"Dalla dottrina sociale della chiesa ad una nuova concordia civile attraverso le politiche sociali"

Io direi
Di iniziare la seduta pomeridiana dei nostri lavori
Siamo
Abbastanza in orario
Se ci possiamo accomodare
Saluto tutti graditi ospiti
Amici parlamentari poi durante la serata le faremo personalmente uno per ciascuno
Io direi senza prolungarsi volto di entrare subito
Nel programma del pomeriggio
Sapete che il problema del pomeriggio si apre con la prolusione con l'intervento per noi veramente gradito ecco di sua eccellenza monsignor Tettamanzi segretario generale della coltre piccola Italia gradito non solo perché monsignor Tettamanzi rappresenta quindi ecco col suo incarico la Conferenza episcopale ma perché noi sappiamo ecco anche in questi ultimi mesi e non solo negli ultimi mesi avendo partecipato anche a una precedente un paio d'anni fa conferenza da inserire ma sappiamo in particolare in questi ultimi mesi almeno lo sappiamo
Noi della presidenza nazionale quella presidente questa abbiamo cambiato gli organi vigenti in continuità in questi ultimi mesi sappiamo quanto ci è stato vicino grazie tendenza ecco se vuole intervenire
A tutti e a ciascuno il mio saluto più fraterno e cordiale
Il mio è un discorso evidentemente ecclesiale anzi evangelico
Tiene questo non significa affatto
Dire che non entreremo anche nel vivo della nostra società
Nel vivo dalla nostra società attuale
Con tutti i problemi che era tra vero sono ma penso anche con tutte
E energie positive che possiede
La disponibilità e la generosità di tantissime persone per rendere la nostra attuale convivenza ma così senza più umana
Più giusta solidale
Più feconda
Vorrei iniziare questo questa mia conversazione
Con alcune veloci riflessioni su un appuntamento che la Chiesa italiana ritiene di primaria importanza
Che il che riguarda il Convegno ecclesiale di Palermo che si terrà nel novembre prossimo ma che già ora nella sua fase di preparazione
In atto
Nelle diverse chiese locali ma anche le diverse realtà ecclesiali
Di questo convegno noi conosciamo la traccia di preparazione io penso
In particolare da parte mia non vorrei riprendeva questa traccia era riproporla dei suoi contenuti particolari tutti sanno ad esempio che si tratterà i cinque vie privilegiate che noi come comunità cristiana
Per la vitalità della Chiesa ma anche per il bene del Paese siamo chiamati a ripercorrere in termini di di novità
E cioè la figlia della cultura e delle comunicazioni sociali quella dell'impegno sociale e politico
Quella di una scelta preferenziale per tutte le fasce povere e deboli del nostro Paese e poi ancora la via della famiglia ed ai giovani
Sappiamo ancora più a fondo che percorrendo queste cinque vie privilegiate noi dovremmo impegnarci a realizzare degli obiettivi di fondo che danno vita a uno stile caratteristico che dovrebbe essere l'impronta originale dei cristiani impegnati nella chiesa dalla Società si tratta di un obiettivo di una formazione permanente
Di un procedere in comunione per essere testi e svegli su una missione missionaria età che ci porta ad aprirci al massimo all'insegna dell'ammonti a vita
E ultimamente di essere radicati in una profonda ditta spirituale
Al di là di questi ci sono i contenuti più evidenti più ripetuti ogni qual volta si parla del convegno di Palermo
A me preme cogliere insieme a voi nel senso più interiore più originali
E in qualche modo nuovo e innovatore vita il convegno di Palermo
Mi pare che tale senso emerga
Da un'attitudine spirituale che i vescovi italiani che la Chiesa in Italia sono chiamati a realizzare e cioè l'attitudine dello stare in ascolto dello Spirito di Dio che parla alle chiese
Noi abbiamo i nostri schermi abbiamo i nostri procura programmi abbiamo i nostri settori di impegno
Necessario
Forse avere un momento di silenzio
Una pausa di riflessione anzi uno spazio interiore di preghiera
Per Porcino ascolto
Di chi è l'anima della chiesa
E richiamo a quotidianamente alla Chiesa ad essere il più possibile fedele coerente trasparente alla vocazioni alla missione che ha ricevuto dal Signore Gesù stare in ascolto dello spirito significa mi ancora la traccia impreparazione di Palermo che lo rileva più volte
Operare un discernimento critico molto impegnato molto serio
Un discernimento critico che in definitiva consiste
Nel confrontare
La situazione concreta e dalla chiesa dalla Società oggi e il disegno di Dio il progetto di Dio la volontà del Signore
In particolare come credenti noi sappiamo che ciò che conta non è il realizzarsi di una nostra volontà ma il realizzarsi il più limpido e il più impegnato possibile dalla volontà stessa di Dio
Ora se noi esploriamo la situazione della Chiesa e della società
Dobbiamo rilevare che una delle richieste continuamente formulate e talvolta addirittura tritate nella richiesta dalla novità
Sentiamo che nel nostro mondo c'è davvero uno tutta una serie di realtà vecchie che sono destinate in qualche modo a a scomparire mentre ciò che tutti si desidera che finalmente entri dalla nostra realtà di chiese di società qualche cosa di nuovo di veramente nuovo
Sottolineo l'avverbio veramente nuovo
Perché il termine novità oramai è così inflazionato che pare che ciò che che pare ma ci si sta accorgendo che ciò che è stato presentato come novità in realtà era una novità di facciata o un riciclaggio di cose tutt'altro che nuove
La novità in questo senso è piuttosto sinonimo di un nuovismo che proprio perché è tale destinato presto a tra a tramontare
Ma per il credente ed è il punto penso di forza del convegno di Palermo per il credente la novità che desiderata che giustamente reclamata
è una novità che coincide con una persona
La persona viva concreta e della persona di Gesù Cristo io faccio nuove tutte le cose questo è il sottotitolo del convegno di Palermo dedicato al Vangelo dalla carità per una nuova società in Italia
La novità da tutti desiderata per la quale tutti siamo chiamati ad assumere la nostra responsabilità è una novità che trova nel suo compendio nella sua esaltazione massima nell'uomo nuovo dal nuovo Adamo direbbe l'apostolo Paolo cioè Ines Gesù Cristo
Mi permetto di richiamare la confessione centrale dalla vostra fede chi puntando Gesù Cristo lo dichiara vero Dio il vero uomo
Assai importanti addirittura decisivo cogliere nella persona di Gesù Cristo che ho detto la sintesi l'esaltazione ma nello stesso tempo la radice è la fonte dalla novità di cui ha bisogno e la Chiesa la società mi permetto di sottolineare con forza questa la realtà di Dio che insieme inscindibilmente tenuti io e per un uomo
Questo importante per comprendere quel Vangelo dalla carità
Che costituisce il punto nevralgico dell'intero convegno vangelo dalla carità chi il convegno vuole presentare come il punto di partenza è il punto di riferimento continuo per realizzare questa nuova Società in Italia
Vangelo dalla carità significa così come il resto italiani hanno fatto il loro documento agli inizi degli anni Novanta evangelizzazione testimonianza dalla carità
Documento che distensive esclusi e chiedono che venga riscoperto in riga profondità proprio in occasione del convegno di Palermo in vista dell'anno due mila ecco il Vangelo la carità
Presentato in questo contesto
Assumere insieme un duplice e unitario significato
Angelo dalla carità significa conoscere finalmente e portiere guardare in faccia vorrei dire la realtà di Dio
Il volto di Dio per il credente si presenta come il volto di uno che ama
Dio è amore e questo è il vertice della rivelazione cristiana
E Dio è amore precisamente perché torna l'essere alla vita a ogni creatura
Anzi dona l'essere alla ditta come partecipazione al suo stesso essere e alla sua stessa vita sicché di tutti gli uomini nessuno escluso Dio non solo del Creatore ma addirittura è padre
Ricordare all'umanità all'umanità Tocci
Anche direi al nostro popolo italiano in mezzo al guado nel quale si trova di fronte alle sue nuclei numerosi difficoltà che la sua vita non è la vita abbandonata alle forze umane
Ne è una ditta costantemente seguita protetta vorrei dire penetrata in profondità e dunque attraversata
Da questo amore così dolce così forte che l'amore
Di dio creatore del padre
Significa dare al nostro popolo un motivo di fiducia una forza di speranza e quindi uno stimolo alla ripresa e all'impegno nella storia in questo momento particolare
Un messaggio eminentemente religioso ma non ha fatto astratto ma proprio perché eminentemente religioso puoi scendere all'erratici al cuore del travaglio attuale e scegliere in maniera
Beneficati
E rasserenante rincuorato tutte proprio perché torno a dire emotivo di fiducia di speranza e di forte responsabilizzazione
Ma questo vangelo dalla carità mentre fa luce sul volto di Dio Fanucci anche sull'uomo su noi uomini su ciascuno di noi
Perché in ultima analisi la nostra identità potremmo dire il nostro vero volto stanno nel fatto di essere Amati dativo
La nostra grandezza sta in queste che Dio
Dio ci hanno
Con un amore che ne sappiamo si è espresso con una carne umana
Che la carne umana
Del figlio di Dio che si è fatto uno di noi nel seno
Di Maria Santissima
Anzi con un amore che si è spesso in una carne umana consegnata alla sofferenza
Estrema quella della morte dalla morte in croce sicché nella carne Crocifissa di Gesù Cristo ogni uomo oramai è intimamente
Collegato ed è in questo collegamento che non li troviamo la ragione più forte e incrollabile della incommensurabile dignità di ogni essere umano
L'uomo è grande precisamente perché amato da Dio chiamati in questo modo con il dono del figlio con il dono del figlio chi si sacrifica ciascuno di noi sulla proporci
Di nuovo questo è un linguaggio religioso
Ma questo linguaggio religioso ha una sua Risonanza deve avere una sua risonanza anche nella convivenza umana
Se è vero che il principio architettonico intorno a cui costruire una nuova società in Italia e precisamente il rispetto pieno e
Mi e assoluto nei riguardi dell'essere umano
A questo punto di vista suo solito dire che soltanto se noi abbiamo la fede in Dio come unico Dio quindi unico padrone unico signore uno unico che decide delle sorti di tutti soltanto se si ha questa fede
Si può possedere anche la venerazione nei riguardi di ogni uomo nessuno escluso in particolare la venerazione per chi non conta perché in amo Società non riesce a far sentire la sua voce quindi
Finisce per essere disatteso addirittura
Rifiutato nei suoi diritti fondamentali e o prima
E quindi il Vangelo dalla carità questa formula che oramai viene detta e ridetta sino a diventare una forma io penso anche popolarmente posseduta
Contiene questo duplice e indivisibile
Il messaggio e cioè Vangelo dalla carità significa che ciascuno di noi può accogliere in sella morì di Dio
E nello stesso tempo che ciascuno di noi questo amore di Dio accolto non lo può possedere come sua individuali
O addirittura egoistica ricchezza ma questo amore è chiamato a di offrirlo agli altri
Dando origine a quella
Comunità Nuova che trova il suo vertice nella comunicata comunità della Chiesa ma che pure deve a rivelarsi e incarnarsi in questa convivenza umana che è data dalla Società termine soci tale termine più abituale un termine un poco più interiore vivo concreto dovrebbe essere quello dalla comunità degli uomini anzi procedendo secondo questa visione insieme religiosa e umana ci dovrebbe addirittura parlare di comunione
Non soltanto a livello di Chiesa ma anche a livello di società
Questo che son venuto dicendo come un elemento fondamentale che ci deve accompagnare verso il convegno di Palermo
Ecco ci aiuta anche a dare uno sguardo sulla situazione attuale dal nostro paese e io vorrei
Dare questo sguardo invitare a condividere con me
Questo sguardo
Rileggendo e commentando il salmo tredici
Che parla di una corruzione generale
L'ho già fatto tempo fa in un impegno una conferenza stampa con i vaticanisti presentando un comunicato del Consiglio Episcopale Permanente penso due anni fa
Ed è un discorso che già allora veniva fatto in termini di estrema chiarezza
Ma penso che questa lettura commentata del Salmo tredici possa venire oggi anche una applicazione più puntuale più precisa sulla situazione che stiamo vivendo
Ne sono si preoccupa più di tanto i salmi molto breve per la verità non è uno dei più lunghi dal salterio che la Chiesa possiede
Lo stolto pensa non c'è Dio
Sono corrotti fanno cose abominevoli nessuno più agisce bene
Il signore dal cielo si china sugli uomini per vedere se esista un saggio
Se c'è uno che cerchi di Dio
Tutti hanno tra il piatto sono tutti corrotti
Più nessuno fa il bene neppure uno
Non comprendono nulla tutti malvagi il che divorano il mio popolo come il pane
Non invocano Dio
Kremer hanno di spavento perché Dio è con la stirpe del giusto
Volete confondere le speranze del misero ma il signore il suo rifugio
Venga da Sion la salvezza di Israele
Quando il Signore vi condurrà il suo popolo esulta era Giacobbe peggiorerà Israele
Penso che non sia difficile
Meditare questo salmo i farne una applicazione alla situazione nella quale tutti quanti siamo coinvolti e in qualche modo resi partecipi
Ecco il Sal mista parla dalla corruzione
Tutti hanno tra piatto sono tutti corrotti più nessuno fa il bene neppure uno
Per la verità il teme le corruzione non lo usiamo anche possiamo però in maniera piuttosto mirata
E quindi in termini settoriali in riferimento ad alcuni abusi che
Sono tipici della nostra società dalla nostra politica per la verità il termine così come le usa l'autore sacro
Ha un'accezione molto generica molto indifferenziata
Comunque anche a questo livello il termine fa emergere in modo direi immediato e forte tutta tutto il suo spessore di gravità siamo di fronte a qualche cosa di estremamente serio
Soprattutto perché questa correzione di cui parla il Salmo è una correzione universale
Sono in qualche modo coinvolti tutti siamo di fronte dunque a una specie di sistema potremmo dire ha un problema di di di moltitudine
Ma nello stesso tempo non è che non venga presa in considerazione la responsabilità morale dei singoli e dunque di ciascuno
Si dice tutti hanno travagliato sono tutti corrotti ecco l'universalismo ma poi anche il riferimento al al all'io di ciascuno più nessuno fa il bene neppure uno
E è chiaro che una correzione di questo genere non può non esprimersi e non concretizzarsi anche nell'ambito sociale e politico e di Recchi Sal mista esplicito al riguardo
Infatti presenta un'espressione
Di
Grande semplicità ma anche di particolare incidenza quando si dice che questi malvagi di Formello il mio popolo come il pane
Di solito si dice che la politiche al servizio dalla gente
Di solito si dice si deve dire
Scriveteci e tutto è capovolto perché il popolo viene divorato così come si divora quando sia particolarmente fame il pane
Non comprendo nulla tutti malvagi che divorò nel mio popolo come il pane
Ma i salmi vista non si limita come di solito ne facciamo a fotografare una situazione
Ma va alla ricerca
Di ciò che per così dire costituisce il i costituisce tutta quella serie di cause di motivazioni che che generano e alimentano la situazione stessa
Così sarà mista passa dalla fotografia della situazione alla indagine alla esplorazione di tutto ciò chi la causa i la sviluppa se leggo bene questo salmo devo dire che sono sostanzialmente di due tipi le ragioni di questa situazione di corruzione generale
Ci sono cause di di tipo etico
La mancanza di saggezza la mancanza di razionalità
E quando non si e saggi non sia reazionari intatta via libera alla emotività alla istintivi ITA
E quindi via libera all'individualismo egoista e prepotente o addirittura sfacciato che pone il proprio io al di sopra e contro gli altri e quindi erigere interesse privato di ogni tipo come
Per ciò che decide poi dell'impegno sociale e politico mentre di per sé impegno sociale e politico al suo criterio di riferimento sul bene comune
Mi pare di grande importanza richiamare l'esigenza della saggezza della razionalità
Vedete proprio la prima parola dal Salmo suona così lo stolto pensa non c'è Dio
E poi anche il signore che dal cielo questa immagine così plastica essi chi era sugli uomini per vedere se esista un saggio
Sì c'è uno che cerchi di io perché la vera saggezza in ultima analisi è la ricerca
La conquista dei valori
Per i valori ultimi quelli morali spirituali trascendenti quelli religiosi questa ricerca indicata con l'espressione se c'è uno che cerchi Dio
Poi
In maniera amava salmi sta conclude tutti hanno tra piatto sono tutti corrotti dunque siamo nel regno Pella stoltezza no nel regno dalla saggezza dalla razionalità
Ma il salmo procedere oltre e dice che la situazione attuale e così perché è venuta meno non solo la saggezza la razionalità
Mai venuto meno qualche cosa di più significative di più importante e siamo allora di fronte alle cause propriamente religiose
Non si inforca Dio non in poco Nordio o addirittura il vertice della sosta della stoltezza non c'è Dio
La chiesa nei suoi interventi anche nei suoi interventi
Nell'ambito della dottrina sociale ricorda spesso come una delle cause
Della disattenzione o addirittura di rifiuto del dei diritti dell'uomo stai secolarismo cioè il vivere come se Dio non esistesse
Lo stolto pensa non c'è Dio non è tanto il rifiuto teorico e alla verità dell'esistenza di Dio quanto il rifiuto pratico di un comportamento che avviene come se io non esistesse
Ma la cosa più interessante che questo salmo mentre fa una fotografia della situazione mentre cerca di indagare nei le cause che la provocano
Guardi in avanti e sollecita una responsabilità proprio perché penso che nessuno di noi desideri essere dentro in questo in questo mare magnum della corruzione in questo quindi in questo spazio di stoltezza o addirittura di rifiuto dal valore ultimo che Dio
Sì guardiamo in avanti corriamo verso il futuro e se leggo bene e quanto dice il salmo ritrovo due provocazioni tutte e due di grande significato la prima direi e per ogni uomo asseconda e soprattutto per il credente
Per ogni uomo mi pare di trovare in maniera implicita ma sufficientemente
Chiara
L'invito a fare riferimento alla propria coscienza
In ogni ambito del nostro agire
Soprattutto nell'ambito che interessa la convivenza quindi nell'ambito sociale
I politico il riferimento il giudizio la coscienza dovrebbe precedere che il comandare ogni altro giudizi dunque ogni altra valutazione ogni altra decisione sì perché le altre valutazioni le altre decisioni in qualche modo si possono anche superarlo al limite tralasciare ma la valutazione il giudizio la decisione che derivano dalla coscienza che risuonò nell'intimo della coscienza di ciascuno non si possono affatto eludere
Quando somministra dice non invoco Dio ma subito aggiunge tre nell'anno di spavento perché dirò e con la stirpe del giusto e poi ancora volete confondere le speranze del misero ma il signore
è il suo rifugio
Diceva alla fin fine noi dovremmo rendere conto di quanto andiamo facendo non soltanto noi stessi e neppure gli altri ma in ultima analisi dobbiamo rendere conto a Dio
Di dire di rendere conto alla propria coscienza significa in ultima analisi rendere conto a di e penso che non ci sia nulla di più
Proprio Cantet e proprio per questo di più
Incisivo per un'assunzione di responsabilità nel campo sociale e politico che ricordare che in definitiva il giudice
Non è il compagno di squadra o il Presidente della Repubblica col presidente del Consiglio o il capo del partito eccetera eccetera ma il giudice è uno solo
Ai giudici di tutti appunto quel Dio creatore e padre vale la pena di dirlo perché abbiamo bisogno tutti anche di misericordia
Di fronte al giudizio dalla nostra coscienza garante del giudizio del Signore
Che con ricordato poco fa il giudizio di di
Ma c'è un'altra prospettiva chili si apre
Guardando in avanti volgendo
I nostri occhi direi la tensione operativo verso il futuro
Ed è l'aspetto più più bello e più nuovo e più confortante e tetti
La storia non è fatta soltanto da loro
Storia fatta da Dio
Ecco allora siamo di fronte a un'invocazione San vista avvenga Dassi io non la salvezza di Israele quando il Signore li condurrà il suo popolo risulterà Giacobbe e giocherà Israele
