Giovanni Malagodi. Liberale europeo

Di prendere posto andiamo a cominciare
Siamo qui per ricordare una grande persona un grande uomo di cultura un grande uomo politico un grande uomo di finanza e delle istituzioni Giovanni Malagodi che per la Fondazione Einaudi ha un valore aggiunto che è quello di aver fondato alla nostra fondazione nel mille novecentosessantadue all'indomani l'anno successivo la morte
Del presidente in Audi
Questo convegno come quelli che seguiranno si sarebbero dovuti tenere verso la fine dello scorso anno per ragioni indipendenti dalla nostra volontà
Sono slittati all'inizio di quest'anno lo scorso anno cadevano bene perché erano i cento vent'anni dalla nascita del presidente Malagò
Lo ricordiamo con un convegno lo ricordiamo con una mostra di cui poi ci parlerà il nostro archivista e curatore la mostra Leonardo Musci lo abbiamo ricordato riedita endo il celebre saggio Malagodi hanno massa non Massa che abbiamo evitato per
Gruppetti finora
Che ne parleremo ovviamente con il presidente di una fondazione Giuseppe Benedetto con il professor Giuliano Urbani che per ragioni di salute non è qui con noi ma che ci ha mandato un video
Molto interessante del suo rapporto personale con Giovanni Malagodi con il direttore la Regione
Davide Giacalone con il professor Luca Anselmi già ordinario di economia all'Università di Pisa oggi passato al mondo la finanza al mondo la finanza ha avuto un'importanza nella biografia
Di Giovanni Malagodi con il professor Gerardo Nicolosi ordinario di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Siena dove dirige anche il Dipartimento di Scienze Politiche con Leonardo Porfio sono Andrea Cangini segretario generale della Fondazione Einaudi
Il se voi sì per i saluti introduttivi e poi entriamo nel merito
Salve a tutti buonasera grazie grazie per essere qui
I relatori tutto agli amici agli amici che sono oggi in Sala nonostante la giornata veramente particolare
Gli aspetti mettevo e quelli legati alla festività
Noi siamo qui oggi sono in particolare qui per ricordare un personaggio storico purtroppo quasi dimenticato dei libri di storia ovviamente non lo dimentichiamo noi
Un uomo che avrebbe potuto vivere di rendita facendo il banchiere o il possidente terriero
Un uomo che rinuncio a tutto questo per dedicare la propria vita alla cosa pubblica con grande passione per la politica
Chiunque come me abbia avuto la fortuna di conoscere Malagodi in questa stanza in questa sala meravigliosa sala Zuccari c'è ancora qualcuno che lo ha conosciuto personalmente
Saprà dirvi con certezza che questa scelta quella di Pelago di non è stata dettata da Marita auto attorno a conto personale Aldo un formidabile il senso del dovere che lo caratterizza
Decise di dedicare la sua esistenza alla difesa dello stato di diritto della democrazia
Alla tutela dell'individuo e delle sue libertà
Rileggere oggi le sue pagine come spesso accade di fronte al pensiero degli statisti significa immergersi nel mondo di ieri e trovare risposte ai problemi di domani
Quando dico rileggersi le sue pagine voglio ricordare perché prima me lo ha ricordato giustamente Luca Selmi e la riedizione di massa non Massa il saggio di cui parlava
E Cangemi dopo oltre cinquant'anni
Oricchio sostanzialmente e che di cui qualche coppia poche copie per la verità trovate in fondo è stata è nata qui in
Questa sarà la circa un anno un anno e mezzo fa rifare Luca no eravamo qui eh ricordare Malagodi perché Luca quando mi sono seduto era anche lui seduto su alla parte relatori Mario sentì Giuseppe ma perché la Fondazione
Non Rieti scadeva ammassano Massa che ormai non si trova più
E e da lì è partita l'operazione operazione che sta avendo un grande successo della riedizioni con Robertino di questo straordinario saggio di Giovanni Malagodi perché non ha letto consiglio vivamente
E la lettura
Malagodi stato cittadino del mondo
Così lo abbiamo definito il più di un'occasione così
Un uomo che ha trascorso la prima fase della sua vita quella professionale tra Londra Parigi ebbero Salinas nuovo capace di dare per oltre un decennio l'Internazionale liberale
Mantenendo l'ago della bussola stabile verso occidente
Ci ha insegnato che l'alternativa alla società e aperta all'economia di mercato e alla collaborazione con il mondo libero è uno Stato paternalistico chiuso e al servizio delle autocrazia
Ascoltate queste brevi parole del mille novecento settantasei pronunciata a Firenze in occasione di un comizio elettorale
E Malagodi che parla i comunisti chiedono di uscire dall'alleanza occidentale in nome del neutralismo e della pace
Il giorno in cui seguiremo questo Consiglio l'equilibrio delle forze in Europa sarebbe turbato e soltanto su quell'equilibrio riposa oggi la pace
Era il settantasei ripensato sostituiamo le categorie di quello di fine Novecento quelle categorie novecentesche oggi superate e
Queste Parioli Elettra mandiamo a chi oggi vuole condannare il popolo ucraino ad affrontare da solo il suo tragico destino
Tra mandiamo le agli studenti pro Hamas trasmettiamo la che ancora oggi marcia per la pace senza comprendere che l'alternativa all'Alleanza atlantica e un futuro di guerra e di instabilità
Malagodi però è stato anche cittadino europea
Sostenitori della tesi secondo cui da sempre il nostro continente sia legato da radici comuni cioè segnato che conosce Adam Smith Voltaire non possono esser ridotti a personaggi della storia italiana scozzese o francese
Sono uomini europei e in quanto tali hanno contribuito a formare una coscienza culturale condivisa che trascende i confini nazionali
L'integrazione europea dipende quindi una necessità dal momento in cui gli Stati nazionali risultano essere troppo piccoli per far fronte ai grandi problemi del nostro tempo
Senza cadere nel tranello però di chi sogna un'Europa corporativa oppressa e burocratizzata
In senso stretto perché solo l'idea liberale di Europa diceva Malagodi può rappresentare un grandissimo esempio vivente di ordine nella libertà e nella varietà sono parole di Giovanni Malagò
Ma la cosa è stata infine cittadino Italia troppo spesso inascoltato quando ci ha mostrato le grandi contraddizioni del nostro Paese
Ci provò spiegandoci che gli effetti dell'inflazione sarebbero ricaduti sui più deboli sugli ultimi sui piccoli investitori Giacalone ce lo ricorda ancora ogni giorno
Ci provò avvertendo ci dei pericoli del regionalismo precisa dei carrozzoni burocratici che oggi sono sotto gli occhi di tutti le regioni come in Italia sono andati comporre
Ci provo quando praticamente in solitaria e questo forse non molto io ricordo mo'condusse una battaglia a favore del nucleare perché sono proprio l'energia atomica così al aveva chiama
Ci avrebbe consentito di avere costi di produzione competitivi
Ci provò spiegando che era tempo di aprire l'Italia all'aria d'Europa dice
Dunque è cittadino italiano ci abbiamo detto cittadino europeo e cittadino del mondo leader incontrastato del Partito Liberale Italiano fondatore dell'ALDE il partito dei liberali europei presidente dell'Internazionale liberale quell'istituzione che riunisce i partiti liberale di tutto il mondo
Il Presidente che più a lungo ha ricoperto quella carica dell'Internazionale del liberale
Il senso del dovere la passione civile e la sua autorevolezza hanno portato Malagodi ad essere il riferimento liberale in ogni consenso nazionale e sovranazionale
I Malagodi e concludo custodisco gelosamente i ricordi personali che mi legano non solo allo statista eccezionale ma anche ad un nuovo gentile e disponibile curioso
Come dimenticare l'emozione che provai il giorno in cui mi chiamò al telefono inaspettatamente
Proponendomi di assumere una carica apicale della Gioventù liberale come dimenticare la commozione provata nel momento in cui raggiungemmo lunedì io da soli l'ospedale Gemelli di Roma il giorno dell'attentato a Giovanni Paolo secondo
