Incontri al Caffè della Versiliana 2024 - Presentazione del libro di Paolo Valentino "Nelle vene di Bruxelles. Storie e segreti della capitale d'Europa" (Solferino)

Buonasera buonasera al pubblico della Versiliana io sono Paolo Valentino giornalista del Corriere della Sera
A tempo perso autore di qualche libro
Ringrazio ovviamente la Versiliana per quest'invito a presentare il la mio ultimo lavoro nelle vene di Bruxelles storie segreti della capitale d'Europa
E ringrazio i miei due amici che hanno voluto esser presenti per insieme a me su questo palco
A destra o Armando Varricchio
Probabilmente il migliore diplomatico perché in cui in questo momento dispone la diplomazia italiana e non lo dico per piaggeria
Al quale ci legano tante cose ci lega abbiamo vissuto da posizioni diverse ovviamente momenti importanti della politica estera italiana
Lunedì Pio dal giornalista Luisa diplomatico che ogni tanto mi dava delle notizie più spesso mera nascondeva
Non sempre riuscendoci
Sì sono stato abbia abbiamo vissuto insieme cose importanti la convention democratica che elesse Hilary Clinton ha candidata dalla presidenza degli Stati Uniti e poi ci siamo ritrovati io alla fine della mia carriera a a Berlino dove io son tornato dopo una lunga pausa e Luís ancora l'ambasciatore a Berlino
Sempre un piacere ritrovarlo è sempre ed è un onore averlo oggi su questo palco e a sinistra il mio direttore Ferruccio de Bortoli che prima di essere il mio direttore è stata la prima persona che mi ha fatto firmare per nome e cognome sul Corriere della Sera
Proprio da Brussel no perché allora perché quando l'ho cominciato ancora siglavo e lui fu il primo che era il da capo s'da capo redattore dell'economia
Mi ricordo era un articolo il che a lui era piaciuto particolarmente e
E mi fece firmo col mio nome cognome che per me fu un grande grande salto in avanti è stato anche il primo direttore che mi ha fatto fare un editoriale in prima pagina in occasione delle elezioni tedesche del mille novecentonovantotto quando Fini lei era di Helmut colle fu eletto
Gerhard Cereda cancelliere ma
Crediamo di ricordi
Io questa sera sono qui per raccontarvi un pochino di questo libro nelle vene di Brussel
è un libro che nasce da una esigenza personale ma anche da una constatazione
L'esigenza personale che io con Brussel o una storia importante
è stato il luogo dove io ho cominciato la mia vicenda professionale prima da stagli era da tirocinante alla Commissione europea e poi ho cominciato la mia carriera di giornalista
Me ne sono andato dopo cinque anni ma in realtà non l'ho mai lasciata perché Brussel e l'Europa sono sempre tornati nel mio percorso professionale me ne sono occupato da corrispondente da Berlino me ne sono occupato anche per diletto mio
Me ne sono occupato poi i anche da corrispondente da Mosca quando sono stato con in nell'Unione Sovietica e poi nella Russia di di Gorbaciov e poi di Eltsin
Per cui è una città che è rimasta nella mia memoria ma anche nella mia formazione
E uno dei la constatazione è stata un'altra e cioè dire questa è una città che in e in un modo o nell'altro negli ultimi Quindici anni direi entrata nel nostro immaginario nel senso che Bruxelles è diventata il il sinonimo la la metafora il simbolo dell'Europa la capitale di fatto dell'Europa
E lo è diventata in un modo strano nel senso che l'abbiamo usata per mitizzare la ce lo dice Bruxelles
O per demonizzare la la colpa è di Brussel
Però in realtà a parte un punto di addetti ai lavori
Poca pochi sanno esattamente che cosa succede a Brussel ma non voglio dire naturalmente chiunque si occupa di politica estera conosce gli assetti di Brussel quali sono gli organismi del dell'unione europea quali sono
I suoi le le le loro responsabilità i loro poteri ma pochissimi conoscono con le loro dinamiche interne come funzionano
Che cosa succede veramente in questa città l'assunto del libro e che e comincia così e che quello che succede a Bruxelles è fondamentalmente un miracolo
Ed è un miracolo perché il fatto che in un paese che è stato teatro di due guerre mondiali a quindici chilometri da batterlo dove nel mille ottocentoquindici Napoleone le ambizioni egemoniche di Napoleone vennero sconfitte
Ogni giorno
Migliaia di donne e uomini
Danno vita a una rappresentazione pacifica che mirata alla ricerca di un compromesso
E e questo in un continente che si è fatto la guerra per decenni per per quasi due secoli per oltre due secoli è un risultato straordinario appunto è quasi un miracolo
Il punto fondamentale
E che noi conosciamo poco queste dinamiche e allora io ho pensato di racconta in faccia conto di raccontare come e perché Brussel è diventata la capitale di fatto dell'Europa
E il il punto di inizio voi non ci crederete ma lo è diventata per ordine alfabetico perché siccome si doveva assolutamente trovare una sede per fare la prima riunione del Consiglio dei ministri e della commissione che erano i due organismi creati dal trattato di Roma del mille novecentocinquantasette
Non c'era un accordo c'erano varie città candidate
E allora siccome la struttura dell'unione Old del della che allora era del Mercato comune europeo prevedeva una presidenza rotante questa presenza rotante toccava al Belgio prima di Francia e Germania e allora si decise di fare le prime riunioni a Brussel
Non ce ne siamo mai più andati
E a poco a poco Brussel grazie anche alla lungimiranza o alla furbizia se vogliamo delle autorità belghe che hanno sempre messo a disposizione
Le strutture necessarie per una per un'impresa che è sempre cresciuta che è andata crescendo anche grazie agli ampliamenti anche grazie all'ampliamento delle competenze
