L’importanza della diplomazia” a cura dell’Intergruppo per la pace, per la diplomazia e per il dialogo multilaterale

Acqua ecco sì allora buongiorno a tutti tanto grazie
Grazie per essere presenti questo è il primo di una lunga serie di convegni che come intergruppo per la pace per la diplomazia
Per il dialogo multilaterali a look multilaterale chiedo scusa intendiamo organizzare come avevamo già fatto durante detto durante la conferenza stampa che avevo fatto di presentazione intergruppo questo primo momento di convegno dedicato proprio a cerca di far capire quella che l'importanza vera della diplomazia
E soprattutto guardando anche da un punto di vista storico cioè quindi cominciare a fare un po'un esame di quelle durante la storia sono stati gli interventi della diplomazia che sono stati importanti fondamentali
Per scongiurare delle guerre e in certi casi anche riletture delle catastrofi cioè è chiaro che viene in mente in primis alla famosa crisi dei missili di Cuba
Dove invece proprio la diplomazia o però in extremis per per far sì che in realtà poi si trovasse una un accordo e si rinunciasse all'utilizzo di quelle che insomma sarebbe stato una guerra nucleare con tutte le la guerra atomica con tutte le conseguenze che che che si potrà che si possono immaginare
Ma anche in altre circostanze come per esempio l'accordo di cambio di determinava centosettantotto cui poi si qui un trattato di pace nel settantanove il primo trattato di pace tratto tra Israele un paese a robot quindi l'Egitto ci sono tanti esempi nella storia e visto che questo è un momento dove la diplomazia non sembra essere così
Determinante così in voga
In quelle che è un po'il il il mondo multilaterale che abbiamo un po'conosciuto noi
Anzi negli ultimi anni abbiamo visto un proliferare di guerre di conflitti un po'in tutto il mondo noi riteniamo che sia fondamentale importante ripartire per far capire davvero cosa significa
Diplomazia questo vuol dire anche intervenire con una diplomazia rapida che in certi casi proprio evita magari di fronte anche un incidente che può capitare in qualsiasi momento che uno dei timori principali che come intergruppo diamo sempre messo in evidenza un in incidente dal quale poi si è difficile se non quasi impossibile tornare indietro quindi diplomazia non significa solo intervenire per risolvere i conflitti ma anche per prevenire delle situazioni che possano in determinati casi creare veramente un qualcosa di cui poi i non si riesca più a a tornare indietro quindi questo è il nostro compito come inizio dell'intergruppo io ho fatto una breve introduzione di ringrazio ancora per la partecipazione dopo di che sentiremo due relatori importanti oggi che sono Franco Vaccari presidente della sottrazione rondine che ha operato negli scenari dei vari vari scenari di guerra intervenendo proprio portando quella che l'aiuto sostegno la solidarietà ma non solo cercando proprio di operare anche di favorire quelli che possono essere dead l'apertura di canali diplomatici perché parliamo anche tutto questo mondo che aiuta
E dall'altra parte potremmo anche il l'ambasciatore Vattani che ha avuto un'esperienza è stato anche viceministro sottosegretario insomma agli esteri ancora ricoperto comunque degli importanti incarichi e che quindi ci può essere di grande ci può dare un grande un grande aiuto arriverà un pochettino un pochettino più tardi perché impegnato in un in un implumi impegno in Vaticano una conferenza stampa e e poi a questo punto direi di iniziare con il col dottor Vaccari poi dopo il il collega Graziano Delrio
E poi se arriverà farà un salto anche senatore Gasparri dopo che egli ha salutato all'inizio
Tra non poi le le conclusioni quindi grazie ancora buona giornata buon convegno a tutti
Ora servirà facile
No no grazie senatore grazie
Per quest'invito
Direi la felicità azione per l'iniziativa
Il raggiungimento dell'obiettivo da costituzione dell'intergruppo perché è una buona notizia siccome siamo in cerca di buone cerca di buone notizie questa mi pare una buona notizia
Poi
Senza consapevolezza avete messo al tavolo due vecchi amici l'ambasciatore Vattani sottoscritto perché ed è è uno degli esempi proficui sul quale mi vorrei un po'attardare di come la diplomazia ufficiale e quella che io chiamo la diplomazia popolare possono collaborare in maniera perfetta infatti poi lo ripeterò in sua presenza perché Rondine è gratta l'ambasciatore ambasciatore Vattani perché quando ci siamo incontrati non eravamo proprio agli inizi e quindi quegli inizi un po'turbolenti di ogni esperienza che necessitano di tanta fiducia e tanta benevolenza e quindi una particolare di gratitudine e riconoscenza ed allora proprio se impostato un lavoro che
Di cui oggi mi piacerebbe dare contezza in questa in questa occasione
Per chi non la conosce
Due parole su Rondine poi qualcosa che va al cuore della vicenda per cui siamo stati invitati quindi la diplomazia e poi delle considerazioni sulla pace oggi che che nascono da questa esperienza perché
Il nostro lavoro a rondine
Non è semplicemente descrivibile con un lavoro di formazione sui giovani leader ma è un lavoro che vuole arrivare a incidere e a fare impatto e quindi vuole misurare anche questo impatto
Detto con una breve slogan né che usiamo a rondine e così fa capire subito
La nostra diplomazia popolare dopo aver mentre formiamo le persone a due domande di altissimo livello cosa posso fare io cosa possiamo fare noi
Sono due domande che noi ci mettiamo davanti tutte le mattine quando ci svegliamo e continuiamo a ripeterci e la sera
Sono ripeto forse ai limiti della banalità ma danno la cifra per cui anche il processo di formazione alla leadership di pace
è calibrato su questo obiettivo
Perché se ciò che studio ciò che sperimenta nomi mette in grado di agire da solo e insieme ad altri per la pace devo cambiare programma
Qui non c'è un programma definito e e che poi dopo arriva a qualche risultato augurabile ci sono attese quotidiane sulle vicende che per noi sono in maggior parte per la guerra ma anche nelle società prive di guerra come la nostra
L'ordine è un borgo
Un borgo medievale sull'Arno dentro una riserva naturale è uno di quei tanti borghi dove le persone se ne andavano negli anni sessanta settanta scappavano
Degli scapparono in modo veloce perché c'era la diga sull'Arno che qualcuno ricorderà responsabile dell'alluvione di Firenze no qui c'è un bellissimo invaso
E questa diga aveva dato degli smottamenti quindi tutti scapparono e questa fu l'occasione buona perché ci andammo noi quindi
E quindi entrammo in un luogo distrutto
E abbiamo piano piano costruito questa esperienza che oggi è al ventisettesimo anno di di vita
Come è nata però questo è il luogo ma come è nata
E nata da un'operazione un po'rocambolesca di diplomazia
Popolare