Mi viene in mente un atto versetto di un salmo
Cioè se signore non costruisce la casa il vanno si affaticano i costruttori che vuol dire che anche in questo momento storico nel quale noi ci troviamo in questo momento non siamo chiamati non soltanto da assumere tutta quanta la vostra responsabilità
Ma anche ad affidarci alla presenza e all'aiuto di Dio
Penso che questo sia il senso
Dalla grande preghiera
Per il popolo italiano e del popolo italiano che Giovanni Paolo secondo lo scorso anno ha chiesto fosse realizzata dentro la comunità cristiana anzi diceva addirittura nella sua lettera mandata i vescovi sei gennaio anche tra tutti credenti e in un certo senso tutti quanti gli uomini dal momento che tutti hanno una loro religiosità e tutti sanno che l'avvenire dalla società legato all'intervento del Signore
Quando sono venuto dicendo mi permette di fare un ulteriore passo e di avvicinarmi un poco di più al momento nel quale tutti ci troviamo penso che la meditazione del Salmo breve per la verità
Una ripresa personale
Potrebbe offrire ulteriori spunti di quanto rispetto a quanto io son venuto dicendo
Ma dalla da questo breve commento emerge qual è la missione inconfondibile e inequivocabile della chiesa in ogni ambito direi anche nell'ambito sociale nell'ambito in un certo senso politico
è una missione essenzialmente religiosa
A Chiesa chiamata ad annunciare Dio
Chiesa chiamata ad annunciare l'amore di dio
In questo senso la gaudium e spes questo documento del Concilio di cui quest'anno Arcade il trentesimo anniversario
Parlando al numero settantacinque settantasei
Del dalla comunità politica ricorda come primo principio al quale ispirarsi la non confusione tra chiesa e comunità politiche non si possono confondere le due realtà perché di scopi le finalità e di metodi contenuti sono diversi in particolare commento ti ho fatto il salmo ci ricorda che questa
Torno a dire in maniera inconfondibile e inequivocabile e la missione della Chiesa donna missione
Sociale non la missione tanto meno la missione politica ma una missione religiosa
Per la verità noi in termini immediati concreti siamo invece assillati da da quest'altro problema il problema Gul Rinnovamento Sociale politici
Devo dire anche che la Centesimus annus per rifarmi a a un a all'ultima incide sociale del Papa ma anche il magistero più articolato del papa dei Vespri sui problemi anche dalla Società dalla politica questo rinnovamento sociale e politico viene viene non solo dichiarato legittimo ma addirittura ha dichiarato necessario urgente è un dovere il rinnovamento della società e della politica
Ma la Centesimus Annus questo magistero sociale del Santo Padre e-Bay dall'episcopato mentre sollecita tale rinnovamento
Ancora più forte nel sollecitare le condizioni
Senza le quali risulta del tutto impossibile il il il rinnovamento sociale e politico
Alla Chiesa preoccupano innanzitutto le premesse
Da cui partire e da dalle quali assicurare come realmente possibile che realizzabile e quindi a realizzabili di fatto il rinnovamento sociale e politico
Magistero è molto chiaro si parla il come prima però a me premessa quel beh dallo rinnovamento culturale
Poi come seconda del rinnovamento morale e come terza quella dal al rinnovamento religioso
Il primo problema è un problema di rinnovamento culturale cioè dei criteri di giudizio dei criteri di scelta
Se non ci si tra virgolette converte
Nella mense
Inevitabilmente poi negli atteggiamenti interiori e comportamenti esteriori saranno appunto modulati su quelli che sono i metri di giudizio che sono tipici della nostra
Dalla dalla nostra dalla nostra mente
Questo punto di vista di momento culturale
E dunque lo spessore culturale se volete ancora il non essere stolti mai riuscirà ad essere saggi ridar vita non tanto alla all'emotività all'istinto qualità alla rissosità ma alla razionalità
Una premessa per qual è il momento sociale politico di cui tutti
Siamo non solo
Persone che desidero ma persone impegnate alla sua realizzazione
Un'altra premessa e rinnovamento morale
Che discende da quello culturale perché in ultima analisi i criteri di giudizio i criteri di scelta
Non possono essere indefinite che se non il rispetto della dignità personale di tutti gli uomini e di ogni uomo ed è un criterio eminentemente morale
è un criterio come vuole come vedete fondamentali in un certo senso onnicomprensivo e da questo punto di vista io non entro nel dettaglio indicare i diversi diritti dell'uomo
Ma in maniera globale sintetica
Il rispetto della dignità personale dell'uomo e quindi dei suoi diritti e davvero quel criteri di giudizio a quel criterio di scelta che dovrebbe poi esprimesse concretizzarsi nella varietà e nella
Profonda un unità dagli impegni sociali e politici
Marino amento culturale immorale procede oltre
E trova in ultima analisi la sua radice e la sua forza e dunque il suo slancio vitale inonda rinnovamento religioso
Sì perché Attilio e Dio soltanto è il fondamento incrollabile e la Garanzia ineliminabile nella dignità di ogni essere umano
C'è un'espressione della Centesimus Annus chi per me è quanto mai suggestivo e affascinante
L'espressione nella quale il Papa
Parlando dalla cultura
Dice che al cuore
Di essa anzi al cuore di ogni cultura
Si ritrova l'atteggiamento che l'uomo
Assume di fronte al mistero più grande che esiste il mistero di Dio
La cultura e i criteri morali che fanno dalla cultura Obama culturale lealmente tale umana e umanizzante
Trova la sua fonte il la sua forza e la sua spinta nell'atteggiamento che ciascuno di noi assume nei confronti di Dio
In questo senso quanto più autentico quanto più profondo e rinnovamento culturale e Tyco religioso
E tanto più sarà possibile e di fatto si realizzerà il rinnovamento sociale e politico da questo punto di vista emerge un secondo principio della dottrina sociale dalla Chiesa chi si ritrova sempre incauti me spesse ed è il principio che la fede
Non è qualche cosa di privatistico la fede ha una sua rilevanza sociale ha qualche cosa da dire e qualche cosa datare al all'impegno sociale e politico
Queste che ho chiamato le condizioni sine qua sine quibus o le premesse da cui partire
Rinnovamento sociale e politico appunto per il momento culturale morale e religioso trovano dalla fede il loro luogo di sintesi e nello stesso tempo il nuovo la loro forza di di promozione
Mi permetto di
Chiedo scusa se mi occupo ancora qualche minuto di leggere un testo dalla enciclica non quella di ieri Roma l'Evangelium vitae a quella precedente la decima di Karen volitiva la Veritatis Splendor al numero novantotto e un testo che io ho avuto occasione di
Di commentare lancieri con me
Penso un anno poco più fa
Concludevo dicendo che deciderà parla anche dei martiri
I rilevavo che una forma di martiri oggi la si vive in politica quando il politico è coerente alle esigenze di cui sono andato parlando
Pena numero novantotto il Papa scrive di fronte alle gravi forme di ingiustizia sociale ed economica e di corruzione politica di cui sono investiti interi popoli e nazioni
Cresce l'indignata reazione di moltissime persone calpestati umiliate nel loro fondamentali diritti umani
E si fa sempre più diffuse acuto il bisogno di un radicale rinnovamento personale sociale capaci di assicurare giustizia solidarietà onestà e trasparenza
Certamente lunga e faticosa è la strada da percorrere
Numerosi incidenti sono gli sforzi da compiere perché si possa attuare un simile al rinnovamento anche per la molteplicità e la gravità delle cause che generano e alimento delle situazioni di ingiustizia oggi presenti nel mondo
Ma come la storia ed esperienze di ciascuno insegnano non è difficile ritrovare alla base di queste situazioni cause propriamente culturali collegate cioè con determinati visione dell'uomo della società e del mondo in realtà al cuore della questione culturale sta il senso morale
Che a sua volta si fonde e si compie nel senso religioso dunque la traiettoria è dal cuore il senso religioso deriva il senso morale da qui ci si espande al senso
A allo spessore culturale poi da dallo spessore culturale del possiamo attenderci i frutti di un rinnovamento sociale e politico
A questo punto il discorso diventa ancora più più vicino alla nostra realtà e allora vorrei concludere questa mia conversazione riproponendo
Due o tre spunti che
Hanno caratterizzato un'intervista dibattito chi venti sabato scorso ottenuto a Verona
Con i direttori de I cento trentasei settimanali diocesani
L'intervista dibattito doveva riguardare i covi di Palermo
In realtà Sedou oltre hanno accennato a Palermo tutti gli altri hanno accennato alla situazione politica del nostro Paese e io non ho potuto sottrarmi io ho detto quanto così
All'insegna della massima
Semplicità e schiettezza
Ritenevo di il potere di dover dire ecco io riprenderei duo tre spunti di questa intervista dibattito peraltro durata dalle dieci alle dodici e trenta
Non è mai successo di fare il San Sebastiano per un tempo così lungo
Ma si sa cosa dice la storia che le ferite di San Sebastiano che sono state poi medicate
Dagli angeli
La politica italiana come del resto l'apposito in altro Paese come del resto la vita di ciascuno di noi delle nostre famiglie dei nostri gruppi associazioni movimenti
Ecco soffre di tante lacune di tante mancanze
Mi pare però chi la lacuna più forti la mancanza più grave sia la la cura e la mancanza culturale
Evidentemente un giudizio che può essere contestato in un giudizio come sempre avviene in questi casi globale ecco
Che di fronte a questa lacuna e mancanza io ho proposto ai direttori dei settimanali diocesani questa formula ternaria
Destinata per così dire a riscaricare invece l'impegno politico nel suo necessario spessore culturale
La formula è questa fare
Pensare
Pensare in grande e commentavo così
Il fare e la politica è è un fare un'azione perse la politica dell'annuncio
Non è una testimonianza ma è una presenza e una presenza operativa
Ma rilevavo
Sempre in quel contesto veronese che fare
No non è riconducibile alla ricerca della collocazione tra le diverse
Forze politiche
In atto nel nostro Paese
Almeno il senso primario con prevalenti o più importante per fare in politica dicevo non dovrebbero essere queste non dovrebbe essere questa ricerca di intese schieramenti collegamenti imparenta menti
Su tutti i temi che esprimono un diverso tipo di rapporto ma tutti quanti mettono in luce che in questo modo il rischio è di sottacere o comunque di non
Rilevare con la giusta forza
E ciò che costituisce il contenuto del del fare questa presenza di questa presenza operativa nella società appunto i programmi programmi concreti e dunque i i contenuti
Sedici enni Faria se se ci riferiamo a tali programmi a tale contenuti evidentemente questi non possono esistere se non a partire da una progettualità
Appunto da una visione di uomo di società di mondo di politica
Di qui la necessità di passare dal fare al pensare o meglio di innervare il fare politico da una continua cultura o formazione culturale
E pertanto la formazione permanente che dia lo spazio alla alla riflessione
Alla riflessione appunto sui contenuti
E chi mi permettevo così rispondendo alle diverse domande di diventare ancora più preciso e più puntuale di dire dei cristiani riflettere sui contenuti significa innanzitutto
Riflettere certo sui contenuti in se stessi
Ma anche sui contenuti circa la coerenza che questi hanno con la dottrina sociale dalla Chiesa con l'antropologia cristiana con l'etica cristiana
Certo ci sono i contenuti che riguardano l'economia riguardano la famiglia riguardo alla vita riguarda una solidarietà eccetera
Di questi contenuti tutti parlano tutti sono chiamati a parlarne soprattutto a poi a operare conseguentemente ma ciò che è tipico del cristiano impegnato in politica e che il suo fare in questi atti
Ha un progetto ed è precisamente dalla dottrina sociale della Chiesa che tutto questo deve derivare e dire derivare evidentemente né alla forma della coerenza nella fedeltà
Vuoi per i cristiani impegnati in politica aggiunge proprio non basta riflettere sui contenuti verificare la coerenza conduttrice Valentini
Parto possono fare i moralisti
Ma i moralisti non sono politici i politici hanno qualche cosa di più sono chiamati a fare fra qualche cosa di più scomodo ma precisamente qui maschili per l'impegno sociale e politico
E cioè a riflettere sulla tradizione opportuna
Ho necessaria
In questo momento storico di questi contenuti coerenti con la dottrina sociale della come le situazioni storiche sordo molto complesse peraltro molto mutevoli da questo punto di vista non ci si può limitare all'enunciato il principio oppure anche alla individuazione di contenuti programmatici che dicendo che fra i principi si deve procedere oltre e chiedere se le modalità secondo cui questi contenuti si vogliono attuare quindi è ora sono modalità a cui fortune poco addirittura necessari
Dicevo tutto questo anche in altri termini e cioè c'è un problema di conoscenza non inferiore c'è un problema di prudenza politiche
Prima di conoscenza della dottrina sociale della Chiesa
Io penso che dobbiamo riconoscere che anche all'interno delle comunità cristiane anche l'intervista essere
Religiosi religiose e laici impegnati eccetera
La conoscenza dalla dottrina sociale della Chiesa non è un fatto universale capillare un fatto pacifico un patto chi vi ha delle convinzioni capaci di impegnare questi cristiani a sostenere il confronto con altre posizioni dove insieme appunti grazie a Dio di convergenza o addirittura di condivisione ci sono anche punti di diversificazione e talvolta addirittura di vera e propria
Sì non è premeva al di là della conoscenza dottrina sociale della Chiesa ricordare anche una virtù la virtù della prudenza che è una virtù cardinale che interessa tutti ma penso giochi un ruolo di primo piano nell'ambito politico del resto ci sono delle pagine da questo punto di vista stupende di San Tommaso d'Aquino il quale parlando dalla dalla prudenza ricordava tra l'altro questa forma di prudenza la prudenza regna negativo regale e quella del padre di famiglia che deve essere prudente nel guidare la propria casa e poi accennare soprattutto che è responsabile la cosa pubblica che devono essere prudenti perché in gioco non soltanto il proprio interesse ma in gioco il bene di tutti qui
Ne ho già detto si tratta di una virtù quindi qualche cosa che istintiva dentro di noi
Che cosa che va conquistata il rigetto di educazione anzi in senso cristiano e sappiamo che la prudenza nata è uno dei sette dopodiché Espiritu Santu concede
Con la sua larghezza che è incommensurabile ma ingegnere incide nella misura in cui cosicché ritoccato viene richiesto di elargire presto
Sempre sì ai direttori dei settimanali diocesani dicevo non basta pensare oggi è necessario pensare in grande Pietro Testa espressione peraltro abbastanza alcun sui io invitavo così procedere in termini più radicali nel senso di giudice era i fondamenti dei diversi problemi e contenuti e prospettive e impegni sociali e politici i fondamenti sono i valori antropologici e di ci il rischio dalla frammentazione non esiste soltanto nel senso che noi diamo al termine ma esiste nel senso che non sempre noi siamo in grado di operare il collegamenti e che esistono tra i diversi settori di impegno e soprattutto mi in rapporto alle radici profonde da cui derivano poi in concreto così diversi settori questi diversi programmi questi diversi impegni e le radici profonde sono appunto
La visione che noi abbiamo dell'uomo i dalla società Pastore è possibile soltanto se si pensa in grande se si diventa non ha soltanto prudenti nell'ambito politico ma si diventa in qualche modo filosofi dalla politica
Non è necessario scomodare qui Santa Tommaso d'Aquino possiamo scommessa Aristotele o Platone questi grandi che non conoscevano Gesù Cristo tanto meno la sua chiesa ma che pure trattando di questi argomenti ritenevano occhi uno dei vertici nella filosofia precisamente quello realizzato dall'uomo politico russo ma pensare in grande dicevo significa anche pensare in grandi grande nel tempo guardando in avanti guardando al domani
Noi siamo responsabili di quello che facciamo oggi ma siamo responsabili anche d'dal domani perché già oggi non lo seminiamo
In questo senso io non so se la politica è sempre così lungimirante o invece non è costretta data da tanti motivi peraltro comprensibili a a rimanere così imprigionata nell'oggi e quindi a non assumere una prospettiva più libera e più libera ante Lucky la conduce a in qualche modo indovinare le conseguenze che possono derivare
Dal proprio agire politico così come pensare in grande significa per quanto attiene lo spazio
Fassino ratificato benissimo
Ci stava parlando di Filosofia
Precisato che un luogo certo non facile ma necessaria del quale si deve realizzare la filosofia pronto luogo politico questo senso richiamavo San Tommaso per quanto riguarda la prudenza del politico e così come citavo Aristotele e Platone per quanto riguarda il il pensare pensare in grande nell'ambito dell'impegno
Sociale e politico
In questo senso fa parte del filosofo guardare non soltanto il presente ma guardare anche il futuro
E quindi fare in modo che la propria azione sia il più possibile lungimirante e in questo senso mi riferiva una coordinata quella temporale
Ma vorrei completare riferendomi ad un'altra coordinata che è quella spaziale
Penso che il politico oggi soprattutto non possa fare riferimento soltanto alla propria società al proprio Paese
Ma debba fare riferimento ogni altra società ogni altro paese cioè il contesto europeo nel quale noi ci troviamo e il contesto mondiale che oramai caratterizza gli impegni sociali e politici ed economici sono tali che non posso non entrare in quello sforzo che dicevo tipico dell'uomo politico quello di tradurre se credente i principi contenuti
Dalla dottrina sociale dalla chiesa con una applicazione che faccia riferimento alla situazione concrete dunque una situazione non soltanto localistica buono situazione aperta addirittura aperta oltre che al continente europeo alla intera mondializzata
Vorrei fare un un altro spunto riproporre un altro spunto che emerso in questa in questa mia intervista dibattito a Verona
E riguarda il problema della unità
E a questo proposito così intervenne chi è intervenuto all'interno da questo dibattito
Segnalava la situazione attuale
La situa la segnalava nei termini di una frammentazione anzi di una dispersione
Dennis cristiani dei cattolici impegnati nel sociale soprattutto nel politico anzi nel descrivere la situazione attuale più d'uno rilevava qualche cosa d'altro rilevava anche la presenza di una divisione di una contrapposizione addirittura all'interno di dalle forze di ispirazione cristiana
Ecco ricavando questa situazione che intorno a dire io pure condivido come situazione di frammentazione di dispersione divisione di contrapposizioni
Emergeva un giudizio piuttosto globale in questo con testo dell'intervista dibattito che concludeva oramai alla all'affermazione è finita è finita L'Unità politica dei cattolici
Questo giudizio veniva espresso anche in termini di tutto sommato
Sereni
Cordiali
Anzi qui e là anche con punte di di soddisfazione nel senso che finalmente se rotta L'Unità politica dei cattolici e se ho capito bene tra le ragioni di questo giudizio quantomai lusinghiero
Le ragioni di erano tra la tra le altre queste queste due almeno la prima la Chiesa finalmente più liberale
Ed essendo più libera e più udibile da tutti può parlare a tutti e non ha ad alcuni soltanto a me medici o ma la chiesa sempre è stata libero sempre inteso parlare a tutti
Ah Camene
Non ho detto a forte come invece
Dico a voi questa sera è un'altra ragione di questo giudizio quanto mai sereno e cordiale o addirittura soddisfatto
Che era finalmente i laici possono vivere il loro protagonismo senza invadenze o senza sostegni clericali
Ecco di fronte a questa situazione a questo giudizio
Che poi i giornali hanno Ri
Ferito immediatamente agli inizi di questa settimana dopo la prolusione che il cardinale Camillo Ruini ha tenuto al consiglio permanente che si è tenuto a Loreto