Come scordare il sollievo provato e qui chiamo Luca testimone perché era in macchina con loro una volta superato il confine tra le due Germanie
Senza passaporto io perché non ero andato in Germania non avevo credo in Germania Ovest ma dovevamo arrivare la notte la sera in Germania Est senza passaporto per una visita all'ambasciatore italiano nella Germania
E le risate di quelle serate trascorse a Berlino canticchiando ricorderai lo ricca belle motivetto di una canzone tedesca dell'epoca perché Malagodi era anche così
Italia riconobbero la sua visione politica io sono grato di aver conosciuto Giovanni Malagodi e poter confermare che dietro ad ogni grande statista si nasconde un grande la Fondazione Luigi Einaudi lo ricordava prima Cangini da lui fondata nel mille novecentosessantadue e che oggi ho l'onore di presiedere conserva orgogliosamente il suo archivio
In cui sono custoditi sugli scambi epistolari con i più grandi del secolo scorso
Di cui quadretti
Necessariamente ridotto esempio di questo poi le parole da Musci ingrandita del secolo scorso che lui frequentò da Raffaele Mattioli a Rita levi Montalcini da Giulio Andreotti ad Adriano Olivetti e nasconde anche dei medi piccoli tesori che il buon musicista Entellina anche a me come presidente miglia centellinati testare risalente al suo grande padre Olindo Malagodi
Impossibile anche nella diversità di pensiero non si pare un uomo capace di leggere il presente è meglio di chiunque altro tanto da arrivare a discutere a ottant'anni Sonata di robotica e cibernetica
Il suo pensiero non è solo attuale mai permanente come abbiamo scritto nella contro copertina di massa Rooms il presso nella nelle prospettive di chi sogna un futuro più libero e quindi più giudice
Perché noi liberali come ci ha insegnato Malagodi
Per noi liberali la libertà non è una cosa pericolosa da circoscrivere e da tollera
La libertà per non liberale e la radice di tutto grazie
Presidente Benedetto giustamente messo in evidenza il tratto umano di di Giovanni Malagodi idee da quel tratto che parte ricordo breve ma intenso
Di Giuliano Urbani fino a rubare ha cominciato a muovere i suoi primi passi in politica nel partito liberale diventato uno dei politologi più autorevoli del Paese ha contribuito a fondare forza Italia è stato ministro la giustizia ascoltiamola
Vi ringrazio molto questa possibilità di Cividate
Di parlare di Giovanni Malagodi adesso ne parliamo come di un vecchio amico ma io ho conosciuto Malagodi in una situazione asimmetrica
Gli enti grande del segretario del Partito liberale e credo un ex giovane a liberare che aspirava qualcosa di critica debba oltre il blocco
Allora ma raccogliendo chiamavamo contanti l'idea del personalità e idee rapporto fra voi giovani e Lulli Siniora
Il mostro
Che non era un insulto da stavano terreni italianizzazione del monstrum galattico
Già perché era un uomo
Mentalmente cultore e ricco di esperienze sipario parliamo di Arcore
In particolare perché
Malagodi aveva come dire coltivato se stesso purtroppo prima
Di impegnarsi in politica
In particolare Malagodi a una carriera bancaria essenzialmente finanziaria
Perché comincio
Lavorando alla Banca commerciale che allora era a grande banca italiana e internazionale
Dirigendo la sede di quello sai verso che voleva dire conosciuta in tutta l'America latina benissimo
Poi in più uno virgola e lui sposato con la signora coltissima nobilissima
Che rischia che
Che
Erano antropologa
E quindi concussione anche qua si diceva di rotture
è impegnativo andare a cena da loro perché il sangue tutto e non so di che parlare vent'tramite la battuta il buon senso era contumace cartacei ossia aveva grande conoscenza cultura
Allora Malagodi
Oltre che ad essere il monstrum ai nostri occhi
Anche l'uomo capace di poco ovvero l'alternativa liberale
Ho sempre ogni vostro concreto specifico quando coltelli poi con gli anni
Entrò dentro devo coledoco ieri democristiani fare qualche cinque segreteria in serata ormai con il presidente del Senato da ultimo c'è stato un po'il il simbolo l'incarnazione del del liberalismo disponibile
Eticamente a convive con gli altri cioè trovare il malformati alleanza
Ahimè Anna inventare dei anche perché nella Democrazia cristiana la componente diciamo degasperiana sparì col De Gasperi io rimasi un poco di alleanza naturale facile e simpatetica nei nei due sensi
Giustizia resta il fatto che il fu quelle subite quella alleati quell'alleanza quella visione di Malagodi il record personale il più stretto
Le più significativo per me è stato fuori quando mettendovi emotivamente in difficoltà
Mi chiese in modo pressante di fare il partito segretario del Partito liberale cioè di prendere il suo posto Marco che Vermi si sentiva già anziano allora io ero ancora un residuo e quindi bisogna però cosa che Pieri rientrino naturalmente di orgoglio io di piacere
Ma di fare il poi la parte politica soprattutto in prima persona
E succedere alla sua figura copre bene io gli spiegai che euro
Con una famiglia prima formata
Avevo bisogno gli ordini dar da mangiare agli iscritti anche e francamente la politica come professione non mi piaceva l'idea sì
E lui rimase piuttosto male Baccarini
Forse la considerazione nei miei confronti aumento ricco sto resta il fatto che inoltre lì le sue aspettative record nei confronti Malagoli era li avevo già detto molto molto molto colto sul piano internazionale
La scuola sulla stessa professione finanziario bancaria
Nutrirsi poniamo ma più in generale Malagodi attendo
Ha avuto anche la bellissima esperienza di presidente dell'Internazionale liberale
Aveva una conoscenza delle varie facce del liberalismo perché il liberalismo purtroppo del nostro paese allora ha avuto l'origine univoca
Sono stati ritirati tiranni cruciali
In qualche modo questo ha finito per togliere un po'l'identità il resta il fatto che il future sui tetti quella visione di Malagodi
Perché perché oggi liberalismo non è naturalmente
Forte e lo dico con dispiacere avendo concorso o fondare a progettare solo segretaria siamo riusciti a costituire una forza autenticamente massicciamente liberale ma il conflitto passa col col quello che passa Italia o di troppo
Non ha questo background
Io ringrazio dove
è stato fatto osservare che per qualche ceppo psichiatrico definito Urbani ministro della Giustizia naturalmente è stato ministro dei beni culturali e Davide Giacalone ora ci ha ricordato urbane che insomma Tiberia lirismo
Non è mai stato fenomeno Rimassa Berlusconi io riconosco il grande merito di averlo nella retorica reso di massaggio era impensabile prima di Berlusconi che qualcuno potesse ritenere di fondare un partito che del venti trenta per cento richiamandosi al liberalismo questa caduta poi naturalmente nelle politiche attive di Forza Italia non sempre la Colella lo spirito liberale
è stato rispettato e professori fronte una specie di paradosso sa nell'epoca in cui i liberali avevano pochi voti ricordiamo che ci sono nel suo momento di massima potenza del Partito liberale guidato da Malagodi raggiunse il sette per cento nel sessantatré mi pare
Normalmente stava al tre quattro per cento pochi voti ma una grande visione e una sostanziale capacità di condizionamento le decisioni politiche
Nell'epoca in cui tutti o quasi si dicono liberali i voti sono molti la visione scarsa la coerenza rispetto alle politiche pubbliche
I principi liberali l'UE ancor meno
Grazie il ho l'impressione che l'epoca sia quello in cui molti se non tutti si dicono liberali ma perché diciamo così in difetto di definizioni che avrebbero orgogliosamente utilizzato qualche tempo prima che invece oggi evoca nel loro ma qualche senso di vergogna peraltro giustamente fondata
E quindi diciamo così per sottrazione non avendo capito bene cosa sia il liberalismo dice però insomma siamo ancora non ha non ha siamo caratteristiche immediatamente negative il ricordare ricordare le le figure di quel mondo
