Il Bandolo - Speciale Sanità: quali strade per la salute tra razionalizzazione della spesa, livelli delle prestazioni e invecchiamento della popolazione?

Radio radicale appuntamento consueto settimanale con il bandolo insieme alla Fondazione Cerba il Centro Einaudi una puntata che sarà dedicata interamente al tema della sanità
Alle sifilide diciamo più recenti post pandemica se volete
Lo stato di salute del nostro sistema sanitario nazionale l'integrazione pubblico privata e capirete che lo faremo anche a partire da un alcuni spunti di un recente articolo di un
Persone che a mio particolarmente che qui con noi Sabino Cassese che comparso qualche giorno Espace sul Corriere della Sera
Parleremo di idee di riforme appunto della sanità dopo la pandemia
In questa nuova normalità che ormai abbiamo imparato a conoscere che vede forse una maggiore attenzione alle questioni pandemica anche a questioni diciamo di prevenzione è un grosso nodo invece tutto aperto sul tema dell'invecchiamento della popolazione italiana
E l'incidenza sempre più importante di malattie croniche gravi
E ovviamente incidono moltissimo su le l'ha speso i costi la gestione sanitaria in Italia cosa fare come come interviene la cura come interviene la ricerca appunto per prevenire parlare di tutto questo lo avevo preannunciato grazie davvero per essere qui con noi ER Sabino Cassese professore
E giudice emerito della Corte costituzionale professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa bentornato grazie per essere qui con noi
Una sera
Grazie a Marcello Cattani presidente di Farmindustria grazie essere nuovamente quel bandolo
Grazie a voi uno suona cerco noi Giuseppe Russo direttore del Centro Einaudi ed economista bentornato
Grazie
Buonasera professor Fabio Pammolli economista sarebbe Comitato Investimenti inversione a u e presidente del comitato scientifico della Fondazione serva che da Sempre direi si occupa di sanità di spesa sanitaria in modo molto approfondito qui in Italia grazie ancora
è una buona circa
Allora io partirei professor Cassese proprio dalle sue considerazioni recenti in un articolo o comparso appunto alcuni giorni fa su Corriere la sera in cui faceva un po'il punto dello Stato
Di salute non proprio diciamo brillantissima del nostro sistema sanitario
Nazionale a partire da quelli che sono alcune evidenze cioè gli elementi in cui nel nostro Paese fa più fatica anche in questa equilibrio tra pubblico e privato che dovrebbe favorire diciamo la concorrenza al rialzo nell'interesse dei pazienti e quindi migliorare le prestazioni che realtà non funziona sempre al meglio
Che diciamo sospiri si scontra anche con delle differenziazioni geografiche importanti nel nostro Paese
Tutto questo ovviamente sempre più sotto la lente di ingrandimento dopo che abbiamo passato degli anni in cui appunto il tema sanitario è stato per l'emergenza pandemica
è molto sotto sotto la lente di ingrandimento appunto professore fosse ripartiamo proprio dalle sue parole
L'innesco della mia riflessione molto semplice
Tutto il dibattito si svolgeva sul problema del sottofinanziamento del servizio sanitario nazionale io volevo richiamare l'attenzione sul fatto che non si tratta soltanto di un sottofinanziamento
Ma di un problema anche di carattere organizzativo per due motivi e il primo costituito dal fatto che una verifica vent'anni dalle ultime rimaneggiamenti del servizio sanitario nazionale indispensabile ci sono stati sviluppi importanti basta basta far riferimento alla telemedicina basta fare riferimento alle molti cronicità delle persone anziane a causa dell'invecchiamento e in cui lei parlava e il secondo è costituito dal fatto che poco prima della pandemia quindi sto parlando do della seconda metà del due mila diciannove e in realtà non avevamo già avuto delle diagnosi molto accurata del nostro servizio sanitario nazionale
E una delle quali era stata fatta proprio dall'ufficio parlamentare di bilancio e già allora prima della pandemia si era era stato segnalato e il
Il deficit di efficienza di quella che chiamiamo come dire genericamente sanità territoriale e e il problema fondamentale quando si parla di sanità territoriale
