"Il liberalismo secondo Valerio Zanone"

L'edizione
Reso quelle
Se voi concedendo
Contro
Libero docente
Su se stesso ecco c'è il professor tant'è che nostro padrone di casa ringraziamo oggi Barazza dunque Aldo
E forse
Le foto
Professore salirono
Venisse
Credo che abbiamo
Giusto sia almeno la dichiarazione
Devo
Ecco
Convocazione
Fuori
Da Bella Giorgio
No questa forza e
No
Perché fino all'anno scorso cartellino sosterranno laziale Collegio Romano dove c'era questa forse era un po'carbonatica critica della generale ora ormai
è stato il pubblico più giovane qualcosa conclusi sono liberale tra l'altro oggi
Non mi sono presentato in ritardo ma meglio infatti giornalista al Giornale
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Poi continua in questo preciso istante benissimo senta alcune stazionano senza dubbio questa
Ora poiché prego pesa l'assenza cosa eccezionale vuol dire che c'è internazionalismo quasi preoccupati la preoccupazione Campana
Che sono stati talmente tanti quelli che oggi
Talmente tante che oggi si compensano liberali benissimo libertario che gli abbiamo questa scuola metterà a confronto
Si sono personalizzato dove si trova
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Non erano come
Notiamo prospettive abbiamo forze
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Sì
Di una bellezza considero contabile
Allora facciamo un
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Allora
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Lezione parliamo con il professor Antonio Martino
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è uno dei più assiduità la nostra
Allora ben di selezione
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Badate selvaggio
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Parli
Alla situazione del popolare
Quella dunque urbani
Ritornato a Furore iniziativa radicale
Una democrazia per la facciamo cioè la stesura dei capi
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Tanto da dare una tematica quale
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Appaiono ancora una volta per
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Allora prossimo appuntamento ed allora collega l'Italia abbastanza attento Diocleziano che avremmo pagato il mercoledì e il venerdì di questa settimana i guanti lo studioso non c'è la trappola proteggere gli studenti del vicino Abruzzo interrogano danni i bambini militare si stavano recando Gallera rozzamente devo dire undici giugno data di Giuda ma se vuole obbedito continui tra l'altro probabilmente Galli della Loggia verrà prepara la sua lezione
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L'ho visto ecco perché se no facciamo abbiamo già verso immobiliare
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è un privilegio laddove promette ospitare stasera
Tutti gli ospiti e i giovani e meno giovani che hanno ritenuto il arrivare l'appuntamento con ora terrà
I cinque lezioni venticinque docente per introdurli in questo punto variegato fatto di variabilità ideale intanto
Completano il riparto non versione nuova porta ritengo che nell'istituzione Mariotti alcuno l'economista abbia portato in dono importante naturalmente allo spettatore l'occasione la seduta del professor Marco verrà chiaro furono uno dei temi liberamente mondiale perché sicuramente
Ah porterà
Qualcosa di importante internazionale gli altri a questi nostri
Due parole una forma e perché siamo io io credo che
Sì è noto stiamo attraversando un'epoca
è un pugno di
In bilico tra due tutto quello che è stato il procuratore sarà
In modo particolare
C'è chi la chiama postindustriale per l'area moderna poi per rapidamente
Sappiamo dato perché al momento non facciamo dove stiamo andando
Per l'uso l'uso dei popoli sicuramente niente questa profondo disagio nel dare terminali
Regole ferree
Io credo che un altro rivelazione per noi qua e là concludere probabilmente nel momento in cui allora responsabilità pare proprio perché poi voi quello che vorrà rossa importante parte dell'ottobre scorso la converte una realtà stiamo vivendo una proprietà
Sì aperto la capacità
Ha perso alcuni valori ideale però passando per quanto tempo
Il Novecento sentito sicuramente dopo rotondo legati ai loro clienti che ormai fanno parte del passato
La categoria degli adulti ha lasciato un vuoto gli occhiali da una società che oggi e alla richiesta di nuovi equilibri quando quel divertimento normali
La richiesta di per forza una cosa che va da sottolinea siamo pubblica che non so sentiamo vietate ai le nostre previsioni del futuro sono proprio un avvocato quando Marina ricordo futuro
Non sa come Martignano modo totalmente tanto si torna Fabrizio Guglielmini gonfia ma per ricostruire
Bene una strada che non pone come raccontano
Noi abbiamo la necessità costituire
Il sistema di valori esatto
Ho visto le nel legate ad affrontare che arrivano con altri valori ebbene io credo che più grande complimento che si possa fare al a una scuola di liberalismo seguito greca fortemente come crediamo come il cuore università privata crediamo fermamente che liberalizza forse l'ultimo periodo
Gli ambulanti mal consigliato l'ultimo affondo perché di benessere dice l'Incisa deciderà che ci si anima
Bene io costretta soltanto quindi Giovanni tanti giovani pianoforte accostarmi ad approfondire ad approfondire purtroppo
Il primo io voglio ringraziare il presidente
Valerio dall'ungherese quindi stasera ad altri accettare naturale un'opposizione questa prima parte del del corso acqua burle caro ma io furono apologo esterno politica voluto partecipare con grande impegno all'organizzazione suona ne seguirà il consiglio verrà per un motivo molto semplice
Perché crediamo profondamente punti e
Suore come la nostra io non le cure necessarie per preparare per educare una nuova generazione di imprenditori di manager dividere che abbiano presente grandi valori della nostra civiltà
Vogliamo essere finale una scuola libera una scuola di responsabilità
In grado preparare quanti dovranno affrontare le grandi sfide che sono davanti al palco civiltà
Vi ringrazio tutti il bilancio a valle della
Vede sarebbero
Comunque pubblico
Scusate
Svolgo
Quando
Gli altri
Ora
Forma
Gente no
Gravosa
Funziona questo microfono
Prego
Voglio ringraziare anzitutto Enrico Morbelli
Organizzatore negli anni di questo ciclo di conferenze
Il professor Stefano danno anche
Consente quest'anno
Conferenza del ciclo sul liberalismo si tengano nella prestigiosa
No la mania del Nazareno
Poiché io debbo
Voglio era una prolusione
Buona regola che una prolusione non calpesti il terreno che poi sarà percorso
Nel ciclo delle singole conferenze
Ed io perciò parlerò questa sera del liberalismo
Al di là di ogni appartenenza di partito
Parlerò cioè del liberalismo come
Traduzione nel pensiero politico
Del concetto di libertà
Questo mi conduce a fare
Osservazioni preliminari
Proprio sulla
Difficile definizione del concetto di libertà
A me piace ricordare ogni tanto
Una definizione che ci legge un vecchio libro sulla libertà
Di Maurice Cranston
In cui dalla mettere a confronto la portata semantica di vari termini
Credo Stone paragonava
Troppo vicino troppo lontano
Vicinanze
Crescono paragonava la diversa portata semantica di due di queste due frasi che io sono libero oppure io sono nudo
Se io sono nudo non c'è possibilità di equivoci se non solo un modo di essere nudi tutti lo vedono con facilità
Sei metri se io sono libero ci sono molti modi di essere liberi di sentirsi liberi i diversi liberi
Questa condizione non è percepibile con altrettanta chiarezza
E questo perché l'idea di libertà
Anzitutto almeno nella versione moderna di questo termine
Un'idea circostanziale
Cioè è un'idea che riferita ad aliquota qualche altra cosa
Si è sempre liberi da qualcosa o da qualcuno rispetto qualcosa rispetto qualcuno più o meno liberi no mai totalmente liberi
A questa a questo carattere circostanziale del termine
Se ne aggiunge un altro quasi diciamo per un legame di dipendenza dal primo