Le anche grazie a questo Brussel si è sempre più consolidata nel suo ruolo di capitale dell'Oropa
Ma a me interessavano diverse cose da raccontare anzitutto non volevo usare ho cercato di non usare un linguaggio tecnico pur senza tradire ovviamente perché poi un po'di di di racconto su quali sono i poteri delle varie istituzioni c'è nel libro ma me interessano soprattutto le dinamiche personali
Che cosa succede per esempio che fa un parlamentare europeo mi sono messo alle calcagna di una parlamentare europea Pina Picierno che è stata rieletta ed è anche presidente e vicepresidente del Parlamento lo seguita per una settimana
Per raccontare esattamente di cosa si occupa un deputato europeo
Del quale in genere l'opinione pubblica sa poco
Sono andata a raccontare le vite e le storie dei funzionari della Commissione quelli che noi chiamiamo i funzionari senza avvoltoi Chignolo mi e contro i quali scaviamo sempre nostri lire
E che invece sono persone in carne e ossa che vanno a Bruxelles e che vivono dopo aver fatto studi importanti è una è una tecnocrazia molto qualificata molto preparata
Che vanno lì anche non solo per far carriera ma anche il nome di un ideale perché gente che potrebbe fare anche il TAR altre cose visto la loro capacità eppure scelgono di lavorare nelle istituzioni europee
E vivono a Brussel per venti per trent'anni costruiscono famiglia però la mia domanda la domanda che mi son posto cosa succede in questi vent'anni queste persone
Tedeschi italiani francesi spagnoli vent'anni dopo vent'anni dopo aver lavorato all'interno dell'Unione Europea
E in nome di un interesse comune non nome di un interesse nazionale sono ancora italiani francesi tedeschi o sono qualcos'altro
Così esiste un antropologi europea esiste un'identità europea ecco questo è un tema per esempio sul quale nel nell'ibrido faccio parlare i protagonisti ovviamente le le persone che hanno che che che vivono questa realtà
Racconto il la commissione i suoi meccanismi le sue le le sue sulle sue strutture interne racconto il Parlamento l'ho già detto racconto per esempio una delle cose
Più segrete probabilmente del dei meccanismi di Brussel che il famoso comitato dei rappresentanti permanenti che la diciamo la riunione dei una riunione di che avviene tre o quattro volte la settimana degli ambasciatori
Che in realtà non è una riunione degli ambasciatori ma è una riunione degli ambasciatori con gli esperti e sono riunioni se moltiplica degli ambasciatori per ventisette gli esperti per ventisette alla fine sono riunioni alle quali partecipano centoventi persone centotrenta persone
Nei quali a vengono prese le decisioni avvengono le pere trattativa
Le vere trattative per cui era ricche sono uso e l'organismo nel quale avviene l'alchimia tra l'interesse nazionale l'interesse Gerelli generale nel libro giusto per dare una nota di leggerezza
Paragona il Coreper ai Rolling Stones voi sapete che Robinson sono ancora una delle più grandi band del rocker dove il front man quello che conoscono tutti si chiama Mick Jagger
Ed è il grande idolo ma che in realtà e una band che non esisterebbe senza una le frasi musicali cosiddetti Reeves del chitarrista che il tredici ore
Senza quello non ci sarebbero visto non secco senza del Coreper non ci sarebbe l'Unione europea cioè senza i rischi del corre per i ministri poi non potrebbero andare davanti alla televisione ai media dire
Abbiamo fatto questo abbiamo ottenuto questo risultato i ministri sono diciamo il front man
Ecco
Quello che succede dentro il cuore pare molto interessante mi è stato raccontato anche da alcuni ex ambasciatori da da persone che sono state la dente che lo hanno vissuto in un in prima persona fra l'altro l'Ambasciatori che uno di questi non di quelli che mi hanno raccontato moglie le che l'hanno vissuto in prima persona
E poi il racconto per esempio le lobbies le lobby che sono
Una presa dice Bruxelles e la seconda città al mondo dopo Washington per presenza di lobbisti attenzione però non bisogna demonizzare i lobbisti i lobbisti rappresentano interessi legittimi
Il problema dei lobbisti e che ci vogliono regole e trasparenza ma la presenza dei lobbisti a Brussel paradossalmente contribuisce a rendere Brussel meno bolla e meno più attenta a tutti i vari interessi cioè per farvi un esempio se è in discussione una direttiva che impatta sulla industria automobilistica italiana
E più che giusto che i rappresentanti dell'industria automobilistica italiana abbiano un lobbista dei lobbisti a Brussel che abbiano che hanno l'interlocuzione con i deputati europei che partecipano alla lavorazione delle leggi gli ambasciatori i diplomatici funzionari della Commissione che elaborano le proposte per spiegare quale impatto avrebbero queste misure sull'industria italiana e questo è importante ripeto il che non significa che tutte le lobby siano buone o che tutte le lobby vengono fatte in nome di un interesse sacrosanto naturalmente ci sono anche interessi inconfessabili io racconto la storia
Della di quando venne approvata la direttiva antifumo e dopo essere votata dal Parlamento europeo
Le grandi lobby del fumo a cominciare da Philip Morris mandarono qualcosa come duro trecento lobbisti a Brussel che in una settimana spesero tre milioni di euro in cene riunioni alberghi e via dicendo per contattare uno per uno i parlamentari per cercare di rallentare la direttiva antifumo non ci riuscirono
Però è chiaro che quella si trattò di un'azione di lobby negativa ma ci sono anche le azioni di lobby per esempio in funzione in favore dei dei consumatori
