Presentazione del libro di Goffredo Bettini "Attraversamenti. Storie e incontri di un comunista e democratico italiano"

Io direi di cominciare perché via ripeto abbiamo dei limiti e quindi
Allora io vi ringrazio ringrazio chi ha partecipato i nostri relatori
Gianni Cuperlo
Scotto Marco Tarquinio
E la l'autore del bel libro che stasera discutiamo
E che se qualcuno ancora non l'ha comprato lì all'angolo c'è la possibilità di farlo io ringrazio Goffredo Bettini per avere dato alla luce questo libro
Anche per la sua scrittura che è una rissa scrittura ricercata diciamo anche colta che però diciamo è autentica nel senso che aderisce
Con la mente il cuore di chi narra
Come se dovesse usare un linguaggio da femminista quali sono lo sapete si direbbe che è un libro che parte da sé c'era una scrittura che parte da sei Bettini ha raccontato
Con lo sta il Gia una Nostalgia vitale non ripiegata una Stilo strategia io l'ho sentita così per sprona Trichet
E ci ha ricordato che c'era un partito che non era come gli altri
Che c'era un partito che è stato un convergere di migliaia di vite che nulla chiedevano se non condividere una passione critica per una società più giusta e in pace
Era una vera comunità che Nino secondo me non si cioè credo che si possa dire che non si è fatta sciogliere definitivamente malgrado tutte le metamorfosi successive che quel partito ha avuto
Che il libro ripercorre dando conto delle asprezze politiche dei momenti di passaggio del risvolto umano di quelle AST di quei passaggi politici
E tra tutti io ricordo la discussione
Sulla Bolognini rapporto con Pietro Ingrao
Ecco però io poi si può dire che quel sentimento comune che allora
Si è sedimentato
Quel sentimento di umana comunità che non esiste e anche si rinnova esiste ancora e non ci spiegheremo se non ci fosse
Il riconoscimento che viene dato alla figura di Enrico Berlinguer io credo di dare una notizia bella stasera perché credo che si possa dire con una certa sicurezza che a Firenze si realizzerà dal sette settembre al sette ottobre la mostra che era stata fatta a Roma i luoghi e le parole di Errico Boehringer Berlinguer
Che si farà al Mandela Forum
Ecco io credo che io mi auguro che come resta e lo dico a tutti sia l'occasione per le istituzioni Regione e Comuni per i soggetti sociali sindacati cooperative e imprese
Per sostenere questa scelta così importante che permetterà di far conoscere a generazioni diverse un pezzo di storia fondamentale
Della politica e della cultura della nostra regione così radicata diffusamente
Allora Bettini ha ricordato oltre a tante cose che questo parquet quel partito era attraversato per usare
Verbo bello chiesti insomma è l'immagine di il titolo molto bello
Quel partito era attraversato da straordinarie personalità che sono presentate nel libero però in una veste inedita She's quella del rapporto personale del rapporto diretto
Una perla preziosa di questo Pantheon è il dialogo con l'amico Pasolini
Con il corrosivo pensiero di Pasolini
Quel dialogo è una punta di diamante della storia della Federazione giovanile comunista
Noi abbiamo fatto di recente un grande incontro di di dei dei cosiddetti Fiji Ciotti effigi ciò te
E li abbiamo voluto tirar fuori e valorizzare
L'esperienza particolari della FIGC quella di essere stato un soggetto politico che aveva uno sguardo autonomo calata nelle realtà sociali e nelle sfide culturali degli anni settanta
Anni di conquiste anni di tempeste annidi speranze
E
Vai Pasolini ha avuto anche una discussione qui a Firenze qui c'è Amos Cecchi che allora anima una discussione alla festa dell'Unità con il professor Cesare Luporini però
Ecco questa figura dimostra questo dialogo dimostra quella
Apertura che allora Valle si voglia vere
E si vuole perseguire nella FGCI e in questa apertura non si può non ricordare la figura indimenticabile carissima di Gianni Borgna che insieme a Goffredo assegnato alla FIGC di Roma di quei tempi
Gianni Borgna il togliattiano perché così viene anche definito la sua il suo
La sua collocazione sto diciamo al suo filone politico quel togliattiano che ha seminato genialità idealità e insieme un'infelice pragmatismo
Quelli del compagno uomo gentile accogliente Tena nasce ricordo tanti momenti insieme a Gianni e che ha lasciato un segno indelebile nella cultura nella città di Roma e di sicuro nel mio cuore
Le pagine del capitolo che
Goffredo
Scrive su il Ravenna per esempio mi restano Stati una marea di ricordi a don Gianni al Ravenna mentre cercavamo di recuperare le il deficit di Bertasa
Insomma pagine anche divertenti di una fase però
Credo che questo sia significativo proprio di quel l'incontro della FIGC questa voglia della FIGC di mescolarsi di pensarsi all'altezza delle sfide di quegli anni il libro poi mostra la bellezza della politica che sa tenere insieme cultura visione del cambiamento assillo del buon governo locale in primis le pagine dedicata alle vicende amministrative di Roma anche sono ha lungamente di Scrooge discusse anche il governo nazionale ecco io lo dico c'è stata quella politica
Prima che che la politica di Ras come oggi in un prese intimismo nel puro marketing politico nell'ossessione dei gradini della costruzione dei gradimenti personali
Chi affievoliscono i profili politici e ideali perché non si deve scontentare nessuno
Ci sono parole severe nel libro riguarda questo fenomeno politico a questa tendenza invalsa che io condivido
E lo io non lo condivido ancora di più in queste ore dove si sente uno scarto drammatico tra una politica così limitata e le drammatiche scelte in campo
Guerra o pace realismo diplomatico per compromessi giusti o presunte vittorie totale che non risparmiano più il sangue
Di tanti mentre si non succede queste in Ucraina in Palestina e Israele si muore sia oggi a e la diplomazia diventa come scrive Quirico stamani una ciabatta abbandonata nel mezzo del Salaria
Ecco e mentre tu sei succede questo l'Europa e noi discutiamo e siamo in mezzo ad una campagna elettorale per le europee
L'Europa quell'Europa che di pace che ne vorremmo e che invece oggi sembra dimenticare la sua ragione di nascita
E che rischia invece di ad di hard a cui lei è una spirale distruttiva senza fine ecco non è ineluttabile questo
E proprio alla luce anche di questa impellenza politica io considero Empoli importante la presenza qui accanto a noi di Marco Tarquinio
E insieme possiamo spingere per l'urgenza di richiamare la politica al dovere della pace
A quelli dove erette come è stato scritto in un bel documento un dovere ostinato e creativo
Ecco poi c'è un marchio peculiare del libero che è l'uso dell'amicizia come il filo per unire le diverse persone che Bettini ha scelto di raccontare
L'amicizia cioè quella relazione umana che eccede Lesser compagno che è già una bella cosa
O addirittura e ciabatte anche lesse l'avversario politico perché
Bettini è amico anche di un avversario politico Augello è una dimensione più personale e per questo no noi femministe diremmo politica
Quella politica che nasce dal vivere che arriva la radice dell'umano e fa emergere quella materia spuria oscura i corpi la sessualità le relazioni ai sentimenti i sogni di scarti
Quello che si potrebbe chiamare cioè sono delle pagine in merito a questo lo smisurato che ci sfugge
Una materia di cui si è negata la politicità fino a che il femminismo ha trovato la torcia per illuminarla e per renderla
Pubblicamente riconoscibile come share come base di un di una politica di cambiamento che nasce da lì io dalla soggettività
E qui in queste io ha trovato il lascito politico della relazione di Goffredo con Franca Franca Chiaromonte
Come si scrive nel libro amore della sua vita legato a lei oggi da un'amicizia profonda e temi era che ha instradato Goffredo politico di lungo tu corso al femminismo
A partire da quella grande esperienza che è stato l'attraversamento del femminismo nel partito comunista con la famosa carta delle donne
Quell'opera collettiva di Livia Turco di Franca Chiaromonte di Paolo Rossi di Boccia di buffo di campioni di Zhou foto zuffa le dico e tante altre compagnie mi che anche perché no anche noi noi donne siamo legate ad amicizie femminili certa parte del nostro modo di fare politica
Ecco quel pezzo di storia del partito questo rapporto col femminismo è utile oggi al nuovo Pd
Perché non a caso nel suo manifesto di costituzione si chiama si dichiara femminista
