Rassegna stampa giustizia

Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale con questo appuntamento dedicato alla rassegna stampa sui temi della giustizia oggi nella ventidue dicembre nella settimana è stata decisamente caratterizzata
Dalla dibattito che si è sviluppato intorno alla
Approvazione della
Provvedimento da parte della maggioranza attraverso il quale è stata vietata la pubblicazione delle ordinanze applicative delle misure cautelari da parte dei giornali ovviamente si è scatenata una una contrapposizione
Posizioni
Tra i vari giornali quelli che abitualmente fanno come dire per loro core business la pubblicazione di atti processuali
E e quelli che invece sono posizionati su linee più garantiste i primi hanno subito iniziato a scrivere di bavaglio di legge bavaglio di Blix
Delle Harvest tra di Italia viva per rendere segreti gli ordini di arresto e ed è stata data voce a molti protagonisti della al mondo della giustizia ovviamente poi ciascun giornale ha dato voce a chi
Più affine alle posizioni editoriali appunto di di di quel giornale andremo a a leggere interventi più significativi almeno a nostro avviso che ci sono stati nel corso della settimana è che hanno dato vita ad un dibattito già interessante rispetto al quale
Evidentemente
E poi ci sono degli estremi ma anche delle riflessioni interessante
Su sul tema generale della conoscibilità degli atti
Penali degli atti del processo degli atti dell'indagine del ruolo dell'informazione e quello che
Il rapporto tra le procure in particolar modo e e la carta e la carta stampata ma in questa settimana il ministro Crosetto anche è intervenuto
Il Parlamento per chiarire
No come gli era stato richiesto i contenuti dell'intervista di qualche settimana fa che aveva a anche in quella
Sollevato un gran vespaio con il quale per per per poche ministro aveva
Appunto dichiarato al Corriere della Sera sostanzialmente
Vedeva una parte della magistratura schierata
Contro il Governo diciamo che anche qui la montagna poi ha partorito il Topolino nel senso che
Così sintetizzano al curi
Giornali
Il ministro è solo poco preoccupato
Non quindi ha ridimensionato
Certo senso le posizioni la sua posizione almeno quella che sembrava emergere dall'intervista del Corriere della Sera e questo ridimensionamento
Probabilmente anche il frutto di una incontro che ha preceduto l'intervento del ministro alla camera tra il ministro spesso e il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Santa Lucia anche di questo incontro
I giornali hanno dato conto come appunto di uno col nuovo più
Chiarificatore
Che è stato poi il preludio per far affermare al presidente dell'Associazione nazionale magistrati che il ministro ha corretto il tiro curare possibile un confronto leale e Franco tra
Il governo e la magistratura
Nel corso della settimana poi ci sono un strascichi
Sui giornali ancora di una dichiarazione resa abbastanza
Come dire scioccante di una dichiarazione resa
Dalla dottor Davigo nell'ambito di un podcast con Sellers con il rapper Feathers ricorderanno gli ascoltatori
Di questa di questa radio le affermazioni
Di Davigo rispetto a a ai suicidi che si sono verificati nel corso di Tangentopoli parte della magistratura come titola L'Unità
Corna
Un articolo di Angela Stella ha appreso che distanze Bal pensieri Barbarigo pensiero
Le toghe mollano D'Arrigo non ci rappresenta l'Anm le correnti di destra e di sinistra prendono le distanze dalle parole dall'ex
Pm parole
E con colloquio appunto tra David due Feathers che ha avuto anche un ulteriore strascico perché in quel colloquio
Davigo a come dire non ha riservato parole gentili ai magistrati di Brescia che lo hanno condannato il primo grado e ha detto appunto che
Non non non lo sorprende l'esito del processo nei suoi confronti a Brescia posto che è abituato a fare i conti con il fatto che i giudici di Brescia sostanzialmente non capiscono nulla e rispetto a queste rispetto a queste affermazioni anche qui i giudici di Brescia poi hanno hanno hanno risposto
Come sezione territoriale della NN
Appunto aspramente criticando letto parole di le parole indicativo ma insomma la la stella di Davigo pare sia su viale del del tramonto e anche se come dire continuano tanto i media quanto tanto alcuni media quanto questo caso anche fede ex un personaggio
Evidentemente molto seguito molto in vista che a appunto continuano a a dargli voce e
E a farne sostanzialmente un punto di riferimento per le questioni di della della giustizia
Segnaliamo ma sul carcere
Una bella un bell'articolo sull'Espresso Silvia
Pierdicchi sì
Un bell'articolo sull'Espresso che
Racconta
Il l'esperienza della giornalista de La sette Flavia Filippi che ha dato vita ad una associazione seconda chance
Che è un'associazione che si occupa si preoccupa dei detenuti
Mettendo lui in relazione alle aziende e puntando sulle agevolazioni fiscali e contributive consentite dalla legge Smuraglia una legge che appunto a affaticato fatica a tutt'oggi ad essere implementata
Nei suoi Effetti che e invece Flavia Filippi con un importante impegno quotidiano
A già ha trovato un lavoro ad oltre duecento tra detenuti ed ex detenuti
Contribuendo evidentemente a
Realizzare poi il risultato che la Costituzione
Vuole raggiungere rispetto alla
Punizione a che non deve essere solo punizione ma anche appunto risocializzazione rieducazione e reinserimento di coloro che hanno sbagliato e questo articolo dell'Espresso racconta di questa
Bella esperienza che ha ridato speranza ad oltre duecento tra appunto detenuti e
Ex detenuti a proposito di speranza a proposito di carcere a proposito di detenzione i giornali in questa settimana hanno dato anche conto del congresso dell'associazione Nessuno tocchi Caino che si è tenuto il quattordici quindici e sedici dicembre nel carcere di Opera che come ricorda il dubbio a visto confermati di verticilli dell'associazione delle persone di Rita Bernardini come presidente Sergio D'Elia come segretaria d'Elisabetta Zamparutti come tesoriere un
