Per un'Europa libera, forte, giusta. Le nuove sfide dell'integrazione

Esperto inizi qua una riflessione da parte nostra e ringrazio tutte e Totti e buona giornata
Grazie grazie Maria Luisa adesso Caterina Conti segretaria regionale del partito democratico
Innanzitutto un caloroso Buongiorno a tutti voi che siete qui in sala da parte del partito democratico del Friuli-Venezia Giulia
Benvenuti in questa terra meravigliosa e benvenuti a Trieste e grazie per questa della sala gremita come avviene nelle occasioni importanti oggi senz'altro lo è
L'occasione in cui ci sono persone che portano pensieri idee e progetti sogni
Qualcuno ha detto che questa di oggi e forse il più importante e vento degli ultimi dieci anni in regione del nostro campo
E così sembra anche a me
Che per gli ospiti che interverranno i temi che affronteremo la prospettiva che ci diamo con questa giornata densa di parole di concetti di discussioni sarà una bella giornata importante per il nostro territorio
E per questa Regione di frontiera importante per l'Europa
Che trova nel Friuli Venezia Giulia il suo cuore pulsante qui dove le culture lattina slava e germanica si incontrano da secoli e quindi prima di tutto va un ringraziamento
Non formale sostanziale
A Gianni Cuperlo ad Andrea Orlando a promessa democratica ed è un se a tutti gli ospiti
Grazie a chi ha curato l'organizzazione nei dettagli a Roberto Cosolini in particolare grazie per aver voluto attenere proprio qui a Trieste questo appuntamento nazionale di primo piano
Un riguardo nei nostri confronti nei confronti del nostro territorio per niente scontato
E che sento anche una responsabilità per il partito democratico del Friuli-Venezia Giulia per quello che da questa giornata verrà per quello che resterà oltre questa giornata come traccia di riflessioni di discussione in vista delle elezioni europee che si terranno a giugno
Ecco due sole considerazioni perché come voi voglio godermi questa giornata mettendomi in ascolto
La prima è che si è detto che questa terra produce più storia di quella che riesca a digerire
E sappiamo bene che qui il concetto di di etnia quando è stato mutato il nazionalismo ha prodotto divisioni distruzioni rotture
Ha prodotto violenze efferate in tutto il Novecento non è un caso che in un fazzoletto di terra qual è la nostra regione si trovino il sacrario di Redipuglia dove riposano cento mila morti della prima guerra mondiale
La Risiera di San Sabba il campo di concentramento fascista di con Arzo la foiba di Basovizza
E altri luoghi evocativi non è un caso che in questo luogo siano evidenti ovunque tracce di popoli lingue religioni tradizioni di culture diverse
E che diverse etnie abbiano potuto vivere una a fianco dell'altra pacificamente per secoli dal tempo dei romani all'Impero asburgico sappiamo che il Novecento però ha sconvolto ogni singola famiglia
Qui più che altrove la Storia con la esse maiuscola si è intersecata con la storia delle persone e dei luoghi
E come scrisse Ungaretti nel cuore nessuna croce manca e il mio cuore il paese più straziato
Parliamo oggi di Oropa perché abbiamo presente per memorie familiare per averlo studiato che solo l'Europa solo l'Unione europea ha reso possibile in questo vecchio continente un periodo di pace di settant'anni
Pace che è stata interrotta dalla guerra nell'ex Jugoslavia le cui conseguenze a trent'anni di distanza sono ancora presenti e oggi credo che ne parleremo
Pace che si è interrotta sotto rumore delle bombe che appena due anni fa hanno squarciato il cielo Ucraino
E ci siamo trovati a chiederci chissà se la luna di Kiev e bella come la luna di Roma
Oggi che il mondo occidentale nuovamente scompiglia atto da guerre vicine che ne mettono in crisi la stabilità oggi del fenomeno migratorio la crisi della democrazia bussano alla porta dell'Europa che ha superato una pandemia epocale proprio da questa regione
L'unica che ha due confini con due paesi europei l'unica che conosce le difficoltà e la forza di un processo di pacificazione durato settant'anni
E che trova nella dimensione europea non soltanto la sua più giusta ma anche la più saggia e lungimirante vocazione incastonata come questa Regione tra due corridoi europei
E con questo ha fatto sull'Adriatico che non è solo la direttrice principale verso l'Europa centrale ma è il mare dell'intimità come è stato detto il cuore di una civiltà che unisce due sponde quella dell'Italia e quella dalmata
Nel segno di valori condivisi quanto moderni proprio da qui si levano domande profonde dissenso e di prospettiva dell'Unione Europea
Dove va la Democrazia che abbiamo considerato dal secondo dopoguerra un risultato raggiunto per i Paesi europei ora che la disaffezione al voto il distacco dalle istituzioni ora che la crisi della rappresentanza si fanno evidenti
E doveva all'Europa dove va l'Italia con una destra incalzante che teorizza una democrazia illiberale
Che occupa le istituzioni che considera superate le prerogative costituzionali che vuole cambiare le regole del gioco a colpi di maggioranza considerandoli legittimi considerandosi legittimati del consenso popolare del momento
Dove va il mondo ora che Paesi come Russia Cina Turchia e altri allargano la loro sfera di influenza e mettono in crisi il modello di mondo a guida statunitense e l'egemonia dei valori occidentali doveva all'Europa
Se siamo costretti a vedere un in in Ungheria una cittadina italiana al guinzaglio in un tribunale
Dove va la nostra società
In cui viene meno il welfare ci sono disegni Quaglia anzi e crescenti in una società alienata dalla paura della morte che rimuove il Covip dall'egoismo dalla velocità quotidiana dalla realtà virtuale dal bisogno di apparire sopra ogni sapere essere cosa farsene di un'Unione europea il cui processo di integrazione del due mila e tredici dall'adesione della Croazia non ha fatto sostanziali passi in avanti e che fatica a pensarsi come Unione di Stati a mettere in comune parti della propria sovranità
E infine come costruire un mondo di pace di sviluppo di dispetto per i diritti umani per noi per i nostri figli
Ora che sono più chiari le interpreti interconnessioni tra i mondi oltre ogni confine e barriera statuale quali azioni l'Europa può mettere in campo per i prossimi dieci vent'anni qual è il sogno insomma da regalare alle nuove generazioni
Per la mia generazione che ha visto abbattere i confini che ha visto una generazione Erasmus conoscere paesi dell'Europa che ha visto anche l'avanzata della tecnologia che interconnette il mondo il sogno di un mondo più giusto per tutti sin français al G otto di Genova
Poi con gli attacchi terroristici dell'undici settembre e tutto ciò che ne è seguito la crisi economica del due mila otto la Breaks Seat l'uccisione di Giulio reggini figlio di questa terra e la pandemia oggi con i nazionalismi che chiudono in confini
Siamo qui per interrogarci su tutto questo e penso che oggi emergeranno alcune risposte complesse alcune risposte oneste come la poesia
Sì navighiamo in mare aperto con le onde alte e il vento contro
Ma se ripenso ad Altiero Spinelli ed Enrico Rossi rinchiusi nella prigione di Ventotene nel mille novecentoquarantuno se penso al loro sogno per un'Europa libera e unita perché questo era il titolo originale del più noto manifesto penso che conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato
Fino al loro ultimo giorno e sono pronte a spiegare le loro ali di gigante perché hanno un cuore a misura di oceano e l'auspicio che voglio infine condividere con voi per le prossime elezioni europee un cuore a misura di gigante per un'Europa libera
Un'Europa libera dalla paura unità con chi ci sta per dare pace e libertà a tutte le donne che tutti gli uomini che sognano di poter contribuire per vivere dignitosamente in questo nostro mondo
E in questo vecchio continente che non ha perso la voglia di contare grazie buon lavoro
Grazie
Grazie a Caterina grazie mente
Un saluto consentitemi di rivolgerlo anche alle nostre parlamentari Tatiana noi Debora Serracchiani che sono chiamate poi nei passaggi successivi di questa giornata e anche un ringraziamento particolare a Roberto Antonione sarà un nostro interlocutore del pomeriggio ma fa piacere averlo in sala già questa mattina ad ascoltare ad ascoltare questa prima parte
Io ho dato la parola adesso a Gianni che ringrazio di cuore
Perché noi avevamo con con Giorgio Rossetti con altri immaginato insieme con Gianni è un appuntamento nazionale sulla funzione di quest'area nell'integrazione europea già prima del Codino
Poi una serie di circostanze tra cui appunto la più importante è stata la pandemia ci ha impedito di proseguire in quella fase e quando ne abbiamo riparlato qualche mese qualche mese fa la la l'entusiasmo è la convinzione di Gianni che poi lo ha proposto
Anche a livello anche a livello nazionale ha consentito di arrivare a questa a questa giornata che ritengo molto importante e quindi è Gianni che come dire introduce con un titolo da questo punto di vista simbolicamente significativo perché perché partiamo da Trieste
A voler dire che questa marcia di avvicinamento all'appuntamento di elezioni che consideriamo importantissime anche per le considerazioni che ha appena concluso che appena concluso Caterina
E quindi do la parola a Gianni Cuperlo ringraziandolo nuovamente per essere arrivati a questa giornata
Grazie
Grazie da me grazie da me grazie per essere qui sono anche per me è sempre un'emozione quella mia città quindi tutto è cominciato qui
Grazie a Maria Luisa ma Caterina per le cose che avete appena detto Grazia Roberto Miloshi Giorgio che hanno costruito poi questa giornata sono per me
E non solo per me punto di riferimento su questi temi non solo su questi temi da da tanti anni anch'io saluto Tatiana è Deborah
E poi gli ospiti autorevolissimi che che si alterneranno in questa mattinata nel pomeriggio saluto e ringrazio Alessandra Longo che condurrà
Con sapienza una parte dei nostri lavori e poi e poi fatemi ringraziare Boscia Tanjević che ho conosciuto qualche minuto fa e che e e quando incontra un mito no quando incontro mito rivela maledice piacere io sono Gianni Cuperlo lei il mito e quindi piacere come
E grazie e grazie a quanti hanno a quanti hanno costruito con intelligenza compassione questa giornata che sarà ricca e e anche molto intensa ve lo assicuro non l'abbiamo voluta qui c'è Andrea mi fa veramente molto piacere come come promessa democratica come Dance lo diceva Roberto nella
Nella convinzione che questa città questa regione abbiano una volo fondamentale nella costruzione dell'Europa che che sarà lo hanno avuto nella costruzione e a volte ahimè nella distruzione dell'Europa che c'è stata ma sicuramente ce l'avranno della costruzione l'Europa che abbiamo davanti a noi dice un proverbio di quella parte dell'Europa ai cui destini se così legata a questa città
Che dopo qualche giorno in un Paese straniero si è talmente certi di aver capito tutto che sia propensi alla tentazione di dedicargli un libro
Che se in quel Paese ci si resta per qualche mese è tutt'al più ci sia rischierà a pubblicare un breve articolo
E che se la permanenza si protrae oltre con ogni probabilità non verrà scritto nulla
Ecco forse per il confine orientale e giù a scendere verso i Balcani quel monito
Andrebbe scolpito nella mente e nella coscienza delle classi dirigenti quelle della politica innanzitutto ma non solo della politica perché perché solamente cogliendo la complessità di di questo pezzo dell'Europa
Europa politica Europa geografica Europa culturale si rende giustizia di di troppe pagine di storia che sono state nel tempo piegate all'interesse o alla propaganda
E e ne sono scaturite delle rimozioni
E a lungo anche una perdita
Ancora di recente è accaduto per certi versi sta accadendo una perdita del senso storico
Di vicende maneggiate con il bastone quando al posto del bastone servirebbero sempre la la ragione e soprattutto i sentimenti
C'è chi ha spiegato in questa città con saggezza perché tra il termine confine e il concetto di frontiera vi sia una differenza
Il confine come lo diresti ad una ragazza delle scuole medie il confine la sbarra che si alza si abbassa e la linea che separa che demarca due Stati due bandiere la frontiera la sbarra la contiene però
Estende molto di là e di qua da quella la frontiera è uno spazio più ampio dove dove lingue confessioni religiose nazionalità culture tradizioni anche i riti si mescolano in uno scambio che può condurre alla Rispetto e alla convivenza
Oppure può degradare degenerare nel conflitto più brutale quello capace di espellere chi si ritiene un pericolo oppure un nemico
L'Europa
Il continente dove siamo nati cresciuti viviamo l'Europa conosciuto parabole simili in momenti e luoghi diversi tre dove siamo noi oggi però lo dico a a Peppe che ringrazio Andrea Enzo che non sono nati e cresciuti in questa parte dell'Europa però su questa terra
Su questo confine tutto ciò è divenuto un tratto del secolo che noi abbiamo alle spalle e forse anche per questo l'accennato Caterina fa impressione no vivere
Un tempo che restituisce una guerra di trincea
Io al liceo
Studiavo sui libri di storia che mi spiegavano che c'era stata un'unica ultima guerra di trincea consumata anche essa in parte su queste terre no invece viviamo un tempo che restituisce una guerra di trincea
Combattuta sulla conquista dei metri di Terna ad un paio di ore fosse due ore e mezza di volo
Da dove siamo noi adesso in questa splendida cornice sale incantevole
Una guerra di trincea nel cuore dell'Europa che volevamo e pensavamo pacificata per sempre
E che invece la guerra l'aveva rivissuta nella forma più devastante ai piedi degli anni novanta non lontanissimo da da qui
Rapide comincio una filosofa croata ha spiegato perché i Balcani rappresentano il rimosso lei dice l'inconscio l'interiorità e quindi la verità dell'Europa
E forse lo si può tradurre anche così
Che noi europei siano molto poco innocenti verso malattie che affondano per intero nella nostra parabole va persecuzioni in cui sezioni pena di morte colonialismo sino agli estremi
Degli stermini su base etnica queste sono tutte patologie
Sperimentati a più riprese nel mondo ma sono tutte state generate da noi salvo che l'Europa ad un certo punto ha saputo cambiare il proprio destino
E dopo le tragedie peggiori ha fondato una civiltà della tolleranza del dialogo e della pace allora per dirla nel modo più semplice se noi siamo qui questa mattina in questa giornata così ricca piena e perché sentiamo come tutti che quella civiltà oggi corre dei rischi
E che nella prospettiva di un allargamento verso l'Est c'è anche la possibilità di annullare una parte almeno di quei rischi che gravano
Come un incubo sul futuro di di tutti
E questo il motivo per cui per tante ragioni l'interesse dell'Europa a ricongiungersi ai Balcani coincide oggi con l'interesse di quei Paesi ad un legame più saldo con noi
Ed ecco perché dovrebbe essere un'ansia un'angoscia della nuova Europa
Tematizzare di nuovo quest'area ricostruirne la natura senza scordarsi mai della regola fondamentale lì
Da sempre convivono identità molteplici che vanno rispettate in quanto tali che dirà così sembra una cosa scontata è storicamente ahimè non lo è stato poi però c'è l'attualità
La storia in atto storia in atto come avrebbe detto mio anziano maestro quella storia dice che l'invasione dello dello Krajina
Ha risuscitato la questione d'Oriente anche questa la studiavamo sui libri di storia a scuola
E non con un balzo all'indietro no una capriola nel passato nell'Ottocento ma come la ripresentarsi di un legame che storicamente non è mai stato lineare tra il mondo e l'Occidente
E guardate lo sapete meglio di me non serviva la tragedia Ucraina perché aprire che problemi sociali economici e politici univano le sponde dell'Adriatico e del Mar Nero
E del resto anche in questo caso a dirlo sono le trame lunghe della storia con le loro code se a metà dell'Ottocento tra Stettino Atene Odessa c'erano quattro entità statali
Oggi se ne contano diciotto
Con il dettaglio che alcune dinamiche di adesso non sono poi così diverso e da quelle che portavano le cancellerie di allora a competere tra i Balcani e il Mar Nero molto prima dello sparo di Sarajevo
E anche per tutto questo io penso che ha ragione chi sostiene che oggi i Balcani allargati da questa città
Si spingono alla periferia di Lugo ambisca sono un problema dell'Italia dell'Europa e dell'Italia e lo sono perché quello che oggi accade in Ucraina ha ricadute sulle fatture antiche
Della penisola balcanica
Come spiega la rischiai zero l'invasione russa dice ha tolto di colpo all'Unione Europea la possibilità di tentennare con i Balcani dunque quel percorso di integrazione va accelerato superando le resistenze tedesche
E facendo dell'Italia un attore del processo
Anche nell'interesse di scambi commerciali che negli ultimi anni ci hanno visto penalizzati noi
Noi abbiamo ceduto opposti e primati a Paesi nostri concorrenti in Kosovo Serbia Montenegro Macedonia del Nord manteniamo il vantaggio solo in Croazia ma anche questo è frutto della difficoltà a fare sistema in uno spazio definito da sempre molto importante
Ma senza che questo principio lo spazio è importante si sia tradotto in un vero coordinamento strategico
Noi Italia abbiano continuato a fornire uomini e mezzi per stabilizzare quello spazio senza ottenere in cambio grandi ritorni sistemici e quindi si noi diciamo da qui che verso un allargamento assennato
Ma appunto governato da una politica matura nella difesa dei principi è giusto procedere
Anche colmando i vuoti degli anni che abbiamo alle spalle perché dopo l'adesione della Croazia era il due mila tredici l'allargamento non ha fatto passi avanti
Nella sostanza e a essere sinceri che è accaduto in parte per una lentezza nel percorso di riforme richieste ai Paesi candidati mappe esatto l'atteggiamento diffidente di alcuni governi dell'Unione
Come definirlo un eccesso di cautela una surplus di burocrazia hanno rallentato un processo che le due guerre in Ucraina e serene Palestina restituiscono oggi nella sua necessità che forse forse ne sono un'esigenza di sicurezza dell'Unione europea può spingere a superare quelle lentezze
Tanto più che altri soggetti della nuova scena globale della nuova scena e del nuovo assetto del mondo non si fanno scrupolo di avanzare le loro ambizioni Cina Russia Turchia
Ciascuno di quei paesi o aspiranti imperi
Coltiva i propri interessi per alcuni sta Russia e Turchia in primis non si tratta assolutamente di una novità
Sul legame tra Mosca e Belgrado pesa la storia di ieri
E nell'oggi la dipendenza serba dal gas russo per l'ottanta per cento del fabbisogno la Cina si è affacciato in Croazia mentre Istanbul coltiva la sua influenza sulle aree musulmane diciamo che nei nuovi equilibri il tempo diventa una variabile decisiva l'Unione europea incalzata dalla guerra aperto le porte a Ucraina e Moldavia è una strategia di allargamento serve anche si immagina a contrastare l'espansione degli altri no russi e cinesi in testa
Sullo sfondo però resta il nodo del sistema decisionale dell'Unione
E su questo anche l'Italia impegnata lo riconosciamo a cercare i voti necessari a superare la logica dell'unanimità ma e tutto il mondo è uno Atlantico stretto da elezioni delicatissime noi a giugno
L'America a novembre
E tutto il mondo euro-atlantica non manifestare ancora una visione chiara di dove si vuole andare non parliamo della prospettiva nefasta della vittoria di quel signore lì negli Stati Uniti a novembre
La realtà è che oggi la questione d'Oriente non è una replica della guerra fredda
Oggi quella questione che né compromessi e soluzioni collocate pienamente nelle dinamiche politiche
Geopolitiche dei conflitti aperti la stessa soluzione ucraina si lega ai Balcani e viceversa lo spiega ancora Kaiser non ci sarà pace nelle steppe orientali senza che queste vengano gestite in pacchetto con le questioni sospese nell'aria al termine della tangenziale di Trieste vuol dire questo tra ecco perché non è più possibile proclamare a parole che Trieste i Balcani sono una priorità e poi lasciare che i fatti smentiscano la premessa il punto e che senza una politica estera comune
Anche quell'allargamento
Rischia di rimanere nel limbo del non detto o o del non ha risolto
Nell'ultima fase il governo italiano questo governo non è stato immobile
Ne parleranno relatori autorevoli a partire dall'ambasciatore Benassi che io ringrazio che stamane su Repubblica ha scritto un'analisi puntuale che da Lecce la presidente Giorgia Meloni ha detto cito di voler portare più Italia nei Balcani partendo da Trieste
E sono parole apprezzabili seppure finora limitate buoni propositi il punto è che negli anni noi abbiamo sviluppato molti rapporti bilaterali ma ha mancato l'appuntamento decisivo
Che era dotare l'Italia di una strategia di insieme per questa zona dell'Europa che c'è stata che e che sarà la sfida per l'Italia lo e farsi attore attore fondamentale anche in rapporto alle cancellerie da Washington avversario da Parigi ad Ankara
Ecco noi oggi chiudono io ci siamo qui nella convinzione che le sole parole non basta no più non bastano più perché la guerra in casa l'Europa cambia il mondo
Travolto da turbinoso i mutamenti e allora tocca anche a noi anche al Pd alla sinistra socialista in Europa dotarsi di una strategia dell'integrazione
Che sia in grado di garantire a questi luoghi carichi di tanta storia impotenza di dotarsi anche di molto futuro
E guardate dobbiamo farlo bene presto perché i conflitti aperti oggi fuori dai confini dell'Unione rendono pressante
Il bisogno di nuove garanzie di pace per i suoi membri ecco perché assenso io credo noi crediamo riflettere su i passi opportuni per coinvolgere da subito
I Paesi candidati sugli snodi che possono favorire delle politiche condivise anche prima dell'ingresso formale di quei Paesi dalle migrazioni nella gestione della rotta balcanica lo stesso ruolo da assumere nei conflitti in atto insomma pensare a forme graduali di un loro coinvolgimento come potrebbe essere
Una veste di osservatori con diritto di parola se non di voto nelle riunioni del Consiglio europeo ecco tutto questo non ce lo diciamo da qui da Trieste dalla tangenziale di Trieste le strette
Da una città a lungo contesa
E lacerata è stato ricordato da ideologia e nazionalismi ma che negli anni ha saputo trovare la via della riconciliazione e dell'integrazione delle sue diverse anime
E per chi come me come me tantissimi terranno o in questa sala qui è nato e ha vissuto si è formato alla politica la cultura la vita non era un fatto scontato
Non era così soltanto quando eravamo un po'più giovani o un po'più piccoli
E ora oggi confessioni religiose diverse si incontrano e discutono assieme su come rafforzare l'unità e la convivenza
E accaduto ancora pochi giorni fa e accadrà ancora tra pochi giorni in un luogo simbolico il venticinque aprile attorno a quella perimetro della Risiera di San Sabba questo messaggio potente secondo me secondo me non solo per i Balcani
Ci sono luoghi dove troppa storia ha avuto a disposizione troppa poca geografia che il nostro cioè uno di questi l'walkie nel cuore dell'Europa e questo è un messaggio che qualcuno lo diciamo con rispetto dovuto al Governo del nostro Paese e alle sue autorità istituzionali e questo messaggio che qualcuno nei palazzi del potere romani dovrebbe ascoltare
E soprattutto dovrebbe rispettare un po'di più
Nel mille centodieci a Sarajevo si pubblicavano ottantanove giornali
Undici erano scritti in tedesco due in turco uno in spagnolo un alto in ungherese
è un paio erano bilingui usavano il tedesco il serbo-croato
è vero la ricchezza in sé non ha impedito lo scoppio della guerra però se pensiamo all'oggi quale rimedio migliore contro nazionalismi di ritorno della presenza agli angoli di strada
Di edicole colorate quelli che si faticano a trovare nella nostra città di edicole colorate dove si affacciano acquirenti abituati
A dove chiave lingue diverse
Capendo magari anche così fin da quando ti alzi poco più di un metro da terra
Che quelle altre lingue tradizioni e culture non sono il tuo nemico in incognito pronto a
A rivalersi o a risvegliarsi ma quelle lingue e tradizioni sono semplicemente una parte ditte sono semplicemente da sempre una tante Dinoi
Kuala caste tu Caino spesso modello grazie di essere qui e buon lavoro
Grazie Gianni non viene da dire non viene da dire
Non viene da dire altro perché penso sia un intervento straordinario che dà bene il senso della del perché noi siamo qui oggi e del perché discutiamo in questo modo con questa passione con questa consapevolezza
Del momento drammatico e direi del compito straordinariamente difficile ma necessario a cui siamo siamo chiamati su questo adesso io do la parola per l'intervento che conclude questa prima parte poi ci sarà il Cambio di tavola e continueremo immediatamente a Pepe Provenzano responsabile esteri del partito democratico ringraziando ringraziando anche Luigi aggiungerò che sono molto contento che i nostri esponenti nazionali vengano in Friuli Venezia Giulia perché poi ne parleremo nel pomeriggio così constatano quanto sia difficile arrivarci e così sarà più intensa
Più intensa l'azione per il rafforzamento dei collegamenti di cui questa Regione ha straordinariamente bisogno
Ma nel ringraziati Roberto per la parola io continuo ad avanzare il modesto suggerimento che ho già avanzato ieri di proporre al ministro degli
Un ponte che in questi casi da siciliano sappiate diciamo che la soluzione ogni problema di collegamento e forse potrebbe favorire un raggiungimento più veloce di questa terra per la quale
Voglio davvero ringraziare tutti per l'invito Giannini Andrea per aver organizzato questa aggiornata
Il partito democratico del Friuli-Venezia Giulia ieri con Caterina Conti siamo stati a Gorizia e a Nova Gorica per parlare della capitale europea della cultura ma anche per provare
Quel privilegio perché di questo si tratta che la nostra generazione ha vissuto per esempio in piazza Transalpina di oltrepassare travalicare un confine senza muri senza barriere nel momento in cui invece in questa Europa
I confini ritornano
Anche solo nella maniera risibile con cui sono tornati controlli principali valichi di frontiera con la Slovenia ha in questo confine
Ma che sono risibili ma che hanno una portata simbolica molto virulente molto pericolosa per quello che siamo stati per quello che vogliamo
No è essere a Gorizia ricordando
Una compianto illustre figlio di quella città
Ricordavamo come
Demetrio Volcic diceva sempre che alcune regioni del mondo producono più storia di altre di certo
L'Europa centrorientale una di queste il confine orientale forse più rudi tutti nella maniera drammatica in cui è stato ricordato oggi qui da Caterina
Da Gianni ecco perché noi quella storia la vogliamo ricordare omaggiare da vogliamo ricordare come Gianni ha detto magistralmente in Parlamento qualche settimana fa tutta
Per questo diciamo no alla memoria selettiva della destra
Che alimenta nuovi conflitti nuove tensioni che propone nuove divisioni
Questo è un momento che sta producendo di nuovo storia nelle forme più drammatiche da quando c'è stata quella profezia di Fukuyama sulla fine nella storia mai la storia sarà messa così accorrere addirittura
A correre nel senso contrario tornare indietro
Nel corso di due decenni abbiamo attraversato
Una serie di crisi vengono chiamate Poli crisi e sono arrivati alla crisi dorsale che la guerra appunto se guardiamo alla nostra Europa con la carta geografica circolo Giano per questa Europa si trova in mezzo a questo caos globale a questo disordine
Globale l'invasione russa in Ucraina
Mesi fa una vera e propria operazione di pulizia etnica passata sotto silenzio nel continente europeo il Nagorno Karabakh le crisi nel Sahel in Sudan la guerra ci sono otto milioni di profughi in questo momento il Sudan è che si riversano sul Mediterraneo che stanno determinando una crisi del Nordafrica fino all'esplosione della guerra in Medio Oriente quelle tensioni
Mai sopite nei Balcani che minacciano continuamente di esplodere nelle forme più drammatiche
Il fatto è che questo tempo produce storia
Ma l'impressione che noi questa storia la stiamo subendo stavolta non la stiamo producendo e le elezioni europee del due mila e ventiquattro guardate
Lo ricordava Roberto all'inizio sono davvero un appuntamento storico però non questo ce lo diciamo ogni cinque anni tutte le volte che ci sono l'elezione o Pecci diciamo che è un appuntamento storico ma mai come questa volta
Hanno una portata esistenziale per le per l'Europa
Per la dimensione interna e la dimensione esterna delle sfide acquisiamo chiamati dormire ventiquattro Gianni lo accennava è stato definito di altri mette election year cioè
L'anno in cui verranno mobilitate alle urne quattro miliardi di persone in questi giorni si vota in Russia
E non risultato elettorale
Temo scontato quello che cinque anni fa Salvini e meloni salutarono come la vittoria del popolo russo e l'affermazione del popolo russo questo
Non dimentichiamo si vota in paesi dove si accumulano tensioni ai confini negli Stati Uniti in messi così voterà in India
Nel in Iran in Sudafrica
E si vota in un contesto di crisi del multilateralismo di una nuova curvatura della globalizzazione che sta determinando quello che forse noi potremmo certificare in questo due mila ventiquattro
Il ritorno l'ascesa la nuova ascesa dei nazionalismi vecchi e nuovi che si pongono essi diciamo
Realizzano informe Diversi a volte si combinano in maniera persino paradossale con il fondamentalismo religioso
E allora l'Europa che come ricordava il nostro amato e compianto David Sassoli
E l'antidoto ai nazionalismi dobbiamo sempre ricordarci come diceva Gianni oggi che anche genitrice dei nazionalismi
A
Questo confine lo ricorda meglio di tutti gli altri qui è stato citato molto il manifesto di Ventotene e noi lo troveremo citato continuamente in queste elezioni
Europea anche perché quel libro è il libro più citato e meno letto forse che ne riconosciamo in Italia perché si dimentica di quel libro un punto fondamentale nella retorica europeista che spesso accompagnato nostre elezioni che sono e la prima parte di quel libro
L'analisi dei nazionalismi che faceva Spinelli
E che è quanto mai attuale anche per quella descrizione della inevitabile torsione autoritaria e illiberale che i nazionalismi assumono quale forma congeniale al loro assetto politico ed è questa matrice politica
Che si afferma in tutto il mondo che minaccia i pilastri della costruzione europea rinata dall'abisso del nazifascismo che si è costruita intorno a pace
Democrazia e solidarietà non dimentichiamo alla solidarietà perché quella lì cioè il cuore della vera identità europea che lo Stato sociale
Il
Allora ventiquattro febbraio di due anni fa
E stato un bruschi signori sveglio da un lungo sonno che c'ha cullati per tutto il tempo che è seguito alla fine della guerra fredda secondo cui la caduta
Del muro di Berlino o dei muri minori che anche qui
Avete conosciuto avrebbe determinato con il trionfo del capitalismo
L'espansione del modello liberale e democratico più o meno senza confini in Europa questo significava
L'affermazione di un processo di europeizzazione delle società soprattutto che guardava verso resta in questo esempio appunto di Gorica dell'indipendenza
Slovena ottenuta senza spargimento di sangue era un esempio fondamentale positivo ma come ricorda che il mio amico Marco Brescianini che uno storico che insegna a Firenze ma che vive qui a Trieste che qui è che saluto questa retorica questa narrazione
Coi ci ha presentato dei prezzi molto molto alti noi abbiamo pagato dei prezzi è questa
Retorica e il prezzo principale è stato ad esempio considerare le guerre dei Balcani Balcani negli anni novanta come
Forme residuali quasi convulsioni del passato e non inserite in un processo storico che questi luoghi conoscono da sempre nella storia che ha a che fare con la dissoluzione
E con il crollo degli imperi
E che i processi di integrazione che si vivono convivono Sempre con tendenze con spinte forte alla disintegrazione alla frammentazione
Ecco perché diciamo quello che accade oggi non può non riguardarci non foss'altro perché
Come me diciamo è stato ricordato
Solo cento anni fa questa città faceva parte della stessa entità statuale di Leopoli della Galizia dell'Ucraina sotto le bombe russe
Io
Ma non voglio farla troppo lunga ma su questo vorrei che civili fermassimo momento perché il giorno della sciagurate criminale invasive di Putin in Ucraina
Quello che si è infranto nel mondo nel nostro mondo nella nostro modo di guardare al mondo
E l'illusione che si potesse rimuovere tutto la politica la storia e chi si potesse affidare l'integrazione le relazioni internazionali solo agli interessi economici in una parola che bastasse il business sostituì alla politica il fatto che facessimo affari con puntine di per sé fosse garanzia di stabilità persino di neutralizzazione di normalizzazione
In una parola che si potesse rimuovere il peso delle etimologie anche quelle più nefaste dalla storia e questa cc ita non c'è affatto cogliere quello che stava avvenendo in Russia l'evoluzione ideologica l'affermazione
Di un'ideologia per la quale in tutti questi anni noi abbiamo cercato in giro per il mondo tutti i nomi
Abbiamo cercato cementa di populismo senza capire bene che cosa significava poi l'abbiamo chiamato suo familismo e finalmente lo stiamo chiamando con il nome che ha
Ed è io ci torno su questo è il nazionalismo e il nazionalismo come diceva qualcuno eh guerra
E sempre guerra
Guerra in un contesto in cui la democrazia arretra perché dei sessantaquattro Paesi andando al voto
In questo due mila ventiquattro meno della metà possono essere considerati Paesi veramente democratici e l'arretramento di questa democrazia accerto frutto di quelle minacce Esterne mai stata già erosa dall'interno quella democrazia
Con le disuguaglianze che erano esplose in questi anni che ne minano le basi sociali con la perdita dei poteri pubblici del ruolo delle istituzioni spesso erose minate dalle grandi Ghedina ITA organizzate dalle mafie di cui non parliamo ormai e che e viene erosa costantemente da queste nuove destre illiberali
E il lo scontro tra democrazia e autoritarismo che si pone
Oggi nel mondo
è una scorciatoia se noi lo raccontiamo come la configurazione di un nuovo scontro tra blocchi internazionali contrapposti perché questo conflitto tra democrazia autoritarismi
Attraversa le nostre società nessuno ne è immune nemmeno l'Europa
Con buona pace dei nostalgici di una nuova guerra freddo che immaginano una nuova guerra fredda come unico Ganea né di possibile governo del mondo questo scontro traversa le nostre società
E pone fratture divisioni
Che
Con cui siamo chiamati a fare i conti tutti giorni nella nostra vita nel nostro agire europeo nelle nostre politiche europee
Significa fare i conti con
Le contraddizioni
La Turchia nella NATO
L'Ungheria di Orban
A novembre con la più grande contraddizione nell'Occidente che si chiama Donald Trump
Ecco perché dovremmo astenerci in queste ore in questi giorni io spero che questo messaggio che possa arrivare da questa terra con forza Gianni oggi da questa retorica dello scontro di civiltà
