Agosto degasperiano 2024 - Ogni prigione è un'isola. Incontro con Daria Bignardi

Buona sera
Buona sera a tutti a tutti
Bene arrivati qui alterato parrocchiale di Levico Terme ampia siete a vederlo così termite abbiamo fatto tutto il possibile oggi per cercare di limitare il disavanzo purtroppo vi avremmo attesi in un luogo bellissimo io sa ringrazio
Fabrizio frontale alla morte del tutto le persone che si prendono cura del parco degli Asburgo di lei dico che al luogo meraviglioso che di qua lo sa molto bene ma forse anche chi non è di qua e che doveva essere
La sede di questo incontro così significativo in cui l'agosto degasperiana no
Parlare dello Strega di agosto oggi fa un po'sorridere l'agosto De Gasperi hanno incontrato razza Alzheimer feste noi concludiamo il viaggio di questa estate Alzheimer Fest vive il cuore di questo Weekend così importante che tocca Levico Terme
E dicevo
Abbiamo deciso di non lasciati al freddo e al vento a seguire l'incontro e di stringersi so che per qualcuno questo sarà un po'scomodo usa lo vedo
Ma spero che comunque alla fine sarà meglio così che non con il vento fra i capelli tutto il tempo
è un grande piacere essere qui a Levico Terme io ringrazio da subito
L'amministrazione comunale sei qui l'Assessore alla cultura Paolo Andreatta
Grazie davvero di Aversa accolto lo dico ogni volta ma non sono parole retoriche la agosto Degas spiegano cominciato Alzheimer festa
Diede della collaborazione di tante persone della disponibilità delle istituzioni e e di tanti incontri felici che ci portiamo dentro come una dei ricordi belli di questo viaggio che compiamo ogni estate da Pieve Tesino attento sui luoghi di Alcide De Gasperi
E insieme a loro oggi visto che siamo alle vicolo devo fare in maniera particolare
Ringraziamento OPA a un altro nostri partner fondamentali la piccola libreria Elisa Orlandi che da assente l'altro giusto
Che fosse esprime anche l'affetto di una comunità per un presidio fondamentale per noi un partner importante di pensiero prima ancora che di azione questa prezioso condividere il pensiero è cosa rara e in questo caso lo possiamo fare con grande profondità e
Siamo arrivati in fondo per agosto Degasperi hanno a un viaggio intenso viaggio bello un viaggio che abbiamo voluto raccontare sotto un titolo che è un po'uno slogan ha mai che il nostro tempo
Rompono slogan è come tutti gli slogan meritano di essere riempiti dissenso avremmo potuto farlo in tanti modi diversi
Per me ha mai nel nostro tempo non è stato andare a cercare la bellezza che abita al presente che pure c'è fa vista
Ma è stato cercare
L'umano in tutte le sue forme e cercare di conoscere capire ascoltare e a volte genuino a volte soffrire insieme a un'umanità che quella chiare e non è quella che magari vorremmo fosse
Ma è quello con cui possiamo
Lavorare costruire e come diceva Alcide De Gasperi
Proprio perché siamo parte di questa umanità imperfetta ma viva non abbiamo il diritto di disperare del futuro
E sapete che la Costa Rica sperano nasce da queste parole che si specchiano in quelle che alcuni anni dopo disse Aldo Moro nell'ultimo discorso prima del suo sequestro
In cui si raccomandava il fatto che non abbiamo nostro compito non è giudicare il tempo che viviamo ma cercare di viverlo nel modo migliore
Questo è stato il viaggio che contiamo di oggi approda una tappa conclusiva di particolare valore e significato
Partiamo per un altro viaggio tra poco un viaggio non facile da compiere
Un viaggio nelle Carzeri
Italiani è un luogo dove l'umanità si mostra in maniera dura severa
A volte forse anche senza speranza Mazzi racconta di quella marginalità dove noi vogliamo cercare il senso dell'umano
E da un grande è una grande emozione un grande piacere poter compiere questo viaggio con una guida che voi tutti lei noi tutti amiamo e amante perché sono davvero emozionato ad accogliere qui a Levico Terme e quindi decide di dare il benvenuto a Daria Bignardi
Poi veramente quali presente quante persone in piedi c'è anche Michele ecco era sempre
Beh
è un titolo meraviglioso io non potevo non venire
Oggi non è stato facile arrivare qui ma quando mi hanno invitato beh conoscevo la fama dell'agosto De Gasperi hanno
Questo questo questa rassegna così
Tutti tutte le persone che conosco amici colleghi che sono venuti mi hanno detto
è veramente abbiamo detto una cosa che Marco non verrebbe che dicesse non sembra neanche d'essere l'Italia
Il per la al squisite se la complessità del pensiero
Per voi mi hanno parlato di un di un pubblico così così attento così sensibile e poi quest'anno questo titolo amare il nostro tempo
E all'inizio quando mi hanno chiesto di di venire richiudere tra l'altro questa questa stagione con un tema il tema creano
Di cui ho scritto
I sogni prigione è un'isola ed è la prima reazione banale è stata
Le parole di De Gasperi qui sono difficili da esercitare questo questo non non
Non poter rifiutare la speranza perché parliamo di un tema
Che sembra senza speranza però devo dire che questo titolo anche un po'di pensieri Chiocchio scambiato con con Marco mi fanno capire così come l'ho capito scrivendo questo libro per che io da quasi trent'anni ho a che fare col carcere
Che è una cosa che non
Non
Non mi ero mai chiesta come tutte le cose che accompagnano la nostra vita che ci capita di
Di fare di coltivare da quando magari siamo molto giovani ci accompagna non può essere uno sport può essere una passione la poesia e il il volontariato qualcosa che ci riguarda e
E capiamo solo col tempo perché ci riguarda perché ha a che fare con noi e così è stato per me
La io sono entrata per la prima volta fisicamente in un carcere nel novantasette novantotto non ricordo l'anno preciso perché facevo un programma
Che si farcire si chiamava Tempi moderni magari qualcuno di questo lo ricorda
Ed era un programma che parlava di temi di costume eravamo alla fine del secolo e si sentiva col questo inizio del nuovo millennio in in tante cose che stavano occupando e di cui ancora parliamo tanto i diritti
