Presentazione del numero unico di Arel - la rivista "Nino Andreatta - Ricordi, analisi, documenti inediti a 25 anni dal suo silenzio", a cura di Mariantonietta Colimberti

Bene pomeriggio a tutte e a tutti sono davvero felice confesso emozionata di accogliervi in questa bellissima sala e lo sono anche anzi ossa soprattutto per l'occasione che ci vede qui quest'oggi
E di questo ringrazio Enrico per avermi voluto coinvolgere
Parleremo di Beniamino Andreatta a partire dal numero a lui dedicato della rivista dell'area a venticinque anni dal suo silenzio come recita il titolo della bella pubblicazione che viene presentata oggi
Una pubblicazione che al silenzio del titolo contrappone le voci dei tanti che riescono a dipingere un ritratto Complesso e autentico più un uomo e di un politico eclettico
E le parole di Andreatta spesso nelle diverse fasi del suo impegno
Da oggi chiunque vorrà inoltrarsi nella conoscenza nello studio del pensiero dell'attività accademica politica istituzionale di Nino Andreatta
Per la sua opera come ministro del Tesoro degli esteri e della difesa come fondatore di università e centri studi promotore dell'Ulivo e di mille altre cose non potrà non incrociare questo numero della rivista ricco di ricordi analisi e documenti inediti
Saluto e ringrazio Pier Ferdinando Casini
Maria Antonietta Colin Berti che ha curato questo numero della rivista e danni ci consente con dedizione e passione di attingere all'inesauribile miniera rappresentata dal lascito politico e intellettuale di Andreatta
Di nuovo Enrico Letta Walter Veltroni e Romano Prodi le cui testimonianze riflessioni ci accompagneranno nel ricordo un caro saluto ai figli Eleonora Erykah Tommaso Filippo e a tutti i familiari e gli amici che sono qui oggi tanto numerosi venticinque anni fa proprio in questi giorni si spegneva la voce di Nino Andreatta
Qualche mese dopo aver promosso la Carta quattordici giugno ricordata da Filippo Andreatta nella prefazione al volume insieme ad Achille Occhetto e altri
In quell'occasione Andreatta insisteva con forza sulla necessità di una democrazia bipolare che vedeva invece scricchiolare e nella quale l'Ulivo svolgeva una funzione fondante prima e più dei partiti
I quali se si voleva costruire un'alleanza solida andavano riportati un passo indietro non più cito principi sovrani sciolti da ogni vincolo concetto centrale questo anche del suo ultimo discorso politico a Rimini a ottobre in occasione del congresso straordinario del PPI che elesse Castagnetti segretario
Il quindici dicembre mille novecentonovantanove Andreatta venne colto da un grave malore mentre seguiva dai banchi dei deputati del Partito Popolare Italiano i lavori della legge finanziaria che diversamente da quanto vediamo accadere oggi in tempi di monocameralismo di fatto
Era all'esame della Camera dopo essere stata già votata dal Senato
Ma quella sera non si è più svegliato ci ha lasciato definitivamente il ventisei marzo del due mila sette
Per settantacinque mesi accudito circondato dall'affetto della moglie Giana gli ha dedicato il bellissimo libro è stata tutta luce
Dei figli e dei tanti amici che sentivano ancora la sua vicinanza pur nel dolore insuperabile dell'assenza del Silenzio appunto
è chiaro prima di tutto a me che non devo e non posso raccontare a voi chi fosse Nino Andreatta o darvi cenno della sua straripante di una grafia pubblica o mettere l'accento su un particolare aspetto del suo pensiero
E del resto sarebbe stato operazione davvero complicata isolarmi e uno dentro un giacimento tanto sterminato da permettermi di dire che si fa fatica a trovare un'altra personalità politica che possa tenergli testa da questo punto di vista mi limiterò quindi a due considerazioni che muovono da ciò che mi colpisce di questa eccezionale personalità
La prima prova dirla così
Era insuperabile nell'accendere fuochi
Parlo per metafora ovviamente anche se in molti raccontano che in qualche occasione mettendo in tasca la sua inseparabile pipa prima che fosse spenta il fumo che saliva delle tasche era tutt'altro che astratto
La sua curiosità intellettuale mista quella che conoscono l'espressione molte a potremmo definire l'intelligenza delle cose lo portava indagare e comprendere quello che si muoveva nella società non solo in campo economico
E a seminare interpretazioni analisi e quindi materiali perché chiunque entrasse in contatto con Luís
Fossero allievi o capi d'azienda o parlamentari e ministri si sentisse indotto ad approfondire a pensare insomma non lasciare che quel fuoco si spegnesse
Andreatta sapeva vedere oltre non si accontentava dell'evidente per lanciare lo sguardo più avanti dove tutti gli altri osservavano il vuote trovavano l'ignoto mentre lui già individuava i problemi e processi che avrebbero preso forma
E quindi si poneva ai poneva domande nuove ancor prima che quelle vecchie trovassero quiete ho risposto
Mi pare centrata questa definizione di Air mondo Edmondo Berselli
Forse scriveva nel suo articolo di addio sulla Repubblica riferendosi a questa sua capacità il pregio maggiore di Andreatta è consistito nel pensare che nulla fosse reale come la fantasia
La seconda e ultima considerazione a che fare con la mia piccola storia politica
A me pare di poter dire non temendo di essere smentita che senza Nino Andreatta i cattolici democratici dopo il terremoto della Prima Repubblica il tracollo della DC non avrebbero maturato la scelta del centrosinistra
E soprattutto che senza di lui non avrebbe visto luce L'Ulivo che io considero davvero una grande invenzione politica
E non parlo di forma di contenitore ma di idealità
Della possibilità che Andreatta e altri videro il perseguirono di unire le culture popolari e riformiste di centro e di sinistra chiudendo la lunga stagione che le aveva viste contrapposte
E ancora più importante di consentire attraverso la contaminazione tra cultura cattolico democratica socialista laica ambientalista la nascita del partito democratico
Non sarei qui oggi non saremmo qui in tanti senza la visione di Nino Andreatta e di chi allora credette in quella scommessa
Sono assolutamente certa poiché Andreatta sarebbe stato capace come nessun altro di comprendere il mondo nuovo che viviamo
Questo che solitamente definiamo come cambiamento d'epoca e magari di aiutarci a evitare anche a noi riformisti e progressisti qualche errore di troppo
Interpretare numeri e dati dell'oggi avendo in mente una visione d'insieme di un domani possibile da costruire attraverso la concretezza delle politiche permeata Sempre però dall'irrinunciabile idealità della politica venticinque anni fa si è spenta la sua voce lasciandoci tutti più poveri e più soli ma in compagnia dei suoi scritti delle sue parole e dei ricordi dei suoi amici e di chi l'ha conosciuto che oggi ascolteremo
Utilizzando le parole di Ciampi protagonista con Lugli allora ministro del Tesoro dal governatore della Banca d'Italia di una svolta che nel mille novecentottantuno cambiamo la politica monetaria del Paese essenziale per il successivo ingresso nella moneta unica
Una delle tante eredità postume potremmo dire di quest'uomo straordinario
Andreatta dobbiamo ringraziarlo
E ricordarne la parola l'esempio dunque Grazia buon lavoro
Ringrazio veramente molto calorosamente affettuosamente la vice presidente della Camera Anna Ascani e tramite lei la Camera dei deputati che ci consente di essere qui oggi pomeriggio questa sera
In questa biblioteca della Camera la Camera dei deputati luogo che abbiamo scelto perché quella
Quella sera del quindici dicembre del mille novecento novantanove alla Camera dei deputati avvenne quello che hanno Ascani adesso ci ha ha raccontato da quel momento un silenzio un silenzio che è stato un silenzio fatto di due fasi una prima fase i primi anni nei quali si Menzio era un silenzio che era sempre accompagnato da una presenza fisica una presenza fisica
Che tanti di noi ricordano con grandissima intensità