Che dietro la divisione che abbiamo raccontato in questi mesi tra nord e sud del mondo realtà ne sta preparando un'altra divisione
Ed è la divisione tra Oriente e Occidente
Che è quella che qui conoscete bene questo scontro di civiltà che già
Cominciamo a vivere nelle forme più miserabili non lontano da qua in un Paese come Monfalcone
Vorrei dirlo stiamo vedendo
O questo la riproposizione di forme miserabili dello scontro di civiltà
E allora se la democrazia la difesa va difesa con più democrazia
Va difesa riformando
O i nostri meccanismi di funzionamento
Che se
Una necessità vita da tempo diventa una prospettiva irrinunciabile con l'allargamento all'Ucraina e alla Moldavia senz'altro ma anche ai Balcani e il tempo perso
Rispetto a la presunta priorità dei Balcani forse e causa anche di quelle tensioni a lungo covate
Ed è
Una esigenza imprescindibile sicuramente per la necessità di stabilizzare e di aprire nuove prospettive strategiche alla nostra Europa ma dobbiamo essere molto chiari sostenibile soltanto solo se noi
Facciamo quelle riforme dell'Europa che oggi sembrano molto lontane
Senza le riforme la prospettiva dell'allargamento rischia di essere insostenibile e di produrre dei contraccolpi e come si costruisce il consenso alle riforme si costruisce con il consenso sociale oggi c'è beh su questo un punto politico decisivo io mio vivo davvero a chiudere su questi punti
Ma noi dopo lo schianto che abbiamo rischiato con la crisi dei debiti sovrani in Europa una risposta l'abbiamo data è stata la risposta di affermare a livello europeo la solidarietà di cui a lungo
Avevamo nutrito la retorica europeista ma mai praticato fino in fondo l'abbiamo fatto in una stagione che ha visto protagonista del partito democratico
Con figure come David Sassoli Paolo Gentiloni che ci sarà
Oggi pomeriggio ma è stato il frutto di una battaglia politico una battaglia politica io mi ricordo era al Governo con Enzo
Amendolara in quei frangenti e lo chiamavo dicevo ma come è possibile che avete ottenuto questo cadevano tabù in quel momento Next Generation you l'affermazione per la prima volta di una prospettiva di debito peu sciur
Che Andrea Orlando ha proposto di rendere
Strutturale nei mesi scorsi che è stata la possibilità di offrire protezione là dove non era mai arrivata
Ed era l'idea che quella solidarietà conveniva conveniva gli europei intorno a quella solidarietà si poteva costruire consenso perché per la prima volta non offrivamo solo opportunità ma ci occupavamo anche di dare protezione e stavamo dicendo in quel momento una cosa fondamentale che l'interesse nazionale si può perseguire ma si può perseguire dentro interesse europeo
Di tutto questo cammino della solidarietà rischia di rimanere molto poco perché quella finestra si è chiusa si sta chiudendo noi abbiamo il dovere di riaprirla e di riprendere un cammino di solidarietà che si è interrotto l'abbiamo visto
Con la governance economica del Patto di stabilità che nonostante il lavoro che aveva fatto Paolo Gentiloni che aveva
Raggiunto un compromesso
Alto quel lavoro è stato vanificato dal Consiglio portando regole indietro sicuramente lontanissime dalle ambizioni che aveva un coltivato in quella stagione ma del tutto inadeguate alla sfida del nostro tempo di un'Europa
Che pensa di fare l'Europa con un bilancio europeo dell'uno per cento del PIL
Lo vediamo sui i migranti come quella solidarietà
Che timidamente si stava avanzando è stata completamente smarrita
E su questo dobbiamo dirlo in maniera molto chiara e senza timidezze l'inseguimento che Ursula von der Lionel sta facendo a Giorgia Meloni prima in Tunisia domani in Egitto sa esponendo l'Europa
Al rinvio
In fondo
Al ricade dittature e si può essere divisi
Sul governo delle migrazioni ma c'è un limite insuperabile che è quello della disumanità di cui si sta ma chiamando questo governo perché la vicenda della Ocean by chimiche
è una Gritti una vicenda che va denunciata per il quello che dice umanizzazione della vita delle persone perché quando quei sessanta naufraghi che avevano visto i loro compagni di viaggio morire a loro vengono inflitte ulteriori sofferenze di cinque giorni inutili di navigazione aggiuntiva
Significa che quella soglia dell'uno vita rispetto alla quale noi non possiamo in questo momento di ritorno dei nazionalismi abbassare la guardia forse è stata superata al ribasso e allora
Io voglio dire chiudendo che
O insomma
Il bivio che noi di abbiamo in Europa e un video che riguarda innanzitutto l'Italia
Noi avevamo posizionato l'Europa l'Italia sulla frontiera più avanzata dell'integrazione europea
Le vicende di questi mesi stanno dimostrando che l'Italia della destra contribuisce allo stallo dell'Europa producendo un danno spesso al nostro Paese
E allora queste elezioni non devono essere trasformate in elezioni nazionali ma ci deve essere la consapevolezza che in Italia si gioca è uno dei campi di battaglia fondamentali
Perché mai come qui quelli bivio tra l'Europa degli egoismi nazionali l'Europa minima che è quella che vogliono le destre una sorta di segretariato
Dei governi e l'Europa della solidarietà l'Europa dell'integrazione è mai stato così evidente ecco perché noi diciamo non l'Europa così come ma l'Europa che vogliamo l'Europa più giusta e questo è interesse anche dell'Italia
Anche di questa regione nella prospettiva dell'allargamento se l'Italia si fa carico per la prima volta in una politica verso l'Est non delegando la come ha sempre fatto alla Germania perché
Attraverso quaestor noi possiamo anche nella prospettiva del dell'allargamento ritrovare una centralità ritrova una centralità in questa regione e non contrapponendo lesta al Sud ma sapendo che l'altro grande compito strategico dell'Italia esattamente questo porre il tema del
Mediterraneo è il sud est la prospettiva della noi chiamiamo questa terra a nord est ma il sud est la prospettiva verso cui dovremmo orientare la nostra bussola strategica e questo significa che per farlo non devi
Proporre quel piano Matei ma dei batterti affinché ci sia un piano europeo per
L'Africa
è il punto politico per cui l'Italia è fondamentale che per fare tutto questo bisogna porre un argine ai nazionalismi che crescono in Europa e questo è il tema politico che ha innanzitutto il PPE che con le sue ambiguità e le sue contraddizioni ambiguità e contraddizioni che si coltivano soprattutto nel nostro paese negli ultimi mesi sta partecipando a un arretramento un'involuzione conservatrice
Dell'Europa tutto questo significa autonomia strategica perché noi certo stiamo parlando del rischio di Trump ma noi dobbiamo porci il tema di come rispondiamo alle sfide del nostro tempo rispetto alla sfida
Li abbiamo risposto bene alla sfida la pandemia ma non abbiamo dato una risposta all'altezza abbiamo fatto bene a a stare tutti insieme per l'Ucraina non abbiamo dato una una risposta all'altezza
Delle sfide dei determinate dalle conseguenze economiche della guerra a cominciare dall'inflazione il nesso tra inflazione nazionalismi non lo devo raccontare e qui est di fronte alla risposta statunitense che di inflation redazionale
Qual è la risposta dell'Europa quella è una sfida è una sfida anche a noi e questo ci pone ci porta a fare i conti con fattori strutturali
Che vanno persino al di là delle differenze tra by the né Trump il rapporto tra USA e Stati Uniti attenzione differenze che ci sono differenza di quello che pensa qualcuno del nostro Paese a cominciare dal fatto che Trump è un nemico dell'Europa
Ha tuttavia quello significa occuparsi diciamo del della nostra collocazione del mondo del nesso tra manifattura cambiamento
Climatico sicurezza strategica sono tutte questi rispetto alle quali noi siamo troppo indietro perché riguardano il modo in cui stiamo noi al mondo il modo in cui stiamo noi al mondo e chiudo davvero
E riscoprire
La natura dell'Europa Progetto di pace
Noi siamo stati con l'Ucraina e dobbiamo stare con l'Ucraina finché sarà necessario facendo tutto il necessario a sostenere la resistenza di quel popolo rispetto all'invasione russa ma questo
Voglio dirlo in maniera molto chiara non può significare quello che stiamo ascoltando in questi mesi
Che la NATO entri in Ucraina
Con boots on the ground in Ucraina
Che ci avviamo verso una prospettiva di terza guerra mondiale quel protagonismo che insomma cerchiamo per d'Europa
Esercitato anche e soprattutto in questo momento sul fronte diplomatico io la conosco l'obiezione e Putin che non vuole trattare infatti quel protagonismo non riguarda i termini di un negoziato in questo momento
Ma riguarda la capacità di isolare Putin né di fronte al mondo in questo momento soprattutto di fronte ai suoi alleati e dimostrare che Luís ancora una volta la più grande minaccia alla stabilità
Mondiale
Questo significa ritrovare un protagonismo nella vicenda in cui l'Europa è stata troppo allungo assente perché noi esistiamo con l'Ucraina
Per la difesa del diritto internazionale quel diritto internazionale deve valere sempre non ci possono essere qui doppi standard che hanno alimentato diffidenza e ostilità di larga parte del mondo nei nostri confronti deve valere in Medioriente delle galere a Gaza
E il rischio più alto che stiamo correndo come Europa come Occidente e che le nostre parole siano vuote questi appelli continua il cessate il fuoco che cadono nel vuoto perché c'è un governo in questo momento in Israele
E questo va detto con grande chiarezza che non solo sta infliggendo una punizione collettiva al popolo palestinese che non aveva nulla a che fare con Hamas sa ma è un Governo quello di Netanyahu che pone una sfida e che sta ponendo una sfida ai principi e i valori se d Occidente vogliamo parlare proprio dell'Occidente perché un governo che se ne sta infischiandosene la legalità internazionale
Abbiamo il dovere di dire con più forza
Anche per non lasciare sola
Quella componente progressista democratica dalla Società italiana che gli sta chiedendo di andarsene
Che Netanyahu se ne deve andare perché oggi è il principale ostacolo alla ricerca di un percorso di pace e di destabilizzazione di quella e di stabilizzazione di quell'area
Perché noi possiamo mandare le navi nel Mar Rosso
E i noi siamo d'accordo a mandare all'aria il lardo dal Mar Rosso abbiamo visto lì un embrione di difesa comune
Europea
Ma la difesa comune europea funzionasse hai messo a fuoco qual è il tuo interesse se hai una politica comune europea
Perché altrimenti la deterrenza che pure è fondamentale in un contesto di destabilizzazione del mondo non può sostituire la politica
Perché se la deterrenza sostituisce la politica noi veniamo meno alla nostra ragione principale e io penso che diciamo con queste coordinate
Un ruolo per l'Europa nel mondo potremmo tornare a trovarlo grazie
Grazie grazie anche aperte Provenzano
Direi che il bivio tra irrilevanza e debolezza della prospettiva europea oppure la scelta convinta di un'Europa più forte e più giusta
Sia stato delineato in maniera estremamente estremamente chiara inquadrandolo anche dentro
Uno scenario va be su cui non occorre spendere altre parole allora adesso noi lasceremo il posto ai partecipanti
La seconda parte approfitto solamente per ricordare che dopo questa tavola rotonda che sarà conclusa da da Enzo Amendola l'intervento di Andrea Orlando concluderà la mattinata noi anche per come dire
Velocizzare un po'i lavori considerato che molti vengono da fuori tenderemo ad anticipare un po'e diciamo alle quattordici e quarantacinque al massimo l'apertura del pomeriggio con il contributo video di Paolo Gentiloni e l'intervento on line della nostra segretaria nazionale ICI e lisce anche subito dopo con la tavola rotonda dedicata in particolare a ciò che può fare la Regione Friuli Venezia Giulia
In questo contesto lasciamo il posto
Alessandro
Sì
Prezzi
Probabilmente
Sì
A pochi anni occhiali senza occhiali
Sì penso di sì
Sì perché c'è la traduzione
Allora il buongiorno a tutti so che che siamo senza respiro non vi lasciamo
Come dire nemmeno lasciare la sala però mi sembra che abbiamo reso
Con la giusta intensità
Questa occasione
Io sono stata invitata da Gianni spero di condurre come detto con sapienza
Quindi mi limito a a fare un passa parola volevo solo ovviamente tutto quello che avviene qui tutti i temi trattati mi trovano
Da triestina molto molto interessata perché io sono della generazione che ha vissuto con uno una sbarra ha vissuto col sul confine e con la sbarra del confine
E uno dei momenti più emozionanti della mia vita è stato quando mi sono fatta fare una fotografia a Gorizia
Io che aprivo la sbarra
E è stato un momento emozionante perché significava quello che finora diciamo io avevo sognato per anni era quella sbarra che si doveva aprire e e che dietro c'era una scelta la scelta di una generazione che ha sempre pensato che quella sbarra non dovesse esserci che magari la frontiera si ma non la sbarra
Il disagio che proviamo fosse molto più forte quel Trieste in Regione è che come dice Provenzano la finestra si sta chiudendo e che queste sbarre in qualche maniera le senti tornare e queste veramente un o un pericolo per la civiltà per per bisogno dall'Europa di cui Paglia ha parlato siamo passati brutalmente lo dico da Colorni a Orban
No
E non dobbiamo permetterlo quindi io spero che queste discussioni servano anche a rimettere in moto molta più partecipazione su questi temi una preoccupazione chiudo le giovani generazioni noi siamo stati molto europeisti chi nato sul confine in maniera particolare
O o la l'ansia che le le generazioni di adesso
Non abbiamo lo stesso rapporto con l'Europa e questo è un punto assolutamente centrale di tutte le battaglie che si devono fare perché se loro non credono più nell'Europa se i giovani cominciano a a coltivare stimolati da politiche
Nazionaliste coltivare un un un sogno di di identità identitario securitaria o allora è persa la scommessa quindi sono temi molto importanti allora se ho ben capito perché improvviso per nel senso che
Non sapevo di dover essere coinvolta noi iniziamo con l'intervento dell'ambasciatore Pietro Benassi un intervento in video che può andare quindi
Giorni a Buongiorno ambasciata morto
Si sente la voce fissi benissimo vada
Benissimo intanto ringrazio per l'invito ricevuto dai dirigenti del Pd a quale ho aderito con enorme piacere anche per la possibilità di discutere assieme a un partner veramente di alto livello
Ma procedo per flash data anche il titolo a dell'intervento l'attesa troppo lunga a sulla prospettiva dei Balcani perché per citare la nota nota nota frase
In realtà come è stato detto da chi mi ha preceduto dello stallo a partire dal due mila e tredici dopo
L'adesione della Croazia fino ad oggi effettivamente in quell'area dalla produzione di troppa storia siamo passati alla reiterazione dell'ANPAS
Questo è quanto è accaduto negli ultimi undici anni a fronte forse di promesse dell'Europa ad impegnarsi
Non realizzati appieno ma anche di promesse e di alcuni dei paesi dell'area a riformarsi parimenti non
Realizzate appieno un'analisi ha della regione strategica più che mai
Solo apparentemente oscurata dal conflitto in Ucraina ma realtà tornata alla ribalta
Proprio per l'elemento di continuità tra Mar Nero e Mar Adriatico l'elemento di continuità alla famiglia essa della NATO e l'area della delega tutta ci fai realtà prendere atto del fatto come appunto è stato già detto che osservare l'andamento di questa Regione ci dà più la dimensione della necessità che non delle opzioni da da scegliere con calma
In quanto ogni singolo Paese bisogna anche e dirlo con una certa franchezza
Ci interessa et al tempo stesso opportunità ma ci presenta anche difficoltà
Non non marginali in cui occorrerà a bere una visione strategica in una rapidissima carrellata della situazione intanto abbiamo la novità di poter confidare nella prossima decisione del Consiglio europeo di giovedì e venerdì della prossima settimana
Di aprire i capitoli negoziali con la Bosnia Erzegovina
Bosnia Erzegovina che effettivamente si è impegnata in un processo di riforme che è stato valorizzato e approvato dalla Commissione europea a fronte come sappiamo bene di una componente sarà ex caserma all'interno della Bosnia Erzegovina e in particolare
Dell'azione del presidente dopodiché che anche nel dialogo facilitato con l'Unione europea ha fatto registrare più di una frizione anche e su questo torneremo più avanti
Per una ambiguità a voler essere generosi nel pozzo nel posizionamento non sia ucraina in considerazione della guerra
Il dialogo ma il dialogo comunque acconsentito una decisione che è importante è quella di giovedì e venerdì
Il prossimo del consiglio europeo e prendiamolo quanto meno come il simbolo di un efficace ripartenza
Parimenti difficile il dialogo fra Belgrado pubbliche Pristina inutile nascondersi sto sia per le iniziative unilaterali di Alan Curtis sia per la posizione pontifica
Del presidente Bush cc è realtà tutto rimane concentrato in questa sorta di tensione frustrazione della comunità Noorda
Ha del Kosovo e speriamo che le quattro municipalità a maggioranza serba possano vedere quelle elezioni che preparino un po'il terreno per un dialogo ma più importante il Montenegro è un caso direi virtuoso perché un governo europeista fortemente intenzionato ad andare avanti nelle riforme è stato un chiaro salto di qualità dopo l'esperienza di molti anni di Djukanovic era potrebbe rappresentare in un'ipotesi di medio termine il primo esempio virtuoso di adesione qualora come largamente da prevedere
La visione di questi Paesi non potrà venire informa graduale e per tappe chiudo rapidamente la Macedonia del Nord invece purtroppo è sottoposta a dei veti incrociati
Sia di Brescia che di Bulgari via Macedonia Albania la Macedonia per questa
Sua lentezza
Nella riforma costituzionale che garantirebbe tutele alle minoranze Bulgarelli tesa che messa a rischio dalle prossime elezioni
Dove i sondaggi danno in testa un partito nazionalista che di questa riforma costituzionale non vorrebbe sentir parlare l'Albania che pure è un Paese a noi particolarmente vicino a in presenza di una forte polarizzazione Interna e anche l'Albania delle scadenze
Orali che ne provocheranno incerto passa per Inesi
Molto rapidamente come bisogna porsi come Unione europea e come Italia a fronte
Di fronte a questa realtà ripeto attuale ancorché complicata dalle opportunità ancorché irta di difficoltà
Ma l'Unione europea non può che proseguire un dialogo che però deve vedere alcuni Paesi leader nel tracollo altrimenti la competizione lascerebbe il posto la collaborazione e questo non posso non vedere il nostro Paese che in esista assolutamente in testa nella nel tentare un'azione di questo genere come papà trainata però siamo stati caratterizzati anche in una sorta di approccio by partisan con l'area indipendentemente dalle con appiopparli native l'apertura verso il negoziato con questi Paesi tarassaco sta con favore da parte dei governi italiani
Anche qui abbiamo fatto una serie di promesse a medio termine quasi mai supportate da politiche efficaci esistente nel Breve quando invece occorre fare assolutamente il contrario occorre conciliare una visione lunga con però una capacità di risposta che sia anche modulabile nel Breve termine
E perché per quanto riguarda l'Italia
L'Italia che ha bisogno di fronte all'opportunità di definire prima tifiamo
E poi decidere che cosa facciamo
Deve prendere coscienza dell'esistenza tentino di due vincoli esterni
Che ci hanno lasciato sopravvivere con una certa passività dal dopoguerra a oggi uno è stato il vincolo transatlantico che ci ha consentito una sicurezza a basso costo
E l'altro è stato il vincolo europeo
Che ci ha obbligato periodicamente a volte con efficacia a volte meno a fare quelle riforme che la politica interna non riusciva né a definire ma né soprattutto a imporre all'opinione pubblica
Il venir meno di questi due vincoli
Se o o per diamo un aspetto positivo non può ingenerare e Terror vacui la paura di rimanere da soli e di non sapere come andare a parare nei prossimi mesi anni
Un approccio invece un pochino più costruttivo dovrebbe far rilevare la possibilità di acquisire finalmente un ruolo nell'area
Che è proprio l'attenzione calante degli Stati Uniti nel Mediterraneo
E il favori di Washington atti da parte nostra sia via dovrebbe consentirci in una ideale divisione dei compiti europea che in un modo o nell'altro dovremmo assumere sia nel Baltico
Sia nel Mediterraneo e sia nella faglia di rottura Oddi divisione
O di contrapposizione anche questa faglia esiste anche all'interno della NATO fra paesi occidentali e paesi mediorientali dovrebbe darci il cui ruolo del Mediterraneo
Di cui paghiamo
Fortissimamente il sette Bette l'arretramento americano sin dalla primavera araba in Tunisia del due mila e undici
Questo cosa ha comportato dal Mediterraneo ai Balcani dalla Libia alla Siria a da la componente musulmana della regione balcanica a tutta quell'area che va da Trieste fino ad Algeri per non parlare di per abbattere
E
La graduale presenza di paesi non tutti amici di in particolare Russia e Cina
Ma anche gli Emirati ma anche l'Arabia Saudita e è non ultima per importanza ma anche per possibilità di convergenze la Turchia come agire da parte nostra l'impegno del governo italiano come è stato anche detto prima di me si è sia connotato sicuramente con una forte attività diplomatica è apparsa però un'attività diplomatica che a una serie di riunioni non ha dato l'impressione di far seguire una strategia definita sia di medio che di lungo termine
L'attività diplomatica importante ma deve essere supportata politicamente eletti in del professor supporto lo punto di vista economico e commerciale deve fare sistema
Con accordi fra impresa e università centri di ricerche e pubblica amministrazione che non cito a caso perché nel Friuli-Venezia Giulia potrebbe essere un caso di scambio non marginale con alcuni Paesi dell'area abbiamo sì il Gruppo Amici dei Balcani l'ultima riunione
C'è stata il cinque febbraio a Roma cioè vi fanno parte diversi Paesi dell'Unione europea Italia Slovenia Croazia Austria Repubblica Ceca Grecia Slovacchia
Che il gruppo di traino all'interno dell'Unione Europea che mira anche a sorpassare quelle resistenze un po'paradossali di Paesi come la Germania che pongono una serie di precondizioni agli avanzamenti
Di adesione ma al tempo stesso ci scavalcano come volume di investimenti tranne che in Albania ormai note e in Croazia ormai non si era un po'in testa e nessuno di questi Paesi che fino a sei sette anni fa
Ci vedevano primi partner dall'interno della regione
E nel dialogo con l'Europa sicuramente il Gruppo Amici dei Balcani come riferimento di Paesi può essere un punto di riferimento importante dal punto di vista strategico che tiene assieme la componente militare economica ed energetica
Sarebbe per l'Italia importante col legarsi in qualche modo con le l'iniziativa cosiddetta del primario ma c'è tra Polonia Romania Romania Croazia iniziativa trainata da subito da un uomo Citton
Che vede nel collegamento strategico in infrastrutture energetiche digitali e dei trasporti
La possibilità di integrare appunto tutta l'area è questa
Ma della regione che però ci vede sbilanciati nella nella componente adriatica un aggancio di questo genere darebbe delle ottime opportunità
In termini di infrastrutture di collegamenti di tutti i tipi ripeto dai cavi da digitali ai collegamenti stradali ferroviari ed energetici anche qui in particolare per i porti di da Trieste Taranto
E quindi perviene in questo collegamento l'unico paese diciamo fra i nuovi entrati
Però a sostituire una presenza europea italiana più forte negli ultimi anni che è quello di trovare anti avviso crescenti convergenze con la Turchia
La Turchia un Paese dal quale si lega un interscambio economico forte ci lega un interscambio di varia natura che pur nell'ambivalenza e né la politica né ottomana Vierne Logan in qualche modo non è mai venuto meno in questi anni
Si può realizzare una sostanza accettato l'edizione dei compiti sia nell'Adriatico ma soprattutto nella parte centrale del Mediterraneo non può far pensare alla Libia
Dove la Turchia di fatto già sostituito in occasione del conflitto fra Tripolitania Cirenaica
Questo tipo di collaborazione può essere funzionale anche ad utilizzare la Turchia come il paese diciamo maggiormente dialogante con quell'area Brics che adesso ci vede connotati nella battuta del welfare addensa deve essere all'Occidente contro il verso il mondo che purtroppo riferendomi a quanto è stato detto prima
Mi vede un pochino perplesso sulla capacità nei prossimi mesi di di Mosca per al mondo che Putin è isolato
Perché purtroppo Putin non isolato e quindi in quello che noi dobbiamo cercare di fare prima di operare qualsiasi tipo di pressione che abbia almeno dal punto di vista della narrativa un carattere vincente nei confronti della federazione russa e quella effettivamente di prendere a piene mani le sfide cui siamo confrontati
E su questo posso non posso che agganciava mia quanto è stato detto prima siamo di fronte attrezzi transizioni micidiali climatica digitale energetica una transizione micidiale in termini di difesa una transizione complessiva e globale che è strategica dettata proprio dal crescente isolazionismo americano e dalla prospettiva in caso di vittoria di Trump a novembre di ogni assoluto a sulla bara isolazionismo nell'area questo per noi
Ripeto può essere un'opportunità si è finalmente definiamo qual è il nostro interesse nazionale che devo dire che nel nostro dibattito
Interno e nella vita modesta espressi esperienza quarantennale da diplomatico spesso è stato trattato con troppa timidezza
Ma una volta definito con adeguato dibattito pubblico in particolare parlamentare l'interesse nazionale dopo di che va declinato
E se la prima fase è stata difficile la seconda raramente si è vista
Ora far fronte a queste quattro ma macro transizioni implica in una formula secondo la mia modesta o opinione ma sono in buona compagnia
Quando autorevoli commentatori te l'unico modo per noi per recuperare sovranità aldilà di inutili slogan
è il paradosso dell'accettazione di sovranità noi possiamo recuperarlo soltanto sfuggendo Massimo per impegni intoppi anch'
Il europea
Lo stampa perché so o lamenti intestini fuggendo al massimo per il superamento almeno in determinati casi dell'unanimità nel processo decisionale della UE noi possiamo superare e garantiscono un minimo di sovranità solo nella misura in cui saremo in grado di condividere la sovranità residuale altrimenti la cosiddetta sovranità da difendere
Grazie al collega
è proprio e irrecuperabile mi sentite sia adesso sì o no alla vediamo malata la sentiamo ambasciatore
La seconda o può vudù
Concludono così la praticamente
Ecco c'è adesso la media è ente appena concludo molto rapidamente evidente che qua venuto dirette in Europa con le ultime col più inseriti e tutti Germania patto instabilità a complicare la vita on insiste e in un momento di questo genere corre il rischio di non di non abbeverare il cavallo come dicono gli economisti è e deve deve deve entrarci come la nuova Commissione europea è risultato che scaturirà dalle elezioni
Senza una situazione che in difesa di un presunto sopra animismo noi invece marce Remo velocemente verso l'irrilevanza
Un'ultima considerazione che non va negata perché è presente e tocca anche l'Area
E la bella città di cui in cui oggi stiamo discutendo
Tra gli non tra gli spoiler del processo di allargamento e Balcani abbiamo o eletta quali
Su tutti
Cina e Russia ma abbiamo dei consistenti se poi il in non statuali
E mi e mi riferisco alla amplissima gamma di traffici illeciti che lungo la rotta balcanica attraversa anche il nostro Paese attraversa anche il Friuli Venezia Giulia come è stato ampiamente riportato anche relazioni del Governo al Parlamento e si parla di traffici di esseri umani traffici di armi traffico che traffici di droga soltanto parlare chiaramente
Le conseguenze del conflitto nella ex Jugoslavia in Ucraina parlano sei milioni di pezzi
In giro immani non statuale la possibilità di dare un contenuto virtuoso alla nostra collaborazione può anche essere funzionale a dare un contributo maggiore a un ritorno alla legalità e alla trasparenza credo di aver abusato del vostro tempo mi fermerei qui grazie
La ringraziamo
Sì ma
Grazie ambasciatore a un un straordinario affresco ed ha una capacità di sintesi invidiabile credo che invece abbia servito molto la la sua la sua sintesi a a farci chiarire come stanno le cose c'è per il momento da quello che ho capito
C'è molta attività diplomatica c'è un ruolo che l'Italia può giocare ma manca la strategia il famoso esistenzialista chi siamo dove andiamo se non rispondiamo a questo non combina Remo niente di di utile e quindi è molto interessante quello che ha detto mi colpisce anche il fatto della difesa della sovranità che dovrebbe interessare anche questo governo cedendo dei pezzi di sovranità quindi l'unico modo di difendere la la sovranità italiana
E anche quella omaggio di altri paesi è proprio fare una politica intelligente di cessione della sovranità sui temi da dividere con con gli alleati con gli altri Paesi grazie moltissimo ambasciatore
Grazie alla sua testimonianza né o dunque avremmo la una traduzione simultanea
Perché adesso diamo la parola a consecutiva hanno consecutiva mi sono sbagliate
Danni è duplice che è stato ambasciatore della Croazia in Italia e quindi
Sì
Mica
Annoto secondo sloveno apparsi Vargas evocatore volete grazie mi consente però di parlare in italiano va bene
Dunque io vi tenterò di esporre il mio punto di vista al di fuori di ogni istituzione io adesso in segno all'università dunque sono un tiratore scelto libero come si direbbe cane svincolato
Dunque per essere più succinto ho tentato di riassumere il mio intervento in ventiquattro tesi
Non le diciassette tele sulla guerra e pace divenne Emma in ventiquattro proposizioni primo dopo un periodo di entusiasmo dopo la caduta del muro di Berlino l'allargamento dell'Unione Europea
L'Europa purtroppo ha perduto la forza della spinta e dell'influenza dei valori e delle dell'unione della democrazia
Del pluralismo come ho un'attrattiva e come forza integrativi Jean
Questo purtroppo è stato causato da una reazione sbagliata di una parte dei membri dell'Unione Europea cosiddetti Paesi virtuali
Con a capo la Germania che si sono garanti esausti dalla fatica del allargamento Euro esausti anche dalla dai Balcani occidentali e questo è era naturalmente uno sbaglio che noi oggi ne paghiamo le conseguenze
Seconda attesi l'unione europea intervenuto con successo moderato come si dice nel linguaggio diplomatico che vorrebbe dire non troppo nelle guerre jugoslave
Ma quegli accordi che l'unione europea riuscita a mediare e anche a imporre
Vengono purtroppo venivano e vengono applicati in una maniera incompleta è ambigua
Dunque promesse non realizzate
Il follow up cioè il prosieguo che non c'è oppure c'è solo parziale e questo purtroppo ci porta ad una moltiplicazione di problemi e conflitti che oggi li vediamo
Palesemente
Mi riferisco per esempio ai cosiddetti raccordi di Brussel del due mila tredici quando per il Kosovo preso l'obbligo di organizzare e di fondare la comunità
Dei comuni serbi nel nord del del Kosovo e non c'è stato mai realizzato immaginando oggi in che situazione differente
Ci avremmo trovati oggi se questo fosse stato applicato o come anche prendiamo un'altra analisi gli accordi di Minsk del due mila quattordici gli accordi di Minsk due secondo
La tesi numero tre il virus
Delle non nazionalismo è stato zittito
Ma sta ritornando non è stato estirpato e i problemi irrisolti fomenta hanno di nuovo un'atmosfera di confronto dei nazionalismi e anche nel linguaggio geologico che ancora divide gruppi etnici e nazionalità
E accomuna continua evocazione della guerra e costanti il segnale Guareschi che possono portare ad un'altra implosione della regione dunque abbiamo sotto la superficie c'è una borraccia che ancora viva e che può
Prendere fuoco
Basta un errore un incidente per scatenare delle reazioni fuori controllo e questo è una situazione molto delicata quarto
A differenza del congelamento dell'allargamento dell'Unione europea nei Balcani occidentali
Si è mostrata più efficiente l'integrazione di integrazione effettuale come direbbe Machiavelli del mondo della criminalità
Del del mi monti quelli sì che si sono integrati molto bene
A dispetto e a dispetto dei governi che purtroppo sono ancora arresti oppure quando partecipano in questo processo partecipano come avremo noi diretto con
Qualcosa intanto
Quinto
L'offensiva russa e ucraina riporta purtroppo i Balcani occidentali al centro dell'agenda geopolitica mondiale
E cambia radicalmente il contesto regionale
Tipo di pericoli montano di una riflessione di questo conflitto e dei riverberi di questo conflitto nel quadro tipo questo
Di questo diciamo così buco bianco che rappresentano i Balcani occidentali nell'Europa
Sei
Le cinghie di trasmissione dell'influenza russa sono in primo luogo la Repubblica serba
La Regione verrà della borsa del ceco ovina
La regione bosniaca in generale maggioranza Serbia
E vediamo che anche la Cina tenta di insinua
Sì con investimenti prestiti e condizionamenti
Vantaggiosi per quelli che ricevono ma che hanno sempre und ecco che purtroppo saldi
Egemonia e di influenza politica molto subdola recondita campo della Croazia devo parlare naturalmente la Crovace Flick
E devo rivolgere la critica verso il nazionalismo curarlo e tutti quei aspetti patologici della politica croata
Si è visto in due Investimenti maggiore il cosiddetto Ponte di nuovo il un ponte il ponte di Sabbioncello Coppelia scelse e anche adesso
I cinesi hanno vinto un altro concorso un'altra competizione per costruire una strada molto importante e tutto questo con naturalmente
L'approvazione dell'Unione europea perché l'Unione europea non ha trovato tanti soldi e tanti fondi per aiutare queste questi investimenti
Dunque
Sette
Emersione di autoritarismo personali essa
Un culto dell'uomo forte purtroppo
E all'infinito del infinito del
No e rifiuto del pluralismo
Si tratteggia hanno i confini di una nuovo modello autoritario che poi sarebbe anche influire negativamente sull'Unione europea
Non proprio di Tito il tipo di Viktor Orban ma molto un autoritarismo molto autoctono e purtroppo anche molto subito
Tesi numero otto gli accordi di Dayton hanno disegnato purtroppo un Dedalo istituzionale
Una colta unica nel mondo con centoquaranta ministri fra tredici Sammy autonome identità territoriali un labirinto
Per rendere in dispensa abbina il compromesso fra gruppi etnici
Impedendo il predominio giusto di un'etnia però questo questa situazione questi accordi
Hanno funzionato all'inizio ma adesso sono una camicia di forza per lo sviluppo della Bosnia come uno stato efficiente
è uno Stato fattuale
Il gruppo che ha che ce l'hanno nemmeno
Trovato un accordo sulla produzione della Costituzione
La cui versione ufficiale resta in inglese come una Giunta ai trattati di detto l'Alto rappresentante della comunità internazionale purtroppo