Dal congresso quello di chi opera nel quale si sono
Si sono alternati si sono alternate da davvero tantissimi interventi molto
Molto interessanti molto molto visibili soprattutto tanto dei detenuti del carcere di Opera quanto coi degli scritti all'associazione Nessuno tocchi Caino che ha superato appunto i tre mila iscritti e di questo congresso
Poi
Viene scritto anche nella pagina che l'unità riserva Nessuno tocchi Caino nella nella numero del diciassette dicembre
Dove viene un po'o come dire sintetizzato il portato di questo congresso viene anche riportata la mozione approvata dall'assemblea di Nessuno tocchi Caino basta bracci della morte basta quarantuno bis basta isolamento non c'è civiltà fin che c'è carcere
E di questo appunto hanno scritto L'Unità
Il dubbio e dando conto di questo di questo di questo congresso
Ancora i giornali prima di andare evidentemente su quella che è la pagina principale
In questa settimana hanno continuato ad interessarsi di una vicenda a che ha visto anche
Che ha toccato il congresso di nessuno tocchi Caino poi che
L'avvocato della famiglia
Della
Distefano dal corso
è intervenuta iscritte Nessuno tocchi Caino ed è intervenuta anche alla congresso Stefano dal corso quarantaduenne Romano trovato impiccato nella carcere di Oristano
E che per le autorità
Si è semplicemente suicidato ecco la famiglia non crede affatto a questo suicidio ci sono tantissime cose che non tornano e adesso è uscito fuori anche un testimone
Che ha raccontato o come Stefano è stato ammazzato
è stato ammazzato perché avrebbe visto in carcere qualcosa che non avrebbe dovuto vedere secondo il racconto di questo testimone che si è fatto vivo con i familiari dando così corpo
A tutte quelle perplessità che già pure emergevano dalla lettura degli atti ufficiali relativi a questa morte per la quale incredibile a dirsi non si riesce ad ottenere un esame autoptico della del cadavere
Ne scrive Angela Stella subunità ma non solo sono diversi giornali che si occupano di questa di questa vicenda
A e Angelo Stella ricordo appunto con una famiglia non ha mai creduto che si sia impiccato
Una lettera anonima adesso racconta tutta un'altra versione Bernardini Rita Bernardini
Appunto presidente di Nessuno tocchi Caino dice inqualificabile no all'esame autoptico
Perché la notizia e anche di questa settimana la procura competente a per l'ennesima volta forse se non ricordiamo male per la settima volta negato l'autopsia e c'è stata anche un'interrogazione parlamentare e Nordio il ministro Nordio ha risposto schierandosi con all'autorità giudiziaria così scrive Angela Stella
Ritenendo che l'autopsia non sia necessaria
Vedremo questo caso è un caso da seguire perché
Perché ci sono troppe cose che evidentemente non non quadrano
è questa la settimana anche nella corso della quale c'è stata la condanna da parte del tribunale della Vaticano del cardinale Becciu e di alcuni suoi
Cui imputati parole
Appunto rispetto a questa sentenza gli avvocati hanno già preannunciato
L'appello rivendicando l'innocenza del cardinale contro di lui accuse assurde
Vedremo se avremo il tempo di leggere un poco
Anche le questioni relative a questo processo a quali regole sono state eseguite nel corso di questo processo presso tenutosi appunto presso lo Stato della Città del Vaticano
Un processo che sicuramente non anche leggendo l'intervista di Paolo Pandolfini sul Riformista all'avvocato Caiazza che ha preso parte a questo processo un processo che certamente non può definirsi giusto processo per per tutta una serie di
Diciamo di regole che ovviamente essendo lo Stato della Città del Vaticano uno allo stato sostanzialmente
Monarchico
Cioè
Una una un un unico capo che è il papà e
Non
Non al quale sono riconosciuti anche in sede processuale poteri che sono impensabili altrove dice l'avvocato Caiazza come ad esempio modificare le regole processuali in corso di processo attraverso dei semplici riscritta che sono atti firmati dal Sommo Pontefice con cui si cambia la procedura nel corso di questo processo ce ne sono stati ben ben in quattro ma a somali e garanzie di difesa sono compresse sono estremamente compresse e per questo
Ovviamente poi è uno Stato straniero lo Stato della città del Vaticano e e quindi come dire
Non non si può pensare di intervenire
Da qui con riferimento alla al tema del del giusto processo però è interessante
Sapere anche quali sono le regole che poi portano ad a alle condanne ecco che vengono magari confuse con condanne pronunciate da un Tribunale che deve applicare le regole del sesso andiamo però a vedere andiamo a vedere
Andiamo a vedere la pagina principale che è quella appunto relativa alla provvedimento della della maggioranza che ha vietato la pubblicazione derive
Ordinanze
Cautelari
Primo articolo che andiamo a leggere a stare in un'intervista molto interessante perché a un confronto
Diretto dove come dire
Non se le mandano a dire
Tra Liana Milella che l'intervistatrice macchie
Evidentemente è giornalista di Repubblica Repubblica sia contraddistinta
Negli ultimi anni ma non solo per avere diciamo che i buoni rapporti con le culture e per
Utilizzare a piene mani gli atti
Delle indagini soprattutto quando queste indagini coinvolgono politici di della parte
Del centrodestra molto semplicemente
E le risposte della dell'onorevole Costa sono che viene individuato appunto come l'artefice della dell'emendamento che poi
Il il Governo ha fatto proprio e costa ha risposto per le rime a italiana Milella
Se Nordio manterrà le promesse fatte sulla giustizia noi saremo con lui
è questa l'apertura di Enrico Costa al Governo l'articolo è del ventuno dicembre a pagina sei l'intervista di Liana Milella costa che viene intitolata azione col Governo collaboriamo sulla giustizia la stretta era necessaria