Perché questo è molto importante perché le ha le associazioni di difesa dei consumatori devono per esempio devono per esempio far presente qual è l'impatto di certe direttive di certi regolamenti che stanno che che vengono approvati a Bruxelles
Racconto per esempio anche la funzione dei media che è cambiata negli ultimi anni soprattutto per la presenza adesso di una piazza pubblica a Brussel che rappresentata da un giornale on line che si chiama politico che per la prima volta un giornale tutto fatto a Brussel che considera la Commissione europea come il suo governo sostanzialmente e
Che a completamente rivoluzionato il panorama perché tutto è molto più trasparente tutto è molto più leggibile in quello che succede a a Brussel
Tutto questo però non vorrei che qui tutto questo spezzettamento ovvero venisse frainteso
Avviene in nome di un progetto
E il progetto è quello che di fronte a una serie di sfide
Noi abbiamo deciso i gli stati Nay i governi dei dei paesi membri che prima erano sei poi diventarono e poi diventarono dodici poi diventarono ventiquattro infine sono diventati ventotto poi ventisette
Con l'uscita della hanno deciso che certe sfide andavano affrontati insieme
Perché non sarebbe stato possibile risolverle in in termini nazionali ma occorreva occorreva affrontarle insieme
Questo tipo di trasferimento di sovranità non è stato abbastanza ed è questo il vero punto al quale col quale siamo confrontati oggi
Ma
Diciamo o la costruzione l'edificio al quale noi siamo legati perché questo sogno venga portata avanti esattamente quello che succede a Brussel ogni giorno
Nel nell'Unione Europea
Un ultima notazione una cosa sulla quale io mi
Di fondo molto nel libro e la questione dell'identità
Perché una delle cose che sono mancate a questa alla costruzione dell'Unione Europea
E la sua capacità di raccontarsi e la sua capacità di parlare alla anima della gente all'anima del del del del delle popolazioni europee e cosa voglio dire
Non è mai esistita
Una letteratura europea è un esempio
Qualcosa ancora di embrionale e pure qualche anno fa un autore tedesco voluto ora osteria o come si chiama Robert Benassi ha scritto un libro bellissimo che si chiama la capitale
Che per la prima volta è un libro un po'balza Keanu è un giallo con con una serie di personaggi gay circondano perché che che si agitano che sono tutti fu che si svolge a Brussel che ha come sfondo la Commissione europea e così come senza letteratura non c'è identità queste sono le cose che a mio avviso sono mancate nell'Unione Europea mandando più terra terra ora parlavo con un diplomatico italiano che in realtà adesso serve il servizio esterno dello nel servizio esterno dell'Unione Europea un intellettuale brevissimo uno storico prestato alla alla diplomazia
Il quale mi diceva dice sai io quando andavo o quando vado nelle nelle nei cocktail nelle scene diplomatiche a casa dei colleghi
In anche in occasioni ufficiali mi accorgo sempre di più che realtà mi sono accorse ben più che non si parla più tanto di Libero di letteratura ma si parla di serie televisive
I cieli ora sono andata a vederne le pure io
E allora ho capito che in realtà anche le serie televisive danno un grande contributo alla creazione di una cultura popolare che famiglia Rizzi le persone con l'Europa nulla per farvi un esempio por mente l'avete visto tutti nulla
Ci ha avvicinati alla realtà del potere in America e della Casa Bianca più di House of Cards per esempio una serie che ha affascinato persino un un presidente e c'è diciamo molto intellettuale molto cerebrale come Barack Obama
E beh ebbene queste cose in Europa non sono ancora esistite comincia un embrioni racconta appunto di questa se di questa serie parler monco
Che e già alla sua seconda esauriva la terza stagione che però va be'è stata prodotta in tre Paesi
Francia Spagna e Belgio
Che racconta le vicende di un deputato europeo e piena di stereotipi naturalmente gli italiani si lamentano sempre della qualità del caffè i tedeschi sono precisi inflessibili
I Teleri gli inglesi era era prima della Breaks la prima stagione non ne volevano sapere dell'Europa
Però è un modo di avvicinare appunto di di dare un racconto le persone per capire che poi l'Europa alla fine siamo noi
Ed ecco questa è una cosa sulla quale io mi sono soffermato molto nel libro perché credo che una delle cose che siano e qui chiudo scusate la lunghezza dell'introduzione
Una delle cose che siano mancate a questa a questa costruzione ripeto che a mio avviso è miracolosa
Perché poi alla fine questa costruzione sta in piedi e ha contribuito in oltre sessant'anni a diventare a farci diventare una degli aggregati più pacifici e benestanti di tutto il pianeta al punto da rappresentare un modello per moltissime altre realtà che chiedono di entrare nell'Unione Europea
Ecco io credo che sia mancato un grande racconto credo che questo dovrebbe essere un una cosa che noi dobbiamo sulla quale dobbiamo riflettere e in questo senso il mio libro vuole essere un piccolissimo contributo anche per il tipo di linguaggio
C'è stato una recensione qui veramente chiudo sul Sole ventiquattro Ore che ammette c'è da molto che definito questo libro un Lonely planet perché si vuole avventurare in Europa
Non lo trovo diminutivo lo trova anche una diciamo una buona un buon regime del libro
Io qui mi fermo
E dopo la parola
Ferruccio de Bortoli
Bene grazie grazie Paolo
è grazie
