Da una guerra alle altre - Fascismo e nazionalismo nella storia d'Italia (Prima giornata - Terza sessione)

Attivismo ci fu solo un film in cui c'era una sequenza de svariate insomma di non siamo bravi decine di film in cui se saltasse il gemellaggio nazifascista un solo film contiene una sequenza del genere in altri in altri due o tre si vede un delle bandiere naziste
Ma niente più di questo la è tutto questo nonostante pur non ci furono film antisemiti anche se in Italia ad esempio Süss l'ebreo
Ed è uno straordinario successo anzi diede vita a un un po'a una specie di pogrom in alcune città né dell'area adriatica quando riuscì a a Fiume e se non sbaglio
I non mi ricordo in quell'altra città comunque come dire l'aspetto ideologico del conflitto non entro più di tanto nel film perché invece la guerra fu presentata come la guerra di tutti i tempi anni
Nello spirito dell'unità del Piave di Vittorio Veneto la tutto questo per le ragioni sono anche in parte ovvie
Il cattivo andamento della guerra
Il problema del rapporto con l'alleato che non era solo un problema di rapporto politico generale ma come tante fonti ormai dagli anni Settanta c'hanno dimostrato anche di impopolarità
Del l'alleato tedesco e voi anche perché poi l'alleato tedesco era stato il nemico in quella prima guerra che ritroviamo come modelli iconografici e tanti figli ecco in tanti film italiani c'è anche riferimento a sconfitte dell'Italia anche se nella fiction
Sono sconfitte provvisorie come Bengasi uno dei film più interessanti anche se non all'altezza degli altri due capolavori a se pur se di propaganda di Augusto Genina come squadrone bianco e come L'assedio dell'Alcazar che tra l'altro girato poco prima della guerra uno dei pochi film in cui vediamo dei comunisti sia pure spagnoli in azione in un film
Fascista
Ecco perché appunto e in Bengasi così come indugiare Habboub firma sul presidio insomma
Giara Boyle presi il fortino di Giarabub Bengasi passarono di mano altre due volte anche se appunto Bengasi il film si concludeva con il ritorno trionfale per italiani nella città
Dicevo prima che le sconfitte della guerra costrinsero alla torsione molto forte il cinema di fiction
E e a ambientazioni sempre più a temporali sulle avventure di pochi personaggi sul loro addestramento insomma la guerra scolora è il caso ad esempio di un film come I tre a cui lotti su tre giovani aviatori che poi vanno in Russia
Ma è una Russia Hadid dal teatro di cosa diciamo a poca a che fare con il fronte vere proprio tra l'altro che segnò l'esordio di Alberto Sordi nel cinema o in masse di Marcellini su non si capisce dove avvengono queste eroiche avventure di questi marinai che affondano le navi britanniche
In questo senso appunto due film particolari e sono stati c'è già un dibattito esso di non c'è proprio il tempo se non ricordare il dibattito sul realismo perché è un dibattito che comincia negli anni Trenta stessi e dentro la cultura fascista
Ancor prima delle del neorealismo quindi son novant'anni dibattito sul realismo che adesso non possiamo armi realismo non solo cinematografico ma anche letterario non è possibile diciamo compendiare comunque la due film diciamo si segnalano il succo di sosta di scritti tantissime sono Al Fatah How Uomini sul fondo appunto di De Robertis dove c'è una uno stile che è stato visto generalisti ma è stato contestato in qualche modo e così come in altri film interessanti e documentari di di quel momento in cui c'è invece molta fiction cioè come dire la verità del documentare io doveva infondere
Credibilità di von tra un pubblico sempre più scettico ai prodotti e della figlia
La e però a quei due film rientravano in realtà nei camini propaganda appunto tra l'altro è proprio in Al Fatah un che abbia la sequenza con la fratellanza italo-tedesca
La
Sono veramente in grande ritardo vediamo alcuni punti innanzitutto la guerra il fronte interno cioè molto poco nel film la guerra totale non arriva nel cinema di guerra e
Solo vagamente in alcuni film come Campo dei Fiori con Aldo Fabrizi Anna Magnani avanti c'è posto addirittura non arriva la guerra e anche ormai era una guerra guerreggiata sul suolo italiano nei film appunto che anticipa nel neorealismo commosso ossessione
I bambini ci guardano e quattro passi tra le nuvole la intende To questo un discorso complicato interessante quello relativo alle donne
Come dire anche se in ruoli per lo più ancillari non c'è dubbio che in un altro modo grafia che mette al centro l'italianità che mentre il centro la comunità i film di guerra la comunità nazionale
E all'interno dalla comuni azionari Lou il ruolo della famiglia
Le donne quindi un qualche modo furono molto più che in passato in ruoli diversi da quelli dei telefoni bianchi
Cinematica mente pria aetate dentro la grande storia però se posso sintetizzare una sorta di modernizzazione in forma di rivoluzione passiva
Per visto che siamo alla Fondazione Gramsci la però non c'è dubbio che in alcuni film e facevano le spire uccidevano eccetera un altro aspetto che non ci fu nel cinema italiano fu proprio quello
Fini spionaggio la centralità dell'Intelligence della raccolta della Consap protezione delle informazioni che invece troviamo alla cartellonistica sulla stampa di quegli anni è una cosa che nel cinema non cioè la se non c'era un film il nemico di Ritratto di Guglielmo Giannini del fondatore prova del Fronte dell'Uomo qualunque erano pellicole provincia di così come ancora più interessante è si parlava del nemico interno
Prima il c'è un solo film che si chiama spie tra le eliche dove c'è l'idea della Quinta colonna questo è un altro elemento che è assente del cinema italiano di quegli anni che invece tra le ricordiamoci sabotatori dieci cocca o duello mortale di Fritz Lang ci sono decine di film soprattutto anglo americani su questo tema in questo quadro l'immagine del nemico e
Ma che qui passò Nencini Paliano soprattutto attraverso il film storico che non sono in Italia fu una delle chiavi
Attraverso cui mobilitare le comunità nazionali Lab brevità del conflitto con la Francia fece sì che dalla Francia si parlasse abbastanza poco nonostante ci fosse una tradizione in realtà ma antica diciamo che era stata in tutti gli anni Trenta in film come Pietro Micca o Ettore Fieramosca al più famoso Ibra Setti però non mancarono punzecchiature come in Fra Diavolo
In un paio di altri film ma anche l'Inghilterra fu alla fine anche se la più bersagliata diciamo fu tutto sommato non è che
Attaccata ai più di tanto
Dicevamo di Bengasi appunto il filmato che gli inglesi fanno delle nefandezze ma poi alla fine diciamo non non più di tanto più interessante discorso sugli Stati Uniti rispetto a cui il cinema italiano una parte di insomma
Anche delle pensiamo a Vittorio Mussolini che tratta autore dei soggetti di tanti film anche di di fin di guerra di questi anni come dire
Ci fu un apporto ambiguo anche questo è stato studiato alla fine espresse il cinema una serie di pregiudizi nel suo anti medica Nismo mettendo in discussione il melting pot americano
L'infantilismo la spietatezza l'affarismo di gang serissimo ci sono poi una serie di film e metà degli Stati Uniti senza caratterizzazione negativa il film qui vorrei citare sì lo so bisogno di tre minuti
La famosa fin più famoso e Harlem
In cui Luigi predichiamo attrezzature che già era in odore di antifascismo cioè Sergio Amidei Emilio Cecchi Giacomo Debenedetti quindi figure importanti della cultura italiana la citazione è famosa e vi disse c'è bisogno di un buon film di propaganda noi non ci riusciamo provateci voi che siete antifascisti disse Luigi Freddi ai tre sceneggiatori la in conclusione come dire
Il basso voltaggio ideologico del cinema italiano lo troviamo anche quando no veramente il tempo rispetto al cinema sovietico anche qui le convenzioni di genere The andarono tese ero a come dire a debordare rispetto alla come dire all'attacco ideologico che invece fu furibondo sulle altre sul resto della comunicazione di visiva
Sulle i documentari del Luce nei documentari del Luce nei cinegiornali e anche nei film in generale di produzione cattolica
La sulla propaganda
Non fiction a questo punto il tempo è veramente finito vorrei dire che sono una cosa che sono delle tante che ho scritto ma che il venticinque luglio almeno nel tema comincia come dire un po'di tempo prima perché
L'onnipresente di figura di Mussolini che in tutta la storia del Luce aveva invaso gli schermi e e aveva come dire dominato il quadro
Nel corso se contiamo le decine di presenza del quaranta del quarantuno nel quarantadue impedisce se comincia a diminuire nel quarantatré Mussolini fino a venticinque luglio compare solo in quattro cinegiornale viceversa soprattutto il servizio sul viaggio in Sicilia ma non soltanto quello cresce la figura del re in cui al di là delle tutti i possibili diciamo manipolazioni della propaganda si vede un sincero into sia massimo della popolazione quando va in Sicilia e quando va in altri luoghi in altri luoghi dell'Italia e quindi in un qualche modo
Malgrado diciamo il controllo che fu esercitato sulla produzione del Luce come è stato scritto la sterilizzazione dell'informazione i cinegiornali non evitarono evidentemente la morte del malato finito sono solo due minuti di ritardo solo per essere a Roma diciamo no solo dire una cosa
La questa afasia il cinegiornale Luce
