"Antonio Gramsci e la letteratura" convegno internazionale (10 - 12 dicembre 2024), 3ª ed ultima giornata

Buongiorno iniziamo l'ultima sessione di questo convegno dedicato a Gramsci e la letteratura invitò i relatori ad accomodarsi Simoncini Gatto
E la collega lei lei ha durante interverrà da remoto per motivi
Fu anche ferito a Praga godrebbe dopo perché sì ma problema che abbiamo Kospi Brecht Damato e l'autopsia perché si voleva quali no ma facciamolo venire uguale dove c'è viene viene va be'no
Perché c'è posto stiamo quattro
La prima relazione è del professor Salvatore Cirinnà Ari
Insegna in questa università
Storia del pensiero politico
Si è occupato di Benedetto con un eccesso del nazionalismo italiano di storia degli intellettuali il rapporto alle istituzioni formative
E di problemi teorico politici con specifico riguardo alla crisi della democrazia sul pensiero di Gramsci
Ha scritto alcuni saggi tradotti anche in altre lingue come il portoghese e l'inglese e con ispirazione gramsciana ha studiato il rapporto fra gli intellettuali potere istituzioni formative nell'Italia post-unitaria
Nella monografia un'ideologia per il ceto dirigente pensiero e politica liceo Dante dice Firenze mille ottocentocinquantatré mille novecentoquarantacinque pubblicata da oltre
Di recente ha pubblicato un volume in cui ricostruisce la storia dell'ideologia meritocratica
Pubblicato per i DS
Due mila venti
Intitolato meritocrazia
La relazione enti Salvatori C in Italia come titolo letteratura e industria culturale nell'opera di Antonio Gramsci
Grazie mille siriana poi dopo in sede di dibattito faremo Ida devo un po'le conclusioni del convegno ringrazio devo
Ulteriormente subito comunque voglio ringraziare le persone che mi annoio a che con cui organizzato questo convegno particolare Paolo Desogus della Sorbona
Dell'Università Sorbona che ha anche come ho detto ieri contribuito cospicuamente
A finanziare convegno coi si chiama sgravi chiari stava l'altra diciamo soprattutto su fatti
Traffico e che pone anche Alessandro Simoncini restato insomma che lui ha contribuito insomma di di azione alla discussione insomma relativa al convento
Allora il mio intervento diciamo il titolo del mio intervento modifica già un po'quello che avevo dichiarato nella
Diciamo nella locandina in quanto mi occuperò punto nella nel titolo era industria culturale letteratura nel pensiero di Antonio Gramsci i re e io invece cercherò appunto di parlare d'industria culturale letteratura e populismo nel pensiero di Antonio Gramsci nel senso che inizio io mi ero interessato di questo tema dell'industria culturale in Gramsci già diverso tempo fa più di dieci anni fa però con interessi più di attualità canario legati appunto all'attualità che sui temi sono stati anche son venuti fuori qualche volta in queste giornate poi però o deciso appunto di effettuare un percorso più scientifico in relazione per l'appunto a questi studi che ho effettuato negli ultimi anni relativamente a l'utilizzo del termine populismo in gran scena
Ma anche alla presenza del tema Ingram uscì di quello che oggi definiamo populismo che è un termine come sappiamo contestato quindi con tanti significati e dato e e questo perché perché da un lato
Questo tema del populismo in Gramsci è un tema che tornato di attualità con l'utilizzo che ne fa il cosiddetto populismo di sinistra ieri anche Gutierrez accennato alla flauto ma poi anche perché tutto ciò rilancia sebbene capovolgendo né il segno il tema di un populismo Ingram uscì che soprattutto il giovane Asor Rosa no a enucleato quelli su cui poi ci parleranno Simoncini e e Gatto
E quindi ho ritenuto che dato poi l'estrema attualità hanno che prende sempre più campo nella nostra vita politica e sociale del tema del populismo
Potesse essere interessante studiare questa cosa allora in questa sede ho cercato di effettuare un percorso su un è il tema dell'industria culturale in Gramsci perciò prevalentemente per ciò che può essere utile per capire meglio questo questa problematica e questo tema o in quindi io diciamo dividerò in tre in tre parti questo intervento che la prima nella prima parte fare un discorso generale diciamo su come questa tematica viene fuori in Gramsci e poi invece tratterò prima gli iscritti tre mercenari e poi in una ultima parte i quaderni non starò senza diciamo che cercherò ovviamente di essere puntuale sui riferimenti ma diciamo per gli agganci filologici soprattutto su un tema su cui poi tornerò dopo ovviamente mi riservo invece di applicarmi Shipper il testo scritto mentre oggi diciamo in qualche misura io dichiariamo di di biliardo il percorso che cercherò poi di effettuare bene nel nel testo scritto che in realtà ci sarebbe già ma che poi diventerà sicuramente molto diverso nel momento in cui ci metterò le mani per la per la pubblicazione e andiamo prediletto finiti tempo io sto allora
Praticamente allora direi quando venne nel due mila diciassette quiz Joseph Butti Gigio in una delle sue ultime se non l'ultima cosa insomma che ha fatto in Italia
Prima fuori di di di purtroppo di andarsene e di proprio nel suo intervento sulla ricezione di Gramsci nel mondo anglofono
Proprio alla fine lascio come un testamento politico cioè lui disse
Ormai in n in inglese abbiamo quasi tutti cioè in una buona parte diciamo dei testi gramsciani tradotti e quindi c'è la possibilità di raccogliere la sua e eredità diciamo i politica fra virgolette di ermeneutica diciamo per capire la politica contemporanea in particolare il fenomeno del neo populismo
E faceva anche l'esempio specifico delle sei Fini usa con riferimento quindi non solo all'attenzione per la cultura di massa ma anche proprio per i mass media in in modo specifico tanto per farvi un paio di esempi poi ovviamente nel testo scritto ce ne saranno molti di più no facciamo questo esempio N nel paragrafi nel quaderno ventinove paragrafo tre e Gramsci
Dice che il teatro i giornalisti la radio il cinema sonoro sommosse popolari di irradiazione di innovazioni linguistiche nelle grandi masse nazionale va bene s nel paragrafo centonovantatré del quaderno sette dice che la stampa gialla cioè quella scandalistica che la radio turbano il normale il governo dell'opinione pubblica da parte dei partiti organizzati e definiti intorno a programmi
Definiti cioè proprio lui aveva intuito aveva capito come l'evoluzione dei mezzi di informazione
E di di massa andavano intaccare la logica democratica basata sull'isola sui soggetti di massa sui partiti
Sindacati e tutto quanto nel loro nella loro condizione con l'opinione pubblica come come Enzo come elemento fondamentale per la dialettica democratica quindi Butti Gigio sicuramente pensava a questo questi aspetti ma questi son solo due esempi abbastanza eclatanti ma insomma nel quaderno ANAS di traduzioni del mille novecentoventinove a cui ha fatto riferimento ieri anche Pietro Maltese e di cui rispunta anche Giuseppe Cospito nell'introduzione ha ben sottolineato come questi e anche Pietro l'ha ripetuto ieri si tratta
Queste queste traduzioni erano strettamente legate ai contenuti che poi tornano nei Quaderni e che per la prima volta nell'edizione nazionale sono usciti diciamo integralmente
C'è questo Gramsci traduce questo fascicolo intero modi di della rivista tedesca dire Literary cervello e in cui sostanzialmente c'è questo
Anche questo pezzo di questo vivi FAS notizie sul cinema americano in cui sosta in cui si dice anche un certo momento che il cinema americano e setto una regolamentazione dei sogni è o più poeticamente dice una fata Morgana popolare
Quindi c'è tutta quella tematica del cinema appunto come produttore proprio di soggettività di dei dei sogni che poi sarà sviluppata anche vedo Simoncini mettevo della studiate da del e e via dicendo
E poi c'è questa sempre quaderno di traduzioni la recinzione al libro sul giornalismo di Emile doping fatta il giorno è una recensione anonima probabilmente a questo
A questo libro sul giornalismo americano in cui si dice che la stampa europea sta nel inseguendo sempre di più il modello della stampa americana che caratterizzata sostanzialmente indipendente e più indipendente di quell'europea dal punto di vista politico mai più dipendente dal mercato e dalle opinioni di massa
A questa altezza ecco io vi anticipo il problema che poi però io mi riservo di controllare di suffragare quando andrò poi nel testo perché la mia impressione è che a questa altezza provochino eccoli ventinove Gramsci e ancora nell'atmosfera
Degli scritti giovanili in cui
La cultura di massa in vista come produttrice di subalternità sostanzialmente mentre invece mi pare mi andando avanti Point nei Quaderni la cosa si faccia più complessa e più articolata e più ambivalenti e e quindi dice ecco in questo questo questo testo tradotto che il la stampa europea seguendo il modello americano rinuncia sempre più ad avere una funzione direttiva va bene quindi evidentemente sono queste riflessioni del si legano a quelle stesse che abbiamo visto gran Jean Reno
Allora praticamente intanto vediamo che cioè sicuramente cioè look imprese per un testo letterature rivoluzione in Gramsci di Luigi Bernardi declini anni settanta chi dice appunto sulla base di questi aspetti che per Gramsci la cultura di massa tendeva in borghese dire spiritualmente le masse però al netto di quello che ho detto prima di questa evoluzione che secondo me poi avviene quindi in questo momento è anche lo vedremo i bilanci pre carcerario ha degli aspetti di affinità con Horkheimer e Adorno della dialettica dell'illuminismo cioè l'idea di una cultura di massa fino non viene dal basso ovviamente ma cala dall'alto e produce soggettività
E subalternità però ovviamente
Già da subito ci sono forti differenze che queste differenze sono nel fatto che evidentemente Gramsci mai Zico potrebbe definire come un apocalittico nel senso che per per diverse ragioni allora innanzitutto per Gramsci
Rete facciamo solo un esempio mine i lettori Luís gli analizza proprio come acquirenti di una merce e ora non ci possiamo soffermare perché dobbiamo parlare prevalentemente di letteratura ma in quei no provo delle pagine in cui analizza in modo spregiudicato insomma il giornalismo come proprio industria senza valutazioni di particolari in cui ad Udine fu è stato detto che in questo più simile a alzi invertire che a Marx
Inoltre e qui arriviamo a facciamo punto nodale
E per Gramsci la cultura di massa e una cartina di tornasole dei bisogni e delle inclinazioni Not delle delle masse popolari e quindi sin da subito
Guardavo un grande interesse a tutto questo diciamo che rispetto a a Benjamin l'abbiamo abbiamo già detto mi pare
Non non c'è l'idea di una politicizzazione dell'arte lo vedremo nelle seconde due parti in ora sto cercando di fissare alcuni punti voi dopo andremo sui testi ma sicuramente c'è una idea di quell'idea di del di processi di estetizzazione della politica ho avuto già modo di di parlare del discorso del cinema e viene assimilato per esempio per quanto riguarda la cultura italiana a a allora storia dice che e infatti sviluppa e Imola quelle pendenze quell'inclinazioni a apprezzare gli aspetti oratori gli aspetti i motivi più che razionali e rappresentativi che cento tutta una tradizione di oratoria funebre e nell'oratoria dei tribunali lui dice in Italia e interessantissimo che nel paragrafo centoventidue del quaderno uno Gramsci
Padre dica che i detenuti di politici leggono più la Gazzetta dello Sport che il sole e cioè l'antesignano del Sole ventiquattro Ore tutto questo ovviamente a un certo rilievo per la questione del populismo perché è ovvio che
Diciamo in tutta la fase giovanile poi secondo me anche la parte iniziale dei Quaderni Gramsci a una posizione nei confronti la cultura di massa vi grande interesse di grande attenzione nona apocalittica ma la ritiene comunque una selezioni deteriore degradata della cultura quindi non c'è mai Stato ingrandisce non ci sarà neppure dopo quando le cose si complicano una idea di produrre utilizzo del nazionale e popolare cioè della parte più degradata del nazionale popolare cioè del nazional-popolare col trattino espressione che ora lo ripetiamo ora non vedo che ci sono quasi tutti esperti quindi non c'è bisogno di dirlo ma qualche anche qualche dottorando Gramsci ovviamente non utilizzava il termine nazionale trattino popolare che è appunto contro l'espressione invece poiché affermava successivamente e che sta proprio a indicare questa folklore di Marzano il festival di terre ora
è stato di recente in un fronte un giornale se detto appunto che valorizzando alcuni aspetti politici Feathers effettiva vita temo si è detto e e ma anche Gramsci diceva eh no Gramsci non non non diceva questo ecco non c'è un un'idea di utilizzo del nazional popolare
In funzione contro i c'è Monica
Ecco in questo senso vedremo che è poi in un altro senso invece in un altro senso le cose
Le cose si complicano
Passando quindi alla seconda seconda parte del del dell'intervento
Passando alla seconda parte l'intervento e quindi cercando di avvicinarci ai testi ovviamente allora diciamo innanzitutto che è stato da proprio sottolineato e allora il nel nel già diamoci per i carcerati Ol c'è una come accade è stato ripetuto tante volte in tanti interventi l'attenzione molto forte al teatro che poi invece nei Quaderni l'attenzione si sposta soprattutto sulla letteratura e questo Davico nel libro che è stato menzionato del settantadue sottolinea come il il il teatro interezza ma Gramsci per la sua capacità di socializzazione perché era un evento collettivo va bene o dopo evidentemente nei Quaderni l'attenzione si sposta alla letteratura e alla letteratura da quindici a venti metri è stato più appunto una Fondazione più appunto razionale del del della della egemonia no per volta al cambiamento sociale e particolarmente interessante ho già avuto modo di farne cenno nella in sede di dibattito
Questi articoli in cui Gramsci denuncia il processo di monopolizzazione dei teatri da parte dei fratelli Chiarella questa azienda diciamo proprietaria dei e apri ed è interessante in questi articoli impartire solo ci sono delle anticipazioni già nel mille novecentosedici
Però poi nel diciassette che questo tematica sì infiamma
Alla luce anche di vertenze sindacali fra i capocomici e la ditta Chiarella su cui Gramsci interviene con dovizia di particolari di analisi insomma delle relazioni diciamo economiche fra questi soggetti e in particolare però sono due articoli del ventotto giugno del diciassette del quattro luglio
Sulle pagine dell'Avanti Vitorino legale sua in cui c'era appunto la rubrica delle cronache
Delle cronache teatrali in cui diamoci appunto denuncia il fatto che la in in tempo di guerra lo stato di guizzi IVA le scuole e il Teatro Regio e invece e andassero andava re a lasciava liberi i gli imprenditori privati di mangiarsi tutto il mercato e questa cosa andava a abbassare il livello qualitativo dell'offerta è lo stesso meccanismo che è successo con la televisione privata in Italia ma non solo in Italia che negli Stati Uniti in altri Paesi man mano che la televisione e di che in Italia si è dire cessato il monopolio privato poi il pubblico si è dovuto adeguare a livello dello spetta del del privato sì quindi pieni di grandissima attualità e li appunto Gramsci si vede che è estremamente preoccupato perché tutto questo va a togliere a i ceti popolari la possibilità di attingere
Ha un repertorio artistico di qualità quindi di soddisfare il proprio bisogno estetico fondamentale per reintegrare la fatica la sofferenza di una vita spesa nel lavoro nel lavoro manuale e e allora Louis si preoccupa che il la il teatro scade a livello del varietà
Che che Petrolini e Cuttica
Prevalgono su Emma Gramatica Ermete Zacconi poi lui Anglani ha lamentato che gran cenone
Capito preti Petrolini via dicendo però qui quello che conta era che per lui i sì stava il teatro stava inseguendo il varietà anche lui ricordiamoci cosa è successo a livello di soggettiva azione popolare con la televisione commerciale pensiamo al al documentario straordinario di Erik Gandini su questo che e veramente importanti il teatro stava quindi trasformando in un circo Barnum perdendo quella funzione liberatoria sostanzialmente che solo i grandi classici riuscivano ad avere per Granoche
Per
E addirittura gran uscì coglie questo elemento di sinergia merceologica cioè lui dice si vacche apro per mangiare le noccioline che è un po'quello che nella fase post fordista e avvenuto sempre di più con noi età dei grandi centri commerciali io mi ricordo la prima volta che sono andata in una multisala fuori città son rimasto allucinato per il due mila
Cioè rimasi profondissima io volevo venire al cinema invece cioè dei videogiochi le i pop corn e cioè
Quindi temi di grandissima attualità che mostrano come il problema dell'industria culturale fosse un problema che che percorre insomma il
E percorre il la riflessione di Gramsci e ovviamente non in una chiave di tipo populistico secondo quello e noi intendiamo oggi con interni
Poi ecco c'è da dire quest'altra cosa cioè che Gramsci ovviamente però questo non significa che demonizzato al pubblico che e quindi già iniziamo a complicare il quadro
Dicevo non è una coalizione camosci perché per lui comunque anche l'intrattenimento l'intrattenimento più basso l'intrattenimento del varietà e un bisogno ed è un bisogno che antecedente prepara il bisogno e Stelvio quindi non è mi cioè non è che il pubblico e va a vedere i varietà è da demonizzare
Il problema di Gramsci è che questo tipo di prodotto non deve colonizzare e tutto lo spazio dell'Offerta perché in questo modo se non il proletario non fa altro che intrattenersi e non si eleva mai spiritualmente
L'espressione non è inadeguata per i bilanci dell'epoca che usa questi termini di tipo idealisti volevo idealistico sul cinema abbiamo già solo già intervenuto interloquendo con Paolo quindi non ci ritorno per risparmiare tempo ma un concetto fondamentale ciao Antonio Allegra il collega di storia della filosofia mi fa piacere che è arrivato
Ma anche lui e diciamo che dicevo che appunto il cinema era stato notato da Marina paladino seppellì
Era visto con diffidenza da da Gramsci anche perché alludeva quelle dimensioni sensuali emotive fatto in parallelo anche col jazz sano
E e tutto questo ci riporta un altro tema che percorre le cronache teatrali importante e che ha un suo apice in un articolo viaggia
Su cui già si è soffermato brevemente