Quello essenziale del servizio del servizio è un servizio avrete
Nel nostro sistema abbiamo tra i grandi servizi a rete che sono quello sanitario quello scolastico è quello statistico non h adesso vengono chiamati i servizi o sistema dalle dalle varie leggi
E e lei si è potuto riscontrare nel nel corso della pandemia si è potuto riscontrare e il fatto che avevamo la venti repubbliche indipendenti sostanzialmente è il punto massimo si è potuto registrare quando i malati che non potevano essere raccolti nelle negli ospedali della Lombardia sono stati generosamente accolti in ospedali della Baviera
Ecco e la mia domanda è sempre stata quella ma non esistevano presidi ospedalieri nei quali potessero essere
Come dire ricoverati senza perdere io non sono nazionalista ma posso immaginare le difficoltà di quelle persone che si trovano anche
Quale per lo più le persone parlano ovviamente è un'altra lingua ecco si può immaginare un pochino lo stato di malessere nodi una persona che se mai
E non
Intubato insomma ha delle difficoltà respiratorie e cose di questo tipo che sta in una un ospedale è una terra straniera ecco questo è come dire lo spunto è li ho segnalato i punti essenziali sui quali non mi trattengo
Intanto grazie per questa queste specifiche questa introduzione ci aiuta appunto entrare un po'nel vivo della discussione
E vorrei chiedere proprio alla presidente Cattani Farmindustria che cosa ne pensa a proposito delle riflessioni e poste dal professor Cassese
Innanzitutto saluto cordialmente il professor cause Cassese che ha inquadrato in maniera lucidissima situazione e quindi mi agevola
La regionalizzazione che la partita ormai più di vent'anni fa sul sistema sta sanitario ha causato enormi differenze
E queste si sono anche accumulate con un o un eccesso di di vera autonomia e indipendenza che ha prodotto alla fine delle grandi disparità
E noi lo vediamo nei lei attraverso un'analisi dei LEA dei livelli essenziali di assistenza e in più una domanda che pongo alla sanità tutto Collino costa circa centotrenta miliardi di euro all'anno
Tolti gli farne civile Weis resta dei costi strutturali
Ma chi guarda come trasformare volgare modernizzare in maniera
Cioè che sia la più e qua condivisa con una strategia unica che possa abbracciare tutto il sistema sanitario l'evoluzione di un patrimonio del Paese che è essenziale non solo per la cura materia la tenuta sociale economica del paese ecco c'è la più grande voce di spesa del Paese che è un investimento
Oggi bene purtroppo per noi gestita invadenti Repubbliche autonome di fatto e una persegue la propria strategia nel bene o nel male lo dico con naturalmente con grande Rispetto
Ma ci sono i cittadini i cittadini
La costituzione li difende la Bolzano a Palermo rispetto alla miglior salute alla migliore equità nell'accesso alla salute
E i cittadini lo lo hanno riflesso lo riflettono in tutte le indagini demoscopiche dove oggi la salute e la buona salute è la priorità come fare
Io credo che serva molto coraggio anche oltre a una visione una strategia che aiuti le regioni che sono più in difficoltà compensare questi che attua ma soprattutto comprendere oggi e a fare delle connessioni che la politica difficilmente fa per proprie competenze tra comprendere il valore dell'innovazione scientifica tecnologica con interna
Allora al bisogno di salute e al bisogno sociale e all'impatto positivo economico che ha su di un paese sulla crescita di un Paese oggi necessariamente dobbiamo traguardare il mondo
Dove la salute entrata
In un in una dinamica di competitività globale per le risorse e in primis sono le competenze
Medici infermieri che diminuirono rimane in altri Paesi dove lavorano meglio sono pagati meglio viene noi non possiamo prescindere da queste dinamiche purtroppo e in questo sì i restanti la ricerca ad esempio quali sono i distretti al mondo migliori per fare ricerca l'Italia eccellenze pubblica in tutte le aree terapeutiche madre del da poco e quindi la capacità di essere concreti alla fine
Nella nella nel brevettare nel portare scoperte scientifiche nel nostro Paese
