Parole della giustizia

Se eravate prego prego
Buonasera
Buona sera e benvenuti a tutti grazie per la partecipazione saluto l'onorevole Di Biase
La ringrazio anche per il suo impegno materie di questo tipo ringrazio vivamente ideatore le relatrici e tutte le autorità e gli ospiti
Questo
Secondo appuntamento del ciclo di incontri promossi dall'associazione fare
Sulle parole della giustizia il primo sarà svolto l'anno scorso
Ed era dedicato alla parola perdono
Parola difficile importante
In quell'occasione avevo detto
Che quella parola antica e potente
Rappresentava uno strumento di riparazione e di riconciliazione personale e sociale su cui riflettere
Esperienza personale delle relatrici presenti oggi consente di approfondire il tema della giustizia riparativa
Le loro vicende umane sono particolarmente significative
Tanto più perché si inserisce nel contesto di una delle stagioni più difficili e dolorose della storia recente del nostro Paese
Il loro percorso invita confrontarsi su un modello di giustizia che metta al centro il dolore della vittima dei suoi familiari
è un modello che attraverso l'assunzione di responsabilità da parte dell'autore del reato si pone anche l'obiettivo di ricostruire i legami con la comunità
Ogni fatto criminoso spezza infatti quella patto tra i consociati che alla base della convivenza civile
E la giustizia riparativa si propone appunto di ricomporre quel conflitto che reato ha provocato
In questa direzione
Il passo fondamentale l'incontro tra l'autore dell'offese la vittima del reato
Solo attraverso questo dialogo responsabile si può sperare in una riconciliazione
Certo in molti casi non è possibile sanare l'insanabile
E ricordo che la lunga scia di sangue lasciata dal terrorismo non potrà mai essere del tutto cancellato
Ma in uno Stato di diritto deve ma uno stato di diritto deve avere la forza di riconoscere le responsabilità condannando gli autori del reato e dare al tempo stesso l'opportunità di sanare le ferite
La testimonianza delle vittime dei colpevoli della lotta armata dimostra come sia possibile intraprendere percorsi di confronto e di comprensione reciproca
Non è né facile né indolore
è un programma che richiede consapevolezza impegno e capacità di ascoltare senza rinunciare ai principi di verità e di giustizia
Accanto alla necessaria punizione del colpevole occorre dunque perseguire obiettivi che possano contribuire alla ricostruzione di quanto il crimine ha infranto e condurre alla pacificazione
Grazie a tutti e buon proseguimento lascia
Buonasera tutte e a tutti un sentito ringraziamento al presidente della Camera Lorenzo Fontana per essere intervenuto oggi e per l'indirizzo di saluto che c'ha voluto porgere
Un ringraziamento ai colleghi parlamentari a Beuys tutti per aver accettato il nostro invito e naturalmente accusa a chi condurrà a chi ci condurrà in questo dialogo il professore era Adolfo Ceretti uno dei padri della giustizia riparativa italiana e coordinatore del gruppo di lavoro che ha scritto la disciplina organica della giustizia riparativa e le nostre ospiti che ringrazio particolarmente per la loro disponibilità ai presenza Agnese Moro e Adriana Faranda
L'associazione fare sta organizzando una de una serie di dialoghi sulle parole della giustizia e quando ci siamo trovati a riflettere su quale parola fosse la più corretta da utilizzare per questo dialogo abbiamo ritenuto che incontro
Fosse quella che più di ogni altra dava conto del cammino che donne e uomini hanno percorso verso il reciproco riconoscimento
E più di ogni altra parola si presta a descrivere la giustizia riparativa
Che come sottolinea il professor charity giustizia dell'incontro segnando il passaggio da una giustizia verticale ad una giustizia orizzontale
Di questo cammino di umanità e di come la giustizia riparativa sia riuscita ad occuparsi dell'irreparabile attraverso l'incontro delle vittime degli ex dei mediatori
E dei terzi racconta il libro dell'incontro vittime responsabili della lotta armata confronto qui la verità dei vissuti e delle mozioni accertato
Per dirla con Claudia Mazzuccato le parole per raccontarsi consegnando all'voi
Secondi terzi anche nuovi parte della comunità che è stata adottata dalle vicende di quegli anni questo lavoro di incontro di ricomposizione di riconoscimento reciproco
Un percorso che ci viene consegnato perché nuovi e ulteriori orizzonti possano aprirsi
Il diritto penale con le condanne le carceri speciali le prime espiate sembra non aver soddisfatto la domanda di giustizia tanto dalla parte delle vittime che da quella dei responsabili sembra infatti incapace di offrire la ricomposizione
La giustizia penale che pure ha costituzionalmente come finalità il principio
Della funzione rieducativa della pena apparì tuttavia strutturata torna la punizione in chiave di tributi IVA
Non mostrandosi capace di attenzione alle vittime dei ponendole ad un circolo di dolore in cui il male il dolore si cristallizza comici ricorda Agnese Moro dopo la violenza
Quando è arrivata la giustizia non è cambiato niente non si è spezzata la catena del male
La giustizia aveva fatto il suo corso ma le mie ferite erano rimasti uguali si dice il tempo guarisce tutto non è vero il tempo incancrenisce solidifica le cose non permette loro di evolversi
Io soffrivo concluse conclude niente la dittatura del passato quel passato che si ripeteva ogni giorno
Così
Come non sembra
Fornire soluzioni riconosciuta ai colpevoli disattendendo così le promesse del modello retributivo punitivo secondo cui con la pena si pagherà reato si estingue il debito con la società da qui
