Armenia, genocidio infinito

Allora iniziamo se vi accomodate un attimo per cortesia
Ecco allora buona sera a tutti
Passo la parola Elisabetta saluto al Presidente della Fondazione rilevante Mario Spada prego
Piacere averti qui tutti quanti
è un piacere avervi qui tutti quanti per trattare
Questo ricordo questo argomento che praticamente opposte viene di
Solo per la relazione ho capito
Piuttosto veloce
Allora ringrazio tutti voi come d'obbligo bene piacere le reliquie piacere mio di aree di ospitarvi in questa in questo momento che proviamo a rimettere in fila con i ricordi qualcosa che
Che forse successo nel Novecento ma ancora non c'è insegnato niente perché sono cicliche si ripetono ringrazio l'ambasciatrice altissime narra
A mezzo diamo e il nostro mi riteniamo meglio vescovo dei armeno in Italia
Solo due parole non non per ricordare qualcosa ci sono degli ospiti più
Con più capacità di me che potranno esplicitare tutto quello che è successo nel mille novecento quindici sedici o quello che sia e l'unica cosa
Si era tutti magari di fare uno sforzo perché troppe volte psicosi dimenticata tolte queste cose vengono negate
Troppe volte oltre quello che è successo nel mille novecentoquindici sedici viene chiamato genocidio tra virgolette anche
Condizionato per il dopo donne e bambini che hanno avuto una sorte peggiore che magari non sono morti potuto subire nella loro dignità qualcosa di ancora peggiore quindi io non voglio rubare tempo e spazio ai nostri illustri ospiti che potranno declinare meglio di me
Un ricordo della situazione non credo che non riusciamo a trovare delle cose che potevano essere delle soluzioni un qualcosa però è importante stare qui per ricordare per non dimenticare per non dimenticare perché un milione e mezzo di morti e la dignità di donne e bambini che sono state calpestate comunque vanno ricordate sempre
è un'altra disgrazia che ci ha donato al Novecento sul porteremo come supporter e nuvole del due mila grazie a tutti
Grazie al presidente Mario Spadari io saluto e ringrazio tutti ma ma noi presenterò tra le varie persone viola i nostri illustri ospiti che interverranno in questa conferenza anzi presentato inizio presentarli adesso
Abbiamo la dottoressa Gianna Cimino
Che
Che qui con noi che ringraziamo per essere qui con noi doveva essere qui anche qui Emanuela Costantini alla professoressa Emanuela Costantini a questa storica e Università di Perugia e purtroppo non è potuta venire
Tecnici impegnare il Capodanno ebraico
Interna era la dottoressa Antonella de Monteforte che esperta di Armenia noi abbiamo alla mia destra c'è Flavia fratello giornalista di La sette
Beppe Atene che giornalista e autore e Pietro alleva che Blocher dell'associazione Manna Malalai Hébert
E
Poi abita diamanti
Ringrazio per essere qui
Sua Eccellenza Ambrassa ambasciatrice tessono in altra ambedue Ambar Zulian Damiano grazie ambasciatrice per essere intervenuta questo convegno sull'Armenia il genocidio finito Eric così come ringrazio anche l'arcivescovo degli armeni cattolici di Aleppo sua eccellenza monsignor Bedros mira agli atti militari
Gli atti Anna e ringrazio anche
Nel Roberta attacchino della comunità
Atterriamo
Quindi hanno scritto male comunque vero perché tutti i nomi finiscono con gli anni e quindi è colpa mia e chiedo
Le chiedo scusa chiedo scusa materiale della comunità armena credo di aver ringraziato tutti proseguirà i lavori radio radicale che ringraziamo ci spera
E
E quindi possiamo iniziare questo convegno che
Certamente non vuole essere un convegno
Rievoca attivo sul
Genocidio infinito così come recita il titolo e ci sono vari aspetti di di di questa di questa deve drammatica questione che a una si pente minimi la storia di tempi
Delle diete dei rapporti in particolare tra Turchia e Armenia tra Armenia e Algeri by Gianni e che interessa questo conflitto che non è ancora un conflitto pacificato come sappiamo
Sono il corso di negoziati
Dei negoziati di pace
Delle dei tavoli che si spera possano possa portare alla alla pacificazione inglese quei beni ridiamo dei particolari
La questione le questioni più importanti come per esempio i rapporti tra Armenia Azerbaijan e litri vi sono diverse questioni irrisolte soprattutto dopo il la
L'ultima guerra lampo
Già dopo soprattutto dopo l'ultima guerra lampo
Un anno fa circa un anno fa che ha visto appunto
Una promulgazione del Nagorno Karabakh da parte delle truppe azere e che ha determinato una esodo della popolazione gli abitanti che il virgola novanta per cento armeni della di questa enclave all'interno all'interno della dell'Azerbaijan
E
Restano
Da risolvere le questioni di confini come sappiamo i confini senza Armenia Azerbaijan e da e e tra Armenia e Turchia in questo periodo si parla molto dell'apertura dopo
Più di trent'anni ormai dal mille novecento novantatré ITA quando Ancarano ha chiuso di confini con l'Armenia per
Per per sostenere la la Veba Gianna
Da quando appunto vi è stata la la prima guerra Armenia
La prima guerra prima Gorno Karabakh quando appunto
Vi fu perché vi furono gli interventi l'intervento del di di Yerevan a sostegno degli armeni della e delle in club delle in club durante della del
In territorio a zero e e quindi ci sono diciamo
Varie vari punti sui quali questioni sulle quali possiamo sperare nei prossimi giorni perché la questione di confine e l'apertura di confini terrestri tra Armenia e Turchia è fondamentale
Perché questo implicherebbe solo attacca aprirebbe
L'ESP molte speranze e per quanto riguarda la soluzione anche del indirettamente anche del del conflitto tra Armenia ed è che che le dispute tra Armenia e Azerbaijan
Io
Fatto una una breve introduzione
Di poi magari entreremo in alcuni in alcuni punti specifici di tutto questo che saprete le cose mi stanno anche al cuore ma nel frattempo chiamerei Valerio
Arianna
Che ci leggono
Due brani della Masseria delle allodole triplo
Prego
Ecco però Twister le riserve
Grazie
Vicino centodue
Ok al fatto
Solo a ok per far
Letture da Masseria delle allodole allodole e le scritture di Antonia parziale
Carica Henriette la bambina che non crebbe
GR c'era sopravvissuta al genocidio del mille novecentoquindici
Creatura della diaspora non aveva più una lingua madre parlava molte lingue compresa la sua l'armeno in modo dignitoso innaturale
Come una straniera in tutte faceva patetici sbagli e non volle mai raccontare la storia la sua sopravvivenza aveva dimenticato la sua età in Italia quando sbarcò era così minuta e patita
Che le tolsero due o tre anni ma ogni sera a casa nostra veniva a cena portando vassoi di biscotti alla modo stia calmo enormi vostre di o corse fatto in casa
Parlava colmo di noci e mele che la sua presenza riempiva la cassa di memorie oscure
Costantinopoli la sera del ventiquattro aprile mille novecentoquindici la grande retata ha inizio davanti e se bambini e la moglie incinta Daniel varianti
Il poeta mostra coraggio sorride
è una misura di sicurezza c'è la guerra siamo al centro dell'attenzione internazionale non possono ripetere gli orrori degli anni del sultano rosso
Ma un Hanane un'ala nera
Mi disturba la rissa all'angolo dell'occhio che un brivido fondo lo scuote
Marelli per fare in fretta la borsa di roba di roba e nasconde sotto un pane un cucchiaio e un vasetto di marmellata
Non ne avrebbe bisogno dice l'ufficiale di polizia che comanda il gruppetto per solo per pochissimo tempo gli dice
Ma la sua voce educata Daniel si riscuote improvvisamente lo fissa negli occhi e vi legge la morte
Che la parte di Arianna
Ok
O che io continuo
Febbrilmente ma con ordine vengono accatastati i cadaveri e lavorando uno dei soldati osserva ma l'espressione di tutti compreso il tenente
Però si trattano bene questi infedeli
Il suo compagno replica ridendo forte si trattavano bene grazie a noi e ora le rose donne profumate sono tutte nostre
E la banda pregusta violenza che seguirà
Occhieggia parzialmente donne ragazze e bambine pensando che ce n'è per tutti e quelle butteranno via alla fine la notte è lunga la notte passata e degli uomini non c'è più traccia nessuna famiglia li rivedrà più molti anni dopo finita la passione degli armeni e la guerra mondiale nella Tourkya disfatta dalla sconfitta sarà scoperto il loro destino fatti uscire di notte al Magazzino del Sale
Dove qualche donna si era avventurato a portare del pane ed era tornata tranquillizzata
Vennero uccisi l'uno dopo l'altro
Nella valle delle cascate dove i cadaveri insepolti rimasero a fissare il cielo cogli orbite vuote minuti e privati di tutto anche nella messa della morte
E come l'indomani
L'indomani mattina il magazzino vuoto
Come constato
Ismene
Che era che era corsa all'all'alba dopo aver perlustrato tutto il quartiere e Squinzi tagliato le sue donne dappertutto
Solo infilato su un paletto di legno che serviva anticamente ad agganciare i carri del sale un foglietto intestato alla ditta Antonia FN
Rubinetterie e pompe
Oscillava nell'aria
E quasi se ne ne non se ne accorgeva affinché un refolo divento lo sollevo gentilmente
E lo depose proprio ai suoi piedi la frettolosamente vergato matita il messaggio sono venuti a prenderci la notte Puglia ci portano a morire chi trova questo foglio in nome del dio misericordioso avverta le nostre famiglie e prega nostre anime
Qui c'è una parte di Arianna
Stasera
Eccoci
So se vuole la la dire la il paragrafo uno di primo almeno ci colleghiamo tra
Le donne e le bambine vengono spinte brutalmente a ridosso delle pareti di fronte cioè scenica immobile guarda i suoi cari niente gesti eccessivi o lamenti si direbbe che le donne cercano di scomparire nella tappezzeria e così si compie destino di Santa due dei suoi la mia balleranno urla si alzarono sangue scoppia dappertutto un fiore rosso sulla con dice Hoshino
