Atreju 2024 - Presentazione del libro "Il tempo delle chiavi. L'omicidio Ramelli e la stagione dell'intolleranza" di Nicola Rao

Buonasera a tutti e oggi siamo qui per presentare il nuovo libro di Nicola Rao il tempo delle chiavi l'omicidio Ramelli è la stagione dell'intolleranza
Siamo qui con Mario Ajello firma del Messaggero Nicola Rao autore del libro Riccardo De Corato parlamentare storica colonna dalla destra milanese il senatore Andrea De Priamo
Questo è un libro questo libro che abbiamo voluto presentare con forza perché ha un libro che reputiamo fondamentale rispetto a quegli anni
Un libro fondamentale perché tratta della vicenda Ramelli
E di quella stagione dell'intolleranza non in un modo fazioso
Di parte ma tratta in un modo oggettivo lo fa mettendo in negli mettendo in riga tutti i fatti di cronaca della Milano di quegli anni dove si viveva un clima da guerra civile
Come ha ricordato anche il presidente del Senato Ignazio la Russa Milano di quegli anni era veramente una stagione da guarda da guerra civile che non aveva nulla da invidiare alla Belfast all'Irlanda di quegli anni
Tuttavia con una sproporzione da un punto di vista di uomini veramente spaventosa
Questo libro però come dicevo prima racconta di Sergio racconta della stagione dell'intolleranza in un modo oggettivo non fazioso non di parte
Lo fa mettendo veramente incolonnato ti fatti che sono successi raccontando un po'il clima raccontando tutti voluta con istinto ed è un libero scorrevole al libro che tratta sicuramente di un tema tragico ma lo fa in un modo e con uno stile adatto a tutti
Un libro che per certi versi crediamo vada fatto leggere
Nelle scuole di tutta Italia perché spiega bene ai ragazzi di quattordici quindici sedici anni cos'era la violenza politica quali sono state le scelte sbagliate in alcuni casi dei loro padri dei loro nonni e quali sono gli strumenti migliori per non ripeterli
Prima di entrare diciamo nel vivo del dibattito vorrei volevo ringraziarvi tutti vedo anche in prima fila il sottosegretario Frassinetti che di Sergio era amico
E lo conosceva sicuramente bene vi ricordo che il libro è acquistabile nello stand fuori diciamo da questo padiglione
E e quindi adesso cominciamo innanzi tutto volevo chiedere a Nicola Rao chi era Sergio Ramelli
Grazie grazie a tutti buonasera grazie per essere qui chi era Sergio Ramelli Sergio Ramelli era uno studente come tanti e la Milano dei primi anni settanta ero ragazzo del cinquantasei per usare Rossi è una canzone che forse quelli piace ricordano di legal posse
E cinquant'anni fa di questi giorni esattamente cinquant'anni fa per una vita cambio cambio completamente tragicamente perché
Era lì la prima settimana di dicembre settantaquattro il professore affidò chiese un con compiti in classe
E il titolo e compì in casa era cosa pensa delle Brigate Rosse lui
Scrissero pensava delle bionde rosse che era un gruppo terroristico erano già ucciso qualche mese prima in un assalto alla federazione missina di Padova ha ucciso due militanti missini intimi amici delle Brigate rosse sono quelli quei militanti missini e questo non è un caso che magari ci torneremo su questo
Purtroppo accade quello che accadeva troppo spesso già in molte scuole italiane soprattutto a Milano cui c'erano delle delle ronde di quella che io chiamo la polizia etica la pulizia morale ed estremisti di sinistra che stabilivano
Come vestirsi e come non vestirsi cosa pensata sposano pensare cosa dire cosa non dire cosa scrivere cosa non scrivere
E un ragazzo che aveva tutti i temi dei dei compagni di Klaus li stava portando in sala professori fu intercettato da una ronda di questa di questa pulizia morale
Che cominciò a leggere uno per uno i temi per cercare qualcosa che non va andasse scritto questo qualcosa che non andava scritto l'anno lo trovarono ed era il delle frasi del del del tema di Sergio Ramelli
Lo Stilaro dagli rispetto agli altri lo attaccarono in bacheca sottolinearono il rosso questi passaggi sottoscrissero
Questo è il tema di un fascista e da quel momento come scrivo nel libro Comincioli inferno per questo ragazzo e fino a quel momento diciamo ad una vita più o meno normale tifava per l'Inter nessuno è perfetto aggiungo io
Andava al bar con gli amici giocava a calcio all'oratorio e e però da quel momento in poi
Carità di cambio completamente poi magari a conteremo come
Grazie Nicola vorrei chiedere all'onorevole De Corato lei si trasferì a Milano nei primi anni Settanta dopo una militanza che aveva già cominciato la sua terra natia in Puglia qual era il clima della Milano di quegli anni
Voi io ovviamente ringrazio Rao
Perché
Dopo un po'di anni
Si riparla
Addirittura
Bruno Vespa la Paolo che qui partecipato
Ho fatto anche una trasmissione su
Si parla in termini di opinione pubblica
Di quello che fu il
La tragedia
La tragedia per la famiglia Ramelli materno tutto
Il mondo della destra milanese
Perché