è questa l'apertura di Enrico Costa al governo dopo il suo emendamento trappola così viene definito
Sul divieto di pubblicare le ordinanze di custodia che apre una fase di collaborazione politica trazione e la maggioranza sulla giustizia a partire dalla prescrizione
Liana Milella quindi in pone la prima domanda onorevole Costa lei parla sempre dei diritti degli imputati ma il diritto all'informazione le dice qualcosa quindi subirà aggressiva Liliana Milella
E costa risponde
Della costituzione lei legge solo l'articolo ventuno sulla libertà di stampa con riesce ad arrivare alla articolo ventisette
L'ICI troverà la presunzione d'innocenza fino alla sentenza definitiva proprio quella che vogliamo tutelare con il mio emendamento
E la Milella risponde che farà calare il buio su arresti e indagini negando il diritto dei cittadini ad essere informati
E cosa risponde ma l'ha letta la norma non faccia come la Federazione della stampa che parla di cose che non stanno nella legge
Con il mio emendamento si potrà dare la notizia e spiegare il contenuto dell'ordinanza sarà vietato solo pubblicare testualmente l'atto processuale
Se può di intercettazioni e di informazione ancora da verificare
La Federazione della stampa dice la Milella difende la piena libertà di stampa dove sta scritto che il riassunto di un interrogatorio di un ascolto sia meglio dell'integrale
Guardi risponde Costa che questo lo dice il codice di procedura penale e per le ordinanze di custodia era così fino al due mila diciassette
Quando un'improvvida modifica consentito la piena pubblicazione con centinaia di pagine di accuse che finiscono sui giornali
Gli avvocati sono pagati per contestarle i risponde sostanzialmente la Milella a costa più che porre la domanda dice ma gli avvocati sono pagati per contestarle e forse lei non lo sa ma questo è il diritto di cronaca
E allora in questo batti e ribatti che più che un'intervista appunto è un confronto
Costa dice ma gli avvocati parlano in tribunale band dopo lo sfruttamento quando la persona viene interrogata l'ordinanza è già sui giornali
Il resoconto dell'interrogatorio può esser pubblicato per legge solo per riassunto e invece voi quindi punta il dito costa
Volete guadagnare copie speculando sulla pelle delle persone che finiscono in carcere poi magari vengono assolte
Il suo dice la Milella è un giudizio irrispettoso
Nei confronti della stampa e ingiusto
Chiamata a fare la cronaca di scioperi incidenti ma anche di ciò che succede nei tribunali da ex berlusconiano e quindi Pardini subito l'etichettatura lei vuole far scomparire le notizie sui potenti questa non è una domanda ma è un'accusa che Liliana Milella
Nuove a Costa e che risponde ha ragione chi dice che la vera separazione delle carriere da attuarsi è quella tra magistrati e giornalisti
Che rafforzano le reciproche posizioni Aspesi della presunzione di innocenza
Davvero ipotizza che il processo si possa raccontare solo quando esce la sentenza qui stiamo entrando in uno Stato autoritario
Dice la Milella e e costa risponde ma che dice a giornalisti interessano solo le indagini per fare i titoloni su accusi arresti
Nei processi i riflettori si spengono le eventuali assoluzioni non sono ignorate del tutto finiscono in poche righe
Da avvocato ragiona con l'ottica di chi vorrebbe un processo segreto muove ancora un'altra accusa la Milella a Costa
Come dice l'ex Guardasigilli Orlando del Pd ciò danneggia gli imputati
Trovo commovente la sua sensibilità per gli imputati
Che sarebbero tutelati dal palcoscenico mediatico dalle accuse contro di loro per me lo Stato deve garantire che chi viene chiamato a rispondere di un reato se ne esce da innocente deve avere la stessa reputazione di quando è finito sotto processo
Afferma costa che viene quindi accusato ancora dalla Milella di puntare ad un processo in conclave e come Nordio con gli ascolti vuole tappare la bocca giornalisti
E cosa vi dice no dal mille novecentonovantadue ad oggi trenta mila persone sono state arrestate ingiustamente tutte hanno ricevuto un'ordinanza di custodia ride velata si sballata
Usa la stessa cifra di Crosetto Holley che o è lei che gliel'ha suggerita dice la Milella dove ha preso il dato dei trenta mila
Innocenti con cui far propaganda anti giudici
M ma questo
Evidentemente Repubblica non si occupa dei problemi
Degli errori giudiziari perché altrimenti come farla Milella
A contestare questo dato
Va be e costa risponde ma quali presunti innocenti sono innocenti e basta e sono anche molti di più quasi cento mila se teniamo conto degli arrestati e poi assolti a cui è stato negato il risarcimento
Sono persone in carne ed ossa anche se per voi giornalisti sono solo notizie quindi se le danno di santa ragione la Milella e costa accerto che sono notizie come l'emendamento che meditava da due mesi dica la verità
Tono inquisitorio vuole entrare nella maggioranza ispirare la poltrona all'immobilità Nordio
E cosa dice io voglio portare a casa i risultati e se posso darli
Dargli dei consigli lo faccio volentieri sono molto più vicino alle sue posizioni rispetto a quelli civil forcaioli di Pd e Cinquestelle il rapporto con la maggioranza sulla giustizia e collaborativo ma senza sconti
E poi si va alla parte politica azione ipotizza di appoggiare il governo sulla giustizia l'apertura c'è già stata se Nordio manterrà le promesse fatte noi saremo con lui quanto al resto
Ho la mia idea e l'esprimere negli organismi di partito
Quindi
Con questa intervista
Come dire la Milella sostiene appunto che e non pubblicare le ordinanze di custodia cautelare
Significa tappare la bocca ai giornalisti e alla libertà di stampa
Senonché e vediamo questo dibattito poi come si è sviluppato e per però per
Chiarire i termini reali della questione