La testa del marito decapitata che le viene lanciata in grembo
Prendete tutti maschi e portate lì nella sua stanza
Nella sua con sotto il grembiule da cucina crocette con motivazione quali di cui cioè sceniche assurdamente orgogliosa si nasconde adieu
Che solo da qualche mese ha cominciato a parlare veramente e chiacchiera sempre raccontando di storie e nascondendosi dappertutto come un tavolino Panorama
Ora rigetto sangue un getto di sangue caldo schizzato fuori dalla testa del padre la bagna tutto attraverso il grembiule inondando la calda oscurità del rifugio materna un odore fortissimo cancella tutti gli altri
La bocca aperta della piccola si riempì di liquido più caldo che la mamma compiono orrendo che circonda nero il suo piccolo cuore e lo travolge
Niente non parlerà mai più la sua lingua materna e in ogni altra lingua come in un paese del mondo si sentirà persistente straniera qualcuno che ruba il pane fuori posto dovunque senza famiglia indicando i figli degli altri
Arrotolata su se stessa nel buio piangere ogni notte ogni notte sopravvivendo
Finché si rifugia era in una quieta e detto Udine tronco vivente che attende passivo il ritorno della patria per tutto con la luce di Dio e lo sguardo innocente del padre
Grazie Grazia Valeriani hanno appena queste letture e intanto io direi a questo punto di chiamare la dottoressa Antonella The Monteforte
Così ci leggera
Il intervento della professoressa Emanuele Costantini che non è potuta essere qui con noi prego
Allora buon pomeriggio a tutti sono dispiaciuta di non poter essere con voi in questa giornata importante sia per l'amicizia e la stima verso chi l'ha organizzata sia per il tema su cui si discute
Mi occupo di costruzione dell'identità nazionale dei processi politici che hanno portato alla nascita degli Stati nazionali il puro pur non essendo una specialista di Armenia
è un'area con cui più volte niente resti di ricerca si sono intrecciati il titolo dell'iniziativa di oggi e fa riferimento a un genocidio infinito
Non mi fermo tanto sul sostantivo genocidio perché so che ne parleranno altri perché dal punto di vista storico richiederebbe lunghe e complesse discussioni
Avrei voluto riflettere con voi invece su infinito come diceva Giovanni Falcone i fenomeni umani hanno sempre un inizio e una fine eppure quel termine ha un significato per la storia armena perché la comunità degli armeni può essere considerata simbolo di quello che l'Europa ha vissuto fra ottocento e novecento ed è al centro di processi che a oggi non hanno avuto una fine
Studiando quella comunità è possibile osservare tutte le dinamiche che hanno interessato l'Europa nell'età contemporanea sì perché non possiamo non considerare dell'Armenia parte dell'Europa
Quel territorio è stato dentro l'Impero ottomano persegue l'espressione di una parte della cultura europea
Avendo prima ancora dell'Impero romano adottato il cristianesimo gli armeni rimasero dentro l'Impero ottomano una componente con una propria identità riconosciuta e rispettata
Sulla pelle dei suoi esponenti però furono vissute le degenerazioni della trasformazione di quell'impero multinazionale in una realtà statuale la cui legittimazione era di condotta ad un sono ateismo esclusivo
Così già a fine Ottocento gli armeni furono vittime delle prime persecuzioni One più ancora di altre componenti interni e dell'Impero ottomano
Anche perché percepiti come potenziali strumenti di influenza delle potenze confinanti
Fu però durante la prima guerra mondiale che la situazione degenerò
Se la Grande Guerra può essere considerata l'inizio storico del Novecento lo dobbiamo drammatica mentre drammaticamente anche alle operazioni di pulizia etnica che subirono gli armeni dentro l'Impero ottomano
Le immagini immortalate da quello che possiamo considerare il primo fotografo di guerra Armin Wegner
Fecero comprendere allora e lo fanno ancora oggi che il secolo dell'ottimismo ottocentesco sulle magnifiche e progressive sorti dell'umanità grazie al progresso scientifico era terminato bruscamente
Uscita dall'horror dall'orrore della persecuzione del nazionalismo la popolazione armena attraverso anche il Novecento dei torti tutta dirette totalitarismi entrando a far parte dello Stato sovietico
Dopo l'esperienza della guerra e sperimentando quindi il clima di repressione che colpisce i cittadini in particolare nel periodo del terrore staliniano la storia di oggi
Che ascolterete da testimoni estremamente acuti legata al tentativo compiuto dal mille novecentonovantuno dalla dissoluzione dello Stato sovietico di riappropriarsi della propria identità
Una storia non facile non ancora pacifica ancora fatta di contese con gli Stati confinanti e di un lento e difficile processo di costruzione di istituzioni democratiche
Vorrei da ultimo tornare su un aspetto richiamati in apertura
La dimensione europea della cultura armena
L'Armenia una piccola repubblica a un territorio che corrisponde a un decimo di quello italiano e una popolazione che ha un ventesimo della nostra metà di quella del Lazio
Eppure la diaspora seguita e drammatici passaggi della sua storia novecentesca ha fatto sì che uomini e donne
Di origine armena siano presenti in tutto il mondo spesso in posizioni apicali
Nel campo della cultura tutti hanno mantenuto un forte legame con la loro terra di origine è la prova di una ricchezza culturale che ha permesso a quella popolazione nonostante la sua difficile storia di sopravvivere
Le testimonianze di oggi e sono importanti perché restituiscono a quella comunità l'interesse che merita a livello internazionale
E allo spirito che ci sia un seguito e un'attenzione crescente nei confronti di queste che sono percepite come periferiche e che invece hanno sperimentato quanto il centro i drammi del Novecento
Grazie Donatella e Antonella de morte forte
E adesso do la parola aggiorna Cimino
Sì
E curatori culturale prego già
Buonasera
Sì allora
Buonasera ringrazio la fondazione che ci ospita i relatori dove che ha organizzato questo convegno l'ambasciatrice l'arcivescovo e il rappresentante della comunità armena
Io mi occupo prevalentemente di organizzazione di manifestazioni culturali
E sono stata chiamata qui dalla direttrice artistica della Fondazione
Perché
Parlando dell'Armenia
Mi sono tornati in mente un grande cantante diciamo sì Aznavour
Ma la cosa che mi ha affascinato è stato che digitando armeni nel mondo
C'è veramente ecco lo diceva la professoressa citando la professoressa
Costantini
Che
Sono diciamo veramente ovunque
A tutti ed a tutti i livelli e in Francia c'è una grandissima comunità io ringrazio in questo caso ringrazio internet perché è stato molto più facile
Riuscire a a diciamo arrivi
A recuperare delle informazioni
E Aznavour che io diciamo o seguito come come pubblico non concerto come organizzatrice magari portava sempre testimonianza
E è stato molto molto attivo io ho scaricato delle cose da internet e
E Luigi parlava di un amore doloroso comunque per questa per la sua patria e ho scoperto anche che quando c'è stato nell'ottantanove
Un un il terremoto con più di venti mila morti Lugli ha fatto cantare una una canzone dedicata all'Armenia facendo un po'come come la canzone è quella diciamo per la raffica for cioè dopo il fronte dei cantanti in America per per l'Africa quando ci fu la la grande carezze cari sia nell'ottantacinque e
E tutto questo però mi ha lasciato anche un grande senso ne parlavo prima anche con una con Pietro
Diciamo di scoprire che
Prima di tutto una grandissima diciamo dignità da parte di questo popolo che non rivendicato in nessun modo quando poi gli cioè porta con sé il suo grande dolore ma non c'è mai
Direi proprio la
Il senso di rivendicazione violento ma come ha detto stando sempre la la la professoressa Costantini
Passare attraverso la cultura
E la condivisione di tutto questo io mi ha anche colpito che a secondo delle traduzioni perché ho visto che invece nella comunicato stampa fatto dalla dalla fondazione viene tradotto come la grande no aspettate scusate che non ci vedo più il grande crimine invece generalmente viene catturato otto come il grande male e questa parola mi ha fatto venire in mente una citazione che della di Margherita Hack che diceva che non serve una religione per dare un'idea murale del bene o del male ma basta una la sensibilità cioè in qualche modo facendo chiaramente da scienziata un discorso più diciamo preciso ma perché forse quando si parla di religione
Si creano anche delle divisioni in questo caso parlando soltanto di sensibilità umana bisognerebbe che cioè si potrebbe creare unione ecco questo è io quello che posso dire e che anche parlando con la dottoressa Addabbo
Ho detto dico di bisogna assolutamente continuare
Che quello che si auspica anche la la professoressa
Ad approfondire per esempio ecco ho scoperto che c'è una associazione che sanguinano che si occupa
Perché diciamo l'acronimo per dei del Giardino dei Giusti
E non sapevo che ci fosse ammetto la mia ignoranza
Ci fossero anche delle ore diciamo delle cerimonie per i giusti Armeni e quindi è molto importante questo perché forse ogni tanto dirlo
Da chi identifica le persone ecco questo volevo solo
Dire
Grazie alla dottoressa Gianna Cimino io chiamerei adesso Beppe Attene che giornalista e autore
Qui trasmettere va be'allora nove
Voi durante il corso interventi
Diciamo affronterò un i rapporti tra Turchia e Armenia che sono rappresentino questioni molto importante di su due punti al che mi stanno a cuore oltre che anche quello della Turchia taciuti Azerbaijan
Fondamentale per comprendere quello che sta accadendo poiché incapace in questi in questi in questi giorni in quest'ultimo periodo
Prego dottore attenti
Sarda tutti
Io di Armenia non so praticamente nulla
