"Le conseguenze economiche della recessione demografica" - Presentazione del XIV Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione

La Bongiorno tutti ringrazio a nome della Fondazione Moressa tutti presenti per essere qui alla presentazione del quattordicesimo Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione
Ringrazio innanzitutto il Viminale ministero dell'Interno nella persona di della prefetto Laura lega per ospitare per il secondo anno consecutivo questa presentazione
Prima di tutto
Una piccola modifica al programma
Forse porto i saluti da parte del direttore o il Gianni Rosas che per motivi di lavoro non è un potuto essere presente
E di Antonio paillard di Confartigianato che per motivi di salute
Non è presente
Prima di
Presentare i dati del del rapporto annuale
Do la parola al prefetto Laura lega per un saluto introduttivo
Che capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno e che ha curato la prefazione del del rapporto
Prego prefetto
Grazie grazie a un buon giorno a tutti ovviamente un ringraziamento Fondazione Moressa un saluto ai ai correlatori che sono qui accanto a me che poi sono partner molto spesso di del percorso che che condividiamo ovviamente in materia di gestione dell'immigrazione un saluto e e mi scuso fin fin dall'inizio perché non potrò trattenermi
Successivamente per altri impegni Gino in mattinata seguire però colto lo dico sinceramente un grande onestà con enorme piacere e per me è un onore essere al relatore ovviamente la presentazione di questo quattordicesimo Rapporto della Fondazione Moressa
E sottolineo non non voglio dire una consuetudine ma insomma ricordo come nel due mila diciassette allora da prefetto di Treviso ebbi l'occasione di fare un analogo intervento di presentazione del rapporto all'Università Ca'Foscari
Sin da allora ovviamente i temi che che si propongono nel rapporto che ruotano intorno a quello che ovviamente il fenomeno migratorio era particolarmente importante parte o anche interessante anche perché il rapporto offre anno dopo anno la voglio dire da subito un'analisi quindi non è soltanto un insieme di dati che vengono forniti ma offre un quadro tra immanente analitico di quelli che sono gli elementi che aiutano anche la ricezione del decisore pubblico
E non posso non sottolineare come all'epoca già il somalo evidenziai tema della governance delle delle migrazioni è un tema che ovviamente ci riguarda ci riguarda direttamente come Paese noi siamo un
Come dire quasi un pontile del Mediterraneo no noi siamo il primo Paese di accesso
Nel Mediterraneo della dell'unione europea e quindi siamo interessati non da oggi da un fenomeno estremamente rilevante di flussi migratori abbiamo lo segnalò da subito un decremento importante quest'anno da registrare
Dal primo gennaio a oggi rispetto allo stesso periodo scorso anno abbiamo avuto un decremento di oltre il sessanta per cento degli arrivi
Sottolineo arrivi che non sono solo quelli sono principalmente quelli provenienti mi terraneo centrale ma ovviamente noi non possiamo dimenticare l'aria balcanica che ci interessa quindi con uno sguardo a quella che è la rotta balcanica interessa in modo particolare ovviamente poi le regioni del Nord Est
Il rapporto annuale testimonia proprio l'evoluzione di quella che è la società italiana e radiografie in qualche modo quella che è la situazione demografica sociale economica del nostro Paese in cui il fenomeno migratorio ovviamente si inserisce in che senso nel senso che ovviamente a noi anche comprendere la portata del fenomeno governarlo non solo in termini di gestione e ovviamente dei flussi migratori ma anche di quelle che sono le prospettive positive in questo lo voglio segnalare da subito cioè una un'azione forte che ha come focus è quella di valorizzare l'immigrazione illegale
Le direzioni principalmente sono sono tre da un lato quello di matchate domanda e offerta di lavoro quindi di garantire attraverso la dignità del lavoro attraverso la collocazione legale nel nel quadro produttivo degli arrivi delle persone che ovviamente arrivano nel nostro Paese
Voi sapete come il il tema del flussi migratori delle circuiti legali
E di quello che è stato poi il decreto flussi che lo scorso anno del ventitré
Con il DPCM della ventisette di settembre ha rafforzato il sistema legale noi oggi abbiamo una pianificazione triennale che è una pianificazione strategica prevede quattrocentocinquantadue mila posti di lavoro
Proprio di recente col decreto legge centoquarantacinque che ha introdotto delle disposizioni urgenti su questa materia si è puntato a rafforzare quel sistema
Garantire maggiori controlli a revisionare in qualche modo quello che il sistema del decreto flussi per renderlo ancora più efficiente e più efficace in questa direzione
E accanto a questo ovviamente c'è tutta l'azione di parte variato con molti dei paesi molti di questi addirittura paesi di origine con i quali noi abbiamo un'azione di cooperazione con progettualità che fanno ovviamente emergere anche quelle che sono l'esigenza di molti Paesi di creare una reale capacity building ma noi siamo presenti io voglio citare da ultimo uno dei nostri
Dei nostri progetti dei nostri bandi per oltre quaranta milioni proprio del dipartimento libertà civili e immigrazione
Per il sostegno a progetti da fare nei paesi di origine che sono a volte alla formazione e lavoro sono a volte in sostanza a un contrastare eliminare a concorrere perlomeno all'eliminazione di quelle che sono le cause che poi generano l'abbandono dei territori di origine accanto a questo qua e non posso non ricordare l'azione importante che si sta facendo con i corridoi umanitari
Parliamo di numeri significativi proprio ieri la voglio ricordare arrivato a Fiumicino un
Cinquantuno persone proprio ieri fu jury provenienti dalla dal Libano ma in realtà di origini siriane
Un'azione che si fa concordemente con il ministero del lavoro colma esci e con ovviamente molti enti del terzo settore che sono attenti su queste tematiche è un'azione importante a volte fatemi dire silenziosa poco
Poco raccontata ma chi viceversa racconta proprio dell'impegno del nostro Paese
E e l'attenzione che dedica a coloro i quali fuggono da zone di guerra fuggono da da Paesi che sono in in condizioni veramente particolarmente gravi
E aggiungo noi dobbiamo immaginare di poter potenziare ovviamente una un flusso migratorio che sia quanto più rispettoso della dignità delle libertà delle persone dei diritti delle persone ma che si ovviamente bilanciato con la sostenibilità dei territori e questo perché noi dobbiamo favorire ovviamente valorizzare tutte quelle che sono le forme di di migrazione legale accanto a questa la nostra strategia è anche quella di favorire e rimpatri volontari assistiti cosa sono sono sostanzialmente degli strumenti finanziati
Ovviamente che forniscono assistenza ai migranti che su base volontaria tendono a far rientro nel proprio paese d'origine ma non mettendo i sotto il braccio dei denari non è questo il senso ma viceversa
Con un rientro al proprio Paese che sia accompagnato da un Progetto vere e proprie lavorativo di reinserimento sociale e lavorativo e quant'altro
Che può costituire anche in qualche modo un piccolo volano per quei territori perché può generare a sua volta un moltiplicatore molto utile
Voglio citare che al quattordici ottobre del di questa non ho avuto accesso alle misure del rimpatrio volontario assistito centonovantaquattro cittadini di paesi terzi
E c'è ovviamente una spinta a poter sostenere questo tipo di Progetto laddove ovviamente
Condiviso
Degli stessi migranti
E voglio chiudere solo rapidamente citando il nuovo patto europeo per l'asilo
Un traguardo importante che ci riguarderà tutti come paesi membri dal ventisei in poi
è un impegno notevolissimo che viene chiesto ai Paesi membri e in particolare all'Italia chi appunto per il proprio posizionamento avrà un ruolo baricentrico centrale nelle procedure di frontiera all'Italia voglio ricordare assegnata una cosiddetta capacità adeguata c'è un numero di di procedure estremamente importante parliamo ovviamente di immaginare che dal ventisei si possano avere almeno otto mila sedici posti che avrà vent'con un moltiplicatore dovranno addirittura tre triplicare nel corso degli anni successivi ecco all'Italia assegnato un ruolo estremamente importante come
Portone sulla sull'Europa
è un ruolo che noi stiamo come dire garantendo con grande professionalità nel nostro gestione nostra gestione nostro sistema di accoglienza e un sistema multilevel che ovviamente vede un'azione congiunta corale da parte non solo dello Stato ringraziamento fatemelo fare
Nostro personale delle prefetture alle forze di polizia ma un'azione corale che ovviamente vede
Il concorso prezioso importante del sistema delle Autonomie delle Regioni e dei Comuni poi di tutto quel mondo ovviamente dell'impresa sociale del mondo del volontariato che concorre
Ogni giorno capillarmente sul territorio nazionale per garantire un sistema d'accoglienza che sia all'altezza di un grande Paese europeo come come il nostro
La sfida appunto del ventisei e del nuovo patto uccide ed ovviamente fin d'ora impegnati a affinare la nostra macchina renderla ancora più efficiente perché si possa affrontare a testa alta ovviamente l'impegno del ventisei io mi fermerei qui perché non voglio togliere spazi agli ulteriore saluto la la direttrice cosa che c'è ci ha raggiunto
Assolutamente
E e quindi buon lavoro e e buon rapporto grazie
Grazie prefetto sia per il saluto ma anche per aver già introdotto molti dei temi sono legati all'immigrazione ha citato il decreto flussi ha citato il ruolo dei Paesi d'origine quindi le dinamiche internazionali e saranno tutti temi poi approfonditi da dagli altri relatori
E fra l'altro sottolineo che quest'anno abbiamo la fortuna di avere al tavolo quattro ministeri rappresentati interno economia lavoro esteri quindi ci fa particolarmente contenti questa presenza oltre ovviamente a una organizzazione internazionale come noi ma che ha un quadro chiaramente più globale del fenomeno
E lascio quindi ora la parola alla collega Chiara tronchi in per la presentazione dei dati del del quattordicesimo rapporto
Buongiorno e grazie per essere intervenuti alla presentazione del quattordicesimo Rapporto della Fondazione Leone Moressa rapporto che quest'anno ha un titolo impegnativo le conseguenze economiche della recessione demografica