Ma anche
Cose come non so all'estero essere vegani e il l'animalismo si comincia a parlare tanto di questi temi
E io ogni settimana avevo un tema per queste puntate dove parlava anche il pubblico oltre che le storie sul palco e immediatamente quando ho cominciato a scrivere è stato il primo programma che ho scritto io lo amo particolarmente per questo
Ho pensato mi è venuto spontaneo pensare che sarebbe stato bello portare ogni ogni sabato nel programma anche la voce di un gruppo di detenuti per vedere rispetto al tema di cui si parlava quali erano le differenze le posizioni e mi è venuto lungo questo pensiero spontaneo e come tutte le cose
Che evidentemente non potevano non essere andato tutto liscio se ci ripensò oggi
Sarebbe impossibile rifarlo questo Progetto perché io andavo a San Vittore il il lunedì con un con le con il regista solo io e lui facciamo tutta la trafila dei sette cancelli
Andavamo in una stanzetta dove incontravamo un gruppo di otto detenuti del penale allora San Vittore non era come oggi
Una una casa circondariale con detenuti in attesa di giudizio e con loro chiacchieravamo sul tema
Che poi sarebbe andato in onda il sabato dico che non sarebbe possibile perché oggi è molto complicato per i permessi io allora la feci una richiesta al dato che la tennista osserva la la la
L'amministrazione penitenziaria che ha sede a Roma
Che fa capo al ministero della Giustizia e sono fu troppo difficile non fu troppo difficile ho capito poi perché è perché allora il direttore di San Vittore
Era Luigi Pagano io parlo molto di cui ci pagano in questo in questo libro come parlo di tutti gli incontri che in questi venticinque dico trent'anni perché
Ho capito scrivendo che la storia mia di sentimenti nei confronti di questo luogo
Chiuso è nata ancora prima vent'anni mi scrivevo con un ragazzo che scava Scotti che era detenuto nel braccio della morte in in un carcere americano
E abbiamo trovato il suo indirizzo su un ciclostile
E e avevo cominciato e voglio mandato una lettera quasi incredula mi sembrava una cosa così assurda crisi stessa la pena di morte forse gli ho scritto
Davvero per incredulità e invece dopo tra l'altro mi sembra quindici giorni vi ricordate le buste quella posta aerea azzurre col
Quelle genere mi arriva questa lettera dove Scotti che aveva ventisei anni
Mi scriveva che che lui era da nove anni nel braccio della morte perché aveva compiuto da minorenne una rapina era tossicodipendente
E insieme alla sua ragazza che la persona che avevano derubato che volevano derubare era morta diceva anche che non era stato lui a sposa sparare ma questa ragazza che erano tossicodipendenti pazzo ma questo non non conta molto
E che aveva ricevuto questa condanna e stava aspettando per l'esecuzione sperando come tutti condannati a morte che non ci sarebbe mai stata questa esecuzione ci siamo scritti per diversi anni poi purtroppo un giorno è arrivata la sua ultima lettera dove mi diceva che invece questa data
Era stata fissata mi diceva anche che lui accettava la vita e la morte che aveva avuto era diventato un cristiano qualcosa non mi ricordo bene
Qua qualcuno in quale accezione qual è stata la mia primo alla mio primo rapporto e forse per via di questa lunga corrispondenza che poi quando ho cominciato a fare la giornalista l'autrice ho avuto quest'idea di sentire anche la voce del carcere
Sì propagare arriva ancora più lontano non lo so comunque ebbi questo permesso
Da dal da approvare e poi fuori raccolta da Luigi Pagano di cui parlerà ancora e per per un paio d'anni
Appunto andavo lunedì poi montavamo
Il sabato andava in onda questa quel corpo e questa chiacchierata con con le persone detenute persone detenute
Che non qualcuno Politi non l'ho mai più perso erano ci siamo frequentati tanto ci siam parlati tanto
Siamo sempre rimasti in contatto poi io ho fatto tante altre cose palla fine poi dopo questo Progetto mi è venuto naturale che qualunque cosa io facessi mi ha mi inventavo qualcosa per sentire la voce del carcere quindi ho diretto un mensile si chiamava don era era ed era il due mila e tre
Ed era
Un mensile di adesso usano molto sapete i long forma di articoli molto lunghi era un mensile con storie molto lunga e nella rubrica finale quell'approccio all'ultima pagina sapete quella di solito più importante L'Espresso la
La finale spesso la fermava Umberto Eco insomma è sempre il posto di Torre editorialisti importanti
Io letti e di a a un a sempre quel gruppo di di detenuti racchiuso chiamammo al fresco e ed era la rubrica televisiva perché perché in carcere ci sono dei grandi esperti di di televisione in carcere manca tutto manca tutto
Non c'è neanche la bagno schiuma il sapone questa sono cose che i detenuti si devono comprare
E quelli che non li possono comprare
Gli hanno consiglieri comprano i volontari perché l'amministrazione penitenziaria non passa queste cose anche la carta igienica
Le viene dato credo credo che siano quattro rotoli al mese quindi anche quella manca manca tutt'
Tom manca veramente tutto quindi o il detenuto ha qualche soldo per comprare quello che serve oppure al buon cuore dei volontari ma la previsione non manca qual è un diritto
Fondamentale degli detenuto ogni cella alla sua piccola televisione incastrata in alto
E negli anni si è passati dal dalla tv in me e in bianco e nero quella colori quella colori fu molto criticata da un ministro della giustizia che non sapeva che non esisteva più quelle bianche nero il tubo catodico
A un certo punto fece un discorso hanno persino la televisione a colori è quella mi anche meno cioè si può piovere comunque allora
Dicevo partendo dal presupposto che sapevo che che in carcere sia molto esperte di tv io sono andavo
Andato in carcere
Facciamo una specie di brainstorming come si fa nelle redazioni no che si parla di un argomento s'Viscera