Anche nei momenti più drammatici della storia del quarantatré
Come dire come smise quasi di parlare della guerra e ad esempio è quasi del tutto assente non lo so e questo non dipende solo dei buchi nella documentazione la alla campagna di Sicilia
Che fu raccontata soltanto dei vincitori di quella campagna
Ecco qua in un qualche modo
Crollarono di ultimi i due baluardi tre baluardi
Della sopra
Ho finito sintetizzare diciamo alla provocando dell'Unire dal quaranta al quarantenne del quarantadue quarantatré l'idea della fortezza europea che avrebbe retto all'attacco l'idea delle armi segrete tedesche e e appunto l'idea che in un qualche modo sarebbe stato possibile fermare gli invasori perché l'Europa appunto era una fortezza inespugnabile e gli attacchi contro i gangster dell'aria
E qui il amico Quinzi come no dimenticavo nel Harlem ce lo scontro di razza ma non c'è più tempo finito grazie
Allora grazie per questi due interventi molto interessanti ascoltiamo gli altri non so fino a che punto i tempi del sogno
In tema quelli perché se dobbiamo veramente lasciare finire alle sei o se abbiamo un po'di tempo dopo per discutere possiamo discutere un po'dopodiché il privilegio de grazie il privilegio dei presidenti è che abbiamo letto il testo ed è un correre meno frustrante ma è anche più facile così tagliare domandatevi rispettare intenti allora adesso esco iniziano dunque Telesina Chiellini che ci parlerà di antisemitismo e campane antiborghese nel trentotto
A questo è peggio potrà ora si ora si danni sentite
Queste
Ha ora ora sinora chiarisco allora cercherò di essere
Rapida e sintetica ma non è facile però prima di tutto vorrei fare dei ringraziamenti non formali agli agli amici appunto della Fondazione per la proposta di questo convegno che trovo tra le tante che queste si stanno svolgendo in queste settimane
Una delle più articolate ricche interessanti io interpretato appunto il tema come un una questione da apporre e la e da quando come vedo nel programma è stata posta rispetto in un'articolazione molto ampia quindi nella nostra sessione la costruzione del nemico e come vedete anche rispetto al tema
Che vado a trattare il tema della guerra
In qualche modo Simone Sipos pone contro un'attenzione in un modo dinamico ma anche a volte in controluce
Parto però da una citazione
Il cinque dicembre mille novecentotrentotto una nota della federazione locale del fascio del passo torinese informava il segretario nazionali viennese
Di un incidente che era avvenuto in un locale notturno a Torino dove cito dove ogni notte numerosi Gaga tra i quali molti ebrei non lesinano denaro che magari negano le istituzioni fasciste
Per ottenere a colpi di biglietti di banca che l'orchestra suoni in ogni ogni musica tranne quella italiana
Mi riferì di scontri tra fascisti che avevano fatto irruzione nel locale alcuni sedicenti Bray presenti federale commentava
E cito ancora naturale che il fascista in parola abbiamo subito subito energicamente reagito e poiché dal predetto gruppo di Gaga parti contro di lui una bottiglia altri camerati che si trovavano nella sala lo spalleggia arma espellendo dal locale i provocatori
Questo slittamenti conto semantico tra Gaga ebree linee linguaggio Program burocratico del fascismo
Non deve sorprendere siamo nell'autunno del trentotto nemesi imprime possibile osservare ricezioni e affetti della campagna razziale della campagna borghese
Abbiati
Qualche tempo prima
Facciamo per o anche un passo indietro qualche settimana il venticinque ottobre del trentotto in un discorso rivolto al consiglio nazionale del Partito nazionale fascista Mussolini presentava un nuovo nemico verso il quale concentrare energie
Alla fine dell'anno sedicesimo o individuato un iniquo un nemico del nostro regime questo nemico a nome borghesia
Il tema però noi sappiamo non era certamente nuovo per il fascismo no e qui diciamo devo tagliare tutta una serie di considerazioni che fa anche partono da il il peso dell'antipolitica della band appunto del della polemica antiborghese dal primo fascismo poi nel corso degli anni
Negli anni Venti fino al all'altro discorso del trentaquattro tutta questa parte l'ho evocata
Diciamo nel saggio ma in più in modo dettagliato nel contributo per il volume Einaudi fisiche appena uscito scusate Petrelli che appena uscito però fatto
Pass passati mi siamo siamo a nel nel nell'ottobre del trentotto e la borghesia
Al Duce non interessava né il peso economico nelle relazioni che stabiliva con gli altri gruppi sociali era interpretata come una espressione di mentalità e temperamento e veniva considerata avversaria alla piena realizzazione del progetto dell'uomo nuovo fascista
Per combatterla
Diceva ancora Mussolini bisogna dare i tre poderosi cazzotti nello stomaco a questa borghesia italiana
L'abbia lo ha già detto la polemica antiborghese viene ricco esatta indicazione lo stesso Duce nel periodo in cui la stampa contigue contribuiva accompagnare l'applicazione
Dei provvedimenti per la difesa della razza italiana rivolta agli ebrei italianissimi residenti
In Italia già al centro di una martellante campagna propagandistica avviata nell'estate del trentotto
Questa compresenza quindi non è casuale anzi è frequente l'identificazione tra due bersagli come abbiamo visto l'ebreo borghese tanto da essere spesso percepiti come un unico obiettivo i tre cazzotti a cui faceva riferimento Mussolini nel suo discorso il ventotto ottobre erano tre scelte compiute dal regime la ma riguardava l'adozione del partito romano nelle parate
La seconda era l'interdizione del voi al posto del lei ed infine veniva menzionata la questione razziale
Per Mussolini gli italiani solo delle citazioni erano evidentemente ariani venite venuti dalle altre del Nord e ancora ariani di tipo puro di tipo mediterraneo puliti occorre pertanto nella stessa frase reagire contro attivismo del popolo ebreo lo e questa è una citazione più lunga non vi è dubbio che l'ebraismo mondiale è stato punto il fascismo non c'è non vi è dubbio che durante le sanzioni
E le manovre furono tacciate dagli ebrei non vi è dubbio che nel mille novecentoventiquattro in da quattro i manifestanti antifascista i manifesti antifascisti erano costellati di nomi pregherei non vi è dubbio che nove non erano quarantatré mila ma settanta mila
Come fa a o fermarsi su questi passaggi appunto di questo discorso perché si ritrovano quindi strettamente legati due temi
Anzi la lotta al Borghese diventava imprescindibile necessaria non solo per realizzare interamente la questione razziale ma anche per portare tutte le energie del popolo italiano verso l'obiettivo di Potenza
Una avvertenza metodologica di quindi mi sento di avanzare in questa sede quella di ripensare come del resto stiamo facendo in questa sessione intitolata la costruzione del nemico
Sulla compresenza di figure del nemico da colpire attraverso discorsi e pratiche che certamente presentano aspetti individui diciamo specifici ma presentano anche alcuni elementi
Peculiari de scusate con comuni cioè non voglio ovviamente annullare la differenza tra la portata della campagna anti borghese la campagna razziale che accompagna i provvedimenti non voglio diciamo sono due nemici no due mobilitazioni tipo diverso ma credo che sia interessante
Non fare come spesso è stato fatto in particolare per la questione dell'applicazione delle leggi razziali un po'diciamo leggerlo no mette leggere questa questa mobilitazione del regime in un in un vuoto un po'pragmatico ma inserirlo in una diciamo in un contesto più ampio in cui questo nemico a basse su mere una a un aspetto molto sfaccettato quindi un'altra cosa che riprendo che poi diamo anche diciamo evocato nelle nei conciliaboli diciamo nei commenti nelle pause che
Mi sembra appunto come questione diciamo di
Gli avvertenza metodologica quella di un'attenzione alle varie fasi e a una col alla cronologia interna del fascista la star del Ventennio che ci aiuterebbe ad avere una prospettiva più articolata in particolare diciamo queste due campagne vanno a mio avviso inserite in una serie di decisioni che riguardarono l'hub l'ultimo biennio degli anni Trenta proprio quello che noi facciamo coincidere con queste quello della mobilitazione belli
Cioè tenere insieme l'antisemitismo di Stato la mia mobilitazione bellica diciamo la realizzazione di questa ideologia di guerre la politica estera poi e di qui anche l'attenzione invece alla politica
Estera appunto la Aldo il Patto d'acciaio con la Germania nazista il consolidamento dell'Asse Roma Berlino tutto questo va prese in considerazione insieme allo stesso progetto di costruzione dell'uomo nuovo fascista un progetto che è stato
Spesso analizzato più come un enunciato concreti come un proposito di S di di di da realizzare concretamente ma certamente il Progetto è stato reale e bisogna tenerne conto ed è un peccato appunto che vi sia mancata la relazione sul nuovo nuovo nuovo fascista come mito del guerriero perché
E avrebbe fatto appunto da controcanto cioè questa questi nemici Entente devono essere in qualche modo
Messi fuori gioco no ancora siamo in questa fase sono delli ostacoli per la affermazione quindi borghesia ebrei possono degli ostacoli per l'affermazione del del dell'uomo del piena piena del nuovo ora l'uomo fascista come