E poi dopo che la sua parola ripreso invece molta voce intensità e forza perché la forza delle sue parole l'intensità delle sue idee andava sempre oltre preveniva andava avanti aveva una visione incredibilmente avanzata e globale quindi e per questo che abbiamo voluto oggi
Venticinque
Anni dopo quei tragici momenti abbiamo voluto essere qui
Essere qui a parlare se mi permettete dell'oggi e del domani non soltanto a parlare di venticinque anni fa e del passato ma parlare dell'oggi e del domani gratti
Innanzitutto a Maria Antonietta Colin Berti a cui darò subito alla parola che svolgerà il primo intervento di questa serie di interventi per aver messo insieme un lavoro straordinario bellissimo intenso ogni pagina
è bella da leggere ogni pagina interessante
Un lavoro fatto di due party lo racconterà Maria Antonietta di una parte nella quale tante persone tante persone che sono qui questa sera io le voglio
A nome dell'Arel ringraziarle tutto e una per una perché ognuna di loro ha messo una nota diversa toccato una nota diverso ammesso un colore diverso una sfumatura diversa insieme fanno veramente una e Mosaico straordinario che racconta la poliedricità
Della persona di Andreatta e poi la seconda parte in cui invece abbiamo scelto dei testi dei documenti alcuni di questi erano stati teste documenti noti conosciuti altri meno noti mi riconosciuti abbiamo voluto fare una selezione per dare un'idea proprio di questa capacità di guardare avanti e del fatto che venticinque anni dopo
è bello andare a rivedere quelle cose per ricordarsi di una politica che era in grado di anticipare gli eventi
Questo è il concetto più forte di orgoglio in introduzione esprimere una politica che anticipava gli eventi che non era semplicemente follow era degli eventi
Ma una politica che anticipava gli eventi questo è stato Andreatta è questo il volume che presentiamo racconta
Per questo motivo adesso do la parola a Maria Antonietta la ringrazio moltissimo così come dicevo prima ringrazio tutti coloro che hanno scritto e partecipato
A questo volume collettaneo volume collettaneo il quale alla relazione amorosa del quale all'aria siamo molto fieri fatemi nell'introdurre questo incontro anche ovviamente ricordare il fatto che l'Arel nei mesi scorsi ha perso il suo presidente il presidente che è stato successore per molti anni molti anni di Andreatta ma che soprattutto è stato io ne sono testimone
Forse più di chiunque altro è stato una persona che anche in quella prima fase intensa della presenza di Andreatta tra noi
Accettò di diventare vice presidente della Real con Andreatta che rimase presidente fino all'ultimo giorno della sua vita e da vicepresidente dell'Arel porto avanti un lavoro intenso straordinarie soprattutto dette la possibilità all'Arel di sopravvivere
Alla figura incredibile di Andreatta perché questa era la vera difficoltà che in quegli anni avevamo davanti come riuscire a far sì che l'Arel avesse un futuro anche dopo Andreatta grazie a Francesco Merloni
Questo è avvenuto Francesco Merloni
Con la sua dedizione straordinarie mi piace veramente ricordarlo qui fino all'ultimo ha assicurato il suo compito di presidente mi ha chiesto di prendere il testimone successivamente cosa che ho fatto e quindi mi mi sento molto diciamo modestamente in questa successione così incredibile di personalità
A portare avanti questa queste idee questa questa eredità è questa tra tradizione ovviamente a portarla avanti in questo tempo così bello e così intenso
E quindi senza perdere ulteriore tempo poi aggiungerò qualche parola successivamente
Chiedere Maria trenta con invertì ringraziando la veramente tantissimo per questo strade allora lavoro che ha preso un anno intero praticamente diciamo alla fine dell'anno questo diciannove dicembre ma praticamente abbiamo cominciato a ragionarci dall'inizio
Dell'anno è veramente il lavoro che che è venuto fuori un lavoro bellissimo straordinario grazie Maria Antonietta e ti do la parola
Grazie Errico buon pomeriggio grazie a tutti alla Camera che ci ospita ai relatori e ai tanti tantissimi intervenuti con Enrico Letta e Filippo Andreatta abbiamo pensato questo lavoro per ricordare e celebrare Nino Andreatta nel venticinquesimo anniversario del malore che ci derivano dello sua voce oltre sette anni prima del congedo definitivo
Abbiamo pensato come ha già detto che ricordi ricordarlo attraverso i racconti e le testimonianze di allievi colleghi di accademia di governo collaboratore di ministeri importanti i compagni di partito amici
Testimonianze arrivate da generazioni culture e mondi diversi
Eppure tutti coloro che hanno accettato di condividere i loro ricordi lo hanno fatto con una sincerità
E oserei dire con un affetto palpabili in ognuno di questi scritti che ci restituiscono e ci fanno conoscere aspetti differenti a volte anche sorprendenti di una personalità eclettica mai superficiale
Ogni autore ha raccontato il suo Andreatta
La principale ricchezza di questo lavoro è dunque la sua natura multiforme e corale
Il secondo aspetto riguarda il contenuto documentale poliedrico come il loro autore forse più nuovo e originale rispetto ad altri lavori pubblicati dall'Arel
Vorrei ricordare che in questi venticinque anni Lare la in più occasioni cercato di riannodare il filo del pensiero del suo fondatore
Di riprendere e trasmettere le sue idee ma anche e soprattutto la sostanza del suo modo di essere uomo politico di essere uomo delle istituzioni
Del resto già nel mille novecentosettantasei subito dopo il suo ingresso in Parlamento nella DC di Benigno Zaccagnini
Andreatta aveva fondato l'Arel e mi aveva fatto la sua casa romana
Una zona franca dove politici anche di orientamento diverso professori addetti ai lavori di settori vari potessero incontrarsi discutere liberamente e studiare soluzioni concrete
Di sicuro Andreatta sempre frequentato piazza Sant'Andrea della Valle più di Piazza del Gesù e questo talvolta gli è stato rimproverato dai suoi vogliamo definirli amici e avversari interni
Citerò soltanto alcune delle numerose pubblicazioni seguite a quel quindici dicembre novantanove riguardanti la visione politica economica internazionale di Andreatta la prima la riforma dell'ONU nel due mila cinque
Incentrata sulla proposta che Andreatta formulo nel mille novecentonovantatré da ministro degli esteri del governo Ciampi per riformare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituendo un gruppo di membri semi permanenti e dando all'Italia un ruolo più decisivo più incisivo in sottofondo ma non troppo la posizione che sarebbe spettata all'Unione Europea una volta che la sua identità fosse stata politicamente più forte una questione totalmente attuale
Altre pubblicazioni monografiche sono confluite nella collana re il Mulino come l'autonomia della politica monetaria nel due mila undici
Il di sul divorzio Tesoro Banca d'Italia e un economista eclettico due mila tredici che raccoglie saggi da metà anni cinquanta all'inizio degli anni ottanta che mostrano l'evoluzione del suo pensiero economico
Andreatta politico uscito a fine due mila quindici e l'Europa di Andreatta due mila diciassette sono lavori più organici ed esaustivi abbracciano un lasso di tempo che va dal mille novecentosettantasei agli ultimi discorsi del novantanove
E veniamo a questo venticinque anni dopo che come alcuni precedenti titoli avrà presto anche una veste e-book con il Mulino
Abbiamo concentrato l'attenzione sulle novità sia documentali la maggior parte dei testi inedita sia riguardanti gli ambiti di interesse meno conosciuti di Andreatta
Per la prima volta pubblichiamo alcuni discorsi scritti nel mille novecentosettantacinque settantasei per Aldo Moro presidente del Consiglio che fanno parte del fondo Aldo Moro dell'Archivio centrale dello Stato
Inedita e sorprendente per la durezza dei toni è certamente la lettera proveniente dagli archivi dell'Arel che Andreatta scrisse nell'agosto del mille novecentottantadue a Ciriaco De Mita
Che pure aveva sostenuto qualche mese prima nella scalata alla segreteria della DC e che continuerà a sostenere nel tentativo di modernizzazione del partito negli anni seguenti
