Il Marxismo di Antonio Labriola. Interdipendenza, praxis e formazione

Tutti è un buon lavoro
Voglio dire poche cose di avviamento
Finché l'introduzione
Dal punto di vista organizzativo se siamo d'accordo
Sì siamo
Nelle nei nei limiti di trenta minuti le le nazioni così abbiamo
Un margine
Per la discussione
Che
Sia
Il soggetto del nostro convegno
Sia la qualità dei relatori si ritiene rivelazioni io
Mi aspetto che ci siano
Noi abbiamo lavorato all'orario
Programmazione di questo convegno più o meno
Per un anno o forse qualcosa di più
Con con un impulso particolare
Venuto da
Marcello poste
Per ragioni credo a tutti note ma su cui qualcosa purché proibire
In verità
Ormai ho trascorso
Nei dintorni all'interno ai vertici e a valle del Gramsci gran parte della mia vita
Dico un convegno del bilancio e su Gabrio la come credo sarà sempre tutti
Si parlava già dai primi anni Cinquanta
In vista del cinquantaquattro che era il cinquantesimo della morte del mille novecentocinquantaquattro che era il cinquantesimo della morte
Ed era un'iniziativa
A cui teneva
Particolarmente il segretario del PCC Palmiro Togliatti nel raggio di altrettanto note su cui pure
Penso di dire brevemente qualcosa
Per varie ragioni alcune distinzioni di alcune intere nella vicenda del rapporto fra il tredici ed intellettuale particolare
All'interno degli intellettuali filosofi diciamo così i comunisti
Di diverse generazioni
Poi diciamo
Non solo l'amore va persino l'interesse per la deve ora si era affievolito era stato fortemente ridimensionato erroneamente ridimensionato
Personalmente sono particolarmente Contento che si arrivi affare per iniziativa dei viaggi
Ovviamente ci sono stati convenimmo promossi da altri ai alcuni dei quali
Anche
Studiosi dei rilanci hanno partecipato sono stati i protagonisti
Ma questa è altra cosa io sto parlando diciamo delle responsabilità di questo luogo
Inteso come istituzione
Le alterne vicende
Qui ho fatto cenno in realtà si intrecciano con una vicenda molto più complessa
I sostenitori oli obietta attori
Di un linea del marxismo italiano diciamo così da trasmettere parlo molto all'ingrosso per essere breve
Il Pd revoca consentire che voglio dire
In questo che era un tema particolarmente curato particolarmente coltivato dalla politica culturale di Togliatti
Non ho avuto
Uguale consenso
Nei decenni successivi
Anche se diciamo la fiaccola di un
Di un Albinea del marxismo italiano
è stata tenuta variamente ma sempre Cesa e anche da questo nuovo penso per esempio Valentina gelata
Come s'arriva al convegno di oggi e di domani per si arriva
Perché i tempi sono più che maturi non solo per Labriola e gli studi radio di anni ma anche per
I contributi che cerchiamo di
Fornire
Come Istituto Gramsci come fondazione grave
Innanzitutto
Certo fa ma abbiamo
Colto ho finto di cogliere una ricorrenza seppure una ricorrenza non canonica
I cento vent'anni dalla morte ma insomma lei è questo
Il sale della questione sagra questione che ormai siamo ad un punto
Molto avanzato Divas eccellente edizione nazionale degli iscritti
E gli studi la propria la triade di sono andati al hanno avuto una ripresa uno sviluppo
Ovviamente differenziati ma molto significativo
Negli ultimi vent'anni diciamo così
Da questo punto di vista permetto di dire qualcosa di più di soggettivo
Personalmente io credo molto sulla genealogia del marxismo italiano ad una linea del marxismo italiano
Non perché sia affezionato
Ad un'idea
No non solo anacronistica ma forse
Vai mai seriamente proponibile anche se
Lungamente proposta di nazionalità
Per le filosofie
Ma perché è andata così
E e gli studi
Più recenti ne hanno puntualizzato le ragioni medio che in precedenza
Grazie innanzitutto Labriola
Ma anche poi come viola è diventato un punto di riferimento importante
La politica culturale del Pci e per il Pci togliattiano
Personalmente non credo che ci sia stato
Qualcosa che si possa realmente chiamare euro una grande o comunque una
Significativa politica culturale del Pci dopo troviamo
C'è stata poi in realtà
Dentro un processo che non è incrementale
E di incertezze di stallo e poi di crisi piuttosto rapidamente
Da questo punto di vista come mi è capitato di scrivere in occasione di degli per Udine
Di Marcello buste
Matteo sportello Solido film sfiderà Praxis questa linea della filosofia della Praxis ha preso una consistenza che non aveva avuto in precedenza
Anche per
Le dispute su
Le vie
Di Marx filosofo in Italia
Che avevano
Siamo
Variamente campeggiato dagli anni ottanta in poi
Come se per vere
Una via
Che va sentirò sono in Italia bisogna essere bisogna sospettare
Croce e gentile
Ma insomma questo è
E già tema di discussione e che i vari tesi differenti alcuni casi come nel mio anche contrapposte il punto era che una storicizzazione
Degli inizi del marxismo
In Italia e e i suoi sviluppi almeno nei rappresentanti
Termine
Finora
Anche il mondo fu in un certo senso
Gramsci Togliatti
E frutto di una intera dal segmento degli studi di storia di del per la ricerca storica oltre che
Del devo documentazione ed entra delle edizioni
Perché perché finalmente
Messa così sì
Sì ancora no questi tappeto queste vicende
A precise scansioni epocali della storia del Novecento che sono due grandi crisi
La crisi di fine anno di fine Ottocento nella crisi degli anni trenta
Naturalmente le vicende del Novecento naturalmente le vicende sono state
Ulteriormente complicata in terra
Particolarissima vicenda
Degli scritti di Gramsci
Del pensiero di Gramsci
Sostanzialmente ignoto
Ignorato fino al quarantacinque quarantasei
O quasi
E conosciuto poi
Come autore prevalentemente postumo grazie ai suoi editori
Fino alla edizione nazionale in corso con tutte le difficoltà che presenta
L'edizione critica Tino stranissimo pensatore fra i più grandi del Novecento che in realtà è il giornalista è un K con combattente politico
E che
Da questo punto di vista
Io credo che
Molto ci giochi
L'opera di recupero promozione
Ho riproposizione
Innanzitutto di Labriola che già Gramsci aveva e di cogliere peggio d'importanza
Penso soprattutto
Alla pubblicazione nel ventiquattro ore grande antologica
E li alzano offre e poi
Uscite le lettere a Wenders diciamo così di cui
Bilanci si promette si riprometteva
Di fare il traduttore voi diversità furono tra torte
E pubblicate da Stato operaio ventisette
E che
Diciamo per la
Gabrio la marxista
E per il marxismo di Labriola sono
Siamo
Un testo fondativo
Penso per tutti
Da tutti i punti di vista
Fino al
Diciamo al
Allora
Connessione anche dal punto di vista dello spessore teorico di questi tre grandi per il marxismo italiano ripeto
Addio ora Gramsci Togliatti
Dal punto di vista teorico che e meno ovvio per quanto riguarda una personalità come quella di Togliatti che
E tutta risolta o un con la cui biografia è una è una virtù grafia
Risolta o comunque decide decisa per quarant'anni
Dalla politica che di cui poi i tempi
Che sono sopraggiunti rendono
Cinque
Percepire le particolarità
Io PRI filosofo forse l'ultimo re filosofo
Che era
Leader politico e e che il leader politico ma che era anche un un un intellettuale che professionalmente potremmo dire tra virgolette
Tra virgolette il filosofo
E quindi sulla base di questo Panorama
Il sterline prego rapida carrellata
Si colloca anche questo convegno che tra l'altro intende testimoniare e anche
Così ti omaggio per alcuni due studiosi in particolare
Che sono stati molto importanti
Per l'edizione nazionale degli iscritti
Mi consentirete di parlarne come di un amico
I due amici
Farlo Miccolis
Mi ricorda ancora ci siamo incontra
E ora l'una ora
Alla ricerca perché i cd documenti
In analoghi luoghi almeno
E del Mezzogiorno ci e poi Luigi
Ciò detto come usa dire adesso
Avere inizio
Ai lavori di questa prima mattinata
Che come sapete
Il seguente programma
Ah per Paolo Favini lì
Però il tema
Labriola
Che i maestri tedeschi
Dell'Internazionale
Inizio nazionale socialista
Ripeto se siamo d'accordo citiamo trenta minuti
Come a tollerare
è legata
Alla fermezza ed educazione
Del responsabile dei tempi e quindi grido sulla parola
Funziona
Così io non ce l'ho ma credo gli enti che io non ti posso aiutare
A
Va bene così grazie
Allora dicevamo Labriola maestri tedesche dell'Ente nazionale ovviamente il tema sarebbe in mezzo io cercato taglio particolare
La democrazia sociale esclude campi nel senso giacobino della parola non esclude maestri anzi
Labriola all'inizio degli anni Novanta introduce questo concetto di una forma di pedagogia
Che interessa spetti molteplici delle dinamiche di crescita organizzativa politica e culturale del socialismo europeo nell'ultimo decennio dell'Ottocento
Sono i maestri
I socialisti per così dire teorici
Tre quali scassinate messi a se stesso
Coloro che tre socialisti teorici che cito ancora Labriola sono in grado di scrivere libri per istruire quelli che vogliono far nulla da maestri
O da anche quelle organizzazioni politiche del socialismo che per le loro vicende storiche si trovano all'avanguardia del movimento e che quindi sono in grado di indicare la strada coloro che sono rimasti indietro
E qui si gioca proprio il primo Labriola da questo punto di vista i l'espediente
A quest'ultima funzione di magistero
Su quest'ultimo aspetto Labriola presto limitarci pressoché in continuazione per molto tempo
Con particolare chiarezza in una lettera ad Engels del mille ottocentonovantadue nella quale rimprovera alle spese di essere venuta meno al suo fondamentale dovere pedagogico occulta accreditare la tesi secondo la quale nel congresso dicendo va
Finalmente il socialismo come partito politico sarebbe nato anche in Italia
Nenni meraviglia dice appunto Labriola che in Francia in Austria non si pensi a criticare le cose d'Italia hanno i socialisti di cui i due Paesi troppi guai proprio ma il contegno della stampa tedesca imperdonabile con un partito così numerose così forte e sicuro di sé dell'avvenire contanti giornate diffusi e forniti di mezzi economici
Con tanto credito di precursori mondiali i socialisti tedeschi avrebbero il dovere di chiaroveggenza il diritto ancora di insegnare agli altri
Il corsivo nel testo
E invece si prestano alla netto la lezione che venisse dai tedeschi avrebbe grande affetto in Italia qui da noi si ha un'idea buona superstiziosa della scienza e del valore dei tedeschi
Tornerò tra breve sulle caratteristiche della dura critica di Labriola ai significati attribuiti alla fondazione del Partito dei lavoratori italiani nell'agosto del mille e ottocentonovantadue intanto vorrei sottolineare come il suo modo di concepire l'opera di pedagogia politica
Si inserisce nei diversi snodi nei quali in quegli anni viene affrontata la questione che appare dirimente nella definizione di un socialismo teoricamente fondato la questione del partito marxista
Una questione che ha attraversato in forme diverse un secolo di storia del movimento operaio socialista e di Storia del marxismo
Ambedue le parole dell'espressione partito marxista usate al di fuori di precisi contesti hanno scarsissima capacità conoscitiva
Si tratta infatti di storicamente determinati e quindi di realtà conoscibili solo mediante analisi specifica dell'oggetto specifico
Nessuno specialista di storia del marxismo si proverebbe a rispondere alla domanda che così ma lo stesso incontro marxismo e movimento operaio non si è svolto secondo logiche Manenti ad un uso un po'il cimento contrassegnato da caratteri di necessità storica ed è vero che la necessità non può considerarsi estranea alla meccanica del processo che ha portato a forme di convergenza tra le due storie
Si tratta ancora però di una necessità storicamente determinata da studiarsi nell'ambito di una precisa periodizzazione scandita da proprio oggi
Il modello di partito marxista che si costituisce in un percorso la cui centralità periodi Zante coincide con gli anni Ottanta dell'Ottocento è quello della socialdemocrazia tedesca
Alla fine del decennio l'Spd esce vittorioso da un ciclo di persecuzioni contrastate da dubbi seguito
La sua struttura organizzativa la quantità e la qualità della pubblicistica i successi elettorali la pongono con tutta la naturalità in una sfera esemplare come esempio
Per l'universo socialista e in particolare per la nuova internazionale fondata nel novantanove
Appena un anno dopo Antonio Labriola si rivolge in questi termini alla democrazia sociale di Germania
Evviva la democrazia sociale di Germania iniziatrice ed educatrice della nuova storia
I socialisti si aspettano da voi il più fango degli approcci e il migliore anzi la forza educativa e la maestà delle sirene
Iniziativa educatrice in una storia e forze educativa mesta ad esempio sono sottolineate dalla Brioni
Nel mille ottocentonovanta Labriola ha maturato una chiara convinzione sulla maestra dell'esempio per le spese
La riflessione politica e teorica degli anni seguenti come vedremo porterà Cassin atte a considerare molto più problematiche a considerazioni molto più problematiche sul ruolo della democrazia sociale di Germania
In quel momento però il partito marxista è questione su cui l'ultima parola non poche spettare è messo in evidenza altro il partito marxista e cerchiamo di capire
Definire che cosa fosse un partito marxista e non era certo operazione che potesse restare nei confini di una sistematica della dottrina
E neppure ammattiti i partiti marxisti nati al a partire dalla fine degli anni ottanta in poi perché la nuova internazionale marxista veniva coordinando
Potevano davvero considerarsi la filiazione diretta delle elaborazioni di marce dei tempi della Prima Internazionale
Nemmeno la precocissima socialdemocrazia tedesca
Il due elementi di fondo che comunque rappresentano il filo rosso di quelli elaborazione
L'autonomia del movimento reale della classe operaia e l'affermazione del carattere politico della lotta di classe nella società capitalistica
Vengono sempre considerate in rapporto a processi storici in corso che si trovano così ad essere decisivi nella determinazione di forma partito poi la forma partito
Una concezione secondo la quale i due termini partite classe
Organizzata possono quasi essere utilizzati come sinonimi
Sappiamo anche però come proprio uno degli elementi fondamentali dell'ideologia dei partiti marxisti da onde dare nazionale e non solo
Siano state pratiche Teoria tendenti a separare l'analisi nella sfera economica
Da quella della sfera politica tra dimensione propria del sindacato e la dimensione proprio del partito la discussione sulla fluidità di quei confini è una costante nell'universo socialista dell'epoca socialdemocrazia tedesca ben compresa
Le caratteristiche strutturali e il clima politico culturale che favorire le teorie della separazione non furono ovviamente le stesse in cui ebbe a svolgersi la riflessione l'iniziativa politica di ma
Sì sfuggiva in un contesto totalmente diverso
Tra la fine degli anni Ottanta agli inizi degli anni Novanta quando il Partito marxista in Europa comincio a mettere solide radici permanevano comunque condizioni magari non omogenee nelle diverse realtà del continente
Che non facevano ancora sentire estraneo il Complesso di indicazioni marziane su partite classe elaborate negli anni sessanta e settanta
Permaneva in aspetti non secondari di un periodo in cui il processo di istituzionalizzazione la ritualità azione dei modi di agire e la codificazione dei mezzi non erano ancora incomincia
Persino in Germania d'un luogo comune coltivato a lungo da alcuni settori storiografici ha voluto rappresentare il partito marxista come un primus separato rispetto da ad un'organizzazione operaia Silvia e quasi eterodiretta
Ancora agli inizi dell'ultimo decennio del secolo il problema del rapporto parte sul sindacato non poteva considerarsi ancora definito nelle linee fondamentali che avrebbe assunto posteriormente
In particolare nel periodo delle genti socialiste si passò attraverso la stretta connessione tra organizzazioni operaie del partito senza particolari scale di priorità
Le condizioni particolari del movimento operaio e socialista in Germania il suo isolamento che favorì la condizione della necessità DC cita naturalmente
Legata a quel a quel tipo di polizze azione no alle linee generali della storia favorire anche il primato di questo partito sulle organizzazioni di resistenza
Un rapporto così compresso quello tra sfera della Resistenza in sfere della decisione politica che non poteva e non potrà vivere nella lunga storia del movimento operaio soluzioni definitive valide per tutte le sue componenti
Al momento della sua assoluzione
Al momento del data al problema dalla Spd non poteva non essere punto di riferimento obbligato per i partiti aderenti
Per quell'informazioni e e infine che vedevano nell'Internazionale il vomito Dio proprio dei processi in corso bisogna necessariamente frequentare la scuola tedesca
Il maestro tedesco e il partito marxista italiano
Alla costruzione di un partito marxista italiana
Dal mille ottocentonovanta al mille ottocentonovantadue il filosofo Antonio Labriola si trovò a collaborare con il Totus politico sfidi potrà in un periodo in cui in Italia l'organizzazione operaia veniva considerata ed era una vera e completa a scuola e non semplicemente una propedeutica Filippo Turati in questa fase ne comprese a fondo la natura nella considerò l'elemento essenziale per la costruzione del Partito dei lavoratori italiani
Certamente il Turati della fine degli anni ottanta e dell'inizio dei Novanta va scarsa dimestichezza con il marxismo teorico pur tuttavia in quel contesto egli seppe rivelarsi come straordinario interprete del marxismo poi
Marxista come io sono in questa maniera si definiva pubblicamente Labriola nel novantadue
Marxista entusiasta dell'esempio deve tedesco si era proclamato Turati poco tempo prima
Certo per il cinquantenne professore napoletano che era giunto al marxismo attraverso una lunga le severe esperienza di studi rigorosi e al di fuori del clima culturale del positivismo
E per tenere e per il trentacinque enne avvocato milanese
Che della cultura positivista era totalmente partecipe che era giunto il marxismo combinando quella cultura conigli evito di un
Un momento operaio relativamente avanzato l'essere marxista non aveva forse lo stesso significato
Non è però senza significato
Significato ripetuto scusate la parola
Bossi è successo
Che ambedue insistesse ero particolarmente in quell'auto definizione e in quel particolare contesto di fondazione
Questa collaborazione nonostante i suoi esiti non certo felici contribuì non poco ad allargare gli orizzonti dell'azione di Turati in quella delicatissima contingenza
Depose elementi di riflessione Labriola stesso
Ambedue ritenevano essenziale la comprensione profonda del modello Spd ambedue intendevano partecipare da protagonisti alla costruzione di un'identità forte e netta per il socialismo italiano
Sì Labriola da considerarsi senz'altro più esterno al movimento operaio reale e dal socialismo organizzato rispetto Turati
Ciò non significa che gli mancasse di informazioni anche minuti sul gli svolgimenti di tutto quello che si richiamava il socialismo nella volontà perlomeno per un certo periodo di assumere un ruolo più immediato nella vicenda in corso
Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta quando gli sembra possibile costruire anche in Italia un partito socialista che potesse recepire tradurre in italiano la esperienza della socialdemocrazia tedesca
Egli tese a comportarsi quasi da dirigente politico in particolare nella tessitura dei collegamenti internazionali
L'importante presenza sulla scena internazionale del socialismo italiano attraverso l'indirizzo di saluto al congresso di Ale un indirizzo in cui si confrontavano
Si affronta chiarendo le in senso marxista anche questioni passibili di referenti teorico come la parola d'ordine del diritto al lavoro
Fu sui fu frutto dell'iniziativa diretta di Labriola che lo concepire lo stese allora in stretto accordo con Filippo Turati
Un bacio e non vi dico altro per il vostro indirizzo
Dice Turati all'avvio nessuno in Italia avrebbe saputo farlo più elevato più semplici più efficace più giusto di così
Labriola era del tutto convinto come Turati che senza il Partito operaio il socialismo era vanno nome
Ma ci sono per ciò che non vedeva era un partito operaio degno del nome in quello fondato anche
Nel suo programma coglieva soltanto lo spirito di travi sul nichilismo queste al termine della
Di terza classe nei suoi comportamenti l'oscillazione tra corporativismo e politicantismo per cui giungeva sconsolatamente alla conclusione che in Italia non c'era
Organizzazione operaia e quindi la lotta di classe il partito politico a base operaia erano cose prematura
Questa percezione della situazione corrispondente solo parzialmente alla realtà dello sviluppo del movimento operaio in Italia
Ma la viola lo estendeva sostanzialmente anche a Milano e in genere all'Italia settentrionale dimostra come la posizione di un esterno sia pure in formato attento analiticamente lucidissimo
Non permettesse di cogliere tutta la ricchezza di quella che ormai era una lunga storia di lotta di classe tutt'altro che arretrata
Una storia che aveva già prodotto rotture con le posizioni corporative una storia che si era già incontrata con la politica una storia che si era già incontrata col marxismo
Anche se magari spesso non l'aveva definito così oppure aveva definito marxismo un'area culturale un'aula culturale capace di rafforzare la classe media cielo
Non un lavoro di molti anni fa io ho parlato di marxismo fuori del marxismo cosa che per la prima o la sera stand
Vedete
Ma nella storia del marxismo all'importanza di opere notevole nella storia del marxismo teorico magari no ma ma il massimo teorico è solo aspetto della Storia del marxismo
Quel partito poi avrebbe finito per diventare un punto di riferimento dal quale anche per Labriola sarebbe risultato difficile prescindere tante il vizio di reagire
Gli avrebbe continuato a parlare che avrebbe continuato a pesare sui giudizi quasi sempre molto severi che il filosofo del socialismo avrebbe formulato nel corso degli anni novanta
Soprattutto si sarebbe ben guardato dal considerato il frutto del congresso di fieno erba con Partito marxista
Quanto al Partito socialista italiano esso è una semplice mistificazione
Scriveva ancora nel mille ottocento mille novantacinque a Victor fate le
In altre contingenze le formulazioni usate non sarebbero state così definitive e sarà magari apparso anche a qualche momento Di Summa batteria
Ma per quanto riguardava la qualità del marxismo di quell'organizzazione politica non vi sarebbe stato mutamento
Turati alle scarsissime attitudini di marxismo teorico che cercherà di ancorare il partita
Il partito allineamenti ideologici marxisti tali da configurare una possibile ortodossia
Ed un Labriola rigoroso marxista teorico che finirà per negare le possibilità invece della stesso ortodossia e della producibilità diretta
Del dottrina impoveriti
Una riflessione quella di Labriola
Che ha
Carattere generale che non riguarda solo la democrazia sociale italiana dall'uno definito incerte imprecisa
Ma anche l'esperienza che si era sviluppata laddove come in Germania
Per condizioni storiche speciali la tendenza all'assunzione del marxismo e l'ideologia di partito avrà trovato il terreno più favorevoli dire eticamente di diffusione
Sembra quasi che in una realtà ormai radicalmente mutata Labriola riproponga sulla questione del partito marxista le posizioni del marzo e degli anni sessanta e settanta
E certo aver posto in termini problematici
La possibile Diretta tra docilità della teoria in politica aveva rifiutato la riduzione della dottrina ideologia in un contesto politico culturale invece favoriva particolarmente quelle operazioni
Rimane un'acquisizione fondamentale del marxismo teorico italiano degli anni novanta tale da dare frutti anche se non immediatamente per itinerari non lineari anche nella sfera politica del socialismo
Intanto però Labriola
Deve constatare come maestri tedeschi non vengano nessun contengono nessun conto dei suoi giudizi sul neonato Partito marxista italiano
Nell'ultima lettera scritta ringrazio pochi giorni prima della morte del generale esistente con queste durissime parole
Mi mandano da Roma il numero centocinquantasei centocinquantotto e centocinquantanove forte
Con gli articoli del Ferri che belli scriva così è naturale che tra socialisti i tedeschi ci siano degli imbecilli è possibile ma che l'organo del partito segni tale marxismo suoi lettori ciò troppo invece
Come vedete il rapporto con i maestri
Ora sentì quindici quando cinque cinque minuti credo di sì il calcolo allora scusate
Sono di più di più dieci dire Cinzia
Lo fai apposta no more uxorio Vezio Ruggieri
Allora però circo libri questa il paragrafo la parte che si due
Il disaccordo da me sull'estensione dei rischi su modi di intendere l'internazionalismo proletario
Mi sono concentrato cerco di riassumerlo perdutamente tua passo pare la parte finale
Mi sono concentrato di su due questioni che dal novantasei a alla al novantotto sostanzialmente interessano particolarmente l'evoluzione di teniamo oggi va di moda la geopolitica europea
E le posizioni di Labriola mi riferisco la questione polacca
E alla questione di cambia
La Priora su ambedue molto chiaro auto dice chiaramente della viola era un uomo del Risorgimento la questione polacca terrore
Era una questione fondamentale
E così poi sappiamo nel socialismo italiano l'importanza che ha avuto la questione di cambia quanti sono partiti socialisti come
Il e qui e cominciamo prima deciso contrasto sulla concessione dell'internazionalismo perché il Partito socialista polacco propone al congresso di Londra un ordine del giorno in cui si voti
Come elemento prioritario
I il socialismo
Austriaco
Russo
Non sia il tedesco il problema dell'unificazione politica della
Della porta
La priorità perfettamente d'accordo
Nelle more di questo
Per fare avere anche scambiare lo stesso cioè lo stesso problema
E anche qui si scontra con una forte reticenza dell'Spd
Dello stesso caos che
Dello stesso caustiche Haus sarà molto più prudente
Ma ci saranno le prime prove di Rosa Luxemburg
Decisamente contrario anche perché il partito socialista polacco
Unificato mo'Anna era un partito che si era formata da quattro piccoli raggruppamenti due dei quali fortemente nazionale
Che la la la loro sobborgo a dire
Sulla possibile accorgimento di quella risoluzione dice con l'accoglimento della risoluzione si introdurrebbe il contrabbando nazionalista sotto una bandiera internazionale
Si tratterebbe di celare alcun una seduzione dei rappresentanti del proletariato internazionale il difetto di ogni motivazione scientifica ed elevare il patriottismo sociale
E dopo dopo ma dei la luce non più alla ventitré nei
Per la
In quel momento
Le posizioni da Luxemburgo non è che passa però
Comportare lo della socialdemocrazia tedesca non fece votare l'ordine del giorno
E son tanti a si trattenne molto cauto anzi eccessivamente cauto Labriola sarà durissima anche su questo
Che e che cosa dire
In questo senso vi leggo semplicemente la conclusione di Labriola prima di passare alle conclusioni
Il comportamento dei giornalisti tedeschi state ignobile indegno scriveva carcere
La peggior figura l'hanno fatta socialisti tedeschi e in capitale in capite Fortress
Che ci siano in mezzo a loro dei piccoli borghesi che hanno azioni delle banche di credito i creditrici della Turchia si sa ma anche un grande partito Cindy all'aria di Dun capire una situazione nuova perché Marx Engels vent'anni fa credevo inutile la conservazione della Turchia contro l'invasione russa
Cosa che rasenta il cretinismo
Scriveva così questo lo scriva però a Benedetto Croce l'altro l'aveva scritto direttamente capace e poi un ancora una lettera Luisa il caso
Tutta scritta in grassetto la redazione del Fortress non ha mai sentito la sua responsabilità verso il pubblica internazionale in una coscienza dell'effetto deleterio che produce all'estero
Questa Adonis eletta continua si concludeva con una cosa interessante che riprendo proprio nelle conclusioni è possibile di stabilire le basi e le condizioni di una politica internazionale del proletariato
Un siamo entrati in un periodo di pausa nello sviluppo del socialismo io credo di sì sapete che questo
Poi problemi centri
Con i maestri tedeschi questo deve essere il centro della discussione e Labriola Remo conflitto ormai convinto che molti di quei maestri si arroghino anche queste sono sue parole il diritto abbiamo maestrale Sempre e di imparare mai
In un contesto dell'Internazionale dove ancora Labriola mi pare che la socialdemocrazia tedesca diventi sempre più una faccenda esclusivamente interna alla Germania
Mi pare inoltre aggiunge e dopo il primo brillante periodo della polarizzazione del marxismo né socialisti avviene scientifica che si sia esaurito evitiamo anche per e questo comporta l'apertamente ma
Ci siamo già nel mezzo
In una letterati nel novantasette
A caos che scrive Gould vengono naturale molti domande come giacché le nuove forze intellettuali non vengono in aiuto come vacche da tutta la massa di dottori accademici non si muovono delle nuove forze verso il socialismo
Come Vacchi cresce in modo così colossale specie in Germania la letteratura anti socialista che rimane quasi senza risposta
Di lì a poco sarà avvertenze a confrontarsi con il nodo della pausa nello sviluppo del socialismo in una maniera però del tutto estranea alla metodologia critica del filosofo italiana
Il quale
Dopo l'
Città dei presupposti del socialismo computi della socialdemocrazia ricorderà di aver sostenuto già nel novantasei gli attesi
Della lunga pausa e non tanto ironicamente scriverà caustico disgraziatamente comunica in questa mia opinione avversa i che è diventato il messaggio pausa
Quando affrontiamo il problema del rapporto di Labriola tre minuti chi cinque
Cinque allora
Gli arresti
Quando affrontiamo il problema del rapporto di Labriola con i bersagli il caos i libri che mette in questo periodo diverso quello con Franz Mary