Giovanni Malagodi versato certamente una delle più rilevanti e influenti esordio con più precisione di quale mondo il ricorda le figure di quel mondo è un è un dovere
Per per per quello che sono stati nella storia d'Italia
è un piacere perché poi si intreccia in qualche modo come come fa sempre nel rigo Giuseppe Benedetto con con le nostre storie personali con con quello che abbiamo vissuto
Ma
L'utilità sta in un'altra cosa nel ricordare a noi stessi come è stato possibile
Come è stata possibile questa trasformazione cui faceva cenno Cangini mentre di forze politiche che avevano poca raccolta di consenso
Però un peso decisamente superiore
I liberali arrivarono una volta sopra poco sopra il sette per cento normalmente stavano tra il due e il tre
I repubblicani arrivarono una volta soltanto leggermente sopra l'otto per cento sanno stavano più o meno fra due il tre insomma questa era la la dimensione
Dice dice paura ha detto Urbani in questo messaggio anche commovente che che che ci ha lasciato senza se facciamo i migliori auguri per la per la sua salute giammai cella liberalismo nasce diviso sono prove parla del di di di Croce di Einaudi
Ma non è il liberalismo che nasce diviso a parte il fatto che se uno rilegge con attenzione la famosa polemica fra crociere e Einaudi oggi
Cioè fa fatica AGEA deve chiedere e chiedere a qualcuno che ha studiato molto dicendo ma dove era la conta doveva difensore dov'era la contrapposizione doverla polemiche perché naturalmente il tempo card il tema è che tutte le forze culturali e politiche
Di tradizione famiglia risorgimentale
Subiscono la stessa sorte
Che sono le forze
Liberali
Repubblicano e socialista senso lasciando perdere diciamo le derivazioni poi post marxista che non c'entro niente con la storia risorgimentale italiano se non altro per tutti i motivi di data
Tutte quelle famiglie
Che hanno fatto la storia d'Italia
Perché non non da la storia dell'unità d'Italia non sarebbe quella che è e quindi noi non saremmo in Italia non saremo nel Senato
Italiano poi c'hanno messo da la Repubblica italiana
Se non ci fossero state quelle famiglie e nascono e che devono necessariamente operare in una terrificante contraddizione
E cioè quello di essere gli artefici di una rivoluzione italiana
In un Paese che giallo a a quel tempo era considerato ed IRAP e probabilmente era nella grandissima parte se non nella sua totalità cattolico
E però aveva nel pontefice il nemico dell'Unità Rita
Quindi bisognava costruire questa cosa in una maniera i della capacità di portare a una a una le idee eh
Diciamo così i tre
Petrelli corone di quella stagione risorgimentale
Che spesso vengono ritratte insieme messe assieme un po'come è capitato a Giovanni ventitreesimo John Fitzgerald Kennedy tramite cioè Mazzini Garibaldi e Cavour in realtà erano l'espressione di tre approcci diversi profondamente diversi
Alla alla come farla l'unità d'Italia ecco a come realizzarla comunità in Italia e dei tre il più fervente
Credente era Giuseppe Mazzini ma era giansenista
Questa in questa roba quando ce la siamo portata fino a oggi
E ce la siamo portate in un bisogno se voi leggete Massa Massa leggete la gli articoli sexy se andate su YouTube è andata a ritrovare le tribune politiche dove c'è Giovanni Malagodi
E gli altri esponenti di questo mondo voi troverete un ossessivo richiamo
Ha qualche tema specifico quello che in quel momento avviamenti diciamo così era relativo è una spesa pubblica la Regione e l'approvvigionamento energetico l'organizzazione sanitaria e così via
E trovate pochissimo
Poco quasi niente di appello all'idealità o alla
Loro non potevano fare appello all'ideologia perché non ce l'avevano grazie al cielo infatti quelli che ci avevano l'ideologia oggi dicono sono liberale perché sperano di lavarsi veloce modello della dalla loro sudditanza e dollaro ideologia aveva una visione del mondo
Però sapevano che Laura Fo la forza che raccoglievano era la forza delle loro idee e non è un caso che fin dall'approccio risorgimentale
Del pragmatismo di Cavour nella ispirazione
Morale di Mazzini
Si trova lì quello che continuerà a essere caratteristico di questo mondo e sarà estraneo ai mondi delle maggioranze elettorali italiane la sorte dell'Italia libera
Primo unità poi libera e legata alla sorte dell'Europa
Questa visione di eguale sorte non l'ho trovata delle altre famiglie politiche
Anche perché alcuni di loro sono stati praticamente anti europeisti come i comunisti salvo poi dare lezioni di europeismo agli altri
E noi siamo e se voi guardate al nostro presente e uscissimo dall'arrivo rievocazioni dovremmo fare senza saperlo fare come lo faceva lui il mestiere che faceva Malagodi cioè dovrebbero parlare oggi di quello che serve attenere l'Italia allegata all'Unione Europea e l'Unione europea legata alla sua missione alla sua funzione e quindi a non poter abbandonare un popolo che combatté per la libertà come i polacchi non abbandonarono gli uomini del Risorgimento italiano
Venendo a combattere sotto le mura del Gianicolo
E come gli italiani non abbondare uno del Risorgimento non abbandonarono i greci che combattevano però libera e così via
Questo questa questa capacità di cucire ciascun particolare
Tema e problema alla la di idealità della propria battaglia politica esattamente quello che ha reso grande quel mondo che era dal punto di vista delle forze relativamente piccola
Quando poi si è cominciato a porsi il problema qual è la lista nella quale posso farmi eleggere non hanno contato più niente ma era anche giusto così
Serve però se la dimensione internazionale di di Malagodi forse la cifra che più lo caratterizza vissuto a Buenos Aires a Berlino a Roma Milan hanno Brussel
è stato parlava otto lingue le assai lingue la sesta se non sbaglio comincio studiarla a ottant'anni il russo
Proprio per dire la la la la la brama di conoscenza che lo caratterizzava più di altri era consapevole dell'importanza della collocazione internazionale per poi sviluppare una politica interna nazionale si batte sin dall'inizio per l'Europa sulla linea Inaudi Anna Einaudi in tempi non sospetti definiva la sovranità nazionale
Polvere senza sosta
Destinata ad essere spazzata via dal vento la storia e vedono nell'Europa paradossalmente quell'elemento che avrebbe consentito alle identità nazionali di sopravvivere
Quindi assolutamente non in contrasto col con le culture e le identità nazionali ma anzi d'Europa come unico argine a alla ma spoliazione di sei che era anche l'idea di di Malagodi occorre uno sforzo serio per organizzare un mercato europeo senza cadere in topi e liberiste
Non in dirigibile simili impraticabili scriveva scriveva nel cinquanta e poco dopo invitava i Paesi europei a trovare in sé le ragioni dell'unità
Ha della costruzione istituzioni comuni basate non soltanto su interessi economici condivisi ma su un comune sentire politico
Per si viceversa se questo non fosse accaduto scriveva Malagodi vistati europei si sarebbero ridotti al rango di singoli satelliti degli Stati Uniti con la conseguente amarezza e debolezze Arafat
Che naturalmente non no non denunciavano in nulla un antiamericanismo tutt'altro che Malagodi fortemente filoamericane soprattutto fortemente filo atlantista
In alcuni riviste questa questa connotazione viene fuori si parla molto spesso forse troppo spesso dovendo ragionare sulla la cultura liberale della divide il mondo di Mario Pannunzio
Non si parla abbastanza per non dire affatto dell'attribuzione dei
Volte grazie grazie intanto grazie alla Fondazione Einaudi per questo invito a trattare in tema personalità me a me molto care io lo ricordo diciamo al professor Anselmi da
Giovane studente all'università di Siena avendo Malagodi una bellissima tenuta da quelle parti e veniva appare