Allora vede necessariamente passare in un rapporto pubblico privato che non è sull'assistenza sanitaria
Perché altrimenti il pubblico non riuscirebbe a fare tutto a fare tutte le prestazioni e di cui cittadine bisogno ma passa necessariamente anche nella richiesta Enrica per fare questo credo che al dobbiamo fare anche un'ulteriore sterzata ed è quello che è andato pensato clinico e quindi lo European
Albinoleffe andare nello European altre De Gasperis dove la possibilità garantendo sempre la tutela dell'ASP sicurezza della privacy individuale consenta
Al sistema sanitario di contrarietà vessato quella ampia trasformazione che non può prescindere dalla tecnologia dall'innovazione
Ma prendo atto delle regole deve consentire l'utilizzo secondario dato clinico per finalità
Di ricerca e di assistenza altrimenti stiamo ci stiamo muovendo in un mondo con gli occhi del passato e questo sarà una perdita per il Paese una perdita per i cittadini una perdita per l'economia dello sviluppo sociale
Grazie presidente Cattani Fabio Pammolli che insomma di questi temi si è molto occupato con la Fondazione insieme a minacciare attività appunto accademica
Innanzitutto diciamo di ricordo qui un seminario che suo organizzato ormai molti anni fa
Alla Scuola Sant'Anna
Per analizzare il lì in entrata in vigore di quella che una riforma Bindi del sistema sanitario che ricordo ancora limone molto vivido l'intervento che feci in quella sede il professor Cassese insieme seminario organizzato dall'altra da Riccardo Varaldo che ricordo qui molto volentieri
Perché faccio questo richiamo perché nell'intervento sul Corriere del professor Cassese
Si coglie innanzitutto questa consapevolezza profonda degli aspetti architetturali dice cosa significa mettere mano a al sistema sanitario e qui invece io in forma più rapsodica voglio però prendere alcuni spunti
Il primo spunto a livello micro
Però diciamo al di là della differenziazione e oltre alla differenziazione territoriale noi abbiamo anche un deficit di coordinamento che è emerso proprio in modo drammatico a livello diciamo quando quando abbiamo avuto la pandemia ma richiamava le reti prima Sabino Cassese e diciamo questo a livello micro ad esempio è un deficit di integrazione dei sistemi operativi quando andiamo a integrare i dati diagnostici a livello del singolo paziente
I gli effetti di queste da difficoltà sono f e anche da un lato distesa perché abbiamo la necessità di riflettere esami già fatti da un altro lato di Out Cam sanitari per problemi proprio di comprensione dello stato del paziente a da parte del medico che lo visita e il parto da questo perché durante la pandemia accanto alla frammentazione a i e ai possibili effetti negativi di una regionalizzazione mal fatta
Abbiamo anche scoperto la difficoltà del centro di svolgere il proprio ruolo di coordinamento
E lo abbiamo scoperto proprio dalle basi materiali del coordinamento che in questo caso riguardano la programmazione la la disponibilità di dati cioè e con l'arco considerazione
E noi abbiamo un PM che ha ha cercato e cerca di promuovere gli investimenti ma come tra l'altro poi lascerò la la sono sicuro che lui ne parlerà
Perché c'era anche un buon rapporto ormai qualche anno sa molto bello del Centro Einaudi che aveva coordinato invece del per Lucio e proprio su alcuni aspetti inquietanti del ritardo negli investimenti non abbiamo ancor prima del Pnr confondo agli interventi infrastrutturali di rinnovamento delle nostre strutture ospedaliere molte delle quali hanno una struttura che risale al diciannovesimo secolo e il che è però non è utilizzato per la difficoltà a delle stazioni appaltanti di realizzare le opere
Io sono arrivato a Torino
Città che amo nel due mila e quindici la progettazione della Città della Salute di Torino nella rinnovamento delle Molinette era in fase diciamo avanzata è oggi otto anni dopo allo stesso livello di avanzamento al quale non ritrovata nel due mila quindici e stiamo parlando di una delle strutture della più grande struttura sanitaria pubblica qui abbiamo un problema