La necessità di guardare al reato come a un evento relazionale che coinvolge offensore vittima collettività
In questa nuova visione l'illecito non è più unicamente un illecito da punire ma va considerato come un accadimento Complesso che ha luogo tra persone ed il gesto di Paratico è possibile solo nell'economia di una relazione che è disponibile ad accoglierlo
Da qui il bisogno di un'altra giustizia
Siamo davanti ad un nuovo paradigma
è possibile costruire una giustizia che sia inventata dalla crudeltà
è concepibile un sistema penale che non ricorra unitamente alla forza coercitiva
Su queste domande che investita non tanto il diritto quanto le nostre coscienze vorrei provassimo a riflettere tutte tutti noi
Padre Guido Bertagna ci ha indicato la strada
Su tutto abbiamo imparato una cosa
Sempre
Prima di entrare
Non dimenticare in mai di toglierti i sandali e lasciarli fuori
Sei in quella terra santa che la vita dell'altro grazie
Illustre Signor Presidente della Camera Lorenzo Fontana illustre onorevole Michela De Biase
Grazie per questo invito che mi onora e che condivido con i miei compagni di viaggio
Agnese Moro e Adriana Faranda che sono sedute qui di fianco a me in sala ci sono tantissime persone che conosco
Voglio salutare uno solo all'onorevole Luigi Manconi
Che asfalto
Che ha partecipato all'esperienza del libro dell'incontro con splendido saggio o che ha chiuso il il volume
E che poi conosco da tanto tanto tempo
Ecco parlare dell'esperienza di questo libero e che precede questo libro che ho curato con cui padre Guido Bertagna e la professoressa
Claudia Mazzuccato un'esperienza che ogni volta fa tremare le vene e i polsi come scriveva il poeta nonostante il libro come sia stato pubblicato da dieci anni
Come è stato già ben descritto si parla qui di un'esperienza di giustizia riparativa vissuta da vittime e responsabili della lotta armata italiana degli anni settanta ottanta del secolo scorso in un cammino che per sette anni ho contribuito a condurre e che ha visto coinvolte circa sessanta persone
Inizierò da una testimonianza di un la ex combattente armato di portata appunto nel libro dell'incontro
Vuole di portare la vita portato la morte volevi difendere la dignità della vita esser finito a spalleggiare l'oscenità della morte
Volevi eliminare i miseri mento dei sentimenti e pensieri quotidiani è portato quotidiana disoleazione nei cuori
Allora il carico che devi affrontare non è solo quello di aver tradito la vita manca quello ancor più pesante di aver tradito se stesso
Se vogliamo riflettere sul significato della locuzione offendere la vita queste parole fossero incarnano nel modo più tragico e radicale
Qui ritroviamo tutta la complessità dell'esperienza interiore di chi ha dato la morte con l'illusione all'epoca dei fatti alimentata da una precisa ideologia proprio di difendere la dignità della vita
Queste parole costituiscono anche un esempio concreto e pragmatico di che cosa accade quando l'insopportabile
Che abita un essere umano il perpetrarsi Tore invade e simpatia unisce del corpo di un'altra persona
Mettendoci dal punto di vista delle vittime appunto la sofferenza di questo accennando riguarda quell'insostenibile profondo senso
Di tragica e irreparabile ingiustizia che si trovava in seguito a un'esperienza che riguarda l'impadronirsi da parte di altri della propria vita
E che a quale esito il modificarsi del senso delle relazioni
Con se stessi e con gli altri il ridefinire la forma degli affetti e lo scandire delle proprie attività quotidiane
Nell'economia del mio discorso in ogni caso il male qua il male può essere incontrato e riconosciuto dalla vittima affinché possa essere elaborato ugualmente può essere incontrato è riconosciuto dal responsabile
Affinché anche gli porse elaborarlo
Ogni violenza infatti è accompagnata da una storia ed è sempre una storia profonda
Tutta giocata in dialogo nel proprio intimo e che chiede del tempo molto tempo per rasserenare rate per essere ascoltata
Il male hard almeno nella visione di chi parla
Non ricalca infatti il modello di un gesto meccanico che si impone dall'alto verso il basso
Ai margini della simbolizza azione non è un'esplosione animalesca ma avviene invece in ascolto di una conversazione
Che è soprattutto una conversazione interiore una conversazione che può anche essere confusa e in parte difficile da mettere a fuoco
Ecco se io dovessi riassumere un poche locuzioni ciò che come criminologo e come operatore nel campo della giustizia riparativa ho svolto in questi ultimi venticinque anni della mia vita
Risponderai certamente che innanzitutto ho ascoltato i responsabili e vittime di gesti violenti
Raccontarmi le loro conversazioni interiori Ilocos Sur Grillo qui quello che in buona sostanza si dicono si narrano in rapporto a ciò che di atroce hanno commesso ho subito
Ecco e conversando incessantemente con se stessi
Che ognuno di noi ma proprio ognuno trae un senso oserei dire decisivo per il proprio agire sociale per orientare i suoi bisogni suoi desideri le sue aspettative
Paint
Accettare e dare un nome ha le sue colpe ai suoi dolori e anche alle sue miserie
Ecco Tisch chi parla si annovera tra quelle persone che è tutta notte sia appunto il Colli lo il soliloquio acconsentire
Ogni individuo di rendere e rendersi comprensibili le esperienze interiori ed emotive
Con quali parole chi mette in atto alla violenza narra a se stesso i propri gesti
Spietati e con quali parole chi subisce la violenza narra se stesso i gesti spieghi spietati che lo ha o la offeso
Ecco questo è un punto fondamentale con i miei compagni di viaggio abbiamo puntato molto sul fatto che il significato della parola giustizia
