Analisi dei divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale attraverso i dati INPS

Quando siamo chiamati a raccontare l'INPS l'istituto oggi
Ci troviamo nell'esigenza rispetto all'ecosistema mediatico che guarda con costante attenzione lo misuriamo dall'impatto Kyle sistema comunicativo INPS a trecentosessanta gradi quanto nel campo
L'istituto sia profondamente mutato certamente lo spartiacque vescovi d'il fatto di essere stato a fianco ai cittadini alle famiglie e alle imprese con tante prestazioni misure
Come la rete di solidarietà sia costantemente presente il sia oggi di fatto uno degli elementi in qualche modo del DNA del nostro Paese
Ma tra le caratteristiche dell'istituto c'è anche quello
Di raccogliere sistematizzare studiare analizzare nel pieno rispetto dei principi della privacy una mole impressionante di dati a livello centrale a livello territoriale
Certamente oggi questo è un elemento che si riverbera in quella che è l'identità il il DNA e anche in modo con cui l'istituto viene guardato
Dal mondo della politica dell'istituzione e della comunicazione
Lo misuriamo con gli osservatori periodici rispetta le prestazioni lo vediamo nel nel momento in cui viene presentato il Rapporto annuale oggi diciamo su sollecitazione del circo abbiamo voluto in qualche modo utilizzare dei dati che sono quelli che ci raccontano il Paese attraverso un divario che vorremmo che fosse più presto colmato quello
Retributivo quello di genere che
In qualche modo è una ferita che rimane ancora all'interno delle nostre economie e società evolute ad introdurre questa intensa mattinata di studi un vero e proprio seminario perché ragioneremo intorno a numeri a prospettive
Con l'idea di non fornire semplicemente una fotografia dell'esistente ma proprio attraverso i numeri cercare di capire qual è il modo migliore per orientare un'azione politico amministrativo
Invito il Presidente del Cib Roberto Ghiselli a prendere la parola per introdurre in qualche modo indirizzare i lavori della nostra mattinata grazie presidente
Avevo detto buon giorno a tutti a tutti
Grazie per aver raccolto nostre vite ringrazio per la presenza quindi rappresentanti delle istituzioni
I rappresentanti delle associazioni
Dagli altri enti pubblici tutti coloro che son qui presenti per affrontare un tema che come sappiamo sicuramente un tema all'ordine del giorno da molto tempo un tema
Pregnante pressante
Perdurante che il tema appunto delle disparità di genere
Un tema che malgrado il fatto che negli ultimi anni vi sono stati dei progressi nella società italiana che in qualche modo hanno determinato dei miglioramenti soprattutto sospinti
Dalle azioni del movimenti e delle associazioni femminili che hanno in maniera o significativa portato a migliorare le condizioni anche se anche da un punto di vista culturale si sta affermando soprattutto sulle nuove nelle nuove generazioni
De una consapevolezza maggiore rispetto a quelle che sono i temi del del parità di genere malgrado tutto questo però ancora i ritardi sono tantissimi
Le lacune sono tante e quindi si richiede uno sforzo collettivo comune da parte di tutti nella dimensione politica la dimensione istituzionale nella dimensione della rappresentanza sociale nella dimensione anche culturale e della ricerca
Questo un po'sappiamo un po'tutti le ragioni e le i fenomeni che in qualche modo si evidenziano le si finanzieranno anche dopo dal dalle comunicazione che verranno illustrate
Quelle che sono poi situazioni più significative di disparità di genere ancora esistono nella al mondo del lavoro nella società sono in particolare alle differenze appunto
Economiche retributive nel e di carriere professionale nel mondo del lavoro
Sono le differenze contrattuale le tipologie contrattuali e la discontinuità maggiore per le donne nel nel mercato del lavoro
Sono le forti differenze ancora permangono all'interno del delle famiglie rispetto in particolare alla condivisione o la mancata condivisione del del lavoro di cura in ambito in ambito familiare e le cause di queste diversità di queste problemi ancora marcatamente aperti lo conosciamo un'organizzazione del lavoro
Della produzione che molto spesso non tiene conto fino in fondo di quelle che sono le esigenze di concitazione delle persone rispetto all'attività professionale
E all'attività elettività di cura
Come dicevo prima oltre alla mancata ripartizione in ambito familiare di quelli che sono questi questi adempimenti sappiamo bene
Che vi è un problema che riguarda le comunità la società nella carenza di servizi che consentono appunto
In maniera più efficace di poter conciliare queste esigenze
In particolar modo mi riferisco naturalmente ai servizi per l'infanzia ma anche importanti sono anche la mancanza la carenza di adeguati servizi però non so autosufficienza tutti elementi che condizionano
I percorsi e le scelte delle persone poi c'è anche una perdurante mentalità patriarcale che appunto in qualche modo ancora vivendo i comportamenti delle persone sia nella quotidianità delle cose sì anche ahimè rispetto alle conseguenze più estreme che sappiamo scadono e che colpiscono soprattutto le donne con col fenomeno del Femminicidio
Quando il consiglio di indirizzo e vigilanza del dell'INPS nella sua relazione programmatica del due della relativa al due mila ventitré due mila venticinque
A come dirada dato dell'indicazione alla alla struttura rispetto ad un'integrazione dell'attività di ricerca sempre partiti proprio dal tema da questo tema Remo indicato
Alla alla alla gestione e al
Alla struttura gestionale dell'istituto il tema appunto di mettere a disposizione quelle che sono una numero immenso di dati
Che noi di cui noi disponiamo che consentono una lettura traversine nostri dati tutti quelli che sono i fenomeni anche relativi al alla alle differenze di genere e soprattutto mettere a disposizione
La rilevante competenza che pretese abbiamo all'interno in particolar modo nella direzione centrale studi e ricerche nel coordinamento statistico attuariale che in qualche modo sono in condizione di fare approfondimenti e ricerche elaborare questi dati consegnarle come stiamo facendo oggi
Come primo lavoro a i tutti i nostri interlocutori quindi
Questo sicuramente un elemento come dire che dovrà avere una continuità che lavoro che viene presentato oggi molto approfondito
E completo sulle tematiche affrontate però le tematiche affrontate non sono esaustive di tutte le potenzialità che abbiamo e quindi ci sarà anche in futuro sempre collaborazione nel rapporto con con le direzione dell'istituto la possibilità poi di dare continuità a questo lavoro di approfondimento di elaborazione dati e di condivisione di questo lavoro
Anche su su altri aspetti e soprattutto dando anche continuità a un lavoro di monitoraggio rispettano evoluzione che ci auguriamo tutti quanti possono essere un'evoluzione
Un'evoluzione positiva chiaro questo lavoro lo in qualche modo lo interpretiamo in una doppia funzione una Punto consegnare a tutti gli interlocutori istituzionali sociali e politici
Modo dalla ricerca altri enti perché contribuiamo coi nostri dati avere consapevolezza conoscenza di del della situazione per quanto riguarda naturalmente la nostra la nostra fonte e poi anche perché noi crediamo che vadano alimentate tutte le reti relazionali che in qualche modo consentono di gestire politiche integrate
In maniera appunto coordinata in maniera integrata quindi ogni soggetto rappresentativo sia di natura istituzionale che associativo
Hanno naturalmente una loro specifica come tu competenza così pure come il nostro istituto a una specifica competenza
Ma naturalmente è fondamentale che tutte queste come dire diverse funzioni abbiano la possibilità di collegarsi mettesse in sinergia luoghi di coordinamento cioè esistono non ne vogliamo proporre uno nuovo vogliamo dire che quel metodo e l'istituto
Con l'iniziativa di oggi con quelle che ci saranno con la funzione che ha sempre svolto da questo punto di vista si mette a disposizione per creare queste reti che hanno punto questa possibilità di sostenere quelle che sono poi gli elementi gli elementi delle delle politiche questo mi sento di dirlo sia a livello centrale quindi che riguarda quindi al rapporto con il Colle l'istituzione le le associazioni a livello centrale credo che sarebbe anche molto virtuoso su questo ci stiamo spendendo molto come istituto anche come cifre nel rapporto coi territori perché fare
Come dire gestire con sensibilità queste dinamiche anche livello territoriale è molto importante perché lì effettivamente ci sono le persone in carne ed ossa che in qualche modo vivano gestiscono questa questa esperienza e quindi credo che sia questo non come dire un un lavoro che anche entusiasmante perché comunque parte dal presupposto che pur appunto avendo come dire elementi importanti che si sono affermati in questi anni in termini di consapevolezza in termini anche di risultati
Possiamo vedere no voglio spalle Ravel relazione che in termini di impatti in me sono molto parziali da a molti punti di vista
E quindi importante proseguire anche perché il tema
Della parità di genere oltre avere una un suo profilo etico naturalmente un valore in sé
Anche anche un profilo diciamo di che riguarda l'interesse della nazione cioè noi abbiamo forte competenze forti capacità presenti nel mondo femminile del paese che oggi vengono scarsamente utilizzate eolici e proprio momenti in cui la Roma ha bisogno di tutte queste energie per poter far
Raggiungerlo paese risultati significativi da ogni punto di vista buddista economico senz'altro ma anche culturale anche sociale e quant'altro ecco questo è un po'
Il significato del del lavoro che è già stato è stato fatto e il significato del lavoro che dovremo continuare a fare assieme mettendoci ancora a disposizione il lavoro che l'istituto che perché farà anche in futuro deve essere permeato dei vostri suggerimenti quindi troveremo anche le modalità con cui voi ci direte anche come cosa serve come meglio perfezionarlo come andare avanti
E ci auguriamo punto in questo modo di dare
Un significativo contributo a un lavoro che appunto come dicevo è nell'interesse non soltanto di una parte della società ma dalla civiltà del nostro Paese
Da ultimo voglio appunto ringraziare nuovamente chi ha lavorato in particolare per questo rapporto quindi poiché le persone gli ascolterete quindi mi riferisco comunque in termini generali ed elezione
Centrale studi e ricerche coordinamento statistico attuariale dell'istituto voglio anche però ringraziare perché questo lavoro l'abbiamo fatta assieme la come commissaria te l'istituto Michele dell'era perché
Appunto si è lavorato assieme per creare questo evento hanno messo a disposizione la tecnostruttura
E con l'occasione voglio ringraziare la dottoressa Celera anche per il lavoro che ha fatto in questi mesi perché gestire da commissaria una fase così delicata per l'istituto
Con l'impegno competenza supportata naturalmente dalla tecnostruttura partito del direttore generale
In una fase in cui non dovuto anche gestire come istituto passaggi e molto importanti e delicati rispetto all'implementazione di alcuni servizi nuovi non era sicuramente è stato facile quindi naturalmente queste prove l'abbiamo superate quindi voglio cogliere questa occasione per ringraziare
La dottoressa Jerri era nostra commissario strazio tutti e allora ascolteremo
Grazie presidente
Tanto facciamo un saluto anche agli amici e colleghi che ci stanno seguendo via streaming
Grazie alla Direzione centrale comunicazione quindi ed il questo evento sarà visibile anche sulla tra nette e poi in qualche modo rimarrà patrimonio comune a tutti coloro che vorranno riprendere un secondo momento per di fatto abbiamo individuato alcune traiettorie di quella che dovremmo definire non più semplicemente una crescita quantitativa scriviamolo questo questa equazione del piglio c'è bisogno di tanta qualità e certamente qualità al femminile
Allora nel presentare questa giornata intanto invito la dottoressa Di Paolo ci studi e ricerche dell'Istituto
A prendere posizione al podio si alterneranno poi gli altri interventi per approfondire in qualche modo a trecentosessanta gradi l'argomento di questa mattina con la dottoressa
Paiella dottoressa Lucchini e la dottoressa Biasi poi avremo gli interventi istituzionali
Dottoressa Furlan e dell'onorevole Nisini purtroppo non sarà con noi la consigliera di parità nazionale la bagni Cipriani che
Per un problema di salute purtroppo non è non è qui con noi poi avremmo
Una serie di interventi delle parti sociali sindacali datoriali delle associazioni per commentare i dati che questa mattina verranno condivisi con noi in questo momento di approfondimento e poi le conclusioni al commissario Micaela Gilera
Ci sono tanti interventi quindi cerchiamo di mantenere il ritmo
Per tenere alta l'attenzione e l'interesse del nostro pubblico degli amici dell'informazione che stanno seguendo l'appuntamento grazie la parola alla dottoressa di Paola grazie
Buongiorno
E grazie per essere curato e grazie anche al Dottorini Celly alla dottoressa
Dellera per aver voluto valorizzare il lavoro che abbiamo fatto sui dati del Linus per esaminare le differenze di genere su
Diversi aspetti
Quello che sarà il Mia interne
Tanto
C'è entrata la mia analisi soprattutto sui differenziali di genere nelle retribuzioni andando a guardare sia settore pubblico che privato
E poi i cercando di capire quali sono i fattori che vanno ha creato un queste differenziazioni nelle retribuzioni
Però prima
Di parlargli di di vari nelle retribuzioni quello da cui voglio partire
E un differenziale particolarmente importante che caratterizzava il nostro Paese ed è il differenziale occupazionale
In Italia nel due mila ventidue che l'anno a cui fa riferimento il rapporto che presentiamo in questa sede
Il tasso di occupazione tra le donne era come vedete nella slide del cinquantuno per cento contro un sessantanove circa degli uomini con un differenziale di diciotto punti percentuali
Che rispetto alla media europea
E particolarmente alto in quanto in Europa questo differenziale e di circa dieci punti