Molto forte di rapporto tra l'amministrazione tra stato e regioni nella realizzazione della modernizzazione anche infrastrutturale perché poi e il sistema territoriale richiede anche un ridisegno del funzionamento dell'ospedale
La pandemia ne aveva richiesto una reingegnerizzazione dal punto di vista logistico ma c'è un ridisegno funzionale che in un incontro impronta uno
Ultime battute un tema pubblico-privato è un tema che molto importante anche sul versante delle fonti di finanziamento in questo anche un punto quale per sottrarsi molto ha dato contributi volti importanti e questo il tema si legga un confine sempre più labile tra il momento dell'assistenza il momento della previdenza il momento sanitario perché l'invecchiamento della popolazione a livello macroscopico rende le prestazioni ad esempio legate alla alla Long tedesche un territorio di confine rispetto al quale il ridisegno delle soluzioni di finanziamento deve essere deve essere imposta perché per il paziente anziano che ha patologie croniche e una molteplicità di patologie il confine appunto tra componente previdenziale componente assistenziale componente sanitaria è completamente diverso
Da da dal dall'assetto che avevamo ancora nei gloriosi trenta quando quando alcune di questi istituti sono stati impostati quello è un tema sul quale credo che insomma si debba lavorare da subito e si debba lavorare in una logica di complementarità a e i decreti e sono ancora i decreti turco come capite bene dalla dal riferimento sono decreti di oltre ventitré anni fa c'è arrivata anche su questo dobbiamo ultimissimo punto
E noi abbiamo un tema che riguarda le le regioni e la legge quarantadue e il decreto duecentosessantotto diciamo
E io non li vedo così negativamente
Perché ripeto l'alternativa
In quella circostanza in quel seminario
Questo il caso se senso inserimento ammodernino napoleonici multe entra lirismo e la centralizzazione sono sempre molto insidiosi
Non ha il vero tema della della spesa sanitaria delle regole diritti parte della spesa sanitaria e che non sono mai andate adesso la spesa standard ma in modo compiuto
Ad oggi il riparto della spesa sanitaria delle Regioni viene per il settantacinque per cento sulla quota capitaria secca per il venticinque per cento sulla quota capitaria ponderata per fascia di età che significa che le regioni anziane prendono un po'di più in base alla struttura dalla demografia
Ma come capita bene non c'è nessun legame tra questa componente di di struttura demografica e la capacità delle regioni di erogare out Cam sanitari e quindi la e questo è un tema molto importante
Quindi d'accordo che la regionalizzazione per come l'abbiamo realizzata non funziona bene però nomi del ripartirei con un pendolo che nel nostro Paese è sempre stato un pendolo molto insidioso perché prima di realizzare la regionalizzazione in modo corretto tendiamo a riproporre forme di centralizzazione che poi producono nuove distorsioni
Salvo poi scoprire che il pendolo deve di nuovo andare sulla regionalizzazione ma ancora non abbiamo realizzato nell'uno o nell'altro
Quindi è un po'questa questa preoccupazione che mi sento di condividere
Ecco allora passo la parola proprio a Giuseppe Russo direttore del Centro Einaudi per riprendere i temi toccati da Pammolli anche della documento che citava appunto redatto dalla Centro Einaudi qualche tempo fa
Sì grazie grazie vale richiamare grazie Fabio quel documento era al quale ho contribuito io stesso
Era la diciamo articolazione nazionale del favoloso modo diciamo del del piano Prodi sulle infrastrutture sociali
E evidenziava a che non c'era catasto ondata Albese di tutte le strutture sanitarie nazionali quindi se uno vuol fare programmazione intenderci
Deve avere a disposizione dei dati chiunque avesse avuto diciamo necessità
Di fare una programmazione nazionale degli interventi diciamo ragionevoli
Non avrebbe avuto i dati necessari l'altra cosa era che l'invecchiamento della sanità in Italia non riguardava solo gli utenti ma riguardava AN anche le strutture
E le infrastrutture
Ragione per cui il il i i il bisogno di cambiare di rinnovare
I contenitori in cui si realizza la salita ed estremamente importante tanto quanto il bisogno di pensare a contenitori vuoti