Prezzi meridionale storico
Bisogna aver presente che nel novantacinque esci in memoria del manifesto di comunisti e novantasei del materialismo storico di licitazione preliminare e a ruota altri scorrendo
Insomma quando Labriola annuncia che il socialismo vive una pausa del suo sviluppo prevedibilmente lunga ha consolidato un apparato teorico in grado di leggere in termini storici
Categorie considerate isolatamente come fattori di produzione e quindi tendenzialmente naturalizzate nella lettura prevalente del marxismo dei maestri l'economia come categoria naturalizzata fu l'oggetto principale della critica radicale della prima ora
Che informò di sé il nucleo fondamentale del materie
Poi pagare
Sono entrato nella persuasione schiera Croce che l'economia è tutta da rivedere nei suoi principi formali questo sentimento mi assistito per tutta la vita Marcel solo che abbia tentato di fare dell'economia una scienza critica ma non ha toccato che una parte del tutto
Gran parte detto tra noi morta
Dante luglio ha mancato di fare propedeutica di concetti con quali opera talquale comunque il siccome oggi non fa più una propedeutica dell'Energia che assume come presuppone
L'importante indicazioni di metodo emerge nell'ambito di una delle ricorrenti discussioni sulla teoria marxiana del valore ed è un punto centrale che coniuga quasi in maniera simbiotica
Critica dell'economia politica a sfoltimento di storia critica cioè il cuore del materialismo storico
In sostanza il sistema concettuale utilizzato dalla Triola operava a tutto campo e su una molteplicità di livello era quello di un epistemologo che nella discussione in corso sullo statuto scientifico dell'economia
Affinarlo ulteriormente gli strumenti analitici derivati da una riflessione di lunga durata debbo riflessione sui limiti della Filosofia in sé
Un'epistemologia critica nell'ambito di una concezione dell'economia anch'essa come scienza critica per la priorità il valore non è un carattere una proprietà dei fenomeni economici invece un concetto un presupposto rivelato dalla propedeutica concetti principalmente oggetto dunque di indagini epistemologica non di approccio e piste amico la scienza critica si costituisce qua Talis proprio in virtù di una siffatta indagine che del sapere economico analizza i principi forma
Da ciò si evince che per la Triola la scienza economica è utenti Ka in quante critica ed è critica in quanto fa continuamente i conti con la propedeutica di pungenti
Una criteriologia epistemologica che ridiscute continuamente proprio i presupposti in relazione al mutamento delle forme di accumulazione di capitale
Un contributo essenziale nelle logiche del suo perché vederlo storie come avete visto un po'ripetendo su questo una credo un elemento defunto
Nella corrispondenza di questi anni con i maestri descritti Labriola si dichiarò più volte dispiaciuto per il loro silenzio nei confronti dei suoi saggi dispiaciuto certo come ebbe a dire a lui scarti anche per un'ottima ragione di amor proprio
Scrive
Ma soprattutto dispiaciuto per Carla
Perché gli era mancata l'occasione di vedere come lo stesso ordine di idee si svolga diversamente in un altro cervello che nello svolgere una cintura tanti elementi di cultura altre esperienze ed altro temperamento intellettuale
Il che valeva ovviamente non sono cercare dappertutto
La riflessione politiche teorica intensissima degli anni novanta non porto certo Labriola negare i propri grandi maestri Parks in primis della cui Teoria della storia
Egli fu il migliore interprete nell'ambito del marxismo del
Questo si può contestare
Lo portò però alla consapevolezza che anche maestri tedeschi
Avevano non poco da imparare della sua filosofia non filosofia e dal suo comunismo Creek
Molte grazie
Paolo
Se mi è consentito per un eccellenti
Relazione o forse perché
Le assonanze con il Comune Manes di inducono stiamo sto parlando di autorevolezza problema ovvero Marchioro è
La prima le hanno già quando era quanti quando era mio professore del liceo ed Aprilia Rufina la
Adesso Anna Fantoni
Benissimo
L'azione
Devono
Durante il balzo indietro con
Cioè c'ho smesso cioè nessuno un aggettivo di apprezzamento sinistri entrambi
Allora
Va be'Fantoni
Era liberale interdipendenze marxismo
Di ora sino
Avanti popolo a Venezia si sente
Grazie
Le ha liberale la caratteristica del diciannovesimo secolo nelle sue principali correnti e il suo risultato sostanziale l'interdipendenza
Furono l'oggetto delle trentanove lezioni di filosofia della storia che Antonio Labriola tenne all'Università di Roma a partire dal trenta novembre mille novecento e sino al trentuno maggio
Mille novecentouno
La faticosa impresa di mettere in Libano la materia di questo corso avviata nell'estate del mille novecentouno
Rimase incompiuta il risultato fu un frammento da un secolo all'altro pubblicato postumo da Benedetto Croce negli scritti vari del mille novecento sei
E circoscritto nei suoi contenuti alle prime cinque sei lezioni per questa ragione gli appunti pubblicati integralmente nel due mila e dodici nell'undicesimo volume dell'edizione nazionale
Devono essere studiati con la massima attenzione onde evitare di conseguire una conoscenza soltanto parziale dell'analisi storico-politica di Labriola nel passaggio tra i due secoli
In realtà il contenuto degli appunti era già in buona parte accessibile prima del due mila e dodici
Grazia Luigi dal pane che nel mille novecento venticinque ne pubblicò una ricostruzione tutto sommato completa e abbastanza Fedele
A tal proposito credo non sia da trascurare il fatto che Gramsci quando si trovava nel carcere di Turi
Adesso a sua disposizione non il frammento pubblicato dato voce nel mille novecento sei
Ma il testo notevolmente più esteso di dal pane che nella lettera a Tatiana Schucht del venticinque marzo mille novecentoventinove
Aveva chiesto venisse recuperato tra i suoi libri rimasti
A Roma
Nel corso di Labriola la considerazioni retrospettiva delle grandi linee del secolo passato
Sì convertire in un tentativo di intendere il presente per il tramite di quella che definiva una istantanea della FIN di secolo tutt'altro che secondario era il nota bene posto alla fine della prima lezione
Con il quale due problemi più generali così erano definiti assurge a mano a filo conduttore delle lezioni sulle a liberale il primo è strideva Labriola se sia possibile di misurare i progressi fatti e quale ne possa essere lastre di qua
Il secondo è se sia possibile di prevedere l'esito dei presenti contrasti
Si trattava insomma di interrogarsi sul significato dell'idea di progresso
Sulle condizioni create dal sistema capitalistico e sulle possibilità del socialismo
Questioni che occupavano da tempo la riflessione di Labriola ma che di fronte all'assetto mondiale di fin e secolo sì che riproponevano con la massima urgenza
Diversi interpreti di orientamento e di impostazione diversa hanno sostenuto che fermo ha una concezione sta diale dello sviluppo storico e ha una visione elementare del processo di costituzione del soggetto politico rivoluzionario
Labriola non fu in grado di cogliere le più importanti novità del fin e secolo
Il sorgere di una nuova fase contrassegnata dal mutamento globale del capitalismo e gli specifici problemi teorici ad essa connessi
In sintesi che egli non riuscì a comprendere il periodo storico comunemente denominato età dell'imperialismo così per limitarsi ad alcuni cenni Franco Sbardella negli atti del convegno di Pisa del mille novecentottantacinque
Ha imputato ha imputato alla viola una e lo cito palese difficoltà a districare i nodi oggettivi posti dallo sviluppo capitalistico e dalla crisi politica di fin e secolo
Arrivando a sostenere che nel confrontarsi con tali nodi il Cassina temo sto e cito di nuovo sbarra veri notevoli carenze interpretative
Nella stessa sede Franco Andreucci affermato che siamo nel mezzo di una delle pagine tipiche del marxismo della Seconda Internazionale
Caratterizzato da una concezione dello sviluppo storico per stadi dello sviluppo capitalistico come sviluppo ineluttabile e positivo
Una diversa e a mio modo di vedere più convincente linea interpretativa è stata bocciata da Giuseppe cacciatore
Nei tuoi saggi di argomento la vogliano come egli stesso ha scritto nella raccolta pubblicata nel due mila cinque
Assume un forte rilievo l'analisi della crisi del passaggio dissi piccolo considerata questa tesi non come un che di contingente ma come e cito ancora cacciatore riflessione di più ampio e generale respiro su un'idea anti finalistica e anti dogmatica della storicità
Di certo come appare evidente nell'intervento sulla questione cinese Labriola non abbandono mai l'idea che la conquista del mondo da parte del modo di produzione capitalistico
Fosse la condizione per ogni sviluppo successivo
Tuttavia come cerchiamo di mostrare la sua concezione della storia i dispositivi teorici che aveva a disposizione
Lo costringevano a riconoscere insufficienza di questa tesi dandogli la possibilità di comprendere i contrasti che segnavano il fin e secolo e in particolare il divario tra popoli attivi e passivi
In una chiave più raffinata di quella che potevano offrire una lettura stadi Ale del fenomeno dell'arretratezza e una elementare identificazione di capitalismo e progresso
Nelle lezioni del mille novecento mille novecento uno Labriola è aggiunto a interpretare i problemi sociali e politici del mondo contemporaneo alla luce del combinarsi di due fattori da un lato l'interdipendenza
E dall'altro il volto regressivo del sistema capitalistico che in queste elezioni egli presentava in termini di arresto del liberalismo datando questo arresto al mille ottocento settanta
Ma risalendo più indietro già nella tesi per la libera docenza del mille ottocentosettantuno
Pur accettando l'esigenza hegeliana del riconoscimento dell'unità storica la prima l'aveva sostenuto che la storia non poteva essere spiegata
Senza tener conto della molteplicità di origini che geneticamente procedono da punti diversi
E su questa base aveva osservato che al semplice criterio della successione nato a in Under bisognava aggiungere quello della contemporaneità neve ai number
Per non cadere nel ore per esempio di considerare l'Oriente come il semplice
Preludio della storia occidentale
La storia quindi non come neo susseguirsi dialettico di fasi ma come pluralità di processi coesiste in di e in prima istanza irriducibili l'uno all'altro
Nella pre lezione le stesse tesi tornavano in una veste ancora più adita
Alle ed era approfondita quella critica della cronologia uniforme delle divisioni convenzionali Traini poche che sarebbe tornata con costanza fino a da un secolo all'altro
La prima la faceva cui cenno ai risultati in mano Naviglio osi così si esprimeva del metodo comparativo anzitutto in fatto di lingue
Vicino per molti versi alla prospettiva un Bolt Diana e sta in italiana Di Giacomo Lini Anna
Che nel discorso intitolato la filologia al secolo diciannovesimo aveva rivendicato la pluralità autonoma e cui esistente dei principi storici
Egli concepiva la storia come tanti processi di formazioni specifiche
Aventi il proprio ritmo
E chi arriva anche persino le civiltà connesse da rapporti causali definiti e precisi
Conservavano uno specifico modo di può accedere per via dei fattori preesistenti all'influsso operanti come modificatori
Sì quindi si trattava
Come si legge di cercare e di non presupporre L'Unità e di esporre geneticamente Mannoni di dedurre le differenze
E mi pare significativo che la prima la considerasse i tentativi di ricostruire il molto generale della civiltà a partire dalle storie particolari come un legittimo prodotto così scriveva di attività scientifica
Emergenza così persino in un testo assai critico del monismo hegeliano come la prelazione
Il volto duplice della sua concezione della storia
Che lo studio del capitalismo come forma economica globale in rapporto con altre forme del vivere ed è il pensare avrebbe pienamente legittimato rafforzato e trasformato
In una prospettiva politica i Labriola via certo il rifiuto di ogni unità storica presupposta ma vi è anche come si sarebbe espresso in da un secolo all'altro una prospettiva generale del mondo una venduta universalistica
Che lo portava ad assumere come orizzonte di riferimento se non in prima in ultima istanza la storia mondiale anche a questo livello dell'analisi storica si dava una tendenza al monismo come superamento dell'antitesi tra fede il e i suoi critici e quindi come ripensamento della dialettica alla luce della pluralità dei processi genetici
Consapevole dei risultati conseguiti dal sistema capitalistico in termini di unificazione del mondo nelle lezioni di filosofia della storia più volte ripetute sui caratteri della società moderna
Labriola approfondiva questo
Indirizzo
Riconosceva la natura espansiva i caratteri comuni e le cause generali dell'epoca inaugurata dalla scoperta della mia vita tuttavia attraverso un'analisi di tipo differenziale
Evidenza non solo che la società moderna in quanto distinta dal mercato mondiale aveva limiti geografici ma anche che il nuovo tipo sociale nei diversi Paesi si era combinato con elementi preesistenti
Trovando in alcuni casi una vera e propria resistenza
Grande industria economia a base di libertà di lavoro libertà politica e rappresentanza erano queste le principali caratteristiche del tipo moderno non si erano affermate egualmente nei diversi poli del mercato mondiale
E perciò Labriola metteva in guardia da quelle che definiva false traduzioni da Paese a fine mese
Rispetto a quanto detto sinora nella di luci d'azione preliminare si chiariva un elemento ulteriore nella misura in cui veniva posto al centro il nesso tra antitesi di classe
E difformità nello sviluppo
La prima l'anno stentava qui a identificare la formazione capitalistico borghese
Con la civiltà con il progresso e in questo modo l'accento sulla pluralità dei processi storici molto forte nei testi precedenti l'adesione al marxismo ne usciva indebolito
Tuttavia sarebbe riduttivo limitarsi a questa considerazione
Senza soffermarsi sulla critica che la parola rivolgeva a coloro che avevano inteso rappresentare tutta la storia dell'umanità cenere in una veduta prospettica o unitaria
E senza interrogarsi sul significato di una delle tesi principali del secondo saggio
La tesi della relatività del progresso come conseguenza inevitabile così si esprimeva la Paiola delle antitesi di classe
Nel quinto capitolo si legge con riferimento all'epoca borghese che il progresso fu ed è fino ad ora parziale ed unilaterale
Nella prima stesura del testo la prima l'aveva addirittura scritto che questo progresso genera da sé il regresso parziale
Traspariva in queste affermazioni l'influsso di Engels che nell'origine della famiglia della proprietà privata e dello Stato
Aveva individuato come tratto distintivo della civiltà precedente il comunismo il fatto che e cito inversione
Ogni progresso è ad un tempo un è relativo regresso latitano riconoscerete che il bene e lo sviluppo degli uni si compie mediante il danno e la repressione di altri
A partire da queste premesse il cuore della concezione materialistica della storia
Diventava per la prima la la consapevolezza che le società fondate sulle antitesi di classe
Erano affette da quella che definiva una ingenuità incapacità a produrre le condizioni di un progresso umano universale
Ed uniforme
E per questa via con un passo ulteriore élite mascherava il nucleo dell'ideologia borghese svelava la falsità di ciò che la borghesia auto identificandosi con il progresso dichiara al banco
E cioè che il capitalismo era la sola forma di produzione capace di estendersi a tutta la terra e di ridurre tutto il genere umano in condizioni che dappertutto si assomiglino
Al contrario l'unificazione capitalistica del mondo oltre oltre a produrre un progresso non uniforme per Labriola aveva come sua intrinseca conseguenza
Il disordine e la guerra guerra tra le classi così come tra le nazioni
Nel corso di filosofia della storia del mille novecento mille novecento uno
La riflessione sulle differenziazioni interni alla storia moderna trova compimento attraverso una precisa periodizzazione dell'era liberale
La parola distingueva una PrimaFase dell'era liberale inaugurata dalla rivoluzione francese e che potremmo definire espansiva da una seconda fase cominciata nel mille ottocentosettanta
Che si prolungava fino alle soglie del Novecento e che differiva strutturalmente dalla prima perché contrassegnata dall'arresto del liberalismo in gioco in questo caso non c'era l'esaurirsi Dellera liberale ma piuttosto la sua profonda crisi e complicazione unita all'assenza di un terreno pronto per il socialismo tanto che Labriola per descrivere lo stato di cose in questione
Introduceva nei suoi appunti il concetto di sub periodo storico
A fin e secolo il tipo di civiltà creato dalla borghesia e ormai esteso venti oltre i confini nazionali ed europei
Era una civiltà come si legge in da un secolo all'altro internazionale anzi Inter oceanica o panno oceanica
Ma a testimonianza del carattere contraddittorio di questo sviluppo insieme alle flotte commerciali flotte da guerra sostavano gli ho Ciriani
Il volto assunta dalla concorrenza economica mostrava l'illusoria età del proposito di sostituire alla guerra la pacifica darà accanto a ciò i principali sintomi dell'arresto dell'idealismo o come altrimenti si esprimeva Labriola dell'insuccesso Dellera l'ideale
Erano il fallimento della democrazia salvo che nella minuscola Svizzera
L'opposizione è sempre viva fra la città e la campagna che dava luogo a una questione agraria di dimensioni globali
E l'affermazione soltanto parziale del principio nazionali perché fatta eccezione per l'Italia e la Germania anche popoli ed enti come greci bulgari serbi e uomini erano rimasti sottolineava Labriola
Manubri dei più potenti
Connesso a questi fenomeni a riprova di come il processo di civilizzazione guidato dalla borghesia europea forse sì internazionale ma non universale e di tutti vi era il divario tra popoli attivi
E popoli passivi
Significativamente questa coppia concettuale popoli attivi e passivi
Si trova anche nell'introduzione dell'opera del mille ottocento settantaquattro di Frederik de Lucemon intitolata leggessi te le due città la filosofi dell'Histoire e di France dice de L'Humanité
Devo usiamo era stato oggetto di critica nella di luci d'azione preliminare perché tra coloro che rappresentavano tutto il genere umano in una veduta
Unitaria senza tener conto del carattere circoscritto del progresso
Se perdeva UCE ma non come si legge nella nell'introduzione della sua opera il filosofo della storia poteva ignorare l'esistenza di una moltitudine immensa di cose
Poteva escludere dalla poca considerazione il peplo passivo perché meritevole della sua attenzione era soltanto il pettinato da il piccolo numero del People's e don active fa sì quindi egli giungeva delineare una storia universale del genere umano trascurando né arbitrariamente una parte per la moviola i popoli passivi rientravano a pieno titolo nella dimensione storica e l'oggetto precipuo della storia contemporanea dovevano essere le relazioni tra i diversi gruppi umani
In un primo significato la passività coincideva con l'arretratezza e in questo senso in linea con la posizione assunta internet cambia
Negli appunti Labriola affermava che le conquiste esterne sono la conseguenza delle non avvenute conquiste interne cioè dell'assenza di uno sviluppo autonomo da parte dei popoli arretrati
Ma così come nella questione agraria secondo cauti bisognava comprendere e cito cauti la funzione che rivestono riforme come capitalisti che non capitalistiche dall'agricoltura
All'interno della società capitalistica considerare agricoltura industria non come sfere contrapposte ma come e cito di nuovo cauti parti comuni di un processo complessivo allo stesso modo non si poteva ridurre la relatività del progresso a una questione di arretratezza in un secondo e più decisivo significato suggerito dal carattere relazionale delle categorie adoperate da Labriola
L'opposizione tra popoli attivi e passivi stava indicare un rapporto di forza tra parti che era diventato costitutivo dell'ordine capitalistico
Un divario che la società divisa in classi non era interessata Eileen appare e su cui nel fine secolo sì regge IVA in da un secolo all'altro Labriola non mancava di osservare che sin dai primi esordì l'espansione mondiale del capitalismo aveva avuto come sua propria condizione la logica asimmetrica della conquista
L'Inghilterra scriveva non avrebbe tenuto per due secoli l'indiscusso dominio del mare e fino a pochi decenni fa il monopolio del commercio mondiale
Se avessi essa mai tollerato le sorgesse accanto nella vicina Irlanda che ha così metodicamente stremata e depauperata
Una nazione autonoma
Sin dalle origini inoltre la polizia aveva organizzato su scala mondiale la produzione affiancando al lavoro salariato la schiavitù e anche a questo fenomeno Labriola rivolgeva la propria attenzione criticando quel sacramentale schema così lo definiva che divideva la storia in tre epoche successive rispettivamente caratterizzate dall'economia a schiavi dall'economia selvaggio e dall'economia a Sara Mingardo
Chi si rechi quella formula in mano domandava
Che spiegazione darà al fatto singolare che la borghesia europea inaugura una nuova schiavitù in America di schiavi a bella posta importanti
Proprio nel medesimo tempi in cui essa percorre in Europa i primi stadi delle a liberale
L'arresto del liberalismo negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo non faceva che sancire in via definitiva il prevalere di una tendenza regressiva
Il suo periodo storico dal mille ottocentosettanta in poi segnava il termine
Né dell'azione diretta della Rivoluzione francese
Non la crisi del capitalismo ma la sua separazioni dal liberalismo come istanza di progresso che fin dall'inizio aveva mostrato una natura contraddittoria
Alle soglie del Novecento prevaleva una spietata concorrenza fra i Paesi economicamente attivi che hanno alla ricerca così si legge negli appunti di nuovo campo e di nuovi tributari
Di forme inferiori da conquistare e da sfruttatore
In linea con ciò Labriola adoperava anche in un'occorrenza il concetto di mercato in un paese inferiore
Nella sezione di appunti del marzo mille novecento uno intitolata la spartizione del mondo egli arrivato a riconoscere che le sfere di influenza mondiale erano allora il principale obietto della politica
Che l'imperialismo era la parola d'ordine e che ciò in modo inevitabile avrebbe alterato i rapporti interni all'Europa
La prima la si avvalse in queste pagine di le problem politico estorsivo alla tento di Snoopy Emma siècle
Un'opera risalente al mille novecento dello storico francese Eduardo da lei o il che anche Lenin giudicò efficace sul piano analitico descrittivo
Per quanti infatti il rivoluzionario russo considerasse da rivolte come si legge nei suoi quaderni un liberale e niente altro nel capitolo sesto dell'imperialismo fase suprema del capitalismo
A proposito dei rapporti di spartizione tra Stati come anelli della catena di operazioni del capitale finanziario mondiale
Citava due lunghi brani della sua opera la stessa che anche Labriola aveva utilizzato il nome di Dario il quale nei passaggi citati dagli Henin aveva messo in evidenza il movente economico della spartizione del mondo presentandola come una corsa addenta i tesori che ai grandi mercati della terra
Il nome di Dario dicevo compare tre volte negli appunti di Labriola del mille novecento mille novecento uno senza però riferimenti espliciti ha un titolo in particolare tanto che i curatori dell'undicesimo volume dell'edizione nazionale hanno rinviato geneticamente al più celebre scritto del mille ottocento novantotto dedicato alla questione d'Oriente
In realtà però Labriola si riferiva all'opera del mille novecento e intere sezioni dei suoi appunti incluse le pagine sulla spartizione del mondo ne costituivano una ripresa in certi punti quasi letterale
Il giudizio di Lenin Sud Iolco me un liberale e niente altro per certi versi e ha impreciso
Tuttavia anche Labriola dal suo punto di vista marxista rimproverava lo storico francese di togliere la drammaticità alle cose
Criticando la cronologia esteriore e distinguendo accuratamente le date interne dalle date Esterne
Nel suo corso universitario collocava le vicende storiche nella esatta visione di un'accertata concatenazione sociologica come si legge in da un secolo all'altro
In questo modo emergeva con chiarezza che il presente storico e a lacerato dalle antitesi
Per essere più precisi si può affermare che la lettura del fine secolo consegnata al corso di filosofia della storia del mille novecento mille novecento uno
Poggiava su uno studio approfondito da un lato del modo di produzione capitalistico e della struttura morfologica della società moderna con le sue antitesi
Dall'altro dell'interdipendenza ove a quest'ultimo concetto ripreso dal Manifesto del partito comunista e che poi per esempio sarebbe stato impiegato anche da bucare nell'economia mondiale e l'imperialismo e ha attribuito un significato non soltanto economico ma sociale culturale e soprattutto politico dalla consapevolezza che il genere umano e ormai unificato e che da questa unificazione dipendeva il soddisfacimento dei bisogni derivava un'indicazione tuttora preziosa
E cioè che il marxismo accanto alla teoria delle lotte di classe e in rapporto con essa
Non può sottrarsi dal pensare le relazioni internazionali e l'assetto geopolitico mondiale nella loro specificità
La definizione del socialismo che Labriola formulò negli appunti del diciassette aprile mille novecento uno per la ventiseiesima lezione del suo corso e che ora di leggero andava in questa direzione da quali ragioni poteva dipendere la spartizione del mondo e la riabilitazione del Mediterraneo se non da quelle cause ragioni economiche che avevo descritto in una specie di prospetto in cui ero riuscito a drammatizzare le cifre
Ma la popolazione che cresce in assoluto ma lo spostamento territoriale della popolazione in ogni singolo Stato
Ma l'agricoltura che decade ma tutta la interdipendenza economica mondiale ma non sono tutti questi dei problemi sociali
Il socialismo è una delle interpretazioni di tali problemi
Alla fine del diciannovesimo secolo perfetto dell'economia mondiale sia entrati nella politica mondiale
E questa dimensione inaudita dei rapporti tra popoli che andava ben oltre le relazioni internazionali intese in senso tradizionale come storia diplomatica aveva acquisito un'assoluta preminenza rispetto alla politica interna ai singoli Stati
L'unificazione sempre crescente si legge nel secondo saggio si riflette ogni giorno più nel meccanismo politico dell'Europa
Il quale meccanismo perché fondato sulla conquista economica delle altre parti del mondo oscillò oramai per gli influssi e ai flussi che vengono dalle più remote regioni
In questo contesto l'interrogativo fondamentale riguardava le conseguenze per il genere umano dell'unificazione del mondo sotto il segno del capitale
A tal proposito la risposta di Labriola
E a netta e mostrava una certa lungimiranza
Le categorie che impiegava per descrivere ciò che vedeva di fronte a sé l'epoca che per riflesso del punto di vista delle classi agiate fu poi definita Belle Époque
Erano quelle della pace armata un'espressione assai diffusa al tempo anche nell'Internazionale di equilibrio instabile e di catastrofe differita
Egli vedeva nel mondo unificato sotto il segno del capitale un'incontenibile tendenza alla conflittualità al punto che nella lettera del giugno mille novecentouno a Teodoro moneta
Giudicata irrealistica persino l'ipotesi di un abitato internazionale che in condizioni economiche e politiche immutate agisse come scriveva procuratore perpetuo del capitale
Una proposta che la secondi internazionale avrebbe fatta propria ma che con la prima guerra mondiale sarebbe caduta nel nulla
L'ordine mondiale fondato sulla concorrenza nel nuovo secolo avrebbe condotto a una guerra di dimensioni inaudite e ciò lungi dal semplificare complicava la previsione del socialismo
Tanto che Labriola nei suoi appunti dopo aver osservato che in questa catastrofe della concorrenza Marx collocava l'avvento si domandava verrà questo interrogativo indicava che il futuro era aperto a diverse possibilità non è un caso che negli anni precedenti commentando a lezione le prime celebri battute del Manifesto sulla storia come storia di lotte di classi
E lì avesse posto l'accento su quella che aveva definito la doppia eventualità della trasformazione rivoluzionaria o della decadenza
Il successo dell'era liberale l'arresto del liberalismo come istanza pedagogica di cui la borghesia era stata in un primo momento portatrice
Escludeva l'ipotesi di una maturità politica delle classi oppresse su scala mondiale che fosse il meno riflesso dello sviluppo capitalistico
La prima era tendenzialmente incline a ritenere che il socialismo avrebbe potuto affermarsi e consolidarsi soltanto nei punti alti dello sviluppo
Ma con ciò egli non riteneva affatto che il capitale avrebbe creato da sé le condizioni di una rivoluzione
Al contrario era compito dei partiti socialisti lavorare affinché il proletariato e le altre classi oppresse acquisissero la capacità di un'azione politica cosciente organizzata ed efficace
Come si legge nella Lettera a Pasquale Villari del tredici novembre mille novecento a proposito del socialismo italiano si trattava di di sviluppare il senso politico nelle moltitudini
Di educare quella parte degli operai che educative alla organizzazione di classe
Di opporre alle varie camorre che si chiamano partiti una forte compagine popolare e di costringere i rappresentanti del Governo alle riforme economiche non perché ci si potesse accontentare di quelli che nella lettera sono definiti fugaci accordi e in oneste con discendenze ma perché soltanto su queste solide basi che il capitalismo da sé non creava la rivoluzione avrebbe potuto avviene Successo