Noi avevamo avuto rapporti con tutti i fuoriusciti dai gulag perché avevamo rapporti con l'Unione Sovietica proprio per questo tema del dialogo quando il Muro di Berlino era bello solido
E Raissa Gorbaciov vaccini Vito in Unione Sovietica andammo e incontrammo tutti i sopravvissuti dei gulag
Che vorrei consegnare a alle giovani generazioni presenti ai giovani volti comune esperienza decisiva nella mia vita incontrare queste persone con undici diciassette anni di gulag e avere parole di mitezza anziché di rabbia e di odio
Sì sovraincise dentro era tutti da lei sa caro Pekova gli offre li caccio nascondere tutti grandi personalità
E questi dal della mitezza nonostante l'aver subito la violenza a me ha inciso profondamente se mi consentite se mi signori senatori amici ospiti una pennellata di vita personale mio padre è stato prigioniero per sei anni durante la seconda guerra mondiale
E non c'è stato una parola mai di odio verso gli inglesi
Ha sempre raccontato il valore degli inglesi il riconoscimento delle istituzioni il valore della legge sopra gli interessi della persona cioè questo è stato un ammaestramento
Poi fino ai giorni d'oggi dove
Io ventisei anni fa ho avuto la fortuna di incontrare gli Anna Segre
E anche lei l'abbiamo messa come testimonial di rondine perché uscendo dal campo di sterminio avendo l'aguzzino ai suoi piedi scelse di non prendere la pistola e farsi giustizia da sola ma lo lascio andare
E lei raccontano avete saputo l'avete sentita penso avete letto i suoi testi la sua testimonianza
Scegliendo la vita sono diventata libera
Quindi nel momento della barbarie più totale del dello sfarinamento più orribile della civiltà lei compie un gesto di civiltà ecco sono le persone i fuoriusciti dai gulag questi vi che sono stati alla base
Quando scoppia la guerra in Cecenia gli amici
Ex del figura che ci dicono ma perché avevano visitato Rondine ceramici non fate voi che volete lavorare per la pace una mediazione di pace
Io faccio psicologo di mestiere non faccio il mediatore quindi ci tengo molto a non non sono un professionista di queste Robert
Sì volentieri ci mettiamo in gioco in sei interferenze immensi quattro amici facemmo la spola tra la parte
Russa Eltsin e quindi il governo di Eltsin e il governo del generale Dudayev per che era l'indipendentista ceceno
E questa mediazione
Che mi piace ricordare qui nel Senato perché fu accompagnata ovviamente in maniera totalmente segrete riservata dall'allora presidente della Commissione affari esteri del Senato il senatore Giangiacomo Migone di Torino
E la ministra degli esteri Susanna Agnelli che seguivano le cose perché
Per cominciare a entrare nei contenuti la diplomazia popolare funziona così se vinciamo vinciamo tutti se perdiamo per De Gregori
Queste il patto chiaro e la forza della diplomazia popolare questa perché è come mio nipote che è alto settanta centimetri quando cade da settanta centimetri si fa poco male se cado io mi faccio male quindi
La diplomazia a questa forza questa dono di gratuità e di investimento enorme pallidi dal gelo tre righe di definizione che che però viene messo dentro degli spiragli e delle crepe che in ogni situazione storica si formano e così noi mettemmo appunto la prima tregua la prima tregua della guerra in Cecenia settantadue ore
In cui gli eserciti con tutto tutto negoziato ovviamente in cui le due eserciti dovevano sospendere ogni tipo di combattimento e si dovevano dare il segnale di fiducia reciproca
Cioè parlate bene interessante questo non era una tregua annunciata ufficialmente
Era una tregua di accordo tra le parti perché l'obiettivo prima di quella tregua era se ci si poteva fidare reciprocamente quindi il segnale di fiducia era sospendere l'azione delle armi
Liberare una guarnigione delle certi Sorbus una certa Valle di Dubai misura nel Caucaso sperduta
E queste due e altre due dettagli che avrebbero consentito di dire sì
Possiamo procedere
A
Mantenere questa trita ufficialmente e a mandare a formare una delegazione delle due parti che sarebbe venuta da noi per incominciare un negoziato ed sempre in forma segreta
Tant'è vero che l'aereo che era già pronto della della Croce Rossa e dovevano entrare
Dentro questa è arrivato dalla città di soci per venire da noi
Alla quarantottesima ora la tregua salta
Eravamo un gruppo che io amo definire un po'con una certa Haute Sonia
Benevola un gruppo di sciagurati perché c'eravamo messi in moto in un meccanismo enormemente più grande di noi e noi avevamo però poi
Col tempo si comprende perché è proprio la piccolezza che consente di entrare dove un elefante non potrebbe entrare
Però bisogna assolutamente conservare ideali la piccolezza perché se uno si chiedesse un elefante allora rovina tutto il gioco
Quindi
E che cosa abbiamo fatto però abbiamo fatto questo abbiamo messo in moto un meccanismo tra le due parti dove sono
Emersi quelli che si chiamano in ogni meccanismo di guerra di tregua i due partiti cioè il partito della pace il partito della guerra
Perché nelle due parti esistono tutte e due i partiti
Chi vuole la pace e chi vuole la guerra
Ecco perché quando ogni volta io darei come suggerimento si fa un'iniziativa e una manifestazione per la pace bisogna chiedere la tregua
Senta neve con Graziano ne parliamo altre volte cioè bisognerebbe
Il coraggio e spero che la Commissione qui possa favorire questo il mondo è cambiato in una sta cambiando l'alta velocità che noi neanche le prendiamo consapevolezza il mondo va più veloce della nostra capacità di consapevolezza
Dobbiamo di declinare una cultura della pace
E questo il primo punto che evita di fare le tifoserie un po'grossolane per una parte o per l'altra emana individuare in una parte e nell'altra chi vuole la pace e chi vuole la guerra
E questo capite che già rende complessa la situazione però
Anche quella volta salto la tregua
Perché ci dissero poi ballo pensavate che durasse noi da poveri sprovveduti ma scelto
E disse ma no la prima tregua no non funziona mai si fa proprio per queste io mi ricordo di sì all'ambasciatore russo che in modo del tutto informale l'ambasciatore russo in Italia
Che lavorava con noi anche lui in maniera assolutamente segreta perché quando aveva andavamo qui in via Gaeta lui si metteva interminabile diceva è una bella giornata andiamo fuori a passeggiare in realtà pioveva ma bisognava andare fuori a parlare
E mi disse
Ma come non c'avevo detto no
Eh dico ti ringrazio se proprio un amico proprio perché perché la prima tregua salta sempre
Ora noi lo attacchiamo quello che stiamo vivendo ora e noi speriamo che invece sabato non salti questa benedetta tregua speriamo che vada avanti speriamo che gli ostaggi vengano rilasciati speriamo speriamo speriamo
E da questa esperienza così unica e così straordinaria