Ecco dichiararsi questo bisogna sempre ricordare che le parole sono pietre
E io credo che proprio questa affermazione deve essere tolta dalla superficialità e invece assunta pienamente perché per come sto serve un lavoro politico di lunga lena
Che faccia i conti davvero con che cos'è il patriarcato su come il patriarcato regola le relazioni organizza pregiudizi guida pensieri nuove le decisioni sia quando questo si manifesta senza remore com'è capitato di recente accade
San Matteo Lorenzo attaccando l'assessore regionale Monia Monni accudiamo anche da qui la nostra solidarietà oppure quando invece più subdolo quand'è più subdolo e più paternalista ecco però qui c'è un punto importanti cambiare questo pensiero vuol dire cambiare tutto
E quindi questa affermazione a Tree
Alla politica al al Monte alla società
E il futuro di una nuova civilizzazione
Che parte proprio dal mutamento delle false le relazioni umane e questa è una forza la forza se della libertà femminile che c'è nel mondo che agisce in tutti a tutte le latitudini anche laddove ci sono le dittature
Terribili
E nel libro di Bettini il libero nel libro a Bettini dimostra che questa forza Luís las Appula vista arrivare
Anzi questa a questa forza Louis si aggrappa alla fine ha l'accoglie la studia
Perché è una breccia di speranza che incrina prende quel pessimismo che Bettini in inutile sul mutamento antropologico in atto e a cui dedica pagine di riflessioni crude amare e terribili
Ecco e questa apertura di cambiamento della libertà io andò a questa apertura sua questo a questo farsi accoglie pervadere da questa vettura io lo accolgo
Come con con molta apprezzato anche perché non mi pare di maniera però lui poi ci dirà su questo se vorrà
Chiudo su una cosa
Tra le figure politiche intellettuali attraversati con la chiave delle amicizie ci sono anche due io ne scelgo due a me vicini Mario Tronti e Pietro Ingrao
Pietro Ingrao ha orientato molte delle mie scelte che lo stesso ma chi mi conosce fa politica russa da tanto tempo e io conosco bene quanto fosse impegnativo il rapporto con Pietro con Pietro Ingrao il rapporto con lui come dice Bettini
Dalle cose dette ai silenzi
Pietro Ingrao teneva insieme due vocazioni era al politico del dubbio della ricerca e quello della febbre del fare maestro di battaglie politiche lungimiranti
Perché per lui la politica era scrivente influire nelle vicende del pompiere sia pure solo di un grammo che se unito ad altri e assai più udì un grammo
Questo spostamento di grammo di potere dal basso verso l'alto
Era una finalità altrimenti dice lui perché dovrei interessarmi di politica ecco è un concetto che ha ritrovato nel suo libro che si intitola la guerra sospese
Molto attuale che vi invito a rileggere e che lei dico alcuni brani o li rileggerò
Domenica mattina la preghiera per la pace di credenti e non credenti organizzata domenica due giugno in piazza dell'isolato dalla comunità dell'Isolotto a cui vi invito a partecipare credenti e non credenti per la pace
Sì perché la mia generazione quella di Goffredo e di tanti altri che vedo qui davanti che ringrazio perché sono qui
Abituata a pensare e a lottare a pensare che lo perché pensare criticamente lottare a un connubio indissolubile e il libero di Goffredo Bettini dimostra magistralmente questo connubio
Allora io dopo la prima parola a da Arturo Scotto
Grazie grazie Marissa per l'introduzione
Innanzitutto grazie a Goffredo che ci consente questa sera di di di discutere a partire dal suo libero
Delle storie che lo hanno attraversato che ci hanno attraversato la parola attraversamenti credo che sia molto adeguata
Perché l nove biografie i nuovi incontri le nove
Sto le le storie che lui racconta i personaggi che ha incrociato rappresentano intanto un pezzo la storia di questa Repubblica ma attraversano attraverso ma rappresentano attraversamenti
Che hanno cambiato
Goffredo Bettini
Ma hanno cambiato come uomo l'hanno cambiato come dirigente politico ma gli hanno anche consentito di leggere in maniera originale la storia di questo Paese
E attraversamenti e anche però l'occasione per fare un punto sull'oggi
E quindi partendo alle cose che diceva Marissa Marisa parte da la comunità che si è rotta che si è frantumata
La comunità che è stata attraversata ma che oggi si ritrova in mille pezzi soltanto in alcuni appuntamenti in alcune occasioni
Si ritrova a poco a elaborare e riflettere
Si trova molto spesso solo nelle occasioni delle campagne elettorali
Io questo aspetto lo voglio lo voglio sottolineare perché proprio perché siamo dentro una campagna elettorale
E dentro una campagna elettorale non si riflette non si discute
Dentro la campagna elettorale si producono spesso slogan azzeccati
Altre ma altre altre volte solo occasioni di alzare qualche muro fazioso
Di semplificare al massimo il messaggio e talvolta anche di manipolarlo io penso per esempio che rispetto alle cose che ha detto in questi giorni Marco Tarquinio
C'è poi molto di faziosità e di mano manipolazione
E poco di volontà di confrontarsi con il problema che oggi è centrale e che angoscia le vite di milioni di donne e di uomini di questo Paese
Che il tema di una guerra che rischia di cambiare i connotati della nostra società della nostra economia e rischia di trasformare l'Europa anziché in un grande una grande occasione per la pace come è stata nel corso degli ultimi settantenni
Settanta legno in un'economia di guerra priva di autonomia strategica
E che rischia di precipitare senza alcuna forma di riflessione e di discussione spesso anche per responsabilità di classi dirigenti
Diciamo deboli
Diciamo dei bolli per non dire altro
Dentro o una condizione di guerra permanente
Io penso che Tarquinio viene attaccato perché è un'increspatura
Dentro un pensiero unico un conformista che nel corso degli ultimi anni e diventato legge
E non è diventato invece un'occasione per aprire una discussione vera su che cosa vogliamo fare del nostro continente
Perché dico questo
Perché penso che il libro è Goffredo ci dica alcune cose molto chiare la prima
Che non esiste un partito se non ha una forte dimensione culturale e ideologica
Una forma
Una dimensione culturale che spinge Goffredo Bettini e ragazzi alla FIGC
In una fase importante della storia di questo Paese gli anni Settanta davvero un dialogo continuo
E fecondo con il più grande intellettuale italiano del dopoguerra
Oggi quale sarebbe il Pier Paolo Pasolini con cui i giovani del partito democratico potrebbero confrontarsi
E la domanda è lo andrebbero a cercare e ci sarebbe una disponibilità a confrontarsi con la politica
Oppure il divorzio tra la politica e la cultura ha prodotto una politica indubbiamente arida e autoreferenziale
E una cultura sempre più elitaria sempre più separata dalla dimensione popolare
E credo che questo sia il primo punto della discussione il libro di Goffredo
Ideologica nel senso non dei dogmi
Come dire Bettini parla di personaggi che avevano un armature
Identitaria molto solida ma che erano uomini della ricerca del dubbio
Pietro Ingrao Mario Tronti
Ma
Persino Rutelli
Il cui ritratto forse andrebbe diciamo come dire affrontato in maniera molto approfondita io sono stato molto incuriosito ha ritratto di Rutelli perché il Rutelli e altra cosa dispetto
Diciamo alla storia di matrice comunista e ogni tanto Goffredo nelle telefonate anche difficili nei passaggi di una straordinaria esperienza di governo glielo tende sempre a ricordare
E però persino persino una figura come la sua
Che veniva dal partito radicale che poi attraversato dentro la sua esperienza amministrativa
Tran tante trasformazioni aveva un approdo cento nel campo politico nel quale militare oggi vedo un florilegio di centrismo
Di liberalismo
Alla carta
Che però dice no-stop né di qua ne dirà non sono né a sinistra né a destra sono terzo polo ma quando hai Giorgia Meloni al governo il test Sismondi
Non significa a vere un'identità precisa significa molto spesso agevolare la vittoria di quegli altri e io oggi vedo questo rischio quindi la dimensione ideale di e identitaria
Di personalità che l'UE ancora sciato c'è un passaggio di Ingrao che mi colpisce molto
E che volevo leggere
Un passaggio privato che lui racconta mi racconta tante cose del rapporto con gli uomini politici che ha incrociato anche qui la fine del partito comunità
