Agenda Sud 2030 - Dove l’Europa incontra il Mediterraneo (Prima giornata - Sera)

La sera per un dialogo diciamo in libertà
Su beni culturali come fattore di sviluppo dopo questa giornata in cui si è parlato di autonomia differenziata
Di sud di impresa di futuro cerchiamo di delineare adesso ma come lo si può fare in una conversazione libera e in una situazione molto come dire informale certo non da convegno però cerchiamo di tirare fuori delle cose i giornalisti presenti
Sono pregati di non tirare fuori scoop da questo perché abbiamo due personalità che rappresentano due importanti realtà istituzionali allora io adesso è difficile con un lenzuolo così come curriculum ma di entrambi
Essere in gare in tre righe ma ce la faremo e se dimentico qualcosa lo aggiungeremo in corsa
Allora il galateo prima Rosanna Rosanna Purchia per me è un privilegio stasera presentarla perché ha fatto parte di tanta mia vita
Insieme al Teatro San Carlo avuto il privilegio appunto di di lavorare con Rosanna
E di vedere il San Carlo cambiare
Rosanna purché è una manager culturale è una donna di conti e grazie a lei il San Carlo il teatro San Carlo qui abbiamo un revisore importanti di enti lirici italiani oggi fondazioni lirico-sinfoniche che Peppe signori Hello non solo fondatore di merita ma questa sera anche uomo colloquio sui conti nelle nei teatri italiani ecco Rosanna per nove anni di fila che poi sono diventati dodici
A ha riportato un teatro commissariato il nostro meraviglioso teatro che ricordiamo un teatro il più antico del mondo essendo il San Carlo il più antico inattività perché dire nel melodramma il più antico inattività significa dire il più antico del mondo tutti sappiamo mille settecentotrentasette
è un teatro meraviglioso
Però poi dobbiamo fare i conti anche
Tristi crudeli con i numeri
E da un commissariamento come direttrice generale Rosanna poi è stata tanti anni soprintendente del Teatro San Carlo e in un certo senso ha raccolto quello che a me piace ricordare legandola la città da cui che ha lasciato che era a Milano la mia città per venire a Napoli una Milano che deve ancora oggi a Paolo Grassi a Giorgio Strehler lo sdoganamento di un modello di gestione amministrative artistica che ancora oggi non è stato eguagliato Rosanna lavorato tanti anni al piccolo lo sappiamo e quindi adesso ci arriva però si ritorna a Napoli da assessore alla cultura del Comune di Torino
Quindi una meridionale Kay ha fatto la sua grande formazione al nord a Milano che poi è andata a Torino e adesso ritorna a Napoli
In questa da intervistata da me pensate che ci conosciamo da tantissimi anni è la prima volta che la intervistò quindi sono anche un po'emozionata
Adesso qui mancherò tante di quelle cose che non so perché tutti tutte le cattedre le università
Che Massimo osanna Africo intatto da archeologo da direttore da professore ordinario di varie cose e nessuno le posso ricordare tutte ma ricordo quello che invece per me
è importante l'ultima da professore ordinario all'Università Federico secondo di Napoli di archeologia classica
Ma soprattutto voglio ricordare una cosa
E questa la dico da giornalista
Noi abbiamo la memoria corta quando scriviamo quando leggiamo quando Laforgia Muti Myung last secondo sulle persone questo signore che alla mia destra
è una casualità che sia alla mia destra
è stato nominato dal ministro Brien soprintendente soprintendente speciale di Pompei Ercolano e Stabia non mi voglio sbagliare dal due mila e quattro al due mila e quindici danno due mila sedici al due mila venti
Diventa il direttore di Pompei più precisamente del parco archeologico di Pompei non so se se o proprio pazza va benissimo sintesi
Non è nato da un ministro che si chiamava Alberto Bonisoli
E ancora è Dario Franceschini che lo chiama alla direzione generale dei musei italiani non so
Se gli ha fatto un favore o meno Pescante a Pompeii stava facendo grandi cose ed è stato confermato in questo ruolo dall'attuale ministro della cultura Gennaro Sangiuliano
