L'informazione, strada per la pace tra i popoli. Scrivere la storia con il cuore

Bongiorno
Prima c'era un po'di musica che aveva incominciato ad animare un po'Lassalle al qualcuno se l'è persa ma era una suoneria ma una sua veri avverrà mente piacevole quindi diciamo che con quella musica abbiamo iniziato questo momento
Formativo alla Federazione nazionale della stampa italiana
Questa sala questo ambiente non è l'ambiente
Terzo altro e la casa di tutti e tutti noi questo è un po'diciamo così lavorare l'abbiamo sempre intesa questa sala questo Salone intitolata a Walter Tobagi ma è la Casa delle giornaliste dei giornalisti
Ed è così che vuole la segretario generale Alessandra costante della
Per dare proprio un carattere poco comunitario a a questo ambiente insieme alla sua squadra con la quale sta portando avanti questo quadriennio in quel per la guida del sindacato che siamo agli inizi primi mesi quindi questo corso è un corso che abbiamo condiviso
è una delle prime cose che ha chiesto la segretaria è stata proprio quella di iniziare un percorso formativo tipo dei circoli dei cantieri formativi
E insieme a mi saluti e quindici anni c'è la con la segretaria Alessandra Costante il presidente dell'UCSI Unione Cattolica Stampa Italiana Vincenzo paragona e poi adesso siete lì ma tra poco sarete da questa parte ed è un percorso che deve essere una polifonia di voci una polifonia di voci
Di credenti di diverse confessioni religiose
Perché l'obiettivo comune è quello di portare essere pace portare la pace attraverso l'uso responsabile delle parole e quindi vogliamo sentire le esperienze personali nel proprio lavoro e incominciare questo percorso formativo
Grazie Maurizio grazie a tutti per essere presenti per partecipare a questo corso di formazione
Un grazie non formale molto molto sentito a tutti i relatori tutti coloro che si alterneranno quali microfono per raccontarci le loro esperienze e il loro punto di vista
Guardate io di questo corso ho incominciato a parlare con Maurizio
Paio di mesi fa
Perché perché è alle porte dell'Italia alle porte dell'Europa
In questo momento c'è un conflitto che mai e poi mai avremmo immaginato potesse accadere
Ma questo conflitto in realtà non è il primo
Alle porte dell'Europa le porte dell'Italia tra il mille novecentonovantuno e il mille non e il due mila uno c'è stato un altro conflitto quello jugoslavo
Molti di voi lo ricorderanno sicuramente migliaia e migliaia di morti
Lo stesso germe quello del nazionalismo
E sempre le stesse motivazioni economiche a volte ammantate come motivazioni religiose
Oggi Putin parla di grande Russia tra il due mila tra il mille novecentonovantuno e il due mila uno
Milosevic Ciccio Milosevic parlava di Grande Serbia
Allora che cosa ci ha insegnato quel conflitto che cosa ci hanno insegnato i decine e decine di conflitti che in questo momento si stanno svolgendo in maniera più silenziosa perché meno raccontati dalla stampa meno raccontati da noi giornalisti
Decine di conflitti indicare Medioriente in Asia no
Io penso che
Intanto si debbano raccontare i conflitti nella loro
La realtà
Perché i conflitti sono morte sono offerta sono
Peggio che l'umanità può dare di se stessa
Bisogna raccontarli con le parole della guerra
Ma con gli occhi del cuore
Allora ho pensato
Che
Corsi di formazione
Proprio per raccontare la nostra realtà
Mediata con gli occhi del cuore come dice il Pontefice
Ma anche mediata
Attraverso
Le cose positive i valori positivi che le religioni possono dare
Potesse essere di qualche interesse per la nostra categoria
Un annotazione personale
Io sono una donne estremamente laica
Ma mi porto dietro due religioni quella cattolica e quella ebrea da per da parte di
E sono due religioni che comunque come tanti altri religio come le altre religioni nate
Nella
Nel nostro bacino mediorientale hanno punti in comune
Che sono punti di bontà
E di costruttività
Allora si può parlare
In tutti i modi
Anche dal punto di vista
Con un atteggiamento laico
Ma portando nella nei nostri racconti
Quella sensibilità che le nostre culture di appartenenza cita
Per questo reputo che questo corso che spero sia il primo di una lunga serie
Possa essere interessante venduti noi
Io ringrazio tutti i relatori stiamo aspettando Guido D'Ubaldo che è il presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio che ha accreditato questo corso Vincenzo paragone qua alla mia sinistra alla mia destra che il presidente del locale dell'UCSI
Poi ci sono
I relatori e le relatrici della prima parte Franca Eckert Coen ASS manda Carlin Elena Rivette
E poi per la seconda parte dell'informazione strada per la pace tra i popoli
Davide me Gaggi Meg Nagy non riuscirò mai a pronunciare io mi mi scuso
E Paolo Ruffini
Commento del dicastero per la comunicazione della Santa Sede terza parte i vanno Maiora nella che è componente del Collegio di disciplina dell'ordine dei giornalisti del Lazio modera Maurizio dischi no Kjaer
Presidente
Lazio
Ma che è anche un componente della giunta esecutiva dell'Fnsi
E diciamo il suo apporto
Soprattutto su Roma
Sta diventando fondamentale grazie a tutti e buon lavoro
Vincenzo paragona presidente della Federazione grazie segretaria
Atti e la parola birra questo ieri questa parte di saluti iniziali di introduzione di questo percorso ecco come ha appena detto la segretaria Alessandra Costanzo
Grazie Maurizio intanto sono molto contento di essere qui tra voi in e per la prima volta nella sede della federazione della stampa dove sono stato da negli ultimi trent'anni
Lo qualche migliaia di volte esatto esatto esatto però da questa parte come presidente dell'UCSI è la prima volta e la ritengo un un momento importante e significativo perché perché ecco oggi ora ragioniamo
E di guerra ricordo tra l'altro che nella febbraio ormai di proprio pochi giorni dopo che l'inizio con il ventiquattro febbraio
La guerra in Ucraina avvertendo l'emergenza di dover come giornalisti interrogarci chiamammo allora se c'erano i Wedding dei tavoli virtuali
Con la Federazione della stampa con l'ordine dei giornalisti nazionale o e anche con giornalisti ucraini perché questo perché
Se qualcosa ci ha insegnato questa guerra e che i punti di vista sono tanti e che correttamente come i giornalisti questi punti di vista per tutti
Il il tema il problema dell'informazione nella guerra non è soltanto per informazioni sul fronte voi ricordate bene anche se ormai passato sembra un secolo
Quando avevamo le dirette su strada in Ucraina poi dopo un po'di tempo le dirette notturne poi le dirette sono dagli alberghi dalle stanze d'albergo insomma c'è stato un po'una progressione per quello che riguarda l'efficacia e anche la la il contatto diretto con le con le fonti e facemmo quel Webbe narra che allora c'era proprio il direttore di una rivista Ucraina
Ci diceva
Voi non vi rendete conto che cosa significa mandare avanti una rivista dorme il periodo di guerra e chiedeva aiuto affinché con la solidarietà anche italiana si riuscisse a mantenere la possibilità di dare un minimo di stipendio di sopravvivenza per i giornalisti ucraini
Che lavoravano anche sul fronte ed è uno sforzo che abbiamo fatto in questi mesi fino ad oggi
Oggi ci troviamo di fronte a
Da questa grande confusione mediatica e informativa che riguarda questo genere delicatissimo di informazione però il tema della guerra torna ad aprire in maniera emergente il problema della della qualità dell'informazione della credibilità dell'informazione che
Problema che ci interroga per chi ha delle responsabilità i contatti con i colleghi
Su come riuscire a dare una risposta
Anche e soprattutto i giovani colleghi che entrano nella professione e che si trovano in condizioni disperate sindacato credo che abbia sulle ventiquattro Vacca un'agenda tempestata di vertenze
L'ordine dei giornalisti penso Carlo Bartoli l'altro giorno ci diceva
Che il le risorse dell'ordine poi arriverà Guido D'Ubaldo tra poco insomma
Erano per dire come è messa alla categoria per non so il sessanta settanta per cento impegnato nella le aprire procedimenti disciplinari per il tema dei crediti
Figuratevi quanta Energia riesce a mettere poi nella temi fondamentali della professione però a questo punto a a questo proposito vorrebbe introdurre un argomento che mi sembra importante cioè l'UCSI ecco non è un cenacolo culturale che ragiona di problemi è una un'associazione di giornalisti di comunicatori che cerca di lavorare anche per trovare degli spiragli di di novità e di ricostruzione della nostra professione con una saldatura potente insomma sia con l'ordine che con il sindacato ma anche creando una rete che riguarda tutte quelle associazioni di base soprattutto tra i giovani
Che stanno cercando di entrare con molta fatica nella professione
Maurizio prima mi diceva dobbiamo cercare di rafforzare questo canale di lavori d'impegno sullo giornalismo costruttivo voi sapete che esiste perché esiste da tempo negli Stati Uniti questa corrente
Di rinnovamento professionale che il Construction e network perché anche una realtà qui nel in Italia che però riguarda in questo momento l'adesione soltanto cento centocinquanta giornalisti
Ebbene come UCSI abbiamo tentato di mettere insieme con Struck in network soprattutto alcune regioni come come quella come l'Emilia Romagna già lavora sul sul piano della formazione insieme
All'ordine dei giornalisti benvenuto unite
Ma non basta poco allora noi con una rivista che non mi sono portato dietro che veste perché ha una diffusione soprattutto digitali abbiamo cercato di mettere insieme oltre il sindacato è l'ordine anche queste formazioni giovanili
Di base che cercano di rinnovare la professione o troppo Stracke network cioè sul giornalismo che più conosciuto cioè mezzo pieno di questa formazione che si occupa di politica di economia di ambiente e anche di giornalismo e allora tessere questa Rete che ci porta a trovare quella che io definisco una sorta di pensiero laterale nella professione
Faccio un esempio il direttore dell'Osservatore de L'Osservatore Romano Andrea Monda voi sapete che durante la pandemia ha smesso le pubblicazioni del cartaceo pochi scommettevano che le vere che l'avrebbe riprese perché ormai il trend abituale quello che chi smette col carpaccio poi non torni in edicola invece
Anche sulla sul d'appello l'invito del Papa che ha detto ai suoi giornalisti o cambiati oppure rischiamo di sparire perché questo è purtroppo il tema della professione in virtù il problema della credibilità e della fiducia che abbiamo presso l'opinione pubblica
Invece son tornati col carpaccio ma con un'iniziativa editoriale la Giunta che penso lo sapete tutti perché ho avuto anche la diffusione pubblica lo si
L'attore di strada
Che significa
Una maggiore prossimità nei confronti delle fragilità nei confronti delle fasce deboli della della popolazione e allora
Sì faremo diceva Maurizio rafforzeremo questa questa collaborazione questa rete che ci aiuta insieme alle istituzioni di categoria ma insieme anche a queste organizzazioni associazioni di base a cercare uno spunto nuovo
I giochi sono costruttivo si differenzia dal già problematico giornalismo positivo voi sapete che il turismo positivo è una nicchia di Good News che alcuni giornali tentano con coraggio di inserire il giorno Isma'
Costruttivo invece è una una forma uno stile professionale il nuovo che si basa su peraltro su alcuni dei parametri di cui degli atteggiamenti e degli stili che ci Moka anche papa Francesco che sono l'ascolto attivo l'empatia
L'assenza di giudizio che è una cosa delle abitudini professionali una cosa assolutamente fuori da dai dai cannoni insomma senza divise dice il Papa che quando un turista bravo è quello che riesce a cambiare idea dopo l'inchiesta piuttosto che rafforzare le opinioni con cui sono andate ecco io penso comunque che questo sforzo di rigenerazione di stile occorra farla occorre impegnarsi in questa direzione io penso che se sulla formazione Maurizio riusciremo ad attivare i percorsi non soltanto a livello nazionale ma anche nelle nel territorio nei territori questo debba essere un'opzione importante grazie perché a livello di salute dove si è andato ben oltre questa prima volta in effetti ad essi e buon e buona mattinata
Grazie Vincenzo paragona presidente dell'UCSI
E sicuramente il terreno Fertile a fertile nella Federazione della stampa perché una casa delle giornaliste dei giornalisti come abbiamo appena detto e perché c'è un ordine territoriale regionale dei giornalisti che
Sostiene ogni proposta ecco di formazione concreta e fattiva e devo dire che finora tutte le proposte fatte dal presidente Guido D'Ubaldo nessuna di queste che è stata bocciata quindi non è per peraltro ma e la verità quindi bisogna riconoscere tratto c'è da dire che
Il presidente
Du Bal dopo una delle prime cose che ha fatto appena è stato eletto un anno e mezzo fa
è stato quello di avviare un percorso abbia interreligioso con la comunità cattolica con la comunità musulmana con la comunità ebraica quindi
Entrare proprio nelle nelle comunità e con nelle comunità è stato un percorso quindi forse per lui questa è la tappa di un percorso già iniziato e per noi è una tappa è un è un un passo per un percorso formativo come è stato ampiamente detto grazie presidente
Grazie nazionalizzò per la tua
Affettuosa
Presentazione grazie
A vicenza grazie ad Alessandra
Fa più scena essere quindi più mi fa piacere anche aveva organizzato questo corso o meglio affiancato la Federazione vela organizzare questo corso oggi abbiamo fatto Maurizio ricorderai in tempi strettissimi anche
Cercando di rientrare appunto nella disponibilità del comitato tecnico-scientifico che poi deve darci
L'ultimo ok
E se il percorso interreligioso era una cosa alla quale tengo molto così come tengo alla alla formazione che ritengo la principale attività l'impegno massimo che aveva messo in questa mia prima fase la prima metà della mia presidenza
Perché se chiuso hospice sabato si se chiusa la la proroga
E adesso
Avvenuta la piattaforma il numero dei colleghi inadempienti che purtroppo dovremo segnalare il Collegio di disciplina per i provvedimenti
Disciplina
Ma io credo e di grossi passi avanti siano stati fatti in questi mesi e che ci saranno numero sicuramente inferiore forse la metà di quelli che erano a dicembre prima della proroga
Comunque detto questo mi fa molto piacere questo corso perché partecipare dare il saluto iniziale a quel di questo a questo corso perché ritengo che sia molto importante per noi per i giornalisti l'uso responsabili delle parole le parole possono essere pietre
Possono essere pietre
Che possono fare male ma s'devono essere invece pietre per costruire ponti quindi questo corso informazione
