Derrick

Cifra tonda a Derrick con la puntata seicento questa ma non c'è molto da festeggiare stando alle notizie che arrivano da Dubai dove si svolge la conferenza annuale su clima dei quasi duecento Paesi che partecipano convenzione quadro ONU per coordinarne le politiche
Lo scenario di partenza già non è positivo visto che i dati provvisori di carbon progetti vedono per il due mila ventitré un nuovo aumento delle emissioni serra globali a quasi trentasette miliardi di tonnellate oltre un per cento in più dell'anno prima
Che non è certo il trend è necessario per contenere a un grado e mezzo il riscaldamento rispetto all'era pre-industriale come i Paesi della convenzione si sono impegnati a fare nelle precedenti assise le missioni che arrivano soprattutto dalla combustione di idrocarburi fossili cioè carbone gas naturale e derivati del petrolio ma anche ragguardevole mente dalle emissioni di metano da agricoltura ed attività minerarie ed energetiche
Quest'ultimo punto in forma di impegno di spendere meno mettano da parte delle aziende di petrolio e gas rischia di essere l'unico risultato rilevante di questa Coppa se non si riuscirà a trovare un accordo per la riduzione dell'uso delle energie fossili
Riduzione che non sembra considerata nel dimensionare gli investimenti nel settore inclusi quelli dell'italiana ENI in violazione di impegni presi dal nostro Paese alla Cop ventisei di Glasgow
Investimenti ridondanti rispetto non scenario di contenimento di queste fonti come evidentemente teme la stessa OPEC
Che già in difficoltà per i prezzi del petrolio in calo per il non rispetto delle quote produttive di alcuni suoi membri si è rivolta alla Cop ventotto con una diffida all'introduzione di impegni di abbandono delle energie fossili
Il senso comune suggerisce che la mancata emancipazione dei combustibili fossili sia motivata dalla loro economicità rispetto ad altre energie
Ma si sbaglia perché ignora i sussidi che vengono dati a queste fonti con spesa pubblica oltre il sette per cento del PIL mondiale come calcola il Fondo monetario internazionale mentre per l'Italia Ministero dell'ambiente della sicurezza energetica stima gli aiuti pubblici alle fossili inoltre venti miliardi di euro all'anno quasi tutti in forma di facilitazioni fiscali
Una cifra ben maggiore di tutti i sussidi favorevole l'ambiente nel nostro Paese
Dati che per quanto ripetuti da studiosi e analisti recentemente per esempio sulla voce punto info da Alessia Fiorini ed Eleonora trentini sembrano ignorati anche dei politici che abbracciano la retorica di una presunta onerosità della transizione ecologica
E invece cosa c'è di più esoso inefficiente che dare più sussidi pubblici alle fonti fossili che a quelle pulite
Sì alla Cop ventotto si faranno passi avanti dipenderà come ogni anno dalla capacità dei quasi duecento di trovare un accordo unanime
In un articolo su formiche Corrado Clini auspica l'introduzione di decisioni a maggioranza nelle cotto terrebbe la convenzione se diventasse così impegnativa per i Paesi più scettici secondo un'intervista sul Sole ventiquattro Ore a Luca Bergamaschi condirettore del think-tank ecco con cui io stesso collaboro non c'è alternativa al puro faticoso multilateralismo
Testi ricchi di Derrick sono sul blog Derrick Energia un saluto da Michele Governatori