E i titoli pessimo da soli sono indicativi di questo giudizio
E del dello spirito secondo cui è stato il suo stato dato questo giudizio io diciamo a Verona e anche questa sera qui davanti a voi mi pongo il problema
Perché il problema esiste e non può essere così messo tra parentesi o addirittura cancellato e il problema della esigenze o meno di questa unità nel campo politico da parte dei cattolici
Ecco a me pare di potere avviare una prima risposta dicendo che questa unità indubbiamente sui valori
E sui contenuti sui valori e contenuti riprendo quanto detto che discendono pertanto sono coerenti con la dottrina sociale della Chiesa
Ma se sta questo principio che tutti riconoscono leggendo il contenuto di questo principio io penso che si possano fare due altri passi
Si possono si devono fare dove altri passi il primo è questo
L'unità e sui valori ma su tutti i valori
Nella loro globalità
E in questo senso come diceva di nuovo il cardinal Ruini nella sua prolusione non è lecito a nessuno fare un'opera selettiva scegliendo alcuni valori e eliminandone altri la selezione comunque è una mancanza sia che avvenga in un senso o in una direzione che nell'altro senso o nell'altra direzione
E qui è necessario a mio modo di vedere cogliere ciò che costituisce la specificità della dottrina sociale dalla Chiesa rispetto a ogni altra progettualità sociale e politica che che la storia registra la specificità dalla posizione cristiana e precisamente questa quella dalla unità e globalità dai dei valori
Valori sono tali proprio perché sono intimamente coordinati tra di loro sicché o tutti insieme stanno o presto o tardi ma inevitabilmente tutti insieme Cardano
è un secondo
Si vede che la presenza di un politico per la verità non è l'unico accende concerti interesse del primo battimani che che ricevo
Si era parlato di Gesù Cristo parlato dall'amore di Dio ha parlato del Vangelo dalla carità apparati
Dalla carne crocifissa addirittura dalle Signore Gesù dalla dignità della persona
Penso che tutti erano convinti e quindi non è vero bisogno di esprime questo punto dove la discussione molto aperta capisco anche
Il Partiban
Ma c'è un secondo passo secondo me che deve essere compiuto e che discende logicamente da questa unità sui valori
L'unità sui valori di cui parliamo
è è quella che riguarda l'impegno sociale e politico
Ora in politica queste esigenza della unità sui valori è caratterizzata da una necessaria visibilità è caratterizzata da una dal fatto che bisognerà pure incontrarsi dialogare coordinarsi bisognerà trovare delle convergenze
Bisogna trovare anche Dei tende degli ambiti e dei contenuti sui quali se si vuole essere incisivi si sono esseri efficaci
Nella sulla società e dunque nell'ambito politico occorre che tale unità
La si faccia vedere lì e diventi una voce che nel concerto dei numeri perché questo il concerto dalla politica Possati in qualche modo bisogna essere essere udita e quindi realizzare lo scopo per il quale noi parliamo sì di valori e di unità dei valori ma ne parliamo in questo ambito specifico che lambito dalla dalla dalla politica vorrei anche aggiungere che riprenderei a questo punto quanto dicevo in precedenza sulla prudenza non si tratta semplicemente di ricordare certi contenuti
Su quale tutti siamo convinti ma si tratta di trovare le strade più opportune e quelle di fatto percorribili oggi perché questi contenuti siano oggi
Gli elementi che sostanziano una un programma politico e un'azione politica e sempre su questo punto dell'Unità mi si permetta un'ultima annotazione
Ho l'impressione si quando si usa il termine unità subito la si debba demonizzare come se l'unità fosse un male
A me pare che L'Unità sia un bene metà è un bene
Anzi e è un bene necessario se sta a quanto detto in precedenza è un bene verso il quale si deve costantemente tendere
Perché l'unità così come io l'ho presentata non è affatto il frutto di una imposizione esteriore
Ma è il frutto di una di un'esigenza che nasce dal di dentro che cresce di dentro di dentro alla persona che deve essere lei per prima coerente a determinati valori ed è un'esigenza interiore nella dinamica storica archivi in definitiva sta in quella incidenza sul piano democratico che è possibile soltanto laddove ci si muove ci si muove non singolarmente o in maniera dispersa ma ci si muove insieme e infine accennavo sempre in questa intervista dibattito al problema dalla formazione se ho detto che il rischio che corre la politica italiana non soltanto che del nostro Paese
Il rischio di una di un mancato spessore culturale evidentemente il rilancio politico esige invece il recupero di questo spessore culturale che in concreto significa la formazione a formazioni romana
La formazione alla competenza la formazione intellettuale in questo senso parlavo per conoscere la dottrina sociale dalla Chiesa ma direi più in profondità la formazione spirituale
Se non c'è la spiritualità la spiritualità dell'uomo politico
Diffidente impossibile la moralità dell'uomo politico dei definitiva anche la sua efficacia in questo settore
Vorrei concludere
Dicendo che a me pare che la lettera che il Papa il sei gennaio del novantaquattro ha scritto i testi italiani metterò la mai dimenticata da tutti
Spero che non che non la dimenticano i vescovi è una lettera che dava risposta ha un problema del nostro Paese che non è ancora passato
Ma la risposta a questo problema è una risposta pensate in grande per usare l'espressione di cui ci siamo serviti poco fa
C'è una visione dall'Europa e dall'Italia c'è una visione del problema sociale e politico
Che tratteggiata certo dal Santo Padre ma anche da un grande filosofo per cui gli spunti di quella lettera sono tutt'altro che superati
A me pare che una rilettura di questa lettera
Che mantiene la sua attualità
E che a questo punto emerge anche nel suo tratto profetico può aiutare e non poco il nostro Paese ad affrontare in maniera più serena e più brusca costruttiva questo momento che sta attraversando per concludere vorrei di nuovo rifarmi alla prolusione del cardinale presidente
Laddove invitava ricostruire facendo il padre il confronto tra la fine dalla guerra è la la costruzione dell'Italia
In questo cinquantesimo ce lo dice abbiamo celebrato celebriamo in questi tempi invitava a ricostruire sei finito un ciclo
Di una presenza dei cattolici nella società nella politica italiana la fine di un ciclo non significa affatto la fine di questa presenza di questa presenza unità coerente e anche in termini organizzati di cui ho detto in altre parole vorrei concludere invitando alla speranza i invitando al coraggio
Penso che la tentazione più sinuosa e più forte ci tutti possiamo unire soprattutto se siamo impegnati in prima persona sia quella di non farcela più rispetto alle tante alle troppe difficoltà ma il proprio momento nel quale la speranza cristiana deve dimostrare il suo spessore e la sua realtà e quindi deve dar vita a una a una rinnovata presenza e una rinnovata azione dei cattolici
Che vogliono bene a Dio
E proprio per questo vogliono bene anche alloro Parisi
Farà amici grazie a sua Eccellenza
Previsto e richiami su cui dobbiamo attentamente riflettere
Soprattutto nel lavoro preparatorio che stiamo attuando in vista del Convegno ecclesiale di Palermo allora amici il programma visto che siamo leggermente ritardo
La parola Vittorio Benedetti e poi al professor Buttiglione che ringraziamo di essere presente saluto in mentre vittoriosi accomoda saluto
Di gli amici presenti in aula indossava in particolare l'onorevole Francesco D'Onofrio che tutti conoscete del gruppo
Del centro rischiano democratico l'onorevole Claudia Mancini del partito democratico della sinistra
E permettetemi
L'amico senatore Giovanni Bersani a cui tutti noi dobbiamo veramente tanto
Vai Vittorio
Scusate mi per la voce ma sono reduce dall'influenza e fino a ieri l'avevo la febbre quindi sono tuttora sottotono soltanto teniamo questa nostra Conferenza nazionale programmatica in un momento estremamente delicato
Perché nel Paese altissime la fibrillazione per delle elezioni amministrative dense ormai fino al modo assorbente di valenze politiche generali
Ciò dipende dalla radicalizzazione di un confronto pressoché scemo iniziato attorno a due poli ravvicinati
Di centro sinistra l'uno di centrodestra l'altro più divisi circa i mezzi e i tempi con cui dette raggiungere certi obiettivi primari e indilazionabile per tutti che non per effetto di una loro diversa individuazione
L'artificiosità di tale frattura
Dopo il tramonto dei vecchi protagonisti di quasi mezzo secolo di democrazia in Italia ah sì portato alla ribalta molte nuove soggettività
E quindi aperto spazi di confronto e di partecipazione veramente nuovi in forme diverse dei soliti cliché
Senza consentire però una crescita civile autentica e una ripresa di tensione morale verso la politica
Proprio perché le vecchie logiche di partito hanno continuato a prevaricare sulla dialettica tra valori progetti e programmi
In un contesto del genere
Il Movimento cristiano lavoratori non può arrestare sotto traccia
O volare presuntuosamente troppo alto occupandosi solo dei valori e dei principi
Senza spendere la propria anima e la costante ispirazione alla dottrina sociale della Chiesa all'interno dei problemi drammatici che incombono su tutti ma in modo particolare con una fissa Antezza veramente tremenda sui più deboli
Di qui
La scelta del nostro tema e il modo di trattarlo partendo dai problemi
Io mi atterrò d'analisi
Però il dibattito sarà incentrato sulla soluzione di questi problemi perché proprio la nostra è una conferenza di carattere programma
In una simile prospettiva che è quella proprio di un movimento di lavoratori è necessario partire da una riflessione a largo raggio sul problema della disoccupazione
Che per la sua dimensione rappresenta la più grande e grave malattia sociale morale di fino a secco
E che non sia purtroppo un fatto legato una congiuntura sfavorevole post industriale ce lo insegna la storia
I salti tecnologici
E gli aumenti di produttività riducono sempre il lavoro necessario e ciò va inteso non in chiave marziana per effetto di determinati rapporti fra strutture e sovrastrutture
Quanto perché comunque le nuove tecniche finiscono sempre per cancellare vecchi lavori assetti sociali e per altri versi per creare nuovi bisogni e anche nuovi rapporti di lavoro
Abbiamo avuto la sorte di vivere lune poca che per un quarantennio in Italia sembrava poter coniugare così come nel resto dell'Occidente sviluppo economico e sviluppo sociale
Le società moderne si gonfiano di bisogni sempre nuovi e più raffinati
Ma al tempo stesso assistiamo al fatto che lo sforzo di adeguare incessantemente il sistema economico finanziario
Alle pressioni e alle logiche della concorrenza internazionale in una situazione come l'attuale di mercato globale aperto produce fenomeno impressionante
E di questi fenomeni la disoccupazione rappresenta la punta di un iceberg
Nel al di sotto del quale sta quella sfera molto più ampio di tensioni crescenti di speculazioni selvagge di conflitti distributivi di Brusca marginalizzazione di vasti settori della popolazione di rapidi mutamenti
Ora è meglio ora più spesso in peggio di posizioni di reddito e di status soprattutto nelle classi intermedie
Con le conseguenze che vediamo ora in Italia
Ma negli Stati Uniti da tempo
Paura del futuro perdita di memoria storica tendenza a rompere illegali
Per i familiari come punto di partenza ma anche quelli etici e quelli sociali disaffezione verso il pubblico e una parallela esaltazione del privato
Da cristiani poi possiamo per raggiungere tutti i guasti della secolarizzazione
E dunque in termini filosofici l'abbandono della metafisica
In termini umani e proprio etici la perdita di senso d'identità e valori che alla lunga non può non far lievitare istanze di tipo tecnocratico
Quando avevo scritto queste note non era ancora uscita l'enciclica del Papa che ha coniugato in maniera direi proprio esemplare
La caduta di valore della democrazia di una democrazia che non sappia essere rispettosa dei diritti fondamentali in una vera e propria tirando io qui sosteneva una cosa diverso ossia che ma che affonda le sue radici in diciamo ossia che una democrazia priva di valori finisce per aprirsi per aprire purtroppo il cammino a istanze di tipo tecnocratico
Se non altro perché un sistema funzionale o presunto tale ho presentato tale rispetto alla soluzione dei principali problemi avvertiti come tali dalla popolazione appare a questa comunque preferibile in una democrazia senza fondamenti senz'anima senza prospettive ed ecco che il grande tema storico della crisi dello Stato sociale da questo angolo visuale alla valenza politiche a Palencia politica e culturale insieme
Anche perché è strettamente connesso con la questione disoccupazione che come si è detto e all'origine specie nel Mezzogiorno di quella collusione tra mondo giovanile malavita organizzata che tanto inquilino la vita politica e civile italiana in terra
è giunta l'ora di affrontare questo nodo una volta per tutti
Senza pregiudizi con forte senso di realismo ma consapevole questo lo dobbiamo dire con orgoglio che la solidarietà oltre che una dimensione etica può essere per i suoi contenuti specifici economicamente praticabile socialmente utile per la sua forza equilibrati
Su questa strada si tratta di costruire il destino della civiltà e non solo della civiltà italiana
Un laico come Delors nel suo libro bianco l'anno scorso ha sottolineato
Per un verso l'enormità e la drammaticità delle sfide che ci attendono e per un altro verso apposto assi e a tutti noi
Con lucidità l'interrogativo se l'Europa riuscirà ad affrontare queste sfide senza smarrire suoi caratteri distintivi liberaldemocratici e per così dire pur non osando del termine solidaristici
Dinanzi alle propensioni neoliberiste certi lobbies economico finanziario
Che guarda dal Giappone agli USA e ora anche alla Germania come modelli si può concordare con dell'Orsigna ritenerne invece proprio al cospetto della rivoluzione tecnico culturale del post industriale modelli destinati a esplodere
Quello giapponese per l'incapacità di mantenere il controllo sembri autoritario della forza lavoro
Mentre negli Stati Uniti una frenetica concorrenza tra individui determina determinerà livelli sempre maggiori di violenza e altre forme di degrado
Abbiamo quindi bisogno di un ritorno alla politica vera alla cultura vera alla storia e da cristiani alla religione se non altro per un recupero della dimensione verticale dell'uomo fonte primaria dell'attuale crisi sociale
Ma soprattutto occorre davvero un rinnovato e continuo riferimento al Vangelo della carità e per questo l'appuntamento di Palermo è fondamentale
Perché l'esigenza di fondo ove calare forme concrete di solidarietà e di collocarle entro una visione globale della società stessa e non di una pura e semplice visione economica chiusa nelle gabbie delle logiche attuali di mercato
Manipolata da uno spirito solidaristico convinto e maturo
In questo senso bisogna andare ben oltre le forme attuali dello stato sociale anzitutto mediante delle modifiche in senso più autonomistico dello stato del fisco
Con lo statalismo e concerto centralismo regionale che era ripetitivo di quello statale un complesso intreccio tra previdenza e assistenza e servizi socio sanitari vari ha rappresentato peggio il nostro per fastidi
Una grandiosa costruzione
Dove però si è mandato radicalizzato il rapporto fra distribuzione delle risorse e concreto compromesso fra poteri politici economico-finanziario
Ed una prassi soprattutto ora clientelare ora consociativa di un'occupazione meno feudale delle istituzioni da parte dei partiti la crisi dello stato sociale
Inteso come fornitore di servizi collettivi non è quindi determinata solo e soltanto per ragioni di bilancio ma a monte di ciò sta il vuoto della politica incapace di aggiornarsi di aprirsi e soprattutto di sapere essere il responsabile sotto ogni profilo
Per essere all'altezza dei compiti
Il rivolgimento innescato dal passaggio un'economia post-industriale e dalla cosiddetta mondializzazione dello stesso ha messo a nudo questa inadeguatezza della classe politica italiana e conseguentemente anche la funzione direzionale delle istituzioni
Con una ricaduta negativa generalizzata sui consumi sui valori sugli stili di vita sulle attese stesse dei cittadini
In realtà il nocciolo della questione sta nel fatto che si è disegnata L'Unità ma del resto anche nelle altre parti dell'Europa
Una solidarietà istituzionale spesso prevaricatrice rispetto alle capacità solidali che promanano dall'uomo dalla famiglia dal tessuto sociale attraverso invece la dottrina sociale della Chiesa specie con Giovanni Paolo secondo
E ma anche prima con la Populorum Progressio era proprio su queste centri vitali che si è dimostrata la possibilità di poterci far perno per costruire qualche cosa di veramente nuovo
Di qui l'importanza ma non esclusività appunto
Di certe riforme istituzionali che non sono solo agli assegni di venti necessarie per costruire quel quadro di compatibilità di condizioni attesta curare nuove prospettive di sviluppo per l'Italia
Che trovi nell'ambito di un'economia post-industriale lunga realizzazione di sistemi in grado di gestire la mondializzazione d'interdipendenze del problema nella produzione di nuove condizioni ambientali
Nuove aggiornamenti nella scuola un nuovo grande campo di impiego delle risorse del lavoro e fattori nuovi di questione sociale come dire sostanzialmente una nuova frontiera per l'occupazione
Ma anche occasioni per le imprese di svilupparsi e di competere a livelli più alti
Sottolineo insieme le due cose
Perché mi sembra questo il terreno su cui collocare il CIPE per parlare non solo ai disoccupati ai pensionati
E a ma la parte più attiva del Paese e non soltanto in termini politici nuovi panta soggettività di riproposti ma per costruire una nuova ipotesi di patto sociale che vada oltre il vecchio patto tra classi antagoniste
Dove la solidarietà e avere nei fatti celata nel bilanciarsi dello scontro dei dei tale antagonisti
Cosa peraltro impossibile
Se i partiti e soprattutto quelli di sinistra i sindacati e l'associazionismo non riescono tutti quanti insieme a compiere un grosso salto di qualità nel senso di assumersi la responsabilità tipicamente politica di progettare per rendere possibile un nuovo rapporto tra settori produttivi e sviluppo del benessere dell'organizzazione sociale
Il tutto in un quadro di economia aperta e nell'ambito di rigorose compatibilità
Pur avendo ciò presente non si può indulgere o l'economicismo riduttivo mia visioni neo contrattualistiche utilitaristica funziona listi che oggi a logiche della società visto che si parlava di filosofi
Qui basti fare riferimento a per maschi nulla Ron se Bocchino
Semmai si deve far presente come ubi societas IBI ius ma così pure come che ubi societas IBI
Solitari tasse so benissimo che se si va a sfogliare un vocabolario latino la parola solidali tasse non esiste
Perché è di coniazione tipicamente cristiane contemporanea passate Mineo riuscì neologismo l'ho fatto se non altro per sottolineare come questo etimo sostanzialmente
Attuale quello
Più arcaico latino della Socìetas abbiano appunto una comunanza che implica anche concettualmente che un qualsiasi rapporto sociale deve prevedere il perseguimento solidale da parte di tutti i suoi membri definì per i quali la società stessa si è costituita
Santi Romano padre della teoria del pluralismo degli ordinamenti giuridici diceva che anche nella mafia anche nelle società malavitose c'è una logica che appunto la logica del Comune perseguimento del fine per le quali e se sono state costituite ora a maggior ragione c'è da chiedersi
Se non ci deve essere questo perseguimento solidale di questo fine da parte della nostra società che ricordiamocelo beve così come indicato nella Carta costituzionale dovrebbe essere fondata sul lavoro
Forti di questa convinzione che trova conforto e sublimazione della centesimo usarlo sei mila centoundici tutore ai socialisti
Non siamo frenati dalla consapevolezza che soprattutto in Italia i costi attuali che lo stato sociale sono enormi