Sopra tutto voi che siete qui ad ascoltarci questo è un libro che ci porta così come una guida anche turistica insomma ma non è soltanto la guida turistica ovviamente ma soprattutto una guida politica è una guida anche storica nel senso che ci fa capire come l'Unione europea si è formata negli anni insomma che tipo di potere e di sovrastruttura a volte persino eccessiva burocratica si è formata insomma quindi è un libro di un europeista critico e autocritico come è giusto che si insomma perché sul tema dell'Europa e poi sarà interessante su questo sentire l'ambasciatore Picchio
Mentre eravamo tutti
Negli anni Cinquanta negli anni Sessanta ancora nel secolo scorso
Impegna antineve aggiungendo una meta di cui essere fieri e orgogliosi a livello nazionale
Cioè di ritornare ad essere parte costitutiva della Costituzione europea che peraltro ci ha visto come fondatori
E abbiamo avuto il coraggio in questo bisogna riconoscerlo anche
Alla ai politici della prima Repubblica
Perché peraltro diciamo l'atto unico nasce a Milano e bisogna riconoscere che a un certo momento il cuore oltre l'ostacolo fu anche lanciato da una classe politica
Che spesso noi ricordiamo nei suoi aspetti negativi ma quell'atto unico lo si deve anche Andreotti Itaca sede
E a personaggi della prima Repubblica che erano intimamente convinti al di là delle loro divisioni e al di là delle loro divisioni voi pensate che la costruzione dell'Unione europea avvenuta all'inizio con la contrarietà della sinistra del partito comunista e la contrarietà industriale della Confindustria
Che la Costituzione racconto l'Unione europea
E qui ti pensate
Anche alla alla visione politica di una classe che politica che avrà avuto tutti i suoi difetti insomma ma che ha saputo costruire diciamo un tragitto per far sì che l'Italia dopo la guerra ritornasse a pieno titolo nella sua dignità nazionale nel novero delle
Principali economie e degli stati europei
Ecco quello che manca oggi
E in questo libro viene sottolineato con con forza
E un'idea di Europa che sia costruita sulla memoria collettiva noi purtroppo abbiamo perso
La memoria anche storica
Di come sia stata importante il processo europeo per consolidare la democrazia italiana per riscattarsi dalla guerra e dal fascismo
E per ritornare ad essere rispettati
Allora se voi andate per esempio
A legge dei questo pelli Simo io l'ho l'ho letto recentemente mi ha lasciato veramente esterrefatto per la sua attualità cioè il discorso attraverso il con il quale si bond Weil
C'era stata Tavush Rizza
Prima Presidente del Parlamento europeo nel settantanove quando ci fu un suffragio universale tra al collega ingraziare in questo discorso il presidente uscente che ed Emilio Colombo della democrazia cristiana
Ma mi ci siamo anche dimenticati
E che fu il presidente del Parlamento europeo quando non c'era ancora le elezioni dirette
Lo in grazia
E niente tra le priorità del l'unione europea capaci
Sicurezza
E poi il benessere
Oggi noi parliamo molto di benessere giustamente parliamo molto di interessi giustamente
Abbiamo perso l'idea che quella pace che è stata costruita nel dopoguerra lo dobbiamo anche al sacrificio di nostri connazionali lo dobbiamo anche a chi ha lottato per affermare dei diritti per renderci liberi insomma e il i diritti la libertà non sono uno stato naturale della storia
E lì si può perdere molto facilmente
Soprattutto se non si ha memoria di come questi diritti e queste libertà sono stati conquistati
Allora a me colpisce sempre e quell'immagine di Michela col che si tengono per mano davanti al ai caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale che erano caduti tedeschi
Francesi di tantissime nazionalità
E
Si prendono per mano come per dire a un certo momento quella storia non si deve ripetere
Ma pensate soltanto a come avremmo vissuto Noemi e io lo dico sempre
Se avessimo avuto come i nostri
I genitori e i nostri nonni due guerre nel giro di vent'anni
Cioè una guerra nel due mila nove quella del due mila tre
Comunque al tra la prima e la guerra la seconda guerra mondiale passato un ventennio
Quelle generazioni sono state decimate
Noi abbiamo perso quella memoria anche la memoria familiare
No
Eppure se qui in quegli anni le strade erano piene di persone mutilate dalla guerra
Erano piene di lutti che ancora pesavano sui ricordi e sui legami delle famiglie
Per fortuna
Questa storia si è allontanata nel tempo non ci sono state altre guerre
Però questo bimbo che non va dimenticata
Perché penso che sia una memoria costitutiva dell'Europa
E anche la memoria della nostra identità democratica che forse ci fa apprezzare meglio
I diritti di cui siamo
Beneficiari
Ma che siamo nello stesso tempo anche portatori e questi diritti vengono difesi
Nell'Unione europea nella costruzione dell'Unione Europea guardando avanti
Allora io mi fermo qui perché passo poi la parola al l'ambasciatore Verdicchio
Ci occupiamo molto di interessi ed è giusto che sia così così ci occupiamo poco di emozioni di sentimenti di memorie e di valori che stanno alla base della costruzione dell'unione europea
Non è soltanto un problema di ridicole è un problema anche
Di stato di diritto
Di valori democratici che per fortuna l'Unione Europea che tra l'altro un'unione di minoranze noi lo scortavano sempre un'unione di minoranze in cui le minoranze vengono rispettate
E se non ci fosse un'unione di minoranze voi sapete chissà quanti casi di secessioni nazionali avremmo avuto
Chissà qua
E non lo stesso tempo e anche
Una esperimento storico nel quale
Sì esportata la Democrazia in termini assolutamente pacifici
Mentre abbiamo tentato inutilmente e secondo me anche sciaguratamente