E anche il fatto che tutti vedi solo nelle campagne elettorali timidi poco dentro la dimensione della discussione la riflessione e l'approfondimento e l'amicizia della convivialità
Ingrao mi invita un giorno a prendere un gelato un gelato al bar per Lucky sia in via Cola di Rienzo
Ma è insomma
Noi di parla Bettini gli parla del lavoro di quel momento a un certo punto in grado
Lo interrompe
E gli dice osserva con attenzione le persone che passeggiano come camminano gli abiti che indossano i loro volti così diverso
Rimasi perplesso ma incuriosito e aggiunse
Goffredo che ne sappiamo noi di loro della loro storia del senso alla loro vita di dove fra un giorno un anno si troveranno di cosa sarà di loro niente non ne sappiamo niente
Per illuminare questo spazio buio non c'è torcia politica
è una
E appunto la dimensione di una politica diciamo come missione ma come esercizio di ricerca continuo di confronto continuo di curiosità di dubbio
Ma che però partiva da un'identità un'armatura culturale e identitaria precisa
Capire dove vanno le persone più fragili eccome provare a rappresentarle e difendere terzo e chiudo
Io credo che il libro di Goffredo sia appunto una torcia
Politica che illumina anche rispetto alle discussioni di oggi
Al futuro alla prospettiva della sinistra politica di questo Paese
Nominiamo da una sconfitta che pesante che non è solo una sconfitta elettorale se non saremmo riduttivi
è una sconfitta culturale è una sconfitta politica perché abbiamo fatto tanti errori politici nella ricerca
Politica di questi anni di Goffredo c'è sempre stato l'assillo
Di unire forse
Di mettere insieme percorsi politici diversi a un certo punto Gianni Cuperlo durante la fase congressuale lancia i comitati unitari per la coalizione per il campo
Perché perché questa domanda perché quest'assillo
Perché se penso anche una realtà come questa siamo divisi frantumati
Certo c'è l'urgenza della parzialità di rappresentare la parzialità
E dentro una battaglia proporzionale questo molto spesso accentua
E però il tema
Di costruire un'alternativa che non può essere solo elettorale ma che deve essere dissenso
è il senso
Quello su cui Goffredo Bettini si è esercitato di più in questi anni
E però io credo che quel senso che lui prova illuminare prova a descrivere sul quale attraverso la scrittura le interviste la lotta politica prova a portare avanti
E comunque il tema della ricostruzione faticosa di una sinistra politiche qui e plurale che non può non avere dentro la forza del pensiero socialista
Del pensiero socialista democratico affondato dentro le radici produce profonde delle lotte lavoratrici e dei lavoratori di questo Paese che oggi sono sempre più urgenti
Rispetto ai dati dell'economia che sono drammatici ai salari troppo bassi di quello che forse è il motivo per cui questo Paese
Vede un cittadino su due vota
Undici punti di prodotto interno lordo che si spostano in trent'anni dai salari alle rendite e profitti sono un grande un gigantesco spostamento
Che ci parla della diseguaglianza ma anche della crisi e la democrazia non dobbiamo interrogare i politologi Esperti delle leggi elettorali dovremmo guardare quel dato provare ad aggredirlo ma c'è un altro punto e chiudo davvero perché l'ho fatta lunga quell'assillo della costruzione dell'alternativa e dunque del pensiero socialismo sta ma anche dell'umanesimo cristiano
Che figlio anch'esso dalla storia profonda di questo Paese e che oggi ci richiama all'impegno per la pace grazie Goffredo per questa splendida occasione di confrontarci
Marco Tarquinio io sono molto
Spero di essere all'altezza della riflessione che a richiesta oggi
Intanto buonasera ben trovati ben trovati tutti grazie raccolto qui e grazie a Goffredo per avermi invitato a Goffredo Bettini meritata
Ho ascoltato con molta attenzione le cose dette come ho ascoltato in maniera attentissima l'appassionata prima presentazione a Roma
E anch'io trovo delle parole chiave questo libro libro prezioso per chi come me ha conosciuto personalmente Bettini ero conosciuta dal cronista quindi a distanza e col filtro che poi tra quelli che fanno la politica e quelli che la raccontarono reinterpretano che non è sempre necessariamente la distanza felice a volte si aiuta a vedere meglio alcune cose diciamo che in questa fase la mia vita comincia a capire tutto quello che mi mancava la vettura
Dei fatti della politica vedendo lì dall'altro punto di vista non solo di lato o forse con la pretesa di guardarla dall'alto
Si capiscono tante cose a me colpisce che un uomo come Goffredo Bettini costruisca
Questa testimonianza che
Una spinta verso il futuro su due parole chiave son già state ricorda
La Rossa al Gia alla quale io aggiungo però
L'espressione che mi è molto caro Sergio di futuro non è un sentimento passatista
E l'idea che l'esperienza e gli incontri fatti
Lasciano e ognuno di noi è certamente l'esperienza Goffredo Bettini
In
Non che abbia un tesoretto perché non è un tesoretto come quelli delle manovre che non si fanno mai nel nostro Paese per farla cosa giusta
Ma non patrimonio di relazioni e divisioni che son proprio quelle che mancano alla politica che non è capace di relazioni per costruire proposte politica convincenti nel nostro tempo politico
E lo sanno costruire
Previsioni
Che ha relazioni danno senso
Una politica ripiegata sull'oggi una politica che non ha
I grandi ideali posso dire una parola che una politica senza ideologia io
è uno di quelli che Coco Franco Bettini condivide penso per questo compreso
L'idea che l'etologia siano necessarie alla politica non gli ideologismi
Ma i pensieri come dice Mario Enrico Berlinguer i pensieri lunghi
Cioè quei pensieri che accompagnano la vita delle persone e le proposte politiche alle comunità
Che dall'orizzonte
Aiutano a trovare i mezzi concreti quando non ci sono queste
E l'abbiamo avuto una dimostrazione terrificante negli ultimi trent'anni ci sono i grandi i piccoli interessi che prendono le redini del mondo in tanti modi soprattutto
Il mercato sterminato che abbiamo costruito
Che abbraccia dalla Cina agli Stati Uniti d'America
E su quel mercato sic CIPE si compete dell'egemonia tranne quando si decide che la guerra Guerra dei mondi ridiventa lo strumento principe della politica senza più ideali
Che è capace di scegliere questo come grande strumento
La guerra il massacro
In varie maniere legittimato e riproposto con veemenza assoluta e guai a chi obietta
Grandi opinionisti nel nostro Paese negli ultimi mesi sono adoperati per spiegarci che dovevamo abbattere il tabù delle armi
Dobbiamo superare questo tabù incomprensibile che aveva funestato
Lo sviluppo della nostra umanità e finalmente siamo tornati al punto dovevamo stare i cattivi vanno sconfitti braccati e distruttive loro tranne e buoni finalmente troveranno abbiamo già vinto la guerra non quelli libertà la guerra fretta e gli esiti sono un mondo diseguale
Un mondo affaticato un mondo depredato in preda a una crisi climatica e non si può neanche riconoscere perché c'è una destra molto motivati molti identitaria che le sue parole d'ordine essa via alle e si sposa perfettamente con quelli che hanno vinto la guerra fredda coi signori al mercato perché il sistemi autoritari quelli che son quelli Cassin
Si incastrano meglio col mercato globale che abbiamo realizzato e lo governa la perfezione perché i sistemi autoritari in politica sono lo specchio esatto dei piccoli si metri che governano le grandi majors
E sono padrone del mondo e decidono le politiche fiscali decidono lei non politiche fiscali e decidono quali quali Paesi del piano di seria e quali serie B
Quali uomini e quelle donne sono di serie A e quali di serie B
Caspita se si apre lo stralcio di futuro c'è qualcosa che ci siamo persi di meriti abilmente
Nel cammino fatto anche se abbiamo vissuto i primi anni di questo millennio con l'idea di stare come affacciati sul balcone posteriore
Del secolo guardando il Novecento questa nostra alle spalle sacro e sembrava non passare solo da quello abbiamo preso la parte peggiore torno a dirlo alla guerra
Quello che è pensavamo d'aver consumato subito
E capovolto
Nella seconda metà del Novecento affrontando le quando si riproponevano in maniera corale anche con una stampa libera e complessa nella sua le sue voci ma capace di vedere l'orrore della guerra oggi non più
Nella politica nel mondo da cui vengono del giornale sono capaci di fare
E poi c'è anche un'altra parola fondamentale è già stata detta dentro questo libro che l'amicizia
