Quale Europa? Per una nuova politica agricola sostenibile e competitiva

Suoneranno buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti
E benvenuti all'Assemblea estiva di Confagricoltura un saluto anche a chi ci stava seguendo in streaming
è stata una mattinata intensa seguirà un pomeriggio di dibattiti su tutti quei temi che sono assolutamente centrali
Per per il settore del dell'agricoltura tra l'altro oggi non è una giornata qualsiasi perché anche il giorno della prima seduta del nuovo Parlamento europeo sappiamo che con le elezioni europee è cambiato qualcosa si sono spostate delle asticelle i gli elettori europei hanno mandato dei messaggi chiari su quella che la necessità di un cambio di passo l'abbiamo visto appunto con le elezioni europee ma anche in Francia e più recentemente nel Regno Unito che anche se non fa più parte del dell'Europa comunque da un messaggio chiaro di cambiamento o comunque la richiesta dei cittadini di un cambiamento rispetto a quello che è stato lo status quo finora ovviamente noi
Questo pomeriggio non parliamo dei destini del mondo ci concentriamo sul settore dell'agricoltura però noi sappiamo che Confagricoltura già da tempo chiede un cambio di passo
Per quello che riguarda la politica europea
Sappiamo che la politica agricola comune è del due mila diciotto quindi un altro mondo rispetto ad oggi assolutamente anacronistica parleremo di questo
Con i nostri tanti ospiti il presidente Giansanti avrà modo di illustrare appunto la la posizione di Confagricoltura nella sua relazione e poi nel panel che seguirà abbiamo iniziato un po'in ritardo quindi io non rubo altro tempo e invito sul palco Anna Maria barile direttore generati Confagricoltura
Per i saluti iniziali
Buonasera a tutti cari Presidenti per i direttori ospiti e amici di Confagricoltura e con grande piacere che vi do il benvenuto alla nostra Assemblea nazionale estiva
Desidero portare un saluto a tutti voi spero di non dimenticarmi nessuno
Saluto alcuni di voi per per tutti in particolare il presidente Enrico letta delegato del consiglio europeo per la redazione della rapporto sulla mercato interno europeo
Il ministro dell'Agricoltura il nostro ministro Francesco Lollobrigida
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ci lascerà un saluto in video perché non riesce a collegarsi vista la giornata impegnativa
In Europa
Il sottosegretario all'Economia Federico freni
Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana
Il rettore dell'Università Bocconi di Milano
Il direttore Italia del DNA nella Nicola Lanzetta
L'amministratore delegato bella ascolta il Cavaliere Chiara Soldati
Dulcis in fondo il presidente di Unione italiana Ford presidente di Barilla e presidi dice il presidente di mediterranea Paolo Barilla
Chiedo scusa se ho dimenticato alcuni alcuni di voi e ringrazio comunque tutte le autorità presenti qui in una in prima fila il segretario della Flai CGIL
Giovanni minimi che vedo anche qui in in prima fila
La presenza di tutti come rappresenta un segnale importante che conferma la vicinanza del mondo imprenditoriale del mondo delle istituzioni al mondo agricolo
Prima di tutto voglio ringraziare voi i nostri presidenti nostri direttori nostri soci i miei
I miei colleghi per l'impegno e la dedizione
La presenza qui
Di tutti noi insieme agli illustri ospiti testimonia nel palazzo della Borsa testimone legame che ci unisce nel sospendiamo all'economia agricola italiana
In questi primi sette mesi del due mila e ventiquattro abbiamo lavorato duramente per rappresentare e difendere gli interessi delle nostre aziende affrontando la sfida con determinazione e con una dizione che guarda come sempre anche se con grande difficoltà al futuro è importante penso sia bello ricordarlo anche davanti ai nostri ospiti la capacità di coesione di tutta Confagricoltura
Di unità nel momento della rinnovo degli organi degli organi statutari l'assemblea si è espressa all'unanimità a voto palese
Per la rielezione del presidente Giansanti
è stata una grande dimostrazione di unità di forza da parte di tutto il nostro territorio una prova della stima che abbiamo per il nostro presidente e ovviamente una conferma della sua forte leadership in organizzazioni come la nostra dove la democrazia viene prima di tutto è importante
Che i momenti di democrazia vengano vissuti con la con la diciamo guardando guardando in avanti unendo sì
Sapete che da sempre Confagricoltura è l'organizzazione che guarda al futuro che guarda all'innovazione alla ricerca l'abbiamo fatto naturalmente anche nel due mila e ventiquattro confermando è diciamo avviando in maniera brillante il Progetto di app Pharma è lanciando insieme ad una nota Diana fu del Progetto di mediterranea
Mediterranea l'obiettivo di rafforzare le filiere della dieta mediterranea cioè quelle filiere di produzione del prodotto italiano che trasformato diventa testimonial del made in Italy nella nel mondo l'obiettivo di questa associazione solo migliorare l'efficienza delle filiera dal campo alla tavola per renderla filiera agroalimentare italiana ancora più competitiva è un'associazione forte dei suoi numeri i numeri del fatturato ne parleremo naturalmente dopo il numero degli addetti
Che occupiamo e parleremo di questo
Anche dopo che senza alcuno scopo di lucro ha l'obiettivo di assicurare un prezzo equo agli agricoltori e per lotti di qualità per l'industria portando vantaggi a tutto il sistema agroalimentare
Sempre in questi sette mesi abbiamo lavorato molto
Per intensificare gli sforzi sulle agroenergie che sono state una delle sicuramente delle aree d'azione in cui Confagricoltura è stata è stata pione pioniera Progetti quelli delle agroenergie che non sono riducono l'impatto abbiam ambientale perché per l'appunto generano energia pulita ma rappresentano per le nostre aziende un'opportunità di crescita economica
Di creazione di quel famoso reddito aggiuntivo che rende l'attività
Economica agricola vagamente interessante sul piano economico
A proposito sostenibilità e innovazione mi permetto di lanciare mi rivolgo in particolare i colleghi di Pavia una saluto da parte di tutta l'Assemblea a Federico Radice Fossati titolare dell'azienda agricola di Mezzana Bigli in provincia di Pavia dove si è si diciamo verificato un caso di violenza importante cioè persone dopo per essersi introdotte in azienda e ha per messo fuori uso le telecamere hanno cercato di distruggere per fortuna non ci sono riuscito il tutto ma vi sono a bassa voce
Il primo campo sperimentale di risotto e molto con tecniche di evoluzione assistita frutto di un lavoro portato avanti da tanto tempo con l'Università di Milano
è un atto che non solo è violento e quindi come tale va va condannato ma un atto decisamente oscurantista
Confagricoltura fa della sua apertura verso la ricerca verso l'innovazione un punto di orgoglio si tratta di due pilastri del DNA di Confagricoltura
Non posso dimenticare il lavoro fatto per migliorare le condizioni di lavoro a nostre campagne è tema di dibattito pubblico e mediatico purtroppo sempre solo quando un per caso fa fa notizia ma per fortuna non solo in quei casi continua e si sostanzia il dialogo con le istituzioni con i sindacati con i quali raggiungiamo accordi che più puntano a garantire sempre maggiore sicurezza sempre maggiore benessere ai nostri lavoratori
Infine ci tengo non è ultima d'importanza visto soprattutto il tema di oggi a sottolineare l'impegno che abbiamo avuto in Europa in questi ultimi anni in particolare
Siamo una voce autorevole una voce autorevole nei tavoli in cui si discutono alle politiche agricole comunitarie ci assicuriamo anche grazie alla ruolo del presidente Giansanti di vicepresidente del Copaco Giada che rappresenta tutti gli agricoltori europei cerchiamo attraverso questo ruolo di rappresentare e tutelare al meglio le le esigenze del sistema agricola ma in generale agroalimentare rispetto a un certo ambientalismo che rischia di semplificarne la produttività questi risultati che io sono frutto del lavoro di squadra della collaborazione tra tutti i gli anelli della nostra confederazione
E penso che a tutti voi qui presenti vada nella grazie per il vostro impegno che ci consente di guardare alla futuro con fiducia e ambizione per costruire un'agricoltura forte innovativa sostenibile buon lavoro a tutti
Grazie grazie direttore barile
Ha messo qualcuno dei temi sul tavolo sono appunto tanti e quindi non mi resta che chiamare il presidente Giansanti sul palco
Il mio saluto ovviamente
Tutti i nostri ospiti a tutte le istituzioni qui presenti alle forze dell'ordine
E tanta alle tante e tanti amici che oggi sono qui con noi e motivo di forte orgoglio per me oggi essere qui questa nostra Assemblea estiva in un luogo iconico
Qui questa sala per tanti anni
Le in prese imprese italiane
Creavano valore attraverso la valorizzazione appunto della compravendita dei loro titoli e la Sala Borsa questa era la sala della Borsa in cui passava l'economia del Paese e quale ebbe luogo se non meglio di questo per Confagricoltura vuole essere quell'uomo in cui iniziare a ragionare su quelle che saranno le dinamiche dell'impresa tanto in Italia quanto soprattutto nell'Europa che verrà come sapete noi agricoltori dipendiamo molto dall'Europa
Le politiche agricole in fondo tutto hanno portato alla costituzione dell'Europa sessanta anni fa i Trattati di Roma lasciano proverà armonizzare quelle che erano le politiche dell'acciaio e dell'agricoltura
Sono trascorsi sessanta anni forse di acciaio in Italia e in Europa se ne parla sicuramente molto meno ma certamente si parla ancora di agricoltura e l'agricoltura e l'unica attività presente in tutti e ventisette gli Stati membri e l'unica attività che lega le le comunità dei ventisette Stati membri molto diversi l'uno dall'altro in quella dimensione quindi per noi l'Europa
Deve avere il coraggio te lo dico soprattutto alle istituzioni qui presenti che ci rappresentano al ministro Lollobrigida rovente ringrazio il sottosegretario freni al dal presidente Letta per gli studi che lo ha fatto per conto di alcuni Tropea
Qua chi anche come ringrazio l'Assessore Beduschi ovviamente che il Tel innaturale
Mettere a terra le politiche europee fino a livello regionale oggi danno la dimensione di quanto sia necessario e fondamentale costruire un nuovo modello agricolo un nuovo progetto politico per l'agricoltura europea in particolare per l'agricoltura italiana
Noi cinque anni fa eravamo quattro per cinque anni fa
Eravamo in campagna elettorale presentammo un documento per l'Europa che volevamo
Evidentemente non siamo stati ascoltati perché è nata una politica agricola che andate esattamente all'opposto di quello che in qualche modo avevamo prefigurato essere un rischio però oggi ci troviamo di fronte ad una quadro europeo
In cui l'agricoltura europea ha perso in termini di produttività in termini di ettari coltivati in termini di posti di lavoro
E questo ovviamente non può essere un vantaggio e né tanto meno può essere una medaglia da poter utilizzare per poter ripartire da ciò che è stato ottenuto per la riforma delle politiche di sviluppo necessarie per dare centralità e valore all'attività degli agricoltori
Tra l'altro è stato un percorso difficile il quinquennio cui abbia appena trascorso
Una dibattito mancato con la commissione sui grandi temi delle strategie soprattutto quelle legate al green di L'Europeo guardate se c'è qualcuno che è fortemente interessato al futuro
E a come si preservano le risorse naturali per poter operare al meglio rispetto alle necessità di avere mezzi strumenti per poter garantire beni essenziali nella vita di tutti noi perché gli agricoltori quello fanno producono cibo che un bene essenziale primario
C'è un rumore agricoltori abbiamo bisogno di a vere certezza della salubrità del nostro ambiente nella disponibilità di risorse naturali
In Italia il settantacinque per cento di quello che mangiamo arriva da agricolture rigata di figuratevi quanto per noi è importante la gestione intelligente delle acque avere sempre più acqua per poter andare incontro a quelle che sono le necessità dei beni primari ed essenziali nella vita delle persone
Cinque anni fa
Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di affrontare il corridoio su gliel'avrebbe mai immaginato di trovarci con le guerre alle porte dell'Europa in un quadro di stabilità geopolitica significativo
Cinque anni fa l'avevamo un indice espresso dalla Faure Cottica farlo e il foie of suo esprime tutti i mesi il prezzo dell'indicatore alimentare pensate era novantacinque
Durante i fatti durante il verso giù nel più acuta della guerra Maria da centosessantacinque a diciamo a centoventisei
Comunque siamo molto più alti rispetto al due mila diciannove e in quel quadro in cui la dimensione evidente che la politica agricola immaginata nel due mila diciannove
Dal commissario Voci costi non è riuscita a raggiungere quelli che erano dei target
Che necessariamente dovevano proiettare l'agricoltura europea e quella italiana verso una maggior capacità competitive produttiva al contrario ci è stato chiesto di produrre di meno
C'è stato chiesto di mettere maggiore attenzione sui grandi temi della tutela ambientale come se fosse una necessità un dovere quando per noi è un pre requisito
In quella dimensione evidente che alcuni paesi al di fuori dell'Europa hanno corso di più rispetto a noi se ne va a guardare ciò che sta avvenendo oggi negli Stati Uniti Brasile
In Russia la Russia diventa da quest'anno il principale esportatore mondiale di cereali
Ho in Cina dove vengono detenute la metà delle scorte mondiali delle principali commodities che sono alla base di qualsiasi dieta che sia mediterraneo che si è did americana oggi la Cina detiene la maggior parte delle scorte in termini di Maisto
Soia
E cereali varie alla in quella dimensione voi capite che è necessario rimettere e dare centralità l'agricoltura certamente possiamo dire di avere come sempre il governo dalla nostra parte io mi auguro e spero che nella organizzazione della futura Commissione Europea all'Italia venga attribuita
Una prossimo una postazione di livello per quello che l'Italia merita io in fondo tutto ricordo che l'Italia la terza potenza economica all'interno dell'Unione europea e come tali dobbiamo essere riconosciute in quella dimensione mi auguro e spero che la Presidente fondarla niente
Voglia assolutamente riconoscere una ruolo rilevante una vicepresidenza importante oltre che un ambito
Di delega rilevante ma altrettanto importante per chi sarà il commissario l'agricoltura avere un'idea chiara di che cosa non abbiamo bisogno di un'agricoltura forte e di conseguenza l'ho bisogno anche di un commissario forte
Per far questo guardate oggi più che mai dobbiamo uscire da un equivoco di fondo l'Unione europea o un grande condominio o al contrario è una grande casa comune
In quella dimensione come Confagricoltura cinque anni fanno eravamo qui per ribadire la nostra vocazione europea il nostro sentirsi agricoltori europei e vogliamo rimanere agricoltori europei certo con un Oropa che sappia mettere però al centro la dimensione e l'equilibrio e il pragmatismo delle sue scelte
Non possiamo più accettare di essere accusati per quelli che inquinano per quelli che contribuiscono a peggiorare il mondo non siamo noi al contrario degli cultori italiani
Ancor più di quelli europei perché o possiamo comunque riconoscere che i livelli e gli standard oggi gli italiani sono al top in Europa in quella dimensione non c'abbiamo raggiunto eccellenze
