Dalla parte di Antigone. Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Bene quella sera grazie di essere venuti davvero così numerosi oggi a questa conferenza che sappiamo essere importante ci teniamo molto io sono Bruno Mellano sul garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte
L'iniziativa è organizzata con l'associazione Antigone e con la fondazione Compagnia di San Paolo siamo ospiti di questa comune o un bellissima
Presso il Collegio cala Carlo Alberto quarto vino e
Avevamo questo tema sull'esecuzione penale femminile
Partendo dal rapporto dal primo rapporto sulle donne detenute in Italia specifico fatto dall'associazione Antigone resa pubblico rapporto reso pubblico l'otto marzo del due mila ventitré ma
Nel frattempo le cose sono andate avanti si è diciamo intensificata l'approfondimento si sono arricchite le notizie e accanto alla relazione
Di Antigone abbiamo sicuramente una intervento molto importante quello del Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria che ci sarà un focus sulla situazione piemontese torinese vercellese
Diva Lea e di Genova Pontedecimo
Che sono appunto le realtà poi ne parleremo meglio che in qualche modo toccano l'esecuzione penale delle persone detenute
Di genere femminile
Ho transgender
La do subito la parola per i saluti istituzionali al consigliere regionale Gianluca Cavazza che è membro dell'ufficio di presidenza componente dell'Ufficio di Presidenza
Del Consiglio regionale che porterà i saluti del Consiglio regionale vi ricordo che l'ufficio del Garante
Delle persone detenute e
Della regione Piemonte ma insediato nel Consiglio regionale Gianluca De Razza
Beh grazie buon pomeriggio a tutti a tutte porto il saluto
Dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Piemonte e del nostro presidente Stefano Allasia ringrazio Bruno Mellano garante dei detenuti della Regione Piemonte la ringrazio Alberto Anfossi segretario generale della Fondazione consegna
San Paolo e ringrazio Claudio Sardo ti presidente dall'associazione Antigone Piemonte
Che oggi il tema è questo questo tema
Che io partirei con una battuta subito ecco e noi dopo noi abbiamo tutti ben chiaro chi è qua che il il carcere deve essere riabilitativo e non punitivo
Ma a volte bene anche parlarne bene a volte parlarne anche di più di questo di questa cosa anche perché adesso noi qui parliamo dei carcerati delle carceri femminile nell'immaginario del del carcere è maschile quindi secondo me c'è ancora tanto anzi c'è molto da fare per quanto riguarda i carceri femminili
Anche perché oggi dobbiamo dire anche e che le donne in carcere vero che sono una percentuale diciamo minore rispetto Maggi Monini ma pensiamo anche che i due terzi delle detenute
Sono donne un bambino quindi dobbiamo veramente portare molta attenzione a queste madri con Confidi
E dobbiamo innanzitutto comunque sempre avere ben chiaro i loro bisogni che ecco che quattro siti distinguono sicuramente
Come nella vita col Comune i bisogni di una di una donna non sono quelli di un uomo e poi io puntualizzo sempre questo soprattutto quando si parla donna fu bambino
Perché è questo che noi vogliamo fare io la ringrazio
E Bruno Mellano che mi ha coinvolto ecco
Queste iniziative abbiamo iniziato
Con il carcere di marea dove lui aveva anzi invitato così per vedere uno spettacolo messo in scena dai detenuti fare nel quattrocentocinquantuno mentre io ero lì che osservavo questi uomini che mettevo in scena ma con quelle poche cose che potevano avere
A disposizione
E facevo ridere tutta quella passione che avevano in quel posto che se mi permettete per io che vengo da fuori di di quel posto
Non molto bello ma in loro ho visto la voglia di andare avanti che quello che poi il carcere deve deve dare questi uomini e a queste donne
E proprio lì in quel momento mentre
Guardavo questi questi uomini questi ragazzi ho pensato che era bene ed era un bel segnale portarli al salone del libro ecco quindi grazie agli uffici
Del consiglio regionale grazie a nell'anno siamo riusciti a portare in scena
Al Salone del libro questo spettacolo
Che mi permettete dire è logico è stato un grande successo ma soprattutto abbiamo dato una un rispetto a e abbiamo dato dell'umanità a queste persone che non silenti Chianti sono sempre uomini e donne che hanno sbagliato ma non per questo
Non non devono uscire non devono avere tutto ciò che un uomo e una donna deve avere ecco perché io dico che chi
Ha sbagliato deve pagare il giusto nel giusto perché questa è l'unica possibilità che abbiamo per recuperare questi uomini e queste donne ecco quindi chiudo e dico che quando si aprono le porte del carcere la via da percorrere dovrebbe e condurre in una vita migliore ecco qui il rilascio ringrazio tutti grazie per la vostra attenzione e quella conferenza tutti
Grazie a casa Gianluca terrazza ma non è un trattamento formale perché lui al ricordato questo momento
Un episodio
Fra i tanti del Salone del libro ma chi ne è stato protagonista come il Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria come il carcere di Ivrea come i volontari educatori sanno come sia stato un'impresa no portare quei quindici detenuti a fare uno spettacolo dentro il carcere tra l'altro partendo da Ivrea
Carcere coinvolto travolto da importanti inchieste su la polizia penitenziaria e sugli operatori penitenziari anche sui medici
E a insomma quindi non una cosa da poco e in quel frangente si è riusciti a fare quella quell'episodio
Seconda cosa per cui voglio ringraziare non in modo formale il consigliere Cavazza e il Consiglio regionale che il Consiglio regionale Piemonte sta lavorando da circa otto mesi su una indagine conoscitiva sulla sanità penitenziaria
So che la prossima settimana c'è l'ultima seduta della commissione quarta sanità che raccoglierà le tante testimonianze e interventi che hanno
Portato un loro contributo alla conoscenza dell'indagine conoscitiva del consiglio regionale
E Dili potrà partire anche l'approvazione di un impegno del consiglio regionale rispetto alla a alla Giunta rispetto al personale politica della regione
Su una questione che è decisiva anche nell'ambito femminile anche nell'ambito femminile mai decisiva per la vita
Dentro il carcere quindi un ringraziamento particolare al Consiglio regionale nella persona del componente dell'Ufficio di Presidenza do adesso la parola per il suo saluto il suo intervento a Paolo Campolonghi che è direttore del Collegio Carlo Alberto di Torino
Davvero location quanto mai adeguata per bellezza per centralità esser significato
Anche per questo convegno per questa conferenza
Grazie mille buongiorno a tutti
Ci tengo a ringraziare anch'io gli organizzatori i relatori partecipante
Io oggi faccio un po'gli onori di casa mi è stato chiesto e sono molto contento di farlo ma cerco anche di raccontare per quanto nel possesso è in grado
Il nome lavoro che
Il gruppo Compagnia di San Paolo anche insieme chiaramente l'università fa in questo ambito è per chi non lo sapesse il collegio è un centro di ricerca alla frontiera nelle scienze sociali
Fa formazione avanzata e poi abbiamo tanti eventi anche come questo che sono degli enti in cui si unisce il lavoro fatto sul territorio con un intento divulgativo soprattutto su temi che possono avere un forte impatto di policy ecco e
Il collegio fondato quindi dalla Compagnia di San Paolo e dell'Università di Torino e è chiaro che raccontare tutti i progetti che vengono portati avanti diventa difficile però ovviamente della Compagnia di San Paolo oppone un degli investimenti molto importanti continuativi nel campo diciamo della dello studio delle analisi anche pop dell'implementazione di progetti per quanto riguarda le tematiche carceraria
E lo fa con una con una strategia sostanzialmente che deve essere il più possibile attenta al sostegno delle responsabilità e dei diritti delle persone private della libertà che si articola ci tengo elencarli perché sono importanti in quattro aree tematiche dapprima e la promozione del lavoro
Ovviamente per le persone detenute di supporto alle donne soprattutto alle madri
La giustizia minorile
Ed i giovani adulti e poi interventi troppo muove rapporto tra le carceri e integrale nel territorio
Da questo punto di vista è chiaro che per fare questo tipo di interventi necessari una un'articolazione incredibilmente inclusivo di tutti gli stakeholder che partecipano a questi progetti quindi c'è un grande lavoro di concertazione
Vi voglio citare diciamo un esempio di un progetto che secondo me veramente importante con alcuni dati del progetto lei che Laconi di lavoro emancipazione dei inclusione che un progetto punto pensato per potenziare l'opportunità di formazione professionale e di inserimento lavorativo delle detenute
è un progetto che dal due mila diciassette ha fatto sì che ci siano stati centotrentun'inserimenti
In corsi di formazione professionale e altri trentasei previsti nel due mila ventitré
Ha prodotto sessantuno inserimenti lavorativi intramoenia e trentadue Stra Menia quindi sono dati molto concreti per far capire che cosa significa avere un Ente
Che è in grado di coinvolgere altri altri parla insetti a Cannes impatto così forte sulla popolazione detenuta
Ci tengo puoi anche dire che un po'perché appunto rappresento il collegio cioè tanta ricerca dietro queste tematiche la compagnia anche attraverso il dolore il collegio e dell'università porta avanti queste tematiche anche in modo che siano giovani
A livello molto teorico su dei temi che spesso sono associati invece più delle politiche al all'interno del collegio
Noi lavoriamo strettissimo contatto con il laboratorio dei diritti fondamentali che è qui rappresentato il professor Zagrebelsky
Che
Fa un'attività allevamenti importante dire cerca su tutto il tema dei diritti umani e in questo caso mia recitava soprattutto uno studio che sarà pubblicato credo balene sulla recidiva
è uno studio che sicuramente tocca un tema molto importante che dà l'esempio anche di come sia importante fare ricerca avanzata su queste tematiche
è una tematica tanto che viene di cui si occupano anche economisti anche se sembra non essere così immediatamente associabile ne abbiamo uno studioso che si è occupato di studiare proprio
Come come in qualche modo la le limitazioni di libertà in carcere si è nata un fattore che aumenta la probabilità di recidiva da un punto di vista proprio quantitativo
Io mi fermo perché non voglio rubare altro tempo però ci tengo a ringraziare tutti l'università qui rappresentata anche dalla professoressa Scomparin che tra l'altro è anche nostro consigliera
La Compagnia di San Paolo perché sostiene noi sostiene tutto questo che ha un'importanza incredibile per il territorio e soprattutto l'obiettivo persone qui con noi ci sono la responsabile ma se si che la dottoressa Pio
E quindi lascio a a molto più competenti illustri dell'atto sia finito
Grazie grazie al padrone di casa oltre all'isola connotato per altri convegni e per altre occasioni anche perché il Consiglio regionale ha iniziato un importante lavoro di ristrutturazione del palazzo Lascaris che insomma merita un intervento che non sarà breve quindi molto cioè praticamente tutte le sale di comunicazione di rappresentanza del pubblico anche lo stesso Consiglio regionale l'aula come Consiglio regionale degli ieri è stata spostata per permettere i lavori quindi l'occasione ha prodotto anche questa opportunità di incontro adesso entriamo nella cuore della della presentazione come dicevo
Il rapporto di Antigone
Che
Ovviamente associazione conosciuta
Che apprezziamo la ormai da decenni per il proprio lavoro di indagine di analisi di approfondimento
E che è arrivata al diciannovesimo rapporto annuale che quest'anno intitolato è vietata la tortura e che è stato recentemente presentato però quest'anno era stato anticipato da
Questa al primo rapporto sulle donne detenute Italia intitolato dalla parte di Antigone quindi abbiamo voluto
Diciamo anche sulla spinta drammatica
Del suicidio avvenuto a Torino del primo dei due suicidio tutti nel carcere di Torino nell'ultimo periodo di una donna di cinquantadue anni a due mesi dal fine pena che decide di togliersi la vita
C'è sembrato opportuno aprire questa stagione caldissima dell'Estate che sappiamo essere stagione critica anche proprio per
Il rischio suicidiario per agli atti autolesivi per un approfondimento che coinvolgesse la città che coinvolgesse le istituzioni quindi avremo due pane del primo panel di presentazione dei delle dei rapporti dell'analisi di Antigone a cui abbiamo chiesto al Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria di aggiungere un focus sul distretto Piemonte Ghigo
Già e Valle d'Aosta e ovviamente con un'attenzione particolare alle nostre sezioni femminili di Torino e di Vercelli
Per poi discutere seppur brevemente nella limitatezza del dei tempi che ci siamo dati con una serie di interlocutori quindi sentiremo dapprima sarà Zorzato Starz ottiche e presidente della sezione Antigone Piemonte
Poi per la lega e che è osservatrice dell'associazione Antigone che quindi è materialmente tra quelli che hanno operato per redigere i rapporti e poi Cati a terra husky che è responsabile dell'ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato Piemonte Liguria Val d'Aosta
Il secondo panel anche se di interlocutori chiamati a discutere saranno Lisa bergamasco che e pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino Laura Scomparin già citata dice lettrice all'Università di Torino
Roberto Capra presidente della camera penale Vittorio Chiusano del Piemonte occidentale Val d'Aosta Giovanna Pentenero che c'ha già raggiunto e la ringraziamo sapevo che aveva un precedente impegno che è assessore
Del comune di Torino tra l'altro con la delega anche con la delega al carcere e in fondo ma non per ultima Monica Cristina Gallo che è garante della città di top garante dei diritti delle persone private la libertà della città di Torino
Tutto questo però iniziamo conto un breve video organizzato e realizzato dall'associazione Antigone che somme ci porta dentro la problematica
C'è morta sul sembra essere unanime soffriamo c'è un bambino di un anno e mezzo puntato su una sezione con cena chiusa perché poi durante il giorno gliela ma anche però
Cioè sbagliati e a
Queste ringrazio la sezione femminile del trasferito in una sezione che attualmente ospita oltre cento donne detenute ed è una delle sezioni femminili più più grandi d'Italia
Le strutture che ospitano le donne detenute sono delle strutture che sono ricavate dai dagli istituti maschili quindi come dire il loro idolo spazi sono degli spazi per sottrazione no
Per le attività trattamentali per le attività di studio per le attività lavorative utilizzano gli spazi che non sono utilizzate dagli uomini in genere sono sono residuali
La menzionata attigui sta all'incirca deserte
Quando sveglio prepararmi alle sette e mezza apertura
