Festa nazionale di DEMS - Democrazia Europa Società 2023 (3ª ed ultima giornata)

No Buongiorno tutte a tutti e benvenuti benvenuti a questa ultima giornata della festa nazionale di dance grazie grazie di essere qui
Di aver voluto partecipare numerosi
Tre giornate tre giornate ricche e che si concludono oggi ricche di confronto di approfondimenti di contributi di riflessioni io credo tre giornate utili per l'azione del partito democratico
Credo che la qualità del dibattito molti di voi hanno partecipato e la qualità del dibattito svolto ci permessi ci permette di sviscerare idee proposte utili utili a costruire elaborare un terreno di consenso voglio definirlo così di connessione con la società
Con la società e con le differenze che noi sappiamo esserci nella società con le persone con i loro bisogni lo abbiamo detto più volte in questi tre giorni con i bisogni materiali e sociali perché lo sappiamo gli individui
Nascono soli e acquisiscono una coscienza di sé e del proprio tempo in senso storico incontrando l'altro incontrando la comunità con le sue sfaccettature con le sue differenze né di queste differenze dobbiamo imparare farne un valore e e la dimensione sociale ci rende consapevoli di quello che è il nostro spazio di come tutte le persone
E lavorano bisogni e punto differenze però io vorrei partire da un una rapidissima riflessione cioè provare anche condividere con voi
Cosa determina poi il senso della nostra storia no serale se è un caso se una fatalità se davvero le nostre origini da diciamo il nostro destino sono anche determinati in base a a dove lasciamo alla famiglia lo Stato le nostre condizioni sociali se c'è sempre il caso o in base anche a le nostre condizioni no anche economiche
Possiamo decidere se essere istruiti se poterci curare o meno se il lavoro che si riuscirà a compiere a svolge o nella vita sarà in grado di consentirci aspetto secondo me fondamentale una vita di qualità e dignitosa perché ne abbiamo parlato molto di lavoro lavoro dignitoso in in questi tre giorni
E va Batla Mastella affermava che la speranza non è battersi per un obiettivo contando di raggiungerlo
Ma battersi per un obiettivo che abbia un senso indipendentemente dalla possibilità di successo e credo che questo sia un altro punto che che è emerso molto in questi tre giorni
Capire il senso cogliere il senso tornare alla necessità di cambiare lo stato delle delle cose e questo è il senso che alla politica
Partire dai bisogni materiali sociali delle persone negli ultimi anni lo sappiamo a causa anche di di come si è sviluppata la globalizzazione nella quale il mercato e la finanza hanno determinato contraddizioni disuguaglianze
La lettura che veniva data o meglio l'illusione è sempre stata quella che ciascuno avrebbe avuto diritto a una possibilità di successo ma che poi alla fine semplicemente era colpa sua se non ci riusciva e sappiamo che cosa è successo in questi anni l'effetto è stato anche quello di generare solitudine inquietudine isolamento sociale quella pandemia la pandemia non ha fatto altro che aumentare questo stato di solitudine di isolamento
E poi la questione economica la questione energetica la questione ambientale la transizione no da un'economia lineare un'economia circolare sostenibile sono aumentate le paure
E anche lei ha simmetria e quelle che sono state delle simmetrie rispetto alle disponibilità economiche la grande questione sociale l'abbiamo definita così lo sappiamo che è figlia di questo tempo
E insieme la questione sociale l'altra grande questione figlia di questo tempo e la questione democratica
Se se poi però e la democrazia non risponde ai tuoi bisogni semplicemente PCDD chiamati fuori
Vicini di astenerci no al grande tema che che interroga la politica l'astensione il distacco la disaffezione e in questo contesto lo abbiamo visto trova spazio la destra che che delle persone di rinunciare a un pezzo di libertà e di democrazia in cambio di quell'efficienza e quella velocità richiesta dal mercato senza regole e senza contrappesi sociali
E abbiamo anche visto cosa è successo una società divisa in due parti gli esclusi e gli integrati
E anche io credo in questo tempo storico nell'avvicinarsi nell'approssimarsi a quello che il voto europeo una società che esclude la possibilità di riscatto sociale
Ti pone in come dire in un eterno presente sempre uguale a se stesso che non mostra una via d'uscita e ancora una volta in questa condizione trovano terreno fertile le destre
E allora guardate io credo che questo sia il punto su cui noi dobbiamo lavorare
Occorre dare alla politica una possibilità affinché
Possa essere realmente uno strumento di cambiamento per gli esclusi
E che non sia semplicemente una politica che si accontenta di gestire l'esistente
E quindi l'Europa in questo contesto ecco perché dicevo questo tempo storico con l'avvicinarsi delle elezioni europee torna ad essere io credo un orizzonte comune
è una possibilità una speranza su quindi dobbiamo essere in grado di investire proprio ora tra l'altro che il e il mondo più connesso abbiamo bisogno di più Europa ci serve più Europa per affrontare la complessità di questo tempo per incidere ad esempio sulle tematiche migratorie ma anche sulla possibilità di superare i tanti conflitti presenti in Europa ne abbiamo parlato molto in questi tre giorni conflitto russo ucraino abbiamo Pepe Provenzano collegato da chi è che tra poco interverrà quello tra l'Azerbaijan nella regione armena del Nagorno Karabakh quello tra il Kosovo e la Serbia
Oltre alla questione arabo-israeliana rispetto alla Palestina rapporto con Hamas dopo quanto è successo sulla striscia di Gaza
A me è una delle cose che ha colpito di più o no in questo anche dibattito queste approfondimenti legati alla guerra e che si dà poco spazio alla ricerca delle soluzioni di pace anche di questo ne abbiamo parlato in questi tre giorni
Alla ricerca delle vie diplomatiche alle possibili uscite viene semplicemente chiesto alla politica di schierarsi
I tirare su una bandierina di di prendere posizione senza entrare nelle Rent nella ragione
E nelle ragioni proprio per quel tema che dicevo prima Complesso nelle contraddizioni anche dei Co dei conflitti cioè la complessità agli abituali civile Dukas Chili formarci
Rispetto alla complessità credo che noi abbiamo il dovere di fare presto
Questione sociale questione democratica lasciatemi dire che un altro tema figlio di questo tempo di cui anche in questo caso ne abbiamo parlato e la questione femminile
Recentemente è stato riconosciuto il premio Nobel per l'Economia Claudia Goldin che si è occupata di economia di genere studiando i vuoti di carriera il divario retributivo riguardo le donne con cui ne abbiamo parlato proprio ieri tra donne e uomini
Quanto tutto ciò sia ancora oggi condizionato dalle dinamiche culturali dalle dinamiche di potere nella società contemporanea io dico solo che su questo grande tema c'è uno spazio di lavoro su cui serve investire per l'autonomia femminile lo sguardo femminile autonomo critico senza sconti lo dico così senza subalternità culturale
Ne siamo qui in questo tempo in cui parlare di noi inevitabilmente ci porta a parlare di quello che il governo un governo di destra
E lo sappiamo non sta affrontando in maniera seria la problematica migratoria sono aumentati gli sbarchi sappiamo che il prezzo dei carburanti aumentato sono state reintrodotte le accise l'inflazione sta condizionando la capacità di acquisto di famiglia aumentato persino il costo del denaro inutili
Non possiamo quel non ricordare se no non si stanno spendendo in maniera efficace le risorse del PM RR un'occasione storica per il nostro Paese mai più avremo tante risorse dall'Europa stanno derogando
Dall'affrontare seriamente la grande questione ambientale
Hanno tolto il reddito di cittadinanza e non hanno introdotto il salario minimo e le correnti l'economia del Paese non cresce il Pil non aumenta
Chiudo con questi sono occupato la RAI servizio pubblico oggi al servizio del governo potremmo dirne tante altre ma credo che basti tutto questo per dire che è necessaria
Con una controproposta è necessario essere uniti come alternativa a questo governo e credo che abbia fatto molto bene
Il Partito nazionale abbia fatto molto bene la segretaria Fly né indire una grande manifestazione nazionale a Roma l'undici novembre per parlare di salario minimo di sanità pubblica di scuola pubblica di transizione energetica ed ambientale
E penso che il lavoro fatto dal partito democratico da Elisa in nell'unire tutte le forze di centro sinistra sulla proposta del salario minimo nel costruire alleanze sociali
Sia la strada giusta anche noi dobbiamo continuare perseguire come Partito Democratico perché noi dobbiamo dare gambe e allargare il consenso sulle nostre battaglie conquistando
Persone associazioni organizzazioni trovare un consenso largo nella società per dare forza alle battaglie anche nella dialettica parlamentare anche di questo ne abbiamo parlato
C'è un'altra battaglia a cui teniamo molto come Romagnoli la battaglia dei sindaci romagnoli che rivendicano i Ristori per l'alluvione per l'impresa e per le famiglie
Le uniche risorse arrivate sono quelle anticipate dai sindaci dalla Regione con le procedure di somma urgenza ieri a Forlì davanti alla prefettura insieme ai sindaci forlivese c'erano migliaia di persone
I cittadini della Romagna ci chiedono di non essere dimenticati e voi lo avete già fatto voi col vostro applauso diciamo che siamo con voi e non vi dimentichiamo
E quindi con oggi lo lo diceva in questo mio breve saluto si chiude
La quarta edizione riminese della festa nazionale di dance io ringrazio veramente tutti voi per esserci stati in un week-end caldissimo riveli come non mai avete scelto di partecipare
Il mio grazie particolare va ad Andrea Orlando a cui chiedono veramente un applauso
Per il lavoro che Andrea Orlando ha deciso di fare sull'associazione in questi sei anni perché densa ha svolto un ruolo determinante
Mai scontato dentro il partito nel Paese fuori fuori dal partito lo abbiamo dimostrato punto anche con l'elaborazione con il confronto in questo week end
Insieme ad Andrea Orlando ringrazio i tanti amici con cui abbiamo lavorato Giulio Calvisi Andrea Martella Antonio Misiani e con loro tutti e tutte le compagnie che
Nei vari livelli di responsabilità sono intervenuti dai tutti i territori d'Italia tantissimi davvero graffiare
Grazie per essere venuti a Rimini
Grassi è per esserci stati io credo che torniamo a casa tutti ricchi e consapevoli delle sfide che abbiamo davanti e poi un graffiante
L'ho fatto in apertura non possono farlo in chiusura tutti volontari le volontarie preziosi non scontati sempre appassionati
Lo diciamo sempre se non ci fossero loro noi non potremmo fare cose come quelle che abbiamo fatto in questo week end
A partire dai Elena che ci ha messo a disposizione questo luogo bellissimo un luogo simbolo di Rimini
Angela e tutte le persone che insieme le hanno lavorato in questi giorni mi piace salutari con queste pochissime parole di Marta Maedhros che dice in una sua bellissima Parolo
Poesia
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi chi non cambia marcia chi non rischia e chi non parla a chi non conosce facciamo tesoro sempre di tutto questo grazie davvero a tutti voi
Noi adesso abbiamo in collegamento da Kiev Peppe Provenzano
Chiedo alla regia
Ecco ciao Peppe
Ciao e marketing
Vi sentite
Siti sentiamo alti sentiamo ti vediamo
Ecco sì grazie grazie che ho appena ascoltato a me dispiace molto non essere lì con voi so che sono stati tre giorni molto intensi discussione politica voglio ringraziare te Giulio Calvisi qui con me c'è dicono Carboni che ha dato una mano anche all'organizzazione di queste giornate però non mi dispiace essere dove sono perché gli ebrei uno dei luoghi in cui bisogna essere noi siamo arrivati Fido con viaggio che sembra un viaggio del secolo scorso su un treno blindato accollato di donne
Lecita sotto la guerra sono piene quasi solo di donne e di anziani
La prima volta che manco alla pesta i dance arrivi mi e ricordo quando abbiamo iniziato proprio quattro anni fa e ci piaceva ripetere spesso una frase che quella maledizione cinese che ricorderete e dice
