Lo stato del Diritto - Intervista a Sara Perria sulla situazione in Myanmar

Buona sera agli ascoltatori di radio radicale bella ritrovati con lo stato del diritto oggi parliamo di diritti nel mondo in particolare in Myanmar lo facciamo con Sara per via che esperta di mia madre a master esperta di Asia in generale è una giornalista Rai non a sera sarà buonasera Irene
A che punto è la situazione in via mare dal due mila e ventuno dal colpo di Stato a oggi
La situazione che comunque rimane tragica in quasi tutto il Paese ci sarà l'ultima volta qualche mese fa a Yangon anche la città più grande della capitale commerciale
In quel caso si avverte una certa normalità anche se in realtà come sì o vuol farci una comparazione rispetto a qualche anno fa effettivamente i i cambiamenti sono comunque notevoli perché tutto intorno a queste grandi città comunque c'è effettuò di proprio di fatto una guerra civile che va dal Sud
Fino a tutto il confine con il Myanmar il confine con la Cina ecco il confine con il Bangladesh con situazioni variabili al momento la situazione più grave e quella confine con il Bangladesh
Perché è molto grande il gruppo etnico che quella canali e quindi Sanger hanno difficoltà ad altre minoranze e in generale e ci sono le truppe dei militari dei generali al potere che sono in forte difficoltà cioè che stanno perdendo effettivamente pezzi di Paese un Paese che sempre più frammentato
è la situazione dei diritti umani all'interno diciamo del paese come
Sul fronte delle carceri della giustizia tu che comunque anche vissuto lì conosci bene questi questi aspetti ieri gli umani è un sito molto complessa
Vicolo dei diritti umani è un concetto molto
Complessa ancora non assorbito Signa ma nel senso che è un Paese che viene da decenni di quello che una assoluta collisione fra i militari la popolazione in gruppi etnici e in tutta questa costanza di scontri di guerra civile
Non si sono sviluppati i diritti umani come concetto appoggiato su un sistema di giustizia
Hanno fatto una particolare uno studio proprio su queste su quello che il sistema giudiziario in Myanmar che ha soprattutto una cosa che mi ha colpito e il fatto che soprattutto durante gli anni del della prima giunta c'è prima di arrivare alla transizione democratica
Le persone non percepivano il potere giudiziario come un qualche cosa a cui rivolgersi quando ne avevano bisogno per avere giustizia ma era una macchina di repressione e quindi qualcosa ad acquistare lontano
E i processi erano molto spesso sono ancora spesso nascono da dei tre testi come qualcuno che rompe un vetro diventa qualcuno che rischia una pena capitale e questo vale anche
Ad esempio un sasso ci cioè il Nobel per la pace icona dei diritti umani quindi assestava allontani semmai da questo magistero diciamo di qui in realtà i cittadini hanno esami ho paura che sentirsi protetti esattamente le persone la riforma
Quello che si tentava di introdurre ma già allora si diceva che ci sarebbero voluti
Vent'anni almeno per cambiare la mentalità era proprio quello di avvicinare le personali istituzioni che non esisteva perché questo è un problema che qui si riscontra in tutti questi Paesi dove ci sono queste rapide transizioni un conto è il momento del voto come mito democratico un conto
E la costituzione di una democrazia cioè le istituzioni che garantiscono la tecnocrazia e quindi prima di tutto in diritti e il diritto questo
Quindi non lo non oso immaginare che cosa possono essere le carceri e con quanta facilità si porta sa finire poi all'interno anche dei beni tanto a partire dalla leader cominciato prima
E che compariamo fasi anche rimane così come tuttora gran parte dell'opposizione della possibile secondo governo che poi andato in esilio ci sono comunque circa venti mila prigionieri politici che sono stati messi in prigione a partire dal colpo di Stato del febbraio del due mila ventuno
Alcuni sono stati anche giustiziato alcuni sono destinate alla pena capitale poi ogni tanto fanno delle delle sorte di prendono la decisione di di di lasciare alcuni de questi alcuni detenuti
Però appunto alcuni sono stati anche i giustiziati le condizioni sono sono pessime
Colpiscono un po'tutti questa famosa attrice che insomma era stata detenuta anche lei veniva trattata malissimo c'è stato anche un giornalista americano danni Fence che è stato dei diversi mezzi la ex ambasciatrice