Inoltre come vedete nella cartina c'è una forte eterogeneità territoriale con aree della regione in cui la partecipazione femminile al mercato del lavoro
Intorno al trenta per cento quindi una situazione su cui bisognerebbe intervenire non sono diceva prima il dottor piselli per prospettico individuali ma anche in termine
Di impatto sociale
Le donne che lavorano perché abbiamo detto sono il cinquantuno per cento lavorano comunque
In condizioni raggiungendo risultati differenti da quelli che vengono raggiunti dalla controparte maschile
Cosa riportano quei grafici il primo fa riferimento a
Differenziale retributivo quando si considera il
Salario annuo la retribuzione annua è una variabile
Importante perché dice appunto qual è il reddito su cui possono contare uomini e donne
Ed è una componente che viene influenzata da due fattori uno e il salario orario quanto guadagnano uomini e donne per ogni ora lavorata
E poi c'è un'altra componente molto importante che sono le ore lavorate e quindi quel divario può essere influenzato da tutti e due questi fattori
Il le donne possono lavorare meno ore e dall'altra parte anche ricevere salari più bassi se compariamo in maniera grezza uomini e donne notiamo un differenziale particolarmente posso cospicuo erede intorno al quaranta per cento quindi le donne
Guadagnano in media un salario annuale del quaranta per cento inferiore rispetto a quello maschile
E come vedete non c'è variazione nel corso degli ultimi dieci anni
Se poi però vado a fare un'analisi più fine
In cui comparo uomini e donne che sono il più simili possibili in termini di caratteristiche individuali
E di posizioni che occupano
Di tipo di contratto che hanno di settore in cui lavorano e anche di impresa in cui lavorano
Allora cosa noto noto che questo gatto da via via diminuendo e si aggira intorno al quattordici quindici per cento se considero a parità di caratteristiche individuali contrattuali e settoriali e scende ancora un po'se vado anche a prendere a parità di impresa
Quindi vedete come
Si passa da un quaranta per cento a un quindici per cento questo cosa ci dice e ci dice che nel settore privato che quello a cui si riferiscono queste slide
Le donne e gli uomini lavorano in condizioni e posizioni molto diverse perché quando io tengo conto del fatto che appunto stanno in posizioni differenti Ica si riduce
Noto un capo consistente anche nelle retribuzioni giornaliere che vedete che
Indicato Lord oltre quello che non va a vedere a parità di caratteristiche di circa il trenta per cento e si riduce a circa il dieci invece quando vado a comparare individui
C'è una certa eterogeneità per settori ma questa eterogeneità
E soprattutto se guardo al gatto lordo cioè quando compare un uomo IMI e donne senza andare a vedere bene cosa fanno e infatti vedo che nel settore manifatturiero noi diciamo industria perché
Cerchiamo di usare una terminologia più ampia questo gatto intorno al venti per cento mentre nel settore dei servizi e maggiore
Invece quando vado a vedere a parità di caratteristica nei due settori il gatto tende ad essere invece più sensibile questo ci suggerisce che nel settore dei servizi nomine donne hanno condizioni lavorative molto diverse e quindi poi quando io forzo
E ieri la mano e dico ok compariamo come se occupassero tre solo quelli che sono più simili quindi confronto individui simili allora il Gazzilli
Questo gatto
è un gatto importante dicevamo ancora nel settore privato la non è assente nemmeno nel settore pubblico dove invece ci aspetteremmo e di vedere differenze molto più contenuta se prendo il gatto lordo
Spero ormai ci siamo capiti su cosa intendo
A Montale a circa il sedici per cento quando invece il Bardo a comparare individui con posizioni simili
Il gatto si riduce al sei per cento questo è simile sia se considero la retribuzione
Annuale che quella giornaliera quindi anche nel settore pubblico comunque osservo un gatto delle retribuzioni che ha una sua rilevanti
E c'è anche qui grande eterogeneità invece molto più che nel settore privato tra comparti
Abbiamo il settore dell'università settore del sistema sanitario dove il gatto è particolarmente consistente
E poi settori come la scuola o il l'ambito ministeriale dove il gatto e nullo o in alcuni casi addirittura a favore delle donne
Il bene dicevamo abbiamo guardato prima
Al gatto quando io guardo
Uomini e donne cosa si portano a casa in termini di retribuzione
E poi abbiamo cercato di vedere a quanto ammonta questo gatto se io ottengo conto di tante altre questioni che vanno a determinarlo e abbiamo detto che cosa lo determina lo determina quanto lavorano le donne e le donne sono che lavorano o meno e con contratti part-time
Le donne occupano posizioni che sono a livello più basso nella gerarchia del sistema difficilmente raggiungono livelli apicali
è in più lavorano in settori che pagano poco nonché in impresa anche esse che pagano salari più bassi per dar l'idea di quanto questo conta
Su quel grafico e ha riportato per il settore privato e per il settore pubblico l'incidenza del part-time
L'incidenza del part-time una cosa particolarmente importante nell'andare a definire quanto guadagnano uomini e donne
Perché è tra le donne incide al cinquanta per cento c'è il cinquanta per cento delle donne occupate hanno contratti part-time
E in alcune aree del Paese in molte regioni del Meridione questa percentuale supera il sessanta per cento sessantaquattro per cento
Nella regione da cui provengo che la Calabria
E
Invece vedete che nel settore pubblico dove vedevamo un gatto più contenuto
Abbiamo presenza molto inferiore nel part-time sia da parte di uomini che di donne e di un differenziale tra i due generi
Molto contenuto si tratta di quattro punti percentuali qualora contro trenta punti
Di differenza
Nel settore privato
Quindi è ovvio che se le donne lavorano part-time
Andranno guadagnare di meno poi è vero che se controllo per il fatto che lavorano portai né che lavorano meno e tutto il resto allora il gas si riduce ma il problema è che dovremmo spiegarci perché lavorano così tanto part-time
In più rispetto agli uomini se è una loro scelta o se dipende anche da altri fattori vedete vi dicevo che ci sono differenze anche nelle ore lavorate
Quindi lavorano tendenzialmente di me e non sempre nel settore privato nel settore pubblico la differenza è di una giornata retributiva noi non abbiamo le ore lavorate in INPS
E io credo che la stima che facciamo con le giornate retribuite e una sottostima del vero differenziale non vi spiego qua perché perché non abbiamo tempo
Ci sono poi anche differenze in termini di incidenza dei contratti a tempo determinato quale differenze sono però contenute anche se c'è da segnalare
Che questo differenziale né di incidenza dei contratti a tempo determinato sembra andare ampliamento sì
Nel settore privato vedete nel due mila ventidue la forbice sembra allargarsi dobbiamo tenere sotto controllo vedere i dati cosa ci dicono per il ventitré e capire se questa tendenza viene confermata oppure no
Però quale differenze tra pubblico e privato non sono molto importanti vedete che gli attesi
Dicevo
C'è quindi
Un problema derivante dal fatto che le donne lavorano meno quando lavorano e inoltre risultano spesso segregate a livelli più bassi
Nelle gerarchie aziendali tant'è che se andate a vedere la presenza di donne tra i dirigenti quello che è noto e che sono circa il venti per cento
E c'è stato un progresso è vero perché se guardate
Alla stessa percentuale nel due mila e dieci era del tredici per cento però comunque siamo ovviamente fortemente sotto rappresentate
Solo il venti per cento di donne tra quadri e dirigenti non ve lo faccio vedere ma a parità di posizione le donne guadagnano meno degli uomini quindi non solo ce ne sono di meno ma vengono retribuite anche penso
Dicevamo quindi
Tra i fattori abbiamo nominato
Soffitto di cristallo il fatto che stanno in posizioni più bassa e poi come vedete dal grafico stanno anche in settori specifici ad esempio nella manifattura
La percentuale di donne intorno al trenta per cento mentre sono più presenti nel settore dei servizi dobbiamo visto che c'è una forte variabilità nelle condizioni occupazionali più forte la variabilità che nel settore della della Manica
Per ricapitolare dicevamo quindi le donne guadagnano di meno
Guadagnano di meno soprattutto se vado guardare differenziali lordi
Se invece vado a mettere a parità di di di di e abbiamo detto di part-time di settore di impresa questo gatto si riduce
Nulla è importante sottolineare che si riduce ma non si elimina e che comunque anche quando io faccio questi confronti
Su categorie che sono il più simili possibili rimane più rimane il fatto e lo vedete in questi grafici
Che sia nel settore pubblico che nel settore privato anche controllando ciò anche a parità di tutte le cose che vi ho raccontato
La probabilità che un uomo
Abbia un reddito che lo fa ricadere nella parte più alta della distribuzione dei redditi e superiore
A circa tre quattro anche cinque punti a secondo di dove vado a guardare percentuali in più rispetto a una donna questo a parità di qualsiasi caratteristica
Ed è presente nel settore privato già dal setti mo'decile della distribuzione quindi nella parte alta le donne hanno meno probabilità e nella parte bassa invece vedere
Che gli uomini hanno meno probabilità e quindi ne hanno maggiore le donne di ritagliarci questo accade anche nel settore pubblico ma solo dall'ottavo decile imporre
Ultima cosa anche di Fossò
Far vedere anche voglia di farvi vedere
E
Una mappa tre mappe sono e sono tre mappe che ci dicono qual è lepri
Le due il differenziale salariale
Condizionato quello che controlla controlla per tutte le cose che vi ho raccontato a livello regionale ci sembrava interessante andare a vedere ma questa differenza nelle retribuzioni e diversa da regione a regione in Italia
E quello che vede
L'ho fatto ne abbiamo fatto per il privato e per il pubblico cosa noto noto che più abbiamo aree del Paese sviluppate con più questo gatto e maggiore mentre il minore al sud Italia
Perché questo può essere perché nelle regioni che offrono poche opportunità di lavoro per tutti poche opportunità di crescita per tutti il gatto si assottiglia interessante compararlo
Questo capre tributi Ivo con il gatto occupazionale che si presentai invece in maniera il simmetrie asimmetrica c'è quindi esattamente l'opposto di quello che vediamo nei Gatto retributivi e questo è un po'quello che viene fuori anche dalla letteratura che mostra che al secondo del livello di sviluppo
Il gatto di genere prendono forme diverse e quindi in aree più sviluppate
A si traducono in differenziali salariali maggiore dai mentre in quelle meno sviluppate si tratta soprattutto di forti differenziali occupazionale quindi questo più o meno il quadro
Lascio poi le conclusioni a chi verrà dopo di me quindi
Mi accontento di avervi dato degli input su cui gli riflettere grazie a tutti grazie alla dottoressa De Paoli
Offriamo questi dati campi
Del paese deve avere consapevolezza che abbiamo avuto anche valorizzare in uno speciale che andrà in onda il prossimo otto marzo sulla RAI
Dove appunto ci sarà un focus su questi numeri dell'INPS mette a disposizione del Paese insieme anche a un racconto che la nuova misura
Del reddito di libertà abbiamo parlato di Gender gaffe nel mondo del lavoro adesso entriamo nel campo più specifico del mondo delle pensioni e lo facciamo con la dottoressa Monica Paiella grazie
PON giorno sì quindi quali sono le conseguenze di questo gender gap nelle retribuzioni chiaramente una conseguenza sono è il gender gap nelle pensioni
Prima però di ricollegare il gender gap delle pensioni al gender gap nelle retribuzioni vorrei dare quali che qualche numero
Nella
Regionale no no uno schermo
No no ce l'ho quindi dicevo nella due mila ventidue
Volevo vedere cosa apprezza la forma non nel giro
Quindi dicevo nella due mila ventidue le
I pensionati in Italia erano circa sedici milioni e di questi vediamo che il cinquantadue per cento dei pensionati erano donne
L'importo delle pensioni erogate è stato di circa trecentoventidue miliardi di euro e vediamo subito che
La quota maggiore di questa somma è andata agli uomini quindi abbiamo che le donne sono il cinquantadue per cento dei pensionati mentre il cinquantasei per cento delle pensioni erogate è andato agli uomini
E questo quindi suggerisce l'esigenza l'esistenza di un di un divario
Che risulta essere pari a circa il trentasei per cento per cui se guardiamo gli importi medi delle pensioni erogate ai maschi e alle femmine vediamo che nella due mila ventidue le femmine hanno percepito un assegno medio di circa mille quattrocento euro
Contro un assegno medio erogato ai gli uomini di circa mille novecento euro
Quindi gli uomini hanno percepito a sé un assegno che è in media il trentasei per cento maggiore rispetto all'assegno percepito dalle donne
Vi sono vari modi in cui possiamo vedere questo ha di fare io
Nei redditi pensionistici
Propongo due il primo è questo
In cui viene rappresentata in a una prospettiva storica l'importo medio delle per certo delle pensioni percepite dalle donne e l'importo medio delle pensioni percepite dagli uomini
E quello che vediamo è che
Inizialmente il divario
Ora il periodo considerato sono sostanzialmente dieci anni dal dal due mila dodici al due mila ventidue
Quello che vediamo è che inizialmente il divario sia ridotto
Almeno fino al due mila quattordici e questo in seguito alla riforma Monti Fornero che ha indotto una selezione per cui a pensionata sì
In quel periodo sono state solo donne che avevano anzianità contributiva elevate quindi
è una storia lavorativa lunga e quindi
Presumibilmente pensioni mediamente più elevate e questo spiega la riduzione del divario fino al due mila quattordici
Tra il due mila quattordici e il due mila diciotto c'è stato un leggero aumento
E del divario e il divario e poi aumentato in maniera più significativa a partire dal due mila diciannove e questo è
Prevalentemente legato all'esercizio della cosiddetta opzione donna che ha consentito alle donne di anticipare il pensionamento