Noi che avevamo il pallino della pace il pallino della concretezza perché ci piaceva fare qualche cosa per la pace abbiamo visto questa possibilità inedita in pensata che dei cittadini semplici professionisti così
Potevano mettersi a disposizione di un processo di pace una microstoria che poteva mettersi al servizio di una grande storia
Siamo tornati e avevamo guadagnato che cosa avevamo guadagnato la fiducia
Ora qui
è questo un punto fondamentale ho guadagnato la fiducia
Avevamo guadagnato la fiducia e infatti ci chiesero ma perché non ci prendete i giovani perché non ci prendete il giovane che non possono andare più a studiare all'università di Mosca
Egli si volentieri ma oramai nella nostra logica se prendiamo i vostri ragazzi ceceni prenderemo dei giovani russi non possiamo uscire da questa logica ormai la la sera tracciato
La risposta del del del Rettore dell'Università di Groznyj fuma se trovi due russi disposti a dormire in camera con due ceceni non ho nessun problema
La sfida era posta e
Abbiamo trovato i primi due dei giovani russi e i primi tre ceceni ventisette anni fa parte l'esperienza di rondine cioè giovani tra i ventidue e i ventotto anni che accetta nel nostro programma di stare a rondine per due anni per due anni e fanno un esperienza di dialogo e di riconciliazione con l'amico
Ci vogliono due anni essi anzi vi dirò una cosa che non bastano più
Dopo il ventiquattro febbraio dopo il sette ottobre non bastano più io vi sono vengo qui per raccontarmi la crisi di un'esperienza di diplomazia popolare
La crisi non esperienza che alla caratteristica no di agire noi adulti ma noi adulti di agire perché i giovani prendano la loro leadership la loro responsabilità
Cioè venendo a rondine questi giovani che noi selezioniamo accuratamente tutti gli anni che sono le coppie di nemici
Scopro una cosa terribile scoprono che la loro stesse identità profonda
è infettata dall'idea del nemico
Cioè io non sono un nemico dice l'israeliano io sono una nemica dice la palestinese e così tutti gli altri e russi e gli ucraini egli Azerbaijan gli armeni georgiani e gli abkhazi
Il colombiani delle parti i nigeriani maliani eccetera noi abbiamo un incerto campionario delle guerre di vario tipo quelle classiche internazionali quelle civili e li abbiamo sono le coppie
Per farvi capire il metodo non è tanto tranquillo il primo della coppia che viene
Va a prendere alla stazione il secondo con la macchina che gli diamo si chiudono in macchina e fanno i dieci chilometri dalla stazione di Arezzo al borgo di rondine ci sarebbe un libro da raccontare
Perché perché vivo nel terrore di essere da soli in una macchina e c'è di tutto pensano che quello là Mazzitelli piglia un colpo
Di testa e e vadano fuoristrada che comincino a rettificare stando a dieci chilometri muti cominciano a fare atti di gentilezza che l'altro non vuole
Voi dovete immaginare pigliamo l'elemento più più noto a tutti Samuele immaginano ragazza palestinese che si è vista sempre un ragazzo israeliano al checkpoint vestito divisa
Con tutto quello che sappiamo
Se lo ritrova guidare la macchina da solo
Infatti una delle battute se mi permettete un attimo a quella questa ragazza palestinese arriva sui che fa il gentile si rende conto che che che che pesante la sua presenza la porta Tavani fa il posto
E questa stava zitta stava zitta
Certo punto scherzando fa limpida la forchetta Elena guarda con aria terribile dice
Ma stai scherzando
Ci avete preso la terra
Vengo a rondine e mi rubi la forchetta
Ecco queste è inizio de dei rapporti di quello che succede quindi la la è è un una situazione molto molto
Particolari
Va bene
E qui dicevo sono episodi che però vorrei far capire che tutte queste piccole frammenti per farvi comprendere che l'esperienza dei giovani leader
Nemici che stanno in questo programma vivono esperienze molto coraggiosa
Molto coraggiosa
Se verrete a rondine
L'ambasciatore Vattani conosce molto bene Rondine prima dicevo la gratitudine perché Rondine quando era quasi niente ha ricevuto un grande appoggio convinto e appassionato tuo e quindi ancora vorrei rimbalzate questo senso di gratitudine
Se verrete a rondine vi porterò nella lavanderia
La lavanderia è il luogo mette in reale e metaforico dove si capisce Rondine perché i primi tre ragazzi ceceni che vennero dopo due mesi mi chiamarono i se ce ne andiamo perché perché non vogliamo lavare le mutande e calzini nella stessa acqua dove se vi davano in Russia
Io dico
C'avevano la guerra casa ricordiamo tutto non se ne vanno la mattina dopo se ne andarono
E io rimasi con due russi dicendo ma che me ne faccio la i due russi senza i ceceni se i ceceni sono tutti così che me ne faccio
E invece poi mi si trasformò come per per carattere in sfida ricordi se li trova bene se non li trovo ci diamo ho trovato i russi che sono disposti a lavarsi le mutande e calzini con i ceceni
Il tema quale che quest'anno dopo ventisette anni non abbiamo trovato israeliani e palestinesi disposti a lavarsi le mutande e calzini nella stessa
Questo è il tema della crisi
In ventisette anni per la prima volta
Perché noi abbiamo rigorosamente le bandiere dei popoli a cui appartengono i ragazzi che che vivo una rondine per la prima volta in tutta la fila delle nostre bandiere Amateur mentre in altre parti del mondo vengono bruciate
Noi che amiamo e le accostiamo e le teniamo qualche volta addirittura annodate
Perché questo è il destino dei popoli secondo noi la più diplomazia popolare
Promossa unicamente ottimista
Queste persone
Queste persone quest'anno
Il reclutamento che avviene ogni anno non c'ha portato dei numeri soddisfacenti e dei profili che potessero vivere con sufficiente positività all'esperienza di Rondi
Quindi queste è il segno di una crisi quindi rondine che cos'è non è un V un'isola felice è un luogo dove arrivano tutte le mattine tutti i pomeriggi tutte le ore tanti dolori del mondo
L'amico che è morto quell'altro che è stato messo in carcere perché non voleva andare
Combattere el Donbass
Perché i russi quando sono arrivati da noi avevano come nemico ceceno ora hanno nemici georgiani hanno i nemici e gli ucraini hanno nemici
Un po'da tutte le parti
Un po'come quando vennero per la prima volta gli Statunitensi che si stupirono che avessero dei nemici in giro per il mondo perché pensava ma non abbiamo guerra con nessuno si trovarono un gruppo di persone che gli manifestava
La come il non gradimento per
Anche più per le azioni
Allora ne vediamo queste che cosa facciamo alla la abilitiamo dei giovani a compiere il loro delle azioni diplomazia popolare
Loro allora dopo quella Fura prima e quindi l'abbiamo fatta noi adulti non so ma ora sono i giovani che fanno queste la caratteristica di rondine
Non è che i presidenti e ora fa mai tutto lo staff di rondine il gruppo dei volontari tanti volontari sostengono i giovani nelle loro nazioni diplomazia popolare alla mi cito a qualcuna per esempio
