Presentazione del libro "La fine della pena", curato da Nessuno tocchi Caino - Spes contra Spem

Allora se ne Garini non vogliono pure
Allora diciamo così io sono contento del fatto che
Avendo compiuto fino a un'ora fa la visita all'istituto
Avendo quindi
Sconosciuto la realtà anche di questo di questo carcere dove erano stati l'ultima volta un anno fama
La Camera penale presieduta
Dai ghetto Gaetano Fierro c'è stata già ad agosto si può fare in questo momento anche pubblico che che stiamo video registrando poi andare a sui nostri canali sociale anche in streaming su radio radicale
Alla presenza non solo di coloro i quali hanno partecipato alla visita ma anche dei detenuti almeno una delegazione una parte dei detenuti di questo istituto che sono oltre cinquecento oggi così ce ne sono una ventina trentina un po'diciamo rappresentativi di tutte le realtà del caso tutte
Di tutte le sezioni
Noi siamo qui per
Presentare un libro
Che è un pretesto per poter parlare di una situazione nel nostro paese che lo sta
Mettendo all'indice anche a livello comunitario
Europeo
E non solo
Dico non solo perché noi abbiamo incardinato come Nessuno tocchi Caino un ricorso anche al Comitato ONU dell'ONU sui diritti umani per quanto riguarda la condizione
In questo ricorso dei detenuti condannati all'ergastolo ostativo al fine pena mai ed è proprio di questi giorni la notizia che loro ci ha detto che procederà come Nazioni Unite per una scrutinio delle dell'Italia
Elisabetta non ci stiamo facendo una videoregistrazione perché tali controllando
Stiamo andando in videoregistrazione per una semplice ragione perché gli si era messo in un in una disposizione che era verticale invece l'orgoglio chiedendo rigettare la ripresa per cui
Sono uscito dallo streaming e stiamo facendo una videoregistrazione che poi comunque pubblicheremo
Dicevo l'Italia s'è sotto scrutinio da parte della anche nel Comitato Onu sui diritti umani
E l'occasione questo libro voi ridete queste due immagini che sono una rivisitazione artistica un po'po'parte Andy Warhol diurno nostro straordinario collaboratore che
Un uno stampatore
Che da altre anni stampe libri di Nessuno tocchi Caino e quindi anche di quello di cui è quello di quest'anno che ha il titolo
La fine della pena
Ed è dedicato il libro di quest'anno la fondatrice di Nessuno tocchi Caino Maria Teresa Di lascia che se n'è andata prematuramente quaranta di a quarant'anni improvvisamente nel mille novecento novantaquattro quindi queste trentennale
Ho sempre qualche difficoltà dire dalla sua venir meno dalla sua scomparsa per una ragione molto semplice che ritengo che la sua scomparsa la sua mancanza
In realtà in questi ultimi trent'anni non l'abbiamo sentita perché ha continuato ma potrei parlare
Dello negli stessi termini di Marco Pannella che scomparso è venuto a mancare nel due mila sedici quindi otto anni fa anche per lui vale fatto che delle mancanze che loro hanno come dire rappresentato per la nostra storia nostra vita realtà sono hanno continuato ad essere presenti interessantissimi sia Madre Teresa che Marco Pannella
Fonti entrambi di ispirazione per noi per il nostro agire per la nostra
Lotta volta a evitare che lo Stato
Magari nel nome di tette di Abele per difendere a bello Adele rischia di diventare lui stesso Cai
Se vogliamo sintetizzare in questo quadretto
Diciamo biblico e lo dico proprio mentre entra
Un religioso insomma che le coincidenze sono strane
Non so il cuore cappellano del carcere che entrato un frate
Francescano
Che non ci sente non ci deve
Va bene
Però ci troviamo in questa situazione Maria Teresa Di lascia fonda Nessuno tocchi Caino nel mille novecento novanta trenta
Decidendo di dare
Al all'associazione proprio il nome
Nessuno tocchi carina non nessuno uccida Caino perché nella sua dizione della giustizia
E di tutte le appendici della giustizia il carcere un'appendice della ministro azione della giustizia
Diciamo no noi dobbiamo avere
Come farò come guida l'intangibilità l'inviolabilità quindi non toccare l'intangibilità della persona o semplicemente la pizza al la vita materiale fisica nessuno ci dà questo problema
Quindi lei impose il Nessuno tocchi
Caino
Prima di vita dare la parola al nostro ospite Maria Rosaria Saburo che oggi
A in qualche modo fatto da apripista alla nostra
Visita
Il termine non è esatto perché essi apripista vuol dire che noi abbiamo seguito in
è accaduto che invece lei abbia seguito noi nel senso che noi abbiamo deciso dove andare
A fare sia non è che lei ci ha offerto un artista ed è per questo che da quell'altro devo dire che l'incontro che abbiamo fatto prima di fare la visita con tutto il suo staff
è stato un incontro nel segno della
Più
Diciamo
Plateale è evidente trasparenti
Lei ha detto andiamo andate a vedere di isolamento perché il mio cruccio
Io non credo che qui ci sia una delegazione di detenuti dell'isolamento magari ci sono parti via di detenuti che
Sezione certo lei perché non ha detto
Andate a vedere gli perché lei ritiene Davide direttore dell'istituto che quella sia una
Mattia da cancellare il più presto possibile all'interno di questo per le sezioni di isolamento si assomigliano tutte e sono tutte uguali
Sono la parte più fecondi dal più basso dell'istituto dove c'è meno luce meno aria
Del fatica in meno vita meno umanità mente meno dignità e non è che ce l'ha basco
La devo stare a casa Bureau ha detto andiamo andati anzitutto a vedere quei magari mi aiutate
A superare quella condizione Maria Teresa Di lascia
Con questo chiudo
Questa introduzione
Diciamo per noi è nota per noi diciamo militanti artigiani noi poi ci sono anche i tecnici professionisti del diritto
Parlo di me e soprattutto di Rita di Elisabetta non ci siamo formati sul campo come
Tra molte virgolette giuristi
E nota come per noi come la fondatrice di Nessuno tocchi
Però se voi andate a vedere Maria Teresa Di lascia
Scoprirete che lei oltre al capolavoro civile
Nessuno tocchi Caino che ha fondato ha scritto il suo capolavoro letterario
Che è un romanzo straordinario ambientato in zone molto vicine
Parliamo di Rocchetta Sant'Antonio che una volta era addirittura della provincia di Avellino e poi passato alla provincia di di Foggia sono quelle colline dolci d'estate
E gialle del del del delle messi di frumento eccetera
E in quelle con la lei scrive un romanzo Passaggio in ombra la Sacra famiglia
Lì non c'è più perché muore il dieci settembre del mille novecentonovantaquattro a quarant'anni l'anno dopo vince il premio Strega per quello romanzo il suo capolavoro letterario tradotto in
Nel dentizione in tutto in tutto il mondo
L'abbiamo abbiamo dedicato nel suo nel trentennale il libro ordine sul quotidiano di quest'anno a Maria Teresa Dinacci
Me lo presti
Alcuni di voi hanno chiesto il libero
Alcuni paio credo che l'abbiamo già presso
Abbiamo pubblicato
Si chiama tecnicamente aletta questa parte
Un passaggio del suo romanzo
Uno dei protagonisti del suo romanzo è uno che ha conosciuto il carcere che ha fatto l'esperienza
Del carcere
E Maria Teresa racconta
In poche righe secondo me fotografa in poche trent'anni fa quando anzi più di trent'anni fa quando è scritta ha scritto il libro fotografa la realtà che oggi è sotto gli occhi
Sì felice che siamo in carcere perché c'è il cigolio del motiviamo circoli delle porte che si aprono e si chiudono c'è
I primi mesi si era sentito paralizzato
E invisibili fili tenaci lo tenevano inchiodato alla brandina nella sua cella
Quel rottame che al pari di un sudario conservava l'impronta delle forme del passaggio di altri
Corpi che era stato era stato il suo unico principio
Di realtà
All'inizio aveva dormito confondendo i giorni con le notti e aveva creduto che lo spazio che lo separava dalla libertà sarebbe trascorso così può era venuta l'insonnia e tuttavia non riusciva a separarsi da quel luogo di conforto che nel suo letto
Mano a mano si era identificato con esso
E aveva sentito il cigolio del proprio corpo simile a quello del letto aveva pensato di essere divenuto difende
Quindi la persona della pena che diventa il mezzo di esecuzione della pena
Quindi muore la persona la persona diventa una cosa
Quando uno strumento
Un mezzo che è stato concepito per un fine
Quel fine lo tradisce quel fine lo protegge Ustica non è mai vero che il fine giustifica i mezzi bisogna vedere che i mezzi siano coerenti con il fine
Se il fine della rieducazione la di socializzazione se il mezzo per conseguirlo diventa un luogo come quello che abbiamo visto oggi