L'unica cosa gesso e che quando ero ragazzino mio padre li costrinse a leggere i quaranta giorni del Mussa Dario e non mi ricordo se nelle fonti così grato
No dopo averlo letto perché fu un trauma violentissimo ovvio ovviamente
Son qui perché un'amica carissima a cui tengo molto e si chiama Francesca mi ha detto ti chiedo di venire
E di ragionare gli ho detto io di Armenia non posso non sono uno specialista non conosco l'argomento da nessun punto di vista e di ragionare invece
Se a voi va bene per un qualche minuto sulla connessione fra
Il genocidio la distruzione degli armeni e le forme di genocidio che spie sussistono tuttora e che continueranno a Predappio a seguirci per molto tempo
Una volta che mi ha chiesto Francesca questo accettato perché in realtà
Il concetto di genocidio
è un concetto
Straordinariamente eversivo
Nel senso che ha la capacità è anche la drammaticità
Del distruggere le categorie normali che noi usiamo per analizzare la realtà
E se ci ragioniamo un attimo assieme vedremo che non corrisponde quasi a niente di quelle degli strumenti che normalmente che normalmente adoperiamo
è eversivo
Nei confronti della lettura che affida all'economia
E ai fatti economici la spiegazione del della storia no
Il materialismo storico
Tutte quelle costruzioni
In cui i in cui siamo cresciuti io quando ero giovane mi sono letto quattro volte il Capitale di Marx però chiesto poi per questo il posto a sedere in tram dal vecchio non me l'hanno ancora concesso ma penso che me lo daranno
In qualche modo nella mia testa era l'economia
Che avrebbe spiegato il i percorsi storiografici terre narrazioni
In realtà non è vero
Il genocidio non corrisponde a questa categoria ma non solo
Il genocidio armeno pensate per esempio al genocidio ucraino fatto da Stalin
Quando Stalin decide di togliere ai contadini ucraini anche i semi per seminare il grano
Vanno da luglio
I i i suoi uomini molotov e vede in particolare e gli dicono guarda che se
Seguiranno lo fanno gli ucraini non avremo nemmeno più cui non per mangiare
E lui preferisce affamare
Mosca
Piuttosto che rinunciare all'idea di far scomparire gli ucraini dalla faccia dalla faccia della terra perché per lui
Quell'ossessione forse per lui georgiano è superiore a qualunque altro al altra cosa non è un fatto tecnico è una cosa che non può non fare
A quel punto se rinunci all'economia ti rifugi nell'ideologia nella cultura no nel pensiero
Che attribuisce a quello ottenibili attribuire a quella dimensione
Difatti di questo genere qui
Paradossalmente il genocidio eversivo anche nei confronti
Di quest'altra dimensione dello spirito umano
Quando Hitler prese il potere
Franklin Delano Roosevelt che non riusciva a capire
Chi fosse quell'omino strano no
Pensate a Chamberlain
Aveva una grande stima per Hitler diceva mi ha anche stretto la mano a quel tanto di delle era lo viveva con molta simpatia e con molta ammirazione Roosevelt con i problemi anche in ufficio in qualche modo lo sentiva lontano da sé
E allora invece di mandare un ambasciatore normale a Berlino
Mando un professore americano che si chiamava William da otto
A fare l'ambasciatore dove si era laureato a Dresda insegnava cultura tedesca negli Stati Uniti a Baltimora se non sbaglio
Era come dire un profondo ammiratore della cultura e dei valori e dei valori tedeschi
Rosa di Saba e cerca di capire
Su quello che lui visse in quegli anni sono state adesso desegretate le lettere che mandava Roosevelt ed è stato scritto un bellissimo romanzo che si chiama nel giardino delle bestie
Che anzi il giardino delle vesti e scusate
Che è basato tutto sull'orrore
Che questo individuo ricercati questo il popolo che ha creato accanto è il popolo che ci ha dato e ridere c'ha dato Mozart Giada cioè come dire è il popolo più colto più ricco di pensiero di tutto il mondo
Come è possibile che questa cultura questo insieme immenso
Che ha fatto la storia dell'umanità
Produca questo orrore queste bestie questa bestialità produca queste queste perché non riesce a capirlo diventa pazzo dal dolore in questa coda dopo quattro anni infatti siti di mettere
Chiede di tornare negli Stati Uniti è tra l'altro vive anche un dramma perché sua figlia si innamora di un esseesse quindi capitano anche un bel po'di problemi e diventa poi un grande nemico
Del nazismo da questo punto di vista
Lo cito come esempio del fatto che nemmeno
La più alta cultura prodotta dal dal dalla specie umana
Nel corso dei secoli io con sé credo che sia fondamentalmente da contestare la colazione quella di natura di stampo tedesco ha minimamente affermato
L'Olocausto nane fregato niente non non li ha difesi per non li ha difesi per niente
E non può che non giustifica contemporaneamente da questo punto di vista
Allora che cosa perché
Può spiegare
O in qualche maniera può aiutarci a capire questo tipo di orrore
Quando quando arriva
è ragionando CIPE scusate il mio modo di ragionare ma è così
Il mio professore che si chiamava Paolo Spriano sosteneva che avevo il pensiero circolare e quindi per circa iscriverà delle trentotto lei dottore deve cambiare il suo modo di riflettere ma
Giravo attorno alle cose
E in realtà
Inutilmente sapete chi agli accette la Bonino
Però ricordate l'abbiamo scusati tutti in Sofocle e nell'Odissea eccitato e così via Ajaccio
Agli accennerò è dalla guerra di Troia ha combattuto contro Ettore ha fatto cose meravigliose è un uomo è un uomo straordinario ha guidato il milioni contro
Contro i Troiani e così via
Quando muore Achille e convinto che le armi di Achille
è contro le daranno a lui come premio per quello che ha fatto in guerra ma invece Menelao e Agamennone decidono di darle Ulisse
Aiace disperato offesa qua da questa cosa qui che non capisce
Pensa di addormentarsi
E mentre dorme
Ammazza in un bagno di sangue
Tutti gli arredi a uno a uno
Quando si sveglia
Scopre che non ha ammazzato nessuno
Ma Mazzato tutte le pecore le capre era e vacche
Che li accompagnavano pressioni nutriti durante la guerra
è la paranoia
è il fatto che esista la dimensione umana
In cui il solo l'offerta di un nemico totale
Ti permette di star bene e di vivere in pace solo l'offerta di una cosa orribile che giustifica tutto quello tutto quello che
E che che che che stai per fare e l'unica dimensione
In cui ed è l'unica cosa può spiegare
La Shoah e tutti gli altri anche gli altri episodi di
Il bisogno
Di giusto di distruggere sino in
In fondo
Un qualcosa
Ho un qualcuno
Cancellarlo
E non deve ora non deriva dalla politica e non deriva dalle convinzioni deriva qualcosa di molto più terribile che abbiamo dentro e che quando si espande come una valanga
E ci guida diventa ingovernabile e diventa
E diventa totale il bisogno di cancellare
Mi è venuto in mente mi perdoni vescovo
San Cirillo
E distrusse Alessandria d'Egitto
E uccise apporre il pazzia si ricorda
La cosa più spaventosa di quel gesto in cui venne cancellata la più grande biblioteca nella storia del mondo il più grande deposito di pensiero allora esistente
Sulla maniera in cui fu uccisa Ipazia
Fu scogli alta usando le ostriche
Che venivano usate per raschiare via agli iscritti dei papiri
Pian piano si
Cancellavano le lettere restava il tapiro su questo Gallo avente su cui si poteva nuovamente scrivere
La decisione di uccidere
Di pazzia non fu solo di ucciderla
Fu di cancellarla
Usando questa spaventosa questa spaventosa tortura questa cosa che non ha spiegazioni
Se non in una dimensione
Totalmente diversa sia da quella della storia normale che dell'economia che della sfera che che che che che della sera che della sfera politica
E contro questa cosa qui
Forse che forse dovremmo combatte per cercare di capire io mi scuso con Francesca
Che mi ha tirato questo patto e mi scuso con tutti voi perché di Armenia come avete capito non è non è l'appello minimamente in in grado di parlare però chissà altro non potevo direttamente grazie davvero
Tenga e adesso la parola attuali a fratello ecco qua
Mariano non è facile prendere la parola verso dopo dopo l'intervento così colto così così raffinato
Anche perché la storia di pazzia io ce lo avevo sempre letta come una storia molto più femminista si voleva cancellare l'affronto di una donna che si era permessa
Di invade un terreno che non era il suo e quindi si metteva a posto lei e si mettevano a posto tutte le altre donne ma insomma e ne parleremo un'altra volta della di di pazze messaggi parliamo di parliamo di Armenia parliamo di questa vicenda del genocidio
Anch'io non non non sono assolutamente un'esperta della della materia e ho l'impressione che sempre Francesca mi mi inviti a questi a questi simposi in moto da obbligarmi a studiare un po'di più perché l'occasione appunto per approfondire questioni che facendo la giornalista conosco ma sempre in maniera molto molto superficiale per cui ovviamente avevo saputo Saxa Rubra perfettamente delle delle della
Del genocidio ne conoscevo più o meno diciamo così i termini ma non non avevo mai approfondito troppo la questione e e ovviamente la questione del genocidio niente interessato in maniera particolare non foss'altro che diciamo così sempre punto per mestiere che facciamo di giornalisti non so se sia pensiero circolare o semplicemente capacità di connettere un tema all'altro ma ultimamente come sapete di genocidio si parla moltissimo a proposito di quello che sta avvenendo a garza in Palestina
E mi sono chiesta per l'appunto queste il genocidio armeno fosse riconosciuto unanimemente e che cosa che cosa potesse significare insomma questa questa cosa e ho scoperto che no ovviamente perché non c'è nulla che al mondo è unanimemente riconosciuto credo nemmeno il sorgere del sole a est a questo punto visto che ci sono i Terra piatti visti ma detto questo