Ricorderete il due mila otto
C'è stata l'invasione dei carri armati russi nel nelle nell'Ossezia del sud e una recrudescenza del nel Caucaso sempre nell'altro confine del confine occidentale con l'Abkhazia e quindi di nuovo
Che cosa abbiamo inventato con i giovani nazioni diplomazia popolare
Tutta pensata elaborata ragionata insieme la diplomazia ufficiale
Tutti i nostri ambasciatori italiani in Azerbaijan in Armenia in Georgia sono stati attivissimi collaboratori di questa nostra azione
Abbiamo chiamato circa centotrenta personalità del mondo caucasico con i ragazzi che hanno gestito questa grande conferenza Laverna
Hanno portato queste personalità a sottoscrivere quattordici punti per le vie del PD diede a pace per il Caucaso concretissime e poi abbiamo consegnato in un viaggio attraverso i confini di guerra
E è stato bellissimo perché
Abbiamo tra le aperture confida di guerra con la casa per la prima volta e invece ci è stato negato in di entrare nel Nagorno Karabakh
Questo vi spiego un attimo perché perché l'Armenia aveva tutto l'interesse che la nostra delegazione entrasse nel Nagorno Karabakh ma voleva entrarci da il canale della media
Ma l'Azerbaijan non gradiva questo
Allora che cosa ha fatto la piccola diplomazia popolare la piccola diplomazia popolare si è fermata e non è andata perché non c'era l'accordo delle due parti la piccola diplomazia popolare è un
E quasi senza potere non so come posso dire
Ma perse le relazioni di fiducia quindi la debole relazione di fiducia che avevamo con l'istituzione col governo di danza del Baja sarebbe saltata e allora lui non potevamo avanzare il processo si è bloccato
Su questo vedete ci torna per la seconda volta perché la tessitura della fiducia è fondamentale e nell'epoca vorrei dire un una graffiata sulla cultura contemporanea nell'epoca delle connessioni abbiamo bisogno di sviluppare le relazioni quindi grazie che ci convocate realmente e non virtualmente qui
Perché vedendo uscire respirando un tavolo sentendo e guardando gli occhi volti che costruiamo gli elementi fondamentali della fiducia
E la diplomazia tanto quella ufficiale mi permetto di dirlo poi l'ambasciatore mi correggerà tanto questa piccola diplomazia popolare
Vivono sulla fiducia e i più grandi risultati si ottengono su questo capitale umano fondamentale
Ma la fiducia si costruisce lentamente attraverso delle relazioni che vengono anche messi alla prova e ferite
La fiducia non va avanti col vento in poppa è un'avanzata contro vento
E che quindi laddove invece tutto si incaglia avrebbe riesce a vedere la marcia in più
In questo modo invece al primo l'altro consiglio di guerra
E fu interessanti sia perché al tavolo diplomatico tradizionale dove ancora non era venuto il permesso di attraversare il prete tra tutti i carri armati russi da una parte e dall'altra sul fiume liguri al confine tra la Georgia casa
Il ministro per la reintegrazione con i suoi collaboratori noi qua
E il nostro studente nostri studenti da una parte dalla il nostro studente georgiano chiude la porta e ministri scegliere a sedere e il lo studente georgiano si mette a sedere dalla nostra parte
Egli fa il ministro georgiana poi Matese georgiano e di qua
E la nostra direttrice dello studentato gli
No no lunedì Rondi dagli anni di qua
E ci fu un momento nuovi traduttori sospesero tutto
E ci capimmo che andavamo sul gioco sullo scherzo sull'umorismo perché una cosa di questo genere poteva far saltare tutto
Ed è stata la bellezza di questi giovani che ormai corridori in quel momento erano fidanzati addirittura pensate di nemici dopo due anni era diventa due sarà procedono lasciati a non è andata a finire
Il nostro tifo è stato debole insomma però in quel momento e ci fece molto gioco che fossero fidanzati perché il valore simbolico norme cioè c'era rovesciata totalmente inimicizie
Un altro esempio bellissimo poi chiudo è quello che abbiamo fatto in Sierra leone dove in Asti ex nemici hanno fatto un programma per le prime elezioni libere senza l'osservatorio ONU quindi con tutto il rischio che sappiamo
Hanno formato duecentocinquanta leader candidati al Parlamento
E sono andati nei villaggi nei taxi nei nei nei mercati dell'erede
Di Freetown insomma la Sierra leone nei vari posti più sperduti e la cosa bellissima è che quando andavano nei villaggi agli incontri e gli ex nemici parlavano dialetti diversi lingue dialetti diversi
E quindi si creava immediatamente lo stupore no
Ma era la forza della testimonianza in quindici dalla ma se l'abbiamo potuto fare noi ma perché non voi e quindi rovesciavano la sfida che avevano vissuto e vinto sulle persone che veniva e così abbiamo dato un contributo con un bellissimo riconoscimento perché le elezioni si svolgessero prevenendo la violenza
Concludo
Tutto questo chiaramente ha avuto molti riconoscimenti poi chi è interessato politichese sul sito e poi informarsi su Rondine
Abbiamo avuto il riconoscimento e siamo osservatori delle Nazioni unite dal due mila diciotto dove la rappresentanza italiana ci ha chiamato
Per S i testimoni
Del il settantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti umani
è stato bellissimo abbiamo siamo alla riconciliazione quaranta nostri ex nemici e allora lo voglio ricordare oggi un ragazzo un giovane di ventisette ventotto anni israeliano è una giovane palestinese
Con i loro abiti tradizionali si presentarono Assemblea delle Nazioni Unite e dissero nuovi dopo due anni di rondine eravamo nemici oggi siamo fratello e sorella
Ecco perché la crisi perché oggi ci interroghiamo se quel gesto sarebbe stato ancora possibile
E ce lo domandiamo e però come al solito non ci fermiamo ci chiediamo che cosa posso fare io che cosa possiamo fare noi e c'è sempre qualcosa che si può fare
La scoperta è questa che tutti noi come cittadini siamo soggetti di diplomazia popolare
Perché l'abbiamo detto nel metodo abbiamo detto nel merito nel metodo rondine che ormai cresce nelle scuole italiane perché il metodo lavora su una riscoperta della relazione umana che è un principio antropologico della diplomazia
Perché la relazione non è né io né tu
è qualcosa di più è un terzo
E la terzietà è un elemento decisivo delle relazioni umane si sviluppa nella convivenza e non nelle connessioni
E quindi bisogna stare attenti ma questo è un elemento di civiltà e di cultura concludo con le tre righe della definizione della diplomazia popolare
Il dieci la diplomazia e popolare è un'interazione non ufficiale e non strutturata qui per me va benissimo virtuale
è sempre aperta collaborativa verso gli altri e strategicamente ottimista
Il suo presupposto è che un conflitto reale o potenziale possa essere risolto ha attenuato facendo appello alle comuni capacità umane di trovare risposte con la buona volontà e la ragionevolezza
