Rassegna stampa estera

Quel giorno l'ascoltatore di radio radicale mercoledì dieci luglio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi apriremo con la Francia alle elezioni legislative
Una situazione politica particolarmente complessa nessuno ha la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale
Del nuovo fronte popolare che raggruppa tutta la sinistra rivendica il posto di primo ministro e il governo ma assenza una coalizione più ampia la Francia rimane in una situazione di instabilità
E incertezza lo vedremo in particolare attraverso due editoriali uno dalle Fidia o che critica nuovamente Manuel Macron chiamandolo nel titolo monsieur bricolage nessuno ha vinto la Francia ha perso
E poi l'editoriale dell'opinione la politica in modalità teatro la conclusione che rassicurano Nacional di fronte al caos post-elettorale si trova nella solita posizione migliore aspettare all'opposizione
Parliamo poi di Viktor Orban è che ha da poco più di una settimana la presidenza di turno dell'Unione europea già creato diversi disastri in particolare con l'incontro a Mosca con Vladimir Putin venerdì scorso
Orban e la voce dell'Unione Europea a Mosca il titolo dell'editoriale di ieri di El Pais leggeremo anche el Mundo che commenta la nascita del nuovo gruppo di Orban al Parlamento europeo i cosiddetti patrioti un passo molto pericoloso al servizio dell'influenza russa
Nell'Unione europea
Oggi si tira Washington invece un vertice della NATO vertice dei capi di Stato e di Governo vi proporremo alcuni commenti della stampa americana che lega questo appuntamento a un'altra questione
Il mantenimento di Giuba idem come candidato democratico alle presidenziali
E se avremo tempo parleremo anche delle elezioni presidenziali che ci sono state in Iran domenica
Le monde nel suo editoriale parla di speranza di un'apertura misurata dopo la vittoria del riformatore Massud pizze Qian
Ma partiamo dalla Francia e dall'editoriale di ieri di di Fidia o del titolo inversione bricolage all'Eliseo nessuno ha vinto la Francia ha perso
Nessuno ha vinto ha detto giustamente Gerard Armand al ministro dell'Interno che avrebbe potuto giungere e la Francia ha perso
La prospettiva che si apre davanti a noi francamente scoraggiante mensile bricolage oppure la paralisi
La gara lanciata domenica sera alla coalizione più barocca è una gara fai da te
Coalizione liberale comunista coalizione progressista conservatrice coalizione buona parto socialista
La paralisi e il negoziato perpetuo vanno impotente in entrambi i casi la parte mediocre della politica prevale sulle convinzioni e gli obiettivi dietro l'argine repubblicano che ha retto escludendo il San Remo nazional dal potere ci sono solo contraddizioni opposizioni ambizioni contrarie
Il partito del presidente Macrone un altro Progetto che sopravvivere
Il nuovo fronte popolare ha forgiato un programma imponente che è una sorta di concentrato ideologico fabbricato da Hugo Chavez
Una barriera insormontabile contro la realtà il buonsenso una valanga immaginaria di miliardi definiamo prosegue così sono già state dimenticate le preoccupazioni che hanno fatto del resto non ma nazionali perno degli ultimi trenta giorni
Contenere il partito di Marine le Pen ed evidenziarne le debolezze non farà scomparire ciò che lo fa prosperare
L'immigrazione
Resta il grande tabù della sinistra e del centro in Francia
L'insicurezza che colpisce indiscriminatamente i figli dei membri dei tre blocchi politici viene negata
Il declassamento economico che grava sulla classe media nei più piccoli dettagli della vita quotidiana viene affrontato solo dal punto di vista degli aiuti e dei sussidi il debito che enorme è completamente scomparso dal discorso pubblico
Da un mese la politica consiste nel giocare con le istituzioni con le elezioni con le coalizioni potenziali come una puntate come tutti come puntate di una serie televisiva
Dove contano solo la brillantezza dell'immagine e l'ebbrezza del potere Netflix all'Eliseo e la Francia dimenticata così tra l'altro rifiutiamo
E
La teatralità in qualche modo di questa situazione la sottolinea