Vedete il clima di Mila io arrivavo come
Ci ha ricordato e il presentatore arrivavo
Nel settantatré da una piccola piccola insomma da una gita
In provincia di Bari
Mi trasferisco a Milano
Ovviamente essendo un missino dal sessantasette
Ho
Frequentato via Mancini
Via Mancini
Nostro
Passaggio obbligate pomeridiana c'era finito il lavoro ci andava
Nella Federazione io Mancini
Mi trovai nel settantacinque
A dover assumere la carica di segretario del Fronte della gioventù
Perché chi mi aveva preceduto
Era stato proposto in quanto segretario del Fronte della gioventù
Per il confino di polizia
In provincia di Caltanissetta
Cioè
A Mila
C'erano venti mila spranga attori numero del prefetto
Mazza
Che scrive al ministero degli Interni denunciando la situazione di Milano fatto notorio
Ma quelli non erano pericolosi
Il pericolo per Milano era il segretario del Fronte della gioventù
Cioè come era scritto nella richiesta di provvedimento all'autorità giudiziaria essendo segretario di fronte alla gioventù era un pericolo per la sicurezza pubblica di Milano
E povero
Amedeo lo dico perché
Si dovette dimettere dovette lasciare subito fatto un ricorso all'ora
Dall'attuale presidente del Senato era il nostro avvocato perché non è che ne avevamo tanti
Riuscì o in seguito
A a fatti diciamo dare una condanna più lieve cioè la residenza quattro mila
E mi trovai quindi a gestire
Una realtà che era quella che vedeva le chiavi inglesi
Rao alla dichiaro
Lo mettiamo inglesi ma
Era così le azienda trentasei
Ecco bravo qualcuno a volte
E quindi
Era viene i muri di mira
E voglio ricordare
Che Sergio Ramelli veniva tutte le sere o meno come me aumenta
Diceva etici anche era una la ragazza che poi è andata al Molinari
Nella scuola con Sergio rame dove da dove è partito poi tutta la tragedia
Di Sergio Ramelli perché come scriverà soli Breuer
Lo ringrazio ancora per aver riaperto
Per noi è un è una verità
Molto dura
Perché vedete
Quando deve assistere un ragazzo di diciotto anni che
Così vi assistettero quarantasette giorni tra qualche settimana ricorrerà tredici febbraio che per noi è la data
Tredici marzo scusa ricorra il tredici marzo
Raccontare queste cose non è facile
E quarantasette giorni seguire la sua vicenda
All'ospedale Fatebenefratelli di Milano
E vedere un ragazzo che tu conoscevi come un ragazzo
In piena salute
L'eterno
In quelle condizioni novizi scrivo come
Basta leggere vedere dalla foto e cioè su Libero
Dirò per capire in che condizioni
Ha vissuto
Sergio Ramelli quei quarantasette giorni
è stata per noi un'altra regina
Voglio
Raccontare
L'episodio
Perché vedete
Hanno tentato in
Anche di ammazzare il fratello
Luigi
Si è salvato perché quando sono arrivati a dorso con le chiavi inglesi il portone dietro casa era aperto
Ed è riuscito a salvarsi
Era una persecuzione che è durata il padre di Sergio Ramelli aveva un varco
In zona Porta Venezia
E ha dovuto chiudere Fini
E poi morto per i crepacuore
Questa era
è stata la vendetta per un tema che Sergio aveva fatto
Sulle Brigate Rosse
Di condanna delle Brigate Rosse ma chi lo ha picchiato veniva la zona in cui io
Il vero Sergio Ramelli era Città Studi
Città Studi è una zona per noi un po'storica di
I vari
Vicende di sangue per nove
Città Studi aveva
E la zona in cui fu ammazzato Enrico Pedenovi un anno dopo
In viale lombardi Città Studi fu ammazzato
I nostri ragazzi era un giornalista del meridiano
Dalla volante Rossa ora
è una zona tremenda a Città Studi Ignazio la Russa
Perché bisogna dire punto
Si è salvato dalle chiavi inglesi
Grazie a un cane lupo lui
Portava dietro
Si chiamava assonanza come conterà Pavan
E si salvò invia Capranica dove abitava
Non abita più lì quindi lo dico per questo sì salvo lui è anche il fratello Romano si salvarono
Perché il canile
Aggredì
Gli aggressori
E si salvò proprio eravamo siamo lì nella zona
E quindi i venti mila emendi mila chiavi inglesi
Avevano creato un clima tale per cui non fu facile nemmeno
Celebrare la messa
E che non ci trova non si trovava
Un prete è una chiesa dove celebrare la messa
E devo dire anche qui ricordo pure Franco Servello
Che andò personalmente dal cardinale Colombo
Per convincerlo a celebrare la messa
E
Nella chiesa vicino
Dei Santi Nereo
Della e Achille del zone dove abitava Sergio fu fatta la messa e quel giorno io ricordo arrivo anche Almirante ma non era possibile dirlo a nessuno guai dire Almirante arrivo tutto un tratto non manco noi sapevamo che doveva venire
E c'erano anche diversi parlamentari io lo dico queste cose perché clima di Milano è un clima veramente di attese aggressivo
Voglio ricordare anche
Un ragazzo che oggi uomo che vive con la calotta ancora d'argento in testa
E che fu sprangato
All'angolo tra la Federazione in via Mancini
E corso ventidue marzo l'Ici era errata universi di era la sede di Franco Servello e lui stava arrivando quando ci sono arrivati a dorso con le chiavi inglesi
Questo ragazzo che oggi un uomo dieta