Mi pare e Giuseppe guida e cioè In principio era il sesso del sedici febbraio del mille novecentodiciassette in cui si parla di questa livida Borrelli eh sì ci sono le foto si si va su internet che era praticamente una sorta di Nana Zulian avevano cioè appunto un'attrice non a livello dell'Annona ovviamente insomma però era un'attrice che dice Gramsci riusciva ad affermarsi come grande star ma non per il talento artistico bensì per il potere del suo corpo per il potere pel della sessualità che emanava quindi c'è l'enucleazione forte della sessualità come strumento del potere laddove soprattutto si unisce al potere economico e ovviamente già Dario Gentili Elettra Spini lì hanno sottolineato in quel libro quel credo abbia accennato anche Mauro Palazzo i dei paralleli con con Beniamino mai vivente mette tutto questo richiama anche Foucault spesi su opere per il ruolo che ha il ma se vogliamo anche la canna insomma il la sessualità come come le come strumento di potere ma pensiamo invece per un'influenza che potrebbe essere stata anche gramsciana il Pasolini no del periodo dell'abiura ex però tutto questo ci dice anche che le riflessioni poi sulla sessualità in fordismo e post fordismo nei Quaderni inizio diciamo Brugnato hanno origine già in questa fase è sostanzialmente abbiamo lunga varie volte in questo convegno e anche questo mi facilita anni consente di non sforare i vecchi io se no chissà che dove achea a che livelli arrivavo cronologici abbiamo toccato più volte il gli le le pagine di grande in cui Gramsci parla di Pirandello in particolare quella straordinaria in cui l'Espressionismo giornalistico di Gramsci tocca una delle vette diciamo di letterarie da laddove parla di Pirandello
Che è un arbitro del teatro e lancia bombe a mano nel provocano rovine di banalità e qui siamo ne all'interno di quella denuncia di Gramsci della crisi proprio della società borghese deprecata da Anglani che ritiene che quindi Gramsci fosse un antitaliano poi via dicendo
Ma ecco peraltro i libri di Anglani estremamente interessanti e che hanno anche aspetto insomma che a me mi mi sono anche molto serviti per per capire altre cose sì però quello che volevo dire e che in questa fase un Gramsci come abbiamo visto tende a guardare e a cercare nelle avanguardie ciò che va a toccare la realtà la la realtà il conflitti
Che che stanno nella realtà Albis fuori
Dell'aspre della cultura di quella tendenza della cultura borghese a intrattenere e a rimuovere tutti questi aspetti e quindi l'attenzione iniziale al futurismo che o invece si rivela essere anche sono sostanzialmente una retorica per certi versi e poi soprattutto questo articolo su riviste tema che poi lui riprende nei Quaderni
Pari pari richiamando questo questi contenuti del un articolo del ventidue marzo del diciassette a cui forse ha fatto sempre riferimento guida in cui sostanzialmente camosci
Sottolinea come la la cultura pure l'ha il Pubblico borghese ecco la moda strepitosa e che in tutti questi articoli delle cronache teatrali Garosci con
Di nuovamente non fa altro dedica sempre una sorta di sotto rubrica nei suoi articoli a come si comporti pubblico valori pubblico si è emozionato il pubblico si è annoiato il pubblico ha linciato l'atto il pubblico e cesta entro l'estate il signore
Al Pubblico e come dicevo ieri
è una categoria che va vista sempre in spesso si va a incrociare con quella di popolo perché ovviamente nella fase in cui la Società diventa sempre più di massa la rete il il il popolo diventa sempre più più pubblico per quel sei per il San per studiare diamoci anche da questo punto di vista la allora il Pubblico borghese non è in grado di capire il finale di ripudiata di bambola
Non è in grado di capirlo mentre lui dice di operaie famiglie operaie le donne operaie sono più in grado di capirle perché di rapirlo e fa l'esempio di questi due con compagnie le quali hanno lasciato i mariti sono andate a vivere con altri compagni ma continuano a intrattenere buoni rapporti con i mariti ora l'impressione generale che Gramsci Livia Rizzi
La razze operaia torinese dell'epoca
Che ma al netto di Weston quello che qui interessa e che quando gran uscì ovviamente pensa a la nuova letteratura che nasce senza programmi vuoi senza normativi diamo apprezza la nuova cultura ne nasce da dalla nuova letteratura e nasce dalla nuova cultura legata alla nuova società spezza una cultura moderna a una qua nei Quaderni riprenderà quando parla di Ibsen dice Ibsen e può può essere capito sei dalla psicologia popolare legata ora poi di vi trova riferimento preciso eventualmente legata alla modernità urbana più o meno dice così e questo per dire che anche anche lui sarebbe ora Simone non c'è mi pare non m'aveva mandato alcun messaggio stamattina
Ecco
La la letteratura quei camosci guarda una letteratura più urbana legata alla modernità anche questo ci interessa in relazione al tema del populismo sarebbe ecco anche interessante magari con lo dirò a Simone di vedere voi negli atti se si può fare un monitoraggio al di là di Aba che l'UE ha citato
Su come Gramsci appunto si si rapporta se c'è materiale sufficiente alla letteratura invece di tipo di tipo rurale
Passando ai quaderni
Diciamo che oggi cinque minuti in in più si possono prendere che c'abbiamo ora i lavori meno cioè venticinque Tweedy cinque di bonus che abbiamo sempre dato al limite anche se si sfora
Qualche altro minutino si si può però penso di farcela e comunque ci vado sulla dovrei fare
Allora
Nei Quaderni come abbiamo detto l'attenzione bassa soprattutto alla letteratura d'appendice scritta e poi
Ovviamente noi non ce ne occupiamo ma anche al giornalismo sapere sono state pubblicate alcuni è proprio antologie che raccolgono
Gli scritti giornalistici di Gramsci dove Gramsci fax
Un'analisi davvero di sociologica dei media alle volte unita all'analisi al a all'idea del rapporto di Sociologia politica in rapporto ai media veramente sono file viene da questo punto di vista sì e poi appunto non hanno niente di apocalittico cioè c'è un'analisi di
Appunto di di di questi fenomeni lucida
Sì e appunto diciamo che non c'è un'idea noi ovviamente ci occupiamo però del della discorso della letteratura d'appendice non c'è un'idea post moderna l'ho ripreso di una intercambiabilità fra la cultura alta e la cultura di massa cioè rimane sempre è chiaro che quando gran ci parla della letteratura d'appendice parla di un qualcosa che e di livello inferiore a all'alta letteratura non c'è l'idea postmoderna e la la la cultura di massa è uguale all'altra letteratura non c'è più differenza del tutto
Il fatto che questo lo dimostra anche tutto ciò che è venuto fuori anche da tanti interventi
Da quello di Federico di Palazzo da ma anche Paolo e altri cioè che
Già
Umberto ecco ha insistito molto nel suo libro sul superuomo di massa che nasce proprio dal
Come inspirazione da questi studi e da queste riflessioni gramsciani
Di come è ha avuto un ruolo al secondo camosci cioè elabora l'ipotesi secondo cui la letteratura d'appendice è stata una delle fonti ispida prive potrebbe essere stata una delle fonti ispiratrici ve sostanzialmente della mentalità fascista dello spirito del tempo
Così delle avanguardie di destra e tutto quanto questo appunto documenta anche il fatto che non ci fosse questo approccio
è stato detto uno quindi non mi soffermo anche verso su
Micce Dostoevskij tutto quanto però poi nel nell'elaborato scritto sicuramente non rinuncerò a ecco magari invece forte né sin sempre Federico accennata questo però merita insistere l'altro aspetto voi che sempre
Suffraga quanto Space quanto sto dicendo sul ruolo che ha la cultura di massa nella letteratura d'appendice e ovviamente la le le viene vista i variamente per esempio nel quaderno sei paragrafo centotrentaquattro Gramsci ne parla di un surrogato della religione è sostanzialmente uno gli Ascione
Però ripeto non lo fa con la la postura appunto apocalittica
è lo si fa sempre con l'idea che si tratti di processi abbastanza naturali infatti lo anticipo vedremo ora poi di dire o anche dove c'è uno slittamento secondo me molto interessante andando avanti cronologicamente nei Quaderni c'è sempre più l'idea che in fondo un po'tutta la letteratura abbiamo visto tipo di ruolo ecco addirittura Gramsci fa riferimento in quel sempre paragrafo centotrentaquattro quaderno sei a a Freud mai al complesso di inferiorità che i soggetti dei ceti popolari hanno e compensano proiettandosi nei protagonisti NI giustizieri dei romanzi d'appendice sostanzialmente e il l'articolo già citato ieri da sempre da Federico credo dal caldo sovrani lì apporto e qui veniamo un punto importante Gram sci richiama Debra un brano di di sovrani che appunto era attivo nel Marzocco nella tarda stagione delle riviste fiorentine
Che praticamente lui scrive Gramsci questo nella prima scrittura nel quaderno sei nel paragrafo ventotto la questione è questa che c'è sempre stata una parte di umanità la cui vita è stata sempre il pelo Rizzato e che quest'umanità ha cercato di evadere dai limiti angusti dell'organizzazione insiste
Se andiamo a vedere invece la riscrittura la seconda scrittura nel paragrafo tredici delle del quale nove in punto lui
Recenti aggiunge parla anche di un altro articolo di Filippo Burzio no del del politologo fra virgolette li pista che si occupa certo momento anche lui della del del termini vicini a quelli di sovrani di questa letteratura d'appendice e dice
Gramsci ma in realtà questo elemento dell'evasione della dell'elemento dell'uno dell'evadere dalla dal conformismo sociale ce l'ha un po'tutta la letteratura non solo quella d'appendice ma poi dice anche un'altra cosa dice ma poi tutto sommato tutto sommato oggi il problema non mi sembra tanto quello della standardizzazione dice Grancia almeno a me mi sembra che dica così poi sette può darsi pure che giustamente ci sono poi anche studiosi che davvero hanno dal punto di vista filo moglie ora un polso maggiore di del mio s'è un'esperienza maggiore della mia ma lui dice non mi pare tanto Ezio alla standardizzazione dei problema me qui il problema mi pare inizia la precarietà e l'imprevedibilità della vita che assale i le persone
E che forse e quello che loro cercano di risarcire maggiormente qui è interessante perché siamo già all'altezza dei delle riflessioni di pus fordismo e post fordismo
In cui di fatto Gramsci
Parla dei dice che sostanzialmente e va superato il il conformismo Po fordista ma capovolto in un altro conformismo che però per Gramsci sarebbe stato liberatorio liberatorio per i singoli a degli individui perché siccome sarebbe stato un conformismo che che veniva dal basso sostanzialmente sta a bere sarebbe stata emanciparsi voi portatore di autonomia
Ecco poiché l'altro l'altro grande l'altro grande tema
L'altro grande tema quindi praticamente allora io avrei tre minuti se parlo mezz'ora però se ciò i cinque minuti in più che che ho chiesto di prendermi ne avrei ancora otto e quindi forse ce la potrei fare
No non ho cominciato a cinquantaquattro io poi lo ringrazia
Va bene ma dai tanto oggi ormai siamo cioè c'è un intervento in me posso
Grazie allora praticamente praticamente
E allora c'è l'altro l'altro tema importantissimo e quaestor del se cioè che a un certo momento voi mi sembra a me che ci sia un'evoluzione in cui Gramsci iniziamo valorizzare maggiormente il discorso è l'azione che la letteratura l'appendice non è solo analizzata per i suoi aspetti deteriori ma a un certo momento lui comincia a dire anche che che allora nel per esempio nel quaderno cinque Luisa dice che la letteratura mercantile che diverse non è un aggettivo tanto positivo nome commerciale e un'affezione della letteratura popolare nazionale
Quindi una sezione di livello più basso sostanzialmente
Maggiani quaderno nove nel paragrafo centoventi parlando sempre nell'articolo in cui recensisce Aldo sovrani
Li sostanzialmente Luís dice che sovrani farla del
Della letteratura d'appendice come di un servizio pubblico e Luís subito aggiunge
Sì è un servizio pubblico e richiamare le espressioni che utilizzava per il teatro quando aveva paura che il servizio pubblico del Teatro venisse degradato dal monopolio qui dice sì è un servizio pubblico però non nel senso meschino
Che gli attribuisce sovrani perché sovrani parlava del servizio pubblico nel senso che faceva aspro fare profitto alle case editrici agli imprenditori no
Fax oggi parte anche oggi c'è quel siriano che cos'è che porta
Sviluppo ed è che Prodi e da un servizio pubblico l'impresa sostanzialmente no e invece lui dice no a è un servizio pubblico perché perché sostanzialmente va a prepara cioè è sostanzialmente un aspetto più degradato di un bisogno comunque di estesi o d'un bisogno di risarcire determinate cose cioè di un di di un desiderio sostanzialmente li hanno i ceti popolari
E qui arriviamo all'ultimo punto davvero avuto con cui vado poi a concludere questo tema Halloween Ottokar nuovamente in un articolo che è anche stato citato da Roman Bezzon drag e ieri e cioè il l'articolo in cui si sofferma su ogni Zanda su polemizzando giustamente del Sondrio ha sottolineato come tutto questo balletto anche alla luce del fatto che probabilmente qui Gramsci mostra il suo smarcamento dallo stalinismo a cui era vicino Nizan in quel momento
E però interessante che appunto l'articolo forse di un studioso vicino al fascismo che se ho Doni mo'Argo ma probabilmente era Luigi Chiarini che pubblica quest'articolo ineducazione fascista e Gramsci dice l'unica cosa che ha in cui Argo ha ragione secondo me però dice poi tutto l'articolo e incentrato sull'unica cosa che secondo secondo lui appunto Argo aveva ragione quindi Luís effetti costruisce tutto il il pezzo tutto il danno dei bei quaderni dando ragione al recensore fascista di di di di iniziativa
Siamo nel paragrafo cinquantotto del quaderno quindici
è sostanzialmente dice
Iniziando non sa porre la questione della cosiddetta letteratura popolare
Cioè della fortuna che ha in mezzo alle masse nazionali la letteratura d'appendice avventurosa poliziesca virale eccetera fortuna
Che e sta che aiutata dal cinematografo e dal giornale
Eppure è una questione che rappresenta la parte maggiore del problema di una nuova letteratura in quanto espressione di un rinnovamento intellettuale morale perché solo dalla letteratura di appendice
Cioè
Comunque una qualche rivalorizzazione no perché il solo dalla letteratura d'appendice che si può selezionare il pubblico è sufficiente necessario per avere la base culturale della nuova lettera grazie ora tutto questo si lega a questa questione del populismo perché ora io ovviamente non posso sintetizzare diciamo i risultati dei miei percorsi precedenti
Ma sta di fatto che
In quest'articolo Gramsci che cosa vuole dire Nisan sostanzialmente interveniva su una nuova letteratura
Che si autodefiniva populistica che c'era in Francia in quel momento che già Gramsci aveva trattato in relazione a un articolo di Alberto Consiglio nel quaderno sei paragrafo centosessantotto e che era legata a scrittori come i feed Mauriac andrete rivela va bene ed era una letteratura che tendeva
Dal punto di vista
Borghese diciamo così a recuperare soggetti popolari in reazione alla deriva che Gramsci definiva né ovarica ma che anche in Francia c'era questo problema cioè al fatto che dopo la grande stagione del naturalismo Zuliano c'è stato tutto una reazione con tematiche sono elitarie lobbistiche via dicendo quindi resta vivo di letteratura
Per azzera anni venti anni trenta si proponeva di recuperare un legame con la realtà as seppure aggiornato agli aspetti di realismo interiore a psicologico e tutto quanto questa cosa estremamente interessante vi dico anche per un altro punto di vista perché e il Gramsci non lo cita ma in quel nel ventinove c'è questo manifesto du roman populista
Di le ho le Monnier che ispirato da andrete diventa e in cui si parla non uno uno studioso francese Trotti e in un saggio del due mila tredici dice proprio che con questo manifesto si utilizza la parola populismo in un senso borghese sostanzialmente mentre fin allora populismo si utilizzava o nel senso del populismo russo d'populismo americano attenzione perché ogni tanto io più di una volta ho trovato scritto che Gramsci si riferisce utilizza il termine populismo sono i riferimenti alla letteratura non è così perché lo utilizzava anche il riferimento al populismo russo o a emergenti divo anarco comunista legate al populismo però è vero che Gramsci inizia utilizza a banana utilizzare questo termine mi i riferimenti alla letteratura e a questa emergenza proprio che è andrebbe vista questa cosa studiata meglio è interessante perché potrebbe essere contribuire a quello slittamento semantico del termine populismo che poi nel secondo dopoguerra inizierà a essere usato prevalentemente per i soggetti di destra sulla base di tutto la lettera curanti maccartista Shields Daniel bella Lips sette eccetera che in che poi influenza ma anche il Lessico europeo che fa corto circuito con quello leninista di critica del populismo per questo oggi tendenzialmente il termine e N che considerato negativo
E
La mossa del populismo di sinistra stende un po'a spiazzare tutto questo secondo me anche a creare confusione ma insomma sicuramente a creare dibattito ora tornando a noi e andando a concludere in quest'articolo
Sì in quest'articolo in questo in questo brano del quaderno quindici su Nisan Gramsci sostanzialmente lo tradisce bisce e attenzione perché questa letteratura populista e l'aveva già detto in altri brani anche
Parlando di De Santis che riconduceva queste tendenze contemporanee per certi versi e si una fenomeno borghese che cala dall'alto ma e comunque un progresso perché significa
Un'esigenza di fuoriuscire da una democrazia meramente formale per andare una democrazia più sostanziale allo stesso tempo ovviamente
E questo non significa che Gramsci in questa fase rivela rilancio rivaluti almeno secondo me appunto la cultura di massa la cultura d'appendice e via dicendo finito finito
Ma significa che sostanzialmente a questa posizione per cui in termini contemporanei in
Queste fenomeni che oggi noi chiamiamo populismo lui cerca di valorizzarli nel tentativo di elaborare una politica popolari una cultura realmente popolare
Grazie scusate che ho preso tutto e il suo tempo però almeno
Grafica ecco è stato ripubblicato sto manifesto me lo so scordato è stato ripubblicato in Francia nel due mila tredici
Tutta una serie di altri peschi anche via bipedi vite ribelli tra l'altro non solo di le Monnier e quindi per studiare questo problema della parola populismo e fondamentale
Man mano suppongo grazie siamo Salvatore cinghiali per questo ogni anno sedici viale fluviale intervento che
Proietta il pensiero di Gramsci alcuni aspetti della sua riflessione in particolare sulla romanzo d'appendice
Nell'attualità
I
Forse poi ci sarà modo di discuterne
Più ampiamente
Fini ma stiamo alla
Seconda relatrice forse dovresti
Zac
No basta
La seconda relatrice
E Lea durante
Ci sono io e
Forse poi e poi ingrandire
Ancora
Poc'anzi
Certo mi sento
Voi mica indica
Lei ha durante insegna letteratura italiana e letterature critica di genere nel Dipartimento di ricerca e innovazione umanistica dell'Università di Bari
E direttrice del Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani e vicepresidente dell'International Gramsci society Italia
Tra le sue ultime pubblicazioni uno studio su Pasolini fra realismo e Gran ciclismo
Il titolo del l'intervento ville a durante Gramsci e le scrittrici particolarmente gradito questo intervento permette spezzano una studiosa di letteratura italiana
Contemporanee script
Grazie grazie a siriana
C'era anche io mi rendo conto che questa non è una un argomento centrale per parlare di dinanzi alla letteratura però ho voluto fare questo sondato