Delle lezioni sul sull'Europa unita sull'integrazione europea che ricordiamo tutti con molta Como con con molta nostalgia persi io approva
Approfitto dell'occasione per per parlare di un momento diciamo della vicenda politica intellettuale di di Malagodi perché è veramente poco poco nota cioè Malagodi è stato il promotore e l'organizzatore di una rivista una rivista che poi allunga la vita ma sotto la sua diciamo direzioni direzione sbagliato ma sotto la sua diciamo pratico high tech sotto il suo controllo già è va dal mila centocinquantasei
A ai primi anni Settanta
Che si chiama appunto la tribuna che prendeva il nome dal mitico foglio di età giolittiana del che era stato diretto al padre
Dal padre Olindo è questa rivista è appunto a mio avviso apparse diciamo la qualità è e davvero da questa rivista da queste da quelle pagine si può veramente desumere lo spessore internazionale per il delle liberalismo di di Malagodi la lista è tutta espressione del pensiero e e della e della linea politica di Malagodi Ercole Camorani che ricordiamo diciamo tutti diceva che appunto la la tribuna lo specchio del pensiero e dell'azione di Giovanni Malagodi milanese nasce il mio centocinquantasei in realtà doveva nascere doveva uscire mio centocinquantacinque fu posticipato di un anno l'uscita per non incorrere nella nella concorrenza del Giorno di Mattei diciamo sarebbe stato un po'difficile da contrastare che aveva dietro l'ENI di Mattei aeree Malagodi chiamato a dirigerla un un un direttore Pier Augusto Macchi perché aveva avuto delle esperienze alla Gazzetta del Popolo un giornale altro altro glorioso foglio liberale a ai tempi era diretto da Massimo Caputo
Ecco se noi leggiamo il carteggio Macchi Malagodi che è presente appunto nel nel nell'archivio Malagodi possiamo ricostruire tutta la vicenda organizzativa della rivista
E accorgerci di un fatto dalla la la rivista nasce a Milano era i primi collaboratori cioè i primi diciamo giornalisti che vengono chiamati a partecipare a questa avventura
Sono un head uscì dell'esperienza di Risorgimento liberale sono Vittorio Zincone che però al momento è al foglio di Angiolillo quindi non partecipa soltanto almeno centocinquantotto e poi Mario Lupinacci al tempo era Corriere della Sera
Alle ore l'esclusiva i primi numeri si firma uno pseudonimo poi dopo si firmerà in chiaro ma creando qualche problema con con via con via Solferino è è è un altro reduce di Risorgimento liberale era sarà Ferruccio dista ancora
Questo rapporto col Risorgimento liberale è interessante perché sorridente liberale e il primo organo del e PLI quando rinascendo centoquarantaquattro diretto da Mario Pannunzio muore il giornale nel mio centoquarantotto
Come tutti sappiamo dopo nel mio centoquarantanove Pannunzio crea il mondo ora in modo come diceva salterà vigili che il mondo è stato visto come diciamo l'unico erede
Della del pensiero liberale inedita negli anni cinquanta e sessanta per non non è così perché dall'altra parte del mondo c'era
La tribuna questo giornale che creare e fu un'esperienza ha fatto ha fatto estivo ora effettivamente la stenografia sia molto concentrata sul modo per carità giornale di grande qualità lo sappiamo sull'importanza del mondo non possiamo discutere però c'è stata a mio avviso una grande sottovalutazione di questa rivista la tribuna era forse un po'più politica era meno meno attenta fenomeni di costume diciamo era un po'meno letteraria
Però eravamo un giornale di grande qualità tanto tanto è vero che attorno a questo nucleo diciamo di di di di fondatori va
Va qua quando si un un modo un un milione di di grandi giornalisti
Faccio qualche nome Danilo granchi Virgilio Lilli Enrico Mattei che era il re del pastone politico era una figura mitica della della sala stampa di piazza don Silvestro poi Alfio Russo Adriano Grande
Cesarino Zappulla Luigi Padilla
Via e via dicendo e poi un fatto particolarmente interessante alcuni giovani giovanissimi giornalisti faranno diciamo le prime esperienze proprio alla a tribuna Igor Man Andrea Barbato Egidio Sterpa Aldo Rizzo Alberto Sensini un giovane Piero Ostellino che firmerà
Alcune recensioni a partire dal mio centosessantaquattro e poi e poi Federico Orlando che è una una firma particolarmente presente
Sulla sulla tribuna ma questo nucleo più giornalistico bisogna poi aggiungere una platea di intellettuali di area di esponenti di partito che come sappiamo in area liberale c'è sempre stata una penna
Ecco ora il ruolo di Malagodi che nel nell'organizzazione del giornale siamo andava ben oltre non era un semplice promotore dell'attività editoriale d'alta
Il il carteggio con Macchi dimostra può punto attesta una presenza attiva anche per quello che riguardava i contenuti
Del periodico sin dai dalle prime battute con gli interventi di Malagodi sono sono evidenti ecco cioè proprio una una presenza tanto le si può parlare davvero
Di una direzione ombra da parte di Malagoli molto attenta anche alle possibile sbavature e qui una cosa interessante il rapporto che si profila tra il giornale e il partito
Problema particolarmente sensibile in area in area liberale vorrei citare una lettera di marca Malagodi mio centocinquantasei mi dispiace che Giacalone non ci sia perché lui dirige un bel giornale la ragione ed è interessante dello vestite macchia mai Lodi due mila centocinquantasei ha ceduto scrive
Con riferimento polemico a ai cugini dal mondo dice il mondo a parte molte altre importanti considerazioni ha iniziato il suo declino da quando si è occupato più del partito radicale che delle idee radicali ammesso che ci siano queste nuove stoccato diciamo ironica qua sappiamo tutti come e fatto l'elettorato liberale e sappiamo perché oltre a ragioni economiche e Partito liberale e l'unico e l'Italia a non avere un quotidiano ufficiale
Abbiamo più di un milione di persone che vota per noi più che sufficienti per sostenere un giornale Risorgimento liberale non era fatto male
Ma è morta perché quel certo spirito anarchico che è proprio dei liberali impediva loro di comprare il giornale di partito ed era questa una una verità i problemi del rapporto tra partito giornale si configura già appunto dai tempi
Del Risorgimento di liberale di Pannunzio la quadratura del cerchio secondo Macchi stava proprio nel fare in modo che uomini liberare commentasse lo sulla tribuna da un punto di vista liberale tutto quello che accadeva in Italia e nel mondo in modo che il giornale potesse veramente esercitare una funzione di educazione e dopo a ad un modo di pensare di ragionare che inevitabilmente si sarebbe tradotto in un numero di voti per le liste del PLI
Chiudeva forse ottimisticamente
Macchi detta tribuna anche se non biecamente asservita a al al partito tre ribalta di un dibattito che faceva da sfondo alla strategia politica che mette in atto il segretario del PLI nel periodo cinquantasei sessantasei aprono testimonianza dei tentativi di caratterizzazione del PLI
Prima in seno alle maggioranze centriste e poi e poi di è testimonianza appunto del maturare di una linea di opposizione al centrosinistra e di alternativa liberale le ecco quindi rappresenta un percorso politico alternativo diciamo a quello diverso differente alternativo rispetto a quello del mondo
Come abbiamo visto anche dalla lettera di Mach il rapporto con i cugini del mondo sempre molto polemico che però ecco io vorrei precisare una cosa
Da grande estimatore io ho scritto lì più un libro su Risorgimento liberale di Pannunzio e vari saggi su Mario Pannunzio da grande estimatore diciamo
Di Pannunzio del mondo però ecco l'Italia alla quale guardava la tribuna non era affatto il Paese retrogrado provinciale conservatore se non reazionario così come scrivevano i cugini del mondo ecco la tribù certamente era nata anche per contrastare il dilagante sinistri Isma'così lo chiamava così si esprimeva Malagodi però fu sempre molto severa nei confronti della destra missina
