Italo Calvino e i classici

Il
No
Allora
Buongiorno a tutti
Benvenuti nell'Auditorium del Dipartimento di Lingue
Ringrazio subito
Il centro Pannunzio che ha voluto organizzare insieme al nostro dipartimento questo convegno tra poco ci sarà Tomellini rappresentanza del Centro Pannunzio ringrazio il direttore del Dipartimento di Lingue il collega Matteo Milani che ci darà subito il suo saluto ringrazio
Di convegnistica hanno affrontato un viaggio incerto ieri ecco forse un po'di pathos fino all'ultimo ma sono riusciti tutti ad arrivare qui da Napoli da Londra da padre da Padova da turista
Sono tutti qui
E ringrazio tutti voi ringrazio i colleghi delle degli sei di Torino e non solo i Paesi anche il liceo Carlo Botta di Ivrea è voi tutti che siete qui venuti
Autobahn convegno e lascio subito la parola al direttore del mio dipartimento il poi so Matteo Milani
Ringrazio molto lo
Porto i saluti del Dipartimento di Lingue e letterature straniere culture moderne che con grande piacere insomma coglie sostiene questa convegno che sta per iniziativa i miei ringraziamenti realtà vanno sor Luca Badini Confalonieri che ancora una volta insomma organizzato un incontro di notevole prestigio e valore con colleghe e colleghi che intervengono come avete sentito da diverso il ruolino Capitani nazionali e internazionali
Per il nostro dipartimento è sempre un grande piacere accogliere queste iniziative sul portale per quanto possibile nello specifico però c'è un altro attore
Ancor più importante che il Centro Pannunzio che davvero ha sostenuto con una forza le iniziative quindi al Centro Pannunzio va Pannunzio vanno i miei sentiti ringraziamenti e poi dicendo una parola in più per voi studentesse e studenti anche delle delle scuole superiori che siete qui in questa alludendo universitarie non so se sia alla prima occasione forse avete già appartata partecipato ad altre iniziative
Però è bello veramente per noi confrontarci con le nuove generazioni forzature alcuni di voi continueranno
Gli studi in ambito umanistico eventualmente il dipartimento di Lingue ma non è tanto quello è proprio importante creare questo collegamento tra istruzione superiore quale universitaria
Tanto più attraverso un autore come Calvino che devo dire riesce sempre ad attrarre interessa della passione
Veramente forma di molte generazioni
Credo non ci sia forse strumento migliore se non interessa la passione per creare questa comunicazione relazione anche intergenerazionale
In questa occasione devo anche sempre quasi sempre scusarmi perché sono molto maleducato del salute scappo qui ancor più perché davvero letteralmente devo correre un altro
Convegno c'è una oggi un'altra iniziativa ragionato in memoria di un collega prematuramente scomparso quindi apre i lavori anche con una partecipazione diretta quindi vogliate perdonarmi ma proprio non riesco a trattenermi di più
Rinnovo però i ringraziamenti alle relatrice relatori che interverranno ad un certa organizzatore dell'iniziativa e gli auguro veramente una bella giornata di lavoro nel nome di cardine dei classici grazie
Prego il dottore Morelli del Centro Pannunzio decida un saluto a nome di questa prestigiosa istituzione
Grazie troppo gentile io purtroppo sono in rappresentanza del nostro direttore che il professor Pierfranco quali tieni
Che ha avuto qualche giorno fa un incidente banale uno scivolone che gli ha procurato comunque la frattura di una spalla per cui a una mobilità molto ridotta
Sarebbe stato comunque molto felice di vedere tanti giovani così perché noi abbiamo proprio a questa difficoltà come associazione a tenere i giovani ai quali sarà mandare ciò che è stata la cultura noi
Patrizia
Il convegno è chiaramente di grandissima importanza l'ho visto i relatori io ho visto gli argomenti
Penso che ne farete tesoro però lasciatemi ricordare anche una cura delle colonne del Centro Pannunzio un preside che ci garantiva la presenza degli studenti all'epoca
Purtroppo avrebbe compiuto novant'anni fra una decina di giorni
Ma nel mille nel due mila diciotto è mancato lui era stato un grande cultore del della letteratura del Novecento autore di un libro nostro Novecento purtroppo è mancato
Grazie di nuovo a tutti ringrazio solo per le per l'invito e per le parole sono state dette la poi non sottrarre i più tempo venatoria ed educatrici grazie
Aggiungo solo una piccolissima cosa che questa il polso quali vieni direttore del Centro Pannunzio
Avuto il modo e il tempo di cercare negli archivi del Centro Pannunzio una lette e ha trovato una lettera del mille novecentosettantaquattro dire Mario Soldati
Che lavorava al Centro Pannunzio a Italo Calvino
Che una lettera inedita fino adesso e ha detto posso Paglieri che insomma la offensiva in qualche modo a questo convegno
Non posso adesso leggervela ma è una lettera interessanti in cui soldati e diceva Calvino abbiamo idee politiche diverse ma
Se potessi io vorrei che Tucci facesse una conferenza sua Matteotti in ricordo di Giacomo Matteotti sia Torino sia in Liguria
è una lettera del maggio-giugno del settantaquattro
Io non so se può in quell'estate
Bisognerebbe cercare ancora anche avvertiti anche nel Centro Pannunzio
Se poi questa conferenza è stato organizzato uno ma insomma è una un segno e tra il Centro Pannunzio Italo Calvino nel segno della attenzione anche
Politiche all'impegno civile
Ecco questo per
E per per raggiungere solo una cosa relativamente al Centro Pannunzio ecco io direi dai su Dini possiamo iniziare i lavori e lascio quindi la parola alla collega Chiara De Caprio dell'Università di Napoli che ci parlerà di
Del sud il titolo del suo intervento della fiaba come classico Calvino narratore ed edito
Ok allora mi servo questo sforzo
Meglio il
Allora grazie mille per l'invito sono molto lieta di essere attori non parlare
Italo Calvino nelle Fiandre
Devo dire che avendo davanti tanti visto tante studentesse tanti studenti
Proverò anche un po'allontanarmi dal
Testo che ho scritto
Dialogare un po'più abbraccio e base diciamo proprio alla
Impressione al piacere di vedere delle studentesse e degli studenti e il loro le loro dolce i loro docenti
Alle ore inizio però appunto come ma
Osservazione su che cosa significa per Calvino leggere studiare
Riscrivere le fiabe e usare la forma della fiaba dei suoi testi
Ed è un'osservazione di Mario lavagetto che dice esiste una sorta di predisposizione
Di non intenzionali sinergia stilistica tra l'universo della fiaba e il mondo di Calvino aveva sino allora scoperto
E nel mio intervento ciò che vorrei provare a mostrarvi e proprio il rapporto tra il mondo della fiaba e lo stile delle fiabe e la forma della fiaba e Calvino
E nel farlo proverò a mostrarmi
Tre e impieghi della fiaba del fiabesco nella nell'opera di Calvino
E soprattutto vorrei provare con voi a ragionare su che cosa significano questi termini
Apparentemente simili fiaba fiabesco fantastico meraviglioso soprannaturale che sono tutti elementi che ritroviamo in Calvino
Allora in generale potremmo dire esistente
Una forma fiaba cioè una forma una funzione che viene rifissata continuamente da Calvino cioè setting personaggi temi morfologie del genere della fiaba
Che vengono recuperati naturalmente in modo creativo e programmaticamente
Intelligente e accetta e un secondo uso del fiabesco che possiamo definire proprio il meraviglioso un'attitudine a volte anche ironica ma affettuosa perso tutto ciò che appare prodigioso capace di suscitare stupore oh meraviglia in chi serva a qualcosa
E l'ultima possibilità
è invece un po'diversa uno studioso che Orlando che ha scritto un gran libro si soprannaturali letterario
Osserva che esiste
Ciò che Orlando chiama soprannaturale con incertezza
Per darvi immediatamente un riferimento quando o intrighi un personaggio testo gothic o di paura entra in una stanza è assente la porta che cigola che il pavimento che scricchiola e vede in penombra qualcosa appunto è incerto se quella apparizione sia reale ossia fantastica
E questa è è una terza possibilità che rispetto alle prime due come vedete punta
Maggiormente su il dubbio l'esitazione di colui che osserva
E ci fa capire che questo meccanismo delle situazioni e dell'incertezza è anche legato al timore alla paura dunque appunto un altro grande studioso che Todorov
Osserva che in questa specie
La declinazione il fantastico potremmo dire occupa lasso di tempo della nostra incertezza diva dinanzi a un avvenimento che ho è un'illusione dei nostri sensi
O è un prodotto della nostra immaginazione o è realmente accaduto è parte integrante della realtà ma allora questa realtà è governata da leggi che sfuggono
Alla nostro ragionamento razionale da leggi hanno ignote
Ecco ho provato a darvi tre idea dico quanta differenza possa esservi quando si usano i termini fiabesco fantastico soprannaturale in senso lato
E ora vorrei invece provare a dire di tutte queste cose diciamo Calvino quali sfrutta di più
Meglio e dove e dunque
Vorrei provare con voi a fare una rapidissima naturalmente mappa degli impieghi del fiabesco e del fantastico in Calvino ma prima di tutto vorrei dire che
Quale che sia poi
L'impiego Calvino fa
Ciò che
Colpisce in uno scrittore a a qui viene sempre riconosciuta una straordinaria capacità di metamorfosi mutamento del rinnovamento e invece la continuità sul piano stilistico della lezione che Calvino apprende già appunto tra il cinquantaquattro e cinquantasei quando lavora alla riscrittura delle fiabe italiane per via del Calvino alle fiabe sono innanzitutto un fatto è un modo stilistico cioè gli pongono un problema di stile come si racconta una fiaba
E per Calvino
Una fiaba si racconta
Individuando una voce in media tra le voci che affollano le fiabe un registro che deve essere capace di neutralizzare le diversità dei dialetti
Dei singoli novella Turi ed ebbe restituire una nettezza limpide impedita e rapidità di fondo che è propria del meccanismo della fiaba e infatti questa attenzione all'aspetto stilistico
Ben appare ce lo racconta proprio Domenico Scarpa nel suo recente libro su Calvino
Ben appare nella versione
Ami americana delle fiabe italiane
Squilli gente sono in Italia raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte lingua dei vari dialetti e invece appunto nella traduzione inglese del titolo sono più semplicemente schiettamente Wilson raccontate di mutuo
E quindi che cosa significa per Calvino la fiaba significa realizzare soprattutto tre effetti cioè trovare una forma che poco raccontare infinite volte il percorso attraverso cui un individuo sì
Libera da ostacoli e vincoli quindi quello che chiamiamo l'autocoscienza all'emancipazione dell'individuo
E in seconda istanza anche significa ribadire che raccontare storie ha una funzione agonistica ha un valore utopistico ha un valore resistenziale e che la creatività e la immaginazione che ci mettiamo quando raccontiamo una storia è uno strumento attraverso cui ci si oppone alla pesantezza del mondo
E
Ci si oppone attraverso uno sguardo che coniuga ironia e precisione levità e limpidezza
E che per Calvino questa la fiaba sia uno stampo
Appare evidente confrontando due testi lassù a prefazione a questa opera che vedete qui le fiabe italiane ce l'ha raccolta delle fiabe italiane in vari dialetti che appunto caldino
Riscrive e invece un messaggio che Calvino intellettuale impegnato a un codice degli anni cinquanta licentia che si chiama il midollo del leone
E se vedete
E proprio nel saggio il midollo del leone che Calvino parlando del romanzo italiano di quegli anni lo riconduce cioè l'ho l'ho legge lo interpreta come se fosse una fiaba
Lo stampo delle favole più remote il bambino abbandonato nel bosco o il Cavaliere che deve superare incontri con belve incantesimi resta lo schema insostituibile di tutte le storie umane
Resta il disegno dei grandi romanzi esemplari in cura personalità morale si realizza muovendosi in una natura o di una società spietate quindi possiamo dire per caldi ma c'è un modo sì di stile cioè la fiaba si racconta in modo limpido netto rapido ma c'è anche un modo etico
E
Calvino lo lo
Spiega proprio nella prefazione alle fiabe italiane in cui vedete
Ritorna la parola disegno la fiaba a un è un sommario disegno in cui però c'è tutto
E del lunghissimo passo che qui opposto leggo almeno la parte finale che cosa significa che nella fiaba c'è tutto c'è per esempio la comune sorte degli uomini
Di essere determinati da forze complesse e sconosciute e lo sforzo per liberarsi autodeterminarsi inteso come un dovere elementare
Insieme a quello di liberare gli altri altri anzi il non potersi liberare da soli il liberarsi liberando quindi questo mi sembra l'aspetto di maggiore continuità e potremmo dire il fondo dalle fiabe italiane al a se una notte d'inverno un viaggiatore
Questa forma fiaba questa capacità stilistica di raccontare una storia che deve essere in qualche modo un percorso di autocoscienza restasse ancora appunto in una se una notte d'inverno un viaggiatore
C'è una cornice narrativa in incentrata sulle avventure del lettore della lettrice con un lieto fine finale quindi
Ma provo velocemente a mappare a a a dirvi alcune possibili declinazioni e del fiabesco e del fantastico Calvino
E la prima possiamo esemplificare proprio con il visconte dimezzato
Perché perché qui c'è davvero il riuso giocoso brioso di moltissimi stilemi motivi del fiabesco all'interno di un'architettura narrativa che però ovviamente
USA anche l'ibridazione
Cosa interessante di questo visconte dimezzato
è interessante che in quello che all'epoca sembrò Roma Rizzetto
Alcuni lo definirono addirittura lì un episodio non centrale nella carriera nella produzione di Calvino
Invece per Calvino era un testo che dovevo può offrirsi al lettore consenso di
Dice la felice sorpresa di spaesamento di meraviglia appunto dice caldino un testo saltato fuori per caso trovato in soffitta di un autore sconosciuto di un'altra epoca e di un altro Paese
E ed è qualcosa che al di là di Ras sempre dobbiamo sarà ancora Domenico Scarpa questa riferimento all'intervista dell'ottantatré credo proprio forse anche davanti a studenti
Mimmo mi correggerà
Sì tecnica Lino ancora ribadisce che ha scritto il visconte dimezzato perché voleva divertire se stesse possibilmente anche altri
E
Possiamo domandarci perché effettivamente è un'avventura
Entrare precipitare nel visconte dimezzato il cominciare a seguire le malefatte e le crudeltà ai sotterfugi gli stratagemmi le scelte terribili del visconte anzi la parte cattiva il gramo
Fazzino
Alla
Finale alla risoluzione diciamo della scissione di questo visconte perché in effetti
Calvino richiusa moltissimi elementi della fiaba ma innanzitutto Calvino prende sul serio l'immagine del visconte dimezzato
E comincia a partire da questa immagine un uomo spaccato a metà a vedere che cosa accade se giri per il mondo soltanto con la tua vita cattiva o al contrario soltanto con la tormenta buona possiamo dirlo anche con molta ironia
Calvi con diciamo limpidezza Calvino ci mostra le terribili malefatte del gramo ma con ironia ci mostra anche quanto può essere tediosa e anche non città la bontà che non sia
Come dire
Affiancata da un senso di cattiveria per cui ad un certo punto i poveri abitanti di Terralba non sopporto la melma Vallone il gramo ma neppure il buono e quindi c'è una battuta una di uno dei personaggi e dicono meno male che è tornato solo spaccato in due perché se fosse tornato spaccato in tre chissà che altro avremmo visto e quindi
Però domandiamoci più concretamente che significa per Calvino in questo testo forma fiaba significa per esempio e la diciamo uno dei narratore è un bambino e che un bambino sia in qualche modo una meta agonista di un re cattivo è un meccanismo tipico del fiabesco soprattutto se quel cattivo e suo zio e lui era un figlio illegittimo
Quindi un grandissimo tema no
E tuttavia in realtà questo bambino narratore a differenza di quanto accade molte fiabe potremmo dire
Non affronta in modo diretto
Lo zio ma anzi in Tamara a schivarli colpi lo studia Los serba ne comprende trabocchetti quindi essi un antagonista questo bambino ma potremmo dire un nuovo modo in un modo nuovo in cui non c'è l'utilizzo della fortezza
Che il bambino ovviamente non può non potrebbe aprire ma c'è invece la sua capacità di osservazione dei comportamenti del grand'uomo quindi potremmo dire
Quindi Aldino sembra proprio mostrarci qualcosa di profondo cioè come mi accorgo da una serie sempre più compatta di comportamenti che un individuo è indubbiamente cattivo nocivo per me e per una comunità e quindi c'è questa attenzione ed è molto bello seguirlo dal punto di vista delle parole che Calvino sceglie verso lo sguardo di questo bambino che osserva scruta
Riflette e Terraio potremmo dire
Elementi quello che Umberto Eco chiamava un procedimento Abdul tipo leggo i segni del mondo
E alla fine giungo a ciò che la saggia balia del del visconte aveva già capito al primo colpo Cometto è tornata la parte cattiva del grammo
Beh ed è cos'altro per esempio allude a una dimensione il fiabesco il fatto che per la vera antagonista in fondo del gramo
è la donna di cui lui si invaghisce e che pretende di sposare senza diciamo che le sia particolarmente d'accordo ed è il personaggio femminile che in fondo con la sua di nuovo
Capacità di discernimento le osservazioni del grammo riesce a mandare avanti la storia trasformare il duello finale fra la parte buona e la parte cattiva in un ricongiungimento di parti che senza che supera il la scissione del personaggio
Quindi anche questo personaggio femminile
Riecheggia per esempio del nome altre rovine rovine settecentesche dei rom del Roman de il romanzo inglese ma agisce anche nel testo come potremmo dire quelle figure femminili del racconto fiabesco e Novelli stinco
Cioè come quelle figure femminili che s'inventano stratagemmi raccontano storie per permettere
La risoluzione diurna
Malattia potremo dire morale e spirituale di un personaggio potente non pensate lascerà salda quindi racconto storie per sciogliere il nodo mortale che imprigiona il cuore di un re diventato infelice privo di pietà
E insomma il visconte dimezzato ci mostra già che Calvino manipolare inventa la forma fiaba lei riconosce una Potenza Nellis
Cliccare il mondo nello spiegare che come funziona il mondo ed ciò che è interessante che quanto più quella formula e la FIAT Idea e questo è semplice tanto più Calvino può manipolarlo la e può innestare altri elementi di altri generi narrativi nella fiaba
E però Calvino fa anche altre cose
Per esempio
Usava una qualche forma fiabesca un setting fiabesco o elementi in qualche modo che possiamo riconoscere non tipici del racconto realistico
In fondo per travestire farsi anche alleggerire il peso a complessità di quelle che ho chiamato qui sequenze meditative che vuol dire
Vuol dire in sostanza si torna riflessione profonda sul mondo d'oggi se io ho una questione che su quel mia Rondello spostarla in un setting lontano fiabesco in qualche modo mi permette una distanza da quella questione anche
Don solo una distanza anche una maggiore in fondo limitano il racconto così vi faccio un esempio quando
Il Calvino che scrive saggi decide di presentare una recinzione alla alle installazioni di Fausto Melotti che è un grande molto amato da Calvino
Arte un artista amato da galline qui vedete una delle installazioni di Melotti quindi con testo saggistico una recensione a una mostra che si tiene a Firenze per Melotti
Calvino inizia questa recensione questo piccolo saggio con una con diciamo un'introduzione narrativa noi leggendo il testo siamo sorpresi
Ci aspettiamo la recensione invece troviamo un piccolo racconto fantastico perché perché a parlare sono una Torre
Un po'tronfia certa della sorte eremita nel tempo da uno sciame d'insetti
Che invece le svolazzi intorno e con leggerezza con ironia ma anche con ostinazione ribatte colpo su colpo tutte le osservazioni della torre sulla perenni TAC e la sua costruzione invece ribadisce
Che solo ciò che e leggero dura nel tempo
Ora cosa interessante di questo dialogo o a accanto come vedrete se ne leggiamo un passo alla levità
Limpidezza stilistica interessante che in quegli stessi anni Calvino questi temi gli affida saggi impegna agibili in cui tornano le medesime parole le finestre esime scelte lessicali tra cui la che per il raro vedere dopo se ne leggiamo un po'il concetto dell'ubuntu pieno