E che sottraggono certe eccessive risorse al sistema produttivo
Esposto alla concorrenza dei grandi sistemi con i quali competiamo imposizione spesso di oggettiva debolezza
Sta qui la capacità di fare politica di creare consenso senza che le stiamo sulla difensiva isolati nella difesa dei settori meno dinamici a predicare ma non a praticare la solidarietà
Data recente analisi
Scientifica di sinistra del PDS del problema si è detto che in realtà la spesa sociale considerata eccessiva insostenibile in quanto la produttività del settore sociale stagnante a differenza del settore produttivo
Con la conseguenza ovvia che se i salari nel settore dei servizi aumenteranno allo stesso ritmo di quelli dell'industria
I costi diventeranno ancor più intollerabile
La proposta suggerita e di commisurare la spesa sociale non la produttività del settore sociale ma la produttività generale del sistema e in quello studio se ne dà una spiegazione generale confortata da un dato
Che verrà esposto alla fine dell'ultima guerra mondiale in Italia i lavoratori produttivi dell'agricoltura e dell'industria Enrico pari a circa l'ottanta per cento degli occupati oggi questa proporzione si è dimezzata eppure il prodotto dei relativi a detti si è triplicato
Grazie alla crescita della produttività che ha superato in media il cinque per cento annuo fra il cinquanta e il settantatré e che poi proseguita ritmi medi del due per cento annuo dalla metà degli anni Settanta alla fine degli anni Ottana
è stata proprio la crescita generale della produttività dunque che ha consentito di alimentare per anni banca evento della spesa sociale di oltre tre volte in termini reali e da allora a oggi tuttavia ed ecco il punto è altrettanto vero che la crescita della spesa sociale ha provocato negli ultimi tempi una perdita di produttività del sistema nel suo complesso
Che era eccessiva in sé
O perché sovradimensionata incerti limitati casi addirittura rispetto ai bisogni della gente estremamente gravosa per le esigenze vitali del settore produttivo specie quanta servizio fra infrastrutture richiesti e perché spreco inefficienza e corruzione iniquità fiscale che sappiamo avevano finito per limitarsi al cuore del sistema
Se continuassimo dunque a porre problemi dell'occupazione a prescindere da tutto ciò finiremo davvero con lasciare all'estremismo di una destra vive Leo fette più liberista perché cosa diceva di me in una destra che propone le ricette ottocentesche del libero mercato senza regole mi chiedo ma appunto con con estrema angoscia direi proprio come si possa definire non è una destra di questo tipo quindi il mercato si di un mercato a destra che si propone fa più punti attrice di un mercato senza regole e che fa della bandiera e dell'efficienza una sorta di alibi per lo smantellamento dello Stato sociale il problema dunque lunedì andare
Di limitarci all'invettiva ma di andare al di là delle invettive della denuncia dell'iniquità sociali è di assumerci la responsabilità per quello che ci compete in termini formativi come movimento solidaristico
Di concorrere a far riprendere al sistema italiano insiste il sentiero della crescita materiale e quindi produttività produzioni profitto investimenti ma anche occupazione e spirituale
Essendo il lavoro presupposto della libertà e della dignità dell'uomo di un uomo che deve essere e ne siamo consapevoli fino in fondo cooperatore dell'azione creatrice di Dio come magistralmente insegnato dalla Bore Mexès
Un sentiero da cui ha deviato non soltanto a causa di una crescita della spesa sociale ma piuttosto per gli sprechi del settore pubblico come dicevo innanzi per inefficienze le ristrettezze di certi mercati protetti certe nicchie per il fatto principale problema italiano che il quaranta per cento del Paese consuma più di quello che produce e che il sessanta per cento restante era presentato per oltre la metà da disoccupati ed attenzionata
Di qui la scelta che proponiamo
E dico scelta perché non si tratta di una formula magica vanno indirizzati interno del quale collocare una flessibilità di azioni a cominciare dal fatto che la spesa sociale non deve più essere veicolata attraverso i vecchi meccanismi di uno Stato centralistico
Ma è improntata grazie a un'eco federalismo fiscale al giusto principio della corresponsabilizzazione tra impegni di spesa il reperimento di adeguate risorse finanziarie
Vanno individuati nuovi meccanismi normative più chiare procedure rapide svende ma anche soprattutto una nuova impostazione dei diritti doveri dei cittadini dei lavoratori e delle loro famiglie
Famiglie un soggetto molto spesso ignorato tenuto conto che da un lato bisogna costruire una più compiuta democrazia economica e che da un altro lato dei nuovi rapporti tra tempi di lavoro e tempi di vita si sono ormai sta ora in estrema sintesi noi pensiamo che la spesa sociale può continuare a crescere a condizione però che essa non diventi una causa di perdita di efficienza e una fonte di burocratizzazione di privilegio ingiustificato
In sostanza il problema andrebbe rovesciato
Non è quello di quanti soldi spendere per sostentare una massa crescente di disoccupati ma come integrarli nel corpo sociale senza che tale integrazione finisca per far cadere la produttività del sistema ed ecco allora l'obiettivo di fondo
Mutare l'organizzazione stessa della nostra società nel senso che da produttiva di merci deve diventare produttiva di solidarietà coniugando sviluppo economico e occupazione partendo dall'incremento della produttività
Nelle condizioni di un'economia moderna che non voglia perdere la sfida del post industriale della società dell'informazione
Spesa sociale fattori ambientali e culturali sono l'elemento strategico della nuova crescita e il campo d'azione privilegiato il proprio di movimenti come il nostro
Riflessioni questi che anche l'ambito cattolico negli ultimi anni sono state profondamente dibattuto
In merito alla spesa sociale oltre quanto sinora detto in generale circa le crisi del Welfare State il suo stretto collegamento con la crisi occupazionale che specie Mezzogiorno ha assunto dimensioni drammatiche inimmaginabili Pechino che vive quotidianamente
Non possiamo ignorare che in questi giorni tra governo e parti sociali si sta discutendo il nodo della riforma del sistema previdenziale delle pensioni
A dicembre veramente grandiosa
Fu la mobilitazione a favore di quella che veniva presentata come una sacrosanta lotta per mantenere diritti acquisiti livelli reali di prestazione contro una manovra rigorosa che tagliare indiscriminatamente spesi e servizi penalizzando soprattutto i meno abbienti le famiglie e il mondo della cooperazione
Ad oggi
Il nuovo governo guidato da colui che allora era stato indicato come il maggior responsabile di una politica iniqua a causa delle tensioni finanziarie dei cambi ha varato una serie di provvedimenti non diverso molto nella sostanza da quelli proposti a dicembre e che una Andreatta non esitò esplicare più duri con la Giunta di nuovi prelievi fiscali
Noi crediamo dati statistici alla mano che in questi pochi mesi il quadro economico finanziario si sia dissestato in maniera così grave ulteriori al punto tale da dover chiedere ai lavoratori di accettare seppur obtorto collo quello che allora era presentato come inaccettabile
Credo piuttosto occorre un supplemento di riflessione e di onestà per tutti e per ciascuno
Recependo certi stimoli derivanti da quanto sottolineato da Giovanni Paolo secondo per la festa di San Giuseppe non possiamo dimenticare che nuovi faraoni asserviti scolo non soltanto sfruttando il lavoro umano
Ma anche soprattutto creando disoccupazione bisogni sempre nuovi in un quadro di pervasivo col sull'uso
Ecco quindi che il metro di giudizio storico etico sociale e culturale sul quale l'azione di questo governo dovrà essere valutata e la sua idoneità a ricreare i presupposti a Brera e per un'inversione di tendenza decisa per l'occupazione
Consapevoli che specie al Sud c'è tutta una giovane imprenditoria da incentivare e un sistema di servizi sociali da ricostruire magari partendo dal volontariato e dalla cooperazione
Comunque in modo da mantenere vivo quel principio di sussidiarietà che per il sociale e per le famiglie momento qualificante di partecipazione e di crescita spirituale nella solidarietà
Certamente
Il quadro politico generale cui si è fatto riferimento proprio all'inizio di queste riflessioni lo stimola gli imprenditori a nuovi investimenti allargare la base proprio mentre per quanto attiene la pubblica amministrazione tagli non indifferenti hanno reso necessario il prolungamento ex lege di divieti di nuove assunzioni
Poi il divieto al ricorso o o la la necessità di ricorrere alla mobilità e agli esuberi per far fronte alla copertura di posti rimasti scoperti POR collocamenti a riposo
E promessa dal governo Berlusconi per il novantacinque e divenuto il latitante numero uno del paese
Ben presenti invece con tutta la loro crudezza i dati Istat con una disoccupazione endemica per i giovani e le donne dicevo specie al Sud
Con un tasso medio di disoccupazione del due due del ventidue virgola due per cento del Mezzogiorno qui Chiappa nel battere stato saltato
Fosse stato il due due per cento nel Mezzogiorno abbiamo capito
Che nel Mezzogiorno addirittura tocca al trentaquattro virgola tre per cento di quello femminile invece delle venti e sette per cento con un ulteriore elemento di preoccupazione i disoccupati con oltre un anno
Vi è in attività rappresentano ormai il sessantadue virgola tre per cento del totale e quindi vero allontanarsi sempre più la possibilità di essere scusate il termine riciclati ritornare al lavoro
Per una inversione di tendenza occorrono occorrono dunque subito interventi radicali per favorire una maggiore flessibilità del lavoro e una riqualificazione professionale secondo una ricetta di indicata già ieri dal da da da per l'arringa sul Sole ventiquattro Ore
Ma è una ricetta di Port da portate dall'antipasto che ignora gli altri piatti che ignora i problemi di inserimento dei giovani inoccupati che ignora la necessità di ripensare il sistema dell'istruzione professionale
Che fino alla soppressione dei cosiddetti enti inutili invece era stato molto funzionale
New jack ignora d'urgenza di creare collegamenti più puntuale tra atenei enti di ricerca e industria
Che ignora l'opportunità di utilizzare in modo razionale produttive cassintegrati in tutta una serie di attività a carattere sociale culturale di conservazione tutela e promozione
Del patrimonio ambientale e artistico che a questa nostra Italia
è l'ora di andare a fondo del problema di abbandonare l'illusione che si possono percorrere fascisti scorciatoie del passato ossia quelle di creare posti di lavoro fittizi e ammortizzatori sociali incrementando l'indebitamento pubblico ciò vale anche per le pensioni e per i servizi che devono essere garantiti ai cittadini dal loro concepimento alla morte naturale come compete alla loro intrinseca natura e dignità umana
Le pagelle un fitto e questo undicesimo enciclica di Giovanni Paolo secondo sottolinea non perché mai fatto prima OPEC purtroppo espulsa la cultura della vita dalla Società opulenti
Che la fondamentale ITA di tale punto di partenza è tale che l'esigenza morale per l'unicità di L.A. Woman cittadino cristiano del primo uomo di buona volontà e di non perfette prima
Di più
Il Papa estende il discorso alle comunità civili alle istituzioni
Sostenendo giustamente che una democrazia che ne Galizzi l'uccisione di un innocente si comporta come il peggiore dei regimi tirannici
Come per i totalitarismi che pure ispirati e dei greci e diversi sono stati concordi nel ripudiare qualsiasi tipo di giusnaturalismo
Per conculcare così i diritti fondamentali dell'uomo
E da quando Zarathustra di Nietzsche è sceso dalla montagna per brindare Dio è morto e hanno trovato sì largo ascolto in realtà è morto l'uomo
Quell'uomo che già l'illuminismo aveva iniziato a uccidere
Distinguendo tra diritti dell'uomo diritti della persona creando prima dicotomia una distinzione che oggi utilitaristica mente funzionano in mente è stata portata a dare riconoscimento solo ai secondi ed ecco quindi che siamo arrivati a una situazione come l'attuale che quella denunciata appunto dalle va in scena di un film
Quindi concludo per sollecitare il nostro dibattito su questi temi per approfondire quegli aspetti che sono stati aperti indubbiamente non possiamo dimenticare che se vogliamo risolvere problemi sociali dobbiamo partire dal nodo dell'occupazione
Che è anche un modo per risolvere in parte i problemi del deficit del disavanzo degli istituti previdenziali in quanto come è chiaro del soluzioni possono essere due ossia aumenta
Gli oneri contributivi oppure se aumenta la platea sul quale far pesare gli oneri contributivi stessi pertanto evidenti come Movimento cristiano lavoratori già nel nostro seminario
Di formazione avevamo individuato questa questa seconda strada come l'unica percorribile e quindi noi oggi in questi due giorni dovremo dare un contributo lavorativo originale su questa strada
Grazie Vittorio
Ci sono molti spunti per il dibattito di stasera e di domani
E adesso il contributo del professor Rocco Buttiglione grazie
Salutiamo con simpatia
Cari amici
Questo il giorno della ciclica evangelico vitali consentite che io come si ricominci le mie riflessioni proprio da questa enciclica
Credo che ci sia una citazione
Di Sant'Ireneo che eccome un filo rosso che attraversa gran parte o forse tutto l'insegnamento di Giovanni Paolo secondo infatti è una citazione che ritroviamo non in una sola in ciclica ma in molte forse in tutto
Una citazione che dice che gloria dei viveur sommo la gloria di Dio e che l'uomo viva
E nella vita dell'uomo che Dio trova la sua gioia e rispecchiando sì in questa vita
E facendo l'esperienza deve essere raccolto nella vita dell'uomo che Dio stesso in qualche modo compie il proprio destino
E questo
Si riconcilia con l'eternità di Dio perché questo uomo e il luogo in cui Dio stesso si è incarnato l'uomo in cui Dio si riflette e il verbo eterno che partecipa della sua vita e morte
Ma è contemporaneamente l'uomo ognuno di noi noi uomini che il questo verbo entrano a far parte attraverso la partecipazione alla al corpo di Cristo venendo incorporati nel corpo di Cristo
La gloria di Dio e che l'uomo viva
Ma la somiglianza di Dio
Che nell'uomo questa somiglianza Livio si esprime proprio quando l'uomo lui stesso trova la propria gloria
Prova la propria verità
Nel volto di un altro uomo il destino dell'uomo e di riconoscere la grandezza dell'uomo nell'altro
E ognuno di noi scopre la verità su se stesso
Quando quando un altro uomo lo guarda con uno sguardo carico di affezione
La persona è un essere fatto in modo tale che capace di accogliere l'altro dentro di sé
E capace di aprire se stesso e di diventare dimora in cui l'altro viene accolto
E in questa capacità di costruire comunione di costruire comunità in questa capacità e la somiglianza più profonda dell'uomo con Dio stesso
Entrare a far parte della vita dell'altro lasciare che l'altro entri a far parte della nostra vita entrare in questo modo nella vita stessa gli dico
Cose molto belle
Cose alle quali per la verità e difficile che qualcuno faccia obiezione quando le sente
Cose su cui anche la grande stampa facilmente può pubblicare articoli carichi di ammirazione
Il problema nasce quando non ci domandiamo chi è quell'uomo chi è quell'uomo in cui ci rispettiamo chi è quell'uomo che accogliamo dentro di noi
Perché ognuno di noi ha in mente qualche uomo qualche persona umana
Che vive dentro di me e io vivo Luís capisco questo dinamismo lo accetto non mi crea problemi
Ma ci sono anche tanti altri uomini
Ci sono uomini che soldi miei nemici
Ci sono uomini che li odio ci sono peggio uomini che mi sono indifferenti sono un atto modi quella massa umana che non mi dice assolutamente niente se il Papa si limitasse a fare i discorsi sulla persona umana
Tutti gli basterebbero le mani le difficoltà nascono quando il Papa nomina qualcuno qualcuno di quella massa umana indifferenziata che ai nostri occhi non ha profilo di cui non ci importa e dice questo è un uomo anche questo è un uomo e ha diritto a quell'accoglienza e tu vivi la tua vocazione di persona nella misura in cui sei capace di aprire il tuo cuore a quell'uomo
Già da un po'di fastidio quando il Papa parla della Bosnia perché ci fa vergognare per il fatto che non abbiamo fatto nulla ma passi essere contro la guerra è una cosa in fondo ci unisce tutti
Ma che il Papa
Non parli dei bambini che non sono nati quello no
Perché chi di noi a vogliamo di prendere sul serio il problema ad una donna davanti a una gravidanza difficile
Di darle l'aiuto materiale di cui ha bisogno di tentare di districare il complicato groviglio della sua Psicologia delle ferite che si porta dentro e che la inducono a non voler accettare il bambino
Meglio che abortisca è un problema di meno per noi
E così non siamo costretti a prendere atto del fatto che esiste
E quanta gente ha voglia di prendere sul serio un vecchio che sta per morire che si avvia alla fase terminale della vita
Chi ha voglia di fare di compagnia di parlare con lui
Di sostenere le spese per curarlo
Meglio che si uscita magari con qualche aiuto sostegno è un problema di meno per noi
E anche per lui e gli diremo che è meglio per lui
E lui ci crederà perché quale padre mai avrebbe la il fegato di vivere quando suo figlio di fa capire chiaramente che ormai non lo vuole più che un peso e che non sa cosa farsene di luce
Motivo primo per cui gli anziani accettano di farsi ammazzare
Non è il dolore fisico e l'abbandono
La depressione la grande malattia che travolge gran parte del mondo sia ecco quando il Papa fa questi esempi qui
Il bambino che non è in atto il vecchio che si avvia alla fine della vita allora allora non va più bene
Noi siamo disposti a entusiasmarsi per una filosofia personalistica soltanto quando questa è una mozione del cuore
Che non tocca nel portafoglio nella disponibilità del tempo nella necessità di rinunciare ad un progetto che noi abbiamo concepito su noi stessi per accettare la presenza dell'altro che ingombrante
Che è in coma
E lo stesso vale per passare ad un altro tema
Collegato non molto lontano anche se non è direttamente nel mirino dell'evangelico vite lo stesso vale per la grande questione della disoccupazione
Che è strettamente collegata perché disoccupazione significa famiglie che non si possono formare disoccupazione significa gente che inizia la propria attività sessuale ma non si può supporre
O a anche se si sposa comunque non ce la fa su mantenere un bambino
Disoccupazione significa asporto disoccupazione significa la impossibilità di costituire una normale vita familiare lavoro e famiglia sono due realtà strettamente connesse fra di loro
E disoccupazione significa anche rottura di rapporti familiari che poi non si ricostituiscono e quindi abbandona
Che fare davanti alla disoccupazione siamo disposti a prendere sul serio il problema della disoccupazione anche qui per cui finora nessuno ha proposto di ammazzare i disoccupati e questo è già un fatto positivo
Però però c'è una tenda una certa tendenza dire
Ma il problema si risolve da solo
A lasciate che il mercato funzioni
Lasciate che il mercato funzioni e quando arriverà la ripresa
Ci sarà anche la ripresa dell'occupazione
Il che è vero ma non del tutto
Noi sappiamo che la disoccupazione in Italia
Fortemente localizzate in senso geografico
E localizzata nel Meridione
Nel Nord Est disoccupazione non ce n'è più nel Nord Ovest ce n'è ma poi non tante
Nel centro situazione un po'più grave del mezzogiorno un un disastro
Cosa sappiamo fare cosa vogliamo fare c'è una proposta su questo
è una proposta non è soltanto aspettare che il perché la ripresa arrivi perché c'è il rischio che a mezzogiorno non arrivi affatto
Come non è arrivata al Senato
Ma voi avete visto la crisi del Banco di Napoli no novecento novanta e rotti miliardi di debiti
Ci sarà cattiva amministrazione ci saranno problemi di gestione