Potesse dilatarsi fino a comprendere proprio queste esperienze di risonanza interiore
Quello un racconto un ascolto un rispetto reciproco
Detto altrimenti non si può uscire da un soliloquio che accoglie la violenza come mezzo considerato legittimo per risolvere i conflitti
Ovviamente qui il riferimento e chi la violenza l'ha praticata se quest'ultimo non viene ascoltato per poi essere riconosciuto
Analogamente e decisivo che siano ascoltati per poi essere riconosciuti quelli quasi sempre abitati da un dolore indicibile dal rancore
Dal desiderio di vendetta e talvolta da un odio profondo delle loro vittime
Lo so che è complicato ma quando ci si colloca di fronte a persone che hanno inflitto ho subito al male
Quello estremo perché sono stati commessi crimini disumani che come scriveva Hannah Arendt non si possano né punire né perdonare
Oltre a tre marchi le vene dei polsi e i polsi e ripreso questa
Questa espressione occorre che sia chiaro
Che bussola
Porte usare per muoversi all'interno di queste relazioni ecco per ragioni estremamente complesse nell'arco dei decenni i protagonisti di questi tragici eventi hanno avuto solo sporadiche occasione per potersi
Incrociare o non hanno potuto incrociarsi affatto ed è così che loro assoli lo qui sono stati ingabbiati
In una faticosissima conversazioni interiore che non poteva che ripresentarsi come identica a se stessa
Soprattutto quando toccava i tragici avvenimenti della lotta armata inferta o subita ogni soliloquio non poteva che rimanere blindato in uno spazio che rischiava di farsi sempre più claustrofobico quello spazio era il corpo della vittima e del responsabile della lotta armata
La mancanza di impossibilità e proposte
Ha trovato diciamo un punto di svolta quando padre Guido Bertagna Claudia Mazzuccato e io
Abbiamo iniziato a lavorare diciamo senza avere un po'oggetto
Di convocare le persone che poi ci hanno seguito nel nostro cammino questo cammino ci si è imposto come amiamo dire perché siamo stati avvicinati
Durante alcuni convegni che abbiamo organizzato al Circolo San Fedele a Milano
Da alcune persone che nel corso degli anni cosiddetti di piombo espressione che peraltro non amo per nulla
Avevano
Diciamo si erano trovati schierati da una parte o dall'altra e quindi i primi passi noi le abbiamo Massi con una serie di convegni che poi ci hanno lentamente
Messo a contatto con persone che noi abbiamo avvicinato scrivendo un documento un documento che si intitolava
Spazio per una memoria condivisa un errore enorme non esiste una memoria condivisa esista una condivisione delle memorie
Che è una cosa molto diversa le memorie sono incommensurabili che ha fatto parte della lotta armata
Non la memoria di una vittima ecco quello che abbiamo creato con un padre di Guido e con Claudia Mazzuccato che insegna diritto penale all'università cattolica
Uno spazio sufficientemente buono per dirla con Winnicott lo psicoanalista per poter raccogliere dei linguaggi tra loro incommensurabili ecco questa questione dell'incommensurabili ITA
è decisiva quando ci sono linguaggi incommensurabili si pensa che l'unica possibilità per renderle commesso Kabili sia la repressione ciò che è incommensurabile noi abbiamo scommesso su qualcos'altro abbiamo scommesso sulla ciascun ITA questo un mio neologismo
Che avrebbe potuto riprendere
La vita di ogni persona e portarla a un punto
Appunto come è stato detto
Dall'onorevole
Della di quel momento che è l'incontro con l'altro difficile come lo definisce Claudia Mazzuccato quell'altro che la persona che ha tolto la vita ai tuoi cari e naturalmente anche la persona che ha subito tutto questo
Noi abbiamo lavorato per sette anni io questa cosa dopo aver vissuto distrutto no ma insomma
Passato del tempo in Sudafrica avrei voluto nella mia nei miei momenti po'maniacali costruì una specie di Commissione per la Verità e la riconciliazione la serietà
Di Adriana la serietà di Agnese di tutte le altre persone ci hanno convinto ad abrogare in una dimensione molto più privata molto più protetta perché nessuno di loro avrebbe voluto
Riproporsi di fronte diciamo al pubblico
Mentre lavoravamo per ritornare su quel temi che avevano toccato così profondamente la loro vita
Abbiamo quindi creato uno spazio in cui la bussola per orientarsi era la verità narrativa
Non la verità storica non la verità processuale ma la verità che nasceva e quella che sentirete stasera dalle loro parole che sono parole
A volte che raggiungono un livello sublime
Per come si si per come
Sono riuscite a diciamo lasciare
Tutti coi linguaggi che solo colmi di stereotipi su questi temi
E ad avvicinarsi con il lavoro di noi tre mediatori che che ha li abbiamo aiutati proponendo una serie di temi
Che nel corso del tempo si sono alternati per esempio resistenze resa è stato uno dei temi sul quale abbiamo lavorato tantissimo
E ogni responsabile della lotta armata ogni vittima ogni familiare
Avuta la possibilità ben più di una volta di raccontare a tutti la propria esperienza individuale comprese le persone che sono entrate nella trama della nostra vita di gruppo anche dopo il calcio d'avvio
Ogni ciascun ITA è stata ascoltata per portare un esempio anche alcuni figli
Presente la figlia di Adriana
E alcuni fili responsabile vittime
Che pure sono stati toccati e coinvolti tragicamente perché questa è una storia transgenerazionale
Che noi dobbiamo guardare proprio è una giustizia la giustizia riparativa che guarda al futuro ecco diciamo hanno potuto prendere parte ai nostri incontri
