Meeting di Rimini 2023 - Le nostre comuni sfide con l'Africa

Un cordiale benvenuto a Lione di voi e un benvenuto particolare al vicepresidente del consiglio dei ministri ministro di Lipari resti della cooperazione internazionale azione tagliati
Ringrazio anche il direttore esecutivo del World Food programme scendi Enzo e McCain che non può essere cono e questa mattina ma che per un viaggio di lavoro ma interverrà via di Dio
Saluto
Saluto Giampaolo Silvestri segretario generale dell'Arcy che modera la questo incontro
Per il meeting che ha la vocazione di essere un meeting per l'amicizia fra i popoli è un grande onore di poter affrontare insieme ai nostri illustri ospiti uno dei temi più urgenti del nostro tempo la cooperazione con l'Africa
Un continente con un potenziale inestimabile è una numerosissima gioventù che aspetta di essere accolte valorizzata
Che il governo italiano affronti queste sfide come sfide comuni è tutt'altro che scontato ed è un auspicio che toglie alla radice qualsiasi idea di supremazia ma cerca di cooperare per il bene di tutti e nella prospettiva di un beneficio reciproco
Colgo l'occasione per ringraziare il signor ministro e tutto lo staff del ministero in particolare il ministro Stefano Gatti per la preziosa collaborazione la costruzione del padiglione internazionale
Che in questa edizione del Meeting si presenta con il titolo le strade dell'amicizia
Mettendo in luce Progetti percorsi che assicurano gli approvvigionamenti d'emergenza e alimentari di prima necessità ai Paesi che hanno più bisogno
Che garantiscono poi la protezione e la sicurezza a chi fugge di guerre e conflitti
Anche quest'anno il ministero per gli affari esteri e della cooperazione internazionale
Ha coordinato la presenza di importanti partner nazionali ed internazionali a partire dal Cile a Emma di Bari partner chiave e la cooperazione italiana con numerose iniziative di sicurezza alimentare e sviluppo curare del bacino del Mediterraneo mi permetto di aggiungere una delle opere più prestigiose dell'Italia grazie vuole buon incontro
Quel giorno a tutti Benvenuti dunque iniziamo questo momento di dialogo con il ministro degli affari esteri della cooperazione allo sviluppo l'onorevole Antonio Tajani il titolo è le nostre comuni sfide con l'Africa
L'Africa ormai
Una come dire una delle priorità della politica estera italiana lo è e lo sarà sempre di più e l'attenzione che in questi ultimi anni inflittagli a tutta i governi la società civile i hanno riservato all'Africa
Ne è una prova
In questo in questo momento dialogo proveremo a capire dal ministro che è responsabile appunto della politica estera italiana
Quale l'approccio che l'Italia vuole avere sull'Africa e cosa di taglia vuole e può fare in questo momento
Prima di dare sarebbe il momento di dialogo con il ministro
Abbiamo questo video di Cindy McCain Finmeccanica e la direttrice esecutiva del programma diventare mondiale vuol sul programma una delle più importanti agenzie delle Nazioni Unite
Un'agenzia del cosiddetto polo romano perché è basato il quartier generale a Roma insieme alla favore all'intifada ed è un agenzia Carlo specifico compito di fornire cibo alimenti alle popolazioni in difficoltà soprattutto in Africa soprattutto nei contesti di crisi e di emergenza
Abbiamo fatto lei una domanda su come oggi dal dalla sua prospettiva dal suo punto di vista vede la questione dell'Africa
Considerando la sua esperienza e soprattutto il suo ruolo ci ha mandato questo breve video che pregherei la regia di di far partire
Benissimo Giammanco che si fa carico signore e signori grazie per avermi invitato oggi ho visitato diversi Paesi africani in di recente tra cui la Somalia le nazioni del file dell'Africa occidentale e più di recente sì il Sud Sudan ho visto di persona le enormi sfide ma anche le grandi opportunità che esistono in tutto il continente oggi un africano su cinque
Soffre di fame cronica i conflitti il cambiamento climatico e la instabilità economica e politica alimenta no questa crisi umanitaria
Il Somalia ho incontrato all'Imam che mi ha raccontato di essere fuggita per duecento chilometri lontano da casa per sfuggire ai gruppi armati che attaccavano la sua comunità
E sempre più agricoltori africani assistono impotenti alla distruzione dei loro raccolti ed il loro bestiame a casa da cambiamenti climatici
Lasciando le loro famiglie alla fame non deve per forza essere così ho visto nella grande potenziale che esiste in tutta l'Africa
Gli abbondante risorse naturale la ricchezza in termini di saggezza e conoscenza presente in ogni comunità e il talento ed Energia stimolanti di tutti i giovani che ho avuto il piacere di incontrare dobbiamo lavorare in sì me e con i nostri partner africani per poter sfruttare al meglio questo potenziale e gettare le basi per il successo a lungo termine del continente l'assistenza umanitaria non è sufficiente di per sé dobbiamo affrontare le cause più profonde della propria povertà e della fame in modo che le persone possano vivere e prosperare nelle loro comunità
