Meeting di Rimini 2023 - Amicizie inesauribili. Don Pino Puglisi, la testimonianza del martirio

Buona sera
Buonasera a voi tutti
è grazie di essere qui così numerosi
Una sera buonasera a voi tutti e grazie di essere qui così numerosi a questo incontro del ciclo amicizia inesauribile dedicata al Beato don Pino Puglisi la testimonianza di un martirio
Un saluto anche ai tanti che ci seguono via streaming
Oltre al ringraziamento vorrei spendere qualche breve nota introduttiva iniziando con un ricordo personale
Testato l'ultimo incontro casuale ha avuto con Pino pugliesi
Un pomeriggio di luglio dal novantatré a Palermo due mesi prima del suo martirio
Un incontro casuale in piazzetta sette Angelini dietro alle abusi della nostra cattedrale di Palermo breve scambio di battute sugli impegni estivi incipiente io
E poi un saluto accompagnato da un consueto sorriso
Quel sorriso di cui si sarebbe tanto parlato
Negli anni a venire
Ma vorrei dire da subito che questo sorriso
Non è un genere letterario quello di cui stasera parleremo non è
Un ricordo letterario
Quel sorriso
Aveva dentro una forza dirompente
Di cui si erano già pienamente avveduti i mafiosi di Brancaccio che infatti lo scelsero come bersaglio in un periodo nella Palermo di allora in cui quattro sacerdoti della diocesi di Palermo ritenuti particolarmente esposti alla minaccia mafiosa andavano in giro con la scorta
Ma i mafiosi di Brancaccio avevano scelto un altro bersaglio
Perché
Perché in quel sorriso
E nell'evento che da questo avviso è scaturito
C'era molto di più
Da comprendere è da capire
Come aveva ammonito
Il genio poetico di Mario Luzi questa non so quanti di voi lo sappiano che forte della sua consuetudine con Palermo
Nella sua straordinaria opera di teatro di Puy sia il fiore del dolore
Dedicato proprio al martirio di padre Puglisi aveva già colto la profondità la ricchezza e direi anche la fecondità
Di quel sorriso
Ecco l'incontro di stasera vuole essere un tentativo direi forse anche un'occasione preziosa
Per addentrarsi nella attualità e nella profondità di questo sorriso
Tech come pochi giorni fa a papa Francesco ha ricordato nel suo messaggio alla chiesa di Palermo ma ne parlerà molto meglio l'arcivescovo per il trentennale del martirio di padre Puglisi
è un sorriso che ci raggiunge come una luce Gentile che scava dentro e rischiara il cuore
Ecco in questo dialogo in questo itinerario di approfondimento
Ci aiuteranno tre ospiti
E io ringrazio in anticipo a nome del meeting per aver raccolto con entusiasmo e disponibilità questo invito innanzitutto sua eccellenza monsignor Corrado Lorefice arcivescovo di Palermo
Ma debbo dirvi per sincerità Luís ama essere chiamato don Corrado però diciamo era giusto che lo presentassi come lo ha presentato Antonio Balsamo magistrato attualmente sostituto procuratore generale in Cassazione
E Vincenzo Morgante volto noto della RAI siciliana prime nazionale poi per essere stato per molti anni il direttore delle testate
Giornalistica regionali della RAI ma oggi qui nella sua veste di direttore di TV due mila
Ecco ora prima di dare inizio a questo dialogo per il quale poi passerò diciamo la palla a Vincenzo che opererà nella duplice veste
Di testimone di quegli anni come diversi Dinoi e anche un po'di moderatore
Iniziamo vedendo un breve video realizzato dalla giornalista palermitana Gabriella ricotta per la emittente tale quando che ringrazio per avere concesso i diritti di questo breve video ed è un breve video dove vengono rivolte alcune domande al fratello diventa di don Puglisi
Secondo lei il la narrazione che si fa oggi edita del pino corrisponde alla figura di suo fratello realmente
Oppure nella narrazione non giornalistica nella celebrazione delle del beato e a volte si tradisce quella che era la vera personalità di padre Pino
Ma il padre Pino spesso dai media e
Giudicato come il cosiddetto prete antimafia il che non ha Rear lui non era un anti ma era un però lui cercava di portare sulla retta via i ragazzi e i figli e anche di questi mafiosi per cui
Non è esatta ecco la descrizione che se ne fa
è diverso da lui era un prete soprattutto cercano di insegnare ai ragazzi come liberarsi dal giogo mafioso e basta questo dava fastidio ai mafiosi e questo ha portato alla sua uccisione prega mai suo fratello mi in qualche qualche volta sì quando ne ho bisogno e poi quando qualche difficoltà penso sempre
E mi chiedo che cosa farebbe lui in questa circostanza e cerco di adeguarmi ecco però una persona normale oggi c'è l'idea che la santità sia come un santo sia quasi come un supereroe invece padre Pino una persona semplice
Per noi era per me e mio fratello per mia moglie il cognato per i miei figli e lo zio per noi era normale era così una volta mi hanno chiesto in una testimonianza quando ci siamo accorti di avere un santo in famiglia
E io lo Stato non ce ne siamo mai accorti perché per noi era così per no era normale così forse la differenza con gli altri preti l'abbiamo notata quando lui non c'è più stonato insomma abbiamo visto che lui era un prete diverso ecco
Ecco Vincenzo a partire da questo inizio
A te la parola sì grazie grazie per l'invito