Di esportare la democrazia con le armi e forse oggi per fortuna non parla più nessuno chi poteva esportare nei Paesi paesi si autodeterminare no no mentre abbiamo avuto ma questo ovviamente è un altro discorso richiamo che siamo ad una fase nella quale dobbiamo guardare avanti e chiederci anche come saremmo e qui finisco
Se non ci fosse stato all'Unione Europea
Dal punto di vista economico
Posso pensare quale sarebbe stato il destino della lira se fossimo stati lasciati soli queste crisi
Per fortuna nessuno parla più di uscire dalle Ugo
E che cosa sarebbe accaduto per esempio non so durante la pandemia se ogni Paese
Fu
C'è andato per conto proprio
Vi ricordate a quante regioni fuggono per un attimo affascinante dal dallo Sputnik russo come risposta alla pandemia non ce lo siamo dimenticati perché abbiamo rimosso tutto abbastanza velocemente
Dopodiché si capisce da questo libro e qui finisco veramente
Che
Per difendere gli interessi nazionali
Bisogna essere autorevoli e partecipare con competenza alla crescita e alla formazione delle leggi europee
Perché ci si dimentica sempre che i due terzi della legislazione italiana i due terzi della legislazione italiana sono di derivazione europea
Potremmo dire che il Parlamento italiano conta meno del Parlamento europeo e noi continuiamo magari mandare al Parlamento europeo persone che non sono state elette al Parlamento nazionale per risarcirli e di questo
E le persone che sono eletti al Parlamento europeo fanno parte anche se sono divise tra schieramenti come è giusto e legittimo che sia sono tutti italiani e dovrebbero agire come squadra e forse questo libro ci fa imparare e che anche che altri Paesi che hanno magari divisioni ideologiche e contrapposizioni politiche più forti quando sono lì si muovono nell'ambito europeo insieme perché sono tutti dello stesso paese
E non c'è contraddizione nella difesa degli interessi nazionali nell'ambito della della tutela di quelli che sono gli interessi europei
E questo ci porterebbe anche ad evitare alcune forme ipocrite del dibattito italiano per cui ci si mette sì
Le cinque mette la firma sulla legislazione europea poi si viene in Italia e si dice va be insomma
Siamo stati costretti ma chi ha poi
Trattato e firmato
Adesso potremmo fare degli esempi cui siamo pericolosamente vicini a delle spiagge proibite
Ma se voi avete fatto preso quegli impegni li poi non potete né intorno nel momento in cui tornati in Italia cambiare completamente idea e questo soltanto uno dei tanti esempi
Pina essere per esempio nel settembre
Voi sarete chiamati anche legge con una serie di articoli sul nuovo Patto di stabilità su un'OPA e vedrete che ci sarà una polemica dicendo siamo costretti
A
Rispettare queste regole
Peccato che nessuno dica che Seventy firmate voi quindi dovreste essere coerenti non potete davvero un un quorum a Brussel e poi venire a Roma e recitare un ruolo completamente diverso se non opposto grazie
Fanno
Grazie buona sera a tutti
Siamo qui in Europa
Inizio così perché è sempre bene tenerlo a mente che l'Europa è qui siamo noi e sotto questi splendidi pini marittimi lungo queste spiagge e poi c'è Brussel
E poi c'è Bruxelles anche descritta con una grande passione direi amore da Paolo Valentino nel suo libro
A partire dal titolo perché l'espressione del corpo umano nelle vene di Brussel nelle vene scorre il sangue vivo che pulsa che è la vita
A di un luogo che non ha un luogo di un'entità che non è uno Stato
Di una capitale che non è una capitale
Di una comunità che non ha una lingua comune non esista una lingua ufficiale dell'Unione europea tutte le ventisette lingue sono europee tra l'altro una lingua che non è più lingue ufficiale e poi l'inglese
Perché la Gran Bretagna è uscita e l'Irlanda ha firmato il trattato in un'antica lingua celtica che si chiama gaelico poi però si parla tutti inglese
E questo segnale di come si tratta di tenere insieme popoli a genti diverse interessi diversi minoranze come giustamente ricordava il direttore de Bortoli tutti siamo minoranze in Europa
Ma per me leggere questo libro è stato come rileggere una lunga parte della mia vita la mia biografia io ho trascorso lunghi anni a Brussel
Ci sono stato come diplomatico italiano
E per un periodo anche come funzionario della Commissione europea avevo tolto il cappello nazionale avevo calato la caschetto di funzionario della commissione aveva un incarico di rilievo la Commissione usavo anch'io quell'espressione a scherzosa ma come sempre di scherzi a un fondo di verità
Quindi per la quale non sì ma adesso ci riferì semmai al proprio Paese chiamandolo per nome ma al Paese che si conosce meglio
A proprio perché quando si serve l'Europa si serrano interesse collettivo
Per chi fa il diplomatico è una sfida continua
Noi rappresentiamo la Repubblica rappresentiamo tutti quanti noi chi siede Brussel nei vari comitati rappresenta l'Italia nelle sue articolazioni nelle sue differenze nelle sue differenze regionali alle sue differenze politiche ed interessi
Ed è giusto tutelare vent'questi interessi però si ha sempre una stella polare
E la stella polare e quella dell'interesse collettivo è interesse comune proprio perché
La materia più importante il libro più importante che ciascun diplomatico deve sempre tenere
Accanto al proprio comodino
è il libro di storia nella storia un dobbiamo mai dimenticare non dobbiamo mai dimenticare che tre menti illuminate che tra di loro parlavano in tedesco
Un italiano trentino di cui peraltro in questi giorni ricordiamo l'anniversario i settanta anni della scomparsa Alcide De Gasperi
Corrado Adenauer che era vissuto come sindaco della città tedesca Colonia che più è legata alla storia