Questo significa investire dei programmi di refezione scolastica affinché i bambini più poveri possano ricevere il prezioso dono dell'istruzione agli tare gli agricoltori a costruire la loro resilienza e cambiamenti climatici in modo che possano proteggere i loro mezzi di sostentamento di sostentamento e scongiurare la fame
Dobbiamo inoltre potenziare i progetti i programmi di protezione sociale modo quelle comunità affamate possono ricevere aiuto senza dover abbandonare le loro case nessuno di noi può farlo da solo abbiamo bisogno di una vera e propria partnership tra tutti i settori cover mi società civile ONG e soprattutto il settore privato il Governo italiano ha dato prova di una vera e propria leadership globale in occasione del vertice sulla situazione dimettere mondiale tenutosi lo scorso mese a Roma
La sua presidenza del G7 nel due mila ventiquattro
è una vera opportunità per accendere i riflettori sul contributo vitale che lo sviluppo sostenibile può dare alla riduzione della fame e della povertà in Africa
E nel mondo
Fame pronto a sostenere i nostri amici a Tampere in Italia e in tutta l'Africa insieme possiamo sbloccare investì in enti condividere le nostre competenze e costruire un futuro più luminoso e sostenibile per l'Africa e per tutto il mondo grazie
Ecco come appunto accennava la direttrice McKenna l'Africa un continente con molte ombre ma che con grande potenzialità
In cui appunto la l'agenzia del Wall sul progressista impegnando molto comune delle sue più grandi sfide ma adesso volevo vedere a lei ministro Tajani
E in particolare avremo partite della sua esperienza personale lei ha un
Fatto diverse esperienze in ruoli importanti commissario presidente del Parlamento europeo adesso ministro degli esteri e in questo sue esperienze politiche sicuramente ha potuto vedere da vicino le relazioni tra il l'Europa manca tra l'Italia e l'Africa e vedere come queste relazioni nel tempo sono cambiate
Noi diamo si diciamo sempre che ormai non c'è più un noi qui
Separato da un loro lato
E i destini sono intrecciati cioè la sfida che abbiamo di fronte o la vinciamo insieme uno la vince nessuno allora dalle domande Essex condivide questa questa affermazione che nasce dalla nostra esperienza e se ha potuto verificarla nei suoi viaggi nei suoi incontri e soprattutto come vede la relazione con l'Africa appunto a partire dalla sua esperienza come è cambiata nel tempo
Andata buongiorno a tutti grazie per l'invito grazie per darmi la possibilità di discutere su un tema che mi è sempre stato
Molto a cuore non soltanto nella mia vita politica ma anche nella vita
Pregressa perché
La relazione tra noi e l'Africa
è una relazione
Che io ho imparato a conoscere
Quando ero molto piccolo grazie alle suore dove andava a scuola
Che parlavano sempre della fine quello che potevamo fare nuovi per l'Africa
Dopo di che a scuola
Non possiamo non considerare quanto il rapporto con l'Africa abbia condizionato la nostra storia
Non si può dire Roma se non si dice Garth AG
Cosa è stato l'antico Egitto anche per noi
Per la Biblioteca di Alessandria quanto quella parte di Africa
Conta quanto quella cultura ha influito anche su di noi
Più tutte le relazioni che ci sono sempre state forse anche grazie al lavoro dei missionari che non va mai dimenticato
Anche ai collegamenti tra cristiani
E siamo anche la cultura che c'è i antica
In Etiopia
è un Paese che ha una storia culturale connesso all'ingresso iscritti a le radici affondano
Nei millenni addietro se pensiamo che addirittura una delle tribù d'Israele poteva stare lì infatti fa lascia quindi pensiamo quante connessione ci sono con
Il mondo mediterraneo
A Point quando sono diventato
Commissario europeo
Prime trasporti può all'industria
Ho sempre pensato anzi come poteva meglio collegarsi l'Europa all'Africa
Ricordo che l'ultimo atto da commissario europeo fu un grande evento che organizzai insieme
Alla
Commissione africana
Sulle reti transafricane le reti transeuropee che si potevano commettere fra di loro
In modo da favorire attraverso i trasporti
Attraverso le infrastrutture la crescita di entrambe le economie
Perché ho detto organizzato insieme
Agli africani
Perché se noi veramente vogliamo costruire un rapporto di amicizie
Dobbiamo avere grande rispetto
Per questi
Milioni e milioni
Di persone che sono i nostri dirimpettai
Se noi pensiamo di rapportarci all'Africa con una mentalità
Neo coloniale rischiamo veramente di avere una sorta di rifiuto
Nei nostri confronti che
Farebbe danno annui farebbe forse anche danno all'Africa perché poi arriverebbero altri
Realtà penso alla Russia e la Cina
Che non hanno un interesse di vicinato hanno soltanto un interesse diciamo economico e Genoni
Ed è da commissari anche l'industria orate da presidente il Parlamento europeo ha lavorato molto per farsi
Che
I rapporti
Organizzai anche un grande evento al Parlamento europeo da presidente invitando centinaia di leader africani per