Che tu possa vivere tempi interessanti ben questa maledizione si è proprio battuta su di noi in tutti questi anni susseguirsi di crisi sono accavallate fino all'orrore della guerra che sta esplodendo date
Qualche giorno fa sono io adesso mi occupo molto di Geografia per questo
O mio incarico ma anche Historia
Qualche giorno fa a commemorarlo Nicola Barbato che è stato uno dei padri un po'dimenticato del movimento socialista nel nostro Paese girato il mondo comunque sposando la causa degli oppressi e le diceva questa frase che mi ha molto colpito che non basta e non basterà più la nostra predicazione dei tempi tranquilli bisogna stare in epoche in cui davvero ci sono i conflitti
Malgrado diciamo in questi giorni la nostra attenzione sia tutta rivolta Medioriente ci torno
Voluto comunque essere qui anche contro il rischio di una grande rimozione qui la guerra sta continuando i massacri continuano ieri siamo stati a buccia dovrebbe ho visto una delle scene che noi
In Europa e in Italia
Ricordavamo solo durante la seconda guerra mondiale o Sarajevo cinquecento uno a
Ucraini ammazzati senza nessuna polpacci di fosse comuni o e gli uomini vengono arruolati
Insomma ricordarsi che è accaduto che sta accadendo in questi mesi fondamentale io credo perché diciamo l'orrore
Che si moltiplica nel mondo cito sempre distrarre portare da un'altra parte
In a Gorno verrà Bacco appunto in Israele Palestina sono insanguinate
Dobbiamo ricordarlo dall'attacco terroristico senza precedenti che Hamas a lanciato allo stato Israele noi abbiamo assunto una posizione molto netta lo abbiamo fatto in Parlamento si io intervenuta
Richiamando il diritto di Israele a difendersi mani pronte alle notizie di queste ore noi dobbiamo dire con altrettanta forza che questo diritto va esercitato nel pieno rispetto del diritto internazionale
Perché la Stelvio la catastrofe umanitaria
Che si sta determinando a Gaza non rappresenta non rappresenterebbe solo un crimine di guerra e una grave violazione del diritto internazionale a cui le nazioni testando richiamando le autorità israeliane pare presenta anche un errore politico perché e il terrorismo si batte
Sicuramente con la forza ma si batte anche con la politica e la politica ci dice che bisogna riprendere anche in questo momento in cui sembra no paradossale ricordarlo cammino verso la soluzione politica dei due popoli e dei due Stati che colpevolmente noi
Avevamo abbandonato
Una catastrofe Alitalia non porterà giustizia
Rischia di portare semplicemente un'escalation di violenza di orrore
Che potrebbe allargare quel conflitto a liberare a
E questo diventa un rischio che noi non possiamo correre
Oltre al rischio all'interno da questione israelo palestinese di un'equiparazione tra Hamas in Palestina che noi non ci possiamo permettere due milioni e trecento mi mi e trecento mila
Persone che vivono a Gaza non sono terroristi non sono Hamas e anzi l'obiettivo politico nostrano ancora
Mentre sono stato in questi due giorni di incontri che abbiamo fatto con organizzazioni cattoliche
Che stanno animando una una riflessione un lavoro con la società civile Ucraina incontrando anche tanti esponenti politici
Ucraini Miseno rifatto con la domanda che spesso anche posto nella nostra discussione interna perché stiamo pulita
Stiamo con l'Ucraina perché siamo per la democrazia per i diritti umani per il rispetto del diritto internazionale o se stiamo con l'Ucraina soltanto per l'adesione a
Una convenienza geopolitica o un'alleanza militare perché assecondate risposta che diamo a questa domanda poi bisogna essere coerenti
Ecco perché richiamare oggi il diritto internazionale il diritto umanitario nella tragedia del Medio Oriente significa anche provare a salvare la credibilità dell'Occidente
Quel poco di credibilità agli occhi del resto del mondo che viene incrinata a da decenni di doppi standard di doppie morali
Sorprende la sorpresa mi verrebbe da dire per l'esplosione di questi conflitti e pure dobbiamo riconoscere che tutti siamo sorpresi siano sorpresi per una ha ragione io credo che questo caos globale che basta guardare la carta geografica per capire quanto l'Europa sia mezzo assediata da questo caos globale
E frutto appunto io dicevo quella parola rimozione di una grande rimozione anche la rimozione della politica la rimozione della politica dalle relazioni internazionali dal bordo il Ponto puntine che cosa è stato se non esattamente questo per ventiquattro febbraio di un anno fa
Di cosa è stato se non il disvelamento dell'errore di pensare di affidare le relazioni internazionali agli interessi economici e non alla politica estera che non abbiamo più avuto in collettivamente come Europa ma così indebolita anche la nostra capacità politica anche nell'espressione del nostro paese l'idea appunto come spesso abbiamo ripetuto con una colpa di poter sostituire la politica colline Donal solide addirittura di negare il peso delle ideologie nella storia era questione mediorientale a queste israelo palestinese che non
Diciamo che sta esplodendo
Non è altro che il frutto di questa stessa rimozione da questo punto di vista io in Parlamento ma in questi giorni lo abbiamo fatto abbiamo richiamato le gravissime responsabilità dell'estrema destra israeliana Netanyahu è responsabile di aver negato la questione
Perché avere interrotto un processo di pace
Insieme ad Havas certo che la che nega il diritto all'esistenza di Israele che noi scolpito sulla pietra sacra delle nostre costituzioni risorta dal nazifascismo domani saremo ad Auschwitz
Voglio dire appunto che
Tutto questo io credo che noi abbiamo bisogno di politica e arrivo al bene sapete alla fine dance Ennahda se guardo retrospettivamente a questi atti anche da questo
Contro la rimozione della politica che noi abbiamo subito anche nella nostra discussione il Erna anni vi sospensione della politica con una partecipazioni spesso acritica comunque
A fasi che ai governi tecnici e il contributo io credo che come densa abbiamo provato a dare al Partito Democratico in tutti questi anni e proprio richiamare il valore del ruolo della politica che è una cosa che dobbiamo fare ancora di più io credo oggi in cui richiamare il ruolo e la funzione alla politica significa difendere i nostri principi e costruire percorsi di pace anche quando sembrano difficilissime
Essere coerenti e battersi per un'Europa politica che l'Europa dell'integrazione quella che avevamo provato a costruire rispondendo a la crisi pandemica e che invece adesso rischia di arretrare
E anche ruolo della politica per costruire
Una alternativa alla destra che governa il nostro paese rivitalizzando la democrazia italiana
Oggi
Voglio dire che qui a Kiel
Pro che stiamo facendo anche importanti per il dialogo che stiamo costruendo con le organizzazioni cattoliche che hanno promosso una conferenza cui adesso parteciperò
E interverrò
Sul pena dell'istituzione di corpi civili europei di pace ed è molto simbolico farlo P erano idea di Alex Langer che poi è stata come spesso accade alle idee buone colpevolmente
Abbandonata
Ed è l'idea che accanto all'istituzione di una difesa comune europea
Sempre più necessaria
Lei possiamo avere una grande mobilitazione civile per prevenire i conflitti e soprattutto per ricostruire dopo i ponti che servono alle riconciliazioni
A costruire la sicurezza perché poi la pace la fanno i governi ma chi fa vivere veramente la pace sono i popoli questa diplomazia dei popoli espresso ogni ventilata
Anche per il venir meno della nostra politica estera l'invito che io voglio pare so che è una mia responsabilità ma che voglio condividere con voi e che dobbiamo tornare ad appassionarci alla politica estera
Stanotte ripartiamo per la Polonia dove oggi ci sono elezioni decisive per il futuro dall'Europa su questo io credo che oggi sicuramente lo farà Andrea interverrà anche di nell'avvicinarsi alla sfida che esistenziale delle elezioni europee Speziale traduzione dobbiamo rifuggire dallo schema in cui erano caduti la volta scorsa
Dello scontro tra europeisti e antieuropeisti qui ci sono due idee di Europa profondamente diverse un'idea fondata sull'integrazione sulla solidarietà che è quella che noi abbiamo provato a costare avanti in questi anni che subisce degli arretramenti anche a causa invece di chi vuole l'Europa degli egoismi
Nazionali come l'attuale governo polacco e non solo come la stessa destra italiana che alleata richiesti nazionalistiche sono contro il posto interesse nazionale lo vediamo alla governance economica al patto sui migranti che oltre al legno Pitta che
Raggiungono il fatto di poter valutare venti mila euro la vita di una persona la quale si tenga il meccanismo di redistribuzione
In Europa realtà fatti grossi passi indietro sulla solidarietà sicuramente un'erba avanti uno dei luoghi in cui siamo stati fisicamente è stata la Tunisia anche per
Smentire questo racconto parte dall'Italia dall'Europa e impedire all'Europa di compiere un errore come quello che si è rivelato oggi c'è il tema della costruzione del pilastro sociale su cui Andrea anche l'ha visto se impegnato fortemente e di una transizione ecologica giusta che nemico delle nuove ed esterne capitato in queste in questi mesi di dire in Francia il tempo per approfondire
Perché so che devo chiudere
Il compito dei progressisti oggi dovrebbe essere quello di dare risposta contestualmente al problema della fine del mese al problema della fine del mondo ed evitare di cadere nella retorica da desta immettere in contrapposizione le due cose
Noi il problema della fine del mese l'abbiamo messo a fuoco il salario minimo e sappiamo che non basta il salario minimo che c'è bisogno di una profonda redistribuzione di ricchezza e di potere nel nostro Paese ma diciamo dobbiamo essere ancora più determinati su una transizione ecologica che sia giusta che risponda anche ai bisogni alle necessità del nostro sistema produttivo di grazie
Io lavoro buono nel nostro Paese
La battaglia che dobbiamo fare e all'interno del PSR su questi temi è una battaglia in attacco no in difesa dell'Europa così come
E il Congresso che a Remo a Malaga in cui noi come Partito Democratico stiamo che svolgeremo popolo maritale
è esattamente su questo che deve concentrarsi sono due
Questioni di fondo democrazia diritti umani alla battaglia per dare un cuore rosso alla transizione ecologica
Io il nuovo dicendo che una partita decisiva di tutto questo si gioca proprio in Italia provando a costruire
L'alternativa Giorgia Meloni
Chiaro un obiettivo politico molto ambizioso sdoganare l'estrema destra nel governo dell'Europa in parte c'è
Già aceto e poi iniziato a lavorare c'è in parte già
Riuscita se vediamo alcuni comportamenti di lusso Carlyle come quello che richiamavo in Tunisia noi dobbiamo dare un colpo molto forte su questo
Domando come al Partito Democratico
A raccogliere il consenso degli italiani a diventare il primo partito alle elezioni europee io penso che questa ambizione noi non dovremmo smentì non dovrebbero abbandonarle anzi dobbiamo lavorare per questo nel percorso che ci porterà alle elezioni europee
Non dimenticando però che questa siccome c'è bisogno della politica che questa prospettiva
Si impedisce anche costruendo alleanze quindi
Io diciamo non condividono l'idea che ogni tanto riaffiora nostra discussione interna Bettin che ci sono le europee
Non ci occupiamo o delle alleanze che ne abbiamo bisogno delle alleanze in Italia e in Europa proprio per sventare questo disegno che comporterebbe un arretramento del da intera Unione e un danno proprio al
Nostro paese
Io credo che
Non possiamo dimenticare la lezione della nostra sconfitta politica elettorale
Giorgia Meloni ha vinto perché noi abbiamo perso abbiamo perso perché ci siamo divisi e dobbiamo sempre ricordare che lei ha vinto ma che non è diventata padrona dell'Italia perché lo richiamava Enna voglio dirlo anch'io in conclusione è evidente che la nostra opposizione l'alternativa nella costruiamo sul terreno economico-sociale ma attenzione perché sia una trappola quella che loro vogliono
Parchi
Costringendoci a parlare di questioni identitarie non possiamo fare un passo indietro oggi sul tema della democrazia e subisce un'incrinatura nel nostro Paese è stata ricordata l'occupazione a
Scriteriata del potere da parte di questa resta l'attacco all'indipendenza della magistratura la costruzione sempre più forte di una cosa che diciamo altro conterà dici