Vedete
Che cosa il vuoto pieno
Punto pieno valore appunto un'idea intorno a cui Calvino ragione in quegli anni
E su cui scrive
Molti saggi quindi qual è il rapporto tra il vuoto il pieno qual è il rapporto fra elementi che sembrano essere antitetici che invece nell'idea che per Calvino esprime in questa oggi evidentemente sono i due lampi inseparabili del reale mi accorgo di ciò che è pieno solo perché ho contezza del vuoto e così riferendosi al linguaggio Balbinot dice
E il silenzio è già dentro le parole c'è un fondo
Di potremmo dire costitutiva difficoltà accogliere i limiti del linguaggio e il linguaggio è fatto sia di pieno di parole sia di voto di silenzio e non possiamo mai veramente separare l'uno dall'altro non possiamo mai separare dice ancora Calvino
Ciò che il luminoso da ciò che opaco ciò che e chiaro da ciò che è sicuro eccetto scuro opaco Silenzio vuoto ci spaventa hanno o ci lasciano senza puntelli pere interpretative tuttavia dobbiamo arrivare para conclusione che sono esattamente Loparco il Silenzio il voto l'oscuro
Ad essere come dire il fondo a partire dal quale possiamo poi avere contezza di ciò che non è un pacco di ciò che non è
Scusi suo oscuro
E quindi tutto questo come dire insieme di complesse questioni su cui Calvino ragione di cui Calvino scrive
Leggendo testi di fisica ragionando sui buchi neri su le questioni che la ricerca linguistica poneva in quegli anni ebbene tutto questo poi come dire si scioglie gli viene diluito e anche condensato in custodia al momento in questi insetti vedete si imbattono volando in una fortezza
E con le loro ali trasparenti si librano tra le muraglie di pietra invano va affannate attendere le vostre membra filiformi disse la fortezza solo chi è fatto per durare può pretendere d'essere più duro dunque sono voi no
Ne abitiamo lo spazio dell'aria scambiamo il tempo col vibrare dell'Ali cos'altro vuol dire essere risposero quelle fragili creature tu piuttosto sì soltanto una forma messa lì assegnare i limiti dello spazio e del tempo in cui noi siamo
Il tempo su di me scorre io resto insisteva la fortezza voi sfiorate soltanto la superficie del divenire come il pelo dell'acqua di ruscelli e le effimere
Nel Pd siamo nel vuoto così come la scrittura sul foglio bianco e le note del Flauto nel silenzio
Senza diminuì non resta che il vuoto onnipotente e onnipresente così pesante che schiaccia il mondo il vuoto il cui potere annientato ore si riveste di fortezze compatte
Il vuoto pieno che può essere dissolto solo da ciò che è leggero e rapido e sottile
E vedete che qui poi sempre per dire quante cose fa fare il vino contemporaneamente nei suoi testi in questa recensione che poi viene raccolta nell'anni mille novecentottanta
Scusate viene per raccolta sì
Successivamente nei suoi saggi Calvino cosa fa
Rappresenta uno sciame di insetti ora se del caso che proprio questi insetti se poi cercate appartengono a particolare specie di insetti in cui la loro vita giovanile potremmo dire più lunga
è quella dell'età adulta cessano insetti che muoiono giovani il cui ciclo vitale troviamo della divulgazione che si fa per noi profani che non studiamo
Ovviamente queste cose sostanzialmente si può dire sani insetti eternamente giovani muoiono prima di diventare vecchi
Vogliono e queste immagini no dell'insetto che resta potremmo dire bambino giovane in cui la fase adulta di fatto è talmente breve dal coincidere con la morte anche molto interessante perché ci ricorda un tema caro al rapporto fra essere bambino essere adulti in Calvino cioè quanto è importante restare bambini nel senso positivo cioè mantenere quella vertigine che è l'apertura dello sguardo e del possibile che è propria dei bambini la capacità del essendo e se facessimo così cioè quel pensiero che in fondo è
Utopico è immaginazione lo crea il mondo perché innanzitutto lo riesce a immaginare diverso da come e è importante anche un'altra osservazione su questa riflessione calvino appunto non ama parlare forse esplicitamente disse ma nascondersi in molte fogge forme e figure questo sì lo ama quindi in qualche modo anche qui al vino sta parlando del dialogo tra insetti fortezza ma sta anche parlando del modo in cui lui scrive
Nel modo in cui lui sente il valore della scrittura e quindi in qualche modo è chiaro che queste fragili creature
Risuonano potentemente con la sua immagine con la sua necessità di essere come questi insetti capace di scrivere adottando uno stile che sia leggero come dice lui
Sottile rapido che sono in effetti parole che calzano perfettamente per definire al vino
E lo la cosa che vorrei farvi vedere nono guardate dice il l'orario quindi rigida educazione ci sono sono cinque minuti infatti l'ultimissima è invece un aspetto che secondo me è davvero un soprannaturale che turba e stavolta non si trovano i racconti immagino attivi fiabeschi cementi immaginiamo semplifica Beschin Calvino allora le città invisibili appunto
Marco qua e là scusate ma il visconte e la serie degli Antenati
Ma c'è una dimensione perturbante la dimensione come diceva Orlando che sono un po'paura questi bambini
Che sono bambini però che vivono esperienze in un situazioni che ne definiremo a scuola racconto realistico i bambini che vanno a cercare i granchi su un bastimento però per accade che è talmente sorprendente
Guardare i granchi e scovare i granchi nella stiva del bastimento di bambini cominciano immaginare che il bastimento possa camminare da solo con questa forza dei granchi etiche lo spingono avanti
Questo è un esempio di questa altra dimensione del fantastico punto come secondo Orlando del perturbante del soprannaturale che suscita paura e la domanda è anche a questi bambini
Fa paura questa dimensione perché è un idillio inquieto racconto d'infanzia che ha degli elementi di suspence di terrore perché quello che questi bambino queste bande di ragazzini di quattordici anni scoprono e che a un certo punto si può dubitare di se stessi si può dubitare di ciò che vediamo
Si può sentire che i confini fra noi e gli altri si fanno più
Fluidi si può dubitare che è una pietra sia pietra ho anche si può sentire l'attrito fra se stessi e gli altri e si può scoprire che esiste una carica di violenza un attonito significa un conflitto uno scontro potenziale fra lui gli altri e tutti questi elementi sono molto spesso nei miei racconti di Carlino affidati appunto
Ci sono momenti in cui lo sguardo di questi bambini
Dubita di ciò che vede vedete qui c'è un incontro fra ragazzine una ragazzina lei dice ma è una pietra di foglie che si muove è una pietra umida con occhi e piedi no chiaramente un rospo e c'è tutto un gioco tra questi due bambini in cui lui dona
La bambina
Animali sempre diverse la bambina è sempre più diciamo dubbiosa tipi da eccetera eccetera però ciò che a me interessa
Mostrarvi e proprio questo vedete qui sono altri due bambini che entrano in un giardino
Quindi sono tutti racconti realistici due ragazzini ma cosa che possiamo scavalcano ed entra in un giardino che non è il loro che è un giardino evidentemente molto ben tenuto di una famiglia
Che si può pensare sia ricca viva in casa deve belle comode
Ma il modo in cui dal vivo racconta questo fatto che infonde banale entrare in una giardino di altri rigirare tra gli oggetti immaginarsi come sarebbe libere giardino del genere possedere un già dal genere tutto questo è raccontato come se quel giardino fosse il giardino di un castello fantastico lì non ce lo dice mai ma è chiaro che l'atmosfera Calvino crea incrementata esso spessa ad un certo punto i bambini per errore toccano un campanello e appaiono due servi in livrea che il Silenzio portano degli oggetti
Sul tavolo e vanno via appunto una pari sono apparsi davvero esistono i sei dico la nostra immaginazione in ansia lo splendore del giardino comodo ci ha fatto anche immaginare che possano venire dei serbi apportarci qualcosa
Da bere
E infatti vedete il racconto si debbano questa immagine
Era la paura di un incantesimo che gravasse su quella ville quel giardino su tutte quelle cose belle comode come un'antica ingiustizia commessa
Perché dell'ultima ma se dico
In tutto si racconti c'è sempre questo elemento cioè la paura il dubbio che il rapporto fra te e il mondo gli alberi il bosco ma anche fratelli altri uomini possa diventare violenza morte e aggressione e questo emerge moltissimo nell'altra parte dei racconti quella parti già
Anna
E vi lascio con questo passo
In questo nuovo che cammina nel bosco accompagnato da un altro in teoria dovrebbero solo spostarsi da un luogo all'altro ma c'è un sentimento e dire tristezza che aleggia nel bosco
Ma il bosco quell'uomo che proietta questa tristezza sugli alberi
Fatto è che lui si sente cupo triste depresso preoccupato
Effetti racconto finirà tragicamente perché è una condanna a morte quella che si sta andando a eseguire nel bosco Macchi accompagna quel luogo noi gli dice che lo sta per uccidere ma tutto è ambiguo dice Calvi per il bosco in carico di simboli che io non riesco a decifrare
Ed è forse questo uno degli aspetti più interessanti del punto fantastico di Calvino c'è questa idea che il fitto dell'inquietudine del bosco dice qualcosa della nostra inquietudine
La paura che il bosco suscita in un nuovo stavolta non in un bambino dice qualcosa di una paura che mi nascondiamo dentro di noi e quindi fatto in Calvino però scelga questa immagine il bosco
Che
Ci fa capire anche la complessità di Calvino e realistico e certi partigiani dove altro erano se non nei boschi quindi eppure al titolo racconta con un tono inquietano Baltimora e diciamo ma è un bosco di streghe
E quindi ecco perché Calvino ci dice le fiabe sono serie perché certi Drago a volte non è non è un drago che sputa fiamme magari indossa la divisa di un gerarca razzista ma io devo riuscire a capire che dietro quella divisa
C'è per me un drago ed è da per l'ultima cosa che dico infatti è interessante che in un'altra di queste storie di partigiani di ragazzini partigiani paura sul sentiero guardate
Il personaggio si alza decise poi gli si mette in marcia dietro l'altro cui passi da gigante
Cioè come farà a Potenza insomma Calvino legge la resistenza davvero con gli occhi di un ragazzino che ha bisogno di capire come si vincola vince la battaglia contro i draghi grazie
Grazie Chiara De Caprio
Se avete domande segnate le che dopo la il possibile intervento o ci sarà la possibilità di di farle di discutere un poco sulle prime due relazioni adesso lascio subito la parola abbia attrice significa Beatrice site professore associato all'o gli universi College di là di Londra ci parlerà si terrà una comunicazione del titolo Calvino e Ariosto almeno acido acqua punto interrogativo
Ci spiegherà cosa vuol dire ha minacciato
Per la verità
Sì allora
Lo spiego
Magari lo sapete già però io sono abituata propria ad avere
Come interlocutori dei ragazzi che non sono madrelingua in questo caso l'espressione pure francese lo sapete cos'è cosa vuol dire ménage à trois lo chiedo a ragazzi ovviamente non perché non agli adulti
Sì o no
Qualcuno diciamo è un
E quando in un rapporto di in un matrimonio in realtà c'è un terzo cioè fate conto come quando il principe Carlo era sposato con Diana ma c'era di mezzo Camilla come disse Diana in questo matrimonio siamo in tre
Quindi come dire il mio titolo si chiede se in questo rapporto tra Calvi Ariosto non ci sia un terzo come vedrete io va be'iniziò dando un quadro di un di una situazione di partenza che è quella da qui parte Calvino
Poi lo dico qual è secondo me questo trio esperto di dimostrarlo di convincervi che questo terzo cioè dunque prima di tutto voglio ringraziare Luca Badini Confalonieri per l'invito a parlare qui oggi e il Centro Pannunzio anche organizzazione perfetta a me fa molto piacere essere qui Perin grazie anche voi per essere qui
In quell'argomento che ho scelto per parlare questa giornata di studi su Calvino e i classici esso stesso ormai un grande classico no Calvino Ariosto se ne è parlato
Intanto in tanti modi voglio chiarire subito che io mi concentrerò sul primo Calvino
In particolare sulla trilogia fantastica quando ironia fantasia e avventura sono per lui
Parole chiave nell'avvicinarsi ad Ariosto
Tralascia invece la fase successiva quando il nome di Ariosto si lega a una riflessione più teorica influenzata dallo strutturalismo e quindi caldi non guarda piuttosto alle strutture generali importanti della narrazione
Oggi dunque vorrei riflettere con voi ancora una volta sul rapporto tra Calvino Ariosto
Ma non guardando ai prestiti dall'Orlando Furioso e alle immagini situazioni atmosfere identificabili come Arioste lische
E l'opera di Calvino questo è già stato ampiamente fatto dagli studiosi dai critici e io non potrei aggiungere molto a questo
Invece vorrei considerare se e quanto la rilettura e la scrittura di Ariosto da parti di Calvino nella trilogia siano mediate da altri autori
Cioè se quanto questa relazione Calvino Ariosto sia soltanto al due o non in effetti altri
E forse anche a quattro
è noto che il primo a parlare di Ariosto a proposito di Calvino è stato Cesare Pavese nella sua recensione al Sentiero dei nidi di ragno del mille novecentoquarantasette
Sono parole arcinote se non sto qui a rileggere
Mi interessa questo nella sua recensione pavese tocca vari punti dice che Calvino opportunamente non affatto grossi personaggi male ridotto le figure a maschere a burattini a soldatini di carta richiama il mondo cavalleresco dove appunto si assiste a questo assottigliamento ma dove però c'è anche dice Pavese la purezza del gesto la freschezza della scoperta la baldanzosi intatte le avventure dei cavalieri
E poi pavese individua una matrice importante del carattere scanzonato e Monelli esco di Pin il protagonista del sentiero nitidi Ragno
E e questa matrice la individua nelle storie per ragazzi o nelle fiabe scrive di chi fantastica come faceva da bambino
Dunque nella lettura che pavese fate il sentiero dei nidi di ragno lui dice c'è qui un sapore gli osti Sco
Sua Ariosto rissoso mondo cavalleresco si trovano a convergere diverse sollecitazioni la riduzione dei personaggi a figure l'avventura mentre il Cavaliere eccetera e la fiaba è noto che Calvino rimase molto colpito dallo sguardo di Pavese su di lui
So al giudizio di Pavese era molto importante per per regioni Calvino
Al punto che Calvino successivamente si conforma cerca di conformarsi a quell'immagine e di corrispondermi con completamente e scrive fu pavese il primo a parlare di tono fiabesco mio proposito e io che fino ad allora non me ne ero reso conto da quel momento in poi lo seppi fin troppo e cercai di confermare la definizione ecco quindi l'attenzione di Calvino per Ariosto partì da qui Ariosto naturalmente non è solo un mezzo per corrispondere a Pavese ma diventa uno strumento importante per riflettere su questioni che per Calvino sono importanti in sé e lo diventano sempre di più
Il ventotto aprile mille novecentocinquanta Calvino scrive Roberto Battaglia che sarà autore più tardi della storia delle resistenza italiana pubblicata da Einaudi nel cinquantatré anni
Iscrive non ho avuto occasione di parlarti del tuo Ariosto che mi ha molto interessato specialmente per quanto riguarda i motivi della scelta dei miti cavallereschi da parte dell'autore
La razionalità e la popolarità della sua invenzione ma chiarito molte cose suscitato molte idee sul rapporto realtà fantasia che come puoi capire interessa molto
Battaglia aveva appena curato un'antologia di novelle del furioso
In cui rivendicava ad Ariosto una profonda carica etica e un forte impegno civile anche se scrive trattava argomenti ben lontani dalla politica e dalla storia
Cambino in quel momento stava cercando una legittimazione ad abbandonare il realismo dell'impegno civile per abbracciare senza remore il fantastico la fiaba il l'avventura
Che erano ambiti che nel clima letterario degli anni Cinquanta tanto più negli ambienti di una sinistra anche agire venivano guardati con sospetto perché tendenti all'evasione all'irrazionale e dunque considerati disimpegnati
Ed ecco Calvino trova questa legittimazione a ad abbandonarsi al fantastico nell'Ariosto di battaglia in quelle che attraverso di lui riesce a vedere come razionalità e popolarità dell'invenzione costituisca scrive battaglia per giungere alla realtà Ariosto ha bisogno della favola in quel decennio quindi questo diciamo Carla lettera di cantina del Milan a centocinquanta in quel decennio nel negli anni Cinquanta Calvino occorre scrivere romanzi che costituiranno poi la trilogia no i nostri antenati
Ecco dopo aver scritto l'ultimo Tervel tre romanzi il cavaliere inesistente che viene pubblicato nel cinquantanove e quindi alla fine di quel decennio
E che ai più scopertamente Arioste esco calvino scrive il saggio tre correnti del romanzo italiano d'oggi mille novecentosessanta che si chiude con un omaggio esplicito ad Ariosto
Tra tutti i poeti della nostra tradizione quello che sento più vicino dice e Ludovico Ariosto
E Calvino traccia un parallelo tra l'atteggiamento di Ariosto verso i poemi cavallereschi e il suo tradita vino medesimo verso il romanzo contemporaneo scrive
Ariosto che può vedere tutto soltanto attraverso l'ironia e la deformazione fantastica macché pure mai rende meschine le virtù fondamentali che la cavalleria esprimeva mai abbassarla nozione di uomo che anima quelle vicende
Egli ci insegna come l'intelligenza viva anche e soprattutto di fantasia di ironia d'accuratezza formale
Come queste doti possano entrare a far parte di una concezione del mondo possano servire a meglio valutare in virtù e vizi umani
Tutte lezioni attuali necessarie oggi nell'epoca dei cervelli elettronici e dei voli spaziali quindi pare un autoritratto più che un ritratto
E quindi ironia e fantasia si Marcel pre con un'alta nozione di uomo e l'attenzione alla contemporaneità questo per Calvino è molto importante avete sentito come lo ribadisce
Ironia fantasia non fini a se stesse ma come chiavi di accesso a una concezione del mondo che abbracci l'essere umano con i suoi vizi e le sue virtù quindi nel mille novecentosessanta Calvino fa Ali Osto completamente suo ne fa la sua bandiera o potremmo dire il suo scudo o il suo ombrello
Attraverso Ariosto a cui si è progressivamente avvicinato fino a toccare il culmine nel Cavaliere inesistente
Gli è possibile adesso finalmente sdoganare l'ironia l'avventura e la fantasia Sempre facendo salvo e lasciando intatto l'onore di scrittore impegnato
Ma che cosa è successo esattamente in quel decennio che cos'è successo tra Calvino e Ariosto nella trilogia
Calvino ha usato personaggi ambientazioni che ricordano molto da vicino quegli arresti rischi
Talvolta prendendo direttamente a prestito dall'Orlando Furioso i nomi dei cavalieri come accade nel Cavaliere inesistente dove troviamo Ronaldo Orlando Rinaldo Bradamante Astolfo Carlomagno
Qualcosa di non ha restituito un'immagine ironica dei cavalieri e delle loro virtù facendo cozzare l'altezza delle aspettative dell'onore cavalleresco con situazioni improntate apre Andrea lirismo parodico
E anche questo è un tratto Arioste esco e poi Calvino nella trilogia ha rovesciato una serie di topo i delle dell'etica cavalleresca come la descrizione della donna la rivista dell'esercito la scena del riconoscimento del cavaliere misterioso
In questo però declina dando lo stesso Ariosto
Tra critici Martin maturati si sofferma per esempio sulla scena in cui Rambaldo
Capisce che il misterioso cavaliere che gli ha salvato la vita è una donna non perché Bradamante si toglie l'elmo
Come accade o come accadrebbe in Ariosto ma perché Bradamante si toglie la parte inferiore dell'armatura per fare pipì e si mette in piedi a cavalcioni su un ruscello quindi si vede lì a tipi come una donna e non come un uomo
Quindi voglio dire c'è una decade
Azione ulteriore se vogliamo ironica che invece in Ariosto non c'è non arriva fino a questo punto Ariosto
Quindi direi su questi sono su questi tratti penso che siamo tutti d'accordo la mia domanda è quindi ma allora è soltanto Ariosto
è soltanto scusate Dario Osto che Calvino trae tutto questo
è dai quali cavallereschi come l'Orlando Furioso che Calvino anta arato questi rovesciamenti