Che tutti ci invidiano tanto che si parla di modello italiano tutti ce lo copiano tutti vorrebbero averlo ecco la dimensione lo dobbiamo rafforzare quel concetto più ampio quindi di casa comune dove si mette al centro la dimensione anche di una partecipazione ad un mercato domestico dove vengono dati gli stessi strumenti a tutti
L'abbiamo conosciuto momenti di crisi in questi cinque anni significative fuori dal Periodo dal fremono i tempi fuori scusate fra dalla temporali framework europeo
è evidente che quei Paesi che possono utilizzare gli aiuti di Stato a differenza di altri Paesi che hanno più fatica o fanno più fatica ad utilizzare aiuti di Stato mandiamo a costruire dei modelli che generano disparità di velocità all'interno dello stesso mercato domestico
E a volte per quanto il nostro governo riesce a fare non possiamo minimamente immaginare di poter correre dietro a volte agli spagnoli ai francesi ai tedeschi dove gli aiuti e gli interventi che riescono a fare attraverso gli aiuti di Stato permettono a quegli imprenditori di poter essere più competitivi di noi all'ancora dimensione credo che bada rimessa al centro proprio la regola più generale degli aiuti di Stato
Se ci sono dimensioni in cui si possono permettere aiuti di Stato in un Paese ci vorrà anche un modello di solidarietà che possa permettere a quegli Stati membri che magari in una fase transitoria non possono farle che possono essere alimentati attraverso la costituzione di un fondo comune
Perché non possiamo già vedere un modello che faccia concorrenza all'interno dello stesso modello dove lo stesso mercato domestico tra un agricoltore francese e un agricoltore italiano
Io penso al settore dell'arte affaccio latte vedo l'amico Zanetti prima fila noi abbiamo conosciuto delle stagioni in cui il prezzo del latte in Germania era significativamente tanto basso che a quei prezzi gli agricoltori italiani erano costretti a chiudere
Perché perché era un mercato sostenuto allora in quella dimensione easy le regole europee devono rimettere al centro quel pragmatismo e quella volontà di ricostruire un'Europa che sia un Oropa
Dei cittadini un Oropa delle imprese comuni perché altrimenti è evidente che rimarremo un condominio non ce lo possiamo più permettere
Non ce lo possiamo più permettere anche perché guardate gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti noi e non sono sotto sotto gli occhi tutti né in Italia
Né oggi abbiamo un ordo sott'acqua
E basterebbe un po'di quell'acqua per far felici tanti imprenditori che oggi soffrono al sud
Quando ascoltato
Ovviamente con la morte nel cuore quelli che sono i racconti dei produttori dice Reali di grano duro della Sicilia della Puglia guardate
Per un imprenditore andare con la meriterebbe in campo e sentirsi dire che se facendo quattro quintali ettaro non c'è sconfitta più grande
Perché so quella che la passione l'impegno messo dall'imprenditore nella speranza di fare quarantacinque quintali ettaro tu fai tutto per far quarantacinque Italietta notti dove per sei mesi F quattro quintali e mezzo
In un anno perde il dieci per cento del valore fondiario della tua azienda solo con la perdita economica allora capite che rispetta il cambiamento climatico si trovano anche qua delle soluzioni forti
In grado di poter dare risposta le imprese o evidente che anche il cambiamento climatico avrà un effetto sulla competitività delle singole nazioni all'interno sia delle Area europea ma in generale nel mercato globale un mercato che non conosce regole
Noi l'abbiamo sempre sostenuto e rimaniamo fortemente convinti della necessità di un ritorno al multilateralismo anche se siamo forse in Italia l'associazione diciamo ideologicamente più libera riconosciamo che in un mercato come quello globale se non è metti elementi in grado di governare il mercato quel mercato oggi mercato feroce un mercato che non ti lascia spazio venuti da spazio per poter competere
E certamente non possiamo più permetterci di competere attraverso un taglio dei costi
Non possiamo dobbiamo certamente produrre di più da certamente preservare le risorse naturali ma altrettanto dobbiamo lavorare per evitare che poi accadano quei fatti che il direttore ha prima richiamate che nessuno di noi si riconosce in ciò che è accaduto a latina
In questa casa che Confagricoltura non appartiene a nessuno di noi il tema del caporalato anzi
E lo dico all'amico minimi come lo dico a tutti gli amici dei sindacati lavoratori dobbiamo lavorare di più caro Giovanni per evitare che altri casi accadano perché quando accadono questi casi il danno non è un danno solamente su quell'azienda
Ma il danno su tutto il settore e nessuno di non si può più permettere di essere accusato minimamente o comunque di vedere la nostra immagino offuscata da chi oggi opera al di fuori delle leggi su questo credo
Due su questo non debba esserci un minimo dubbio chi come Confagricoltura rappresenta l'impresa che come Confagricoltura la prima associazione datoriale vuole costruire nuovi modelli nuove relazioni che se fosse anche necessario nuovi modelli anche di costruzione di contratti che possano prevedere l'emergere l'emersione di tutto ciò che oggi non ci appartiene
Perché non possiamo continuare a farci male con gli stessi ancorché chi opera al di fuori delle leggi fa danno comunque ancora quelle imprese coprano nel rispetto delle leggi perché c'è anche un dumping di costi che nessuno di noi vuole minimamente sprint sentirne parlare ancora dimensione quindi caro giovane devo lavorare con gli enti bilaterali non lavorare con lo Stato perché quei accentra menti quelle in quei luoghi che sono al di fuori anche dell'umana
Dell'umano pensiero in cui vivono queste persone sono sotto gli occhi di tutti allora laddove possibile un grande progetto
Ovviamente insieme al ministero dell'Agricoltura c'era il ministero del lavoro insieme ovviamente al Mef tra ministero degli interni per riportare legalità dove la legalità è necessario anche per costruire condizioni in cui si possono dare alloggi strumenti di trasporto per poter raggiungere le aziende agricole
Oggi l'intelligenza artificiale ma in generale l'utilizzo dei dati ci permettono i saperi in maniera molto puntuale dove serve manodopera io in questo sono pronto siamo pronti a fidarci a metterci in campo anche per costruire un nuovo modello di ingaggio tra domanda offerta del lavoro non può essere qui dei la soluzione ai problemi dell'impresa
Questa dimensione sappiamo noi azienda per azienda qual è la forza lavoro necessaria
Rappresentare i lavoratori non vi diremo quante persone abbisognino ogni singola azienda rafforzando anche il lavoro stagionale che l'agricoltura è fortemente caratterizzata micro dimensioni dobbiamo cercare di dare le risposte le imprese perché se non diamo risposta le imprese poi evidentemente ci saranno squeeze pazzie ambiti
Di manovra in cui qualcuno poi in Curia
E dato che noi rappresentiamo lo dico al ministro io
Ministro ne sono orgoglioso di rappresentare un settore che il primo comparto dell'economia del Paese dal campo alla tavola noi contribuiamo per cinquecentottanta miliardi di euro
Lo dico anche al Sottosegretario freni questo momento c'è una grande realtà economica di cui pochi parlano anzi forse ne parlano tanti e forse qualcuno parla che maniera sbagliata ma in quella dimensione oggi il settore dell'agricoltura una certezza per il Paese
Noi oggi siamo un driver di sviluppo ne stiamo facendo crescere il Paese noi occupiamo le aree interne
Diamo vita le aree interne guardate il ruolo economico dell'impresa è un ruolo economico che pericoloso da tutti gli attori dell'economia del Paese ma il ruolo sociale svolto dagli imprenditori agricoli è un unicum come anche il ruolo ambientale svolto gli agricoltori nelle aree interne del Paese molti piccoli comuni alcune aree si tengono in piedi grazie le aziende agricole e quella zona funzione sociale è una funzione tipicamente svolta dagli agricoltori
Certamente siamo il presidio dei territori
Certamente garantiamo occupazione certamente garantiamo la tutela ambientale e dentro con la dimensione che dobbiamo avere anche il coraggio di dare un valore a tutto questo
Ed è per questo che noi come Confagricoltura ministro chiediamo che venga immaginata un'Europa con una PACS diversa
L'ha fatto nasce nel mille novecentosessanta
All'interno del Trattato costitutivo
Della Unione europea di allora all'articolo trentanove
Quattro passaggi Matrix significativo primo garantire un giusto reddito agli agricoltori secondo garantire un giusto prezzo ai consumatori terzo garantire l'autosufficienza alimentare all'Europa
Possiamo dire che questa parte sta facendo queste cose no allora in questa dimensione dobbiamo ritornare ad avere una politica agricola bucata al mercato per gli imprenditori
Lo è ancora oggi abbiamo una politica agricola che non differenzia chi lo fa in maniera professionale da chi non lo fa in maniera non professionale abbiamo ottocento mila percettori di domanda parte di cui la metà una partita IVA
Beh io sinceramente che rappresento le imprese faccio un po'fatica a volte a capire come è possibile che in quel grande
Mare magnum che è la parte ci possa essere un'impresa strutturata che rischia rischia il mercato rischia il valore fondiario rischia la proprietà ci sia qualcun altro che magari fa il tassista
E sia tanta di colture quanto me a me è capitato di nostri parlare con tassista che ma detta dotto che problema c'è in fondo tutto siamo Grigor tori tutte e due gli ho detto io non faccio il tassista
Quella la differenza però lui percepivo un premio opaco come lo percepivo io lui si faceva la campagna Sabra domenica
Allora quante di quelle risorse oggi dobbiamo gestire in maniera diversa attraverso un altro pilastro allora il primo e il secondo pilastro sono pilastri tipici di una programmazione economica e come tali vanno gestiti
La politica agricola comune dei tornare sulla politica economica le politiche sociali e le politiche ambientali le costruiamo con un terzo pilastro
E dentro quella dimensione oggi anche chi grida
Che la politica agricola comune tra INAIL trascina il trenta per cento delle risorse del Budget europeo non sa quello che dice
Perché il Budget europeo è comunque una formula algebrica rispetto al contributo che ogni singolo stato membro da in funzione del proprio PIL se andiamo a guardare quello che il contributo sul PIL dei ventisette Stati membri la politica agricola roba incide per lo zero virgola trentatré per cento
Allora se si ritiene che l'agricoltura è strategica perché abbiamo chi comunque conosciuto il costo del carrello della spesa conico Carlo Buttarelli sai quante battaglie abbiamo fatto nell'ultimo anno con l'industria alimentare
Se l'agricoltura il suoi prodotti derivati fino arrivare al prodotto al consumatore sono centrali negli approvvigionamenti sulla necessità di dare garanzie ai consumatori evidente che lo zero virgola trentatré per cento non è sufficiente
E dentro quella dimensione il Budget va definito per garantire la capacità produttiva se crediamo anche ad un'Europa in grado di dare autosufficienza alimentare perché se noi non siamo autosufficienti dessert che era un'altra cosa
L'Italia un grande produttore di caffè
Certamente l'Italia ancora non si produce caffè
Quindi possiamo immaginare che il caffè ovviamente arrivi dal sì fuori Dell'Oro che ci sta
Ma quei prodotti dell'agricoltura ortofrutta settori della zootecnia cereali che non vengono prodotti con gli stessi standard di sicurezza alimentari che l'Europa ci ha imposto arrivano da altre parti del mondo senza gli stessi standard un prezzo più basso senza garanzie Abe voi capite che non ci siamo
Questa non è la politica agricola questa è la distruzione dell'agricoltura alla in quella dimensione io credo che dobbiamo immaginarmi di un modello diverso di politica agricola di Patti che metta al centro impresa agricola
Impresa professionale spingere sulla produzione come dall'altra parte oggi sempre di più mettere attenzione forte sulla gestione del rischio
Oggi gli eventi che sono caratterizzati dal cambiamento climatico da una parte piuttosto che dalle speculazioni e dalle oscillazioni violente sulle borse dei prodotti agricoli dobbiamo mettere in sicurezza quello che è il giusto reddito per un agricoltore
E quando io penso che un'ora di parcheggio a Roma costa quanto due litri di latte mi viene da pensare se e più giusto pagare un'ora di parcheggio a Roma in termini di equità o due litri di latte
Per poi sentirci anche dire che presso il latte costa caro
Però allora un'ora di parcheggio quanto dovrebbe costare Franco dimensione o diamo anche valore al lavoro degli agricoltori
Oppure è evidente che stiamo costruendo un modello in cui primo presso diventa la regola di vita
Signori io non ce l'ho contro il sistema della distribuzione
E non ce l'ho contro nessuno
è evidente che sei conosciamo un momento economico in cui anche il prodotto interno lordo dell'Oropa gira intorno a zero tutto ciò che si moltiplica per zero sempre zero fa e quindi se non costruiamo ricchezza valore aggiunto da mettere nelle tasche dei nostri consumatori
è evidente che oggi il sessanta per cento dei prodotti acquistati la grande distribuzione o sono prodotti che vanno attraverso le forme di acquisto nei discount o della i prodotti a marca del distributore va in quella dimensione dobbiamo lavorare per far costruire nuovi modelli che creino valore nuovi progetti che creano valore per il Paese ed è in quella dimensione che io credo che soprattutto per chi ha la responsabilità di rappresentare le imprese agricole
Poca dal mercato e Confagricoltura questa responsabilità ce la dobbiamo costruire percorsi volti a creare valore aggiunto per le nostre imprese e per i nostri lavoratori per tutta la filiera
Guardate ci sono dei dati molto interessanti promossi da un importante studio
Quale Ambrosetti che tutti voi conoscete hanno fatto qualche giorno fa una road mappa sul futuro del food emblema erige quindi testualmente riporto numeri di cui sono orgoglioso quindi sono numeri che ci vedono principali esportatori
E produttore al mondo di razzi in più di vino di pasta di pomodoro di tanti prodotti dell'orto frutta siamo primi paesi al mondo per la presenza di ristoranti nazionale nelle principali metropoli mondiali
Abbiamo un valore aggiunto che è il secondo in Europa
Comunque primi ad esse primi corre dietro ai francesi con cui conci contendiamo la prosa e valore aggiunto quindi siamo comunque gareggiando con i francesi ma in quella dimensione ma dobbiamo rafforzare ancor di più con grandi progetti il settore agro industriale del motivo per cui abbiamo pensato di costruire un modello basato su cosa su quella che è la cultura dell'impresa italiana che al centro di un'area specifica particolare Caputo quella dell'area del Mediterraneo
E quindi quando si rappresentano imprese che sono poca dal mercato anche perché sempre dagli studi di Ambrosetti emerge buono due dati sono importanti ma sorprendenti
La bilancia commerciale italiana dell'agroalimentare è leggermente negativa
Quindi nonostante siamo cresciuto tanto che il su di tanto negli ultimi anni ancora la bilancia commerciale per poco siamo ancora negativi vuol dire ancora importiamo più di ciò di cui gli italiani ci chiedono
In quella dimensione la curva di importazione dei prodotti agricoli da cui poi si ottengono i prodotti trasformati addirittura negativa per tredici miliardi di euro
Voi pensate che il valore del la produzione agricola nazionale settanta miliardi vuol dire che non questo veto stiamo importando