Confrontarci su un rapporto tra i nostri due
Continenti ho visto un'Africa crescere
Nella qualità nella formazione tanto che a un contenente contemporaneamente
Molto povero ma anche molto ricco
Bisogna far sì che
E molto povero
Finisca in un cantuccio e molto ricco viventi la grande opportunità e qui che c'è il nostro ruolo
Nostro ruolo che ripeto deve essere molto rispettoso della identità
Degli africani quand'ero commissario dice in francese forever le raffiche Avec del mezzo a fine che mi pare che gli permetteva open che guardare all'Africa si con occhiali
Africani hanno anche agli europei ma questo deve spingerci a capire
Anche la loro mentalità riferisco uno dei fatti più del
La Tunisia noi abbiamo insistito molto vincendo tante diffidenze da parte di altri paesi europei
Per finanziare questo Paese verrà
Garantire la stabilità
Impedire che finisse male estremisti
E impedire che diventasse sempre più un corridoio di migrazione illegale
La fatica più grande
Io ho dovuto fare io ma che anche il governo italiano tutto
Pare sarà quella di far capire
Agli altri europei
Che il nostro compito era quello di garantire la stabilità di del paese e non trasformare la Tunisia della Svezia dalla Norvegia della Danimarca
Perché non è possibile
E a volte gli occidentali l'hanno fatto anche in passato
Sono arrivati dicendo devi fare così queste sono le regole
Noi chiediamo anche le regole ti diciamo come devi fare
Perché gli italiani compresi i militari italiani sono sempre i più ben voluti perché sono quelli che sanno essere più
Malleabili nel comprendere l'identità
Per gli altri
E se noi vogliamo veramente instaurare
Perché gli africani ce lo chiedono
Un rapporto di solida mi Cinzia
E di strategia comune
Lungo termine
E noi dobbiamo farsi
Chiedo il nostro agire sia un agire che vanno nella direzione dell'amicizia non deve dire arrivo io ti spiego come si fa
Pace un esempio
L'Africa è un continente ricco di materie prime
Penso alle terre rare all'inizio l'Italia è un Paese industriale la seconda manifattura d'Europa l'Europa è un continente industriale vediamo quante fatiche ci sono con la crisi che c'è ad avere una politica industriale
Le materie prime
Soprattutto penso da quelle più rare
Hanno prezzi elevatissimi ed è la Cina che ha una grande riserva abbattere il prezzo delle materie prime e questo mette in difficoltà nella concorrenza globale le nostre imprese nei confronti di altri
Cosa bisogna fare allora per cercare di avere materie prime costi più bassi
Dobbiamo con gli africani
Riuscire a fare degli accordi
Che siano vincenti per entrambi i contraenti
Penso per esempio a società miste
Che faccia un'attività estrattiva
Ma poi la trasformazione del prodotto si fa in Africa facendo lavorare manodopera africana e non manodopera quel fanno i cinesi portandoli dalla Cina
Questo permette di favorire la crescita permette una industrializzazione del continente e noi grazie a questi accordi vincenti per entrambi possiamo acquistare materie prime a prezzi più bassi
Ma se noi pensiamo di arrivare lì e direbbe non ci prendiamo tutto perché siamo belli alti e biondi non va bene rischiamo di essere espulsi è la ragione per la quale
Anche nella recente vicenda del Niger
Io ho cercato di avere un atteggiamento di grande prudenza di far prevalere sempre
La via del dialogo
Anche se
Avevamo espresso simpatia e sostegno al presidente deposto e avevamo sempre chiesto che ci fosse
Un ritorno alla democrazia
Non abbiamo mai pensato che dovesse esserci un intervento militare occidentale ed europeo
Per imporre un Governo hanno il più gradito
Perché queste avrebbe provocato in tutta l'Africa una reazione negativa e tutti quanti saremmo stati visti come i colonialisti che venivano come uccelli rapaci a prendersi né in quel caso l'uranio
Perché serviva
A noi non è questo il modo di rapportarsi
Politicamente e umanamente con l'Africa ecco questo non alcune delle cose che intesse spende quali io sto lavorando intensamente il governo italiano sta lavorando molto intensamente ma nel prosegue dell'intervista che va contro anche quello
Che stiamo facendo anche ascoltando
Noi abbiamo avuto un grande evento
Dedicato all'Africa con il coinvolgimento anche di Paesi investitori in Africa anche del Golfo
Capi di stato capi di governo ad essa novembre avremo un evento Italia Africa sempre a livello di capi di governo
Ma stiamo lavorando
E ho riunito due volte gli ambasciatori africani
Per chiedere loro cosa chiedono ora noi non cosa chiediamo noi a loro mi hanno chiesto di portare alcuni ministri di confrontarsi con alcuni ministri che sono quelli i settori che a loro interessano abbiamo già fatto due riunioni
E siamo costruendo
Questo vertice in modo che possa essere veramente un vertice di amicizia basato su una cooperazione concreta
Grazie allora alcune cose da già accennate ma esso vorrei entrare nella domanda diciamo fondamentale che su cui spesso c'è molto interesse
Mettendo insieme un po'anche due domande che avevamo ipotizzato e c'è quindi parlare di questo famoso piano Matteo