è chiaro che certi dettagli sono inequivocabili
In primis i nomi propri se io chiamo un cavaliere urlando Astolfo misto automaticamente richiamando all'Orlando Furioso
Ma se Calvino chiama un barone in Cosimo prova scudi Rondo
Un reale spagnolo sua Altezza Federico Alonso Sánchez de guarda muretto basco un tenente francese Agrippa Papillon e un cane bassotto Ottimo Massimo qual è il modello più vicino per questo non mastica ludica
E ancora se gli artiglieri cuociono il rancio sul bronzo delle spingano beh arroventato dagli spalti e Ariosto il modello se le gambe dei cavalieri sotto il torace d'acciaio dell'armatura sembrano zampe di Grillo e il loro modo di muoversi è da Crilin o o da Formica
O sei Paladini a ogni Taverna sono pronti a fermarsi per bere è davvero l'Orlando furioso il modello o non forse qualcos'altro
Nella lezione americana sulla visibilità
Calvino ha scritto sono figlio di un ex poca in cui erano molto importanti le illustrazioni colorate che accompagnavano l'infanzia
Nei libri e nei settimanali infantili e nei giocattoli il mio mondo immaginario è stato influenzato per prima cosa dalle figure del Corriere dei Piccoli allora il più diffuso settimanale italiano per bambini
Parlo di una parte della mia vita che va dai tre ai tredici anni
Vivevo con questo giornalino che mia madre aveva cominciato a comprare e a collezionare già prima della mia nascita e di cui faceva replicare le annate passavo le ore percorrendo i cartoons d'ogni serie da un numero all'altro
Che Calvino leggesse il Corriere dei Piccoli è stato più volte ricordato informano i doti Ca'
Ma nessuno mi pare la mai considerato come una fonte da prendere sul serio e da integrare nell'analisi dell'opera Calignano
Eppure come ha ricordato lo scrittore Gianni Celati il suo era un lavoro di fantasia che seguiva certi spunti narrativi e usava la scrittura
Come una specie di disegno a mano libera
C'è tutto un percorso di Calvino verso questo uso delle parole questa facoltà di usare la scrittura come uno stile disegna attivo alla maniera delle vignette dei fumetti o delle caricature
Senza problemi di rappresentazione realistica della realtà
è stato ciò che ha dato a Calvino un'insolita libertà d'azione rispetto agli altri narratori italiani
E questo è un passo che Domenico Scarpa cita nel suo libro lo devo a lui insomma reperimento di questo passo
E allora andiamo a vedere se nel Corriere dei Piccoli ci sono delle vignette che possono aver funzionato come spunti narrativi per i romanzi fantastici di Calvino
Per esempio nel visconte dimezzato
A un certo punto Calvino scrive assira gli artiglieri facevano cuocere il loro raggio d'acqua era penso bronzo delle spinga ebbe e dei cannoni arroventato dal grande sparare della giornata
Il pensare le armi della battaglia per cucinare e compiere banali attività di tutti i giorni si trova per esempio in una tavola di Antonio Rubino di cui vedete qui due dettagli
A sinistra si vedono tre soldati con i lanciafiamme che puntano l'arma verso le marmitte
Usando quindi il fuoco non per attaccare il nemico ma per cucinare il rancio
Sulla destra invece si vede un soldato che usa una granata con freno ombrello che era un'arma tipica del della prima guerra mondiale per accendersi una sigaretta
Nella stessa tavola si vedono anche dei soldati che usano il filo spinato per andare in altalena o come corda per suonare l'arpa
Per la precisione la tavola da cui ho tratto questi due particolari non fu pubblicata sul Corriere dei Piccoli ma sul giornale l'ha tradotta durante la prima guerra mondiale
Illustratore Antonio Rubino che era di Sanremo conosceva bene la famiglia Calvino come ha ricordato ancora Gianni Celati
Calvino mi raccontava che rubino capitava nella villa dei suoi genitori a Sanremo quando lui era bambino e molte volte li faceva di disegni Perin trattenerlo
Non possiamo sapere se Calvino che sfogliava anche le annate del Corrierino precedenti alla sua nascita
Abbia sfogliato anche la tradotta ma questo modo di ritrarre i soldati con le armi che compiono semplici e innocue azioni quotidiane un espediente che evidentemente serviva a rendere più familiare
In meno spaventosa la guerra si trova anche nel Corriere dei Piccoli su culture Antonio Rubino pubblicava i suoi disegni
Nelle sue vignette per il Corrierino è possibile tra l'altro osservare quelle ridurre le figure a maschere a burattini come altrettanti soldatini di carta da fogli di versi di cui parlava pavese lo vedete qui
Non solo in Antonio Rubino
Non scusate non solo in Antonio Rubino c'è questo riduzione ma anche in altri qui per esempio in queste vignette di Guido Moroni Celsi vedete i personaggi di carta ritagliati dalla bambina forbici sia che si muovono di vita propria
Ancora visconte dimezzato si legge frane di tronchi però c'è rovinavano sopra le vecchiette
Oppure
Un ago di pino poteva rappresentare per me è un cavaliere una dama un buffone io lo facevo muovere dinanzi ai miei occhi Emesa al tavolo i racconti interminabili
Qui Cadino sta facendo esattamente quello che aveva scritto pavese la voce che parla e la voce di fiaba di chi fantastica come faceva da bambino
Tra le illustrazioni del Corriere dei Piccoli troviamo più o meno la stessa idea un piccolo oggetto filiforme che diventa un personaggio anche se questi che vi sto mostrando non sono ha di di Dino ma fiammiferi
Che ammise ricche possono diventare anche interi Eserciti
Passiamo al Cavaliere inesistente
Ma violini quei cavalli fomentate gli la biada
Oppure le gambe sotto quel torace d'acciaio parevano più sottili come zampe di Grillo e in modo che essi avevano di muovere parlando le teste e anche di teneri piegate le braccia era da trillo o da Formica
E così tutto il loro affaccendato sì pareva un indistinto Zampetti io di insetti
Ancora
Stava cacciando il capo dentro la gavetta posata in terra come se volesse entrarci dentro
Il buon ortolano andò a scuoterlo per una spalla quando la puoi capire Martin sul che sei tu che devi mangiare la zuppa e non la zuppa che deve mangiare il tema
Il cibo è l'elemento principale su cui poi ex su cui poggia il contrasto tra l'immagine gloriosa dei paladini e la realtà prosaica dei loro desideri corporali
I paladini con la scusa che l'imperatore è vecchio e stanco a ogni Taverna erano pronti a fermarsi per bere altro per via non vedevano che insegne dita avverte
Sempre sul tema militare gastronomico vorrei citare il breve racconto di Sergio Tofano pubblicato sul Corriere dei Piccoli prima ancora della Grande Guerra mille novecento tredici si intitola come fu che i Brancaleoni vinsero senza colpo ferire i français lichi
Vi si narra di panzerotto primo che erano tre troppo placido e troppo panciuto per lanciarsi in imprese belliche
A un certo punto però panzerotto si trova a dover difendere l'onore di Franz Bellitti
Signori di sedere la gloriosa cucina dei fratelli che ha subito un raffronto sanguinoso ben diciamolo per vendicare la non c'è che un mezzo la guerra e veniva gridano in coro i presenti a bocca piena ma il ministro della Guerra e della Marina che finiva in quel punto un piatto di anguilla marinata si alzò e disse timidamente
Sire vi prego di ricordarvi che i nostri soldati sono privi di armi le loro spade hanno servito per coltelli da cucina e delle loro corazze abbiamo fatto delle grattugie il giorno del banchetto per l'inaugurazione della mostra gastronomica
Non sa nulla risposi resi sempre più infervorato noi faremo la guerra alla delibera Alloni a chairman e modi coltelli di forchette di pastelli di spiedini incavatura Cioli ma faremo la guerra alla deriva Alloni a i presenti applaudirono e in segno di approvazione riprese va a mangiare
Dopo una settimana l'esercito Fancelli con mosse alla volta della città nemica precedeva in itinere che aveva in testa un colabrodo in funzione di elmo e si parava la pancia con un gran coperchio di pentola a molti scudo
Questo tra l'altro si riallaccia anche al passo di Calvino che ho citato per primo quello dell'ISPI in gare bene e dei cannoni che vengono usati come fornelli per cuocere il rancio
Di Sergio Tofano non si può non citare anche il racconto Uguccione della stagnola invincibile capitano prigioniero di se stesso che si apre così
Quando Lupo lentissima Città di Borgo tra bettole cadde in mano del rally tiratura Cioli Uguccione della stagnola invincibile capitano che per tre quarti aveva contribuito la presa della città si presentò al suo sovrano per chiedere di un po'di licenza invernale
Quindi Uguccione
Va in licenza torna a casa per sposare la sua Doralice tutto è pronto
Ma quando Guccione volle levarsi di dosso l'armatura per mettersi in frac
Si accorse che le figlie erano talmente arrugginite che tra lui il suo scudiero e la sua governante non c'era verso di slacciati e né quindi l'armatura si poteva togliere
Gli ha proposto di rompere la ma ho Guccione non ne vuole sapere così l'aspirante suocero Messer Beolco congedò Uguccione invincibile capitano
Ordinandogli di non più presentarsi se non quando fosse stato scorrazzato vale a dire uscito di corazza
Per la disperazione di non poter sposare Doralice Uguccione dimagrisce moltissimo e si trova quasi senza volere a sgusciare fuori dell'armatura
Così può sposarsi felicemente ma viene richiamato alle armi si infila nuovamente la corazza e quando torna a casa dal Doralice Uguccione Uguccione mia della spagnola Geneva la biondissima dura Alice ecco ti in corazzato un'altra volta
Cito questi passi per far vedere come ai rovesciamenti logici creati dalle situazioni si accompagnano anche i giochi di parole questi scorrazzato e in corazzato di Sergio Tofano
Ricordano molto da vicino Calvino quando ne il visconte dimezzato scrive affibbiato alla sella del suo cavallo saltatore Medardo di Terralba saliva e scendeva di buon'ora per le valse
E poi Medardo galoppava per la riva si fermo sì Sibio scese di Sella
Ma i cuccioli non ci ricorda soltanto Medardo
Lui che dopo un po'ci aveva fatto il callo quasi a vivere prigioniero di se stesso internato in quella seria Crosta potrebbe anche ricordare Agilulfo se non fosse che Uguccione un corpo ce la
E anche massiccio tanto che alla fine ingrassato fa scoppiare addirittura l'armatura e così si conclude il racconto e felice d'essere uscito dalla corazza
Andò scorre alzando e scarno alzando per la città
Fino a sera tarda
Con panzerotto dei fratelli chi e Uguccione della stagnola si vede anche bene come l'onomastica scherzosa fosse una caratteristica importante di queste prime letture tal Vignale
Sfogliando ulteriormente il Corriere dei Piccoli se ne potrebbe toccare tanti esempi che qui tralascio
Infine per un confronto ravvicinato con l'Orlando Furioso possiamo triangolare anche su un'altra rivista di cui Calvino era grande elettore e a cui aveva anche inviato una sua vignetta mi riferisco al Bertoldo
Fondata da Giovanni Mosca e Vittorio mentis questa rivista umoristica come ha ricordato lo stesso Calvino
Puntava su una comicità bonariamente surreale basata soprattutto sull'espressione verbale ma non tanto sui giochi di parole quanto sulle trasposizioni logiche assurde
Ecco come vengono affrontati e sul Bertoldo alcune situazioni topiche del poema Arioste esco quindi l'economia forse non vedete Manson ve lo leggo io riviste
Quella starò tessile Dante Lante di Cornovaglia barone del Magdeburgo Marchesi di Sassonia l'altro Manzano rete Manzano revoca della Roccella signore di Castiglia di Saragozza l'altro Goffredo indica copia
E l'ultimo perché cammina a piedi Estate sta bassa perché si chiama solamente Peppino e si vergogna
Oppure tornei
Sacripanti ancora una volta Manzanarre siete stato giocato merce la mia piccolissima statura è soltanto il mio elmo che scagliati in aria mentre io dalla mia finestrella assisto tranquillamente alla scena fischi evitando
E contrattempi Astolfo maledizione ancora una volta ho perduto LIPU Grifo delle dodici e cinquanta
Nella prefazione del mille novecentosessantacinque scritta per l'edizione scolastica del Barone rampante Calvino scrive
Che dietro il divertimento letterario del Barone rampante si senta il ricordo anzi la Nostalgia delle letture della fanciullezza brulicanti di personaggi e casi paradossali appare chiaro
Mi pare che possiamo benissimo estendere questa considerazione alla trilogia intera
Gli accostamenti che ho proposto non intendono suggerire che Calvino quando scriveva il visconte dimezzato il barone rampante il cavaliere inesistente avesse in mente proprio le vignette che ho mostrato o i passi che ho letto
Mirano soltanto a esemplificare alcuni meccanismi immagina attivi presenti in Calvino che gli provengono evidentemente dalle primissime letture del Corriere dei Piccoli e del Bertoldo
E che ritrova più tardi quando si è avvicinata Ariosto perseguire la strada indicata da Pavese
Pubblicato il cavaliere inesistente e concepita la trilogia come organismo tripartito ma unitario
Un albero genealogico degli antenati dell'uomo contemporaneo scrive Calvino
Calvino nel mille novecentosessanta si dichiara
Agli osti Sco infatti Ariosto questo incredulo italiano del Cinquecento che trae dalla cultura rinascimentale nel senso della realtà senza illusioni Ariosto così realista così umano
Un suo alter-ego
A quel punto potrà emergere dichiarata dichiarata alla coscienza dei lettori anche la matrice delle primissime letture
Nella nota che accompagna la prima edizione in volume delle storie di Marcovaldo Calvino spiega
Le venti favore di Marcovaldo arrivano alla rappresentazione della più complicata realtà d'oggi Massa restando fedeli a una classica struttura narrativa
Quella delle storielle a vignette dei giornalini dell'infanzia
Marcovaldo non è altro che un fortuna nello contemporaneo un Bonaventura all'incontrario un po'Burio dei caseggiati popolari
In altre parole Marcovaldo è come un personaggio del Corriere dei Piccoli trasportato nell'oggi e Calvino che ora ha percorso la strada indicata da Pavese non ha remore a dichiararlo
E ricordo che sei delle storie di Marcovaldo uscirono su Corriere dei Piccoli nel mille novecentosessantatré e che Sergio Tofano e l'illustratore della prima edizione in volume
Ma Marcovaldo è anche un personaggio allestisco
Provvisto di un suo Codice d'onore non dichiarato e quasi involontario non cede alla disumanità azione della vita metropolitana si imbarca in una serie di avventure in città o appena fuori del tessuto urbano
Va anche sulla luna insieme ai bambini piccoli cavalieri inconsapevoli e alla gente Astolfo della polizia stradale
La sua luna eh dove finivano le case della città e la strada diventava un'autostrada
Ai lati dell'autostrada una folta vegetazione di strani alberi copriva la vista della pianura
Avevano i tronchi finì finì dritti e obliqui e Chiomenti attese stesi dalle più strane forme ed è il più strani colori quando un'auto le illuminava
Passando quei fanali Amia forma di dentifricio di faccia di formaggio di mano di rasoio di bottiglia di mucca di pneumatico costellate da un fogliame di lettere dell'alfabeto
Questo paesaggio lunare è fatto di cartelloni pubblicitari pubblicitari di varie forme montati su pannelli sorretti da pali di legno e illuminati attratti dalle auto che passano sull'autostrada
Marcovaldo si ritrova lì in questa strana Selva extra urbana perché a casa la stufa e senza più legna da ardere è venuto a far legna insieme ai bambini segando quei pali Astolfo è un agente della polizia un po'a corto di vista che la notte correndo in modo per il suo servizio avrebbe avuto bisogno degli occhiali e che scambia le forme pubblicitarie illuminate dagli fanali performer vive
In un completo rovesciamento di senso
In questo spettrale paesaggio lunare moderno non è più questione di recuperare il senno
Il rapporto di Calvino con l'Ariosto non è stato a tu per tu un corpo a corpo tra loro due soltanto
Calvino si portava dietro un'attitudine molto precisa all'ironia al rovesciamento parodico alla trasfigurazione fantastica alla comicità surreale
Tutto questo lo aveva imparato dal Corriere dei Piccoli e dal Bertoldo
E non lo apprende dall'Orlando Furioso
Lo ritrova e lo libera più grazie a Pavese che ad Ariosto
Qual è allora la funzione di Ariosto in Calvino
Ariosto affine alla penna di Calvino lettera Rizza molto il suo gioco e fornisce allo scrittore nato dalla Resistenza una patente certificata per le sua incursioni nel fantastico
Che negli anni Cinquanta per uno scrittore di sinistra presentava un territorio proibito
Calvino ce l'ha fatta ha continuato a parlare del mondo contemporaneo conservando lo spirito d'avventura che aveva avvocato nella Resistenza e che già lo aveva incantato nelle sue prime letture
Ariosto infine e come Astolfo è andato sulla Luna per Calvino egli ha riportato la grande ampolla della sua infanzia grazie
Grazie molte Adelphi Jessica
Abbiamo preso ma non perché legati ci sono stati dei tempi ma abbiamo iniziato un po'tardi un po'più tardi quindi abbiam preso un po'di ritardo ma se c'è qualche domanda subito alle due operatrici
Non abbiamo tanto tempo ma un po'poi avvieremo alter pause di discussione anche poi più avanti Mark sì c'è subito qualche domanda bene vendere venga
Se qualcuno
Io pensavo sentendo questi finse di nomi o guanti lunghissimi
Eccitati da Beatrice Sica anche al mio Manzoni naturalmente alla alla anch'egli allievo americano sui sul potentato spagnolo nelle nelle pagine de il tempo dei comizi sposi ma attualmente va be'che con un ménage che acqua si può fare anche asta senta Exeter a ma e ci sono domande
Allora io vi proporrei scusate chiudo subito ma gli apriremo il tempo delle domande io vi proporrei di fare un attimo di pausa come dell'arresto era da programma così va adottato attendere delle bottigliette d'acqua per i relatori e magari prendiamo un caffè fra una decina di minuti dieci minuti un quarto d'ora riprendiamo grazie
Bene allora io comincerei perché se no poi andiamo perché adesso è il momento della Barretta Kinder ma poi verso l'una sarà il momento del pranzo che è la cosa più importante più seria quindi dobbiamo dobbiamo adesso non perde tempo prezioso
E comunque pensavo si può fare il ménage à trois con la conferenza la paletta chi indaga qua ci possa stare adesso bene
Io vi parlerò come dal titolo
Di Calini e Manzoni ho dato questo titolo amo Manzoni perché fino a poco fa lo odiavo un itinerario di scoperta trovo che
E una questa citazione di Calvino nel titolo mi pare che ci dia speranza e perché semmai ai aveste gli fosse capitato di odiare Manzoni ecco se
Magari spazio è per una svolta è un cambiamento
La vastissima bibliografia esistente
Su Italo Calvino ignora praticamente questo tema supinamente avvenuto quindici anni fa all'università di Barone Ingham l'unica eccezione è uno studio attento pubblicato nel due mila va be'Aldo Bellini
E pubblicato qualche anno fa dalla moglie nel bel volume postumo postumo Calvino e classici italiani
In cui tra l'altro si può anche leggere un saggio dal titolo sul classicismo di Calvino l'argomento su cui interverrà questa mattina Sergio Bozzola
E si potrà anche si può anche leggere in quel volume di Bellini un altro capitolo dal titolo cardine Montale che com'è noto il tema che affronterà
A tra poco Domenico Scarpa
E se a Calvino la moglie di Calvino è morta nel giugno del due mila diciotto a Roma quando l'abbiamo contattata tra il due mila sette due mila otto in preparazione della Conferenza di Barone Ingham
E ora sulle tracce tra l'altro
Delle pagine manzoniane che Calvino aveva scritto per un'antologia scolastica uscita nel mille novecento sessantanove da Zanichelli e e che erano rimaste inedite e allora non ancora inedite allora ho contattato e star Calvino e lei mi ha subito detto ma su Manzoni non c'è niente Leo Pardi sì Leo Pardi lo amava e gli era congeniale
Ora questa seconda parte dell'affermazione relativa allo farli e sacrosanta ma su Manzoni comunque qualcosetta c'è e lo vedremo insieme chiaro senz'altro conto del lavoro di Bellini
Che tra l'altro molto esteso è una cinquantina di pagine ma le considerazioni che stavo qui saranno diverso anche perché ci sono alcune pièce che possono essere aggiunte al dossier come il capitolo manzoniano
Separato dall'antologia scolastica la lettura cui accennato prima che solo da poco ma è ormai comparso a stampa e conti devo il mio intervento