Prodotti dell'agricoltura però ottantatré miliardi di euro allora dentro quella dimensione io credo che il compito di un'associazione che rappresenta imprese sia procura di andarsi a prendere quello spazio di ottantatré miliardi che oggi viene comprato dall'estro certamente non compro non potremmo produrre cassetta certamente non produrremo cacao
Ma quella parte
Che è tipica delle produzioni delle nostre aziende di rito quello dobbiamo rimetterlo al centro in cui ha dimensione sarà importante costruire ovviamente un modello che metta al centro tutte le imprese agricole
Tanto le piccole quanto le medie quanto le grandi le grandissime non facciamo distinzioni tra piccole medie grandi multinazionali hanno interessa promuovere un modello di sviluppo che porti vantaggio chi all'Italia
Noi vogliamo fare un progetto per l'Italia guardate se il settore agro industriale continua a crescere
E arrivassimo a prenderci quella quota di mercato che oggi secondo sempre Ambrosetti vale centoventisei miliardi
Lo spazio di export siamo fermi a sessantasei vorrebbe dire che noi andremo a prenderci tanto di quel valore aggiunto sui mercati internazionali da trasferito all'interno di tutta la filiera fino arrivare lavoratori
Alla dentro una dimensione che non abbiamo immaginato di costruire un modello che possano inviare sia l'ottantatré per cento delle piccole e medie imprese che oggi rappresentano il tessuto imprenditoriale della filiera agro industriale sia il restante diciassette
Consigliera del diciassette restante produce cinque volte l'ottantatré per cento Manero possiamo permetterci di lasciare indietro con l'ottantatré per cento le abbiamo l'obbligo Pippo trainare anche le piccole e medie imprese insieme le grandi imprese dentro quel progetto che abbiamo immaginato di costruire con un food mediterranea
In questi giorni ho letto molte ricostruzioni siamo subito diventati quelli che vogliono distruggere la dieta mediterranea anzitutto Paolo abbiamo sbagliato do amo chiamarla dieta mediterranea così almeno c'era motivo per farci attaccare ci chiamiamo Méditerranée ma non perché parliamo di dieta mediterranea
Perché noi vogliamo fare emergere la cultura mediterranea la vocazione mediterranea delle nostre imprese all'interno della quale l'Italia un modo di leadership l'Italia un modello di sviluppo tutti
Il ministro Lollobrigida lo sanno i suoi tanti Consigli europei ovunque andato nel Molon dopo ce l'ho sempre riconosciuto l'Italian style ecco e quindi noi dobbiamo lavorare per incrementare l'Italia Strike
E per farlo devi costruire rapporti di filiera
Che possano creare il vantaggio alle filiere stesse mediterranea non nasce per promuovere come qualcuno scrive la dieta mediterranea nel mondo a vantaggio di alcuni o esclusione di qualcun altro mediterranea nasce per costruire filiere che possano permettere all'industria del Paese di trovare una maggiore quota di produzione di beni dell'agricoltura nazionale e di poterli valorizzare a quello che oggi il mercato non fa dentro con la dimensione
Apprezzo lo sforzo che il Governo ha voluto fare in questi giorni ringrazio il ministro lo Brigida per l'approvazione
E lo mille norme lavoro che ha fatto per portare a casa il decreto legge di questi giorni ben trentadue milioni sulle filiere dei cereali beh significherà che questi trentadue milioni
Lo dico a Mario vice Rudi con cui abbiamo immaginato già dal due mila e diciassette il protocollo grano duro porteranno vantaggi per quelle imprese che potranno dimostrare di fare filiera all'interno del sistema paese è quello il modello che a noi piace portare avanti insieme al Governo costruire oggi una nuovo idea di protagonismo dell'agricoltura che si coniuga insieme alla cooperazione innanzitutto
Ho alla trasformazione industriale e che possano arrivare qua la distribuzione o alla ristorazione
Là dentro quel modello mediterranei salta le capacità di costruire relazioni ed è un modello per il Paese
Non è un modello per favorire un'impresa o a discapito di un altro è un modello che vuole costruire un nuovo modo di costruire appunto relazione economica all'interno di una filiera per aumentare in maniera importante sia la qualità delle nostre produzioni che ci viene universalmente riconosciuta sia per dare all'industria quella quantità di cibo oscurate di materia prima agricola che necessarie per poter poi accompagnare le industrie la sua produzione
Se creare valore benessere è diventato un problema
Adesso lo sapere perché io non credo che come associazione noi si possa fare un passo indietro ne stiamo lavorando per l'Italia le stavo lavorando per rafforzare le nostre imprese e certamente lo facciamo con chi qualche modo il gesto di me dei numeri
E quindi io credo che oggi più che mai tutti insieme nel pieno rispetto anche delle altre progettualità degli altri dobbiamo costruire modelli che facciano crescere il Paese non è questo il tempo delle divisioni non c'è tempo di far polemiche
Non ce lo possiamo permettere guardate la stagione delle proteste dei trattori dimostrano che gli agricoltori solca abbastanza incalzati scusate la volgarità che non mi appartiene perché i nostri agricoltori che cosa chiedono le nostre associazioni chiedo di trovare nel rispetto tra le associazioni quelle soluzioni necessarie per dare agli agricoltori la possibilità di stare nel mercato
Per i cultori tutti nessuno escluso abbiamo storie ultradecennali centenari alle spalle nessuno di noi è pronto ad abdicare o a vendere la nostra azienda agricola
Allora caro ministro ne saremo sempre dalla parte di chi vuole costruire di chi vuole comunque costruire benessere di chi vuole comunque condividere percorsi nel pieno rispetto
Anche di chi la pensa in maniera diversa rispetto a noi perché per noi viene sempre e comunque prima il valore dell'Italia chiudo
L'Europa
Diamo il benvenuto ovviamente la presidente mezzo là siamo contenti che la presidente possa incarnare né i valori più alti
Tutti temi che ovviamente o poco fa richiamato
Mi auguro e spero come ho detto prima che l'Italia possa avere e debba venire quel ruolo
Necessario per riportare quel sano pragmatismo
Fondamentale per un rilancio forte
Della visione comune dell'Europa
Credo che oggi però anche noi agricoltori abbiamo una serie di responsabilità
E questo deve essere chiaro a tutti noi se esistono tanti problemi intorno a noi il cambiamento climatico il mercato
Ancora l'oscurantismo della scena alla scienza richiamato prima dal direttore generale siamo nel due mila ventiquattro vedremo plaudire alla scienza alla ricerca che in questi anni hanno permesso
Di andare avanti con le Thea guardate tutti quegli scienziati che in italiano continua ad adoperare nonostante non si volesse che l'Italia fosse quella bora Toyo
Positivo laboratori tra virgolette positivo di essere all'avanguardia nella produzione delle Thea siamo l'unica nazione d'Europa è qui bagno grande grazie alla sala commenta l'assessore Beduschi che ha fatto sì che Regione Lombardia si rendesse disponibile
Tutto il parlamento italiano che ha votato
Per le Thea in pieno campo al governo che ha fatto una battaglia e mi auguro anche al Parlamento europeo quando decideranno Grant bloccare l'iter B in un momento come questo così difficile con la guerra con la speculazione con la Russia che triangolari grano con una la Cina che detiene le scorte mondiali signori noi oggi dobbiamo capire che senza di me non c'è futuro
Però non basta
E quindi quello che io chiedo ai miei presidente tutti i nostri agricoltori e capire che oggi il protagonismo degli agricoltori è fondamentale oggi più che mai e per far questo lo possiamo fare solo se abbiamo un'idea molto chiara di quella che è la nostra responsabilità che produrre bene
Che produrre sempre di più che è quello di possibilmente generare reddito perché in fondo tutto nessuno dice quando si parla degli agricoltori nessun questo mi devi dare una mano quando si parla degli agricoltori si pensa sempre dei benefattori
Cioè cioè l'imprenditore artigiano cioè l'imprenditore industriale c'è l'imprenditore commerciante l'agricoltore agricoltore di per sé c'è una non siamo imprenditori non rischiamo purtroppo il mercato tutti i giorni in quella dimensione
Oggi l'attività Dino imprenditori agricoli credo che vada rafforzata soprattutto per quella protagonismo che oggi permette all'Italia di a vere un settore forte pesi cliente tutto certamente migliorabile
Anche nell'attività del vostro presidente tante cose che potrei far meglio tutti noi dobbiamo fare meglio e in quella dimensione di fare meglio io credo che debba nascere da oggi una forte spinta dell'agricoltura italiana del nostro protagonismo da agricoltori che ha fatto sì che questo Paese arrivasse forte solido fino ad oggi
Guardate dove c'è un'agricoltura forte c'è una democrazia forte
Laddove non c'è un'agricoltura forte c'è una democrazia molto debole
Io l'ho sempre detto prendete la mappa del mondo mettete i pin colorati inizia da vedere dove c'è un'agricoltura forte
C'è un Paese democratico dove non c'è un'agricoltura forte non c'è mai democrazia
E in quella dimensione la nostra responsabilità ecco di garantire al Paese
Tutti i nostri sforzi tutti i nostri sacrifici per produrre sempre più e meglio e dall'altra parte ovviamente avremo comunque sempre bisogno tanto del governo italiano quanto del governo europeo ma soprattutto e grazie anche al governo regionale ma sotto delle istituzioni
I sentirle al nostro fianco per poter fare quello che i consumatori ci chiedono produrre sempre di più cibo italiano cibo in Europa e sempre di più cibo di qualità grazie
Grazie
Ha dipinto un quadro complessa o le sfide sono sono tante avete tanto lavoro da fare adesso per continuare a parlare d'Europa inviterei sul palco commenta Enrico Letta
Qui cambiamo il palco laico come vedete quindi giusto o un attimo di pazienza
Arriva il salottino
Ecco sì
Grazie
Direi che possiamo far salire il presidente Letta
Buongiorno
Allora lei ha avuto come dire molti capelli oggi è qui con quello di autore del rapporto sul futuro del mercato unico che
Diciamo tema enorme abbiamo sentito dalla relazione del presidente Giansanti che insomma ci sono delle delle complessità oggi non è un caso che questa assemblea si intitola quale Europa ora io prima di addentrarci nel dettaglio del rapporto e anche del libro che lei ha scritto che si intitola molto più di un mercato le chiederei secondo lei alla luce del del risultato delle elezioni europee
Con tutti gli scossoni politici che ci sono stati in vari Paesi europei
Qual è l'Europa a cui andiamo incontro ma intanto grazie dell'invito sono molto contento di essere qui di aver ascoltato le parole di Annaba riletti Massimiliano Giansanti
Sono molto molto d'accordo con lo spirito di questa Assemblea con quello che è stato detto e soprattutto la risposta alla domanda va proprio in questa direzione col fatto che non possiamo che chiedere una profonda discontinuità
Per motivi che sono evidenti a voi tutti
Che su motivi che vanno oltre la sola questione già importante di per sé agricola ma in generale hanno a che vedere col fatto che abbiamo vissuto cinque anni che sono stati unisce straordinario a livello europeo sono state fatte molte scelte
Queste scelte sono scelte difficili complicate queste scelte vanno in una direzione la quale o c'è ora quindi quando dico adesso guai a te lo sto dicendo una una cosa retorica perché siamo qui adesso dico ora vuol dire nelle prossime quarantotto ore perché nelle prossime quarantotto ore
Ursula von der Lian metterà a punto il discorso con il quale chiederà il voto al Parlamento europeo il Parlamento europeo voterà per lei io mi auguro che voterà per lei ma voterà per lei e quel discorso sancirà la strada sulla quale i prossimi cinque anni andranno determinarsi ed è evidente che in queste quarantotto ore
La strada dovrà essere di un tipo o di un altro io ho trovato le parole di del presidente Giansanti molto forti io sono assolutamente in questo in linea con questa necessità di cambiamento che ho voluto scrivere nel rapporto il rapporto sono centoquarantasette pagine in inglese
A un uso duale molto efficace anche molto buono se soffrite di insonnia questo lo dico perché ti posso anche indicare le pagine che sono particolarmente efficaci su questo poi c'è il libro che cerca di rendere le cose un pochino meno
Diciamo noiose cerca di renderle più né intellegibile facilmente intelligibili
E infatti nel libro c'è un passaggio in cui lei e racconta questo suo viaggio per andare al Collegio d'Europa nella sede polacca e si trova in mezzo alle proteste degli agricoltori che poi se ci pensiamo il presidente Giansanti diceva laddove la democrazia forte c'è un'agricoltura forte se pensiamo agli scossoni politici degli ultimi mesi che hanno portato anche a dei cambiamenti epocali ad esempio in Francia passano per le proteste degli agricoltori sono stati un po'un simbolo di questi ultimi mesi
E e quindi che cosa a parte quella quell'esperienza se se ce lo vuole raccontare perché magari la al pubblico
Può interessare proprio il le proteste polacche in quel contesto Lima come
Come si nega appunto ai prossimi cinque anni ma a me ha colpito molto per preparare questo rapporto l'ho voluto fare dal basso nel senso che ho voluto visitare tutti e ventisette
I Paesi europei ho visitato sessantacinque città non solo le capitali e non lo dico perché siamo Milano ma non sono solo nelle capitali che avvengono le cose il nostro pare un Paese molto decentriamo decentrato sappiamo quanto conta la la Provincia
Prova più di quattrocento incontri tantissimi incontri anche con il mondo delle rappresentanze con il presidente Giansante cinque entrammo così come con molti altri a livello europeo e in queste visite una di quelle che Chiara mi ha colpito è stata quella proprio in Polonia ne parlavamo prima
Perché quella in Polonia perché io vi confesso che mi aspettavo di arrivare in Polonia e andavo un po'con uno schema predefinito la Polonia amici degli ucraini quindi partivo dall'idea alla Polonia e più grande sostenitore dell'Ucraina
E quando sono andato lì e ho cominciato a parlare ad ascoltare e mi sono reso conto che le cose erano in modo totalmente diverso da quando l'aspettavo cioè grande sostegno all'Ucraina nella Resistenza
Giustificata che trova il sostegno anche del nostro Paese contro la totalmente ingiustificata aggressione russa
Ma poi quando si va a parlare di ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea quando si va a parlare di regole dell'agricoltura europea cambia ovviamente tutto ma mi ha colpito vedere
Questo ragionamento che mi hanno fatto lì che è stato per me è veramente un cambio di paradigma anche nel modo concordo scritto il rapporto sostanzialmente mi hanno detto i polacchi
Voi
Voi questo voi generico voi Europa voi decisori voi tutti avete deciso che dobbiamo diventare verdi
Voi sempre questo voi indefinito ci dite che costerà un sacco di soldi farlo
Terzo
Voi non ci dite dove troverete questi soldi imparavano a ragione quindi io agricoltore polacco penso che dovrò pagarle io quei soldi
Siccome questo ragionamento me l'hanno fatto anche in Belgio ma l'hanno fatto in Spagna quando ne abbiamo parlato Massimiliano alla fine mai fatto anche tu
è mi sono posto seriamente un problema e il problema è questo io credo profondamente che la strada della trasformazione del nostro continente europeo verso una maggiore sostenibilità come anche tu hai detto sia quella giusta
Ma credo anche che come tutte le grandi trasformazioni
Come sempre il diavolo sta nel dettaglio ma soprattutto tutto dipenda dall'accompagnamento di questa transizione