E e poi io scrivevo quello che mi era stato detto quindi per molti anni ho fatto questa ho fatto questa rubrica poi quando ho fatto la direttrice diretto e ho fatto un programma che si chiamava sono innocente dove si raccontavano storie di innocenti vi racconto questo per dirvi che mi è sempre venuto naturale dato che continuavo andare in carcere e poi quando si comincia a frequentare il carcere finisce che
Magari allora io andavo sempre a San Vittore trattoria Milano abito accanto a San Vittore però poi i magari ti chiedono di andare da un'altra parte a perseguire un Progetto di scrittura o un giornale
Io mi sono occupato del giornale che scavava lo blocca di un altro che si chiamava il due perché San Vittore era in via dei Filangieri è via dei Filangieri due
Alla fine poi come dire vi facevo prima ad esempio nodi una passione Como coltiva
E alla fine finisce che c'è sempre qualcosa che fare cacche fare col carcere io andavo nelle scuole lenti intervistando magari dei
Dei detenuti durante le assemblee dei dei licei milanesi mi è capitato di sua di fare un un sacco di di Titti Progetti diverso non ho mai smesso
Da allora
E e mi capitava di mettere anche nei romanzi
Che ho cominciato a scrivere nel nel
Nel due mila sette ti in quasi tutte poi c'era qualcosa che non ha a che fare con con quel mondo fino a che un paio d'anni fa
Mi è capitato di mi ami as mi hanno chiesto voi il il settimanale il quotidiano domani faccia un inserto culturale
Di scrivere qualcosa che avesse a che fare con Milano che c'era poco siti a Milano sapete la festa del libro milanese
E io dissi ma io io sono di Ferrara sto a Milano da quarant'anni tantissimo tempo
Temi emendamenti sì ma io cosa sono di Milano hanno bene cos'è una cosa che conosco meglio mi son detta ma alla fine forse il posto conosco meglio San Vittore perché ci vado da talmente tanto tempo
E tante storie da raccontare a tante cose e ho scritto quell'articolo
Da lì poi i è nato questo libro
Scrivendolo mi sono resa conto che questo mondo
Su quale non mi ero mai interrogata cioè a quel punto ne conosce i problemi
Li conoscevo
Anche la quotidianità neo neo visitati tanti ho fatto progetti in tante carcere da appunto San Vittore manca Bollate a otto era
Sono stata nel carcere di Tirana in Albania a Poggioreale a Pozzuoli
Nel carcere femminile
In tanti altri istituti e mi sono resa conto che il patrimonio di umanità non solo di problemi ma che portavo con me in tutti questi anni di frequentazione
Era qualcosa che forse era giusto condividere anche perché
Quando si parla di carcere ovvero di un
Di un tema che è doloroso che come sappiamo pieno di problemi
E poi peggiorano sempre perché voi insomma seguire e te le notizie statista Pepe sentite parlare di suicidi che aumentano sempre il sovraffollamento che peggiora sempre cioè che è uno di quel
è uno di quei mondi alla fine dei quali si parla in un modo sempre così usando le stesse parole emergenza dramma tragedia
Purtroppo come si fa anche delle guerre e finisce che quando si parla usando sempre le stesse fotografie le sbarre le mani attaccate alle sbarre le finisce secondo me che una persona che legge così in forma come tutti noi a me è capitato appunto quote per questa vicinanza ma se non l'avesse avuta finisce crei se quasi come è allontanato da quel tema non so se vi capita rispetto a qualcosa di magari tra ad importante una guerra che le ha sentite parlare sempre con le stesse parole
E allora non vi scatta quel clic tra cervello e cuore che fa sì che è un tema di stia veramente a cuore e quindi poi andate a leggere andata informarmi andata da approfondire
Perché alla fine diviene l'Annunziata l'angoscia di tema questa qui è una cosa è risolvibile bruttissima dolorosa poi naturalmente c'è anche tutto
Aspetto al tema del carcere c'è anche
Senso di paura ora di di lontananza per cui è normalissimo che una persona pensi le cose che normalmente si si dicono mi dicono si sono se sono lì qualcosa hanno fatto
Buttare via la chiave
E etc
In realtà quanto si conosce quella realtà si capisce che è molto più complessa di così
Tra l'altro anche se sono lì qualcosa hanno fatto non non fu non non funziona un terzo delle persone che sono oggi chiusa nelle carceri italiane sono in attesa di giudizio quindi non sono né colpevole né innocente sono quasi sessantadue mila
Una città come viareggio Olbia
Ce ne starebbero stretti quarantasette mila
I suicidi Woody Child sul problema dei suicidi
Però anche questi suicidi capitano per caso capitano per per disperazione per motivi precisi che sono tanti e non è solo che si stamani in carcere ma è anche che spesso le persone succedono
Ho appena entrate ecco prima di uscire appunto per disperazione perché è difficile Terrence chiarimento
è difficile tutto quello che ha a che fare con
Questo mondo che è fatto così come oggi quindi restrizione dolore resta il sovraffollamento che vuol dire vivere male cioè le celle sul molto piccole
Hanno una turca che spesso non è neanche separata dal nata dove si dorme a volte ci sono anche
Otto persone sono e e nella cella appunto si va in bagno si dorme e si mangia si fa tutto
Sono sono c'è una finestrina molto molto piccola
In alto spesso chiusa da da una lastra d'acciaio cioè il blindo non ci sono solo le sbarre c'è prima il blindo che una porta d'acciaio che chiuderà cella e poi ci sono le sbarre
Destato del caldo insopportabile and present caldi che stavo facendo negli ultimi anni e noi che moriamo
Naturalmente non c'è l'aria condizionata ma non c'è neanche il ventilatore
Non c'è la corrente non c'è niente al Cimone difendersi e proprio una tortura arrestate il carcere le zanzare che ti divora hanno il caldo che ti divora infatti tantissimi succinti avvengono
Avvengono testate
E poi d'inverno il freddo gelido in molte carceri manca l'acqua questi sono alcuni dei problemi pratici
E poi ci sono c'è c'è tutto il resto il fatto che