Britannica Vicki Baum che lo stesso è stata imprigionata per diversi mesi come quasi che fosse una pedina discale ma soprattutto i birmani immondizia anche durante il Covi quindi molti sono stati invenzioni sono calci in quella e più famosa è quella di inside merce qua della della città più grandi Yangon
Che è in condizioni di sicuramente si disumane con tortura cioè i prigionieri sentono le torture fatte agli altri prigionieri questo è qualcosa che mi è stato
Direttamente dei turisti insomma si sa che succede che succede così quindi in condizioni decisamente così come la chiamava lui mi mi fa venire in mente racconti che mi sono stati fatti dalle ragazze iraniane
Quando mi raccontavano degli arresti che mandano Frattini eran
Quindi dalla
Sa di città in qualche modo anche del regime che
O li tortura o addirittura fa sentire che torturano un loro familiare in carcere pur di farli parlare confessare quello che non hanno fatto quindi diciamo dove non c'è
Stato di diritto dove sì prossimo creano queste situazioni esatto e invece la leader che è ancora in carcere come diceva sassosi che qual è la la la situazione ad oggi ma in realtà sappiamo poco
Nell'ultima informazione che personalmente o che che che è poi quello che che si sataniche un un avvocato legato a lei e che comunque si era stava relativamente bene comunque ancora privata della libertà ad un certo punto si era detto ad aprile che era stata portata ai domiciliari ma è una notizia di cui non siamo in realtà un riscontro certo mi pare invece che sia rimasta assente
In prigione ma in quel momento c'è stato un picco di calore evidentemente non volevano che che morisse lì adesso io l'isteria e quindi la messa in un'area magari in un'area magari con l'aria condizionata però comunque rimane lì con grandissima difficoltà
A comunicare anche se è a conoscenza di quello che è accaduto nel Paese chiede alle persone di continuare a combattere da un certo non è quella prigione comunque ai domiciliari che hanno fatto causa per cui viene data famosa nella fumosa villa di di Yangon no infatti quelle immaginette sperano arrivati un po'di anni fa
Ma tu sei stata poi li hai anche vissuto ai lavorato per diverse testate quotidiani anche internazionali eccetera come si è riuscita a diciamo a
Vivere perché non credo sia stato semplice no indigna ma a tutte le difficoltà dei paesi emergenti però appunto aveva avuto questo momento di apertura estremamente affascinante in cui le persone veramente pensavano di essere entrati in un'era nuova
E forse uno dei ricordi più spettacolari è stato proprio all'indomani delle elezioni del novembre due mila e quindici vedere nei volti delle persone questa questa aria sognante l'idea di essere proprio nella storia che si stava facendo che si stava creando e si era entrati in una nuova era davanti al partito della lega nazionale per la democrazia che poi la la lega
Diamo un senso ci ed è anche questo dice quindi una intera generazione settore si parla di cinque anni rifacciamo cicli dal le riforme nanizzati un po'prima con Einstein che era legato militari normalizzato le riforme
Insomma c'è tutta una generazione a Generazione Z che è cresciuta
Con questa idea che sarebbe vissuto in un mondo che cambiava in un mondo migliore rispetto a quello dei genitori in un mondo democratico in un Paese dove i genitori e i nonni avevano visto una violenza estrema allo stesso repressioni violentissime
Un qualche cosa che nella memoria dei birmani quindi quando hanno visto interno interrotto quest'anno questo percorso
Ovviamente hanno avuto una reazione forte sui sogni che si rompe hanno arrestato molto drammatico e alcuni sono andati a combattere quindi si vedono
Questi giovani molto digitali molto contemporanei che poi hanno però anche quest'altro estremo che molto birmano dovuto alla loro storia viene quindi questa capacità questo eroismo personale sono capacità di sacrificio
Mi andare verso la ricerca dei propri diritti che quindi insomma è proprio una
Vederlo così nudo e crudo un qualche cosa di molto molto potente
Sì generazione Z che poi è quella che usa sociale anche ENI era anche riuscita diciamo a mettere in atto questa rivoluzione non violenta delle partita dalle donne dopo la morte di massa ministro all'altro tra pochi giorni all'anniversario di quella morte ma tutt'e poi ci fa pensare tutto questo discorso anche a quanto accade in Afghanistan tutti si è occupata anche sì di Afghanistan