Denti comune razionalizzando i parenti no scolastiche pomeriggio alcuni convincente chilometri alla settimana cioè moderati no martedì no il giovedì arti figurative dell'etilismo l'arsenale anticipa
Sforato partirà insomma da perché faccio investita insomma sembra rimanenze ecologica allora magistrato appariva in sicurezza umiliazione del marchio ha dovuto cambiare in corso e andare ad un corso di studi ISAE deformate dalla Sapienza però ritengo chiede aiuta seguire le lezioni quindi è complicato già complicata perché non è allora siamo proprio agevolarli sotto questo punto di vista anche a livello di spazi
Prevede un'assoluta perché non è che è uno spazio minimo in cui nervosamente pause durante l'orario a studiare il come fuori nella sua stanza Cendant Villa dev'
Ma
Furono il cinque è una pennarelli minima
Su basso ostinato poi quelli che erano molto chiari fece c'erano delle ragazze udienza che volevano entrare corso da premio Marina moderatamente mia ce l'abbiamo dall'altra parte o esaminata no ikebana solo un attestato sulla specializzazione diciamo anche sull'orlo quindi adesso lavoro un'epoca ricca però non è un corso di specializzazione stilano sovranazionale che ovviamente fuori non servirà mai niente la semilibertà strettamente legati al lavoro
E l'articolo ventuno che non è più una misura alternativa ma è un regime però ci vuole lavoro se non l'articolo ventuno di sistema
Siamo penalizzati in questo
Sì
Sì Michele
Se non è ancora forte di carattere esce che i ribelli farmaci qui è molto è stato chiamato in un'espressione che vada dal dottore coccinelle rimorchiatori gocce quindi emergano delle dipendenze maestra nessuna ideale inserito o cento don mille duecento uomini Polidori incontro affermare il giusto sappiamo che c'è un divieto però lo cercata nel senso che serve si vedrà passare detenuti e detenute volte partono i saluti si possono fare dei colloqui interni una corrispondenza disegni restino allora se Seeley eroi meglio vediamo il servizio zero M c'è una stanzetta dove mettono tutti colori interni cercano di dividerli con quelli dall'esterno è capace che nascono queste cose rinviene vuoto che
Tantissimo qua dentro garantista una questa è la cella nido dove vengono alloggiate
Mamme con bambini nello specifico stanno aspettando il rientro dall'ospedale di una ragazza detenuta arrestato al nono mese di gravidanza una che al pool porto il tronco proprio per l'ingresso in carcere la notte stessa
E adesso se il magistrato undici diversamente rientrerà qui col bambino appena nato appena dimessa ampiamente
Ma sicuramente si può danno mille i rilievi gli arresti domiciliari a cani e porci a una che costano che sta per partorire Magali quelli ospedalieri
Ma non a far rientrare in carcere sono stati Azerbaijan perché non è detto che non hanno inserito all'impianto
Diciamo Istituto a custodia attenuata per detenute madri con bambini al seguito fino a sei anni di età
Grazie una ma ma
Beh a parte che lo vedo iniziando fanno delle domande
E a questa domanda io devo sempre ripetere che comunque sto bene
Anche se dentro è un accidente sentirsi più mamma Finco moderni bisogna fingere con infine no
Trasmetterci una sofferenza avremmo bisogno di più colloqui
Perché non si può essere mamme signorsì ore all'anno quando va bene Licia soltanto nei servizi andiamo si visione
Il carcere è cambiato molto negli ultimi anni ho anche grazie secondo me alla presenza delle donne a questa massiccia presenza delle donne in carcere il volontariato per esempio
Anche l'imprenditoria il privato sociale sono molte le donne che entrano che entrano in carcere bisognerebbe dare più possibilità per esempio anche alla personale di polizia penitenziaria
E quindi bisognerebbe lavorare affinché il personale di polizia penitenziaria possa avere gli stessi compiti del passionale
Di polizia penitenziarie maschile quindi sicuramente tanto tanto c'è da fare ancora proprio perda perché bisogna bisognerebbe un po'superate anche proprio lo stereotipo che il il gli operatori devono essere dello stesso sesso insomma delle persone che che controllano quindi bisognerebbe davvero fare un lavoro insomma degli interventi sono massicci su questi su questi aspetti
Una
Sì
Il video si chiudeva ringraziamento dell'associazione Antigone
Al dipartimento perché obiettivamente queste immagini è questa modalità anche di osservazione che ha potuto fare negli ultimi anni Antigone derivata da un'autorizzazione particolare che ha permesso ad Antigone oltre a diciamo fare la sua ormai abituale visita i propri rapporti anche di testimoniare le cose viste scritte con delle immagini io adesso nel dare la parola Claudio Sardo sorti professore ma in questo caso essenzialmente presidente
Di Antigone Piemonte responsabile della rivista Antigone Piemonte che so farà un numero tematico
Monotematico pop sur l'esecuzione penale femminile voglio prima brevemente ringraziare per la poca presenza in sala ovviamente il professor Vladimiro Zagrebelsky come è stato già citato
Ornella Toselli che è presidente della Consulta regionale femminile il presidente Francesco Gianfrotta e tra tutti Giulia Mantovani docente che di diritto penitenziario che su questi temi ha deciso recentemente due anni fa ha fatto un corposo volume di analisi su le donne in carcere la parola a Claudio sardo
Grazie preavvertire organizzatori questo bel bellissima location che ci ospita
Dico subito che realtà faro più professore che non attivista perché in queste occasioni ho sempre un po'di di di diciamo di schizofrenia tra lo sguardo lungo diciamo del del ricercatore dello studioso e lo sguardo invece più al dettaglio che è quello dell'attivista e ma in questo caso per la Lega li farà darà questo sguardo più in dettaglio quanto
Sono le cose emerse diciamo gli aspetti emersi dall'Osservatorio
Ho voluto iniziare con questo video perché intanto come diceva Bruno Mellano e importante che Antigone osservazione Antigone da qualche anno a questa parte abbia la possibilità
Non solo di scrivere un rapporto ma anche di far vedere quello che è la realtà carceraria perché le immagini hanno un una capacità di coinvolgimento emotivo che nessuna scrittura per quanto possa essere
Di alta qualità Puppo por può produrre quindi è importante questo aspetto è anche perché alcune delle cose che dirò faranno riferimento proprio le cose abbiamo visto
Che cosa voglio dire in un la prospettiva dicevo prima più da da studioso che non da attivista e quindi in qualche misura anche
Mantenendo un grande rispetto rispetto alle cose che si fanno i progetti che si fanno e perché non vorrei poi come dire dare uno uno sguardo eccessivamente teorico e che quindi non abbia poi invece rispetto dovuto alle iniziative benemeriti che si fanno quotidianamente
Sia nell'ambito degli operatori penitenziari sia nell'ambito del terzo settore dell'amministrazione e quant'altro
Ecco se guardiamo la detenzione femminile diciamo in un ottica storico sociologica come quello che adottò come approccio di di di riflessione emerge immediatamente un un elemento direi in maniera evidente e per dirla con una una frase il totale anacronismo della detenzione femminile cioè la l'impressione che l'istituzione penitenziaria per certi aspetti no totalmente ma per certi aspetti sia totalmente refrattaria ai cambiamenti che si svolgono nella società civile e che si sono manifestati negli ultimi anni in particolare sulla questioni di genere sulla condizione femminile e quindi che il il carcere sia in qualche modo abbia una sua storia autonoma dal resto della società eroina considerazione che faceva Guido Neppi qualche anno fa ormai qualche anno fa in una bellissimo saggio sulla strada il calcio in Italia sugli Annali della Storia d'Italia Einaudi
E che studiando il passaggio tra i vari regimi da quello dell'Italia liberale di Fini ottocento inizi Novecento regime fascista e poi l'avvento
L'ordinamento democratico repubblicano e notava invece delle continuità anche attraverso questi passaggi storici INPS tra avrebbero dovuto rappresentare della rottura bene anche rispetto alla condizione detta femminile detentiva direi che abbiamo delle in in dubbio ieri indubbiamente buonismi
Tra l'altro qui parliamo
A Torino laddove la
L'istituzione carceraria femminile Hinata come dalla l'opera di Giulia Falletti Marchesi di Barolo è stata una delle grandi riformatrici del sistema penale ottocentesco e e ha è stata una delle prime
A considerare da detenuta la donna reclusa come come dire a oggetto di un particolare trattamento bene
Oggi che parliamo in questi giorni proprio c'è stata tutta una grossa polemica sulla sul film di di Barbie innocui l'immagine della donna come è cambiata attraverso la attraverso un oggetto come lo debba di tra l'altro hanno fatto Barbie di qualunque cosa sembra che
Barbi con la tuta arancione da Guantanamo però io lancio l'idea potrebbe essere anche lì da un punto di vista del marketing un'idea e quindi in un momento in cui le stesse diciamo differenze di genere sono diventate molte più fluide ormai in gran parte della modulistica americana là dove bisogna dichiarare il genere c'è c'è la modalità hanno by Marino quindi c'è questa sua assoluta fluidità nella nella
Autorappresentazione nella percezione stessa del della propria sessualità il mondo carcerario ancora strettamente diviso in maschi che femmine la la dottoressa Buccoliero
Ex direttrice del carcere di Torino ricordava in quella di intervista appunto come ci sia ancora al tabù del fatto che gli agenti di polizia penitenziaria di ENEL femminili possono operare in sezioni maschili quindi c'è sicuramente questo aspetto di rigidità ma ci sono poi degli aspetti invece che emergono anche in quel filmato che sono stati analizzati anche dalle ricerche alcune delle quali verranno punto ospitate in questo numero monografico della rivista identico nel in prossima uscita tra l'altro piccolo spot pubblicitario
E su su internet liberamente scaricabile basta mettere rivista Antigone su Google e trovate mediatamente i numeri e prossimamente anche quello sulla condizione detentive
Dicevo i lavori chi essi offrono alle perciò alle donne recluse nel filmato si parla di cucito di lavanderia sì
Si vede questo questo lavorò di impacchettamento dei dei pennarelli io tra l'altro ho avuto modo anche in una in una visita di vedere come questo lavoro avviene
E ripeto con tutto il rispetto per tutto quello che c'è dietro non voglio assolutamente in qualche modo squalificare però io vi posso far vedere delle immagini di stampe ottocentesche di carceri inglesi che sono identiche ma identiche alle immagini che gli ho visto di persona con quelle signore che impacchettano
I pennarelli tratto mi sono chiesto ma
I produttori di pennarelli non non non hanno usato dei macchinari per impacchettare i pennarelli se abbiamo ancora bisogno della della delle mani dell'uomo d'o di una donna per impacchettare i pennarelli non abbiamo trovato una una diciamo un meccanismo
Tale per cui si può sempre che tale senza bisogno di usare diciamo anno dopo Roma chiusa parentesi
Al di là di questo l'immagine che emerge ma non a Torino ma in generale nella condizione detentive femminili e ancora una volta lo dicono anche le le intervistate appunto nel filmato filmato che abbiano abbiamo piena appena visto la formazione professionale su diciamo professioni tipicamente femminile ma tipicamente
E quando ci siamo tipicamente Rita risaliamo l'Ottocento non non ha alla Società del due mila ventitré no quindi lavori ad esempio del dall'ambito familiare lavanderia stireria cucite e quant'altro mentre mancano avvocato invece ai lavori quelle formazione professionali che avrebbero anche maggiore possibilità politica
Spesa nell'ambito del mercato e cono nel mercato del lavoro una volta una volta uscite altro esempio qualche anno fa l'amministrazione penitenziaria a
Con una circolare ministeriale adottato un modello una possibile modello di regolamento penitenziario per le sezioni femminili
è stato analizzato in un bell'articolo che uscito qualche anno fa sulla alla questione studi sulla questione criminale da da Sandro Rossetti se voi andate a leggere quel quel Regolamento vedete che sono anche lì ripresi gli stereotipi della donna che ha bisogno dello specchio a tutta a tutta figura
Che da un lato è secondo me offensivo rispetto ai maschietti come se i maschietti fossero dei rozzi individui che non hanno bisogno di
Oggetti dell'igiene oggi e neanche di di bellezze proprio mai sappiamo benissimo che ci sono ragazzi che si declinano ragazzi che hanno bisogno anche lì del del del dello specchio a tutta a tutta figura e dall'altro lato però in qualche modo fanno anche qui ripropongono lo stereotipo della donna che ha necessità di di curare in particolare l'aspetto estetico tutta una serie di questioni che non sono ormai femmine stile ma sono del genere umano diciamo e quindi relegarono in semplicemente alla figura femminile ancora una volta ribadisce uno stereotipo che ripete lo stereotipo che non è più neanche presente nella cultura ormai dominante è un qualche cosa che ho mai stato superato o almeno e in via di superamento nell'ambito della società Esterno
La stessa
Particolare enfasi
Anche qui attenzione all'interpretazione di quello che sto dicendo
Lei in fasi sulle Madrid detenute e quindi è chiaro si fa riferimento a quello che è uno scandalo cioè che ci siano dei bambini in carcere
Ma non è che quei bambini non abbiano anche dei padri
Cioè non è che quei bambini possono semplicemente crescere normalmente sei gli si garantisce uno spazio in cui possono interagire con la mamma il papà dove sta e il contesto familiare dove sta
E perché deve essere la madre che si fa totalmente carico del figlio e come mostrano molte ricerche avere un senso di colpa per non essere tutti d'effetti madre genitore questo e e anche qui un relegare il diciamo la figura della donna in stereotipi che ormai se non superati anche qui sono in via di superamento nel nell'ambito della società esterna
è stato detto giustamente dalla dalla d'dottoressa Buccoliero che uno dei mutamenti forse più rilevanti degli ultimi decenni e la rottura del tabù della presenza di don nelle sezioni maschili ormai del tutto normale Sam
Si ascoltano detenuti degli anni cinquanta sessanta hanno avuto questa percezione che un certo da un certo periodo in avanti
Si è superato leader il tabù che una donna possa far entrare in una sezione maschile perché per varie ragioni come operatore come come volontaria e quant'altro allora questo è il secondo me un mutamento che su cui bisogna molto giocare di su cui bisogna molto spingere perché la domanda è questo maggiore fluidità diciamo e maggiore superamento di questo tabù ha in qualche modo intaccato la cultura carceraria iper maschilista
Ha ad esempio portato una a una una soglia diciamo più bassa degli comportamenti aggressivi e violenti e quant'altro questa è un interrogativo
Non fa a cui non è facile rispondere a cui per certi aspetti si potrebbe dare una risposta positiva altri purtroppo