Perché se questa transizione la facciamo contro coloro che oggi producono contro coloro che oggi lavoro no questa trasferta trasformazione sarà questa transizione sarà un fallimento dopo gli agricoltori
Dopo gli agricoltori ci saranno i lavoratori dell'industria automobilistica dopo i lavoratori dell'industria automobilistica ci saranno i piccoli e medi imprenditori insomma in due parole
Noi dobbiamo porre a livello europeo la questione principale e la questione principale che dobbiamo porre è la seguente come dove si trovano quei cinquecento miliardi di euro l'anno che sono essenziali per evitare che la transazione
Verde giusta e digitale in Europa diventi il disastro economico e sociale che noi vogliamo assolutamente evitare e attenzione perché qui sta l'altra questione che ho cercato di anche proprio di raccontare sia nel rapporto che nel libro
A me ha colpito moltissimo perché io durante la campagna elettorale mi son trovato a a girare per tutti i Paesi e ve la voglio raccontare così perché permette scandalizzano qualcuno ma io l'ho percepita esattamente così
Mi sono trovato andare in tanti Paesi diversi durante la stessa campagna elettorale le europee c'erano da noi così come c'erano in Svezia in Germania così come c'era l'ingresso e vi voglio raccontare questo
Sembrava di assistere a due campagna elettorale diverso perché in Francia in Italia in Spagna in Portogallo in Grecia in Belgio
Sostanzialmente destra o sinistra
Gli uni in un modo gli altri non altro ma tutti convinti che la soluzione alla domanda che ho appena fatto fosse un nuovo Next Generation io Sora un nuovo grande piano dissolti comuni modello casa comune come ha detto presidente Giansanti poco fa
E tutti convinti destra sei centro e sinistra che fosse semplicemente una questione di capire come la si fa questa nuova operazione di grande prestito comune europea
Poi sono andato in Finlandia in Svezia nei Paesi Bassi in Germania
E li ho ascoltato destra centro e sinistra che tutti mi hanno raccontato un'idea di Europa alla quale basta Prestiti comuni basta debito comune ognuno risolve le questioni con i soldi privati e con gli aiuti di Stato nazionali chi ce li ha li usa
E mi son reso conto
Che questo grande tema del quale non si parla a livello locale perché sto discorso che vi sto facendo non è che l'ho sentito molto spesso
è alla fine la questione sulla quale l'Europa o si sfascia o l'Europa riesce ad andare avanti
Ma non è che l'alternativa dello sfasciarsi dell'Europa un'alternativa che ci porta qualcosa di positivo perché con le dimensioni degli altri paesi quando il mercato unico e nato l'Italia era grande quanto la Cina
Quando il mercato unico è nato oggi la Cina è il venti per cento dei con la mia mondiale non siamo un decimo
Della Cina dico questo perché è solo la dimensione europea quella nella quale riusciremo a sopravvivere
E da qui la proposta che io faccio il rapporto di come trovare quei soldi attraverso un compromesso tra le due posizioni e un usare soldi privati che soldi pubblici
Mi sento di aggiungere una parola perché siamo qui l'ha detto il presidente Giansante prima siamo in un luogo iconico questo questa è la borsa
La Borsa italiana
La Borsa è il luogo che mi fa dire un'altra cosa importante perché l'Europa oggi fa male
Perché gli Stati Uniti vanno così in meglio dell'Europa
Vi dico una cifra una cifra che di stupirà probabilmente però è l'argomento principale di tutto il mio rapporto di tutta la proposta che io faccio i leader europei
Sapete che per colpa della frammentazione del mercato finanziario europeo cioè del fatto che il mercato unico funziona in tanti campi ma non funziona sul tema
Della Casa che ci ospita la borsa ci sono ventisette mercati finanziari europei e ognuno vuole tenersi la sua bandiera nazionale se li vai a chiedere metto facciamolo unico così siamo più forti più attrattivi è ogni oggi dice no ma perdo la mia bandiera nazionale per via di questa frammentazione sapere cosa succede
I nostri risparmi di noi che siamo qui se ne vanno negli Stati Uniti
Perché il mercato finanziario americano è molto più attrattivo perché è grande unito e innovativo
Sapete in quanti sono i soldi dei nostri risparmi che se ne vanno gli Stati Uniti vengono calcolati dalla Banca centrale europea in trecento miliardi di euro l'anno attenzione di soldi nostri
Risparmi nostri cioè delle nostre famiglie delle vostre imprese che se ne vanno
Negli Stati Uniti alimentano attraverso il mercato azionario americano le imprese americane che rafforzate dei nostri soldi
Tornano in Europa comprare le imprese europee questo è un suicidio assoluto dovuto alla nostra frammentazione la proposta principale del mio rapporto è quella di dire facciamo il mercato unico
Anche nel settore finanziario
E usiamo gli strumenti che possiamo costruire per dare ai risparmiatori maggiore interesse maggiori vantaggi attraverso le incentivazioni giuste e consentire a quegli strumenti finanziari di aiutare a finanziare la transizione insieme a soldi pubblici
Guardate che se non si va su questa strada su una strada di questo c'è
Tutti i discorsi che si stava facendo in queste ore ve lo dico in modo anche mi posso permettere una grande libertà di parola in questa fase la mia vita
Anche tutti i discorsi ma l'Italia ottiene di più ottime di meno Quarantelli Europa che fallisce e se fallisce l'Europa
Fallisce anche l'Italia quindi è un mostro in progress straordinario che tutto questo invece va be'importo in buona deduzioni ma all'interno di questo discorso per tornare un attimo alla frammentazione che lei ha visto tra tra i paesi del nord i paesi del Sud Europa
Per quanto riguarda il mercato unico non c'è un altro grande elefante nella stanza cioè il tema degli aiuti di Stato perché è un perno del mercato unico però è stato anche uno di quegli elementi che forse ci ha reso meno competitivi
Pure spetta la Cina rispetto agli Stati Uniti dall'altro lato e senza una revisione di quel principio probabilmente anche tutto questo discorso
Che riguarda questi investimenti per accompagnare in questa transizione che mi sembra siamo tutti d'accordo sia necessaria sono molto molto difficili da ottenere ed è questo il motivo per il quale dentro l'apporto mi sono lanciato sono proposto
Impegnativa diciamo che non ha fatto felici tedeschi per essere chiari
Però la proposta che ho fatto io l'ho fatto in una logica di puro buon senso e devo dire ha trovato largo consenso dentro consiglio europeo ieri ero a Bruxelles all'Ecofin e l'Italia è rappresentata dal ministro Giorgetti la Commissione europea era rappresentata dal commissario
Gentiloni e la ma la larga maggioranza dei ministri lì presente ha sostenuto la proposta che ho fatto qual è la mia proposta proposta è molto semplice
L'Unione europea Fietta gli aiuti di Stato perché gli aiuti di Stato ovviamente fanno saltare le logiche della concorrenza
Ma negli ultimi anni
Sono state fatte moltissime deroghe a questa logica
In parte queste deroghe giustificate nel periodo del copia ed è anche l'Italia ovviamente ha usato queste deroghe ma dopo il Covent cos'è successo è successo che i Paesi che hanno soldi perché non hanno il deficit e il debito di altri paesi hanno usato i soldi che hanno per finanziare sostanzialmente le loro imprese la competitività e abbassare i costi dell'energia questo l'hanno fatto soprattutto francesi e soprattutto tedeschi
Ma l'hanno fatto con una moda
Giacché chiaramente ha distorto la concorrenza creato grandi problemi a tutti gli altri allora la mia proposta è molto semplice
La mia proposta è che da oggi in poi si introduca una regola semplice che è la seguente chi chiede aiuti di Stato
Nel momento nel quale si trova che la motivazione per la quale la richiesta è valida e la commissione da luce verde
Quello stesso Paese lascia un quindici per cento di quella cifra
Dentro una scatola comune che viene redistribuita per politiche comuni nei confronti di tutti gli altri Paesi
Questa scelta è l'unica scelta che ci può condurre affare politiche comuni che non abbiano l'effetto opposto perché quando andiamo a colpire
In modo differenziato gli uni e gli altri evidente che poi l'Effetto è terribile se non andiamo in questa direzione secondo me ci troveremo fra qualche mese con i litigi tra i diversi Paesi è una situazione assolutamente insopportabile guardate questo tema della frammentazione io volo raccontato sulla questione della dei risparmi
Però se mi permettete voglio dirvi una cifra che riguarda un tema che è lontano da quello di cui si parla qui allontano fino a certo punto perché il presidente Giansante ci ha parlato dell'Ucraina
Ed è la necessità di difendere l'Ucraina
Ma
Abbiamo l'esempio degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono un Paese che per difendere l'Ucraina sta dando lavoro alle proprie imprese
Cioè i soldi dei contribuenti americani
Che vengono destinati ad aiutare l'Ucraina servono a creare posti di lavoro nell'industria
Duale dell'innovazione della difesa americana perché hanno un mercato unico che consente loro di avere la dimensione tale da riuscire a farcela sapete quanto spendiamo noi
Di materiale di difesa noi europei con i soldi dei contribuenti ed europei l'ottanta per cento di quello che spendiamo per aiutare l'Ucraina che ripeto è giusto e non voglio essere frainteso su questo
L'ottanta per cento serve a creare posti di lavoro nel Michigan in mi sconsigliano in Turchia in Corea del Sud
Perché
Perché quel tipo di industria è talmente frammentata
Che abbiamo
Non abbiamo collaborazione tra i pesi e non siamo in grado di avere un livello di scala tale da poter soddisfare quella richiesta e quindi per un bisogno immediato dobbiamo andare a comprare materiale fuori dall'Europa
Con nostra con i soldi dei taxpayer dei contribuenti
Europei quaranta che queste sono le dimostrazioni di che cosa vuol dire per noi italiani è per noi europei che nel campionato mondiale
Su gran parte di questi temi o giochiamo uniti oppure semplicemente siamo spazzati via e coi nostri soldi creiamo posti di lavoro in Sud Corea o in
Negli Stati Uniti e dalle altre parti in questo senso
Posso permettermi di dirlo forse in conclusione il mio rapporto no no ne voglio fare un'altra domanda ancora stazione il mio rapporto a non in conclusione il mio rapporto
è un rapporto che pragmatico non è ideologico io ho proposto una serie di cose a partire dal fatto che queste proposte non comportino cambiamenti di trattati
Perché sapete che i cambiamenti trattati europei sono faticosi simile a fare tutte le proposte che ho fatto sono
Rapide da mettere in pratica c'è una sede segreti lo metto una sulle telecomunicazioni una sull'Energia una sulla
Sul servizi finanze e le ho fatte a partire proprio anche di un'esperienza molto pratica questo la voglio raccontare perché penso sia la vostra anche esperienza normale quando ho pensato di fare questo viaggio per girare
Nei diversi paesi europei mi sono trovato in questo viaggio con una immediata reazione mia quando devo girare per l'Italia io giro con l'alta velocità normalmente perché siamo un Paese che ha un ottimo sistema di alta velocità in Francia fanno colte gemelli fin Spagna con l'alta velocità in Germania
E ho detto farò questo viaggio con l'alta velocità e mi son reso conto di una cosa molto semplice
Che l'alta velocità collega i capoluoghi di regione dentro i Paesi ma l'alta velocità non collega le capitali europee tra di loro
Il treno lo potete far fare i vostri figli che fanno l'Inter Rella diciotto diciannove anni passando un punto ore ore in treno ma all'Europa e in questo talmente frammentata
Che non ha nemmeno le interconnessioni la stessa cosa vale per l'Energia
Ho voluto citare questo tema perché questi sono questioni non lo dico molto banalmente sapere quanto io sia europeista
Ma queste sono questioni che mi hanno fatto venire in mente una frase che mi disse Jacquard loro dolore è stato il fondatore del mercato unico
Io oggi faccio il presidente dell'Istituto dolor dolore morto novantotto anni a dicembre ho avuto modo di parlarci tre mesi prima della morte per chiedergli consiglio su queste mi disse diverse cose la
Per me è quella che ho trovato la più che mi ha fatto più riflettere è stata la seguente ma detto ricordati
Che io il mercato unico lo ha fatto insieme alla leader più anti europea d'Europa cioè Margaret Thatcher
Perché lei aveva capito che questo dava competitività dava posti di lavoro dinamismo e ci faceva stare a un livello di poter competere con Stati Uniti e Cina guardate che il fatto di dirci tra di noi
Che non vogliamo essere una colonia né degli Stati Uniti ne della Cina non basta dire solo dobbiamo fare i gesti conseguenti i gesti conseguenti sono essere in grado a livello europeo
Di avere quella forza e quella dimensione che ci consente di competere con gli Stati Uniti e con la Cina alla pari da soli
Con gli Stati Uniti e con la Cina non riusciremo a competere o lo facciamo a livello europeo
Ho semplicemente ci spasseranno via questa è la vera realtà e questo è il motivo per cui abbiamo pochissimo tempo per fare queste scelte europee ed è il motivo per il quale il mio rapporto anche cerca dirà lanciare un grande grido d'allarme
Non c'è tempo da perdere queste cose vanno fatte vanno fatte subito senta sanno fare campana sono quindi Nieto andai il sesso Matteo Miotto
Il green villa visto che oggi è stato il primo giorno cioè la prima seduta della plenaria Parlamento europeo abbiamo già sentito che molti auspicano una revisione secondo lei verrà cambiato
O rimarrà uguale io io penso questo lo dico molto chiaramente non voglio su questo lasciare traccia di ambiguità
Che venga anticipato di due anni o di tre anni una cosa un'altra si può portante reperiva evitassimo il punto del Greenville è uno solo
Bisogna trovare quei cinquecento miliardi di euro per accompagnarlo perché se non si trovano a quei soldi per accompagnarlo il green deal fallisce e se fallisce il green deal
Fallisce anche il nostro sistema economiche pentola perché non è che si torna a sistema di vent'anni fa questi stiamo di vent'anni fa e comunque abbandonato il tema è come andare
Verso una strada che sia maggiormente produttiva e questo deve passare attraverso scelte comuni nelle quali anche il nostro Paese deve fare assolutamente la sua parte piazze grazie nelle
Grazie grazie poi
Ovviamente continueremo con i prossimi ospiti su questi temi però intanto dato che il ministro Tajani non ha potuto partecipare perché si trova all'Aspromonte
Adesso abbiamo un suo video contributo
Caro Presidente Giansanti cari amici di Confagricoltura purtroppo non posso essere lì con voi come avrei voluto ma sapete bene
Che oggi e domani e si svolge il G7 a guida e italiana dedicata al commercio internazionale in
In Calabria
è una grande importante riunione dove apriremo anche le porte del G7 di interlocutori diversi da quelli delle grandi economie liberali e democratiche
Abbiamo invitato il Vietnam abbia invitato il Brasile
Abbiamo evitato la Nuova Zelanda Australia e tanti altri Paesi simili con i quali vogliamo rafforzare le opportunità di esportazioni come sapete bene
Il quaranta per cento del nostro prodotto interno lordo
è legato all'export e il settore agroalimentare che voi ben rappresentate
Una parte integrante fondamentali dei una punta di diamante del nostro export per la qualità dei nostri prodotti è altamente
E competitiva tant'è che c'è il grande tema dell'Italian sounding che noi vogliamo affrontare se c'è tanto spazio per il finto prodotto italiano immaginiamo quanto spazio può esserci per il vero prodotto
