia l'orario largamente in questa fase è una surroga del salario
In molte parti d'Italia specialmente nel Mezzogiorno ma anche del Nord
In una fase in cui l'economia non è stata governata sul versante dell'inflazione che crescente sempre di più l'uso dell'orario del tempo è una forma una risposta surrettizia le difficoltà di ordine salariale
E se non riusciamo a far funzionare fino in fondo il protocollo di luglio che consente invece che il salario potere d'acquisto viene salvaguardata a livello nazionale e su questa partita il governo una grande responsabilità di come tu concluderà nei prossimi giorni a partire sul pubblico impiego
Noi non riusciremmo nell'impresa nella contrattazione aziendale che ricordava Livia Turco a discutere di ciò che dovremo discutere che è la redistribuzione della produttività
E senza discutere dove viene indirizzata la redistribuzione della produttività non c'è dubbio che non riusciremo a chiudere quella forbice maledetta che in atto genitale per cui le tra orario contrattuale orario di fatto raro di legge vi è una schizofrenia unitaria di scrivere al mondo l'orario contrattuale ormai tutti i contratti di statale trentotto ore trentanove ore l'orario di fatto sulle quarantaquattro ore l'orario di legge a quarantotto
Questa è una schizofrenia in conseguenza della puro utilizzo degli impianti verso la quale il sindacato e i lavoratori han dovuto ad esercitare una pura sporto di carattere adattivo
Noi dobbiamo intervenire sull'insula redistribuzione a produttività che si costruisce che si crea avendo delle linee guida alcune venivano ricordate io sommessamente ne aggiungo due poi me la smetto uno riguarda la risposta che saremo in grado di esercitare quando le imprese chiedono sfondamento del giorno verso la notte lo sfondamento la settimana verso il sabato e la domenica ovvero in cui ci credono ci chiedono non lo strappo ordinario ma un orario ordinario più lungo
Ovvero
Un utilizzo degli impianti una maggiore ricchezza che viene costruite determinata prolungamento la saturazione degli impianti che deve essere in questi casi deve corrispondere non a un momento dello straordinario perché ci lavora già ma deve corrispondere una riduzione di ore di lavoro e un aumento dell'occupazione in in in in pianta stabile attraverso l'inserimento di squadre aggiuntive di lavoro esperienza fatta nei testi di esperienza introdotta termo le speranze su cui dobbiamo insistere continuare a operare a lavorare penso
E bisogna intervenire sull'orario di legge questo governo bene o male io penso bene operato pare che non si concluda la sua vicenda nelle prossime settimane
Pare che abbia un più lungo tratto di vita davanti a sé bene c'è il tempo e lo spazio allora per mettere all'ordine del giorno dei problemi di carattere più strutturale
Ci si dica
Qual è il motivo fondamentale
Per cui l'orario di legge debba rimanere in Italia quarantotto ore e quindi si incentiva lo straordinario mentre esponenti dello stesso governo ci chiedono assoluto di ridurre i salari
De questa contraddizione francamente insopportabile io penso che l'ordine del giorno di questo governo
La identificazione tra orario di legge orario contrattuale sul trentanove quaranta ore giunto all'ordine del giorno per dare una risposta economica e sociale anche da questo versante problemi del lavoro vi ringrazio
Grazie a Walter Cerfeda ora vorrei comunicare all'Assemblea che noi abbiamo ancora altri dieci interventi previsti
Oltre a quello del ministero ora il ministro tempi molto ristretti per cui c'è tempo solo per l'intervento prima del suo voi
Appunto diamo la parola lui
Ovviamente
Il dibattito non si conclude con l'intervento del ministro e quindi noi continuiamo i nostri lavori nel nostro dibattito secondo programma ha ora la parola Donata Lenzi che subito dopo il ministro Treu
Alla parola questa volta non come coordinatore regionale dell'Emilia Romagna ma come assessore alla formazione professionale
E al lavoro della provincia di Bologna
A me dispiace riportare il dibattito ha dei problemi estremamente concreti che sono quelli che l'amministratore di un ente locale si trova di fronte pure in una situazione privilegiata quale quella emiliano-romagnola
Dopo i discorsi belli ad anche alti che abbiamo sentito oggi io devo dire la verità sentire professor Zamagni consola quando si aprono delle prospettive future
Perché nella nostra situazione giornaliera
Noi ci troviamo di fronte a una situazione che ancora a metà al futuro e la situazione attuale che vecchia che è il passato
E passato tende a prevalere
Il passato è anche tutte quello che è stato detto che continua a riguardare ancora il lavoratore dipendente
E non riusciamo a pensare e non l'abbiam fatto neanche con la riforma delle pensioni a tutte le nuove professionalità
Che proprio con quel discorso dei tempi che faceva il professore prima sono strettamente collegate e per le quali non riusciamo a immaginare una soluzione a un Progetto giuridico amministrativo
Un assessore che si trova la formazione professionale e lavoro in una realtà come quella di Bologna si sente per prima cosa dire dalle categorie imprenditoriali che cosa fa perché ci sia l'incontro
Tra l'Offerta e la domanda di lavoro essendoci una mancanza di certi tipi di qualifiche
Io sento quasi il dovere di dissociarmi dall'intervento che è stato fatto dal presidente della Confindustria della nostra regione che è andato presso la stampa del sud e oltre che quella locale a promettere ai nuovi emigrati e facendo balenare possibilità future senza nessun riscontro e senza la possibilità di dare voi una possibilità vera di integrazione e che è venuto agli enti locali e gli ha detto in pratica questo è l'elenco della spesa per il resto lasciateci lavorare
Però è vero ed è una situazione reale che c'è una difficoltà a trovare alcune Tiberi professionalità e se io mi metto a cercarla non sono neanche sicura che nel paese vicino a dieci chilometri di distanza non ci sia quella professionalità che sta cercando l'impresa di Polonia perché non esiste nessun servizio che colleghi i dati dei lavoratori su una realtà grande un piccola perché in realtà il piccola come quello della provincia di Bologna
Ancora più difficile
Una verifica su una delle zone a più ampia
E ancora più difficile creare dei servizi che rendano e colleghino
Il bisogno i lavoratori e le aziende
Questo perché noi ci troviamo di fronte oltre che la questione lavoro anche alla questione pubblica amministrazione che Caviglia Oria sollevato prima con grande chiarezza io non sto a ripetere
Io penso signor ministro che se lei riuscirà a fare la riforma del collegamento avrà fatto una grandissima cosa se riuscirà a fare un po'd'ordine tra il caos delle competenze avrà fatto una cosa ancora più grande
Se riesce a mettere in una rete informatica decente tutti i servizi che lavoravano fatto un miracolo ed è una cosa assolutamente fondamentale
Io vi invito a entrare in un ufficio di collocamento di qualsiasi parte d'Italia guardare come lavorano e come sono messi
E poi forse potremo pensare alle frasi di Gerardo Bianco oggi che ci ha detto che il centro è un metodo perché quello è il risultato di quello metodo
Qualcosa come ente locale possiamo fare e l'abbiamo fatta l'abbiamo fatto fornendo integrazioni tra noi Ufficio di Collocamento agenzia regionale per l'impiego i comuni con un servizio integrato dove si fa orientamento e dove si fa incontro tra domanda e offerta di lavoro che hanno esperienza pilota
Lo facciamo con uno sforzo di collaborare con alcuni enti locali in altre zone d'Italia creando dei canali privilegiati
Di passaggio di informazioni di passaggi di conoscenze per arrivare a un inserimento di lavoro accompagnato nelle sue varie fasi
Lo facciamo anche tornando a pensare mi son fatta mettere una frase in ufficio che dice non è mia ma non mi ricordo in chi è perché non mi ricordo mai citazioni
Abbiamo finito i soldi dobbiamo tornare a pensare
E questo è quello che dobbiamo fare e il discorso di Zamagni ci invita in questa direzione
Siamo un po'troppo pensatori certe cose io però sono anche concreta quando sento discorso delle a Livia Turco sui tempi delle donne come donna come mamma di due bambini dico che se mi risolvete il problema di come regolarizzare la posizione della baby sitter avete fatto già moltissimo
Una piccola cosa concreta ma per noi vuol dire la vita di tutti i giorni
Il sistema che abbiamo adottato il sistema maggioritario il clima politico che c'è nel Paese
Richiede la funzione di governo ci siamo parlati tutta mattina dicendo che mancava la politica
Io continuo a pensare che manca la politica come capacità di amministrare di decidere di governare per dare anche alle persone dei punti di riferimento per assumersi con coraggio la responsabilità delle decisioni
Io colgo questa occasione così mi risparmio di poter venire domani che proprio ci sono tanti altri che non meritano più di me per dire che ho ancora un senso di preoccupazione
Per il programma di là da venire interi di Prodi
La preoccupazione è che sia una mediazione e non un atto di coraggio che guardi avanti verso il futuro dove ci siano delle scelte chiare delle certezze degli slogan delle parole e delle cose che ci impegna perché ne abbiamo tutti bisogno e faccio un ultima notazione che riguarda la formazione perché è un tema delicatissimo
Si fanno le cose che azionava il professore prima sulla formazione continua si fanno e si possono fare ci sono livelli di qualità molto alti nel nostro Paese ci sono anche però delle zone d'ombra
Nella mia città si spende per la formazione professionale settantadue miliardi è una città di quattrocento mila di tanti
Si possono fare di tutto con una cifra del genere parate di soci più sicuro questo ve lo posso garantire
Se bisogno di mettere ordine di mettere trasparenza di sapere chi deve fare cosa in questo settore
Io vorrei che noi riuscissimo a farlo e non ci arrivassimo costretti da un'ennesima campagna di stampa o giudiziaria che su questo settore potrebbe trovare un punto di attacco
Veramente proprio per l'impegno che ognuno di noi ha nei confronti dei ragazzi e dei lavoratori me lo pongo come obiettivo
Grazie allora il ministro ci ha detto che anch'posticipare di dieci minuti il suo intervento quindi c'è ancora tempo per un intervento che e quella seguire di Gian Primo Cella
Quindi poi daremo la parola al ministro comunico che abbiamo ancora gli interventi di del senatore Michele Corbino
Dell'assessore al lavoro della Toscana Fontanelli di sabato fusto di Gianni spettano del partito alla rifondazione comunista e Di Stefano Riolo
La parola cella bene grazie mi sono posto una domanda non so se sarà sono posti altri ma io me la sono posta in questi giorni
Ed è questa ancora possibile una identità politica fondata sul lavoro a partire dal lavoro va e la sinistra che tradizionalmente non sempre ma tradizionalmente
Ha costruito una identità politica a partire dal lavoro fondata sul lavoro si pone ancora questa domanda ecco allora voglio affrontare la questione o in termini gramsciani sarebbe bello di è la questione
Del lavoro come aveva detto Zamagni
Riflettendo pochi minuti su questo tema allora è ancora possibile una identità politica a partire dal lavoro la risposta sembrerebbe negativa
Infatti se voi guardate bene a tutte le nuove denominazioni tranne quella dei nostri dei nostri amici K
Socialisti potesse tanti alla Valdo Spini nessuno ha riesumato il termine lavoro questo sembrerebbe peculiare strana no allora
La risposta è sì andrebbe negativa perché battaglia c'era la una competizione con altre cioè della vita
Ci sono i cicli di età per cui letta strettamente lavorative sono sono sono ormai ridotte
Perché l'assenza di lavoro molti cittadini passi che non ci si può identificare in qualcosa che non c'è e così via
Anche la sinistra vecchio sembrerebbe doversi avviare verso il supermercato dei valori delle immagini
Dove molti spazi molti corridori sono affollati anche da altre forze politiche per cui io sono convinto che il cittadino medio
Su molte proposte della sinistra non riesce accoglie la specificità o differenza con le proposte cioè della destra o di altri schieramenti
Allora nel Complesso rispondere no a questa domanda cioè rispondere no alla possibilità di una identità politica fondata sul lavoro a me sembra comprensibile ma errato sbagliato
è mia opinione che una importo una impostazione di questo tipo condurrà alla sinistra in Europa soprattutto cioè verso una generale perdita di identità e in taluni casi anche verso sconfitte elettorale
Certo lo sappiamo bene il lavoro non è più un interesse centrale della vita
Basta pensare le ricerche degli Amenta né ce lo fanno vedere molto bene che al di là del fatto che gli americani lavorano molto di più di quanto noi crediamo vedi la Regione queste c'è vedi le ricette che aveva citato Zamagni
Della della showroom economista nordamericana molti americani passano più tempo davanti alla televisione che sul luogo di lavoro e se guardiamo un po'anche nelle nostre famiglie o nella nostra vita ci accorgiamo come in molti casi il tempo passato davanti alla televisione
Ormai compete in molti casi con il tempo passato sul nuovo di oggi sul luogo di lavoro
Ma noi sappiamo molto bene che la componente attiva della cittadinanza
Cioè l'essere cittadino attivo
Con un futuro continua a passare e ad esprimersi attraverso il lavoro e sembra paradossale ma oggi ancora di più di ieri
Perché con la crisi del welfare pubblico il lavoro che vuol dire il tipo di lavoro la qualità del lavoro la quantità di lavoro la collocazione del lavoro nel nei diversi cicli della vita
Questo lavoro graverà sulle nostre vite future sulle vite dei nostri figli per cui quando uno si ritroverà a settant'anni la sua posizione sociale dipendeva dalla quantità dalla qualità e dal tipo di lavoro fatto per cui la cittadinanza passerà ancora di più attraverso il lavoro