Il modo come si vedono i volti storie di uomini e di donne
Che
Goffredo Bettini ha incontrato che hanno fatto politica con luglio all o hanno illuminato suo sguardo sulla politica la sua azione politica suo progettare la politica perché questo è sul politico a tutto tondo
Fatto tesoro di questi incontri
Sono amici che è un sentimento che qualcuno considera superfluo in politica non esistono amici assistono segnato quando facevo corrispondente alla mia Umbria
La mia sì sì l'articolo politica ministro ricordarmi non esistono sentimenti veri non esistono patti tutto di latta
Anche quando sembra di ferro risuona ma non tiene
E no
Abbiamo bisogno oggi una politica che non sia di latta ma non di ferro quello dei carri armati
O dei gruppi blindati di potere
O quello che consente di costruire i partiti oggi più come comitato elettorale comitati di gestione del potere che come Case da abitare nelle quali pensare la politica dal sulla rotta
Una delle esperienze di questo periodo e nel senso che forse questa degenerazione non è solo in alto ma è molto avanzata
Ed è un lascito del berlusconismo crea come dire affettato anche la sinistra democratica italiana
In maniera molto grave ed è una delle questioni più urgenti da affrontare se si vuole costruire qualcosa io mi candido oggi da indipendente del partito democratico
E sono stato raccolto
Bene posso dirlo quasi solo le persone che sono qui su questo al costassero se casuale la cosa non lo credo
C'è una
C'era un altro in platea anche a Paolo Ciani Galli vicecapogruppo del Pd alla camera segretario nazionale di De Rossi c'è anche qualcuno che non c'è in questo momento qui e cito due Andrea Orlando che ha citato nel libro di Goffredo Bettini insieme a Gianni Cuperlo
Nello Stedelijk negli stessi paragrafi dello stesso paragrafo fra l'altro mi sembra insieme e il
E Graziano Delrio lo devo dire perché nella parte dei cattolici come me è successo qualcosa di curioso
Più segnati loro del mio arrivo di tanti altri che venivano da altri cammini da altre esperienze il testo è interessante forse quando arriva arriva una novità disinteressata dal punto di vista voglio sessantasei anni e so che farò lavoro relativamente breve
Dentro questa cosa magari non lo faccio per nulla perché se un in cui ha detto metterà da parte il proprio a far l'opinionista un po'o meno influente perché sono la prova che non contano molto adesso meno rappresentato niente e nessuno con quello che ho scritto e ho fatto scrivere le adesioni dei quarantaquattro anni di giornalismo che ha attraversato
A proposito tra versamenti
E però
O la speranza che qualcosa stia succedendo dentro il partito democratico
Cioè io
Non penso
Che sia stata fatta una sintesi felice delle storie che sono confluite in questa esperienza l'ho detto io direi in diverse occasioni i molti che Goffredo metti Bettina nella qui
Per me sono volti noti non e non tutti camicie conosciuti a fondo
Può alcuni sì
E mi piace che tra questi ci sia il volto di Mario Tronti
Che è stato mio compagno di strada in battaglie importanti importantissime dal mio punto di vista sulla frontiera dell'umano che la frontiera decisiva una delle frontiere decisive
Quella grande questione antropologica si pone nel nostro tempo qual è il posto degli uomini e delle donne dentro la società che stiamo edificando se le macchine stanno liberando la nostra libertà stanno Mar generalizzando inesorabilmente
I nostri ruoli
Se
Il mercato
Che cominciano
Il balcone del mercato che comincia sui banconi del laboratorio sui banconi del lavoratore al quale stiamo trasferendo tante cose dallo studio delle nuove armi biologiche hanno fino a riproduzione stessa della vita togliendo la libertà dell'incontro fra gli uomini e le donne
Queste sono le questioni di questioni che che mi prenderò e fanno parte di una guerra più grande accanto alla guerra dei carri armati che la guerra l'umano che si realizza in tanta parte della nostra umanità
Non dico della terra dell'umanità
Pronti è stato mio compagno di strada insieme a tante donne e femministe
Sulla questione era così filiazione della donna io non ho paura di parlarle a mia volta che incontro Uomini e donne di sinistra
Perché è una delle delle cose grandi che vedo in questo momento e
Inquietanti da matti
Che non si capisca che cosa sta accadendo quali colonizzazioni c'era in atto della nostra umanità e che il corpo della donna e la maternità diventi il terreno dello scontro
Ma era molto potente
Il mercato ci ha messo gli artigli sopra l'uomo e la donna sono ridotto a pezzi disse in Messico banco del mercato
Serve maschile gli amori femminili
Gli assemblaggi mentre si progettano macchine con cui far nascere figli che segneranno con le macchine non con una donna
Ora dalla madre questo son questo emigranti e vai grotta Antò quanto le cannonate di Putin e le sparate di Stoltenberg
O di Marchionne Scholes attenti e
Perché sparate le fanno tutti quando si fanno fotografare cambia cambia registro detto una cosa che ti ho qui e che Mattonaia lo stomaco
E lo dico perché sono amico delle donne perché ho imparato a rispettarne la scelta anche se è stato detto l'esatto contrario
Son permesso ricordare che la legge centonovantaquattro poi il capitolo è una legge che sancisce il diritto all'autodeterminazione della donna non tout-court il diritto all'aborto hanno paura di dire le cose che ho detto perché c'è uno che prova a ragionare e si misura ripeto con il femminismo della differenza da molti anni per passione
E per l'intenzione
Io credo che la scelta delle donne e degli uomini e la cosa è molto potente quella delle donne più potenti di coesione
Perché hanno la possibilità
Di fare la vita come noi uomini non potremmo mai noi possiamo fare la morte pensare la guerra
La delusione di questo tempo che ho trovato l'idea
Politici femminili la leadership per l'Europa di questo momento che ha fatto quello che hanno fatto gli uomini peggiori non ha saputo vedere percorsi diversi e quella del riprendere la guerra mi riferisco al suo affondarla Ian la signora mensola la signora Lagarde sono i vertici delle istituzioni della UE come nessuna prima di loro
Poi ci sono due uomini eccolo soprattutto mesce allora l'altezza neanche di un pochino all'Anteo però questo è un altro discorso
Quello che mi preoccupa è che l'Europa e torno lì c'è un leader socialista sciolse che si farà fotografare insieme al leader liberale Macron con in mano la cartina degli obiettivi da colpire il territorio russo ed è un messaggio al mondo in questo momento
Lo so che sto andando fuori tema
Ma qui si stanno attraversando anche dei confini e non per incontrare fare incontrare ma per mandare missili o truppa l'attacco al proprio come fa footing
Quello che sta accadendo è che
Nostro pezzo di mondo in assenza di una politica vero ad una visione politica dal mio punto di vista dura Sinistra democratica e capace di fare argine tenere ferma la parte del centro cosiddetto moderati popolari che stanno scivolando sempre più a destra in Europa
Sta preparando il tempo de la guerra dei mondi nel nostro continente Armando l'Europa e preparando e rischiando di consegnarla governi autorizzare di destra che si stanno moltiplicando
La scena continentale con partiti brutti che crescono un po'ovunque nei Paesi fondatori il prossimo sarà il governo olandese con dentro l'infrazione la sua destra estrema
Ma la signora le Pen nelle prossime elezioni rischia di diventare signora il primo partito di Francia
E questo processo ha visto Sinistra democratica centrosinistra italiano devono saperlo fermare non possono farsi complice del riarmo sull'Europa che consegnava governi eterno nazionalisti
Continua a ripeterlo questo è un rischio d'un salto indietro di cento dieci anni
Almeno centoquattordici dal due mila e ventiquattro
E chi non sa vedere i processi in corso fuori subisce
E c'è un'altra cosa che mi impressiona
Al che si sia dimenticato che la sinistra quando si mette l'elmetto perde se stessa
Benito Mussolini guidava l'ala massimalista del Partito socialista
Con i socialisti di Salvi interventisti e pacifisti
E poi cosa è accaduto lo sappiamo lo sapete tutti i primi nemici sentire
Dati gli antichi compagni
Quelli che vestivano ancora la camicia rossa
Cresce la sua era diventata ne erano ho parlato troppo riguardate preoccupati
Io mi fermo qua ho detto tutto quel che volevo dire
Però devo ricorsi microfono e lo faccio