Ha richiamato opportunamente Gian Pasquale Santo Massimo il biondo trentotto quaranta per il fascismo fu una fase intensa di progettazione tanto su sul piano sociale tanto sul piano economico e politico e questa è la sua citazione in per quanti vivevano nella sua ombra il fascismo appariva invece così un sistema politico destinato a durare
E forse a stravincere un oroscopo un un regime che sembra avere di fronte a sé decenni anziché anni né una considerazione diversa era lo sfondo nelle valutazioni degli oppositori
Né il discorso di Mussolini del venticinque ottobre noi troviamo appunto tentato da Mussolini una descrizione del borghese codardo pessimista nemico dello sport e ancora naturalmente pacifista pietoso pietista pronto a commuoversi Sempre umanitario in fecondo
Come ha da commentare carlona Varanasi uno dei protagonisti di questa campagna in un memoriale però scritto il ventisette luglio del quarantatré
Molte volte inimicizie vi siamo fabbricati in un per un gusto sadico che non ho mai condiviso e mi capito
Ora la lettura prevalente no della campagna anti borghese si è focalizzata sugli elementi relative alla riforma di costruire ritenendoli
Aspetti folcloristici di esteriori
Però Seat non si trattò solo di una campagna meramente propaganda propagandistica fu anzi una campagna fortemente Dam voluta da Mussolini nella convinzione che solo procedendo all'estirpazioni profonda di quello che rimaneva nel del ancora dello spirito borghese si potesse arrivare senza ulteriori indugi esitazioni alla piena affermazione dell'uomo fascista è interessante ora non ho tempo per descrive entrare nel dettaglio
Però o le direttive che Mussolini da e ce ne rende come Cereda diciamo la lo racconta Giorgio Rondini direttore del Popolo d'Italia che viene diciamo invitato dal Duce a Palazzo lei Venezia e quindi questa ipocrita delle direttive lui di scrive così
L'esodo dei contro con Mussolini no dice ho esaurito il mio materiale ho preso dei dei fogli dal dal tavolo e solida il testo del
Del discorso del venticinque ottobre gli dice
E queste spella le diciamo la quello che riporta Giorgio Fini voi dovete su questa base su questa traccia scrivere un certo numero di articoli per illustrare i principali argomenti più contenuti
Ed ha cominciato illumina nuova numerarli segnando lì ai margini delle pagine del testo disponendo i temi borghesia stile il il voi e qui ha commentato riscaldando sì ve lo immaginate Dante che usasse lei nella Divina Commedia mille personaggi ci sono una commedia tutti parlano con i buoni e quindi ha seguitato razza ebrea ai e così via
Già nel corso del trentasette il ministero della cultura popolare sollecitava la stampa in particolare quello umoristica
A dare il proprio contributo per la riforma morale del costume degli italiani nel luglio del trentotto altri diretto alcuni direttori di giornali vennero sempre convocati nel mi dal ministero al fine di intonare la stampa sulle questioni di maggiore emergenza del momento in particolare appunto il lancio della campagna antiebraica
Nell'ambito quindi dei cambiamenti dei costumi quotidiani dovevano soffermarsi sulla campagna contro il lei dà rilievo al passo romano e cancellare la presenza di elementi Beraj e Brad Zaki delle rubriche culturali
Quindi
Se osserviamo con attenzione interventi diciamo di questi mesi l'insistenza sulla necessità di rinnovare in costume nata fascista non sembra affatto di maniere ma piuttosto intenti si si intende costituire uno dei capisaldi su cui basare un rilancio dell'ideologia fascista
Le riforme esteriori del costume corrispondevano ecco operavano a quelle interiori commenta il dieci luglio
Giù giù filmino e e sono pedate non casuali perché proprio in quelle settimane che i ci fu un'intensa campagna Pera per accompagnare le le misure antiebraiche
Come già menzionato i giornali che fece ferocemente antisemiti ripreso lo spesso i motivi della campagna anti borghese
Il topos delli in Giudea mentre della borghesia della corruzione dello stesso da parte del loro giudaico furono infatti molto frequenti per pelvica Pellicano sulla vita italiana dove si domandava se la borghesia fosse sinonimo di ebraismo molti erano gli elementi che accomunavano il borghese l'ebreo il disinteresse per la proprietà fondiaria cui preferivano il titolo di rendita e al portatore l'amore per il denaro le sanità alla collettività nazionale il parassitismo
Spiccava che borghesi come era stato il caso degli ebrei fossero esclusi dal da ogni attività sociale ed economica numerosi poi furono appunto anche su il fogli più violentemente antisemiti la difesa della razza padrino il tie-break compì i contributi sulla stampa
A carattere antisemita sull'identificazione tra ebreo borghese
Il va detto appunto che siamo ormai nel corso del trentanove e appunto alle ci avviamo alla all'entrata in guerra la campagna anti borghese da parte del regime produsse un risultato incerto e parzialmente realizzato uno da una parte questa invettive
Vennero considerate rivolte proprio contro i ceti medi creando malcontento
Problemi settori che erano tradizionalmente insomma tradizionalmente con espresso piena adesione al regime ma allo stesso tempo la campagna divenne controproducente perché identificava perché appunto diciamo produceva identificazione della stessa borghesia né i gerarchi fascisti la schiera di funzionari di partito non vennero considerati diverso dal versa della campagna uomini corrotti che difendevano privilegi e comodità da posizioni di potere fin troppo
Consolidate il sopraggiunto scoppio del conflitto mondiale rese di minore interesse la campagna antiborghese proprio anche per la scelta di toni umoristici e satirici
Che sembravano appunto indicare questioni meno rilevanti rispetto ai problemi reali ora qui non posso entrare in dettaglio ma siamo alla fine ad esempio del trentanove viene promossa e viene organizzata a Torino una che tra l'altro punto scusi il tema studiato da Marianna delle Antille ai con tutto su vignette umoristiche viene anche diciamo prova si prova organizzare una mostra antiborghese come pavidi Ian pure per come appunto padiglione per la possente del del mi minerale Otart del minerale che può non viene svolta ma tutto su questa linea della dell'ironia della vignetta della caricatura e questa diciamo questo tema alla fine
E lo dimostrano anche lo diciamo lo spoglio diciamo l'analisi anche delle note di spirito pubblico andava diventare esso stesso materiale diciamo su cui
L'operazione
Facevo ironia non ci diamo non non beh non vediamo una penetrazione diciamo di è sostanzialmente la scelta hanno di questo i diciamo di questo tono non venne non venne neo non risultò diciamo
Efficace diverso lo sappiamo Fuller
Della campagna razziale no ora non posso ripercorrere le tappe che portarono il regime di fascista di Mussolini nel trentotto
Applicare in Italia per la prima volta dalla conclusione del processo di emancipazione della minoranza ebraica delle misure atte a limitare i diritti civili ma credo che lasciatemi solo evocare alcune questioni prima di tutto qui credo che il il diciamo il riferimento a anche nel trentotto ormai la storia fiaba ampiamente dimostrato che lascia non è stata appunto una scelta voluta dall'e sterno che è stata una scelta autonoma del regime questo non sto a soffermarmi credo che bada opportunamente inserita questa scelta anche di Mussolini e di procedere a alle leggi razziali anche dentro un'Europa antisemita che si andava costruì diciamo formula rafforzando anche proprio nell'anno trentotto non e quindi diciamo ripper possiamo ripercorrere anche mentalmente le varie misure che dal marzo del trentotto il trentotto collages sì in Austria poi vengono diciamo estese in gran parte d'Europa
E qui facevo appunto il riferimento anche sì sì ho finito finisco proprio troppo proprio due mila due pagine
A
A diciamo a di Dini con la banca tenere il quadro europeo quindi tutto il mondo Italia no no no no due ha già o due mi è un po'una venuto a pagina perché ha tutto cancellato
L'altra cosa che invece va tenuta presente che qui non posso dirlo pare ahimè ma se volete ne riparliamo
Immesso diciamo con la guerra è una discussione interna alla storiografia della filiazione Genealogia delle leggi razziali e il peso diciamo che ha avuto
La conquista dell'impero appunto e quindi la comunque la la promulgazione di una legislazione razzista
Nell'impero con poi il precedente delle leggi razziali e anche qui il discorso andrebbe articolato perché se è ormai diciamo anche questa Genealogia
Qualcosa di consolidato nell'analisi del delle leggi anti antiebraiche non di meno ma ci sono diciamo delle posizioni
Diverse ad esempio c'è chi insiste più sulla il ruolo della legge del mille novecentotrenta no che è la legge che che sostanzialmente toglie la parità che in qualche modo la legge di fascismo impone alle all'unione dei tagli Mioni
Delle comunità ebraiche no come culto ammesso però ci sono anche ad esempio l'ultimo libro di Fabri
Ci dato degli elementi documentari Diversi sulla elaborazione delle legislazioni anche dai non mi posso soffermare su questo ma certamente sono nessi e sono questioni che sono interessanti prendo l'ultimo minuto non rilievo cuoco ovviamente non ho modo di revocare tutta la questione
Della del complesso normativo che quella dal settembre al novembre del trentotto viene promulgato in Italia però fammi fare un passaggio e chiudo davvero su questo