Economia di demografia hanno un legame nel momento in cui abbiamo una popolazione elevata inedita attiva produce PIL e riesce a sostenere la popolazione che è uscita dal mercato del lavoro
Gli squilibri si hanno quando la popolazione inattiva ovvero gli anziani e i bambini sono maggiori della popolazione attiva ed è proprio su questo che si basa il rapporto di questa
Iniziamo per col vedere la situazione demografica
La popolazione mondiale ha impiegato ha impiegato decine di migliaia di anni per arrivare al primo miliardo cento vent'anni per arrivare al secondo e dal secondo dopoguerra in poi è incrementata di un miliardo ogni dieci quindici anni
Alla soglia degli otto miliardi di abitanti avviarmi realtà del situazioni molto diverse con l'Africa in forte crescita e l'Italia e l'Europa che strano attraversando la quarta transizione demografica
Ovvero con dei tassi di natalità e di mortalità molto bassi
Per alcuni studiosi molti paesi europei tra cui l'Italia in realtà in una quinta fase caratterizzata da un crollo delle nascite e quindi da un progressivo calo della popolazione il cosiddetto inverno demografico
La loro stata c'ha consentito di fare delle previsioni per i prossimi cinquant'anni quindi vediamo assieme come sarà l'Italia nel due mila settanta
Allora perderemmo sei milioni di abitanti circa il dieci per cento della popolazione
Questo non è grave ma il problema è che perderemo popolazione attiva dentro un per cento e i bambini dei tre quattordici anni sempre ventun per cento accrescere sarà solo la popolazione in casse d'età elevata
Cosa vuol dire questo che avremo un indice di dipendenza dagli anziani molto elevato se oggi ogni cento residenti in età lavorativa quindi le quindici sessantaquattro anni
Corrispondono se San le trentotto anziani nel due mila e settanta avremmo sessantuno anziani o no ogni cento residenti in età lavorativa
E mantenendo gli stessi livelli di occupazione che si riscontra nel due mila venti tre gli occupati diminuiranno di oltre cinque milioni arrivando diciotto milioni di lavoratori
Sempre mantenendo le stesse condizioni pensionistiche ma capite bene che non sarà possibile intenzionati aumenteranno di tre virgola quattro milioni arrivando a sedici milioni di pensionati
Venete queste previsioni di Eurostat sono coerenti con la situazione attuale con la situazione attuale livello di migrazioni a livello di fecondità di quello di tasso di mortalità
Ma lei è stata fa anche dei test di sensibilità maggiori dove porta estremizza alcune di queste variabili
Noi abbiamo considerato quello con migrazioni zero ovvero con saldo migratorio dal due mila ventitré atto cita altri mila settanta pari a zero
Per darvi un termine di paragone oggi abbiamo un saldo migratorio positivo di duecentocinquanta mila
Insomma su
Quindi immaginiamo cosa succederebbe ritagliarsi al nel due mila e settanta sei da oggi fino al due mila settanta non ci fossero più migrazione
Perderemmo venti milioni di popolazione arriveremo ad essere trentanove milioni ma il problema è che perderemo soprattutto popolazione in età giovane
E quindi aumenterebbe il peso della popolazione anziana
Avremmo un indice di tendenza pari a settantasette quindi settantasette anziani ogni cento lavoratori
E mantenendo gli stessi livelli di occupazione
Gli occupati diminuirebbe di dieci milioni arriverebbero da essere dodici milioni di lavoratori mantenendo gli stessi livelli di tensione i pensionati crescerà però quasi fino a quattordici milioni
Quindi vedete subito che i pensionati sarebbero molto molti di più dei lavoratori
Demente questa è un'ipotesi estrema però ci fa capire come sia fondamentale la demografia per l'economia e come certa sia fondamentale anche l'immigrazione tra il nostro Paese
Pure non essendo ancora in questa ipotesi estrema in realtà il fabbisogno lavorativo si avverte già oggi
Le ultime previsioni del sistema informativo Unioncamere eccesso non ci dicono che da qui al due mila ventotto serviranno dei tre virgola quattro ai tre virgola otto milioni di lavoratori
E anche in considerazioni delle criticità che agli lavorative che Alitalia rispetto al resto dell'Europa abbiamo dei tassi di occupazione estremamente bassi supporto per quel che riguarda le donne i giovani
Il venti per cento il ventuno per cento di questi posti sarà occupato da stranieri
E infatti e cioè siano l'Unioncamere Cherson stima che gli stranieri che andranno occupare questo fabbisogno lavorativo saranno seicentoquaranta mila
Numeri maggiori di quelli dell'ultimo decreto flussi
Dell'ultima provocazione nei decreti flussi che erano settecentosessantasei mila ma il problema del decreti flussi non è soltanto numerico
Ma è reale problema che ha delle forti criticità in realtà sono pochi gli ingressi pochi le quote che si trasformano in impieghi di là fuori
Ma arriviamo al focus del nostro rapporto gli stranieri in Italia sono cinque milioni rappresentano l'otto virgola sette per cento del totale della popolazione
Si tratta di una popolazione giovane in cui il saldo demografico ancora positivo
Con un'età media pari a trentasette anni rispetto a quarantasette di quella italiana si tratta di una popolazione che sta diventando italiana
Per essere italiani non basta nasce l'Italia Nieri sederci per anni bisogna richiedere la cittadinanza e dal due mila e undici ad oggi hanno richiesto cittadinanza uno virgola otto milioni di stranieri
E qui ci sono i nuovi italiani
Rimanendo sui cinque milioni di stranieri residenti il diciotto di per cento di questi è in atto in Italia senta molto parlare di riforma di cittadinanza in in questo periodo ne abbiamo stimato che la prateria che potrebbe essere interessata dalla riforma del referendum dalla proposta del referente un è pari a due milioni
Mentre quella relativa alla proposta del due mila tu ventidue Squinzi sul completamento di cinque anni scolastici avrebbe un possibile platea di beneficiari pari a centotrentacinque mila
Stranieri quindi capite bene che in base alla possibile riforma del sulla cittadinanza ci possono essere anche un acceleramento a questo processo che sta avvenendo
Motivo principale per cui gli stranieri arrivano in Italia è lavorare
E quindi sono due virgola quattro milioni di occupati stranieri in Italia rappresentano il dieci per cento degli occupati totali in realtà sono anni che di quel dieci per cento degli occupati malgrado degli occupati totali
Mancherà Domenti la popolazione straniera l'incidenza rimanesse sempre ferma al dieci per cento
Questo perché è influenzata dalle acquisizioni di cittadinanza
Siamo riusciti a stimare gli occupati naturalizzati e quindi considerando anche gli occupati naturalizzati gli stranieri l'incidenza cresce al tredici per cento
Prima lei anche costante che fanno dei lavori diversi da quelli degli italiani sono relegati in professioni a bassa qualifica
Quindi se l'incidenza sul totale pari al dieci per cento nel caso della bassa qualifica richiamo al trenta per cento
Innaturali Sabatti trovano più facilmente impiego nelle professioni qualificate tecnica
Quindi da una parte sembra che ha tra i diamo immigrazione poco qualificata infatti guardando i titoli di studi vedete che sono pochi gli occupati stranieri
Che hanno una laurea ma dall'altra rimane sempre il problema del riconoscimento dei titoli e anche dell'assoluta qualifica
Occupati che sono anche imprenditori in questo caso abbiamo il dieci per cento degli imprenditori in Italia sono nati all'estero
Il valore cresce a differenza di quelli degli italiani ovviamente non si tratta sempre della dell'impresa strutturata ma a volte anche un ma un modo per il ciclo del permesso di soggiorno
Oppure è l'operaio che evolve e si mette in proprio
Vi è una maggiore presenza nelle costruzioni nel commercio e negli alberghi nei ristoranti e si tratta di un'imprenditoria molto localizzata il sessanta per cento dell'impresa si colloca in cinque regioni
Per alcune aree fondamentale basta pensare che a Prato il ventisei per cento degli imprenditori è straniero nato all'estero
Questi occupati producono valore economico e producono esattamente centosessantaquattro miliardi di euro del valore aggiunto italiano quindi l'otto virgola otto per cento del valore aggiunto del PIL italiano
è il prodotto dagli stranieri ovviamente abbiamo un'incidenza maggiore in agricoltura nelle costruzioni e negli alberghi
In ragioni in cui sono maggiormente presente
Ed hanno anche un impatto fiscale sull'immigrazione
è opinione comune che in realtà agli stranieri costino di più di quello che riescono a produrre agli atti bello di di tasse la Fondazione danni cerca di fare il bilancio quindi dei il dei benefici che abbiamo perché avvenne l'avere la popolazione straniera in termini di tasse e né i costi negli interni di servizi che utilizzano vanno fatte alcune premesse noi consideriamo i cinque milioni di stranieri residenti nel nostro Paese e consideriamo soli flussi monetari
Difficilmente misurabile un beneficio come quello di avere le badanti che si occupano della popolazione anziana ed altro conto è difficile misurare un costo come la sensazione di insicurezza che sia
Nella vere la popolazione straniera in determinati territori
Quindi da parte delle ingressi delle entrate abbiamo i contributi sociali inetti
I permessi letti delle tasse come tali in taxi consumi paghi per un totale di di entrate pari a trentotto virgola nove miliardi dalla parte delle uscite i costi per la sanità distruzione
La giustizia l'immigrazione e anche la previdenza i trasferimenti
Per un totale di trentasette virgola sette miliardi di uscite quindi il saldo è positivo ed è pari a uno virgola due miliardi
Quindi malgrado facciano lavori meno qualificati continuano a essere un beneficio per l'Italia e soprattutto hanno un basso impatto sulla spesa pubblica principalmente per ragioni demografiche sono giovani e quindi non pensano ancora sulla sanità e sulle pensioni
Arrivando alle conclusioni l'Italia e l'Europa sta attraversando quella che viene definita la quarta transizione democratica con una diminuzione della forza lavoro e un aumento degli anziani queste dinamiche stanno già generando una carenza di mano d'opera
Esasperata anche dalle nostre crescita lavorative dal fatto che il tasso di occupazione italiane tra i più bassi d'Europa soprattutto per donne giovani