In una giunta manoscritta all'allora ministro del Tesoro accusa De Mita di in riconoscenza enciclopedica
E di mancato sostegno anzi di abbandono di fronte alle sinedrio dei Baku che dell'ufficio politico
La vicenda è quella della messa in liquidazione del Banco Ambrosiano dopo il ritrovamento di Roberto Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati neri a Londra
Dell'intreccio tra mafia politica e lo IOR del cardinal Mercier inclusa
Una vicenda torbida ormai storicamente abbastanza ricostruita che Andreatta trattò da uomo di Stato quale era subendo pressioni pesantissime da parte dei vertici del suo partito
Da Giulio Andreotti in primis ma non solo
E venendo estromesso dal governo per una decina di anni fino alla bufera di Tangentopoli quando la sua diversità tornò indispensabile al suo partito e al Paese
In queste pagine tanti ricordano anche questa vicenda e Cecchi Meda una testimonianza diretta
Quello dell'Ambrosiano è il caso più eclatante più noto in cui Andreatta pagò un prezzo molto alto la sua intransigenza e alla sua laicità nell'esercizio del governo e del potere ma non è l'unico agli inizi degli anni settanta quando era andato in Calabria a fondare e dirigere da rettore la prima università della regione più arretrata d'Italia e col più alto tasso di emigrazione
Subire addirittura un processo imputato con Paolo Sylos Labini Adriano Vanzetti membri con lui del comitato ordinatore
Per non aver assegnato una certa cattedra a un potente penalista socialista che non ne aveva i titoli
I tre ebbero difficoltà a trovare in loco un avvocato che li difendesse e l'assoluzione con formula piena arrivò dopo tredici anni
Dell'esperienza calabrese in questa pubblicazione si parla nel capitolo sull'Andreatta che non ti aspetti e cioè l'ambientalista e l'appassionato di architettura
Perché la collina di Arcava canta vide il rettore il protagonista anche nella fase della costruzione degli edifici e delle residenze
E poi nella prima missione di protezione civile quando il Comune di Fabrizia le zone limitrofe furono colpite da una terribile alluvione il rettore si recò personalmente sul posto inviò una spedizione di studenti e professori
Anche Trento il Trentino terre d'origine di Andreatta e poi Bologna città di adozione sono stati teatro del suo impegno socioambientale
Dal piano urbanistico provinciale del mille novecentosessantasette con il presidente della Provincia di Trento Bruno Kessler
Ai tentativi di modernizzare il capoluogo emiliano sotto il profilo dell'edilizia abitativa e dei parcheggi urbani
Tra i numerosi temi che emergono da questo speciale vorrei accennare accennarne soltanto ancora tre
Velocemente il primo la strage nazifascista di Fossoli
Sono testimone e braccio operativo della ricerca che Andreatta Bilotta Ministro della Difesa facendo diventare la risposta a un'interrogazione parlamentare una vera e propria ricerca della verità
Su uno dei più efferati crimini compiuti nel nostro Paese durante l'occupazione tedesca sulle vittime e sui carnefici
Il secondo la difesa europea e l'esercito europea e le europeo due must per Andreatta fin dagli anni ottanta quando con Giorgio Napolitano faceva parte della delegazione parlamentare all'assemblea dell'Atlantico del Nord
In questo numero abbiamo pubblicato alcuni testi inediti e altri non firmati ma Luís attribuibili
Dai quali traspare tutta l'urgenza di Andreatta avvertiva di una presa di coscienza da parte dell'Europa e dei singoli Stati dell'arretratezza tecnologica militare oltre che politica e quindi della necessità di cambiare drasticamente le proprie politiche nel settore
Infine il suo profilo di irriducibile innovatore ovunque si trovasse operare
Ne scrive compiendo un'analisi anche dettagliata un giovane ricercatore dell'Università di Verona laureato sia Trento Marco fonte
Rimasto affascinato dalla figura di Andreatta al punto di farne l'oggetto della sua tesi del suo tirocinio di ricerca
Mi fermo qui di Andreatta si potrebbe parlare per ore ma anche continuare a scavare ed è quello che l'aria del farà accanto alle attività legati ai temi ai problemi di volta in volta sul tappeto Energia sanità economia lavoro il nostro centro studi che nel due mila ventisei compirà cinquant'anni
Cercherà di organizzare il ricchissimo archivio non ancora catalogato di cui dispone
Con l'obiettivo di renderlo fruibile ai ricercatori e a chiunque abbia voglia di studiare quel che è stato in un tempo lontano ma ancora molto vicino grazie
Grazie Maria Antonietta e grazie anche per queste parole finali perché evidentemente anche la grande attenzione che questa iniziativa di stasera e che il numero della rivista sta ottenendo ci spinge e ci spingerà a fare
Sì che questo grande quantitativo di materiale possa essere utile anche per ulteriori attività di ricerca
Ma anche e soprattutto perché si riesca a fare di queste riflessioni delle riflessioni sempre più importante rispetto all'attualità e alle vicende del nostro Paese e dell'unione europea
Con grande piacere che do la parola adesso a Pier Ferdinando Casini Pier Ferdinando a a scritto un pezzo che trovate sulla numero della rivista un pezzo che vale assolutamente la pena di leggere grazie di essere qui per Ferdinando ti do la parola
Grazie a te di avermi invitato grazie di avermi chiesto questo scritto
E vi confesso che quando Enrico mi ha chiamato
Forse l'età
Però sono stato pervaso dà una certa emozione
Perché rispetto a tutti gli altri
Che solo a questo tavolo
Io ho litigato molto con Andreatta
Ho litigato invita quando su fronti diverso della Democrazia Cristiana eravamo colleghi ma anche competitor nel collegio Bologna Ravenna Ferrara e Forlì e voi sapete
Che le correnti di allora erano una grande ricchezza ma sapevano essere anche spietate
E poi successivamente non ho condiviso altre tappe che sono quelle ricordate e notte della sua esperienza
E pur tuttavia quando mi è stato chiesto di scrivere ho scritto di getto scritto col cuore
Ho scritto perché penso che Andreatta al pari di altre figure
Meriti di essere ricordato e sia l'esempio
Di un gradi una grande personalità e di un politico che ha servito l'Italia e non se n'è mai servita
Se io dovessi dire al nipote
Che credo sia più piccolo di venticinque anni o perlomeno non tanto più piccola
Come ricordo Andreatta
Come posso definirlo adesso non mi interessa parlare delle cose che sono profondamente analizzate in questo libro
Ad esempio della vicenda cui si è fatto riferimento
Di come un cattolico convinto come Andreatta ha saputo difendere sempre la laicità della politica anche attraverso scontri molto importanti col Vaticano penso alla vicenda
Del Banco Ambrosiano
O non voglio soffermarmi sulla sua vocazione profetica da ministro della Difesa del governo Prodi nell'ipotizzare una difesa comune europea o tanti altri passaggi della sua politica interna Savio
L'ho visto in una dimensione locale ma l'ho visto e credo di averlo conosciuto bene ricordo
Una lunga riflessione sui banchi
Sul sui divani del Parlamento proprio in cui il terribile settimana di discussione della legge finanziaria di venticinque anni fa
Erano passati i tempi erano appianato i contrasti ci volevamo bene ed era stato anche molto affettuoso con me
Bene come potrei definirlo
Generoso
E era una persona estremamente generosa
Era una persona e lo abbiamo visto un vedo qui Giovanni Salis Soni nel mille novecentottantacinque quando nessuno si voleva prendere la patata bollente
Di candidarsi a Bologna e Louis si candidò come sindaco di Bologna in una battaglia che per chi conosce la geografia della politica di quegli anni era praticamente impossibile
E tutti i suoi amici più autorevoli sconsigliavano di esporre il suo petto per essere poi il giorno dopo il responsabile di una sconfitta annunciata è sicura e purtuttavia la generosità è stata una delle sue caratteristiche
Il suo coraggio al limite della temerarietà
La sua inflessibilità sui principi in certe circostanze addirittura una inflessibilità talmente dimostra