Con sottolineando quanto a mio avviso sia importante anche andare
Nella disarticolazione della cronologia interna anche se poi di pop di tempi di tempi ravvicinati perché nell'in nello studio poi delle reazioni della società italiana alle leggi antiebraiche
Certamente a mio avviso va rimarcata di più la fase che viene insegnata dal mille novecentoquaranta l'entrata in guerra che arriva dopo due anni dalla svolta antisemita avviata da Mussolini
Le note fiduciarie sullo spirito pubblico degli italiani attestarono che attestano che da parti dal trentanove
Sostanzialmente Lelli queste misure antiebraiche non rappresentano più un motivo di discussione al nel all'interno della società italiana
Sembrano di fatto accettate e applicate senza provocare reazioni e commenti della sua città
Invece ora le misure vessatorie nei confronti degli ebrei diventano a partire appunto l'entrata in guerra per sempre severi e c'è un cambio di passo c'è un cambio di passo sia dal punto di vista la propaganda di guerra
Perché la propaganda caratteri ente ebraico si rafforza in modo significativo la stampa riprese il tema della guerra antiebraica
E tra l'altro
Tema europeo perché quello che io poi ho studiato per nella Francia quel tema della Kerry Weaver accusando gli ebrei di essere ovviamente nel nella Zil Simo centrale
E quindi si accusano gli ebrei di essere responsabili dello scatenamento del conflitto recuperando quindi diffondendo lo stereotipo dell'ebreo con nemico interno e ci sono come anche rievocava
Ermanno delle ondate antisemite rispetto ad alcune questioni c'è una riproposizione anche di un antisemitismo popolare
Anche anche qui non mi posso diffonde soprattutto perché gli ebrei come sapete non partecipano allo sforzo bellico e quindi questa
Ci sono tantissime lettere denunce delle azioni che che dicono gli ebrei sono privilegiati non partono al fronte e così via tanto che il regime decide di nel mille novecentoquarantadue nel maggio del mille novecentoquarantadue decide di applicare questa diciamo di varare una misura meramente diciamo propagandistica e vessatoria cioè il lavoro coatto per gli ebrei
Ma maschi in età da diciotto cinque cinque cinquantacinque anni proprio per come risposta a questo supposto privilegio
E l'altra cosa ma anche qui lo evoco è che l'entrata in guerra coi produce delle misure vere e proprie persecutorie come l'internamento di ebrei stranieri e e e Drei è una piccola parte da italiani e quindi le continuità
E diciamo anche poi con la fase più successiva finale della della guerra l'occupazione sono molto evidente grazie terrazze dalle
Allora filmati sto l'ultimo intervento della giornata e dunque adesso do la parola da Alessandra Tarquini che ci parlerà dell'ideologia presso o questo funziona
Meglio dell'altro
Va be'allora intanto anche io voglio ringraziarvi per questo invito e tra l'altro dopo aver ascoltato mi scuso per non essere stata qui questa mattina
Ma avevo lezione consiglieri dipartimenti e quindi mi scuso per non aver ascoltato le relazioni della mattina e invece avrei voglia di non raccontarvi dell'ideologia del fascismo che il tema che mi è stato assegnato ma di commentare le belle relazioni che precedono polista perché in realtà il tema di cui parlerò lei incontra in qualche modo e quindi essendo molto d'accordo con tantissime cose con ascoltato un punto mi verrebbe da interagire di parlarvi appunto di donne di antisemitismo di razzismo e forse del tema introdotto da Katia papà cioè di che cosa significa la modernità del fascismo in che termini
Un regime è moderno ma al contempo tiene in sé elementi di continuità o che moderni non ci sembrano ma non voglio aprire cento parentesi magari se ci sarà modo ne ne riparleremo non so più tardi
Allora ideologia del fascismo
Come fanno molti di noi che studiano questi temi da tanto tempo l'ideologia del fascismo è stato un oggetto di ricerca negato per lungo tempo no si è detto che in fondo il fascismo non ha mai avuto una sua ideologia che un insieme cioè che dal punto di vista ideologico è un insieme
Dini correnti idee le più diverse
Sergio Luzzatto parlava nel novantanove ancora di un bazar no quindi di una inconsistenza di fatto ideologica
Allora non sto a farla lunga e a raccontarvi perché voglio bene a molti di vedere questo che sono qui e quindi mi mi trattengo dalle ricostruire tutto questo dibattito noiosissimo sulla che cos'è un'ideologia perché allora ci sono quelli che dicono no allora chiariamoci sul tema perché se è così allora esiste se non è così allora non esiste ora io
Direi che un aiuto ci viene dalla sociologia della conoscenza
Cioè da Cartman mai ma che negli anni trenta di fatto definisce l'ideologia come la visione di un mondo di un determinato gruppo sociale
Ma mai non proviene da diciamo così a una formazione marxista ma se ne distacca cioè dice
Di fatto dobbiamo enfatizzare gli aspetti cognitivi delle ideologie e quindi non tanto chiederci se l'ideologia è vera o è falsa perché anche quando è un insieme di pensieri contraddittorie vera perché racconta quel gruppo sociale che lei esprime di fatto poiché il dibattito e nella per aiutarci a capire che cos'è quest'ideologia del fascismo ci hanno aiutato molto di più gli storici
Che non i filosofi o appunto cui sociologi tra gli storici che si sono messi a studiare appunto questo strano oggetto
Confermando alcune intuizioni
Non come dire di ormai di lunga data e penso per esempio a Cassirer che scrive a subito dopo la seconda guerra mondiale il mito dello stato cioè ideologica del fascismo è un'ideologia di minuti
Dove mi ti anche qua che vuol dire che vuol dire quello che ci spiega già Durkheim cioè credenze collettive interiorizzate
Credenze collettive interiorizzate significa che diventa complicato distinguere all'interno del regime fascista tra produttori e consumatori di Muti
Cioè tra chi ci crede e chi esprime diciamo così il mito così come diventa complicato immaginare o pensare che questo mito o questi limiti oggi ne abbiamo evocati
Importanti il mito dell'uomo nuovo è certamente un pilastro degli ho già fascista il mito di Roma il mito di Mussolini e credo il più importante polo su cui adesso dirò due parole il mito dello Stato
Allora che cosa significa significa pur di produrre dei miti e ideologia Dignity Giorgio fascismo come ideologia di miti io penso che significhi non tanto che gli italiani vengono come dire irretiti
In a oppure come dire convinti a credere a qualche cosa di razionale composti c'è una in Novella un racconto di Thomas Mann ma che dedicato al mago Cipolla
Che è un illusionista e Thomas Mann racconta appunto il fascismo ma ne pensa malissimo
Sembra il classico signore tedesco che arriva in Versilia
Nel ventisette va al mare descrive questi italiani come dei poveretti irretiti da questo illusionista che il mago Cipolla il racconto di Thomas Mann diventa uno dei simboli della protesta antifascista di fatto di mamma no
Ecco io non credo che gli italiani e che parlare di ideologia di miti significhi parlare di ma questo lo credo in generale nei regimi totalitari
Significhi parlare di persone irretito che dal mago Cipolla
E credo che da questo punto di vista sia una come dire sia più complicato e cioè che l'interiorizzazione dignitosa sia assolutamente compatibile con un comportamento e con una politica razionale
No è come quando si dice follia antisemita no non è folle l'antisemitismo non è una follia è un Progetto violento totalitario ma non è folle
Siamo pensiamo di solito al mito come a qualche cosa appunto noti irretisce questi sono convinti della politica che mettono in atto allora tra i vari miti dell'ideologia fascista sicuramente il mito dello Stato e quello che se uno dovesse come sto cercando di fare sintetizzare una discorso ben più ampio di come quelli dipinti come quello come si dice di come sarà quello che farò
Dicevo se dovessi sintetizzare direi che il mito dello stato è il perno di questa ideologia il mito dello Stato significa come sappiamo che lo ricordava Leonardo la citazione di Mussolini no tutto è nello stato niente fuori dallo Stato e niente contro lo Stato
Cioè significa immaginare un regime che di fatto come dire a ore beh o tenta di assorbire
Le istanze individuali collettive le articolazioni della società
Ai fini e ha per il raggiungimento degli obiettivi politici posti dal regime fascista
Per fare questo ideologi del fascismo sono diversi non ce n'è uno solo ma quest'ideologi condividono quanto appena finito di dire da percorsi diversi
Perché certamente non torneremo grandi differenze tra Gentile Rocco Pannunzio Costamagna uno spirito e via cantando
Però io credo che ciò che condividono sia più importante di ciò che li differenzia
E che quindi fa sì che non si possa dire questi signori sono fascisti
E non è così banale non è così scontato
E qui un po'scusate la piccola parentesi oggi in queste belle relazioni abbiamo studiato la specificità quindi certo che esiste la continuità perché i fascisti non vengono da Marte
Ma oggi stiamo studiando che cosa rende le donne delle donne fasciste che cosa rende l'antisemitismo quell'antisemitismo antiborghese fasciste c'è traccia quindi noi cerchiamo di studiare perché facciamo gli storici
La specificità di quel tempo di quel regime di quella diciamo così di quella violenza anche perché poi Modiano la violenza esistente il sopruso l'antisemitismo b più antico dell'antisemitismo c'è poco ecco