Ma a al costo di una ricalcolo della pensione col metodo contributivo e questo appunto ha fatto sì che nel due mila ventidue il di vario era superiore a un terzo
Un'altra moto di vedere il divario non più in un'ottica di prospettiva storica ma a in termini di
Frequenza
Delle pensionate nelle varie classi di reddito pensionistico è questo qui abbiamo delle coppie di colonne che sommano accento e quello che vediamo è che nella classe
Di pensioni fino a quattrocentonovantanove euro abbiamo che il trentanove per cento dei percettori era maschio sessantun percento era femmina
Mentre se ci spostiamo nella classe più alta cioè per le pensioni superiori ai tre mila euro vediamo che il settantuno per cento dei percettori era maschio contro il
Ventinove per cento delle femmine e vediamo proprio come le femmine rappresentano la maggior parte dei percettori in tutte le classi di reddito pensionistico fino a mille cinquecento euro quindi
Nelle classi di reddito pensionistico più basso
Ma quali sono le cause di queste differenze
Sicuramente una differenza nella retribuzione io qui sono nata a calcolarne la retribuzione non ha oraria che non esiste né da Pinza ma ho costruito un indice
Orario che tiene conto della del part-time che tiene conto della minore partecipazione eccetera eccetera
E quello che vediamo anche sicuramente come poi ha fatto vedere la professoressa De Paola prima il differenziale retributivo è significativo ma il differenziale retributivo non è tutta la storia
Perché se andiamo a guardare
Il cosiddetto tasso di sostituzione della pensione dell'ultima retribuzione quindi andiamo a rapportare la prima pensione all'ultima retribuzione percepita
Vediamo comunque che le femmine
Presentano tassi di sostituzione più bassi
E più bassi in media di due punti percentuali sostanzialmente questo grafico ci dice che anche a parità di retribuzione le femmine di a parità di ultima retribuzione le femmine percepiscono una pensione più bassa
Un'altra
Possibile causa o un'altra a causa una delle altre cause dell'idea della divario di genere nelle pensioni è la differenza di tipologia di pensione
Quello che vediamo è che i maschi
Il ventisette per cento dei maschi va in pensione attraverso la cosiddetta pensione anticipata tra vecchia anzianità
E invece solo il quattordici per cento delle femmine si pensione attraverso l'anticipata
E queste differenze sono rappresentate dall'altezza delle barre
Eccolo qui qui vediamo illa ventisette per cento dei maschi che ricorre all'anticipata e il quattordici per cento delle femmine che ricorrano anticipata
Mentre vediamo che scusate ecco quattro a le femmine
Sono più frequenti in pensioni di importo medio più basso ma ancora una volta la differenza di frequenza nelle tipologie
Non è
Tutta la storia perché anche a parità di pensione
Per esempio anticipata vediamo che vi sono notevoli differenze gli uomini che Vannino anticipata percepiscono in media due mila cento euro l'anno mentre le donne sono mille settecento
Stesso discorso per la vecchiaia gli uomini percepiscono in media mille trecento euro quando vanno in vecchiaia le donne poco meno di novecento
Terza causa terza concausa
è l'anzianità contributiva
L'anzianità contributiva che sta dietro le pensioni percepite dalle donne è minore rispetta l'anzianità per contributiva degli uomini
Questa differenza però è scesa notevolmente è passata dalla quaranta per cento nel due mila al venticinque per cento nel due mila ventuno ora
Grande
Diminuzione della differenza però comunque
Nella due mila ventuno la differenza era ancora di trecentocinquanta a settimane invitiamo
Questa differenza nell'anzianità contributiva
A una conseguenza
Che
Che si traduce insomma la differenza dell'anzianità contributiva fatti che le donne tendono a pensionare assi ad un'età maggiore
Per raggiungere per soddisfare i requisiti contributivi necessari per accedere alla pensione evitiamo che esiste nel due mila dodici
Vi era scusata
Torna indietro di due fari
Allora ha fatto
Vado
Ecco qua quindi dicevo anzianità contributiva minore ma età
Al pensionamento maggiore tant'è che se nel due mila dodici i maschi si pensionata no ad un'età superiore rispetto a quella delle femmine
Quello che vediamo nel due mila ventidue è l'esatto contrario cioè per accedere alla pensione le donne debbano lavorare mediamente più a lungo e quindi si pensione hanno ad un'età più elevata
Anche tenendo conto degli accessi attraverso per esempio opzione donna
Considerazioni conclusive quindi
Dietro al divario di genere nei redditi pensionistici vi sono una molteplicità di causa sicuramente conta il divario nella retribuzione e conta poi una grande differenza nel grado di continuità delle carriere per cui le donne hanno carriere meno continua quindi
Tendono a maturare una minore anzianità contributiva e per andare in pensione tendono a dover aspettare più a lungo
Ora perché
Conta questo divario nei redditi pensionistici sicuramente conta per un arco una serie di considerazioni legate all'equità
Ma conta anche perché redditi pensionistici troppo bassi tendono a a creare situazioni di povertà che sono gravi e preoccupanti durante la vita lavorativa ma lo sono ancora di più
In età avanzata perché esse in età lavorativa uno può pensare di lavorare di più chiaramente questo non è possibile oltre una certa età
Ultima cosa quindi il divario pensionistico si traduce in un maggior rischio di povertà ma ma val la pena considerare anche il
Una nota l'unica nota positiva e che genera questi sono redditi pensionistici individuali bisogna
Per conto del fatto che generalmente le donne
Sono per vivono in un nucleo familiare e sono le principali percettrici di pensioni assumersi te che vanno a sommarsi alla pensione individuale
è anche vero che in un altro studio che abbiamo effettuato si vede chiaramente che anche tenendo conto della e la pensione del marito tenendo conto della pensione alzo Tersite eccetera il divario resta
Grazie
Considerazioni allora grazie professor Biella adesso invito la dottoressa Stefania Lucchini il coordinamento generale statistico attuariale
Devo fare un richiamo all'ordine una mozione d'ordine però sì allora verrà presentato adesso la relazione dal titolo conciliazione vita lavorativa e familiare l'uso del congedo di paternità dei congedi parentali che sarà realizzata anche con l'ausilio della dottoressa Paola Biasi della direzione studi e ricerche dell'INPS grazie
Buongiorno a tutti e diciamo in questa parte che era della presentazione parleremo proprio degli strumenti due degli strumenti che sono stati messi a disposizione dal legislatore per conciliare la vita lavorativa il familiare in particolare i congedi di paternità e i congedi parentali
Cominciamo col dire che in Italia abbiamo un modello anche prevede l'educazione che l'educazione e la crescita l'attenzione dei figli sia soprattutto demandata alla donna e attraverso questi strumenti vogliamo uno vogliamo capire se nel tempo le cose stanno cambiando
In particolare m'interessava cominciare con una notizia che è stata riportata sui giornali a dicembre due mila e ventitré in cui questa amministratore delegato di Arcore S.p.A. ha portato con sé il figlio durante una e riunioni di lavoro adesso al di là del fa della posizione ricoperta da questo papà il messaggio secondo me importante è che qualcosa sta cambiando un segnale positivo voglio fornire un segnale positivo
Sull'evoluzione
Della mentalità che in qualche modo vedono i papà forse un pochino più presenti nell'ambito della vita familiare
E cominciando ad esaminare invece i i due strumenti messi a disposizione solo il congedo di paternità obbligatorio che nasce in via sperimentare e con la legge novantadue del due mila e dodici
E e nasce e con una un giorno un giorno di astensione obbligatoria per i papà come indennità prevista pari al cento per cento della retribuzione e con un tempo di soluzione pari a cinque mesi dalla nascita del del figlio
Questo congedo di paternità è stato prorogato negli anni fino al due mila e ventidue e negli anni è stato anche aumentato il numero di giornate obbligatoria
Che assegnazione e in particolare però molto importante è stato il decreto centocinque del due mila e ventidue che recependo una direttiva europea che invitava
L'Italia a migliorare gli strumenti di conciliazione tra vita familiare
E lavoro
Ha portato delle importanti modifiche sia per quanto riguarda congelatori paternità che quanto riguarda i congedi parentali e anche l'assistenza
Il congedo di paternità riconosciute ai lavoratori e i dipendenti sia pubblici che privati anche se di fatto l'applicazione dipendenti pubblici è arrivata solo con l'applicazione del decreto centocinque
In questa slide vediamo appunto come quegli anni no sono aumentati i il numero di giornate di assenza obbligatoria e dal due mila e ventuno sono stati portati a dieci
Il decreto centocinque che cosa ha fatto ha confermato questi giorni dieci giorni di astensione obbligatoria e li ha portati argentini nel caso di parto plurimo
E l'indennità è rimasta pari al cento per cento della retribuzione e a però esteso il periodo di frizione
Del concerto ai tre mesi precedenti la data presunta della nascita del bambino
Andando esaminare qualche dato vediamo
Se è proprio pubblicato a olio questo nasce come una misura obbligatoria ma è una misura che assentato diciamo così a decollare
Infatti vediamo che nel primo anno di frizione che al due mila e tredici abbiamo avuto circa cinquanta mila beneficiari di Congedo di paternità per arrivare al due mila e ventidue a centosettantatré mila una crescita
Matassa abbiamo raggiunto le livelli importanti ma la crescita che è stata lenta se vogliamo nel tempo
Illegalmente dei beneficiari e sarà pari a trentasei anni nell'anno pre mille ventidue e da un punto di vista delle qualifiche la la maggior frequenza si è avuta tra gli operai e il sessantaquattro per cento
Ora abbiamo detto un congedo obbligatorio quello che è stato fatto e chi vede non Sato all'interno del rapporto e l'analisi del Trika per il tecnico che cos'è e il rapporto tra
Gli effettivi beneficiari della prestazione
E la potenziale platea dei beneficiari fosse stato possibile
E grazie ai dati che abbiamo a disposizione sull'assegno unico che ci ha permesso di ricostruire proprio il denominatore di questo rapporto e quindi la platea dei potenziali beneficiari
Andando a vedere negli anni come vediamo ad nel due mila tredici era un valore molto basso nel due mila e ventidue questo dei cappe si è attestato intorno al sessantaquattro per cento
Sicuramente un dato un valore elevato ma ancora lontano dall'obiettivo che è quello dovrebbe essere vicino al cento per cento
Da un punto di vista di editoriale questo The K
è molto diversificato risultato molto diversificato al nord abbiamo dei valori pari al trentasette e al settantasei per cento al centro in il sessantacinque per cento e al sud quarantatré per cento
Le regioni
Che hanno si sono posizionate con un valore molto alto oltre l'ottanta per cento potete potete vedere sono state Pordenone vicenza Treviso ellittico
Interessante andare a vedere anche e l'analisi le fasce di età di questo The K
E in particolare
Riferendoci al due mila e ventidue vediamo che le classi centrali trenta se accorpiamo oltre trenta e quarantanove anni abbiamo un valore comunque superiore al valore medio che
Risulta pari al sessantacinque per cento quello che colpisce è sicuramente il tk che più basso tre giovani papà
Questo perché potrebbe essere dovuto alla mancanza di informazione o probabilmente
Una interpretazione che noi abbiamo dato potrebbe essere quella che
I i giovani papà hanno condizioni di lavoro forse più precarie per cui tendono a non usufruire di questo concerto benché obbligatorio per paura
Di un manco un eventuale mancanza di il rinnovo contrattuale
Bene dopodiché abbiamo altre evidenze appunto importanti abbiamo rilevato che il Teka P più alto per i padri che prestano la propria attività lavorativa nel settore dell'industria
Per INEA papà quindi papà al primo figlio quindi sembra una maggiore attenzione nei confronti del primo figlio piuttosto che le tre padri con due o più figli
E poi già dipendenti e di grandi dimensioni di grandi dimensioni oltre cento dipendenti questo probabilmente anche
Potere assente Pretato perché c'è una maggiore facilità al ricorso degli strumenti messi a disposizione dal legislatore e per sicuramente tre pratiche hanno rapporti di lavoro a tempo indeterminato
Passando all'altra cessazione sale sono i congedi parentali congedi parentali o l'astensione facoltativa
Dal lavoro che tiene prevista sia per gli uomini che per le donne con una retribuzione comune indennità pari al trenta per cento della retribuzione
E che garantiscono questi concetti proprio la continuità del rapporto di lavoro sia per appunto per i papà che prima Nyman me il decreto legislativo centocinque come accennavo ha portato grandi modifiche importanti modifiche
Per i concetti parentali e anche per l'appunto i prestatori assistenza vediamo in particolare i congedi parentali per quanto riguarda i lavoratori dipendenti e lavoratori iscritti alla gestione separata
Il Periodo indennizzabile passato dai senesi e nove mesi totali
E l'arco temporale di fruizione di questo con ceto indennizzato è passato mentre prima era sei anni di vittime dai siriani è stato portato ai dodici anni di vita del bambino
Questo voler vorrei segnalare che nel due mila e quindici fino al due mila e quindici l'arco temporale era fino a tre anni dei era retribuito con il al trenta per cento il congedo fino a tre anni di vita del bambino dal due mila e quindici è stato passato asse gli anni e adesso con il decreto centocinque stato lo Stato atto dici anni e non s'è stato previsto che ogni genitore un diritto di tre mesi di astensione
Di congelati indennizzato che non possono essere trasferiti all'altro genitore questo che cosa significa che sia la mamma che stava possono prendere ciascuno tre mesi
Però e gli ulteriori tre Nesi possono essere perché possono essere presi o dall'uno contro l'altro oppure appunto alternativamente però tre mesi non sono trasferibili all'altro genitore