Per la pace tra i popoli scrivere la storia con il quale e molto importante in questa direzione perché i giornalisti devono saper usare le parole adesso vi dico è un fatto che è successo proprio questi giorni no non centonove parallela centra la esatta corre più il conoscenza anche di quelle che sono le nostre regole alcuni colleghi
Da a Centocelle il giorno della dell'omicidio della povera ragazza diciassettenne mi chiamarono se potevano utilizzare il nome dell'assassinio che come voi sapete era scusate un minorenne
Io c'ho cercato di evitare però un collega poi sul sito spero che si sia poi corretto ma lo lo ha scritto cioè il Napoli di che il polipi squisito di Unipol dovevano era e qui c'è l'anno Majorana che ci ascolta il può confermare che è il presidente di un collegio due io per legge di disciplina
Il quesito era ma c'è un quesito c'è un socio alla pubblico aperto di questa persona e quindi posso mettere il nome non significa se c'è un un profilo sociale non vuol dire che il giornalista può infrangere quella regola che non bisogna citare mai di minori fatti quello visto che al di là di questa di questo quotidiano che
Inizialmente ha scritto al nove poi tutti quanti si siano si sono adeguati a questa a questa legge naturalmente questa regola per cui l'importanza dell'uso della morale fondamentale anche conoscere il nostro Regolamento grazie buon lavoro per questo corso graziosamente
Grazie adesso entriamo sì grazie adesso sì
Incominciamo ecco con il primo modulo
L'imposta grazie segretaria
Allora l'impostazione dei corsi è un po'come una grazie Vincenzo una piramide rovesciata
Questo l'ho detto alle relatrice relatori cioè incominciamo con le esperienze la parte accademica e poi la parte di ontologica quindi
Questa un po'l'impostazione che stiamo utilizzando negli ultimi tempi quindi in questa prima fatta questo primo modulo
Sull'esperienza e scrivere la storia con il cuore io invito qui su a parlare
Franca Eckert Coen nella che la vicepresidente di Ronnie Jones for Peace Italia asma Edda Ciano giornalista fotografa scrittrice Italo siriana
E docente all'Università degli Studi di Macerata di arabo multimediale arabo per la cooperazione internazionale Elena libretto collega dell'agenzia stampa notizie evangeliche della Federazione delle Chiese evangeliche
In Italia quindi incominciamo con queste con delle nostre testimonianze sull'uso responsabile della parola come ha sottolineato più volte il presidente Tubaldo
L'uso responsabile della parola
Perché noi abbiamo la responsabilità questo è un termine se non sbaglio poi asma e ce lo dirà molto caro alla comunità musulmana armonia armonia un termine che io ho imparato in una comunità interreligiosa
In Indonesia sulla l'importanza di questa parola armonia ma cominciamo con Franca
Franca ecco ultimamente con la collega Francesca Baldini che ringrazio così ha ha consegnato la sua esperienza ad un libro ecco che
Ha scritto Francesca e
Re vicepresidente di religions for Peace Italia
Il titolo dico tra poco perché ce lo scritto qua ma non riesco a trovare poi ovvero lo troverò vi aiuterà i a trovarci
Sì come
Farò è capito ecco quindi sia aperta però ecco Franca la esperienza anche nella politica al comune di Roma interprete e traduttrice quindi hai avuto molto ma molto a che fare con l'uso della parola e cercare anche in una trasposizione in una traduzione in un riportare e non in qualche modo indicare la qual è l'essenza primaria della parola
Sempre per creare armonia se non altro ecco un un curriculum lunghissimo per questo impegno ecco di religioni per la pace però ecco Dateo vogliamo sapere ecco
Quale contributo dalla tua esperienza possiamo trarre in lui nel fare informazione
Prego
Sì
Ringrazio
Ringrazio conto Moritz dischi al nostro moderatore
Ci siamo giusto incontrati alla presentazione di questo libro fare altro che era con Francesca Baldini che la mia intervistatrice a Ostia dove c'era la presentazione del libro
E vi è venuta l'idea di invitare mi e io chiedo scusa ma alla mia età mi segno le cose un po'leggerò perché si comincia a dimenticare mi dispiace non mi è mai piaciuta specialmente in un ambito giornalistico di leggere invece che vi parla
Pino
Che appunto in questo ambito sono qui per voi prima di scrivere importante l'ascolto
Sì
Infatti no allora appunto sono acqua quindi in una veste religiosa principalmente essendo religioso Chris rappresentando Regional piste e in particolare quelle ebraiche ha visto che appartengono alla religione ebraica
E mi sono scritta alcuni concetti che prende in prestito dagli erano appena grazie che ha una filosofa ebrea secondo Primo levi dice cito la convinzione che ogni straniero il nemico giace in fondo agli animi come un'infezione latente ma non c'è bisogno di cercare tanto lontane nella parola lebbra Ica Fasser altro le prime due lettere formano la parola a fratello l'altro lo straniero è il fratello il doppio l'opposto l'altra parte del dio io stesso basta Pelagia emessi per incontrare Abele Caino Isacco Ismaele Giacobbe ed Esaù coppie di fratelli a volte gemelli che sono l'esatto opposto l'uno dell'altro uno militerà alto selvaggio uno Pastore alto cacciatori uno vegetariano l'altro carnivoro uno sottomesso e l'altro ribelle
Nella Bibbia i protagonisti maschili singoli o a coppie sono in prima fila il testo
Specifica le loro caratteristiche descrive accuratamente e quando è il caso il testo fa in modo che alla fine lettori percepisca con chiarezza che si tratta di due aspetti di una stessa personalità
Sì uno rappresenta l'ombra l'altro rappresenta la luce si tratta di parti nettamente distinte che rimangono fetali fino a quando i diversi aspetti che simboleggiano non arrivano a riconciliarsi
Quando ciò avviene sia viene i due diversi aspetti perdono la condizione di parzialità
Che si dice in ebraico Castelletti per raggiungere quella della completezza che in via Ibra eccome scialle e la RAI dice che le significa anche dissidio un dissidio profondo da cui è difficile venir fuori mentre le somme Elena stesse dice di pace dissi io e pazzia nella disputa talmudica che in ebraico si chiama ma all'Occhetto
Il sistema adottato precisamente il seguente a fronte di due pareri discordanti si accende il dibattito allo scopo di raggiungere una mediazione delle Poste opinioni
Anche quando non si arriva a un accordo il processo dialettico ha comunque permesso ad entrambe le parti di approfondire la reciproca conoscenza il rapporto che i singoli individui devono instaurare tra loro e a livello più ampio con il mondo che li circonda dovrebbe essere improntato allo stesso modus operandi non il rifiuto delle diversità ma il confronto propositivo
E quindi come si diceva nel mio nuovo impegno al Comune di Roma
Ero consigliera delegata del sindaco Veltroni alle politiche della multietnicità intercultura dal due mila uno al due mila otto mi sono resa conto di quanto abbia influito la mia educazione ebraica
E quanto mi abbia aiutato a mettere in atto di volta in volta all'insegnamento dei nostri maestri
Poi appunto ha lasciato il Comune sono entrata e religioso acquisto un po'a questa funzione
Quindi continuando praticamente la mera ai lo straniero perché straniero otto posti in terra d'Egitto
E che recitiamo nella nell'Agata dipesa nel racconto utile a Pasqua ci suggerisce come amare lo straniero
Considerando che gli porte diversità e ricchezza di idee e di vedute sia dare voce proprie agli stranieri attraverso azioni concrete su
Questo principio avevamo realizzato appunto al Comune di Roma in quell'epoca elezione dei consiglieri stranieri poi come giornalisti forse ricorre eccetera
Le straniere a consiglieri comunali la costituzione delle varie consulte la Consulta delle religioni la Consulta più vero pensiero
Della laicità delle istituzioni lacca consulta degli stranieri e poi erano ventitré religione che si erano erano iscritte e poi tutti organismi che funzionavano come cassa di risonanza della voce e delle minoranze
Inoltre il confronto e la dialettica insite nell'educazione ebraica non sola
Mi hanno fatto capire quanto importante che gli stranieri come le minoranze in genere abbiamo la possibilità di parlare con la loro voce
Come Morando in sedi istituzionali le loro ricorrente raccontandosi e confrontandosi in incontri e convegni
Perché questi non sono permettono di fare esprimere autonomamente i nuovi cittadini ma danno a noi la possibilità di cogliere loro reali bisogni io ricordo
Per il Capodanno cinese
Che fu quell'anno era il sei di gennaio il rappresentante era il drago entrare uscire a piazza Vittorio ma come la Befana all'Epifania
San Giorgio e il drago cosa c'entra eccetera quando dopo l'anno successivo bene l'ambasciatore vederci né in Campidoglio e e poi uscì e c'era un'auto fu sottoscritto Capodanno cinese per me fu Vittorio la piccola vittoria di quello che avevamo fatto la conoscenza dell'altro
E poi notavo ecco giusto Tom pioppo perché torno tra Birmingham ieri ero a Birmingham Gubbio nipotino ha preso un diploma all'Aja combatte con la famiglia
è ma quanti caftani vive sì uomini e quante coperture le donne e quanti segni fuori easy Roma ancora veramente
è molto importante questo che state facendo perché Roma Monti con gli amici procura Court mai secolari però realmente il cambiano volto deturpati prepararsi molto importante ecco e quindi dicevo per concludere quello che dicevo l'alto senso della solidarietà all'interno del gruppo
Mi ha spinto di trovare garantire pari dignità ai vari gruppi minoritari che siano presenti nella città
Allora ancora un momento i nostri maestri raccontano che Abramo contratto con Dio la salvezza di Sodoma questo lo sappiamo tutti con la clausola di trovare almeno dieci giusti per non distruggere accetta da cui nasce per esempio ebraica mente che dieci persone formano una comunità e questo qui soldi o valorizzare la necessità di aggregarsi per mantenere la propria identità come singoli e come gruppo e vede l'impegno delle istituzioni pubbliche per assegnazione importante questo
Che abbiano degli spazi per cui tutto che abbiano dei luoghi dove possono esprimere la loro cultura parlo degli stranieri e dei diversi tra virgolette
E aree cimiteriali adeguate alle diverse esigenze io mi ricordo il lavoro negli ospedali quanto fu importante per quel poco che facemmo con religioso piste nel momento più delicati della vita di a vere un appoggio dal punto di vista del proprio appartenenza religiosa
Eccome i dipendenti degli ospedali gli infermieri ci furono riconoscenti adesso so perché quella persona
Che era un musulmano non voleva mangiare quel giorno quell'altro ebreo perché si metteva la mano sugli occhi per dire la sua quindi
Sembrano cose minimali invece sono importanti i giornalisti hanno un grosso ruolo in questo nel riportare queste cose
Comunque
L'idea dell'accoglienza e dell'assurdità dell'ospitalità
Di cui furono protagonisti i nostri padri
Che ricordano ecco che il il l'episodio di Sodoma citi morta la totale mancanza di capacità di accoglienza da parte degli abitanti e in questo caso parla batte della guerra porta poi alla distruzione
Un Paese che non accoglie lo straniero non è in grado di vivere in pace i conflitti interni lo portano alla distruzione
Un attimo volevo esaminare con voi il significato semantico della parola in lingua allora me sembrava carino
In greco che viene a sfoltire straniera ma vuol dire anche ospite in ebraico Keres significa straniero colui che abita
In arabo
Correggimi se AMT significa straniero colui che abita altrove il latino hostess significa straniero ma anche ospite
Allora chiedo straniero con le capita tra noi
Chi abita altrove è un ospite è uno straniero cercare la risposta a questa domanda è un po'il fulcro del nostro lavoro
E in una città come Roma sempre più ricca di culture credi Diversi la conoscenza reciproca porta alla a evitare conflittualità arroganza pericolo di prevaricazione
Condivido il compito di comunicare voi lo siete e quello di far conoscere la realtà al di là del pregiudizio quindi approfondire il tema di cui si tratta dedicando tempo a partire dal territorio in cui si vive
E per questo appunto le porti istituzione un ruolo significativo
Che altro direi di stare attenti non solo al territorio banche ai momenti più salienti delle fasi della vita che implicano le scuole
In cui non si insegna molto spesso
Il ruolo di varie religioni e come si diceva gli ospedali cimiteri e per sempre una cosa che avevo notato molto importante e pubblicare
Pubblicare sui giornali stranieri ognuno di questi stranieri comune a una ventina trentina di giornali istituire nelle nelle lingue più strane che non conosciamo
Noi riuscivamo portarci può pubblicare ognuno nella propria lingua quello che il Comune stava facendo riguardo al loro ecco questo è importante perché anche anche se non hanno accesso molti di loro non conoscono la lingua italiana
Niente allora però volevo soltanto aggiungere che il mio impegno su questo tema e vi ringrazio di avermi imputato esporlo inattivo realtà dalla mia situazione di appartenere in Italia esteri italiana nati in Italia
A Modena così come la mia intervistatrice che romagnola abbiamo cominciato a litigare fra Emilia Romagna comunque
La richiesta di per il bikini allora
E nata dalla dall'appartenere a una minoranza religiosa in Italia
E cioè quelle praticate in un periodo in cui quel tipo di attenzioni che stiamo suggerendo oggi non solo non esistevano ma si cercava di cancellarle per una visione unica e in particolare in quel momento nell'igiene antigiudaica
Quindi avevo con me dentro di me avevo sei anni quarantatré avevo dentro di me una bambina ebrea ma la bambina cattolica
E dovevo stare attenta come questi temi vanno gestite perché c'è una era tanto brava e l'altra la volevano uccidere secondo me erano ambedue
Ambedue stessa quindi io credo brava in tutte e due le situazioni fra l'altro i miei genitori mi dissero
Montichiari più Eckert ti chiami Feltre un cognome italiano e fino allora ma prima disegnato Heston ha buone ebrea nella minoranza moderne eravamo anche pochi cavo suona michette per e tutte le altre mire cattoliche
E d'un tratto mi dicevano solo per mamme e papà sei ebrea per gli altri sei cattolici
Questa dualità che io ho vissuto da bambino e di cui Francesca Baldini appunto mi interroga nel libro faro e capirò
Io l'ho vissuta come la possibilità di essere han vetture pienamente con la stessa voglia di vivere onestamente e da queste Natta può e il mio la postura diciamo chiamiamo lavoro indicazione nella vita di cercare di per quel poco che potevo e voi potete tanto con la stampa
Di creare conoscenza tra le varie persone di vario tipo varia religione
Ecco credo
E volevo stante giunge una cosa non non parliamo tutti ebraismo voti cristianesimo
Perché come sapete sono tante le varietà all'interno di ognuno dei cadetti le mie colleghe diranno altrettanto penso della loro appartenenza grazie