Questo per dire che ci sono e lo abbiamo visto anche con Rosanna prima
Che a come dire attraversato la reggenza di vari sindaci diversi per sensibilità formazione ed educazione
Ci sono persone che hanno una carriera che ha una carriera tecnica che è una carriera riconosciuta da tutti
Gli interlocutori che ovviamente sono politici in Italia la cultura e politica
Fare facciamocene una ragione speriamo che questo cambi in futuro ma non è così oggi e quindi mi faceva piacere ricordare questa cosa
Prima domanda cominciamo dalla signora
Lo si può affermare senza paura di essere smentiti perché come mi ha insegnato Rosanna Purchia i numeri sono crudeli nella loro verità
Hai ereditato come abbiamo detto una situazione economica molto pesante io c'ero lo posso testimoniare fisicamente riportando il Teatro di San Carlo ad un sostanziale prolungato equilibrio di bilancio sottolineo in questa in questa situazione c'è un ex ministro del sud che è stato uno straordinario ministro del Sud e io l'ho conosciuto così Claudio De vincenti
Questo salvataggio del San Carlo non è stato fatto
Nonostante si potesse fare perché c'erano le aderenze amicali e politiche per poterlo fare ma non è stato fatto con salvataggi ad hoc è stato fatto perché a proposito di sviluppo gestione economia c'è stato un sanno approccio alla sostenibilità dei conti che significa lavoro che significa maestranza in salvataggio che significa rendere il Sud degno di una gestione ordinaria corretta
E sostenibile
A proposito di vocazioni dei beni culturali abbiamo detto gestione sostenibile come fatturo disse come fattore di sviluppo la domanda viene come dire naturale come ai avete fatto
Allora in però sì ok intanto grazie
Io ringrazio non riesco a non chiamarlo ministro Claudio De vincenti ma ho ex insomma comunque non riescono a chiamarlo così
Per l'invito il presidente signor Riello per avermi invitato e quindi sono felice emozionata
Perché ovviamente Napoli la mia città rivedere tante volti amici tanti
Volti coi quali euro affannosamente colloquiato mi mi riempie di lei di gioia e di commozione
Come ho fatto grazie a Laura per averlo detto lo rivendico totalmente né al San Carlo mia Torino
Io nono avuto
Aiuti
Meglio chiesti perché dal buona napoletana sono molto orgogliosa e dare
Con lei che ha sempre ho avuto una buona scuola è da ragazzina la scuola di Strehler di grassi di Nina Vinchi è una scuola molto forte molto dura ma anche molto umana nello stesso tempo sono se mi danno un'istituzione nelle mani
Per me comanda l'istituzione io non ho altri padroni che l'istituzione che mi viene affidata quindi non c'è politica non c'è amicizia non c'è aderenze
Quindi la l'idea di salvare queste istituzioni era per me motivo di orgoglio però l'adrenalina per andare avanti per anni per cercare di trovare le soluzioni
Nella data sempre la cultura quella ricchezza che ho trovato al San Carlo quella che trovavo nel piccolo teatro quella che devo dire io
Catapultata come commissario al Teatro Regio di Torino
Comunque era la qualità della cultura delle delle masse artistiche che mi ha dato quell'adrenalina per dire questo si deve difendere a prescindere
E ce l'abbiamo fatta come l'abbiamo fatta secondo me
Adesso raccontarti tutte le difficoltà siamo qui fino a domani mattina dobbiamo cenare per carità ci eravamo arrivati il prelievo di fondamentale Cerea e prese il nome sistema prima di tutto
Sistema anche con chi non ti vuole anche con chi non ti stima anche con chi pensa che sia inadeguata anche sistema parlare acquistare credibilità e riposizionare la tua istituzione
Parlare con i lavoratori
Nelle diversità senza accettare compromessi senza fare in modo che le istituzioni siano nelle mani dei sindacati odi dopo della politica o dei massimi sistemi
E come cercare di tenere i cattivi fuori dalla porta Cechov come forse sarà il fatto che sono di sesso femminile viene quasi un istinto materno