Per la prima volta il decreto cento cinque introduce e il congedo parentale per i lavoratori autonomi tre mesi nel primo anno di vita del bambino
E identico praticamente a quello già previsto per le donne lavoratrici autonome
Ulteriori rinnovi
Sì ok ulteriore novità che sono state introdotte successivamente al decreto centocinque
Con la legge di bilancio per il due mila e ventitré la centonovantasette del due mila e ventidue
Esteri è stato previsto per il i proiettili percuotere i lavoratori che terminano la maternità o in alternativa la paternità obbligatoria successivamente al trentuno dicembre due mila e ventidue
C'è e viene previsto un mese negli inediti in tutto tra i due genitori
Con un'indennità elevata all'ottanta per cento e successivamente la legge di bilancio per il due mila e ventiquattro ha previsto o in tutto due Nancy
All'ottanta per cento anche se dal due mila e venticinque la percentuale dell'intimità per il secondo mese sarà pari al sessanta per cento andando a vedere qualche numero vediamo che i beneficiari com'è la situazione e beneficiari grammo
I beneficiari nel due mila e ventinove sono stati complessivamente circa trecentocinquantatré mila
Settantotto per cento donne ventidue per cento uomini
La la percentuale degli uomini sta aumentando anche Values si avvalora internet percentuali che in valore assoluto se escludiamo il due mila e venti del mille ventidue per il tu nelle ventuno in cui ci sono stati concedi Covi tra
C'è stato un incremento dei papà del quindici per cento rispetto appunto al Duemila e diciannove quindi comunque una crescita lenta però
C'è questa crescita il segnale
Cogliamo i segnali positivi
Mentre per quanto riguarda alle beneficiari perché assiduità si vede che negli anni se ristretta molto velocemente la fascia di età fino a trentacinque anni
Per le donne mentre uomini in modo diciamo molto meno evidente mentre per gli uomini e si è allargata la fascia di età tra i quarantacinque e i cinquantaquattro anni
No
No
Interessante è stata fatta quest'analisi per quanto viene né il
In questo caso
Diciamo il beneficiario diventa il bambino è stato esaminato quanti genitori papà e mamme nello stesso anno prendono il concerto per lo stesso figlio per un figlio
è risultato che solo il tre quattro per cento dei bambini
E le richieste risultato coinvolgere entrambi i genitori quindi lei arresti delle richieste proviene esclusivamente o da un genitore o dall'altro nell'ottanta per cento
Sono le donne che richiedono questo concetto
Interessante e se la stessa analisi lasso di rischiamo da suddividiamo per fasce d'età del bambino
Tra zero e tre anni si vede come la maggior parte dei congedi viene appunto molte fu ferita dai dalle donne
Molto meno dal Papa
Io credo che il grafico più interessante sia proprio quello tra la fascia tra tre e sei anni per due motivi uno perché il si vede un una maggiore presenza del Papa
Nel nell'utilizzare appunto questo concerto e il secondo Prado il cambiamento di normativa che c'è stato nel due mila e quindici nel due mila e quindici abbiamo detto che passato il il periodo intensi indennizzabile è salito fino ai sei anni dita e quindi si vede come sia gli uomini che le donne hanno usufruito maggiormente annunciato soffrire anche dopo i tre anni di vita del bambino
E di questi concetti mentre prove in termini assoluti che dai sei anni in poi dove non era prevista
Linden non era prevista alcuna retribuzione
Destinata proprio uno scarso ricorso all'uso dei congedi parentali
Altre evidenze importanti sono dei gran parte delle richieste di concerto viene espressa
Da lavori impiegati in in grande azienda c'era affabile preponderanza di lavoratori a tempo pieno per entrambi i generi
Diciamo alle netta prevalenza dei richiedenti a tempo indeterminato con sulla platea generale dediche tanti e come ultimo dato
Ho inserito i beneficiari di congedo parentale introdotti dalla legge di bilancio altri due TEN-T trilla centonovantasette quindi un mese all'ottanta per cento questi sono dei dati provvisori si sono stati abbiamo registrato circa sessantacinque mila beneficiari
E dico il novantuno per cento donne il nove per cento uomini quindi per concludere non possiamo dire che sicuramente si era un punto di vista legislativo qualche miglioramento c'è
Si vede una tendenza a degli uomini aumentare o soffrire diciamo di questi concetti e però sicuramente c'è una lunga strada ancora per raggiungere per colmare il divario di cenere
Grazie grazie allora abbiamo esaurito la fase delle relazioni abbiamo
Regalato una fotografia estremamente dettagliata con un punto di vista che ci permette di esplorare i diversi aspetti di questa problematica così spinosa controversa e e problematica
Presso inviterei per il primo commento la senatrice Furlan Anna Maria Furlan vicepresidente della Commissione parlamentare per il controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale grazie
Grazie a voi alle presidente per l'invito e mi scuso se purtroppo il mercoledì una mattina di votazioni in Senato quindi dopo l'intervento tombola
Lasciati ma intanto bravissime le le lettrici che hanno fatto un quadro molto molto preciso molto interessante
Di quando parliamo di divario di genere nella borgo come nella previdenza che cosa intendiamo una Fotografia ahimè non valse a assoluta mente però molto molto veri
Io ti vedo che dovremmo dopo queste Fotografia
Indiziarie aggiornare sul che fare per non avere tardo stiamo facendo da tanto tempo non partiamo da zero ecco negli ultimi vent'anni qualche passo in avanti è stato fatto ma non assolutamente sufficiente
La prima osservazione io credo che quando parliamo di divario di genere quando ragioniamo
Su quali azioni mettere in campo per superarlo bisogna davvero fare uno sforzo complessivo
Dei rapporti dentro le aule parlamentari tra i partiti politici ma anche allargando ovviamente
Questo intente questo obiettivo con le parti sociali con la società civile con i bambini e le donne
Di questo Paese non è una questione che deve vedere steccati preconcetti bandierine da piantare
è una situazione per alcuni aspetti molto grave del nostro Paese che ha ripercussioni economiche negative ma anche sociali negative anche nella qualità della vita delle persone
E se questo non
Un paese per anziani e sappiamo cosa questo significa non lo è dei Di Giovanni non lo è nemmeno per le donne come dire rimane un Paese per poco dove credo che la qualità della vita non sia un granché quindi vale davvero
La Spesal di impegnarci per cambiati
Contrattazione certamente non a caso abbiamo visto anche alcune differente tra distesi settori del lavoro il pubblico e il privato e anche nel privato
Non tutte le cose sono uguali ma non basta alla contrattazione ci vuole anche un impegno collettivo di individuare alcune priorità
Che fanno superare le condizioni per cui
Alla fine ci sono le differente
E quindi nelle priorità
Il web infatti il welfare pubblico attraverso anche il rafforzamento della contrattazione la premialità
Il web fare privato però non usciamo da questa situazione se non ritorniamo
A investire fortemente nell'Uefa al pubblico alunni taglio che i comuni per scelta o per costrizione
Fanno ai servizi sociali un impedimento al lavoro e al lavoro femminile in modo particolari ogni taglio alla sanità
Ha ripercussioni terribile sulla possibilità
Di inserimento lavorativo per le donne nel nostro Paese con le conseguenze i pesi che ha soprattutto in termine di anziani sulle famiglie quando parliamo di famiglia
E parliamo di servizi è evidente che la famiglia se intende ancora completamente sulle spalle delle donne
Se noi guardiamo con attenzione i dati che ci sono stati presentati stamattina e aggiorniamo su questi credo che sia chiaro
Che cosa stanno dicendo urlando quei dati ogni taglio alla famiglia e ai servizi sociali diventa per la donna altro che il tetto di cristallo al tetto di cristallo anche una bella palla di piombo al piede per potere si va al genere con serenità e con possibilità il suo ruolo sociale che ritrova nella borsa
E poi c'è il tema della scuola e dell'università
Come indirizziamo le donne le ragazze lei Giovanni rispetto a scelte anche di studio oggi studio universitario che diventano poi elementi importanti nei meccanismi del mercato del lavoro quale premialità quale accompagnamento
Noi mettiamo in campo guardati bisogna fare cose concrete
Ad esempio per quanto riguarda i congedi parentali eh iniziare a dire che devono essere uguali per uomini e per donne per quanto riguarda Guelfa al contrattuale
Accentuare incentivare il welfare contrattuale penso agli asili
Che ancora adesso sono poco presenti anche nelle grandi imprese attraverso incentivi in questo senso
Quando parliamo di previdenza e donne iniziamo a dire perché se no non ne usciamo eh
Se sono pagate meno se non possono fare carriera se non possono lavorare tante ore per mancanza di servizi e allora non ne usciamo iniziamo a dire che la maternità in questo Paese
è un valore sociale e va riconosciuto anche nella previdenza io ho presentato nel Regina tre articoli guardate non di più
Un anno di riconoscimento contributivo per figlio
Che quando si seguono agli anziani e si ha una funzione sociale importante nella famiglia con mettiti in saggi come lenti K ovviamente iniziare anche qui a dare un riconoscimento anche previdenziale a chi lo fa che spessissimo ovviamente e donne
Quindi un po'a di lavoro che deve vedere impegnato il i soggetti sociali nella contrattazione il terzo settore anche nella sua capacità programmatoria molto forte in questo Paese
Ma innanzitutto
Deve impegnati il Parlamento
A iniziare a creare condizioni legislative che accompagnino al superamento delle differenze e delle difficoltà
E queste cose si fanno insieme se no è ancora più difficile fac
Grazie ancora scusate se davvero grazie senatrice
Allora adesso diciamo
Il mio ruolo diventa un po'antipatico perché abbiamo tantissimi iscritti a commentare ad approfondire ad alimentare il dibattito perché l'idea del CIPE è stato pure in qualche modo di presentare con l'ausilio del coordinamento statistico attuariale con la DC studi questi dati di commentarli con le istituzioni ma di dare voce anche alle parti sociali i sindacati e gli imprenditori datoriali ci sono dodici iscritti a parlare quindi io ciò mi sono munito di cronometro
Quindi tre minuti per diciamo dare un commento
Del lasciare diciamo in qualche modo un'impressione rispetto a questo a questo tema perché veramente sono tanti dodici e e poi abbiamo l'onorevole Nisini che dovrebbe tornare dopo la votazione alla Camera e i commenti e le conclusioni affidate al nostro commissario allora inviterei adesso apprendo che la parola
Lara gestione la dottoressa la repressione della CGIL grazie
Entrambe le cose
Allora cerco di usufruire dei tre minuti nella maniera migliore possibile io vi ringrazio moltissimo per questa analisi che insieme allo studio dell'ufficio studi della Camera ed artista tale classifiche internazionali ci danno un quadro della condizione delle donne soprattutto rispetto alla partecipazione alla vita economica al lavoro
Abbastanza anzi preoccupante direi assolutamente poco rassicurante diciamo che il lavoro delle donne in questo Paese è sempre stato considerato marginale secondario all'interno de la famiglia nella società
Nel paese solamente diciamo del periodo della guerra quando il ruolo produttivo delle donne era considerato importante perché gli uomini erano al fronte forse come dire non c'è stata questa centralità che è durata pochissimo perché con il ritorno degli uomini c'hanno di nuovo re legate a ruolo invece riproduttivo
è evidente che questo determina tutte le forme di segregazione anche bene sono state evidenziate perché ovviamente quando il ruolo del lavoro e della partecipazione alla vita economica diventa secondario è evidente che il lavoro preposto e quello che riguarda alcuni settori specifici e anche la possibilità di fare percorsi di carriera diventano marginali perché non è quello il ruolo che ci viene assegnato
Mi ha fatto sorridere il dato sulla scuola Ligat retributivo è diciamo minore perché c'è invece non c'è la possibilità di una progressione di carriera nasce morì docente poi fare il dirigente scolastico ma un altro concorso un altro contratto collettivo nazionale
Quindi è evidente che laddove non c'è la possibilità di una valorizzazione le donne siano meno penalizzate però diciamo che è un dato comunque poco rassicurante
Noi avremo di fronte delle sfide enormi penso a come cambierà il lavoro con le nuove tecnologie con l'intelligenza artificiale e noi abbiamo il dovere di accompagnare quella transizione tenendo conto anche del tema di genere perché essere donne vero sono meno laureati nelle materie stemma e quindi anche rispetto a questo dobbiamo fare un lavoro culturale importante
è anche vero che la maternità continua a essere un elemento di discriminazione fortissimo
Perché anche le donne laureate in quelle materie anche quando acquisiscono dei risultati migliori sono molto assunte molto meno rispetto agli uomini perché questa discriminazione ancora importante
Penso anch'io che il congedo pari paritario obbligatorio sia un modo per evitare che questa discriminazione continui a penalizzare le donne
è un atto anche se vogliamo di coraggio perché non credo che ci sia un consenso sociale soprattutto devo dire negli uomini molto diffuso però se vogliamo veramente togliere
La possibilità ai datori di lavoro di continuare a fare la domanda al momento dell'assunzione lei pensa di avere figli e che questo determini ancora la mancata assunzione quello è l'unico percorso che abbiamo i dieci giorni che sono stati come dire Accolti rispetto alla direttiva europea non sono assolutamente sufficienti e non danno nemmeno diciamo utilizzati e questo è un dato davvero preoccupante
è evidente che di vari previdenziali sono la conseguenza di un mercato del lavoro che discrimina le donne
Noi abbiamo sempre criticato la penalizzazione economica di opzione donna ma è anche vero che in un Paese dove mancano i servizi quello diventava l'unico strumento purtroppo ha in mente per come dire prendersi carico dell'attività di cura che noi non vorremmo io penso che la genitorialità debba essere un valore sociale non la maternità