Vive ancora con il ricordo cioè con una calotta
D'argento questo per capire che la situazione
Era drammatica in quei giorni
E trova racconta bene
Come mai sono stati così
Mi avvio velocemente
Come mai sono stati e questo è venuto fuori al processo grazie
Al presidente del Senato Pera l'avvocato della famiglia rammenta
Perché sono stati così Rutelli
Perché erano tutti meticci
Dopo laureato in medicina
Sapevano dove dovevano colpirebbero ammazza
E qui
Di venivano tutti dalla facoltà di medicina egli a due passi come dimostra anche voi
Dopo vagale come piano arrestati
Una a medico al Niguarda tanto per capirci quindi quando hanno picchiato Sergio non hanno inferto i colpi a caccia i colpi sono stati inferti però ammazzare
Per uccidere
E questo è venuto fuori in maniera chiara
Quando c'è stato il processo
A questi assassini erano
Quasi tutti i medici
Laureati immediati
O laurea
Quindi ecco concludo con l'ultimo
Ricordo
Drammatico
Quando
Il nostro capogruppo a Palazzo Marino
Eravamo onorevole Staiti
Si alzò in consiglio comunale
Dando la notizia
Dell'aggressione
Al povero Sergio partirono gli applausi non solo
Dai banchi della sinistra
Ma gli applausi partirono dal pubblico
E pensate Aniasi che di sicuro non era uno di testa dovette intervenire
Perché applaudivano
Un ragazzo che era stato massacrato
Dalle chiavi inglesi il pubblico non solo anche la sinistra a quello che è stato drammatico e capire che il pubblico
Stava
Applaudendo
Voglio chiudo
Dicendo che questo ricordo in questi giorni
Persino quello di Bruno Vespa che è stato importante
Ci ha ricordato
Che quella stagione
Speriamo sia definitivamente
Io me lo auguro
Ma vedo un clima
Che non è di quel livello
Ma intorno al governo intorno al presidente del Consiglio c'è un'aggressione
Pensate
L'episodio più
Alla prima della Scala hanno messo
Non solo quando si fa un corteo a Milano ormai c'è la fotografia di Giorgia Meloni Coleman on manifesto di San Diego
E non solo Giorgia Meloni ma anche di altri ed è un continuo
Davanti alla Scala prima
Qualche giorno fa
Sempre i centri sociali che sono gli stessi poi con i figli dell'Ispra anche attori degli anni settanta hanno buttato il letame con le foto Giorgia Meloni quindi c'è un particolare continuo io odio
Che continua
Ieri a Sesto San Giovanni
è stata vandalizzate
La targa che ricorda
L'intitolazione a Sergio Ramelli di un'area di un parco il sesto
Siamo al due mila quasi venticinque continua
Questo e un animus continuo
Di violenza nei confronti no a destra perché quando si infanga Sergio Ramelli si infangando ognuno di noi
Grazie grazie all'onorevole De Corato
Mi chiedo se è possibile di stare nei tre minuti a risposta almeno riusciamo anche a fare un altro Ciro
Al senatore De Priamo volevo chiedere lei si affaccia alla militanza politica qualche anno dopo negli anni Ottanta negli anni Novanta a Roma nascita che anche questa aveva pagato un forte presto di sangue della destra giovanile
Quello che le volevo chiedere era lei in un quartiere difficile come quello di Garbatella qual era il clima qual era l'approccio a quegli anni
Sì allora questo questo Pannella diciamo che lo considero una grande un grande onore ma anche una grande responsabilità perché parlare di queste vicende
Chi viene da diciamo da una passione da una militanza da insomma da da un percorso politico come il nostro ovviamente al significato particolare
Ma io vengo dalla generazione che ovviamente
Le storie dei piegarsi degli anni settanta come Sergio Ramelli le leale sentire raccontare Dada che è un po'più grande di noi oltre ad averle voi ovviamente approfondite studiate
Ma
Ha vissuto tutto tutto un altro contesto direi che ci possiamo consigliare dei privilegiati a fare aveva iniziato a fare politica
Sul finire come nel mio caso sul finire degli anni ottanta seppure non qualche te più rossi di Roma come come la Garbatella noi
Diciamo rappresentiamo cioè quella generazione rappresenta la generazione che ha saputo rompere una catena di odio e di violenza ed è stato estremamente difficile perché per ognuno di noi dicevo è molto duro fare i conti con con quello con quello che abbiamo alle spalle cioè con le storie di ragazzi come Sergio il Paese c'è una cosa che colpisce è che nel né in quei ragazzi caduti in quel modo
C'è una comunanza di di dolcezza del del loro volto delle loro storie dei loro racconti
Leggendo il libro di che parla di Sergio Ramelli veramente
Si capisce che Sergio non è solo tra virgolette Sato brutalmente assassinato ma subito un martire io ha tutti i difetti
E allora
Invece poi gli anni ottanta sono anni in cui c'è una grande differenza rispetto a quel contesto degli anni settanta sono passati pochi anni ma sembrano decenni eppure quindi romana città che aveva pagato un tributo durissimo
Sia per quanto riguarda i ragazzi di destra assassinati ma più in generale agli anni di piombo alla violenza politica