A proposito di quante scritti ricerche Gramsci nomina nei Quaderni del carcere perché nel mi sembra utile serpenti formano hanno insomma mettere in ordine e un un discorso su queste autrici e poiché anche qualche considerazione
Sul decide autrici del secondo Novecento e anche una più una ultra contemporanea che hanno utilizzato Ganci ottici sonori fisica al suo pensiero quindi diciamo sono consapevole della della dimensione marginale di questo di questo intervento però penso perché anche il giusto punire agganci nelle domande nuove a partire da punti di vista nuovi sono fatti avanti nel senso diciamo punti di vista che ci siamo fatti avanti nella contemporaneità e quindi è ovvio che il quadro entro il quale ci muoviamo e quello che sia in grado finora cioè e il padre ovviamente della
Discorso che in Gran si fa sulla letteratura popolare e sulla cultura popolare sulla sua mancanza in Italia
Con gravi conseguenze la possibilità di costruire una nazione canto pieno della parola e anche viene consigliata una reali emancipazione delle classi popolari quindi sono gli argomenti dei quali si è parlato in tutto il convegno quaderno ventuno Villatora portoni quaderno ventitré e poi tutte le altre note su questo problema che restano può Antegnate anche ad altri quaderni mi sembra
E quindi non non non ha bisogno di soffermarmi su questi su questi affari il
Naturalmente e la cosa più famosa è il giudizio lapidario i bilanci si
Fa di Carolina indennizzi o definita un'onesta gallina della letteratura italiana in un quadro intento a del quaderno greche fai riporta anche nel quaderno diciamo alle ventuno quindi perché ribadisce e questo giudizio è rimasto appiccicato a Carlino indennizzo per molti decenni lei la mappa il ventuno ma insomma
Questo giudizio sembrava un po'una condanna definitiva fra l'altro Gramsci riprendeva un famoso articolo il Papini
Che è anche che primissima in termini insultanti nei confronti della indennizzo come del resto facevano tutti gli intellettuali suoi contemporanei Grancini ma insomma
E ci sono tanti Parini ve bene anche offensivi nei confronti degli affitti dice di volere ora e che sono veramente poi questo mi manchi proprio da questa Linate da dall'onesta gallina gramsciana e Gramsci naturalmente talmente tante in relazione ad altri autori che fanno riferimento romanzo d'appendice perché non so mafia e finali naturalmente e li ha condannati e festanti o per la deformazione diffidente trasformata come la Parigi del romanzo via cioè nonché uno degli aspetti della che dimostravano la degradazione della letteratura a cui Carolina lunedì ultimo era era giunta ed altro questa autrice era famosa per le sue grande che e in una recensione della quale nero fra poco ad un altro libro la Emilia cugini Gini cara moglie dell'editore polemiche i definisce anche in accordo anche un quello che pensa a Gramsci complicate illogiche eterni brutte
E questi queste grammi sono
Legati a romantiche lo ricordiamo
Sono dedicati soprattutto alle donne donne che
Ce lo ricorda e riporta in modo anche piuttosto severo giocano un ruolo importante nell'orientamento generale indie pop verso l'acquisto dei giornali cioè un ruolo che si che da un lato eh lobbistico quindi un po'bello quello che diceva anche non Salvatore cinesi ma da parla da un lato è profili schivo perché comunque le dopo anni indirizzano all'acquisto dei giornali come sono pubblicabili
Le storie romantici
Popolari da quindici a dall'altro però sono invece cioè rappresentante di famiglia una un elemento di ingressi quel conservatore perché comunque orientano la famiglia e il giornalismo e giornalismo popolare d'appendice hanno un appunto penne che una posizione che spaccò una letteratura di altro genere e sono d'accordo anche con quello che ha tutti hanno detto diventi i relatori in quel che già mi sa che impianti difficilmente riesce ad uscire dall'idea Luciana della differenza fra cultura date tappeti adatte e poesia popolare
Non ha in effetti la questione delle persone implicate assurde però nella storia dei commando femminile primo novecentesco balconi vinta se pensiamo che il vero e Libano il proprio comando cosiddetto rosa nasce dopo Carolina
Perché Gramsci benedica una rubrica specifica abbiamo visto anche in una relazione ieri al genere poliziesco ma non non lei ha mai un verità
Precipita al comando profeta quindici di tipo femminile guance dicevo dopo l'indennizzo tante ad opera della casa editrice Salani
Soprattutto ma scrittrice Liala che invece inaugurato una padroni di semplificazioni e sistema del plot narrativo
Basato soltanto sulla donna sottomessa che attende seduta il maschio forte dominatore che è una caratteristica che poi prenderà in casa
Tanto feriale diffuso anche in piena epoca fascista c'ha diffuso e accettato in epoca fascista di Ranci normalizzata tanto il fatto che le cattive la invito per quanto appunto Piano così complicati inverosimili e quindi ispirate quindi dice appunto al al comando gotico Julianne redditi oppure al al sentimentale diciamo style
Contemporanea invece più qualità complicati stabilì il suo il penale e soltanto appunto essere un tentativo compatibile scrittrice di sperimentali
Tutti i generi letterari e quindi dimettersi impari con la letteratura maschile aperta Cusani non limitarsi soltanto ha spinti mentale ma direttrice appunto sperimentare il gotico il ma in cui ecco
E anche sentimentale
Però questi sono tutti elementi spronando ittiche Ganci depennava concludiamo ho visto già come differenti da un'analisi della realtà invece doveva
Lo scopo reale di una lettera lo scopo diciamo più utile di una letteratura
Nazionale e popolare
Addirittura Vittorio Spinazzola forse esaltiamo infarto Trento la di Caroline indennizzo convegni non vi sia capace di realizzai il collasso questo infatti a cioè di una parte in cui gli Heroine che sono addirittura ipertrofica
Fanno veramente I.Net bene e nel mare incapaci di qualunque cosa peraltro sempre rappresentante Improta agonisticamente fino al punto di egemonizzare i compagni maschi riducendo gli alla fattibile ritardi
Poiché questa in
Dichiarazione in Italia è stimata può essere considerata sicuramente e e Italia appena Cina preferenza il tentativo di un'autrice
Di uscire da quella dimensioni unicamente sentimentalmente la dimensione del sogno d'amore che poi la dimensione ad un livello chiuso popolare di Liala ma a sul livello più alto anche di finita Aniene Marco di cui non dimentichiamo che il grafico si porta dietro il libro amo dunque sono che faceva parte di quelli infiniti liberisti come il Guerin meschino ma che lui ripieni nastri in Bicamerale coppetta
Cavare sangue da anni
Cioè con la sua capacità di cavalli
E diciamo anche che in quel e queste letture diciamo più contemporanee contro sottolinea anche Eugenia Roccella
Quali tra
Famiglia e delle pari opportunità Invernizzi colloca invece come la critica che interpreta una strisciante volontà di emancipazione nuovo e contraddittorio desiderio di riscatto contraddittorio è ovviamente una parola
Datemi in Iran punto sì però certamente è una di quelle attrici che senta l'esperimento di
Rendere protagonisti che le donne nella letteratura e quindi uno sforzo che Rutelli Gramsci che americanismo e fordismo che
Beh è alla formazione di una nuova personalità femminile pone in elemento fondamentale per la trasformazione della società
Dovrebbe esterne elemento intendi più con vietati uccisi Gramsci non si occupa molto di questa specificità credo che sia questo il
Cuore del mio ragionamento quello che voglio dire prevalentemente perché per esempio Marco
A non tornerà sicuramente riesco a fargli Deng è questo il libro pezzi riesce a
Un dizionario adesso tipiche italiane contemporanee
Ecco
Questo e io è la seconda edizione di un panorama delle scrittrici italiane contemporanee uscito nel mille novecentotrentasei che contiene oltre quattro ignominia oltre quattrocento scrittrici più e meno note
Le quali tutte quante nella descrizione diciamo villa nella loro e mia piccola biografia in offerta in questo volume sono tutte quante interessate anche per mano della letteratura popolare
Tutte cioè è un tema che nelle litigi poi le scrittrici che sono rappresentate in questo repertorio sono quasi tutte bibliotecari biblioteche comunali professoresse di lettere giornalista
Sono no che in pongono in modo determinante il problema di una cultura popolare in vita come anch'conflitti tensioni e quindi c'è anche un elemento tanto culturale quanto di curava perché
Quella la padrone tra fine ottocento e primi Novecento la sanzione degli maestri e quindi c'è un tema specifico e il rapporto tra donne filettatura popolare ha come che ho voluto fare occulta
Questo intervento e comunque appunto a proposito di questa categoria di donne Christie che si occupano di questo di questo e materiale
Siccome come si è evoluta la letteratura sentimentale in quegli anni dovrei dire che di Carolina invenzione sia tanto negli ultimi anni un recupero tanto negli studi di genere quanto nell'editoria e i suoi domandi
Sono pubblicati in ambulante campi dittici anche conflitti in tutte in produzioni per esempio il caso del notissimo questo il suo più no comando
Mania scritti davvero
Maldini il bacio di una morta è uscito nel due mila otto con una prefazione di Antonia Arslan partitici bio faticava armena
Il cui libro sulla maglia rosa si intitola grandi Gandini in leggi né ispirandosi fra va famoso commento gran diciamo
Carolina indefinito quindi partendo proprio da da incombenti ecco e dalla e dal credito queste scrittrici hanno avuto netta per tentare di vedere che questo credito però
Giusto oppure poteva essere rivisitato
Invece a proposito della critica giornalistica e di questa quantità di cronisti tipici che si occupano in letteratura popolare e che cercano di favorire una cultura popolare viaggi di Porta il brano di una recinzioni che inizia a Santa Maria come dicevo
Punto prima la moglie dell'editore fornitimi e un intellettuale attivissima nel campo il Galli giornalismo e giornalistico e partecipe in modo anche molto moderno al dibattito sulla scuola contante pubblicazioni ricitazione dicevo che incentivi sul volume di Ernestina benna dalle di natura educativa può guardare nel diciannovesimo secolo è un brave ora ventitré la recinzione i Formigine appare sull'Italia che scrive peraltro limitati negli anni successivi letta addirittura a cuore fiducia
Ernestina Brenna fu a sua volta una pedagogista interista ma in particolare ad appena non sia popolare ancora una volta
Autrice di un'enciclopedia dei mariti che autodidatta intagliati decenni e addirittura pure staccati indicata a lungo anche tanti Point molto posteriori alla sua uscita anche in tutta la manualistica pedagogica
E ed era basata proprio sulla pedagogia popolare anche in questo libro il problema del rapporto con la formazione il problema del rapporto con
La condizione può guardare dal punto di vista letterario viene assunto come un problema informazioni educativa e squadrati quindi non problema letterario dal punto di vista effettivo attraverso
Tenuto di opere letterarie e non sono nata in ambito popolare compone una destinazione popolare
Privilegia ammattonate invece in ambito borghesi e comunque svolto diciamo di utilizzo popolare ed è nato va ricordato che rispetto Ganz si riteneva che decide tipologie di cultura popolare
Cioè quelle nate dal popolo per il popolo quella quella nata dagli intellettuali per i popoli quelle medie originata dagli intellettuali perciò e ma semplicità popolare dal popolo solo ora attacca
Effettivamente da più di poi
La ricezione di quei vigili nota come la scelta di Brennan di parlare di o privo degli intellettuali sia dovuta proprio alla castità
Di opere specificatamente popolare e quanto quindici anni sintattico interrogarsi sul rapporto fra intellettuali e
Ma
Al tempo Pozzetto rileva che vena avrebbe dovuto invece a trattare anche quelle opere che pur non essendo letteratura Istica secondo Nicola
Dalla città distinzioni dicono ci sono però diffuso stime tra il popolo come proprio per esempio la inverni io perché più capacità bello di parlare anima pop
Va bene appunto con l'arrivo dei toponimi clinica
Faccia riferimento a patto che i piani di Hindemith siano assolutamente assurde inverosimili e anche chi è la mancanza di continuare e critiche la letteratura che venti per l'infanzia sia una carenza di libro perciò più espormi Dini
Se letteratura popolare scuole maschili Vasco al mattino abuso nel quale devono essere inseriti dovrebbero essere inseriti tutti questi capitoli con tutti i loro limiti cioè il limite che lei CGA che ce n'è poca di letteratura
Sì veramente popolare perché è necessario uno interrogarsi dura otto anche nel panico
E dice anche che appunto tra la letteratura
Di cui si dovrebbe parlare ci deve beffe un un'attenzione maggiore verso un'architettura intenzionalmente riporta
E qui Ganci appunto fa la sua osservazione negativa perché lì esistenza che Minghini fa in questo discorso Ostuni il e Ostuni nei confronti vent'anni il più cattivo senza però qualificare che cosa quindi questo termine
E è proprio qui il problema dice Ganci cioè l'attendente attività della letteratura con quali intenzione eccoti impossibile falsa risponde così poco agli interisti come anche l'impopolarità
E proprio la sua giusta sanzione
In queste aspetta ricezione origini parla anche
Di aperitivi
Che è è proprio però no è un intellettuale criptata riconosciuta dai dagli scrittori del tempo e tant'è vero che
Bene alla interista è proprio alla letteratura borghese
Utilizzata per corti popolari e qui
Dinacci fa delle considerazioni interessanti Soir manichini paterni perché intanto ritiene che sia necessario approfondire uno studio sui clienti
Perché e mi e necessario comprendere bene la distinzione inattendibilità letteratura popolare e letteratura proletaria
Capra agganci lutto molto spesso avanti
Ina sudanesi ricche e lombarda a l'avvocato anche collaborato anche al dito del popolo
Il fatto è questo
Distinzioni fra il carattere popolare il carattere planetario mette un po'in crisi grafici perché da un lato Ganci utilizzano ora sia interni ottocenteschi
Che intendi più moderni che approva popolare
E qui lui la utilità ancora accezioni otto Simone
Dall'altro però la trappola Willem Dario legata all'insenatura e alla cultura
E
Potrebbe per in un certo senso considerata come un'evoluzione della nozione di popolare perché fa riferimento appunto a quella di mettere diceva Salvatore prima urbana e poi anche di lotta
Dall'altro però circoscrive troppo occupati a dimensioni del popolo e quindi non è unificatrice perciò il tema Biabiany Dini rimane diciamo attento un una cosa interessante
La comunque e una che insomma
Non soltanto autobiografica mente arbitra ascolti di carattere proletario un ordine a Milano il sottoproletariato urbano dire in una portineria per molti anni poi conosce Anna Kuliscioff ma insomma ecco
Credo che questa distinzione tra letteratura proletaria dittatura cubana rischia un una cosa interessante Disney Aleramo tirava un vento
Matilde Serao viene nominata soltanto questo è anche un fatto strano
Pena quanto riguarda la sua notazione del gioco del Lotto che è una un grande danno per il popolo napoletano discendente di Napoli
Lo riprende Croce Ganci lo lo dice che è un tasto acquista astucci ma a questa autrice che invece potrebbe essere
Sentita pone sicuramente a una un'autrice Borghetti però andato davvero accordato davvero la parola alla città di Napoli della fine dell'ottocento ed i primi del Novecento Gramsci non vendita
Altro spazio nomina altre due autrici
Lina pietra balle e Maddalena Santoro entrambi in modo molto lapidario ma entrambe abbastanza conosciute il panorama letterario di allora il binario navale vince
Il premio viareggio Maddalena Antonio e addirittura la lettrice della casa editrice Ampex e dato il placet alla pubblicazione degli indifferenti di Moravia quindi diciamo
Sono personalità che un
A avrebbero potuto essere annegati di più sotto il profilo della letteratura popolare e non soltanto essere nomina modo tutti istruttorio appunto di Mantegna tanto anche lei quindi
Gramsci dice don tanto è ultrà bresciani ska nel per il libro di cui si occupa
E cioè l'amore dei corti che peraltro anche
Bonimba Roberto parlare tende va molto brevemente degli auspici invece novecentesca che attigui facevo riferimento all'inizio sono notissime la prima è Adele Cambria che nel suo libero amore come rivoluzione raccoglie anche il testo che accade nonostante i bilanci e ristretto agli intellettuali e al modo in cui questo libro è stato colpo quando uscì nel mille novecentosettantacinque voglio dire che con la coppia che io ho
E copia che fa parte della biblioteca di Valentino oggi a Campana questa copia quando io resa era intonsa cioè generata non aveva neanche al
E questo lindo i famosi intimo e quindi non non non mi devo parlare
Molto noi io di questo libro Mario però nucleare una circostanza interessante è nasce in ambito femminista nel teatro della Maddalena e fidata di un'opera si tratta di un lavoro di ricerca poiché il lavoro teatrale in cui
Il quale aveva cambiato borgo anche molto combattere con le compagnie veglia dispositivo della Maddalena e che Fiano diciamo nel nell'immediato post sessantotto ed è proprio belliche nasce questo interesse
Io non contro Ganci dice lei Marte le donne era interessante perché niente sessantotto Ganci non è stato un autore Amato anti
Ha fatto parte come tutti gli altri autori del maccartismo di quella damnatio memoriae che il femminismo e i movimenti giovanili dovevano necessariamente fare dovevano passare quella foto
Appunto di damnatio memoriae
Però la cosa che vorrei mancare quindi è il fatto che nelle note di regia Adele Cambria fa riferimento al fatto che dinamici Curone Authority critiche cardinali lo dicevo appunto poco fa Salvatore
Eva pensato ad un piano diverso tante apro di cui era era questa somma che poteva guardare altro tempo cui poteva assistere altro tempo
E addirittura c'è indice che Minghella elaborazioni di questa nuova forma teatrale appartenere nonostante i ganci
Si è tenuto conto delle enoteche gran cicli via Tania nella lettera d'intenti settembre del mille novecentotrentuno quando Gramsci scrive che
Elisa realizzazioni di un testo teatrale c'è una nota fra
L'autore del testo teatrale gli attori e il direttore e la il il e il leader l'autore può partecipare a qualche rotta attraverso l'uso delle didascalie perché invece poi gli attori e il direttore devono
Esprime perché si pienamente soltanto quindi dall'unica evita Elia la l'attività degli attori l'attività del direttore fino al dubbio un'opera che è veramente quelli
Quindi il punto che voglio sottolineare tralasciando tutto il resto che tenere Amiel quell'intimo della Maddalena in linea di un teatro collettivo femminista parte proprio delle notazioni Grancia
Dico poi ancora più breve meglio qualcosa sua ex-amante che inizia en cioè bambina Ganci nel mondo salvato dai ragazzini cioè nella canzone i rischi di ci porti
Dove parla di Gramsci fonetica come Gramsci speranza di una città reale lei fa questo è libero non so se si riesce a vedere perché lei stampa da uno schema di quali sono infelici pochi e dinamici