Abbiamo visto che nel brave Periodo serviranno dei tre virgola quattro i tre virgola otto milioni di lavoratori di cui seicentoquaranta mila straniere eccome i numeri Intel decreti flussi
Al di là dei numeri apre delle problematiche proprio nel numero di quote che diventano realmente
Contratti di lavoro
In tutto questo si inseriscono gli stranieri lavora gli italiani in Italia cinque virgola uno milioni che rappresentano l'otto virgola sette per cento la popolazione lavoratori contribuenti contribuenti attivi
E che producono l'otto virgola otto per cento del PIL
Al momento il loro saldo è positivo ed è pari a uno virgola tre miliardi
Quindi riteniamo che facilitare l'immigrazione regolare e l'inserimento lavorativo può aiutare a contenere gli effetti economici negativi della recessione demografica
E con questo vi ringraziamo
Ecco quindi questa era la fotografia un po'della situazione dell'immigrazione in Italia dal punto di vista economico dal punto di vista del contributo economico ma direi anche sociale che l'immigrazione offre già oggi al nostro paese che tendenzialmente offrirà sempre più vista appunto la dinamica demografica che è stata descritta
E entriamo quindi negli approfondimenti
Appunto come ho detto prima
Istituzionali autorevoli aggiungo
Da parte appunto di rappresentanti ministeriali che di organizzazioni internazionali
Il primo intervento è della direttrice Stefania con già della DG immigrazione politica di integrazione del ministero del lavoro e delle politiche sociali ringrazio il ministero perché anche quest'anno la sua di Jihad dato un contributo a rapporto nel capitolo sul sul contributo economico dell'immigrazione
Nella persona di Giovanni di Dio che ringrazio
Alcuni temi particolarmente legati a a questa a questo ministero sono ovviamente legati alla all'ingresso per lavoro che come abbiamo visto è la prima ragione d'ingresso anche se non da un punto di vista amministrativo
Ma da un punto di vista sostanziale nel senso che anche i ricongiungimenti familiari che ovviamente sono la prima voce poi sono legati comunque a qualcuno che ha trovato lavoro
La in passato quindi il lavoro rimane comunque una grossa componente della della presenza emigrata in Italia quindi dal punto di vista del ministero qua qual è la situazione
Via buongiorno a tutti grazie per quest'invito
Io ringrazio molto sia che ci ospita il ministero dell'Interno sia la Fondazione Moressa
Per questo sforzo di dare degli strumenti di conoscenza importanti
Tutti noi che ci occupiamo di politiche di migrazione poi abbiamo sul tavolo per tutto l'anno no i rapporti e sono due o tre quelli importanti che ci accompagnano nel quale poi andiamo a ritrovare i dati di sintesi
E via dicendo quindi grazie perché essa è un un contributo importante a un per le riflessioni anche di chi poi deve fare delle
Le politiche
Ovviamente leggendo il rapporto l'ho letto da una prospettiva che quella del ministero del lavoro mi sono appuntata un po'di considerazioni che vorrei condividere con voi in dieci minuti che mi sono stati dati
Perché allora il tema delle della demografia per noi significa come le migrazioni per lavoro possono attenuare le conseguenze dell'inverno demografico l'ha chiamato
Francesco sul mercato del lavoro in Italia
Sicuramente vi sono delle conseguenze anche economiche dell'incontro mancato comunque non efficiente tra domanda e offerta di lavoro migrante
E questo è stato ben evidenziato prima le imprese italiane cercano lavoratori migranti
Diciamo nella secondo il rapporto Excelsior in più del cinquanta per cento dei casi hanno avuto difficoltà a reperirlo
Il sistema pero di ingressi illegali per lavoro con molta onestà dobbiamo dire che non ha fatto gli interessi delle imprese non ha fatto gli interessi dei lavoratori numerosi casi è vero che da due mila ventitré c'è stato un nuovo decreto flussi con quote più generose
Diciamo con delle aperture importanti dopo tanti anni nei quali invece non c'erano stati i flussi per motivi di lavoro da un punto di vista sostanziale
è anche vero però che questo decreto flussi poi si è prestato a numerose strumentalizzazioni utilizzi impropri
Scoop è molto difficile a spiegare non tecnici ma qui chiaramente su una platea di tecnici di monitoraggio sui decreti flussi non è una cosa che può avvenire in tempo reale
Ho immediatamente dopo al giorno in cui facciamo il click day uccisa abbiamo il numero delle istanze perché le procedure hanno dei tempi
Dubbi quindi noi abbiamo provato a monitorare l'andamento del decreto flussi del due mila ventidue e li abbiamo riscontrato numerose criticità
è stato utilizzato impropriamente in particolare da alcuni cittadinanze e quindi questo non dobbiamo far finta di non vederlo o di non saperlo di non capirlo pur mantenendo l'assunto che poi mantenete nel corso di tutto il rapporto te diciamo ci sia un impatto positivo economicamente parlando bella degli ingressi per lavoro e che siano addirittura necessari sia per affrontare
Diciamo in inverno demografico sia per la crescita economica nel nostro Paese
Da questo punto di vista io penso che se leggiamo adesso stavo tirando fuori Miff foglietti ma nel il governatore la Banca Italia nelle considerazioni finali della relazione annuale due mila ventitré in mezza pagina evidenziato chiarissimamente questo fatto
L'evidenziatore anche la Banca mondiale l'anno scorso con un rapporto importantissimo in cui ha dimostrato che quando l'incrocio domanda offerta nel mercato del lavoro avviene in modo sano c'è veramente un impatto di crescita per le comunità dei paesi che ricevono
Queste persone quindi diciamo che le massime istituzioni internazionali da un punto di vista economico nazionali e internazionali
Questo lo danno per assetato
Innova decreto legge centoquarantacinque approvato ammettere delle diciamo dei correttivi al mal funzionamento del del
L'ultimo decreto flussi
In particolare prevedendo un pre-caricamento che consenta la verifica di tutta una serie di requisiti in anticipo che e che dia poi il la possibilità di avere un controllo nell'intermezzo fra il pre-caricamento
E il click day altresì previsto
Che il rappresentanze diplomatico consolari prima di rilasciare il visto facciano una verifica che vi sia un reale datore di lavoro
Nel nostro Paese che attende quel lavoratore perché altrimenti quei lavoratori arriva a cui non ha un contratto di soggiorno e quindi non ha
Diciamo spesso una regolarità
Di residenza all'interno del nostro Paese perché la le semplificazioni apportate consentono alle persone che entrano di lavorare immediatamente
Attraverso le comunicazioni
Obbligatorio l'INPS per il lavoro domestico non è detto che poi però il anche il processo amministrativo vada di pari passo per una regolarizzazione questa importante perché perché se no si rischia che si va ad alimentare tutto il sommerso
Perché poi nel senso se non c'è un permesso di soggiorno regolare sappiamo tutti quale poi conseguenza un altro tema che di cui mi piacerebbe parlare dei guarda quello della formazione all'estero il col decreto Cutro è stata approvata una importante riforma cioè che prevede che sente l'inno fuoriquota le persone che ricevono una formazione che è una formazione embrionale all'estero che riguarda da lingua italiana l'educazione civica eh
La sicurezza salute e sicurezza sul lavoro è una pacchetto base dell'ambito di stiamo parlando di numeri non enormi abbiamo trovato diciassette progetti riguardano poco più di tre mila persone domani abbiamo sette progetti c'è una cosa che sta partendo che si sta avviando
Ma questo riguardare numeri piccoli che cosa ci riporta ci riporta al fatto che l'incrocio domanda offerta reale che c'è un tessuto produttivo attivo e che sta dando delle risposte
E soprattutto ci riporta un tessuto produttivo ok numerosi campi qualifica le persone e le fa entrare dalla porta principale d'ingresso nel mercato del lavoro
Noi abbiamo molta fiducia in questo canale
Proprio perché risponde alle esigenze del distretto produttivo dell'oreficeria di un territorio perché risponde anche alle esigenze di lavoratori particolarmente fragili e penso ai rifugiati che sono stati presi dai campi profughi in alcuni Paesi che hanno bisogno di un sostegno rafforzato per un sano ingresso nel mercato del lavoro quindi questo è un canale importante che sta dimostrando anche est non finanziato da fonti pubbliche e fino a questo momento
E che quindi sta dimostrando un vero interesse non solo per portare braccio in Italia ma aperta portare delle persone che sono poi all'interno di un percorso di inclusione
è ovvio che tutte le cose che sono emersa e che emergono dal rapporto sulla o per qualifiche e Sean il lavoro mal retribuito non solo sotto qualificato ma anche mediamente amante retribuito
Parlano di un mondo del lavoro in cui alla richiesta di braccia diciamo corrisponde un disperato bisogno di reddito
Un terzo delle famiglie migranti sotto la soglia di povertà e questo significa assoluta e questo significa che quando parliamo di ingressi dall'estero non dimentichiamoci mai però di qual è la condizione degli stranieri
Che sono nel nostro Paese e che vivono in condizioni di estrema difficoltà
Nel capitolo dedicato all'impatto sui conti pubblici e veniamo invitati a riflettere sul potenziale inespresso
Dal lato delle politiche di integrazione quel potenziale inespresso
Ovvero sia mi associo scritto una un mio collega molto bravo il delta tracciò che sia essi fai ciò che si potrebbe essere fare
In realtà e esattamente ciò che si traduce in una mancata integrazione e questo va a detrimento non solo dei migranti ma anche delle comunità di accoglienza
E si ricollega al discorso che facevo prima
Attraverso il lavoro e la creazione di competenza dobbiamo impegnarci tutto tutti per migliorare l'integrazione di coloro che sono qui e che sono distanti dal mercato di lavoro stanno capace di dare dignità è senso alle persone
Mi piace leggervi una frase del direttore della Yellow che dice l'aspirazione di tutti gli uomini e le donne dopo quella la sopravvivenza rispetto dei più elementari diritti umani è quella ha un lavoro degno
La strada da percorrere perché a tutti sia garantita questa possibilità passa necessariamente per una visione integrata dello sviluppo
Non esiste sviluppo economico senza sviluppo sociale non esiste sviluppo senza equità e precisamente questo che significa dare un volto umano all'economia globale
Io vorrei lasciarvi proprio con questa domanda