Grazie Franca creare conoscenza prima di scrivere e
Questo è importante per la nostra professione perché avendo la responsabilità dell'uso della parola l'ascolto è lo studio e il creare conoscenze molto importante prima di lanciare una qualsiasi parola quindi studiare conoscere
Capire il tema il territorio di cui si parla l'accesso alla lingua le voci delle minoranze grazie anche per questa intimità che c'ha riaperto Franca
E a proposito di lingua io mi devo scusare con
Ha smesso perché ho pronunciato male il suo nome
E quindi di scusami ma eppure lo però lo otto ho detto un sacco di volte e proprio questa circostanza appeso un po'dall'emozione Merlo sbagliato perdonami queste ore già
Sono incorreggibile anche correggibile e allo stesso tempo allora
Almeyda Chan se sta per anche tu chiamata in causa da Franca tu sei una giornalista scrittrice e poetessa quindi posso dire Italo siriana ma posso dire con orgoglio familiare da parte di mia moglie marchigiana detto così proprio i come dire ma lo dico in senso con un'accezione positiva
Come una giocoliere delle parole ma in senso positivo perché non il giocare per prendersi gioco delle parole ma sull'uso dei delle parole e chi poeta poetessa deve saperle incastrare bene le parole
Tra le maglie nella testa nel cuore ma ecco questo è il tuo esercizio quotidiano ecco raccontaci dell'attuale esperienza ha smesso cosmesi dice razionali al correggimi
Si dice ha smentito perfettamente su perfettamente grazie buongiorno a tutti a tutti ringrazio Maurizio la federazione per l'invito e le altre colleghe in colleghi che mi vengono oggi e in particolare anche il presidente Vincenzo paragona che anche qui marchigiano come me oggi siamo siamo in due
E a proposito del mio nome ti racconto un aneddoto per restare sul gioco di parole sul discorso dell'identità io ho ereditato il nome della mia non paterna assieme in nome di una sorta di Santa della religione musulmana
Però appunto il mio nome si scrive As mai e io soffro di asma venite immaginati essere una bambina nata in Italia
Frequentare la scuola elementare il perito in cui appunto avevo più frequenti attacchi d'asma e avere i miei compagni di classe convinti che appunto il mio nome derivasse dal fatto che chiunque mi si avvicinasse doveva stare attento al fatto che io appunto
Avevo questa malattia quindi ho sempre giocato sul fatto che il mio nome simile a nome di una malattia ma a parte la battuta questo carico di identità che ognuno di noi si porta si porta dentro
è un un patrimonio che a volte i anche difficile gestire perché arrivano dei momenti della tua vita in cui tu non sai chi sei
Non sai come raccontarti finché parlo capisci che questa pluralità di sfumature che ai in realtà alla ricchezza perché ti permette di reggere il mondo con chiavi molto diverse
Io amo altro moltissimo il titolo che è stato dato questo incontro appunto l'informaste l'informazione estradato per la pace tra i popoli per questo perché quest'idea dell'informazione come una strada quindi come un percorso la vedo come una metafora bellissima
La strada non è mai lineare la strada non è mai in un'unica direzione mai almeno sempre bidirezionale la strada a delle salite a delle discese ed è una continua scoperta e quasi all'informazione
L'informazione non può mai viaggiare in un senso unico l'informazione deve prevedere tanti sentieri che possano incontrarsi che possano contaminarsi
Che possano confrontarsi e che possono avere a volte degli ingorghi quindi dove capire come gestire tutta quella moltitudine di parole d'immagine di informazioni che arrivano e qui arriva la grande responsabilità che noi come professionisti della parola abbiamo dico professionisti della parola perché appunto oggi è stato detto viene continuamente ripetuto da papa Francesco viene continuamente ripetuto anche da chi Dinoi si occupa di deontologia dei colleghi della carta di Roma
Dai colleghi della Carta di Treviso cioè da chiunque di noi si dedicherà in qualche modo a tutelare l'uso corretto delle delle parole il senso della responsabilità viene continuamente richiamato
Mi ricordo nel due mila sedici quando insieme ad altri colleghi della stampa siamo stati ricevuti da Papa Francesco lui disse queste parole
All'udienza di se voi giornalisti scrivete la prima bozza della storia
Ho trovato quell'immagine veramente molto belle significativa ma anche molto poter
The perché appunto la prima bozza della storia oggi è un presente all'articolo di cronaca domani diventa appunto già la storia e poi diventa una storia più approfondite più costruita quindi se questa prima bozza è scritta male è scritta scorrettamente scritta in maniera violenta noi non provochiamo un danno solo nell'immediato ma potremmo provocare un danno anche alle generazioni future perché la prima bozza della storia deve essere
Il più fedele possibile alla realtà
E quindi aggancia una parola appunto di origine semitica è una parola araba
Che come professionisti dell'informazione siamo tenuti a tenere in considerazione che la parola Jacques che fa ovvero verità
La parola Facta deriva dalla parola critica fatto che significa diritto quindi pensate a questa bellissima immagine che il la verità è un diritto e il diritto è una verità
E come giornalisti siamo tenuti appunto a tenere questa grande responsabilità ovvero il diritto di fare cronaca ma anche il diritto di restituire a chi ci ascolta chi ci legge la verità quindi sappiamo tutti che la verità poi equitativa quindi possiamo avvicinarci il più possibile ma cercare di essere oggettivi
E questo come si fa rimasto state citate delle situazioni molto importanti che hanno toccato le vite di tutti noi la guerra in Jugoslavia processato due mila e uno gli attentati dell'undici settembre poi c'è stata la guerra in Iraq una delle tante guerre in Iraq purtroppo mi sento di dire e per qualcosa che sentito se vogliamo ancora più vicino dal due mila undici in poi che è stato l'inizio della guerra in Siria
E anche lì
Se io ho iniziato con Parma appunto di guerra di diritti umani proprio in concomitanza
Con l'inizio della guerra nei Balcani ero una ragazzina ancora andavo al liceo però appunto nelle Marche cominciavano dei ad arrivare i primi profughi
E già parlare della parola profughi usarla il presente quando a quell'età pensi che sia appannaggio retaggio di di un passato che non torneranno mai più i profughi le fughe
Guardarli negli occhi ascoltare le loro storie cominciare a scrivere a capire chi hai davanti una moglie di sofferenza ma anche la responsabilità di restituire la tragedia che queste persone vivono
Chi dà un indirizzo io ho scelto probabilmente a quell'età di dedicarmi appunto il giornalismo che racconta
Le i diritti umani e purtroppo quando ci occupiamo di diritti umani spesso sono diritti umani violati
Raro che ci occupiamo di diritti umani rispettati o di diritti umani garantiti purtroppo quando se ne parla è perché c'è stata una violazione una violazione che continua
Mi son trovata appunto a un certo punto della mia vita a raccontare la guerra nella mia terra d'origine e farlo al presente cosa che appunto essendo nata in un paese in pace non avrei mai immaginato come si fa a che parole si usano commessi riesce ad essere il più fedeli possibili alla realtà come si riesce a separare la propria emotività dalla necessità di fare una cronaca oggettiva e di soprattutto di dare voce a chi non ha voce
Perché in questa strada che appunto l'informazione per la pace c'è una parola che deve essere sempre la costante che è la libertà
La libertà che cammina di pari passo con la coscienza la libertà d'informazione
La libertà di raccontare e la libertà di fotografare e la libertà di incontrare i testimoni ed alla libertà di divulgare ma c'è anche una coscienza ovvero farlo con la responsabilità di tutelare le persone di cui stiamo parlando
E di cercare di fare da Ponti verso le persone a cui stiamo cercando di portare queste queste informazioni
Io ho capito un certo punto qual era il punto di equilibrio tra essere allo stesso tempo Italo siriana ed essere un anno una giornalista comunque
Professionale una giornalista non solo appunto professionista ma che potesse diventare una voce in qualche modo affidabile rispetto a quello che stava accadeva e che stava accadendo scusate quindi era cercare di fotografare oggettivamente i fatti ma soprattutto cercare di dare la voce più possibile testimoni cioè a chi la guerra la subisce perché tante volte quando si raccontano le guerre la parola viene data e il grande carico delle immagini viene dato a chi la guerra la sta combattendo quindi soldati milizie armi bombardamenti macerie
Quelli che spesso restano indietro sono invece coloro che la guerra non hanno l'hanno decisa sono coloro che la guerra la subiscono e continuano a subirla cioè civili che sono sempre la maggior parte anche a livello numerico
Della popolazione che vive e resiste cerca appunto di sopravvivere in un contesto in un teatro di guerra
Per la Siria ha cercato il continuo di con cerco di continuare a fare queste cioè dare voce civili dare voce civili sia che stanno in Siria che continuano attraverso la Rete raccontarsi sia civili della diaspora perché ci sono più di sette milioni di siriani che sono ormai nella condizione di profughi fuori da dalla dalla significa mi sono anche resa conto di quanto appunto una guerra poi porti ad aprire delle finestre la parola migrante la parola straniero
La parola profugo la parola rifugiato
Sono parole che Paesi caricano ricordo la prima volta che mia madre ha sentito parlare di profugo siriano le si riempirono gli occhi di lacrime perché mi disse mesi che abbiamo sempre accolto gli altri popoli gli armeni
Dirà che mi ed è la prima volta nella storia che invece sono i siriani che scappano quindi anche quel carico emotivo quella parola data in quel modo
Però quanto e più rispettosa la parola punto profugo rifugiato rispetto alla parola clandestino rispetto alla parola appunto invasore
E qui
Anche noi siamo chiamati a una grandissima responsabilità perché rispetto al discorso che faceva la dottoressa Corinna che rivedo dopo quasi vent'anni appunto proprio quando ho cominciato a muovere i miei primi passi anni fa
La parola la responsabilità delle nostre parole oggi si guarda la mia generazione che è sempre cresciuta come la generazione con
Con tanti punti interrogativi cioè a chi siamo siamo più italiani se non più siriani no ma siamo nati in Italia la nostra lingua madre l'italiano allora siamo nuovi italiani qualcuno ci chiama seconde generazioni ma seconde rispetto a chi e anche qui il peso delle parole è stato molto importante
La cosa meravigliosa è stata poi darci appunto noi tra di noi una definizione che è stata quella di nuovi italiani perché appunto noi non ci sentiamo seconda generazione perché noi non abbiamo fatto l'esperienza della migrazione
C'è chi è nato e sempre vissuto in Italia
Ha ricordi amici tutta la sanità legata a questo Paese a un bagaglio chiaramente che deriva dalle sue origini ma non è quella la sua principale identità
E allora oggi quando ogni tanto si sente parlare di sostituzione mica avvenuto di recente può e alla veneranda età di quarantasei anni il dubbio di chiedermi ma io etnicamente Chisso sostituendo cioè il fatto di essere nata in Italia chi è la bambina che io ho sostituito che non mi avrebbe avuto che vita avrebbe fatto che professione avrebbe scelto sarebbe stata anche lei è una giornalista
E qui chiudo proprio perché appunto se alla mia età questo mi ha fatto questo impatto così forte l'immagine di essere la sostituta etnica di qualcuno pensa alle generazioni più più giovani più fragili che hanno anche meno strumenti per per capire e allora c'è un'altra parola che come giornalisti dobbiamo stare attenti a non alimentare chiede la parola paura
Il giornalismo deve fare il contrario della paura il giornalismo deve appunto a rendere consapevoli rendere coscienti deve costruire costruire conoscenza che non significa che per forza
Dobbiamo amare tutto quello che abbiamo intorno e considerare tutto giusto assolutamente no il giornalismo invece ci deve aprire gli occhi e ad una coscienza critica ma dobbiamo comunque non alimentare la paura perché il contrada della paura proprio la conoscenza
In contrade della paura è proprio la consapevolezza ecco io penso che ogni giorno noi siamo chiamati a fare questo
E che incontri come quello di oggi siano una possibilità bellissima sia per noi per darci appunto la possibilità di rimettere in gioco questi valori sia poi per chi ha magari ci ascolta che ha la possibilità di conoscere da vicino qualcuno che appartiene alla certe mia una certa religione certa cultura che fino a quel momento non aveva avuto modo di incontrare perché tante volte capita che non è mai incontrato un buddista non è mai incontrato né ebreo né me contratto musulmano
Quindi questi contenitori invece sono delle delle occasioni bellissime grazie
Grazie grazie crea assieme
Grazie grazie di cuore e aggiungiamo un tassello nella nostra roba nel nostro cantiere formativo
Asma e ci ha detto colpirono utilizzare mai la parola paura perché l'alimentiamo quindi restituire conoscenza
Aprire la coscienza critica e soprattutto nell'informazione di guerra
Dare voce a chi subisce la guerra e non a chi l'ha alimenta o la organizza purtroppo la guerra grazie per questi consigli su come portare avanti la nostra professione noi siamo qui e devo dire a tutti a tutti voi devo ringraziarli perché essere qui il tre luglio vuol dire essere Veglie delle rovine e degli eroi e quindi a voi tutto il merito per essere un lunedì mattina dopo un ponte lungo a Roma
Essere qui veramente vi fa onore ma siamo qui per formarci perché evidentemente sappiamo che non possiamo essere
Sufficiente autosufficienti sufficienti hanno estesi io vedo in sala ecco c'è il direttore della agenzia Sire che che qui come discente quindi un direttore Amerigo Vecchiarelli c'è il vicedirettore di RAI news Alberto Romagnoli che e qui come discente quindi si mettono tra i banchi per continuare a formarsi ed imparare
Penso che siano delle testimonianze lasciatemelo dire un ringraziamento a tutto il personale della federazione particolare Andrea Corti che lì giù che sta facendo anche da regista ma è un collega
Elena avrebbe detto l'ho pronunciato bene perdona
Sentire faccio questo inciso lei lavora carne al collega lavora all'agenzia di stampa notizie evangeliche della Federazione delle Chiese evangeliche
In Italia e ha fatto bene Franca dire a stare attenti a non a classificarsi un po'troppo a recintare ci troppo ecco a nelle proprie confessioni religiose