Finito Lea magica quei venti o trent'anni
Della Welfare universalistico che noi in Italia abbiamo solo di cui abbiamo sperimentato solo avversione
Un po'straccione ma comunque abbiamo sperimentato finito questa fase il lavoro riacquista faccio ancora di più peso nella costruzione della cittadinanza cioè non solo e ai cristiano sociali dovrebbe dire dovrebbe fax dovrebbe dovrebbe importare molto
Rappresentai in politica attraverso il lavoro
Con una strana cooperazione e competizione con il movimento sindacale significa contribuire in modo decisivo secondo me ad elevare il grado di pluralismo nella società
Quello che è fortemente in pericolo nella società
Nella società nella società italiana su questi temi a me sembra che la sinistra e del movimento sindacale ed è ed anche il movimento sindacale
E fosse questo secondo più della prima abbiano perso una occasione storica in questi ultimi due anni
Occorreva cogliere occorre raccogliere la fase delle delle privatizzazioni come una occasione di affermazione di obiettivi di partecipazione e di democrazia sui luoghi di lavoro di democrazia del controllo seguendo esperienze simili esistenti in altri Paesi
Dell'Europa cioè occorreva poter rappresentare politicamente attraverso il lavoro
Il rischio grave Checco che colgono gli assenti pluralisti in questo Paese è che in una fase di privatizzazione estesa
Attuata senza la esistenza di mercati borsistici funzionanti è l'unico Paese né nel quale scendono i pezzi delle azioni cioè nel caso di scalate
Di scalate di Telco verso stili desse l'unico paese in cui eccellono le azioni delle aziende scalate perché perché il mezzo il mercato borsistico è inesistente non esistono investitori
Il cosiddetti fondi pensione o gli investitori voglio o altri investitori di questo tipo non esistono strumenti di partecipazione e
E di controllo ci di sorveglianza sull'in paese e sul sistema dell'impresa
Da questo punto di vista illeciti bene al di là del controllo delle reti televisive i visti dite incentivazione della qualità degli assetti pluralisti in questo poi in questo in questo Paese sono elevatissimi
Secondo me in questa fase
Il sia il sindacalismo confederale che la sinistra avrebbe dovuto tirare fuori finalmente dalla naftalina l'articolo quarantasei della Costituzione quello che prevede forme di democrazia sui luoghi di lavoro eccetera
E into due anche questo tema decisivo nella transizione della transizione che sta attraversando l'Italia ma è possibile che ci sia una attenzione spropositata e norme sulla televisione
E sull'assetto cioè delle reti ma sull'assetto del capitalismo in questo Paese l'impegno è il minimo irrisorio
Come se gli assetti pluralisti cioè non fossero una condizione necessaria per la sopravvivenza di una di una democrazia
C'è una default c'è una deformazione vedo del rimandare tutte le tutte le garanzie alla cosiddetta uso questa parola terribile fissa che userà a anche Bossi alla cosiddetta blindatura dell'articolo centotrentotto della Costituzione chiaramente è importante mi sembra ma la garanzia degli assetti democratici avviene anche se non soprattutto attraverso l'auto la organizzazione pluralistica sette della società
Secondo me c'è un eccesso di giuristi e di costituzionalisti di professione per simpatia all'interno del della sinistra e all'interno del movimento sindacale
Chiudo e e dunque possibile secondo me fosse necessario costruire una identità politica che si fondi anche in gran parte sul lavoro sul lavoro che c'è e sul lavoro che non c'è
Attenzione qua cioè limitarsi fu solo a De sottolineare il
Potrebbe essere fondamentale ma ma ma fortemente vischioso scopriamo delle cariche stranisce ne scopriamo cioè parliamo di lavori socialmente utili senza tener conto che in moltissimi casi questi lavori socialmente utili non sono accettati assolutamente dai cittadini
Esperienza cioè di molte province ed anche di molti ed anche di molti ed anche cioè di molti comuni
Allora io penso che presidente che per presentare un discorso politico efficace a favore della occupazione a favore di chi i lavori non ha occorre saper rappresentare un discorso politico perché i il lavoro a per chi lavoro fa i due elementi c'è un rapporto non c'è la mente dialettico polemico ma c'è un rapporto concreto nella vita
Nella vita politica
Molte politiche del lavoro della occupazione cioè dipendono dalle scelte effettuate dal sistema dell'impresa
Noi siamo abituati solo ad esaminare gli effetti delle istituzioni e del sistema politico sulle in paese ma c'è l'altra via importantissima degli affetti delle imprese e del sistema delle imprese
Sulle istituzioni e sulla vita politica cui proporre scelte politiche per poter garantire agli assetti più realistici all'interno del sistema delinque attraverso anche strumenti di democrazia
E di controllo mi sembra una scelta c'è doverosa
Solo così secondo me a sinistra non sarà assimilata non sarà omologata e forse cosa mai avvenute in questo Paese potrà anche vincere fra
Che ha ora la parola al ministro del lavoro Tiziano Treu
Grazie va preferisco parlare di qui vecchia abitudine non da ministro
E poi perché la relazione di Zamagni mi mi ha sollecitato molto e allora prima di
Affrontare alcuni dei temi che che sono emersi anche qui e che sono molto direttamente pertinenti alla mia temporanea attività istituzionale vorrei fare una prima parte di riflessioni sul sulla scenario che ha indicato da Mark che mi era già in parte noto ma che oggi ha presentato con molta
Molta lucidità vedete allora la prima osservazione che questa sua ipotesi non solo sua
Cioè di tecnologie che uccidono lavoro in modo assolutamente determinato e comunque tale per cui mi vengono le conseguenze che che lui ha detto questa ipotesi molto uno solo è molto contrastata da dare
Da dal da varie parti Fersini
C'è chi dice che che questa è una visione come dire eccessiva delle dell'impatto delle nuove tecnologie
Ma anche ma comunque è un'ipotesi che dobbiamo tenere dobbiamo approfondire perché no anche severa come tendenza
Conta molto per poi le scelte politiche che dobbiamo fare sul lavoro conta molto contenuti i tempi le modulazioni la posizione relativa del Paese allora questi discorsi sono esclusi importanti dato che da anni oltre sei bravo e anche uno che si occupa di di policy vorrei anche solo sollecitarlo anch'anche Luís approfondire ulteriormente questi punti vedete io sono rimasto sono sono abbastanza colpito da da alcune osservazioni che fanno che si fanno a questa i prospettiva delle tecnologie nuove che uccidono e per cui non lavori senza possibilità di compensazione come una volta
Beh anzitutto questo
La possibilità di compensazione almeno a quanto sembra e più ancora possibile il più possibile per i paesi che sono più avanzati nella nelle tecnologie di questa
Quindi il primo aspetto politico che si sta vedendo questo è sicuro e che e questo va detto Zamagni è che si contrappongono vincitori e perdenti su queste e i vincitori cioè quelli che investono di più in tecnologie nuove che puntano molto sull'alta produttività sull'atto qualità sono quelli che compensano anche almeno per il tempo che si può vedere
Poi c'è una seconda osservazione su cui bisogna riflettere che io ho visto più volte analizzato a livello internazionale
Non è
Uno dei fattori di compensazione che non abbiamo presente e che si si intravedono però nei paesi più avanzati in questi investimenti nelle tecnologie appunto ancora una volta Stati Uniti Giappone sono che potremmo essere su
Allora vigilia di un specie di terzo terzo stadio di queste tecnologie secondo cui il loro impatto
Non che è stato finora durissimo sull'organizzazione del lavoro
E quindi sul lavoro nel nella fabbrica nella produzione queste tecnologie avrebbero potrebbero avvenire un fortissimo impatto
Sui consumi servizi così come il precedente stadio delle tecnologie ha avuto prima un effetto sull'organismo la produzione
E poi sui consumi le tv elettrodomestici eccetera per le tecnologie dell'informazione che sono quelle più di cui stiamo parlando potrebbe valere la stessa cosa se fosse così ancora una volta l'effetto compensazione potrebbe se per un certo tempo ancora presente sempre più nei Paesi che sono più avanti
Perché dico questo perché allora venendo alla poi alla situazione concreta in cui siamo Italia Europa
Italia Europa perché l'Europa un in una posizione critica rispetto a questo problema della tendenza dell'occupazione technology e è un po'in bilico tra perdente vincente può può scivolare tra i perdenti
E quindi avere l'impatto molto più duro l Italia attento nell'Europa e se volete in un'altra posizione di criticità
Perché non è non è chiaro per un verso si si sgancia sosta agganciata
E d'altra parte se si sgancia non è chiaro quanto funzionerà come peso morto o come o contribuirà a alla al fatto che l'Europa sia vincente non perbene e tutte queste sono cose che nei prossimi cinque sei anni e che è già un periodo lungo delle scelte politiche sono decisi ripeto anche se è vera la la lo scenario o più aperitivo ancora un po'più lungo tutti Di Stefano Zamagni
Allora l'Europa evidentemente
Io ho qui un testo che che ho suggerito anche di via molte di leggere del nuovo direttore
Generale della direzione generale quinta
Della unione europea che è uno svedese
Il quale lo stia portando spero che porti nella
Po'allentata attività sociale della della della comunità una una spinta nuova e lui fa un ragionamento dice l'Europa deve puntare molto
Su le nuove tecnologie sull'alta produttività se vuole se vuole
Ragionare
Competere quindi risolvere i propri problemi del lavoro in un contesto positivo e non in un contesto di di regressione qual è il problema dell'Europa tra i tanti problema critico che l'UDC secondo me ha ragione non è il costo del lavoro
Il vero problema è che noi abbiamo una forza lavoro poco reattiva
è un mercato poco reattivo e non è solo aspetto banale della magari scassare flessibilità quella di cui parliamo tutti è proprio la poca reattività rispetto alla sfida
Del futuro che è una sfida dove vincono quelli che sono con grande capacità di innovazione e di di capitale umano dice la solo questo rapporto ma è mai possibile che in Europa
Quando nel mondo il dieci per cento di lavori di tipi di lavori spariscono ogni anno
E quindi ne ne vengono
Lui dice per ora ancora dieci per cento di nuovi poi magari se ha ragione da mani se ne saranno
Venti DTP nuovi ma per una quantità
Di lavoro a metà ma cresciamo per allora in una situazione con questa velocità
Di modifica del mix di lavori è mai possibile che l'Europa investa così poco in formazione professionale o peggio ancora dice questo un dato io non avevo
Mai visto non è neanche chiaro da dove lo tiri fuori ma dice dove la gente c'è più gente in Europa fra i diciotto e i sessantaquattro anni che spoletta
Che
In prepensionamento cioè che si sgancia prima totalmente non andò via mobilità dal lavoro e c'è più gente che si sgancia da lavoro con prepensionamenti e di quanto non ci sia gente in formazione professionale
Alternata a lavoro cioè vuol dire noi siamo poco veloci ad adattarci siamo poco you siamo poco convinti di realtà che si vince con certo capitale con l'alta tecnologia ma con le risorse capitale umano e quindi il grande investimento nell'apprendimento di nuovi skills di nuove professionalità Bell'Italia rispetto a questo ragionamento sull'Europa ovviamente molto indietro rispetto a una media europea che è molto più bassa
Questa velocità di adattamento della della so che il Giappone gli Stati Uniti non parliamo di qualche timida e del Pacifico perché non tutte le Tigri sono solo come dire giustamente
Criticabili per la scarsità del mo'praticità e e quindi ragionamento che fa Larsson dice bisogna investire di più in Europa
E bisognerebbe che investisse di più l'Europa insieme in queste cose perché poi fa un discorso sul subirà vengono vedesse il Budget europeo dell'Europa come tale quanto investito in un po'ancora in politica agricola
E quanto è vestito investito in politiche sociali e politiche formazione cioè è una
Il rivale che azione pratica
E il fatto che si investa si vada tutti in questa direzione come Europa e non solo come singolo Paese è un aspetto di valore aggiunto evidente quindi dico questo per dire che nell'immediato
Noi abbiamo una forte sollecitazione noi Italia noi Europa
Ad andare perché non possiamo non andare questa strada dell'alta qualità dell'alta tecnologia dedicato investimenti in formazione in capitale umano se vogliamo mantenere questi standing e se vogliamo mantenere quello che lei e quella crescita di produttività di cui parla la maglia di letture circa trecento sicché pure
A
Questo anche perché poi una ragionamento che se volete banale ma fu sempre molto concreto
E perché poi e solo con quel tipo di crescita di produttività con quel stare al passo che noi possiamo eventualmente pare ragionamento S.p.A. ragionamento seguente
Vita manca cioè usare della ricchezza che viene da questa forte capacità produttiva
Per finanziare le scelte di vita il tempo non di lavoro e il terzo settore che notoriamente a bassa produttività
Quindi se si perde questo
Questo ritmo l'altro discorso di vento discorso non solo come arrischiato comunque perché ha rischiato a me va bene ma io lo assumo ma diventa poi
Non impraticabile sul piano economico del realismo della efficienza di policy
L'Italia coi a problemi come sono come è noto in più e il fatto che noi abbiamo questo palla al piede
Del deficit pubblico è è decisivo insomma tutte le volte che i
Ci sentiamo come come studiosi atteso in questo caso come Governo accusare Alitalia spende meno della Svizzera in sanità spende meno della Svizzera dell'aria che so della Germania e informazione spende meno del Belgio
