Le infrastrutture di trasporto: inventare il futuro

Allora
Chiedo scusa sì di solito si fa aspetta il quarto d'ora accademico ma essendo anche in streaming sugli otto hub
Andiamo subito in diretta sì
Sì perché la gente sa che si collegata alle tre tre cinque
Quindi è bene ebbene cominciare anche se è un po'di gente poi arriverà
Allora
Incontro di oggi e per presentare
Una una parte di una ricerca di Astrid
La ricerca di Astrid è su una politica industriale per le infrastrutture sostenibili
è composta di sei parti diverse
Quella che presentiamo oggi la parte sulle infrastrutture di trasporto
Abbiamo già presentato in questa sala con il ministro Pichetto Fratin la parte sulle infrastrutture energetiche
E avremmo prossimamente l'occasione per presentare la parte sulle infrastrutture di telecomunicazione quella sulle infrastrutture idriche e quella sulla
Finanziamento delle infrastrutture
Ciascuna di queste avrà naturalmente interlocutori diversi a seconda delle
Competenze
L'idea di questa ricerca è che il mondo il Paese lo scenario
Geopolitico innanzitutto geo economiche o
Ma anche le grandi trasformazioni digitali e ambientali
Stanno cambiando tutti i dati di riferimento e richiedono di ripensare il sistema delle infrastrutture
In modo diverso che in passato
Sia perché oggi è possibile molto più che in passato ragionare sui temi della sostenibilità delle infrastrutture sia perché proprio bisogna adeguare mondo completamente diverso completamente cambiato
La ricerca è stata condotta ciascuno delle parti da un teen diverso i Esperti di professori ma soprattutto la ricerca è stata condotta secondo un metodo che ormai è diventato tradizionale per alla street con una interlocuzione molto stretta con una collaborazione molto stretta
Con alcuni
Dei protagonisti della innovazione sul campo
Nel caso nostro abbiamo lavorato
Vado banalmente in ordine alfabetico con Almaviva
Con l'associazione nazionale dei costruttori edili che qui rappresentata dalla Presidente Brancaccio con Autostrade per l'Italia diamo un amministratore delegato con effetti quelli
Con le Ferrovie dello Stato
Con figli a CGIL con lui in video dal tavolo cioè satura delegato Pietro Salini quando diciamo che abbiamo lavorato assieme c'è stato un processo di
Fertilizzazione
Noi abbiamo imparato ormai da alcuni anni che i professori o gli esperti da soli possono produrre delle per le analisi
Ma spesso questa analisi sono astratte
Il confronto nella ricerca con
Gli operatori con i player
Che sperimentano sul campo innovazione che si confrontano con
Cambiamenti intervenuti nello scenario consente da un lato di a vere dati analisi
Conoscere interpretare le criticità sì effettivamente si del Rizzo Ivano e dall'altro
Quando gli esperti elaborano delle proposte da risposte di verificare se sono fattibili se sono come dire raccomandabili o meno e questo è diventato ormai il metodo con cui facciamo le nostre ricerche abbiamo fatto anche questo
Io adesso torno subito la parola al viceministro Rixi
Che purtroppo e sto ahimè
Ma la maledizione della politica Italia
Perché in altri Paesi
Io ricordo ancora anni fa
Quand'ero presidente di una commissione parlamentare
E dovevo organizzare un incontro con alcuni senatori americani e con quattro mesi di anticipo mi dettero durata Giorgio
Io no non ci credevo dico ma siete sicuri no diciamo
Siamo organizzati in modo tale che siamo perfettamente in grado abbiamo il giorno in cui facciano
In Italia non è così quindi
Edoardo Rixi dovrà tra poco lasciarci poi tornerà e poi naturalmente rimanderemo la registrazione del del convegno che si sentirà se e quando vuole per
Per prendere per prendere conoscenza di ciò che è stato detto
Dopo Ricci
Paolo Costa professor costa illustrerà sinteticamente
Le principali
Le principale evidenze che sono emerse dalla ricerca e poi apriremo il dibattito quelli che sono in questo momento dietro il tavolo parleranno dal loro posto gli altri dal podio mi chiameremo Mammano
Eduardo a te la parola naturalmente vi ringraziamo per la partecipazione
Grazie grazie a quei grazie innanzitutto dell'invito dell'opportunità in questo momento di poter discutere dice temi come questi
Beh brevemente sullo scenario anche se qua siamo di fronte un pubblico di addetti ai lavori quindi più o meno
Tutti vedono cosa sta succedendo nel mondo diciamo che il nostro sistema negli ultimi cinque anni ha avuto almeno tre
Shock non previsti prima con i diciannove che anche sul sistema diciamo della catena logistica nazionale ha cambiato alcune regole che erano date per certe poiché la crisi ucraina che ha avuto riflesso non solo sul tema immerge etico ma anche sulla movimentazione delle merci sul continente europeo continua a essere continente più cioè l'aria una delle aree più industrializzate del mondo ma che oggi si trova a essere per la prima volta un'isola nel senso che tutte le frontiere terrestri sono bloccate quindi tutto quello che serve per l'industria europea passa per il mare e quindi viene trasportato da altri continenti sia in entrata che in uscita per il come sappiamo l'industria europea
A a differenza ad esempio di quell'amor nordamericana a una bilancia commerciale verso l'export molto come posso dire
Soprattutto l'industria italiana ma non solo molto sproporzionata quindi il tema della capacità di gestire una catena logistica quindi a livello infrastrutturale
Poi abbiamo avuto un altro choc l'ultimo del Mar Rosso che ha messo anche in discussione alcuni assunti che avevamo ad esempio sul canale di Suez per quanto riguarda l'area mediterranea
Al netto di tutto questo si fa un passetto indietro e c'è stato anche un altro evento che ha segnato anche un ripensamento sulle infrastrutture al Paese che il due mila diciotto diciamo la città dove provengo Genova tema ponte Morandi crollo del ponte del ponte tragedia soprattutto l'Europa si risveglia nel due mila diciotto il Vecchio Continente col fatto che per la prima volta si inizia a pensare che le infrastrutture
Non sono eterne
Quindi soprattutto un incontinente che è stato il primo a essersi infrastrutturato deve fare anche i conti e non solo l'Italia ma lo sta facendo anche la Gran Bretagna la Germania la Francia e la Spagna soprattutto la Germania e la Francia
Sul sistema struttura e sulle infrastrutture del Paese sull'evoluzione io per tutto questo e come se non bastasse abbiamo il tema del cambiamento climatico
Anche questo tema non previsto al momento in cui ci siamo infrastrutturati pone oggi dei problemi degli obiettivi anche molto pragmatici da raggiungere in tempi abbastanza ristretti non solo e non tanto esclusivamente sul tema delle missioni perché sappiamo comunque la deriva farà sì che anche se domani mattina non avessimo più emissioni
Comunque ci sono delle tendenze
Che prima diciamo di diminuire se diminuiranno comunque avranno un'influenza sia a livello diciamo di cambiamenti del clima che di cambiamenti della pressione sulle infrastrutture sul sistema infrastrutturale diverso è l'aumento ad esempio del problema dell'assetto idrogeologico nel nostro territorio anche se di vecchia data negli ultimi anni avuto alcune carrette Rizzo azioni assolutamente eccezionali tema
Un esempio su tutti il tema dei valichi alpini
Quest'anno siamo di fatto bloccati con il traffico ferroviario con la Francia perché abbiamo avuto in zona francese quindi al di fuori delle competenze
Del territorio nazionale una frana che ha bloccato la linea ferroviaria del Frejus e sino a novembre speriamo prima ma probabilmente fino a novembre di fatto siamo isolati nei confronti tra del collegamento Thereau ferroviario con la Francia
Perché l'Italia a
Ah no le Alpi a sud al mare i trafori sono dati e il tempo di realizzazione delle nuove arterie non solo si conta in anni
Ma ci devono essere anche accordi bilaterali sui tempi dei collaudi dell'inaugurazione della progettazione delle linee
Ho almeno a livello europeo lo dico perché ad esempio sul Frejus mai abbiamo la canna autostradale
Ormai realizzata almeno da diversi mesi che inattesa diciamo di in via libera da parte dei francesi per mettere in esercizio che probabilmente sarà dato nel mese di luglio però abbia già perso sei mesi su un'infrastruttura che di fatto è pronta in un momento critico per il Paese perché sul Frejus perdiamo centocinquantacinque convogli abbiam dovuto chiudere un accordo con la Svizzera per Roma intagli sull'otto sul territorio elvetico
In questo momento per alfiere una capacità di rifornire non solo ingiusto e del nord Europa anche l'industria italiana perché sapete che a livello continentale i nostri primi mercati sulla Germania alla Francia la Cinzia situazioni
Quindi c'è da tenere tutto questo declinarlo secondo normative che sono nate su presupposti completamente diverso
Presupposti le nostre normative era che ad esempio suscita rotto stradale si dovevano fare le manutenzioni ma la rete di fatto era data fatti del mille novecentosettanta che di fatto autostrade in Italia non se ne fanno
Praticamente più eravamo la Prima Rete in quegli anni europea oggi siamo la quarta la quinta
Ci hanno superato molti Paesi e abbiamo quindi cinquantasei per cento della nostra attuale Rete che anteriore a quegli anni e che di fatto in parte a sicuramente problemi legati alla vetusta età
Delle opere
Abbiamo scoperti prime diciotto che i nuovi materiali utilizzati nel secondo dopoguerra in particolare il cemento armato che è stato usato in maniera massiva
Per la ricostruzione ha delle caratteristiche soprattutto quelle dei primi decenni che rischi che
Non ne garantiscono una durata tempi limitato quindi abbiamo la necessità anche lì di ripensare tutta una serie di norme compresa anche a quello del riutilizzo dei materiali
Perché è è evidente che
Uno dei temi sarà poi anche in caso di ricostruzione di determinati
Di determinate opere d'arte cosa fanno e poi dei materiali da demolizione perché stiamo parlando di diciamo masse particolarmente rilevanti
Oltre a questo abbiamo bisogno di creare un sistema che ovviamente visto gli ultimi Chalk sia residente flessibile
Quindi mentre ci si chiede di diminuire il tema delle missioni giustamente per andare una visione sì sia compatibile con una salvaguardia ambientale di lungo periodo abbiamo anche bisogno però che il sistema non sia meno resi cliente e non sia meno flessibile
Uno dei temi affrontati nei colpi e nel rally investimento sulle ferrovie importantissimo abbiamo grossi investimenti come mai abbiamo avuto negli ultimi quarant'anni probabilmente sulle ferrovie
Abbiamo quadro triplicato almeno gli appalti annuali
Ma abbiamo un problema tanto che le ferrovie comunque sono meno flessibili di altri strumenti abbiamo anche una capacità che per quanto le incrementeremo ci sono dei colli di bottiglia dati che limitano comunque un aumento consideriamo fra in più le infrastrutture ferroviarie sono le più complesse qui siamo in territorio che alla catena alpina tutta l'unico paese europeo che a tutte le attività via e anche tutta la catena appenninica quindi tranne il Tavoliere delle Puglie
Qualche altra tenuta nella pianura padana di fatto si costruisce il territorio montano tant'è vero che oggi qua Chiasso tavolo rossa l'Italia uno dei Paesi al mondo che ha più Cbm attive sul territorio nazionale
Perché stiamo costruendo quasi mille chilometri gallerie nei prossimi dieci anni
Quindi questo vuol dire che rispetto a Paesi come gli Stati Uniti d'America
Diciamo una dimensione completamente diversa nonostante che siamo un territorio molto più piccolo
Questo vuol dire costi più elevati di manutenzione costi più elevati per le singole opere
Accelerazioni che hanno lo stato del momento in cui ne facciamo definizioni in un tempo ristretto
Sul piano Harar e su altre cose su settori specifici settori o menta nel consiglio del settore perché la legge della domanda e dell'offerta vive anche nelle opere pubbliche quindi quando io ciò Rfi
L'unico cliente di un intero mercato industriale
Alla fine se il mercato si basava su tre miliardi e mezzo
Di di di di mercato igiene faccio tredici miliardi fornitori sono sempre gli stessi alla fine come posso dire
Diciamo che un po'di di bolla si va a creare
Quindi in questa situazione abbia bisogno di aumentarle performances di creare una ponte che ci consente di completare la ristrutturazione del PNR nere ad esempio giustamente prima si parlava anche il tema delle fonti di finanziamento è uno strumento che società di hanno deciso di usare prevalentemente sull'opere infrastrutturali sulle ferrovie
Ma che ha una durata breve quindi ha potuto diciamo così chiudere una serie di progetti in mano una la possibilità di andare a creare una visione al due mila trentadue due mila trentaquattro che sarà l'anno in cui si dovrebbero chiudere i grandi corridoi europei
Quindi ha bisogno anche come Stato di avere dei finanziamenti che Kant consentano di chiudere le progettazioni
E non solo ma già campagna neanche la crescita di capacità industriale perché è evidente che se noi abbiamo bisogno di più opera di più macchinari i più aziende che lavorano sul territorio
Non è che possiamo dire un'azienda di assumere due mila operai per tre anni ritrovarseli cassa integrazione al quarto anno
Abbiamo la necessità di accompagnare un intero settore industriale a una crescita dopo anni in cui grandi opere non si facevano e quindi la capacità industria del Paese in quel settore sia andata come posso dire fortemente assottigliati
Coi
Ci sono tutta una serie di altre note che si potrebbero fare dal punto di vista giuridico sul Codice degli appalti sulle regole dei singoli appalti pubblici ora vorrei dare una visione più d'insieme
è importante perché nel sistema come quello italiano mani un sistema europeo che torno a dire deve far fronte anche a crisi giù politiche non prevedibili
Abbiamo bisogno dell'accesso del continente l'industria europea da tutti i lati
Quindi sistema italiano che oggi gestisce siano al settanta per cento del traffico per l'industria italiana deve essere in grado di gestire un centoquaranta per cento cioè a coprire le esigenze a forte industriale anche una testa capacità
Per consentire in caso di crisi di problemi di qualsiasi tipo di
Essere un reale secondo pilastro logistico a livello europeo per far questo egli ha bisogno di potenziare sistema ferroviario ma anche una raddoppio della capacità merci su ferrovia lungi da essere adeguata a risolvere questo problema
Di sistemare il settore autostradale che oggi gestisce poi sarà più preciso Tommasi ma circa settanta per cento l'ottanta per cento forse di più del traffico pesante che a sua volta quasi il novanta per cento dell'intero movimentato nera sistema logistico nazionale e che determina la capacità o meno di rispondere a quel tema di intermodalità soprattutto sugli ultimi centocinquanta ma a volte anche sui quattrocento trecento chilometri che determina il fatto che
In un sistema complesso come quello italiano
Difficile una macchina che una merce vada sul suolo snodo logistico molto spesso lo ricordavo prima le materie prime ci arrivano dall'estero viaggiano poi
Se va bene una parte
Ovviamente nave una parte in treno e l'ultima parte in gomma così sarebbe eccezionale in molti casi siccome non c'è il collega il collegamento ferroviario direttamente sulle banchine perché negli anni settanta li abbiamo tolti gli stiamo rimettendo adesso
Molto spesso dal porto si muove direttamente
Via Roma quindi abbiamo bisogno di investimenti sul settore autostradale nei prossimi dieci anni
Ora io dico non prendo i dati di Autostrade se ma dovrei dire di altri numeri però oggettivamente siamo almeno intorno ai trenta miliardi
Complessivamente investimenti che serva su quel settore sua Ferrovie si paventano dei duecento miliardi
E poi abbiamo tutto il tema che è rimasto fuori quindi le statali perché difficilmente uno c'ha uno stabilimento industriale su un'autostrada
E quindi tutte le interconnessioni tra
Le varie aree e anche sulla ridondanze dei valichi alpini quindi è adesso si sta facendo un'analisi su come sistemare i problemi sulla frontiera francese abbiamo la TAV che sta andando avanti anche questa arriverà dopo il due mila trenta
Nel frattempo abbiam bisogno di potenziare comunque collegamenti con la Francia anche cambiando alcuni accordi che sono ancora figli della seconda guerra mondiale quindici impediscono ad esempio l'utilizzo in maniera efficiente della linea che passa ferroviarie che passa da Ventimiglia
E boy il tunnel del Monte Bianco su cui ci si è come posso dire si è finiti in un Cul de sac con delle manutenzioni per diciott'anni per riavere la stessa opera che in quanto a canna unica
In quanto normative vigenti a livello europeo dovrebbe consentire il transito solo di mezzi di Isernia
Attenzione perché qua ci sta dicendo che noi sappiamo che i mezzi di Centre in realtà dopo il due mila trenta non dovrebbero più esserci due mila cinquanta sul territorio europeo proprio non ci sarebbero noi stiamo facendo delle manutenzioni sul Monte Bianco per diciott'anni per rimanere a canna singola quindi mezzi pesanti elettrici a idrogeno in quel tunnel ci potrebbero sentite e transitare solo con la chiusura al traffico perché ovviamente
Le prescrizioni prevederebbe rocche e potrebbero andare solo strutture alla doppia canna in modo che in i mezzi non si possono incrociare tant'è vero che oggi senza non lo sa comunque Tamim frigorifero sono molto meno impattanti devono esser convogliati nel tunnel e chiuso per due ore e mezza il senso unidirezionale
Questo lo dico perché perché la visione deve esserci ma voi ci deve essere il pragmatismo di lavorare perché quella visione si avveri quindi anche quale resistenze da parte francese sulla seconda canna del Monte Bianco sono del tutto anacronistiche
Non e non tutela in una visione di carattere ambientale delle Alpi
Che si potrebbe tutelare con una limitazione del numero veicoli di transito ma di fatto impediranno cioè c'è il rischio che nell'immediato impediscano il la continuità territoriale dei tram già Francia in futuro
Rischiano di condannare alcuni valichi a dover utilizzare diciamo sistemi che in realtà ci dicono che non dovrebbero più esserci quindi
Questo lo dico perché sulle altre tratte che si sta sistemando sempre sui valichi alpini abbiamo ovviamente il Brennero
Su cui ci sentì scuotendo per tenere aperto adesso ma su cui stanno andando avanti i valori i lavori del tunnel del Brennero e comunque solo di scavi il tunnel del Brennero
Qua Salini vicino che mi correggerà ma mi sembra che totale degli scavi son duecento cinquanta chilometri
Sul tunnel del Brennero sessantaquattro chilometri per Cannes Napoli intersezioni siamo parlando di opere che sono uniche al mondo e di opere uniche al mondo in progettazione ne abbiamo almeno tre o quattro dalla diga di Genova che sarà la diga col fondale più profondo a livello europeo su cinquanta metri al tunnel del Brennero abbiamo il tunnel
Il ponte sullo Stretto su cui è una grande scommessa anche a livello internazionale per riprendere una credibilità a livello mediterranei no perché il Mediterraneo deve tornare a essere un mare
In cui l'Europa ci investe cosa che ultimamente non è stato deve essere centrale anche rispetto all'accorciamento delle linee logistiche al potenziamento di portare e dei dei rapporti tra l'Europa e Nord Africa
Che negli ultimi vent'anni abbiamo come posso dire molto declinato tant'è vero che molte rotte vengono proprio ricostituite in questi mesi
E come posso dire accelerati il processo di traffico anche perché nella situazione geopolitica il continente africano ed unico continente in questo momento dove come posso dire c'è un'aspettativa di crescita importante con una forte penetrazione cinese in questo momento e una sempre più scarsa presenza paradossalmente europea
E proprio di fronte a casa nel senso che noi andiamo a cercare di fare investimenti nel Sud-Est asiatico da altre parti
Non guardando spesso una omogeneità a livello mediterraneo che deve anche passare da regole uguali sul sistema marittimo