E e e però lo studiamo in quel contesto con quella sua specificità allora attorno al mito dello Stato
Dicevo ideologi del fascismo sono tanti condividono questo mito il più importante è Giovanni Gentile è Giovanni Gentile perché è l'intellettuale il filosofo il teorico chiamiamolo come vogliamo che racchiude insieme il maggior numero di cariche di potere durante il regime fascista Gentile si comporta come un politico e non è da solo in questa sua azione ma e h e come dire accompagnato da una scuola da un gruppo di allievi da un gruppo di collaboratori che con lui condividono un Progetto
E quindi perché dico questo perché durante gli anni
Venti e soprattutto trenta gentile riceverà moltissimi attacchi dalla dei fascisti dei fascisti intransigenti che lo accusano appunto di non essere un vero fascista ciò nonostante e lo stesso Gentile a difendersi dall'
L'accusa di non essere fascista rivendicando invece di essere un precursore del fascismo
Che cosa significa appunto mito dello Stato Pierre Gentile
Appunto non vi non vi voglio come dire fare addormentare immediatamente almeno prima di cena ma in sostanza il discorso nella voce Fascismo
Scritta per l'Enciclopedia Italiana quattordicesimo volume gentile ci dice che il fascismo è una concezione religiosa della politica punto uno quindi Cassirer aveva visto delle cose
Concezione religiosa della politica e dello stato primato dello Stato
Lo Stato è in interiore Ondine nulla esiste fuori dallo Stato la libertà dell'individuo è un concetto per l'appunto liberale che i fascisti non interessa perché la realizzazione dell'individuo è dentro lo Stato
Che cosa vuol dire concezione religiosa l'abbiamo l'ho un po'accennato prima cioè significa averi nei confronti della politica un atteggiamento che viene in parte mutuato dalle religioni tradizionali in parte ma che è certamente il nuovo rispetto alle forme di dominio politico che noi abbiamo imparato a studiare
Questa concezione per gentile è una concezione che manterrà fino alla fine dei suoi giorni fino al mille novecentoquarantaquattro
Che ha a mio parere una differenza importante con le forme tradizionali di nazionalismo in realtà all'inizio la relazione doveva essere su questo ma la band abbiamo un po'abbiamo un po'cambiato ma pestati
Almeno un po'in tema a su fascismo e nazionalismo nella storia d'Italia
Allora che rapporto c'è tra fascismo e nazionalismo sono la stessa cosa il fascismo è una forma di nazionalismo i nazionalisti diventano fascisti
Allora tema anche qui pagine chilometri di bibliografia quindi sono buona e non entro nel merito del dibattito storiografico ma una cosa la vorrei dire
Se noi andiamo a leggere i contributi
Di alcuni intellettuali fascisti e guardiamo alla come citava Leonardo alla tanto bella la citazione Matteo ottima al Dizionario di politica il Dizionario di politica del Partito nazionale fascista rappresenta in qualche modo una risposta all'enciclopedia Treccani
Cioè l'enciclopedia Treccani secondo molti è un prodotto troppo tra virgolette liberale e realizzata quella coordinata da Giovanni Gentile peraltro apro parentesi in realtà così tanto liberale questi cinque aree cani non ci sembra diciamo perché andiamo a leggere le voci
Che cosa resta di di liberale vale ce lo siamo raccontati perché ci siamo raccontati che Gentile tutti questi non erano fascisti ma erano una sentinella della libertà
Dentro la cultura italiana ma parti qui il suo per i fascisti l'enciclopedia Treccani non è sufficientemente fascista e quindi si organizza il Dizionario di politica che un po'raccoglie i contributi di giuristi e filosofi storici di dottrine politiche e chi più ne ha più ne metta
Nel Dizionario di politica si spiega qual è il rapporto tra stato e nazioni
Ribadendo un concetto espresso da Camillo Bellizzi mille novecentoventicinque e più volte ripreso dallo stesso Bottai quindi personaggi come tutti sappiamo di come dire
Rilievo indiscusso del regime fascista allora Bellizzi ci dice una cosa molto chiare
Cioè che mentre per i nazionalisti è la nazione che determina lo Stato perché nazionalisti hanno una concezione naturalistica della politica e dello Stato
E quindi appunto la nazione c'è vuoi che sia il prodotto di una storia vuoi che sia il prodotto di confini geografici vuoi che sia il prodotto di quello che vuoi la nazione esiste e determina la potenza dello stato il quale vede secondo Pellizzo i secondi nazionalisti il quale deve per l'appunto esaltare il primato della nazione
Pellicce dice per me i fascisti le cose non stanno esattamente così e cioè è lo Stato che crea la nazione non è la nazione che crea lo Stato
E dire è lo Stato che crea la nazione significa tantissimo significa dare quell'idea di primato della politica di cui parlava Leonardo che è centrale per comprendere e ideologia fascista e il fascismo io credo tout-court l'abbiamo visto appunto in queste belle relazioni Marazza
La razza
è centrale io credo nell'ideologia del fascismo nel senso che la caccia all'uomo nuovo che è una caccia in politica cioè il monocolo creiamo uno voi e l'uomo nuovo non è un borghese non è un ebreo e certamente non è un antifascista
Ecco quindi il primato della politica su ciò che diciamo così la politica può trovare ed in questo senso sono decisamente più vicini a Giovanni Gentile che queste cose le dice le scrive nel corso degli anni venti e trenta che ad altri pure importanti di oggi il fascismo come Alfredo Rocco
Vado velocissimo Alfredo Rocco è l'architetto dello Stato fascista
è G. decisamente diverso da Gentile perché la provenienza qui invece plasticamente nazionalista e per Rocco è la nazione che determina lo Stato non è lo Stato che determina la nazione dopodiché non solo viene diciamo così
Allontanato da Mussolini all'inizio degli anni trenta ma al di là di questo la concezione della politica che i fascisti tentano di esprimere in tutte le articolazioni della cultura della società in tutti i di come degli ambiti è questa cioè è quella appunto di imporre una vocatio una volontà politica allora perché tutto questo è importante perché provo a dire due cose su questo discorso della modernità totalitaria da con il quale abbiamo iniziato il il pomeriggio
Che cosa significa modernità totalitaria o modernità fascista non voglio litigare e discutere sulle parole perché poi ha poco senso
Significa appunto cercare una specificità io credo e cioè cercare quali sono le forme DiVersi
Dai regimi precedenti introdotte per l'appunto dal regime fascista che fanno sì che non si possa dire questa forma di dominio politico inizia nel mille novecento ventidue finisce nel quarantatré barra quarantacinque per fortuna
E a una sua autonomia ecco perché ci mettiamo a studiare l'ideologia del fascismo il razzismo l'antisemitismo eccetera eccetera
Cioè ci mettiamo a studiare ciò che la caratterizza almeno così proviamo a fare
Fino in fondo e che quindi la renderà per forza diversa da regimi reazionari autoritari ripeto non ci mettiamo a discutere sulle definizione non ci mettiamo a litigare sulle Di Finizio ogni cerchiamo di capire quali sono i tratti e allora tra questi tratti io penso che il primato
Dello si prima ATO della politica e quindi il mito dello Stato come perno di un sistema ideologico e culturale sia decisivo sia da questo punto di vista appunto moderno ora moderni evidentemente non ha un significato positivo l'abbiamo studiato l'abbiamo capito la modernità
E anche orribile la modernità e anche qualche cosa di come dire no
Che ci fa forse fatica insomma un po'di dire e pensare e quindi ultima cosa ce l'ho ancora sì tre Minozzi ultima cosa oggi abbiamo parlato per esempio negli interventi che sono stati fatti anche dopo della appunto della continuità ma anche ne parlavamo fuori con Simone
Della di quanto in tutto questo quanto contino
La delle categorie economiche quanto conti
Ai fini della costruzione del fascismo ragionare sulle rampe appunto sulle cause economiche no e sul fatto che la storiografia
A allorché allontanata da una certa visione e mi ha scelta un'altra nel caso dell'ideologia del fascismo questo è verissimo perché ne siamo passati dalla negazioni totali dell'oggetto cioè non esiste questi minano la gente ebbe fine così
A invece una quantità enorme di studi sulla cultura sugli aspetti ideologici eccetera
Allora questo di lava abbiamo fatto questo passaggio e e Marian diceva però dobbiamo fare attenzione a non prendere sul serio l'Autore apprese imputazione
Perché come facciamo a quel punto questi si autodefiniscono X e di Y e noi come facciamo come ci poniamo di fronte all'autorappresentazione
Ecco io credo che forse su questo possiamo se abbiamo modo parlare io credo che noi invece dobbiamo studiare le Autore a presentazioni no perché come dice mai ma anche Falzone
E non lo possiamo tranquillamente dire che è assolutamente falso mai vero perché vero per quel determinato gruppo sociale quindi forse siamo anche attrezzati per come deve sapere che l'uomo nuovo antiborghese anti-frode non antica eccetera eccetera
è falso certo che è falso
Ma l'autorappresentazione ci serva a capire i clienti
Chi è Luís e allora perché il problema economico sembra diciamo così accantonato perché questi fascisti non sono materialisti