Ma c'è un dato fondamentale e che ci sono mi pare ventidue mila aziende nel Mezzogiorno le quali non hanno ricevuto i contributi che lo Stato si era impegnato a pagare per avviare della legge sessantaquattro progetti d'investimento
Era un buon suggerimento
La legge sessantaquattro ventidue mila aziende che hanno anticipato i denari prendendoli dal sistema bancario e poi dopo e poi dopo i soldi dello Stato promessi in qualche in molti casi con i progetti approvati
Non sono arrivati e le aziende cosa fanno
Non pagano gli interessi
Non restituiscono il capitale e licenziano la gente che era stata assunta
Quindi in una situazione in cui noi già abbiamo una tensione fortissima dall'occupazione abbiamo questo danno ulteriore questo l'anno giunti cosa possiamo fare
Io credo che noi dobbiamo avere una visione di breve periodo una visione di lungo periodo
Nell'immediato nell'immediato noi dobbiamo flessibilizzare come si dice il mercato del lavoro resero credo giusto abbiamo creare le condizioni per cui si possa assumere più facilmente perché gli obblighi che si assumono all'atto dell'assunzione solo minori
Quindi ridurre o abolire
Le spese di assicurazione le spese sociali connesse con il posto di lavoro per il primo periodo dell'attività lavorativa eventualmente dare la possibilità di rescindere il rapporto di lavoro al termine dei primi due o quattro anni nel caso che il rapporto non in rapporto non non inizi bene
Flessibilizzare flessibilità e la parola d'ordine che tutti dicono credo giusto viviamo in un mondo in cui tra l'altro il cambiamento tecnologico e così rapido che è molto è molto facile
Posti di lavoro vengano cancellati in modo tale da non poter essere difesi e quindi bisogna fare in modo che si posa fa più facilmente passare da un rapporto ad un altro
Ma parlare solo di flessibilità e ingannatore l'illusorio
Perché noi viviamo in un mondo vinti C&C internazionalizzato i nostri lavoratori sono direttamente in concorrenza con i lavoratori di paesi in cui il costo del lavoro è molto più basso del nostro se noi puntiamo soltanto sulla flessibilità noi puntiamo
Su un sistema che paga la Sara Lee sempre più bassi senza mai riuscire a reggere la concorrenza dei Paesi emergenti che grazie a Dio si sviluppano non è più vero che vanno tutti giù alcuni vanno su però entrano in concorrenza con
Allora nel nell'immediato flessibilizzare va bene
Ma nel lungo periodo noi dobbiamo creare in Italia posti di lavoro tecnologicamente pesante
Fare del corse che quei Paesi emergenti non sanno fare
Creare un settore o rafforzare il settore che a un livello tecnologico che lo mette al riparo dalla loro concorrenza che in concorrenza con la Germania o con il Giappone o con gli Stati Uniti e pagare salari un poco inferiori a quelli tedeschi va ancora bene
Lì non è un un problema ma questo per farlo necessario che ci sia la concertazione dello Stato
Dell'università della ricerca scientifica della formazione professionale della scuola
Su scuola università formazione professionale dobbiamo investire anche in tempi di vacche magre
L'unica via
Di lungo periodo che ci consente di fare questo
Investire in questi settori ma anche rafforzare la competitività di questi settori
Creare in questi settori le condizioni le quali permettono veramente di investire bene e creare queste condizioni significa ripristinare un principio di giustizia commutativa un rapporto fra il merito e la ricompensa
Oggi noi abbiamo situazioni scandalose soprattutto nel mondo della scuola ne abbiamo degli insegnanti ne abbiamo dei presìdi ne abbiamo delle scuole che sono eccellenti gente che dà la vita per la scuola e fornisce un lavoro di alta qualità
E ne abbiamo Franco fianco a fianco scuole presi insegnante che offrono un lavoro di pessima qualità gli uni sono trattati allo stesso modo come gli altri
E chi da oggi nella scuola italiana un contributo reale lo fa unicamente per una tensione morale individuale perché il sistema è strutturato in modo tale da non incoraggiare ho fatto anzi da scoraggiarlo in tutti i modi possibili
Allora noi dobbiamo ripristinare nella scuola nell'università più in generale nel mondo della pubblica amministrazione il rapporto fra il merito e la retribuzione
Il toccasana non è necessariamente il mercato
Non è vero che solo il mercato produce efficienza l'efficienza è sempre il risultato della giustizia che Aristotele chiama commutativa il corretto rapporto fra ciò che uno da ciò che uno riceve che si può instaurare con meccanismi di mercato che vanno applicati dovunque opportuno possibili ma che si può instaurare anche con meccanismi di tipo diverso con diverse forme che mimano il mercato anche sostituiscono che il mercato e qui il problema è culturale e l'abbiamo vissuto una rivoluzione culturale che ha rotto il rapporto fra ciò che uno dai ciò che uno ricerca
Sulla base d'una ideologia che potremmo chiamare totali Istica o olistica l'ideologia della totalità per cui in fondo tutte le risorse confluiscono al centro e il potere politico le ridistribuisce
E le redistribuisce secondo criteri di fedeltà politica più che secondo criteri di effettiva retribuzione del merito del contributo di ciascuno noi dobbiamo rompere questo system
Dobbiamo restaurare condizioni di giustizia per cui la gente possa andare soprattutto al Sud a cercare un lavoro possa trovare un lavoro
Senza avere bisogno della raccomandazione del politico senza aver bisogno di rendersi dipendente da un sistema clientelare
E in cui il quindi possa emergere chi effettivamente appunto a dare per il servizio della società
E vengano spezzate queste catene che sono uno e non l'ultimo dei motivi per cui il Mezzogiorno fa fatica a decollare non riesce a decorrere su queste cose noi dobbiamo investire io credo che sia possibile sia pensabile vada costruito un piano per la creazione nel Mezzogiorno di cento mila posti di lavoro altamente qualificati
In connessione con in connessione con le università meridionali aggredendo uno dei noccioli della disoccupazione meridionale
Che è proprio quello di giovani che hanno qualifiche relativamente elevate
E che hanno capacità di base ma non hanno potuto arrivare a quei livelli di eccellenza che poi consentono di costruire quei posti di lavoro tecnologicamente pesante di cui parlavamo prima
Credo che anche in tempi difficile in tempi in cui bisogna ridurre il bilancio dello il deficit del bilancio dello Stato noi dobbiamo porre il problema della costruzione di una politica della solidarietà per il Mezzogiorno incentrata su posti di lavoro tecnologicamente pesanti sulla costruzione di infrastrutture perché gli imprenditori tessuto non riesco a dare lavoro a ai giovani del Sud
Non ci riescono perché hanno infrastrutture peggiore di quella degli imprenditori del Nord
Ne possiamo calcolare a mezzogiorno un deficit di infrastrutture del PCI di circa il trentacinque per cento rispetto ad altri imprenditori e invece mi sono paradossalmente ha bisogno di più infrastruttura sapete come è fatta l'Italia e allora per arrivare fino in Calabria c'è bisogno di tanti chilometri
Di Autostrade di ferrovie abbia bisogno di tra una rete di trasporti efficace per il trasporto delle persone delle merci per il trasporto della informazione e delle idee per il trasporto della Energia
Abbiamo bisogno di grandi opere per la distribuzione delle acque
Abbiamo bisogno di grandi opere per il risanamento dei centri urbani meridionali
Un Paese che noi in genere critichiamo come ultra capitalista è stato capace di mobilitare per la solidarietà parlo della Germania federale centottanta mila miliardi di lire all'anno
Per la serie dei per la solidarietà con i lender distrutti dal comunismo all'Est che poi sono rientrati nella comunità nazionale tedesca
Ecco noi dobbiamo dire che efficienza non contrasta con solidarietà
Mi ha molto colpito nella redazione del vostro presidente un'affermazione la solidarietà e una forza non si deve parlare di solidarietà per coprire il clientelismo ma neanche parlare di solidarietà soltanto a proposito della spesa sociale
In cui effettivamente si dà qualcosa a qualcuno in cambio di niente il nome della sua dignità umana perché non è in grado di coprire i suoi bisogni elementari
Ma solidarietà non è soltanto questo la solidarietà e una forza proprio solidarietà e capacità di mettersi insieme e quindi capacità di intraprendere
Non c'è impresa senza solidarietà chi è che mette in piedi un'impresa senza avere un minimo di amici che gli stanno attorno senza avere l'amicizia di un fornitore che intanto di anticipa
Le materie prime senza la fiducia di una banca senza la fiducia l'amicizia di qualcuno che la compra che gli fa una commessa che gli permette di cominciare
Noi dobbiamo creare reti di solidarietà che stimolino l'impresa
Il sud esce dalla sua situazione si affronta la disoccupazione se si ha questa capacità ma questo allora vuol dire che la cooperazione non è qualcosa da buttar via
E una risorsa del Paese certo ci sono come in tutte le cose umane difetti sacche di inefficienza o di clientelismo vanno sanate ma è una risorsa preziosa del Paese a cui non dobbiamo rinunciare mi fermo qui ci sarebbero molte cose da dire ma non voglio abusare della vostra pazienza credo che noi dobbiamo tentare di costruire una politica che abbia al centro quello che l'enciclica Evangelium vitae ci dice
Oggi la capacità di accogliere l'altro
E a cogliere l'altro non è mai vedere l'altro come un peso
Accogliere e il bambino non programmato non desiderato non può essere Mai dire Mamma mia quanto ti odio mi rovini la vita tuttavia non posso abortire e quindi pazienza ti farò nasce accogliere il malato che sia via morire non può mai essere sei la mia rovina mi ma io siccome non ti posso uccidere ti lascio vivere se ci riducessimo a quello saremmo finiti
Accogliere il disoccupato non può essere il dire va bene voi maledetti terroni meridionali non siete capaci di lavorare vi finanziamo la possibilità di vivere fuori mercato
Non è quello accogliere sempre vedere nell'altro una risorsa una benedizione è una possibilità di bene anche per me
E la capacità di dire che questo figlio che non avevo programmato tuttavia può illuminare la mia vita non so ancora come Luca prima o dopo ma intanto scommetto su questo che nasce per il mio bene
Ed è credere che l'uomo che muore
Se io vi sono vicino può insegnarmi una lezione da cui imparerò la verità sull'uomo e che il disoccupato per il quale mi impegno
Facendo degli investimenti perché abbia un lavoro vero
Qualcuno che domani quando andrà male a me mi darà una mano e comunque con il suo lavoro farà crescere una ricchezza più grande di tutta la comunità nazionale
E se recuperiamo questa ottica di una solidarietà che scommette sul futuro perché crede che l'altro sia qualcosa di grande crede che l'altro abbia delle capacità una ricchezza da portare e che abbia bisogno del mio aiuto per tirar fuori quella ricchezza
E se entriamo in questa mentalità che costruiamo anche una politica che mette al centro la persona umana
E facciamo in modo che il Vangelo della vita valga non soltanto nell'ambito dell'accoglienza della vita nascente e della difesa della vita morente valga come capacità di vedere lo splendore di Dio sul volto di ogni persona umana
Scusate missive annoiato grazie per la sua
Grazie
Professor Buttiglione
Facciamoli tanti auguri per le battaglie di questi mesi
Non voglio entrare nei problemi interni ai partiti però una cosa dobbiamo dirla noi nei nostri partiti di queste tematiche non eravamo mica più abituati sentirne parlare forse questo è un po'il trauma che sta stiamo un po'tutti seguendo quest'ultimo periodi salutiamo Rocco e salutiamo soprattutto sua Eccellenza
Effettivamente c'è parecchio caldo in sala penso che
Un pochino a Daria fuori faccia bene riprendiamo i lavori alle sei e mezzo preciso così visita le istruzioni sui gruppi di studio scusate la voce
Dicevo si riprende alle cinque alle sei e mezzo in punto con la lettura di quelle che sono i gruppi di studio in maniera che fra un intervento e l'altro possiate pensare su come su due livelli
Mi rendo conto che siamo stanchi
Ormai è una giornata fra riunioni stamattina come però dobbiamo riprendere dimmi
Allora Nicola
No non hanno
Quasi quattro
No non glielo dico io glielo dico io
Noi avremmo anche previsto tanto comincia a dirlo ma lo dirò quando si riempie la sala
Un po'di gruppi
Gruppi di lavoro come si dice notturni Vittorio notturni insomma notturne
Mi raccomando però è mi ritorni ospedali posso fare ora visto che non ci sono dei signori dall'altra Franco ma i turni all'interno dell'albergo non i turni come voi fate a fare i turisti per romane andava ottantasei lunga convocati
Allora provocato apre il dibattito il professor Franco conto
Perché che voi conoscete consigliere nazionale
Dell'università di Potenza
Già consigliere Nazzarena Mcl professore hanno diversità nonché tanto può passare qualche altro secondo che per vedere per riempire è ok ma intanto iniziamo
Mentre stanno arrivando Franco vai
Allora se riprendiamo io faccio da apripista e quindi siamo con questa azione di umiltà politica perché è parlare diamo l'esempio di parlare con la sala vuota senza voler fare le primedonne a tutti i costi anche tre minuti
L'importante è lasciare un segno una la la storia che consegnerà tutti noi non tanto per IMI pochi minuti in cui una parlato nella vicenda ma soprattutto per le cose che ha detto
Quindi il problema su cui io volevo soffermarmi di più è un problema di carattere economico il problema della occupazione che è stato sottolineato come il fatto importante è che è alla base del documento letto da Vittorio Benedetti è importantissima alla questione su cui si sono fusi soffermati sia monsignor Tettamanzi che Rocco Buttiglione però solo questioni che riguardano una sfera non propriamente economica mentre l'oggetto il cuore della relazione del presidente che è alla base della conferenza nostra nazionale così come l'avevamo immaginata
è tutta all'interno delle nuove politiche di solito arietta sociale il tema fondamentale quello di ridisegnare lo stato sociale allora la domanda è a un futuro parlare di stato sociale in Italia come dovrà essere strutturato questo stato sociale cioè quali sono le prestazioni che dovrà fare ah che costi lei potrà fare chi dovrà pagarle queste prestazioni sociali ora che cosa fare cioè quali saranno le corse che noi chiameremmo politiche sociali negli anni futuri
Con quali soldi le pagheremo
Chi dovrà sovvenzionare chi dovrà mettere questi soldi con cui lo Stato finanzierà queste politiche sociali quale spazio dovrà avere questo new deal e italiano all'interno del bilancio nazionale
Che ruolo giocheranno le privatizzazioni anche alle privatizzazioni de al sociale io non parlo delle privatizzazioni del degli altri settori
C'è un privato sociale che sicuramente dovrà prendersi uno spazio maggiore del sociale fatto dall'INPS in tutti questi anni
C'è una privatizzazione è uno occupa azione di spazi da parte di e dal terzo settore che dovrà essere fatta
Non tanto però per abbassare i costi come si legge in alcuni di questi documenti perché non è capitalizzata tutto il lavoro dei volontari
Lo stato sociale non lo dobbiamo confondere con il volontariato seno avremmo imboccato una strada di pessima qualità
Noi andiamo verso una so che cos'è solido che cos'è stato sociale e fornitura di servizi produzione
E vendita di servizi ovatta dallo Stato e pagata direttamente dallo Stato ma con soldi che lo Stato si deve procurare vedremo da chi ho appaltata ai privati del terzo settore che in regime di convenzioni allora io vorrei parlare anche di queste cose che il rapporto deve esserci tra un ente pubblico Regione Provincia e Comune eh
Una forma organizzata del cosiddetto terzo settore che può essere una cooperativa un consorzio di cooperative un'associazione un rapporto di natura convenzionale
Come si fanno queste convenzioni che diritti hanno i lavoratori di questo terzo settore
Devono essere volontaria zero lire devono essere volontari che si ritrovano così debbono avere gli stessi diritti sindacali orga allora a che costo si produce in servizio
Del privato sociale
Primo fatto
Quali sono i che punti inalienabili quelli su cui bisogna fare battaglie perché non si torni indietro rispetto al vecchio
Potrà questo stato ridare tutto così come ha fatto finora
Forse no però iniziamo a mettere dei paletti fermi che è cosa diversa dalla questione previdenziale
Nella organizzazione in piccolo perché è stato detto da monsignor Tettamanzi pensiamo in grande
Buttiglione lo ha ripreso dicendo l'economia e oramai un fatto mondiale e quel pensare in grande in economia si chiama pensare globale
Che l'interagire di tutti i mercati io agisco a aggiungo però se chiudiamo qua la porta di legno tutto e Carmelo io aggiungo a pensare in grande
E a pensare globale deve aggiungersi un agire locale
Perché è vero che si pensa in grande
è vero che è l'internazionalizzazione dell'economia ci porta a ragionare tenendo conto di ciò che succede in Giappone in America
Ma l'agire dell'operatore sociale o di chi vuole essere considerato movimento di lavoratori è un agire locale
Sei anni amico moschetto organizza la riunione a Napoli a un po'a fare il discorso clintoniano sullo stato dell'Unione o iniziare una relazione dicendo siccome in Giappone a coglierne caduto sì io lo potrà mettere in tre parole ma poi i suoi interlocutori vorranno sapere a Napoli in quel quartiere su questo fatto che diciamo che cosa le sue radici in quello che è successo a New York all'ATER tutti i fatti che abbiamo sentito pure Stasi
Pensare globale pensare in grande ma agire locale come coniughiamo i tanti agire singoli in un quadro generale queste la grossa sfida che sarà inserita nella riforma costituzionale che riguarderà maggiore autonomia
Alle Regioni eccetera eccetera né alla riforma istituzionale ecco nel Mar dei maggiori poteri agli enti locali noi siamo come le singole componenti di questo movimento prima di tutto gli interlocutori di istituzioni vocali
Comuni province Regione allora io vorrei in una conferenza che programmatiche quindi che al programma il programma è fatto dalla decisione di che cosa fare
Dall'operatore chi la deve fare eccome la deve fare iniziare a darci delle risposte
è chiaro che sto abbassando notevolmente il livello della discussione
è bello fare i grossi riscosse
Ci mettiamo a commentare le grandi incidenti siamo tutti bravi
Però diamo per scontato che siamo tutti d'accordo con le cose che ha detto Tettamanzi diamo per scontato vediamo tutti d'accordi io che non è parlo significa che sono d'accordo se uno viene e dice no io vorrei intervenire su quali perché non sono d'accordo liberista
Allora io mi pongo il passo successivo presto che sono d'accordo come posso concretizzarlo nel mio agire vocale
Questa questione eccome un movimento sommando i tanti agire locali di noi stessi testimonia effettivamente nelle opere le cose che ci sono state dette
Non certo solo stasera perché è una conferenza che si inquadra in un'area meno che oramai parte da lontano non è che dobbiamo ogni volta che ci vediamo rifare la storia da Adamo ed Eva ogni volta dobbiamo aggiungere un matto le in più ad una costruzione che ci auguriamo lunga alta e soprattutto molto solida
E allora viviamo in questo momento in cui il tema importante quale nuovo stato sociale che cosa deve esserci in questo nuovo stato sociale
Al di là della previdenza al di là della previdenza
Su cui si faranno tutte le battaglie si cercheranno di tutelare tutti i diritti inalienabili il tecnicismo pensionistico il due per cento i trentacinque anni eccetera ecc al di là di questo come andiamo ad organizzare la solidarietà
Su quei soggetti che non se la possono pagare
è una forma di carità pelosa
Tito
Non mi devi dare niente in in sconto dei miei peccati
Anzi ti ringrazio che esisti come il povero che mi permette di poter fare la carità così mi salvo una parte dell'anima
Però per poterti valanga Rita devo continuare a fare i cavoli miei al seno quel surplus che ciò per fatti e la carità se non vado a fare quei capo letti i miei
Non me lo può non mi hanno procure quindi non dalla posso da allora deve essere uno organizza Tione diversa del lavoro