In pensioni eccetera cioè spende meno sempre rispetto a cose importantissime
Non parliamo di quanto spende almeno in ricerca scientifica per cui noi non abbiamo più brevetti eccetera eccetera sì beh ma noi spendiamo una barca di soldi magari crediti pregressi
è questa la cosa che ci dissangua ci stavi San Juan nessun quindici anni che ci sta dissanguando
Allora chiudo la prima parte del mio discorso per dire che
Quindi per dire abbiamo abbiamo una serie di di di
Grosse scelte politiche pesanti per affrontare questa problematica difficile che c'è proposta ma che costituisce un orizzonte interessante
Quello del liberarci che o comunque nel tamponare il deficit pubblico è per questo è stato fino adesso io credo che sia giusto un primus perché se non blocchiamo quello continueremo adesso dissanguati da quello è altro che parlare di modulazione del tempo sentita più articolata aspri lavoro di cura di manutenzione dovremo continuare appagate
I debiti pregressi
Allora queste era un po'la la la prima serie di osservazioni che sono come vedete di tipo
Problematico ma dimostrano quanto è complicata la strada che però è una strada che va vista seriamente perché altrimenti lavoriamo solo sulle filmava lavoriamo solo oppure cediamo completamente
Il campione anche nel ragionamento a alla destra che pensa che basti appunto un po'di mercato per fare è un po'di flessibilità per affrontare il problema ma è qui il come vedete lì la discussione i temi sono troppo complicati
Per pensare che il mercato nel Possa dare conto qui occorre una forte azione di policy quindi del delle istituzioni politiche pubbliche
Allo
Le conseguenze che vengono dal discorso di di Zamagni che va bene su cui però ci sono già anche verifiche
In atto che possiamo e dobbiamo discutere
Non c'è dubbio che nel proposta critiche che viene anche data Manni chiede da da qualche altro
Occorre che noi ci avviliamo verso forme più sofisticate magari di quelle che pensavamo di modulazione e di riduzione dell'orario complessivo
Della vita su tutto del dell'orario di lavoro su su tutta la vita e anche
Di mobilità professionale sull'arco della vita cioè di questa adattabilità
Questa perché ho letto molto più sofisticate molto più articolate appunto perché
Non basta come dire la riduzione d'orario settimanale ci vuole ben di più non basta pensare semplicemente a la riconversione professionale così come era pensata ancora fino a qualche anno fa poi magari poco attuata occorre invece immaginare questa molto più complicata modulazione
Modulazione
Del tempo e della professionalità nella linea
E questo è un primo filone io io gli direi che i due filoni grosso su cui dobbiamo lavorare
Anche abbastanza a breve
Sono queste questo il primo e l'altro quello che pure era accennato
Dare più attenzione bilanciare gli lo sforzo di investimenti nell'area Kaitech
E nell'aria appunto nuove tecnologie e la e quello che invece si può dare all'aria dei lavori di di cura del dei lavori di manutenzione è un bilanciamento perché ho come ho detto prima non possiamo sbilanciarsi
Il risorse ogni Paese dovrebbe noi siamo una posizione critica decidere quanto può
Per mettersi in dato momento di investire per rimanere al passo con la competitività ad alta tecnologia quanto può permettersi di destinare alla redistribuzione del del tempo se volete e alla cura che sono così importanti ma che costano e quindi proprio un problema di bilanciamento Conti
Questi sono due grandi problemi politici e e che hanno però in Italia delle applicazioni dei problemi applicativi molto particolare
Perché l'Italia è più qualcuno lo ha già detto
A oltre a come dire un un condizionamento sulle risorse perché a questo drenaggio da parte del finora dell'arretrato del deficit pubblico anche delle difficoltà organizzative
Istituzionali in particolare dovute era bassa efficienza
Della pubblica amministrazione e invece piaccia o non piaccia la pubblica amministrazione è assolutamente essenziale e lo sarà sempre di più non è non è vero che nel futuro avremo meno
In bisogno del pubblico avremo meno bisogno dei pachidermi pubblici
Avremmo bisogno molto però di più di una guida pubblica di un'azione istituzionale e amministrativa e intelligente fu anche i ha ragione da mani quando dice a me non piace che sto terzo settore lavori socialmente utili organizzi lo Stato ci mancherebbe altro non questa è la vecchia idea repubblicano che per fare questo tipo di attività di cura il regime entriamo centinaia di migliaia di persone in strutture statali non è evidentemente questo ma che i in qualche modo rendere organizzarle e e fa funzionare questa questa operazione del difficilissima non basta neppure non si può immaginare che sia sufficiente
L'azione autorganizzative della società per la quale pure io ho grande come dicevo perché simpatia culturale anche grande fiducia
Quindi occorre una decisiva azione di pilotaggio di sostegno qualcuno ha detto il pubblico deve creare tipo la intanto il pubblico non deve creare ostacoli burocratici eccetera cosa che invece per cui è ancora molto dedito ma deve creare attrezzature e ambiente ma ci chiama ma non è affatto poco è moltissimo è moltissimo
Perché stiamo pensiamo ha un lavoro
A un terzo settore un lavoro di cura di manutenzione che diventerà esso stesso sofisticato perché dalla manutenzione delle città dei beni culturali a quella degli anziani
E sono e saranno il futuro dunque saremmo dedicati per per quantità enormi del nostro tempo il futuro
è un lavoro sofisticatissimi
A meno che non vogliamo buttare nei Lager insomma ma non credo che sia questo l'obiettivo allora
Per fare questa operazione creare l'ambiente sostenere questo sforzo che coinvolgerà milioni di persone occorre un pubblico una organizzazione pubblica che ITEA agisca con l'organizzazione privata assolutamente all'altezza se no facciamo una fuga in avanti diciamo discorso sofisticatissimi modi modelli i modelli organizzativi di tempo eccetera record chi chi li fa stare in piedi io ho avuto una una piccola esperienza adesso ma speriamo tutti
Settanta mila lavoratori lavori socialmente utili
Mi ricordo quando ero assessore comune di Mila no che si cominciava a parte il discorso due anni fa mica due mila anni fa due anni e mezzo fa riuscimmo a farne partire centosessanta
Centosessanta persone che facevano lavori socialmente utili poco graditi dai lavoratori socialmente utili a mio avviso sufficientemente gratuiti dei cittadini
In ogni caso full lavoro molto difficile perché perché è un lavoro difficile da vent'
Anche per le resistenze storiche bene adesso ne abbiamo settanta mila per lo più o meno nel Mezzogiorno
è vi assicuro un'operazione di alta ingegneria
Sociale e istituzionale infatti finora è già un miracolo siamo riusciti a metterne a mentre il badile in mano per via a settanta mila persone
Invece di farle andare
Anzi invece di non farle neppure andare a retta a a farsi vedere agli uffici di collocamento per poter essere certificate che avevano diritto il pre non andavano ne può è stata anche un'occasione per farli andare lì
E farli vedere in faccia se erano proprio veri o c'erano dei fantasmi come in alcune zone del Mezzogiorno potevano essere qui sto solo dicendo che questo è un lavoro
Io credo moltissimo a questa a questa organizzazione del lavoro di cura di manutenzione credo anche appunto che ci sia un grandissimo spazio per uno che autorganizzazione sociale credo credo di più che ci sia anche spazio per forme di investimenti pubblici e privati tardo
Perché il project financing non vale solo sì in questa forma ovale per fare operazioni di infrastrutture eccetera ma forme di questo tipo valgono anche per i lavori
Più soft di cura di manutenzione ma fare questo
Ci vuole un pubblico molto intelligente governato da una politica possibilmente onesta e intelligente e viceversa questa è una cosa di cui abbiamo molto bisogno di qui l'importanza e anche di approfondire queste cose che possono servire prosa possono sembrare Rosaria che
Ma non lo sono e notate che se andiamo a fondo su questo discorso della di questo terzo settore di questi lavori avremo degli scontri con i cosiddetti poteri forti o o no
Perché finché il non profit una robetta è una roba volontaria più o meno
Così
Lasciata a sé ma
Nel momento in cui facciamo disuso che dicevo prima quante risorse il Paese
Ritiene di destinare appunto
Che so alla FIAT di Melfi piuttosto che a De Benedetti tutto e quanti soldi invece risorse fresche ritiene di dover dare a un settore di questo genere che cura gli anziani che mantiene le città ce precedette largamente
Di questi titoli a quando su quando arrivassimo a fare queste scelte verrete che che razza di scontri saltano così come ci siamo al margine
Perché fino adesso a quest'area qui vengono date poco più che le briciole dei vostri stiamo cominciando ad arrivare e quindi arriveranno disco lo lo lo dico perché adesso si sta parlando in questi giorni di detassare otto farebbe il qualche piccolo agevolazione no a questo tipo di un diluvio azione nella nell'area del del
Del lavoro sociale cure eccetera e già si è si sentono le avvisaglie
Un'altra cosa dato che il tema della
Della
Variabilità professionale nella vita della modulazione professionalità è un tema molto importante perfetto
Problemi anche qui molto delicati noi siamo l'unico Paese ormai rimasto
Nel vicinato che non è ancora la scuola dell'obbligo architetta decenti perché si sta ancora discutendo si arrivasse grave S.A. già diciotto
Dice il ministro Lombardi che è un dramma che la dell'andare a sedici domani mattina o ieri come avremmo dovuto l'affare trova ostacoli in questo momento non tanto
In mancanza di risorse che già una cosa
Posso prendere qualcuno piacevolmente se volete non lo so ma Innella inagibilità organizzativa
Di quella macchina che lui dice la più grande organizzazione burocratica del mondo dopo il Pentagono la scuola italiana un milione cento mila persone
Cioè sono problemi organizzati
Lombardi non credo che possa essere sospettato di essere poco entusiasta di questa prospettiva è dedito anima e corpo
Ma siccome è uno che sa anche fare i conti vede le cose non si illude dice che i problemi organizzativi sono al momento attuale un forte ostacolo per portare a sedici anni l'obbligo che è una roba da ridere
Rispetto agli obiettivi che abbia dovremmo avere per mare
Vagamente nel senso del progresso su cui si muovono gli atti più velocemente e per la formazione professionale
è vero che la formazione professionale dovrebbe essere lo è lo strumento chiamate a poi anche in altri modi per garantire questa
Flessibilità orizzontale nella vita di professioni non siamo in una situazione in cui vede che ci sono anche i problemi normativi questo ma sono ancora volta prevalentemente problemi di gestione e di organizzazione perché la la nostra formazione professionale è stata male organizzata per fare una cattiva copia della carente scolarità
Dei teenager somma degli adolescenti
Non ha non si è quasi mai avventurata nella formazione degli adulti
E l'alternanza proprio
Non c'ha approvato se non per esperimenti pilota anche molto avanzati ma il vero problema è far passare gli esperimenti pilota e farle diventare massa critica quello il problema e come col collocamento
Ci sono poi gioiellini fantastici gira per l'Italia di uffici che hanno fatto miracoli con quattro computer sì ma manca la Rete
E adesso a proposito dirette io sono convinto che fare pare a fare una rete al ministero del lavoro più in senso lato fa funzionare il ministero è molto più difficile che fare la riforma delle pensioni
Ma
E poi ci stiamo comunque provando
E avendo le come sapete la ma la questione e ancora più drammatica
Mi dice il ministro Frattini credo che si stia muovendo in questo senso che lei pubbliche amministrazioni italiane quelle nazionali e non parla lei dei nove mila comuni
Delle cento province che continuano a chiedere di fare ancora province lasciamo perdere
Delle regioni parlo delle amministrazioni centrali pare che abbiano un numero di reti informatiche superiore a cinquanta tutte rigorosamente in comunicanti
E capite che no e questa è una è un dramma questo è un dramma tra le poche che hanno cominciato a comunicare cerchia Cellin se le finanze perché hanno cominciato a fare queste queste può mai funziona bene
Cioè voglio dire noi abbiamo problemi organizzativi per sostenere queste
Strade che sono state proprio perché sono flessibili
Hanno bisogno di di un sostegno organizzativo molto sofisticato voglio dire due battute sull'orario di lavoro dato che sono stato provocato è un tema
è molto difficile l'orario in senso lato è in questa versione ampia che poi tempo di lavoro la vita adesso poi studiano meglio il Polo perché devo prepararmi per un altro convegno con la Livia Turco studierò meglio il
Il il suo progetto che però inciampo conosco benedette
Qualcosa abbiamo già cominciato a fare io credo che dobbiamo muoverci nella direzione che è stata detto qui però tenendo sempre conto quello che dicevo prima
Che siamo in Europa Europa e nel mondo eh no non è che possiamo sporgersi col naso troppo fuori se non vogliamo che ce lo tagliano quindi un po'di attenzione a quello che fanno gli altri
C'è chi in questo momento il forse l'intervento più urgente quello che peraltro stiamo cercando di fare e che è quello di
Calmierare questo uso a hanno o anomalo abnorme degli straordinari è veramente esattamente il contrario di quello che abbiamo detto fino adesso su questo io mi auguro si possa fare qualcosa già dalla prossima Finanziaria
Anche perché capite poi veramente contrario tutto il discorso che stiamo facendo perché anche il modo più tradizionale per recuperare competitività