E nota ovviamente la Turchia non lo riconosce e questo somma lo diamo abbastanza per scontato nonostante tutti i tentativi che sono stati fatti anche negli ultimi anni di fra l'altro in modo anche se volete un po'e ambiguo no da parte della stessa Turchia di invitare ad aprire gli archivi fare
Indagini sugli archivi stessi che però sono archivi turchi quindi inevitabilmente credo che insomma no forse non ci consegneranno tutta tutta la verità in modo da dimostrare che non non fu genocidio cioè volontà
Deliberata di eliminare un popolo ma furono conseguenze diciamo così
Della guerra della carestia che portarono alla morte di un milione e mezzo di persone in un arco di tempo
Relativamente molto breve
Dicevo diamo per scontata la Turchia forse un po'meno il fatto che nel mondo sono vent'
Tolto ventinove forse i Paesi che riconoscono il genocidio armeno adesso non vorrei ecco similare l'ambasciatrice mi sta facendo esatto siamo siamo su sulla trentina ecco
Quindi voglio dire rispetto ai centottanta Paesi dell'ONU uno già già e mi sembra una cifra veramente veramente irrisoria
E fra questi ci siamo noi nel sentirlo iter intesi come Italia nel senso che nell'aprile del due mila e diciannove venne votata una mozione che impegna a con con insomma
Una maggioranza importante
E tranne Forza Italia poi vedremo perché
Di parlamentari che imperfetti debbano al nostro Governo dell'epoca ma anche i governi futuri di impegnarsi in un cammino di riconoscimento di questo genocidio
E lì siamo rimasti sostanzialmente non mi sembra che siamo andati molto molto avanti
L'opposizione di Forza Italia venne motivata col fatto che per l'appunto ne avevamo buone relazioni con la Turchia e non si voleva Sasso esacerbare e diciamo così turbare un pochino troppo questo nostro alleato con cui peraltro all'epoca
Avevamo accordi importanti che avevano a che vedere con gli immigrati quindi insomma equilibri no che che niente avevano a che fare con le vicende storiche
E quindi proprio per questo motivo la cosa poi non non è andata avanti
E fra l'altro
La mi ha ulteriormente incuriosito questo questo tema della del riconoscimento del genocidio perché anch'io ovviamente ormai le ricerche
Le una volta sì ci si infilava nelle biblioteche adesso prima si va su internet e poi in biblioteca ma è un vantaggio nel senso che sai dove dove andare
Veniva citata una una rivista Mondoperaio rivista socialista fondata da Nenni
Che aveva tutto un numero dedicato per l'appunto all'Armenia
E e nella quale si metteva indubbio questa questa vicenda del del genocidio e ho pensato che fosse ben curioso no come sì dubita se quello che era avvenuto e che è molto ben documentato
Nel mille novecentoquindici che fra l'altro aveva avuto come sappiamo tutti una una specie di anticipazione qualche qualche decennio prima
Mentre si usa la parola genocidio ormai tranquillamente anzi viene usata come discrimine per l'appunto per quello che sta succedendo a Gaza e in Palestina e e come quindi evidentemente c'entrino inevitabilmente no anche diciamo così le nostre tendenze politiche le nostre il nostro modo di vedere dal punto di vista politico che però e il caso della dell'astensione o meglio del voto contrario di Forza Italia nel due mila diciannove mostrano come poi ci si pieghi anche molto facilmente
A a interessi che niente hanno a che vedere diciamo così con con gli ideali
Detto questo quindi credo che insomma sia sia davvero davvero interessante a e poi e ecco purtroppo porta di pensiero che che invece collinette
L'Armenia ha riconosciuto la Palestina
C'è questa questa vicenda così insomma questa questa
Questa strana
Connessione per cui questo piccolo Stato ok adesso l'Armenia ha riconosciute sente come diciamo così stato asse la Palestina e voi sapete che fino a poco tempo fa la stessa Palestine invece era riconosciuta da pochissimi e invece c'è adesso un movimento molto forte per il riconoscimento della Palestina a seguito
Di quello che è avvenuto dopo il sette di ottobre e della della tensione che invece Hamas ha scatenato e contro contro Israele
Credo che vadano ancora molto molto studiate molto analizzate tutte queste queste connessioni e si debba riflettere anche su l'uso politico che appunto facciamo di certi termini di certe parole
Che vengono bandite di volta in volta per dimostrare per l'appunto quella che una situazione di di sofferenza e dipartimento che ha subito un popolo e nello stesso tempo anche un modo per escludere tutti coloro che invece mettono in dubbio ciò che sta accadendo e ti dicono no quello che sta avvenendo in Palestina non è un genocidio è qualche cos'altro e si cerca di ragionare su questo
A
Devo dire
Io faccio molta fatica
Nel senso che
Adesso dirò una cosa che forse un po'può risultare un po'impopolare però
Mi chiedo talvolta io però ho provato anche a a ragionare sulla sulla reale utilità e sulla reale necessità
Di potersi potersi applicare diciamo così un'etichetta
Che non significa sminuire in nessun modo l'atrocità che è stata commessa nei confronti di un certo popolo
Mi chiedo se
E lo dico anche pensando a Israele per questo so che appunto va vado anche un po'contro quelle che sono come dire le le mie convinzioni
Ma mi chiedo se questi termini che poi appunto vengono rivoltati contro chi invece ne fa un elemento di identità
Sì ero davvero utili
E se non vuol forse valga la pena di smontare né diciamo così
Questa valenza simbolica per togliere a chi vuole negare la nostra identità e la nostra storia un'arma
Capisco che forse il pensiero possa risultare non del tutto limpido e lineare
E ripeto capisco quanto sia importante invece mantenere
Anche gli elementi di identità di una storia che è rappresentata anche dagli avvenimenti di questa storia quindi per esempio appunto il genocidio armeno è un elemento fondante di questa storia e
Negarlo è una una cosa ma io non sto dicendo che va negato io sto dicendo semplicemente che va tolto dal tavolo
E se se è questo che impedisce di andare avanti in una discussione così come andrebbe tolto dal tavolo
Anche nei confronti di quello che sta succedendo agli Spina e nei confronti anche di quello che ha vissuto Israele che sta subendo in questo momento un insulto all'incontrario
Perché gli viene rivoltata contro esattamente questa parola e viene accusato come Paese che ha vissuto un genocidio di perpetrare lo a sua volta
Quindi diventa un'arma questa parola
Allora io sono per toglierla quest'arma dal tavolo non significa non riconoscere ripeto la storia e l'identità di questo Paese e mi sono chiesta se potesse avere un senso
Ovviamente
Io parlo da persona terza che non è coinvolta personalmente e nella storia di nessuno di questi di questi Paesi e quindi credo che sarebbe anche molto interessante sentire
L'opinione di chi invece questa memoria è chiamato per
Retaggio familiare per per tradizione a a mantenerla era conservato
Forse si può andare avanti si può andare avanti mantenere la propria identità senza permettere ad altri che è una parola CCD rivolga contro e e e divenga impedimento per la prosecuzione della nostra della nostra storia grazie
Fratello privata è una questione molto importante
Quando
Parlava di mettere
Alle questioni diciamo
Rispi Nurse
Del passato che possono ostacolare poi no irreversibile dialogo e rinegoziati pretesto un po'quello che il Papa si sta cercando di fare tra Turchia Armenia guarda dopo quello che è passato
L'Armenia il la popolazione del Nagorno Karabakh concepiamo difesa quell'elenco dall'arte all'Armenia
Con due due guerre più la terza guerra che lampo del diciannove settembre scorso
Quindi con l'apertura di tavoli negoziali tra Yerevan debba comunque
Mentre
L'Unione europea e gli Stati Uniti parlano che spingono per il ritorno
Della popolazione armena PIL milioni di persone che è dovuta fuggire riparato per riparare poi in
In Armenia
Il primo ministro Pacini Anna molto saggiamente non sta parlando
Di ritorno
La banda ritorno è vero conferma ambasciatrice quindi e questo è importante perché la questione del Caucaso è una questione
Sì si sta intrecciando molto con le guerre con la guerra in Ucraina con la guerra in Medioriente e quindi è una questione che
Chi ha i suoi risvolti se pensiamo che per esempio la Gerber Giannina
E alleata di Israele
No
Beh insomma
Diciamo che hanno un rapporto di dipendenza molto forte non solo commerciale ma militare
La Gerber Gianna
Israele
Ha ha fornito e fornisce armi importanti
Alla Abacuc provvigioni kamikaze per esempio
Ma poi c'è il per tutta la questione energetica chiaramente ma c'è un altro punto cruciale
E che l'Azerbaijan consentendo a Israele di monitorare l'Iran
Per esempio questo il punto importante è un
Servizi segreti israeliani hanno un punto di osservazione molto importante nel Settecento hanno la possibilità di monitorare Peter vicino all'Iran hanno possibilità di eventualmente anche i colpi replica vicino all'Iran insomma c'è questo questo intreccio
Io visto che si dice è stata molto citata la Turchia
Che ed era uno di quei punti di cui volevo occuparmi quella tra Turchia e Armenia lo sappiamo e una delle controversie più antiche
Capri antica data
Intanto diciamo che vi è stato un periodo per esempio dal mille novecentottantacinque al due mila quindici il cui gli armeni della diaspora dell'Armenia o da una ricerca dei villaggi
Delle loro radici in Turchia
Anche era lo sappiamo rifiuta la definizione
Di e genocidio perché sostiene che i massacri di Termini sarà da inquadrare nello scenario dei conflitti durante la prima guerra mondiale non al seguito di uccisioni sistematiche condotti dagli ottomani
La versione ufficiale accettata dalla maggioranza degli storici tutti per esempio dei in maniera trasversale minimizza le conseguenze delle