Esposto al boicottaggio non solo da parte dell'entità serba cioè dalla Repubblica serba ma anche da parte dei vari gruppi etici quegli altri due gruppi etnici che ad che vivono in Bosnia e poi l'altro rappresentante
Che è stato non solo contestato
Guarda caso vengono questi alti rappresentanti vengono dal mondo germanico sono vostri viaggi oggi tedeschi
Oppure slovacchi come uno ne è stato ma mai non è stato scelto uno che potrebbe
A priori essere più appropriato per questa regione cioè un italiano
Invece gli italiani sono molto attivi diplomatici italiani nere organizzazione internazionale come lei l'OSCE e altri
Meccanismi di monitoraggio ma non
Come alti rappresentano altro rappresentante della comunità internazionale e perciò e qui naturalmente dirette la mediazione italiana è stata una delle mediazioni
Più efficaci però purtroppo questo non si è tradotto in un decisione istituzionale nove
Ambasciatore mi scrisse nel tratto sono preoccupata per i ventiquattro punti e rispetta la scaletta non si non si preoccupi allora solo vollero nove
La Bosnia ai Balcani e sono lo specchio di un conflitto più profondo che oppone sistemi di valori alternativi è incompatibile
Da un lato il riconoscimento di ad ogni individuo della stessa dignità umana alla difesa del pluralismo dall'altra una visione realista cioè incentrata attorno a principi collettivi
Della Nazione del gruppo etnico dieci
Sistema di corruzione strategica un mondo dei clienti che controlla i punti nevralgici del Paese in Bosnia
Secoli ma in Serbia ma anche in Croazia dunque doc dove abbiamo una corruzione non come patologia ma come una malattia endemica che purtroppo
Come il Covent sta ritornando in forme più acute undici nella scacchiera internazionale ci sono anche le ambizioni né ottomane neo ottomane un elemento decisivo di questa strategia
E il fascino dell'uomo forte
Dodici
Il conflitto congelato nel Kosovo e il nazionalismo kosovaro ho già detto gli accordi di Bruxelles che non sono stati realizzati e che
Contribuiscono alla crescita della fiducia
Sale all'attenzione che fomenta scontri e violenze tredici una pace senza pacificazione senza riconciliazione la pace nei Balcani riposa sul contrasto fondamentale fra retorica guerresca
Perpetuata dei dirigenti le condizioni strutturali e demografica economica
Dove il sentimento di un declino diventa un antidoto
Involontario della guerra un paradosso
Quattordici
Lo svuotamento dei Balcani i Balcani dal tempi della fine della guerra sono stati svuotati per diversi milioni di abitanti chi fomenta allora la paura i la mentalità
Vero cosiddetto della così Totti sostituzione etnica
Vogliamo solo la Croazia nel mille novecentonovantuno avevamo quattro virgola otto milioni di abitanti adesso ne abbiamo tre virgola otto
In primo luogo c'è stato l'esodo dei serbi durante la Operazione Tempesta poi c'è stato ci sono state pari e soldi
Esordì naturalmente da lei
De dei dei come si dice della persone più qualificate che sono andate a trovare la fortuna
In Europa non trovandola nella propria nella propria terra quindici
Il sistema vascolare delle società balcaniche e corrotto fino all'ultimo capillare e lo dice Dragan il reality
Un lo scrittore servio serbo in un romanzo che si chiama buona via vola via e il nome di uno terzi umano
Della mia città dove si svolgono differenti differente tragedia
Dunque tutti hanno le mani nella marmellata coi ritenerla passano dai rappresentanti di condomini impiegati ispettori comunali fino ai presidenti dei consigli di amministrazione Consigliere di Stato ministri
è una piramide fatta di mimica sussurri segreti percentuali e bustarelle tutto si può comprare e tutti ci sono dentro e questo fenomeno è chiamato la cattura dello Stato
Sedici sono divisi stati divisi però mafie unite nella nei Balcani occidentale i confini la frammentazione politica la spezzettatura in tanti piccoli Stati
E l'assenza di una vera e propria cooperazione regionale hanno trasformato le organizzazioni
Nel
Uniche strutture davvero internazionali della Regione sono queste il crimine organizzato invece di inibire o limitare il loro sviluppo in confine mi hanno favorito la crescita
Come ha detto Jean-Jacques Rousseau l'uomo ha creato i confini e poi confini hanno modellato l'uomo
E hanno creato dei confini anche nella mentalità dell'uomo diciassette
Nazionalismo corruzione e crimine organizzato e crisi demografica non sono prove insormontabili altri palesi dell'Europa centrale sono riusciti comunque ad andare avanti
Abbiamo purtroppo il basso tasso di partecipazione elettorale una sfiducia nei Parlamenti che solo il sintomo sinto me della crisi tra democrazia la delusione degli anni Duemila alimenta una spirale autoritaria ex alla democrazia finisce col tradire le aspettative di
Di cambiamento allora bisogna ritornare all'ordine questo era ideologia di quelli al potere diciotto
Lavoro di mediazione dell'UE e la prospettiva di adesione all'Unione europea è un antidepressivo per sostenere il morale dei paesi dell'Arezzo Regione la candidatura dell'Ucraina e della Moldova non hanno fatto che
Anni in mare la frustrazione della regione
Aggiunge come una aggiunta del di della situazione di perdita della prospettiva diciannove pone al centro del dibattito la questione della democrazia e dei Balcani
Dovrebbe diventare lo strumento per arrivi rivitalizzare il processo di allargamento della regione
Al Paese di Balcani bisogna autenticamente offrire la piena appartenenza all'Unione e in cambio spinge spingere per una Democrito cessione dei regimi venti bisogna ricercare nuovi interlocutori guardai agli sviluppi dalla società
Cercando di accompagnare la loro democratizzazione
L'allargamento e con uno strumento di cambiamento politica e non fine a se stesso perciò bisogna attenere i canali di comunicazione con chi davvero vuole cambiare le cose
Ecco e intesa altri in questo momento sono le organizzazioni nella società civile dei cittadini i gruppi che si impegnano contro la corruzione per l'ambiente sono e di dare visibilità alle forze di cambiamento ventuno
L'UE asta Unione europea ha stanziato più di nove miliardi di euro per lo sviluppo economico della Regione per il periodo due mila ventuno due mila ventisette
Però bisognerebbe concentrare il finanziamento su Cardini politici
Introdurre forme esplicite di condizionalità che vincolino l'effettiva erogazione di finanziamenti alla realizzazione di progressi sul piano democratico e dello stato di diritto
Ventidue il processo di allargamento dovrebbe essere il principale strumento di stabilizzazione della regione
Sembra avere un nuovo spaccio slancio unicamente dopo le minacce russa sui Balcani che hanno amplificato i rischi di una penetrazione di Mosca nel territorio
Le opinioni pubbliche della Regione guardano all'Italia con simpatia è atteso c'è uno spazio politico da sfruttare con costanza tatto e coraggio e sono sfide politicamente complesse e rischiosa
Tutti i Paesi dell'Unione europea l'Italia e la più ben vista dei Balcani occidentali
A Belgrado ad esempio durante il bombardamento l'Italia è stata l'unico Paese dell'UE che non ha chiuso la sua ambasciata durante il bombardamento venti tre
Per sconfiggere il nazionalismo e nazionalismo sappiamo quale relazione a verso il patriottismo autentico Masini ha detto che
La relazione del patriottismo verso il nazionalismo eccome la religione verso come si dice
Considerato
Occorre revisione verso quando superstizione
O meglio Benedetto Croce che ha detto che il rapporto del del patriottismo verso il sionismo e come l'amore verso la lussuria pure l'amore verso la gelosia verso la gelosia è verso il femminicidio perché il nazionalismo uccide la propria patria
è quello che arreca danni maggiori alla propria parte per combattere la corruzione bisogna attaccare corrotti per controbattere l'influenza della Russia e della Cina
Ed è neo otto umanesimo bisogna rendere trasparente il dibattito politico l'informazione
La stampa libera e inibita è il cardine della democrazia S proprio alla stampa libera sono sotto attacco dei neo autoritari dei autocrate
La diplomazia e la politica dal sole non sono sufficienti
La grande diplomazia in auge nei Balcani
Negoziati multilaterali e conferenze
Sperimentazioni speciali a porte chiuse tra il leader non possono avere la efficacia come una comunicazione capillare con i cittadini
Gli strumenti utili possono essere ma insufficienti bisogna coinvolgere la società civile in tutti questi Paesi
Dei Balcani occidentali non ha detto un presupposto per preparare le nuove generazioni alla democrazia non c'è l'educazione civile
Immaginate solo in un posto alla Città di Fiume ha varato un programma di educazione civile nelle scuole
E questo è una grande lacuna
Dunque educazione civica informazione libera zinco
Aumento degli oligarchi nostrani i cosiddetti tagli punto e il loro modo di pensare il business gli affari e dunque ingaggiare un proficuo dialogo con quelle società
Ma questo vorrebbe dire anche
Un stimolare una cittadinanza attiva purtroppo l'assenteismo ciò che si ne nelle elezioni è troppo alto e purtroppo qui
Bisogna ricordare che la Repubblica di Firenze nel tempo del Rinascimento
La Repubblica di Venezia e anche la Repubblica di Dubrovnik Dubrovnik imponevano delle grandi multi a quelli che non andavano a votare nei Consigli maggiori naturalmente
E questo era un il metodo anche di stimolare i cittadini attivi è ventiquattro alla fine evitare il pagamento della guerra in Ucraina farebbe tutto per far partire nello stesso tempo con la solidarietà necessaria con l'Ucraina un negoziato per una tregua per un cessate il fuoco per una conferenza internazionale sulla pace
Meglio negoziare come dice su un su un secolo che fare la guerra un giorno solo e io lo produco io parlo e dico questo
Proprio prendendo in considerazione l'interesse dei Balcani occidentali che possono essere la prossima tappa di una guerra in Europa grazie grazie
Grazie ambasciatore
Grazie ambasciatore ad un'officina è facciamo una piccola inversione e adesso do la parola a Danilo più utile come sapete già presidente della Slovenia ed ex segretario generale aggiunto per gli affari politici del nonno
Non so se ha anche l'un ventiquattro punti però per par condicio invece è autorizzato
è un po'l'AVEPA nemmeno con sommo per torce
Un cordiale saluto e io però soltanto cinque punti
Tutto da condotto nel garage
Non è preparato la sul G8 lenti Moya perspex attiva Crociani anche Sodano ex alla pratica tra aspra Vespa spesso da Servio prese nel suo Venier
Pre tempo ha sempre nasce del giovane orco nel senso che l'hanno un vocabolario Sgorbani mettemmo a mensile Menardi
Le armi a prospettiva e perspex timbrare le attivamente alla tematiche che stiamo trattando si basava sulla mia esperienza in quanto presidente della repubblica di Slovenia
E per la mia temi tredici anni che ho vissuto a New York quando ho trattato di aspetti globali e quindi o fisso da luogo trova su questa tematica
Toso ha reato l'oceano distanziò giudicando il suo venne della Global no inglese Anna Proclemer barca ma in Europa scrivanie sicché decimo
Questo crea una distanza il fatto più viva in Slovenia vedo le cose le le guardo vivo in quanto anche dal punto di vista globale seguono agli aspetti proba Lima guardo verso i Balcani Motus etico
Voi petto scappano Hassler vicini con Paul povero Presena Cracco
Però la Tosca tale Ronzoni azionario dopo l'orario poté ancora invece per la de sedotte mais le Obodo ovvie Crise in Stati Marzia
La io punto presenterò la mia prova il mio punto di vista il sequestro diviso in cinque punti il primo punto riguarda alla strada situazione della dimora UPEA
Al fatto che l'Unione europea ha vissuto una crisi una stagnazione di una decina quindicina d'anni
Sì e due per ma il silenzio Sisto il dilemma crisotilo Drugo fin Ancilla mica razzista cassa strada strana s'aspetta i prezzi Visca in Europa Scaloni autenticata sull'onda politici stabilirà
In questi quindici anni circa l'Unione europea ha vissuto diverse crisi la crisi finanziaria poi migratoria
Poi sanitario nuovamente migratoria e in fondo la politica non è riuscita ad a una risposta a queste questa crisi
Droga toscano Hassler ne ha
Oroscopo ogni assessore Menia potrà rivolgo al nervo ucraini
E si proietta mi ero proiettivo M
L'Unione europea quanto riguarda il secondo punto cambia cambia in base a alla sulle rapporti per sull'Ucraina da una politica di pace a una politica di guerra
Questo bene allo scopo l'avevo grottesco neo previsto a settembre letti sono Rusconi ora sul medico Proietti Nehru
Da annessioni Adamo se vuol coprire BPN ceppo vietate censore Vanessa Euroscore mio acquario Audisio Vigoni ucraine
Noi quanto Slovenia siamo abbiamo aderito la d'unione europea o vent'anni fa
E all'epoca vedevamo l'Unione europea come un Progetto di pace ore invece disabili appunto nei confronti dell'Ucraina della situazione attuale il suo non è più un progetto di piace molto accettò sul progetto di guerra
Tre Teatro Oscar la Temple o ce l'hai Polo gennaio conservano Coscioni aspre Miniato droga centro yet si esprime in virtù di accende Niene Cherie cioè
E il terzo punto nel momento in cui la dell'Unione europea invia il suo progetto cambia anche il suo approccio per quanto riguarda l'allargamento della stessa
Maurice o progetti di ora Cirith fino Cremino Ucraina cocci ma nel suo lavoro Scaloni e vecchi una vedovella tre carnevaleschi stato senso epocale Locci Lanzo
Troppo poco ma sempre Menia problema esci eritree danno il signor Mora Volturno successe Botto scudi nocciolo processo Kostner
Tone Borsci ritrovo Tom boh e villaggi per il contrario alle scene a un po'al robot predefinizione Rin McCain ridefinisce lo European Union
La la se l'uno e l'Ucraina acquisirà lo Stato possa di Paese candidato all'Unione euro alcune tesa in The Queen dell'Unione Europea
Allora se questo questo avverrà la questa sarà la strada che l'Unione europea a prenderà allora non parleremo più di lerci mentre al ad allargamento
Bensì di comprime i King quindi ridefinizione
Torbide lavo Pondo ma droga ciascuno Dossi
In nippo Pondo manici al suo allievo Europ Sonia sposò bon dispersi tacciono rime che Euroscore mia da nessun caso nessuna co-sponsor mostri una reazione tre forme
Intanto mora musette codesto
Questo produce presuppone innanzitutto una diversa comunità Omo diciamo che l'Unione europea non sta mostrando la possibilità o le capacità di attuare riforme serie e in questo caso non riuscirà attacco attuare anche questo progetto T rimetti in calo
Sorella ancora il suo non monsignor Natalia Vanni stati un'ansia in mare che nel mare di una legislazione Europäische o niente quindi possiamo soltanto aspettare Anna continuazione dello stato installò enti anti e marginalizzazione tu non europea Toremar finalizzazione valga una resa sia lettere Broken context contro Hamas abbia aperta tesa
Se poi Raul Oprah Ciani e procera e a Baruccana Balkan scrive ciò che Cheney società nel suo grottesco è un'idea
Rispettivamente alla Stato e la situazione di marginalizzazione mi allaccio per poter a parlare del mio quinto punto dei pali cani
Di degli stati appunto dei Balcani che non sono ancora ha detto non ho ancora territori Unione Europea
Ve li quel veloce povera nega emissione sudore assume entro poche missili svedese senso vivace povera mentore assegni Mambelli collaudati
A riguardo è già stato speso molto molte parole molto il tema è stato trattato in modo approfondito e serio e io non avrei niente da aggiungere al riguardo
De pomposo Roma e non Stuart cioè Bayer pochi ghetti pochi Tethys Croce Vanni brucia oltre sa come capo al canale euro scomunicò tossire assume motociclo scorre Mattoschi consenso aveva propri da biglietto potremmo esempio politici fra svolgo in topo Menni d'amore obiettivi ma che donnina borsa Herzegovina in giorno Agorà Ciprì e per loro scomunicò
Chen prego subito
A certo tutti c'è un consenso unanime questo è ovviamente una cosa assodata
Che bisogna accelerare con il processo di allargamento dell'Unione Europea
Ai Paesi dei Balcani occidentali quindi è necessario iniziare da subito i la l'adesione quindi processi del di attenzione
Da parte della Macedonia della Bosnia ed Erzegovina e del Montenegro
Realtà ferito col sempre con loro abiti da debellate qua qua nasce Moccia assoluto né che persiste rime che sistemici Linda e tre Boraso metti dal serbo zattere prevale il Moro allo svago traditi lasciamoci Vanzo Apat ne che persiste Scream Nishi duo né credo resterà tutte la
Perché possano essere effettivamente garantita la tensione da parte di questi paresi e quindi potere stretti presentare paesi membri
Dobbiamo in qualche modo fare un movimento dell'unione europea
E non garantire soltanto loro lo status di paesi membri ma anche garantire loro una certa prestazione di tutela da parte dell'Unione Europea più otto in Cipro pubblico Pompeo
Orson Medea mi sembra dopo alias no
Col suo possiede nel suo nome nel servire in Kosovo
Toso sommo si pone il problema è che voto sette valli sommo stona poca Enia imbuto tra lì dal Ciad sa imbatte introduce Mimmo voce prediletti faccio una formula Velasco Billa specie
Penso che il termine tutela sia chiaro quindi non abbia necessità se necessario
Spiegando ulteriormente avrete forse notato che non ho citato i paesi di Serbia e Kosovo si tratta di due questioni a parte due capitoli a parte che richiedono delle deportazioni
Separate e per le quali è per ora non è possibile prevedere la durata
Con le copie mio Musocco vedo tutte temi un traliccio in sé carnivori mitragliato scomparso dal mondo
Ricoprì Pesco mozione ascesa del nuovo io cinque vite prepariamo che scorre sul nelle case foto povero attentissimo al collegio sotto prego chance
Io mi scusi se non parlo la l'italiano Mario grazie appunto all'interprete a terra a dare garantito la comunicazione avverrà spiegato vero comuni ovvero trasmesso il mio pensiero a voi
Allora grazie presidente
Anzi grazie fumava presidente circa
E è molto interessante quello che ha detto perché mi sembra di capire che l'hard larga mento viene vissuto l'aveva un po'detto anche la l'ambasciatore dubbi già come una terapia una oppure una terapia sia per i Paesi che nel sarebbero beneficiati ma anche per l'Europa per una per renderla più vitale visto che lei fa delle considerazioni di una Europa molto statica allora
Ah non si sente bene
Allora grazie di questo intervento e adesso la senatrice rodizio e aspettato qualcosa come donna mi dispiace Dini
Dovrà dannosa buongiorno a tutti ringrazio quanti hanno ideato evoluto questo importante momento di riflessione
Che no potrà determinare una svolta politica ma è straordinariamente utile per un confronto politico e non solo
Per provare a trovare una sintesi nel Complesso contesto a cui tutti aspiriamo
L'allargamento dell'unione europea ai Balcani occidentali
è stato citato più volte Demetrio Volcic voglio citarlo anch'io voi il check ha fatto conoscere al mondo ciò che ma fretta al per definisce come assunto cioè il significato storico che cioè manca un confine ben definito tra la Pinin penisola balcanica
E il resto dell'Europa intendendo la penisola balcanica come inizio di un mondo che ancora da alcuni viene considerato l'Europa selvaggia
Ma che di selvaggio e lo sapeva esprimere molto bene Demetrio Volcic aveva ben poco
Un'Europa sconosciuta ai più per le sue vastità per le sue complessità per le sue specificità per la sua dimensione valoriale di cui molto abbiamo già sentito oggi
Come bene ha detto Gianni Cuperlo Trieste
Città non più di confine ma ormai da diversi decenni città al centro della Mitteleuropa coro cioè via delle tre culture europee Perex se l'Amsa
Delle grandi tradizioni monoteiste che si coniugano nel suo entroterra vasto talmente vasto che io credo includa anche l'area da me
Mia nonna
L'unione europea come obiettivo fondamentale la promozione di pace ed è giusto lo ha sottolineato anche il presidente TIR
Determinante in questo necessario perimetro quindi mirare alla stabilità
E allora sviluppo economico nei Balcani occidentali con la prospettiva di un'integrazione dei paesi a noi così vicini in un contesto europeo
Per l'Unione sono importanti tutti i paesi membri ha detto in un dialogo con i giovani a Ventotene il presidente Mattarella
E ha aggiunto lo dimostra anche il rammarico per la lentezza con cui procede non l'ingresso immediato ma il processo di avvicinamento all'unione dei paesi dei Balcani occidentale
Il presidente affrontato di seguito le due categorie di Paesi dell'unione europea e dice
I Paesi piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di essere piccoli e che stanno faticosamente iniziando a comprendere di essere piccoli anch'essi ed è assolutamente condivisibile l'appello del Colle al cessate il fuoco hanno acuire tensioni che leggiamo oggi sui giornali
Consideriamo dunque che la sovranità di ogni Paese meramente illusoria
Deve adeguarsi alla sovranità condivisa nel contesto dell'Unione Europea per avere la forza ma anche la capacità di affrontare sfide e problemi che si fanno sempre più globali
La questione pandemica né esempio lampante così la crisi la crisi energetica o la risposta alle guerre vicina a noi
Il tema dei Balcani non è un discorso che affronto a cuor leggero
Soprattutto la sanguinosa disgregazione della jugoslavi è stato un percorso dolorosissimo per noi in una città così cosmopolita che ha vissuto a strettissimo contatto con la realtà jugoslava
E che abbiamo dunque distrutto in maniera forse più intensa di tanti altri
La Slovenia la Slovenia per prima a seguire la Croazia più simili per cultura gli Stati fondatori dell'Unione Europea sono membri effettivi dello spazio Schengen anche se forse è utile sottolinearlo elitaria del governo Melloni ha voluto imporre una chiusura della libera circolazione di persone e merci
Quasi a sottendere che i Paesi dell'area Schengen non siano tutti uguali dimenticandosi anziché il confine di Schengen si è spostato al confine tra Croazia Serbia e Bosnia
Va ribadito come l'Italia abbia partecipato attivamente al dibattito sul futuro dell'allargamento il suo ruolo di fondamentale importanza
Se per l'Europa la stabilità dei Balcani importante per l'Italia il privo le per il Friuli Venezia Giulia risultava essere determinante
Lo sottendono Raffaella Colletti e Dario D'Urso e li cito Resta oggi è da vedere se la rinnovata strategia di allargamento consentire consentirà una politicizzazione positiva del processo
E il suo distacco da logiche davvero esercizio burocratico l'ampliamento ai Balcani occidentali rimane per molti inclusa l'Italia la strada maestra
Per garantire stabilità e sicurezza alla Regione e alle uno Unione Europea
Dopo il niet della Francia il Consiglio europeo dell'ottobre due mila e diciannove all'apertura dei negoziati con l'Albania e Macedonia del Nord molte cose sono successe
La diffusione globale del copie è stato il primo durissimo colpo che ha interrotto le prospettive infatti il vertice di Zagabria
Non poté svolgersi in presenza e fu dedicato quasi esclusivamente all'emergenza sanitaria e la crisi economica
Definite in Piquet seguirono mai più lo scossone dell'invasione dell'Ucraina a scuotere tutti gli equilibri europei e mondiali
Quando si parla di allargamento si intende spesso le opportunità di crescita economica
Nel nostro caso si delinea anche un problema delicatissimo che continua a scuotere e a dividere
A Tirana Ursula fornita Pleyel lo ha sintetizzato i Balcani occidentali devono decidere da che parte stare
Dalla parte della democrazia e questa l'Unione europea ammicca e partner o se vogliono prendere una strada diversa
Dobbiamo dunque rassicurare i Paesi europei che stiamo guardando tutti nella stessa direzione
Per farlo un paese o i Paesi candidati devono adottare e attuare tutta la legislazione dell'Unione
E in questo l'Unione deve farsi garante anche con il supporto finanziario dell'attuazione delle riforme necessarie
L'integrazione europea e la cooperazione regionale sono in questo contesto in stretta connessione
è necessaria la collaborazione in vari settori tra questi
Va be'menzionato anche il proseguimento per le scusate il perseguimento dei crimini di guerra la questione transfrontaliera la lotta alla criminalità organizzata
La questione dei rifugiati sono questioni delicatissime che non ci dobbiamo nascondere
I singoli Paesi stanno raggiungendo le priorità imposte per l'adesione in maniera diversa anche dal punto di vista politico
Quindici anni fa la Serbia ha intrapreso il cammino verso l'Europa ma ancora non è stato superato lo scoglio appunto che già è stato citato del riconoscimento del Kosovo
Aleksandar Vučić a gennaio due mila ventidue ha mostrato un almeno apparente equidistanza Hallo scoppio del conflitto russo ucraino
Ma la normalizzazione dei rapporti con Pristina è un punto determinante per la stabilità dei Balcani qualche giorno fa il dodici marzo è stato reso noto un corposo rapporto dell'Intelligence statunitense
Nel campi Tolo conflitti e instabilità vengono menzionati la Bosnia Erzegovina e il Kosovo dove si teme un acutizzarsi dei nazionalismi si legge
Come attori Esterni potrebbero sfruttare le differenze etniche cito testualmente per aumentare e proteggere la loro influenza regionale
Può ostacolare una più ampia integrazioni dei Balcani nell'Europa nell'Unione Europea o nelle istituzioni euro-atlantica
Secondo l'ISPI Istituto per gli Studi di politica Internazionale le quattro elezioni anticipate in Serbia
Petto potrebbero anche e sarà il modo per procrastinare il momento di affrontare la questione kosovara prolungando di fatto lo status quo
Questo tempo prossimo venturo offre sicuramente avuto Ciccio anche un extra Time vista la prossimità delle elezioni europee e quindi della nuova Commissione europea seguite dalle presidenziali degli Stati Uniti
La risoluzione della questione del Kosovo costituisce dunque una chiave per una maggiore garanzia di stabilità nella regione balcanica e nel contempo di un maggior di una maggiore integrazione dei mercati europei
L'export serbo verso Germania Italia assieme ad altri paesi è un europei e aumentato del cinquecento per cento negli ultimi quindici anni
La Germania e l'Italia sono anche i primi partner per importazione dei beni
In totale del Investimenti del presi UE in Serbia ammonta al cinquantanove per cento non c'è però solo l'Europa
Durante la pandemia dunque dopo il due mila venti la Cina aumentato i propri investimenti nei Balcani l'import serbo e per il dodici per cento legato alla Cina e le modalità di gestione ricorda sempre l'ISPI
Non è quello degli standard europei l'indebitamento eccessivo con le banche cinesi e stato bloccato in extremis nel Montenegro candidato UE e membro della NATO
Va almeno menzionato l'accordo di offrite stipulato sul modello della normalizzazione dei rapporti tra le due Germanie che dovrebbe portare la Serbia e il Kosovo ha un mutuo riconoscimento
Ci sono letture de provati che diverso a questo proposito alla luce della guerra russo ucraina nei confronti della quale i paesi europei si sono schierati apertamente
Dalla parte dell'Ucraina si teme un'interferenza russa proprio nei Balcani ostacolando né così il percorso di adesione all'ultima all'Unione Europea inoltre il riconoscimento del Kosovo da parte del Montenegro e della Macedonia del Nord rappresenta un problema anche nei rapporti tra i singoli Paesi
Allo stato attuale dunque i Balcani occidentali non seguono un percorso di d'avvicinamento unitario
Per l'Albania e la Macedonia del Nord i trattati sono stati finalmente altri atti nel luglio del due mila ventidue la Bosnia Erzegovina non ha rispettato finora i parametri europei
E si appende divertito il vertice europeo del ventuno e ventidue marzo per la relazione dettagliata del Paese in tal senso assieme a quelli dell'Ucraina e della Moldavia con l'apertura dei trattati di avvicinamento
La Bosnia Herzegovina avrebbe garantito una maggiore stabilità in tempi complessi per il Vecchio Continente e questa è la posizione per gli osservatori esteri nel caso la decisione dovesse venire procrastinata si aprirebbe naturalmente
La porta alla destabilizzazione dell'area per le possibili interferenze russe ma alcuni temo no anche interferenza di certi Paesi arabi
E nell'ottica appunto dell'avvicinamento creino il moldavo all'Europa questo potrebbe scossi intuirono punto strategicamente molto delicato
Per gli equilibri europei e mondiali va rilevato che è un implemento dell'influenza appunto di qualche Paese arabo alla luce della crisi del Mar Rosso che si ripercuote pesantemente sull'euro sulle economie europee
Tutto dei paesi del Mediterraneo l'Italia in primis Trieste col suo porta in maniera ancora più acuta costituirebbe un problema estremamente difficile da gestire
La stabilità tra Serbia e Kosovo viene ancora garantita dalla presenza delle forze della NATO
Ci si potrebbe a questo punto porre la domanda
Se per una reale reciproca pacificazione costituita a grandi linee
Dal riconoscimento del Kosovo da parte della Serbia come pure il riconoscimento della comunità serba
E la concessione dello status di minoranza etnica ai serbi che vivono entro i confini fu kosovari da parte del Kosovo
Se per il raggiungimento di questo tra quarto che costituirebbe una pietra miliare
Per i Balcani tutti
Dovremo attendere una nuova generazione di politici alla guida dei due Paesi sarà necessario per il bene di tutti cercare di sfondare questo tetto di cristallo e trovare la strada
Della reciprocità da raggiungere in tempi non lunghissimi e agevolare così il percorso di allargamento
Il Montenegro è il momento al momento il Paese candidato più accreditato viene però rilevata
Una mancanza di volontà concreta nel contesto del governo in carica di prendere una posizione chiara e non oscillante tra una politica minor profilo europeista e quella più contenuta nel confronto dell'Unione Europea
La Macedonia del Nord andrà al voto a maggio
La prospettiva e quella della vittoria delle forze conservatrici il che non costituisce certo un buon viatico per l'avvicinamento all'Europa
Mi rendo conto di aver esposto un quadro abbastanza complesso ma io penso necessario analizzare la situazione
Con uno sguardo sereno e concreto sono convinta che l'Italia in particolare abbia la possibilità per legami storici e vicinanza geografica
Per la reciproca conoscenza con i popoli e i Paesi dei Balcani occidentali di accelerare il processo di avvicinamento attraverso un impegno reale
Concreto rispettoso delle peculiarità dei singoli Paesi ritengo che l'incontro odierno posta costituirà un tassello importante per una riflessione costruttiva e speriamo venga colta anche dal governo italiano grazie
Grazie alla senatrice Rolex adesso last but not least facciamo parlare il nostro ospite urlato sicuro che ci fosse se ecologici non so bene pronuncia avvocato già viste del viceministro delle relazioni economiche internazionali della Repubblica di Serbia
Grazie Alessandra
Io devo dire che una particolare emozione per me essere davanti a voi oggi per i chi è la prima volta che parlo davanti a una platea del PT
Ed è la prima volta che dopo quasi vent'anni mi rivolgo a una platea su un discorso politico
Però devo dire che ci sono delle reti Radice un po'più forti di di di Pont come possono essere all'apparenza perché negli anni novanta e l'inizio del due mila
Il partito al quale apparteneva all'epoca partito socialdemocratico aveva un forte legame con i Democratici di sinistra
Allora avevo visitato grazie anche a Enzo a Nicola Zingaretti a Luciano Vecchi varie feste dell'Unità da Livorno a Roma Firenze nord
Prima soltanto per citarne alcuni
Nel frattempo in questi vent'anni l'Italia mi ha adottato
E allora userò le parole di Giorgio Napolitano per iniziare il mio discorso con care concittadine e cari concittadini
Sembra andiamo ai Balcani sinceramente io non non non vedo in cui tanta tanto pessimismo verso i Balcani perché perché prima di tutto la maggior parte dei Balcani già far parte dell'Unione Europea
Cioè se consideriamo che i Balcani geograficamente sono e quell'area sotto il fiume Sava e il Danubio allora la Slovenia anche un po'balcanica acrobazia pure e tutte e due sono sia membri della NATO che dell'Unione Europea
Guardiamo alla Grecia e guardiamo alla Bulgaria
Anche queste se guardiamo all'Albania la Macedonia del Nord Montenegro queste tre fanno parte anche della NATO
Dunque sotto la maggior parte dei Balcani è già inserita in un contesto euro attuali
Chi manca ma anche la Bosnia manca la Serbia il corso
Si pone la domanda il perché cos'è quello che unisce questi tre
Questi tre Stati Ore pubblica territori come uno vuole chiama
è già un elemento che riunisce che la Serbia
Per la Serbia è uno Stato non completato
Il primo ministro Djindjic che fu assassinato del due mila e tre parlava della Jugoslavia come un lo Stato non completato ma se c'è uno Stato che non è completato e la e la Sardegna
La serie di oggi vive in una situazione abbastanza schizofrenica
Faccio qualche mese in più simbolico
La Serbia e di ordinamento una repubblica però sulla sua bandiera c'ha la corona della monarchia
Prendiamo la Costituzione la Costituzione dice che il Kosovo fa parte integrale della Serbia dove c'è l'integrità territoriale verso veneta però il presidente della Serbia senza il permesso
Del governo kosovaro non può entrare in corso dunque queste creano del lei
Diciamo contraddizioni in quello che è l'idea della Serbia come uno stato che poi si riflette anche nei suoi rapporti internazionali
Sia con le repubbliche che stanno intorno in particolare verso la Bosnia e anche il Montenegro perché perché secondo il concetto della nazione come lo interpreta il nazionalismo
Queste aree fanno parte di uno Stato che si dovrebbe chiamare grande Sergio e lei si entra subito mi scontro con i vicini ma si entra anche su in uno scontro con l'Unione europea i suoi valori
Perché i valori dell'Unione Europea come lo vedo io adesso anche da concittadino
La vedo come un'unione dei valori la vedo anche la Società italiana la vedo come una società di di persone che sono d'accordo su certi valori
E questi valori posano a mio avviso su uno concerto di base che ha la dignità dell'uomo
E la dignità dell'uomo non è una cosa acquisita per sempre
Perché ha la dignità
Che è un concetto
Periodo ad esempio del feudalesimo non esisteva
Non lei è le persone non era hanno uguali nella loro dignità durante il periodo del feudalesimo
Ed è dal federalismo ci separa un secolo e mezzo
è oggi ci sono posti se guardiamo ad esempio all'Afghanistan dei talebani ma c'è una pari dignità tra i vari eccessi
Tra il don la donna e l'uomo no
Dunque
Questo è il come dire il concetto di base che a mio avviso diviene l'Europa di oggi perché dalla dignità
Dall'essere uguale in questa dignità
Proviene anche la nostra libertà perché la dignità e quell'ingombro come dire che ci protegge che dà senso alla nostra vita c'era Giuseppe che prima aveva menzionato una cosa che spesso dimentichiamo
Che era la e alla forza
Materiale dell'ideologia
Non è tutto nei interessi