Scusatemi anche la settimana scorsa il commissario Smith in uscita dal suo incarico ha fatto un rapporto in cui ha dimostrato
Che lei lente degli investimenti sociali hanno delle ripercussioni in termini di sviluppo
Largamente superiore
A quelle diciamo degli investimenti puramente rivolti al profitto economico
Vorrei lasciarvi con una domanda e e lasciare tutti interrogandoci
Ma forse è opportuno che passiamo
Da una riflessione sul tema della crescita economica una riflessione sul tema dello sviluppo
Che riguarda tutti
Forse opportuno passare a una riflessione che tenga in considerazione
Che gli esseri umani hanno Pati dignità e che su questo abbiamo costruito le carte dei nostri diritti fondamentali
Che anche se non contribuissero non so come dire tutti
Alla crescita economica intesa in quella crescita senza equità comunque dobbiamo ricordare che questo e qui mi rifaccio all'ultimo capitolo che quello dell'identità non dimentichiamo di identità da qui siamo nati
Non dimentichiamo su che cosa si sono basate le carte sui diritti fondamentali e le nostre carte costituzionali
Si sono basati sull'assunto che tutti gli esseri umani hanno pari dignità
Quindi scompare Stieg due interrogativi su cui secondo me culturalmente ci dobbiamo confrontare
Per guardarci allo specchio
Per dirla con Taylor e non costruire muri
Questo e la riflessione futura che tutti noi e tutti insieme dobbiamo fare se vogliamo dare delle risposte che riguardano la democrazia che oggi
Ci riguarda ci siamo oggi stiamo parlando di noi
No no di loro Pedenovi
Grazie mille
Grazie direttrice con già innanzitutto per aver letto il rapporto in maniera approfondita insomma dato degli spunti veramente fondati insomma sulla sulle diverse parti del rapporto e anche mi sento di dire un ringraziamento per quest'ultimo monito che ci facciamo anche noi da da dentro a non avere quella visione utilitaristica dell'immigrazione nel senso nostro la porta proprio sul contributo economico ma cerchiamo di non perdere la dimensione anche sociale umana di di questo di questa componente che non è solo manodopera insomma cioè celebre frase cercavamo braccia sono arrivate persone
Ma queste persone chiaramente avranno anche una un ruolo sociale nel nostro Paese
Come ha già fatto citato prima anche ad esempio nell'assistenza agli anziani l'assistenza ai bambini nella in molti ruoli chiave
Nel nostro Paese che non sono solo la la manodopera quindi grazie per ricordarci e tenerci fisso che non è solo una contabilità
A un esercizio di contabilità questo
Questa fotografia che facciamo
E
Dora la parola alla direttrice Maria Teresa Monteduro del dell'ufficio studi ricerche economico-fiscali del Ministero dell'economia e finanze
Era già caricata la presentazione
Poi con
Deve uscire dal piglio
Innanzitutto la ringrazio perché il
Il MEF è sempre per noi fonte
Importante di di dati innanzitutto tutta la parte legata ai contribuenti immigrati e alla quindi la fiscalità è chiaramente una fornitura di dati che ci offre il il dipartimento delle Finanze e in particolare la direttrice Monteduro quest'anno a curato un paragrafo all'interno del capitolo sulla fiscalità
Dal titolo immigrazione e sostenibilità del welfare che credo un po'il il cuore della questione quindi viste le dinamiche demografiche
Già Linx più volte ha sottolineato
La necessità di più contribuenti per sostenere le casse appunto della delle pensioni e dell'assistenza e quindi l'immigrazione chiaramente gioca un ruolo importante quindi lascio la parola alla direttrice grazie grazie mille e buongiorno a tutti
Ringrazio tutti gli organizzatori del convegno e anche i curatori della del rapporto annuale sull'dell'economia sull'economia dell'immigrazione è un ringraziamento alla Fondazione Moressa
Il rapporto annuale come insomma è già risultato evidente dalla presentazione che abbiamo appena seguito
Anche quest'anno è un rapporto molto ricco ci sembra proporre un approccio sempre più robusto un approccio metodologico integrato e multidisciplinare
Che propone ogni anno una lettura attenta della società italiana anche con riferimento ai flussi migratori e mostra come ci sta progressivamente la Società italiana si stia evolvendo sotto diversi profili demografico economico e sociale e ovviamente i flussi migratori diventano sento una parte sempre più importante della della popolazione
Ogni anno ci sono dei capitoli del rapporto che offrono un quadro dettagliato
Non solo delle dinamiche demografiche ma anche di quelle fiscali e il ministero dell'Economia e delle Finanze la mia direzione in particolare
Contribuisce fornendo dei dati aggiornati su quelli che sto che è la sono i contribuenti regolari che appunto contribuiscono alla a a a pagamento della ai loro obblighi tributari
In questa presentazione volitivo
Per l'appunto partire proprio dall'analisi delle dichiarazioni dei redditi di illustrando quelli dai nostri dati quelle che sono le caratteristiche anagrafiche socio economiche della popolazione dei nati all'Estero
Nel confronto con alla popolazione nativa degli italiani
Un secondo aspetto su cui mi soffermerò è però un'indagine sulla posizione fiscale netta anche un indicatore calcolato
Come insomma delle tasse pagate dei contributi versati ammetto dei trasferimenti monetari quindi non dei trasferimenti per prestazioni e servizi cosiddetti trasferimenti in Cai da ma soltanto i trasferimenti monetari a partire dalle informazioni che si possono desumere dalla banca dati dell'Istat e usa Siniscalco
Sulle condizioni che che che era include informazioni sia socio anagrafiche delle famiglie di riferimento nativi e stranieri ma anche sui per informazioni reddituali e su trasferimenti imposte e conta
Boutique
Le domande che ci poniamo in queste analisi sono in relazione se sono collegate a alcuni aspetti fondamentali cioè le famiglie italiane effettivamente contribuiscono negli anni più recenti il nostro a anno di riferimento per le analisi del due mila
Ventuno due mila ventidue quindi la la domanda e le famiglie straniere contribuiscono di più o di quanto ricevono dallo Stato come scambiano i contributi metti alla all'erario in base al Paese di provenienza delle famiglie
In particolare se confrontiamo i contributi metti le posizioni fiscali inetti delle famiglie straniere si pongono come si pongono rispetto a quelle delle popolazioni inattive anche rispetto alle diverse caratteristiche socio economiche anagrafiche
E altro aspetto sui trasferimenti di stranieri dicevano più o meno sussidi rispetto agli autoctoni
E allora partiamo per l'appunto da qualche riferimento alla teoria economica e chiaro che non ci sono non ci sono aspetti conclusivi nelle varie Terio economiche che hanno indagato nel corso degli anni fenomeni della migrazione rispetto alle alle relazioni dei flussi migratori con la sostenibilità omino del welfare
Alcuni contributi hanno messo in evidenza parliamo qui della teoria del Welfare macchinetta come ci può essere una capacità attrattiva dei Paesi rispetto a la componente straniero la componente immigrata e quindi ci potrebbero essere
Ripercussioni negative in termini di sostenibilità della UE il farsi Tate nella misura in cui si attraggono
Diciamo immigrati stranieri con livelli di retribuzione inferiori rispetto a quelli della popolazione inattiva che possono accedere con maggiore probabilità
Alle prestazioni socio assistenziali ma altre teorie per esempio la ai modelli basati sul ciclo vitale mostrano che invece in mia presenza di o invecchiamento della popolazione
La concentrazione di flussi di immigrati nella fascia più giovane potrebbe addirittura avere un effetto positivo per le finanze pubbliche anche in termini di credibilità perché potrebbe dei vuole far sede dei sistemi previdenziali perché potrebbe farlo favorire la la l'accesso e non solo l'accesso ma anche proprio il contributo alla alla cioè gli ha i giovani pagano più imposte contribuiscono di più e quindi assicurano la sostenibilità sia dell'Uefa asserite sia delle prestazioni pensionistiche quindi non c'è una chiara identificazione dal punto di vista della teoria economica degli affetti dei flussi migratori
Sulla sostenibilità di lungo periodo però è vero che si possono studiare a partire dai dati e quindi dal punto di vista empirico quelle che sono le caratteristiche della popolazione quelli che possono essere i presumibili Esperti sulle finanze pubbliche
In particolare a assumono un ruolo rilevante sia le Coop la la composizione della forza lavoro più sono giovani i flussi dei migranti
Migliori sono gli affetti in termini di sostenibilità
I livelli di competenza distruzione quindi la forza lavoro più o meno skilift e poi ovviamente questo non lo trattiamo qui però ci possono essere sicuramente rischi di emarginazione e di maggiore assorbimento nell'economia informale
Ma venendo ai dati quali sono i dati che emergono dalle dichiarazioni dei redditi in relazione in particolare alla composizione dei contribuenti stranieri rispetto ai nati in Italia con riferimento all'età
Sicuramente è stato detto prima il in atti all'estero sono una popolazione giovane se confrontata con quella dei nati in Italia l'età media e di circa quarantacinque anni per gli stranieri
Mentre l'età media dei nati in Italia annui risulta dalle dichiarazioni dei redditi di circa cinquantasei virgola sei anni il cinquanta virgola uno per cento dei nati all'estero a meno di quarantaquattro anni solo il ventotto per cento
Dei dei nativi invece a a e andare a quarantotto
Una interessante indice l'indice di dipendenza che viene calcolato come rapporto tra la popolazione sopra i sessantaquattro anni la popolazione nella fascia di età tra quindici e sessantaquattro anni per gli stranieri questo indici risulta essere dieci virgola sei per cento quindi un indice di pendenza molto basso
Per i nativi cinquantasette virgola quattro per cento e questo è un dato che va nella direzione di suggerire che i migranti più giovani potrebbero comunque assicurare nel lungo periodo una ricomposizione della forza lavoro a favore della fascia di popolazione in attività attiva altra informazione interessante riguarda quella collegata all'aspetto reddituale qui stiamo ancora analizzando i contribuenti stranieri irregolari che pagano le imposte
Quali sono le loro caratteristiche reddituali ovviamente ce lo aspettiamo i redditi dei dei nati all'estero sono relativamente più bassi rispetto ai contribuenti italiani