Di abbracciare l'istituzione e fare in modo di non abbandonarla e di fare in modo che cresca che si risale mi e quando sono andata via dal San Carlo ovviamente con un dolore non ma con assoluta consapevolezza e volontà che era arrivato il momento che me ne devo andare
Così come e quando con assoluta consapevolezza me ne sono andata da Reggio e li ho visti che potevano volare per me e spero che il bollino per me è la più grande soddisfazione della mia vita
Ovviamente io nella mia furia iconoclasta del parlare del San Carlo ho omesso e mi spiace lo che Rosanna Purchia dopo il San Carlo appunto è stata commissaria anche lì al Regio di Torino
Sanando una situazione avrà però posso dire per essere leggera Triora mi questi vorrai dire per orgoglio aiuole variamo allora quando io ero a Napoli e a volte mi arrabbiavo con i miei lavoratori
E Torino veniva portata come esempio il Teatro Regio ed è vero e lo leggevamo su tutti i giornali il Teatro Regio di Torino o a me meglio della Scala meglio di me
E io dicevo prendete esempio da Torino porca miseria guardate come fattorino Okada
E io era così poi la vita perché la vita a volte dà anche dei brutti ti punisce
Tengo catapultata a Torino in una situazione che mi ha fatto va be'tragica
Però che mi ha fatto lì ai rinvigorire l'orgoglio di Napoli perché era messa peggio ma molto peggio vero dottor Signorini ma molto peggio ho detto io do non me l'hanno raccontata tutta dove mi hanno catapultato
Non faccio il pompiere nella mia vita no per favore
è una situazione dove veramente non si sapeva e devo dire i miei lavoratori i miei ex lavoratori che sono stupendi con l'ironia
Tipica dei napoletani il mio telefonino su esplodeva
Primi dipende esempio dal Reggiolo il tilt dicevano i miei ex lavoratori pende esempio però ce l'abbiamo fatta devo dire con la forza della cultura anche a Torino meno male
E quindi Torino
Assessore oggi attualmente alla cultura del Comune di Torino se ho dimenticato qualcosa lo aggiungerò per via allora invece a Massimo Sanna quando Franceschini chi ha chiamato alla direzione generale dei musei ha dichiarato leggo testuale
Massimo Osama ha cambiato il volto di Pompei che grazie al suo lavoro è diventato un modello gestionale e un punto di riferimento internazionale
Sarà lui a rinnovare l'intero sistema museale nazionale Rea traghettare lo né il futuro do ma le do ma la domanda è una un po'complessa
Pompei è un modello esportabile e ancora cosa significa oggi la parola museo oltre naturalmente alle definizioni ufficiali eccetera eccetera
Quanto contano e qui sono di arrivare ad un tema tese insensibile ad una ad un orizzonte a te sensibile la trasversalità dei linguaggi l'approccio al digitale la sostenibilità e l'inclusività
Grazie grazie Laura per per la presentazione ringrazio Claudio vincenti e anch'io ho avuto il piacere di conoscere con Vivaldi mise quando io ero a Pompei se quindi veramente un piacere ritrovare il piacere ritrovare tutti voi Napoli
Che dove mi sento sempre a casa tant'è che ho una casa in affitto che non lascio mai nonostante vengo una volta la settimana spesso mi fa dormire Troy non taglio il cordone ombelicale con Napoli quindi veramente è un grande piacere ringrazio dell'invito
Pompei un modello esportabile beh direi proprio
Sì faccio due esempi
Innanzitutto appunti sette dovessi riassumere brevemente quello che si è fatto in quegli anni
Veramente di impegno appassionato Dini di una squadra che se ha lavorato veramente in sintonia insieme tra l'altro aggiunge Giovanni Nistri che da inviare ai capi rabbini ieri e li faceva il direttore generale di la stazione appaltante del Grande progetto Pompei
Quando mi chiedevano perché un carabiniere beh dico non siamo Bolzano e quindi devo dire cisti ci stava bene allora quello che abbiamo cercato di fare una volta ricco come dire che risolti i problemi fondamentali cioè i crolli quotidiani lo sappiamo bene il quello stillicidio appunto di di di di crolli che era determinato da un'assenza di manutenzione decennale pluridecennale