Si era comunque nell'aria di riflusso con Lea Lea dei paninari lei ha dei dei delle discoteche lei in cui i giovani non vivevano più la partecipazione politica di massa come accadeva dal sessantotto in poi
Però anche nello anche in quegli anni
I i giovani diversa pagano un tributo pesantissimo a Roma con la con l'assassinio di Paolo Di Nella e succede però una cosa particolare
Paolo Minella appunto come Sergio anche Luís
Un ragazzo direi sarà di Raiot che parlava di ecologia che parlava di comunità di quartiere che insomma voleva fare un tipo di di di politica molto avanti anche rispetto ai suoi tempi
Viene assassinato mente
Si debba fare un'affissione proprio quell'esproprio rivisti villa Chigi Verona battaglia ambientale cerco di essere veloce però sorgono domande che non si possano diciamo cura si può rispondere pochi pochi minuti
E i dirigenti di allora del Fronte della gioventù scelgono scelgono e di di dare un messaggio chiaro e di farlo vive a tutti a tutti gli altri lo amici a tutti i ragazzi della della nostra area politica cioè quella che non si doveva cercare la vendetta
Non si doveva riprende quella catena di sangue che nel decennio precedente aveva appunto colpito l'Italia
Che ben viene raccontata da Libero Nicola e auto ed anche da altri suoi libri ovviamente
Anche di tante altre persone però la particolarità di Nicola e avrà anche l'attenzione alla documentazione alle fonti e quindi anche io accolgo e lancio tuo appello lo dovrebbero studiare conosce davvero tutti ecco
Si sceglie di tra virgolette riscattare il sacrificio di Paolo Di Nella costruendo
Una comunità veneta che si che si posta come dire anche confrontare che e levi il confronto ad una punto fermo e a Teglio che nasce qualcosa qualche anno dopo diciamo un decennio dopo
Porta talmente tanto questo elemento al sistema da fai il la quello che ancora oggi accade il concetto di confronto testi delle nostre idee antitesi di chi la pensa diversamente e sintesi che viene fatta dei nostri pane quindi mai più
La lotta politica e la lotta in si è una cosa positiva se viene declinata come ci insegna e anche dopo le mosse la polemica il confronto anche duro ma civile ma mai violenza politica
E soprattutto mai anche la violenza mondiale che è appunto quella di decidere chi può parlare chi non può parlare del dunque chiede quindi noi sì ci troviamo poiché i nostri problemi con i centri sociali con quelli che voi ragazzi
De che fate politica oggi ancora vivente
Mai niente rispettano Società totalitaria dove si c'è stato e non lo nascondeva o mai anche la violenza politica da diciamo da estremismo di testa
Ma c'è da dire che c'è una opinione pubblica purtroppo negli anni settanta che giustificava la violenza a sinistra non c'è un'opinione pubblica di questo tipo ad essere anche questo va detto quindi verità storica
Conoscenza ma da quegli anni su cui mi ha chiesto tu fino ad oggi
Sempre e comunque pratica è la logica e la scelta del confronto come stile di vita la scelta della lotta come non violenza attiva che porta avanti la nostra idea di militanza e di politica in mezzo alla gente
Grazie al senatore De Priamo
A Mario Ajello invece volevo chiedere
Un'altra cosa aprendo il quotidiano di avanguardia operaia si notava diciamo un certo linguaggio che tendeva a normalizzare certe pratiche di violenza giornalisticamente ce lo vuole spiegare
Certamente giornalisticamente ha mi ha fatto impressione
Dentro il libro vinicola che un libro stupendo talmente stupendo ci o vi invito a non farne una memoria di parte
De che potrebbe esserci un libero altrettanto stupendo
Capace di raccontare i delitti politici ai danni di poveri ragazzi
Di sinistra
Quindi la prima cosa che vorrei dire proprio questo cioè cerchiamo di storicizzare
Grazie a un libro come questo
Il problema
è stata una guerra civile come ha detto La Russa vero e secondo me è stato un momento molto interessante perché sono stati gli anni settanta
La fase di enorme protagonismo di una generazione di una generazione qua dei baby boomers molto numerosa dopodiché siamo stati quattro gatti o regioni solo pochissimi
E quindi e qui quindi è stato un moto di soggettivismo
Politico e sociale di una generazione poi chissà che a destra eh chi a sinistra che si è piazzata al centro della scena
Italiana
E
Ed è vero era una generazione molto politicizzata però poi e a me mi mi ha fatto impressione quanto quando poi ho letto delle interviste e quali parte un bel campo giornalistico e a protagonisti del tempo per esempio ex brigatisti
Quanto poi invece in realtà la capacità di elaborazione politica di molti
Di queste persone che hanno ammazzato altre persone forse vera mente ma veramente minima
E questo è la cosa degli anni settanta che più mi ha mi colpisce cioè farsi tanto del male ma spesso con una coscienza politica molto molto ridotta cioè è stato anche specie a sinistra perché assisterà più numerosa un fatto molto di di moda di conformismo a un conforto is molti alla fine