Ed enti di cui parlava anche Bruno Mellano nell'introduzione parrebbero invece che le nostre carceri oggi non siano meno violente di quanto non fossero qualche anno fa quindi però su questo bisognerebbe poter lavorare bisognerà poi poter discutere
Un altro aspetto interessante la femminilizzazione del del degli operatori penitenziari
Fino a molti anni fa e direttori di istituti penitenziari hanno quasi tutti uomini oggi ci forse non non dico che sia una maggioranza di donne ma c'è una larga
Quota di direttori di istituti donna
Lo stile di leadership è diverso cambia il il il modo di gestire il carcere quando a capo dell'Amministrazione c'è una donna o addirittura anche comandante della Polizia penitenziaria ci sono molti istituti in cui oggi c'è una donna comandante della Polizia penitenziaria anche lì
Lavorare sulla capacità di queste figure di modificare la cultura carceraria secondo me uno degli aspetti su cui bisogna lavorare in futuro anche in termini di formazione
Per evitare che appunto e qui concludo
Questi anacronismi questa incapacità di aderire a modelli culturali che all'esterno si vanno diffondendo
Costringono in qualche modo anche qui il carcere ad una funzione residuale nell'ambito sociale cioè che quelli del periodo che le persone
In questo caso le donne trascorrono in carcere sia considerato un periodo un periodo della propria vita da dimenticare e non da considerare invece come un trampolino di lancio però un reinserimento ho avuto un inserimento perché non si tratta di reinserire si tratta di inserire persone che pienamente non lo sono mai state grazie
A Claudio Claudio Sabatini al presidente di Antigone docente Luisa di Torino adesso chiederei la disponibilità di Paolo Campolonghi che peraltro ci deve lasciare per impegni
Istituzionali già pregressi di lasciare la proposta azione a per la lega e perché abbiamo verificato e da questo microfono che si può governare Graziano e salutiamo Paolo Campolonghi anche Gianluca Cavazza quando vuole
Ci saluta il Consiglio regionale il componente dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale faccio solo una battuta il riferimento alle considerazioni che diceva Claudio salutati proprio in questa sede nella sala sotto ad un convegno organizzato dal provveditore Rita Russo qualche mese fa alla presenza tra l'altro di Laura Scomparin
Di Gianna Pentenero e della vicepresidente dalla Corte costituzionale io l'ho fatto la battuta del maschilismo di un di un carcere molto maschile e maschilista
E si era alzato lo ricorderanno i quotidiani coupon comandante almeno rivendicare che proprio ruolo ormai il ruolo di cura di accoglienza di accudimento e quindi paradossalmente segnalando un lato femminile di quel tipo di né di là storicamente e però era stato interessante importante che lo facesse che avesse fatto pubblicamente che in qualche modo Polese richiamare il Garante Zuncheddu quell'aspetto
Do adesso la parola a per la lei che terrà poté presentazione più sul dettaglio della
Del rapporto
Grazie a Bruno Mellano buona sera tutte tutti io mi chiamo per l'allegria e sono un'osservatrice nazionale del dell'associazione Antigone
Con il nostro osservatorio quest'anno abbiamo visitato novantasette dei centottantanove istituti penitenziari italiani
Quello che farò oggi è presentarvi un po'di dati empirici quindi di numeri che noi abbiamo raccolto dalle nostre osservazioni con i nostri cento volontari che entrano dei vari istituti maschili femminili per per minorenni e volevo darvi una panoramica come diceva
Bruno Mellano prima abbiamo presentato l'otto marzo il rapporto femminile dalla parte di Antigone e poi come ogni anno a fine del due mila ventidue a inizio dell'anno in realtà abbiamo presentato il nuovo rapporto che è vietata la tortura perché è vietata la tortura
Perché conoscerete
Insomma all'onore tutte le cronache la proposta di legge che chiede l'abrogazione del reato di tortura voi
L'Italia nel con con grande ritardo rispetto almeno centottantaquattro ha ratificato che in cui aveva ratificato la convenzione contro la tortura nel due mila diciassette introduce questo reato
Quindi una proposta di legge che da verso una frazione di un reato ci renderebbe forse l'unico Stato d'Europa ha dato revocare un reato che abbiamo introdotto con oltre trent'anni di ritardo
Avrete sentito che ci sono state varie violenza all'interno degli istituti ci sono dei procedimenti in corso quindi la magistratura insomma
Deciderà e definirà i procedimenti noi ovviamente con il nostro difensore di Antigone monitoriamo anche quello che avviene da questo punto di vista che cosa abbiamo osservato in questo due mila ventidue è abbiamo osservato un sovraffollamento che avanza anche cresce di nuovo sfortunatamente dopo una pausa che il covi di in qualche modo ci aveva regalato
E abbiamo visto sicuramente ha delle ottime prassi che hanno la sfortuna di essere un po'a macchia di leopardo in poi alcuni istituti prima hanno fatto per esempio menzione a uno dei progetti che Fondazione finanza che il progetto lei che sicuramente una delle buone prassi a livello nazionale
E però conosciamo invece molti istituti in cui non esistono buone prassi purtroppo e ci siamo trovati a interloquire con operatori che sono sempre più stanchi sempre più stanchi perché sono il primo fronte che deve raccogliere le richieste di disperazione
E qui di gli operatori del comparto di sicurezza gli operatori dell'area trattamentale gli operatori dell'area sanitaria vent'siamo a luglio abbiamo raggiunto tristemente i trentanove suicidi l'anno scorso luglio ne avevamo quaranta e poi c'era stato un exploit nel mese di agosto quando le carceri si svuotano di personale quando si svuotano di attività
L'ozio ovviamente porta con sé ingigantisce quello che il disagio e il malessere all'interno dell'istituzione
L'anno scorso abbiamo avuto ottantacinque suicidi è stato l'anno che assegnato il disastro nei nostri istituti penitenziari le persone in carcere si suicidano venti volte di più rispetto alle persone libere
I numeri non hanno mai superato le sessanta persone all'anno l'anno scorso sono state raggiunte le ottantacinque persone
Quindi ovviamente il sovraffollamento le condizioni di vita detentiva che rendono la quotidianità all'interno del carcere più pesante e più difficoltosa sono tutte delle condizioni che vanno verso questo peggioramento
Vediamo un attimo le
Le presenze
Nel novantasette ne abbiamo visitato novantasette istituti quest'anno che sono poco più della metà di tutti gli istituti presenti al trenta giugno del qui nel mese scorso le presenze erano cinque cioè cinquantasette mila cinquecentoventicinque
I posti disponibili posti regolamentari
Sono cinquantun mila centottantasette nell'ultimo anno la capienza regolamentare dei nostri istituti è cresciuta di uno zero virgola otto per cento
Però le presenze sono cresciute quattro volte tanto quasi perché sono cresciute del tre virgola otto per cento in un trend che post pandemia è un trend che è costantemente in crescita
Da Ko da quel da chi è composta la popolazione detenuta due mila cinquecentododici persone sono soggetti femminili quindi un quattro virgola tre per cento che una costante nella carcerazione italiana i numeri della carcerazione femminile
Hanno sempre oscillato tra il quattro il cinque per cento e sono numeri più bassi rispetto alla media mondiale che invece si attesta intorno al sei virgola nove per cento quindi diciamo che in Italia almeno su questo possiamo dire che in Kakà carcere in carcere o meno la popolazione femminile
Scendono i numeri degli stranieri non tanto i numeri i in termini assoluti quanto più in un trend che in decrescita negli anni come vedete dal due mila e quattordici tendenzialmente il numero degli stranieri
Sta scendendo
Dichiara di guardare le due le due lire
Ocra
Che riguardano ingressi in carcere ingressi in carcere stanno diminuendo ne abbiamo qua la rilevazione dal due mila otto come vedete è un trend in forte decrescita tra le presenze aumentano
Che cosa succede perché le presenze aumentano e gli ingressi diminuiscono
Re questo vuol dire che entrano meno persone in carcere non escono di meno
Il sovraffollamento la capienza dicevo di cinquantuno mila centottantasette posti le presenze sono oltre cinquantasette mila
La presente la capienza regolamentare però non tiene conto dei posti effettivamente disponibili
Perché come immaginerete ci sono in tutte le strutture magari degli interventi di ristrutturazione che di fatto al trenta giugno del due mila
E ventitré ci dicevano che c'erano su quella capienza regolamentare il cinquantun mila posti tre mila seicento posti in meno
Quindi di fatto questo sovraffollamento medio del centododici per cento si alza a una media nazionale del centoventuno per cento
Questa è la media nazionale
Noi abbiamo istituti che hanno medie molto più alte abbiamo regioni come la Valle d'Aosta come la Liguria come il Veneto la Lombardia diciamo tutto il nord Italia tendenzialmente che ha un sovraffollamento maggiore qua vedete la Lombardia causa affollamento pari al centoquarantacinque per cento
All'interno diciamo di questi numeri di sovraffollamento e di questi di queste regioni poi ci sono gli istituti cioè di quello che si chiama l'individualismo penitenziario perché ogni carcere fa sede a se stesso ai numeri che ha al suo interno e abbiamo istituti con un sovraffollamento del centottantacinque centottantanove per cento
Erano moltissimi anni che non ci capitava di entrare in istituti e vedere la terza branda o la quinta branda quindi il terzo letto a castello con quei numeri con il sovraffollamento del centottantacinque per cento quelli erano i numeri con cui la Corte europea ci aveva sanzionati nel due mila tredici con tutta quella valanga di ricorsi che poi era sfociata della sentenza pilota Torregiani
Cala un po'la custodia cautelare cioè i soggetti in custodia cautelare
Che dieci anni fa erano si attestavano intorno al quaranta per cento quindi un uso massivo della custodia cautelare all'interno del carcere che come immaginerete
Incide fortemente sulla detenzione perché chi in custodia cautelare non non gli viene aperto il trattamento quindi di fatto sono persone che di fatto stanno lì
Occupano uno spazio e che non hanno accesso
Ad alcun tipo di attività
Scende al ventisei virgola sei per cento ma rimane comunque un utilizzo molto alto rispetto alla media europea che invece si attesta intorno al quindici per cento
Cresce il tasso di sovraffollamento cresce anche il tasso di invecchiamento della popolazione perché appunto dicevamo si entra di meno ma si esce anche di meno quindi cresce l'età della popolazione detenuta
Il tasso degli dei soggetti over cinquanta ha raggiunto il ventinove per cento è raddoppiato in dieci anni
Mentre sono scesi questo anche in base sulla base delle modifiche normative i gli over gli under scusate venticinque che sono passati da un dieci per cento a un sei per cento
Passiamo un attimo alla questione degli stranieri un altro dato tendenzialmente sulle pene inflitte gli stranieri hanno delle pene un po'più previ rispetto agli italiani quindi invece un discorso diverso deve essere fatto sulla questione del residuo pena cioè delle persone che sono dentro che hanno un residuo pena
Inferiore a uno due o tre anni per cui appunto i propri nelle nell'anno le norme ci permetterebbero di accedere ad alcune misure alternative
Attualmente tra le persone italiane il cinquantacinque per cento delle persone a un residuo pena inferiore
Ai tre anni quindi per cui quindi soggetti che hanno una condanna definitiva che hanno un residuo penetrare tre anni per cui potrebbero essere pensate delle soluzioni verso l'esterno
Vediamo lassù gli stranieri invece la sulla pena inflitta non ci sono grossissime differenza sono sulle pene molto lungo e sugli hangar studi dove ovviamente gli italiani
Invece hanno dei numeri maggiori ma sulla questione del dei residui pena immaginate di che il quarantadue per cento dei soggetti stranieri quindi con condanna definitiva hanno un residuo pena inferiore a un anno questo vuol dire che il reinserimento sul territorio soggetto straniero o comunque un accesso la misura alternativa non funziona come funziona per i soggetti italiani le
I quali sono i reati più rappresentate all'interno del carcere ovviamente sono i reati contro il patrimonio questo per tutti prova omini stranieri e per le donne poi quindi che per gli uomini
Scusate che faccio riferimento i dati
I reati contro il patrimonio sono commessi da trentadue mila persone che sono in carcere quindi più della metà di questi soggetti che sono oggi detenuti
I reati contro la persona vengono subito dopo con ventun mila Soggetti e poi le violazioni delle norme sulle droghe invece in in terza istanza questo avviene esattamente allo stesso modo
Con con questa piramide sia per gli uomini che per gli stranieri che per le donne un'altra differenza che insomma
E da rilevare e che invece i soggetti stranieri sono soggetti più giovani per cui la fascia maggiormente rappresentata è quella dei giovani dai trenta ai trentaquattro anni
Mi sposto sulla questione femminile
In questo grafico sono rappresentate le persone sottoposte a controllo penale a inizio anno del due mila venti tra ora voi vedete che il sessanta per cento dei soggetti sottoposti a controllo penale dei soggetti maschili sono in area penale esterna quindi un'area penale che negli anni e cresciuta e che numericamente ha superato il numero di persone che sono detenute cioè queste sono persone che stanno scontando la pena in una misura alternativa che quindi extra muraria
Il trenta per cento di questi soggetti invece è detenuto in carcere e invece come vedete il numero delle donne inferiore quindi sette virgola nove per cento delle donne
Sta scontando una pena in misura alternativa e solo l'uno virgola tre per cento delle donne e detenuta all'interno degli degli istituti penitenziari
La criminalità femminile storicamente e più bassa di quella maschile no questo è riconosciuto e il professor stato atti prima
Lo lo indicava le donne denunciate sono circa centocinquanta mila rispetto ai quasi settecento mila uomini quindi di fatto le donne delinquono meno
Però c'è un'altra sperequazione che il fatto che le donne delinquono meno ma a
Di fronte al numero delle denunce entrano anche molto meno in carcere e con pene più trash
Quindi questo è un dato l'altro dato vi dicevo le donne rappresentano il quattro virgola tre per cento quei due mila cinquecento persone detenute e queste donne sono detenute in quattro istituti esclusivamente femminili
Che sono Trani Pozzuoli Venezia Giudecca e Roma
E quindi un quarto un quarto della popolazione femminile e detenuta in istituti dedicati alle donne le altre seicento donne sono detenute
Scusate questo seicento donne soprattutto in quasi tutte le altre donne sono detenute nelle quarantaquattro sezioni femminili ricavate come diceva Buccoliero per sottrazione da istituti maschili quindi che cosa vuol dire stare all'interno di un istituto maschile vuol dire che di fatto il mio cessa l'attività trattamentali può essere messo in discussione perché