Per quali ragioni e vado a concludere allora risonanza e Rispetto due parole chiave delle nostre giornate di incontri hanno trovato negli anni delle nostre riunioni così tanta accoglienza io credo perché a differenza di altre esperienze di ascolto quella che noi abbiamo vissuto ha goduto di una prerogativa speciale
Chi parlava nel nostro gruppo lo faceva incontrandolo il volto dell'altro cioè
Qui appunto dopo le dico richiamare che naturalmente
La filosofia di chi si è occupato appunto più di tutti gli altri della responsabilità che nasce attraverso lo sguardo del volto dell'altro
E questo altro significativo Adriana ha potuto incontrare Agnese e Agnese ha potuto incontrare Adriana
Ogni pensiero che chiedeva di essere pensato ed Espresso ogni vissuto che chiedeva di tradursi in una parola
Poteva definitivamente trovare uno spazio di ascolto nel gruppo se lo desiderava non c'erano regole si poteva dire quello che si voleva non si sussume vanno prove
Si dialogava
Ed è così che anno dopo anno incontro dopo incontro mentre percepivamo che le riflessioni individuali i dialoghi e le relazioni interpersonali
Che si andavano via via intrecciando avevano concrete il cadute sulle modalità con cui ognuno riconosceva a se stesso in rapporto agli altri abbiamo e voluto i nostri incontri
Io voglio solo dire che d'estate ci trovavamo per circa una settimana tutti e sessanta in una casa completamente separata dal mondo dove non c'era internet non c'era la televisione non c'erano i giornali e veniva vivevamo in comunità
Parlando dal mattino alla sera i nostri no occhi erano nuovi perché già alcune parole del poeta Camillo Sbarbaro
Vi ringrazio
Adesso chissà che mi aspetterei che la promessa traduzione lei ha fatto
Adolf naja innanzitutto sinceramente volevo ringraziare per questa possibilità
Che ci viene data di essere qui insieme tra l'altro cosa assolutamente
Non scontata in un'istituzione così importante
E se me lo permettete anche così cara a mio padre che c'ha passato così tanti anni
Grazie sinceramente
E questa possibilità che ci date
Allora
Abbiamo un po'lavorato cioè chiesto questo qui ci fosse questa parola incontro è una parola per noi molto importante perché qui ci si pone
O un problema
Di giustizia da un'angolatura
Come ieri è un po'particolare
Cioè quella di una ingiustizia che dovrebbe affrontare
Il problema dell'irreparabile
Ovviamente di un'irreparabile evoluto desiderato organizzato portato a compimento
E e e di un'irreparabile a cui è difficile dare una risposta di giustizia
Io personalmente ho avuto la punta tutto diciamo da dalla giustizia penale
Perché le persone responsabili sono state individuate sono state fermate sono state processate sono state condannate Attene molto molto severe
In luoghi gestite in maniera di cui dovremmo tutti vergognarci credo perché non corrispondono a quel senso di rispetto della dignità delle persone che sono alla base della nostra vita costituzionale e e io ho proprio scontato tutta tutta la loro pena e quindi io dovrei sentirmi ripagata
Dovrei sentire di avere avuto giustizia ma ma non è così
Non è così perché
Perché comunque che un altro soffra per tanti anni onestamente non mi restituisce niente anzi
Mi crea un senso di disagio mi avvilisce
E non turca per nulla il problema dell'irreparabile chiaramente ne vorremmo che esistesse una giustizia
Che tiepida quello che ci è stato tolto
Fa mio padre non può ritornare
Le care persone della sua scorta non possono ritornare nessuno mi può ridare quello che mi è stato tolto
E
E questo è un problema
è un problema della giustizia penale non sfigura neanche lontanamente
E
Estremamente questo problema dell'irreparabile
Una delle dimensioni che comunque ci fa essere vicini perché come c'è un'irreparabile per me e mio padre non può ritornare
Per loro sono irreparabile
Che avendo fatto delle cose tragiche
Pensando con la convinzione di fare Iberia dei poveri dare giustizia a un mondo ingiusto e e alla fine
Sono persone sono rimaste a terra
E quei colpi non possano ritornare nella pistola
Non mi ricordo quello che sia
E
Quando lei fatto pensando di fare delle cose
Giuste e poi di terrori
Che quelle erano delle persone e c'è una
Un incontro con l'irreparabile anche da quell'altra parte
Quindi noi ci confrontiamo
La forza dell'incontro nasce dal fatto che noi abbiamo un problema in comune
Fronteggiare le conseguenze te l'irreparabile di quello che è l'irreparabile ha prodotto nelle nostre vite
E e sono delle conseguenze davvero molto concrete
Che non sono solamente tra mille virgolette che delle persone sono tornate a casa
Non è poco ma e anche
Il fatto che nel in
Questo incontro con l'irreparabile che fai anche tanta fatica a capire che è davvero l'irreparabile che non ci si può fare niente
Io
Procura delle delle conseguenze vediamo come delle scorie radioattive
Perché sono cose che se non li curi non si fermano esattamente come
Le scorie
Del nucleare
E questa stranezza è una cosa molto bene banali se volete ma che distruggono vite un tre ma e l'immobilità
Una parte importante della tua vita diventa immobile
Io per tantissimi anni una parte significativa di me
è rimasta firma tra il sedici marzo e il nove maggio del mille novecentosettantotto anche se la mia vita stare una vita normalissima fattori cose fanno tutti non è che
Non è che sono stato a casa piangere
E era una parte di me li masselli incollata agli e non si poteva muovere
E e e questo non potersi muovere a sua volta fa delle conseguenze
Che quel passato non è mai un ricordo non è qualcosa che sta dietro le tue spalle
E qualche cosa che risulti scendete perennemente ogni giorno ti si ripropone con tutta poi la varietà di situazioni che la storia di mio padre