Anche l'opinione piccolo giornale liberale dal con un editoriale dal titolo la politica in modalità teatro è una forma di autonomia oppure la manifestazione di una negazione della realtà e mal ma che oggi è sto Gabriella tal che si era appena dimesso lunedì di rimanere primo ministro per garantire la stabilità del Paese
Detto da macro l'uomo che come nessun altro prima di lui ha destabilizzato la vita politica francese sciogliendo sorpresa all'Assemblea nazionale il nove giugno la formula è abbastanza audaci
è una sorta di struzzo che mette la testa sotto la sabbia oppure l'espressione di una solida arroganza
Il nuovo fronte popolare si dice molto vicino ad un accordo governativo tra i suoi vari membri su un programma la famosa si mise al cento per cento e sulla scelta di un primo ministro di sinistra proveniente da coloro che rifiutano la minima concessione rispetto un percorso folle brutale fatto di tasse confisca Tory spesi senza fine
La promessa di riuscire a costituire una maggioranza di sinistra sinistra e altamente improbabile ciò che resta della ma ironia del mondo della coalizione ma cronista
Continua a mettersi in mostra sostenendo di poter espandere il centro verso la socialdemocrazia per raggiungere eletti di buona volontà al servizio del Paese
Detto da chi per due anni ha trattato con disprezzo ogni ipotesi di patto di governo con una parte della destra l'ipotesi di una coalizione con la sinistra fa rabbrividire
La realtà secondo l'opinione e che la Francia vivrà settimane forse mesi di indecisione
La realtà è che per usare le parole di un ex primo ministro onesto con i fatti per battere il resto non non nazionale i francesi hanno votato per persone che non vogliono al potere la realtà è che nonostante tutto io lo sono ma nazionale oggi è il primo partito politico in Francia
In termini di voti e di seggi da lontano i lo sanno ma nazionale e nella posizione migliore aspettare all'opposizione così tra l'altro l'opinione nel suo editoriale
Anche i giornali internazionali ovviamente commentano l'esito delle elezioni francesi i farmaci onta insieme avevo l'editoriale dal titolo
La Francia fa un passo indietro dall'abisso dell'estrema destra ma ora i centristi la sinistra devono formare una quali azione funzionante per prevenire la paralisi politica che preoccupa anche il quotidiano della City
Il Times di Londra Errore non necessario l'errore è quello di Emmanuel mancano la decisione improvvida del presidente francese di convocare elezioni anticipate per bloccare la crescita del rosso norma nazional populista a destabilizzato il suo Paese e rischia di destabilizzare l'unione europea leggiamo un passaggio del Times un parlamento senza maggioranze profondamente diviso sarà di scarso conforto per gli investitori che nelle ultime settimane si sono particolarmente preoccupati per la tenuta dei conti pubblici francesi sarà probabilmente un'estate lunga e calda nelle borse e nelle strade
Mentre il resto d'Europa si preoccupa per l'incertezza nella corsa presidenziale degli Stati Uniti e in Ucraina dove la Russia continua la sua guerra la Francia pilastro dell'unione europea alla deriva così tra l'altro il Times di Londra
Che ci porta per l'appunto l'Unione europea dove indubbio protagonista di questi giorni eh Viktor Orban il primo ministro ungherese che assunto con il suo Paese la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea
E subito si è lanciato in una serie di iniziative controverse compresi due viaggi
Che hanno creato enormi polemiche il primo a Mosca per incontrare Vladimir Putin il secondo poi in Cina per vedere sci Jinping il tutto definito missione di pace
Anche se tutt'altro che una pace e poi c'è stato il lancio del suo gruppo politico al Parlamento europeo che in realtà un'illusione ottica la trasformazione del vecchio gruppo di estrema destra identità e democrazia né i patrioti per l'Europa
Andiamo a leggere i commenti El Pais editoriale di ieri Orban e la voce dell'unione europea a Mosca il primo ministro ungherese Viktor Orban nella sua prima settimana dal presidente di turno dell'Unione europea ha deciso di intraprendere un tour mondiale con tappe a Mosca e Pechino
Che sta producendo risultati disastrosi in primo luogo a causa del messaggio sbagliato che questo tour rinvia ad alcuni dei più potenti autocrati del mondo ma anche a causa della situazione