E perché la polemica antiborghese come ci ha detto adesso Valeria non è una polemica cioè il borghese che loro hanno in testa non risponde a delle categorie diciamo così di matrice marxista per cui non solo materialista
E quindi non essendo materialisti non possiamo noi applicare delle categorie che che non entrano e che non ci aiutano a capire quel fenomeno lì perché quel fenomeno lì
Non è letto nei termini appunto di un rapporto di classe per i fascisti la nazione e lo Stato viene ben prima della classe
E quindi questa la riflessione quindi che noi dobbiamo fare io credo citiamo tasca che scrivere fascismo cioè che capì che il fascismo vuol dire scrivere la storia e quindi ecco perché l'autorappresentazione ci aiuta perché ci avvicina il più possibile al nostro oggetto di studio grazie
Bene grazie Alessandra per fare questo bello intervento perfetto per il fine del ecco poi nel mondo ai ai pure allievi ancora due minuti concretamente molto bene allora c'è tanta carne sul fuoco cercherò forse di fare un po'di domande in più e di riflessioni ma devo dire che
Se cioè tutte tutte tutti
Testi sono molto ricchi e interessanti
Non so come avete fatto magari eletto ritengono fanno in pure collocazione aziende assolo allora bisogna trovarne un'altra no o era ma va be
Allora fosse cominciato dalla
Comincerò per reagire al tuo intervento appunto
Si può dire no non si disse questi mi dispiace il mio italiano un po'arrugginito perché
Ecco va be'allora come si direbbe Dini flettere sul tuo intervento
Dunque la la la difficoltà secondo me e questa e e g
Di sapere
Ovviamente sono convinta che bisogna andare a vedere le auto rappresentazione ho sprecato diversi anni della mia vita lettere la la propaganda antisemita le giustificazioni e dunque sono congiunta di questo poi sulla la tua definizione de degli biologiche altrui
Riferita a me fine interessante ma Max pure diceva una cosa molto interessante che ideologia serve a mascherare i rapporti sociali e dunque anche per questo
Che non bisogna prendere in francese si dice uccide l'hai letto
Ciò che dicono gli attori della storia
Per ciò che mi riguarda per esempio per le leggi razziali secondo me
Spesso si è preso un po'troppo il piede lender per ciò che dicono i fascisti stessi
In stando per esempio sulla continuità di questo scopo fosse non avremmo il tempo di parlare fa razzismo coloniale e antisemitismo tutti
Una cosa che va messa in discussione
Quando G.C. che lo il mito dello stato e lo perno
Della ideologia fascista e la specificità
Sono d'accordo e non sono d'accordo perché secondo me possiamo già dire questo dal fascismo degli anni Venti non sono convinta di questo e poi possiamo dire dal giacobinismo fondi scese o dal comunismo il mirto dello stato eppure molto presente nel giacobinismo lo stato e lo Stato che crea la nazione siamo all'Istituto Gramsci attivo pesatura commissioni passiva in Italia perché non c'era lo Stato che era lì perché la relazione
Dunque io non ridurrei via l'ideologia fascista a questo anch'esse diventa molto centrale
Negli anni Trenta ma la dottrina del fascismo e del trentadue se mi ricordo cioè il testo nella nella Treccani
E poi c'è il testo del Genji gentile che molto coerente ma c'è pure la parte di Mussolini nella voce Fascismo che molto meno coerente
Perché egli piccoli siamo ciò che dice di ci molto giustamente e secondo me lì
Tocchiamo di più alla specificità del fascismo che questa visione del mondo nonni una dottrina politica nel senso classico della parola ma e come l'hai detto molto bene
Una visione del mondo e lei potremmo dire la stessa cosa del nazionalsocialismo e Hitler stesso in mancanza parla visioni del mondo e dice a noi i proclami non ci interessano appunto perché abbiamo questa visione del mondo e dunque nella visione del mondo fondamentale la cultura di guerra
Fondamentali l'anticrimine fa l'anticomunismo fondamentali e l'anticomunismo e il fascismo poco a poco fa una cosa coerente di tutto questo e la difficoltà nostrano
E questo e che il fascismo si costituisce camminando sì posso dire e dunque è sempre complicato sapere di chi fascismo parlando anche se ci sono questi elementi di continuità dunque la la sono stata molto interessante anche dalla relazione di di Alessandro appunto perché ci aiuta capire che c'è sempre una parte di movimento nella regimi fascisti anche quando è diventato feci nei ma c'è una parte come dire e anche difficile difficile stabilire
La parte dell'ideologia e la parte se posso dire della contingenza nell'evoluzione del regime cioè non confondere l'effetto e lacca cosa
C'è questa sì citazioni e dico coppie assolutamente geniale
A proposito de dei provvedimenti provvedimenti alla Camera contro gli antinazionale bisogna creare una nuova legalità
Perché tintinnare in mente rientrassero nella legalità come lo possiamo interpretare questo cioè un aspetto un mondo Zini
Integrata e un consesso storico
Che altro che hanno fatto i fascisti o e la realizzazione di una certa inventiva della legalità che cioè ecco siamo Santelli non so se riesco a farmi capire in questa
Difficoltà dunque e porrei la la la il commento
Su questo passaggio apposito della personalità dello Stato che è assolutamente geniale perché lì e sono completamente d'accordo con te nel commento che faccio è il modo di collegare
Il riferimento allo stato alla politica ma pure cioè in francese concorde ampio che dice facciamo oggi Miss intende esistenti
Ecco e nel fascicolo smossa siamo sempre un po'lì cioè c'è c'è anche un mondo di integrare e questo si vede molto bene per le leggi razziali dell'evoluzione
Che rispondono non a un disegno prestabilito ma a questa visione del mondo e a questo concetto sul quali
Certi storici anche Emilio Gentile hanno insistito molto che questo tipo concetto di rivoluzioni tutta l'Italia
Avete parlato poco di totalitarismo una domanda a tutti con me integrate in questa dimensione nelle fosse repressione non non è particolare perché lo si somma magari agli altri ecco allora cos'altro volevo dire dunque la e la la questa alloggi chiama che mette in avanti il nemico interno
E una cosa che è stata dunque
Nottata per tutti i regimi totalitari cioè questo bisogno annata ingiustamente ha insistito molto
Giustamente secondo me su questo ma come il lo sa chiediamo nel caso specifico del fascismo italiano
L'eredità della guerra nella prima sessione del pomeriggio si è insistito molto questo
è la volontà di realizzare questa rivoluzioni on topologica ma quand'è che comincia veramente
A prendere forma questo concetto neppure ci può essere un dibattito o e credo oppure a quest'ipotesi secondo me sono ripercorse in realtà interagiscono
è la conseguenza di un impegno interna nazionalismo perché alla fine non credo che ci possano essere qualche forma di internazionalismo senza nemico interno se vediamo per esempio il nazionalismo francese che conosce i beni Valeria alla fine del dell'Ottocento e anche fra le due guerre Illy la figura del niente del nemico e assolutamente centrale così al fair-play fissi per appunto la sicura
Eccellenza del nemico
Ecco dunque volevo s'sottolineare il più che altro queste difficoltà alle quali siamo tutti confrontati la la la bella venerazione Dini
Di ma hanno dunque sono stata molto interessata dalla non conoscevo questa citazione differenti che vi leggo
Tutte le rivoluzioni cioè sulla difficoltà del regime a a presentare la violenza questa cosa in una cosa che mi ha colpito molto nel testo scritto che cerco posto
E hai detto dunque che ci complessivamente poca politica in questo cinema
Come
Nella nella fiction nella sì appunto
Cenni di più se mi ricordo bene nel nazismo in Coppa opzione per esempio non so se possiamo paragonare eppure con l'Unione Sovietica cosa che sarebbe anche interessante
Ma ha dunque c'è pure una specie di tabù
Sulla rappresentazione della violenza violenza fisica violenza reale mentre sicuramente c'è una violenza simbolica ma che andrebbe eppure analizzata e dunque ci in questa fase che molto
Cioè che chi colpisce molto tutte le rivoluzioni anche le più profonde e tremende
Portano insieme qualcosa di effimero o qualcosa che i vincitori stessi hanno interesse a far dimenticare questo mi sembra molto bello perché
Ecco il cinema ma la propaganda più in generale restituisce questa difficoltà del regime ad assumere appunto questa violenza che
E anche una specificità cioè il rapporto con la violenza e la specificità egli e la specificità del fascismo rispetto al comunismo nel comunismo la violenza e in mezzo nel fascismo la violenza e una cosa buona insiste perché gli ricordiamo tutti i valori del guerriero e questo genere
G cose
Per non essere troppo lunga alla fine Valerio
Abbiamo spesso discusso di di queste cose dunque
E molto interessanti si vedere questo momento del trentotto
Perché definisce l'aveva già aveva già insistito molto su questa coincidenza fa Ifi formi del costume con riconciliare il la Pecce pure l'interdizione della esatto
E la campagna antiborghese se andiamo a vedere appunto questa famosa mostra sull'ancillari Ilirija il porno mezzo venne internato come il borghese e come l'ebreo dunque
I buoni colpa Gandhi estinta sciistico riescono a fare in una sintesi perfetta di tutte le direttive
Del regine ma dunque due due cose una perplessità l'ho già detto forse non avremo il tempo di parlarne ne parleremo le accennate sulla continuità fa scarsissimo coloniale
