Intervista a Maria Chiara Gadda sugli effetti dei cambiamenti climatici e il PNRR

Radio radicale siamo qua Anna Maria Chiara Garda del terzo pollo per parlare con lei del dell'allarme che ha lanciato il segretario generale dell'ONU Guterres
Seguito anche ho anticipato dall'appello di un un certo numero di scienziati un centinaio sul sull'allarme globale delle sul clima allora è iniziata l'era dell'ebollizione globale io le volevo chiedere innanzitutto in che misura lei è preoccupata di quello che sta succedendo
E soprattutto noi stiamo assistendo allo stesso scontro che c'era stato all'inizio del Corriere tra chi diciamo voleva mettere in moto il meccanismo dell'emergenza e chi non lo voleva fare
Allora che cosa è cambiato da da tre anni a questa a questa parte nella percezione delle emergenze che noi dobbiamo affrontare
Oggi non parleremo più solo di percezione ma ci sono dei dati di fatto nel nostro Paese gli effetti dei cambiamenti climatici ci sono i cittadini percepiscono eccome tra eventi alluvionali bombe d'acqua
Grandi momenti di calore che appunto
Rendono la vita anche difficile nelle nostre città e poi si vedono anche nel mondo perché gli effetti dei cambiamenti climatici
Si vedano in particolar modo in quelle are del pianeta che da lungo tempo ormai sono a rischio di desertificazione e questo ha un impatto sugli ecosistemi
Ma se la anche sulle persone e sulla qualità della vita a tempo indeterminato grandi fenomeni epocali come quelli che osserviamo anche nel nostro Paese come le migrazioni
Quindi l'accesso all'acqua l'accesso al cibo nel mondo sta diventando davvero l'oggetto del contendere migranti conflitti quindi gli effetti dei cambiamenti climatici sono che dobbiamo con grande buonsenso evitare di andare da un lato verso il negazionismo climatico
E dall'altro verso le ideologia che però non portano a soluzioni concrete siamo in una fase di transizione dove dobbiamo capire come guidare questa transizione garantendo la sostenibilità ambientale
Mettendo sul tavolo anche quella economica e quella sociale perché se non si tengono insieme queste tre allieve coi anche il nostro modello sociale rischia di essere messo in difficoltà per modello sociale intendo anche lavori le professioni che fanno le persone e la sostenibilità del modello economico però non possiamo più aspettare
Quindi dobbiamo mettere in atto la prevenzione cambiamenti climatici tutte quelle misure che ad esempio sul fronte delle delle energie
Lavorano di più sul cosiddetto mix energetico puntando anche sulle energie rinnovabili e dall'altro lato
Conservare finanzia avere delle case più più efficienti che disperdono meno calore che si consumi da un lato mi nel sia che se la disperda di meno lo stesso vale per gli investimenti infrastrutturali pensiamo a quanto sia strategica l'acqua
Nostro è un Paese che di acqua ne riceve tanta male disperdiamo troppo
E siamo sempre soggetti
Punto a fenomeni franosi e dall'altro lato bisogna investire su quello che si chiama adattamento ai cambiamenti climatici di fare un piano dove si mettano in campo risorse strutturali sulla manutenzione del territorio
Ad esempio rispetto alla montagna nostro un territorio che quasi per la sua totalità montuoso e collinare
Caratterizzato da piccoli comuni che non sempre hanno le energie e le risorse le competenze tecniche per fronteggiare alle nuove sfide anche i mali del Piano nazionale di riprese resilienza quindi ci sono dei colli di bottiglia
Quindi questi colli di bottiglia come si possono risolvere l'abbiamo detto in modo molto chiaro nazione Italia viva al al ministro Musumeci serve ripristinare i tagli assicura quella cabina di regia che aveva fatto il Governo Renzi governo Meloni la chiami come desidera ci metta capo in quest'unità di missione chi desidera ma serve
Una cabina di regia nazionale che possano soltanto gestire meglio le risorse legate la manutenzione del territorio ma che possa fungere anche da punto di contatto anche di consulenza per le comunità locali che hanno bisogno di scrivere bene vado di e di a vere quelle risorse subito sul territorio perché altrimenti parleremo sempre
Sempre del insomma e poi vanno fatti investimenti anche togliendo un po'di burocrazia se pensiamo a quello che è successo in Romagna
Ha un ruolo rilevante anche la manutenzione dei fiumi degli alvei dei fiumi però se pensiamo quanti enti sono coinvolti
Nella manutenzione per i territori e dei fiumi in particolare ecco questo allunga molto i tempi di intervento e quindi bisogna razionalizzare anche i modelli decisionali
Allora lei prevede che noi entreremo in un periodo di emergenza continua
Nel senso che io prima parlavo con vice presidente la commissione Ambiente Battistoni diceva noi fino a ieri abbiamo votato il Tigri dall'Unione
E adesso abbiamo a che fare con un altro provvedimento d'emergenza che riguarda la Lombardia quello che che che abbiamo visto allora lei prevede tanti decreti emergenziali
I in in base agli imprevisti del del tempo
Oggi dobbiamo dare delle risposte immediate alle popolazioni che alle imprese della Romagna e a quelle della Lombardia ma anche del viene più di tutti i territori coinvolti incluso anche sull'Italia che in queste ore sta veramente faticando con questi roghi con questi incendi che sono frutto appunto di piromani di persone che non comprendono commettono a rischio non soltanto la vita delle persone ma anche la sostenibilità nel tempo di quei territori
Se ne apra uscire un po'dalla logica dell'emergenza quindi dico bene le risorse subito però non possiamo più pensare che questi siano fenomeni da gestire solo con atti emergenziali è una transizione strutturale quindi noi dobbiamo rendere il nostro sistema più resine niente ad affrontare e prevenire questi fenomeni l'ho già detto il piano nazionale di riprendere si udienza è uno strumento un'occasione che non può essere sprecata perché ci sono delle risorse a fondo perduto
