Presentazione della Relazione Annuale del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio del 2023

E per la presentazione della relazione annuale del garante così come prevede l'articolo sette della legge regionale numero trentuno del due mila tre istitutiva di questa autorità di garanzia
Ricordiamo che la Regione Lazio è stata la prima Regione restituire un garante dei detenuti a pochi mesi di distanza dall'istituzione del Garante dei detenuti del Comune di Roma
Do quindi la parola al professor Anastasia il Presidente del Consiglio regionale l'onorevole Antonello Aurigemma ci raggiungerà a breve grazie
Bene
E autorità già in sé di ospiti innanzitutto desiderio ringraziarmi della cortesia con cui avete voluto rispondere
All'invito alla presentazione della relazione sulle attività svolte dal garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Lazio nello scorso anno
Non è mai facile riassumere un anno di lavoro in una relazione scritta
E men che meno in una presentazione orale che ovviamente non intende dissuadere nessuno dei presenti dal tornare la prossima volta
Tantomeno è facile in un contesto come questo
E di ieri come molti avranno letto sui giornali come alcuni di noi hanno saputo
Per indiretta purtroppo
La la notizia di un decesso nel carcere di Viterbo che ha causato una vera e propria rivolta a questo a volte il termine eccessivo
Da parte dei suoi compagni e tensione
L'autorità giudiziaria ovviamente accerterà tutto quello che c'è da accertare sulle cause di morte di Alex trentadue anni in carcere da soli sei giorni
E su quel che ne è seguito
Così come ovviamente l'autorità giudiziaria fa e farà tutte le verifiche necessarie
Sulle morti volontarie e involontarie che si stanno susseguendo in queste settimane in questi mesi in molte carceri italiane e anche fuori
Tra il personale di polizia
Solo di domenica scorsa e la notizia del suicidio di un agente della polizia penitenziaria in servizio a Roma
Il sesto in Italia quest'anno
Sei agenti che si sommano ai cinquantaquattro cinquantacinque detenuti che si sono tolti la vita in Italia dall'inizio dell'anno
Di cui almeno tre o quattro nell'azione di cui due ancora a Regina Coeli ancora nella settima sezione
Come tre dei cinque dell'anno scorso
Perché Quinto non so dove devo puntare
Per forse c'ho bisogno del computer
Eccolo
No
Così
Questi sono i dati appunto
Di di questi anni in Italia e nella nella Regione Lazio
E questi sono i dati dei suicidi e anche degli atti di autolesionismo perché non dobbiamo dimenticare che molti segnali di sofferenza e di preoccupazione
Li vediamo già appunto in negli atti di autolesionismo delle persone che sono costrette in carcere
E una lunga scia di morti quella che vediamo allungarsi sul nostro percorso in questo due mila ventiquattro che non può lasciarci indifferenti
E che non mi consente
Ovviamente di fare una relazione storica su quel che è successo lo scorso anno senza vedere quello che sta succedendo intorno intorno a noi
Ogni suicidio è una storia a sé è una storia individuale di disperazione di sfiducia
Che non sempre l'istituzione poi intuire prevenire cosa che certo però non esime dal provarci
Ma che non può tramutarsi io questo l'ho detto più volte quasi annualmente in questo pensioni lo voglio ripetere anche oggi
Non può tramutarsi nella ricerca di una colpa individuale
Di questo o di quello che non ha capito non ha vigilato non è intervenuto
Non credo che sia questo quello che ci serve un capro espiatorio anche per ogni morte in carcere come se non ne avessimo abbastanza in questa società che cerca per ogni cosa le responsabilità altrui
Senza mai sapersi prendere le proprie
Di fronte alla tragedia della morte volontaria in carcere
Non è il Cpr nel centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria come accaduto quest'anno poco distante da noi qui
A Ponte Galeria quando Usman assilla un ragazzo di ventidue anni proveniente dalla Guinea si è tolto la vita lasciando scritto sul muro il suo ultimo desiderio che il suo corpo tornasse a casa dalla madre
Di fronte a queste tragedie viveva cerca di capire cosa spinge questi ragazzi a decidere di farla finita
Da dove arriva la loro disperazione e dobbiamo riconoscere che troppo spesso non siamo in grado di dare speranza a chi è in carcere così come a chi fugge dalle guerre dalla povertà
E non possiamo permetterci di sottovalutare quello che accade registriamo diffuse condizioni di criticità nei luoghi del di privazione della libertà
Criticità che sembrano echeggiare assi le une con le altre
Buongiorno presidente
Nelle carceri per adulti aderenza dall'istituto penale per minori di Casal del Marmo che sta soffrendo diciamo sì anche quello
Una situazione particolarmente delicata
Al centro di permanenza per i rimpatri Ponte Galeria
Tutte segnate da una domanda di privazione della libertà che sopravanza tragicamente la capacità del sistema di accogliere e trattare in modo dignitoso le persone
Che debba essere punite o semplicemente curate o semplicemente trattenute
Quello che in gergo chiamiamo sovraffollamento e che non è un fenomeno naturale ma il risultato di azioni e reazioni decisioni e mancanza di decisione
Qui vedete
Qui vedete
Il numero delle presenze in carcere nella nella Regione Lazio e come sta crescendo
In questi in questi mesi è in questi anni e quindi le difficoltà che vengono al sistema che peraltro come tutti sapete e in grave carenza di personale non solo la parte penitenziaria ma io lo dico perché qui ci sono tanti operatori sanitari perché la Regione ha una principale responsabilità in materia anche nei servizi nei servizi sanitari che faticano diciamo sia seguire le le persone le persone detenute
Quindi ha dette
Il il tasso di affollamento nelle carceri della regione Lazio che è più alto di quello nazionale
E che ci sfida diciamo sia problemi anche anche più gravi vedete come si alza in questi anni e come si stacca addirittura da quello da quello nazionale la Regione la Regione Lazio è tra le regioni che ha il tasso di affollamento più alto
Più alto tra le Regioni italiane
E deve fare i conti con queste con queste difficoltà che poi si ripercuotono perché i dati generali non ci dicono poi mai la realtà di quello che succede in ogni singolo istituto e finanche in ogni singola sezione
E finanche in ogni singola sezione e qui vediamo appunto come quanto si è più alto il tasso di affollamento che abbiamo
Nel nella nostra regione rispetto a livello nazionale e come alcuni istituti soffrono particolarmente oggi di queste condizioni di sovraffollamento qui
E con noi tra le altre la ringrazio la direttrice del carcere di darceli che diciamo sì in questi mesi sta affrontando una situazione di straordinaria difficoltà
Peraltro appunto con quella carenza di risorse umane materiali diciamo che che conosciamo come vedete soltanto le piccole case di reclusione non sono in sofferenza che il resto un sistema intero diciamo si presta patendo la condizione la condizione di di sovraffollamento
E questo lo vediamo ormai anche
Nella giustizia minorile negli istituti penali per minori che invece sono sempre stati al riparo da questi grossi problemi