Pensato così com'è oggi è davvero un luogo che non serve
Perché ripeto in molte case diventa un luogo di tortura e non di
Al reinserimento come tra l'altro viene dalla nostra costituzione no all'articolo ventisette di eccetera il carcere non devono essere nessun modo contrari al senso dell'umanità
E che devono tendere alla rieducazione
Ecco
L'umanità
Mio scrivendo mi sono resa conto che forse uno dei motivi per cui continuavo ad andare anzi quasi ad aver bisogno un certo punto mi sono resa conto e e parlando con altri volontari con altre persone che come me avevano
Attività in carcere che non riusciamo più a fare a meno eh
Che è un posto dove certamente un com'è un un distillato di dignità e vero c'è tantissimo dolore Max malavita come sappiamo fatta di
Di dolore e ma anche dice un po'tutto quel che conta senza sovrastrutture io l'ho paragonato scrivendo alla giungla amazzonica un'isola remota a quei luoghi dove
Si vede tutto più chiaro perché si crede più chiaro quel che conta davvero mi sarà capitato di non sono o dopo una malattia purtroppo capita dopo un lutto dopo un divorzio anche dopo magari una spero anche esperienze belle mani stereo e me
Di avere
Per un pezzo della vostra vita tutto più chiaro cosa conta veramente
Che non è poi tantissimo no naturalmente la salute
Le le le le relazioni con chiamiamo avere
Un lavoro avere di che vivere la muovere non sono tantissime le cose ma che contano davvero che fan Dinoi ciò che siamo
E vero che fuori è più facile o nella normalità della nostra vita no quando non siamo in quei momenti
DTT Titti magari fratturata la tra tra una cosa e l'altra
Ci si dimentica cosa cosa serve davvero tanto quello lì è un luogo dove
Anche proprio fisicamente
Le cose sono
Sono distillate vi faccio un esempio quando si entra in un carcere si lascia a un in una cita i documenti
Poi danno delle chiavette c'è una come un nome una piccola
Pro cassaforte ce ne sono tantissime dove l'ha scelto telefono il tuo effetti personali dopodiché
La gente ti che ha ti fa passare per un cancello Polo richiude poi un altro cancello Policoro chiude
Per andare dove io vado più spesso che reparto la nave di San Vittore caporeparto dove sono rinchiusi i detenuti che hanno a che fare con problemi di tossicodipendenza
I cancelli sono sette
Sulle norme cancelli con delle enormi chiavica chiudono
E poi di che aprono il poteri chiudono poi ci sono
Quattro piani da fare
Avete presente come fatto San Vittore un Panopticon tutta notte come è stato inventato nella mille settecento da un giurista inglese ed N Anna ha scritto anche Michel Foucault perché
è una struttura che poi è stata usata per molte carcere che è pensata apposta per farsi sentire il detenuto controllato in ogni momento c'è un specie di
Rotonda centrale e poi ci sono i bracci che sono sei sei bracci
E questi bracci hanno diversi piani
Tre o quattro piani
Appalto San Vittore che un carcere molto vecchio
E anche molto mante mal tenuto proprio nel centro vicino al centro della città
Molti di questi bracci sono chiusi perché sono inagibili sono cadenti e e quindi detenuti stanno insomma un po'stretti in quelli che sono aperti avrete probabilmente letto
Di
Dio senza il sette quel ragazzo e i diciotto anni che due settimane fa è morto bruciato
A San Vittore lui stava nel primo braccio che quello dove mettono i giovani adulti quelli appena arrivati
Lo infatti aveva diciotto anni compiuti Dustin Mesima computer febbraio e e lui era
Un ragazzo egiziano
Che a quindici anni aveva lasciato il suo Paese aveva fatto tutta la trafila credi moltissimi del passare per la Libia
Carceri libiche torture il barcone arrivare dopo mesi in Italia i centri di detenzione
Io ho conosciuto alcuni dei suoi educatori
Quando è morto insomma se veramente creato a Milano tra alcune persone che lo conoscevano altre che magari di comunità dove lui era stato un
Il bisogno di parlare di lui perché era un ragazzo molto sorridente molto problematico con dei problemi psichiatrici quindi era
è stato in diverse comunità e però non riusciva a starci aveva probabilmente avuto tali traumi che sta insomma era un ragazzo veramente da curare tra scappava dalle dalle comunità era dicono era era quasi ingestibile
E e però poi lo amavano tutti per questo sorriso meraviglioso che aveva a San Vittore purtroppo negli ultimi mesi in questo primo braccio che vi dicevo
Tanti Giovanni fanno quello che ha fatto lui ovvero incendiare il materasso come senso come segno di protesta come segno di disperazione come per farsi vedere per esserci per ma anche per far casino e se volete
Questi materassi tra l'altro dovrebbero essere ignifughi materassi delle celle dovrebbero essere ignifughi e di fatti fanno però andrebbero sostituiti ogni dieci anni per mantenere questa caratteristica cosa che non viene fatta però quello che fanno di solito che si mettono
Chi lo fa ad incendiare lì
Si mette poi lascio che amano bagnato sulla sulla testa cerca di stare lontano però come vi dicevo non è che c'è un'altra stanza o qui c'è un bagno quindicina lavandino con la testa copertura asciugamano
Il somalo e ha bruciato questo questo materasso
Il fuoco e il fumo del fumo l'ha ucciso questo fumo nero che fanno questi materassi ignifughi è successo a tantissimi detenuti di essere di rimanere intossicati
Come moltissimi sono agli atti di autolesionismo tra i giovani avrete letto di Youssef avrete letto anche di quello che succede al Beccaria delle rivolte Beccaria il carcere Mina minorile di Milano
E che non so se voi sapete che i minori incarcerati sono poche centinaia non sono neanche cinquecento e e però non si riesce come se fosse impossibile
O a non tenerne nella struttura carceraria quella del Beccaria è orribile
Ci sono lavori danni no un carcere fa un sacco di problemi ma queste poche centinaia a seguirli in comunità e qui arrivo perché a questo punto voi direte ma come si fa ma perché la situazione è questa perché non si riesce a far meglio perché manca alle risorse persons sono sono i soldi che mancano per tutto