Perché recintare ci troppo rischia poi anche di invalidare questo percorso formativo di intreccio di conoscenza reciproca verso un obiettivo che comune perché l'importante avere questo obiettivo comune cioè essere tutte tutti portatori di pace attraverso l'uso responsabile della parola io la ripeterò all'infinito questa espressione
Elena raccontaci che che elaborazione Fighter preferisce dire qui ah sì giusta ragione perché tu hai bisogno
Non ci sarà con noi Michieli fuori che il caporedattore di confronti mi ha telefonato un giorno fa per due giorni fa per per dirmi che ha avuto un morto in famiglia quindi insomma ecco la parte delle esperienze si chiude con Elena e poi andiamo avanti con il professor Meghnagi e con il dottor Ruffini
Buongiorno a trattenere tutti grazie
è un ringraziamento a Maurizio meschina la Federazione Nazionale Stampa Italiana l'ordine dei giornalisti del Lazio
E sono molto contenta di essere qui vorrei essere dall'altra parte perché ecco o sempre molto da imparare dai colleghi o dalle colleghe vi ringrazio quindi dell'ascolto
Vorrei dire due parole molto veloci
Su due sulla federazione giusto per collocare un attimo per chi non conoscesse questa realtà
La Federazione delle Chiese evangeliche Italia nata nel mille novecentosessantasette
I suoi membri fondatori iniziali sono i Battisti le chiese valdesi emetto disse che poi dopo alcuni anni si riuniranno in un'unione che adesso le vede insieme
La chiesa luterana insieme alla comunità di scavare ESE che poi confluisce nella chiesa evangelica luterana in Italia successivamente aderiscono l'esercito della salvezza e altre piccole mi chiese minori
Sicuramente lo sapete scusate se dico delle cose banali di protestanti nel mondo sono circa un terzo dei cristiani mondiali in Italia si stima che ci siano tra i cinquecento e settecentocinquanta mila protestanti
Comprese le così dette chiese etniche chiese anglicane lecchese pento costali
E e altre chiese mentre la Federazione delle Chiese evangeliche Italia rappresenta circa cinquanta sessanta mila
Fedeli ecco su questo io mi vorrei collegare con le colleghe che hanno parlato prima e mi permetto anche di dire che mi sento un po'in sorellanza con loro
Perché come sapete nel diciassette febbraio mille ottocentoquarantotto Carlo Alberto con le lettere patenti concede il i diritti civili
Ai valdesi e alcune settimane dopo anche agli ebrei quindi c'è questa data che celebrata come una festa della libertà
Ecco corre condivisa tra valdesi ed ebrei
E invece con al maggior scusami se dico a smettere condivido un po'la poesia anch'io ho scritto scrivo poesia
Però devo dire che la giornalista che in me ucciderla la poetessa anche me comunque col questa sorellanza anche di minori a di minoranze
In quanto appunto rappresentiamo delle minoranze
L'agenzia stampa del nerd è l'organo di stampa di queste chiese membro che dicevo prima quindi luterani valdesi Battisti Sace la salvezza eccetera
Ma è anche voce del movimento ecumenico internazionale
Che diciamo è rappresentato in particolare ci sono diversi organismi due principali sono il il Consiglio ecumenico delle Chiese vuol Castelluccio Cissé e la Conferenza delle Chiese europee
In questi contesti le chiese italiane sono sempre presenti Conde negativo anche all'interno dei consigli direttivi di questo movimento effettivamente la stampa generalista mainstream non parla tranne dovute quelle rare e preziose cioè cessione sono appunto a gestire avvenire per fare degli esempi che che oggi anche qui vicino
Ecco volevo parlare di di questa parola assente effettivamente no perché vogliamo parlare di quali parole usare quali magari non usare e ricordiamoci però anche di alcune parole
Che purtroppo mancano
Faccio alcuni esempi il nell'ambito del Consiglio ecumenico delle Chiese e c'è un progetto già di tanti anni che si chiama il pellegrinaggio per la giustizia e la pace
Oppure per quanto riguarda la comunione mondiale di Chiese riformate
C'è il decennio per la giustizia climatica apportate al progetto di parole buone che dovremmo usare parole di pace parole che di riconciliazione parole di dialogo
Un altro esempio che vorrei fare anch'
Lo riguarda Gerry Pillay Gerry pile al segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese che è stato recentemente a Mosca ha incontrato Kirill
C'è un altro ampia intervista sugli organi di stampa punto de del consiglio mondiale
E perché vorrei citare questo incontro perché e in questo contesto il pastore Geri quindi lei ha ha utilizzato delle parole molto forti
Sì come si è trovato che è chiaramente due ore e mezza di colloquio con conchiglie del in cui chiaramente le le differenze e divisioni
Erano molto profonde ha molto netta però anche lui ha risposto in questo modo perché noi come cristiani dobbiamo parlare di politica
Allora neanche dobbiamo parlare di politica è anche giusto che si parli di politica però dal punto di vista cristiana
Ecco forse dovremmo cercare di capire come la nostra fede comici con gli occhiali quello collochiamo
A partire dalla scrittura e Pillay ha detto cominciamo a pensare spiritualmente cominciamo a pensare come persone di fede
Inoltre aggiunge una cosa molto importante che per riprendono dopo bisogna garantire che anche le donne facciamo parte delle delegazioni e dei processi di pace su questo ci sarebbe moltissimo da dire non voglio dargli altro tempo
Poi vacanze c'è occasione che più tardi di approfondire
Allora scusate ancora una cosa sulle sottili
è interessante la l'appello è una spiritualità perché ci troviamo in un momento in cui assistiamo al nomadismo spirituale da una parte c'è le persone che passa un po'da una religione all'altra da una sensibilità religiosa lo spirituale un'altra
Dalla parte opposta cioè ritorna la Parmalat è una parola già utilizzata la paura la paura della spiritualità non ha paura della religione una paura di parlare della religione
Mi pare una contraddizione che stiamo vivendo qui c'è una carrellata del lavoro del Nargothrond
Dove potete vedere alcuni dei tre anni di quello parliamo dalla giornata del dialogo ebraico-cristiano le figure importanti del protestantesimo
Per esempio Martin Luther King che come sicuramente sapete era un pastore battista
Le visite in Italia dei Consiglio ecumenico di altre delegazioni internazionali
E il tema della libertà religiosa su cui torneremo dopo intelligenza artificiale la digitalizzazione la guerra in Ucraina e anche l'inclusione nelle chiese per esempio il la comunità LGBT cookie Plas eccetera eccetera che chiaramente rappresenta uno dei perni spesso assenti
Noi abbiamo una retto evangelica che si occupa di fede e omosessualità quindi questo è un altro dei temi
E dire del che riguarda proprio l'uso delle parole dove che la l'accoglienza sulle pagine anche dei nostri strumenti di comunicazione
Velocissimamente un confronto tra cattolici e protestanti mi perdonerete se forse un po'didascalico però ecco credo che sia importante perché spesso poi nella conoscenza reciproca ci mancano dei pezzi perché manca sempre un po'il tempo di approfondire quindi super velocissima ce ne sono tante altre
Cosa c'è di uguale la Bibbia e la stessa parte i libri cosiddetti apocrifi il Padre Nostro è uguale per i protestanti e per i cattolici il credo dello stesso
Qualcosa di diverso ad esempio i sacramenti nelle chiese protestanti ce ne sono solo due perché solo due perché sono quelli istituiti direttamente da Gesù cioè nella Bibbia noi leggendo la scrittura cioè facendo fede alla parola
Gesù ha sicuramente amministrato il battesimo ha sicuramente amministrato la Santa cena non esiste ad esempio una estrema missione in partita da Gesù nella scrittura
Differenze poi di storia e di organizzazione su questo ritorno su quello che è stato detto anche prima le chiese protestanti sono molto diverse la Federazione delle Chiese evangeliche a questo
Il ruolo di mettere insieme chiese protestanti che hanno storie diverse sensibilità diverse ad esempio di Battisti battezzano solo gli adulti mentre nelle chiese battere metodista e valdese si battezzano anche i bambini non Nantes obbligatoriamente
Però ecco il fatto di trovare un luogo che sia diciamo istituzionale che sia condiviso dove tante differenze però stanno insieme L'Unità nella differenza nel rispetto e nella ricchezza
Reciproca
Ultimi due capito del mio intervento riguardando diciamo la forma e la sostanza
Nella forma ho fatto alcuni esempi per raccontare quello che ed dal punto di vista protestante spesso leggendo magari nei nelle altre riviste nei giornali alcune del alcune parole che noi sottolineerei mo'con la penna rossa
Quando si parla per esempio della funzione religiosa nelle chiese protestanti non si parla di messa si parla di culto
Quando ne parliamo del Papa lo mettiamo in minuscolo non per diciamo per errore grammaticale dal nostro punto di vista né per mancanza di rispetto
Ma perché come sapete nella nostra tradizione non riconosciamo l'autorità papale
Nel senso che per le chiese protestanti il tramite tra Dio e l'uomo non è la chiesa ma è Gesù Cristo e quindi tutti gli altri anche a livello gerarchico sono era alta fratelli e sorelle
Che sul allo stesso livello no magari il pastore ha studiato di più quindi ancora studiato l'ebraico l'aramaico le scritture però insomma c'è il sacerdozio universale nella sentenza
Quando si parla di Eucaristia nelle chiese protestanti si parla di Santa cena per neo nascosto in una parola e sono è una parola però per noi è importante
E e troverete facilmente nelle nostre Neos articoli nella comunicazione fatta dal da protestanti la parola pastora pesco va perché abbiamo l'ordinazione delle donne
In Italia c'è quasi il quaranta per cento di don che nel ministero pastorale o un grafico ma penso di aver continuato nel tempo quindi passo avanti
Ecco ve ne faccio vedere alcune quest'antica che allena l'acido arcivescovo adulterati Uppsala sulla destra la vedette in compagnia di si vede sì di papa Francesco a Londra nel due mila diciassette per i cinquecento anni della riforma
Qui abbiamo hanno Burkhardt che è una proroga della Estonia ed è diventata la prima donna segretario generale della Federazione luterana mondiale
A destra c'è un po'tutù lei una pastora e la figlia di Desmond Tutu che tutti conoscono primo arcivescovo americano Sudafrica premio Nobel per la pace lampo Tutu messa perché essendo figlia
Dell'arcivescovo ci fa capire che nell'ambito protestante i preti i pastori che deve Randy possono avere figli io stessa sono figlia di un pastore
E quando ero piccola devo dire e sono figlia di un pastore il maglia day percorre Naldi uomini di anime e insomma è una figlia di un prete per spiegare menomato per usare un'altra parola dovevo suicidare a quello che era il linguaggio
Maggioritario perché giustamente in Italia una maggioranza cattolica e quindi adeguato il mio linguaggio
Per essere compresa
Oltre alle parole la forma importante la forma è sostanza però è anche vero che se non c'è sostanza possiamo avere anche la forma migliore del mondo però e cosa diciamo allora una carrellata veloce di contenuti
Non l'ho già detto L'Unità nella differenza c'è il fatto che la faccia lei riga i riunisca tante chiese comunque diverso è sempre nell'ambito del che stiate in cristianesimo riformato
La questione della libertà religiosa che segue un po'meglio dopo
C'è la questione dell'accoglienza la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia insieme alla Tavola Valdese in seno alla comunità di Sant'Egidio
è stata promotrice dei corridoi umanitari il primo progetto pilota che poi è stato rinnovato Pera due sezioni due sessioni adesso Sarmi in vista della terza biennali
Con il ministero degli Esteri ministero degli interni abbiamo avuto i corridoi umanitari da Beirut con i profughi siriani che sono attualmente ospitati in diverse comunità famiglia in tutta Italia
C'è il punto la questione l'ha citata è stata già accennata da Franca prima di me
C'è un'altra questione che riguarda la sicurezza dei luoghi di culto e l'occhio è un progetto della Conferenza delle Chiese europee di cui la faccia e i tre partner ne parlo velocissimamente dopo la questione del dialogo delle minoranze la il pluralismo
Cioè siamo nella Federazione Nazionale Stampa Italiana sappiamo la crisi profondissima della struttura
Il pluralismo e va tutelato penso che a livello istituzionale si debba e si possa fare di più per la tutela della categoria per la tutela del pluralismo dell'informazione in Italia
E l'ultima suggestione Lakes PC contro il l'auspicio vorrei rubare delle parole dette da tante persone prima di me forse la nostra via la via della gentilezza
Al volo la la libertà religiosa la faccenda tanti anni dal mille novecentottantacinque lavora piccola una connessione di chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato
L'accesso
In seno alla cesserà promuove convegni documenti eccetera e danni continua a sostenere e l'esigenza di una una legge organica sulla libertà religiosa
Perché non siamo ancora con la legislazione sui culti ammessi del mille novecentoventinove
Non siamo in partnership anche con i fratelli e le sorelle musulmane anch'abbiamo il nostro core ex coordinatore di Mediterraneo oppure Paolo Naso che sta in seno al ministero dell'Interno nella Commissione
Ora vi dico io come si chiama esattamente non lo so non scritto per ma me lo scordo Consiglio per le relazioni con l'Islam sono tavoli di dialogo che sono importantissimi non è possibile che l'Italia che già pluralista
Non abbiamo hanno una legge quadro sulla libertà religiosa
L'ultimo elemento è quello che dicevo prima Sacha questo progetto che si intitola
Dunque
è una aspettare devo tornare indietro
Se il senso dando il Community simili europea quindi comunità più sicure e più forti d'Europa ha visto un finanziamento di tre milioni io adoro da parte della Commissione europea per la protezione dei luoghi di culto in Europa
Sono stati anche in Italia
Ci sono documenti contro gli abusi on line contro gli atti di vandalismo nelle nei luoghi di culto contro aggressioni altri tipi di minacce in ambito religioso abisso la collaborazione oltre alla checca
Anche il centro per la sicurezza e la crisi del Congresso ebraico europea fece mettere se l'Unione buddista europea
Sono tutte realtà Checco spesso sono grandi assenti purtroppo dalla nostra stampa e poco conosciute anche la che ecco che si è recentemente
Incontrata a Tally avuto tra i suoi ospiti Svetlana si Kanu scala
La politica d'opposizione bielorussa che alcuni giorni dopo di che il il suo intervento che è uscito anche sulle nostre pagine era poi non peggio su Repubblica per fare un esempio
Pochi giorni prima era stata ospita delle chiese europea
Niente quindi un invito alla via della gentilezza parole di pace vi invito se interessa vedere anche una sua speciale sull'odio e i pericoli on line