Ed è il fatto che l'idea di libertà oltre a essere circostanziale anche proteiforme cioè cambia
Cambia significato secondo lei concrete circostanze con le quali si commisura
Io non parlerò stasera di tutto questo perché ci sto scrivendo un libro a cui penso da molti anni e che ho cominciato da scrivere a scrivere in questi mesi magari l'anno prossimo
Potrò venire corredato da una diciamo da un'elaborazione più consistente del tema che d'altra parte smisurato
Parto da questa premessa dunque solo per osservare che essendo come ho detto l'idea di libertà circostanziale proteiforme
Ci sono molti modi di applicarla in politica
E quindi molti modi di essere liberali o di dirsi liberali infatti di questo tempo pare che lo siano diventato diventati tutti
Di conseguenza io mi atterrò una duplice certa questa sera
La prima appunto era di trattare del liberalismo al di là dell'appartenenza di partito
E la seconda di non trattarne con una tentativo
Globale che sarebbe un poco come volare
Afferrare un un mappamondo
Ma circoscrivendo alcuni specifici temi
I quali mettere a confronto un certo modo di intendere il liberalismo
E per questa nostra conversazione ho selezionato tra argomenti che ora tratterò perché sono il primo la stagione dei diritti
Il secondo il rapporto fra diritti sociali e delicato
E il terzo il rapporto fra libertà ed eguaglianza
Allora seguiamo seguiamo l'ordine
Anzitutto il liberalismo al di là delle appartenenza di partito
In due anni cioè fra il mille novecentonovantadue mille novecentonovantaquattro
Caduto in Italia qualcosa di molto simile ad una rivoluzione politica
Nel senso che si è totalmente sfa rinato
è finito per implosione
Il sistema dei partiti che aveva tenuto il campo quasi senza competitori dal mille novecentoquarantasei al mille novecentonovantadue quindi per oltre quarant'anni
Chi vede la sequenza dei risultati elettorali delle prime dieci legislatura della Repubblica
Ho
Può vedere che nelle prime dieci legislatura la Repubblica i sei partiti tradizionali quelli formatisi nel mille centoquarantasei
Raccoglievano costantemente dall'ottantacinque oltre il novanta per cento del totale dei voti quindi questo sistema di partiti era praticamente stabilizzato il copriva la quasi totalità dell'arco del dei consensi popolare
Questa tendenza crollata nel novantadue questi sei partiti sono scesi al circa due terzi intorno al centocinque per cento ed è poi finita palesemente nel novantaquattro
Quindi è finito il sistema dei partiti tradizionali se ne sono formati di nuovi
E io lo dubito che nel ciclo di queste conferenze questo tema verrà fuori in vari modi in riferimento diversi problemi
Però non è questo di cui parlerò nella relazione io non parlerò stasera né del polo di destra polo di sinistra
Né dell'elicottero di Berlusconi né della bicicletta di Prodi
Almeno non me la relazione ecco se poi c'è una una discussione e alla fine la relazione e se qualcuno è interessato addentrarsi in in questi argomenti magari possiamo chiedere al nostro preside Morbelli di tapparsi le orecchie addentrarci anche in discussione di questa specie ma non è questo che mi ha condotto qui
Che cosa significa allora il liberalismo al di là dell'appartenenza di partito
Significa anzitutto questo che negli ultimi cinquant'anni dalla storia la seconda metà del Novecento
La storia mondiale è stata sostanzialmente determinata da due rivoluzioni liberali
La rivoluzione del mille novecentoquarantacinque
E la rivoluzione del mille novecentottantanove con la rivoluzione del mille novecentoquarantacinque
I popoli europei si sono liberate vari fascismi
Con la rivoluzione del mille novecento ottantanove il comunismo ci ha liberato dalla sua presenza
Poiché questi due grandi eventi che segnano la la storia e la seconda metà del Novecento
Hanno un indubbio contenuto di Successo della libertà
Si potrebbe dedurne si può dedurre se sia di temperamento ottimista che noi assistiamo al trionfo del liberalismo in questo momento
Il punto è che il liberalismo non è diciamo una attitudine molto trionfalistica
è lontana dal trionfalismo perché i grandi scrittori liberali ci hanno insegnato che la causa della libertà politica
Non ha mai perduta del tutto e non è mai neppure affermata del tutto è un processo
è una un percorso storico
Qui c'è una differenza da fare per capirci meglio
La differenza
Quella che intercorre fra il concetto di libertà
Come concetto morale
E il concetto di libertà come concetto politico
Dal punto di vista morale
La libertà è una sorta di codice interiore è una regola di carattere kantiano
Che in quanto tale non mi ha poi neppure tanto vincolata alla condizione esterna ai Rapporti Esterni con cui l'individuo si trova a vivere
Si trova a dover fronteggiare
Moralmente
Ciascuno di noi può
Anche nelle condizioni di peggiore asservimento
Si può essere liberi anche intrattenne
Erano liberi
Si esprimevano come tali
Campanella Bruno anche nelle carceri dell'Inquisizione
La suo c'è la romana dove filtrava a quanto pare in tal poche ore al giorno una una provvisoria stretta lama di luce pare che Campanella abbia disegnato sul muro sulla parete
Una campana che era il suo simbolo scrivendo ci dentro non tacere boh
E Bruno quando il collegio dei cardinali lo condannò
All'esecuzione di Campo de'Fiori rispose come le storie ci hanno tramandato voi ora forse con timore sentenzia Mimmo esperte di squame Igor CPA rete più paura voi fa pronunciare la sentenza che io varicella
Dunque ci sono questi casi di perseguitati di dissenzienti di persone sottoposte a anche feroci restrizione di libertà
Che rivendicano proprio in questo la loro libertà morale la libertà politica è un'altra cosa ma riguarda politica significa esercitare un più o meno ampio sistema di diritti di libertà
La libertà politica è un sistema di diritti
E perciò ecco il primo argomento della mia trattazione
Dobbiamo vedere la storia del liberalismo come sequenza di quattro stagioni dei diritti di libertà
Seguo in questo la periodizzazione che è stata fatta
In un bel libro del del novanta da Norberto Bobbio
Perché peraltro Bobbio non sa inventato perché cui in realtà l'argomento di una celebre conferenza di marcia la Cambridge nel mille novecento quarantanove però per buone ragioni storiche Marshall parlava di tre stagioni libertà la quarta siccome sta arrivando adesso è stata aggiunta alla periodizzazione da Bobbio soltanto in anni recenti cosa sono queste quattro stagioni dei diritti di libertà sono per l'appunto il processo storico con cui l'individuo diventa titolare di diritti che lo Stato si impegna riconoscere di rispettare e di garantire la prima stagione dei diritti e alla stagione dei diritti civili
Cioè quella che si diciamo
Estrinseca nelle dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino
Sono i diritti civili delle rivoluzioni settecentesche la prima generazione dei diritti e alla fine del Settecento
I diritti dell'uomo e del cittadino i diritti civili
La seconda stagione dei diritti
E quella dei diritti politici
Che sono quelli della rivoluzione liberale di metà Ottocento
Voglio dire
Non soltanto i diritti dell'individuo dolore il cittadino ma i diritti dell'elettore a cominciare dal suo fratello cominciare dalla dal costituzionalismo dalla costruzione di un sistema rappresentativo contro diciamo la la sovranità assoluta
La terza generazione stagione dei diritti è quella dei diritti sociali diritti civili nel Settecento diritti politici l'Ottocento diritti sociali nel Novecento
Questa stagione dei diritti sociali pone problemi molto più complessi dalle prime due perché si svolge sulla linea mobile sulla quale sono possibili è possibile tracciare anche da un punto di vista liberale diverse demarcazione e di questo parlerò appunto nei due argomenti seguenti
Però anche questa generazione di diritti sociali che sono quelli del neo liberalismo del liberalismo democratico del Novecento
Sono quelli e in sede teorica del liberalismo di Hopa osso del liberalismo di Green