Storiche ma che è evidente il diritto penale del nemico contro i migranti l'attacco ai diritti
Ora che nasconde un attacco all'uguaglianza questo il punto io credo fondamentale ecco perché il terreno economico sociale dalla dal dal tema dei salari al Salario minimo alla sanità
Alla casa alla battaglia che Marco Saracino animato contro l'autonomia differenziata che significa cristallizzazione di un divario dei diritti di cittadinanza nel nostro Paese non solo tra nord a sud Matranga urbane all'interno è un tema
Fondamentale è un pezzo non solo dell'opposizione al governo ma dalla nuova costruzione di
Consenso noi dobbiamo farlo mobilitando mobilitando il nostro partito lo abbiamo fatto quest'estate
E dobbiamo farlo verso l'iniziativa dell'undici nove &
Ma
Oltre alla mobilitazione proprio per questi tempi empi duri chiudo su questo noi dobbiamo interrogarci e come Dance l'abbiamo fatto in tutti questi anni richiamando l'intero partito a interrogarsi su questo
Se siamo attrezzati organizzativamente come partito ad affrontare la sfida che ci a spetta sì la formazione dei nostri gruppi dirigenti uno dei temi diciamo su cui densa tanti delle nuove della macerazione
Che adesso ricoprono incarichi prestigiosi nel partito ne sono testimonianza si è dedicata molto a questo ce ne stiamo facendo una formazione politica a tutti i livelli dalle amministrazioni locali
Alle sedi di partito in grado di attrezzarci appunto per questi tempi che non sono più o tranquilli
Io credo che questa sia stata la nostra sfida in questi anni questo è il contributo ma che noi ancora oggi portiamo
Al Partito Democratico sono sicuro che di e Andrea
Svilupperanno le questioni che ci riguardano molto molto meglio che tanto che ringrazio vi saluto da qui densa un acronimo molto molto significativo e io credo che queste parole oggi hanno una nuova qualità per la quale vale la pena di continuare a battersi
Grazie grazie davvero per il tuo contributo
Tanti passaggi sono stati accompagnati da applausi e e adesso è collegata con noi la segretaria nazionale del partito democratico è l'ICI l'ammenda
A cui diamo il benvenuto appena ecco Ciavarella lenti
Sa Savorelli Bongiorno prego
Benissimo Chavo Emma salotti per tutti
Mi sentirei sentiamo e ti vediamo benissimo
Ho una bella sala voglio salutare tutte tutti in modo molto affettuoso vini ti ringrazio di questa ringrazia
L'iniziativa idea vuole dare all'elaborazione di vide nel nostro partito c'è bisogno di questo in una fase così difficile sia dal punto di vista internazionale che per il Paese
C'è bisogno di tutta la nostra intelligenza politica di tutta la nostra energia non possiamo che partire da quello che sta accadendo nel mondo e nel Medio Oriente e in particolare si preoccupa tutti profondamente noi lo sapete abbiamo da subito da sabato scorso
Mosso la più ferma e netta condanna degli attacchi terroristici di Hamas a danno dei vicini israeliani perpetrati con una violenza davvero efferata
Attacchi che hanno chiarito se ce ne fosse ancora bisogno
La natura terroristica di quell'organizzazione anche le sue intenzioni che sono quelle di cancellare Israele dalle dalle Marte un disegno che va contrastate va fermato bisogna farlo come abbiamo detto in questi giorni anche nel dibattito nel Parlamento isolando Hamas nel mondo palestinese del popolo palestinese così come nel mondo arabo e per questo serve a non perdere una traccia di dialogo un filo
Di dialogo con gli interlocutori della Regione bisogna fare ogni sforzo diplomatico da questo punto di vista per evitare l'escalation di questo conflitto e l'allargamento di questo conflitto così come dobbiamo assolutamente evitare l'abbiamo ribadito in queste ore
Una catastrofe umanitaria a Gaza abbiamo fatto nostro in questi giorni l'appello delle Nazioni Unite per fermare l'evacuazione di un milione di persone da Gaza verso il Sud
Sapete che in quella popolazione il quaranta per cento sono minori sono ragazzi e ragazze e bambine e i bambini ed è il motivo per cui abbiamo assistito sin dall'inizio di questa settimana che vi fossero corridoi umanitari che proseguisse supporto umanitario gli aiuti umanitari sono indispensabili in un contesto di conflitto che come al solito pagano maggiormente le persone incivili noi pensiamo che bisogna fare annunci sorse questo deve essere anche il ruolo di una grande forza progressista per evitare altre vittime civili questo lo vogliamo dire anche perché proprio perché ci siamo mossi in queste settimane una posizione in questi giorni una posizione molto lineare
Difende il diritto di Israele ad esistere in base e sicurezza Walter noi accanto all'insistenza su quella che è sempre stata per lui l'assunzione politica su cui lavorare in prospettiva quella dei due popoli due Stati questo indica che il rinvio dei palestinesi l'abbiamo detto in questi giorni per noi non valgono di me
E anche loro hanno diritto ad esistere a vivere in pace e sicurezza non si può fare alcune equazione l'ha detto bene anche Provenzano l'altro giorno tra Hamas e il popolo palestinese sarebbe un errore
E sarebbe una favori che facciamo ad Hamas che punta proprio ad assumere una leadership
Su questa questione nell'intero mondo arabo invece dobbiamo contrastarlo duramente che dobbiamo isolare Hamas come dicevo ecco siamo preoccupati stiamo seguendo quello che accade
Così come una forza progressista bisogna sempre ribadirlo non poche spendersi per la fine di tutti i conflitti voglio ringraziare davvero di cuore perché Provenzano che per noi per il Partito Democratico si trova io a ribadire quanto ci sta a cuore anche la questione Ucraina su cui il nostro spenderci e mettersi al fianco del Popolo Ucraino ingiustamente invaso
è sempre andato per noi di pari passo con la richiesta di un ruolo politico e diplomatico più forti dell'Unione europea e delle sue istituzioni
Per creare le condizioni di un cessate il fuoco
Per creare le condizioni che possano portare poi anche in quel contesto
Alla fine di quell'orrendo conflitto e a una pace giusta alle condizioni che non sta noi ma naturalmente stando ucraini di stabilire c'è una pace che si faccia carico delle ragioni
Del popolo che è stato ingiustamente in basso
Ma non possiamo disperdere una prospettiva dal basso
è connaturata all'essere una grande forza democratica e progressista è connaturato proprio anche a quelli che sono i valori della nostra Unione Europea e questo ha proprio molto a che fare ugualmente abbiamo dell'Unione Europea voi sapete che ci apprestiamo ad una elezione molto importante nel giugno prossimo è un'Europa che abbia una voce sole forte in politica estera altrimenti si condanna all'irrilevanza rispetto come si muovono le altre grandi potenze sullo scacchiere
Globale un'Europa più finalmente sia e ha cominciato ad essere solo dopo la pandemia
Pienamente un'Europa sociale un'Europa del lavoro abbiamo spesso no
Ricordato lo strumento sur cento miliardi di supporto agli ammortizzatori sociali abbiamo ricordato come in queste settimane ci sia anche il tentativo dell'unione di muovere i primi passi che per Mino in stage non pagati una battaglia che stiamo facendo anche noi come partito grazie all'iniziativa dei giovani democratici voglio ringraziare così come in questi in questa legislatura europea e devo dire io ho vissuto quella precedente e ho visto i cambiamenti epocali a cui il Partito socialista europeo e il partito democratico dentro il Partito socialista europeo
Hanno contribuito in maniera evidente
è stata la legislatura in cui la Commissione Europea propone finalmente irregolare le tutele di lavoratrici e lavoratori delle piattaforme era una discussione che prima non c'era siamo noi con la nostra iniziativa che siamo riusciti a spingere in questa direzione dobbiamo farlo anche in Italia dove questo dibattito purtroppo ancora manca un'Europa della salute è un primo embrione di Europa della salute abbiamo visto cento ancora da costruire avremo delle proposte in questa direzione
Un'Europa che non rende da voglio insistere su questo l'errore cerco dell'austerità sapete che si sta discutendo della riforma del Patto di stabilità e crescita dobbiamo una iniziativa politica
Frenare quegli stati che vorrebbero riportarci agli errori del passato a rigidi parametri quantitativi quando la strada da seguire è quella di dare continuità all'intuizione nell'ex fine dei soli la generation regno non ha fatto arrivare a pioggia
I miliardi di investimenti previsti ma ha dato la giusta direzione quegli investimenti chiedendo diciamo di realizzare una conversione ecologica vera sia in grado di ridurre l'impatto negativo delle attività umane sul pianeta ma nel contempo di rilanciare una nuova politica industriale europea e questo è fondamentale perché solo attraverso la messa in campo di fondi comuni per la transizione Paesi come il nostro saranno in grado di accompagnare le imprese
A queste trasformazioni puntando sull'innovazione sulla ricerca sulla formazione sulle nuove tecnologie che possano realizzare questi cambiamenti e creare nuovo lavoro di qualità
Qui sta il centro della nostra sfida e non è un caso se le destre nazionaliste vogliono tornare indietro
Vogliono tornare a negare l'emergenza climatica lo fanno anche alcuni ministri nel nostro Paese avete sentito le battute che fanno fresco di loro condizionatori dimenticando che in Italia ci sono tre milioni di poveri energetici che non se lo possono permettere il condizionatore
Ecco non sappiamo come queste schede siano impensabile intrecciate è un po'la visione che abbiamo spinto in questi mesi e che incarna proprio quello su cui il Partito Democratico si sta battendo quali visione appunto è quella che vuole insistere su la giustizia sociale e la giustizia Grimaldi che insieme perché perché sappiamo che chi sta pagando maggiormente l'emergenza climatica sono quelle fasce che si sono già impoverite maggiormente durante la crisi economica e finanziaria precedente e la crisi pandemica che ha ulteriormente acuito le diseguaglianze aumentato la precarietà imputati quelli territoriali quelli sociali
Ma anche quelli di genere e pure quelli generazionali di questo dobbiamo avere molta consapevolezza nelle politiche che andiamo a proporre che devono insieme realizzare più giustizia sociale e al contempo più giustizia ambientale questo passa per il lavoro che ha assunto una forte centralità nella piattaforma del partito democratico di questo voglio ringraziare anche il vostro sforzo di questi anni sapete bene che proprio grazie a ciò che è stato seminato in questi anni voglio ringraziare Andrea Orlando possa essere lì presente
Se non siamo riusciti a mettere al centro del nostro impegno in questi mesi a rilanciare nel Paese la battaglia per il salario minimo una battaglia di civiltà una battaglia che guarda negli occhi le necessità di quei tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori impoverite abbiamo incontrato in questi mesi iniziative delle stabilita
Abbiamo incontrato lo raccontava in direzione l'altro giorno dei lavoratori che guadagnano cinque euro e sedici allora non potrà che alcuni all'aeroporto di Torino mi hanno detto ma dobbiamo fare tre lavori per campare questo non è giusto e non è accettabile in una repubblica in cui l'articolo uno della Costituzione chiarisce
Che fondata sul lavoro sul lavoro non qualsiasi
Ma sul lavoro di qualità e dignitoso non sullo sfruttamento sulla precarietà esattamente ciò su cui punta ancora una volta il governo
Il destro di Giorgia Meloni ricordate quella provocazione del decreto primo maggio Giorno di festa e di lotta di lavoratrici e lavoratori che invece un decreto che aumenta la precarietà
Che estende i contratti a termine il contrario di ciò che stanno facendo
In Spagna dove le riforme del governo Sanchez fatte dal grande lavoro di Jolanda di Axa sono riforme che hanno messo al bando l'impresa e sindacati e hanno trovato il modo di ridurre limitare quei contratti a termine perché se una giovane donna ma oggi ha un contratto di un mese e non sa se ce l'avrà il giorno dopo è chiaro che diventa impossibile costruirsi una prospettiva di futuro dignitosa una prospettiva principalmente ad uscire di casa ti permetta di fare una famiglia se la Coffa