è accanto a noi con me naturalmente Giovanna d'Arco moda Platone Giordano Bruno e in particolare accanto al nome di Simon's Bay e Gallera
Diciamo autorità spirituale di questo libro perché Elsa Morante insomma
Fa parte proprio racchette sessantotto di quel gruppo di intellettuali che anzi tanto la parte più distanti dal nazismo per abbracciare un'idea completamente non violenta della politica
Ma interisti agganci in questo novero e soprattutto no e intere stante che l'ho inserita nella storia
Nel mille novecentosettantaquattro mi soltanto un anno prima dell'uscita e i quaderni che accenni di
Di Valentino Giarratana dove
E amante scende i concludere proprio utilità il suo romanzo con un brano famosissimo di una lettera di Gramsci vecchie
In quel momento sua che la fa sentire particolarmente vicina avverarsi
Stipato che lui
Che Gramsci tenta ad un nuovo rapporto tra intellettuali e popolo lei lo sappiamo benissimo Elsa Morante scrive in innesta della della della storia che diretti agli analfabeti quelli che non fanno legge e quindi questa conclusione che lei da anni alla storia supportata da una vita Tania
Del del giugno del mille novecentoventinove tutti i temi sono falliti eccettuato uno che non so contraria ma che probabilmente è un fiore e non è un mio faccia è una una citazione molto significativa appunto è troppo in conclusione del suo lavoro e dolori riprende ancora Grancini piccolo manifesto
Dei comuni di cantante canta partito cioè che aveva scritto nel mille novecentosettanta
Dove ancora una volta lei parla di una destinati un comunismo completamente diverso da quello marxista anche se poi in un secondo momento recupererà
I nomi di macchie di Che Guevara comprende che fanno parte dei riferimenti della gioventù a cui lei vuole rivolgersi
è un manifesto che a parte proprio della avviene più anarchica e di di Elsa Morante
Una stagione nella quale il suo rapporto con la politica e pienamente estremamente problematico e pensa che c'è necessità c'è bisogno intellettuali arrivano anche da soli
A proposito di questioni ma questa introduzione della della guerra atomica il pacifismo ma soprattutto della non violenza nel piccolo ma il testo lei conclude dicendo per contestare il maoismo e per contestare
Quello che stava accadendo in Cina e quindi una questione del marxismo che lei non appoggia
Scrive l'uomo che affermare la libertà dello spirito contro il portiere e dunque controlli fatte rivoluzioni e perché parla di fatti rivoluzioni quando sono in molti anni violenti e purché la presa del potere
E lui che può anche la lunga nera marcia rimane in tutta la vita ha vinto un carcere riferendosi esplicitamente a Gramsci lo spirito libero dice Elsa Morante in mancanza di che guardarci e demiurgo alla stufa marcia lo stesso anche grezzo al santo di impronte affitti sto e quindi di fronte a
Ultima brevissima notazione era fatto uguaglianza sapienza che fatti grandissimi un personaggio della sua anche della gioia
Viene nominato molte volte così ma erano nominati personaggi come suo padre aria marina giudice che era farà capo redattrice della della
Scusa dormiente il nome della ditta
Va benissimo abbattere una rivista medica no no no quello di
Volevo dire che Maria da eliminare il popolo ecco volevo dire che Maria dirigere papà la direttrice del Grido del popolo quando
Quando
Quando Ganci era redattore
E quindi tutti questi personaggi vengono inseriti da quegli anni appartiene anni l'arte della Gioia e che quando quando ecco
Nell'attività di ogni attività trionfante il fascismo
Quando c'è la affermazione personaggio Carlo poi rappresenta il padre di quelli ad alta crescita indice anche il grande schermo Po la morte di bilanci rappresenta nel libro un punto di Paspardo
Il punto molto importante e dinanzi vale la pena anche dire questo nel pieno del popolo aveva avuto dei contatti con Maria giudice
Perché corpo anima ai redattori di fine nel modo più semplice possibile Langley Grancini
Marchetti cultura popolare non si insieme non si dovesse intendere una cultura ammazzata a livello della scrittura che
Ma quelli Annan Sapienza
Sì Iranian c'è addirittura anche con una certa Hugh Griffith diciamo nella sua università di Rebibbia cioè i suoi diario nel
Male racconta l'esperienza dei quaranta giorni trasposti in Libia dopo il furto di un altro e lei lo fatto alcune
Un'ultima cosa questa è veramente marginale vorrei nominare che
Cioè il caso recentissimo degli atti trincea Lucia Tancredi che ha spinto che recentemente intimamente pubblicità con e domando ogni cosa e per Giulia
Ma questo libro aveva avuto un precedente e circa dieci anni fa con
Una prima edizione che lei aveva pubblicato nella sua capelli dice è di e che adesso invece nella nuova versione è uscito con Ponte alle Grazie bisognerebbe io ed altri questo non mancò mai ecco
Mia disposizioni sfinito quindi vi ringrazio molto
S'
Non si sente ecco
No dicevo che ha lei stessa parla di un argomento marginale che però ha fatto emergere alcuni aspetti anche delle Sico
Letteratura popolare letteratura proletaria no a proposito di a Bernie diritti
E e poi un discorso che prosegue anche quello ed è stato fatto da Salvatore i cinghiali sulla letteratura popolare il concetto di letteratura popolare e anche il suo romanzo d'appendice anche attraverso un percorso spille Traffic intrisi di quegli anni no che pubblicavano questa tipologia poi questo genere
Di letteratura e poi la la ricezione presto le autrici più contemporanee Morante Goliarda Sapienza anche questo è un capitolo interessante senz'altro della venti scorso in ora pari sia prevista una piccola Paolo allora noi dobbiamo fare il Coppi break perché originariamente l'organizzazione aveva previsto un solo pochi black nella inserito oggi quindi noi dobbiamo decidere se passare tre delazioni o interrompere fa ricoprì Black e poi fare una relazione dibattito oppure interrompere ora e fare dopo due dibattimento rompiamo ora astrazione
Allora lei è sì facciamo questo costi Brett sarà un quarto d'ora venti minuti non mangio anch'io non lo faccio anch'io pacchetti cibo agli angoli in screening o come ha fatto ieri vada bene allora sarà non so venti minuti dai
Ad hoc
A Bari ma grazie
Volevo dire che mi hanno fatto notare che Aubert per ben due volte detto fordismo e post fordismo anzi chiare americanismo e fordismo
Ma perché il discorso fordismo e posporlo denuncia sempre la festa incassava ciò un capitolo della mia dispensa capire discorso
Va bene
Piano
Voi prendere il mio posto voi
Alberto
Sì
Allora cominciamo la seconda parte con l'intervento di Alessandro Simoncini che insegna filosofia politica in questa università
E tra le sue pubblicazioni teoria della cittadinanza sociale e analisi operai spicca critica e crisi dello stato sociale nell'opera il primo italiano degli anni sessanta società della merce e spettacolo e biopolitica neo liberale del due mila ventidue anni
E sulla guerra giusta notte genealogiche del ventitré il neo populismo
Come rovescio osceno del il neo liberalismo
Del due mila ventiquattro
Il titolo del di intervento è incontri con Gramsci e Coni civili da Asor Rosa a Mario Tronti turno
Comparsa teste volendo combattente
Ah hoc
Bene buongiorno a tutti a tutti prima di cominciare
Anche io voglio rivolgere un ringraziamento a quelli che sono i veri organizzatori di questo bel convegno quindi Paolo Desogus
Siriano abbia picchiato e Salvatore cinghiali di quale nonostante io non sia un esperto di Gramsci mente rapporto
Tra Gran ce la letteratura mi occupo invece di filosofia politica come appena detto siriana
Ha voluto invitarmi a questo convegno chiedendomi
Di ricostruire esplicitamente il contesto teorico politico in cui Alberto Asor Rosa ha maturato le note posizioni di scrittori e popolo su Gramsci sul Grancia n-esimo e sulla strategia nazional popolare del PC
Ne è uscito un intervento certamente obliquo forse troppo di questo mi scuso sì rispetto al poco s'del convegno ad ogni modo nella prima parte del mio intervento richiamerò le posizioni notte di Asor Rosa nella seconda parte sposta rotte queste posizioni trovano radici nel modo in cui alla fine degli anni Cinquanta Mario Tronti critica le componenti finaliste
Del pensiero di Gramsci che tutta la tradizione storici Istica
Che lo precede nella terza parte evidenzierò come proprio aderendo alla lettura Tronti Anna
Di Gramsci Asor Rosa che orienterà nel sessantadue sui Quaderni rossi
La necessità di una cultura socialista pensata dal punto di vista operaio anticipando sul piano teorico alcuni motivi della critica Gramsci
E a grazie al medesimo che poi si ritroverà nel libro del sessantacinque scrittori e popolo
Il mio intervento ma procede quindi da Asor Rosa a Tronti e ritorno segnalando come entrambi fanno i conti con Gramsci e con il pc
Inizio quindi ricordando che come è noto Asor Rosa fa i suoi conti con Gramsci nel terzo capitolo della prima parte di scrittori e popolo intitolato la resistenza e il gramsciani esimo Apogeo e crisi
Del populismo
Nelle pagine precedenti Asor Rosa come tutti sapete aveva ricostruito genio logicamente le radici
Di un discorso letterario in cui il popolo si saldava strettamente alla nazione veniva assunto come modello positivo da opporre a classe dirigente rappresentate come corrotte diventava il perno di una narrazione tutta incentrata sulla prospettiva di un autentico progresso
Per Asor Rosa quindi questo discorso del popolo della nazione e del progresso era giunto al proprio Apogeo con la Resistenza che con la fine della guerra che si era imposto per un certo lasso di tempo come la proposta dominante scriveva nell'ambito del dibattito ideologico nazionale
Nel realismo resistenziale e soprattutto in quello post resistenziale dei Pratolini dei Vittorini ma anche dei pavese dei libri
Asor Rosa vedeva riemergere quel forte impulso moralistico ideologico con cui scriveva l'intellettuale va verso il popolo ma il più delle volte prima ancora di raggiungerlo concretamente seriamente lo trasforma invito in immagine rovesciata disse
Per di più identificandolo con l'umanità
Ecco in quel populismo per Asor Rosa trova sbocco tutto il corredo idealistico crociano scriveva
Che aveva contraddistinto la formazione di una grande numero di intellettuali di sinistra e che informava disse la cultura democratico borghese progressista di matrice storicista
Una cultura che per lui poteva condurre soltanto a posizioni graduali spicco riformiste o nazionali riformiste come scriveva citando espressamente le posizioni del PC togliattiano dalla svolta di Salerno fuori
In questo quadro assumeva centralità la gramsciana guerra di posizione in cui la cultura gli intellettuali che la letteratura
Avrebbero giocato un ruolo molto importante per Asor Rosa la politica culturale del Pci diffondeva una concezione populista del mondo che fa al dandosi con l'indignazione umanitaria per le condizioni del popolo
Denunciava con un atteggiamento che lui riteneva democratici Lista l'arretratezza socioeconomica del Paese e si appellava all'unità delle forze popolari invitati a stringersi in un Comune fronte progressista
E in questa prospettiva tra il critico romano allora operai lista
La classe operaia veniva relegata ha un ruolo del tutto secondario
Indirizzata cioè verso la necessaria collaborazione con gli altri ceti sociali la classe cessava di essere parte e la sua spinta rivoluzionaria
Veniva riassorbita nel tutto del popolo nazione
Adottando una prospettiva unitaria questo era il baricentro politico della critica di Asor Rosa e dei giovani operai misti il Partito comunista
Aveva sottratto alla classe l'appunti o né che le spettava ossia quella di leva materiale che la critica del sistema
Un ruolo importante nella costruzione di questa prospettiva per Asor Rosa lo aveva avuto proprio il nazionale popolare di Gramsci
Che a suo dire aveva fornito al populismo italiano ossia quello letterario che quello politico quell'ideologia unitaria cito che esso non possedeva
Se è sul terreno letterario Asor Rosa che qui citava supporto in fortini dei dieci inverno critico del meccanismo
Attribuiva Gramsci l'errore di pensare che la letteratura nazionale popolare potessero svolgere una funzione progressista
Sul terreno politico rimproverava al pensatore sardo
Di essersi allontanato dalle posizioni della fase ordino vista durante la quale scriveva Gramsci aveva tentato di teorizzare fondare gli istituti genuinamente operai di uno Stato fondamentalmente di classe
Nei Quaderni invece sosteneva Asor Rosa Gramsci concepiva ormai la rivoluzione come un grande fatto popolare
Sostenuto da tutti gli elementi possibili cito anche da quelli più ovvi e tradizionali della polemica progressista borghese e costi
Il pensiero gramsciano per lui era scivolato cito verso una visione prudentemente realistica della storia italiana che si ricollegava suo dire
Con grande chiarezza scriveva al pensiero del Silone democratico ottocentesco
Qui Asor Rosa citava le pagine dei Quaderni dedicate a De Sanctis e ha Gioberti pagine in cui scriveva Asor prevaleva l'esigenza di restare alle cose
Come quando il sardo scriveva
Come tutti sapete
Quaderno quindici
Cinquantottesimo paragrafo
Che la nuova letteratura doveva necessariamente affondare le sue radici nell'humus della cultura popolare così come con i suoi gusti del pretendente col suo mondo morale ed intellettuale sia pure arretrato e convenzionale
Ma proprio questa esigenza di restare alle cose secondo Asor Rosa aveva finito per imbrigliare Gramsci dentro il solco di una tradizione indigena
Ha lo scopo di realizzare un profondo generale progresso democratico scriveva il critico romano il rivoluzionario Gramsci aveva quindi finito per replicare
Il tentativo tipicamente borghese di saldare popolo in azione in una forma tutt'altro che dirompente e rivoluzionaria
E secondo Asor Rosa questo continuamente citando alla base di questo prudente moderatismo c'era il realistico storicismo di Gramsci ossia quel credo storici spicco come lo definiva che sarebbe poi servito da alibi ancora Asor Rosa a tutti quelli che avrebbero rifiutato per principio qualunque soluzione politica e culturale di tipo rivoluzionario
Ecco questi aspetti del pensiero di Gramsci che peraltro rosa prefiguravano comporta il tema della battaglia culturale dei democratici e dei progressisti aderenti al pc
Avevano avuto a suo dire un importante innesto con la concezione nazionale del partito che già nel quarantaquattro quarantacinque scriveva i politici del PC avevano messo a punto
E quindi come ha sostenuto Cristina Corradi è evidente che nel mirino di Asor Rosa c'era lo storicismo
Umanistico progressista del partito di Togliatti ritenuto estraneo alla critica marxiana dell'economia politica che diffidente nei confronti delle più vivaci correnti del marxismo europeo
E questo storicismo faceva perno secondo Asor Rosa sul nazional-popolare che sulla linea De Santis Labriola Croce grazie
E punto
Adottando una problematica democratica antifascista e populista scriveva Asor Rosa in luogo di una problematica socialista marxista più operaia
Ai suoi occhi appunto era un orientamento inevitabilmente solidale con
Una tendenza politica moderata che si giustificava con la storica arretratezza italiana e la conseguente necessità di completare la rivoluzione democratica
Bene sin qui appunto la ricostruzione delle posizioni di Asor Rosa ora entro nella seconda parte del mio intervento appoggiandomi su una critica a mio avviso molto condivisibile a queste posizioni che viene da Guido Liguori
Se Asor Rosa sostiene Liguori nel suo Gramsci conteso
Coglieva effettivamente nel segno evidenziando la connotazione populistica di tanta letteratura post resistenziale che mio realista
Fondata scrive Liguori su una nozione validissima di popolo
I quaderni quaderni gramsciani erano invece senz'altro un bersaglio sbagliato perché in Gramsci la cultura popolare da qui pure per il pensatore sardo occorreva partire non veniva mai esaltata criticamente ma sempre vista come un dato di partenza potenziale da cui prendere le mosse per un processo alla fine del quale tale cultura subalterna sarebbe stata la prima a dovere
Risultare profondamente trasformata tutto il contrario cioè di quanto accade nei populisti per i quali il popolo rappresenta un modello statico e ed esaltato tale quale
Va il fraintendimento di Asor Rosa come lo chiama Liguori dipendeva secondo lui dall'enfatizzazione dello storicismo di Gramsci uno storicismo assoluto che lo avrebbe condotto a puntare tutta l'attenzione sulla realtà esistente e a sfumare i contorni della trasformazione possibile così al posto di Gramsci insieme a Gramsci scriveva ancora Liguori
Venivano prese a bersaglio da Asor Rosa la cultura del PC che riconduceva storici spicca mente socialismo alla tradizione democratica ottocenteschi italiana e la stessa strategia del partito
Fondata su una guerra di posizione che derivava sì da Gramsci ma che poi aveva subito molti aggiustamenti
E molti fraintendimenti
Ma su che basi
Poggiava il fraintendimento o forse sarebbe meglio dire la forzatura di Asor Rosa dove aveva trovato questo Gramsci iper storicizza Asor Rosa la mia tesi e che la sua fonte principale mai citata in scrittori al popolo
Comma valorizzata in testi successivi come quello sulla cultura
Che sta nella storia d'Italia
Siano stati i saggi che Mario Tronti aveva scritto su Gramsci alla fine degli anni Cinquanta
è impensabile che Asor Rosa che a quel tempo con Tronti era in uno stretto rapporto di consuetudine umana e politica intellettuale e che poi avrebbe riconosciuto apertamente
Al filosofo romano il ruolo ispiratore magistrale scrive Asor Rosa del ritorno per la vista mare ex
è impensabile che non avesse letto i due testi
Con cui tra il cinquantotto e cinquantanove l'autore di operai e Capitale faceva i suoi conti con Gramsci definendo la filosofia della prassi gran Ciano come filosofia integrale e storicismo assoluto fu
E nel saggio del cinquantotto intitolato alcune questioni intorno al marxismo di Gramsci il filosofo romano esordiva lodando il sardo
Come un politico capace fin dagli scritti giovanili di cogliere la fecondità immediata della rottura rivoluzionaria in generale contro ogni gradualismo riformista
Ma poi subito dopo formulava quella che lui stesso definiva un'interpretazione tendenziosa volutamente tendenziosa del Gramsci filosofo
E queste interpretazioni in effetti conteneva delle forzature dal mio punto di vista che miravano a mettere in rilievo più del dovuto lui stesso in seguito lo avrebbe poi riconosciuto
Come l'opera di Gramsci fosse stata intimamente con penetrata da uno storicismo di matrice idealista con cui ora occorreva fare i conti e che occorreva superare a quel tempo Tronti era vicino a Galvano Della Volpe che teorizzava una rottura tra Marx ed Engels ed Hegel e non una continuità Tronti aveva cioè in mente un ritorno a Marx e che segnando una chiusura definitiva con l'idealismo hegeliano e con quello della tradizione italiana potesse liberare Marx dallo storicismo e aprire a un marxismo inteso scriveva come scienza
Come scienza della formazione economico sociale capitalistica naturalmente