Perché molte carceri soprattutto le carceri costruite negli anni ottanta erano carceri che non era poi pensate per il trattamento erano pensate per la custodia cautelare
Quindi di fatto mancano gli spazi e mancano gli spazi la mancanza di spazi insieme al problema dell'incontro uomo-donna ovviamente crea un un problema che molto spesso pagano le donne
Così come pagano sovraffollamento degli istituti
Il sovraffollamento maschile
Scendono drasticamente quindi oltre dieci punti percentuali le donne straniere che sono il trenta per cento prima erano maggiormente
Sopra rappresentati quindi intorno al quaranta per cento e finalmente dal due mila e venti quando si sono presi in carico i singoli casi sono scesi i numeri dei bambini con un'età inferiore ai tre anni attualmente ci sono solo diciassette bambini all'interno degli istituti ne abbiamo avuti anche settanta quindi i numeri finalmente stanno scendendo questo vuol dire che si prende la storia si analizza si possano immaginare dei percorsi Sterne
No altri dati sulle donne nonostante la riforma del penitenziario abbia affermato che le donne debbano essere in numero tale da poter sì vedere garantiti le attività trattamentali risulta come dicevo prima difficile organizzare
Occupazioni di tipo significativo proprio per questo divieto d'incontro anacronistico tra uomini e donne ci sono ovviamente delle buone prassi in alcuni istituti dove questo divieto di incontrare adulto
Però evidente che stiamo parlando di come dire istituti ecco che che sicuramente quelli portavoce era quindi di fatto salde buone prassi la la la cultura ancora quella di ritenere distanti uomini e donne
E questo è ovviamente un limite alle attività trattamentali e allo stesso tempo però sarebbe sbagliato pensare di trasferire le donne in politica magari unici o tutti femminili perché perché ovviamente loro devono vedersi garantito il diritto agli affetti diritto alle relazioni sociali non non dobbiamo ghettizzare le persone dobbiamo anzi cercare di di farla stare sul territorio
Da questo da questo dato venendo alla al trattamento le donne lavorano percentualmente un po'di più degli uomini cioè le le percentuali di donne che lavorano e di tendenza l'amministrazione penitenziaria sono intorno al quaranta per cento rispetto al ventinove per cento degli uomini
Qual è il problema l'avete sentito un po'che molto spesso le attività
Sì appiattiscono secondo stereotipi di genere non mi faccio anche un'altra attenzione perché abbiamo analizzato i figli i provvedimenti disciplinari in cui i richiami alle donne vengono fatti maggiori richiami sulla pulizia e sull'ordine delle stanze
Come a dire che le donne debbano presentare delle celle più pulite più in ordine rispetto agli uomini né o lo stereotipo che le donne sono più conflittuali tra di loro
Insomma quindi cercare anche un po'di scardinare questa cultura che che che vede le donne come sarte o persone che curano la casa
Un dato spiacevole riguarda invece la parte l'assistenza sanitaria del disagio psichico perché il dodici virgola quattro per cento delle persone dette le donne detenute presentano diagnosi psichiatriche gravi
Di fronte invece a un nove per cento degli uomini e un altro dato che insomma ci ha fatto allarmare che gli ultimi suicidi insomma ci confermano e che gli atti autolesivi
Sono il doppio nelle donne tra le donne rispetto agli uomini perché trentun donne ogni cento hanno commesso un atto lesivo nel corso dell'ultimo anno di far in confronto ai quindici uomini
Torno rapidamente sulle questioni sanitarie c'è un disagio psichico crescente questo è il dato che forse sì ma sovraffollamento sia allarmato di più quest'anno
Le diagnosi psichiatriche gravi ogni cento detenuti nove detenuti ogni cento hanno una diagnosi psichiatrica grave
Venti detenuti su cento e questi sono solo alcuni degli istituti che non non sono rappresentativi del cento per cento fanno uso gli stabilizzatori dell'umore gli antidepressivi di benzodiazepine
E addirittura invece il quaranta per cento fa un uso di ipnotici o sedativi che cosa vuol dire le persone di fatto stanno male in carcere quindi cercano decide il dei meccanismi per star meglio
E le il la carenza del personale di tutto il personale del comparto sicurezza dei trattamenti dei dei dei funzionari giuridico pedagogici delle direzioni abbiamo regioni che sono davvero in difficoltà
E anche dell'area sanitaria voi vedete in questo schema anche le ore di psichiatri ogni cento detenuti sono otto voi immaginate di otto ore di servizio psichiatrico diviso tra cento persone un po'di più quelli degli psicologi
Quindi a me invece alle caratteristiche e al trattamento e poi mi mi taccio Nicola e concludo allora nelle nel trentacinque per cento delle celle che abbiamo visitato
Non sono garantiti i tre metri quadri calpestabili quest'anno sono stati prendo il dato per non dirvi un un errore quest'anno sono state
Sono giunte sette mila seicento richieste di risarcimento ex articolo trentacinque Terp trattamento inumano per la mancanza dello s'
Pazzi vitale e oltre il cinquantotto per cento delle richieste sono state accolte con una giurisprudenza differente tra le varie regioni con tassi di accoglimento differenti perché ovviamente dipende dal tipo di istituto
Quindi comunque c'è un problema di spazzini c'è un problema di mancanza delle docce nelle celle cosa che invece era previsto dalla normativa continuano a mancare si si esistono celle certo scusatemi docce comuni che che noi vediamo sul trattamento che cosa vediamo il ventinove per cento delle persone lavora
Niente
Alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria alle soggetti che lavorano per enti esterni sono molto pochi insomma sono sotto il quattro per cento e ricordiamoci anche che l'accesso al lavoro tendenzialmente un accesso turnazione quindi queste questi numeri sono molto ingranditi molto peggio invece la parte della formazione professionale dove solo il sette per cento delle persone
Fanno dei corsi di formazione professionale e poi li finisco riportano a termine con la qualifica solo il quattro per cento in tutta Italia
Meglio invece quelle che sono diciamo le i detenuti coinvolti nei corsi di formazione e soprattutto stanno crescendo molto i soggetti che in qualche modo stanno studiando all'università e si stanno lavorando
Concludo con questo le condizioni detentive non stanno migliorando questo è chiaro quello che invece abbiamo visto e che in alcuni contesti ci sono delle buone pratiche delle buone pratiche di apertura delle buone pratiche che riguardano i colloqui colloqui svolti anche al pomeriggio per permettere ai figli di partecipare
La liberalizzazione delle telefonate abbiamo istituti in cui è concesso una telefonata al giorno
Cioè una resistenza verso le telefonate che di fatto potrebbe essere davvero un grande meccanismo per abbassare la pressione e il disagio all'interno degli istituti in alcuni istituti funzione sta funzionando essa come dire si sta applicando
E buone pratiche invece verso il reinserimento ci sono sportelli del lavoro ci sono progetti che hanno una presa in carico della persona di chi polisti Co che la pre la prendono in carico
Dal momento insomma in cui si apre il trattamento è ed è all'interno del carcere e viene accompagnata verso l'esterno
Quindi di fatto e con questo davvero concludo evidente che un carcere pieno di vita è sempre meglio con carcere pieno di ozio perché questa è l'unica risposta che ne possiamo dare alla recidiva grazie
Dobbiamo fare un cambio di postazione proprio perché sempre da questo computer la dottoressa catetere husky potrà illustrare le sue schede con i i dati forse magari il tecnico ci può venire ad aiutare il per individuare ha forse riesce da da remoto
Mo'
Katia drastiche appunto responsabile dell'Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato ci illustrerà un focus su il distretto Piemonte Liguria e Valle d'Aosta in particolare con questa attenzione su le nostre strutture detentive che accolgono anche donna
Presso
Stanno organizzando intanto approfitto per salutare anche la presenza in sala dell'assessore del comune di Rea Calosso
L'attenzione storico il reato anche sulla figura del garante
Dopo Torino alla prima citati modenese nominare vigliacco interprete
Buonasera a tutti porto i saluti del provveditore la dottoressa Rita Russo
Volevo appunto illustrati questa analisi che abbiamo sviluppato con l'ufficio del tenuti del Provveditorato di Torino è una rielaborazione didattiche hanno avuto la propria fonte nel
L'ufficio statistica del dipartimento
Intanto i testi tutti che accolgono sezioni femminili non abbiamo sezioni istituti perdono nel sono la casa circondariale di Torino Vercelli Pontedecimo per andare avanti come si fa
Ok retorica
Benissimo l'analisi del contesto intanto abbiamo come circuito soltanto la media sicurezza non l'alta sicurezza
L'alta sicurezza se non ricordo male presente in Lombardia nella Casa di reclusione di vigevano ne abbiamo la mente sicurezza per un totale di duecento ventitré donne
Su una presenza di tre mila ottocentosettantadue uomini in Piemonte ci sono centocinquanta sei donne in Liguria mille trecento due uomini sessantasette donne se guardiamo i flussi di ingresso e in uscita diceva prima la dottoressa Allegri punto sono si registra un minor tasso d'uscita ecco noi abbiamo registrato che nell'ultimo anno quindi venticinque luglio ventidue
A ieri venticinque luglio ventitré in Liguria sono entrate dalla libertà settantanove donne
E nello stesso periodo sono uscite in libertà non in misura alternativa Tondato che non ho registrato sessantun donne in Piemonte
Nello stesso periodo cinquantasette sono uscite in libertà ventidue
Guardiamo la durata delle pene mi sono focalizzata sia in Liguria che il Piemonte nella fascia uno due anni due tre anni tre cinque anni
Vediamo che il dato è praticamente identico per quanto riguarda la prima fascia mentre di a due tre anni in Liguria sul soltanto quattro donne ventisette in Piemonte
Da tre a cinque anni diciotto donne in Liguria ventidue in Piemonte in Liguria non ospitiamo ergastolano né in Piemonte si un paio
C'è in circondariale di Torino centoventinove sono le donne di queste cento ad una condanna definitiva cinquanta sono straniere
Un dato che mi ha incuriosito Sonata vedere le date di nascita la più giovane del due mila e tre
La più anziana del mille novecentoquarantotto a Torino ottantacinque di queste donne sono ristrette nella sezione A Trattamento intensificato
L'altra le altre nel sezione citerà regime ordinario sei sono semi di bere su centoventi se mi di VER in Piemonte da un dato interessante in Liguria non abbiamo nessuna semilibero
E sei sono le detenute ammesse al lavoro all'e sterno
Lo stesso dato in Liguria non abbiamo detenute ammessa al lavoro all'estero
A Torino abbiamo lirica ma dica sapete che è stato aperto nel due mila e quindici e nasce da ricavato da uno spazio nell'interno a differenza di altri
Strutture a custodia attenuata madre ad esempio quella lombarda che fuori dalla dalla circondariale di San Vittore ed è posta nel centro città
Di fronte a un noto ospedale
Cittadino dica invece di Torino è ospitato all'interno dell'istituto oggi ci sono due mamme e due bambini
Una nigeriana una rumena su il loro fine pena è
Previsto per il due mila ventisei una di loro è inattesa da un po'non glielo dico da un po'in una casa famiglia protetta nel senso che se noi avessimo posto in una delle case famiglia protette accreditati altre regioni Piemonte
Questa signora sarebbe fuori così il bambino
Torino anche l'articolazione tutela salute mentale femminile sono due posti letto
Non ha Perollo stessi servizi dal punto di vista proprio funzionale dell'articolazione salute mentale
Che abbiamo al maschile
Per c'è a ecco Torino aveva la l'istituto custodia attenuata per tossicodipendenti
La sezione arcobaleno femminile che in questo momento è chiusa perché inagibile perché stiamo ristrutturando ora e stiamo valutando
Se se è il caso di riaprirla come custodia attenuata tossicodipendenti perché abbiamo notato che negli ultimi almeno negli ultimi tre anni
Era sottoutilizzata te donna del Celli sono soltanto trenta ventisei sono condannate undici sono le straniere qui abbiamo il record della più giovane proprio del
Del dispetto perché del due mila e quattro quindi e proprio da poco
Maggiorenne la più anziana è del quarantatré
Per Celli tutte le donne queste trenta donne sono detenute in sezione Trattamento intensificato
Al trentuno dodici dello scorso anno erano presenti certificate dell'ottico perché poi è sempre difficile parlare
Del numero delle detenute o dei detenuti tossicodipendenti perché c'è un grande numero oscuro tra il detenuto certificato presi in carico elenchi appunto per una serie di logiche anche legate alle certificazioni sulle dipendenze etc non viene appunto non viene rilevato di cui nove straniere
A Genova Pontedecimo che è un istituto è vero che ha una sezione ma è come se fossero proprio tu e piccoli istituti uno maschile e uno femminile
Ci sono sessantasette donne di queste ventotto sono straniere cinquantatré sono condannate in via definitiva le donne sono il cinque per cento del totale sulla popolazione detenuta ligure
Sono ristrette di loro di queste donne cinquantasei in sezione Trattamento intensificato anche quale più giovane del due mila e due la più anziana del cinquantasette nessuna donne nessun bambino non abbiamo di camma perché se c'è un po'di se c'è una signora che ha bisogno e ai presupposti giuridici per andare all'Icam viene trasferita a Torino
Ed è presente però la sezione nido in questo momento è vuota
è un istituto che non è dotato di servizio sanitario h ventiquattro e questo è un aspetto importante stiamo ancora oggi lavorando col servizio sanitario con lastre di Genova per assicurare la presenza costante del servizio di CP Ginecologia
Non è dotata di dicevo nemmeno di articolazione tutela salute mentale questo è stato più volte richiesta
Alla Sanità ligure ma un po'per i piccoli numeri un po'per il fatto che non è dotata di servizio H ventiquattro non l'hanno mai attivata per cui anche qui
Le donne un po'come per l'Icann vengono spostate su Torino che fa un po'dub però anche a discapito di tutto l'aspetto negato l'atterrita territorialità di queste persone
A Genova Pontedecimo dal trentuno dodici dello scorso anno trentadue tossicodipendenti di cui otto straniere
Allora ho anche dato uno sguardo e siccome sotto i quali dati interessanti sulle attività sportive culturali attività teatrali
Per quanto riguarda le attività sportive quelle proprio organizzate da associazioni il dato è il più alto in Liguria tampona sorpreso ma non diamo poi molto sorpreso perché ho fatto riferimento a dei progetti storici che c'erano in Liguria quindi ventuno ventuno donne coinvolte nove straniere
Trentotto donne in Piemonte diciotto straniere