Facciamo riferimento ad un articolo di Tiziana Maiolo sul dubbio che
Evidenzia quali sono le storture che nel corso degli anni si sono incancrenite rispetto alla pubblicazione di queste ordinanze di custodia cautelare
Che appunto vengono assunte nell'ambito della fase delle indagini
E che per quanto vagliate dai giudici delle indagini preliminari cioè per quanto il mese dei giudici delle indagini preliminari
Sono per lo più
Dei
Copia incolla delle richieste delle procure tant'è che su questo malcostume è stato costretto ad intervenire anche nuovamente il al Parlamento e Tiziana Maiolo a nostro avviso
Come dire racconta bene quella che è la catena di montaggio scusate questo termine tra
Investigatori procure Gip e e giornali e che ha portato appunto a quella patto tra
Procure ed alcuni giornali che è stato causa
Di
Di tante
Nefandezze rispetto alla tutela evidentemente di persone persone non fascicoli persone che prima indagate poi sono state assolte ma nel frattempo hanno avvilito hanno avuto la vita distrutta
E tutto questo Tiziana Maiolo scrive che fa riferimento non solo alla
Diciamo questione più propriamente politica quando le indagini coinvolgono il centrodestra allora sono i giornali di sinistra che si scatenano
Quando le indagini coinvolgono esponenti del centrosinistra loro sono i giornali di centrodestra che si scatena
Ma Tiziana Maiolo evidenzia come in realtà tutto questo poi
A una sua ragione precisa che sono i soldi
I fatturati e gli assegni
E vediamo come lo racconta
Tiziana Maiolo il ventuno dicembre su un dubbio
Il lamento di giornali PM che rimpiangono già il mercato delle carte quel che stupisce dopo la votazione della legge che vieta la pubblicazione delle ordinanze di arresto e l'iniziale dissenso del ministro Nordio
Ben altro comportamento aveva tenuto l'ex Guardasigilli Cartabia supporto che riguardava la presunzione di innocenza due mille dello stesso paniere
Indispensabili perché l'Italia si adegui finalmente alle normative europee sulle garanzie e diritti dei cittadini
Cioè sulla norma votata nel marzo due mila ventuno su cui la ministra del governo Draghi si era impegnata perché il nostro ordinamento sia indignarsi sia pure con ritardo
Alla direttiva europea del due mila sedici che vieta la magistratura e la stampa di presentare gli indagati gli imputati come colpevoli
Ebbene fa Tiziano Maiolo a ricordare
Questa no
Ma anche quella
Diciamo tacciata dai soliti giornali come un bavaglio messo alla stampa
Che era quella che sono quelle norme approvate appunto sotto il governo Draghi attrae con la ministra Cartabia che non hanno fatto altro che
Introdurre nell'ordinamento interno ciò che era imposto anche da direttive europee risalenti al due mila sedici cioè quello di non presentare gli indagati come colpevoli ecco uno strumento
Lo strumento principe per presentare gli gli indagati come colpevoli
è quello evidentemente della pubblicazione degli atti di accusa
Travasati poi nelle ordinanze applicative delle misure cautelari e
Senza che sia dato conto evidentemente non solo delle ragioni della difesa ma della circostanza che si tratta di accuse che debbono essere tutte vagliate nel
Processo e e la legge approvata oggi con l'emendamento Costa che vieta la pubblicazione di queste ordinanze evidentemente non è
Auto come scrive Tiziana Maiolo che appunto una
Una una mila
Che sta nello stesso paniere di quello relativo alla presunzione di innocenza
Prosegue Tiziana Maiolo basta con le do ogni con le colonie mediatiche e le conferenze stampa show dei procuratori aveva sancito quel giorno al parlamento anche in quell'occasione come quella di questi giorni su sollecitazione di quel diavolo Accio del deputato Enrico Costa in quella circostanza affiancato dal collega
Di più Europa Riccardo Magi di cui ancora non si capisce perché il partito di Berlusconi parla di Costa lo abbia lasciato andare nelle fila di azione
Dal punto di vista del pallottoliere della politica davo la Montecitorio la fine a un vantaggio per la maggioranza dal momento che aggiungendo anche voti dei parlamentari d'Italia viva con il voto di lunedì l'area di governo ha portato a casa centosessanta
Voti favorevoli su settanta contrari
Ha una norma che secondo Tiziana Maiolo e di grande civiltà
Quella cioè che vieterà dopo l'approvazione anche al Senato la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare cioè di quei documenti che nel corso del tempo
E non è stato sempre così si sono sempre più arricchiti di intercettazioni spesso non pertinenti e anche di poter Colizzi chiacchiericci
Veri pamphlet che spesso parevano cuciti apposta addosso al malcapitato indagato di turno per esporlo alla gogna più ancora che per costruirgli un'imputazione che reggesse al processo
Poi arriva a completare l'opera la conferenza stampa del procuratore che aveva promosso il blitz QD la maggior parte dei casi qualche jeep si era adeguato fino a fermare fino a firmare il provvedimento di custodia cautelare spesso in carcere
E l'ordinanza di copiava in gran parte lunghi passi della richiesta della Procura messi tra virgolette senza pudore
Visto che diverse sentenze della Cassazione avallavano l'opera di plagio anche se in contraddizione con altrettanto opinioni avverse di altre sezioni ma il paradosso è che tutto ciò
Con un ricco florilegio di testimonianze o pacchi di imprecise con i sentito dire uniti ai mi pare che mi hanno riferito che veniva travasato direttamente sui giornali nelle tv e poi sui social lo consentivano leggi pure loro ambigue volute dal ministro Orlando del Partito Democratico e buona fede dei Cinque Stelle
E le truppe dei cronisti fedeli pronte Adi interpretare la formula atti depositati a disposizione delle parti come atti pubblici cioè a disposizione
Della peggiore Bologna mediatica il tutto nel nome del famoso motto calunniate calunniate qualcosa resterà