Ecco in metrò londinese a questa riga che una ottima straordinaria definizione di chi ha studiato queste cose
Porta un ulteriore elemento perché la conflittualità per noi non è un fatto negativo da evitare ma è l'esistenza stessa della vita perché sono le nostre differenze che si urtano
Ma lì dentro c'è l'Energia quindi noi dobbiamo lavorare per eliminare le differenze ma dobbiamo lavorare perché l'Energia che produce questo urto sia orientato bene
Questo è compito di tutti questo è un compito possibile come ventisette anni di rondine ci insegnano
Grazie grazie presidente per la interessantissime testimonianze sulla diplomazia popolare tra l'altro io volge imparato tante cose perché non è che giustamente noi cerchiamo di lavorare per la diplomazia parlamentare per quello che possiamo fare visto che avremo anche poi la mozione da votare nel pomeriggio Stra proprio tra Armenia
Verbalizzante li abbiamo proprio un tema atto calcio contempla che anche oggetto di una discussione
In queste in queste ore siamo che come Parlamento siamo abbastanza d'accordo un po'al rapporto con con il Governo che dobbiamo che dobbiamo cercare un po'di di di di di di di limarlo e di di sistemarlo
Questo lavoro di tessitura della fiducia che tra l'altro lo dico ne approfitto perché noi siamo come intergruppo per la pace quindi per il dialogo multilaterale per per la diplomazia Grassi comunque ad un'associazione che l'associazione avvocati avvocatura in missione
Grazie al lavoro di di di suor Anna Egidia catena rocche qua con noi qui facciamo ridere di fare un applauso perché se lo merita perché
Grazie a lei si è compiuto questo piccolo miracolo che ha fatto mettere insieme allo stesso tavolo
Tutti i partiti su su su su su tematiche molto grandi molto importanti insomma e quindi questo è già stato grande piccolo miracolo poi non abbiamo il dovere a fronte di questo di portare avanti questa questa questa nostra volontà di far capire quanto siano importanti le relazioni e dalle relazioni quanto si riesca invece a trattare anche proprio come energia positiva eccome anche ottimismo che fa la strategia dall'ottimismo effettivamente importanti quindi grazie presidente ci ha raggiunto l'ambasciatore Umberto Vattani anche lui grande esperienza nel campo della diplomazia e quindi lascerei la parola Luís ringraziandolo per aver accettato il nostro invito grazie
Presidente
è un grande onore
Rivolgersi a coloro che sono da questa parte del tavolo ma anche a tutti i presenti perché non sarà mai eccessivo ringraziare
Quello che fa il Parlamento per rappresentare quello che nelle corde di ciascuno di noi
E cioè la speranza che serviva in un mondo migliore in un mondo
Dove regni la pace
La serenità
E quindi e con vera gioia che ho accolto il suo invito a venire a parlare insieme a Franco Vaccari è un caro amico
Da tanti anni
Chiede nelle parole che lui dice
Si ritrovano per l'appunto quei significati della parola diplomazia che si presta a molte mistificazioni
Perché la parola diplomazia vuol dire da un lato il modo in cui i rapporti tra gli Stati
I negoziati tra le nazioni si svolgono quando si parla del diplomazia italiana non ha perso il suo rigore si intende proprio questo si intende diplomazia come sinonimo di politica estera
Ma
Diplomazia si riferisce anche al metodo al modo con il quale vengono affrontate affrontate le sfide di oggi quindi
Perché quando si parla di metodo diplomatico lo si contrappone per l'appunto a un metodo che porti invece a una accrescimento del livello delle tensioni
E questo è un secondo significato il terzo infine quando si diceva diplomazia italiana e sono presenti qui vedo riconosco tanti miei colleghi con cui
Sono in rapporti di amicizia
Diplomazia e anche lo strumento
Cioè
Quell'insieme di persone che svolgono professionalmente
Questa attività diplomatica rappresentano gli interessi di un Paese
Li contrappongono a quelli di altri qualora siano in contrasto e cercano un punto mediano di composizione
Ma nelle parole che ho appena ascoltato molti di Franco Vaccari giustamente ci ha ricordato che non sono solo i professionisti a occuparsi della diplomazia
Il Parlamento
Le persone
Singole tutti noi tutti voi
Hanno bisogno di negoziare
Dalla mattina alla sera certe volte anche a tarda notte nella notte
Di negoziare con altri per risolvere dei conflitti
In famiglia
Tua figlia ti chiede di uscire di rientrare molto tardi
Tuo figlio vorrebbe andare a giocare a pallone invece deve preparare un esame
Tra coniugi
Come posso pure esserci conflitti anche minimi ma anche più gravi
E nella società
è come norma i conflitti tra sindacati e magari governo tra colui che deve pagare le tasse e l'Ufficio delle entrate
Ci sono dappertutto i confini i conflitti fanno parte del mondo di oggi
Ma dappertutto sono ubiqui Charles sono hanno il dono dell'ubiquità
E allora ciascuno di noi e e chiamato in qualche modo ad affrontare
C'è chi lo fa però a livello delle nazioni
E spesso si ritiene che chissà per quale motivo a livello delle nazioni
Ci si possa anche
Ogni tanto
Rilassare
Non non è sempre necessario si vive in condizioni tranquillità di pace e allora che bisogno c'è di darsi tanto da fare
E lì è il problema
Egli è il problema
Perché i conflitti anche se l'attenti esistono sempre
Faccio un esempio che conosciamo tutti purtroppo da tre anni rubati a questa parte c'è un conflitto in Europa la federazione russa e l'Ucraina
Ma prima del conflitto
Si può dire armato
Si può dire che non ci fosse un conflitto
Si può ignorare che ci fossero delle tensioni
Possiamo dimenticare le minacce da una parte soprattutto nei confronti di certe prese di posizione dell'altro
E come mai non abbiamo prestato attenzione
Sì non si presta attenzione
Questi conflitti data attenti possono degenerare
E come ci insegna
Machiavelli nel suo principe
Scritto nel mille cinquecentotredici quindi tanti anni fa
Lui si rivolge al principe dice tu devi sapere
Che ci sono due modi di combattere
L'uno secondo la legge l'altro secondo la forza il primo metodo è quello proprio degli uomini l'altro delle bestie
Ma poiché il primo metodo e spesso insufficiente uno può dover ricorrere al secondo
Non è una frase cinica
E realistica
Che lo possiamo vedere proprio ripensando a quando nel mese di novembre e di dicembre
Prima dell'aggressione della federazione russa
In Ucraina
Abbiamo letto su tutti i giornali che si stavano ammassando truppe si stavano concentrando Melzi
Offensivi carri armati
Artiglieria
C'è stata una qualche attenzione
Ci siamo preoccupati se il nostro vicino di casa
Per tornare a un esempio che c'è comune
Quello che sta sullo stesso Piano ma che sta di fronte a noi mettesse
Una mitragliatrice che in cui spunta Lacagnina attraverso il
Il portone non corre resti Daloui a dire ma cosa succede e cose