Deportazione dei massacri sostenendo tutte le popolazioni dell'impero
Mussi le popolazioni musulmane e non partirono
Le conseguenze del in conflitto disastroso istruttivo devastante
E e quindi lo colloca in questo colloca questi massacri questo genocidio in questo ambito e poi ce l'ha questione delle cifre
Quasi come per esempio il storici tutti parlano di seicento mila morti preposti come seicento mila morti fossero qualcosa di rilevante cioè voglio dire e insomma e io sono d'accordo con quello che si
Se mi va Flavia
Però guardate che in corso distinguendo dobbiamo sempre sottolineare alcuni aspetti
Anche lì quel che è avvenuto in Turchia nei rapporti tra Turchia
E Armenia intanto sta ricordiamo che fu grazie all'avvio del negoziato di adesione all'Unione europea nel due mila cinque
Che a partire dal settembre di quell'anno le cose incominciarono a cambiare in Turchia
Io spesso frequento la Turchia il vinto chi è da quindici anni ho notato di grossi cambiamenti anche nelle in termini di manifestazioni no alle opinioni pubbliche la questione la questione armena
Il il riconoscimento di genocidio almeno un po'riguardato in maniera trasversale tutti parevano foss'altro per la propaganda
è martellante che è sempre esistito in Turchia
Per cui da parte dei nazionalisti forse nostro amica che solleva Glover associazione Analyse tranquillo e do la parola fisco questo poi e passepartout dirci qualcosa su questo ma dicevo che
A partire da quelle da quegli anni con la prima conferenza organizzata all'università alla del Bosforo alla Bil diversa sia figlio della stampa sulla questione
Armena negli ultimi avente erotomane quindi vista quello fu un momento di svolta legato al fatto che
Nell'ordinamento turco dei vari e allinearsi a quello a quello europeo dovuto al fatto chi
La per la politica
Del governo Air One in quegli anni
Vedeva al centro il processo di adesione della Barone europea e quello fu un momento di svolta perché non è che sto dicendo che Ankara fosse pronta per a mettere riconoscere il genocidio questo no probabilmente truccata riuscirà mai
Ma sicuramente ci fu una grossa apertura in Turchia in in quegli anni e vi fu in quegli anni non a caso la barbara uccisione del dell'intellettuale e giornalista turco armeno Hrant Dink
Censurarla da un sicario ragazzo un ragazzino di appena diciassette anni assoldati per dalla permanenti di a destra ultranazionalista turchi fu ucciso con la prova
Freddato davanti alla sede del suo giornale
Davanti alla CISL regionale Istanbul ecco
Quella sacrificio di Hiddink diranno vinte ecco rompe un tabù
L'opinione pubblica turca scese in piazza urlando slogan inauditi fino a poco tempo fa siamo tutti armeni e la solo un lampo usare la parola genocidio che almeno in Turchia sia
Si andava incarcerati anche adesso si passano dei guai devo dire non è proprio cambiato il tutto riformato la legge però ci son stati poi i passi indietro
Io quando sono andato per la la prima volta le le prime volte che ho frequentato la Turchia cioè il cavallo del due mila nove due mila dieci
Venivo manifestazioni Pro armene grandi tranquillamente si svolgeva tranquillamente davanti agli occhi la polizia c'erano convegno dibattiti libri adesso che è tornato un po'indietro per chi come sappiamo insomma la politica
E è cambiata un po'politica estera la politica anche repressiva delle golene del Po cambia in quegli anni e si verificavano eventi epocali
Il ed è vietato pubblicare libri sul genocidio armeno le opere precedentemente vietate apparvero in nelle biblioteche
Per esempio il romanzo armeni nascosti fu pubblicato in Turchia
Termini nascosti perché i pochissimi sappiamo gli armeni in Turchia Multiair minitour Kia
Per celare la propria identità armena erano costretti a convertirsi all'Islam per esempio no
I e qui si fissi armeni cominciarono a uscire dall'ombra
Nel settembre de del due mila otto l'allora presidente Abdullah di Hulk diventò il primo capo di Stato turco a recarsi per esempio in Armenia
Per assistere a una partita di calcio
Di qualificazione dei mondiali tra le squadre nazionali dei due Paesi
Insieme alla controparte almeno il Presidente Serge sa sa che siamo e quali furono i colloqui Svizzera per stabilire le relazioni diplomatiche tra Turchia e Armenia
L'obiettivo era quello di appello dell'apertura dei confini come dicevo all'inizio che erano stati chiusi perché la Turchia sosteneva la
L'agenda già nella prima guerra del Nagorno Karabakh
E
E poi sul vi furono gli accordi una serie di protocollo che ad aprile due mila nove però
La Suprema Corte che porrà non videro mai l'applicazione animali Capecchi negoziati venivano interrotti la questione del Nagorno Karabakh è stata fu una questione che ha bloccato
Adesso una delle questioni principali che ha bloccato quindi rinegoziati
E adesso la questione del Nagorno Karabakh ecco perché Micol pashmina
Preferisce non
Riporre esultava almeno adesso la questione quel tale questione anche se quella della in club ormai fatto completamente diciamo
Non più qua non ti amo più ritornare c'è anch'ci sono ancora le dispute come dicevo all'inizio i confini tra Nagorno Karabakh e l'Armenia e tra
La Menia e l'agenda Gianni
E ci sono in rete per esempio c'è il corridoio di saghe jour
Perché che molto in corridore strategico che unisce la Djerba Gianna alle Clubman armi a genera in Iraq Ivan Basso che ai confini con la Turchia
E dicevo quello quindi quella quella firma dei protocolli saltò perché i capelli di nazionalisti
Iniziarono a Richards di
Sia dall'uno che dall'altra parte Lacerba gialle gridò allo scandalo del Ruanda contorno accanto al raccordo da allora vi è stato praticamente il gelo nelle relazioni adesso ci sono una serie di meccanismi
Di negoziazione congiunti chi vanno avanti fasi alternate però io ci gioca largo e magari se avremmo
La l'opportunità di ascoltare lei ambasciatrice
Se ci vuole dire due parole su questo
Bisogna dimostrarlo molto feticisti sì e poi in occasione del centenario del genocidio degli armeni della diaspora e quelli presenti all'interno della Turchia si riunirono a Istanbul
Nessuna anche il sud est del Paese ha di al bar per dove le comunità armene come sappiamo nel sud est anatolico prosperare la canonica prima del del due mila del due mila quindici
Per
Insomma in quel periodo
Vi fu una fase di di grandi speranze no ridiscussi turchi sul di riconciliazione sembravano sembravano sinceri
La Turchia stando ma Lizzani dei rapporti con tutti i suoi vicini con tutti i Paesi dell'area è interesse a normalizzare anche i rapporti con con l'Armenia o credo che la Turchia buon Foglia
Puntare a queste trattenuta dall'Azerbaijan e trattenuta dall'Azerbaijan
Che per del ai su questo perché l'Azerbaijan ha capito che la Russia e impegnata
In Ucraina che non faranno nulla
A difesa dell'Armenia oltretutto costruito e questo magari non ci sarà il tempo ma sarebbe interessante insomma questo aspetto che l'Armenia
Stabia dichiara tagliando i legami cercando di tagliare i legami con la Russia per e e si sta avvicinando di più all'Unione all'unità europea
E insomma
Questo questo ancora questo è quanto
Uno di intellettuali per esempio più
Chi si è battuto da più qui lo voglio ricordare perché è giusto farlo uno degli intellettuali che si è battuto di che per la riconciliazione bambina e il filantropo e attivista per i diritti umani Turco s'mancava l'alta
Che ha contribuito organizzare a finanziare numerosi progetti
Attorno ai quali si sono raccolti coi giornalisti artisti storici giovani armeni affondato istituito e vado le culture che si è occupato principalmente e delle di questo cito Cos mancava la perché e poi mancava la e galera
Condannato all'ergastolo aggravato
Dalla due mila diciassette
E Eros mancava organizzato anche festival della cultura caucasica per riavvicinare armeni e azeri georgiani persiani turchi curdi
Il primo festival del cinema del della cultura caucasica
Tutte queste popolazioni che furono invitati all'ora premi veri georgiani persiani e turchi e curdi ballano il cerchio tutt'insieme per in quella casa occasione
Credo che essi due mila quattro e due mila quattro con prima dell'uccisione di rango c'era anche il rendez
Insomma la questione e queste quindi c'è una
A mio avviso ha centrato bene
Quello che dovrà essere il processo i processo negoziale e chi speriamo che nelle prossime settimane possiamo andare tutti
Perché a questo punto mi precipito assolutamente al confine turco almeno a celebrare l'apertura di alcune e questa è una un punto dell'altro punto i rapporti tra de la Cerda c'è ci sarà tempo interverrò dopo ma ci tenevo a precisare questo e do la parola a Pietro alleva blog Associazione malati
Pesca e a porsi in particolare e grazie a la Fondazione ma non ai di cui faccio orgogliosamente parte saluto il presidente Gian Marco doghe qui oggi con noi grazie anche al quale io ho potuto cominciare non soltanto ad interessarmi di Armenia ma anche a vivere quel territorio
Sono contento di essere qui oggi è che in questo convegno si parli di storia perché perché molto spesso siamo abituati a parlare di geopolitica come di una disciplina scientifica la geopolitica era qualcosa che sembrava quasi non esistere prima
Del ventiquattro febbraio due mila ventidue cioè con l'invasione russa dell'Ucraina oggi si parla di geopolitica con una disciplina scientifica che non è la geopolitica il risultato di un mélange tra varie discipline scientifiche
La storia per l'appunto ma anche la filosofia la sociologia all'antropologia culturale addirittura anche la matematica ecco
Parlare di storia la storia e ciò che ci permette poi di avere cognizione di causa
Del presente io questo mi rendo conto sia un'affermazione che potrà anche apparire banale ma è così