In linea con ciò già nel discorrendo nella decima e ultima lettera Assorel la prima l'aveva chiarito che il futuro devono produrlo gli uomini stessi
Sì per la sollecitazione dello Stato in cui sono ma anche per lo sviluppo delle attitudini loro
Subito dopo rivolgendosi ai sostenitori del dogma della necessaria evoluzione aveva aggiunto beati costoro che il futuro della storia e il diritto al progresso misurano quasi alla stregua di un certificato di assicurazione sulla ditta grazie
Grazie alla tempistica perfetta dei relatori sono nella condizione di proporvi se volete una pausa di dieci minuti per prendere un caffè volete
Per gli altri questo caffè
Altre due relazioni
La Martina
E come ospitato credo che avremo un po'di tempo per discuterne delle due ultime e dei due precedenti come si
Associare tredici no
Va bene la discussione è rinviata allora
La parola Fabio Frosini che a un tema affascinante si è già accennato nella relazione
Storia di IVA e storia passiva prego Fabio grazie Beppe tanto grazie per l'invito condivido la e le idee espresse questa mattina sulla opportunità di un convegno sulla brio la per tante ragioni non ultima non ultima delle quali è la rinnovata
Lina diciamo che la che gli studi sulla Brione hanno preso anche grazie forse soprattutto grazie alla edizione nazionale che davvero un'opera molto molto preziosa di cui ho tratto moltissimi posticino profitto
Allora riassumendo questa mattina abbiamo avuto Labriola critico marxista critico rinnovatore capace di capire le dinamiche del capitalismo contemporaneo capace di interpretare lo stato attuale del liberalismo e e sensibile alla alle stratificazioni dei dei tempi della politica e a me è toccato il compito invece di prendere tutto quello diciamo il lato oscuro di tutto ciò e cioè la questione del colonialismo
E inizio con una frasi di Machiavelli in un capitolo dei discorsi cinquantottesimo primo libro in cui dice che si intitola che la moltitudine più Savia il più potente di uno principe dice mi sono preso una provincia dure piena di tanta difficoltà
Che mi convenga o abbandonarla con vergogna o seguirla con carico volendo difendere cosa alla quale da tutti gli scrittori accusata
Riguarda questo Labriola cosa si è detto riassumiamo molto rapidamente
Si è detto che o appunto diciamo secondo la linea Sbarbati eccetera insomma che non ha capito il capitalismo è che
E rimane e rimane arretrato e che e che si e che la sua concezione
Diciamo è una contraddizione rispetto fondamentalmente hi-tech ai tre saggi
C'è chi ha tentato di salvare il salvabile dicendo che la Bri Olanda comunque esprimere posizioni quando parla di politica coloniale che non possono essere slegate dai tre saggi e penso in particolare a cacciatore che è stato citato questa mattina
E c'è chi ha parlato di una posizione politica arretrata dovuta ad una carenza analitica in particolare pensa già Ratanà insomma anche ad altri diciamo di di un pensatore che nella politica conti che affari emerge una serie di sue convinzioni
Modi stili di pensiero insomma che sono in arretrato rispetto alla sua stessa rispetta la sua stessa teoria quindi si è detto stamattina l'abete Labriola uomo fondamentalmente del Risorgimento
E
Allora questa mattina nella sua relazione Anna Fantoni ha toccato la se ritenni che dovrò toccare anch'io insomma quindi diciamo sceglierò questa strada di accorciare molto su questi punti da lei già toccati è
Approfittare trarre profitto da da questo dal fatto che alcuni alcuni temi sono stati già storno sono stati già trattati e
Lì io prendo le mosse da una da una da un passo che non casualmente credo sia proprio riferito al Risorgimento italiano che è contenuto nel frammento da un secolo all'altro scrive Labriola
Il Risorgimento italiano si è svolto tutto per entro il Secolo decimo nono ma ci si è svolto più nel senso che la storia passiva che non in quello della storia attiva effettivamente attivo comincia nel settore mid ottocentosettanta e questo osservazione basta da sola smentire il più gran numero delle affermazioni ottimistiche o pessimistiche che si fanno sul nostro paese sopra di un'esperienza così brevetti così recente data
Qui insomma Clemente prendo le mosse da questa citazione perché è proprio il luogo diciamo importante in cui compare la la la la dicotomia sto che attiva storia passiva che attenzione non è la stessa cosa che popoli attivi popoli passivi evidentemente non si possono non si possono diciamo sovrapporre senz'altro
Labriola e qui alla fine di un lungo percorso insomma che lo porta da posizioni diciamo risorgimentali liberali fino alla attraverso i tre saggi
Ad una riesame critico della concetto di storia della storia d'Italia
Che lo porta a negare
La continuità nazionali la supposta continuità nazionale ad assegnare alla lucida razionale una uno statuto puramente letterario
E ad affermare che
Che qui leggo dai dagli appunti del del corso che corrispondono al proprio al all'ultima pagina del frammento
La l'unità nazionale non può essere rintracciata neanche informa labile più in là del secolo diciottesimo
E
Ecco riflettendo proprio in questi appunti per il corso del mille cento novecentouno sulla sulla sul concetto cioè sulla sullo Statuto della della storia peninsulare
Labriola diciamo riflette su una serie di complicazioni termine che è stato già tocca nominato e che su cui tornerò molto diciamo senza le quali non si può capire l'Italia
Cito da dagli appunti ciclo germanico e bizantino Longobardi Sicilia arabe la dinastia che vien di Borgogna e già questi son fatti del popolo italiano
Figurarsi poi risalire più indietro all'impero romano unità amministrativa alla romanizzazione più indietro alla scoperta d'Italia
Da parte definisce dei greci
Ma aggiunge a questo punto
Accanto a questa discontinuità radicale si registra in Italia cito il forte dei diritti lire non cioè la vegetazione diciamo inerziale potremmo dire il forte perché ti rende l'antichità nei costumi e resistenze
Questa storia come temperamento e forme elementari
Della civiltà fu ed è ancora attiva attiva sottolineato da Labriola
Qui c'è una sorta di paradossale storia attiva che si presenta come una storia inerziale di forte perché dire di questa Vegeth di questo vegetare inerziale e residuale
Da dove viene questo perché lo usa in tedesco no perché data da dove viene questo verbo viene da dalla prefazione alla prima al primo volume il capitale
Scrive Marx oltre le miserie moderne
Sopprimere tutta una serie di miseria ereditarie
Che sorgono dal vegetare forte decrittazione scrive Marx di modi di produzione antiquati e sopravvissuti con loro corteggio di rapporti sociali e politici anacronistici Saiti litri che lancia contro il tempo le nostre sofferenze vengono non solo dei di ma anche dei morti
Non si noti che che questo passo della prefazione al primo libro il capitale e viene in mente questo passo nella prefazione immediatamente dopo la parte in cui Marx dice che i i per il Paese più ava indusse avete più sviluppato non fa che mostrare a quello meno sviluppato l'immagine del suo avvenire e quindi e interviene con una complicazione di questo di questo sviluppo no cioè la il forte la folta vegetazione che si riferisce evidentemente la Germania
è una complicazione di questo sviluppo chiamiamolo stadi alle necessario inevitabile verso la espansione del capitalismo
Ovviamente si parli si tratta la prefazione era nota ma si tratta di un passo particolarmente noto in Italia questo passo in particolare che era stato citato da Engels nella lettera Turati
Sulla politica italiana pubblicata nel critica sociale del febbraio novantaquattro e inoltre era stato citato letteralmente da Labriola nel corso di fine della storia del mille ottocentonovantatré novantaquattro stando almeno agli appetiti Alessandro schiavi
Quindi dischi dice dice Labriola in questo in questa lezione e Carlo Marx nella prefazione alla prima edizione del capitale dice che una gran parte dell'Europa continentale deve soffrire ottimali dell'epoca attuale una lunga teoria di Maria ereditari
Provenienti dalla sopravvivenza forte decretazione di metodi antiquati eccetera
Allora
Coro che qual è il problema che Labriola affronta diciamo a partire da questo punto no forte perché tiene sulla storia d'Italia ma poi diciamo espandendo l'o più in generale il fatto che
E c'è una storia politica c'è una storia economica e c'è una storia che lui chiama delle forme elementari
O del temperamento che in qualche modo rappresenta se anche su uno strato della della temporalità storica
Quindi allora questo riferimento al Forte veneti rende può essere assunto in due modi diversi forse addirittura opposti sono una parte un richiamo alla prefazione capitale quindi al fatto che comunque il Paese più avanzato mostra al più arretrato il suo futuro
Dall'altra il fatto che esiste una stratificazione addirittura una compresenza e contraddittorietà di tempi che
Rendono questa questa questa concezione sta diale questa concezione statale non lineare o forse addirittura questo problema la mettono in in discussione
Chiaramente c'è tutto una questione che si dovrebbe porre purtroppo non posso affrontare ecco diciamo nel modo dovuto sulla riguardante anche l'apporto non solo tra temperamento costume da una parte politica dall'altra cioè quindi soggetto politico dall'altra ma anche tra razza e soggetto politico di tra razze storia Cantet ma anche che Labriola affronta spingendo la razza verso la preistoria e considerandola come un elemento diciamo condizionante ma in maniera sempre indiretta
Insomma la storia la fanno i popoli non la fanno non la fanno le razzo almeno le fanno le razze nella misura in cui i siti diventano popoli quindi ovviamente semmai in maniera lineare non ma sempre con mescolanze parziali immersioni rispose fondamenti e così via
Ecco questo a cosa mi porta mi porta proporre un'idea di di storia
Per come Labriola la propone nel nel nel corso del mio cento novecentouno comune storia si dominata da un ritmo chiaramente ritmo della espansione del capitalismo la sua mondializzazione
Quindi un ritmo che tutti domina ma un ritmo che tutti domina nella mescolanza sempre con quelli che appunto su stamattina sono state chiamate queste resistenze questi impedimenti che sono non dei semplici resti no ma solo qualche cosa che strutturalmente interagisce con chiamiamolo il ritmo dominanti che quindi non si dà mai informa in forma pura
C'è un altro passo della del delle lezioni che da questo punto di vista mi sembra molto importante scrive Labriola ci troviamo su gradini diversi noi contemporanei e perciò si mantiene l'opposizione di attivi e passivi di conquistatori e conquistati cioè in sostanza c'è una compresenza di tempi diversi e questa compresenza crea antitesi e conflitti
E dislivelli unto che portano a questa a qui questo sviluppo contraddittorio
E aggiunge che la società moderna è un risultato alle tracce del passato e reca in sé gli elementi delle forme nuove perciò è un insieme di antitesi che nell'aspetto subii attivo si chiamano lotte
Dunque poi fatto una parte dunque tendenza a predominare con impedimenti quindi la la tendenza a predominare una tendenza appunto perché si scontra sempre con impedimenti che non sono che non sono casuali non sono estemporanei
E è vero il capitale il grande accumulatore distributore di energie dice Labriola non è più tesoro no ma è un centro di di propulsione questa concezione capitale tenente molto molto importante su sulla quale riflettere insomma e ma questo centro di accumulazione e distribuzione di energia a livello mondiale non può essere si è parato da questa compresenza contraddittorie di antitesi che ne fanno parte diciamo della della storia mondiale esattamente allo stesso titolo della tendenza principale
Ed è qui che arriva la la dicotomia di popoli attivi e passivi scrive Labriola non tutti i popoli sempre nel corso che entra nella storia moderna e quindi contemporanea sic Corrado sputa il senso di compresenza cronologica di i tempi si trovano allo stesso livello netto talmente per tacere di quelli che si trovano sul perimetro onesto dicono gli avvolgimenti le conquiste esterne sono le conseguenze passo citato questa mattina
Delle non avvenute conquiste interni l'errore dei nostri democratici i nostri italiani che vorrebbero un'Italia compiuta prima di mettere mano all'espansione su questo chiaramente dovremo tornare
Continua gli estremi dell'industria agraria inglese le forme primitive d'Italia tutti insieme fanno e l'industria Renna nell'artigianato parigino New Yorker Napoli un passo che avrebbe entusiasmato Giorgio Baratta insomma New York e Napoli
Da questi presupposti abbiamo argomentato all'esistenza dei popoli attivi e passivi e alla relativa o assoluta passività
Balcani Turchia Egitto Africa non razza giapponesi e mangia ribasso tutte cose che da andrebbero commentate a lungo ma isolate quello fa per far capire che il concetto di attivo di passiva il concetto relativo non è un concetto sostanziale ho assunto chiaramente oltre a questo oltre al fatto di essere relativo al fatto che si è sempre attivo rispetto al passivo dice Aversa
Nel senso che non sia passivo insieme
Oltre a questo va detto che la prima la distingue tantissime gradazioni di relativa
Vita relativa passività insomma è molto sfumata la concezione questo cosa porta a porta Labriola quella idea di storia a zig-zag come si esprime nel nel
Nella nel saggio sul materialismo storico
Che secondo me uno dei punti di arrivo di una messa in discussione della sua iniziale idee idea che ancora presente nel saggio sul manifesto
Invece di di una diciamo previsione morfologica come capace di ovviare diciamo alla alla alla complicazione insomma
Io qui avevo preso trasferiti appunti riguardanti anche le le differenze fisiche tra il saggio sul Manifesto e il e che la il corso del novantaquattro novantacinque di chiusura della storia che fa vedere come insomma nel corso Luisa esprima serie di dubbi che poi non si riversano direttamente nel saggio
Dico molto molto su molto molto rapidamente nel saggio scrive sul manifesto
La dinamica profonda quella del capitale
Semplifica otto pende a semplificare le varie lotte di classe
Anche per la loro molteplicità in altri tempi si Elisa ero in questa sola tra capitale Massa proletari citata cioè in altri tempi Viotti classe si misero reciprocamente per la loro molteplicità
Tendono invece a semplificarsi si semplificano ottenendo la semplificarsi questa è una alternativa importante che che affida alla alla alla parte alla versione stampata
E nella nel nelle negli appunti delle elezioni invece questa questione sul della semplificazione viene trattata in maniera abbastanza abbastanza estesa
Si domanda è vera questa semplificazione o essa un punto teoretico le cui realizzazione differire l'infinito
Data tale semplificazione la previsione che sta al fondo del manifesto i comunisti sarebbe di sicure non lontana realizzazione si tratta di sapere se tale semplificazione e inevitabile data la costanza del processo o se la società sia pure per artifizio
Può essere ricondotta dallo Stato dalla politica attenzione ad una condizione di equilibrio forzato cesarismo Napoleone terzo Bismark eccetera
Poi c'era nomina la moltiplicazione delle delle categorie sociali conclude colonizzazione forzata emigrazione diretta
Eccetera questa è una delle categorie che stanno nella serie delle molte delle complicazioni
Che rendono la semplificazione
Che chiedo scusa che differiscono la semplificazione se si sia in infinito meno un altro discorso
E continua poi nelle elezioni a ragionare su questo e e e appunto l'azione del quindici marzo secondo me esce in un a in un'affermazione molto importante
Parla della presa del morfologica dice che essa cade non sulla configurazione sulla serie dei casi forme ma sul principio direttivo ma ciò attenzione aggiunge a due condizioni a che si verifichi la semplificazione di tutte le antitesi in una sola
Quindi se non si verifica non c'è previsione morfologica che tenga di che la lotta di classe assume il carattere politico ossia che sia un processo
La coscienza di ciò il socialismo scientifico quindi sostanza Labriola nelle elezioni del già novantaquattro tipo e si domanda se non avviene la semplificazione se la lotta di classe non assume carattere politico
Evidentemente la prigione morfologica non è possibile cosa vuol dire vuol dire che sfuma che comincia a diventare meno chiara e evidentemente diventa meno chiaro anche il passaggio di epoca no
E è importante notare che questo cenno alla emigrazione forzata
Alla all'emigrazione forzata
E alla chiedo scusa la colonizzazione forzata l'emigrazione diretta
Sia presente nelle ne ne negli appunti mentre nel testo la questione molto più sfumata perché viene considerata una deviatore che decresce no con l'affermarsi la tendenza principale
Qual è la conclusione tutto ciò tenendo conto appunto che nel materiali nel saggio sul materialismo storico arriva a dire che c'è che la storia si presenta come un colossali intrigo di antitesi
Guerra di fuori guerra di dentro lotta incessante fra le nazioni lotta incessante tre componenti le singole nazioni e si presero appunto come un vero di Zhang
Io credo che anche tenendo conto di quello che poi scriverà nel nel discorrendo che Labriola per un verso si renda conto Sempre meglio che e questo fa parte anche diciamo di tutto quello che gli scrive a partire dal novantasei in avanti della di un di questi volesse a chiamata la pausa la crisi no della della prospettiva del socialismo
Dello sviluppo del socialismo e quindi di un rallentamento del ritmo ma si tratta veramente di una la la rallentamento del ritmo nel senso proprio di una lentezza di una pausa Nordio di un arresto
Oppure si tratta di una mancanza diciamo di elaborazione politica della lotta di classe che non ha nulla a che fare col meno non direttamente con diciamo la scansione del tempo no macché fare invece con la questione dell'elaborazione politica
Io penso che Labriola questa questione della elaborazione politica delle lotte diventi sempre più importante cioè assuma un rilievo sempre sempre maggiore e questo mi mi mi spinge diciamo a a porre la questione
In base a un altro testo che secondo me molto molto importante di quelle che Labriola chiama sempre nel corso del Novecento novecentouno internazionale internazione operaia internazione capitalista internazione no
La base materiale dell'internazionalismo dell'Internazionale
Scrive è in questo insieme che io ho voluto collocare il socialismo come fenomeno correlativo e perciò consentano al movimento tortuoso impacciato interrotto antagonistico del sistema capitalistico
Salto una parte con la internazione capitalistica siamo tornati all'epoca dello sconti sta Doris l'esplorazione geografica e l'impresa militare si danno di nuovo la mano
L'interrogazione operaia si rivela per diverse vie
L'emigrazione il gioco dei salari diversi gradi di intensificazione del lavoro e quindi di produttività le correnti generali che si riavvicinano al socialismo
La democrazia cristiana il bisogno della pace pur perdurando i grossi armamenti il contenere i governi in certi limiti io lo spingerli
Accerti azioni e un correttivo impulsivo e limitativo della internazione capitalistica
E per di più spinge sempre più questa a cercare nei paesi di inferiori condizioni economiche il collocamento delle superati forse numeriche delle braccia e nuova acquisto al capitale che una curatori distributore di energie
In un bellissimo saggio su Labriola caos che Weinstein Procacci afferma che diciamo gli iscritti all'ultimo Labriola sono più una raccolta di Problemi di appunti no che diciamo
Messi messi a fuoco diciamo di questioni all'interno di una di un arco di una concezione sistematica e qui questo passo che vi ho letto dati perno di questa raccolta di spunti che di problemi ma forse si possono trovare due tendenze dentro questi dentro questi spuntino da una parte da una parte il condizionamento domestico dei rispettivi governi da parte del classi lavoratrici che funziona come correttivo impulsivo a livello internazionale
E dall'altra il l'emigrazione il gioco dei salari cioè in sostanza qui Labriola sta proprio dicendo questo lo fa capire anche l'intervista su Tripoli sta sta dicendo che la l'emigrazione va verso i salari migliori no quindi lei dice i nostri i nostri italiani emigrano verso gli Stati Uniti o verso l'America del sud e non certo verso la la Cirenaica quindi
C'è un nesso pro io credo all'interno di questi appunti da una parte da tra una tra le classi operaie fortino che riescono a condizionare il i propri governi e dall'altra
Il collegamento che unisce l'emigrazione il gioco dei salari e il bisogno della pace no che è una che è un tema che è un tema che qui Labriola turca
E ed è ed è per questo credo che lui dice che l'Internazionale e RAI si rivela per diverse vie no forse si possono proprio parlare di due vie le vie dei popoli attivi no Germania diciamo
Che vanno verso questa questa questa tendenza verso l'internazionale che però in crisi no Labriola diciamo del novecento novantasei novantasette novantotto
Diciamo arriva a questa conclusione e dall'altra il relativamente passivo motorini che migratorio dei popoli relativamente passivi appunto che
Che si muovono verso l'emigrazione verso paesi diciamo dove il capitale da salari migliori depauperando demograficamente la nazione e quindi e qui prendo il un testo che è stato citato la lettera Teodoro Moneta
Il nesso che nasce tra quello che lui chiama il platonismo italiano cioè la contemplati vita il la passività dell'Italia a livello internazionale e il fatto che non si riesce a contenere la guerra civile che sia sempre latente al proprio interno no quindi avremo da una parte classe operaia forti che esportano la guerra no coloniale ma non certo verso le colonie ripopolamento verso le colonie come fonte di di di capitale evidentemente sfruttamento capitalistico sono i Paesi forti perché attivi
E dall'altra invece la la tendenza ad una guerra civile latente che non scoppia perché c'è una deflusso demografico costante e che quindi
Mette dice Labriola le le forze vive dei nostri lavoratori in servizio del capitale straniero
Questo alla fine non fa altro che ricorsivamente e confermare la passività di questo tipo di Paesi no perché non non non riescono a fare la politica di potenza di Valle internazionale come Dean come la Germania come la la l'Inghilterra
E e quindi per questa ragione si depauperano demograficamente e questo li rende ancora più deboli da quindici a uno stato di guerra civile latente che non fa andare né avanti né indietro
E e qui veniamo appunto la questione della delle colonie o come si esprime Labriola delle patrie colonie no
Ci sono zio se io se quello che ho detto qualche senso due cose cioè colonie colonie insomma no da una parte le colonie di popolamento per Labriola e dall'altra le colonie come sbocco del capitale
Del capitale di Paesi di Paesi forti
E a me pare che effettivamente
In Labriola la questione coloniale debba essere affrontata in questo modo adesso dal al sodio alcune cose però insomma credo che si debba affrontare non come una questione diciamo classicamente marxista il capitalismo ed espandere quindi le colonie ci devono essere perché poi tutti i popoli devono essere attratti dentro il mondo della de de della dell'attività no dell'attivo
E primo perché Labriola non è tanto economicista insomma in secondo luogo perché si rende conto e questo per penso insomma che sia che risulti abbastanza grave da quello che ho detto
Che non ci ha fatto un una un'attrazione lineare no dalla passività verso l'attività ma che le sacche di passività vengono anzi conservate riprodotti all'interno del mondo
Sviluppato
Proprio per questa costante compresenza di antitesi che non viene mai meno
E in secondo luogo a me pare che la questione quindi debba essere letta come la questione propriamente politica io direi proprio di arte politica cioè Labriola insiste molto sul fatto che in Italia c'è stata questa grande tradizione letteraria
Ma si è persa la la la tradizione politica dice non abbiamo non abbiamo una grande letteratura politica nota dal settanta neanche dal settanta in in poi
E in alcuni luoghi insomma che che proprio di questo periodo
Labriola insiste sulla necessità che si pensi politicamente no dice nella nello scritto su Masaryk che la politica e l'interpretazione pratica e fattiva di un dato momento storico
Nella lettera a Turati del luglio novantanove pubblicata nella critica sociale col titolo il nostro compito dice l'essenziale oggi nello studio dell'attualità nell'indirizzo politico nel da farsi
E quindi è necessario dice rassegnarsi alla norma del fattibile
Nella lettera moneta
Del giugno mi hai fatto uno si domanda noi platonicamente aspireremmo gli arbitrati senza cercare i modi e senza tentare le vie però mentale le condizioni materiali di nostra potenza senza ulteriori sforzi di quell'arte politica
La quale non è solo abilità mai prestigio ed esercizio di forza
E quindi c'è la questione dalla forza se volete che però attenzione per Labriola de la forza e la potenza che però per la Priora una un'accezione molto ampia cioè la forza non è semplicemente violenza la forza e la manifestazione della vitalità di un Paese
Nel nel alcuni anni prima nel nel corso di filo della storia del novantaquattro novantacinque questioni di metodo e problemi teorici aveva scritto
Ma l'Italia rimase fuori dalle lotte religiose Olanda dall'attività coloniale Portogallo e poi Spagna dalla lotta per il dominio sui mari diciassettesimo secolo non aveva corpi con diritti tradizionali parlamento inglese
Rimase fuori dell'organizzazione pratica della scienza
Di cui aveva dato i germi vedete mette insieme sullo stesso piano questione coloniale in questione
Della potenza militare con la potenza civile noi corpi i corpi della del del parlamento inglese
E anche la la la questione della scienza ciò sono tutte manifestazioni di una diciamo atteggiamento attivo vitale no non passivo appunto nei confronti della della del mondo e e arrivo alla conclusione e
Io credo che questa diciamo centralità della politica si si si ricada diciamo con forza negli scritti
Di Labriola relativi alla questione coloniale allora intanto vorrei pre premettere una cosa cioè la tana nell'introduzione agli scritti politici
Insomma sono cose che si dicono anche altri dice gli esiti Labriola non hanno non sulle colonie non non suscitarono scandalo perché dice discese Ratanà
Il tema del colonialismo era considerato Socialisti italiani come del resto dal socialismo internazionale
Con la questione opinabile questo è vero no cioè non non c'era una posizione chiara sulle colonie colonialismo pro o contro nelle nella nei venne vari partiti socialisti socialdemocratici e popolari
In Europa
Però è vero che se ne va a leggere le frasi che Labriola USA a proposito di se stesso le cose stanno in modo un po'diverso
Nella ho scritto sulla questione cinese si definisce in tema di politica coloniale di polemica anticlericale agli occhi di molti compagni un socialista in partibus in Fidelio ma
Nell'intervento per Candia esorto i socialisti a non brontolare dice non brontoli né socialisti ad avere il coraggio di muoversi scrive sulla terra ferma della politica torna la questione della politica come come tale conosce come scienza e arte politica
Insomma io penso che lui abbia un atteggiamento che per un verso tranchant cioè molto molto duro no quasi provocatorio per un altro però anche molto accorato cioè io ho l'impressione che lei voglia diciamo spinge il Partito socialista fare una sorta di siamo salto di qualità proprio nel nel modo di pensare insomma non si perde ovviamente non fa parte del partito a quel punto ma è anche vero che non scrive come uno che osserva dall'esterno le cose no cioè guardai socialista si presenta come un socialista e guarda i socialisti come capaci che di di di di di fare una politica che possa trarre profitto insomma da quello da quello che lui stesso scrive
E
E tutto questo si collega a al fatto che in tutti gli iscritti che non sono tanti insomma sono quattro e tre o quattro giovani siti coloniali tranne quello ovviamente sulla questione cinesi sono sempre due posizioni da una parte Labriola dice l'Italia deve agire non posso trarsi alla alla vita del mondo non può tornare a regredire alla verso la passività no non può non partecipare no questa è la è la è la prima posizione ma in via in tutti gli scritti tranne per ovviamente perché in quello sud sulla Cina
Labriola poi aggiunge una seconda parte in cui parla proprio di coloni ripopolamento cioè parla della questione coloniale a partire dal punto di vista si specifica mente italiano o di Paesi relativamente arretrati o passivi se vogliamo
Come come l'Italia
E questo credo che sia la chiave in siamo per capire se se c'è sia possibile capirlo in una maniera non puramente regressiva la la la le prese di posizione di posizione di Labriola su questo su questo punto
Tant'è vero che nella intervista su Tripoli mille novecento due mi pare sì scrive
Che questa questo che che il governo dovrebbe spingere i democratici socialisti a ad accettare un intervento del genere
E che questo sarebbe un intervento che i socialisti democratici dal loro punto di vista prima o poi accetterebbero
Perché dice non sarebbe poi tanto a antidemocratico che lo Stato ora impiegaste le forze militari finanziarie pubbliche in un'impresa che potesse poi incanalare per secoli le forze elementari demografiche della nazione italiana
Allora come leggere tutto questo torno al saggio di Procacci che secondo me è una le cose migliori scritte sulla Brion la procace alla fine del del suo testo
Dice che Labriola parte e l'abbiamo visto stamattina no con la relazione sulle sui maestri tedeschi parte con un atteggiamento diciamo che vede nella Germania il modello no