Ecco noi dobbiamo ordinerà Centro Parco bisogni concreti delle persone la questione sociale assumendo una rinnovata centralità nella piattaforma del partito democratico
Non soltanto sulla questione del lavoro ma come sapete sulla grande battaglia che stiamo facendo in vista della manovra sulla difesa della sanità pubblicata in Italia dalle privatizzazioni che il governo di Giorgia Meloni sta portando avanti se ci pensate
Se ci pensate non è un caso se pensate a quante dichiarazioni riportate del ministro della salute di quest'anno o quante dichiarazioni ricorda del ministro della scuola non è un caso è un disegno
Si vuole smantellare il pubblico nei servizi essenziali non deve fare niente
Basta starebbe basta definanziare silenziosamente senza nemmeno assumersi le responsabilità di quello che si sta facendo è questa la strada che ha scelto in quest'anno il Governo Meloni
E il motivo per cui non parlano del fatto che hanno scelto la strada del dimensionamento delle scuole che fa saltare l'otto per cento delle autonomie scolastiche è il contrario di ciò che serve fare per investire sul futuro perché per il partito democratico la scuola
E la prima grande leva di emancipazione sociale
E vuol dire allungare il tempo pieno dove manca che vuol dire pagamento degli insegnanti perché siamo il Paese europeo Kiribati meno e questo non è accettabile
Allora vuol dire investire proprio sul diritto alla salute delle persone sulla sanità territoriale che quella del futuro quella che arriva più vicino dove le persone esprimono i propri bisogni
E il motivo per cui abbiamo poi non abbiamo votato lo scostamento dei bilanci
Perché non c'erano impegni nero su bianco su cosa intende investire in questa manovra il governo a difesa della sanità pubblica serviranno almeno sette miliardi sono per stare a livello di spesa del due mila ventitré
Che è già scesa rispetto a livello di spesa precedente ecco volevo dire tagliare i servizi alle persone
E questo per me inaccettabile quindi difesa della sanità pubblica difesa della scuola pubblica la battaglia sui salari e sui rinnovi dei contratti vi sto dicendo quali sono
Legata alle sue concentrarci in queste settimane presso questa difficile manovra è vero che la coperta è corta
Ma è altrettanto vero che la coperta la cornuta cominciare il governo Meloni che anziché discutere di come contrastiamo l'evasione fiscale ha discusso di quattordici condoni che stavano litigando su quindici
Perché loro lavorano così per mance corporative che non producono maggiore equità fiscale questa è un'altra grande battaglia che dobbiamo portare avanti nelle prossime settimane ecco io credo che in questi anni temi su cui concentrare i nostri sforzi questi accanto all'iniziativa fare entra dodici giorni il ventisette di ottobre sul diritto alla casa
Su un grande piano nazionale sulla casa Parrini come investire sulla riqualificazione delle case popolari su come rintrodurre un fondo per l'affitto che il Governo Meloni ingiustamente cancellato
E dall'inizio lo sapete che contrastano i poveri anziché contrastare la povertà come hanno fatto non ce l'ha del reddito di cittadinanza come invece pensano che il Paese non si possa rialzare
Se non cura le sue ferite se non sarà quindi pari e anche il motivo per cui ci battiamo contro l'autonomia differenziata Calderoli che vuole spaccare ulteriormente un paese invece ha bisogno di essere ricucito
Ecco finiamo mente tutto questo la grande questione sociale e la grande questione climatica non mi dilungo che ho già preso troppo tempo
Ma la questione climatica vuol dire mettere a terra
Delle strategie di conversione industriale soprattutto delle industrie fanno più fatica
Che devono essere accompagnate con delle politiche pubbliche cioè non mi basta il PNR pre bisogna studiare anche dei meccanismi che possano realizzare quel cambiamento per l'industria per tutta la l'economia per l'agricoltura ne ha molto bisogno questi regali
Nel cuore di una Romagna ferita dall'alluvione dalle frane voglio che anche l'acquisto di mia moglie vicinanza a chi ieri è sceso nelle strade nelle piazze difformi per dire al governo della politica è incredibile dopo le prime passerelle promesse ancora considerano i Ristori che sono stati previsti nella misura del cento per cento dal governo di Giorgia Meloni quindi stiamo al loro fianco mettiamo in campo le politiche pubbliche che servono a queste grandi trasformazioni
Lo faremo anche attraverso l'impegno vostro la discussione che portate avanti in queste ore in questi giorni queste iniziative naturalmente devono trovare in uno spazio in un partito che cambia in un partito che si fa riorganizzare
Un partito che risponde ad una destra che in un anno non ha migliorato le condizioni materiali delle persone non ha ridato slancio all'economia
Non ha fatto un solo passo se ci pensate per liberarci dalla dipendenza dalle fonti fossili che ci espone a costanti crisi energetiche in un mondo che è in subbuglio
E non hanno prodotto soltanto bandierine ideologiche condoni nuovi reati hanno aumentato la precarietà
Hanno compromesso anzi compresso i diritti individuali e quelli collettivi intensa dei passi indietro sulla trasparenza sugli algoritmi e l'accesso ai lavoratori pensate appunto i tagli alla sanità
Hanno smantellato l'accoglienza diffusa con brutalità verso le persone migranti perché sono forti con i deboli e deboli quei forti
L'esempio loro alleati nazionalisti come ormai e di solidarietà Alitalia sull'accoglienza non ne vogliono sapere questa è un'altra grande contraddizione
Che portano dentro
Io dico per fare questo serve e chiudo un partito che abbia una presenza radicamento capillari che Silvia strumenti di partecipazione di formazione e abbia un metodo costante quasi ossessivo di confronto con i corpi intermedi della società
Anche sul partito dovremmo lavorare
Sulla riorganizzazione di una nostra presenza nella società
Ancora più che sui territori nella società anche il tipo di rapporto costruiamo e questo serve anche da qui a quale progetto presentiamo per le prossime europee in un confronto costante con i corpi intermedi Jon questo credo molto nel recuperare un rapporto quell'associazionismo con il ciclismo
Non siamo soli anzi voglio dire anche da qui e ho sentito anche nelle parole di Andrea in questi giorni un riferimento importante
A me non interessa competere con le altre forze di opposizione capiamo ci sono delle elezioni europee ma pensiamo che la nostra missione non sia quella di litigare tra di noi per lo zero virgola i sondaggi della prossima settimana
Ma provare convincendo il cinquanta per cento di italiani che non vanno più a votare alle elezioni amministrative che abbia ancora senso crede nella politica in una politica diversa
Questo è quello su cui io vi chiedo di mettere il nostro sforzo dobbiamo fare dando voce al nostro pluralismo interno che è un valore è un valore senza perdere però la chiarezza che abbiamo promesso di mettere in campo sulla linea politica del partito democratico
Io credo che questo lo sforzo che insieme stiamo facendo
Voglio ringraziarvi davvero da questo punto di vista del contributo che date soprattutto Farris un appello e cioè nel campo delle energie in questa piattaforma in questa sede coinvolgiamo le persone che abbiamo intorno a partire dai circoli nei territori a tutti i livelli di organizzazione del partito che soprattutto dopo che abbiam fatto mille cinquecento iniziative
Negli stabili tante feste dell'Unità è il momento di darci appuntamento in una sola grande piazza un grande luogo di costruzione dell'alternativa dell'Alitalia Paese l'undici novembre in piazza del Popolo vi aspetto
Grazie ad un'altra sede al cane nazionali
Fejtö contributi appelli tua impegna lei adesso chiamo qui sul palco Andrea Orlando
Davvero un ringraziamento non formale a tutti i compagni e le compagne di Rimini a partire da Emma ma poi Tonino Yuri tutti quelli che ormai sono parte integrante centrale della nostra
Famiglia
Perché ancora una volta ci hanno accolto anzi forse ancora di più delle altre volte ci hanno accolto con una capacità organizzativa e una è un calore che davvero commuove ogni volta questa volta diciamo così
Pone le basi anche per aprire una fase nuova della quale va vorrei brevemente
Accennare
Grazie anche naturalmente a quelli che ci hanno lavorato per la costruzione politica Giulio Calvisi Andrea Martella a Marco Saracino
A tutti coloro che anche quelli anche quelli che non sono qui Nicolò Carboni poi tette insomma non è frutto di improvvisazione questo passaggio e credo si sia visto perché penso che
Dibattiti confronti di questi giorni non siano stati occasioni formali e per questo anche le mie conclusioni non vogliono essere concludenti scusate il bisticcio perché penso che si siano posti una serie di punti interrogativi rispetto ai quali non è possibile dare una risposta compiuta semplicemente o con un intervento di di qualche minuto
Penso che dovremmo riprendere alcune questioni e farle vivere poi in altre occasioni in altri appuntamenti
Possiamo dirlo para fra parafrasando che ormai veniamo da abbastanza lontano diciamo
E penso che ci sia ancora molta strada da fare
Veniamo da abbastanza lontano e credo che dovremmo avere l'orgoglio anche di rivendicare
Le battaglie che abbiamo fatto in questi anni il fatto di aver mantenuto un punto di vista e anche il fatto di aver continuato a credere nel partito democratico quando tutto sembrava contro
Le nostre concludere nostre affermazioni
Sono stati anni complicati abbiamo attraversato una pandemia abbiamo perduto anche dei punti di riferimento importanti per me in particolare io vorrei ricordare come in questi anni ci hanno salutato
Emanuele Macaluso che vorrei ricordare
E poche pochi giorni fa qualche settimana fa Giorgio Napolitano
Due riferimenti almeno per chi guarda al movimento operaio all'esperienza del Partito comunista nella sua tensione verso il riformismo come un punto di riferimento
Io credo che sia obbligatorio e lo abbiamo fatto partire da quello che sta avvenendo nel mondo non per ossequio ad una forma che appartiene a punta quella tradizione ma per la drammaticità Rizzo ciò che sta avvenendo ma Inter sia l'intervento di Peppe se l'intervento di Elli mi risparmiano molte considerazioni
Io penso che
Non sia giusto
Rinunciare
Alla complessità nell'affrontare questo passaggio
Nel senso che non mi convince
L'appello che implicitamente fa la destra ma non soltanto la destra
A difendere l'Occidente rinunciando ad essere l'Occidente
Cioè rinunciando alle peculiarità
Della nostra cultura democratica il riconoscimento al punto della complessità delle situazioni la capacità del dialogo la capacità di cogliere le contraddizioni
Non mi convince insomma l'idea secondo la quale il problema come ha già detto Emma sia semplicemente schierarsi noi non abbiamo problemi a riconoscere il diritto di Israele alla sua esistente ad un futuro di pace
Ma non ci si risparmiamo il richiamo
Alle regole del diritto internazionale perché quelle sue estreme quelle del diritto internazionale di guerra
E
Soprattutto
Non vogliamo
Che questo passaggio così complicato sia vissuto dal nostro
Mondo al quale apparteniamo e nel quale ci collochiamo come la riedizione
Della risposta all'undici settembre
C'è una chiusura identitaria e una riduzione degli spazi di libertà e di pluralismo anche nel nostro campo
Perché è lì e il pluralismo e la capacità di cogliere la complessità che ci fa dare ragione ad Israele riconoscere il Vate il suo valore come democrazia
Collocata in un mondo che non conosce la democrazia che ci consente di spiegare a quei giovani studenti che sventolano la bandiera palestinese che amasse none al fatta e non è l'Organizzazione di liberazione della Palestina
Cioè non è un movimento laico di ispirazione sociale ma è un movimento reazionario e integrali
Ma consente ma contemporaneamente ci consente di
Non a rassegnarci all'idea che l'unico modo di risoluzione delle controversie sia la logica delle armi e della vendetta
Anche perché è un uomo del raffinata dalla raffinata capacità di argomentazione come l'onorevole D'l'onorevole Donzelli
Dovrebbe comprendere che il mondo è più complicato che mettere una bandierina da una parte all'altra per cui non ci facciamo dare lezione di ortodossia come si è cercato di fare con un'aggressione vergognosa nei confronti di Laura Boldrini