Io ricordo bene che da un un po'di anni fa al lei citava spesso un Piano Marshall per l'Africa
Diciamo a partire dal due mila quindici
E quindi la prima è capire se questo piano Matteo Matteo in fondo riprende un po'di questo ma soprattutto se anche a seguito dalla conferenza che c'è stata ventitré luglio di questo processo romano un prossima scrive il Presidente del Consiglio avviato se ci può dare qualche elemento in più perché su questo c'è molto interesse quindi dirci da una parte il contenuti se già ci sono e dall'altra anche un po'il metodo perché poi le due cose mettono in questo caso non è indifferente
Allora io quando parlavo di piano Marshall
Parlavo privata come se europeo poi dal presidente del parlamento europeo quindi parlavo di una strategia comunitaria
Diciamo così per fare una sintesi giornalistica il piano Mattei e la sezione italiana del Piano Marshall europeo vorrei che tutti i Paesi europei facessero quello che sta cercando di fare l'Italia
Per favorire la crescita del continente africana
La è una strategia quella che stiamo mettendo in campo molto articolata
Certamente ci sono gli aiuti allo sviluppo che il ministero di cui ad onore di essere alla guida
Passa elargendo sono circa due miliardi ci sono centinaia di progetti in tutti i Paesi del
Dell'Africa
Potremo forse aggiustare avvolto con delle guide politiche anche gli investimenti prossimo sempre migliorare
Ma poi c'è anche
Insieme a questi investimenti
C'è secondo me la possibilità
Di far sì che il nostro saper fare
Di un grande Paese manifatturiero un grande paese che ha quattro milioni di piccole e medie imprese
Che è un'agricoltura di qualità
A un'industria di alto livello ecco il saper fare
Di agricoltori e imprenditori può essere
Trasferito nel continente africano come dicevo con
Degli accordi che sono vincenti per loro come sono vincenti perno faccio un esempio
Che riguarda il settore agricolo
Siamo stati con il ministro Bernini
In Egitto a guidare una delegazione
Di impresa nel settore agricolo
Non soltanto nel senso agricolo nel senso stretto agricolo agroindustriale ma anche imprese che hanno macchinari agricoli
Perché c'è una grande esperienza italiana Melis coltivare terreni difficile
A questa azione di tipo imprenditoriale aggiungiamo un'azione legata alla ricerca
Perché sappiamo bene che il cambiamento climatico sta distruggendo parte dell'agricoltura penso in modo particolare all'Africa subsahariana
Da una ricerca che punti su
Piante più resistenti
Noi abbiamo in Parlamento
E c'è quello che lunedì poi sono un po'il padre questo progetto
Abbiamo presentato e fatto approvare un finanziamento per la ricerca
Di quelle che sono le dicono oggi rivoluzione assistita che non sono vere GM sono piante più resistenti
Sia al clima
E quindi sia ad altri eventi che non hanno quindi che reagiscono meglio quando c'è il deserto che avanza ma sono anche piante che non hanno bisogno di fitofarmaci e quindi ma hanno bisogno di un aiuto chimico che può essere dannoso per il territorio
Quindi
Risultato di questa missione che il governo egiziano assegnato alcune centinaia di ettari alle imprese italiane perché possano coltivarle affianco al meglio e trasformare una parte
Posso dire abbandonata in un
Terremo che possano cominciare a produrre per l'autosufficienza nel settore dei cereali la situazione anche legata a quello che succede in ucraina con il corridoio delle
Mar Nero ma anche quello che fa
Devo dire con grande capacità legni
Tutti gli accordi che si stanno facendo in Africa sono accordi che non sono
Di puro sfruttamento della risorse energetiche
Noi mettiamo noi dico in quanto Italia mettiamo a disposizione la tecnologia certo che ne traiamo un vantaggio ma il vantaggio
Anche per il Paese
Che vede strade o gas un petrolio quello che
E quindi
Un'azione che non è soltanto legata
Al io ti pago ma anche alla possibilità di poter utilizzare i risultati della nostra tecnologia penso in materia energetica anche per quelli Paesi l'Unione europea per esempio finanzia anche una nuova un nuovo collegamento elettrico tra la Sicilia e la Tunisia quindi sono tanti progetti ma guardiamo gli incontri si moltiplicano anche con Paesi come come l'angolatura i paesi del resto dell'Africa perché anche nel Corno d'Africa dove c'è una storica e tradizionale presenza
Italiana penso Somalia
Etiopia Eritrea
Troppo la guerra hanno creato
Tanti morti e quindi si può lavorare in Gibuti e noi stiamo lavorando anche per rafforzare una presenza italiana che vada nella direzione della collaborazione cioè non regalare soldi
Aiutare certamente laddove serve ma fare in modo che ci possa essere una
Azione di amicizia concreta
Aggiungo che stiamo lavorando anche molto intensamente sotto l'aspetto
Culturale formazione
Abbiamo dato vita ad una serie di borse di studio che sono un embrione sono i primissimi che gettiamo per far formare in Italia nelle nostre università
Giovani africani
Peso perché cosa per dare loro il nostro saper fare