Allora su questo e vado a concludere
Il diciamo così
Nello scenario che sto mostrando c'è un tema fortissimo cioè l'Europa al Vecchio Continente sarà in grado di sprigionare le energie i valori economici finanziari in grado di fare una profonda ricostruttore azione a livello
Infrastrutturale e logistico
Accettare le sfide che oggi il mondo ci pone avanti come uno dei territori più industrializzati a livello mondiale grazie a Bruxelles settimane fa città Marineford
Male consiglio dei ministri cui ho partecipato dove sostanzialmente anche successa che serve per l'infrazione e tra l'altro anche per la mobilità militare cosa che di cui non si può parlare spedire
è un tema
E ci sono cinquanta miliardi a livello europeo si pensa che con meno di seicento miliardi non sia in grado a livello europeo di a raggiungere determinati obiettivi la stessa Francia che fino a
Un po'di tempo fa che era molto titubante su alcuni aspetti oggi
Parla direttamente di una mancanza di risorse in grado di consentire sostanzialmente una re una rapida evoluzione del sistema quindi bisogna
Andare individuare una prospettiva degli strumenti Italia in questo ci centrale perché siamo l'unico Paese che tutte le corse sul Mediterraneo il Mediterraneo sta diventando centrale soprattutto sul riposizionamento con la chiusura delle frontiere esterne anche delle linee di provvisione amento dei paesi di altri Paesi come la Germania che ha sempre con la testa adesso guarda altre parti
E la stessa Francia
è evidente che noi corriamo il rischio se non ci diamo di regole e non ci diamo gli obiettivi che siamo fortemente performanti in avere quella capacità di riuscire a vincere in questo momento quello che è un
Una scommessa cioè quella di non solo costituire
Un secondo pilastro di quello europeo mai di riuscire a cambiare anche una mentalità continentale dell'Europa a farla diventare una una mentalità un po'più marittima che con la perdita di Gran Bretagna
Ha ulteriormente verso proprio perché oggi
In commercio globale le previsioni sono che nei prossimi anni
Uno degli investimenti più grossi vi erano fatti proprio sulla blocco nomi sul mare
Qua mi chiudo perché uno dice una cosa servono infrastrutture in realtà le vie marittime sono delle infrastrutture naturali italiane a una due viene due anche nazionali che sul Tirreno Adriatico su cui potrebbe anche scaricare parte del traffico pesante che oggi transita sulle nostre arterie soprattutto in un momento in cui avremo fortissime cantierizzazione
Oggi ti prendono in treno in Italia sa bene
Che qua che ci sono dei momenti in cui non c'è un treno in orario ma perché è perché nel mentre si sta lavorando con Investimenti particolarmente importanti
E sia in questo momento nel Paese il maggior traffico ferroviario di tutti i tempi il maggior traffico automobilistico di tutti i tempi e un incremento anche sostanzioso del traffico aereo
è evidente che lavorare avendo le arterie avverte è completo molto difficile
E quindi riuscire a trovare dei meccanismi che li gestiscano una situazione di fluidità che vadano anche nei momenti in cui si opera sul settore otto stradale piuttosto che sul settore ferroviario a fare dello chiffon modale anche sul cabotaggio nazionale ci consentirebbe di accelerare oggi difficilissime dei conti Rizzo cioè in autostrada
Perché le tensioni che si sviluppano coi territori e anche diciamo i temi dell'incidentalità
Diventano anche difficilmente gestibili
Questo vuol dire che deve essere su un Paese che abbia una visione molto chiara sul paese si muove all'unanimità e se c'è un Paese che non deve avere delle visioni ideologiche deve trovare come posso dire dei punti di caduta molto pragmatici
E deve avere un'ambizione perché l'Italia purtroppo è condannata a essere in alcuni settori prima o non esserci mi spiego meglio la nostra capacità industriale il settore delle opere pubbliche ora incrementiamo le facciamo grandi opere che ci faranno prendere anche mercati fuori dal NARS da dal nostro Paese
Oppure i costi di gestione il mantenimento del sistema infrastrutturale italiano non sarà in grado di supportare il rilancio taglia
Perché noi abbiamo un Paese che orograficamente se non utilizziamo come posso dire un po'di capacità tutta nostra di trovare nelle difficoltà degli spunti
Diventano difficilmente gestibili
Oggi il tema sul ponte sullo Stretto fu uno dei temi più dibattuti è un tema a mio avviso di accettare o meno una sfida sull'Italia o in grado o torna a essere in grado di rappresentare un'eccellenza
Che in parte lo ancora ma che ha depauperato nel tempo per fare opere di quel tipo oppure mentre non facevamo il ponteggio perché ho fatto il ponte
Sui Dardanelli altri hanno fatto il tipo oggi se si va a parlare a livello internazionale si pensi infrastrutture si guarda alla Cina ma si guarda l'Italia o si guarda i turchi in alcuni casi ecco la grande scommessa oggi è di tornare a pensare che il nostro Paese il vero know how non soltanto questi palazzi
Quello che ci ha lasciato le generazioni precedenti ma quello che le nostre generazioni saranno in grado di lasciare per le generazioni future
Perché al nostro Paese l'unico arma che ha nella competizione globale è il know how cioè la capacità di saper fare di come posso dire che abbiamo sedimentato in generazioni e di saperne era pigliare un mondo di capacità che spesso solo gli operatori italiani le aziende italiane il nostro Paese sa mettere insieme anche in momenti critici
Esempio sul ponte di già è stato un esempio tipico si è riusciti a fare dopo nemmeno una situazione di emergenza eccezionale un'opera che altri paesi non sarebbero stati in grado di fare problema e far diventare l'eccezionalità
Un modo come pur con cui convivere che non vuol dire tanto usare quelle regole ma usare quella mentalità allora dobbiamo tornare accettare le sfide questo è il segnale che deve andare anche le future generazioni perché se no noi rischiamo che i cervelli migliori non rimangano in questo Paese
Dobbiamo fare in modo che il lavoro e la propensione al lavoro sia una qualità ti costretti contraddistingua il nostro sistema paese
E questo è l'unico modo credo che oggi alcune sfide anche a livello globale possano vederci protagonisti perché oggi comunque l'Italia sta ancora dimesso dimostrando da Miami col più grande terminal crociere un mondo che sta facendo Fincantieri
Al sistema della cantieristica navale al sistema delle costruzioni con ancora i gruppi che abbiano e ha ad alcuni sistemi noi siamo ancora oggi eccellenza a livello mondiali
Il problema che spesso il nostro Paese non lo vive come sistema e come modo di pensare quindi io vi ringrazio buttato delle suggestioni poi magari se avete delle domande quando torno sono disposto a dare qualsiasi tipo di risposta è chiaro che questo deve essere un cambio di prospettiva cioè non una decrescita felice ma una volontà di interpretare il Nuovo Mondo che si ha davanti a noi se vuol dire accettare le sfide del cambiamento climatico le sfide diciotto litiche decide di ripensare il nostro modello di business
In funzione delle esigenze di chi verrà dopo di noi
E questo credo che debba essere un po'il messaggio che crea anche una positività perché non si può guardare su un aspetto negativo dei tempo odierni ma anche delle prospettive che potevano Paese come il nostro
Grazie
Trentasei
E proposte che adesso illustrerà in estrema sintesi Paolo Costa tendono proprio a dare un contributo sul tema della crescita sostenibile dello sviluppo sostenibile per quanto riguarda il ruolo che hanno fondamentale
Dico subito che noi ci auguriamo di avere su queste proposte e lo stesso ascolto che abbiamo verificato molto positivamente esserci da questo Governo sui temi della semplificazione delle regole delle procedure cui abbiamo trovato ascolto il riscontro cioè anche risposta esecuzione devo dire che spesso si tende a a a sottovalutare il tema delle semplificazione delle regole delle procedure che però è invece fondamentale o addirittura spesso si tende a strumentalizzarlo per esempio a urlare ai condoni quando in realtà stiamo facendo un lavoro di semplificazione di snellimento e di accelerazione
Di procedura però noi contiamo di avere lo stesso ascolto su questi proposte più impegnative che riguardano proprio la questione
Ecco il posto con questo affresco generale do la parola al professor costa
Che ha condotto questa parte nella ricerca
Buonasera a tutti
Grazie dell'occasione che tatticamente ideale persone che con me hanno
Costruito questo rapporto in una
Logica molto artigianale molto ma molto convinta di esplorare
Alcune possibilità di contribuire forse in modo poco convenzionale
Al tema che abbiamo
Di fronte
Noi siamo partiti praticamente al momento in cui scoppiava il Comintern
E ci volevamo la domanda quello domande che veniva rivolta a noi
Di quale infrastrutture
Dovessi immaginare avessi bisogno potesse aver bisogno d'Italia
Per rispondere una serie situazioni procederemo fra un attimo proiettata nel lungo periodo proiettata anche perché contemporaneamente si andava completa anzi si partiva come che si andava costruendo a livello europeo
Lo scenario di revisione reggerà uso dei trasporto che come sappiamo ha posto tre
Obiettivi diversi
Per target diversi al due mila trenta due mila quaranta cartolina nel due mila cinquanta
Abbiamo risposto con una cosa che
Non convenzionale come difesa dal titolo inventare in futuro
Bene
La il cuore del nostro ragionamento
E che di fronte all'estrema instabilità anche dice l'Historic sia ricordata si sono andate accumulando negli ultimi anni
L'unico modo che abbiamo e quello di rispondere
Tentando di condizionare il futuro non cercando di vederlo di adoperare una prego visione del futuro non una previsione previsione del futuro
Ma andiamo momentino per ordine questa cosa
Naturalmente alla domanda
Se il come dire quali siano infrastrutture che bisogna l'Italia avrà bisogno avrà bisogno d'Italia due mila e trenta mila quaranta mila cinquanta
Sappiamo che possiamo rispondere a tre livelli
Il primo potremmo dire che l'abbiamo già dato
Perché
Noi ogni ogni volta faccia abbiamo a che fare con un convitato di pietra che si chiama le risorse finanziarie disponibili per questa situazione
E si può siamo tutto sommato noi sappiamo che nei vincoli finanziari dati sto parlando dei vincoli pubblici finanziari visto che da un po'di tempo abbiamo dedicato meno attenzione su al come poter attivare eventualmente anche risorse private per finanziare almeno se non per pagare
Investimenti in opere pubbliche
E di fronte a questo vincolo che se noi possiamo dire
Che tutto sommato sappiamo che se riusciremo dovevo completare le opere previste dal piano RR
Più quelle del piano complementare che sono altrettanto importanti sia privata dove trenta difficilmente troveremo molte altre risorse per allargarla cose questo Traverso risposta molto semplice come dire
C'è solo da vedere come si riesce a portare avanti questo proposito programma
Ma sappiamo tutti su quelli che sono in questa sala lo sanno
Che le risposte contenute nel PNR sono esposti importanti ma non sono sufficienti non sono non coprono
Non rispondono
Alla domanda il cecchino di qualificare successivamente
E quindi ognuno di noi ognuno di voi
Sta tentando sta immaginando di vedere come risponde
E quindi se chiediamo alle Ferrovie ci diranno che cosa intendano fare
Se invece ma i porti ognuno magari di di difficile avere risposta complessiva tre comma sei risposte articolate
Ce lo chiediamo come sistema stradale avevo già avuto una intelligentissimo una interessantissima e molto come dire utilissima risposta nella recente ricerca condotta da ASPI con ENI con tutti gli altri così via sulla sul che fare
E se andiamo a vedere ognuna di queste cose osserviamo sempre ricordando il problema che abbiamo evocato prima che siamo di fronte scopriamo di avere delle esigenze
Che tutto sommato
Di per sé ognuna di queste sale capaci di esaurire la capacità finanziaria del Paese
Nel senso che ho stiamo parlando soltanto di trasporto poi magari mi è capitato come patria rilegge un rapporto sulle esigenze di infrastrutture per le risorse idriche o quelle sulla difesa del suolo ove e così via e ogni volta andiamo a numeri chi apprende evidentemente non
Sembrano non compatibili con la nostra possibilità Terim di guardare in avanti
Però ai Gilardi Vito finanziario e quindi non mi voglio nascondere assolutamente Danilo finanziario anzi evito finanziare un vincolo di cui tener conto ma che non esime dai compito di immaginare
Quali siano le infrastrutture anche di trasporto di cui avrebbe bisogno d'Italia nel due mila trentadue a quarantadue mila cinquanta
Questo è il
Il punto
Che lo a cui ho cercato di rispondere e ripeto
La risposta è che occorre inventarlo
Decidere noi B-side ritrovai
Decidere noi cosa abbiamo bisogno un senso infrastrutturale decidere noi significa la politica la collettività come diceva augurabile mente come diceva il viceministro D sì
Come dire trovando un'unità di intenti una capacità anche su questo bel paese di esprimersi in maniera sufficientemente e coesa e in onda e in in citazione complicate
Ah no bisogna quindi di di di di inventarlo Reno sto come dire
Usando delle
Delle
Delle parabole delle delle idee
Mirabolanti ma sto soltanto immaginando di provare ad applicare varrebbe la pena di provare ad Aprica nel nostro Paese
Quello che per esempio l'International Transport for anche questo
Organizzazione del dell'OCSE abbiamo di vedere la creazione in cui meglio si sta portando avanti la discussione sulle prospettive di trasporti generale Massimo a questo Pomponio ma le sue preferenza che perché sia una delle agenzie più che vanno meglio seguite che si maggiore interesse mi dicono che sia l'unico modo vedremo fra un attimo perché di fronte all'incertezza occorre muoversi in questa maniera occorre ridurre l'incertezza
Intervenendo cercando di capire come ci si può come ci si deve muovere
Per ridurre l'incertezza comunque ammesso che ci sia significa passare attraverso sicuramente
Una sguardo di lungo periodo
Uno sguardo sistemico
Cioè non si può parlare di Progetti
Uno accanto all'altro non si può parlare di progetti uno dopo l'altro bisogna vero andare a ritroso immaginare quello che dove si vuole arrivare e dopo di quello tornare indietro che significa questo
E significa seguire un Progetto un piano un processo di pianificazione
Che è quello che manca in Italia da alcuni anni ma anche in Italia
Come fare il giro fra un attimo
Il piano capaci diventare provvedimento di diventare come dire diventare messaggio per tutti diventare di metà ristabilire tra un riferimento per per ogni operatore pubblico privato in maniera non discutibile
Perché ci sono stati continua ad esserci generosi e interessantissimi esperimenti tentativi di disegnare questo futuro
Come dire quindi abbiamo delle due o fautori o comunque due collaboratori due Dweezil gli ultimi due esercizi Ennio Cascetta per quello due mila diciassette per connettere Italia
Enrico Giovannini
E e insomma come dire poi tipi dite voi le le competenze e responsabilità per quello ultimo relativo quel tentativo di anticipare un eventuale piano sia ai trasporti deve
Fatto nel due mila ventitré
Ed è
Questo è il punto ma perché
Perché dobbiamo occuparci di questo vediamo un attimo se riesco ad opera purtroppo non sono in grado non non non non sono in grado di vigilare io le vidi slide e quindi ho qualche difficoltà a ma insomma se partiamo dalla credo che sia la quarta proviamo a vedere
Voglio Persico decimo posto
Ma non importa guardate non
Ne è un po'difficile Melozzo sicure sono un po'difficili da fare alcune no no questa legge da niente questa questa non è questa la mia
No no questo non c'entra non sono sono quelli di Tamburini dopo ecco la sua solo queste sfoderata vediamo se Avanti
Requisiti un po'di lavoro avanti
Tre va indietro di un'ora
Allora
Immaginiamo proprio detto possiamo dire che avevo già diciotto problema oppure che il problema è la somma di tutti i piani di programmi che vengono fatti da tutti gli gli stakeholders di coloro che hanno diritto dovere di proporre quello che vogliono oppure tentare di avere una somma cosa e l'esercizio quale si cioè che noi abbiamo bisogno sappiamo che disponiamo
Io sto qui capitale abbastanza importante per il quale abbiamo bisogno soprattutto di manutenzione questo è già stato ricordato
Manutenzione rigenerativa prendo come dire utilizzo un termine che è proprio della ricerca che significa che ci siamo accorti e se ce ne siamo accorti le che come dire
Che i manufatti in cemento armato ad una certa durata e non non durano in eterno
Ma soprattutto abbiamo bisogno di ammodernamento per rispondere alle
Per contrastare quella che altrimenti lo posso rispondo solo scienza tecnologica
E geografica attenzione o precisa tecnologica significa che al di là del fatto di fare in modo che i ponti logorio
Due nuovi sogno che di fatto per esempio il modo in cui stiamo tentando di interpretare le indicazioni europee sulle transizioni
Come dire verdi e digitali quali questa direzione mi soldi
Rendere tecnologicamente diversi infrastrutture che abbiamo ma soprattutto o meglio anche abbiamo bisogna tener conto delle trasmissioni della opzione scienza geografica cosa intendo prove senza orografica intendo che potremmo accorciarsi
Che le reti non le singole opere di trasporto che abbiano non consentono di soddisfare al meglio le esigenze espresse la domanda originaria spiegherò cosa intendo per domanda originaria
E che perché producono nel breve periodo dei costi eccessivi che che potrebbero essere ridotti nel lungo periodo
Costringono o impediscono
E influenza influenzano i sistemi localizzativi consente lo costringono a spostamenti occorsi cento non consentono spostamenti ci possono essere insomma
I trasporti e le localizzazioni sonde faccia stessa medaglia nel senso che a secondo i tempi delocalizzazioni esprimono dopo aver sporto in un momento la domanda di trasporto proiettata lungo periodo incide sull'eventuale localizzazione questo rituale modifica Dino Risi destinazioni di traffici che implicano le modifiche delle reti non voglio andare dettagli che non che non non ci interessano in questo caso ma non c'è dubbio come siamo di fronte a una necessità di domandarci se le nostre reti di trasporto sono tecnologicamente e geograficamente quelle di cui avremmo bisogno
Reti di trasporto che autonomamente
Stanno sotto subendo gli effetti di così tra tradizione geografica
Che sorpresa geografiche riguarda sia il contesto globale
Diciamo quando siamo cominciato le nostre ricerche sicuramente avevamo qualche idea ho qualche problema derivante dai corridoi non avevamo certamente di fronte né la crisi
Che ha
Buttato per aria il sistema di trasporti verso l'Est Europa della della guerre d'Ucraina né tanto meno quello che sta buttando per aria l'intero sistema di trasporto del Mediterraneo che il la crisi di Gaza e la crisi di sicurezza del console del committente andiamo avanti
Come si fa di fronte a questi accessi noi credo che noi penso che ci siamo conveniamo sul fatto che quanto meno a vederla così non sappiamo se le reti di cui disponiamo
Sono quelli che consentiranno non concedono adesso che consentiranno di rispondere alla domanda originaria di trasporto ci scriverà che al momento originali intendo dire non la domanda che
Come dire rivelata
Tutti i giorni dal fatto che si esprime sulle reti nel senso che la gente domati andare da posto cosa obiettivi abbiamo dei tronchi di strade che sono come dire Nespresso di foto congestionati
O dei treni come quello proprio stamattina qualche difficoltà che non non riescono più a stare sulle reti perché non perché perché perché la capacità e ridotte e così via no queste sono sono domande riferì velate di andare all'origine del decoroso di vedere sì
A prescindere
Dai vincoli di offerta