La via della gentilezza un intervento di l'aria Valenzi la nostra consulente legale avvocato
Che stante le presente in diversi tavoli il dialogo con dico all'Islam altre religioni grazie
Grazie grazie lena quando detto sorellanza mi sono trovato un po'a disagio Cuasso tra quindi ho detto però è bello trovarsi nella sorellanza ecco protetto trattata bene grazie c'hai aperto un mondo nel farci conoscere meglio la realtà delle chiese evangeliche e tra l'altro è molto importante conoscerlo soprattutto quando arrivano le notizie di stragi nelle chiese
Dei paesi dell'Africa subsahariana si fa una confusione né di parole nell'informazione che non si riesce mai a capire quale comunità in quel momento è stata oggetto di uno un attentato
E si fa come per dire cristiani
Cattolici come se fosse un tutt'uno e ogni volta bisogna fare una ricerca per cercare di capire quella chiesa
A quale comunità appartiene ed è faticoso perché la velocità purtroppo ci porta ecco e nemico dei Micaletto della qualità nel nostro lavoro
Che e quindi grazie a lei ma perché c'hai dato con lo stimolo a conoscere meglio il panorama plurale delle chiese
Ma con un impegno uniti nelle differenze mi diceva un vescovo un missionario d'Africa concluderlo
Perché era vescovo della zona del deserto della lingerie io dico ma io ho detto eravamo una provocazione ma vescovo di chi nel deserto tra la sabbia tra le dune di sabbia dove i cristiani non ci sono
Lui ha detto importante avere un interesse umano comune e su quello ci ritroviamo sempre
Grazie grazie di cuore a voi adesso passiamo al modulo successivo e qui purtroppo mi ritrovo più nella mi ritroverò nella fratellanza
Ma senza creare steccati spera Enzo ecco è un termine che è molto caro ai vanno Maio Rella che poi sentiremo parliamo di colleganza e qui ci ritroviamo tutti al di là del genere grazie
Allora professor David Meghnagi
Il dottor Paolo Ruffini invito qui su al tavolo per entrare con in un altro modulo che è il modulo ecco di informazione strada per la pace tra i popoli Benvenuti
David Meghnagi professore di Psicologia cliniche dinamica dell'Università Roma Tre psicoanalista direttore di trovare memori studioso del conflitto mediorientale docente di psicologia della religione il dottor Paolo Ruffini
Che non è solo ovviamente senza mancare di rispetto dico collega giornalista
E del prefetto del dicastero per la comunicazione della Santa Sede e non per fare il ruffiano ma un buon ricordo di quanto è stato direttore cult tv due mila ha lasciato il segno e in tutti noi ma chiusa questa parentesi molto ma molto personale
Allora professor Meg Nagy
Devo dire una cosa a tutte le persone invitate non hanno esitato nel dire subito sì si trattava soltanto di capire la data ma c'è stato un sì immediato ad aderire a questa proposta formativa quindi vi ringrazio ancora per la fiducia
Professor Meg raggi anche lei uno in Tosato un entusiasta ecco del nell'aderire prontamente attraverso il comune amico Giovanni Battista Brunori
Che è un caporedattore degli Esteri del TG due che è stato uno dei miei mentori quando è cominciato tanti anni fa
E ha detto subito sì ecco quindi insomma perché ha detto sì per dare quale contributo alla categoria professore
Buongiorno e grazie per l'invito ma contributo alla categoria io
Condivido l'idea di Popper secondo cui Lazio quando scrisse un testo molto pesante sulla televisione
Paragonando il ruolo del giornalista quello del medico
Nel senso che il medico che di fronte continuamente è una grande sfida
Che è la sopravvivenza del paziente
La vicinanza al paziente alla cura del paziente quindi
A una deontologia a cui non può tenerti rispetto alla quale non può venir meno
Che il giornalista soprattutto di questi tempi
Con la velocità e la rapidità con cui le informazioni arrivano e poi sfuggono perché il cervello non registra ma resta un rumore
Resto un rumore
Faccio un esempio
L'anti Israele ISMU non dico anche sionismo che ancora peggio nota al con ancora più antica
è un rumore di fondo
Cioè molti sono pregiudizialmente ostili ma non l'hanno nessuna cognizione
Rispetto al modo in cui lo sono diventati cioè quando tu poni delle domande mi è capitato anche con dei parlamentari
Ho avuto diverse occasioni di audizioni parlamentari
E lo stesso anche
Avviene col pregiudizio spesso le persone sono guidate da qualcosa che viene prima
E e dunque il giornalista e come un medico deve fare i conti con la problematica del pregiudizio da cui lui stesso è attraversato
E quando dico questo
Lo dico proprio da analista cioè nel senso che noi abbiamo delle costruzioni mentali quindi non è che
Possiamo arrivare alla verità oggettiva possiamo essere onesti con noi stessi questo sì
Essere onesti con se stessi significa non smettere mai di interrogarsi di rivisitare
Non solo ed esclusivamente i fatti visti
Ma anche il mondo
In cui le abbiamo racconta
E il modo in cui li abbiamo raccontati sono delle spire
Faccio un piccolo esempio nel mille novecentottantadue
Giornali laici quelli e non ufficialmente e formalmente attraversati da antichi pregiudizi almeno loro si consideravano tali
Parlando della tragedia dalla guerra del Libano
Utilizzano Motterle meni con me
Il Dio vendicativo di Israele
Sono parole che voi trovate nelle titolazioni di Repubblica del Corriere Della Sera
Non sto parlando di giornali attivamente
Ostili
Verso gli ebrei
Sto parlando dei giornali e che pensano e pensavano di essere eredi della grande tradizione risorgimentale dell'emancipazione del mille ottocentoquarantotto è stato citato prima
Oppure la parola fariseo
Per fortuna la Gregoriana tenuto un grosso convegno sul sul termine sono usciti anche dei volumi e le suggerisco ai giornalisti
Sono impegnato nel dialogo ebraico cristiano islamico da oltre mezzo secolo
La parola fariseo
è utilizzata anche oggi all'interno del dibattito della chiesa talvolta anche da parte di esponenti autorevoli non faccio il nome per ora
Proprio per il lecco della gentilezza a cui siamo stati chiamati
Che sono funzionali a un dibattito interno
E che però all'estremo producono dei danni
Perché riprendono modelli di pregiudizio
Legate alla storia della teologia pre conciliare che sono stati largamente sorpassati e che in chi l'ha mai elaborato il Concilio l'inchino l'altra versato
Per se sto male sopra devono
Si muovano tutto recapitato
In un dibattito sulla definizione ai alla alla quale ho partecipato perché ho delegato italiano presso l'International Polo costerà in membra saliamo Sons sono stato il più diciamo anziano delegato all'epoca ho lasciato l'incarico alla fine del ventidue dopo però dopo quindici anni uno anche bisogno de un Poldi
Di lasciare anche non Monti fare altre cose magari o anche di riposarsi un po'studiare o bisogna anche fa bene a leggere libri e quindi essa non sto male
E mi è capitato con una personalità autorevole di qua non faccio il nome che mi disse la definizione arriveranno a me
Va interpretata non è come la legge di Mosè che se non la rispetti alla lettera viene ucciso insomma ma assolutamente sconcertato
Sono adesso sconcertante perché la persona che aveva fatto questa affermazione una persona impegnata nel dialogo da anni
Come avvengono questi splitting
Faccio un altro esempio
Io ho lasciato un Paese arabo quando avevo
Ti ciò otto anni
Ho passato un mese chiuso in casa se no ci ammazzavano tutti
Non ha mai coltivatore ancora
E alcuni amici miei che vivono a Roma
Mantengono dei rapporti con musulmane dell'altra sponda
Perché perché capita spesso che i musulmani anche se c'è una situazione tragica di di odio diffuso nelle comunità islamiche verso gli ebrei
Purtroppo
C'è anche una fiducia che viene da lontano a me è capitato di curare molte donne paziente musulmani perché le famiglie si fidavano
Di un ebreo è curioso interessante però mostra la complessità dei meccanismi e i tanti anni fa un
Mi è capitato DS chiamato per telefono da
Da un una persona che all'epoca era autorevole in Libia nella comunità ebraica mi disse ti devo parlare a voce
Sapete nei Paesi arabi al telefono non si parla
Come anche nell'Unione Sovietica di una volta
E capendo al meccanismo pur sapendo che non c'era nulla di grave che mi dovesse dire che non si potesse dire al telefono
Prese il taxi attraversa il Roma dall'altra parte vi come quelli del problema
Mi desse c'è un ex
Funzionario
Di un Paese arabo che deve aiutare la figlia che ha avuto un crollo psicologico è stata curata da tanti medici italiani però non hanno funzionato io mi fido solo degli avrei
E Maetel meglio dette mi fai fare mezzo viaggio di Roma per dirmi questo non prevedevano al telefono
Dice no
Io da vuol rispettare la privacy di questa persona
Fitto vedete fin dove arriva il meccanismo della paura anche non solo Rispetto legato
A il vivere in Paesi dove devi misurare le parole al limite e i giornalisti spesso quando vanno in giro in questi Paesi per il mondo non sanno anche quanta difficoltà hanno le persone che parlano in quei luoghi
E quali
Quanta polisemia c'è nelle loro parole
E quanto ora rischio occorrono
E quanta responsabilità noi abbiamo anche nel riportare
Io ho aiutato questa persona
Non aveva praticamente secondo me
Non era affatto non aveva sindromi patologiche come pensavano molti psichiatri italiani
Ma aveva un problema d'identità
Cioè di
Di un crollo identitario dentro legato alla duplice appartenenze
Cose a cui gli ebrei europei a con cui debbo europei sono confrontati per secoli
E che nelle comunità emigrante sono molto forti cioè in in Francia c'è un alto tasso di suicidi per esempio tra le donne
Di origine islamica per esempio
Molti non ne Palma dato che venne a tutto questo perché
Quali sfide ci sono dietro quali difficoltà
Questo è un episodio bello chiodo ho raccontato questa non è guarita
Racconta un altro episodio per farvi vedere quant'di elementi di slittamento ci sono nella comunicazione e nei rapporti anche migliori
Uscendo dall'Università alcuni anni fa
Passando
Io lavoravo a Roma Tre ma avevo anche uno studio vicino alla stazione
Uscendo camminando per strada ho incrociato un vecchio compagno d'infanzia che ha un'attività commerciale da quelle parti
Ed è un ebreo fuggito da Libia visto con il viso molto posso oscurato quel giorno il tono che ti è successo non lo vedevo da anni e ma sei quando conosce persona da con cui si è cresciuto da bambino e il tempo non passa
Dice no mi è successa una cosa terribile oggi tocchetti accaduto
è venuto a trovarmi
Con un concittadino
Libico
Il quale voleva fare degli acquisti e si fidava di me e mi ha detto mi porti in giro per Roma prendere delle cose io urlo fatto visto che ci conoscevamo da anni troppe fatta una cosa bella ma dice non aveva avuto un incidente
Cioè come eravamo sulla moto
Sulla mia moto ho guidato io
E c'hai fatto addosso un'altra moto caccia fatto cadere
Per fortuna non è successo nulla viene detto perché ti vedo qui c'erano essi a Salò attendibile
La persona che era con me
Che cascata come per terra alzandosi ha detto a quello che guidava l'altra moto sporco ebreo
Dopodiché io ne del suo scooter
Quello che guidava la moto è cascato dalla nulla detto io non sono ebreo vedete un po'il linguaggio a Roma come avviene quindi siamo dentro una catena di quindi micro violenza che quando diventa di massa diventa pericolosa
Al che questo nemico gli dice ma perché l'ho letto sporco ebreo io sono ebreo ti sto accompagnando
E quando i dati sono in calo le tratte
Tutto questa conversazione avveniva in arabo
E a che questo qui è esploso lì Ana dette tre o quattro ecco per fare vivere con me anche nei rapporti migliori ci sono delle zone
Dopo l'elaborazione non è avvenuta a ciò che si dice dentro ciò che si dice fuori non è la stessa cosa
Quando ho piantato per esempio un albero
Al convento francescano io ho ho riempito Roma di alberi ce n'è uno dentro uno vaticano che viene da Gerusalemme per la nostra e tante
C'è un altro a Castel Sant'Angelo che ogni tanto viene danneggiato l'ho fatto piantare io nel novantatré alla presenza del cardinale casi di e sta lì nel punto della statua di Santa Caterina
è stata una scelta voluta la mia discussa con Caselli
E quell'ogni tanto viene danneggiato
E poi non fatto piantare uno sulla via Sacra nel punto in cui sono stati portati
I prigionieri ebrei dopo la caduta di Gerusalemme
E lo Stato per intero no
Alla contento
Francescano che fu veramente difficile
Perché era un incontro ebraico cristiano e islamico e anche lì la politica ha fatto la sua parte
La componente islamica era ostile a che si penta su un albero da Gerusalemme in quel luogo
L'Imam presente adesso non mi ricordo il nome persona
Che per altri aspetti anche socievole e ho dovuto discutere col peplo premio più di un'ora non è stato una cosa semplice la da presentazione anche filmica di quella scena è stata danneggiata dal fatto che c'era una discussione tra le persone
è legata al fatto che alcuni non volevano che si facesse la cerimonia probabilmente non lo sapevano prima andava concordato meglio
Non erano stati adeguatamente informati
Da il dagli amici francescani per cui si è creato un come dire
Lui qui pro quo politico attorno a queste questioni cui per far vedere quanto è delicata la questione
Ma l'aspetto più interessante di tutta questa vicenda e che quando sono arrivato al convento
I francescani parlavano ad alta voce che diceva la ci tocca anche diceva degli ebrei perché il Papa ha detto che sono fratelli maggiori
Allora i francescani non sapevano che fossi ebreo e io le ho detto scusate protette cambiare discorso in tempo per conoscerlo si complicano i rapporti io sono ebreo sono qui
Apportarvi il saluto
Questo è un esempio poi un altro esempio che mi è capitato invece in un aeroporto
Un gruppo di Francesca Neri foto riconsegna abbracciato
E non riconoscerlo scemo ti abbiamo visto in televisione in più di una volta e che abbiamo letto sull'avvenire
Io ho tenuto per un anno
Una rubrica sull'avvenire
Il primo ebreo ad avere una rubrica sul avvenire è stato il rabbino Laras
Ai secondi non sono stato io
è stato il periodo intorno
O successivo immediatamente successivo
Agli accordi di Oslo quindi siamo tra il novantatré e il novantacinque gli accordi di Oslo sin dal novantatré per non hanno ottenuto la ricca e ricordo che in quel periodo ho ricevuto diverse lettere da
Peretti che operano in Africa e che non conosco e con un manto molto la corrispondenza
Quindi ho capito anche quanto la comunicazione del la stampa arriva in certi luoghi vinse il giornale
Se alcune persone mi hanno conosciuto leggendo L'Avvenire in Africa
Questo può significare qualcosa dal punto di vista del ruolo che alcuni organi di stampa svolgono in alcune zone del mondo molto più paradossalmente che l'Italia per certi aspetti
Mentre i preti francescani che mi avevano abbracciato
Erano
Lei preti fieramente filo ebraici
Il mondo molto vario