Ognuno di noi tutti voi saprà che ne so un parente disabile o un anziano che non si riesce a seguire le risorse mancano per tutto
Mancano per il carcere mancano per persone disabili mancano per gli anziani i poveri mancano per la scuola mancano per gli ospedali quindi le risorse
Mancano per qualunque cosa
In carcere questa mancanza di risorse che vuol dire
Mancanza di
Di educatori in mancanza di trattamenti in trattamento con sei trattamento è quella cosa che dovrebbe far sì che si rispetti l'articolo ventisette quindi tra oggetti
Di lavoro ma il lavoro che non sia solo fare che ne so le le le le Bon le borsette cucinare Omo ma un lavoro
Che
Che ti consenta intanto di guadagnar qualcosa per pagarti il bagno schiuma ma magari anche per mandare qualche qualche soldo a casa perché le persone tenuta in gran parte
Uno pensa al detenuto di scialbo s'mafioso e queste persone sono poche centinaia cioè grandi criminali boss mafiosi
I grandi criminali sono poche centinaia stanno quasi tutti tra l'altro al quarantuno bis che un altro tema di cui si potrebbe parlare ma la maggior parte delle persone che sono
Detenute oggi in Italia come dicevo abbiamo il terzo è atteso il giudizio un terzo persona con malattie psichiatriche otto o tossicodipendenti
E ed un terzo sono persone migranti sono oggi per la maggior parte persone molto povere
C'è quasi un welfare carcerario in questo senso perché magari alcuni che avrebbero già maturato i diritti per uscire
Presso andare ai domiciliari domicilio non ce l'hanno e quindi
O restano in carcere o ci torno non so di
Sono quasi tutti uomini sapete che le donne solo il quattro per cento della popolazione
Carceraria che da un lato ci potrebbe far dire beh meno male dall'altro questo quattro per cento è particolarmente sofferente perché il carcere pensato per gli uomini non per le donne non ci sono
Poi sapete il grande problema dei bambini in in carcere ora c'è una nuova
Cicci se c'è un nuovo decreto quello fatto per le borseggiatrici per cui torneranno
Oggi ce ne sono pochi di bambini in carcere il bambino in carcere non si possono vedere io sostato San Vittore quando c'erano i bambini sentire un pianto in un carcere o vedere il lettino Foppapedretti straziante ora ci torneranno purtroppo
Le cose non vanno meglio guardate nessun governo ha fatto bene tranne nel settantaquattro sono anche chi c'era se volete pubblicate
Al governo in quel momento ama il settantaquattro settantacinque sono stati anni di grandi cambiamenti la legge Gozzini
Sono successe molte cose in Italia per sono anche gli anni delle delle insomma delle
Dei referendum sono anni in cui sono cambiate delle cosa che sembrava potessero cambiare in meglio poi tutti i governi sinistra destra
Il carcere l'anno l'anno dimenticato ma perché non porta voti no dire diamo dei soldi al carcere non porta voti uno dice ma perché
Diamo dei soldi a qualcun altro e non a quelli che hanno hanno fatto del male che stiano male che il problema è che se stanno così male
Poi escono e sono peggio di prima come accade escono e non hanno assolutamente un lavoro quindi
Magari a volte sono anche costretti a a tornare a affari criminali quando non
In carcere imparano veramente affari criminali bravi magari sono entrate per averlo Battiato io lo racconto tanti
Mi hanno raccontato di essere arrivati in carcere da ragazzini e per aver rubato un paio di pantaloni e poi i limiti hanno fatto l'università del crimine sono usciti e sono diventati dei grandi rapinatori
O peggio chi ha conosciuto un ragazzino
Diciott'anni anni fa entrò a Volterra che allora era un carcere in massima sicurezza molto molto duro
Ed era entrato per faceva contrabbando di sigarette li conosce dei Trang etilisti
Era cattiva diciott'anni rimane affascinato da questi che mi sembrano dei valori
No c'è il la famiglia e il santino il patto di sangue diventa 'ndranghetista quando esce di di dopo cinque anni poi si rende conto che questi da anche txt
Non erano valori che avevano ben pochi e non
E non esitavano a sacrificare la vita di un picciotto per
Per i loro affari ma
Storie umanità persone in tutti questi anni
Io l'ho visto cambiare il carcere ai quel gruppo Pino di cui parlavo di cui parlo molto qui perché queste persone che conosco ormai da tantissimi anni
Era un po'mi rendo conto alcuni di loro facevano parte
Di quella che una volta si chiamava l'aristocrazia del carcere ovvero i rapinatori alla Vallanzasca si chiama Hristo Craxi ha perché semplicemente avevano non perché non fossero criminali e
Queste erano dei crimine Alloni però avevano i loro valori avevano le loro regole
Quando entrava in carcere un qualcuno che aveva bisogno lo aiutavano non avrebbero mai
Fatto del male a una donna un bambino oppure i politici come sapete ci sono stati tanti tanti tante persone
Chiusa in carcere per motivi politici ce ne sono ancora alcune centinaia stiamo parlando di persone a questo punto
Rapinatori politici che si sono fatti
Quaranta cinquant'anni di carcere avrete letto di Vallanzasca
è libero dopo cinquantadue anni di carcere
Libero non è libero è stato mandato in una RSA a Padova perché soffre gravemente di Alzheimer Vallanzasca
Rollo purtroppo Lollo conosciuti dico purtroppo perché non è un bello spettacolo vedere una persona ridotta così chiude in carcere
Per per molti anni poi non so cosa può aver potuto dire un telegiornale perché non li guardo al riguardo ma dato che so di cosa sto parlando vi assicuro che stiamo parlando di una persona anziana malata che non riconosce più nessuno
E che da molto tempo non doveva essere più chiusa in carcere
Ma insomma
Quindi
Quelli quel quelle persone lì diciamo non di poveracci i giovanissimi gli stranieri migranti ma a persone che avevano anche scelto in qualche modo di di delinquere con i loro valori