Deve essere una ripartizione questa è una meditazione dobbiamo fare diversa dalla produttività c'è un passaggio nella relazione di Vittorio in cui si dice c'è stato un aumento notevole di produttività
Ottenuto con un anche in presenza di un drastico calo dell'occupazione
Il che vuol dire la produzione boh parlo da professore di Economia incorporato progresso tecnologico io non lo voglio fare ma voglio parlare
Il che vuol dire però che avendo incorporato progresso tecnologico ha remunerato chi ha remunerato il produttore dal progresso tecnologico qui io saldo il discorso di Buttiglione
No adesso non sto parlando della struttura del salario sto parlando della formazione del prodotto no no nella formazione rispetto per il proprio è da manuale di economia riavrà la formazione del prodotto dalla non la divisione
Qui si salda si salda il discorso che fa che ha fatto Buttiglione io sto cercando di fare una sintesi sulla innovazione tecnologica ha detto dobbiamo se vogliamo avere un futuro investire in ricerca
Investire in nuovi prodotti perché i prodotti a tecnologia matura e migreranno verso i Paesi che avranno un costo del lavoro più basso una vecchia tori allora abbiamo una produttività che aumentata
In presenza di un lavoro che è diminuito
Questa produttività ha remunerato quindi non il fattore lavoro ha remunerato altri fattori soprattutto quindi la tecnologia incorporata la tecnologia incorporata dove sta nel capitale
Chi è il detentore di capitale di tecnologia incorporata americana l'imprenditore
Se
L'organizzazione previdenziale nostra
Non si è evoluta per cui nella ripartizione degli aliquote previdenziali la quota a carico del datore di lavoro è rimasta quella come è rimasta quella la quota a carico del lavoratore il prodotto era il buco dell'INPS
Quanta parte di quell'aumento di produttività che hanno remunerato il capitale è il fattore tecnologico è che andranno remunerare sempre di più nel futuro il capitale il fattore tecnologico se è vero come è vero
Quello che dice Buttiglione che abbiamo un futuro solo se siamo sempre più tecnologicamente maturi dobbiamo arrivare al nodo strutturale che Cuesta parte di previde di questa parte di previdenza di stato sociale
Venga finanziata da una quota maggiore prelevata sulla produttività che oggi andata a remunerare tutto ciò che non è un lavoro se è vero che l'innovazione tecnologica produce anche diminuzione di lavoro per cui non si potrà andare a gravare sul numero di lavoratori maggiori
è chiaro il nodo ed è un nodo brutto
Perché oggi a fare questo discorso se lo traduciamo in schieramenti politici ritorniamo ad avere un problema che era tipico della passata Democrazia Cristiana in cui convivevano Agnelli egli operare
Che ti sto dice e
Vai avanti Franco via pare veneti alimenta il dibattito ognuno è libero di
Allora sono io
Franco il tempo allo nominerebbe avevi detto che all'europea si parlava in dieci minuti è impari mai venuto parlato nove un minuto arrivati
Allora il problema vero è tutto qua noi oggi abbiamo questo nodo io noi individuato l'ho letto così il problema da sciogliere
E abbiamo delle ricette non molto leggibili in forma non vorrei dire antagonistica ma in forma chiara
Io non leggo bene la ricetta centrodestra la ricetta chiamiamola così centro sinistra non leggo bene il sindacato richiamato adesso dal mio amico
Contesse
Voglio che contesti ed altri parlino facendomi capire bene la posizione del sindacato perché Vittorio mi ha ricordato forse ho capito male che la posizione del sindacato di dicembre è un pochettino diversa
Dalla posizione del sindacato di marzo sarà perché c'era la neve a marzo e c'era il sole a dicembre si invertono
Le posizioni o i cavalli o il capo del governo
No e allora
Utilizziamo queste due giornate
Per rendere più chiaro hanno e spesso cioè per dire
Cosa ciascuno di noi ha capito di questa situazione
è che a ricetta dato io in maniera sintetica lo date una quota dalla produttività ma voglio ripeto in tre secondi maggiore deve essere sottratta alla remunerazione dell'innovazione tecnologica e del profitto e deve essere posta ad alimentare questo un nuovo stato sociale che deve essere sempre più privatizzato a favore del Terzo settore che lo deve fare in forma convenzionata con le autorità locali e quindi lo sto dicendo all'europea
è altre
Sindacati eccetera debbono vigilare e non più entrare nei consigli di amministrazione devono essere i custodi della linea politica è guardare non più essere gli amministratori di quei consigli di amministrazione che l'hanno fatto
Grazie Franco Franco un merito ne ha tanti ma uno in particolare quello di essere chiaro che anche qualche volta provocatorio
Allora quattro cinque interventi ancora ci stiamo se i tempi quindi il primo iscritto a parlare Ghidoni presidente l'emergere di Brescia poi Monti Buzzetti giovane dell'Mcl di Roma poi don Romano Colozzi
Che
Responsabile la formazione del nostro di Piacenza
Ecco qua ecco l'avevo visto l'hanno poi vediamo come questi tre sicuramente grazie non
Sì non so perché sono il primo volo c'è arrivato in anticipo sollecito prenotare prima e Eric no io purtroppo devo ulteriormente abbassare il tono del dibattito per fare alcune valutazioni così Eirene noi magari omogenee c'era ma sono venute dal dibattito di oggi in grado dovrei dire che è chiaro che questo è possibile ma così idealmente dopo l'intervento di Tettamanzi
Ne avremmo dovuto fare una riflessione quali specifica su quello sul ruolo della CEI delle Lai Dellai Kato cattolico sulla o dei cattolici eccetera
Con il richiamo forte all'unità che c'è stato cioè se vogliamo far riferimento politico mi sembra che quello sia stato il discorso ecco su per quanto riguarda unità dei cattolici di tutto
Noi siamo qua tra di noi perché non è più possibile per un cattolico riproporre questi discorsi
In un ambito pubblico nelle prime pubbliche cioè queste cioè gratuita dei cattolici sia
Fortemente necessaria anche in politica per cui chi dice che è giusto che i cattolici siano divisi l'importante portare i valori secondo me fa un discorso più pace condivisibile o no secondo me è più giusto
Proporre come valore non adesso perché è chiaro che non è possibile farlo ma tendenzialmente a riproporre il discorso è l'unità politica politica dei cattolici perché perché nati tutto quelli che vogliono ITA politica dei cattolici sono quelli che sono contro il modo di vedere la filosofia la filosofia un brutto termine cioè l'antropologia cristiana per cui cioè è un discorso di parte e quello di chi dice che non è necessario l'unità politica dei cattolici
Notiamo ad esempio che che ne so ad esempio iper di il mondo della difesa dell'ambiente proprio in funzione di questo valore lo chiamiamo valore si mettono insieme e difendono questo valore
I cattolici hanno una sede di valori che sono valori fondamentali per tutto il corso abitanti su una famiglia di socio da solidarietà e dei suoi tutto quello che volete e non possono mettersi insieme per difendere anche dal punto di vista politico questi valori
Ci sono delle leggi degenerazione sempre proprio riferendomi così sono spunti che rivengono
Al volo al discorso dell'ambiente la dobbiamo stare attenti che rispetto a qualcun'i valori molte volte si degenera e si lascia da parte l'uomo forse ricorderete per caso in cui pare in Cina una persona è stata condannata a morte non so se poi questa condanna è stato eseguito no perché aveva ammazzato un panda in funzione di certi valori si fanno determinate scelte i cattolici hanno come dicevamo valori forti da proporre valori che sono unificanti per tutti questo non significa di non si dica riproporre integralismo civica però riproporre il fatto che i cattolici insieme questi valori li devono effettivamente proporli
Succede
In politica ad esempio che questo non è più possibile farlo
Io spero sia possibile farlo invece all'interno dell'associazionismo cattolico all'interno di questo nostro movimento perché questo è un po'al discorso quindi parliamo di dottrina sociale di concordia io spero che almeno su queste cose in movimento sia unito e cerchi anche un discorso di unità prima di tutto con le associazioni ecclesiali
Ho letto il documento del consiglio regionale delle del Veneto che conclude in un modo un pochino forte cioè due unità delle
Mi sembra aver capito delle associazioni che si interessano del mondo del lavoro e credo che proprio per evitare che ci sia il movimento a che aiuta o è in sintonia o a un'alleanza con il partito
Determinato un altro movimento che ha sintonia o associazione che a sintonia feeling con un altro partito politico credo che sia necessario invece ritrovarono dimensione orizzontale che quella di una un filo comune con le accettazioni presidiati anche perché
Il cardinale Ruini ci ha detto che non si può trasferire nella chiesa per cui anche nelle associazioni credo facendo un discorso un po'tirato per i capelli ma che forse ci sta non si può riproporre nella chiesa colleghi sulle divisioni che ci sono nel mondo cattolico
E forse non vorrei fosse davvero così
Qualche osservatore ha notato che le divisioni del mondo politico ho detto tra di noi brutalmente nel Partito popolare non vorrei fossero la riproposizione come qualcuno dice di divisioni tra associazioni perché questo sarebbe veramente il
Cioè sarebbe il fallimento totale dell'associazionismo Branca Attolico
In Italia una cosa ne dobbiamo tener presente rispetto alle scelte politica dei cattolici
Noi ne siamo sempre stati abituati a usare delle parole Paroli che poi sono diventate dei luoghi comuni esempio termine bene comune noi l'abbiamo detto mille volte
E tutti siamo d'accordo su questo
Però sul tema del bene comune difficilmente troverete riscontro nei programmi elettorali dei movimenti dei partiti che vanno per la maggiore se non in una ispirazione cristiana della società se non nelle associazioni per cui per cui rispetto a questo rispetto a scelte di questo genere e credo che sia
Importante per i cattolici continuare a proporre questi valori proporli modo autonomia e non farsi condizionare da alcuni discorsi che pure sono importanti lo dico per i cattolici lo dico per i partiti
Che sono quelli ma c'è la legge maggioritaria per cui bisogna scegliere sui va bene ce la legge maggioritaria di macerie però non vorrei che il maggioritario questa legge maggioritaria si divinizzata se al punto che questo fosse il valore principale
Cattolici in forza di questo valore sarà pure un valore strano interesse sarà una convenienza sarà una cosa bella della legge italiana io dubito veramente un po'su questo ma in forza di questo che potrebbe sei valori bisogna far ricondurre o fare e dimenticare o abbandonare invece quelli che sono i valori veri portati del cattolicesimo italiano allora io dico che i cattolici devono prima riproporre questo
Se ci sta
Poi di conseguenza anche il discorso dell'alle del maggioritario eccetera eccetera va bene accettiamo il discorso maggioritario allora ci schieriamo di qua di là allora facciamo le nostre la nostra politica delle alleanze così come viene chiamata anche nei nostri nel documento il Consiglio nazionale delle celle passato ma se invece non ci sta secondo me
Il discorso del maggioritario glielo dobbiamo abbandonare lo dobbiamo stare fuori lo dobbiamo stare distanti perché dobbiamo dover scegliere tra cosa che sono condannate brutalmente fortemente brutalmente dalla dottrina sociale della Chiesa qua la richiamiamo natura sociale la Chiesa pur sapendo tutti che non è una terza via non me
Una è un modo preciso di intendere la società alla politica l'azione sociale dei cattolici certo comunque una cosa da sempre detta cioè che è contro il collettivismo marxista ormai in gran parte anche se ci son del rivoli che conosciamo bene che son presenti anche la Società italiana ma sconfitta dalla storia però cioè le conseguenze ancora ci sono
E anche il capitalismo per cui una cosa è certa che contro queste due vicende la società la dottrina sociale della Chiesa ha più volte espresso la sua la sua parola
Ecco allora che rispetto a questo la dottrina sociale propone determinate cose cosa possono fare le associazioni che non sono tenute per loro fortuna fare scelte politiche concrete sonate tenute però non è straniarsi ripeto quello che dicevo prima
Proporre una cosa importante e cioè che la vita
La famiglia la difesa dalla vita la difesa da famiglia difeso dalle solidarietà non diventino dei modi per presentassero pediatri dall'opinione pubblica non diventino delle etichette devo dire sinceramente consentito
Un brivido percorre mi quando une importante uomo politico danni italiano già presidente del Consiglio già
Impegnato nel campo delle comunicazioni sociali
Ha detto ma finalmente con l'accordo con me Buttiglione Forza Italia eccetera eccetera si è ricostituita l'unità dei cattolici ecco allora se i valori dei cattolici sono quelli che alcune persone lo dico per la sinistra dico per la destra naturalmente cioè non non è un discorso di parte ma se i valori sono quelli come dire mostrati all'opinione pubblica ma non vissuti per cui viene si dice sibila difenda la famiglia però uno si fa tre o quattro matrimoni voglio dire se la difesa della vita significa c'è anche un documento scritto che alcuni potrà letto significa volevo tanto bene al mondo cattolico da proporre l'onorevole Bonino a commissario della CEE tenendo conto che fra l'altro ne vuole Bonino che per quanto riguarda la la proposta di dalla porta in Italia è stata la persona più schierata più con più acredine contro i cattolici il Papa eccetera se si voleva fare un offese cattolici secondo me ma si poteva fare in questo modo e lo si è fatto soprattutto con una sottolineatura cioè che e prima di avere l'incarico poi c'ha avuto la delega l'anno metà dalla dal Governo
A commissario indicazione a commissario ma l'onorevole Bonino è andata la prima di aprire l'epoca delle che rimasta chiedendo di interessarsi dei diritti umani ecco questo secondo me
Il paradosso dei paradossi come si ai diritti umani non ce ne fosse magari uno ce lo vogliamo ricordare che quello della vita sta qui andava quei questa onorevole commissario europeo
Andava con questa richiesta di interessarsi dei diritti umani ecco come fare però a lavorare anche a livello orizzontale per le associazioni io non credo che ci siano cioè non sappiamo qual è la nostra storia credo che non dobbiamo come dire abbandonarono dobbiamo tradirla
Certo è che ci sono alcuni ambiti in cui le associazioni possono fare un lavoro comune io vengo da Brescia per cui l'associazionismo come dire quello che il nostro giornale i nostro giornale diocesano ha definito associati il cattolicesimo democratico contrapponendo l'invece al cattolicesimo tradizionale che sarebbe sostengo sarebbe sostenuto sarebbe composto da moneta USA lavoratori il così detto arcipelago ciellino ecco le a Brescia c'è forte questo tipo di associazionismo ce l'Azione cattolica molto potente le ACLI molto potenti
E via di questo passo vedo restano però deve sempre avuto una difficoltà inserisco in questo discorso perché le strutture anche quelle lessicali
Gerarchia e non è che non sono mai state molto propense nei nostri discorsi ai nostri riguardi ramo dovuto camminare per conto nostro però su alcune cose ad esempio sulla tema della famiglia si è è costituita una unità di fondo unità di lavoro che adatto buoni frutti finché non c'è successo alcuni giorni fa di notare ad esempio che rispetto alle proposte di legge che il Forum delle associazioni familiari ha proposto a livello nazionale
Inizierà fra poco la raccolta delle firme e sono già usciti volumetti mi dicono stampati in dieci milioni di copie tra le firme non c'è qua delle CL non lo so perché perché lei sa lavoratori non ci sia tanto più che il
Quello che si interessa nella Diocesi di Brescia con la diocesi di un milione
E cento abitanti non erano di altri grandi sì ma non è neanche dalla diocesi piccolissimo esacerbata che si interessa delle politiche familiari nere tra come leve c'era a livello nazionale nel Forum perché voi non ci siete allora va bene siamo entrati abbiamo fatto già veramente qui eravamo pronti anche per dare un segno alla gente che rispetta la divisione dei partiti su alcuni valori forti le Associazioni cristiane superando magari della divisione su alcuni punti che ci sono che continua il silenzio adesso ci però su alcuni punti vitali fondamentali della vita sociale italiana potevano esserci e noi siamo rimasti fregati perché m'ha detto no il forum della seduta i familiari
Italiana Nocco perderebbe CL si chiede che e poi a livello locale ci siano soluzioni coerenti con questa impostazione
Abbiamo superato l'ostacolo non ci siamo comunque della nostra diocesi ma certo è che come dimostrazione non so perché ci sono dei motivi pali perché anche le ACLI so che per un anno non aderiscono eccetera eccetera su alcune cose e ne potremmo dare la dimostrazione alla gente dall'animo staziona Alitalia che cattolici ci sono non potendolo provvisoriamente speriamo che il futuro ci dissero che ci riservi sorprese
Interessanti Dino per niente le monsignor Tettamanzi ci ha invitato alla speranza e al coraggio in attesa di questo e credo che si può riprendere un ruolo di associazione
Con le ha con alcun'altra sul trattore su alcuni temi non voglio parlare di unità e cose di questo gene ma su alcuni temi si può farlo sarebbe una dimostrazione forte sarebbe la dimostrazione importante sarebbe un passo indietro rispetto alcune scelte politiche che movimenti hanno fatto ma sarebbe rientrare nell'ambito delle competenze nell'ambito dell'attribuzione dei movimenti e della successione
Ecco finisco solo con me
Una cosa
Velocissima
Quella è l'articolo quotidiana il settimanale diocesano di Brescia che fa circa venti mila copie per cui supera largamente
La Voce di Montanelli e tanti altri giornali
Ha scritto un articolo che era riferito questa anche il motivo di un ciclostilato che il nostro addetto stampa
La nostra segretaria fa ha ha dato a qualcuno salvo poi il titolo del delibere dell'intervento nostro che non era quello cioè di dire noi non siamo con il Polo non cioè non è non è quello il senso del dell'articolo ecco per cui non era un discorso strettamente politica
Ma
Una veniva ripreso un'agenzia nazionale lasca come e si diceva quello che dicevo prima cioè schierati decisamente a favore di Buttiglione ci sarebbero alcune associazioni cristiane l'ho già detto prima la Federcasalinghe
Laghi esce e il cattolicesimo tradizionale CL e movimento di sala operatoria di contro poi un panegirico nei confronti un'esaltazione del cattolicesimo democratico le ACLI Azione Cattolica rispetto a questo tenendo conto anche la bella situazione della mia città per cui questo significava portare acqua anche al mulino
Di dalle solite associazioni già ben viste già a spinte anche dalla gerarchia ho pensato che sarebbe stato opportuno
E una risposta ecco però lì sì davano Alien questa Agenzia nazionale diceva delle celle a livello nazionale è schierato
Con Buttiglione precisamente ecco io credo che indipendentemente dagli schieramenti io credo che non dovrebbe schierarsi neanche dall'altra parte tanto per il per intenderci e devo dire che schieramenti
Partitici del movimento adesso siano assolutamente impropri assolutamente non necessari che potrebbero portare il nostro movimento a fare la fine delle ACLI
Che poi una fiera fatta perché noi dobbiamo riconoscere un ruolo che le ha che ho avuto nel quale ci riconosciamo cioè potremmo anche non celebrare il cinquantesimo dei reati nel senso che su quei valori di cinquant'anni fa su quelle intuizioni
Su quegli intendimenti di fondo anche noi potevamo esserci anche noi ci riconosciamo non ci riconosciamo più nel cammino che poi le Acri hanno fatto e successivamente ecco però su alcune intuizioni di fondo
E anche noi ci siamo ecco però un cervo dove è successo Graziano c'è qualcuna portato tutte le anche ad una scelta di parte tutte le atti ad una scelta partitica partitica che poi non è la particolarità ma in un certo modo di vedere le cose disattendendo tutta quella che è la data la tradizione del cattolicesimo