Si può trovare di tutto
Tutto questo non è non avviene nel nulla
Il frutto sia di cose positiva si è di eredità negative che arrivano dal passato
Ma
Che
Offrono la possibilità di
Interrogarsi sul ruolo delle parole
Poco fa ho usato il termine Farisei per mostrare quanto ancora nella Chiesa ci sono dei punti su cui bisogna lavorare
Nella prima giornata del dialogo ebraico-cristiano fissato dalla Cei
Io ho partecipato ad un incontro e siamo
Nel diciassette gennaio
Nel novanta
Ora voi sapete che cosa è successo siamo all'epoca dalla guerra del Golfo del novanta dal novantuno alla guerra del Golfo novantotto
Io quel giorno
Per una scelta personale
Non ho consumato cibo in alcun modo nemmeno
C'erano i missili che piovevano su tutte le armi
Ed era l'unico Paese che non poteva rispondere militarmente per mutano in crisi la coalizione internazionale
Era questo il contesto
E quella giornata fu una giornata molto importante
Fu una discussione molto interessante all'uscita mi è capitata una un episodio sgradevole
Quando escono lì presente mi si è avvicinato con molta amicizia
Che mi disse né ai cattolici
Nel corso della storia ancora oggi abbiamo difficoltà aleggia nel Vecchio Testamento
Per la violenza da cui ha corroso io l'ho guardato
Poi ho fatto un sorriso letto mi scusi
Eminenza scorrettamente tenuto le distanze orrori tanto il contatto del tu
Il tuo arriva dopo
Detto ma lei è sicuro di essere un seguace di Gesù con un seguace di Marcione
E questo è cascato dalle nuvole
Non sapeva che era questione
Quindi non sapeva nulla della storia della Chiesa
Cioè non sapeva che uno degli elementi costitutivo dell'antigiudaismo
Presente nel l'insegnamento della Chiesa fosse legato all'eredità marce unica che fu scomunicato dalla Chiesa perché la Chiesa ha raccolto tutti i testi della Bibbia nel canone
Ci sarà qualche motivo anche una cosa semplice
Questo mostra
Come le cose possono anche essere smontate aiutando l'antro a capire dove stanno i problemi letto lei conosce Jules Isaac
Ma detto no
Ha detto che ci sta a fare quel diciassette gennaio
Certo il diciassette di gennaio e l'esito del lavoro di Jules Isaac
Esuli sacche andato trovare Giovanni ventitreesimo
Ora tutto questo materiale quanto entra nel mondo del giornalismo
Giornalismo laico
Giornalismo religioso
Quanto entra e quanto può contribuire
A rimettere in gioco
Una visione della complessità lo stesso discorso vale per il mondo islamico
Quanti conoscono per esempio il pensiero non taxi Litta per esempio
La tradizione un Luttazzi Rita che non è entrata nelle quattro grandi scuole dell'Islam
è stata una delle più grandi manifestazioni di pensiero medievale che ha largamente influenzato interagito
Quindi c'è stata un'influenza reciproca sia col mondo risulta cristiano anche col mondo ebraico
Quanti lo conosco
Per esempio io sento
Parlare spesso di di slogan
Sulla base di luoghi comuni
Legati
A
Alla ostilità che nel corso dei secoli si è sedimentata in uno scontro frontale tra due grandi civiltà quella cristiana mediterranea e quella islamica perché mentre nel caso degli ebrei
La situazione è diversa abbiamo a che fare con una minoranza all'interno del mondo cristiano
In posizione particolarmente deboli esclusa fino all'emancipazione
Altrettanto una condizione di minoranza tollerante
All'interno del mondo islamico e diverso rapporto tra Cristianesimo e Islam
è stato anche un rapporto di scontro politico oltre che di dialogo è scontro religioso tra due grandi realtà
Quindi una complessità che attraverso la storia del Mediterraneo che sedimentata nel linguaggio
E che fa sì che molti stereotipi che fuoriescono
Rapidamente quando lui l'ha ragione in Grando di filtrare
Però lui sopravvento
E poi ci sono le costruzioni e politiche le costruzioni ideologiche e in tutto questo
Quante le autorità religiose possono fare una parte io penso molto
Quindi abbiamo preso
Da un lato
In una maggiore consapevolezza delle istituzioni religiose
Delle diverse confessioni
Che abbiano e problemi provvide insieme un punto dico convergenza basato sul rispetto
Quindi una specie di codici
Dalla comunicazione anche non deve però ovviamente impedire la ricerca deve essere quanto più possibile leader alla ricerca scientifica intollerabile
Che studiosi dell'Islam debbano abbandonare i loro paesi di origine un nuovo sociologo egiziano ed è un fatto scappare via dall'Egitto rapidamente perché era stato scomunicato per alcune sue tesi storiografiche
E abbiamo annullato il suo matrimonio
Il suo una più valido per questo un dovuti emigrare questo su problemi seri
Che richiedono la nostra solidarietà da questa parte e che una solidarietà non di ostilità verso l'Islam come tale
Anzi
Le persone che ne soffrono sono persone che appartengono a quella tradizione sono programmi che abbiamo attraversato in Europa in altri momenti
E che attraversano altre confessioni religiose in altri luoghi fanno parte della conquista della necessità di una con cui sta dell'idea di tolleranza e di rispetto
Dall'altro lato il mondo del giornalismo
Il mondo del giornalismo ha bisogno di una formazione permanente come quella degli indici
E nel mondo globale di oggi questa sfida è diventata complicatissima
Perché Irlando
Lontana banali tra virgolette entra rapidamente io in casa attraverso la tv in media e i cellulari
Siamo ancora messi continuamente
Ed esiste tutta un marchese echi new roots
Che cavalca il pregiudizio alimenta l'odio e alimenta l'intolleranza
E che resta come avevano con motore cioè lei come giornalista per esempio magari legge una ciechi e corregge ok lei fa la convenzione le posso dire come studioso il meccanismo psicologici
E dei meccanismi naturale
Che la FIOM che sopravvive alla sua correzione
Cioè la gente lo ricordo nella sua collezione di emendare la Consulta aveva dette
Ma i lumbard ed alla fine cresta
E l'uomo dalla CEI che più forte perché perché ne hanno il pensiero
E distruzione del pensiero e abolizione della complessità
Io e alimentazione del pregiudizio
Gioca su un sistema limbico non gioca sulle funzioni corticali più alti
Le funzioni e corticale più alte richiedono complessità offrono complessità quella complessità si perde
A meno che tu ma sviluppa il pensiero critico
Quindi esse insieme facciamo squadra
Forse riusciamo a fronteggiare la cosa ma sapendo comunque che è una battaglia che non finisce mai
Come
La battaglia per la vita e la morte che fa il medico
Ok il medico combatte continuamente USA Canada tale che non finisce mai
Ogni giorno
Richiede molto senso della responsabilità e in un mondo veloce come omaggi che sta distruggendo la professione del giornalista
Diventa particolarmente complicato perché il giornalista di oggi nonna le garanzie che aveva appena quindici anni fa ho dieci anni fa
Le nuove generazioni di giornalisti sono esposte alla erosione della loro professione son tutti diventati giornalisti oggi
Tutti sono giornalisti sulla Rete tu scrivi un articolo e ti danno un euro
Alcune piattaforme per ogni articolo che scrivi come Franz fare il giornalista uno in queste condizioni
Questo è quello che sta succedendo e la proprietari trazione che avanza la distruzione delle professioni questo è un problema istituzionale che ci dobbiamo porre
E che coinvolge non solo la professione del giornalista ma coinvolge tutte le professioni che sono esposte a un processo di erosione della sicurezza contro cui rispetto alle quali non voglio usare il termine contro rispetto alle quali dobbiamo inventare
Delle proposte alternative grazie
Grazie professore la prima proposta la prendo dal da uno dei dei suoi spunti la formazione permanente come i medici e questa è sicuramente una strada da continuare a percorrere e mi sembra mi è sembrato di capire che molto fanno le relazioni significative che si stabiliscono tra le persone al di là ecco delle proprie provenienze e culture e differenze
E questo ha fatto molto ecco nel nella vita del professore dopo che ci ha raccontato diversi episodi
Allora dottor Paolo Ruffini
Allora carte l'apparato che con la chiusura di questo modulo
Su corpo ecco informazione ecco secondo te può essere strada per la pace tra i popoli
Dunque
Anzitutto ringrazio del di essere stato invitato e anche di avere potuto ascoltare che ha parlato
Prima di me dicendo cose che mi rimarranno
Penso a caccia più quelle di quelle che più interessanti di quelle che dico io le davvero quindi mi sentivo di dire questo grazie
Prendo
Io ho preparato un intervento cercano di passarlo su alcuni fatti recenti e su
Sui discorsi del Papa per la pace e siccome sono raccontati però prendo
Sullo spunto da un paio di cose per ascoltate dal dal professore per dire
Per introdurre un con con questo mio commento che davvero non mi pare che che
Tutti siamo che vogliamo nella società dell'informazione è in realtà quello che ci sta accadendo che viviamo la società della disinformazione dove l'informazione che sarebbe il conto e giallisti mettere in qualche modo
Cercare di essere un antidoto perché è verissimo
Quello che
Diceva poco fa il professore e e verissimo nella difficoltà della ricerca della verità prodotti quando citato la verità sempre una ricerca
E quindi guai a volte questo la tentazione di giornalisti guai a pensare che dichiarante la verità sia una autorità dovunque costituita perché c'è il rischio che che in realtà non
Sia la verità quella che difende ma sta veramente Annoni
E e
Forse da
Look l'unica l'unica l'unica l'unico antidoto e quello che ne possiamo offrire ogni giorno con uno sforzo costante complicato contro il linguaggio accattivante
Che spesso anche viene ahimè insegnato anche giovani giornalisti che in realtà dalla sua radice potremmo dire che spesso è un linguaggio cattivo
Perché si fonda su precipizi
Che sono spesso più accattivanti della computer racconto la complessità reale dunque invece le cose che ho provato a dire per cercare di stare ai fatti e quindi
Cerca un po'le rosso su un altro su un altro tollero camminiamo su un altro piano
Ed è quello della degli sforzi della
Chiesa del Papa in questo momento per avviare processi di pace a partire da quelli che riguardano guerre in Ucraina
E quindi parto da quello detto il Papa ieri all'Angelus
E in un in un in un Angelus
Che non era dedicato a questi questi temi ma dove possiamo trovare alcune cose interessanti su questo al viaggio del cardinale Zuppi
A chi fa e poi a Mosca e alla guerra in Ucraina e tante guerre nel mondo
E quindi al racconto che facciamo
Delle guerre a ruota l'informazione lo schiera storia
Cervantes nella prima parte del Don Chisciotte o definisce la la storia madre della verità il che è come dire che la storia quasi non esiste prima che ella si scriva vasto detto anche prima la la lo scrivere anche giornalisti come prima bozza della storia
E la storia commentava Borges
Non è
Esattamente come pensiamo l'indagine la realtà ma in qualche modo è anche la sua origine poco perché mentre la la scriviamo nella trama andiamo siamo noi che la scriviamo in qualche modo e quindi possiamo scriverla connotando la di tanti pregiudizi di falsità oppure
Cercando di renderla nella sua complessità
Papa Francesco dicevo ieri all'Angelus ha parlato dei profeti in questo modo ha detto
Profeti potevo che risulta se Pato tanto del delle parole delle loro etimologie e lì c'è anche un po'giocato Soprarno pensa che sia corso ai profeti sono dei maghi delle persone che più di quarant'futura al Profeta detto chissà legge il presente non come una cronaca
Ma aiutando a costruire il domani profeta e chi sa ascoltare
E così ha detto ieri si ricette che così ha detto che si ricerca la verità aggiungendo pensiamo a quanti conflitti si potrebbero evitare risolvere così mettendosi in ascolto degli altri con il cent
Sincero desiderio di comprendersi
Quarta Paludetto commentando il Vangelo parlando
Ai cattolici di quella che dovrebbe esserlo testimonianza ma l'ho detto anche pensando a tutti e al diritto dovere di essere informati interessarci a quello che accade di saperlo leggere con profezia con la profezia intesa in questo tempo
Soltanto
Dopo l'Angelus ha continuato non stanchiamo ci di pregare per la pace in modo speciale per il popolo ucraino tanto più ricattato provato e non trascuriamo gli altre guerre
Purtroppo spesso dimenticate in numerosi conflitti e scontri che insanguinano molti luoghi della terra tante guerre ci sono oggi interessiamo ci di quello che accade
Questo parole c'è credo una lezioni anche una lezione di giornalismo ed anche la chiave di lettura la missione Katia Zuppi di questi giorni
E c'è anche la storia della Chiesa nelle sue tante azioni di pace
Interessiamo ci davvero interessarsi davvero a quello che accade
Secondo una recente stima dell'asta delle Nazioni Unite nell'ultimo anno di guerra tra Russia e Ucraina hanno perso la vita oltre sette mila civili e più di dodici mila sono rimasti feriti e oltre otto milioni di persone hanno dovuto lasciare il Paese
E altri tredici milioni vanno attualmente acqua potabile assistenza sanitaria
Dunque milioni di mamme con i loro bambini ucraini vivono la condizione di chi non la voleva la guerra non la credeva nemmeno possibile ci si è trovato immerso come se il mondo fosse loro caduto addosso combatte a modo suo senza armi
Le mamme e bambini una guerra che gli entrava dentro ha cambiato ogni cosa
Il futuro la bellezza di innocenza il paesaggio l'orizzonte
Milioni di persone come loro in altre parti del mondo sono alle prese con la guerra con le guerre
Secondo i dati del Uppsala conficcata Program
Un programma di ricerca sui conflitti realizzato dall'Università svedese di Uppsala nel mondo si conta che ci sia in atto centosettanta conflitti di vario tipo
Questa è la guerra mondiale a pezzi di cui tanto spesso parlato Papa Francesco la storia come ha affermato la nostra storia e un'infinita serie di trattati di pace smentiti da guerre successive o delle Metamorfosi di quelle stesse guerre in altri modi o in altri luoghi
E anche nel nostro tempo la guerra pezzi viene combattuta su più scenari e in diverse modalità dobbiamo perlomeno sospettare che nel quadro di una globalizzazione fatta soprattutto di interessi economici e finanziari la pace di alcuni corrisponda alla guerra di altri
In questo quadro fino al silenzio al Papa in questo quadro c'è sempre chi dice che la pace non è possibile ma c'è anche sempre lo spazio da esplorare e da raccontare
Per la pace
La missione affidata al cardinale zuppi cerca di allargarlo questo spazio e per questo ha bisogno di essere raccontata non come il quadro di un wargame
Ma come un primo passo un atto di semina che aiuti ad andare verso una soluzione pacifica entrare come ha sollevato il cardinale paroline in una prospettiva di pace laddove si parla solo di guerra e di una soluzione militare