E anche in sede politica della riformismo liberale di Roosevelt in America di Berenice in Gran Bretagna e così via ed anche del vecchio Giolitti in Italia perché in realtà i primi diritti sociali si afferma non aveva vita pubblica italiana attraverso il riformismo liberale dell'età giolittiana
Ecco anche se tutto questo è un tema tuttora aperto però noi siamo ormai alla soglia di una quarta stagione dei diritti
Che saranno quelli del il nuovo millennio
E che non hanno ancora un nome
Mentre le tre precedenti sono facili a definire diritti socio diritti civili diritti politiche sociali questa quarta terrà i diritti
Non c'è ancora riuscito a intitolarla nel modo adeguato allora bisogna capire qual è diciamo il l'antagonista l'acqua dalla quale al al quale questi diritti si rivolgono e questo antagonista è un po'diciamo così il il Governo tecnologico nel senso che ciò che ha cambiato il mondo lo sta cambiando con rapidità
Pongo rapidità sensazionale in questi ultimi anni
La rapidità e in profondo mutamento che viene introdotto in tutte le le manifestazioni culturale dalla vita quotidiana stessa dalla innovazione tecnologica in tutti i campi
E più che in ogni altro forse nel campo del sistema delle comunicazioni tra noi andiamo verso una società delle comunicazioni
Ora lei si collocano tecnologia di altissima potenza
Rispetto alle quali la facoltà di controllo critico dell'individuo finisce per essere messa in dubbio
Io lo chiamo al volante non logico per quello perché ai cioè nella tradizione cabalistica la leggendo del governo cioè il rabbino che inventa una nuovo artificiale
Che egli ha in un primo momento obbediente
E poi commette l'errore di potenziarlo sempre di più per affidarli sempre maggiori compiti e quanto più il governo diventa potente diventa anche cattivo alla fine disobbedisce arrabbino e lo uccide
Allora la tecnologia è ha in sé questo carattere di un forte potere rispetto al quale che è certamente un portatore di grande nuove espressioni di libertà di grande opportunità umane ma è anche una diciamo una sorta di di potere di Phil difficile da sottoporre ad un controllo in base agli strumenti classici del garantismo liberale
Qui c'è una un esempio di questo che io voglio fare perché di grandissima attualità
Ed anche perché alla Fondazione l'audizione occupata qualche giorno fa in un convegno tenuto alla biblioteca della Camera con la partecipazione di ma tutti i maggiori esperti esperti del campo che riguarda il il potere del della televisione
Voi tutti avrete
Letto con probabilità perché è stato una un successo editoriale posto modo imprevedibile
Il libricino che contiene l'ultimo l'ultimo scritto di Carlo popolare che essendo vissuto tutta la vita senza guardare mai la televisione chissà perché proprio prima di morire ha voluto scrivere un saggio contro la televisione che a lui non dà fastidio perché non era neppure proprietari
Però io sono Popper pone in quello scritto questo problema cioè della della necessità in qualche modo di evitare che la televisione per la sua grande potenza per il suo carattere fortemente pervasivo
Divenga qualcosa rispetto al quale la la libertà di scelta critica dell'indie dell'individuo parlo meno di molti individui degli individui meno informati e meno attenti rischia di essere poco attrezzata
Non è con questo che uno debba avere sia la con la televisione di per se stessa cioè secondo me lo stesso ragionamento si poteva fare in passato anche per gli altri mezzi di informazione
Per esempio se noi prendiamo la democrazia in America Vito Guido
Se quella segnale definizione della cittadina americana con cui Tobia il viceversa l'americano è uno che va in mezzo ai boschi con un'ascia una Bibbia è un giornale
è questa la differenza no anche in mezzo ai boschi euro pertanto il giornale in parte in America
Allora la stampa all'età di Tocqueville aveva probabilmente almeno su una certa area sociale non su tutta la popolazione
Una diciamo potere di di pressione di influenza paragonabile a quello che può avere la televisione oggi nelle nostre case
Se noi pensiamo all'Italia degli anni Trenta le stesse preoccupazioni che oggi si sollevano sulla televisione si potevano sollevare allora a carico della radio
Del tutto è evidente che
Il potere di Mussolini si fonda si fondava più sull'uso della radio che sull'uso del dei cannoni e dalle corazzate
E che la radio negli anni trenta è stata la vera scuola dei dittatori su questo del resto c'è anche uno scritto dei nautiche
Diciamo formulava nei confronti della radio degli anni Trenta e Quaranta preoccupazioni non dissimili da quelle vecchio Popper formulava a carico dalla televisione
Nel mille novecentonovantaquattro quindi questo è dei mezzi d'informazione in ogni epoca a seconda del loro successivo sviluppo quando questi mezzi
Diventano un'altra cosa
Perché il concetto di mezzo contiene in sé il concetto di limite
Allora quando un mezzo supera un certo limite di forza si trasforma da mezzo in potere infatti noi non parliamo più comunemente oggi di mass media di mezzi di informazione ma di potere dell'informazione
E siccome il liberalismo altro non è nel suo nucleo fondamentale se no in termini politici la Teoria della limitazione di tutti di tutti i Poteri
Allora il problema della del controllo del potere della della informazione nelle sue forme oggi più diciamo più efficace e più pervasive come appunto la televisione è un problema che liberale devono porsi come
Direi
In tre modi
Anzitutto
Stabilendo un sistema di regole che devono essere regole di carattere generale
Cioè non regolare formate formulate pensate e approvate come si è fatto nel Parlamento italiano troppe volte
In vista di avvantaggiare qualcuno o di penalizzare qualcuno
Il le regole che vogliono avvantaggiare uno penalizzare l'altro non sono della buona regola le regole devono avere un carattere generale
E quindi questo manca perché manca persino nella costituzione perché l'articolo ventuno dalla nostra Costituzione
è un articolo del mille novecentoquarantasette pensato alla luce di quella che era allora il problema della libertà di informazione che era essenzialmente la libertà di stampa dell'articolo ventuno garantisce la libertà di informazione essenzialmente come libertà di stampa
Ponendo dei limiti alla censura dei limiti al sequestro in tipografia cioè tutte quelle pratiche con cui la polizia fascista aveva aveva diciamo combattuto la libertà di informazione durante il ventennio
Oggi quella norma costituzionale va riscritta perché oltre a tutto ciò alla libertà di informazione come diciamo libertà dalla giusto coercizione del potere pubblico sui Alibaba dalla censura
Subentra il problema della libertà di informazione come diciamo a sistema aperto delle fonti come limiti alla alla concentrazione dei mezzi proprietari come clausole
Per evitare il rastrellamento della pubblicità tutte cose che i costituenti ovviamente non avevano modo di conoscere di porsi quindi privati tutto ci vuole un sistema delle regole
Però non basta secondo il mio modesto parere
Arona sistema di informazione libera ci vogliono altri due requisiti
Il primo riguarda gli operatori dell'informazione
Perché nessun sistema delle regole garantisce la libertà di informazione se coloro che professionalmente se ne occupano hanno degli animi servili e io sono sempre stato dell'idea che contro la libertà di informazione la voglia di comandare è meno pericoloso dalla voglia di servire e quindi se non c'è una professionalità dei operatori dell'informazione che abbiano la dignità della autonomia dalla loro funzione tu desistere le regole non non non possono garantire nulla
E la terza ed ultima cosa poi passo all'argomento successivo e il diciamo la capacità di selezione critica da parte dei fruitori cioè da parte della cittadinanza naturalmente questo è molto come si può dire
è una condizione che non si è realizzata con mezzi politici è una condizione sul sociologica culturale