E prescindere dall'imperfezione di mercato che sconvolta per tutte nel sistema dei trasporti esiste esibisce in grado di identificare dei delle motivazioni originarie mo'divisioni profonde che sono quelli fra i quali agganciare la possibilità
E sarà ambasciatore accelera perché gli fornì praticamente vivi di Walter due cose poi abbiamo finito diciamo di di fare così colare poi una quarantina di Sly Institute mette d'accordo tutti non non è sulla possibilità di toccare ma diamo alla seconda quanto meno anzi
L'Italia ha bisogno Quintino di costruirsi questo sistema l'unico modo per inventare
Inventare significa ovviamente significa che dovrò trovare un modo per formulare a ritroso
I nostri obiettivi
Per poterli come dire consolidare
E non modificarli
In modo tale che essi diamo certezze al resto del mondo facciamo sì che sia autoriali sano perché la gente gli segue naturalmente non è detto che siano quelli perfetti ma provocheranno degli adattamenti successivi che consentano al sistema dite e volgare
Il di il punto
Non so bene quali
Ma quello che è certo è godibile questa tua maniera il la logica eccola qua
Io ho bisogno di immaginare quale sarà la domanda di trasporto del due mila e trenta mila quaranta mila cinquanta
Questa domanda non viene espresso decise non quella
Registrata occhi immagino possa registrare cifre trasporto significa che non posso prevedere
Ma quella che
Possiamo immaginare gara espressa dal sistema economico che sociale di dico la volta ad perché questo perché riteniamo riteniamo Itf Anco cadendo Lubbock di soli due
Autori che non più lavorato questa cosa gli alti due esperimenti ad in giro per il mondo eh immaginiamo che quello che possiamo pre vedere o che possiamo immaginare e per il futuro relativo al sistema economico cioè da spot sia più fondato c'è più solido di quando potremo fare per il trasporto o meglio e dava a caccia di quelle cose de quelle poche cose che sono soli
Potremmo esibiva girare
Che la demografia che è un suo carattere abbastanza fondamentale
Qualcuno può obiettare sul fatto che con ogni probabilità i prossimi cinquant'anni avremo lo spostamento di mercati mondiali verso l'Asia e che mi prossimo centocinquanta sono da sola no
Dico per per capirci su a quali cose misto mi sto riferendo quindi esistono degli dei dei contesti e diciamo
Che consentono di fare idee di esplorare degli scenari gli scenari possibili
Plausibili probabili entro i quali scegliere quello preferito e una volta definito lo scenario preferito di domanda estinto Pustetto Rizzo mettersi su quello e produrre degli sport di offerta infrastrutture quindi di servizi che sono capaci di
Di di di muoversi in di di di raggiungere quell'obiettivo
Questo significa due cose che sono le ultime due cose che dirò così per
Tranquillizzo
Franco
E esige che si ritorni ecosistema di programmazione codificato
Sono fantasie sono come dire
Desideri P desideri magari di un di un niente
Di un gruppo di ricerca udinesi tu o di un organismo internazionale o gli organismi internazionali
Che questa
O di un organismo internazionale
No non sono non sono gli unici veri anche perché tutto sommato
Qualcosa del genere
Un esercizio che assomiglia a questo anche se in maniera non così esplicita e quello
Che si conduce la loro pelo con con la revisione decennale realizzano solo per il trasporto
Cioè con l'esercizio che presuppone di immaginare qualche cosa presso davanti che si immagina di definire e di lasciare stabile da dieci anni
In modo tale che i riferimenti a quello signor riferimenti che consentono agli operatori pubblici e privati sapere come comportarsi
Noi nuovi santi ritorna da questo invece del nostro sistema in questo momento siamo andati a ritroso sono partiti da un tentativo di avere avevamo fatto degli esperimenti di questo tipo di piano negli anni ottanta
E poi negli anni due mila avevamo scritto che avremmo fatto questi piangono di Roma i fatti
Poi un certo momento abbiamo tentato di farli abbiamo abbiamo detto che li facevamo ma non siamo usciti Boy a metterli in pratica e poi ci vogliono didattico trentanove dell'ultimo decreto dei
Sui lavori pubblici che dice che non facciamo più non ci interessano
Credo che questo sia una strategie che va invertito
Va invertita ne ho bisogno di ritornare ad avere perché non c'è nessuna possibilità
Di a reagire di di fare progredire il nostro sistema economico sociale nei confronti di considerare i prossimi dieci venti trent'anni
Vivere alla giornata
Ho aggiustando di giorno in giorno questo perché ha degli effetti perché la mancanza di una certa incertezza ha degli effetti devastanti primo nota l'instabilità decisionale non c'è opera italiana rintracciare poi diventa una cosiddetta grande opera
Che non sia buona un giorno cattiva giorno dopo Rivola il terzo giorno cattiva corto sole e così via il che significa
Non occorre parlare solo il ponte di Messina solo nell'esempio come dire
Più evidente di questa operazione ma ce ne sono potremmo fare tantissime di altre di altre questa così simbolico situazione e la mancanza di stabilità decisionale ad perfetti l'incertezza
Rispetti comportamenti di coloro che dorme
Se io sono un grande investitore internazionale che può decidere di investire nel mercato mette mezzogiorno posso immaginare di poter contare su un mercato che ecco combinati l'intero Mezzogiorno più di X milioni di abitanti da sì sì oppure no
E sì so che c'è enigmi di Morse se so che è un mercato da venti milioni abitanti di molleggiato moto se so che sono due da dieci mi voleva altro modo e il modo in cui mi sto comportando i questo momento proprio da dieci e che non ci vengo
Quindi è evidente che occorre che noi abbiamo questa capacità di di rendere stabile le nostre decisioni
Di rendere stabili queste decisioni e il perché questo riduce l'incertezza degli operatori terzo cosa più che ci riguardano da vicino riduce contenzioso
Se la si sa che le decisioni sono irrevocabili per dieci anni viene o meno voglia la voglia di se invece io so che ad ogni
Documento di economia e finanza è possibile ritrovare un elenco diverso potranno prima
Non non non non evocò soltanto il caso Toninelli per capirsi in cui praticamente c'è un buco come sono Lecce detto non c'è più nessuna decisione notte comici della storia insomma ma non sarà solo quello e siamo di fronte a questo questi acquisti per almeno questi tre motivi questo va fatto allora c'è un esempio quello Peo ci sono di modi per seguirlo
E se ma fanno a pena di farlo le cose che vi annuncio perché non sono in grado naturalmente per rispettare i nostri tempi di intervenire e che noi ci siamo dati abbiamo provato questo approccio immaginando siamo stati noi un obiettivo
E che sia ragionevole che il nostro Paese
Abbia debba fare oltre che tener conto delle posizioni di che che ci vengono imposte dall'esterno debba fare in modo che tutto questo produca prima o dopo la nostra capacità di ritornare sul sentiero di sviluppo che sia quello il più o meno del due per cento che consente di
Dovrebbe consentire di risolvere i suoi problemi del debito pubblico che problema generale della della crescita del nostro Paese
Per fare questo immaginiamo che una parte fondamentale di questo progetto non possa non essere il fatto che l'Italia rimane competitiva
E che ha bisogno quindi di garantire la competitività dice settori che sono più esposte commercio internazionale di parrà strano ma ci pare di poter individuare in sloveno tra i settori quello più classico di tutti su cui dovremmo tutti italiano grande esportatore di
Venivano fatti e quindi agricoli tra l'altro di venivano fatti intermedi più del cinquanta per cento che di quelli finali perché se una cosa tutt'altro che trascurabile
Ma e anche un grande come dire in questo momento gode dei benefici di un'altra esportazione
Paradossalmente la più protetta che è quello dell'incammini turistico internazionale
Che però sta provocando una serie di disastri tra virgolette sulle grandi destinazioni turistiche e così via Chiabrera che bisognerebbe affrontare e che esigono risposte da trasporto in maniera molto molto importanti
La terza la corsa la più drammatica e che tutto questo riguarda il passato ma siamo di fronte a una trasformazione verso la colonia della conoscenza che significa fondamentalmente produzioni di servizi
I materiali e o di di di beni manufatti ibridi con servizi materiali
Che hanno una loro dinamica localizzativa e quindi di trasporto molto chiarissima chiarissima chiara molto chiara nella nella prospettiva internazionale che quella di Crocetta se ne recita
E cattivo messaggio il che la nostra i nostri carotaggio ed ho provato a fare di carotaggi a vedere che cosa domanderà ebbe il settore apre industriale che cosa domanda erede il settore turistica o che cosa lo manderebbe settore ricorderà conoscenza in quest'ultimo caso ci si trova di fronte al fatto che ha rispetto alla capacità di di di di avere dei luoghi capaci di attrarre imprese innovative capaci di attrarre spediti attrarre o trattenere talenti innovativi così fondamento nelle grandi città capace di fare questo dove siamo messi abbastanza male Milano che sicuramente darà il siamo la punta di diamante del del del nostro sistema
Urbano in questo produttivo in questo senso e trentottesimo in Europa tanto per per capirci insomma non non il dentro l'Italia c'è solo Bologna che sta si sta muovendo in maniera positiva e con alcuni poche movimenti rispetto a Roma Napoli che qui qualcosa stanno facendo specioso quattro-cinque i punti su cui pecora si fanno in maniera ripeto dal trentottesimo punto in giù
No e quindi con una situazione piuttosto con una capacità solo per alcuni sistemi di muoversi sia su quello dei velocemente i servizi che su quello della del della manifattura ibrida in contesti urbani che stanno subendo delle che devono far convivere queste esigenze di efficienza produttiva con esigenze di insediamento residenziale totalmente diverso
E ancora una volta qui di trasporto si tratta molto di trasporto ci mezzo sto dicendo quest'
Per pene abbiamo fatto questi tra carotaggi dobbiamo tutt'dedotto alcune cose
E che a questo punto lo possiamo altro che rinviare alla alla alla lettura del del rapporto ci sono devo per pura menzione obbligatori ma poi lo diranno naturalmente poi alcune di queste parti verranno approfondite spero da dagli interventi dei degli altri nostri di colore hanno partecipato a questa ricerca di odio ricordare solo una con la diretta di Francesco Zollino per la Banca d'Italia che molti non è potuto intervenire Paolucci che ha fruttato un tema apparentemente molto
Che si può di Fini questa maniera
Nella produzione di opere pubbliche originale parliamo alla produzione non soltanto di queste di queste domande che volevo fare domande
Esiste una che la prosecuzione composta in cui ci sono operatori privati operatori pubblici
Gli operatori pubblici se noi non ci stiamo non curiamo la qualità dell'operatore pubblico
Cioè se coloro che con gli operatori privati a volte in contrasto la volta in collaborazione determinano avanzamenti di processi di autorizzazione finti e così via non sa non sono adeguati non sono preparati la cosa non funziona
Allora se da lavorare anche su questo
C'è un problema di qualità della pubblica amministrazione
Che possa accompagnare le imprese di costruzioni andarono trasformazioni di cui Milano qualcun altro ma insomma non non tocca a me in questo momento a dire in questo tentativo di degli ritiri chiudo
Di cercare di capire come produrre quelle infrastrutture che dovrebbero rispondere ha quelle caratteristiche strutturali al sistema che sia dovrebbero andare a ad identificare in esercizio strutturato e organizzato di pianificazione di pianificazione che sia assomigli o addirittura venga ricompreso in quello di livello europeo
è un terzo livello
Come ho detto rispetto a quali perduto rispetti dico di bilancio quali procedure strategie dei singoli settori e un terzo livello chiedono è che è migliore o più altrettanti credo di cui abbiamo assolutamente bisogno se vogliamo che il nostro Paese
Riesca ad alzare la testa
E a poter e guardare in avanti in maniera può più fiduciosa di quanto non possa fare oggi grazie
Chiedo scusa ma adesso dovrà imporre tempi rapidi perché programma intenso la dalla parola innanzitutto a Pietro Salini che è amministratore delegato di Wind Vilde come sappiamo preso all'avanguardia la nostra impresa di avanguardia nel settore delle costruzioni delle infrastrutture
Grazie Franco grazie a voi di essere qui ma diciamo solo fare solo qualche considerazione la prima
Perché mi piacerebbe vivere in un paese migliore di quello in cui ho vissuto e lavorato mio figlio potrebbe avere un futuro migliore questo è quello che si aspettava
Mio padre permette in qualche modo
C'è stato la per avere un Paese migliore che pagare pensioni che consente agli altri
Di studiare senza pagare che ci mantiene tutti sani
Senza pagare e che ci consente di vivere in un Paese meraviglioso bisogna in qualche modo competere perché non ce lo regalano
Questo Paese viene pagato da chi paga le tasse che in qualche modo ci fa stare tutti quanti bene allora per continuare a pagare le tasse bisogna fare dei denari bisogna produrli bisogna produrre ricchezza
Produrre ricchezza in un sistema aperto come quello che abbiamo noi oggi
Significa competere con delle nazioni che hanno sistemi industriali che competono con il nostro e che in qualche modo si aspettano di essere più capaci Dinoi di piazzare i loro prodotti
Alla che significa per un Paese come il nostro che non ha risorse naturali non è il Gia
Non ha logistica
Salvo quella che riusciamo a costruire nona una scuola che ha prodotto dei tecnici capaci di lavorare
E significa che ci dobbiamo rimboccare le maniche e e corre perché questo tema è un tema serio è un tema complesso
Che non si affronta democraticamente
Io voglio dire viviamo in una società in cui la scienza e la tecnica
Sono oggi tutto noi tutto quello che facciamo è governato dalla scienza della tecnica ma abbiamo una popolazione di gente che tecnica e scienza non solo non la mastica ma non la capisce
Allora essere democratici e continuare a essere democratici è una vera sfida perché come si fa a sottoporre alle persone delle scelte quando non capiscono neanche di che stiamo parlando
E non voglio entrare nella attuale polemica di intelligenza artificiale che ci vorrà ancora di più questa sfida quando nessuno di noi capirà quello che l'intelligenza artificiale in qualche modo sta pensando
Mi dicono che l'intelligenza artificiale oggi a uno con cui
Cioè un quoziente intelligenza circa pari a centocinquanta anche sta in non aveva di centosessanta
Noi il più stupido sulla pace la terra settanta
Alla sera una persona mediamente intelligente a instant oggi potesse spiegare la teoria della relatività
Sarebbe molto difficile per lui spiegarla e per quello che è di fronte capirla ma c'è una differenza molto piccola
Di quoziente d'intelligenza
Vive dice versa oggi con intelligenza artificiale la crescita dell'intelligenza artificiale della sua capacità di elaborare di pensare
è esponenziale cioè il si pensa che in due tre anni possa raggiungere mille seicento di quoziente d'intelligenza cioè circa dieci volte quello che l'uomo più intelligente sulla terra cento volte scusa dieci volte
Alla come si fa a immaginare di essere democratici quando questo tipo di competenze e questo tipo di pensiero ci pone queste sfide a bisogna continuare a esserlo perché questo è il sogno che abbiamo visto di tutti
Ma nello stesso tempo ci pone di fronte al fatto ci possiamo eri debba pubblica su che cosa fare nel futuro
è interessante questo tema ma ce lo possiamo pure Ponte di Messina
Lo possiamo sottoporre a un referendum
Possiamo commettere le scelte dei trasporti della logistica dell'industria della
Di quello che sarà il Paese che vorremo nel futuro tutti cioè un Paese ricco forte
A gente che non sa nulla di come un Paese ricco e forte potrà essere nel futuro è una bellissima scelta
Quella di poter essere ancora democratici e pensare che questo possa avvenire
Ma la logistica ci pone questo tipo di di
Di limiti in quello di dire ma comprendiamo tutti che cos'è la logistica siamo sicuri che è una cosa che democraticamente possiamo decidere
Allora
La mia la mia risposta è sì dovremmo essere tutti in grado di capirlo ma la dovremo fare qua quando si parla politica industriale per le infrastrutture sostenibili dovremmo prima di tutto dire politica industriale
Fermarsi qua
La prima fase dire va be'ma qual è la politica industriale che Paese siamo che cosa vogliamo e se la se voi guardate qua fuori e anche qua dentro
La politica industriale di questo Paese sembra essere fare pizzerie più possibile pizzerie alberghi
Pretende perse
Questa è la politica industriale cioè che vale grossomodo oggi il dieci per cento del prodotto hanno lordo
Ma il resto
Se noi guardiamo tutti i nostri grandi insediamenti industriali quelli faceva acciaio quelli che facevano la chimica
Quelli che facevano l'industria di questo Paese beh insomma ecco se li guardiamo a volte assistiamo dei dinosauri lasciati morti lì dei capannoni che sono a testimonianza del fatto di non intraprendere scelte industriali in alcune aree del Paese e questo è preoccupante perché
Vuol dire
Non c'è stata sufficiente elaborazione
Di quelle che sono le scelte industriali questo Paese come competiamo senza energia
Come competiamo senza logistica come competiamo Enza ragazzino che oggi abbiamo di fronte una scelta
Di fare questo PNR R. di fare le infrastrutture del presente non quelli del futuro è quella del presente che stiamo costruendo
Ci sono i ragazzi per farle ci sono i tecnici no non ci stanno abbia aperto cinque scuole a spese nostre va investito cinquanta milioni
Per fare delle scuole che producessero grossomodo mille duecento mille trecento tecnici all'anno
Noi abbiamo abbandonato il sistema scolastico di formazione professionale come paese e non abbiamo questo tipo di di persone disponibili
Allora che si fa ci si arrende no bisogna farle
Ora si fanno come paese siamo lentissimi e le nostre scelte di paese lentissimi nel sistema decisionale e lo vediamo con quello che facciamo ogni volta questo Paese si fa la domanda e dice ma lo facciamo il ponte di Messina il cinquanta per cento pensa di sì cinquanta per cento pensa di no a volte dei momenti quelli che s'erano prima minoranza quarantanove per cento diventano cinquantuno per cento coi vengono risolverà Dida chiederà quarantanove per cento diventa cinquantuno per cento
Inventiamo un numero impressionante di ragioni tutte surreali per cercare di resistere al fatto di fare un'infrastruttura che vale sui centoventicinque miliardi di investimento nell'alta velocità italiana da Nord a Sud
Centoquarantanove dice Ercole
Che ha maggiore memoria di me
Quattro miliardi e mezzo come ponte
Il resto dell'investimento sul ponte sono in realtà delle opere di compensazione di sistemazioni idrogeologiche risistemazione di Messina dissipazione di Reggio Calabria cioè spese sul territorio
C'è qualcuno che dice ma prima di fare il ponte facciamo altro altro vero stiamo eseguendo in Sicilia ci sono adesso in corso ventuno miliardi di investimenti ferroviari non c'è mai stata nella storia di questo Paese mai stata
Un maggiore investimento fatto nell'isola in Calabria sono in corso il più grande investimento fatte in Calabria negli ultimi cento anni cioè Cavour è stato l'ultimo che ha fatto un piano di investimenti di questo tipo
Ah diciamocelo
Cioè invece di raccontarci tutte le ragioni per cui non lo vogliamo fare diciamo semplicemente perché no e più semplici e inutile inventarsi delle ragioni per giustificare il nostro no
Il nostro no al futuro è uguale a questo cioè discutere trecentotrentanove osservazioni
Fatte dal ministero dell'Ambiente su il progetto Progetto che peraltro aveva già passato il via e la la procedura di era stata già fatta quindi immaginate un progetto che non avesse passato la procedura via
Quante osservazioni avrebbe potuto ricevere