Comporta che è quello che hanno fatto loro ma è anche la mancanza di aiuto che ha avuto dalle istituzioni
E tante altre cose
In questa
Per essenza continuate di un passato pivot di un passato operante
Far sì che tu
Sia anche
Perennemente rinfocolato negli sentimenti che quella situazione ti ha creato
Che sono sentimenti che potete immaginare tranquillamente odio rabbia rancore disgusto disperazione orrore
E mi anche senso di tuo volto a perché o comunque a mio padre non l'ho riportato a casa mio padre è stato ucciso sotto casa quando è uscito da casa
Mio padre vissuto cinquantacinque giorni per quanto noi ci siamo
Sforzati che a casa due non è tornato
E io lo sento anche come una responsabilità miglia che altro aver potuto fare perché Luis ritornasse
E quindi sono sentimenti molto molto complicati
Tanta roba da portarsi dietro e questi sentimenti a loro volta e mantengono vivi tutti i fantasmi che si sono creati in quella vicenda
Loro giovani nelle Gabriele così che sembravano un po'indifferenti un po'fregarsene del nostro dolore
E i fantasmi era mia stessa famiglia e mio padre sono io quella ragazza di venticinque anni
Che non ci sarà mai più
Tassano Battù
Cerchi di
Di chiudere terrà dentro
Perché l'impegno della mia vita è stato che questa roba non arrivasse ai miei figli
Io non volevo che il loro fossero toccati da questa cosa davvero terribile che capitano al nostro unanimità
E quindi io caso fatto stata zitta
Sono stata zitta non detto una parola ai miei figli
Soprattutto di quello che tutto questo significava firmi
E io ho pensato che così io mente sarei riuscita protegge tre
E che poi però purtroppo tanti anni dopo tantissimi anni dopo mi sono dovuta a rendere conto che non li arrivo protetti perché il silenzio non parla però un problema
Il tutto i in qualche maniera ognuno di loro quel nero
Da cui ho cercato di proteggere le linee
In qualche modo gli è passato
E io un giorno capitò che che era sbagliato
Che non era quella la strada
Quindi il problema della giustizia è un problema che è per me ma è un problema che Pietro l'urlo anch'
Per questi ragazzi che non c'erano
E che erano se la portano addosso sta storia
Allora il Fai
E quando quando padre Guidonia proposto trentun anni dopo la morte di mio padre di partecipare a questo lavoro che loro avevano iniziato a fare a Milano che adesso stava poi facendo anche a Roma
E io mi naturalmente gli ho detto di no perché comunque capire una cosa farebbe portava abbastanza lontano forse non così lontano come ha portato ma comunque abbastanza lontano
E Pisanò però
C'è alternativa esce qual è l'alternativa non ce n'è un luogo in cui l'irreparabile lo puoi affrontare non esiste non dello psicologo non è
Non c'è ministro nessun obiettivo aiutata e poi quindi alla fine io mi sono un po'incoraggiata
Rubare
Esternamente l'incontro funziona
Cenni cosa strana perché fatto di niente cioè Adolfo vi aveva raccontato nelle sue strutture poi più più importanti ma alla fine era in una stanza
Dove non ci trovavamo insieme ognuno di questi ogni persona che è arrivata è stata
Fu curata preparata e loro hanno cercato di capire se davvero lo volevamo fare se eravamo pronti a fare del bla bla bla però alla fine si tratta di una stanza
In cui tu hai la possibilità
Sapendo che è un luogo riservato
Che un luogo libero in cui ognuno che cita non ci fa appello
Perché c'ha da guadagnarci qualche cosa Cira solamente perché ci vuole andare loro avevano scontato tutti la loro pena fino all'ultimo giorno
Eterne qui nasce veramente un un un problema interessanti perché sono venuti a me non mi devono niente e non devono niente a nessuno
E perché sono voluti venire
Adriana la prima volta che
Credo in contrada non ma detto neanche Bongiorno ma detto quanto ho desiderato questo incontro picchi desiderato
Guardate che non è bello incontrerò qualcuna dei fattori male perché io comunque passasse anche Gentile
Ma su un rimprovero vivente al di là della mia volontà di esserlo
E perché sono venuti
E allora tutti trovi in una stanza con delle persone
Delle persone che sono state aperte dei fantasmi per tantissimo tempo Terme Adriana era ancora con ragione nota che ho visto adesso andare da testimoniare
E e e tutti in cortei l'incontro ecco l'altro ma l'incontro anche con la realtà
E così importante avere un luogo in cui tutta sta roba che tu c'hai dentro Possa
E trovare un attimo di realtà dirà
E e la prima realtà il viso dell'altro
Cioè io incontro
Chiunque di loro c'hanno la mia stessa età siamo la sesta generazione e caspita
E masse anziana
E se anziano allora ok
è orrendo quello che è successo ma certamente non è oggi certamente non è oggi
Perché sono passati tantissimi anni
E le storie il racconto di quello che è stato dopo
Ti sfido quante cose sono successe in quegli anni
Che c'ha una storia
Che loro sono stati
Solo uno altro
E
E queste frasi che scappano di bocca la prima volta che le persone ti vedo non sono anche
Una
Un'apertura di spazio su una cosa che io onestamente non è ormai immaginato che esistesse che è il loro dolore
Che non è il dovere al mio e io le ho prese ora che date
E e invece invece c'è davvero un dolore terribile infinitamente peggiore
Del mio in questo appunto aver cercato di fare
Una cosa giusta e e trovarsi con in mano tutt'altro
Allora noi li abbiamo parlato
Ha ascoltato ascoltare molto difficile
Difficile per l'ora difficile per noi perché comunque tu ascolti delle cose
Che non sanno tre sono facili da ascoltare
E loro si sono dovuti ascoltare chi era mio padre per me
Lo sai chi mi hai tolto
Che il Mac purista l'essenza della giustizia che posso a vere