Credo che in queste elezioni dico solo questo va alla fine del mio ragionamento PC aver la forza di rafforzare il Pd io mi sono candidato questo partito perché la signora votate chi volete va rafforzato il braccio socialista democratico della politica europea perché può tenere fermi i popolari la signora von dall'Aja ne vuole una maggioranza come quella che ha votato il patto sulle migrazioni che il PD non ha votato dal Parlamento europeo
Con un pezzo di sinistra dentro con dentro i liberali quasi tutti i popolari e un pezzo delle due brutte destra che marciano divisi per colpire uniti sfigurare d'Europa
Ecco questo non deve accadere un Pd più forte
Forse può tenersi fermi tutti una famiglia euro socialista perché non facciano di errori di cui dicevo prima Coffa doverti niente uno che ha pensa che pensa oggi ha pensato prima questo tipo di politica ed è capace di missioni
Grazie
Gianni Cuperlo
Sto finendo
Volevo ringraziare radio radicale che ci sta hanno
Seguendo registrando grazie
Grazie anche a temere che accede a me ma sono state dette molte cose le le condivido non saprei ripeterle meglio
La premessa è chi chi è l'autore no chi è chi è Goffredo Bettini e io penso che Goffredo sia l'ultimo interprete
E anche il le le avete migliore di quella lunga tradizione che ha portato in questo Paese finissimi intellettuali a scegliere la militanza nel Partito Comunista Italiano
C'è una distinzione che forse lo ha fatto nel senso che alcuni di questi intellettuali grandissimi finissimi erano anche anche impegnati nell'attività politiche di partito
Tu hai citato Cesare Luporini penalista citando Amos Cecchi che qui che saluto io mi ricordo che metà degli anni ottanta vado per la prima volta nella delegazione della FIGC ad una sessione del Comitato centrale a Botteghe Oscure quinto piano con quelle sedie di legno
E ci ritroviamo casualmente seduti dietro due signori che conversano in attesa dell'inizio dei lavori e sono Cesare Luporini e Nicola Badaloni erano membri del Comitato centrale di quel partito erano anche espressione di una partecipazione diretta alla vita di quella realtà di quella comunità però peraltro ai finissimi intellettuali non non è stato così non sono stati anche impegnati nella vita di partito
Hanno scelto una strada diversa un impegno totale persino totalizzante
Paolo Bufalini è stato uno dei più grandi traduttori Orazi animo Goffredo non avesse fatto il percorso politico che ha compiuto sarebbe stato uno di quelle figure
Che si studiava nome i Licei o nelle facoltà di lettere antiche l'università e Dipietrangelo si è detto e di tanti altri si potrebbe dire per loro per alcuni di loro l'impegno è stato totalizzante
Una scelta di vita secondo il titolo di quel di quella testimonianze che tutti abbiamo letto da da ragazzi pesava in quella generazione lì
Pesava l'impatto della guerra l'impatto della lotta di liberazione la Resistenza e antifascismo sicuramente sì
E il rapporto tra gli intellettuali la ricostruzione del Paese nell'immediato dopoguerra fu un rapporto intenso profondo che che coinvolse il PC che coinvolse sugli organi informazioni di stampa
Italo Calvino curava l'ala pagina culturale dell'Unità la redazione torinese Elio Vittorini quella milanese l'elenco sarebbe lunghissimo quasi sterminato per quelli venuti dopo e Goffredo è venuto dopo quella palestra però è stato una palestra decisiva fondamentale la relazione con Pietro Ingrao in questo testo Lolo racconta bene
Educato ad uno stile educato ad un linguaggio educa va anche ad una scelta di vite linguacce molto importante lo scopriamo
Fosse tardivamente dopo aver lasciato andare un po'le redini nel corso degli anni insomma e giornate come quella di ieri non sono certo commendevoli
Per la qualità e il prestigio la solennità l'autorevolezza della classe dirigente di questo Paese ma anche il linguaggio conta tantissimo in questo libro perché è scritto in grazia di Dio se posso dirlo e comunque con una cura
Con una rigore nella scelta della parola del termine che offre veramente una lingua splendida ecco Goffredo è figlio
Di quella storia e parte di quella storia né testimone né è stato a lungo interprete
E liberò è stato detto non riferendosi alla alla il valore e il significato profondo dell'amicizia libero è un viaggio nell'altra
è un viaggio nell'altro che poi ha sempre un po'anche un viaggio dentro disse
E da questo punto di vista è un è un libro forse il tuo no Goffredo lo dice anche tu più il più personale il più intimo il più sincero il più profondo
E non è una biografia questo un aspetto secondo me giustamente interessante da notare non è una biografia perché Goffredo utilizza nove profili di persone
Che lui racconta raccontando quelle persone racconta ovviamente anche molto disse ma non è una biografia ed è importante sottolinearlo in un tempo il nostro dove da qualche anno a questa parte non so se l'avete notato
Si abbassa pericolosamente l'età media di chi
Dedica una parte del suo tempo a scrivere una biografia anzitempo rispetto ai tempi storici chiama Bic biologici inno di una vita che si evolve e dove solitamente le biografie riguardavano la fase terminale dell'esistenza invece abbiamo delle simpatiche biografia di trentenni di quarantenni che sono interessanti dal punto di vista generazionale ma certamente un po'mise ecco sotto il profilo del contenuto che che dirottano
Che veicolano l'accusa rendeva possibile quella scelta della quale ripeto
Goffredo in qualche modo è uno degli ultimi vedi secondo me il migliore e l'ultimo primo interprete però con lista
Dal ma almeno tre cose e le dico solo come i titoli e poi una battuta finale sulle cose dette da Marco ed apertura e chiudo la prima cosa che rendeva possibile quella scelta attività era una profonda passione condivisa non era mai una passione vissute in modo solitario solipsistica o individualistico uno
In fondo il sogno di una cosa che è il primo romanzo di di Pasolini ambientato lassù in Friuli scritto nel quarantotto quarantanove per pubblicato diversi anni dopo
è una storia collettiva non sono tra i protagonisti e e tutta la letteratura pasoliniana agisce non con un unico protagonista più o meno eroico ma in una logica in cui avrebbe detto
Un altro grande dirigente comunista che per me è stato maestro di tante cose
Era storia in atto noi anche la letteratura seguiva questo processo quindi una profonda passione condivisa
E la percezione acuta dell'ingiustizia che ovviamente aveva un peso un condizionamento così rilevante
La seconda caratteristica che rendeva quelle scelte di vita così praticabili percorribile a differenza dell'oggi era un senso di di appartenenza anche questo molto profondo molto motivato ad una comunità
Che era in qualche modo anche una comunità di destino
Dove e in questo libro queste merci in modo assolutamente evidente dove il legame tra il pensiero e l'azione era un legame inscindibile un legame strettissimo
Che noi nel corso degli anni abbiamo progressivamente ridotto a volte persino smantellato teorizzato che si dovesse andare oltre quella dimensione quel legame invece solamente il pensiero
Per quanto giusto interessante approfondito solamente il pensiero etico ieri astrazione e solamente l'azione rischia di precipitare sempre in un pragmatismo e non con cretinismo senza visione senza respiro senza ideali
E il terzo elemento che contribuiva quelle scelte così radicali ma anche così affascinanti così suggestive
Era l'idea di cogliere in quella militanza in quella scelta
Un senso della propria esistenza in termini di pienezza
Ma su questo se vuole divago freddo perché nel capitolo conclusivo nell'epilogo dove ti rompo le fila luglio riflette a conclusione su quel concetto Marco Della Nostalgia come investimento sul dopo Nola Nostalgia non come rimpianto di un tempo che non c'è più com'era verde la nostra valle che poi tanto verde non era ma come l'investimento su un tempo che sarebbe venuto e potrebbe venire dopo allora passione comunità pensiero azione quadrilatero perfetto e oggi oggi dove siamo
Che cosa rimane di questo io ed è l'ultima cosa che vorrei dire penso a questa campagna europea nuovo di cui ha parlato Marco che prendeva anche Arturo
Sono le elezioni europee più importanti di sempre possiamo dire sì io ne sono convinto dal mille novecentosettantanove l'anno in cui