Non possiamo non dovremmo di questa guerra delle tante guerre tessere un racconto come fossero tutti voi che sta lasciando credere
Che prima o poi a Berna avverrà un annuncio di Ken muoversi senza porci il problema di come costruire questo ovvero di come costruire la pace
Per usare le parole del Papa nel suo discente recentissimo discorso al Consiglio di sicurezza dell'ONU era ancora in ospedale discorso dalle sotto
Monsignor Callegher
Costruire la pace è un lavoro artigianale che richiede passione e pazienza esperienza e lungimiranza tenacia e dedizione dialogo e diplomazia
E ascolto ascolto di credito di chi soffre a causa dei conflitti in particolare dei bambini
I crocchi solcati alle lacrime ci giudicano il futuro che prepariamo loro sarà il Tribunale delle nostre scelte prese
Nessuno di noi come ha sottolineato il termine paroline alle soluzioni concrete ci sono tanti elementi in gioco ci sono difficili da mettere insieme rispetto del diritto internazionale il rispetto dei confini internazionalmente riconosciuti
Il principio del diritto e non la forza delle armi e ci sono tante cose da comporre ma si tratta anche di mettersi in una prospettiva di pace
E se ci si mette in questa prospettiva si possono cercare forse anche trovare delle soluzioni concrete la prima di tutto bisognerebbe capire raccontare senza pregiudizi
La radice profonda delle guerre
Nel suo discorso al Consiglio di sicurezza dell'ONU
Papa Francesco ha aggiunto che ciò di cui soffriamo
Una carestia di fraternità e che se la pace sarebbe stranieri io per l'umanità a causa della guerra questo sogno meraviglioso si sta tramutando in un incubo
Dal punto di vista economico scritto la guerra invoglia spesso più della pace in quanto favorisce i guadagni ma sempre di pochi a scapito del benessere di intere popolazioni
Perciò i soldi guadagnati con la vendita delle armi sono soldi sporchi di sangue innocente ci vuole più coraggio a rinunciare facili profitti per costruire la pace che a vendere armi sempre più sofisticate potenti ci vuole più coraggio e cercare la pace che fare la guerra ci vuole più coraggio a favorire l'incontro che lo scontro a sedersi ai tavoli dei negoziati che a continuare ostilità
Ci vuole coraggio nel farlo ci vuole anche coraggio nel raccontarlo
Per costruire la pace contiene il Papa e dobbiamo uscire dalla logica dello legittimità della guerra
Se essa poteva valere i tempi passati nei quali conflitti armati aveva una portata più limitata oggi con le armi nucleari e di distruzione di massa il campo di battaglia è diventato praticamente illimitato e gli effetti potenzialmente catastrofici
è venuto il tempo di dire seriamente no alla guerra di affermare che solo la pace e giusta una pace stabile e duratura
Non costruita sull'equilibrio pericolante della deterrenza ma sulla fraternità che ci accomuna
La pace possibile se veramente voluta essa dovrebbe trovare nel Consiglio di Sicurezza deturpa presso i caratteri fondamentali su un'errata concezione della pace facilmente fa dimenticare la pace deve essere razionale non passionale magnanima non egoista
La pace deve essere non inerte e passiva ma dinamica attiva e progressiva la pace non deve essere debole inetta è servile ma forte sia per ragioni morali che la giustificano e sia per il compatto consenso delle nazioni che la devono sostenere
Siamo ancora in tempo concusso che scrive un nuovo capitolo di pace nella storia possiamo fare in modo che la guerra appartenga al passato e non ha futuro
In un altro suo discorso a Ur dei Caldei durante il suo viaggio in Iraq l'Iraq che prova a rialzarsi e le macerie Tel tante guerre che ha attraversato aveva detto non ci sarà pace senza condivisione e accoglienza senza una giustizia che assicuri equità e promozione per tutti a cominciare dai più deboli
Non ci sarà pace senza popoli che tendono la mano d'altri popoli non ci sarà pace finché gli altri saranno un loro che non noi
Non ci sarà pacifiche le alleanze saranno contro qualcuno perché Alleanza degli uni contro gli altri aumentano solo le divisioni la pace non chiede vincitori né vinti ma fratelli e sorelle che nonostante le incomprensioni e le ferite del passato
Cammino dal conflitto all'unità
Fino alla citazione del discorso ha avuto tutta Francesco non è facile certo e cerchi momenti sembra impossibile per questo occorre anche nel giornalismo quella che il Papa ha chiamato ieri Profezia la capacità di leggere il per
Sente senza rimanerne imprigionati la capacità di imprimere nel racconto che facciamo del presente un dinamismo di bene
Dica vispo di bene nostri racconti
A volte mi capita di scettici Tare in cui in questo una bellissima
Lezione di giornalismo che ha dato ricerca Pushime Ski che sembrare una una lezione ingenua cioè diceva il per fare del buon giornalismo bisogna essere anzitutto uomini donne buoni che cerca notti trovare delle storie pone che diano quindi dinamismo e loro
Chi dice il bene non fa rumore ma anche che il rumore da solo non è un sasso tuono
Che è un frastuono che non fa bene
Frastuono il rumore di fondo di cui parlava pro poco fa il professore
Si può e si deve raccontare il bene che cresce la complessità dentro cui trovare il bene e c'è in questo ruolo specifico del Cerano liste giornalismo nel favorire con nel minare i dialoghi possibili e quindi anche il dialogo per la pace parlare con il cuore
Titolo questo nostro incontro e oggi quanto mai necessario per promuovere una cultura di pace là dove c'è la guerra per aprire sentieri che permettono il dialogo e la riconciliazione laddove imperversano l'odio e l'inimicizia in un tempo dominato dai duri di cuore i giornalisti operatori di pace dovrebbero essere riconosciuti apprezzati ricercati come coloro che nella babele confusa di questo passaggio di epoca sanno trovare la verità con il cuore
E vedere anche nell'inferno come scriveva Italo Calvino ciò che inferno non è spesso poi è proprio la realtà sorprenderci a farci uscire dall'inerzia e che ci fa pensare che sia già tutto scritto che non ci sia più niente da fare
Ho niente da dire che nessuna pace sia possibile senza perdersi senza perdere e invece non è mai così
Cambiando scenario rispetto a quello ucraino vado nove anni fa
Nove anni fa adesso fradicio rompere se c'erano i grandi della terra solo a salutare a salutare un sognatore instancabile come lo definì Amos Oz nella sua come Morazzone un sognatore disse che aveva un profondo rispetto per la realtà e i suoi vincoli ma anche un impulso ardente a cambiarla questa realtà e in aggiunta cosa molto rara aveva l'apertura dell'anima verso il cambiamento personale
Un sognatore che a volte inciampava perché guardava troppo in alto
Uno dei gli ultimi gesti di per sé è stato piantare in Vaticano insieme ad Abu Mazen su invito del Papa un Ulivo di cui non ha potuto vedere i frutti perché morì
Pochi mesi dopo con la sicurezza però che quei frutti in qualche modo prima o poi sarebbero venuti perché la pace come concluse nel suo discorso allora Amos Oz non solo è una cosa possibile a me anche obbligatoria
Ed è inevitabile quando non c'è un altro posto in cui andare che poi a guardar bene
E la terra tutta l'unico posto che abbiamo sono passati dieci anni da allora che ad essere onesti frutti non sono ancora arrivati
Due giorni fa per una Bella secondo me intervista L'Osservatore Romano il Presidente della Repubblica israeliano Herzog ha commentato così quel momento in rapporto alla situazione attuale
Sono prontissimo a venire a mo'a Roma da papa Francesco con il mio in affatto io perché rinvigorire l'Ulivo investiamo tutti i nostri sforzi per un dialogo aperto tra ebrei musulmani e cristiani della regione
Tra i popoli questo il vero processo su cui lavorare e sarà un processo straordinario se saremo Park sapremo parteciparci con lo spirito del luogo e di buona volontà
L'unica vera prospettiva di pace possibile poi cresce dal basso non può essere solo il frutto di una mediazione politica
L'iter debbono tornare a parlarsi ma occorre soprattutto che nascono in entrambi i campi iniziative di dialogo e confronto dalla base
Che ognuno comprende i dolori le sofferenze dell'altro occorre che il processo di pace investa i due popoli non solo i politici quei popoli non debbono di cui Topolino debbono odiarsi
La pace si fonda e si sviluppa sul benessere delle persone la pace si afferma quando le persone si convincono che non è solo giusta ma anche conveniente un buon accordo di pace si nutre non solo di realismo ma anche di creatività e chi intenti
Ecco creatività e di inventiva
Dicono quest'anno anche sessanta anni dall'enciclica Pacem in terris ed è impressionante code si quanto sia ancora attuale cioè quanto siamo tornati indietro sull'orlo di un abisso da cui sembravamo essere riusciti ad allontanarci
Al criterio della pace che si regge sull'equilibrio degli armamenti scriveva Giovanni ventitreesimo San Giovanni ventitresimo si sostituisca il principio che la vera pace si può costruire soltanto nella vicendevole fiducia
Ma la fiducia ci ricorda oggi papa Francesco ha bisogno di comunicatori non arroccati ma audaci e creativi pronti a rischiare per trovare un terreno comune dove incontrarsi
Come sessanta anni fa anche ora viviamo un'ora buia
Nella quale l'umanità teme un'escalation bellica che va frenata quanto prima anche a livello comunicativo sono parole del Papa si rimane atterriti nell'ascoltare con quanta facilità vengono pronunciate parole che invocano la distruzione di popoli e territori
Parole che purtroppo si tramutano spessi nazioni belle che di efferata violenza
Ecco perché va rifiutata ogni retorica bellicistica così come ogni forma propagandistica che manipola la verità deturpando la per finalità ideologica
Ma invece promossa a tutti i livelli una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie tra i popoli
Anche Paolo sesto diceva
Alcuni pensano la pace sia un sogno un mito un utopia noi diciamo invece che la pace è una cosa difficile difficilissima anzi ma è una cosa possibile ed è una cosa doverosa
Paolo sesto parlo dell'importanza del nostro lavoro di giornalisti per far camminare la pace lo spirito di pace nell'androne le coscienze
In un discorso abbastanza Ignoto sconosciuto che fece giornalisti cattolici dell'Unione Cattolica Stampa italiana
Abbiamo qui l'illustre esponente della festa di San Francesco di Sales del mille novecentosessantasei parlando
Di lui di San Francesco di Sales della sua figura e notando che di fronte al mondo frivolo gonfio bellicoso infatuato di nobiltà esteriore del primo Seicento gli sembrò sollevarsi calmo un buono e sapiente e lo fece spiegando il perché della sua inascoltata proposta di arbitrato dell'ONU per la pace in Vietnam
La guerra in Vietnam sarebbe finita otto nove anni dopo lo fece parlando con il cuore quasi come se fosse una confidenza alla sua disse nostra perché allora il Papa parla usando plurale azione per la pace disse cito testualmente
Questa azione non è mossa da alcuna pretesa di entrare nell'esame nel giudizio di questioni politiche ed interessi temporali che sono estranei alla nostra competenza né tanto meno c'è suggerito dall'ambizione della pubblicità
Ma ci è parsa doverosa per la gravità della situazione e per l'esigenza del nostro ministero
Abbiamo parlato col cuore di chi non ha alcun vantaggio proprio da conseguire ma alla carità di Cristo che lo spinge a tosare interventi e forme di contatti piuttosto insolite alle procedure comuni
E tanto più a quelle protocollari delle nostre relazioni col mondo esterno alla Chiesa
Abbiamo parlato col cuore di chi non attende tanto lei studi sui passi quanto la testimonianza della propria coscienza per un dovere compiuto col cuore di chi non ha preferenze preconcette da seguire ma solo amore per tutti
Non abbiamo con ciò per tutto il senso della giustizia con la quale devono essere critica degli avvenimenti dove abbiamo pure Riggio e ci ha giudice di situazioni concrete abbiamo però spiccato fortemente che la giustizia non si è dimenticata o tradita
Il nostro servizio alla causa della pace non vuole essere pacifismo che ignora i diritti e i doveri relativi al conflitto in questione che trascura di vedere le conseguenze negative e che una soluzione non giusta non ecco potrebbe produrre opposti giustizia e PACS ma noi con l'invito alla tregua dapprima eppure la trattativa abbiamo fu voluto fare ricorso anche ad altre virtù generatrici di pace
La pazienza lo spirito di perdono e di umanità la magnanimità che sta trascendere la visione delle vertenze immediate per fissarsi in quella della fratellanza dei popoli e dei destini dell'umanità
Il messaggio evangelico ci fornisce molti argomenti in proposito è la storia sembra volerne accogliere la segreta sapienza ettari eloquente testimonianza
Voi sapete qual è stato l'esito dei nostri modesti ma una cimentati
Eh sì intanto fanno parte di quella pedagogia la pace internazionale
Alla quale ci impegna il nostro ministero e qualunque ne sia l'esito politico conservano sempre il loro valore morale e sotto questo aspetto noi dobbiamo essere molto riconoscenti a tutti coloro che hanno risposto al nostro invito alla pace
Un'offensiva di pace sia diffusa nel mondo ecco almeno una buona conseguenza non forse disgiunto dal nostro intervento anche questa offensiva di pace merita di essere scritta nella storia
E tante da rammaricarsi che essa finora non abbia avuto positiva accoglienza è una grave gravissima responsabilità rifiuta la trattativa
Unica via ormai per poter infine al conflitto senza lasciarne alle armi alle sempre più terribili armi la decisione i popoli stanno a guardare et io ci dovrà giudicare topi a monte
Cora augurare sperare che gli inviti alla pace negoziata non siano delusi che la soluzione della vertenza non si è cercata per via della forza della distruzione le cui conseguenze sono sempre imprevedibili
E perciò tale da giustificare il timore che invade ogni animo retto al pensiero della possibilità di un conflitto armato
Chissà che finalmente un arbitrato del loro affidato a nazioni neutrali Possa domani vorremmo ospitare ancora oggi risolvere la terribile questione pregheremo Iddio per questo era il mille novecentosessantasei
Che la guerra in Vietnam Fini
Settantaquattro secondi comma la situazione in cui siamo oggi certo diverso è molto diversa non compito che certo tocca i giornalisti è quello di raccontare
Gli appelli per la pace quei del Papa e quel chiunque lavora per la pace non come una stanco routing ma con il cuore puro che avverte la drammaticità del momento con un cuore che batte insieme a quelli di milioni di persone che soffrono per la guerra per le guerre per la guerra mondiale non più appena come ha detto Paolo Francesco nel suo recente viaggio in Kazakistan