Non è tutto nell'economia qualcuno ha detto io in una in un documentario uno storico americano dice la Hitler non era un figlio di cattivi genitori era un figlio di cattive idee
E le idee
Sono fondano una loro forza materiali se guardiamo ad esempio alla Serbia
Molti spiegano questa vicinanza dell'ASPI Serbia ovvero dei nazionalisti serbi alla Russia con il tema del gas ad esempio ho questi legami economici in realtà non è proprio così ossia non è proprio un partner principale incomparabile per suo sua importanza all'Unione europea ad esempio
Noi dipendiamo dal gas russo in una minima parte noi non siamo un un Paese molto gassificatore a differenza della Polonia della Romania e altri paesi che facevano parte del blocco sovietico
E il gas partecipa nel bilancio della Serbia al dieci per cento nel consumo energetico e di questi dieci per cento tutt'oggi ancor di meno avvengono Russia perché si è aperto grazie anche all'Unione Europea ieri gasdotto che va verso il il gassata serpeggiano dunque dipendenza dalla Serbia diminuisce dal punto di vista economico però di nuova non si spiega questa imponente forza che nella Russia meglio dire i razionalisti russi hanno in serbo
E a mio avviso la menzione e quello che
C'è una diciamo una la stessa ideologia però che si esprime in due società diverso
Perché lo dico perché analizzando anche i rapporti con tra la Serbia e la Russia
La Russia ad esempio durante gli anni Novanta
Alias se entra appoggiato è sempre seguito quello che fu la comunità europea ovvero gli Stati Uniti
Nella sul loro politica verso la Serbia però farò neanche gli unici cioè tutto il mondo tranne che in Zimbabwe votava
In favore o si asteneva per circa penso trentaquattro risoluzioni ONU che furono approvate contro il regime di Milosevic decesso
Ovvero quello che loro chiamano rossa
E la Russia in quel periodo seguiva perché era una Russia più liberale
Però c'è stata una a mio avviso anche una forte attività dei nazionalisti serbi e verso la Russia per cambiarla ovvero per farla quell'atto come loro vorrebbero che sia per dare un appoggio a quello che sono gli obiettivi dei nazionalisti serbi nella regione dei Balcani
Dunque è un po'come una cosa un po'più complessa di quello che pare soltanto in prima lista e si può vedere anche una certa come dire un un senso è paradossale un senso di internazionalismo tra questi vari nazionaliste
Ad esempio c'era
Vienna russo che penso ventinove aveva scritto un Dumbo un breve testo che si chiama quelli quei dannati nazisti e allora li spiega perché siamo nazionalisti e perché siamo socialisti
E dice che adesso io con dal nazionalista tedesco non posso fare altro
Che dare supporto all'azione dei sta francese
Perché colui come io bada soprattutto a e interessi nazionali ovvero interessi del mio popolo
Fino al momento quando gli interessi fitta vitali non si scontra
L'Europa dei nazionalismi era un una permanente scontro tra le nazioni
Cioè sì ma vedremo le cioè in alternativa dire all'Unione Europea cosa si propone una Europa vere nazioni sono era
Che a mio avviso è una bugia è una falsità
Nel senso che questa loro Europa sarà una Europa di scontri di nazionale di nazioni Soverato
E inevitabile come diceva anche Mussolini Egea allo stato naturale delle cose tre faccio una una parafrasi stato naturale tra le nazioni e quello di guerra
Ovvero di come legge all'omologo di competizione
Possibilmente pacifica
Abbiamo visto cosa significa loro competizione pacifica
E penso anche queste elezioni valgono tutt'oggi è un Paese che non bisogna sottovalutare quello che l'importanza anche psicologica dell'Unione Europea che dà una sicurezza ontologica
Non soltanto ai cittadini che ci vivono i dentro ma anche a quelli che chiese che sono fuori
Cioè l'Unione Europea se guardiamo le in questi ultimi dieci anni ne abbiamo parlato anche gli riserva si è dimostrata molto più residente di quello che ci aspettavamo
E molto più forte di quello che i vari e nazionalisti
Speravano
Cioè loro speravano che fosse una cosa debole cioè immigranti collasso in Serbia cioè la maggior parte dei Carlo Izzo nazionalisti che fa un novanta per cento dello scenario
Della comunicazione Serbia presunta a migranti Fini dall'Unione Europea ma poiché sopravvissuto arenato il come ha infine adesso è finita
No è sopravvissuta
A l'aggressione da loro golosi controllo Ucraina senza il gas muoiono tutti sopravvissuto
Cioè Perazzi oggi se vogliamo guardarli e l'inflazione
A Milano
Certe cose ovvero a sono stato di recente a Cortina
A Cortina costa di meno che a Copponi che il la montagna paragonabile a Cortina in Sardegna cioè vis a Belgrado le coste le cose elementari di di di primo genere costa di più che a Trieste
E adesso quando torno mi compro un po'di olio di oliva di Pasqua di questo o di quell'altro tenterò regia dovrebbero costare allo stesso tranne che è un po'forse per il trasporto però l'anno di Oliva a Belgrado costa il doppio che a Trieste
E parto oppure anche i miei genitori un po'di parmigiano ed altri
Dunque non è cioè se se guardiamo da questo appeal che cosa significa ma che in Italia si si si vive meglio nonostante che il collasso dell'unione europea è stato preannunciato dei nazionalisti già tre volte nell'ultimo periodo
Dunque a mio avviso con l'Unione europea è un qualche cosa che possiamo immaginare la sua importanza anche nell'immaginava se non ci fosse
Così ci sarebbe se non ci fosse l'Unione europea di nuovo questo scontro tra le nazioni a cosa ci porta
La disintegrazione della ex Jugoslavia non era un riflesso del passato e di nuove collego a quello che Giuseppe aveva detto
Può darsi che sia
Annuncio del futuro
E questo annuncio del futuro c'è arrivato con l'Ucraina e la Russia la Russia che è sprofondata in questa diciamo in questa arteria ed è di di di autocrazia di razionalismo e di clericalismo
Questa Russia e che che è un pericolo per i nostri concetti di dignità e di libertà
E qui mi aggrego non portò alla fine di quello che è il mio pensiero un po'filosofico
E quello che possono essere certi come dire osservazioni che possono essere utili anche la lotta o diciamo la la la la la battaglia politica che c'è in Italia o in Europa
A mio avviso la risposta e sempre due a questi nazionali
E ci deve essere più unione europea condivido assolutamente che periziati Paese bisogna che sia ce la arato il processo soprattutto Macedonia Albania
E
Il Montenegro
Serbia Bosnia e Kosovo sono casi particolari se può essere azionato anche sulla Bosnia bisogna chairman accelerarlo
La deriva già si veda un po'nel Montenegro stavo leggendo qualche giorno fa che ad esempio l'appoggio per la NATO nella nel Montenegro è diminuito
Del dodici per cento rispetto all'anno precedente
A mio avviso non è legato tanto al conflitto ucraino russo ma è più legato al fatto che c'è stato un lamento cioè c'è stato una vittoria del nazionalismo serbo
Nell'anno venti venti che fu definito come la caduta di Djukanovic suo
A regime corrotto eccetera eccetera eccetera sesso regime che ha portato il Montenegro nella NATO occhiata erto la strada verso l'Unione europea
Oggi si vedono già le conseguenze che il Montenegro se non si accelera e non si accetta questo governo che prosegue con tutte lì le difficoltà la strada dell'Unione Europea se non si coglie a mio avviso tra cinque anni ci sarà un referendum che il Montenegro esce fuori
Dalla dalla NATO devi cono
Cioè il Kosovo che poi diventa una situazione ancora quella più complicata dunque in una e questo due dal punto di vista di don logico
Penso che non l'errore che abbiamo fatto noi in Serbia nella lotta contro il nazionalismo preferisco soprattutto negli anni novanta ma anche oggi
Ebbene calare in certi concetti ai nazionalisti
Cioè loro cercano di appropriarsi ad esempio di questo questa nazione del della nazione cioè in pratica se la prendono e poi fanno la loro ingegneria su questo questa reazione
Perché la nazione è solo quello che dicono i nazionalisti
E neanche un'espressione di questa loro suo vera rarità psicologica non lo so come chiamarla però mi è stato interessante un esempio della Salis in Ungheria
Dove cioè Santini quasi quasi
Se questa Sales fatene quello che volete cioè però scusa se sei nazionalista questo asso dell'aria
Ma Salis non è tua compatriota connazionale il cui diritti e doveri dovresti difendere anche lui
Ma per i nazionalisti i diritti e doveri valgono soltanto per voi
Cioè questo è il loro concetto di Sovere Anita esclusiva nun condivisa come quella che c'è un nell'Unione Europea
Però non bisogna dare al loro questi concetti regalargli Elli
Li devo dire ne ho parlato anche con con Enzo varie volte mi fa impressione ad esempio Mattarella
Come sempre al concetto di nazione contrappone il concetto della Repubblica e delle cento e c'è stato quel calendario pubblicato dal ministero della difesa uno dei villa che diceva prima e dopo sempre l'Italia no prima e dopo sempre Italia cioè parliamo che del territorio qualche cosa
Mattarella contrapporrà la Repubblica perché la Repubblica è nata in base a una sofferenza vissuta negli vent'anni precedenti anche nei secoli precedenti
è un risultato di una di una emancipazione dalla persona che è arrivata con una dignità perché non ricordiamoci che non dimentichiamoci che nella dichiarazione
Universale sui diritti libertà delle Nazioni Unite ci sono quattro grandi libertà della parola del credo dal bisogno è la più grande di tutte la libertà dalla paura
Il perito dei fino a dopo seconda guerra mondiale si possono definire i periodi di paura
Cioè era Ferrero diceva che la circa la possiamo vedere anche come una lotta per la libertà dell'uomo cioè una un prosieguo di questa diciamo nuova
Di nuovo concetto dove ovvero del del a Maniero implementazione dei clan attiva di un nuovo concetto della parità nella di dignità
E penso che lì manterrà la femme Motta cioè veramente impressionante quanto fa attenzione quanto più di vitella cose dice la repubblica la Repubblica dei valori che condividiamo come cittadini eccitati dunque qui finiscono è un'ultima cosa che a mio avviso e da notare quando si parla delle differenze ad esempio dalla Serbia e e l'Italia o anche veder di rispetto all'approvazione anche lo sloveno
La Serbia purtroppo è un Paese dove aveva il pallone di Gaetano Mosca
Il sentimento culturale o politico dominante il pessimismo e non mi sorprendono le parole che l'ambasciatore se non sbaglio era citato di belle Tizio che un grande scrittore
Però i sardi hanno trovato lo scrittore che non sia pessimista su tutto cioè ottimismo per loro non esiste
Cioè una cosa cioè tutto nero il mondo è un un posto Duilio la gente malvagia le imprese cioè è una è una e all'angoscia a volte non dico tutti
Però e e il sentimento culturale politico dominante
E a mio avviso abbiamo tutti bisogno
Più di ottimismo io le mie
Firme che hanno dieci e dodici anni tra l'altro una rata Belgrado l'alterata viva non tanto per complicare le cose
Seguo quello che fu c'è un consiglio di cane mandarli un grande psicologo e premio Nobel che dice
Se volete dare un dono ai vostri figli
Dati i più grande dono che c'è che è quello dell'ottimismo
Torniamo letti cucine ai sensi come persone con dignità libertà e guardare avanti al futuro evince resta elezioni europee
Grazie
Effettivamente avevamo bisogno di un'iniezione di ottimismo perché le analisi sono state fatte questa mattina pur essendo oggettive quindi somma assolutamente rispettabili c'erano un po'depressa
Intervento di sintesi
Sì
Ecco qui
Penso a me
I grazie grazie per per darmi la possibilità anche con piacere di fare sintesi di questi di questi interventi ringraziando ovviamente Gianni Andrea e Andrea dopo concluderà la mattinata con considerazioni più politiche io mi mi atterrò
A a fare un po'di jazz sulle parole che ho sentito da ultimo dell'amico polacco siculo vice a me piace molto la definizione del presidente turche iniziamo usare una parola
No l'allargamento la riunificazione di un continente
Perché c'era un buontempone un deputato di Fratelli d'Italia che è intervenuto la settimana scorsa alla Camera ha detto perché l'Europa da settant'anni nei nostri confini non abbiamo mai visto guerre
Che è un concetto che è relativo a una parte dell'Europa ma all'Europa e il sud est europeo e quindi la tragedie balcaniche gli anni Novanta che abbiamo vissuto tutti quanti insieme sono figlie di una storia
E sono figlie di una storia che noi dobbiamo superare con una riunificazione di questo continente
E della storia drammatica della guerra in Ucraina che ci porta ad aver fatto scelte e a scegliere in questo momento qual è il destino del nostro continente io so benissimo
Che per l'Unione europea il tema allargamento è stato una delle più grandi Turtur burocratiche imposte ai Balcani occidentali e imposti a noi stessi
Trieste la capitale di di un credo l'appuntamento forse più importante del due mila e diciassette presidenza Presidente del Consiglio
Italiana del Partito Democratico facemmo qui un vertice dove si mise a confronto quella che era un'idea di Europa delle connessioni quindi è connessione energetiche della logistica il porto di Trieste
Di quelle che sono i i i il Lille la riscrittura di legami tra culture le connessioni sono sempre più forti quando ci sono città come Trieste che sono un patrimonio di differenze
Però questa questo processo di allargamento cito il caso dell'Albania della ma cederne del Nord addirittura macedone del Nord ha dovuto cambiare la Costituzione per accedere a a il processo di allargamento l'Albania è dovuto intervenire l'Italia facendo scudo garantendo per un partner che dove entra è sempre stato un processo
Figlio della paura
Permettetemi di fare un po'di jazz su alcune parole non è allargamento e riunificazione
Ma come l'Unione Europea ha vissuto questo processo perché anche figlio della storia della storia degli anni novanta è sempre stato tutto su un'intelaiatura di paura
La paura
Di dovere entrare in un mondo differente
Dove arrivare ovviamente allargare
Le istituzioni europee con altri sei Paesi significa cambiare tutto significa cambiare i procedimenti decisionali la ridistribuzione economica entrare in un mondo complesso
Per alcuni Paesi europei mire me lo ricordo nei negoziati
Era una questione quasi un salto nel buio entriamo in un terreno che non potremmo sperimentati mettiamo le condizioni io non so se avete mai letto i capitoli delle condizioni che diamo ai Paesi per l'allargamento nei negoziati
Ma questa idea figlia di una storia che la tipica storia che viene dalla logica dell'austerity
Della fortezza sull'immigrazione di un'Europa minima stiamo bene tra di noi purché qualcuno non disturba il nostro sentimento il nostro sentiero
E non è figlia della storia né di quella che abbiamo vissuto né di quella che drammaticamente stiamo vivendo con i conflitti a est e nel Mediterraneo
C'è una differenza gioco anche qui sulle parole che diceva Gianni sull'utilizzo c'è un bel libro di Piero Zanini i la differenza tra parola confine frontiera
è essenziale
Perché confine quello che descrive Claudio Magris quelli che si cambiano ma comunque sono dentro un quadro
Di una storia che chiude la frontiera è qualcosa di differente
C'è un libro c'è un film di più di Angelopoulos che dice io attraverso la frontiera e diventerà un altro o forse sarò anche morto perché la frontiera un'incognita è una scelta è una direzione andare da qualche parte il confine stiamo così
Perché anche il concetto di nazione come spiegava polacco siculo Miccichè in Italia Blasco qui
Voliamo sul concetto di nazione
Utilizzato
Per nascondere o per proteggere figlio di un passato che è sempre idealizzato il passato della nazione sempre idealizzato il futuro non si sa ma il passato è chiarissimo
Bene sono due idee di Oropa differenti
Perché l'Europa dell'allargamento l'Europa dei confini che si riscrivono però piano piano e vediamo come fare vediamo come ridistribuiamo le risorse l'Europa frontiera e quella del coraggio
A me è piaciuto molto che la prima reazione al disastro della guerra
In Ucraina è stata fare una cosa che cambierà radicalmente l'Unione europea dire
Non solo abbiamo i sei Balcani occidentali sei Paesi che devono essere integrati ma abbiamo anche l'Ucraina la Moldova e Georgia perché sappiamo che il frutto della guerra dell'invasione russa non è tanto l'allargamento di alcuni organismi l'allargamento della sfera della dignità della democrazia della ricerca dei popoli di avere una propria sovranità nella libertà
Allora noi dobbiamo parlare di Europa frontiera che si riunificata perché la frontiera e coraggio certa e qualcosa di nuovo
Perché un'Europa quarantaquattro come si vedrà o come si vede già nella comunità politica europea è un qualcosa di completamente differente che cambierà le istituzioni e la democrazia
Ma che dovrà perseverare nell'idea fondamentale che ha bollato col chiama dignità ma che lo Stato di diritto che è qualcosa che noi dobbiamo preservare nelle relazioni qui fatte da dalla nostra senatrice
E dall'ambasciatore ventiquattro punti e l'ambasciatore Grubicy sa io vedo il senso di una ricerca nuove
Perché se dovessimo stare a quello che il processo diplomatico che si è sviluppato anche verso quel vertice al due mila diciassette oltre restare ma delle parole confusa
Presidente Juncker chiuse la Commissione europea scorsa dicendo scusate abbiamo sbagliato non abbiamo fatto l'allargamento
Questa Commissione si mette sei miliardi ma il presidente Michelle ha detto la Lagarde si faranno il venti trenta poi c'è anche la Turchia però poi vedremo
Questa l'Europa della paura
Non ho paura intesa solo per quello che siamo ma per quello che è il discorso della storia che entrata nelle nostre quotidianità e ne siamo l'Europa della frontiera
Frontiere era anche un termine coraggioso
Perché significava su connessioni di di Firenze di di diversità di storie che si uniscono come nei Balcani o come in questa capitale
Dell'Europa continentale cercare di andare oltre perché l'Europa della geopolitica evidente che a differenze con le autocrazie
è evidente che è un antidoto al letto non nazionalismo che non solo nei Balcani ma nella sfera continentale presente in forze politiche che si organizzano che vanno alle elezioni e prendono voti
Non solo nei Balcani ma nell'Europa che voterà a giugno
Ma l'antidoto che noi possiamo dare non è solo quello di immaginare difendendo i confini che questi fenomeni siano fuori ma cercando una frontiera
Noi dobbiamo cercare il rapporto con le grandi potenze anche quelle che vengono da una differente costruzione perché non c'è più l'omologazione liberaldemocratica per cui tutto il mondo diventerà la democrazia ci sono otto grazie significa che noi dobbiamo a sue farci no
Noi abbiamo un'altra carta d'identità ma non possiamo aver paura di giocare geopoliticamente chiuso in un confine perché c'è la Cina e c'è la Russia noi siamo una grande potenza di cultura di progresso perché il progresso emancipazione e su questo costruire frontiere d'incontro a me piace molto ragionare su l'allargamento come si fece con la presidenza Prodi alla Commissione è evidente che molti Paesi dell'Est non avevano i capitoli trentatré capitoli da rispettare German non non funzionava non funziona tuttora vedete quante differenze
Ma fu una grande scelta di frontiera rompere i confini costruire
Unità e costruire per il nostro continente
Qualcosa che sia di differente ma lo stesso avverrà nella riunificazione del Sud-Est asiatico del Sud-Est europeo lo stesso avverrà perché questo conflitto ci impone di fare scelte differenti
Gianni nel suo Rinascimento europeo un libro che io consiglio sempre velatura racconta tante storie tante persone
Se c'è un caso e riflettevo sulla relazione Della Rosa segretario provinciale che citava il Manifesto di Ventotene se si andasse a recuperare tutta la teoria del federalismo europeo
Che oggi e sotto una anch'esso sotto uno stress di frontiera enorme perché costruire l'Europa
Ha trentadue trentacinque crescere significa costruire un federalismo come mai è successo nella storia già su un un esperimento storico come il nostro che di natura incredibile
Ebbene si ritrova che quella parola federalismo non è un caso che si è sempre legato a dei fenomeni storici
Dovuti ai conflitti non è solo nel quarantuno
Ma è venuto anche nel secolo scorso dopo il quarantotto ci fu un grande discorso di Victor Hugo sul Fez su come unire l'Europa nel mille ottocentoquarantanove e che è sempre questo tema di unire anche con costruire federazione di di Stati che superassero la Loggia dei conflitti è sempre esistita
Uno dei discorsi più enorme che ha coniato la parola Stati Uniti Europa pensate l'ha fatta Churchill a Zurigo nel dopoguerra ovviamente non si riferiva all'Inghilterra ma pensava come costruirà sulla distruzione dell'Europa qualcosa di di che unisse questo continente
L'idea del federalismo che è un po'come il socialismo c'è qualcosa cui si si si tende sempre è sempre stato il più grande antidoto ai nazionalisti
All'idea di chiusura all'idea di confini che facessero e portassero divisione ora noi andiamo alle elezioni europee evidente che ci vogliono grandi visioni nelle parole che diceva Gianni in quello che dirà Andrea dopo
E le grandi visioni sono importanti
Permettete la battuta nel disco falsa mattina c'era un cancelliere tedesco Schmitt che diceva se avete bisogno di grandi visioni andate da un dottore della vista
Ora essendo io lucano penso che sia in Italia qualcuno l'ha preso sul serio però dopodiché
Dopodiché è evidente che non ci muoveremo in questa nuova fase cercando di costruire e dispiegare che questa visione di una frontiera europea che supera i suoi problemi
E che non ha paura di tutti quei procedimenti burocratici che ci hanno visto è un qualcosa che deve funzionare perché ha funzionato anche sulle scelte economiche
Con Andrea si fece questa questo sciur questo meccanismo per la cassa integrazione europea
Io penso addirittura più potente del Next Generation perché il Next Generation costruiti costruisce il PIL dell'Europa in questo futuro ma noi potremmo usare quell'idea di un bene comune europeo cioè di costruire su ricerca sull'industria sul logistica su portualità
Un fattore stimolante non per l'Italia ma per il mercato
E perché le connessioni che costruiremo anche dal punto di vista energetico infrastrutturale tra Trieste e il sud est tra il porto di Trieste con le connessioni energetiche che arrivano all'alba crebbe come abbiamo proposto per Debora Serracchiani
Fanno un paradigma di crescita
Non di difesa dei confini ma di frontiera
Per fare qualcosa che sicuramente mette paura lo sappiamo i meccanismi che abbiamo costruito mettono paura mettono paura anche nell'Europa continentale dove ci sono dei paesi che
Rigettano la possibilità di solidarietà male l'idea e le parole che abbiamo usato qui soprattutto partendo dall'esperienza di questa capitale che sono confine che sono frontiera che sono federalismo che sono nazionalismo europeismo
Sono parole che comunque poi gira e rigira ragione
Peppe Provenzano ritorno all'idea di una costruzione pacifica
Di una risoluzione politica dei conflitti
Per le tragedie che abbiamo vissuto non quando è nata la cieca nel secondo dopoguerra ma quello che abbiamo vissuto negli anni novanta
Con tutto quello che è stata un'esperienza che è stata rimossa come è stato rimosso per troppo tempo le faglie conflitti la mancanza di dignità in Medioriente
E come l'Europa spesso fa non riuscendo a ragionare su quella che non solo una frontiera di crescita integrazione prosperità ma anche di una pace che è un bene da conquistare ogni giorno vi ringrazio
No vista da parte moderatore viene da dire sbrigatevi a vincere
Per imporre queste idee
Andrea Orlando
La ringrazio la la riga ecco questa è una diciamo un'ulteriore argomento per per Orlando
Ma io voglio ringraziare innanzitutto Gianni
Roberto Ekaterina per averci dato questa occasione
Che ci consente di alzare lo sguardo
In un momento nel quale forse al come precedente soltanto la fase in cui abbiamo incominciato a fare politica
Parlo a Gianni
La politica internazionale immediatamente politica nazionale
Ma
Sembra aver preso troppo sul serio questa affermazione Macron
Mi auguro diciamo così che il suo intento condivisibile di fermare la le Pen non provochi la terza guerra mondiale fu questo
E tuttavia non è questo esercizio lo dobbiamo fare
Perché sono convinto davvero che mai come oggi c'entri direttamente nella quotidianità in casa tutto ciò che avviene nel mondo e tutto ciò che Europa fa o non fa
L'occasione di guardare loro sotto lo sguardo altrove di alza lo sguardo naturalmente ce l'ha data la crisi ucraina ma credo anche
Che lo sguardo lo dobbiamo tenere alto scusate se inizio con una piccolissima digressione la vicenda mediorientale lo dico perché sono reduce da da un viaggio a arraffa che voglio soltanto dire una cosa
Al di là della qualificazione giuridica e al di là degli esiti delle scenari che si definiranno in quella vicenda c'è un tema che riguarda l'oggi è che
Evitare un ulteriore crisi che duplici le morti come conseguenza del collasso della struttura para statuale che esiste vacanti
Se oggi voi vedete le navi che arrivano e i paracaduti che cadono è perché ci sono mille quattrocento camion fermi al valico che non riescono a passare la frontiera e contemporaneamente ci sono persone che da più settimane non mangia
In una situazione nella quale non esiste più nessun servizio pubblicò para pubblico non esiste più mercato voi dovete immaginare cosa succederebbe in qualunque realtà del mondo se improvvisamente si interrompesse dei servizi
Sanitari le forniture farmaceutiche
L'ordine pubblico la scuola in quel po'di welfare che esisteva tutto completamente chat si sommano le vicende di una guerra a quello alle a ciò che noi abbiamo visto nei film apposta tonici
Quindi la prima cosa poi discuteremo anche cosa succederà di farla non succederà ma la prima cosa è la prima cosa è cessate il fuoco e fatte passare quei camion questa è la questione fondamentale
Noi stiamo
Credo
Consapevoli di chi sono gli evidenti nemici dell'Europa sono i nazionalisti e lo hanno detto in molti ai quali sono d'accordo con plateau ecco però non dobbiamo lasciare
Parole d'ordine
Bandiere che diventeranno ancora più importanti in momenti di grande cambiamento come quelli che stiamo vivendo come quelli che vivremo non solo in conseguenza delle guerre ma anche delle grandi trasformazioni tecnologiche
Parole d'ordine come patria nazione non possono essere lasciate soltanto ai nazionalisti
E noi dobbiamo declinare in un altro modo quei concetti che sono concetti che
Devono essere resi in modo e inclusivo perché la nazione dei nazionalisti è una nazione che vede gli interpreti autentici del nazionalismo i nemici della nazione i nemici della nazione sono le minoranze tutti coloro che si oppongono al disegno nazionalisti
E quindi io credo che sia molto importante che noi non esorcizza diamo questi termini ci facciamo i conti e liste siamo in grado di reinterpretare ma noi sappiamo che i nostri nemici evidenti sono i nazionalisti
Ma sottovalutiamo un altro nemico che è la retorica europeista
Cioè quella che sottovaluta la complessità che invece questa mattina è stata resa
E che io credo dobbiamo cercare di sconfiggere
Voglio dirlo con una battuta io credo che gran parte dell'esito dell'allargamento e del destino dell'Europa dipenda dai socialisti e da quanti socialisti sapranno fare effettivamente i socialisti
Perché la seconda fase dell'espansione europea non può avvenire con le stesse parole d'ordine con le stesse illusioni della prima cioè sostanzialmente l'idea che i mercati lo ha detto Peppe avrebbero guidato
Il processo di integrazione che da soli i mercati avrebbero realizzato e che poi come dire le istituzioni democratiche l'aspetto
Sociale l'aspetto economico in senso di base produttiva avrebbero seguito come l'intendenza il processo di integrazione a questa impostazione è un'impostazione che era guidata da una sbornia ideologica che ha contaminato anche la sinistra europea una sbornia ideologica che inizia con una visione folle di una minoranza che nel mondo era considerata beh dentro settaria che ci sono i seguaci di von Hayek che pensano che se c'è la libertà economica poi c'è totale altre che stava proposito come come Hitler sta nazionalismo quelli stanno al pensiero liberale lo nello stesso modo
Eppure sono diventati
Eppure sono diventati in qualche modo egemoni perché dietro a quell'idea che dietro il metodo non sarebbe arrivata anche la democrazia in fondo c'è questi
Allora io perché pongo questa questione perché non vorrei che quella profezia quella frase tante volte citata diciamo né anche dice le l'Europa trae dalle sue crisi la forza per andare avanti
Sia un modo di dire va be'ma andiamo a sbattere contro il muro poi vediamo cosa succede
No io penso che prima di andare a sbattere contro il muro dobbiamo capire esattamente quali sono
Le battaglie che dobbiamo fare le strutture che vogliamo costruire le politiche che dobbiamo mettere
In campo
Noi l'allargamento dobbiamo fare per tutte le ragioni che sono state dette e che condivido da ultimo da Enzo che
Sottoscrivo
Alla lettera
Ma ce n'è anche una in più dico ho fatto ho contribuito a quel lavoro di garanzia nei confronti dell'Albania della Macedonia del Nord
Sul tema che riguardava il Betti Ing sulle istituzioni giudiziarie tutte ci diceva una cosa che è abbastanza evidente
Se non si va avanti non si rimane fermi si torna indietro
Perché S è un'opinione pubblica viene lusingata e gli si dice si fanno queste riforme perché poi queste riforme sono utili
Servo non sono importanti e poi quella quello sforzo collettivo viene frustrato non è che
Quella roba rimane lì anche quello che si è progressivamente conquistato viene spazzato via dalla propaganda dei nazionalisti che diranno avete visto non serviva a niente stato tutto uno sforzo completamente inutile e questo sta già avvenendo in alcuni di quei Paesi
E quindi è molto importante andare avanti però e quello che voglio porre io non potevo far le conclusioni di una discussione così complicata e ricca quello che voglio porre io è questo con quali strumenti noi attuali accompagniamo questo process
Guardate
Eh eh ha molto a che vedere poi con la tenuta stessa dell'Unione europea perché questa domanda ce la dovremmo fare anche senza
Senza
Tra
Il tema dell'allargamento
Oggi un lavoratore italiano ha molte più probabilità di vincere una causa di lavoro di fronte alla Corte di Cassazione alla corte costituzionale italiana rispetto che alla corte
Del Lussemburgo
Per quale ragione
Perché l'euro l'unione europea si è data dei trattati che sono molto più arretrati dal punto di vista del rapporto tra capitale e lavoro rispetto alla
Base costituzionale dei Paesi fondatori
Perché i trattati avevano come obbligo come obiettivo quello di un'integrazione esclusivamente di carattere mercantili stinco
E questo dato non ce lo dobbiamo porre con maggior
Attenzione in un momento nel quale noi avremmo
La tradizione ecologica
La transizione digitale
E l'allargamento verso Paesi che hanno strutture di Welfare
Assolutamente meno evolute della nostra
E che sono in grado di mettere pensiamo all'Ucraina sui nostri mercati beni
Che saranno
Enormemente concorrenziali rispetto a quelle che sono prodotti nel nell'Unione Europea pensiamo
Pensiamo alla dimensione agricola
La significa che allora no rispondiamo Prot col protezionismo no però dobbiamo darci degli strumenti
Che oggi l'Unione europea nonna
Sono gli strumenti delle politiche industriali sono gli strumenti di un welfare europeo sono gli strumenti
Di riforma del sistema del capitalismo europeo
Adeguandosi agli standard più avanzati perché perché la Germania non conosce le vicende che noi leggiamo oggi sui giornali della famiglia Agnelli e perché c'è una forma di controllo dei lavoratori sulle imprese che consente di evitare dinamiche esclusivamente per speculativo
Ora
Noi dobbiamo porci il tema
Di come vede questi cambiamenti e questi potenziali cambiamenti
Un lavoratore
Con una qualifica medio bassa
In una situazione
Nella quale quella qualifica rischia di invecchiare velocemente
A causa di un'accelerazione
Dei cambiamenti
Tecnologici
Ci dobbiamo mettere dal punto di vista di quel lavoratore per capire che cosa bisogna costruire per editti quali strumenti vanno costruiti per evitare che come dire a a fare da padrone a questi processi sia la paura
Quali sono gli strumenti che gli diamo
Quali sono le polpo litiche redistributive le politiche di welfare le politiche formative che siamo in grado di mettere in campo
E qui c'è pochino
Perché il
Patto di stabilità nuovo Patto di stabilità
Che è il frutto di una capitolazione del nostro paese di fronte alla Francia e alla Germania e frugali non è quello che era stato proposto inizialmente dalla Commissione europea
Non tiene conto fino in fondo della lezione del Coni
Non cristallizza le intuizioni e le cose importanti che erano dentro il nastro cresce
E non solo fare una battaglia invece perché Nesta Generation diventi in qualche modo di il funzionamento ordinario dell'Unione Europea non una rondine che non fa primavera
E lo dobbiamo fare a proposito di ottimismo anche sapendo che quella battaglia non è la battaglia che si è venuta a determinare per una casualità metafisica
Io facevo in nel periodo in cui ci fu la prima risposta diciamo alla
Pandemia
Io facevo il vicesegretario e in cui proprio in quel settimane li si ammalò Nicola Zingaretti che era il segretario e mi trovai in proprio nei giorni in cui dei vertici dei primi vertici europei
Se che
Si aprivano con le dichiarazioni della Lagarde
Qualcuno le ricorda e poi della fondarla e che dice ogni ognuno se la cure un po'come può stare ovunque
Sì certo il vero se si è speso ma c'è stata anche un'iniziativa politica dalla quale noi dobbiamo essere orgogliosi
Io ricordo lavoro che faccio che fece Enzo Amendola prima la lettera con la coinvolgendo la Francia e la Spagna alla discussione che si apre in Consiglio dei ministri qui c'è Peppe insomma
Nel governo io credo più keynesiano della storia italiana
Non è una bestemmia
Si riuscirà a imporre un'agenda keynesiana a livello europeo
E fu frutto dell'iniziativa politica perché lo dico non per l'autocelebrazione anche se noi scarsamente riconosciamo i nostri meriti
Il Pd a questa curiosa diciamo
Caratteristica che tutti lo criticano e nessuno lo difende questo diciamo un po'
Però
Anzi diciamo non essere stati del Pd prima è un titolo di merito in sostanza
Cerchiamo candidati che non abbiamo avuto niente a che fare assolutamente accompagnato tra
Ma anche questo siamo stati contaminati
Però
Però la la
Ti richiamo io lo faccio perché penso che la battaglia certo c'erano condizioni eccezionali ma perché penso che ci siano le forze ci ci può essere un blocco sociale politico e diamo neanche in Europa per fare questa battaglia
E che guardate entra in casa dei nazionalisti molto più di quanto non possiamo
Per vedere perché in fondo i nazionalisti danno una risposta sbagliata una domanda che è la stessa cioè come posso essere pro Protector come editto diciamo che questi grandi cambiamenti alla fine finisca