Però la variazione dei redditi tra il due mila tredici del due mila ventidue è stata maggiore per gli stranieri abbiamo registrato un più ventiquattro per cento per per gli immigrati rischi gli immigrati regolari rispetto al diciotto per cento dei nativi
Altra caratteristica interessante che in atti in Italia dichiarano un reddito medio più alto in tutte le classi di età fatta eccezione soltanto per la classe tra quindici e ventiquattro anni in cui appare il più alto il reddito dei nati all'estero
Anche questo è un dato atteso rilievi i redditi degli dei degli stranieri sono mediamente più bassi e quindi anche il loro contributo in termini di imposte pagate e più contenuto
Qui infatti ha queste diciamo questi dati stilizzati che vi ho appena menzionati vengono posti a confronto in due grafici che illustrano la distribuzione dei contribuenti per classi di De di reddito
A a sinistra dove i nati in Italia sono rappresentati dagli istogrammi in azzurrino mentre nati all'estero in wet
Esibire per l'appunto che si sono più o concentrati nati all'estero nella fascia di età più povera tra zero e quindici mila euro
E invece se guardiamo affinità destra la distribuzione per classi perché del la distribuzione del reddito per classifica
Viene fuori che i nati all'estero hanno dei picchi importanti nella fascia di età di reddito nella fascia di età tra venticinque quarantaquattro quarantacinque settantaquattro rispetto in particolare nella prima classe di dieta rispetto agli italiani
A un'altra interessante analisi che è stata fatta al Dipartimento della finanza in particolare la mia direzione riguarda l'impatto della finanza pubblica e quindi quell'indicatore che vi ho citato inizialmente l'apposito impatto
Quali sono gli impegni impatto dei delle famiglie migranti e dei familiari attive su quell'indicatore che la posizione fiscale netta
Che rappresenta la somma di imposte e contributi pagati al netto dei trasferimenti monetari e quindi dei sussidi
Ricevuti l'anno di indagine Perra per indagare questo tipo di fenomeno e il due mila ventidue che fa riferimento ai redditi due mila ventuno
E e la base di dati e così twitta dall'indagine europea sulle condizioni di vita delle famiglie dell'Istat elusivi sta quello che abbiamo fatto è fondamentalmente ricostruire questo indicatore individuando le famiglie straniere divise in famiglie europee o famiglie extraeuropee mettendoli a confronto con le famiglie italiane
Si tratta di un'analisi fondamentalmente di iscrittiva
Ma abbiamo anche fatto un analisi tipo inferenziale quindi utilizzando una modello di regressione lineare che ci consente di vedere come varia la posizione fiscale netta in base alla provenienza della famiglia
Se è una famiglia italiana una famiglia straniera dividendo queste straniere tra europea e ed extraeuropee controllando per le loro caratteristiche socio socio economiche demografiche
Quello i risultati che vengono fuori da questa analisi sono interessanti allora anzitutto sembra emergere dall'analisi dei dati che circa il settanta per cento delle famiglie straniere contribuisce più di quanto riceve in termini di sussidi e trasferimenti monetari il dato per le famiglie italiane e dice di dell'ottantacinque per cento un'altra a un altro aspetto interessante che le famiglie straniere contribuiscono in media positivamente alle casse dello Stato
Secondo le nostre stime si tratta di tre mila seicento euro all'anno tra tasse e contributi
E altra altro aspetto e che solo le famiglie provenienti da Paesi extraeuropei hanno una posizione fiscale emette in media inferiore a quella delle famiglie italiane
Non troviamo inoltre nessuna differenza significativa tra famiglie italiane e straniere da Paesi europei comunitari o extracomunitari
Quindi una un aspetto sicuramente da mettere in evidenza che le differenze tra di in termini di posizione fiscale netta tra gli italiani e gli stranieri non europee
Potrebbero essere essenzialmente dovuti alle differenze socio economico delle delle famiglie native delle famiglie stranieri che risultano particolarmente rilevanti quando si esaminano le famiglie provenienti da Paesi extra-europei
Sicuramente queste ultime famiglie riesca risultano a vere redditi livelli distruzioni mediamente inferiori rispetto alle fan anche rispetto alle famiglie straniere Prost provenienti dalla dallo spazio europeo
Ma risulta anche che una quota inferiore di persone con cittadinanze italiana sì diciamo entrano in Italia e questo ovviamente comporta
Determina degli ostacoli anche in termini di integrazione socio economico e culturale
L'analisi per livelli di reddito abbiamo distinto la popolazione delle famiglie italiane e straniere sulla base dei loro redditi dividendole fondamentalmente in cinque quinti dalle famiglie più povere ordinando le dalle famiglie più povere le famiglie le più ricche
E se facciamo questa operazione di nuovo Simi amo una regressione per capire qual è l'impatto del sulla posizione fiscale netta delle differenti famiglie notiamo che tra le famiglie italiane e straniere che appartengono al venti per cento della popolazione più povera non vi sono differenze significative
Questo è un risultato che va regge anche indipendentemente dalla posizione geografica se stiamo parlando di famiglie europee o extraeuropee
E qui questo vuol dire che il contributo netto delle famiglie straniere più poveri alle casse dello Stato non ma differisce in maniera sostanziale da quello delle famiglie italiane che si trovano nella stessa condizione economica
Ultima domanda e le famiglie straniere ricevano più sussidi rispetto agli italiani
Chiaramente qua a questa domanda si risponde in maniera un po'disarticolata sicuramente ricevano più sussidi legati alla famiglia
Questo perché perché hanno in media il doppio dei figli
Normalmente hanno più ricevono più sussidi legati agli ammortizzatori sociali in particolare se sono famiglie di Paesi europei
Ricevono meno sussidi Rist legati alla povertà perché il tasso di povertà è più alto però anche per esempio per il reddito di cittadinanza che era una misura in vigore nell'anno in cui abbiamo fatto le analisi occorreva un requisito per l'eleggibilità al sussidio di circa dieci anni di residenza in Italia e infine non abbiamo rilevato nessuna differenza tra italiani e stranieri rispetto alla percezione all'acquisizione di sussidi ricevuti durante il copie dal
Concludo desumendo un atto diciamo le le le principali evidenze di queste analisi che sono stati anche un po'richiamate nel rapporto di quest'anno siamo in presenza di flussi migratori che sicuramente consentono al nostro Paese di abbassare l'età media perché gran parte di questi migranti regolari sono sotto i quaranta quarantaquattro anni sono è una popolazione relativamente giovani e anche relativamente più povera di rispetto a quella dei nativi i redditi sono più bassi sono più bassi anche i contributi il contributo in termini di imposte e contributi
Però è vero anche che il contributo netto del degli stranieri alle casse dello Stato e positivo
E questo suggerisce in qualche modo che l'immigrazione regolare può essere considerata più un'opportunità anche nel lungo periodo rispetto a un Miro costo per lo Stato
E auspicabile come è stato più volte sottolineato negli negli interventi che mi hanno preceduto una maggiore integrazione economica sociale culturale quindi intervenire
Soprattutto soprattutto sul mercato del lavoro però con queste premesse sicuramente i flussi di migranti irregolari possono dare un apporto positivo alla sostenibilità del sistema di welfare e previdenziale nel lungo periodo nel nostro Paese
Ringrazio per l'attenzione
Grazie direttrice per questo interessante approfondimento proprio sui temi della fiscalità e della insostenibilità del del sistema e passiamo ora alla a parlare della dimensione internazionale della migrazione chiaramente una un aspetto fondamentale nel senso che per definizione la migrazione coinvolge più paesi
E quindi cominciamo con il ministero degli affari esteri della cooperazione il ministro plenipotenziario prego Francesco Sacco della direzione generale italiani all'estero e politiche migratorie ricordo che il ministero degli Esteri dava dalla prima edizione del rapporto patrocinio
La Fondazione Moressa quindi lo ringrazio anche per per questo riconoscimento
Un giorno grazie al Viminale che ci ospita grazie alla Fondazione Leone Moressa per questo nuovo rapporto il primo con cui io vengo direttamente in contatto essendo da pochi nei
Sì in questo incarico presso la Farnesina
Ma più che sufficiente devo dire per ora leggervi una base conoscitiva di eccezionale importanza per quello che tutti i gli enti presenti rappresentati a questo tavolo e quotidianamente cercano di fare cioè proprio favorire quella tipo di migrazione giudicato benefico da vari punti di vista contrastare quello che e unanimemente considerati invece nocivo per dell'economia del paese e per class fissa condizione direi umana di chi subisce crimini reati legati alla tratta legati al alla al traffico di esseri umani ecco questo è l'impegno della Farnesina e della Rete della Rete diplomatico consolare in una piena sinergia con in particolare il ministero dell'interno il ministero del lavoro in attuazione delle attualmente direttive del governo e e quindi con l'obiettivo strategico di
Appunto favorire quella migrazione che da una parte utile alla crescita del Paese la crescita economica ma anche la crescita sociale e culturale del Paese e d'altra parte operi come un correttivo
Adeguato
Al progressivo auspicato riequilibrio demografico per per il nostro Paese ed io direi che sono sostanzialmente tre i gli ambiti in cui la diplomazia italiana concorre a questo sforzo collettivo quello trofeo quello multilaterale e quello bilaterale
Sul piano europeo credo che sia piuttosto evidente come per molti anni
L'Italia sia stata diciamo usiamo un'espressione un po'semplificatrice ma lasciata sola sostanza comunque in compagnia estremamente ridotta di fronte all'impatto a epocale di migrazioni assolutamente
Indiscriminati sul piano proprio della loro genesi
Di speranze molto mal riposte e di di di vittime immigranti irregolari di traffici
Si tratta eccetera con tutte le tragedie che corre da Herat falsamente sono io ho vissuto un esperienza che inserisco brevemente con una parentesi
Nei miei anni di ambasciatore in Croazia un'esperienza di grande interesse perché dal duplice punto di vista dal punto di vista diciamo dell'essere frontiera Neumann Ittimar