E che hanno una tradizione anche di attività di intervento di sostegno alle persone che vi sono incluse molto molto importante che però anche oggi oggi anche gli istituti penali per minori mostrano le loro difficoltà vedete
Quanto sono cresciute diciamo sì le presenze all'interno dell'istituto penale per minori di di cassa di Casal del Marmo in questi in questi mesi
E qui vedete anche
Quanto crescono a discapito degli inserimenti in comunità
Se guardate e fatto un confronto tra la prima e l'ultima colonna diciamo che sono quasi equivalenti numero di persone trattate la differenza è nel fatto che sono più in carcere che fuori e questo per la storia e la cultura della giustizia penale minorile in Italia
Un segno di di crisi di difficoltà
Che bisogna affrontare affrontare come tale ecco guardate diciamo queste sono i i dati appunto che riguardano minori guardate addirittura questi dati che io ho trovato elaborando diciamo con miei collaboratori veramente impressionanti e rapporto tra gli ingressi nei cento nel centro di prima accoglienza per minori
E gli ingressi nell'istituto penale per minori
Fisiologicamente per come è pensata la la giustizia minorile fisiologicamente dovrebbe essere come era un tempo
Tanti ingressi in CPA pochi ingressi dei pm oggi se guardate sì gli ingressi sarà un pochi ma sono gli stessi chi entra incipiente Gelmini PM
Questo è il segno diciamo così di un di una condizione di difficoltà e di crisi evidentemente del del sistema della giustizia penale minorile e così capiamo anche come dire quello che accade perché Casal del Marmo e il è il luogo dove ormai più frequentemente abbiamo notizie di no di proteste di atti di aggressione fra i detenuti nei confronti degli agenti di polizia
E veniamo alle a uno dei temi diciamo così più più importanti per noi come istituzione regionale e più complicati anche nell'opinione pubblica
Che nella
Le nostre residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza
Residenza diciamo aperte diciamo per una
Continuo insistere ripeto sì una sacrosanta decisione di chiudere i vecchi ospedali psichiatrici giudiziari e che pure diciamo costituiscono un problema perché hanno restituito al pensiero al penitenziario
Un sacco di problemi di salute mentale che penitenziario di cui il penitenziario non si curava
Perché tanto prima o poi grazie alla norma che consentiva il riconoscimento delle infermità mentale sopravvenuta le persone con problemi di salute mentale venivano mandati in ospedale psichiatrico giudiziario
La riforma che ha impedisce questo scarico ha restituito al carcere i problemi di salute mentale che ovviamente richiedono qui vedo alcuni dirigenti dei dei servizi di salute mentale che operano all'interno delle carceri nostra regione che demente richiedono un diverso modo di lavorare dentro gli istituti
Che non può più essere quello del tempo che fu quando lo psichiatra veniva chiamato per fare la consulenza e valutare se la persona dovesse essere messo in osservazione e poi nel caso mandato in ospedale psichiatrico giudiziario no
Ora dentro le carceri bisogna avere delle équipe di salute mentale capaci di prestare prende farsi carico prenderà e e prestare cure nei confronti delle persone con problemi di salute mentale in carcere non perse
Non come si dice senza fine ma se fino a quando non sia possibile come la Corte Costituzionale ha detto
Trasferire la persona con gravi disturbi di salute mentale in una soluzione
Di cure Esterina
Che è quello che la Corte costituzionale ha detto riconoscendo l'equivalenza della patologia mentale con quella della patologia fisica ai fini della sospensione pene quindi della possibilità di accedere a forme di detenzione domiciliare
Tutto questo diciamo è quello che cambia deve cambiare Stack cercando di cambiare con grande difficoltà perché i nostri servizi in carcere ovviamente soffrono anche loro delle carenze di personale e soffrono della difficoltà di cui vedremo tra un attimo soffrono anche le Remus della difficoltà di trovare personale sanitario disposto a lavorare uno nel pubblico in generale
Dunque all'interno dei luoghi di privazione della libertà dove il lavoro è molto più faticoso
E quindi chi può sceglie
Di lavorare diciamo magari aggiorni magari a ore nel privato piuttosto che prendersi
Tutte le nostre ASL in questi in questi mesi in questi anni hanno fatto bandi di concorso per personale sanitario bandi di concorso a tempo indeterminato
E nessuno che partecipa ho nessuno che sceglie di andare a lavorare in questi posti queste sono le difficoltà con cui abbiamo che fu e vedete diciamo le presenze all'interno all'interno delle Renzi in questi anni nella Regione Lazio
Non sono poche ma non sono quante le strutture potrebbero consentire e questa è una cosa su cui evidentemente dobbiamo interrogarci in parte dipende dalla carenza di personale che nelle strutture sanitarie riduce conseguentemente la capacità di accoglienza
Perché viva Dio
Mi permetto di dirlo secondo me dovrebbe funzionerà anche per il carcere se non c'è personali sufficiente non si può accogliere persone oltre perché il problema del sovraffollamento non è solo un clone di spazi opere di tutte le risorse anche delle risorse di personale e però questo fa sì che molte Remus non possano lavorare diciamo sì a ha capacità piena perché non hanno il personale per lavorare capacità piena noi abbiamo nella nostra regione cento sei posti Renzo e il rapporto tra posti Remus e popolazione residente più alto d'Italia
Abbiamo più posti Renzi di qualsiasi altra regione d'Italia
Questo deve essere chiaro eppure abbiamo questa lista d'attesa
Abbiamo questa lista d'attesa che di parte dipende in parte dalla incapacità di utilizzare tutti i posti diciamo disponibili per ragioni di personale o per valutazioni cliniche che richiedono di come dire evitare la compresenza di più di più pazienti nella stessa nella stessa stanza
E ma poi abbiamo anche diciamo problemi di vista tesa che dipendono qualche volta da una domanda di internamento
Che talvolta appare eccessiva io vi faccio vedere questo caso le persone in lista d'attesa Remus
Non sono abbandonate a se stesse son tutte seguite dai servizi di salute mentale la Regione tutte quelli che stanno a casa quelli che stanno in in struttura residenziale quelli che stanno in
In SPDC quelle che stanno ahi noi in carcere
Sono tutte eseguite nei servizi di salute mentale
Il punto che mi sono sempre chiesto diciamo si riempie
E che ovviamente pongo anche alle valutazioni della Turchia giudiziarie quando diciamo su una permanenza così lunga in vista tesa a caso seguito al domicilio dalla dal servizi di salute mentale si protrae
Non sarà il tasso di fare una rivalutazione della stretta necessità dell'internamento di quella persona in passato a me a noi è capitato di vedere persone che sono state portate in rebus semplicemente perché scorreva la lista
Poi diciamo sì che nel frattempo avevano trovato un equilibrio diciamo così di di di trattamento magari erano addirittura in una struttura residenziale che il naturale approdo dell'uscita dalla Renzo diciamo