C'è stato in questi anni un vero mercato di queste carte più succulente in quanto consentivano di frugare nella vita di persone la cui reputazione di Sutera tanto più appetitosa quanto più era pubblico il personaggio coinvolto non stupisce allora il fatto che è un ex magistrato come Cafiero De Raho oggi deputato di cinque stelle dia voce a quella che è l'ossessione di certi ambienti dicendo perché non si vuole rendere pubblico che si sono persone corrotte appartenenti alla pur borghesia mafiosa
Povera costituzione e povera articolo ventisette sulla presunzione di innocenza
Se anche chi ha indossato la toga pare dimenticare che stiamo parlando del divieto di rendere pubbliche ordinanze che riguardano indagati
Indagati non corrotti appartenenti alla borghesia mafiosa
Punto esclamativo di Tiziana Maiolo perché poi è tutto qua ci sia consentita questa chiosa diciamo la stortura di quella che viene pure definita dai pm come appunto la loro cultura della giurisdizione
E è però è questa la loro cultura della giurisdizione
E il loro indagati sono già condannati
E ed è per questo che per esempio per il dottor Davigo la il suicidio di un indagato non può essere considerato una responsabilità
DT
Di chi
Appunto promuove e coordina le indagini perché come ha risposto la freddezza il dottor Davigo non si può far ricadere la responsabilità dei crimini cinque gli indagati ma su chi li commette
Peccato che nella fase di indagini nella fase delle indagini non c'è alcun accertamento su definitivo sul fatto che una persona abbia commesso un crimine
E questa la cultura o meglio la sottocultura che poi a dominato grazie alla rapporto tra procure che il giorno informazioni giudiziaria
Nella nostro nel nostro Paese
Condizionando poi l'opinione pubblica che evidentemente
Per la quale
Evidentemente la semplice notizia
Per cui una persona e sottoposto ad indagini equivale ad una notizia di condanna e come scrive poi come rispondeva costa Milella successivamente che poi quella persona venga assolta
Non interessa più a nessuno perché poi è il mercato delle carte nelle fase delle indagini
Che quello che rende quattrini per editori dei giornali su cui poggiano le loro fortune i
Redattori che si occupano di giudiziaria
E su questo interviene anche Luca Palamara sul giornale quell'inconfessabile patto tra procure e media e e dice evidentemente dal punto di vista di chi
Questi patti li ha conosciuti li ha vissuti
E li ha fatti anche
Interviene oggi evidentemente la prospettiva di versa
Sullo giornale appunto Luca Palamara pagina sette ventuno dicembre l'approvazione dell'emendamento Costa
Può segnare l'inizio di un nuovo percorso
Nella vita democratica del Paese ed in particolare dei rapporti tra giustizia e informazione come noto tale emendamento modificato l'articolo centoquattordici del codice di procedura penale virando la pubblicazione dell'ordinanza di custodia cautelare
Finché non siano concluse le indagini ovviamente le opposizioni politiche di giornali di riferimento sono di contrario avviso tant'è vero che il quotidiano Repubblica Fadiga mente parlato di funerale della libertà di stampa
In realtà dietro queste allegorie si cela l'ennesimo tentativo di salvare ciò che per lungo tempo ha inquinato i pozzi della democrazia in Italia nei rapporti tra parte del mondo degli inquirenti è parte del mondo dell'informazione
Un inconfessabile patto finalizzato a veicolare all'esterno solo determinate specifiche notizie
Di per sé sufficienti per eliminare dalla vita pubblica o sociale il malcapitato di turno nella vicenda penale senza necessità di attendere l'esito del giudizio finale e
Interrompiamo un attimo la lettura articolo forse sarà anche questo il motivo per cui sempre più spesso abbiamo visto appunto le ordinanze condite anche le richieste dei pm condite non di riferimenti giuridici
O di riferimenti processuali ma dei riferimenti etici e morali
Perché poi il PM che scrive quella richiesta sa perfettamente che il Gip andrà a riprenderla e sa perfettamente che le sue parole per finiranno sulle pagine di un giornale le sue parole scritte nella richiesta di ordinanza ed iscritte poi nell'ordinanza del Gip finiranno sui giornali e a quel punto la vita pubblica di quella persona sarà definitivamente
Definitivamente distrutta
Prima del processo ben prima di un accertamento processuale ed è questo quello che non quello che non va
E e che appunto viene raccontato ancora da anche da Luca Palamara sulla sul giornale
Ma quali sono gli argomenti appunto contrari
Gli argomenti contrari a questa
A questa a questo provvedimento allora
Innanzitutto Roberto Scarpinato anche lui come Cafiero vera ex magistrato e oggi deputati anzi senatore del Movimento cinque Stelle che viene intervistato dal fatto quotidiano e che dice allora se la questione è tutelare la privacy tanto vale rendere segreti dibattimenti
E
Facendo
Evidentemente
L'economia del fatto che mentre nel dibattimento la Bouchet è una voce che quella che viene fuori dall'aula
Che si muove in contraddittorio
L'accusa e difesa con i testimoni che sono sottoposti alla classe Sami National che quindi non vengono solo verbalizzanti nelle caserme o nelle procure
E che quindi non è un problema
Di traversine il dibattimento è un problema di dispetto ancora una volta della presunzione di innocenza di cui si parla così
Tanto per nell'articolo ventisette
Della nostra costituzione
Per poi arrivare sempre sul fatto quotidiano alla ovviamente ognuno schiera come dire il suo esercito allora il giornale di Travaglio con Antonella Mascali
Sente
Giovanni Ciccio Zaccaro
Che è illa segretario di Area la corrente progressista dei magistrati cioè quella ricorda Antonella Mascali accusata di ingerenze politiche dal ministro Crosetto
E cosa dice