Italiana ecco perché io voglio lanciare una grande offensiva per occupare gli spazi di oggi sonda li mani nelle mani dell'Italian
Sataniche quindi con il mondo agricole a caro industriale vogliamo fare in modo che l'Italia sia sempre più presente e che i prodotti della nostra agricoltura possano
Essere sempre più apprezzati ed acquistati nel resto del mondo
Il tema agricoltura è altrettanto fondamentale in Europa come sapete noi vogliamo assolutamente che ci sia una svolta
Che chiuda la stagione del fondamentalismo ambientalista che danni ha fatto alla nostra economia reale a tutto il sistema delle nostre imprese siano esse agricole siano esse industriali e ci auguriamo che la nuova Commissione europea dove ci sarà una rappresentanza
Autorevole dell'Italia ma anche il nuovo Parlamento europeo dove i parlamentari italiani saranno fortemente impegnati a tutela del comparto agricolo possano queste nuove istituzioni e dar vita ad una politica certamente impegnata contro il cambiamento climatico ma che ad una visione più pragmatiche quindi niente negazionismo niente fondamentalismo ma un sostegno forte
Alla nostra economia reale d'altronde chi è il migliore difensore dell'ambiente se non il
Contadino quindi anche da questo punto di vista noi riteniamo che il contributo
Delle organizzazioni agricole
Italiane ed europee possano essere determinante vogliamo collaborare e con voi formulo anche attraverso questo degno del governo vede
E ma anche mio personale che ho dimostrato in tanti anni di lavoro al Parlamento europeo tanti anni da commissario europeo da presidente del Parlamento europeo
Di migliori auguri perché il vostro contributo possa essere veramente di aiuto alla politica del Governo italiano per sostenere il comparto agricolo per sostenere la nostra economia
Reale
Grazie al presidente Tajani passiamo alla prossima tavola rotonda chiamo subito gli ospiti e il ministro dell'agricoltura della sovranità alimentare delle foreste Francesco Lollobrigida il sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze Federico freni e e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti
Mentre ci atteniamo
Quand'era ministra il giorno
Senza no tra largo qua
Può andare alle star bene allora si metteva distorce ricorre all'esterno così se deve badare tra un po'il presidente John santi ecco sottosegretario genio partirei da lei ricollegandomi a tre fortuna proprio beh a parte che sappiamo che deve andare quindi non non vorremmo mai perdersi il suo contributo per cui ma poi il presidente Letta ha parlato di mercato unico e anche di quello che deve essere fatto sappiamo che il suo rapporto in fondo parla di quello e evidenzia alcuni problemi se se vogliamo chiamarli così
Del sistema attuale e come cambiarli dal dal suo punto di vista per rendere più competitivo anche il sistema paese con un occhio all'Italia nel quadro europeo la direzione quella indicata dal Presidente Letta
Ma alla io mi occupo di mercato finanziario e quindi ovviamente
La direzione che ha indicato il presidente Letta quella sostanzialmente corretta poi volendola calare nella dinamica agricola è scontato che un dialogo tra industria every cultura applicato
Su scala al mercato finanziario porta immensi benefici ed è pacifico che il mercato comune europeo
Il mercato finanziario europeo rischia di evaporare neanche di sparire quando elevato di quando non te ne accorgi nemmeno che qualcosa sta elaborando piano piano vi sia evaporare
Se noi continueremo a mantenere queste polarizzazioni che ci sono state sino ad oggi in Europa e tutto questo però ci porta oltre all'autocritica a dover vederla anche in chiave un pochettino costruttiva perché è ovvio che le polarizzazioni che hanno impedito sino ad oggi l'applicazione di determinate politiche finanziarie in Europa
Io richiamo polarizzazioni si possa richiamarli interessi particolari si possono chiamarli applicazione dell'interesse di una filiera di un paese piuttosto che di un altro come pure successo tornando appunto alla chiara agricola
Vanno sì riconosciute trovano anche risolte
Perché altrimenti nostra o non lo facciamo bene cioè possiamo individuare il problema ma poi dobbiamo materialmente risolverlo e sono d'accordo
Con Enrico Letta quando dice che l'unica soluzione un mercato finanziario comune forte ma un mercato fino a
Per une porte parte dall'idea che
Anche ammesso che siamo tutti i condomini e che vogliamo fare un appartamento comune dobbiamo discutere come gestire millesimi una volta che abbiamo l'appartamento comune e oggi mi sembra assistenti a fare tutto questo oggi l'ha detto lei nell'introduzione
Le elezioni europee hanno dato un indicazione mi sembra un invoca di prospettiva ma mi sembra che questa indicazione univoca di prospettiva fatichi a trovare concreta applicazione detto questo
Tornando al mercato finanziario io do per scontato che l'unica strada possibile per questo Paese sia un mercato finanziario comune forte l'alternativa l'evaporazione del mercato finanziario e lo spostamento per quanto già non ci sia
Dei nostri risparmi e di tutto quello che i nostri risparmi generano su mercati molto più attrattivi che sono con l'americano ma sono anche i mercati asiatici che hanno dei margini di attrattività molto superiori in alcuni comparti per lo meno rispetto a quello americano
Perché sono mercati colosso rispetto al nostro se guardiamo la capitalizzazione dei mercati
Anche se avessimo un mercato comune europeo oggi è successo dovessimo sommare la capitalizzazione dei mercati finanziari europei e farne uno unico sarebbe di gran lunga inferiore
Al mercato americano sarebbe di gran lunga inferiore al mercato giapponese e via così quindi lavoro e lungo c'è da fare la strada propriamente quella ma parte solo dal riconoscimento degli errori del passato
Ministro Lollobrigida si parlava prima di Green di il il presidente Giansanti ha evidenziato come è mancato il giusto dialogo tra le parti e la commissione europea
Sì ovviamente l'Europa non o di quel livello di di Commissione europea oggi Carlo Fidanza il capogruppo di Fratelli d'Italia al Parlamento ha detto nel suo primo discorso che serve un cambio di passo sul green deal peraltro posizione condivisa da tantissimi altri parlamentari e non soltanto italiani letta diceva appunto bisogna capire dove si trovano i soldi che servono per finanziare il grind il secondo lei dove stiamo andando avrebbe tentato di salutare il presidente Giansante tramite lui
Tutta l'associazione Confagricoltura tutte le rappresentanze datoriale imprenditoriali le rappresentanze dei lavoratori in agricoltura le forze dell'ordine e gli altri colleghi rappresentanti delle istituzioni
Il tempo della responsabilità delle parole chiare rispetto a quello che va fatto e non è più il tempo di dire quello che devono fare gli altri
Ma abbiamo un'Europa che nasce con alcuni principi molto delineati
Si richiamava Massimiliano il suo intervento trattati di Roma
Venticinque marzo cinquanta sette primi articoli
Organizzazione del mercato
Trenta otto e seguenti fino al quarantasette elemento centrale della costruzione di un'Europa politica che si basa sul fattore economico principale l'agricoltura titola così agricoltura è il centro dello sviluppo di un'Europa più sicura
E che garantisca l'ambiente la tenuta del territorio a basso costo per gli stati europei questi due elementi negli anni non sono stati raggiunti né il primo quello dell'organizzazione di un mercato che mettersi in condizione l'Europa di rafforzare la sua propensione a garantire prosperità proprio popolo e le prove d'impresa
Ne amo un'Europa forte in termini economici all'epoca seppure veniva da un conflitto mondiale molto duro ci ritroviamo oggi una roba che piange per la concorrenza a
Estere dell'Asia cresce in maniera esponenziale e Ovest degli Stati Uniti
Non possiamo oggi come Italia
Essere nella condizione di dover riflettere su quello che bisogna fare fuori dei nostri confini senza essere contributori oltre che in termini economici anche attivi di proposte che però diventano delle attività costanti e quotidiana
Perché
Cinquantasette cinquantotto
Mario Ferrari Aggradi
All'epoca ministro dell'Agricoltura sempre qui in Italia a Stresa delineava le difficoltà che aveva la singola nazione una Italia che per sua definizione territoriale era sul punto uno per cento di aree produttive
In termini di pianure facili da coltivare ma disegnato un modello che si ritardi anche sull'economia delle singole nazioni in un quadro geopolitico che sta mutando
Con la delle dinamiche di mercato completamente differenti dire bisogna trovare i soldi
Poi rigo sa quanto lo stimo come professore
Dal punto di vista politico ho avuto e opposizione estremamente differenti
Il pragmatismo è un elemento cardine secondo me per affrontare i problemi e quindi abbiamo partire da quello che possiamo fare noi non da quello che si potrebbe fare ma se uno ha frequentato Germania
La Svezia Finlandia come giustamente Rita ha detto non si può fare in tempi brevi
Quindi l'Italia può e deve intanto difendere le sue imprese
Con azioni puntuali uno
Bisogna dire che il green villa così come era stato disegnato era un'operazione di Green Washington rispetto a un suicidio produttivo della nostra lo ha detto ieri agrarie prevedibili europei cosa vuol dire cosa vuol dire immaginare dei momenti per esempio sugli agrofarmaci di interruzione dell'utilizzo senza considerare che si tratta di medicine
Si tratta di medicine per le piante di garantiscono una produzione
E se tu diminuisce l'utilizzo degli agrofarmaci To diminuisce la produzione
Ma non è diminuito il consumo in sé non diminuisce il consumo se costretto ad importare da nazioni che producono con un tasso di inquinamento di mancanza di rispetto dei diritti dei lavoratori dieci venti trenta volte superiore all'ultimo dei Paesi europei figura dell'Italia che ha degli imprenditori che mantengono degli standard elevatissimi in termini di produzione rispetto
Della natura
L'Italia ha ricominciato a svolgere un suo ruolo attivo su questo piano cioè la scelta di dire per noi l'agricoltore l'agricoltura è un asset fondamentale certi all'epoca nel cinquantotto
Diciamo le dimensioni del mondo agricolo erano diverso in termini di coinvolgimento quarantuno per cento degli italiani era direttamente coinvolto nel mondo agricolo ma quello che dice Massimiliano essenziali oggi un dato economico quindi ancora rilevare l'agricoltura la trasformazione lei esporta la ristorazione il turismo connesso all'enogastronomia nessuno degli asset fondamentali per la nostra economia dobbiamo proteggerlo quindi bisogna in Europa
Dire
Dove possiamo arrivare che il rafforzamento di una nuova bibita Alitalia protagonista con il suono AU volo su innovazione con delle soluzioni concrete rispetto ad alcuni fenomeni io sono uno che crede alla immigrazione
Come fattore economico positivo se ha bisogno di forza lavoro e c'è forza lavoro che vuole venire dalle veri garantirgli la possibilità di arrivare di lavorare regolarmente di essere tutelata e rispettata
Ma questo significa evitare l'immigrazione illegale
Parole chiare su questo tipo di argomento parole che ti mettono in condizione anche di immaginare uno sviluppo nel quale l'Italia sta agendo con il Piano Mattei per esempio da protagonista su vari elementi lo ricordava anche il collega Tagliani
Bisogna ragionare del ruolo dell'agricoltura rimettendo lo al centro al suo posto mi abbia vissuto un'Europa dicotomica
Qualcuno ci ha detto perché avete votata la vecchia Pack e perché qualcuno discuteva se era giusto finanziare il mondo agricolo che non significa garantire un privilegio alle imprese agricole rispetto agli altri modelli imprenditoriali sarebbe iniquo
Significa incentivare la possibilità di produrre sicurezza alimentare queste sancito nei trattati lo ricordava
Massimiliano nell'articolo trentanove e poi però vengono indicati anche i modelli di sviluppo negli articoli seguenti in particolare nel quarantadue dello stesso Trattato ma c'è un altro elemento che la pacchia
Deve fare papà che doveva garantire reggono gli agricoltori a prescindere dalla valore del proprio prodotto perché perché garantivano l'ambiente il territorio e credo ci sia un quarto pilastro un rafforzamento un terzo pilastro dell'immaginario nella parte anche se gli agricoltori facesse potrà virgolette giardinaggio
Avrebbero un valore sul territorio di protezione delle comunità che quando sono in assenza di un modello di sviluppo agricolo perdi uno di attrattività perdono di vitalità e vengono giù
Come le frane che sono in realtà una delle conseguenze non del cambio climatico ma della mancanza spesso unico suo loro effetti collaterali della manutenzione corretta del territorio per gli agricoltori hanno fatto questo cambio di prospettiva quello che chiediamo l'Europa un cambio di passo poi tutto giusto quello che si dice vorremmo avere un mercato più forte vorremmo avere più soldi vorremmo incentivare oggi dobbiamo capire dove si vanno a mettere e chi si posiziona rispetto a questo perché anche lì la sensibilità di alcuni politici è orientata da una parte la critica al green deal come Stato impostato un grido di il pragmatico io oggi ho apprezzato le parole della fondarla Arianna che ha aggiunto questa parolina magica del pragmatismo cioè tu affronti i problemi per quelli che sono non secondo una tua visione ideologica il mondo che ti piacerebbe il mondo una cosa reale che respiriamo e percepiamo e sul quale si agisce con alcune leve
E io sono contento che lui come Italia stiamo cercando di partire da quello che possiamo fare noi con le risorse
Oggi credo che questo governo non trova ancora qualcuno che smentisca questa affermazione il governo che da sempre
Ha messo più risorse sul settore agricolo che sta tentando di rafforzarne la centralità ed è oggettivo in questi diciotto mesi è tornata centrale e rafforzare la centralità anche nella proiezione europea il ventuno di marzo
Si è tornato a parlare di agricoltura come non si faceva da decenni nella riunione dei leader europei perché Giorgia Meloni ha chiesto venisse inserita canta la crisi del Golfo e alla guerra di aggressione della Russia l'Ucraina quest'argomento ha portato una revisione seppur minima della PAC che però è stato un cambio di traiettoria
Non si pagano più gli agricoltori per non produrre
Per mettere a riposo forzatamente il terreno
Per evitare di far crescere il dato produttivo come fosse nemico della salvaguardia del territorio ma si lavora di nuovo per incentivare l'agricoltura accrescere garantendo sicurezza alimentare un altro obiettivo
Che ci si poneva nel cinquantasette e nel cinquantotto e che non è stato rispettato perché nel tempo oggi
Prendiamo atto presso alcune filiere e lo sanno bene gli agricoltori e gli allevatori in particolare noi siamo come Europa deficitari non saremo in grado di sopravvivere
Nelle nostre produzioni e trasformazioni se qualcuno
Che comincia a essere
Ma se mi anche questo ricordava padrone di approvvigionamenti oltre che energetici anche produttivi ci chiudesse il rubinetto io non credo che i popoli liberi europee che hanno sempre dimostrato di essere avanguardia non debbano porsi
Con la chiarezza questi problemi a trovare delle soluzioni iniziando però ad essere proattivi e non solamente obiettivamente a riflettere su quello che vorresti che accadesse ma che pur stando al governo per tanti anni non è accaduto
Sereni vedevo che era annuiva rispetto al discorso del Grenouille aggiungere qualcosa anche sulla questione degli aiuti di Stato che comunque è una cosa che per le imprese italiane