Che ore Barin crea rispetto a alla azione esterna dell'Unione europea e alla totale incomprensione
Da leader di estrema destra del grado di consenso che dovrebbe esprimere in rappresentanza dei ventisette paesi europei
Leader europeo più apertamente filo russa lunedì ha inaugurato la presidenza di turno martedì andato in Ucraina paese che confina con l'Ungheria ma che non aveva mai visitato dall'inizio della guerra nel febbraio due mila ventidue
A Kiev per Orban ha esortato il presidente ucraino Volodymyr Zaleski al cessate il fuoco e al dialogo con la Russia il che significherebbe una cessione di territori inaccettabile per gli ucraini
Orban non al mandato dell'Unione Europea per negoziare
Qualcosa in questo conflitto ma questo non gli ha impedito di recarsi poi a Mosca venerdì per tra virgolette parlare di pace con Vladimir Putin che sotto mandato d'arresto del Tribunale internazionale dell'Aja
La tappa successiva anche se a sorpresa è stata a Pechino per sostenere che la Cina è una potenza chiave per creare condizioni di pace
E per dire che
Ho la Cina condivide le le le stesse proposte fondamentali dell'Ungheria va ricordato che entrambi i Paesi si oppongono alle sanzioni internazionali contro la Russia insomma scrive El Pais in poco più di una settimana di presidenza Orban ha dimostrato la sua totale mancanza di rispetto per le posizioni politiche di base dell'unione europea ha dimostrato la sua audacia nel proclamare di avere un piano di pace che nessuno conosce
E ha dimostrato la sua totale mancanza di scrupoli dando l'avvallo agli obiettivi espansionistici della Russia
Di restano ancora cinque mesi quattro settimane di presidenza
Nel caso in cui non fosse chiaro chi rappresenta Orban questo tour avviene nel momento in cui al Parlamento europeo si è formato un nuovo gruppo di estrema destra patrioti per l'Europa nel quale insieme al partito di Orban ci sono
La francese Marine le Pen nell'italiano Matteo Salvini gli spagnoli di boxe sarà la terza forza in un Parlamento europeo molto frammentato scrive tra l'altro El Pais
E ci porta il mondo altro giornale spagnolo altro editoriale un passo molto pericoloso al servizio dell'influenza russa nell'Unione europea questo il titolo
Il gruppo che Viktor Orban è riuscito a mettere in piedi al Parlamento europeo insieme a Marine le Pen
è un passo straordinariamente pericoloso per l'Europa il nuovo gruppo parlamentare con il quale il primo ministro ungherese de facto a destituito Giorgia Meloni dal ruolo di grande leader della destra
Radicale europea
Rappresenta un'unione di forze nazionaliste che non si batterà solo contro i progressi essenziali verso un maggiore integrazione europea
Ma soprattutto nel caso di Orban ma anche di le penne contro ogni misura volta ad affrontare con fermezza la minaccia esistenziale che incombe sull'Unione europea cioè la Russia la riorganizzazione della galassia di destra attorno ai patrioti per l'Europa
Anti internazionalisti antimmigrazione anti verdi contrari all'ideologia di genere tra virgolette
Difensori di un ritorno alle tradizioni
Avviene anche in un contesto molto specifico che ne aumenta la gravità gli incontri internazionali che Orban sta tenendo come presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea
Senza l'approvazione di Bruxelles e con i leader apertamente ostili all'Europa
Venerdì Orban ha incontrato Putin a Mosca lunedì era in visita da sci Jinping
Lo ha determinato a sfruttare la presidenza di turno che non è altro che una posizione simbolica per indebolire la politica comune dell'Unione Europea
Se fosse necessario le immagini terrificanti dell'attacco un ospedale pediatrico chi usa lunedì riassumono cos'è la Russia e la portata della sua offensiva autocratica egli e illiberale
Feroce nazionalista che ha distrutto lo Stato di diritto in Ungheria ed è chiaramente filorusso Orban sembra intenzionato a guidare dentro le istituzioni europee
Quella che è vista come l'autentica opposizione alla quali siano i centrista che governeranno nuovamente l'Unione formata da conservatori socialisti e liberali sotto la guida della tedesca Ursula von der Lian