Una volta risolta messi in sicurezza tutto abbiamo fatto due cose almeno i su io non ci ho creduto molto uno riprendere le ricerche
Perché per me fare ricerca il museo è qua ma aspetto strutturale non si può divulgare non si può trasmettere
Agli altri senza fare ricerche senza acquisire conoscenza Pompei la conoscenza era ferma scavi degli anni sessanta che non erano fatti con le metodologie di oggi cioè non si sapeva nulla di come era avvenuta la l'evoluzione perché
Si arrivava
Spalando oltre Minchin
Quintali di lapilli e di cenere vulcanica agli stra a lei e che i pavimenti delle case perché c'erano i reperti perché c'era la vita quotidiana recuperare
Distruggendo intere trovo quattro metri di stratigrafia quindi bisognava riprendere gli scavi con tecnologie moderne contemporanee documentazione adeguata tra Asm che si doveva trasmettere al futuro con un archivio digitalizzato
E quindi ed è quello che abbiamo fatto riprendere gli scavi perché bisognava comprendere tante cose in una città che sembra così esplorato avevo Pompei ma non si conoscevano assolutamente questo è il primo aspetto e secondo era cominciare una manutenzione programmata cioè una virtuoso e meno eclatante come all'impegno quotidiano di cura della rovina perché le città in rovina per definizioni crollano e vanno se non le se non non le quote ridotta qualcosa esattamente
Esatto per cui la manutenzione programmata andava impostata significava anche lì creare squadre interdisciplinari con restauratori ingegneri architetti
Archeologi storici dell'arte
Informatici proprio per creare un un sito un una squadra interdisciplinare che bensì potesse potesse prendersi culto cura quotidianamente individuare i problemi ispezionare individuare i problemi diagnostica poi ricchi intervenire con una gerarchia di di di di priorità emittente inventariazione di dati si informa in archiviazione di dati
Questa la manutenzione che cominciata a Pompei ed è stato modello tant'è che per la prima volta quest'anno nel bilancio dello Stato ci sono due nuovi voci uno e scavi archeologici
E che quindi adesso riprendiamo scavi in tutt'Italia riprendiamo ovviamente la la voce scavi archeologi a Pompei e negli altri parchi archeologici ma come Pompei ha tra l'altro le sue risorse però con questo scaviamo da la villa di Catullo a in Lombardia a e che l'hanno in Irpinia a Capri riprende gli ho gli scavi di villa dammi Kuta
Insomma veramente in tutt'Italia una distribuzione e dove con progetti che anche lì però che privilegiati quelli che coinvolgono
Fanno rete le università perché non si fa ricerca senza coinvolge università e centri di ricerca quindi non solo parchi archeologici il mistero solo ma insieme all'Università progetti insieme e progetti in questo anche in questo caso interdisciplinari
E questa è la prima cosa che la seconda voce per la prima volta esiste nel bilancio stato manutenzione programmata dei parchi archeologici allora vuol dire che per il primo dello fu un ponte ha funzionato ha funzionato
E e devo dire grazie e devo dire sono veramente orgoglioso perché è stato proprio il mio veramente
Chiodo questo di introdurre una sana
Un sano principio di manutenzione programmata e che mancava Pompei era in quello stato perché dagli anni sessanta cioè dopo le le lei era di Mayuri che era stato un un illuminato mentalmente ma negli ultimi anni anche molto affaticato ormai la situazione in Italia che cambiava forse non era più adeguato però aveva introdotto squadre di Mosè cisti falegnami idraulici che quotidianamente
Risolvevano problemi si si rompe una tengo il telo tenta ora la cambiamo subito prima che iniziasse no a piovere dentro stanze negli degli
Sugli affreschi eccetera