E straordinario questo fatto di aderire di aprire questo enorme sistema di regole che servirebbe a darci un Paese migliore al centro accese
E Valdo
Dice oggi io per esempio mi ricordo che entravo in questo fabbricato cinquant'anni fa
C'era la borsa di Roma all'epoca e iniziavo la mia carriera lavorativa venivo qui a imparare il mestiere questa borsa ovviamente è stata chiusa perché il tempo la resa obsoleta
Adesso sono l'amministratore delegato di una società quotata in Borsa
La Borsa italiana è una borsa con oramai solo imprese in uscita
Noi facciamo dei regolamenti meravigliosi delle dei e ogni anno c'è una gara nel trovar delle nuove regole la adottata il il
C'è il Codice di autodisciplina delle società quotate che io invito tutti
Che avessero
Qualche problema Perrot dormire di leggersi euro la seduta è un documento straordinario che vi dimostra
Quanto è possibile inventare delle regole che non servono praticamente annullato
Le borse sono fatte come mercato sono un'infrastruttura ne parliamo infrastruttura
Il mercato è quello che ci dovrebbe guidare dire siamo nel mercato e quindi dico noi siamo un Paese che fa delle regole straordinarie spessissimo queste regole non ci portano al risultato
Non siamo cresciuti negli ultimi vent'anni gli altri si sono cresciuti non facciamoci anche le domande non ci siamo dati delle infrastrutture ragionevoli abbiamo delle infrastrutture che cadono
Ci sarà una ragione ove la cometa di Halley che ci ha dato questo problema io penso che ci siano delle ragioni abbiamo un pensiero inefficace
Abbiamo un pensiero che non ci porta non è né efficiente né competente
Abbiamo delle regole che non servono per raggiungere risultato continuiamo a dibattere vanno teniamo il futuro le aziende nel Sud non ci stanno se non ci portiamo
Se non portiamo la logistica nel Sud
Dovremo portarci sul collo il sud perché non li diamo l'opportunità di crescere sarà quello che sarà il peso del nord ma immaginate un Paese che ha la Germania
Che è stato il suo driver per la crescita e che ha stratificato tutte quelle aziende che si sono schiacciate verso il nord della pianura padana ci sono perché ci stava Germania dall'altra parte
A immaginate con la Germania che scende di richiesta
E con un miliardo di africani davanti a noi che diventano due miliardi
Noi ci stiamo concentrando sulla sulla riduzione del della CO due
Questo Europa produce circa il nove per cento della CO due del mondo grosso modo no no no no no non lo accetto sì la frase
Ma scuotere la testa dice ho nove per cento
Il venticinque per cento di questo nove per cento
No perché scogliera teste
Il venticinque per cento di questo nove per cento cioè circa il due virgola due per
è la CO due fatta dai trasporti
Allora dobbiamo decidere se la rincorsa alla sostenibilità è eliminare questo due percento dall'Europa e lasciare che lo faccia l'Africa lo faccia la Cina facciano altri
O altrimenti avere un sistema industriale compatibile con la nostra competenza era nostra capacità produttiva
In quest'ultimo periodo dei presenti abbia dato una bellissima
Una bellissima sistemazione a tutto quello che il mercato dei motori endotermici e soprattutto la nostra capacità industriale nell'automotive chiudo dicendo che i trasporti si fanno anche se si hanno delle macchine che poi usano queste io e di trasporto ci abbiamo delle navi che usano i nostri mari facciamo dei porti sì abbiamo delle macchine che usano le nostre strade autostrade facciamo delle strade autostrade le manteniamo se abbiamo dei terreni
E produciamo Energia per farli girare in qualche maniera allora possiamo fare degli investimenti ferroviari ragionevoli abbiamo invece limpido il Paese oltre che di turismo di straordinari pannelli solari e di meravigliose torri eoliche prodotte in Cina
E a mio parere hanno fatto un danno devastante a quello che il paesaggio e non hanno incrementato quasi in nulla la nostra capacità elettrica allora la prima sostenibilità che io vorrei sottoporvisi
E proprio quello di dire ripensiamo con cura a quelle scelte che hanno effetti devastanti sull'attualità e non necessariamente un effetto venefico su quelli che sono gli elementi che noi riteniamo cruciale
Grazie
Allora se non me l'avesse chiesto lui avrei dato comunque per primo la parola Pietro Salina discussione
E voi pecche capito perché perché è il migliore nel porre provocazioni in un dibattito e lo avete lo avete appena appena sentito
Io darei adesso la parola alla presidente dell'Ance
Federica Brancaccio con lance Astrid ha una collaborazione molto intensa da tempo e quindi anche di questo diciamo particolarmente grata
Buonasera grazie agli approfitterò della felice inconsueta occasione che allo stesso tavolo di una tavola rotonda c'è Pietro Salini
E anciens è un'occasione quindi cercherò di stare nei miei cinque sei minuti non ripetendo quanto egregiamente ha detto già Pietro Salini
Quindi concentrando il mio intervento no perché davvero così è inutile che ripetiamo
Si è parlato di divisione di futuro di costruire il futuro di immaginare il futuro anche con degli esempi no
Quante persone potrebbero utilizzare determinate infrastrutture che si vanno a fare però il tema è anche come ecco facciamo proprio l'esempio del ponte qui evocato più volte
Il ponte è per le persone per quante persone potranno usarlo il ponte genererà
Una un flusso e un movimento quindi l'idea delle infrastrutture sia come immaginare un futuro macro ma anche come incidere attraverso le le infrastrutture su quello che può essere lo sviluppo lo sviluppo del paese è il tema dei temi e noi non facciamo altro che parlare di divisione
Ne parliamo da anni diciamo sempre che questa paese manca di visione manca di politica industriale giustamente prima di arrivare a quella sostenibile cominciamo a parlare
Di politica industriale il Codice del due mila sedici danno e non amato e dichiarato
Però prevedeva un piano generale dei trasporti per esempio che non è mai stato realizzato il nuovo Codice a un approccio invece di basato su opere prioritarie che però rischiano ogni beffa di essere cambiate quindi già in un Paese che non ha alcun tipo di stabilità decisionale l'avete detto in tutti gli interventi chiaramente un approccio del genere e abbastanza rischioso
PN RR
Il Pnr R ancora una volta ci parla di di mancanza di visione perché son stati sfratti e sforzi enormi
Ma non è che questo Paese aveva un piano industriale o una visione della sua vocazione delle varie aree sono arrivati i soldi del Pnr bene
E acque soldi si è cercato di agganciare dei Progetti piccoli grandi assolutamente necessarie per il Paese quasi tutti quindi non è che non si stanno facendo delle infrastrutture che sarebbero state comunque necessario
Ma non frutto di una visione organica dei destini e delle vocazioni delle nostre diverse aree del Paese perché di mezzogiorno a parte quello che diceva Pietro si sente ancora parlare poco poi magari questo è un argomento che approfondiremo non in questa sede c'è un tema di portualità
Del Mezzogiorno ma c'è un tema di concorrenza interna
Nel Paese già rispetto alla portualità cioè se a Genova e Trieste sono già molto più avanti e hanno dei corridoi privilegiati forse una riflessione sulla vocazione della della portualità della logistica nel Mezzogiorno andrebbe fatta come sentite io certamente non sono di di Bolzano quindi la cosa mi interessa molto
Quindi torniamo io devo ritornare con con i piedi per terra e vedere quali sono di di enormi problemi si diceva che noi non abbiamo tecnici non abbiamo manodopera d'altronde un settore distrutto tra il due mila otto e il due mila venti come poteva attrarre come poteva produrre
Personale formato personale da formare cioè è un miracolo se ancora alcune impresa e sono in piedi le grandi imprese di questo Paese praticamente sono sparite salvo il salvataggi in extremis che ha fatto un Ebitda
Quindi è un settore industriale produttivo che fino ad ora da molti decenni avuto pochissimo spazio davanti per investire per programmarsi ne facciamo le montagne russe
Lo diciamo spesso facciamo le montagne russe abbiamo la tragedia due mila otto due mila venti improvvisamente Bono spiando RR che ha ma non è che di un'azienda o di un settore economico si spegne si accende la luce come se non fosse niente quello di cui dobbiamo preoccuparci è esattamente il dopo Pnr per una volta che noi abbiamo terminato i soldi chiuso dei lavori non so speri c'auspichiamo tutti ma non so se ci riusciremo almeno non non in quei tempi se ci sarà una proroga
Che cosa rimarrà in questo Paese la cosa principale e attuare veramente quelle riforme che ci impone il pm RR
Forse anche se spendiamo miliardi in meno non sarà questo il disastro del Paese il disastro del Paese sarà arrivare al due mila ventisei ventisette o ventotto
Quello che sarà senza le gambe per camminare da solo per crescere da solo uniti però a una politica industriale
Ha una visione di quello che vuole essere questo Paese il mezzogiorno del nord i corridori Lester Oriente la Cina l'Africa
Cioè se non ragioniamo di questo e non costruiamo anche delle regole
Perché tutto questo sia possibile
Temo che ci ritroveremo di nuovo per il nostro settore nel due mila otto due mila dieci due mila quindici fino al due mila venti poi magari avremo io non non non la vedrò almeno lavorativamente un'altra fase ma con le stesse problematica
A questo poi si unisce che ci sono i soldi ci sono le coperture c'è tutto ma e qualche mese che ad esempio le nostre impresa lamentano terrificanti ritardi nei pagamenti
Nonostante ci siano le coperture per il caro materiali abbiamo fatto battaglie comuni ci sono i fondi ancora il secondo semestre due mila ventidue del del caro materiali non è stato pagato ma non si stanno pagando
I risale agli stati d'avanzamento lavori e correnti
Perché perché non ci sono soldi perché c'è bisogno di copertura di cassa non lo sappiamo quindi quello che ne chiediamo ai chiarezza trasparenza visione regole per andare ben oltre il Pnr R.
E anche come devo dire una sì la fiducia
Nella classe imprenditoriale di questo Paese che e quella che se non produce ricchezza il Paese comunque affonda e quindi anche chiedere alla classe politica di dirci la verità
Perché non stanno arrivando i soldi all'impresa perché anche le stazioni appaltanti detti & RR dicono anche se nel nell'ultimo decreto insomma si aumentata la parte di anticipazione alle stazioni appaltanti perché avendo fatto una delle riforme il codice degli appalti entrato in vigore nemmeno da un anno con il Pnr R che va in deroga al Codice degli appalti quindi a ulteriori semplificazioni abbiamo avuto bisogno di quattro decreti legge del Pnr R per ulteriori semplificazioni significa che non siamo ancora assolutamente a regime rispetto poi all'attuazione anche delle decisioni prese quindi proviamo la semplificazione si diceva Sgura criterio sburocratizzazione della semplificazione
Proviamo sempre ad inserirla però work in progress se c'è stata se sono stati necessari quattro decreti legge semplificazioni sul PNR R. con un codice entrati in vigore il primo luglio
Recepiamo lesse sono veramente così importanti per l'esecuzione stanno sempre attenti ovviamente ai temi di trasparenza e concorrenza mere un esempio
Non calzante al cento per cento ma per dire che questo Paese
Devi avere dei tempi più compatibili con le necessità del settori produttivi e della società che cambia Grazio credo di essermi ripresi tutti i miei tempi
I temi che posto Federica Brancaccio sono al centro della nostra riflessione ma la ricerca è appunto una prima risposta in quella direzione
Proprio per pensare al dopo due mila ventisei naturalmente per per arrivare al dopo due mila ventisei bisogna intanto attuare le riforme previste dal pm RR chissà cosa che sta avvenendo solo in parte diciamo
Professor Giovannini
Grazie mille
Grazie dell'invito ma soprattutto grazie di aver organizzato questo evento il giorno dopo la scadenza di diciotto mesi dal lutto cioè dal cambio di governo sto scherzando ovviamente
Nel senso che per la prima volta in pubblico tratto di queste tematiche e quindi oggi proverò a fare una serie di osservazioni su queste non vi preoccupate non tutte le trecento pagine del rapporto che mi sono guardato da un lavoro veramente pregevole
E nei proverò ad argomentare tutta una serie di questioni ma fondamentalmente provare a rispondere alla domanda che il rapporto pone e cioè possibile che non siamo in grado di darci un sistema per pianificare le infrastrutture e la risposta già la trovate a pagina dieci o è andato in fondo
E come è stato ricordato da Paolo Costa la soluzione la ripeto perché è già stata detta degli altri
Del nuovo Codice degli appalti che rinuncia a ogni pianificazione a lungo termine non è una soluzione accettabile per un Paese del G7 è un Paese che ha tutti i problemi che abbiamo sentito precedentemente
E
Perché perché la soluzione che immaginata e che in un bluff in ogni destra il governo di turno quindi non parlo di questo in particolare
Elenca una serie di opere prioritarie il Parlamento ha tra il sette dieci giorni più o meno per discuterlo e votarlo guardate cosa sta succedendo questa volta visto che questo DEFA a un anno dalla norma non c'era neanche la lista
Delle opere prioritarie
Si dice che si sta studiando la metodologia con quei farla ecco questo non è in modo corretto di procedere non era quello che avevamo immaginato e che anche il Def due mila ventitré copiava mentre invece il Codice degli appalti smontava tutto quel sistema discutiamone qui ci sono una serie di proposte
Bisogna discuterne seriamente
Per questo non parlo minimamente dei problemi che ci affliggono oggi tanti problemi ma provo a richiamare alcuni punti
Primo elemento sono
Molto contento ovviamente che rapporto si chiama infrastrutture sostenibili di trasporto
La scelta di infrastrutture sostenibili con cui cambiamo il nome ministero era un riferimento a i cinque principi che il G venti sei principi scusate
Che il G venti ha stabilito dal due mila diciannove che in Italia sono più o meno sconosciuti ma per fortuna in molti casi sono diventati legge
Operativi
Che guidano cosa sono le infrastrutture sostenibili non ci rientro basta guardare
I documenti appunto citati nella rapporto perché su quello non ci siamo basati il nuovo Codice degli appalti recupera molti di quegli elementi ottima cosa secondo elemento semantico
Ministero prendo questo esempio dei trasporti o della mobilità
Si può immaginare un sistema di trasporto del futuro senza avere un'idea di quale la domanda di mobilità delle merci e delle persone risposta ovviamente è no
Perché i mezzi di trasporto sono mezzi per una finalità che la mobilità quindi quello che devi immaginare e come dice giustamente rapporto pianificare tentare di immaginare con le flessibilità necessarie il sistema di mobilità del futuro perché se arriva un'altra pandemia che dura cinque anni la mobilità evidentemente è tutta un'altra
Quindi deve partire dalla mobilità e poi immaginare i mezzi di trasporto e non nell'altro modo
Come ci racconta il l'ultimo rapporto dell'OCSE uscito qualche settimana fa
Dove per fortuna l'esempio italiano degli ultimi due anni degli anni in cui abbiamo lavorato come governo Draghi eccitato come una delle migliori pratiche internazionali fatto tutto bene ovviamente no bisogna proseguire come dice il rapporto lungo una serie di direttrici tenendo conto di una serie di problemi
Rapporto uscito l'altro ieri sempre dall'OCSE che aggiorna quello che facemmo nel due mila sette nel due mila nove che stima una quantità incredibile di soldi di risorse necessari per tenere in piedi le infrastrutture esistenti
Qui c'è un piccolo problema tra investimenti lordi Investimenti netti
Perché per evitare che gli investimenti del passato vengano giù c'è una quantità di risorse straordinaria che non è appostata al momento
Nel bilancio pubblico né e questo è un altro tema ne abbiamo parlato chiaramente
Con ASPI ma le cinquecento pagine di rapporto lasciato alla fine del nostro mandato testimonia il sì il problema delle sistema concessorio che non riguarda solo le autostrade ma aeroporti porti eccetera eccetera perché questa è la mia conclusione senza una modifica profonda lo abbiamo scritto
In quei documenti dei sistemi concessori non ci sarà modo di avere le risorse necessarie e bisognerà pagare
Come collettività gli investimenti necessari
E rinvio da questo punto di vista a un altro rapporto che abbiamo preparato
Durante quel periodo con gli esperti dell'epoca su come mobilitare le risorse private
Perché di nuovo le risorse pubbliche non ce la fanno non ce la faranno questo ce lo dobbiamo dire perché se non parliamo di questo di che cosa parliamo in termini di pianificazione di pezzi di carta
Quarto punto che vorrei trattare
Mi fa molto piacere perché Salini appena ricordato che nella in Sicilia in Calabria ci sono investimenti che non si vedeva dai tempi di Cavour
Mutatis mutandis dai tempi di Draghi perché ricordiamo il Presidente del Consiglio ovviamente non il ministro di Cavour lei non me lo ricordo sinceramente che era ministro delle infrastrutture di lavoro
Ma il punto cruciale e che quello è frutto di una scelta politica allora va benissimo discutere di quello che manca ma quello che manca non può essere scisso da quello che è stato immaginato
E realizzando contro tutte le difficoltà di cui si parla voi pensate che aver destinato il sessantanove per cento delle risorse fresche dei centoquattro miliardi che abbiamo allocato in quei venti mesi al sud
Sia stato un caso
Sessantanove per cento
No
Cena una mini visione
C'era una mini tentativo di riequilibrare uno squilibrio inesistente sessantanove per cento e quasi il doppio di quello che la legge impone per gli investimenti che normalmente non vengono rispettati
E poi
Gli altri fondi qui stiamo discutendo come si il Pnr fosse la fine del mondo
A parte il Pnr re il nostro Governo e questo governo hanno stanziato per investimenti infrastrutturali settanta miliardi
Da qui al due mila trentadue
In non se ne parla nel libro che ho scritto sull'esperienza i ministri tecnici non esistono proponiamo nella legge del finanziare il due mila ventidue trentasei miliardi di investimenti aggiuntivi sapete quanti proposte di emendamento abbiamo ricevuto al Parlamento
Se
Per questo è l'attenzione che la politica pone queste cose ma settanta miliardi di ulteriore investimento tra cui quelli del Ponte di Messina
Che vanno fatti da qui al due mila trentadue
E noi non ne discutiamo se non appunto nel modo come è stato detto del Ponte di Messina vuol dire che in realtà di tutto quello di cui stiamo parlando non ci importa nulla come società come paese questa è la verità
E noi dobbiamo ribaltare questo
Per questo e così importante questa discussione su un cambiamento di governance
Non sono d'accordo che non si affronta democraticamente il problema
Non sulla singola opera forse non certo quando l'opera è già iniziata
Ma non si può non coinvolgere le forze politiche attraverso il Parlamento e non solo il governo in queste scelte perché le maggioranze cambiano i governi cambiano e abbiamo bisogno di continuità per questo la proposta che non avevamo fatto che qui è in parte richiamata vedeva una discussione col Parlamento e poi il governo di turno correttamente legittimamente sceglieva alcune opere su cui concentrarsi ma all'interno di un quadro condiviso
E nonno queste liste dentro fuori che con Paolo Costa abbiamo
Cercato di dissuadere il governo di fare con un articolo tempo fa
Scusami Franco altri quattro punti vado velocissimo
Secondo elemento ulteriore elemento
Possiamo fare tutto questo senza l'Europa è senza i fondi europei la risposta è no
Non secondo il rapporto si può fare la pianificazione senza l'Europa ma io vi dico anche senza i fondi europei
Allora quando vedo manifesti più Italia meno Europa in giro sui nostri muri mi domando
Come stanno insieme queste cose quando leggo tutti i manifesti dei partiti che si presentano alle elezioni e vedo che solo una minima parte propone un debito comune per finanziare infrastrutture eccetera eccetera e la parte diciamo genericamente di centro destra no