E e la Croazia terrestri e quindi molto esposti in questo molta sintonia molta comprensione reciproca
Per quella responsabilità a cui si veniva sistematicamente chiamati affronti questo di una solidarietà l'altro termine del binomio
Piuttosto carente
Primo aspetto secondo aspetto la Croazia a vissuto la negli anni della mia missione a Zagabria proprio una metamorfosi da paese
Che si considerava
Sostanzialmente autosufficiente dal punto di vista del mercato del lavoro della crescita economica eccetera eccetera paese che si è scoperto gravemente deficitario di immigrati regolari di immigrati regolari e quindi adesso siamo in una fase proprio di ricerca di canali legali regolare dichiarazione per andare a contrastare questa carenza di mano d'opera e questo squilibrio demografico che lo stesso presidente capo del governo croato ha definito pubblicamente una sfida esistenziale per quel Paese
Chiudo la parentesi e torno sul piano europeo quindi il nuovo piano migrazioni assillo che è stato eccitato dalla prefetto lega chiaramente gli interventi che mi hanno preceduto facilitano un po'così la brevità
Spero la chiarezza di quell'orti quello che sa vi sto dicendo il nuovo piano migrazione assillo è frutto di un impegno costante del Governo italiano della diplomazia italiana
E adesso naturalmente nei nuovi edifici adoperiamo per la sua attuazione piena dal due mila ventisei anche con una spinta politica in senso innovativo perché dico europea si faccia sempre più carico del del del fenomeno migratorio nell'ottica in cui lo stiamo inquadrando qui
Quindi con delle iniziative anche tra come si dice in gergo like my indette per spingere verso politiche innovative
Ma sul piano ma sul piano europeo e poi c'è la dimensione delle cosiddette Timmy Europe Prini certi bis dove l'Italia è molto presente in quella relativa al Mediterraneo centrale ovviamente aggrega molti Paesi su cui non mi soffermo ma insomma
Diciamo lodevole l'obiettivo di dare più sistematicità più organicità all'azione che fanno con i Paesi di origine e transito nel Mediterraneo centrale
E gli attori europei e gli attori nazionali in questi paesi questore certamente mettere a sistema e sempre è cosa buona e tra pochi giorni si riunirà il board a Lisbona di questa attimi Europe in I Celti cui l'Italia e parte poi c'è il piano multilaterale cominciando naturalmente dal lavoro che facciamo con le agenzie delle Nazioni Unite tra cui autor quell'autorevolmente qui rappresentata cioè l'organizzazione traccia migrazioni l'UNHCR naturalmente quindi noi ci riconosciamo pienamente nelle policy perseguite dall'UNHCR organizzazione interazione delle migrazioni
Che concorriamo a disegnare come ovviamente concorriamo a disegnare
Le politiche per singole nazioni unite nel loro complesso e c'è il contesto del del del G7 in cui tutti avete visto come
Quest'anno in maniera veramente molto corposa è stato posto dall'ordine del giorno il tema
Il tema migratorio tutte queste valenze contrasto all'immigrazione irregolare attivazione e espansione dei canali legali dei canali regolari di immigrazione
E poi
A partire dal
Dallo scorso anno dal due mila ventitré il lancio del cosiddetto processo di Roma partite dalla conferenza del luglio due mila ventitré su migrazione e sviluppo
Il prossimo vertice
Dovrà essere convocato immaginiamo abbrevia adesso che sono state si sono svolte le le elezioni le presidenziali da parte della Tunisia a cui appunto spetta adesso la convocazione del se della seconda conferenza a livello di capi di governi processo di Roma
Mi vede diciamo
Un po'più direttamente coinvolto in quanto
Presiedo dalla italiano come coacervo Rispetto attualmente all'Algeria il primo dei tre gruppi di lavoro in più processo articolato cioè quello relativo
Al tema migrazioni e sicurezza essendo gli altri due come tutti sapete quell'ordine del gruppo di lavoro
Legato mica
Diciamo
Intitolato migrazioni sviluppo è quello relativo al cambiamento ai cambiamenti climatici e il terzo gruppo di lavoro
Poi c'è il piano bilaterale naturalmente in cui come è stato evocato già negli interventi precedenti noi siamo e in prima linea in quanto ministero diciamo degli esteri con le sedi poi nei rispettivi Paesi che
Negoziano e concorrono quindi ha negoziato con i paesi di accreditamento degli accordi di mobilità che sono quelli quegli accordi che coniugano
La dimensione delle nell'ambito delle quote del decreto flussi quindi della individuazione di e categorie professionali per le quali appunto si
Facilita l'ingresso in Italia in base alla domanda che viene quindi a incontrarsi con l'Offerta
E ricco in coinvolgendo questi Paesi nella dimensione dei rimpatri volontari assistiti del contrasto ai traffici di di di di migranti tra sugli esseri umani due sono quelli operativi con la Tunisia i con l'India quattordici gli accordi in diversi stadi di negoziato
Poi diciamo che c'è una una una se volete una quarta dimensione così almeno mi piace definirla che un po'ecco diciamo in un certo modo non è né unione europea nel multilaterale né bilaterali e quella della della diciamo di una politica estera che si fa carico in pieno
Dei nostri valori costituzionali come sono stati poi anche recentissimamente vocati al presidente Mattarella cioè quei valori costituzionali che vedo non nella dimensione della protezione dei rifugiati e dell'accoglienza dei rifugiati un punto con cui l'Italia di cui l'Italia si fa carico avvertendolo come e motore di molte sue azioni di di di di tipo diplomatico diciamo e di politica estera
Dottoressa con già a molto opportunamente citato la novità normativa introdotta
Nel nella nel testo unico sull'immigrazione quella dei corsi di
Formazione professionale corsi del civico linguistici ecco lì entriamo nell'ottica dell'extra quota ed entriamo quindi in una dimensione che a me piace da questo punto di vista qualificare anche rispetto ai rifugiati
Rispetto cioè a quelle persone in cui la spinta a migrare come tutti sappiamo deriva da abusi
Violazioni conflitti crisi climatiche
E e quindi quella parte dell'umanità
Rispetto alla quale introdurre
Progetti come quelli dei corridoi umanitari citati dalla dalla dal prefetto lega eccomi corridoi lavorativi per rifugiati ecco credo che Possa soddisfare mi in modo particolarmente il pieno quel binomio tra diciamo per capirci interesse utilità Della manodopera qualificata utilità della
Diciamo di queste professionalità
Mi sconosciuti a causa dello sfollamento della del dello status di profugo in situazioni spesso molto carenti con nell'altra dimensione che quella appunto della di una diplomazia italiana
Che in
Fa propri naturalmente i valori costituzionali dell'accoglienza e della solidarietà
Di corridoi umanitari lire insediamenti le evacuazioni umanitarie e così come i corridori lavorativi per rifugiati sono una diciamo minoranza nella minoranza dal punto di vista numerico
Se la dottoressa con già citato il numero di tre mila per i diciassette Progetti immagino nell'ordine di qualche centinaia per gli altri prossimi sette progetti da qui chiaramente quando parliamo di rifugiati i numeri si restringono interiormente
Però oltre seconda citato l'oreficeria mi piace riprendere questo punto perché siamo in particolare a Torino come come area come come territorio e l'unico l'Unione industriale di Torino e soggetti della società civile
Che con il concorso
Di UNHCR e altre organizzazioni non governative come talent Beyond Bound rispetto appesi International a Torino si sta svolgendo sviluppando uno monocroma molto interessanti di
In collaborazione appunto con
Anzi attivato da la domanda imprenditoriale di in questo caso
Lavoratori rifugiati che verranno raccolti e si inseriranno si integreranno con particolare facilità per tutto questo sistema di solidarietà
E che è stato messo è stato messo in piedi anche sul territorio nel settore dell'Opificio Emilia con ulteriori informazioni in Italia
Ecco io non di intrattengo oltre se non per ecco diciamo tornare a sottolineare come ormai il non certo da oggi quando si parla di migrazioni si parla di un grande tema di politica internazionale come ha detto correttamente il nostro moderatore e un grande tema una grande sfida
La il sistema diciamo Farnesina e ministero degli affari esteri e la rete diplomatico-consolare che al servizio naturalmente poi dell'intero paese e di tutte le articolazioni del Governo
Puntano a farsi pienamente carico di questa dimensione a raccogliere nell'interesse del Paese questa questa sfida grazie a tutti
Grazie e quindi siamo partiti un po'dal locale dalla al ministero dell'Interno arriviamo al globale con la visione del direttore dell'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni Lorenza Orta anche noi ma da da quando è nato il rapporto da patrocinio quindi ringrazio innanzitutto per questo e in particolare il direttore arte quest'anno ha scritto un paragrafo
Che parla di immigrazione regolare secondo un approccio umano come strumento di contrasto alla crisi demografica quindi prende proprio il tema di cui sì su cui si è concentrato rapporto di quest'anno e parla appunto della della migrazione come anche strumento per contrastare il calo demografico prego direttore
Grazie buongiorno a tutti grazie alla ministero degli interni per ospitare questo questa riunione quest'incontro direi tra rappresentanti di ministeri assolutamente coinvolti nei vari aspetti della dell'
Migrazione questo una un'interlocuzione assolutamente necessaria quella di quella di mettere in connessione varie anime
Di dico di un di un gol di governo per rispondere a quelle che sono le sfide migratorie ringrazio sicuramente la Fondazione Leone Moressa nella persona del dottor Di Pasquale ma di tutto il suo team che hanno contribuito e contribuiscono ogni anno
Alla pubblicazione di questo rapporto che personalmente mi appassiona
Particolarmente o non l'ho ancora letto devo dire tutto lo Stato la scorsa per motivi di tempo ma per me comunque resta sempre una fonte
Da cui attingere
Terra proprio per riprendere le parole della della direttrici generale Congia sia per
Mantenere quell'aspetto col focus umano sul discorso migratorio ma che sempre di più ha bisogno di basi scientifiche e numeriche
Perché molto spesso volano parole grosse
Quando si parla di immigrazione e questo in tutto il mondo lo vediamo in tutte le campagne elettorali di di vari Paesi ma ci sono pochi numeri