E nell'Italia il contro modello no il paese di Pulcinella sostanzialmente questo lo dice lo dice più volte ma dice Procacci la coscienza stessa della fatto che i tedeschi si regrediscono sempre di più un pensiero puramente nazionale che c'è una crisi all'internazionalismo insomma e tante altre cose portano per contraccolpo quasi Labriola rivalutare l'Italia come un Paese che in fin dei conti ha una sua tradizione che non è semplicemente Pulcinella dell'Amsa no come come si esprime e dove questa tradizione la tradizione per l'appunto nella
Nel fatto che esista una treccia democratico mazziniano e Bakunin e Anna quindi anarchica e democratica
Che ha con con la quale il movimento operaio si è intrecciato in maniera inestricabile insomma no che a questo punto dice dice Procacci forse è molto dubbioso su questo Labriola potrebbe addirittura pensare come qualche cosa di propositivo diciamo no da non buttar via anzi sul quale costruire una prospettiva socialista parti peculiare italiana
Ci sono due passaggi che fanno parte sempre del del saggio se con l'atto con cui concludo che secondo me vanno in questa direzione Labriola dice
Che a causa dell'inflazione di caste ceti consorterie combriccola e poi continua l'elenco lunghissimo camorre camarille eccetera cioè in una parola di tutte le infinite differenziazioni nel seno di una società che non è più giuridicamente gerarchica
Ma è di fatto multiforme mente articolata Manzi forma salvo che nei casi i violenti e repentine scosse quella unitario opinione pubblica senza della quale la democrazia non può sussistere
E poco più avanti osserva che l'Italia fu in un certo senso storicamente attiva anche nel tempo della sua preparazione all'unità nazionale specie nei momenti delle rivolte e delle guerre
Certo i chi aveva scritto quello che aveva scritto sui moti del mille ottocentonovantotto questo risulta un po'sorprendente no anche se è vero che si era entusiasmato pochi anni prima per i fasci siciliani
Sembra però che ci sia una sorta di concezione molto embrionale molto abbozzata molto dubbiosa insomma
In Labriola che collega no la il trauma storico con la con il crollo repentino il l'implosione potremmo dire anche se solo momentanea di tutte quante le differenziazioni la formazione di un popolo attivo
Non su una base di lungo periodo no di costruzione di un'educazione che per la quale servono ancora se decenni o secoli ma invece di sulla base di scosse repentine che possono essere rivolte e guerre eccetera quindi Labriola che riprende in un certo senso la la la la la tradizione democratica che poi avrà come tutti sappiamo successivamente
In pascoli cioè nazione proletaria in Corradini no due diciamo due episodi che poi andranno diciamo in direzione diversa in pascoli c'è ancora la l'ambivalenza socialismo nazioni in Corradini chiaramente questo non c'è più
Però insomma potrebbe essere visto Labriola come diciamo un punto di collegamento anche con questo tipo di tendenze grazie
Grazie Fabio adesso Giancarlo Schirru
Il metodo
Che ci spinge genetico tra linguistica che filosofia della storia
Brevemente grazie Beppe
Ho preparato un po'di diapositive con le citazioni al sulla mano in fondo per farle scorrere quando c'è bisogno ora per prima cosa vorrei ringraziare
Gli organizzatori di questo convegno per l'iniziativa che è stata appresa che trovo quanto mai tempestiva visto lo stato di avanzamento dell'edizione nazionale delle opere di Antonia di Antonio Labriola
E per l'invito che mi è stato rivolto non sono professionalmente ne un filosofo né uno storico ma lottò logo uno studioso di linguistica
E per questo ho trovato particolarmente generoso che gli organizzatori abbiamo sentito l'esigenza di confrontarsi con punti di vista
Disciplinari non interni alla discussione filosofica anche su questioni che sono al centro del loro lavoro
Per introdurre il problema scientifico che vorrei sviluppare in questo mio intervento vorrei partire da un in da una dichiarazione di Benedetto Croce compiuta sulla critica nel mille novecentoventidue
Intitolata a proposito della crisi nella scienza linguistica
Si può il filosofo in uno di quegli slanci che in genere come ben sappiamo lo portavano a dichiarare morto e defunto un modo di pensiero tutt'altro che in crisi e che pertanto si rivelarono particolarmente sfortunati richiamava alla memoria un passaggio della sempre lezione
Che Antonio Labriola svolse nel mille ottocentottantasette in apertura del suo corso di filosofia della storia alla Sapienza di Roma il passo di Labriola che viene chic di citato da Croce e quello che vedete proiettato
Sono leggo tutto
Abbia la DC tra le altre cose e difatti lo studio specifico di alcuno degli ordini precisi di fatti omogenei e graduati
Ci ha dato ai nostri tempi i primi tentativi di scienza storica
E se non in tutte le maniere di studi fu sino ad ora possibile di raggiungere l'esattezza della linguistica specie dell'Ariana non è improbabile a giudicare dagli avviamenti che il medesimo
Debba cadere di altre forme e di altri prodotti dell'attività umana
Con questi studi come vero e proprio oggetto di scienza il filosofo della storia deve simpatizzanti queste parti in neretto sono quelle che Croce aveva sottolineato nella sua citazione
Andiamo sull'altra cosa
L'altro glielo positiva Croce
Risponde
Nel rileggere ora questa pagina si trova l'impressione di assistere a una delle non infrequenti ironia della storia il grande edificio della linguistica con le sue esatte leggi fonetiche è ora mezzo in rovina
E linguisti anziché prestare il modello alle altre parti degli studi storici
Chiedono queste il mo'a queste il modello per rinnovare correggere le loro indagini
Per la verità le cose sono andata sa diversamente da come Croce auspicava e la linguistica soprattutto dagli anni Venti in avanti
è andata tutt'altro che in rovina ma anzi si è sviluppata in modo impetuoso spesso tra l'altro reclamando una propria autonomia disciplinare assoluta
Magari avesse in più punti e momenti guardato con più attenzione ai paralleli sviluppi degli studi storici questa è stata anzi una delle esigenze manifestata
Più volte da alcuni degli studiosi più avvertiti e su cui proprio il mese scorso la Società italiana di glottologia ha tenuto il suo congresso annuale qui a Roma
Ma questo giudizio di Labriola
Era almeno per lui
Non era episodico
Solo poca anni più tardi nella delucidazione preliminare il secondo dei saggi sul materialismo storico nel penultimo capitolo quello dedicato alla possibilità della narrazione storica Labriola scrive oltre ai sussidi diretti qui innanzi accennati la nostra dottrina mia di molti indiretti come anche degli istruttivi riscontri in molte altre discipline
Nelle quali per la maggiore semplicità dei rapporti fu più agevole l'applicazione del metodo genetico ci siamo il caso tipico è nella glottologia in modo specialissimo in quella che ha per oggetto le lingue Ariane
Dalle evidenze perché vita di processo di analisi e di ricostruzione che approda di tali discipline e specie della glottologia gli è certo fino ad ora dai remota
L'applicazione del materialismo storico questo un passaggio tra l'altro che di echeggiato quasi esattamente da Gramsci nel mille novecentodiciotto nel suo intervento sull'esperanto dove parla di applicare al materialismo storico i principi il alla scienza linguistica appunto nel materialismo storico
Ora si tratta a ben guardare di giudizi nei quali Labriola non era un isolato anche nello specifico ambiente culturale in cui egli si era formato per esempio sempre in quel giro d'anni Francesco De Santis rivolgendosi dal ministro al quarto congresso internazionale degli orientalisti svoltosi a Firenze nel mille ottocentosettantotto aveva affermato a una platea per lo più composta da linguisti
Voi siete non questo o quelle ramo della scienza voi siete tutto il sapere ieri novellato
Voi avete superato i limiti della nostra antica cultura ritirando lì nel regno delle favole dalle quali avete fatto emergere la verità
Voi avete ritrovati nuovi termini di comparazione nuovi criteri
Voi un uomo in i modesti sì e tenebre cursori di una scienza che rinnoverà la cultura ora non so se de Santis a mente fredda avrebbe risotto scritto tutte queste parole questo è il testo di un brindisi dell'UI fan nel banchetto finale
Però certo Beretta una presa di posizione molto impegnativa
Queste considerazioni ci portano al problema che qui vorrei sviluppare gli strumenti teorici con cui Labriola lavora lavora nei suoi scritti alla definizione di una filosofia che si appropria del materialismo storico
Sono Daloui Costru costruiti guardando a un campo di studi chiaramente distinto dalle scienze storiche e della disciplina queste ausiliarie come l'economia e la storia del diritto o dagli strumenti delle maggiori culture politiche del tempo il campo di riferimenti insomma a cui ricorrevano abitualmente Marx ed Engels nei loro scritti ciò vale certamente per la nozione di metodo genetico
Ma anche in qualche modo per quella di filosofia della prassi
Come cercherò di mostrare queste nozioni hanno preso forma in uno sviluppo particolare del pensiero idealistico
Costituito soprattutto dall'opera di Cayman intendo che ha condotto una critica la filosofia della storia di che Hegel dall'interno del pensiero hegeliano serve
Prendo sì soprattutto degli scritti di Wilhelm von un Bolt
Il grande politico e pensatore prussiano e in particolare degli scritti dedicati da kung oltre al linguaggio e alle lingue di campo di studi in cui sta in tal spesso fu un insegne accademico
Cercheremo cercherò però perciò di illustrare quale fu il punto di congiunzione che Labriola visto nella critica che parallelamente e negli stessi anni stai in tal e Marx hanno rivolto al pensiero di Hegel
E quale sia la profonda reinterpretazione che Luís Labriola ha dato in fino alla filosofia della storia
Di alcune nozioni nate sul terreno del pensiero linguistico da tutt'altra parte
Ora per far ciò è necessario fare un passo indietro e tornare a Napoli non negli anni compresi tra il quaranta e il sessanta di cui Labriola stesso scrisse in modo colorito Engels
In una delle sue lettere del mille ottocentonovantaquattro ma subito dopo nel mille ottocentosessantuno
Quando fu nominato all'università di Napoli come professore di filosofia Bertrando Spaventa che tornava così in città dopo gli anni dell'esilio torinese
Nello stesso anno in cui il di il diciottenne Antonio Labriola si immatricolò nell'ateneo napoletana
Quanto fosse profonda la novità apportata da sballo spaventa nella cultura Italy cittadina anche nel circolo degli emiliani da cui lui proveniva
Può essere valutato dalla prolusione e dalle lezioni che lui stesso tenne in apertura del corso il primo che lui tenne a Napoli e che furono stampate l'anno seguente
E sono meglio note oggi nella riedizione di Giovanni Gentile che diede loro il titolo la filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
La svolta era stata determinata in Italia dal Piemonte sabaudo
E dall'iniziativa intrapresa dal regno di inviare alcuni giovani ha visto pratici a studiare in Germania in Austria o in Francia sotto la guida dei maggiori glottologia e India visti del tempo
Così Giacomo l'ignara raggiunse Bonnot nel mille ottocentoquarantasette dove studiò con il sono scritti sta Christian las tornando poi a Erlangen per due anni tra il cinquantadue e cinquantaquattro
Per perfezionarsi Colli ranista fisiche
Von Spiegel
Più tardi nel mille ottocentosessantadue Angelo De Gubernatis fu inviato a Berlino la due otto logo Franzi Bop e dall'India vista Albert Weber
In questo modo grazie anche alle personalità eccezionali di Gaspare Corrèze io e Giovanni riflettiamo
Si era formato a Torino un primo nucleo di linguisti orientalisti italiani presto integrato sul piano nazionale dal convergere a Milano degli interessi di del goriziano Grazia dia a scrivere grazie a Dio Pascoli
Dobbiamo calarci nel clima del tempo
E rivivere il momento in cui d'improvviso le mitologie storiche delle grandi personalità della cultura italiana i Pelasgi del primato di Gioberti i Tirreni del Dante in Italia di Cesare Balbo
I Sanniti di cui aveva discettato Gasp Giuseppe Ferrari nel suo saggio sulla letteratura dialettale in Italia o anche i centri di Carlo Cattaneo
Così generosamente insomma rivalutati da in Panaro divennero improvvisamente ridicole
Era bastato al giovane Theodor Mommsen tra il mille ottocentoquarantasei cinquanta mente mentre era a meno che trentenne
Avere una formazione aggiornata nel campo della linguistica comparata delle ridicolizzare l'intera schiera di antiquaria dell'uditi italiani
A proposito del losco e delle altre lingue italiche sembra veramente di assistere a un studente al secondo anno di fisica che si trova in mezzo a un gruppo di Dotti astrologi del Cinquecento e li mette alla berlina
A assoluta cioè facilità
Spaventa si rese conto dell'importanza della nuova disciplina mentre era ancora esule a Torino dov'era in coda entrato in contatto con l'indiana
Fu certamente quest'ultimo a metterlo al giorno delle novità maturate nel frattempo in Germania e della profonda revisione che questi stavano compiendo nella filosofia della storia di matrice hegeliana
Probabilmente fu sempre lui a segnalare la spaventa il volume pubblicato dal nel quarantotto da fine Manstein palle sulla filosofia hegeliana e la filosofia di Wilhelm von un volto su cui tornerò fra poco
Di cui il filosofo scrisse una recensione su un cimento nel mille ottocentocinquantacinque per la verità senza riuscirà cavarne granché
Come invece successe mo'molti anni dopo alla Briciola
Anche l'indiana nel sessantuno fu nominato come Spaventa professore all'università di Napoli si trattava
Di una personalità che si era divisa tra scienza e politica
Aristocratico intimo di Cavour era stato molto giovane eletto nel Parlamento subalpino mentre era in Germania nel quarantotto aveva raggiunto Francoforte dove aveva partecipato alla vita culturale della città insorte
Tornato a Torino nel mille ottocentosessanta doveva prendere servizio all'Università di Bologna
Ma rinuncio alla nomina su richiesta di Cavour che lo mise la testa di una delicata missione diplomatica in Coburgo per evitare un riavvicinamento della monarchia prussiana all'Austria sulla questione italiana missione che fu coronata da successo come si vide dallo sviluppo degli eventi successivi fino alla terza guerra di indipendenza
Lignano aggiunse quindi a Napoli nel sessantuno come parte di quel notabilato piemontese che assunse la guida della nuova nazione un po'd'apertura
A Napoli si incaricò di trasformare l'antico collegio dei cinesi ancora in mano alla congregazione religiosa religiosa Ripa in un istituto universitario statale quello che sarà poi l'orientale
I suoi rapporti con la città cominciarono nel migliore dei modi spaventa scrisse al fratello Silvio il ventisette novembre del mille ottocentosessantuno
Di aver svolto la sua citata prolusione lo stesso giorno di quella di Ligny Anna
E io mi misi a scrivere della nazionalità nella filosofia
Rifacendo la storia della filosofia da questo punto di vista dall'India fino a che Michele e Gioberti attenzione dall'India fino ai che le Gioberti non dalla Cina all'Egitto come sono le lezione di filosofia della storia diteglielo
La Mesopotamia eccetera
Non ti dico che cosa ho scritto Stan però la prolusione te la manderò tu capisci che cosa abbia potuto dire iraniana promesso lo luce lo stesso giorno e anche molto bene dicevano questi sono discorsi questi sono professori
Ma sin da quel giorno cominciarono certe voci contro noi due
Bestemmie eresie
Forestiere uno
Bertrando Spaventa si presenta con un fronte compatto costituito da se stesso e dal suo sodali detti dai tempi di Torino
I rapporti con la città però per Liliana si guastarono osteggiato dai clericali entrò in conflitto anche con Spaventa e coglie Galliani tanto che nel mille ottocentosettantuno
Dopo la presa di Roma si fece trasferire nella nuova capitale dove aprì il primo insegnamento di linguistica alla Sapienza
Lignano invita scrisse molto poco come non mancarono di fare osservare i suoi detrattori
Si consideri però che molti inediti che non furono trovati a suo tempo da Sebastiano Tim Panaro nel suo saggio
Sono stati rintracciati nella Biblioteca Nazionale di Firenze nel fondo culle da Francescato Betto una mia collegarlo Toro che ha di Napoli
Ne ha parlato anche Marco Mancini in un intervento ancora in stampa che è stata la sua relazione al convegno di Stradella linguistica tenutosi a Milano nel nel nel ventidue
Conosciamo stampa le tre grandi conferenze che l'indiana tenne a Napoli nel periodo considerato
In queste egli prende chiaramente le parti per la nuova flotta VGA per l'ipotesi indoeuropea e soprattutto colloca le sue ricerche sotto l'ombrello della psicologia dei popoli di Stein tant'e Moritz Lazio ad uso distinguendo la sua posizione dalle che l'induismo
Il programma scientifico della psicologia dei popoli viene in genere raggruppato sotto l'etichetta di el Bartini smog
Ma come argomentato molto persuasiva mente Tim Panaro
Il nome di erba arte era usato nella cultura tedesca di metà Ottocento senza necessariamente riferirsi alla sua filosofia da correnti eterogenee
L'ispirazione genericamente realista che se ne servivano per del single si da un lato dal positivismo dall'altro dalle implicazioni politiche degli sviluppi e ieri anime questo era il problema tra l'altro sta in tal era tutt'altro che un pensatore impolitico ma la sua riflessione politica casomai riguarda il Giudaismo in rapporto con Moser Serse tutti altri problemi e non voleva essere coinvolto nelle discussioni insieme ai gruppi e Galliani
Questa è in sintesi il campo di forza in cui Labriola ebbe la sua formazione universitaria
E rispetto alla ricostruzione fatta a posteriori da Benedetto Croce caratterizzata da una serie di svolte contro svolte del pensiero di Labriola
Prima idealista impegnato contro il mercantilismo poi Barty hanno neo che ampliano quindi marxista
Labriola sempre rivendicato la continuità della sua riflessione filosofica
Ripensando a quegli anni scrisse nella sua brevissima Autobiografia contenuta nella prima lettera Engels dell'aprile del mille ottocentonovanta
Di essere stato nella prima gioventù allungo indeciso tra la gruzzolo Gia
E la filosofia riferimenti chiari alla psicologia dei popoli e alle figure di Wilhelm von Cumbo oltre Ayman stai in tal sono indicati da Labriola già nella tesi della libera coscienza del mille ottocentosettantuno di cui ci parlava anche stamattina Anna Fantoni
Fino sono ripresi fino alla prevenzione della filosofia della storia del mille otto mille ottocento ottantasette e in numerosi scritti compiuti in quel lasso di tempo
In molte recensioni e soprattutto nella memoria sulla dottrina di Socrate secondo Senofonte Platone ed Aristotele pubblicata nel mille ottocentosettantuno
Che tra le altre cose contiene anche un riferimento alla monumentale storia della linguistica presso i Greci e Romani di caimani sta intanto uscita in prima edizione nel mille ottocentosessantatré si vede questo è un libro di cui Labriola si era servito molto ora in questo quadro va inserita la riflessione di Labriola sul metodo genetico intesa come uno dei maggiori elementi di continuità del suo pensiero dalla fase giovanile a quella della maturità
Come tutti sanno la questione posta con chiarezza da Labriola nella sua lettera Engels del quattordici giugno mille ottocentonovantaquattro
Dice la Bil scrive Labriola voi adoperate come termini antitetici il metodo dialettico è il metodo metafisico
Per dire lo stesso io qui in Italia invece di dialettico devo dire genetico la parola dialettica e degradata nell'uso comune dell'arte retorica avvocato esca eccetera eccetera
Ma lo stato presente della cultura filosofica in Germania vi pare che sia chiara evidente calzante ed esauriente la designazione del metodo dialettico per dire quello che volete dire cioè è questo il punto la forma del pensiero che concepisce le cose non in quanto sono factum specie fissa categoria ma in quanto divengono e che perciò esso stesso come pensiero deve essere in atto di movimento tornerò su questo problema della diciamo del fatto come del movimento perché cruciale quindi crederei che la designazione di concessione genetica riesce più chiara e di certo riesci più comprensiva perché abbraccia così il contenuto reale delle cose che divengono come la virtuosità logico formale di intendere
Per dipendenti
Ora è veramente un passo filosofico notevolissimo questo
A cui Labriola non si abbandona spesso nei suoi scritti e non a caso lo fa in una lettera che chiama lettera filosofica con un interlocutore d'eccezione come Friedrich Engels
Certo peccato che non abbiamo la risposta conservata perché sarebbe stato interessante capire come hanno interloquito i due in ogni caso l'espressione metodo genetico è impegnata è impiegata
Da Labriola se non mi sbaglio per la prima volta già nella citata tesi per la libera docenza se l'idea sia il fondamento della storia in cui proprio in apertura questo per l'inizio del testo si dice il problema delle idee nella storia è stato per la prima volta nettamente formulato da Guglielmo dico un botto egli dice nella storia non importa sapere i fatti questa cognizione semplicemente cronaca
Quelle che sta che hanno prodotto di prodotto infatti sono le idee
Guglielmo di condotte secondo la felice caratterista caratteristica dello Stein Tel lavorava tumultuosa vivamente sicché questa rivelazione geniale di Luís non ebbe il risultato di produrre una filosofia della storia
Né a far ciò gli fu da usi io l'idea di per sé a ai feconda del
Metodo genetico nel metodo genetico era
Viene attribuito qui da Labriola a comporta e Schiavone Labriola del settantuno quindi molto prima della sua fase no materialista storica
Poi l'espressione verrà ripresa abbondante mentre ne apre lezione sulla filosofia della storia dell'ottantasette nella delucidazione preliminare al materialismo storico del mille ottocentonovantasei & discorrendo di filosofia di socialismo del novantotto l'origine di questa espressione com'era stato già indicato da Stefano Poggi è negli scritti degli atti lo psicologi tedeschi
Ma siamo di fronte a una personalità di studioso che come scrisse lui stesso sempre a Engels cito ho sempre per le mani molta carta carta stampata
Ma ho sempre studiato pochi libri per conservarne Misano il cervello uno dei più o meno pochi libri certamente studiati da Labriola è il poderoso ad un un testo eccezionale a mio parere volumetto di fine Maruska in tal sulla linguistica di Wilhelm von Humboldt e la filosofia hegeliana apparso nel mille ottocentoquarantotto un libro che poteva essere scritto solo da un venticinquenne
E pubblicato solo nel mille ottocentoquarantotto perché il suo coraggio
Frontale proprio come già detto questo testo era stato recensito la spaventa nel cinquantacinque
Forse su indicazione di Lignano che però non era riuscito per sua stessa ammissione a cavarne il succo mi aveva colto l'intenzione centrale che era quella di condurre una critica che Hegel
In particolare sul problema del linguaggio dall'interno del suo sistema ma spaventa aveva finito conigli assumere mettere in bocca sta in tal la grammatica filosofica di Karl Wilhelm Ludwig Corese una personalità diversissima da quella di stare in tal tra l'altro conquista in tal senso in quel volumetto polemizza quindi lo capisce fino a un certo punto
Io stesso messo sulla strada dagli scritti di Davide Bondi
Che aveva già
C'era già molto intervenuto su questo problema avevo indicato nel due mila dieci un passaggio di questo scritto in un passaggio di questo scritto il riferimento principale su cui ha lavorato Labriola
Leggo dalla traduzione italiana direttamente può darsi comunque che il cui volto è qua e là non avete questa in talché scrive una visione abbastanza chiare compiuta dell'Autore articolazione del contenuto ed è proprio compito nostro di noi i suoi seguaci integrare la sua visione
Ma il suo metodo non è perciò meno l'unico vero quello genetico restano a guardare la storia del contenuto del contenuto il suo scindersi nel suo ricomporsi da sì
Il suo il vero metodo speculativo intuitivo che toglie le opposizioni toglie cautele
Solleva no alle opposizioni proprio così come lo fa
La vita delle cose
Ora il passo di cui in volta a cui Stendhal
Sta facendo riferimento non è contenuto nei suoi scritti linguistici ma nel saggio sul compito dello storico di House scade descrive cisti gli shift scialba
Uno scritto test esercitato poche pagine prima destinato a influire molto profondamente anche sul pensiero di Croce dove coinvolta aveva osservato eccolo qui
Occorre pertanto dello storico presti attenzione alle forze operanti e creative
Qui egli trova il suo compito specifico quello che egli può fare per apportare nella considerazione degli avvenimenti labirintica mente aggrovigliati della storia universale
Quali sono impressi nel suo animo la forma sotto la quale soltanto viene in luce la vera connessione e di estrarre dai si stessi questa forma
Questo è esattamente il metodo genetico a cui sta facendo riferimento Labriola
Senza dubbio direi c'è da sottolineare come tutta la riflessione condotta basta in tal in quel volumetto che noto alla Bri Aulas come abbiamo visto almeno dal settantuno se non prima
Assieme a tutti i richiami del pensiero di kung botte vengono sviluppati con da Labriola con continuità attraverso tutto il suo periodo cosiddetto Airbus tiranno fino agli iscritti marxisti e poi negli scritti marxisti
Egli cioè trova un parallelo stringente
Teorico tra il modo di procedere di stare in tal il suo volere assaltare
La città dell'hegeliana dall'interno e non opponendo le una diversa filosofia e la critica all'idealismo assoluto sviluppata dalla sinistra hegeliana idea cioè per cui l'oggetto non si limita al concetto che ne abbiamo ma costituisce l'effettivo rovesciamento dialettico del concetto e in quanto tale completamente rovesciato può essere osservato e compreso dal soggetto
Ora in parallelo a quanto abbiamo appena esposto mi sembra che si possa proporre anche per la nozione di filosofia della prassi anche se qui è necessario allargare leggermente il campo visivo
Gli elementi rilevanti in proposito sono stati posti in giusta prospettiva da Marcello Mustaine nel suo volume del due mila diciotto sul marxismo e filosofia della prassi di cui mi sono molto servito per questa sezione il punto saliente è costituito dal terzo saggio sul materialismo storico discorrendo di socialismo di filosofia e in particolare nella terza e quarta delle lettere che lo compongono l'espressione è usata alla fine della quarta lettera e siamo così daccapo alla filosofia della Praxis che il midollo del materialismo storico
Questa è la filosofia immanente alle cose su cui filosofeggia dalla vita al pensiero e non già dal pensiero alla vita ecco il processo realistico dal lavoro
Che è un conoscere operando al conoscere come astratta teoria e non da questo a quello in ciò
è per Labriola il rovesciamento uno studio perenne della dialettica hegeliana affermato da Marco
Per intendere però il rapporto tra Praxis e lavoro è un punto critico come avete visto può essere utile come segnalato proprio da Mustaine risalire di qualche riga
Ogni atto di pensiero scrive Labriola uno sforzo cioè un lavoro nuovo a compierlo occorrono innanzitutto il materiale dell'esperienza depurata
E gli strumenti metodi cinesi familiari e maneggevoli dal lungo uso non c'è dubbio
Che il lavoro compiuto ossia il lavoro prodotto non il lavoro nuovo lavoro prodotto agevoli nuovi sforzi diretti alla produzione di Novello pensiero questa distinzione tra lavoro nuovo lavoro compiuto non rappresenta almeno credo un'indecisione su ciò che vada inteso effettivamente come Praxis
I due elementi come suggerisce giuste sono in rapporto dialettico tra di loro per cui dal primo si passa al secondo che è poi la base di una a offre il bomber di un sollevamento verso una nuova produzione si tratta di quanto espresso già nella delucidazione preliminare al materialismo storico
Non c'è fatto della storia che non ripeta la sua origine dalle condizioni della sottostante struttura economica ma non ci ha fatto della storia che non sia preceduto accompagnato e seguito da determinate forme di coscienza
Sì a questa superstiziosa o sperimentata ingenua con riflessa matura o incongrua impulsiva o ammaestrata
Fantastica
Ho ragionano
Questa dialettica tra lavoro nuovo il lavoro compiuto
è molto familiare ai lettori degli scritti linguistici di Wilhelm von Kuhn Bolt dal momento che compare nel più celebre dei tassi del suo scritto postumo la diversità delle lingue che come è stato come è noto costituisce l'introduzione alla sua opera monumentale in tre volumi
Sulla lingua Kaoui nell'isola di Giava
Io ho la fortuna di insegnare all'orientale e lo scorso anno abbiamo fatto un seminario sulla scuola estiva di documentazione linguistica su un sudanese che il continuatore del cow boy di cui ci parla un volto qui anzi come osserva Donatella Di Cesare nell'introduzione alla sua traduzione italiana dell'opera in molti riferimenti l'intera opera dico un Bolt si riduce a questo passaggio questo qui
Assunto con una formula ripetuto mille volte citato mille volte
E che io riporto nuovamente la lingua nella sua assenza reale ecco stiamo parlando della lingua e della lingua un Bot cui sta parlando della lingua
è qualcosa di continuamente in ogni attimo transeunte perfino la sua conservazione attraverso la scrittura è sempre soltanto una conservazione incomplete mummificato al che richiede sempre a sua volta che si renda sensibile la viva dizione
La lingua stessa
Non è un opera era Gorno ma un'attività emerga in via la sua vera definizione perciò non può essere che genetica nuova ahimè che Necci Cesare
E sa cioè è il lavoro eternamente reiterato dello spirito volto arrendervi sono articolato capace di esprime il pensiero