Dell'Europa carolingia dell'Europa e tra l'altro che alle sue origini
Nell'Impero romano e poi un francese nato in Lussemburgo Robert Schuman che tra l'altro una grande personalità cristiana da qui l'inizio con il miracolo nel libro
A insieme capirono
Che non doveva a cadere mai più
E perché non accadesse mai più bisognava essere in grado di costruire insieme un Progetto comune ora siamo tanti io stesso nella mia vita professionale sono arrivato Brussa è la prima volta eravamo in dodici
Possiamo diventati quindici
Adesso siamo ventisette e tra l'altro teniamo aperte le porte dell'Unione europea perché l'Unione europea non è un club chiuso è una grande famiglia democratica che si apre a tutti coloro che vogliono entrare
E quindi Paesi dei Balcani paesi dell'est Europa
L'Europa viva anche se diciamo con un po'di snobismo
Paolo Valentino a più riprese cita Magritte il pittore del surrealismo ma questo non è un luogo in fondo Brussel non è un luogo è un'utopia nel senso letterale del termine
è una capitale
Ma noi sappiamo che le capitali si fondano dal nulla oppure si conquistano con gli eserciti
Bruxelles non è né l'uno né l'altro è un'antica storica città europea che ha aperto le porte è chiaro offerto questi spazi in cui sta crescendo un qualcosa di nuovo un qualcosa di nuovo che tutti costruiamo insieme
Per costruirlo insieme ed è questa la mia mia esperienza personale
Occorre che ciascuno di noi ripensi in qualche modo alla delega che da a chi lavora a Brussel
Dovremmo invece essere tutti i protagonisti di questo esercizio non dobbiamo continuare a in cui pensare che ciò che avviene a Brussel sia diverso da noi sia gestito da altri
L'Europa la facciamo ogni giorno noi la facciamo qui in questo luogo verde con la nostra vita con il nostro lavoro con la nostra istruzione con il modo nel quale ci comportiamo
E dobbiamo sapere anche che mai come quando si va fuori dall'Europa ci si sente profondamente europea io sono stato a lungo negli Stati Uniti
E mai mi sono sentito più europeo degli anni in cui sono stato negli Stati Uniti proprio perché io e lì che si percepisce veramente ciò che ne siamo capaci di fare quando lavoriamo tutti quanti insieme
è una sfida continua è un esercizio che si costruisce con il tempo con la partecipazione di tutti ma che tra l'altro ha sempre visto l'Italia svolgere un ruolo da protagonista
Le pagine più importanti è stato ricordato dal direttore de Bortoli l'atto unico le pagine più importanti della costruzione europea hanno visto l'Italia che ha come protagonista
L'Europa è nata come la conosciamo oggi è nata a Roma e a Roma che si sono fondati firmate quei trattati e Roma
Per tutti noi ha chiaramente un retaggio fortissimo romana è la città dell'impero l'impero lo dello Stato la capacità di coinvolgere popoli e genti diverse
Facendole sentire tutte cittadini di un progetto comune
Questo è l'Europa di oggi in cui l'Italia svolge questo ruolo
A tutto cambia ma oggi siamo di nuovo confrontati con le guerre mai avremmo pensato che la guerra tornasse in Europa
Eppure così
E mai come in questo momento c'è bisogno di tutti quanti noi insieme nessuno nessun Paese europeo da solo può affrontare le sfide che abbiamo davanti possiamo farlo soltanto lavorando insieme
A percorrendo grazie a questa bellissima guida le pagine delle del libro siano alcune chiavi di lettura si capisce come funziona questo meccanismo siccome non si capisce come funziona questo sistema
E credo che questo ci possa aiutare tutti
Poi certo per noi Brussa illesi come dico c'è per tutti noi che abbiamo vissuto in quel luogo ci sono anche dei richiami simpatici abbiamo ritrovato la la pasticceria dove sabato mattina compravamo i crossato
Ha da portare a casa l'edicola dove compravamo i giornali le strade che si percorrono quei crocicchi dove persone diverse
Di formazione diversa si trovano accomunati da questo grande entusiasmo non ho credo che chiunque abbia la la voglia di leggere questo libro che raccomando veramente a tutti
E non possa rimanere immune
Dalla passione dalla da questo amore per un Progetto
Che si richiama ad un'antica divinità ma non è un mito l'Europa
L'abbiamo costruita davvero grazie all'Europa non siamo stati capaci di costruire il nostro benessere grasse l'Europa siamo stati capaci di garantire a tutti noi la pace
Grazie all'Europa sappiamo che i nostri diritti sono tutelati e come italiani sappiamo di poter essere dei protagonisti in questo grande progetto quindi grazie Paolo per averci così dato o la possibilità di
Leggendo le tue pagine di sentirci ancora di più cittadini europei
Grazie ovviamente grazie a Ferruccio grazie per le moto ha Armando per le vostre parole io volevo fare un piccolo una piccola digressione su sempre aumenta rimanendo libero
Con una citazione
E cioè a dire uno dei dei temi no che vengono sempre agitati dai movimenti populisti
E quello sopra mistiche di che dir si voglia e quello della legittimazione del pro del progetto europeo
Cioè a dire
Questi movimenti rivendicano il fatto sostengono che non esiste un sostegno o popolare all'Unione Europea o o che esiste un un sostegno decrescente
Qualcuno sostiene che se facessimo oggi un referendum sull'Europa in molti Paesi gli europeisti uscirebbero sconfitti e allora io intanto mi chiedo se è così perché per esempio le elezioni europee hanno dimostrato che per quanto i movimenti populisti e sopra misti abbiano sicura siano sicuramente cresciuti in tutti i Paesi anche in quelli dove hanno avuto alle avanzate più forti vedi in Francia