Le attività in senso lato culturali e teatrali quarantotto in Liguria ventinove in Piemonte
Teniamo presente che sul femminile a Pontedecimo c'è un'attività teatrale storica con il Teatro dell'Ortica il Teatro Stabile di Genova
Sul lavoro
Sul lavoro al trentuno dodici del due mila e ventidue il ventotto per cento delle donne presenti Liguria lavorava alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria
Il dato il più alto in Piemonte cinquantun per cento delle donne presenti
Mentre il dodici per cento delle donne presenti lavora alle dipendenze di terzi cooperative un'impresa allo stesso modo in Piemonte dato più di dettaglio
Allora settantacinque sono le donne che lavorano alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria mi ha mi ha colpito un dato che mi ha fatto un po'sorridere perché io sono andata a vedere sapete che tra le varie professionalità c'è la cosiddetta MOF che la manutenzione ordinaria del fabbricato
E l'ho detto ma devo vedere quante donne si occupano di MOF zero ho detto va be'sarà così in tutta Italia in realtà hanno in Trentino Alto Adige piuttosto che in Emilia e Lombardia qualche donna è impiegata nella mostra mentre noi zero
Comunque settantacinque sono dalle ventisei sono straniere in Liguria diciannove sono donne che alle dipendenze di amministrazione penitenziaria otto stranieri e vado un po'più veloce
Alle dipendenze di terzi intendo cooperative quello che abbiamo visto col professore
Nel filmato la lavanderia piuttosto che i pennarelli
Nella casa circondariale di Torino ma ha anche la produzione di borse con materiale di riciclo a Pontedecimo diciotto sono le donne impegnate con le cooperative stesse non stranieri in Liguria otto
E di queste due sono straniere
I percorsi di istruzione P devo confessare che io qua un pochino mi sono persa ma mi sono persa perché
Con la riforma che ci è stata di tutta
Cioè è davvero un po'difficile però cerco di fare sintesi allora abbiamo il primo livello tutti i percorsi di alfabetizzazione
L'apprendimento lingua italiana eccetera e poi ci sono il secondo livello che comprendono licei gli istituti professionali istituti tecnici eccetera
Quello che sono riuscita a me e
Era fuoco è che nei percorsi di alfabetizzazione quindi siamo al primo livello
Ventidue donne e sono state coinvolte nell'anno scolastico precedente non in questo perché i dati di questo l'avremmo soltanto di stiamo vedendo adesso quindi non li abbiamo ancora ventinove donne coinvolte però promosse sei
Cioè c'è uno scarto altissimo e queste se erano tutte straniere in Piemonte quattro su trentanove che hanno iniziato nell'alfabetizzazione quindi parliamo dei corsi del mio cani
Pontedecimo ospita un istituto professionale di Stato
Corso per odontotecnici un istituto commerciale di economia aziendale anche qua i numeri varati poiché per non annoiare sono andata veloce non sono molto alti però sono significativi sempre si registra comunque uno scarto tra l'iscritto e chi riesce poi a portare a termine a Torino
Corso per tecniche di cucina che però è un corso professionale della regione quindi il corso di acconciatura e qua io sugli stereotipi non dico niente questi segni corsi però una cosa che ho appreso con molto piacere che ho verificato con molto piacere che a Pontedecimo che da quest'anno siamo riusciti ad attivare un polo universitario al femminile
Quindi nel senso che ha proprio uno spazio dedicato no la dedicata abbiamo iscritte cinque donne una straniera
Sette uomini quindi insomma se pensate al rapporto è un numero abbastanza alto mentre a Torino diciotto sono gli uomini iscritti a Paul universitarie tra le donne
Vado veloce Pontedecimo insomma anche qui vi dicevo laboratori di creazioni di borse complementi di arredo con materiali di riciclo Pontedecimo a un laboratorio di Paul di bigiotteria a una sartoria
Quasi tutti i contratti sono borse lavoro sono quasi tutte borse lavoro
A uno sportello donna credo che se non una cosa significativa è gestito nell'associazione certo delle relazioni perché voi sapete che le donne
Spesso sono se sono in casa e lo sarà anche vittime hanno storia di violenza alle spalle
Ed è uno sportello dà ascolto per donne vittime di violenza
Supporto alla genitorialità una cosa su cui stiamo lavorando nello specifico in Liguria l'abbiamo pensato nel carcere di Marassi Sanremo la Spezia e Pontedecimo solo sul femminile
Perché la parte maschile ospita detenuti a riprovazione sociale cosiddetti sex offenders è un laboratorio di giustizia riparativa che è stato finanziato con cassa delle ammende ecco progettato con la Regione Liguria anche in Piemonte ce l'abbiamo a Torino ma non credo che sul carcere di Torino quest'anno credo che abbiano lavorato con gli uomini vediamo il prossimo hanno
Vercelli Vercelli piccoli numeri sono molto piccoli è chiaro che è difficile organizzare delle cose specifiche
Con l'associazione Soroptimist abbiamo avuto un Prodi Progetto della Piario e devo dire per quelle strane sinergie che si creano in carcere
Siamo riusciti a coinvolgere le donne che negli anni precedenti ha però fatto il corso di sartoria perché loro hanno realizzato siccome nella Piario è stato fatto il cedimento agricole sono state piantate molta lavanda
Hanno elaborato appunto questi sacchetti di lavanda anche qui un progetto di educazione alimentare ristorazione in collaborazione con il CPA
Torino non ne parlo ne avete parlato tanto il Progetto lei la lavanderia cooperativa zero grafica eccetera
Gli eventi critici io gli eventi critici ha tenuto conto di due tipologie per colluttazione l'autolesionismo
Colluttazioni nel periodo che va dal primo luglio dell'anno scorso al non al venticinque luglio ma in realtà al trenta giugno poi vagliato la data
Del due mila e ventitré e non del due mila ventidue quindi abbiamo circo una hanno
Da correttore perché quattro più un refuso abbiamo avuto ventotto casi in Piemonte diciotto in Liguria
Undici casi in Piemonte ventidue del Burj a l'autolesionismo autolesionismo poi caso recentissimo
Negli ultimi tre anni o dal son qua in Piemonte da tre anni ed è l'unico caso di suicidio di una donna
Ah ecco chiuso poi con il carcere di dream Ivrea alla
A sette camere alla sezione dedicata ai transessuali sette candele che ospitano sei detenute
Quindi è un pochino sotto utilizzata tre di queste sconta una condanna definitiva
Devo dire che nella rivisitazione dei Circuiti che da cui stiamo lavorando dal mese di settembre
A seguito della circolare del l'ex capo dipartimento Carlo Renoldi sul rilancio della della media sicurezza avevamo previsto
Uno spostamento di queste delle donne e transessuali perché pensavamo che la loro miglior collocazione fosse Pontedecimo
In quanto è dotata proprio una piccola sezione autonoma dotata peraltro di un refettorio che
Quindi anche diciamo da un certo
Con una certa libertà di movimento però devo dire che una serie di situazioni avevamo già avviato anche interlocuzioni con l'altra di Genova in particolare con l'ospedale San Martino
Questo è un progetto che al momento è rimandato le donne transessuali sono ancorati Ivrea
Vengono seguite con qualche difficoltà nel disposti me negli spostamenti dagli accidenti di Torino
Ecco questo era quanto una curiosità solo e poi chiudo
Sul discorso del penitenziari non solo inteso come detenuti ma come comunità penitenziaria
Per tutti quelli che ci lavorano chi come me ha iniziato a ventitré anni che non educatrice euro l'unica dove praticamente l'unica donna in un carcere tutto maschile e devo dire che in questi anni invece ho visto un cambiamento grandissimo quasi tutti i dirigenti generali adesso sono donne
E anche i dirigenti degli istituti penitenziari sono da interessantissimo capire
Questa leadership declinata al femminile e anche ma molto sorpreso devo dire commosso come un nostro dirigente di polizia penitenziaria in questo convegno che diceva abbia ricordato lui
Questa funzione tra virgolette questo codice materno dell'amministrazione penitenziaria che si declina nell'accoglienza di una presa in carico eccetera eccetera
Un dato che mi ha incuriosito dall'anno scorso ne abbiamo attivato un servizio di sostegno psicologico la polizia penitenziaria stiano stemma abbiamo selezionato psicologi con procedure di densa pubblica perché possano intervenire nella gestione del trauma Lacco abbiamo di recente puntualizzato un po'servizio e ci siamo Corte che sono più le donne agenti che accettano
Di essere supportate che non gli uomini e su questo dovremo fare delle riflessioni importanti nel senso che probabilmente le donne
Non hanno paura del poliziotto e mostrare anche pur essendo poliziotti questi aspetti di fragilità e questo bisogno di chiedere aiuto su cui ancora i maschi stentano
Chiudo
Grazie a Kaká
Chiederei ai relatori e questo cane di lasciare del spazio ai prossimi che sono chiamati a commentare a portare il proprio contributo avendo sentito queste relazioni Lisa bergamasco Laura Scomparin Roberto Capra Giovanna Pentenero e Monica Cristina Gallo
Approfitto per dire mentre si accomodano che in effetti e la Regione Piemonte come le altre Regioni sta faticosamente cominciando a spendere i soldi che la legge finanziaria ha dato alle Regioni per superare la presenza delle mamme con bambini in carcere e dell'altra settimana la prima erogazione di fondi per una accoglienza in una struttura dedicata fra quelle accreditate sono quatto adesso destrutturate dedicate e poi dopo c'è invece una mamma con bambina che da Nesi in carcere all'Icam che è in attesa di accoglienza ma insomma stiamo facendo pressione uno dei problemi è che gli enti si sono accreditati ma ovviamente l'esigenza del inserimento della mamma con bambino
Avviene quando avviene e quando viene la struttura già diciamo assegnato ad altri casi ugualmente gravi e problematici
Magari su istanza del Comune o su istanza di un altro ente il posto che aveva in qualche modo lasciato a disposizione è chiaro che non si può pretendere che un ente che non è un ente assistenziale rimanga diciamo a disposizione con un posto vuoto per l'accoglienza bisognerà trovare nuove modalità credo che una di queste modalità sarà quella di allargare molto la platea degli enti accreditati in modo tale da poter in qualche modo essere sul pezzo appena c'è una un'esigenza che adesso sappiamo dai dati seicento stato catetere Asti che sono due le mamme con bambini e due mamme e due bambini che sono presenti Nelli capitolino e che potrebbero anche in base alle indicazioni di legge avere un'accoglienza diversa mi fermo qua do subito la parola all'Isabel Damasco che ringrazio di aver raccolto l'invito anzi qua consentirebbe pensavo
è unico modo per conoscerci riconoscerci rispetto a un lavoro che ci vede diciamo condividere delle responsabilità penso sono molto curiosi di sentire il suo intervento
Grazie grazie grazie per avermi invitato grazie a chi ha organizzato questa questo momento io però sono un po'forse sono un po'fuori tema o parzialmente nel senso che io lavoro in procura
Faccio il Pubblico ministero e non mi occupo di esecuzione penale nel senso che mi occupo della fase dell'attività del pubblico ministero quindi il mio angolo visuale un pochino limitato rispetto al tema amplissimo che si sta trattando oggi
E anche in relazione alla carcerazione femminile perché
Le i numeri delle detenute sono quelli che avete sentito i numeri delle persone
Delle donne indagate imputate nei procedimenti penali sono pochi sono bassi soprattutto se divisi su ciascuno di noi su ciascun
Pubblico ministero che si occupa dei dei diversi procedimenti
E quindi il mio angolo visuale è necessariamente limitato ma è forse
Coerente con quello che si è detto fino adesso perché l'angolo che riguarda proprio quella popolazione una parte della popolazione carceraria femminile e non femminile che inattesa di essere giudicata che è in misura cautelare si diceva prima professoressa diceva
I le detenute come i detenuti in custodia cautelare non accedono al trattamento sono inattesa sono in una sorta di di limbo dove non fanno niente ecco
Ci sono tutta una serie di motivi per cui secondo me invece il carcere e l'analisi di quella parte di popolazione carceraria è importante perché
Perché negli ultimi anni ci sono state tutta una serie di modifiche normative e fino al fino ad arrivare alla alla cosiddetta dice Cartabia
Che hanno sono andate nella direzione io credo di ridurre di cercare di ridurre gli ingressi in carcere le permanenze in carcere
E
Sono che interventi che riguardano ovviamente non sono la le donne ma tutti
Tutti i detenuti tutte le persone che si trovano coinvolti in procedimenti penali
Per dire per fare degli accenni e in generale per esempio l'innalzamento dei limiti di pena entro quali visibile oltre il quale si può applicare la custodia cautelare in carcere il limite posto al giudice che applica una misura cautelare che non può applicare il carcere
Se la previsione è quella di una condanna che non superi i tre anni di reclusione
Una serie di limitazioni all'intervento cautelare con la misura della custodia in carcere però sono anche disposizioni e modifiche che hanno riguardato le misure alternative
Nel misure alternative e soprattutto la introduzione diciamo la la la nuova disciplina del la del regime delle sanzioni sostitutive che adesso sono pene sostitutive l'articolo due l'articolo venti bis del Codice penale e tutte
Le modifiche che hanno riguardato la legge seicento ottantanove dell'ottantuno perché sono fondamentali cioè e fondamentale quello che ci viene dal carcere
In relazione anche alle così alla posizione delle persone che sono in custodia cautelare
Perché
De pene sostitutive possono essere concesse con
L'applicazione
Della pena su richiesta delle parti e all'esito della condanna quindi in un momento in cui e nei confronti
Di persone che possono e in tanti casi sono in quella condizione di in quel limbo lì in quella in quel periodo di detenzione in cui non fanno nulla e non sono ammesse
E non accedono al trattamento e sono importanti perché la scelta se chiedere l'applicazione di una pena sostitutiva va fatta al giudice che emette la sentenza
E preclude poi anche la possibilità di accedere invece alle misure alternative perché chi ha chi accede alle alle pene sostitutive non può poi accedere alle misure
Alle misure alternative faccio una parentesi c'è un problema di coordinamento secondo me tra misure alternative e pene sostitutive e lo vediamo tutti i giorni devo dire in molti casi nel corso dei processi perché c'è una sorta di suona in cui le pene sostitutive sono in realtà meno per così dire appetibili cioè nell'area diciamo delle ipotesi di condanna che stanno nei casi di pena superiore ai tre anni ma inferiore ai quattro e sono i casi in cui si può accedere alle pene alle pene sostitutive presidente della decenza e ne domiciliare della semilibertà