Ma che sapeva anche essere irritante perché a volte e Rooney flessibilità di cui non c'era poi questa necessità e queste bisogno
Una sua solitudine una sua capacità di astrarsi in certe circostanze in certe riunioni annebbiati tutti dal fumo della sua pipa che a volte poi si dimenticava di mettere a Cesa intascare segnali ce ne accorgevamo successivamente ma credo che i figli abbiano ampiamente vissuto questa esperienza
Una capacità di essere con gli altri e nello stesso tempo di essere con se stesso di essere coi suoi pensieri
Una capacità di essere politico impolitico allo stesso tempo perché credo che ci sia state poche persone
Come Andreatta che siano stati in politica a volte mi hanno chiesto ma secondo lei qual è la differenza tra Prodi e Andreatta
è una è una è una questione è una questione seria è non è una questione banale bene
Penso che Andreatta alla fine
Fosse più impolitico Romano era più politico è più politico lo e ha dimostrato la sua esperienza e credo non me ne voglia in questo e non a categorie sempre quella professorale non ti voglio non ti voglio certamente non arruolare nella nostra però e e era profondamente capace di essere in politica e Iraq timido
E a volte la timidezza lo portava ad essere anche aggressivo penso ad alcune nostre battaglie nostre polemiche ma era buono e era una persona profondamente buona che a volte celava
In in questi suoi atteggiamenti una sua profonda e grande umanità era distratto sì era distratto era scomodo scomodo un po'per tutti
Scomodo per tutti se noi oggi dobbiamo classificare Andreatta Andreatta ad esempio ricordo in quella campagna elettorale ebbe dei toni anticomunisti talmente accesi che molti di voi
Che pure sulla carta Luís erano più di Luís erano quasi in imbarazzo ma perché si sentiva profondamente evocato in quella missione e non faceva sconti la sua intransigenza non faceva sconti a trecentosessanta gradi non è che c'era qualcuno che era scontato no
L'UI e era assolutamente convinto di non dover fare sconti e non li faceva a trecentosessanta gradi
E poi veramente una persona anticonformista che è stato capace di cantare fuori dal coro abbiamo vissuto colui con altre personalità che al pari sue non ci sono più
Nella nostra sita nella nostra circoscrizione tra quei parlamentari beh io credo che dobbiamo essere grati al destino per averli conosciuti perché ci hanno lasciato una lezione
Di umanità di intransigenza morale disservizio e soprattutto hanno creduto alla politica nella sua forma più alta
Grazie grazie per Ferdinando adesso veramente con grande piacere che lo ringrazio per essere qui con noi per aver accettato di essere qui con noi per aver scritto per essere qui con noi a a raccontarci
Dal suo punto di vista come si incrociato il suo cammino con quello di Andreatta come si son trovati insieme sui banchi del governo e che il governo per quei tre anni e quali sono i ricordi ma soprattutto nel tempo di oggi con le la lezione
Walter che insegnamento di Andreatta ti lascia mi e ci lascia
Credo che giustamente Enrico letta prima abbiamo citato il libro della moglie di Nino Andreatta Giana Petronio libro che ho avuto l'opportunità di presentare qualche anno a Roma qualche anno fa a Roma e si chiama è stata tutta luce
Tra cui Libero che racconta
La storia personale privata familiare ti Nino Andreatta e questo bel libro di Maria Antonietta Colin Betti non c'è contraddizione
Ci si trova in queste due metà della mela la stessa persona
E non è sempre detto che sia così ed è bello che sia così
Il sentimento della Nostalgia applicato alla politica è sempre pericoloso
Ed è molto spesso sbagliato
Spesso si finisce con l'avere nostalgica di tempi dei quali non è lecito non è giusto
E non è corretto avere Nostalgia e si finisce col farlo più
Quasi spinti dalla nostalgia per come si era noi stessi in quel tempo della storia
E tuttavia pur non avendo Nostalgia di quella che è stata
Così erroneamente chiamata Prima Repubblica perché noi siamo ancora della prima Repubblica le repubbliche cambiano quando cambiano le costituzioni
Non quando cambiano le leggi elettorali
Della del modo di concepire
La politica
Il proprio ruolo all'interno delle istituzioni Nino Andreatta
E non solo
Ovviamente di Nino Andreatta e li cito avere Nostalgia
In fondo io penso forse punto avanzando il tempo viene naturale o si spera che sia così che di quello che quello che resta di un uomo politico alla fine
Sono certo i discorsi le decisioni le prese di posizione
Però alla fine resta un modo di essere
Se noi chiudiamo gli occhi e pensiamo agli uomini politici o alle donne che fanno e hanno fatto politica
Che hanno lasciato un segno in fondo ci viene in mente un modo di essere Pertini Berlinguer Moro
La Malfa un modo di essere ecco quando si pensa a Nino Andreatta si pensa a un modo di essere
Intanto
Nella storia travagliata di quel periodo della vita italiana Nino Andreatta resistito
Coraggiosamente alle due del generazioni principali quelle per le quali oggi non abbiamo diritto di avere Nostalgia la prima la degenerazione morale la sua battaglia richiamata più volte anche nel nel volume
Sulla vicenda del Banco Ambrosiano
E poi quella del debito deficit delle finanze che è stata giustamente Maria Antonietta con inverte lo ha ricordato è stata fissata nella lettera che lui mandò a De Mita al momento della formazione del Governo Spadolini
In quel momento della storia italiana o si stava con Ambrosoli fatemi
Semplificare o si stava con Sindona
Si poteva stare nello stesso partito stando con l'uno con l'altro
E ciò di cui credo dobbiamo riconoscere
Oggi la grandezza è il coraggio e ha detto Casini la solitudine con la quale
Nino Andreatta interpretato il suo ruolo il suo compito
Stando da quella che
Oggi credo non ci possono essere discussione
Era la parte giusta anche se questo deve avergli provocato non pochi tumulti di coscienza penso a alla difficoltà di dire le cose che lui ha detto nei suoi discorsi e le decisioni che ha preso quando queste coinvolgevano il Vaticano
Nino Andreatta non c'è mai stata confusione tra fine e mezzo
Non si è mai pensato che il governo del potere fossero un fine ma fossero un mezzo e quando non si aveva la possibilità di utilizzarlo come tale si è rinunciato
A a usarlo
Andreatta aveva tre caratteristiche
Aveva pensiero
Aveva competenza
Aveva una moralità che era qualcosa di più della semplice essere una persona perbene aveva un'integrità e un'intransigenza
Che fanno della moralità un atteggiamento non solo individuale ma ne fanno una scelta istituzionale o politica
E infine era un uomo di grande coerenza politica
Io l'ho incrociato come diceva Enrico nell'ultima parte della della sua vita faccio fatica a dimenticare la sera del quindici dicembre
Mille novecentonovantanove perché come Pierluigi Castagnetti ricorda nel volume a casa mia eravamo a cena con Arturo Parisi con Enrico Boselli con Castagnetti quando arrivò la telefonata di Sergio Mattarella che ci avvertì che era successo quello che era successo
Personalmente in Andreatta ho sempre trovato due elementi uno
Politico Andreatta era convinto
Come era giusto
Che dopo l'ottantanove la storia italiana fosse cambiata
E che molte delle ragioni delle divisioni che esistevano tra persone che in fondo avevano gli stessi valori le stesse rabbie le stesse garanzie gli stessi desideri
Fossero venuti meno
E che si fosse messo in moto un cammino che inevitabilmente
Doveva portare all'incontro di queste
Forse che erano state legittimamente
In maniera storica determinata divise in un altro tempo ora non c'era più qualcosa che si frapponeva al fatto che persone della tradizione alla quale Andreatta Romano Enrico e tanti altri
Apparteneva alla tradizione di leopoldo Elia la tradizione di Scoppola alla tradizione di Tina Anselmi cioè quella che era difficile non vedere come un elemento dinamico e e e pulito della vita pubblica italiana anche quando questi due elementi erano apparentemente fuori dallo spirito del tempo e altre energie riformiste che altrove si incontrano e si si si erano manifestate si incontrassero