Mi domando come stanno insieme le cose di cui stiamo parlando perché senza l'Europa non ce la faremo
E perché non ce la faremo perché quello che si fa in Italia
E utile all'Europa e viceversa
Dunque senza pianificazione come facciamo a convincere l'Europa vedete come tutto si tiene
Sono stato invitato qualche mese fa
A Bruxelles la al convegno cosiddetto accademico su le nuove priorità per e il sistema di trasporti europea
L'ho fatto una serie di proposte nove Elenco certamente ma il punto cruciale e che come ha detto giustamente Rixi il sistema dei trasporti è un sistema
Non bastano le infrastrutture va gestito come un sistema e con la guerra in Ucraina abbiamo capito che non eravamo in grado di spostare le merci dai porti alle ferrovie c'ero perché mancavano dei pezzi quindi
Pensate che proposta assolutamente rivoluzionario nel due mila ventiquattro creare un digital Twin
Del sistema i trasporti euro e
Perché non basta fare le infrastrutture bisogna gestire il sistema come un sistema perché quello è un sistema di mobilità
E perché la tecnologia e così importante perché lo abbiamo fatto con il Pnr R. non solo perché se noi riuscissimo come per lo ferrovie con il sistema RTI ammesse
Di aumentare il traffico a parità di infrastrutture non dico che avremmo trovato la panacea di tutti i problemi
Ma lo vedrete nei centri urbani grazie agli investimenti del Pigneto della stazione di Milano che i treni regionali potranno viaggiare ogni qui ogni sette minuti e non ogni quindici
Mi fermo qui
E concludo con una domanda provocatoria
Ma voi avete presente che la legge sul regionalismo differenziato
Decentra alle regioni i compiti di gestire le infrastrutture e i trasporti se lo domanderanno
Allora
Mi fa venire in mente questo la canzone di Lucio Battisti Pensieri e parole cui stiamo facendo tutta una serie di ragionamenti chiedendo di avere un approccio sistematico e poi fra
Parallelamente il parlamento discute di una legge che potrebbe invece frammentare esattamente quello di cui stiamo parlando
Ecco perché così importante questo rapporto ecco perché dobbiamo continuare a parlarne perché al di là delle chiacchiere veramente da questo dipende il nostro futuro grazie
Grazie Enrico noi dobbiamo comunque lasciare la sala entro le sei quindi abbiamo un problema è quel questo io cerco di
Accelerare i vari interventi l'ultima questione posta da Giovannini è in questo momento al centro della nostra attenzione
Perché dovremmo cominciare a capire che al di là dell'attribuzione di nuove funzioni alle Regioni in una realtà abbiamo un problema di ripensare lo stesso sistema
Costituzionale attuale alla luce delle grandi mutamenti che sono intervenuti oggi le grandi infrastrutture o l'Energia
Non sono più come nell'attuale sistema costituzionale non parlo di autonomia differenziata una questione che si può risolvere tra Roma e ma i ma caso mai tra Roma e Bruxelles
No caso mai tra Roma e Bruxelles pensare che poi possa essere addirittura oggetto di competenza esclusiva vuol dire non rendersi conto della dimensione vale per le infrastrutture vale per l'Energia probabilmente vale anche per altre cose darete sulla parola professor Cascetta chiedo scusa Ennio chiedendo che anche a te di estrema sintesi
Considerazione buona sera benvenuti grazie per questo rapporto molto ricco molto stimolante
Tre tre spunti proprio al volo il primo è evidente che il processo decisionale di pianificazione programmazione del sistema nazionale dei trasporti un processo decisionale che non funzione non ha funzionato
Io ho partecipato in varie forme in vari modi a tanti di quelle tappe che sono state richiamate da Paolo Costa e vi devo dire che veramente
Mortificante
Per chi si occupa di questo settore vedere che tutti gli sforzi che metti in campo ogni volta il secondo dopo vengono cancellati
E infatti in un mio recente libro mi sono inventato anche un nome sapete tutti che esiste la sindrome Nimby
E io ho chiamato questo modo di pianificare i trasporti ma non solo i trasporti
Come sindrome di Penelope
Si disfa la notte quello che viene tessuto il giorno prima questo è un limite enorme i costi io li ho vissuti in varie forme in vari momenti i costi economici costi di credibilità come diceva prima Paolo eccetera sono enormi per il Paese
Sono enormi
Ma non è solo un problema di sindrome di Penelope che affligge diciamo il processo decisionale italiano sui trasporti c'è anche ci sono tante altre sindromi
Una sicuramente presente e quella che viene spesso chiamato detta Fallaci cioè noi continuiamo a prendere decisioni su sistemi complessi senza un cavolo di numero
Senza un cavolo di numero
Come
Si fa decidere sulla logistica italiana se non sappiamo neanche quanti miliardi di tonnellate chilometro cammino l'Italia
Le fonti ufficiali Conto nazionale trasporti Istat dicono centocinquanta miliardi di tonnellate chilometro
Solo sulle autostrade sono centosettanta miliardi di tonnellate chilometro secondo i primi studi che abbiamo fatto con Giovannini con ASPI con ENI dopo sono quattrocento cinquanta i miliardi di tonnellate di Roma
Centocinquanta contro quattrocentocinquanta ma che pianificazione si può fare
Quali decisioni informate possono essere prese se ne sbagliamo di tre l'ordine di grandezza del trasporto di merci su strada nel nostro Paese
Seconda riflessione al Boro
Dedica da molti chiamato il tema della rigenerazione è un tema enorme enorme non solo dal punto di vista finanziario
Vi do solo un numero negli Stati Uniti sono cominciati a crollare un po'di ponti nei primi anni due mila perché gli Stati Uniti sono il Paese che ha fatto le autostrade prima dell'Italia l'unico paese al mondo che ha fatto le autostrade
Prima della seconda guerra mondiale son cominciati a crollare un po'di punti e nel due mila quindici il governo Obama approvava il fax sì in America Sartoris trasporti cash aggiustiamo il sistema di trasporto terrestre negli Stati Uniti
Sapete quanto è stato speso in questi dal due mila sedici a oggi degli Stati Uniti d'America settecento miliardi di uno scusate di dollari
Chiaro settecento miliardi di dollari
Fissare aggiustare il sistema dei trasporti iter delle infrastrutture di trasporto italiane costa questi ordini di grandezza corso lo stesso ordine di grandezza che fare tutte le belle infrastrutture di cui abbiamo sentito parlare Straße
Questi soldi non sono appostati da nessuna parte in Italia è stato citato l'esempio del ponte di Genova ha ferito tutti nuovi ma negli ultimi dieci anni sono crollati nove ponti stradali
Dalla Sicilia Ageno
Negli ultimi dieci anni ci sono stati i distacchi di calotta di dall'edilizia
Nove volte nove volte per fortuna non è morto nessuno
Qual è il tema tema è che lì
Sanare
Rigenerare per i prossimi cinquant'anni infrastrutture che hanno cinquanta sessanta settanta di richiede una nuova ingegneria richiede una nuova capacità e questa nuova ingegneria Nocera potremo andare come paese a vendere all'estero perché siamo dopo gli Stati Uniti il primo paese che sta affrontando il tema della rigenerazione delle infrastrutture vecchie terzo spunto per Paolo e per la prossima versione di questo rapporto
Le infrastrutture che noi immaginiamo il futuro che desideriamo
E un futuro in cui
Cambierà quasi tutto
Noi abbiamo una tutti parliamo di transizione tecnologica transizione ecologica come se la transizione nella termine spesso c'è una progressività no una transizione
Noi non siamo in una transizione siamo in una rivoluzione
Avremo trasporti a guida autonoma le autorità mio gli autobus guideranno da soli
Avremo la sostituzione di tutte le fonti carbonica e quindi tutto tutta l'energia che Murri trasporti e avremo servizi di mobilità per cui il concetto stesso di possesso di auto o di cambio non sarà modificato completamente
E questo nei prossimi venti anni
Quindi nei prossimi venti anni noi affronteremo il mondo affronterà una vera rivoluzione che noi chiamiamo la settima rivoluzione trasporti dopo il motore a scoppio dopo il vapore eccetera eccetera questa settima rivoluzione cambierà le carte
E non sappiamo come come non sapevamo quando è stato inventato il motore a scoppio che sarebbe nata l'industria dell'auto molto invece sarebbe nata l'aviazione civile senza e militari ovviamente senza il motore a scoppio non ci sarebbero state queste queste questi sistemi questo modo di connettere il mondo dell'economia quindi infrastrutture ma anche una profonda trasformazione tecnologica che renderà tutto questo mondo molto incerto e per questo e concordo con quello che diceva ancora più bisognoso di una visione di sistema grazie
Ringrazio il professor Cascetta anche perché ha dimostrato che si possono dire cose molto importanti in pochissimi minuti
E il titolare un insegnamento per tutti noi per tutti noi per ed esso la parola a Roberto Tommasi che amministratore delegato di Autostrade per l'Italia grazie grazie innanzitutto per queste iniziative anch'io ritengo che questi studi siano fondamentali per poter riflette
In realtà credo però che noi che siamo fortunati da un lato sfortunati da un l'altro ovvero fortunati perché non abbiamo per certi versi bisogno di pianificare più di tanto perché alcune cose almeno oggi sappiamo come sono riporto solo sui volumi il traffico noi oggi abbiamo di tutti gli assi autostradali del sistema Paese i più importanti sono ventitré son poco più del trenta per cento di tutti gli altri otto stradali di questi ventitré sedici sono gestiti Autostrade per l'Italia fa settanta per cento e quattordici questi casi sono già in saturazione oggi quindi è certo che su questi assegni dobbiamo intervenire perché la mobilità ci cioè che i sistemi stanno già andando vicino alla al collasso il motivo per il quale alcune attività di rigenerazione che dicevamo prima
Sono necessarie e diventa è difficile farlo è legato al grande volume di traffico quindi diventa estremamente difficile
Fare le attività di rigenerazione proprio dove noi abbiamo gli assi portanti del sistema del sistema Paese il primo elemento che si pone quindi come elemento fondamentale è il potenziamento di questi anzi perché serva no quella che è l'economia del Paese su questi astri passa il settanta per cento dei volumi di traffico complessi autostrade quindi passa all'economia del sistema il sistema Paese abbiamo un secondo elemento che Fini ha ricordato anche dal viceministro prima e anche dal professor Giovannini poiché dalla dall'evento tragico del crollo del Morandi
Le norme ponti viadotti gallerie la riqualificazione delle opere d'arte ci hanno dato un'altra indicazione ovvero che le opere d'arte necessitano dire generazione e i numeri sono numero ormai noti
Ovvero necessità di intervento rigenerativo che abbiamo sulla nostra rete
Diventano condizioni necessarie questo per poter far sì che le nostre reti continuino a rimanere a rimanere pienamente operative anche qui l'analisi un po'più complessa
Perché il sistema trasportistico italiano non è per nulla residente ovvero perdo un asse non ho un altro asse che è in grado di prendere quella capacità
Diciamo così di volumi di traffico e quindi mi porta e questi numeri di questa di questa slide loro lo dimostrano
Quindi abbiamo una necessità di rigenerare e il potenziamento è anche funzionale
Alla alla rigenerazione questo porta ad una considerazione che veniva posta anche dal professor Giovannini prima che per poter fare questi grandi volumi di attività abbiamo bisogno di ridisegnare i sistemi delle regole concessorie perché i volumi di investimento anch'io faccio parte di quelli che dice la vita non finisce alla fine del due mila ventisei ma dobbiamo cercare di immaginare come andare a gestire questi sistemi
Anche oltre tendenzialmente quello di ripartire questi investimenti
Nella vita utile non andando a gravare sul debito sul debito pubblico questo sistema delle regole diventa certamente una condizione
Fondamentali in questa fase sta per ridisegnare perché poi abbiamo bisogno di regole stabili perché senza regole stabile è difficile attrarre capitali per poi poter fare
Questi grandi questi grandi investitori
La seconda considerazione che dobbiamo fare è il la la capacità di diciamo così di competenze per poter realizzare queste opere prima il il ministro Rizzi meno usava qualcuna gli arredi mancava la quarta che di sicuro era la Gronda
La gronda di Genova ma se noi andiamo a prendere la gronda di Genova
Il passante il passante di Bologna o tutte le attività di potenziamento tenete conto solo del passante di Bologna è un'opera che porta ogni giorno trecento mila veicoli passano su quell'asse e noi lo dobbiamo potenziare mantenendo la viabilità di trecento mila veicoli tutti i giorni su quell'asse denota una grandissima competenza industriale
Che dobbiamo
Che dobbiamo certamente costruire e mantenere veniva ricordata anche dalla dalla Presidente Brancaccio che in realtà gli anni dieci anni fa due mila otto è stato una distruzione delle competenze ingegneristiche costruttive perché non sottolineare che anche le competenze ingegneristiche sono fondamentali e quindi bisogna il secondo elemento perché questo possa capitare è avere finanza e avere regole certe e avere competenze strutturate
Anche qui non vorrei fare un parallelismo ma si è fatto un parallelismo col mondo del telecomunicazioni tutti due il reportage che abbiamo visto sia quello prodotto
Dal presidente Draghi che della di Diletta dove la dimensione della del del dei soggetti in grado di fare queste trasformazioni affinché poi riescano a unificare una partnership anche gli altri soggetti diventa una condizione fondamentale non si può immaginare di fare infrastrutture complesse
Immaginando di avere un nanismo delle delle competenze all'interno all'interno della
Della dei diversi comparti comparti infrastrutturale
L'altra grande sfida e qui ci vuole invece tutta la capacità di pianificazione è quello di immaginare la sostenibilità della mobilità su gomma senza poi essere diciamo così troppo romantici nell'immaginare però proviamo a immaginare quali sono i numeri che oggi ci dall'Europa proprio ci dice che noi dobbiamo
A battere le nostre missioni al due mila trenta della quarantatré per cento
Ovviamente essendo voi l'ottantanove per cento per passeggeri e l'ottantaquattro per cento per poter immaginare di dimezzare l'emissione Carboni che ha vinto paga Monica l'unico soggetto che può immaginare di raggiungere quell'obiettivo è certamente la colomba perché anche se tutti gli altri decarbonizzazione non si riuscirebbe
A raggiungere quell'obiettivo
Da questo punto di vista lo studio che in realtà uditivo dell'open quarantatré punto cinque per cento che mi diceva però devono aver studiato molto bene perché per aver azzeccato
Anche il decimale vuol dire che c'è stata una una visione industriale per se noi andiamo a vedere i nostri studi e oggi diciamo che quel duro può variare tra un meno quindici per cento e effettivamente potrebbe arrivare o meno trentotto per cento dipende dalla capacità nostra
Di mettere a terra azioni con una certa velocità perché quegli obiettivi si possono raggiungere
Qui abbiamo fatto un'altra valutazione che questi obiettivi si possano giungere solo se quello che andiamo implementare è effettivamente efficiente da un punto di vista economico anche qui le conclusioni alle quali arriviamo che ci vuole certamente una neutralità rispetta le tecnologie che andiamo ad applicare per poter raggiungere quegli obiettivi ma di nuovo il sistema delle regole deve essere funzionale affinché si possa effettivamente raggiungere quegli obiettivi ovvero la velocità dell'implementazione diventa
Un altro abilitatore fondamentale se no quel numero rimarrà comunque come è scritto nello store Apple distante da quelli che sono gli obiettivi che si possono raggiunge
Anche da questo punto di vista ancora di più rispetto a quello che dicevamo abbiamo bisogno di campioni nazionali
Per poter sostenere questo tipo di trasformazione abbiamo bisogno certamente
Di investire in ricerca e nuovamente Dini ingegneria per far sì che quelle cose possono capitare se non investiamo su quel tipo di competenza beh estremamente difficile raggiungere quel tipo di Obiettivo grazie
Grazie grazie con anche con Anna Antonio con Autostrade per l'Italia abbiamo ormai un rapporto di collaborazione che ha visto incrociare anche le due ricerche in quella importante che è stata coordinata per loro dal professor Cascetta e la nostra coordinata da Paolo Costa io darei adesso la parola Smeraldo fiorentini
Che il direttore generale trasporti logistica di al mattino
Un sabato pomeriggio Totti grazie per l'invito
In inglese come a Bali ma noi stiamo supportando diversi operatori dal mondo del trasporto merci e passeggeri Sinigalia anche all'estero a realizzare i loro progetti di digitalizzazione
E appunto rotto colgo l'occasione appunto per condividere le nostre esperienze sul campo
è un po'di riscontri che abbiamo avuto modo di apportati sperimentare nella realizzazione di questi progetti quando si parla di tecnologie digitali l'attenzione si rivolge soprattutto al fenomeno del momento quello della intelligenza artificiale anche per lo sviluppo enorme che ha avuto questa tecnologia nell'ultimo periodo ma dobbiamo dire che è un po'tutte le tecnologie che sono applicata al mondo della appunto del trasporto
Hanno avuto un'evoluzione l'ultimo periodo molto molto interessato è molto veloce e quindi che ha portato a un livello di maturità e di affidabilità nell'applicare queste tipologie appunto nel settore
Uno sviluppo che consente oggi di ad esempio raccogliere dati informazioni dal campo attraverso sessuali sempre più sofisticati o attraverso sistemi di video analisi intelligenti di una capacità sempre più riportate di analizzare i dati raccolti da capo
Di poter fare delle simulazioni delle previsioni
Rispetto ai fenomeni che accadono nel sistema trasportistico attraverso ad esempio l'utilizzo di supercomputer altri l'utilizzo di tecniche tipiche data di marcia learning
Di poter erogare informazioni in mobilità
Sempre in maniera più diciamo sicura scelta e certificata attraverso la connessione dei veicoli tra di loro o la connessione dei vicoli alle infrastrutture di trasporto ecco sicuramente queste tecnologie possono essere un fattore siamo abilitante per realizzare quei modelli sistemi di mobilità integrata multimodale
Che possono favorire appunto il sistema di trasporto più risse niente più sicuro anche più rispondente alla alla domanda reale di mobilità da parte degli utenti
Ma dobbiamo tener presente almeno due fattori importanti nella definizione di questi Borgetti programmi di trasformazione digitale il primo che devono essere sostenibili rispetto al all'ecosistema dove vengono calati
Il sistema di trasporti un sistema come sappiamo molto complesso che
Vede il coinvolgimento di tanti e diversi stakeholder
Il secondo che questi programmi di trasformazione digitale devono essere accompagnati così poi come avviene in tutti i settori da una revisione avvolta che profonda sì dei modelli di governance dei modelli di business
Dei modelli operativi sottostanti
E che coinvolgono tutti i soggetti che appunto che partecipano a questi programmi di digitalizzazione ecco vorrei portare due esempi concreti noi
Come Almaviva
Siamo coinvolti in diversi di di Progetti che fanno parte del programma ma ma saporita ricca il programma che fa parte della missione uno del Pnr e che ha come obiettivo appunto quello di di realizzare delle Potito accessi undici delle piattaforme sia nazionali e regionali che raccogliere un po'tutti i dati dell'offerta di trasporto per abilitare quello modello di servizi di mobilità che va sotto il nome del mobility as a service
Altro obiettivo di questa diciamo programma di
Di sperimentazione che si sta portando avanti alcune citare metropolitana che alcune regioni quelle di far nascere dirò i soggetti cosiddetti masso perito