E il lavoro culturale passo da fare
Assolutamente in questa dimensione e se continuiamo a come dire introdurrà una cultura che svilisce il ruolo che marginalizzare donne noi non le renderemo come dire emancipate nemmeno da quelle condizioni di violenza di molestie delle quali oggi sono ancora purtroppo vittime e quindi il percorso sul tema del lavoro è un percorso fondamentale perché l'emancipazione l'autonomia economica sono aspetti fondamentali un altro dato con loro e poi finisco
Importante che è stato evidenziato è anche il divario territoriale per con conto essere donne in una regione del Nord e in un contesto socio economico non svantaggiato e un conto estero in altri territori
Io penso che l'autonomia differenziata come dire
Porterà ulteriori di vari e quindi rispetto a questo c'è bisogno di una riflessione i dati sono importantissime come dire vengono non solo analizzati ma
Se servono a cambiare le politiche di un Paese a me dispiace che oggi insomma le ministre che dovrebbero prendersi in carico i percorsi di cambiamento rispetto a questi dati non siano presenti spero mi auguro che ci sarà occasione per condividerle anche con loro
E per provare ad immaginare delle politiche che intervengano perché come giustamente diceva il presidente del CIV va se non rendiamo questo Paese paritario non è solo una parità per le donne ma una parità per tutto il Paese da tanti punti di vista e quindi abbiamo bisogno di fare uno scatto importante anche da questo punto di vista grazie
Grazie invito adesso a prendere la parola la dottoressa Lucia scorza di Confindustria grazie
Benvenuta
Buongiorno saluto tutti
Il tema è importantissimo uno è stato scandagliato in tutti molti aspetti
Il pregio della relazione presentata questa mattina
Di a vere un quadro di insieme amplissimo perché appunto istituto dispone
Di tutto quanto riguarda lì al le retribuzioni quindi retribuzioni e imponibile previdenziale c'è sicuramente un dato di differenza
Che riguarda appunto le retribuzioni e l'imponibile previdenziale che sicuramente si attestò si attesta intorno
Al trentasette per cento trentasei trentasette per cento
La differenza va capita banalizzata per potere eventualmente essere rimossa
Sicuramente non tutte le differenze sono discriminazioni sono più bassa partecipazione al lavoro come anche scritto nella relazione
In alcuni casi anche minore presenza minore attaccamento come anche scritto nella relazione
Perché noi si possa e qua in quanto parti sociali in quanto istituzioni si possa ridurre le le differenze che ci sono sono oggettive
Viene da agire su tanti sette ambiti e su tanti fronti prima di tutto agire perché le donne partecipino più attivamente al mercato del lavoro
Agire perché vi partecipino senza essere sovraccaricata de del lavoro di cura e del lavoro domestico agire perché l'orientamento scolastico sia più rispondente ai fabbisogni del mondo produttivo
Se noi non ha non facciamo non ci muoviamo in da in queste direttrici non immaginiamo strumenti perché tutto questo venga migliorato quindi una maggiore partecipazione delle donne alla vita economica e sociale un mi minori oneri di cura un mondo diverso e migliore orientamento scolastico non ridurre non ridurremo queste differenze
Da qui come mondo confindustriale come re in parti sociali siamo attori delle della contrattazione collettiva e la nostra contrattazione collettiva opera in un senso assolutamente egualitario
I nostri contratti collettivi prevedono minimi tabellari assolutamente identici prevedono misure di sostegno a favore della genitorialità della PAC della maternità anche della paternità misure anche di monitorare azioni e misure organismi di monitoraggio delle politiche sono delle politiche salariali
Quindi
Come parti sociali eccome parti datoriali siamo assolutamente proattivi nel nell'assicurare politiche salì salita salariali eque
Bisogna che il contesti dove agiscono dove operano le donne siano però contesti di maggiore agevolazione alla partecipazione al mondo del lavoro
Quindi assolutamente importante avere contesti esterni territoriali concilianti a vere ripeto formazione adeguata
Diversamente non c'è il nome non ce la faremo a superare la sfida a far diminuire l'imponibile prevede aver rende di più vicini imponibili previdenziali a rendere più vicine le retribuzioni annuali e giornaliere
In questo le istituzioni pubbliche e gli enti locali i le regioni giocano un ruolo fondamentale perché molte delle politiche di conciliazione dei territori passano attraverso decisioni delibere
Azioni delle regioni e degli enti locali
Quindi e anche una chiamata se posso dire alle armi
Da parte dei soggetti pubblici che nei territori possono rendere piogge ore la vita delle donne e anche degli uomini alla partecipazione alla vita economica e sociale attraverso alta asili nido con orari più adeguati attraverso un sistema di trasporti
Intermodale a che che che metta insieme bene gli orari attraverso servizi di cura più elastici negli orari cioè sono tante le cose che poi vanno ad incidere sulla vita lavorativa di donne e di uomini ma in particolare delle donne che hanno soldi lo che hanno su di loro
Oneri di cura importantissimi quindi perché noi prossimo incontro possiamo vedere ridotte queste differenze dobbiamo agire tutti insieme nella direzione indicata e auspicata
Grazie grazie alla dottoressa scorsa adesso invito a prendere crolla la dottoressa Daniela Fumarola della CISL e grazie
Grazie intanto per l'invito per questa opportunità che ci date grazie per per lo studio per l'approfondimento che avete svolto e grazie per tutti questi questi dati importanti che appunto non non possono esaurire una discussione in in questa giornata se posso dare un suggerimento per i futuri
Rapporti credo che sia importante anche poter divulgare i dati relativi alle prestazioni alle altre prestazioni delle quali Linx si occupa a partire dagli ammortizzatori sociali al reddito di inclusione alle invalidità civili in modo da consentire una riflessione pubblica sulle differenze di genere che che riguardano l'insieme della previdenza e del Welfare
I dati mettono in evidenza in maniera inequivoca quanto sia ancora poco valorizzato il lavoro delle donne nel due mila ventiquattro ci permettono anche
Di mettere un ulteriore evidenza l'accento su un ulteriore evidenza ovvero quanto invece sarebbe importante includere le donne nel mercato del lavoro
Perché possono aumentare il del sette per cento il PIL Stella il tasso di occupazione delle donne raggiungesse il sessanta per cento
Il presidente Ghiselli ma anche gli altri interventi hanno messo in evidenza quanto questa sia una questione di equità una questione di giustizia una questione di un grande affare economico per il nostro paese perché lasciare fuori una parte considerevole delle donne fuori dal mercato del lavoro sicuramente non agevola la crescita del Paese spesso
Questi dati ci permettono mi permettono di fare alcune considerazioni ne faccio alcune anche se sarebbe
Davvero tanto insomma ci sarebbe tanto da discutere
La centralità è sicuramente il lavoro e il lavoro lo si genera in questo momento attraverso un uso adeguato appropriato dei fondi del Piano nazionale di ripresa residenza ma non solo di quello
In quel piano ci sono delle condizionalità donne giovani e Sud
Ahimè la la clausola occupazionale del trenta per cento che era stata prevista per gli appalti del Piano nazionale di ripresa residenza non si è rivelata risolutiva c'è un'oggettiva difficoltà are a trovare donne che possono entrare nel mercato del lavoro in alcuni mercati del lavoro penso il settore dell'edilizia ma questo ha generato che il settanta per cento degli appalti del Piano nazionale di ripresa resilienza ma anche degli appalti del piano complementare
Hanno previsto una delega una deroga totale sulla sulla clausola allora il tema è come facciamo entrare le donne nel mercato del lavoro si è parlato della
Segregazione formativa e quindi della possibilità di incrociare
La la l'attenzione che il il sistema formativo deve avere rispetto al mondo del lavoro e quindi dare possibilità alle donne di occuparsi e di impegnarsi nelle qualifiche stemma
Bisogna occuparsi della qualità del lavoro è emerso in maniera molto chiara perché se c'è questo divario perché il lavoro che spesso interessa le donne è un lavoro precario un lavoro part-time un part-time involontario
In tanti casi un lavoro sommerso sul quale magari bisogna porre un ulteriore attenzione indagare ancora di più è un lavoro con una bassa retribuzione
Ma c'è anche una impossibilità delle donne in tanti casi ad accettare progressioni di carriera
Ad accettare lavori straordinari incarichi extra e che quindi queste condizioni determinano il Gender perché determinano anche il bel Gender pay gap c'è poi tutto il tema della conciliazione al quale è stato fatto riferimento e al peso del lavoro di cura anche purtroppo anche da un punto di vista culturale viene appaltato alle donne anche su questo magari bisognerebbe cominciare approvare a scardinare questa questa visione
Rispetto al lavoro di cura ci viene incontro la lo schema del decreto legislativo che è stato approvato qualche settimana fa rispetto alla non autosufficienza è un una questione che noi seguiamo con molto interesse perché
Può dare una mano anche in questo senso
Il lavoro genera anche la possibilità dalla possibilità quelle donne che subiscono violenza delle quattro mura dove del delle delle loro abitazioni dalla possibilità di potersi liberare dei propri aguzzini
Ma sicuramente il tema
Il tema dei temi e anche ripeto la questione la questione centrale quella della conciliazione vita lavoro troppe donne lasciano il il proprio la propria occupazione dopo la la prima gravidanza
E allora conciliazione anche su questo non deve essere a un appalto alle donne ma deve essere un Progetto è un un percorso di condivisione che può dare una duplice risposta una risposta in termini appunto di di sollievo se così posso definire alla alle persone che se ne occupano ma anche sviluppare un sistema protezioni a sostegno delle delle persone che devono occuparsi sia della famiglia che del del lavoro di cura può sviluppare nuova occupazione che in tanti casi può tirar fuori dalle dall'emersi dal lavoro sommerso le donne che se ne occupano quindi un driver di sviluppo e poi c'è l'altro tema fa arrestare le donne nel mercato del lavoro
E le ragioni per le quali in tanti casi vanno via sono le stesse che magari dice danno fanno difficoltà a a farle entrare chiudo dicendo che la contrattazione per noi è fondamentale è fondamentale perché in tantissimi casi la contrattazione di secondo livello ha dato già delle risposte compiute a queste tematiche di cui noi ci stiamo occupando
La contrattazione attraverso uno sviluppo maggiore dell'UE il fare proprio poco fa Censis dice che l'ottantaquattro virgola tre per cento dei lavoratori
Lo vorrebbe potenziato quindi è una strada giusta che come organizzazioni sindacali datoriali noi abbiamo intrapreso il Welfare negoziato che sono asili nido convenzioni è fondamentale per supportare le persone che lavorano ma
La contrattazione sociale ovvero tutto ciò che si sviluppa nei luoghi nei territori per aiutare per supportare quelle persone che hanno bisogno di un'attenzione maggiore lo strumento attraverso il quale la contrattazione
Prende da qui si accorpò e per noi la partecipazione sapete tra presentato una una nostra proposta di iniziativa popolare noi pensiamo che la partecipazione sia lo strumento idoneo
Di governo per di un'equa organizzazione del del lavoro di scelte aziendale che vanno nella direzione appunto di offrire alle donne la possibilità di rimanerci e di non aprire disparità di nessun di nessun tipo è stato fatto riferimento alle ricadute in termini previdenziali è ovvio che se c'è un lavoro che che ha quelle caratteristiche automaticamente genera un sistema previdenziale
Belli alle c'è un muro come bilancia
Per cui chiudo dicendo che tutte queste questioni secondo noi cioè il tema del divario di genere può far parte di quel patto sociale al quale noi spesso ci richiamiamo e che pensiamo debba essere lo strumento condiviso visto che poi tutti
A insomma in singole circostanze diciamo di essere propensi a lavorare insieme può essere lo strumento che in realtà può risolvere queste questioni ma può dare anche una prospettiva al futuro al nostro Paese grazie
Ringraziamo il segretario generale aggiunto della CISL chiamiamo dottoressa Daniela violato di Confartigianato a raggiunge il film proprio grazie dal presidente in qualche modo l'INPS con la governance duale cioè un'attuazione dell'articolo quarantasei no il punto di vista siamo anch'
Ecco grazie
Buongiorno a tutti ringrazio il presidente Roberto che sei lì parificato è stato
Chi siamo no ai donne imprenditrici
Ci sono un milione e quattrocentosessantanove mila lavoratrici autonome in Italia dopo di noi ce la Francia Germania Regno Unito il tasso di attività femminile in Italia e al
In quanto a cinque virgola quattro per cento così ci dice il Censis siamo semplicemente le ultime in Europa con la Romania
Ma sì Megna Valeri il direttore generale del Censis ci dice che in dieci anni
Abbiamo perso oltre il novanta nove virgola sette per cento delle aziende del numero complessivo delle aziende attive
Mentre le aziende a conduzione femminile sono aumentate dell'uno sette per cento
Con orgoglio rappresento circa ottanta mila aziende artigiane femminili il ventitré per cento iscritto in Confartigianato
Il valore artigiano che noi esprimiamo e fondato principalmente sulle relazioni tradizione e al contempo innovazione frutto di saperi
Visioni
E dalle diverse sensibilità delle persone
In una contaminazione di talento passione e creatività
Le attività artigiana
E spesso a tradizione di famiglia
E si nutre di un profondo legame con la comunità locale
Si alimenta con la storia e le radici culturali e del territorio
Studi ci dicono che dove ci sono donne imprenditrici artigiane c'è coesione sociale
Siamo tessuto ecosistema produttivo territoriale
Siamo sostenibili in quanto vogliamo lasciare un futuro migliore ai nostri figli