Molto spesso il dibattito e relegato alla percezione di che cosa e la migrazione piuttosto che invece ai numeri che precedenti relatori hanno hanno sottolineato che ci danno una fotografia che molto spesso diversa da quella che è la nostra percezione del fenomeno migratorio e quindi davvero importante il lavoro che deve
La Fondazione Leone Moressa fa nel consolidare questo tipo di
Di informazioni che informano e stimolano poi chi deve prendere delle decisioni
Ad orientarsi in una direzione piuttosto che che è un altro quindi rapporto che pieno di dati interessanti che appunto mai come oggi importante per costruire una
Una narrativa adeguata sulla sul fenomeno sul fenomeno migratorio
Che cosa che conclusioni si possono trarre lo dico perché sono l'ultimo a intervenire quindi ho dovuto spuntare parecchi punti
Che avevo nei nei miei punti di di esposizione perché i relatori hanno già menzionato li hanno già menzionate io penso che innanzitutto ci siamo di fronte a un fenomeno inevitabile un fenomeno mondiale inevitabili a quello della migrazione un fenomeno che si sta all'inizio dei tempi
Macché a dei Puller dei push fatto orsono input fatto sono ovviamente quello della necessità di talenti di mano d'opera da che che sono necessari nelle nelle economie industrializzate come quelle europee
è inevitabile anche come pur fatto proprio perché invece la natalità nei paesi di origine e in crescita e quindi ha bisogno di trovare anche sbocchi oltre che quelle di
Contribuire allo sviluppo locale dei paesi dove le persone sono nate
Un quindi un fenomeno inevitabile ma anche un fenomeno direi da quello che si evince dai numeri delle considerazioni fatte un fenomeno desiderabile un fenomeno desiderabili appunto per i Paesi di origine e per i Paesi d'accoglienza
Penso che sia importante sottolineare come
Il il l'aspetto per esempio della multiculturalità
Abbia sia un valore aggiunto a quello che possa essere il settore dell'impresa e molto spesso noi siamo in contatto con diversi rappresentanti del mondo
Del settore privato e quando nei nostri nel nostro programmazioni favoriamo tutta una serie di programmi che includono la migrazione circolare di competenze quindi temporanee da Paesi di origine verso l'Italia che poi rientrano nei paesi nei paesi di origine uno degli elementi che proprio la settore privato porta la nostra attenzione e il valore aggiunto della multiculturalità ma non perché sia un Baggio o un riconoscimento etico e e e proprio anche con un interesse strategico e concorrenziale in un mondo di concorrenza di concorrenza globale dove la multiculturalità offre apre più porte in mercati che altrimenti non sarebbero
Accessibili
Tralascio o quello che sono diciamo le i punti sulla migrazione ordinata i sui contributi che sono che sono già stati citati quindi come misurazione l'importanza di questa migrazione ordinata sicure regolare come
Risorsa significativa per il Paese e del contributo al PIL il contributo fiscale che
Sono stati portati all'attenzione un un numero che mi piace sempre un po'nota ci guardare e sempre vedere questa recessione demografica
La in Italia per esempio la il saldo tra nascite
E decessi nel due mila ventitré se non vado errato è stato di duecento di meno duecentottantuno mila persone cioè duecentottanta mila persone
Non ci sono in meno in Italia che cosa equivale equivale a una poco meno di una città della dimensione di Catania ecco questo è ci permette di visualizzare come questo fenomeno è importante perché se ogni anno sparisce
Una una una quantità di persone che
Equivale a una a una città di mi piccola media dimensione ci può dare anche è un po'il termometro il polso della situazione è stato citato anche la Banca d'Italia
Che era insomma come Ruocco e che che ha affermato cavolo dalla migrazione
è uno strumento per far fronte alla transizione demografica e quindi volevo anche riportare come altri
Autorevoli fonti sottolineano se ce n'è bisogno ancora questa questa importanza
Come come si arriva diciamo a riempire il gatto attuale di competenze queste la grossa e la grossa sfida nella
Il movimento di persone oggigiorno richiede una vasta gamma di di di meccanismi dunque sono le in servizi di identificazione il rilascio dei visti la valutazione dei bisogni di protezione delle vulnerabilità l'assistenza sanitario e sociale i processi di selezione riconoscimento delle competenze fino all'integrità fino all'integrazione nella società di arrivo tanti punti che vanno
Spacchettati e dove vari soggetti devono giocare un ruolo assolutamente
Importante quello che in inglese si chiama o lo scappamento e miracolo society approcci quindi un approccio che non sia solamente di un ministero o di una entità ma anche mette insieme a fattor comune le esperienze e le e le forze
Che possono portare ad una migliore gestione del del fenomeno migratorio e tra questi appunto ministeri sicuramente
Le regioni penso anche in italiano che hanno una competenza specifica sulla questione migratoria le associazioni datoriali sempre di più impegnate
Anche in cooperazione internazionale i Paesi di origine e gli enti di formazione tutto questo
Tutti questi attori devono essere in qualche modo messi in sincrono per garantire l'equilibrio e la funzionante la funzionalità del del del della migrazione altrimenti si creano dei disequilibri
Si creano anche delle percezioni sbagliate perché se qualcosa non funziona ovviamente che sia il rilascio del visto che sia una mancata integrazione ovviamente questo viene percepito come un insuccesso quindi è un lavoro davvero
Da da da orefice direi veramente per riprendere con Richie il ministro Sacconi un lavoro che richiede veramente parecchie dedizione parecchi impegno
E noi siamo diciamo anche impegnati direttamente come organizzazione in quella che
Cercare di creare l'ecosistema che permetta al settore privato di attingere a competenze e talenti in Paesi come Tunisia e Marocco per esempio ma non esclusivamente fare in modo che lei talenti che sono poi formati in questi paesi una parte RIR resti nel Paese di origine per contribuire allo sviluppo economico del Paese stesso ma che una parte vada poi a a a lavorare diciamo in in aziende in aziende italiane
Questo è è importante perché il il il processo oggi ancora irto direi di di grandi ostacoli di molti temono
Gli ostacoli che aveva che richiedono dialogo che richiedono aggiustamenti ma questo è un processo inevitabile se vogliamo fare in modo che questo fenomeno davvero sia beneficio oso per per tutte le parti per tutte le parti in causa
Penso anche al
Oltre alla multiculturalità anche che citavo prima
A alla all'aumento in Italia di quella che l'età media questo ci pone per esempio tutta una serie di sfide su come gestire la singole economie la cosiddetta silver economiche domani ci saranno sempre più persone anziane come vogliamo che queste persone anziane vivano parcheggiate in sì in in situazioni diciamo precari o invece aumentare la qualità della vita e questo richiede ovviamente competenze richiede una pianificazione richiederà anche competenze
Straniere che vadano al di là di quello che l'assistenza come con l'assistenza alla persona concepita oggi con come per esempio le badanti o i badanti che di cui tanto di cui si parla
Quindi c'è anche un'opportunità nel capire quali sono quelle quali sono gli scenari che come di come nell'economia si potrà modificare nel nel futuro e di quale risposte debbano essere devono essere date
Ecco io mi fermerei a questo punto a a queste considerazioni perché non può non vorrei aggiungere altro perché molto è già stato detto però noi vogliamo fare la nostra la nostra parte siamo sempre disponibili a a mettere
A disposizione quello che lo Yemen la nostra conoscenza la nostra presenza nei paesi di di origine nei Paesi di transito come anche nei paesi di destinazione
Per cercare porto di fare incontrare gli interessi dei vari soggetti che oggi sono impegnati sulla questione sulla questione migratoria io penso che oggi uno dei Gary delle grandi sfide e proprio per parlando del riprendendo l'esempio il settore privato e per un imprenditore
Avere la possibilità di selezionare una persona in tempi rapidi e che questa persona possa arrivare altrettanti in tempi rapidi sul territorio nazionale come cerchia come
Lavorare per
Rendere più veloce prevedibile il processo è sicuramente una delle sfide che ci aspetta davanti e noi siamo disponibili ovviamente a fare la nostra parte grazie
Grazie direttore
C'è un altro punto di vista che mi sembra interessante porre che è quello dell'impresa punto è stato appena detto il ruolo del associazioni datoriali e dell'impresa che poi sono il protagonista delle del decreto flussi nel senso che la domanda di ingresso dei lavoratori stranieri viene fatta dai datori di lavoro e sapete bene che la Fondazione Moressa è parte è nata dall'iniziativa di un'associazione di artigiani di piccola impresa la CGIA di Mestre tuttora sostenuta dalla CGIA e quindi chiamo un po'per le conclusioni per un saluto finale il segretario della CGIA
Ventotto Renato Maso
Prima forse del prima delle conclusioni prego prego
Magari si presenta velocemente
No sono Aldo Amoretti
Dadi col mio volontariato ad un'associazione di famiglie che combattono con il problema della non autosufficienza che si chiama professione in famiglia ne sono il presidente i padroni delle badanti
Io so mi sono convinto che il mercato del badantato è una barbarie
C'è di tutto
La gara ormai il numero degli irregolari supera quelli regolari
Ogni tanto c'è questa gara a partire più dagli altri
E ha un'idea bizzarra su come tentare una regolarizzazione lo capisco che avvisata però proviamo a simulare se si mette in tasca le badanti irregolari un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro
Io penso che nel giro di poche mesi trecento mila potrebbero andare in regola
Dice va be'ma è una novità assoluta rispetto alle regole che abbiamo applicato finora
Perché a buttarla via
Da una decina d'anni cioè si è manifestato un fenomeno nuovo
è sorta una migliaio di impresa né che organizzano il lavoro del badantato e vendono il servizio alle famiglie
La gran parte sono cooperative
Diciamo a saranno finte cooperative sì anche finte cooperative
Potrà in trattenervi sulla spiegarmi il perché ma sono contro la tortura va bene quindi non lo faccio
I rapporti dei Queen presso questo cooperative sono dei co.co.co.