Permette tremendi però sono ormai una una grandissima minoranza ma perché sono morti o sono vecchi
Marcello Ghiringhelli quest'anno che ha ottantadue anni a metà agosto anche lui dopo cinquant'anni di carcere
Forse
Doveva tornare libero dico forse perché mi aveva detto dodici agosto poi non l'ho più sentite una delle persone di cui parlo
Ghiringhelli
L'aveva iniziato anche lì sapete dietro ogni criminale c'è una storia come dire dietro la storia di ognuno di noi questo non vuol dire che non ci sia una scelta tra il bene e il male la scelta tra il bene e il male cene naturalmente
Però ecco diciamo che
In carcere di colletti bianchi di persone istruite benestanti e colte ce ne sono poche
La maggior parte
Sono l'opposto
Di così e quindi
A me quando iniziai d'andarci
Bene naturale pensare ben sono stata fortunata io vi nasce una famiglia mia madre maestra mio padre rappresentante perché quelli che conoscevo
Venivano tutti o da famiglie criminali alle famiglie con problemi di coi padre alcolista
O la madre alcolista la madre prostituta il padre tossicodipendente questa diciamo che era la la normalità della Genealogia
E ed erano pochi quelli che non avevano questo tipo di Genealogia poi naturalmente si può scegliere di di fare di stare dalla parte della luce non da quella del boia anche se sappiamo no
Nel Vangelo di Giovanni SDI cerca l'uomo preferì le tenebre sappiamo quanto le tenebre sono interessanti
E pericolose mi dicevo dietro ogni persona
C'è una storia io ne nel racconto diverso e tra l'altro
E mi devo ricordare di raccontarvi anche per ora vi ho parlato soprattutto delle persone detenute ma
Io qui racconto anche del degli agenti di polizia penitenziaria con un contratto che intervistato che
Che sono i primi a dire il carcere così come e inutile il carcere così come anacronistico noi soffriamo insieme ai detenuti se in carcere sta male il detenuto sta male anche la gente
Gli agenti i direttori educatori criminologi ma
Tornando a Marcello così parlo dell'UE perché ottantadue anni cinquanta in carcere ha smosso una storia particolare lui era della della provincia di Torino Pinerolo
Da ragazzino
Una famiglia molto povera lo mandano a fare il garzone l'UE ha un po'ribelle quindi due-tre da due-tre dice che gli sembrava ingiusto come Illy padroni trattavano
Gli operai e quindi faceva un po'evidentemente un po'di casino la madre allora lo manda a fare l'elettroshock
Perché per cercare di di di riportarlo o di gestirlo in qualche modo poveretta anche lei se dovesse una persona con
Ben pochi strumenti non allora scappano scappa e va a diciassette anni ad arruolarsi nella legione straniera e combatté in Algeria
E mi racconta
Che in via fatto e visto cose che non l'hanno mai più lasciato per tutta la vita
Che è stato terribile quello che lui ha visto in questa guerra in Algeria scappa anche di lì va a Parigi dove tra l'altro questa anche l'aspetto più divertente se vogliamo
Conoscessi mondo Edouard Star Trek perché loro hanno molto impegnati contro la legge dalla guerra in Algeria quindi lui ex ex legionario di diciassettenne viene accolto a Salice ormai è nata da questi gruppi di di intellettuali poi si mette a fare il rapinatore
Sulle per far rapinatori in Francia finisce in carcere in Francia faccio tutto ancora contro il colosso nel carcere i francesi e poi in quelle invece italiane conosce dei politici perché la generazione quella nostalgia ottantadue anni
E e diventa un brigatista c'è tutta la sua storia di brigatista esce entra insomma alla fine Ghiringhelli è stato in carcere cinquantadue anni
Capite che cinquantadue anni o quaranta
Anni di carcere
Non
Sono vanno anche un po'contro quella quel tema del reinserimento reinserimento percorrenza quando sono sono
Condanne così lunghe Cis c'è ancora un sacco di gente dimenticata lì dentro come era dimenticato Vallanzasca finché appunto era è stato impossibile tenerlo di dentro in quanto in quanto gravemente malato
Diciamo che volevo anche dirvi ma forse anche leggervi qualcosa del del
Dell'altra
Dell'altro popolo del carcere cioè chi ci lavora
Un posto così
Anni dice cambi siamo quasi alla fine allora devo pensare a cosa vi leggo
Perché io avevo preparato
Da leggervi in realtà un un capitolo su un innocente perché non so stare mi ricorda quella di Youssef
Questo ragazzo diciott'anni che che è morto due settimane fa
Ed è una storia simile ma insomma non è stato un po'più fortunato del Ranking in carcere innocente e tra l'altro no due parole su su chi lavora in carcere come dicevo poi troverete molti racconti di di molti agenti che
Coi quali ho parlato
Molti di loro ma hanno detto
Quando hanno iniziato questo lavoro che hanno iniziato magari
Non è che proprio ci tenesse era fare l'agente di polizia penitenziaria però magari molti sono del Sud l'han fatto un concorso voleva entrare in polizia ma non sono uscito entra in polizia invece sono riuscite a entrare tra gli agenti di polizia penitenziaria che l'inizio
Tutti mi dicono inizio e terribile
Quando arrivi lì che ai venti ventidue anni e ti trovi di fronte a questa umanità dolorosa e addolorata ma magari è molto difficile da gestire all'inizio terribile vuole scappare non
Non ce la fai e poi capisci che non puoi essere né troppo buono e cari carte i problemi di tutti perché ti viene l'esaurimento nervoso né troppo duro perché naturalmente non è giusto non a trovare
L'equilibrio per Conti e capisci questo è aperto ad esempio Michele un ispettore di Opera
Che l'unico senso per stare qui dentro a fare questo lavoro mi diceva Michele eh capire che una missione e siamo a servizio dello Stato che qualcuno lo deve fare e come tutti quei lavori che hanno bisogno di una vocazione da bordo penso lavoro degli insegnanti degli infermieri ci sono lavori veramente che per come sono pagati come funzionano come sono magari poco rispettati
Compreso quello di agenti di polizia se non hai la vocazione forse non senti di essere al servizio e quindi di far del bene