Io credo che quel che di prioritario c'è da fare non è raccogliere le fonti e elaborarli e produrre un pensiero certo questa importante ma la prima cosa da fare e leggere
Leggere quello che è accaduto perché è qualcosa senza il quale anche la consultazione delle fonti non ci permette né ci permetterà mai di avere una diciamo piena cognizione di quello che sta accadendo
Dunque io nello specifico appunto sono blogger conduco reportage da anni nei Balcani occidentali orientali nel Caucaso transeuropee o regione della quale fa parte l'Armenia
E diciamo io mi occupo poi nello specifico di persone e quindi di quella che oggi viene chiamato un po'comunemente geopolitica pedonale
Perché ritengo che quella dimensione delle persone sia poi essenziale anche più essenziale della politica
Mariano Giustino faceva giustamente riferimento a diciamo fa sì che solo tra Turchia Armenia ma anche in altri scenari
Hanno portato ad un avvicinamento politico tra i Paesi la verità e che se non vi è un avvicinamento tra le persone non vi non si potrà mai parlare di avvicinamento e io vi posso assicurare che tra la dimensione politica e la dimensione delle persone quindi di strada c'è un abisso questo vale per i rapporti tra Turchia e Armenia questo vale per i rapporti tra albanesi e serbi nella questione kosovara ma questo vale anche nei rapporti tra Turchia e Grecia quindi diciamo è importante ricordare i passi avanti che fa la politica ma non bisogna mai dimenticarsi che senza le persone la politica però non può produrre quello che vorrebbe produrre un esempio
Che io credo sia molto calzante da questo punto di vista è un esempio vivono subendo ovvero i rapporti tra l'Ungheria e la Serbia
Vucinic presidente serbo e urbane presidente ungherese sono legati da un rapporto che va oltre la diciamo vicinanza politica sono vere veri amici sono stati addirittura adesso costruiti binari che collegano Subodh tifa al nord della Serbia e l'Ungheria il a tempo di record
La verità è che quindi uno potrebbe pensare a una vicinanza atto tale un'alleanza sotto tutti i punti di vista per esempio tra Ungheria Serbia la verità e che non è così tra le popolazioni
C'è ben oltre l'antipatia e questo deriva da ragioni storiche ecco perché la storia è molto importante visto che durante la seconda guerra mondiale
Le truppe ungheresi che erano alleati dei nazisti hanno condotto uno dei massacri più grandi più dimenticati colpevolmente dalla storia in nella ex Jugoslavia che il massacro di Novi Sad
Ecco questa è per ricordare poi l'importanza della storia perché la storia ci permette di capire
Quanto poi effettivamente ci sia poi una distanza tra il mondo reale e il mondo della politica che diciamo vorrebbe ergersi a reali ma che non lo potrà mai essere proprio perché bisogna considerare l'animo umano ed è qui che volevo arrivare anche riferimento a ciò che era stato detto
Precedentemente l'Armenia un Paese che conosco molto bene non solo per esserci stato ma anche per aver diciamo averlo studiato ma la cosa che a me più interessa sono ripeto sempre le persone
Ecco quando si parla di riconoscimento del genocidio cono si parla di questi temi io penso a temi legati all'antropologia quindi a alle persone gli armeni purtroppo soffrono
Di quello di cui soffrono anche i serbi da cui insomma armeni servì sono due popolazioni molto legate perché sono legate da un incrollabile veramente incrollabile fede ortodossa
E questo va diciamo al di là poi della religione copre tantissimi ambiti ecco l'Armenia come la Serbia sono Paesi in cui le popolazioni
Non si sentono capite
E non sentirsi capiti può sembrare una banalità ma non lo è perché perché da questo può nascere magari la volontà di volersi aprire al mondo farsi conoscere condividere la propria storia
Ma può esserci anche una soluzione oppositiva ovvero fare muro contro muro ovvero voi
Non siete interessati a conoscerci a conoscere quelle che sono le nostre ragioni giuste o sbagliate che siano dunque noi mettiamo distanza tra noi e voi e questo è una delle problematiche che a livello anche internazionale sia molto riscontrata sia per la Serbia che per l'Armenia che dicevo essere molto legate
La questione del genocidio è una questione molto molto spinosa io quando penso al genocidio penso per esempio alla questione di Srebrenica dove si compie un massacro
Durante la guerra dei dieci anni nell'ex Repubblica Socialista federale di Jugoslavia nel luglio del novantacinque
E si è discusso all'ONU pochi mesi fa di questo termine genocidio da affibbiare a questo massacro che a tutti gli effetti fu poi un genocidio perché vi era da parte delle forze serbo bosniache la volontà di cancellare Lettonia bosniaca dalla faccia della terra il punto qual è il punto è che i serbi si sono sempre opposti a questa definizione di genocidio perché io ritengo che le parole siano molto importanti rispetto anche a quello che veniva detto cioè di andare oltre io non sono del tutto d'accordo cioè per me le parole sono importanti bisogna dare importanza alle parole soprattutto perché per certi Paesi come per esempio l'Armenia
Il riconoscimento del genocidio non è solamente il fatto che tutti sappiano che c'è stato un genocidio ma che venga riconosciuta una parte del loro essere perché qualcosa che ha distrutto la vita oltre che la sì che di oltre l'ottanta per cento dalla popolazione armena ecco perché è così importante
Che venga riconosciuto il genocidio in quanto tale ecco perché è così importante parlare di genocidio comunque quello che volevo dire è che per esempio nel caso dei serbi
I serbi si sono sempre opposti perché nella guerra dei dieci anni nell'ex Repubblica Socialista di Jugoslavia il Tribunale penale internazionale dell'Aja a sostanzialmente riconosciuto i serbi quasi come unici colpevoli dell'atrocità che erano state commesse nei Balcani occidentali
Dal novanta al novantanove
Questo ha portato i serbi a chiudersi a chiudersi a dire noi siamo stati massacrati tanto quanto i bosniaci siamo stati massacrati dei bosniaci siamo ma stati massacrati dai croati nella Repubblica Krajina
Questo però non è stato mai riconosciuto a parte pochi casi sono veramente si contano sulle dita di una mano i generali bosniaci e croati condannati per crimini di guerra e contro l'umanità ai danni della popolazione serba
Questo ha portato i serbi a chiudersi e questa porta di Serbia dire perché noi dobbiamo essere letto reputati gli unici colpevoli di quello che è successo
Quindi io che sono stato anche l'undici luglio del novantacinque si celebra l'anniversario del massacro di Srebrenica assemblee messa nella Repubblica Srpska quindi nell'enclave bosniaca in Serbia i serbi che vivono nella Repubblica Srpska
Mettono sulle strade
Dei cartelli con i volti di tutti i serbi della Regione che sono stati ammazzati trucidati da il Wozniacki dai bosniaci durante quel periodo per ricordare in maniera ovviamente in un certo senso quasi provocatoria quel giorno
Che ok celebrare una cosa ma c'è stato tanto altro che non si ricorda ecco io credo che da un certo punto di vista gli armeni abbiano pagato così come hanno pagato tra il mille novecentoquindici al mille novecentosedici ma già prima alla fine del diciamo del ventesimo secolo alla fine diciannovesimo secolo scusate una certa vicinanza con la Russia ovviamente che non è mai stata perdonata e di cui oggi in realtà molti provano a lavarsi la coscienza sempre dal punto di vista politico ma anche da questo punto di vista io vi assicuro che andando in Armenia ci si rende anche conto che poi le decisioni cioè quello che la politica è una cosa da quello che poi è la strada
è un'altra cioè le decisioni poi ovviamente determinano quello che poi succede le esercitazioni congiunte militari di Passignano e con gli Stati Uniti hanno determinato ovviamente un abbandono da parte di Putin
Dei cara Bacchi della dell'Artsakh e che sono stati cacciati coatta mente dagli azeri
Ma la verità è che ha Yerevan e non solo
Vi sono manifestazioni filorusse continuamente gran parte della popolazione esistente in USA grazie parte la popolazione si dissente ancora di dover chiedere a Putin di farli ritornare
INA Corno Karabakh perché la verità è che il loro in Armenia non dico che non ci vogliono stare ma sì non ci vogliono stare loro vogliono stare nella loro terra anche perché l'Armenia è un Paese talmente povero da questo punto di vista che non può neanche permettersi un'accoglienza così dall'oggi al domani così forzata
Questo che cosa significa questo significa che bisogna fare sempre molta attenzione quando si parla io sono molto contento ripeto ringrazio per l'invito perché ho avuto l'opportunità di ascoltare i miei colleghi di tavolo non potrei definirmi in altro modo perché io quando vi ascolto faccio parte del pubblico allo stesso modo
E perché l'abbiamo ascoltato tante chiavi di lettura io ritengo io ritengo comunque che per avere piena contezza di quello che sta succedendo non si può prescindere
Da ciò di cui è composta la geopolitica bisogna parlare più di storia bisogna parlare più di Sociologia bisogna parlare più di filosofia
Bisogna parlare più di quelle cose che poi sono alla base del pensiero perché soprattutto in determinate regioni come balcanici intagli come il Caucaso
Il pensiero è fondante il pensiero e molto spesso intriso di ideologia il pensiero intriso molto spesso di quelli che sono anche le caratteristiche fisiche no fisiologiche
E culturali anche della cultura preistorica da cui provengono questi popoli ecco è molto importante anche perché molto spesso questi Popoli vengono tacciati anche di concerto di una certa retorica vittimistica che c'è esiste ma c'è una ragione per questo