In un momento in cui cioè che più tradizionale e più fragile
Indebitamente avvantaggiato
E quindi così non può continuare Prato quindi Italia un a un rispetto anche ad altri Paesi europei già delle dei record negativi
Una qualcosa abbiamo fatto su su un uso più flessibile dei due estremi della vita
Con part-time in uscita ad esempio per
Il pensiero delle pensioni della all'aria terminale
Questo non non è per carità una intervento completo ma va nella direzione credo giusto e così in entrata insomma le varie forme di già dei contratti di formazione lavoro se venissero fatte propriamente e magari qualche incentivazione maggiore dello spot del part-time possono dare un inizio di modulazione alla
A due pezzi critici della vita che sono il primo e l'ultimo io non so so benissimo che il part-time non è il toccasana però guardate attenzione anche qui un problema di organizzazione e di massa critica perché quando voi avete percentuali molto alte di parità
Che però siano regolarizzate si si collochino in media sulle venti venticinque ore avete
Un orario di lavoro che tende a scendere sotto sotto i quaranta beh capite che i due modelli non sono poi così di diversi e e non avete neanche le donne ghettizzati nel primo i maschi adulti Bianchi nel secondo insomma quindi
è un'operazione che va fatta da varie parti
C'è questo fa anche sul congedo parentale no a qualcosa è stato fatto perché in fondo nella prospettiva anche nel nuovo sistema pensionistico c'è questo riconoscimento importante che certi periodi di cura della famiglia oltre quelli della maternità
Tra virgolette normale possono essere considerati
Quello che ha detto Livia Turco sui congedi parentali una di quelle cose assolutamente subito rischiate di trovare un consenso totale poi non succede mai niente
Questo è quasi proverbiale tipico ma anche in Europa è così perché io avevo partecipato molto queste cose europee sui congedi parentali quindi più io dico che sono d'accordo speriamo che succeda qualcosa
Il Parlamento è un hai in mano la faccenda governo può
No no ma il governo il governo su queste il governo su questo nel caso poi essendo io posso anche sporge mentre pochi più utilizzi anche su altre materie e c'è sicuramente un appoggio
E con l'altra faccenda molto importante però finito
Beh il sindacato ha molta intima molto Vuolo qui perché la la cosa che diceva lui Livia Turco c'è la mediazione no tra le esigenze di flessibilità dell'orario dell'impresa
Della della del del della gente è una mediazione tipicamente sociale credo che sia stata essenzialmente dalle tattiche su questo sindacato siccome non ha scelto ancora
E non è a spero che non abbia scelto Cerfeda ragione essi Titan più soldi per recuperare il costo della vita tutt'al più soldi
Poi magari per metterli però a questo punto giornata scelte avete faticato nei prossimi mesi ammesso che si recuperi
La retribuzione per la perdita di potere d'acquisto be'quelli Delta che verrà fuori il primo visto già le piattaforme i primi contratti aziendali che sono piuttosto salettine
Dove vanno i fondi pensioni in ancora soldi
O in
Di qualche flessibilità di orari pedalato mai possiamo anche timidamente incentivare primo so se mi è sfuggito che abbiamo finanziato
Quel fondo che aveva istituito due anni fa credo Giugni mi pare Ministro Giugni allora
Incentivi a forme di flessibilizzazione dell'orario c'era la norma che c'è ancora c'era il fondo non aveva soldi ne abbiamo messi un po'finora non è successo niente perché questa questo fondo
Si attinge non in modo sfuso Massi attinge se c'è ovviamente un accordo sociale
Quindi credo che sia una scelta molto importante e poi c'è il problema difficile della del tempo della città
Che crea un problema ulteriore perché è vero che è un triangolo assoluto bisogna bisogna che funzione triangolo però li guardate che noi abbiamo vinto
Una una a una zona dell'istituzionale che la più turbolenta di tutte perché non è controllabile dal governo centrale giustamente è percorsa da tensioni come sapete anche un po'spesso centri fuga e quindi terzo lato del triangolo in questo momento lo vedo dopo un po'debole
Poi si è perso tempo detto anche qualcosa sul sul Mezzogiorno io volevo solo dire dato che mi sembra sbagliato non dirlo
Il problema è complicatissimo quindi non voglia fatto liquidare così però faccio notare che nel libro bianco del governo che poi è una mera inventare intelligente dell'esistente intelligente non è
Poco importante perché voglio dire fa vedere le priorità che sono in larga misura non opere pubbliche
Così sono largamente
Opere che servono a dotare di infrastrutture un'area del Paese che molto poco molto debolmente dotata di infrastrutture ancor meno dell'Italia che a sua volta e meno dotato di infrastrutture
Del del resto dell'Europa quindi va nella direzione che si dice e lei il problema io son d'accordo con l'abbiamo anche detto che il problema non è dare meno
Dal meno cinque per cento di di salario en ai i giovani meridionali a parte contratti di formazione lavoro più o meno organizzati lo si può sul Po già fare e lo si fa già nel resto del paese ma di trovare i in modo mirato delle
Delle combinazioni
Qualcuno li abbiamo anche chiamati pacchetti di accoglienza di convenienza cioè delle combinazioni i fattori che rendano conveniente appunto all'impresa invece che di fare operazioni più o meno
Utili che sono state fatte nelle gloriose miglia di fare andare lì le imprese questi pacchetti si combinano con cupole ingrediente che abbiamo detto adesso
Un po'più di sicurezza pubblica perché
Questo purtroppo lì è fondamentale
Qualche servizio amministrativo decente magari in aree il pilota perché non siamo capaci di reggere il fronte qualche flessibilità perché quella cioè mi sembra comunque tutti dicono è necessaria
Cover nata e qualche incentivo che c'è perché se è vero che è stato sbaraccato l'incentivo
Intervento straordinario adesso siamo riusciti faticosamente a rimettere in pista un paio di tipi di incentivi che pure mi auguro erano usati bene cioè per siccome sono pochi in
Andare vanno usati non a pioggia ma appunto su pacchetti di Progetto e sono incentivi sia
Alle imprese nuove sia alla assunzioni lavora giunti vivo come dire non pretendo di dare con ciò la soluzione ovviamente il problema occupazione nel Mezzogiorno ma dire che qualche iniziale sperimentazione serie si può fare concludo dicendo che questo è un momento quelli questi cui stiamo parlando
E difficile molto come dire anche indeterminato quindi non sappiamo a cominciare dal fatto che non sappiamo quanto dura questa formula di governo quindi anche che che senso hanno questi nostri propositi nell'immediato ma
Oggettivamente mi credo si possa dire il momento è
A importante e fosse
Anche propizio perché abbiamo vorrei esagerare ma abbiamo
Imboccato e quasi messo sulla di lettura giusta l'opera o dire anche senza quasi l'opera di risanamento cioè quest'anno è il primo anno in cui si sono invertite le tendenze negative sui
Maggiori dati dell'indebitamento e avremo per la prima volta spesa corrente sotto l'inflazione Investimenti di più
Calo del debito del deficit annuale rispetti in in secondo le previsioni e quindi una tendenza a a quegli o almeno a uno degli obiettivi di Maastricht che è quello di ridurre il deficit hanno altra per cento famoso voglio dire che il fatto che si sia
Imboccata la strada o si veda un'opera di risanamento avviato significa non che non dovremo ancora tirare la cinghia perché più o meno dobbiamo ancora tirare per un po'
Almeno questa è la nostra visione per un po'ma almeno là dove non la dobbiamo tirare sempre di più l'abbiamo aggiustata un la cinghia un livello di rigore che
Stabilizzate che permette anche di fare
Qualche segnale
Dare qualche segnale e Ippati qualche segnale io spero che venga anche dalla questa prossima
Finanziaria in cui si comincia a dire va be'qualche soldo in più per l'istruzione sperando che venga speso con formule organizzative adeguate qualche soldo in più per la famiglia
E qualche soldo in più per il Mezzogiorno
E e quindi se questo è vero
C'è spazio per fare scelte coraggiose almeno all'inizio di questa strada che qui indicata è una strada molto più lunga evidentemente
Poi chi le faccia non è irrilevante avviene
Grazie
Grazie al ministro Treu credo che il professor Zamagni voglia brevissimamente intervenire creazione l'intervento del ministro danese
Ma no io chiedo scusa fugge devo assentarmi ho chiesto in qualche modo di ieri due svolgeva due considerazioni brevissime prima della fine del dibattito vi chiedo scusa ma sono stato molto sollecitato e ho preso nota di tutti gli interventi
Che sono stati fatti che mi ha aiutato a mettere a fuoco e a chiarire anche a me stesso alcune delle cose era un dato dicendo voglio solo profittare di non più di tre quattro minuti per rinunciare questo la disciplina è più professor l'economia politica ora come tutti sanno quando uno entra in un libro un libro di testo tradizionale di economia politica trova la prima pagina
La domanda cos'è la scienza economica è la definizione che si trova scritta e la scienza laico non mi è la scienza che studia come i come usare al meglio i mezzi scarsi per raggiungere fini dati ed è così che in effetti per lungo tempo si è svolto il dibattito in chiave economica ebbene la cosa importante interessante da dire e che questo non è più vero
Oggi la scienza economica non si occupa più di questo perché oggi il problema economico nella società postindustriale
Non è la carenza delle risorse non è la scarsità delle risorse oggi il problema economico nasce dal fatto che non c'è identità o non c'è accordo consenso sulla definizione dei fini da raggiungere
Perché questo è importante che si dica perché come già il grande Kenshin diceva nel bene o nel male ci sono le idee che Marco nel cammino della società non gli interessa
Perché se noi pensiamo alle questioni economiche in alla vecchia maniera come un problema di scarsità di risorse per giungere Fini dati
E chiaro che noi riduciamo il discorso economico ammira tecnica di pensiero o a nera elaborazione di meccanismi di appunto di finanziamento eccetera
Invece non è così se voi pensate le grosse difficoltà
E grosse questioni che nella nostra come nelle altre società avanzate si dibattito non sono tanto dovuta alla mancanza di risorse ma il fatto che non c'è consenso identità di vedute sui fini da perseguire
Perché secondo me è importante che ci dica questo perché se il problema fossero quello della carenza delle risorse non ci sarebbe altro che da operare in una certa direzione quello di tagliare di stringere la cintura ci dice il ministro
Ma se il problema è quello di scegliere tra fini diversi ci vuole molto di più
Che tagliare bisogna alzare il livello bis ci vuole lavorasse una culturale bisogna studiare ma studiare in senso proprio perché a raggiungere un fine piuttosto che in altro non è indifferente soprattutto non lascia le cose come stanno
Voglio dire io ad esempio sul problema della scuola tutti sappiamo che il problema della scuola in Italia deficit distruzione non è dovuto a carenze di risorse perché se noi guardiamo il rapporto alunni insegnanti Vinitaly tra i più bassi del mondo il livello della spesa destinata all'istruzione in percentuale del PIL in Italia non è inferiore a quello degli altri Paesi quindi allora non è un problema di risorse a a recentemente per fare una relazione un convegno di di di dei medici di economia sanitaria ho dovuto mettere mano ad alcune indagini io non volevo credere neanche quando mi sono reso conto che a seguito del mancato riordino delle strutture ospedaliere in Italia noi perdiamo oggi otto mila miliardi
Per tenere in piedi duecentosessantasei gli ospedali che non servono a nulla e abbiamo una situazione in cui dodici regioni hanno un eccesso di posti letto in ospedale le altre nove regioni hanno un deficit e così via
Ora questo mancato riordino ci porta otto mila miliardi di sprechi adesso come si fa di fronte a dati di questo tipo invocare dire mancano le risorse
Il punto è che mentre è più facile diretti ci vogliono più risorse per i soli problemi è più difficile mettere mano alla riorganizzazione dell'assetto organizzativo e dissi
In Danimarca in Svezia in Germania in Francia già ci sono leggi che vanno nella direzione che qui è stata indicata i cambi Abu Ezzelino inglesi
Le politiche family friendly della Danimarca e della Francia sono un fatto oggettivo
Questo che bisogna che si sappia nel nostro Paese che noi siamo i più indietro
Perché le politiche di uso del tempo gli altri Paesi europei gialle stanno facendo le stanno facendo Keita dall'ottantacinque chi dall'ottantotto a seconda dei casi comunque noi siamo tra gli ultimi posti
Ecco l'importante è che ci sappia questo per evitare che appunto
Si pensi che la implementazione di linee di intervento di questo tipo non sono fattibili con il vincolo di bilancio io ho motivo di ritenere che sia per i contrari
Che se si facessero si risparmierebbe una montagna di soldi perché tenere oltre due milioni di disoccupati non è che costino zero
Perché i disoccupati hanno la cassa integrazione voi provate a pensare a cosa ci costano la disoccupazione e allora vedete che il problema delle risorse ultima e poi chiudo
Però osservazione vedete io non ho avuto non era questo è la sei del però il discorso del terzo settore bisogna capirlo e definirlo in un ampio prospettiva che non ho difficoltà a definire innovativa voglio dire
Non siamo stati abituati a contrapporre l'economia privata che l'economia del primo settore all'economia pubblica che l'economia del secondo settore quella toilette dello Stato eccetera ebbene è giunto il momento di cominciare a buttare
Nell'arena del dibattito in primis culturale poi politico la nozione di economia civile