Anche Gramsci sosteneva Tronti aveva tentato il suo ritorno a Marx ma non gli era riuscito lo aveva tentato ingaggiando un serrato corpo a corpo con Croce indicando nella scrittura di un antico rocce
Il compito storico del marxismo dalla nostra epoca
Che secondo Tronti però che su questo era d'accordo con Togliatti Gramsci aveva già scritto lampi Croce
Ma era il modo in cui l'aveva scritto evidenziare secondo lui il limite grave del suo pensiero
Per correggere il passo indietro di Croce e Gentile rispetto ad Hegel infatti secondo Tronti Gramsci aveva concepito la filosofia della prassi come una riforma e come uno sviluppo delle grillismo
E aveva quindi inteso il marxismo come la conclusione finalmente positiva dei vari tentativi che l'idealismo italiano aveva fatto per rivedere e aggiornare lo strumento logico del metodo hegeliano
Ma per Tronti era proprio dalla mistificazione della dialettica hegeliana così la definitiva che bisognava uscire per approdare della Volpiano a mente al marxismo come scienza
Vicenza del capitalismo giungeva e della società borghese moderna
Quindi pur avendo avuto il grande merito di correggere l'elemento speculativo dell'idealismo rimarcando il carattere storico sociale implicito nella conoscenza umana per pronti Gramsci non era riuscito a distaccarsi definitivamente dalla dialettica hegeliana
Come invece suo dire aveva fatto Marx
E
Quindi
Aveva imbastito Gramsci la filosofia della prassi sublima Ando l'idealismo in uno storicismo assoluto tornava il termine appunto storicismo assoluto nel quale la filosofia scriveva pronti veniva ridefinita contro il senso comune come assoluta sistemazione storici Istica del buon senso
Insomma per Tronti l'operazione di Gramsci non era riuscita a risalire oltre un marxismo già in origine improntato di etilismo e di idealismo
E questo perché alle spalle di Gramsci stava per troppi il grande peso degli interpreti storici Stich italiani di mare sa Mondolfo Gentile
Croce e naturalmente Labriola che secondo Tronti era all'origine sia dal marxismo sia dell'idealismo italiano e che aveva aperto a tutti la via verso marzo
Ho in questa linea di pensiero però sosteneva Tronti in un altro testo quello del cinquantanove intitolato tra materialismo dialettico e filosofia della prassi
In questa linea di pensiero dicevo Marx era servito soltanto per riprendere il discorso su Hegel debba una volta tornati a Hegel scriveva Tronti
Marx e ormai liquidato
Secondo Tronti Gramsci aveva letto questo Marx decisamente hegeliano e fondamentalmente italiano aggiunge
Cioè aveva dovuto riscoprire il marxismo attraverso la lente dell'idealismo e poi aveva finito così per porsi a coronamento di questa linea di pensiero senza effettivamente mai superato
Quindi la filosofia della prassi aveva provato a combattere l'idealismo ma lo aveva semplicemente capovolto in uno storicismo assoluto
Ora come ha osservato Dario Gentili Tronti attaccava lo storicismo gramsciano per attaccare tutta la tradizione culturale italiana
Che stava dietro la filosofia della prassi una tradizione con cui per Tronti Gramsci non era riuscito a rompere e quindi occorreva rimuovere il blocco teorico che quella tradizione rappresentava per ogni nuovo ritorno a Marx
E a maggior ragione questo era necessario
Secondo Tronti
Anche perché è come ha sottolineato Jamila ma scatta Secondo Tronti lo storicismo italiane quello di gran c'erano stati riassorbiti dallo storicismo togliattiano che dal culto della storia che questo veicolava
Per Trotti cioè la tradizione storicista era diventata la principale fonte di legittimazione ideologica di una politica sedicente rivoluzionaria ma intesa ormai soltanto come riflesso del progresso storico
E questo giustificava la politica riformista del PC
Che come ogni politica riformista scriveva pronti vedeva nel capitalismo una possibilità illimitata di sviluppo verso il socialismo uno sviluppo tanto sicuro da rendere superfluo o addirittura inopportuno
Ogni tentativo aggiungeva di salto rivoluzionario
Tolti si opponeva ovviamente ad ogni teoria della democrazia progressiva perché per lui la rivoluzione era ciò che interrompe e contrari il corso degli eventi afferrando l'occasione per trasformarlo questo corso degli eventi e quindi non bisognava in una in alcun modo sto richiesti che a mente
Assecondarlo e in quest'ottica la classe operaia non era la portatrice di una missione storica universale ma il soggetto profano che come agli occhi di Tronti mostrava la ripresa delle lotte operaie va cinquantotto e cinquantanove poteva diventare qui ed ora l'elemento soggettivo anti creativo scriveva della politica rivoluzionaria
Da questa critica lo storicismo pronti e Asor Rosa non sarebbero più tornati indietro
Anche in tutte le giravolte successive diciamo
Però cambierà invece presto e così entro nella terza di ultima parte dell'intervento il senso che attribuirà hanno al marxismo come scienza di cui parlavo prima
Se l'influenza di della Volpe li aveva spinti a concepire il marxismo come scienza abbiamo visto della dinamica capitalista in generale presto seguendo Raniero quanti ieri
I due approderanno ha una concezione del marxismo come cento operaia cioè come conoscenza di parte che deve emergere dal punto di vista della classe operaia
E Della Volpe che non aveva mai rivolto il proprio interesse al tema della soggettività operaia e la cui visione laborista e meritocratica del socialismo
Si era manifestato addirittura in un aperto elogio della figura distaccano non poteva certo servire ad assumere il punto di vista operaio secondo turno e a Soros
E invece proprio da questo punto di vista dal punto di vista operaio che sui Quaderni rossi Tronti di Asor Rosa elaboreranno dal sessantuno
Una lettura dello sviluppo capitalistico
Radicalmente alternativa a quella del PC
Facendo leva su strumenti culturali inadeguati come lo storicismo infatti a loro dire quel partito non riusciva più a comprendere la grande trasformazione che stava rapidamente innovando
Potremmo dire l'anima nelle forme del dominio capitalistico ma stava rapidamente innovando anche i soggetti che quel dominio combattevano
Soggetti classe
Nel secondo numero dei Quaderni Rossi nel mille novecentosessantadue
I contributi dei due giovani operai visti prendevano di mira l'idea allora dominante nel PC che il capitalismo italiano fosse arretrato
E che solo l'azione delle forze democratiche popolari avrebbe potuto limitare le conseguenze più deleterie del ritardo contro questa ipotesi pronti a surroga si dicevano convinti che invece quella italiana
Posso ormai diventata una società pienamente capitalistica
E che proprio questa trasformazione assegnasse una indiscutibile centralità all'industria
Una centralità che per loro partiti operai non comprendevano precludendo sì così la possibilità di riconoscere il nuovo ruolo che in questo quadro assumeva la classe operaia intesa come antagonista globale al sistema capitalistico antagonista globale è un definizione di Asor Rosa su queste basi nell'editoriale della rivista intitolato la fabbrica e la società pronti rinuncia alla la necessità di cito guardare lo Stato dal punto di vista della società la Società dal punto di vista della fabbrica la fabbrica dal punto di vista dell'operaio
Bisognava cioè dismettere il punto di vista della società e assumere quello della parte che vuole rovesciarlo
Nelle pagine successive la rivista Asor Rosa a cui dunque adesso faccio ritorno
In un articolo intitolato il punto di vista operaio e la cultura socialista
Sosteneva simmetricamente che la grande trasformazione del capitalismo italiano richiedeva una rete ma rottura teorica
La nuova centralità dell'industria aveva fatto della classe operaia cito non una delle forze componenti uno schieramento popolare come volevano i partiti gli operai ma il luogo sociale
Dove l'alienazione che capitalismo e radiata sesso tutta la società scriveva Asor Rosa raggiunge il suo culmine il maximum insuperabile
Per questo motivo continuava Asor Rosa utilizzando il marxismo come scienza la classe operaia poteva attingere un maximum di conoscenza una possibilità che nessun altro gruppo sociale secondo lui aveva di conoscere e giudicare se stesso e la società in cui vive
Ecco a questo scopo però la ricerca teorica avrebbe dovuto sintonizzarsi indirettamente con le forze sociali di classe che si muovevano all'interno della fabbrica
Avrebbe cioè dovuto assumere il punto di vista operaio appunto e diventare strumento del processo rivoluzionario direttamente senza mediazioni
Solo dal punto di vista operaio
Ultimata sul rosa poteva sorgere una cultura socialista una cultura scriveva Asor Rosa non potrà essere moderna se non sarà la cultura della classe operaia
Però quello che non è adesso interessa che propedeutica a questa cultura socialista doveva essere il rifiuto delle ideologia cito
Populistiche nazional-popolari risorgimentali mistiche idealistico marxiana socioculturali Ustica scriveva Asor Rosa
Una cultura socialista doveva cioè rigettare convintamente
Quello che lui definiva il discorso culturale delle sinistre
La classe per lui non aveva bisogno di ideologie che genera spero la coscienza della propria condizione
Il rifiuto di quest'ultima di questa condizione e del capitalismo sarebbero infatti sorti dal fatto stesso dell'aliena
Io ne e non da una qualche coscienza portata dall'esterno ai lavoratori
Qui con una fortissima dose di soggettivismo Asor Rosa puntava come pronti sull'immediata politicità delle lotte e dei comportamenti della classe operaia e da qui discendeva il rifiuto del concetto gramsciano di egemonia
E
Come riconosceranno in seguito si Asor Rosa che pronti il loro limite maggiore il limite maggiore delle loro posizioni
Delle
Per il discorso culturale delle sinistre sosteneva Asor Rosa in questo articolo dei Quaderni Rossi anticipando quindi nel sessantadue le critiche poi formulate in scrittori al popolo beh il discorso culturale delle sinistre rinunciava a ricercare la possibilità di una cultura della classe operaia
Al al suo posto scriveva questo interessante per noi
Talvolta in funzione addirittura sostitutiva il discorso dei partiti operai sfruttava una tradizione nazionale volta a volta democratica radicale o anche semplicemente moderata
Oppure
Sfruttava quelle parti dell'esperienza storica socialista che risultavano meno compromettenti scriveva o comunque dissonanti con la tradizione nazionale ad esempio citava ad esempio Asor Rosa il Gramsci dei Quaderni piuttosto che il Gramsci dell'Ordine Nuovo
Ho naturalmente l'intera linea De Sanctis rocce grazie
Nella ricerca teorica estetiche letteraria giungeva ecco dunque e concludo
Come in queste righe degli emergeva il Gramsci di fronte la cui lezione qui il critico romano faceva interamente proprio
Asor Rosa trainato quindi dal teorico Tronti importava qui nel proprio discorso l'immagine di un Gramsci integralmente storici lista e interamente sussunto
Hallo storicismo togliattiano
Una Gramsci che in scrittori e popolo
Sarebbe diventato come si è visto nella prima parte di questo intervento sia l'autore nazional-popolare capace di fornire al populismo italiano l'ideologia unitaria che esso non possedeva citazione da scrittori e popolo sia l'autore da cui il PC avrebbe tratto il credo storicista come abbiamo visto e come lo definiva Asor Rosa posto alla base della via italiana al socialismo
Vi ringrazio per l'attenzione
Alessandro per questa puntuale ricostruzione della ricezione di Gramsci
Sorrow salari pronti per per le ipotesi che ai formulato che immagino possano essere poi gli argomento di
Dibattito di una discussione
Nell'ultima parte della nostra Gestione
E passo all'ultimo relatore che Marco Gatto
Professore associato di compare artistica e Teoria della letteratura
Presso l'Università della Calabria tra i suoi volumi possiamo ricordare marxismo culturale estetica e politica della letteratura nel tardo Occidente del due mila dodici
Nonostante Gramsci marxismo e critica letteraria nell'Italia del Novecento del due mila sedici Rocco Scotellaro e la questione meridionale due mila ventitré critica dell'inespresso letteratura inconscio sociale due mila ventitré
L'egemonia della superficie per una critica del postmoderno avanzato due mila ventiquattro con Roberto Finelli anche scrittori di dominio delle inferiore filosofia e critica della catastrofe
Il titolo dell'intervento di Marco Gatto è la critica gramsciana dell'autonomia estetica e la sua mancata ricezione negli studi letterari italiani del secondo Novecento
Grazie molte menisco ai ringraziamenti già formulati da
Che mi ha preceduto agli organizzatori siamo giunti alla spina
Nel giudizio un convegno molto ricco
Le stimolanti dunque la lezione di Gramsci in materia di di critica letteraria e di critica della cultura
Risiede nel proporre un'alternativa teorica e politica
All'idea non solo romantica non solo crociana di un'autonomia dell'arte e della sfera estetica
La rilevanza per non dire l'attualità di questa lezione sta nell'allestimento di una produttiva dialettica tra due elementi a mio giudizio primo è il riconoscimento della specificità dei problemi letteraria dunque il riconoscimento della necessità di un terreno di comprensione di tipo disciplinare
L'altro elemento e l'inserimento
Di
Questi problemi letterari artistici nel quadro più diciamo complessivo di una proposta politica che contribuisce a ridefinirne i contorni se non a potenziarne i presupposti
Gramsci lontano in questo dalla logica dei distinti Crociani stabilisce una compenetrazione ovviamente non pacificata ma costantemente dialettiche dinamica sarà una dimensione settoriale dell'agire intellettuale è una dimensione invece pubblica collettiva dunque ideologica e politica
Insita appunto dell'intrapresa culturale così che nei termini restituiti I quaderni il giudizio su un testo su una categoria estetica o su un problema culturale
In multa al netto di un'analisi condotta attraverso lo strumentario disciplinare più opportuno nell'occasione politica di una trasformazione da una nuova idea dell'arte promana una nuova idea di civiltà e dunque un nuovo modo di intendere i rapporti sociali
Il giudizio estetico in tal senso
è una tappa importante per la costruzione dell'egemonia politica che come sappiamo si fonda sull'edificazione di nuove forze intellettuali capaci di sfuggire alle logiche suadenti dell'addomesticamento culturale del servilismo settario che a parere di Gramsci qui erede di una lunga tradizione che viene da leopardi ma anche da Foscolo
Da sempre designano
Aspetta ritmo servilismo e così via il carattere del dottor del sapiente italiano
E tale approccio si reca la convinzione che non possa darsi se non in forme ideologicamente controllate programmaticamente alienanti un'arte autonoma sia un'arte che pensi se stessa come mitica Autun pugliesi come scissa dall'interezza della materialità sociale pertanto l'idea di critica che Gramsci tentatore dialettico e totalizzante pensatore comunista ha in mente negli appunti programmatici di studio e nelle analisi di precise questioni culturali questa idea di critica sembra sostanziarsi in quello che definire con un doppio movimento cioè una critica dell'autonomia estetica
E quindi un insistere sull'economia dell'opera d'arte da un lato e dall'altra parte però anche un riconoscimento della specificità estetica del patto letterario del fatto musicale
Via dicendo così che in Gramsci lo specialismo autoreferenziale
Da cui
Proviene secondo Gramsci il carattere di casta degli intellettuali italiani è disinnescato nello stesso istante in cui sorge come necessità disciplinare dal momento che la sua ragione dev'essere non è esclusiva ma influenzata direttamente dalla lotta per una nuova idea di democrazia
Culturale siamo cioè di fronte ad una perenne auto dedicati a presupposti critici che autorizza riconoscere Gramsci io credo come modello dialettico anche per il presente poi dirò qualcosa in chiusura suo storicismo
Fate l'occasione critica uno strumento di conoscenza delle condizioni materiali entro cui l'atto di giudicare interpretare e trasformare si colloca e ovviamente una lezione e che lo marxiana Cuesta alla quale Gramsci guarda però con assoluta
Originalità offrendo un contributo essenziale all'idea di una conoscenza anche sul piano estetico sempre però sessuale l'opera d'arte un processo dicendo la stagione molto noto dei dei Quaderni quindi un sapere sempre processuale secondo il quale per dirla con Nicola Badaloni cito conoscere e il perenne modificarsi della teoria in relazione al perenne modificarsi della pratica ovviamente la citazione da il marxismo di Gramsci testo del mille novecentosettantacinque
Nello stesso tempo il controllo teorico al quale l'atto critico sottoposto rimanda all'orizzonte filosofico sì di assoluta storicizzazione delle categorie ermeneutica
Ma anzitutto di riflessione auto cosciente sul carattere sia orizzontale immanente specifico
Sia verticale appunto storico materiale degli oggetti cultura
Pertanto in Gramsci è sempre viva la consapevolezza problematica del necessario utilizzo di prestabilite categorie idealistica con tutti i rischi di formalismo e provvidenziali fumo Este legato ma proprio tale consapevolezza per dirla con le parole di un lettore attento alle pagine gramsciana Renato Solmi
Esprime l'idea cito che ciascuna delle nostre categorie contiene in sé abbreviata e come in sintesi la propria storia un mutamento cioè il reale
E punta da loro l'idea di fissità e di assolute
Nella città
Insomma l'originale l'originalità di Gramsci consiste proprio nell'aver concepito intendo nesso tra critica degli esiti culturali e costruzione di un'egemonia politica perennemente in auto verifica
Un modo nuovo di intendere lo storicismo e la lotta per una nuova idea di sapere Primo certi To compromessi disciplinari e di Fiacchi trascendentali fine tuttavia immune da facile tentazioni immane intristisce ne consegue che Gramsci non rinuncia mai al giudizio estetico anzi
Riconosce la grandezza di opere letterarie pur lontane almeno in apparenza da una vocazione esteriormente politica e non rinuncia mai neppure alle competenze tecniche per comprendere l'arte
Nelle sue multiformi sfaccettature
Ma Shelley appunto di incorporare le due città istanze in una critica della cultura in movimento nel nome di un di un un umanesimo reale storico in grado di porre sotto accusa
L'idea di una separatezza dell'arte dai destini sociali e dunque il suo sconfinamento romantico e idealistico nell'irrazionale
Non a caso si parte sempre dalle identificazione materialistica di un messo problematico d'ordine storico
E concettuale per di fronte all'insoddisfazione generata da un modo di intendere l'arte eccessivamente individualistico frutto di un'attitudine libresco campi e intellettuali Ispica ed esito di un carattere come dice Gramsci di casta più simile
Al sacerdozio che è un percorso di conoscenza critica sono Pasteur quaderno dodici
Gran uscire reagisce con l'intento di ricostruire la prospettiva nella quale un determinato problema culturale o testuale si colloca spesso dimostrando nella sua origine di classe