Poi la gente li era una concezioni diverse si basava molto su questa welfare artigianale delle no dei dei dividendi di chi li Dale la la sapeva lavorare con le mani sapeva falsa pare fare il nostro pancette diverso cioè diciamo anche un framework
In concettuale diverso un approccio diverso
Dal punto di vista concettuale però e quello che bisogna fare avere delle squadre
Formate che possano incominciare un una un principio sano di continuo di ispezione diagnostiche intervento è informatizzazione dati questi due aspetti credo che fanno capire come il modello Pompei ha funzionato
La domanda successiva Nelaj praticamente posta su un vassoio d'argento perché dopo la rivoluzione industriale e quella digitale
è quella che è stata più devastante no per come sta incidendo sul mondo del lavoro delle professioni ma anche sui modelli di gestione e visione culturale
Cambiano i parametri cambiano i criteri non siamo qui per fare un convegno sui sui parametri l'indice di valutazione dei musei dei teatri
Però
Questo ci pone un problema di selezione di classi dirigenti
Perché spesso ne abbiamo parlato tante volte con Rosanna Purchia a spesso purtroppo i criteri di selezione e qui abbiamo due signori che di selezioni ne hanno fatte tante
Purtroppo sono fermi a parametri del secolo scorso magari ti arriva un meraviglioso professore di filologia romanza
Che diventa che ha un ruolo in un teatro in un museo però mai fatto la gestione non ha mai lavorato un giorno in un museo non ha mai fatto una mostra
Adesso so propriamente parlando piercing per grandi sintesi allora faccia da entrambi una domanda la stessa domanda cominciamo da Rosanna purché poi Massimo Sanna
Allora se foste ad un tavolo con una bacchetta magica
E tutto questo potesse essere risolto in una proposta chi proposta fareste
Ero in ero affascinata da vita ma dal sommo Massimo come lo chiamo io era affascinata perché Luisa dell'ammirazione che avevo per il suo lavoro
è una domanda difficile se io fossi un tavolo direi
Che Mellea selezione che devo dire va bene perché che apre al mondo può magari tu pensi a una persona che mi hai dimenticato un'altra che può venire da fuori va bene tutto
Però a quei tavoli di chi decidente deve esserci qualcuno che la macchina la conosce se non c'è qualcuno che conosce la macchina noi avremo dei meravigliosi dirigenti con dei curriculum pazzeschi
E poi io sono una sostenitrice che ognuno deve fare il proprio mestiere cioè non ci può essere uno alle parlo del mio mondo che conosco o giustamente molto di più quindi non parlo
Nel mondo dei musei ci deve essere qualcuno che ha attitudini competenze e capacità
è una visione artistica e ci deve essere vicino una persona che ha altrettanta sensibilità per il mondo artistico
Ma che sappia tenere in piedi la macchina
Io dico nel mondo del teatro in senso lato
Bisogna la nuova classe dirigente ma credo che questo si possa mutuare anche nel mondo dei Musei deve sapere e a vera e la consapevolezza che comanda il palcoscenico
Comanda il palcoscenico perché l'unico motivo in ragione d'essere di quelle istituzioni dopodiché la macchina amministrativa tecnica eccetera
Deve essere al servizio di e ci vuole qualcuno che con la macchina la tenga in piedi con equilibrio solo
Il tutto qua
Conta concordo pienamente con quanto ha detto Rosanna quindi mi ha aiutato anche nella risposta perché assolutamente che condivido la sua posizione che chi seleziona deve avere una visione complessiva complessiva di tutte le gli skill e che ci vogliono per
Dirigere in maniera adeguata un luogo e de esso altrettanto consapevole sono che bisogna sempre affiancare due figure una che abbia la parte tecnica scientifica in mano e l'altro che abbia la parte amministrativa che io vedo anche ma io vedo anche la fatica che ho fatto a Pompei