Per pagarmi la mia famiglia alla mia comunità perché questa è la domanda cui nazionalisti dicono cancelli i muri e noi dobbiamo rispondere strumenti di integrazione economica e sociale di redistribuzione
Di contrasto alla crescita delle diseguaglianze che anche in Europa sono cresciute in modo esponenziale
Contrasto a un'economia che sia meramente speculativa contrasto a la
Rendita che si determina causati sciocche che non sono determinati dal merito che merito hanno le grandi farmaceutiche della
Pandemia che merito a
Hanno le banche dell'aumento dei tassi d'interessi
Della BCE che merito hanno il digitali le le piattaforme digitali per il fatto che la gente è riuscito a chiudere in casa e non poteva andare a comprare oppure che oggi c'è una modalità di distribuzione che distrugge la rete commerciale tradizionale
E quelle risorse quei proventi
Oggi ne stiamo facendo una battaglia per imporre una tassa minima quelle risorse quei proventi dovrebbero essere restituite distribuite a favore dell'economia della base produttiva a favolose proprio dei lavoratori a favore anche delle creste che fa
Allora io fatto questa considerazione
Perché credo che quello che noi dobbiamo dire sostanzialmente
Non solo vogliamo l'allargamento ma vogliamo anche un allargamento che porti l'Europa come l'avvio come l'abbiamo avuta in testa
Oltre i confini attuali dell'Unione Europea
Però questo significa anche fare un passaggio seriamente autocritico un polo accennato ma vorrei
Declinarlo compiutamente
Perché negli anni Novanta l'Europa
L'Europa che era in grado di agire anche sul Medio Oriente che diventava un punto di riferimento per il Mercosur che guarda al alla quale guardava
Alla quale Choir dava l'Africa ha esercitato in quel momento il massimo del soft power
L'Europa aveva due cose in mano un mercato molto importante
è un modello
A quei guardavano le élite dei paesi che in qualche modo stavano crescendo si stavano affacciando grazie alla globalizzazione a
Un'uscita dal sottosviluppo
Perché queste due cose oggi sono molto meno
Rilevanti uno perché
L'andamento demografico passi che questo mercato sia ancora importante ma non è così essenziale se voi andate in America latina se voi andate in Africa le élite non guardano necessariamente ineluttabilmente all'euro
Né per convenienza né per la fascinazione culturale
Ma perché questo ci sono tante ragioni la complessità della democrazia al modello di governance
Lo abbiamo detto anche stamattina e nel modello di governance io non ci metterei soltanto se si decide tutti insieme oppure no
Se c'è l'unanimità oppure no ci metterei anche il tema della legittimazione diretta di alcune istituzioni e ci metterei anche il tema del fatto che non è nata un'opinione pubblica europea compiuta
Ci metterei anche il fatto che non esistono
Corpi intermedi europei veri e propri non esistono partiti politici europei veri e propri perché se ci sono delle famiglie ma sono famiglia di partiti non esiste una militanza socialista europea una militanza popolare europea non esiste una militanza
Conservatrice europea
C'è tutto questo
Ma c'è anche il fatto che quando un Paese cercava un nuovo modello da seguire negli anni Novanta vedeva che da una parte c'era
Un meccanismo di capitalismo selvaggio che era proposto dagli Stati Uniti
E poi c'era un modello di capitalismo temperato lo possiamo chiamare renano come vogliamo
Ma che era quello che in qualche modo stava alla base del modello europeo
Che non era fatto soltanto da più welfare contrariamente a quello che si racconta era fatto anche da campioni nazionali misti pubblico-privati era fatto da politiche industriali era fatto da partecipazione dei lavoratori
Era fatto diciamo da
Una democratizzazione del moderno
Questa cosa progressivamente si è si è indebolito
Il paradosso è che propri trattati che hanno guidato la il processo di integrazione
Hanno distrutto il modello che era il volano dell'integrazione
Se ci pensiamo ma il concetto di aiuto di Stato che è stato definito come che era è diventato una specie di
Cioè di marchio di infamia
Ma l'Europa è nata grazie aiuti di Stato
Le ho fatto a quel modello economiche è nata grazie all'intervista
Perché evita in Italia non sarebbe non ci sarebbe stato il boom economico se non ci fosse stata la nazionalizzazione delle nell'energia elettrica la lotta in mano monopoli privati e la la l'industria chimica di base non ci sarebbe stato tutto questo
Non ci sarebbe stata in Francia non ci sarebbe stata in Germania non ci sarebbe stato perché abbiamo una storia di nazioni Comeglio casa è una storia diversa da da da quella americana una storia completamente diverso
Che è fatta di particolarismi che è fatta di di di vecchi retaggi protezionistici e senza un atto
Forza della dimensione pubblica l'Europa così come l'abbiamo esportata dal punto di vista culturale del mondo non sarebbe stata percepita ma l'Europa mentre affrontava questo passaggio negava esattamente questa caratteristica
Ecco io ora non è che voglio dire torniamo a agli anni Settanta ma il tema di
Schiacciare sull'acceleratore ma non avere il freno e non avere il volante diventa un problema
Un problema grande
E io credo che questo sembra che non ci vogliamo porre
Anche dal punto di vista che a noi sta più a cuore che è quello della cosiddetta transizione ecologico
Precisa ecologica se non viene guidata e viene pagata dei settori popolari
Ora siccome noi vogliamo la tradizione Colozzi e come vogliamo l'allargamento
E ci diamo dalle di strumenti attraverso i quali questi obiettivi che condividiamo e che sono essenziali per la sicurezza manufatto Spence poi sono molto d'accordo
Con quello che diceva insomma non leghiamo no ancora una volta soltanto al tema della sicurezza alterarne l'allargamento siccome sono obiettivi fondamentali
E però ci dobbiamo dare degli strumenti perché quegli obiettivi
Non smentiscano Marie affermino l'idea di sulla base della quale l'Europa Enna
E guardate che questo anche molto a che vedere
Con il posizionamento
Rispetto alle grandi crisi globali perché
Perché l'Europa in quegli anni piaceva perché era anche l'Europa nella quale sciolse Chirac che diceva no alla seconda guerra in Iraq
Perché era in grado di esercitare dentro una leale collaborazione atlantica ha anche un ruolo autonomo di contrappeso rispetto a spinte più
Estreme questa cosa si è molto indebolita nel corso del tempo se indebolito anche per ragioni oggettive sia indebolita anche perché non si è non siamo stati in grado di costruire un modello di difesa autonomo perché non siamo stati in grado di costruire
Una
Integrazione dei dei sistemi di difesa
E però comunque si è indebolita
Un'Europa che repliche esclusivamente il modello di capitalismo americane che interpretino atlantismo in modo
Per i DS quel primo diciamo di capacità di dare un contributo non serve a se stessa e non serve al mondo
E io credo che questo sia esattamente il punto sul quale noi dovremmo costruire una piattaforma politica
Perché cambiare l'Europa è possibile perché sappiamo che si cambia soltanto dentro l'Europa perché io sono d'accordo e concludo con questo con una considerazione che è stata fatta dette tutti questi difetti
Dette tutte queste detti tutti questi limiti dette tutte queste problematicità il mondo senza la costruzione dell'Unione europea sarebbe molto peggiore di quello nel quale stiamo che diventa
Sì che ci crediate o no i lavori sono solo sospesi
Leggi quattordici
E trenta si riprenda quattordici e trenta andate in pace Roma
Le due e mezza non erano proprio le due e mezza come avete visto ma riprendiamo con saggio video di Paolo Gentiloni del commissario europeo seguirà un intervento on line della segretaria Elisha in e poi a seguire iniziamo la tavola rotonda come da programma grazie
Un giorno tutti
Grazie dell'invito che grazie in modo particolare Gianni Cuperlo
E purtroppo non possono essere con voi a Trieste per altri impegni europei
Ma occasione importante di discussione di coinvolgimento di personalità europea di rappresentanti della società civile
Le riprese del mondo cooperativo ed i soggetti come l'autorità portuale l'iniziativa centro europee
Anche in questi mesi di fondamentale mobilitazione democratica in vista delle prossime elezioni europee credo sia necessario alzare lo sguardo verso le dinamiche più ampie trasformazioni economiche e geopolitiche
Che ci riguardano tutti gli amici
Trasformazione che come europei dobbiamo cercare di guidare
Con politiche ecco guardi presente alla necessità di rafforzare la coesione economica e sociale dei nostri paesi ma insieme guardino al futuro
Del nostro continente
è nostra responsabilità tanto più quando esiste davvero il rischio che nazionalismi e chiusure prevale e in contesti non solo europeo
Se avessimo seguito quella strada la strada dei nazionalismi delle chiusure non avremmo saputo rispondere alla tragedia della pandemia
Ai rischi terribili per la nostra economia
La guerra in un grande
Avremo un'Europa più diligenti un po'non avremmo avuto ad esempio il programma show che dei momenti peggiori della pandemia ha sostenuto circa un terzo degli occupati in euro
Ora l'economia europea si è lasciata alle spalle un anno difficile
Segnato dalle conseguenze dell'invasione sembra
Ed è stato un anno di crescita molto modesto l'inizio del due mila ventiquattro a una crescita che ancora debole
Ma nella seconda metà dell'anno la ripresa dovrebbe accelerare le nostre ultime stime vedono l'economia della zona euro crescere dello zero otto per cento quest'anno e quella italiana leggermente diverso
Segnali più incoraggianti arrivano dei dati sull'inflazione calata al due virgola sei per cento a febbraio
E pensare che un anno prima era all'otto virgola cinque per cento e da noi in Italia è scesa ancora più rapidamente
Nonostante il rallentamento delle attività coi l'occupazione resta ai massimi storici e gli investimenti anche grazie al flusso dei ricoveri fa restano adeguate
Il messaggio principale che dobbiamo sfruttare la straordinaria occasione del Pnr
Che hanno che abbiamo concepito quando pochi pensavano sarebbe stato possibile come lo strumento per ricostruire meglio le nostre economie sulla base dell'innovazione
Della sostenibilità ambientale dell'inclusione sociale
In questi anni ci siamo battuti non per un ritorno al passato ma per costruire un futuro europeo
All'altezza di quello che l'Europa rappresenta nel in quell'impegno
Deve continuare
Senza arretramenti senza esitazione
Oggi l'Europa ha messo a disposizione dei governi nazionali
Duecentoventicinque voli umiliante
Per portare avanti i rispettivi piani
Centodue su duecentoventicinque sono per l'Italia
La scadenza di questo grande programmi nel due mila ventisei questo deve speronarci accorre
A concepire lo stesso Brindisi come un progetto per la crescita economica
E la valorizzazione degli USA europea in un contesto di
Denza competizione blocca serve un approccio strategico
Che tenga insieme realismo e lungimiranza
L'economia europea ha bisogno di investimenti di innovazione
Di riqualificazione dei lavoratori e la dimensione nazionale da sola non basta
A coprire queste esigenze e la mobilitazione di risorse comuni dunque a livello europeo
Indispensabile
Infrastrutture innovazione sono essenziali
Anche in questo gran spazio economico e culturale che l'Adriatico uno dei crocevia per lo sviluppo dell'Unione Europea per il proseguimento dell'integrazione
La Commissione è impegnata per approfondire le relazioni economiche con i Paesi dei Balcani occidentali aumentando i fondi di tre adesione e soprattutto le opportunità per progetti europei per cogliere le occasioni di un grande mercato comunque
Per ragioni storiche geopolitiche economiche
Trieste può svolgere un ruolo essenziale in Unione europea che negozia per aprirsi ai Balcani occidentali per un futuro comune di pace e prosperità della regione appena coraggio determinazione impegno per politiche comuni forti con questo spirito possiamo guardare con ottimismo alle sfide che ci aspetta
Si vede che richiedono l'impegno e la leadership dei socialisti e dei democratici europee
Vi ringrazio e vi auguro buona
Grazie grazie a Paolo Gentiloni è un grazie anche a degli sci Line che saluto a nome di tutti quanti voi ciao ciao
Grazie sappiamo che sei
Impegnata in campagna a Firenze a sostegno della nostra della nostra candidata a cui diamo in bocca al lupo ovviamente
Grazie per esserci comunque giornata molto intensa direi anche molto produttiva ma ti racconteranno ti diamo la parola per il tuo intervento grazie
Grazie grazie a voi di questo invito grazie di avere organizzato questa importante giornata di confronto confermo io purtroppo non ho potuto essere a Trieste perché siamo impegnati a Firenze in un pranzo sociale volevo darmi l'occasione e farvi rasoterra di salutare la nostra sarà Funaro che è la nostra candidata sindaca di Firenze forza abbiamo un sacco di gente qua come vedete
Siamo siamo in grande compagnia
Mio ci tenevo però a portare via un piccolo saluto di da
E anche una riflessione rispetto ai temi che avete messo al centro del confronto di oggi
Quale futuro quale Europa vogliamo costruire nuovi per il futuro del nostro Paese e dell'Europa stessa ce lo stiamo chiedendo in un lungo percorso partecipato che abbiamo fatto partire a dicembre a Roma
E su cui abbiamo avviato un confronto con tutte le realtà sociali associative sindacali il mondo dell'impresa
Ecco al centro alcune idee di fondo la prima non può che essere la ripresa del gioco politica che immagino abbia anche
Permeato alcuni degli interventi dovesse scaletta però oggi a partire dalla introduzione di Gianni Cuperlo qua naturalmente abbiamo due conflitti in corso che stanno pesando moltissimo su
Sulla scena europea e non solo europea anche quella internazionale quindi come ritrovare un astratto di Europa per la pace questa la questione per noi fondamentale un'Europa che abbia una voce sola il forte in tema di politica estera
E di politica e di sicurezza comune dovremo sicuramente fare lo sforzo di ricostruire una difesa comune ma come abbiamo detto al congresso del Partito socialista europeo è una questione che non si realizza
Creando una nuova scatola vuota cioè un nuovo commissario europeo senza portafoglio senza competenze reali
Ma si realizza se c'era nella volontà politica da parte dei governi di mettere insieme le competenze su cui sono sempre stati più gelosi
Che sono proprio quelle che riguardano la politica estera e la politica di sicurezza e di difesa credo che sia un passo necessario anche per tornare ad avere un'Europa
Che
Esercita un ruolo politico e diplomatico forte nella costruzione della pace questo vale per il conflitto in Ucraina dove continuano a consumo
A confermare il nostro supporto al popolo Ucraino invaso
E al contempo pretendiamo un ruolo politico europeo che crei le condizioni per far cessare quel conflitto e per costruire una pace giusta alle condizioni che saranno proprio gli ucraini a stabilire l'ho detto l'altro giorno quando abbiamo ospitato tutti i leader del Partito socialista europeo ma loro di disco oggi
Non non e sopra supportare come abbiamo fatto in questi anni il popolo ingiustamente invaso dell'Ucraina è giusto sarebbe un errore imperdonabile invece partecipare direttamente mandando delle truppe sul suolo ucraino e su questo abbiamo detto parole chiare anche al congresso del PSI non siamo stati gli unici naturalmente per quanto riguarda il conflitto in Medioriente invece la preoccupazione fortissima per quello che sta accadendo a Gaza abbiamo avuto una nostra delegazione che è andata lì
Anche a misurare quanto sia impossibile inviare aiuti umanitari non lo accettiamo continueremo a insistere che gli aiuti umanitari possano arrivare alla popolazione di Gaza e sulla necessità immediata di un cessate il fuoco per fermare questo massacro l'Europa può e deve esercitare un ruolo per riuscire a far terminare questi tremendi conflitti è parte della sua vocazione e l'Europa nasce e credo che sia emerso nel confronto tra di voi oggi
Nasce per diciamo per non vorrei vedere riprodotto un errore
Dei nazionalismi che hanno prodotto sempre soltanto una cosa nel nostro continente le guerre riuscire invece a mettere in comune le competenze e le risorse le speranze
E proprio quello per cui l'Europa è data
Questa Europa che ancora oggi così incompiuta quindi un'Europa che abbia più voce per la pace
Un'Europa sociale perché in questi anni abbiamo fatto battaglie importanti per il salario minimo contro gli stage gratuiti per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori delle piattaforme su cui finalmente è stato raggiunto un accordo un'Europa del lavoro e quindi della tutela dei nuovi lavori così come della lotta contro il dumping sociale salariale tra i diversi Paesi e tra le frontiere e naturalmente un'Europa che guarda a guidare la transizione ecologica non lo facciamo fare ad altri grandi ad altri grandi player mondiali l'Europa ha tutte le possibilità di guidare questa conversione con investimenti comuni come il Next generation e Hugh ha stabilito sulla conversione ecologica la trasformazione digitale sull'innovazione la ricerca e i saperi che servono questa strada della ricevere sono io per cui tanto si sono battuti i nostri commissari europei il nostro gruppo parlamentare
Deve proseguire perché la destra invece vuole chiudere e tornare indietro rispetto a questa finale stabili molti sono gli spunti se posso chiudere questo saluto con una battuta
Parate noi siamo le generazioni che hanno visto sulla pelle che cosa vuol dire costruire un'Europa
Che abbatte i muri e costruisce speranze lo dico in una zona di frontiera
E saluto davvero con grande gioia anche le le le persone che che vengono da altri Paesi che hanno deciso oggi di partecipare a questo Consiglio intorno saluto naturalmente le amiche e gli amici sloveni che danno un contributo importantissimo anche alla al nostro partito
Noi che siamo persone di terre di frontiera sappiamo quanto la condivisione di un comune percorso di una comune visione
E di comuni valori e ciò che ci ha permesso di prosperare negli anni non farci la guerra gli uni con gli altri e costruire issare muri sempre più alti questo è il contrario di ciò che l'Europa è nata per fare ed è il motivo per cui trovo gravissimo che domenica domani
La presidente della Commissione von der Lian
Volli in Egitto insieme a Giorgia Meloni per promettere risorse al regime di Assisi in cambio di controllare e fermare le partenze questo approccio in questi anni Assoro tal pestato diritti fondamentali e nona prodotto una soluzione
Di solidarietà europea per cui noi continueremo a batterci ma lo voglio stigmatizzare ulteriormente perché proprio lì sapete quanto brucia ancora non aver ottenuto verità e giustizia
Per Giulio re geni un ricercatore europeo un ricercatore italiano e io credo che sarebbe una battaglia che tutti i Paesi europei tutti i governi europei e pure la Commissione
Dovrebbero continuare a portare avanti anziché
Vederla dimenticata e vederla diciamo e vedere di nuovo i diritti umani
Venire dopo gli ossessione securitaria dei governi credo che non ce lo possiamo permettere quindi avanti con le nostre riflessioni con il nostro comune lavoro rivediamoci presto per proseguire questo cammino insieme
Buon lavoro
Grazie promessa democratica dentro l'azienda da ieri che non lo vedo però so che c'è grazie Israele adesso a tutti gli effetti
Inizia la seconda parte quella che abbiamo dedicato ad un confronto con interlocutori io chiedo pertanto a dare Michelangelo Agrusti Roberto Antonione
Debora Serracchiani Mickey lavoro dodici ad Alessandra Longo di accomodarsi e con collegato con noi perché in partenza
Ma
Interverrà comunque nel corso della discussione Zeno Zeno D'Agostino eccolo cialde no
Allora
Tocca a me tocca a me iniziare vi propongo un'immagine un episodio di quando ero Sindaco
Andavo con una certa frequenza nelle città europea presentare Trieste
E la raccontavo come la città che era europea prima che l'Europa per come la intendiamo oggi esistesse
Mi veniva in mente stamattina ci è stato raccontato com'era a Sarajevo no nel mille novecento nel mille novecentodieci da Gianni
All'episodio e questo riguarda il sindaco ma di tradimento calza per tutta la regione credetemi
Dieci novembre due mila e quattordici grazie a un dinamico ambasciatore il Teatro Verdi e viene chiamato a inaugurare la Settimana della cultura italiana a Sarajevo
Gremito teatro nazionale vengo presentato a base di iberico vicepresidente della Repubblica il quale mi si rivolge così
Benvenuta a Trieste vi stiamo aspettando dalla fine della guerra
Cioè che perché ho iniziato con questo ricordo perché credo unisca idealmente la riflessione di questa mattina con i contenuti del dialogo del pomeriggio
In secondo luogo perché ci dice quanto forte sia stata e sia per certi versi l'attenzione naturale di quei popoli di quelle comunità per storia cultura relazione costruite nel tempo
Verso questo estremo nord est d'Italia e ci spinge a chiederci se abbiamo fatto abbastanza ma soprattutto se possiamo fare di più
Nel farlo secondo me dobbiamo anche partire dalla considerazione che ci sono state ragioni storiche che hanno portato al riconoscimento della nostra specialità che oggi sono per molti versi superate dai cambiamenti avvenuti
Ma queste cambiamenti ne propongono di nuove proprio a partire da questa funzione di cerniera e di integrazione nell'allargamento dell'Europa
Che ci viene affidata da collocazione geopolitica da storia legami culturali ma che ci viene anche richiesta dalle condizioni stesse del nostro sviluppo economico fortemente interdipendente con dinamiche sovranazionali
Si parli di portualità e logistica si parli di manifatturiero si parli di vocazione turistica
In tutti questi casi evidente come anche la nostra economia si alimenti di flussi di merci di idee di persone di relazioni con l'Europa nel suo insieme e con l'Europa centrale dei Balcani occidentali in modo molto marcato
Del resto quella che dal punto di vista geopolitico ad a tutti gli effetti una marginalità l'estremo nord est dell'Italia
Ci vede oggi nel cuore della nuova Europa
Quella che si delineata dopo il crollo del Muro e soprattutto con il vertice del due mila e tre di capi di Stato dei Balcani e dell'Europa comunitaria Salonicco dove si affermava il futuro dei Balcani occidentali e nell'Unione Europea
Per offrire alcuni spunti alla discussione che seguirà io mi limito a sottolineare alcune condizioni a proporre qualche idea per un salto di qualità nello svolgere questa missione per brevità lo farò per titoli
Le condizioni innanzitutto
Devono convergere un forte è vero investimento del governo nazionale e una coerente convinta volontà politica delle istituzioni del territorio
Sul primo qualche segnale c'è stato va riconosciuto ma serve complessivamente un salto di qualità
Con gesti immediati come ripristino di Schengen
Con investimenti di iodio di lungo periodo come l'investimento sulle connessioni se ne parlava anche questa mattina siamo ancora isolati ma qui si gioca una parte importante
Si diceva l'altro giorno come cristiano Shaulli presentando questo evento che un Roma o Milano Udine ha di fatto deve essere considerato come un corridoio verso Vienna
Così come un'infrastruttura verso Trieste è un corridoio verso Lubiana Zagabria Belgrado
Oggi in treno cinquecento chilometri di Trieste Vienna richiedono ancora nove ore
E ancora attribuire maggiori funzioni quasi da politica estera alle istituzioni politiche scientifiche economiche e culturali di quest'area
A ciò deve corrispondere il piano della convinta volontà delle istituzioni politiche del territorio
E a seguire l'assunzione di questa come una priorità nell'ammissione delle altre componenti della società regionale senza entrare nei dettagli
Mi limito a dire che non giova ai considerare l'aria di cui stiamo parlando esclusivamente come un problema determinato dalla cosiddetta rotta balcanica
Ha ispirato una misura inutile e dannosa come la sospensione di Schengen
E che non giova nemmeno disseppellire da parte di istituzioni in momenti di ricordo e di memoria di drammi di queste terre toni incendiari da guerra fredda
Forse laccata ancora qualche volto ma quello che è sicuro è che produce danni enormi
Serve invece cogliere appieno che questa Europa e anche delle regioni e delle città e che a vecchie relazioni a questi livelli sono preziose per l'integrazione soprattutto se diamo loro contenuti funzioni continuità e non rimangono come spesso accade semplici etichette
Al presidente Federica di cui si apprezza certo l'iniziativa internazionale con bersagli strategici come gli Stati Uniti
Credo che questa iniziativa debba portarlo anche a fare il tifo perché venga sconfitto Trump perché se non rischia di essere
Di rischia di essere un investimento abbastanza abbastanza inutile ma il presidente Federica chiediamo di impegnarsi direttamente con una maggior continuità anche su questo piano di relazioni c'è ad esempio un'Euroregione senza confini da allargare e da rilanciare e rilanciare su questo un protagonismo da subito del Friuli Venezia Giulia rivolto anche affinché questa istituzione operi per l'allargamento
Anche le città i Comuni possono fare molto bene Gorizia e Nova Gorica due mila venticinque bene che operino il getto tra Comuni transfrontalieri ma c'è un e spazio ad esempio lo dico con un po'di preoccupazione che Trieste ad esempio in questi anni abbandonato
Di relazione con capitali dell'Europa centrale e dei Balcani occidentali lo dico con preoccupazione con dispiacere anche perché quelle città dimostravano di
Considerare naturale un rapporto un rapporto con Trieste
Dare continuità strumenti ed efficacia al ruolo che può e deve svolgere quest'area ecco alcune proposte
Il rafforzamento del ruolo del ruolo dell'iniziativa centroeuropea opera bene molto più di quanto si sappia eccetto un potenziale su cui sentiremo le idee di Roberto Antonione
Offrire un contributo è stato sottolineato anche questa mattina alla formazione del personale delle pubbliche amministrazioni
Supporto fondamentale ai processi di riforme che impegnano i Paesi candidati abbiamo sentito uno dei punti dell'ambasciatore Grubicy a questa mattina che ha proprio affrontato le arretratezze e peggio e peggio della struttura della pubblica amministrazione
Esiste ad esempio vicino a Podgorica hanno scuola regionale della pubblica amministrazione sostenuta dall'Unione Europea
Questa regione attraverso gli strumenti che l'amministrazione insieme ad ANCI insieme agli atenei può mettere in campo può proposti per una collaborazione sistemica e quindi per essere parte attiva di questa scuola
Evidente come queste e altre idee possano andare oltre il risultato immediato dell'erogazione di un servizio
Perché riescono invece a costruire orecchie connessioni tra le persone tra le istituzioni destinate a durare nel tempo
Vado avanti il summit di Trieste del luglio due mila diciassette ricordato anche questa mattina che aveva visto Capi di Governo e ministri dei Balcani occidentali di Austria Germania Francia Gran Bretagna
Italia e rappresentante dell'Unione Europea si era concluso con un documento estremamente impegnativo
Al suo interno fra le altre la proposta di istituire una fondazione per la ricerca e l'innovazione dei Balcani occidentali
Anche se non ancora realizzata per un insieme di motivi che qui non c'è il tempo di approfondire l'idea rimane assolutamente attuale e può rappresentare un importante strumento di cooperazione nel campo della ricerca dell'innovazione
Per questo le hai proponiamo tenuto conto di un prezioso lavoro di approfondimento predisposto a suo tempo da INCE la Regione potrebbe stimolare un'iniziativa del governo nazionale per rilanciare la anche il nostro sistema universitario questo confesso un mio vecchio pallino può svolgere un ruolo ha sempre vissuto una dimensione per certi versi internazionale
Che oggi potrebbe essere finalizzata ad attrarre per l'alta formazione Laura e post-laurea giovani che dai paesi di cui parliamo vanno a formarsi all'estero e oggi magari ci scavalcano
Considerata la presenza di comunità di culture di colti e una distanza sostenibile potremmo lavorare per non essere più scavalcati
Cosa abbiamo abbiamo un sistema universitario con connessioni con i centri di ricerca e con il sistema d'impresa
Cosa serve
Estendere l'offerta formativa in lingua inglese ovviamente
Fattore fondamentale dell'internazionalizzazione degli atenei e un investimento affinché le università possono proporre in quel Paese bandi con un certo numero di borse di studio per attrarre giovani talenti
Sappiamo cosa vuol dire formarsi in un clima multiculturale sappiamo come permangono nel tempo i legami con i luoghi in cui da giovane uno ha vissuto una parte importante della sua vita formativa legami ancora più
Utili se poi va ad assumere responsabilità importanti nelle organizzazioni e dei suoi paesi
Certo serve anche qui un investimento politico e di risorse che sostenga gli atenei che decidessero di imboccare questa strada
Per certi versi è quell'interesse delle imprese potrebbe essere più diretto anche la rete degli istituti tecnici superiori potrebbe pensare ad uno scouting offrendo un'opportunità di esperienza e di formazione e lavoro
Ho fatto qualche esempio non a caso ce ne possono essere altre in diversi campi
Sappiamo bene quanto possa essere fonte la cultura come motivazione di conoscenza e di dialogo ci sono esperienze importanti magari sarà utile nelle prossime settimane dopo questa apertura entrare nello specifico i successivi appuntamenti
E sentiremo tra un po'anche come lavorano le realtà economiche
In un momento segnato da guerra da focolai in cui spesso lo scontro è alimentato anche dalle diversità religiose
Anche l'esperienza di dialogo religioso fra i diversi culti Inter che pure hanno sofferto più di altri le tragedie gli odi del Novecento sono un segno che andrebbe fatto conoscere
Qui era il cinque novembre quattro settimane dopo quel drammatico sette ottobre che abbiamo conosciuto cattolici ebrei musulmani ortodossi tanti cittadini insieme sul molo audace un simbolo Piccolo ma fosse anche qualcosa di più un punto di arrivo per una città che ha vissuto tutto ciò che di tremendo ha dato al secolo scorso
Ma anche un punto di partenza
Un messaggio una città contesa durante la guerra nel dopoguerra lacerata da ideologie nazionalismi che trova la via della riconciliazione fra le sue anime identitari e del dialogo tra le diverse fedi
Ma torno per concludere al nodo vero che è tutto politico non si può essere tutto il contrario di tutto
Si sta dentro il calo demografico
Che non invertiremmo solo con i bonus
Si va avanti con politiche in tema di accesso ai servizi che scoraggiano chi volesse venire qui a lavorare a costruire un progetto di vita e di famiglia si rinuncia ad una funzione che lo ripeto giustifica oggi la nostra specialità
Allora non illudiamoci la strada rischia di essere quella del declino dell'irrilevanza perché siamo piccoli e potremmo esserlo sempre di più
Oppure se vuole essere speciali oggi non perché te lo hanno riconosciuto una volta e allora il patrimonio di storia di relazioni di competenza di capacità ti offre oggi una nuova opportunità
Zeno D'Agostino lo ha capito e lo ha capito andando ben oltre la dimensione del porto e dei corridori della logistica
Questa Regione queste terre hanno bisogno di relazioni hanno bisogno di flussi hanno bisogno di merci di idee di persone di giovani hanno bisogno di Europa di sempre più Europa anche per andare oltre l'Europa
La nostra idea di Europa libera perché difende e promuove la democrazia
Forte perché recupera quell'autorevolezza che spesso ha smarrito giusta perché promuove pace e giustizia sociale qui nella nostra regione
I nostri comuni nelle nostre comunità si declina anche in questo momento anche in questa vicenda
I Paesi dei Balcani occidentali hanno molti problemi anche esplosivi hanno avuto anche molte delusioni dall'Europa le abbiamo sentite questa mattina
E abbiamo sentito che ci sono altri sistemi fortemente attrattivi con cui hanno legami importanti e che hanno l'interesse a tenerli distanti da noi
E allora per stare nel titolo di oggi perché si sentano più liberi più forti e più giusti in Europa serve una politica forte e non gli oggi qui dobbiamo decidere di esserne parte
L'esame del due mila diciassette che citavo prima aveva creato molte aspettative al punto da ispirare un'espressione l'avevano definito lo spirito di Trieste per definire clima di speranza e di attesa che aveva creato
I mesi che ci aspettano sono decisivi per la strada che prenderà l'Europa
Noi dovremo fare la nostra parte in modo che in questi mesi e nella strada che stiamo percorrendo si affermi lo spirito vero del Friuli-Venezia Giulia
Grazie a Roberto Fasoli
Pensioni il microfono sì penso di sì sì funziona allora buon pomeriggio a Zeno D'Agostino ci siamo già conosciuti in passato mi sembra di capire presidente dimissionario AM dell'autorità portuale di Trieste dico M. perché appunto lui da tempo ha interpretato la sfida di questa città e quindi della regione
E ha già fatto molto il problema è se diciamo ci sarà una continuità nel lavoro che ha fatto questo spirito di Trieste visto da Verona c'è c'è ancora c'è mai stato
E in effetti tanto mi scuso per non essere
Presente e soprattutto per non avere
Troppo tempo a disposizione
Sto andando in Egitto anch'io con la missione governativa è per presentare la nostra linea riferire sul sui bambini
E quindi devo scappare fra fra un po'
Perché deve essere si vede adesso non voglio dire per forza da Verona ma lo si vede chiaramente stando fuori
Is penso che sia un Frank fenomeno che capita spesso non se non se non vai fuori dei tuoi ambiti non riesce a interpretare bene quello che succede a casa sua ed è per questo che
Io apprezzo molto anche il lavoro che faccio un giro molto
E girando molto si vede quello che succede fuori ma soprattutto si capisce meglio quello che succede da tre qualcosa che e come avrebbe fatto più spesso saranno penso che il senso
Anche dell'Erasmus di tante altre esperienze no vengono fatte fare i giovani siano utili perché poi alla fine si apprezza o magari si disprezza quello che che succede a casa propria per cui si lo spirito di Trieste si vede
Ma soprattutto lo si vede c'è le chiamiamolo spirito piuttosto che potenzialità le si vedono crescere
Per di più quindi per quanto mi riguarda standosene fuori queste cose
Le si vede le si deve crescere
Mi permetto anche di dire che una piccola anche ragione
Delle mie dimissioni che sono come ho detto fondamentalmente per tre motivi familiari cioè voglio stare
Un po'di più a casa mia rispetto a quello che ho fatto cenno anche queste nel senso che si vede che c'è un sistema un territorio e comincia ad avere delle proprie gambe quindi in qualche modo a questo punto sottoscritto
Essendo anche vicino a comunque alla fine del mandato pensato che questo questo sistema può anche stare sulle proprie gambe perché le opportunità sono tante
Sì questo lo vedremo se speriamo tutti che si è così però poi in tutte le le attività ci vuole sempre qualcuno che ha una capacità di di emozionare di trascinare quei ci auguriamo che che l'eredità sia sia mantenuta questo livello voglio dire c'è