Ora un botto è un pensatore dialettico pertanto se lo si vuole inchiodare alla negazione della lingua come opera come lavoro cioè ergo con traduzione Diego si resta delusi perché basta andare alla pagina successiva
E lui scrive
Quasi finito avverte l'attività spirituale che secondo la definizione data più su produce l'espressione del pensiero sempre al contempo indirizzata a qualcosa di già dato
Attività non puramente produttiva ben si trasforma Trichet perché quel lavoro compiuto le regole la base del nuovo lavoro
Ora come è ben noto il termine greco e nera Ghedina è un neologismo coniato da Aristotele e usato in particolare nel nono libro della metafisica non esisteva questo termine in greco prima
In rapporto al termine Gillani la coppia veri dietro venne tradotta dalla scolastica come potenzia dinamica e actus Energy anche però diciamo atto che una traduzione sbagliatissima perché questa è l'Actus di quarta declinazione cioè l'agire non la che la distinzione parallela a quella tra materia civile e forma morsa non a caso Humboldt fa riferimento all'energy Mina nel capitolo relativo alla forma della lingua cioè sta parlando della morte cioè Aristotele
Ma come avverte Donatella Di Cesare nel suo commento
Quindi il ferimento e più in particolare a un passo dell'Etica Nicomachea tra l'altro un testo molto caro al Labriola dal momento che lo ha largamente usato nella sua memoria su Socrate cioè le notizie su pratiche
Luís prese da di Aristotele che l'uso sono in genere per questo che poi come sappiamo il trattato
Più politico di Aristotele in particolare proprio all'inizio del trattato sia la distinzione proprio tra emerga Elia Energon
Siamo l'ultima
No prima prima ecco ogni arte è un'indagine come pure ogni azione asceta a quanto si ogni azione Praxis a quanto si crede persegue un qualche bene e per questo il bene è stato definito in modo appropriato commercio cui tutto ma appare evidente che vi è una certa differenza tra i Fini
Alcuni sono attività altri sono opere che stanno al di là di quelle e quando si danno dei fini al di là della passione Praxis il Sud
In questo caso le opere sono migliori delle attività attenzione
Lui Aristotele sta distinguendo tra azioni come il
Costruire qualcosa o il pensare qualcosa che hanno un Air One un prodotto e azioni come il vedere o il dormire che non hanno un prodotto e quindi tra
Casi in cui si può distinguere tra Energy argon e casi in cui no
Poi il trattato ovviamente essendo indirizzato alla politica che ha come fine la Praxi moschea come file tolga il sonno cioè il bene comune
E è indirizzato al tipo di fa di azioni che hanno le due no i i i due le due duo modo di vederli
Ecco sì quindi arrivati alla Praxis di Labriola è proprio questa
Essa è un'azione in cui è possibile distinguere il processo con cui essa si compie
Il lavoro inteso come processo emerga via dal suo risultato cioè il lavoro inteso come opera compiuta e che può quindi innescare questa dialettica del lavoro come atti
Ita e lavoro come opera
Tra se se lungo otto è stato il primo pensatore a compiere una svolta linguistica della filosofia come è stato osservato da molti commentatori
Labriola resta ancora al di qua di una simile svolta dal momento che la sua formulazione ritorna per molte ragioni al testo di sottile applicando nelle distinzioni della filosofia della storia ma proprio il retroterra da cui il suo pensiero proviene lo rende disponibile a una reinterpretazione linguistica e questa è esattamente il risultato a cui è pervenuto Antonio Gramsci nei Quaderni del carcere
Con la sua ricerca sulla traducibile età dei linguaggi in conclusione ho finito vorrei più erogare il contenuto della seconda terza e quarta lettera contenute in discorrendo di socialismo di filosofia
La seconda lettera si diffonda ampiamente sulla necessità di una riedizione delle opere di Marx ed Engels e sulla difficoltà della loro comprensione fuori del mondo tedesco non solo per questioni linguistiche
Nella terza lettera
Si parla della diffusione del materialismo storico in Europa
Tema trattato da Paolo Favini stamattina
La quarta quella cruciale prende le mosse dal problema della traduzione dei testi di Marx ed Engels
Dal momento che le lingue non sono cito le accidentali varianti dell'universale vola più più quindi si parla del processo di adattamento del socialismo le diverse culture nazionali e delle loro diversità la filosofia tedesca la politica francese l'economia inglese in relazione tra di loro
Quindi eccitata per la verità con molti gli adattamenti la lettera ad Engels del quattordici marzo mille quattrocentonovanta nel mille ottocentonovantaquattro si tratta della lettera dedicata alla Sacra famiglia di cui Labriola restituiva Hendrix la copia che quest'ultimo gli aveva inviato infine si parla della filosofia della prassi e del rovesciamento nella dialettica il passo che abbiamo visto
Si tratta di un giro di problemi che esattamente con questo ordine verrà da Gramsci ripreso molto da vicino nella sua riflessione sulla traducibili da dei linguaggi quello che può essere considerato uno dei suo apporti filosofici più significativi al marxismo
Per la verità malgrado la rilevanza il tema era rimasto a lungo in ombra nella critica gramsciana ed è stato evidenziato in reazione all'opera di Luis Althusser
Da due autori francesi nel corso degli anni ottanta per primi loro hanno scritto su questo tema
André Tosel originariamente un allievo di Althusser gli anni diceva Lerna
Non a caso una Filosa una studiosa di filosofia antica specialista di Aristotele e proprio della metafisica
Probabilmente Gramsci fin dal mille novecentodiciotto come si può dedurre dal suo articolo sull'esperanto dall'articolo il nostro Marx
E dal dibattito con Attilio Carena e Alfonso Leonetti nell'agosto di quell'anno subito del popolo il dibattito su volontà e libertà
Affronta gli scritti di Labriola nella prospettiva di una teoria della traducibili tra lo sviluppo di questo nodo teorico avverrà solo nei Quaderni del carcere
Egli al contrario di Labriola nella sua prima gioventù non era stato indeciso tra la glottologia e la filosofia ma aveva imboccato con decisione la via della glottologia di cui aveva percorso anche un bel tratto
Era quindi pienamente attrezzato a sviluppare le premesse linguistiche della riflessione di Labriola poi provenienti dagli scritti di Cumbo testamentario
Pertanto non è un caso se egli sia stato tra moltissime altre cose
Il pensatore che in modo più convincente è riuscito a sviluppare una teoria del linguaggio insieme al marxismo o se preferite a imprimere una svolta linguistica al marxismo grazie
Morire
Ma Mattia ricca spero abbiate appetito contenuto perché alle quindici riprendiamo
Io vi auguro buon appetito e conseguenza già già da ora il testimone a chi persevera nel pomeriggio
Possiamo iniziare
Proveremo anche a a riservare un po'di tempo la discussione il tempo che questa mattina CE ci è mancato ma va bene così a fine giornata possiamo possiamo raccogliere raggruppare tutte le considerazioni allora
Le relazioni di di oggi pomeriggio sono quattro tante quante quelle di questa mattina interverranno Marcello buste Francesca Izzo poi Stephanie anche Hillary Davide Bondi lo Marcello è già stato è già stato citato questa mattina da da Peppe perché un anno fa abbiamo discusso in seno al Consiglio ed in Indirizzo Scientifico una prima bozza
Il programma che poi abbiamo via via affinato
E Marcello se ne è occupato dal primo momento
Formalizzo facendo buste insegna insegna filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma o è stato citato il suo marxismo e filosofia della Praxis da Labriola Gramsci come degli ultimi sui libri uno dei tanti poi
Vedendo il suo il suo profilo per non sbagliare appunto ma è storia filosofia e filosofia del teoretica ho scoperto che hai tripartito il tuo e i interessi di di di ricerca
Da da una parte
E che le Marx
E che le Marx
Poi la filosofia la filosofia italiana dell'ottocento e del novecento però hai voluto voluto insistere su la filosofia della Praxi scope centro della tua ricerca
Teoretica e il titolo della relazione che bustese assegnato la filosofia della Praxis
Ai trenta minuti non si grazie Francesco
Ma allora la filosofia della Praxis che sarà argomento di questa relazione a come sapete avuto due espressioni principali
La prima all'altezza della seconda internazionale e di Antonio Labriola
E la seconda si trova nei Quaderni di Antonio Gramsci
Ora il rapporto tra queste due imposizioni ha sempre costituito un problema interpretativo
Perché a conti fatti non è poi facile stabilire i punti di continuità e quindi di discontinuità
Nella relazione commemorativa del mille novecentocinquantasette
Togliatti
Definì Labriola maestro che ispiratore di Gramsci uso a queste parole
Maestro ispiratore direi significa che il marxismo di Labriola rappresenta ecco io userò questa formula
La premessa necessaria del pensiero di Gramsci
Cioè quella premessa senza la quale sarebbe inconcepibile l'intero sviluppo della teoria dell'egemonia
è chiaro che Gramsci del work in progress dei Quaderni soprattutto direi a partire dalla seconda serie di appunti di Filosofia me oltrepassò l'orizzonte problematico
Fino a ripensare la filosofia della Praxis in termini di traducibili tale e di catarsi
Il nucleo marxiano del lavoro nettezza purché del sapere sperimentale che era occorso al Labriola per declinare il materialismo storico come coscienza del proletariato
Sì trasformava in Gramsci nel problema della costituzione del soggetto e quindi della egemonia
Differenze notevoli quindi che però potevano sorgere solo sul terreno esplorato da Labriola nei suoi saggi
Non solo la viola appunto maestro ispiratore come aveva detto Togliatti
Aveva consegnato a Gramsci il progetto teorico di una filosofia della Praxis
Ma gli aveva fornito alcune strutture logiche
Basilea
Da Labriola
Gramsci aveva tratto l'idea dell'autonomia filosofica del marxismo oltre l'idealismo e il ma materialismo volgare
Da Labriola prima chi da conosce
O da Gentile proveniva il principio di immanenza culminante nell'affermazione per cui i concetti sono funzioni di un conoscere concreto
Da Labriola giungeva Gramsci una complessiva rielaborazione permesso marziano struttura super strutture la piena articolazione delle mediazioni sociali nel processo storico il carattere duplice dell'ideologia
Concezioni del mondo ed ha controllato cristallizzazione i improprie di funzioni operative
Come anche Corps aveva intuito nel dattiloscritto del mille novecentoventinove
Labriola aveva rappresentato dirò così la grande eccezione nel marxismo della seconda internazionale il germe di un nuovo pensiero
Ma perché si era immerso profondamente in quella temperie della Seconda Internazionale non era uscito assumendo anzi Entics come riferimento privilegiato
Ma ne aveva corretto dall'interno lei incrostazioni dottrinali quei limiti che si sarebbero poi rivelati fatali
Il suo marxismo era il risultato di una duplice mediazione
Con la migliore tradizione filosofica italiana e con la più intelligente cultura europea a cominciare da Hereward e da quello che anch'io genericamente chiamerò che Robertis mo'
Critico dei marxismo in combinazione cioè qui occorre specificare cioè di quelle teorie che negavano il carattere filosofico
Del marxismo tuttavia nessuno come Louis seppe combinare
Il principio della Praxis cioè accogliere tradurre nel paradigma del marxismo teorico quanto di meglio proveniva dal passato e dalla ricerca attuale
Ora per comprendere la filosofia della Praxis bisogna tornare alla sua lettura di Marx
Nella sesta lettera sorella quindi discorrendo di socialismo e di filosofia Labriola spiegò che la filosofia c'è e non c'è
Non c'è anzitutto
Non c'è perché nel senso tradizionale la filosofia è finita davvero cioè i concetti non possono più essere considerati senza Genesi
Nella filosofia antica nella nella figura antica della metafisica o in quella moderna delle forme trascendentali
Si tratta però di comprendere come la filosofia cioè
Il perché e di conseguenza non può essere ridotta ne a ideologia nel senso deteriore né al logica formale e dialettica generale
Il significato di questa trasformazione contenuto nell'opera di Marx e particolarmente nel primo libro del capitale
Nella seconda e nella quinta lettera sorella Labriola sottolineo il fondo comune degli scritti di Marx nei quali la filosofia scriveva come venduta generale della vita e del mondo si trova fusa
Con la critica dell'economia cioè con il discorso scientifico e con il bisogno pratico di interpretazione della politica in questa fusione in questo fare uno
Era dunque il principio di un paradigma epistemologico attraverso il quale Marx non aveva superato la filosofica
Ma aveva superato la separazione di Filosofia scienza affermando una radicale immanenza del concerto nell'analisi scientifica
A questo proposito devono essere evidenziati direi due aspetti
In primo luogo questo nucleo generatore della filosofia della Praxis si stringeva nel rapporto tra filosofia e scienza o tra filosofia ed economia
Mentre la dimensione politica
Di costituzione della soggettività restava ai margini della elaborazione di Labriola
Il nesso filosofia scienza contribuiva alla formazione del soggetto in termini di consapevolezza storica ma non di azione politica stricto senso la critica del determinismo e del finalismo il principio di una previsione solo morfologica
Lo portava ad affidare lo sviluppo della prassi politica alla sfera realistica del contenuto
All'analisi circostanziata delle possibilità fin dal primo saggio d'altronde Labriola aveva fissato direi confini di limiti del materialismo storico escludendo né i precetti le misure pratiche il disegno della società futura
Perciò e qui occorre cogliere di nuovo direi la differenza con Gramsci la riflessione di Labriola si accentrava intorno a questo rapporto tra scienza e filosofia
E in secondo luogo Labriola portava nella considerazione di Marx cui il principio della distinzione che con erba arte e di nuovo dir Bastiani aveva rivendicato nell'aprile Stazione del mille ottocentottantasette
Sì filosofia e scienza facevano uno nell'analisi di Marx
Restava possibile e anzi necessario distinguerle e Nuclear le con la coscienza di un operazione legittima anche se susseguente e dunque svolge le una appropriata elaborazione di concetti un discorso filosofico in senso proprio
La parola chiave della filosofia della Praxis dunque a me sembra che immanenza
Per comprendere questa filosofia è necessario penetrare nel congegno dell'immanenza
Nella quarta lettera sorella Labriola sintetizza il segreto come lo chiama del pensiero di Marx il suo rompicapo nella dialettica a rovesciata
Nel capovolgimento pratico della teorica della conoscenza
A rovesciare la dialettica hegeliana significa convertire la generazione equivoca delle idee nell'asse in movenze delle cose
Ma la stimo Venza delle cose non è automatica non ore perse dalla tesi all'antitesi alla sintesi
Chiede l'operazione della Praxis che è al tempo stesso in linea direi con le pagine di Marx sul processo lavorativo semplice quindi quinto capitolo del primo libro del capitale
Lavoro concreto e pensiero
Per illustrare questo aspetto Labriola ricorre non solo come a me pare del tutto evidente al Lessico di Bertrando Spaventa
In una singolare certo convergenza con la lezione di un volto che è stata ricordata da Schirru stamane atto di pensiero pensiero prodotto
Ma ricorre all'intero schema logico della riforma della dialettica che spaventa
In questo difficile passaggio dove è in gioco la produzione del lavoro un nuovo la neoformazione di cui aveva parlato nella predilezione
Va messo in rilievo da un lato che il pensiero prodotto scrive Labriola penetra investe l'atto di pensiero nel senso che quell'atto di pensiero non è mai vuoto non è mai puro è un atto impuro perché il prodotto oggettiva nato è sempre immanente dentro l'atto del pensiero ma d'altro lato l'atto del pensiero è immanente nel pensiero prodotto e questo è il punto veramente essenziale perché senza la Praxis
L'essere non si muove
Non è dialetti come fermo inerte come aveva detto Bertrando Spaventa non basta il suo uso non
Lo stare a vedere lo stare a guardare serve la scintilla dell'azione umana serve la prevaricazione la negazione immanente
Affinché l'essere entri nel processo dialettico
La Simo pensa delle cose dunque a Cesa dalla Praxis che converte la natura in artificio lo sviluppo in progresso il divenire dell'essere nella civiltà
Solo che a differenza di quanto ancora cadeva nello stesso Marx Labriola elabora una visione più complessa della natura
Nella figura del bisogno che è sempre il convertibile nell'artificio ma non è mai del tutto convertito e che perciò continua a circondare a deviare
Il lavoro umano senza mai potersi ridurre alla sua misura
C'è un volto della natura che rimane attivo e minaccioso
Anche nella civiltà anche nel comunismo
Nella terza lettera la viola può dire perciò che il nocciolo ovvero tutta la filosofia
Via rimane invariabile
Mentre varia dice da paese a paese per modalità e colorito il contenuto che quella forma assume il contenuto come si leggeva nella prevenzione si traduce nella serie di trasmissione e nel lavoro di ricambio
Generando una figura non lineare del progresso percorsa scrive da tante incidenze non preordinate
All'immanenza dell'atto di pensiero nell'oggettivazione del pensiero prodotto fa riscontro sul piano logico la considerazione dei termini del pensiero delle categorie
Concepite come funzioni
Che hanno valore si legge nella quinta lettera sorelle solo solo in effettivo atto di pensare procedendo
I termini del pensiero come la Praxis sono Manenti nella concreta analisi scientifica la filosofia scrive Labriola
Cantone la cosa stessa in essa diffusa killer Tore degli scritti di Merckx ne è prova l'effetto come se il filosofare non sia se non la funzione stessa del procedere scientificamente
La filosofia è riassorbita nel sapere delle cose ma tuttavia distinte immenso e perciò separabile in una metafisica consapevole capace ancora i reperti alla mente di elaborazione dei concetti
Ancora una volta direi principio di immanenza e principio di distinzione costituiscono il quadro compiuto della teoria di Labriola
La Piola trovava nell'esperimento come la grande metafora di questo ideale epistemologico
Dove il sapere vede nasce lei crescere sotto gli occhi la forma delle cose
Rigenera il nesso tra storia e morfologia non sulla base di astratta empatia o di immedesimazione posteriore in ma scrive come un crescere con le cose
Le cose spiegava cessano così di essere neri obiettivi rigidi della visione nascono e rinascono nell'azione del soggetto
E il pensiero non viene né prima né dopo l'esperienza anni condizione trascendentale nel risultato di feticisti castrazione ma sta dentro e funzione appunto del conoscere impicco
Sul significato del sapere sperimentale Labriola tornerà ancora nel corso del mille novecentodue mille novecentotré sulla psicologia delle funzioni operative
Dove aggiungerà che l'esperimento SIS dice così sarebbe un particolare irriducibile
Se non fosse orientato da un a priori ma si intenda qui una più gli story con concreto quello che oggi alla maniera dell'ermeneutica diremmo un pregiudizio
E se non fosse già un tendere al concetto una grande metafora direi quella dell'esperimento che serve per sottolineare che la forma delle cose la morfologia la neo formazione non è visione
Nel semplice osservazione empirica
Ma è in movimento dialettico intrinseca relazione di soggetto e oggetto di pensiero e d'essere nel divenire razionale della realtà
Le categorie come funzioni rappresentano la stessa situazione chi la teoria dei fattori chiarita particolarmente nel secondo saggio sul materialismo storico ripete sul terreno della concezione storica
E quindi lei siamo veramente alla radice di quel nuovo concetto di ideologia che Labriola introduce nel marxismo
Per comprendere questa novità non basta dire come per lo più si fa il Labriola assume fin dal primo saggio una concezione organica della storia che considera la storia come totalità e come intreccio di fatti
Il punto essenziale in modo inaudito in cui Labriola ripensa questa idea totalità anticipando sviluppi che non troveremo con la stessa chiarezza né per esempio in Luca chic né in altri momenti del cosiddetto marxismo occidentale
La stessa parola fattore a cui ricorre Labriola deriva dal latino factotum fasce retta tu e significa facitori e creatore soggetto produttore di eventi
Per la prima ora nessun fattore tantomeno quello economico e per sei autore della Storia perché autore della storiella storia stress spessa come intreccio reciproco di fattori
Ma questo è il punto nessun evento nessuna totalità può prodursi senza l'azione di questi fattori
Che nelle relazione reciproca non sono apparenza ma sono realtà effettiva in altri termini la totalità non è mai un presupposto ma è sempre il risultato di un laborioso processo
La storia non è solo un intreccio di fattori ma potremmo dire è un dinamico intrecciarsi e la totalità è un divenire totale del progresso storico
Labriola scrive e Kruscev Ripa Benedetto Croce riparte era ripartirà proprio di qui per la sua Teoria delle finzioni concettuali
Che i fattori storici indicano qualcosa che è molto meno della verità ma che è molto più del semplice errore
Li definisce un prodotto necessario del bisogno di orientarsi perché l'unità del sapere scrive non si incontra mai di primo acchito ma solo al capo di lungo e intricato cambino
I fattori sono l'origine di due figure determinante sono forme di azioni involucri ideologici della prassi il principio delle varie discipline analitiche
Delle scienze empiriche speciali che in effetti sono niente altro che scienza e di fattori la totalità e dunque il risultato di questo intricato assi dei fattori termini reali del processo e non apparenze o bolle di sapone
Come i fattori storici le ideologie sono mediazioni Manenti della totalità
Articolazioni concrete dell'unità oppure sono metafisica in senso deteriore quando quei fattori vengono sufficienza atti cristallizzati naturalizzati
Il primo caso di metafisica deteriore d'altronde l'interpretazione economica della sola
Che scrive Labriola estende il fattore economico astrattamente isolato a tutto il resto
Per illustrare la funzione del fattore economico Labriola ricorse a un lemma dell'archeologia
Parlò di relativa sostruzione del resto dove la sostruzione appunto termine archeologico indica la base di sostegno degli scali
Il problema restava quello di concepire storicamente la economia di comprendere la funzione sostruzione Iva del fattore economico nell'intrecciarsi dinamico di tutti i fattori con questa complessa elaborazione Labriola superava di fatto lo schema architettonico marziano della prefazione del mille ottocentocinquantanove la separazione di anatomia
Struttura e super strutture più di quanto giungere non farà il Gramsci della Teoria del blocco storico e della prima serie di appunti di Filosofia
Se guardiamo in questa struttura dell'immanenza entriamo già nel cuore del problema della dialettica
Nella celebre lettera Engels che è stata già ricordata del tredici giugno mille ottocentonovantaquattro Labriola proponeva di sostituire l'opposizione tra metodo dialettico il metodo metafisico con il ricorso al metodo genetico perché scriveva queste parole
Il metodo genetico lascia impregiudicata la natura empirica di ciascuna particolare formazione
Usava anche espressioni Labriola come per dire lo stesso
è questione di parole
E nella seconda lettera a sorella scriveva a proposito del capitale queste parole il filo conduttore di quella genesi è il procedimento dialettico
Gli interpreti hanno così oscillato ecco dirò così tra coloro che hanno considerato il richiamo al metodo genetico come una semplice misura di cautela per cui è stato scritto
Da Alberto Burgio in un libro recente non cambiava proprio niente
E quelli che invece lo hanno ritenuto un congedo definitivo della dialettica hegeliana
Entrambe queste letture dal mio punto di vista per usare un eros femminismo sono molto poco persuasive
La viola aveva imparato da Bertrando Spaventa
Che la dialettica non può essere concepita come un movimento orizzontale di forme come un passaggio lineare dalla tesi all'antitesi alla sintesi
Per cui contraddirsi di una forma garantisce il passaggio alla forma successiva
Ma sapeva che almeno a partire dall'obiezione di Trendelenburg si pone un problema per così dire verticale di origine della dialetti
Appunto di Gennes
Non a caso come Labriola si esprimeva Marx aveva operato un rovesciamento pratico sottolineava questo aggettivo della dialettica hegeliana
Non cioè della catena delle idee nella catena della materia ma della catena delle idee nel principio costitutivo della pax
E d'altro lato Labriola aveva imparato dalla letteratura ai Eurobar Tiana l'altra esigenza della ricerca empirica degli unità tra filosofia e scienza
Perciò il metodo genetico non era un modo di dire non è vero che non cambiava niente
Era una profonda e feconda correzione del metodo dialettico fondamentale nell'orizzonte di una filosofia della Praxis
La più sintetica illustrazione del metodo genetico Labriola la offrì nella undicesima lettera assorbe dove i semplificò all'arte difficile del materialismo storico come la chiamo nel duplice movimento della discesa dalla superficie al fondo e tentare di fare la superficie dal fumo
La genesi non era dunque sulla ricerca dirò così di un ordine cronologico degli prima di un po'
Ma era una mediazione illogica
Tra la totalità e De Pace tra i concreto e l'astratto il punto essenziale era difficile risalita verso l'intreccio il Complesso una difficile opera di ricostruzione perché spiegò
Tra il fondo e la superficie tra la relativa sostruzione del fattore economico e la totalità della storia
Agisce in una serie di mediazioni irriducibili in termini di causalità semplice dovute a due modificatori e degli attori
Da un lato la tradizione ossia l'apparato ideologico della società civile ed altro lato la natura
Convertito dalla Praxis nel terreno artificiale ma sempre attiva presente e imprevedibile nel processo sociale
Per intendere il significato del metodo genetico giova riferirsi alla tesi è stato già fatto
In altri interventi alla genesi dalla tesi per la libera docenza in filosofia della storia del mille ottocentosettantuno quindi molto prima del marxismo
Dove l'obiezione di volta Engels sembrerà strano ma è già implicita e chiaro
Quindi Labriola svolgendo la critica delle dottrine della per informazione
Riconosce il valore scrive della esigenza hegeliana del riconoscimento dell'unità storica
Ma subito aggiunge che per concepire correttamente questa unità queste sono le sue parole non basta il concetto dialettico del necessario passaggio da una sfera ad una
Ma bisogna fare di più larga ragione al Concetto genetico
E spiega ulteriormente questa necessità con l'esempio del passaggio dal mondo antico al Medioevo
Segnato dal cristianesimo e dall'invasione barbarica fatti scrive chi non sono usciti dal seno della civiltà antica ma che derivano da punti diversi del processo
Non è dunque la contraddizione dialettica del mondo antico che spiega il passaggio al Medioevo
Ma la spiegazione di questo passaggio richiede una ricerca genetica nati circa empirica che osservi tutte le mediazioni intervenute nel processo storico la correzione della dialettica con il metodo genetico non è dunque come vedete un semplice modo di dire
Ma un problema teorico di enorme portata
Nel quale entravano in una significativa convergenza le diverse lezioni dello etilismo spaventi ano e della psicologia dei popoli
In conclusione se la lettura che Dio proposto esatta
Possiamo dire che proprio in quella formula apparsa a molti oscura della tendenza critico formale al monismo
Si rivela il senso più autentico della filosofia della Praxis di cabriolet
Labriola scrisse che questa è la filosofia implicita al materialismo s'
Storico
E la filosofia che oltrepassa
Sì all'empirismo per mero contenuto sia la metafisica spiegava che ha la pretesa di recarsi in mano lo schema universale di tutte le cose ossia di non tendere all'unità della forma
Matti per rimetterla di anticiparla alla specialità della ricerca
Come accade spiegavano i volgari evoluzionisti e nei ripetitori di spiega con ritmo soprastante perpetuo che da terzi antitesi e synth
Per poco che si esce da questa linea aggiungeva Ossi ricade nel semplice empirismo la non filosofi
O si trascende nella Hitler filosofica
Dunque immanenza della filosofia nella scienza
Unificazione del contenuto
Ma anche tendenza nella critica e nella forma all'unità che sempre ne consegue senza mai apparire ultima e definitiva
La filosofia della Praxi diventava una vera e propria filosofia dell'immanenza
Tuttavia percorsa dal principio della distinzione
Cioè dalla capacità dell'azionismo e solo del marxismo di distinguere il contenuto e la forma la scienza e la filosofia la filologia e il lavoro del pensiero grazie
Ai agli altri ventuno secolo
Ho puntualità cerco proprio esatta del trattamento
Francesca Izzo allora
Come
Sì no qualche devo dire devo dire che Francesca il segnale giusto ecco verso il giusto dietro che ha insegnato Storia delle dottrine politiche filosofia politica
All'Università Orientale di di di di Napoli
E poi giusto anche che io dica dica che ti sei occupata ti occupi di storia
Del pensiero poi politico dal Seicento va bene da Opus no da Hawks
In avanti fino ai nostri contemporanei va be anche per Francesca questo fatemelo dire Antonio Labriola e un autore molto studiato nel corso degli anni che non hai mai avuta
Va bene no Wiesenthal insomma perché aveva e allora accade
Proiezione internazionale
La ovviamente scusate no non l'amava fare Lugano allora no no però anche e la prima anch'io voglio contratto poi tu ti sei occupata data dal pensiero politico del diciassettesimo secolo fino ai nostri contemporanei di marxismo dell'interpreti di Marx di sei sempre occupata