E venivano portati via dalla sotto presidenza per portarli in Rete cioè per ricominciare il turno e per impedire a qualcuno di fatto ad entrare io penso cioè a smaltire questa ristrettezza e quindi su questo bisogna lavorare tutti insieme e credo per fare di più e fare meglio comunque certamente scusate
Certamente quelle quel dato un diciamo che ci segnala la crescita della lista d'attesa nell'ultimo anno è un problema che bisogna affrontare sapendo che la una delle difficoltà importanti del sistema Renzo nel nostro nel nostro territorio nonni
Dato dalla
Dalla appunto capienza delle Renzo dice mai dato dalla capacità ricettiva del territorio
Nelle all'interno delle aree scusi come spesso anche all'interno del carcere quando vengono accertato delle condizioni di incompatibilità
Poi la difficoltà maggiore trovare la struttura esterna che possa farsi carico della persona che può uscire dall'arena scritta può uscire dal carcere
E quindi diciamo anche in questi termini bisogna ragionare sul sistema di servizi di salute mentale
Considerandolo nella sua globalità senza separare il pezzetto Remus perché dipende dalla giustizia d'arresto perché se il sistema di salute mentale
Non funziona anche quei quelle persone che sono in re se non hanno poi la capacità di uscirne non hanno dove andare non hanno accoglienze su questo
Lo troverete tra le le mie raccomandazioni diciamo cosa di cui abbiamo parlato anche nell'osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria bisogna chiedere anche qualche vincolo in più agli enti accreditati
Alle strutture accreditate con i servizi sanitari della Regione che non possono permettersi come spesso fanno di rifiutare le persone che vengono del percorsi penali
Allora se c'è una convenzione con servizi sanitari la Regione
E conosce diciamo sì il contributo che soggetti privati danno nell'accoglienza delle persone compreso tutto mentale
In quel in quell'accordo ci deve essere anche un impegno minimo ovviamente nessuno chiede alle comunità terapeutiche di trasformarsi diciamo sì interne istituzioni diciamo simile delle Renzo di secondo livello ecco non è questa diciamo però l'impegno a diciamo sì accettare persone che vengono percorsi
Di penali è una cosa fondamentale
Vale per le REM se e vale in generale per il sistema dei dei sanitari di serie dei servizi di salute perché spesso ne troviamo una difficoltà sì ad accogliere fuori le persone che sono all'interno
Degli istituti degli istituti penitenziari
Queste sono le difficoltà che vediamo più grandi qui ma poi
Potremmo diciamo
Continuare vedendo quello che succede nel centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria un'altra realtà molto molto delicata molto sofferente in cui ancora la scorsa settimana qui c'è la collega garante dei di Roma Capitale ha passato una notte Trento diciamo di a Ponte Galeria per una protesta dei del dei trattenuti diciamo un'altra realtà che Allo stato al grande difficoltà difficoltà legate soprattutto alla mancanza di di di prospettive in qualche caso anche alla mancanza di senso del trattenimento se se guardate questa questa slide vedete che i rimpatri che vengono effettivamente svolti dal centro di Ponte Galeria riguardano il venticinque per cento il venticinque per cento delle persone tratte le altre vengono trattenute così ora diciamo addirittura per diciotto mesi vengono trattenute senza diciamo sì alcuna alcuna prospettiva in qualche caso siccome mancano gli accordi di riammissione con i Paesi di provenienza
In qualche modo caso anche sapendo che sono trattenuti senza prospettive
E allora in questa situazione voi capite che la la condizione particolarmente difficile proprio ieri con la collega calderone siamo stati a incontrare il prefetto di Roma che appunto oggi non poteva essere qui con noi abbiamo discusso lungamente dei prevede Cpr e c'ha assicurato una disponibilità della della Prefettura riattivare forme di come dire
Di attività dentro questi luoghi che riempiano la giornata che non li facciano essere semplicemente diciamo sì una sorta di clausura forzata in degli ambienti diciamo che appaiono anche in qualche modo ostili
è un percorso che possiamo fare con con la Prefettura per diciamo sì attenuare le condizioni di disagi difficoltà che ci sono dentro dentro il il CPE verremo più avanti ha questo di a questi temi
Cerco di muovermi il più rapidamente per non prendervi troppo troppo tempo
Le presenze in carcere e il sovraffollamento penitenziario appunto dicevo non sono solo un po'le distanze ma anche di inadeguatezza delle risorse e dovremmo fare attenzione per esempio noi in Regione
In Regione tutti noi come comunità regionale ma anche nelle regione come Regione Lazio per esempio a
Alla realizzazione dei nuovi padiglioni detentivi in tre istituti penitenziari della regione
Tre padiglioni detentivi nuovi significano
E programmate ottanta persone in più
Poi dei fatti ce ne saranno centoventi centocinquanta
Qualcuno ha parlato da parte dell'amministrazione penitenziaria con da Regione per programmare le risorse per esempio di assistenza sanitaria dentro con istituti non è la stessa cosa
Garantire l'assistenza ai non so quanti sono ora potrei dire un numero a caso cinquecento detenuti di di Civitavecchia e poi averne settecento domande
Perché il servizio sanitario sempre lo stesso
E dovrà prestare assistenza a quei detenuti in più e questa è la difficoltà di cui bisogna sempre tener presente vale per il sanitario come vale per il penitenziario cioè avremo il personale che aprirà le le Camere detentive le sezioni che vigilerà in queste strutture
Questa è una delle difficoltà con cui bisogna necessariamente
Fare i conti e così appunto che il sovraffollamento diventa rischia di diventare abbandono e diciamo sì produrre quello che abbiamo detto io credo e questo
Mi appello senta anche di rivolgere a tutto il mondo che lavora sì nel nelle carceri
Sia il personale dell'amministrazione penitenziaria sia il personale sanitario ma anche
Tanto volontariato che si impegna in carcere che garantisce un attività essenziali dentro il carcere io credo che dobbiamo in qualche modo
Smettere di giocare a guardie e ladri scusate se diciamo sì alcun poi la mano però me pare che diciamo sì in questi mesi diciamo sì il rincorrersi di notizie su proteste
I violenze contestazioni eccetera eccetera eccetera ci danno il quadro di un sistema che in grande difficoltà
In cui alla fine e viene facile diciamo sì per le parti in gioco schierarsi l'uno contro l'altro ecco io credo che invece dobbiamo
Uscire da questo gioco di guardie e ladri bisogna credo disarmare il confine
Bisogna scommettere sulla convivenza che significa per noi diciamo guardo
La la mia amica Irma continuerà garante nazionale delle persone private della libertà scommettere sulla universalità dei diritti che son di tutti diciamo e suo riconoscimento reciproco
Che bisogna dare alle popolazioni le persone detenute così come le persone detenute devono dare al personale che opera diciamo all'interno
All'interno degli istituti questo riconoscimento reciproco questa idea del due mila sette credenti e il grande patrimonio della riforma penitenziaria italiana