A Trieste c'è questa potenzialità però io sono almeno trent'anni che sento le potenzialità di Trieste mi sembra fosse da lontano si vedono poi da vicino le più chi vive qui non se ne rende tanto conto
Stiamo perdendo molto tempo per esempio io lo dico da ormai adottata a Roma
Sui temi dell'Ovo via allora quello per esempio investire energie a su queste ho visto da lontano un po'un po'singolare come ha per esempio a me ha colpito molto
E il la profit proliferazione delle statue a Trieste che mi mi mi sembra come dire poco dinamica poco legata a un'energia che guarda al futuro voglia essere cattiva io me lo posso permettere presso un un un bel misto Trieste
è Roma che mi ha ospitato negli anni di lavoro ecco cioè questa cosa qui potenzialità ruolo lo riconoscono tutti se viene qui un giornalista del New York Times scriverà un magnifico articolo
Però poi
Ma allora chiaramente faccio riferimento all'esperienza crea quello che
Che ho fatto e a quello che si sta facendo soprattutto a livello di portualità
Ma c'è giù anche visto che poi il tema dell'incontro di oggi anche il mio ruolo come presidente dell'Associazione europea riporti quindi prendiamo con l'esperienza triestina premiamo anche quello che succede nella portualità europea sino addirittura mondiale
C'è un tema fondamentale di rapporto tra città e porto che i tema che affrontiamo i Nespor mai quotidianamente cioè qualsiasi sia
Diciamo il fenomeno Progetto qualsiasi cosa si studi oggi non si può pensare
Che un soggetto vedi il porto per esempio possa pensare di muoversi e di sviluppare questi siti per i progettualità senza un dialogo forte con il territorio
Questa cosa ormai è molto forte è un fenomeno molto forte
E io le ho sintetizza dicendo che nessun porto può più permettersi di pensare di crescere un investire a dismisura pensando che il territorio supporti questo tipo di crescita
Lo dico perché c'è qualche altro porto in Italia invece questa riflessione fa non era nostra non era nostra
Lo dico perché le esperienze europee oggi
Fondamentalmente è un tema che tocca per esempio le grandi navi vanno in questo senso ci sono città che si stanno rifiutando totalmente di accogliere ancora le grandi navi grandi flussi
Quindi
Vedere che questi fenomeni succede non succedono in realtà importanti in molti casi in realtà molto più più mature anche dal punto di vista storico
Della nostra e pensare che qui invece si sia in una situazione diversa qui piuttosto che in qualche altra città portuale insomma mi sembrerebbe abbastanza mio
Quindi quello che noi facciamo o cerchiamo di fare sentire molto quello che ha l'aria del territorio
Per cui per quanto riguarda lo sviluppo del sistema portuale è chiaro che
Il porto alle opportunità ma è anche chiaro che le opportunità non sa non stanno sulla mente nella crescita dimensionale di quelle che sono le attività che storicamente un porto portato avanti
Bisogna avere la capacità primo scritto appunto
Nel di di riuscire a a raccogliere flussi idee ecco bisogna avere anche una capacità di dire che se una città ti dice basta
Questo basta lo devi interpretare lo devi capire
Perché il messaggio che Elegance città portuale stanno dando i propri territori e quindi insomma noi come Expo questa cosa la sentiamo molto e ripeto la frase che ho detto prima nessuna città portuale al mondo oggi può pensare anzi nessun porto al mondo può pensare oggi di crescere senza avere pensato e del territorio in qualche modo sopporti questo tipo di sviluppo
Che cosa vuol dire a livello triestino vuol dire per esempio che abbiamo cercato di declinare tantissimi relatività non solamente nella continua ricerca ovunque inseguimento dell'aumento dimensionale le infrastrutture portuali i flussi crescono questo va bene per il porto ma ci nessuna capacità di una regia in grado di dire e questi flussi crescono noi dobbiamo cercare di fermare il valore che questi flussi portano quindi se non hai per esempio un'idea sviluppo integrato anche della parte di insediamento logistico piuttosto che industriale quei flussi passano fanno contenti qualcuno che lavora in porto ma non fanno contenti almeno l'economia del territorio
E poi c'è un'altra visione quella appunto somma tutte queste cose dobbiamo sintetizzate con
Uno slogan nato il futuro del portano nel porto che significa anche che non dobbiamo pensare che la presenza della nave in un porto sia l'unico elemento Marincich al baricentro totale delle preziose quello nel porto
Oggi stare sul mare significa che si possono fare tante cose a prescindere
Dalla presenza della nave questo non è un ragionamento che sembra banale Vincenzo talmente rivoluzionario
Perché significa per esempio fare ragionamenti totalmente diversi dal punto di vista dello sviluppo infrastrutturale totalmente diversi dal dal dal punto di vista della crescita
Delle attività delle della crescita degli insediamenti della crescita occupazionale delle competenze che questa occupazione deve avere e dei e soprattutto degli impatti che poi queste attività hanno sul territorio che sta che sta in città che sta vicino al porto
Ed ecco perché ragioniamo per esempio sui flussi dati
In questo caso la nave non c'entra nulla con tutte le attività integrate come dato assente sviluppo di altre attività che possano avere a che fare con questo ci sono attività che devono stare sul mare i grandi flussi dati passata si cavi sottomarini piuttosto che tante altre attività insomma immaginate che
Progetto che in questo momento mi affascina di più e quello sull'agricoltura verticale quello delle Dell'Orto Franco che vogliamo sviluppare nell'aria
Nella rete derogare quindi voi potete capire che queste sono grandi scelte che un sistema portuale fa sapendo che essendo consapevole che il territorio non può pensare di digerire all'infinito il passaggio di navi camion treni e quant'altro
E mi dica lei quando deve andare diciamo che se il malato non c'è ancora ancora cinque enti ma insomma intanto ascolto mi qualcuna britannico forza
Parla nessuno no no ma ci interessa sentire da lei alcune cose per esempio io mi ricordo che sul tema della conciliazione tra sviluppo
E ha cittadinanza che deve accettarlo seguirlo
Mi ricordo che lei fece una battuta sul fatto che ma aumentano i flussi e però magari il triestino crea la sua barca nautica da diporto eccetera non è felicissimo di trovarsi tutte per quindi bisogna conciliare decidere cosa si vuole fare
In una città che ha una un alto numero di persone
Over sessanta
Può c'è poi ci può essere rischia anche di un ego egoismo no in questo senso cioè lo sviluppo invece non mi riguarda preferisco una situazione più tranquilla e più qui garantita
Delle del mio benessere specifico questo mi ricordo che fu una battuta
Di queste navi che passavano la barchetta che insomma in qualche maniera si trovava un po'infastidita da dello sviluppo c'è questo problema di conciliare
Quelle che sono le abitudini le tradizioni di una città e invece degli orizzonti che che che pretendono anche delle rotture lei l'ha sentito Trieste immagino
Sì l'ho sentito però il tema dicevo prima
Quelle attività tradizionali storiche no che appena citato sono anche attività che sono nati da grandi intuizioni
E non si può pensare di rimanere adagiati su intuizione di trecento anni fa
Bisogna pensare appunto come ho detto di sconvolgere i paradigmi su cui si è pensato che un territorio potesse essere competitivo
Valori che non si possono chiaramente modificare sono al fatto che ci che e Trieste al mare e quindi questo è un dato imprescindibile bisogna capire se la presenza appunto del mare deve per forza prevedere l'entrata di una nave creare valore
Come ho detto l'ho detto qualche giorno fa qualche contesto locale
Se fino ad oggi il cento per cento di attività si sono sviluppate intorno alla presenza della nave oggi verso la faccio una battuta ma neanche tanto ce l'abbiamo messo il prosecco sott'acqua abbiamo creato valore
Mettendo il Prosecco di invecchiare a tredici metri sott'acqua questo è un esempio di come si può creare valore avendo il male di fronte oggi il novantanove per cento del valore non si crea in attività tradizionale l'uno per cento invece un'altra attività
Bisogna lavorare perché cresca la percentuale che appunto alternativa ma lo dico anche perché a prescindere dall'impatto ambientale o comunque l'impatto che può avere
Sul sul diciamo il diportista
Di una certa età triestino sente questa questa è strategia competitiva queste dismesse chi fa business sa benissimo che non può continuare in eterno a continuare a fare le stesse cose pensate di guadagnare quindi
è da una parte c'è
L'elemento diciamo sociale in qualche modo anche politico di ascoltare un territorio che si dice certe cose dall'attrazione che son bravo una un bravo manager sa benissimo e non può continuare a guadagnare facendo le stesse cose e soprattutto nove il quella che la redditività
Per le attività che diventano sempre più mature diventa sempre più basso se non addirittura diventare negativa quindi queste cose le sa insegnare università economia non a diciamo a Sociologia del territorio quindi queste cose le si deve applicare sapendo che poi sono l'elemento che conciliano la sostenibilità economica la sostenibilità sociale e anche ambientale in quello che può essere l'impatto di sviluppo di un sistema portuale sulla città
Senta una domanda la Cina lei aveva molto diciamo
Promosso questi in queste relazioni quello Progetto proprio ormai gli da considerarsi tramontato pure lì c'è ancora spazio per per il dialogo per per lo sviluppo
E quali invece Agrusti dietro per cui dice no ma rischiare rischia per
No no va avanti ma finora comunque l'ha fatta
No allora in periodi in periodi diciamo parliamo gli accordi con la Cina sono del del nel mille diciannove no e comunque erano nati in altri è chiaro che sempre di più e non si può non fare i conti con quella che la situazione geopolitica globale no con soggetti con cui in questo momento dedico mi ha fatto un comitato esecutivo di di di espone il tema cardine che abbiamo affrontato è l'atteggiamento presente l'Unione Europea sta assumendo sempre di più negli ultimi due anni e diventerà sempre più forte
Di conflittualità e di ostilità nei confronti della Cina quindi queste sono cose che vanno al di là degli aspetti economici quando la geopolitica in qualche modo dice quali sono gli indirizzi e non si può pensare di fare qualcosa che vada al di là il tema vero però è che la corda che avevamo fatto noi per quanto ci per quanto mi riguarda era completamente sbilanciata a nostro favore perché prevedeva la possibilità da parte nostra di sviluppi importanti in Cina nessun tipo di sviluppo cinese a Trieste
E quindi questa cosa somma qualcuno coralmente la poteva leggere meglio
L'altro tema invece fondamentale ed è un tema di appunto di strategia competitiva è che in un mondo che diventa sempre più caotico devi avere molti diciamo molte frecce ecco al al perito arco e quindi più frecce ai più nel momento in cui succedono appunto fenomeni come quello degli utili imprevedibili e quant'altro
Tu sei in grado di reagire in maniera migliore sono classica diciamo strategia che si sviluppa anche in Borsa quando poi uno investe sui più azioni piuttosto che su una sola
La Cina era una delle tante cose su cui si stava investendo è chiaro che poi alcune vanno avanti alcune no
Quindi dal mio punto di vista ecco mai dirò che una delle strategie proposte era l'unica prima di tutto
E quella giusta nel senso che siamo ormai troppo abituati al fatto che succedono cose imprevedibili e quant'altro da pensare che esistano strategie giuste quello che io dico
Ai miei collaboratori sono tantissime strategie si investe su tutte quando poi fenomeni soprattutto quelli esogeni ed esterni ci condizionano e ci dicono che alcune non sono più perseguibili si cambia subito situati con altro quindi ecco
Era una delle tante ed è una è stata messa da parte e ne abbiamo tanta grazie presidente faccio una domanda all'ultima che non c'entra niente ma visto che al microfono ma ne è in possesso
Perché da spettatrice
A suo tempo ho vissuto con grande dispiacere la vicenda dei Novazzi a Trieste la vedevo proprio a alla televisione ma da triestina l'ho vissuta
Anche con proprio dispiacere personale
Ecco mi chiedo se in qualche maniera al di là del fatto che il mandato sta per concludersi questa cosa abbia un po'incrinato questo il suo idillio con con Trieste con con il modo di chi ha lavorato con lei
Beh sicuramente incrinato il rapporto con alcuni portuali no chiaramente non è non è alla base invece diciamo di scelte e quant'altro creativamente la città portoncino ho sempre detto di quelle persone che a prescindere dal fatto che uno la posso pensare in un modo o nell'altro
Io faccio presente al porto di Trieste quindi per me il di Porto di Trieste un obiettivo non è uno strumento qualcun altro usato il porto di Trieste come strumento per altri fini e io non mi permetterei mai non mi permette non mi sono mai permesso una mi permetterò mai di usare il porto di Trieste come strumento per arrivare da qualche altra parte per cui per quanto mi riguarda questo hanno fatto e quindi a quel punto ognuno è andato per la poca strada
Grazie la ringrazio le auguro comunque di avere davanti a lei sicuramente orizzonti adeguati alle sue capacità e credo che Trieste potrà rimpiangere la davvero
Presidente grazie se vuole rimanere sa ancora tempo noi procediamo
Questa si chiama
Allora passiamo adesso mi volto mi scuso se ho voltato le spalle ma era complicato no allora Michelangelo Agrusti cosa vogliamo dire su questo ruolo della della regione dopo aver sentito questo dibattito questa mattina intensissimo diciamo che ero Aldo dall'esterno lo vedono tutti come dico fosse e qui in Regione che qualcuno non ci crede
O non vuole
Ma innanzitutto approfitto della presenza in video c'è ancora almeno D'Agostino
Insomma
Dove vero D'Agostino è la dimostrazione che
Che noi ci siamo costruiti norme stupide
Il fatto che uno non posso fare più di due mandati
Pur facendo altamente performante avendo ancora essendo anche giovani ed avendo cura visione interesse e passione per gestire questa fase interessantissima anche difficile
Della portualità alto adriatica però c'è una norma che dice dopo dieci anni
Posso prendere un imbecille metterlo tuo posto pro non succederà
Non succede mai vero che non mettano a uno
Che mettano uno
Ecco esattamente il mormorio che mi aspettavo cioè e e anch'io vorrei mormorare con voi
Quindi questa è una dimostrazione che ci sono delle delle norme intrinsecamente stupide che la politica avrebbe il dovere di muovere peraltro perché non è che le ha creato la Meloni
Dico però
Cioè referente specie questa queste ideologia dell'uno vale uno che poi ha permeato un po'tutta la vita di questo Paese per cui necessariamente tutti diciamo abbiamo le stesse possibilità restricted e non è vero
Questo era perduto e no sì del quale non ho condiviso avrebbe la standing ovation guardi mostra qual è la la valutazione fatta qui dell'attività di uno comma lume leggere come dono D'Agostino
E l'apprezzamento della di una città che l'ha vista da qua e da fuori dalle dietro davanti tutte le parti alla statua
Ecco allora lei lei è la cosa che mi ha mi ha stupito dopo la fine del comunismo no qua molti opposti sono stati anche ex comunisti insomma no Cosolini vedo sotto un'alta personalità del comunismo locale
Altra sul punto
E va be'somma quando è finito il comunismo da dai data dopo Gorbaciov Eltsin ha riempito mostra di statue sue da te lo deve essere stato anche bellissima ma ci sono delle statue meraviglio di per tutto e questo va a anche come qualcosa che ha a che fare col benessere versione con prudenza una città che anziana alla fine costruisce statue cioè non c'è niente da fare vasto che va combattuto no non va combattuto ecco questo è un argomento no no la questione dell'invecchiamento drammatico per la popolazione italiana più generale triestina in particolare
Ci dice un'altra cosa Coutts perché la demografia ci condanna dura marginalità solo a condizione che noi era una non a traiamo nuovi triestine casa nuovi triestini allora e nuovi Testini non sono solamente quelli che vedete nel nel silos può darsi che lo diventeranno anche quelli Barone quelle cui mi riferivo
Triste Città della scienza il più alto numero di ricercatori in relazione alla popolazione eh d'Europa una delle città che ha più centri cerca del mondo
Ecco quindi non siamo mai riusciti a mettere a terra compiutamente tutta questa ricerca tutti questi centri coro uno sviluppo industriale che non fosse solo
Ferriera metalmeccanica Campa oggi ci sono
Possibilità di una industrializzazione sostanzialmente profondamente diversa
Però prima di crescita con a mio amico Mendola che io ammiro sempre e mi manca come riferimento governativo
Ecco ma
Perché io spero sto facendo come Confindustria alto Adriatico che comprende anche Trieste naturalmente anzi alla sua sede a Trieste
Un piano decennale della nuova manifattura è un progetto ambizioso stiamo lavorando con una società di consulenza una delle principali il contrasto tra il consenso a livello internazionale
Per per darci una visione più larga delle cose siano fosse una discussione
Fatta tra di noi
E e fondata su tre piloni noi abbiamo un tessuto industriale fatto di piccole piccolissime e medie aziende che in Germania sarebbero piccola che quel
Poi abbiamo un'industria
Fortunatamente diversificata in tutti i settori e quello che ci consente di tenere perché non siano abbiamo solo una vocazione industriale abbiamo tante
E poi abbiamo la grande industria che è in me ormai su quella pubblica
Cioè in grande industriale di questo Paese non ci sono più
C'è lo Stato che imprenditore per fortuna se lo Stato che imprenditore in fondo l'intuizione delle partecipazioni statali non è stato una banalità
Guardate che la Cina è un gigantesco sistema a partecipazione statale
La sua efficienza
C'è anche in virtù che c'è lo Stato a bordo costante lo Stato
Perché lo Stato può essere a sua volta efficiente e fare politiche industriali oggi ne abbiamo Fincantieri abbiamo Leonardo che sono deluso di eccellenza sono i fari attorno ai quali si costruiscono filiere poi di subfornitura importantissime tecnologicamente evolute
Beh Trieste io la vedo così
è una città che deve trasferire le competenze che vengono vengono costruite nel centro di alta formazione e possono diventare questi questi luoghi delle Factory di nuova impresa di giovani prevede l'altro problema di questa nostra Italia
E che noi affidiamo quasi sempre il futuro della nostra economia delle nostre imprese i passaggi generazionali che nella stragrande maggioranza abbiamo vanità sono dei disastri
Perché non ha detto che il figlio dell'imprenditore geniale se un imprenditore geniale
Può darsi che sia un critico e chitarrista devo dire del del Banco del Mutuo Soccorso
No senza ben
Il maschio pronto soccorso
Ampiamente non Roseto cioè voglio dire però no non è netto non necessariamente il figlio il pretore uno straordinario pretore eccola quindi noi invece dobbiamo pensare in questi anni con gli chiese ed con rovine sparito pure pur essendo gran valore che citava gli ITS esperienza straordinaria io sono stato un fondatore del primo le chiese IMI Italia
Due mila e undici lo lo immaginato subito sulle tecnologie digitali sull'information technology in tutte le sue declinazioni non era ancora in voga queste l'amante le avversità mania dico la necessità dell'information technology però l'abbiamo voluta così perché ho visto un po'più lontano
Bene noi avremmo formato complessivamente meriti eh sì e di questa regione
Circa otto mila persone non sono tante ma non so erano pochissime
E c'è una crescita esponenziale questi anni lo sarà ancora di più vediamo se avrà successo questa modernità del quattro più due del periodico istituti tecnici e professionali quattro quattro Sallustiano
Dava prima prima Bonaccini il saluto prima ho visto la scena enti saluto più volentieri ma il clima è questo però famiglia però che non c'entro niente sono un ospite qua dentro quindi alla metà poi posso permettermi tutto quello che voglio
Ecco
Sano arrivando quindi arrivando alla conclusione tra queste migliaia di ragazzi che stiamo formando in tutto il territorio di questa Regione ce ne saranno cento o duecento che li decideranno di rivelare imprenditori di se stessi
Come faremo in modo che questi possono mettere in piedi nuove aziende sulle nuove tecnologie sui nuovi prodotti sui nuovi materiali anche qui creiamo le condizioni perché nelle zone industriali presentano e lo stiamo facendo
Viviamo i terreni a un euro
Esiste uno strumento di finanza pubblica magari la Friulia con una concezione particolare che via prestito d'onore a questi giovani che vogliono fare gli imprenditori è che no non deporre poté calci anche la cuccia del cane del nonno
Ecco quindi dobbiamo pensare che c'è Uccio degli strumenti da mettere intorno ad una suggestione di questo tenore autogestione
E così avremo nuove impresa avremo nuova gente nuova gente che rimane qui a Trieste dove avverrà dopo aver fatto l'università la Sissa gli ITS decide che questa è una città bellissima
Dove si può mi spostare una nuova vita dobbiamo pensare anche ai nuovi italiani perché ci sono anche i nuovi italiani se voi vedete la curva demografica dei prossimi dieci anni è drammatica
Mancheranno centinaia di migliaia di di stanza di persone guardate io stavo spiegando io riscendi aprile
Vado con un altissimo turrita del di questo Paese
Vado che non si e no
Vado indiana vado indiana ad inaugurare una nostra scuola di formazione tecnica superiore professionale
Per formare lì e i ragazzi che poi decideranno di venire a lavorare nel nostro Paese avendo imparato la lingua
A me
Do skill professionali adeguati perché li facciamo un'ulteriore formazione professionale noi da settembre ottobre avremo questi lavoratori nelle nostre aziende
Li faremo di naturalmente prima di arrivare OLAF avranno una rigorosa formazione sulla sicurezza sul lavoro abbiamo istituito l'alta scuola di formazione per la sicurezza cosa fondamentale anche questa per cui non è che arrivano pochi qua e carpentieri improvvisati che cadano da impalcature perché li abbiamo presi dalla strada senza dare nessuna informazione perché il centodieci per cento si dovrà fare un'offerta
Quindi queste sono oltre deroga costi ha operato di più però a una banale
Alla statua quindi anch'io una statuetta cioè azioni causale abbiamo dei sì sì ma no guardi cioè io però sui mercati sono abituato a parlare da solo io quando parlo parlo solo quindi ecco quindi sono disabituati a questi queste cose qua che fate voi di solito
Quindi competenze
Volevo solo concludere sono conclude intanto mi fa piacere essere con voi oggi
Ringrazio Cosolini di avermi invitato da da molto tempo la sinistra non invita il mondo dell'impresa e a discutere forse magari qualche via più di sinistra di voglio abbiamo che noi detto questo io purtroppo ricco il sedici di marzo
In una comunità politica come la vostra non so se l'avete già fatto
Vorrei ricordarvi che oggi il quarantaseiesimo anniversario della morte di Aldo Moro ecco siccome il rapine
Rapimento di Aldo Moro il nove marzo poi viene ucciso anche perché il PD si onora di avere nel nella sede dei suoi gruppi parlamentari il busto di Aldo Moro su un altro per questo grazie presidente
Debora Serracchiani
Li lasciamo Campo libero
Ebbene come preside ex presidente qualcosa sì nella senza essere sale impreparata no allora e no mentre sentivo stamattina i tanti interventi grazie davvero per per aver organizzato questo evento importante Roberto ringrazia Gianni ringrazio davvero tutti perché credo che ci fosse bisogno anche un po'di riflettere ragionare no quegli anni diciamo spesso che non abbiamo tante volte il problema di non saper comunicare quanto di non avere nulla da dire che è una cosa un po'diversa
E quindi credo che partire quando si ragiona di Europa proprio dall'idea che abbiamo che che poniamo come alternativa anche a chi in questo momento ci governa e legittimamente ha un'idea appunto opposta o comunque diverso dalla nostra sia
Assolutamente giusto però guardando proprio la geopolitica e a come impostare da Trieste la campagna delle europee
Riflettevo stamattina abbiamo ricordato tutti il vertice dei western bar scansa che è stato bellissimo perché oggettivamente quel luglio due mila diciassette Trieste si è trovata al centro dell'Europa nel senso più puro del termine
Però vorrei anche ricordarvi nel novembre del due mila tredici il vertice italo russo alla presenza di Vladimir Putin a Trieste
Vorrei ricordare anche
Nell'epoca in cui si sottoscriveva il protocollo con la Cina e si parlava del porto di Trieste come il terminale della Via della Seta erano anche gli anni nei quali si andava in Iran
Perché si discuteva a Vienna la convenzione per inno alle armi nucleari
Mettete in fila tutto questo perché tutto questo è successo in dieci anni
Ora è successo in un secco no non è successo in tanto tempo è successo in dieci anni
E a guardarlo da Trieste oggettivamente un mondo che è cambiato con un'accelerazione spaventosa cioè quei punti di riferimento né verso i quali ci stavamo aprendo come Europa come Italia ma come Europa verso la Cina
Verso l'Iran
Quel quella capacità che avevamo di leggere quel cambiamento che avevamo sotto agli occhi è stata oggettivamente una capacità che Trieste il Friuli-Venezia Giulia tutti hanno saputo cogliere un Friuli-Venezia Giulia che in quegli anni
Non a caso si era Rent è stato voglio ringraziare Roberto anche attraverso la collaborazione strettissima con l'iniziativa Centrale Europea abbiamo oggettivamente ha riaperto gli occhi su quei Balcani su cui anche noi e anche l'Europa aveva in qualche modo girato un po'la testa dall'altra parte
Sarajevo hanno Sarajevo profondamente cambiata rispetto alla Sarajevo di prima della guerra dei Balcani ed estremamente Isla Mezzato c'è una presenza del dell'Arabia Saudita anche particolarmente forte insomma no e credo che Mekt esempio colpi nel due mila quindici quando andammo vedere l'unica sede aperta dall'Unione europea chiusa
Perché l'Unione europea ha in qualche modo va deciso che quella Sarajevo
Come dire non fosse di interesse diciamo adesso non las estremizzo ma insomma questa era un po'il pensiero quindi per dire che in questi dieci anni la posizione del sodalizio Giulia di Trieste ha cambiato prospettiva vorticosamente
E il Paese ha cambiato anche prospettiva vorticosamente per cui oggi tornare a parlare a di questo appuntamento delle prossime europee come di un po'di un appuntamento importantissimo
è vero come diceva qualcuno lo diciamo spesso no ogni cinque anni diciamo che è sempre importante stavolta secondo me è storico ed epocale per una serie di motivi
Per i tutto abbiamo al Governo del nostro Paese la destra
E onestamente quando affrontavamo
Le campagne delle europee quella destra era una destra che ancora non vinceva le elezioni che ancora non aveva quei numeri così alti che ancora in alcuni spazi Europa i non c'era oggi la troviamo in Olanda come c'è in Spagna come c'è in Francia come c'è in Germania e da noi governa
E non è il centro destra del Partito Popolare Europeo non è Berlusconi
So se focalizziamo anche questo non c'è più Berlusconi
Che noi pensavamo essere quella di resta e no quello era ancora il centrodestra adesso se la destra
Ed è un posizionamento anche interno alle al diciamo i Paesi europei che cambia profondamente il punto di vista chi oggi va al Parlamento europeo si trova e in condizioni completamente diverse dove c'è solo da sperare che vadano bene il Partito socialista europeo il Partito Popolare Europeo perché il rischio che invece prendano una quota importante di voti e di consenso quei conservatori quegli euroscettici quelli sopra i misteri che in qualche modo il Parlamento europeo ha sempre tenuto ai margini no perché per come è fatto il Parlamento europeo
Se non sei nei grandi gruppi parlamentari non sei nel senso che non hai quel peso specifico che può incidere sulla progetto legislativo che può incidere diciamo anche politicamente
Ma oggi per la prima volta il rischio concreto che invece sia diverso e che quindi ci sia uno stravolgimento anche dei pesi politici non un'OPA è oggettivo
Questa è la differenza dal mio punto di vista credo profonda c'è c'è veramente il rischio che la nuova Europa parta
Su delle basi che sono basi di di più fragili di come l'abbiamo conosciuta di come anche Enzo ricordava stamattina quindi io credo che quindi questa campagna dei loro paesi è veramente una campagna da un certo punto di vista storica lo è sicuramente terrei gruppi parlamentari che si riconoscono nel Partito socialista europeo lo è in quei partiti e quei gruppi politici che guardano all'Europa come prospettiva non come un passato da ricordare scusa se pensa che io non ho capito bene però l'atteggiamento rispetto alla candidatura fondato Lian
Ma allora Poma
Noi abbiamo azione guardano e abbiamo quindi voglio dire non abbiamo il nostro candidato Schmitt tra l'altro
Voglio anche sottolineare che il fatto che il Partito socialista europeo abbia deciso di fare il congresso a Roma di lanciare lì la candidatura a oggettivamente una sua importanza che non vedevamo da tempo quindi questo
Diciamo ricordiamocelo anche perché è un fatto positivo per noi per il lavoro che abbiamo fatto e per anche la segretaria nazionale
Il l'apposizione del Partito popolare e incerta perché è ambigua
Cioè una posizione che se all'inizio sembrava escludere qualunque appoggio Araceae avrebbe eccetera oggi ci sono diciamo delle non dico delle delle crepe ma ci sono delle ambiguità c'è c'è un'opacità non c'è una posizione ancora chiara
E questa diciamo accompagnarsi molto spesso della fondarla Ayan proprio con perché ricordiamoci che Giorgia Meloni non è soltanto Presidente del Consiglio dei ministri italiano ma è anche il segretario del partito del nazionale del PAN Giorgio partito
Della maggioranza c'è di Fratelli d'Italia ma è anche il capo dell'Ecr che è un gruppo parlamentare che nel moglie gruppi nei gruppi nel nel Parlamento europeo raccoglie i gruppi diciamo strano sovrani visti i partiti socialisti di estrema destra quindi voglio dire a più giacchette e dunque sette giacchette con vedere la fonde Lion che si accompagna spesso diciamo proprio verso quelle iniziativa onestamente non so quanto il Partito Popolare Europeo pensi ancora di essere centrale eventualmente per quella candidatura lo è nei numeri ma potrebbe non esserlo simbolicamente il che significa cambiare il volto e l'approccio della prossima unione europea
Quindi tornando a Trieste e tornando al silenzio Giulia lo ricordava prima Zeno quanto la città abbia anche fatto la città e la Regione abbia fatto un grande investimento in quello che aveva
E che per troppo tempo aveva tenuto diciamo così con la testa sott'acqua cioè il porto cioè la naturale piattaforma logistica cioè la possibilità di di trasportare le merci sul treno il fatto che sia diventato il maggior porto italiano per le merci che viaggiano sul treno il fatto che si sia ricominciato raggiungere delle capitali europee anche molto distanti insomma è una città che si è aperta
Che si è aperta e che ha trasformato l'intera Regione Friuli-Venezia Giulia in una straordinaria piattaforma aggiungo io non solo logistica ma anche e soprattutto culturale
Cioè noi abbiamo ripreso una centralità che per troppo tempo non avevamo diciamo esercitato anche tutta la la la la pienezza che che che ci compete certo
Fare passi avanti ci vuole tanto tempo
Per farglielo sì sui passi indietro basta molto poco insomma quindi io non posso non nascondervi la preoccupazione che ho credo come tutti voi su chi sarà il successore o la don che succederà l'uomo o la donna che succederà
Azzano D'Agostino non posso
Non nascondervi una preoccupazione perché se è vero che è un porto che può per i prossimi anni vivere di rendita è anche vero che quelle rendite si scialacquare in poco tempo e questo portò come questa Regione ha invece bisogno di tenere sempre alto l'asticella dell'ambizione
Sempre alta anche rispetto ai nostri vicini non è che nel frattempo Capodistria starà a guardare non è che nel frattempo gli altri porti italiani stanno a guardare non è che possiamo sperare che gli altri non vogliono
Le grandinate piuttosto possiamo sperare di avere un sindaco il prossimo che invece di preoccuparsi dello pubica si preoccupa di dover fare arrivare le grandi navi e di non chiudere le rive quando ci sono le grandi navi perché non sappiamo dove parcheggiare
Per esempio perché
Non è che si i triestini non voglio le grandi navi e che tra essi non sanno più come arrivare in macchina in centro perché se ci sono le grandi navi è tutto chiuso per cui non sai più dove parcheggiare per cui semplicemente non è più un accesso alla città
E allora piuttosto che fare cose che hanno diciamo poco senso ecco diciamo così dal punto di vista trasportistico della mobilità fai quello che serve togli le macchine dalle rive
Crea le condizioni perché ci sia una mobilità sostenibile rimetti e condizioni e poi scusate io c'è una cosa che proprio lo dico Roberto cioè noi abbiamo tirato fuori cinquanta milioni per il porto vecchio è incredibile che finora si è stato fatto dopo tanti anni della sdemanializzazione sia stata fatta una strada di collegamento
E basta
Non c'è niente
Non c'è niente e aggiungo perché ne approfitto solo per togliermi un paio di sassolini non mi fa tanto a me era stato numero faranno mai quindi questo simbolo posso posso almeno togliermi un sassolino e il sassolino è
Che io non posso pensare che l'unico modo per sviluppare dal punto di vista economico sociale e culturale il porto vecchio l'alternativa sia a svuotare
Gli uffici della Regione per portarci gli gli uffici della Regione a me sembra una cosa
Assurda tra l'altro tra l'altro creando anche un una condizione
Della città da questa parte su cui nessuno sta strategicamente Stefano pensando niente perché tu mi insegni che se svolti gli uffici della Regione che non hanno diciamola possibili che in genere creando economia locale intorno alle uffici stessi nel momento in cui tu svuoterà e gli uffici non sa neanche che ci metterei dentro significa che non c'è più una ristorazione che non c'è più un barche non c'è più
Il quello che vendeva l'edicola piuttosto che no allora rispetto a questo la riflessione che possiamo fare mettendoci dentro però i colori dell'Europa è che questa città ma questa Regione insisto molto sul fatto della Regione perché dobbiamo pensare che il Friuli Venezia Giulia cioè tutta tenuta insieme
Perché guardate che noi rischiamo di fare quello che sta succedendo a livello
Adesso
Con l'autonomia differenziata e non a caso lo dico qui da una regione a statuto speciale la cui specialità non abbiamo sempre esercitato in modo eccellente
Perché a quella autonomia differenziata creerà una spaccatura è un allontanamento del sud dal Nord e tutte le volte che il Sud si è allontanato dal nord del nord si è allontanato dall'Europa
E tra quelli che possono rimanere schiacciati da questo allontanamento c'è una regione come la nostra