E si sono incontrate nell'Ulivo
Poi la storia si incaricherà col tempo e quando
Lo si potrà fare con più serenità di di di raccontare quel passaggio ma io posso raccontare che quel governo
Un governo che aveva Romano Prodi presidente del quale io sono stato vicepresidente che poi aveva Carlo Azeglio Ciampi ministro
Del tesoro aveva Beniamino Andreatta ministro della Difesa aveva Giorgio Napolitano ministro degli Interni Antonio Maccanico ministro delle Comunicazioni e non si offendano gli altri Giovanni Flick ministro la giustizia
Era lo dico senza ovviamente presunzione che oggi sarebbe inutile più che che grottesca
è stato per la sua qualità e per la sua composizione credo uno dei migliori governi di questa Repubblica e penso non smetto di pensare che se quel governo avesse avuto la possibilità di continuare il corso della storia italiana sarebbe cambiato sarebbe cambiato in meglio
Ma Andreatta aveva la piena consapevolezza che quel processo era un processo senza ritorno
Non si tornava indietro da quell'incontro se non
Cercando di di evocare qualcosa che apparteneva ad una stagione politica storica e culturale che non aveva più ragion d'essere
E quindi il suo essere fieramente
Convinto dell'Ulivo
Lo ha portato fino a al all'ultimo tempo della sua vita rappresentare questo valore
E qui c'è l'ultimo aspetto che vorrei dire che è quello che riguarda il carattere gli Andreatta a parte il fatto che Romano ne parla nell'intervista
Io ero affascinato dal fatto che il presidente del Consiglio di esse dell'Hay al ministero della difesa e unico tutti gli altri si ci si dava del tu
In questo ci vedevo una duplice grandezza
Del professor Andreatta e anche del professor Prodi però che nel riconoscere il l'autorità del del del del docente che lo aveva formato in qualche modo raccontava se stesso
Però io ho incontrato non avendo avuto occasioni di conflitti interni al partito del quale Andreatta faceva parte io ho incontrato un uomo di cui a me è sembrato di vedere una
Grande bontà
Non so come dire una grande gentilezza sì poi sarà stato scorbuto ma le persone scorbutica e non è che non sono gentili solo scorbutica perché talvolta ritengono fastidio perdite di tempo cosa che vengono frapposte che sono fastidi e perdite di tempo
Io ho ho sempre avuto grande simpatia per lui penso anche ricambiata ho raccontato nel libro
Un episodio e su questo concludo perché ricco ha detto che oggi sarebbe stato giusto ricordare qualche episodio
E io ne ho avuta in particolare al quale tengo molto perché racconta
Andreatta io orientato da poco ministro della cultura e mi ero messo in testa che si dovesse fare un grande polo culturale nell'area del Flaminio a Roma c'era l'Auditorium che poi apriremo nel due mila
Quattro e e che ci volesse utilizzazione di quell'aria delle caserme che stavano lì abbandonata da decenni e tutti mi dicevano guarda che tanto la difesa l'amministrazione della Difesa non concederà mai un suo bene ad un altro ministero perché così vanno le cose per
Del mondo quello che viene chiamato il Vix scritto ogni tanto agisce anche nella difesa dei propri territori per cui timidamente chiamai Andreatta e gli dissi guarda ci sono queste caserme abbandonate non credo la difesa ne voglia fare l'utilizzazione di tipo militare
Non lasciamo le abbandonate
Io ci vorrei fare un museo di arte contemporanea perché da troppo tempo in Italia non si produce una tutela e una conservazione e la valorizzazione del talento contemporaneo andiamo a vederlo insieme e una mattina andammo lui ed io
E facemmo una perlustrazione di questo posto che era potete immaginare completamente abbandonato
Lui si fece raccontare il progetto messo i dettagli poi sarà il progetto che si realizzerà colmarsi di Zaha Hadid
E una settimana dopo giuro una settimana dopo mi telefono e mi disse manda il ministero a prendere le chiavi di via Guido Reni
Ecco io penso che per come l'ho conosciuto io questo
Gesto che e il gesto di un uomo di Stato gesto di un di una persona che mette gli interessi generali sopra anche agli interessi di governo del proprio ministero racconti il carattere di Nino Andreatta e in un tempo come quello in cui ci tocca di vivere
Io penso che il modo di essere
Del ministro del professore dell'uomo politico e dell'uomo Beniamino Andreatta meriti in questo caso la nostra nostalgia
Grazie Walter per me ovviamente abbastanza difficile parlare di Andreatta e come se a ognuno di voi chiedessero
Dici cosa ha imparato a scuola e all'università etnici come con cioè come faccio a dirglielo in in otto minuti
Scuole università e tutta la vita di una persona ecco Andreatta per me è stato scuole e università insieme con tutto quello che sono scuola e università scuole università sono insegnamento
Simulazioni sul campo e soprattutto interrogazioni perché come
Chi di voi ha conosciuto Andreatta la parte più dura dello stargli accanto era la parte terza che qualunque professore fa vivere i suoi allievi credo che Romano ne sappia qualcosa anche lui le interrogazione Andreatta che non cominciavano mai con diciamo l'interrogazione con l'idea che
Cominciasse un'interrogazione ma cominciavano con una graduale progressiva
Assolutamente irresistibile discesa nel profondo di qualunque tema del quale si stesse parlando
E ovviamente il sudore freddo quando ti rendi conto che la tua conoscenza di quell'argomento erano a conoscenza della quale avevi dato l'impressione di sapere più di quanto in realtà sapevi
Che siccome Andreatta alla fine era sempre una persona buona
Ti vergognarvi tu senza bisogno che Luigi
Fosse Elia farti chiaramente capire che insomma la prossima volta non dare l'idea di sapere più di quello che effettivamente
Sai ma con questa capacità
Di andare a fondo sulle cose che io lo dico molto francamente so che è una cosa che non si deve dire ma insomma passando gli anni anche per me la vedo come forse la cosa più straordinari e più interessante questa
Non disprezzo ma insomma fastidio per la superficialità che credo fosse una delle cose
Perché era una delle caratteristiche profonde di Andreatta fastidio per la superficialità perché la superficialità poi era la base dei più grandi errori che si compiva la necessità invece di fare scelte basate su informazioni su analisi su un'analisi approfondita su una conoscenza delle cose il senso della competenza che cos'era Lare il nella testa di Andreatta se non questo
Era il luogo nel quale si incontravano competenze diverse
E
Da successore di Andreatta Merloni all'Arel cercherò anch'io di fare dell'Arel dei prossimi Nanni non voglio dire dei prossimi cinquant'anni mi sembra un obiettivo e cessione sono dei prossimi hanno luogo di incontro di competenze e un luogo nel quale la competenza ritorni a essere centrale e valorizzata
Secondo una delle caratteristiche che Andreatta e che viene fuori proprio nella costruzione del volume che di cui abbiamo ascoltato anche prima il racconto da parte di Maria Antonietta cioè
La
è un una una caratteristica che nel tempo di oggi io dirò cose che sono tutte che hanno tutte un filo rosso il filo rosso è la incredibile capacità di anticipazione che aveva Andreatta
Andreatta non parla più da venticinque anni
Ma tutto quello che ha detto fino a venticinque anni fa è non soltanto l'attualità di oggi ma in alcuni casi sono addirittura cose che avverranno e che stanno per avvenire e una delle straordinarie caratteristiche di questa sua poliedricità
Era il fatto che se ci pensiamo un attimo
Chi inizia noi chi deve sintetizzare chi era Andreatta
Alla fine l'economista Nino Andreatta
Ma in verità io ho conosciuto
Una persona una personalità che era capace
Di approfondire e di fare questi approfondimenti questi carotaggi così perché aveva una caratteristica che oggi è diventata centrale prima non lo era una capacità di fare i ponti
E i legami tra settori che in Symphony In sono l'uno con l'altro
Sarà stranissimo perché è qui che lo pensa come l'economista ma io per esempio o ha preso una grande passione per la democrazia