è importante si vede i Greenville è una cosa bellissima che tutti vogliamo che tutti sappiamo essere necessario però di cui dobbiamo essere tutti pronti o meno a pagare il prezzo e il grind il è un po'come correre una maratona se non sei allenato nulla porre la maratona se non si è allenato il green dice che è stato prefigurato in Brindisi il il realistico angoli di lei realistico e ci stiamo accorgendo di quanto si è realistico con il sudore il sangue e i sacrifici delle nostre filiere produttive nazionali mettendo in crisi
Tanti Accetti delle nostre economie nazionali soprattutto di quelle economie nazionali che hanno potenzialità di sviluppo come quella italiana che sono state penalizzate dal green deal perché ora siamo a Confagricoltura quindi parlerò di macchine
è bellissimo non avere il motore inquinante entra bisogna anche pensare alla Fiera che li costruisce motori e a una sostituzione di quella filiera bisogna anche pensare a chi le macchine le compra quanto costano insomma
A Roma diremmo che si vogliono fare le nozze coi fichi secchi ecco ci piace a tutti i green deal sicuramente ha un impatto economico ha un impatto sociale
è un impatto sulla gestione dei filiere per tono all'agricoltura di cui non possiamo non dobbiamo e non vogliamo abita tenere conto non possiamo non considerare questi aspetti e quindi ben venga oggi quella parolina magica che ricordava il ministro lo Brigida della presente fondarla Allende
Però io che starò diffidente per natura come chiunque a che fare con i numeri perché diceva Bloomberg il vecchio Bloomberg In God we trust non è sempre invitata cioè aspetto i fatti
Vediamoli questi fatti
Ministro lo precisa per tornare un attimo quello che stava dicendo prima riguardo al pragmatismo sembra che anche i Verdi ad esempio abbiano ammorbidito le loro posizioni stanno considerando di appoggiare Ursula von der Lian e dalle ultime dichiarazioni il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo sembra come dire essersi ammorbidito rispetto alle posizioni che avevano tenuto fin qui prima si diceva che addirittura le scadenza due mila trentacinque che per molti troppo presto
Per i Verdi sarebbero state diciamo troppo in là adesso sembra che insomma tutte queste posizioni si siano ammorbidite che c'è un pragmatismo come quello che che descriveva lei
Lei cosa cosa pensa di questa prossima Commissione anche di di Ursula von der Leyen crede che la Preside
Il Consiglio Meloni
Come dire potrà giocare un ruolo importante crede che il gruppo di Fratelli d'Italia potrà votare a favore della per la riconferma della presidente von der Lion
La quello per fare il gruppo lo deciderà il gruppo in queste ore di confronto certamente alcuni fatti sono arrivati altrimenti non ce lo potremo posti per niente il problema
Con un cambio nell'ultimo anno anno e mezzo da quando è sparito Tim Herman Hesse dare alla Commissione che è stato un problema non credo per il ragionevole c'è il personaggio basta guardare alle dinamiche del famoso mercato unico europeo della costruzione e anche al ruolo dell'Olanda in questo quadro per capire che forse l'impostazione del mi ammazzerà inizia viziato
Da anche la sua provenienza territoriale all'andata più Trading che produzione facendo un paradosso ovviamente
Per quanto ci riguarda quello che ci pressa guardare quelli che saranno i programmi che saranno la realizzazione degli stessi l'Europa è complicatissimo meccanismo Commissione Consiglio Parlamento il trillo poche un io prima di approcciare Europa litri lo conoscevo Spirito Santo
Del resto coi ho capito che questa invece definizione spirituale di modello a impedisce di fare cose ebbi lontanissima dalla possibilità di creare un'omogeneità che si ricerca nell'azione strategica che di allieve che deve essere decisis per di decisionista anche nell'approccio di dinamite che emergono da un giorno all'altro da un mese all'altro l'Europa fino adesso grandi capacità di reazioni non le ha avute vediamo se ci sarà un cambio di passo ora
A me Verdi preoccupano molto perché so che esistono di Verdi più pragmatici di quelli Go conosciuto io cioè presenti i tedeschi che hanno dato il via a Udine continuiamo utilizzare un po'di carbone teniamo aperte le centrali atomiche sono un po'diversi da quelli italiani nonostante su altre questioni abbiano lo stesso tipo di impostazione invece quando parlo con quelli italiani tipo deleteria tecnologie Moody avanzati l'Italia all'avanguardia non oggi è da sempre all'avanguardia sull'ibridazione cioè su un rafforzamento di
Culture che diventano più forti meno Idrisi genti che sono la soluzione e Twice da una parte un modello di ignoranza o d'ignoranza forzate dicono sono OGM gli OGM sono due specie che in natura non si potrebbero mai l'eterea
Sono un'accelerazione di qualcosa che natura verrebbe in maniera più veloce Vivante voglio ringraziare il collega Beduschi perché ha avuto il coraggio di impiantare il primo campo sperimentale
Qui in Lombardia dopo che Fratelli d'Italia aveva proposto con De Carlo un emendamento che permettesse di farlo però voglio condannare non solo gli ecco terroristica hanno distrutto quel campo sperimentale
Con un atteggiamento contrario alla ricerca all'evoluzione ma anche i partiti che li fiancheggia tra i quali devo dire in termini di propaganda ci sono problemi quindi che ci sia dallo dal loro punto di vista un'azione strumentale nel votare la fondarla e gran parte di loro
Io credo sia ragionevole pensarlo che ci sia poi un atteggiamento sui dossier che andrà misurato delle singole forze politiche non finisce qui la partita del dinamiche europee perché abbiamo vinto in diciotto mesi
La battaglia sul perché Gilla per quota parte sull'agricoltura abbiamo lavorato sulle emissioni e siamo riusciti a
Estromettere parte dell'allevamento da questo fai
Siamo riusciti su il piano della PAC arrivederla quindi si gioca di giorno in giorno e quindi non darei né con ottimismo le complessivo una visione completa dobbiamo lavorare però a breve distanza chiudo
Se uno pensa qua dentro quando entra in questo palazzo che è stato realizzato in tre anni
Tra cui l'urbanista mezzanotte
Nel ventisette fanno i primi rilievi emerge anche una cosa che avrebbe bloccato da nei lavori per trenta quarant'anni che il teatro che qui sotto potete vedere su inutili
Dal ventinove al trentadue si realizza la borsa italiana centro dell'economia io sono ottimista spero davvero che lui in pochi anni recupereremo la possibilità di fare le cose
E non solo di pensarle sognare le guardarle come una grande utopia parlarne in tanti convegni dicendo sempre
Spesso le stesse cose ma portando a casa pochi risulta difatti preferisco che davanti a noi ci siano sempre fatti
Concreti da rivendicare sui palchi piuttosto che fare il contrario promettere quello che faremo perché è un'abitudine che non c'ha portato molto lontano ed è contraria con spirito imprenditoriale e quindi ovviamente sarebbe condannabile da chiunque la mattina si alza
Per arrivare a essere credibile deportare anche un fatturato a casa per lui per la sua famiglia e voglio ringraziare Confagricoltura anche per la propria nazione
Presidente Giansanti in conclusione visto che poi il ministro e sottosegretario devono tornare a Roma e quindi non possiamo sforare sempre per diciamo il pragmatismo di cui parliamo e che la contraddistingue ha fatto una relazione molto chiara
Io volevo una sollecitazione sul discorso dell'ingresso dell'Ucraina in Europa perché da un lato siamo tutti d'accordo perché è la cosa giusta da fare con una complessità geopolitica come quella che viviamo
Nessuno direbbe il contrario dopo di che però noi sappiamo che vogliamo aumentare la produttività in Italia sappiamo che l'Europa ha messo dei lacci e lacciuoli per quello che riguarda i terreni o i livelli di produzione se intra un paese come l'Ucraina che è un grande produttore ad esempio dicano che cosa
Che cosa succede per per la nostra industria
Anzitutto permettetemi di ringraziare il ministro lo Brigida il sottosegretario freni ministro Tajani per i loro interventi mi dispiace secondari per colpa mia un po'lunghi perché avrei avuto piacere o sente di ascoltare di più ciò che degli ministri Totocalcio dire
E ovviamente è anche un'occasione un'opportunità per dare alcuni flash può rilevare subito velocemente l'Ucraina
Mi permetto innanzitutto di ringraziare il Governo per l'attenzione sui temi di carattere fiscale per l'agricoltura
Che è un tema estremamente rilevante di questo governo ha voluto dare stabilità e prospettiva sui grandi temi della fiscalità in agricoltura ribadendo il concetto dalla tassazione su base catastale
E anche un enorme vicinanze per quello che riguarda la tassazione su base il pass e questo ovviamente quando le cose vengono fatte va dato a Cesare ciò che dice se e quindi vi assicuro che questo è stato un grande risultato di questo governo e quindi chiedere un applauso per il ministro Pezzotta se
Grazie
Quando le cose vanno puro fatto Gino anche avere la forza ovviamente ringrazia di chi le fa ovviamente un'altra occasione quella di capire laddove possibile
Noi abbiamo avuto una stagione straordinaria che era al tema dei crediti d'imposta che non è il superbonus centodieci che sia chiaro questo però ad esempio agricoltura cinque punto quattro punto zero ha permesso in pochi anni di sviluppare molto l'innovazione in agricoltura
Dall'agricoltura arrivando anche le energie rinnovabili in un complesso di filiera lunga e oggi li ho passati da trecento milioni di investimento due miliardi e due l'innovazione in agricoltura incentivata ha permesso l'agricoltura e permettere all'agricoltura di innovare digitalizzare sì
E aumentare la capacità produttiva andando a preservare le risorse naturali quindi laddove possibile
Il ministro che metta messo del risorse importanti che verranno spese quest'anno con il bando ISMEA sull'innovazione
Ma attendere parlo negli anni avvenire se lo dico anche al sottosegretario e al ministro che quando misto da coro ma più andiamo da Giorgetti Giorgetti dice sempre i conti si fanno con quello che abbiamo nella ne aveva nel portafogli come Stato polacco
Quello è stato una misura che ha portato vantaggi al Paese perché c'è stato veramente un incremento rilevante chiudo sull'Ucraina ma guardate l'Ucraina da sola grande quanto la Francia l'Italia messe insieme
Un Paese enorme gigantesco l'ingresso dell'Ucraina senza misure di protezione sull'agricoltura europea avrebbe un effetto devastante fermo restando che tutti auspichiamo che quanto prima si possa raggiungere la pace tra Ucraina in Russia evidente che per quello che riguarda l'agricoltura il percorso di ingresso dell'Ucraina metro tra cure Tropea andrà necessariamente accompagnato secondo un modello che ovviamente prevederà diverse velocità
Un conto sarà l'introduzione tra moneta unica in Ucraina conto sarà la libera circolazione delle merci è un conto sarà un progressivo allineamento di quello che è oggi la capacità di stare sul mercato dell'Ucraina rispetto al tenore di vita degli ucraini
Perché altrimenti oggi gli ucraini distruggeranno tutto il settore ortofrutticolo là dove loro sono fortissimi eccetera sulle Kenya settore cerealicolo
E ovviamente non ce lo possiamo permettere qua dimensione ovviamente la politica agricola comune omettere al Budget
Di almeno il venti per cento per gli ucraini di almeno per e poi conterà comunque stabilizzato il reddito degli agricoltori dei ventisette Stati membri
Chiudo io come sapete sono vicepresidente del Coppa ed è sicuro che in quei momenti di incontro che si fanno con il con i polacchi con i rumeni con i bulgari la situazione è drammatica in quei Paesi per solo la vicinanza in questo momento
Ministro sa quante battaglie abbiamo fatto per l'introduzione dei alcune misure di protezione sulle importazioni dall'Ucraina rispetto a repertati dei cereali e non siamo neanche riusciti a farlo tuttora ovviamente c'era alcuna dimensione in cui dovevamo comunque dare dei mezzi strumenti agli ucraini di sopravvivere
Ma oggi l'in Krajina va gestita veramente con attenzione perché guardate il settore agro industriale chiudo oggi una consorteria di cristallo a livello globale
Ecco è bellissimo ma rischia di rompersi facilmente in questa dimensione il livello di responsabilità qui oggi sono chiamati i ministri delle politiche agricole a livello globale io dico e quindi sarà importante anche il G7 che il ministro lo Brigida avrà a settembre sarà fondamentale per capire qual è la visione la strategia che sia su un'idea di agricoltura del futuro e dove l'Europa e l'Italia secondo me devono comunque ribadire loro protagonismo
Bene allora va su certi nodi sette al volo in cuoio plaudo anch'io Roma e l'intervento di Massimiliano ma spacci dal G7 c'è un po'di pubblicità perché la campagna mo'il G7 agricoltura con una cosa
Che
Penso molto interessante la quale Confagricoltura parteciperà formalmente insieme a tutto il nostro mondo della green Duster e dell'agricoltura che ha un export dal ventuno al ventinove
Di settembre l'isola di Ortigia dove esporremo il meglio del sistema Italia ne agricoltura approfittiamo del G7 per verticalizzare anche la comunicazione visto che dobbiamo spendere i soldi per organizzare G7 facciamo una cosa che permetta di promuovere anche il sistema Italia
Per allora grazie grazie ministro grazie sottosegretario freni grazie presidente Gianfranco
Grazie
E intanto noi di adesso
Aria aggiustiamo il palco e vi facciamo intanto ascoltare un contributo video che ci ha inviato il vice presidente del Senato Gianmarco centinaio
Caro Presidente Giansanti ti ringrazio per l'invito a partecipare alla vostra assemblea estiva e mi dispiace non poter essere lì con voi a Milano
Desidero comunque inviare i miei saluti a tutti i presenti e ribadire la mia vicinanza ai valori e alle istanze che Confagricoltura rappresenta confermandosi una realtà autorevole e riconosciuta all'interno del panorama agricolo nazionale e internazionale
La riflessione da voi proposta in merito al futuro della politica agricola europea appare quanto mai opportuna
Attraversiamo infatti una fase cruciale che ci auguriamo sia di grande cambiamento negli indirizzi politici che l'Unione europea esprime in materia di tutela e promozione dell'attività agricola e dei suoi prodotti
Negli ultimi anni l'orientamento politico prevalente a Bruxelles ha visto soccombere priorità che ritengo strategiche
Come l'autonomia alimentare dei nostri paesi
E la modernizzazione in chiave sostenibile dell'agricoltura i nomi di un ambientalismo ideologico che ha colpito indiscriminatamente imprese lavoratori del settore primario che sono i primi veri custodi dell'ambiente e del territorio
Invertire questa tendenza e essenziale la maggioranza e il Governo italiano hanno dimostrato in più occasioni di non condividere la linea della Commissione europea uscente anche con atti concreti
Da ultimo il decreto legge agricoltura rafforzato dagli emendamenti introdotti in sede parlamentare ha riaffermato alcuni principi che riteniamo basilari e che posso garantire la lega continuerà a rappresentare anche in ambito europeo
Per rappresentare queste esigenze così come per rafforzare la presenza del made in Italy agroalimentare sui mercati internazionali
è necessario che il comparto si dimostri unito ed eviti sgradevoli lotte intestine che non fanno altro che indebolirlo
Sono anzi da promuovere gli accordi di filiera come quelli che stanno alla base di mediterranea l'intesa stipulata tra la vostra associazione e Unione Italiana food
Allo stesso modo è giusto che le istituzioni mantengano un dialogo costante imparziale con tutte le realtà associative rappresentative del mondo gran alimentare