Richiede resti ragione non sta resti a dormire e lui ti risponde magari io lo faccio perché temo che venga qualcuno da me per la mia sicurezza e perciò io ho messo
Per la calma
Sì va bene ma natura sicurezza guarda caso diminuisce la mia perché io se vedo quell'arnese non so con
Sì tranquillo
Ecco purtroppo si dimentica un imperativo assoluto che riguarda tanto i militari come i diplomatici
Un diplomatica in guerra non dorme la notte fa i turni
Non si distrae
Ha un obiettivo sempre in mente e lo stesso cosa dovrebbe avere il diplomatico perché il conflitto c'è sempre
E non puoi fare a meno
Di esaminarlo e di averlo sempre sott'occhio
E quindi quando poi scoppia il conflitto
Molto più difficile ridurre le tensioni
E più si prolunga e più diventa complicato
Entrano in gioco che in gioco tanti fattori che sono a prima vista imprevedibili sono imprevedibili perfino colui che ha aggredito sicuro di riuscire nella sua impresa
Perché non li eccola previsti non si immaginava che ci sarebbero stati delle reazioni nazionaliste oppure che la popolazione si sarebbe messa in armi
Succedono tante cose nel dinamismo della vita che non sono prevedibili
Età maggior ragione la diplomazia dovrebbe essere sempre vigile
E applicare al soluzione dei conflitti latenti
Possibili tasse essa attenzione come aiutare pone quando il conflitto esploso
Ora noi quando rileggiamo
Sul della diplomazia italiana nella maggior parte dei manuali
Si legge
Che stanco il ruolo che i piccoli Stati italiani hanno svolto nel far nascere il bisogno di avere dei diplomatici
Dei diplomatici che fossero addirittura avesse del carattere della permanenza cioè che stessero sul posto che stessero lì
A lavorare per questa cosa
Ebbene vero Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli Guicciardini
Hanno tutti svolto dei compiti diplomatici
E come si spiega questo
A Berlino grande viale che conduce alla Porta di Brandeburgo
C'è una statua di Petrarca
Stranamente non appare nemmeno nelle guide di Berlino
è una statua bella tu vedi Petrarca in piedi
Che grida
Cosa Greta a Berlino
Grida gli ultimi versi della famosa canzone
Io ho poche ridando Italia mia benché il parlar d'azienda Arno e le ultime righe io Vò gridando facce pace pace
C'è scritto piccolo piccolo sotto
Petrarca io poche ridando lì
All'anno scritta in italiano i tedeschi non tutti parlano italiano quindi è stato non appare nemmeno nelle guide mettere io ne ho fatto più spesso riferimento perché mi sembrava importante
Perché l'Italia questo ma perché
Perché Roma Roma inventato le basi del diritto di quell'elemento che Machiavelli città in contrapposizione alla forza come modo di soluzione delle controversie
Ebbene
E lo spirito romano lo spirito di indirizzarsi anche alle Nazioni di averle conquistate ma di assicurarsi che la pace regna se
Nella colonna di Traiano
Non lontano da qui
Ci si è accorti che Apollodoro architetto siriano che realizzata
Ha fatto partire il punto più basso
Essendo una colonna
Non sono tutti fra scivolare i il primo nasce e cresce e va avanti è l'ultimo diminuisce ebbene l'ultimo esattamente nella verticale del primo il primo rappresenta i barbari daciche dormono
Si vedono delle
No delle fiamme
Torna scritta
L'ultimo
Sono due pecorelle
La prima che sta in piedi la seconda che brucano l'erba proprio per le entrate dell'ultima fascio era la pax romana era Attacks Roma
Questo senso di universalismo
La diplomazia italiana l'ha sempre avuto
Cioè di dirigersi alle genti in generale così come i romani si dirigevano al mondo perché per loro la guerra il mondo finiva lì
E perché fa così
E perché non lo notiamo
No non lo chiamo perché non stiamo attenti ed età
Venti anni dopo la fine della guerra
La seconda guerra mondiale
Un ministro degli esteri Amintore Fanfani
Cosa fece
Presentò la sua candidatura
A presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite
Come tutti sapete benissimo
Ha fatto seguito alla Società delle Nazioni si può dire che il Novecento si è detto ma se i rapporti bilaterali diventano certe volte così ostinatamente che difficili da comporre
Mettiamoci intorno a un tavolo
Perché allora non è più solo tra due ci sono anche gli altri e forse il discorso si fa più ragionevole
E questo è un discorso che è nato dopo la prima guerra mondiale del comune insomma alla Società delle Nazioni ereditata poi con le Nazioni Unite
Ma non è vero che è nato nel Novecento perché nel quattrocentotrentadue avanti Cristo
Sparta
Aveva già organizzato un congresso
Dovevano decidere se fare la guerra a temi accusata di violare
Gli accordi
E tutti gli enti tutte le città-stato del Peloponneso furono convocate da Sparta per decidere affrontarono sistemi problemi prima di procedura
Che dobbiamo invitare
Atene la invitiamo unno
Voi seppero che c'era una presenza di ateniesi che stavano lì per questioni di commercio
E rifecero venire
Votarono la guerra contro Atene ma gli consentirono di parlare
E anche quando fu votata la guerra a quel gruppo di attenersi che era lì
Non gli si fecero delle angherie
Che lasciarono tornare
Tranquillamente
Quindi parliamo
I tentativi lontani ma come diceva Franco Vaccari come mai che siamo sempre e ci ritroviamo sempre nella stessa situazione
Perché la diplomazia contrariamente alle altre professione immaginate per esempio un medico di cent'anni fa che si ritrovi in una camera operatoria di oggi
Non capirebbe nulla di quello che sta succedendo immaginate un militare un ingegnere
è un diplomatico lo potete andare a prendere anche a Sparta nel quattrocentotrentadue avanti Cristo
Lui tratta i problemi che trattiamo noi perché l'animo umano è quello e il fatto di tante qualità ma anche di alcuni piccoli difetti l'invidia
La volontà di in qualche modo
Per
Avere una preminenza sugli altri acquistare delle cose che non sono su due e questo è l'animo umano palchi locandina questo robot cambiare nessuno quindi la diplomazia
Non è affatto cambiata e quando si parla di old e new diplomarsi mettendo in mezzo qui abbiamo Bartolucci che se ne occupa molto di questi temi ebbene devo dire
Partono Bucci allora quello che volevo dire questo che
Può cambiare il sistema di comunicazione possiamo avere un telefonino
Prima non c'era
Prima del telegrafo nel mille ottocentocinquanta non cela il telegrafo fino a quell'epoca del cinquantatré il primo a usare il telegrafo quello sublime Porta fu il conte di Radcliffe
Però voglio dire ma questo non ha cambiato nulla silicea ma l'importanza del diplomatiche molto diminuita perché adesso ci sono gli incontri diretti tra ministri tra presidenti del Consiglio capi di governo
Ma non è vero
Non è vero perché la parola di un professionista di uno che ricordi la storia
è essenziale
Hanno detto ti sembra che il fenomeno Trump
Sia qualcosa di nuovo
Ma non perché
Conosce la figura di del visconte di Palmerston