Da Andreatta Andreatta mi ha sempre detto guarda che se anche a me dava del lei quindi anche se lei non capisce la demografia non capisce niente di quello che accadrà la demografia è una delle questioni fondamentali mai francamente avrei pensato
Di timbri mettermi a occuparmi di queste cose sul punto ma se facciamo l'elenco di tutti i temi André attestato un grandissimo mobilità attore di scienza
Di scienza aveva una
Fogli ha una capacità di ascolto aveva un senso profondo di attenzione per gli scienziati puri e sapeva che il ponte tra la scienza dura tra le scienze dure
E le scienze sociali era un elemento di modernità
Ne parliamo con venticinque anni fa oggi
Le attività universitarie Filippo potrebbe raccontare molte cose negli ambiti che Bazzi chiamo insieme sono tutti orientati a questo e oggi vince chi riesce a mettere insieme questi due domini che erano totalmente separati io ripeto sempre che le generazioni precedenti alle mie compresa la mia sono generazioni che sono state formate con un'idea
I genitori ti dicevano Shelley qual è la strada
Il medico l'avvocato il fisico
Una volta che ha scelto quella strada Bojayá che se esci da quel solco quello del Sol con il quale degli approfondire e l'idea di muoversi su altri mettendo insieme competenze anche diverse era considerato essere non serie Sfar fallare quanto la capacità di Andreatta e l'area è stato questo fino a oggi e sarà questo anche domani di tenere insieme ho citato qui le scienze dure
Non è un caso che il mio predecessore come segretario generale all'aria il fosse Ferrante Pierantoni chi si ricorda di Ferrante Pierantonio Zacchera uno scienziato duro di quelli duri c'è un grande informatico un personaggio una personalità di grandissima
E non era un caso che la relata edito come segretario generale per molti anni una persona e una personalità come Ferrante per Antonio ma il fatto stesso che Romano avesse pensato a Andreatta come ministro della Difesa racconta tutto e il fatto che sia stato un grandissimo ministro la difesa devo dire che mi hanno fatto
Un gran piacere le parole di Walter adesso brutti episodi come questi ce ne sono
Moltissimo ma Andreatta trasformato completamente lo strumento militare Andreatta a da ministro della Difesa in quegli anni a cui succedette tra l'altro Sergio Mattarella che poi continuo quell'opera
E fu in grado di costruire
Un profonda trasformazione del concetto di sicurezza attraverso una delle questioni fondamentali la questione fondamentale l'internazionalizzazione del nostro strumento di difesa
Il fatto che lo strumento di difesa sia diventato quello che oggi è cioè uno strumento alla fine di pace e di politiche europea e internazionale multilaterali
Così come io ho memoria penso che sia il ricordo più stampato economia memoria c'era anche Maria Antonietta in quella stanza connesso ricorderà anche lei nella stanza del ministero del Bilancio
Fine aprile del novantatré quando Amato
Aveva lasciato il testimone a Ciampi e Ciampi stava organizzando il nuovo governo e Andreatta da ministro del Bilancio
Pensava di rimanere ministro del Bilancio perché aveva cominciato una serie di riforme fondamentali alcune di queste riforme tratto riforme che avevano veramente grandissima portata e voleva rimanere lì
La telefonata di Ciampi che gli disse guarda
Devi fare ministro degli esteri fra un'ora vado a leggere il la lista dei ministri da Scalfaro e ti leggerò esso sarà il ministro degli Esteri perché Amato che doveva essere in un primo tempo lui il ministro degli esteri che rimaneva nel successivo governo
Aveva proposto lui stesso questo tipo di soluzione e mi ricordo sempre questa scena in quella stanza in cui Annamaria trenta se lo ricorderà Andreatta disse a tutti avete un'ora
Per tirare fuori i nomi plausibili di ministri degli esteri perché io voglio rimanere dove sono voglio continuare a fare le cose e mi ricordo che tutti gli altri si misero a fare seriamente quel lavoro io feci
Tutto il possibile perché invece non trovassimo un buon nome da ministro degli esteri che per me l'idea che Andreatta andasse alla Farnesina la cosa francamente più affascinante e in quella periodo alla Farnesina viene fuori questa grandissima
Capacità globale di Andreatta capacità globale vuol dire una persona che aveva
Non soltanto in quel periodo ma già da prima questa visione avanti e questa visione globale larga questa capacità di tenere insieme visione globale e visione avanti con una idea di fondo che è quella sulla quale vorrei concentrare la riflessione che voglio qui lasciare che è la seguente
La cosa che a me ha colpito più di tutte e che Andreatta è stato uno dei grandi architetti della unione economica e monetaria
è stato uno dei grandi architetti dell'euro è stato uno dei grandi architetti della creazione dell'euro e dell'adesione dell'Italia all'euro ovviamente insieme a Prodi e a Ciampi
E e Andreatta non ha visto l'euro
Nel senso che il diciannove il quindici dicembre della meno centonovantanove avevamo ancora le lire
La decisione politica era stata appresa si stava entrando
L'Euro digitale esisteva ancora ma le monete erano le lire quindi Andreatta non vide quella realizzazione
Ma a me colpisce molto qui
Fare una riflessione che se mi permettete anche un pizzico di attualità
Oggi
In Italia
Non solo in Italia
In tutta Europa
Nessuno seriamente
Mette in discussione l'euro
Oggi nessuno in Italia si sognerebbe di proporre di tornare alla lira
In Francia nessuno si sognerebbe di tornare a Franco
Nessuno in Spagna dove Bazzi dico adesso si sognerebbe di tornare alla peseta nessuno
L'euro oggi trova secondo molti sondaggi vi eurobarometro il settantacinque per cento dei cittadini che sono a favore
Dell'euro
Venticinque anni dopo diciamo ventitré anni dopo
L'euro oggi da un consenso generalizzato tutti
Praticamente tutti crediamo che l'euro sia l'ombrello nonché l'euro sia la pioggia
Per molti molti anni
E abbiamo dovuto combattere una retorica per la quale l'euro era la pioggia l'euro era il temporale e bisognava poco
Sospinge Ornellaia ho in mente nomi e cognomi di grande personalità italiane che proponevano di spostare illa l'adesione dell'Italia all'euro o che dicevano è meglio se non lo facciamo ognuno rimane con la sua moneta
Oggi l'euro è quell'elemento di protezione delle economie europee che tutti riconoscono il problema principale
E forse la mancanza di Andreatta ha giocato un ruolo in tutto questo è che di quella straordinaria vicenda istituzionale che è stata la costruzione dell'Unione economica e monetaria
Che ha portato l'Europa adottarsi della moneta unica moneta unica che lo dico rispetto a oggi a tutte le i ragionamenti sulla identità nazionale il sovra Nismo
Il simbolo più forte di qualunque sovrani Ismene internazionale è la moneta
Nella moneta c'era Verdi nella moneta era scritto tutto in italiano se prendete oggi
Le banconote che avete in tasca
Non soltanto non c'è un'immagine di nessun Paese ma addirittura è scritto in alfabeti diversi trovate diverse alfabeti nemmeno non è solo la lingua e poco addirittura gli alfabeti diversi
è stata costruita una pluridecennale che funziona
Perché l'unione monetaria ha funzionato
Che oggi l'Unione monetaria è un successo e il fatto che nessuno pensi di uscirne o di proporre di uscirne
I Breaks sette avevano dato vita ai Franks si tagli tale exit ai Backstreet oggi tutto questo non esiste più
Ma il vero problema è che di quella U e M unione economica e monetaria di fatto abbiamo fatto solo la M
L'unione monetaria l'unione economica purtroppo e questo alla fine frutto del anche delle analisi che ho fatto in questo anno di lavoro sul rapporto sulla mercato unico europeo purtroppo l'unione economica in tanti troppi settori non c'è nelle telecomunicazioni nell'energia nei mercati finanziari è l'autorità nazionale che decide non è l'autorità europea abbiamo tutti dei telefonini in tasca non più trentanove