Nella realizzare attività per esempio aumentate di presidio territoriale
In parte questo è venuto con il PNR R che a diciamo indicato come destinazione di di di spesa pubbliche e in conto capitale
Unità sanitarie più ridotte e interi e territorialmente disperse
Ma come ha sottolineato Fabio su dal punto di vista della realizzazione degli ospedali si va avanti a colpi di commissariamenti in Piemonte sono stati commissariati sia le opere relative alla famosa città della parco anzi Parco della Salute delle delle Molinette delle di Torino ma anche quello quello di Novara perché senza un commissario sembra che non si sia in grado di andare avanti
A parte questo cioè a parte il fatto che si continua a tra virgolette
Pare in una situazione in cui non si riescono neppure a spendere le risorse disponibili re le modernizzazione necessaria questa è una cosa che che va detta per cui sì sì nominano commissari per evidenti incapacità dell'amministrazione di gestire in chiave ordinaria procede e si di rinnovo del parco
Delle infrastrutture che sarebbe normale la vita tecnica di un ospedale di circa trent'anni se dura di più
Alla fine costa di più l'ospedale che non venga rifatto dopo trent'anni generare i costi di gestione che si mangiano in qualche modo il Pinto risparmio del nove farlo
Quindi andrebbero tutti infatti oltre cinquant'anni da un punto di vista strettamente economico
Mediaset l'altra CEE ecco l'altra vicenda è una è una cosa cui Fabio anni giustamente accennato
E che noi non possiamo pensare a non dico organizzare ma orientare in modo decente
Anche la parte privata della Spesal nel senso che con l'invecchiamento della popolazione
Dobbiamo immaginare comunque che ci sia un aumento della spesa sanitaria e se a questo momento vi è dovesse finire integralmente a carico delle spese cosiddette out of pocket cioè quelle che finiscono sulle case delle fate famiglie ciò genererebbe delle e enormi differenze di diciamo accesso alle spese sanitarie nel senso che le famiglie
Capienti in termini di risparmi accumulati avrebbero un'assistenza sanitaria quelle e viceversa che non prive di diciamo comuni Palmi significativi non ce l'avrebbero sia prender questa distorsione
Quello che non si è riuscito a fare chi bisognerebbe fa alle organizzare in qualche modo la spesa non pubblica in modo che sia convogliata Attraverso sistemi di diciamo convogliamento della spesa razionali come quella di tipo mutualistico e e di tipo assicurativo
Questi pilastri diciamo quello mutualistico e quello assicurativo hanno iniziato ad essere utilizzati ma sono sottoutilizzati quindi i temi diciamo sono sicuramente tre prima quello delle venti repubbliche che si diciamo fanno un sistema sanitario ciascuno per conto per conto proprio è questo no mettici gente
Secondo tema e quello delle dei tempi biblici per
Rifare le infrastrutture che incidono sui costi di gestione bisogna sottolineare le infrastrutture non Cambiano semplicemente i costi di se stesse ma cambiano i costi di gestione della sanità perché entrano nel cambiare modello organizzativo una infrastruttura riversa e moderna
Può ridurre di un terzo se non della metà i costi di gestione successivi del sistema sanitario e noi non abbiamo un processo oliato
Di diciamo rinnovo del parco infrastrutture anche quando siamo in presenza di risorse spendibili che non riusciamo a spendere dico Fabio lui è arrivato nel due mila e quindici e ha visto il processo di non l'evoluzione della Città della Salute dal due mila quindici al due mila ventitré quindi atteso otto anni senza vedere l'ospedale nuovo
Ma il primo atto fondativo del rinnovo del maggiore ospedale
Universitario del Piemonte e del mille novecentottantotto
In un ping dall'ottantotto al due mila ventitré gli anni sono una montagna e siamo sempre e adesso abbiamo un commissario che dovrebbe diciamo nel giro che nel giro di sette otto anni dovrebbe portare a termine
La la missione ma siamo sempre partiti nell'ottantotto
Grazie mi sembra insomma cioè c'è molta carne al fuoco questo esentando grazie Giuseppe Russo volevo tornare al professor Cassese poiché ovviamente anche a Marcello Cattani