Non è un caso che le aziende Pio sono ad alta percentuale a conduzione femminile
Vogliamo la qualità oltre al profitto
Non la standardizzazione del prodotto ma pezzo unico e bello ben fatto che si trasmette nel tempo
Questa è un po'il quadro delle donne artigiane che sono quelle che si auto finanziano
Sì auto stipendi hanno e si piena o sarò Loisy far
Perché dobbiamo sapere che noi per lavorare e avrà le mani libere per poter lavorare siamo obbligate a delegare noi spendiamo per avere le babysitter beh i gadget asili nido averle badante che Cissé a seguano i nostri genitori
Però queste spese non ci vengono riconosciute se non marginalmente ecco un motivo per cui le do le pensioni delle donne artigiane stessi potete vedere poi dei dati sono quelle più povere perché decide abbiamo avuto finanziare il Guelfa
E non solo non ci viene riconosciuto c'era una minima quota
Chiudo con una metafora che amo molto una Motta fra indiana noi siamo come ai fiori di una bustina di una tisana che sms i all'interno di una tazza calda
Lentamente immergendo la bustina
Curiamo l'acqua e diamo il meglio di noi grazie per l'attenzione grazie
Bene allora
Adesso invitto piuttosto Sonia ostile della UIL aggiungersi sul podio
Ecco ci grazie
Buongiorno a tutte e a tutti e grazie per questa Bella mattinata di riflessione consentitemi di dire che nonostante i dati che abbiamo ascoltato sono molto simile a un bollettino di guerra io vorrei dire veramente brave brave brave ah le relatrici è soprattutto alcunché perché dimostra ancora una volta l'importanza che dal pubblico impiego può venire Pirra una prospettiva efficacia efficace e quindi una proposta che in qualche modo possa tener conto di quelli che sono diventati ormai una sorta di di Favaro indicatore nel nostro Paese i dati
Allora
Io penso che
Si tende a pensare alle pari opportunità come qualcosa che sia collaterale o che venga dopo altre cose mi piacerebbe invece che soprattutto quando si parla di sistemi come quello relativo alla genitorialità li pari opportunità fossero il grande contenitore
Perché le pari opportunità sono quando sono buoni per le donne quindi quando sono considerate come il primo requisito da seguire per le donne sicuramente saranno da produrranno un prodotto che va bene anche per gli uomini
Abbiamo visto moltissimo rispetto alle difficoltà che incontrano le donne nel mondo del lavoro
Non viene fuori spesso alla valutazione di quanto altro lavoro produca una donna che lavora questa dovrebbe essere un'altra delle cose da non dimenticare mai quando pensiamo a quale tipo di occupazione vogliamo proporre
Molto si è detto sui congedi vorrei fermarmi su questo sicuramente la condivisione perché di quello stiamo parlando
Degli oneri di cura va benissimo che sia incentivata e chi sia incentivata per tra i padri al cento per cento però sì su sessantacinque mila congedi parentali che sono stati fruiti io retribuiti all'ottanta per cento come ci ha detto una delle ultime slide a proposito le slide le condivideremmo molto volentieri quindi le chiediamo con grande interesse senso sessantacinque mila congedi parentali solo il nove per cento è utilizzato dei padri e sono retribuiti all'ottanta per cento
Pur dire che qui c'abbiamo un problema ulteriore non è soltanto illa come viene indennizzato un congedo che fa l'perché dà la possibilità di esser più utilizzato anche da parte di padre noi abbiamo un problema di una
Cultura piena di stereotipi piena di pregiudizi che rimane tale spesso anche a livello aziendale oltre che sociale
Non abbiamo necessità di rendere i congedi
C'è qualcosa di naturale non qualcosa di speciale
I congedi retribuiti al cento per cento di dieci giorni sono obbligatori perché il padre ma se il padre non li prende
Lui non ha no allunga un viene imposto di prenderli se una donna sia una donna non viene consentito di perdere i congedi parentali entra in mezzo al penale
E soprattutto all'azienda che non obbliga al padre a fruire di questi congedi non viene comminata nemmeno una come dire un'ammenda una sanzione è un rimprovero
E anche questo è frutto di un problema culturale sul quale noi probabilmente parliamo tanto ma superiamo poco
Come per esempio una questione che pure sa balle dell'incentivo della della possibile fruizione maggiore da parte dei padri e quella dell'incentivazione
Non soltanto economica perché un'altra slide e diceva bene io muoio estere voi avete l'orgoglio di dimostrare che so fare il padre passa per una disseminazione diversa a livello culturale
Da cui secondo me non possiamo più prescindere siamo nel terzo millennio se davvero vogliamo incrementare il tasso di natalità
Dobbiamo assolutamente coinvolgere i secondi attori che sarebbero i padri
Soprattutto dobbiamo lavorare su due gambe la collaborazione e in termini di condivisione con la con l'altro genitore tutti lavorare a che il lavoro delle donne sia sempre un lavoro buono
Un lavoro a tempo pieno un lavoro sicuro un lavoro su con le donne possano contare anche se magari si assentano per un po'papà quando tornano possono riprendere esattamente il loro posto di prima e non trovarsi declassate
Concludo con una con un invito
Come abbiamo visto nel linguaggio siamo pieni di stereotipi oltre che nella società continuiamo a parlare di congedo di maternità e di paternità
Io suggerisco di riprendere di riesumare il concetto di genitorialità perché questo aiuterebbe anche l'intesa se è vero che nelle coppie omogeneità Oriali
Il secondo genitore anche si adottante al momento non può fruire dei congedi parentali perché il sistema non accetta due codici fiscali dello stesso sesso
Quindi abbiamo risolto benissimo apparsa la notizia che ci riempie di di felicità
Sugli stereotipi dobbiamo lavorare come sindacato lo facciamo
Siamo molto attivi nella contrattazione ma da solo la l'azione sindacale il Paese non ce la fa a cambiarlo ci servono le istituzioni pubbliche ci servono buone politiche ci servono investimenti grazie
Grazie
Allora Vito Confagricoltura crisi alla civica
Ecco dopo si prepara la quota azzurra del di questo convegno Massimo Blasi di dell'accisa alle grazie
Ah buongiorno a tutti approfitto anche io per fare ringraziamenti non solo per l'analisi che è stata fatta ma anche per la chiarezza espositiva stato veramente molto interessante
A lato nostro settore agricolo le parti sociali come componenti dell'Ente bilaterale agricolo nazionale commissionano ogni anno
Ad una società esterna Nomisma alcuni studi tra cui e questo devo dire lo facciamo da anni a tra cui appunto uno specifico sulle sulla parità di genere
I dati ho pensato insomma fosse interessante
Esporvi brevemente dei dati soltanto occupazionali perché ci manca il dato retributivo ad ogni modo una premessa nel settore agricolo è importante cioè la presenza delle donne ha un'incidenza diverso a seconda della categoria
Quindi con riferimento a impiegati quadri
E i dirigenti e operai storicamente dal proprio per le mansioni che vengono svolte nano in agricoltura l'attività agricola chiaramente di appannaggio maschile se ne pensiamo che su un milione sui o su un milione
E e cento lavoratori il novantacinque per cento svolge mansioni operaie
E si sono di Sasso maschile tendenzialmente ad ogni modo quello che abbiamo visto poi da lì ma in questi giorni proprio in occasione di questo evento è che c'è un dato positivo almeno nel settore agricolo ovvero che nel sì nella categoria degli impiegati e dei quadri la presenza femminile
Non soltanto è abbastanza rilevante diciamo rispetto alla media nazionale siamo sul quarantasette per cento dati due mila ventidue ma crescente
Rispetto a dei dati del due mila diciassette abbiamo visto che c'è un gap del cinque per cento in crescita questo è importante perché il settore agricolo in questi anni
Sta cambiando si sta innovando e quindi probabilmente questo dipende anche dal fatto che
In alcune posizioni le donne e anche posizioni apicali per quanto riguarda alcune aziende agricole
Le donne hanno più importanza e hanno più possibilità e probabilmente anche capacità diverse rispetto al passato per le nuove attività e le nuove mansioni
Per quanto riguarda invece invece la parte diciamo
Degli operai abbiamo un'incidenza Musso lo dicevo prima abbiamo una un'incidenza sicuramente minore di presenza femminile si va dal trentatré per cento per gli operai a tempo
Determinato al quattordici per cento per quelli a tempo determinato ad ogni modo questo dipende anche il gap continua diciamo a a scendere
è determinato anche dal fatto che la componente straniera nel frattempo sta aumentando e gli stranieri sono tendenzialmente come extracomunitari e comunitari sono di sesso maschile questo diciamo come quadro
Generale dell'occupazione poi per quanto riguarda le tutele contrattuali quindi diciamo il ruolo che svolgiamo all'interno delle dinamiche contratto al collettive innanzitutto c'è una oltre diciamo ha dato queste analisi che facciamo ma ci sono anche degli strumenti contrattuali importanti soprattutto nel contratto degli operai
Si parte da una commissione paritetica per le pari opportunità piuttosto che l'ente bilaterale agricolo nazionale
Ha in carico dei contributi integrativi che vanno che si aggiungono alle indennità INPS per i congedi parentali
E abbiamo o comunque sfruttato tutte quante le deleghe che cita la legge per andare incontro appunto in questi su questo tema insomma non soltanto continuerò a studiarlo ma anche fare accordi territoriali e nazionali parlo ad esempio della violenza di genere
Il questo che cosa per dire che cosa che comunque essendo particolare avendo molte particolare il settore agricolo
Noi non soltanto tendiamo diciamo a studiare analizzare questi dati ma come parti sociali siamo assolutamente intimidazione in prima linea per andare ad aiutare diciamo il settore
Non soltanto è incrementare quelle che sono le diciamo le edizioni del Governo ma cerchiamo con le sinergie possibili ad oggi
Diciamo di andare ad analizzare tutto quello che tutto quello che è possibile insomma quindi come si diceva anche prima non non è sufficiente però abbiamo bisogno di obiettivi e sicuramente questo anche il PM RR potrebbe essere un'occasione utile anche lo sa lo sarà sicuramente
E per continuare a diciamo studiare la la materia quindi grazie grazie mille
Dov'è la nostra quota azzurra ecco sì
Massimo Blasi l'accisa
Sì grazie sarò rapidissimo ovviamente un ringraziamento all'INPS anche al CIPE che è qui presente
In forse soprattutto le relatrici un lavoro utilissimo che sarà spunto per noi stimolo ovviamente per un'attività che facciamo hanno già parlato tante colleghe del sindacato che hanno illustrato abbondantemente quelle che possono essere le varie leve di azione per ovviare a questo tipo di problemi abbiamo capito che non c'è una leva pene sono molteplici
Dior cito solo così tanto per ricordarlo a me stesso a tutti anche i dati del DNA e le recentissime non più vecchi di poche settimane purtroppo c'è stato nel di sono dati del due mila ventidue relativi al due mila ventuno con un incremento di dimissioni volontarie da parte di genitori con figli meno di tre anni
Sono in aumento rispetto all'anno precedente la maggiore c'è una maggioranza schiacciante di donne detto questo
C'è molto da fare lo sappiamo il sindacato fa il suo con la contrattazione pace il ruolo delle istituzioni
Ma servono le norme serve il welfare serve soprattutto è stato detto però lo vorrei rimarcare un cambiamento culturale guardate bio la vorrei chiudere così io ho una figlia
Oramai grande alla quale ho cercato sempre dal di dare un certo esempio i lavori domestici a casa servivano cinquanta per cento lei è cresciuta con questa mentalità e oggi per lei questo è un fatto normale ed è normale del resto non è non siamo tanto quello che diciamo siamo quello che facciamo ecco questo lo ricordo a me lo ricordo a tutti e la vorrei chiudere così grazie
Grazie
Tempi assente più rumoroso delle parole allora adesso invito dalla dottoressa Laura Iodice di Confcommercio a raggiungerci grazie
Dopo Annalisa casino dica Coppola
Senta Tosi vuole avvicinare le prime file
Sì grazie
Allora io partecipo in rappresentanza di Confcommercio e del Gruppo terziario donna che rappresenta circa duecentocinquanta mila imprese femminili associata Confcommercio nazionale
Sì allora il tema del gender gap soprattutto negli ultimi tempi è stato oggetto di diversi analisti che hanno purtroppo evidenziato ancora una volta un forte divario sia sul fronte previdenziale che lavorativo
Da un punto di vista previdenziale i dati di oggi ci hanno confermato che il cinquantasei per cento della spesa per i trattamenti pensionistici e destinata agli uomini con assegni del trentasei per cento superiori rispetto a quelli delle lavoratrici
Questo ci pone l'obbligo di intervenire in qualche modo trovando delle soluzioni per far fronte a queste tipologie di problema
Si potrebbero ipotizzare da un punto di vista pensionistico ad esempio forme di riscatto agevolato delle scoperture contributive legati e periodi di inoccupazione oltre che la possibilità di introdurre coefficienti di trasformazione più vantaggiosi per le donne che si sono assentati per esigenze di cura sul versante occupazionale invece anche oggi abbiamo avuto la conferma che c'è discostamento tra l'occupazione femminile l'occupazione maschile di diciotto punti percentuali
A livello nazionale e pertanto questo è dovuto a una serie di fattori i fattori possono essere ricercate ad esempio Vienna un retaggio culturale che assegna alle donne sempre il quasi esclusivamente il lavoro di cura e quindi la conciliazione tra lavoro e famiglia sicuramente è uno degli elementi chiave comportato questo ma questo perché perché le carriere delle donne sono e quindi questo diciamo comporta
Che le carriere delle donne sono mediamente più brevi frammentate rispetto a quelle degli uomini
è necessario quindi intervenire quindi sia sulla conciliazione lavoro famiglia e quindi creando un giusto equilibrio tra quella che è la vita familiare la vita lavorativa
