Diario delle riforme istituzionali - La proposta di un premierato elettivo. Intervista al professor Tommaso Frosini

Siamo in collegamento con il professor Tommaso Frosini che insegna Diritto pubblico comparato il diritto costituzionale Università suor Orsola Benincasa di Napoli buongiorno professore ben trovato
Grazie buongiorno a lei nostri ascoltatori
Allora professore tra le proposte che sono emerse nelle ultime settimane nel dibattito sulle riforme istituzionale al momento rispetto a quelle iniziali di presidenzialismo e di semipresidenzialismo spot sembra prevalere l'ipotesi di un premierato
E allora con lei che ha elaborato una proposta in tal senso proviamo a capire di cosa si tratta quali sono i modelli esistenti e come potrebbero tradursi in pratica in Italia
Allora comincerei proprio da una domanda semplice cosa cosa se cosa intendiamo per premierato allora
Dunque dire innanzitutto che mi fa piacere il fatto che fischia convergendo su questa ipotesi di riforma
Perché non sostenuta già molti anni fa e credo che sia la riforma dovendo fare una riforma la riforma più adatta al nostro ordinamento direi che per premierato si intende generata una formula diciamo così a uso manuali dicono qui si tenta di sintetizzare il fatto che il sistema di governo il dato anche inizialmente su un rafforzamento dei poteri del primo ministro del capo del governo Presidente del Consiglio come lo vogliamo chiamare
Però è indicativo il fatto che sia dopo di questa espressione del premierato perché il richiamo al premier britannico cioè questa proposta tentar in qualche modo di modificare in una Costituzione scritta come la nostra quello che avviene in una costituzione non scritta come quella britannica
Ora ci possono essere diciamo due modalità di federato una l'abbiamo sperimentata è conosciuta in Italia
Tendenzialmente dal novantasei novantotto fino a insomma a a metà degli anni due mila
Cioè non hanno due mila venti è una novità anche in casa tenuto a Mantova per quel a circa vent'anni abbiamo sperimentate il premierato col consistente nella possibilità all'elettore di votare una lista o una coalizione di liste secondo la logica del bipolarismo
In cui il leader di quella coalizione forse candidato alla presidenza del Consiglio
In modo tale che gli elettori tappezzano già al momento del voto che avesse vinto gli oppure Y sarebbe diventato Caio oppure Sempronio Presidente del Consiglio
Questo è il modello come si dice questo ministero trent'anni con cioè un sistema fondato su un bipartitismo
E gli elettori quando votano conservatore o laburista sanno già che stanno concorrendo a Pazzini che il leader di quel partito qualora dovesse vincere le elezioni inventerà Primo Ministro
Questo modello non l'abbiamo sperimentato hanno alimentato direi che ha funzionato nella misura in cui ovviamente è stato sorretto da un sistema elettorale
Che favoriva il formarsi di due poli e quindi la possibilità di consentire agli elettori di scegliere fra l'uno o l'altro
Ora la proposta invece adesso
A quanto pare all'ordine del giorno dell'agenda politica della maggioranza a diciamo una specificazione in più
Perché non si limita soltanto a Batacchi su una sorta di convenzione quale sarebbe quella che il leader del partito il partito della coalizione di partiti più quotato verrebbe ad essere nominato dal capo dello Stato Presidente del Consiglio
Ma qui ci muoviamo sulla richiesta per specifica della maggioranza e della sua leader la quale ha subito dichiarato che intende vi sia un'elezione a suffragio universale
Da qui l'idea iniziale di introdurre il presidenzialismo poi l'atteggiamento ogni addetto al semipresidenzialismo ha detto sembra convergere sul premierato elettivo
C'è da fare quest'ulteriore specificazione per distinguerlo dalla precedente esperienza in questo caso si tratterebbe di modificare la Costituzione
E prevede quella norma della Costituzione
Che dice che il Presidente della Repubblica a nominare il presidente del Consiglio su proposta di questi ministri
Cambiandone dicendo il Presidente del Consiglio o se piace di più il primo ministro il capo del governo insomma è solo una questione di etichetta viene eletto a suffragio universale dai cittadini oppure suffragio popolare in tanti posti udiamo una formula questo appunto prevederebbe l'elezione diretta del capo del governo al quale ne verrebbero a diciamo a ripulite due Poteri in più di quelli che oggi non ha ma che è giusto che abbia cioè nominare e revocare i ministri onde evitare che ci siano conflitti e contrasti interni al Consiglio dei ministri per ricorrere come è stato nel famoso caso Mancuso alla fiducia individuale mentre invece sarebbe