è italiano disattendendo e quello che era il discorso che la dottrina sociale della Chiesa che però rimane il riferimento essenziale dunque pone dei paletti come si dice adesso nei confronti del già citato folle di dirlo collettivismo marxista
Del capitalismo
Non non condanno chi tra i dirigenti fa un discorso di impegno politico anche perché lo dicono a che vescovi cioè la migliore maggiore forma di carità
Quella dell'impegno politico per cui se un dirigente lo fa
Può essere quello che mi siamo opportuno che no cerchi di portare tutto il movimento sulla posizione che sia la destra che a sinistra che sia quello che volete ma questo mi sembrerebbe impropri quando questo devo anche dire che finisco che però per quanto riguarda ciò che un discorso già fatto perché mi mi sembrava richiamato il discorso d'incanto dell'incompatibilità delle cariche eccetera
Non voglio entrarci su questo anche perché non conosco esattamente quali sono le proposte quali sono i tempi da si potrebbe anche pensare che una volta ogni tanto qualche dirigente nazionale qualche dirigente locale lo dico anche per me e per gli altri miei colleghi eccetera qualche volta
Si rendesse conto che forse in questo momento come dicevo prima e da una rinascita dell'associazionismo di Alda una rinascita dei movimenti intermedi che può rinasce la società in Italia
Non vorrei farle sempre dall'Azione cattolica nel periodo nel periodo dal periodo del prima della guerra della guerra ecco però credo che se le associazioni sanno dire se le associazioni sanno parlare se le associazioni ma questo vale per noi sapranno proporre discorsi importanti credo che ci fosse su una risposta certo è che se l'uscita pubblica che le merci e le fa in questo periodo è quella dell'appoggio Buttiglione ha l'appoggio a Prodi ma dico cioè non è la persona che contasse il discorso è quello è chiaro che un discorso che cita gli un pochino fuori da discorsi
Da discorsi e di proposta finisco col dire che questo tema della Concordia come dicevo all'inizio è un tema essenziale
Io chiedo che se non c'è che un cuore se non c'è condivisione se non c'è amicizia se non c'è anche un minimo di tolleranza
All'interno nostro e tra di tra di noi nei confronti degli altri chiedo che abbia finito il nostro abbia esaurirsi nostro ruolo anche l'onorevole Buttiglione parlando d'acqua prima diceva sì bisogna essere solidali bisogna prestare attenzione anche nei confronti degli altri ecco io spero che poi queste cose si concretizzino nel senso che poi bisogna metto la queste cose metterle in funzione mettere in pratica anche nei confronti di alcune situazioni di alcune realtà che conosciamo e di cui tutti parlano i hanno per cui è inutile parla di solidarietà di attenzione che condivido e Como degli altri quando poi per cui risorsa concorde credo che sia essenziale credo che sia fondamentale per noi credo che sia credo che sia determinante per continuare
Tra trenta secondi trenta
Curiamo parla il discorso dell'economia richiamai proveniamo dal prossimo no no no solo discorso cioè noi il valore che la l'opinione perché la la stampa la televisione pone come fondamentale della nostra società e l'economia
Non c'è altro che l'economia tutto bisogna fare fronte della coda dell'economia bisogna tagliare in funzione economia bisogna tagli alle pensioni in funzione l'economia bisogna farla flessibilità dell'orario di lavoro o dall'edera soluzioni per salvarla bonomia tutto giusto però è chiaro che questo vale solo se e questo vale soprattutto per alcuni movimenti per alcuni partiti solo se queste in funzione lo sappiamo tutti ci viene la dottrina sociale della Chiesa sono se funziona l'uomo solo senza in funzione
Di una ripresa dalla dimensione familiare solo se in funzione di una solidarietà che molte volte richiamo solo a parole ma che molte volte disattese nei fatti
Grazie no eh
Allora molti Buzzetti se riusciamo a stare coi tempi ce li facciamo a tutte e due gli interventi volevo precisare che noi e tutto pomeriggio stiamo aspettando Sergio D'Antoni essere qui alle quattro poi ha telefonato durante l'intervento Tettamanzi che arrivava alle cinque e mezzo poi durante l'intervento di Benedetti
Erano le sei e mezzo speriamo che arrivi domattina ecco lo dico no no no speriamo che domattina probabile me lo dico perché la verità e non è che
Questa cosa ci dispiace anche anche perché ai ci tenevamo un ponti battito come dice Ghidoni a più voci grazie
Dunque io vorrei innanzitutto ringraziare l'uditorio rende concesso questo spazio cercherò di dilatare il meno possibile non gli arriva in RAI meno possibile vorrei anche ringraziare gli autori degli interventi che si sono susseguiti fin qui perché hanno già definito un po'i temi del penso che quella che è la topica del di questo di questa conferenza e alla quale noi e l'hanno definito in maniera così puntuale che
Il mio il mio intervento è quasi superfluo se mi accingo a a dire qualche qualche piccola riflessione in proposito è semplicemente perché diciamo non proviene semplicemente da chi parla
Ma da è una riflessione comune di un gruppo di diciamo di giovani che si stanno accostando in questi giorni proprio è storia recentissima al
Al movimento
Convinti un po'anche la carica umana del presidente provinciale
E quindi diciamo la mia mi propongo di condividere con voi punto qualche breve qualche breve riflessione su quanto detto finora
E queste versione prende un po'le mosse no no ma io the record dopo lo sa
Senta arretra Isella meglio così bene grazie allora questa riflessione voleva prendere un po'le mosse anche senso di non dire cose nuovissime da la seconda un'analisi un po'della che la situazione di questi ultimi mesi di vita istituzionale del del nostro Paese
Nel quale a nostro avviso si è registrato un vino scadimento abbastanza profondo salvo alcune eccezioni
Del dibattito politico sia a livello di stile che di proposte e in questo portando un po'all'estreme conseguenze un processo del di banalizzazione un po'della dialettica partitica che già abbiamo visto proporrà un Pantheon alla al tramonto da prima Repubblica
Però alla di soluzione quindi la parcellizzazione un po'di in quel territorio di alcuni territori politici che fino a ieri erano considerati monolitici
Non non ci sembra che abbia fatto almeno salvo ci sono dei fermenti Po positivi tra cui possiamo sicuramente scrivere
Le attività dell'onore dell'onorevole Buttiglione però non ci sembra che ancora emerga in maniera definita una una ricca Larizza azione di uomini di programmi che siano credibili perché rigenerati ma continua contemporaneamente siano anche in qualche maniera credibili perché collegati cioè siano in in linea insomma collocati sulle di sviluppo coerenti con i supporti ideologici che preesistevano
La prima vittima pensiamo di questa instabilità di questo di questa incertezza ripeto prima ibrido che sospeso tra un passato che tutti noi vogliamo disperatamente
Abbandonare perché lo riteniamo Soleto perché tutti le riviste elencare tutti i guasti di una di un regime che di un di una situazione che lo stato di cose politico vogliamo consegnare alla storia
E un futuro che però ancora in gestazione
Poiché
Va bene va al di là poi di quei sono le opinioni personali comunque ritengo che
Che c'è una situazione una situazione molto
E molto contraddittori insomma io faccio faccio mio l'opinione di molti di molti giovani che che non sanno esattamente cioè come collocarsi in come definirsi insomma
E
E in soprattutto vediamo vediamo che il primo la prima vittima di questo di questa situazione è sicuramente realtà sociale economica del paese
Che niente la quale l'onorevole Buttiglione ha elencato i Somaschi prove in maniera Toni Vanda in maniera proprio precisa puntuale incentivi guasti di un sistema che è sempre stato
Affetto da ci sia un'eccessiva burocratizzazione una serie di diaframmi che non gli hanno mai che hanno deviato tanti interventi tante tante iniziative costruttive hanno disperso energie eccetera
E quindi
Diciamo anche le in questa presentazione non fa altro che mi sembra che acuirsi pro perché le le soluzioni molte soluzioni che si sta che
Che sono ancora sul piatto riflettono un po'questa contraddittorietà questa cinque ma questo essere frammentati quest'anno in mancanza di coesione
Prego perché sono lo specchio fedele di tanti estremisti militante diciamo le conclusioni di tante e alleanze effimere anche che costituiscono oggi una situazione parlamentare che più che di cronaca definirei più lievi folklore diciamo e ho la luce di questo comma panorama diciamo un po'confuso in cui discernere sempre difficile
E si affermava la necessità di questo richiamo alla alla dottrina della Chiesa applicata al sociale fin qui niente di nuovo perché di belle statuizione di principio e di di richiami alla ad austere virtù è stata
Se ne sono fatti diciamo
Promotori molte molte figure Di Cara delle Caratti caratura di valore tipi diversi che poi hanno lastricato nel e strade
Con essi le strade del proprio personale interesse più che di quello pulite la responsabilità in in particolare evangelico in
In generale
A questo a cui in questa situazione dicevo noi pensiamo
Che si possa sia importante riproporre il ruolo dell'associazionismo perché perché come qualcuno credo lì nell'intervento che mi ha preceduto si faceva notare veniva sottolineato come cosa positiva prego il valore il senso di una società dell'associazione è nelle reali certamente di questa associazione seriali certamente ma anche nella nel suo essere diciamo svincolato in qualche maniera da una pur avendo dei dei dei riferimenti certamente da delle le pastoie di una di una direttrice politica troppo definita quindi nel le l'attività nel sociale prima o comunque e comunque la il riferimento religioso prima e il la direttrice politica poi e proprio perché sicuramente noi siamo un punto a un punto decisivo della della nella nostra storia istituzionale in quanto la gente e qui posso parlare per esperienza personale perché sono credo di sapere come come la pensano i miei coetanei insomma nel mondo accademico nel nel modo e lavoro eccetera
Sono
è diffusissima un proprio per le delusioni patite finora alla ricerca di un questo disperata ricerca di novità ne parlano anche monsignor Tettamanzi
In questa ricerca del nuovo che non arriva che viene continuamente mistificatoria contenente ingannato
Viene abbiamo prove in questa in questa illazione una diffuso atteggiamento di scetticismo verso chi parla verso chi propone ma poi non non non conduce diciamogli le proprie proposito soluzioni concrete
Sicuramente questo queste accuse
è molto più difficile a scrivere un movimento che che prima tutto munito di azione concreta sul territorio
Quindi momento come le mascelle che vuole proporre dei valori veri come la solidarietà come la condivisione Drenthe fraterna di un'eredità comune che che dobbiamo gestire insieme che tutti ne dobbiamo gestire insieme
E quindi l'opinione nostre che veramente questo momento cosa diventare il volano un po'almeno ideale di un un rinnovamento anche anche a livello politico per questo a questo proposito volevo sottolineare molto brevemente due direttrici diciamo di sviluppo lungo le direttrici evolutive su qui si potrebbe anche intensificare poi più avanti anche la la discussione
Sono sicuramente meritevoli di sviluppo pay tutto e la necessità di un recupero un recupero di recupero di un confronto di un riferendo di un referente privilegiato nella realtà sociale
Urbane per noi di Roma nazionale diciamo in un contesto più generale come e quello di questa serie e questo referente privilegiato sono sicuramente le parrocchie
Da quel lavoro che mi è sembrato di capire la la storia delle micelle a un po'è stata costellata da rapporti un po'discontinuo dunque con le realtà diocesane
E questo sicuramente costituisce un limite nel senso che
Un po'credo che se che sia evidentissimo come una un contatto più diretto con le parrocchie Possa intensificare può semplificare oltre ogni dire l'attività materialmente di intervento sul territorio delle miscele soprattutto anche l'attività
Consentitemi il termine di propaganda della di degli scopi delle finalità dei metodi con cui si con cui opera questo movimento
Inoltre questo questo rapporto potrebbe anche essere
Pensiamo alla grande come ha detto monsignor Tettamanzi di biunivoca soddisfazione nel senso che vedere io ripeto scusatemi se non mente mi rifaccio la realtà giovanile ma penso che molte persone si siano allontanate dalla dalla realtà
Locale delle parrocchie quindi dalla realtà religiosa in generale proprio perché ne vedono un po'il messaggio appannato o comunque non attuale perché non manca un
Una concretizzazione manca un riversamento di queste di tante di tanti importanti di un patrimonio ideale che sicuramente non tutti vediamo importantissimo nella vita sociale quindi da un il fatto di di operare congiuntamente in osmosi con la palla con le parrocchie potrebbe sì
Almeno
Lecito pensarlo riavvicinare anche diverse diverse potenzialità individuali o collettive alla realtà religiosa in senso nel senso più ampio del tempo
Inoltre vorremmo le
Puntare l'indice anche sul discorso della formazione
Che già era stato era stato evidenziato la formazione su tutto da fare da condanne costruirsi all'interno di questo del movimento per per creare proprio una una una un serbatoio di Servedio c'è stato Orio quasi di di materiale umano poi da che poi posso operare posso travasare e il il patrimonio culturale ideale del del dell'associazione come le mie CL nei settori più disparati nella mi rimetto il sicuramente la politica ma anche nelle nel mondo professionale che sicuramente tanto bisogno di figure che operino per il per il bene comune verbena collettività
Quindi sicuramente
In questo senso si può molto si può fare per per far sì che unito come questo diventi si faccia promotore di uno sviluppo anche
Prima prima che di competenza professionale sociale sul furto di una costruzione nidificazione spirituale proprio del nuove personalità che possono finalmente
Rispondere acquista tante stanze che questo
In questa società che si avvicina a questo traguardo Faticati siano di questo terzo millennio
Le
Può aspettare deve aspettarsi da dalla nuova classe politica
Con questo io che concludo per spero di non avervi annoiato e vorrei sono semplicemente sperare che nel concludo con questa speranza che questo che questa Conferenza questi due giorni che che i vertici impone la di questo movimento si sono hanno ritenuto necessario imporsi in questa situazione così in così gravi da così così incerta di per gli sviluppi futuri Possa in qualche maniera proporre nuove metodologie ma rimanere sempre fedele a quello che il suo patrimonio ideale e quel nocciolo duro insomma di valori che
E te tante nel mondo contro tutto dalla cultura tanti sterili tanti sterili revisionismi tele cerca in tutti i modi di di abbattere ringrazio per l'attenzione scusate degli
Grazie arte Adriano vediamo di fare molta strada di impegno insieme
Allora Pozzi don Pozzi sì e dopo Nazareno Figo really e si chiude la serata con questo metodo Pozzi si prepara
Allora avremmo la presidenza avrebbe deciso due gruppi di studio che il sei ritrovano in queste salette alle ventuno e trenta
Speriamo di trovare molti volontari allora i temi mezzo per l'ammissione delle politiche sociali e alla luce della dottrina sociale della Chiesa un tema lo coordina il dottor Ninni Fiore del dell'esecutivo nazionale l'altro vangelo della vita e della carità
Le valigie l'evangelizzazione nella società secolarizzata Martino altro membro dell'esecutivo nazionale quindi qual è la fine di ripeto due gruppi di studio
Un'ora un'ora e mezzo dalle ventuno e trenta fino alle ventitré e così domani sì
Ha un ulteriore graziato
Giudico bene dall'apparenza quando il giovane che mi ha preceduto nasceva io ero l'assistente ecclesiale dal né dell'Mcl quindi è una lunga rinvio militanza
E alla luce di questa lunga militanza non mi sembra paradossale proporre vice regolare il cinquantesimo
Delle Hakluyt insieme col col c'è i fratelli delle ACLI cioè
Siamo a ridosso siamo molto vicini ci sono altre cose però appunto la linea di una concordia si potrà vedere si può farlo perché ci riconosciamo perfettamente in quello che il bresciano Paolo sesto fece certo nel mille novecentonovantaquattro e quarantacinque
A proposito di Papi state tranquilli che non succederà mai ma se io fossi Papa chiederei con l'autorità che le associazioni cattoliche fossero non solo concordi ma unite unitarie è inutile che ci siano quattro cinque sei sette associazioni cattoliche si che si occupa delle tesine cose e che poi arrivano al paradosso di diversi su certe importanti
Nelle novecentosettantotto quando si prevedeva i referendum sull'aborto organizzammo nel merito forse principalmente del consigliere Pera
Organizzammo un convegno
Sulle tematiche dalla Bortot proprio col professor Rocco Buttiglione alle Finanze
Ed erano presenti tutte le associazioni di salici che mette insieme dall'Azione Cattolica fino a tutte le altre che era un'azione diciamo così di buona volontà che noi diamo intrapreso con la perizia tedesco Manfredini e poi purtroppo non ha avuto molti seguiti perché le sostituzioni sono un po'gelosi l'uno dell'altra hanno pure che una faccia meglio dell'altra o che uno prenda diciamo pure la prego prevalenza alla preminenza sulle altre
Io mi aspetto da questa conferenza programmatica un rilancio delle micelle sul territorio
Che aumentino i circoli
Che ci siano le attività non solo sulle targhette ma che si facciano che si facciano per esempio case con le cooperative che si operi ancora in agricoltura per la riqualificazione o per la qualificazione certo ci saranno sempre meno soldi del Governo
E forse il governo sarà ladro perché non darà neanche quello che già maturato il debitore già maturato perché devi che è indubbio mi pare però sappiamo che ci sono suggestioni che si reggono da sole con l'autofinanziamento o attingendo al privato
Magari da governo ricevono proprio un bel niente ma vanno avanti questo non lo dico perché noi facciamo il voto di povertà e non vogliamo niente mediceo volgare se ce lo danno prendiamo anche dal governo si capisce
Se non si arriva a meno noi non dobbiamo morire
Se arriva poco faremo col poco però l'iniziativa privata anche in questo può essere di di soluzioni tanti casi
Agli amici del Sud io vorrei ricordare che loro hanno avuto dei grandissimi economisti dei grandi politici
Però lo sviluppo lo devono fare tutti non lo fa Saraceno non lo fa don Sturzo lo deve fare il popolo tutto il popolo e allora
Non non solo vi ricordo l'esempio di Carlo terzo di Borbone che a Napoli impiantò attività che fu di esempio tutta l'Europa alcune continuano ancora adesso
Ma vi ricordo che abbiamo dei modelli
Vicini non c'è bisogna andare in Giappone non c'è bisogno di andare a Taiwan abbiamo a Brescia a Bergamo a Treviso
A vicenza in altre province del Nord-Est italiano
Nord Ovest anzi
Nordest scusate abbiamo degli esempi di sviluppo dove dove quarant'anni fa trent'anni fa si erano levate povertà perché erano regioni
Dovere in condizione di vita erano può avere dove c'era troppa gente occupati in agricoltura e qui mi riallaccio quello che ha detto il presidente Benedetti
Sì è vero l'Italia aveva ottanta per cento di addetti all'agricoltura dopo la guerra ma il traguardo o per le per i paesi sviluppati è di arrivare sotto il cinque per cento di addetti all'agricoltura perché chi lavora in agricoltura
Normalmente l'agricoltura poco produttiva anche se non si può assolutamente abbandonarla e l'agricoltura quello che ci dà da mangiare a tutti però l'ideale dicono gli economisti per un'agricoltura sviluppate di avere pochi addetti e molta tecnologia e molte macchine molto capitale operante insomma
Perdonate queste poche cose ma sono direi un po'il succo delle mie riflessioni molte cose sono già state dette molto bene
Compili complimenti a chi ha organizzato la conferenza e che queste idee circolino che queste idee siano di oggetto di dibattito anche a livello provinciale e a livello di circoli
Non porsi allora Nazzareno e si chiuderà cosa poi vi ripeto il titolo dei temi e concordiamo il programma per domani mattina benessere