Ma in aggiunta
Quando questi giovani torneranno nel loro Paese saranno manager dirigenti d'azienda politici capi militari quello che sarà avranno nell'Italia sempre un punto di riferimento avranno in Italia un amico perché conoscevano la lingua italiana stiamo lavorando anche per incrementare il numero delle scuole italiane del mondo ma anche in Africa proprio per creare questo rapporto di amicizia sapendo bene che fra gli europei certamente
L'italiano è tra i più ben voluti nel continente africano non dobbiamo perdere questo atteggiamento questo sentimento degli africani se sapremo agire bene
Tuteleremo certamente i nostri interessi ma contribuiremo anche a mettere un angolo l'aspetto Africa povera e fare emergere l'aspetto Africa ricca
Quindi sicuramente dal punto di vista dei dei contenuti le tematiche dell'agricoltura e quindi della filiera agricola le tematiche dell'energia mi sembra di capire che saranno elementi importanti di questo piano Mattei
E e poi l'aspetto della formazione quindi dell'educazione
Dalla nostra esperienza in Africa le riteniamo che la chiave di volta di manca l'educazione perché un uomo informato nord oltre un giovane può essere quello che in un Paese fa la differenza
Su capitale umano capitale umano se l'investimento in capitale umano ecco su questo cosa ci può dire in Italia su ha già accennato l'aspetto dalla formazione
Con le piccole impresa eccetera ma su questo l'Italia pensa di fare ma assolutamente assolutamente sì anche nell'ambiente non attese o pensando incrementare le scuole italiane stava lavorava e già nel decreto flussi dell'immigrazione rivela l'immigrazione irregolare
C'è una parte aggiuntiva ai numeri previsti
Degli immigrati che posso vive e lavora in Italia si aggiungono a questi migranti
Altri migranti già formati attraverso i nostri consolati attraverso le scuole italiane che verrebbero direttamente a lavorare
In aggiunta ai flussi migratori irregolari normali quindi l'aspetto della formazione e fondamentale certamente serve investire di più nel continente africano stiamo cercando anche di aprire più ambasciate adesso abbiamo deciso il Consiglio di ministri già deciso sta allestendo l'ambasciata in Mauritania
è un Paese molto importante anche per la stabilità
Dell'Area dell'Africa subsahariana e c'è anche una presenza positiva
Non soltanto dei nostri diplomatici credo che quello che è stato fatto in Sudan i nostri concittadini
Sì Sudan insiemi GR durante anche i momenti più complicati e non sono mai stati toccati
Né da una parte né dall'altra il che vuol dire che ci si è mossi bene
Poi io credo che si debba per quanto riguarda la formazione sostenere
Non solo politicamente economicamente
La presenza
Dei delle missioni cristiane
Perché il mondo missionario svolge un ruolo
Diciamo così
Immanente oltre a quello trascendente
Per favorire la crescita la formazione di tanti giovani
E questo non va dimenticato
Ma dobbiamo essere grati a tanti di questi
Missionari
Devo dire che
Quando siamo uscite risolvere qualche problema penso grazie all'interessamento di padre albanese abbiamo risolto il problema dell'ospedale di bandi poi oggi vedere oppure qualche suora
Pare sia ma perché stiamo lavorando per sistemare qualche cosa del direttore generale Gastaldo che annuisce in Eritrea un lavoro prezioso che stanno facendo le suore italiane Salesiane in e dei tre ecco sono tutte presenze
Culturali formative che ripeto
Non tocca a me occuparmi dell'aspetto trascendente sono ben contento che ci sia
Però io posso soltanto come ministro degli Esteri favorire e sostenere queste azioni perché vanno nella direzione sempre disinteressata questo è importante disinteressata
Faccio escusso una piccola divagazione
Quando sento parlare sempre male perché il processo le cose della vita ma sono essere umani sempre male di preti e monache quando penso ai tanti missionari tante missionari che sono sparse nel mondo e che regala la loro vita e più deboli credo che abbiamo
Levarsi il cappello e dire loro grazie per quello che fanno
Rientra sempre in quell'educazione perché l'amore per l'affitto
Perché quando tu sei piccolo e va in prima elementare e ti insegnano che quando nasciamo siamo tutti uguali indipendentemente dal colore della pelle
Tu non sarai mai razzista
Questo è quello che conta io non sono mai stato razzista perché
Me lo hanno insegnato le suore dove mi hanno mandato i miei genitori che volevano chiarissimo educazione cristiana a questo è fondamentale
Perché anche questa cultura volte di disprezzo
Nei confronti di chi e si confonde l'immigrazione illegale con il colore della pelle
Io credo che non si debba guardare a questo punto l'immigrazione legale se c'è un criminale un criminale sia se bianco giallo russo colore della pelle non conta è un criminale indipendentemente ma noi dobbiamo sempre pensare
Che abbiamo di fronte hanno delle persone degli esseri umani come noi