Grazie a tutti voi amiche ed amici per esserci così numerosi e mi sento di garantirvi all'inizio che non vi Penta rideterminare interezza e tra le tante offerte concomitanti del pomeriggio di avere scelto quest'incontro perché insieme
A l'arcivescovo di Palermo presidente Balsamo salvo Taormina
Avremo avrete l'occasione di riscoprire o di scoprire
Una figura straordinaria
Di sacerdote e di cittadino
Un uomo mite
Fermo determinato
Innamorato del suo ruolo di presbitero innamorato della vita innamorato del gregge che il Signore gli aveva affidato
Mi è stato chiesto di
Allargarmi e quindi di non concentrarmi solo nel ruolo di moderatore e di portare una testimonianza
Lo faccio con un po'di emozione
Quanti siamo stasera su questo palco siamo tutti e quattro legati da vincoli di amicizia in particolare io sono stato compagno di università dis di Salvatore Taormina e del presidente Balsamo
Se posso dire sono legato anche d'amicizia al mio arcivescovo vivo ormai a Roma però continua a essere cittadino di Palermo quindi monsignor Corrado l'orefice è il mio pastore
Ma siamo anche legati dal fatto di avere conosciuti conosciuto tutti e quattro
Don tre P padre Pino Puglisi
Io l'ho conosciuto innanzitutto attraverso i ricordi
Della mia sposa
Che è stata alunna
Al al liceo di padre Puglisi
E mi aveva raccontato di questa figura
Di docente ma di sacerdote
Così attento così impegnato
Mi ha raccontato degli incontri e con i suoi alunni con le sue alunne organizzava fuori dalla scuola
Negli incontri
Che erano delle degli esercizi spirituali
E che dovevano anche
Essere segnati dal sacramento della confessione ma siccome li riceveva in degli spazi angusti la confessione avveniva nella macchinetta di padre Puglisi della centoventisei di padre Puglisi o nella cinquecento non ricordo
Per e siccome era davvero un uomo semplice
Un uomo povero questa macchina
Il sedile dell'atto passeggero dove si sedeva chi doveva essere confessato
Aveva il sedile rotto per cui nel pieno d'una confessione frequentemente questo sedile si ribaltava all'indietro e scoppiavano a ridere sia sia le ragazze sia padre padre Puglisi questo per darvi il segno di questa semplicità
Che però non era non era ingenuità
Ma c'era davvero un'attenzione specifica dedicata a ciascuno dei suoi interlocutori
Poi da da fidanzato un giorno ebbi la possibilità di incontrare per la prima volta padre Puglisi a casa dei miei suoceri mio suocero un un laico fortemente impegnato nella chiesa palermitana e amico personale di padre Puglisi organizzò una serata di raccolta fondi per quello che poi sarebbe stato il Centro Padre Nostro a Brancaccio
Invito delle persone e invito a partecipare ad una lotteria
E noi i biglietti che ormai non si usa più a doppia matrice dello stesso colore con un premio non so quale si raccolsero dei soldi all'epoca era un un giovane precario della RAI a Palermo
Padre Puglisi mi parlò della sua Brancaccio
Quartiere tristemente noto che però noi non frequentavamo
Vi parlo di questo suo impegno e mi invitò ad andarlo a trovare
L'indomani in Rayman correre un precario so conosciuto un sacerdote impegnata in una delle periferie di Palermo a lui non mi chiese di andare là sotto un profilo professionale
Mi sembra una persona molto impegnata una persona seria perché non andiamo a vedere che fa cosa fa
Il commento dei miei colleghi allora fu Morgante sempre costi preti basta vediamo e quindi sostanzialmente fu un no
Dopo parecchi mesi una domenica pomeriggio
Era finito il campionato il vice capo redattore di turno
Mi chiamò e mi disse abbiamo una troppo disponibile per due ore che cosa possiamo fare oggi
Ecco io avrei proposto mesi fa un'intervista un sacerdote a Brancaccio perché non proviamo non c'erano i cellulari ancora quindi lotto però lo trovai la domenica pomeriggio dice ai due ore a disposizione vai Ettore lo chiamai fu disponibile e andai
Ecco vi confesso
E quella intervista
Ha segnato molto il mio percorso professionale
Perché
Padre policy
Come il fratello ricordava non era un uomo che amava la platea anche il fatto di o a fare questa intervista sostanzialmente gli pesava
Ma poi ho scoperto abbiamo scoperto
Che era nel pieno
Dell'attività intimidatoria delle minacce dei signorotti i costi i i famosi fratelli Graviano
I signorotti del quartiere c'erano state le intimidazioni e i suoi collaboratori il clima davvero pesante maligno accorse con la sua semplicità con quel sorriso del quale Salvatore ha parlato
Mi fece vedere i locali che grazie al contributo
Dell'allora arcivescovo il compianto cardinale Salvatore Pappalardo aveva acquistato era impegnato nella ristrutturazione insomma io non vidi granché granché
Abbiamo realizzato un intervista
Davanti ai magazzini della Biason
Grandi palazzi con questi sottoscala erano d'
è positivo in cui
Si compivano violenze in cui si organizzavano legare tra cani tra animali con le scommesse insomma espressione tra le più profonde del degrado
Realizziamo quinte intervista mentre lo intervistò a un certo punto l'occhio viva in un portone nella piazza dove abbiamo realizzato quella intervista dove la stavamo realizzando il vedo un Nastro Azzurro
Che annunciava la nascita di un di un recente di un bambino
E chiedo all'UE il padre padre Puglisi