E noi da un fronte di fenomeni poco chiari populistici come come il laburismo per esempio che viene bollato senza mezzi termini come antidemocratico vi è una rivista certamente moderata sì il giudizio si fondava diciamo sul giudizio assolutamente positivo dell'Italia degasperiana
è e si sposava ecco quell'idea era quella di che dalla ricostruzione si dovesse passare a una fase di costruzione del nuovo e quindi e il giornale mostra degli intenti riformisti ICI
Quali erano i temi sui sui sui quali si batteva maggiormente pubblica mi alcuni dei quali sono stati prima enunciati dal dal presidente Benedetto pubblica amministrazione da sburocratizzare
Giustizia rapida e certa una scuola libera da condizionamenti confessionali ma anche più moderna è aperta
Al sapere tecnico necessita di una stampa realmente libera dai retaggi del regime fascista sistema fiscale più semplice ed equo politica economica con una maggiore quota al mercato una cultura libera da condizionamenti di partito vero il target cui guardava la corriera erano i ceti medi produttivi soprattutto quelli settentrionali gli ambienti che dal fronte mia e della finanza che d'altronde lui
Conosceva di più però attenzione non c'era una sottovalutazione delle aree meno diciamo progredite del Paese io studiando la tribuna sono rimasto davvero sorpreso dalla quantità e dalla qualità di approfondimenti che riguardavano Meridione d'Italia ritardo del Sud la questione meridionale affidata da risolvere con strumenti liberali
è affidata soprattutto alla pena di Federico Orlando e prendendo alla sollecitazione di Cangini cioè il lo spessore internazionale sin dal primo numero cioè quello che colpisce davvero è l'apertura al dibattito politica economica socioculturale vere e i dei Paesi europei e anche agli Stati Uniti d'America
E e rispetto qui si vede chiaramente la mano di Malagodi per rispetto a il il giornale viene strutturato con una serie di corrispondenze corrispondente dall'estero
Che si sono diciamo acquisite grazie all'intervento diretto di Malagodi non dimenticando che si tratta di anni in cui Malagodi a importanti incarichi come per esempio quello della la presidenza della dell'Internazionale liberale può è anche socio della conferenza Saiti e varie altre attività di livello europeo e quindi regionale voto subito contare dicevo su una serie molto qualificate di corrispondenti uomini poi fede ritmi dialogo che era un giornalista tedesco uomo politico della della SDP che il Partito liberale tedesco scriva abbonda poi Francis Chadwick da Londra un giovane Piera Haffner da a Parigi a segnare era un era stato allievo di di Aron
Docente di relazioni internazionali ciaspole coi in altre importanti università del mondo svenne avrei Ermanna da Copenaghen è che era un altro importante esponente del liberalismo danese e e e altri
Faccio il nome di quelli bresciani che era esponente svizzero dell'Internazionale liberale è una vera autorità nel campo del liberalismo europeo e poi diciamo due firme assolutamente quasi sempre presenti davvero sono quella di Salvador de ma l'aviaria famoso è esule
E antifranchista
è poi presidente onorario dell'Internazionale liberale eh guida di tre che rap e scrive moltissimi contributi sulla tribuna con le quali sono stati anche raccolti in pubblicazioni uscite non molto di recente ma comunque ecco mi dispiace qui non poteva essere restituire per ragioni di spazio diciamo il dibattito corposo sulla politica internazionale sulla politica estera dell'Italia che costituisce forse uno degli aspetti più qualificanti della della rivista anche per il livello dei commendatori alcuni dei quali sono devi provarci per esempio Pietro Quaroni Quaroni
Scrive spesso Enrico Serra
è un esperto di storia azioni internazionali eh
è presente con delle corrispondenze da Parigi e questa propensione internazionale a proprio modo di affidarsi e nel mille centocinquantasei era cioè la rivista nasce nel cinquantasei che è una degli anni uno degli anni più com'è noto caldi più significativi della storia delle relazioni internazionali del dopoguerra e c'era una bellissima testimonianza cinquantasei diciassette marzo del cinquantasette deriva pubblicata una lettera di Albert camion
A a Salvador de materiale da per il suo settantesimo compleanno opera uno spietato atto di accusa nei confronti del del sistema sovietico e della repressione
In Ungheria un lungo intervento al quale la rivista aveva dato per titolo non vi sono nel mondo grandi e piccoli tiranni vi sono i boia e gli altri noi siamo gli altri
Ecco questa diciamo è la prospettiva l'occhio Chamot con il quale vengono analizzati principali fatti di cronaca internazionale diciamo dalla guerra franco algerina la crisi di Suez la rivolta di posti dramma la repressione ungherese i problemi della decolonizzazione attentissimi in questo davvero mo'molto molto belli e poi un'attenzione nei confronti della costruzione del mercato comune europeo ecco e qui è un la tribuna eh inequivocabilmente diciamo un veicolo
Di un messaggio di atlantismo di europeismo che da sempre ispirò la politica liberale ma che fanno sono una cifra del siero
I giovani ma la Malagodi fedeltà operante alle alleanze occidentali che nasce iniziativa europeisti che rispetto alla quale tra l'altro sono anni in cui agli esteri c'è Martino ministro è a mio avviso qui entrando in questa sala incontrato il bravissimo Leonardo Nuku fioretto faccio un assist
Perché fatto un invito alle alte autorità della fondazione a mio avviso la tribuna è una storia la storia e la tribù a una vicenda che che a mio avviso merita di essere una portata alla luce valorizzata
Possibilmente con gli strumenti della della DC digitalizzazione ripeto è un un giornale che indubbiamente costituisce un polo di aggregazione che negli anni cinquanta sessanta e settanta
Ha contribuito grandemente a mantenere invita la cultura in Italia la cultura liberale più genuina e tutto ciò appunto nel segno di Giovanni Francesco Malagodi
Allora credo poter rassicurare il professor così il suo appello verrà ha colto era visto che fortunatamente la Fondazione Einaudi custodisce non solo l'intero fondo Malagodi ma anche la collezione le tribune
Sarà nostra cura nelle prossime settimane e mesi estrarre quanto di meglio cioè da estrarre provvedere a ripubblicazione oltre che alla digitalizzazione l'intera collezione
Luca Anselmi diceva Giacalone che diceva ovviamente una verità che lei che le il liberalismo non è un'ideologia io ho avuto la fortuna di frequentare negli anni universitari bolognesi Nicola Matteucci cioè di di il liberalismo è un metodo e mi è sempre sembrata una definizione perfetta riusciamo a è un metodo aggiungo io che hanno il realismo forse la spocchia bussola naturale per agire politicamente scriveva Giovanni Malagodi per agire politicamente bisogna sporcarsi le mani quindi la sua scelta di come ricordava Giuseppe Benedetto rinunciare a una carriera
Di banchiere per darsi alla politica quindi sporcarsi le mani
Noi non vogliamo avere le mani sporche noi di sangue il riferimento evidentemente al Partito Comunista né di denaro e qui il riferimento era alla democrazia cristiana era l'epoca le partecipazioni statali ma sporche di terra cioè di realtà
Posso andare di là come la
Organizzato per restare dentro il tema può un intervento scritto e poi in genere non sono nemmeno abituato a fare interventi scritti vado abbastanza
Ti traccia allora prova star qui che riesca a mediare riesca a mediare
Ma
Devo dire che il il ricordo di Malagodi è ovviamente legato a tutte le immagini che si hanno di lui
Bisogna tener conto che questo ritratto
Si riferisce a una personalità molto complessa e molteplici molto articolata per cui solo andando per Flash grandissimi direi che c'è innanzitutto l'uomo di cultura
Che lo metterei sopra il politico l'uomo delle istituzioni comuni c.t.