Beh magari saranno meno ricchi Dinoi però sono esseri umani come noi noi siamo nati per caso qua potevamo nasce nella e dico questo dal punto di vista culturale e anche di presenza è fondamentale perché questo atteggiamento positivo delle nostre missioni in Africa
Favorisce anche una azione di presenza italiana
Perché l'immagine positiva del prete o della suora missionaria che stanno lì che sono italiani insegnano magari italiano c'hanno la scuola poi sono anche loro degli ambasciatori del nostro paese che permettono poi all'Italia
Di
Seguire questi nostri il ambasciatori con
La tonaca anche se stanno lì ma sono ambasciatori che vanno in nome di Dio ma poi il Cristo che sono italiani aiutano anche il nostro Paese ma noi abbiamo fatto qualche riunione vorrei farne un'altra con
I missionari italiani proprio perché credo che sia giusto nell'interesse nazionale
Sostenere tutte queste iniziative quindi il sostegno né soltanto perché il ministro è cristiano allora siccome cristiano mi aiuta no il ministro aiuto in quanto ministro
Il Paese si annusano questione
Aggiuntiva
Ma l'essere ministro e capire chi quei missionari quelle missionarie sono parte del sistema anche italiano e aiutano Italia aiutano il dialogo con l'Africa è un fatto secondo me che non va assolutamente sottovalutato quindi
Credo che presto organizzeremo una riunione con tutti questi ambasciatori con il crocefisso
Sicuramente la valenza civile delle strutture missionario comunque della Chiesa o comunque delle quella che si chiama nonché le sei svedese organisation in Africa ha un impatto enorme Dennett importante che venga riconosciuto anche diciamo che negli aspetti operativi questo mi dà l'occasione per chiederle con una piccola digressione
L'Istat rispetto all'Africa ma anche realtà centrati con l'Africa
Una domanda sul tema della libertà religiosa
Lei tema che qual meeting molto caro libertà religiosa nel senso della possibilità ognuno di esprimere la propria fede come possibilità per tutti e non come diciamo un favoritismo per un solo una c'è un certo tipo di confessione lei a giugno ha nominato un inviato speciale per la funzionalità religiosa con particolare riferimento diciamo alle minoranze cristiane ministero ha ha stanziato delle risorse per progetti a favore diciamo delle minoranze cristiane
E anzi con una dotazione più cospicua del solito
Questo è un tema che lei se mi sembra che sente importante appunto anche in relazione a quello che diceva prima cioè perché il ruolo che hanno la presenza della Chiesa dove in particolare della Chiesa cattolica su questo come il Governo il ministero intendono andare avanti quali sono anche le criticità che ci possono essere in questo tipo di proprio per le critiche che diceva anche prima ecco io voglio citare una frase il premier qualcuno farà polemica
E a proposito di minoranze religiose
Pronuncio il presidente egiziano Al Sisi
Durante l'ultimo incontro che ebbi con lui chiedendo di Zaki chiedendo di legge ENI
Al terzo punto posi il problema dei copti
E dissi da minoranza copta
Al sì sì che era stato fino a quel momento gentilissima
Reagì male ha detto non non è la minoranza copta sono egiziani come tutti gli altri
Di religione cristiana ma sono egiziani non sono una minoranza ecco questo dovrebbe essere compreso in tutti i Paesi del mondo
L'altro giorno abbiamo assistito alla devastazione di decine di chiese in Pakistan perché due cristiani avrebbero strappato una pagina del Corano
Blasfemia
è vero non sarà vero ma anche se fosse vero
Non si mette a ferro e fuoco un'intera città per colpire
G professa una regione diversa
Troppo spesso l'uomo ha utilizzato la religione
Per combattersi
Ma io credo che non si possa
Non tutelare il diritto di ogni essere umano
A professare la propria fede in libertà
Come i musulmani possono processare i buddisti
Gli ebrei ognuno in Italia professa la propria religione anche se è un Paese a maggioranza cristiana così dovrebbe essere in tutto il mondo
Senza odiarsi per un motivo
Religioso io per esempio ho apprezzato moltissimo e sono stato il primo ministro a visitare
Negli Emirati Arabi Uniti una bellissima realizzazione voluttà
Dal presidente che ne milioni
Abu Dhabi
è stato fatto un centro delle religioni abramitiche
Lo stesso architetto
Ha costruito una chiesa
Una moschea una sinagoga e sono uno attaccato all'altro tu entri dentro e ti fai il giro delle tre visti delle tre tre luoghi di culto
E lì c'è la libertà religiosa in un paese a maggioranza musulmana dove ci sono
Centinaia di migliaia di migranti gli immigrati che sono cristiani Creta
Si è deciso di avere una visione non intollerante della religione il principio di reciprocità dovrebbe essere ovunque in Albania per tanti anni cristiani musulmani sono sposati
Quindi è una questione
Di fede malafede dovrebbe portare alla pace
Ricordiamo quello dei San Giovanni Paolo secondo fece la il vertice di Assisi e qualcuno contesto
Non rinunciava alla posso dire
Al suo convincimento cristiano cattolico