I cittadini europei a Lorin Oropa perimetrata molto più in una dimensione contenuta vanno ad eleggere lo Parlamento sono le lezioni più importanti di di sempre perché lo sono
Per tante ragioni che non stiamo qui stasera a raccontarci
Fosse solo perché c'è di fronte a noi una destra che esplicitamente senza giri di parole
Dichiaro a quello che è il suo obiettivo il suo traguardo il ritorno al primato di un'Europa delle nazioni
Che tradotto significa il primato del diritto interno di ciascuno Stato sul diritto comunitario cioè sullo spirito di Ventotene sull'Europa federale su quello che abbiamo pensato per anni per decenni dopo le tragedie della prima metà del secolo alle nostre spalle fosse
La grande prospettiva storica che l'Europa aveva di fronte poi per le ragioni riprese dal tuo da Marco
E perché siamo alle prese con il grande spartiacque di questa storia europea che è così laterale nella vicenda anche di questa campagna elettorale che lo spartiacque su cui l'Europa sia edificata Oppo
Il mille novecento e quarantacinque perché c'è un c'è un quadro c'è qualcosa di pazzesco nelle rileggere la storia del Novecento europeo del ventotto giugno del quattordici Sarajevo la metà del quarantacinque
In questo continente muoiono ottanta milioni di persone dalla metà del quarantacinque a noi con due macchie scure Balcani ani Novanta in Ucraina
Quegli ottanta milioni si sono azzerati la più grande opera di pacificazione di un'aria geografica del pianeta del mondo capolavoro compiuto dalla politica non dei banchieri dagli economisti e filosofi
Dalla politica Schumann Adenauer De Gasperi due caratteristiche in comune
Erano tutti e tre i democratico cristiani e tutti e tre per ragioni legate alle loro biografia personale familiari potevano tranquillamente discorrere tra loro
In lingua tedesca e anche questo non è un dettaglio perché la questione tedesche parte fondante della comprensione del processo che l'Europa avuto davanti a sé ma oggi questo spartiacque si ripropone
Nel capitolo della pace e della guerra
Ventiquattro febbraio due mila e ventidue la federazione russa invade militarmente col suo esercito l'Ucraina sono passati ventisette mesi quanti ne son passati sono morte oltre cinquecento mila persone
Dal dieci giugno del quaranta all'Italia intera in quella metà del quarantacinque Mogliano quattrocentoquaranta mila italiani
In due anni e più della guerra in Ucraina sono molte più persone ucraini e russi di quanti italiani sono morti nella seconda guerra mondiale
E di fronte a queste o l'Europa è in Pallata afona
Non ha assunto una sola iniziativa di respiro politico diplomatico più di noi ha fatto persino la Turchia Nokia sbloccata o la partenza delle derrate alimentari di grano dei porti di adesso del Mar Nero anche per prevenire una potente carestia dei Paesi del Nord Africa
Ma come facciamo a non porci Noemi il tema di quale è la risposta che dobbiamo dare in una fase i prossimi anni che vedrà cambiare radicalmente l'assetto degli equilibri del mondo
A metà di questo secolo domattina
La gerarchia delle sette otto dieci potenze più importanti sul piano militare economico finanziario vedrà al primo posto la Cina come già oggi al secondo posto gli Stati Uniti al terzo posto l'India e poi Pakistan Indonesia Brasile Nigeria Egitto tra pochi giorni in Puglia la presidente Meloni raduna il G7 sette potenti della terra tra pochi anni quel G7 o non ha proprio ragione di esistere
E la prima nazione europea si collocherà tra l'ottavo al nono il decimo posto allora deve ripensare la natura la funzione la missione che l'Europa deve avere nei prossimi anni nei prossimi decenni il compito di questa legislatura europea e di quella che sarà la nostra delegazione che manderemo che manderemo lì
Ed è importante che noi lo lo capiamo lo assumiamo perché nel momento in cui da anni oramai le amministrazioni americane chiunque vinca novembre speriamo che vinca quello buono ma chiunque vinca danni che siano democratici o repubblicani l'America ha deciso di spostare il suo baricentro strategico dal teatro coprire allo scacchiere indocinese
Perché capisce che li secondo loro che si giocherà il futuro il destino e quindi l'Europa deve ripensare se stessa anche da questo punto di vista e allora è evidente che anche la NATO nascere quarantanove come alleanza difensiva
Va ricollocata va ripensata dentro lo schema e la logica di quale sarà la natura e la funzione che potrà avere un'alleanza europea pari grado con interlocutori d'Oltreoceano e altri soggetti del mondo Marco obiettivamente se tu ieri o l'altro ieri quando è stato
Proponevi lo scioglimento della monarchia britannica facevi meno casino invece tu hai scelto di intervenire sulla NATO e questa determinato una serie di reazioni
Abbastanza scontati inevitabili ma il tema che tu hai posto è un tema assolutamente legittima è sacrosanto allora mezzo milione di morti chiudo
Si possono affrontare come dire stiamo affrontando ancora adesso qualche anno fa uno scrittore un grande saggista israeliano Avishai Margalit ha scritto un bellissimo libro un saggio Schiano sporchi compromessi ragiona sul tema dei
Compromesso in politica e nella storia avete presente l'evocazione che in questi mesi in questi anni è tornata spesso su Monaco trentotto
Accordo franco britannico che apre la strada concedendo i suddetti all'invasione nazista poi della Polonia primo settembre trentanove alla tragedia della Seconda guerra mondiale
Avete presente la tesi molto presente e molto molto richiamata anche nei commenti nelle analisi di questi quasi tutte le sere trovato un esponente o un analista che ve la racconta in un tocco della televisione che dice dobbiamo fermare Putin
Perché se non fermiamo Putin in Ucraina dopo l'Ucraina c'è la Moldavia c'è la fila anche sulla persiste via c'è la sei nasce Lisbona dobbiamo fermarlo adesso ma anche liti in quel saggio ragiona su un monaco trentotto
E fa un ragionamento anche provocatorio ma certamente suggestivo dice
Quella acconto fu un accordo sordido usa questa aggettivo nella traduzione solo di donne come sinonimo di immorale non tanto e non già per il merito di quell'accordo
Perché se quell'accordo fosse stato firmato spiega Margalit non da Hitler
Ma dall'ex ministro degli esteri della Repubblica di Weimar Walter alate Now sarebbe stato un grande errore politico ma non sarebbe stato un errore
Un compromesso soldi non compromesso immorale ciò che rese Monaco trentotto un compromesso immorale
è stato aperto sottoscritto con Adolf Hitler quando già le potenze occidentali sapevano chi era il capo del Terzo Reich il capo del nazismo in Germania allora io porta alle estreme conseguenze questo ragionamento ed è la ragione per cui io sosterrò
Che ho sostenuto e voterò Marco Tarquinio nelle nostre liste perché di fronte a queste pagine della storia la politica il mio partito
Al dovere di dare una risposta ad una domanda terribile angosciante Goffredo e la domanda è questa ma noi siamo di fronte a chi perché se tu sostieni
Che dopo l'Ucraina c'è la moldavi casistica la Finlandia la Senna Lisbona se tu sostieni che il capo del Cremlino lo zar del Cremlino oggi sia la reincarnazione di Adolf Hitler allora lo dico io
Che deve intervenire la NATO deve alzarsi l'aviazione lo devi stroncare
Perché la tragedia della Seconda guerra mondiale non si può riprodurre nella dimensione di una potenza con sei mila testate nucleari ma se come io penso che questa risposta si una risposta sciagurata e che porterebbe l'Europa in una tragedia senza eguali è senza precedenti allora tu ha il compito di dare una risposta a quella domanda e di dire qual è il punto di caduta di questo conflitto e di assumere un'iniziativa politica strategiche diplomatica dell'Europa per porre fine
A questa tragedia ecco perché io penso e ne sono profondamente convinto
Che nelle liste del mio partito noi abbiamo bisogno di Marco Tarquinio e di questa voce che vada in Europa portare questo ragionamento come un contributo fondamentale
All'elaborazione di una visione sull'Europa del domani
Goffredo ragiona sulla Nostalgia chiudo
Dovremmo evitare di pentirci domani
Non dei peccati che avremmo compiuto ma come si diceva un tempo non doversi pentire dei peccati che non abbiamo avuto il coraggio di compiere in questo libro all'inizio nel primo profilo di Gianni Bohemian c'è un episodio
Pazzesco per quanto è bello Goffredo conosce Gianni Borgna alla sezione di Monte Mario
Entra Goffredo col suo cane giovanissimo Bettini