Diciamo che probabilmente l'Afghanistan raggiunge i il massimo della negazione del diritto della democrazia Norris diciamo ci sono intere categorie che non sono neanche
Viste sono appunto le donne ecco questo Igna mare
Le donne sono donne che hanno anche partecipato molto attivamente sono diventate eroina della rivoluzione anche adesso vediamo in questi giorni le donne afgane che stanno andando in giro contro quest'ultimo edito per cui non possono parlare in pubblico
E loro vanno ancora in giro ha comunque a protestare che è un atto di eroismo estreme quando prendere un fucile andare al fronte anche di più
Però certo è una che rischiano la vita per cantare insomma lunedì sono decreto che c'è stato a una cosa gravissima esatto sono culture diverse dove viene messo in maniera molto esplicito nero su bianco che questo voglia dire non poter contare su quelli che sono i diritti basilari certo nel caso di mia madre e
Drammatico vedere questo contrasto fra delle persone che effettivamente
Pensavano di avere già tutto questo percorso in mal di essere uscite da quel imbevuto di mancanza di diritti e invece ci sono di nuovo ripiombati dentro sono stati di nuovo inghiottiti chiaro anche l'Afghanistan in qualche modo per l'Afghanistan era era in guerra e in qualche modo
Quella
è un tratto ancora in cui una parte della popolazione si rispecchia questa annullamento dei diritti delle donne
Anche se si vedono moltissime donne anche lì coraggiosissimo e che contrastano tutto ciò Igna mare c'è una
Come se fosse l'esercito una sorta cento come i talebani in una maniera totalmente diversa perché i talebani sono
Insomma questi combattenti che sono stati molto staccati dalla civiltà hanno insomma le loro caratteristiche sembrano usciti fuori dal mondo da un altro mondo i generali invece sono molto inquadrare fanno affari sono insomma sanno dove mettere i loro soldi
E eccetera certo ci sono le assonanze che sono quelle date da dalla mancanza di il venti fondamentali per garantire alle persone
Una vita degna uscivo perché poi anche le ragazze afgane ne ho sentito tante diciamo in in questi anni mi hanno proprio raccontato di come in realtà poteri sono sono nate
E non hanno plus conosciuto i talebani loro relativa al sistema repressivo per cui facevano sport erano libere quindi ritrovarsi a doversi nascondere a
Per qualunque cosa non solo per studiare emanare addirittura a chiudersi in casa perché mi raccontavano di come le ragazze sono costrette nelle loro case chiudersi a chiave per paura che possente rare
Qualcuno usare violenza nei loro chiaro ma che nel momento in cui non possono parlare e non possono essere vista diventano poi degli oggetti e ci sono delle storie e incredibile anche a danni anche in quella città dove qualche mese fa sono stati anche uccisi dei dei turisti al mercato
Mi ricordo di questa avvocatessa incredibile che era nata come rifugiata in Iran da una famiglia afgana poi è stata data in sposa e lei non capiva perché lei da piccolina dodici anni ad un afgano quindi riportata in Afghanistan subendo la violenza per tutta la vita portando il rancore per i genitori che l'avevano data e il giorno in cui la intervista era con sua figlia aveva tredici anni lei giurò che non avrebbe mai fatto quello a sua figlia che non era neanche una questione culturale era tutta una questione lei non non perdonava i genitori e aveva appena divorziato
Da quel da quel marito che era appunto vicino ai talebani mentre lei era stata la prima donna ad aprire un negozio Albanian la prima donna a guidare la macchina sfidando non solo e dalle mani ma anche chi c'era chi c'era prima
E quindi sono dinamiche però qui estremamente complesse che ogni tanto non sono più riuscita ad entrare alla insomma a parlare di nuovo con lei spesso però mi chiedo
Ma chissà come sta chissà dove e chissà se si riesce ancora ad esprimersi perché altre ragazze contato che erano disperate diventando presto ma ovviamente che erano abituate come hai detto tu
A fare jogging diciamo corre ad andare a sciare magari adesso non possono fare niente con le madri
Che dicono stai a casa fai così c'è comunque rientra non
La loro a otto referenzialità culturale che non è neanche culturale loro pensano che quello sia in questi figlia però che sono state esposte a qualcosa di diverso
Ovviamente non lo voglio qui chiaro che bisogna
E spesso un'immagine non ben codificata ovviamente diventa molto