Perché di lì nasce tutto troppi errori cortesi cosa c'è una cosa che mi ha impressionato leggendo la sua biografia una sciocchezza pro con dettaglio ma l'amore per il dettaglio
La sua tesi lui si lavori occorre Uberto Michels il padre della scienza politica italiana la sua tesi fu pubblicata
Per espressione segnalazione signore e signora bene retrocesse fu molto Telecom ha lasciato molto bene la esposta esposta la tesi di laurea l'obesità
Perché
L'avevo vista in un'altra edizione però Leonor prevista la anche se sotto vetro
è questa l'ho cantato sarà esposto in qualche modo perfetto appunto fu molto apprezzata la croce e fu l'inizio di questa attività di indicazione culturale poi c'è tutto il rapporto con i giornali indubbiamente e a patto che i giornali nasce dalla papà perché Olindo direttore di Jordan alle lui stesso
Uomo di fiducia di Giolitti in modo strettissimo ma anche direttore quindi del giornale diarrea giolittiana
Rappresenta per Malagodi un segno perenne giustamente ho visto proprio che c'è questo riferimento quasi
Trascendente alla al rapporto col padre
è assolutamente vero questo in tutte le cose perché potevamo andarci a cena con Giovanni
E ogni tanto dava una battuta sul padre per cui era permanente questa cosa e l'idea del giornale del padre rimaneva parte che appunto rifonda la tribù una quando è nelle condizioni di poterlo fare
E dopo non non c'è salito perché la tribuna passa sostanzialmente la tribuna era legata ovviamente al periodo della sua segreteria del Partito liberale non non ufficialmente però di fatto per cui quando lui non è più segretario del Partito liberale sente di dover spostare ancor più in chiave culturale il suo rapporto con i terzi
E questo rapporto viene a realizzarsi attraverso la fondazione di una rivista libro aperto
Che vuole rappresentare proprio questo dialogo e del primo numero lui spiega bene tutto questo passaggio e la sua scusa in quel momento è che vuole preparare
Avviandosi verso l'elezione prime elezioni del Parlamento europeo a suffragio universale vuole preparare coloro che lavoreranno per l'Europa i nuovi deputati europei
E come riferimento prende Alberto e poi privatamente Ceva Valla
Messa caso comunque stava per periodica in realtà vedi che il vero intento a fu alcuno la trasformazione dei liberali italiani in modo tale da farli diventare dei liberali europea questa è un po'il suo elemento è poi in parallelo a questo la fondazione e naughty ha detto già il
Presidente
Quanto sia stato tenace e determinata la volontà di Malagodi nel fare la Fondazione Einaudi
Che aveva avuto un po'di difficoltà in origine del partito perché tra l'altro il partito adorava aveva una fondazione che fosse sua
E Malagodi non volle mai che la quotazione fosse del partito
O le percosse una fondazione scegliendo in gran parte uomini diversi da quelli strettamente di partito Pet vuole tenerla proprio col ruolo di propulsore culturale
E poi i libri
Gli articoli il giornale e alcune relazioni che ci sono un pezzo importante della storia dei liberali italiani e del liberalismo europeo
Perché le relazioni che lunedì fece in generale contesti le Internazionale liberale
E che fece ancora per i congressi della Federazione dei partiti liberali e democratici penso un congresso a Roma è un congresso a Parigi
In cui furono presentati dei documenti di avanzamento nel congresso di Roma il documento fu preparato
Congiuntamente da Malagodi e da Dahrendorf e fu un grosso passaggio un lavoro nel quale partecipai
Pezzo a questo tipo di attività no non si capiva poi bene in realtà chi avesse scritto Cossa tanto erano a con gli enti lei è alle porte posizioni reciproche su questo fronte
Beh credo che il primo quadro che sottolinea questa presenza per cui la attività seconda che quella bancaria
Fu un'attività di ripiego conferma
Accennato perché la sua scelta fin dalla tesi di laurea crociana eccetera era una tesi per farlo politica e cultura politica in Italia l'avvento del fascismo gli blocca questa possibilità viene consigliato la suo padre ed a tutti gli altri anche Croce dei fare una cosa diversa e quindi entra in banca in Italia la commerciale come no Murdoch poco
E cominciano ad arrivare i timori di leggi razziali Malagodi aveva non so crete percentuale ma la percentuale edicola di sangue peraltro non perché era un nonno un accordo non ho seguito bene la cosa
Però la moglie invece aveva una percentuale molto più elevate per cui il consiglio è quello di andare lontano perché
è un consiglio buono l'Italia non potrà sottrarsi da quello che sta avvenendo in Germania
E tra l'altro la moglie essendo per linee S a maggior ragione sarebbe stata rivendicata quindi
Meglio andar via e quindi il Sudamerica era il posto più lontano più vivibile in quella situazione
Il ritorno vede la capacità di Malagodi come è stato detto poco fa proprio di
Il mettere al servizio del Paese e della collettività internazionale le sue doti delle sue capacità l'UE partecipa attivamente come sherpa al processo di lavorazione del Piano Marshall
Va va parte fisso a Parigi dove per per il lavoro relativo e voi
Altri organismi internazionali fino a tutti gli anni cinquantuno cinquantadue
Poi con il cinquantadue cambia la situazione perché
Sì paventa la possibilità di un ingresso diretto in politica sta finendo l'epoca degasperiana ormai si sente nell'aria che insomma
Ci si prepara le lezioni del cinquantatré le lezioni cinquantatré vedono Malagodi candidato lui si è iscritto al Partito Liberale naturalmente anche se in un modo vita tanto facile cioè di là ho visto la domanda di iscrizione la tessera ma immagino che sia abbastanza noto
Te la sua domanda di iscrizione prima fu alla sezione di Milano del partito la sezione di Milano non gli rispose per molto tempo perché palesemente avviso ai presentatori erano gli uomini del mondo
E quindi ha però due caratteristiche gli uomini del mondo era un po'Sinistra liberale
Che per i i milanesi del battito liberale non era comporre la come indicazione per si portavano chissà i Kafka e contemporaneamente
Era un romano dal loro punto di vista non lo conoscevano era un romano che voleva andare a far politica a Milano anche questo non è otto gradito per cui passarono mesi e non gli risposero qualcuno sacche succedevano queste cose purtroppo anche dando e allora presentò la domanda Roma poi da Roma fu trasferito e andò nel suo collegio elettorale perché nel frattempo fu candidato alle elezioni al Milano naturali
E
Fu eletto
E fu eletto anche qui perché i milanesi non gli dettero troppa importanza perché avessero ottenuto davvero che avrebbe potuto essere letto
Avrebbero potuto trarre qualche difficoltà alla candidatura e qui di pesce fu candidato ed eletto a Milano dopo pochi mesi
Fu celebre una sua relazione sulla politica economica del paese tenuta in un convegno del partito
Convegno nazionale e li ottenne un grandissimo successo
E questo preparerò
Per l'anno seguente ancora quindi merci al cinquantaquattro un momento in cui il segretario del partito terrà l'onorevole di la Bruna
Fu chiamato a fare visto nell'industria e quindi secondo lo statuto del partito dovette dimettersi di Cab
Esattamente dalla c'era il segretario e fu eletto un nuovo segretario
Il nuovo segretario nella visione della sinistra dei più o meno era maggioritaria in quel momento doveva essere onorevole Cocco Ortu