Le conseguenze sono molteplici la crescente influenza di Orban può complicare le decisioni del Consiglio europeo
Dove siedono i capi di Stato e di governo dei ventisette e decidono all'unanimità
Su questioni delicate come gli aiuti e l'Ucraina all'allargamento l'Unione europea e l'immigrazione
D'altro canto Meloni nel suo ruolo di leader dell'estrema destra morbida
Che voleva fare da ponte tra fondarla Hayen le forze estremiste perde influenza così tra l'altro e il mondo che poi chiude con Vox che in questo modo uscendo da da lì si Harper aderire al progetto di Orban si colloca anche
Fuori in qualche modo dall'arco costituzionale spagnolo secondo secondo il mondo comunque è meno probabile un'alleanza elettorale con il Partido popular
A proposito di Ucraina c'è c'è un vertice che ho della NATO che si apre oggi a Washington
Che dovrebbe approvare un pacchetto che include un maggior ruolo della NATO nel coordinamento
Degli aiuti e delle forniture militari anche per metterle al riparo da un eventuale presidenza Trump
Il Wall Street giornalieri aveva un editoriale dal titolo la più grave minaccia la NATO non è Trump il vero pericolo viene dall'asse Russia Cina
E io non e dalla spesi da per la difesa che rimane ancora troppo bassa in Europa e negli Stati Uniti
Il Washington post
Invece
Dedicava il suo editoriale di ieri
Al summit NATO ma soprattutto alla corsa presidenziale di Giuba idem le scelte di Baj Del hanno implicazioni anche per la NATO
Una seconda presidenza Trump è una minaccia esistenziale per un'alleanza che Baj Del era riuscito a rafforzare insomma il Washington post usa questa occasione per chiedere
Al all'attuale presidente democratico di farsi da parte nella corsa presidenziale
E da su questo da segnalare anche un editoriale uscito sul New York Times il Partito democratico deve dire tutta la verità al presidente più a lungo i Democratici Ri invieranno al momento della rinuncia di Baj interna la candidatura presidenziale
Più difficile diventerà sostituirlo
Per chiudere però ma vogliamo parlare anche delle elezioni presidenziali che ci sono state in Iran con l'editoriale di oggi di le Monde la speranza di una apertura misurata non è solo in Francia che le elezioni riservano sorprese venerdì un presidente riformista Massud penso che Sharon è riuscito a farsi eleggere in Iran
Precedendo il suo avversario ultraconservatore Saeed Jalili con quasi tre milioni di voto organizzate dopo la scomparsa del precedente presidente Ibra Ibra Issey in un incidente in elicottero omaggio
Queste elezioni sono fonte di speranza sia per la Società iraniana sia per i partner internazionali dell'Iran
Chirurgo di formazione Ministro della Sanità sotto Mohammad Cattani all'inizio degli anni due mila quest'uomo di sessantanove anni è stato letto con due promesse
Migliorare il tenore di vita degli iraniani ottenendo dagli Stati Uniti la revoca delle sanzioni contro l'Iran e allentare le restrizioni sociali che avvelena hanno la vita delle donne
Questo voto doppio turno adatto gli iraniani l'opportunità di dimostrare la loro insoddisfazione nei confronti del regime
Prima boicottando in modo massiccio al primo turno e poi piazzando il candidato riformista in testa la sera del secondo turno con un'affluenza più forte che al primo
La domanda è se per eserciti Anna riuscirà a cambiare davvero la vita dei suoi concittadini in un regime dominato dalla fazione più dura dove la guida suprema l'Ayatollah Ali Khamenei detiene le chiavi del potere
Come candidato ha detto di essere determinato a far uscire il Paese dal suo isolamento per questo dovrà
Riaprire i negoziati sull'accordo sul
Nucleare cosa che non sarà semplice
Da fare per quanto riguarda le altre promesse eletto dopo due anni di feroce repressione nei confronti delle donne che escono a capo scoperto
Il nuovo presidente semplice impegnato opporsi alla polizia morale e all'applicazione di queste misure con la forza
Toccherà ai suoi interlocutori occidentali ricordargli questo impegno nel caso in cui si facessero passo di avanti verso l'accordo sul nucleare così nel mondo con cui ci fermiamo
David Carretta una buona giornata con Radio Radicale