Confermando in tal senso la mia disponibilità al confronto auguro a tutti voi un buon proseguimento dei lavori della vostra assemblea senatore Gianmarco centinaio
Allora grazie anche al senatore centinaio per questo contributo e adesso passerei alla prossima tavola rotonda vedo i relatori
La regia mi diceva a li stanno ne sanno ancora microfono Amdo oppure daranno un gelato vedete questo è il bello
Della diretta ci sarà c'è un gelato se vi fate dare ai microfoni gelato potete salire
De creano un po'di suspense
Ecco il rettore della Bocconi Francesco Billari
Paolo Barilla
No
Ogni giorno
Ecco qui anche Chiara Soldati che Nicola Lanzetta
A me ne hanno dato proprio uno da da quando hanno dove
Va bene allora abbiamo messo tanti tanti temi sul tavolo Barilla parte
Ray da lei cioè in tutta questa complessità comunque la buona notizia che questo è un momento positivo per l'industria agroalimentare italiana
Sì buona buona sera a tutti grazie a terra per l'invito
L'ho detta la complessità non ha fatto in nero un filone al di testa perché ho visto che è molto complesso
E le posizioni di responsabilità sono sempre più difficile di quello che nel pensiamo da osservatori per cui merito a chi se ne occupa con coscienza e competenza perché ci dà un ente indicare evidentemente una strada di successo
La buona notizia è che l'Italia va bene nella nel cibo cioè un settore che ci sta premiando
E se uno pensa adesso quando quando guardavo l'argomento di discussione a mia memoria agli anni Settanta quando si andava fuori dall'Italia in valigia mettevi sempre o di formaggio pagare un pacchetto di pasta e pomodoro
E questo qui era un racconto tipico dell'Italia degli anni Settanta delle persone che andavano in vacanza che andavano all'estero perché dicevano non si mangia si mangia male
Poi da allora quando presente sugli scaffali dei negozi
Giro per il mondo c'era pochissima o quasi nessun prodotto italiano a oggi abbiamo fatto un percorso straordinariamente interessante però quello che ci interessa di più la prospettiva futura
Perché sicuramente i sessantacinque sessantadue miliardi quello che è stato indicato come export è un bel successo
E non ciò non toglie che noi possiamo guardare al futuro con lo stesso ottimismo evidentemente le cose cambiano perché lo scenario l'abbiam visto è complesso e delicato e come ci si salta fuori lavorando tutti insieme perché non possiamo farlo individualmente come impresa
Prima è stato detto si dice sempre dal campo alla tavola noi partiamo dal piatto e potranno indietro arriviamo alla al campo
Per cui questa unione questa intesa che si raggiunge con la parte di chi produce che ha un onere e una una delle difficoltà che abbiamo abbiamo visto è fondamentale per noi per progettare il nostro futuro insieme
L'Italia una cosa sicura è che deve fare il cibo migliore del mondo perché questo è il nostro ruolo è quello che gli altri si vogliono da noi nessun compromesso perché noi come dimessi hanno siamo più piccole di altri Paesi e noi dobbiamo dare solo eccellenza l'eccellenza non deve essere solo un ricordo ma deve essere un Progetto che si fa strada nel tempo
E l'eccellenza oggi vuol dire sicuramente il gusto e l'evoluzione del gusto perché c'è un'evoluzione del gusto
Qui ci sono i grandi temi nutrizionali ci sono quelli della salute ci sono quelli dell'ambiente e quelli dell'accessibilità del prodotto perché il prodotto cui deve essere accessibile
Come farlo abbiamo visto che le competenze per far tutto questo sono molto differenti perché l'industria di trasformazione ha delle competenze
Ma non le ha tutte perché ci sono i temi solo nutrizionali o quelli che riguardano la salute che devi andare degli e Sperti
I temi della sostenibilità a devi avere delle figure interne che parlano con figure esterne che sono sempre parte della scienza
Che t'aiuta no e poi c'è tutta la parte agricola perché il prodotto in origine stupita delle caratteristiche che oggi le tecnologie di trasformazione ti permettono di mantenere intatte di portare valore in tavola
Noi avremo degli esempi su ingredienti molto delicati che fanno la differenza dal punto di vista del gusto e della percezione lo possiamo fare solo progettando un nostro sistema la traiettoria futura insieme e comunicarlo continuamente tutti i giorni perché è quello che le persone si aspettano da noi se gli tradiamo
Quell'aspettativa l'Italia non gioca nel suo ruolo
E per cui bene sessantacinque ma guardiamo in avanti e facciamo l'insieme e hanno passa appunto crescere questo
Soldati lei prima mi sarà raccontando qua non lo so trovare sua figlia l'ha controllato la dispensa no appunto questo è il segno di quanto per noi italiani quello che si mangia è anche molto legato alla nostra cultura
Che poi si collega anche alla cultura del vino ed è un qualcosa di molto diverso rispetto all'approccio che c'è in altri Paesi e quindi quanto è importante
Sotto questo punto di vista comunicare questo aspetto che non è soltanto un aspetto diciamo aziendale economico ma è molto più Complesso e completo e anche quanto importante fare sistema per poi essere più forti
Quando si va a competere sui mercati internazionali
Ma di che l'educazione alimentare è fondamentale non solo a livello nazionale ma è fondamentale anche nei Paesi esteri nei quali noi andiamo a presentare i nostri prodotti innanzitutto che sia il vino che sia la pasta o tutto il comparto le cancri mole agroalimentare noi non produciamo e non rappresentiamo solo un prodotto mandiamo a rappresentare la nostra cultura i nostri territori
La nostra identità il vino oggi diciamo attaccato in primis dall'OMS ma in parte anche da una serie di attività e di pensieri che demonizza non nostro sistema nostro comparto e questo ci pone atto verrà a difendere non tanto e solo il nostro diciamo interessa economico che paiono interesse che rappresenta la valorizzazione e la conservazione dei territori posti di lavoro
Ma anche e soprattutto la cultura e l'identità del nostro Paese quindi quanto noi parliamo di produzione italiana io amo parlare
Non solo del mio settore che a quello vitivinicolo ma parlare di dieta mediterranea di quello che è l'esempio virtuoso riconosciuto e oggi anche rivisto e rivalutato dal dalla curva Gei dove si dimostra come un dieta mediterranea sana è un consumo moderato di alcolici e poi essere non un effetto e una causa ulteriori di malattie non trasmissibili e quindi è un lavoro dove noi non possiamo rimanere da soli a livello di imprenditori dove le associazioni stanno lavorando molto bene dove a livello di governo italiano sono state fatte molte attività di promozione anche attraverso l'Italian Trade agenzie ma dove dobbiamo essere compatti non divisivi ma uniti nelle nuove sfide che l'Europa ci impone prima di interpellare gli altri relatori Barilla che su questo le volevo chiedere una cosa a proposito della demonizzazione cioè c'è stata sul vino pensiamo all'etichetta irlandese c'è stata anche sullo zucchero
Sulle farine raffinate pensano nessuna tax allora
Per quelli che sono diciamo i prodotti tipici della dieta mediterranea e i prodotti che poi arrivano sulle tavole italiane quindi che si vendono e supermercati negli alimentari che si esportano quanto è un problema questo concetto della demonizzazione anche diciamo la percezione diversa rispetto ad alcuni prodotti che sia in altri Paesi che quindi porta a dire
Vino uguale al collo uguale veleno
è un tema di cultura generale e di notizie che circolano perché noi mangiamo oggi consumiamo prodotti molto migliori di quelli di venti trent'anni fa quaranta anni fa
Una volta non sapevamo niente per cui erano tranquilli oggi c'è lo strumento di indagine che permette di captare nell'aria nell'acqua
E e nella materia prima qualsiasi cosa anche si è infinitesimale per cui dopo ci spaventiamo per la ridondanza delle notizie e poi ovviamente licenziati evidenziano la presenza ma poi la vita è differente per cui
E qualcosa di nuovo che è successo alla nostra società e che spaventa e poi certe volte anche impegnato un posto strumentalmente
è ovvio che se devi mangiare se è un obiettivo per invitarlo a mangiare otto miliardi di persone ti devi imporre il come però d'altronde diciamo che l'uomo si è protetto attraverso tecnologica scienza e oggi la scienza permette di fare le cose migliori
Poi il tema alimentare in genere un fatto di cultura perché si è spezzato nella nostra vita rapporto che era quello del diciamo che la famiglia tipica del territorio che era nonni figli nipoti tutti insieme che trasmettevano delle abitudini di consumo
Questo rapporto di questa generazione diciamo Tilde questa trasmissione non c'è più
Ci sono altre fonti ma gli individui che crescono non hanno più la dimensione del cibo cioè non sanno che cosa sono un entri in supermercato e quando deve dire cosa devo comprare non può avere criterio
Perché non ha un criterio su cui è stato formato
Una delle grandi priorità
Dei ma di tutti i Paesi se vogliono affrontare il tema è quello di insegnare ai ragazzi in giovane età a scuola come ci si comporta e quello che devono fare ma questo non riguarda solo alimentare ma riguarda anche l'utilizzo del tecnologia ogni periodo alle sue sfide quello dell'educazione alimentare fondamentale
Viene riposta la risoluzione nell'etichetta o nell'industria
Diciamo che quella è la fine del processo però se non vai all'inizio del processo e spiega le persone quelle persone prendono paura e hanno dei comportamenti anomali
E comportamenti anomali che sono quelli di essere dubbiosi su quello che andava anti diciamo
Il legislatore molto spesso interviene ma interviene Marco in maniera che non risolve il problema non diciamo per cui è inopportuno per non lo risolve non perché interviene per cui è è un tema molto complesso però a che fare con l'educazione
La l'educazione generale
Lanzetta per arrivare a parlare di energia che come dire è l'altro grande tema sia a livello europeo ma proprio di di questa epoca perché abbiamo visto negli ultimi anni che cosa è successo anche appunto a livello proprio del il costo di energia e di come questo si è trasmesso sia sulle filiere industriali e anche su sulle famiglie
C'è una luce in fondo al tunnel quando si parla ad esempio di Adro energie
E questo connubio tra agricoltura e Energia quindi trovare nuove fonti di energia pulita
Possiamo davvero sperare che sia il futuro oppure siamo ancora troppo indietro per riuscire a vedere
Un futuro di quel tipo che possa essere di più diciamo di di di uno slogan o di un progetto di estensione limitata
Va allora senz'altro diciamo come come italiani la luce in fondo al tunnel mia là stiamo iniziando a vedere tra l'altro come italiani spesso né ci diciamo che soltanto ecco su tante cose potremmo fare meglio questo è vero però ci sono due aspetti io gli voglio condividere con voi perché poi mi si riaggancia alle camelie regia e agricoltura
Che fanno di questo Paese un Paese dove la luce al fondo info dal tuo nella vediamo la prima
E che le tutti italiani abbiamo imparato che e quindi vale ovviamente per tutte le vostre imprese Chiappucci autoprodurre energia elettrica è sensato fate conto che questo Paese oggi in Europa e il Paese la cui installazioni di piccoli impianti di autoproduzione
E la più numerosi in assoluti né stasera andremo a letto e avremmo collegato in Italia circa mille mille duecento i di nuovi impianti di autoproduzione capite bene che c'era questo
Da un segnale forte c'è ognuno di noi in parte propongo può produrre energia elettrica il secondo aspetto
E riguarda una tecnologia che in Italia ci pone all'avanguardia
Mi spiego meglio quando parliamo di generazioni da sole e vento il primo problema che vediamo abbiamo tanti vantaggi costa poco e nulla energia pulita per abbia un problema di programmabilità cioè non è un'energia programmabile ora quello che questo Paese sta facendo e vede nell'impegnati in primissima persona
è un sistema di accumulo di batteria in modo che quando l'energia in ove il capacity venga accumulata
Queste due direzioni che vi raccontavo bensì sposano
Riguardo il mondo dell'agricoltura cioè spesso in materia erronea si è vista una contrapposizione a mio avviso sciocca lo dico fuori
For metafora tra l'agricoltura e la generazione di energia elettrica perché c'è una contrapposizione che non ha senso per tre motivi il primo motivo è che oggi e poi lo insegnate a me
Nel mondo dell'agricoltura ha bisogno di energia ha fatto i conti non sono un grande esperto ovviamente però ammise ho imparato che ci sono alcune attività anche icone che richiedono un consumo di energia che Cuba circa il cinquanta per cento dei costi quindi è evidente che ottimizzare per un'impresa agricola
I costi energetici è senz'altro secondo aspetto
Come tutte le grandi impresse c'è una grande disponibilità di stabilito dove la realizzazione di impianti fotovoltaici immaginate vestali immaginati e magazzini immaginate cosa volete ha molto senso e questo fa scopa con quello che diceva prima dove autoprodurre di energia elettrica molto sensato anche perché oltre all'utilizzo immediato si può immagazzinare con piccole batterie il terzo aspetto
Riguarda quelle tecnologie che consentono la generazione di energia elettrica
Sui campi qui oggi già oggi sono disponibile ben due tipologie di due tipologie la prima che probabilmente conoscete laghi voltaico basso c'è una rivolta eccolo dove dei pannelli messe una distanza da terra di Duane tre mezzi più o meno
Consentono
Al di sotto di questi pannelli che nel contempo genera energia elettrica
Culture basse tra l'altro alcuni studi ma immagino di conosciate meglio di me hanno dimostrato che alcune di queste culture paradossalmente avendo dei pannelli su di essi sono più pro
P quel soprattutto in un momento storico dove voi sapete che eventi meteo di eccessivi immaginato le grandi eccetera possano inficiare la produzione stessa addirittura in questi ultimissimi anni
Si è poi sviluppata la tecnologia del laghi voltaico alto stiamo parlando di quattro cinque mesi quattro cinque metri
Che quindi consente culture ben più complesse
Quindi concluderei rispetto alla sua domanda non solo oggi in questo Paese è in grado di vedere una luce in fondo al tunnel ma il mondo dell'agricoltura probabilmente lo può vedere in maniera molto pragmatica
Può addirittura avere il doppio vantaggio uno l'auto General se l'energia elettrica e secondo quello in certi contesti di facilitare dal culto la coltivazione stessa
Bene diciamo che questo secondo Pannella mi sembra che stia raccogliendo degli spunti un po'più positivi rispetto al pericolo per la bella rio in questo le devo chiedere tutte queste trasformazioni e tutte queste novità sta da un lato a livello tecnologico ma dall'altro a livello industriale perché quando si parla di export si parla anche di figure manageriali che sono in grado di portare fuori
Le nostre aziende che tipo di competenze richiedono e soprattutto per queste nuove generazioni che magari adesso stanno studiando all'università e si affacciano al mondo del lavoro
Come come si fa a prepararsi per il mercato del lavoro e per come dire il l'industria che troveranno domani
Va be'grazie ringraziamo anche il presidente con Confagricoltura per l'invito il ruolo dell'Università del del sistema universitario
Essenzialmente di partecipare alla ricerca si è discusso anche in negli interventi precedenti del ruolo della ricerca in ambito tecnologico
Però per noi la ricerca è anche applicato e poi arrivo anche al direttamente al tema del