Che non a caso ricordiamocelo ha pacificato le carceri scommettendo sulla promesse rieducativa e dobbiamo tornare a da Vieri fiducia su questa su questa possibilità e io qui vedo e mi avvio alla conclusione il ruolo degli enti degli enti territoriali ho detto tante volte
Come portavoce della nostra conferenza ore finalmente me ne sono liberato diciamo ma mi resta diciamo questa
Il ruolo degli enti territoriali che il ruolo degli attori che devono possono sul territorio promuovere
Azioni e politiche per la salute per la formazione per il lavoro per il sostegno per il sostegno sociale
L'articolo ventisette della Costituzione definisce una responsabilità repubblicana non è una responsabilità del ministero tra giustizia
Evitare i trattamenti contrari al senso meta
Tendere alla rieducazione appena no è una responsabilità di tutti di tutte le istituzioni pubbliche e per esempio delle istituzioni territoriali che hanno la massima responsabilità
Nelle politiche della salute e delle politiche sociali nelle politiche attive per il lavoro nelle politiche della formazione professionale
Hai la responsabilità del degli enti degli Enti locali dei comuni per esempio diciamo sì nel nel nella gestione non sudanesi sociali ma dell'anagrafe e dell'accesso ai documenti a di identità
Perché senza quell'accesso all'identità non c'è accesso a nessun servizio e quanti ne sappiamo presidente finiti di persone che potrebbero aver qualcosa ma non sappiamo neanche dove iscrivervi a quale registro anagrafico se sono stati scritti da qualche parte diciamo queste sono e questo definisce la responsabilità repubblicana articolo ventisette di tutte le istituzioni oltre che delle
Degli attori del privato sociale del volontariato di coloro che collaborano e portano la loro opera qui ci sono tantissime persone con noi oggi vedo sia delle scuole dell'università del volontariato che sono impegnati in questo campo
La Regione Lazio e impegnati in questo in questo campo diciamo in maniera importante significativa vorrei ricordare che appunto è stato recentemente inaugurato
Il blocco operatorio di Regina Coeli
Programmata diciamo sì la realizzazione di un poliambulatorio specialistico a Rebibbia che dovrebbe consentire di attenuare i problemi della assistenza sanitaria specialistica negli istituti del polo di Rebibbia anche se qui dobbiamo ricordare dobbiamo dire
Sempre i nostri amici dell'amministrazione penitenziaria
Che c'è un problema diciamo sì
Non ci mai nessun istituto penitenziario con il maggior impegno di qualsiasi religione potrà dentro il carcere garantire l'assistenza sanitaria necessaria a tutte le persone che sono sempre ci sarà necessità dei servizi dei servizi sanitari esteri
In più nella nostra realtà abbiamo le esperienze dei reparti di medicina protetta del Pertini e di Bel Colle che ci aiutano ma che non possono fare comunque
Servirà l'accesso alla diagnostica e la specialistica dei servizi territoriali e su questo l'amministrazione penitenziaria deve impegnarsi di più riguardo alle risorse dei nuclei di traduzione e piantonamento dentro
Degli istituti di pena
A me è capitato da ultimo una cosa che ancora non avevo mai sentito diciamo
Tutta la mia infonde esperienza di una detenuta che è stata accompagnata in ospedale affatto la Prevost specializzazione per un intervento chirurgico ed è stata riportata indietro perché
Il il nucleo traduzioni della polizia penitenziaria non poteva garantire il piantonamento postoperatoria
Questa è una cosa che io ancora non avevo mai sentito diciamo di tutte le copie che generalmente non li portano ma che addirittura sia stato portato e riportati indietro dopo la prevista realizzazione perché non si poteva garantire
Il l'assistenza la vigilanza diciamo così postoperatoria è una cosa che ancora non avevo mai sentì su questo serve un impegno da parte dell'amministrazione dei pensieri siamo tutti consapevoli che ho detto io per prima delle difficoltà di risorse e di risorse umane della polizia penitenziaria bisogna pensarci forse bisogna pensarci qui
Mi rivolgo all'autorità giudiziaria il presidente immediato che oggi ci fa l'onore di essere con noi alla presente finiti Forces anche ripensare ad alcuni ordini di priorità
Quando c'è un intervento importante da fare quando c'è una diagnostica importante da fare per la salute e la persona forse le necessità di sali sanitari di salute vengono prima
Delle necessità diciamo giudiziarie di ascoltare una persona in giudizio diciamo quello che sia bisogna capire se c'è diciamo sì una possibilità di
Di revisione di questi criteri di di priorità che capisco sono importanti ma e così diciamo stiamo lavorando con l'assessore reggimenti alla all'applicazione della legge sette che la principale legge regionale di sostegno alle attività del dell'associazionismo e del volontariato dentro gli istituti penitenziari
Lo scorso anno in questa sede avevamo lanciato l'idea di un premio per alla memoria di Cosimo Rega grande attore
Attore detenuto che ci ha lasciato
Due anni fa ormai e con il presidente Aurigemma in occasione della festa del cinema abbiamo diciamo presentato questo premio che speriamo possa essere abbrevia breve bandito insomma
Il lavoro da fare ce ne e stiamo stiamo cercando di farlo bisogna assicurare appunto risorse dentro e fuori
E fuori il carcere sia per le misure speciali la legge sette sia per le misure ordinarie che devono arrivare anche in carcere per cose che possono fare appunto al tempo stesso sicurezza e e prevenzione
D'altro canto le gli enti territoriali possono e devono lavorare all'accoglienza alla implementazione delle sanzioni sostitutive alla alle sperimentazioni della giustizia riparativa
La prossima settimana in Corte d'appello verrà istituito l'osservatorio di corte d'appello sulle misure di comunità proseguendo un lavoro che la presidente Palmisano aveva fatto già nel nel tribunale di Roma credo che sia un fatto molto molto importante e dico ancora so che questo diciamo crea qualche difficoltà e qualche problema perché c'è ancora un po'di freddezza nell'amministrazione di pensare mi sa dare attuazione alla sentenza numero dieci del due mila ventiquattro della corte costituzionale
Perché è quella che dice che le persone detenute hanno diritto a colloqui riservati con il proprietario
Diciamo la l'amministrazione di pensare ha preso tempo per studiare come organizzare questa cosa ma diciamo così
Il tempo poi finirà diciamo ecco quindi il a in qualche modo bisogna riconoscere ai detenuti quello che aspetta infine volevo appunto
Farmi vedere qualche ancora qualche piccolo numero qualche qualche immagine
Sulle pene residue che sono uno dei nostri più grandi problemi Cerasi sono i condannati a pene Brevi che quindi dall'amministrazione penitenziaria non riescono a essere neanche presi in carico perché ad una pena così breve che non si riesce oltre che immatricolate a fare nulla
E anche quelli che arrivano alla fine della pena e che purtroppo restano in carcere fino all'ultimo giorno di pena si in qualche modo segnando io questo lo dico chiaramente diciamo segnando quella che secondo me è una una sconfitta dello Stato non essere stati capaci di fare un percorso di accompagnamento perché la sicurezza Sussi del reinserimento della persona condannata sia nell'accompagnamento Esterna se la persona condannata resta in carcere fino all'ultimo giorno della sua pena ed esce dal carcere l'ultimo giorno e la sua pena con il suo sacco di spazzatura di empito delle cose che ha accumulato durante i giorni la sua pena