Giovanni Zaccaro che il divieto danneggerà agli stessi indagati il divieto di pubblicazione di un'ordinanza di custodia cautelare non solo non serve a nulla ma anche dannoso mi spiego non serve affatto come si vuol far credere
A tutelare la riservatezza dei cittadini arrestati perché comunque ci mancherebbe altro non è vietato diffondere la semplice notizia dell'arresto
Quindi una sorta di sunto dell'ordinanza senza però poter indicare alcuni virgolettati del provvedimento essendo il divieto
Anche per estratto le conseguenze sono molte Ipc vi è una marcata informazione trasparente a cui i cittadini hanno diritto e vi è rischio concreto persino che venga danneggiato il cittadino arrestato perché non si contestualizza il fatto e la sua effettiva gravità ci spieghi
Dice Antonella Mascali vedete come sono diverse le interviste per esempio tra la via Marinella che puntava il dito contro Costa e qui invece quando l'intervista la si fa scivolare
Per far dire all'intervistato o ciò che gli si vuol far dire allora ci spieghi dice la Mascali e se si potrà dar conto solo del reato contestato l'arrestato si comprenderà ben poco o nulla
Per esempio è concussione anche sul pubblico ufficiale pretende di non pagare un cappuccino al bar fatto deprecabile ma non grave quanto pretende l'eclissi
Ristrutturo e un appartamento per un sindaco e peculato andare a fare la spesa con la macchina di servizio un fatto che non è grave in quanto trasformare la propria
Nella propria abitazione un immobile pubblico ecco perché ho parlato di poca volontà comprensione dice Zaccaro
Di un fatto come conseguenza di questo divieto
E lei si è riferito anche i cittadini a loro diritto ad essere informati da noi giornalisti certamente questo divieto è grave anche perché viola il diritto dei cittadini ad essere informati in modo oggettivo
Il nodo oggettivo secondo dottor Zaccaro la parola dell'accusa
Un dato oggettivo si impedisce loro di formarsi un'opinione leggendo il provvedimento giudiziario invece avranno a disposizione solo verità di parte dichiarato
Toni soggettive degli inquirenti
E quindi rimaniamo perplessi perché le dichiarazioni soggettive degli inquirenti sono quelle che sono portate nella provvedimento applicativo della misura cautelare e degli avvocati difensori che invece ovviamente nulla
Nulla non come dire sono i grandi assenti nella fase dell'applicazione della misura cautelare
E però appunto Zaccaro la vede così se il processo è mediatico di prevalere la serietà dei magistrati e giornalisti ora
Che questa norma serba a non danno cioè che questa norma danneggerà agli stessi indagati per questi motivi ci sia consentito di esprimere un po'di
Per riuscita
E Repubblica anche diciamo da voce a a
A a ai suoi riferimenti culturali e quindi parla Cantone non
Con la legge bavaglio addio trasparenza inutile la norma sulle ordinanze vietate si tratta di una arretramento culturale
è bene ricordare dice il Cantone che il diritto ad essere informati sui casi giudiziari è tutelato dalla Costituzione anche la presunzione di innocenza ovviamente Repubblica
Inutile leggeri i titoli che hanno caratterizzato questa settimana Repubblica è il venti dicembre stampa ritorna il bavaglio
Il centrodestra vara la legge bavaglio
L'articolo di Liana Milella ma al pensiero di Liana Milella l'abbiamo potuto apprezzare dalla lettura della
Intervista con elettrico poco prima Enrico Costa
Il giornale ovviamente essendo un provvedimento del Governo
La vede diversamente così la gogna ha massacrato tanti imputati innocenti e scrivono il ventuno dicembre Luca Fazzo Stefano Zurlo
Gridano contro il bavaglio mai sugli indagati massacrati la norma che vieta la diffusione di atti giudiziari è viva al culmine della degenerazione di inchieste assenso a senso unico
Scrive
Su scrivono sul giornale e Luca Fazio Stefano Zurlo che poi ricordano tutta una serie di non persone
Appunto che sono state oggetto di questa gogna mediatica
Attivata utilizzando appunto lo strumento per la pubblicazione
Delle
O i passaggi delle ordinanze
Applicative di misure cautelari quindi la ex ministra fedeli cardini di l'ex assessore Giovanni Terzi
Il governatore veneto Luca Zaia l'ex braccio destro di Salvini
Luca morissi
Questo l'elenco dei dei che fa il giornale di alcuni indagati poi assolti che però sono stati a causa della gogna mediatica sono stati costretti a
Come dire o a fare dei passi indietro in politica e quindi delle loro attività oppure sono stati anche semplicemente dentro Rizzati
La stampa stesso editore di Repubblica assente Cafiero De Raho la trasparenza tutela anche gli indagati
L'ex magistrato ora deputato cinquestelle gli eccessi esistono ma i cittadini hanno diritto di essere informati Cafiero De Raho viene sentito anche dalla quotidiano nazionale quindi lo stesso giorno
Rilascia due interviste il giorno è aggiornata è quella del ventuno dicembre
Cafiero De Raho è presente sulla stampa a pagina undici con l'intervista di vincolo Carratelli e poi del quotidiano nazionale con l'intervista di Cosimo
Rossi si rischia di sottrarre i potenti al controllo dell'opinione pubblica
Così Cafiero de eravamo e però il fatto quotidiano sente anche per esempio Giandomenico Caiazza già presidente
Dell'unione delle camere penali che parla di un compromesso accettabile perché i cronisti potranno scrive
Mi rendo conto che questa norma presenti criticità ogni divieto in democrazia va preso con molta cautela ma nella situazione attuale trovo lemon ma mi l'emendamento Costa un compromesso accettabile
è d'accordo con la legge bavaglio non si sa quante legge bavaglio sono state adottate in questo Paese percorrendo tutte definite legge bavaglio ogni volta per non cambia niente però tante leggi bavaglio va bene non si può parlare di bavaglio senza affrontare il problema complessivo
Un'ordinanza colpisce una persona senza che possa difendersi non possiamo far partire l'allarme del bavaglio alla stampa senza un minimo di riflessione critica e autocritica