Della sezione isolamento vuol dire che è giunto il momento per chiuderlo per superarlo quello questo Mariateresa Di lascia la fondatrice e per questo aveva fondato nessuno
Variazione selvaggio perché il mezzo non pregiudicasse il figlio
Il fine della giustizia della non violenza non fosse
Come dire distrutto mortificato dal mezzo per conseguire giustizia non violenza pace eccetera eccetera
Che mi fa piacere oggi ricordare fare la e credo che questa sia non abbiamo fatto una nel carcere di Opera di presentazione non li abbiamo commemorato il trentennale di Maria Teresa Di lascia oggi e la prima presentazione del libro che facciamo in un luogo
Detto di privazione della libertà non sappiamo quanto di privazione di quante altre cose sia questo Ruocco io ringrazio sempre
La comunità penitenziaria Pannella parlavo di comunità presenziare fatto di detenuti eccetera
Tutti coloro mi rivolgo soprattutto anche i detenuti che ci sono qui oltre cioè due tenenti
Cerca una con i loro comportamenti di ridurre Lizzani nonché strutturale e Tokyo del luogo di privazione della libertà rivoluzionaria la non violenza creativo di di benessere il dialogo il dialogo
Io credo che voi avete la fortuna di avere
Qui nel carcere poi ci sono i problemi che ci sono l'area sanitaria che non esiste non c'è c'è il dirigente sanitario in questo carcere aspettate chissà quanto per a fare una visita eccetera
Abbiate
Diciamo una disposizione mi riferisco sia gli uni che gli altri reciprocamente di
Riconoscimento di stigma
Del tentativo che fatte ogni giorno per cercare di ridurre il danno proprio della struttura in cui in cui vedete
Non è in cioè insomma vale anche per
Per noi detenuti che cerchiamo di liberarci no
Dalla branda
Cioè io
Ancora sento molti di voi detenuti dice mi sono fatto dieci anni liberale
Vi sono sfatti vent'anni di
C'è Maria Teresa Di lascia vicende che contro custodito che state riconoscete di non né essere di essere diventati branda
Una cosa
Come Maria Teresa descrive il fatto della identificazione dell'uomo della pena con il mezzo di esecuzione della il luogo
Parlate cercate di dialogo sei tre gli operatori penitenziari che sono qui almeno quelli che io ho conosciuto qui con la disposizione davanti d'animo a cercare di aiutati e aiutante di discende vicende forme
Grazie
Maria Rosaria escluso direttore
Carcere
Anzitutto grazie ma davvero grazie
A Nessuno tocchi Caino perché attenzione che da sempre ha per il mondo penitenziario perché che
Funge da monito a che ci ricordiamo sempre che il nostro fine della risocializzazione
Deve passare in ogni secondo per la del rispetto della dignità o delle dignità dell'uomo grazie alla Camera penale e alle altre associazioni per l'interesse che hanno per Vittorio nell'istituto penitenziario perché è importante che tutti insieme si cerchi di operare proprio perché l'esecuzione della pena sia un fatto che declini in ogni modo il rispetto dei diritti e la dignità delle persone detenute e se
Proprio per evitare che la pena incida negativamente poi sulle persone stiamo cercando di lavorare a partire dal rispetto delle persone
Stiamo cercando di di fare le cose più semplici quelle più come dire e che però purtroppo talvolta non sono state fatte stiamo cercando di fare le le graduatorie per le missioni al lavoro stiamo cercando di di vedere il problema delle vasche di contenimento idrico sto avendo interlocuzioni continuative per il problema con la sulla perché se non c'è il dirigente sanitario in sede
E l'area medica è abbastanza lo sappiamo tutti e le difficoltà che ha però a livello dell'Asam vi posso garantire che stanno cercando perché o o o meno beh con una denuncia per stalking oppure come dire a andrà a buon fine perché davvero loro sanno sono consapevole stanno cercando di risolvere il problema ma davvero credo che tra qualche giorno avremo qualche notizia buona nero auguro fortemente perché mi sto concentrando davvero su queste cose e poi sui luoghi di detenzione che devono essere puliti che devono essere come dire degni del fatto che noi ci viviamo perché decidiamo mezza giornata voi sempre e quindi un invito anche vorrei fare a tutti voi
Perché il il il come dire il modo migliore anche per onorare la memoria di chi si occupa di carcere di chi si è occupato di carcere come Maria Teresa Di lascia che diceva che dobbiamo essere tutti dignitosi che la vennero dobbiamo essere la branda
Che cosa dobbiamo fare dobbiamo lavorare tutti quanti insieme anche voi io valido nelle sezioni le stelle il nella sezione sporca
Ride lavorante che passa e dopo che passa dalla sua torre cicche a terra allora io questa notte e è un invito a voi qualcuno annuisce
Il carcere non Emilio non è vostro porre il posto dove passiamo molte ore della vita cominciamo anche a partire dalle piccole cose anche perché qua non figuriamo bene vi dico e sono sicuro che non si dispiacerà che anche Sergio D'Elia quanti ma possibile che stanno tutte queste cicche a terra
è e e non è ma non erano solo chic erano carte era in Curia perché se non buttiamo una cosa attente come se ce l'ha avuta stima in faccia tra lui e il posto mostro eh lo so
A casa nostra faremmo così è è uno dei due mi ha detto però venite a vedere Angela mia com'è bella la vita è proprio per quel suo detta e quelle poche e puliamo tutto il resto ecco a partire dalla dignità
Perché la prima i primi attori dovete essere voi della vostra dignità
E questo beh venale ma da soli io vorrei che questo fosse chiaro ma ma parlo di questo come di tante altre piccolezze e il e le voci grosse urlare
Ho visto ho fatto qualche udienza e e cominceranno cominciare già con le Pussy altre siamo i toni cerchiamo di essere di prenderci questi aspetti di gentilezza di garbo di come dire di riconoscimento reciproco io vorrei partire proprio da qui dalle piccole cose perché sono importantissime
Che se non partiamo dal fatto che il che chiede lavora alla Mostra mattina deve fare bene il suo titolo e anche dobbiamo fare bevendo però insieme perché solo così potremmo veramente operare in funzione la dignità io mi sentivo di dire queste cose
Perché
E vedo che ci sono le cose la vita la la certo prepotenza anche se dobbiamo far valere un diritto invece no cerchiamo di di gentili tranne lui
Volevo dirvi solo questo e ed è davvero vi ringrazio per l'attenzione e per l'aiuto che ci date perché il monito sul carcere fondamentale che ci sia
E e spero che veniate tra un po'di tempo a vedere
Qualcosa cambiato
Perché io penso che ce la possiamo fare
Ma la possiamo anche prenderci
Ce la Camera penale c'è Luigi Luigi Petrillo ci sei che già ci ha invitato per una cosa da fare a febbraio
Quindi avete tempo fino a febbraio per farci vedere una qualcosa di anche migliore rispetto a quella che abbiamo
Alcune realtà superato migliorate
Quindi ci credono fra tre mesi
Allora io do la parola la la delegazione di oggi era di trenta trentacinque persone c'erano molti giovani avvocati
Guidati
Da Gaetano fiero che il presidente della Camera della Camera penale
E con la presenza anche del massimo rappresentante del consiglio dell'ordine degli avvocati
Di Avellino
Che ci ha accompagnato arrestato ascoltato intervenuto soprattutto ascoltato molto
I detenuti nelle loro anche piccole o grandi rivendicazioni
Eccetera
Io sono veramente felice di ora di Fabio ascolto fare ascoltare a voi
Pelle deve andar via Fabiani voi
Allora diamo
Diamo la parola assessore fuori non mi pare no in rappresentanza del sindaco li avvicini questo iniziative credo che la abbastanza avviso aperta dalla magistratura Rifondazione certa roba facciamo
Niente niente va bene così pongo un problema
Cara
Allora così va bene allora buongiorno io sono l'assessore Folino assessore alla Pubblica istruzione al mondo giovanile alle politiche sociali del Comune di Avellino oggi porto i saluti della sindaca Nardi che non ha potuto presenziare
Perché impegnata fuori regione sono certa e di diciamo di riferire quello che il suo pensiero
Asserendo che per me un onore essere qui fa discutere
La fine della pena
Vengono diverse domande nuova Pussy ascoltato gli interventi le problematiche che vengono rilevate in quelle delle carceri non dovrebbe essere a conforto ma ma alcune sono molto simili
A quelle che vengono rilevate anche IMI in altri luoghi io sono anche un dirigente scolastico quindi la questione di la pulizia del rispetto degli ambienti e quant'altro qualcosa di cui discutiamo anche noi