Quella persona non saprà che fare quando va fuori e nella migliore delle ipotesi ritrova diciamo per poter campare i contatti e le relazioni
Che aveva prima della carcerazione o che magari ha costruito durante la carcerazione diciamo è un fallimento diciamo sì
Del del progetto istituzionale
Sì questa cosa tutti i detenuti dovrebbero avere una possibilità di accompagnamento
E invece noi vediamo appunto che
In Regione Lazio più che a livello nazionale
Detenuti compendi brevi residue cioè si sono una parte considerevole diciamo Seat sotto i due anni sono una parte considerevole della
Della popolazione della popolazione detenuta addirittura qui vediamo come se non ci fossero i i condannati con un residuo pena intere due anni nell'avremmo sovraffollamento nella nostra regione
Sovraffollamento è dato dalle persone che non riescono ad accedere a un'altra misura ha un'altra possibilità e restare in carcere fino
Fino all'ultimo giorno fino all'ultimo giorno della loro pena queste è una cosa su cui dobbiamo interrogarci così come dobbiamo interrogarci sulla l'applicazione
Delle misure di comunitarie misure alternative come vedete da questo grafico
Sono in grande crescita ed è importante ricordarlo le misure alternative tensione delle misure in comunità nel nostro Paese sono in grande crescita purtroppo però
Crescono senza far diminuire il carcere
è un fenomeno che è stato studiato dagli Stati Uniti quarant'anni fa veniva chiamata di netto uguali dell'India
E l'allargamento della Rete per cui le misure alternative invece di essere alternative alla alla detenzione diventano alternativi alla libertà quelli di cui che facciamo finta di non di non conoscermi diciamo
Ora invece rimettiamo e e gli facciamo fare la sanzione sostitutiva la messa alla prova eccetera eccetera eccetera quelli che prima andavano in prescrizione ora invece di trattenne in questo modo invece misura tirati dovrebbe servire a ridurre
No a ridurre il carcere all'estrema all'estrema ratio e siamo ancora molto lontani da questa da questa dimensione e come vedete nella Regione Lazio
Siamo più lontani che altro questi sono il raffronto fra
L'Italia e la Regione Lazio quanto a persone in esecuzione penale esterna
Nel primo caso vedete diciamo sì
Nel nelle due colonne di sinistra vedete appunto quanto incidano le misure di
Di di comunità diciamo sì sul complesso delle persone sottoposte a qualsiasi tipo di misura penale che sia processuale o o definitiva e vedete che distanza c'è fra il dato nazionale e la Regione Lazio
E poi nel secondo caso vedete che quel rapporto si riproduce ugualmente tra le persone in esecuzione di pena definitiva cioè nel secondo caso non ci sono più quelli messa alla prova quell'in custodia cautelare ci sono solo i condannati definitivi
E vedete che noi abbiamo ancora stiamo ancora sotto la soglia del cinquanta per cento che invece a livello nazionale è stato diciamo abbondantemente superata ecco
Questo ovviamente da che cosa dipende io come sapete come ho detto più volte come l'ho detto anche a proposito il CDA non faccio mai colpa nessuno
Questo diciamo è un problema di disfunzioni del sistema in cui certamente ci sono anche le responsabilità del territorio
Questo sette territorio che non evidentemente o quelle risorse o quell'attenzione o quella sensibilità di lavorare sul
Sul mondo del dell'esecuzione penale cosa che potrebbe fare
E allora qui c'è appunto credo un campo di responsabilità comune da parte di tutti noi per istituzioni che sono presenti di sensibilizzare lavorare perché il carcere sia effettivamente l'estrema ratio della sanzione penale l'unico modo per cui las la sanzione penale deduttiva possano vivere quelle caratteristiche fissate stabilite dalla dalla Costituzione
Direi che a questo punto poi troverete e dei delle ve ne faccio ovviamente risparmiateci non si troverete nella relazione le raccomandazioni che anche quest'anno
Mi son permesso di rivolgere sia alla alla Regione per i suoi diversi settori di intervento diciamo rilevanti per la materia della piazza Libertà ma anche all'amministrazione penitenziaria per la giustizia
E la giustizia minorile Andrea l'Amministrazione dell'Interno per quel che riguarda in modo particolare il centro
Il centro di di Ponte Galeria e alle amministrazioni comunali per quello che ovviamente spetta anche alle amministrazioni comunali
Fare svolgete coi ogni altra informazione come sapete si trova sempre sul sul sito del Garante dove sono disponibili anche le schede su i singoli luoghi dell'applicazione di Berta della Regione Lazio che hanno
Possiamo diciamo
Mettere in relazione per appesantirlo di si può trovare ogni informazione da noi rilevate utile diciamo in qualche modo per conoscere e per capire quali sono i problemi dei singoli istituti di pena ancora una volta anche quest'anno mi propongo di come dire di proseguire queste illustrazioni di relazione
Nel sul territorio della Regione e andando a presentare questa relazione negli enti locali nei comuni per sensibilizzare
L'opinione pubblica a quel a quelle necessità così grandi che abbiamo ogni uno deve fare la sua parte io credo che questo questo si debba si debba fare grazie a tutti voi per l'attenzione
Prego grazie
Diamo adesso la parola al presidente del Consiglio regionale del Lazio l'onorevole Antonello Aurigemma per i saluti istituzionali
Più che per i saluti vedrà
Ringraziare il Garante ringraziare anche tutte le persone che oggi a vario titolo lavorano
In un settore
Diciamo difficile non il sottoscritto ma già nel mille ottocento Volterra diceva che la civiltà di un Paese si misura
Dalla le condizioni in cui quel pensa di le carceri i propri detenuti vivono e penso e il quadro che ogni anno vediamo da questi numeri così precisi e puntuali che ci vengono dati fanno riflettere
Fanno riflettere in primis perché un luogo d'elezione è un luogo di il rieducazione
E spesso purtroppo non per colpa delle persone che lavorano all'interno del carcere una rieducazione al contrario
L'altra volta quando ci siamo visti abbiamo visto anche la percentuale dei delle persone che rientrano nel carcere questo penso sia una sconfitta della società
E penso che la politica debba essere in grado di riappropriarsi
Del scelte degli indizi da poter dare spesso anche una mancanza di comunicazione tra i cinque sei ministeri competenti
O tra gli assessorati competenti all'interno della regione e portato l'esempio delle tre sale operatorie di Regina Coeli che ne abbiamo una curate da poco ma erano state
Ultimati i lavori da qualche anno e quindi per un problema tecnico di comunicazione tra i vari uffici non si riusciva ad ottenere poi la liberatoria per poter poterle
Capire rendere operative due forse quella detenuta invece di andare al Pertini poteva il re son ciò il tipo di intervento una patologia poteva essere sicuramente dura dall'interno operata all'interno del carcere di Regina Coeli
E come Regione abbiamo fatto tanto
Altrettanto dobbiamo fare