A volte accedere a queste misure non è considerato una scelta appetibile diciamo opportuna i buona per per chi la compie perché diversamente in sede e di esecuzione si può accedere all'affidamento in prova che è sicuramente una soffre più corso più più significativa ecco nel chiusa questa parentesi nel momento in cui però si deve compiere quella scelta perché il giudice Peppone nel mondo il giudice che che emette la sentenza che rappresenta la possibilità di chiedere una pena sostitutiva
In quel momento è invece importante che noi abbiamo delle informazioni cioè Chiesa chiede il giudice che deve concederà il Pubblico ministero
Che deve esprimere un parere in quel momento
Noi spesso non sappiamo nulla della persona che che che fa questo tipo di richiesta perché magari in carcere ma ci è entrata in carcere magari per una per uno straniero di cui non sappiamo nulla magari è persona con delle problematiche
Di cui non sappiamo nulla e il primo momento ma in cui emergono eh contestuale alla commissione del reato ed è in carcere
Che ci si rende conto di qual è la situazione personale psicologica psichica di questa persona queste informazioni in quel momento per noi io credo siano fondamentali
Quindi anche Rispetto a quella popolazione carceraria invece fondamentale fissi si attivino
Degli interventi soprattutto di di carattere valutativo conoscitivo perché sono fondamentali per per russare a progetti che siano alternativi alla detenzione
Chiudo solo faccio un'altra annotazione sulla dimensione diciamo
Del del disagio psichico e psicologico si è fatto riferimento a questo aumento che noi vediamo tutti i giorni lavorando anche in fase anche nel corso delle indagini anche nei termini prima delle ben prima dell'esecuzione cioè sicuramente un aumento di di una pax condizione di disagio psichico psicologico
Enorme e questo ovviamente si riflette anche nella popolazione carceraria io ho letto
Il rapporto ho letto anche
In particolare le azioni positive le proposte diciamo
Che su dei le proposte le dieci proposte di Antigone in particolare
Mi sono soffermata su quello che mi sta molto a cuore cioè l'aspetto appunto della cura
Che in quelle proposte Steve declina con una gara richiesta di garanzia di accesso alla prevenzione mi dica verrà in particolare per per le donne dei tunnel detenute di sopporto psicologico per le donne che entrano in carcere sono anche sono vittime di violenza io mi permetterei di aggiungere che questa necessità di garantire
Questo tipo di supporto psicologico
Possa riguardare in particolar modo per quello che riguarda le donne e le donne in certe fasi della loro vita perché abbiamo anche risentito dai dai dati che sono stati proposti che
C'è un aumento anche dell'età anagrafica dei detenuti e quindi anche delle detenute ci sono fasi della vita che
Presentano delle maggiori diciamo peculiarità rispetto ad altre
E quindi potenziare un intervento di cura e il supporto dal punto di vista sanitario psicologico e psichiatrico io penso che sia fondamentale non solo come pronto intervento
Nelle criticità ma proprio che sia necessario per immaginare e integrare questo tipo di supporto anche nei percorsi di recupero e di reinserimento che siano successivi poi al periodo di detenzione immaginare in concreto delle alternative
Al carcere e delle alternative anche ai al sistema
Di cura trattamentale mi rendo conto che fu tutto questo discorso teorico si scontra con le risorse pratiche soggettive che sono quelli che sono
Diciamo che sperare non costa niente
Ipotizzare che si possa andare in una direzione più virtuosa mi sembra doveroso
Grazie grazie davvero per l'intervento alla presenza dell'intervento nel dare la parola alla Scomparin vicedirettrice dell'Università di Torino faccio solo una chiosa nel senso che in questa fase storica
Posso code ed e anche nella fase finale del Covent paradossalmente l'amministrazione penitenziaria ma anche le regioni chiamate a collaborare con l'amministrazione di Pienza Ca'hanno avuto finanziamenti
Citavo prima i finanziamenti per superare l'Icam ci sono una serie di interventi a supporto degli operatori mancanti ci sono state assunzioni sicuramente anche nell'ambito della polizia penitenziaria
Quello che manca a mio giudizio comunque deve essere assumente rafforzato e davvero un lavoro dirette di coesione e di corresponsabilità
Dei soggetti per quello che è importante la presenza e la voce della magistratura perché poi magari si fa secondo me in Piemonte si è fatto un ottimo intervento sulle due dance
The private convenzionate quindi tra l'altro in deroga rispetto all'anno alla norma e e credo che come qui presente anche Francesco Gianfrotta lo sa bene c'è sicuramente una difficoltà di parlarsi di confrontarsi di capire i rispettivi problemi ma finanziamenti per carità non sono mai sufficienti soprattutto ma a volte il potere aveva più strutturale strutturale di edifici strutturali di amministrazioni e strutturali di indifferenza o di lontananza dell'occuparsi di quel problema e quindi grazie grazie per la presenza Laura scomparire
Grazie ringrazio il Garante le regioni che ha organizzato questo
Momento lo ringrazio motivando nel senso che tutti noi che ci occupiamo di carcere aspettiamo
L'uscita dei rapporti di Antigone con attenzione vi leggiamo sempre la possibilità di commentarli insieme è un'occasione che mi fa molto piacere onorare
Attraverso l'accettazione di questo invito ma il report sulla detenzione femminile trovo che sia particolarmente prezioso nell'ambito dei reporter perché essere donna in carcere in una prospettiva che gli studiosi dicono intersezionale è una situazione particolare perché interseca dinamiche discriminatori di multiple rispetto al quale essere donna è solo una delle tante dinamiche che influiscono
E questo rapporto ci offre una fotografia crudele ma molto realistica
Che in fondo non è molto diversa da quella che ricorda essere la situazione la stessa fotografia che nel mille novecentonovantadue Tamar Pitch ricorda al fu la prima storica indagine sulla detenzione femminile
E i risultati di oggi riconsegnano qualche cosa di non molto dissimile da quello che citava il quadro di Occupy parecchi anni fa quindi un numero basso di donne lo abbiamo visto molte straniere molti molte tossicodipendenti con una fortissima povertà di risorse educative
A cui mancava e manca il lavoro
Molti tossicodipendenti molti tossicodipendenti molte con problemi di natura psicologica se non psichiatrica
Che vivono in strutture complessivamente molto fatiscenti allora come oggi
Reclusi per lo più cool per reati contro il patrimonio per violazioni sulla legge in materia di stupefacenti quindi tendenzialmente tutte persone non definibile ai sensi del conto dell'ordinamento penitenziario come effettivamente pericolose né ai sensi della normativa penitenziaria né ai sensi della normativa penale cosa che giustificherebbe forse un po'già emerso dalle parole di chi mi ha proceduto
Una maggiore apertura verso prospettive di dei dei carceri trazione ma io ho poco tempo perché è tardi quindi vorrei soffermarmi su tre piccoli spunti di riflessione che mi sono venuti che vorrei condividere con voi dalla lettura di questo rapporto
Il primo spunto parte dei numeri non li riprendo un numeriche sostanzialmente restano costanti nel tempo e sono in una percentuale che il viaggio intorno al quattro per cento che nessun Paese europeo supera il dieci per cento che ha una media ci ricordava la dottoressa letti intorno al sei
E con le analisi che normalmente vengono proposte rispetto questi numeri
Si basano sulla logica e sulla ricerca di risposte al perché le donne delinquano meno degli uomini e in questo senso titola addirittura lo porto la il pezzo di Giulia Fabbrini all'interno del rap di Antigone
Quasi mai
Ho molto isolatamente c'è qualcuno ma veramente molto isolatamente si ragiona sulla prospettiva inversa ossia perché gli uomini delinquono così tanto più delle donne
Allora dico questo perché mettere il maschile come neutrale il femminile come differenza rispetto alla norma
è qualche cosa che in realtà e collegato da approcci che a mio parere vanno superati ma vanno superati non solo per una una ragioni ideologiche potrebbe essere poi tacciata semplicemente di un un femminismo di della della relatrice femmina
Ma perché dal punto di vista scientifico secondo me finisce per sacrificare delle prospettive di ricerca molto interessanti mi spiego meglio
Ora
Le moto fra le molte motivazioni che si danno spesso alla maggiore età al Mino scusate tasso di delinquenza femminile
Risiedono nell'idea della donna ti comunque poco emancipata che non esce dal parametro delle regole una donna esclusa dalla vita sociale confinate al ruolo Brigato di moglie madre quando i miei colleghi sociologi ed è effettivamente questa una delle ragioni più importanti che si pongono a fondamento e a a a risposta di queste percentuali
Ma a me non soddisfano perché in fondo le percentuali di donne detenute in realtà non crescono nel tempo con un ritmo paragonabile a quello dei processi di emancipazione della donna
Cioè l'emancipazione femminile cresce ma non cresce il numero della dei dei delle detenute donne
E la spiegazione non può essere trovata nel fatto nemmeno che aumentano le donne detenute straniera rispetto a Paesi su cui i processi di emancipazione sono più lenti rispetto all'Italia
No perché c'è stato appena il mostrato che in realtà le donne straniere addirittura diminuiscono
Ma allora che cosa c'è che non va io non ho una risposta perché non è il mio mestiere ma c'è qualche cosa che non va e che mi riterrebbe ecco perché di rovesciare l'interrogativo non per un fatto ideologico o o o vetero femminista ma per andare a ricercare
Le ragioni per cui le gli uomini delinquono così tanto più delle domande
O faccio una seconda riflessione cercherò di essere breve perché qui il tema è sterminato e dentro nel carcere rispetto al la un tema che oppone raccoglie tanti io l'ho scelto non a caso che l'attuazione del diritto al trattamento e poi ho scoperto anche ascoltando gli altri che qualche cosa che ha catturato l'attenzione di Monti
Allora la carenza di offerte trattamentali nonostante le fotografie che abbiamo visto e gli sforzi che vengono fatti anche a livello di amministrazione penitenziaria per garantire delle attività trattamentale alle detenute
Resta un contesto comunque discriminatorio rispetto a quello degli uomini così tanto che lo riconosce anche il ministero della giustizia in un documento ufficiale pubblicato sul ministero a del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
In cui quando si parla della condizione delle donne in carcere si ricorda
OSCE cito testualmente che le donne hanno una minore possibilità di accesso alle attività trattamentali ma anche cito ancora testualmente
Che è una discriminazione involontaria dovuta il numero limitato di donne e all'impossibilità di condividere con gli uomini le strutture
Allora ci sono due cose che io non condivido particolarmente di queste parole
La prima e che è vero che in inglese Aminta in scena e andai vent'discrimine Sean sono la stessa cosa e nella letteratura scientifica sono la stessa cosa
Ma la traduzione italiana non mettono più particolarmente felice perché dire discriminazione involontaria in sé è una connotazione auto assorbente che non ci aiuta ad affrontare il problema in un all'interno di un documento ministeriale forse ce l'hai fatto più attenzione
Ma poi c'è una secondo tema che è strettamente giuridico questo richiamo questo accento all'impossibilità di condividere con gli uomini e le strutture ma un conto è condividere le strutture un conto e condividere le attività e anzi sulla condivisione delle attività addirittura le regole europee dell'ottantasette e poi di nuovo quelle del due mila e sei e il CPT nelle sue osservazioni
Non solo dicono che non ci sono problemi ma anche stimolano ad andare in questa direzione gli stati e anzi apprezzano particolar mente alcuni paesi europei dove delle sperimentazioni sono state fatte in questo senso Masetto di Antigone ci dice che a parte le funzioni religiose gli spettacoli gli eventi le attività in comune fra detenute e detenuti è presente solo nel dieci per cento degli istituti che sono stati visitati che ospitano donne
Visto che il problema di duplicare le attività è un problema di risorse fosse questo tema della ampliare le possibilità di attività miste qualche cosa da valutare con molta attenzione a livello di amministrazioni penitenziaria ma poi vorrei anche aggiungere una cosa non è solo una questione di diritti di non discriminazione
Perché fino a che continuiamo ad avere il tabù dell'attività miste no in fondo perché entriamo all'interno del carcere un modello di trattamento rieducativo che è profondamente arcaico e cioè che è lontanissimo dalle dinamiche della vita all'esterno su cui noi immaginiamo che i detenuti e le detenute dovranno un giorno rientrare in questa vita futura e quindi in previsione del futuro dei inserimento immaginare per alcune categorie di detti uti di detenute non di congegni in modo generalizzato ma lavorare in questa direzione credo che sia una sfida molto importante per l'amministrazione penitenziaria
Io sono più buona sulla stereo tipizzazione delle attività trattamentali delle donne più buona del mio collega
Cade senza atti no Buttone elemento di riflessione è vero e la cucina e l'estetica la parrucchiera
Però se il lavoro all'interno deve essere in qualche modo anche un'attività finalizzata ad un reinserimento successivo alla acquisizione di professionalità
Spendibili quando il dati per a questo momento dell'uscita ma va il mercato del lavoro all'esterno in Italia per le donne soprattutto per le donne di un livello culturale che si attesta sul medio o medio-basso abbiamo visto oppure posso dire anche basso penseremo mica che al Pirata si quest'si allontani molto dalla stereo tipizzazione del dei modelli a di lavoro chiuso chiusa la parentesi però sul sul problema delle opportunità trattamentali e sulla non discriminazione rispetto alla totalità trattamentali io credo che anche il diritto debba fare la sua parte e lo dico perché sono un giurista
E noi abbiamo avuto ad esempio l'articolo diciannove dell'ordinamento penitenziario nella riforma che adesso ci dice che tramite la programmazione iniziative specifiche è assicurata la parità di accesso alle donne detenute e alla formazione culturale e professionale
Se non è così però noi abbiamo l'articolo trentacinque bis dell'ordinamento penitenziario che consente ed è uno strumento molto potente nelle mani
Non voglio dire del detenuto nelle mani dell'avvocato eh nelle mani di chi lo può utilizzare per far valere con i magistrati di sorveglianza proprio la violazione
Di disposizioni previste dall'ordinamento penitenziario del Regolamento da cui deriva
A al detenuto un grave e attuale pregiudizio nell'esercizio dei propri diritti
La parità di genere è un diritto
E quindi forse si potrebbero esplorare con più coraggio queste vie e quando sottolineato servono anche degli avvocati e coraggiosi e e e con molta inventiva perché non sempre gli strumenti giuridici sono facili da attivare in questo contesto i vaghi di ammissibilità sono giustamente molto severi