A Fini ha fatto Pompei per la partenza di Hopa per fortuna c'era Giovanni Nistri che aveva con si era portato ultima dei carabinieri geniali uno esperto in indenne in appalti e contratti un altro esperto in no dei contratti sia eccomi Grazia Lulli e al suo team abbiamo rivoluzionato compete dove si è introdotta anche lì una buona pratica adesso quelli interni che sono lì che si sono formati in questa temperie
Sono bravissimi tant'è che io mi aiutano adesso al Museo Archeologico di Napoli c'è il
Il segretario mi stagioni complete viene gli estremi ne fece e mi e mi dà una mano puro volontariato che sappiamo funzionario prima distrazione nei propri pagare di più perché deve aiutare no però lo fa
Ci siamo ci sono altri che mi aiutano indenni Musei a Roma che devo dirigerà anche di interi
Ah perché ha cioè si è creata una una una scuola veramente lì a Pompei dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista
Tecnico quindi affiancare due figure e fondamentale e un altro piccolo come dire a piccola come dire positiva se aspetto positivo delinquente di questi ultimi tempi e che la riforma che
Questi ho molto insistito la riforma che si sta facendo adesso di musei
Prevede rate per i grandi musei Pompeii Colosseo Uffizi probabilmente Brera bisogna vedere quanti numeri di dirigente nave si possono si può si possono aumentare prevederà un segreto un dirigente amministrativo né in questi musei che affiancherà
Il il il direttore generale e quindi
Austria verde agli Uffizi zuccheri che l'Elia a Pompei saranno affiancati da un dirigente non un funzionario che magari bravissimo che però
Dal punti sta stipendiale da tutti i santi della motivazione non è così no che la firma è la brava esattamente sa
E quindi questo aspetto è sicuramente fondamentale credo che potrà avere verrà veramente risolvere
E poi c'è una aspetto anche Prodi formazione noi lei la formazione che spesso hanno i nostri ed i dirigenti e i concorsi che hanno fatto in altre genti non sono adeguati alle nuove sfide del quindi bisogna rivoluzionare proprio che le dal dall'inizio il la maniera di cooptare il personale
Ultimato ma pone allora il tuo è un curriculum liquido come si usa dire di questi tempi adattabile portatile questa signora quando non andava di moda ha portato un'istituzione come il San Carlo percepita come paludosa come per le élite etc Achille
Il San Carlo fuori le mura a nelle periferie etc
Adesso sei
Al nord con una grande esperienza al Sud da
Ce lo devi direi non ha risposta lampo a un riferimento al confronto tra i due mole modelli modelli di amministrazione pubblica si è parlato oggi di autonomia differenziata etc
Mamma
La mamma allora siccome sono liquidate molti sono liquida offra Laura liquida e quindi adattabile portatile e portato a termine Riley sostenibile quindi è chiaro che sono due mondi diversi ma neanche tanto diversi signori magari sono un c'è un approccio
Più parlo di Torino che devo dire devo dire è una città che si fa a mare
Lo dico veramente una città che si fa a mare perché bella elegante sembriamo lontanissime io pure lo credevo
Ma a nel DNA quella stessa eleganza quella stessa regalità che abbiamo noi
Qui a Napoli ma e che la in qualche maniera la la raccontiamo in modo diverso ma queste questa cosa l'abbiamo dentro entrambi e quindi ecco perché Torino
E una città lo dico e non l'avrei mai detto se me l'avessero chiesto tre anni fa
Che veramente si fa amare e ti dà voglia di
La differenza CEE nell'approccio
Però devo dire che l'essere napoletana e avere avuto
A diciamo confronto con i napoletani di mi aiuta allargata a leggere a alle rendere più leggera la burocrazia che ahimè credo sia ovunque e questo credo sia uno dei mali
Della pubblica amministrazione la paura della firma labbra paura della Corte dei Conti la paura di quello la paura di quell'altro e un processo io che vengo da un mondo molto più veloce e sono veloce
Di di diciamo di di natura e voglio record vedere le cose che le carte che fanno fatica a camminare e quello con l'altro