Che invece è una regione di grandissimo sviluppo verso il Nord Europa il centro Europa all'Est Europa è una regione che non può star chiusa
Cioè è è una regione che non può avere muri che non può avere confini che non può avere freni che non può avere se non la possibilità di essere il trampolino di lancio di una politica per l'Europa e dell'Europa che faccia dell'Italia questo sì una protagonista nel mondo perché l'Italia ha tutte le condizioni per poterlo fare non ci manca nulla magari un pezzo di classe dirigente questo sì
E su questo l'investimento dobbiamo farlo e guardato dobbiamo farlo sui nostri giovani però non sul su sul noi
Dobbiamo farlo sui nostri giovani cioè pensare che noi dobbiamo avere delle università che hanno come lingua veicolare le lingue dell'Est che hanno come lingua veicolare gli inglesi e che hanno come lingua veicolare il cinese che hanno come lingua veicolare non solo l'italiano
Ma che abbiano la possibilità di far sì che questi ragazzi siano competitivi col mondo e chiuda mi sono occupato solo una battuta
La Spagna
E dico la Spagna perché di solito la Germania no la Spagna sta facendo un enorme investimento sull'intelligenza artificiale e parte dal processo i processi processo civile e penale sull'intelligenza artificiale
Perché quello è il futuro cioè l'intelligenza artificiale sarà il nostro futuro o la governiamo ora subiamo
Ed è meglio governarla perché oggettivamente senza limite anche pericolosa venne loro stanno ragionando sulla giustizia che si muove all'interno della della intelligenza artificiale noi che stiamo facendo
La prescrizione e i verbali delle intercettazioni
Cioè capite che rischiamo di stare dieci
Ma una non dico dieci non solo dieci passi indietro
Ma di vedere gli altri che corrono veloci davanti al momento è riuscire neppure a prenderla
Quella rincorsa ecco io penso che se il Friuli-Venezia Giulia si ferma si ferma anche un bel pezzo dell'Italia quindi che sia questa campagna dell'Europa in modo per rilanciare il Friuli-Venezia Giulia
Dentro un contesto italiano forte che non è quello della destra ma che a quello dell'Italia
Ed è da nostra Repubblica lo ricordava bene oggi anche chi mi ha preceduto
Grazie grazie ad Évora
Roberto ecco adesso ci vuole sarebbe bello che che durante l'intervento dei Deva Luini eccetera quindi al lupo annuisco le sofferenze della politica ah ecco ecco no comunque mi ricordo alcune cose stamattina per esempio quello che ha detto molto interessante intervento di Benazir no
E che diceva ci sono iniziative diplomatiche di questo governo e problema però non è andare in giro tantissimo e però avere una visione una strategia e questo in piccolo può riguardare Friuli Venezia Giulia
Io se uno non ha una visione non ha un obiettivo non si chiede il chi siamo cosa vogliamo anche questo è stato detto questa mattina non non non si combina granché
Intanto buona sera a tutti e grazie dell'invito e un ringraziamento particolare va Roberto Cosolini che insieme a Gianni Cuperlo ringrazio anche ovviamente
Hanno organizzato questa giornata di grande interesse politico ma dal mio punto di vista anche culturale
Con spunti che sono veramente di grande di grande spessore e che
Andrebbero copiati perché c'è bisogno di come dire riflettere su tanti temi su tante questioni e difficile Alessandra Scurati do del tu perché mi pare che se difficile dare come dire una risposta facile a una domanda complessa
Perché la tua domanda molto complessa ma almeno dal mio punto di vista avere una visione certo avere una visione significa tante cose dovremmo anche come dire e cercare di capire a chi spetta avere una visione la visione si del governo la vigenza del d'Europa la visione deve averla gli enti locali la visione deve essere una visione coordinata tra tutti questi soggetti a cui ci mettiamo di mezzo naturalmente la società civile ci mettiamo di mezzo il sei categorie ci ci mettiamo di mezzo tutto
E questo sarebbe come dire utopistico naturalmente sarebbe il massimo avere una visione
Dal mio punto di vista sarebbe già sufficiente che l'Europa avesse una visione perché questo accaduta probabilmente aiuterebbe ma e molti altri soggetti istituzionali a fasciata malignità azione sì a seguire diciamo una strada un cammino per e forse dal racket dovremmo cominciare a a ragionare per poter poi capire esattamente qual è l'obiettivo finale perché la visione presuppone che si voglia arrivare da qualche parte
E oggi rispetto anche tutta a tutte le considerazioni che sono state fatte è proprio quella che secondo me può essere in minimi in breve sintesi definita la la questione manca fortemente questo manca manca la sempre per certi aspetti o meglio
Da qualche decennio manca per un periodo della nostra storia questa visione c'è stata non è stata neanche contestata perché e progredita
A velocità diverse nel tempo sarà ma anche che fosse consolidata in iniziavamo e questo grave errore stesso perché la democrazia la salute e la libertà cioè valori lascio lutti
Non sono ormai da considerare acquisiti
Ma sono sempre valori che vanno come dire implementati e sostenuti vini fermarsi considerando acquisita la pace per esempio noi la nostra generazione così come tante altre generazioni ritenevamo essere un bene acquisito
Faccio una breve parentesi mia figlia giovane ragazza
Prima della dell'intervento militare in Ucraina Mele mi ha detto ma papà dimmi la verità ma secondo te poveramente scoppiare una guerra
Non è una bambina sta bambina cioè ventidue anni non è una sprovveduta
No va studi all'Università Milano cioè voglio però questo è sintomatico del fatto che noi come dire avevamo per scontato la pace pace non è scontata
La pace è stata
Faticosamente raggiunta con con con sacrifici che non ma o bisogna certamente ricordare io ma non può essere come dire dimenticata come qualcosa che c'è reclusi venne quindi ecco tornando alla visione l'Europa ha avuto una visione ha avuto una visione naturalmente che è nata da un momento da forse nel momento più tragico del Novecento
Evita visione era
Basta guerre basta guerre
Perché non ne possiamo più di risolvere i conflitti o le dispute o i problemi tra i Paesi in questa maniera
E quindi c'è stato un percorso molto molto positivo che ha portato diciamo dei risultati straordinari a mio modo di vedere
Ma che tragicamente poi si si cominciano a a perdere nella memoria non ci si ricorda più se si chiede
In generale ha a qualcuno ma Momo discutendo della dell'Europa dell'Unione Europea
Quali sono secondo te gli elementi principali dell'Unione Europea allora uno comincia a dirsi d'Erasmus per esempio che è una cosa positiva non ci sono i confini mille cose
Il punto fondamentale
Il punto fondamentale e dimenticato la pace e dimenticata
Adesso stamattina è stato detto giustamente
Che i conflitti in atto hanno riavviato il percorso di allargamento e secondo me qui e ruolo del Friuli-Venezia Giulia perché qui c'è più memoria
Eh beh noi siamo ora in maniera lì abbiamo una gran magari tenuta in vita strumenti a no noi noi quello che si vuole mi accusano le no andavo avanti su questo ne abbiamo grande memorie risponde in parte anche la tua osservazione precedente
Di chi come te e vissuta per tanto tempo lontana da citare dice ma quando torno trovo più statue
Sì la boh trovo del dibattito sullo VFCB naturalmente a noi piace anche fare giustamente diciamo polemica ma ne parlavo prima di entrare in sala col mio amico Milos Budin
E ci siamo detti
Da parti politiche diverse
Se guardiamo al passato oggi possiamo dire con soddisfazione
Che l'atmosfera che si respira all'interno della nostra città e un'atmosfera totalmente diversa
Tra sì entra piede e e proprio sto sì travolta ma non è stato mica una un'operazione fatta così
Attualmente non l'ha fatta una persona
Questo è stato un processo politico che ha visto esponenti politici di parti diverse assumersi delle responsabilità per costruire un futuro migliore rispetto a quello che ha un passato di visivo
E oggi io devo dire che naturalmente processuale finito non va neanche mai considerato chiuso per per le stesse ragioni per le quali dicevo che non ci si può fermare a aristocratica a ritenere consolidati determinati valori
Ma siamo ci siamo incamminati maniera vivesse e Zeno D'Agostino se volete è una lungimirante intuizione del della dell'amico Roberto Cosolini perché è stato lui a volerlo questo e con la con Deborah che era il momento presidente le acque in quel momento Presidente Regione
E poi frutto anche in questa stagione perché avete visto che poi cambiate le amministrazioni interi colore politico
Non hanno cambiato se non la lo scrigno in passato queste cose non erano così diciamocelo insomma c'è
Questa città ha fatto dei passi avanti passi avanti importanti e può essere qua vengo fosse le cose ti interessa anzi dal mio punto di vista per quello che sto facendo adesso insomma per quello che è anche in parte
Roberto ha all'inizio evocato
Può essere un esempio può essere un grande esempio di un territorio che con difficoltà avendo sulla sulla sulla sulla memoria nella propria storia tragedie immani
E riuscito
A costruire una situazione di gran lunga superiore anche Siemens grande un grande un grande esempio e va a merito ma questo aumenta la cita tutti tutti abbiamo dato un contributo tutti poi abbiamo i i partigiani estremi da una parte i partigiani estremi dall'altra
Che fanno parte Corriere della natura dell'uomo questo commi come innovarsi citavi prima ci sono vanno rispettati perché chiunque anche con diciamo visioni molto diverse armi dal mio punto di vista comunque rispettato
Tuttavia mi pare che in generale si posa dir questo io ruolo e la città rispetto a quello che e vinse di lo ricordava Roberto prima
Lasciatemi
Raccontarvi una cosa sul sul Berlin Process
E sulle sulla sul summit Rebellin Process fatto a Trieste nel due mila diciassette
Perché ero sono stato testimone di come in atto quel summit
Questo mi permette anche di ricordare un grandissimo amico che scomparso pochi mesi fa che è stato un grandissimo servitore dello Stato lui ha fatto l'ambasciatore
In tanti Paesi da ultimo in Francia poi ha fatto anche se stasera il vince prima di me
E Giovanni Caracciolo che scomparso dicembre dell'anno scorso
E Giovanni Caracciolo che avevo accompagnato a su Berlino per fare un incontro con alcuni dei leader dei paesi dei nostri paesi dei Paesi balcanici dentali
E in quell'occasione c'era stata anche una riunione bilaterale fra Italia Germania da allora ministro degli Esteri italiano era
Sì l'ex presidente primo ministro Gentiloni allora era ministro degli Esteri
è alla luce di un dibattito a cui ha partecipato Giovanni Caracciolo che ha spiegato che così vince dopo ve ne parlo perché anche su questo probabilmente le conoscenze non sono proprio così precise
Ha visto l'interesse sia dell'allora ministro degli esteri oggi presidente Repubblica tedesco sia del nostro ministro degli esteri del tempo Gentiloni e hanno detto beh ma allora l'Italia che apre la presidenza di turno
Del Berlin prossimo se l'anno prossimo potrebbe organizzare summit a Trieste
Per capire ed è stato organizzato a Trieste perché normalmente il summit dei primi ministri insomma si fanno in imposti o perché per accontentare il primo ministro di turno che contento di farla per la sua o si fa nella capitale farla Trieste non aveva nessun significato se non questo
E da qua nasceva l'iniziativa ricordata da Roberto un'iniziativa straordinaria condivisa da tutti votata in un documento comune che prevedeva l'istituzione di una chiamiamola agenzia il nome non è esattamente questo perché nome naturalmente va tradotto ma di un'agenzia dedicata alla ricerca scientifica lo sviluppo tecnologico da da teneri da avere quattrini esperto rivolta ai Balcani occidentali
E si erano accordati
Per costituirla avevano assunto questo impegno c'era poi l'impegno della fra della scusate da Germania ed Italia di andare parlarne con la Commissione europea per avere le risorse necessarie
Questa cosa la nata nel due mila diciassette abbia cercato di come dire rilanciarla
Successivamente ci sono state le elezioni
Sì è stato il COVIP abbiamo avuto quello che insomma sappiamo tutti questa cosa è rimasta purtroppo ancora diciamo lettera morta ma come diceva Roberto è un'iniziativa che anche a mio modo i vedere potrebbe benissimo essere ripresa naturalmente contestualizzando la la situazione attuale
Con risorse diverse da quelle che non previste
Ma certamente una buona cosa
Lasciatemi dire adesso qualcosa sul vince perché questo è uno strumento di politica estera
Uno frumento di politica estera
Perché è un'organizzazione internazionale fondata due giorni dopo la caduta del muro di Berlino su volontà del Governo italiano del tempo che aveva una visione torna la visione
E qual era la visione del governo del tempo con De Michelis ministro degli Esteri
L'Europa sta cambiando
Noi sino ad oggi non abbiamo avuto rapporti diciamo di continuità diplomatica e cooperativa con questi Paesi
è arrivato il momento di costruire un foro di dialogo così si si definisce per poter implementare una quotidianità di rapporti e i Paesi fondatori erano quattro
L'uno distante dall'altro altra visione non quattro amici
Quattro paesi distanti l'uno dall'altro l'Italia unico membro dell'Unione europea unico membro fondatore peraltro unico membro della NATO l'Austria paese neutrale che non tra Guardavalle all'ingresso nella NATO né all'ingresso nell'Unione Europea
La Jugoslavia che veniva diciamo da pochi anni mi ha mentito era morto da pochi anni ma comunque proseguirà la politica diciamo terzomondista lanciata da Tito quindi paese non allineato in Ungheria Paese Patto di Varsavia
Quindi quattro paesi distanti totali anni luce politicamente economicamente e socialmente ma la visione era l'Europa sta cambiando
Noi dobbiamo avere modo di trovare una soluzione poi vince il sito è cresciuto questa era quadrangolare cresciuto oggi noi siamo in diciassette abbiamo sospeso ovviamente la Bielorussia quindi siamo in sedici
Ma sedici Paesi sono tanti
E l'Italia
Alla leadership indiscussa assoluta son tutti i Paesi dei Balcani occidentali più i Paesi siamo il centro Europa fino alla alla all'Ucraina stessa per arrivare scendendo alla Moldovia
E sono Paesi fondamentali per noi e per Trieste per l'Italia fondamentali però essendo uno strumento delle due l'una o si usa o si getta questo è il punto vero
Un altro strumento hai finito non è che ti noi contro naturalmente su questo problema potrei parlare a lungo anche rispetto però c'abbiamo dei tempi poi hai ragione per questo no ma sai perché se il collegamento arrivano con l'ultimo intervento
Perché un altro strumento con caratteristiche
Un altro strumento con caratteristiche e modalità diverse ma molto interessante per questo dialogo è quello del dell'attività della Legacoop
Di cui abbiamo con con noi nella la persona che ce ne può parlare di esperienza nemiche l'alloggio Beau Bridges presidente della Legacoop Friuli Venezia Giulia
Voi fatte molte cose interessanti sul tema del dialogo con questi Paesi di cui si è parlato stamattina
Questo
Allora intanto grazie dell'invito insomma assolutamente graditissimo anche perché cogliendo anche quello che diceva prima poco fa no ex la sottolineatura che faceva amico Michelangelo
Diceva bisogna dialogare di più con le impresa io su questo sono profondamente d'accordo credo che dialogare con l'impresa sia un modo per stare a contatto con quello che accade nel territorio nell'economia nel sociale che noi abitiamo nelle comunità in cui noi stiamo diciamo che però mi sento di partire da alcune considerazioni che colgo l'opportunità di fare a questa platea che si è interrogata su quello che può essere a ruolo quello che può essere poi Trieste lo della nostra regione ma mi verrebbe da dire anche ruolo e di cui quello che può fare il modello chiamiamolo così una certa parte di modello economico italiano di sistema economico italiano anche in una prospettiva europea
Sottolineo alcune contraddizioni che io colgo nel rapporto con l'Europa al di là di quelle che ovviamente vengono reiterate anche strumentalmente ogni giorno carote fare tra la dicotomia tra la per le politiche europee evocate a volte neanche ben capite
E quelle che sono le istanze locali c'è un altro tema
Che ritengo sia poco dibattuto molto poco dibattuto
Oh sì al tema del economia sociale un che altro non è che un modello alternativo possiamo dire o diverso di sviluppo risparmio al modello mensa trim quello dell'economia del profitto se ne parla pochissimo
Io che ho attraversato negli anni diverse organizzazioni che si sono occupati di economia sociale
O compagni atto percorsi caro visto diverse tappe moi alcuni di voi mi hanno scritto parlare la social business si dice ti fa ancora nel due nel due mila nel lontano due mila undici per approdare a tappe più recenti che sono state il piano d'azione europeo per l'economia sociale del due mila ventuno
E non ultimo a fine dell'anno scorso
Le raccomandazioni del Consiglio che dicevano e ribadivano alcuni principi e presupposti importanti che cos'è l'economia sociale e lo ribadisco perché mi rendo conto che su questo c'è molta confusione
Si tende ad associare l'economia sociale all'impresa sociale non è così link le colonia sociale aggrega Soggetti caldo degli elementi distintivi e comuni quali sono la democrazia
Si evoca la democrazia economica non se ne parla mai adesso sta diventando come posso dire un tema ricorrente io mi sono trovata poco tempo fa un evento organizzato Montepulciano molto interessante che si chiama luci sul lavoro organizzato dalle
Dalla corte dei confederati un'europea dei sindacati quindi con dei soggetti che cercano di porre attenzione alcuni temi
In cui chi parlava di debbo Craxi economica era una multinazionale spray francese francamente sono rimasta un po'perplessa anche perché noi dovremmo poter dire qualcosa di più incisivo come sistema
Cooperativo anche da questo punto di vista invece questi erano i soggetti che erano stati interrogati
Quindi a ricordarci che l'economia sociale mette insieme soggetti imprenditoriali e non imprenditoriali perché ci sono anche le associazioni ovviamente ma ci sono anche le imprese sociali le cooperative le fondazioni e tutto questo mondo
è importante tanto più che all'attenzione dell'agenda europea da un tempo molto lungo con delle raccomandazioni che adesso ti potrebbe essere un'opportunità ripresi lanciare riprendere anche perché le raccomandazioni invitano i Paesi a integrare e modificare la normativa nazionale per recepire quelle che sono le questioni poste da questo tipo di raccomandazioni che invitano quindi a rimettere al centro e di interrogarsi su qual è il modello di sviluppo economico
Che realmente può lavorare incidere su quelle che sono le diseguaglianze non è venuto fuori adesso però ribadiamo lo
In un primo gli ultimi vent'anni non abbiamo assistito a una cambiamento fondamentale perché l'Europa adesso mette tutta questa attenzione sull'economia sociale non è mica casuale
Vent'anni fa con la Strategia di Lisbona c'era stato un percorso che aveva otto come obiettivo quello di tirar fuori dalla povertà o quanto meno dalla fragilità un terzo della popolazione perché due terzi teoricamente stava abbastanza bene per percepito quanto meno adesso siamo in una situazione in cui c'è una vulnerabilità di massa che caratterizza molti Paesi europei magari percepita non sostanziale su questo possiamo dire che a volte ci sono delle enfatizzazioni che non corrispondono a un dato magari reale però c'è
Una percezione e questa sensazione cotta che attraversa parti dell'Europa con intensità diverse che a questa che che fa salari salire quella rabbia che poi porta ad evocare risposte
Non sempre può voglio dire così illuminate anche dal punto di vista politico è qualcosa che non abbiamo visto ed è sotto gli occhi di tutti a me ha colpito al cuore lavorando da tanti anni in progetti di cooperazione internazionale con l'Argentina cos'è successo lì
Li ha votato i giovare detratti i poveri e quello che è uscito è qualcosa di drammatico che non sappiamo dove porterà quel vicino alla moto sega è uscita la Motta sega però la moto sega e anche molto più vicina potenzialmente a noi
Allora parliamo di Balcani faccio un altro pazzo negli anni abbiamo lavorato io ho lavorato e sto lavorando speck con diversi Progetti peraltro in particolare con la Serbia con la Bosnia
Il percorre i percorsi che stanno attraversando che spesso non vengono riconosciuti riferiti all'economia sociale in particolare a quella che spesso la testa di ponte per lavorare su questi filoni
E quella dell'imprenditorialità sociale che nei Balcani sta avendo un riconoscimento importante ricordiamoci che ci sono state negli anni la legge in Albania
C'è stata successivamente una la diverse norme rigori Sperto alla balla Bosnia la nel due mila ventuno c'è stata quella normativa serba insomma ci sono stati diversi percorsi che hanno
Individuato un profilo normativo per questa forma di impresa
Peraltro faccio una chiosa perché mi potrebbe essere interessante
Quando abbiamo dato accompagnato il percorso per la normativa sulla serva alcunché Serbia con cui lavoriamo latte lì la proposta iniziale voleva una norma sull'impresa sociale che fosse di impostazione statale sul modello diciamo jugoslavo per capirci quindi un modello molto distante da quella che invece l'impresa sociale con il DNA nostro che bottom-up
è viene dal basso coinvolge la società civile quindi un modello diverso il percorso fatto e anche la contaminazione tra il nostro sistema e quel sistema ha determinato il fatto che quella norma e uscita con un modello bottom-up a partire dalle istanze della società civile che ne sono protagoniste come deve essere
Quindi perché vi faccio questo ragionamento perché visto che si parla di politica e l'economia è una parte fondamentale visto che spesso viene molto e molto più incisiva della politica stessa che a volte depotenziata
Provare a fare un investimento su questi processi che sono processi che mettono al centro la democrazia la partecipazione lo fanno sia a livello economico e lo fanno a livello anche associativo
Può essere un volano su cui la politica deve prestare a mio avviso più attenzione se vogliamo lavorare su una largamente promuovere l'allargamento e Balcani che è fondamentale su questo non c'è
Nulla da dire però dobbiamo evitare di trovarci delle situazioni surreali come sta capitando con l'Ungheria in cui troviamo dei percorsi e poi alcuni elementi di diritto vengono violati perché a un certo tipo di cultura si è persa per tante ragioni
Allora mi permettete che credo che le clip percorsi devono andare avanti sul doppio filone lavoriamo per costruire dei ponti che dialogano con questi territori
E alimentano su vari fronti e su vari livelli questo tipo di processi aggiungo ora chiosa ma perché sono a Trieste che
Di cui sono innamorata sopra delle poche friulane premente che profondamente innamorata di te Sierra risale Ossama avendo lavorato avendo lavorato molto con la salute mentale che la mia storia
Ha ricordo che noi giriamo non solo per i Balcani occidentali col gruppo che ha lavorato insomma passi a Trieste ma insomma tutti quel gruppo di persone che hanno lavorato in questo mondo
Continuano a andare in giro per le altri paesi in particolare i Balcani occidentali ma non solo a aiutare processi di questo tipo che hanno come destinazione il diritti
La deistituzionalizzazione che sono il cardine della democrazia per cui noi abbiamo una capacità di entrare proporre continuare a fare queste azioni che credo che possa essere qualcosa di cui essere profondamente orgoglio assolutamente anche qui modello
Allora ringrazio ringrazio Michela Vatileaks grazie anche per la capacità di sintesi e quindi in perfetto orario volevo far notare ai miei
Ospite appunto sono piazzati lì dove a controllare
Invito il presidente Bornacin Stefano Bonaccini a fare il suo intervento
Grazie per l'invito
Per non annoiare dopo una lunga giornata di lavoro emersa troppo lungo
Mi aiuta molto e sarà anche presidente dell'Emilia Romagna a fare un discorso grazie Gianni grazie
Roberto grazie segretare grazie a tutti per l'invito ma mi aiuta molto s presenta Emilia Romagna parlar di nord est d'Europa
è uscita tre giorni fa e nonostante l'allusione lo dico pare mi dà orgoglio
Sono usciti i dati dell'export del due mila e ventitré perché sono arrivati i dati dell'ultimo trimestre
Emilia Romagna supera il record storico mai raggiunto nonostante l'alluvione cioè oltre settantacinque miliardi di euro di export erano ottantatré miliardi e cento il ventidue
Le prime quattro regioni però per quota pro capite perché si guarda questa eletti Emilia Romagna diciannove mila duecentodiciannove euro per abitante
Veneto
Sedici mille novecento
Lombardia sedici mila e trecento trio Venezia Giulia sedici mila mi pare diciannove euro
Parte l'orgoglio di una regione dove ogni abitante esporta più di due mila euro di un Veneto quasi tre mila di un lombardo
Se prendete però delle prime quattro regioni
Emilia Romagna Veneto
Finezza Giulia sono nel Nord-Est
E siccome sappiamo che l'export italiano nel secondo Paese più manifatturiero d'Europa è tra i primi al mondo e ciò che ha tenuto in piedi d'Italia
Nella sua competitività nelle prime recessioni durante la pandemia nonostante la guerra l'aumento dei prezzi eccetera eccetera
E affrontare un dibattito sull'Europa guardate che paradossalmente momento di dramma però ci dà un grande vantaggio se sapremo usare le corde e le parole giuste
E se permettete mi se insieme ai diritti civili sacrosanti teniamo sempre insieme i diritti sociali
Io lo dico perché
Veniva detto prima i figuratevi quanto io possa
Immaginare il mondo che affronteremo son diventato anche nonno sono figlio di trentuno dente due anni ma soprattutto son del sessantasette e credevo di rimanere per tutta la vita la prima generazione che nella storia dell'umanità perché non era mai successo una storia dell'umanità
Che nel quella che chiamiamo Europa una intera generazione la trascorresse senza aver mai dovuto commentare una guardano i propri confini continentali
Ed è drammatico no dove ero commentare questo
Saper tenere insieme
La necessità di non demolire la resistenza Ucraina altrimenti come straordinariamente efficacemente disse Gianni Cuperlo perderemmo l'Ucraina
E dall'altra lavorare per far sì che le istituzioni europee ma sono le fa l'Europa come fa a far luce solo Paese
Quella delle proposte di macro un solo Paese
Giuste o sbagliate che fossero che casino che stanno alimentando
Dover tenere alta l'idea che la pace sia il primo obiettivo da raggiungere no però può essere solo giusta proposto delle parole perché deve garantire libertà e forza
Ad esempio l'ucraine perché se salta l'Ucraina io non so qual è il futuro dei paesi limitrofi e l'idea di democrazia e di libertà che abbiamo nel nostro continente o nei valori occidentale
E
Però siccome affronteremo le lezioni che è vero adesso ho colto quello che diceva Deborah dono cioè anche troppi anni fa su politica ogni volta che si vota è l'elezione più importante della storia però guardate che per l'Europa questo è proprio vero perché non era mai successo che potesse andare al governo delle istituzioni europee anche l'estrema destra
Per mai successo è quella destra che ha lavorato in questi decenni per demolirla l'Europa che è una bella contraddizione d'altra parte perdonatemi non ero che andavo in giro con le felpe no europea
E se l'Europa non fosse entrata Italia scusate nell'euro
La competitività delle nostre imprese oggi sarebbe demolita
I risparmi delle famiglie sarebbero drammaticamente crollati
E pensate solo che averlo detto e averlo propagandato sembra come dire per quanto quel partito stia passando guai politici ed elettorali veri
Sembra che non sia mai successo ossia di secoli fa
Dicevo che avremo una grande occasione se noi proviamo alle prossime elezioni europee parlo chiaramente delle parole d'ordine di questa parte d'Italia mi permetto
Usare l'argomento ad esempio che il capitale umano è l'unica cosa che fa non l'unica scusa al però è quello che farà maggiormente la differenza dei prossimi anni decenni
A chi dice porti chiusi prima gli italiani ed è finita la pacchia e poi scopriamo che in realtà così tanti immigrati
Tanti minori non accompagnati
Non li abbiamo mai visti tant'è che nei nostri comuni e non scondita c'è un problema serio che si chiama di nuovo sicurezza che viene associato all'immigrazione mi permetto di dire anche qui noi dobbiamo dire che abbiamo bisogno di immigrati adesso spiegano perché tanti non pochi
Ma dobbiamo pretenderlo Egola Rita e legalità
Altrimenti la destra che fallisce ciò che promette anzi fa il contrario di quello che propaganda rischia di continuare vedo i sondaggi tutti i giorni a nostra unità risultare più credibili noi sui temi della sicurezza urbana
E quando in una città in una comunità non ti senti sicuro
Mediamente chi non è sicuro rischia di più sono le persone più fragili
Per i bambini alle persone anziane le donne sole eccetera eccetera
Dicevo il capitale umano questo sarà il secolo africano perché la Nigeria passerà da duecentoventi a quattrocento milioni d'abitanti da qui al due mila cinquanta e
L'Egitto da cento a centosettanta
La Cina è già stata superata dall'India per abitanti tra dieci anni si presume verrà superata per PIL a proporsi con il mondo nuovo che indicare non l'avremmo mai immaginato qualche tempo fa
Ogni anno in India sfornano più laureati in ingegneria che tutti i ventisette Paesi Unione Europea messi insieme
La Cina ha acquistato tre quarti dell'Africa almeno e porta già immigrati nel proprio continente
Sono stato in Giappone con novanta tra imprese università della mia regione a novembre in una missione molto importante
Giappone il Paese con la più alta aspettativa di vita al mondo
Ma noi siamo appena dopo
Vent'anni in più di aspettative di vita se oggi nasce un bambino una bambina nelle nostre realtà rispetto all'inizio degli anni sessanta vent'anni
Il Giappone però a una denota Rita peggiore di quella dell'Italia che è la peggiore da tutti Paesi Unione europea e quindi lo scorso anno han perso mezzo milione di abitanti sull'anno precedente con il pre e il premier che è un conservatore
Autarchico mo'come lo sono i giapponesi che ha previsto un piano i prossimi quindici anni che se non riusciranno a garantire a realizzare vedrà il Giappone scendere da terza decima economia del mondo
Perché il Giappone nonostante siano democraticamente la Cina non lo è è molto più chiuso nazionalista e autarchico della Cina
E quindi andarla a lavorare anche per le barriere linguistiche è molto complicato loro son poco abituate gli scambi in entrata rispetto a quelli in uscita no per dire come stiamo affrontando i problemi che avremo e siccome di demografia mi permetto di dire da uomo orgogliosamente di sinistra la sinistra se n'è occupata praticamente mai nel dopoguerra noi dovremmo cominciare occuparcene
Perché la questione demografica farà la differenza dei prossimi anni Italia se non avrà una curva in crescita di figli
Fatti rispetto a quelli che non nascono
E però anche succedesse passerà del tempo e non vedrà arrivare immigrati numero necessario
Delle nostre regioni gli imprenditori che incontri mediamente ti dicono che vorrebbero assumere di più non meno ma che non trovano il capitale umano mediamente adeguato preparato per farlo
E c'è un'immigrazione per quei lavori che gli italiani non voglio più fare anche qui bisogna uscire dalla ipocrisia
A lavorare negli alberghi o a pulirle camere o le cucine la nostra riviera non li trovi mica tanto gli italiani a raccogliere la frutta e la verdura nei campi del ferrarese del ravennate o del modenese
Non ritrovi mica e il problema è che se non trovi quelli che raccolgono frutta verdure marcisce a terra dopo stanno a casa riducendosi la produzione anche gli italiani che lavorano magari nell'amministrazione o in altri lavori un po'più un po'meno umidi
Però c'è anche il tema dell'alta formazione
Un Paese che aveva abbandonato la formazione tecnico-professionale scientifica per troppi anni per fortuna grazie agli ultimi governi di code han fatto parte questo è ripartito a partita gli ITS
Però è un Paese che come dire manca pensate quante donne mancano nelle cosiddette materie stemma
Ed è uno dei temi su cui bisogna lavorare sempre di più perché è da lì può venire una parte di quel capitale umano che abbiamo bisogno ma soprattutto dobbiamo attrarre non vedere i cervelli andare in fuga
L'Italia sarà il primo Paese tra un po'di anni europeo che avrà più pensionati che lavoratrici e lavoratori attivi se non scorrettezze questa curva
L'Emilia Romagna è una delle uniche due tra Regioni che avrà ampio abitanti anche fra vent'anni rispetto ad oggi
Chi è nato in Emilia Romagna nel dopante a nove fatti cento bambini e bambine sono novantatré nel due mila ventidue la seconda regione Trentino Alto Adige con ottantaquattro la terza è la Lombardia con ottantatré con ottantadue alcune regioni del Sud sono sotto i sessanta ma Friuli-Venezia Giulia Veneto sono sotto gli ottanta un problema di competitività
Perché il capitale umano abbia detto che farà la differenza
Quindi è inutile che stiamo a discutere di muri come invece quella destra che potrebbe andare al governo dell'Europa si candiderà per andarci ci racconta ogni giorno e saranno alle capacità di attrarre cui talenti o cervelli o persone
Che farà la differenza se li saprai anche formare adeguatamente rispetto a una terra io direi Italia il Nord Est ancora di più
Rispetto le condizioni di partenza che se vuole competere coi territori più avanzati d'Europa e del mondo a partire dal suo porto perché anche Ravenna si candida competere nel suo piccolo che diventa grande
E bisogna che investa sulla qualità per questo l'investimento sulla scuola l'università pubblica è il primo asset su cui investire
Perché la differenza la faranno i saperi
Dice ma perché ti batti vi battete così tanto sulla sanità pubblica che uno degli altri elementi su quale siccome dovremmo battere ancora di più perché siccome la sanità pubblica sta peggiorando in tutta Italia
Gli ultimi sei mesi all'Emilia Romagna hanno assegnato il primo posto in quattro classifica
Quella dell'AgeNaS Agenzia nazionale Sanità due settimane fa quella del Forum Ambrosetti colme richiamo sanità quella della
Della fondazione Gin benino carta Bellotto che biancorosso durante il Covi e prima ancora udite udite il ministero della salute del governo Meloni
Io mi metto un fiore all'occhiello solo che se voi venite come in Emilia Romagna da Piacenza a Rimini e chiedete quali che incontrati sta migliorando o peggiorando sanità pubblica Emilia Romagna direbbero peggiorando
Mancano risorse la paga di più che più sanità pubblica e manca personale
Dice ma cosa c'entra con quel che ha detto prima accetta perché essendo dove la regione più attrattiva d'Italia per ragazzi e ragazze che vengono a lavorare o studiare
Nel lavoro
Il saldo attivo l'abbiamo solo della Lombardia
Giovani anch'