Io mi trovo in questa comica se situazione in cui avendo lavorato in Francia ha avuto anche un po'e ho ancora un più trenta tre adesso mi hanno dato un più trentaquattro quindi devo girare con tre numeri che è una cosa senza senso
Qual è il motivo vedo qui Luigi Gubitosi che si è occupato di queste cose qual è il motivo per cui abbiamo dei prefissi nazionale diversi
Dovremmo avere un più zero tutti in Europa perché il più uno ce l'hanno già fregato gli americani un più zero
Tutti noi europei
E il problema sono promette le commissioni che gli operatori devono pagare tesori nazionale ma si possono distribuire in giro ho voluto citare questo punto perché anche di questo poi Andreatta si era occupato
A suo tempo il tema dell'integrazione europea il fatto che noi dobbiamo andare lì perché dobbiamo andare lì perché la Cina l'India sono troppo grandi per noi come singoli paesi perché gli Stati Uniti sono troppo più forte di noi
Ricordo questo questo particolare
Andreatta mi diceva sempre diceva sempre l'Olanda
Filippo se lo ricorderà questo
E alle volte mi chiedevo per perché l'Olanda perché questa perché la sua tesi era questa
Se non integriamo l'Europa
Se integriamo l'Europa l'Europa insieme riesce a stare allo stesso tavolo vicina Stati Uniti e India l'Europa in quanto tale ma con la crescita di Cina India e Stati Uniti se non integriamo l'Europa l'Italia che oggi oggi stiamo parlando di trent'anni fa
è nel G7
Poi dopo sarebbe entrata nel G venti cioè è uno dei più importanti Paesi del mondo l'Italia mi diceva Luís fra trent'anni avrà lo stesso ruolo che ha oggi cioè negli anni novanta ottanta l'Olanda cioè la nostra dimensione rispetto alla crescita di Cina e India sarà talmente scesa in proporzione in un mondo che è passato da tre miliardi a otto miliardi noi siamo sempre quelli
Che alla fine avremo il peso di un medio Paese europeo che è un un peso non enorme nel mondo di domani la costruzione dell'Europa questa visione straordinaria che Andreatta avuto è questa visione straordinaria che ci ha consegnato io nel passare la parola a Romano Prodi per l'intervento conclusivo credo
Che il nostro Paese debba fare un monumento alle persone come Andreatta come Prodi come Ciampi le persone che hanno consentito attenzione non sto dicendo solamente solamente tra virgolette di entrare nell'euro
Ma di fare l'euro
L'euro si è fatto perché c'è stata quell'Italia che ha voluto che si facesse l'euro perché come hanno sempre detto col che è stato il grande amico di Andreatta in quegli anni come ha sempre detto con le se non c'è nell'Italia annuncia non c'è l'euro non si fa all'euro senza l'Italia l'Italia acconsentito che si facesse l'unione economica e monetarie se non avessimo avuto le personalità come Andreatta come Ciampi come Romano Prodi non avremmo avuto l'Eura avremmo avuto oggi la dracma avremmo avuto la peseta avremmo avuto il franco lussemburghese avremmo avuto il franco belga
Oggi abbiamo l'unione economica e monetaria e dobbiamo completarla con l'unione economica perché se non nel mondo di domani saremo talmente piccoli che non saremmo in grado non soltanto di imporre dei dei nostri valori ma non saremo in grado di assicurare la prosperità di un Paese straordinario come l'Italia
La visione di Andreatta era questa in questo libro emerge e incredibile pensare che questa visione datata di venticinque anni fa oggi la gran parte dei cittadini italiani cittadini europei hanno la stessa idea cioè che l'euro è insostituibile fondamentale e meno male che l'abbiamo fatto io credo che il ringraziamento che noi dobbiamo ad Andreatta a a Prodi e a Ciampi a quel governo come lo ha detto come lo ha definito bene Walter prima è un ringraziamento monumentale storico ed è con questo con queste parole sono molto contento della parola a Romano Prodi grazie
Ma
Mi sono commosso
Con molto piacere
Questo ben ricordo soprattutto fa piacere che ci sia otto
Alla presenza di tutti i film di anche della nuova generazione
Perché
Andreatta
Merita un ricordo pubblico ma anche unione fornendo ricordo di affetto personale
è stato davvero
Un esempio anche personale
è stato ricordato prima alla generosità
A parte proprio da queste
La gente non credevano essendo l'intellettuale di altissimo livello spaventoso sotto questo aspetto
Perché riusciva allora Legnate di illogicità esofagea sia che
Ha creato delle persone tanti imbarazzi no ma non perché volesse fare superiore e perché lo era
Questo è il problema no e questo col veri posso assicurare che non gli è stato perfezionato in tantissime occasioni
E io ho avuto la fortuna davvero di aver vissuto
Imparando da lui tutto pensate i casi della vita
Quand'ero matricola
Ho usato l'esame di Economia politica giugno mille novecentocinquantotto nel nel mille novecentosettantotto dopo Cristo peraltro
Al all'Università Cattolica e
C'era il giovane assistente Andrea perché mi ha
Spazzolato per uno una
Un esame di Economia politica
E poi me lo sono ritrovato nella vita
Sempre
Quattro come diceva lui
Pascolano intorno alle università
Ok a ore un qualcosa che davvero il giro resiste nove attenzione
Che con i nuovi limiti coi nuovi troppo corte che non cita il pascolare comparativa Andreatta non c'è più
Perché si passa a quello ore
Ahimè anche notti a discutere continuamente e qui interviene quello che ha detto prima ricco cioè di una varietà di argomenti
Che faceva spavento più apparato la demografia ma parliamo dell'architettura
Ha creato noi corso Bologna con un gruppo di architetti col gruppo di quindi e andando a fondo radunando per ore e ore non solo gli scienziati di detriti
Della del del Cnr sulla fisica colti i temi ma sull'architettura su tutti questi temi così specifici
Che qui non è stato ricordato ma ha creato Prometeia
Una struttura di di consulenza raffinatissima che secondo quella più raffinata struttura di consulenze economiche si sta in Italia
L'ha creata
Da un modello economico no da un modello americano capendo che attraverso queste qui il problema
Del guardare in avanti attraverso questo modello si sarebbe avuto una conoscenza del sistema economico
Che allora ancora non c'era non solo in Italia ma neanche negli altri paesi europei
Ecco in questo momento prometta è una struttura di consulenza internazionale di altissimo livello anche in una va più di mille ricercatori che ed è stato proprio fondato me lo ricordo benissimo io Fiji econometria non ne capivo nulla nero assolutamente estraneo ho resistito però a tutte le fasi di questa creazione
Insisto su questo perché
Indubbiamente questo tipo di intelligenza pare variegato estate quella sei ha creato una tale valanga dei leghisti
Che elencarli sarebbe sarebbe veramente troppo proprio perché
Aveva questa grandissima capacità ripeto con questo
Chiudo questo capitolo quello che io ho conosciuto
Davvero tanti politici nella mia vita ma dal livello intellettuale di Andreatta
Non è mica viste
Non è che visti perché
Era la capacità di cambiare conto naturalmente argomento qui tra l'altro passare anche dal macro al micro nelle cose concrete
Cioè si parlava delle cromie americano e poi si parlava di quello che ciò che era successo in via del Portello Bologna insomma no con lo stessa velocità ecco la tessera
App con lo stesso approfondimento intellettuale perché c'era un'altra caratteristica no cioè il che ogni argomento dovrà essere
Chi scorcio quegli esperti
Cioè non aveva paura
Di prendere delle lezioni da chi nella materia se value e di tradurre poi in il fatto per Artico
Cioè appena auto non solo all'insediamento ma anche
A essere
Conoscenza passiva di quello strano assorbire ed era per me era come una carta assorbente no che riferiva ad avere tutto
E poi certamente c'era una Casini diceva ma perché io ero più politico me evidentemente caratteri così diversi e andava molto tanto d'accordo proprio perché eravamo caratteri completamente diversi
Quando
Per ore e ore no scriveva si discuteva di raccoglimento
Faceva i suoi appunti e meritava iniziativa
Professore perché tra tra partiti e fragile lei che è una buona massaia in Italia un'occhiata a questo che ho scritte nero e ricominciamo le discussioni tra la massaia