Dicendo che se si argomenta allora sia con Hamas
Perché se non ci dovrebbero spiegare come si coniuga questa loro ortodossia con la mano stretta al dittatore tunisino che il giorno dopo last include il giorno dopo
Gli attentati di Hamas
Inneggiava
A quegli episodi
O alla inevitabile
Ma no grappe spostare i pesi da l'approvvigionamento in Russia l'approvvigionamento in Algeria
Un Paese che per primo ha dichiarato la vice la propria vicinanza da Massimo
Il mondo è più complicato
Dei comizi etiche pretenderebbero di raccontarlo che per questo questa capacità di difendere la
Il diritto a riconoscere la complessità non è un modo di nascondersi ma è un modo di non rinunciare a capire
Perché
In fondo
Noi siamo stati insieme in questi anni per tante ragioni
Valoriali
Passaggi politici ma poi c'è un tema che forse si lega in modo particolare che
L'amore per la politica il gusto per la politica
E dobbiamo
E dobbiamo riconoscere lo sgomento che dobbiamo provare oggi di fronte all'impotenza della politica
Anche questa vicenda che siamo costretti a vivere
è una manifestazione dell'impotenza della politica
La politica se privata progressivamente degli strumenti di cui disponeva anche quelli fragile anche quelli imperfetti
Prima di tutto gli strumenti politici e culturali
Il multilateralismo
Che è stato visto come un peso e contrastato dal sopra Nismo vorrei ricordare la guerra che Donal Trump fece con gli applausi della destra europea contro gli organismi multilaterali
Sì c'è poi l'ONU non fa non fumo ecco come dovrebbe funzionare l'ONU senza la sostegno attivo dalla più grande potenza globale
Gli studenti gli strumenti culturali se ci pensiamo l'integralismo religioso ha dato un colpo fortissimo all'ecumenismo che è stato uno degli strumenti con i quali se approvato tra mille contraddizioni a governare lei i conflitti che si determinavano a livello globale
E le difficoltà dell'Europa che conosciamo con tre
Quale la destra od è stata protagonista in questi anni di un attacco virulento
Insomma la politica sia privata di strumenti di cui disponeva a livello globale se privata di strumenti di cui disponeva a livello
Nazionale
In parte per fenomeni inevitabili la globalizzazione ma in parte rinunciando anche intervenire alcuni processi in cui avrebbe potuto dire la sua pensare tra su informazioni economiche sociali e che cos'è il liberismo se non la rinuncia totale
A intervenire nei processi di trasformazione che si vengono a determinare
L'impotenza della politica non si spiega soltanto perché non nascono come ho letto leader come quelli di un tempo
La di delegittimazione la crisi democratica è anche la conseguenza di una politica che non sa dare risposta perché non ha più gli strumenti per dare risposta perché sia privata Hutter approcci ideologici
Agli strumenti degli strumenti con i quali dare delle risposte così la politica si rinuncia sostanziale si riduce sostanzialmente
Allora sì che l'ARSIAL
Rispetto a processi e dei quali non è più in grado di intervenire
I politici sempre più spesso diventano risolvono la loro funzione nel mettere una bandierina dici no al profilo di Twitter
Qualunque bandiera
Oppure si trasforma nell'influenza
E ci spiegano cosa pensano dell'alimentazione cosa pensano dei tatuaggi cosa pensano della ma non ci spiegano come vogliono cambiare il mondo che è la ragione per la quale le persone si avvicinano alla poi
Un tempo si avvicinavano Napoli
Colin Crouch e diceva che
Nella post democrazia
La finanza decide
I tecnici
Governano e i politici vanno in televisione
Ma è cambiato anche il modo in cui vanno in televisione
Perché fino a qualche tempo fa andavano in televisione a prospettare o fingevano di prospettare delle soluzioni che probabilmente non si potevano realizzare oggi non gli si chiede neanche più questo gli si chiede soldi semplicemente da che parte stare
Con un fare inquisitorio c'è un rovesciamento ormai diciamo i conduttori dei talk show Soliveri dominus di scuse riprendiamo quaranta e la crisi e la politica si spiega semplicemente guardando una tribuna elettorale di trent'anni fa è un talk show di oggi
Trent'anni fa leader politico gli veniva chiesto che cosa pensa di questo di quest'altro oggi gli si chiede cosa pensa e rispetto a quello che penso io
E cui credo ci sia la radice di una
Difficoltà della politica a mantenere un confronto in contatto con la società
Con i quali dobbiamo fare i conti e che cos'è la stessa
Cosa sono questi dodici mesi
Che abbiamo vissuto
Se non l'ennesima manifestazione di questo fenomeno grandi aspettative grandi promesse
E così è una leader che in pochi mesi fa era considerata determinata e volitiva e diventata progressivamente nell'opinione pubblica e nel racconto dei media una inconcludente chiacchierona
Ci sono i suoi limiti
Ma ci sono anche delle questioni di fondo che riguardano tutti
Perché la consumarsi delle leadership sempre più rapido ci dovrebbe
Fa riflettere sul come la risposta populiste la risposta liberista non è in grado di incidere il massimo della legittimazione e la minima capacità di incidere nei processi reali
Pensate a quei miti egregi
Leader della Prima Repubblica
E pensate se non ho alcuna Nostalgia perché quelle cose intorno a pensate se quelli contavano di meno di quelli che oggi sono stati iper osannati e poi abbandonati rapidamente dall'opinione pubblica
C'è un Prandi strumenti insomma strumenti culturali strumenti di intervento categorie che non ci sono più e che prima nuova politica di quella potenza che è la condizione necessaria per cambiare lo stato delle cose
Io penso
Che la nostra
Ricerca le il nostro confronto
Per provare a ridare degli strumenti alla politica perché questo credo sia il nostro compito il compito del nostro partito è dentro il nostro partito dell'area politica che in questi anni è stata insieme fatemelo dire per convinzione
Per comune battaglie non per gerarchia
Lo dico perché noi lo rivendico perché ha un po'sofferto in alcuni passaggi un racconto delle correnti del partito democratico e voglio chiamare corrente perché inutili quegli anche qui ci sia un eufemismo che sembra che è spia di un senso di colpa no
La nostra corrente è stata una corrente che stava insieme per delle idee nella quale c'è stata una dialettica sono cresciuti dei nuovi dirigenti politici
Probabilmente ne verranno degli altri che assumeranno la leadership ma non è la fine una filiera personale ci dispiace ma non in questo ci sentiamo diverse da altre esperienze che Furet rischio
Che ha
Va bene il nostro contributo credo il primo è quello di fare una igiene
Nel linguaggio
Perché come diceva un film celeberrimo le parole sono importanti
Perché sono il primo passo per ricostruire una cultura politica
E allora la prima con la quale dobbiamo fare i conti e la parola riformismo
Che nella declinazione corrente è diventata fare tutto quello che un tempo non faceva la sinistra
La stringo un po'no
Se ti colloqui su una posizione diversa da quella gratuita la tradizionale riformista ora
E delle volte ci prendeva delle volte no
Per il calcolo delle probabilità no
Non è detto che fare esattamente tutto il contraddico che faccia di primati porti su una punto di e quindi proprio avanzato
Ed è qui
Penso ci sia invece da ricostruire
E quindi questa io credo è una sfida che noi dobbiamo prendere in mano e che non dobbiamo regalare a nessuno ma c'è da ricostruire invece in pieno il valore del concerto di riformismo
Che essenziale per una forza politica che vuole cambiare il mondo
Io penso che
Per molto tempo diciamo abbiamo
Derubricato questo a pragmatismo
A una politica delegate essenzialmente alla dimensione amministrativa
E invece c'è io credo un'accezione alta del riformismo alla quale noi se vogliamo collegare e vorrei citare
Una
Affermazione di Italo Calvino delle Città invisibili che mi sembra c'entri molto con questa ricerca Calvino dice l'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà se ce n'è uno è quello che è già qui
L'inferno che abitiamo tutti i giorni e che formiamo stando insieme
Due modi ci sono per non soffrirne
Il primo riesce facile a molti
Accettare l'inferno diventare parte diventarne parte fino al punto di non vederlo più il secondo è rischioso ed esige attenzione apprendimenti continui
Cercare e saper riconoscere chi è cosa in mezzo all'inferno Non è l'inferno e farlo durare e dargli spazio
Guardate che in questo c'è anche la capacità di riconoscere le conquiste parziali che noi siamo riusciti ad ottenere anche il ruolo che abbiamo svolto in questo Paese
Io sono stato molto critico del
Nei confronti del Partito Democratico in questi anni ma anche nelle sue fasi peggiori il Partito Democratico
Ha svolto una funzione del per la tenuta democratica di questo Paese che noi dobbiamo rivendicare anche quando non eravamo convinti che sul modo in cui si svolgeva quella funzione
Il riformismo è anche la capacità di raccontare le piccole conquiste
Non perché siano essenziali
Ma perché ha una società che non ha più fiducia nella possibilità del carnet il cambiamento collettivo
Dando l'idea che invece qualcosa magari di piccoli parziale si può cambiare
E vorrei fare un esempio scusate il momento di autocelebrazione
L'unico giuro
Non è nell'vituperato governo Draghi abbiamo fatto una misura che si chiama turche di congruità ora è difficile fare delle manifestazioni nelle quali si rivendica compassione questa
Questa misura che cosa voleva dire che se fa è un palazzo devi dire con quante persone lo fai
E spiegare che non lo puoi fare con una persona
Questa cosetta fatte emergere diciassette miliardi avete capito bene diciassette miliardi di transazione quante persone sono state assunte perché il datore di lavoro era obbligato a corrispondere alle tabelle che erano indicate nell'accordo tra le parti sociali
Quanto nero è emerso
Non possiamo intanto che non lo sappiamo
Così come non sappiamo
Che l'Italia anche qui fatemi fare lo sport ma è uno spot che faccio io perché credo che Roberto Speranza Lorenzo Guerini Dario Franceschini potrebbero atterra contare tanti episodi e tante scelte che sono andati in questa direzione
Noi abbiamo consentito unico Paese nell'Unione Europea abbiamo fatto una battaglia
Che il sindacato con le RSU sia presente dentro ammazzo siamo l'unico Paese europeo
Sono piccole cose si sono piccole cose Risso risolvono la questione di fondo che sto per affrontare no
E vi dico quale
Però sono delle
Dimostrazioni della delle che esiste ori che delle modifiche io credo che da Minosse avvisatori locali ne potrebbero raccontare tantissime che delle modifiche progressive si possono introdurre
E che la battaglia politica e anche la presenza istituzionale si si salda movimenti reali non è impossibile perché il nostro principale nemico non è la destra e la rassegnazione e la demoralizzazione di una larga parte delle classi popolari
Il problema però è invece guardare ciò che abbiamo di fronte in tutta la sua drammaticità questa è la radicalità la radicalità non è una posa
Ho una postura la radicalità e prendere atto del fatto che se non si cambia il destino del Globo a rischio
Perché se non si interviene tempestivamente
Il collasso ambientale è alle porte
Se non sappiamo correggere le diseguaglianze la democrazia a rischio
E se non sappiamo trovare un'altra via per risolvere i conflitti l'Olocausto è una delle possibilità che dobbiamo mettere nel conto
Quindi essere radicali non è un modo di posizionarsi e prendere atto del fatto che o ci sono dei cambiamenti profondi o il modo in cui abbiamo vissuto fino a qui il grado di civiltà che abbiamo conquistato è a rischio e non saremo in grado di consegnarle alle generazioni che verranno dopo di noi
Questa è la è il punto di partenza del nostro ragionamento per questo io sono convinto che noi dobbiamo soprattutto per restituire credibilità
Alla politica e questo scusate è il filo del ragionamento che vorrei fare questa mattina
Noi dobbiamo provare
A ridarle parole che abbiano un senso e strumenti che siano in grado di realizzarlo
Cioè interrogarci sul fatto su che se siamo no all'altezza delle cose che dobbiamo fare e se il posizionamento nostro del partito la nostra forma organizzata e adeguata a raccogliere queste sfide che col sono così profonde e così drammatiche
Io vorrei qui non formalmente ringraziare ellisse Line