I tre
Parti
Dedicate a tre momenti successivi del conforto di Calvino con i Promessi Sposi
Da dall'inchiesta dalla risposta richiesta mancata fortunati romanzi italiano del cinquantasette al sessantaquattro
Dall'antologia per Zanichelli del sessantanove alla saggio sui Promessi Sposi romanzo dei rapporti di forza e in ultimo rapidamente esplorazione ulteriori dal settantaquattro all'ottantacinque
Ecco
Veniamo al primo
Il mondo
La più cede preparino via degli anni Cinquanta relativa Manzoni eccetto quella pubblicata da Benedetto oggi nel mille novecentocinquantadue quando si era lamentato che nessuno vada corretto quando aveva parlato dei Promessi sposi come opera di oratoria
E se invece si trattava di polizia
Ma anche quella di Calvino che inserito nel titolo del mio intervento contenute in un'intervista del mille novecentocinquantanove dal titolo no non nove domande su con manzo ed espressa
Insomma un po'provocatorio e paradossale merita di essere approfondita
Quando Calvino aveva affermato esplicitamente la sua distanza da Manzoni quando ecco rispondendo data imprecisata tra il cinquantuno e cinquantatré a un'inchiesta radiofonica della Rai poi non andati in onda sulla mancata fortuna delle romanzo
In questo testo e scusate io non so fare poi poi bene come le colleghe di cui ero molto invidioso io faccio dei portò proprio molto Basic il testo ma
Comunque se non li vedete io vi dico il sunto il decreto non è un deserto non siamo dall'oculista ex
In questo testo scritto con l'abituale di la città Calvino contrappone i padri scadenza Colli del romanzo in altre letterature al padre di questo genere nella letteratura italiana Alessandro Manzoni
Padre nobile attento sollecito se il paziente quant'altri mai nel tirar su questo suoi uomini Gemito che certo gli riesce un modello ma intristito poco come inserisco
Manzoni infatti per Calvino in questo testo del cinquantuno cinquantasette
Manzoni a è uno speciale romanziere che ha queste caratteristiche
E privo del gusto dell'avventura è un vocalista senza spinta all'auto introspezione
Tre ha creato dei personaggi acutamente descritte commentati ma non destinati a diventare nuovi grandi miti moderni e poi ancora
è uno scrittore dice ed è il quarto punto dice Calvino dotato di una lingua piena date di significato sensibile quant'altre mai ma che si sposa con uno strato di vernice sopra le cose
E quinto
è un autore lontano da ogni trepidazione amorosa e qui Calvino aggiunge nonché su questo ti trovi da ridire tutto per sé
A muovere i romanzi spesso riesce malissimo ma diciamolo l'amore è sempre stato una gran forza motrice
Ecco nella continuazione Calvino dice che c'è stato un peso di questo modello manzoniano anche su uno che era omaggerà il vero invece era come avere davvero come Ippolito Nievo
Dove la domanda di Calvino è a quale tradizione
Posso o riallacciarmi
Per la narrativa performance intanto alla narrativa mondiale dice quindi andare aldilà dell'Italia ai modelli della narrativa mondiale e poi per quanto riguarda la letteratura italiana
Vedete dice occorre andare a cercare fuori dal generate romanzo nove di ieri poi si cominci dialettali poeti come leopardi
E dice alla fine alla voce di quest'ultimo risponderà venga allora cosa accomuna Recanati ad Aci Trezza
Il parlare di un Paese vincolanti dimesso
Il senso del mondo
C'è poi ancora un passo che Manzoni Calvino scrive
Sul dattiloscritto
Questo passo è stato soppresso per non anticipare il tema di un saggio che Bollati avvenimenti di scrivere
è un passo però molto significativo in cui
Calvino contrappone alle cinque caratteristiche negative di Manzoni che abbiamo visto altrettante caratteristiche positive di leopardi che qui chiamato il vero padre ideale
Comando quanto Manzoni era stato purtroppo il padre reale
Leopardiana primo pensione avventurosa secondo assidua ricerca psicologica in prospettiva terzo
E sono quattro parallele a quell'accusa Manzoni il bisogno di dare nomi e volti di personaggi ai sentimenti e pensieri suoi e del suo secolo
Quarto a la lingua giusta
Che consiste
Nella massimi Effetti con minimi mezzi
Quinto e ultima osservazione Leo Pardi sa infine a chiudere nel giro di un luogo noto come dicevamo il senso del mondo
Ecco un'ultima osservazione sul manoscritto Calvino annotato su Manzoni il giudizio che esprimeva a quel tempo ebbene
Mi scrive ebbe tempo di cambiare con putti insomma ebbe modo di cambiare
Andiamo avanti
Sì lasciando perdere il posto
Quarantacinque andiamo a questo saggio
Nel cinquantotto natura storia del romanzo e il peso di una conferenza che Calvino fa in varie città italiane
E che poi pubblicato in una pietra sopra i messaggi
Qui
Calvino dedica due pagine a
Manzoni e in particolare al capitolo diciassettesimo dei Promessi Sposi quello della viaggio notturno di resa da sola da è quando penso scappato al tumulto di Mila dal Milan in tumulto
Aggiunto Gorgonzola poi nella notte c'è calata attacca passare il confine noi rifugiarsi nel Bergamasco
Ecco
Calvino cita lungo questo tu vatti a brani di questo
Un testo che dice e uno dei miei preferiti
Del viaggio notturno di Renzo e della paura al cospetto della forma degli alberi nel buio che a un certo punto si fa soverchiante scrive bellissimo votano riporta infine il passo manzoniano dove si dice che Renzo si inginocchia ringrazia la convivenza dell'assistenza ricevuti in quella terribile giornata
Che cosa ci fa attiene dal Po pagine così belle nel numero delle più indicative di questa etica moderna che stiamo cercando di definire si chiede a questo punto il rapporto dell'uomo con l'anno con lattuga storia deve essere libero e non ideologico Manzoni
Cito Calvino vede scorrere sotto le apparenze e un disegno trascendente
Fine della citazione il rapporto giusto deve essere invece interrogazione attesta non il cielo di Renzo ma quello del Pastore errante o ancora una volta il cielo del dialogo di Colombo e di Gutiérrez da cui a questo punto fa una ampia citazione
Ecco ci potrebbe osservare che sul sulla Provvidenza nei Promessi Sposi
Sono si potrebbe forse avere tante cose allora era prevalente una lettura semplificatoria e dei Promessi sposi come poema della convivenza quando Manzoni in realtà molto attento a distinguere alla voce del personale anziché la nomina nella interpretano e la sua azione effettiva ben più misteriosa
D'altro canto la scelta di Calvino a larghe davvero di una resistenza ideologica ed è singolarmente contraddetta da ripetuti yankee proprio di quelle pagine manzoniane eccetera
Capitolo diciassettesimo nella sua scrittura
A partire da quel racconto paura sul sentiero del quarantasei che è stato evocato anche al termine dell'intervento dichiara De Caprio è come esempio di perturbante su secondo indicazione di Auckland
Ecco
In questo racconto
Si rappresenta il viaggio notturno del partigiano Binda che si affretta ad avvertire i compagni degli imminenti insidia dei soldati tedeschi e nel bosco ha paura che sta per esserne sopraffatto
Ecco è un primo esempio Boy ce ne sono altri in Calvino del fascino costante di queste pagine anche sulla sua produzione effettiva per esempio del Barone rampante Cosimo dopo i primi giorni di spensierato aereo vagabondaggio decise di decide di inoltrarsi nel fitto del bosco anche lui superando la paura Teresa si allontanato dagli uomini familiari concede fino allo scontro alla vittoria sul gatto terribile ricorda
Andiamo più avanti
Siamo a due testimonianze del mille novecentocinquantanove
Che qualcosa ormai sia cambiato rispetto al cinquantatré ce lo dice appunto la prima di queste due testimonianze da cui è infatti il titolo della mia conversazione
è un lunga lenta Corona fonico delle e direzioni narrative del di Calvino io vi leggo solamente Manzoni e quello che subito segue perché spesso queste che direzioni sono messe scaccia leggere un po'non solo una ma anche con quella che ha vicino amo Manzoni finché perché fino a poco fa lo diamo l'odiavo amo Chesterton perché voleva essere Voltaire cattolico e io volevo esseri Chesterton comunista
Che dopo Manzoni Mélenchon ha fornito un po'provocatorio che le sue predilezioni affidato all'inchiesta di Nuovi Argomenti Calvino parli di Chesterton non è casuale
La nuova apologia del cattolicesimo per c'è stata ma voleva dire integrazione e non annullamento nel piano della ragione della lezione dell'Illuminismo
La posizione di Calvino vorrebbe integrare la lezione Chesterton in un'apologia dell'umanesimo comunista
Il risultato a fianco una contrapposizione che però al suo interno contraddittorio nel primo campo c'è Voltaire cattolico e nel secondo contrapposto cioè Chesterton comunista
Il riferimento a Chesterton e a volte su cui c'è Stefano reali appena pubblicato un volume nel trentasei appena gli ha pubblicato un importante volume trentasei integra incartare il discorso
Una componente quella degli Collina a cui Calvino fatta differimento anche nell'altro testo del cinquantanove che vedremo
Tra un momento la lettera muraria
Per questo avvicinamento progressivo a Manzoni Okaka ricordasse almeno di quella confessione contenuto in un'intervista del mille novecentosettantotto Daniele Del Giudice
Tutta la mia vita è stato un riconoscere validità a cose a cui avevo detto di no
Ecco che il
Sì avvicinamento a Manzoni comunque non sia completi sono che nell'apertura e nella compressione sì posso ancora progredire è indicato dalla seconda testimonianza di questo cinquantanove la lettera Moravia del sedici ottobre
In risposta all'invito della prima stesura dell'introduzione all'edizione Einaudi sessanta dei Promessi Sposi
Moralia come sapete distingue nei Promessi Sposi pescati il primo cosa può pagare distico lui chiamati realismo cattolico in analogia al realismo socialista ed è per lui il meno riuscito
Il secondo Stato che manifesta una grande sensibilità politica e sociale
E il terzo infine che ma varia chiama del Manzoni decadente quando sono mirabilmente rappresentate le torbide vicende di già scooter e della peste
Calda come è noto risponderà l'assaggio di Moravia con il suo Manzoni diviso in tre dal bisturi di Moravia scrivendo tra l'altro che la citazione manzoniana già oggetto nel lontano mille novecentoventisette della sua Apologia manzoniana
Scrivendo che la creazione manzoniana attinge e non a caso Ghada riprende la parola agli stufati fondi e veritieri del conoscere deve rappresentare calvino invece a parte una schermaglia iniziale sull'affermazione che Manzoni farebbe propaganda con la polizia o fa propaganda o fa pulizia dice Calvino e qui sarebbe interessare per vedere lo seguito dello scambio perché Calvino suggerisce all'interlocutore alcune modifiche su questo punto al testo che sarà cui stampa
Ecco Calvino trova giustissima la definizione nuova Diana dei tre strati e condivide
Con lui le accuse di astrattezza rivolte ad uno Codevigo e all'innominato tua poiché su Renzo e Lucia che dice Calvino non amavo ma Ovadia dice cose molto fini ma la religione dell'autore Promessi Sposi aggiunge il Pini se la parte più personale della lettera non si può certo identificare con quella di Renzo e Lucia
E più complicata accanto al sentimento c'è l'appoggio che essa dal concetto di un proprietario conservatore illuminato c'è la nozione dell'uomo del suo antico giansenismo
Vi leggo un passo Manzoni
E secondo me il borghese che sulla base della cultura settecentesca I promessi sposi vanno valutati puntando rivuole settecento più che dell'Ottocento alla stretta della rivoluzione sceglie il cattolicesimo conservatore
Ma cerca di farlo salvando la certezza di sguardo il distacco signor rivela Liping della limpidezza di linguaggio il gusto dell'ironia insomma tutti i lussi dell'intelligenza di cui ha imparato a fruire
Frequentando la letteratura francese
Illuministi primo fra tutti il Volterra molto più che il cattolicesimo romantico e continua con l'apprezzamento di pagine bellissime come quelle di storia economica quelle sull'anziché Necchi da peste la Fondazione da Beyoncé campo sia
Andiamo
Più avanti
Ecco
Ci imbattiamo in Calvino che nel mille novecentosessantuno scrive con Suso Cecchi D'Amico Gianni Arpino la sceneggiatura del film di Mario Monicelli penso e Luciana
Indi quarantatré minuti che sarà prodotto nel sessantadue
Con le musiche di Piero Umiliani e il primo dei quattro episodi di Boccaccio settanta agli altri episodi hanno per registi rispettivamente Fellini Visconti e De Sica
Ecco questo film traspone
In Milano
Con equivoco riferimento manzoniano l'avventura dei due sposi uscita nel mille novecentocinquantotto ne abbiamo quindici
Vedere qualcosa
Questo perché il tempo più la parte relativa quel ci sono Renzo e Luciana sotto ce Monicelli
E così i nostri protagonisti
Io scusate sto facendo un po'come un indice un elenco del mio lavoro perché naturalmente sarà troppo lungo ma di tenevo almeno a segnalarli questi testi è un lavoro questo
Rimasto sostanzialmente trascurato
E che ignoto presentante all'accurato studio di Aldo Bellini che vi ho citato all'inizio eppure dal matrimonio clandestino è se il datore di lavoro di Luciana sa che si è sposata la licenzia
Alle avances del protagonista al avanza la protagonista del suo a poca anche al ragioniere capo novello don Rodrigo il film trascrive con garbo romanzo manzoniano nella contemporanea Milano industriale tributando un sincero omaggio
Alla grande sensibilità politiche sociale del modello
Che era stata celebrata questa sia anche da nuova abbia e anche da Garda esente anche da Calvino
Ma andiamo avanti
Passiamo ad alcune sue testimonianze del sessantaquattro
La prima
E questa
Lettera a ma io Boselli io purtroppo fino
L'esempio più scomodo per collocazione lettera a Mario Boselli
Sul fatto che
Non interessa anche di Calvino ci sono sempre
Parti più scritta parti meno scritte ecco lui dice scrive questo no come succede all'estero succede a tutti tranne che a Flaubert ma anche lì non ci giurerei e a Manzoni
Ma che è un'altra faccenda ecco
L'idea che sita vi e che di Manzoni come scrittore stilisticamente est sorvegli attivissimo già nella lettera Moravia calino averlo dato la limpidezza di linguaggio di cartellino
Ed è certo che ma non abbiamo il tempo ma in alcuni punti
Per esempio nella chiusa del Barone rampante Calvino sembra galleggiare
Stilisticamente perdendo col famoso dei comunisti sposi
Non abbiamo il tempo adesso di grezza in questo finale ma leggete virare quel ramo del lago di Como e poi la finale del Bavone e vedrete come una certa ripresa della del movimento Sintax
Ma andiamo alla seconda testimonianza la seconda testimonianza invece possiamo guardare da un attimo
Meglio perché è una lettera del ventiquattro aprile del sessantaquattro all'insegnante agli alunni della di una scuola di una seconda media
Che avevano annunciato trionfalmente a Calvino la loro gioia di aver sostituito come lettura scolastica
Ai come si sposi gli Barone rampante
Ecco questo una lettera tutta positiva nei confronti come si sposi Calvino con umiltà intelligenza spiega le ragioni del suo amore come si sposti e l'importanza che hanno per Lucio Presta
La leggiamo un attimo guardate però che Alessandro Manzoni oltre a essere un autore molto più serio di me ha scritto un libro che è bene non lasciar perdere
Più lo si legge da ragazzi più farà compagnia per tutta la vita e non è affatto noioso h e scusarsi non criticità sulla pelle non è affatto noioso a capitoli divertentissimo e scritti in maniera insuperabile e altri capitoli che possono riuscire noiosi e che generalmente si saltano ma che poi col passare degli anni viene in mente di andare a rileggere e si trovano bellissimi
Insomma I promessi sposi Ulivo che continuerete a Porta vedo dietro amandolo o litigando contro di luglio magari di attestando la Barone rampante ma se non sappiamo ancora quanto resisterà è stato scritto pochi anni fa nemmeno sette e quindi non è stato possibile ancora fare
La prova del tempo cioè quella che serve a distinguere i libri che lì per lì divertano
Ma poi ci sono testi dimenticati dai libri che per complicate spesso misteriose ragioni per quanti invecchi no
Hanno sempre qualcosa da dire a tutte le età
E a tutte le generazioni dove come avrete notato e cioè alla fine riconoscimenti al romanzo manzoniano dello statuto classico e secondo uno dei canoni poi illustrati in quel famoso articolo del mille novecentottantuno sulle spesso italiani vi esorta i classici dove una caratteristica dei classici e proprio questa evocata
Qui al fondo di questo
Ma questo fosse lasciamo perdere qui
Ha forse Sylar la cito perché uno di voi mi ha detto ma oltre nel ménage à trois oltre il Corriere dei Piccoli magari c'è anche Cervantes cioè sta diventando un ménage con Santa Giusta agenti
E affollatissimo fine affetti Bobo perché Calvino risponde a descrive ampi
A Sciascia che gli ha dato una stesura del l'onorevole fucilata l'anno dopo e dice a Sciascia ma lascia perdere Manzoni modello di Manzoni imputati su Cervantes serrate e più
Un può modello autoctono mentre Manzoni è un modello straniero e buffo questo no ma insomma
Ma insomma non possiamo
Andiamo avanti ma anche qui molto rapidamente anzi l'assalto
Passiamo al secondo punto perché se non vado più avanti dall'antologia per Zanichelli del sessantanove al il romanzo per dei rapporti di forza del settantatré
Allora intanto
L'antologia per Zanichelli
Nel sessantanove da Zanichelli esce questa antologia per le scuole a cura di Italo Calvino Giambattista Salinari
Intitolata la lettura
Qui credo davvero segnato
Nella sezione comma anzi
C'è un'antologia curata e commentata da Calvino degli atti di Galileo devo avviso un cursore ed è il Don Chisciotte della Mancia
E poi infine nel volume terzo delle Confessioni di un italiano diniego però io lo sapevo da tempo Tavano usciva metta le mani sul testo
Manzon Calvino assente preparato anche un'antologia
Depone si sposi
Poi alla fine Taveri ragioni cerco di individuarne una denso con voi questo questa antologia manzoniana nel terzo volume della lettura non è andata poi in stampa a questa adesso possiamo ragionarne in tutto questo perché proprio due anni fa nel ventuno è uscito da Mondadori
Una una pubblicazione che riprende
I brani curati da Calvino entro doti per fatti a Calvino di questa antologia pubblicando anche
Se pagine relativa al Manzoni ecco prendendo in mano la pubblicazione del due mila ventuno risalta subito una cosa che finora non era chiara
Se l'omaggio di Swift sono dedicate quarantasei pagina quello di Defoe cinquantasei a Cervantes quarantasette anni e quarantaquattro insomma siamo sempre intorno al cinquanta pagine I promessi sposi ne sono dedicate ottanta
E se si va a vedere
Con le ottanta pagine scelte info ad ottenere
Calvino arriva solamente all'addio Monticiano capito ottavo cioè consenta capitoli davanti
Allora come fa a Calvino
E sembra che Kadima non riesca a tagliare effettuano questo è troppo bello non posso tagliarlo lasciamo lasciamo Roma le pagine si accumulano
Allora Calvino dopo il brano di Radio Monti scrive
Abbiamo fin qui seguito solo una prima parte del romanzo gli episodi importanti e famosi sono ancora tanti che preferiamo rimandare l'elettore dopo questi anticipi che gli abbiamo dato al Libor spesso alla sua lettura rieletta
O meglio alle successive letture qui ancora in tema di transizione successiva lettura perché
I Promessi Sposi è uno di quei libri che non si finisce mai di rileggere scoprendo risente nuovi motivi d'interesse
Complessivamente per introduzione i brani scelti testimoniano una grande apertura al testo manzoniano al piacere della sua lettura
Con capacità di valutare correttamente senza forzature ideologiche la ricchezza delle sue componenti fortunatamente cioè in questa introduzione Italia non si parla di convivenza di giansenismo di decadentismo
Di determinismo e tutte le cose erano entrate nella che dica pasoliniana anche con l'intervento di monadi ecco la discussione che ne era seguita
Palma e tutte queste cose anche della questione della lingua ma e concludo su questo punto ma il segreto il vero se che
Pezzo
Dice Calvino e il tono manzoniano questo continuo commenta una saggezza acuta che se sentenzia lo fa sempre senza pedanteria né presunzione e soprattutto si interroga riflette sui casi del mondo alternando il sospiro il sorriso