Regolato da un contratto che noi abbiamo fatto con un sindacato se non vi racconto
Oppure sono co.co.co. individuali certificati da qualcuno che si fa pagare per la certificazione oppure finte partite Iva c'è di tutto
C'è di tutto anche nel comportamento di chi ha ispettore no e adesso abbiamo in corso un'ispezione in una mentire
Di cooperative
I comportamenti degli ispettori siamo stati così più di metà dicono a finalmente qualcuno ha fatto un contratto ha dettato delle regole
è un progresso
E altri che dicono ma sarà regolare questo contratto
E vi si apre una discussione che non finisce più ci sono ispezioni sospese da venti giorni perché è questo ispettore
Ce n'è uno che alla fine ho detto ma sono iscritti a un albo professionale
Mi fermo qui io credo che se si sviluppa un sistema di impresa e meglio cioè cooperative genuine questo è un progresso
Tema di famiglia dei guai di trovarla badante gestire un rapporto di lavoro subirà una vertenza
E manda una condizione di meno precaria Tare lavoratrici
Una nostra coccolato impresa di una province del Centro Nord anche risolto un problema che nessuno vede quando la badante convivente perde il lavoro perde anche il tetto sopra la testa
Quel Casoni
Si sono hanno collaborato con un'associazione di lavoratrici
Rara perché è un'associazione interetniche a indici solito le associazione sono di etnia
Questa associazione facendosi aiutare anche dal Comune ha preso un grande appartamento in affitto l'hanno trasformato in una foresteria quando lavoratrici sono senza il tetto sopra la testa pagano la loro quota che hanno risolto il problema
Ma
Mi lesa le evasioni siccome la famiglia non è sostituto d'imposta anche la badante irregolare non paga l'IRPEF va bene perché non c'è controllo non esiste
Quando è nata agli ottanta euro di reddito minimo avevano il agli ottanta euro rinunciavano perché ha per cassare gli ottanta euro dovevano fare la denuncia ARSIAL fisco
La ringrazio mistero scandalosa l'ultima cosa
Si discute di pensioni
Sì il regime contributivo è fatto in modo che anche una donna che avesse lavorato in regola quaranta anni
E arrivata al sessantasette della Fornero se si presenta all'inizio a chiedere la pensione gli dicono signora ripassi tra tre anni per lei non c'è né perché i contributi sono talmente bassi che non raggiunge il minimo obbligatori di leggi dopo i tre anni ti potranno dare una pensione che potrebbe essere di duecentocinquanta trecento euro al mese
è un'altra cosa
Io quando esisteva per il lavoratore che tornava al paesello la possibilità di andare a Linus troppo chiedere i suoi soldi
Che erano come risparmi
Io stavo in un patronato ho visto il fenomeno di lavoratrici e lavoratori che avevano lavorato alle ceramiche di Modena avevano messo da parte quindici anni anche eventi aveva messo da parte i loro risparmi sono andati all'INPS a chiedere il loro versato tornato a casa in Marocco soprattutto hanno aperto impresa
Abbiamo levato loro questa possibilità è stata una cattiveria sciocca perché in questo mondo li spingiamo a restare qui anche se avrebbero voglia di tornare a casa scusate l'ho fatta lunga invece detto
Grazie chiaramente
Ci sono ha sicuramente posto vari varie questioni vari punti su cui potremmo aprire un altro
Un altro dibattito nato il convegno
Quindi lascio la parola fu da segretario della CGIA
Saluto finale
Grazie intanto del
Dell'invito già ricco De Pasquale ha detto il rapporto che c'è fra la Fondazione
Moressa i la Cgia per cui salto a piè pari
La presentazione della CGIA
Una stagione di categoria abbastanza abbastanza conosciuta con a qualche reputazione
Consentitemi di
Fare due-tre cose velocissime tuttora minuti quattro minuti al massimo
Con un taglio se mi consentite aggiuntivo rispetto alle considerazioni che sono state fatte il rapporto quattordicesimo rapporto lo del due mila ventiquattro sulle forme come gli altri tredici precedenti
Fanno una fotografia utile l'han detto tutti quindi ringrazio per i complimenti fatti alla Fondazione fanno una fotografia molto utile
Dei dati una raccolta dei dati per il decisore pubblico sull'economia dell'immigrazione quella che è possibile controllare quella che è possibile passatemi il termine per fotografare e quindi anche analizzare fino in fondo
Su questa parte dell'economia io voglio dire noi non entra nel merito dei dati sono state già commentati e con molta con molta
Competenze che con molta con molta sensibilità
Consentitemi di dire due cose soltanto la prima noi siamo passati da il primo rapporto due mila dieci
Nel primo rapporto
In cui la
Trarrà grande o la grande maggioranza della popolazione nei confronti dell'immigrazione aveva il sentimento ma questi vengono qua portarci via il posto di lavoro io sono del Nord ricordo perfettamente dislocamento che giravano siamo passati da quella impostazione quindi diciamo un rifiuto come dire dentro nel DNA Mickey lavora di chi produce di chi crede nella richiesta del paese che sa che proprio evidentemente non fu quella si è passati da quella atteggiamento ha un atteggiamento se andiamo in giro oggi come noi pensiamo portati andare in giro
Non tutte le sere ma quasi a incontrare piccoli imprenditori lavoratori autonomi medi imprenditori sorpassati da quella impostazione all'impostazione di dire mamma abbiamo bisogno di mandarli in mano gota abbiamo bisogno di immigrati abbiamo bisogno
Di Diversi dispetto a inattivi beffardo il termine usato l'uso anch'io
C'è questa consapevolezza ed è una consapevolezza che supera anche tanta diffidenza che solo quattordici anni fa registravamo come puntuale come presenza quasi anche rabbiosa passato in questo ottenne questo estremamente positivi dovuto a una serie di considerazione una serie di fatti nuovi compreso anche il fatto nuovo che c'è bisogno di manodopera non solo un fatto culturale ha però è anche un fatto culturale perché poi entra nella cultura della persona il cultura la nostra gente
Che accetta anzi anzi interviene polemicamente contro una inclusione come dire brutta che qualche volta abbiamo nel nostro Paese
C'è un'inclusione che non è vera inclusione un'accoglienza che non è vera accoglienza un'accoglienza che le volte diventa abbiamo sentito che prima sui suoi
Permessi sulle richieste di permessi diventa un business dice umano nei confronti del passato c'è questa consapevole e io ne sono testimone di questo quindi positivo lo dico in termini positivi qual è la preoccupazione che voglio e con questo chiudo qual è la preoccupazione che voglio mettere
Davanti agli occhi di tutti all'evidenza di tutti
Attenti se noi continuiamo a infatti rizzare a concentrare la nostra attenzione a concentrare la nostra come dire la nostra capacità di raccontare le cose sull'immigrazione irregolare
Commettiamo un gravissimo errore
Ma siamo colpevoli noi come chiamo un gravissimo errore di equiparare tout-court l'immigrazione e diversissima quella regolare ad aprire volare anzi anzi diciamo un'altra cosa che la immigrazione irregolare
Si usa il termine barconi perché dà il senso dà il senso fisico la immigrazione irregolare se non viene trattata con rigore non viene trattata con stavo per dire una parola che è antipatica che e che è un po'fuori fuori come dire fuori del coro con durezza cioè chi viene qua rispetta le regole italiane chi viene qua rispetta la cultura italiana non la subisce la rispetta come noi dovremmo rispetto agli altri
Se non siamo rigorosi su questo comportamento rischiamo attenti di fare dei severi passi indietro seri passi indietro
Che sono inaccettabili rispetto all'immigrazione invece che è fonte di ricchezza abbiamo visto i dati oggi che è fonte di futuro che è fonte di crescita
Il punto di speranza
Allora cosa Xie Duilio a David uccisori
Sul lo chiediamo spesso
Concentriamoci non tanto su questa parte perché vedo che entra cominciato a camminare con le sue gambe passatemi questi termini molto molto plastici camminare con le sue gambe questa immigrazione
E e teniamola d'occhio con serietà aiutandola accrescere come aiutiamo crescere la nostra nostra economia nostra imprenditoria i nostri lavoratori dipendenti alla stessa maniera Cattaneo semmai ma questo gli intenti che ci sia una serietà nel trattare la immigrato in regola come combatterla usurpato un termine forte
Come combatterli
Tentativi di accordi bilaterali ha ragione accordi multilaterali
Pressioni sull'Europa benissimo tutto anzi meritorio
Però quelli che sono qui in Italia o noi questi sappiamo trattarli da cittadini come con le stesse regole questi sì dove gli stessi diritti
E gli altri altrimenti facciamo un autogol come di cui ho sempre al novantesimo della finale della Coppa dei Campioni cioè perdiamo la la
La partita
E sarebbe grave sarebbe grave terrore queste parti
Per tutti i sei minuti in più sono stati uditi stamattina che condivido che condivido totalmente quindi rigore serietà non è possibile
Attenti che sporadiche un delitto più un'azione delittuosa un reato commesso da io regolari
Ci porta a mettere in cattiva luce tutti questi aspetti positivi tutto questo impegno che è stato detto stamattina al tavolo
Cerchiamo lo dico non c'è più il la la perfetto lega cerchiamo e mi riferisco al ministero degli interni come come momento principale cerchiamo di trovare il sistema
Ripeto di serietà e rigore perché questi fatti non va bene Cherie usciamo se ci impegniamo su questo credo che poi questa è una come dire è una strada in discesa è una strada facile facile
Tutti difficoltà Rizzo vado a fare fatti perché culturalmente e già prepara attentati e tanta questo il messaggio che volevo lanciare oltre i complimenti per tutte le cose che sono state dette e nel rapporto che al tavolo da parte dei relatori precedenti ecco questo il taglio come dire un po'un po'aggiuntivo che mi permetto di aggiungere questa mattina grazie di tutto
Grazie Segretario io ringrazio ovviamente tutti quanti hanno partecipato al al convegno anche chi ha seguito la diretta su YouTube
Ringrazio tutti i relatori e ringrazio la mente del ministero dell'interno che c'ha ospitato ricordo che c'è ancora qualche copia del rapporto se qualcuno non l'ha presa o vuole prenderla grazie