Il mondo ha bisogno di iter che a livello internazionale permettono ai popoli di comprendere di erogare e genero un poco spirito di Helsinki la volontà di rafforzare il multilateralismo di costruire un mondo più stabile e pacifico pensando di nuova generazione
Per fare questo occorre comprensione pazienza dialogo con tutti ripeto con tutti
E il monto bisogno di giornalisti che raccontino
Abbiamo bisogno al top Dior cardinale Parolin commentando questo appello del Papa di affrontare questa crisi questa guerra e le tante guerre dimenticate con strumenti nuovi
Non possiamo leggere il presente e immaginare il futuro soltanto sulla base dei vecchi schemi delle vecchie le anzi militari o delle colonizzazioni ecologica economica
Abbiamo bisogno di coraggio di scommettere sulla pace e non sull'inattendibilità della guerra
E abbiamo bisogno di lavorare insieme per realizzare una grande dialogo sulla pace non rileviamo il ti spiego di pace che alberga nel cuore dei nostri popoli nella soffitta teso si realizza a questo pezzo serve anche il giornalismo di pace
Pietro non mente allora anche e concludo i sogni profetici
Che uno che davvero si può definire un profeta che era Giorgio Giorgio la Pira suo viaggio in Terra Santa nel sessantasette cito adesso le sue parole
Data la situazione scientifica pensate sessantasette pensano dove siamo adesso data la situazione scientifica tecnica nucleare della presente età storica
La tesi di Isaia cioè trasformare spade in aratri appare saldamente fondata ormai la scelta apocalittica è inevitabile o la pace millenaria o la distruzione del genere umano del pianeta ci vogliono atti che aprono le porte alla fiducia e della speranza
A capire era un visionario realista visionario perché capaci di indicare il sentiero realista perché capace di leggere in profondità i segni dei tempi il rischio dell'Apocalisse
Ma è anche ottimista era un ottimista secondo la definizione che di ottimismo ha dato con marche del nazismo Bono foto
Così mi piace conclude citando le sue parole martire che morì sperando
E senza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente ma è una forza vitale la forza di sperare quando gli altri si rassegnano
La forza di tenere alta la testa quando sempre per tutto fallisca la forza di sopportare gli insuccessi una forza che non lascia mai futuro agli avversari malori venti casse
Nessun giorno sbagliato per provare a cambiare
Grazie Paolo sì abbiamo bisogno di giornalisti Keira continuo il dialogo con tutti che raccontino gli appelli per la pace non come una routine abbiamo bisogno di un giornalismo dita Cecco che vada sempre
Insomma che non sia stucchevole ma che va dalle senza ecco dell'ottimismo
Mi tra le tante tanti passaggi quel passaggio che sembra di una che dirà dis semplicità disarmante quando è citato Kapuscinski raccontare persone buone cose buone le cose belle della vita
Senza dimenticare anche di denunciare però comunque non abbiamo bisogno di comunicatori arroccati e questo è importante
Grazie a Paolo Ruffini grazie professor David Meghnagi per questi contributi formativi accademici
Che fanno bene alla nostra professione e adesso andiamo all'ultimo intervento che chiude che la parte deontologica
Sicuramente il collega il bon collega Ivano Maio Rella che un componente del consiglio di di
Disciplina del dell'ordine dei giornalisti del Lazio
A tanti spunti e c'è un un qualche cosa che a lui sta molto ma molto a al cuore che ci ricorderà ecco da dire che la deontologia non è nemica della professione
Ma la deontologia bisogna conoscerla per capire come accompagnare meglio la nostra professione
Una professione che ci può che ci fa ricordare che noi giornaliste e giornalisti piaccia o non piaccia
Facciamo parte della comunità educante abbiamo una responsabilità anche in questo perché il nostro e sempre il sempre sempre un ruolo pubblico anche quando scriviamo nel sociale abbiamo sempre la responsabilità del nostro essere persone pubbliche sempre sempre sempre a te la parola Ivano grazie so che sei in viaggio di ritorno non so da da dove ma pur di esserci ti stai collegando non so da dove per essere parte ecco di questo percorso educante
Sì grazie e grazie e Maurizio spero che mi sentiate ne su intanto ringraziamenti ringraziamenti Alianza
Spero mi sentiate bene io l'ascolto bene
Ringraziamenti alla Federazione nazionale della stampa che ci ospita sembra gestante consentito prima sua segretaria Guido D'Ubaldo presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio
Al Presidente le rimozioni e ha parlato di giornalismo costino più nel merito è venuto in questa definizione
Io mi riprendo volto e Carlo molto di comunicazione sociale occupandomi di comunicazione al terzo al terzo settore
E grazie e Maurizio con Maurizio meschino stiamo condividendo un percorso che parte diciamo così Beha momenti che ci regaliamo di liquidazione che strappiamo al lavoro alla famiglia
Che sono sempre più rari e sempre più importante volentieri di riflessione che hanno al centro in tema della semplificazione permettendo informazioni vero che mettono insieme il nostro mestiere giornalisti l'operazione a un membro pezzo della comunicazione da schianto sbilenca e come hanno detto prima di me Ruffini Necchi Maggi
Le guerre che in Val indiano
Di più glieli notizie sulla pace nessuna verità
Lei caro assessore comunicativo le prove di forza sono sempre più evidenti Saint lasciano più segno delle prove di verità
Questa la situazione che ci consegna qualità è inutile costruirne una che non esiste siamo nell'attualità
Come ci siamo spesso con Maurizio dobbiamo fare i conti con la qualità entrarci e dell'ambiente
Spettano Cile mani e piedi con mestieri BNL della nostra professione
A proposito degli interni che stiamo affrontando ed è un privilegio né avere ascoltato loro due relazioni adempimenti evoluzione in questo programma
A proposito di quanto stiamo ascoltando precisare le nostre identità
Non significa negare le cure altrui cosa anche avviene spesso avviene spesso
Nel mondo che ci circonda uno dei complici anche questa situazione di spaesamento che stava chiudendo diciamo infernali
Siamo per unitarie sottoproletari direi di una professione che trattando appostati e ante questa unità d'intenti in ambito sindacale unisce però il percorso che stava partendo ma vi chiedo scusa sottolinea il fatto che questo corso come commessi in tanti che ne proponiamo tutti quelli del sorvegliano noi è un corso di qualità Roberto un corso gratuito s'a proposito di identità comunicativa io sordido includendo l'ontologia comunicative giornalistica penso che sia stato il dottor praticamente tutto io vorrei affermare la nostra attenzione si crea si il dado la stanza velocemente perché occulto sta per prendere un aereo per tornare a Roma e non vorrei che tenta Moore terza su Hitler spero impieghi valido sottolineare sono un esperto della milza detta la significa verità per noi
Prima la collega c'è spiegando in arabo
Limitazioni io ho diritto e libertà a conoscenza mentre voi esattamente in questa definizione le ritroviamo nell'articolo unico del testo unico sì la vedo per strada leggendo il testo unico dei doveri e dei diritti degli animali in stazione semplice in quel momento il signor sicché
Daniele leggere emergere né per in pratica
L'articolo uno del testo unico di spiega il debutto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione di critica
Non smettiamo mai di credere nell'informazione e nella critica ma limitata dall'osservanza delle norme buttata per della personalità altrui ecco questo bilanciamento è fondamentale
Per il rispetto della verità sostanziale dei fatti
Queste cliché il nostro articolo uno unico delle Codice deontologico per eccellenza che il testo unico perì assorbe la legge istitutiva dell'ordine
La legge
Sessantanove del mille novecentosessantatré la seconda parola tale che vorrei
Sottoporvi
è quella del metodo un metodo giornalistico non spendiamo l'informazione con comunicazione facciamo i conti con questi due ambiti ma non rinunciamo al nostro metodo che significa informazione di qualità
Ricerca della verità in sostanza nidifica delle fonti e inconscio delle fonti non dimentichiamocelo mai ovvero capacità di permettere aspetti tra di loro non stanno regalando riflessioni riflessioni e rinunci su angoli nascosti
Questo è molto importante è uno degli aspetti fondamentali della comunicazione sociale la politica un talco le istituzioni hanno già i loro canali di comunicazione
Prendiamo ad accendere i riflettori e dare voce a chi non ce la penso che questo sia quello che ci chiede la nostra professione Serpelloni accetterebbero l'argomento che oggi stiamo affrontando questo significa annunci finito il lavoro di connessioni
Di verifica delle fonti ma ante legare insieme quello che ci viene dalle compiuto bello identità tra Oriente e Occidente tra il nord sub non solo economico ma anche sociale questo rapportarci a forzare i rapporti con i decisori
E devi avere cose da più lati va fa parte nel nostro mestiere
Dobbiamo saperci assumere questo rischio se lo facciamo noi non ci saranno altri se lo faranno coloro che danno dietro alla rovina del momento alle sei allora a al ad aggiungere se il nascituro prezzo limiti sociale la terza parola chiave vorrei richiamare Pepe quella nel rispetto dell'altro
E qui abbiamo molti dipendenti mentolo al rispetto dell'altro star qui ad Arabba una parco alla carta di Assisi
Anche questa è una lettura molto semplice ma che diverso in cui per il prematuro capitanata in vari passaggi
Ebbene il decalogo di consiglieri rispetto dell'altro buttiamo punto nove della carta di Assisi la società una rete fatta lussazione una comunità in cui riconoscersi dal Palermo due sorelle
Il pluralismo politico culturale e religioso è un valore fondamentale
Quindi mettiamo le persone e da destra verso alcune fonti quel per brevità vi invito proviamo a militare queste tracce insieme a regime una lettura bilanciata della dichiarazione universale dei diritti domani all'articolo diciannove quando dice per ogni individuo ha il diritto alla libertà di un pelo di opinione e di espressione
E e ad uccidere diffondere informazioni attraverso il mezzi senza riguardo o frontiera
Leggiamo questo articolo la sanzione all'articolo ventuno della Costituzione e non penso sia un caso
E sia la Dichiarazione dei diritti umani sulla Costituzione vedono la luce tra il mille novecentoquarantasette mille novecentoquarantotto c'era un mondo da ricostruire dopo la seconda guerra mondiale Barbolini pure però hanno insanguinato
E offeso la dignità nel merito l'articolo ventuno dalla Costituzione lo conosceva bene e ne dice tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto altro mezzo di diffusione
Perché chiesto andamentale non dice tutte le persone tutte le persone che la pensano in un certo modo tutti i cittadini dice tutti l'articolo ventuno dalla Costituzione mettiamo in relazione a questi due importanti articoli forme l'articolo due del testo unico
Al Parioli stazioni per il vento prima sulla libertà d'informazione e il diritto di cronaca il giornalista liste all'articolo due difende il diritto all'informazione e la libertà di opinione di ogni persona quindi non solo la Riserva cibo ma difende l'altrui libertà gruppetti ignoriamo
Una ricerca infinita per però gliela Boreggio risponde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato notizia di pubblico interesse
Leggiamo questo articolo insieme al l'articolo quarantotto
Nel nostro testo il ministro Rosy Bindi gruppo procedimenti disciplinari in quello che potrebbe sembrare cd più antipatico oppure alta l'articolo sui procedimenti disciplinari è uno scudo
Per annuali con loro Eataly
Fanno una comunicazione al suo annuncio del proprio linguaggio del mondo perché noi giornalisti siamo chiamati sempre
A rispondere di quello che diciamo e scriviamo anche quando siamo sul social network non dimentichiamocelo mai il punto G se l'articolo pure del per sto unito
E cos'è la deontologia la deontologia e bisogno e necessità
Convenienza letti oggi fa il giornalista non è qualcosa che deve pensarci mai qualcosa nostra amica perché impedisce all'opinione pubblica i cittadini ai giovani abbiamo lo diceva prima Maurizio questa è un'altra discussione che ci accomuna demerita comunità educante benedice qui trovi informazioni di qualità qui trovi l'informazione che vuole lavorare al tuo fianco per un linguaggio che sia rispettoso per veritiero
Ecco questa la deontologia
Avrei alcuni ferimenti importanti
In particolare sulla Carta di Treviso devo una risposta al presidente dell'ordine che prima mi chiama in causa l'articolo uno della Carta di Treviso con la vendita degli noi dice
Il bambino coinvolto come il minorenne scusate bomba occupa un parere vittima o peste di fatti di cronaca
La cui discussione posso influenzare negativamente la sua lettera uscita
Deve essere garantito quell'assunto Annoni in alto questa è la risposta attenzione quando parliamo di minorenni attenzione quando per me avrebbe il gli emigranti delle persone rifugiate
Delegazione incerta lì con loro meschino o attenzione a zero coinvolge rispettosa esclusi dice la Gare parleremo
Per Mino con una frase
Di va Milani
Se voi avete diritto dividere il mondo degli italiani e stranieri Almoravidi rock nell'aspro senso io non ha patria reclamo il più brutto di dividere il mondo in dovrebbe per oppressi
Da un lato per privilegiati oppressori dall'altro
Gli uni sono la mia patria gli altri sono mi hai stranieri
Grazie
Grazie Maurizio mi devo salutare spero l'abbiate aspirare ai genitori se non credo che l'aereo
Serata cioè ringrazio soprattutto alla tua famiglia per la pazienza grazie a un abbraccio ciao
Farò allora prima di dire una cosa vi ricordo che per avere questi crediti bisogna firmare in entrata e in uscita quindi non vi dimenticate di firmare
Abbiamo ancora un dunque alcuni minuti se ci sono domande osservazioni
Oppure andiamo in chiusura
A quanto pare tutte tutti soddisfatti di questo momento io sono molto molto contento ecco di questo momento
Che veramente ci ha a meno io penso che ci abbia riempito ecco sicuramente
Usciremo da qui con un con uno zaino con una bisaccia con qualche cosa in più e che farà bene al noi e soprattutto alle persone che ci leggono ci ascoltano e ci guardano
Quello senza neanche concentrarci su voi stessi perché noi siamo un passaggio quasi no di di questa nostra professione siamo proprio strumento e allora grazie per aver raccolto questa proposta formativa e come ci ha detto all'inizio la segretaria Alessandra Costante sicuramente ci saranno altri appuntamenti e ve lo faremo sapere
Grazie a tutte le relatrice relatori per il loro immediato sì
E si sono qui veramente al a titolo gratuito al servizio della professione ed è una un'altra delle cose belle di questo momento grazie di cuore grazie a tutti