Io ho avuto lo l'opportunità di parlare con tante persone durante i miei reportage durante i viaggi molte persone che non solo io ma penso tutti noi Bre punteremo in frequentabile la verità è che sono poi le persone con cui bisogna parlare e il punto è che bisogna uscire dalla logica della ragione o torto noi oggi siamo abituati questo purtroppo siamo passivamente assuefatti da questa logica comunicativa per cui bisogna prendere una parte tu da che parte sta israeliani palestinesi tu da che parte stai albanesi e serbi tu da che parte stai russi ucraini
La verità e che hanno trasformato questioni che sono anche ben più che secolari in partite di calcio in cui due tifoserie si fronteggiano la verità ovviamente molto più complessa bisogna andare al di là e la verità è che non si può pensare di arrivare un pensiero critico senza ascoltare l'altra parte
Perché l'altra parte ci permette di capire e magari non capiamo ma capiamo il perché poi uno arriva a pensare certe cose e perché uno arriva a pensare certe cose delle questioni che hanno a che fare con l'animo umano e che però non sono non sono controllabili io
Che faccio molta attenzione ripeto alle parole rabbrividisco quando sento abusare della parola odio io odio di qua io odio della si usa nello sport si usa per strada la parola odio una parola che poi quando uno frequenta determinati luoghi si rende veramente conto di che cosa significhi odiare qualcuno e soprattutto dell'impatto psicologico che ha la parola odio noi usiamo la parola odio per qualcuno che ci sta antipatico magari neanche lo siamo anche quasi per scherzo ti odio la la verità è che la parola odio porta le persone ad a vere delle deformazioni mentali che molto spesso gli sono state imposte coatta mente e che portano poi per esempio a conflitti portano ad esempio di discriminazioni che sono tutt'oggi presenti in tutto il mondo
Questo determina l'odio e bisogna capire proprio per questo che non si può pensare non si può pensare di a bere una piena contezza di un fenomeno se non si analizzano poi tutte le parti ed ecco perché io non voglio dire che ridono mi permettere ma ma sorrido sempre quando poi leggo di progressi che fa la politica perché la politica fa progressi che sono legati all'economia a questioni di convenienza ma sono assolutamente la maggior parte dei casi slegati dal territorio il territorio è intriso di emozioni che vanno ben oltre la politica che ci sono da centinaia di anni
E che hanno portato a delle cose anche gravissime
Ecco quindi io quello che auspico è che si parli anche un po'più di questo perché molto spesso se come si tende ad avere una visione parziale cioè saremo tutti contenti naturalmente se ci fossero progressi cioè
Progressi
Al confine tra Turchia e Armenia chiaramente per una questione di mobilità che è sempre una questione di progresso culturale la morbida ci mancherebbe altro ma la verità e che non solo non può bastare ma che dalla realtà poi dell'odio
Vero
Non quello dichiarato
Come siamo abituati a fare noi dell'odio non abbiamo la benché minima contezza
Nella nostra mi verrebbe voglia di dire quasi bambagia rispetto a determinati territori e si dovrebbe parlare ecco di quello che si potrebbe fare sul territorio da questo punto di vista l'organizzazione Malalai d'in Armenia come in altre zone
Che sono purtroppo colpite da grande fragilità dovuti a conflitti povertà e quant'altro in Armenia per esempio
Investe molto del suo tempo e ha tessuto nel corso degli anni una serie di rapporti molto importanti
Che ci hanno permesso ad esempio di essere in prima linea per l'assistenza umanitaria in particolar modo ai bambini profughi del Nagorno Karabakh e che sono stati ospitati nel nord dell'Armenia e non solo
In orfanotrofi che sono per loro
L'unica garanzia che hanno i genitori perché molto spesso si pensa che Genchi che i figli vengano abbandonati negli orfanotrofi no in questo caso per esempio
I profughi dell'Artsakh del Nagorno Karabakh che vengono i bambini vengono lasciati nel perché molto spesso i genitori sono giovanissimi inattesa che i genitori trovino una loro stabilità
E in questi casi riescono ad andare a scuola studiare a leggere e per le suore per gli educatori che ci sono è una missione che banche ben oltre gli aspetti religiosi e qualcosa di molto importante ecco quando poi parliamo di genocidio armeno è vero che molto spesso si usa la parola oggi si usa la parola genocidio molto di frequente
E so che ci sono persone che ritengono molto spesso la parola genocidio impropria altri la usano secondo loro io con cognizione di causa a me non interessa
Fare questo tipo di polemiche perché veramente è qualcosa che piccola nota polemica veramente
Da quasi da bar è qualcosa che serve ai giornalisti per riempire i giornali o alle televisioni per riempire spazi telegiornali la contrapposizione tra chi dice che una cosa è genocidio e chi non la verità e che oltre un milione e mezzo di persone sono state trucidate in modi abominevoli un intero popolo quasi è stato volutamente cancellato e il problema qual è e con questo concludo nel ringraziarvi ancora una volta per l'opportunità che mi avete dato
Il problema
Un'asserzione e con questo che spero è una sia una cosa e posso farvi riflettere molto spesso ci ripetono ovvero la storia la scrivono i vincitori avrete sentito tante volte dire questa cosa
La verità è che se uno pensa al passato uno dice è vero la storia la scrivono i vincitori ma pensa al De bello gallico cinquantotto cinquanta avanti Cristo
E lo dice va bene noi sappiamo delle imprese romane contro Vercingetorige ma la verità è che diciamo combattendo contro i barbari era quasi impossibile anzi impossibile all'IRI
La musica di leggere qualcosa dall'altra parte o magari la battaglia di Roncisvalle Carlomagno morì Saraceni era impossibile avere una percezione da parte degli altri oggi non è più così quindi oggi e qualcosa e molto spesso a un'asserzione molto spesso intrisa di ideologia ma non voglio dire neanche che sia sbagliato perché comunque invita a riflettere per me è sempre giusto riflettere e noi oggi possiamo leggere diciamo manuali manuali libri di sulla sonda premondiale scritti da SS ma possiamo leggere libri di persone che hanno combattuto in organizzazioni terroristiche la verità è che quello che è successo in Armenia
Va oltre l'aver trucidato un milione e mezzo di persone oltre perché quello che è successo è stato appunto non soltanto provare a cancellare un popolo ma provare a cancellare
La possibilità che si potesse parlare di questo oggi è molto difficile raccogliere fonti su questo tema perché quello che è stato fatto è stato colpire la possibilità che si potesse parlare
Di questa cosa questa è la cosa poi più terribile no è ovvio che la morte anche in maniera allucinante di donne bambini anziani ragazzi sci colpisca ma pensiamo al danno che viene fatto alla memoria quando viene tagliata o comunque quando si tenta di tagliare la possibilità di tramandare qualcosa
Ecco per me questa e diciamo la cosa più grave nonché diverso non lo sia ci mancherebbe ed è quello su cui secondo me bisognerebbe impegnarsi maggiormente ovvero
Sì ascoltare ascoltare per far sì che e poi la memoria venne anche messa su carta si possa leggere ci si possa informare
Perché al di là poi delle opinioni che si possano prendere leggere informarsi sapere che determinate cose sono successe è sempre importante così la penso io grazie
Grazie recapito rallegra adesso io vorrei dare tra parola sua eccellenza monsignor Pedro asse
Mica li ha tagliati Anna arcivescovi gli armeni cattolici di arrivare porta e poi per un saluto alla c'era il febbraio capisce straordinaria andare segnando
Concludiamo poi con il Roberto cioè materiale della comunità armena
Prego monsignore
Buonasera a tutti grazie per questa opportunità io sono arcivescovo di Aleppo
Ferma due giorni fa sono ritornato dall'Armenia dove sono stato per la benedizione del mio Ron e la consacrazione della cattedrale dieci Miazzi in in Armenia allora l'Armenia e la diaspora di Aleppo e sapete bene che all'epoca accolto tutti gli armeni che sono fuggiti dal c'erano eccidio
Dalla Turchia sono arrivati ad Aleppo quelli che sono hanno potuto scappare gli altri sono morti nel deserto diverso
Noi come armeni cattolici nel mille novecentoquindici avevamo sedici diocesi in Turchia diocesi vuol dire
Vescovo
Sacerdoti religiose fedeli chiese scuole
Nel mille novecento
Venti ventotto nessuno rimasto tutti sono stati o uccisi o scappati
Tutti i vescovi tutti religiosi scuole tutto è stato chiuso è rimasto solo
è rimasta la diocesi Istanbul
Su sedici è rimasta solo una diocesi di Istanbul
Allora cosa si parla si parla di di pulizia etnica di genocidio non c'è bisogno di andare a cercare negli archivi e questa è la realtà oggi in Turchia non c'è nessun armeno
Noi parlo di armeni cattolici
Solamente in in Istanbul
Nel mille novecentoundici qui a Roma
Al Collegio Armeno San Nicola da Tolentino abbiamo avuto il nostro sinodo cioè il patriarca con i vescovi
Circa quindici vescovi hanno fatto il grande siano dove c'è oggi una bella fotografia buoni paramenti religiosi stonano lì
E c'è fino adesso la tavola dove hanno fatto questa riunione anche le sedie stanno qui per parlare di questo sinodo
Dopo quattro anni non è rimasto nessuno di questi vescovi tutte o sono stati uccisi o sono scappati verso Aleppo verso
Il Libano
Voglio terminare la mia parola ringraziando la posta
Questa
Questo convegno piccolo convegno ma molto interessante
Parlando di una piccola storia che ha scritto il mio amico
Protestante sapendo Francia che vive in America vive adesso è morto con un mese fa Luini
Ha scritto le sue memorie ha voluto ritrovare la casa dei suoi genitori e dei suoi nonni in Turchia è andato a cercare la casa
E ha trovato questa casa in tarda torre c'era una famiglia turca