Ma riteneva che tutti coloro che credono in Dio qualsiasi religione professione siano persone che hanno comunque uno sguardo rivolto non soltanto verso il basso ma anche verso l'alto e la religione dovrebbe portare la pace ecco perché è importante
Difendere
Il diritto a professare la propria fede
Ma questo diritto deve essere difeso non con la violenza
Deve essere difeso con il dialogo
Il dialogo interreligioso
è fondamentale è un articolo diciassette addirittura del trattato dell'unione europea ne sono stato responsabile l'albero vicepresidente del Parlamento
Europeo lavorando per questi ho visto purtroppo anche degli mamma perseguitati dai musulmani perché erano andati rendere omaggio alle vittime della sinagoga di Brussel quindi perché era un essere umano per quelli mamma è invece quelli mamme erano secondo alcuni fondamentalisti dei traditori della figlia il problema molto complesso serve lavorare molto serve convincere molto serve che gli stati serve il principio di reciprocità
E però serve anche
Che i cristiani
Nei paesi dove c'è la maggioranza
Non abbiano timore a dirsi cristiani
Perché se non la minoranza che non è cristiana non ti rispetta
Togliere il crocefisso dalla scuola togliere il crocefisso
Dall'ufficio pubblico
Non è Rispetto
Della minoranza
Debolezza
Rinunciare alla propria identità e quando si rinuncia alla propria identità
Diventa aggressivi
Diventa intollerante
Perché la rinuncia alla propria identità
è un segno di debolezza e non è un segno di forza
Una volta ricordo un servizio di di un telegiornale si raccontava di un direttore di una scuola che aveva deciso di non fare svolge del presepe vivente in quella scuola per rispetto dei bambini non cristiani
I giornalisti all'uscita da scuola mi intervistato le mamme dei bambini non cristiani ecco avete chiesto voi no celermente non abbiamo chiesto niente non ci va benissimo noi crediamo addirittura in Maria non siamo Gesù non è Dio è un profeta però noi non abbiamo mai chiesto non fare cioè che cosa significa
Che se tu rinunci alla tua identità anche hai paura di professare la sua fede
Ritrovi di fronte qualcun altro che abituato a criteri
Che non si rispetta più e magari circa l'unico di importi il suo modello ecco perché se ne vogliamo il dialogo e vogliamo anche aprirci di più
Anche sulla questione migratoria dobbiamo essere certi della nostra identità e qui in Italia non può che essere una identità cristiano diceva Benedetto Croce che non significa escludere gli altri ma è la nostra identità
Cristiana e la cultura cristiana cos'è la separazione tra Stato e Chiesa
Anche qui significa dialogo libertà di espressione ce lo Stato ma che ti impone di fare una cosa quindi però dobbiamo batterci in tutto il mondo dobbiamo impegnarci sul serio non capisco perché se c'è una minoranza di un altro divo che viene offesa tutti quanti siti si agitano se viene offesa alla minoranza cristiana va be'sì tanto
No non va bene questo perché la tutela dei è sempre a tutela della persona quella che va fatta
Posso dire una cosa sull'Africa
Qui di fronte il profondo che
Che interessante quello che lei ha detto la la costellazione che faceva Al Sisi
L'inizio
Cioè del fatto che appunto diceva che i copti sono dei cittadini egiziani perché questo è lo stesso concetto che Papa Francesco esprime nella fratelli tutti
Quando dice che bisogna recuperare il concetto di cittadinanza noi dobbiamo lavorare perché le persone migranti di altri fede si sentano cittadini a tutti gli effetti e non delle minoranze
Con dei diritti particolare indice delle perché attraverso il concetto di cittadinanza cioè partendo dal valore unico irripetibile della persona con dei diritti e dei doveri che allora si può costruire una vera amicizia e questa interessante perché fa capire come partendo da questo concetto si può trovare anche la possibilità di collaborare appunto con chi di un'altra fede e questo mi ha colpito questo aspetto ma noi devo dire
Quando pensiamo a quella che è stata per tanti anni la comunità diciamo più forte non cristiana che la comunità ebraica
Gli ebrei sono stati protagonisti del Risorgimento
Ci sono tanti soldati caduti la prima guerra mondiale di religione ebraica
E
Le famiglie di questi non si capacitano quando ci furono le leggi razziali del dire ma come noi abbiamo combattuto per ridare adesso in Italia non ci non se le principali
Questo era cioè erano italiani come gli altri non è che perché erano di religione ebraica ma erano italiani
è una parte della nostra storia della nostra cultura anche della nostra identità
Proprio cittadinanza erano stati degli ottimi cittadini
Perché io ero combattuto per la patria comune né Israele è la parte diciamo così culturale e religiosa a quelli che sono caduti hanno combattuto per la patria Italia quindi da questo punto di vista sono assolutamente d'accordo però voglio raccontare una storia sulla fede che non c'entra niente con le abbiamo detto per una storia che mi sta particolarmente a cuore e che abbiamo
Scritto insieme
Al mio gabinetto
Il ministero degli Esteri
Poche
Non sono duecento dicendo cinquanta che nell'acqua
Ce
La casa