Ma questo in che modo anche incentivando l'impresa è in crea nella nella creazione di strutture adeguate Perra a favorire questo tipo di conciliazione così come prevedere delle forme di sostegno proprio nei confronti dei lavoratori attraverso dei degli incentivi per servizi di babysitting e quant'altro
Molto è stato fatto anche a livello normativo e anche importante scusate mi lo sviluppo della professionalità quindi anche delle donne per consentire loro anche la vittima diciamo l'avanzamento del nelle carriere né in questo senso il tema della parità è stato oggetto di numerosi provvedimenti normativi sia di tipo contrattuale che di tipo legislativo proprio recentemente estratto da un punto di vista legislativo vediamo che sono state introdotti vari strumenti fra cui la certificazione di mi soffermerò a a tra poco ma quello che voglio dire che anche all'interno della contrattazione collettiva
Noi sin da subito Averna contratto del terziario abbiamo introdotto delle norme che possono a volte proprio a favorire la conciliazione come sempre part-time post maternità come ad esempio istituzione di commissioni ad hoc che prevedono per il monitoraggio di finti fenomeni di parità all'interno dell'impresa e quindi diciamo che c'è una forte sensibilità rispetto a questo argomento e e anche sul fronte legislativo ci siamo fatti promotori anche per la certificazione di parità che lo strumento che è stato introdotto proprio nella centosessantadue proprio recentemente nel due mila ventuno e che dal due mila ventidue che è partita ha visto circa mille duecentosessantanove aziende certificate è un approccio differente
Rispetto a quello che c'era stato fino a questo momento perché
Si mira ad incentivare e a fornire tutta una serie di benefici alle aziende certificate che quindi applicano buone pratiche all'interno delle imprese e riducono per per proprio per le iniziative che sono posti all'interno dell'imperizia a favore della parità di genere
La legge infatti prevede che esse non riconosciuti tutta una serie di benefici che Vanda esoneri contributivi a
Corsie preferenziali nelle gare pubbliche a a assegnazione di un punteggio premiale per riconoscimento di di finanziamenti per concerti per progetti interni all'impresa e per proposte progettuali dell'impresa e quindi diciamo che
Questo questa questo tipo di approccio sicuramente favorisce la diffusione di buone pratiche favorisce la diffusione della parità di genere anche all'interno della
Del del sistema imprenditoriale e all'interno dei luoghi di lavoro quindi
La conclusione è proprio questa compreso sia che dove ci siamo siamo convinti del fatto che il rafforzamento di pitture in misure incentivanti rappresenta un'azione fondamentale per la messa in atto di
Piena efficace ed accelerata delle politiche di parità
Anche i numeri ci abbiamo visto di aziende certificate dimostrano proprio questo
Grazie grazie mille adesso la parola alla dottoressa nel
Buongiorno atto tutele a tutti grazie per questo gradito invito grazie soprattutto naturalmente per la condivisione di indie questa analisi che per noi molto preziosa
Lo lo è e ed è preziosa perché soprattutto per il nostro mondo che usa dire che la cooperazione è al femminile naturalmente è importante poter analizzare e soprattutto andare anche per certi versi a validare
Alcuni dati di convalidare perché nel rapporto e nelle slide che che ci avete presentato
Abbiamo ritrovato anche alcuni dati importanti quelli per esempio su quel sulle dirigenti e quindi sul tetto di cristallo piuttosto che su quello che riguarda la verticalizzazione settoriale della dell'occupazione femminile
E come vi dicevo il mondo dell'Alleanza delle delle cooperative italiane appunto usa dire che la cooperazione al femminile perché è rappresentata al cinquanta per cento
Da socie donne e soprattutto il sessanta per cento degli occupati e quindi delle occupate è donna
Questo ovviamente è un dato molto importante che ci permette di fare tutta una serie di di valutazioni come per esempio il fatto che come già dicevo
Nei CDA e quindi nei livelli apicali il ventisei per cento è rappresentato data donne quindi un dato appunto che rispecchia anche il venti per cento a cui facevate riferimento voi e questo ovviamente influisce anche sensibilmente sulla distribuzione per settore economico della della cooperazione ma un altro aspetto molto importante è legato soprattutto al fatto che le cooperative sono da sempre attente alla conciliazione dei tempi di vita lavoro e questo ce lo riporta il dato che appunto il trenta per cento delle cooperative attivato progetti o politiche proprio attive in in questo senso
Quindi le imprese cooperative sono molto attive appunto a quello che sono le le le politiche di conciliazione e condivisione e quindi di cura condivisa dei delle persone sia S. bambini piuttosto che appunto genitori un altro dato importante sicuramente legato e questo forse un dato in più rispetto a quello che avete raccontato voi
Sully auto imprenditorialità femminile il fatto che appunto all'interno del mondo cooperativo le imprese cooperative al femminile rappresentano il trenta per cento del totale delle cooperative associate
E e questo stato dato molto importante anche in in considerazione di quello che è stato il grandissimo calo occupazionale che ci ha portato il il covered
Come sappiamo e come ricorderemo tutti a dicembre due mila e venti proprio quando il novantanove per cento delle persone che avevano perso lavoro
Erano donne
La cooperazione ha saputo dare invece una risposta importantissima mantenuto tutti i posti
Di lavoro e ovviamente le donne sono stata in prima linea e lo sono state proprio perché coinvolte nei settori quali appunto polizie sanitario grande distribuzione
Altro dato importante sicuramente quello relativo ai contratti a termine che secondo un'analisi condotta dalla Liga Coppa per la redazione del manifesto che lavoro cooperativo
Si attestano proprio intorno al venti per cento e riguardano le donne in questo caso sorpresa in misura minore rispetto agli uomini che invece ricoprano il diciannove virgola sei per cento
Rimane come vi dicevo una forte verticalizzazione settoriale dell'occupazione femminile
E e però questo ci fa riflettere anche tanto su quello che sono le nuove forme del lavoro
Sulla trasformazione del lavoro che proprio a seguire dal dal Covent ci ha permesso di fare un ulteriore analisi un'analisi in questo caso condotta dalla Commissione pari opportunità di Legacoop Emilia Romagna coinvolto ottanta mila lavoratori e lavoratrici
L'indagine si chiama Smart turchi di genere no grazie e ci racconta che è stato superato quindi c'è un superamento dello stereotipo che collega appunto la presenza nel luogo di lavoro e della produttività
Delle delle donne quindi la disponibilità piena e fisica del lavoratore alla a prestazione
Concludo Fibe dove concludo dicendo che questo è un dato molto importante anche perché invece sci riporta un netto rifiuto
Da parte delle lavoratrici all'utilizzo del lavoro da remoto come forma di quel far sostitutivo quindi non non facciamo ricorso appunto ad un welfare sostitutivo
Sicuramente rimane importante una esigenza quindi di sperimentare validare forme nuove di di lavoro che siano capaci a rispondere a queste dinamiche
Importanti di occupazione e soprattutto economiche sociali delle donne che del paese tutto grazie grazie
Io non non sono antipatico di natura è stato il presidente Enea assegnato questo ruolo quindi e così ci stiamo avviando verso la conclusione gli ultimi tre interventi prima
Appunto dei conclusioni scusate il gioco di parole affidate al nostro commissario quindi invito la dottoressa Maria amoroso di Monica Movimento italiano delle casalinghe grazie
Grazie per l'invito della giornata molto fruttuosa per tutti i dati che ci avete fornito
Rappresento il Monica Movimento italiano casalinghe che oggi si definisce donne attive in famiglia e società questo movimento è nato quarantuno anni fa a e oggi molto spesso mi è posta una domanda sembra un po'anacronistico ahimè non lo è ancora perché rappresento tutte quelle donne che io definisco casalinghe di ritorno tra queste ci sono stata anche io
Che sono donne che hanno dovuto scegliere tra la maternità e lavoro
Mi duole ad oggi constatare o anche io ho due figlie anche abbastanza grande avevo scelto diciamo per l'epoca di essere mamma abbastanza giovane che questa situazione purtroppo permanente la maternità che dovrebbe essere definita generi genitorialità come prima è stato detto ampiamente diventa un blocco imita per la donna in Italia ancor di più
E quindi questa situazione questo questa situazione di partenza e ringrazio il presidente che in apertura usato voi una parola chiave che oggi è spesso si si è detto che è stata abusata patriarcato
Insieme a tutta una serie di di mentalità sociali
Turati che penalizzano proprio lo sviluppo e la presenza e la continuità della donna nel mondo del lavoro
Rappresento quelle donne che hanno una situazione lavorativa interrotte frastagliata donne che non hanno potuto contributi avere una situazione contributiva di cui lei dottoressa precedentemente hanno fatto un bellissimo una bellissima esposizione però Man però a mio modesto parere mancava un pezzettino
Quelle donne che hanno una parte contributiva messa all'inizio
Dieci undici anni di lavoro dipendente pezzetti di lavoro come libere professioniste quindi contributi versati maternità problemi familiari e quant'altro
Che diventano poi i le donne famose
Della reversibilità pensionistica che di cui diciamo forse c'è stato un piccolissimo accenno e ringrazio per questa attenzione
Che sono quelle che poi sono al in seno alle famiglie monoreddito quindi muore il il coniuge molto spesso il superstite la superstite è la donna povera perché avrà una pensione di reversibilità decurtata quindi povera nella povertà queste sono situazioni che oggi ringrazio veramente di cuore di questa possibilità perché questa è una fetta del nostro Paese
Composta da questa parte di donne che poi faticano per rientrare nel mondo del lavoro quindi non c'è accompagnamento per le mamme quindi purtroppo ad oggi anche per le figlie quindi io
Boro avrei voluto appunto che oggi fossero presenti anche persone che potessero raccogliere un poco anche questo questo messaggio uno questa coda sembra una coda della società ma non lo è
La presenza delle donne arricchirebbe il nostro Paese lo diciamo sempre
Le donne generano qui le donne che sono a casa che si occupano di un lavoro non retribuito permette producono un reddito figurativo sociale perché vanno Asso a a tappare i buchi di un welfare inesistente queste sono tutte le motivazioni
Purtroppo che sono sempre poco considerate anche lì dove voi parliamo delle donne che si sono delle ragazze che si sono avviate poco verso le carriere stemma
Da una piccola indagine personale onestamente mi preme dire questa cosa mi duole molto non è tanto veritiero
Le donne per solo molto preparate anche culturalmente a livello scolastico in Italia non c'è un'offerta a livello delle donne
Beh in modo tale che possano far intravvedere la libertà di essere madri donne e vivere o l'altra la propria vita
Mi scusatemi un attimo perché le cose da dire in realtà sarebbero tantissime ho cercato di essere onestamente più stringata possibile
E un'altra cosa e cerco di chiuderla qui
Che mi preme dire che tutta la parte diciamo delle donne che risultano inoccupate o che non producono un reddito o molto spesso sono quelle donne che devono accettare lavori part-time a lavori a tempo lavori aggiornata tutta questa parte del lavoro che è cambiata
E che esiste e ha e contratti inesistenti purtroppo lavoro sommerso
Tutto in questo in questo mondo purtroppo
All'ottanta per cento ci sono le donne grazie e buona continuazione
Grazie a lei allora ci stiamo avviando i due interventi
Di commento chiamo la dottoressa Anna manca di Confcooperative e poi la l'ultimo intervento di questa sezione Francesca Borghese Dottoressa Francesca Borghese di USB
Buongiorno a tutte a tutti e la collega Annalisa ha già dato la fotografia della cooperazione a testimonianza del grande impegno al contrasto
Alle diseguaglianza di genere del movimento che noi rappresentiamo dati importanti che si aggiungono e mi unisco ai ringraziamenti per il lavoro veramente proficuo che avete presentato oggi pochi Flash Air
Più di carattere generale è un tema di diritti silo sancisce la nostra Costituzione lo dimostra la storia delle donne qua presente con cui condividiamo percorsi tavoli e lavoro in questi anni a promozione del contrasto alla diseguaglianza di genere è un tema di cultura di stereotipi sì l'abbiamo visto i dati ce l'hanno dimostrato
Quanto ancora sul tema dell'organizzazione del lavoro sul tema delle resistenze culturali a procedere verso la parità
Di genere all'interno del mondo del lavoro ma non dimentichiamo e questo è fondamentale come la diseguaglianza di genere è un elemento di sviluppo economico dobbiamo decidere forze economiche forze politiche se vogliamo lo sviluppo economico del nostro Paese oppure no
Perché la diseguaglianza a cominciare dalla scarso occupazione o comunque a a livello da fanalino di coda d'Europa dell'occupazione
Elemento di non sviluppo economico alcuni dati alcune considerazioni pensiamo all'investimento
Del nelle percorsi di studio che come è stato detto le donne sono brave certo ancora non sufficienti nelle Stemme però nelle altre materie sono molto brave ecco le nostre comunità investono in percorsi di studio
Che non trovano poi occupazione percorsi di carriera figure apicali come invece potrebbero potrebbero meritare ed è un elemento di economicità la scarsa occupazione il part-time e non dei se non voluto ovviamente non volontario ma comunque costretto dalla mancata conciliazioni percorsi di carriera una carriera o comunque una storia lavorativa
A a Numana velocità corrente
Povertà e povertà per i nuclei familiari e proprie povertà per le famiglie monoparentali è povertà per i figli che non possono avere le opportunità necessarie per diventare cittadine e cittadini a tutto tondo e abbiamo visto come l'incidenza nel momento pensionistico e donne più fragili è stato ben detto le donne che ovviamente hanno una scarsa autonomia economica sono più fragili anche poi nella fuoriuscita dei fenomeni di violenza
