La settimana europea dell'Ucraina. Collegamento con David Carretta

Sì buongiorno a voi l'Ucraina è uno dei temi centrali di questa settimana europea lo abbiamo già detto ieri l'appuntamento chiave previsto domani sera dopo un summit tra il leader dell'Unione Europea e quelle dei Balcani occidentali Marche Frittella segretario generale della NATO ha convocato una sorta di mini vertice informale con i leader di Germania Francia Italia Polonia dovrebbe esserci anche la presenza del Regno Unito anche se non è chiaro se ci sarà che il rock star mer e sarà presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zé Lance chi oggetto della discussione
Come sostenere l'Ucraina nel momento in cui il presidente eletto americano Donald Trump si prepara disimpegnare gli Stati Uniti
E forse ai in imporre in qualche modo un cessate il fuoco agli ucraini sempre che Vladimir Putin accetti questo cessate il fuoco perché i segnali che vengono da Mosca
Sono di tipo diverso e lo ha detto proprio ieri l'Alto rappresentante per la politica estera Caia Callas prima della riunione dei ministri degli esteri dell'Unione Europea
Per poter inviare le forze di pace prima di tutto deve esserci la pace e la Russia non vuole la pace questo è chiaro secondo Caio ha Callas a c'è da chiedersi tuttavia se questa posizione sia dovuta come dire a una lettura più lungimirante delle intenzioni di Vladimir Putin rispetto a quelle a quella del presidente letto Trump oppure anche alle carenze dell'unione europea al fatto che non abbia volontà politica e capacità militari per sostenere lo sforzo dell'Ucraina e per inviare come chiede per l'amministrazione entrante una forza militare composta solo di Paesi europei
Che poi dovrebbe arrivare fino a duecento mila uomini in Ucraina in caso di cessate il fuoco con la funzione di deterrenza scoraggiare nuove aggressioni da parte della Russia di Bladimir punti in Ucraina
Sarà anche al centro delle delle discussioni del consiglio europeo di giovedì sentiremo cosa ha da dire il Presidente del Consiglio Giorgia
Meloni tra tra poco
I ministri degli esteri dell'unione europea ieri hanno formalmente adottato il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia che colpisce in particolare la flotta di petroliere ombra
Creata da Mosca per aggirare il tra i scatto sul Greggio imposto dal G7
Oltre a ciò però non c'è granché ci sono i soliti appelli aumentare gli aiuti militari le forniture di sistemi di difesa aerea gli investimenti nell'industria della difesa ucraina ma per il resto l'Unione europea continua a esserne il ritardo eliminata anche dai suoi veti interni come quello dell'Ungheria che blocca sei virgola sei miliardi di euro della European Peace Facility destinati proprio agli aiuti umanitari con con un battle Ungheria ieri ha messo il veto anche sulla proposta di Kaya Callas di sanzionare
I membri o alcuni membri del Governo in Georgia esponenti di Sogno georgiano per la riscossione dei manifestanti pro europei che da quasi tre settimane
Sono in piazza ogni giorno a Tiblisi per protestare contro la direzione
Filorussa Scelta dal governo di sogno Giorgiano oltre all'Ungheria anche la Slovacchia si è opposta a queste sanzioni mirate
Callas detto è il mio primo veto ungherese ma posso assicurarvi che non sarà l'ultimo l'Ungheria rimane
Uno dei paesi più problematici per permettere all'Unione Europea di agire quando di mezzo ci sono gli interessi della Russia e ovviamente ministri degli esteri hanno ho parlato anche della situazione in Siria Kallas ha annunciato che un diplomatico europeo
Già Damasco ed ha già avviato delle discussioni con le nuove autorità cioè Hayate Tahrir al a Scianna il gruppo che ha condotto l'offensiva fino a rovesciare il regime di Bashar al-Assad
Sono stati fissati come dire il criteri di questo dialogo e soprattutto del sostegno successivo dell'Unione Europea alla Siria a partire dal rispetto dell'integrità territoriale della sovranità della Siria un processo che deve essere siriano
Unicamente siriano il processo di transizione ma anche inclusivo con il rispetto delle minoranze e dei diritti delle donne una una condizione posta da Callas ed alcuni Stati membri che nella Russia né l'Iran abbiano posto in Siria fondamentalmente la richiesta alle nuove autorità e di cacciare la Russia dalle sue basi in Siria nel momento in cui Mosca già avviato colloqui con Hayato trattare ira la Shammah per preservare questi queste basi essenziali anche per le sue operazioni in Africa nel frattempo Ursula von der Line la presidente della Commissione oggi in Turchia ci sarà una conferenza stampa con recentemente Erdogan alle undici e ultima segnalazione fondarla in appena inviato ai governi una Lettera che fa il punto dell'iniziative sulle politiche migratorie ci sono molti elementi in questa in questa lettera però la direzione chiara la volontà di chiudere le frontiere europee e anche sulla Siria di favorire i rimpatri volontari dei rifugiati dei rifugiati siriani la commissione la presidente della Commissione conferma che farà una proposta
Su i cosiddetti ab di rimpatrio cioè dei centri di deportazione di migranti che hanno ricevuto l'ordine
Di espulsione di lasciare il territorio da creare in paesi terzi una proposta controversa la Commissione in passato aveva sempre rifiutato di spingersi fino a questo punto ma Ursula von der Laiana fa un ulteriore passo appunto verso questa questa Europa fortezza chiesta sempre più a gran voce non solo dall'estrema destra ma dai governi moderati e anche da alcuni Governi di centrosinistra per ora è tutto ti restituisco la linea