Ma
Ci fu una parte centrista che candidò Malagodi e la destra sostanzialmente appoggiò la candidatura di Malagodi per quel per pochi voti Malagodi divenne segretario del Partito
Questo provocò dopo un po'BBC una scissione della sinistra per cui ricambio l'equilibrio interno nel partito
Ma in questo equilibrio Malagodi all'inizio fu un po'arcigno diciamo le cose come stanno per cui fu fu molto Ricci come capocorrente e capo partito non era troppo liberale a piuttosto deciso aveva piacere che le cose funzionassero bene una volta stabilite quali dovevano poi si sentiva capo-azienda sostanza e quindi a cinque il modo e questo non favorì all'inizio il permanere di quella buona parte di uomini di cultura che avevano prima caratterizzato il partito liberale questo concetto
Contemporaneamente arrivarono altre persone e questo
Nel lo sviluppo dei temi economici che Malagodi
Portò davvero come il suo grosso contributo all'attività te all'immagine del partito un elemento determinante per un lieve Successo progressivo che dal cinquantatré
Continuo a proseguire
Qui poi ci fu un grandissimo scontro come è evidente che è quello degli anni fine anni cinquanta su che cosa fare del posta De Gasperis no
Ed è posta centrista abbiamo
Con la democrazia cristiana spaccata con le forze economiche unite cioè ricordarle che Confindustria organizzò credo fosse leggero dei vitelli allora
Che organizzò con chi intesta cioè l'unione di tutte le confederazioni datoriali per
Impedire uno scivolamento verso un'economia di Stato
Perché ricordarvi erano gli anni in cui Leinì era stato costruito e stava andando molto veloce Lilith permaneva nonostante tutta la volontà di Einaudi presidente eccetera ieri continuava si andava verso la nazionalizzazione dell'energia elettrica
C'era il disegno di avere un po'una forma di programmazione e pianificazione del sistema economico italiano quelli tutte queste cose ovviamente alla rubavano e oltre ad allarmare rallentavano molto gli investimenti per cui rallentavano quella logica di sviluppo miracoloso se c'era stato negli anni precedenti e che i fatti con l'inizio degli anni Sessanta comincia a cantare
E concluse Lab l'unica base di grande crescita economica del nostro Paese
Perché da quel momento siamo andati di debiti reali tolta l'inflazione in Restagno o accolte in caduta coi ripresa Vacca sostanzialmente resta allora in tutta questa situazione Malagodi fu determinante e ad agire in questo sì
Quella carattere arcigno degli inizi si ridusse progressivamente perché questo fuoco anche signor presidente Benedetto fu anche motivo delle lotte del dialogo intestino al partito
Allora piano piano Malagodi si rese conto che non tutti quelli che non ero d'accordo con lui dopo levano sostituire ne volevano la fine soprattutto volevano la fine del partito che era in piena onestà all'inizio un punto in quei Malagodi era convintissimo e certissimo
Quando si rese conto di tutto ciò cambio l'atteggiamento interno e quindi sì cominciò a verificare che una qualche ipotesi di ma convivenza allargata un po'a tutti gli aspetti del partito e questo fu importante perché Luis da un punto di vista intellettuale aveva già lanciato l'idea di un nuovo liberalismo
Ma non l'aveva realizzato sostanzialmente nella prassi politica Courtrai e in questo si si determinò un tema del tutto nuovo e divenne spesso il punto di riferimento per tutti
Per cui i giovani di allora si ritrovarono con Malagodi
E casomai qualche vecchio amico lascio ovarico tirature Brosio e altri che pure erano stati con l'ultimativo
Questo cambio abbastanza la cosa io direi che legato a questi aspetti tutti interni c'è la grande attività internazionale è già stato detto appunto praticamente
E quindi quell'attività fu un'attività che lo vide protagonista importante
Protagonista in modo tale da avere una traccia fondamentale sia sui documenti
Tipici del dei congressi internazionali che lo sollevò a un uomo abbastanza al di sopra delle parti di di parte liberale ma non di parte strettamente partitica e quindi tutto questo lo porto ad aprile essere apprezzato anche da avversari tradizionali il suo il suo di Malagodi rapporto con i socialisti
Il socialismo craxiano
Ma anche qualche momento prima non scordiamo
La chiusura della campagna elettorale per il referendum sul divorzio vide Malagodi sul palco accanto a Nenni foto campeggia in fondazione cioè si sia ecologista con Nenni compare preti comunisti saggiamente si tennero fuori mandarono pari
Il loro rappresentanza La Malfa e quindi Cesaria fissare c'era tutto questo gruppo
Che andava uniti ma con le rispettive posizioni
Però per sostenere quel tipo di scelta che veniva compiuta e lo stesso accade in altre occasioni quelli tutto ciò orto di realtà all'elezione a presidente del senato alla fine perché palesemente idee nell'uomo
Dell'area laica della cala il cappio Musio Luca cercò da disperatamente da trent'anni quel manifesto pur cui lancia anche l'acqua un appello nostro manifesto ce lo presenta ce l'hanno a quelli ce l'ha attua pattuiti a tutto piacere prefetto primo progetto perfettamente il manifesto tra il no e c'erano i cinque nomi
Che tu hai indicato fu un fatto lucernario politicamente rivoluzionario mettere assieme
Quei nomi ecco non riesco a trovarlo confesso che lo comprerei anche a un prezzo significativo però riesco a trovare non lo so tra di noi avremo Patuelli lo ha l'amianto lo scenario alternativo del fascista un'asta una ristampa cura Rosaria
Va bene che ha sequestrato
Grazie grazie
Quindi dalla Domus archivista della fondando Einaudi curatore della mostra abbiamo detto che Fondazione troneggiano cinquecento scatole archivistiche l'intero fondo inauditi questo si compone
Che criterio in seguito per illustrare il racconto che a breve andremo ad
Va beh quali miniserie abbiamo seguito perché la mostra
E curata da da Alessandra con la terra e dal sottoscritto
Prima di dirmi qualche cosa sui criteri e anche viste le ricchissime relazioni Gerardo Nicolosi Luca Anselmi molto stimolanti
Dico subito una cosa che me lo preannunciato per concludere e cioè
Chi viene in archivio a consultare le carte Malagodi perché ci viene
Vi può piacere o no ma non viene per studiare Giovanni Malagodi
Viene per studiare i corrispondenti Giovanni Malagodi dice entourage agli altri le relazioni ora questa è una cosa che e succede negli archivi enormi gli archivi grandi e questo è uno dei degli archivi grandi diciamo relativamente alla i politici italiani diciamo della Prima Repubblica detto maniera banale
E è un archivio grande anche perché un pezzo dell'archivio l'archivio del Partito liberale
Che è un archivio disperso non esiste diciamo così ma in complesso documentale del Partito liberale italiano organico
Ci sono dei pezzi negli archivi personali c'è un grosso pezzo questa ha registrato di Roma
Sarebbe anche questo uno dei lavori che secondo me la fondazione che anche provato diciamo può intraprendere di apra porti paritari con gli altri conservano pezzi del marchio è partito liberale dico questo perché e io dico rispondenti Giovanni Malagodi censiti in archivi sono oltre cinque mila
Cioè qui siamo al livello