Perché vedi è spesso è proprio la mancanza di comunicazione il fatto che siano più uffici
Da dover avere competenza sono stesso settore quella mancanza di comunicazione deve essere superata dalla volontà politica di entrare nel merito per poter essere in grado di fare sintesi
Io ho avuto ciò abbiamo visitato
Anche quando ero amministratore al Comune di Roma
Il carcere di Rebibbia è un carcere che ha tantissime attività
Vengono coinvolte tante associazioni
Diciamo sicuramente non dico il meno peggio dal quadro che ha esaltato ma quello deve essere un esempio che deve essere riportato
La politica deve essere in grado di far comunicare Ministero di Grazia e Giustizia con illa agli altri ministeri competenti in materia le pene inferiori potrebbero essere applicati dei sistemi di rieducazione in ambienti diverse dal sistema carcerario
Ci deve essere la possibilità di poter fare sintesi Traglio verso i ministeri competenti da quello della Difesa vedo l'arma dei carabinieri in grazio a quello degli Interni
A quello della Sanità quello del lavoro a quello dell'istruzione sono tutte attività che devono essere propedeutiche nell'affiancare l'attività che i vari enti locali possono fare di supporto per andare avanti
Se no noi ogni anno ci vediamo qui ad ascoltare la Bonamassa sia che nel suo ottimo lavoro e ci fa il report della relazione annuale però poi dobbiamo dare un seguito
Sulle attività che vanno fatte abbiamo preso un impegno che onore Remo sicuramente con la dottoressa lei perché anche quel campo anche quel premio
Per alle varie compagnie teatrali che si insediano al all'interno delle nostre carceri sono sicuri sicuramente un sistema di e regia rieducazione che porta a diciamo ad un attività diversa rispetto
A quella che il detenuto svolgeva in maniera illecita o che si appresta a fare se poi dopo un fronte amo un le varie tematiche le varie problematiche che vediamo quotidianamente sulle pagine dei nostri giornali la mancanza di lavoratori
Campo della ristorazione la mancanza dei lavoratori al campo l'agricoltura e sicuramente con le varie associazioni di categoria si potrebbe iniziare un percorso per rieducare in quei campi dove c'è crescita conditi agli istituti tecnici con gli stia S con alle università con le scuole
Con la possibilità di individuare nel sistema carcerario un sistema di e rieducazione una persona sbagliato Bardi educata per essere inserita nel mondo del lavoro spesso questo sistema viene frainteso
Quindi qua persona sbagliato va dentro e si butta la chiave che l'errore più grosso che si possa fare ci devono essere delle regole chi non rispetta le regole deve essere giustamente sanzionato punito ma chi ha sbagliato
Diciamo può essere riabilitato con quest'ottica io penso che la Regione Lazio che oggi è rappresentato dall'assessore sottoscritto dall'assessore reggimenti
E c'è la possibilità di poter recuperare c'è la possibilità di di poter
Acquisire anche una mentalità e fare acquisire una mentalità diversa
C'era un generale dell'arma dei carabinieri io ho fatto il carabiniere che quando annunciavano le conferenze stampa dove esaltavano il numero degli era abbiamo aumentato gli arresti del venti per cento l'unica sempre questa è una sconfitta
Per noi portiamo la divisa perché il nostro lavoro è quello di prevenire non è quello di reprimere
E da quest'ottica due dobbiamo partire per cercare di svolgerò un V ognuno nei campi Todisco nel kung campo di sua competenza diciamo quelle azioni sinergiche possono consentire di riuscire a mettere insieme i vari anelli della catena per dare risposte concrete
E per dare la possibilità al nostro garante il prossimo anno di venire con dei numeri un po'più confortanti perché soltanto così diciamo ognuno di noi avrà svolto il proprio compito avrà dato le proprio risposta
E diamo la parola all'avvocato Irma Conti membro del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Buongiorno a tutti porta il saluto anche del collegio Maurizio vettore e Mario Serio
Ringrazio il garante per per questo occasione e questi dati e l'impegno su un tema che ormai sappiamo essere conclamato cioè le condizioni critiche del sistema carcerario del nostro Paese sommo conclamate ed è un appunto di consapevolezza che come diceva prima anche il presidente che saluto devono vederci tutti parti e Inter attori di questa vicenda
E e rispetto a tale stato di cose noto da erbe più ad alti livelli istituzionali
Dai da dai magistrati di fede si sono levati appelli raccomandazioni c'è un interessamento della società tutta e allora al garante regionale
La cui stima ha preceduto l'amicizia che si sta invece consolidando nel percorso che stiamo condividendo condivido anche la convergenza di tutti noi la convergenza in maniera trasversale e su un tema che per ognuno di noi può essere parte di risoluzione di questo problema e non voglio occupare più di tanto tempo ma vi porto alcuni esempi questa medicina penitenziaria un problema che ci ha visto in un istituto e anche qui segue le parole che mi hanno preceduto non per dare colpe ma per trovare soluzioni
Ci hanno visto mi hanno visto una detenuta rappresentarsi l'esigenza di una visita ginecologica da tre anni
E allora qui ci siamo attivati e con il DAP il ministero della salute in quella maniera trasversali inclusiva e convergente
Ed è stato siglato o è stato firmato un accordo che quindi prevede che saranno dichiaravano saranno di medici che andranno negli istituti penitenziari verso le Regioni
Poi definiranno le modalità operative
E e di oggi un altro protocollo firmato dal DAP della procura di Napoli che sempre in relazione anche al tema di cui abbiamo parlato quello di sushi e che più drammatico in una situazione complessa Prodi grammi
La liberazione anticipata siamo andati in istituti penitenziari dove non era stata ancora riconosciuta benché maturata e allora pensare anche solo un giorno ma a volte più di qualche giorno di una detenuta di un detenuto che deve rimanere nessuna penitenziario è qualcosa che ci deve far porre una soluzione
Quindi sono queste in maniera capillare sul territorio noi dal ventisei di gennaio abbiamo visitato quando di come con il collegio e con parte dell'ufficio abbiamo visitato oltre quaranta istituti penitenziari
Il parlato con migliaia di detenuti e detenute
E allora
Sì e tanto impegno non può rimanere praticamente senza una soluzione
E in questa maniera veramente inclusiva sono l'appello che tu hai fatto all'ultimo lo condivido ci devi vedere partì per un astuti quanti interessati inattivi per una risoluzione grazie
Stiamo al l'eccidio la dottoressa Marina finiti Presidente del tribunale di sorveglianza di Roma
Buongiorno a tutti ringrazio anch'io per questo opportunità per questo incontro che credo che sia fondamentale soprattutto in un momento così drammatico come quello odierno
E siamo arrivati a un numero di suicidi ieri ed adesso il presidente Anastasi ha detto cinquantatré cinquantaquattro non ricordo purtroppo non riusciamo attenere il passo no perché
Giorni fa senza un suo citate più persone nello stesso giorno anche la polizia penitenziaria coinvolta perché
Vivere in carcere è molto più drammatico di quanto chi sta all'esterno possa immaginare ma per tutti per i detenuti ma anche per gli operatori