E intanto perché le al professor Cat Cassese che cosa ne pensi del del dello scambio finora diciamo avuto piena al bando la il pargolo aggiungere una domanda e cioè prima in apertura lei diceva giustamente
In Panda mi abbiamo visto quanto appunto
Non eravamo preparati all'emergenza addirittura ci sono state degenze spostate appunto a Monaco di Baviera ora c'è anche da dire che il nostro Paese proprio perché ha livelli di prestazioni sanitarie diverso se vede un turismo sanitario
Importante già da Nord a Sud spesso diciamo
Dal profondo Sud profondo né al nord e non è che le differenze siano tanto diversa anche per linguaggio e rispetto a Monaco di Baviera
Questo diciamo è una cosa per dire scherzando però una una cosa fosse anche più importante cioè e comunque ci muoviamo all'interno di uno scenario e di una cornice europea è impossibile pensare che qualche tempo ovviamente non domani parleremo di una sanità europea in cui ovviamente come c'è la mobilità per tanti aspetti ci possa essere anche una mobilità
Da un punto di vista delle eccellenze sanità e cioè di tatuaggi già c'è ma lo fa soltanto chi ha soldi da spendere o no se questo fosse diciamo applicabile a tutti i cittadini potrebbe non essere necessariamente una cosa
Cattiva è solo la disparità grande cattivo questo questa opzione borsa
Provo a rispondere alla sua prima domanda poi la seconda
Io penso che il vero quello che sino alle idee che siamo scambiati diciamo richiamano tre punti architettura
Velocità
Di vari
Perché c'è Tura perché come diceva giustamente Fabio Pammolli vicino a trovare un buon equilibrio tra centro e periferia
Non dimentichiamo poco una cosa fondamentale c'è ormai la sanità costituisce tra il sessanta e il settanta per cento della spesa regionale che
Diciamo se Noemi
Centrali sarà anzi Paola la sanità dovremmo chiudere per regione
Entrambe
Prima è quello di un ministero che non fa ma fa fare
E questo il ministero non ha ancora scoperto
Fa fare fa il monitoraggio di quello che si è fatto indica le best practices
Il secondo problema quello della velocità diciamo basta leggere basta leggere il rapporto che ha presentato
Il la memoria presentata dalla presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio aggiornata al trentuno dicembre del due mila ventitré cioè all'altro ieri va bene cioè pronta ad una data molto recente
Nell'attuazione del piano nazionale di ripresa di resilienza qual è il settore che è rimasto più indietro
Nella nella attuazione concreta la sanità e e e quindi c'è un problema come dire di comparazione con gli altri settori
E poi c'è il problema dei divari l'ultimo rapporto non gli ultimi dati successivi al rapporto della Fondazione Gilbert
Ci dicono che e il saldo negativo delle regioni meridionali rispetto al nord e dei quattro miliardi è stato nel due mila ventuno di quattro miliardi e duecentocinquanta milioni
E poi se si va al al decennio precedente stiamo intorno ai quindici miliardi complessivi
Ora
La considerazione che andrebbe fatta dovrebbe partire dai dati che noi abbiamo dal sistema informativo nazionale che indica che raccoglie tutti i dati di bilancio di tutte le regioni e da questi risultati
Che vi sono regioni del nord dove la spesa pro capite di due mila a è cento annui
Euro annui
Che vi sono regioni nei quali la spesa e di due mila seicento non sto parlando di quelle degli estremi e badate bene
Ora la cosa singolare che vi sia quella saldo negativo perché da quelle regioni dove si spende due mila seicento
Pro capite ci sono delle persone che si vanno a curare nelle regioni dove si spende due mila cento provocate interverranno per la sanità
Questo è un vero grosso problema
Perché c'è un divario di prestazioni
C'è una spessa che addirittura a favore delle regioni che danno prestazioni inferiori il che vuol dire c'è un boom un grosso problema cisti di inefficienza di gestione inefficiente
Perché questo è abbastanza chiaro
Si spende di meno dove si hanno migliori risultati e si spende di più dove siano peggiori risultati
Questo questa è una cosa sulla quale riflettere bene specialmente in questi giorni in cui