Sono lavori che ti distruggono
E quindi Michele questo mi diceva che un certo punto ho capito che per resistere
Dovremmo cercare di fare questo lavoro meglio possibile fatto cercato di far formazione ho studiato mi sono anche laureato in giurisprudenza sono purtroppo non sono i casi di tutti ci sono moltissimi agenti che il
Soffrono la violenza di quel lavoro
Subendo lo anche perché sono pochi
Non sono pochi gli agenti sono pochi gli educatori sono pochi gli psicologi io mi rendo conto che vi ho raccontato una serie di Cavalese
So molto problematiche d'altronde il tema è
Sono stiamo parlando di una situazione molto complessa ci sono anche esempi bus virtuosi a S. leggerete ci sono storie virtuosa storie anche che finiscono bene
Ci sono c'è un sacco di gente che si dà da fare come in tutte come lo sappiamo no questo Paese alla fine va avanti perché c'è un sacco di gente che si dà da fare
Che magari non nelle posizioni dove dovrebbero essere quelli che siete che si danno da fare ma Standa fare perché hanno dei valori belli perché sanno che che hanno scelto no di comportarsi bene di far bene il proprio lavoro l'Italia è piena di persone così in tutti i settori è un Paese credo che vada avanti con queste persone che
Non mi mentre cercano di far bene il proprio lavoro e capiscono che essere utili o
Sono far di tutto per no come si diceva lasciare
Il proprio lavoro la propria vita meglio di come
E di di quel che si è trovato insomma è una delle cose che danno soddisfazione anche in carcere c'è questo ci sono come gli ho detto se leggerete questo libro la figura di Luigi Pagano Luigi Pagano nero aperto la persona divertentissima simpaticissima
Parla napoletano stretto Luigi Pagano questo direttore di carcere
Che ha fatto quarant'anni nel nel nelle peggiori carceri italiane da Pianosa Abate Carrozzo
Asinara assistito all'omicidio di Turatello stato quindici anni a San Vittore gli anni di Mani pulite veri cordate anni terribili sui cd di Cagliari
Spadaro veramente una persona illuminata
Lo adorano tutti io in questi anni tutti quelli con cui ho parlato detenuti e agenti magistrati lo adorano tutti ha fatto carriera no
Diventato ministro alla Giustizia no
Anzi era era arrivata al DAP l'hanno mandato via dopo dopo un anno perché era un gran rompiscatole che cercava di fare le cose bene però come lui ce ne sono altri e ce ne sono di persone
Sapete proprio di fronte alle situazioni
Estreme no vengono fuori poi questi atti eroici ma non sono giusti perché non è che un Paese può essere gestito da degli eroi parlo degli insegnanti parlo dei medici pavese degli infermieri parlo di tutti quelli che lavorano in una situazione di difficoltà bisognerebbe bisognerebbe che che ci fosse un un governo del paese parlo proprio di un di un di un modo di governare di gestire che però mette a tutte insomma dirti
Di di lavorare al meglio questo non accade
Soprattutto rispetto a questo tema io terminerei leggendo vinti presidenti leggo di di Eric perché appunto è iniziato parlando di di di questo ragazzo di Youssef che per quanto non serva a niente ma insomma almeno ricordare il suo nome è una piccola consolazione
Velasco di una storia che tutto sommato finisce bene
Eric l'ho incontrato a Mila no anche se abita a Ferrara dove ha appena preso la seconda laurea e sta cercando di ottenere un dottorato
In Nigeria nel due mila e quindici si è laureato in Comunicazioni di massa
Avrebbe voluto studiare giurisprudenza per diventare avvocato ma non ha superato il test d'ingresso e dato che è ricca e quel tipo di persona alla Pollyanna che cerca di volgere in positivo ogni cosa
Si è detto che se come avvocato avrebbe potuto aiutare poche decine di persone come esperto di comunicazione di massa magari sarebbe riuscito aiutarne migliaia
Aiutare a far cosa gli chiedo e non sopporto l'ingiustizia da quando ero piccolo risponde sono un acquario dalla seconda decade sette febbraio mille novecentonovantatré quando l'hanno fermato i carabinieri
Ha detto alla data di nascita l'inglese due sette hanno creduto che mentis
A chiamare i carabinieri era stato fidanzato accusando Eric di averlo aggredito per rubargli l'orologio invece della per fare calato lui era un orologio di plastica da venti Europ
Non era una figura paterna per me racconta Eric avevo ventitré anni ne avevo passate di tutti i colori da quando i miei avevano scoperto che ero gay e me ne ero dovuto andare di casa mia in Nigeria
E lui ne aveva quarantacinque mi aveva colto io ero proprio traumatizzato
Avevo perso la mia famiglia era stato picchiato e ferito dai libici mi ero ammalato ho fatto la classica traversata col barcone eravamo naufragati ed ero stato in due centri di accoglienza prima di arrivare in Emilia
Per me che avevo il babbo geometra la mamma commerciante mi ero laureato con tanti sogni quello che ho passato da quando sono scappato dalla Nigeria è stato un incubo
Ma lo è per tutti è mica solo per me sotto forse io ero meno preparato
Non puoi immaginare la crudeltà dei libici con noi neri
Una quota così feroce così incredibile io penso che siano anche loro persone traumatizzante dagli anni di guerra
Sa come quei veterani dei film che impazziscono perché se no non mi spiego come si possa essere così cattivi
Il mio fidanzato italiano conosciuto su quelli interni
Lavorava in una casa di riposo sembrava una persona protettiva mi sono affidato a Luís ho bisogno di qualcuno che mi volesse bene eppure io credevo di volerne a Luís anche sarà tanto più grande
Ci ho messo due anni a capire che ero diventato uno schiavo sessuale con la scusa che non voleva che i vicini sapessero che ero gay lui faceva mai uscire dello Stregatto
Finalmente un giorno ho trovato la forza e gli ho detto che lo lasciavo e lui mi ha detto se lo fai ti rovino li ha chiamati i carabinieri
