La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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09:00
10:01 - SENATO
15:00 - CAMERA
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Parlamento
8:45 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
10:15 - Camera dei Deputati
13:40 - Camera dei Deputati
13:45 - Parlamento
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economista, Direttore scientifico della Fondazione CERM
Connessioni spunti per una economia della conoscenza siamo in collegamento come di consueto con Fabio Pammolli economista direttore scientifico della Fondazione Sherman e c'era del Comitato Investimenti investe E U
Torniamo a parlare di economia europea
Chiaramente delle possibili politiche di stimolo così come delle politiche e delle aspettative sul taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea
Diciamo ogni da cui si attendono visto l'andamento
Molto migliorato dell'inflazione dei prossimi mi cedere i passi ulteriori ma soprattutto ci concentriamo su quello che sembra essere nuovamente
Dopo essere stato la locomotiva europea il così detto malato d'Europa malata d'Europa la Germania
La Germania che sembra vere da quest'anno un piede nella recessione perché è previsto un calo del PIL dello zero virgola uno per cento nel due mila e ventiquattro così ci raccontano i principali istituti economici tedeschi
Che appunto hanno stat
Tagliato di fatto le stime
E di crescita con una debole ripresa prevista per il due mila e venticinque pesa molto la debolezza del governo sciolse le dinamiche europee e la necessità di un cambiamento di rotta però forse pesa anche il fatto che c'è il dogma diciamo sul rapporto deficit PIL sul fatto che appunto la Germania ci tenga moltissimo
Al diciamo alla serietà al rigore dei propri conti pubblici così come diciamo
Tiene a quelli di europei come sappiamo in generale così pesa di più forse in assenza di stimoli importanti la crisi in qualche modo inevitabile visto le trasformazioni in atto dell'industria dell'automotive
E però la Germania sappiamo che è anche molto alto professore e molto altro perché ha dalla sua diciamo decenni di in buone politiche per cui diciamo
Quello che ci raccontano i giornali forse anche un quadro un po'parziale
Di quelle che sono
Le reali possibilità
Ma tedesche al netto realmente di una situazione politica che è molto complicata ma che è molto complicata non solo in Germania e l'abbiamo visto in Francia lo abbiamo visto recentemente anche insomma
Vedremo in Austria con l'avanzata dei cosiddetti populismi
A destra
E dire clemenza la malata d'Europa davvero ovviamente con le ripercussioni che sappiamo per per gli altri Paesi europei e non è una buona notizia ovviamente
Soprattutto per i partner dell'Eurozona e Italia in testa tra l'altro non so se sia una buona notizia mi ma
è un secondo me un elemento sul quale riflettere
Te mentre tutti e pensiamo che il grande malato d'Europa sia la Germania
In realtà la Germania sia sul versante della ricerca che sul versante della riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale con la costituzione di un pilastro
A capitalizzazione reale dentro il primo pilastro pensionistico
Cioè lo voglio sottolineare la creazione di un pilastro a capitalizzazione reale non come pilastro pensionistico complementare ma come pezzo integrale integrante del primo pilastro pensionistico che come sappiamo integralmente a ripartizione che figlio dei gloriosi trenta ora io credo che la Germania mi prima di darla come dire per defunta sia per il gli squilibri politici che per quelli economici
Una qualche cautela alla no avrei questo con due possibili conseguenze primo che Europa recuperino un motore secondo anche manifatturiero buona notizia per il nostro Paese econdo che il divario di e le Asimo pugliesi dei bilanci dei pagamenti sulla sul valore dei detonatori e sulla competitività delle produzioni nazionali
E all'inizio a mordere
Quando questo si tradurrà in una ripresa degli spread in un mondo gonfiato di debito questo è una domanda che lasciò a a ai nostri amici però ecco il paradosso di un'Unione dei trasferimenti che porta all'aumento delle asimmetrie è un punto che vorrei così sottolineare
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