Ora l'economia civile e l'economia del terzo settore e l'economia della società civile qualcuno potrà dire noti cose strane e questo purtroppo è il nostro deficit culturale al nostri ignoranza culturale
Perché il la nozione di economia civile viene sviluppata
Il nostro Paese addirittura all'epoca dell'Umanesimo e del Rinascimento
Il e c'è un fiordo una interessantissima letterature del sedici del quindicesimo secolo che mette in evidenza come il lì il principio fondativo dell'economia civile è rappresentato dal principio di reciprocità mentre come sappiamo il principio fondativo dell'economia privata e basato sulla lo scambio per il profitto
Ora ci sono questi due principi regola tipi il principio di reciprocità da un lato e il principio dello scambio tra equivalenti
Hanno modalità espressive diverse ma ci sono entrambi convergenti nella direzione della produzione di ricchezza
In altre parole noi non possiamo vedere il terzo settore Comus Ettore che meramente avrei distribuisce una ricchezza prodotta da altri no il terzo settore produce ricchezza anzi sotto si può dimostrare e la più recente teorie economiche in grado di dimostrarlo in certi ambiti la modalità di produzione del terzo settore basato sul principio di reciprocità e più efficiente che non ad esempio le modalità di produzione del primo settore quindi Scalfaro capire questo la gente secondo me è risolutivo
Perché valorizzare il terzo settore non ha bisogno di risorse dello Stato anzi ogni batterò sempre
Contro l'idea per cui il terzo settore debba prendere soldi il terzo settore ha solo bisogno di essere scatenato cioè liberato dalle catene
Che lo avviluppano cioè di essere liberato perché il terzo settore in grado di essere molto più efficienti di generare soprattutto nella produzione dei beni relazionali
E dei beni di merito a condizione di gran lunga vantaggioso
E Lorelli che su questo ci deve far leva perché altrimenti se noi pensiamo che per valorizzare il terzo settore dobbiamo prevedere una legge che istituisca un fondo ci sarà niente da fare perché giustamente il ministro Treu ci dice che i soldi non ci sono
Ma quello che io affermo un motivo e sarei veramente contento che qualcuno potesse contraddirmi ma dubito che qualcuno possa farlo e che questo non è vero perché il terzo settore ha solo bisogno di essere liberato perché è in grado di produrre ricchezza certo lo produrrà produce con una vuol dire modalità diversa mai quello di cui abbiamo bisogno
Perché non è vero lo dicevo primi in chiusura e chiudo che il mercato coincide soltanto con il primo settore
Perché il mercato nella accezione originaria perché l'economia di mercato è nata qui in Italia nell'aria di Toscana all'epoca dell'umanesimo come sappiamo eccetera comprendeva Idris inizialmente l'economia civile
E sullo Stato che poi col passaggio illuminismo scozzese
Che abbiamo smesso e gli altri è avvenuta questa trasformazione che la la se la vita attiva civili siccome allora veniva chiamata diventa la conversa society la società commerciale ecco questo è stato una deformazione in itinere non è che sia così nei suoi principi ecco allora che ritornare in un certo senso avanti con ridare voce
E dare capacità di espressione al terzo settore al vantati da un lato di liberare risorse pubbliche perché il terzo settore non ha bisogno di finanziamenti pubblici non è affatto ha solo bisogno che non cito colgono i lacci e lacciuoli che gli impegni e dall'altro alle norme vantaggio di permetterci di intravvedere una prospettiva e molto evolutiva di superamento di una certa fase dello sviluppo capitalistico
Ed è secondo me questa la prospettiva più interessante perché senza invocare sradicamento rivolgimenti eccetera mostra che la direzione di marcia la prospettiva verso cui tenta non è quella di una società dove l'unica modalità di interazione sociale è quella dello scambio tra equivalenti che modalità resta valida ma accanto a questa deve poter rifiorire quell'altro forma di modalità grazie
Grazie Tamagni
Scusate vi preghiamo di non smobilitare ci abbiano ancora degli interventi ottimi peraltro e quindi ancora un po'di pazienza se hanno tutti stanchi Maggiani hanno verso le conclusioni ha ora la parola il senatore Michele Corvino
Si prepara la stessa ore Fontanelli
La sezione del all'amore della regioni Toscana che tra l'altro è anche coordinatore degli assessori alla mora per la Conferenza delle Regioni
Il senatore Corvino
Inizio citando Pierre Carniti
La storia ha dimostrato che l'economia senza mercato non funzionano
Perché distruggono anziché produrre ricchezza
Ma anche dimostrare che ci sono problemi ad incominciare dalla povertà e dalla disoccupazione specie nel Mezzogiorno che il mercato da solo non sa
E non può risolvere
Tocca a noi tutti ribadire in modo chiaro che in Italia sono aperti problemi relativa agli assetti politici ed istituzionali
Ma sono aperti ed in alcuni casi stanno diventando più acute problemi sociali ai quali si deve dare risposte persuasive per ricostruire la speranza civico
A coloro che si oppongono a don rinnovato impegno anche finanziario dello Stato per il Mezzogiorno
Scrive la Svimez si deve ricordare che assicurare a tutti i cittadini
Uguali diritti E uguale opportunità
Quale sia la regione in cui risiedono risponde non sola un principio costituzionale ma anche a quegli ideali liberali ai quali tutti o quasi tutti dichiarano di ispirarsi
Spetta a noi non convincerà il milione di persone che in alternativa all'assistenza all'arrangiarsi all'illegalità c'è il resto di niente
Secondo vinceremo i meridionali che questo è per loro l'unico destino daremmo un colpo mortale assorbe in trasformazione e a tutta l'Italia
Il lusso
Non è la bella addormentata nel Bosco dei limoni
Che non è stato svegliato dal bacio di Moratti né da quello di Garibaldi
E neppure da quelle della Cassa del Mezzogiorno
L'evoluzione sociale
Non è un processo biologico guidato dagli stessi Cenni e non esistono interventi di chirurgia plastica o dietetici
Che rendono il diverso omogeneo esordisce nella nostra Bossi di Vanzina di ordine progressivo e progressista
Il Sud non è la l'Antea
Non è la rassegnazione
Non è una società immobile
Sembra esservi un clima nuovo nel Paese dovuta all'evidenza della gravissima situazione economica e soprattutto credo al cambio della classe dirigente del Sud
In questi ultimi anni il suo da mostrare con i fatti una voglia radicale di cambiamento
Una nuova classe dirigente lavori in condizioni difficili
Cerca di dimostrare che è più conveniente per tolte vivere nella legge piuttosto che a girarla che si deve partire da se stessa prima di chiedere aiuto agli altri che occorre assumersi le proprie responsabilità e non più lamentarsi
Su questa base in molte città del Mezzogiorno sia suscitato un rinnovato spirito pubblico
Una riattivazione civile di cui non vi è riscontro nel recentissimo passato
Una sana e orgogliosa fiducia nei propri mezzi e nelle proprie possibilità
Aiutate che la nazione ti aiuta questo è il messaggio che il Sud ha il fiato alla nazione
Ritengo che nuove se invece nuovo amministratore locale siano oggi il principale capitale di credibilità che il Sud ha a disposizione
Il Meridione sta rispondendo anche grazie a loro corresponsabilità e civiltà alla gravissima crisi economica
Ma fino a quanto
Questo è il vero nodo che la società meridionale l'internazionale noto avanti
Questa volta un intervento pubblico di qualità può trovare la società locale pronta a fare la sua parte
Il problema più serio dell'attuale fase che la gravissima crisi economica rischia di travolgere la nuova classe dirigente la nuova mentalità allo sforzo enorme di far valere alla cultura della responsabilità e della legalità
Occorre perciò un intervento pubblica di qualità una terapia porta che faccia tesoro degli errori del passato Ikegami né sulla gamba della nuova classe dirigente
Signor ministro senza un intervento pubblico di qualità la nuova classe dirigente sarà travolta e il sud tornerà chiedere assistenza e statalismo rassicurante
Tornerà ad affidarsi all'economia illegale
Questa è la partita in gioco
Ma di tutto ciò non si accorgono fanno finta di non capire l'onorevole opposte dell'America
Bossi ragiona sul Sud come se ci fosse l'Andorra Gava e Pomicino
Non capisce o non vuole capire che nel Mezzogiorno è avvenuto una vera e propria rivoluzione democratica dagli esiti incerti ma tuttora in corso
C'è voluto più coraggio al sud per liberarsi del vecchio sistema di potere di quando non ne sia occorso al nord ove il cambio della classe dirigente non ha comportato un mutamento nell'economia di quella realtà
Al Sud invece il vecchio ceto politico teneva nelle mani anche alla regolazione economiche della società meridionale e quindi occorreva più coraggio a liberarsi del vecchio ceto dirigente
Allora schema mentale di Bossi andava bene che a rappresentare il Sud fosse la vecchia classe dirigente poteva infatti dire ecco chi sono coloro che uso non hanno le risorse del Paese
E poteva giustificare a suo modo la rivolta fiscale della borghesia del Nord
Ma la realtà oggettiva essa da tale schema il sauté in trasformazione rompe questo schema
A Bossi
Fa da sponda l'onorevole Mastella che parla di possibile insurrezione
Essi rappresentano l'Italia fra
Secessione insurrezione che credo non corrisponde assolutamente alla realtà
La situazione è durissimo
Ma il vero rischio non è l'esplosione sociale bensì l'implosione cioè il ritorno ad un'economia illegale come dovrà necessità quotidiana pur di procurarsi un reddito
Mastella è uno di quegli uomini che per il modo di intendere il potere e la politica è stato tra i principale responsabile della caduta di comprensione di solidarietà verso il problema del Sud
è un nostalgico del vecchio intervenendo straordinaria della regolazione politica dell'economia meridionale
Lei degenerazione dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno sono corresponsabili della cattura di solidarietà e condivisione che si ha avuto al centro nord per i problemi del Mezzogiorno
Corresponsabili anche del vuoto che per alcuni anni si è prodotta nella politica pubblica verso le aree in ritardo di sviluppo
Le posizione della lega sono pericoloso non tanto nell'assurdo Progetto di separazione dell'Italia
Quando perché isolano la parte del Mezzogiorno che resiste che si dà da fare che assuma la cultura della responsabilità e della legalità
Che chiami cittadina i loro doveri e isolando e questa parte del Mezzogiorno i Bassolino e di Orlando
Dà fiato a quelle forze che in contrapposizione alla lega vogliono un sud come prima
Il pericolo perciò non è l'insurrezione ma la rassegnazione
Un sopra assegnato se li consegnerà nelle mani di chi vuole rilanciare vecchia sette
Aiutare il suo da fare da sé e in questa fase il compito di tutti quanti noi
Aiutare a fare da sé non sono due concetti in contraddizione ma strettamente legati
E dal assoluta che deve partire lo stemma ad un ad una forte e radicale riforma istituzionale
Per affrontare con altro spirito e altri esprimono la questione meridionale perché solo risolvendo la questione meridionale potrà consolidarsi nel senso di nazione
L'intervento straordinario ha dato origine ad una cultura della dipendenza dell'affidarsi della propulsione dall'esterno ad una passività economica produttiva e soprattutto civile
Il federalismo è invece può essere una delle condizioni in grado di aiutare questa fase di sviluppo del Mezzogiorno facendo rinascere uno spirito pubblico che lì non c'è mai stato
Rafforzando la società civile meridionale che non è mai stato forte
E soprattutto accrescendo la cultura della responsabilità e un nuovo patto tra amministratori e amministrati
Bisogna valorizzare le differenze ed accorciare il divario una cosa sono le differenze culturali che vanno valorizzate
Altra cosa sono i divari economici e produttivi che vanno eliminati
Il federalismo deve servire a valorizzare le differenze locali ad accorciare i divari
In un solo da non può affidarsi esclusivamente agli interventi esterni
Mai risolto da solo non ce la può fare
La soluzione alla gravissima crisi economica il gruppo che colpisce il Mezzogiorno non può essere affidata ricette inefficace ma che ultimamente vengono sbandierati come risolutori
è da ribadire perciò il no alle gabbie salariali abolite vent'anni fa e non rimpianta da alcuno tanto meno e dagli stessi imprenditori
Possiamo dire se invece alla flessibilità del lavoro
La risposta poi al bisogno di lavoro non sta in una nuova Emo ondata migratoria quelle del sud non vogliono andare al Nord
Un ritorno massiccio all'emigrazione comporterebbe enorme difficoltà interne di regolazione degli squilibri nella città del nord
E dice per Simeone dell'unico grande capitale che il suo Baggio possiede cioè la disponibilità di manodopera manuale intellettuale
Occorre invece approfittare della ripresa economica per valutare i piani d'investimento delle imprese nel Mezzogiorno e gli strumenti che si richiedono per favorire gli investimenti stessi
Ci si potrebbe domandare come fare
E allora diamo lo si guardi a ciò che è successa la Germania
Nel mille novecentonovantaquattro le importazione netta dai Länder orientale finanziati con trasferimenti pubblici investimenti privati sono stata valutati in oltre duecento miliardi di fa di marchi pare a duecentoventi mila miliardi di lire
Quattro volte alla importazione nette del Mezzogiorno
Questa è la differenza tra la Germania e l'Italia
In Germania cioè per i Länder orientali assistente quattro volte di più di quanto noi spendiamo per il Mezzogiorno
I divari di produttività tra Ovest ed Est tedesco sono molto più ampia di quella tra nord e sud d'Italia
La parità di valore ha avuto e quindi in Germania giustificazione economica molte minore rispetto all'Italia