Per una cosa che può sembrare banale
Ma che alle riuscita più di quanto non sia riuscita a noi
Recuperare come patrimonio collettivo del partito e non come punto di vista di una parte una capacità critica nei confronti dell'esistente
Perché noi siamo stati un partito con i meriti che ho ricordato
Che dalla larga parte dell'opinione pubblica è stato colto come il partito che si limitava a fare una sostanziale apologia di ciò che c'era
Esaltare meriti la Società aperta del mercato il pluralismo i diritti conquistati
Ma non guardare al fatto che c'è qualcosa
Di guasto
Alla base di questo sistema
Ecco io credo che gli slanci abbia ridato questa capacità critica io penso che la dobbiamo ringraziare prima di tutto di più
Questa cosa sia declinata in battaglie che abbiamo condiviso anzi talvolta abbiamo anche anticipato penso a quella del salario minimo
Quella sulla casa
Ora però queste batta
Egli è io credo questo sia il punto è questo il contributo sul quale ci dobbiamo cimentare necessitano come dire di una capacità di lettura
Più profonda di una capacità di guardare dentro e prima
Di questi effetti
Il costo delle case o i salari bassi
Che cosa produce bassi salari
Che cosa produce cattivo lavoro è lì lo ha detto ci stiamo confrontando su questi ma penso che sia il filo ulteriore che dobbiamo affrontare
E non è soltanto la protervia dei datori di lavoro
Quando c'è e talvolta c'è
è un sistema di competizione del nostro Paese
Basato su modalità e forme organizzative dell'impresa
E che rischiano di essere sempre più costrette a una competizione basata sul dumping salariale
E qui c'è un tema fondamentale che come vengono dati soldi pubblici alle imprese private
Cioè noi abbiamo dato c'è stato un flusso di denaro tanto più dopo la pandemia
Dopo la crisi energetica un flusso di denaro
Semplicemente per continuare a fare le cose così come si faceva
Quando invece questo è un momento in cui le cose andrebbero completamente riorganizzate su basi nuove
Perché si sta
Ridi sull'accantonamento che fa nel mondo si stanno riorganizzando le catene del valore
Si parla di de globalizzazione
Non è più così tanto conveniente andare a fare un bullone in Bangladesh con il costi della energia e con
L'incertezza geopolitica
E in tutto questo l'Italia incoraggiata dal Governo continua
Secondo una modalità
Da a campionato di serie B che rischia di tagliar la progressivamente fuori da questi grandi cambiamenti
Che
Noi rischiamo di essere un Paese che vive di turismo benissimo
E di terzi esimo
Cioè di imprese che lavorano però per impresa che progettano commercializzano internazionali danno da un'altra parte
E di Acqui non può che venire lavoro povero
O l'Italia riacquista una leadership in alcuni campi
Che ha fatto è frutto di politiche industriali e quindi di condizionalità io i soldi te li do ma devi crescere i soldi te li do ma ti devi internazionalizzare o altrimenti noi continueremo incorre in un modello che progressivamente produrrà sempre di più lavoro porto perché le imprese una parte importante dell'impresa lo diceva l'altro giorno Antonio Misiani sono poveri
E non solo per cattiveria ma per le loro dimensioni
Per un capitalismo ancora molto tarato e condizionato da un sistema relazionale
Per un capitalismo familiare dove alla seconda generazione se non in blocchi il figlio giusto tra i figli terrà in vacca un'esperienza che magari è stata gloriosa
E questi elementi strutturali con i quali noi dobbiamo fare i conti non per criminalizzare le imprese ma per dare alle imprese un'altra strada diversa da quella che gli indica il governo che è quella di dumping salariale e fare un po'di nero perché queste sono le due soluzioni che vengono indicate nelle manovre di bilancio di questi anni
Con questo si fa si prende un'aspirina ma non si affronta il tema del virus
E noi dobbiamo ICI affrontare strutturalmente le ragioni per cui le imprese hanno una difficoltà ad affrontare la transizione ecologica hanno una difficoltà ai per nazionalizzare si hanno invece una difficoltà a crescere dal punto di vista dimensionale
E quindi non hanno bisogno hanno più bisogno più
De molte delle figure di cui
Avrebbero bisogno se ne vanno perché il i salari che offro non sono in grado di essere competitivi
Quando le poniamo la questione salariale non poniamo soltanto una questione di equità eppure dietro una grande questione equità perché la contrattazione è stata nel corso degli anni la contrattazione con buona pace di Brunetta che non funziona più perché se no
Dire che ci sono il novantacinque per cento dei lavoratori italiani che sono coperte da un contratto e poi spiegare contemporaneamente che in quarant'anni i salari anziché andare avanti sono andate avanti bene indietro del tre per cento è la dimostrazione palmare che la la contrattazione da sola non funziona
Diciamo che sul CNEL c'è stato un effetto franchista e no
La Meloni ha prodotto una cosa che io
Temo non riuscirà a controllare conoscendo Brunetta diciamo ma ma lo dico con grande affetto riconoscendo anche delle doti a Brunetta
Ma non sapeva investire il CNEL che scopre che Brunetta era contrario al salario minimo basta guardare i verbali del governo Draghi nel quale quelli quell'ipotesi non è stata presa in considerazione se fu una divisione politica dentro quel governo su questo tema
Ma quando noi poniamo una questione dei salari poniamo una grande questione di competitività del Paese perché non si sta parlando in questo momento del fatto che questo Paese
è un Paese nel quale per dieci persone che vanno in pensione soltanto otto entrano nel mercato del lavoro perché l'inverno demografico di cui per tanti anni si è parlato sta entrando dentro il mercato del lavoro
E mentre e mentre s'
Non entrano nuovi lavoratori per questo non si trovano per il reddito di cittadinanza
Contemporaneamente nell'arco degli ultimi tre anni oltre un milione di italiani se ne sono andati a lavorare in altri Paesi
Lavoratori formati
Contro lavoratori non formati che importiamo per supplire se ne sono resi conto anche quelli di destra al fatto che sempre di più sono le persone che se ne vanno e sempre di più sono se non l'hanno quelle
Qualificate guardate non serve solo andare a vedere i flussi se voi andate
Ci sono qui dei compagni di Varese se andate a Varese piuttosto che a Imperia piuttosto che al confine con l'altra vi rendete conto che i frontalieri diventano sempre di più perché Gatto salariale è del è cresciuto progressivamente nel corso di questi anni
E se non avremo forza lavora in questa grande riorganizzazione globale che si va definendo
Forza lavoro qualificata noi perderemo la battaglia nella redistribuzione della ricchezza a livello globale
Quindi il tema dei salari non è un tema che riguarda soltanto le forze della sinistra dovrebbe essere una grande priorità nazionale
Perché come spiegano o degli economisti che non sono particolarmente radicali
Nei momenti di cambiamento le imprese sono chiamate a scegliere se investire in tecnologia o investire in forza lavoro se la forza lavoro è particolarmente conveniente non si investe in tecnologia se non si investe in tecnologia non si innova nel modo di produzione
E se non Simone non rinnova il modo di produzione tu nel corso degli anni perdi quote di mercato a livello globale
Questo rischia di succedere
è vero in generale secondo alcuni ma è vero in particolare per quasi tutti nel momento in cui c'è un'intensa trasformazione di carattere tecnologico credo che qui e male ma Emanuele felice lo potrebbe spiegare molto meglio di me
E quindi noi non facciamo una battaglia per i poveri anche se questo è il nostro compito non e non faccia una battaglia per i lavoratori anche se queste nostre focus compito
Questo è un tipico caso in cui la battaglia per tutelare una parte corrisponde perfettamente all'interesse nazionale di un Paese
Abbiamo bisogno di tutelare il lavoro superando la precarietà e credo che l'isola in abbia fatto bene in questi mesi a porre questo tema e abbiamo bisogno di tutelarlo anche con la formazione pensando l'organizzazione nuova del sapere
E noi andavamo a scuola per imparare un mestiere poi chi c'andava perché Licensing
Si imparava andare all'università poi Università si impara un mestiere e poi si faceva quel mestiere si smetteva di studiare poi ci si riposa ora questa scansione della vita non ci sarà più
Perché nella scuola e l'università devi capire che cosa sta succedendo intorno e contemporaneamente quando vai a lavorare dovrei continuare a studiare ma questo pone delle grandissime questioni anche in termini di equità su chi deve gravare quella necessità di aggiornamento
Sui lavoratori e sulle imprese sullo stato
Sapendo che nell'arco di dieci anni cambieranno più cose di quelle che sono cambiate negli ultimi cinquant'anni
E guardate questa è una grande questione democratica
Perché il tema dell'accesso al sapere nell'epoca della digitalizzazione dell'intelligenza artificiale è un grande tema democratico perché il molo polli
Economici le posizioni dei mini antieconomiche diventeranno anche Paul do do
Posizione dominante Monet e monopoli di conoscenza
Cioè noi rischiamo di avere una ricerca sottratta al controllo pubblico che decide come ci dobbiamo curare che scopre delle cose ma che sarà appannaggio di sempre meno persone perché non è dentro un circuito sottoposto al controllo democratico
In piccola
Diciamo così in piccola parte
Il tema si pone
Nell'atto fortissima riduzione del diritto allo studio nel nostro Paese che non è vero che ha garantito a tutti nello stesso modo
Perché ci sono università di serie A e di serie B ormai le imprese ti prendono se viene da un'università a se stesso e non dall'altra c'è chi può andare a studiare all'estero c'è chi non si può andare a studiare anche studiare in Italia
Non ha più niente a che vedere col merito Sella premesse dover pagare ottocento novecento mille euro al mese per pagare una casa
Tutti quelli che in televisione ci spiegano al merito bisognerebbe chiederle chi gli ha pagato l'università questo sarebbe molto interessante
E poi anche in questi giorni è venuto fuori credo con grande forza il tema di come una restrizione dell'UE nel farà la fine in una società che ancora un'organizzazione largamente patriarcale sia stato pagata
Essenzialmente dalle donne
Io ho detto una cosa l'altro dono qualche compagnia mi ha anche replicato mi ha detto ho detto che forse siamo un po'più avanti sull'analisi del patriarcato su cui di rispetto a quanto non lo siamo sull'analisi del capitalismo
E ne sono convinto non che questo abbia
Non non che questo significa che abbiamo ottenuto dei risultati esaustivi ma in questi anni se ne parla
Dei limiti di un modello di sviluppo ne abbiamo parlato molto poco
E questo io credo che sia il il gap che noi dobbiamo recuperare
Noi siamo di fronte a un cambiamento del modello di sviluppo che pone una grande questione di carattere democratico
Perché le grandi transizioni la concentrazione di sapere la concentrazione di ricchezza taglia fuori sempre più larghe fasce della popolazione mettendo in discussione le basi stesse della democrazia
Quando al tavolo della guerra e della pace per una della guerra purtroppo in Ucraina
Si siede lo maschi e non come impresa ma come soggetto che non sappiamo più qualificare perché contemporaneamente gestisce finanza infrastrutture essenziali e strategiche
è uno Stato non è più un'impresa
Ma quello stato non è soggetto a un controllo democratico
è cambiato tutto
E allora oggi io credo che sia giusto raccogliere anche lo stimolo che viene da alcune organizzazioni sindacali per rilanciarlo oggi è una fase nella quale noi dobbiamo rimettere al centro il tema della democrazia economica
Cioè della partecipazione la dei lavoratori alle grandi scelte che riguardano il destino dell'umanità e dell'economia
Non è più soltanto un tema di aggiustare un po'le relazioni industriali c'è una vecchia diatriba in Italia se è meglio avere diciamo così la conflittualità o la concertazione già da dentro l'impresa non è più questo il tema
Il tema è che il movimento operaio che nel fordismo aveva concorso a riorganizzare quel modello perché lo conosceva perché
Andrea l'ha vissuto come me la stagione dei capi operai che conoscevano come funzionava l'Oto Melara o Porto Marghera meglio probabilmente dell'amministratore delegato che cambiava ogni due tre anni oggi tutto questo non c'è più