Nell'università abbiamo un primato europeo quarantasei per cento delle scritte degli scritti in Emilia Romagna a suo dire stava Alma Mater il cinquantasette per cento a Bologna non sono residenti Emilia Romagna
Tant'è che con l'aumento del turismo anche nelle città sta cominciando venir quelle contraddizioni
Che non trovano dovendo l'appartamento gli studenti perché i privati capisco che guadagnano di più se lo mettono per i turisti va be'ma meglio affrontare quei problemi li che non aver nessuno che arriva
Abbiamo chiesto ma perché venite qui a lavorare
O a studiare
O nel primo caso in primo luogo c'è la reputazione dell'impresa quindi va sostenuta
Io uso le parole di Mattarella l'ultima sembra di Confindustria
Senza impresa non c'è lavoro
E quando l'impresa sana seria un valore sociale e lo dico al mio partito che la parola impresa cominciata usarla meno
E io non voglio regalare milioni di voti alla destra di artigiani commercianti liberi professionisti anche industriale pagato lo merita
E guardate da quelle da questo punto di vista il sostegno non va dato in ordine al cosa sanno fare lo spiega allora noi vanno dato agli strumenti che oggi servono internazionalizzazione
Fondi per la ricerca innovazione partiva con gli europei e poi c'è il tema del digitale di intelligenza artificiale che quello che usano per chiudere
Dal punto di vista
Dell'altro motivo per cui vengono alla qualità della vita e ti dicono ma mi han detto che sia bisogni sanità c'è sanità pubblica buona non sanno come però lo sentono dire ama fa la differenza
A meno che non pensiamo che ce la si può solo permettere privata
Io su questo frena grande battaglia ancora più di quello che stiamo facendo che pur stiamo facendo
Perché ho sempre pensato che tu puoi votare Meloni Salvini finché ti pare ma siccome oggi per prenotare una visita specialistica in molti casi se ci volevano due mesi o tre mesi ci vuole più di un anno
Attorno aver votato chi vuoi ma se vedi che le cose peggiorano quando devi curare se stesso i tuoi figli ai tuoi genitori
Qualche domanda te la farai e loro stanno mettendo in campo quello che per loro è il modello lombardo dai diciamoci la verità solo che non tutti Italia Lombardia pur con il problema Lombardia perché ospedali di eccellenza Oprah fisico eccellenti come Lombardia non tutti li hanno eppure la Lombardia e ciò che a noi non piace perché e poca sanità territoriale che il Covic ha detto bisognerebbe forse quella su cui investire e soprattutto perché è più di metà sanità privata
Dice ma come ti fanno identificare in trenta secondi chi sei no per il nostro vero problema è chi siamo cosa diciamo ai facile
Noi siamo quelli per i quali l'impresa un valore sociale senza impresa non c'è lavoro ma per due diritti il diritto alla salute il diritto all'istruzione noi vogliamo che sia il pubblico lo Stato a darne il pilastro centrale perché vogliamo con povero abbia la stessa certezza di curarsi
E sulle sedi un ricco somme su trentasei
Pare che su questo con la destra c'è un dibattito e
C'è un dibattito con la destra
E secondo me è un'idea di società diversa ma ti dicono anche
Vengo da voi perché o ci son più cose gli asili nido
Ascoltavo quello che dicevate sia l'unica regione italiana che ha già trecentoquattro finito con l'inglese introdotto
Lasciate stare l'inglese uno può dire il mandarino l'arabo lo spagnolo
C'è chi verrà dopo di me non cambia le politiche non abbiano già deciso che tutti i nidi e le materne pubblici e privati come sarà per i prossimi cinque anni avranno tutti introdusse una lingua straniera non cambiamo il mondo
Ma siccome entro i sei anni la capacità di apprendimento di una lingua straniera è tripla rispetto a un adolescente non a me che non cinquantasette anni che le parlo male
Vi garantisco che le famiglie con cui parli fanno la corsa sapere quale sarà il nuovo nido perché vorrebbero iscriverci il proprio bambino o bambina non cambiano il mondo
Si comprende che quando entra nel mondo del lavoro della ricerca avranno più strumenti di quelli che hanno oggi come sta cominciando ad accadere in molte parti d'Europa e del mondo
Abbia detto il capitale umano
E dentro quel percorso lì allora se gli garantisce i diritti dall'istruzione alla salute in particolare all'istruzione alla salute in particolare e poi l'opportunità di avere un contesto nel quale sia più semplice poter fare impresa sarà voi fare trovare lavoro se cerchi lavoro
Poter continuare a studiare a fare ricerca se lo vuoi fare è quel mix che può fare la differenza
E pagati Nordeste questore rispetta una destra che chiede di alzare i muri isolarci
E rispetta quei sovrani espone dobbiamo come dice papa Francesco costruire ponti
E dire che se noi assassini muri ma il Friuli-Venezia Giulia cosa sarebbe domattina si mangerebbe tra turismo in entrata dal mondo e uscita di merci verso il mondo a partire dal suo porto nella quarta economia per quota pro capite
Di esporsi per perderebbe due terzi tre quarti del proprio prodotto interno lordo o no
Io ci credo che la lega perde voti e non è facile spiegare perché devi togliere miliardi di euro infrastrutture metterle sullo stretto del Ponte di Messina a quelli che qui vivono lavorano e producono a
Fa becco
Ma io da questo potesse circolarità personalmente sono laico cioè non vedo perché fanno punti in tutto il mondo perché non ci può essere anche sullo stretto insacca
Il problema è se serve a cosa quali priorità qual è la sua storia la sua natura come Cerri
Perché se dentro come sostato d'Agrigento come capitato Traverso a tutti voi sì andare da da Palermo ad Agrigento ci vogliono due ore e mezza e in treno ce ne vogliono quattro
Forse è meglio mettere a posto le ferrovie le strade e poi dopo penseremo anche anche al ponte
Ed offre del parallelo dell'arrivo al porto otto come hai detto prima ma in ogni caso vado verso la conclusione evidente che non abbia bisogno
Di una sfida
Che dica che l'Europa che vogliamo vedere cambiata perché è stata troppo vicino alla speculazione alla rendite poco alle persone al lavoro e all'impresa ma senza Europa
Non andremo da nessuna parte
E noi dobbiamo difendere l'idea delle istituzioni europee e mi permetto di dire per fortuna che abbiamo avuto nelle istituzioni europee in questa anni persone di grandissima qualità a partire da Paolo Gentiloni o prima potrei ricordare l'indimenticato e indimenticabile David Sassoli
O potrei citare Romano Prodi che arrivò a dire però perché c'è una cosa che mi preoccupa
E mi preoccupa questo spero di usarle parole italiano compresi possibili che si capiscono perché non vorrei essere equivocato
Io comprendo perché alle generazioni più giovani a differenza della mi hanno più sensibilità l'ambiente
Per il quale abbiamo fatto troppo poco
Perché sentono di perdere il bene più prezioso che abbiamo che hanno che il pianeta
Però
Uso le parole di Prodi
Se il Greenville non verrà applicato vena rischia di essere più grande regalo la destra
Nate come stanno andando le elezioni in giro per l'Europa
In Germania mi ha detto l'ambasciatore Varricchio
Che Alia alternative possiamo für Deutschland che nasceva da un nucleo di intellettuali delle università pochi punti percentuali
è diventato la seconda forza nei sondaggi è quella che ha detto perché se vanno al governo vorrebbero che i non tedeschi venissero cacciati dal Paese ma tenti non i non tedeschi dire nazionalità o di residenza
I non tedeschi nati da tedeschi puri di viene la pelle d'oca di queste cose o no
Poi detto in questa parte d'Italia o d'Europa forse
Allora
Attenti perché Attali Ford o il Sant'Alessio lo votano
I ceti popolari i ceti più deboli anche in ragione di alcune misure che stavamo pensando di prender sull'ambiente i Verdi nei sondaggi sono dimezzati nei voti Prato sai quando propagande indelebile poi si riapre le centrali a carbone
è chiaro che non ti capisce più nessuno ma se tu a uno che non ha i soldi per permettere solo o ne ha ma si perde se usa quelli dopo non ha più niente da parte
Gli dice che va cambiata l'auto per inquinare meno giusto
Che va cambiata la caldaia per inquinare meno è giusto
Ma percepisce che non ha le risorse non ci sono le risorse per aiutarlo gli incentiva gli strumenti adeguati
Attenti che quelli pensa anche l'élite cioè noi dicono i generico che governiamo che sia ma
Sulla loro pelle
Applichiamo scelte per quanto giusta e comprensibile
E quindi se tu contrappone l'ambiente al lavoro e perdo milioni di persone il lavoro a te ve lo dico spiegando che l'hai nei numeri motor valley dell'Emilia Romagna ISAF certo la Ferrari la Maserati la Ducati e Lamborghini la Dallara la Pagani l'Alfa tavoli
Attenti quelle lì hanno il capitale umano il capitale economico per far prima di quello che chiede l'Europa e le Nazioni Unite
Sul green del perché ci investo in talmente tante risorse
Che tra nuove tecnologie
E applicazione dei nuovi strumenti tecnologici arrivano prima se vogliono
Il problema è che la Motor vale l'Emilia Romagna son sedici mila imprese artigiane che dando a lavorare a novanta mila persone tra diretto e indotto che son tutte nate piccole piccolissime perì componentistica che nel mondo nessuno sa fare
Dei motori a scoppio e che se non li aiutiamo in una tradizione giusta necessaria ma con gli strumenti adeguati come si fa
Allora noi dobbiamo essere bravi in questo perché SIAN quelli che giustamente non solo non negano i cambiamenti climatici banche ieri mi hanno fatto decidere che nelle aree alla alluvionate nemica ma difesa del passato non si potrà mai più costruire
Perché deve anche prevedere i rischi e le previsioni di rischio che non volevamo forse vedere perché non avremmo mai pensato ci arrivasse prima un terremoto e poi un'alluvione di queste dimensioni
La destra linee dei cambiamenti climatici base per fargli vedere le foto delle Alpi e dei ghiacciai delle Dolomiti ma lui nega bene abbiamo un'altra opportunità no però dobbiamo saperla
Adeguare alla vita reale delle persone di tutti i giorni in un mondo in cui c'è più paura
Perché vedono cosa succede son tornate persino le guerre
Perché il ceto medio che in Italia fino a qualche tempo fa metteva da parte un po'di risparmi oggi rischia addirittura di un arrivare alla quarta settimana del mese quindi tutto questo la dimensione della quale noi dobbiamo spingere l'ultima cosa che ho chiuso
Mi hanno chiesto iellato qual è la cosa di cui più andare orgoglioso di questi dieci anni di governo io ho detto
Ma ce ne potrebbero essere diverse però
Ne dico una che difficilmente prendi titoli dei giornali mentre si attacca assi frontalmente insultarsi o Giorgio Melloni ora segretario Partito s'oggi o i titoli di apertura dei telegiornali domani le prime pagine dei giorni quotidiani
Ed è che noi diventeremo la principale da cavalli europea al servizio dell'Europa dell'Italia
Tant'è che il G7 sui temi dell'innovazione tecnologica intelligenza artificiale e nuove tecnologie si terrà a Bologna
In quella sede che ospiterà insieme il centro metti europeo che fa le previsioni per i ventisette Paesi europea devo ringraziare anche Enzo Amendola perché quel centro abbiamo avuto grazie al lavoro che il governo di cui ha fatto parte
E combattendo e ci vado in Europa perché anche lì vedi poi è il voto dal voto conta break ci dice qualcosa
Quel centro è la Reding vicino a Londra
E gliel'hanno tolto appena suscita l'Unione europea né tant'è che noi adesso arriveranno
Quasi due mila ricercatori giovani da tutta Europa mentre in Gran Bretagna da quando c'è la Break It quella che era una grande potenzialità opportunità cioè quella dei talenti ve la ricordate stanno tutti andando fuori sia chi fa i lavori umili sia di quelli che hanno più
Quelli che vengono chiamati i talenti
Ma la climatologia per essere processate studiata ha bisogno dei big detta bene abbiamo acceso Leonardo governo Draghi
E Unione europea c'è andato duecentoquaranta milioni di euro è un super computer
Che in un secondo fa duecentocinquanta milioni di miliardi di operazioni di calcolo ovunque vado dico sempre di vedo stupiti ma non stupite lì perché io che lo Stato cioè non so cosa sto dicendo Mandatory spiegarmela così però si capisce
Però si capisce qual è la la sfida tante che quando il ministro Colautti venne al Cineca divise del Toro il Cineca Luisa
Siete contenti che col governo vede andati soldi fa ma quale che ci vuole altre duecento euro diceva per far cosa scusi è perché non sappiamo se adesso qual è il supercomputer da progettare assemblare e realizzare perché fra cinque sei anni deve sostituire quello che abbiamo appena messo
E perché il mondo cambia quella velocità
Tant'è che diventando così forti io nell'ultimo mese ha incontrato dell'ordine Hewlett-Packard Cisco invidia
Che voglio tutte grandi multinazionali di quei settori venire ad aprire sedi in quel territorio perché comprendono il valore dello scambio della reciprocità
Di quello che si fa adesso il governo
Meloni e lo ringrazio c'ha assegnato la quattordici ha firmato con noi però della quattordicesima sede di università delle Nazioni Unite
Si son tredici nel mondo unico dato atto che il professor Maru alla sudafricano coordina i tre vice rettore attuale questa non è la prima solo del del del dell'Italia è la prima dell'area mediterranea tant'è che secondo me dovuti saggio politico la dovremmo far diventare un luogo
Mediterraneo è che si occupa anche di pace
Di dialogo tra i popoli perché le due docente principali saranno studi e contrasto i cambiamenti climatici e impatto dell'intelligenza artificiale sulla natura umana
Ma siccome c'è anche l'altra parte dell'impatto è quella delle guerre
Allora io ho finito davvero
Io penso che se ci attestiamo attorno a queste parole chiave parole d'ordine comprovato a dire
Secondo me noi possiamo immaginare un'Europa che prevede una possibilità di futuro perché oggi spesso ne siamo terrorizzati soprattutto per i nostri figli i nostri nipoti
D'altra parte guardate quando mi dicono perché ne va orgogliosi qua centrali è perché nel due mila tre impuntarsi ai nostri ragazzi farà lavori che oggi non esistono
Nel due mila e cinquanta due terzi dei nostri bambini ieri sera ho aperto ho inaugurato uno studio di comunicazione a Sassuolo dove i due ragazzi che hanno fondato l'azienda hanno trent'anni
Hanno adesso Q in un anno hanno messo insieme quindici dipendenti tra collaboratori età media ventotto ventinove anni mi hanno detto guarda che i lavori che loro fanno fino a due anni fa non esistevano
Proviamo noia vincere la sfida dell'innovazione
Tenendo le insieme ai valori che ci contraddistinguono quello per i quali il welfare è stata una delle più grandi conquiste a cui la sinistra ha contribuito nel corso del Novecento perché su questo parliamo al mondo anche moderato
Perché su questi valori parliamo un mondo è stato ricordato il rapimento di Aldo Moro Lucisano scorta io vengo da una famiglia in cui
Annoio quei grazie Julieta ha trovato in casa c'era il quadro di Enrico Berlinguer
Però i miei genitori in dialetto modenese avevan potuto studiare l'orma dicevano quando compariva Aldo Moro Benigno Zaccagnini in televisione o Tina Anselmi quaterna Breva per Savona
Si è capito no
è perché c'erano valori che eran condivisi perché se non altro la lotta al nazifascismo l'avevi fatta insieme
Siccome quei valori dépliant via si stanno indebolendo ne abbiam bisogno di rinsaldare lì attorno all'idea di società che deve su una società aperta perché una società chiusa ci renderà tutti più poveri e più deboli
Ecco io penso che questa siano le grandi sfide che abbiamo davanti
E che possiamo portare avanti insieme quindi grazie per quello che avete fatto ne abbiam bisogno di pensiero perché bruciamo tutto ormai in trenta secondi ma ho detto quanto ci credono intelligenza artificiale nanotecnologia
Ma se non coltiviamo il gusto di guardarci negli occhi di scambiarci la mano di abbracciarci
Diventeremo una società ancora più incivile
Grazie
Ecco solenni
Bene siamo arrivati alla conclusione
Gianni toccata no soltanto qualche parola
Grazie Stefano grazie Stefano di essere venuto grazie delle cose che detto veramente grazie di cuore con la l'amicizia stima l'affetto ci conosciamo ormai da tanti da da qualche anno diciamo per meriti ha detto un sacco di cose importanti meno colpito dal mi permetto solo perché mi ha colpito veramente molto questa cosa dei duecento milioni di miliardi di operazioni al secondo no
Enzo io guardo te
Perché se il supercomputer potesse selezionare il candidato del centrosinistra in Basilicata abbiamo fatto bingo
Si potrebbe
Domenica Arona se po'fa no Enzo abbiamo avuto mediche
Vedi esteso abbia avuto lo stesso pensiero lo stesso riflessi quando le ha detto ha detto che applicato a quelle la svolta appena la giornata è stata lunga la sala è bellissimo ancora adesso la giornata è stata lunga ma ma più ricca persino no Roberto di quanto avessimo immaginato potessimo immaginare però io penso che sia la conferma che che la forza anche la bellezza poi la bellezza di un partito di una comunità
Politica vive nel suo pluralismo no e nella costruzione paziente paziente tenace di un punto di vista che
Farsi pensiero pensiero poi quello che ha detto Stefano da ultimo ed è quello che che che ci serve abbiamo parlato di ha parlato ascoltato tante cosa abbiamo parlato e ragionato di di diplomazia di economia di storia di futuro prossimo
Del futuro remoto le ultime cose che avete ascoltato però e su questo devo però gli unici due minuti che ancora vi rubo questo pomeriggio avendo sempre sullo sfondo
Com'era naturale che fosse com'era giusto che fosse due incubi
Che l'Europa si è portata dentro sulle spalle ma dentro di sé e per tanto tempo l'ideologia del nazionalismo su cui sono state dette tante cose questa mattina
E la sua proiezione nella storia e la proiezione del nazionalismo nella storia è stato alla guerra e noi da troppi mesi lo ricordato Andrea facciamo i conti con migliaia di vittime civili e le testimonianze che andrà stamane su Rafa agghiacciante sono e notizie che arrivano nel pomeriggio sono che ci sarebbero bombardamenti in atto sugli aiuti che cadono in mare sugli aiuti umanitari cibo medicinali una sorta di
Noi da troppi mesi facciamo i conti dicevo con migliaia di vittime civili dunque innocenti vittime innocenti innocente dal latino che non può nuocere
E allora io penso che fosse giusto partire da qui e porsi anche una domanda severa sulla quale hanno interloquite nostri
I nostri ospiti di questa mattina su cui ha ragionato molto bene Enzo stamane e la domanda che io riassume in maniera un po'brusca insomma esse l'Europa
è ancora padrona del suo destino
Se questo continente sarà ancora padrone del suo destino mettiamola così se a novembre dovesse vincere Trump che se dovesse venire meno con più rapidità l'egemonia che l'America ha espresso a lungo sull'Occidente e non solo
Quale futuro avrà l'Europa dove dove noi siamo nati dove siamo cresciuti dove ci siamo formati dove abbiamo forgiato maturato la nostra coscienza civile politica morale
Pensando alla alla crisi ucraina e c'è chi Enzo ce che indicato mesi fa
In un bello scritto il più grave errore compiuto trent'anni fa da Washington nella vere ignorato l'ammonimento di Augusto morente a Tiberio
E l'ammonimento era non estendere i confini dell'intero
E lo diceva convinto no di quali azzardo fosse allargare il potere col rischio di vedere travolti i pilastri di quell'interno
E tradotto insomma in casa nostra nel mondo nostro nel tempo nostra insomma il peccato per una sarebbe stato quale casa avvisato
Trent'anni fa a poco meno convertire una teoria economica una dottrina economica legittima rispettabile come tutte le teorie come tutte le dottrine
In una dottrina ideale immaginando il passaggio da un immenso mercato globale quale si stava profilando dopo la fine dell'Unione Sovietica e di quel blocco di paesi un immenso mercato globale come il viatico verso un modello di democrazia universale addirittura una democrazia esportabile in qualche misura anche per via militare
Il tutto come è stato ricordato a battezzare
La profezia sulla fine della storia
E invece che invece accade a volte succede alla nostra generazione evidentemente accaduto che la storia ha preso contromano
E ha mostrato che che il libero commercio che che in sé è un principio assolutamente sacro
E però non ce n'era per forza a seconda delle modalità con le quali lo applichi non per forza genera pace pane e e libertà e a quel punto anche l'altra profezia
Che qualcuno di voi forse ricorderà diceva così due nazioni con un McDonald's non potranno mai più farsi la guerra
Anche questa seconda Profezia lasciato il campo ad una sceneggiatura diversa e la crisi delle democrazie nasce da cui anche da qui dall'impatto di quella ideologia sul crollo di certezze del ceto medio che vuol dire centinaia e centinaia di milioni di persone e di famiglie e l'effetto è stato duplice che da un lato un mondo che aveva visto allungo parliamo dell'Europa
E i principi della nostra civiltà libertario stizzita uguaglianza Stato di diritto espandere la loro influenza oltre i confini dell'Europa politica va be'questo è stato un bel tra ormai per la prima volta abbiamo assistito invece a quei principi violati dentro i nostri confini dentro i confini dell'Europa politica
Io io sono nato l'anno in cui il muro più celebre della seconda metà del Novecento è stato costruito nel cuore di Berlino
E per gli accidenti della vita sono diventato genitore a ridosso dell'anno in cui quel muro è crollato però è diverso se tu cresci non tempo storico dove progressivamente mentre tu cresci ti studi forniti
Vedi attorno a te in muri crollare i fili spinati e che volgersi le torrette militare a battersi
O se cresce un tempo storico quello dei nostri figli dei nostri nipoti che rischiano di vivere un tempo nel quale qualcuno immagina nel cuore dell'Europa politica al Governo di Paesi parte integrante dell'Europa politica
E qualcuno che pensa a cui i muri di poter di rialzare qui fili spinati rivista Interni quelle torrette militari di di alzarle
E dall'altro lato
E l'altra conseguenza è stata che l'Occidente noi ha preso atto che ci sono boh sei sette miliardi di esseri umani sulla Terra che possono diventare ostili
Verso i nostri privilegi anche questa non è mica barzelletta una cosa da poco
E l'Europa di cui abbiamo parlato tanto nella giornata di oggi è al centro di questo scontro ed è uno sconto che investe il concetto di di egemonia come è stato chiamato tanti anni fa
Però vedete anche queste l'ultima cosa che vorrei dirvi anche questa non è una novità della storia lo sconto sull'egemonia
Che oggi investe anche il futuro il destino dell'Europa perché quell'egemonia a livello globale assente al seguito in qualche modo una sua parabola
E cioè un'epoca di espansione
A seguire una fase di caos fino all'emergere di una nuova forza egemone
Guardate è stato così nel passaggio dall'Olanda del Seicento
All'egemonia britannica sugli oceani
Ed è stato così nel passaggio storico dell'egemonia britannica a quella americana nella quale noi siamo nati ci siamo formati siamo cresciuti ma oggi
Questa è la domanda a proposito del pensiero Stefano su cui dovremo interrogarci non è la sinistra europea socialista ma oggi chi eserciterà sulla base dei nuovi equilibri che si vanno configurando a livello globale chi eserciterà la nuova egemonia siamo sicuri che saremo di nuovo noi i dati che Stefano fornito sur la Cina sull'India su tante altre parti del mondo no
Interrogano su questa ecco perché ha ragione si debba cioè ogni volta diciamo le le sedi più importanti di sapeva ecco perché queste elezioni sono così importanti
E e perché il cinque di novembre anche chi come me non è un credente potrebbe portare un cero a Sant'Antonio oppure di fare in modo che quello di non torni alla Casa Bianca
Le conclusioni a questa domanda chi eserciterà l'egemonia dopo sono almeno due
Sono tante insomma è lecito solamente due una più allarmante lo dico con una sintesi anche qui un po'brusca insomma ma e che cosa può accadere se all'Europa del domani
Nell'Europa del domani il Sessantotto alla rovescia lo fa la destra
Cioè se le nuove categorie di governo di letture di governo della modernità
Le detterà una destra che innalza in nuovi e che chiede l'isolamento di pezzi parti del nostro continente noi dobbiamo fare di tutto le elezioni più importanti sempre dal settantanove ad oggi per evitare che questo
Scenario Possa consumarsi possa concretizzarsi
E l'altra conclusione è capire che le prossime elezioni non decideranno solamente la guida della Commissione della prossima Commissione ma stabiliranno anche se chi verrà dopo di noi
E potrà camminare ancora a lungo sul sentiero tracciato dal meglio della storia di questo continente
E che cos'è il meglio della storia di questo continente
E tante cose tante cose che la politica ha prodotto gli statisti nominati hanno determinato la svolta dopo la seconda guerra mondiale
Quel capolavoro che cancella ottanta milioni di montepremi trenta anni del secolo e fa del continente europeo la più grande area del mondo pacificata miracolo laico che non hanno fatto gli industriali o i banchieri
O i filosofi ma ha fatto la Poli ha fatto la politica Schumann Adenauer De Gasperi no protagonisti furono loro avevano questi tre signori alcune caratteristiche in comune ma importanti per capire perché hanno potuto farlo
La prima è che erano tutti e tre dei democratico questi anni
E la seconda è che per anche in quel caso gli accidenti della biografia personale potevano tranquillamente tra loro di scorrere in lingua tedesca
E anche questo non è un dettaglio nella storia lunga dell'Europa ma che cos'è il meglio di questo continente la politica la cultura alla letteratura se io fossi e non lo sono uno storico dell'arte diretto e meglio di questo continente la Scuola di Atene
Di Raffaele Musei Vaticani Platone e Aristotele
Perché in fondo quelle l'Europa di cui abbiamo parlato oggi in modi diversi ma quelle l'Europa l'Europa di Atene e Gerusalemme e Democrazia e trascendenza
E sul terreno della laicità questo vuol dire difesa del diritto internazionale oggi in Ucraina come nella Striscia
Vuol dire rispetto dei diritti umani come l'ultima utopia
Universale da potere introdurre nella moralità del mondo a partire dei diritti umani delle donne
Invece l'ipocrisia e a volte la doppia morale pervade l'Occidente pervade l'Europa pervade anche noi se è vero se è vero che in questo momento di nuovo le ragazze di Kabul non possono studiare ma noi non ne parliamo più
è tutto qui
Anche la coerenza fa parte della capacità di contrapporsi al pericolo di un sessantotto alla rovescia fatto dai nostri avversari fatto dalla destra quindi tutto qui ma non è poco allora alla fine di questa cavalcata di questa bellissima giornata
E ancora grazie a chi tutto questo è reso possibile alle nostre segretaria Roberto Milos Giorgio anche chi non ha preso la parola da questa tribuna ma ha contribuito in modo decisivo e grazie Alessandro che ormai è una spigliatezza
Ormai è una spigliatezza di gestione quasi televisiva quindi riguarda ti preserva atti che ci siamo grazie a chi tutto questo è reso possibile cosa ci resta alla fine di questa cavalcata di questa giornata ci restano tante cose ci resta moltissimo
Però dal mio punto di vista poi non so voi a me restano almeno tre citazioni tre che mi sono appuntato dell'ambasciatore colpisce la prima cioè Jacques Rousseau se non ricordo male
Dice l'uomo ha creato i confini ma quei confini hanno poi modellato l'uomo e allora la sfida per noi a scegliere il modello giusto
E poi l'altra citazione che lui ha fatto il patriottismo sta al nazionalismo come l'amore alla gelosia
E anche al femminicidio diceva perché uccide la patria
E la terza non è propriamente dell'altro ieri su un su L'arte della guerra meglio negoziali un secolo che fare la guerra un solo giorno queste tre citazioni io me le porto appresso segnate qui insulsa
E poi e poi c'è ma non concetto decisivo che ci ha proposto Bracco
Lato scuro PC con un bellissimo intervento lui ci ha detto mai rimuovere il primato della dignità dell'uomo della persona l'Europa ha impiegato secoli a perseguire quel traguardo io credo che l'illuminismo sia stato lo spartiacque fondamentale di quella parabola però la stessa Europa non ha sempre difeso quel principio lo ha spesso sacrificato
In tempi lontani remote anche in tempi recenti e speriamo non avvenga in tempi prossimi lo ha sacrificato sull'altare dei suoi interessi
E il nazionalismo quell'ambiguità ha coltivato in seno come una serpe a partire dalle sue radici più più profondo e più lontane quelle che studiavamo sui libri di storia del liceo
Quelle radici profonde che contro le stesse intenzioni originali e quel nazionalismo hanno finito per generare dal pietismo
Che qualche influenza ebbe sul giovanissimo Cantet al romanticismo tedesco quei tre signori parlavano in tedesco e ed era importante che lo potessero fare che è sorto come reazione ai principi illuministici e poi ha piegato a scolpire l'identità che voleva escludere l'altro molte identità che volevano escludere l'altre però senza citare Jean Monnet come diceva andrà stamane poi nelle crisi che l'Europa sempre rinata
E non è solamente Jean Monnet marinata nella cultura nei suoi valori né sui principi
Mille novecentoquarantaquattro quarantacinque anno accademico al Collège de France l'Europa un panorama di Nicea ieri macerie di miserie morali e materiali
E lo si afferra il più grande amico collaboratore seguace di Marc Bloch ucciso nel quarantaquattro e fucilato dai tedeschi a Lionello tiene un corso sulle radici della civiltà europea
E lo fa di fronte a dei ragazzi giovanissimi sconvolti da quel panorama di macerie ma lo fa ricostruendo la matrice dell'Europa della civiltà europea per come si è formata a partire Sensi al mentre dalla grecità dalla romanità però poi soprattutto dalla svolta medievale dalla contaminazione degli elementi nordici degli elementi mediterranei a un corso strepitoso di una bellezza unica
Che Federico Chabod riprende alla Statale di Milano l'anno successivo
Ma cos'erano quei corsi se non nella descrizione del bivio della storia
Se tornare a costruire se riprendere a costruire o
Proseguiva distruggere
Tutto sommato ogni generazione ha le sue tele
E a noi che siamo nani sulle spalle dei giganti toccherebbe risponderà lo stesso interrogativo loro scelsero la prima strada e scelsero l'ottimismo a cui ci ha invitato stamane Placco lo facesse o due parole
Ma non scelse lo pessimismo e confini la sbarra
Lo scelse lo ottimismo e frontiera
La comunità la mescolanza
C'è sul tema della frontiera di cui oggi abbiamo io vocato il senso significato Napoli Enzo c'è un discorso che ha risolto in modo definitivo il capitolo della frontiera e della sua potenza io penso una volta meramente interrogato su questo
Che che lo abbia risolto questo tema il discorso più potente che un uomo politico abbia mai pronunciato nella storia del democrazia
Sapete quei volumi colloqui che raccolgono i grandi discorsi della storia nome ne sono di tutti perché cercavo l'ispirazione per la Basilicata
E Lennon alla fine mi sono interrogato io ho trovato ho trovato che il discorso più potente in assoluto della storia della democrazia
E quello che venne pronunciato il quindici luglio del mille novecentosessanta non c'è una meno io
A Los Angeles alla Convenzione dei democratici che di lì a qualche ora avrebbero consacrato la candidatura di già c'è l'alchene che alla Casa Bianca
Avrebbe poi vinto a sorpresa le elezioni del sessanta che ne di contro Nixon è stato il più giovane e presidente degli Stati Uniti aveva quarantatré anni è stato il primo presidente cattolico degli Stati Uniti ma soltanto per tre anni esercitò quel mandato
E lui le legge
Legge perché non l'ha scritto lui ottiene sempre a dispetto di chi scrive i discorsi degli altri lui
è lui lesse un discorso pazzesco di una bellezza unica
Discorso passato alla storia sotto un titolo ed è il discorso della nuova frontiera
E la formula retorica dica NDS impedisce relativamente banale dice rivolto a centocinquanta quattrocento Mosca tifosa milioni di americani dice
Cari americani cari democratici così come un tempo i nostri antenati vennero qui all'Ovest era in California
A cercare la loro nuova frontiera di un futuro di sviluppo di serenità con le loro famiglie a coltivare queste te
Così noi oggi torniamo qui all'Occidente all'Ovest a costruire la nostra nuova frontiera che la frontiera dell'anno mille novecentosessanta e poi li c'è un elenco di obiettivi di traguardi
Il superamento delle discriminazioni di di di razza per il colore della pelle
I diritti delle donne i diritti delle minoranze la costruzione di un processo pacifico di disarmo bilaterale che restituisse il mondo la prospettiva di una pace duratura
E poi le conquiste della scienza della medicina
La possibilità di vivere finalmente in un mondo più giusto più serena e persino l'obiettivo dell'orizzonte dello spazio le conquiste a cui sarebbero arrivati di lì a qualche anno
è un discorso pazzesco ma perché io mi sono letto un po'di volte no poi non è neanche lunghissimo è scandito come usano fare gli americani che sono bravi
Il meccanismo questo son bravissimi c'è un discorso l'incipit di un discorso di Obama
Che io tornato politico persino rivolto a una platea enorme Obama diceva Enzo noi noi siamo quelli che stavamo aspettando che è fortissimo che in Italia lo può dire solo Carlo Verdone tutti vivono
Non c'è non abbiamo il fisico noi per queste cose qua l America aveva passato
E però perché quel discorso lì al discorso più potente che un uomo politico un leader politico abbia mai pronunciato nella storia per una ragione semplicissima che anche la ragione che ci ha portato qui oggi Alessandro Roberto Stefano
E la ragione eh che in quel discorso
Chennedy non racconta non che scrive non parla dell'America che c'è L'Unità racconta un'America che non esiste
Lui descrive un'America che sarebbe venuta forse se i democratici avessero vinto se le congiunture l'avessero concesso di lì a qualche tempo perfino di lì a qualche anno
Ma è quell'immagine di speranza di un mondo che non esiste ancora
Che scuote gli animi le conoscenze le piante fa cadere i frutti Fruscio docente di casa fa pensare che quella destra non può avere la paternità
Del costruire il futuro per quelli che verranno dopo Dinoi
Qui Hoshino aveva un'ambizione minore la frontiera nostra era più contenuta
Però questo percorso che promessa democratica densa iniziato a noi a Milano sulla tavola pace poi a Bologna tre proseguirà in tante altre tappe
A questo senso dava una mano a questo partito Stefano dà una mano a questo partito
Nella pluralità abbiamo coinvolto tutto quello che potevamo ragionevolmente coinvolgeva ed interno ed esterno perché soltanto così soltanto ragionando riflettendo ascoltandoci
Tu hai detto anche abbracciando uscì non ti spingere troppo già sarebbe importante ascoltarsi guardasse stringersi la mano guardarsi negli occhi l'abbraccio io
Me lo auguro ma no
Io sarei già soddisfatto permesso ma questa era l'ambizione più modesta di oggi e siccome ogni buon viaggio comincia con un piccolo passo dicevano sempre i saggi orientali grazie a voi perché credo che oggi questo piccolo passo ma l'abbiamo fatto