Che aggregando appunti ottimizzando l'offerta di trasporto e diciamo abbia degli abilitando diciamo cosiddetti di servizi di mobilità digitale attraverso loro piattaforma di intermediazione
Possono favorire ecco l'utilizzo di modalità e mezzi di trasporto più sostenibili il luogo dell'auto privata
Ecco rispetto a queste diciamo sperimentazioni che stanno portando avanti la nostra esperienza
Sul campo ci dice che sicuramente
Bisogna affrontare dei diciamo dei problemi e delle criticità di tipo organizzativo mettere attorno al tavolo tutti i soggetti tutti gli stakeholder che partecipano al sistema di trasporto e comunque diciamo un un percorso complicato
De diciamo delle difficoltà nei modelli di business che apre sostengono queste iniziative
Di Investimenti che ma sparito devono affrontare nel realizzare tali piattaforme sono investimenti importati che non sempre sono giustificate sostenibili rispetto al modello di Review non a caso
Alcuni di parecchi soggetti che si stanno proponendo appunto in queste sperimentazioni sono soggetti che di operano in mercati collaterali assicurativa del terribile taciuta la fornitura energetica e che vedono questa opportunità
Sub soprattutto nell'ottica di fidelizzare i clienti del loro core business ma soprattutto le difficoltà che stiamo riscontrato su campo sono anche di tipo diciamo tecnologico e quindi
Non si disponibilità o la difficoltà di opere delirio sporto nel mettere a disposizione i dati dell'offerta di mobilità
E parliamo in questa fase di dati statici di fatto orario partenza dei loro servizi di trasporto quanto per garantire
Un servizio premette efficace ed efficiente
Di mobilità di questo tipo sarebbero fondamentale avere a disposizione i dati dinamici che in tempo reale da Dio non la disponibilità la situazione diciamo in tempo reale delle condizione del trasporto
Un ultimo caso e poi vado a concludere
Nell'ambito delle Smart ho rotto ad esempio sul piano nazionale conta metà complementari ha destinato
Circa quattrocentocinquanta milioni di investimento per la digitalizzazione delle reti stradali per realizzare dei sistemi che siano in grado di monitorare in in tempo reale e dinamico
Lo stato di salute dell'infrastruttura e di fornire informazioni anche in questo caso in tempo reale ma soprattutto certificate agli utenti mobilità
E diciamo di quella questa in questo caso ne siamo ad esempio supportando ANAS in un progetto che quello dei mille posti ad oggi abbiamo attivato circa un centinaio di prodotti entro il venti ventisei
Saranno attivati quindi monitorati in tempo reale circa mille volti usciva e di grandi concessionari hanno avviato investimenti di questo tipo ma
Dobbiamo tener presente che la maggior parte delle nostre strade sono gestite direttamente da comuni province
Regioni che difficilmente hanno accesso a diciamo appatta ecologia di questo tipo quindi il rischio che corriamo e che ci troveremo a alla fine con un sistema molto te rivolgermi a macchia di leopardo
E quindi non non è in grado di avere una visione unica dello stato di salute lustri infrastrutture concludo dicendo sarebbe auspicabile per accelerare il processo di digitalizzazione del nostro sistema di trasporto una maggiore collaborazione tra pubblico e privato questo per favorire una sinergia tra chi deve definire politiche di indirizzo e di sviluppo Chiappori la capacità industriale di eseguirle di metterla diciamo a terra
Ad esempio si fa molto poco uso di uno strumento quello del partenariato pubblico-privato che se invece bella organizzato a beni premeditato può dare dei risultati tangibili in tempi brevi un esempio su tutto il polo strategico nazionale che ha permesso a tante pubbliche amministrazioni a che locali piccole di poter accedere
Alle potenzialità del offerte dalle tre Consigliere il caldo o la piattaforma nazionale di telemedicina cui anche noi come Almaviva partecipiamo
Che permette appunto una migliore interazione
Fra paziente e medico ecco l'ambito della della del sistema di trasporto poter
Accedere a questo tipo di gesto metti per realizzare quelle grandi piattaforme nazionali rapito logistico in ambito di mobilità urbana in ambito di monitoraggio per infrastrutture sicuramente potrebbe portare un beneficio concreto reale in tempi brevi a tutto il sistema Paese grazie
Tra parola Alessandro Genovesi che segretario
In genere nazionale della Fillea generale della Fillea CGIL
Sì grazie anzitutto volevo ringraziare as the fare i complimenti al professor costa gli altri professori ricercatori per il rapporto per la qualità dei dati ma anche per gli spunti e le proposte ora in gran parte condivisibili dicendo ciò come CGIL non so se porto fortuna in questo contesto all'ordine elaborazione fornita condividendo alcuni assunti di fondo
La mancanza di programmazione relativi strumenti al di là adesso se il richiamo al modello inglese o quello israeliano ovviamente il pubblico convitato di pietra oltre a questo la questione di risorse è il piano generale trasporti e logistica appunto
E io sono convinto che le programmazioni sulle politiche industriali come quelli infrastrutturali debbano vivere almeno tre legislature quindi dovrebbe essere sottratte questo ovviamente dipende innanzitutto da chi è al governo saper coinvolgere gli altri perché l'onere ovviamente di chi esprime il cinquantuno ma egli esprime quarantanove però Secondo la questione che condivido per me la partita del due mila trenta è chiuso dobbiamo discutere come ci attrezziamo per il due mila quarantadue mila cinquanta sapendo che le politiche infrastrutturali le politiche industriali italiane saranno parte di quelle europee
Ma come contrattiamo però con l'Europa verso l'Asia
Balcani Ucraina estremizzo verso l'Africa dentro i corridoi europei non è indifferente
E allora voglio mettere i piedi nel piatto mi convince l'idea di seguire le ventisette anni diciannove manifatturiere per gli input output di valore aggiunto e le otto città d'arte banalizza e più complesso professore
Però sicuramente il punto essendo usciti mi chiamo alcolici e Bagarella ieri lo tra me e lei perché non c'è riuscito nemmeno mostrare
Assisi nello svolgiamo la una delle tesi di fondo di questo rapporti questo dossier è come noi manteniamo competitive riducendo i costi logistici la produzione di valore aggiunto
Anche gli mostra andò che è vero che dipendiamo dalla Germania ma fino a un certo punto per essere chiari anzi
I tempi di crescita ci dimostrò come la Germania pesa sempre di meno in prospettiva
Ma il problema è ci possiamo accontentare di come teniamo competitivi diciannove aree del manifatturiero dell'Agro manifattura e le otto città d'arte sapendo ovviamente le merci e persone non so la stessa cosa e con un problema in più che le aree metropolitane dove si potrebbe generare maggior valore aggiunto per servizi Hi tech purtroppo per fortuna cucino con le otto città d'arte perché non in tutti i Paesi se penso alla California questo coincide per forza quindi noi abbiamo un doppio livello nelle aree urbane
Però il punto è ci accontentiamo di queste vendite o una programmazione al contrario ci pone il tema di come diventano banalizzo cinquantaquattro e allora il tema della discussione tra barche porti l'abbiano in parte risolto
Perché se guardiamo Adeste guardiamo all'Africa probabilmente il tema dei porti e bere troppo orti in maniera particolare che affronterà anche la questione meridionale posta da Federica dal presidente dell'Ance assume una nuova visione
Ma allora come contrattiamo in Europa perché
Stando dentro una discussione del due mila quaranta cinquanta ci poniamo l'obiettivo di diventare cinquantaquattro e non ventisette sapendo che vanno tenute insieme perché non è che affrontiamo diciannove su questo
Ce lo ricordavano quali diciannove distretti manifatturieri o non ci facciamo carico dei costi logistici o del fatto che a Rotterdam e ancora la e ancora orienta molto del nostro nostra Puglia logistica
E allora e chiudo si può contrattare come dire se affrontiamo tre nodi almeno io le metto solo tre sarebbero di più ma tre sono quelli che mi interessa anche rispetto a il ritorno del Sottosegretario Rizzi
Il primo dal tema delle risorse
Perché anche se è vero che dobbiamo puntare al debito europeo
In continuità con L'Espresso in genere se sono vere le stime di letti di Draghi trecento miliardi minimo di risparmio privato da attivare scala europea son trecento miliardi l'anno da attivare su scala europea
Sapendo qui per esempio dico una cosa per quanto riguarda anche il sindacato sapendo che dopo il risparmio finanziario libero doppifondi sovrani
Più o meno nazionali la terza voce per esempio di risparmio collettivo soli fondi previdenza complementare
Per esempio
Approdo anche quella una forma di risparmio privato ma come noi rilanciamo il partenariato pubblico privato su scala europea
Come minimo è il tema che ci fa stare nella dimensione due mila quaranta mila cinquanta perché sono talmente d'accordo col professore che neanche discuto ventisei opere prioritarie il Pnr se riusciamo a metterla a terra tutti prima possibile eccetera eccetera
E questo sono è un grande tema del partenariato pubblico privato su scale europea per attivare il risparmio privato
Il secondo è quello del del tema istituzionale preso benissimo a Giovannini lo riporto perché noi abbiamo dei problemi sulla programmazione dopo lo studio di come sono cambiate le aree metropolitane le Province
Ma guardate pensare di andare a trattare questa scala di problemi
Alla luce del fatto che un minuto dopo che passano autonomia differenziata Zaia prima cosa che chiedo chi ci sarà dopo vai via per il Veneto e averci emana le infrastrutture guardate lo ponga al governo come pensa di tenere insieme un riordino di competenza istituzionale di questa portata con l'esigenza di programmazione pluriennale su dimensioni finanziarie ingegneristica eccetera eccetera di portata tale che la dimensione europea e quella minima
Per fare massa critica per fare gli interessi legittimi dentro l'Europa però del collocamento e geografico dell'Italia cioè che non siamo la bandiera penso che sia abbastanza noto
Terza le politiche industriali e chiudo su questo ma l'ha fatto divenire Matthew professor che ha scelto un mini tentativo
Fu fatto con connettere in Italia
Che poi archeologia proprio di quelle pesanti
Perché gli fu imposto proposti due temi
Oltre alla cura del ferro la cura dell'acqua cogliamo che erano dentro il filone dei corridoi europei presso gli altri non ci fu una botta di originalità la cosa interessante però di connettività erano due spunti la prima il ruolo della costruzione delle filiere industriali
Cioè banalmente chi produce il materiale rotabile chi produce
Il cemento i ferri speciali le reti delle plastiche di cui abbiamo bisogno quella del tema enorme perché la politica industriale non sta solo nella crescita dimensionale delle imprese edili sta in tutti questi anni
Inizia a valore aggiunto
Gentile progettazione alla produzione di materiali
Dove mi spiace essere andato l'amico Salini dove però o le politiche industriali già incorporano sostenibilità onore potremmo magari più giovani ma anche politiche industriali quelle che dovremmo fare
E qui il tema della produzione dei materiali e dei servizi
Necessari per non essere soli importatori
Di quei beni
Si pone oggi per le grandi opere pubbliche ma guardate sono in gran parte gli stessi fornitori per la riqualificazione e rigenerazione urbana che non è il tema di a di oggi ma che sta altro futuro di questo settore delle città e del PD tanto quanto le opere
E l'altra era chiudo
Il ruolo delle stazioni appaltanti in quel caso Rfi ANAS oggi potremmo dire anche Autostrade per l'Italia perché poi nel frattempo CTP sia un po'mossa in giro quando noi pensammo connettere l'Italia non c'era posto così il ruolo attivo di Cdp dal salvataggio di Salini Impregilo ad altro operazioni anche legata a fattori traumatici come fu la vicenda dei Benetton per essere chiari
Come selezioniamo e qualifichiamo chiuso gli operatori cioè se noi vogliamo reggere questo abbiamo bisogno di costruire una filiera industriale che manca in gran parte cioè noi dobbiamo riaprire le fabbriche per fare i conti non le Tmb
Noi abbiamo l'acciaio che viene dall'India perché non riusciamo davvero a riaprire il terzo polo dell'Ilva
Per gli stessi acciaio cioè procediamo conto sto parlando rate di programmazione di quello super raffinata ma di una banale incontro domanda offerta e l'altra era da parte le stazioni appaltanti la qualificazione di impresa
Perché tutto questo e chiudo non lo puoi fare se non hai una dimensione di impresa che cresce se piccole bello forse vale per le nanotecnologie per tutto ciò che non è analogo ecologica penso che sia uno dei problemi non di di della mancanza di capacità industriale e tranquillizzo
Salini che se n'è andato
I primi che vogliono che aumenti la produttività di sistema l'avremmo chiamato una volta e la competitività del sistema imprenditoriale italiano solo i sindacati
Perché noi sappiamo che un Paese dove abbiamo solo ragazzi che fanno le guide turistiche osservo panini ammettono a è un Paese che nella nuova divisione internazionale del lavoro se va bene fa la Disneyland e nuovi ricchi asiatici e africani che siano noi pensiamo ancora che il lavoro è di qualità se può ridistribuire attraverso salario formazione la ricchezza prodotta quindi Brini che vogliono creare una ricchezza sostenibile più giusta siamo proprio noi proviamo a rappresentare i lavoratori
Grazie Alessandro anche
Costante
Ricordo che sul tema delle risorse quindi del finanziamento delle infrastrutture torneremo perché l'ultima parte della nostra ricerca
Dove è evidente che faremo una serie di proposte per favorire la mobilitazione di capitali e risorse private partenariato pubblico privato è uno degli strumenti
L'attuazione del del della Capital Market ci unioni avrà altro come di e così via e poi c'è il problema delle risorse pubbliche dove credo che apparirà i miei a un certo punto inedita con le buone o con le cattive
Far ricorso
Il grande strumento inutilizzato
Il tiepido pubblico gruppo quindi il finanziamento di una serie di grandi investimenti con l'emissione
Piaccia o non piaccia io credo Eduardo che sarà una delle questioni che sarà mettere sul tavolo della prossima legislatura del Parlamento europeo perché non è pensabile di competere con i grandi sistemi economici del mondo
Praticamente non ricorrendo a undici debito pubblico comune per finanziare quegli investimenti che poi ci ripagano nei c'è ci ripagano dei dei cioè
Vecchio discorso è vero Cisco in questo modo si lascia alle future generazioni europee sulle spalle un debito pubblico europeo ma in compenso si lasciano infrastrutture ci crea sviluppo sostenibile per le infrastrutture per le generazioni future
Io adesso darei la parola a Roberto Tundo
Che chief technology Innovation & digital officer del gruppo Ferrovie dello Stato
Poi la darò al professor Sebastiani
Grazie grazie per l'invito e grazie per i numerosi spunti che sono stati portati oggi
Da questo tavole dal rapporto stress
Non vorrei ripetere quanto già trattato quindi cercherò di essere anche Breve
Contenere i tempi
Volevo però una riflessione rispetto gli spunti dati ebbe la seguente l'ambito del trasporto credo possa sintetizzasse ormai in termini di
Suddivisione di compiti chiari trasporto in senso generale
Tra chi opere gestisce le infrastrutture chi ha un ruolo di operatore di trasporto e chi invece offre servizi in generale sulla mobilità mobilità passeggeri mobilità merci
Questo in maniera sempre più profonda si sta differenziandosi sta deferenza e andò in modo molto puntuale e tenendo conto di come le infrastrutture al di là che siano infrastrutture di trasporto infrastrutture energetiche infrastrutture di telecomunicazioni o di altro tipo
Oggi nona
Allora plausibilità di potere essere ipotizzato se non viene accompagnato da quelli che sono dei compagni di viaggio mai ma sempre più presenti cioè esca per le infrastrutture di trasporto l'energia la connettività e quello che rappresenta in termini di soluzione ciò che il digitale in generale le soluzioni digitali a supporto consentono di poter avere ecco con i numeri che abbiamo ho ascoltato negli interventi che mi hanno preceduto
E per quello che poi all'interno del gruppo ferrovie abbiamo davanti come piano
Mi chiedo se non sia venuto il momento di operare in maniera anche piuttosto importante con una logica di sistema tra tutte le parti ossia piuttosto che lasciare ad ogni intervento
La necessità di inventarsi delle soluzioni digitali la necessità di inventarsi comma il supporto di energia e telecomunicazioni di connettività in generale accompagni lo sviluppo dell'infrastruttura
Forse è il caso di farlo in una logica di sistema in cui tutti gli operatori e in particolare chi ha un ruolo per il sistema Paese
Possa farlo sedendosi insieme evitando in questo modo di disperdere le proprie energie nel replicare n volte lo stesso modello
E identificando una serie di soluzioni concretamente applicabili che rappresentano una basse comune per tutti su cui non c'è
Elemento di competitività su cui partire è stato accennato prima tra l'altro su questo l'importanza di quello che può essere per lo sviluppo delle opere con tempi certi e con una sostenibilità di costo
Dei partenariati tra pubblico e privato
Credo che su questo ci sia più di una riflessione da fare in termini di importanza per due motivi non solo per la sostenibilità finanziaria delle opere nel loro complesso
Ma anche perché in questo modo ci uniscono due elementi estremamente importanti legati a quelle che sono le competenze che il privato che per sua natura rappresenta l'opportunità di poter avere soluzioni di mercato e quindi soluzione che rappresentano per Bari motivi lo stato dell'arte di ciò che occorre avere Possa insieme al pubblico portare avanti delle soluzioni in una logica appunto di sistema
Ecco quello di cui abbiamo discusso oggi le opportunità è anche i problemi che poi il rapporto presentai che gli interventi che prima di me ci sono stati hanno portato al tavolo
Credo abbiamo la necessità di far maturare del riflessioni importanti su questo
Ripeto alcuni punti
Non
Progettare delle opere senza quelli che sono degli accompagnatori ormai assolutamente assodati ripeto l'energia e la connettività oggi
Progettare sviluppare costruire opere senza accompagnarle da quelli che sono gli elementi di energie connettività a supporto delle opere
è impossibile quelle opere non avrebbero la capacità di dialogare con non solo con chi quelle opere le utilizza parlo
A dei mezzi che le percorrono nel caso di strade o nel caso di assi ferroviari
Ma anche di poter avere una sostenibilità della manutenzione data dalla possibilità e quelle opere abbiano questo tipo di supporto evitando quindi che vi siano costosissime anche da un punto di vista di impatto sui servizi
Interruzioni di quell'opera parlo adesso della parte che come abbiamo detto si sta sviluppando sempre di più grazie al digitale e cioè lo sviluppo dei servizi di mobilità passeggeri e merci ecco
Quello che sta avvenendo che sempre più
Dal mio osservatorio di tecnologia digitale o l'opportunità di avere e come
Aziende società
Che
Non hanno una storia specifica nel caso del trasporto nel caso delle costruzioni delle grandi opere
Ma hanno una nascita importante nell'ambito invece dei servizi in particolare alleva digitale stanno operando si stanno posizionando sempre di più su quelli che sono
Immediatamente sotto di loro gli operatori di trasporto lasciando agli operatori di trasporto che a loro volta si appoggiano a chi invece gestisce le infrastrutture l'onere di sviluppare quei servizi
Rimanendo sulla parte più alta e portando a casa
Ahimè solo per loro un vantaggio rispetto alla proposta di servizi che poi lascia invece verso gli operatori del mondo del trasporto e delle infrastrutture
Tutti gli oneri e tutti i rischi di un modello di questo tipo