Quindi se non c'è un buon avvocato che si dedica a questo il ricorso non ha successo ma se sì immagino ad esempio partirà dall'articolo diciannove alcune cause che possono arrivare l'abbiamo visto in fondo abbiamo cambiato la situazione del carcere con la Torreggiani attraverso dei Pilot giacimento della corte europea
La situazione sulle liste d'attesa delle Renzo oggi in fondo si sta un po'modificando
E c'è un'attenzione abbiamo i fari puntati dell'Europa rispetto alla situazione degli stati attesa perché perché ci sono state una serie di ricorsi che hanno portato di fronte alla Corte
Queste situazioni quindi non è una questione solo soggettiva dell'individuo ma si svolge un ruolo collettivo che in fondo a chiunque opera all'interno del diritto deve sentire come propria responsabilità
Un'ultima riflessione quando si parla di donne carcere io spesso un po'la sensazione che legge in sottofondo l'idea
Che occuparsi di detenzione femminile roba da donne
Allora non lo dico perché in questo tavolo comunque siamo e difficilmente accade nei contesti scientifici più donne che uomini decisamente non lo dico per questo non lo dico neanche perché in fondo ad apporto di Antigone vede fra le autrici tredici donne e quattro uomini è una curatrice non lo dico perché perché molto opportunamente molto fortunatamente Antigone ha sempre uno sbilanciamento di donne fra le autrici del porta rispetto agli uomini
Però mi riferisco invece ad altri contesti più significativi dovrebbe sempre politiche penitenziarie vengono messe in atto
Oppure visto che sono stati citati di casi effettivamente molte presenti c'è una conquista di ruoli apicali all'interno dell'amministrazione penitenziaria da parte delle donne
Sì però dalla data di istituzione del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Doge ossia in trentatré anni al vertice del dipartimento si sono succeduti sedici uomini e mai nessuna donna
Attualmente le direzioni generali del DAP sono quattro e sono assegnate a o uomini ma chiudo con un'altra osservazione di perché occuparsi di Dordi di carcere femminile roba da donne perché e torno con la memoria a quando molti di noi lavoravano i tavoli dell'esecuzione agli stati generali del dell'esecuzione penale
Uomini e donne che lavoravano per la riforma del sistema penitenziario e le donne che ne fecero parte erano in ottima percentuale del quaranta per cento
Certo però nel comitato di esperti che guidava questi lavori
Le donne ci andavano scendevano al venticinque per cento e aggiungo il professore gli studiosi gli esperti erano tutti rigorosamente uomini e le due donne rappresentavano il settore del volontariato e il terzo settore
Ma soprattutto di diciotto tavoli che sono erano stati costituiti quindi c'erano presieduti da uomini e tre e parlarono presieduti da donne ma quali erano i tavoli presieduti da donne
Assenti
Vittime riparazione
E naturalmente detenzione femminile cioè rimarcava noi più marchiani stereotipi di genere nel momento in cui si stava discutendo di fare un passaggio culturale importante significativo
Allora poi la riforma molta larga parte della riforma fallì ma io volevo sottolineare questo perché ogni tanto quando ripenso a quella situazione e ci si pensa meglio quando sono passati un po'di anni e quando ci si fuori confesso che io all'epoca neanche ci avevo fatto caso
La domanda che mi hai viene e davvero è stata una Gender sensitive society quella che ha ripensato il sistema penitenziario nel suo complesso
Lo è stata perché in fondo ha lasciato che della detenzione femminile si occupasse appresti del tavolo una donna e l'ottanta per cento delle componenti di quel tavolo erano donne oppure questo era un Gender Washington
Grazie
Grazie grazie Laura e mi spiace ovviamente che dobbiamo andare di corsa perché sono stati lunghi e poi fosse anche garantiranno un Pola bellica di chiudere tutti dentro una stanza non farli uscire fino a tarda notte
Non posso non commentare le ultime parole considerazioni vigilava scomparire perché mi prendo la responsabilità di dire che anche le proposte che in questi giorni sembrano essere uscite per la costituzione del nuovo Collegio del Garante nazionale
Dove sono stati proposti sarebbero stati proposti secondo notizie di giornali tre uomini
Credo che facciano parte di quelle occupa azioni che lavora a adesso rappresentato do subito la parola a Roberto Capra che è presidente della Camera penale del Piemonte occidentale
Grazie ad una buona sera a tutti sarò evidentemente molto sintetico ma allora Antigone se non ci fosse bisognerebbe inventarla perché credo che insomma tutti dobbiamo essere grati per questo rapporto e per tutta l'attività che svolge rapporto molto interessante
Si colloca nella fase importante della verifica dell'analisi quindi io personalmente ringrazio
Ho sentito tante cose e cerco di sintetizzare il mio pensiero su alcune situazioni io ho fatto diverse visite in carcere nell'ultimo nell'ultimo periodo quando sono stato alla sezione femminile che è molto vivace quale carcere Lorusso e Cotugno ad un certo punto in questi percorsi di visita
Passi dalle fasi comuni e poi arrivi alle alle celle e poi anche accedere diciamo alle celle così come per gli uomini
Quando ho visto la sezione maschile non ho avuto nessuna remora a vedere le celle quando c'era la sezione femminile ho chiesto di non entrare
Perché mi sembrava una forma di rispetto perché dico questo
Perché non siamo uguali cioè né stiam parlando di detenzione femminile sia delle peculiarità
E secondo me non è così corretto fare la corsa a dire che siamo tutti uguali perché non è non è così e ci sono delle peculiarità che secondo me vanno
Valorizzate perché siano tutelate queste differenze e quindi sotto questo aspetto io per esempio male lo dico riflettendo sulla mia scelta di non voler
Come dire violare un profilo di intimità di una donna all'interno del carcere non ho voluto vedere la cella di di un di una ragazza di una donna interno in carcere mentre non ho avuto proprio non mi sono neanche posto il problema quando
Si trattava di incontrare degli uomini quel sotto questo profilo secondo me c'è un aspetto di riflessione che merita offrire a chi si occupa di carcere
Se altro punto
Che cosa che cosa si deve fare
Quali sono i punti carenti perché poi l'analisi importante ma poi ovviamente bisogna cercare di trovare delle soluzioni beh
Ci sono delle delle risposte talmente ovvie che è talmente facili evidentemente per chi come noi sproloquiare in questa un po'compagnia di giro che si ritrova nell'attenzione al carcere torinese Vittorina che evidentemente però non riesce a a produrre più di tanto me il primo problema sono i soldi c'è nel senso Bruno giustamente diceva non è che manchino del tutto i soldi si però sono pochi cioè sono soldi pubblici che sono pochi sono soldi privati che non vengono indirizzati
Sebbene siamo qua ospiti ovviamente nel rispetto di tutti quelli che fanno qualcosa che meglio che ovviamente niente però sono pochi perché il carcere impopolare per tutta una serie di questioni perché alla fine
Bisogna dirsi le cose come stanno per cui c'è un governo che propone di abolire il reato di tortura e queste cose vanno dette perché è una visione di alcuni problematiche del carcere che necessariamente
Sulle quali bisogna bisogna confrontarsi perché se non ci diciamo delle cose che come dire non sono esattamente la fotografia corretta
E quindi quello che io dico
Ormai da alcuni da un po'di tempo e che bisogna smuovere questa città sonnolenta sotto il profilo del denaro privato perché il pubblico ha delle difficoltà ma il denaro privato a
Mille risorse e bisogna smuove lo anche per il carcere
Perché i soldi servono per gli spazi
Altri luoghi perché senza i luoghi adeguati noi abbiamo visto le percentuali del sovraffollamento ma un sovraffollamento su strutture che già sono in sofferenza qui ci diciamo che lì ci stanno due persone
Ma stanno due persone in un contesto che non ce lo dice nessuno che quello sia il contesto corretto è un contesto che priva di dignità alle persone anche se ci fosse una sola persona in celle vecchie con strumenti divi
Vita particolarmente fatiscenti poi certa abbiamo anche delle piccole situazioni Bali detti politica anch'egli a Torino è una situazione certo non non così gli privata però se non facciamo manutenzione di e se non ci mettiamo i soldi tra dieci anni di vita non sarà fatiscente e quindi i i soldi sono fondamentali
Dopodiché i soldi servono per gli educatori Perrelli coloro che lavorano all'interno del carcere perché tutto il il problema del sovraffollamento nasce da un volano straordinario di lentezza delle decisioni cioè
E il ed educatore ci mette
Otto mesi per fare la sintesi per fare la relazione e poi passa al magistrato il magistrato e ci mette
Dodici mesi per decidere intanto il sovraffollamento come dire no non diminuisce e quindi sotto questo profilo i soldi hanno una una valenza necessario poi il mio appello alla politica che qua è rappresentato da
Da chi è molto attento su queste cose e che
Ci si c'è la necessità di offrire due cose uno ovviamente il lavoro e l'altro sono le case
Cioè c'è molta gente che non può uscire dal carcere perché non ha una casa dove andare e a Torino abbiamo migliaia non voglio dirmi forse migliaia di case sfitte che non riusciamo a porre a disposizione di coloro che sono in carcere sono come dire persone che vivono di disagio sociale e che sono ai margini della società e che il problema principale è avere una casa
Ultimo punto di estrema criticità
Mi dispiace che ci sia la dottoressa bergamasco che ovviamente non rappresenta la magistratura ma non rappresenta la magistratura di sorveglianza il problema uno dei problemi
Storici endemici di Torino e la magistratura di sorveglianza di Torino
Che anche oggi qua non c'è ma non li fate mai arrivare Stilliti alla magistratura di sorveglianza
Cioè facciamo tutti 'sti convegni sull'analisi del carcere non c'è mai un magistrato di sorveglianza presente ma la prossima volta interrompo che in accordo peraltro
Dovevo dire con mazze sicari insidia Pirlo la prima ma c'è stata ed è andata al era Anna Bello presidente che mi ha cortesemente detti nato d'invito perché avevo un impegno specifico è chiaro che interessate sarebbe venuta ma oggi però ci sono sempre gli impegni specifici
Ho notato tutti gli incontri che facciamo l'abbiamo fatti in comune l'abbiamo fatto qua col
Quello che citava il tubo uno lo facciamo adesso e ci sono sempre degli incarichi specifici che ci impediscono di confrontarci perché poi c'è un problema serio sulla magistratura di sorveglianza i tempi certo le risorse chiaro che anche la magistratura di sorveglianza e non ha avranno dei problemi anche lì
Però risponde il capo dell'ufficio da magistrato di sorveglianza se la magistratura di sorveglianza non funziona uno
Due e Bruno lo sa perché ne abbiamo parlato molte volte ma nell'ambito dell'area trattamentali intesa in senso lato ha un senso o non ha un senso
Che la detenuta olii tenuto incontri no il suo il proprio magistrato di sorveglianza
è un segnale del sistema che pur unisce attenzione alla detenzione che si incontri così come previsto dall'ordinamento penitenziario il magistrato di sorveglianza di riferimento oppure e una situazione da mettere da parte perché bisogna anche dire questo
Non mi sembra che la magistratura di sorveglianza di Torino poi Monica magari ci potrà dire qualcosa riguardo incontri impropri detenuti con la necessità
Sotto il profilo della
Della ricorrenza cronologica se vogliamo dire così ma credo che sia praticamente allo zero Tarcento
è un problema l'approccio della magistratura di sorveglianza torinese
Perché non tutti i magistrati di sorveglianza e non tutti gli uffici sorvegliante in giro per l'Italia hanno il medesimo approccio e quindi questo va detto perché questo crea un problema significativo
Vengo a quello che ha detto sul sul mio terreno la dottoressa bergamasco allora io credo io ho sentito
Chi si incomincia a ragionare sotto questo aspetto
Quale pena viene eseguita
O quale carcere io prevedo sotto il profilo della custodia cautelare e un aspetto che noi operatori del diritto cioè i pubblici ministeri i giudici gli avvocati chiunque altro devono tenere in considerazione
Perché se io chiedo il carcere e chiedo anni di carcere Occhito la misura cautelare e io ho un carcere di un certo tipo io chiedo
Come dire serenamente il carcere
Ma se io Ficco le persone in un carcere come in alcuni partiti il nostro io ci devo pensare io giudice io pubblico ministero ci devo pensare queste e la mia opinione lo so che
Come dire non è colpa del Pubblico ministero del giudice sì finisco in quel carcere mai la situazione di fatto
Perché se io metto una persona per anni in carcere e non c'è un profilo riso Cerizza ante della pena come previsto dalla nostra Costituzione io devo pensare e devo rientrare la mia scelta del carcere anch'la mia indicazione per il pubblico ministero la mia scelta per il giudice
Anche sotto questo profilo è ovvio che siamo in un sistema iper carcere o centri concorra oggi ci stiamo lavorando sulle sanzioni sostitutive che però ovviamente sono all'alba del del loro
Ingresso nel nostro sistema bisognerà capire effettivamente come verranno
Valutati i primi sintomi non sono male devo dire nel senso che la magistratura secondo me di merito ha ben capito ruolo che gli ha assegnato il legislatore cioè quello di deflazionare gli ingressi in carcere sotto il profilo della riduzione esodo sotto il profilo della dell'allontanamento dalla sistema carcerario per chi a pene detentive sostanzialmente Brevi da scontare abbiamo ancora altri passaggi da fare perché ovviamente non non tutto dipende dalle stanze del socio
Il quindi c'è molto lavoro da fare purtroppo dopo di me parleranno
Forse il Gianna Pentenero che la politica alla quale noi demandiamo tanto sotto il profilo della gestione del carcere chiudo
Come si conviene Caruso
Sì se se io amo gettare un po'di responsabilità Antigone non c'è diritto senza giustizia senza giustizia c'è solo la legge e sulla legge non si fondano le città e non si può non è anche il carcere solo sulle leggi grazie
Grazie
Ora chiedendo scusa per la velocità e per i tempi stretti Gianna Pentenero assessore
Al Comune di Torino con delega al carcere se sono al lavoro e a altre anonimi altre no niente che adesso parliamo di quest'asse
Grazie grazie dell'opportunità ringrazio il Garante del consiglio regionale per questo incontro oggi davvero per me è molto utile molto interessante mi permetto anche di dire a titolo personale formativo
Nella misura in cui la città si è a delega istituito una delega specifica sul tema del del sistema carcerario e ci siamo avvicinati a a questo mondo con la delicatezza che credo fosse necessario attivare e abbiamo cercato di cogliere quelle che potevano essere le esigenze quelle che potevano essere le le opportunità che noi potevamo mettere in campo