Una maggioranza della degli elettori della popolazione si è schierata e ha votato per partiti che sono filo europei e quindi quando arriviamo al dunque quando arriviamo diciamo al punto di rottura in realtà pare evidente che che ci sia una maggioranza di opinione pubblica europea
Ma io visibili con questa cosa perché voglio farmi una citazione del libro nel settembre due mila undici andai a intervistare i ciak del loro la pariglia Teodoro era stato presidente della Commissione per dieci anni forse l'ultimo
Ho grande Presidente della Commissione
Visionario ma pragmatico allo stesso tempo
L'uomo che sostanzialmente realizzò il mercato unico
Gettò le basi per per l'Euro realizzò il programma Erasmus lo dico sempre lo cito con grande sottolineatura perché il programma Erasmus credo che sia una delle cose più formidabili più importanti che siano state mai realizzata dall'Unione europea consapevoli dall'idea di una professoressa
Italiana dall'idea di una professoressa italiana dando la possibilità
A centinaia di migliaia di studenti di tutta l'Europa di studiare di fare un periodo del loro percorso curriculum universitario all'estero e creando quindi diciamo quella sorta di di di di di humus europeo nelle nelle nuove generazioni che poi saranno le classi dirigenti del futuro importantissima non a caso vicino è un è un è un piccolo aneddoto che io cito nel libro quando si trattò di barare il programma Erasmus l'allora premier britannica Margaret becero pose un veto e non voleva assolutamente saperne
Eppure fu proprio Dell'Orto e di fatto fece il il colpaccio nel senso che di fatto la ricatto o le disse bene se lei non vuole sapere non vuole togliere il veto io andrò in conferenza stampa e dirò che il primo ministro britannico si oppone
Agli scambi culturali fra gli studenti di tutta l'Europa
Di fronte a questa determinazione la la Sector Serveto
Ma
Perché vede più voglio fare una citazione perché io feci appunto con la domanda sulla legittimazione del progetto europeo ai ciak Dell'Oro
E voglio citarvi la sua risposta che io considero una lezione di saggezza visionaria il senso della storia
Mi disse del loro io faccio sempre l'esempio che al momento di adottare l'euro il sessantacinque per cento dei tedeschi era contro l'abbandono del marco perché era parte dell'identità tedesca del dopoguerra
Ma Helmut Kohl e Theo Waigel convinsero la Germania e una fortuna che la politica non sia solo la constatazione fredda di quello che le opinioni pubbliche pensano in un dato momento
Che ci siano donne e uomini nella storia che hanno il coraggio di guardare lontano
Riconosco che era più facile per la mia generazione difendere la necessità dell'Europa minacce nato mi hanno accennato sia Ferruccio de Bortoli che Armando Varricchio
C'è stata una propria evoluzione morale in primo luogo dei valori con l'esplosione dell'individualismo
La maggioranza pensa forse oggi che noi siamo nel due mila undici pensa che noi siamo i soli ma esteri e giudici del nostro destino ma è una tendenza da combattere perché non rinuncio all'idea che non siamo soltanto noi stessi
Ma siamo anche attraverso gli altri
E apparteniamo a collettività e comunità per volendo per volontà interni e interdipendenza dei fatti l'avventura collettiva a ancora il senso e il valore e cos'è l'Europa se non bellissima avventura collettiva
Ecco credo che questo siano parole importanti soprattutto in un momento in cui l'Europa e posta di fronte a nuove sfide
La storia degli ultimi quattro anni
Ci racconta che posta di fronte a shock asimmetrici l'Europa e in grado di reagire insieme e di mostrare e produrre solidarietà
Lo abbiamo fatto con i vaccini lo ricordava Ferruccio de Bortoli lo abbiamo fatto con affrontando le devastanti conseguenze economiche della pandemia barando per la prima volta un facendo per la prima volta debito comune col Mexicana rash New che noi conosciamo come Pnr R.
Lo abbiamo fatto anche di fronte alla violazione dell'indipendenza della sovranità nazionale di un Paese indipendente come l'Ucraina mostrando una totale solidarietà nel sostegno a questo Paese perché se l'Ucraina fosse sconfitta saremmo noi ad essere sconfitta perché sarebbe sconfitto il nuovi sarebbero sconfitti i nostri valori di autonomia di autodeterminazione di indipendenza nazionale
Ecco
Questa storia ci dice che l'Europa è in grado di reagire ma deve farlo di fronte a sfide che sono sempre più importanti un mondo in frammentazione le guerre una nel nostro una nel in Europa stessa una le nostre porte Medioriente soprattutto quelle Medioriente che rischia dei sfuggire di mano di andare completamente fuori controllo
Un mondo frammentato dove c'è una un declino un disimpegno della della della potenza americana chiunque verrà eletto cioè dire Trump sarebbe naturalmente un disastro ma attenzione non è che
Se se de venisse letta
Kamala Harris si i nostri la la nostra sfida la necessità per noi di darci profondità strategica di darci una politica di difesa di affrontare insieme la transizione energetica per la quale Mario Draghi spiega nel suo rapporto sulla competitività che occorrono almeno quattrocentottanta miliardi di euro l'anno da qui al due mila e trenta
Che dovranno essere finanziati sì con fondi privati ma anche con nuovi con nuovo debito comune con nuovi strumenti di solidali
Di del dell'unione europea
Ecco queste sono le sfide che abbiamo davanti e queste a di fronte a queste può darsi una voce comune in politica estera queste sue abolendo per esempio il famoso voto all'unanimità abolendo l'unanimità introducendo il voto a maggioranza queste sono le sfide alle quali oggi l'Europa e chiamata a rispondere