E nato da poco un bambino quel nastro lo annuncia
Che cosa possiamo dire a questo bambino
Ecco sostanzialmente in sintesi
In poche battute
Riuscì
A condensare quello che era il suo impegno
Complessivo
La prossimità fatta di amore di tenerezza di attenzione ma anche di determinazione dobbiamo dire a quel bambino che c'è un posto nel mondo anche per lui nella libertà e nella legalità tornai
Contento
Ma mi mancava qualcosa
Il
La mattina del sedici settembre
Per novantatré
Ascoltavo il giornale radio dalla Sicilia al Gazzettino
Ero con mia moglie la il giornale della radio della della Sicilia della della RAI
Annuncia la morte di un sacerdote la sera prima del quartiere Brancaccio
Capimmo subito che era padre Pino Puglisi
Chiamai il caporedattore dicendo avete un'intervista che avevamo dato e quella di quel sacerdote
Con mia moglie aspettava il nostro Giuseppe era il primo dei nostri sei figli da pochissimi giorni
Andò al funerale lo affido a Luís e quando Giuseppe ha compiuto diciannove anni nello stesso giorno padre Puglisi è stato beatificato ecco questo per dirvi come
Anche nella mia vita personale non solo professionale
Questa figura ha inciso
è assegnato certamente
Io e continueremo a parlare per adesso voglio coinvolgere l'arcivescovo il presidente Balsamo
E vorrei visto che lo ha fatto salvo l'ho fatto anch'io cominciare chiedendo anche a voi se ricordate il primo e l'ultimo posto incontro con con don Pino
Un signore prego
Sì la narrazione più capace di comunicazione
Il mio primo incontro ero prete da un anno
Il mio vescovo mi richiamo da dagli studi o a Roma e mi affido tra la tra l'altro il compito della Pastorale vocazionale in quell'anno mail novecentottantotto don Pino era il direttore del Centro regionale vocazioni e mi ricordo
A proposito di amicizia mi ricordo che il primo incontro lo ebbi per un incontro regionale ad Acireale alla Perla ionica
Tu sai di chi si parla voi sapete di chi si parla
Agostina che poi lo accompagnò lo segui non solo nella pastorale vocazionale ma anche a Brancaccio una delle assistente
Su assistenti sociali un istituto che aveva voluto un cardinale di di Palermo che era segretaria in quel Periodo del centro diocesano vocazione di Palermo mi presento a don Pino in siciliano senti vede com'è carino avevo ventisei anni il nuovo direttore del centro di Cesano di Noto e mi ricordo anche lì
Questo suo a braccio e soprattutto ricordo il primo incontro con questo sorriso che vi posso assicurare è veramente autentico
Poi l'ultimo incontro mille novecentonovanta
Il mio venerato predecessore il cardinale Salvatore Pappalardo cercava un sacerdote
Per Brancaccio
Ed è storia qualcun altro
Dei confratelli pontino aveva detto un no
E allora Brancaccio
Rischiava di rimanere a sé senza un un cosiddetto pastore e il cardinale chiamo lui
E lui accettò e mi ricordo l'ultimo incontro del Centro Regionale vocazione eravamo upper Cusa
Don Pino aveva ricevuto la nomina eterne praticamente a congedarsi noi gli abbiamo detto siamo nel mille novecentonovanta vi abbiamo detto ma puoi rimanere poi conciliare
I due servizi parroco di Brancaccio ma non ti impegnerà oltremodo essere direttore ancora tra l'altro agli esperienza se conosciuto anche da tutti se conosciuto a Roma perché era anche consigliere
Nazionale e Luís con quella mitezza
Che riesce ad essere anche poi capacità di decisione fortezza
Ci disse senza possibilità di appello
Quella parrocchia mi impegnerà molto dunque io non posso conciliare questo servizio nessuno di noi ha potuto dire nulla proprio per questa fermezza io mi mi porto dietro
Questo questo ricordo bene come tu mi hai chiesto
E poi si verificò che per dieci anni io diventai direttore del Centro Regionale vocazioni e poi nel due mila quindici si verificò che un prete di di Modica parroco divenne
Arcivescovo della diocesi che ha un prete meraviglioso copre questo
Presidente Balsamo
Anche per me il sorriso di padre Puglisi un ricordo fortissimo che sono felice di condividere con voi
E un sorriso che e entra nel mio cuore
E in quelli incontri
Che facevamo nella metà degli anni ottanta
E a Palermo e nei paesi vicini e erano una parte del cammino di formazione dell'azione cattolica
Ecco con tutte le persone che partecipavamo a questi campi estivi
Padre Puglisi stabiliva un dialogo profondo
Che si costruirà sull'amicizia e sulla fiducia reciproca padre Puglisi
E la capace di mettere in pratica quella teoria dell'empatia che era stata elaborata da uno degli autori da lui preferiti l'americano Carl Rogers
E che sostanzialmente consisteva nel mettersi da pari a pari con i giovani con cui entrava in contatto nel capirli in profondità nello spingersi lì a guardarsi dentro
E nell'indurli a spendersi per la società
In questo padre policy aveva una grande linea di continuità ideale come altri due protagonisti della storia di quegli anni
A Palermo che hanno costruito un sentiero di speranza
Fortemente radicato sugli ideali cristiani
Uno è il presidente della Regione Piersanti Mattarella
L'altro
E il cardinale Salvatore Pappalardo
In quel momento a Palermo il messaggio cristiano diventa il risveglio delle coscienze