A fronte dell'irreparabile averi la possibilità di dire esattamente alle persone che lo devono ascoltare lo sai Kimi hai tolto
Lo sai chi era quella persona termini
Che cosa significava per me
E e lo sai che era una persona
Non era una funzione dello Stato non era una divisa
Non era un pezzo di un ingranaggio
è una persona che aveva degli affetti
E noi fratelli per qualcuno amava
Fini
Mi visto il tutto poter di ieri giustamente cosa mi hai fatto
Ma non per fargli del male proprio perché invece sono sono persone come mi
Beh io ormai lo so che sono persone come me
E voglio che tutto capisca che cosa mi hai fatto
E termine è tanto importante sapere che il loro
Lo capiscono davvero
Non solo che cosa che hanno Partinico ti condannano tu hai fatto un reato un reato
Reato offeso la legge no qua fa carne e sangue sono affetti e cioè è una cosa diversa che toccato
E
E questo per me il sapere che loro sanno che mio padre era una persona così importa
Ma chi altro potrei a vilipendio di giustizia al di là di questo che cosa ne nessun
Poi può rendere quello coperti
Però qualcuno può ridare dignità al mio dolore
E chi era mio padre
E mi queste ma è davvero l'essenza della giustizia vada molto semplice molto banale
Consentita in maniera solo dalla volontà di esserci di tutti quanti e però io un'altra cosa lo ha capito della giustizia che non è per tutti e non entra nessuno
Ci deve essere anche per loro giustizia
E per quello che ho capito io
E giustizia essere riconosciuti
Come persone
Che hanno fatto delle cose con un'intenzione
Che era un'intenzione di bene con gli strumenti peggiori che si potessero trovare
E che io glielo riconosca
Le sue intenzioni erano di tenebre spaiato proprio è però sbagliato gli strumenti per ottenere quello
E tu non sei solo quello che hai fatto tanti anni fa sei anche davvero tantissimo altro
E e abbiamo bisogno che tu ci sia che tu ritorni ritorni terranno in
Per questa pene così importante anche voi Chuck Cogliati grazie
Ecco come avrete capito non siamo stati dei turisti degli anni di piombo come è stato detto durante i nostri incontri
C'è un passaggio fondamentale
Chi odiava odiava un universale
L'odio era per un universale
E dentro questo universale le persone scomparivano
è uno dei passaggi più importanti di tutto il nostro lavoro è stato proprio quello di fare
Ritornava che
La persona in carne e ossa
Come
Il l'interlocutore principale
Non
La Democrazia Cristiana
Ma Aldo Moro in carne e ossa Luís la persona quella persona fotografata sulla spiaggia
Con le scarpe vestito o che guarda alla renna in Lapponia una delle una delle foto più tocca comiche che esista non c'è questo uomo che si guarda negli occhi con una tenda e naturalmente non è che si capisse con molto si dialoga sicuramente molto meglio con una renna che con tante persone
Ecco non abbiamo scommesso sul fatto che ogni persona sia migliore delle sue peggiori azioni questa è una frase di Paul Ricoeur e con questa frase dalla parola ha da dire a me fare ammenda
Innanzitutto grazie veramente di questo questa possibilità che ci avete dato
è stato un cammino sicuramente molto difficile quello che noi abbiamo percorso
Però un cammino per me
Essenziale di vitale importanza
Perché come si diceva prima restrizione ritrovo
Corto e animato
E delle categorie degli stereotipi a
Per immagini che si erano cristallizzate
Nel tempo
Con Agnese soprattutto
Perché eravamo comunque vicine a Roma abbiamo fatto tanti viaggi insieme per andare a questi appuntamenti di gruppo
E sono stati dei momenti estremamente importanti
Agnese dice scherzando lì
Trovata e si è provata la fiducia che stava nascendo tra noi
Avrei potuto buttarti in un fosso che altrettanto pappa Pieretti durante questi viaggi interminabili di ore ed ore
In macchina noi due da sole
E abbiamo imparato a parlare a parlare anche ardita
Dei degli ordini del giorno
Delle discussioni importantissime immaginare come dire precostituite
A ruota libera andando dalle confidenze
A più di infine
Fino alle considerazioni più generali
In questo percorso che è stato fatto anche di questi momenti di questi viaggi di queste
Occasioni speciali
Io ho scoperto tantissime cose
Una delle prime cose che ho scoperto e quanto io e Agnese eravamo significa in tante cose
Rispetta lo sguardo che avevamo sulla realtà a tante considerazioni a tante sensibilità
Eppure restava il mistero di questi vite così diverse di queste scelte così radicalmente opposte
Lei è rimasta sì abbastanza ai colpita dal fatto che le prime parole che io le ho detto
Erano proprio l'impegno Delio che avevo avuto di incontrarla
Per Monti è stato un mistero anche per me io lo sentivo dire una cosa che sentivo ma che non riuscivo a spiegare a livello nazionale
Probabilmente perché era una donna probabilmente perché
Sentivo una strana affinità uno strano desiderio e perché lei aveva approvato in tutti i modi
A salvare la vita di suo padre
Durante il sequestro
E questa è una cosa che mi
Mi colpiva moltissimo perché mi mi mi provocava veramente un impulso di empatia
Enorme nei suoi confronti
E anche perché io avevo fatto
Dall'altra parte la stessa cosa
Avevo tanto desiderato incontrare tutti i loro devo dire non soltanto i miei sei ma in particolare Agnese
E questo percorso estremamente complicato estremamente difficile
è stato un percorso per me
Fondamentale anche perché io ok compreso molto meglio
Qual era la giustizia che io potevo desiderare
La giustizia del diritto positivo quello che noi
Abbiamo
è una giustizia astratta
Le norme sono astratte giustamente perché
Devono garantire un trattamento uguale per tutti ognuno