Diciamo prerogativa del Presidente del Consiglio non solo nominale ma ora evocare quel ministro che non lo ritiene capace che non
Segue l'indirizzo politico della maggioranza ci sono stati tanti casi iniziano gli otto sì dal Presidente del Consiglio è impotente di fronte a questo deve errare come è stato nel caso celebre Della vicenda d'ministro di Grazia e Giustizia Filippo Mancuso che il Parlamento di voti una sfiducia individuale e poi lo scioglimento cioè avere il potere di sciogliere anticipatamente le Camere
D'accordo con il presidente della Repubblica anche qui si tratterebbe di modificare appena appena la Costituzione là dove dice il Presidente della Repubblica può sentiti i presidenti delle camere a sciogliere le dette una soltanto dieta
Basterebbe cambiare il Presidente della Repubblica può sentito il Presidente del Consiglio sciogliere le Camere anticipatamente lecca quindi quello che voglio dire che questa riforma che avrebbe un impatto molto o che vorrebbe dire
Non garantire ma insomma favorire una stabilità di governo
E ma non presupporrebbe un cambiamento diciamo lascio sostanziale della Costituzione unite ha detto qualche chirurgico in modo tale che che ci dovete andare al referendum
Come possibile e come forse anche auspicabile
E facile anche all'elettore chiarire la finalità del Polo
Voi che il Presidente del Consiglio venga eletto direttamente dai cittadini oppure no è questa non il bicameralismo non la Corte costituzionale cioè non ci metterei nient'altro
I in in pentola sono qualità riforma questa riforma naturalmente dovrebbe essere accompagnata da un tipo di sistema elettorale
Che favorire per in qualche modo
Una maggioranza collegata al premi al precedente eletto dal o
Chiudo con questa sua con la mia risposta alla sua domanda e un sistema che gli italiani conoscono da trent'anni per i Comuni ed attenta anni le regioni
Perché nei comuni fin dal mille novecento
Novantatré
E
Ottantatré e fino al poi dal novantanove il con le regioni italiani eleggono direttamente in sindaco e presidente in Regione
Quindi non vedo per quale motivo non debbano eleggere anche il capo del governo nazionale altrimenti c'è un diciamo insopportabile tra il nuovo istituzionale come l'ho chiamato cioè l'elettore va bene
Ed è maturo quanta ne giudichi realtà Regione no a quando la legge quando nella legge il capo del governo no no questo può creare Problemi
Portare a derive plebiscitarie e tutti diciamo scenari apocalittici
Professore solo un chiarimento nel modello Westminster non abbiamo l'indicazione di un nome e cognome perché diciamo e il leader del partito di maggioranza che viene potato e può anche cambiare come abbiamo visto recentemente a beneficio cambia di più governi in Gran Bretagna che in Italia ultimamente e e quindi l'ispirazione più diciamo la il modello dei dei presidenti di Regione dei sindaci italiani e le voleva dire a parte quell'intervento chirurgico diciamo sulla legge elettorale per consentire appunto l'indicazione del presidente del consiglio comunque del premier
Non non c'è bisogno di cambiare il sistema elettorale insomma tornare al maggioritario Ovo
Cambiare punto quello che il testo che ne abbiamo al momento che insomma
Visto sono frutti devo dire non c'è stato frainteso tanto l'intervento chirurgico sarete sulla Costituzione
C'è andava modificato in quella senza ostentazione e poi nient'altro bisognerebbe intervenire sulla legge elettorale beffati
Che venisse garantita al primo ministro una maggioranza una sua maggioranza del Parlamento e ciò che bisogna evitare naturalmente avere un Presidente del Consiglio eletto dal popolo dico faccio un esempio di centrodestra il formarsi in Parlamento di una maggioranza di centrosinistra
Sarebbe ovviamente una situazione di dallo e di pericolo a quel punto per l'avvenuta
Spetta del sistema allora in alle regioni c'è una tecnica elettorale un sistema elettorale che quello che favorisce il cosiddetto premio di maggioranza
Ora produca con una legge elettorale un premio di maggioranza nei limiti quelli stabiliti dalla Corte costituzionale con la famosa sentenza
Sul cosiddetto porcellum e poi sull'Italicum e in modo tale che La Mantia cioè il partito o la coalizione perché da noi tendenzialmente saranno le coalizioni
Avrà il suo capo eletto i rettamente quale Presidente del Consiglio possa trovarsi una maggioranza forzabile ma in Parlamento che assecondi l'azione di governo con l'attività legislativa parlamentare cioè è chiaro che un a a ad un Presidente eletto