Nel settantasei centenario manzoniano Calvino invitato all'Università olandese di Nimega a fare un'alterazione
E siamo nell'ottobre del settantatré in realtà già il venti maggio del settantatré sul gioco aveva pubblicato una versione più potente
Del suo testo di Nimega
Che era appunto uscita in giornale il comando dei rapporti di forza e un testo come vi indico critiche
Molto bello consiglio diventa però trovate dappertutto è stato ripubblicato anche in una pietra sopra
Poi per esempio scusato come introduzione anche a un'altra opzione francese come si può
Tre parti dicevo la prima le biblioteche di Renzo e Lucia Peppino
Su una riflessione di Calvino sull'importanza della parola scritta sulla responsabilità degli scrittori
Sull'importanza di fusione da culturali biblioteche
Ecco sull'attenzione ai Manzoni a questi
Secondo il fianco del potere
Calvino evoca potere socia sociale falso potere spirituale potere spirituale vero questo triangolo del potere si esprime nella prima parte del romanzo rispettivamente in dopo Zurigo potere sociale
Falso potere spirituale don Abbondio potere spirituale vero fa Cristoforo nella seconda parte della con manzo si esprime con l'Innominato la monaca di Monza capiva feriti
Terza parte la storia la carestie la peste
Ancora un triangolo un altro triangolo che quello risolutivo della vicenda ed ha per vertici la storia umana malgoverno guerra sommossa
La natura abbandonata da Dio carestia e la giustizia divina terribile imperscrutabile la peste
Allora molte cose si dovrebbe o dirà commenta di questo importante saggio non abbiamo il tempo faccio solo due Brady considerazioni
Sì uno qui ormai Calvino abbandonato la lettura provvidenziale dei Promessi Sposi e dice per esempio è una natura abbandonata da Dio quella che Manzoni rappresenta altro che convivenza lirismo e quando Dio si manifesta per mettere la cosa poste con la peste
Anche se maniera secondo me del tutto errata ma anche qui disco sarebbe lungo e
Calvino seguendo un giovane critico Giuseppe Sertoli dice in Manzoni la grazia e la peste la peste una disastro come la peste non possono fare uomini prologo pronta Iddio che ce l'ho che ce lo manda
Tutte cose che ed i cellulari ma non sono non non sono mai scontati nel testo di Manzoni
L'altra cosa riavvicinamento Manzoni leopardi
Nel finale Calvino sottolinea la polemica anti volontaristica di Manzoni per concludere che è la religiosità di Manzoni nessun altro più profondo non è più ottimista dell'attivismo di leopardi
Alla crisi da cultura settecentesca questi due poeti ancora così imbevuti di settecento reagiscono
Su due opposti versanti ideali in un modo in cui oggi possiamo riconoscere gli aspetti paralleli e non solo quelli contrastanti su cui si polarizzare uno le scelte morali e stilistica della nostra giovinezza più drastico leopardi
Nel rifiutare quanto la fede nel progresso umano e nella bontà della natura aveva di facile illusione più contraddittorie Cauto Manzoni deve rifiutare una religiosità consolatoria dissimulati Segrate spietatezza del mondo per entrambi
Solo partendo da un'esatta cognizione delle forze contro cui deve scontrarsi l'azione umana ha un senso
La facciamo Area C mi avvio rapidamente alla conclusione anche festoso
Sì ci sono queste testimonianze più tardi
Farlo vedere come mando nessuno differimento per la sensibilità politica e l'impegno civile questo un intervento sul coraggio
Dove siccità don Abbondio Italia Federico in polemica con Montale che dopo l'uccisione dell'avvocato Fulvio Croce
L'opera delle Brigate Rosse e aveva detto aveva paura che non avrebbe accettato di essere giudice popolare in un processo contro le Brigate rosse appunto si instaura una escussione statali intellettuali italiani sono stati raccolti questi testi da
Da porzioni verso la fine di quell'anno e qui appunto il deferimento alla al problema del coraggio come affrontato da Manzoni anche se anche qui secondo me Calvino fonti Orania diversa ma che allora era diffuso in una certa lettura dei Promessi sposi di parte laica cioè quando
Per esempio può doveroso insistiamo sul fatto che
Quando don Abbondio dice il coraggio uno non se lo può dare o no e abbonati cessi ma e una invece se lo deve dare insomma eh
Teniamoci sale siamo coraggiosi invece questa è una lettura Rai che in realtà Manzoni parla del coraggio dato da Dio dato da Dio anche alle
No alle alle donne e fanciulli ai martiri
Quindi la prospettiva di maggio in realtà è diversa però una riflessione
L'altro è un questo breve accenno in questo articolo dell'ottanta Semana davanti vedete settantasette ottanta
Apologo sull'onestà nel Paese i corti in cui qui vedete solamente visto bere ceno nonché mancassero le leggi naturalmente il riferimento è sempre al problema e le leggi non bastano non possono essere ripetute solo le leggi come le grida se se no non si crea invece una
Il tessuto
C'è ancora e copio veramente si sono alla fine alla conclusione quest'articolo dell'ottantuno su Pinocchio
In cui
In realtà si fa una lode alla qualità assommare arrangiati viste altre della scrittura manzoniana esibizione insomma
Con pochi altri libri il corpo lavori Collodi a questo privilegio
Di avere una scritti qualità qualità
Come sarebbe bello mandarlo alle nuove approvata tavolare come fosse poi mentre
Ancora
Presto nell'ottantaquattro in cui passo sui letali ma in cui Manzoni difende contestualizzando bisogna manzoniana dalle critiche di Guido Almansi
Poi
Il suo scusa dal saltato una
E poi c'è ancora questo questo invece del
Dell'ottantacinque ed è la recensione che Mans Calvino scrive a l'altro mestiere di Primo levi CEE solo un passo
Uno scritto di Primo levi in questo volume di argomento letterario di cui Manzoni di cui Calvino parla scusi
Cadino dice anche nell'ambito letterario la capacità di osservare la grande loro doti di Primo levi e questo articolo di timore di si chiama il pugno di Renzo
Qui veri e dimostra che nel come si sposi gesti dei personaggi sono tutti sbagliati impossibili come gesti
Di un cattivo attore ma dice Calvino l'osservazione non è fine a se stessa ma funziona come chiave su questo mi e che è già la frase già citato da verticistica a proposito atteggiamento Avio Space come cioè non è fine a se stessa ma funziona come chiave alla stessa questa frase che si ritrova anche qui
Bene concludo
Perché anche qua non possiamo approfondire ma il momento di concludere
Calvino ha saputo continuamente riaprire il testo di Manzoni con attenzione e curiosità sempre nuove eccetto rispetto al cinquantasette anche riscoperto e l'importanza che ha però lui la tradizione italiana e ci sono alcune dichiarazioni degli ultimi anni in cui dice
Mi trovo bene nella tradizione letteraria italiana è un autore particolarmente attento naturalmente e di lettura onnivora alla tradizionale
Grandi Opere di tutte le letterature ma e come il suo posto una soluzione letteraria italiano
Scrivendo ad Angelo Marchese il tre dicembre del settantatré è una lettera che non è presente nell'edizione l'unico piano delle lettere su questa citazione mi piace terminale Calvino
Dopo aver riconosciuto che la lettura di Marchese
Non serve potuto fermarci su questo
Mettevi in più punti in crisi il suo discorso interpretativo del romanzo manzoniano così conclude le sono molto grato dell'attenta intelligenza con cui mi ha letto
Della Corte sia della sua polemica e di quanto dalla discussione ho imparato evade imparando
Ecco mi pare che
Sì anche una lezione d'umiltà all'umiltà necessaria ad ogni vera apertura conoscitiva grazie
Funziona
Grazie buongiorno a tutte e a tutti grazie a grazie al duca Badini Confalonieri per l'invito è al all'università di Torino Centro Pannunzio per per l'ospitalità
Luca mi ha facilitato un po'il compito toccando tre punto di importanti una visione della storia in quel saggio del mille novecentosettantatré su Manzoni
Romanzo dei rapporti di forza un intervento sulla cronaca in quello scontro civile di fatto con Montale sulla questione del coraggio coraggio di far parte se sorteggiati di una giuria popolare nei processi pubblici contro le Brigate Rosse
E infine forse il più concreto quello che toccherò per primo
Il discorso della memoria dei testi imparati a memoria da da bambini da Giovanni e ricordati e ricordati da da grande
Questo e faccio un intervento su due scrittori
Montale e Calvino che sono due capisaldi del novecento non solo italiano Montale per la poesia Calvino per la prosa per la prosa narrativa
Una prima caratteristica e queste che se anche Montale non avesse scritto neanche un verso e Calvi non avesse scritto una sola riga di narrativa questi due autori per la loro attività critica farebbero comunque parte delle nostre storie letterarie
Con una precisazione che la loro attività critica non si svolge soltanto verso gli altri autori come lettori di letteratura
Di arti figurative entrambi e Montale anche di musica
Ma si svolge anche nei confronti di se stessi questo è molto importante sono due autori in cui l'attività critica e l'attività autocritica fanno un continuo circolo si potrebbe dire
è chiaro ermeneutico e auto ermeneutico dei interpretazioni altrui e di interpretazione ricostruzione di se stessi
Questo a sua volta un altro aspetto sono due autori che cercano per tutto il tempo di influenzare di orientare
Le letture che la critica e anche i lettori comuni direttrici comuni fanno di loro sono due manipolatori della loro della loro ricezione e e questo e di questo va tenuto conto
Ancora sono due autori per i quali si può per spendere una definizione molto sintetica e bella di Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua italiana in pronuncia europea
Questo direi che detto per Montale da da Mengaldo Possa valere per entrambi
E di fatto due autori che vengono dati dalle due riviere opposte di una stessa regione la Liguria Calvino dalla Riviera di Ponente
Da Sanremo anche se non era nato lì Montale dalla Riviera di levante dal centro dell'arco Genova e da Monterosso ultima delle Cinque Terre perché i arriva dalla Toscana vanno a un certo punto nello scoccare della loro maturità verso una delle capitali culturale del del loro tempo a Firenze Montale a Torino a Torino che al giudice ha posti questi capisaldi rileggo due due frasi in breve brevissimo brano che ho ritagliato
Ed è un brano che fa così
Là sotto contro il fra stai
Gli irregolari degli scogli del capo l'acqua calda batteva senza spuma
Continuo a scendere la scaletta tra frammenti terra gialla è secca e dati arrivo sospese nel vuoto
Perché non conoscesse l'autore i segnali linguistici segnali lessicali direi anche quelli ritmici di flusso della prosa sembrerebbero indicare una paternità di Montale
è un Calvino del mille novecentocinquantotto il racconto L'avventura di un lettore negli negli amori difficili
E per questa presenza lessicale ritmica di di di flusso di tessere in Calvino
E nota anzi è attestata ai patente fin dal principio perché uno dei primi scritti del proprio bambino siamo nel mille novecento quarantatré quarantaquattro e un breve testo che si intitola il lampo
Non è altro che una traduzione in prosa di un osso di seppia forse un cattivo andando in un'aria di vetro che Calvino commenterà in maniera bellissima trentatré anni dopo nel mille novecento
Settantasei
Così come una delle poche Poesia che Calvino abbia scritto abbia scritto in età adulta in età matura dall'U due si intitola Loud due era un aereo spia
Americano abbattuto catturato dai dai sovietici deve una politica del sessantatré sessantaquattro
E talmente Montali Anna che evito di leggere Montale Anna a un livello addirittura imbarazzante per quanto i calchi sono sono presenti così come con un po'meno calchi se uno pensa alle città invisibile dialoghi fra Marco Polo e Kublai Khan quel quel tu quel tuo affabulatorio ironico che il Marco Polo rivolge a Kublai Khan
O anche il tuo che l'autore di se una notte d'inverno un viaggiatore rivolge al suo personaggio il lettore con la L maiuscola
è un parente direi non tanto lontano di quel tu seduttivo sentimentalmente compromesso ma anche poi in maniera sottile intellettualmente polemico dice tante scellerate capzioso
Che a Montale dai limoni in avanti ecco i limoni una poesia del mille novecentoventi che è una vera e propria dichiarazione di poetica negli Ossi di seppia
Però direi che chiude il contenuto dei dei contenuti di questa poetica che Montale professa conta proprio il tutto l'impatto fonico e conoscitivo di questo tu all'occultismo e proprio l'impatto all'ultimo che conta
Se andiamo avanti continuiamo a trovare Montale ben in Palomar nell'episodio favoloso del seno nudo le parole che spiccano dalla pagina sono guizzo Barbaglio parole monta viale
Ecco e qui forse sorprendendo di assistito questo discorso
Per dico che è tutto sommato poco utile poco fruttuoso poco remunerativo fare un censimento in tutta l'opera di Calvino di questi calchi o allusioni Montali Ale
Soprattutto adesso che abbiamo Google Books che abbiamo in PDF che possiamo ricercare a piacere le opere e un gioco da ragazzi trovare questa corrispondenza ne troviamo un sacco
Ce ne facciamo poco perché poi bisogna andare a vedere come in questi casi che queste citazioni palesi o di simulate
Vengono adoperate da un altro scrittore in quale funzione in quale in quale sfrutti in quale struttura si trovano io credo che a partire da diciamo da questa messe di ritrovamenti crolla questa vendemmia di parole di strutture per bisognerebbe cercare altre arrivare a un diverso risultato cioè procedere per visioni del mondo procedere per strutture allargare il focus del del nostro obiettivo e direi che ci sono due affermazioni di Calvino che io proporrei di prendere con tutta la diffidenza da riservare uno scrittore che come ho appena detto e come Montale tende a manipolare la sua lettrice il suo lettore
Direi che sono abbastanza da prendere sul serio la prima viene dalla prefazione del mille novecentosessantaquattro al libro d'esordio di Calvino il sentiero dei nidi di ragno
E dice Calvino Montale che mi pareva di poter leggere quasi sempre in chiave di memoria locale nelle immagini e nell'Est ecco
Sei anni prima in una lettera del ventuno novembre cinquantotto a Cesare Cases
Dice mettendo la fra parentesi questa frase e fra parentesi anche se sembra in minore poi spicca di più Montale e l'unico filosofo che io sia riuscito a seguire sistematicamente in gioventù
A questi due elementi memoria locale e Filosofia di Montale
Io aggiungerei un terzo elemento che è quello che richiamava all'inizio l'imparare a memoria le poesie
Calvino quando muore Montale nel settembre mille novecentottantuno scrive pubblicandolo sulla prima pagina della Repubblica un necrologio che poi al quale poi darà il titolo lo scoglio su Montale
Lo scoglio gli scogli c'erano anche nella citazione da cui ho cominciato i fra stai irregolari dagli scogli
Montale che nel quaderno genovese ragazzino un granchio di ranocchio straccia la figlia fra le prove fa le prove delle assonanze fra le prove delle rime
Senza il suo Nigrelli Lilli lui spingerli Martella Calvino fa questa fa questa cosa qui
Allora lo scoglio di Montale calvino aveva pensato di intitolare la raccolta dei suoi racconti nel mille novecentocinquantotto non semplicemente racconti ma racconti di bosco e.Biscom opposto con Scoglio quasi una sciarada incatenata
Anche questo è in qualche modo Montale ma a me interessa un'altra cosa cioè che quell'articolo del mille novecentottantuno sia praticamente una raccolta di citazioni da cui sia di Montale
Fatte a memoria Calvino si mette lì a scrivere e raccoglie dalla memoria una serie di citazioni
Per di cui in dramma il proprio il proprio discorso
E la memoria non è un fatto
Ma dire indifferente perché mi dice che questa così le varate da ragazzo
Lei varate da ragazzino quando da Einaudi uscivano nel mille novecentotrentanove le occasioni e nel mille novecentoquarantadue la ristampa del primo libro di Montale Ossi di seppia
La memoria è un fatto vissuto perché al vino per basti dire basti riferiva una cosa che Calvino non ha mai messo per iscritto ma che probabilmente è stata riferita da sua moglie c'è uscita essere chiudi Singer a una persona che mi piace ricordare quel che rimpiangere qui a Torino Ernesto Ferrero il quale ne parla nell'album Calvino
Calvino catturato dai nazifascisti come partigiane rinchiuso nel carcere di Santa Tecla a Imperia
Sicuro di essere fucilato la mattina dopo poi non succederà passa la notte ripetendosi mentalmente poesia di Montale
è un'esperienza di vita o di morte
E un'esperienza di vita o di morte ma soprattutto di vita perché un fatto banale quante parole
Che non sapeva Calvino avrà imparato da Montale turbati di scendevamo tratti integri
Il tecnico li ha certamente imparati da Montale
Mi viene in mente un articolo di Natalia Ginzburg che sentendo Montale alla radio vice i versi di Montale ci hanno comandato di amare perfino la parola codesto
Codesto solo oggi possiamo dirti ciò che non siamo ciò che non vogliamo ecco e difficile che uno specialista
Della mia materia riesca ad arrivare a un'osservazione così essenziale e così elementare come come Natalia Ginzburg allora la memoria
La memoria locale la memoria dei luoghi non solo delle parole
La memoria proprio spaziale della Liguria anche se sono due se sono due ritiene diverse e qui ci soccorre
Un riferimento di Calvino raro a un autore che prima di Montale e forse la vera matrice percettive filosofica del suo rapporto con i luoghi cioè Giovanni Boine
Giovanni Boine soprattutto direi per un articolo del mille novecentoundici la crisi degli ulivi in Liguria ricordo che titoli di Calvino erano scienziati erano agronomi botanici sperimentatori
Poi ne e questa matrice materiale filosofica della percezione di un paesaggio del mille novecentosettantacinque Calvino scrive a un critico geniale anche lui mancato da poco mi piace ricordare anche lui Giulio Ungarelli
Che sta curando una riedizione del peccato di Boine per la collana cento pagine diretto da Calvino presso Einaudi e iscrive Calvino killer rovesciare il valore di Boine
Dal lirismo della prosa alla densità problematica che l'espressione stilistica implica a una tensione intellettuale prima che esistenziale vuol dire capovolgere i modi di lettura tradizionali della critica italiana del Novecento
Questa è un periodo che va riletto al rallentatore perché dice
Non andate a guardare la radice personale la radice autobiografica
Andiamo a studiare gli scrittori
Per il loro modo di categorizzare il mondo per il loro modo di fare una filosofia del paesaggio
Nel Settecento si parlava di pesa Molise
Calvino attribuiva addirittura ha un peso nasce epistemologia sì direi
E lo fa negli scritti maggiori negli scritti maggiore che dedica al suo paesaggio che sono la strada di San Giovanni mille novecentosessantadue e dall'opaco mille novecentosettantuno ma lo fa anche cinque anni più tardi quando legge come vi annunciavo quell'osso di seppia forse un mattino andando in un'aria di vetro
Qui non possiamo soffermarci sui testi per molto tempo però l'invito è a leggere affrontare o consecutivamente come se fosse sì proprio come se fosse la traduzione consecutiva
Una poesia di Montale come fine dell'infanzia negli Ossi di seppia ed un testo come dall'opaco un'altra Poesia sembra gli ossi come Arsenio con un testo di Palomar come la spada la spada del sole
Qui cominciamo ad avvicinarsi alla filosofia di Montale e qual è la temperatura di questa filosofia questo pensando ha un sacco di Starobinski bellissimo su Flaubert le scelte temporale debba operativo su Madame governi la percezione caldo il freddo da parte Madame Bovary in quel romanzo quaranta pagine stupende dice Calvino nel cinquantasei i miei primi Rovelli letterari la mia preistoria si svolsero sotto la Borreale stella di Montale
Fermiamoci boreale Stella
Stanno sulla stessa Riviera stanno sullo stesso parallelo come che Montale è boreale Borea e il vento di Settentrione è la tramontana e un vento gelido e un vento impetuoso
Borea in Montale se andiamo a cercarli parole cosa che facilissima oggetti sono nella poesia Bagni di Lucca
Nelle occasioni e in una poesia dispersa ma molto importante del cosiddetto ciclo di Arlette siamo nel mille novecentoventisei dolci anni che di lunghe rifrazione non conta questo conta che Calvino vedesse Montale come un autore come un poeta nordico più nordico di Nouri