Che viveva lì e ha bussato alla porta è entrato ha detto questa è la casa dei miei nonni del mio genitori questa è la mia casa di affanni Jiang
Ma io non sono venuto qui
Per cacciar qui via neanche sono qui per chiedere affitto di questi anni ma sono venuto qui
Piero piantare con voi un albero nel giardino di questa casa con albero di pace farà le nostre due famiglie
E veramente
Tutte le due famiglie Lulli la sua famiglia
Francia e quella famiglia turca chiedeva hanno piantato in quel giardino della casa e dei suoi in ogni con albero albero di pace
Quello che chiedo oggi che tutti noi cerchiamo impiantare alberi di pace dappertutto grazie
Grazie per questa testimonianza a sua Eccellenza sicuramente non sarà mica adesso eccellente ambasciatrice esaminare andare ad insegnare in
Prego
Ha un bel po'la sera tutti apparvero in Grazio tutti per la vostra presenza
Come fra detto già Offlaga fratello ogni appuntamento ogni convegno del genere ci arricchisce reciprocamente
Anche io imparo tanto
Dabo e questo non è un convegno in realtà scientifico no a ma un convegno più per segnalare per lasciare sollecitare le questioni
Che purtroppo si ripetono ogni tanto
La la con il genocidio è accaduto cento anni fa però anche l'anno scorso
Praticamente in questi giorni
Abbiamo assistito un'altra pulizia etnica nella un corno Caraffa di cui stato già parlato
E e quindi parlare del genocidio armeno e tutti gli altri cioè non citi anche importante perché il genocidio armeno è stato il primo genocidio del ventesimo secolo
Ma sul seguito da tanti altri genocidi
Grandi e piccoli
A compreso l'Olocausto come diceva Hitler chi oggi si ricorda degli armeni e così che
Ha iniziato l'Olocausto
Ma io veramente ringrazio tanto per questa iniziativa ringrazio questa fondazione per aver ospitato questo importante appuntamento io ringrazio la curatrice
A Gianna
Cimino cambi questo evento io ringrazio tanto con il mio caro amico a Mariano Giustino ma a cui seguivo
Ma contrarissimo giornalista
A che
Perché in questi giorni sappiamo tutti
Che c'è convenienza politica
E non tutti i giornalisti hanno questa integrità all'onestà professionale
E io seguivo sempre Mariano Giustino a su qualche questione possiamo essere anche non tanto d'accordo però a a Luís a
Le solite le sue convinzioni e io a
Rispetto tanto da questa onestà professionale quindi lo seguivo sempre e poi siamo diventati anche amici ringrazio tanto per avverrà segnalato otterrà verso le citato questo bellissimo pubblico
Ma di una questione importante come il genocidio armeno e approfittando mi di questa occasione io vorrei ringraziare anche all'Associazione Menna Life
Che è stato sempre è stata sempre in prima linea
Atterra aiuti umanitari terrà appoggio politico a per la giustizia per diritti umani c'è stato sempre per gli armeni vi ringrazio tanto per
Per vicinanza per amicizia
A
Grazie
Grazie grazie ambasciatrice cadessero Roberta ecco
Perfetto
Allora di Anna Attila la conclusione
Con un altro brano
Già qualche brano a grazie ai tagli alla
Così siedano nel grande prato vecchi donne bambini mendicanti il vecchio prete io anni intona o armi al benedetto il signore e seconda vicino a
Sempre chiusa nella sua nuvola acquisto sussurra parole di pace
E in quel preciso momento mentre il sole scintilla meridiano appaiono tutti intorno sulla cresta delle colline e subito si rovescia maggiori velocità a valle di una delle tribù curde che stanno sulle montagne sopra le cascate questa dopo messo bottino armeno
In pochi istanti urla feroci riempiono l'aria le spade e le carabine scintillano al sole
E l'innata abilità scenografica dei guerrieri a cavallo di fatto a versare più volte l'accampamento quasi senza ferire le persone ma calpestando il pane rovesciando le brocche rompendo le stoviglie
Il capo afferra per la barba il prete e lo trascina nella polvere dietro di sé dietro i primi altri arrivano con urla di guerra e subito armi mente circondano i carri immobili pietrificati gli armeni trattengono il respiro
Per un infinito momento la loro passione sospesa e nel profondo nel cielo una voce solitaria già né altro supplicando dentro il tempio di Dio
Poi tutto si complica l'erba brillante la fonte sacra Cindy uno presto del sangue dei bambini Scozzari come esempio le madri
Il prete viene spogliato e indicavano gli occhi lui piange piano come un bambino
Poi dondola nudo impiccata ramo più basso del grande platano
Sogni Carré montato un guerriero che incide Cavaliers tenta di metterli al galoppo tenendo ben salde le redini con una mano e agitando fucile con l'altra ma non c'è resistenza
Rizzo
E-mail chiuse gli occhi e vede l'anima gioiosa del suo piccolo Vartan provare esitante le nuove ali
Allora lo pregò di proteggerla dei vasti prati del cielo dove non c'è fame nel dolore guardando giù sulla tela le bluse desolata
E sopravviverà ricchissime pensando al suo sposo e lo ritroverà molti anni dopo erano altri bambini questa è l'unica davvero a lieto fine che la bambina ricorda insieme all'avventurosa epopea dello statale letta d'un fiato nelle strade di quattordici anni
Più e più volte in fieri non gli insaccati frugando tutti cercando il denaro e gioielli celati limiti coro degli Harlem degli armeni di cui ancora si fa pollice non Altolia e passioni raccontano dei tesori nascosti
Si impadronirono del caffè e poi del denaro dei gioielli trovare nascondigli tra le trecce sotto le gonne fra gli stracci
Uccisero bambini superarono le donne portarono delle ragazze le bambine per ritrovare lontani
I vecchi morirono un po'alla volta di consunzione di fame di malinconia
E poi si presero tutto giorno dopo giorno i tegami le coperte le povere capre che non davano più latte e biscotti inglesi deve però a me le stoffe delle tende e cappelli
Di tanto in tanto un po'di pane gettato come cani dall'alto di tanto in tanto una sorgente un po'd'acqua
Sempre gli armeni devono bere dopo i cavalli degli Itza attiene a quattro zampe come animali tre grossolani schiamazzi della truppa che si diverte talvolta a sparare a qualcuno alla nuca giusto per vedere l'acqua colorarsi di rosso
Seminude sporche ammalate affamate abbacinato dal sole con le trecce sudici legata alla meglio con i vestiti a brandelli Enchaîné centralista camminare non ne mangia bene di paese in paese come lebbrosi come appestate
Tenute fuori dalla città che attraversavano giacevano per terra senza sapere se avrebbero trovato la forza per rialzarsi in quel fosco indomani senza speranza e senza esito stregati dalla sventura
Camminando avanti senza più sapere perché tranne bisogno primitivo animale di giacere alla sera accanto ai loro bambini
Il console Gorini da Trebisonda sta mandando al ministero lettere su lettere e racconti episodi terribili con l'angoscia il testimone oculare che non può fare niente la sua stessa incolumità in pericolo tuttavia Guerini accoglie al consolato alcuni bambini al merito
Tutti gli uomini Armani Trebisonda scrive Gorrini sono stati eliminati annegandoli nel Mar Nero egli ha viste le barche carichi di uomini incatenati spinta al lardo e poi colate a picco dei gendarmi che sparavano Dalla Riva
Ha visto le miserabili precessione degli esiliati le donne i vecchi e i bambini passare sotto le finestre chiuse Preside del Consolato d'Italia gridando Theta
E di notte con suo grave rischio personale Giacomo Gorrini è corso fuori dalla città sfidando il coprifuoco e ha cercato di portare qualcosa Yuto
Tutto quello che ha potuto fare e accettare delle madri disperate l'affidamento di alcuni bambini
Ma nei giorni successivi il consolato è stato perquisito e tutti i bambini portati via tranne due piccolini che sua moglie assetto fra le braccia dichiarandole figli suoi
L'ufficiale che comandava la perquisizione gli ha strizzato l'occhio e se n'è andato infine che contano due settanta migliaia e poi comunque ho pensato cresceranno come italiani dunque lo scopo raggiunto lo stesso
Da tutta l'Anatolia armena i convogli si sono messi in moto da ogni luogo abitato dalla città e dai villaggi colonne interminabili gli armeni sono in movimento verso sud attraverso l'aspra catena montuosa del Tavor dirette ad Aleppo
La città siriane sotto assedio
I consoli stranieri bombardati di sussurri sinistri chiedono ordine loro ministeri e nessuno sa bene cosa fare
L'armata del SISDE acquartierato appunto ad Aleppo agli ordini del decimo al Pasha di cui missione riesce a capire a fondo le intenzioni è nota la sua rive Taccone Andrea retta l'atto i due Dioscuri Costantino Costantinopoli Tani che il triumvirato
Ma sulla questione armena egli non si è dichiarato esplicitamente forse per abilità per lasciarsi un margine di manovra in una città che araba che c'ha di suo fermi sotto l'occupazione turca e dove ci sono tanti cristiani
Siamo gente al termine di questo viaggio né di questo racconto le figlie Wiesenthal sopravvissero e così in un bar com'era stato predetto
Per un anno zero lite nascosti nella cantina della sua casa e non gli avrebbe potuto inutile senza il premuroso aiuto di Marie Josephine e del tesoretto e disumane era volontà concorde di evitare gli armeni del popolo di Aleppo e degli stranieri che lì abitava poi riesce Imbaccari per mare verso Venezia e verso Yervant che se ne prese cura
Sciuscià Knicks sopravvisse a se stessa per tutto quel lungo hanno ma si lascia andare e morì di crepacuore sulla nave la prima notte in cui essendosi finalmente imbarcata per l'Italia con il suo piccolo popolo poté dismettere la paura essere di nuovo assentato
Grazie grazie italiana e allora io ringrazio davvero tutti voi siete rimasti così numerosi fino alla fine ringrazio la fondazione vibrante ringrazio radio radicale Francesca Mambro e porsi attardato veramente organizzato questo grazie a tutti