Pertanto un certo modo di comprendere l'arte e la cultura è proprio del carattere aristocratico degli intellettuali italiani più interessati alle sottigliezze artificiose di un qualche remoto polveroso poema e alla vita morale dei reietti alla domanda quaderno ventitré perché la letteratura italiano non è popolare in Italia la domanda di lunga durata viene da Foscolo Dario Pardi giunge a Ruggero Bonghi
E con questa domanda si risponde storici dando adeguatamente i presupposti della sua emersione senza ricadere nella unilateralità di una chiosa elitari Istica un solo culturale
Quando inerti di ragionamento dice Gramsci
Qual erano ventuno risultano mal posti per l'influsso di concetti estetici di origine crociana o idealistica ne consegue la difficoltà di intendere concretamente che l'arte e legata a una determinata cultura o civiltà
E che lottando per riportare la cultura si giunge a modificare il contenuto dell'arte fine della citazione
Ed è questo lavoro politico che non si realizza cito ancora dal quadro ventuno dall'esterno pretendendo un'arte didascalica a pezzi moralistica ma dall'intimo perché si modifica tutto l'uomo in quanto si modificano i suoi sentimenti le sue concezione e i rapporti di cui l'uomo è espressione necessari a fine della citazione la nota prima d'acqua del movente
è un luogo nevralgico questo della riflessione gramsciana alla inadeguatezza di una cultura immobili spicca che non sa penetrare nelle classi popolari
Che non sta cioè farsi garante cito di un moderno umanesimo capace di diffondersi agli strati più rozzi e incolti fine della ci
L'azione si oppone non un'arte esorta attiva e limitatamente didascalica
Una versione estetica del meccanicismo volgare potremmo dire bensì un'arte una cultura distrusse in grado di porsi il problema della costruzione pedagogica di un senso comune nuovo di un affinamento delle potenzialità di comprensione dell'arte da parte delle classi popolari di un consolidamento quindi dell'idea di emancipazione anche di emancipazione estetica
Siamo pertanto su un territorio vi è in esplorato anche in seno alla riflessione marxista che fa di Gramsci un innovatore sul piano della critica della cultura la nota notazione nazionale popolare che sono nel giudizio è stata fra in testa da chi inteso dirsi censore del populismo letteraria Alessandro sacchetto azzurro affari opposizioni molto critica
Però la nota nozione di nazionale popolare non ha nulla a che vedere a mio giudizio con un presunto abbassamento dei valori estetici
Piuttosto è tesa a ribadire un'idea di totalità sociale in cui il fattore arte lungi dal pensarsi autonomo dacché legato al dominio di una classe sulle altre
Lavora politicamente all'edificazione di un'umanità nuova tenta rinunciare alle sue specificità
Senta annullare l'attribuzione valoriale accertata dalle scienze umane di settore cioè senta barattare Shakespeare con una letteratura supposta
Popolare percosse peraltro abbassamento dei valori estetici nazionale popolare dovremmo seguendo Gramsci insomma in questo rinunciare una buona parte della letteratura russa il fondamento dei cavalli ad esempio la letteratura do spoglie spiana Gramsci lo coglie proprio nell'elemento nazional popolari
Che sia dunque un umanesimo democratico allargato inclusivo l'obiettivo lo conferma il richiamo costante di Gramsci al tema dell'interezza umana e delle gambe profondo che l'arte intrattiene con la approfondita dei problemi esistenziali educazione letteraria rivolta ovviamente
I ceti popolari nulla a che vedere col consumo massivo di titoli facili e ammiccanti in fondo questo il punto d'arrivo delle riflessioni gramsciani e sulla diffusione presso il grande pubblico dei romanzi d'appendice o di testi lontani dalla condizione sociale italiano
Ma al contrario l'educazione estetica prevede un lavoro collettivo per agevolare gli strati più bassi
Nell'acquisizione di una cultura universalmente condivisa che sappia dare risposte più profonde alle loro esigenze aggirando il rischio della disperazione amministrata uso un termine Ambra
Ad ogni anno
Per questo motivo l'affermazione contenuta in una lettera a Giulia del cinque settembre mille novecentotrentadue nella quale Gramsci sostiene cito di poter ammirare esteticamente Guerra e pace di Tolstoj
E non condividere la sostanza ideologica del libro fine della citazione
Ma indetta nella direzione appena descritta di umanesimo critico che non rinunciando alla grandezza estetica dei capolavori giudichi le opere le trasmetta nell'ottica appunto di uno storicismo
Assoluto nella cornice di una lotta per l'emancipazione entro la quale certi significati possono ovviamente darsi come inservibili
Vale a dire che qui Gramsci
E dunque è un problema teorico che ha evocato Raul Mordenti nella sua relazione di cui si farà carico poi Luca
L'idea che la letteratura si candidi a essere strumento di conoscenza della realtà proprio per la sua capacità di riflettere la complessità del Consorzio sociale
A volte persino allontanandosi dei principi biologici dell'autore cosicché famoso questo caso legittimista Balzac e e dimostra autore più utile alla causa del socialismo di qualsivoglia propagandista di esibite credente rivoluzionarie
Dal momento che la sua capacità rappresentativa rispecchia il movimento Complesso dei gruppi sociali
La dinamicità della lotta fra le classi e dunque la totalità dei processi materiali fornendo gli strumenti adatti a una comprensione non distinta non particolare non settoriale dei problemi in campo
Bisogna tutta di avvertire al di là delle possibili implicazioni teoriche che il faro politico di Gramsci nel considerare i problemi estetico letterari resta la lotta per l'egemonia
Che si traduce potremmo dire in una pedagogia dal basso in grado di diffondere se non proprio la pratica umanistica almeno il suo sentimento lungo tutto l'arco della società
Il giudizio estetico sulle opere pur riconosciuto come indispensabile e pertanto parziale
Deve integrarsi col momento politico questo significa non rinunciare a giudizio estetico non rinunciare come dicevo ad una specificità ma trascinare però poi questa specificità verso il momento politico anche quest'ultimo per Gramsci non è di facile Indirizzo non può essere ancorato a facili automatismi bah ovviamente verificato
Si comprende allora per quale motivo per Gramsci sia impossibile scindere l'attività intellettuale da quella politica questo e il male della tradizione italiana per Gramsci
Nel difficile percorso di costruzione di una nuova egemonia che prevede la formazione di nuovi intellettuali questa volta non emersa dalla cappa dei letterati
Ma da quel che gran ci può ancora chiamare Popolo il lavoro del comunista prevede il perenne cosciente scardinamento
Di quelle quantificazioni identitarie individuali e di gruppo che qualsivoglia attività incontra nel suo dispiegarsi tanto più in un momento quello di una modernità non ancora vantata in cui la logica del professionismo e del settoriali Isma'regolato sembra risultare vincente
Mi pare ad esempio che occorre vedere nel neorealismo ma anche nel brescianissimo
Lei sito patologico almeno nel campo letterario culturale di queste falsificazioni identitarie o di queste costruzioni culturali di casta particolarismi
E in un passo ancora una volta di di Kato al rapporto tra arte costruzione di una nuova società
Peraltro noto per la sua ferocia Farkas dica che Gramsci chiarisce la sua posizione è un pazzo già citato perdonerete appunto se ci ritorno
Cito quaderno ventitré il rapporto artistico mostra la patois ingenuità dei pappagalli che credono di possedere in poche formulette stereotipate la chiave per aprire tutte le porte
Due scrittori possono rappresentare esprimere lo stesso momento storico sociale ma uno può essere artista e l'altro un semplice un torello piede la citazione il motivo è presto detto
Cito ancora
Esaurire la questione limitandosi a descrivere ciò che i due rappresentano esprimono socialmente cioè riassumendo più o meno bene le caratteristiche di un determinato momento storico sociale significa non può sfiorare neppure il problema artistico fine
Della citazione qui mancherebbe qui chiaramente il discorso specifico dal punto di vista estetico letterario sull'opera d'arte
Dal momento che problema artistico non può accontentarsi di un facile meccanico riflesso
Il punto è che la lotta culturale deve tenere assieme sia la critica artistica che la critica politica
In un modo così dialetticamente avvertito da scongiurare lo svuotamento dell'uno o dell'altra ecco dei tanti spetti il modello no dice nel quaderno ventitré proprio di questa capacità di tenere insieme critica il selettività pulite
Quando il contenuti Isma'
Si sostituisce alla critica estetica annullando le prerogative specifiche di quest'ultima si realizza per Gramsci un arretramento delle conoscenza scientifica
Così allo stesso modo quando il colma lirismo si compiace di se stesso prefigurando orizzonti di autonomia decade l'obiettivo di una trasformazione attiva della società
Se invece si realizza quel mezzo dialettico sopra evocato
Se cioè nel rispetto delle specificità gli apparati critici si incontrano in qualche modo ne dando la propria indipendenza disciplinare allora
Sfida abitanti ha un lavoro critico politico in cui lo studio delle grandi opere funzionale alla crescita culturale delle masse
L'analisi della diffusione presso il popolo di certe forme date e relativa una consapevolezza maggiore delle condizioni generali è in terzo luogo la comprensione dell'interezza culturale di un dato momento storico ha il merito di ricostruire l'immagine della totalità sociale
Ecco perché anche soprattutto sulla scorta delle tempio dilettanti s'Gramsci parla di un lavoro culturale attraverso il quale realizzare i presupposti per un nuovo modo di intendere i rapporti umani cito ancora dal quaderno ventitré
Che si debba parlare per essere esatti di lotta per una nuova cultura e non provate pare evidente fine della citazione
Si deve cioè cito ancora parlare di lotta per una nuova cultura cioè per una nuova vita morale che non può non essere intimamente legata a una nuova intuizione della vita
Fino a che essa diventi un nuovo modo di sentire e di vedere la realtà
Ieri la citazione veemente questo modo di sentire vedere la realtà nuovo e legato a possibile future emersioni artisti
Pertanto la lotta provate che discende dall'allestimento di una nuova piattaforma culturale che rappresenta l'obiettivo della critica estetica ancorata alla filosofia della Praxis pone un ordine nuovo di problema
Il tentativo di conquistare un'egemonia morale politica capace di infondere una libertà artistica forse più genuina nel novero della quale sarà impossibile scindere il contenuto dalla forma
Una libertà espressiva forse più rispettosa dell'artisticità insedi quanto lo possa essere una mozione solo settica o contemplativa DS e insomma l'irruzione
Dell'elemento politico morale in un quadro di problemi già crociano a scardinare la logica dell'autonomia estetica proprio perché retail Mann pizza quest'ultima
Ora
Il Rocco il riconoscimento
Del nesso tra critica dell'autonomia e e garanzia però anche di una specificità artistica passo all'ultima parte del mio intervento non ha trovato secondo la mia parziale ricostruzione nella critica letteraria nella critica della cultura italiana del Novecento se non sparute individualità un accoglimento
Perché preferito vedere in Gramsci il campione di un in un'estensione indiscriminata del campo culturale quando non il teorico supremo della sovrastruttura o addirittura l'ispiratore diciamo così di manovre
Populistica stendiamo
Uno sguardo alla ricezione
Lo sguardo velocissimo chiaramente rigettare la proposta di Gramsci in maniera di critica della letteratura fino a partire dalla pubblicazione di letteratura e vita nazionale del mille novecentocinquanta
Possiamo forse rilevare molto schematicamente due questioni
Da un lato c'è
L'entusiastico accoglimento di quelle pagine dal cinquanta in poi da parte di una generazione uscita
Dalla Resistenza con il compito di rinnovare la cultura del del paese di scoprirlo di conoscerlo integralmente anche sul piano culturale e qui ovviamente mi riferisco a tutti i fenomeni di grande interesse per la cultura del popolo dalla letteratura fino alle spedizioni e tecnologiche di De Martino passando ovviamente dal cinema ma anche dalle arti figurative
In secondo luogo però all'impossibilità
Per deficit teorici
Di fuoriuscire davvero pure in questo entusiasmo dall'orbita crociana al limite i brindando là con le proposte gramsciana e qualcuno ha parlato di croci o gran sciismo se non sbaglio Ferretti nell'introduzione officina
Cioè un impossibilitati si traduce in critici letterari come Petronio Vigni Sapegno Muscetta passò solo pochi nomi ma anche in critici scrittori come quelli animatori di Officina Leonetti Roversi lo stesso Pasolini cioè l'impossibilità di fuoriuscire dall'orbita crociana che in fondo diciamo così si traduce nel non riuscire a rinunciare fino in fondo al primato
Estetico al primato della letteratura alla propria distinzione al proprio privilegio letterari e quindi nel novanta per davvero cogliere integralmente la rivoluzione culturale che Gramsci prefigura nei quaderni
E io credo che questo Betto intellettuali spicco che è stato
Secondo me descritto benissimo da un libro che si ricorda poco che il discorso degli anni cinquanta di Angelo Romano cresce nel mille novecentosessantacinque
Ecco questo detto intellettuali ittico che in fondo concepisce la letteratura solo e soltanto comunque otto un possesso
Borghese abiti pure
Quei critici cioè dottor Rota come ricordava anche Alessandro ma ricorderete tempi anche Tito Perlini autore di un attacco violentissimo a Gramsci in un libro
Gramsci Grancia n-esimo del mille novecentosessantanove ecco questo detto intellettuali scrivo si trova anche in quei critici ostili al pc
Che hanno ragionato su supposto populismo di Gramsci
Mettendo sul piano la proposta politica l'alterità di una classe che non è popolo
E alla quale a conti fatti la letteratura che ripeto è il solo possesso borghese non serve
Tolti pochi nomi
Vi faccio giusto così
Non per dovere di cronaca ma perché mi piace ricordarli ad esempio Arcangelo leone de Castris che a lungo ha ragionato sul tema della critica l'autonomia estetica ma anche Romano Luperini che forse è stato l'ultimo in fondo a mantenere vivo
L'insegnamento gramsciano all'interno della critica letteraria
Pochissimi altri hanno inteso diciamo così degli anni settanta in poi nell'ambito della critica letteraria ripeto riprendere i termini di una lotta per l'egemonia
Mentre
Gramsci cominciava a rifluire in altri contesti divisi canto il nascente cultura lirismo anche al prezzo ovviamente di pesanti manipolazioni e distorsioni in Italia almeno nel campo della critica letteraria della critica estetica intellettuali abbandonavano Gramsci lo lascio te lo lasciavano alle spalle preferendogli altri stimoli altre
Filosofie e quest'ultime né eroi dialitica mente io credo con la loro furia testuali Dante postmoderna e agitavano il feticcio dell'autonomia estetica o del formalismo che proprio Gramsci avrebbe contribuito realtà a demolire dovremmo dunque chiederci arrivati alla fine di questo l'intervento cosa sia rimasto nella critica letteraria
Italiana della lezione
Di Gramsci io direi molto poco
Almeno dici molto poco
Quasi nulla probabilmente eppure stent
Riprendiamo in fondo i termini della critica l'autonomia estetica per come Gramsci li ha restituiti ovviamente di rileggiamo con uno sforzo disse del Tata al testo ma anche di interpretazione possibile in chiave attualizzando e proprio quelle pagine potrebbero risultare attuali nel momento in cui l'estensione del simbolico del culturale a tutti i campi della vita corrisponde a un ritorno feticisti Coop le annotazioni di autonomia e di particolarissimo ecco recuperare quel nesso di problemi rileggendo con pazienza
I moti del pensiero gramsciano sarebbe da forse un primo passo
Per arginare il rischio di un sapere rinchiuso oggi nella prigione dorata del culturale
Che al prezzo di un inganno ormai consumato pensasse spezzo come articolazione passiva di un sistema quello capitalistico che in fondo lo rifiuta o addirittura si accredita
Appunto come reale opposizione
Corrosiva ecco l'egemonia del culturale e forse anche leggi nomi l'egemonia della nuova forma di autonomismo anche estetico che forse Gramsci può contribuire oggi a scardinare in tempi però che almeno nel campo della critica letteraria sembrano aver dimenticato la sua lezione Graziano
E non potevamo chiudere meglio che con questo articolato contributo neri civili interroga sulla lezione di Gramsci nella qualità
Quindi mia tra le accuse Aversa la ricezione di di Gramsci nel discorso sull'autonomia
Estetica
E sulla funzione pedagogica insieme politica
Della letteratura e della
Grazie
A questo punto abbiamo
Dopodiché cresca trenta minuti circa per il dibattito per la discussione io metto da parte in Ibis
No perché mi scuso perché io alle alle tredici e trenta circa un po'prima devo andar via magari Vittorio in un angolo
Viene Colombo operare
Sì
Che se io l'altro organizzatori col no ricchezze modello io sono parte in causa diciamo sono anche relatore stamattina
Cioè cerca un po'di limitare il mio protagonismo
Cioè credo sia apprezzabile anche quest'anno
Bene allora compreso lo scettro del potere finalmente in maniera inaspettata per cui solo severissimo
Perché se manca mezz'ora mezz'ora di severità
Partecipo stare anche di più e noi non è che circa perché non credo che l'uno e mezzo ci sia da fare qui va bene allora vediamo se c'è qualche domanda visto che abbiamo comunque un tempo limitato Chiefs l'interventi siano abbastanza ridotti che vadano sul punto senza prego Mauro è stato la mano viene eh sì cioè il alla postazione che abbiamo allestito fatta sì per tutti
Dicevo in estrema sintesi io parto dalla fine cioè da quello che suona come un appello da parte di Marco cioè che cosa che è avvenuto a livello di critica letteraria
Il primo dato le quali dovrà tenere conto e che la critica letteraria si è polverizzata polverizzata nel senso che non la si può più considerare una categoria a sé stante come era trent'anni fa in realtà se c'è una presenza quando dico presenza se c'è una prassi gramsciana è una prassi gramsciana che possiamo lì dritte tracciare rintracciare in ambiti come l'antropologia in ambiti come la
Diciamo da la questione perché la vedo come una questione post coloniale
C'è un ritorno a Gramsci attraverso una sorta di passatemi passatemi la figura una mossa di biliardo ovverosia non diretta ma indiretta e il fatto che sia indiretta non è un limite perché come è stato ugualmente precisato nella relazione di Marco ma soltanto e il delle mento al locale che torna praticamente in una in una veste in uno spessore politici
Ecco però tutto questo naturalmente non ho nulla a che fare con una disciplina la critica letteraria che era sostanzialmente una filiazione
Io direi prettamente cruciale cioè c'è stata una ma di c'è stata una trasformazione diciamo degli anni sessanta e settanta poi ha risentito di tutto quello che ci ha portato per il che il ma senza che non c'ha portato a una a un uso tranne casi rari sto pensando al caso di Said in cui praticamente abbiamo una sinergia tra quello che post strutturalismo