Di tutti i siciliani anzi di tutti gli italiani ecco e quello il momento in cui ci si rende conto della forza dirompente che possono e devono avere i valori cristiani
Per re toglieremo le radici dal basso al potere mafioso ed è proprio quello che fa Pino Puglisi appena arriva a Brancaccio
Pino Puglisi non pacco un animo di chi giudica va con l'animo di chi vuole includere di qui vuole realizzare sul serio nel nella vita di tutti i giorni unica disegno che era proprio di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Che dicevo dobbiamo fare sì che le persone che la mafia ha reso dipendenti dal sei diventi dei nostri alleati
Pino Puglisi quando va a Brancaccio si rivolge ai detenuti e potete capire per quali fatti dell'Ucciardone il carcere di il Palermo con una lettera in cui dice cari amici del quartiere di Brancaccio che siete in questo momento detenuti nella casa circondariale
Di vogliamo rivolgere il nostro pensiero in occasione di questo Santo Natale di aspettiamo Centro Padre Nostro
Ecco in quel momento si sente la presenza della Chiesa e delle istituzioni in un quartiere che era stato sotto il ferreo dominio dei fratelli Graviano
In quel momento
C'è veramente un punto di non ritorno in una zona simbolo di Palermo
E il in quel momento la mafia si pone contro la Chiesa
Un omicidio quello di padre Pino Puglisi che preceduto da due fatti estremamente significativi
Uno è il discorso di Giovanni Paolo secondo un grande Papa ad Agrigento il nove maggio del mille novecentonovantatré un grido di dolore di orgoglio di speranza che tutti ricordiamo il secondo è il ventotto luglio
L'attentato contro San Giovanni in laterano San Giorgio al Velabro di cui sono stati riconosciuti responsabili proprio quegli stessi fratelli parliamo
In quel periodo ero nei capi indiscussi del quartiere Brancaccio
Ecco Padre Pino Puglisi viene colpito da Cosa Nostra proprio perché si vuole spezzare quel suo disegno di risanamento morale e sociale che passa attraverso il nebulizzazione delle migliori energie della società civile esattamente quella il lavoro che era stato intrapreso da persone come Piersanti Mattarella come Salvatore Pappalardo
E che distruggeva dalle fondamenta il consenso sociale della mafia proprio nelle zone più difficili di Palermo era quello un sorriso
Che aveva una portata rivoluzionaria
Io lo ricordo anche nell'ultimo momento in cui l'ho incontrato davanti all'istituto delle Ancelle del Sacro Cuore
Qualche anno dopo prima però che lui andasse a Brancaccio ecco per me quell'uomo sempre rimasto una persona che nel profondo del cuore sapevo di avere come un amico vero
Nel momento in cui il quindici settembre del novantatré ho saputo della sua uccisione è stato un cuore profondo prova compreso la consapevolezza è questo sorriso presenta portato nel mio animo grazie
Presidente Balsamo io vorrei proseguire sul tema del sorriso
Allora
Abbiamo già detto padre Pino viene ucciso la sera del quindici settembre
Del novantatré il giorno del suo cinquantesimo compleanno
Sta per andare ad una festicciola che gli era stata organizzata
A decidere il suo omicidio sono stati i fratelli Brancaccio dei fratelli Graviano
I boss del quartiere Brancaccio Bossi per intenderci di altissimo lignaggio criminale facevano parte dell'ala stragista il loro riferimento era Toto Riina e Bagarella gente senza scrupolo
Aveva accumulato
Ingentissime
Risorse e ricchezze
A cominciare dal traffico di stupefacenti
La caccia delle estorsioni e altro e altro malaffare
Vengono incaricati
Due soggetti
Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza
Due personaggi che poi
Sì si pentirà hanno in tempi in tempi diversi il primo e Grigoli e poi Spatuzza
è noto lo hanno raccontato loro
Che quando si avvicinano con con la pistola
Padre Puglisi li accoglie con un sorriso e con un'espressione
Me l'aspettavo vi aspettavo ecco il presidente Balsamo
Ha guidato ha fatto parte di collegi giudicanti con processi delicatissimi tra gli altri quello della strage di Capaci della strage di via D'Amelio l'omicidio del il giornalista Mario Francese
Il processo sulla latitanza del boss Bernardo Provenzano scaturito
Dopo l'operazione cosiddetta Grande mandamento
Presidente Balsamo questo sorriso
Lo incontra anche nelle carte processuali e nelle attività dei dibattimenti processuali come
Questo è il secondo momento in cui ho sentito la presenza di padre Pino Puglisi accanto a me quando facevamo il processo per la strage di Capaci
Inquirente uccisi Giovanni Falcone Francesca Morvillo
Rito Montinaro Rocco Di Cillo Vito Schifani ecco in quel momento
E abbiamo interrogato anche le persone che hanno assassinato padre Puglisi
Erano due mafiosi di Brancaccio Salvatore quindi o di e Gaspare Spatuzza
Io non dimenticherò mai le prove di queste persone Salvatore Grigoli inizia la sua narrazione dicendo
Ho ucciso un santo
E non dimenticherò le mai l'espressione che aveva sul volto in quel momento Gaspare Spatuzza spiega io ho iniziato a collaborare con la giustizia
Nel due mila otto dopo una messa
Nella quale c'erano tanti riferimenti alle prove di don Puglisi tra cui uno
Che il Signore non forza mai il cuore delle persone quando il cuore è pronto allora si aprirà al messaggio di Dio quelle quel messaggio