Di tutti gli interpreti Max anche in quelle emotive e per la prima fase è passato anche perché anche a Gramsci come poterli poi si però quest'idea udibile allora anche l'ACEGAS Carla Priore è stato un otorino eludibile
Va bene sì e devo dire devo però ringraziare
Di organizzatori di questo convegno per avermi coinvolta con queste con la relazione che poi leggerò perché questo mi ha costretto
Invece a studiare molto più a fondo Labriola che era sì un autore che era alle spalle degli autori di cui mi sono occupata Armani
Come dire colto
Per se stesso e questa è stata l'occasione io ne do atto e ringrazio per questa occasione che mi è stata data dato che però abbiamo poco tempo
Vi leggo rapidamente la mia relazione che ha ed un carattere un po'assertivo e poco discorsivo perché probabilmente proprio per le ragioni che dicevo prima
Avevo scritto una relazione molto più lunga e impossibile da leggere e sono stata costretta invece a sintetizzarla per cui risulterà
Molto più assertiva nemmeno articolata di quello che poi avversione è più lunga sarà mine e me ne scuso con voi
E il titolo della mia relazione dal Terzo Stato al Partito operaio agli intellettuali nel tardo Labriola
Al di là dei riconoscimenti alla socialdemocrazia tedesca al di là dei suoi intensi scambi
Con le figure più prestigiose della seconda internazionale come abbiamo sentito stamattina
Da Paolo Ferlini la concezione del marxismo elaborata da Labriola se ne discosta in maniera significativa il punto è che a differenza dell'eclettismo e della combinatoria con altri filosofie che segnano tanto maschilismo secondi internazionalista
Labriola rivendica con estrema determinazione l'autonomia della teoria marxista
Nella sua visione la dottrina di Marx ed Engels non è solo scienza della storia e della politica ma filosofia una specifica e originale filosofia filosofia della prassi
Solo grazie Issa il proletariato e messo in grado di esercitare la sua autonomia politica cioè di elevarsi a nuova classe dirigente
Labriola la definisce filosofia immanente a ciò su
Che ora sono le sedici e trenta
Ricominciamo
Stefania anche la
Poi Davide Bondi Stefania cardiache villa parlerà di l'idea
E Labriola
Se fa neanche lei insegna filosofia morale all'Università di Chieti Pescara giusto no invece fra il segnale
Scusa nata
è una storia sto Storia della filosofia ha insegnato filosofia morale anzi vero si sta aggravando e costringerà va bene va bene
A sa se non mancano infatti io ho verificato a proposito di Marcello mostre davvero d'altronde io stavo lavorando in una storia della filosofia moderna e contemporanea e quando discusso la tesi
Pagate delle si chiamasse filosofia moderna
Dicono che
Stefanel studiosa di Diego Galli
Traduttrice e curatrice con curatrice di scritti di Hegel in Italia a studiato anche gli interni
Quindi non dico che se studiosa di carriera sparse e e gli interpreti italiane di tra i quali Bertrando Spaventa e il nostro Antonio Labriola
Vi sentite
Bene grazie della generosa presentazione e molte grazie soprattutto per quest'invito per me particolarmente prezioso io
In realtà mi confronto soltanto occasionalmente con la tradizione del pensiero italiano e quindi questa non soltanto per me è stata un'occasione per affrontare un autore così importante di cui molti di voi sono fondi dei grandi Esperti
Ma anche per fare un passo avanti nelle mie ricerche
Come diceva Francesco che appunto ringrazio per l'introduzione io sono un'astiosa di chi e quindi lo sguardo attraverso il quale ho provato ricostruire il rapporto tra
Chiederle Labriola e lo sguardo di un etilista in più sono nichilista napoletana per cui portato un po'di pazienza
Vediamo dopo lo scudetto dipende
E allora la presenza di chi è che nel pensiero di Labriola è stato oggetto di molte critiche non solo per l'ambiguità che lo stesso Labriola in alcuni passaggi
Manifesta rispetto a questa eredità ma anche perché in gioco in questo rapporto c'è una traduzione tradizione i cui protagonisti
Sono tutti particolarmente sottili insidiosi
Da Spaventa Croce da Gentile a Gramsci per sgomberare il campo dagli equivoci più importanti corre allora partire col dire che nello sviluppo del pensiero di Labriola a mio avviso agisce pieghe sotto una duplice veste da un lato c'è un uno chiede il manifesto uno chiede il citato criticato a volte rifiutato a cui Labriola torna costantemente per rettificare le sue analisi e soprattutto per contrastare le derive dogmatiche scolastiche del suo tempo
A questa ereditava se ne affianca un'altra più sotterranea che credo finisca per segnare Simmons bene in modo più carsico ma altrettanto significativo l'intera produzione il filosofo di Cassino
E su questa anche eredità cercherò di richiamare la mia attenzione
Chi è questo chi Girl e che agisce in maniera sotterranea ma a mio avviso molto forte e approderà poi anche secondo me indenne i risultati del modo in cui il materialismo sarà declinato da Labriola ebbene e lo chiede della logica speculativa e loghi del del pulizie best evidence de il battito della dignità il ritmo pulsante della vita
Con la sfida diceva Chirichelli di individuare un pensiero capace di raccogliere proprio il movimento vitale non fissandolo senza predeterminato lo rendendo l'oggetto di conoscenza senza formalizzarlo
Questo etilismo a mio avviso agisce eterna in maniera molto forte la ricezione italiane ne rappresenta anche non voglio usare un termine abusato forse la differenza della ricezione hegeliana italiana rispetto alle interpretazioni coeve
Ed è molto strano perché il recupero della dimensione biologica di tale della filosofia di spiega il è un recupero degli ultimi vent'anni e cuore a mio avviso se leggiamo gli interpreti
Italiani napoletani sede della scuola napoletana hegeliana ebbene proprio questo chiede il secondo me emerge ed agisce in maniera molto forte perché secondo me ci sono tre ordini di di ragioni di primo ordine un ordine storico
Nella scienza della logica filosofo di Stoccarda aveva dovuto confrontarsi con l'incidente modello biologico termine del Gia nasce nel mille settecentonovantanove mille ottocento
Un e effettivamente il tentativo di Jechel da fenomenologia e molto vivace in questo senso il tentativo di trovare una categoria della conoscenza che fosse in grado di recuperare il movimento del vivente non rispetto alla fisica newtoniana che va appunto sotto quattro incanta la sua
Espressione
Non solo se leggiamo i paragrafi che gli Hegel nell'Enciclopedia dedica al dibattito sulle chance di quel periodo
Bene non si sa de sebbene alcuni interpreti hanno provato farlo non si schiera per il presunto Nismo ma si dimostra abbastanza incline alle tesi epigenetica è e ad alcune dichiarazioni anche del trasformismo la marchiamo di quegli anni
Una spessa contestualità alla possiamo trovare anche nel corso dell'Ottocento quando l'influenza del darwinismo più che di Darwin e la presenza delle scienze naturali permeano il pensiero soprattutto quello italiano non solo soprattutto con l'italiano quindi quello italiano producono mi avviso un corto circuito per cui i criteri
Rientra in questa interpretazione di una opposizione che non è metafisica ma non è neanche filosofia della natura
Il suo il secondo ordine di ragioni e io credo che sia un ordine epistemologico e cioè la frammentazione dell'epistemologia scientifica che verso la fine del secolo crebbero portato di Inter e canonizzato e la separazione fra scienza della natura scienza dello spirito
Sollevava interrogativi cruciali sullo statuto della conoscenza storica e sulla possibilità di una scienza dei fatti storici e il suo ruolo che questo scienza poteva vivere nel cambiamento sociale infine ultimo ordine vive Gentile un ordine genealogico che riguarda nell'interpretazione spaventiamo la tradizione italiana da Machiavelli a picco dove quella dimensione dell'immanenza che molto bene entrava in discussione nella veniva presentata nella relazione precedente secondo me e molto forte
Questi tre ordini di ragioni dicevo storico che sta ecologico genealogico contribuiscono ad una ricezione peculiare tutta italiana della tradizione hegeliana che si traduce in una forma appunto dicevo peculiare specifica dell'etilismo
Un osservatore francese nel mille ottocentocinquantasette Sciarra del rimessa pubblicava sulla Revue de del mondo all'interno un un un reportage sull'Italia scriveva l'italica passione Ghiannis no
Junior del Mississippi Egitto nella sua analisi l'autore metteva in evidenza la connotazione spirituale della società Italia sottolineava come la spiega nella specifica configurazione degli divismo italiano
Si manifestasse persino in piccole tipografie che opponendosi alla cultura accademica avevamo prodotto debiti Livorno scritti in modo indipendente e non privo di talento
Anche intrisi gente filosofia antimateria list di politica invece no Socialis
Leghismo italiano se posso accettato e difforme nelle sue manifestazioni riflesso della frammentata condizione culturale italiana degli anni della fine dell'unificazione presentava in effetti questo tipo di configurazione
Che fin dagli esordi appunto ne connotano la caratteristica e che si ritroverà anche nel corso della fine dell'Ottocento del novecento celle il centralità dell'elemento storico l'attenzione progressista
Proprio l'attenzione ad una filosofia che si faccia sapere dei movimenti rimane lo è metafisico che nel resto dell'Europa la morte del filosofo viene utilizzato dalla destra conservatrice contro le scienze
In Italia è destinato ad avere meno fortunati come dimostra la critica presente alle posizioni ortodosse di vera al contrario nichilisti italiani usano la filosofia dialettica per superare il trascendentali Nismo di origine kantiana e lo scientismo che si stava affrontando la affermando nelle un cautissimo
Prendendo come punto di partenza proprio la lettura che spaventa da della fenomenologia dello spirito di un Logos incarnato quindi non Dello Hegel dell'enciclopedia quanto piuttosto dello che della logica da un lato ma della logica funzionante e della fenomenologia
Cioè l'idea della soggettività come spirito vivente
E che viene quindi posto in discontinuità con la moderna con la modernità classica è espressione di una diversa via alla modernità un contributo fondamentale
Come dicevo e la lettura di Spaventa che tra i primi a riconoscere che nella filosofia
Lady Diana c'è proprio questa capacità di essere un sapere no come è stato già detto precedentemente che non è soltanto sapere ma in quanto sapere è agire e operare
Egli utilizza quindi l'idealismo e chiediamo per ritrovare lo sviluppo della coscienza filosofica
Non conterà un angusto nazionalismo come sottolineava carente ma nella condizione che se la filosofia una forma reale della vita umana in cui si compendia ne trova nel loro significato tutti i momenti anteriori dello spirito
Un popolo libero deve riconoscersi dei propri filosofia lungo questa linea interpretativa dunque il pensiero che dei diniani napoletani appartiene alla storia e direi alla Giunta e la storia raccogliere l'eredità del pensiero dialettico interpretando in modo dinamico e trasforma Tivo
E su questa base ne possiamo anche cogliere come diceva
Giustamente tra De Giovanni
La figura di di Gramsci non più di si incarna annata rispetto ad un percorso storico che la preceduta ma inserito in una capacità di cogliere la dialettica maturata all'interno della tradizione in chiave materialistica proprio nella sua funzione potremmo dire addirittura per formativa
E quindi proprio questo chiede a influenzare
Il primo scritto fra tv Labriola quasi bambino quello della recensione alla prolusione vicenda che si colloca appunto in questa lettura spaventi Anna e all'interno del liberismo napoletano ne è esprime secondo me appunto una forte continuità questa struttura dizione come scriveva Engels appunto Labriola nel novantaquattro rappresentò per lui una sorta di palestra no vissuta negli anni giovanili scrive Labriola con l'animo diviso tre e Espinosa
Questa recensione appartiene infatti a quelli che definisce come due manoscritti preistorici nel quale il giovane studente di Cassino
Appena diciannovenne si confronta per la prima volta coincidenza da questo articolo sia profondamente segnato dall'influenza di Spaventa che voglio riflettere sul fatto che spaventa veramente si confronta diciamo pubblicando nelle categorie nelle prime categorie della logica di chi crede sessantaquattro in principi di filosofia
Scritto nel sessantasette poi come sappiamo ripubblicato con logica e metafisica degenti eccetera all'inizio del secolo successivo ma comunque è vero che Labriola ascoltava e discuteva con spaventa ma io credo che la formalizzazione il modo in cui si confrontano con Jechel e la polemica con il mio canti Isma'la ripresa della tradizione kantiana sia veramente non soltanto ci dia il senso di una straordinaria precocità e lucidità nonostante la sua giovanissima età ma come come dico come ha scritto un'espressione secondo me molto efficace Cotroneo ci restituisce la radice c'è un'etica dello storicismo della sua impostazione perché è proprio questo il punto che ammette saltato particolare anche l'ultima brevissima citazione
Che Francesca Izzo richiamato alla fine del della relazione precedente
Si tratta proprio di uno spiega della scienza della logica interpretato a partire dalla sua dimensione speculativa come fondamento di una rilettura filosofia della prassi cioè è veramente questo il nucleo pulsante appunto che insiste costantemente a mio avviso nella filosofia
Di Labriola al crocevia europeo tra l'euro tra l'empirismo e lascia anteriore al nichilismo Labriola quindi s'impegna a comprendere il rapporto tra l'oggi contrordine metafisica
Criticando proprio una logica che pretendesse di determinare le forme della conoscenza senza misurarsi con la realtà e in questo senso chimiche assume un ruolo cruciale la logica hegeliana
Rappresenta per il giovane Labriola la chiave per superare ogni separazione tra pensiero realtà lo diceva Francesca Izzo prima e l'ultima citazione
Tra essenza ed apparenza la scienza e la logica diciamo e loro la leggevano davvero in tedesco per giunta quindi insomma non è un caso la logica hegeliana quindi rappresenta proprio questo punto di saldatura necessarie per colmare questo divario Sellers si vedeva costretto a situare fondamento teoretico non ha già replicato il fondamento in una teoretica della conoscenza che invece Labriola dice non può essere quella di uno psicologi sono empirico no la logica
è una descrittiva del retto pensare la logica della conoscenza
Lo diceva Labriola è una descrittiva psicologica per conseguire la rettitudine della conoscenza una divaricazione un pensiero divaricati vivo
Non che per Labriola lungo naturalmente
La tradizione spaventi Anna non è accettabile ma appunto col considerando la giovane età considerando la pubblicazione di questa scritto effettivamente dimostra una convinzione radicale nello stesso Labriola quindi non un esercizio di scuola
E che l'attraverso il suo pensiero filosofico aveva cercato del resto di rispondere all'inadeguatezza della logica formale trascendentale nell'affrontare la questione fondamentale per la filosofia cioè come può il pensiero conoscere ciò che non è pensiero
L'interpretazione che ne hanno sostiene infatti che la svolta kantiana con la logica parte su biglietti aveva stabilito un ponte no attraverso lo schematismo
Tra le categorie la realtà ma aveva anche separato il mondo dalle categorie vendendo le incapaci di spiegare la realtà nella sua concretezza e da qui nasce la logica speculativa la riflessione no per colmare proprio questo divario
Una riflessione Liliana tuttavia per sanare questa frattura era necessario individuare un punto di partenza unitario il pensiero non poteva riferirsi alla realtà come un'entità predefinita nella quale applicare schemi astratti di conseguenza
E che rifiuta l'idea di una scienza preliminare analogica poi chissà negherebbe divenire del concerto della storia delle sante invece la presenza della teoretica della un conoscenza che rappresenta proprio il discrimine lungo il quale la tradizione anche ripartiamo agisce fin da subito
In Labriola per cui c'è uno scostamento rispetto alla logica speculativa che non prevede invece nessuna riduzione di assunzioni conoscitive
Il ricorso ai piedi ed in questo scritto consente comunque Andriola di prendere posizione rispetto al problema di SEL quindi come il pensiero può conoscere la realtà no come pensiero può conoscere quello che non è realtà proprio questo il punto teoretico della svolta poi successiva e cioè il pensiero può produrre realtà no e quindi come lo fa in questo scritto giovanile superando la distinzione tra logica e metafisica non si tratta di precisarne riassorbire la logica nella metafisica dichiarando le forme logiche semplici determinazioni reali
Negli assorbire la metafisica nella logica dichiarando le determinazioni reali semplice produzioni del soggetto pensante quindi proprio diciamo un sardo un un chiaro una chiara posizione di Diana e in secondo luogo recuperando la continuità tra canti valorizzando quella che la vera scoperta diga di canto di cui Seller non sembra tener conto infatti spiega Labriola che l'esperienza kantiana
E qui c'è tutto qui nucleo della svolta l'esperienza kantiana non è una semplice ricettività nella spontaneità che raccoglie ed elabora il dato ma questa unità dell'originario e del dato della ricettività e della spontaneità per cui lo spirito per canto nono un composto di senso
E di intelletto ma Unidad era sintetica Priori di senza niente metto particolare universale attenzione essere e pensa
E in questo senso l'esperienza kantiana rappresenta l'unità della ricettività e della spontaneità e la conoscenza quindi non è qualcosa che bisogna descrivere ma quello che deve intendersi e appunto
Dice Labriola la sua produzione il Fo
Di le foglie
A questo concetto è fondamentale nello scritto la brillano sul sedile perché l'esperienza non si limita ad una descrizione del dato ma è un prodotto una costruzione un'attività un lavoro come commenta Labriola richiamandosi questa volta Spinoza l'idea non è una pittura multa in un quadro una percezione qualsiasi ma un concetto che lo spirito forma in quanto attività terzo passo ribadendo quindi come diciamo super attraverso in tre mosse superare Sellano attraverso gli che la terza mossa e l'immanenza dell'ideale di ogni esplicazione storica
Citazione da da questo saggio
Anche quest'aspetto richiama la rilettura contemporanea di Spinoza dove Labriola commenta cito ancora le cose tutte procedono ma non sono prodotte da Dio che in conseguenza della causa immanente ma non trascendentale delle cose
L'opera in Dio non è distinta per la sua essenza anzi l'essenza stessa di Dio non è che la sua attualità causa fine dell'accettazione già quindi nella ricezione recensione Axel
L'obiettivo è quello di trovare uno spazio di conciliazione tra una logica con l'insieme delle determinazioni formali che viene dalla tradizione kantiano e la logica speculativa
E che li ama che guarda le determinazioni reali in questo modo propone una Rifit propone una riunificazione tra pensiero e realtà
Ponendo fin da questi esordi un segno che arriva venti righe e che resterà a mio avviso indelebile fino alla sua scorta materialista
Come Labriola che alle chiarirà successivamente nella delucidazione
Infatti cito in questo trapasso dalla critica del pensiero che esame dato al di fuori le cose immagina di poterle correggere per conto suo
All'intelligenza dell'autocritica che la Società esercita sopra di sé stessa nell'immanenza del suo stesso pensiero
Soltanto in ciò consiste la dialettica della storia che Marx ed Engels solo in quanto erano materialisti trassero dall'idealismo ittiche fine dell'accettazione
Cosa ne di questo discorso negli scritti successivi dove l'azione di chi si fa proprio definitivamente più sotterranea in questi scritti emerge un linguaggio marcato da metafore biologica no abbiamo sentito stamattina anche oggi pomeriggio Labriola parla di previsione morfologica di P. genesi del metodo genetico di neoformazioni
Un qui più che spiega la distanza viene presa da quell'ortodossia keniana di cui appunto che era i suoi senza dimenticare che appunto Labriola sembra veramente non venirne a capo del fatto che Rosencrantz di grande interprete biologo di biografo scusate mi dici che il mettesse tutti quanti assieme pesanti situazioni frane Vincenzo Luca spaventa Raffaele Mariano e tutti quanti gli altri che hanno rimesso e fatto rinascere diceva Rosencrantz nella lingua italiana
Il tedesco decide e Labriola appunto su questo appare abbastanza diciamo infastidito definire perché dice
E ingiusto fare del professor vera quasi il centro di un preteso movimento filosofico attaccare l'etichetta di hegeliano Magnani la cui fama di poeti e di scrittore non si fonda su cognizione stima che egli abbia il pensiero tedesco e così continua insomma dicendo
Non confondiamo spaventa con tutti gli altri
Quote verba torto Flores quindi diciamo molto radicalmente controlli grillismo no contro una ricezione ortodossa dell'etilismo piuttosto che contro chi dei del quale a mio avviso proprio raccoglie pienamente invece la lezione la scienza della logica
Il senso e la sua distanza quindi da queste letture ortodossa e gli interessi per una conoscenza in grado di seguire quel ritmo della vita a cui facevo riferimento prima pareggiano anche nella predizione dove oramai ed era e consegnato ad uno Spritz petto marginale mentre il focus si sposta sulla comprensione del fatto storico e sulle neo formazione nell'articolazione della sua analisi scientifica
Nella prima ora abbraccia un'interpretazione anti meccanicistica avvicinandosi alle teorie epigenetica e il suo uso del metodo genetico l'enfasi sul metodo IP genetico mettono proprio in evidenza la complessità interna del TAR storico
Basta abbiamo già sentito si manifesta non con una semplice esposizione lineare ma come un process su che si struttura perplessi o sistemi completo compito primario di una riflessione filosofica della storia non poteva perciò essere altro che quello di procedere dalla distinzione e cogliere e mettere in evidenza valutare le modalità con cui prendono consistenza
Ed emergono quelle conformazioni della processualità storica che documentano nel corso dello sviluppo storico l'esistenza di momenti di vera e propria
Modifica Denis scriverà Andriola o plessi di attività dell'uomo che non riducibile al piano di processi della natura si presentano invece come manifestazioni di cito una certa maniera di tramutamento dell'azione propria dello spirito in altri termini una riflessione filosofica sulla storia attenta ad assumere il criterio della distinzione
Non può non imporci di constatare che il processo della storia presenta di fatto il crescere di nuove forme di organizzazione ingressi complessivi plessi di attività
Di quell'operare umano che è impossibile analizzare adottando il criterio della semplice riduzione abbiamo fisico
Quindi contro il ceco evoluzionismo che pure segnava una forma di darwinismo nella ricezione di certo materiali di certo marxismo
Europeo d'altro canto neanche l'ortodossia metafisici Zante degli emiliani napoletani alla ricezione più volgare della metafisica come nella successione che si trova quindi come formati Orica adeguata al meccanismo dalla Società automatica e chi risultava
Incompatibile con il metodo genetico con il metodo EP genetico egli propende per un'idea di dialettica
Profondamente più hegeliana a mio avviso non me ne vogliate che indica un'auto un movimento una compenetrazione di logica e storia
Questa idea di dialettica non appare l'ora troppo lontana da quello che definisce come metodo genetico e che rifiuta proprio con la dialettica hegeliana ogni forma di trascendentali sino tale concezione Labriola Nan piace prendere l'espressione causato ora ci Naro non solo in compagnia non è incompatibile con la dialettica
Ma è quasi un risarcimento la reintegrazione rispetto alla interpretazione evoluzionistica che in quegli anni veniva dato dalla della dialetti proprio come qualche decennio dopo quell'un caccia avrebbe ripreso la dialettica hegeliana per contrapporsi no a quelle di creazioni meccanicistica del materialismo
La Priora vede nella mediazione dialettica la possibilità di una prospettiva in grado di recuperare l'elemento vitale sottraendo alla legge della storia un'andatura necessarie
L'idea di una con Struzzi zone genetica ed epigenetica tendeva perciò a dar conto del dibattito scientifico del tempo
Superando assolutizzazione irrigidimenti
Legati al riduzionismo positivista qui e l'idealismo hegeliano la sua dialettica quindi tornano ad agire in una forma potremmo dire riformata no una riforma della dialettica capace di ultrà contro tre passare nella razioni necessitanti si comprende così meglio il senso della riflessione no
Salto la lettura così siamo più presto appunto la del perché si trova nel novantaquattro a chiarire a India il se che cosa lui intenda per dialettica no niente il per il problema a questa altezza del suo pensiero quando sembrava essersene
Dato il dover chiarire no la designazione di una concezione genetica riesce più chiaro se non capiamo che non è retorica non è scemando Weiss Cuneense e non è questa parte della della retorica insomma il discorso
Avvocati esco ma perché abbraccia il contenuto reale delle cose che divengono con la virtuosità logico formale di intendere le perdite in Labriola sembra riprendere l'idea qui di una comprensione dialettica della storia che la letteratura emiliana recente è stata individuata in se così è stata definita secondo me molto bene acquisto Emmanuelle otto nuovi incontri collega tedesca francese
Come un attivo di via della storia vivente no comunque dove le leggi di natura non è che si appaiano in maniera fissa sulla sul sul sul piano sul sulla realtà le leggi quindi non rappresenta non lo diceva già antiche nascente della logica la calma immagine del mondo esistente fenomeni come se non proprio un il principio di comprensione attivo che guida la ricerca Denis si interni di Manenti che danno forma alla storia
Per e che dunque il vero compito della filosofia e fare emergere questi nessi e allo stesso modo anche per Labriola
Questo aspetto diventa con fondamentale la visione epigenetica o meglio genetica della storia rimanda infatti cito ha una visione nella quale tutto si è connesso per condizioni in condizione per condizioni e condizionato per presupposti ed inferenze ma non già per semplici causa e chiarisce ancora il significato di legge e analogo a quello della morfologia
Un nelle scienze organiche e consiste precisamente nel riconoscere le condizioni di corrispondenza o d'azione reciproca danno fu da da cui nasce un dato
L'accettazione
Quando spinto dalla stessa esigenza di chiede di sgomberare il campo dalle assolutizzazione semplificazioni labbra l'analizza l'irruzione delle neo formazioni
Avverte dunque la necessità di evitare i tre errori fondamentali che possono attraversare segnare una filosofia della storia
Una un atteggiamento di tipo probiviri provvidenziali distico
L'altro è una forma di breve termine ultimo di performing Smoke né infine una visione evoluzionista rifiuta quindi ogni intervento divino per spiegare le neoformazioni così come le tesi del presule Nismo una preordinata germinale data la quale una preordinazione germinale data la quale così però addurre un esempio gli scarabocchi dell'australiano diventano il primo saggio
Del futuro quadro di Raffaello e il primo capitolo della psicologia di nozze si troverebbe già adombrato nel cervello di consumo
Perdonate
Diciamo la la citazione un po'razzista infine darsi vinti neanche darsi vinti di fronte alla cieca immagine del divenire universale che ora chiamano con altro garbo di moda
Evoluzionismo
Quindi giungiamo così ma giusto per la conclusione
A ai saggi più i disagi intorno alla concezione materialistica della storia dove secondo me questa dimensione continua a lavorarci ai a lavorare e ovviamente non c'è stato tempo non ce ne sarebbe stato tutto il ruolo che il culto invece legato ai movente al con altro sa la volontà da dischi Nozza esercitano contemporanea né
E questa dimensione volitiva e attiva che pone al centro del processo storico tanto la volontà umana quanto i fatti oggettivi in un meccanismo di retroazione che le teorie biologiche del Novecento poi avrebbero a loro volta anche se di condotte affinché questo punto di congiunzione quindi tra dimensione volitive dimensioni attive la connessione oggettiva degli eventi spinge Labriola
A riformulare il tutto ma in su questo non mi soffermo nella sua idea di una filosofia della prassi
Dove al centro viene posto proprio con lo sviluppo dell'operosità che considera anche il pensiero come una forma di lavoro così il movimento anche questo abbiamo già sentito ma dal lavoro che un conoscere operando al conoscere come astratta teoria e non viceversa no pizzichi c'è anche una eco naturalmente richiamando il vero un fatto
In questo modo senza risolvere le tensioni che impiegherà aveva cercato di attuare Labriola si trova ad affrontare la necessità di tenere insieme la dinamica soggettive sociale con la realtà materiale di fatti storici
E tuttavia qui riemerge in una forma completamente rinnovata
Quel discorso intorno alla ditta che aveva a mio avviso segnato tutta la ricerca hegeliana Labriola lo recupera andiamo
Per è stato già evocato anche questo parla di una generazione equivoca che cos'è la generazione rievocano tutto il problema nel dibattito anche tra cantiche Bloom accetta un la generazione qui poche la possibilità che da un nobile non un inorganico nasca un organico ci sia un salto e lo stesso schema della generazione privo che quella che si produce naturalmente tra il pensiero e la realtà cioè come dal pensiero possa generare la realtà cercando così di conciliare la capacità produttiva del pensiero con quella semovente sa delle cose di cui il pensiero un prodotto ma qui Labriola e ormai fuori questo punto dal piano chiediamo che pure era arrivato ad equiparare il pugile studenti anzi al pool destini bensì il pulsare del pensiero pulsare della vita