E poi un marxismo rilanciano riscoperto ma questi sono esperimenti estremamente delicati che non interessano mi pare
L'ambito italiano
Ecco questo è un è un commento al quale si riallaccia sostanzialmente a una a una panoramica che hai fatto io vedo molto utile molto attuale
Di non facile attuazione non non mi faccia l'attuazione anche perché nel frattempo in Italia questo lo sapete benissimo se c'è un settore disciplinare che è a rischio che proprio quello che riguarda la letteratura Henze
Cioè la letteratura come disvalore
Praticamente per molti è ormai praticamente un dato acclarato questo non è un Tayyip Erdogan se un dato di fatto nell'accademia italiana
Con tutto quello che ne consegue il mancato riconoscimento di quello che la letteratura significa a livello culturale
E qui mi fermo
Bene grazie a Mauro anche
C'è preferisco Lazio
Se qualcuno può e vuole fare
Bene intanto grazie in realtà avrei del osservazioni relative all'intervento di al sacro Simoncini esatto vorrei ricordare che c'è anche se
Lea durante e quindi se avete domande per e con essa
Scusami no figurati
Ne dunque questo conti ecco convince in pieno l'ananas ricostruzione si su tutto come dire alla alla di spesso specifico di Tremonti circa le considerazioni la sua rosa psiche però volevo chiederti se nel tuo lavoro di ricostruzione stretti se imbattuto invece in credo di un'altra delle fonti di Asor Rosa in particolare di di scrittori e popolo cioè da una parte eccedenti il dibattito Venturi Romeo che chiara tra l'altro è eccitato sta nelle pagine di di di scritte popola che io credo come dire via un po'l'ossatura s'di quella riflessione sul populismo e su quel particolare modo di intendere il populismo di Asor Rosa ma forse soprattutto sto pensando alle invece riflessioni storiche e storiografiche di Coldagelli De Caro che è come dire sono attivissimi e collaboratori dei Quaderni Rossi penso in particolare al numero terzo numero prima dell'accensione e poi come dire sono loro a riscoprire L'ordine Nuovo lordi nuovismo più che Tronti perché alla fin Tronti e poi come dire bisogna capire quanto fosse su Gramsci intervento ad hoc
L'uscita pochissimo compiendo un po'fatto un lavoro di scavo visto che cito Biden trentadue secondarie non non non guarda veramente come dire il sa il volume di materialismo filosofia no di Benedetto Croce appunto però Coldagelli Decaro
Riscoprono un po'il gran Cervino vista e lo contrappongono
Alla Gramsci invece populista risorgimentale risorgimentale quindi ti volevo chiedere tenuto ricostruzioni ai sonda l'ipotetico di ricerca di contro prima quella ponte però interessava sapere l'opinione e vi ringrazio
Grazie Federico Di Blasio Juan Gutierrez
Tutto ma a grazie ma Alessandro io no non non so niente sua Ford rosa Mazza ti volevo chiedere di di chiarire cosa vuol dire scelta del capitalismo perché ho capito che per fare la società come fabbrica vuol dire concepire la società capitalistica come estrema razionalizzazione della vita sociale ma questa razionalizzazione accade in un contesto determinato voglio dire in Italia la creazione di un mercato nazionale che consenta lo sviluppo del capitalismo ha luogo in tempi dove ci sono gli Hare le grande potente postindustriale quindi la razionalizzazione accade in modo diverso da quello degli altri grandi paesi europei è necessario presto pensando alcuni temi sulla sulla questione meridionale
Necessario sui sviluppare un tipo di capitalismo burocratico per le cure flussi economici
E porta alla divisione sia di coloniale del PAC del del Paese così come Gramsci lo spiega a noi alcuni temi sulla questione meridionale
Cioè nella sua critica all'inizio di questo testo c'è una critica delle organizzazioni che affidano lo sviluppo dalla Sardegna ha la difesa di una politica identitaria regionalista che ci fosse la polare a qualche nazionalismo identitario
Ma proprio questo modo di emancipazione viene criticato da Gramsci che invece propone la dal suo da dalla parte di una persona più il suo l'articolazione come il proletariato come il proletariato del nord cioè non è che gran non è che i francesi faxati invece di fare una scienza del capitalismo fa astratta fa una certa del capitalismo incardinata sulle condizioni concrete in cui si e sviluppare cioè non è che fa una scienza dei capitalisti e in questo modo la critica di a sua volta non sarebbe molto
A tra poco grazie bene grazie One c'è proprio Lusini
è una cosa su la relazione
Difetti facoltà
Salvatore che ho trovato molto interessante interessantissima in particolare la la periodizzazione che proponi tra di Gramsci torinese che considera
L'elemento di letteratura popolare come fondamentalmente diretto dall'alto verso il basso e Gramsci dei quaderni che vede invece delle controspinte
Io direi che si può comprendere insomma no a a documentazione di questo rilanci torinese che oscilla tra e quella che capito chiama la volontà di potenza degli operai no quando il movimento di spingere avanti la spontaneità addirittura e gli iscritti poi del alito del ventuno quando dice che gli operai sono come delle bestie che non alzano la testa non non son capaci di pensare nulla se non eccetera quindi farlo questa sorta di oscillazione tra due opposti il gracile quaderni che invece proprio in uno dei va be dei primi testi sui subalterni dice che le classi sociali subalterne nella storia sempre hanno questa spinta spontanea autour de
Alti livelli tutta sì costantemente condizionata dall'alto ma che ineliminabile no quindi è un elemento io Lo di Pia quantistico avviando diciamo no di quanti ritardi senza ora la la coda la variante di tutti documentale del quaderno ventuno rispetto alla prima versione quella di sovrani butto eccetera è molto interessante vendicato ecco allora e io faccio la domanda che io farei ma non ovviamente adesso però insomma nella in quella prospettiva tu proponevi andrebbe andare a esplorare proprio
Anche nelle prime versioni tutti gli elementi invece di come dire
Che testimoniano del fatto che questa letteratura è assorbita però non solamente per una ragione no ma c'è sempre in qualche modo anche quest'altra quindi in questo in questo dal Stefano ventuno la seconda stesura dice
E aspirazione a migliorarsi che poi è la il rapporto tra senso comune buonsenso ovviamente a qualcuno nella misura in cui il bozzetto non è qualcosa di diverso dal tetto comune esattamente il senso comune ma Visco a questo aspetto invece di tentativo di vorrei solo aggiungere che questa seconda stesura evidentemente tratto embricata le classi medie no in particolare
Ma evidentemente legata alle condizioni di pista profondissima instabilità che arrivano anche in Italia col ventinove no quelli chiaramente dice una riapertura proprio della crisi insomma che effettivamente
Magari credo che anche la futilità gramsciano si pongono nuovi problemi noti cioè aspiranti colleghi voglia notevole perché lo scenario cambia
Ma almeno in parte volevo chiedere una cosa a Marco che ha avuto il merito di mettere cose proprio sfida chiarirle no perché Petacchi abbiamo girato intorno sommariamente
E però la mia domanda può sembrare un po'un po'provocatoria tono troppo debole provoca per l'appunto una una risposta insomma
Sì c'è
Una dimensione chiamiamole spetti capo artistica
C'è un'idea di bello
Ora
Se noi andiamo a vedere grandi teorici dell'estetica quanti piccoli comunque hanno lavorato comunicative
Ora
Qual è Lidia Di Bello di Gramsci
A un certo punto poi fatto cenno al realismo e allo sviluppo che questo conoscerà il duca
Tutto qui
Top punto interrogativo o c'è qualcos'altro
Parlavi della difficoltà di avere
Un lavoro cioè di lavorare sulla e critica letteraria barrato della letteratura deve però è la stessa cosa no però dico troppo pista che lanciano o e da un punto it all'artista no perché
Ora quello che ne abbiamo visto nella nel secondo dopoguerra
E appunto un misto tra queste due cose non nel senso di per un verso critica letteraria quindi anche la critica della letteratura esistente da un punto di vista inevitabilmente ideologicamente progressivo insomma
Chiaramente recuperando no anche elementi che possono essere dedicati e dall'altra parte però anche il problema di che scrissi che posto Sezze possesso isteria e cosa sia una una strada letteratura dal punto di fermarsi che ovviamente dipende dall'età di bello ma anche dal dal dall'idea di letteratura storia la domanda è se Nolte Grancia del punto in cui verrà illustrato nel modo in cui la povertà tra iniziata e poi lasciata
Però ecco
Tenendo conto anche di quello che dicevo prima cioè se bello riduca
Allora realistico e quindi alla fine
Mi chiamo Luca
No Cinti dalle risposte che non troviamo visivamente formulate in gran su cui il regista forcuta
Bene abbiamo un'ultima domanda
Antonella veri lo scusate scusate ostico nome
Che italianista francese sinistra e anglista traduttrice è va be'però insegnato il francese a scuola anche dio boh segno francese un po'pacifista
Si sente
S'a ho potuto assorbire il gioielliere ha veramente assegnate insomma tutte le proposte le suggestioni di queste tre giornate importantissime quindi vado un po'a ritroso partendo appunto dalla Cina quindi da Marco il gatto mi chiedo scudetti questa l'idea è abita puro culturale seduti proposto da grandi città intellettuali dell'epoca Palin abbia trovato una risoluzione di erariale quindi proprio pratiche Luciano Bianciardi
Che il proprio scrisse sta con molta trilogia partendo dagli lavoro culturale di recente ci metto tetti poi spunta con la vita agra
Nel mille novecentosettantadue Giove si poneva delle tematiche
A quanto pare cogenti quindi chiedo quanto di gran c'hanno in realtà Cinzia poi l'esperienza Bianciardi Anna
Soprattutto nella sua realizzazione in quanto i lavori o culturale di identità di poi terminato con un suo proprio lavoro culturale molto artigianale di quello del produttore parla proprio del mestiere di traduttore come di un mestiere da operaio peraltro della scrittura che qui va be'villa il discorso può essere molto ampio poi un'altra domanda
In realtà il terraneo durante ordito molto di questa digressioni sulla scrittura femminile e chissà per quale motivo viene sempre dimenticata Fausta Cialente
Che è una straordinaria scrittrice s'ho visto che ultimamente è stata un po'agli Matata all'oblio
In realtà venga visitato come antifascista Pier da lunghissimo tempo preferenza levantina quindi mi chiedo se non ci sia stata una condizione anche in questo caso ideologico alcune istanze appunto lanciano nella la Cialente ha scritto moltissimo ma avvenenti attraversato anche l'esperienza di realistica
Le domando italiano né di variante benestanti tipo moderniste però troppo spesso viene dimenticata e probabilmente anche lei ha in qualche modo assegnato la lezione di bilanci
E poi ultimo intervento perché altrimenti vado tra quella che in realtà anni di allaccio le proposte state
Toccato in questi giorni in assenza di in particolare sulla letteratura rurale realistica anche se molto come definizione
E ENI Michieletto cornee Magnum un cheese Silvia un ambito uno studio particolare in realtà tra Gramsci e la letteratura inglese
Sì sappiamo che inglesi hanno letto Gramsci ma quanto di piazza Gramsci conoscenza della letteratura inglese perché probabilmente nei romanzi nella nella letteratura che insomma
Data l'esperienza del socialismo utopistico gli atti in casi simili quindi a Moggi sera qui non letteratura molto militante fino per arrivare avente natura vera e propria del non decide che Thorne perché esistono le infedeli comunque dei romanzi di appendice da Dickens fino arrivare allargato scherzi da c'è tutta la chiaramente la la la Sindoni delle scrittrici inglesi virus che sia lo Stato ebraico io ne ho posto questo sarebbe stato punito all'istante tant'è vero che poi ci prosciutto vari molti in comuni con un ultimo comma insieme in inglese ecco evolutivi al clan citerà dieci Lorenzetti che è stato studiato Sentry peraltro né che in realtà ha molti punti di convergenza ideologica politica e anche letteraria Cobianchi quindi lancio gli la la l'acquitrino
Graziani con brividi anche tu questo per la privacy
Bene allora si lascia subito la parola ai relatori voglio vorrei dire qualcosa che io devo qualche domanda mi limito giusto indispensabile
No adesso è stata una bella una bellissima sezione questua con interventi davvero molto molto interessante
Sono anche elettorale durante che ha citato col passo di Ermolao Rubiera mi pare che si chiami così spesso scusate siamo nome bene in testa sul sulla letteratura popolare sua poesia popolare stiamo
Questo molto importante che riprende Gramsci perché su cui bisognerebbe ragionare un po'di più insomma
Foto benissimo a menzionarlo
Ecco poi
Volevo anche dire una parola su l'intervento delle Sandro Simoncini perché io l'ho trovato molto molto bello molto condivisibile dalla ricostruzione perché e per spazza meteo molto integrata da questa ricostruzione che faccio anch'io del della nel magari da un punto di vista diverso anche nettamente da un punto di vista diverso verso nei confronti del so cosa farò anch'io metti il confronto Asor Rosa con con Tronti con problema che pone Tronti messaggio da cinquantotto sul sulle che lirismo spacco qui vorrei proprio farti una domanda il perché io credo che ci siano anche delle mise interpretazioni poi anche dei tentativi di tenere insieme qualcosa che non si può tenere insieme
Se non attraverso un collage di citazioni che non hanno nulla filologico ovviamente della filologia e anche un ragionamento non è soltanto mettere insieme le cose
E però ecco ti volevo chiedere possibile
Pensare agli amici
Non soltanto Grancini che si occupa di letteratura ma è possibile per la gran ci senza la dialettica senza senza Hegel però non un Hegel che mio nonno appiattimento anche alcune gatte passa attraverso Marx
Perché marzo poi che al non si ferma ma dobbiamo anche al e poi Max abbandona completamente che è che continua cento della logica quaderni nella capitale fare abbastanza presa
E anche l'ENI dopo per cui nel marxismo Hegel
Pasta
E quindi volevo chiedervi se possibile per essere Ganci senza la dialettica perché a me stessa espungere la dialettica io credo che produca a delle una manipolazione insomma
E credo che questo abbia a che fare che fu il discorso che ha fatto Marco sulla sull'elemento delle estetico forse anche sul tema del danno ma li lascio rispondere la luce tutti questi elementi vanno sempre messi in condizione dialettica tra i bar le varie parti che compongono il processo di costruzione dell'opera d'arte
Però ecco lascio la parola io direi di partire da Marco così facciamo in ordine poi Alessandro Lena
Procediamo all'indietro verso
Grazie lo show immobili molto velocemente
Parto dalle questioni toccate da da Fabio ovviamente e difficile risponde in maniera unilaterale anzi impossibile l'idea di belle grafici
Non credo che compiutamente Possa emerge dai quaderni un'idea di bello così come non possono emergere dei criteri di giudizio estetico Raul Mordenti in maniera provocatoria diceva non esiste la critica letteraria
Gramsciana certo se noi guardiamo i quaderni come un possibile manuale di critica letteraria opposti contenga delle indicazioni di tipo analitico
Restiamo in larga parte insoddisfatti però credo che possano invece esserci di presupposti gli elementi di ragionamento
Successivo per dar vita ad una concezione Di Bello diversa che essi appunto ancorata a quella nuova costituzione politico-morale cui Gramsci guarda cioè la possibilità di portare le pareti di un'estetica romantica idealistica verso qualcosa di nuovo mi pare che Gramsci prefiguri questo e proprio per questo forse credo tu abbia ragione non è possibile appiattirne in maniera un direzionare sul look anche perché Luca cioè
A Luca c'è questo estranee ad esempio il problema
Della valorizzazione della cultura letteraria popolare
E invece centrale per Luca ce la comprensione la letteratura borghese il dramma borghese che si riflette attraverso per aspetto rispecchiamento estetico di altissimo livello
Nell'opera d'arte borghese rivelando poi tutte le sue contraddizioni
C'è un Luca c'è forse più episodico minore che ragiona anche di alcuni aspetti a cultura popolare ma non credo che sia appunto il Luca Celi in un certo senso Fossa
Soccorre da questo punto di vista Gramsci e Gramsci forse che potrebbe soccorrere Luca cioè d'altra parte io ho visto che moltissimi in moltissimi articoli della più immediate ricezione di letteratura e vita nazionale sulle quotidiani riviste del tempo
I nomi di Gramsci e Lukács appaiono spesso insieme anche perché Luca ci viene tradotto proprio in quel in quel momento escono per Einaudi
Disagi sui marchi sulla critica letteraria e così via per cui nell'immediata ricezione di Gramsci il nome di Luca scompare però compare come teorico di un realismo appunto in generale laddove Gramsci
Viene quindi appaiato al look tracce
Nella necessità di dover fare però appunto un ragionamento soprattutto sulla cultura popolare sulla sua emancipazione quindi forse possibile un'alleanza non appiattire io ovviamente sul Lukács integralmente poi non solo il messaggio gramsciano ma anche il compito della critica letteraria marxista
Che resta se noi seguiamo Gramsci anche il compito di una considera
Azione dell'espressività popolare dei modi che le classi popolari di volta in volta ovviamente variata nel tempo
Sì sì accedono diciamo delle forme espressive letterarie
O meno
Quindi è un problema questo importante su cui può imporgli un servo di di riflettere però ecco io credo che Gramsci sforzi veramente è il
L'ambito dell'estetica romantica idealistica lo conduca lo trascini verso un versante politico di lotta per l'egemonia di emancipazione delle classi popolari che come dire scardina completamente i presupposti stessi
Del dell'estetica idealistica poi sul caso specifico diciamo così della ricezione della possibilità che in Italia a partire dagli anni cinquanta si sia data una valorizzazione di queste posizioni in certa misura insufficiente tradita filo secondo me io so diciamo arresto ancora convinto della bontà della del delle diagnosi che Ferretti altri in ambito dal video nell'ambito da critica letteraria hanno stretto cioè che sostanzialmente la critica letteraria italiana negli anni Cinquanta sia rimasta irrisolta tra Croce e Gramsci
Cioè che non abbia saputo rinunciare né a croce neanche Lamouchi producendo spesso sostanzialmente posizioni che sono molto molto discutibili ma andrebbero in certo senso caso per caso
Considerate domani fischio una critica letteraria delle forme letterarie subalterni
In Italia non per quanto
Il conosca tombale le le cose in maniera sicuramente molto parziale però mi sfugge
La presenza in Italia di una critica letteraria che si ispiri così blandamente anche al marxismo Griffin caricate in un certo senso anche oggi di rispondere al problema ma
Le classi popolari
Nelle sue nelle loro multiformi accezioni che tipo di accesso culturale hanno le forme di rappresentazione letteraria che tipo di letteratura scrivono