Lasciato sul terreno diverse vittime
E la seconda cosa che volevo dire che mi associo veramente sconvolto nel libro
Di Nicola
E e l'omertà il racconto dell'omertà
Cioè quando come lui racconta dieci anni dopo cioè nell'ottantacinque vengono finalmente scoperti gli autori tutti i medici e tutti gli avanguardia operaia
Ma di Ramelli ci fu un convegno che lui racconta molto bene di grandi intellettuali di sinistra Adriano Sofri
Rossana Rossanda Franco Fortini Ludovico Geymonat e grande filosofo
Autore di manuali scolastici io ho studiato o sullo Germanà anche te e molti della nostra generazione Mario Capanna inutili e dire e tanti altri ma tra per sé
Del progressismo Melis prima del progressismo
Che aveva vinto e che ha tuttora vinto ebbene lei tanta filosofia
Possibile
Diceva nell'uccidere un fascista non è reato
E questa è una cosa vera mente sconvolgente su cui oggi bisogna a ragionare c'è sui cattivi maestri
I cattivi maestri degli anni settanta erano quelli degli anni settanta e degli anni ottanta ma il concetto e probabilmente anche l'interesse impersonificazione
Dice attivi maestri è è è una cosa a metà storica è una cosa
Che tuttora estetiste ed è questo il vero il vero filo secondo me di continuità
Tra quegli anni e e e la nostra epoca io non credo che torneranno mai gli anni settanta
E per tanti motivi ma credo occhi e purtroppo su vari ambiti
Diverso uno può essere quello del fondamentalismo un altro può essere quello dell'antifascismo militante nuovamente inteso
La figura del cattivo maestro secondo me purtroppo fa parte della tradizione italiana
E quindi il grande merito siccome di questo libro e proprio avere individuato questo problema
Grazie al giornalista Mario Ajello ci ritorneremo dopo sul tema appunto dei cattivi maestri
Lei ha parlato del ma poche di una pochezza di preparazione politica nel suo intervento e su questo volevo chiedere a Nicola Rao
Rispetto al funzionamento appunto di una polizia etica morale che ci ricorda un po'quella iraniana che addirittura ti poteva aggredire esseri vestiti denuncia con un certo abbigliamento che passava che dava il messaggio che eri di destra
Secondo me da molto a capire di quegli anni
Sì l'avevo detto prima raccontando la vicenda da cui tutto è cominciato rispetto Sergio Ramelli cioè il famoso tema dobbiamo parlato poco fa no
Sempre l'ottantacinque
Casualmente viene scoperto in un abbaino Milano
Lo schedario l'archivio di avanguardia operaia ma anche di altri movimenti di estrema sinistra il giudice Salvini che indaga su questa vicenda anche su altre simili scopre una realtà sconvolgente scopre che erano stati nel corso degli anni poi accumulati lo schedario
Rubati
Centinaia e centinaia documenti di identità personali
Anche a ragazzini di quindici anni fermati per strada da queste da questa pulizia morale appunto da queste da queste ronde russe ecco adesso ricaduta c'era anche il suo ovviamente ma insomma c'erano anche documenti sequestrati al ragazzino ragazzini che erano semplici simpatizzanti o amici simpatizzanti quindi proprio e anche militanti neanche a tempo pieno lamponi D'Antimi per niente ma il una cosa mi ha colpito che racconto nel libro delle tante e la definizione dell'agguato premeditato a colpi di chiavi inglesi verso una persona ben definita che a Milano veniva chiamato all'ambiente da sé la sinistra veniva chiamato Cucchi no
Ora ci sono tantissimi Bucchini come dicevo prima
In quella città per diversi anni c'hai Coccolicchio Lucchini casuali
Lucchini improvvisati quello scialle Barros appunto alle scarpe da prima punta fascista alle lo dico che abbiamo in quell'altro amico ha parlato col fascista lo chiariamo
Quell'altro abbiamo visto in una foto un giornale perché ha partecipato a una stazione M sei l'abbiamo incrociato casualmente lo lo chiariamo e poi c'ha dei confini premeditati
Che erano l'ultimo tempistica nel terminale di una vera e propria inchiesta che presupponeva il furto per strada del documento
Il l'appostamento sotto l'abitazione di questa persona il pedinamento la fotografia di quello che faceva addirittura con pulmino nascosto triple tipo le balene la polizia dei carabinieri come si chiamano in gergo pedina ripreso con delle cineprese abbastanza rudimentale ma insomma efficaci e perché no predisposti veri come schedari sulle attività non solo pubbliche ma anche private di queste persone parliamo di persone di sedici diciassette anni
E poi i cuochi Nora come dire l'atto finale di questa inchiesta che come intitolò appunto il tempo delle chiavi perché l'omicidio Ramelli la vicenda Ramelli non fu non fu casuale
Ramelli fu il più sfortunato di tutti perché perse la vita durante un cugino
Ma i cugini furono decine e decine appunto centinaia e ci furono molti ragazzi rimasero invalidi paralizzati che soltanto per un puro caso non morirono fecero a fine di Ramelli