Giovanni Paolo Giovanni ventitreesimo
E un po'alle risa lasciato da don Oreste Benzi che lavorava qui
Ho la possibilità di andarla a visitare con mia moglie
E lì ho visto tante donne africane
Erano state salvate
Ma don Aldo Bonaiuto vedere di don Benzi
E mi annunciamo raccontato delle storie tremende
Di schiavitù
Non mi era mai capitato in vita mia
è una persona
Questa è una donna nigeriana
Mi si gettasse in ginocchio davanti
Perché gettarsi in ginocchio davanti a un'altra persona
è un segno che
Ma di sottomissione di disperazione non so che cosa
Allora si parlando un po'in inglese un po'in italiano un po'con la traduzione di Donald
Mi disse che non vedeva sua figlia bambina che stava in Nigeria dice con il pericolo anche di Boko Haram
E non riusciva a vedere questa bambina che aveva lasciato era affidata alla nonna Mazzini
Brava operazione impossibile
Un mese fa
Siamo riusciti a far arrivare con la bambina in
Italia avesse qui con la mamma che è una donna che è uscita dalla via della prostituzione ci ha chiesto a me e mia moglie di fare i padrini di battesimo questa è una storia che riguarda l'Africa
Ricovero dobbiamo guardare
Al continente africano
La politica non c'entra niente
Però in questo caso la politica le istituzioni sono stati utili a questa donna che tante feriti aveva comunque almeno
Una ferita per l'abbiamo fatta
Rimarginare credo che abbiamo fatto anche rimarginare potenziale feriti a quella bambina venuta dalla Nigeria grazie allora un'ultima domanda diciamo telegrafica noi come ha sì
La nostra vision lei lo conosce bene perché forse lo sapete ma la prima uscita pubblica del ministro
Tajani appena nominato ministro certo insomma ciociaro esitato a quando dove abbiamo organizzato maxi Tubre scorso al maxi nostro convegno al futuro che vogliamo in occasione dei cinquant'anni di ansia e quindi lei sa benissimo che la nostra vision che lavorare in un mondo in cui ogni persona sia protagonista dello sviluppo del proprio sviluppo dalla comunità allora se lei dovesse proprio in due parole dire qual è la vision che la guida che la che la ispira nel guidare il ministero ma soprattutto nel rapporto con l'Africa quali parole sceglierebbe quali parole sinteticamente potrebbe dire sono quelle da tenere in considerazione nella mia azione di ministro
Ma
E sono le parole che chi devono vivere
E chi guida nella mia vita
Ci sono
La centralità della persona
La solidarietà
Nei confronti degli altri perché non siamo nati per vivere da soli ma siamo nati per vivere con gli altri
E chi ha di più ha il dovere di aiutare chi apparentemente ha di meno quanto meno aiutare chi ha di meno a riscoprire le risorse che ha sempre con spirito
Di fratellanza
E non con occhio di
Superiorità perché quello diventa
Odioso queste sono le cose che devono guidare la vita
Di un politico
Io cerco di fare com'è che poi sbaglio tante volte
Però sono le cose che mi hanno insegnato fin da piccolo
Che mi hanno insegnato a casa
Che mi hanno insegnato a scuola che mi hanno consegnato in parrocchia
E devo dire che questa
Formazione cristiana non sono un buon cristiano nessuna buon cristiano
Però certamente
Questa educazione mi dà una visione
So qual è il sempre qual è la linea da seguire
Anche quando è difficile però
C'è una stella polare
Ed è una stella polare
Che ti dà sicurezza perché nella vita
La sicurezza è una cosa difficile da acquisire
A quella stella polare ammette da quando ero piccolo adesso io c'ho i capelli bianchi
Ha sempre dato nei momenti belli nei momenti brutti
Grande sicurezza mi ha tolto le paure
Mi ha fatto sentire
Nel giusto con tutti gli errori che ho fatto per carità
Però
Come posso dire
O se una grazie non lo so neanche non so non sono in grado di di dirlo però certamente
Quegli insegnamenti
Sono stati e sono determinanti per la mia vita e circoli trasmetterli ai miei figli perché felici non essi non si può essere però si può essere sereni anche quando svolge ruoli di grande responsabilità come sono quelli che ho svolto che sto
Porgendo però quella stella polare
Se non ci fosse non so se sarà in grado di fare quello che faccio
Grazie ministro ringraziamo il Ministro non solo perché in questa in questo momento di dialogo c'ha aiutato a capire di più
Il rapporto con l'Africa cosa vuol fare ministero in Italia con l'Africa il tipo di relazioni sicuramente a abbiamo o usciamo da questo incontro comunque idee più chiare ma anche per diciamo così il suo contributo personale ed esperienze personali che ha voluto condividere con noi che secondo me sono state molto interessante che ci fanno anche capire appunto perché oggi Luís impegnato così con l'Africa con questo tipo di approccio quindi lo ringraziamo per quello che ha voluto condividere con noi grazie grazie a tutti voi grazie
Grazie di cuore
Dicembre quando dice che sei cristiano pronti applaudono per fortuna fate applaudono si rincuora un po'
Ricordo solo il Donahoe ora
Per permettere al di esistere e per permettere la possibilità di incontri come questo grazie a tutti