La riflessione di oggi mi sembra che sia molto forte come dire poi naturalmente gli illustri relatori sapranno sicuramente declinare
In indica riflessioni che possano in qualche modo sciogliere questi dubbi anche morali come contemperare la necessità perché quello insomma anche il pensiero di Maria Teresa si lascia pensare la necessità di assicurare la sicurezza sociale con infine riabilitativo delle carceri e una pena che si detentiva che spesso è abdica
Un aspetto importante fondamentali da non dimenticare mai e che chi è qui naturalmente ha commesso degli errori ma è una persona e le persone sono ritengo qui per potersi riabilitata ed è bellissima la frase delle Golini liberare la parte migliore di sì quindi l'augurio che io faccio sicuramente a chi lavora qui e Kittie qui perché sta scontando una pena apposta
Farlo in modo dignitoso
Che non si dimentichi mai l'umanità che dentro ciascuno di loro e che proprio forti di quest'umanità si Postal riuscì a fare in modo che possiate liberare la parte migliori di la parte neri di questi sì
Questo senza diciamo giustificazionismo perché naturalmente ognuno deve prendersi le responsabilità di ciò che fa
Però ognuno di noi ognuno di cui è una persona che questo non si dimentichi mai perché queste alla base del rispetto della dignità quindi ricordato prima voi stessi perché se io muoio
Essere rispettato è considerato una persona che voi ricordatevi di esserlo io di fronte almeno non so chi sia operatore e detenuto vedo delle persone
Ognuna del peso sta qui per un motivo diverso e quindi mi auguro veramente che possa deliberare la parte migliori divise di questi spazi imparando ad amare di perché chi si ama e riesce a prendersi cura di si riesce a prendersi cura anche degli atti e quindi questo è veramente credo anche il fine del del direttore chiunque operi qui mettete anche gli atti in condizioni di di aiutare liberamente che possiate di tornare alla Società milioni migliori di prima io vi ringrazio ed indiscusso Garavini interrotto prima che insomma poteste per aver interrotto il l'inizio della vostra relazione era altri impegni istituzionali mi obbligano ha non pochi esami trattenete punto vi ringrazio ancora grazie
Mi sento scusate non
Allora do la parola al presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Avellino avvocato Fabio Benigni
Buongiorno a tutti i partecipanti mi scuserete io non mi alzo per motivi tecnici legati al sistema dice videoripresa voglio innanzitutto ringraziare l'associazione Nessuno tocchi Caino e la Camera penale di Avellino che hanno inteso condividere con consiglio dell'Ordine con l'ordine degli avvocati che mi onoro di rappresentare questa importante iniziativa
Quando l'amico Gaetano filiere venuto da mi per
Chiedermi di patrocinare questa questa giornata mi ha chiesto se volessi partecipare o meno alla alla visita
Nelle carceri
E lo ha colto questo quest'invito questa sollecitazione
Con grande entusiasmo perché molto spesso sentiamo parlare
Quasi quotidianamente di tanti problemi tante criticità legate al sistema carcerario
Ma altra cosa e poi come dire assumere una
Assumere piena contezza una conoscenza diretta dei di quelle che sono le condizioni
Nelle carceri ed è stata per me è una esperienza sotto il profilo emozionale
Molto simile molto significativa
L'esperienza che però ha ha generato in me
Una profonda
Sensazione di di sconforto
Una situazione di di estremo degrado la prima sensazione è stata quella di di di di non trovarmi
Medio contro armi ad Avellino di non trovarmi in Italia ed è veramente come dire vergognosa lo Stato in cui molti detenuti sono costretti
Ad espiare la pena
Dopo diversi colloqui mi quali detenuti cercavano sono usciti a trasmettermi quella che era
La loro la loro situazione il loro stato di ansia addirittura un detenuto e mi ha detto io voglio scontare la pena ma voglio farlo con dignità
Nel libero che oggi viene presentato sono riportati in una serie di
Esempi di incongruenza tra regimi democratici pena capitale ma io poi mi pongo una domanda la ponga Sergio io temo che in tanti casi
Il fatto di di trattenersi difficile essere costretto a trattenersi in carcere per due tre quattro anni per espiare la ditta
Dal mio punto di vista rischia di determinare delle conseguenze sotto il profilo sotto il profilo psichico ne parliamo di pena di morte ma io ritengo che in molti casi in questa situazione
Può determinare un danno irreversibile io ho cominciato a leggere il testo mi riservo di di ultimare la lettura al più presto però come dire il mio auspicio che la diffusione di questo testo possa in qualche modo contribuire a realizzare quelli che si
Sono di obiettivi ideali di di questa associazione l'azzurro azione Nessuno tocchi Caino
E fare in modo che effettivamente la pena Possa e una speranza la mia posto a svolgere quella funzione rieducativa prevista dalla Costituzione vi ringrazio per l'attenzione
Ho parlato prima ora do la parola al presidente della camera penale irpina sono sbagliate
Dettano
Grazie grazie Sergio grazie
A nessuno tocchi Caino grazie a tutti i presenti
E grazie
Soprattutto ai detenuti
Alcuni dei quali conosco personalmente
Perché grazie perché il rischio di visite come quella di oggi
O come quella di agosto
O come quella di giugno
E che i detenuti potessero
Sintesi osservati come animali in gabbia
Il rischio
Anche questa mattina lo avvertito
E che Nouiri trenta trentacinque avvocati giovani meno giovani
Potessimo
Interpretare la visita come espressione di morbosa curiosità andiamo a vedere i carcerati
Andiamo a vedere come stanno quei disgraziati
E magari voi
Raccontarne a cena
Sai sono stato in carcere
Questo è un rischio che
Si corre
E quindi il mio grazie va soprattutto ai detenuti per non essersi
Mostrati come bestie in carcere
In gabbia
Anche se spesso ai miei inevitabilmente lo sono
Ho così vengono inter Petrachi così vengono compresi così vengono giudicati così governa no
Valutati
E disco l'abbiamo corso e quindi il mio no grazie va soprattutto ai detenuti per aver condiviso con noi come è stato fatto anche ad agosto dal giugno le loro esperienze drammatiche
Io tante cose da dire
Molte le dirò altre
Preferisco non dirla
Diceva poco fa la direttrice
A cui va il mio grazie il mio augurio di buon lavoro perché adesso ha iniziato questo percorso all'interno di questo istituto
Ci vedremo presto per fare delle valutazioni
Io devo dire sono stato qui ad agosto sono stato ancor prima giugno come dicevo
E grandi cambiamenti non l'ho visto
Ho visto un degrado degrado un dramma
Terribili anche da raccontare in quattro mesi non è cambiato nulla
E quindi ci saremo a febbraio o a marzo quando sarà come diceva Sergio e spero che vedremo dei cambiamenti che in verità negli ultimi mesi non abbiamo registrato
Che cosa dire io
Ho letto questo
Fantastico libro che una raccolta di articoli che non mi ha sorpreso
Molti di questi articoli già li conoscevo non mi ha sorpreso ma non è un complimento che faccio non mi ha sorpreso perché ho le tutte cose che già sapevo
Cose ed esperienze drammatiche terribili da da raccontare
A cui è difficile credere
Oggi tutti però abbiamo visto con i nostri occhi e e abbiamo potuto soltanto immaginare quello che accade in quelle celle in quei reparti quando la delegazione Pavia perché se abbiamo visto una certa realtà minori trenta trentacinque con Sergio con presidente dell'ordine degli avvocati con l'onorevole compito USA che è andato via poco fa
Possiamo solo immaginare quello che accade di notte
O quello che accade quando le delegazioni non ci sono
Uno degli articoli che più mi ha
Colpito di questo straordinario libro ripeto non sorprendente perché purtroppo rivela una quotidianità che già conosciamo
E l'articolo di Francesco Rampi
Che esordisce così se lo Stato non rispetta le sue regole
Come può pretendere che io le rispetti
è la considerazione che più mi ha colpito fatta da una persona in isolamento durante la visita del ventotto luglio alla casa circondariale di Brescia
Se lo Stato non rispetta le sue regole
Come può pretendere che io le rispetto
E in queste visite abbiamo riscontrato Sergio che cosa
La violazione articolo ventisette ma
La pena deve tendere alla rieducazione del condannato è un principio che non esiste
è un principio quotidianamente calpestato quello che avviene all'interno delle carceri diceva bene presente Benigni