La l'episodico parlava prima Riccardo De Corato si ferisce a Sergio Frittoli che era militante non so se la fosse già dirigente insomma il fonte la gioventù
Colpito a chiamate all'angolo tra via Mancini e corso ventidue marzo ma io nel libro del nel racconto decine e decine di questi episodi in alcuni casi anche persino errori di persona però di persone cioè un ragazzo sfigurato lasciato per terra
Se praticamente svenuto in coma
E non faceva mai attività politica evidentemente un errore di persona delle della polizia morale che hanno fatto richiesta e nettamente sbagliata da questo punto di vista ecco tutto questo e tipico ed era tipico di quel mondo esterno a sinistra riguardava anche Mario e che sicuramente è una particolarità una specificità
Di quel mondo come scrive anche il giudice Salvini che cura la postfazione del libro
Ci fu anche una violenza di destra terribile che lascio diversi morti tesi diverse Mortimer la violenza diversa valenza improvvise istintiva selvaggia bestiale ma non organizzate soprattutto non godeva di un consenso di massa
Lo dice chi come al Enrico Galmozzi voglio assassini di Enrico Pedenovi che lo intervistò
E chi mi dice ma e non abbiamo fatto quello che per strada ogni giorno urlavano e chiedevano centinaia di migliaia di persone e cioè uccidere un fascista non è reato abbiamo semplicemente realizzato quello che ci chiedevano per dalla strada dalle scuole avversità in centinaia di migliaia di persone
Quindi c'era questo consenso forte questo convinzione profonda di essere nel giusto che prevedeva giusto che sta dalla parte giusta della Storia
Di sentire ordinario proprie spalle il vento forte della storia del comunismo delle idee giuste
E poi questo tentativo di mostri indicare per giustificare intanto con se stessi e la violenza che si produceva dimostri piegare l'avversario Sergio Ramelli saggio Frittoli non sono dei militanti diversa sono degli stragisti
E quindi non hanno più neanche il diritto di vivere e quindi siamo autorizzati a ucciderli o comunque a colpirlo ecco questa era la il senso ieri lo Speedo pervade vada così quella che io chiamo la polizia morale
Volevano aprire un aggiungere
A quello che diceva la per far capire clima non c'era solo scritto azzera trentasei faccio dove sei
Subito dopo tre mesi cioè ci fu una campagna
Che durò fino a metà degli anni ottanta
Per l'MSI fuorilegge e ovviamente c'era poi il altre trentasei fascia dove si in quell'abbaino
Di una via centrale di Milano
Dove venivamo schedati
C'era anche il mio nome
Seppi poi che chi faceva queste schedature
Era un ufficiale della polizia locale di Milano
Chiaro
Cioè eravamo in una situazione presto per farmi capire a che livello siamo eravamo arrivati
E le schedature venivano fatte e pubblicate
Ma su questo nessuno ha mai chiesto provvedimenti pagherete tutto pagherete caro lotta continua dove c'erano i volti di tutti noi a Paola il mio soprattutto Ignazio Roma c'erano tutti voi ci fotografavano
Da una
Un appartamento che era di fronte a via Mancini
Mettevano i fotografi DC fotografavano e poi uscì questo bel volumetto pagherete tutto pagherete caro
Dove c'eravamo tutti compreso Sergio Ramelli che era fotografati insieme a tanti di noi perché noi eravamo molte volte fuori questo
Chi
Va bene
Lo ricordiamo perché ha detto
De Corato io le volevo chiedere nel libro viene ricordato appunto un momento in cui lei va a casa di un militante si confronta con lui
In quegli anni i pericoli che lei doveva affrontare diciamo da segretario del Fronte della gioventù erano anche di carattere personali con questi ragazzi che venivano minacciati che venivano inseguiti e che venivano anche editi
Ci può spiegare meglio anche il suo ruolo nell'evitare sia uno sprofondare nella paura ma allo stesso tempo delle risposte di Lorenza che potevano magari eventualmente sfociare non lotta armata qual era la sua il suo ruolo nell'evitare questi due pericoli
Noi cercavamo
Che non c'ero solo io eravamo un gruppo dirigente cercavamo di esporre il meno possibile ovviamente dopo soprattutto dopo quello che successe a sé perché è chiaro e quel tema
Sulle Brigate Rosse era diventato il modo per
è stato poi da lì è nata ovviamente con tutto quello che Sergio Ramelli voi
Come atteggiamento quello che cercavamo ai ragazzi che venivano in via Mancini era di spiegare loro che dovevamo cercare il diedi
Ovviamente di fare attività senza cascare Perón in quelli che erano i i vari
Tranne il trabocchetti che questi delinquenti creavano perché questi erano addetti e non erano proprio quelli della scuola quelli segnalava poi c'erano le squadre che provvedevano
A massacrare chi veniva insomma segnalato perché le chiavi inglesi non è che le usavano i ragazzi che sui Hotel Carducci o più le usavano soprattutto le squadre che erano del Università Statale che erano dirette