Alcune cose si possono idealizzare semplificare però senz'altro c'è questo desiderio di avere i propri diritti riconosciuti questo insomma non c'è dubbio abbastanza
Cioè personalmente i paesi una parte del del mondo diciamo che
Infligge anche coro del tax soprattutto anche alle donne non solo perché poi in realtà in tutti questi Paesi che abbiamo citato forse a parte l'Afghanistan che non so bene ma anche in Iran ma sono anche i ragazzi a subire in in Germania
Però non non non non ha mai avuto l'impressione raccogliendo queste storie ascoltandolo
Significherà contassero qualcosa che che va oltre oltre anche quasi d'immaginazione no per i racconti che che arrivano da qui porsi io almeno quando raccolto le storie delle ragazze
Il Rania né afgane ma soprattutto iraniane persiane ho avuto cioè di fronte a questi racconti rimanevo sconvolta dei racconti delle carceri male paura e con Turci lo dicevi prima
E crescono con questa paura
Tremenda hanno paura persino scrivano neppure dei loro parenti
Persone che hanno vicino per paura che possano essere delle spie dei Pasdaran dalle persone che riferiscono cioè vivono in un mondo pazzesco quando riescono ad avere la fortuna di andare via da lì
Sì Sidis molte volte si capisce anche insomma quello che hanno vissuto perché anche a livello psicologico rimangono dei traumi traumi non da poco
Sì è un una sensazione strana nel senso che con la continua
Esposizione a queste storie omissione di queste storie c'è un rischio ad un certo punto di assuefazione
Per cui la soglia in qualche modo della tollerabilità o quanto meno di quello che che ti colpisce ci sconvolge
Diventa sempre più alta però poi ci sono quelle storiche ti fanno ricordare tutto che ti rimettono tutto nelle nelle proporzioni come anche incontra appunto
Queste donne che ti dicono no ma io io non voglio questo questa donna che dice io continuerò a guidare la macchina oppure molte afgane in Grecia
Che dicono insomma noi siamo io sono scappata in Iran da sola anche io ho subìto violenza mentre scappavo da quelli che dai trafficanti che mi faccia queste storie che riportano al fatto che comunque c'è gente che davvero ha ha bisogno di in qualche modo scardinare tutto questo e anche la Birmania è un caso come questo sempre con
Insomma c'era questo
Tentativo di riportare tutto alla normalità ma in realtà affettivamente normale non è nel senso che io quello che ho riscontrato
Inermi a mare per cui io sono così affezionata a un paese come questo così come anche l'Afghanistan è proprio questa storia di quotidiano eroismo che non è idealizzato ho semplificato ripeto è reale perché è molto diffuso
E
E veramente anche molto anche giornalisticamente ingordo affascinante interessante da osservare anche se si spera che insomma presto non sia più necessario ma come aiutarle cioè
Secondo te poiché paesi europei l'ONU la comunità internazionale quanto realmente e impegnata settanta è quanto di più si potrebbe fare
Anche diciamo per cercare di di di di bloccare questi questi regimi assurdi nove nel caso dell'Iran
Dall'Afghanistan anche sull'Iran il Governo italiano è stato sempre abbastanza tiepido negli interventi così come lo è stata la comunità internazionale noi abbiamo addirittura delle figure liti Mullah che
Si ritrovano in a ricoprire posti importanti anche all'interno di di di situazioni dove si gestiscono i diritti umani quindi diciamo quali interventi servirebbero sicuramente
Maggior coraggio anche dai governi anche dall'Unione europea per quanto fuori sì quello quello senz'altro diciamo che anche in questo caso dirmi amare un è un un caso interessate neanche aveva ovviamente quello afgano dove
Nel momento in cui l'interesse personale eccessivo sì di viene valutato come eccessivo effettivamente l'interesse per i diritti umani perse viene meno
E il caso birmano abbiamo visto questa contrapposizione fra quelle che sono le due due mentalità del mondo occidentale perché quel mondo occidentale non è uno ma se vogliamo diciamo rintracciare due
Approcci differenti abbiamo quella del Europa mediterranea che
Spesso in Italia dal punto di vista diplomatico molto pragmatico cinico diciamo è anche molto orientato sul business e poi quello anglosassone che invece spesso moralizzatore da su massi sale in cattedra anche se poi ovviamente tutti quanti sono che in ultima analisi interessati a fare