Sulla sul problema della semplificazione dei vocaboli della posizione
Per cui era veramente e queste dovrà tante in tante tanti anni
Con l'altra caratteristica che non tollerava quelli che lui chiamava i cialtroni da la parola poco usata allora ma che intendeva quelli che superficialmente affrontano un argomento senza aspettare il suo approfondimento ma questo è un anche
Sulle decisioni politiche vi ricordo quando era ministro della Difesa tra l'altro mestiere che gli piaceva cioè morire
Proprio non credevo mai che avesse una passione per la difesa non l'avevo mai scoperta Frank
Quando era mi sono difesa che si discuteva sulla leva militare che allora c'era
La mia proposta era di Cova va abolita però fa studi sostituito con il servizio civile obbliga
Dorio allo stato di pochi pesci maschili e femminili
E nell'interessantissimo perché lui era totalmente d'accordo sul progetto ma diceva che anti non siamo ancora pronti a fare perché ci sono troppi cialtroni che
Losi verrebbero cioè il suo problema era come poi un disegno politico
Viene attuato nella realtà no né questo restrittiva appunto con la la la la la parola cialtroneria che era abbassando disprezzo per chi non l'aveva
La conoscenza adatta o occhi non non voleva approfondire o chi lo voleva approfondire queste foto
E
Non ti ricordi solo evidentemente uno legati episodio che è stato molto ricordato cioè quello del Banco Ambrosiano perché è stato drammatico
Visto dall'interno lì veramente un la situazione DTT di malaffare di tensioni i problemi di rischio
Estero in affrontata in modo assolutamente senza nessuna senza neanche nessun paracadute proprio qui è stato ricordato che per dieci anni non gli hanno permesso di fare il ministro ma è la verità
Perché affrontato un problema drammatico senza controversie senza compromessi
L'altro fatto era lui era molto legato
Ha ricordato
La piccola ricco e l'altro Walter allora dal governo al al governo dell'Ulivo al primo governo
Tanto è vero che uno dei pochi casi di in discussione indichi Argenta su strategie che abbiamo avuto era proprio quando io io mi disporre faccetta nera presidente della Commissione europea
E lo ignora completamente contrario non era fortemente contrario perché una massa d'Europa era fortemente contrario perché diceva che c'era bisogno di continuare e riprendere un disegno Italia
E proprio perché
E qui e il problema di anticipazione capire a che la fragilità del Paese ci stava riportando indietro ci riportava di fronte per e quindi nonostante
Fosse così fine europeo fossimo così legati lì c'è stata una vera controversia di scelta personale
è stata l'unica ma che si basava proprio su una visione pessimistica del nostro Paese pessimistica e Floris ci sa di correre al riparo in qualsiasi no no
Pericolosa come fece la battaglia presero Roma quindi europee il tasso era era davvero
Ma
Aveva paura che il nostro Paese non tenesse no la sua parte tu dice Enrico tu dicevi Enrico che tutti oggi ce l'ho reo romano verissimo paese ha capito che se fossimo stati fuori
Però sì anche col così recentemente anche frammentato il Paese per cui mai come un tempo oggi
C'è ci sono persone che mi mandano con lettere anonime o per la strada mitico che ho rovinato l'Italia con lei
Questo è ancora in un problema di di comprensione noi dobbiamo costruire portare avanti
Chi chi ha ragione e chi ha responsabilità chi capisce la complessità delle cose sa benissimo l'euro Stato e della nostra ancora discutere
Ma alla divisione del Paese e qui è la ragione per cui Andreatta con Folena o per lo meno da contrario che andasse in Europa la divisione
Rende più difficile la comprensione di questi grandi momenti momenti storici
Infine
Andrea termini economici sono nastro tricolore tante cose
C'era era era straordinario perché alla fine è riuscita a farmi arrabbiare perché
Distingueva completamente un aspetto teorico che teneva sopra con un aspetto pratico riformista
Molto molto coerente eccetera con ogni tanto un aspetto dottrinale liberista che lo faceva secondo me per fare arrabbiare un po'Veltroni un po'Verna volte aveva questa questo paradossale di provocare il sì della Teoria
E di aderire poi in modo totale anzi come avanguardia sulle soluzioni del welfare sulla salute sulle riforme di cui
Non solo era d'accordo ma li portava avanti
Le portava avanti ecco queste razza l'altra grande altra grande contraddizione con cui abbiamo molta lavorata negli ultimi tempi ecco queste sono sì sono ricordi personali masso ricordi
Che dell'India non una personalità unica veramente unica da un'altra parte io chi conosce l'intervista di allora ma vi rendete conto il professore che fa il ministro per favore assistiti
Una roba e e Sud hanno tenuto a lei no è una roba che era
Postmoderna direi chissà ma perché non arriva perché e catena queste leggi dello chic tenuta personale interrotta
E quindi in questo senso colera persona perciò una persona diversa perché e qui riporto quello che già stesso già oggi stesso è stato detto terrorista coraggio e inflessibilità
Ne abbiamo bisogno anche oggi abbiamo bisogno
Poi guarda che il ricordo di una persona viene anche
Quando ti viene spontaneo comunque succedono degli avvenimenti che cosa ne penserebbe Andrea
Perché era
Aveva la capacità di analisi e di risposta ai problemi che era appunto come ha ricordato Enrico Letta anticipatrici
Oggi del proprio riuscire ad anticipare
Come
L'Europa può uscire dall'impasse in cui il
La situazione in cui siamo alla vigilia di un
Di qualcosa che che noi
Difficilmente riusciamo a interpretare perché abbiamo ormai un dopo abbiamo ormai il G due del monitor l'uno fa inutile fare dei grandi giri di parole io sostengo da tempo che la guerra d'Ucraina
Può essere finito solo se c'è un accordo citostatici vecchi tante cose ma qui sto
Vede
Ci obbliga
A dire ma quale il ruolo di Europa in questa situazione
Che abbiamo continuamente calato la nostra diluito la nostra presenza nel mondo col essere uniti come ha detto Enrico solo parzialmente solo nella moneta
E non nella difesa nella politica estera dell'economia no
In un mondo in cui non i più concesso di essere piccoli
Cioè può essere piccola sulla sinistra ma dice di essere ce n'è una sola
Ed è
Questo qui avremmo bisogno di queste di queste decisioni forti illuminanti nero in cui la nostra il nostro ruolo di amicizia con gli Stati Uniti deve essere forte
Ma corna identità
L'Europa sta perdendo un
L'essere amico in questo momento significa avere un ruolo nel mondo fu mi ricordo quando nelle ultime
Dei vertici col con la Cina
Quando si costruiva Neuro in cui si era questa meravigliosa curiosità intellettuale del ruolo che la ruota
Che l'euro avrebbe nell'Europa farebbero potuto compiere in futuro no quando il presidente cinese mi chiedeva se la Cina avrebbe potuto avere riserve in euro una volta avevano forse furba ecco
E alla fine la discussione mi dice noi avremo tanti euro quanti dollari le nostre riserve perché se accanto alle lavoro al dollaro c'è l'euro c'è posto anche per il ridipinti
Cioè l'idea di un mondo multipolare in cui l'Europa avveniva una funzione di mediazione di arbitro
Questa dobbiamo ritornare questo dobbiamo
Io credo che chi sarebbe veramente molto utile la riflessione di del professore su queste cose ecco
Quindi pensare che cosa direbbe oggi non è facile
Ma e certamente utile grazie
Vedo credo che le parole di Romano Prodi sia nona perfetta conclusione fatemi soltanto ricordare ognuno di noi che quando parliamo di anticipazione una delle ultime cose che Andreatta fece nel novantanove fu inventare il Foro di dialogo Italia-Spagna
Organizzato dall'Arel
Siamo al venticinquesimo anno dieci giorni fa a Barcellona abbiamo ottenuto
Il Foro di dialogo è Italia Spagna abbiamo ricordato ovviamente il suo fondatore ed è il segno del fatto che queste anticipazioni sulle anticipazioni che non soltanto non lasciato un segno ma che ci fanno guardare al futuro con un po'di tanta speranza grazie grazie veramente tutti
Grazie