Cercando come aveva scritto guru come scriverà Croce una filosofia che aveva una foto che avesse una forma mentale flessibile capace di tastare il polso alla realtà e di riprodurre mentalmente Ritmo vitale delle cose
Senza spezzarlo irrigidire lo ho falsificato lo Labriola si spinge però un ponte un bel passo oltre oltre la ricerca di un pensiero classe plastico in grado di assecondare l'andamento del reale in direzione di un pensiero in grado di produrre una nuova
Intanto
Praticamente nei tempi due minuti in più
Il titolo
Che
Perché leggermente credo che questo sia sia se sia corretto perché tempi e significato della storia nei saggi di Labriola lo abbiamo leggermente perfezionato migliorato
Detto
Alla al al programma stampato
Dove c'è scritto il tempio storia nei saggi di Labriola allora
Da Davide Bondi insegna avremo ai del delle slide sai dove siamo già d'accordo perfetto perfetto perfetto segna Storia della filosofia e Filosofia italiana all'Università di Verona
Mi sono già accordato lui non dirà che il principale del suo autore guai a Macca
Giusto non dirà decisioni anche ha scritto molti libri su
Uno perciò al curatore si attacca
Avuto alcuna e Labriola
Fa parte del comitato scientifico dell'Edizione nazionale delle delle opere di Antonio Labriola
E curatore assieme
A a Luigi Punzo
Nel ventuno
La del saggio dal materialismo storico di luci dazione preliminare e infine con Francesca Ghezzi Alessandro Savorelli di filosofia della storia lezioni appena uscito nel due mila venti
Buona sera
E a tutti ci sente per
Ecco allora ringrazio molto Francesco Jazzy per questa presentazione io sono onorato di essere nella sede è così importante e in generale così importante per la cultura
Anche istituzionale italiana ringrazio anche il professor Marcello buste che o se posso permettermi questo momento anche una così capacità di mettere insieme una funzione di raccordo tra coloro che studiano la filosofia italiana oggi e poi esprimo anche un ringraziamento al professor Giuseppe Vacca niente è stato comunicato lo slancio nel mattone di questa istituzioni permettetemi anche di salutare la professoressa dia formidabili che vedo qui dopo molto tempo e che molti di noi ha insegnato tanto la professoressa Franca Ruggeri Punzo che credo sia qui spero che sia
Domani poi domani poi spero di poter dire qualche parola sull'UDC Punzo ti ringrazio di averlo citato
In effetti abbiamo collaborato alla stesura nel secondo saggio poi io lo ricordo con affetto perché è stato colui che mi ha coinvolto in questi lavori
La
Bene
Il testo che vi leggo adesso siamo tutti stanchi evidentemente ma il testo che vi leggo un testo che purtroppo a una certa complessità e articolazioni interna io sono solito esporre però qui di fronte
Specialistica intenzione di Labriola ho preferito
L'ho ridotto di molto di tre quarti il testo che ho scritto
Sono grato a coloro che hanno utilizzato i nuovi materiali e l'edizione critica a cui ha dato un apporto essenziale indimenticabile l'opera monumentale di Stefano Miccolis
E per cui ha dato un contributo assolutamente decisivo poi come dirò anche Luigi
Credo che questi materiali vadano utilizzati
Thai tanta soprattutto dai giovani studiosi ma da tutti noi perché sono molto ricchi e perché soprattutto la riflessione sulle varianti evidentemente come si è visto anche oggi da molti interventi da quello di fa più da quello di Anna
E da altri
Le varianti limiti ma anche le varianti in sé non sono dati meramente filologici ma evidentemente sono scelte di carattere concettuale li si vede proprio il laboratorio del pensatore
Dove il pensatore scrive una cosa poi la cancella e ne scrive un'altra voce un elemento di elaborazione strettamente concettuale le varianti vanno secondo me è utilizzata in questo modo al contempo devo dire
Che io credo che bisogni mantenere che sia necessario mantenere un rapporto non è infatti coccole edizione critica e lo dico appunto avendoci messo le mani in queste in questi fogli alcuni sono utilizzati altri no e quindi bisogna sempre così rapportarsi a questi testi cum grano Salis allora adesso inizio la lettura chiederei di poter
Vedere il primo perché nella prima slide
Ho fatto una una scaletta non so se poi avviare la prima slide gentilmente
Cioè la seconda perché la prima serve a questo
Non so se mi ha sentito
Attese
Ecco vede questo qua ho scritto per punti gli argomenti che prenderò in considerazione sono
Argomenti molto rilevante credo quindi nella prima parte della mia relazione mi soffermerò sul problema del fatalismo e Labriola un problema ampiamente discusso
La critica e soprattutto ricondotto al primo saggio sul materialismo storico
Poi
Parlerò della vera natura della della nozione di fatalismo ed il suo rapporto con la morfologia esile a fine interno anche questa è una questa questa nozione di morfologia esili e affini interno va connotata proprio rapporto ancora una volta il primo saggio
Poi passerò al secondo saggio
E nel secondo saggio mettono in luce questi due aspetti la critica della linea cronologica epocale
E la critica della mozione di progresso
Ancora mi soffermerò quindi sulla una nozione di morfologia non più esile o una morfologia complessa che appare in parte nel secondo in parte intenso saggio in ultimo farò una riflessione sulla storia contemporanea
Che è un elemento piuttosto rilevante nel pensiero di Labriola quindi do lettura a quanto scriveva
Nel mille e ottocentosessantatré diciannove anni Antonio Labriola aveva sostenuto che intese per sapere assoluto che la conoscenza e in sé tutto il conoscibile
Ma il conoscibile certo non è ora attualmente tutto conosciuto
Questo esordio segna i confini entro cui ancora giovane accoglieva le discussioni intorno alla dialettica della disomogenea cerchia degli degli anni napoletani della prima generazione
Che invece come abbiamo sentito Rosencrantz tendeva a così rendere omogenee
Alla filosofia era scritto il compito della comprensione e dell'esperienza tutta Massolo entro i limiti di una integrazione conoscitiva progressiva
E mai
Nell'accezione di una Presa Diretta e attuale sulla totalità
Altrimenti la metafisica delle cose insieme si sarebbe rovesciata in una forma di buonismo e attualismo speculativo in una enciclopedia definitiva delle scienze filosofiche
Priva di rapporti con i progressi delle scienze empiriche
A questa impostazione era rimasto fedele negli scritti di mezzo
Ma nel primo saggio sul materialismo storico le sue considerazioni sembrano molto diverse
Tanto che in due luoghi giunge ad affermare l'esistenza di un fine fatale espressione sua nello svolgimento umano
Nel primo scrive
Questo è la la sai tre
Nel primo scrive
Che della lotta tra borghesia capitalistica e lavoratori fatalmente proletari Zaki il manifesto trova la genesi determina il ritmo di evoluzione e presa agisce il finale affetto
Il secondo è più complesso e conviene prenderlo in esame tra breve ora è invece opportuno segnalare che dal confronto tra un ulteriore brano del brogliaccio chiamo così la prima relazione quella mano il manoscritto che è stato pubblicato o nell'edizione che ha curato Burgio
E il brano esso corrispondente nel libro ci si imbatte in una variante significativa ecco variante significativa nella slide quattro nella stesura originaria
Cioè nel brogliaccio nella prima relazione Labriola sosteneva che il marxismo finisce cito per abbracciare tutta intera la genesi della società moderna
E perché e per capire quello che essa cova dentro di sé come elemento fatale ancora una volta dalla sua dissoluzione
Sentite come cambia nel testo
Nel testo a stampa troviamo l'affermazione secondo cui il marxismo spiega l'epoca borghese cito nelle sue leggi particolari e nelle antitesi che essa organicamente produce e che organicamente la risolto
L'elemento fattale dunque
Che porta la dissoluzione della società moderna diventa lo svolgimento organico dell'epoca borghese verso il proprio dissolvimento
In tal modo veniva esplicitato il senso del riferimento al fatalismo presente nel brogliaccio
Perché l'aggettivo organico evoca lo sviluppo degli organismi biologici secondo salti evolutivi neoformazioni o epigenetici
Quest'ultima notazione
Già usata nella prevenzione e stata più tardi suggerita è inglese in una lettera a correzione delle concezioni evoluzionistiche conformi alle leggi presupposti nei processi e valide dall'inizio e per sempre
Opponendosi a questa zuppa metafisica Labriola era ben lontano dall'ammettere nella storia creazioni ex nihilo Coppa NASA intendeva piuttosto richiamare l'attenzione dell'interlocutore cioè di Engels sulla differenza tra il concetto di una necessità particolare
Secondo cui si danno leggi diseguali in stadi di sviluppo successivi
E un determinismo generale ha un'unica legge di svolgimento che consente di prevedere l'effetto finale sin dalle fasi augurali del corso storico
Il significato conferito all'aggettivo organico mostra allora che nel primo saggio l'espressione finale effetto non è utilizzata in rapporto al grande disegno della storia
Ma alla tendenza evolutiva interna a un preciso assetto sociale
Lei enunciazioni sul ricordate che hanno il colorito di citazioni letterarie assumono insomma un plausibile un senso plausibile solo se ci si pone in una prospettiva in Terna la società capitalistica
In questa cornice interpretativa mi sembra necessario porre la seconda occorrenza dello dell'aggettivo che Labriola questa volta la seconda occorrenza di fatalismo qui
Che Labriola questa volta riallaccia esplicitamente come non aveva fatto nella prima alla concezione morfologica e della slide e cinque
Cito da Labriola qui invece nella dottrina del comunismo critico e la società tutta intera che in un momento del suo processo generale scopre la causa del suo fatale andare
E in un punto saliente della sua curva fa luce su se stessa per dichiarare la legge del suo movimento
La previsione che il manifesto per la prima volta c'è nata era non cronologica di preannunzio di promessa ma era per dirla in una parola che a mio avviso esprime tutto in breve morfologica
La ragione per cui così diceva Zanardo e immunità piena con l'oggetto però lo è non già in un punto della curva ma nel in del suo punto saliente
Solo con la costituzione del proletariato infatti
La storia comprende davvero se stessa o fuor di metafora solo con il proletariato affiora una soggettività auto cosciente che nelle epoche passate non era possibile e lo è unicamente nella situazione attuale
La concezione fatta l'insistita non discende allora da una visione speculativa Ottelli ecologica in senso tradizionale non discende dalla visione per totalità
Ma dipende da una versione della morfologia storica certo semplificatrice nella misura in cui unicità tutti diversi processi sociali in un punto omogeneo del presente
Nel primo saggio in effetti è implicita una reductio ad un delle diverse antitesi irreali ed serie temporali
Perché la lotta tra proletariato e borghesia e considerata il punto di condensazione dell'intero processo ma
Entro la Società Coop capitalistica
Andamenti tra loro disallineati vengono sincronizzati trascurando le sfasature ritardi pregressi arresti che si annidano nella sua complessa struttura questa unificazione dei tempi storici in una configurazione compatta data nel presente e la condizione per cui il fine può essere considerato fatale
E proprio questa questa semplificazione del presente è la condizione per cui il fine può essere consigliato fatale
Dal momento infatti che tutte le gradazioni e serie dei fenomeni regolate da necessità particolari sono fatte convergere in uno stesso punto spazio-temporale
Si riattiva il pregiudizio che da qui in avanti valga un determinismo rigido da qui in avanti
E per entro i limiti di una morfologia storica quindi dall'interno possa darsi una causa finale Marzolo dall'interno cioè da questo presente in cui tutte le antitesi gli sembrano unificante
Nella lotta tra proletariato e borghesia
Sorvolo sulla problematica azione che a queste tesi apportano gli appunti elezioni novantaquattro vanta cinque qui frodi Fabio faceva riferimento
Ritengo però è importante aver sottolineato che anche volgendo l'attenzione unitamente al testo a stampa
Le nozioni di effetto finale
E di fatale andare trovano una precisa collocazione rimanendo estranee ha una filosofia della storia disegno
O come chiosava Giovanni Gentile all'essenza e al sostrato della storia in cui cito l'immanente trascende le relazioni del tempo
Al contrario di metà fatale
Labriola parlava proprio con riguardo all'attenta moralizzazione dell'immanente a questo presente in cui tutte le antitesi si condensa
Posta con l'analisi morfologica dialettica e le società che si succedono infatti quel termine era espressione di un finalismo interno alla configurazione capitalistica
E non di una meta preesistente perché data in origine e per destino
Con grande attenzione e con qui e qui si chiude la parte relativa al primo saggio
Con grande attenzione Labriola dovette soppesare le possibilità di equivoco delle espressioni utilizzate e primo socio nel testo a stampa sul materialismo storico le enunciazioni come il fatale andare delle cose furono riprese alla lettera per denunciarne l'apparenza teoretica e l'allineamento alle leggi immediate della fisica
Si trattava di una netta presa di distanza
Dai fraintendimenti che le espressioni letterali usate nel mille ottocentonovantacinque avrebbero potuto ingenerare e di una esplicitazione di quello che era rimasto celato e oscuro
Nell'opuscolo sul manifesto
Prese le distanze dalla lettera Labriola avanzava anche sul piano concettuale rivedendo almeno in parte lo spirito delle affermazioni anteriori approfondendo le
Problema Tizzano
La novità decisiva che troviamo nel secondo saggio sta dunque nell'esigenza di portare a un livello più alto di elaborazione critica la Weltanschauung
Attraverso la rielaborazione del concetto di teli o Lucia quella per intenderci inerenti agli organismi viventi e alle formazioni sociali
Infine interno perché solo di questo si parlava nel primo saggio e non di un fine in senso assoluto infine interno nel secondo saggio in verità attenzione non spariva
Tutte le affermazioni che sembrano andare in senso contrario hanno invero come obiettivo polemico l'effetto finale in senso metafisico teleologico la dottrina rimaneva inseparabile dalla realizzazione del comunismo
Ma ecco il punto
Il trapasso dal presente al futuro andava rimedi tatto abbandonando la morfologia intenzionalmente esile del primo saggio e ridando spessore all'analisi genetica e
E questo è un avverbio assai importante su cui poi forse possiamo discutere un attimo per trarre conclusioni anche subordinatamente dialetti
Genetica e subordinatamente dialettica così si esprimeva e discorrendo
Nel quinto capitolo della di luci d'azione Labriola prendeva ISE in esame quinto capitolo della di luce azione quindi il secondo saggio i ritmi di sviluppo delle nazioni
Ricorderete il plastico schizzo di Jo politica che non posso riassumere ma oggi Fabio ha fatto riferimento a questo che anche Anna
Una piccola parte del genere umano aveva percorso tutti gli stati del processo ma nella condizione attuale i popoli e le nazioni si trovavano in gradi tra loro diversi
Dandosi ritmi di sviluppo Hans Micronix ci questa volta L'Unità e la linearità del quadro epocale andava in frantumi
Con essa non solo veniva meno la veduta ideologica di un gran piano e disegno mai difesa da Labriola
Ma era anche confutata invece questa sì era stata la difesa l'uniformità dello svolgimento umano verso un punto saliente della curva esemplificato dall'antitesi tra proletariato e borghesia
A ciò Labriola si era arrestato nell'esposizione il Manifesto e di qui riprendeva le mosse attraverso un procedimento di progressiva rielaborazione che passava per due tappe fondamentali la critica della costanza del progresso
E ancor prima e forse in modo più rapido più radicale una cosa di cui oggi teorici la storia soprattutto inglesi parlano tantissimo
Continuamente presente se qualcuno di voi ha tra le mani History in titoli troverà tantissimi lavori su questo
La decostruzione siamo nel mille ottocentonovantasei la decostruzione del portato misti ficcante della cronologia elevata a criterio di valutazione il tempo storico
E la cronologia
Alla esemplificazione di geografia economico politica veniva aggiunta tra le altre una postilla critica di grande importanza slide sei
Che sembra rovesciare l'enunciazione del primo saggio vi prego di osservare queste due citazioni l'una vicino all'altra comparativamente prese
Sulla società che tutta intera scopre la causa del suo fatale andare in un punto saliente la curva vi ricordate l'ho letta prima
Sentite cosa dice ora
Non solo le razze i popoli e le nazioni gli stati osservava adesso ma le parti delle nazioni e le realtà le regioni varia degli Stati e poi dice che le classi si trovano sentite il Sud diversi punti
Di una curva grande complicato svolgimento da un punto di versi può porre al posto della linea cronologica del sincronismo e della prospettica cioè un solo punto
La sedia e concreta di ritmi alterni cioè diversi punti del processo penale non è irrilevante perché la cronologia è una istanza forte e latente della filosofia della storia tradizionale
Alla ovvia dei mistificazione delle coniglio nature di Augusto Bertelli che prometteva la Repubblica Sociale in Germania per l'anno mille novecentodieci
Si aggiungeva dunque il problema serio di lasciano affiorare e sottoporre a esame le implicazioni fuorvianti della linea cronologica
Mostrare come aveva fatto che proprio da essa la filosofia speculativa della storia
Try la nozione di uniformità nelle tappe del processo e svolge nella critica del vitale uniformità cioè di quella uniformità si costituisce sulla mozione con logica
Significava per Labriola portare l'attacco al cuore della categoria hegeliana il che poca d epoca
E frammento da un secolo all'altro lì dove era preso in esame l'epoca liberale le osservazioni del quinto capitolo citazione sono svolte in questo senso mostrò una slide e poi vado avanti e la e la slide sette
Come vedete qui c'è proprio una decostruzione della categoria hegeliana di epoca limitate costruisce mille costruisce la categoria di epoca
Sia rispetto a chi chiede sia rispetto a com'è evidente che un un la categoria D. epoca non versava mi diceva anche Caccavo e costose
Vi sia capitato tra le mani quel libro History della Sfinge Ford las
Lo diceva anche lui cioè la categoria di epoca
A una sussistenza teorica solo nella misura in cui noi raccontiamo sincronica mente all'interno di certi confini processi tra loro differenti
Se questi processi invece vengono letti nella loro articolazione interna nelle loro differenze la stessa categoria di epoca viene meno
Vado avanti e passo alla categoria di progresso
Una volta dimostrata la valenza speculativa dell'uniformità cronologico epocale quella che è stata decostruito ha prima si trattava di sottoporre a una disamina scientifica la concezione del progresso
Per tornare da ultimo al problema del significato della storia
La pillola propose molti approfondimenti e commenti al riguardo nell'ottavo nel dodicesimo capitolo in punti del quinto
Nel dodicesimo capitolo della delucidazione la natura specifica del progresso viene però messa a fuoco interni nuovi
Scusate in termini diversi rispetto alle altre concezioni che abbracciano la totalità del processo ma
A differenza delle storie dimostrate e dedotte la nozione di progresso contiene un giudizio di valutazione da parte di chi si riconosce in una posizione interna allo svolgimento essa rimanda all'incremento di pregio non come sovrastante ma come inerente al corso delle attività umane
In questa forma si riallaccia al succedersi delle generazioni apportandovi quel grado di concretezza che manca quando la si identifichi con la mera evoluzione da fine Esterno e argomentazioni attesi il progresso tornano a essere concepito secondo la logica del finalismo interno per questa ragione
La prima o la riprendeva la confutazione dell'uniformità dei ritmi di sviluppo non tutti i popoli tornava a ribadire sono progrediti egualmente
Per il variare dell'intensità della corsa alcuni si sono arrestati quando regredito trovandosi nel momento attuali stati diverso aggiungeva poi una precisazione che nelle pagine precedenti non era affiorata osservava infatti salto questo pezzo perché rivedo stanchi e
Lo stato sax alto un pochino perché ve lo sto ho cinque minuti d'accordo allora guardate visto per cinque minuti e qui realtà la cosa sarebbe più lunga io arrivo direttamente alla questione della storia contemporanea che forse
Che forse che forse può risvegliare
Allora abbiamo seguito e significativi la previsione morfologica fino a giungere alla sua identificazione con la persuasione che produce del proletariato
Affinché operando negli antitesi reali cooperando con le linee di frattura possa inserirsi attivamente nel moto di superamento dello status quo
In questo contesto argomentativo la significazione il progresso e mantenuta come cannoni d'orientamento secondo un diverso giudizio di valutazione rispetto a quello della borghesia senz'settecentesca nel cui seno era nata infatti Labriola uno
La elevava un piano molto alto di trasparenza teorica avendone svolto la critica più livelli e qui riassumo la critica precedente in rapporto alla lozioni cronologia a quella di epoca a quella di uniformità del
Presente a quella di omogeneità dei gruppi sociali
La datava una procedura razionale mirante alla comprensione e la situazione attuale in ultimo sottraeva a quella idea alla unilateralità della contemplazione
Riallacciandomi ai propositi alle persuasioni ragionevoli a rapporto da istituire tra conoscenza sentimenti e azione
E ciò lo incerto per accentuare le istanze volontaristiche del proletariato che da un punto di vista filosofico erano per lui prive di valore e da un punto di vista pratico nocive
Ma perché l'impegno giunti a questa soglia è obiettiva doveva essere considerato una componente decisiva della Weltanschauung
Dopo aver compreso le linee evolutive era necessario avanzare per dar corpo e sostanza alla comprensione in un articolo apparso nel mille ottocentonovantotto sulla riforma sociale di Francesco Saverio Nitti
Giorgio sorelle opponeva all'avvenire dell'otto del passato schema dedotto dal passato schema sistematico legge conosciuta che governa l'andamento dalla storia
L'assenza così diceva sorelle di qualsiasi nesso di determinazione concordanza la conclusione molto significativa
L'economia è in realtà diceva soleil sottomessa all'azzardo le leggi regolari che essa sembra fornire non sono che delle apparenze non hanno valore che per il nostro uso e anzi solo per certi usi determinati sono il vero Marx aveva compreso che tutti i rapporti storici sono dominati sorelle dalla contingenza
Sorelli ignorava la struttura il procedimento razionale i Labriola oppure non lo condivideva
Nel diciotto brumaio di Luigi Bonaparte di Marx e nella guerra dei contadini di Engels Labriola scorgeva al contrario applicazioni del metodo genetico interamente rifuso con la cosa indicandogli esemplificazioni del procedimento razionale
Che si sarebbe dovuto orchi estendere ad altre parti del passato
Il problema tuttavia si ripresentava in un nodo difficile da sciogliere quando alla storia quale se a Cuppini
Della al dalla storia già fatta si passava alla storia contemporanea
E quindi alla previsione morfologico
Come sappiamo le linee di tendenza del trapasso andavano in questo caso colte secondo tutti gli accorgimenti critici essenze impostati Zahri biologicamente alcun dato della situazione attuale
Nemmeno però è possibile rinunciare al criterio ordinatore altrimenti ci sarebbe smarriti nella flessuosi Time nella partenza dell'apparente
Quale difficoltà si presentava pertanto a livello della storia contemporanea decisivo era il fatto di imbattersi in un caso speciale della comprensione quello che s'di cui stiamo discutendo il problema era l'adattamento del metodo genetico alla situazione attuale
L'approssimazione alla all'empirismo nell'atto stesso in cui la storia si fa
Marx ed Engels avevano affrontato la questione in molti contributi e tra questi spiccavano tre articoli apparsi nella noia ragni chef sai tu nel mille ottocentocinquanta sulle lotte di classe in Francia dal mille ottocentoquarantotto al mille ottocentocinquanta
L'opuscolo era stato rimesso in circolazione nei primi giorni di aprile novantacinque con una introduzione scritta da Engels pochi mesi prima di morire
Labriola ne aveva ricevuto una copia dall'autore nei primi giorni di aprile il dodici giugno ne aveva spedito in dono a Croce un'altra figlia avanzata nelle prime battute Engels presentava l'opuscolo come un frammento di storia contemporanea da cui traspare l'atteso salto di una prossima ripresa di energia rivoluzionaria poi smentita dai fatti e rivelatasi illusoria
Da ciò traeva spunto per riflettere sulle di foglie difficoltà di in televisione degli avvenimenti quando non hanno ancora concluso il loro ciclo così diceva Engels una netta visione della storia economica di un periodo determinato non può mai formarsi contemporaneamente ma soltanto successivamente
Dopo che sia stato raccolto e studiato il materiale
Tutte le condizioni di un'esposizione sintetica della storia contemporanea aggiungeva racchiudono in sé inevitabili fonti di errori il che però non impedisce a nessuno di scrivere la storia contemporanea
Il limite intrinseco intrinseco non poteva essere aggirato e la questione si potrà si poneva in termini talmente seri che in Germania era accaduto l'inatteso
Non solo la rivoluzione prevista non c'era pericolo verificata ma così scriveva Enders noi i rivoluzionari I sovversivi pro speriamo molto meglio coi mezzi legali che con i mezzi illegali e con la sommossa
I partiti dell'ordine come e si si chiamano trovano la loro rovina nell'ordinamento legale che essi stessi hanno creato questa conclusione era introdotta da una chiosa che sarebbe rimasta Labriola
Quasi in eredità ironia della storia capovolge ogni cosa
Anche secondo Labriola il criterio morfologico deduttivo può davvero approssimarsi alla complessità
Delle informazioni ricavabili dalle osservazioni empiriche e dominare le senza smarrirsi solo acconto alla condizione che il ciclo degli eventi da comprendere sia concluso e le molteplici serie siano determinate
Questo risultato non è scontato nemmeno per il passato e anzi ne esistono poco esempi tra cui spiccano l'opera di marzo sul colpo di stato di Luigi Bonaparte
E quella di Engels sulla guerra i contadini tedeschi
Posto alla concomitanza temporale di giudizio è fatto l'adeguamento conoscitivo non poteva invece essere garantito nella trattazione dell'otto e di classe in Francia
Ad allineare la pratica alla comprensione del presente non si può evitare il rischio d'errore dovuto all'incompletezza strutturale dell'intellettuale termino
Le ultime osservazioni di Endesa sulla pazzia di lasciarsi trascinare alla lotta di strada
Per far loro ai borghesi piacere
E sull'opportunità di assecondare cito la legalità divenuta loro così fatale saranno forse state considerazioni tattiche inopportune
Come quelle di Labriola sulla pausa il socialismo sulla partecipazione del proletariato incubo ai governi borghesi e sulla guerra coloniale queste ultime però discendevano da convincimenti teorici che abbiamo tentato di descrivere
Erano saldamente ancorate a una prospettiva anti dogmatica e critica Allotta che rispetto agli ultimi resti di una metafisica deteriore
Furono forse ruoli di calcolo e strategici certamente non furono ritorni di una mentalità fattagli scritta e di una intenzionale semplificazione V morfologica voi siete un marxista
Ortodosso voi non siete più un marxista suo nuove rimprovero rivolto alla Prima Valle sui commentatori del tempo e attuali verrebbe da aggiungere eppure marxista ortodosso non era mai stato e dal marxismo non era mai uscito Lazio
Sì allora
Non li ho più di venti minuti possiamo anche liberare
Perché c'è stata la pausa non abbiamo iniziato alle ore quindici
E è ovvio che la discussione
Essere che cosa richieste di chiarimento delucidazioni domande considerazioni si tutte otto
Giotto considerazioni attorno al relazioni di questa mattina naturalmente anonima
Per questo richieste di cioè chiarimento domande appunti considerazioni
No vere denaro per dell'altro
Il di di legislazione Barbieri Ferrari
Altrettanto lunga inizieremo alle nove e trenta
Anticipiamo di mezzo ora le possiamo a
Chiudere qua
Nava andato deve vediamo Tozzi ci sono due domande anche da parte
C'è un pubblico di e adesso io fatta avevano nomi piena che niente alterniamo cinquanta undici auto l'ordine
E dunque di nuovo considerazioni sparse insomma una e riguarda la la la relazione di
Al
Eccola ma è solamente una curiosità però io ho avuto l'impressione cioè che tu dicessi questa mattina che
Diciamo il
Il sub Periodo nove mila ottocentosettanta assegnava una
Una crisi del liberalismo
Ora io ho un'impresa è un po'diversa cioè credo che che Labriola e volesse dire che c'è una crisi della democrazia non del liberalismo cioè che diciamo l'effetto della Rivoluzione francese si concludesse con gli ottocentosettanta e che lì si rivelasse una definitivamente diciamo una separazione tra liberalismo e democrazia che era stata la grande utopia
Del mille settecentottantanove
Se le cose stanno in questo modo diciamo la concezione di liberalismo che poi diciamo era quella anche abbastanza diffusa all'epoca insomma ben diversa da quella che possiamo noi diciamo utopistica mente immaginare ero concezione in realtà abbastanza antidemocratica nota in molti dopo gli direi liberalismo comunque era molto conservatore insomma ecco al di là della parola voglio dire ecco però ecco questa era una una curiosità che mi magari mi interessava sapere