Anche all'interno di questo carcere poi apprezzeremo lo lo spirito di sacrificio l'abnegazione lo sforzo la professionalità della direttrice risultava
Tutti coloro che lavorano all'interno di questo istituto ma è un dato di fatto che nelle carceri italiani in questo carcere di una violazione costante quotidiana del principe di quell'articolo ventisette
Perché non ci prendiamo in giro per Sergio latina in Italia non tende alla rieducazione del condannato
Ma non è solo l'articolo ventisette che viene violato viene violato l'articolo tre della Costituzione e in questo libro c'è un articolo bellissimo
In cui si differenze nei trattamenti a seconda se si tratta di un istituto del Nord visto del sud si parla dei detenuti degli istituti del Sud delle si definiscono i marroni
Come colore
Perché essere detenuto in un carcere del sud non è come essere detenuto in un carcere al nord
Perché essere detenuto in un carcere del Sud significa avere la magistratura di sorveglianza del sud che non è la magistratura di sorveglianza del nord ed è una verità questo
E quindi sia la violazione all'articolo tre della Costituzione e se la violazione del principio costituzionale del diritto alla salute
Perché se all'interno di questo carcere ci sono cento detenuti con problemi psichiatrici
è assurdo che all'interno di questo carcere da anni manca la psichiatria e li abbiamo visti i detenuti con problemi psichiatrici che sono detenuti insieme a detenuti che non hanno problemi psichiatrici
E quindi è una violazione costante di principi fondamentali del mostro ordinamento costituzionale
Allora le belle parole i sani principi
Io non so che farmene
Vogliamo parlare di colpe
Sì abbiamo un sistema o meglio un ordinamento
Contempla anche delle norme
Positive
Salvare la centonovantanove la scopa carcere della concessione provvisoria di misure alternative
Vogliamo dirlo che i magistrati di sorveglianza soprattutto al Sud
La svuota carceri non la applicano se non quando mancano pochi mesi a fine pena
La concessione provvisoria delle misure alternative sono una chimera
Perché anche quando mancano tre mesi quattro mesi al fine pena
Fini getta nuova concessione provvisoria della misura alternativa tre mesi dicendo l'avvocato non ha dimostrato il grave pregiudizio il grave pregiudizio ma quei magistrati si facciano un giro in carcere
Per valutare se un grave pregiudizio un fine pena di tre mesi
è stata ricordata Mariateresa Di lascia
E la ricordiamo
Ieri ricorreva il trentacinquesimo anniversario della morte di Leonardo Sciascia
Sciascia
Che va letto e riletto
Ebbe a dire una volta che i magistrati superato l'esame tre giorni in carcere non ci farebbero male
Per capire la realtà del carcere non li abbiamo invitati i magistrati di sorveglianza anche i magistrati della Procura di Avellino anche i magistrati del Tribunale lì non è venuto nessuno in carcere a vedere quale realtà evitarci di Avellino
Quella realtà all'interno della quale vengono custoditi dei cittadini e delle cittadine
In violazione dei principi costituzionali sì uno di quei magistrati
Di sorveglianza inquirente e giudicante fosse venuto oggi con noi e in alcune di esse dal carcere lo si legge qui
I magistrati soprattutto al Nord hanno accompagnato Nessuno tocchi Caino
Quella delle non avvenuto un magistrato ad accompagnarci
Per vederle quelle cicche di sigarette abbandonate
Per vedere se la mancanza di gentilezza è una mancanza di gentilezza del detenuto può e determinata dagli abusi che vengono perpetrati quotidianamente
Non dalla polizia penitenziario di Karlovac chi lavora all'interno del carcere o dai
De tenenti come diceva Marco Pannella ma di un abuso continuo
Perché vi è un continuo non applicare dorme che rilevo che l'ordinamento prevede
Possiamo parlare della magistratura giudicante ci sono diciotto mila detenuti in attesa di giudizio abbiamo incontrato dei detenuti stamattina in attesa di giudizio e altresì in espiazione pena diciotto mila detenuti
La metà dei quali saranno assolti
E quindi sono detenuti in attesa di giudizio che avranno una sentenza di assoluzione che probabilmente non avranno nemmeno diritto ad una riparazione per ingiusta detenzione
E perché ci sono diciotto mila detenuti in attesa di giudizio perché c'è una norma che prevede che le esigenze cautelari devono essere attuali e concrete ma i giudici se ne fregano dell'esigenza autore attuale concreta e mantengono a misure cautelari anche a distanza di anni
Io ieri ho ricevuto rigetto di una Corte d'appello che ha rigettato una concessione di arresto lucidare un braccialetto elettronico a distanza di quattro anni dall'arresto
E la Corte d'Appello ha detto del mero decorso del tempo non è sufficiente quattro anni
Poi ci si lamenta che ci sono diciotto mila detenuti e che cosa si fa rispetto a questi diciotto mila detenuti anche se il giudizio
Nulla che cosa si fa rispetto ad una popolazione carceraria buona parte della quale potrebbe essere scarcerato se venissero applicati le norme previste dall'ordinanza
Che cosa si fa nulla e temo che anche noi facciamo noi parlo del
Gli avvocati di Camera Penale facciamo ben poco
Ne ho fatto una vista ad agosto
Abbiamo scritto abbiamo segnalato abbiamo denunciato ci fosse stata un'autorità che ci ha risposto
Ho scritto già tre volte al ministro
Segnalando l'abuso dei trasferimenti selvaggi
Anche in questo caso c'è stato un problema venti giorni fa serio detenuto in fin di vita diceva stamattina anche la direttrice che cosa si è fatta sono presi di cinquanta detenuti trasferiti
Magari non c'entravano niente con l'accaduto sono stati trasferiti a centinaia di chilometri di distanza
Perché
Senza con senza consegnare a quei detenuti un provvedimento i trasferimenti il DAP trasferisce non conseguì un decreto
Non motiva il trasferimento
Abbiamo l'avvocato difficoltà anche di impugnarlo qui decreto il decreto che non lo conosceva
Detenuti che vengono improvvisamente sottratti al trattamento ai familiari al principio di territorialità
Ho scritto tre volte al ministro
E al DAP
Chiedendo spiegazioni del perché dei detenuti vengono trasferiti come pacchi postali
E poi ci si lamenta se accade a Trapani quello che è accaduto c'è un altro articolo le prove di Sergio D'Elia in questo in questo bellissimo libro in cui si parla
Delle carceri di Trapani
E delle condizioni indecenti disumane di quei detenuti poi dopo un anno
Degli agenti di polizia penitenziaria vengano tratto in arresto per tortura ma quando Sergio D'Elia ha scritto questo articolo sul carcere di Trapani che è accaduto
Nulla anzi
Del tutto indifferente alle denunce e le segnalazioni di Sergio di Nessuno tocchi dai Caino in quel in quel carcere
Si è continuato
Ad operare come siero
Fatto in passato
Per cui
Dicevo avrei tante altre cose tante altre cose da dire
Però vorrei tanto che questa che questa esperienza non
Lasci traccia solo nelle parole
Inutili ci sono dei detenuti
Delle parole
Soprattutto degli avvocati particolare detenuti in attesa di giudizio non sanno che farsene ne hanno sentiti gli avvocati a parlare a parlare inutilmente a parlare a magistrati che dormono esso nicchiano mentre discutono non sanno che farsene delle nostre parole
E e quindi lo dicevo prima segnalare denunciare scrittrici saremo noi voi segnalare e a denunciare come sta facendo
Già danni Nessuno tocchi Caino ma che non
Ci siano solo
Parole diceva poco fa Sergio c'è quella porta che simbolicamente cigola
E fa un rumore da carcere
Un tumore terribile
Che ti entra nel nel cervello
C'è un altro simbolo
Io non sono un cattolico praticante ma vi è un Cristo in croce lì alle vostre spalle di fronte al nord e Cristo è rappresentato stranamente con gli occhi aperti
è un Cristo che guarda che sente
Noi guardiamo anche noi nel nostro piccolo guardiamo sentiamo e non ci fermeremo perché guardando sentendo magari potremo essere d'aiuto
Un piccolo aiuto ma proveremo ad essere d'aiuto per risolvere qualche problema dei tanti che abbiamo visto oggi grazie
Gaetano tu hai citato
Di questo libro
Vari articoli tra cui ultima citazione quello che io ho scritto sul Trapani
L'atmosfera impone il cigolio
Trapani
L'abbiamo visitato più volte negli ultimi anni credo quest'anno già un paio di volte
Ma quello a cui tutti riferisci sì di guarda una visita che noi abbiamo fatto nella sezione qua coi nomi dei che vengono dati alle
Ai reparti detentivi sono veramente straordinari parto blu il reparto blu