E se non rispondiamo a queste sfide questo significherebbe a mio avviso Prodi con il libro lo ripeto qui l'insignificanza e l'emarginazione dell'Europa
Bene
Io aggiungo soltanto
Pochissime considerazioni a quanto ha detto Paolo prima ovviamente un'analisi che condivido
Credo che però in tutto questo concesso chi ha sostenuto giustamente le tesi europee non debba mancare qualche forma di autocritica perché dico che sono stati commessi
Io ho avuto un buonissimo rapporto con Tommaso Padoa Schioppa che è stato se ricorderete non soltanto ministro dell'economia ma è stato anche uno dei membri della della Banca centrale europea appena costituito e Panti Tommaso Padoa-Schioppa diceva non c'è contraddizione nell'essere in questo caso toscani italiani ed europei si può essere nello stesso tempo Cavese Diversi appartenenze non è che un'appartenenza discutano
Io trovo che questa definizione
Di di Tommaso Padoa Schioppa sia sia perfetta
Dopo di che
Il dibattito democratico non può essere limitato
Perché se c'è un'eco che che gli europeisti hanno commesso e non so se Paolo Armando condividono la
La mia opinione e quello che a volte
La posizione contraria all'Europa fosse delegittimata dal punto di vista culturale
E questo è stato fosse uno dei limiti delle discussioni che hanno riguardato il nostro Paese nel momento in cui abbiamo abbandonato la lira
E abbiamo scelto
La moneta unica
Di ricordava prima Paola Valentino che è stato diciamo un grande atto di coraggio quello di Fatah rinunciare ai tedeschi
Il marco ma dall'altro piatto della bilancia c'era l'unificazione
Europea
Cioè la visione dei tempi pesca
Subito dopo la caduta del muro di Berlino e tra l'altro forse una delle più grandi
Intuizioni coraggio
Politico fu quello per esempio
Di Colt che si oppone alla Bundesbank che dice il cambio tra il marco dell'Est è il marchio dell'Ovest per essere uno a uno perché sono cittadini entrambi mente ricorderete che la Bundesbank diceva dal punto di vista economico al cambio deve essere uno a sette
è il sono tutti i cittadini
Questo vita il senso anche nella politica
Penso che però la nostra diciamo adesione alla moneta unica questa è una mia opinione personale
Forse anch'si poteva legittimamente considerare anche tutte le persone che forse avevano dei dubbi ed era giusto che questi dubbi venissero manifestati per esempio il governatore dell'epoca Antonio Fazio contrario
E lo ha scritto in un libro che è uscito recentemente per quale hanno parlato in pochi ma forse io penso che in quel momento
Fosse giusto avere posizioni contrarie di parte
Mente canta chi magari si opponeva alla moneta unica veniva delegittimato dal punto di vista politico e la la sua opinione era considerato un opinione persino contrarie agli interessi nazionali ricordo per esempio che
Io presidente dell'epoca Cesare Romiti era contrario
Un dibattito più ampio forse avrebbe
Tolto un po'di delusione né qui
Mi chiedo scusa se sono un poco netto
Avrebbe tolto qualche illusione sull'idea che la moneta potesse essere l'acceleratore dell'Unione Europea in tutti i suoi aspetti più sociali
Noi abbiamo pensato che la moneta alla fine avrebbe unito di più loro pensate che lo stesso e voi fu fatto nell'idea di che di pensare che il mercato allestita avrebbe poi portato delle istituzioni democratiche cosa che non è avvenuta
Cosa che non è avvenuto e oggi forse riscontriamo le conseguenze questo per dire che gli europeisti non hanno sempre ragione
Ed è giusto che ci sia un dibattito tra chi l'Europa la vuole e chi l'Europa legittimamente in democrazia nulla può
E poi l'opinione pubblica si confronti su opinioni diverse
E io sono convinto che su opinioni diverse con maggiore coraggio politico ci possono essere dei passi avanti nella costruzione europea mi fermo qui perché ci mancano pochi minuti e rilascio una pioggia di Armando
Grazie ma io concluderei su questo su questo tema
E lo dico
Perché ne sono profondamente convinto perché
Ho lavorato in Europa sono stato seduto su quei banchi a ho partecipato per tante ore del gioco e della notte a quelle riunioni ho citato tre grandi menti illuminate in quello che noi chiamiamo i padri fondatori dell'Unione Europea quei tre politici
Ma cattolici che un italiano un francese un tedesco che diedero vita al a questo grande progetto in quegli anni vennero prese decisioni importantissime
Ma vennero prese decisioni da pochi
E in qualche modo in maniera opaca
Dobbiamo essere grati e quelle menti illuminate per le decisioni che hanno preso io credo che la grande sfida oggi
E quindi vorrei portare alle estreme conseguenze il ragionamento ho svolto da Ferruccio de Bortoli se è quello di accrescere sempre più il tasso di democrazia dell'Unione Europea
Occorre sempre più coinvolgere i cittadini nelle decisioni io stesso mi sono trovato in molte occasioni
A prendere delle decisioni
Per conto di per conto dei cittadini perché credevamo che fosse la cosa giusta andare avanti in quella direzione
Io credo che oggi ciascuno di noi debba essere il motore vero del progetto europeo debba essere l'anima di questo progetto
Più che metterlo nell'alternativa europeisti antieuropeisti perché parto dal presupposto che per citare un illustre personalità italiana non possiamo non dirci europei
Dobbiamo però far sì che tutti quanti esercitino il loro potere la loro funzione grazie alla loro iniziativa
Al loro impegno impegnarsi partecipare vuol dire veramente costruire questo grande progetto che è vero
A un luogo che non è un luogo che Brussel ma che vive respira sotto questi splendidi pini marittimi vide la Versilia grazie
Grazie grazie buonasera buona sera buona serata