Però se noi dobbiamo immaginare i tratti di una società liberale dobbiamo immaginare un tipo antropologico scettico nel senso greco del termine cioè uno che cerca la propria verità
E non che non comprarne verità confezionate su misura
Lo scetticismo in senso etimologico come attitudine ad una propria personale ricerca di ciò che di ciò che si ritiene vero e di ciò che si ritiene buono
Il successivo argomento che vorrei proporvi in quel fatta questa diciamo periodizzazione delle quattro stagioni dei diritti
Riguarda la terza di queste categorie quella che abbiamo detto essere tuttora un problema aperto e cioè la stagione dei diritti sociali
Ed in particolare il rapporto fra i diritti sociali e il l'economia di mercato
Io vedo come liberale con grande preoccupazione
La tendenza
Che che fermamente disapprovo che non condivido a contrapporre queste due cose cioè a vedere l'economia di mercato come una un antagonismo o un antidoto rispetto all'area di diffusione dei diritti sociali
Anzi anche se è vero anche se è vero questo bisogna riconoscerlo che
L'area dei diritti sociali che in quanto tali devono essere in qualche modo garantiti dallo Stato o comunque insomma dalla collettività
è un'area mobile e che se si volesse garantire troppo si andrebbe in uno stato più non più liberale e cioè in uno stato di stampo paternalistico quindi è vero che c'è una linea di confine
E questo io mi auguro che sia il grande spartiacque della lotta politica negli anni a venire perché adesso va tanto di moda l'alternativa al maggioritario e la riduzione a due delle scelte immagino io per questo
Nel senso che si dovrebbe venire a costituire quello che oggi non c'è cioè una uno stato d'animo politico generale
In cui la grande maggioranza degli elettori condivida alcuni pro
Ogni internazionali della politica italiana insomma i fondamenti no del contratto sociale e poi su questo ci sia invece un'alternativa e dovrebbe a mio avviso riguardare proprio questa linea mobile fra
Libertà economica iniziativa privata prestazioni sociali spesa pubblica allora su questo è pienamente legittimo
O un atteggiamento che potremmo dire all'ingrosso laburista cioè di chi vuole garantire molto interno i diritti sociali è un atteggiamento liberista di chi vuole garantire molto in termini di spazio per l'iniziativa privata questa diciamo una certa che si può fare di volta in volta perciò l'Italia sarà una democrazia matura quando la gente andando a votare sarà incerta fino a mezz'ora prima se scegliere la sinistra o la destra cioè si sarà una formano dei contiguità per cui nessuna delle due scelte sarà totalmente da escludere e vede non si vedrà l'altro come un nemico da perseguitare del ridere da insultare e da motivare come senta del proprio contrario ma fra due programmi ecco si sceglierà quello che di volta in volta ciascuno preferisca
In base alle proprie convinzioni invase anche i propri legittimi interessi e così via tutte cose che nell'Italia d'oggi sono assolutamente inesistenti ma se il sei Bipop partiti ISMU bipolarismo che dir si voglia a una utilità è questa l'utilità alla quale si deve attendere ora torniamo alla questione dei diritti sociali
Essendo io come credo sia noto un liberale
Mi faccio carico dei prendere atto di un dato storico il dato storico e al punto che i diritti sociali sono una stagione dei diritti di libertà ossia non credo sia oggi possibile concepire lo Stato democratico senza riconoscere che esso deve svolgere anche una certa più o meno grande Area di prestazioni sociali
E prestare si è ingigantita enormemente non con l'andare degli anni ed io cito qui questo solo dato per confrontiamo il bilancio dello stato
Dal mille novecentotrentotto al mille novecento novanta e mettiamo paragone da un lato l'area della sicurezza cioè quella che era fondata la la prestazione essenziale dello Stato la sicurezza interna e la Sicurezza Esterna quindi le spese militari le spese di polizia le spese di giustizia per spese di cui qualsiasi Stato quale che sia la sua politica non può fare a meno
E dall'altra consideriamo l'aria invece dei delle prestazioni sociali ossia all'istruzione la sanità la previdenza e l'assistenza
E così via allora il dato è questo che nell'anno mille novecentotrentotto il Regno d'Italia destinava alla sicurezza così come l'ha definita il trenta virgola nove per cento del proprio bilancio e alle prestazioni sociali il sei virgola nove
Trenta per cento la sicurezza sette per cento alle prestazioni sociali nell'anno mille novecento no scusate mi sono sbagliato trenta per cento sicurezza sedici virgola due per cento alle prestazioni sociali
Nell'anno mille novecentonovanta
La Repubblica italiana destinava la sicurezza il sei virgola nove per cento e alle prestazioni sociali il cinquantadue virgola nove per cento cioè c'è stata una fortissima in versione della medesima concezione dello Stato da uno stato che aveva i suoi fondamenti nella garanzia della sicurezza interna ed esterna si è passati ad uno stato in cui la diciamo la sì curare ai cittadini la certi la diciamo la la protezione contro le incertezze troppo gravi della della vita diventata una funzione dominante questo riguarda l'Italia come riguarda tutti gli altri Paesi democratici in un modo o nell'altro
Da questo punto di vista oggi io penso che si ponga i all'Italia come gli altri Paesi europei
Una priorità uno una priorità superiore alle altre che riguarda la occupazione in essenzialmente la nuova occupazione l'occupazione dei giovani c'è un problema in Italia come dappertutto in Europa
Ora perché parlavo di un raffronto fra diritti sociali e mercato perché qui tocchiamo un punto sul quale anche il sistema di mercato deve trovare una sua armonizzazione scontro
Interessi collettivi che il mercato di per sé solo non sempre basta a soddisfare
Voi avrei avete visto nelle cronache economiche della settimana scorsa la grande enfasi che sa data alla Bari ricca rientro in attivo del bilancio della fiato dopo un anno di disavanzo ben nel novantaquattro la Fia rientrata in attivo per due ragioni perché è aumentato il fatturato del dieci per cento e perché ha diminuito i propri dipendenti del cinque per cento
Questo sta a indicare che la sua pura e semplice ripresa industriale non garantisce una formazione di nuovo occupazione a causa del ovviamente degli automatismi con i quali si sostiene una ripresa sempre più produttivamente efficace e allora poiché il problema del due mila e l'Europa sarà l'occupazione dei giovani e allora già oggi bisogna chiedersi dove si collocherà una prospettiva in occupazione
E tutti concordano nella prevedere che l'occupazione si formerà non più nell'attività manufatturiere ma nel nei servizi quello che ci dice il terziario avanzato nella produzione di beni immateriale
Allora il fatto è che non tutti i beni materiali si possono
Pagare attraverso il meccanismo di mercato ce ne sono alcuni che stanno sul mercato
Cioè che rendono vendendo le più di quello che il costo nove quindi formano un profitto formano occupazione e ce ne sono altri che inevitabilmente per il loro contenuto intrinseco
Costano più di quello che in questo ha una incidenza il il diverso andamento del costo del lavoro per unità di tempo lavorato
Se noi prendiamo
Oggi una banca di Milano o di qualsiasi altro luogo
Un ragioniere
Di una banca di Milano con i computer perché di cui dispone produce
In una in una unità di tempo lavorato una quantità di lavoro è infinitamente superiore a quella che produceva a metà dell'Ottocento con i conti scritti a mano con tanto di penna inchiostro e calamaio
Però nella stessa Milano poche a pochi metri da questa banca dove la produttività si ingigantita in modo così clamoroso
C'è per esempio il Teatro della Scala allora ricorda la Scala cantare il Nabucco ci mette esattamente lo stesso tempo che ci metteva metà dell'ottocento ai tempi di Giuseppe Verdi così può cantare Nabucco
In un secondo e quindi correre dietro la il processo che ha ha incrementato la produttività del lavoro nel nell'attività produttive eccetera