Benché situati lungo la stessa linea costiera
Quindi Calvino in Montale non vede la stella di canicola la stella costare una di Arsenio ma vede un vento impetuoso Correale invita al Settentrione la chiave per questa Porrea ce l'ha forse Gianfranco Contini in un saggio famoso sulla Bufera di Montale siamo nel cinquantasette
Calvino dirà sempre in quel in quel necrologio lo scoglio di Montale che Montale ci descrive ci presenta il mondo della prima e della seconda guerra mondiale forse anche della terza
E questo è importante per introdurre il saggio di Contini che del mille novecentocinquantasette cioè che viene dopo la seconda guerra mondiale ma in un momento di particolare cello e di particolare tensione della cosiddetta guerra fredda del nostro dopoguerra dice il continente ma dopo i furori della seconda guerra mondiale questo terzo libro di Montale la bufera mille novecentocinquantasei cinquantasette
Forse sembra una cosa più placata più normale Montale a meno ascolto almeno pubblico sembra un poeta meno alla pace
Per Calvino non è così
Per Calvino la bufera esattamente il libro che in tempi di apparente pacificazione ti fa intravedeva e ti fa anti vedere una possibile soluzione catastrofica della storia
Della storia avvenire
E proprio perché parte
La frase di Contini è famosa il primo di Montale e in un minimo di tollerabilità per vivere lo scoglio il sottile scoglio sul quale Montale sta insediamento cioè Montale aiuta Calvino a elaborare una crisi che e insieme politica e l'anno in
Un Calvino esce dal partito comunista
Ma anche una crisi mio senologico una crisi dei
Conoscenza del mondo di percezione del mondo di filosofia dello dello spazio
Lo aiuta a superare una crisi storica e stilistica che cosa scrivo adesso come lo scrivo scriverà contemporaneamente il barone rampante la speculazione edilizia ma investe del dubbio Calvino grazie anche a Montale
L'ontologia stessa e arriverà come dicevamo
A scrivere anche la strada di San Giovanni ma direi quel nodo del mille novecentocinquantasei cinquantasette la lettura in età adulta molto adulta del terzo libro di Montale direi che è fondamentale
Così come e meno visibile per l'influsso di Montale su un racconto che appena nominato la speculazione edilizia
Calvino con una boutade diceva la speculazione edilizia ho scritto una cosa fra Enrico scienze Silvio Guarnieri
Perché non sa che Silvio Guarnieri è un autore molto circle locutori aggrovigliato che fa dei periodi che non finiscono più delle degli che li deve dipanare come un asse di pescatori pazientemente lungo un arenile
Henry James fa la stessa cosa ma lì sta infilando della seta in un grande atelier parigino o londinese
La speculazione edilizia
Viene anche la farfalla di Di Nardi Montale viene anche dalle prose narrative di Montale viene da questo ambiente molto se letto molto eletto in cui cito a memoria Calvino vecchi colonnelli e signore bene si passavano da una siepe all'altra
Annaffiato voi edizioni Tavush Lizza cioè quei libri di narrativa inglese che non possono circolare in Inghilterra ma sono ma possono circolare solo all'estero fra coloro che fanno il granturco ai grandi e danarosi aggiungo viaggiatori europei
La farfalla di Dina che nel raccontino omonimo una pagina e mezza di Montale
Fatta messaggera della sua donna al poeta che sta seduto in questo caffè della cittadina divina in Bretagna cittadina bellissima tra l'altro floreale
Ritorna insieme la notte d'inverno un viaggiatore
Quando c'è una farfallina bianca che svolazzano dal libero che la lettrice quella con la elle maiuscola sta leggendo fino al Foglio che Silas Flannery lo scrittore alter-ego di Calvino sta cercando faticosamente di scrivere
E c'è un c'è un idrante c'è un bel c'è un trait d'union c'è un premio non mentale questo è un fatto strutturale fra Calvino e Montale
Il modo mentale dimettersi in comunicazione con un essere femminile con un essere desiderato o Amato e fondamentale per tutti e due
Un'annotazione di Paolo Fabbri
Come Montale che va per l'aria di vetro è sempre lo stesso osso di seppia forse il mattino andando come Montale che va per la replica entro Calvino si volge e la vertigine lo sbigottito esce la vertigine del trovare il vuoto alle sue spalle
Dice fabbrica non è infrequente nei suoi testi trovare chi osserva dall'alto intrighi di linee o luoghi vuoti dove stanno città sottili o invisibili o tracce la sparizione del loro visitatore
E se ne esce con una definizione meravigliosa la vertigine patema della leggerezza la leggerezza di Calvino non è leggera e vertiginose sprofondata e scoscesa è abissale
è un vettore verticale è rivolto all'in giù discendi Tivo nei passaggi Calvino si discende sempre
Altro punto di contatto con Montale
L'ossessione del puntiforme delle cose puntiforme fra le citazioni e Calvino farne lo scoglio di Montale eh
Nella Serra
Sa Cesa e sui bond dico dove ogni un punto una con ciniglia Iovino alterarsi alla striglia imponente e poi vinse il sogno con una coltellata
Una rasoiata di stile laterale il modo in cui gli inglesi Spezzano il Periodo comunque Rapino non con due e finiscono la frase con un punto fermo
Montale fa così anche Calvino fa fa così
Il Montale l'ossessione puntiforme e rivelazione Parque liberazione
In Calvino è una cosa diversa e un'immagine risolutiva
In quelli che chiamerei racconti a scomparsa i racconti a scomparsa sono quelli dove resta il foglio bianco il finale del Barone rampante il finale dell'ultimo racconto di Marcovaldo
La città di Paolucci lecita e gli occhi tre ventisette esima sulle cinquantacinque baricentro e centro
Aritmetico geometrico del libro
Chi vuole andare a calci dopo aver marciato sette giorni attraverso foreste non la vede ed è arrivato e la città più invisibile di tutte quante o anche la città che viene fatta sparire pezzo a pezzo nell'ultimo romanzo
Di se una notte d'inverno un viaggiatore quale storia la giù attende la fine punto interrogativo o anche la sparizione del personaggio eponimo Palomar in come imparare a essere morto
Sono tutti racconti a scomparsa
Allora qual è allora la differenza ecco per Montale eh
Fin dai limoni e qui c'è la filosofia c'è nella sua poetica il cosiddetto anello che non tiene l'anello della catena deboli o che si spezza a metterci nel mezzo di una verità
Senza però che questa a questa verità si arrivi attraverso la dialettica qui il discorso si fa per un pochino un pochino difficile mi rendo conto
Per Calvino viceversa ad arrivare alla verità ci si arriva attraverso un anello che tiene un rarissimo anello di una catena che e saldo e sono i suoi finali affidati alle immagini il finale della formica argentina con i sassi
Non i sassi scapoli come quelli di Montale i sassi li sciatica e arrotondati dalle onde che si possono vedere in trasparenza sul fondo il finale la nuvola di smog con il prato
Di barca per Tula sobborgo che esiste davvero a Torino
Per coperto dalle lavanderie di tutta la città
La giornata di uno scrutatore con l'attimo perfetto in cui dentro la città con la minuscola c'è la città con la maiuscola cioè la Città futura di Gramsci per non dire poi il discorso dell'inferno e del non inferno nelle Città invisibili
C'è un piccolo problema
E dopo tutte queste immagini scompare propri libero non scompare il finale il libro finisce in quel momento quindi questa nello tiene ma tiene per poco non sono non sono così lontani ecco
Mi ha colpito rileggendo il saggio di Calvino su forse un mattino andando in un'aria di vetro
Che Calvino esanime in maniera geniale questa poesia
Trascurando di fatto la matrice filosofica contingenti e stavo per sognano da cui da cui Montale partiva perché Calvino ha un problema con questa matrice così come ha un problema con la dialettica Calvino era andato un po'marxista era nato anche un po'hegeliano sperava che la dialettica funzionasse che se Tupone
Una tesi e un'antitesi e questi due elementi si scontravano
Questo scontro producesse un salto che facesse rimbalzare al di là la conoscenza e tu ti trovassi al di là di un ostacolo a un certo punto anche con l'invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione Sovietica si accorge che la dialettica non funziona più
Montale lo aveva capito da tempo Montale non solo non è marxista e un anti dialettico che basta leggere due poesie una famosa dialogo in satura uno il sistema ternario secerne il male e due stelle appunto il funzionamento della macchinetta dialettica che piaceva al giovane Calvino il sistema ternario secerne male e lo espelle mentre il binario se lo porta dietro
Il sistema come dire un po'manicheo male male ebbene risponde l'interlocutore di questo filosofo ma il ternario lo mette sotto vetro e se vince lo adora
è questo il problema della dialettica che quando tutto ciò che è reale diventa razionale e diventa razionale anche ciò che disumano abbiamo un problema con noi stessi con la politica con l'universo e con la storia
Con la disumanità telai per o dei gulag o di quello che succede oggi in Europa tanto per non andare lontano quindi Calvino deve arrivare ci arriva a uno sfondamento accantonamento
Della dialettica ma soprattutto lo vediamo la controvento e la dialettica lo vediamo dai suoi dai suoi scritti da come funzionano perché in Calvino come Montale non c'è un movimento un flusso continuo c'è qualcosa di puntiforme cioè sembrò stop and go
Le conclusioni di Calvino sono conclusioni provvisorie esattamente come quelle di Montale
Nella nella bufera
Piccolo testamento il sogno del prigioniero sono i due testi delle conclusioni provvisorie nella bufera Calvino ha scritto conclusioni provvisorie per tutta la vita la spirale
Nelle Cosmicomiche
Il conte di Montecristo indico zero il finale delle Città invisibili
Il capitolo anch'io cerco di dire la mia in nel Castello dei destini incrociati
Tutta l'ultima parte di Palomar
L'universo come specchio il modello dei modelli il mondo guarda il mondo sono tutte conclusioni provvisori Calvino e chiedo scusa di fare allusioni a questi testi ma se qualcuno se li va a vedere forse s'accorge che non sto dicendo del tutto delle sciocchezze ma soprattutto calvino e Montale si assomigliano strutturalmente profondamente in una cosa cioè vi leggo da il mondo guarda il mondo in Palomar
Dalla multa distesa delle cose deve partire un segno un richiamo un ammicco una cosa si stacca dalle altre con l'intenzione di significare qualcosa che cosa
Se stessa una cosa è contento a destra guardata dalle altre cose solo quando è convinta di significare se stesse nient'altro in mezzo alle cose che significano se stesse e nient'altro
Le occasioni di questo genere non sono frequenti ma prima o poi dovranno pur presentarsi
Più chiaro di così le occasioni il momento in cui il mondo riconosce il mondo il momento in cui il Montale i pochi diventi si incontrano si incontrano con un Radius visuali esisteva un attimo per dirsi apriva il non arrivederci cito a memoria da da dall'opera di Montale ma questo già succede
In un altro dei romanzi di se una notte d'inverno un viaggiatore si intitola sporgendosi dalla costa scoscesa
Anche lì la cosa scoscesa invertitore verticale discendente ed è guarda caso ci viene detto nel testo l'unico romanzo lasciato da un poeta
E quale poeta
Il giochetto sarebbe da ragazzi soprattutto se leggiamo nel testo da sporgendosi dalla costa scoscesa riconoscere i miei stati d'animo nell'immobile sofferenza delle cose questo è Montale allo stato puro io direi che nell'ultima parte del Della sua della sua vita e qui concludo perché vedo che ho speso la mia mezz'ora anche se il discorso andrebbe avanti ma ci sarà tempo
Calvino fra se una notte d'inverno un viaggiatore Palomar e collezione di sabbia mi limito a indicare un testo di viaggio ma in realtà di riflessione che Calvino recava dalla sua visita in Iran ai templi di Zoroastro agli astri
Le fiamme in fiamme non ha fatto altro che
Scrivere a suo modo nella sua chiave le sue occasioni e scrivere delle occasioni almeno un pochino ottimiste almeno un pochino che sì opponesse però a quella entropia quel disfacimento del mondo a quel decadimento del mondo e dell'universo nel disordine che Montale ha descritto fin dagli ossi di seppia fin da quel libro paesaggistico
Leggo l'ultima Stroppa del dell'ultimo elemento nono e ultimo di Mediterraneo gli Ossi di seppia una suite di nuovi elementi siamo nel mille novecento ventiquattro
Presa la mia lezione e Montale che si rivolge al mare al mare e anche Calvino ha di fronte in dall'opaco la stessa situazione stai davanti a un mondo anfiteatro sta di fronte al mare e parli con il mare
Preso alla mia lezione
Più che dalla tua gloria aperti all'avvisare che quasi non dà suono di qualche tu come Riggio desolato attenni vendo in umiltà non sono che Favilla d'un TIR fisso
Bene lo so
Bruciare
Questo non altro e il mio significato quello che andrà confrontato in questi due scrittori
La luce di congedo
Diversamente polarizzata che viene fuori dalla poesia dell'uno e dalla prosa dell'altro grazie
Grazie molta Domenico Scarpa non so se volete adesso possiamo per la comunicazioni di ritardo Bozzola realizzare dodici quindici sono alle dodici dieci venticinque undici
Ecco però continuiamo a mangiare il tempo delle idee delle discussioni non è cosa da poco la mazzata per la pronta contatto su su se volete Fazi una domanda adesso e poi alla fine di commetto se stiamo nei tempi dopo anche l'intervento di Sergio Bozzola senz'altro li andremo con le discussioni fino a quando non una altri più impellenti bisogni non c'è richiameranno volete c'è qualche domanda oggi impellente urgente subito
Prego
Proprio Rostock
Ci domandavamo prima ricorda ci sono anche loro
Sarò molto breve dopodiché
Io
Cioè di
Sì la
Sia sia lì in quelle letture che lui dice faceva dai tre ai tredici anni e poi Bertotto dai dieci ai diciotto dopo c'è a assolutamente caspita sommando Croce
Ariosto invece si può Shevchenko le zone Swans Foetus esatto esatto no no io come dire a un po'mamma un po'forse come fanno gli anglo americani cioè che fanno delle divisioni app per presentare le cose quindi tutto di qua ho tutto di là insomma quindi ho tirato molto verso il cuore dei piccoli e pertanto va perché realmente credo
Che siamo territorio molto ricco di meccanismi almeno io l'ho trovato tale e quindi così un po'fatto bianconero documenti dopo naturalmente c'è una grande varietà di crisi insomma grazie
Qualcun altro
Allora
Ai polacco no
Grazie molte a Lucca pattini Confalonieri dal Centro Pannunzio fu inflitto
E quando proposto rispondendo alla all'invito di Lucca sistema che forse più astratto è più difficile per gli studenti e le studentesse cercheremo magari qualche Semino rimarrà approviamo no
Io non avevo ancora letto e visto il di Prodi il libro che era alto quindi quando naturalmente ho cominciato a studiare questo
Lo sviluppo questo di questo intervento che si trovano sul classicismo di Montale ho visto questo articolo questo capitolo di Eraldo
Dire Valdo creava esattamente lo stesso tema me lo sono letto leggendo nelle parole ho potuto
Prima di tutto credetemi sentirmi meno solo nel sostenere
Una rappresentazione di questo scrittore se avrete la questa difesa che solo i capolavori di identità di notte a capire per che cosa cosa voglio dire dello scrittore che così evidentemente in conflitto con l'immagine
Del classicismo che in un certo senso rimanda qualcosa in più posto a quello che è stato Calvino narratore un Calvino molto sempre come dire sperimentale
Catalogato anche come postmoderno non so cosa avete sentito questa questa categoria decorre nella nella critica nella filosofia degli ultimi decenni
No una una linea di narratore discontinua con compresenze ne ricordava una prima Domenico di equilibri molto diversi nello stesso anno ha scritto il barone rampante ma scritto poi anche la speculazione edilizia un romanzo
Conoscerete insomma di così di fantasia di immaginazione è un è un racconto lungo di stampo di stampo neorealista e quindi prima di tutto questo
Tuttavia punto approvato e ed è per questo che devo partire devo partire proprio dal saggio Ziv deluso compianto caricatissimo Evaldo Bellini
Allinea alcune idee che sono un po'il punto di partenza del mio ragionamento mi hanno fatto come dire da contesto che spero di sviluppare in una direzione
Complementare a quello che a quello che ha detto lui
Perché per classici rischiò intendiamo molto banalmente no una posizione che lo scrittore che è legata a un'idea di continuità atti stabilita
Per esempio no che si contrappone a quello a questa immagine di Calvino che ho che ho appena evocato ma smascherato Bellini ha fatto una serie di di considerazioni
Per esempio ha ricordato che Calvino si fa esplicito sostenitore della imitazione
Quanto meno come modalità di formazione di attraversamento da parte di uno scrittore di un modello di un grande modello perché ricorda Eraldo Calvino in tilt
Che era un consulente no della casa editrice Einaudi consigliava spesso ai giovani scrittori di leggere i classici suggeriva loro di
Imitarli no sottolineava sono le parole di Bellini la decisiva importanza dei modelli
E della tradizione e poi sempre ad Aldo Bellini ricorda di importanza perché al pieno del beati lavorazione della materia verbale del labor lime so se costola conoscete questo sintagma questa espressione
Che risale al grande poeta della chiesa l'attività classica schierava Orazi tra forse conoscete compongono sono sono anche che ti da che tipo di scuole venite
Per cui la scrittura letteraria dice Bellini deve e di ficcarsi sono sui fondamenti di un assedia assidua esercitate esercizio condotta a stretto contatto con i modelli con la tradizione un'idea che lo mostra Evaldo si proponga incardina fino al mille novecentottanta come dimostra una delle sue lettere ad Andrea De Carlo
A fondamento poi ancora questa risonanza classicistica di questa posizione Bellini cita poi un meraviglioso passo Zenit Seneca tratto dalle sue lettere a Lucilio quindi diciamo così un allora un'auctoritas classica che spiega che lo scrittore deve costantemente misurarsi con gli altri scrittori deve continuare a leggere imitarli una citazione che avevo preparato ma che non vi
Non vi ripeto
E dentro questo di questa questa cornice si delineano i fondamenti di quello che possiamo chiamare il come dire il classicismo dal punto di vista metodologico come si forma uno scrittore poi però ben Bettini tira fuori un altro paio di cose sottolinea alcuni aspetti proprio del modo di scrivere dell'idea di stile di Carlino e della sua pratica di scrittura
Richiamandosi ai valori attenzione ma della ragione e della chiarezza della norma e dell'equilibrio
E cioè al ad un'idea di scrittura io romanzi di scrittura letteraria che si riconduca una forma una forma ben pensata una regola
Riprendiamo quindi da qui riprendo il filo dalle mani di Eraldo Bellini Meneghello sviluppo in quattro punti sarò credo abbastanza breve non occuperò tutti trenta metri per lo dico per rassicurarli Franco andiamo a mangiare no primo punto labor lime il lavoro labor lime il lavoro di di matura i consigli che Calvino editore dava agli aspiranti scrittori
Erano la proiezione molto probabilmente di chi riconosceva in se stesso Queen medesimi bisogni leggere i classici
Cominciare imitabile di chi attiva soffriva di questa diciamo percezione di insufficienza della propria scrittura
Quando per esempio appunto insiste su questa idea di lavoro sulla lingua e questa insistenza
Però non è diciamo tutto assimilabile a quello che voleva dire Orazio ma a un ideale classico di perfezione dell'espressione linguistica quanto sintomo e qui cito le parole di Cartier indicativo della difficoltà di rintracciare un segno adatto alle cose e questo l'ha scritto lui
Questa fatto no pestaggi difficoltà scaturisce da questo fondale un Calvino di costante insoddisfazione per le soluzioni linguistiche per le parole che riusciva a trovare di volta in volta quando scriveva
Quindi un'insoddisfazione di cui lui ha detto in più occasioni no e sentite cosa scrive cosa scrivere Calvino a questo proposito il tizio che voting
Discusso fondamentale per la parola sta parlando cabina sta scrivendo per via scrivere assenso dice Calvi e non solo partendo da questa diffidenza per la parola