Titolo
Caro Franco ringrazio Dio che di fatto nascere in questo Paese
Anche così con travagliato in questo momento difficile
Ringrazio Dio e la Chiesa
In chiave Ezio i cattolici e ringrazio la democrazia cristiana
Se oggi noi siamo qui in questo bellissimo albergo
Circondati da altri tanti begli alberghi
Che cinquant'anni fa non c'era
Questo nostro Paese a
Progredito nel bene e nel male
Ha progredito nel bene perché
Ha sviluppato un grande progresso
Due terzi degli italiani
Vengono classificati
Tra di famiglie medio-alte
Nel mare perché
Una grande separazione tra coscienza
Pratica tra coscienza e coerenza
Tra separazione passibili di comportamento perché crede
Per un terzo di grande povertà perché chi non ha la casa regioni che non posso mettere su famiglia
Chi non ha lavoro è come chi cinquant'anni fa quando io ragazzino i nostri paesi andava senza scarpe io mi ricordo
Perché io a sette otto anni ero tra quelli quindi caro Vittorio Benedetti se oggi siamo qui ecco ringraziamo Dio
Perché stiamo parlando di fede sia parlando di economia più occupazione disoccupazione
Io non va bene
Apprezzo
La il comportamento di pochi Vittorio Benedetti
La sua moderazione
Nel parlare
Nel fare interviste perché una moderazione che si esprime in contenuti reali
In cose vive che riguardano i bisogni la necessità di lo sterzo del Paese
Perché non denigra il passato perché non apre al futuro in nero dell'Italia quindi caro Vittorio
Tu dovresti avere e credo che ai d'incoraggiamento di tutti noi a proseguire su questa strada
Da tua storia come credo la mia storia qui da tanti altri nemici
A caratterizzare il movimento in questo senso
Però noi ci troviamo a vivere un momento estremamente difficile
Per uscire da questa situazione però
Subiamo il peccato che questa condizione umana ognuno di noi
Di dire
Che cosa bisogna fare
Credendo che la nostra Regione prevalga su quello dell'altro
Che l'altro non abbia ragioni per uscire da questa situazione
Io in dieci minuti cerco di sviluppare questo ragionamento credendo di portare un un contributo noi abbiamo vissuto il nostro Paese sia sviluppata essenzialmente con due concezioni contrastanti una di carattere statalistico per una forte presenza ideologica e culturale
Comunista nel nostro Paese l'altra si è sviluppata in senso capitalistico e non secondo l'economia di mercato per una contrapposizione forte a questa presenza comunista
E allora noi dobbiamo ringraziare Dio di esternare in questo paesino essere anali nell'Europa dell'Est di non essere nati negli Stati Uniti io ho girato lungo l'Europa dell'Est regionali gli Stati Uniti
Non abbiamo seguito la terza via noi siamo stato la cerniera di questi due mondi e forse la crisi che vive il nostro Paese che noi viviamo e perché questa cerniera si usurata e si è spezzata si sta spezzando perché c'è stata una politica economica l'impianto economico di carattere statalistico e assistenzialistico non facciamo la storia e poi c'era stata un'altra che si è sviluppata in maniera strettamente capitalistico
E ho detto altre volte il cinquanta per cento l'economia reale del nostro Paese
E ancora in mano le partecipazioni statali gestita in maniera partitocratica però una forte influenza di carattere ideologico anche se gestita dal partito di centro l'altro cinquanta per cento l'economia reale da grandi industrie rendimento e Pallante finanza non di quattro milioni quattro mila e mezzo via
Piccole aziende familiare che ci sono nel Paese ma l'altro cinquanta per cento la grande economia è in mano a cinque famiglie italiane ci sono tuttora
Ecco il contrasto reale che vive il Paese non esce da questa situazione politica riesce a trovare chiarezza e l'attuale divisione tra centrosinistra e centro destra è proprio lo scontro per questo due concezioni
E noi cattolici non riusciamo purtroppo portare un contributo di chiarezza perché anziché fare un'analisi della situazione partendo non solo da una situazione di manca la democrazia che non c'è nostro paese
Perché duecentodieci aziende soltanto su quattro mila ci quattro nel mezzo di aziende che sono quotate in Borsa e che stabiliscono e determinano tra Mediobanca e Confindustria
Una politica economica l'impianto e economico che
Dentro il quale cerca di entrare a tutti i costi il gruppo Fininvest non c'è mai entrato è questa
Il reale scontro che c'è nel Polo richiesta nella sostanza
Dall'altra parte nel centro sinistra non si riesce esprimere un impianto economico
Perché le sistema di partecipazioni statali ancora in piedi
Non si riesce a una forte posizione attualizzarla in sostanza non si riesce a mettere il meccanismo una ventina di democrazia economica se in un paese non c'è una democrazia economica perché l'economia la base il volano dello sviluppo è il mercato che non c'è non c'è mai stato un reale marcato in Italia
No perché se per entrare in Borsa lo scrive meccanismi perché qui ci sono dei professori di economia ma se
Non è non c'era possibilità di immettere nell'economia nella produzione i propri risparmi le migliaia centinaia di migliaia di ministri di di di miliardi
Di vico risparmi trenta quaranta cinquanta milioni delle nostre indicazioni le nostre regioni gastrico risparmi sul mercato e quindi nella produzione giocherà mai occupazione undici stava bloccato invece questa grande realtà
E allora i programmi e le scelte debbono essere su una fondazione per cui non è stata fondata no di democrazia economica questa recitavano e forse dobbiamo Bovio analizzare il sistema d'economia italiana per dare un contributo per portare veramente una iniziativa di occupazione perché l'occupazione non si può
Sviluppare se non ci sono le regole
Come deve essere sviluppata quindi un indirizzo bisogna evidentemente trovare ma oltre a questo sistema che bloccato
E che quindi bisogna trovare evidentemente dico dare dei dei dei suggerimenti ma i suggerimenti non si danno dicendo bisogna fare così bisogna creare una cultura popolare intorno ad un'idea un progetto
Che cos'è una cultura popolare e con la gente pensa si comporta agisce
Non è una cultura intima intendono Omega né scientifica né letteraria se un popolo Venza e si sviluppa Cindy Rootes si indirizza su una strada perché vuole fare una scelta no questa è una iniziativa popolare
Se la fanno i vertici dei partiti davano i vertici economicità valutando i vertici sindacali non è un movimento di popolo quindi non è democrazia perché nel partecipare non è un movimento popolare e forse un riferimento su questo una riflessione su questo la dobbiamo fare primo elemento l'altro elemento e che nello scontro ideologico tra due blocchi
Fanno capo tuttora questi due sistemi economici i cattolici hanno cercato di mediare in questi cinquant'anni
Queste due posizioni e ci sono uscite grazie quello ridacchia grazie a un sistema è proporzionale che gli ha permesso di esistere no agli al centro di di queste due concezioni quindi facendo da cerniera mediante finché è stato possibile mediare quando non è stato più possibile vederne mediare il sistema
Dentro il cosiddetto blocco chiamiamolo così l'economia di sinistra e
Quello di destra il consociativismo non si è realizzato secondo me secondo questa analisi a livello politico
è che quanto queste due concezioni non ci sono più potuti sviluppare secondo sistemi no così di partitocrazia interna non il non soltanto in senso i cortili ma di concezione di strumenti e di uomini no eh ha coinciso con la caduta del Muro quindi ha ceduto anche questa cerniera
Poi c'è un aspetto morale un aspetto etico
I cattolici non sono restati fuori da questa concezione
Diciamo lo dico che i cattolici come già il diciannove come già in questi periodo del dopoguerra era già divisi su queste concezione ma famoso Aventino il ritiro di una parte dei popolari sull'Aventino ma forse non è un ricorso storico quello che noi stiamo vivendo una parte Seveso l'Aventino e l'altro appoggiò
Questa dico
Così è una è una breve storia allora
Diciamo che
Questa separazione all'interno dei cattolici c'è sempre stata
Questo del e il guaio e perché c'è stata e c'è ancora tuttora è difficile rimettere al centro rimetterla in momento rimetterlo insieme
Perché noi cattolici siamo sì pareva siamo separati al nostro interno
Individualmente siamo tutti cattolici e non da due novantanove per cento proceda per c'è una separazione tra sede e comportamento perché ognuno di noi si è fatta una delega soggettiva
C'è un soggettivismo pauroso ognuno di noi si accomoda le proprie cose non secondo riferimento a Dio e la fede non secondo un discernimento che viene da vere non mentendo distorcendo la nostra storia ma dice io credo in Dio però vi domina abortire
L'hanno detto due illustri personaggi qui filosofo è un padre della un pastore della chiesa questo soggettivismo che ha messo in crisi la nostra coscienza che messo in crisi la nostra vita perché noi individualmente siamo divisi
Al nostro interno tra fede e comportamento perché non ci affidiamo le mani di Dio crediamo nel ci affidiamo ne leggo nel nostro le vogliamo far proprio sull'altro nel volto dell'altro non vediamo le stesse
Vediamo soltanto la nostra parte umana perché purtroppo soggette al pacato ma che non riusciamo a superare questo perché al allora dobbiamo qui c'è un'opera di evangelizzazione che dobbiamo fare siamo invecchiati per questo perché dovremmo dovremmo camminare insieme a Chiesa in quest'opera no di trovare dietro ha rivisto la libertà l'aria la verità e la libertà la libertà individuale si trova a parte i cristiani
Andando alla ricerca di una fede che vissuta che che testimoniava e allora è evidente che anziché rifarsi alla centralità che Cristo alla gente o la verità che è Cristo una libertà che da da questo no e le nostre ridare troviamo in condizioni economiche in condizioni Valkyrie indugi indugi cene filosofiche che devia nostra storia
Un esempio
Ci sono state due iniziative recentemente in Parlamento no su un ordine del giorno che riguardava il rispetto a vigna della vita e della famiglia ma con la possibilità tonici su queste cose si fosse si si sono divisi
Perché
Ma se la fede unire creiamo le stesse cose
Se insieme a Cristo e siamo carestia e stiamo insieme dobbiamo difendere la vita
Come si fa a proporre due concezioni diverse della vita dell'etica e della difesa del difesa della via evidentemente c'è separazione la fede questa è la gravità c'è separazione la fede come c'è separazione al nostro interno al nostro individua la nostra personale la nostra personalità
E ecco la preoccupazione chiesa e delle il cardinal Ruini che le si para azioni di carattere politico poi sono di carattere economico di carattere storico possono portare una divisione interna Chiesa
Perché prima ancora che significa essere cattolici a livello politico no noi cattolici oltre essere divisi militarmente
Siamo divisi da cento anni di storia la nostra storia diversa dalle ali perché le ACLI concepiva no hanno concepito negli anni sessanta una visione diversa dell'economia e della storia no
Non ne abbiamo concepita in maniera diversa da loro questa divisione perché c'è bisogno di Mila vede mi dice e questa grande loquace Chiesa che queste divisioni arrivano fino nel profondo della chiesa
L'ora per uscir fuori da questo guaio c'è necessità di mettersi in ascolto
Vittorio tu hai anche secondo luogo tutto il mio apprezzamento il mio sostegno in questa moderazione no nel discernere nel comprendere e far capire qual è il problema reale dell'occupazione
Che non è un problema di assistenzialismo qualcuno voglia ancora perseguire non è una riga non è un sistema di ripresa comunque del mercato perché il mercato crea occupazione no
Sono gli strumenti che noi crediamo e l'organizzazione economica e noi crediamo che da occupazione ora su questo bisogna fare una professione ora non ci si può dividere
Supponi se questi cuori individuano prima dei programmi
Concreti che partono Ragusa di carattere economico e sociale di impianto della società del Macro Sistema dedico il tema che la famiglia se la veniva viene messa al centro
Di un progetto di società e questa la necessità e quello che noi così modestamente stiamo facendo da molti anni un grande sforzo grande incapacità con grande incoerenza perché anche noi abbiamo i nostri incoerente con un movimento ma siamo qui
Sempre in ascolto con modestia e con attese
Però nel frattempo la storia cammina
Ci si divide
E questa grande preoccupazione che tutti noi abbiamo e che monsignor Tettamanzi alla quale ci ha richiamando
Dobbiamo ritrovare una unità nella fede e su questo dobbiamo incamminarci
Noi siamo diversi da tante altre associazioni
Ma anche atto situazioni sono diversi da noi sono diversi tra loro allora c'è forse necessità di una iniziativa di una riflessione di carattere culturale forse annotazione di carattere di fede fare esperienze comuni di preghiera
Non mi trovo nel relativo certamente bisogna farle dia pure false cure stia insieme già che c'è a ricorrenze di alcuni anni pur sapendo che essendo consapevole l'opinione pubblica sappia che è in corso il su molte concezione siamo di
La pensiamo diversamente procede questo richiamo questa attenzione mettiamoci ascolto insieme
Perché certamente dieci mila battute perché non è che non siamo più bravi di altre sul solare
Forse siamo tutti uguali contabile
Certamente e poi già da produrre pensiero io
L'ho detto per sei anni
No che la crisi elogia non nasce oggi litologie è frutto il pensiero dell'uomo no e qui era azioni raziocinio portato all'esasperazione che Poli l'ulivismo al positivismo per cui si fa meno di Dio perché io io
Sono in grado di aggirare di pensare e la storia che sto a fa da sola a prescindere allora andrà di Dio Mendelsohn abbiamo fede prendiamo questo discernimento sappiamo che la storia degli uomini con la guida addio ma viola poco guidare con la nostra partecipazione
Altrimenti se non ritroviamo Dio la storia ce la facciamo per conto nostro ed ecco che cosa successe nostro etico sta succedendo nel mondo
La divisione che c'è
In Italia c'è nel mondo e nel mondo c'è da prima della crisi dell'ottantanove
La grande separazione al nord e il sud del mondo tra il nord e il sud dell'India non soltanto del del nostro paese ma di tutti i Paesi del mondo è proprio questa separazione non abbia fatto dell'uomo la sua dignità
La sua Violante lo dico io questa è il grande peccato però nel frattempo e ho terminato la storia cammina allora noi dobbiamo fare delle scelte
Qual è la nostra civiltà io che sia scelta quella della relazione del presidente
Che è quello di fare una riflessione profonda su certe cose per produrre pensiero perché noi non pensiamo più i cattolici non pensano come non pensano i laici
Perché non producono pensiero che non producono attività passa l'avanzo fanno dal soltanto delle scelte che sono cogenti ad una situazione senza ragionare
Invece la diversità
Nostra
Dagli animali e delle piante cadere l'anima no e proprio la ragione
Ma la ragione che nasce dal cuore del pensiero è possibile produrre ci ha detto Tettamanzi pensiero cultura se uniamo la regia del cuore la regione da niente
Vi abbiamo separato queste due regioni chiamati da regioni nostra
E allora
Vediamo se è possibile portare
Un contributo
Di ragioni di cuore in questo Paese
Per raggiungerla alla Regione della mente per produrre attività il produrre pensiero quindi produrre proposte perché questo nostro l'obbligo della della formazione nel frattempo il tempo che minacce contro perché ci sono separazione
E noi dobbiamo fare una una una una scelta
E la scelta è quella a mio avviso questa proposta di fare un programma che individui alcune concezioni che sono storie d'altri non c'è la chiesa che so questo della dignità della vita
Nascente morente ma l'arringa dell'occupazione perché noi siamo è immagine di Dio e no perché così lo vediamo come
La pittura la storia un immaginifico raffigurano perché abbiamo a che voglia di amare perché diceva questo dono
Ma siamo immagine questo dono dell'amore
Siamo in grado di vederlo il voto dell'altro
Sì possiamo se siamo in grado di essere i continuatori della sopra creatrice con laboratorio sopra dovrebbe dire se non vogliamo distruggere l'esistente ma vogliamo continuare a migliorarlo emigrando dello sviluppo integrale dell'uomo di tutti gli uomini della società
Allora dobbiamo produrre pensiero proposta programma ecco forse intorno a questo bisogna fare una scelta
Terzo punto io credo una strategia di Buttiglione
Che è una strategia fortemente fiaccata dalla divisione del del particolare perché per cinquant'anni né i cattolici abbiamo praticato la centralità la moderazione e la moderazione la moderazione è un comportamento che mette al centro la vita l'occupazione la casa e la famiglia la democrazia cristiana sempre praticato queste cose questa è la moderazione politica dei cattolici
E per i guai la storia value concezioni economiche di Tangentopoli di tutte queste cose Dio la crisi ha scompaginato
E i cattolici e quando i cattolici Ietto gli attori sono trovati di fronte così a a dover esprimere un voto Edipo dall'inesistenza perché travolta da tutte queste cose non ha trovato l'intero con loro l'interlocutore Edolo a trovarla con la destra
Il cuore politico degli italiani secondo me
Sta da quella parte e li dobbiamo recuperarlo
Allora non è a mio avviso io non ho mai parlato con Buttiglione queste cose
Non è a mio avviso fare una maggioranza con Forza Italia alcuna o con Alleanza Nazionale ma mettere su una strategia per recuperare
Un consenso cattolico che non si trova a sinistra ma che si trova a destra
E la strategia politica che non spetta a lui movimento perché non siamo un'altra cosa non siamo un partito ma io ritengo giusta quella strategia e non corre appresso ai voti che sono scappati a sinistra perché la sinistra mi sono andati Sondrio destra di Lavin revocarle e si si va a sinistra il voto scappo tormento destro
La strategia era valida a mio avviso se poi si realizza si realizzano o si vedrà io non lo so perché non faccio politica non ho mai fatto politica attiva però credo che fosse giusta e adesso è fortemente indebolire
Il movimento deve scegliere secondo me il movimento in quanto movimento non deve scegliere se non su un progetto va indicato il il Molise il movimento cercando di portare al centro queste concezioni che sono di carattere economico sui carattere culturale che sono riferì della famiglia la persona l'individuo l'occupazione
In questo senso si aggrega
Può darsi però che il sistema elettorale di fronte a situazioni nuove di progetti e di programmi Vito si modificano io non credo che debba essere modificato ritornando dico al maggioritario perché poi si
Il tema elettorale certamente determiniamo determina molto ma le situazioni cambiano George la storia ci sono e storicità ricorsi storici
Cioè Noemi credo non dobbiamo farci prendere dalla fretta di voler concludere comunque una presenza politica dei cattolici nel Paese prevalse questa presenza riprenderà Plant tra dieci anni ma partirà l'anno prossimo io
Credo che sono certo che ci sarà una presenza perché poi la presenza
Evidentemente realizza il progetto uno l'età giusta recita uguale presa precisi occupazione due giorni possono sposarsi dove possano trovare lavoro è questo voi l'esigenza di una presenza di usare cattoliche altrimenti insomma no
Ci sarebbe la necessità ma questo è possibile analizzare uno su progetti non facciamoci prendere dalla fretta delle decisioni anche perché noi sulle dai redattori diciamo spesi tutto
Tutti e tutto
Diciamo che ci siamo venduto tutto pure la nostra identità più di questo non possiamo fare dobbiamo ricominciare anche nota capo grazie bene grazie
Allora amici abbiamo finito ci sono gli ascritti quattro cinque persone a parlare per domani mattina le leggo velocemente Minghetti Musco Bortolotti Orlando chi si vuole iscrivere domani mattina all'inizio della mattinata nella prima mezz'ora Frigo
Vi ricordo la santa messa domani mattina alle ore otto vi ricordo inoltre i gruppi di lavoro ricordi Nannini Fiore e Martino mi sembra aver detto tutto indù in queste salette qui sotto
Inizio ore e Martino
No tra ma
Pizzi