E questa è una cosa che mi dà molto affanno ma non credo che ci sia una grande differenza tra il nord al sud perché parlo con i miei colleghi di tutt'Italia quella domandate la rifarò fra un anno però ok omesso ok allora è fatta
L'ultima domanda Massimo Osama che ne faccio una diversa perché lui non solo va be'lui come si dice a Milano ter Ferrante Brad per tutt'Italia quindi non è possibile dire nord sud però in questo momento c'è un dialogo naturale
Le dell'Italia e di Napoli in particolare con il mondo Mediterraneo della cultura e non solo perché qui a Napoli stanno nascendo tante cose non citare assolutamente anticipazioni però ti voglio chiedere
Due cose hai parlato prima del Vomero dei Musei del Vomero forse l'abbiam parlato in maniera riservata però la Floridiana e la il futuro polo dei musei nazionali del Vomero sono ormai una realtà di fatto
Che sta apprendendo forma
Anche il Museo pompeiano nel reale Albergo dei poveri è un'altra cosa recente delibera eccetera eccetera sono quello sarà proprio il la il tropico della bellezza
Possono essere considerati questi dei modelli visto terrieri Diana rendiamo onore al titolo del della nostra conversazione un modello gestionale di sviluppo per l'identità futura dei poli museali e se sì perché
Che neanche qui io rispondo affermativamente cominciando proprio con l'Albergo dei poveri L'albero dei poveri può diventare un modello veramente di Abu culturale radicata in una città
Cosmopolita internazionale che è stata una capitale lo è ancora da tanti punti vista come Napoli perché perché per la prima volta in un unico edificio e lo consentono di dimensioni gigantesche di questo complesso e la possibile il fatto di il mistero e la cultura messo devo dire le risorse molto significativa tra l'altro come come è noto il ministro Giuliano ci tiene moltissimo so ben centocinquanta milioni sono per adesso stanziati probabilmente ce ne saranno
Altri ma il primo est il PIL sarà il primo luogo che potrà dove veramente le istituzioni possono fare rete i Musei come dicevo prima non si può fare ricerca senza l'università non si può fare
Divulgazione senza fare rete con le istituzioni del territorio non si possono cambiare musei senza rapporti con le comunità coralli è sarà un po'un polo dove di Erol dialogherà il Musio più di Napoli e poi dirò brevemente in che maniera con l'università Federico secondo la scuola superiore meridionale che ha le sue sedi dei suoi ricorsi di archeologia saranno proprio lì
E la Biblioteca nazionale quindi ci saranno spazi anche diciamo impermeabili dove dei lavoratori della scuola sempre di archeologia dello scorso periodo si può entrare nelle oggi esattamente si può entrare nei depositi del del museo che saranno depositi visitabili saranno biblioteche di oggetti qui invece dall'altra parte ci saranno le biotech e di libri
E che ci sarà una sezione greci sarai giochiamo bivio Pompei di carta dove ci saranno tutte le pubblicazioni su Pompei che sono dal Settecento a oggi sono migliaia e questa era una parte della biblioteca ma anche una parte del museo
Quindi veramente sarà un luogo dove gli studenti universitari ricercatori esitare i possono lavorano insieme al ai funzionari del museo alle ai giovani che fanno punto tesi di laurea nei musei di esilio tornato
E chi vanno poi hanno la biblioteca lì a portata di mano ci sarà addirittura anche la foresteria per gli studenti li quindi sarà veramente un luogo vivo
Apple questo Canova un guasto una parte sarà anche albergo ristorante quindi vedi veramente diventa una struttura un'unica a livello europeo a questo punto questa veramente potrebbe essere un modello perché quel modello adesso da esportare fa qui da Napoli lo possiamo fare e fare rete fra istituzioni enti musei non sono delle monadi senza finestre dei sono invece dei luoghi aperti aperte le comunità aperti a alla a tutti devono essere nuovi durante la missiva una volta a fare una passeggiatina distratta o vengono i poveri studenti vengono deportati in visita didattica