Il cambio alla pari tra monete dell'Est e dell'Ovest è stato un'operazione assistenziale di proporzioni incomparabilmente maggiore di quello di cui il Mezzogiorno sia stata mai accusato di aver beneficiato
Abbiamo quindi di fronte un esempio quelle della Germania
Certo in cinque anni non sono stato risolto tutti i problemi
Ma è assolutamente impensabile paragonare quanto avviene in Germania Est e nel Mezzogiorno
Prima di concludere voglio ricordare che dall'anno mille novecentocinquantuno al novantadue in quarantadue anni di intervento straordinario lo stato italiano ha stanziato indotto crescendo ottantasei mila miliardi
Pari allo zero virgola settantaquattro per cento del prodotto nazionale lordo per il riequilibrio delle aree depresse
Ciò che è stato esteso però è molto meno
Perché nello stesso periodo le spese sono stato appare a duecentocinquantaquattro mila miliardi a fronte decrescendo ottantasei mila stanziati
La differenza di centotrentadue mila miliardi pari al trentaquattro per cento dell'intero stanziamento è rappresentato per quarantaquattro mila cinquecentocinquanta miliardi per impegni di spesa e ti ancora alla fine del novantadue non erano state seguite da pagamenti
E per la rimanente parte dalla perdita di valore reale determinate dall'inflazione
Ma durata nel tempo intercorso tra l'assunzione dell'impegno e l'effettuazione del pagamento e che nel Sud
Dal mille novecentocinquantuno al novantaquattro l'occupazione è diminuita di seicentottantadue mila e quattrocento unità
Ciò significa
Che l'intervento straordinario e tutto ciò che è stata indirizzata al riequilibrio delle regione meridionale ha prodotto in quarantatré hanno una diminuzione di seicentottantadue mila unità di occupati
A fronte di un aumento di due milioni ottocentocinquantadue mila persone residente nel Mezzogiorno
A fronte di questo fallimento si sono moltiplicati gli strumenti d'intervento e quegli e comodi carrozzone persiste María amici e clienti pied obbligano oltre pregano ruoli e funzione
E necessario perciò pilotare una fase di sviluppo non dipendente
Utilizzando le grande risorse del Mezzogiorno ci flottante nella collocazione geografica il patrimonio naturale culturale e artistico unico al mondo
Lele regia dell'impresa e delle innovazione ma la cosa più importante combattere il cancro della criminalità organizzata
Si tratta devo un fenomeno che danneggia gravemente il Meridione perché inquina la vita sociale
Creando un clima di insicurezza e di paura impedisce ogni sana imprenditoria
Esercita un pesante influsso sulla vita politica e amministrativa offusca infine l'immagine del Mezzogiorno di fronte al resto del Paese
Servendosi di risorse otto nodi in modo illegale stesse violente impedisce lo sviluppo economico e sociale organizza il commercio lo spaccio della droga in concorso con la grande criminalità internazionale
E insanguinata diverse città e zone del Meridione causando un numero paurosamente alto di omicidi perpetrati con estrema feroce
Deve essere ben chiaro però che questo fenomeno non è il Mezzogiorno
Lei invece solo una malattia un Dandolo contro il quale la coscienza generale del sud assieme a quelle di tutto il paese si impegna e reagisce la criminalità organizzata viene favorito da atteggiamenti del disimpegno di passività dei moralità nella vita politica amministrativa a livello centrale e periferico
C'è infatti un ammasso di Rosita di comportamento quanto ad esempio diritti rivendono a favore quando non contano i meriti mai legame di comparaggio politica
Il Sud perciò non sarà mai liberato se non in una trasparenza etica di chi governa e non comportamento onesto di ogni cittadino grazie
Grazie
Ararat Carrara l'assessore all'Annona calare in canotta Astana la stessa Pantani ringraziamo ammontava Carra amerà molta pazienza
Anzi incisivamente diamo la parola a Gianni stenta non è partita dalla rifondazione comunista
Sì cercherò di portarvi a pochi minuti soprattutto parlare un attimo del
Luogo
Delle regioni
Per quanto riguarda l'introduzione che ha fatto il professor Zamagni io mi allineo
Se ti commenti
Positivi circa l'interesse circa l'orizzonte di ragionamento e di proposte che è stato fatto nella introduzione io credo che questo terreno sia molto importante ritengo che per quanto riguarda in particolare il centrosinistra
In tutti i suoi momenti di serviva da quella politica quella parlamentare a quella di governo in rapporto alle è amministrazioni che sono state recentemente lette anche nelle regioni questo la questione lavoro così poco si è posta diventi effettivamente elemento centrale dell'iniziativa
Credo anzi che il centrosinistra ha molto bisogno nel momento in cui si pone il problema di lavorare e preparare diciamo la proposta programmatica per i prossimi mesi a nome dell'Ulivo ha molto bisogno di costruire sulla questione del lavoro
Uno dei punti fondamentali del profilo della proposta programmatica in grado di parlare al Paese questa esigenza credo sia da tutti sentite sia estremamente necessaria ma mi limito sulle questioni generali a dire questa cosa apprezzare l'introduzione il terreno di discussione che è stato introdotto
Credo poi che per quanto riguarda le esperienze di governo in atto e mi riferisco in particolare a quelle regionali
Si debba fare un ulteriore sforzo per far sì che la questione del lavoro trovi elementi di sviluppo nell'iniziativa concreta e legislativa delle nostre amministrazione credo che uno sforzo in quel senso vada fatto
Per quanto riguarda la Toscana noi andremo già ad una il rione straordinaria del Consiglio regionale sul tema del lavoro dell'occupazione già in questo mese credo che non sarebbe male si parlava prima c'era anche presente l'assessore del Lazio
Che probabilmente una spinta una sollecitazione in questo senso sarebbe utile anche per dare come dire un un terreno una sponda discussione ai temi che qui sono stati affrontati che possa trovare sparse di interesse il ruolo delle Regioni le funzioni e le competenze sulle questo è lavoro non sono tantissime realtà ed uno dei problemi che c'è proprio questo
è quello di avere iniziative scelte nazionali che consentano di riconoscere sempre di più il ruolo delle regioni di rafforzarlo competenze concrete
Questa esigenza viene riconosciuta da più parti
Soprattutto il rapporto all'esigenza all'obiettivo di fondo di cui si è parlato a lungo anche qui
Che è rappresentato dall'esigenza di avvicinare la domanda e l'offerta del lavoro e intrecciano sempre di più con le questioni della formazione
Molti sostengono anche nell'elaborazione di proposte europee libro bianco dediti al nord in questo era come dire estremamente centrato che su questa strada bisogna come dire camminare speditamente
Verso la costruzione di sistemi di economia locale e regionali quindi come i sistemi più adatti a realizzare questo rapporto questa vicinanza fra domanda e offerta formazione
E se questo è l'obiettivo e noi tutti abbiamo speso parole di apprezzamento di elogio abbiamo l'effetto sulle relazione delle mie la Commissione europea di no una spinta importante se questo è vero dobbiamo allora falsi che scelte conseguenti vado in avanti
Per costruire anche servizi adatti ed è qui qui mi dispiace che il ministro
Sia insomma per ragioni che ovviamente comprensibili di impegno abbia lasciato una qui già si tocca un punto importante di differenza
Io credo che rispetto intanto allo schieramento del centrosinistra ma direi poi per quanto riguarda la discussione aperta l'insieme delle regioni allo stato delle cose a questo orientamento tutti si ritiene importante e urgente
Che si faccia presto la riformate Collocamento che si intervenga in modo riformatore sulle questioni che riguardano il mercato dell'auto
Su questo siamo d'accordo bisogna incoraggiare il ministro se il governo dovrà andare avanti su questa strada
Detto questo dobbiamo dire però subito
Che il la proposta di riforma del collocamento che il ministro Treu ha presentato non è la più adatta andare in questa direzione
Si apriranno nei prossimi giorni credo al Senato nella Commissione discussa su questo lì ci sono due progetti di riforma
Cioè quello del governo c'è quello dei progressisti
La differenza è soprattutto se a questa riforma del collocamento si vuole o no dare il senso di una riforma regionalista
La differenza è netta
Ecco io credo che dobbiamo porre con forza questo folle
Non è accettabile come l'ha definita nel Progetto Treu una riforma che dar vita ad un'agenzia nazionale che né i fatti né dispositivi subordina in tutti i suoi aspetti le agenzie regionali che nei fatti va contro ogni linea ogni tendenza ogni orientamento che vuole affermare una crescita del ruolo per le Regioni le politiche regionali
Non si tratta di mettere in discussione il fatto che ci debba essere una politica di indirizzi nazionali sulle questioni lavoro che non c'è e dove la sollecitiamo e pensiamo che sia giusto che il governo si ponga questo problema
E anche l'esigenza come dire di governare un'Italia che è molto diverso quindi di potere avere politiche in grado di incidere anche su queste diversità avendo presente la situazione del mezzogiorno e anche diversa nella realtà delle regioni
Ma questa scenetta non può essere utilizzata ancora una volta per evitare di imboccare decisamente la strada di una riforma regionalista
Questo è il punto
E credo che questo vada posto con forza
Dopo le amo con forza anche perché in molte scelte in verità che questo governo sta facendo ho annunciato
Ci sono troppe spinte di ritorno di tipo centralistico
Ci sono su questi dicono anche sulle questioni per esempio della riforma del ministero dell'industria io se permettete o un grande scetticismo sull'idea che si possono fare le riforme dei ministeri o di ministeri come quello del lavoro quello dell'industria con questi stessi ministeri
Io credo che dobbiamo avere il coraggio di aprire uno un lavoro una discussione e un confronto in Parlamento che consenta di realizzare riforme effettive perché da questi ministeri non verranno fuori riforme effettive in grado di rispondere prole
E questo badate io credo sia anche l'impressione che si ha leggendo la proposta di legge che ha avanzato Treu
Se la leggete io non sono un esperto in materia ma ho fatto uno sforzo e tutti gli episodi che ho consultato sono quelle stesse che ho avuto io
è che c'è uno scarto enorme tra la premessa politica
E il dispositivo c'è una premessa politica che corrisponde anche al lavoro che ci aveva fatto per giugno che parla della esigenza di una spinta verso il regionalismo delle esigenze del decentramento di una
Fisionomia di un intervento come dire e più variabile nell'affrontare le questioni c'è poi un dispositivo che è l'opposto
Non si può non avere il sospetto l'impressione e un'impressione che abbiamo ritrovato anche in posizioni precise che in realtà il ministero
Condizione finisce per condizionare
In modo forte
Proposte di questo genere
Perché è chiaro che una riforma di un certo senso può dare certi spazi o in un altro modo altri spazi
Diciamo a quello che la burocrazia la struttura del ministero stesso ecco io credo che se si va avanti questa sia una delle grosse battaglie che abbia certo poi c'è l'altra quella che riguarda anche il capitolo delle sue delle flessibilità se passasse posizione passassero posizioni come quelle che sostiene la lega di Bossi spinte anche guardate con una certa simpatia anche da settori importanti della Confindustria che spingono verso una liberalizzazione selvaggia
Una privatizzazione totale delle flessibilità dei rapporti col mercato del lavoro né anche a riforme collettamento diventerebbe ben poca cosa rispetto a questo io credo che invece noi a questo dobbiamo guardare con grande attenzione magari invece puntando a dare spazio al terzo settore hanno proprietà vedere quali spazi nuovi
Aprire d'iniziativa su questo piano ecco le regioni su questo sono impegnate lo chiedono al governo lo chiedono le forze politiche lo chiedono al Parlamento che si faccia davvero un'iniziativa che vada nel senso del regionalismo inoltre concludo credo che le regioni e in particolare quelle come dire governate dal centrosinistra debbono fare come dire uno sforzo più coordinato ma anche più l'incisivo sul terreno delle questioni di lavoro soprattutto degli obiettivi di come creare nuove opportunità di lavoro certo non dipende tutto da lei possono fare
Poche cose ma poche cose le possono fare in modo importante non solo quelle come dire delle politiche degli incentivi e delle agevolazioni
Favorire presento l'imprenditoria giovanile in Toscana abbiamo visto che c'è una grande domanda abbiamo una legge per l'imprenditore giovanile regionale su cui noi abbiamo la domanda che è tre volte superiore disponibilità che abbiamo messo e non sono pochi a dimostrazione che c'è una domanda reale che cresce per il lavoro autonomo una spinta anche a cercare campi d'iniziativa nuovi quindi questo lavoro le Regioni devono spingerlo avanti insieme questo anche la capacità di misurarsi con le sollecitazioni che ci vengono dalla Commissione europea
è stata è uscita nel mese di marzo scorso una una un'elaborazione di un'analisi della Commissione Europea intitolata iniziative locali di sviluppo e di occupazione
Posso il filo delle indicazioni glielo così contiene elementi di analisi interessanti
Sottolinea il fatto che nei Paesi Europa i può crescere una domanda intessuta questioni che riguardano i servizi la vita quotidiana nei servizi alla persone servizi tre migliore qualità della vita e servizi culturali il tempo libero servizi al turismo servizi ambientali
Dice questo per dire che si può lavorare per far venire allo scoperto nuovi giacimenti occupazionale e iniziative concrete sono in atto per esempio ci sono alcune proposte che riguardano anche di usare dell'Italia riguardano una della Toscana che a Massa Carrara un'altra e Caserta