I propri interessi e qui ci sono ovviamente organizzazioni istituzioni che cercano di lavorare in senso positivo le Nazioni Unite hanno sono insomma risultate come estremamente Fallaci nel nell'azione in Myanmar e questo perché si è peccato troppo di coinvolgimento questa l'analisi successiva con il regime al punto da consentirgli troppo cioè non è stato messo l'alta e noi non ci diamo questo settore
Non fai così e un caso secondo me estremamente interessante proprio quello della repressione della minoranza Rosina proprio per capire come questi sistemi si possono
Replicare questi sbagli si ripropongono sempre dall'uscì l'anca
All'Afghanistan altrove è il caso della minoranza Rockingham questa minoranza musulmana al confine con il Bangladesh ad un certo punto subì nel corso degli anni varie repressioni
Nel due mila e dodici in particolare comunale che porto il alla decisione del dei generali Bermani di metterei venga in in zone diverse c'è una segregazione che cosa successe allora l'intera industria umanitaria si riverso in queste
Zone e
Allestì dei veri e propri campi che però erano così ben organizzati con in quelli del reparto Wash e quelli che si oppone o dei bagni delle cose
Delle latrine de quelli delle luci quelli della distribuzione di cibo che insomma non fecero altro che istituzionalizzare questa segregazione
Anziché in qualche modo diversi su non risolvi questo tu noi non ti diamo niente e questo è estremamente interessante dal punto di vista di come interagire come risolvere le crisi umanitarie di come l'aiuto umanitario a volte può esacerbare certe situazioni ed è una cosa che riguarda anche noi bisogna per questo insisto sul fatto che a volte bisogna proprio stare attenti a come si si si è sempre un calcolo estremamente da bilanciare quello che dai quello che ottieni altrimenti se prevale diciamo di narcisismo umanitario
Si rischia di fare peggio quindi diciamo anche le organizzazioni non governative non non sono sufficienti cioè no quando non lo sono parevano devono muoversi in un in una maniera
E che spesso non purtroppo paese Magna Marche sembrerà dalla periferia dei pensieri è al confine grosso importante confina con la Cina
E ovviamente hanno grandi rapporti anche con la Russia per quello che i militari in qualche modo riescono ad andare avanti la Cina interessata della stabilità dei suoi confini quindi fa questo gioco per cui spesso appoggia i gruppi etnici e lo ha fatto di recente sconfiggendo questi gruppi che hanno dato una batosta
Ai militari però in qualche modo queste sono le dinamiche la Cina ha bisogno di passare in Myanmar e ovviamente i diritti umani non sono una priorità loro tanto meno i diritti umani
Del Myanmar ma evidentemente neanche per noi perché qua ci sono
Migliaia di persone incarcerati migliaia di morti
Un'intera generazione comunque che soffre o per la droga nella città ce la quantità di droga oramai sommersa dalla droga qui nasce l'azione se nelle grandi città cui ci sono quelli che combattono cui ci son quelli che sono scappati
Quindi questo paese di cinquantadue quattro cinquantacinque milioni di persone
Effettivamente ci si è dimenticati ci si è dimenticati perché in qualche modo non si pensa che si arriverà rilevante ma oramai tutto rilevante cioè che sia mia Marche sia Cina e tutto così estremamente connesso c'è è necessario farsene quindi in qualche modo non ci si può permettere di avere una crisi del genere in quello che comunque una zona importantissima del pianeta cioè non siamo poi così lontani da Taiwan non siamo così lontani dal Vietnam dalla Cina siamo proprio attaccati non siamo poi così lontani dall'oscillata dall'India siamo al confine anche con l'ingaggio immaginiamoci di che cosa si sta parlando mentre salgono sempre di sì come paesi lontani invece poi abbiamo visto
Che anche fidarsi diciamo dei dittatori di questi lo abbiamo visto con l'Ucraina con Putin no coi oggi Israele per cui abbiamo davvero un un una situazione internazionale
Che fa fa paura quindi a maggior ragione bisognerebbe occuparsi né come dici tu
Sarà Dio ti ringrazio per questa chiacchierata che magari riprenderemo anche sulla questione afgana diciamo adesso ci sarà l'anniversario della morte di massa miniere insomma anche su su quello ritorneremo a parlare d'Iran
Anche qui in questa rubrica lo stato del diritto però intanto io ti ringrazio ti saluto grazie per aver dato spazio importante a questi temi grazie agli ascoltatori di radio radicale non ci ritroviamo giovedì prossimo alle diciannove con lo Stato di diritto