Sono luoghi in cui si torna interessato ma sono luoghi in cui si fa perché ci sono cose da fare perché ci sono cose imparate perché c'è
Si può provare gioia gioia tra gli oggetti possono e quello che significano la loro bellezza il la loro memoria di altre vite di altre del nostro passato che dà spessore alla nostro essere e finalmente al mondo in un momento e gli dà uno spessore enorme
E questo è un fatto essa ecco esattamente questo che diventa veramente modello di sviluppo e allora sono sicuro che da Napoli può partire una rivoluzione silenziosa che si può veramente poi in maniera contagiosa trasmettere all'Italia
Viva e allora sei Farina suonerà nega assume un'Africa perché mia nonna illuminato lui ed è quello che ha detto ovviamente musica perché non sapeva che erano tutti ascoltando perché in genere a quest'ora noiosi conoscerò era invece no no
Oggi però volevo minestra ormai ancora una volta andava mi hai killer del sommo Massimo come lo chiamo io
Mi ha dato la conferma
La conferma che veramente Napoli e Torino sono due città molto vicine quello che ha raccontato lui anche grazie all'aiuto del Governo
E in maniera diverso anche perché geograficamente siamo diverse sta venendo a Torino
Con il Valentino dove nasce dalla nuova biblioteca alla nazionali dove avremo un nuovo teatro dove tutto il parco verrà rigenerato la Cavallerizza che diventa un altro ab culturale con l'Accademia Albertina il Conservatorio
L'albergo e CEI sembra due città lontanissime che però viaggiano nella stessa dimensione culturale pazzesco e e pazzesco serio sarà no no anzi bellissimo io voglio chiudere solo dicendo una cosa rispetto perché anch'io mi sono
Lo scattare
Dei dei collegamenti
Attorno all'albergo dei poveri nelle ultime nove anni sono stati chiusi in quei sei quartieri che lo contornano che parlano a quell'altra parte di Napoli a proposito di sviluppo e c'è quella Napoli
Che non arriva mai da questa parte non ce la fa neanche perché non ci sono i mezzi neanche pervenire ad assediare a vedere uno spettacolo perché poi non sai come tornare con i mezzi pubblici dopo un certo orario
In quei quartieri sono stati chiusi negli ultimi nove anni quattordici biblioteche pubblica
E questa è una grande risposta secondo me e poi come diceva Alexander dorme perché era un giovanissimo senza esperienza nel mille novecentoventitré ad Hannover oggi il concetto di museo che oggi conosciamo si deve a questo ragazzo
Che dissi all'epoca al
Buttando all'aria tutte le convenzioni del tempo che un museo doveva essere una centrale elettrica
Sempre in movimento e che diceva e noi qui facciamo anche i turni di notte
Quindi io vi voglio lasciare ed è un omaggio che tutti e tre facciamo a voi stasera loro non sanno che è un omaggio che fanno anche loro ma dovranno stare zitti per forza perché non potranno contraddirmi
Una bellissima intervista di qualche tempo fa di Renzo Piano
Sul Corriere al Corriere della Sera
Che diceva così quando compiuto sessant'anni ormai molto tempo fa
Con mia moglie fece un viaggio in Giappone e visitai il tempio divise perché è importante il tempio divise perché viene distrutto e rifatto ogni vent'anni in Oriente l'eternità non è costruire per sempre ma di continuo
I giovani arrivano al tempio vent'anni devono come si fa a quaranta all'ricostruiscono poi rimangono a spiegare i ventenni è una buona metafora della vita prima impari poi fai quindi insegni sono i giovani che salveranno la terra
I giovani sono i messaggi che mandiamo ad un mondo che non vedremo mai non sono loro a salire sulle nostre spalle siamo noi a salire sulle loro per intravedere le cose che non potremmo vivere perché le professioni
Loro ci raccontano e ci regalano le professioni che ancora non conosciamo i progetti che non riusciamo a vedere lo sviluppo che non c'è dato di gestire perché prigionieri di gabbia
E categoria quindi al futuro quindi buon futura tutti noi danno i premi
Grazie a Laura