Interessate alla possibilità di accedere a finanziamenti straordinari la comunità europea se si costruiscono progetti per il recupero reinserimento in attività lavorative che devono diventare stabili i disoccupati di lunga durata
Ci sono quindi segnali che cercano di invertire tendenza
Io credo che tutte questi strumenti tutte queste opportunità vadano d'accordo perché in un momento in cui è chiaro che comunque alla ripresa economica allo sviluppo della base produttiva attuale che è il nostro Paese
Considerando le esigenze di innovazione perché nella competitività e così via però non corrisponderà più un pari livello
Al sul piano occupazionale
O dove riusciamo a creare nuovi filoni di occupazione oggi estremamente difficile sarà potere far fronte ad una domanda di occupazione che in particolare tra i giovani estremamente forte in ultimo io credo che le Regioni devono aprire un capitolo di esperienze di sperimentazione anche sulla questione che riguarda l'orario
è importante la legge nazionale il dibattito che su queste le cose che diceva Livia Turco le sollecitazioni in questo senso avanzate è fondamentale la partita che riguarda le contrattazioni fra le parti sociali
Io credo però che anche dal punto di vista delle regioni
Un'iniziativa in questo senso da benessere
Penso che sia possibile iniziare a ragionare su progetti o cercare di costruire progetti anche il rapporto con i sindacati pone con gli imprenditori per costruire progetti che possono in qualche modo come dire tra virgolette scambiare a riduzioni sensibili di orario con formazione permanente perché questa parola della formazione l'esempio di proposte deve avere strategie io credo che si possa cominciare a costruire e a sperimentare esperienze anche particolari anche specifiche anche legati a pezzi ma bisogna iniziale affatto altrimenti si parla molto di queste cose si fanno tanti discorsi ma non si costruì non si costruiscono esperienze concrete forze di governo come centrosinistra è gran parte molte regioni della Toscana debbano cominciare a porsi questo obiettivo e a lavorare dare segnali concreti che su questa strada si cammina e si va avanti grazie
Ha ora la parola diciamo Sky Anabel partita dalla rifondazione comunista ringraziano moltissima anche lui vittima pazienza giardino staccava nel seguire il nostro dibattito a fine a questo punta quindi seguiranno con attenzione
Anche il suo intervento
Segnando io ogni nel in USA per festa andava bene non so perché il Presidente
Inutili no no no no in un in un periodo in cui quasi tutti i partiti hanno cambiato nome forse in fatto di sicurezza che almeno i nomi delle persone rimangono tanto deciso perciò di chiamarmi Alfonso Gianni
Di ringraziare di non è il mio partito figurati nome nel mio partito del foglio Rifondazione Comunista dell'invito che c'avete rivolto dalla possibilità di esprimere qualche pensiero anche se rapido vista l'ora su un tema di questo rilevanza soprattutto dopo avere sentito una relazione
Quale quello del professor Zamagni che era estremamente dense
E rispetto alla quale io trovo delle forte consonanze per ciò che riguarda l'impianto analitico
Anche se poi come dirò del bello della discussione anche delle divergenze rispetto alle terapie che vengono proposte
Non vorrei evitare nessuno di questi punti partiamo dal primo
Io sono convintissimo
Che sia giusto in questo senso francamente non ho ben compreso l'obiezione del ministro Treu
Quell'analisi che peraltro è molto diffuso a livello internazionale
Che connette carattere strutturale della disoccupazione moderna alle innovazioni tecnologiche intervenute nel modo di produzione e nelle forme organizzative del lavoro
Questa è un processo di carattere generale per la prima volta la perdita di occupazione viene in tutti i settori quello primario e quello secondario terziario non c'è alcuna compensazione nel nostro né in altri Paesi
Cosa che invece c'erano i periodi precedenti
In sostanza questo significa detto molto semplicisticamente visto l'ora che per produrre lo stesso prodotto insisto con l'aggettivo spesso naturalmente
Ci vuole meno lavoro ora rispettato ci sono due risposte possibili non c'è molto da girare attorno al problema o sì dalla risposta che viene data in modo assolutamente prevalente purtroppo nel mondo attualmente e cioè meno lavoro cioè meno lavoratori risultato sono trentasei milioni di disoccupati dell'area OCSE venti mila nell'aria europea o si tenta con la difficoltà del nuovo di dare un'altra risposta
E cioè meno quantità di lavoro per i singoli lavoratore
Dico che la tendenza non è semplicemente quella prevalente di dire meno lavoratori Maria nemmeno lavoratore che lavorano di più come ci viene ricordato l'orario effettivo reale ingiusto manifatturiere italiane quarantatré ore e mezzo quarantaquattro euro
C'è anzi una tendenza dell'aumento della durata la giornata lavorativa
C'è anche la tendenza di un aumento della vita lavorativa la tanto conclamata sul quale noi abbiamo in giù e confermiamo il giudizio pessimo
Riforma o controriforma delle pensioni dovuto al governo Dini peraltro nuove dall'allungamento della vita lavorativa voluta peraltro per verità storica dal precedente governo Amato se vogliamo dare acceso perché dicesse
C'è una occupazione in più del tempo da parte dell'organizzazione del lavoro toglie eticità post pur vista come la vogliamo chiamare
Cioè quella porosità del tempo che permetteva anche diciamo così di disegnare via ritagli durante il percorso lavorativo viene occupata da un'intensità
Anche nelle zone del miracolo economico italiano avevo fatto un recente convegno nelle zone del made in Italy cioè nelle zone del Veneto nella fattispecie dato alla Benetton di Belluno poca l'Elia e via dicendo
Siamo di fronte a un'intensità di lavoro sconvolgente
Siamo di fronte a una parcellizzazione dei tempi di produzione che al di sotto del mezzo minuto al di sotto dei trenta secondo altrove e qualità del lavoro ed è con questo che si compete in realtà a livello internazionale
Quindi questa è la risposta che viene da dobbiamo provarsi a cercarne una
A mio avviso il terreno migliore
Escludendo per le ragioni che zona e mi diceva che possa essere terreno del mercato del lavoro la risposta e giudicando
Negativamente o quanto meno come assolutamente insufficienti le risposte che su questo terreno vengono date deserto dello stesso ministro del lavoro Treu
Io sono d'accordo con le critiche faceva Fontanelli al disegno di legge vitreo sul problema della riforma del collocamento bisognerebbe aggiungere anche l'idea lì dentro c'è di una privatizzazione di un istituto che in Italia è sempre stata pubblico che mi pare la cosa più grave al di là del contrasto tra centralizzazione regionalizzazione
Ma anche l'altro disegno di legge che invece alla Camera attualmente quello che contiene il lavoro interinale
L'allargamento del lavoro a tempo determinato e la discrezionalità nell'uso dello straordinario da parte padronale per il lavoro a part-time che uccide l'idea che il part-time insieme a libera scelta di flessibilità soggettiva
Della lavoratrice del lavoratore invece lo riconsegna una disponibilità assoluta del tempo in mano datore di lavoro
Dimostra forse un paradosso della modernizzazione capitalistica cioè che a furia di destrutturare a colpi di accordi sindacali o raccolti di leggi il rapporto di lavoro dipendente al fine che non è più quello a tempo indeterminato
La figura prevalente ma è quello addirittura precario tu hai un altro risultato l'introduzione io così la chiamo di una nuova forma di lavoro servile e questo è un paradosso enorme che abbiamo però di fronte agli occhi allora se escludiamo questa strada
Dobbiamo io penso costruire come diceva Livia Turco
Le condizioni concrete per una grande battaglia sul problema la riduzione d'orario di lavoro e io qui francamente non riesco a capire lo dico anche a Lidia
Avendo fatto anche personalmente nello spot per otto anni parlamentare per otto anni sindacalista ancora non sono riuscito a capire quale privilegio debba avere la contrattazione sulla legge quale privilegio di dover la legge sulla contrattazione
Mi pare una discussione che abbia poco senso eccomi e comunque il pericolo più grosso e che non si faccia nella contrattazione non regge
Perché chi sostenesse che la contraddizione a privilegio la contrattazione privilegio sulla legge dovrebbe dimostrarmi che nel nostro Paese la contrazione si fa sul tema riduzione di lavoro cosa purtroppo manifestamente falsa
Perché abbiamo perduto un'occasione storica dei rinnovi contrattuali di tutte le maggiori categorie dove non c'è un etto il suo problema corruzione orari di lavoro stiamo perdendo perché l'assenza di scala mobile ci imporrà la rincorsa salariale anziché altre cose con l'abilità anche la stagione la contrazione titola e nello stesso tempo le proposte di legge quella di Livia Turco quella del Partito Rifondazione Comunista e altre ancora che ci sono giacciono inascoltate al Parlamento
Pensiamo all'ora una sinergia tra una proposta di legge
Una riduzione generale dell'orario di lavoro ma dico di legge generale proprio perché per le ragioni che la Livia Turco diceva e cioè che pone l'ambizione di lavoro non si connette Sonego con occupazionale ma dell'esercito della libertà del lavoratore che finalmente torna ad essere cittadino
Allora deve intervenire una legge non semplicemente un rapporto contrattuale tra lavoratore suo datore di lavoro
E deve essere generale deve essere anche forte perché noi interveniamo nei confronti di una legislazione che dal mille novecentoventitré questo Paese in tema di orari di lavoro venticinque non ricordo comunque sono settanta ho settantadue anni e se ci si pone mano conviene farlo con forza già CGIL CISL UIL fecero Capriglione te lo ricordi bene una proposta di legge che erano in realtà di calmierazione dello straordinario perché riduce l'orario di lavoro a trentanove ore e mezza faccia pagare un po'di più lo straordinario beh io dico se ci mettiamo le mani legislativamente a mio parere conviene seguire il modello tedesco
Ed è un paradosso
Andiamo difatti io se si interviene sulla legge si interviene quadrupedi o sei Paesi europei muovono su trentacinque avrebbe a me pare quello il livello il discorso da fare trentacinque ore a parità di retribuzione
Parità di retribuzione perché tutte riduzione d'orario di lavoro in questo secolo sono avvenute a parità di retribuzione come noto ed è quindi questa la soluzione più probabile
A me pare questo l'obiettivo aprire da subito una vertenza con Governo e Confindustria il contenuto di un nuovo compromesso sociale avanzato
Può essere questo
Deve essere queste a questo poi si può agganciare una contrattazione articolata che i moduli l'orario di lavoro anche individualmente
Ma i riti della modulazione diventi realtà lo sfondamento del sabato lo sfondamento della notte o della appunto divieto del lavoro femminile notturno moduli in meglio
Una contrazione che migliora non impegno cioè come spesso è accaduto
E la quotazione sindacale nazionale articolata rispetto alla legislazione di tipo lavoristico presenti questo Paese e riveda poi il settore per settore all'interno di un quadro generale cioè si possono fare degli ulteriori passi in avanti e se si può ulteriormente
E personalizzare e diciamo così accettare lo scontro sulla flessibilità una volta tanto facendo passare le ragioni soggettive della lavoratrice del lavoratore nella ricerca di flessibilità anziché le ragioni presuntamente oggettive dell'organizzazione dell'impresa
Primo punto secondo sonora credo però
Ed è qui dentro un po'in polemica con Zeman
Come forse è utile fa mio ragionamento lo schema Tizio
Comunque sia pur ritenendo io la grande riforma da fare in questo Paese come in tutto il contesto europeo la riduzione generalizzato dell'orario di lavoro almeno trentacinque ore da sola questa non basta
A risolvere il problema occupazionale perché pur suddividendo la una bene ma rimanendo questo bene scarso alla lunga non basta bisogna creare nuovo lavoro
E bisogna Teramo in nuovi settori questo il punto professor Zamagni della non residuali tappe ma della centralità strategica del ragionamento attorno i lavori socialmente utili
Non come la giustificazione la foglia di fico dell'indennità di disoccupazione che diamo ai poveretti cacciati dalle fabbriche gli facciamo fare qualche cosa di voltar le pietre semplicemente per giustificare la spesa dello Stato ma l'intervento per produrre quei beni
E poi risponderà quei bisogni che il sistema di mercato non riesce ad evadere e qui c'è un punto e caratteristico diciamo così della modificazione della fase dal fordismo alto gli utili
E cioè che siamo in un'epoca di crescita lenta
Il torio clisma è per definizione del suo inventore ingegnere
La ricordo del della della Toyota il miglior sistema produttivo in un'età di crescita lenta in altre parole c'è una non più capacità di assolvibilità dei mercati del prodotto il mercato dell'auto è infinito
è finito non c'è altra soluzione in quel campo
I Paesi europei e americani canadesi e giapponesi sono saturi di automobili
La Cina non assorbirà assolutamente nulla perché è impensabile un tipo tipo di sviluppo economico incentrato sul modello autotrasportatore capo cinese
Dove il cinese che dovesse comprare una porcata utilitaria dovrebbe spendere sedici anni di stipendio un tanzaniano quarantacinque c'è un limite sociale insuperabile
C'è un limite ambientale come ricordava Zamagni riguarda appunto la produzione di anidride carbonica e gli ecosistemi del mondo ci sono altri limiti che qui non cito ma che sono evidenti
Allora voglio dire si cambia