Dall'Università Statale che era il luogo almeno Principato voci erano ripeto come abbiamo visto anche gli abbaini per l'abbaino fu scoperto da un da un bien da un poveretto che voleva andare a dormire sfondò la porta e li trovarono tutta la documentazione che eravamo stati tutti eravamo amo tutti stati messi in uno schedario e di mio trovarono addirittura il cartellino e Tin bravo quando andavo in Regione io lavoravo in Regione infatti mi spari
Cosa serviva il cartellino servirà a stabilire gli orari
Di uscita di entrata e quindi di stabilire quando e come
Aggredirci ultima questione
A me vedere certe persone perché vedete a Milano erano Ventimiglia
Dove sono finiti
Cioè sono spariti tutti
Come mai
Alcuni di questi sono diventati grandi professionisti grandi architetti
Ingegnere
I volti nuovi ce ne ricordiamo
E i nomi di sappiamo
Poi ci sono nascosti
I Jonas costi dietro una sinistra buonista ben altri star
Che
Gli ha detto
Io non li faccio i nomi ovviamente perché è inutile
Però ogni volta che vedo qualcuno di questi
Voi pensate voleva lo Stato perché questi usavano le chiavi inglesi ed erano uomini che oggi sono servizi sono stati in alcuni
Grazie all'onorevole nero decorato passando al senatore De Priamo
Ancora oggi vediamo che dei cattivi maestri soffiano sul fuoco della della contrapposizione politica e della violenza
Uno degli ultimi episodi poche settimane fa la Sapienza dove i nostri ragazzi con difficoltà sono riusciti a fare campagna elettorale ci vuole dire qualcosa segni assolutamente c'è un tema
Di estremismo di sinistra perché in questo di questo si parla ma è un dato oggettivo guardando il panorama politico italiano poiché ovviamente favorevoli favorevole nella nel momento in cui c'è un Governo ovviamente gli enti del della contestazione dell'opposizione cercano di sfruttare
Appunto la l'opposizione anche se in questo caso
Diciamo da un governo che sta andando molto bene però è normale che ci sia il tentativo di soffiare sul fuoco da parte di alcune opposizioni quindi c'è un tema di estremismo Discetti ambienti che usano hanno un evidente Nostalgia
Di quelle parole d'ordine di quella antifascismo militante che una parola utilizzata per colpire e quindi ecco perché poi alcuni di noi culturalmente hanno difficoltà non c'è Torre
Nessun tipo di Nostalgia a utilizzare termini che vengono utilizzati appunto per colpire chiunque la pensa diversamente quando con antifascismo militante
Si decide chi deve parlare e chi no si decide che ideali agibilità politica e chi no quindi il tentativo da parte di alcuni di restaurare quel tipo di cultura politica e di alcuni cattivi maestri senza fare nomi professore Aimo la persona irresponsabile e sconsiderata di soffiare sul fuoco e di quindi creare un clima di tolleranza politica c'è va condannato e va evidenziato e denunciato perché poi altrimenti ne fanno le spese quei ragazzi come i nostri ragazzi all'università ai quali qualcuno vuole ha voluto fino a pochi giorni fa e impedire anche semplicemente di fare un volantinaggio e di esprimere le proprie idee e quindi non sottovalutare questo elemento ma allo stesso tempo con la consapevolezza che quella stagione orribile quella violenza politica
Elevata a sistema di cui si parla nel libro ma che anche a Roma e anche tante altre città purtroppo si è conosciuta e a pagare
Contributo di sangue non tornerà non tornerà perché non ci sono più i presupposti politici vedete vorrei aggiungo un altro tema
La maggior parte di quei Agazzi non hanno avuto giustizia questo è un altro elemento che noi dobbiamo pensare che onestamente
Lascia molta amarezza non hanno avuto giustizia a parte appunto i casi in cui per una serie di circostanze ma anche perché c'è stato qualche magistrato e qualche giudice
Che fine graziato come Guido Salvini e come altri perché hanno fatto fino in fondo il loro dovere senza reticenze però forse non hanno avuto giustizia perché non c'è stata ancora una verità storica su quello che accadeva chi ha permesso che abbiamo sentito i numeri decine di migliaia di giovani
Da una parte molto di più ma anche dall'alta
Senza nascondere senza minimizzare nulla
Si è Maspero venissero strumentalizzati venissero utilizzati quella guerra civile strisciante e in quel contesto geopolitico non ci dimentichiamo la guerra fredda non ci dimentichiamo che l'Italia è un Paese a sovranità limitata
Che spesso nel campo di battaglia dei fronti opposti appunto il comunismo la dittatura comunista che governava comandava metà delle OPA e diciamo il fronte occidentale per così dire quindi
Quel contesto non può più tornare lo sappiamo e allo stesso tempo però dobbiamo chiedere e c'è anche una proposta di per l'Italia per fare una commissione parlamentare che vada a affrontare questo tema dobbiamo chiedere
Se non la giustizia laddove sarà difficile ottenerla perché in molti casi sarà difficile capire che cosa ha impedito perché a Roma andare a trovare retifica e nel momento in cui poi la guerra al terrorismo