Il colore blu di solito si associa al Blue del mare del Cello
Lui era la sezione isolamento denominata reparto reparto blu
In cui la sezione ci siamo andati
Con due magistrati
Un giudice del dibattimento è un procuratore
I fatti di questi giorni
Che sono emersi e uno dice va be'ma sono successi in questi giorni
Sono relativi ai mesi precedenti alla nostra alla nostra visita
Noi siamo attendiamo che ci sia
Che ci siano dei pronunciamenti della responsabile quand'anche ci siano delle responsabilità penali addirittura di un reato gravissimo che è sancito tra i più gravi nel diritto internazionale del reato di tortura non solo vale a maggio quanto più grave reato tanto più vale la presunzione di innocenza rispetto a quella no giudizio che verrà fatta io ormai
Ho maturato la convinzione che noi dobbiamo uscire
Dal diritto penale
Dalla dimensione penale
Ma lo diceva Aldo Moro
Citando un filosofo del diritto tedesco ministro della giustizia della repubblica di Weimar gustava raddoppia dice no più che diritto penale migliore andiamo cerchiamo qualcosa di meglio
Del diritto per altri tutto possono curare le forche pena anche nei confronti di coloro che fanno pena
Di coloro che fanno pena nel senso che hanno fatto
Tra maltrattamenti
Eccetera
Il procuratore un anzi giudice perché ci accompagnò in quella visita ad un certo punto
Nell'ultima cella
La sezione assomigliava molto quella dell'Isonzo assomigliano tutte le sezioni quelle che abbiamo visto oggi
L'ultima cella sinistre anche oggi c'era una c'è un'ultima cella sinistra con due persone che sono me non dovrebbero stare lì perché hanno bisogno di cure che possono essere assicurati in luoghi diversi da quello che abbiamo visto
Oggi qui c'era uno nudo parlo di Trapani
Reparto blu
Appollaiato sul
Sul tavolo di ferro piantato al muro
Con una coperta addosso Corno alle trame dappertutto escrementi cioè noi a siamo al la sua presenza viene annunciata noi della delegazione da un rivolo di urina
Che usciva da quella cella cioè il giudice
Ha visto il nome della la targhetta atto ma io questo lo sto processa
Lui non tiene in tribunale perché non è in grado neanche di capire che è sottoposto a un processo
Cioè lo sto giudicando una persona chiaramente che ha paginette problemi non dovrebbe essere
Per essere sottoposto a un giudizio processo deve essere capace d'intendere
Di quello che mi sta accadendo
è stato talmente bravo questo ceduti uscito io l'ho accompagnato ma non sono entrato con lui dal dal sanitario di quella sezione indifferenza vincerai adesso si sarà fatto io immagino il suo fatto vedere le cartelle cliniche le cose eccetera
Si era posto il problema io posso continuare a giudicarlo una persona come
No lo dico Gaetano perché intanto lì ci hanno accompagnato de ma parliamo di Trapani
In Sicilia c'era una straordinaria magistrati di sorveglianza che è venuto a fare con la visita interrogano ad Augusta sapete non
Addirittura interpretato sul campo quello che l'ordinamento penitenziario dice rispetto all'ammissione al ruolo ai compiti al magistrato di sorveglianza
Che fanno visita all'istituto qui qualcuno di voi mi ha detto ciò detto oggi che non lo vedete da tre anni è un magistrato
Lei è venuto a far visita all'istituto
Entra nelle stanze detentive essendo il caso raccogliere istanze orali
Per questo l'ha fatto
Con di visita insieme
Insieme hanno
Io sono convinto che il tango e per quelli per questo non rifacciamo le
Per osservare
S noi osserviamo un oggetto io sono convinto che quell'oggetto multa per il solo fatto che noi lo abbiamo osservato e io sono qui
La sezione blu dopo l'articolo che tu hai citato che ho pubblicato è stata chiusa
Che ai
Ma è stata chiusa perché per un certo punto si sono resi conto loro stessi
Che lei non solo c'era quel detenuto di cui vi ho parlato e altre uguali ma che c'era ogni giorno lui è un ragazzo di venti venticinque anni
Della polizia penitenziaria che lo osservava tutti i giorni e immaginate di degrado
Come dire lo strass Duranti e su di lui di quell'oggetto di quella cosa
Per cui c'è stato secondo me è un concorso della nostra osservazione ma anche alla figlia dell'intollerabilità
Anche da parte di un servitore dello Stato vedere nemico dello Stato diciamo così in catene in quelle insopportabile e intollerabile
E c'è
Dettaglio sono convinto non quelli quello che abbiamo visto circola quello che abbiamo visto in centoventi di stiamo eccetera basta e avanza per capire cosa succede
Cosa vuoi che succeda
Di più rispetto a quello
E quello e cerchiamo insieme
Sono io davvero Gaetano vorrei che voi due incontra perché non c'è solo come dire la dimensione di insieme che io cerco di coltivare fra detenuti e per
Ma anche fra operatori penitenziari amministrazione penitenziaria e noi associazione organizzazione non governativa ed voi associazione del mondo del mondo forense ci deve essere una sinergia perché in soltanto insieme possiamo multare
Possiamo insieme abitare mutare le cose quindi
Poi è chiaro sì hanno trasferito cinquanta persone
Che io sappia addirittura
Mi pare che l'abbiano va mandate nelle regioni di residenza quindi in realtà sembrerebbe che abbia a abbiamo applicato il principio della Territorial poi io non lo so
Alcuni saranno definiti in Calabria altri saranno finiti in Sicilia altri saranno invece andati lontani dal posto in cui ci sono i soldi loro famiglia ma il problema che ha un sistema impazzito verità
Non riescono a gestire sovraffollamento sta facendo impazzire il sistema il contenitore non riesce più a contenere
E questo e la cosa
E se non la applicano ne parlerà Rita la liberazione anticipata speciale
Come fanno in Inghilterra su raccomandazione del Consiglio d'Europa che dice agli Stati membri guardate quando arrivate al novanta per cento già dovette intervenire non aspettare il centotrentatré per cento
Come sta avvenendo nel nostro nel nostro Paese quando arrivati al novanta per cento considerate già sovraffollamento
E in Inghilterra hanno fatto la liberazione anticipata speciale stanno facendo questa via lottiamo insieme non interessa anche loro vede tenenti delle cose cullare sfollare sfondare perché ci sono quindici mila detenuti in più diciotto mila del tenente in meno questa questa è la realtà quindi si formino alcuni e a fornire bordo permanente c'è dunque c'è un gioco di sfondamenti serie penso che sfollare non significa affollare
Sei ai sfollato da qui al sicuramente affollato da qualche altra qualche altra parte
è e la follia ecco follia fa e affollamento si assomigliano come e la follia dell'affollamento
Credo che dobbiamo che dobbiamo superare
Scusate Nina
Fallita
Grazie a tutti grazie a tutti voi e grazie alla direttrice alla comandante che ci hanno consentito di vivere
Che questa identità
Dividere questa giornata e voglio partire proprio da Marco Pannella
Perché chi ha seguito la sua storia
Da tanti anni a questa parte perché i parlamentari radicali furono i primi nel mille novecentosettantasei che misero in atto la riforma
Dell'ordinamento penitenziario che consentiva ai parlamentari visitare
I luoghi di detenzione
Nessuno lo faceva e invece loro la legge dice questi sono noi entriamo in carcere in qualsiasi momento del giorno e della notte sono stati i primi ma chi ha seguito la storia di Marco Pannella sarà anche
Che negli ultimi anni
Perché noi abbiamo chiesto e chiedevamo per consentire allo Stato italiano direi entrare nella legalità costituzionale
Abbiamo chiesto un provvedimento di amnistia e di indulto
Molto prima della sentenza Torreggiani
Siamo riusciti solo a mente nel due mila e sei
Benedetto Mastella perché il ministro della giustizia era Lulli
Ma con la presenza dei parlamentari della Rosa nel Pugno in Parlamento riuscimmo a ottenere l'indulto ve lo ricordate due mila e sei
Dopodiché noi abbiamo continuato a chiedere sia all'indulto che l'amnistia perché le carceri si sono riempite rapidamente perché non è stato previsto altro fuori
E che cosa hanno risposto i politici che cosa ha risposto la classe politica mentre certo Marco Pannella faceva gli scioperi della fame e della sete anch'io ne ho fatto qualcuno insomma
Assieme a luglio anche da sola
Che cosa è stato proposto a un certo punto dopo la sentenza Torregiani
Sono stati proposti vidi atti generali dell'esecuzione penale
Che dovevano riformare l'ordinamento penitenziario ma che a distanza di pochi giorni dai decreti attuativi non furono non fu approvata la legge di riforma perché all'epoca governava il centrosinistra hanno avuto paura che concedendo quella riforma che era una riforma costituzionale perché consentiva