è ricusa continuamente la parola al trauma non solo per sé ma anche per scusare gli altri ogni tanto mentre racconta gli vengono gli occhi lucidi tristi beve un sorso d'acqua e dice scusa ma di questo non riesco a parlare
Mi fa capire che di tutti i traumi che ha subito dalla famiglia tra ripudiato alla fuga nel deserto
Dalle botte dei libici alla traversata con naufragio dei centri di accoglienza al fidanzato padrone il peggiore di tutti è stato quando in carcere lo hanno violentato
In carcere c'era questo slavo uno dei Balcani che ce l'aveva con me
Forse era arrabbiato perché Los traevo cariche molto bello
Non lo so un giorno steso sublocato bagnato sopra il mio quasi asciutto quando gli ho chiesto di toglierlo le preso a sberle
Nessuno mi ha difeso in carcere c'è un sistema di nonnismo io l'ultimo arrivato non conoscevo nessuno non ero drogato né delinquente Russolo lo sprovveduto traumatizzato
E poi un agente aveva detto a tutti e che ero gay gli altri detenuti guardavano male ero isolato
Lo slavo dopo l'episodio dello stendino
Un giorno entrato in bagno mentre facevo la doccia Eric non riesce a finire la frase
Riesce solo a dire che dopo la violenza ha cercato di impiccarsi ma è stato salvato da un infermiere che passava per caso
Dopo sei mesi di carcere gli hanno dato sei mesi agli arresti domiciliari che ha trascorso a casa di un'amica di sua sorella che nel frattempo era stata avvertita dall'avvocato un avvocato bravo finalmente che dopo l'indifferenza di quello d'ufficio studi ha sul suo caso ed è riuscito a farlo assolvere con facilità
L'ex fidanzato quando ma rivisto in tribunale si è scusato gli ho detto che non avrebbe mai immaginato che potesse finire in carcere
Eric comprende persino lui e chi lo ha arrestato e tenuto in carcere innocente
Erano i tempi in cui imperversava Salvini io sono nero
Grazie
Grazie mille
Gran
Cavalca un applauso all'umanità di tutte le persone che scoprono grazie
Libero che fa anche ridere non pensate che se non li Basilio viola oggi l'ho detto ma perché vi ho detto c'è appena stato questa cosa di di di di io stessa è fra Milano e poi insomma si ci sono tantissimi problemi
Però tutela eletto Masson vero fa anche ridere sì così si spaventò no perché lo proprio scritto cercando come dicevo all'inizio di non usare con le immagini retoriche neanche la faccia compunta che posa magari un po'avuto oggi
Ho cercato di portare con per mano con me che non c'è mai stato dentro al carcere
E anche di farlo sorridere di tante cose che ci sono anche che fanno sorridere come sempre l'umanità c'è il dolore
Ma c'è anche la gioia c'è l'affetto c'è l'amore in carcere si piangeva si ride anche tanto sapete come a scuola quando non si può ridere delle situazioni estreme io ho fatto delle grandissime risate
è un posto non cercato di portarle anche qui
Ieri sono arrivati insieme
A due pensieri che mettono nella nel piazzale di perle di questo agosto degasperiana la prima e questa e così può anche essere uno degli antidoti
Verso quel rancore quella rabbia che ogni tanto vediamo nel nel quotidiano
Avvicinarsi alle persone chiederle di raccontare la loro storia ci aiuta sicuramente Ampera volerle bene e a giudicare un pochettino meno e tu hai avuto il coraggio e la forza di farlo in un contesto dove il pregiudizio è di casa ma dove dall'altra parte
Come detto tu il come scrivi l'umanità illuminata a giorno che in qualche modo entra dentro
Con una forza imprevista
E poi c'è un'altra cosa che che mi Sonata e che volevo
Così per ritoccare
Quando hai parlato della però la missione e mi ha suonato alla cosa
Alcide De Gasperi in carcere a Regina Coeli
Scrive per la prima volta che fare politica per lui estera una missione la missione quella cosa che si fa anche se non serve anche se a un certo punto non premia non paga e non riesce ma si sente con Monte quei chiamati a farla nel modo migliore possibile
Perché è così che si esprime forse anche l'amore per il nostro tempo
Io devo ringraziarli di come Daria Bignardi traversa accompagnato a concludere questo viaggio
Adesso resterà con noi resterà con voi per chi vorrà uscendo nell'altro oltre ad acquistare il suo libro ogni persona è un'isola protette fardello firmare salutarla
Visto che siete tanti si chi invece ha bisogno di uscire e non vuole fermarsi Antonio assoluto vi chiedo di usare le porta alla vostra destra che così riusciamo a gestire il tutto un pochino meglio
E poi un ultima cosa vi chiedo un minuto di pazienza ancora a voi anche alla ricca programmazione dell'Alzheimer tasche continua è che invito a seguire questa sera e domani
Andiamo in fondo un viaggio in questo viaggio ho avuto la fortuna di poter dialogare e spesso con voi
Ma mi sento di dovere un ringraziamento alle persone che mi hanno accompagnato e per cui chiederei di raggiungermi sul palco a ai miei colleghi che sono di dati formatori storici sociologi e e durante l'estate diventano quelli che montano smontano caricano caricano e fanno vivere con la loro passione questi eventi
E allora chiedo di raggiunse mia Monica Avanzini che qui è di casa
Lo e alcuni Emanuele pacche
Lo dico chiamo firmati azzeccato spero che ci sia anche
Lisa Orlandi con loro
Jacopo Nicolò Di Paola Bertoldi
Caterina costano possono salire tutti siamo impegnati in giro Luca Filosi un ultimo un'ultima parola
Tara
Un'ultima parola ultimo ricordo siamo alle io dico chi ha letto la nostra voce lo sa che questo percorso l'abbiamo voluto dedicare quest'anno una persona che fino
A qualche tempo fa alla Costa che aspirano era con noi che ci manca molto e c'era proprio di Levico sarà non potevamo non ricordarla
Qui su questo palco
La Costa De Gasperi hanno è stato un terzo bellissimo
L'abbiamo vissuto con voi e e tu lo spettro che riceviamo dalla vasta presenza del dalla vostra vicinanza è qualcosa di unico
Avevamo il sogno di concluderlo con un ospite come Daria Bignardi almeno questo l'abbiamo realizzato
Grazie
Adesso per Tivoli libri da quella parte
E l'uscita dall'altra grazie a tutti