Alle Brigate rosse come è nata è stato giustamente fatta condotta fino in fondo che cosa
Ha impedito di capire chi ha massacrato Regazzi era Caravà Enzo sia chi ha massacrato ma io ci si chiede il
Aliena su nove a Camerata con centocinquanta colpiti
Vostro dicono una tecnica erano tecniche di guerriglia non era certo una cosa spontanea non erano qualche ragazzo sarà messo lì abbia andiamo a sparare alla alla sezione Prenestino ecco quindi quella verità la dobbiamo cercare fino in fondo e la dobbiamo a quei ragazzi ai ragazzi di oggi dobbiamo stare vicini non sottovalutare mai i cattivi maestri combatterli con l'arma
Del confronto elevato a ideale appunto di riferimento nella nostra azione politica
Grazie al senatore riferiamo
Appunto per cercare la verità
Il grande diciamo stavo lo oltre a tutto un apparato connivente è anche una parte dei giornali dei media che a quel tempo ma ancora oggi cercano di nascondere di seppellire di trascurare di minimizzare i fatti di violenza ci vuole dire qualcosa in più
No la cosa in più che vorrei dirvi ha proposto di miglia che mi fa veramente veramente impressione
Invece è come enfatizzano
Piccole cose per il creare un clima invece molto drammatico l'altra sera parlavo con Giordano Bruno Guerri persona
Interessantissima storico di grande valore
E e lui mi ha detto anni mi sembrano queste specie di zuffe
Minime tra zecche rosse camicie nere e diceva queste espressioni come se parlasse del Medioevo delle sceneggiate in costume e secondo me ha ragione noi inizia diamo un'amplificazione enorme una drammatizzazione enorme
Al a delle cose che sono soltanto dei lontanissimi ricordi degli anni settanta ma questo è pericoloso
E infatti Zare così perché si crea un'estetica del male
Resti in realtà si spinge a radicalizzare ancora di più
Le masse giovanili che radicalizzata e non sono
La vera differenza oggi secondo me tra i giovani di oggi i giovani di ieri e che oggi le divisioni ideologiche nell'orticello italiano
Sono minime e di riguardano una parte minima dei giovani ma proprio minuscola
Mentre sarebbe il caso sarebbe troppo uno scatto in avanti culturale che i giovani italiani capissero tutti insieme
Che il pericolo i biologi con con il sistema esiste a livello mondiale
Il pericolo del putto Ignis mogli pericolo del radicalismo
E del fondamentalismo religioso
Anche un a suo modo un pericolo di totalitarismo di tipo cinese cioè oggi sarebbe bellissimo vedere tutti i giovani italiani altro che destra e sinistra tutti i giorni italiani uniti nel capire veramente che
C'è una battaglia
Comune da fare
Ed è una battaglia molto più globale invece che minuscole scaramucce il costume come dice Giordano Bruno web
Grazie
Io credo che questo libro abbia un grande pregio che è quello di voler fare di Sergio Ramelli una figura condivisa non semplicemente un'icona della destra politica ma un martire di tutt'Italia un figlio di italiano che sia simbolo della libertà l'impegno politico
Che sia simbolo della libertà d'espressione e questo libro è un grande passo in avanti
Per una memoria condivisa di questa di quegli anni quindi volevo chiedere per concludere a Nicola Rao cosa manca ancora questa nazione per una memoria condivisa degli anni settanta
Ma intanto non è un grande passo è un piccolo passo
Su quello che potevo fare società fare allora intanto questa nazione manca ancora l'amore condivisa su quello che è successo settanta ottanta anni fa quindi figuriamoci figuriamoci palo della Guerra la Resistenza e la guerra civile e quant'altro di figuriamoci se ancora possiamo possiamo sperare che a breve visione amore condiviso su su fatti altrettanto drammatici più recenti ma il verdetto arriva proprio quello io io credo io volevo titolare questo libro Morire per un tema perché questo è successo ecco invece poi siccome racconto anche altri episodi racconto il clima
Nel quale voi se arrivo a questa questa tragedia ho intitolato il tempo delle chiavi però io credo che e morire per un tema non sia possibile irripetibile ma non per quello che si è scritto in quel tema
Qualunque cosa si scrive un tema
Sergio Ramelli poteva scrivono per cosa non sarebbe stato accettabile quello che le è stato su ciò che gli è successo qualunque cosa avesse scritto riguarda comunque argomento
Quindi in questo senso come giustamente ha ha sottolineato Ignazio la Russa sia la penetrazione libro che abbiamo fatto insieme a Milano c'era anche Ricardo c'era anche Paola mi ricordo in sala
E poi l'ha ribadito anche quando abbiamo proprio libro da da Vespa a Porta a Porta ecco importante sarebbe auspicabile azione penale che ecco già la prossima convocazione di Sergio Ramelli
Sì mi disse questa figura questa storia questa vicenda questo giovane non più come una figura una ferita di parte
Ma con una ferita di tutta l'Italia
Grazie
Grazie a Mario Ajello Nicola Rao Riccardo De Corato D'Andrea De Priamo il libro acquistabili all'esterno grazie a tutti verso ascoltato