Alma Easton
Ha avuto una politica altrettanto mutevole capricciosa
Imperativa
E durante il quarto tra sia all'origine non c'è nessuna differenza
E sono gli stessi istinti quindi non bisogna mai ignorare
La storia ed è per questo che il diplomatico che prepara un incontro perché fa un briefing che dice quello che si aspettava altro di sentire eccetera sarà sempre necessario
Si può ci si può illudere che non serva perché non sia così necessario un errore
Di regola gli errori si fanno proprio e molti di questi conflitti peggiorano o altro conoscono dell'escalation sì proprio perché si ignorano
Questi particolari che abbiamo ricordato un momento fa che abbiamo da fare con gli uomini rapporti con gli uomini e i rapporti con gli uomini sono sempre molto difficile
Ma finisco con ricordare perché qualche esempio
Che guiderà
Detto tra le righe
Una maggiore conoscenza di questo spirito un po'aperto della diplomazia italiana di questo spirito
Di ascolto di capacità di ascolto di capire venne l'interlocutore e di fare in modo che l'interlocutore si senta sempre a suo agio
Fanfani l'ho detto prima presentò la sua candidatura cosa fece frontali in quei tre mesi
Prima di tutto c'era la guerra in Vietnam
Chiamo la Pira
Un sindaco di Firenze noto per le sue
Straordinari gli entusiasmi
Che lo portavano a vedere fare di Firenze è una città della pace
Comincio a Roma convocare tutti come fa adesso Franco qualche con la rondine
I miei amici perché fare incontrare degli amici e la cosa più semplice dell'universo
Incontrare i nemici è una cosa un po'più difficile
Allora la tirando con Primicerio che nel suo assistente un professore di filosofia e di matematica andarono a o Ciminna da oggi in in Vietnam
E tornarono a New York io ero mi trovavo ero molto giovane in quel momento ma mi mandarono io che allora assistetti a molti di questi incontri
Abbiamo un piano anziani nel venti anni dopo ora la guerra mondiale che aveva visto l'Italia stremata in macerie sedeva hanno il più alto scanno delle Nazioni Unite come presidente dell'Assemblea generale
E parlava di questo della pace in piena
Voi potete immaginare gli americani con accorsero
Non si fecero molto piacere
Ma fece anche di più disse ma la Cina
Ma dovrebbe proprio essere la piccola isola dita uan rappresentare qui all'ONU
Anche qui turbando la tranquillità dei nostri amici americani
Ma poi ne fece una straordinaria
Disse che non si poteva fare a meno di invitare il Papa Paolo sesto al quale nessuno aveva mai pensato
Il cosa doveva fare Paolo sesto
Insegnare alle Nazioni
Quello che la dottrina della Chiesa
Della speranza come dice dice del papa Francesco per questo Giubileo
Ma anche per la solidarietà nei confronti dei Paesi più poveri
Della riduzione dei conflitti del rispetto della dignità dell'uomo
Perciò voglio dire Fanfani ministro degli Esteri fece questa
Moro
Merito
Guarda sempre quel bellissimo libro di Agostino Casaroli la il martirio della pazienza
Moro era un uomo persiste
Non l'ho mai visto aggirarsi contro nessuno
Anche nei momenti più difficili a Bruxelles quando lui aveva la presidenza
E vedeva che c'era un momento di difficoltà
Lasciamo andare
Tanto che questo succedeva certe volte alle prime ore del mattino
La gente era stanca aveva sonno avrebbe avuto voglia di tornarsene a dormire
A lui non si mobilita
Rimaneva seduto come il nostro presidente Massimiliano Romeo quei Sora sulla sedia io allora uscivano giravano vagavano per i corridoi ma la seduta era sempre riaperta
E dovevano prima o poi tornare e quando tornavano erano molto più ragionevoli di quando erano usciti
Moro
Questa l'incapacità
Di accendere i conflitti
Totale incapacità di accendere i conflitti e dire che questo uomo
è stato trucidato dalle Brigate Rosse
Menzione almeno un altro De Mita
Io ero consigliere diplomatico non lo conoscevo ma il ministero mai mise in una rosa è una rosa che adesso il petalo il meglio
E andai a Palazzo Chigi
E da lì è interessante perché
La di il diplomatico vive due mondi diversi vive
Al centro nella macchina del Governo ellissi deve industriale per far sì che ci siano mediazioni tra mondi diversi tra la politica
Il rapporto con la politica estera e così via ma poi c'è un altro mestiere dei miei colleghi conoscono benissimo
Quello di andare nella periferia
Fuori dalla macchina del Governo e di rappresentare
Ebbene in quel periodo io torna invece al centro della macchina del Governo
E De Mita era stato nominato ad aprile
E un mese e mezzo due mesi dopo bisognava e si dice stava per essere convocato il G7
Nel G7
Dell'ottantotto
Ed era in al Cremlino un uomo che si chiama
Si chiamava purtroppo non c'è più go Mikhail Gorbaciov
Cos'era successo con Gorbaciov offre in quei tre anni dall'ottantacinque all'ottantotto
Era cambiato tutto invece di quei leader legnosi ai quali eravamo abituati a vedere al Cremlino anziani ripetevano stancamente i dogmi
No era uno che ascoltava che usava un linguaggio diverso
E De Mita era rimasto molto colpito da quello che aveva letto non l'aveva mai incontrato
Ma quello che aveva eletto su di lui
E quando ci ritrovammo al G7
Intorno al tavolo
I documenti ormai erano scritti ma cosa dici
Che questa distensione nei rapporti Est Ovest
Erano era la fine della guerra fredda l'ultimo periodo della guerra fredda
Questo miglioramento nei rapporti tra il gruppo occidentale il gruppo comunista
Questa nuovo rapporto che aveva portato all'eliminazione dei missili
Di teatro in Europa c'è un dei missili da una parte e dall'altra che servivano solo a distruggere noi europei
Tutto questo era merito di che cosa
Della forte Risoluzione dell'Occidente che aveva mostrato con l'Alleanza Atlantica la sua imperturbabilità di fronte a queste a di serenità sì ma bisogna essere in due per ballare
E e tu puoi benissimo essere duro così ma la distinzione non viene se dall'altra parte non c'è qualcuno che dimostra un minimo di interesse a parlare con te eccetera
Fece cambiare quella ricca
Difficile perché i testi erano già tutti stati approvati dicembre arrivano per ultimi
Ma fece cambiare quella frase
E questa frase riportata dall'ambasciatore Lycos sovietico
A
Mosca
Provocò un immediato invito di De Mita
A Mosca
Con precedenza sul cancelliere Kohl
Che ne aveva già organizzata da molto tempo prima
Questo l'ho voluto citare questo fatto perché questa attenzione che fu prestata
A questa nuova dirigenza al Cremlino
Condiviso ampiamente dal ministro degli esteri che allora era Andreotti che diventò poi presidente del Consiglio era certamente la più visibile
Tra i Paesi del G7 anche tra gli europei
E fece sì che l'Italia svolse in quel periodo
Un'attenzione particolare vedevamo per la prima volta Andreotti aveva la ripugnanza per la guerra
Tutti quelli che l'hanno in qualche modo vissuta Mitterrand Andreotti occorre
