29 AGO 2024
rubriche

Postsovietika - Conversazione con Anna Zafesova

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 07:29 Durata: 5 min 20 sec
A cura di Guido Mesiti
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L'arresto in Francia di Pavel Durov, fondatore di Telegram.

Scatta l'allarme al Cremlino.

Nei Paesi dell'ex-Urss e in particolare in Russia, Telegram ha un ruolo di primo piano, tanto per le autorità che per l'opposizione.

Il Cremlino usa i canali Telegram, cui si accede conservando l'anonimato e su cui si riversano indiscrezioni e pettegolezzi più o meno manipolati: una 'Super-Dagospia' indispensabile per la politica russa.

L'opposizione si serve di Telegram perché è un media senza censura e senza controlli delle autorità.

Attraverso Telegram arrivano informazioni di prima mano sulla guerra
in Ucraina.

E i militari russi lo usano per comunicare al fronte.

Mosca teme quindi che Durov possa rendere possibile l'accesso ai codici.

Durov, fondatore del social media VKontakte: fu costretto a venderlo ad esponenti dell'inner circle putiniano.

Ora VKontakte, diventato il Fb russo, è sotto stretto controllo della censura e sono innumerevoli i casi di segnalazioni alle autorità di utenti che finiscono sotto accusa o arrestati.

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