Una facilità di accesso
Alla misura alternativa al carcere hanno paura di Paolo avuto paura di perdere voti
Questi che in molti le hanno presi
Perché non c'è dubbio che i voti li hanno presi tanto che il Governo hanno il Paese
Nel giro di due anni di governo perché sono due anni che governano a parte ad introdurre nuovi reati eccetera eccetera ma hanno fatto delle riforme veramente pessime alla popolazione detenuta è aumentata disse in mila unità
In due anni
E
E allora e allora noi siamo oggi a sessantadue mila e trecento detenuti
In quarantasei mila post
Sì disponibili
Fuori il ottantuno suicidi nelle carceri perché l'ultimo lo dico a voi che siete
Anni campani l'ultimo suicidio avvenuto poco fa di un giovane
Oggi all'una e mezza a Poggioreale mi pare che era un giovane di ventisei anni
Si è tolto la vita ottantuno suicidi e l'anno non è ancora finito duecento quaranta morti
Perché poi ci sono le morti per altre cause le morti per mancanza di cure nelle carceri le morti per cause da accertare che probabilmente sono oppure quelle suicidi
Questo numero di duecentoquaranta non è stato mai raggiunto nella storia penitenziaria italiana
Quindi ci si dovrà chiedere qualcosa
A tutto questo corrisponde qui veniamo alla situazione anche di Avellino una mancanza di diciotto mila unità di polizia penitenziaria
Noi che pensiamo come pensava Marco Pannella alla comunità immaginiamo
Che cosa può succedere da una certa ora in poi in questo carcere quando magari ci sono due tre agenti
Per sezione
C'è una situazione come questa
Come questa che ci ad Avellino ma che c'è in tutti Italia
Non può prevedere quelle trattamento
Previsto dal nostro ordinamento penitenziario individualizzato che deve portare il detenuto al reinserimento nella società attraverso una serie di benefici
Qui abbiamo persone
Che a due mesi dal fine pena non gli danno il permesso premio
Come volete che ska quella persona dopo questo mancato di riconoscimento del percorso che ha fatto in carcere uscirà più in cattività
Ed è il carcere che produce recidiva al settanta per cento si torna a delinquere mentre chi accede alle misure alternative
A una recidiva che si abbassa notevolmente allora qual è questa sicurezza che ci promettono attraverso il carcere
è una sicurezza di paglia quasi durezza da stupidi del deficienti da chi non conosce la realtà penitenziaria
E allora Marco però di fronte a questo atteggiamento della politica si che si protrae nel tempo cosa c'aveva detto negli ultimi anni guardate qui l'unica strada
Che possiamo percorrere di fronte a questa indifferenza di fronte alla complicità dei mezzi di informazione
Con le classi governative
E di governo insomma ha detto guardate noi dobbiamo rivolgerci alle giurisdizioni superiori
Corte costituzionale corte di cassazione corte europea dei diritti dell'uomo
E
Denunciare denunciare una situazione quella che vi ho descritto una situazione di illegalità non è vostra
è di chi sta in alto
Chi non paga mai
Perché scusate quando tu decidi gli averi sessantadue mila detenuti più ottanta mila in misure alternative più quaranta mila che sono sotto esame degli uffici per l'esecuzione penale esterna e Ice solo duecento sessanta magistrati di sorveglianza
Scusate ragionate su queste cifre Tuzzato
Decidi di affidare questa e ci sono cento mila liberi sospesi
Che non nessuno considera mai
Achilli affidate a duecento sessanta persone in tutta Italia
Ma
è chiaro che questi oltre alcuni che non hanno voglia molto di lavorare
Che questi se ne approfittano io diceva o questi numeri a Roma hanno detto io non prendo in considerazione e il tribunale di sorveglianza le istanze dei detenuti
Prendo solamente in considerazione quelle più urgenti le altre vanno in coda ma se io
Magari denuncio che non mi curano in carcere qual è l'ultimo caso di Trapani
Perché Trapani c'è una storia antica
C'ha questo ragazzo si chiama Lauria di cognome
Praticamente e tossicodipendente malato psichiatrico che è una realtà che si vive molto qui ad Avellino
Elia Trapani non lo curavano Nunzio non sfilavano proprio per niente il suo legale ha presentato non so quante stanze di
Pura trovatemi una soluzione questo sta morendo si autorizzazione tenta il suicidio state attenti
E cosa hanno fatto anche hanno fatto fare il turismo penitenziario hanno mandato prima a Messina poi da me si dava mandato a Catanzaro e a Catanzaro si è impiccato
Già mi meraviglio si è impiccato ma scusate ma qui non c'è un'omissione da parte dello Stato
Già è nel fare palese
Cioè è un caso di morte annunciata di cui nessuno si è preso cura il fatto che qui non ci sia il dirigente sanitario è una cosa gravissima
Cioè gravissima ed andare
Immediatamente in Procura della Repubblica perché noi abbiamo sentito un sacco di casini persone che devono fare indagini ed esami importanti che non possono essere fatte quando quando c'è la polizia penitenziaria così ridotta di numeri per cui il nucleo traduzioni a pochissime persone lei visite saltano quei rari casi in cui vengono prenotate cioè scusate ma qui la responsabilità è del detenuto di qualcun altro
Allora quando c'è una situazione di questo tipo e secondo me l'unica strada
La denuncia lo dico perché che ritengo che sia una cosa importante
E noi abbiamo deciso insieme alla Camera penale all'Osservatorio Carcere di fare una indagine di trasparenza su tutte le azzurre che stanno dentro il carcere perché anche lì abbiamo tirato fuori la legge
L'articolo undici dell'ordinamento penitenziario andate le logge legge ce l'avete qui a disposizione dell'ordinamento penitenziario
No
Invece chiedetelo perché è un vostro diritto
L'articolo undici dell'ordinamento penitenziario commi tredici e quattordici prevede che le ASL due volte all'anno bevano debbano fare un'ispezione di tutto il carcere
Per controllare la salubrità dei luoghi
Per controllare come vengono curati
Iridi tenuti se c'è il rischio di malattie infettive
E una volta fatta questa visita devono fare una relazione
Al ministero della Sanità al ministero della giustizia alla Regione al Comune e al magistrato di sorveglianza dando anche delle prescrizioni
Ma voi pensate che queste relazioni queste visite siano fatte voi pensate che queste relazioni previste dalla legge siano fatte allora le vogliamo chiediamo le relazione
Perché vogliamo vedere che cosa hanno scritto perché qualcuno ha sicuramente sbagliato
Se noi abbiamo visto quello che abbiamo visto oggi qua dentro
E è una lotta continua
Però io non so se capita anche a voi quando veniamo a fargli visita
A farle visita
Anche a tutto il personale che ci lavora qui mancano terre educatori no forse quattro quattro educatori
E allora cioè chi che è colpa vostra che manchino quattro educatori è colpa della direzione che mancano quattro educatori ma di qualcuno sarà la responsabilità se in Italia ci sono solo mille educatori
Per sessantadue mila detenuti
Ecco perché non avevamo presentato o quella denuncia anche al ministro abbiamo denunciato il ministro della giustizia lo diciamo con molta chiarezza perché c'è una omissione
Di fronte ad una situazione di questo tipo e noi siamo rimasti affezionati al precedente Nordio loro chiamiamoli fu Nordio
Perché nella vita precedente Nordio ha fatto parte di una commissione parlamentare che arrivava alla conclusione che in Italia ci voleva alla dieta pena Lizza azione forte e Landi carceri Zazie Leone
Fatta in un modo medio in modo da considerare il carcere che porta a tutta a tutte queste degenerazioni un'extrema ratio
Tutto questo quando ebbe arriva dal Governo tra fatto e quindi sulla giustizia se le ha scordato voi
Chiederemo un incontro ma vogliamo incontrare
Può fallire il Nordio precedente no quello di adesso perché quello di adesso non possiamo semplicemente denunciare però
Vi rendete conto quando veniamo cioè non so a me capita di prendere il caffè in cella da qualcuno
Unici c'è ci spiegate i casi che quando noi sentiamo di è possibile che questo da sette mesi non gli fanno quest'esame
E oppure è possibile che questa persona non può più vedere i suoi figli
Cioè sono cose
Dell'altro mondo perché nell'ordinamento penitenziario è scritto esattamente il contrario
No si devono mettere d'accordo se la legge la vogliono applicare oppure no noi facciamo in modo che la giudichino però viviamo momenti anche molto belli di umanità