Questo significa che dalla alla diciamo crescita della prosperità complessiva soprattutto dal punto di vista dei consumi fanno riscontro nuove povertà che sono soprattutto le povertà le nel prestazioni sociali in cui appunto c'è un fortissimo contenuto dei lavoro
Che ha una sua diciamo un suono andamento solo solo implica la parte può essere migliorato in termini di tempo speso
E che porta per esempio a far costare seicento settecento mila lire al giorno la degenza anche nel più squallido degli ospedali perché c'è un carico di lavoro che si ripercuote sulla queste prestazioni quindi noi corriamo anche il rischio di un di una società in cui c'è una buona affluenza dei consumi privati è una povertà che deriva dalla dalla dalla carattere sempre più oneroso delle prestazioni pubbliche
Torno a dire il mercato può fare molto perché per esempio anche nelle prestazioni pubbliche si possono introdurre dei meccanismi di mercato fra virgolette cioè delle forme di competizione di concorrenza di pluralità di opzione che possono migliorare il rendimento di taluni servizi però
Non tutto si risolve così se noi vogliamo mantenere un certo grado di civiltà per esempio in attività culturali in attività sociali che saranno sempre più rilevante bisogna tenere conto di questo fattore cioè ci vuole un coordinamento fra lo stato come diciamo erogatore di diritti sociali ovviamente depurati da i sovrapprezzi burocratici dal clientelismo e da tutto il resto
E l'economia di mercato come fattore di promozione dello sviluppo della crescita economica
E vengo perciò al terzo nell'ultimo argomento che riguarda
La il rapporto fra
Libertà ed eguaglianza
Io vorrei insoluto raccomandare in proposito
Due due concetti che
La letteratura liberale ha prodotto nel negli ultimi decenni
E che mi sembrano importanti cadavere una concezione aperta del liberalismo tessitura concetti sono la libertà positiva
In parallelo
Il principio di giustizia di Rawls
Sono due autori
Che in Italia hanno tardato a essere conosciuti
Ma che sono in questo momento
Al centro del dello studio in tutte le università d'Occidente
Orologi in particolare studiato da intere facoltà in America e altrove
E mi sembra che questi due concetti siano importanti perché per così dire su vecchi hanno un poco la concezione troppo statica e conservativa che si può avere del liberalismo il merito di Borghini è stato quello di aver introdotto il concetto di libertà positiva
Così il liberalismo classico del liberalismo ai grandi scrittori settecenteschi e ottocenteschi ha sempre affermato un concetto di libertà negativa cioè la libertà significa assenza di coercizione e in particolare assenza di coercizione da parte del potere pubblico
E fin lì siamo tutti d'accordo
Però chi sono poi nella in quei Karpaty circostanziali che dicevo inizialmente problemi che la semplice libertà negativa non risolve da sola faccio un esempio molto banale perché è il primo che mi viene in mente ma se noi ci poniamo il problema di dare a tutti la libertà di leggere scrivere quello che vogliono che appunto un diritto civile di prima generazione allora e la liberalismo classico lo risolve vietando i controlli sulla libertà di di eleggere descrivere vietando la censura assenza di coercizione
Però se questa assenza di coercizione si applica in una società in cui una gran parte della popolazione sia per esempio analfabeta di questa libertà di leggere e scrivere che è che c'è perché allo stato
Ma rientra finiscono per avanti grazie soltanto quei pochi e sono in condizione di farlo allora si introduce un concetto di Rivalta positiva in cui anche lo Stato anche le leggi anche l'intervento pubblico concorrono a determinare condizioni in cui l'accesso alla fruizione di questa libertà
Si è aperto al maggior numero possibile di individui
Il secondo principio doveva richiamare fra il principio di giustizia di Rolls
E anche questo importante perché Rawls elimina dal dall'idea della giustizia sociale tutto il bagaglio di tipo socialisti dolce la la collettivizzazione
La classe la massa fa riferimento è puramente sull'individuo sull'individuo però
Stabilisce per la verità con una teoria alquanto fumosa che le sue successive rielaborazioni non hanno nemmeno concorso a rendere più chiaro tuttavia insomma istituisce l'idea che non tutte le diseguaglianze sono illegittime se esse servono a diciamo favorire la condizione di chi è svantaggiato in parte
Cioè un premio atti
Si trova in condizioni di svantaggio iniziale
Viene ammesso attraverso un processo teorico molto complicato ma che tuttavia ha dato un suo forte contributo alla ad una certo tipo di neo liberalismo che è poi quello al quale io mi sento personalmente vicino
Allora vediamo il terzo e ultimo punto libertà ed eguaglianza
Anche qui si può ricominciare da capo cioè avrei capito riportare resta il rapporto fra questi due concetti fondamentali
All'esterno stagioni dei diritti e quindi l'eguaglianza come la libertà anche l'eguaglianza si presenta in queste stagioni che abbiamo sommariamente delineato in varie forme quindi nella stagione dei diritti civili
L'eguaglianza si manifesta come uguaglianza giuridica
Quella che sta scritta anche adesso sui muri delle Aule giudiziarie cioè la legge eguale per poter vede la prima forma di eguaglianza l'eguaglianza civile l'eguaglianza nei confronti del sistema delle regole
Nella stagione dei diritti politici
L'eguaglianza si manifesta come e qua eguaglianza politica e cioè quindi come eguaglianza del
Del voto per esempio del suffragio un uomo un voto quindi suffragio universale
E il conferimento a tutti i cittadini di una eguale capacità di esprimere la propria volontà sovrana
Quando ci viene alla sagra di reti sociali le cose si complicano alquanto per la ragione che dapprima ho detto vale a dire che siccome l'anno sia i diritti sociali è estensibile all'infinito senso che maturano sempre diritti successivi formano del Senegal dice uno ne subentra un altro di carattere ulteriore e più e più complesso
Ristabilire l'eguaglianza dei diritti sociali non è possibile è possibile però stabilire alcuni diciamo elementi fondamentali
Che fanno parte del concetto di cittadinanza per esempio quello che sta scritto nell'articolo tre della Costituzione che appunto il principio di uguaglianza dei cittadini della Repubblica e questo suscita un grosso problema
E mi auguro sarà trattato nel corso di queste conferenze ossia come conciliare queste guai questa eguaglia eguale diritto valore prestazioni fondamentali dei cittadini italiane ero un quadro di avanzante federalismo
Il federalismo porta decentramento di sovranità e quindi a uno spostamento anche dei poteri legislativi
Il punto che bisogna bilanciare fra questo diciamo attribuzione di autonomia federale Delta prodotto nomi e alle singole Regioni che quindi trasforma lo Stato da Stato accentrato in Stato federale pongo eguale diritto di tutti gli italiani di avere non dico a un sistema di prestazioni sociali eguale
Dalla comuni della Sila al centro di Roma che sarebbe impossibile però la garanzia in alcune prestazioni essenziali questo tratto
Della cittadinanza sia salvaguardato perché se così non fosse lo stesso significato nazionale della cittadinanza italiana sì ridurrebbe ad una cura enfasi retorica mentre insomma la Repubblica un contratto tra i cittadini
E i cittadini poi fra i cittadini e lo Stato e quindi in questo contratto Sicilia essere tutti i cittadini di una nazione bisogna pure avere la garanzia che taluni diritti anche sociale siano salvaguardati in modo passabilmente uniforme
Ho finito non perché l'argomento sia esaurito ma perché esaurito il tempo in cui mi ero prefisso di parlarne
Spero che da questi tre esempi che ho fatto la le sequenze dei diritti il problema socialità il mercato il problema libertà eguaglianza emerga diciamo una facile conclusione che
è quella che
Che consiglia di non contrapporre
Quelli che i rivoluzionari del mille settecentottantanove chiamavano i sacri principi libertà