E trova il giovanissimo segretario della sezione del partito comunista Gianni Borgna con un colbacco di visone sulla testa ritto su una sedia in piedi che arringa sulle questioni della politica internazionale un gruppo di ospiti
Dell'ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà che lo guardano interdetti
Ad un certo punto Goffredo colpito da questa immagine si rivolge uno di questi ospiti che se ne sta andando e quello lo posso fa con questa frase
Me ne vado preferisco tornare a Santa Maria della Pietà perché questo è un manicomio io dico questo Goffredo che senza non dico che stavamo meglio nel manicomio però grazie per il tuo libro dico solo che senza un grammo di utopia o un grammo di follia la sinistra si spegne e di fronte alla destra che c'è noi questo non possiamo permettercelo
Allora Goffredo Goffredo Bettini grazie
Poi
Noi abbiamo tempi stretti rinvio taglierò molto ma non va va benissimo così perché è stato talmente bella l'esposizione
Di Thiene mi ha invitato a parlare di questo mio libro che sono state dette tante cose che mi riconosco davvero su tutte
E penso che mi fondo anche questo mio modo di andare a girare durante la campagna elettorale perché non è che mi sfugge che siamo vicino ecco che mi sfugge che siamo vicini a un voto importante quello europeo bene è un modo di aiutare
La mia parte politica il partito democratico italiano che un partito che io ho contribuito anch'io insomma costruire affondare e che il mio partito
Il libro è un libro
Riso vorrei dire tante cose però li riassumo così è un libro innanzitutto sull'amicizia
Che cosa lega queste personalità tanto diverse tra di loro
Il sentimento dell'amicizia
Il sentimento dell'amicizia una cosa in politica
Anche per la sinistra non sempre scontato
Non ci chiamammo compagni ci chiamiamo ancora compagni ma il compagno da il senso di una solidarietà infatti il simbolo nostro e del pugno chiuso lo stare insieme contro un avversario politico
Il la solidarietà contro
L'avversario che devi combatte e questa e il senso della parola compagno l'amico e qualcosa di più
L'amico chiamati in causa non soltanto
Il compito quando è necessario di combattere contro chi hai di fronte e tre consiglieri diverso da te e che consideri pericoloso per la società in cui tu inviti
No l'amico
Si riferisce ad un'empatia un legame ha qualcosa di profondo che tu cerchi
Non solo per combatterlo avversario Mark per affrontare il destino umano
Leo Pardi parla di una social catena
è un'espressione molto bella ma questa social catena fra queste empatia questo stare insieme questo sapere che da solo neppure esisti ma esisti solo di relazione l'alto all'altro
Questo viene dalla percezione che tu hai di essere imminente minima corsa
Rispetto alla dimensione enorme dell'universo
Rispetto cioè al mistero
Alla DIGOS
Di essere nel mondo e di non sapere
Il pettine
Certamente i credenti hanno la grazia perché credere è una grazia di pensare a un secondo tempo
Ma non tutti credo
E i non credenti si trovano sperduti in un mondo che difficilmente riescono a comprendere
A leggere pensiamo oggi si stanno scoprendo miliardi e miliardi di lontananze di anni comunque
E pensare che piccola cosa noi siamo agendo nella vita
E l'amico e quelli sentimento che impedisce vecchi naturale che insieme a dei a un'altra persona non ci stringiamo
Per affrontare questo mi sapere questa condizione
E naturalmente non è facile
Togliatti diceva Keegan che nel partito non si dovevano avere amici perché poi gli amici ti condizionano
Perché poi il sentimento ti frena nella lucidità politica
Ma io non credo che siamo usciti
Io credo che mettendo i pesi nella bilancia certo qualcosa ti toglie matita molto di più e rende la politica molto più umana molto più vera molto più autentica
Perché la mischia quel passioni che ti attraversano ittici scuotono
E ti chiama in causa non soltanto per le idee che hai poi ci tornerò un attimo Poli pompe di obiettivi e sistemi che ti pone
Ma ti chiama in causa proprio nella qualità dell'esistenza che tu conduce nel mentre combatti
E quindi in politica questa dimensione che sulla quale tante volte insistito nelle conversazioni che ho avuto Pietro Ingrao
Un elemento in più
Non lo elemento in meno nella politica io l'ho voluto testimoniare con tutto il peso della mia esperienza personale fatta di tanti amici di qualche delusione di qualche dolore ma alla fine improntata da questo sentimento diffuso
Naturalmente oggi della società in cui viviamo l'amicizia è una cosa veramente era
è stato detto non lo voglio
Pasolini
Colse io lo dico nel libro colse il mutamento il peggio antropologico della società italiana
In un momento in cui la sinistra avanzava
Il settantatré e il settantaquattro settantacinque settantasei e Louis guardava più a fondo scandaglia Ava nel profondo
Della società che cosa stava accadendo la fine delle varie culture la trasforma la mercificazione
Che aveva preso il sopravvento rispetto persino alla fisionomia dei corpi uno diverso dall'altro che invece diventavano serial tv
Ecco quindi Pasolini comprese questo fu la soglia a grande in ma oggi rispetto al settantacinque quanto andata avanti questo processo
Quanto è andata avanti come il capitalismo predatorio le cose diceva benissimo Tarquinio fra questo modo di consuma di consumare di organizzare il potere di puntare all'uniformità
Di di tutte le forme del formando il mondo
Quanto è andato avanti tutto questo è quanto quindi l'amicizia che è un sentimento gratuito un valore d'uso per eccellenza e sia in contrasto con le dominanti i modi i dominanti modi di vivere e di rapportarsi di organizzare
La propria esistenza della società quindi l'amicizia oggi io la valorizzo come una politica a politica come una Cosa Nostra poco
Una un rilievo positivo rispetto all'uniformità
Che ci vogliono imporre
E però appunto e davvero qualcosa di difficile ed è difficile perché appunto c'è gratuita cioè valori Buso come ho detto e poi c'è la parola
Io sento tanta tante difficoltà
Nella parola
E non ci si parla più non ci si scambia più una parola come un tempo
Persino quando si va a cena ma a pranzo e quando si sta in famiglia quando si sta con una micosi tende
Sempre a riferirsi a qualcosa in particolare questi nuovi strumenti che io non demonizza no così questi nuovi strumenti diciamo tecnologico TTT sdraio mi distraggo
E da cosa si distraggono dalla fatica di attraversare l'altro
Perché avere un rapporto diretto faccia a faccia
Parlare con l'altro significa rischiare testé su
Significa essere pronti a una reazione si sapeva in qualche modo sublime o ad essa ribellarsi
Ma è un rapporto vero che ti forma dentro che Chieri T-shirt come carattere e personalità
E se si perde la parola si perde
Dire beh è un grande filosofo del del novecento uno dei più grandi Heidegger la parola e il linguaggio e il mondo e il mondo
E il modo di rappresentare il mondo attraverso il tuo pensiero i tuoi occhi
E questa difficoltà della parola io la sento estremamente struggente
Perché ti schiaccio in una solitudine che magari non è solitudine di rapporti mai solitudine di autenticità
Di comprensione DT cosa vuoi veramente del dei tuoi talenti del profondo dei tuoi desideri di quella lì nell'età di essere te stesso che il dato fondamentale per diventare anche un buon cittadino oltre e una persona risolte dagli
E i liberal insiste su questo punto esiste anche sul valore del Silenzio che parlano i nostri silenzi non parlano più
Perché sono riempiti da tante cose o Chiasso Natalia un silenzio
Imbottito di cose inutili
Invece il silenzio quando è vero silenzio Patrone
Ecco perché io racconto l'episodio di Ingrao che è stato molto bello per me
Ingrao ogni tanto mi chiamava
Per andare a cioè allora i dirigenti
Ed è partito avevano tanto tanto tempo per i giovani
Tanto tempo sono stati i giganti della storia
Ma hanno avuto il tempo di insegnare di comunicare qualcosa alle nuove generazioni oggi ci sono nani della storia che non hanno mai il tempo per gli altri
E questa cosa di chiamarmi e di dire Goffredo andiamo
A prenderci un gelato
Lo ripeto invece gelato pure a me purtroppo
E allora ci sia io Cocco benissimo poi sapete come quando uno è
Un allievo di fronte a un maestro perché era così rapporto beh tu voi sempre barra voi sempre serve qualcosa l'episodio come la pensa sul
E lui stava zitto
Dal cinque minuti zitti cui ciò preoccupa