Tutti siamo uguali di fronte alla legge quindi per forza necessariamente le norme sono sterrata test
Ma in tutto il percorso che c'è dal processo che ci vede parti a dev'essere
E quindi ci lascia irrimediabilmente separate senza nessun contatto tra l'altro se non quello degli avvocati tra di loro
Non proprio durante il processo non abbiamo possibilità di parlarci
E probabilmente non c'è neanche un motivo
Dal punto di vista processuale che giustifichi che potrebbe giustificare un incontro diretto tra di noi
E così ci lasciamo al termine del processo
C'è una condanna
Noi siamo colpevoli di un reato
Saldiamo il nostro debito con la società attraverso una pena che ci viene comminata e che scontiamo nei penitenziari
E quello che rimane assenti rimedia pigmenti assente
Sono le persone
Il tempo della della della carcerazione un tempo immobile si parlava di immobilità
Il carcere etnici e il luogo del tempo immobile
Nel tempo all'inattesa
Del tempo che
Non
Non aiuta i mutamenti
Può fermare può dare spazi di riflessione anche quelli estremamente difficili perché quello che effettivamente poco mutare l'identità anche quella cristallizzata all'interno di gruppi di appartenenza di stereotipi di par di un passato che non passa mai
E l'incontro con altri
E l'apertura e la rottura
Di questo mondo chiuso in cui certi ritrovi
All'interno del carcere che diventa carcere dentro il carcere
Il carcere
Togliere la libertà
La libertà quello a cui noi credo come società vogliamo preparare il detenuto
Prima o poi uscirà riacquisterà la libertà
E allora il la prima domanda che io mi sono fatta anche durante questo percorso tecnico sei
La libertà in realtà
è uno spazio come spesso ci viene detto
Finisce dove comincia la sua consente una dimensione direzionale si capisce bene
Per me la libertà si sviluppa nel tempo
Perché la libertà è fatta di scelte le scelte hanno delle competenze di degli aggiornamenti e dei delle cose che la precedo no e delle cose che sono rischi le conseguenze di questa scelta e si dipanano nel tempo
E quella è la responsabilità
Allora se non ci si esercita anche nel campo delle scelte se no io non la possibilità di scegliere se non di starmene buono buono per non avere rapporti disciplinari per avere lo sconto di pena
Io posso anche ingannare gli altri NSA essa
Il problema è che
Devolvere il primo perseguibile
Aperte le possibilità di scegliere per esercitare mi di nuovo
Comprendere ad assumermi le responsabilità che ogni scelta comporta
Questo lo capisci impieghino quando poi fai un percorso come il nostro di giustizia riparativa
Da
La responsabilità come colta
Io sono responsabile di aver infranto una legge di aver infranto una norma che fosse del codice o che fosse
Di un Codice superiore
Come era sacralità della vita
Bene
Il problema
Il problema vero secondo me che questa responsabilità deve trasformarsi non può essere eternamente raccolta del passato che ti sta lì come un
Un gufo sulla spalla la responsabilità deve trasformarsi dalla responsabilità di qualcuno vi aspetto a qualcosa che si è commesso quindi ha la facoltà
Alla responsabilità nei confronti delle persone che
Tu hai ferito
Quindi la responsabilità che guardare al presente e al futuro non più al passato
E questo è un altro passaggio che in carcere è difficile fare molto difficile
Fuori noi abbiamo avuto la possibilità il privilegio di essere stati
Avvicinati invitati e poi accompagnati in questo percorso
Io lo considero un privilegio è stato una libera scelta difficile anche quella
Un percorso fatto di alti e bassi di momenti di entusiasmo e di speranza in momenti di paura di angoscia io ogni prima di ogni incontro rivive bollette realmente tutto quello che nel passato era stato rivedevo
L'angoscia di via Fani pur non essendo stata presente rivive con l'angoscia dei cinquantacinque giorni vivevo
Gli interrogativi che mi avevano dire Amiata i tempi e che continuavano a tirarmi armi
Quindi è stato comunque un percorso estremamente sofferto
E le domande più difficili che mi hanno posto loro i familiari di vittime non è stato perché l'hai fatto perché perché si può dare una spiegazione
Ma come hai potuto
Come hai fatto come sei riuscito ad alzarti la mattina e a dire prendo la pistola ed aver sparato è una persona possa ferirla omaggio escidere la fortuna io non ho avuto
Questa tragedia nella mia vita però è uguale perché quando lo decidi nelle stanze codici di il giorno prima la sua responsabilità identica non è minore
E quindi quella è la vera domanda com'è potuto trovo che io conosco adesso che sembri così simile a me che sembri così
Normale tra virgolette non siamo normali nessuna delle due c'è un un amico di mia figlia che ci chiama le amiche stravaganti
Ed è un poco sì in effetti siamo un po'forse anomale
Però ci siamo ci siamo aiutate tanto io credo in questo in questi anni
Io sono stata aiutata tantissimo da Agnese anche perché ogni
Incontro ogni a nuovo appuntamento ogni approfondimento che noi facciamo
E una ricerca all'interno di te stesso una comprensione maggiore e migliore
Di quello che è stato la memoria inganna molto spesso la memoria un po'
Soggetta a questi aggiustamenti involontari inconsci che si fanno
Per renderla forse più compatibile
Con la tua sopportazione anche di quello che è stato
Però
C'è una memoria diversa tra di noi una memoria che rivive e che è fatta appunto
Di questi sguardi di questi incontri e la memoria di quello che tu sei dentro che dentro ma che sei ancora dentro nel tuo intimo quelle la verità che noi
Ci comunichiamo
E vedete quando prima dicevo forse in carcere poi ingannare puoi mentire può ingannare gli altri per sesso
In questo percorso non si può