E Guagliardo essa e fraternità
Sono tre principi differenti proprio differenti come tendenza perché la libertà è di tipo verticale cioè porta a premiare tutti gli elementi di selezione
E l'eguaglianza di tipo orizzontale cioè porta a premiare tutti gli elementi che si dicono di solidarietà o qualche cosa del genere bisogna che queste due linee che sono diverse siano però anche coordinate
E mi pare che questa sia poi la definizione che si può dare così Giorgio geometricamente della democrazia liberale cioè dell'innesto
Del liberalismo con la democrazia esiste una vastissima letteratura contro questo innesto
Cioè esistono vastissima letteratura in favore di forme di democrazia non liberale per esempio la democrazia totalitaria o la democrazia plebiscitaria o la democrazia
Populista studio sono tutte forme di democrazia ma non liberale ed esiste anche una letteratura per forme di liberalismo non democratico liberalismo elitario di liberalismo degli ottimati di liberalismo
Diciamo dei dei dei beati possidente secondaria però io sono del tutto convinto che se la democrazia non è liberale
Diventa per l'appunto una forma di rischioso totalitarismo e c'è il liberalismo non è democratico perde quella facoltà che deve vedere
Vi garantire a tutti il più ampio possibile la soglia dell'accesso e quindi anche lì la questione del mercato che oggi è così
Così diciamo fortemente condivisa anche in ambiti che fino a ieri non la condivideva no deve essere raccolta in tutta la sua portata perché la qualità positiva del mercato e la competizione
Allora se si riconosce che prima qualità positiva e la libera competizione
Si deve anche volere che a questa competizione acceda il maggior numero possibile di individui cioè che non ci sia una restrizione in partenza di quelli che possono accedere alla competizione
E si pone quindi un problema cruciale
E io non tratto questa sera ma che credo Savino Melillo tratterà quando terrà la sua conferenza e cioè la formazione del capitale umano la prima fondamentale questione oggi e per consentire al maggior numero possibile individui di accedere alla competizione sociale e la formazione del capitale umano e i modi in cui essa viene organizzate come vedete
Il liberalismo
Ritorno quello che dicevo all'inizio proteiforme nel senso che ciascuno ha diritto di vederlo come gli pare e piace
Se vogliamo usare una definizione meno triviale di questa possiamo votare di nuovo quella del benemerito pop cioè
Come la scienza di popolare così anche liberalismo è una ricerca che non ha fine bisogna
Evitare di pretendere di esserne possessore e bisogna anche evitare di rinunciare a possederne almeno una piccola parte
Non è chiaro
No
Concluso prossimo funzionano meglio troverà applicazione erano stati dichiarati assalto e quindi sembrava che si sentisse moltissimo invece basta nuvolosi opere fare un certo la seconda cosa lo vediamo ci sono queste luci leggi fanno sudare abbondantemente Terzo ci sarà gonfio della parte attaccava consideriamo queste montagne
Benissimo do Valerio Zanone estremamente variegato
Liberalismo logistico sentiamo
Agevole il vostro ascolto è più facile anche il lavoro dell'oratore ecco per esempio già il fatto che siamo in quest'ambiente diventa un po'difficile che qualcuno abbia il coraggio di essere tra a chi fa il primo alzare la mano perché eh no non vale
Eh no se piazziamo amano quelli senza i capelli in testa è finita anzi questa è l'unica raccomandazione che faccio ai ai ai pluri Maggiorelli ai poli maggiorenni cioè quella di lasciare per il dibattito spazio ai agli under agli under ventisei giocatori della della nazionale
La nazionale più piccola questo perché la scuola nasce nasce per i giovani poi ce ne stiamo lentamente impadronì endovenosa io lo so che poi aumentando l'età media degli italiani nasco il liberalismo diventerà fra qualche anno l'università per la terza età però adesso per il momento rimaniamo ancora nei nel limite dei dei giovani tra l'altro dalle dalle cartelle dalle iscrizioni questo il primo anno in cui mi pare che non ci sia neanche un liceale anzi se c'è un liceale non un liceale che alzi la mano
Non c'è
Questo è il già vedete che sa l'aggiungere un uno prova bah abbiamo un liceale che è un paravento perché avrebbe una borsa di studio paghiamo e preconizza il più piccolo poverino qualche cosa di Mediaset evidentemente si è sparsa la voce
Ecco questo però per dirvi che nata questa scuola per essere la prima volta facemmo quaranta sono iscritti selezionati perché avevamo spazio minimo facemmo venti
Venti universitarie venti liceali dovremo coi barare con gli stessi e tutte le matricole divennero liceali perché altrimenti proprio non esistevano
Nel senso che è uno di quei corsi una di quelle scuole che francamente un ragazzo che dopo che si è fatto cinque ore di scuola preferisce andare a giocare a pallone poi passiamo maturità ed altre cose
Gli universitari invece tanto cioè l'appello seguente di sempre avvenuta poi ci pensiamo noi non siamo andava male ma c'è c'è sempre un qualcosa in più
Allora oltretutto credo che la per radio radicale abbiamo finito perché manderemo solamente solamente le elezioni senza le domande quindi le domande potete urlare direttamente dal vostro posto
E il primo che ho vai e che
Sì
No se
Ecco adesso appigliamo due o tre domande uno rapporto liberalismo e libertà d'informazione badate che tra le varie cose verrà Ludina Barzini figlia di Luigi Barzini junior nipote di Luigi Barzini senior me
Direttrice anche lei e ci parlerà di questa cosa che è uno dei degli argomenti ormai si chiama più libertà di stampa ripariamo di libertà di informazione perché le antenne hanno rovinato il vocabolario
Data la Matera anche Claudio allo avrebbe visto Calderoli un giornalista economico del Messaggero e era presidente anche dell'ordine giornalisti e quindi lui si parlerà invece del della libertà riguardo alle il problema della libertà d'informazione in campo economico quindi una cosa più per quanto riguarda scusate perché non c'è scritto Sgarbi per esempio parlerà della libertà d'espressione artistica ecco quindi sono tutte cose informazione espressione facciamo altre due domande così facciamo oggi da giù voce
Federalismo allora adesso attendiamo la terza ricercando una cosa che lo chiederei che un giovane professore universitario bresciano parlerà proprio di liberalismo e federalismo avete visto altra cosa poi quando saremo in meno quando saremo avvicineremo un polo in serie e ci presenteremo da dicendo il nome anche ma questo vale dalla dalla prossima volta terzo e poi un trittico
Vai
Qui si scatena una rissa al tavolo in un ambiente unico subito perché quando uno ha veltroniani versa sono che liberalizziamo
Si faccia entro generale Camerana
Non ho capito
Le
A
No
Vediamo
Cominciamo sì
Approvata dedicato poi dopo poco di tempo nella razione parlare libertà d'informazione proprio nel tentativo di rispondere alla prima delle domande che sono state fatte ossia quali sono diciamo in modi da un punto di vista liberale per regolare al meglio il sistema del informazioni
A me sembra che
Vadano cioè qui c'è una una grande una grande scelta da fare in partenza
Cosa ci proponiamo quando tuteliamo la libertà di informazione
Ci proponiamo che coloro che ricevono l'informazione
Abbiano la più ampia varietà di scelte possibili e quindi siano un posto in condizione di esercitare maggior numero possibile di opzioni
Oggi proponiamo che e si ricevano una informazione che noi consideriamo virtuosa cioè depurata dai tratti che riteniamo negativi controproducenti e così via
Allora se noi scegliamo la prima strada a mio modo di vedere abbiamo un'idea liberale dall'informazione
Se se se scegliamo la seconda ne abbiamo un'idea pedagogica che può essere anche orientata alla difesa di valori giustissimi ma che presumo in partenza di stabilire quello che la gente se è utile sappia non sappia vede non veda scelga e non cerca quindi io sono per la prima