E stato interiorizzato fortemente da Spatuzza dopo undici anni trascorsi a quarantuno bis su quello stesso
Spiegava per me questi undici anni sono stati fondamentali io devo questi undici anni ho pronto un Hobbit se sono quello che son divenuto adesso per me sono benedetti questi anni al quarantuno bis e poi ecco
Mi ha commosso molto il racconto del momento in cui padre Puglisi
Incontro a i killer che sono stati mandati ad ucciderlo
Ecco e il proprio quello che veniva ricordato adesso il suo cinquantaseiesimo compleanno a Brancaccio mentre va a incontrare gli amici che gli hanno organizzato una festa di auguri
Per le queste due persone davanti gli va incontro con quel bellissimo sorriso
E gli dice me l'aspettavo ecco quel sorriso diventato il segno del coraggio presenterà Palermo
Non Corrado lo abbiamo detto all'inizio
Padre Puglisi non avrebbe mai accettato la definizione di prete antimafia ricordava anche al fratello non era un uomo anti nulla
Era un uomo provo pro vita o speranza pro misericordia prova Angelo
Era un figlio del Concilio
Lei in alcuni suoi interventi lo ha ricordato più volte
Ecco
Il ruolo dei sacerdoti nel territorio
Dicono dalla parrocchia
E questo impegno
Che dà il senso di una sfida
Alla mafia la capitana una sfida nella semplicità una sfida nel segno dell'educazione
Si concentrava soprattutto sui più piccoli e invitava piccoli e grandi le famiglie a dire no ai favori che poi diventavano vincoli permanenti da parte della mafia
Il suo impegno sociale dobbiamo insieme costruire la scuola un centro d'aggregazione non ce lo dobbiamo aspettare dai mafiosi
è un impegno che in quel momento ebbe un valore straordinario ma che mantiene tutta la sua attività anche in un periodo in cui si spara di meno ci sono meno omicidi mafia ma in cui la criminalità continua ancora ad incidere te ad imparare in Maria zone non soltanto di Palermo e del sud come molti possono constatare
Basterebbe pensare come in auge ancora a Palermo se non si vedono scorrere fiumi di sangue ma come a Palermo i giovani muoiono per Craxi grazie all'industria
Dal commercio
Delle droghe de queste ultime droghe in modo particolare del crack
Vorrei
Ancora continuare con questo linguaggio narrativo quando per la prima volta andai a a visitare
Nel cimitero don Pino
Mi colpì il fatto che trovai la citazione di Giovanni quindici tredici nessuno ha un amore più grande di questo dare la vita per i propri amici
La stessa scritta trovai
Sulla tomba di monsignor Romero anche lui oggi Santo mi colpì dopo quel lungo viaggio in aereo il fuso orario ci portarono subito sulla tomba la chiesa era chiusa e Micol Pica sulla tomba di don
Romero
Trovai la scritta identica a quella che
La coscienza di fede del popolo santo di Dio aveva collocato sulla tomba di don Pino nessuno ha un amore più grande di questo dare la vita per i propri amici
E ricordo che andando in Congo
Sulla tomba di alcuni missionari che erano stati uccisi ho trovato la stessa identica
Citazione di Giovanni quindici tredici nessuno ha un amore più grande di questo dare la vita per i propri amici
Avete sentito il fratello
Dei don Pino lui ha un araldo
Di questo annunzio
Mio fratello era un prete cristiano un cristiano Prete
Non si capirebbe Pino Puglisi senza il suo amore a Cristo
Senza il suo appartenere a colui che porta il nome di Messia per cui tutta la sua esistenza non poteva che essere un'esistenza messianica che riscatta totalmente l'esistenza degli uomini e delle donne che vengono poi affidati a Luís in virtù del ministero sacerdotale che lui aveva accolto allora si chiamava una vocazione adulta Luís entrò in seminario a sedici anni non ha dieci anni e quindi era considerata una vocazione adulta l'aveva scelto di studiare al magistrale
Perché lui fondamentalmente era un educatore
Era un pedagogo era capace di tirare fuori di Duce le di educare di tirare fuori dall'altro che cosa
Il senso ultimo della vita che Luís coincideva con quello di Cristo
Chi è Cristo il Messia che assume la sofferenza dell'altro in questo esprime la massima della comunione e la comunione diventa poi capacità di liberazione
Non non c'è nessun riferimento al luogo va be'emette sette
Se mi permette
Ma è così vi posso assicurare che vi posso assicurare così ecco perché l'unica si forma prima del Concilio bisognerebbe sentire allora facevano
Questi panegirici
In seminario no quasi una sorta di preparazione poi al ministero dell'omelia o altro
Prima del Concilio su questa visione
E sacrale del prete a un quasi un angelo se non addirittura meglio degli angeli eccetera eccetera perché ha in mano il potere insomma dell'Eucarestia di rendere presente il Cristo
E poi
Il Pino Puglisi
Che assimila
Assi mila lo spirito del Concilio Vaticano secondo non significa che non avevo coscienza di essere prete
Ma lui capisce che non ci può essere oggi un vangelo
Che non sia capace di incarnarsi nella vita concreta
Del popolo di Dio ecco perché Pino dall'inizio da godranno mille novecentosettanta
Un altro paese nella montagna dove c'erano le faide tra tra famiglie mafiose uccisioni delitti anche anche lì Luís porta a scuola le ragazze impensabili questo paesino che scendono addirittura a studiare a Palermo le donne nell'UE riesce a convincere alcuni genitori