Altri
Che appunto devono e arrivare con le prossime tranche
Siamo alla terza dobbiamo trattare la quarta cambiamo evitare questi soldi appunto non ci vengono dati perché per la prima volta l'Unione europea
Aveva investito sulla crescita sul colmare e differenze territoriali a partire appunto dagli interventi sul dissesto idrogeologico quindi questa deve essere
La ecco io richiamo
A proposito di questo come giudica quello che è successo tre ieri oggi sul PNR cioè quando Fitto annunciato questi cambiamenti digli obiettivi allora la prossima settimana Fitto viene qui
Lei come lo tratta
Noi nazione Italia viva abbiamo avuto su tutti questi questione l'atteggiamento di opposizione costruttiva come ha avuto invece abbiamo messo sul tavolo sei proposte
Ad esempio sono alcune sono molto concrete sugli incendi ci sono quaranta milioni di euro
Che da settembre spetta ma al CIPE e sa di essere sbloccati e che avrebbero consentito in queste ore dare risorse e strumenti e manutenzione dei mezzi per spegnere gli incendi
La cabina di regia è un altro aspetto così come ad esempio centralizzare la gestione dei mezzi che intervengono appunto nella protezione vincenti perché che le Regioni faccia finché delle convenzioni ogni anno con lo Stato questo allunga rende più costoso e forse anche un po'inefficiente il processo sul piano nazionale di riprese resilienza
La terza rata è arrivata diamo ricevuto cinquecento milioni di euro in meno perché non abbiamo raggiunto gli obiettivi ad esempio sui posti nelle nelle strutture universitarie
Speriamo che quei cinquecento milioni possano essere recuperati nella quarta rata
Può essere normale un assestamento rispetta Go Precenicco ma noi vorremmo voler vedere le schede in modo CRC
Quindi lei non sa dare ancora un giudizio sul su quelli che sono stati chiamati come tagli al dissesto idrogeologico sopra
Diciamo che sospendo il giudizio in attesa di vedere formativa di Fitto ma sicuramente le notizie che sono girate in queste ore anche attraverso le bozze non sono rassicuranti quindi noi vogliamo capire chiedere esattamente non soltanto se quelle risorse ci sono sono confermate
Ma anche come i ministeri intendono gestirle perché in questi mesi abbiamo osservato non solo noi anche l'impresa chi partecipa ai bandi
Una difficoltà nell'accedere ai bandi che spesso sono contraddittori che spesso vanno deserti o persi
Per difficoltà interne interpretative e quindi ci vuole uno sforzo maggiore da parte del governo dei ministeri non soltanto a riordinare gli obiettivi del piano ma attuarli nella concretezza scrivendo bene i bandi
Consentendo al terzo settore all'impresa e all'Associazione comuni di accedervi in modo semplice chiaro Eraclito
Quindi noi se ci saranno tagli rispetto alla manutenzione del territorio assolutamente faremo battaglia e cercheremo di portare il nostro contributo e poi c'è l'altro aspetto che è legato per esempio alle alle alle alle rinnovabili anche qui bisogna andare un'accelerazione ma deve essere un'accelerazione
Costruttiva anche le regioni in queste in queste settimane si stanno confrontando con il Governo rispetto ad esempio al ruolo che le rinnovabili pensiamo ai grandi impianti fotovoltaici possono avere anche rispetto all'impatto con le produzioni agricola e quindi noi dobbiamo sempre
Coniugare due aspetti la necessità di avere nutrono mia energetica da un lato ma anche un'autonomia alimentare quindi questi sono gli obiettivi che il Governo non si deve dimenticare anche quando scrive bandi così
Importante poi ne abbiamo anche proposto qualora alcune risorse non si dovessero riuscire a mettere a terra per esempio il raggiungimento degli obiettivi sull'elettrificazione
Nelle autostrade nelle città quei proponiamo di spostare alcune di queste risorse verso una piena implementazione di industria quattro punto zero lo sarà fatto punto zero ha funzionato l'idea portata avanti dal governo Renzi da allora ministro Calenda
Che aveva consentito a tante imprese negli anni di sostituire parco macchine e questa è una misura che ha tanti effetti positivi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sulle migliori prestazioni anche energetiche
E quindi una misura che ha funzionato deve essere resa più strutturale in magari estesa ad altre partite quella della transizione sostenibile sicuramente e magari ad altri settori
Noi abbiamo proposto da diversi mesi a questa parte anche al terzo settore
Perché oltre alle imprese alle istituzioni nel nostro Paese c'è un terzo settore molto forte che genera servizi
Molti dei quali sono inclusi anche nel Piano nazionale di riprese resilienza quando si pensa agli asili nido le scuole materne a questa carenza c'è nel territorio
L'obiettivo ancora non raggiunti e quelli dei Bush degli oltre duecentosessanta mila posti questo un altro elemento che noi chiederemo al governo e al Ministro Fitto questi obiettivi per esempio rispetti i servizi per le famiglie possono vivere abbassata l'asticella vince tanto da fare però sono passati già diversi mese quindi questo governo
Deve davvero non soltanto presentare le linee strategiche lecito ridiscuterne trame voglia mettere le carte soprattutto vogliamo vedere le tabelle
Va bene allora
Magari la prossima settimana ci sentiamo quando viene qui Fitto io la ringrazio ringrazio l'onorevole Maria Chiara Gadda che il terzo polo col quale abbiamo parlato dell'emergenza climatica anti anche di come si sta affrontando la partita del Pnr reggae strettamente legata anche a cui si sta a questo dossier grazie