è per questo che ho dovuto diventare scrittore per questo bisogna però di riscrivere una frase quattro cinque volte prima di trovare la forma giusta vedete quindi un lavoro connesso a una atteggiamento che Calvino ha indicato verso se stesso nel mille novecentottanta come un atteggiamento che gli è costituzionale l'ha chiamato la un'attitudine all'ASS alla perplessità sistematica bocca prima si rappresenta ed è uno scrittore sistemati uno scrittore perplesso va una specie di dubbio metodico che lo accompagna e non lo lascia più
Dopo la crisi ideologico no degli anni del CIPE comincia circa il cinquantasette e che si porterà avanti nord in una specie di così atteggiamento di scetticismo ma di uno scetticismo che non arriva mai ad essere praticare un lavoro quindi sulla lingua da inquadrare in un'idea diciamo così non più classica Apollinaire no della scrittura
Perfette in ogni suo fatta in ogni suo dettaglio ma come espressione della lotta di una soggetto di uno scrittore contro l'approssimazione del segno linguistico le parole non sono mai sufficienti
Secondo punto
E che abbiamo limpidezza
Il valore è il valore o forse potremmo dire l'utopia su cui si orienta questa ricerca di Calvino il novello tormento che genera la sua insoddisfazione perché abbiamo visto che le parole che ho già citato prima
In questa nella limpidezza stanno anche le ragioni per cui per esempio che il vino ma avrei potuto prendere molti altri esempi molto presto nel cinquantacinque
Esprime il suo amore per un grande scrittore conoscerete che si chiama Stevenson quando il quando dice che Stevenson scrive con un inglese di più limpidi
Pensiamo agli altri aggettivi di rettifiche li riprendiamo coi funzionali scusate razionali
Funziona sembra che parli l'ingegnere e non di uno scrittore però e poi ancora della sua predilezione per un altro grandissimo scrittore europeo russo del l'otto sedute Bush che di cui scrive nel cinquantanove ma che non non vi cito e questo valore della limpidezza e certamente collegato a quella quella qualità che si chiama esattezza cui Calvino dedica una delle sue lezioni americane
In cui parla di questo come dire il valore della grande letteratura che verrà e scrive
In cui questo questa parte dedicata all'esattezza finisce poco sulla parola limpidezza di consegno questa immagine in chiusura della mia conferenza perché possiate custodirla nella memoria il più a lungo possibile in tutta la sua limpidezza il suo mistero
Alla limpidezza ci torniamo poi si è passati alla razionalità
Rimandano i valori della sua sintassi no come costruiva le frasi che sono stati studiati da alcuni studiosi anche recenti ma che già Pasolini aveva indicato come limpida rotta con se la caverà in mente
Altri esempi coevi di sintassi non limpida no pensando grandi scrittori come Garda no
Sono in un certo senso il prototipo in opposizione a questo paradigma poi ancora la limpidezza è il requisito della traducibili Rita di un testo letterario no c'è stato un grande critico che si chiama Franco Fortini che ha detto che della traducibili dare una delle condizioni che possono far sì che uno scrittore diventi un classico
E così ancora la chiarezza altro grande filosofo importantissimo fino alla metà del Novecento
Come Benedetto Croce ha scritto che
Il classicismo eh proprio di chiamarli figure studiate nel loro carattere precise nei loro contorni la ponderazione e l'equilibrio la chiarezza
Tutti i valori che poi gli studiosi che si sono occupati della lingua di Carpiano prima Domenico ha citato forse maggiore in questo senso che Mengaldo hanno sottolineato come un pallone no la lingua linguaggi accusa che abbia ha sempre questo requisito
Terzo erano quattro più una conclusione quindi vedete
Ci siamo no piano piano razionalità terzo punto razionalità fra le parole che ho ricordato prima no che Calvino richiama parlando di Stevenson se anche questa c'è un inglese dei più limpide diretti
E razionali
Nelle elezioni americane troviamo un passo in questo senso interessante dice Calvino di se stesso sempre la mia scrittura
Si è trovato di fronte a un passo molto noto si aspetta gli studiosi si è trovata di fronte a due strade divergenti
Che corrispondono a due diversi tipi di conoscenza
Una che si muove nello spazio mentale di una razionalità scorporata
Dove si possono tracciare linee che congiungono punti proiezioni forme astratte lettori forse prima via della conoscenza e della scrittura
L'altra che si muove in uno spazio gremito di oggetti e cerca di creare un equivalente verbale
Di quello spazio riempiendo una pagina di parole
No vi posso riformulare così sub modi di scrivere in un modo mettiamo insieme dei testi
Perfetti limpidi Giustino chiari razionali così e usa queste metafore della geometria del sito linee rette così l'altro invece è un modo di scrivere che nella stessa scrittura imitati il caos la confusione da no
Tutto ciò che si associa alla percezione del mondo nella modernità noi possiamo dire che l'esame dei fatti Calvino anche da più o meno sempre seguita la prima delle due vie che abbiamo indicato e cercando un equivalente
Verbale dello spazio gremito di oggetti dello svolgersi caotico e irrazionale della storia
Non ha mai rinunciato una ricerca di contenimento in questo caso posti questo disordine in buona forma
Come ha scritto Bellini Calvino non abbandona mai un'idea di scrittura che tenta sempre di mantenere infinita sono sue parole una scintilla di ragione
Di ritagliare zone d'ordine nel succedersi magmatico della stratificazione ed è il senso lei si d'altra parte lo stesso Calvino a ricordare nelle elezioni americane quella dedicata proprio all'esattezza rimandando Mussi
Il il il fatto che esistono dice no ricorrendo concetto della nasce scientifico esistono problemi matematici lo ricorda Musil ricordato da Calvino che non consentono una soluzione generale ma piuttosto soluzioni singole combinate s'avvicinano all'assoluzione generale
Con un ciò no re integrando nell'idea di matematica quindi irrazionalità del discorso matematico
Facendoci entrare l'approssimazione per noi una contraddizione in termini questa compresenza questa no opzione fondamentale che mai tradita da Calvino
Per la razionalità della scrittura non è stata mai tradita nelle sue fasi di maggiore sperimentalismo formale che però no cui posso rimandare sperando che magari primo palco abrogarla questa di leggerlo un narratore che ha sperimentato forme molto differenti però in questa sperimentazione
Delle forme narrative arrivando da queste costanti del suo modo di scrivere la sua lingua di narratore
Tanto che uno studioso di grande Pharma
Segnato qui a Torino no Gian Luigi Beccaria dice
Che no
In diciamo posiziona proprio Calvino in questo nuovo non non Beccaria insomma parla di questa nuovo classicismo
Che possibile nel Novecento e richiama proprio questi valori i valori della linea
Della sostanza della Cornello del metto del job mezzi per del raziocinio
E ancora Fortini che ho citato prima dice l'atteggiamento classico può implicare tanto adesione l'immediatezza dell'esperienza quanto attitudine all'astrazione matematica giovinezza
Al perimetro quindi vedete della razionalità appartiene dunque
L'ambito emozionale
Della geometria no meccanica ma prima che al primo esso quelli in via rinviamo poco alle parole che ho citato da esattezza delle elezioni americane Dine punti proiezioni forme e che ritorna anche nel lessico critico di Calvino in alcuni bassezze
Di di che la cui lettura di di risparmi
Quarto
Oggettività
Potremmo dire che a presupposto di quanto gli ho detto al nostro limpidezza razionalità geometrica e così via
Sta questa no siamo nuovo valore concetto classicistica o di oggettività
In un certo senso le comprende tutte e cui rinvia anche l'altra qualità dell'inglese di Stevenson che ho ricordato prima io
Sottolineato Calvino cioè quando dice che l'inglese di Stevenson inglese diretto cosa vuol dire diretto vuol dire in Calvino che raggiunge l'oggetto cioè ciò che si vuole dire senza che vi sia il diaframma distorsivo
Del soggetto di colui che scrive uno del soggetto che in molte forme della modernità e spesso pervasivo narcisistico no se scrittori che scrivono la maniera che tutto sommato lancia lettore un messaggio del tipo guarda a me non guardare ciò che racconta
Per questo narcisistico uno
Che prima ha detto in questo senso qualcosa che è molto interessante io non sono un cultore della divagazione potrei dire che preferisco affidarmi alla linea retta no questo sempre in una delle lezioni americane distinguendosi dal dallo stile da da come parla di uno scrittore avventisti tra i del del Tristram scende distrae qua Carlo prima questo per rimandare semmai poi al al punto globale di questo nella pagina successiva di questo punto il discorso
Di Calvino piega verso un linguaggio
Nel quale la ridondanza da superfetazione ti metaforiche la ricchezza ed esuberanza uno retorica sono poste alla paziente ricerca del voci registrate la parola giusta
Della frase in cui ogni parola dice insostituibile dell'accostamento di suoni di concetti più efficace
Cioè il programma
Contro espressionistico no contro un certo modo di fare letteratura che che ci hanno chiamato Espressionismo
Il programma di una lingua univoca precisa Diretta
Riflessioni che negli ultimi anni Calvino continua a inseguire ammette quando mette in chiaro l'idea di uno stile addirittura dice Carlino impersonale quando comincia a parcheggiare l'abolizione dell'io nella letteratura
Dell'oggettività per una oggettività della forma artistica e questo il culmine di tutto questo si lasciò andare in questo personaggio del romanzo se una notte d'inverno un viaggiatore evocato prima Domenico quando scrive quando dice si trasforma in questo passaggio sentite
Come scriverei bene se non ci fosse
Ed è un paradosso lo scrittore che vorrebbe scrivere talmente bene che invece non pensa lo scrittore
Come scrivere bene se tra il foglio bianco il ribollire delle parole non si mettesse in mezzo quello scomodo diaframma che la mia persona
E poi in quello stesso giro di anni c'è un testo da un dialogo intervistato grandissimo Tullio Pericoli nel mille novecentottanta Calvino
In questo testo adombra il concetto di una scrittura antiche romantica anti decadente liberata dalla ossessione della scrive lui individualità stilistica
E della autenticità personale dicendo sì attratto brasiliano dai procedimenti interpersonali e a personali cigolante che agisce attraverso Dinoi un malgrado noi stessi
E poco dopo in un testo su cui ora torniamo che si intitola mondo scritto nel mondo non scritto lascia affiorare questa idea di scrittori come medio in un certo senso credo che sempre scriviamo di qualcosa che non sappiamo
Scriviamo per rendere possibile molto non scritto
Di esprimersi attraverso di noi dall'altro lato delle parole c'è qualcosa
No io le contesto oltre questo testo dice Calvino c'è qualcosa che cerca di uscire dal silenzio di significare attraverso il linguaggio evocate ed esce con una metafora potente come battendo colpi su un muro di prigione
In questi termini capite che la posizione linguistica di Calvino rimane estranea ci andavo prima
Ai cosiddetti Espressionismo del Novecento non so se riverente a studiare non ci si riesce quasi mai i nomi degli Espressionismo Michele neo avanguardie
Orizzonti no posizioni pure di scrittore che Calvino però amava Calvino amava e ammirava Garda amava e ammirava e stimava molto Manganelli
La sua scrittura invece governata quella del cardinal dalla selezione ed alla sottrazione no dall'inclusione non tira dentro tutto ma sceglie dal rifiuto di lo rileggi metaforici fuochi d'artificio verbali
E lei chi fila tesse sintassi ipertrofica certo punto scrivendo Manganelli dice le gratuite fabula sessioni visionarie che la folta vegetazione lirica le riconosce questo suo amico interlocutore Manganelli come delle qualità ma nel contempo dice che sono estranee al suo modo di scrivere
Ecco salto magari un ultimo punto che riguarda il fatto che nella prefazione citata prima della sessantaquattro sentire di ragno
Tuttavia Calvino definisce se stesso uno scrittore nero espressionista ma una discussione più così critica che
A cui doveva risposto ma volevo dirlo sul l'ennesima insomma
Presso la la la la saltiamo e vediamo al al all'epilogo la conclusione pochi minuti
Nel e che parte da lontano dalle mille novecentoquarantaquattro un grande autore poetica che conoscerete stiam Thomas Eliot ha scritto tenne una conferenza che poi diventata
è diventata una
L'articolo di un libro che si intitola che cos'è un classico
E in questo testo Eliot scrive alcune riprese anche tanto che ci sembrano completamente slegate da
Il suo primo capolavoro che quella che conoscerete come la terra desolata pure la terra devastata e cioè de questi tempi una un poemetto che ha fatto come si deve un passaggio epocale nome la polizia della modernità europeo occidentale
Ma va bene no
Ci sono alcune osservazioni in questo testo che in parte si avvicinano a quello conservato qui il bacino e altri invece si allontana è di Actelios spiega che il classico rappresenta un rapporto pacificato con il mondo
No
Nel il testo con con il contesto con l'epoca in cui viene scritto ed è pertanto possibile diceria il classico può sorgere imporsi nella il mondo letterario solo nelle epoche che lui chiama mature
Cui si contrappongono le poche nelle quali si verifica invece una ricerca esasperata della originalità
Che è un po'lo schermo
Capitava in quegli anni nella letteratura europea
L'epoca classica dice ghiotte terreno di coltura di uno stile comune ecco qua ci si avvicina accanto in un momento di ordine e stabilità
Che si contrappone alle epoche di immaturità e di decadenza nelle quali si manifestano i più esasperati esempi di stile personale questo dice
Un'idea sembra ancora diciamo così no tardo settecentesca di classicismo uno
L'autore classico rappresenta l'intero della polis della società di cui è espressione no la sua voce nella sua voce risuona tutto un popolo tutto un contesto socioculturale
No un'idea che sembra in contrasto con il contesto storico in cui ha scritto è logiche quello che potete immaginare tant'è vero che in quegli stessi anni due grandi filosofi del Novecento
Horkheimer e Aldo Moro per grandi interpreti della diciamo così evoluzione degenerazione delle società di massa in Occidente perso tutto negli anni trenta quaranta anni ho capito quello che stiamo vivendo oggi quanto dicono come può essere lo trattate nella contemporaneità dicono sostanzialmente non vi citerò
Passo esattamente il contrario no e parliamo di una
Un'opera d'arte che ha invece in conflitto con la società e con il mondo
Però è proprio questa dissociazione storica tra lo scrittore e il mondo della società anche Galli Calvino comincia introiettare dal cinquantasei in poi dopo l'invasione dell'Unione sovietica dell'Ungheria suo abbandono
Sue dimissioni dal Partito comunista all'inizio della crisi ideologica della consapevolezza che l'ideologia marxista
Non è insufficiente a spiegare quello che succede nel mondo verso una nuova forma vi dicevo prima di scettici di scetticismo con lo accompagnerà fino alla morte
In questo contesto la coscienza del trauma storico rappresentato a seconda del no dalla dalle due grandi guerre lascio a e così via no
Su questo schema scritto parole potenti campino per esempio nel cinquantacinque prima ancora nuovi abbandonare il PG ha scritto questa coscienza attivi pare nel punto più basso e più tragico di una parabola umana di vivere tra Buchenwald della bomba Ca'
Questa coscienza non rappresenta più dopo cinquantasette il punto di partenza di una specie di nuovo ottimismo ottimismo ideologico di chi dice la storia degenera ma noi possiamo lottare per la ricostruzione
Ma tende a coincidere in cabina con una condizione esistenziale uno contingente dell'uomo contemporaneo non più superabile
è in questi termini in questo contesto che come come può essere un classicista calzino il classicismo rimane non cessa di consistere Massi
Trasformarsi rimodula ponendosi non tanto come orizzonte totale delle opere del mondo armonia di individuo e società maturità e condivisione avete sentito prima gli utili di una lingua di una forma quanto come una forma letteraria compiuta e si costituisce
Come tale è che rivendica rispetto alla degenerazione della storia una propria differenza siamo oltre ormai no no contrapposizione
Che questi due filosofi che vi dicevo prima no avevano costruito tra grandi figure di musicisti no
Jean perché la moda dodecafonia quindi una forma completamente nuova se ascoltate Jean per sa vi rendete conto che una musica che trova un linguaggio
Che non esisteva prima oppure altri grandi musicisti come Stravinskij che invece usavano la tradizione ma la usavano in modo ironico Calvino
Va perso come altri scrittori come Montale un'idea di una forma letteraria responsabile
E che è tale proprio perché no la società e la storia non hanno forma che non hanno senso del Montale Montale forse a cui dobbiamo guardare anche qui per sto ultima cosa critico
Nel mille novecento ventisei Carpino scritto una recensione a un libro di Umberto Saba si intitola figure canti avete presente sabato Saba era un poeta che scriveva
E bellissimi Sonetti tutto perfetto otto riconoscibile Napoli si Conversi tradizionali Larini ma no non non per questo non era un grande poeta per un grande poeta in un'altra maniera no e allora Montale vede queste caratteristiche molto presto Vienna in sessanta e dice e contrappone al classicismo che chiama lui ingenuo di Saddam cioè
Ma sì forse prescritti sonetti scrivano sonetti anche al nostro scrive sempre Poesie in cui si parla di amore di queste di quello lo faccio anch'io quindi ingenuo in questo senso
I contrappone a questo con classici con una poesia che invece tende a ritrovare attenzionare metafore di Montale critico che era uno scrittore un pizzico straordinario anche per questo assi a seguito di una siringa Martella Tura una lavorazione della una rotta Tura termini diciamo che appartengono così alla alla alla al linguaggio tecnico della della scultura dell'oreficeria no contrappone no a seguito di una pura che porta a una forma cristallina contrappone questa forma alla
Degenerazione della storia e del tempo presente uno
E parlo in questo senso di un classicismo paradossale moderno paradossale che precisa la tradizione e proietta sto citando Nina studiosa che ne ha parlato proietta nel di sciogliersi in alla queste son parole Montale proietta nel di sciogliersi in questo nostro crepuscolo le sue formule meglio consacrate dal tempo
In questo operazione Montale stesso riconosceva nel grande Paul Valery grande poeta francese un suo un suo antecedente in questo quadro dall'accelerazione della civiltà europea norme rimossa ma piuttosto viene fatta confliggere con la necessità della forma
Con la necessità della letteratura
Con la Resistenza della tradizione
Calvino si muove su questa stessa linea un'aspirazione classica una lingua come compiutezza e responsabilità quando nelle sue riflessioni più tardi rilanciati improvvidamente la resistenza la persistenza di un senso della letteratura nella modernità
E la tenacia di quelle del legame di questa letteratura con il mondo con questo marcando proprio un territorio letterario che e alternativo a chi lo ha interpretato come postmoderno ma non ho tempo di spiegare in che senso
Calvino assegna alla letteratura la responsabilità di individuare le porzioni di realtà nelle quali Calvino descrive l'esistente si cristallizza in una forma acquista un senso
Contro lo spunto dice Cardini oggi un universo che si disse fa in una nube di calore
Responsabilità che è propria dell'essenza del classicismo e consiste in questo come ha detto Paul Valéry venire dopo l'ordine che rappresenta il classicismo suppone un certo disordine
Che duri
Che classicismo può diciamo ridurre sono il punto di arrivo di queste considerazione e anche delle mie le osservazioni che calzino fra sub Kafka nel mille novecentottantatré quando a fronte di un'idea di mondo esterno e non si può ridurre o riportare all'ordine parla prima di e fa tappa autenticata come di scrittori che tenta Mazzi avvicinarsi a questo