A far sì che anche le ragazze possono andare a prendersi un diploma
No ma il Pino pugliesi e di
De di quegli anni
Della del suo ministero in montagna e lo stesso Pipino policy degli ultimi tre anni del suo ministero sul mare Brancaccio Chelli
Su quel mare Mediterraneo
Ve li ricordate Luís
è stato chiamato da colui che è venuto a prendere su di sé le sofferenze degli uomini che toccava che guardava lo sguardo che attraversava le strade che entrava dentro le case
E in Pino Puglisi Celli istanza evangelica distillata
Indi in pino policy cioè la certezza che noi seguiamo un Gesù di Nazareth che il Messia della storia
E la visione che ha il Vangelo e la storia riscattata dal male da tutto il male ecco perché lui si indignava ecco perché Looy era aderente al territorio ecco perché lui faceva
Paura
Perché diceva ad altri il Centro Padre Nostro che vuole a Brancaccio lì dove non c'è nulla c'è School solo la scuola elementare basta ci sono i palazzoni di viale Zon
Dove si fa di tutto avete sentito lo diceva anche
Vincenzo Morgante
E lui vuole
La scuola vuole alla scuola media vuole un centro sociale
Lui anima alla comunità è chiaro che questo Pino Puglisi nel Pino Puglisi che possiamo capirlo solo in virtù di nessuno ha un amore più grande di questo amore
Se togliete questa quello un uomo che ha una passione per il signore per il Cristo se si toglie questo a Pino Puglisi non si può assolutamente capire la sua forza
Di Prete antimafia ma non perché aveva in mente di essere un prete antimafia ma perché aveva in mente di essere un cristiano Prete
Don Corrado io vorrei ancora insistere su questo impegno
Della chiesa dei sacerdoti della comunità ecclesiale
La quella che viene definita
La resistenza cristiana
Alla mafia alla violenza all'illegalità
Come abbiamo detto
I vertici della mafia
Nella quasi totalità sono ormai stati assicurati alla giustizia
Grazie ad un lavoro straordinario di magistrati
Uomini delle forze dell'ordine giornalisti educatori però il problema della presenza della mafia in forme nuove più sofisticate più raffinate esista
Allora esiste anche l'esigenza di riaffermare con forza l'incompatibilità totale tra il Vangelo e la mafia tra il Vangelo e l'illegalità il ruolo della Chiesa
Si è già detto in qualche
In qualche passaggio abbiamo ricordato una figura straordinaria come dimenticare le prese di posizione le omelie del cardinale Pappalardo in occasione dei tantissimi
Omicidi illustri e meno illustri verificatesi a Palermo e in Sicilia
Quella è stata una città amiche ed amici
In cui lo ricorderete
Ogni giorno ci si svegliava con tre quattro omicidi e la città che ha visto cadere il presidente della Regione il Sindaco il prefetto il procuratore della Repubblica il consigliere istruttore
Che Chinnici che ha visto cadere tanti magistrati tanti poliziotti tanta gente tanta gente comune
Sono ferite indimenticabili
Ma c'è una realtà che ancora reclama attenzione e vigilanza
L'episodio dei giorni scorsi della violenza la diciannovenne per tentata da un branco di di ragazzi ecco io
Ho molto sofferto immaginando mi medesima Ando mi tentando
Né i genitori la ragazza ma anche nei genitori di questi ragazzini
L'impegno della Chiesa deve essere ancora forte e determinato
Beh da questo punto di vista credo che ci sia una continuità Magiste reale che fa e soprattutto da Giovanni Paolo secondo a papa Francesco in questi giorni ci ha regalato una lettera che vi invito a leggere è stata pubblicata anche sul sito del Vaticano sul sito dell'arcidiocesi di di Palermo indirizzata a me ma comunque alla chiesa di di Palermo da parte di papa Francesco proprio perché quest'anno ricorre il trentesimo dell'assassinio di don Pino Puglisi il quindici settembre
C'è una parola precisa
Che
E dobbiamo saper raccogliere più la chiesa e quando dico la chiesa più le nostre comunità
Più i discepoli alle discepolo del Signore
Che si ritrovano con il Messia della loro vita che riconoscono addirittura come Messia della storia
Per la frequentazione con le scritture l'Eucarestia questo e la cosa essenziale delle nostre comunità
Vengono per formate mentalmente nella logica direi somaticamente
Dal Cristo che confessano dal Cristo che ascoltano
Dal Cristo con il quale hanno la comunione che mangiano e che li assimila al suo stesso corpo queste l'Eucarestia altro che la riduzione a me era Pia pratica di pietà come molte volte rischiamo di fare
Attaccandola ovunque senza consapevolezza questa questa Eucarestia
Allora e chiaro che noi avremo una parola
Che condivideremo con tutti gli uomini e le donne con la società civile con tutti quelli che oggi potremmo ancora continuare a chiamare gli uomini e le donne di buona volontà ma con questo specifico
Per la differenza cristiana e quale potrebbe essere lo specifico penso che sia racchiusa in questa parola che da Giovanni
Paolo secondo a papa Francesco nel due mila diciotto
Per i Sonata convertite a che cosa significa convertiti agli
Le faceva
Accenno il carissimo presidente Balsamo
Quel grido convertite vi perché verrà il giudizio di Dio del nove maggio del mille novecentonovantatré Pino Puglisi sarà ucciso pochi mesi dopo il quindici settembre