O è e poi ci sono i dati della relazione del rapporto Jinbe Galli credo che sia di ottobre se non ricordo male
Sullo stato d'attuazione dei livelli essenziali di assistenza dei LEA che che si sente hanno moltiplicato il numero senza riuscire veramente a diventare diventare efficaci questo credo che siano i problemi di casa nostra penso che ci sia la possibilità che i sistemi sanitari nazionali e si costruiscono in una rete che comprenda anche più paesi questo è certamente un fatto anche perché per un fatto molto semplice
L'influenza del Piano Beveridge del mille novecentoquarantadue e poi del National Service
è chiaro che la la la la la il modello del National Service a è stato un fattore di attrazione culturale innanzitutto per tutti i Paesi
Escludiamo naturalmente i paesi come gli Stati Uniti e in cui la sanità e in quelle condizioni che conosciamo alta spesa
è scarsa accessibilità e quindi
Più breve anche perché ci sono settori e cure particolari in cui diciamo anche ingrandire no il il la platea può essere molto conveniente sia per il suo cure specialistiche o per malattie rare ho pensato a tutto un settore importante come quello dei trapianti insomma sono sono tutti settori molto ahimè peraltro crescenti no come incidenze come necessità di cura
Ecco io avevo finito Guido perché scusare ma tra poco debordare lasciarmi
Colgo appunto perché grazie professor Cassese vuole intervenire appunto Marcello Cattani immagino anche per rispondere un po'delle sollecitazioni emersi
Sì effettivamente oggi siamo di fronte una realtà che fatica a oltre a guardare è un aspetto che è proprio quello della dell'auto Carlo dello a livello sanitario e quindi il punto la posto credo in maniera molto chiara anche Fabio dobbiamo necessariamente guardare alla Occam per recuperare per dare più equità se pensiamo ad esempio ai farmaci
Vi sono situazioni davvero bizzarre queste rendere pubbliche dove che dispensano di farmaci in maniera differente costringono i cittadini non solo per la prevenzione non solo magari per la chirurgia di intraprendere negazionisti sanitarie mio non solamente da nord a sud ma tra le regioni del Nord dove vi è una Regione e dà accesso immediato tutti i farmaci la Lombardia
E vi sono regioni attorno sviluppate sì sicuramente ma che non danno accesso immediato sempre a tutti i farmaci quindi questo questa logica dei prontuari regionali nel due mila ventiquattro nonché ospedalieri probabilmente superata
Quando i farmaci sono autorizzati D'Alema innanzitutto dall'Agenzia regolatoria europea dai fa e quindi qual è il significato oggi di un prontuario terapeutico ospedalieri
In più aggiungo
Un una riflessione la tecnologia sia essa scientifica legata ai farmacisti Aversa tecnologica legata alla chirurgia
Impone dei cambiamenti che sono dei miglioramenti nei percorsi che i cittadini del paziente all'interno della Rete salute tra territorio e ospedale deve compiere bene qui nessuno si impone il il tema il punto di come rivedere questi percorsi alla luce
Dell'avanzamento del progresso tecnologico che si basa su un elemento
Di cui non abbiamo discusso stasera è quello delle competenze degli operatori sanitari ribadisce però che
Dai tecnici e gli ingegneri e gestiscono tutta la parte infrastrutturale bene questa è una sfida enorme per il nostro Paese quella di trovare attrarre trattenere competenze per gestire questa innovazione tecnologica e scientifica e quindi serve una visione d'insieme su questo fronte perché
Credo che non possa essere una singola Regione a definire gli standard ma necessariamente deve essere un lavoro condiviso un lavoro coordinato perché la posta in gioco è da un punto di vista strategico tecnologico e anche organizzativo troppo grande
Grazie davvero grazie a Marcello Cattani Farmindustria grazie al professor Sabino Cassese il piacere averla avuta qui con noi su radio radicale grazie a Fabio Pammolli e Giuseppe Russo
Che giocano sempre in casa questo radio radicale nello spazio del Bandello che in qualche modo col gestiscono insieme alla nostra emittente l'appuntamento alla prossima settimana sempre stesso posto stessa ora grazie ancora