Educazione dell'istruzione la ricerca applicata anche a che fare con la coniugazione dei valori e tra i valori dobbiamo mettere senza dubbio la sostenibilità ambientale poi ci torno con il valore quindi la parte economica e su questo
Penso che
La ricerca applicata possa dare una risposta di supporto al tema delle politiche europee che è stato discusso più volte mostra qua ma anche un supporto alla parte più business diciamo agribusiness noi abbiamo un culla Abate si chiama agribusiness per la crescita
Delle aziende visto che parliamo di di grandi aziende anche la crescita dimensionale la crescita in termini di mercati internazionali quindi questo sulla parte ricerca sulla parte istruzione
Intanto è importante sottolineare un punto di partenza
Che le generazioni più giovani che diciamo tipicamente non sono particolarmente rappresentate se mi posso permettere in questi contesti
Chiedono e non vogliono negoziare
Su temi di sostenibilità cioè noi si noi non solo vogliamo includere la sostenibilità in tutto quello che insegniamo ma non potremmo non farlo perché le studentesse e gli studenti chiedono a gran voce di affrontare corsi anche in ambito economico manageriale che contemplino il la coniugazione tra il tema del valore economico e dei valori di preservazione
Della biodiversità tra l'altro tema che dovrebbe essere caro anzi sicuramente caro a questa a questa audience preservazione dell'ambiente e quindi per questo importante che in tutti i nostri corsi di
Universitario ma in generale in tutta la parte formazione si riesca a coniugare da parte economica con l'approccio sostenibilità
Poi se mi posso permettere per avere un peso in Europa è una vera è ovvero un impatto sui mercati internazionali
è importante un pochettino risalire all'origine di quello che erano le università italiane cioè erano università orientate a influenzare il tutto il mondo quando le abbiamo inventate ecco
Adesso dovrà impopolare della mia università noi oggi per influenzare il mondo quello che facciamo insegnare molto inglese attirare studenti anche da tutta Europa per poteva anche raccontare che cos'è l'Italia che cos'è Milano
Ai tanti studenti francesi che sono il numero due nel nane andare nel nostro nostri corsi triennali che poi si porteranno a casa un pezzo del nostro Paese e insegnare quindi a affrontare mercati internazionali conoscendoli con esperienze internazionali
Questo ci aiuterà anche avere un maggiore peso nelle decisioni europee perché abbiamo bisogno di persone qualificate ricordo che l'Italia e quasi fanalino di coda come quota di laureati
Sicuramente nettamente sotto la media OCSE e questo poi ha un peso quando andiamo a cercare di pesare sulle decisioni e ha un peso anche sulla crescita
Nel mercato internazionale quindi questo possiamo sicuramente farlo noi come un e stavo con i ma penso che spetti all'interno del sistema universitario
Alzare l'asticella e dire vogliamo formare generazioni che siano in grado di coniugare
L'ambizione economico con redditi propri valori ma anche muoversi sul mercato internazionale e questo è un punto sicuramente importantissimo saldati per restare sul tema delle nuove generazioni
Guardando al settore vitivinicolo ma diciamo si può anche allargare come come si fa a essere pronti per quella che sarà la domanda del futuro perché il consumatore sta cambiando sta cambiando molto sta cambiando anche rispetto al al consumo di alcol per esempio questo da un lato e dall'altro lato
Stiamo iniziando ad avere concorrenza da Paesi che non sono mai stati produttori di vino ad esempio la Turchia ad esempio il Regno Unito e quindi come si navigano queste sfide
Ma sicuramente il nostro settore oggi è arrivato ad un bivio con delle sfide importanti tra cui il cambiamento delle nuove abitudini di consumo del vino e degli alcolici in generale da parte del nuova generazione presente questo sta portando ad interrogare il settore a capire senza cambiare la propria identità e autenticità ricordo che in Italia abbiamo trecentoquarantuno
Dieci g quindi un patrimonio incredibile ma dobbiamo essere lungimiranti e guardare a quello che sono le nuove abitudini di consumo c'è stato un grande dibattito a recente Vinitaly poi proseguito sulla possibilità e prospettive in Italia di produrre il no alcol Gullo alcol questo a mio avviso un sentimento
Che può sicuramente giocare una partita fondamentale per andare a a coinvolgere nuovi consumatori nuovi segmenti di consumo e dare un'opportunità paritetica l'Italia nell'ambito della nella competizione europea e non solo il grande cambiamento climatico
Sta modificando il mercato noi troviamo dei mercati che un tempo erano mercati di importazione importante che stanno cominciando a produrre in percentuali notevoli e quindi riducono l'importazione
Giustappunto la Turchia molti dei paesi stanno la stessa Inghilterra la Germania quindi sia a livello europeo sia le Welles europeo Paul von nomen come quello che è accaduto in Australia
Punita da una guerra commerciale di darsi della Cina che ha azzerato il consumo e l'importazione di vini australiani ha visto riversare Pirini Ostra gli anni nei vari mercati in particolare negli Stati Uniti per anche questi fenomeni poi incidono sui consumi perché troviamo sui nostri mercati dei prodotti che sicuramente vanno influenzarlo io sono dell'idea che dobbiamo rafforzare la nostra diffusione a livello anche di mercato interno aumentando la consapevolezza e l'importanza anche di consumare italiano i vini italiani nel nostro Paese
Velari su questo da un punto di vista proprio economico secondo lei questo quadro che si sta delineando con guerre commerciali da un lato questa difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime queste guerre che comunque creano anche a livello di supply chain dei problemi non indifferenti anche un aumento di costi questo sulle aziende che cosa che cosa potrà comportare cioè quali sono i rischi che abbiamo di fronte
In chiaramente i rischi sono in un momento di ripresa che stiamo vedendo diciamo
Speriamo si protragga invece vedere un po'una frenata in qualche modo ci sono segnali che possono essere preoccupanti da questo punto di vista però vorrei dire
Ribadire quello che è stato trattato già negli interventi precedenti e cioè del crisi geopolitica mondiale e anche il contributo diciamo dell'economia in un momento di crisi geopolitica
E sarebbe un rischio enorme pensare come Paese singolo
E non e non agire a livello europeo io l'altro mio cappello professore di demografia
Dobbiamo renderci conto che l'Europa demograficamente
E già abbastanza piccola s'è preso come Unione Europea se poi prendiamo l'Italia che tra l'altro diciamo tendenzialmente stanche declinando demograficamente
Questo è un problema importante quindi le aziende
è importante che intanto siano appunto però europeista e poi pensi sino anche di intervenire su questi temi pensando ai loro lavoratori per esempio il tema diciamo demografica è un tema che riguarda le aziende anche dal punto di vista
Dei lavoratori non solo per la ricerca di manodopera ma anche per quelli che sono già
In Italia e e quindi diciamo aiutino la politica ad affrontare questa sfida importante penso che questo sia il modo per rispondere alla sfida geopolitica che va
Di pari passo un po'con la di contrasti demografici dell'oggetto bene grazie Lanzetta per concludere il panel perché quella somma il podio al presidente della Regione Attilio Fontana che tra l'altro è qui lo sta perché hanno
Volevo da parte sua un commento visto che abbiamo parlato tanto di Greenville e di transizione in questa transizione verde come deve avvenire se deve avvenire nei tempi che son stati dati finora sì no
L'energia ovviamente una grossa parte di questa transizione che ha degli impatti molto diretti
Sulle industrie sulle filiere
Quindi dal suo punto di vista a livello europeo se non altro nella giusta direzione ma io direi che l'argomento clou ora la lo diceva prima il ministro Lollobrigida non è un problema di anno più anno meno la svela sfida
Che è in noi abbiamo come italiani e come europei è la seguente
Evitare
Di passare da una dipendenza energetica ha una dipendenza tecnologica
Mi spiego meglio allora la l'iter che noi abbiamo intrapreso diciamo tutta Europa di andare in una autonomia nella generazione di energia elettrica dove sostanzialmente si parla di Energia da sole vento è ottima e precisa un unico grande rischio che in questo momento è un rischio europeo tornando a quello che diceva lei cioè che oggi la gran parte di questa tecnologia anime non è una tecnologia europea ma è una tecnologia che viene da fuori dall'Europa tipicamente con tutto l'affetto che noi tutti abbiamo cinesi cinese fate conto che l'ottanta l'ottantatré per cento dei pannelli che oggi in Europa vengono installati sono cinesi ora qual è la sfida e creare dei presupposti affinché si possa fare sviluppo e filiera tecnologica energetica in Italia probabilmente alcuni di voi lavorando visto né lo stiamo facendo in Sicilia dove stiamo realizzando
Anzi stiamo già iniziando a produrre una quantità di pannelli fotovoltaici
May day in Europa fatti in Europa sarà la più grande fabbrica europea però è questa la sfida perché se noi non ci rendiamo conto che questa comunità questo Paese
Può entrare con successo e quindi ben venga tutte le nuove iniziative industriali nel mondo dei pannelli dei semiconduttori del Poli silicio
Dei cracker a questo punto rischiamo che in quelle grandi il aldilà della tempistica rischia di portarci da una dipendenza energetica dipendenza tecnologica mi sembra e chiudo qui che questo argomento
Già sia stato preso nel passato con un po'di attenzione oggi più che mai sia dal nostro governo sia dalla Comunità europea sta diventando importantissimo è infatti come voi sapete già se pensate all'industria cinque punto zero ci sono degli elementi affinché possa favorire si realizzarsi e un'Europa una filiera tecnologica energetica ed evitare il rischio della dipendenza
Estera
Bene quindi tanti rischi ma per fortuna
Anche tante le opportunità per un'industria come la nostra quindi speriamo che insomma poi tra qualche anno quando faremo un bilancio sarà positivo grazie
Grazie ai relatori
Grazie
E a questo punto inviterei sul palco il presidente della regione Lombardia
Attilio Fontana
Abbiamo cambiato un po'in corsa tante poltroncine qui male lascia il podio
S'era buona sera tutti scusatemi per questa mia rapida comparsa ma purtroppo devo prendere un aereo per Roma e quindi vi devo lasciare però prima di andarmi volevo innanzitutto portare il mio saluto il mio sostegno
Regione Lombardia sta impegnandosi per sostenere il mondo dell'agricoltura con grande determinazione volevo fare due riflessioni su quello che ho ascoltato adesso sono tutte considerazioni molto interessanti molto utile
Ma io mi permetterei di aggiungere un unico osservazione
Che l'Europa se vuole riacquistare il ruolo di protagonista a livello mondiale
Si vuole evitare di essere ininfluente nelle grandi competizioni che esistono a livello di grandi potenze bene deve essere anche propositiva in queste scelte e non deve lasciarsi coinvolgere da ciò che viene detto in alcune parti del mondo e era una sua linea ben chiara
Io sulla transizione ecologica sono anch'io convinto che sia inevitabile ma sono anche convinto che possano essere un'opportunità per per il nostro Paese per l'Europa per le nostre aziende per le nostre attività agricole a condizione che venga affrontata in maniera logica che venga affrontata con il buonsenso che venga affrontata allora in modo ideologico come è stato fatto fino ad oggi perché oggi purtroppo l'Europa ha fatto delle scelte che prescindevano dalla realtà che prescindevano
Dalla realizzabilità di quanto detto
Dalla sostenibilità economica e sociale che non devono essere mai disgiunte dalla sostenibilità ambientale
Perché se noi perdiamo posti di lavoro per tutelare il l'ambiente beffe stiamo facendo una scelta comunque sbagliato e noi dobbiamo tutelare i posti di lavoro e dobbiamo tutelare l'ambiente quindi io mi auguro veramente che questa nuovo questo nuovo corso dalla Commissione europea Possa declinare questi principi possa essere nelle condizioni di cercare di trovare delle soluzioni che vanno nella direzione ripeto della tutela ambientale ma anche della tutela dell'economia
Ed è la socialità una sfida difficile ma io sono convinto che grazie all'innovazione grazie l'impegno congiunto si possa vincere
E faccio riferimento a un altro argomento che ha ascoltato anche per l'agricoltura e l'innovazione e sicuramente qualcosa di fondamentale ma allora facciamo in modo che anche la PAC possa trovare
Un'implementazione dei fondi e possono essere diretta per esempio
All'innovazione all'applicazione avere
Nelle vostre nelle nostre aziende agricole di queste nuove
Realtà che possono produrre un beneficio ambientale ma anche un beneficio economico e chiudo facendo l'esempio di una realtà che ho visitato della zona di Mantova
Di un allevamento suinicolo voi ne siete sicuramente a conoscenza ma che è riuscita a realizzare addirittura la circolarità perché tutti i prodotti vengono utilizzati anche i liquami
Dei suini vengono allora vengono utilizzati per realizzare biocarburanti per realizzare il biogas per realizzare quindi Energia elettrica e per realizzare infine digestato che è un fertilizzante naturale che va sicuramente
Nella direzione della sostenibilità ecco io credo che questi siano i buoni esempi e quali noi dobbiamo fare riferimento e queste siano le delle strade che devono essere sostenute dall'Europa con opportuni finanziamenti con opportuni
Sostegni altrimenti si fanno dei discorsi che come è stato detto e come io ribadisco ci rischiano di portare ad una dipendenza ancora peggiore anche perché e chiudo veramente
E fatevi spiegare un attimino il costo energetico per la realizzazione di una pala eolica per esempio perché la pala eolica sembra la rappresentazione della pulizia in assoluto delle sia pulita in assoluto
Ma se voi vi fate spiegare che per reali in che gli inni Energia per realizzare a una pale eoliche e si consuma una quantità tale che difficilmente nella sua vita la pala eolica riuscirà a restituire sia pulita allora è chiaro che non possiamo pensare che la soluzione sia facciamo creare in Cina
Che continua ad inquinare la pala eolica e poi noi facciamo quelli bravi che lo utilizziamo e non inquiniamo il mondo è uno solo se si inquina da una parte e si fa invece energia pulita dall'altra
Le la la l'equazione non cambia la situazione è uguale per tutti
Ciò detto vi saluto vi auguro una buona continuazione sapendo che noi come Regione Lombardia siamo sempre al vostro fianco
Grazie grazie presidente Fontana direi che siamo arrivati alla fine di questa nostra giornata che è stata davvero buongiorno tra davvero ricca di spunti abbiamo capito che le complessità sono tante ma se gestite in modo diverso rispetto a come sono state gestite fin qui per l'Italia ci sono anche importanti opportunità
Il presidente Giansanti in questo momento è indiretta quindi non mi può raggiungere sul palco ma tra poco lo trovate al cocktail qui fuori quindi forse questo è il momento più bello di tutta la giornata dove appunto questi vini e queste eccellenze italiane alle e potrete assaggiare qui fuori però intanto voglio ricordarvi che domani alle undici
Presso la sede di UniCredit in piazza Gae Aulenti ci sarà un momento di confronto tra UniCredit e Confagricoltura per parlare appunto della settore agricolo è come sostenere la crescita dell'impresa io vi ringrazio per l'attenzione che ringrazio per essere stati presenti
Vi invito a procedere all'aperitivo