Di umanità vera
Quell'umanità che è capace di cambiare il mondo
Concludo con un'altra frase che diceva Pannella parallela diceva hic et nunc sapete che vuol dire
Hic et nunc vuol dire cui e subito
Qui è subito vuol dire che se ci sono diritti umani fondamentali violati
è obbligo dello Stato intervenire immediatamente per rimuovere quelle cause che generano questi trattamenti il tre e tenute
Qui e subito deve essere fatto grazie
Grazie ritagli io sono Elisabetta Zamparutti io sono la tesoriera dell'associazione Nessuno tocchi Caino
E faccio anche parte per conto dell'Italia di un comitato sovranazionale che si chiama Comitato europeo per la prevenzione della tortura ora io vorrei dirvi quello che ho visto oggi
Io oggi parlando con molti di voi in particolare con i detenuti dell'alta sicurezza
Parlando anche con gli agenti della polizia penitenziaria parlando con la direttrice
Ho visto come i cocci di un vaso rotto
Questo carcere per me è proprio un vaso rotto da ricomporlo ognuno si sente perso si sentivano persi detenuti ad alta sicurezza che non sanno se resteranno qua se dovranno essere trasferiti a le condizioni materiali sono condizioni in cui diciamo i tre metri quadri scarseggiano ci sono in buona parte delle celle visitate le condizioni anche per presentare
Il ricorso in base all'articolo trentacinque ter
E quindi e credo che anche la direttrice che abbiamo conosciuto quando siamo stati più volte anche con gli amici radicali e di più Europa a far visita al carcere
Di Ariano hip Irpino abbia questa sfida davanti di provare a ricomporre questo benedetto vaso rotto
Io non so se voi conoscete anche quella tecnica giapponese di ricomposizione di ricostruzioni dei vasi che si chiama che in tutte in
Tu uscì che rimette insieme i cocci con una con belle saldature che poi vengono dipinte è che rendendo al vaso anche più bello di quello che c'era prima
Credo che lei abbia davanti questa sfida che non è solo una sua sfida
Perché per come anche noi di Nessuno tocchi Caino pensiamo al carcere noi lo pensiamo come una comunità non ci siete solo non ci sono solo i detenuti ci sono idee tenenti e tutti quanti vivono qua dentro
E quindi è una sfida per l'intera comunità questo tentativo di ricomposizione questo tentativo di di ricostruzione
E chiedo credo che chiunque possa giocare il proprio ruolo per cercare di far star meglio l'insieme di questa di questa comunità
A
Rita lo diceva
Qual è la situazione generale delle carceri del nostro Paese che sono soffocate dal sovraffollamento
E sono come dire abbandonate da uno Stato che non appura neanche di chi un suo servitore e all'interno di questi istituti svolge gran parte della giornata e mi riferisco a tutto il personale
Che ci lavora noi abbiamo anche sentito il sottosegretario alla Giustizia esprimersi nei termini in cui si Espresso dicendo di provare questa intima gioia nel vedere soffocare
Chi detenuto al quarantuno bis sarà trasferito con questi nuovi delle macchine della polizia penitenziaria e pensiamo che in realtà
A a a soffocare non siano soltanto i detenuti al quarantuno bis ma a soffocare si appunto l'intera comunità penitenziaria compresi
Quegli agenti di polizia penitenziaria di cui lui dovrebbe prendersi cura quello che
A noi di di Nessuno tocchi Caino che oggi siamo qui domani mattina siamo saremo in visita al carcere di Melfi
A il ventisette novembre giusto per dirvi anche un po'come viviamo e il ventisette novembre saremo in visita al carcere di Salerno il ventotto saremo a Secondigliano il ventinove saremo a operare
E poi tireremo sospiro per ripartire in una in visite nella Sicilia non torneremo a Trapani però saremo a Palermo saremo a Caltanissetta saremo ad Agrigento
Questo proprio per non distogliere assi Nancy togliere mai Marco Pannella diceva del carcere non bisogna distrarsi neanche un secondo ecco noi cerchiamo di non distrarsi neanche un secondo
Dal carcere e continuiamo ad andare e a continuare ad osservare e a continuare a raccontare
Con
In mente l'obiettivo ma forse più che l'obiettivo la visione di al
Chiuderlo definitivamente questo carcere voi dite ma è una follia pensare alla chiusura del carcere però tra i tanti folli che abbiamo incontrato anche nel nostro o agire sera Basaglia
Che è riuscito a chiudere i manicomi
Non tanto dicendo di volerli chiudere ma di voler riaprire ecco io credo che anche queste nostre continue visite siano una forma di apertura
E tanto più gli apriamo e tanto più oggi c'eravamo noi c'erano gli avvocati speriamo magari la prossima volta ricordare anche i magistrati c'erano esponenti delle
Amministrazioni locali anche nazionali ecco questo un cercare di di aprire con
In mente però
La chiusura di questi istituti che hanno fatto il loro tempo che hanno fatto la loro storia perché i ministri
Tutto chi vive come lo vediamo anche qui non c'è elemento che possa contribuire
A a a migliorare ecco
E ha
Richiamo quello che si dice in costituzione educare ha un'idea superata anche del modo di di educare quella che avviene attraverso comunque l'infezione
Di una sofferenza nuovo irrita diceva che Pannella a nello suo ultimo periodo ormai come dire
Sconfortato dall'incapacità del Parlamento italiano di decidere aveva deciso di rivolgersi alle altre giurisdizioni in questo senso noi continueremo a lavorare per investire di nuovo rapporto europea
Della situazione di sovraffollamento in cui versano le carceri italiane
Che sta ritornando ad essere quella dentiera ai tempi in cui ci fu una sentenza Torreggiani
Posso dirvi che ed invito anche a riflettere
Il il presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura circa un mese fa ha deciso di venire in Italia e di incontrare il ministro Nordio perché forse qualche problema tentar ministro Mara affollamento
Il ricorso all'isolamento e di ricorso al quarantuno bis in Italia c'è
E c'è sotto il profilo della prevenzione della tortura e nei trattamenti inumani e degradanti
Questo è un fatto significativo poi come abbia risposto Nordio lasciamo lasciamo perdere ma per dire che se c'è il nostro sguardo su nel carcere
Sì anche il lo sguardo delle organizzazione delle istituzioni sovranazionali
Che riescono forse proprio perché stanno più in alto a vedere anche meglio e ad intervenire e a quelle dobbiamo continuare a rivolgere sì e e al loro fare anche e fiducia quindi io
Io vi ringrazio magari vi possiamo sembrare utopisti nel pensare a un mondo senza carcere ma solo chi ha la visione di ciò che ancora non c'è può pensare e e sperare di realizzarlo perché chi parla di quello diciamo che c'è
Quello che c'è c'è
Noi dobbiamo creare qualche cosa di nuovo qualche cosa di diverso
Qualche cosa di migliore di me
Buono e io penso che l'umanità si è costantemente voluta e continuerà ad ed devolversi e in questa evoluzione ci sarà anche il superamento del del carcere di ringrazio vitali
Dico io sono un attento Riera di Nessuno tocchi Caino spero che ci voglia vero sì vogliate sostenere non abbiamo finito perché ci sono ancora tre interventi importanti che vi invito ad ascoltare
E intanto quello di Antonella Sirignano tiene a scusatemi di Giovanna Perna
Nostri scritta avvocato e peraltro sostenitrice di un'idea di giustizia riparativa poi Antonella Sirignano che la mediatrice culturale
E infine è il padre Marco Masi che il cappellano di di questo carcere
Che ringrazio davvero di di volere intervenire grazie grazie all'associazione Nessuno tocchi Caino
Grazie alla alla presenza di voi con quali molti di voi stanno seguendo
Incontri sul sulla giustizia riparativa ci tenevo a prendere la parola se non fosse altro perché stamattina sono state io conosco bene questo carcere per cui mi scuserete se non era in visita con voi ma era impegnata in un altro istituto quello di Ariano Irpino
Dove peraltro anche lì stiamo portando avanti il progetto Caritas sulla giustizia riparativa guardate alcuni di voi stanno seguendo questi incontri sono contenta che si siate qui perché potete essere una testimonianza mi sarei aspettata più testimonianze da parte dei detenuti perché poi noi chiaramente un po'perché facciamo gli avvocati un po'perché ci occupiamo questo dal punto di vista istituzionale ma la parola che secondo me bisogna sempre prendere in considerazione e quella dei detenuti perché guardate nei carceri non si fanno solo cose brutte oppure il carcere non è soltanto lo scempio di quello che purtroppo esistere e il sistema che è un sistema fatto male