Perché
Trovarsi diviso avviso l'incontro e questo che da dall'impossibilità della menzogna nonostante noi ce l'avessimo come presupposto la Perrier sia
Noi avevamo l'impegno
Ad essere sinceri anche quando potevamo essere sgradevoli anche quando qualcosa poteva essere
Se l'asserire l'altro
Noi c'eravamo impegnati
Sincerità
Però dopo ti rendi conto che e naturale
Cioè che non hai niente da difendere l'altro prese il posto dell'incontro e arrivare disinformati
Cosa significa arrivare disarmati
Significa avere la consapevolezza
Che non vuoi
E non devi difendere niente
Non hai più uno gruppi d'appartenenza
A cui fare riferimento a cui rispondere perché poi
In passato tutti sempre avevano qualcuno gli chiedeva conto conti quello che loro avevano fatto avevano detto
In questo percorso sei solo ma non è la solitudine che è vissuto prima tracciabilità terribile quella detti isolato da tutti gli altri
Quella che ti rende l'incomunicabilità la tua storia il tuo presente
Il suo essere irrimediabilmente diverso irrimediabili sa di cui citarla riempimenti abilità con cui noi abbiamo fatto i conti anche questo
Non potere tornare indietro significa e tu sei anche irrimediabilmente diverso
Non solo da quello che
Matisse accanto di lista di fronte tu
E toccato alla morte
E questo
Si rende impedimenti appeal mente chi adesso
Ed è difficile comunicarlo per questo paradossalmente l'ascolto che tipo dare una persona che ha vissuto la stessa traccia entro lo stesso dolore che tu all'inserto e che però senti dentro dite
Che la persona che ti può ascoltare comprendendo meglio quello che tu dici
E lo stesso poi l'arresto con questa persona
Et di come dire riesci anche a
A comprendere quanto sia importante il dialogo
Ma siamo stati a Torrita Tiberina
E siamo andati sulla somma del papà di viennese
E poi siamo andati a casa loro Cassuto
Io ho dormito libero insieme ad Agnese
E a
Un'altra
Componente del gruppo
Ho dormito in questa stanza circondata da libri
Mi guardavo
Cercavo di capire
Quali avrei letto anch'io quali mi intriga Avano Palini
Mi stuzzicava non curiosità io ho pensato come sarebbe stata forse diversa la mia vita
Se io molto prima dei giorni del sequestro avesse incontrato il Papa di Agnese
L'idea di parlato con lui avrei ancora avvolto
La sentenza convinzione che lui fosse un nemico da abbattere
Probabilmente no o forse sì
Però il dubbio rimane
E il dubbio che chissà ti fa capire quanto sia importante in realtà il dialogo proprio per non chiede quasi mai dopo
Perché non ho parlato
Due brevi osservazioni non so se sono previsti interventi del pubblico no
Allora vado a chiudere
Un paradosso
Un paradosso che Agnese e Adriana ce l'hanno
Così
Straordinariamente bene Espresso
E ci hanno avvicinato a questo paradosso e che fondamentalmente l'unica persona che può dire qualcosa di significante
Sulla tua esperienza strategica è proprio l'altro difficile non c'è nessun altro e questo è stato quello che mi ha portato venticinque anni fa a occuparmi di giustizia riparativa
Io mi ricordo Agnese quando sono venuto per la prima volta a casa tua con Claudia Guido e Franco Bonisoli
Credo di aver avuto novantacinque pulsazioni al secondo
Perché
Non sapevo nessuno di noi poteva immaginarsi che cosa significava portare il nemico
A casa
Di
Agnese e Franco si presentano con quella pianta che sembrava ecco
Quindi
Questo è lo lo ha detto bene niente alla fine sono parole ma sono questi volti le Vinassa l'ha spiegato in un modo sublime la responsabilità che nasce guardando l'altro sul volto dell'altro e le Vinassa costruito alla sua etica e tutta la giustizia su questo su questo sguardo
Noi l'abbiamo messo in pratica fondamentalmente
E come hai potuto questa domanda pazzesca non perché ma come hai potuto e qui torno al soliloquio qui torna la conversazione ulteriore
Ce ne ha dato una dimostrazione Adriana se io avessi parlato e quindi dentro di me che cosa mi dicevo
Che cosa stavo dicendo mi perché è sempre lì la questione
Di come io poi mi sporgo verso il mondo
Ecco e chiudo dicendo che la giustizia riparativa è una giustizia del fare
A differenza di una giustizia
Che è subita perché città
Noi abbiamo costruito un sistema di giustizia riparativa che si interseca con la giustizia ordinaria nessuno diceva ho voluto scardinare i principi dello Stato di diritto
Però la giustizia ordinaria e qualcosa
Che appunto si costruisce con un vestito subite
Ti rende passivo e ti rende inattesa di un futuro che deve passare immobile
La giustizia riparativa è una giustizia del fare cioè tutti prendi in mano tutto il Marley che hai fatto e cominci a dargli un nome questa è un'esperienza straordinaria
è un'esperienza straordinaria perché senza sentirti più colpevolizzato sei tu che puoi cominciare a elaborare e a fare qualche cosa di simbolicamente
Significativo per l'altro ti ha riferito e chiudo facendo un esempio banalissimo che potrà sembrare
Quasi
Non so come dire in significativo però
Per spiegare di che cosa
Uno dei responsabili
Della lotta armata
Fa come gesto Ripa cattivo
Nei confronti di una delle vittime
Che hanno partecipato al nostro gruppo
è un gesto molto semplice dovunque noi facciamo un incontro in Italia
Lui
Prende la sua macchina
E se anche a ottocento chilometri accompagna a casa la vittima
Per avere un tempo per poter parlare
Con lui
Cioè e questo fare questo accompagnarti che è la rinascita
Io non lo non lo definirei un legame sociale e troppo ma è semplicemente la possibilità di stare che Negredo come dicono
Gli ebrei uno di fronte all'altro di guardarsi in faccia e di ascoltarsi beh questo è un piccolo grande passo per l'umanità vi ringrazio