Avevano un atto totale
Disprezzo e ripugnanza della guerra
Io non ho mai visto dei leader che quando parlavamo della guerra di sito mi diranno gli occhi
Perché l'avevano vista da vicino addio vista dodici
Ebbene
Passiamo a un altro altri casi
Dove la diplomazia italiana aperto la via del dialogo
Ha riaperto il dialogo
In Cina
Nell'ottantanove
E nel novanta dopo la caduta del muro caddero tutti i regimi comunisti e la democrazia si estese al mondo intero
Con due eccezioni
La Cina e il Vietnam
In Vietnam in Cina ricorderete quella fotografia di un ragazzo davanti a un carro armato
C'era stata questa ribellione degli studenti
Ma schiacciata con la forza
La reazione dell'Occidente era stata la solita
Sanzioni
Non parliamo più con i cinesi sono dei barbari perciò
E lì fui premia riparlare con loro fummo noi
Io andai a Mosca nel marzo del novantuno un anno e mezzo dopo Tienanmen
Preparare la visita di Andreotti Andreotti fu il primo leader occidentale a riprendere ma si può isolare la Cina
E un pensiero
Riesci come siccome si fa un miliardo e quattrocento milioni di persone
E successivamente abbiam fatto la stessa cosa perfino con l'Iran Lamberto Dini
Dopo tutto alla storia con l'Iran per gli ostaggi questo e quest'altro
Arrivò un invito io ero nasce
Il ministro degli Esteri coraggiosi che avevo conosciuto voleva vedere fare due chiacchiere lì sì a Dini ma io ci andrei
E lei andammo poi con Dini con Prodi
E Khatami venne in Italia fummo i primi a riaprire un timido dialogo con iraniani
E passo perché un tre
Al due mila e uno due mila e due e due mila e tre
Nel due mila uno il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Il primo incontro con i grandi leader avviene a Genova
Lui non aveva mai incontrato Putin non aveva mai incontrato
George Bush Junior
Non conosceva Chirac
Neppure Schroeder e neppure Koizumi grosso il per giapponese
E allora gli organizziamo delle visite prima dell'inizio degli incontri con ciascuno di questi fatti
Ricordo bene quello con Putin
Berlusconi
Che aveva questa capacità di stabilire rapporti con tutti
Con molta facilità avere un seduttore
Gli disse
Questo maschera fredda gelida di Putin
Dice lei presidente
Ha un grande paese
Tutte le risorse dell'universo si trovano concentrati
Nella grande Russia
Noi
Siamo più piccoli ma abbiamo la tecnologia
Perché non lavoriamo insieme
Voi ci date le materie prime noi li aiutiamo a svilupparlo
La tecnologia
Perché non entrerà anche nel mercato comune
Ricordo il mio collega russo che
Mikhail Paschi norme Nikolay Spassky che ho sentito bene sì ha detto così
Perché non siete nel mercato comune
E troppo poco che si era parlato dell'economia disse
Noi presidente abbiamo un nemico comune
Lo stesso il terrorismo
Voi avete il terrorismo ceceno mi parlava prima Franco noi abbiamo il terrorismo islamico
Ma perché non lo combattiamo insieme
Nella NATO
Ora sembravano parole così perlustrazione comune
Ma un anno dopo a Pratica di Mare
Berlusconi aiuto nascere il primo comitato nato in Russia
Mantenendo la parola
E poi mi mandò a me a Bruxelles
Con l'incarico di far riconoscere alla Federazione russa
Il carattere di un partenariato strategico
Cosa che riuscì anche per miracolo perché il Milan avvengono vedo qui che abbiamo la sorella che ce lo ricorda
Io invitai al cuore terra come al comitato dei rappresentanti permanenti avendo la presidenza italiana
Invitai il rappresentante americano
Ma quando tutto molto bene perché i baltici e gli altri tutti molto contenti
Ma poi dissi loro che avrei invitato il russo c'era qualche mugugno decisi scusa l'uno accanto all'altro
E questo russo che si chiamerà si chiamava psichiatra sia ancora vivo dichiara di Franco
Ve ne fu felice non era mai stato invitato da nessuno
Noi con un semplice invito a un incontro
Dove fu aggredito verbalmente dalla Polonia baltici da gli svedesi eccetera parlammo però gli spagnoli tedeschi gli italiani francesi un una musica molto diversa
Franco pochi mesi dopo diventò primo ministro compiuti
Lo incontrai
Perché stavo andando in mostra in cui era stata appena nominato e voglia a tutti i costi vedermi tiratissima come lo chiamerò questo qua
Signor primo ministro
Presidente
Poi uscì luglio uomo credo tre volte mentre molto più grosso
La fece Umberto
Mikhail commessa era rimasta l'amicizia
Voglio dire son quelle cose che capitano che sono le piccole gioie della vita che ti capitano ogni tanto che in qualche modo rischiarono la giornata
E dirò semplicemente che è stata una gioia essere qui ringrazio molto il presidente ringrazio tutti voi mi scuso per il ritardo
Ma ero a raccontare alla sala stampa del Vaticano
Una cosa che farà piacere a tutti voi noi abbiamo la più bella campagna Bongiorno la più bella campana del mondo campanone di San Pietro è stato fuso da Valadier il padre dell'architetto
Questa campana pesa oltre nove nove tonnellate e mezzo
In misura quattro metri
Quando suona i romani Bersani
Tre volte l'anno
E sempre apparentemente molto noi siamo andati con un artista americano
Abbiamo catturato le sue vibrazioni
E abbiamo fatto sentire la sua voce
Quando ascolta che cosa le voci di tutti i colori le voci della città le voci delle vittime dei paesi
Dilaniati dai conflitti le voci
Di gioia dei fedeli
Le abbiamo registrate
E si sentiranno domenica
Del portico di San Pietro domenica sedici nella notte bianca degli artisti c'è il Giubileo degli artisti che comincia il quindici e il sedici e diciassette
E si sentirà all'inizio alle otto alle dieci e poi continuerà per il Giubileo
Quindi
E di nuovo una voce una voce della diplomazia di perché questa voce la si sente dappertutto
L'immagine
Si può trasferire ma occorrono grossi mezzi il suono basta il nostro orecchio
E noi la faremo sentire dappertutto
Perché stiamo discutendo con la NASA se ce la fa suonare nella navetta spaziale
E allora la voce di San Pietro
La si sentiva nell'universo
Bene allora grazie noi abbiamo vista l'ora tarda necessità di tornare in Aula ma io sono veramente felice ringrazio ancora all'ambasciata ore presidente di rondine Franco Vaccari per questa questo contributo anche di speranza credo perché entrambi sanno
Dimostrato come il dialogo abbia e possano avere successo senza nascondersi fronte al fatto che i conflitti esistono e bisogna stare vigili e bisogna stare vicini come ci hanno ricordato loro e non scoraggiarci mai
Quindi è una è stato un incontro di grande speranza siamo veramente grati del vostro lavoro di quello che avete fatto di quello che state facendo ancora
E credo che oggi tutti noi abbiamo compreso quanto possa essere efficace l'impegno
Di ciascuno di noi cosa posso fare io cosa possiamo fare nuovi nuovi nel nostro piccolo cerchiamo di promuovere oltre la diplomazia ufficiale quella popolare anche quella parlamentare che deve esistere speriamo continui grazie
Franco