Abbiamo dei numeri purtroppo di personale presente di polizia penitenziaria che sono inimmaginabili non so neanche
Come riescano intervenire e magari a sedare delle rivolte poi evitare i tentativi di suicidi perché i tentativi di suicidio e credo che siano tre quattro volte tante rispetta espliciti fanno parte degli atti e gesti di autolesionismo forze di considererei un pochino di più
Io ho ricopre questo ruolo dal ventidue febbraio quindi da diciamo da un anno pochi mesi
E ho ripreso il contatto con gli istituti di pena io trovo che sia sotto alcuni aspetti anche affascinante
Il rapporto che può avere la società Esterno possono avere gli operatori con il mondo della detenzione nel mondo di chi ha sbagliato
E chiede molto spesso in maniera anche convinta datemi la possibilità di recuperare di dimostrare che sono una persona diversa
Chiaramente hanno bisogno d'aiuto sono soggetti fragili per definizione lo dice anche la Corte di giustizia europea l'ha detto anche nella sentenza Torreggiani il detenuto è un soggetto fragile per definizione ha bisogno di un intervento che parta dallo Stato ha bisogno di una prospettiva ha bisogno di un futuro
Il momento dei suicidi statisticamente è riconducibile al due
Momenti per in modo particolare quello iniziale e quello finale sconvolgente quello iniziale perché chiaramente l'introduzione in carcere significa recidere i rapporti con l'esterno
Quanto meno allentarla in maniera molto molto rilevante a volte permettiamo un detenuto in custodia cautelare non ha la possibilità nell'immediato per carità giustamente io ho fatto il Gip fino a quattro mesi fa quindi
Ci mancherebbe ci sono esigenze di cautela processuale però viene reciso sicuramente viene allentato
E qual è il momento del fine pena che dovrebbe essere forse per noi che siamo al di fuori dice infondo dovrebbe vederlo positivamente pure a volte sono terrorizzati perché non hanno delle aspettative
Quindi io sottoscrivo tutto quello che ha detto il presidente Anastasia ho visto anche con un minimo di preoccupazione quei dati che riguardano la Regione Lazio sia per quanto riguarda il sovraffollamento
Sia per le misure alternative concesse le misure di comunità che sono al di sotto anche in maniera abbastanza rilevante rispetto alla media nazionale
L'annuncio diciamo un allarme una difesa non lo so calcolate quelli sono dati immagino al trentuno dicembre ventitré in questo momento per quanto riguarda l'ufficio l'ufficio che ho l'onore di dirigere ma spero di essere adeguata per carità non è semplice
Da dicembre ad oggi a delle scoperture di personale amministrativa si avuto e di personale giudiziaria di magistrati estremamente notevoli
Io sono in ufficio dalla mattina alla sera come anch'tantissimi altri colleghi posso dire tutti i colleghi che lavorano con me ma siamo in numero assolutamente esiguo
Quindi se al trentuno dicembre non riuscivamo a rispondere in un certo modo sicuramente trentuno dicembre ventiquattro i numeri saranno ben più bassi e quindi lo dico mi costituisco mi alto denuncio
Io mi sono già autodenunciato al presidente della corte d'appello e al
Capo dipartimento del dog a proposito molti avvocati lo sanno lo sa la dottoressa Filippi io ho dovuto fissare un ordine di priorità
Per i soggetti che sono ammessi a misure alternative quindi non stanno in carcere per carità ma chiedono una serie di autorizzazioni di variazione nel corso dell'esecuzione delle condanne
E io ho dovuto escludere l'affettività all'affettività che pure ha qualcosa di fondamentale sotto il profilo trattamentale la sentenza della Corte costituzionale che ecco e ci ha fatto riferimento prima il presidente Anastasia che credo che salga a gennaio febbraio del ventiquattro è una sentenza molto bella invito tutti a legge da Pera una sentenza che secondo me è molto lontana dalla realtà purtroppo spesso e volentieri ride
L'intervento della Corte costituzionale di monito al legislatore perché e di monito anche alla politica richiede degli interventi ma in questa situazione di sovraffollamento mi domando come sarà possibile realizzare poi effettivamente dei luoghi di di diciamo dove poter coltivare separatamente l'affettività per i minori e previsto giustamente la famiglia già da tempo
Sempre all'esito credo di una sentenza alla Corte Costituzionale questa volta la corte è intervenuta per gli adulti
Dopo una pronuncia che era stata nuovamente aveva costituito un monito visto che il legislatore
Gli organi preposti non erano intervenuti è intervenuta la Corte quindi ha dichiarato l'incostituzionalità di una norma che prevede che i colloqui debbano avvenire sotto la presenza vigile del sotto la presenza visiva del dell'agente di polizia penitenziaria quindi
Diciamo io quello che sto
Notando avendo ripreso contatto con il mondo della detenzione dopo tanti anni che le nostre leggi molto spesso sono fatte molto molto bene siamo all'avanguardia credo che molti in Europa tendono a seguirci e non anni problemi nostri di sovraffollamento attenzione
Per appaia la realizzazione pratica che è difficile io sono convinta che se potessi a vere
Un minimo di risorse in più con l'ufficio che sto ricoprendo sicuramente riuscire a dare una risposta anche per l'affettività ma anche per tante altre cose perché noi abbiamo il numero dei liberi sospesi per il più do perché non va avviato è una cosa che sta dicendo a braccio scusate non me ne ero preparata ma è proprio per farvi toccare con mano a volte la frustrazione di chi vorrebbe fare ma è nell'impossibilità di farlo al numero dei liberi sospesi che riguarda tutti Italia per carità sono le condanne
Fino diciamo sostanzialmente a quattro sei anni ormai irrevocabili c'è una stanza di misura alternativa il Pubblico ministero l'organo d'esecuzione sospende l'esecuzione
In attesa che il tribunale di sorveglianza tutti i tribunali sorveglianza d'Italia fissi non l'udienza per l'eventuale accoglimento rigetto tra misura alternativa
Noi deteniamo in buona parte ferme purtroppo ma in tutti Italia c'è una sciatta di presidenti Tiboni sorveglianza che si duole di questa cosa ma non ha nessun ufficio di sorveglianza alle risorse è necessario però ma credo che la Cenerentola delle cenerentole tanto più che a Roma c'ha pure competenze uniche nazionali su alcuni aspetti molto importanti che sono nel regime del detentivo del carcere duro i collaboratori di giustizia ma non è questa la sede per parlarne quindi voglio dire io
E ripeto tutto quello che ha detto il presidente Anastasia diciamo lo condivido sostanzialmente questo grido di allarme nello stesso tempo questa volontà di risolvere i problemi
Spero mi auguro vorrei anche una sensibilizzazione della dell'opinione pubblica perché io capisco che molto spesso io parlando anche con persone che conosco che sono qualificate professionalmente magari in altri settori ma comunque magari parliamo di persone un certo diciamo magari in possesso di una due lauree molto spesso questo concetto il detenuto il detenuto va be'ha sbagliato che problemi cioè dobbiamo prima pensare a chi non sbaglia