E antisemitismo
A me cioè la la l'idea di geniali logica che il storici utilizzano molto
è un modo secondo me di non Rifle ecco o e anche l'idea di anticipazione perché alla fine si va be ci sono queste leggi di appartenga diciamo nel nell'intero ma se vediamo per esempio o anche la violenza siamo in un antico diverso e dunque e poi gli ebrei stessi sostengono l'impresa coloniale inetti occhiata poi c'è violenza coloniale nelle democrazie cioè individui il legame non è un legame
Così naturali e dunque questo fa l'aveva secondo me approfondito Gargano
Da dove viene la parola Gargano
Sì che ho visto in un contesto politico soltanto nel fascismo e devo dire che non hanno mai indagato se qualcuno sa da dove esce gaddiano
In ferro compra
La ma quelli non vittime
Ecco pertanto va be'è mister Moss Gasparri comunque
è una figura del teatro è un personaggio
Ok
Perché in francese a un arco una qualcuno di viagra
E un rimbambito racconta questo senso dunque non lo sto no non è questo ecco dunque non so se riprendiamo
Allora prendiamo capaci a Monk in modo giro forse diedi risposte poi prendiamo un po'di domande nella sala per l'assessore pranzo fino a quanto tempo possiamo pinna nera
Lì le cosa dicono gli organizzatori
Un anno e mezzo ok
Allora intanto queste prime
Per queste prime domande
Partendo da
Dal dalla citazione non creare una nuova legalità perché tutti finalmente rientrassero nella legalità secondo me qui c'è un po'tutto Rocco questa sua io io io vedo Rocco in questo modo come traghettatore
Dal vecchio al nuovo rivestendo di vecchio quello che era di nuovo
Se andiamo a vedere un po'i discorsi di Rocco nella presentazione no dei vari disegni di legge
Rocco non fa altro che richiamare sostanzialmente al passato quello che si stava realizzando faccio due esempi la legge sulla cittadinanza no quando il momento in cui si discute
Della legge sui fuoriusciti sostanzialmente fatta faccio semplice dice ghiotta
Si tratta solamente di una Giunta alla legge sul tal sulla cittadinanza del mille novecentododici
Parliamo sostanzialmente di questo insomma non vi allarmate ecco questo un po'il suo
Il suo modo di e la la stessa cosa vale per il tribunale speciale dice no non non vi allarmate perché tanto l'abbiamo già fatto con la legge Pica contro i briganti nel mille ottocentosessantatré ecco questo il suo modo di agire nell'ambiguità
Ma nello stesso tempo rinnova in questo modo
Parte del dello Stato ovviamente io mi riferisco a quegli aspetti come dire più
Che possiamo far rientrare più sotto Laura penalistica ecco più sotto la criminalizzazione appunto più per quanto riguarda il la costruzione insomma del nemico il modo in cui si combatte il nemico
Sulla base di
Una necessità di difendere lo stato e di difendere e di difendere la nazione da questo punto di vista secondo me il nemico
Il il nemico interno in qualche modo no risponde a a tutti e tre gli aspetti che tu che tu richiamato il nome eredità della guerra rivoluzione antropologica e conseguenza di come tu l'hai definito un internazionalismo no in qualche modo il il frutto il frutto di questo ma si colloca anche all'interno di quello che poi sostanzialmente mi sembra sia rimasto
Un po'il tema comparso in tutte le relazioni su questo tema della continuità altra periodo liberale
E fascismo no è sempre è sempre se da questo punto di vista
Rocco per quanto riguarda la criminalizzazione del nemico interno
Rivoluzione anche da questo punto di vista rispetto al periodo liberale cioè il il il reato politico
Che durante il periodo liberale era sostanzialmente visto come un'attenuante
Sul piano morale non sul piano legale perché sempre come eredità delle battaglie per il Risorgimento
E e quindi anzi addirittura agli inizi del Novecento alcuni anarchici vengono condannati per reati comuni perché la caratterizzazione politica che avrebbe portato ad una riduzione di pena
Nel momento in cui arriva il fascismo reato politico diventa un'aggravante c'è la pena di morte insomma anche da questo punto di vista c'è un cambiamento enorme forse le continuità sul sul sull'ambito della criminalizzazione del nemico sono sono minori rispetto ad altri ambiti per per quanto riguarda il periodo di vera Ale
Il e il periodo fascista certo ci son delle continuità anche da questo punto di vista però anche qui è stato richiamato prima quello che avveniva nel periodo liberale era sostanzialmente le eccezioni gli stati di guerra
Sono stati più volte richiamati durante per però appunto parliamo di momenti eccezionali con il fascismo diventa la norma e quindi c'è un cambiamento di paradigma non non da poco certo c'è sempre portato del periodo di Behrami
C'era nel diciassette Gramsci
Ragionando sul sui
Sui molti socialisti che finivano in carcere condannati dai tribunali militari perché contrario alla guerra dice siamo al tramonto dello spirito giuridico
A cosa si riferiva si riferiva al fatto che non veniva più rispettata quella divisione dei poteri tra legislativo esecutivo giudiziario nel senso che poi i civili venivano e ovviamente non lo faceva caso cioè se andiamo a vedere lo Statuto Albertino del mille ottocentoquarantotto in realtà cioè il potere legislativo c'è il potere esecutivo ma c'è l'ordine giudiziario
Viene chiamato potere giudiziario e un ordine e da questo punto di vista e uno su è subordinato rispetto all'esecutivo e l'ordinamento giudiziario del mille ottocentosessantacinque sostanzialmente legittima questo ci dice che una parte della magistratura dipende dall'esecutivo in questo caso la requirente
Quindi Pubblico ministero e passo ce lo portiamo non solo per il periodo liberale anche per il periodo fascista che scomparirà con la Costituzione sostanzialmente quindi diciamo continuità rotture il secondo me dobbiamo ragionare su questo ma facendo attenzione sul fatto che quando parliamo di continuità non lo si fa per accentuare gli aspetti liberali del fascismo
Ma permettere sotto la lente gli aspetti autoritari del periodo liberale
Guido Melis giustamente parte dalla dalla domanda quanto sono state fasciste le istituzioni fasciste forse dobbiamo anche chiederci quanto sono state liberali le istituzioni liberali in qualche modo per fare un discorso più più complessi credo che
Allora adesso mi prenderò tutto il tempo così Miracco nei quarti della relazione che non
Se è riuscito a A.r.l. no sul totalitarismo è una domanda diciamo enorme grazie delle considerazioni
E condivido io credo che in un qualche modo qua ci sarà una una serie di corto circuito di in fondo il totale lirismo in campo cinematografico
A raggiungere gli obiettivi
Diciamo che prima non aveva raggiunto propone quarantatré perché non ci sono più i film americani quindi finché dei rischi ungheresi o of della Francia di Vichy e italiani raggiungono l'ottanta per cento dei e gli incassi quando il regime però scompare ecco qua io credo che però
Bisogna guardare oltre l'Italia e e stiamo parlando di un cinema invece fino al quaranta per il settanta per cento degli incassi erano insomma gran parte film americani come dire
C'è un progetto totalitario
E lo si vede da come interviene la censura Mussolini che taglia il film perché si intitolava la congiura dei pazzi e che non voleva sentì
Deve parlare di congiure lo farti palliare chiamare Giuliano de'Medici ecco questo è una un piccolo aneddoto però dava l'idea di del controllo
Punto Mussolini faceva proiettare quasi tutti i cinegiornali la sera
Prima che li li mandassero nei cinema quindi voglio dire c'è un progetto da di Dario ma si scontra con o un come dire una società e un mondo perché è un mondo transnazionale uno del cinema di modelli qua se ne è parlato Vittorio De Grazia diciamo ci ha spiegato molto bene diciamo la come dire queste anticipazioni della società dei consumi
Kenya mercato che arriveranno poi in Italia nel negli anni Sessanta alcune cose che però anche il cinema fascista aveva prospetto nei famosi telefoni bianchi comunque su sono punto questioni molto grandi no la rivoluzione sovietica su quello tra l'altro ha fatto un un convegno qualche anno fa abbiamo scritto una cosa no è il contrario
Cioè dei tre totalitarismi o regimi aspiranti al totalitarismo come l'Italia invece costruisce la sua identità il suo cinema sulla rivoluzione ecco e sulla sua celebrazione
Va soltanto canto diciamo alcune sim famosi sono sono su quello così come rispetto al fascismo che fa un solo film sulla Quinta Colonna il nemico interno così presente in altri campi invece produce un'unica pellicola
E dagli anni trenta diciamo le purghe arrivano anche diciamo nei film nei film appunto dell'Unione Sovietica dove il nemico interno così come
Diventa un tema ossessivi ecco sulla violenza anche qui c'è come dire
Corto circuito come può un regime con tutte le caratteristiche che sono state illustrate e che verranno raccontare una sconfitta no
è qualcosa di è un ossimoro per certi versi e tra l'altro i tedeschi in in partenza ma sarebbe interessante confrontare il quarantacinque dei cinegiornali della comunicazione politica insomma esso non c'è il tempo diciamo
Di usarlo tratto circolava militare cinegiornali tedeschi quindi come dire c'erano c'è tutta una storia anche dentro questa storia però appunto il corto circuito è che sulla guerra si sente e i cittadini la vedono la sperimenta con i bombardamenti razionamento la fame la borsa nera eccetera e più scompare e dalla fiction ed al cinegiornale no quindi e poi scompare del cinegiornale perché era diventato un problema politico concedeva molte fonti perché appariva al gerarca spariva la parata militare e nei cinema nel buio della sala si rischia e io mi fermo