Sapete qual è il contesto il contesto e la Valle dei Templi il contesto è la vera davanti il tempio della Concordia è il diacono che dice andate in pace
è però Giovanni Paolo secondo aveva sentito i genitori del giudice Livatino prima della messa aveva sentito le viscere il dolore di una madre e di un padre
Il Messia
Nel Vangelo
E colui che è capace di viscere di misericordia Lisi muovono letteralmente sopra CNA le budella
Quando vede la sofferenza umana e si coinvolge
Giovanni Paolo secondo
Al saluto del diacono vedendosi il tempio della Concordia dice ma questa è
Una terra di cultura di vita e di pace è impossibile che sia ridotta a terra di volte Colbert i teli
Con questo tono
Papa Francesco cinque anni fa
Lui è simpaticissimo gioca anche lui non lo dirà con questo mi chiamerà addirittura fratelli
Fratelli mafiosi convertiti agli perché voi se continuate così
Accumulo erette la peggiore delle vostre sconfitta insomma
Li sfida sull'orgoglio mafioso è una questione di cultura
E noi lo specifico dei cristiani e chi dobbiamo conservare le stesse viscere di misericordia
Del signore noi innanzi alla sofferenza dinnanzi all'oppressione non solo ci indigniamo ma ci coinvolge
E ci coinvolgiamo con tutti quelli che sono capaci di avere ancora viscere di misericordia queste lo specifico
Il compito che ci affida il Papa che affida il Papa alle comunità cristiane certamente della Sicilia di Palermo ma tutti ecco l'adesione alla carne al corpo al territorio un vangelo che si incarna questa è la sfida
Pensate che noi abbiamo avuto la morte di Biagio Conte un Omo che sceglie di diventare povero laico in nome della sua fede e muove decine di migliaia di persone durante la sua la sua morte quando ce una parola ecco per Pino Puglisi il Vangelo si incarna fratello e sorella colui che accoglie ascolta la parola di Dio e la mette in pratica Pino Puglisi è un un cristiano prete che mette in pratica il Vangelo del Messia della storia
L'arcivescovo di Palermo ha citato un altro personaggio importante
Della nostra città della nostra Italia
Biagio Conte molti di voi dovranno conosciute o ne hanno sentito parlare cosiddetto missionario laico che aveva
Decise di dedicare la sua vita ai fratelli più poveri agli ultimi fra gli ultimi ed è morto
Nello stesso giorno in cui
Si concludeva la latitanza
Di Matteo Messina Denaro
Io Presidente
In quella circostanza Patumi ne ho fatti soltanto due editoriali a TV due mila
Il secondo è stato questo e la sottolineatura che ho fatto e
Tanti anni la latitanza
Segnata da violenze la ruberie da omicidi a sangue
E tanti anni quelli di Biagio Conte segnati invece dal dalla tenerezza e da dedicarsi agli altri al prossimo
E indirettamente quindi di sottrarre ossigeno
Alla macchina
E della latitanza sostanzialmente coincide c'è un tempo che coincide di impegno per gli altri e di impegno per l'illegalità ecco
Per voi magistrati
C'è un come dire una un'attività
Che è segnata come se fosse un un carretto con due ruote
Che poi è quello che segna l'impegno contro la mafia e la legalità o dovrebbe segnare cioè da un lato l'attività repressiva
E la che affidata alle forze dell'ordine individuare i crimini condannare i criminali assicurarli alla giustizia malata Rota è stata anche da un'attività di promozione
Che deve coinvolgere tutti
C'è una frase altrettanto nota di padre Puglisi
E se ognuno fa qualcosa tanto si può fare
Quanto per l'apparato giudiziario e investigativo quanto per vincere questa battaglia e fondamentale l'impegno sul versante culturale e quindi anche l'impegno della della chiesa
E mo'moltissimo e che nel prossimo rendere conto
E proprio sulla base di una esperienza comune
Che abbiamo condiviso con Vincenzo Morgante con salvo Taormina in quegli anni ottanta a Palermo
In cui ci si rendeva conto subito che tanto Eva importante la celebrazione del maxiprocesso
Quanto era importante costruire una cultura diversa costruire un'altra Sicilia
Quell'altra Sicilia che ha ricevuto un impulso straordinario da una persona che aveva un modo di parlare di pensare molto simile a monsignor Moro Corrado loro efficiente nel cardinale Salvatore Pappalardo
E
L'impegno culturale in buona sostanza
E il vero fattore di cambiamento
Quello che prima ha condotto la magistratura il mondo della giustizia a modificare la propria identità la propria auto coscienza
E poi ha delegittimato socialmente la mafia agli occhi del popolo siciliano del popolo italiano quando è stato arrestato Matteo Messina Denaro
I ragazzi di Castelvetrano
Sono scesi in piazza
Portando delle magliette con su scritto io vedo io sento io parlo esattamente il contrario di quella cultura dell'omertà di quella legge del silenzio che partano tempo a dominato incontrastata
Io credo che il vero Progetto di padre Pino Puglisi fosse come lui diceva di dare ai giovani dei valori diversi rispetto a quelli che possono trovare sulla strada
Ed è un progetto attualissimo che dobbiamo portare avanti partendo dalle periferie
Padre Pino Puglisi era fiero di impegnarsi in quel luogo dove era nato e che considerarla come il quartiere più dimenticato della città
E che io per esempio apprezzato moltissimo