Riguarda con interessa sapere cosa cosa pensi un'altra curiosità e che purtroppo Marcello sempre con le sue sottigliezze insomma solleva è la questione della del rimboccare le maniche uscito il trenta
No allora
Esatto rimboccare le maniche canzoni e io trovo interessante che Labriola lo voglio proprio dire nella nota no
Nel nel discorrendo che quando dice a rovesciare che non è ribaltare
è qualcosa di molto diverso cioè Roma almeno di abbastanza diverso no perché un rimboccare le mani che è un'immagine molto diversa dal prendere una cosa rimetterla sotto sopra che invece più l'immagine in Genziana
Ecco rispetto tutto quello che dicevi tu
Proprio sulla questa dell'Imam ma anche cose che emergevano nella relazione di Stefania soluzione dell'immanenza e della prassi in questo no cioè diciamo una dialettica
Diciamo legali diciamo in una dimensione di immanenza che da cui però la Praxi sei diciamo in de inseparabile ecco come come vediamo la la proprio l'idea di un push to vendano di di rimboccare
Se non voglio cadere in una grossolana diciamo immagine però voglio dire
Io trovo interessante ripeto che marcia più utilizzato quel verbo e che Labriola l'abbia voluto sottolineare proprio nella nota insomma che sia tattico il verbo non di un altro non deve ribaltare semplicemente
L'ultima questione riguarda te ed è una io soletto altre cose tue proprio sulla questione dei tempi molto
Diciamo molto molto molto sottili molto molto approfondite anche quello che ci faccia a faccia cioè risposto oggi i distretti estremo interesse io direi insomma che quando tu parli di criterio ordinatore che non può andare perduto
Stai secondo me proprio ponendo la questione ultima che poi quella di Labriola ma anche quella di Gramsci insomma cioè insomma in sostanza quando si comincia a a ragionare con dei tempi differenziati e di sincronia asincronia eccetera ovviamente ci sono due strade una è quella che va verso la totale differenziazione e quindi da diciamo l'esplosione dei tempi sostanzialmente quindi qualsiasi tipo di orizzonte
Concerto esatto esattamente quindi anche Poma la stessa idea di progresso non ha più senso oppure si mantiene un criterio ordinatore però la il quid sta proprio nel riuscire a mantenerlo senza di nuovo ricadere cioè tutte le considerazioni che fatto di sulla trilogia immanente secondo me
E si fa questa della tendenza morfologia vicino esatto
Esatto sì sì sì però è cori cioè il problema è proprio anche molto se vogliamo politico insomma perché quello che diceva sorella secondo me è un po'trova con altro linguaggio ma quello che ha ripreso Ernesto la clava alla fine
Esattamente l'Inter quasi negli stessi termini insomma no voglio dire qualsiasi tipo di discorso su un possibile progresso cioè su un salto no sul sulla fine di un già mi agli acquascooter e di una proprio di una storia noi l'inizio di un'altra
E e metafisico no e quindi IVA
Sì concludono procediamo in questo modo
C'è Massimo Gabriella
Domanda Ovadia fare relazioni no ma va benissimo qua questo non si vede ah va bene ma sì sì va bene allora verso Petrosino aspetta un attimo soltanto
Massimo così
Allora Anna Fantoni Marcello poste
Davide Borghi sono stati chiamati in causa quindi dovranno ente
Ci Francesca Izzo che per fare una domanda per fare e poi e poi poi poi chiudiamo perché non c'è non ce la facciamo
A meno che adesso non si prenoti e qualcun
Allora bene benissimo ma Massimo e poi Francesco fio alcune considerazioni che
Che che richiamano temi toccati in diversi diverse relazioni
Lascia stare alcune alcuni accenni su Vega che emergono anche dai materiali inediti perché sono mi dilungo troppo a proposito di quella presenza che rimane sempre attuale nell'elaborazione di Labriola no rispettano ritoccati in particolare nella relazione di
Di Fabio e di Anna
Mi pare che
Possa essere utile inquadrare anche le questioni della dell'ultimo Labriola che poi sono state trattate parecchio oggi
Anche a partire da quella nuova fase che sembra profilarsi a partire diciamo dal mille ottocentonovantasei e di cui la Preola effettivamente avverte precocemente non la la novità avverte che nell'oggettività proprio delle cose sta cambiando sta cambiando qualcosa
E avverte anche diciamo il il riflesso soggettivo diciamo così sul piano filosofico su tutta la questione della crisi del marxismo
Secondo me è molto rilevante va sottolineato che il discorrendo di socialismo e filosofia
Emerge proprio a partire da questo riconoscimento da parte di Labriola che aveva a lungo ventilato l'ipotesi dosaggio
Immaginando lo però e ce ne sono varie testimonianze come un saggio più applicativo a problemi concreti
Di un impianto che su cui sostanzialmente considerava che del materialismo storico un secondo saggio avesse chiarito i termini della questione
Invece il discorrendo di socialismo e filosofia è un saggio che riprende che prende di petto la questione della Weltanschauung della filosofia del marxismo e di cui evidentemente Labriola sente l'esigenza perché si approssima al dibattito sulla crisi
Di cui lui è critico lui fa sempre attenzione a dire
Cioè la questione la critica cioè lo svolgimento del marxismo necessario nella realtà storica che essa stessa si svolge e non è una crisi come invece messa in discussione dei cardini fondamentali
Su questo la posizione della Preola credo vada valorizzate che sia davvero un unicum nel panorama dell'epoca
Accanto a questo però credo che dobbiamo chiederci questo impianto si traduce nella delineazione di una strategia politica convincente posto che
Potessimo chiederanno Labriola un singolo una cosa del genere io credo però di no che anche i nodi che venivano toccati vadano si pongano qua
Cioè già negli anni tanti ne Procacci veniva citato stamattina
Badaloni Giarratana che diceva la però non aveva ancora finito di capire io credo che quella linea interpretativa che poi chiama in causa la questione del colonialismo
Vada ancora ripresa
A me sembra che ci sia qualcosa mio sintetizzato con l'idea del capitale educatore cioè di un ruolo ancora educativo
Del capitale che educativo perché formativo nei confronti del proletariato proprio a livello concreto ma anche dei popoli coloniali
E che permanga nonostante il riconoscimento delle antitesi delle complicazioni delle difformità nei livelli di sviluppo di cui gli ultimi materiali sono
Sono intessuti
Quindi il modo di produzione capitalistico per lui a me pare si deve sviluppare compiutamente ancora
E ne discende ne deriva una concezione del ruolo dei compiti politici dei socialisti che va in questa direzione cioè i socialisti devono
Non passivamente attendere ma attiva mente promuovere questo sviluppo del capitalismo
Di cui il colonialismo una parte integrante cioè la posizione di la prova sul colonialismo è quella rispetto ai moti del mille ottocentonovantotto che citati stamattina vanno lette insieme realtà tutti gli interventi politici dell'ultima la prova a mio giudizio sono coerenti da questo punto di vista in cui la spontaneità di una citazione in un Paese come l'Italia che ancora arretrato rispetto alle altre borghesie dal punto di vista Capello sicuro vitalistico sono agitazioni violente intempestive
Non vanno bene ancora i socialisti devono promuovere un'alleanza con i settori più conseguenti della borghesia e più conseguenti più progressisti vuol dire anche più colonialisti perché non ci si può sottrarre
Da quella da quel piano della competizione
Io credo che non sia peregrino interrogarsi interrogare Labriola sulla validità di questa impostazione in un momento storico in cui tutto il movimento socialista il marxismo dell'epoca erano sollecitati e non c'erano risposta già pronte
Se vediamo cosa dice però il Lenin per esempio sulla questione del della dell'invasione della Cina notiamo che c'è una prospettiva molto differente da quella di la prole questo confronto secondo me
Non è peregrino farlo ultimo riferimento velocissimo su un problema toccato
La Polo faville in parte anche da Francesca Izzo sulla questione
Degli intellettuali del partito direi della soggettività perché questo è anche un nodo su cui in quel contesto come dire tutto il marxismo è chiamato a un adeguamento
Si parlava dei socialisti come maestri
Io credo che studiando anche da un punto di vista semantico diciamo così sì emergano delle oscillazioni nell'uso dei termini socialisti sono maestri i socialisti sono ostetrici di un faticoso parto i socialisti sono a volte non devono essere Duccio condottieri a volte sì perché mi sembra che ci sia un'oscillazione proprio sul nodo della costituzione del soggetto politico del ruolo del soggetto politico
In particolare rispetto al nodo direzione spontaneità e anche qui sei per esempio in occasione dei fasci siciliani leggiamo iscritti di Labriola che delineano un'idea del partito come di un soggetto che è stato contatto
Con la città subisce la violenza no come qualcosa da appunto da criticare delle agitazioni spontanee
Ma nemmeno dice nemmeno dobbiamo confonderci semplicemente con la rivolta dobbiamo preoccuparci di organizzare l'attiva mente c'è emerge una concezione di questo tipo
Non credo che sempre diciamo la prospettiva
Articolato da Labriola su questo piano mantenga questa diciamo che recita tanto da poi far affiorare una concezione diversa della spontaneità come quella che accennavo prima che diventa addirittura nel che dal peso di negativo parlerà e trenta minuti domani
Tensioni che futuri soldi nata no non presiedo io Preside della covata allora cioè Francesca Izzo
Sì non è un discorrendo di
Probabilmente possiamo poi anche per sì abbiamo tempo anche domani cioè io ho per terminato alla la mia relazione su questa questione del rapporto scienza ideologia a me rimane da anche sentendo le relazioni che ci sono stati anche la la tua ultima relazione
Un un interrogativo cioè davvero cercare di capire vende che cosa con me Labriola anche l'ultimo Labriola
Intende questo rapporto e cioè e sì davvero anche nell'ultima ultimissima fase quella più problematica dove si aprono tante questioni il diciamo la la la la concezione della visione che lui gli ha del tempo presente del tempo in cui è nato il proletariato ed è nato contemporaneamente come scrive
Nel del materialismo storico la negazione ideale la negazione oggettiva reale la negazione ideale cioè il materialismo storico c'è il superamento di qualsiasi visione ideologica finisce il giorno Cilia
E c'è la completa trasparenza
C'è anche ci sono anche delle note scritte del mille ottocentonovantaquattro in cui c'è nel passato
Negli uomini aveva hanno una percezione distorta di Clèzio faceva cioè scambiavano le ragioni oggetti
Con invece visioni religiose o altro mentre oggi cella totale trasparenza
E in mezzo quindi il mio riferimento a Lacco la diciamo il il il coincide richieste di apparenza idee senza si è verificato in un punto della storia
Che vuol dire in qualche modo sarebbe la stessa fine della storia in qualche modo questo è un punto per me qui la questione scienza ideologia e in questo è la forza del
Per la prima volta il materialismo storico immersi nazismo è davvero quello che può
Dieci per la sua verità
Per la sua scientificità ed evita di ladri tutte le questioni che poi questi atti per me questo è un problema
Non quindi quindi in ordine frutto illustri vuol dire la la
A nostra volta quello possiamo arrivare fossero diverse volte cianotico senza lo scorso russo solo allora non non tornerò sulla nuova
Altre questioni io tenuto
Rispondere insieme a cui
E cioè allora io ho un'idea
Così mi sono fatto un'idea
Piuttosto decisa di come sia la struttura concettuale esatta del pensiero di la prego
E d'altro canto lui lo dice nella seconda e nella quinta lettera egli scorretto il comunismo e tre cose
è una filosofia cioè un principio filosofico cioè la Praxis
Un dire che il conto che il concetto filosofico più alto del materialismo storico e quindi inerente al materialismo storico e la Praxi concetto col quale lui intende la totalità mediata dell'esistente
Oltre a questo non si può andare però questo concetto a belle note costitutive
Alcune delle quali sono state poste oggi precisamente diciamo sono state precisamente delucidato
La prima nota costitutiva di questo concetto e il fatto che taxi su vuol dire storia del lavoro nella sua integrità e quindi che non è inseparabile la dimensione ideologica da Lippi dall'interno dalla dimensione pratica
La seconda dimensione di questo concetto che è il punto più alto del marxismo critico per la Piola è che è la storicità dei bisogni anche questo è stato detto
Il tema la terza nota concettuale di questo concetto e oltre a questo la viola non va mali
è il rapporto che esiste tra il l'atto produttivo
E la condensazione del lavoro
Come dicevi tu c'è un rapporto di tensione tant'è che la viola parla sempre questo è un elemento decisivo e la sua concezione di strumenti
Di terreno artificiale cioè di ciò che si accumula ed è determinante anche rispetto all'atto io vedo qui
Un'attenzione più forte rispetto a quella che
Mette in luce spaventa io
E questo è un piano il concetto filosofico poi c'è il problema del materialismo storico in quanto metodo la dialettica non rientra non è un concetto filosofico per Labriola
La dialettica fa parte del metodo genetico commettono genetico rabbia Landoni intende empirismo in senso lato
Intende due cose precise
Due
Intende una interpretazione morfologica o tipo logica
Attenzione Paolo perché nel discorrendo c'è una variante essenziale quando parla e la teoria il valore prima scrive posizione logica poi da cambia dice premessa tipica e questo è decisivo quindi intende una concezione tipologica vuol dire il concetto tipico
Concetto un limite lo chiamava Croce cioè l'idea che io ho un plesso di fenomeni che stanno insieme
Prendo faccio un'astrazione determinata del carattere decisivo per esempio del carattere facessimo nelle lingue
Oppure appunto della teoria del valore cioè della label del lavoro come produzioni di valore e poi con un netto a questo concetto tipico l'insieme dei fenomeni e questo il primo punto del metodo genetico cioè l'elaborazione di un concetto tipico di un plesso di fenomeni circoscritti
Il secondo punto è quello che lui chiama subordinatamente dialettico ecco la dialettica di etica non è un concetto filosofico per lui la dialettica è un aspetto del metodo Praxis e subordinatamente genetico cioè una volta che ho individuato questo concetto tipico esisteva una relazione
Del del questi questo plesso di fenomeni che rimanda da un fenomeno all'altro da un fatto all'altro
E poi c'è il marxismo qui abbiamo letto il nazismo come principio filosofia e la Praxis hippie marxismo come metodo metodo storico critico dell'economia dice critica dell'economia e il marxismo come Weltanschauung
Quando si dice Weltanschauung non si intende finito si intende secondo me filosofia PC filosofia Weltanschauung non è filosofia Opel Tascio
La Weltanschauung è l'idea che secondo lui non ci sono filosofie contemplative cioè che la filosofia ha una portata produttiva di realtà
Quindi marxismo e principio filosofico metodo genetico e subordinatamente dialettico che attraverso il concetto determinato coglie la dimensione empirica e dimensione non contemplativa ma Weltanschauung visione del mondo produttrice di un mondo nuovo
Questa è la sua giuria ora pervenire alla domanda interessantissima a mio modo di vedere la professoressa Izzo
Ma allora quando siamo arrivati qua l'ideologia è superata allora io direi due cose cioè di lei prima di tutto che bisogna rivalutare perché questo al da un elemento di originalità tre la riflessione che la viola fa sull'ideologia lo diceva anche Marcello
L'ideologia per lui non è mistificazione della realtà è una parte del reale e che si fa
No su quando parla ideologia di Lutero eccetera certa è qualcosa che va compreso nel plesso storico di quel momento però in
Ero che qui che qui si arriva a un punto in cui ci possiamo chiedere ma queste scienza UE ideologia siamo qui per esempio un momento italiano di auto comprensione di autocoscienza io rispondere in questo modo
è chiaro che la questione e molto problematica mio rispondere in questo modo si e non e mi spiego
Sì nel senso che questa struttura complessiva che prima ho cercato di descrivere il principio mettono cioè applicazione
Metodo genetico dialettico come applicazione perché quel principio Lila Praxis non spiega niente se non è applicato
Quindi applicazione e produzione allora
Questo plesso che lui ha trovato per luglio e definitivo non è più ideologico
Però il problema è questo che questo plesso non sta insieme non è sufficiente che questo presso ha bisogno di un'applicazione alla contemporaneità cioè di capire il presente
Che dato questo plesso io devo da devo fare un esame della condizione attuale
E quindi non è ovviamente una traccia di incertezza perché per quello che cercavo di lire cioè che la condizione attuale non ci offre mai tutti tutte le informazioni necessarie
E sempre in completa come dire la storia contemporanea è necessaria ma è incompleta allora da questo punto di vista no
Quindi lei il punto
Questa è la mia opinione
La questione ideologica è superata sul piano della consapevolezza generale ma poiché è un elemento interno di questa consapevolezza generale e l'idea che vada sempre applicata al presente cioè a una situazione e poi che il presente della storia che si fanno i non ce l'abbiamo mai tutti o tutto sott'occhio come totalità
La concezione morfologica allora o la previsione morfologica non può essere solo concepita in tempi in termini contemplativi ma diventa a proposito deve intervenire la volontà nel momento in cui io opero cioè applico questa comprensione ho finito devo anche operare per realizzarla
C'è una sottile differenza tra questo quello che dice Gramsci soprattutto su secondo me secondo me c'è una sottile differenza soprattutto soprattutto ecco suo e appunto
Soprattutto soprattutto no nell'accentuazione dico perché certo che è complicato certo che è complicato però però nell'accentuazione tu sei d'accordo Francesca che c'è su questo piano
Bene
Troppo incerto
è comunque certo poi non si può dire neanche così in termini generali perché bisognerebbe dire di quale Gramsci stiamo parlando comunque grazie
Scusate se no no no a Anna Fantoni
Voi Marcello
E allora cercherò
Quanti
Penitenze sentirsi allora cerco di rispondere a Fabio cerco di essere ordinata perché l'argomento chiaramente credo che sia estremamente complesso penso che anzitutto bisognerebbe per
Diciamo discutere approfonditamente
Soffre cosa che non possiamo fare qui soffermarsi sull'interpretazione che la prima la data della Rivoluzione francese e delle sue diverse fasi rivoluzione francese che per esempio ne ha parlato Francesca Izzo
Ladroni interpretarli facendosi anche allo scritto di cauti
Come una rivoluzione che non esclusivamente rivoluzione borghese come rivoluzione che portata avanti da più classi e che poi diciamo vede vincitrice la borghesia e qui secondo me si pone in una prima accezione il tema della democrazia perché per esempio già con riferimento alla rivoluzione francese e in particolare al Termidoro Labriola parla di liquidazione della democrazia
Mentre nel mille ottocentosettanta siamo in piena era liberale e Luigi
E diciamo
PAC dice che
Il progresso nel diciannovesimo secolo si è realizzato per le vie dei compromessi
E io ho individuato come due come le due categorie fondamentali anzi la categoria fondamentali quella di arresto del liberalismo o diciamo utilizzato
L'espressione che lui stesso USA e di insuccesso Dellera liberale
Ora come ha interpretato questa cosa
A me sembra che quando Labriola spiega perché nel diciannovesimo secolo il progresso si è realizzato per le vie dei compromessi utilizzando questa categoria generale di arresto del liberalismo si riferisca si diciamo all'insuccesso della democrazia
Ma che però diciamo sì a un discorso più comprensivo tant'è che non elenca soltanto cioè non menziona soltanto i problemi legata all'insuccesso della democrazia ma anche l'insuccesso del principio nazionale il divario tra popoli attivi e popoli passivi
E lui dice la fine
Dell'illusione della pacifica gara cioè l'idea che il capitalismo possa essere pacifica gara quindi insomma essendoci più aspetti
Mi sembra che sia opportuno insistere su questa categoria di arresto del liberalismo che più comprensiva rispetto a quella di di insuccesso della democrazia perché perché secondo me rende possibile vedere
Cioè permetta Labriola di vedere le differenziazioni interne alla storia borghese e di articolare le diverse fasi del capitalismo cioè se non ci limitiamo a dire insuccesso della democrazia democrazia è un concetto che poi anche il proletariato può riconoscersi per esempio nell'idea di democrazia invece secondo me lui parla di arresto del liberalismo perché pensa che ci sia un patrimonio ideale
Della rivoluzione borghese che in una prima parte diciamo finita la rivoluzione francese la borghesia vince la rivoluzione francese tra tutte le classiche
Di partecipano e quella che ne esce vincitrice e però ha un ruolo progressivo la borghesia questo questo ruolo progressivo però
Appunto
Avviene per via di compromessi
E quindi secondo me diciamo ma è importante distinguere liberalismo come distanza di progresso di cui la borghesia si è fatta portatrice nella prima metà del secolo e fino al mille ottocentosettanta e il capitalismo e questo penso che
Sia
Importante è anche alla luce
Dell'intervento di di Massimo Gardella cioè
Estensione mondiale del capitalismo come condizione di tutto il resto
Se come il punto di da un secolo all'altro e delle elezioni del mille novecento mille novecentouno e popolo la dialettica che si instaura tra un capitalismo che già esteso a tutto il mondo
E l'arresto del liberalismo cioè l'intervenire di una tendenza regressiva che prima non era così accentuata ci sono anche altri testi dove apre ora dice che è finita l'epoca appunto del liberalismo e sempre in riferimento a quello che all'intervento di Massimo la Bella secondo me è molto importante la citazione che ha letto stamattina Fabio Frosini dove la parola parla dell'intera nazione operaia dell'internazione capitalista
Che è vero quello che tu dicevi che i partiti operai secondo Labriola dovrebbero favorire questo processo del capitale però Labriola dice internazione operaia non è che si schiaccia sul sull'hinterland sta dice deve agire come correttivo dell'intera nazione capitalista e poi dice
Come correttivo impulsivo e limitativo quindi è vero che su alcune cose per Labriola
L'intera nazione operare deve fungere da l'impulso dell'intera nazione capitalista su altre invece dal limitativo un ultimo punto rapidissimo secondo me la questione della del colonialismo chiama in causa il tema del rapporto tra classe nazione che evidentemente Labriola non riesce diciamo a sviluppare fino in fondo e compiutamente diciamo non lo articolabile né quindi giunge a posizioni filo colonialisti che e anche a quello che poi di Jenin per esempio avrebbe chiamato l'imperialismo della povera gente
E però secondo me bisogna anche dire che Labriola avuto il merito di porre il rapporto tra classe in azione
Criticando quelli che lui chiamava gli internazionalisti amor fischio per esempio anche gli stessi socialisti italiani per quanto riguarda le loro posizioni in politica estera che definiva
I veri eredi dell'amore pista Bakunin e se con è questo invece è un elemento di pregio da posizioni la preoccupa
Allora intanto se posso permettermi una piccola invasione di campo cioè
Dire una cosa su una domanda che non è stata rivolta anni
Quella di Francesca io l'impressione
Che ho è che la questione del rapporto scienza e teologia questa nell'idea che mi sono fatto si comincia a chiarire se non la mettiamo in rapporto con la teoria dei fattori
Dei fattori
Adesso non posso tornare analiticamente sulla questione cioè se consideriamo il fatto che i fattori come
Più Labriola chiamarli svolge sono principio di scienza
Non è possibile pensare la scienza che non sia scienza di fattori sempre la scienza economica la scienza del fattore economico
E al tempo stesso principio come posso dire di una ideologia in senso costruttivo in senso positivo e di una cristallizzazione ideologica e di una contrapposizione alla scienza
Quindi io ripartire da lì se potessi come dire
Dare un suggerimento per pensare quello che tu giustamente poneva beola come
Rapporto tra scienza e ideologia quindi questa allora la domanda di Fabio sulla questione che pone Fabio mi pare che riguardi il tema del rovesciamento della dialettica hegeliana se occorre se ho inteso bene
Allora come lo pone Labriola mi pare
Insomma facile da dire poi non facilissimo da spiegare cioè
Dalla
Pensiero alla vita
E invece come dire il rovesciamento dice dalla vita al pensiero
Che cosa significa la parola vita in questo contesto non è semplicissimo
Naturalmente qui la questione dovrebbe essere
Richiederebbe due premesse che adesso non posso fare per cominciare per provare a sciogliere questa questione
La prima premessa
E che cosa significa rovesciare la dialettica hegeliana richiederei aiuto alla professoressa che cioè se ha un senso questa espressione e come si configura per esempio in Marx questo problema si configura in tanti modi diverso
Al modo della sinistra hegeliana critica del quarantatré al modo della Sacra famiglia storia del materialismo
Al modo della prefazione del cinquantanove per la critica dell'economia politica e poi soprattutto forse l'ultima parola al modo del Po scritto nella seconda edizione Carlson tanti modi diciamo così
Di questa formula che è un po'una metafora perché la diretti Diana non si rovescia come si rovescia
Di un problema importante che nasce da foglie erba è quello del rovesciamento della della filosofia diciamo dell'acqua e Labriola sta qua dentro questa direi è la prima osservazione dalla vita al pensiero
Quello che è certo è che la viola non c'è rovesciamento della semoventi sa delle idee nella semovente sa della materia cioè non c'è un autentica processo dialettico che non richiami al principio della vita che il principio della prassi che non venga diciamo così messo in movimento e qui sarebbe necessario adesso vado solo come indice di una di una ricerca ecco per capire come Labriola pone il problema della dialettica rovesciata
E sarebbe necessario diciamo capire come ecco porre un problema di storia della filosofia proprio in senso proposte hegeliana
Dopo Hegel succede una cosa che nel Periodo ed Eliano sarebbe incomprensibile
Cioè la dialettica deve essere integrata deve essere riformata deve essere corrette queste integrazioni sono di vario genere
C'è una integrazione diciamo di carattere teoretico per esempio spaventa per esempio la riforma dispone
C'è una integrazione di carattere politico per esempio possiamo pensare a Gramsci
Che senza come dire la politica
E c'è un'integrazione che definirei di carattere storico e forse questa è la chiave per entrare
Dentro il rovesciamento così e quindi la questione della Genesi no perché così importante la il rapporto tra agenzie dialettica
Perché la dialettica diciamo tesi e antitesi sintesi non si accende da sola senza la prassi cioè senza questa integrazione
Che Inda beola e soprattutto un'integrazione di carattere storico cioè chiede appunto la ricerca genetica perché la dialettica abbia un significato si stringe in un modo che abbiamo verificato che le nostre relazioni molto complicato questo abbraccio
Tra due cose diverse che sono la dialettica e la gente il metodo dialettico il metodo genetico
Probabilmente sciogliere concettualmente il rapporto tra metodo dialettico nello genetico significa rispondere alla tua domanda
Cioè come effettivamente si configura il tema del rovesciamento dalla dialettica hegeliana
Al fondo troveremmo questa parola questa
Ceva riferimento Davide alla fine insomma apra sedici
Attualmente la prassi sta dentro questa questa complicata relazione del documento certamente il rovesciamento della dialettica
E Liliana qui sostanzialmente nella formula dava vita al pensiero non più dal pensiero la vita
è una questione che Labriola assume
Una grande complicazione dal punto di vista concettuale questo mi pare che l'abbiamo verificato attraverso tutti interventi richiamerei scusa ero chiuso richiamerei ancora la
Dissertazione
La tesi per la libera docenza del mille ottocentosettantuno dove mi pare che la questione sia posta molto tempo prima del marxismo nella maniera più ci più chiara
Non si passa per passaggio dialettico semplice
Dal mondo antico mondo medievale
Mondo antico non ha una miccia dialettica una spinta dialettica all'interno per giustificare il passaggio ad un altra formazione
Allora come si fa spiegare quel passaggio evidentemente la dialettica non dico e deve essere abbandonata perché deve essere integrata deve essere integrata poi il metodo genetico con tutte le BOT la linguistica tutto ci mettiamo dentro suadente c'è però serve a cosa
Serve a spiegare questa integrazione c'è appunto il la dialettica da sola così come che nella configurata non basta più ma questo anche sicuramente però cioè amica sorride Ambriola
E questo anche a parlare da tre a partire da prendere molto ma questo sarà così anche in Gramsci ma che basta la DIA la contraddizione della formazione economico-sociale per spiegare il passaggio
No cioè dopo Hegel la dialettica vive delle avventure queste avventure
Non sono più la dialettica hegeliana in senso puro
E il rovesciamento a me pare che sta dentro questa
Difficile diciamo situazione
Allora io chiedo macchine di
Ma chi mi ha chiesto di intervenire diete
Domani
Lo facciamo domani mostre domani essendo la sessione
Va bene Frosini domani strappa tutto il giorno e così via rimandiamo fermiamoci
Chicken conviene perché sono le diciotto e quindici
Anzi e diciassette ci vediamo domani
Buona serata grazie