Dice Caiazza rispondendo alle domande di Marco Grasso questa mattina il ventidue dicembre sul fatto quotidiano
In questo modo Marco Grasso dice si fa a pezzi il principio costituzionale della libertà di stampa
Caiazza risponde in realtà non si preclude al cronista di riferire il contenuto di un'ordinanza viene solo vietata la pubblicazione di stralci che testuali degli atti e ma così non si saprà perché un politico viene arrestato
Caiazza risponde si saprà che il Sindaco è accusato di essere stato corrotto dall'imprenditore ma non si potranno trascrivere le intercettazioni non prima della fine delle indagini
Magari l'intercettazione arriveranno dopo la rielezione del sindaco capisco il problema apriamo una discussione seria ma va trovato un modo per riequilibrare le varie esigenze senza ignorare la presunzioni di innocenza
Queste esigenze così forte
Domanda Grasso queste esigenze così forte da comprimere del tutto il diritto di cronaca e dell'opinione pubblica ad essere informata
Ma questa
L'esigenza verrebbe da rispondere a Marco Grasso scritta nella Costituzione all'articolo ventisette
E non è vero che c'è una compressione totale del diritto di cronaca
Non si possono riportare
I i passaggi delle ordinanze tra virgolette
Va be
Caiazza risponde si deve tener conto entrambe le esigenze ma con un istante le toilette la forza di questi atti è enorme e in fase preliminare manca la voce difensiva
E grasso anche qui
Evidentemente quando le parti come dire non la pensano allo stesso modo le interviste sono più dure più ficcanti ed anche più come dire più più interessanti tutto sommato piuttosto che le interviste scendi letto cui siamo abituati e Marco Grasso risponde ma non è vero che manca la voce difensiva un indagato il suo difensore possono dare la loro versione
Che Caiazza risponde e ci mancherebbe altro io parlo di atti ci vuole tempo per un difensore per capire quali sono gli elementi raccolti dall'accusa che potrebbero poi essere ribaltati e parliamoci chiaro i tempi dei procedimenti in Italia
E quindi dell'esposizione mediatica non sono accettabili
Le ribalto la domanda è accettabile allora dice Grasso che si conoscono i motivi dell'arresto di un politico due anni dopo l'arresto ma lei può scrivere risponde Caiazza non letteralmente ma lei può scrivere
è come se le dicessi che tra scriverò le sue risposte ma non in modo letterale sarebbe contento no
Ma lei non può fare questa equiparazione un provvedimento cautelare scolpisce la responsabilità penale di una persona che non ha avuto modo di difendersi se si mette in circolo in circolazione quel materiale si crea un disse equilibrio
Mi scusi se sta in quel punto ancora Marco Grasso ma non vedo un enorme compressione del diritto ad informare ed essere informati il problema che pone costa è serio Paul come tutte le soluzioni draconiane
Anzi per meglio dire come tutti i divieti può creare
Delle criticità
Il e e quindi c'è questo scambio
Come dire di riflessioni di opinioni in realtà tra giornalista e l'intervistato è
Opinione personale pensiamo che questo appunto aiuti il dibattito quando appunto c'è questo tipo di di confronto e il foglio anche prendere
La come dire assume la sua posizione l'abbiamo visto il garantismo che non piace a Repubblica
Vietare le pubblicazioni delle ordinanze d'arresto è un gesto di civiltà oggi si celebra il funerale della libertà ce l'ha raccontato in questi giorni Repubblica che è insorta contro la legge bavaglio c'è una norma che vieta la pubblicazione delle ordinanze
Di arresto
Che cosa è scritto in queste ordinanze ce lo dice proprio Repubblica
C'è tutta la storia di arresti interrogatori intercettazioni perquisizioni che vengono resi noti prima della consistenza degli indizi venga vagliata in un processo in cui sia sul punto di vista delle procure
Ora che questi testi non potranno che essere pubblicati le procure diventano un utile ma le procure debbono esprimersi nel procedimento come ha spesso ricordato Mattarella
Anche i discorsi pronunciati come presidente del CSM alla stampa mancheranno elementi di informazione ma si potrà abbassi vorrà freno al micidiale meccanismo mediatico giudiziario che spesso sembra improntato ad una logica trasporti mostrò in prima pagina
Ci sono stati tanti troppi casi in cui indagati ed arrestati sono stati poi assolti in tribunale
Ma hanno visto distrutta la loro carriera nella loro vita dalla diffusione delle motivazioni poi rivelatisi insufficienti delle accuse
I processi si dovrebbero fare solo in tribunale non sulla piazza pubblica la libertà di informazione va tutelata e sarebbe interesse dei mezzi di informazione seri tutelarla pure dagli abusi che anche buona fede vengono commessi a danno degli indagati a causa della ricerca della sensazionalismo scrive
Il foglio una riflessione seria
Sui rapporti tra libertà di stampa e diritti e garanzie degli indagati sarebbe il modo più sensato di affrontare la questione senza agitare gli spettri della funerale della libertà
E una riflessione
Diciamo seria e anche quella che questa mattina fa Alessandro Barbano
Sulla sul dubbio
Perché magari qualcuno si potrebbe aspettare D'Alessandro Barbano una valutazione incondizionatamente positiva
Della provvedimento appunto approvato con l'emendamento Costa in realtà
Barbano come
Sua abitudine fare riflessioni più complesse più più serio ci sentiamo di dire
Anche se poi i
Il il il il dato da combattere cioè quella
Sistema che il nome dei soldi oltre che della propaganda politica utilizza gli atti delle indagini gli atti d'accusa
Per
Per
Appunto per fare soldi per vendere copie per vendere pubblicità è arrivato a livelli di degenerazione
Per i i quali
Era necessario parenti scrive cercare di intervenire magari lo strumento
Della divieto sic e simpliciter eccessivo però