Deve corrispondere una sua maggioranza il Parlamento poi possiamo immaginare forme anche i sfiducia perché vede il meccanismo comunale regionale parete quello che D'Amato con formula latina simul stabunt simul cadent cioè consiglio comunale o regionale nasce insieme alla già al al che al capo della giunta Presidente Regione e decade insieme nel momento in cui il Consiglio regionale dove votare la fiducia al Presidente della Regione al Presidente della Giunta regionale
André temi verrebbe ad essere automaticamente sciolto in modo tale che si andrebbe ad elezioni per l'uso e all'atto perché i due poteri marciscono e muoiono insieme ha una sua logica quei ed è perfettamente razionale e coerente ma laddove non ci volesse in qualche modo diciamo in gettare il Parlamento obbligandolo a sfiduciare a condizione di vietare gli autori sciogliersi ti puoi immaginare anche altre tecniche
Lei citava il modello britannico in Gran Bretagna tipo cambiano ovviamente il primo ministro tenga conto che lei tutto regolato da convenzioni costituzionali non ci sono e nessuno in ottobre che regolano queste procedure
Però non si può cambiare la maggioranza
Attenzione noi possiamo immaginare che il Parlamento stile uscì come si dice con sfiducia costruttiva il Presidente del Consiglio sebbene eletto direttamente dagli elettori
Ma non chiederci deve consentire che nasca una maggioranza differente ripete quella voluta dagli elettori
Faccio un esempio esemplificativo per sperare di far comprendere meglio i nostri ascoltatori che presidente eletto del Consiglio eletto direttamente dai cittadini fosse la Meloni
Il Parlamento semmai si può prevedere una norma che consenta al Parlamento di sfiduciare la Meloni
Marito spintoni andrà o con Berlusconi o con Salvini o con altri chiunque facenti parte della stessa maggioranza
Non si può consentire come data adesso che ti faccia conto e uno lega Cinquestelle Conte due Cinquestelle PD e poi governo Draghi ovvero tutti viene fatta eccezione Fratelli d'Italia
Ma dico a un senso tutto questo ancora oggi
Anche per stare in Europa e contare in Europa
Anche perché il voto degli elettori deve avere il suo valore
Non è possibile che gli elettori volpino e poi si ritrovano Conte uno contro i due Draghi letta attraenti tutti tutte diciamo personalità scendi al di fuori dalla volontà elettorale
Lei sarebbe favorevole a questa ipotesi in cui c'è un cambiamento in corsa nell'ambito nella stessa coalizione
Ma francamente cioè il Parlamento lo ritiene opportuno non sentirsi troppo in una sorta di letto di Poe custode cui il salasso perché poi cinque anni può succedere tutto anche che il presidente del Consiglio come dire inizi un po'Alba andare che fai te lo tieni tutti e cinque anni
E perché non lo puoi cambiare o lo puoi cambiare
Solo a condizione di andare anche tu pacata e tornare nuovamente dalle urla Bruno e per l'altra allora che ci sia una clausola
Una sorta diciamo così di di di possibile via di fuga cioè Cahill eventuale
Cambi cambiamento del Presidente del Consiglio a condizione però che non venga modificata la maggioranza vede questo questo mondo sistema era stato già previsto nel due mila e sei nel Progetto dell'allora governo Berlusconi poi bocciato dagli elettori col referendum io feci parte di una commissione di studio
All'epoca ministro Calderoli ministro delle riforme che diciamo predispose questo testo oli
Andavano a Lorenzago e fece con lui la botta ma lavora noterete su un testo che era già pelle pronto naturale
Ora Benedet prevederà il premierato
Direi prima versione non elettivo
E prevedeva però la possibilità di cambiare il primo ministro a condizione che non venisse cambiata la maggioranza ma come sociale siamo anni che protestiamo contestiamo contro i trasformismi contro i passaggi di cassa che ha contro queste manipolazioni del cambio di maggioranze poi non possiamo permettere che questo avvenga
Addirittura con elezione diretta cioè con una scelta popolare
Del primo ministro e della sua maggioranza
Perché la maggioranza eletta conta tanto quanto il Presidente del Consiglio eh per il risultato di una scelta politica maggioritaria voluta dagli elettori quindi quella deve essere salvaguardata
Ci può essere l'ipotesi di cambiare eventualmente gli uomini non so se questo come dire no non è più diciamo allineato su quel programma politico ok nella vita possono succedere tante cose
Poi a immaginare che ci fosse stato
Fini all'epoca e Berlusconi è che una lite lo tenevi nonostante
Lui si impone che in contrasto con Berlusconi crearci se un altro un altro gruppo parlamentare insomma dell'abitazione un po'difficile da da da gestire
Chiarissimo Professore nella ringraziamo per essere stato con noi per la sua disponibilità abbiamo parlato di riforme istituzionali in particolare dell'ipotesi del premierato grazie al professor Tommaso Frosini Pun grado l'abbia col buon lavoro