L'impegno di monsignor Corrado Lorefice per un quartiere che ha un fortissimo o rischio di divenire una zona off limits a Palermo e il quartiere di Ballarò
Una parola che sicuramente pretese già sentito
Ecco nel cortile di Ballarò c'è il rischio
Che
Il traffico lo spaccio di stupefacenti per molte persone diventi fra le principali attività professionali
C'è un altro sorriso che mi è rimasto nel cuore che di un giovane che io non ho conosciuto ma di cui ho visto la fotografia quando era bambino si chiama Giulio Zavatteri
Questo ragazzo
è morto di crack a diciannove anni
Ecco mio figlio che è qui con me a diciannove anni io credo che abbiamo bisogno tutti di riscoprire
Un impegno collettivo che deve essere delle istituzioni ma anche e soprattutto di quei mondi vitali che sono la società civile
Il mondo della chiesa del mondo del volontariato in uno sforzo congiunto nel quale la logica della prossimità deve diventare il nostro metodo costante di lavoro e che c'è un grandissimo ho bisogno di costruire una presenza sul territorio proprio nei luoghi che sono al confine
Tra lo stato e la criminalità organizzata perché è vero che per fortuna non abbiamo più avuto dei fatti di sangue della portata di quelli che abbiamo ben conosciuto nella nostra giovinezza ma stiamo attenti che e come diceva Rocco Chinnici la mafia a una capacità straordinaria di cambiano incessantemente rimanendo sempre se stessa
E questo è uno dei motivi per cui dobbiamo avere una posizione netta riguardo al traffico allo spaccio di sostanze stupefacenti nessun cedimento nessun compromesso è possibile in questa materia tutti sappiamo quali sono le conseguenze devastanti
Dei
E ricordiamoci come diceva Paolo Borsellino che la liberalizzazione di stupefacenti porterebbe l'Italia ai margini del mondo civile ai margini della comunità internazionale ecco questo
E un impegno
Questo l'impegno in cui la repressione deve d'andare di pari passo con la vicinanza alle famiglie che vivono con questa tragedia questo dramma con la vicinanza ai ragazzi che sono rimasti invischiati in questa follia
Su questo io credo che possiamo fare molto davvero se ognuno fa qualcosa si può fare tanto
Purtroppo
Il timer re che abbiamo qua davanti ci segnala che il tempo terminato e le conclusioni sono affidate a Salvo Taormina però una cosa io volevo dirvi tanto avevo preso un impegno che quest'incontro fosse per voi interessante spero che ci siamo riusciti
L'altra cosa che vorrei dirgli
Richiamando
Il tema conduttore di questo straordinario meeting
L'amicizia inesauribile
Ecco anche dalle cose che avete sentito
Viene fuori la figura di un sacerdote
Amico espressione di un'amicizia
Ecclesiale pastorale culturale sociale e aggiungerei civica
Ecco questo dibattito servirebbe a poco se non avesse un seguito
E in seguito in questo momento potrà essere soltanto nella mente e nel cuore di ciascuno di voi
Mi sento di fare di un augurio che anche voi nelle forme e nelle modalità che ritenete più opportune ha cominciato la preghiera possiate diventare amici ed amiche di padre Puglisi
Io
Volevo ringraziare per l'intensità e la verità
Di questo dialogo
Che semmai ce ne fosse stato bisogno è la concretizzazione
Di un'esistenza umana vissuta è offerta lo diceva ora Vincenzo come amicizia inesauribile
Quello che abbiamo vissuto stasera non è il devoto ricordo
Io un eroismo tanto bello da ammirare quanto distante dalla possibilità di ciascuno di noi è l'offerta di un'amicizia personale che innanzitutto stasera è passata dalla riscoperta di UTIN erario di un itinerario che ha saputo perforare le tante riduzioni
Che negli anni hanno accompagnato anche alla lettura di una vicenda come quella in un tunisino e penso che forse stasera un po'ci siamo riusciti ma ci siamo riusciti mi interessa sottolineare al metodo e di stasera in virtù di una commozione ricordava don Corrado il linguaggio della narrazione e più efficace di un discorso perché perché siamo di fronte alla commozione di una presenza e attraverso la storia la commozione dell'esperienza di don Puglisi di una presenza più grande a cui egli aveva consegnato la ditta
I piace ricordare e con questo concludo che Livatino in fondo l'evento di stasera in continuità con l'esperienza della mostra di di latino lo scorso anno che tra l'altro sta continuando a girare i palazzi di giustizia di tutta Italia questo non so se lo sapete e anche a Palermo l'avremmo forse per chiudere ora il giro ideale
La possibilità di un cammino di coscienza
Correggimi don Corrado se sbaglio reso possibile a tutta la Chiesa grazie alla presenza e alla storia dei suoi santi una possibilità per tutti e la possibilità di Hu un'amicizia inesauribile
è una possibilità che il meeting
Che anche il luogo in questa amicizia si realizza come ci ha ricordato papa Francesco nel suo messaggio quante amicizie sono nate nei padiglioni del meeting che continua grazie anche a questo luogo
Quindi voglio concludere anche a formulando ciascuno di voi l'appello a chi lo volesse
Liberamente a potere contribuire Vinay banchi dell'autofinanziamento che questo luogo possa continuare a essere sostenuto a diventare l'occasione per moltiplicare l'offerta di questa amicizia grazie ancora a tutti e buona serata