Dobbiamo considerare che è statisticamente dimostrato che Dario e delle opportunità trattamentali soprattutto offrire il lavoro al detenuto già all'interno del carcere dargli una prospettiva di trovare lavoro proprio perché c'è stata una qualificazione professionale
E quindi può magari trovare un posso dire lavoro che risolva le sue problematiche almeno sotto il profilo economico il profilo dell'inserimento nella società
La possibilità di recidiva la possibilità che commetta nuovamente reati abbattuta quasi è prossimo allo zero mi sembra che siamo al due tre per cento rispetta un settanta per cento quindi voglio dire questo è un problema della collettività
Se pensiamo che è un problema solo del detenuto dei detenuti sbagliamo e non arriveremo mai da nessuna parte vi ringrazio e chiedo scusa
L'ultimo intervento per l'assessora al personale polizia locale Enti Locali e Sicurezza Urbana università la dottoressa Luisa reggimenti
Grazie allora saluto innanzitutto il Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Dottor Stefano Anastasia il presidente Aurigemma i rappresentanti del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Lazio
Tutti i presenti il segretario generale vicario dottor Vincenzo Ialongo ringrazio la dottoressa Conti e la dottoressa
Finiti
L'attuale Relazione del Garante per i diritti dei detenuti è una preziosa occasione per concentrare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sul tema delle carceri
Registriamo quotidianamente una triste contabilità quella dei suicidi in carcere che si rinnova di giorno in giorno nella quale non sfuggono gli istituti penitenziari del Lazio
Il re i suicidi rappresentano solo la punta dell'iceberg di un disagio diffuso
Della rassegnazione al vuoto tragico dell'espiazione ridotto troppo spesso alla pura e semplice funzione di allontanamento del reo dal contapassi dal contesto sociale
I tempi morti della vita dei carcerati sono diventati momenti di dolore
Il gesto nasce dalla vita che si vive dall'isolamento da un sovraffollamento che non consente intimità e che con crea una convivenza difficile Pedi detenuti come anche per i generi per gli agenti di custodia sono queste le condizioni che generano e a volte acuiscono
La disperazione è necessario dunque riempire il senso di tempo della detenzione la domanda che dobbiamo porci tutti quanti qui è qual è il fine della prima stiamo completamente ignorando la lezione di Cesare Beccaria di sottolineava oltre duecentocinquanta anni fa
Che il fine delle pene non è tormentare il FLI e affliggere un essere sensibile me disfare un delitto già commesso
Non è altro che impedire al reo di fare nuovi danni
E di rimuovere gli altri di farne di uguali
Beccaria ci ricorda che la minaccia di punizioni tremende non serve a ridurre il crimine
Me la disumanità della pena che rende la comunità più sicura e la costanza e la certezza che fanno la differenza poche leggi poche pene ma certe abbiamo dunque il dovere di lavorare a una trasformazione del sistema penitenziario
Volta dare pienezza e coscienza di uomo
A quanti per errore o fatalità
Per ignoranza per istinto si siano macchiati di nefandezze di colpe che attraverso una pena rieducativa maturino il diritto ad essere un giorno uomini liberi i lavoratori e onesti cittadini
è una questione di inciviltà giuridica e carceraria
Oggi
Quando un cittadino italiano a seguito di una con di una sentenza si trova privato della libertà personale per una fase della sua vita sembra di colpo perdere alcuni dei suoi diritti fondamentali
Il diritto di vivere in maniera dignitosa di coltivare i propri affetti
Di studiare di lavorare le condizioni in cui oggi vivono la gran parte dei detenuti troppo spesso precludono qualsiasi prospettiva di rieducazione il reinserimento nella società
Prendersi cura dei detenuti significa anche migliorare le condizioni di vita di chi è chiamato alla custodia direi
Il fatto che il numero di Easy CD tra gli agenti penitenziari sia molto alto non è un caso
Lavorare in un carcere dove le persone detenute
Dovrebbero essere trecento ad esempio est sono il doppio comporta un carico di lavoro e problemi da gestire molto più alti anche a fronte di organici ridotti e assai provati
Prendersi cura dei detenuti significa non solo edita dei suicidi
Ma offrire una prospettiva di riscatto attraverso attività alternative come lo studio la formazione il lavoro che possano consentire al detenuto di aspirare a una nuova vita una volta scontata la pena
Troppo spesso c'era stato detto a chi esce dal contesto carcerario non viene offerta una realtà
Reale una concreta possibilità di reintegro in nella società e quindi un ex contenuto
è un ex detenuto che continua ad essere stigmatizzato per la propria pregressa condizione non sarà mai veramente era inserito
Ma al contrario emarginato e le cui uniche strade che verrebbe direbbe a quel punto sono quelle di tornare a delinquere oppure tendere all'atto suicidiario
Abbiamo dunque il dovere di agire in Regione Lazio stiamo lavorando insieme al Garante
Ai nuovi bandi per il reinserimento sociale dei temuti e per garantire il diritto all'istruzione
Abbiamo dato vita ad un tavolo interassessorile che sta già producendo azioni mirate come testimonia la recente approvazione in giunta
Dello schema di protocollo d'intesa tra la Regione Lazio e l'ufficio interdistrettuale esecuzione penale est
Una Lazio Abruzzo e Molise per promuovere l'inserimento lavorativo delle persone in esecuzione penale esterna nell'ambito del programma gol
Intendo inoltre essere oggi promotrice di un tavolo di lavoro interistituzionale
Che recependo un atto di indirizzo della conferenza unificata mai attuato nel Lazio coinvolga il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria il garante delle persone private della libertà
Personale le Aston e le associazioni che operano negli istituti penitenziari
L'obiettivo di questo tavolo che spero di poter attivare sin dalle prossime settimane e quello di elaborare un piano regionale per la prevenzione dei suicidi negli istituti penitenziari
E ormai ineludibile la constatazione che il l'elevatissimo numero di suicidi in carcere non può difendere da alcuni fattori
Strettamente connessi il sovraffollamento l'esorbitante numero di detenuti che presentano disturbi psichici gravi o gravissimi spesso a doppia diagnosi con dipendenza anche da sostanze
E l'alta percentuale di detenuti stranieri
La prevenzione del rischio autolesivo istrici Dario deve coinvolgere tutti i soggetti che vivono ed operano nell'interno degli istituti intervenendo sia sulla persona rischio sia su quello che possiamo definire contesto detentivo
Dal momento dell'accoglienza
Predisponendo una ribattuta una rilevazione del rischio che va aggiornata
Ogni qual volta cambino le condizioni della detenzione molte volte si verificano eventi sentinella i quali se colti
Possono dare subito immediatamente
Il segnale che è necessario intervenire ecco spero che questo mio mia iniziativa possa trovare accoglienza perché come ha già detto il presidente citando Voltaire
La civiltà di una paese si interroga si verifica sulle condizioni dei detenuti grazie
Grazie la presentazione della relazione annuale del garante
Basta sia si conclude qui