Perché la conoscenza dei processi diventa sempre più appannaggio di pochissime persone e se noi non conosciamo quello che succede e non siamo neanche in grado di condizionarlo di fare una contrattazione che sia all'altezza della delle sfide che abbiamo di fronte
Ecco perché il tema della democrazia economica che lo dico lacci sovrappone giuste va raccolto e va rilanciato perché non si tratta solo di distribuire qualche spicciolo di utile
Che talvolta non c'è o di rimettersi alla buona volontà del datore di lavoro ma sulle grandi imprese strategiche intanto bisogna iniziare a fare qualche passo perché i lavoratori siano parte di esige delle scelte essenziali
In particolar modo quando con la manovra di bilancio si dice che si devono fare undici miliardi di cassa con le privatizzazioni ho visto che molti di noi hanno detto
Sono poste incerte
No io dico sono poste sbaglia
Perché lo Stato non si può ritirare in questo momento dall'energia dalle telecomunicazioni dall'approvvigionamenti fondamentali che sono la grande condizione per difendere la sovranità del nostro Paese
E poi io credo che dobbiamo rispondere alla risposta tradizionale che purtroppo in fonti in forme diverse abbiamo condiviso anche noti con una abbia del tutto inedita al tema della crisi della democrazia
In questi anni alla crisi democrazia se risposta attraverso una risposta di gerarchizzazione i consigli di quartiere era uno spreco riduciamo i consigli comunali
Riduciamo le giunte
E poi arrivi al presidenzialismo quello è più perché economico perché c'è uno solo che decide diciamo questo e molte conoscenze
La dittatura proprio fa risparmiare parecchio
E noi dobbiamo rilanciare perché è vero che quelle proposte sono sbagliate ma è vero anche che le istituzioni non funziona
E noi non possiamo diventare
Una riedizione
Del partito comunista che si diceva nobilmente conservatore quando non voleva neanche cambiare i regolamenti sul voto segreto alla Camera
è evidente che noi dobbiamo rilanciare su un nuovo
Parlamentarismo su un cancellierato forte
Forte perché forti sono i contrappesi
Guardiamo al modello spagnolo guardiamo al modello tedesco smettiamola di guardare solo ai leggi elettorali perché abbiamo visto che con qualunque legge elettorale alla fine se non c'è una tenuta istituzionale forte e non ci sono meccanismi che assicurano la continuità dei governi
Non bastano le leggi elettorali ma poi poniamoci un altro problema
Che forse viene ancora prima
Che è come si ricostruisce la democrazia dal basso cioè come si ricostituiscono e si risponde alla crisi della democrazia non con un ripiegamento
Tecnocratico ma con un allargamento della base democratica
Attraverso più opportunità di partecipare alla vita l'abbiamo detto qua in questi giorni tante persone non fanno politica direttamente ma le fanno in altre forme
E allora magari sono disponibile a partecipare alla discussione su come funziona la scuola su come funziona il proprio territorio su come funziona su su che cosa succede
Sul fronte ambientale su che cosa avviene nella trasformazione del territorio su che cosa avviene dei cambiamenti economici e allora dobbiamo trovare delle nuove forze su che cosa avviene nel tuo luogo di lavoro
Delle nuove forme di partecipazione democratica sono la condizione per rispondere alla crisi della democrazia del nostro Paese
Io penso
Che sfide così ambiziose pongono una questione
Che ieri è emersa immediata
Come il nostro parti come e se il nostro partito è all'altezza di queste scrive e dobbiamo dirlo con molta franchezza no
E non certo
Colpa di chi lo dirige oggi
Non abbiamo bisogno di un partito di ritornare a discutere come abbiamo fatto anche in questi giorni di forma partito
E io credo che questa debba essere le le la traccia caratterizzante dell'impegno di questa area politica
E voglio dirlo e di tutte le altre aree politiche con le quali dobbiamo discutere ma in particolar modo quelle che sono più a noi a fini che si riconoscono in una tradizione in un'idea della partecipazione
E che credo in qualche modo non casualmente abbiano partecipato a questa discussione
Come dire non da ospiti ma da già
Interlocutori di un processo comune
Io penso
Che noi dobbiamo dire un sì alla critica al correntismo
Ma dobbiamo sfidare chi la fa a trarne delle conseguenze
Le correnti sono forti se il partito è debole e il partito è debole in parte per colpa delle correnti ma in parte anche perché da tantissimo tempo non si investe sul partito stesso
E così le correnti rischiano di essere in assenza di convocazione degli organismi in assenza parlo del territorio diffuso in assenza di convocazioni delle assemblee rischiano di essere l'unico luogo dove si fa una discussione
E si sostituiscono fatalmente al dibattito che dovrebbe essere proprio del partito allora facciamo una battaglia la prima battaglia che vogliamo fare perché
Ogni federazione convochi almeno una volta al mese una direzione una volta ogni tre mesi un'assemblea provinciale ecco può sembrare una cosa stupida ma è fondamentale ridare delle sedi a questo tipo di discussione
E poi costruire il partito il che significa
Autonomia dalle istituzioni
Perché se gli organismi dirigenti sono costruiti in modo tale da garantire la carriera politica di chi ricostruisce quegli organismi dirigenti faranno di tutto meno che dirigerà il partito
Autonomia del partito significa risorse come è stato detto per il partito
Autonomia del partito significa anche e qui la parte forse più difficile studiare nuove forme di partecipazione
E poi credibilità
Perché se un partito e femminista deve avere più donne che lo dirigono
Ma è proprio
E se un partito si batte per il riscatto sociale non può avere solo benestanti o provenienti da famiglie benestanti addirittura
Ma proprio
Nelle banalità ecco mi rendo conto ora io non non non non non dico che non sono né pauperista né penso che si possa dirigere un partito solo con le donne né penso che si possa fare il rinnovamento come si è fatte in questi anni usandolo come una clava ma il tema anche del rinnovamento generazionale è una questione che noi dobbiamo affrontare forse è quello tutto sommato beh se guardiamo al territorio avuto più spazio se affermato di più
Mario no mito generazionale non vuol dire che io ci metto un giovane mio al posto mio
Vuol dire che ci metto un giovane poi gli faccio dirigere il partito non che io lo metto lì e poi lo chiamo perché è un mio dipendente e gli faccio fare quello che vuole
E non voglio neanche sfuggire una questione che è stata posta
In modo molto efficace e molto
Ficcante da il professor Alberto Mellone che voglio ringraziare
Che il tema ha detto dell'inospitale Litta del Pd nei confronti dei cattolici almeno in questa fase
Io penso che se non si ricostruisce un partito e questo lo sforzo in cui dobbiamo accompagnare il gruppo dirigente che è stato scelto dalle primarie
Per questo lo voglio dire con molta franchezza noi saremo sempre a favore per raccogliere la spinta che viene dalle primarie contro qualunque scorciatoia trasformisti
Perché si può cambiare idea
Si può cambiare idea ma bisogna dire perché
Non se vedete che è meglio stare in maggioranza che di minoranza perché questo diciamo così è una cosa che abbiamo imparato
Abbastanza a livello intuitivo disco no ci vuole un processo nel quale si spieghi quali sono gli elementi che in qualche modo
Giustificare un cambiamento di approccio di orizzonte perché guardate il problema fondamentale in questa fase è sempre spie di le delegittimazione dalla politica spiegare perché ad in un passaggio in politica si possono fare passati anche
I più disparati ma bisogna darne conto cioè se fai un approccio se fai una arrivi a una soluzione unitaria in una realtà dei spiegare perché vi siete messi perché ci si è messi d'accordo non semplicemente che ci si è messi d'accordo
Perché se no magari pensando male sbagliando si pensa che ci sia solo un'acca una volontà di difendere se stessi
Io penso
Ciò che noi dobbiamo prendere sul serio quello che ci ha detto
Melloni perché serio il tema nei termini in cui si pone
In parte l'ho detto Lino ospitalità rischiano di delle tutte le culture politiche se non si costruisce un partito
Perché il fatto che manchino in qualche modo luoghi di elaborazione ora sono convinto che la Fondazione potrà svolge un ruolo importante ma
Penso che
I luoghi i propri della decisione del confronto devono essere rianimati perché è più facile venirsi incontro e trovare un punto d'intesa discutendo che non facendo degli articoli sui giornali a distanza no
Però poi c'è un tema specifico che non ci dobbiamo nascondere per questo non mi convince una risposta che anche qui è stata data da Marta una fonte è vero
Che la drammaticità della guerra
Ci spinge ad un approccio automaticamente comune tra laici e cattolici almeno tra laici progressisti e cattolici
Sotto l'insegna della pazzia
è vero
Che la fine del comunismo e diciamo così la dimensione su misura quindi del materialismo come risposta al capitalismo e della dimensione smisurata del capitalismo così come lo viviamo
Fa convergere molto di più il pensiero socialista con la dottrina sociale della Chiesa
Nella versione poi di Bergoglio è ancora più vero
Ma è anche vero che i cambiamenti che si determinano la società anche sotto la spinta dei cambiamenti tecnologici ci pongono sempre più frequentemente delle domande di carattere etico
Alle quali dobbiamo rispondere
Non con degli slogan ma con dei luoghi di confronto
Di approfondimento progressivo perché non ci sono risposte banali ha domande così complesse che riguardano l'inizio e la fine della vita il destino di un individuo
Il rapporto che l'apporto che la tecnologia può venire a determinare
Io rivendico il mio punto di vista di laico
Però devo dare altre occasioni di confronto e di ascolto a chi non la pensa come me chiedo che altrettanto sia fatto nei miei confronti perché se è quasi automatico come è stato detto incontrarsi sulla pace sulla questione sociale non lo vuole su questi temi
Sui quali noi dobbiamo trovare dei luoghi dell'occasione di un confronto più profondo
Nella migliore storia della sinistra italiana
Che non è che è stata sempre laica ma non è mai stata laicista
Io penso
Che questo sia lo sforzo che noi dobbiamo provare
A fare per dare diciamo così continuità questi sedici anni che come ho detto sono stati sedici anni che io non butterei alle ortiche ma che sicuramente hanno manifestato dei limiti delle difficoltà
E che però sono stati anche segnati da un'inedita capacità di convergere tra culture politiche diverse che c'erano contrastate non era così scontato nel Pd per tutto il corso della guerra fredda
Ora noi abbiamo una sfida importante che è quella di iniziare a profilare un'alternativa politica al governo a fronte di una crisi che ha più rapida di quello che noi pensiamo la sfida guardate duplice
Perché noi abbiamo di fronte l'esigenza di costruire una Terna attiva e da questa e della credibilità dell'alternativa dipende anche il fatto che la crisi della Meloni non diventi una crisi della politica tout court
Non è un passaggio banale
Questo è un governo politico
A me non piacciono e un governo politico
Il superamento deve essere fatto dalla politica
Pena la perdita definitiva di credibilità della politica e non ci illudiamo che sia una passeggiata i numeri in Parlamento non ci sono però a fare degli altri guazzabuglio ma una campagna ma una campagna ci sarà perché si incomincerà a dire quelle non sono stati all'altezza ma quegli altri non sono lo stesso all'altezza abbiamo stiamo già leggendo no non sulla base dei fatti ma sulla base di un teorema che ci vuole in qualche modo una tutela esterna la politica che la guida è fuori in qualche modo dalle condizioni di difficoltà in cui versa che però poi vengono determinate dal racconto che si fa la politica stessi
In questa condizione si rafforzano i poteri di fatto che si rafforzano i soggetti non democratici
Che sono in grado di incidere in passaggi di così grande trasformazione e hanno bisogno di incidere in passaggi di così grande trasformazione
Quindi non si può continuare sono molto d'accordo con Peppe non solo sulle cose che ha detto e lavora e che sono il frutto di un lavoro prezioso che ha fatto in questi in queste settimane sulla politica internazionale ma sono d'accordo in partitura sulla passaggio che faceva