Devo dire che oltre aver con la garante iniziato un percorso di valutazione sulle questioni più sanitarie che credo sia un po'l'emergenza con la quale dobbiamo fare i conti dei dati lo mettevano in evidenza
L'aspetto sul quale ci siamo concentrati è stato quello del cercare di offrire delle opportunità in più rispetto a quelle che già esistevano all'interno del carcere per costruire un ponte per costruire lo abbiamo chiamato sportello di mittenti all'inizio poi ci siamo resi conto che questo sportello in verità raccoglieva più cose ma un luogo all'interno del quale cercare di trovare delle risposte
Per la costruzione di quel passaggio dal dentro al fuori per gli uomini e le donne che sono all'interno del carcere
E questo sto questa attività adesso con la collaborazione anche dell'università affidata a agenzie accreditate per quello che riguarda lo Sportello lavoro agenzie tritate per quello che riguarda la formazione professionale
Inviti cercando di individuare delle modalità che possano rispondere e devono rispondere alle esigenze delle persone ma che soprattutto stiano dentro la dinamica di presa in carico delle persone
Che credo sia un po'altra l'altra vera come dire emergenza con la quale noi dobbiamo fare i conti perché la per la presa in carico per tutte le questioni che oggi sono state citate e raccontate
è un pochettino faticosa e faticosa e soprattutto c'è una presa in carico che spesso è un po'spezzettata e non c'è una una un progetto che accompagni le persone per la quale ogni soggetto faccio un pezzo di quel percorso e quindi lo sportello ha l'obiettivo di immaginare che io costruisco un progetto che caratterizza la vita di corvi chiunque persona che viva in una condizione di libertà costruisco un progetto che gli permetta di rientrare all'interno del mondo del lavoro
Che gli permette di avere la propria casa che gli permette di avere delle relazioni sociali e quindi ti ricostruire il proprio progetto di vita all'esterno
è un processo facile no perché come diceva prima
La professoressa Scomparin le caratteristiche del mondo del lavoro e quindi la complessità del mondo del lavoro e quindi le fatiche del mondo del lavoro sono le stesse che noi leggiamo all'interno del carcere
E quindi quello che noi possiamo costruire deve per forza tenere in considerazione è quella che è la complessità oggi del mondo del lavoro e quelle che sono le fatiche del mondo del lavoro e quindi le risposte che riusciamo a dare sono ovviamente in un ambito molto ristretto e che quasi necessariamente tengono in considerazione quelli che noi definiamo
Lavori che prettamente vengono dati a un a un pubblico femminile a una parte della popolazione femminile ma non possiamo uscire da queste logiche nel senso che comunque le le il il mercato del lavoro fa sconosciuto
E il nel momento in cui conosciamo il mercato del lavoro sappiamo che possiamo rispondere ad alcune situazioni e poi dobbiamo considerare che spesso abbiamo che fare ce lo hanno dimostrato i dati che abbiamo usato prima che abbiamo visto prima
Spesso abbiamo a che fare con competenze con profili molto bassi e il tempo spesso trascorso all'interno del carcere non è un tempo necessario per costruire quelle competenze
Che possono permettere l'inserimento all'interno dei luoghi di lavoro per i quali magari occorre un profilo banalmente un profilo di percorsi di studi che sia più alto e quindi necessariamente ci si concentra su quel tipo di attività
Stiamo facendo un'attività sperimentale ma cadiamo in quell'altro tipo quella altra questione per la quale e o lavori sul maschile con lavori sul femminile
Abbiamo attivato una serie di percorsi di formazione sperimentali destrutturati e quindi che non stanno dentro in moduli che sono identificati dalla Regione ma sono appunto destrutturati
Attraverso l'utilizzo della robotica e quindi un processo che non ha non a genere ma a la possibilità di avere la parteciperò
E la la la non possibilità di compresenza nell'attività e ci genera una situazione di difficoltà e quindi anche da questo punto di vista credo sia necessario lavorare
In una direzione per cui le buone prassi che sono state sviluppate in altri in altri sistemi del nostro Paese possono essere sperimentati ma solo di trovare da questo punto di vista una una una direzione che attenta e che in balcone a quale in qualche modo dovremmo trovare delle soluzioni perché si possa lavorare affinché molte attività possano essere svolte in una dimensione diversa e uso termini sufficientemente generici rispetto a quelli che stiamo assistendo stiamo valutando ora mi assumo tutte le responsabilità l'avvocato catrami avremo mi ha mi ha segnato
Sapendo che le responsabilità le le accetto molto volentieri perché le sfide sono davvero importanti e significative perché credo che il grado di civiltà di un Paese lo si misura anche dal grado di civiltà con la quale noi permettiamo alle persone di uscire da un sistema complesso ma anche nella misura in cui noi davvero riusciamo a costruire una rete una rete che sia dialogante una di una rete che sia in grado di prendersi incarico le persone
Sono termini che come dire i processi educativi ci hanno insegnato i ci hanno dato ma che o un po'la sensazione abbiamo perso abbiamo perso perché appunto sofferenza di personale complessità questioni diverse anche a volte un po'l'ambizione di protagonismi Diversi e quindi la necessità di mettere avanti alcuni aspetti rispetto ad altre questioni che forse dovrebbero viaggiare in parallelo magari stare un pochettino più indietro
Vogliamo lavorare in questa direzione un'ultima considerazione che volevo condividere con voi nel momento in cui si riesce dal dal loro uso Cotugno è importante anche avere
Qualche soldo per poteri incominciare la propria vita quindi magari per pagare l'affitto magari poter prendere un pullman per poter iniziare ad andare a lavorare e quindi lo sportello e dotato di un voucher che viene assegnato mille ottocento euro quindi insomma una risorsa anche importante che serve a far sì che la persona
Esclamava via quelle quel minimo di risorse per poter iniziare un percorso tutto questo è facile no tutto questo Complesso
E credo però che la complessità dei bisogni della condivisione di tutti abbia bisogno della corresponsabilità di tutti di tutti quanti noi grazie davvero per la l'intensità e la profondità del del dibattito di oggi
Grazie a Giovanna Pentenero andiamo a concludere con le considerazioni finali della
Garante comune di Torino Monica Cristina Gallo come una premessa miti rubo un minuto perché credo che sia doveroso riconoscere a anche proprio a Gianna Pentenero
Il lavoro fatto nella scorsa legislatura dalla Regione Piemonte che fece partire prima in Italia agli sportelli lavoro in tutte le carceri del Piemonte
Buona prassi che ha superato le difficoltà del Covent della fase sperimentale che è stata riconfermata
Dalla ma l'attuale giunta come lo stesso livello di finanziamento e lo il quattro luglio è scaduto il bando per i nuovi sportelli lavoro in tutte le carceri del Piemonte e ieri è scaduto scaduti i due bandi per l'housing
Sociale legato alle persone detenute e
Per gli sportelli multiservizi e che sono una parte della progettualità della Regione Piemonte con il finanziamento anzi la campata rifinanziamento della cassa delle ammende il cofinanziamento della regione quindi abbiamo la battuta che facevo prima sulle risorse abbiamo
Rispetto al passato un certo numero di risorse significativo che è opportuno usare diciamo dirette in modo significativo gode di aggiungo solo una battuta questo tema delle risorse
Alle risorse dei per corrispondere una coprogettazione in una dinamica di sussidiarietà verticale tra enti e quindi e risorse della Regione quelle che il Comune può mettere a disposizione che hanno un'unica matrice sono fondi comunitari entrambi così come le risorse messe a disposizione della Fondazione se non trovano innanzitutto loro stesse quindi le risorse quel e una sintesi attraverso quello che dicevo prima cioè una capacità di progettazione comune e quindi andare nella direzione della presa in carica non mi ripeto
Corriamo il rischio di ripetere e di sovrapporre molte questioni e di non consentire invece un ampliamento dell'opportunità che noi diamo ha numeri importanti di persone un uomo ENI e donne
Che che esse siano che sono presenti all'interno della nostra struttura carceraria sullo sconto sussiego rubata questo Monica
Sì Grazia chissà Varesi si profila adesso siamo tutti molto stanchi quindi io
Grazie a RAI Radio Radicale sarà nazionale anche il tuo intervento video pratica sarà molto ampia prova di ragioni esame seriamente allora io volevo fare veramente trap brevissime considerazioni da persona che entra
Diciamo quasi tutte le settimane all'interno del carcere e che colloquia molto con le donne detenute perché insomma io ho cominciato la mia esperienza
Diciamo legata agli istituti penitenziari proprio dalle sezioni femminili e quindi mi stanno particolarmente a cuore allora che cosa raccontano le donne di che cosa hanno bisogno no
Problemi di salute moltissimi problemi di salute e quindi qui viene appeso
Viene da pensare che una pena lunga o breve potrebbe veramente diventare un'opportunità per queste donne nomadi una vera presa in carico mentre questo non accade
Solitamente problemi tanti problemi
Alla bocca problemi alla pelle
Donne lingue straniere che magari non hanno ancora incontrato veramente una presa in carico da un punto di vista sanitario nel nel loro complesso non
E quindi secondo me questa dovrebbe rappresentare un'opportunità per queste persone
Poi cosa chiedono di aiuti di essere aiutate a ripristinare le relazioni familiare le donne detenute vengono abbandonate molto di più all'interno degli istituti penitenziari
Se infatti si va dinnanzi a un carcere si vedono molte donne che entrano a colloquio
No ma pochissimi uomini e marittimi figli
Che continuano ad assistere la propria Carrà all'interno dell'istituto penitenziario che poi comunque una presenza di conflitti interni ancora importanti conflitti per etniche conflitti con gli stessi agenti della polizia penitenziaria perché soprattutto in un carcere grosso grosse dimensioni come Torino e dove comunque i numeri degli agenti della polizia penitenziaria
Uomini sono insomma importanti le stesse agenti donne somma fanno fatica a mettere anche in atto una serie di atteggiamenti diciamo di accoglienza e di cura perché hanno acquisito quella mascolinità
Che difficilmente
Riescono proprio a a a staccare quindi il mondo delle donne all'interno diventa un mondo molto piccolo fatto di relazioni intime tra loro
Fatto di e discorsi che sono sempre uguali magistrato l'avvocato il reato la famiglia
E quindi è necessario veramente entrare in quelle relazioni e rompere quel tipo di diciamo
Il piccolo mondo che si viene a creare e questo si può soltanto fare attraverso un po'un percorso culturale importante all'interno infatti il momento in cui alcune donne
Ne abbiamo una qui Messalla che saluto sempre molto volentieri che Marina
Riescono a fare quello scatto quel passaggio culturale iscriversi all'università fare un percorso diverso ecco che allora si fanno porta voci di battaglie insomma importanti che sono partite proprio dalla sezione femminile del carcere di Torino grazie
Grazie Monica sì hai fatto bene a salutare Marina perché con Marina sono presenti qui realmente le ragazze delle Vallette le ragazze che va letta in questi mesi sono state capace di attivare dibattito nazionale partendo da una cosa anche banale ma sì non sono riusciti a a far valere il covo Ida avuto in tutte le sedi e in tutte le situazioni io un riconoscimento di Rimbaud sedi indennizzi tranne rispetto al carcere non abbia avuto indubbiamente due anni e mezzo di un'esecuzione penale ulteriormente aggravata
Tali limitazioni del Covent
Però credo che giustamente le ragazze delle Vallette ma poi anche come garanti l'abbiamo sottolineata a livello nazionale di un ragionamento anzi l'approvazione proprio una proposta che depositata in Parlamento
Di una liberazione anticipata speciale riconoscimento che per quel periodo sicuramente meritavano una
Ho riconosciuto anche poco di un comportamento di una responsabilità di un atteggiamento che poteva essere ben diverso e possiamo immaginare cos'è stato all'inizio della pandemia
Chiudo ringraziandovi davvero per il sacrificio di rimanere fino qui fino alla fine ma voglio fare una una battuta rispetto alle cose che diceva SAR Zotti prima all'inizio
Sottolineando la valenza e la forza che le immagini danno al ai rapporti alle cose scritte io credo che pubblicamente bisogna ringraziare anche Susanna Marinetti che Coco la parola scritta ha saputo rendere efficace visibile
Quello che le relazioni del CPT dei garanti nazionali comunali regionali provinciali donne erano riuscite a far esplodere rispetto a un scandalo come era quello che era il Sestante come era arrivato ad essere da progetto d'avanguardia innovativo ad una
Ambiente vissuto in quel modo e così in qualche modo introiettato dagli stessi operatori che non lo vedevano più nello scandalo che ira è servita
Per lo lo
Di Susanna Marietti di Antigone e della capacità di raccontarlo e di renderlo pubblico per poter
Trasformare le cose non a caso poi arriva la Missa Cartabia non a caso poi si interviene sulla sezione filtro si interviene
Grazie all'intervento del
E proprio editrice Rita Russo con interventi strutturali ma che ci interrogano l'altro giorno che siamo andati con la Commissione
Sanità del consiglio regionale abbiamo verificato che metà delle celle sono distrutte
Allora c'è qualcosa di più c'è qualcosa di più profondo su cui dobbiamo riflettere una sentenza della Corte Costituzionale e ci dice che quelle persone malate meritano gli hanno diritto di percorsi altri e fuori dal carcere
Chiudo qui ringraziandovi davvero su questo tema come su altri temi dobbiamo continuare a riflettere perché cento parlare di detenzione
Femminile nel carcere nostra centottantanove carcere nostra tredici calce piemontese può essere anche un bandolo facile da tirare lo scandalo o comunque la possibilità di attenzione Arso di parlare di questa di questi temi ma poi vediamo che non si riesce ad arrivare delle decisioni a delle soluzioni anche le cose che in qualche modo sono in proiettate nella legge poi diventa difficile applicarle trovare soluzioni alternative
Quindi dobbiamo continuare a parlare dei minori in carcere delle donne in carcere dei malati mentali in carcere del disagio sociale in carcere proprio perché il carcere su questo
Sono davvero convinto non può essere lasciato da solo lo dice l'ordinamento penitenziario del settantacinque che peraltro come mi ricordava
De Salvia oggi al compleanno il ventisei luglio del settantacinque è stato approvato l'ordinamento molto innovativo molto aperto che attende ancora in gran parte di essere applicato grazie
Grazie