Ma ci sono anche tanti uomini e tante donne di buona volontà
Che nei carceri si prodigano per fare cose diverse
Per fare cose alternative
E per far sì che la pena sia scontata seppure in condizioni da un punto di vista strutturale non sempre adeguato
Ma che sia ci sia la possibilità di immaginare che quel tempo che in carcere si è costretti purtroppo
A dove vive in qualche modo sopportare e subire per una serie di ragioni sia investito anche in un altro modo guardate non è un caso che il legislatore ha pensato in un momento storico così difficile di introdurre la giustizia riparativa
Qualcuno dice che io sono un avvocato un po'atipico
Perché crede in questo istituto io credo non perché sono più brava degli altri credo intanto perché mi sono formata e quindi so che cosa significa la giustizia riparativa invito tutti a formarsi perché nel momento in cui esista una legge ed esistono delle norme noi abbiamo il dovere non solo di applicarle
Questo lo fanno i giudici veramente di interpretarle l'abbiamo addirittura il dovere di comprendere bene quelle che possono essere le potenzialità di uno strumento e questo è uno strumento con delle grosse potenzialità ripeto chi sta seguendo i corsi e gli incontri laboratori sulla giustizia riparativa
E in questo ringrazio le precedenti direzioni ma soprattutto l'attuale direttore di questo istituto che ha continuato a credere perché abbiamo
Prima di arrivare qui abbiamo sperimentato questi laboratori anche nel carcere di Ariano Irpino dove il direttore attualmente prestava servizio
E quindi grazie anche alla dottoressa Sirignano che al mio fianco
Che è sempre presente perché guardate la giustizia riparativa per chi lo lo lo sa per chi insomma sta seguendo è una grande opportunità non soltanto ripeto di impegno ma soprattutto di risoluzioni di un altro modo possibile di risoluzioni di quelli che sono i conflitti perché il carcere una comunità è inutile il diciamo così impressione arsi quando succedono cose è una comunità è come stare in famiglia è come stare
In un qualsiasi ambiente per cui è evidente che ci siano delle dei conflitti che possono nascere di conflitti allora investire nella giustizia di Parigi significa avere una visuale diversa di come quel conflitto deve essere gestito per poi ovviamente affrontare tutto quello che ne consegue allora io dico
è vero che il carcere a delle problematiche però ne dobbiamo ognuno qualcuno lo diceva prima ognuno di noi deve fare la propria parte ognuno di voi deve dare il proprio contributo e ognuno di noi
Diamo smetterla di lamentarci che il sistema non funziona che il sistema e fallace che ed ecco ci sono tante di quelle difficoltà ci sono le difficoltà e questo è un dato di fatto
Ma di fronte ad un sistema con delle difficoltà noi che cosa vogliamo fare vogliamo arrenderci no i detenuti che hanno e che sono costrette a scontare la pena hanno diritto ad avere una speranza
E se noi per primi non diamo una speranza non possiamo lasciare la fotografia di uno scenario che non funzione che non va bene a prescindere
L'Osservatorio Carcere io mi pregio di rappresentare a livello nazionale
è un osservatorio che va a individuare ad intercettare quelli che sono i problemi e teli da segnalare nello stesso tempo però ripeto ognuno di noi deve fare la sua parte e in questo ringrazio anche il cappellano di questo istituto perché guardate avere delle figure loro sono i protagonisti in qualche modo e sono
Diciamo così i punti
Più significativi i punti di riferimento più significativi per voi che avete chiaramente il bisogno di essere insomma in qualche modo ascoltati di essere supportati
Perché è vero voi dovete stare qui per scontare la pena e vero lo dovete fare in modo dignitoso
Ma vi posso assicurare che qui non c'è nessuno che vuole che questa pena non debba essere scontata in questo modo
E quindi vi ripeto il mio diciamo contributo va esattamente in questa direzione quella cioè di fare in modo insieme ognuno di dare il proprio contributo di fare la nostra parte e perché no di avere anche delle idee che siano innovative
Rispetto ad una possibilità diversa come succede in tanti altri carceri italiane
Perché questo strumento e che funziona e funziona in tanti istituti penali italiani vi posso assicurare che vengono fuori delle cose veramente straordinarie bisogna credere in tutto quello che chiaramente si fa
Grazie
Giovanna
Io darò adesso la parola ad Antonella Sirignano che la mediatrice culturale ma credo che sia importante il tuo intervento perché Giovanna fai capire quanto il in questa ricomposizione di questo pupazzo rotto no più che i rapporti di forza acconti la forza dei rapporti e anche laboratorio di giustizia riparativa credo che tu su questo stia cercando di lavorare sia ecco questo è il collante che tiene insieme era in via forte
Una comunità una istituzione quinti
Zauri e buon pomeriggio Faccio giusto un piccolo intervento del Chievo quello che voglio dire nel senso che mi sono ho conosciuto da poco la all'avvocato Giovanna Terna e ho avuto anche la fortuna mi è stato chiesto se potessi collaborare per far che questi incontri a potessero continuare e non mi sono tirato indietro perché credo nel lavoro che faccio e come diciamo lo stesso che svolge un sacerdote un dato un dottore nel senso che se ci crediamo in una sorta di missione
Quindi vogliamo che si impiglia anche un'altra visione di quella che il carcere e lo sa bene Giovanna perché le difficoltà
Che incontriamo sono oggettive come gli atti stabiliti di aspettare i detenuti l'attesa prima di trovare la saletta libera la chiesa per le criticità che ci sono la difficoltà che la sente forse a seguirci nonostante questo i laboratori incontri stanno continuando
Ed è questa la cosa più importante nel senso che finalizzare l'obiettivo quindi in questo momento è un momento delicato però sono d'accordo con quanto ha detto Giovanna ognuno deve fare la sua parte noi ci stiamo provando
Però dobbiamo essere tutti d'accordo
Quindi un pezzettino ciascuno e le conservo sono a risolversi ci vuole tempo ma bisogna crederci altrimenti non nulla è possibile
Allora il padre Marco Masi non so da quanto tempo tu sei questo istituto da un anno e e quanto pensi tenne anche in questa costruzione di rapporti forti a la parola sia importante è uno strumento utile
Io penso che il carcere sia l'immagine della società come noi viviamo l'istituzione carcere quello che l'istituzione carcere fa porta all'esterno è esattamente quello che nel mondo si vive quotidianamente
Una situazione di criticità dentro questa struttura e niente e poco di meno che la manifestazione della criticità del mondo di oggi
Che ha nella parola nella difficoltà della relazione
La più grande
Conflittualità viviamo relazioni conflittuali fuori manifestiamo conflitto dentro
Per cui mi piace quella frase che avete riportato liberare la parte migliore disse è compito di chi è detenuto e Tiki qui dentro opera e lavora
Perdonare e perdonarsi quando io girando per i corridoi sento parole di
Condanna da parte dei detenuti
Ma quando lei essendo da parte di chi ci lavora
Andiamo a scoprire a capire che la criticità evidente nella nostra società
Perché la parola perdonare perdonarsi è una parola quasi scomparsa
E allora
Vivere una regola una logica una modalità
Coraggiosa
Essere capaci di mettere in circolo l'amore
Per cui si a a comandanti
Poliziotti
Direttori capaci di ascoltare di empatia
Capaci di non giudizio perché significa ricostruire delle relazioni capaci di creare un circolo di amore che qui si comincia a vivere e fuori si comincia a rivivere perché i fratelli detenuti vengono considerati fuori e spero mai dentro come degli scarti
Sicuramente non è nessuno uno scarto anzi siamo tutti delle opportunità
Io amo sostenendo anche la giustizia riparativa che non si deve fare solo dentro il carcere
La dottoressa per non lo sa stiamo vivendo delle proposte fatte anche nelle comunità cittadine
Il sogno è invertire in modo di ragionare
Dove si sbagli pali
Prima che mi fai del male di faccio del male
Allora se ne cominciamo a a formare dei più piccoli e più grandi e riusciamo a riformare
Chi ha sbagliato nella logica di giustizia sì
Misericordia sì ma anche riparazione per quello che si può fare
Di quello che si è fatto sbagliato forse potremmo ricominciare a vivere piuttosto che sopravvivere
Non so chiudiamo qui va bene allora grazie a tutti che vediamo fresco e