Noi non possiamo dire ne parliamo dopo le europee
Non possiamo neanche qualche modo
Lasciar libero Conte di farlo
E noi dobbiamo incalzarlo e sulla costruzione di un'alleanza
Perché la posta è quella che ho detto non solo un'alternativa di governo ma il rischio che in qualche modo ci sia un racconto che pregiudichi la possibilità in futuro di un'alternativa politica ad un governo politico
E il campo sarà accidentato perché anche ieri qualcuno lo ha detto non è che la Meloni entrerà in crisi e farà
Buon gioco buon viso a cattivo gioco moltiplicheranno la dimensioni identitaria ci sarà un tentativo di avvelenare i pozzi
E questo io penso sia una questione
Alla quale dobbiamo rispondere con la politica con la costruzione di alleanze dove non ce la facciamo a farle da Roma farle salire dalla dimensione territoriale come abbiamo fatto in altre stagioni
Costruire insomma le condizioni perché si incrocino anche punti di vista diversi a partire da battaglie specifiche ma per arrivare poi a un disegno di carattere più complessivo e guardate noi secondo me siamo anche abbastanza facilitati dal quadro di insieme
Perché anche qui se non Fernanda un problema di secondo me come perché c'è un pasto rese torme nel nostro cervello Erchie cancelliamo tutto quello che è successo due tre anni fa
Ma non è con questi abbiamo fatto abbiamo gestito la sfida più importante del Paese la più drammatica che è stata la pandemia
E l'abbiamo fatto nel segno dell'Europa
Il governo Conte non è nato con il discorso in Parlamento con la mano sulla spalla Salvini
Governo Conte nato quando il Movimento cinque Stelle ha votato Urso a fondarla in Parlamento
L'europeizzazione del Movimento cinque Stelle è stata la condizione attraverso la quale si è arrivati a un governo politico
E noi dobbiamo ripartire di da lì la coalizione diversa coalizione scusatemi lo slogan del PNR R. perché lì dentro ci sono le cose ci sono
C'è un profilo europeo c'è la conquista di un obiettivo ci sono le transizioni e il fatto che lo vogliono smontare non è solo incapacità è il fatto che quel disegno in contrasto con la loro idea di società di modello di sviluppo e per questo motivo che noi invece lo dobbiamo rivendicare ripartire Di a da lì e da lì ricostruire una battaglia comune a livello territoriale difendiamo
I progetti che saranno con cancellati dal PNR R e chiamiamo le altre forze che lo hanno conquistato hanno conquistato con le risorse a difendere quegli obiettivi
L'Europa l'Europa è l'orizzonte l'Europa
Con un approccio anche questo sono d'accordo con Peppe critico perché noi non è che possiamo pensare che applaudiamo quando la Banca centrale europea aumenta i tassi di interesse fu tendo serio del fatto che manderà in recessione la Germania e probabilmente tutto il continente
Ria men riproponendo delle pratiche che sono pratiche che hanno
Già condannato il nostro continente
Alla crescita dei populismi
E noi non possiamo oggi distogliere lo sguardo dal fatto che stanno ritornando a livello europeo delle ricette che sono quelle di prima della pandemia
E su questo devo fare una battaglia non perché siamo contro l'Europa ma perché vogliamo un'Europa che sia l'Europa che abbiamo conosciuto nello stato di necessità durante la pandemia
E nella risposta l'unica che è riuscita a mettere in campo l'Europa livello globale sul fronte russo CRAI vogliamo quell'Europa c'è un'Europa che saprà dare una risposta comune
E non l'Europa che invece in qualche modo soggetta i paesi più forti che hanno economie più solide che impongono agli altri delle ricette per uscire ma che spesso diciamo si dimenticano che
I prezzi rischiano di essere altissimi per quei Paesi soprattutto in termini democratici prima ancora che in termini economici
Io penso
Che noi
Non dobbiamo lasciare la parola riformismo
A questo o quel pezzo del partito dobbiamo rimetterla al centro capacità di coniugare un'analisi radicale con un metodo riformista
Anche per una ragione che io penso dovremmo mettere a tema più di quanto non abbiamo fatto fino ad oggi
Che il fatto che i cambiamenti che stiamo affrontando sono così veloci
Da creare uno spaesamento antropologico
La destra sta offrendo
Una risposta che la tradizione la gerarchia
Un passato che non esiste che si inventano
Si reinventano delle tradizioni che non ci sono mai stati perché la famiglia tradizionale non era luogo della felicità era luogo dove succedevano cose inenarrabile anche ai meticcia e poi anche una cellula fondamentale della società ma non è solo quella che racconta
E il
La la stagione rurale del nostro Paese che ora vedo viene
Ci proporranno forse l'orticello di guerra no eh
L'Autan è una stagione nella quale l'arretratezza le malattie
La la
La fatica era una condizione bestiale del del del dell'esistenza quindi noi non abbiamo alle spalle un passato indimenticabile che ci rassicura rispetto al futuro
Però non dobbiamo sottovalutare il fatto che la forza della tradizione diventa maggiore nel momento in cui cambiamenti diventano molto veloci
E le persone non hanno la capacità di adeguarsi a questi cambiamenti non comprendono questi ad alta cambiamento
E non possiamo rispondere soltanto in termini più pedagogici Osimo bisticci e liquidatori
E dobbiamo dare delle forme alternative di rassicurazione che significano più welfare più regole che significa uno stato che sia in grado di guidare questi processi che significano anche una prossimità culturale a questo spaesamento
E non ho un atteggiamento elitario
E questo è
Anche diciamo così un po'un tratto di moderazione
Che non è un termine negativo è che dobbiamo
Recuperare anche le quando facciamo le battaglie
Più estreme anche quando poniamo delle questioni valoriale alle quali pensiamo di non poter rinunciare perché vogliamo riconoscere il fatto che se non c'è un una pezzo di verità in qualche posizione dei di chi ha paura perlomeno c'è un autentico sentimento di spaesamento del qua con il quale dobbiamo fare i conti
Nelle generazioni più grandi nelle fasce della popolazione
Meno colte ecco farsi carico anche di questa paura non in termini soltanto di denuncia di chi cavalca la paura ma di capacità di interpretarla di dagli delle risposte sia culturali che sociali io non ho tu qui oggi tutte le risposte da dare
Ma sicuramente ha molto a che vedere
Con quell'attenzione che ha guidato alcuni nostri leader storici a evitare che si determini una saldatura tra moderati reazionari che è stata alla
Premessa della deriva autoritaria nelle democrazie nel secolo scorso
E questo sforzo io penso sia uno sforzo che desse di tutto il partito non è a parte non è patrimonio di qualcuno di tutto il partito anche nostro
Ma questo non significa non vedere le grandi contraddizioni le grandi diseguaglianze
Gli elementi malati che caratterizzano il sistema economico e sociale in questa parte del mondo
Non c'è contraddizione tra le due cose
Tra un approccio che tenga conto delle reazione cambiamenti
Misure il passate quarta mente
Però la capacità di raccontare l'obiettivo che non è quello di rassegnarsi all'esistente qualcuno l'ha detto la prima riforma del partito
E dire che il partito vuole cambiare il mondo perché nessuno si iscrive a un partito per partecipare alla progettazione di una rotonda o di strisce pedonali ecco non ho mai conosciuto nessuno ecco conosciuto della gente che va delle assemblee per questo ma non che si schiera un partito
Io penso che una grande sfida la ricordata per Peppe
Che tiene insieme queste cose è quella della costruzione di un soggetto progressista anche a livello europeo su questo voglio concludere
Perché ne abbiamo continuato in questi anni a parlare sempre di
L'europeizzazione della politica ma se ci pensate quello che non c'è non esiste sono dei partiti europee
Nel senso che i partiti europei sono una sommatoria dei gruppi dirigenti
Dei partiti nazionali
Perché io non posso scegliere direttamente il leader del Partito del socialismo europeo
Cioè stiamo dicendo che noi vogliamo eleggere
Il Presidente del Consiglio perché lo abbiamo detto
Dell'Unione Europea il presidente della commissione però noi siamo un partito che non è legge il segretario del Partito del socialismo europeo
Non è che non lo elegge con le primarie che forse non sono non è il caso ma neanche con dei meccanismi di partecipazione degli iscritti
Qualche questo è un grandissimo passaggio e che io penso che dovremmo porre anche al nuovo congresso del Partito del socialismo europeo perché la dimensione politica dei delle vicende che abbiamo di fronte è sempre più importante qui mi dispiace lo dico con grande o franchezza mi dispiace che ci sia stata una reazione secondo me sbagliata al fatto di chiamare
Il gruppo parlamentare così come è naturale che si chiami essendo il gruppo parlamentare europeo la proiezione del Partito del socialismo europeo cioè partita col gruppo del Partito socialista europeo
Non è una questione di carattere nominale
Noi dobbiamo mantenere la nostra specificità che è quella di una forza che in qualche modo vede l'incrocio di tradizioni diverse ma il campo a livello europeo è quello
E io credo che oggi un socialismo riformista che faccia i conti con la transizione ecologica sia abbastanza accogliente da comprendere tutte le culture progressiste che hanno segnato il secolo scorso
Senza precludere la cittadinanza nessuno
Son ma
Per dirla in altre parole concludo per davvero
Tutte le volte che le cose le possiamo chiamare con il proprio nome ne dobbiamo chiamare con il loro nome credo che sia questa la prima igiene
Che dobbiamo praticare intellettuale che da un praticare porta alla politica ed è evidente
Che quello di cui c'è bisogno in questo momento nel mondo oltre a un ritorno della politica è un ritorno del di una prospettiva di un socialismo democratico
Perché senza questi senza questi processi
Io penso che noi siamo dagli atti
Fuori dalle grandi possibilità
Che ci dà anche l'innovazione tecnologica se noi non non costruiamo una economia è una società della condivisione e della partecipazione questo intendeva i nostri padri che interpreti il conflitto e che gli dia uno sbocco democratico
E noi saremo testimoni folder come li volete chiamare di processi che non siamo in grado di controllare
E la politica rischia di essere semplicemente la spettatrice di processi che accompagna nella migliore delle ipotesi e subalterna interessi di carattere particolare
Ecco io penso che questa sia la sfida che abbiamo di fronte è su questa sfida lo dobbiamo chiamare tutte le forze
Che con qualche modo condividono parte o tutta l'analisi che io ho provato a mettere in campo che poi è il frutto anche della riflessione di questi di questi giorni naturalmente su questo c'è il tratto fondamentale di un partito che si deve anche organizzare l'ho detto anche come partito prima di tutto femminista anche più di quanto non abbiamo saputo
Fare fino quindi ringrazio Anna per il per il dibattito che su questo tema ha organizzato e
Voglio dire ieri è venuto fuori uno spunto che secondo me è molto interessante
Noi quando diciamo ricostruire Guelfa che in questi anni si è ristretto non solo perché c'è stato il tagli alla sanità ma se pensiamo che cosa sono state le espansioni
Dei servizi sociali dei servizi all'infanzia negli anni settanta e ottanta e a quale regressione c'è stata in questi anni ci rendiamo anche conto del perché la nostra società sia una società dove le donne hanno più difficoltà e dove la coesione sociale
Sia fortemente indebolita però e voglio concludere su questo perché un tante spesso diciamo
By passiamo un po'anche quell'UE il fare era un Welfare ieri mi sia fatto ripetere questa discussione era un Welfare costruite essenzialmente in funzione dell'Ama leva che si doveva fare alle donne del lavoro di cura
Ma dove sta scritto che lavoro di cura deve essere soltanto delle donne
Ecco io credo che ci siano tutte le condizioni perché noi
A contribuiamo con tutta la nostra forza del nostro entusiasmo una battaglia politica che è quella del nuovo partito democratico
Ci sono idee nuove
Le dobbiamo approfondire lo dobbiamo irrobustire e a queste idee nuove dobbiamo costruire e regalare un partito nuove grazie
Grazie grazie Verderami all'anagrafe il chirurgo