Di queste opzione e sono quindi contro diciamo i sistemi restrittivi cioè i sistemi basati sulla pura e semplice restrizione
Se si accetta questa impostazione bisogna quindi evitare sia quelle restrizioni che derivano dati dal principe
E sia quelle restrizioni che derivano dalla riduzione oligopolisti Ca'del controllo dei grandi mezzi
E quindi la concentrazione della proprietà alla concentrazione della raccolta della pubblicità la concentrazione delle impresa e che hanno una maggiore potenza d'informazione e via e così e così dicendo
E bisogna perciò sostanzialmente immaginare un sistema di norme
Per la libertà di concorrenza nel campo dell'informazione così come esistono nel campo delle attività economiche industriali ma in questo campo potenziate dal prego particolare affetto politico che le le zie le l'impresa dall'informazione produce rispetto alle impresa manufatturiere
Dal bond io ho parlato prima dell'articolo ventuno della Costituzione che è appunto l'articolo datato però anche minime un elemento buono a mio avviso si può trovarlo
In quell'inciso in quell'articolo ventuno dice che la legge può
Prevedere che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa con norme generali insisto su questo perché è il novanta per cento delle controversie politiche che oggi si agitano in Italia in materia di informazione
Deriva dal fatto che le norme
Relative all'informazione televisiva che quella insomma che che oggi al centro del del del Ciclone sono state maturate negli anni sempre in ritardo
Non terra stabilire un quadro normativo ma per fotografare di fatto una situazione esistente ritagliando la in qualche modo e quindi anche sembra con l'intento di giovare a qualcuno Odin penalizzare qualcuno sia le norme son fatte sia quelle numerosissime che si volevano fare si sono potute fare perché io sono cadute le legislature e via discorrendo
In genere erano dettate questi intento o di favorire qualche loro o di pulire qualcuno mentre il sistema delle regole a un tratto liberale se ha pensato in termini di generalità e non di destinazione particolare
L'altra questione su cui mi son permesso di insistere prima e ci ritorno anche adesso è questo problema della deontologia dell'informazione
Citavo popolare perché insomma la sua proposta che era alquanto discutibile dal punto di vista operativo era però significativa in questo senso che Popper proponeva che chi ha il maneggio del il mezzo televisivo dovesse avere una specie di licenza
Commette come hanno coloro che si occupano di professioni
Difficili e delicate così come il chirurgo deve essere abilitato a fare il chirurgo allora
Diceva proprio nello strumento televisivo una tale potenza che chi lo usate riavere anche lui una licenza che lo abiliti a farlo
Credo sarebbe molto difficile individuare il modo in cui concedere queste licenze quindi si tratta di una pura e semplice provocazione che però a Amparo o per conto mio il il merito di mettere insomma l'accento su quello che al soggetto principale on giornalista televisivo che abbia un'alta professionalità e un alto orgoglio della propria
Indipendenza personale credo che può farla valere anche in condizioni di comunicazione più o meno controllata chi ha come precipuo vocazione quella di ingraziarsi Tizio Caio e Sempronio anche nel sistema di regole più libera che ci possono essere asseconderà sempre questa sua inclinazione quindi questo è un punto in cui diciamo la qualità
Del del dell'Offerta si incontra con la qualità della domanda cioè sulla sul gradimento che il pubblico
Concede alla all'informazione così come la vicenda poi direi in in in giù
Si apre un grande campo che sarà oggetto mi diceva Morbelli di relazioni specifiche
Ma per esempio visto che adesso in questa settimana piena ci sarà qualcuno che dotato di un dizionario di latino ci farà capire che cosa significhi la par condicio
E beh lei anche si possono fare delle osservazioni a pioggia non dico che mi accontenterei ma considerava egli ha un buon progresso se
Si stabilisce
Che coloro colui coro una una persona chiunque sia
Che viene chiamato in causa durante una trasmissione televisiva e viene fatto oggetto di una accusa di una critica di una valutazione di un apprezzamento negativo qualsiasi
Abbia il diritto di esserne informato e di poter rispondere se la trasmissione differita nel corso della testa trasmissioni se la trasmissione indiretta
Visto che non tutti possono telefonare a casa loro come provocò io qualche volta accade ma che ci siano delle procedure molto rigorosa in cui si avverta che nell'ambito di poche ore lì interessato alla possibilità di rispondere perché diversamente ci sono delle dichiarazioni che costituiscono delle sentenza improprie dalle quali nessuno si può difendere perché una volta che ti appioppano una certa un un un certo a Benetton e poi la possibilità di correggerlo coloro o comunque di far valere la propria risposta che mi sembra una cosa civilmente indispensabile è quanto mai è quantomai debole e allora si tratta di considerare che
Se queste cose valgono per tutti i mezzi di informazione
Tuttavia il mezzo televisivo non può essere equiparato agli altri
In ragione della dalla sua moltiplicata potenza per cui si parla della televisione come un mezzo di informazione
Ma in realtà la televisione oggi è il potere dell'informazione ecco e quindi di fronte ai potere torno a dire un liberale ed ex quando c'è un potere liberale deve sempre chiedersi come si fa a limitarlo
Perché qualsiasi potere politico economico
Industriale e finanziario giornalistico televisivo se non ha limiti non produce effetti liberale quindi il il liberalismo non è una dottrina del potere come tutte le altre è una dottrina sui limiti di tutti i poteri
Evocare informazione mi pare vada con loro collocato così
Sulla federalismo
Regionalismo
Io non sono poi così sicuro
Che i due termini siano tanto
Diverso di la come la letteratura di presente
Cioè Federalismo e regionalismo a mio modo di vedere
Sono diversi dal punto di vista storico
Perché il federalismo
Dal consuetudine per convenzione indica una serie di soggetti
Di soggetti che essi fede erano per costituire un soggetto maggiore
E il regionalismo contrario indica per consuetudine un soggetto unitario che si decentra per costituire una pluralità di soggetti e quindi diciamo nel federalismo il processo è E Pluribus unum Elena e nel regionalismo e a Abu uno lurex
Ma io risultato poi in termini di politico-amministrativi può non essere molto diverso perché in realtà di dipende dalla latitudine dei poteri che si riconoscono ai soggetti decentrati per esempio se noi parliamo non di uno Stato federale dello Stato regionale
Però se alle regioni qual è che ci sono o quello che ci saranno è che qui ci sarebbe da fare tutto un discorso sulla necessità di accorpamento delle regioni così via comunque se alle Regioni noi attribuiamo una quota molto ampia di potere di legislazione esclusiva anch'
Noi abbiamo uno Stato regionale che è ai limiti del federalismo di fatto o come come equilibrio fra poteri legislativi centrali e poteri legislativi decentrati allora la questione
Che
A me sembra importante
E che appunto lei richiamava di stabilire ma questo non è stato ancora fatto
Nessuno per quanto io ne so lo ha fatto in modo in modo preciso stabilire diciamo così la quota di compensazione
Perché
Il federalismo o regionalismo chiamiamolo come vogliamo
Dovrebbe procedere anzitutto attraverso il federalismo fiscale
Attraverso una riforma fiscale in cui il la base del prelievo sia vicina al al punto della speso e quindi un trasferimento diciamo del sistema fiscale
Che oggi è in Italia quasi totalmente centralizzato verso le regioni e verso i comuni su questa diciamo rientra mento cioè mi pare che siamo tutti d'accordo cioè c'è una quasi unanimità di tutte le tendenze politiche
Sull'opportunità di fare questo anche per consentire ai contribuenti maggiore possibilità di capire dove vanno a finire i loro soldi una maggiore trasparenza eccetera