Dei due dei più grandi archivi italiani per club per la presenza di tracce di di altri in questo archivio gli archivi si studiosi consultato e studiare gli altri non sui soggetti erano prodotti e c'ha una caratteristica però e qui il soggetto produttore si attirava diciamo così la simpatia epistolare so come dire cioè le lettere che che scriveva Lugli erano lettere pensosa erano lettere dense
Era ancora un tempo in cui l'epistolario era un modo di dei di dire di relazioni di pensiero di trasmissioni di idee di far marciare le idee attraverso le parole
Da questo punto di vista secondo me uno dei progetti di valorizzazione dell'archivio dovrebbe essere proprio quello di tirar fuori i suoi scritti agli altri
A me non non solamente diciamo quelli degli interventi ai convegni seppure importantissime o tutta l'attività di partito in senso stretto va bene ma lei Giovanni Malagodi interlocutore interlocutore autorevole
Perché la una platea di uno dei suoi interlocutori non è strettamente legata al mondo liberale
Certo
è prevalente queste è ovvio non è solo un capo partito è stato un capo in generale
è stato un grande leader e soprattutto pensato accennato diciamo non aveva un atteggiamento umile rispetto alla al pensiero che aveva di se stesso questo nelle carte si vede esplicitamente
Era tra l'altro un capo anche organizzatore di lavoro sapeva far lavorare
L'attenzione parossistica compì chiedeva reso alla sua segreteria di appunto scrivere deve di dattiloscritti di minuta che fossero
Diciamo anticipatori del del giustificato di dei dei programmi di videoscrittura di trent'anni dopo è clamorosa
Anche per dimostrare una capacità di lavoro inusuale sua e di e del suo staff
è evidente perché la sua giornata dura ventiquattro ore come la nostra Man non sembra tanto
No da da quello che in più era un grande conservatore i documenti perché non non si non si produce un archivio di cinquecento scalone sebbene
Formato in parte da pezzi che teoricamente dovrebbero sarà perché i partiti liberali senza essere diciamo un attento conservatore e questo gli ha intimato il padre
è una delle cose gli viene da Olindo sicuramente ed è anche una delle cose diciamo così de dell'impostazione giornalistica però declinata all'inizio per lui da un rapporto dis di di di studio profondo delle delle la politica dell'economia direte anche della filosofia
Perché i suoi diari diciamo di di DDT ventenne sono diari in gran parte filosofici
Formazione che era comune a tutti quelli che sarebbero diventati dei grandi nel loro campo b e qui Croce è fondamentale dire direi croce molto più di Einaudi
Molto molto di più Einaudi diciamo è
è il l'auctoritas della seconda parte della vita di di Malagodi Croce decisamente per la la prima va bene
Ovviamente uno che ha fatto in tempo ad avere una vita in cui la prima parte condizionata all'ultimo secondo dei nuovi diciamo sta un pezzo alla fossa un pezzo avanti come si vive a Roma
Quando voi si presentava diciamo questi lavori le mosse lo sente negli archivi di questo tipo di personaggi vissuti appunto nel Novecento
Le sale diciamo degli ascoltatori si dividono nettamente in due chi l'ha conosciuto e che quindi può dare testimonianza essere una fonte a sua volta e chi invece lordo impara ascoltando quelli che che l'hanno conosciuto
Diciamo che le mostre documentarie dovrebbero mettere un po'd'accordo tutti e due i tipi di persone che stavano nella sala dire che la il primo tipo qui sarà il quindici per cento forse il secondo ottantacinque perché di per quanto soggettiva può essere la selezione dei dei documenti
Abbiamo la la base documentaria mette d'accordo un po'tutti se si ha la pazienza chiaramente di approfondire un po'la materia come si dice ora questa mostra diciamo molto veloce perché ma smontare già stasera però in fondazione da martedì prossimo chi è interessato e anche Lisa ascoltando diciamo questo può continuare a a visitarla e magari anche con un'assistenza da parte mia o di Alessandra cara terra
Questo archivio l'abbiamo trovato coordinato inventariato adesso è andata via Roberta rampa ma è stato fatto questo lavoro di base diretti come anche Roberta può testimoniare oltre quindici anni fa tra l'altro con un finanziamento del senato della Repubblica al tempo
E in un tempo in cui lo presta rampa non era ancora un archivista dell'Archivio storico del Senato della Repubblica quindi cessano anche diciamo delle coincidenze tra l'altro ne qui dentro siamo in una delle case
I Malagodi essa parte la sua privata romana ed sembra proprio che nelle carte diciamo i posti del suo cuore erano via Frattina aiola e qui va bene e quindi anche un mettere in mostra i documenti in questo contesto fisico ha un senso ha ha molto senso
Dopodiché le metafore sugli archivi si sprecano però questa effettivamente la la miniera è una delle delle metafore e classica e spesso gli archivi diciamo c'erano più metafore che utenti
Bene questa è un problema io
Cercherei disperatamente di invertire Perrotta quindi non invento nessuna metafora perché mi interessa attirare più utenti bene da questo punto di vista è solo un fatto di fantasia lavorare sulle carte di Giovanni Malagodi
La fondazione ha in animo di da da tempo
Di mettere mano a un progetto anche pluriennale di lavoro sulle carte Malagodi che possa portare io penso a un inventario da pubblicare con l'apporto di autorevolissimi studiosi storici un paio stanno sicuramente qui
Quindi faccio anche un invito ufficiale a profitto diciamo di questa situazione
Per incastrarli tutti e quattro perché perché merita e soprattutto perché dico una cosa forse diciamo impopolare
Sono studi diciamo
Un po'controcorrente cioè non vanno di moda
Non non non vanno di moda questi studi e secondo me davanti a questo tipo di depositi documentari storici di personaggio di questo tipo io qua non mi voglio soffermare su alcuni passaggi che pure amano stimolato intervenire ma insomma
Magari ne parliamo davanti ai documenti
Dobbiamo da diciamo fare un lascito al futuro che non sia necessario che una cosa che in questo momento va di moda cioè dobbiamo lasciare un po'delle pietre miliari e un personaggio del genere che è stato una pietra miliare per i suoi del del deve avere una seconda chance diciamo di vita attraverso i suoi documenti al di là dell'episodio cita con cui i singoli ricercatori possono venire archivio perché interessati a Macchi of War o chi per lui va bene
Diciamo fu fondamentalmente son queste le cose che che vi volevo dire l'ultima che è stata accennata dal per la viola e che quando Malagodi scrive cioè riempie la scheda di senatore la prima o la seconda volta che viene eletto senatore alla alla finca diciamo professione scrive agricoltore
Va bene
Ognuno può pensarla come crede la gente soliloquio c'era un vezzo in odiano sicuramente da Dogliani soprattutto c'era un elemento che li che riuniva e cioè l'amore per il buon vino ma
Alcuni carteggi con i personaggi importanti diciamo così spesso diciamo il vino metteva d'accordo anche persone che politicamente non ha non andavano d'accordo bene
Per esempio con Saragat a un certo punto c'è uno scambio un po'critico che finisce però a tarallucci e fino ritratta
Grazie non ci resta che andare a razziste dalla mostra consapevole di aver reso credo un buon servizio non tanto e non solo alla memoria di Giovanni Malagodi va la storia repubblicana ora Totti nella vostra convulsi
Quando la figlia
Rischi
Carlo