Giustamente veramente prendo minuto per tornare su alcune cose in ordine sparso
Si menzionava De Felice in effetti ho riletto molti
Per la camper lo studio sulla campagna anti borghese ho riletto molti studi datati no
E lo stesso De Felice definisce la campagna anti borghese la punta di diamante della rivoluzione culturale di questo biennio trentotto quaranta e anche punto i saggi fa sull'anti lei e così via
Quello che mi aveva diciamo colpito per cui io a diciamo avviato questo l'approfondimento è proprio l'idea del
Del nemico costruito a tavolino no dice oggi dall'ottobre del trentotto dobbiamo abbiamo un nuovo nemico in realtà non è un un nemico nuovo per per il fascismo però e funzionale per questa quella che è difficile felici chiama rivoluzione culturale però questa mobilitazione non sul sull'uomo nuovo fascista che prende queste caratteristiche
Il trenta allora io poi in un in un minuto e mezzo evocato
La la questione della genealogia non perché condivide sì ma perché credo che nonostante si abbia l'impressione che sul tema dell'antisemitismo si ci sia ormai molto di conosciuta in realtà secondo me conviene come come occorre fare in modo ricorrente ritornare su alcune questioni la questione delle origini io ho anch'io ovviamente
Sono credo che quel quel tema lì cioè capire qui non c'è ormai perché ora viene un po'stabilito in modo automatico un nesso dal trentasei trentotto credo che vada discusso ma semplicemente perché se noi stiamo per attenzione al quadro europeo il peso dell'anno trentotto in Europa
A un fra una forza molto a e ha ha una forza che è quella predominante secondo me tant'è che interessante che
Ora lo appena retto ma devo dire che come struttura i libri il testo di Giorgio Fabbris gratis sul sul razzismo che presenta come il solito moltissima documentazione
Che fa anticipano cioè ricostruisce a giugno è molto interessante perché lì c'è una precisazione diciamo
Rapisce Hinata e quindi secondo me su questo ma semplicemente non per dare per dare una risposta definitiva ma perché è una questione su cui conviene sarebbe a mio avviso tornare indaga
No no diciamo farò l'indagine dei però quello che so ad esempio nel linguaggio comune si usa in Italia di Alitalia Garino eccetera e non ha per e la rappresentazione iconografica perché questa campagna anti borghese Conte
Viene assunta da questo venga che ha il cappellacci di Ingrao alle il frac
Il sigaro la stretta di mano eccetera eccetera è un
Ecco ah ecco esattamente parliamo è nato in Marocco
Ecco prima ecco
E quindi a ASS viene ad assumere questa questione l'ultima cosa ma non la sviluppo Benni ha fatto a mio avviso Alessandra a tornare sulla questione del nazionalismo che comunque anche una chiave del nostro
Convegno mentre penso che sul totalitarismo la sessione di di domani e di sabato torneremo e non mi di lungo
Faccio prima così no volevo ma in realtà si è un po'di totalitarismo forse si riparlerà
Poi è tardi quindi vado veloce una la la prima cosa no ma infatti forse sono stata io troppo veloce nella nell'esporre la critica di Mannheim è proprio al concetto di ideologia di matrice o di tradizione marxista
Cioè
Quindi forse non l'ho detto velocemente
E io credo che abbia ragione ma le prime perché l'ideologia non è da questo punto di vista uno strumento di dominio che deve è era in qualche modo svelato per dirci cosa c'è dietro mai non ci dice
Non è il problema non è nell'analisi del contenuto in quanto vero o falso ma in quanto rappresentativo di una realtà sociale e politica economica eccetera
E quindi da questo punto di vista è un po'diverso il contributo che dà alla riflessione sull'ideologia
E poi velocemente l'ideologia della fascismo nasce con il fascismo perché la vittima la visione
Da questo punto di vista se utilizziamo la espressione di Mannheim ma in realtà poi non solo quella anche qui forse correva un po'perché gli studi degli storici al di là siamo per i filosofi sociologi
Ormai sono tantissimi su questi argomenti no eh
E abbia anni venti anni trenta il ruolo per io sono partito da Gentile per essere sintetica ma il ruolo di Gentile euro del ventidue casomai è il contrario negli anni trenta ha un ruolo meno forte all'interno della politica culturale delle organizzazioni culturali fasciste e quando parliamo di mito dello stato io non farei diciamo così i paragoni
Con il comunismo certamente no perché semmai forse me lo insegnate meglio semmai è una riflessione el mar trasformazione della società non dello Stato
Che evidentemente viene abbattuto ma non non lo vedo proprio ma anche con esperienze ma citavamo la rivoluzione francese che pure c'entra tantissimo la quando per esempio tu dicevi l'anti illuminista mono per esempio tutto il rapporto tra il fascismo a riduzioni francesi di cui ai minimi sono occupata ci dice una cosa ci dice certo che c'è un fascismo aneddoti
Rivoluzione francese
Tradizionalista per cui è un po'il discorso che spiega meglio di tutti Sterne no quella riflessioni e questo è vero che c'è ma accanto a questo c'è inaspettatamente una riflessione diversa
Che torna quindi sul discorso della modernità proposta da Bottai nel mille novecentoventicinque
Secondo la quale i fascisti non sono tra virgolette anti rivoluzione francese perché perché definiscono se stessi e quindi solita cosa dell'altra presentazioni come diciamo così appunto moderni non alternativi a che cosa alla società di massa
Quindi se la rivoluzione francese segna l'esordio e l'inizio di una nuova concezione della politica che è una politica di massa e che quindi appunto segna possiamo dire l'inizio della modernità politica da questo punto di vista uno come Bottai nel mille novecento venticinque quindi già a fascismo insediato eccetera e parla in termini positivi di questa esperienza poi dice certo poi di degenerazioni francesi inglesi eccetera c'era della modernità noi siamo un'altra cosa è un'altra modernità allora tutto questo per dire che negli anni Venti questo dibattito e molto forte e che forse primato della politica in un regime M primato dello stato in un regime totalitario è ben altra cosa dal mondo del nazionalismo
Dalla giacobinismo da diverso esperienze che pure hanno in comune
Anti esistono analogie ma qui ne riparliamo
E di origine a partito unico che impone tutto quello che c'ha appunto che ci hanno raccontato loro la io credo che in questo senso questa sia la specificità
Ma forse non lo so forse non saremmo mai dal momento va bene l'hostess ma c'era
Se no delle delle interferenze delle domande
Pensando a se stante
Sì una mini demanda Kent
Ma credo che sia necessario venire per
Nota sulla differenza se cioè che lei vede nelle auto rappresentazione fra nazionalisti e fascisti
Rispetto al ruolo che il fascismo hanno una storia d'Italia in particolare al nesso col Risorgimento cioè come no perché in questi termini no nel nel senso lei ha detto penale no ma che
Ho capito no non è minima e il senso che è un tema enorme e qui siamo qui
Io direi questo sul tema il tema Risorgimento e Paz Sato storia d'Italia
Che precede il fascismo il tema fondamentale in questo senso diciamo non è mini perché dovremmo parlare di come i fascisti vivono interpretano rappresentano agli altri il loro rapporto con il passato
Allora noi sappiamo che tendenzialmente ci c'è un fascismo quello più vicino a Gentile che ci dice che il fascismo è il compimento del Risorgimento
Qui veramente dovremmo stare tre anni sulle auto da presentazioni perché povero Mazzini Marchetti trasformato in squadrista ce ne voleva e pure questa è un po'diciamo la narrazione l'interpretazione la politica immersione il Risorgimento eccetera
Sui nazionalisti secondo me il discorso e dieci decisamente diverso perché se noi leggiamo quello che scrivono e a proposito di Risorgimento e del loro ruolo nel fascismo Rocco Federzoni meraviglia questi b in sintesi io direi i nazionalisti propano ad incastrare i il fascismo e ne risultano e ne escono assolutamente imprigionati
Cioè i nazionalisti in una prima parte direi
Diciannove ventiquattro
Tentano la la come dire la l'aggancio lo scusi lo sto dicendo in modo ma insomma su sto parlando in modo un po'scorretto però tentano di egemonizzare i fascisti pensando che i fascisti
Sono quattro scalmanati e che dunque loro stato sono loro l'élite politica che guiderà il fascismo dopodiché loro come i futuristi come tante correnti che entrano nel fascismo vengono assolutamente
Risucchiati da questa macchina politica e che il fascismo e quindi alla fine in qualche modo accettano
Un'ideologia una politica una prassi che sono solamente fasciste cioè profondamente fasciste e dei di cosa resta del nazionalismo di fine Ottocento Bardem poco
è vero che poi anche il nazionalismo di fine Ottocento e antisemita imperialista guerrafondaio ma è un'altra cosa un conto è essere antisemiti guerrafondai imperialisti maschili eccetera in un regime bene o male
Bene o male
Chiamiamolo liberale non lo so come lo vogliamo chiamare è un conto è ciò che accade da il ventidue soprattutto poi dal venticinque
Ok di reti sul buona serata a tutti e grazie