Ora accettato il federalismo fiscale cioè il principio che il principio che che avvolge anche a undici sussidiarietà diceva che le cose si fanno nel luogo più vicino al punto in cui il sermone quindi si finanziano no il più possibile Congo a cespiti raccolti nel luogo nel quale sono poi arrivati i servizi in contropartita
è evidente che se noi vogliamo assicurare a tutti gli italiani alcune prestazioni essenziali in modo eguale per tutti chi vuole una quota di compensazione c'è una quota di quello che si raccoglie deve essere del detratta
Da questa da questo tipo di finanziamento ed essere assegnata ad un fondo nazionale che garantirà non lo so
Che un ragazzo dell'Aspromonte sia la Cina atto contro il tifone lo stesso modo di un ragazzo di Milano o di Roma di mia madre ci sia e Padova e poi lo Stato liberale
Per dici queste cose le ha fatte perché quando Zanardelli è arrivato a dorso di un molo potenza per la prima volta ci ha messo un liceo classico non c'era ancora la ferrovia era pure una strada a carrabile ma ci ha messo il liceo classico perché era giusto che tutte i giovani anche a Potenza avessero le stesse opportunità che erano altrove
Allora
Questa è una stima empirica che mira a far politicamente molto discutibile taluni dicono bisogna estendere questi diritti
Dei quali per tutti altri dicono no bisogna essere più selettivi attribuire all'essenziale poi lasciare che ognuno faccia fuoco con la propria legna perché questo poi sviluppa l'autonomia la responsabilità quindi su questo il dibattito del tutto perso ma certo
Questa nuova diciamo formare giornale dello Stato diventerà
Diventerà più chiara nel momento in cui sì sì indicherà il quantum di questa di questa ripartizione fra ciò che deve essere amministrato da ogni regione in modo autonomo
E va e ciò che deve essere invece assegnato a compiti perequati
Tenga conto che come si vede anche dalle statistiche son pubblicate ieri sul reddito familiare poi non so forse gli economisti possono anche discutere sulla congruità di questa valutazione però insomma
Fra il Veneto e la Basilicata c'è al minimo un trenta per cento di scarto che abbastanza abbastanza forte e di scarto diciamo nel reddito reale della famiglia ecco una famiglia della Basilicata ha mediamente il trenta per cento di risorse in meno di una famiglia del Veneto stando alle statistiche pubblicate ieri
Se poi andiamo a vedere le statistiche sulla spesa pubblica
E sul rapporto fra spesa pubblica è entrata regione per regione vediamo che mentre una famiglia dalla Lombardia mediamente vestirà un milione più
A beneficio di altre regioni e da ciò che aveva il fisco preleva rispetto ciò ai servizi che si erano in quella regione
Una foto che la Calabria riceve due o tre milioni in più di quello che è emerso attraverso l'imposta mediamente quindi c'è uno scompenso molto elevato al quale fa riscontro una obiettiva
Divisione dei redditi allora questo è il punto sul quale le i polli e le coalizioni
E via discorrendo dovrebbero esercitarsi per fare un modello che tenga conto della
Da un lato della rete del dell'autonomia regionale dall'altra delle prestazioni essenziali che si vogliono garantire a tutti
Rispondo lo alla quarta domanda e poi
E poi torno sulla terza lo Stato clientelare
è vero Blair apertamente ragione cioè quanto più si affida allo stato dei compiti di fare dare distributore delle risorse
Tanto maggiore è il rischio che lo Stato faccia questo in modo paternalistico in modo clientelare
Che sono due difetti
Entrambi molto gravi ma diversi
Cioè il difetto paternalistico consiste nella considerare i cittadini come dei Minus avventa che bisogna diciamo tenere costantemente sotto controllo
Perché nonna non diventino troppo autonome le loro scelte
Ed è il difetto che già Tobino ed evitava appunto allo stato non liberale lo sta difetto clientelare è invece quello di selezionare le erogazioni in modo da
Procacciarsi dei voti il cosiddetto voto di scambio il voto di scambio sia quando si erogano delle prestazioni non ai cittadini secondo criteri di equità di eguaglianza di e di diciamo presunte qui e equità distributiva ma
Are avverare a zona per zona ceto precetto in modo da acquisire il consenso di determinati gruppi questo
Sensi diminuisce lo statalismo si diminuisce questo rischio ma siccome una certa area più o meno grande di diritti sociali deve essere comunque garantita bisogna che quel tanto che rimane sfrondato lo stato di tutto ciò
Che gli si può togliere sia
Cioè attribuito secondo i criteri di uno Stato di diritto e non di uno Stato clientelare e cioè trattando tutti e i cittadini come soggetti eguali
E non differenziando le il secondo la propria appartenenza partitica secondo le gli interessi di questo o di quel gruppo è questa poi diciamo una banale definizione della politica liberale per quanto concerne il rapporto fra lo Stato il cittadino vengo alla terzo domanda
Diceva qual è il partito più liberale che ci sia oggi in Italia
Io avrei avuto piacere di risponderle a quello di rispondere a questa domanda nei quali
Una buona parte di cui
Si tratta diciamo dal passaggio al maggioritario
Quando c'è il sistema proporzionale
Ormai non c'è più lasciamo perdere però il sistema proporzionale con i suoi
Sì pure un pregio ce l'aveva
Che era proprio quello di rispondere alla domanda del nostro amico cioè di consentire a ciascuno dei individuare un partito in cui
Che si preferiscono forse
Presentate con il maggior grado di infedeltà e quindi il sistema proporzionale consentiva ogni idea politica di formare un
Tito ad ogni partito di rape
Idea Politi
A questi partiti a queste in
Di mettersi in un rapporto di di i carri contrapposizione
Era comunque una quota proporzionale
Senta Anza e poi di vedere se la nelle assemblee rappresentative per quanto riguardava i governi le maggioranze tutor
Passando al maggioritario
Delegazioni
Sostanzialmente si va a una delega una concentrazione su due blocchi
In cui per conto mio non c'è abbastanza di
Viene da una parte né dall'altra e d'altra parte bisogna tenere conto che
Uno di questi blocchi devono coesistere
Se ha delle forti diversità proprio per la semplificazione che in
Ma al principio maggioritario che è un principio il quale non gratuito politicamente
Maggioritario costa cioè costa la rinuncia alla propria identità politica in vista di una decisione pre
L'Arno possibile e quindi sulla stabilità di governo passare dell'Italia significa dire io come elettore non pretendo di avere un partito che rappresenti esattamente la mia idea ma voglio votare in modo di sapere chi farà al Governo e che cosa presumibilmente questo governo farà è un costo che si accetta e che
Trise go alla scelta maggioritaria allora mi
Di non poterne
Una risposta adeguata forse un criterio che si può seguire è di andare cercando il liberale là dove lei si trova e quindi se ne possono trovare su
Vento sull'altro e al di fuori di tu
Io se non è
La mia personale vocazione preferenza sono sempre stato
Una terza forza cioè per una forza centrale di interposizione fra la sinistra e la destra proprio perché pareva e mi pare tuttora che né la destra né la sinistra abbiano un tasso accettabile di liberalismo per quelli che sono i miei gusti e però avendo fatto su questo rese
E lo fa e al
Produttore
Ed essendo stato elettoralmente
Sacrificato non posso nemmeno farmi ammazzare due volte nessuno può
E questo privilegio posto che esso sia quindi devo riconoscere che è una forza liberale di interposizione non ha più spazio elettorale
Moriranno
Due fianchi in
Armi di questi due schiera
Con qualche problema di coabitazione nell'uno e nell'altro
Primo questa investimenti USA una chiusa fisica e anche riproduce valutabili già a combattere fino alla fine nella battaglia nel quale ha iniziato fino a quale età continua ci salutiamo qui anche se magari c'era qualcuno voleva dire altre cose casomai viene qui al a parlarne direttamente con salone ci vediamo lunedì prossimo alle ore diciotto con Antonio Martino ad avere