Viva dio aiuta a a compiere appunto qualche riflessione più seria allora
Alessandro Barbano un'ordinanza di custodia cautelare è uno dei provvedimenti più gravi di un giudice può adottare per questo non può essere sottratto al controllo democratico e dice caro costa
Il vero coraggio è il guarire il processo e non nasconderlo alla alla stampa
E passaggi di questo di questa riflessione di Alessandro Barbano
Un'ordinanza di custodia appunto è uno dei provvedimenti più gravi perché comprime la libertà di stampa dalla libertà senza che sia intervenuto un giudicato di condanna
Sottrarre le motivazioni di una simile scelta al controllo dell'opinione pubblica per tutto l'arco temporale delle indagini preliminari vuol dire sterilizzare l'azione penale nella sua procedura
Ma quante volte dietro la legalità formale di un provvedimento cautelare si cela un abuso autoritativo dello Stato
Pensare che quest'ultimo si è sindacabile solo dentro la dialettica tra cui
Difesa significa decretare il divorzio del processo dalla realtà della vita
Non mi nascondo che nella prassi degli ultimi decenni il controllo popolare sul processo è stato declinato dalla stampa nell'Agogna
Amplificando unicamente le ipotesi di accusa ecco interrompo un attimo la lettura di questo articolo per
Far solo una riflessione che che rende chiaro il tutto
Abbiamo
Assistito da lettori e da telespettatori alla spettacolarizzazione di un processo che è stata addirittura denominato mafia capitale
Questa denominazione derivava esclusivamente dagli atti di indagine
Il processo accertato che non c'era nessuna mafia
Ma nessuno potrà più togliere dalla testa dei lettori e dei telespettatori che quel processo trattava della mafia a Roma perché per anni questo è stato scritto e letto raccontato e ascoltato
E riprendo la lettura dell'articolo non mi nascondo che nella prassi degli ultimi decenni
A il controllo
Popolare sul processo è stato declinato dalla stampa nell'Agogna amplificando l'Inter unicamente le ipotesi di accusa quando non ho non elementi privi di rilevanza penale
Ma capaci di produrre un danno di reputazione agli indagati e terzi indirettamente coinvolti nelle indagini tuttavia questa distorsione non si risolve censurando il diritto dovere del giornalismo di informare
Ma piuttosto vincolando i magistrati ad inserire nella richiesta nell'ordinanza cautelare solo elementi di prova pertinenti con l'imputazione
Ormai da tempo la contestualizzazione del fatto è diventata un alibi per istruire un processo mediatico
Centrato sulle coordinate del moralismo in cui si accerta non la colpevolezza ma piuttosto l'ingiustizia affidando l'esecuzione della pena ai
Giornalisti
Perciò prosegue ancora l'articolo la gogna non è solo una perversione della comunicazione
Ma è prima di tutto l'Effetto di uno slittamento dell'azione penale in una logica di risultato rispetto a tre obiettivi che la magistratura negli ultimi decenni ha fatto propri il contrasto l'emergenza criminale la bonifica della vita pubblica e il connesso controllo di immoralità sulla classe dirigente l'espansione dei diritti individuali attraverso una giurisprudenza creativa che surroga i ritardi della politica
Per frenare l'Agogna bisogna anzitutto riportare il processo scrive Barbato alla sua funzione di accertamento di condotte fatti costituenti reato
Anzitutto attraverso una riforma dei codici che pure sembrava il primo degli impegni assunti dal Guardasigilli Nordio nel suo primo discorso discorso in Parlamento
L'articolo duecentonovantadue del Codice di procedura penale prescrive che l'ordinanza cautelare contiene la descrizione sommaria del fatto con l'indicazione delle norme di legge che si assumono violate l'esposizione l'autonomia e l'autonoma valutazione delle esigenze cautelari degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta con l'indicazione degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali e si assumono rilevanza
Questa norma dovrebbe vincolare il giudice
All'onere di dare rilievo ai soli elementi in diretto contatto
Con l'imputazione ai fini del giudizio di gravità indiziaria però sappiamo che nella prassi accade il contrario piuttosto che legare le mani ai giornalisti
Sarebbe necessario tipizzare i criteri di pertinenza di continenza capaci di prescrivere la diretta connessione di qualsiasi elemento probatorio all'imputazione del fatto costituente reato ed è qui la proposta di Barbano
Sanzionando con un illecito disciplinare ad hoc il magistrato che non rispetti a questa norma quindi che non rispetti questa norma quindi Barbaro propone una soluzione diversa
Una soluzione che riporti a monte l'attività diciamo degli inquirenti nell'alveo proprio che le stecche che spetta loro senza a come dire
Farà siti e poi in questi atti giudiziari ci siano come dire
Ci siano belle che questi atti giudiziari vogliono andare a svolge una funzione che non gli appartiene
Il problema è questo ma se possiamo
Chiudere con questa riflessione anche perché il tempo è terminato il problema è questo ma il problema enorme di riportare il processo penale nell'alveo che gli è proprio in un sistema liberale
E
Come dire forse la risposta di Barbarano
Mediante l'introduzione di una sanzione con un illecito disciplinare ad hoc per il magistrato che non rispetti questa norma è una risposta un po'debole anche perché poi sappiamo
Cioè che queste funzioni disciplinari dovrebbero essere adottate all'interno del Consiglio superiore della magistratura che e però è direttamente collegato a quelle correnti che
Formano poi la cinghia di trasmissione del clientelismo appunto verso i le cariche elettive alla CSM e insomma forse la sanzione disciplinare di Barbano non è non può essere sufficiente per riportare il processo penale alla funzione che gli è propria terminiamo qui
Saluto agli ascoltatori deve
Di radio radicale
E un a risentirci presto alla prossima settimana