L'asse delle scelte produttive dell'oggetto della produzione del pene che si produce oppure è difficile creare sviluppo creare occupazione si tratta di spostare la programmazione la scelta di ciò che si produce da Danny di consumo individualmente fruibili beni che siano fruibili collettivamente qui cioè il tema dell'ambiente dalla manutenzione
Del delle parti dal dalla della manutenzione dalle persone alle cose il problema la gestione di nuove forme di Energia il problema degli asset gravi turbe
E allora io dico la questione lavori socialmente utili non è una questione residuale anche se vanno bene tutte le esperienze che le regioni possono fare per dare una mano a capire meglio questa questione ma era questione strategica di questo cavallo di secolo è una questione che riguarda proprio gli che cosa di nuovo produrre nella per risolvere il problema della civiltà del mondo perché noi abbiamo sì la globalizzazione della produzione per cui a un quando si produce come lo stesso maglioncino come a a Treviglio ma non abbiamo la globalizzazione
Delle possibilità dei consumi perché la gran parte dell'umanità è esclusa dei consumi mercato dell'auto sono l'otto per cento dall'agente Greco imprese novantadue per cento e forieri Mara sempre fuori
E così vale per altri beni
Allora questo è il cambiamento che noi abbiamo di fronte
Terza considerazione più legata alla vicenda italiani
Molti hanno parlato qui di mezzogiorno ingiustamente con molta passione ora io dico solamente un dato
Se ne possono dire tante dice sempre tante cose nei giorni per un suo show il dato della inoccupazione giovanile
è vero o non è vero che nel Mezzogiorno la in occupazione giovanile è superiore al cinquanta per cento mentre il dato medio nazionale ultima del trentatré virgola tre per cento per io è vero non è vero che la inoccupazione il giovane che non sono mai andati a lavorare
Nel caso delle giovani donne è superiore al sessanta per cento
Allora un governo qualunque esso sia questo mi pare difficile ma non è questo il tema del costo discussione oggi
Che voglia affrontare il tema occupazionale dando dei segni reali che fa delle cose e non semplicemente dei convegni come affronta questo problema del Mezzogiorno lo dà un segnale subito ed immediato
La mia proposta sarà utopica ma io ripercorrere le riflessioni
Ad esempio di un economista come Federico Caffè quando parla di Stato occupatore in ultima istanza io penso che è il modo giusto
Certo ci vogliono molte risorse poi vediamo come non sono impossibili per affrontare questo tema e che il potere pubblico si ponga il problema di risolvere ciò che il mercato naturalmente non può risolvere
E dunque offra almeno un'occasione lavorativa ai giovani a partire dal Mezzogiorno
Questo rimetterebbe in moto un tessuto civile ci difende avrebbe anche da forme di penetrazione del comico la criminalità mafiosa re costruirebbe quel tessuto da cui può nascere un nuovo sviluppo
Permetterebbe di progettare sistemi locali are sistemiche distretti industriali e non semplicemente la moltiplicazione e la moltiplicazione delle Melfi o delle industrie costiere del turismo quindi darebbe anche una soluzione dal punto di visto proprio dalla toponomastica industriale
Al problema allora industrializzazione del Mezzogiorno
Ma io penso che questo il punto certe per far questo ci vuole una riprogettazione del ruolo dello Stato nell'economia ma mi guardate che non è un problema
Sentivo degli umori consenzienti e li condivido quando si diceva non attaccate alla pubblica amministrazione lo diceva Carriglio ecco questo va bene bisogna anche aggiungere che non bisogna preventivare Lehner che non bisogna privatizzare la STET
Che non bisogna ripercorrere all'indietro e all'inverso il percorso riformatore fatto in una stagione tutto sommato felice quella negli anni sessanta in cui si discusse per l'appunto su quali leve vere non i convegni lo Stato potesse intervenire per indirizzare lo sviluppo economico del Paese e non lasciarlo semplicemente in mano i mercati finanziari internazionali vuole conta delle grandi famiglie capitalisti ma se invece accettiamo
Come si sta accettando stette passano non o privato qualunque ma Mediobanca perché questo è il punto pistola super concentrazione
Di Gemina FIAT Mediobanca e che ogni discorso io credo
è non dico finito non voglio essere apocalittico ma mi pare partirebbe da una situazione molto più arretrata riassumendo quindi io penso realmente c'è una grande vertenza una battaglia legislativa per la riduzione generalizzata in ore di lavoro
Un percorso da studiare assieme
Ma che pensi alla produzione di merci gli articoli nuovi fruibili collettivamente che metta insieme il discorso di lavori socialmente utili con ampliamento nel settore non profit e utilizzo del volontariato
Un discorso incentrato c'è il problema dell'occupazione del Mezzogiorno siano le emergenze maggiori anche se non le uniche ricette che ci permettono forse invertire la tendenza a una crescente
E sempre più drammatica di supposizioni
Grazie
Ora Nania Almenno ancora iscritti a parlare Fusco
Prima vola e Maffei lei
Data alla ora io mi sento di poter chiedere a qualcuno di loro di essere rinviata o a domani mattina
C'è qualcuna ventenne rinunciare all'intervento questa sera essere riportato a domani mattina
Mantelli accusa
No Tuzla interviene
Alla raccolta interviene mentre si avvicina al microfono vorrei dare questa comunicazione
Ecco scusate l'ultima intervenga per fare ancora cinque minuti di pazienza e l'ultima è l'ultima per questa sera
E l'ultima parte stasera poi gli altri sana domani mattina
Scusi intervengo per un motivo molto sensibili tamponamento Sabina vorrei dare la comunicazione relativa alla Commissione nozioni
Camera sa sostituisce è siano Barzon incominciano nozione perché Guerzoni a problemi e non può farne parte c'è inoltre un problema relativa al rappresentante della Sardegna
Era stata designata Benita sala perché il fatto non è presente è un collega della Sardegna è pregato di a rimpiazzarla ricordo che la commissione si riunisce alle ventuno e trenta la sala del primo piano
Senta sanno intervengo non più di tre minuti il quattro minuti poi mi puoi anche chiudere perché per rapidità anche perché mi sono iscritto inizi verso le sei e mezzo quindi a Nanchino alle nove per dieci minuti ho perso interne mi è costato quasi perentori con nel merito io lavoro in un agenzia per l'impiego della Campania uno dei punti più critici
Delle situazioni attinenti il problema della io racconto un'esperienza per capire per dire come Complesso parlare di queste questioni e affrontarle sia in termini di prospettive sia in termini di gestione dell'esistente
Nel mese di luglio noi abbiamo fatto un'attività di orientamento e di selezione di circa cinque mila lavoratori per cui scadeva l'indennità di mobilità e che erano e che dovevano in base a una disposizione ministeriale essere diate queste attività di orientamento di selezione per protestare per poter partecipare ai lavori socialmente utili
Queste cinque mila persone venivano da una situazione di indennità di mobilità e di perdita del lavoro
Che si protraeva negli anni non credo trent'dai cinque ai dieci ai quindici e quindi è che aveva perso il lavoro erano passati attraverso cassa integrazione crisi di settore e così via eccetera
Parlando con queste persone la cosa timidi col mi ha colpito al di là di tutti i ragionamenti questi questi cinque mila riguardano le esclusivamente il comune di Napoli in soli come prima perché quindici mila in gamba e l'abbiamo fatti in un tempo molto breve
Il problema qual era e che la situazione di queste persone le loro situazioni familiari è una situazione drammatica
Io voglio dire lo posso dire con grande tranquillità non c'è qui il ministro perché altrimenti non lo potrei dire noi abbiamo detto delle cose rispetto al fatto che loro non facevano altre attività
Perché questa era la condizione per poter poi vuol dire di quelli per poter poi partecipare ai lavori socialmente utili abbiamo detto che effettivamente non facevate attività mentre chi vendeva le sigarette di contrabbando chi faceva il bagnino al mare chi vendeva le auto e così via ma in generale
Questi impatto diretto con una massa critica una massa forte di cinque mila persone ha confermato un giudizio che questi che quest'aria di povertà e di esclusione sociale esiste ed è molto grave
Questo è un punto estremamente importante e la situazione di queste persone non detto
Perché questo dimesso capitato su cinque mila duecento trecento quattrocento no spetta circa trecento Emilio orientare il come si dice ho ho fatto questa attività di orientamenti selezione
C'è un dieci per cento che sicuramente guadagna bene guadagna benissimo e non ha bisogno di alcuni inedita in mobilità e così via però la situazione e qui si sa allora di fronte a questo problema uno deve ragionare per porre un una riflessione che si collega ha una sola questione che voglio affrontare questa fase dei lavori socialmente utili
Se i lavori socialmente utili sono una
Ormai perché qui c'è stata secondo me è un gioco come dire un gioco un po'troppo coperto tre presso Zamagni è amministratore perché tutte e due parlano di lavori socialmente utili ma dice una cosa diversa perché misto tre parlare dei lavori socialmente utili riferendo i a normative regate lavoro il morbo in mobilità il professor Zamagni parlava come esperto come sostenitore del terzo settore dei lavori socialmente utili soprattutto i lavori di cure da cui servizi alle persone
Che sono legati alla come dire a una iniziative delle persone in sostegno di quei delle altre come servizi alle persone questo era il tema d'attuazione il problema è che io ho pongo e questo qui ed è una questione centrale per una
E sì però quelle un po'di dignità voglio dire riconosca
Venticinque anni
Voi
Via e papà è questo di fronte a questa questione originalmente un non ci dobbiamo porre questo problema per una quel per una posizione di una forza cristiano sociali che fa del lavoro e che nella sinistra democratica io credo che su
Questa strada dobbiamo scegliere domani lo dico in una battuta dobbiamo porci questa questione questi lavori socialmente utili durano un anno o debbano essere dentro un piano organico
In cui vengono responsabilizza date le amministrazioni locali come destinatario ma vengono soprattutto fatti i piani d'intervento perché una serie di interventi di manutenzione di recupero di degrado di territorio di ambienti che tutto il Mezzogiorno sembra se la situazione possa partite da questo lavoro socialmente utile con opportuni interventi di formazione professionale utilizzando fondi comunitari risorse di questo tipo si possa trasferire queste persone non dell'apparato pubblico ma si possono trasformare questi lavori socialmente utili in tante occasioni dei impresa che si collegano tra di loro in forma di cooperative è possono partecipare un domani appare questi a svolgere queste attività è un percorso
Voglio dire
Lungo è un percorso non come un percorso che si può stare se si collega una questi pezzi del ragionamento la formazione professionale se si lega il pezzo del la di quello che si può fare per recuperare il degrado delle situazioni delle città del territorio e così via se si se si lega tutto il pezzo che riguarda la questione poi del ruolo pubblico perché è vero data c'è una trasformazione profonda oramai sono
Certi enti locali è vero questo governiamo gran parte del Paese come senza sono soggetti che svolgono un ruolo economico di primissimo ordine la costituzione delle aziende pubbliche miste soprattutto le aziende pubbliche di Sir
Sì nella forma di una partecipazione pubblica maggioritario di una partecipazione di una serie di cooperative di soggetti che si mettono insieme e che coinvolgono questi tipi di lavoro questi lavoratori e queste e queste persone sono una forma attraverso quale c'è una responsabilizzazione della comunità Loca c'è un intervento dello Stato a sostegno un intervento della Regione sostegni sotto forma voglio dire adesso segna punti vista formazione professionale e non ci sono grandi soldi che
Possono spende vecchi soldi in gran parte soprattutto nel Sud in alcuni settori sono soldi che sono
Che rimangono di uno stato di di residui passivi concludo dicendo questo questo non è il toccasana ma per la soluzione di questo problema ma voglio dire che il problema dei lavori socialmente utili nell'accezione prego non nell'accezione Zamagni voglio dire per semplificare è un problema che si è semplicemente uno spostare Avanti nel tempo significa che questa rete ed esclusione sociale dell'emarginazione sociale che vastissima del mezzogiorno ci sono sessanta mila lavoratori iscritti alle liste di mobilità gamba quelli ci sono decine e decine
Migliaia di persone in quella situazione che si trasferiscono in cui si mobilita è uno un'enorme quantità di persone queste o un vediamo RAI risposte di civiltà i lavori e di lavoro produttivo dei termini nuovi oppure queste per Zone non sono non individuano nella sinistra un soggetto politico che dà risposte ai loro bisogni perché la sinistra e questo la sinistra e indagata storicamente sottragga étoile dopodiché
Il sindacato la cooperazione
Ed è andata per dare risposte a questi problemi non è noi dobbiamo stare dentro un quadro di grandi trasformazioni ma non dobbiamo Rimini i cani che la ragione di fondo etica e politica dell'essere Sinistra democratica come vogliamo dirlo e così via e soprattutto questo dare risposte al problema ed esclusione sociale
Grazie Sabatino allora le conclusioni le tiriamo a domani grazie a tutti voi grazie ai nostri ospiti domani mattina si ricomincia alle nove il primo scritta a parlare e quali gli anni che credo sia il coordinatore regionale delle Marche vi preghiamo di essere punto
Tali grazie