Beh etichette diciamo anche un po'forse di comodo sempre obbediente una certa particolari situazione dell'esperienza tra working class littérature ad esempio convincono veramente poco da questo punto di vista si parlava di Bianciardi ma anche qui
Senza dubbio
Siamo di fronte a un all'Inter per le aste problematico il critico che rilancia un tipo di messaggio importante
In quegli anni accanto ad altri con la vita agra chiaramente ma anche con il lavoro culturale non so non so rispondere perché non può e non lo conosco a sufficienza se quindici quella sua idea possa essere
Considerata più o meno compiutamente gramsciana
Però senza dubbio ampia Giardi fa parte di una numero di intellettuali che hanno provato a interpretare in un senso nuovo il lavoro culturale l'hanno trascinato insomma verso
Verso ambiti che non sono poi necessariamente ecco populistici è come come è stato detto in caso di Bianciardi forse appunto proprio proprio per
Va be'mi fermo qui
Va bene provo provo anche io a rispondere partendo dal considerazioni di concluse
E mi chiedeva Della questione della scienza operaio della della scelta del capitalismo di nastro rosa Ventrone che allora lì la questione
Così dal mio punto di vista
Loro
In particolare Tronti appunto
Cerca alcuna cercano una lettura di Marx che esca dallo storicismo che dall'idealismo completamente vogliono tornare al capitale secondo loro in Gramsci non c'è il capitale
Quindi perché il capitale perché il capitale da le armi per elaborare appunto un'analisi di tipo scientifico sottratto sottratta allo storicismo e all'idealismo
E in particolare per della volpe e ancora più in particolare per il suo migliore allievo diciamo che Lucio Colletti
Quella idea di scienza del capitalismo diventa l'idea di una scienza della società capitalizza e quindi una sociologia scostante
A questo punto però Tronti non è più d'accordo perché a lui non interessa una scienza della società capitalista
Interessa proprio una scienza operaia come dicevo cioè una scienza che nasca dal punto di vista operaio
E in questo è molto improntato da Raniero Palizzi
Che nei Quaderni Rossi appunto teorizza era per primo l'idea che un sapere utile alla lotta di classe debba nascere in fabbrica
Facendo inchiesta con gli operai l'idea dell'inchiesta operaia appunto che poi verrà anche rielaborata in un altro modo come con ricerca ed è un altro gli operai spinto Romano Alquati che parla di conti ricerca che è una sfumatura diciamo una sfumatura di differenza rispetto all'inchiesta sia come sia il punto è che dal loro punto di vista e dalla classe operaia che deve venire una cultura socialista e quindi da questo punto di vista come scrive Tronti in un altro articolo raccolto in operai Coppi e capitale la cultura che sempre borghese
Non esiste una cultura la possibilità di una cultura che venga da intellettuali distaccati dalla classe perché l'idea e quindi la cultura inutile
E quindi se non viene appunto dall'inchiesta dalla con ricerca non ci serve
Obiettivi di carattere rivoluzionario questo è il punto di vista dei giovani operai morti per questo se la prendono con la letteratura diciamo nazionale popolare e per questo se la prende con Gramsci Asor Rosa sostanzialmente l'altro rosa che nel sessantacinque ha già teorizzato queste cose appunto nel gruppo dei Quaderni rossi con Raniero Panzeri
Poi
Le posizioni cambiano successivamente in modo estremamente
Del diciamo radicale perché si legge ad esempio il testo che citavo prima in cui di Asor Rosa in
Nella nel volume della Storia d'Italia il volume dieci se non sbaglio dedicato alla cultura i le cose sono tutte diverso di cioè una rivalutazione di grafici dei concetti di blocco storico di egemonia di guerra di posizione
Perché perché nel settantacinque siamo già a quattro anni di distanza dal settantuno che è l'anno in cui pronti ancora Luís che Asor Rosa segue sempre teorizza l'autonomia del politico cioè dopo la sconfitta dopo quella che secondo Tronti era la sconfitta della classe operaia si tratta di ripensare il modo di fare la rivoluzione come la si fa bisogna a questo punto occupare lo Stato e quindi ritorno importante questo punto il concetto di egemonia gramsciano nel concerto degli intellettuali e Asor Rosa in questo piccolo pure non tornando indietro sulla critica lo storicismo recupera questi elementi Grancia ed è interessante leggere a confronto come ho fatto per questo intervento questi due Asor Rosa che sono molto diverso si vogliono entrambi rivoluzionari solo che prima la riduzione si fa in fabbrica diciamo a contatto con con gli operai con le inchieste polacco ricerca da cui germi nella cultura socialista come la chiamo in quel in quel numero due dei Quaderni rossi del sessantadue può invece nel settantacinque la rivoluzione Sipa
Occupando lo Stato attraverso appunto una guerra di posizione quindi lì
Lì non c'è più proprio il contatto con la classe con la fabbrica ma c'è invece l'autonomia del politico
Una capovolta tutti fanno così
Quindi questo spero di averti risposto sulla questione della scienza del capitale
Non mi sono spiegato bene
A avresti un approdo ma magari dopo
Sì ma magari dopo se abbiamo fra dopoguerra avranno
Quindi
Questo mi mi porta anche
Alla domanda che mi faceva Di Blasio Federico perché lui mi invitava a considerare il delle fonti diverso di Tronti
Solo che Coldagelli De Caro non possono essere le fonti del Tronti che ho studiato io
Agli Asor Rosa dicevi ok di Asor Rosa
Allora in scrittori e popolo questo non risulta nel senso che Coldagelli del caro non sono non sono conosciuti però chi potendo sono citati però si potrebbe fare lo stesso ragionamento che ho fatto io per pronti è abbastanza impossibile che Asor Rosa non conoscersi tra i lavori di Coldagelli e Decaro soprattutto perché loro in quei numeri dei Quaderni Rossi se la prendono con la Resistenza se la prendono con la Resistenza non comunista diciamo cioè se la prendono con quello che potremmo definire il feticismo resistenziale se la prendono con l'antifascismo istituzionale
Il recuperano quindi una resistenza tutta comunista tutta di classe
Eppure naturalmente c'è stata ed è importante tralasciando gli altri aspetti questo emergerà molto bene molti anni dopo in un libro di Gaspare De Caro sul cinema neorealista
Dove lui se la prende con diciamo i bozzetti prodotti dal cinema neorealista dalle immagini con l'immagine stereotipata e diversa anche se ad esempio dei quindi De Santis non di Sanctis ok disse e quindi di una cultura appunto nazionale popolare
Perché indubbiamente quella che Asor Rosa potrebbe divenire ahimè scrittori e poi
Quindi penso di aver così risposto
A Paolo mi pone la domanda del cento pistole non so rispondere però ci provo ugualmente
Un Gramsci senza dialettica indubbiamente
Gramsci sempre dialettica non esiste è un gran immaginario però
Potremmo dire che oggi si possono pensare forse degli usi di Gramsci senza dialettica non senz'altro senta la logica dialettica ma forse senza quella componente della dialettica che appunto
Fa il paio con lo storicismo cioè con il progressismo adesso se vogliamo no con un'idea della storia orientata ecco quell'idea della storia è rientrata è stata messa critica da tanti autori importanti anche nella tradizione marxista e retica ad esempio il beniamino e di cui si è parlato ieri il Benjamin di cui si è parlato ieri diceva che la rivoluzione non è la locomotiva della storia come diceva Marx ma è tirare il freno di emergenza cioè interrompere il continuum della storia allora questa immagine della storia appostare insieme all'immagine della storia che a Gramsci certamente no però oggi possiamo forse utilizzare alcuni concetti gran anziani all'interno di questo concetto di tempo storico ossia i concetti di egemonia di guerra di posizione di blocco storico dal mio punto di vista possono funzionare anche all'interno di una concezione del tempo storico che non sia orientata storici spicca mente
Però ecco questo poi magari continueremo perché adesso forse
Senti
Lei ha
Prima prima dell'intervento di ideali dico una cosa brevissima così se no poi parlo io l'espressione di Gramsci onesta gallina diciamo per definire la Carolina Invernizzi o io non so se posto avete avuto anche un'origine mentre nel senso che c'è una lettera di Gramsci a un familiare non ricordo chi né la lettera a quando risale in cui lui ricorda che delle galline avidi avevano rovinato un libro di Caroline dell'inizio e poi dopo dice tanto va be'non è un problema tanto il libro non è lavoro quindi non so se poi dopo gli è tornata in mente avete espressione questa questo aneddoto al lui stesso e che quindi Boy abbia fatto coniare questa al cui spesso queste spedizioni
La curiosità non abbiamo la risposta ovvia
Alloggio scusate
Sì
E ma parole equamente è in linea sacra Cornacchia Vacca Scrofa sono in modo normale con cui si sono definite le donne informa denigratoria quindi c'è una una vastissima Giambattista inutilizzo insomma la gallina proprio come dire una un'impressione denigratoria tipica indica appunto in Triennale locale e quindi e proprio quello che Gramsci quelle vie di Caroline Invernizzi offra
Era una persona che starna sa una fitta nazista quindi farla tantissimo fa a una Madonna nera è molto prolifica però senza nessuna importante sul quindi questo fine c'è tutto un discorso sul linguaggio ampio trama ma procuri cioè quello che oggi chiede di non utilizzare nemmeno questo tipo di espressioni ma ovviamente non non c'entra niente come il Caf di Craxi
Quello che io volevo dire soprattutto lo dico anche alla persona che ha fatto la mano sul Papa Cialente è che
L'impegno che c'è stato da parte di Monti critici rimanga intellettuali
Nel primo Novecento sulla letteratura è stato rivolto proprio al tema della letteratura popolare
E della cultura popolare prevalentemente intenso scolastico ma non solo quindi è un terreno d'indagine abbastanza interessante che Gramsci non ha scandagliato del tutto
Considerandolo di poco di poco peso insomma
Per quanto riguarda Papa Cialente cento che è un'autrice importantissima una scrittrice meravigliosa
Nei suoi confronti era incorso questa forma di recupero sono stati Giare pubblicati alcuni dei suoi più importanti romantico ovviamente le quattro ragazze Michel Berger in primo luogo dalla tartaruga con il introduzioni di Melania Mazzucco che ex si è impegnata anche nelle nell'introdurre diverse alte a uffici di quel periodo del diciamo del cuore del Novecento che sono state poi pubblicate negli anni più recenti
E lenti chiaramente papà no una insistente e lo ha fatto dal suo osservatori o in in Egitto dove è stata una voce radiofonica un po'forme Abate Pepper resta a Napoli e a Bari minimi e e dettava una resistenza insomma però ecco la sua è una letteratura completamente diversa perché una letteratura che ha anche dei tratti di e sono delle forti quote anche letteratura diciamo spiccatamente borghese poi utilizzata anche in termini politici perché appunto non era una resistente è una scrittrice è molto raffinata e molto elegante è una scrittrice di viaggio del della direi una scrittrice cosmopolita se non fosse che in Iran ci questa parola ha un'accezione
Negativa fama
Io
Allora sì praticamente intanto
Sì sicuramente quello che non mi sembra utile ribadire insomma anche dopo gli interventi di mi sembra che abbiano cenato sia Alessandro che poi Marco Cappato questo aspetto
Diciamo che il il tema che io ho cercato di di trattare ovviamente aveva a che fare perché poi sono stato molto lungo ma ho lasciato fuori tante cose ha a che fare proprio questa questione
Punto del senso comune cioè l'impressione è che andando avanti in in Quaderni Gramsci
Veda nella letteratura d'appendice appunto una fa un diciamo un bacino il senso comune popolare non autonomo ovviamente orientato dall'alto ma che allo stesso tempo
Produce anche elementi di autonomia
Nel senso che produce dei desideri produce divisioni che poi vengono anche gli elaborati
Allora sebbene rimanga sempre su questo punto credo che bisogna insistere l'idea che il senso comune come dice anche Alessandro ha richiamato Liguori da questo punto di vista no perché il senso comune deve essere elevato e quindi in buona misura modificato e quindi in questo senso non ce lo schiacciamento populistico sul senso comune però il vero anche che il nuovo senso comune deve sempre nascere da un contesto già esistente cioè si deve confrontare con delle precondizioni soggettive
Rizzo che poi vanno egli evase vanno trasfigurate e allora appunto in quel brano che io ho letto prima del quaderno
Quindici praticamente i veri Gramsci dice la nuova letteratura della nuova società dovrebbe poter
Pare lo sa lo stesso percorso di trasfigurazione e Dostoevskij rappresenta rispetta evidenzio e che Chesterton rappresenta rispetto
Accusando il no
Ecco poi la l'altro punto e poi penso di schiudere a va be'una piccola notazione su quanto ha detto Antonella sulla letteratura inglese ovviamente Gramsci
Cioè conosceva benissimo nel senso che vale Kipling era uno dei suoi massimi Autori sempre in relazione al rapporto estetica politica su cui ora subito torno a chiudere
Esseri c'è qui ci son quelle lettere sempre a a a
Che riguardano i figli
In cui lui diceva non fate leggere la capanna dello zio Tom fatta leggere Kipling di che fa problema vedi Kipling notoriamente un orrore
Dell'imperialismo eccetera ma Gramsci interessava il l'elemento della disciplina degli vivo l'elemento della capacità di sapeva sfizi
Rispondere a un a un qualcosa di collettivo però in modo autonomo ecco e e questa idea dell'autonomia dell'Io e della forza che anche se era in un contesto che
Di destra diciamo conservatore per l'UE eravamo dal portante della più educativa della retorica della Capanna dello zio Tom poi dopo nel corso del carteggio dice no però in realtà anche lava nell'ozio somme Centonze
E via dicendo poi Stevenson a questa roba qui eccetera poi
Probabilmente però certo magari russi e francesi vengono fuori più spesso ma io non ho mai guardi
Letto con questo occhio quindi non si sono poi dire però sicuramente insomma
Per una più netta
Otto andando in questo è stato davvero uno spin dapprima del convegno che eravamo a tavola
Abbiamo discusso di questo tema appunto dell'auto autonomia dell'estetico eccetera no io vorrei dissi fare un equivoco perché mi sul possibile ecco perché io ho fatto cenno a ruolo emancipata vivo della grande arte che soprattutto Channel
Secondo me giovani Gramsci ma che poi
In parte rimane anche se ne quaderni prevale l'esigenza di fare un'analisi politica delle opere d'arte
Ma io ovviamente non è che intendevo dire che c'è in Gramsci una idea dell'autonomia dell'arte nel senso delle beffe perché quella è la che le diciamo e la letteratura estetizzante F
Anche in crochet c'è una critica precisa del neorealismo probabilmente si sarebbero trovati d'accordo sul piano teorico Po dopo sul piano pratico magari non lo so nel senso che
Una cosa e l'autonomia dell'estetica nel senso dell'opera d'arte
Non hai a che fare con gli elementi morali con la società con gli stimoli contenutistici che vengono dall'esterno
Quello altra cosa e quello che a cui alludevo io che diciamo un'autonomia
Dell'arte nell'essere liberatoria in quanto arte a prescindere dal proprio contenuto politico e allora in questo senso si vede come appunto
Fino dentro i quaderni Gramsci Contini a guardare a
Cioè fin dentro gli anni dei Quaderni perché anche nei carteggi ci sono delle dichiarazioni in questo senza guardare a Dostoevskij guarda la Tolstoj
No ora abbiamo parlato di Kipling
E via dicendo questo ovviamente non ha niente a che fare con una valorizzazione dell'autore dell'arte in quanto autonoma nel senso degli step
Intanto di e di quelli che lui chiama neo larici e in questo senso appunto con la ricostruzione che ha fatto Marco Cappato e
Assolutamente importante poi effettivamente secondo me è ancora bisognerebbe un attimo davvero fare ancora dire una parola esaustiva sul nazionale popolare perché in effetti abbiamo già visto
Da questo convegno che nazionale popolare
A un certo momento ridiventa anche l'Ali la cultura di la letteratura da quindici
Anche se in una forma nazionale popolare
E è un certo tipo di letteratura abbiamo visto per il secondo fascicolo i brani da un altro fascicolo del DL Literature Berta veditela tu discendenza
Che lui traduce e troviamone quaderno a e tutto sull'isola che evidentemente un modello a cui lui a cui lui pensa
Di letteratura popolarità più alta lo il lo dirlo
Ma nazionale popolare solo anche i grandi classici check spiega tolse Tolstoj i tragici greci Cervantes Dante Alighieri e in Italia Giuseppe verdi perché perché i grandi classici come la letteratura d'appendice paradossalmente hanno la capacità di arrivare al popolo e i ceti popolari
Hanno la capacità di capirli non capiscono quella letteratura che invece si distacca dalla comune umanità
Si eleva in un territorio retorico oppure appunto che lui definisce ne ho l'arrivo si allontana e e e in e poi alla fine non è nemmeno veramente arte
Ecco quindi questo è un posto le cose io
Volevo dire che potevano essere anche qui vocate ecco un certo modo B per finire il se vogliamo a meno che non c'è qualcun altro vuole intervenire soste cose godimento
Allora niente concludiamo il suo convegno che devo dire anche da i feedback credo sentito sia da chi ha seguito
La casa su YouTube le persone che sono venute a vedere qui in presenza e tutti i relatori mi sembra che sia stato estremamente proficuo ora dopo quando andiamo a pranzo discuteremo insomma di come fare anche degli atti
Che possono guarda contribuire ulteriormente ovviamente
E quindi no sono contento perché son sempre un po'faticose organizzare queste cose però quando poi
Urtato è questo viene subito voglia di pensare un altro forse convegno e devo ancora ringraziare la Sorbona
Che che veramente niente perché poi ci ha dato dico anche il contributo economico Maccia Dabo anche questa partnership prestigiosa e internazionale
E poi chiede a Bach diciamo arricchita anche una cosa che non era un po'i reality fatto tanti ringraziamenti rapporto manco uno all'inizio scusate no in realtà l'originalità grazie a a voi che avverte ospitato questo convegno apposito ricco poi differenziato con anime io credo che sia una massa anche dei punti di vista differenti e questo credo che lo possa essere importante poi sotto un coinvolgimento dei dottorandi siano l'organizzazione dalla partecipazione Dottò opposto dottorandi
E che questo è uno le me è un elemento positivo colleghi di DC pied ambiti non strettamente gran Ciani limitrofe il tentativo chiaro quello sì ecco
Quindi questo merito alla Sorbona ce l'ha molto limitatamente e quindi credo che sia poi ecco c'è un sospettato in questo palazzo bellissima io non sapevo che fosse così bello abbiamo anche l'accoglienza gastronomica che era la vera ragione per cui ho voluto fare il convegno quassù non non gli avremmo dato una lira e sì no scherzo però è questo tono la bella una bellezza Brienza no se sono sono io che anche a nome di di Davide luglio che l'altro docente del comitato scientifico
Ti ringraziamo la ringraziamo anche siriana Alessandro Simoncini fa questa per questa con gli
E grazie a tutti che avete seguito anche da casa grazie rivederci
Grazie