L'ostacolo prioritario mancata presenza di infrastrutture sociali e allora forse anche i cui un patto forte fra forze economiche forze politiche di superare il concetto di welfare come spesa e pensare al welfare come ci insegnano altri
Paesi europei come investi mento
Vuol dire rendere accessibili e diffuse le infrastrutture sociali pensando anche alle aree interne pensando al Sud dove necessariamente là dove non ci sono strutture e infrastrutture sociali c'è una minore occupazione femminile c'è una maggiore fragilità ricordiamoci come la maggior occupazione anche contrasto all'inverno demografico
E questo è un altro
Elemento di cui prima o poi dovremmo occuparci seriamente quindi superiamo la logica insieme del welfare come Spesal invece il miriamo all'investimento c'è bisogno di una grande alleanza tra istituzioni
Impresa terzo settore come cooperazione sociale ci siamo ci siamo su tutti i territori con la grande esperienza che si Stamate Uran Donnel termini della coprogettazione e della coprogrammazione pensando ad un welfare territoriale perché il tessuto economico fatto di piccola media impresa prevalentemente che non può sempre farsi carico di welfare aziendale
E allora insieme per un welfare che sia di investimento e noi come cooperazione assumiamo con grande responsabilità questa funzione sociale che peraltro ci viene riconosciuta dall'articolo quarantacinque della Costituzione grazie
Grazie
Grazie alla dottoressa Manca adesso nell'ultimo intervento Dottoressa Francesca Borghese
Scusami Borgese
Grazie si tratta degli amici che sono nell'altra sala se ci sono ci sono un po'di posti ecco ci avviamo verso le conclusioni gran grazie grazie mille innanzitutto grazie
Per l'invito ma soprattutto grazie per per gli strumenti che ci sono state fornite attraverso questi dati quindi grazie a le relatrici che ci hanno dato uno strumento in più un'arma
Per potere in qualche modo sfondare quel tetto di cristallo di cui parlava parlavano prima
E e di fatto ci danno un'arma in più anche contro il negazionisti del genere Gatta
Perché purtroppo sebbene i dati siano chiari leggibili e benna insomma
Assortiti
C'è ancora chi in qualche modo nega che esista in questo Paese un Gender Gatta sebbene l'indice europeo sulla disuguaglianza attestata una forte disparità sia per la partecipazione nell'ambito lavorativo sia per la qualità del lavoro
Che si sta in questo in questo paese nel nostro Paese io ritengo che la problematica legata al gender Gatto non sia prettamente un problema di genere in quanto genere perché travalica il genere in quanto genere e va purtroppo a colpire anche soprattutto gli uomini
La femminilizzazione il mondo del lavoro che è stata purtroppo portata avanti in questo secolo attraverso il neoliberismo è qualcosa che ha andata travalicare il genere in quanto tale ed è andata a colpire anche gli uomini
Quindi tutti quei settori che sono a prevalenza femminile ovviamente ne hanno avuto un ritorno in cosa in salari poveri ultimo scorso part-time involontari
Sotto inquadramenti e tutte quelle che sono le disfunzioni di un sistema che vede non il lavoro in quanto lavoro
Ma lavoro in quanto uno strumento di minimizzazione di diritti dei lavoratori stessi e quindi quando noi ci interroghiamo su quelle che sono le disfunzioni di questo sistema ci dobbiamo anche interrogare su quel quali possono essere le soluzioni alle disfunzioni questo sistema perché per l'appunto non colpiscono solo le donne ma colpiscono anche e soprattutto gli uomini lo hanno detto tutti i relatori precedenti dare dignità lavorativa Madonna significa poter dare anche economicamente un apporto importante a questo Paese in termini economico di PIL ma anche e una funzione sociale complessiva che quello che il lavoro come noi lo intendiamo lavoro dignitoso un lavoro che abbia un salario minimo un lavoro che abbia delle componenti di qualità
E e e proprio per questo
Che ne dobbiamo dare degli strumenti
Non solo a quelle che già lavorano per esempio faccio un esempio la decontribuzione e largo di lavoratrici madri un ottimo intervento ma va a colpire le lavoratrici madri non farsi che ci siano nuove proposte e e implementazioni di di nuovi posti di lavoro Welfare aziendale ma perché non pensare un welfare familistico pubblico trasversale per i genitori non solo per le madri lavoratrici
A questi sono quello che in noi crediamo profondamente che in questo sistema devastato di un mondo del lavoro abbiamo necessita di un lo dipanare mettere a riparo lavoratori e lavoratrici anche per esempio attraverso l'uscita degli appalti negli appalti si vede tutta quella diciotto disomogeneità che noi abbiamo notato nei grafici gli appalti sono una fonte enorme di diseguaglianza economica salariale
Di tutela quindi attraverso per esempio processi di internalizzazione gli appalti che sono presenti negli enti pubblici
Quindi ci sono delle forme che ne possiamo proporre come sindacato proponiamo una politica ci può venire dietro
Che possono livellare le diseguaglianze da apportare un beneficio sociale complessivo a quella che la nostra situazioni ad horas di questo Paese
Perché ciò che concerne gli ho veramente voglio voglio concludere con una cosa che quasi più personale che insomma politica per ciò che concerne la questione indie dei negazionisti del del gender
Del gender Gatta
Dicevo che personale perché sono evaporati dice part-time involontaria sotto inquadrata
Ho un salario che al di sotto di quello che era la reddito di cittadinanza un livellamento un salario minimo persone lavoratrice che lavora in questo istituto quindi quando parliamo di negazionismo del gender Gatta
Parliamo
Sicuramente di qualcosa che a una prassi anche all'interno dei dei della stessa pubblica amministrazione degli enti sono lavoratrice del conta Center INPS internalizzato e ci troviamo di fronte a ovviamente
A insomma una come posso dire una contraddizione in termini quindi facciamo un modo un po'che anche all'interno delle stesse lavoratrici e lavoratori Tizzoni di nel pubblico impiego non ci siano queste contraddizioni perché ne beneficerebbe tutto il sistema grazie
Grazie scusami ancora prima per il cognome un po'la stanchezza a quest'ora presidente grazie è stata veramente una mattinata ricca piena e dovremmo lanciare gli stati generali a questo punto che supera il gender gap perché tante proposte meritano poi di essere accolto anche non solo da un punto di vista mariti comma con qualche modo emerso anche in una prassi in un'azione politica amministrativa che abbia la capacità poi di colmare appunto questo fossato ma in the gap no dice all'interno della metropolitana
Lascerei adesso la parola al commissario dottoressa Michaela Gilera per le conclusioni grazie grazie a tutti
Allora permettetemi di porgervi i miei saluti imprigionate ti presenti a tutti i colleghi a tutti coloro che sono collegati e sono molto numerosi che sono collegati da remoto
Ci tengo a replicare quello che è già stato detto l'INPS a un a quantità di dati che rappresenta una ricchezza inestimabile per questo Paese
E attraverso la ricerca si dà voce a questi dati
E oggi ne abbiamo avuto un esempio ma a a quest'ora uno degli a spetti e delle ricerche che sono portate avanti dall'istituto e la dalla nostra direzione
Studi e ricerche
Ce ne sono e ce ne saranno altri perché i dati messi a disposizione condivisi socializzate i con tutti quelli che sono gli attori del mondo economico politico istituzionali e le parti sociali riescono a indurre a
Trovare quelle che si possono essere le soluzioni migliori per andare a risolvere o quanto meno ad attenuare determinate criticità oggi abbiamo parlato del Gender Gatto
I dati ci hanno dimostrato che è evidente è una situazione culturale di un Paese in cui le donne
Sono le cittadine chiamate a prendersi carico del delle cure dei propri familiari siano esse gli in età
Diciamo ridotta edita minore siano essi in età avanzata ne abbiamo un problema culturale importante e questo problema culturale poi si
Risolve e stravolge ovviamente il la partecipazione delle donne al mondo produttivo al mondo del lavoro creando delle disparità che avete visto nei numeri sono evidenti anche in termini di segregazione di tipologia di attività a cui le donne poi accedono più facilmente proprio per conciliare la vita familiare rispetto a incarichi professionali quindi le leve per ridurre
Questo tipo di fenomeno che è un fenomeno che poi va a condizionare in maniera importante
Anche la denatalità il fenomeno della denatalità nel nostro Paese perché a quel punto diventa una scelta di natura economica quella di mantenersi all'interno del mondo del lavoro e cercare di progredire all'interno del mondo del lavoro parimenti
Agli uomini oppure decidere di dedicarsi alla cura e e alla creazione di una famiglia quindi i due fenomeni sono due fenomeni
Strettamente corre collegati tra loro estremamente impattanti sul nostro sistema pensionistico ricordiamoci che le donne e e e l'assenza e la la mancata la differenza diciamo retributiva ma la la presenza ridotta delle donne nel mercato del lavoro ovviamente va a a sfavore nel nostro sistema pensionistico
Crea in futuro delle pensionate con redditi da pensione molto molto ridotti che rappresentano un problema sociale e soprattutto ripeto vanno ad influire su quello che il fenomeno della denatalità
Abbiamo visto e abbiamo sentito oggi oltre ai numeri
Che sono stati illustrati dalle colleghe che che ringrazio e
Veramente sentitamente e che ritengo possano essere estesi come è stato richiesto anche ad altri fenomeni che sono comunque monitorati attraverso i mass osservatori manches meritano come ha meritato sicuramente un'analisi approfondita al fenomeno della differenza di genere in termini di a partecipazione nel mercato di lavoro re meritano degli approfondimenti
E delle valutazioni più complessive anche per valutare come nel tempo determinati istituti si sono andati ad evolvere
Quello che è stato messo in evidenza oggi è che tutte le misure che vanno a favorire e a conciliare la vita a familiare i carichi familiari carichi di cura con l'attività lavorativa
Sono prerogativa quasi esclusivamente femminile parliamo dei congedi parentali parliamo del Congedo di paternità che ovviamente non è utilizzato come si muoverebbe
Ma il fatto che si stia andando nella direzione di potenziare queste misure di conciliazione vita lavorativa carichi familiari sicuramente rappresenta una segnale positivo non un segnale sufficiente a risolvere il problema dell'occupazione femminile e dei bassi salari e della scarsa intensità di lavoro delle donne all'interno del mondo del lavoro
Ma sicuramente sono Tosi strumenti importanti fondamentali anche la struttura come diceva il il nostro presidente del CIPE che ringrazio per aver fortemente voluto organizzare questo quest'evento e quelle aver voluto socializzare questo tipo di ricerca che è stata fatta
E dall'istituto e la creazione di strutture e non soltanto la presenza di bonus a favore della genitorialità parlo ad esempio degli asili nido o comunque rendere strutturali e accessibile gli asili nido in maniera più universale ovviamente è uno degli strumenti importanti che potrebbero consentire alla donna di arrivare e di rimanere
A all'interno del mondo del lavoro ricorda l'assegno unico ogni versarle che è una misura che sa avendo una unte Kapp sempre più elevato e soprattutto a raggiunge o un dei ragni esimo numero di di ragazzi arriva siamo arrivati a un milione di
Di di giovani raggiunti da questa misura quindi le misure che vanno a sostegno della famiglia vanno assolutamente ovviamente potenziate in questo senso permettetemi di dire che io vedo con favore e con l'intervento che è stato fatto sicuramente non risolutivo per la pienezza per l'interezza
Delle donne lavoratrici perché riguarda un settore un una una determinata categoria di donne mai fatto del di inserire una decontribuzione
Per fino a un determinato limite per le donne con tre figli quest'anno anche per due figli consente alle donne una maggiore tranquillità le alle donne con figli una maggiore tranquillità economica
Come anche il primo passo che è stato fatto in termini di
Non autosufficienza quindi creazione di
O comunque inizio di un percorso di preoccupazioni e di misure finalizzate a rendere il periodo di
Non autosufficienza in qualche modo più protetto rispetto all'attuale situazione fa ben sperare che anche quel tipo di Taricco che
Riva
Si si ripercuote sulle donne possa andare nel corso degli anni a ridursi
Io con questo vi ringrazio ringrazio per tutti gli spunti importanti che abbiamo ricevuto oggi dalla vostra partecipazione da vasti interventi
Mi ha fatto piacere essere presente ringrazio ancora il presidente decibel con il quale abbiamo organizzato questo evento mi auguro che sia il primo punto di partenza per un vero rapporto
Non l'abbiamo voluto chiamare rapporto perché ci sono alcune tematiche che ci piaceva sviluppare ci piacerà sviluppare con ancora più analisi cita per dagli proprio la veste di rapporto complessivo sul sul Gender Gap
E è un primo punto di partenza verrà sviluppato nel corse affinata nel corso delle prossime edizioni questo come altre come altre ricerche sicuramente importanti
Per le decisioni che dovranno essere prese grazie
Grazie grazie Commissario il la giornata si conclude qui spiegazione il commissario genera come il direttore il presidente del CIPE dottor Ghiselli questa come ricordava il commissario è stata una giornata in cui abbiamo messo a a frutto un lavoro dei colleghi
Della Dc studi è un aperto quindi su questo un dibattito con gli ho gli i vertici grosso istituto le parti sociali credo che insomma indicazioni del presidente decibel del diritto
Commissario e comunque della governatrice due di ripetere questi esempi questi occasioni perché il patrimonio informativo dell'istituto sia oggetto diciamo di analisi ma anche di discussioni
Sia di carattere economico ma anche di carattere sociale ringrazio quindi Alice studio la regia e la struttura che ha supportato questo evento viviamo prontamente prossimi ai prossimi incontri grazie