Mi chiedo a questo punto anche qui come invece un approccio da partenariato pubblico-privato possa invece sviluppare in modo importante questa parte servizi che storicamente non è nella cultura di chi invece gestisce infrastrutture o gestisce trasporti
Per cercare di avere invece un ecosistema complessivo di sistema Paese che riesca a fare questo genere di servizi in modo efficace ed efficiente grazie
Grazie professor Sebastiani chiedo a tutti di esser molto sintetici perché vorrei poi sentire Rizzoli vuole
No io fare qualche mi limito a leggere questo e questi apparecchi
Richiesti appunto il sì
Allora intanto grazie per questo invito Franco e ovviamente non ovviamente congratulazioni a Paolo Costa e al suo gruppo per questo bellissimo lavoro io mi limito a riflettere su alcuni punti diciamo laterali che però diciamo si rapportano bene con questo lavoro fondamentalmente il tema del fabbisogno di capitali privati
Per lo sviluppo del e la rigenerazione e per far fronte ai tanti problemi evidenziati da questo rapporto
Perché nell'introduzione Paolo tu parli del triangolo delle Bermude no lettere criticità che ostacolano la realizzazione degli investimenti
Quindi da farsa la fase autorizzativa quella attuativa e poi il finanziamento ora i finanziamenti per il momento ci stanno solo per il Pnr però certamente non basteranno come è stato detto
Da tanti di Noel perché particolarmente in Italia abbiamo un arretrato di di fabbisogno di infrastrutture o di ammodernamento delle infrastrutture che impone indifferente ora i capitali privati hanno dimostrato sia in Italia che avessero di avere come dire una certa di non disdegnare perlomeno gli investimenti di infrastrutture secondo McKinsey perché sono investimenti a bassa manutenzione con profili di rischio prevedibili rendimenti forti e costanti anche durante i periodi caotici
Io su quest'ultimo punto qualche riserva almeno se guardiamo al passato recente ma anche presente e poi alle prospettive future
Però in effetti se guardiamo i dati del inglobarla infrastructure
Apre nell'ultimo decennio due mila tredici due mila ventidue
Le infrastrutture gli investimenti in infrastrutture di trasporto sono stati a livello mondiale il trenta di capitali privati chiedo scusa le infrastrutture di trasporto sono state il trentacinque per cento degli investimenti
I privati totali gli infrastrutture
Seguiti ad una incollatura dai disinvestimenti nella generazione di energie
Rinnovabili però c'è comunque a livello mondiale un cap
E come sempre la stessa fonte destinata
Anche con l'attuale trend di Investimenti pubblici e privati
Nel due mila e trentasette ci sarà un che di capacità infrastrutturale quindi gli investimenti necessari
Rispettare i tendenze attuali del ventiquattro per cento perché lo porti del trentacinque per cento per i porti
Del dieci per cento per le ferrovie del trotto otto per cento per le strade o queste sono percentuali ovviamente i valori assoluti sono molto diversi prevalendo assolutamente veri per le strade per le
Per le Ferrovie
Ora il Pnr punta fortemente e giustamente sul trasporto ferroviario ma invece trascura un po'dal punto di vista definanziamento sia gli aeroporti sia le autostrade i porti un po'meno
Ci sono alcuni investimenti quello della diga di Genova che veniva ricordato dal dice il ministro
Ricci
Però diciamo che a questo punto aeroporti e porti dovrebbero essere il target preferenziale privilegiato di capitali privati
E in effetti ce n'è necessità
Pensiamo agli ha rapporti euro contro lo stima che mantenendo i piani di investimento attuali che realizzando del due mila quaranta ci sarà un milione e mezzo di volli che non potranno essere soddisfatte
E di questi ne era su una Italia un terzo circa cinquecentocinquanta mila
Il che implica ritardi cancellazioni di volo ritardi maggior costo per le compagnie aeree maggiore inquinamento ambientale
Per le autostrade ne ha parlato qui ingegnere Tomasi si parla di almeno nove virgola quattro per miliardi di euro per investimenti nuove opere oltre che quei venne rigenerazione
E così via
Ora a fronte di questo crescente bisogno bisogna intervenire con misure appropriate e anche impopolari
E anche a carico della finanza pubblica per far sì che non venga meno di incentivo ad investire di capitali privati però in tutto questo ci sono degli elementi critici
Che sono il cambiamento climatico l'accentuazione dei rischi di mercato e la necessità a mio avviso di cambiare alcuni impostazioni della regolazione
Economica sia riguarda il rischio traffico che riguarda la remunerazione del capitale io guidata da ristrettezza dei tempi parlo solo dei cambiamenti climatici
E
Ovviamente i cambiamenti climatici è stato già detto porteranno a un deterioramento dello stato di infrastrutture e quindi a perdite notevoli nel valore netto degli asset delle stesse infrastrutture
Che chiaramente non è una cosa che farà piacere ai capitali privati
E secondo dati internazionali sempre di questo sita al Global infrastructure monitor primeggiano le infrastrutture di trasporto nei da risentire del cambiamento climatico per le quali secondo questa fonte
Il valore degli asset si ridurrebbe in media infrastrutture e i trasporti
Del dieci virgola nove per cento fino al due mila cinquanta intendo dire con l'Orizzonte due mila cinquanta e per un massimo di novantasette virgola otto per cento
Ora mi pare un ranger talmente vasta ampio che insomma difficile col andarsi come dire a a posizionare in una qualche parte immensi in mezzo però resta il fatto che l'Italia è particolarmente vulnerabile
Forse non come posizione geografica ma lo è per il dissesto idrogeologico
Che c'è lo è anche perché come dire le infrastrutture di trasporto sono vulnerabili più di altre infrastrutture sul tutto questo sì sì crudo subito
Quindi alla fine chi paga
E chi paga certamente saranno e si tratta di esternalità e quindi dovrebbero no valido il principio internalizzate quindi paga chi tech-house mai più utenti però non è che possono pagare tutto gli utenti perché questo problema climatico è frutto dell'accumulo di intossicazione dell'atmosfera che ci portiamo avanti da cinquant'anni per cui non è che possiamo caricare sul piatto agli utenti quelli che sono stati no causati dagli utenti del passato otto generazioni passate però resta il fatto che almeno per quanto riguarda le autostrade
Dovremo immaginare uno un aumento del pedaggio perché da quello che mi che mi risulta i pedaggi italiani sono fra i più bassi d'Europa
Due pedaggi differenziati per le classi
Di di di emissione seconda della potenza ed il peso dei mezzi poi perché no mi rendo conto che sarebbe impopolare ma la messa a pedaggio dei mille trecento chilometri di autostrade e di raccordi birmano all'Anas
Perché deve essere gratis in una situazione di questo tipo
Poi anche verificare la possibilità di ridurre i sussidi in campo
Dell'autotrasporto
E concludo
Dicendo sì son tutte misure non parlo ovviamente del rischio di mercato e della regolazione perché non c'è attento ma sta restando su questo tema si sono misure impopolari politicamente difficili da introdurre ma il coraggio ci vorrebbe
E più in generale direi dal momento che i campi il cambiamento climatico e i danni che produrrà è un fatto cento
E ho finito è incerta però la misura il quanto e il dove e allora come dire sarebbe utile opportuno che venisse come dire per realizzato un piano graduale di accantonamento di risorse in un fondo pubblico
Da cui attingere nel momento in cui questi fenomeni dovessero causare effettivamente concretamente e chissà dove questi danni
Certo mi ricorda un po'la l'origine delle accise è cauto ovvio per compensare il danno del tu basico però come dire ci volle ottimismo del futuro grazie
Io chiedo scusa ma siamo veramente molto stretti con i tempi il professor Pietro Spirito
Molto rapidamente allora io ho trattato la questione porti meridionali i porti meridionali sono una volta tanto sopra la media rappresentativa di quel territorio il Sud fa un terzo della popolazione un terzo del dell'area geografica
E movimenta il quaranta per cento delle merci del Paese
Quindi qui non c'è un problema di sottodimensionamento del delle quantità c'è un problema di sottodimensionato Investimenti
Perché il Pnr R lo ricordava Federica Brancaccio prima ha deciso che evitare i sì sulla scia del nord Genova e Trieste e i soldi sono lì
è
In modo molto sintetico c'è da spendere molto meglio per il Sud nelle infrastrutture faccio tre esempi rapidissimi tranchant e mi scuserete
Ah va fatta la Salerno-Reggio Calabria ferroviaria sì
Ma non va fatta per il trasporto merci è una sciocchezza e merita costa un terzo di più e secondo me non va fatta con l'itinerario centrale
Perché ovviamente buca la Sila ed è un disastro per cui farà la fine della Salerno Reggio che l'abbia autostradale la vedremo tra settant'anni da dal risparmio sulla Salerno-Reggio Calabria si finanzia il ponte sullo stretto di Messina
Perché stiamo lì fuori soldi dobbiamo giocare sempre a somma zero
Non va fatto il ponte con il ponte ferroviario è una sciocchezza l'ha fatto il ponte invece con la metropolitana leggera
La Sicilia va fatta invece con l'alta velocità e l'alta velocità non c'è perché diciamo c'è sostanzialmente un adeguamento delle linee un è un andare a duecento chilometri all'ora
Il problema vero e che noi non guardiamo a come sta cambiando il mondo perché non facciamo pianificazione come ha detto il professor costa nel due mila ventidue per la prima volta le autostrade del mare tornando i porti
Hanno sopravanzato il traffico dei contenitori centoventi virgola cinque milioni contro centodiciannove virgola cinque
Nessuno se n'è accorto si parla solo di contenere quando si parla di porti in Italia mente le ossa del mare già oggi pesano di più ma quali autostrada male quelle all'interno del nostro Paese
Non avremmo bisogno in prospettiva di fare le autostrade del mare verso l'Africa
Cioè di guardare un sistema mediterraneo uniti alle che va verso quel tipo di sviluppo
Chiedendo all'Europa di finanziare queste autostrade del mare come legittimamente finanziere autostrade del mare della del sistema tedesco o scandinavo nel nord Europa
E noi abbiamo l'esigenza che nella pianificazione europea ci sia un'attenzione al Mediterraneo che nella mia indicazione europea non c'è perché l'Europa continua a contrapporre ed è un retaggio della vecchia storia il nord e il ranch con essa Sauber Lenci e quindi continua a fare questa finta contrapposizione all'interno dello sul sistema economico quando la geopolitica comprende cambiata
Ultimo punto sempre a Flash porti ed Energia
Ciò già missing e il piano energetico nazionale prevedeva che ci fossero otto punti di stoccaggio di Gnl e nel nostro Paese ce ne sono due ci siamo dimenticati sei
è arrivata poi la guerra russo ucraina e ci siamo accorti che mancavano come sempre la pianificazione presenta i suoi conti dopo quando le cose accadono perché non le abbiamo previste grazie
Grazie anche lui per la scientificità tra l'altro Gualtiero Tamburini signora Ripa esordì Nomisma
Grazie presidente buonasera a tutti pubblico che resiste dopo ore di dibattito
Vorrei come dire contestualizzare il mio intervento nella piccolo nella piccola parte di ricerca condotta con la supervisione del professor costa il quale a suo tempo quando iniziamo a fare questo lavoro mi propose di fare una riflessione sulle chi avrebbe realizzato le infrastrutture delle quali il Paese ha bisogno quindi scontato che programmiamo prendiamo i tempi lunghi
Stabiliamo nel tempo cosa occorre fare
A questa domanda così come io l'ho interpretata è stata abbiamo una industria che può essere capace potenzialmente di realizzare l'obiettivo che ci possiamo dare di contare il paese di infrastrutture non solo di infrastrutture nuove banche di sistemare quelle che ci sono
E allora vorrei riprendere un'osservazione
Che è stata proposta in modo siamo molto
Chiaro dal professor Cascetta ma che è un pochettino tutti hanno in qualche modo evocato
E cioè professor Cascetta ci ha detto che non c'è un tubo di dati
Con riferimento alle questioni che a lui interessano allora le questioni che a me interessano da vecchio economista industriale che si è sempre occupato di immobiliare di costruzioni
Sono questioni nelle quali non posso che sottolineare la richiesta di dati che fa proprio sopra sette approfitto della presenza del vice ministro Vizzini perché alcuni di questi temi di informazione sui quali si potrebbe lavorare efficacemente diciamo della infrastruttura dei dati è una infrastrutture dei dati è un'infrastruttura che costa relativamente poco
Che può essere realizzata in modo funzionale rispetto agli obiettivi che
Il policy maker a prendiamone uno a caso del quale in questo momento si parla molto
Che è quello dell'infrastruttura urbana che è una non abbiamo accennato quale Arthur urbana anche le infrastrutture di trasporto hanno a che fare con il tessuto urbano ancorché nel
Nel nel documento che è stato redatto dal gruppo di Costa si parla soprattutto di infrastrutture di trasporto non urbane no ma però allora poi in economia tutto si tiene e sappiamo che se in Brasile una farfalla batte le ali
Ci può essere una tempesta da qualche parte quindi il tema è che il sistema in procura le è molto articolato molto complesso c'è da un lato un bisogno di nuove infrastrutture ma c'è un bisogno formidabile è stato per soltanto il proprio con i dati prima di aggiustamento miglioramento rigenerazione
Riqualificazione di quello che c'è quindi siamo abbiamo visione dei dati allora un tema che è all'ordine del giorno citavo questo perché è stato posto anche qua a questo tavolo è quello della tema
Risparmio energetico ed edifici degli edifici dell'H decarbonizzazione i generali ma parliamo degli edifici che è un problema chiuso in tutte le case
Le case degli italiani che devono essere riqualificate delle tracce dato
Al quale sul quale nessuno pone dei dubbi che una certa percentuale
De consumi diciamo dell'acqua carbonizzazione che contrario via dipende dagli edifici uno potrebbe anche porsi potete andare a guardare questo dato per sapere se veramente tale peraltro è andato meglio parlo degli edifici di tutto il mondo
Siamo sicuri che la media la statura media degli italiani sia alla statura media di questo consesso e la statura media questo tavolo e così via quindi sulle case non sappia sulle case che dobbiamo rigenerare e riqualificare
Rigel assumo sto approntando rigenerata scusatemi ma in fondo scusatemi
Sulle case che dobbiamo rigenerare e riqualificare noi abbiamo veramente un set di informazioni che è praticamente nullo non sappiamo quali siano le loro caratteristiche caratteristiche strutturali non sappiamo dove sono indicate molto spesso non sappiamo nemmeno quante sono le case che sono presenti in un certo luogo quindi diciamo è un problema di informazione formidabile
Sul quale si potrebbe lavorare mettendo fra le infrastrutture sulle quali lavorare dell'infrastruttura dei dati sui quali voi si potranno calare le politiche per fare le infrastrutture sistemare le case di generare che città e così via quindi questo è il primo dato il secondo dato che riguarda più propriamente l'industria delle costruzioni perché alla domanda
Del dal professor costa
Lavoriamo cerchiamo di capire se l'industria delle costruzioni diciamo adatta a produrre le infrastrutture da quale Paese ha bisogno diciamo anche qua abbiamo dati abbastanza di imitati carenti e così via sappiamo però abbastanza bene quello che per esempio è stato scritto molto bene nel documento che lance ha prodotto l'inizio di quest'anno Lanati si congeda le attenzioni del rapporto congiunturale del sull'industria delle costruzioni
Che conferma un dato che conoscevamo già molto bene che cioè ci sono cinquecento mila in preso settecento mila se ci mettiamo dentro anche gli artigianali
Un milione e mezzo quello che di via detti
Sappiamo che esiste nucleo fra queste imprese di grandi imprese di costruzioni
C'è anche un mucchio di grandi in prese di ingegneria e di architettura che contano allo stesso modo diciamo i termini qualitativi quando parliamo non solo del mercato italiano ma del mercato internazionale vado subito alla conclusione abbiamo questo gruppo di impresa che diciamo sono ad alta tecnologia abbiamo una marea di imprese che sono a bassa tecnologia il settore accusato di essere a bassa produttività ci sono un sacco di indagini che mostrano e anche di riflessioni accademiche
Che la misura della produttiva dal costruzioni è qualcosa di opinabile qualcosa su cui si sta ancora discutendo se è basso se non è valsa prende dal modo nel quale lo misuri
Quello che sappiamo è che le costruzioni incorporano di Belli di tecnologia formidabili attraverso i beni servizi che acquistano
Sappiamo anche che l'industria delle costruzioni a sua volta si è molto Tetti additata è diventato un settore che non è più basato sui muratori
D'altra vanno in giro per i cantieri mai basato anche in misura formidabile di ingegneri e architetti
Contabili avvocati e così via
E quindi e quindi diciamo è un settore molto articolato su questo abbiamo lavorato nell'ambito della ricerca sulle infrastrutture per arrivare come dire alla considerazione
Che e il sistema è adeguato ha bisogno ovviamente come tutte le strutture complesse di innovazione e di cura ma soprattutto e questa è la seconda parte della riflessione che abbiamo proposto questo sistema nel suo complesso che richiede che abbraccia ed è una visione un po'diciamo fuori dagli schemi normali della NATO abbraccia sia i servizi e cioè l'immobiliare sia le costruzioni dà luogo a una produzione di occupa non è una produzione insomma dall'OPA un'occupazione una produzione di aver raggiunto un contributo al PIL e tutti gli altri dati che se potevo prendere che attorno al trenta per cento
Noi abbiamo proposto una indagine input output la quale è Samo riscontrabile verificabile da cui risulta questo numero allora la domanda è se il sistema infrastrutturale dipende da un'industria che contribuisce alla formazione del PIL per il trenta per cento
Avrà senso parlare di una politica industriale tesa a far sì che questa industria possano svilupparsi al meglio e troppi quindi le condizioni per dare il contributo che vogliamo via al sistema infrastrutturale dei trasporti
Grazie dulcis in fundo Ercole Incalza
Per qualche considerazione finale prima di quelle del mese del viceministro ricchissimi
Signori spiagge che sia andato via il professor Giovanni e quasi la televisione arriva a parlare risparmi va bene
Invece una contento che sia rimasto genovesi
Nella propria poco fa
Federica Brancaccio
Io parlo su due punti molto veloci
Non toglierò tempo il primo argomento quando Federica Brancaccio si insedia io vorrei che legge nel suo intervento dice del PNR
Non mi interessa nulla vorrei sapere che cosa c'è dopo il PM
Anche perché trova una situazione tragica
Noi che era lavoriamo nel settore sappiamo che quando si spegne una terza ad un'attenzione alla realizzazione di un piano un programma infrastrutturale e difficile riaccendere e genovesi Saccone
Segretario della Fillea che in cinque sei anni si sono persi sono fallite e centoventi mila imprese e si sono persi seicento mila posti di lavoro per un'azione formale cioè i governi che si sono succeduti non hanno assolutamente garantito coperture nel comparto dell'infrastruttura niente risorse in conto capitale solo ricordi sorto in conto esercizio
E quindi siamo in questa situazione drammatica quindi il primo argomento è vera questo del da dove stiamo partendo
Però e qui facciamo un'autocritica tutti nessuno non non ha ha detto che domani beh viene approvato nel documento sulle reti tende viene approvato dopo anni e le reti tempi parlano di scadenza al due mila e trenta al due mila e quarantadue mila e cinquanta cioè il grande paradosso