Disordine e questo rappresento copia della società e della storia imitando la nel loro linguaggio ma seguire dice Kafka però fatto in un altro modo
Ha detto Calvino è riuscito a parlare dell'intricato groviglio sempre dal vino con un linguaggio trasparente
Queste parole non le possiamo girare
Anche su di lui
E coniuga quindi da una parte c'è la coscienza della dissipazione del mondo resa collocati in qualche non è dissipata
Mai veramente dissipata una lingua poetica una forma elettorali in quale letterari una forma letteraria uno che in un certo senso ormai
Non ha mai venuto meno a questo valore della limpidezza che ho cercato di e illustrare e così ho finito grazie
Molte grazie al sesso boccia una nuova adesso abbiamo tempo ancora per qualche domanda qui ci salutiamo
Ciccanti
Chi vuole mi fa segno io portò il il l'altoparlante
Sono le dodici e quaranta nuove vi prometto che alle tredici finiamo quindi abbiamo undici minuti
Ci sono domande
Attualmente sono state interventi vedete come siamo diversi ognuno siamo cinque interventi
Fatti in maniera molto diverso tutti molto diverso insomma credo che da da Nocco con modi Diversi adesso siamo stati evocati
Temi importanti naturalmente non sono tutti i classici
In cui anche italiani con cui Calvino si è confrontato è mancata per esempio una una comunicazione sua cardine leopardi per esempio abbiamo all'uso ma o o cardine Galileo insomma si potevano fare altre ma insomma
Credo che queste relazioni hanno dato degli spuntini notevoli fino a quest'ultima ecco
Lascia subito la favola assedio una domanda per Domenico perché interessato molto questa questo concerto di
Io non meriti all'etica bloccata l'attività accantonamento della dialettica che non ho capito sì tu ritieni che questa sia la posizione che ci consente di interpretarlo diciamo così filosoficamente
Politicamente Montale perché credo che non sia lontano da quello a cui sono andato a parlare io no
Non c'è dialettica tra la forma e il mondo però Calvino in un certo senso c'è differenza che è un concetto anche filosofiche Amendola un po'diverso
Una differenza che però è una risorsa per comprendere il mondo ma in un certo senso e Montale però c'è una forma poetica Schettino la bufera compresa molto fatto notare anche due prime strofe versi e così via
Non so se la relazione che ci ha visto ha senso se vuol dire qualcosa su questo grazie
Altri sono andato lì sono andato un po'veloce perché banalmente nel nel mio libro su Calvino c'è un lungo capitolo che riguarda il suo rapporto con la dialettica non è che lo potesse dare per presupposto ma il punto è che calvino nella dialettica approvato a crederci approvato farla funzionare non c'è riuscito chiese frantumata fra vent'anni a un certo punto in via definitiva come prova a raccontare quando ha scritto e c'ho messo dieci anni non per niente la giornata di uno scrutatore esce nel mille novecentosessantatré dopo
Dieci anni di elaborazione di ieri proprio un la catastrofe della della dialettica un un i Ballas completo di questa di questa macchina
Per quanto riguarda Montale non ci vedevo una possibilità di confrontarli da questo punto di vista anzi mi sembra che Montale alla alla dialettica al funzionamento della macchina dialettica in realtà annuncia abbia mai creduto non abbia mai provato a farlo funzionare con una con una differenza che per questo suo non crederci
Lo dava per scontato lo dava per Urbino all'uso lo dava per presupposto nella prima parte del suo percorso di qualità dagli ossi inserisce nell'occasione alla bufera e altro
E poi da satura e poi queste sue opzioni filosofiche molto tranciante di anche Castore a volte come calvino sarà il il l'aggettivo ingorgo inviate vengono fuori vengono fuori in maniera vengono a galla in maniera in maniera palese quindi abbiamo delle prese di posizione su un terreno che non sai più se e filosofico il mio senologico o è anche politico un po'tutte e tre le cose
Detta in modo molto elementare
Mentre parlava della della desiderio di personalità e della chiarezza li in della limpidezza che dovrebbe portare a un ordine
Nel disordine e mi sono venute a compimento e due domande che potrebbero fare degli allievi a cui vorrei che eventualmente rispondesse lei che che io no invade sarà in grado l'influenza impersonalità di Verga
E quindi in qualche modo il rapporto del concetto dell'impersonalità
E il concetto del creare un ordine un equilibrio nel disordine questa volta interiore che invece troviamo nei versi di Petrarca
Che anche lui mi sembra che però dove non c'è un un rapporto con la società chiaramente questo caso
Grazie
Guarda dobbiamo distinguere credo tra dei nessi che noi come lettori interpreti di questi scrittori istituiamo che hanno un valore devo dire euristico interpretativo
Da quello che
Più diciamo così concretamente possiamo sostenere andando a vedere le vetture quello che però letture di Calvino aveva letto quasi tutto quello che ha scritto e così via questo lo dico perché io posso provare a rispondere dal primo punto di vista ad Ascoli
Vista può rispondere lui soprattutto di Carlino Tore critico ricercatore quindi secondo me diciamo affiancare quell'osservazione che ho richiamato Api ERG rischia di essere insidioso perché di le le le come dire il quadro
Entro cui si si collocano non le le le due affermazioni le affermazioni dell'uno del due e e la le pratiche lettera e è troppo differente però troppo differente perché in verde questa impersonalità
Ha un'intenzione per così dire chic scientifico la psichico tra virgolette rappresentativa va ecco mentre i capire o si inserisce in una specie di così in sofferenza
Del moderno verso ciò che modernamente è sempre stata la letteratura lirica in particolare come il trionfo della soggettività ecco mi sembra così che potrei rispondere così
Quanto Petranca dunque il messo su che lei dice è stato quello di mettere ordine
Delle proprie sentimenti scrivendone in una forma compiuta di sempre interessante questa questa osservazione perché fa piacere in un certo senso perché cogliere quella delle osservazione che stavano un po'nello sfondo di quello che ho provato dire e cioè che la forma letteraria che nel caso di un poeta come Petrarca come si può dire non perfetta effettistica Gatti targa creato la perfezione lirica che ha fatto poi scuola tutta Europa per cinque sei sette sette però quindi co.co.co. questo aspetto per cui il modo la forma con cui ha scritto un testo questo gli studenti faranno fatica a capirlo subito ma in realtà qualche cosa di essenziale al testo hostess e al soggetto che scrive quindi mi sembra una così un parallelo come si può dire audace acrobatico però che sul piano teorico è interessante è certamente vero che la forma poetica in Petrarca
Rappresenta per così dire una rappresentazione
All'insegna del dell'equilibrio e della misura di una storia la storia fittizia più o meno reale che una fittizia d'amore che invece è stata come dirà come tematiche portanti incolte di vita del desiderio Nolli dazi privata della islamici vola nel centro di questo senso ragionamento scorre può essere interessante e suggestivo portare la porta nascono
Posso aggiunge una piccolissima cosa riguarda Verga io se ricordate quando parlato del dell'intervento di Tadino del cinquantuno con cinquantasei il primo intervento di cui ha parlato Calvino li nomina bene danno anzi dice Rita
Da da Recanati ad Acitrezza se questo noi luogo noto il senso del mondo
Però significativamente incrementata gli accade poi presente nella nell'elenco delle preferenze e dell'inchiesta del cinquantanove gli unici tre autori italiani che sono evocati sono o Nievo Manzoni esperito
Ma perché non c'è più e credo che nel resto c'è tutto una riflessione di di Calvino in quegli anni ma appunto poi gli altri
Specialistica diniani potranno intervenire su questo ma sul fatto che da questa attenzione in qualche modo alla geografia
Che poi compare in senso del tutto l'agiografia l'attenzione comunque di Calvino si sposta di più verso la storia e il modo di reagire alla storia e di diventa più interessante un
Nievo naturalmente che continuo ad amare sempre ma anche Manzoni come autore di un romanzo storico più che questa no questa concentrazione anche liriche poetica su un paese come Acitrezza diventa
Diciamo mi è venuto in mente perché anche all'inizio del davvero carnefice pensato a
Libero verifichiamo allo stile semplice
Di Enrico Testa in cui in effetti Errico parte da Manzoni arriva alpino emette Velca
E pezzi insomma al di là di questo pensando anche all'operazione le fiabe potremmo dire
La voce narrante di malavoglia non può raccontare la storia in Sicilia lo schietto o ne facciamo un grandissimo sforzo perché lo lo sentiamo il siciliano dietro infatti sappiamo che Verga
Fa un sacco di cose audaci usale relative che coesa correggeremo a scuola del tipo il ragazzo che indichi presto il libro norme ci dirà cui usa un sacco di che polivalente vieni che fa freddo cerca ti fa sentire che che che si stava parlando una lingua probabilmente bassa popolare ammonterà fa toccare no e sentire l'eco del siciliano ma non lo vedi
E quindi questo sforzo di scegliere di calare il mare nell'imbuto dell'italiano questo sforzo di fare sì che il dialetto siamo come il plasma vitale sotterraneo
Questo diciamo io Lilli mette in quella linea che Sergio prima rigori guardava in effetti vada Manzoni a Calvino c'è
Sappiamo che
Ci sono i dialetti c'è il parlato c'era lingua passamano tutto questo deve riuscire a entrare in una forma che è media che in fondo predire il Calvino traduce le fiabe del siciliano
Ma voi le le leggiamo in un italiano vivo medio in cui forse resta una dimensione orale di quella dove l'attrice siciliana ma non lo vediamo in questo senso forse ciò potrebbe essere interessante
Anche il Cristo Tempi accorgersi come dire che c'è un qualcosa ne potevo di sporco per la lingua dei Malavoglia puzzone pro forma classica come possiamo intendere altri scrittori ma che in qualche modo è un nuovo modo di essere classici
Diciamo facendo sì che il parlato di questi tale autoreggente scala entri dentro la letteratura senza staccarla senza incrinare l'altro ponte
E come
Prova ad aggiungere due cose una Superga e una su Petrarca
Sempre in quella prefazione al Sentiero dei nidi di ragno del sessantaquattro Calvino racconta che quando durante la guerra e subito dopo la guerra si era messo a scrivere si era formato un triangolo di autori di riferimento
Venga con Emma D'Aloia Vittorini con conversazione in Sicilia
Pavese con Paesi tuoi
E sono tre autori molto diverso appunto verga un uno scienziato visuale acustico lo definirei
Che cerca di far parlare
Le cose e le persone senza mediazione senza il filtro della dello scrittore anche lui è uno scrittore cerca di non esserci descrive bene cercando di non esserci
Vittorini un un autore radicato nella storia nella storia d'Europa che sappia alla guerra a descrivere uno stile molto richiesto
Pavese
Un espressionista con robuste iniezioni di dialetto diciamo molto non più punto
Con otto lutto diversi direbbe forse qui a Torino con il più
Perché è un'illusione da parte dei ricavi e l'illusione di poter parlare direttamente di poter raccontare delle storie senza filtro
è un wishful benché è un pensiero speranzoso
Non ci arriva non lo può fare oppure lo può fare per un breve tempo e una capacità di acchiappare armeggiare le storie di restituirle che lui ce l'abbiamo avuta per un breve periodo poi l'abbiamo persa io per primo quasi subito quindi questo Verga è un po'un'illusione anche se è dichiarato nessuno al documento più importante
Supermarket diverso perché io ho l'impressione ecco qui non non ci sono i testi qui è solo e soltanto una mia congettura più una lettera peraltro abbastanza importante che lui scriva
Io del Calvino sia stata importante
La forma Canzoniere di Petrarca
Il fatto che a un certo momento una persona nel Trecento si sia messa a costruire un libro
Di poi si disparato con una struttura con un inizio e una fine con una delle con delle rispondenze con delle arcate in maniera completamente diversa da come aveva fatto Dante quindi uno scrittore di testi brevi che li costruisce in struttura ci ricorda qualcosa rispetta Calvino
E forse la politica non è tanto lontana perché Calvino scrive nel mille novecentosessantaquattro una lettera piuttosto importata da Andrea Zanzotto
Il quale aveva pubblicato in quell'anno una introduzione al Canzoniere di Petrarca nella Bur Rizzoli
Intitolata il Petrarca tra il Palazzo e la cameretta
E il palazzo
Era un'entità non lontanissima da quella che Pasolini negli stessi anni definiva il palazzo con la P maiuscola il palazzo della politica il palazzo del potere il palazzo pubblico cioè
Zanzotto arriva da vedere un gendarme una risonanza un riparando una corrispondenza fra la dimensione della cameretta dove tu scrivi architetti questa la struttura del Canzoniere invitai morte di Laura conta l'affacciarsi all'esterno e certamente pensava al poeta laureato pensava
Agli epistolare alle opere relative soprattutto direi a all'epistolario dirvi Petrarca ma appunto queste pur basandosi su una lettera di alloggio di forte elogio di Calvino a questa lettura di Zanzotto direi che sono supposizioni miglia
Grazie vuole intanto grazie per la bellissima relazione della mattina Chiofalo potuta in parte seguire volevo aggiungere un pezzetto alla discussione appunto che stiamo facendo partendo dalle da relazione di di serizzo riguardo alla quello che dice visto la necessità della formano nel corso della mattinata che da quello che diceva chiara io stavo pensando che sento la necessità della forma mi sembra un dato
Importante è anche appunto necessario nella riflessione su che cos'è un classico no ma riguarda anche Nino una cosa che mi viene in mente che oltre la forma necessaria
Avente implica anche che la forma stia ricorsiva cioè la prova formulato in una domanda che rivolgo anche a chiare anche
A Domenico ecco la necessità della forma vorrà ricostituita della formazione
Quello che io ho un po'in mente anche dei decenni precedenti anche degli anni cinquanta sessanta ecco
Perché diciamo no che avete un plastico o altri
Appunto a altri classici degli anni Cinquanta come per esempio la malora di Fenoglio o L'isola di Arturo di Elsa Morante ecco mi sembra che siano nere molto diverse tra loro
Però che hanno qualcosa in comune questa opera in comune che è la fornite ombra che appunto ci sia si possa parlare di una ricostituita della formazione uno stile che ha delle caratteristiche
Riconoscibili no perché alzino la parata adatti per Fenoglio permanente altri quote ma
Appunto una forma di coltivare tendenzialmente che tende all'uniformità cioè se noi pensiamo per esempio ad altri scrittori come Pasolini o Testori
No notiamo dei forti sbalzi nella loro scrittura nel loro stile nel loro espressione anzitutto tra parti dialogate parti narrative
Questa norma non abbiamo questa impressione di sbalzo quando noi leggiamo il barone rampante o la maggiore hanno anzi
Di questi di questi romanzi tendenzialmente ladri la critica sempre detto che
C'è
Una uniformità riconoscibile no che parte naturalmente anche dal fatto che c'è un narratore che parla in prima persona dall'uso del discorso indiretto libero anche da questa
Funzione vere Gano come è stata chiamata negli studi che così importanti negli anni Cinquanta ecco allora queste insomma per stringere il discorso la mia riflessione era
Come la attributo chiede i classici oltre appunto a questa necessità della forma passiamo anche pensare a una ricco attività una uniformità ecco un pontificia
Per della forma ecco volevo sapere cosa ne pensava Tegra
Ma ma momenti
Sì la se per ricorsi dritta intenti
Una sorta di fedeltà a se stesso
E poi però già a vedere a quale livello del testo
Individuiamo questa fedeltà a se stesso che appunto a Calvino come narratore un attestato continuamente in sentenze stesse ma non lo sono mai stato contemporaneamente due tre cose differenti forma l'unica forma breve
Racconti e romanzi come chiami a cui è comunque di chiamiamo di fantasia invenzione raccontini umoristici
Poi ci sono gli esperimenti io li chiamerei così o degli anni sessanta e settanta Cosmicomiche ti con zero Castellesi incrociati lo stesso romanzo ultimo se una notte d'inverno un viaggiatore alla fine
è addirittura stato però interpretato ricevuto come una una una così una una posizione postmoderna romanzo dei romanzi del romanzo contro la Formula uno marzo e l'avvocato
Questa uniformità secondo me è questa la tesi che
Cioè la la possibilità che c'è di definirlo
Come si può dire no di collocarlo dentro questa categoria complessa del classicismo sta nella sua lingua che in un certo senso il fondale non lo strumento
Più profondo la forma letteraria
Perché a quel livello
Non abbiamo mai soluzione che non si possono definire su quei valori che posso in parte quelli che lui stesso dice la la limpidezza
Anche la sintassi poi non non è vero che sempre patate qua può essere anche complessa la sintassi ma le complessità sintattica
Dica fino a parte in alcune zone ma per esempio se non ottenendo nella norma giornate l'ascoltatore con quell'altra prosa che citarli tutti all'impatto
Dove le cose sono un pochino so quelle zone zone marginali però anche quando è complessa da sintassi di Calvino è una sintassi che non fa saltare il mare il principio della comunicabilità e della come si può dire io la chiamerei gentilezza verso il lettore no lettore capisce riparte no la fine quindi in questo senso
Il ragionamento che fa ex-comune funzione
Se non c'è nessun'altra domanda
C'è ancora brevissima
Bene
Un uomo
Si può accostare non accelerare accostare cammino a Landolfi del quale Landolfi ritorno al rombo settori non mi pare scrisse il volto compiono un'antologia di attuazione tra mi chiedo e chiedo questo altro questo non riuscirono sente secondo il rito i competenti il PM
Ci sono degli elementi per poter in qualche modo accostare
Calvino accusati
Ci sono elementi per tutti e due
Calvino ha avuto una forte impronta dai primi racconti di Buzzati avviene essenzialmente da ma lo dice lui non lo dico io dal Deserto dei Tartari mille novecentoquaranta dalla raccolta I sette messaggeri mille novecentoquarantadue solo che quando legge I sette messaggeri in onda il rifugio sotterraneo mentre sta facendo il partigiano
E lo legge al buio perché non deve farsi trovare dai nazisti lo legge con la matita
Scrive delle cose di fuoco come se fosse già un editor della casa editrice Einaudi sul modo di condurre il racconto da parte di Buzzati che gli sembra fra l'approssimativo nello sciatto e sulle sue diseguaglianze di stile il registro cioè non mantiene il registro linguistico e segnala proprio sulla pagina i punti e devo dire è stato pubblicato un articolo con le sue sottolineature sulla prima edizione dei sette messaggeri caspita ha ragione lui quello quindi per Humbert Humbert un apprendistato cioè ma diciamo a un certo punto Calvino siamo lasciare spazio lascia alle spalle anche politicamente perché il Buzzati conservatore sul Corriere della Sera scrive un racconto come paura alla Scala
è un racconto ferocemente anticomunista Calvino proprio l'opporre allo Esedra sulle colonne della Stampa
Laddove si è chiaro che parato che ha imparato moltissimo negli anni trenta negli anni quaranta
Ama il Landolfi di una fantasia arbitrarietà esatta nello stesso tempo però ha un'impostazione linguistica completamente diversa perché discute dato che si credevano a Sanremo dove Landolfi veniva a giocare al casinò quindi si vedevano dolce della casa ad Arma di Taggia quindi membri nei paraggi di Calvino
Discutevano dell'impostazione linguistica Landolfi si era portato al Tosca pessimo
Cosa che Calvino ambosessi sognava di fare Calvino dicendo l'unico vero elogio che mi ha fatto l'ad offrire perché una volta in un racconto Chaplin per questo le Cosmicomiche
Io ho usato la parola pesce luogo che la parola corretta del vocabolario italiano per dire omelette frittata di uova pesce luogo
Perché è una parola Toscana una volta tanto che ho usato la parola Tosca
Grazie Domenico allora ringrazio tutti voi dell'apostolo attento partecipazione grazie grazie a le insegnanti colleghi insegnanti ecco altri relatori e ancora al Centro Pannunzio a tutti voi buona giornata