E continua a io cercavo di allacciare un
Un dialogo ma lui continuava
A stare zitto e mi diceva stai zitto conferito
Raccontato benissimo Cooper tre il sito offre guardiamo la gente che passa
E tu voglio che questa gente guardandola
Mitici poi si tools riesce a capire qualcosa di loro
Noi riusciamo a capire
Il destino delle persone le sofferenze più profonde gli aneliti di vita quello che sperano quello che hanno passatori e sino a cui vanno incontro
Guarda che mistero che mistero l'altro e quanta curiosità e quanto attenzione dovremmo dedicare all'altro
Ecco la politica
Arriva fino a un certo punto
E poi c'è un terreno di indisponibilità
C'è un terreno oltre il quale
Devi usare un altro metro e una è un altro occhio di indagine
Ecco perché Ingrao
Era la febbre del fare lo dico mai neanche il convento
Tronti è un combattente a me ogni volta che lo vedevo mi sembrava che avesse congelato
Un centinaio di bolscevichi in cantina pronti a uscire improvvisamente dalla rivoluzione russa per quanto era sempre legato a quella scintilla rivoluzione e però pilastri l'andata anche lui
A riposare l'anima
E a renderla creativa in convento
Perché la dimensione del convento e la dimensione di una interrogazione sia tu che sei credente o su horror sei credente di cose che con la politica e con la febbre del salario
Non riesce a comprendere ad acchiappare e quelle cose anche solo intuite chi Servolo per la politica solo indispensabili per renderla migliore
Ecco la grande lezione
Di non stare solo a guardare il proprio orticello
O le cose che fai
Ma cercare di innestati in qualcosa di più grande di più profondo
Che riguarda appunto il destino
Umane delle persone
Questo
E non la voglio fare lunga questo decadimento antropologico fin pone noi
Veramente veramente finisco scusate
Allora ha ragione ci impone purtroppo ci impone
E ci impone un doppio registro ci impone oggi
Di combattere questo governo e io dico combatterlo e prenderlo sul serio se lo prendiamo sul serio noi dobbiamo ripetere la parola unità unità perché senza l'unità non si vince il governo non ha la maggioranza dei consensi degli italiani
Il governo questo Governo è stato eletto perché noi siamo andati divisi
E noi dobbiamo recuperare quel cammino
Ci sono le europee ognuno dove tirare la sua parte politica questo è ovvio
Ma io l'ho detto anche a Conte e lo dicono gli stessi
Non superiamo il limite
Perché poi l'elettorato non solo soldatini
Che tutto poche ti sei combattute detto parole gravi che hanno sedi Solarino dei rispettivi elettorati Tuppo dei recuperi con una parola d'ordine improvvisa non è così però oltre all'oggi c'è il domani
E il domani io qui dico che comporta un lavoro di lunga lena intellettuale morale
Di tipo
Gramsciano pezzetto per pezzetto
Dando quel valore enorme alla battaglia intellettuale e culturale di cui si è parlato prima noi avevamo Badaloni Luporini
Io nella mia segreteria della Federazione del PC allo Tronti al mio congresso interveniva Giannantonio Asor Rosa alto diverso dalla federazione di Roma era un fiorire
Di pensionamenti ecco e quindi per Hans per afferrare aggredire la decadenza antropologica tu devi avere queste armi
E sapere che la lotta e di lunga lena perché non temi capovolgere un governo peli capovolgere i Littell meno che nel senso comune che ormai ha invaso anche il tuo campus
E qui c'è la questione della pace e chiudo su questo
E la pace dalle compagne e compagni cittadini
E la pace è un bel tema
Perché noi stiamo discutendo
Su questa guerra su un terreno tremendamente arretrato
Ma noi stiamo discutendo anche del conflitto israeliano palestinese su un terreno tremendamente arretrato
Difensivo
Pare sia persino difficile pronunciare con convinzione e semplicità la parola pace
Sembra che la posso pronunciare solo il Papa così
Perché se non la produciamo dobbiamo metterci sei male contenzioni per dire quella parola
Ma è la geopolitica che deve sottostare all'ispirazione della pace non era capace che può sottostare
Alla situazione alla condizione geopolitica
Perché se tutti ma c'è
Tutte iniziative compromesso giusto ad un compromesso dove riconosci anche la verità di ognuno che combatte in campo
Se tu dici guerra come ricordava in una splendida pagina Freud quando tu combatti collo odio
Tutte le schedine ricatti il lento era cosa acutissima che ha detto contenerlo
Tutte scrivi inevitabilmente l'altro avvocato sovrumano con una persona che non ha diritto di vivere e non troverai mai mai le vie di un compromesso e della pace vera
E che è il motivo per il quale io
Ho sostenuto e sostengo Tarquinio io lo dico apertamente
è chiaro ci sono nella nostra circoscrizione capolista il numero due tema rovente
E poi ci sono pure gli altri candidati santo dio se noi siamo propri esserlo ma manco
Con il centralismo democratico il partito comunista che rischiava di avere un centralismo senza mai discutere democraticamente come si faceva prima prima di fare il centralismo
Io sì
Appoggio con tutto l'entusiasmo possibile l'unico è un bravo sindaco di Pesaro
Matteo Ricci che ha è di una nuova generazione notte il tuo poi naturalmente voterò la nostra capolista e miscelare
Ma perché Tarquinio
Perché sento la parola vera
Ho sentito una parola ingenua
Ingenua
Che esprime un sentimento una vocazione
Una sottolineatura così essenziale ci richiama al fatto che noi ci stiamo su un terreno arretrato
E questo governo sta su una politica estera che degli tutt'Torino Aversa da quella che l'Italia ha sempre ottenuto e non parlo di Berlinguer
Pardo persino di Craxi e di Andreotti che comunque avevano
Un occhio verso il Mediterraneo e un'autonomia rispetto a un ferreo tarantismo
Il libro e chiudo sono le ultime parole
Non è un libro nostalgico e un libro che valorizza la nostra regia
Vedete i sentimenti verso il passato possono essere di diverso tipo
Ci può essere un sentimento
Di memoria e quanto serve alla memoria noi a Roma credo anche a Firenze o in altre città
Abbiamo preso l'abitudine da Walter Veltroni in poi a portare i ragazzi delle scuole ad Auschwitz
E la memoria importante
Perché i ragazzi vedono
E quella memoria gli suggerisce non si deve fare di più
Questa è la memoria
Poi c'erano stati CIA
E sono le ultime parole vi rivolgo agli organizzatori poi c'era Nostalgia
Che invece e solo ora Nostalgia di ciò che tu hai fatto e siccome sei anziano oppure vai verso la fine della tua vita terrena
Allora a turno i ricordi con nostalgie DC non verranno più questa è una nostalgica passiva
Poi c'è invece una nostalgica Cisal
Una nostalgica di combattimento
Ed è quella la nostra regia che a me piace descrivere snellito
Questa Nostalgia di combattimento non è tanto per le cose che tu hai fatto
Ma per quelle che tu nel passato potevi fare non hai fatto erano sono stati già dei conti in sospeso delle aspirazioni tiene presso degli obiettivi chiari mancato
Ed è persino lo sta lì figlia dell'attore vite che poteva prendere diversi itinerari e che invece ai congelato solo in una maschera
è una nostalgica quindi che tira far vedere ancora quello che ti resta nella vita come l'occasione per farcela
Per metterla in pratica
è una nostalgica che ancora una volta afferma un punto decisivo
Che la tua vita fino all'ultimo va onorata
Che cosa distingue credenti e non credenti e credenti credono ripeto un secondo tempo mai non i non credenti se sono davvero
Aperti alla vita e vogliono cercare il senso della loro vita questo dono misterioso lo devono onorare
E allora nel segno dei tempi il credente e non credente può andare a braccetto
E può dire sì io vivo
Sì componenti o loro questo Toro più non so perché non ci sono temi ha tuonato
E viverlo significa ogni giorno
Cercare di realizzare quello che hai dentro di più autentico
Sia malato sia strano sia intelligente o meno sia ricco o povero sia nero o bianco
Ognuno ha dentro nuovi liberali io consiglio da poter realizzare
E non realizzarli e morire prima del tempo
Per realizzarli e la capacità davvero di costruire già oggi quello che tu nel domani sogni di poter fare perché candidato esistenza rari il tiella sottili già ora ecco la forza dei grandi partiti popolari che non erano solo programmi
O non erano solo precetti io non ero solo poiché il terzo libro paga dentistiche ma era un modo diverso di far vivere chi militava in essi
Io mi auguro che il Partito Democratico possa andare in questa direzione nei prossimi mesi e nei prossimi anni e grazie di tutto