Lei parliamo di un giocattolo da sei anni un giocattolo che già è fallito perché su duecentotrentaquattro miliardi siamo ha una spesa di quarantasei all'interno di questi quarantasei la maggior parte riguarda il bonus e delle anticipazioni dei salve ivi sono in tutto ventuno miliardi in tre anni ne mancano due
Quindi siamo di fronte ad una presa visione di un fallimento
E invece siamo di fronte a una notizia buona perché nel il Consiglio dei ministri
Io ottobre
Passa un tentativo di riforma che non viene approvato però nella riunione di dicembre c'è un passaggio interessantissimo quale Paolo Costa ricorda che nel due mila quattordici noi tentammo
Nel semestre di presidenza italiana di chiedere all'Ecofin di togliere dal gli investimenti in infrastrutture a quota del debito pubblico
Nel devo dare atto la proposta ho fatto meno da lupi Pato Anna correttamente la porto io dico fin ed è così
Paolo fra ricordo benissimo questa questo passaggio l'eco Fini che disse senza dubbio senso Brienza è una proposta interessante
Ma
Pensiamo di approfondirla perché temiamo che alcuni paesi utilizzeranno questo giocattolo
Per motivare risorse che non so legata alle infrastrutture
Sai dieci anni nell'ultimo consiglio c'è stato un grande compromesso che le opere
Inserite nelle reti tende potranno godere di questa sua questo è un buon risultato che non ci stiamo giocando cioè una è una cosa rivoluzionaria
E che giustamente forse sarà parte farà parte della seconda fase della nostra ricerca perché le nuovi nuove reti tende avranno due vantaggi uno la riforma del Parlamento europeo a guardare questa è una cosa che stiamo sottovalutando
E quindi finalmente forse il Parlamento deciderà per noi cose che non abbiamo deciso e altro discorso e quello che dicevamo sul PPP sul partenariato pubblico privato perché guardate
Prenderà corpo finalmente una certezza quella della copertura è quella della garanzia della copertura certezza che oggi non c'è
Quindi mille argomenti o gli appunti sono chiari ripeto a me dispiace
E finiscono che si dimentichi quando è nata la proposta dell'emittente Paolo corse presente
Ennio Cascetta e presente siamo rimasti in pochi per un problema di età cioè l'organo
Bene nasce nella versione del piano gli esperti del piano propongono al ministro dall'epoca di forse anche in Europa la proposta del master Prandi europeo ribatte o fu enorme lungo
Masse pane viene portato a livello europeo e nell'ottantasei lo approva il Consiglio nell'ottantasette
Paolo Costa ricorda benissimo viene approvato in Parlamento
Christopher destò perse nel nel novantaquattro ad ad Atene varrà il primo sistema dei resistente realizzando due tratte importanti
Grazie Vieste chi è Franco era Verona Monaco questo per dire che Italia non è mai stata ultima grazie
Grazie piccole scusa anche se ti ho lasciato per info e per ultimo ma per ultimi si lasciano gli amici quindi
Adesso la parola al viceministro Rixi per alcune rompe posso solo ricordare così
La rete la il Regolamento che è stato approvato o che verrà approvato prima prevede che ogni Stato membro
Continua il proprio gli anni generale dei trasporti quello europeo
Io lo saprei se possibile ministro quale documento ma
Allora
Intanto
Va be'voglio
Risponde ad alcune osservazioni sul tema della pianificazione gli strumenti pianificatori posso dire che abbiamo a disposizione al momento non sono insoddisfacenti
Non sono soddisfacenti perché non solo l'Italia ma a livello europeo non esiste una pianificazione reale perché se andate in Germania in Francia ciò che è stato pianificato non è stato realizzato
E iniziamo dei corridoi europei dove non solo l'italianità ma la Francia più ritardo dell'Italia
E la Germania anche anche se toccata solamente in parte quindi dobbiamo iniziare a pensare che noi non siamo un unico caso a livello europeo lo dico perché oggi l'Italia è una responsabilità visto che l'unico governo stabile che ciò a livello europeo tra i grandi Paesi i è l'unico governo che comunque paese che ha una vocazione marittima mediterranea come dicevo all'inizio in un momento in cui sta cambiando il sistema logistico continentale
Quindi alcuni temi o li porta avanti il nostro Paese o non saranno temi europei
Oggi si importa il gas liquido dal Nordamerica
Con la crisi in Ucraina
Nessuno avrebbe mai pensato dieci anni fa che ciò sarebbe avvenuto quindi oggi pensare che il sistema logistico europeo si baserà esclusivamente sulle rotte sul sul sulla Sud-Est asiatico piuttosto che sull'Africa che ovviamente la più vicina non è è limitativo
Ieri in i tante del sistema del commercio internazionale che ha bisogno un nostro continente per sopravvivere
Visto che non siamo un continente né ricco di materie prime nei diciamo così con una capacità industriale di autosufficienze come viene in parte negli Stati Uniti dove si importa non sono prodotti che non vengono generati nel listino
Allora noi abbiamo bisogno del sistema infrastrutturale che funzioni
Il sistema è Fratus turare a livello europeo ha bisogno giustamente di una fichi pianificazione ha bisogno di risorse le risorse di come le ha gestite oggi il bilancio europeo non sono sufficienti ma non perché l'UDC e l'Italia una forza politica ma perché nell'ultima seduta Bruxelles l'han detto paesi come la Francia e la Germania
Prima ancora dell'Italia quindi ha bisogno di ripensare i criteri di pianificazione del sistema di indebitamento o di finanziamento quindi temi come ad esempio esonerare dal debito pubblico le reti TEN-T volere più corridoi europei i come finanziarle cessanti assolutamente insufficiente oggi per tutti gli obiettivi sui sedato in Europa
L'ammontare del cesso e capire che i tempi di realizzazione di un mondo che cambia rapidamente non possono più essere una variabile indipendente Chennai stiamo ancora scavando gallerie che scambiamo da venticinque anni io non esempio in casa mia sul terzo valico dei Giovi ma stiamo oggi quando Giovannini prima diceva
Perché lo streaming aiuta anche i viceministri quando sono in altre riunioni quando diceva che
Ma anche una pianificazione nel darsi delle nuove opere perché oggi non siamo in grado di programmare nuove opere perché oggi non le risorse nazionali le dobbiamo mettere dentro per chiudere ieri in cari dei materiali delle opere già prega programmati colpi a narrare
E se posso muovere una critica di sistema visto che è un momento di dibattiti giusto farlo
La scelta sbagliata sul PNR R è stato fatto di non contrattare a livello europeo che quei fondi potessero andare non solo sulla ferrovia ma anche sulle strade ma anche su altri tipi di attività di interconnessione intermodali portuali perché perché oggi noi ci siam trovati dei colli di bottiglia sui finanziamenti
Quindi noi oggi abbiamo bloccato i e irrigidito il bilancio dello Stato e quindi noi sappiamo già che da quando il Milan trenta faremo con le infrastrutture lì non possiamo prevederne altri perché non siamo in grado di finanziare
E già se le riusciamo a fare è già tantissima roba allora al primo tempo
Quindi cosa dobbiamo fare sicuramente tema semplificazioni tema anche sugli appalti pubblici nuovo Codice è un inizio ma non è sufficiente ne abbiam bisogno di garantire alle aziende gli adeguamenti ed dei prezzi in maniera immediata e riuscire a selezionare anche aziende in grado di fare lavorazioni riguardanti uno dei problemi più grossi che abbiamo ci dirà se accelera parti soprattutto quando è bianca anti appalti
E che si presenta in aziende che quel lavoro non sono in grado di farlo non sono in grado di mettere gli operai in cantiere e a volte non hanno neanche le opere da mettere in cantiere
E iniziano un dibattito diciamo teologico sulla dottrina del diritto per avere essere liquidati con un dieci quindici per cento e lasciare il cantiere
Che se non lo fanno e tu li devi toglierla quel cantiere per due anni in quel cantiere non ce n'è di più naso dentro
Quindi la possibilità di manovre di uno stato e quindi anche di un Corniglia mento passa anche da un potere reale esercitare sulle accelerazioni delle cantierizzazione
Anche perché a quel territorio insofferenza soprattutto sulle grandi opere quindi tutti chiedono grande opera al giorno che apre il cantiere tutti si accorgeranno che fa puzza che che che ci sono ci sono le polveri che e quindi dopo due settimane nessuno più vuole con la grande notte
Il tema istituzionale in questo va coordinato ora ho visto che c'è un po'di perplessità il tema a autonomia non autonomia eccetera eccetera sicuramente c'è la necessità di riportare
Un equilibrio delle responsabilità
Perché oggi bisogna rincorrere spesso ANAS Rfi lo dico in maniera chiara quando non anche quando il concessionario autostradale
Che
In qualche modo si mette d'accordo a livello territoriale su opere chi magari non sono i disincentivi di di esigenza a livello nazionale
Allora il fatto che la le regioni posso avesse un centro di responsabilità visto che oggi comunque il contratto di programma di ANAS e di ferrovie viene discusso con le regioni
Secondo me non è un elemento come posso dire sbagliato se inquadrato nel per soccorso corretto
Perché oggi oggettivamente averci un presidente della Regione com'è successo in passato
Che non si è preso quota parte di responsabilità ma ad una parte diceva sì fattelo e poi andava con i comitati del no a bloccare le opere pubbliche non è stato un grande esempio qua di sinergia come Paese
Quindi lo dico perché oggi noi questa situazione l'abbiamo vissuta e abbiamo avuto anche quel posto forze politiche che su questo hanno ingigantito loro bacino elettorale
Per cui io credo che le amministrazioni locali devono svolgere una funzione di al limite chiedere come posso dire
Non diciamo delle compensazioni perché l'opera pubblica già di per sé dovrebbe essere interpretata in il territorio dei infrastrutturato come una compensazione territoriale però sicuramente un armonizzazione diciamo così col tessuto economico perché quando si costruisce un'opera si creano anche dei disagi ma poi il Progetto comportato avanti in maniera trasversale tra tutte le forze politiche tutte le amministrazioni territoriali perché se no il nostro sistema legislativo impedisce la realizzazione delle opere ci aveva provato il governo Berlusconi con la legge obiettivo la legge obiettivo alla fine è stata massacrata
E come posso dire non è riuscita neanche essere lei un un elemento diciamo determinante nel lungo periodo perché quando si parla di programmazione deve essere una roba che dura nel lungo periodo un'opera pubblica
Per quanto semplice sia se la DC finiamo grande opera dura almeno otto dieci anni quindi suo Brasile diciamo a a un governo
E quindi deve avviare un sistema comunque diciamo così di condizionamento delle scelte politiche dell'amministrazione indipendentemente dal colore politico
Faccio un esempio esempio classico due mila diciotto l'ho detto ponte Morandi Conte Morandi dovesse demolito nel novantacinque Danes rimane su perché c'è una certa alla fine degli anni ottanta
Di non fare la bretella Voltri Rivarolo a cantieri aperti settecento miliardi del vecchie lire allora stanziate vengono date la Salerno Reggio Calabria tolte per una questione interno una forza politica ci troviamo vent'anni dopo in una situazione di questo tipo ma oggi il ponte Morandi come posso dire che era un prodotto un'opera d'arte altamente dedicata per come era stata realizzata dei prossimi vent'anni se non troviamo un sistema di oggi
Darci una programmazione di un sistema che vada al di là della maggioranza di oggi che c'è a livello politico il rischio di quella situazione tra vent'anni si potrebbe moltiplicare per cinquanta per cento e oggi le opere devono partire sull'arteria autostradali sull'arterie stradali sull'arteria ferroviaria
Sul tema poi della marittimi ITA
Sull'Europa e vado a chiudere
Noi diamo un tema grosso l'Europa deve capire che fa parte del mondo non vide su un pianeta a sé stante
Se io vado a mettere tasse come l'Ets o adesso nota sui carburanti io costringe a Rho le flotte mondiali di cui oggi in Europa e oltre alcuni nostri concittadini sono anche protagonisti
Ad avere due flotte una che va in Europa
E una che rimane fuori dall'euro
Non devi dovremo le missioni perché quella che andrà in Europa sarà più piccola di quella che rimarrà fuori dall'Europa creeremo un vantaggio competitivi nei porti nordafricani
E quindi faremo solo diciamo del cabotaggio dal Nordafrica qua che le grandi navi non verranno neanche più nei porti gruppetti
E ci troveremo una situazione che nel momento in cui ha generato un vantaggio competitivo quei sistemi baseranno sul loro valore aggiunto su quel vantaggio competitivo
E non riuscirono più neanche incontaminati per ridurre le loro emissioni quindi bisogna trovare il sistema globale delle regole globali soprattutto sul commercio marittimo e su questo lo dico perché sta con un tema trattata minando il G7 infrastrutture dove abbiam portato anche il presidente mondiale degli armatori che è un italiano
E i la prima fonte rivela mondiale che ai il nuovo italiana anche se non è sede in Italia perché ci sono dei temi chi sono che vanno affrontati nella loro complessità
Ma come posso dire che poi sono abbastanza banali quando si affrontano a viso aperto allora su questi temi credo che il nostro Paese debba riuscire a dare come posso e delle risposte sul tema definendo sul tema sempre delle delle invece dei finanziamenti io la anche si diceva prima la CGIL io sono assolutamente non ideologico sul tema dei fondi pensione
Io credo assurdo che nel nostro Paese i fondi pensione non posso investire nelle infrastrutture noi spendiamo fondi pensione di altri paesi per investire nelle nostre infrastrutture oppure i nostri fondi pensione demandare investire infrastrutture in altri Paesi
Quindi questo è un altro tema di regole che vanno modificate
Garantendo ovviamente non è giusto equilibro tra remunerazione
E opere ma è evidente che non è che una parte dovremmo lavorare sulla leva del re debito a livello europeo da un'altra parte dovremmo lavorare su come permettere una maggiore stabilità sugli investimenti privati nelle infrastrutture e valorizzare il PPP ma anche avere dei tassi di REM di rendimento
Il lo dico così guardando anche i gestori autostradali che siano compatibili con le programmazioni infrastrutturali che ci poniamo
Perché non possiamo neanche scaricare tutto sugli utenti che sono in corsia unica in autostrada in coda perché se non nostro sistema logistico che vive sulla gomma salta per aria le nostre aziende
De
Delocalizzano cosa che stava venendo prima del Covent perché avendo questi problemi infrastrutturali
Tirando molto la metalmeccanica soprattutto nei mari mercati del Sud-Est e africani erano sature le nostre aziende non ritaglia metalmeccaniche di ordini che non potevano evadere perché non avevano gli episodi trasporti eccezionali sulla nostra rete viaria
Perché quando siamo andati a monitorare i ponti ci siamo accorti che tutta una serie di ponti non si poteva più far passare i trasporti eccezionali
Questa è realtà vissuta nel due mila diciotto due mila diciannove due mila venti se non abbiamo perso parte dell'industria metalmeccanica è paradossalmente perché col Covi disse è raffreddato mercato mondiale e quindi non hanno trovato più conveniente a delocalizzare in altri Paesi
Questo è il problema che ci dobbiamo porre quindi si ci fa un documento i documenti e realtà si stanno anche creando ma ci vuole un cambio di mentalità nel Paese
Ci vuole un cambio di assunzione di responsabilità da parte di tutti noi siamo un Paese che come posso dire pensa di essere al centro del mondo
Ma noi siamo potenzialmente al centro del mondo ma se non sappiamo accettare queste sfide perché ognuno guarda il suo particolare e non si mette assieme che non vuol dire non si assume la responsabilità il sindaco si deve assumere la responsabilità di darmi l'accesso al porto
Anche se vuol dire magari faremo una nuova bretella stradale uno nuova bretella ferroviaria il governatore mi deve dare la possibilità di passare sul suo territorio regionale magari indennizzando
Anche o garantendo dei servizi sulla programmazione ferroviaria
Da provare azione ferrovia in questo Paese viene fatta prima la Rete dei regionali
Poi la rete degli intercity che sono quelli decisi dello Stati regionali no perché come sapete
Regole europee sono scontrati adesso qui sembra poi i treni a mercato le frecce e poi in ultimo i treni merci
Con questo tipo di programmazione noi alcune linee
Non siamo in grado di potenziare né sul merci né sul traffico a lunga percorrenza perché magari intasate di regionali
Allora questo era stato scelto per una rete che aveva il settanta per cento del traffico che a oggi
Oggi che siamo al cento e rotti per cento abbiam più traffico di quelli che in teoria la rete era stata progettata per tenere dobbiamo rivedere anche il tipo di programmazione io più di una volta detta anche dei governatori che mi devono togliere le regionali perché se ne devo ritardare i cantieri perché quando lavora sulla linea non posso avere quattro ore per farla montare un cantiere lavora gli operai smontarlo
Io ho bisogno di averlo usato non sono più lungo non solo perché quello mi fa diminuire i costi ma mi fa anche commentando la sicurezza dei lavoratori che sono sul binario allora questi sono temi secondo mentre vanno inquadrati e vanno verificati rispetto anche a normative che tenda nel nostro Paese a diluire le responsabilità
Ah non è a non avere dei poteri reali ricorre Ctp di coordinamento per cui nei come ministero scriviamo
Siccome alcune lettere vengono prese buttate nel cestino
Ma non succede nulla cioè non succede nulla succede perché poi usi la moral suasion ma è una fatica improba noi abbiam bisogno nei prossimi vent'anni
Di strutturalmente di cambiare non solo la programmazione ma la realizzazione delle opere che vuol dire avere aziende ed essere in grado di per formare ad era uno stato che sia in grado di pagare le opere
Avere un sistema giuridico e giudiziario in grado di capire quali sono gli interessi del Paese
Perché ovvio che ogni volta che si sono opera ogni volta che si apre un procedimento ci sono degli interessi soccombenti rispetto ad altri interessi se io tengo un cantiere fermo per dodici anni
Non so qual è l'interesse ti sto tutelando questo è un tema e torno a dire è un tema che nasce da una consapevolezza che oggi abbiamo secondo me da recuperare venti trent'anni perduti in questo Paese ma non abbiamo venti trent'anni per recuperarlo
Quindi
Per questo che su questi temi io non voglio che diventino temi di carattere ideologico
Perché il futuro delle prossime degenerazioni di dipenderà se questa generazione in grado di far sintesi su temi come questi o semplicemente se devono diventare un tema di dibattito politico filosofico
Che serve moltissimo a come posso dire
Creare diciamo dei Pato solo dei dibattiti a livello televisivo ma che pragmaticamente non mi si concretizza col completamento di linee ferroviarie che Aime completeremo comunque oggi il ritardo
Quindi io vi voglio ringraziare perché credo che riunioni come queste diciamo dove
Si cerca di tirare fuori i contenuti possono servire in un momento come questo il Paese a trovare alcune soluzioni
Dalle situazioni dell'autostrada
Fino alle stazioni della ferrovia sia al sud la situazione di tutte le arterie e anche del traffico marittimo la proiezione marittima dell'Italia anche sugli scali del Nord Africa quindi la cambiamento anche di alcuni assunti
Che al nostro paese
Perché oggi
Credo che parte delle scelte europee dipenderanno dalla capacità del nostro Paese di esser performanti incerte significa
Perché oggi il continente europeo ahimè non cresce e non cresce insomma non è non possiamo Pensabene pensare sempre per colpa nostra che non cresce il continente europeo non cresce perché al continente europeo
Si è come posso dire un po'adagiato a vivere su quello che le generazioni precedenti avevano costruito grazie
Con queste conclusioni del viceministro Rixi chiudiamo il nostro il nostro convegno grazie a tutti anche per la pazienza perché ed è Leo e